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Tomas Teskey DVM e la sindrome navicolare. Comunicazione.

Aperto da francobelmonte, Novembre 17, 2013, 11:02:10 AM

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Ipparco

O mirabolante et vispo cavaliero, abbi la bontà et la munificienza di osservare li umili et semplici oggetti quassotto riportati:

Trattasi di un pezzetto di comune tubo metallico da carpenteria, diametro 20 mm, spessore 1,25 mm
Esso è stato tagliato alle due estremità con angolazioni differenti per assomigliare allo pede equino: la estremità superiore perpendicolarmente al suo asse longitudinale, per simulare la corona, la estremità inferiore ad un angolo di circa 45°, per simulare lo bordo distale dello pede.
Qui puoi constatare come lo spessore sia perfettamente uniforme:

Capovolgiamo ora il nostro semplice modellino per osservarne l'impronta a terra:

Ho misurato lo spessore apparente ai quarti e in punta: rispettivamente 1,25 mm (spessore reale) e 2-2,1 mm in punta (sezione inclinata), ovvero grossomodo le stesse proporzioni che hai riscontrato sulla tua "fetta" di unghia.

Qui, per rendere più calzante l'analogia, ho "pareggiato" la "muraglia" in modo equivalente a quanto farebbe un maniscalco, eliminando un "anello" di muraglia seguendo il piano d'appoggio: spero si veda bene come lo spessore apparente cambia sensibilmente in base al punto in cui lo vado a misurare.
Ovvero: lo spessore di una struttura va misurato sempre in senso perpendicolare alla sua superficie esterna. Tu lo hai fatto? O hai misurato invece lo spessore apparente, l'impronta a terra?

Per quanto riguarda la suola, se quella ai quarti e ai talloni si sbriciolava, vuol dire che erano troppo lunghi, e che il piede stava "scaricando" la suola nel tentativo di liberarsi della muraglia di troppo (facendola rompere perchè non più protetta dalla suola sul lato interno).
Su un piede scalzo e ben gestito, ammettendo che il cavallo si muova correttamente e a sufficienza su terreni adeguati, questa differenza non la trovi.
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
www.leonardodecurtis.it
"La semplicità è la sofisticazione finale"
Leonardo da Vinci

raffaele de martinis

Non ti seguo sul piano metallurgico, ma come spieghi che ai talloni e ai quarti la tenaglia và nel burro e in punta trova il legno ?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Provo a rispondere io.

1. perchè in punta la tenaglia lavora in obliquo e quindi deve tagliare uno spessore (obliquo) superiore.
2. non escluso che come la suola anche la muraglia si indurisca effettivamente se lavora (si "incallisca"); ma ci credo abbastanza poco
3. la distanza dal "vivo" (e quindi dall'umidità del corion) della punta è molto superiore  rispetto a quella nei quarti e nei talloni (come è dimostrato che è raro inchiodare in punta) e quindi in punta la muraglia è più dura perchè è meno idratata.

Ma sono discussioni abbastanza sterili perchè dovrebbe essere abbastanza facile raccogliere una evidenza: basterebbe procurarsi alcuni monconi e sezionare gli zoccoli parallelamente alla corona, misurando poi lo spessore della muraglia sulla sezione. Non escludo che si possa trovare una differenza; ma escludo tassativamente che si possa trovare uno spessore di muraglia di 2 cm come sta scritto riguardo allo spessore apparente vista dal maniscalco (trovato su una dispensa ad uso degli studenti di veterinaria).
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Ipparco

Non si tratta di metallurgia, ma di geometria.. Poteva essere anche un tubo di plastica, legno o cartone, avevo quello sottomano..

Su quello che osservi relativamente alla consistenza della suola, quasi sicuramente deriva dal fatto che al pareggio/ferratura precedente la punta è stata accorciata più dei talloni, ripeto.
Se invece ti riferissi alla consistenza della muraglia, quasi sicuramente si tratta di un degrado dovuto alla presenza del ferro.
Sui piedi scalzi sani non si osserva, ad esempio. I talloni, soprattutto d'estate, sono spesso la parte più dura e difficile da pareggiare, richiedendo l'utilizzo delle tenaglie anche per rimuovere pochi millimetri di materiale.
Inoltre vale l'osservazione fatta da Alex: in punta la tenaglia deve attraversare la muraglia in diagonale, quindi incontra più materiale. Ma non perchè è più spessa, nè più dura...
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
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Leonardo da Vinci

raffaele de martinis

Secondo me state facendo scoperte strabilianti, la cosa migliore sarebbe portare codesti vostri studi/risultati ad un congresso di podologia equina, alla Scuola di Mascalcia di Pinerolo, alla Royal  Blacksmiths Association, alla Associazione maniscalchi americana, passerete alla storia !
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Ipparco


