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Diagonale di trotto e gamba

Aperto da Ranas71, Febbraio 19, 2017, 07:11:04 PM

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sissy

Citazione da: alex - Febbraio 20, 2017, 05:19:50 PM
Citazione da: sissy - Febbraio 20, 2017, 12:58:18 PM
Dato che si tratta di secondi ....

Visto che sei precisa mi permetto una precisazione: non si tratta di secondi ma di decimi, forse meno, di secondo; in un secondo, o poco più, avviene l'intero ciclo su-giù.

Mi resta poi un dubbio: se L'Hotte scoraggia dal tentare di sincronizzare gli aiuti con il movimento dei singoli arti del cavallo, perchè troppo difficile, un motivo ci sarà; significa che per la grandissima maggioranza degli equitanti ce n'è di polenta da mangiare, e di chilometri da cavalcare, prima di arrivare a questo grado di finezza. Accordare gli aiuti con i movimenti dei singoli arti dei cavallo è un livello di eccellenza equestre; non è roba da equitanti; è roba da equipochi.


Volendo avrei anche tutta la sequenza fotografata del trotto battuto...cpm spiegazioni precisema sarebbe un lavoro impegnativo postarla e anche se mi piace l'idea,non so se avrò mai il tempo di dedicarmici.

SUl "sincronizzarsi "con il cavallo dipende da cosa si intende, ci sono delle situazioni in cui è impossibile non farlo, un esempio stesso è appunto il battere la sella, o che si batta sul diagonale esterno o interno occorre farlo!

Lo stesso vale per i cambi di galoppo,se non so in che fase del galoppo mi trovo,sarà difficile fare un cambio corretto, oppure nel fare una transizione all'interno di un'andatura,tipo ampliare la falcata del trotto, nel passare,ad esempio da un trotto di lavoro ad un trotto medio dovrei dare gamba quando l'anteriore interno inizia l'appoggio,perchè questa azione effettuata nella "zona delle cinghie" fa sì che il posteriore interno si impegni di più,altrimenti c'è il rischio che il cavallo affretti e basta...


Poi dipende da cosa un cavaliere voglia fare.Io vengo da una scuola di dressage,dove queste cose vengono "presentate" sin dall'inizio,anche se raggiungerle non è così semplice,ma almeno mi sono fatta un'idea da subito, di quale fosse la strada da percorrere.

Imparare a sentire i movimenti del cavallo,è stata la prima regola che mi è stata insegnata oltre a quella di "muovermi" insieme a lui e quindi di usare il mio corpo per indicare al cavallo la posizione da assumere,la rotazione delle spalle,la disposizione delle anche,il peso dell'ischio ecc...e di chiedere l'impulso nella "zona" giusta ,al momento giusto.

Le gambe (e lo sperone in particolare) hanno degli effetti che cambiano notevolmente a seconda del momento della posata degli arti  e della zona (più avanti o più indietro rispetto alle cinghie),se si usano a casaccio,non potrà venire fuori un lavoro preciso come è richiesto nel lavoro in piano.
Si fa tanto per parlare, sia chiaro, poi ognuno monta come vuole,va benissimo lo stesso!

alex

Il dubbio è: possibile che L'Hotte non lo sapesse? Ho forse interpretato male quello che ha scritto? E se l'ha detto: ha forse detto una stupidaggine?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

Alex, conosco bene Questioni Equestri del Generale L'Hotte e conosco molto bene sia ciò che scrive sull'uso degli aiuti,in particolare sui "talloni",i loro effetti,quando devono agire ecc...sia il discorso sull'accordare i nostri movimenti con quelli del cavallo...

In sintesi estrema, spiega gli effetti da me citati in precedenza e dice che non occorre lambiccarsi il cervello per controllare la posata e la levata di un arto,nella fattispecie per chiedere il galoppo,ma occorre "sentire"movimenti del cavallo che presagiscono queste azioni...se vuoi ti posto anche i riferimenti precisi.

Se non ci accordassimo con i movimenti del cavallo moltissime cose non sarebbe possibile farle,come il trotto battuto,i cambi di piede,le transizioni e poi il passage,il piaffe ecc...

alex

Citazione da: sissy - Febbraio 20, 2017, 08:46:35 PM
Alex, conosco bene Questioni Equestri del Generale L'Hotte e conosco molto bene sia ciò che scrive sull'uso degli aiuti,in particolare sui "talloni",i loro effetti,quando devono agire ecc...sia il discorso sull'accordare i nostri movimenti con quelli del cavallo...

In sintesi estrema, spiega gli effetti da me citati in precedenza e dice che non occorre lambiccarsi il cervello per controllare la posata e la levata di un arto,nella fattispecie per chiedere il galoppo, ma occorre "sentire"movimenti del cavallo che presagiscono queste azioni...se vuoi ti posto anche i riferimenti precisi.

