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cavallo agitato

Aperto da ali02, Febbraio 05, 2019, 05:54:41 PM

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Miky Estancia

Citazione da: rojo - Marzo 05, 2019, 03:18:22 PM


Poi anche se il cavallo è stato costretto ad un periodo di fermo, nei limiti del possibile è sicuramente meglio muoverlo sellato. Mi è capitato di vedere (la prima volta e dopo fermi lunghi) usare anche qualcosa di tranquillante per evitare che anche da sellati potessero farsi male.

Ecco, parliamo dei limiti del possibile...
Non solo ai cavalli da sella capitano i periodi di fermo obbligato,  ma anche a quelli da attacco.
Bene, che facciamo? Muoviamo a sella un cavallo che la sella non l'ha mai vista, perché  "è  sicuramente meglio"?
Ma certo che no, mica voliamo candidarci al suicidio...e poi perché dovrebbe essere "sicuramente meglio"?
Dove sta il "meglio" nel imporre al cavallo, magari dopo mesi di fermo e conseguente calo muscolare, il peso del cavaliere?
Prendiamo un bel Gelder o un PRE o un Ungherese da attacco, o un trotter da pista, che in quanto ad energia e nevrilità non sono certo inferiori ad un cavallo da concorso....bello stracarico dopo un mese di fermo nel box...ovvio che non lo posso montare, perché  non è  stato addestrato e quindi? Quindi, paddok, giostra, corda, tondino, a seconda del modo di lavorare del trainer....e....nessuno si fa male, ovviamente.
Se questa cosa funziona per i cavalli, anche nevrili, che non possono essere montati, perché  non dovrebbe funzionare anche per i cavalli da sella?
Funziona, la differenza la facciamo  noi.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

raffaele de martinis

Vedo da quest'ultimo intervento di Miki che, puretroppo, il vuoto generazionale è incolmabile.

Forse ci sono ancora in Toscana, Sardegna et Sicilia veci uomini di lalli che magnamente si maraviglierebbero a saper che bisogna girare i lalli - che son stati inattivi - per farli "spompare" prima di utilizzarli.

Il fatto che un lallo fermo non sia in "conditione" fisica, non esclude che - se sellato/se impaiato - non debba stare agli ordini, la condizione fisica non riguarda la mente ma la musculatura, il fisico, appunto.

L'educazione è una qualità morale tanto per gli uomini che per i lalli.
Un ragazzo ben educato, per quanto perfettamente in grado di farlo, reprime la sana voglia di riempire di botte il suo datore di lavoro a  che gli impone di lavorare il sabato sera et andarsene in discoteca.
Così come il lallo, che andrebbe lietamente a pascolar per i fatti suoi, per quanto perfettamente in grado di farlo, reprime la sana voglia di scaraventar per le terre la sua padroncina che lo sta montando et andarsene a briglia sciolta in direzione delle ubertose praterie.

Tutti e due sono stati educati che se fanno come vorrebbero et non come devono prenderanno un sacco di "mazzate"... notate le virgolette.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

BigDream

Citazione da: rojo - Marzo 05, 2019, 03:18:22 PM
usare anche qualcosa di tranquillante per evitare che anche da sellati potessero farsi male.

No ma cosa devo sentire. Cioè metterlo scosso (quindi lasciare che un CAVALLO, un ANIMALE, corra liberamente come gli viene naturalmente) no perché si fa male, ma dargli un tranquillante va bene? Ma stiamo bene ragazzi?!

Inoltre, non capisco perché si continua a parlare di cavalli figli di Satana, anche un cavallo normale e bravissimo può sgroppare come un pazzo giusto per sfogarsi, vedi puledri... invece qua sembra che correre e sgroppare=assatanato mentre cavallo bravo ed educato=immobile e paralizzato

A questo punto credo sia inutile continuare a discuterne :icon_rolleyes:

Ina:)

😂 ho capito perché non scrivevo più sul forum

Ragazzi, mi viene da ridere perché mi chiedo in che genere di realtà distropica viviate per
A) uscire completamente dal senso del post e della richiesta parlando di casi limite
B) suggerire ad una ragazza che immagino sia poco piu che principiante di mettersi in situazioni che a volte anche i professionisti faticano a gestire (dipende dal cavallo)

Cioè è come se io chiedessi come si va in bicicletta e voi iniziaste a darmi consigli su come affrontare il giro d'italia, per capirci.

