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Ricordi di un vet freelance

Aperto da Flavio, Maggio 17, 2012, 11:39:02 PM

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Morina

A me piacciono molto questi racconti, mi ricordi un po' Herriot e le sue creature! Anche a distanza di anni, ve ne capitano sempre delle belle!!!  :D

madamen67

All'unanimità si richiede prosecuzione della saga!!  :laughter-485:
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

lovely

Macchè annoiare...anzi alcuni sono molto divertenti. Continuate pure a scrivere.
Possono anche essere uno spunto per qualcuno che vorrà fare Veterinario.


Flavio

Aggiungi un posto a tavola


Parecchi, troppi forse , anni fa   mi ricordo di un episodio che fa sembrare tutto quel lasso di tempo  un attimo veloce.Ne vale la pena di ricordarlo.

Il tetano e' una malattia veicolata da un piccolo microbo , o meglio dalla tossina da esso prodotto.  Una volta venuti a contatto ne vengono colpiti i muscoli con progressiva difficolta' di movimento ed alla fine le conseguenze son tragiche per la paralisi dei muscoli respiratori. In medicina umana con respiratori artificiali e farmaci adeguati   ci si salva. In medicina  veterinaria ci si affida ad un programma di vaccinazioni ,di siero con immunoglobuline antitetano, penicillina e si spera di essere arrivati in tempo e che il cavallo,molto piu sensibile dell'uomo  al  tetano,  sia di fibra forte.

Un giorno di Maggio ricevo una chiamata per una cavalla  che " mangia a fatica ". Sintomo comune a molte problematiche. Senza essere troppo allarmato , ci vado.

La cavalla, haflinger di 7-8 anni, stava  nel bel mezzo di un giardino, o meglio  collinetta , sulla cui cima sorgeva una specie di casa chalet.  Sembrava non curarsi molto di cio' che succedeva. Scendo   dall'auto e cerco di avvicinarmi, ma gia'a 10 metri circa,  vedo i segni caratteristici del tetano: rigidissima nei movimenti  , si muoveva come un vecchio robot, e coda dritta.  Le sollevo la testa e protende sull'occhio la terza palpebra. Una palpebra che gli umani non hanno. La si vede bene nei gatti che si stanno per addormentare.
Ci siamo . Tetano. E' un verdetto con poche speranze.
Il padrone , ingegnere sulla quarantina e con due figlie in tenera eta',  a mio avviso non  realizza e forse questa  " non consapevolezza" , il fatto di essere abbastanza estraneo al mondo " cavallaro ", fa si che non si impressioni piu' du tanto. O meglio non lo da a vedere.
Quindi  decidiamo di procedere nonostante le sicure spese  in farmaci e le poche probabilita' di farcela.


Bene inizia la cura . Torno il giorno dopo, e la cavalla non presenta segni di peggioramento. E' già un buon segno. Proseguiamo i trattamenti.  Terzo giorno, sembra muoversi impercettibilmente meglio. Di  certo non peggiora, ma non capisco fin dove arrivi l'oggettività di giudizio ,  o sia la speranza che mi fa illudere. Però...
Decido di lasciare che i proprietari proseguan la cura .  Due giorni senza vederla. Al mio arrivo si muove , e senza ombra di dubbio, meglio di prima. Avanti!
Altri due giorni  e cammina quasi giusta..
Ulteriore controllo dopo  altri  quattro giorni  .Almeno la camminata  e' regolare, riesce ad allungare il collo fino in terra.
La cura vien  ridotta a giorni alterni. L'accordo  e' di sentirci per telefono. Passa una settimana.Forse forse.... Altra settimana  e la cura viene ulteriormente ridotta del 50 %..
Insomma passa un altro mese .Decido per il controllo finale. Arrivo e la vedo  nel prato tranquilla.
Parcheggio la macchina, scendo e la osservo. Di colpo inizia a correre e tira una sgroppata coi posteriori verso l'aria. E' guarita.

Senza l'assillo della tensione mi fermo a far due chiacchiere col proprietario, il quale mi chiede se desiderassi fermarmi a cena. Era ormai estate . Con piacere accetto l'invito.
La stanza in cui si mangiava era arredata con mobili in legno, stile chalet  alpino. Il tavolo era incassato in un angolo,rettangolare.
Il lato  lungo  ed uno dei due lati corti contro le pareti ed  avevano come posti a sedere una panca, gli altri due lati  le sedie.

