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Il cavallo? Una donna come l'altre!

Aperto da raffaele de martinis, Gennaio 19, 2016, 11:36:35 AM

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raffaele de martinis

Silent Boy è un lallone da salto, alto forse 1.80, quasi tutte le mattine lo prendo per metterlo al pascolo. per ragioni che non so spiegare, di punto in bianco a deciso che non si deve far più mettere la capezza, io l'ho fregato subito: zuccherino e capezza nella sx. lui abbassa il capoccione per prendere la delicatessen, nel mentre, passo la dx sotto il suo mento l'appoggio sul muso, lo tengo e gli infilo la capezza da pascolo in robusta horda.
L'infame ha scoperto che se alza la testa e forza la mano non posso seguirlo a tre metri di altezza, dunque, piglia lo zuccherino, alza la testa, si gira e mi porge il posteriore.
Hosa niente affatto gradevole, e la scenetta si può ripetere anche per 270 volte, lui gradisce e prima ancora che metta la mano ha già alzato la testa e si è girato nell'angolo, il cornuto ha velocizzato il tutto, cosa avreste fatto anime belle?
Di sicuro colla relazione il puccipucci e con qualche mese di tempo ci sareste riuscite a far si che il lallaccio  si accostumerebbe  gentilmente a voi e di sua sponte.

Il vostro affezionatissimo - però - non ha tempo da perdere:
... vado via, sfaccendo un pochino, poi torno, entro nella scatola e il giolivo mi viene incontro, becca lo zuccherino come un avvoltoio e si gira verso il solito angolo...
Il vostro affezionatissimo, stavolta aveva la cavessa nella dx, gli molla una scavezzata completa  di catena dietro la spalla accompagnata da una terribil voce che ha fatto scoppiare d'invidia Bruce Lee che - seduto su una nuvoletta - assisteva.
... consilio per lalliste: nel caso - remoto assai - doveste dare una scomodata al vostro lallo e non potete essere a debita distanza di sicurezza, non toccatelo mai sul posteriore, per gesto riflesso, il giolivo potrebbe allungarvi una doppietta che vi cambia i connotati.
... il lallo si mette colla testa nell'angolo più lontano della scatola col posteriore verso di me... me ne frego e mi avvicino mostrando le delicatessen: toh, toh, lui appena capisce che avanzo comincia a scalpitare come per scappare: accenno di terribil voce: eeehhh subito si quieta, gli sono accanto, gli infilo la capezza dopo di che gli do un pezzo di carota, lo accarezzo e - con voce soave -  gli faccio  i miei complimenti: brutto pezzo di **, lo vedi che sei babbo? (babbo in siciliano significa scemo) Mio bel capoccione, basta un urlettino e ti cachi addosso... comunque hai capito che io - il tuo fegato - me lo mangio; tu - il mio - no!
... lo lego, prendo un cordino e glielo attacco al collo, ho rinunciato a capire i lalli, trovo soluzioni, da allora nessun problema... solo devo rispondere alla domanda dei rari visitors: perché quel cordino? E' contro il malocchio, sentenzio! Dato che - per puro haso - il cordino è rosso, il discorso finisce lì.


Bene, da allora nessun ploblema, appena allunga la testa lo afferro per la cordicella, lui sta fermo e gli metto la cavessa.
Se non ché, qualche giorno fai è venuto il maniscalco per ferrarlo, il suo aiutante prende la capezza e va a prender Boy, io stavo parlando con Ezio e non faccio a tempo a dirgli: afferralo per il cordino se no si gira di culo.
Il ragasso apre la porta della scatola, rimane sulla sogliola e si mette ad armeggiare per metter la capezza al lallo che - tranquillo - aspetta.

A questo punto, entra in ballo la relazione della minchia!

Ma come? io ti faccio mangiare tutti i giorni, ti porto le delicatessen, ti faccio uscire, quando ti chiamo da lontano per rientrare la sera vieni di corsa come Furia cavallo del uest... e da me non ti fai incapezzare! devo ricorrere ad uno sporco trucco per tenerti!
Invece, viene un perfetto scognosciuto e rimani là bel bello e aspetti l'incapezzata?

Siccome il vostro affezionatissimo non è del tutto decerebrato, e ha una lievissima esperienza coi lalli vuole una spiegatione e la trova subito.

E questo conferma che i lalli non si affezionano, non si mettono in relazione coll'homo ma si attaccano ostinatamente alle loro abitudini, buone o cattive che siano.
Dal giorno seguente, mi son presentato alla scatola e ho ignorato la cordicella, il lallo è rimasto belbel tranquillo di fronte ad aspettare che gli mettessi la capezza, magari gli ho dato qualche delicatessen... cosa ho fatto?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Ma certo! Il suo, per te, è vero amore! Non ricordi la canzone che dice: l'amore non è bello, se non è litigarello?

Quanto alla tecnica dello zuccherino, "il premio prima dell'azione giusta"..... bè, diciamo che è un pochino al di fuori dei principi base di qualsiasi addestratore comportamentista.... verrebbe da pensare che il cavallo è stato fermo, con il garzone, perchè da lui zuccherini non se ne aspetta.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

E' accaduto semplicemente che il ragasso lo ha tirato dalla sua scatola, e Oddo - che abita nella scatola accanto - contrariamente al solito, è stato dentro ad aspettare.

Stamattina, ho fatto la controprova: ho tirato fuori - di nuovo - prima Oddo e lui - di nuovo -  mi ha offerto le natiche... impazienza di congiungersi al pari attacciato, pari si fa per dire è succubo... gli ho fatto l'urlo di Chen e son andato a prenderlo.

Sono comportamenti umbratili istintivi senza senso controproducenti equini, appunto, che non si risolvono colla relatione, ma con la conoscenza dello lallo inteso come specie e il vecio cavallaro si comporta di conseguentia: tu ti giri? Ti becchi una frustata, e, comunque, vengo dentro e ti metto la capezza.
Da allora, basta la terribil voce e lui aspetta tremebondo nell'angolo.
Ma, per evitare, le eventuali reazioni - non le fa perché come tutti i lalli e un cagasotto - ma sopratutto per non mettere i piedi nelle fiandre, mi sono inventato il laccetto.

Ora che ho capito che si tratta di normale anzia uterina, lo  faccio uscire per primo e siamo tutti felici e contenti... per completezza di informazione:  fino a quando non porto fuori Oddo lui gira come un fou nell'uliveto, me ne son fatto una ragione.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#93
C'è un altro animala che è assai amato da noi ragasse ma per le sue haratteristiche femminili, il gatto: coccoloso,tenero, untuoso, lascivo ma anche ipocrita, infedele, ingrato; per tradizione esprime il buon senso, inoltre, la parte più intima femminile, è chiamata - specialmente in Francia - "gatta"... sempre di animale si tratta ma meglio che "topa".

Il trasporto femminile verso i gatti è talmente alto che pone dei seri problemi ai vegani, che - come si sa - sono per la gran parte donne:

http://www.veganhome.it/articoli/cani-gatti-vegan/

Francamente me ne infischio dei vegani, li considero come i testimoni di Genoa,  facciano ciò che vogliono, ma se vengono a bussare alla mia porta alle 9 di mattina la Domenica, li mando lietamenta aff***ulo.

Ho fatto quest'accenno solo per rimarcare il naturale trasporto gattifero che - equivocando - hanno le donne... ebbene, il gatto non è affatto un tenero puccipuccioso pelusc: è un assassino, un cacciatore, un carnivoro, un predatore, un "crudele" figlio di *** che si "diverte" a far soffrire le sue vittime.

Comunque, in occidente - da noi - si associa la femminiltà al gatto e la virilità allo lallo, non è così in oriente, in particolare gli arabi... i massimi cognoscitori/sezionatori di lalli del pianeta, considerano il lallo femminile, e viene comparato continuamente alla donna, nella poesia classica araba ci sono dei sonetti dove il poeta - per pudore - indirizza le sue...

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#94
Tutti i tolcsciò parlano della ex ministra Guidi e delle sue interciettazzioni, lungi da me impostare una discussione politica, ma l'episodio è troppo ghiotto per la sua valenza antropologica perfettamente inerente al tema di questo topicotto.

Cossa vi dicievo/vi ho detto/vi dirò?
Le donne ad ogni latitudine e in tutti i tempi sono e rimangono donne... malgrado la cossidetta emancipazione, il cossidetto progresso, la cossidetta parità di genero.

Guardate il suo "fidanzato"... le ministre hanno fidanzati, le altre hanno: amanti, compagni, concubini, conviventi, scopatori, inseminatori; non ci vuole uno scienziato per capire che è un losco individuo, ebbene questo tizio - però ed evidentemente - sa come prendere le donne ed usarle a suo vantaggio.

Eppure la Nostra ha fatto ottime squole, frequentato la migliore società, è "nata" meneger, ha avuto posti di rilievo importantissimi, ha fatto le sue liete esperienze amorose, ha avuto un matrimonio precedente perfino... tutto ciò non ha impedito che - la meschina - di fronte ad  un cavalcatore di bardella esperto e ben dotato, si è fatta ammansire, scozzonare, addestrare, dressaggiare (ci ha fatto un figlio), ed è stata preparata all'alta squola (da ministra si è messa a disposizione del suo ganzo), la gioliva ha fatto tutto ciò per un pò di "zuccherini", molte carezzine, tanta voce soave e qualche nerbata di tanto in tanto giusto per ricordarle chi comanda.

Penoso il suo riferimento alla sguattera guatemalteca, con quella figura ha messo assieme: conditione femminile, ignoranza, razzismo, condizione sociale...

Don Giovanni e tutti i grandi sciupafemmine della storia certamente avevano fascino ma per continuare a certi livelli, dovevano acquisire la cultura: cognoscere l'animo femminile, e la tennica: studiare e saper usare i metodi e i sistemi per indurre in tentazione le liete fanciulle.

Ecco, tra un grande cavallerizzo - Oliveira, e un grande donnaiuolo - Casanova, non c'è differenza... ovvio che amboedue debbano esser dotati da madre natura, debbano avere talento, ma...
il genio, l'attitudine, la predisposizione...         
senza tecnica è soltanto perversione.


http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/travagli-del-traduttore.html




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#95
Senza speroni e senza frustino
vai, mia grigia amante beduina...
quelli son per un pio bovino,
non per la mia graziosa sorcettina.

Niente morso per la tua povera bocca,
T'amo, e la mia gamba ti tocca.
Niente sella, niente testiere
Ti stuzzico col tacco del mio stivale
Le tue zampe son d'acciaio speciale.
Dai! Non son mica un vero cavaliere...

Urrà! Parti, ed è l'esplosion di una polveriera!
Ho la testa nella tua criniera.
Collare ti fanno le mie braccia
Urrà! Tu voli per il sentier di caccia.

- Urrà! E' nostro lo steccato!
- Godimento puro: ma mi reggo ancor sul culo -
- Urrà! Passiamo il fossato...
Vado per le terre!... **!

Tristan Corbiere
Le Amours Jaunes - 1873

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Sauro bruciato

Teneri lucenti sguardi di amante infedele
           Misteriosi specchi
Il nome del bel cavallo color scuromiele
          Che sembra avere i tuoi occhi
E' Loulou mia Lou il mio cavallo da sella
          Il mantello sauro bruciato
Colore dei tuoi capelli, il culo tondo e liscio come una perla
          Lo vedi là già tutto sellato
Oh mia Lou fammi avere  la misura
          Esatta del tuo dito
Perché voglio fare un anello in lega pura
         Col metallo assassino costruito.

Poèmes a Lou.
GUILLAUME APOLLINAIRE.   
                                                                                           
Questa poesia di Apollinaire, da me tradotta, dà modo al poeta di fare una richiesta obliqua di matrimonio a Lou, Louise la bella e volubile e disinvolta sua amante.
Siamo nella "Grande Guerra", la morte incombe, e il cavallo rappresenta con pudore la donna amata: stessi capelli, stesso culo tondo, e fa da tramite per la dichiarazione d'amore;  da notare che a quel tempo era d'uso forgiare anelli e altri piccoli oggetti con il metallo dei proiettili ed altri residuati bellici usati in battaglia, ecco il perché di "metallo assassino".

Siccome, per ragioni di rima mi son preso enorme libertà di traductione, beccatevi l'originale del grandissimo Apollinaire:

Tendres yeux éclatés de l'amante infidèle
Tendres yeux éclatés de l'amante infidèle
Obus mystérieux
Si tu savais le nom du beau cheval de selle
Qui semble avoir tes yeux
Car c'est Loulou mon Lou que mon cheval se nomme
Un alezan brulé
Couleur de tes cheveux cul rond comme une pomme
Il est là tout sellé
Il faut que je reçoive ô mon Lou la mesure
Exacte de ton doigt
Car je veux te sculpter une bague très pure
Dans un métal d'effroi.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

 La femminizzazione del mondo del cavallo, ha trasformato il veloce compagno di viaggio, il forte collega di lavoro, il fiero guerriero, il partner nello sport, il simbolo del potere di re e principi, in oggetto da compagnia,  in un amico del quore,  in una persona da "relazione", in un animale d'affezione che - però - non si affeziona.

Il discorso implica vari aspetti e può essere molto ampliato.
Volutamente, per ora, voglio esser lapidario, tranchant:
Lo lallo sa che bene che non conviene affezionarsi molto a qualcuno che - da un momento all'altro - può sparire nella panza di qualcun'altro..
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Cavallo: animale a quattro zampe che nitrisce, e che rende grandi servigi all'uomo. Di lui ci si serve per la caccia, per la guerra, per il lavoro e per il trasporto.
Un cavallo per essere buono deve avere petto, groppa e crini come la donna, cioè: petto largo, natiche tonde e crini lunghi.

Antoine Furetier
Dictionaire Universal 1690

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis


Culi latini.

Vengo da un villaggio dove fino a ieri
C'erano cavalli bianchi e cavalli neri,
Con i loro occhi arabeggianti,
I loro nasi africani e i loro culi latini,
Trainavano i carri carichi ai mulini
Pieni di grano e di sementa.
Niente è più bello di una giumenta,
Che ornata del suo più bel finimento
Immerge il suo bel muso meticcio
Nel bevaio di marmo massiccio.
E' che adoravo quel tempo,           
Quando l'amore del profeta,
piante, uomini e bestie disseta
con la tenerezza acquosa del vento.

Sono una donna, sono una strega.
Ai comizi dei cantoni
Che meraviglia gli stalloni
E il nastro rosso che le loro trecce lega,
Se chiedono con la zampa,
Dal suol l'anima della terra
un fiore dalla polvere afferra,
E al rosa delle loro narici manda.

Cosa dovrebbe fare un umano
Per meritare un simile destino?


Catherine Paysan
La musique du feu.
Denoel - Paris - 1967
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Ero una donna.


... Chiacchierando, arrivarono ad un viale a sinistra della strada.

Ho bisogno di fermarmi quì, disse il cavaliere. Ho una commissione da fare nel palazzo che è là in fondo dietro gli alberi.

Puoi farmi la cortesia di tenermi il cavallo mentre mi allontano?                            Fai attenzione che non ti scappi.

Non abbia paura, ne ho maneggiati di più irrequieti.

Il cavaliere fece piede a terra, prese un sacco che era legato alla sella, e si allontanò verso il viale. Jean-René avvolse la redine attorno la mano, e per precauzione, impugnò fortemente un ciuffo della criniera.

Ciccio! Ehi Ciccio! Esclamò la bestia, mi fai male! Per pietà non strappare i miei crini!

Jean-René è stupefatto. Cosa succede, i cavalli ora parlano? 

Oggi io son cavallo!... Ma prima ero una donna, guarda i miei piedi e te ne accorgerai!

In effetti, il cavallo aveva piedi umani, piccoli e delicati come quelli di una fanciulla.

Gesù! Mio Dio! Ma che specie di uomo è quello che ti monta?

Non è un uomo, è Satana! ...

Conte Breton

Riportato da Anatole Le Braz - La legende de la mort - 1900 circa.


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

 Una sera, l'Oberforstmeister tornò da Trakehnen portando, attaccato al suo calesse, un grande castrone muscoloso e nero, il culo tondo e la criniera lunga come una donna.

Disse a Tiffauge: è per lei (...) Tiffauge prese possesso del cavallo con un emozione dove si miscelavano gli slanci del suo cuore solitario con il presentimento che qualcosa di grande stesse per accadere.

Michel Tournier
Le roi des aulnes - Gallimard - Paris - 1970
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Credo di non sbagliare dicendo che Carmen rappresenti, nell'immaginario collettivo, il massimo della femminilità e della seduzione,                                                    la donna, la femmina per la quale qualsiasi uomo perde la testa alla sua sola presenza.
                                                                                                                       Infatti, Prosper Mérimée è esplicito: ... "aveva una gaggia anche all'angolo della bocca e veniva avanti dondolandosi sui fianchi come una puledra di Cordova".      Un modo di camminare ben studiato, seducente e aggressivo come il resto del suo atteggiamento: "lei rispondeva a ognuno, gli occhi languidi, il pugno sull'anca, sfrontata da quella vera zingara che era". (Mérimée [1845]

da: La donna e il cavallo: persistenza di un paragone - Claudio Franzoni - Engramma - 2021
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Morbide labbra.

Cavallo stremato, cavallo pomellato,
Di morbida criniera adornato,
Mi piace l'odore della tua pelle schiumosa di sudore,
E il tuo respiro che sa del sangue delle erbe in fiore.
Il tuo ossuto cranio sulla mia spalla,
la bocca morbida come acerbo seno di fanciulla.
Rimani così, assorto e tranquillo,
Le mie guance sentono i brividi frementi del tuo collo...

Boleslaw Lesmian
da: Antologia della Poesia Polacca.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Vicino al mare e al fiume nei miei anni verdi
Volevo essere un cavallo.
Le rive di canne erano vento e giumente.
Volevo essere un cavallo.
Le code impennate  spazzolavano le stelle.
Volevo essere un cavallo.
Ascoltando nella notte sulla spiaggia
il mio trotto lungo, volevo essere un cavallo.
Da domani vivrò, madre,  accanto all'acqua.
Volevo essere un cavallo.
Là in fondo, dormiva una ragazza tutta matta.
Volevo essere un cavallo.


Rafael Alberti.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...