Rispondo a Raffaele: è vero hai perfettamente ragione. Teoricamente un cavallo ben domato anche a distanza di anni dovrebbe conservare l'educazio impartita inizialmente, sono totalmente d'accordo. Purtroppo nella realtà è molto difficile sia così, probabilmente per colpa nostra anche. Sarebbe interessante capire COME arrivare a questa condizione di addestramento, ma è off topic in questo caso


Sul sedare i cavalli non mi esprimo. Ho avuto a che fare con professionisti con cavalli molto caldi, tutti perfettamente in grado di gestirli sia da terra che alla corda senza che i cavalli si facessero male e così anche da sella. Se devi ricorrere al tranquillante per me meglio che lasci stare del tutto, poi che alcuni lo facciano è ovvio, ma non vuol dire sia giusto.

rojo

Citazione da: BigDream - Marzo 06, 2019, 11:45:01 AM
Citazione da: rojo - Marzo 05, 2019, 03:18:22 PM
usare anche qualcosa di tranquillante per evitare che anche da sellati potessero farsi male.

No ma cosa devo sentire. Cioè metterlo scosso (quindi lasciare che un CAVALLO, un ANIMALE, corra liberamente come gli viene naturalmente) no perché si fa male, ma dargli un tranquillante va bene? Ma stiamo bene ragazzi?!

Inoltre, non capisco perché si continua a parlare di cavalli figli di Satana, anche un cavallo normale e bravissimo può sgroppare come un pazzo giusto per sfogarsi, vedi puledri... invece qua sembra che correre e sgroppare=assatanato mentre cavallo bravo ed educato=immobile e paralizzato

A questo punto credo sia inutile continuare a discuterne :icon_rolleyes:

ah beh di sicuro il tranquillante non è una soluzione , stavo solo riportando delle cose che avevo visto fare da altri... penso che fosse il loro modo di risolvere il problema  "cavallo fermo da mesi per problemi a tendini o altro" , che va rimesso in lavoro senza che si faccia male un'altra volta proprio all'inizio.

Pensando un po'all'argomento, ho il dubbio che molti cavalli non siano al livello di addestramento descritto da raffaele de marinis, e che quindi una sgasata possano anche farla dopo mesi di fermo

te, o altri esperti del settore, come affrontate questo tipo di situazioni? Io non mi ci sono mai trovato per fortuna, quindi non mi sono mai neanche posto il problema

raffaele de martinis

#65
Qualcuno ha scritto: cavallo bravo ed educato=immobile e paralizzato.

Ebbene si, il lallo educato, quando vien montato deve restare "immobile-paralizzato".
Già pereché se si muove, se scappa a restar paralizzato può darsi che ci rimanga il cavagliere.
Già è quasi successo/succede et ne ciacolammo a lungo:
http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=4753.90

Mansedumbre - si traducie con mansuetudine, docilità che può essere congenita, vedi il classico agnello o acquisita: - dai lalli... appunto:
https://www.youtube.com/watch?v=GgMxZ0c4r6I

Stranamente, nelle sconfinate e ubertose pampe, i rudi gauci vogliono/pretendono lalli immobili-paralizzati quando li si sella e li si monta, tant'é che organizzano delle vere e proprie "gare" di mansuetubre elementare con tanto di  punteggi et giudici:
https://www.youtube.com/watch?v=N8__quAMSUA&t=621s

Stranamente, nella prueba de riendas, che sarebbe il reining americano, oltre le solite menate, è previsto che il cavagliere faccia piede a terra et risalga in sella, il lallo restante "immobile-paralizzato"
https://www.youtube.com/watch?v=yXwIN5-VHew

Stranamente, quando si vende/si compra un lallo da quelle parti, la cosa più importante, quella che si mostra per prima, è che il lallo stia immobile-paralizzato quando ha le redini/la longia che cade per terra davanti a lui e che stia immobile-paralizzato anche quando lo monta un vecchietto acciaccato et maldestro che - però - lo cavalca con delle magnifiche espadrillas blu...
https://www.youtube.com/watch?v=qPYG6eXGgMk
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

BigDream

Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 06, 2019, 04:56:35 PM
Ebbene si, il lallo educato, quando vien montato deve restare "immobile-paralizzato".