Uno dei due lati corti ,quello con la panca era appena sotto vicino ad una  finestra. 

.Ci sediamo siamo in 5  , le due figlie, genitori , io. I piatti eran tuttavia 6, ma non ci faccio caso. Il sesto era sul lato corto del tavolo , quello vicino alla finestra,e non  aveva posate , né bicchiere. Pensavo servisse per appagarci qualcosa. Non mi posi certo il problema del perchè..

Dopo il primo , il padre chiese alle figlie dove fosse la cavalla, e fu allora che  a figlia maggiore prese un cucchiaio ed una pentola e cominciò a fare una specie di percussione per qualche secondo.
Ecco... rumore di zoccoli, e... dalla finestra aperta sul lato corto del tavolo sbuca la testa della cavalla che va ad annusare il piatto, purtroppo per lei tragicamente vuoto. L'altra figlia prende alcune carote e le deposita sul piatto per la gioia della loro quadrupede.

Resto abbastanza sorpreso a trovarmi come commensale una cavalla, ma cerco di nasconderlo. Lei , l'equina , sembrava usa a tutto ciò ed idem i suoi padroni. Dopo un paio di minuti forse il padre mangia la foglia e mi chiede se la cosa mi desse fastidio.
Ed io .. " cosa volete che sia, basta aggiungere un posto a tavola..."
E sebbene solo per pochi minuti avemmo  a tavola la cavalla insieme a noi.

Son passati parecchi anni da allora, ma non ho mai più avuto l'onore di poter mangiare allo stesso tavolo con un mio paziente.
Chissa' se mai  ne trovo uno per un aperitivo..


Per inciso , purtroppo non tutti i casi di tetano hanno questo lieto fine.

lovely

Che bella storia, per fortuna a lieto fine.

Mi scusi signor Veterinario...la maggior parte dei casi di tetano sono mortali?

rhox

non so perchè nel racconto ho pensato che fosse qualcosa che mangiava alla loro tavole che dava sintomi simili..

comunque comportamento strano, però sicuramente di grande affetto
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Laura

Citazione da: rhox - Giugno 20, 2012, 02:47:09 PM
non so perchè nel racconto ho pensato che fosse qualcosa che mangiava alla loro tavole che dava sintomi simili..
anche io l'ho pensato!

Melis

Hahahahahahahahhahahaha fantastico! Esiste ancora la cavalla?
Melis Yalvac Equine Photography - www.melisyalvac.com

Cielo Notturno

Cavaliere di paglia con cavallo di fuoco

DivinityOfDarkness

Citazione da: rhox - Giugno 20, 2012, 02:47:09 PM
non so perchè nel racconto ho pensato che fosse qualcosa che mangiava alla loro tavole che dava sintomi simili..

Anche io... pensavo uscisse furi che un alimento per noi comune desse certi sintomi..... ma proseguendo nel racconto..  :love4: :-* che meraviglia!...che tenerezza....
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

emma

ahahaha anche io l ho pensato!  :horse-wink:

be Flavio, visto che sono stata l artefice dello spunto su questo topic.. rispondo alla domanda precedente.. ANNOIARCI???? ma scherzi????? :icon_eek:

leggo (e penso tutti :)  ) sempre con moooolto piacere, quasi fosse un nuovo capitolo di un libro.

racconti di vita vera, aneddoti ed esperienze curiose che solo chi fa il tuo lavoro puo vivere.

(siamo delle grandi ficcanaso! :smiley3:)

continua continua!!!

se vuoi puoi aggiungere anche casi clinici particolari che "insegnano" a noi come una buona intenzione puo rivelarsi una catastrofe.

belli comunque i tuoi racconti.. davvero da leggere !!! :horse-wink:

maya

quoto emma in toto e come gli altri supponevo che ci fosse un filo conduttore tra la cavalla con il teteano e l'abitudine di averla a tavola!

ps:lo sà che scrive benissimo e potrebbe davvero farne una raccolta???...sono davvero esileranti!quest'ultima molto tenera!