Se non ci accordassimo con i movimenti del cavallo moltissime cose non sarebbe possibile farle,come il trotto battuto,i cambi di piede,le transizioni e poi il passage,il piaffe ecc...

Accordarsi con il movimenti del cavallo è una cosa, accordare gli aiuti con il movimento dei singoli arti del cavallo è un'altra cosa. Mi pare che nell'elenco di cose che "non si possono fare senza accordarsi con il movimento del cavallo" mi pare che muscoli cose da equitanti e da equipochi.  Quanti cavalieri  sanno fare un passage o un piaffe? Mica vorrai dire che chi non lo sa fare non può montare senza timore di rovinare il cavallo perchè "monta male"? Io non lo so fare e non mi sento minimamente in colpa  :horse-wink:

Come intepreti, tu, il passo di L'Hotte che ho citato a memoria?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

Citazione da: alex - Febbraio 21, 2017, 07:12:57 AM
Citazione da: sissy - Febbraio 20, 2017, 08:46:35 PM
Alex, conosco bene Questioni Equestri del Generale L'Hotte e conosco molto bene sia ciò che scrive sull'uso degli aiuti,in particolare sui "talloni",i loro effetti,quando devono agire ecc...sia il discorso sull'accordare i nostri movimenti con quelli del cavallo...

In sintesi estrema, spiega gli effetti da me citati in precedenza e dice che non occorre lambiccarsi il cervello per controllare la posata e la levata di un arto,nella fattispecie per chiedere il galoppo, ma occorre "sentire"movimenti del cavallo che presagiscono queste azioni...se vuoi ti posto anche i riferimenti precisi.

Se non ci accordassimo con i movimenti del cavallo moltissime cose non sarebbe possibile farle,come il trotto battuto,i cambi di piede,le transizioni e poi il passage,il piaffe ecc...

Accordarsi con il movimenti del cavallo è una cosa, accordare gli aiuti con il movimento dei singoli arti del cavallo è un'altra cosa. Mi pare che nell'elenco di cose che "non si possono fare senza accordarsi con il movimento del cavallo" mi pare che muscoli cose da equitanti e da equipochi.  Quanti cavalieri  sanno fare un passage o un piaffe? Mica vorrai dire che chi non lo sa fare non può montare senza timore di rovinare il cavallo perchè "monta male"? Io non lo so fare e non mi sento minimamente in colpa  :horse-wink:

Come intepreti, tu, il passo di L'Hotte che ho citato a memoria?


dato che io uso le parole e le definizioni con molta precisione e consapevolezza, ti dico che le tue domande meritano  risposta molto approfondite che richiedono tempo.Non so quanto ne ho ora,per esaurire il discorso.
Intanto ci provo:

1)come interpreto io il "passo che tu hai citato a memoria?" Lo riporto io: (l'autore st aaprlando del galoppo)"In equitazione, non si tratta di
lambiccare, di seguire minuziosamente
il cavallo nella levata e nella posata
di ciascun arto, di regolare le nostre
azioni sull'uno o sull'altro di questi
fenomeni così fuggitivi. Bisogna
considerare l'arte da un punto di vista
più largo, sotto pena di cacciarsi in
una via poco pratica e di aggravare
le difficoltà, già così numerose,
inerenti all'equitazione.
Così é, in particolare, della
partenza al galoppo su un determinato
piede, basata sulla posata di un arto,
e come lo stabilì Aubert.
Egli vuole che la partenza al galoppo
sul piede destro sia determinata nel
momento della posata del piede
posteriore sinistro. È ciò che l'autore
chiama: «Cogliere il tempo della gamba».
Bisogna dunque che, contemporaneamente,
la posata del piede sia
perfettamente sentita dal cavaliere, che
questi sia sufficientemente padrone
della sua mano e delle sue gambe per
metterle, nello stesso istante, in gioco, con
l'accordo richiesto per prendere il galoppo,
e che l'obbedienza del cavallo sia
istantanea; senza di che il momento
opportuno, il tempo della gamba,
è perso.
Quante esigenze da soddisfare
in questo breve istante che dura
l'appoggio di un piede sul suolo!
Per aggirare, almeno in parte,
queste difficoltà, Aubert arriva
a consigliare l'abbandono di ogni
effetto di mano e, con i cavalli
freddi, l'impiego di un richiamo
della lingua,dietro lo stivale, che egli sostituisce
in tal caso all'aiuto delle gambe.
Nelle applicazioni dell'equitazione
sapiente vi sono certi movimenti
che esigono una grande precisione
nell'impiego dei mezzi che li
determinano. Questa precisione può
ben rispondere al movimento degli
arti, ma non è lei che regola le
nostre azioni. È l'atteggiamento
che il cavallo assume nel suo
insieme e di cui il movimento degli
arti non è che la conseguenza,
che ci guida e ci fa sentire l'istante
in cui i nostri aiuti devono agire.
Così è del cambiamento di piede..."