Eppure mi sembra di parlare italiano.

Ma chi ha parlato di quando il lallo vien montato? Io stavo parlando di sgasate SCOSSO. Dicevo che è ovvio che anche un cavallo bravo e tranquillo, se è stato fermo un paio di giorni (e NON parlo di infortuni o altro, non capisco ancora come mai siamo finiti a parlare di tutt'altro), semplicemente causa pioggia o paddock infangati o ghiaccio, è NORMALE che si sfoghi, non per forza dev'essere figlio di Satana. CosÎ come è normale che anche da montato possa essere un po' su di giri, anche senza fare rodeo, ma onestamente io preferisco risolvere il problema a monte invece di rischiare di farmi male per una cavolata. Però che mi dite che un cavallo educato e bravo debba stare immobile come un paralitico anche dopo giorni di box boh, o avete avuto a che fare con cavalli più morti che vivi oppure non so... il mio è già un santo, talmente pigro che raramente si sfoga anche dopo qualche giorno di box (che accade raramente, per fortuna), ma comunque un paio di sfogatine tranquille le fa, mi sembra più che normale.

Se non è chiaro ora, ci rinuncio...

BigDream

Citazione da: rojo - Marzo 06, 2019, 12:18:17 PM

ah beh di sicuro il tranquillante non è una soluzione , stavo solo riportando delle cose che avevo visto fare da altri... penso che fosse il loro modo di risolvere il problema  "cavallo fermo da mesi per problemi a tendini o altro" , che va rimesso in lavoro senza che si faccia male un'altra volta proprio all'inizio.


Ah ok, pensavo la stessi suggerendo come soluzione. Purtroppo se ne vedono di tutti i colori; non significa che sia giusto. Ci sono "professionisti", o presunti, che danno calmanti per tutto (per ferrare, per tosare, ecc). Io trovo che spesso venga usato questo metodo per pigrizia o per mancanza di pazienza. E parla una che si ritrova un cavallo col soffio al cuore perché molto probabilmente gli sono stati somministrati calmanti a gogo solo perché era un po' pauroso. In realtà è un santo, basta avere pazienza e insegnargli che non gli succede nulla, ma ovviamente non tutti  hanno la pazienza di agire così.

Citazione da: rojo - Marzo 06, 2019, 12:18:17 PM
te, o altri esperti del settore, come affrontate questo tipo di situazioni? Io non mi ci sono mai trovato per fortuna, quindi non mi sono mai neanche posto il problema

io non sono una professionista né un'esperta, ma posso riportarti le mie esperienze visto che le vivo da vicino avendo un compagno che è professionista. Fortunatamente da quando sto con lui non mi è mai capitato di avere a che fare con vere bestie davvero "maleducate", quindi i miei esempi sono tutti basati su puledri (anche cavalli, ma quasi sempre puledri) educati, però può sempre capitare la situazione in cui anche i più bravi e tranquilli siano su di giri (proprio perché sono puledri, appunto,) e ti dico cosa fanno tutti i professionisti da noi: li girano o li mettono scossi prima di montarli, punto. "Problema" semplice, soluzione semplice. Un cavallo/puledro educato dopo 5 minuti ha esaurito le energie superflue e può essere montato tranquillamente senza problemi. E bada bene, non sto dicendo che senza girarli sarebbero immontabili o pazzi scatenati: semplicemente i professionisti sanno (o dovrebbero sapere) quando è il caso di girarli un attimo e quando invece non è necessario. Il mio compagno ha montato in passato, mi ha detto, tante bestie di Satana, e mi dice sempre che alla sua età e dopo tanti anni non vede perché rischiare inutilmente quando bastano 5 minuti per risolvere la questione. Inoltre, trovo che dopo un paio di giorni di box sia anche giusto lasciar sfogare un po' queste povere bestie (in paddock farebbero lo stesso, no?)

