• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

La Tevis ed il cavallo barefoot

Aperto da francobelmonte, Ottobre 10, 2013, 11:03:27 AM

« precedente - successivo »

francobelmonte

Fra pochi giorni invierò agli abbonati di lingua italiana la traduzione degli articoli pubblicati sul numero 52 di "The Horse's Hoof", il numero parla di slow feeder, successi di proprietari entusiasti, salto ostacoli e concorsi in Sud Africa, tecnica, petizioni per la liberalizzazione del barefoot in concorso in UK, eccetera.

Questo articoletto elenca i successi conseguiti dai cavalli barefoot che calzano easycare . Aggiungendo Renegade e le altre scarpette easycare Epic eccetera é un bel numero! Potete stampare tutta questa pagina ed appenderla nella bacheca del vostro centro. Nulla é meglio della dimostrazione pratica. Con i migliori saluti di Yvonne Welz.


Easyboot e la Tevis, 5 anni di successi
di Kevin e Alayna

trad. e introduzione, Franco Belmonte

Molti conoscono il nome Tevis ma pochi sanno realmente di cosa si tratta. Entusiasti e detrattori litigheranno per sempre sulla opportunità di queste competizioni, 160 (centosessanta) chilometri in un giorno ed una notte. Nel corso della gara sono previsti controlli frequenti e molti si ritirano, arrivare in fondo é già un grande successo. Ma fate il confronto con le stragi delle nostre garette casalinghe di paese dove si sfidano cavalli ferrati magari su fondi sdrucciolevoli e dove la regola é l'assenza di regole. Ritengo che lì andrebbe indirizzata la protesta.
Da venti anni si corre la Tevis anche con le scarpette e si vince. Da qualche anno Garret Ford ha messo a punto la tecnica di incollaggio delle Glue-On che non trovano rivali se non nelle Renegade. Sempre di cavalli barefoot si tratta e questo é ciò che importa. Cavalli che si allenano duro ma vivono, senza esclusioni, il natural boarding e se calzano scarpette è solo per 24 ore o  pochi giorni in una gara intesa con lo stesso spirito della maratona. Se si deve correre, che sia la Tevis o una gara amatoriale, per favore scegliamo la condizione più favorevole al cavallo.
Una vecchia lettura su cosa significa natural boarding?
http://www.bitlessandbarefoot-studio.org/la-gestione-naturale-natural-boarding/
sulle scarpette in genere:
http://www.bitlessandbarefoot-studio.org/scarpette-e-solette/

La Tevis Cup é la più datata gara di endurance ed la più dura con le sue 100 miglia percorse in un solo giorno. (1 miglio americano equivale a circa 1600 metri). La gente più forte prova se stessa ed il suo cavallo, la resistenza e capacità. La prima Tevis si tenne nel 1955, le scarpette Easyboot fecero il loro debutto venti anni pù tardi nel 1975. Il dr. Glass inventò la prima Easyboot e fu il primo a completare la gara con un cavallo che calzava scarpette.
Le scarpette Glue-On sono in vendita da 5 anni. Ogni anno la percentuale di cavalli che la calzano aumenta, hanno rivoluzionato il mondo dell'equitazione ed hanno un grande successo nella pratica dell'endurance. I risultati parlano da soli.

2009, le glue-on entrano in scena. Due dei primi 10 concorrenti calzano easyboot.

2010, Garret su Fury vince la higgin Cup. Sei tra i primi 20 calzano easyboot.

2011, La Glue-on vince la Tevis grazie a Jeremy Reynolds su Riverwatch che stravincono vincendo anche la Higgin. Otto cavalli dei primi 20 calzavano easyboot. Mentre il 68% dei cavalli ferrati arrivarono in fondo, il 75% dei cavalli con scarpette completarono la gara.

2012, Garret e Furyvincono la Tevis Cup; Rusty su Farabba vince la Hggin; sei dei cavalli tra i primi 10 calzavano easyboot; mentre il 23% dei cavalli alla partenza calzavano easyboot la percentuale all'arrivo era del 34%!;  il 69% dei cavalli in easyboot completarono la gara contro il 41% degli altri.

2013, Rusty su TaB vince la Tevis; sette dei primi dieci e undici tra i primi venti calzavano Glue-ON; I cavalli con scarpette della easyboot vantano il 56% di arrivi mentre altre scarpette il 44%.

La Tevis e la Higgin. Informazioni.
La Tevis é vinta da chi completa le 100 miglia nel più breve tempo con un cavallo in condizioni "sound" (non zoppo, nemmeno al grado minimo) e ritenuto alla visita veterinaria in grado di continuare. L'altro trofeo, la Higgin Cup é vinta dal cavallo che arrivato tra i primi dieci dimostra le condizioni fisiche migliori.

Le condizioni di gara
La competizione si svolge in California.
Si parte da Robie Park nelle vicinanze di Truckee. Si sale complessivamente per più di 17000 piedi (più di 5000 metri) e si scende per 21900 piedi (7000 metri). L'arrivo nello stadio di Auburn. La quantità di salite e discese é impressionante ma é solo una delle due maggiori difficoltà, l'altra é rappresentata dal clima.
Si corre generalmente con la luna piena di luglio o agosto, tuttavia nel 2011 la gara fu posposta ad ottobre perché la neve aveva ricoperto i passi. Tre giorni prima della partenza ad ottobre caddero 60 cm di neve a Squaw Valley, una località lungo il percorso. L'umidità non é l'ideale per incollare le scarpe ma la performance fu buona egualmente.
Il caldo nella parte più bassa del percorso e l'umidità hanno messo a dura prova i concorrenti quest'anno. La temperatura nel canjon raggiungeva i 110°F (oltre 43°C) e alcuni concorrenti a causa di colpi di calore dovettero ritirarsi.

Le condizioni per il successo?
La discussione sui motivi che dovrebbero far scegliere il barefoot e le scarpette è lontana dalla conclusione e le resistenze continuano.
I risultati nella più dura corsa del mondo, dove le difficoltà aumentano continuamente, sono il diretto risultato della strategia "sferrato con scarpette". Questa strategia può essere trasferita ad ogni cavallo, qualsiasi lavoro (più leggero) compia.
La scarpetta é una delle tante opzioni che il proprietario può scegliere. Se il  desiderio é quello di mantenere il cavallo in buona salute sembra chiaro quale sia la scelta che si dimostra più favorevole.

Ipparco

Direi che per chi ama la statistica, qui cominciano ad esserci dei dati vagamente significativi.
Credo che più dei piazzamenti (comunque notevoli), siano interessanti i tassi di completamento.

Una piccola esperienza personale: nel 2011 attrezzai un paio di volte un cavallino con delle Glove glue-on per delle gare di endurance, con riempitivo siliconico. Sull'asfalto rimbalzava come fosse senza peso, non ho mai più visto un cavallo muoversi con tanta leggerezza, sicurezza e impulso su un fondo duro.
Lì ho compreso a fondo l'oceano che separa una scarpetta da un ferro.
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
www.leonardodecurtis.it
"La semplicità è la sofisticazione finale"
Leonardo da Vinci

alex

Una domanda banalissima. Le Glue-on sono "monouso", se vengono incollate? Quanti giorni possono stare sullo zoccolo senza che l'occlusione del piede causi danni a suola e fettone per "mancanza d''aria" e ristagno di umidità? E infine, per un colpo di pigrizia: quanto costano?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Ipparco

Diciamo che tutti gli incollaggi successivi al primo sono più critici, però si possono riutilizzare almeno 2-3 volte, soprattutto  se si riescono a ripulire bene dall'adesivo e se il "fit" sul piede è buono.
Col cavallo di cui sopra le avevamo riutilizzate, e sugli anteriori avevano tenuto bene, mentre ai posteriori al secondo giro le avevamo perse. C'è da dire che l'adesivo utilizzato non era il più performante in commercio.
Noi, per motivi organizzativi, le incollavamo il fine settimana precedente alla gara e le toglievamo il lunedì successivo. Con una settimana di scarpette, il degrado di suola e fettone era minimo, giusto i primi 1-2 mm di corno risultavano leggeremnte degradati, ma nel giro di una settimana non restava traccia.
Il costo purtroppo è ancora una nota alquanto dolente, perlomeno qua da noi in Europa. Negli USA il pacco da 4 costa circa 100$, che tutto sommato è ancora una cifra ragionevole, soprattutto se si riescono a riutilizzare un po' di volte, mentre qua da noi, in qualunque modo le si procurino, non costano meno di un 35-40€ l'una, che a mio avviso è uno sproposito, visto che si tratta di un pezzo di poliuretano iniettato il cui costo realizzativo difficilmente supera i 2-3 € compreso l'ammortamento delle attrezzature (oltretutto la produzione è made in China  :icon_rolleyes: ).
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
www.leonardodecurtis.it
"La semplicità è la sofisticazione finale"
Leonardo da Vinci

francobelmonte

Si, significativi. Eclatanti se fossero accompagnati dagli altri dati Renegade. Ma questa che ho pubblicato é relativa al solo prodotto Easycare. Le scarpe e la tecnologia di materiali hanno sconvolto l'ambiente delle gare ad alto livello. Fortunatamente.
E non potranno che rivoluzionare la vita di tutti i giorni producendo la stessa ricaduta che hanno nel comparto civile le attrezzature militari.
Distruggendo la pratica della ferratura. I progetti Easycare ancora nei cassetti di Garrett saranno una vera mazzata.

Estendendo l'argomento:

Detto fra noi non so se farei correre il mio cavallo per 100 miglia. Non me la sentirei credo. Preferirei che queste gare fossero fatte con cavalli completamente scalzi e fossero meno lunghe. Con le scarpe viene a mancare una spia di malfunzionamento. Se leggete la Butler " lo zoccolo quale indicatore di condizione del cavallo" e vi do il link :
http://www.bitlessandbarefoot-studio.org/?s=butler
capite come importanti segnali di affaticamento ed usura possono essere ignorati o nascosti grazie alla calzatura.
Poiché l'articolo é in inglese e non tutti possono leggerlo il senso in due parole é questo...
...nella mia motosega ci sono due serbatoi uno per la miscela, uno per il grasso che serve a lubrificare la catena.
i due serbatoi hanno una capacità tale per cui quando finisce il grasso finisce anche la miscela. questo serve a far si che la catena non rimanga mai a secco.                 con le scarpette, (cui andrebbe affidato solo  il compito riabilitativo o di superamento occasionale della difficoltà, nota mia) é come se il serbatoio della miscela contenesse il doppio di carburante. Notate che la Butler è un mostro dell'endurance. Con una sicura preparazione da allenatore, pari a quella di un allenatore di atletica leggera, difficilmente riscontrabile tra la gente per strada e nei maneggi.

alex

Interessante osservazione. Come Raffaele ben sa (ne abbiamo parlato fino allo sfinimento!), la mia personale risposta alla banale domanda: "A cosa servono i ferri?" è proprio: "Ad andare temporaneamente (spesso per anni) oltre i limiti del cavallo, determinati dall'elemento critico piede scalzo". Questa la ritengo una ottima spiegazione sia del loro successo, sia dei danni che producono.

Forse per le scarpette vale lo stesso discorso, quando non servono come misura temporanea nella transizione, o come supporto per un cavallo con piedi difettosi (come la mia povera Asia).

E' evidente comunque che le scarpette, anche se condividono un problema con il ferro,  sono molto migliori.  :icon_rolleyes:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Cosa si fa per far pagare il pubblico pagante ?

Si sceglie un prodotto, lo si fa descrivere nelle sue eccezionali qualità da vari scienziati, lo si fa usare a vari testimonial, lo si pubblicizza magari in TV e vualà, il giuoco è fatto.

Nel caso si tratti di un attrezzo sportivo: racchetta da tennis, sci, bicicletta ecc. è sempre il campione che - a pagamento -  usa il magico prodotto vincente, il risultato è che molti prodotti costano 100 perché c'è 10 di tecnologia, 10 di materia prima, 10 di mano d'opera e 70 di promozione.

Il produttore punta sul vincente, gliene frega nulla del brocco ferrato o scarpellato che sia, sono pronto a scommettere che il vincitore scarpellato avrebbe vinto comunque coi ferri.
Inoltre c'è una selezione dei risultati, il produttore tende a pubblicizzare quelli buoni e a nascondere i problemi, che ne sappiamo di fiaccature, zoppie, storte avvenute in piano sperimentale ??

Personalmente credo che un cavallo con le scarpelle non è scalzo: è differentemente ferrato,  :icon_eek: ecco perché per anni mi son rifiutato di usarle, e questa dovrebbe essere la vera filosofia barefutta, purtroppo si scontra con la realtà, la maggior parte dei cavalli da competizione hanno piedi scadenti.

Non so se i barefutti si rendono conto, ma in definitiva cercano di creare dei ferri che non sono di ferro e che si attaccano senza chiodi.

In quanto a materiali, la mascalcia ha esplorato le leghe più varie e composite con risultati discutibili: plastica, teflon, rame, gomma ecc. col tempo si troverà un materiale che avrà solo qualità e un adesivo che tiene meglio dei chiodi: sarà chiuso il cerchio, barefutteria e mascalcia saranno la stessa cosa.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Ipparco

Citazionecol tempo si troverà un materiale che avrà solo qualità e un adesivo che tiene meglio dei chiodi: sarà chiuso il cerchio, barefutteria e mascalcia saranno la stessa cosa.
Vero. E sarà un grande giorno per i cavalli. Purtroppo per arrivarci la strada è ancora lunga, soprattutto grazie a migliaia di persone che cercano di negare la nocività del ferro contro ogni evidenza.
Faccio comunque notare che tra mascalcia "tradizionale" e mondo "barefoot", o almeno tra alcuni dei loro esponenti, ci sono delle differenze di concezione del funzionamento dello zoccolo che a tratti sono degli abissi (quasi) incolmabili.
Sta tutta lì, in queste differenti concezioni, la difficoltà a comprendere il perchè di tanto studio, impegno e investimento nella ricerca di soluzioni nuove. E anche nell'accettare il fatto che i limiti dello zoccolo sono molto più in là di dove siamo abituati a pensarli.
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
www.leonardodecurtis.it
"La semplicità è la sofisticazione finale"
Leonardo da Vinci

carodubbio

Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 11, 2013, 03:52:34 PM
Cosa si fa per far pagare il pubblico pagante ?