Quindi, sintetizzando "non dobbiamo lambiccarci a "cercare"la posta e la levata di un'arto,ma a capire,dall'atteggiamento del cavallo  quale saràil momento giusto in cui noi dovremo agire epr effettuare "azioni precise" in una equitazione "sapiente",non sommaria, di "base".

L'Hotte dice che dobbiamo essere molto precisi e ad agire non a caso,ma in un istante ben preciso, ma questo istante sarà difficilissimo da individuare come sarà difficile  e  far sì che la nostra richiesta sia esaudita in quell'istante,di contro dovremmo capire e "anticipare" quello che "starà per succedere"...è questo lì"accordarsi con il cavallo"


") il piaffe,il passage sono movimenti che avverranno dopo una preparazione adeguata e non fanno parte del lavoro "standard",per arrivarci il binomio dovrà essere preparatoa deguatamente,ma la preparazione del lavoro in piano dovrà essere adeguata a questo fine sin dall'inizio,a meno che non ci si voglia accontentare di "stare sopra al cavallo";
per far questo,allora basta poco...


Riporterò poi altri stralci di "equitazioni equestri" in cui L'Hotte riporta gli effetti di "tallone"...sempre l'Hotte scrive anche sul trotto battuto...

raffaele de martinis

Cara Sissi, sei in magna confusion, ti giustifico perché hai citato la traduzione di Angioni di "equitazioni equestri", vai al cap.otto e leggierai cossa dicie il Generale riguardo le diagonal del trotto... ammesso che riesca a capirlo, appunto.

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/08/un-lettore-irritato.html
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

sissy

Carissimo,non sono in "Magna confusione",capisco perfettamente tutto quanto sia comprensibile...ho riportato la traduzione del Colonnello Angioni,perché è quella che ho trovato più "fruibile"nel momento...ma ,aldilà della traduzione,conosco i "concetti",anche quelli espressi dal Generale.So il francese,lo comprendo,ho anche vissuto in Francia.
Vogliamo disquisire su ciò che ha espresso L'Hotte sulle diagonali del trotto? (Premetto che non l'ho fatto ancora...).Molto volentieri.
Entro questa sera lo farò!

PokerFace

rendetevi conto che vi state spippolando il cervello sul trotto battuto.

il giorno che dovrete mettere una distanza vi si fonderanno i neuroni.

Winter Mirage

Ecco, appunto.
E per la milionesima volta, chi ha buonsenso lo usi e invece che continuare si tenga le ditine in tasca.
Grazie
Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

sissy

io non mi fondo nessun neurone per il trotto battuto, mi viene naturale ,non ci penso neppure quando lo faccio!

Dato che qualcuno ha chiesto ,da utente di questo forum ho risposto...poi da cosa nasce cosa e siamo finiti a parlare di "Questioni Equestri" .
Dato che siamo in un forum "armati" di tastiera e monitor per dialogare,non vedo altro modo che quello di scrivere e postare...


alex

Francamente non ci vedo niente di male a discutere e a condividere quel poco o quel tanto che si può, ciascuno di noi "al meglio che può". Proporrei quindi che ciascuno continui, finchè gli va.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Ranas71

Cavalcare trasforma "vorrei" in "posso".

sissy

Infatti,secondo me i forum servono a questo;abbandonare una conversazione quando si fa "calda" é  un controsenso.

Se rimaniamo nei limiti ,con educazione e rispetto é  giusto che ognuno riporti le proprie esperienze .

Ritornando al Generale L'Hotte sul trotto battuto afferma quanto detto in precedenza né  più  né  meno.
Tra l'altro è  stato lui ad introdurlo nell'equitazione ufficiale e va chiamato "trotto all'inglese ".

Oggi ho montato e ho fatto  molto uso del trotto battuto,soprattutto per le transizioni,sia a scendere che a salire,mi sono divertita.
Solitamentelo uso solo sulla pista,oggi anche nelle varie figure.

alex

Giusto bene: L'Hotte e il trotto all'inglese. Non mi è chiaro perchè L'Hotte accenna alla necessità di inclinare un po' il busto in avanti mentre ci si solleva. Il suo assetto prevedeva forse che l'appoggio sulle staffe fosse un pochino avanti rispetto alla verticale?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

gi.

Presumo per seguire il movimento e scendere in sella, anzichè sedersi diciamo pesantemente in sella. I rapporti con la distribuzione del peso il Gen. L'Hotte l'aveva ben chiara nella sua mente.