Luna di Primavera

come ho raccontato altre volte, a me il cavallo "dopato all'incontrario" è capitato addirittura a lezione (un paio di volte).
ero principiante, sapevo assai, mi fidavo che l'istruttore fosse nel giusto, diceva che era per la mia sicurezza e io tranquilla, mi pareva normale.

da ciò si evince l'importanza di incontrare persone "corrette" sul proprio cammino, specie agli inizi.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Tonymatador

Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 05, 2019, 10:38:44 PM
Vedo da quest'ultimo intervento di Miki che, puretroppo, il vuoto generazionale è incolmabile.

Forse ci sono ancora in Toscana, Sardegna et Sicilia veci uomini di lalli che magnamente si maraviglierebbero a saper che bisogna girare i lalli - che son stati inattivi - per farli "spompare" prima di utilizzarli.

Il fatto che un lallo fermo non sia in "conditione" fisica, non esclude che - se sellato/se impaiato - non debba stare agli ordini, la condizione fisica non riguarda la mente ma la musculatura, il fisico, appunto.

L'educazione è una qualità morale tanto per gli uomini che per i lalli.
Un ragazzo ben educato, per quanto perfettamente in grado di farlo, reprime la sana voglia di riempire di botte il suo datore di lavoro a  che gli impone di lavorare il sabato sera et andarsene in discoteca.
Così come il lallo, che andrebbe lietamente a pascolar per i fatti suoi, per quanto perfettamente in grado di farlo, reprime la sana voglia di scaraventar per le terre la sua padroncina che lo sta montando et andarsene a briglia sciolta in direzione delle ubertose praterie.

Tutti e due sono stati educati che se fanno come vorrebbero et non come devono prenderanno un sacco di "mazzate"... notate le virgolette.

Secondo me non è questione di vuoto generazionale.
Io sono per il cavallo ben educato o "militarmente inquadrato", ma mi rendo conto che i miei standard sono molto diversi da quel che sovente trovo in giro.
In giro ci sono tanti cavalli "bravi  ma che..."
Bravi ma che quando partono al galoppo sgroppano, idem quando si ricevono dopo il salto; bravi ma che quando li leghi per strigliarli o sellarli non stanno fermi e se si devono togliere una mosca ti tirano tranquillamente una testata; bravi ma che mentre gli stringi la sella ti addentano le braccia; bravi ma che quando li liberi in paddok partono sdoppiettando in direzione della tua faccia; bravi ma che quando li  ferro rischio la pelle; bravi ma che se li devi prendere in paddok devi andarci col fucile o col lazo; ecc. ecc.

Per me, cavalli così non sono bravi, sono magari addestrati (sovente fanno agonismo), ma non sono domati, gli manca cioè l'educazione di base.

Eppure in certi ambienti tutto questo è normale o tollerato, vuoi perchè il cavallo magari è vincente nella sua disciplina, o perchè non si hanno temini di paragone, oppure si pensa che i cavalli debbano proprio comportarsi così o magari non si sa come educare il cavallo.

Vecchi uomini di cavalli toscani, ecc si meraviglierebbero di dover girare alla corda i cavalli carichi? Anche i gauchos sicuramente....del resto è normale, gente che fa jineteade sai che gli frega di due sgropponi o scartoni....

Culture diverse e modi diversi di gestire educare ed utilizzare il cavallo.
Libertad o muerte

Tonymatador

Citazione da: BigDream - Marzo 07, 2019, 09:57:48 AM
semplicemente i professionisti sanno (o dovrebbero sapere) quando è il caso di girarli un attimo e quando invece non è necessario. Il mio compagno ha montato in passato, mi ha detto, tante bestie di Satana, e mi dice sempre che alla sua età e dopo tanti anni non vede perché rischiare inutilmente quando bastano 5 minuti per risolvere la questione.