Morina

chissà perchè ho subito pensato che il piatto fosse per la cavalla...forse perchè potrei fare la stessa cosa  :horse-embarrassed:

Tylara

Ho letto l'ultimo racconto col fiato sospeso: temevo che la cavallina sarebbe peggiorata da un momento all'altro!

Scrive davvero molto bene, secondo me potrebbe scrivere un libro sulle sue esperienze e pubblicarlo... Io lo comprerei di sicuro, ne ho già uno sulle esperienze di un veterinario di condotta ormai in pensione  :)

Flavio

dimmi che mi ami .....

Uno dei limiti dell'università trovo che sia il non saper trasmettere agli studenti la grossa importanza che riveste il rapporto professionista cliente. Solo in seguito, dopo la laurea , mi son trovato a raffrontarmi con questa realtà ed ero completamente impreparato.
Non importa quanto bravo fossi , certi atteggiamenti al proprietario proprio non vanno, viceversa un vet puo' anche essere tecnicamente impreparato, ma se risulta simpatico agli occhi del cliente diventa il premio nobel della veterinaria, il resto lo fa il passa parola.

Ci sono realtà rurali in cui queste cose sono elevate ad alti valori esponenziali, nel  senso che le voci , in ambienti di piccoli paesi  sembrano andare tanto più veloci minore e' la dimensione della  comunita'.

In  una piccola isola   queste voci superano la velocita' della luce.
Il lago d'iseo , o Sebino,si trova a cavallo fra le provincie di Bergamo e Brescia,si distende per circa 25 km ed è lergo nel suo punto massimo circa 5 km. Ha la forma di una S e nel ventre di questa esse e' piu' largo . Qui si trova Monte Isola, l'Isola per gli strettamente locali,  appunto in mezzo al lago d'iseo. Una specie di collina un po' appiattita da un lato  ed il cui periplo misura 9 km, su cui si sviluppano 9 o 10 piccole frazioni, alcune lungo la riva e le altre  qui e la' sulla collina. Curiosità mi pare sia l'unico comune italiano, ma forse europero,  a status insulare, e che non si trova nel mare.

In quest'isola le uniche auto a circolare son quelle dei vigili urbani, del parroco, del medico . In compenso credo che sia il comune mondiale a piu' alta densita' di Vespe , intese come motocicli, e di motocarri a 3 ruote.
Ebbene  c'e anche qualche cavallo. Esiste infatti una specie di minitraghetto,  che e'in grado di trasportare qualche auto e piccoli camion, ma solo  con autorizzazione del sindaco et,,etc.. I passeggeri usano piccoli battelli di linea .
La traversata dura circa 5 minuti  forse.
Per i cavalli si usa il traghetto " commerciale", o meglio dopo un'esperienza un attimo traumatica in cui un cavallo a meta' strada , o meglio a metà traversata stava per buttarsi in acqua, si e' deciso di trasportare il van od il camion con dentro l'equino.

Anni ed anni fa  ricevo una chiamata per un cavallo sull'isola.....li  per li' resto un attimo impressionato...mi sembrava una presa in giro. In qualche modo appuro che la cosa ha una base,ma mi trovo ad risolvere alcuni problemi...
Primo di tutti  come trasportare di là i vari ecografi e macchina paer i raggi e etc..etc.. Poi come fare dall'approdo al cavallo  ?
Cerco di contattare il proprietario e  scopro che almeno la meta' della popolazione locale ha lo stesso cognome......vabbe' , contatto il veterinario ASL che segue l'isola  ed in qualche modo riesco  a rintracciarlo.
Nessun probblema secondo lui, vengo a prenderti con la vespa.. cerco di limitare il danno  chiedo almeno cos'ha il cavallo , scopro una zoppia.