Sezione di zoccolo parallela alla corona, dal sito di Hans Catelijns (podologo, tradizionale, laureato in veterinaria). Spessore della muraglia perfettamente uniforme.
Guarda che non stiamo dicendo niente di straordinario, la maggior parte dei veterinari e maniscalchi seri lo sanno già..
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
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raffaele de martinis

Miei cari, per un momento dimenticate di essere barefutti, tra l'altro siamo in una setione neutra, lasciate da parte ogni considerazione sulla tecnica mascalcica e credete a quanto sotto e datemi spiegatione, meglio se la spiegatione la dia Flavio.



Questo è l'avanzo del primo pareggio del maniscalco, ho fatto lo schemino perchè colla photo non si vede una mazza.

Comunque, credo che sia abbastanza facile raccogliere pezzi simili durante una ferratura e si può verificare.

Io vedo/tocco che la muraglia ha larghezza variabile, sento che la punta è più "dura" rispetto i talloni e i quarti, la suola residuale in punta non si stacca (forse per mancanza di precedente elaterio), si stacca facilissimamente/è caduta ai talloni (elaterio magno), si stacca con sforzo progressivo dai quarti alle mammelle.

Può darsi che quello che vedo/che tocco non sia vero, ma leggo in un vecchio testo di mascalcia del colonnello Hickman:
la parete è di eguale spessore dal bordo prossimale a quello distale (cioè dall'alto in basso) ma è più spessa in punta che ai talloni....nel piede non ferrato, la punta è - proporzionalmente - più dura dei talloni pertanto è un'ottima protezione, mentre il corno più elastico dei talloni (complici le barre) favorisce l'elaterio...




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Intanto vedo che il tuo maniscalco "entra nella suola buona" in punta.... è questo il difetto maximo del pareggio per il piede sferrato fatto da un maniscalco: assottiglia la suola buona alla punta, e probabilmente lascia troppo lunghi i talloni; e questo viziaccio se lo portano dietro anche quei maniscalchi che pareggiano piedi scalzi. Poi il cavallo resta a lungo sensibile, chissà come mai.

Costruisciti un archetto d'acciaio diciamo di tre quarti di circonferenza, e provane l'"elaterio". Vedrai che l'elaterio c'è; e l'illusione ottica è che l'acciaio sia più elastico ai "talloni" che alla punta. In realtà, l'elasticità deriva da una identica deformazione in tutto l'arco.  Riprova come va l'elaterio del modello inchiodando solo un breve tratto della "punta" su una tavoletta.... vedrai che l'elaterio ai talloni diminuisce sensibilmente, l'archetto si "irrigidisce" anche se hai inchiodato solo un quarto della circonferenza.

Anche una ferratura con pochi chiodi, tutti in in punta + mammelle, lasciando liberi i quarti e i talloni, diminuisce di molto l'elaterio.

Wildhorse aveva un bel modellino in carta, un origami, dello zoccolo con suola, fettone, barre.... premendolo da sopra si simula l'elaterio. Ottimo per verificare la realtà fisica del fenomeno: basta bloccare con due dita la punta impedendo che si allarghi e si "sente" immediatamente la variazione dell'elaterio del modellino.

Beninteso: mi sono convinto che esiste un elaterio "giusto", uno "insufficiente" e uno "eccessivo"; la mania di aumentare l'elaterio secondo me provoca danni altrettanto gravi delle pratiche che lo diminuiscono troppo; ma questo è un discorso del tutto diverso.
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Ipparco

Condivido in toto il commento di Alex.
Alla prima occasione in cui mi capiterà di pareggiare un piede stabilmente scalzo un po' lunghetto, fotograferò "l'anello" di muraglia rimosso, che posso già anticipare non presenterà suola attaccata in nessun punto, nè ai talloni nè in punta.
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
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raffaele de martinis

Miei cari, per un momento dimenticate di essere barefutti, tra l'altro siamo in una setione neutra, lasciate da parte ogni considerazione sulla tecnica mascalcica e credete a quanto sotto e datemi spiegatione, meglio se la spiegatione la dia Flavio.

Ma siete scemi ???

Stò parlando di spessore di muragliie, non me nefrega una beata del maniscalco e poi quello non era il mio maniscalco !!
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Flavio

per favore  non voglio essere tirato in ballo.

c'ò chi sostiene una teoria ; c'è chi sostiene  un'altra teoria.


Non credo che  i sostenitori dell'una convincano i sostenitori dell'altra.

Credo che il topic possa continuare all'ininito, ma alla fine ognuno resta delle sue convinzioni.

Unica nota , il cavallo non è una macchina,  non viene costruito con stampi o presse, ed e' soggetto a stimoli  di diversa natura, allevato in modo diverso , mangia  diverso  con cibi diversi  in ogni posto  .
Tutte queste variabili , e ce ne sarebbero ancora ed  ancora, mi portano alla conclusione  che  pue essendoci unalinea guida generale, dopo ogni cavallo e' costruito a modo suo.

chiarisco : ho  fatto latesi in  anatomia patologica, insomma autopsie piu' o meno, e per due anni  mi sn diertito a  stagliuzzare cadaveri di animali.
Nei cavalli notavo che alcuni organ, la milza ad esempio in alcuni era lunga 30 -40 cm  in altri arrivava ad essereil doppio. Ed il cavallo  non evidenziava problemi alla milza , solo ceh le cndizioni di allevamento ed allenamento lo portavano  ad aere un organo cosi' dimensionato.

ora   il piede ha una sua anatomia e conformazione. Ma  trovatene due uguali....  quindi ci sta quello che scrive uno , e quello che scrive l'altro
a mio avviso.

ciao

fm

alex

Non guardo mai in che sezione mi trovo.... guardo solo i titoli dei "nuovi topic non letti". 
Mi spiace, solo adesso mi rendo conto - dalla risposta di Flavio - di dove siamo ... mi spiace di quella che è una specie di "intrusione", perlomeno da parte mia.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

carodubbio

Mi tocca rispolverare il mio motto; lo so fare.
Senza aver mai studiato la teoria veramente, cerco si di documentarmi ma non ci dedico la vita, quella la dedico sul pratico ho fatto le mie scelte , tutti i cavalli che ho avuto soffrivano del navicolare , presi mezzi morti li ho riportati in buone condizioni visto dal fatto dei risultati perché in pista tornavano a vincere.
Ammetto che infiltro le articolazioni massimo 3 volte l'anno (ogni 120 giorni), da sempre alterno ferratura a scalzo, secondo le mie impressioni valutando il carico di lavoro che ho fatto, sferrato il cavallo mi rimane più gestibile nei lavori mattutini nei periodi che diminuisco il lavoro puntando solo al mantenimento e sul rilassamento generale fisico mentale e articolare

raffaele de martinis

...Tutte queste variabili , e ce ne sarebbero ancora ed  ancora, mi portano alla conclusione  che  pue essendoci unalinea guida generale, dopo ogni cavallo e' costruito a modo suo.

La mia tiratura in ballo riguardava proprio questo: la linea generale.

Domanda: in linea generale è giusto affermare che la punta dello zoccolo è più spessa, più compatta, meno elastica, più cheratinizzata dei talloni ?

Chi meglio di te - per scienza ed esperienza - può dare un parere ?

La risposta, non implica iscriversi ad un partito, ma arricchirà chi ti ha posto la domanda: io.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Flavio

spesso , ma non sempre,
dipede dall'uso,  dal terreno , dalla razza, dal peso, dall'alimentazione, dal clima, dalla gestione, dalla conformazione dell'arto.

E qua chiudo : frncamente non mi  sono mai posto il problema in 27 anni di  professione.  Piedi ne ho testati a migliaia,  ne ho visti  con muraglie spesse a tutte le parti con talloni piu' spessi della punta e viceversa , come piedi con muraglia uguale dovunque.
Ne ho visti di tondeggianti , ovoidali , eccentrici, conici  ,cilindrici , etc..etc..etc...

ah,
Trovatemi due persone con piedi uguali..........

preferisco   trattare  di problematiche  di sobbattiture di infiammaziode del legamento impari ( spesso confusa con navicolite 1 ), di bursite navicolare ( non navicolite  2) , di infiammazione dei legamenti sospensori del navicolare  ( spesso confusa con navicolite  3)
di sindrome podo trocleare .
Venivi chiamato per risolvere problemi, e ne ho risolti a volte con ferrature correttive , a volte con pareggi, a volte con altre metodiche sia di conduzine che farmacologiche.

per favore lasciatemi stare da questo dibattito se sia piu' spessa qui o la.  Sono solo un veterinario  ormai datato  , non il vangelo .

fm

I