Concordo al 100%  :pollicesu:
Il professionista, non deve "fare l'eroe" o assumere atteggiamenti da "macho" (monto una me**accia che smontona come El Temblor perchè io c'ho gli attributi): se si vuol restare sani e attivi lavorativamente a lungo, è meglio utilizzare tecnica e cervello...che di eroi sono piene le fosse e gli ospedali.
Libertad o muerte

Jumping Torriggia

oggi non è più possibile domare bene e addestrare bene.
la doma, per quanto fatta rispettosamente, contiene una grossa fetta di coercizione (che non è necessariamente violenza, mazzate ecc).
insegnare a un cavallo a stare legato (l'ho imparato a mie spese, con shitstorm su facebook) è semplice e incruento, ma può essere che il cavallo raspi, tiri, faccia i capricci, mostri insofferenza e stress, balli, si muova, faccia le orecchie ecc.
questo (seppur fatto in sicurezza, nel box, con la capezza da scuderia, una lunghina adeguata, un anello a muro della giusta altezza, il truciolo per terra ecc) impressiona e indigna.
povero cavallo, è una violenza, è stress.
"avete relegato un puledro di 2 anni e mezzo dalla vita brada a uno squallido box" (box 4 x 4 cladbel in muratura, con finetra e beverino automatico, per inciso). a nessuno interessa che il cavallo ovviamente, essendo puledro, stia sempre fuori, se non per la notte e per i 10 minuti di educazione giornaliera.
la gente pensa che i cavalli siano dei cagnolini, nati e vissuti in appartamento, docili e coccolosi. si indignano per il fatto che un puledro non sia stato incapezzato e toccato per 2 anni e mezzo, invece di gioire del fatto che abbia potuto formarsi forte come un toro e libero di correre e socializzare e dare  e prendere mazzate dai suoi simili e farsi dei bei piedi forti saltando su e giù dai terrazzamenti.
fa piu bello tenere un cavallo tutta la vita in maneggio, tra uno "squallido box" e un paddock 10x20 recintato, isolato.
fa più bello, perchè non ci sarà mai una vera doma, tutto sarà progressivo e quasi non verrà avvertito dal cavallo...
ma è davvero meglio così?
ma sono davvero senza cuore se rido quando la cavallina, legata per la prima volta, protesta e schiaccia le orecchie e raspa contro il muro e per terra, guardandomi male e mostrandomi le chiappe?
è solo un pò di sana educazione, normale, con una cavalla di carattere (e sia benedetta per questo, che non la avremmo presa fosse stata una pecora, deve essere una leonessa).
se anche una cosa normale, sana, priva di quasiasi connotazione negativa (addirittura, qui, non c'è alcun intervento umano, il cavallo - legato in sicurezza - non interagisce con l'uomo, ma con l'oggetto inanimato, il muro e la lunghina) fa indignare, come si può domare un cavallo?
van presi solo quarter sonnolenti allevati a casa di nonna papera, maneggiati, sellati, spupazzati fin da piccoli e basta.
gli altri cavalli, forse, è giusto che finiscano dove devono finire, se non possono essere impiegati nell'equitazione, perchè non possono essere domati.
oppure, appunto, non li domiamo più. li lasciamo fare quello che vogliono e basta, e ci teniamo i cavalli maleducati e testoni, con qualche piccolo e sano accorgimento come girarli o sfiancarli in tondino.
meglio due sgroppate e due longiate che essere additati e malfamati da animalisti della domenica, che non distinguono tra un barboncino e un cavallo.

alex

#72
Post che mi piace moltissimo, tranne la frase iniziale troppo remissiva. Si può e si deve domare bene, anche se c'è una grande e faticosa battaglia da affrontare, la battaglia contro l'ippocrisia. Costi  quello che costi; anche se si risulta urtanti e antipatici.