Alla fine mi organizzo, zaino pieno di un po' di tutto e piuttosto pesante   e parto.
Biglietteria,  ,battello, ed arrivo di la'.  I locali si conoscon tutti fra di loro ,anche se sembrano spesso scansarsi. Un po' come quando ero al Liceo credo, in cui ci si conosceva tutti , ma non si passava il tempo certo a dirci ciao tutte le volte che ci vedevamo.
Quindi sbarco, e non sapevo chi dovevo incontrare, ma subito  un tale mi avvicina..." veterinario ? "  ...Si. Mi porge un casco e mi dice di montare e si parte. L'isola vista da non turista ha il suo fascino, si va con gente del posto dove i turisti non vanno e si scoprono panorami incantevoli  di questo lago incastrato fra alpi e prealpi orobiche.

Arrivo dal cavallo e scopro che in pratica e' una " bidonata " , ossia un acquisto dal solito  esperto e che si e' rivelato una fregatura. Alla visita erano presenti alcuni vicini di casa di , piu' o meno tutta la frazioncina che eran forse 10 case.
Ricordo che volaron parole non troppo gentili , non nei miei confronti ,ma di chi aveva venduto. Per fortuna il pagamento non era stato completato, e il tutto termino' con  l'affermazione...." tanto se li vuol prendere, deve venire qua " Capii solo col tempo cosa intendevano.  L'isola infatti a mio avviso e' una specie di repubblica autonoma, in cui c'e un codice rispettato di autodisciplina. Il forsetiero non e' molto ben accetto.  Un po' perplesso preparo il mio zaino per il ritorno, quando mi avvicina un ragazzo sui 16 -17 anni, locale, e molto educatamente mi chede se potesse accompagnarmi lui al traghetto e se  per favore potessi dare uno aguardo alla sua cavalla, giusto per un controllo. Aveva mai visto un vet.
Quindi altri 100 metri di vespa  e poi altri 200 metri di zaino in spalla, quasi nel punto piu' alto dell'isola, su di una spianata di circa 200 metri per 100 ecco un paddock. Ci avviciniamo ,e lui  " asiaaaaaa ", la cavalla da lontano si gira, nitrisce e subito trotterella verso l'entrata del paddock.
La cavalla si dimostra di una bonta' incredibile. Mi segue con lo sguardo come un cane, mi fiuta. Tranquillissima e calmissima .Addirittura mi cerca.
Ci provo: scusa ma hai fatto qualche corso di doma o simili ? Risponde  di no.
Ma io incalzo e vedo che il ragazzo, chiamiamolo Ermes,  mi guarda sempre piu' strano. Ok visito , la cavalla sta benone. E lui mi dice che  vorrebbe ingravidarla. Era Settembre e spiego che ci si pensa in primavera.
Per familiarizzare chiedo cosa se ne fa ,  chiaramente la situazione logistica escludeva gare o simili  e lui ,  sempre molto naif mi spiega che si diverte la domenica a girar e l'isola con la cavalla. Con molta dignità mi invita a casa sua per un ( eufemismo ) goccia da bere. Conosco la famiglia. Padre , madre, fratello maggiore. Tutti lavoratori incredibili. Sveglia intorno alle 4.15 di mattina. Traghetto alle 5. In furgone introno alle 5.15  ed arrivo sul cantiere  introno alle 7.30. Chiaramente edili. Ritorno a casa intorno alle 19.00. Da lunedi a venerdi.

Li saluto  e mi accompagna al traghetto. Intanto che arriva, l'attesa non supera mai i 15 minuti,  provo a chiedere come fosse la sua vita se  e' via da casa tutto il giorno, lavori e basta vero?'  Poi continuo...tu , morose  poche credo.. e .... stupore mi risponde che  ha una fidanzatina.
Arriva la barca , salgo  e nel breve tragitto mi chiedo come facesse a conciliare lavoro ,cavalla e morosa.. boh..
Passano alcune settimane e mi richiama, perche ' un suo conoscente , sempre all'isola, ha un cavallo etc..etc.. Ok vado.

Arrivo alla biglietteria in terra ferma. Mi avvicino e : " un biglietto andata -ritorno  "... ed il tipo al di la' del vetro...in stretto dialetto bresciano " Che gai i cahai " cioè cos'hanno i cavalli.. Resto sconvolto.. per la miseria sanno gia' che oggi arrivo, ma non all'isola , all'imbarcadero in terraferma..qui le voci girano eccome. Mi imbarco con la sensazione che tutti sapessero chi ero, mentre io conoscevo nessuno.

