Come comportarsi con equidi provenienti da Paesi Comunitari o Extra UE?
Gli equidi provenienti da Stati Membri dell'UE, provvisti di Passaporto rilasciato nel paese Comunitario di provenienza, sono considerati già identificati anche se privi di microchip SOLO SE il passaporto ha la scheda segnaletica/pupazzetto compilata e vidimata dall'ente che ha rilasciato il documento. Comuquesia, devono obbligatoriamente essere registrati all'Anagrafe degli Equidi.
Ecco la 'scaletta' da seguire :)
* verificare che l'equide sia scuderizzato/allevato/detenuto in un'azienda identificata da un codice aziendale ASL (codice di stalla) rilasciato dal Servizio Veterinario di competenza
* consegnare all'APA il passaporto in originale accompagnato da
** il modulo "richiesta registrazione passaporto equide" compilato
** la ricevuta di pagamento dell'importo dovuto
** un'attestazione veterinaria (esclusivamente utilizzando il modulo "dichiarazione verifica equide per registrazione/integrazione") che certifichi che i dati riportati sul passaporto e l'equide collimino. L'attestazione deve essere prodotta dal proprio veterinario
* Indicare la destinazione finale dell'equide (capitolo IX)
Se il cavallo è segnalato come Destinato alla Produzione di Alimenti per il consumo umano, è DPA
Se il cavallo NON è macellabile per la produzione di alimenti, allora è NON DPA
NB: un cavallo DPA può in qualuque momento essere iscritto come NON DPA.
I cavalli NON DPA non potrano più essere iscritti come DPA.
Nel caso il passaporto fosse sprovvisto sia di scheda segnaletica compilata (pupazzetto) che di microchip, occorre procedere a nuova identificazione comprensiva d'impianto di microchip.
Gli equidi provenienti da paesi extra UE e/o non iscrivibili ai Libri Genealogici riconosciuti in Italia (es. Quarter Horse, Appaloosa, Argentini, ecc..) devono essere identificati con inoculo di microchip (se sprovvisti) e rilascio di nuovo passaporto.
Allora i libri genealogici stranieri sono in gran parte riconosciuti. Non sno inscrivibili Unire se non cme produzione comune. Ma non ce motivo per volerli iscrivere all'unire se non per i prem di produzione etc. Che sono irrisori dunque trascurabili.
Ormai tutti il cavalli vanno chippati.,stranieri e non.
Sì... e vogliamo parlare dell'APA??? Che a buttare un cavolo di timbrazzo sul passaporto del cavallo importato ti ci mette un anno e mezzo se non gli stai alle costole... uhhhhhh che nervuuuuuuuuuus!!!!!
Da noi fatto in due giorni.
Uh, ma che invidia!!!
A me ci sono voluti 9 mesi precisi (e sono andata ad appostarmi all'ufficio, altrimenti aspettavo ancora adesso), una ragazza del maneggio aspetta da quasi due anni... bah... menomale che non è così ovunque!!!
winter, muriel è in provincia di torino come te :boooh:
Ma che figo!!! Allora siamo noi che abbiamo fatto qualcosa di sbagliato!!! :icon_eek:
Perchè in effetti io mi sono rivolta proprio all'ufficio di Torino... che poi mi ha rispedito a Gassino e poi a Chivasso... infine ancora a Torino per approdare definitivamente a Chivasso.
Boh, magari abbiamo combinato casino noi o siamo arrivate in un momento di caos... perchè un tempo così lungo è proprio pazzesco... soprattutto visto che adesso è obbligatorio per i circoli avere i libretti dei cavalli in sede.
Citazione da: rhox - Maggio 09, 2012, 02:22:30 PM
winter, muriel è in provincia di torino come te :boooh:
No. Biella ma la apa e Vercelli.
Devi scoprire quale sede e' di competenza.
Questo è un discorso che mi interessa....
Dunque.
Qui si parla di importazione di cavalli. Bene. Cioè quello che noi dobbiamo fare quando arriviamo in Italia con il nostro bel cavallino appena appena comprato all'estero (in Europa per esempio).
Siccome trattasi sicuramente di un passaggio di proprietà, o meglio di compravendita all'estero, ovviamente quando ce ne torniamo a casa, sul passaporto del cavallo risulta ancora il vecchio proprietario.
Ebbene: in questi casi cosa si fa?
Mi spiego meglio. Quando noi facciamo la trattativa, compriamo e ci imbarchiamo per l'Italia, nel paese di provenienza del cavallo il proprietario rimane il vecchio prop., quando veniamo in Italia siamo noi i proprietari.
Dunque, dobbiamo fare un passaggio di proprietà all'ente competente del paese di provenienza, o basta il cambio che fanno qui? (Cioè: la modifica che l'APA farebbe al nostro passaporto qui in Italy sovrascrive quella vecchia, ANCHE nel paese di provenienza OPPURE il cambio proprietario vale legalmente SOLO in Italia ma nel paese di provenienza rimane prop. il vecchio proprietario?)
Quando porti il passaporto all'APA ti fanno loro stessi anche il cambio di proprietà, anche se cavallo proveniente dall'estero?
Il mio dubbio è che se all'ente del paese di provenienza non si "disdice" la proprietà e qui in Italia il passaggio di proprietà NON è "sovrascrivibile" a quella vecchia, sorge un bel problema del tipo: nel paese di provenienza chi detiene la proprietà del cavallo è il vecchio prop. qui in Italia siamo noi, e se succede una diattriba col vecchio prop. o lui fa lo strxxxo e ci fa causa, che succede? Chi è il vero proprietario?
Spero di essermi spiegata bene.... :icon_confused:
Grazie mille a chi saprà rispondermi!!!
E' imp!! :mrgreen: :horse-113:
L'APA dovrebbe fare tutto e in modo corretto per entrambi i paesi.
Salvo per quanto riguarda il documento di razza: se vuoi il tuo nome anche nello spazio riservato al proprietario, il documento originale va ristampato e, almeno per i frisoni, l'unico ente a poterlo fare è L'Associazione Reale Olandese e devi fare richiesta a loro, mandargli il documento per la distruzione e la sostituzione. :occasion14:
Grassie!! :horse-smile: