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Un Ufficiale di cavalleria. Capitolo II

Aperto da raffaele de martinis, Dicembre 06, 2012, 07:29:35 PM

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raffaele de martinis

CAPITOLO II
Luneville. - Quartier Militare del duca Leopoldo. - Accademia Equestre - Quartier Militare del re Stanislao. - La "città dei cavalieri".
   

Probabilmente, il mio destino di militare e di cavaliere è stato segnato dall' esser nato e dall'aver
passato l'infanzia a Luneville: la "città dei cavalli", la "città dei cavalieri" per eccellenza.

All'inizio del 18° secolo Luneville, fino a quel momento una semplice borgata, acquista importanza trasformandosi nella "Versailles" di Leopoldo, duca di Lorena e poi di Stanislao, re di Polonia.

Nel 1702 Leopoldo, che aveva fama di possedere i "cavalli più belli d'Europa", si insediò a Luneville col proprio esercito; intorno al 1707 venne istituita la scuola di equitazione, detta "Académie d'exercices" Nota 1), con annesso un convitto per i paggi.

Nata per "mettere a cavallo" i giovani gentiluomini della Lorena e i rampolli della facoltosa nobiltà straniera, ben presto la sua fama oltrepassò confini del ducato.

Tra gli altolocati allievi stranieri che frequentarono l'Accademia possiamo ricordare - tra i tanti -  Pitt, il famoso ministro inglese, e Arthur Wellesley, futuro Duca di Wellington.

Questa accademia – dice un autore del tempo – "attira in Lorena i giovani patrizi da ogni nazione".

Tra il personale dell'Accademia - agli ordini del direttore - c'erano due aiuto-cavallerizzi ed uno "scozzone/scozzonatore"Nota 2),  principalmente dedito all'addestramento dei puledri e al recupero dei cavalli viziati.

Nel 1723 Leopoldo chiamò a dirigere la scuola Avril del Pignerolle,  cavallerizzo di grande valore, proveniente dal Maneggio di Angers :  rimase a Luneville fino al 1731 e il suo particolare stile di lavoro influenzò durevolmente la scuola.
Il Barone d'Eisenberg Nota 3), importante personaggio nella storia  dell'Equitazione,  prese il il posto di Avril de Pignerolle come Primo Cavallerizzo dell'Accademia, e mantenne questa carica fino al 1737, anno nel quale l'Accademia di Luneville cessò la sua attività.

il re di Polonia Stanislao successe ai duchi di  Lorena, e nel 1737, stabilì la propria residenza a Luneville, stanziandovi due  compagnie di Guardie del Corpo: la Nobile Compagnia dei  Cadetti e il Collegio dei Paggi.

La compagnia dei  "cadets gentilshommes" venne creata nel 1738 e, come prescritto dal suo statuto, l'Equitazione occupava un posto preminente nel piano di addestramento.
Stanislao desiderava che la Compagnia fosse composta da Lorenesi e Polacchi in egual misura, ma nella realta' i Lorenesi erano molto più numerosi.
Sotto le direttive di due istruttori di equitazione, iI paggi frequentavano le lezioni di maneggio assieme ai cadetti,
Tra i cavallerizzi che ebbero la direzione del maneggio, si distinse M. de Toule, ecuyer del re di Polonia.

Attualmente, il vecchio alloggio dei Paggi  è parzialmente occupato dagli uffici dell'Intendenza, e sopra l'ingresso di una delle sue dipendenze figura, ancora oggi, una targa di marmo con la scritta "hostel Lunaty-Viscomty", in onore dell'ultimo governatore dei Paggi.

Questi edifici si trovano di fronte al vecchio Hotel des Cadets che, convertito in caserma di cavalleria, era chiamato per tradizione, fino a pochi anni orsono, "Quartier des Cadets".

Il vecchio maneggio è stato smantellato e trasformato in scuderie. L'ex alloggiamento delle guardie del corpo, che si trova in Place des Carmes, di fronte all'omonimo convento Nota 4)  ormai distrutto, era conosciuto come "quartier des Carmes".

Alla morte di Stanislao, nel 1766, le sue guardie del corpo furono assegnate a vari reggimenti di Francia e i cadetti avviati alla scuola militare di Parigi.


L'anno seguente, come ho già detto, le compagnie della Gendarmerie Rouge furono riunite a Luneville e vi rimasero per 21 anni, dal 1767 al 1788. In seguito, per 34 anni, Luneville divenne il presidio centrale dei carabinieri.

Durante la Restaurazione e il Gouvernement de Juillet, si avvicendarono a Luneville numerosi "campi di cavalleria" e le  caserme furono costantemente occupate dai reggimenti di quest'arma.

Ora i miei ricordi vanno al'infanzia e alla mia città: Luneville, dove da due secoli si respira "aria di cavalleria".
Che io sappia, non esiste altra città che  - come la mia - possa definirsi a pieno titolo: la "città dei cavalieri" - la "città dei cavalli"...sul suo stendardo - accanto le tre mezzelune che sono l'emblema comunale Nota 5) - sarebbe ben pertinente la figura di un soldato a cavallo.

Nota 1)"Académie-d'exercices",
académie, ha come significato antico ,ora in disuso , di:  maneggio, scuola di equitazione ;  dunque alla lettere sarebbe: "esercizi di maneggio" o "esercitazioni di maneggio" o "esercizi di equitazione", ma leggendo il capitolo l'autore voleva dire semplicemente:  Accademia equestre - Scuola di equitazione.
Nota 2) Piqueur au cascol", l'autore usa questo termine, in italiano si dice :  "scozzonatore" o "cozzone"; da questa attività, sia in italiano che in francese,  è derivato il termine: "scavezzacollo" nel senso di "biricchino"; più avanti avremo la possibilità di intrattenerci sui termini:  "piqueur" e "piquer".
Nota 3) Il barone Federico Guglielmo d'Eisenberg nasce in Germania ma possiamo considerarlo cosmopolita, si forma anch'egli alla "scuola napoletana" attraverso cavallerizzi che operavano in Germania ed in Inghilterra ed in seguito sarà a Napoli, come "Gran Scudiere" del conte di Daun, dove conoscerà ed apprezzerà i "cavalli napolitani" dei quali ci lascia una magistrale descrizione.
Ma resta influenzato soprattutto dalla figura del Newcastle, dal quale adotta - entusiasta - l'uso del capezzone come mezzo di addestramento.
E' da rimarcare come abbia descritto un movimento simile alla "spalla in dentro" ben prima che La Gueriniere lo codificasse.
D' altronde, vengono da lontano voci che la "spalla in dentro" sia stata inventata dal Newcastle ed è comunque sicuro che il maestro di La Guerriniere:  il Vandeuil,  la praticasse - al pari degli altri cavallerizzi del suo livello – ben prima della pubblicazione.
Teniamo presente che a quei tempi l'alfabetizzazione era rara anche tra le classi privilegiate e comunque erano in pochi ad avere - assieme alle conoscenze - anche le sufficienti capacità letterarie per scrivere un libro.
Il Barone scrisse alcuni trattati veramente pregevoli, il "Maneggio Moderno" è sorprendente per il fatto che l'autore stesso lo illustra
magnificamente , disegnando razze di cavalli, finimenti morsi ecc.
Bellissime sono le didascalie con le quali accompagna questi disegni.
L'assetto che propone è quello tipico dell'epoca - staffato lungo e affondato morbidamente nella sella - prescrive il lavoro al passo come base iniziale dell'addestramento, e da buon teutonico dedica molta cura alla giusta collocazione dei finimenti e delle bardature.
Da sottolineare che scrisse la maggior parte delle sue opere in francese.
Nota 4) Doveva essere un convento dei Carmelitani Scalzi.
Nota 5) Croissant - mezzaluna: - la bandiera coomunale di Luneville presenta  tre mezzelune bianche su una diagonale  blu in campo giallo. Dunque, a colazione al bar, gli italiani chiedono piccoli corni - cornettti, mentre i francesi domandano mezzelune - croissants, sono la stessa cosa, appunto.



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...