Una buona doma e un accettabile addestramento è, per un cavallo, una assicurazione sulla vita, e da parte nostra è un dovere fornirglieli. Bisogna spiegarlo agli animalisti "teorici", e bisogna anche spiegargli che prima di parlare di cavalli occorre studiare, e sperimentare di persona. Altrimenti è molto meglio tacere.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

Ovviamente concordo con Jumping Torriggia  :pollicesu:
E so cosa sono gli attacchi su Facebook  (e non solo su Facebook ) da parte di animalisti e altre categorie di "esperti".

Però,  Alex, per quanto ci si metta con santa pazienza  a dare spiegazioni ai "sapientonisti", è  fiato sprecato, non serve proprio a nulla, anche perché tu dici patate e loro capiscono cipolla o quel che gli fa più comodo.

Inoltre....chi lavora con i cavalli, non sempre ha tempo da perdere  nel dare spiegazioni, ed inoltre non è neanche tenuto a farlo.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Jumping Torriggia

attenzione, per quanto mi riguarda, gli animalisti non sono ignoranti.
sono gente che studia, ben informati, appassionati lettori di una certa letteratura, anche pseudoscientifica, inerente la salute fisica e mentale del cavallo, gli effetti delle imboccature, gli effetti del rollkur, la crescita del cavallo, la socialità ecc.
vengono in genere dal mondo horsemaship, che non è un mondo ignorante a mio avviso.
è però un mondo in cui il cavallo non si "usa", in cui non esistono veri e propri obiettivi da raggiungere e in cui i tempi si dilatano a dismisura per ogni cosa.
non esiste "il cavallo deve essere pronto tra 2 mesi per la gara del....".
non esiste "il cavallo deve essere pronto il prima possibile, perchè lo devo vendere"
non esiste "il cavallo deve essere domato entro due mesi, perchè il cliente quelli mi paga"
non esiste "il cavallo deve essere idoneo a portare i turisti al mare a giugno perchè inizia la stagione"
non esiste "il cavallo deve prendere servizio nel traffico con la carrozza, perchè è la mia attività e devo mangiare"
non esiste "il cavallo deve essere pronto a agosto, perchè a settembre deve lavorare in vigna".
la mia risposta è sempre SI, è possibile fare TUTTO senza alcun tipo di coercizione. MA ci vuole un tempo infinito. Ci vuole l'assenza del tempo, del termine, della data.
E allora è tutto incompatibile con chi lavora e con chi fa sport.
E per cosa poi? Al cavallo non cambia niente, se non qualche giorno di piccole proteste e di piccole imposizioni che di sicuro non lo traumatizzano a vita, non lo rendono la "bomba a orologeria" che leggo in giro, non lo rendono cattivo o imprevedibile o scontroso.
Al cavallo non cambia nulla, anche perchè lui vive nel presente, a lui basta capire un meccanismo e cioè cosa deve fare in una certa situazione e come deve rispondere a un certo stimolo. Una volta appreso il meccanismo è pace interiore, è assenza di dubbio, è serenità.
Quindi, perchè la filosofia horsemanship è meglio? per le persone. per i loro sensi di colpa. per la loro lontananza dalla realtà e dalla quotidianità con i cavalli e con gli animali in generale e con la terra e con la natura (che è piena di ca**otti, di punture di ape, di lacerazioni da rovi, di sobbattuture, di infezioni, di zecche, di acqua putrida da bere, di sete, di fame, di freddo, di caldo, di cacca, di pipì, di cani nei garretti ecc).
Ma il discorso è più ampio.
Anche i figli vengono cresciuti così, togliendo loro ogni contatto con le cose spiacevoli e vengono giustificati e protetti perfino dalle conseguenze dei loro errori, delle loro mancanze.
Ma non lo facciamo per loro, lo facciamo per noi, perchè non sopportiamo di vederli tristi, di vederli piangere, di sentirli fare i capricci, di farli sentire "meno" degli altri perchè non hanno le stesse belle cose o perchè non hanno gli stessi successi.
Non lo facciamo per loro.
Lo stesso i cavalli. Loro per natura possono superare tutto e anzi le difficoltà insegnano loro autocontrollo, fiducia in se stessi e nel cavaliere, coraggio, forza.