Si sceglie un prodotto, lo si fa descrivere nelle sue eccezionali qualità da vari scienziati, lo si fa usare a vari testimonial, lo si pubblicizza magari in TV e vualà, il giuoco è fatto.

Nel caso si tratti di un attrezzo sportivo: racchetta da tennis, sci, bicicletta ecc. è sempre il campione che - a pagamento -  usa il magico prodotto vincente, il risultato è che molti prodotti costano 100 perché c'è 10 di tecnologia, 10 di materia prima, 10 di mano d'opera e 70 di promozione.

Il produttore punta sul vincente, gliene frega nulla del brocco ferrato o scarpellato che sia, sono pronto a scommettere che il vincitore scarpellato avrebbe vinto comunque coi ferri.
Inoltre c'è una selezione dei risultati, il produttore tende a pubblicizzare quelli buoni e a nascondere i problemi, che ne sappiamo di fiaccature, zoppie, storte avvenute in piano sperimentale ??

Personalmente credo che un cavallo con le scarpelle non è scalzo: è differentemente ferrato,  :icon_eek: ecco perché per anni mi son rifiutato di usarle, e questa dovrebbe essere la vera filosofia barefutta, purtroppo si scontra con la realtà, la maggior parte dei cavalli da competizione hanno piedi scadenti.

Non so se i barefutti si rendono conto, ma in definitiva cercano di creare dei ferri che non sono di ferro e che si attaccano senza chiodi.

In quanto a materiali, la mascalcia ha esplorato le leghe più varie e composite con risultati discutibili: plastica, teflon, rame, gomma ecc. col tempo si troverà un materiale che avrà solo qualità e un adesivo che tiene meglio dei chiodi: sarà chiuso il cerchio, barefutteria e mascalcia saranno la stessa cosa.

Raffaele , sei troppooooooooooooo forte.

Personalmente non ho mai provato a usale le scarpette non perché le trovo inutili, anzi credo che siano molto efficaci, ma per il settore nel quale cerco di migliorarmi, con le velocità di crociera di un PSI allenato per correre , le perdo dopo 50 metri

rhox

Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Fioravante Patrone

Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 11, 2013, 03:52:34 PM
Il produttore punta sul vincente, gliene frega nulla del brocco ferrato o scarpellato che sia, sono pronto a scommettere che il vincitore scarpellato avrebbe vinto comunque coi ferri.
Inoltre c'è una selezione dei risultati, il produttore tende a pubblicizzare quelli buoni e a nascondere i problemi, che ne sappiamo di fiaccature, zoppie, storte avvenute in piano sperimentale ??
4 righe di considerazioni scientifiche

raffaele de martinis





Cosa accomuna due rozzi argentini ad un nobile purosangue ?

Erano tutti e tre castroni;
sono rappresentati in monumenti;
gli sono stati dedicati: libri, canzoni, poesie, ballate;
sono considerati degli eroi nazionali nei loro rispettivi paesi;
la notizia della loro morte fu data dai giornali dell'epoca
con un risalto simile a quella di una rock star;
tutti e tre morirono ultracentenari: Red Ruhn a trent'anni,
Gato a trentasei anni, Mancha a quarant'anni; :icon_eek:
tutti e tre, compirono le loro straordinarie imprese ferrati.

Lo so, gli amici barefuttti opporranno delle documentatissime scientifiche ragioni per spiegare tutto ciò dal loro punto di vista, non mi interessano.

Per quello che mi riguarda, ognuno faccia come crede; scalzo, scarpellato, ferrato non ha importanza quello che è importante è capire i limiti e rispettarli nelle varie situazioni.
Coi ferri è fin troppo facile superarli, ecco i danni provocati dalla ferratura.

Plobabilmente/sicuramente Red Ruhm non ha corso neanche un metro sull'asfalto e comunque ,mai ha galoppato sul duro, i due criollos hanno affrontato tutti i tipi di terreno ma lo hanno fatto al passo...ci potete scommettere un cabasiso.

PS Piccola soddisfazione di traduttore: Red Ruhm non significa rum rosso ma: diavoletto, satanassso, diabolico... :icon_eek:



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...