Arrivo ed il rituale vespa con casco in prestito si ripete. Arriviamo, visita,ma era una cavalla un po' piu' feroce. Ma la cosa procede. Ermes mi fa sempre da guida turistica .
La cosa comicio' a ripetersi concadenza periodica.Insomma ero diventato il vet dei cavalli dell'isola, pochi circa 6 o 7 , ma l'andarci aveva sempre un suo fascino. Ricordo una volta in febbraio dopo una nevicata. Il ritorno era verso le 17.30 , al tramonto, e dalla barca potevo ammirare tutte le montagne circostanti che a quell'ora assumevano un colore rosato. Tutto bianco, con le luci delle case e delle strade che  comiciavano ad accendersi.Da favola viste dal lago.
. L'ospitalita' era , rustica , calda. Il mio fegato forse non era contento. Ebbi il modo di conoscere l'olio extravergine dell'isola, quasi introvabile, i salamini locali,    l'attività  che oltre la pesca reggeva l'economia dell'isola insieme al turismo : i retifici.  Reti da pesca ovvio, ma anche le reti delle porte di calcio uscivan quasi tutte da li' idem le amache .Un giorno mi regalarono un'amaca fantastica.
I casi clinici  per fortuna non erano mai  da panico. Tossi , feritine, qualche tendinite,sobbattiture , ma mai nulla di grave. Le lettiere eran fatte da foglie di bosco.

Ora dopo ormai un anno dalla prima visita avevo una certa confidenza. Il solito sabato mattina vado all'isola, incontro Ermes per le solite cose. Finamo prima e ci fermiamo , guarda un po' , ad un bar . Io gli chiedo "allora... 'sta morosa  come sta ? " Lui abbassa gli occhi e mi fa capire che qualcosa non quadra..
Ahia ! Temo di aver toccato un dolente tasto....E lui sempre piu' o meno guardando in terra ,
.".sai lavoro .... son sempre preso...la cavalla.... i terreni.."
Ahhh capisco e cerco di tagliarla ..ma lui   prosegue ,
" sai si lamentava.."
Io cerco di fare il vecchio saggio  " beh, han ragione un po' di tempo bisogna dedicarglielo... insomma qualche diritto  ..dai... "
" Infatti " dice lui. " Sai e' venuta a discutere ed io le ho spiegato  come fossi preso,lavoro , la cavalla, la cavalla ed il tempo che avanzava era poco."  Comincio a capire....
" scusa Ermes..... Lei è venuta per chiederti un attimo di considerazione in piu' rispetto ad un , per quanto nobile, animale, e tu..tu.. tu le hai detto che preferisci la cavalla a lei ?? " .
Risposta..  "non proprio."..
Ed io " come '? " 
Lei mi ha chiesto se volevo piu' bene a lei od alla cavalla..
Io quasi per ridere rispondo , di certo hai detto alla cavalla. Ed Ermes : "praticamente si ! "
Cooooooooooosaaaaaa ???!!! Ma Ermes, ...., Ti rendi conto che hai distrutto una persona ... Una di 16 anni anni che si sente dire che il moroso preferisce una cavalla a lei ??
Stette zitto. Io tagliai, ma ero fra il ridere in maniera incredibile e la voglia di dargli due sberle.
Crescera' mi dissi. Certo non avrei voluto essere nei panni di quella ragazza.

Gli anni passarono , un giorno scopro che ha un'altra morosa, anche lei dell'isola , ma per meta' ossia la madre era locale  ed il padre   addirittura di fuori regione, e veniva a trascorrere le ferie all'isola.
  Probabilmente era maturato , fatto sta che nel giro di un anno  o due si son sposati , lui si e' trasferito fuori regione , oggi hanno una figlia . Sono tuttora in contatto con loro.

Non vedo piu' la cavalla addetrata a suon di carezza che mi seguiva come un cagnolino. Nessun corso , nessuna doma dolce, niente di niente ma  l'ndole delle cavalle tirate su da Ermes era incredibile. La cosa si ripete' con la puledra.
Oggi e' felice e spero abbia riversato questo suo dono sulla figlia e moglie.
Vado ancora all'isola,ma devo dire che  qualcosa quando ci vado mi manca