Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli.

Sala Di Lettura => "Questioni Equestri" - Generale L'Hotte. => Topic aperto da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

Titolo: La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM
Dal foro che è come "la settimana enigmistica" copioeincollo:

Col. Paolo Angioni   
Oggetto del messaggio: Re: Questioni Equestri - Generale l'HotteInviato: 20/04/2013, 23:31
Moderatore
Iscritto il: 26/02/2011, 7:31
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Razza preferita: irlandese   
E' finita. Ora la persona che mi aiuta mette il tutto in pdf e lo pubblica sul forum. Anch'io sono impaziente di vedere L'Hotte pubblicato a disposizione di tutti. E' veramente un capolavoro. Sono 35 anni (prima traduzione nel 1978 per la Tavola rotonda delle L.L.Edizioni equestri) che lo tratto. E non mi stanco mai di rileggerlo.


Come non essere d'accordo col colonnello !
Dato che al momento non è ancora pubblicata la sua revisione voglio segnalare un errore ricorrente nelle sue traduzioni riguardo la parola: "attitude", affinché - nel caso non l'avesse già fatto - possa porvi prontamente rimedio.

Stabilito che attitude significa - http://dictionary.sensagent.com/%20attitude/fr-it/ (http://dictionary.sensagent.com/%20attitude/fr-it/) -

portamento, posa, attitudine, posizione, atteggiamento, postura, presenza, comportamento

proseguo il ragionamento.

A pag, 91 di "Questioni Equestri" L.L. Editore 1978 trad. Angioni leggiamo: -

Le bellezze del cavallo risiedono nella nobiltà, nella grazia, nella fierezza delle sue attitudini, nell'armonia dei suoi movimenti, nel loro splendore, nella loro energia.

a pag. 111 di "Capire l'Equitazione". Allemandi editore 2003 trad. Angioni leggiamo: -

"Ma il Generale L'Hotte, la cui attitudine da vivo era stata così netta, ha lasciato opere postume della più grande chiarezza. E' sufficiente rileggerle per troncare la questione senza possibilità di dubbio."


Nel primo caso, attitude va tradotto con portamento in quanto si parla della postura/dei movimenti del cavallo, nel secondo con posizione in quanto l'autore fa riferimento alla posizione intransigente assunta dal generale L'Hotte riguardo la fusione dei metodi Baucher e d'Aure...appunto.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2013, 06:12:47 PM
Dopo l'ennesimo annunciazione, siamo ancora in attesa, dato che al momento non è ancora pubblicata la revisione del colonnello Angioni, voglio segnalare un periodo - tra i tanti - che nel caso non l'avesse già fatto dovrebbe essere corretto.

A pag, 99 di "Questioni Equestri" L.L. Editore 1978 trad. Angioni leggiamo: -

Altri prescrivono di mantenere dapprima il cavallo sul posto e di sottomettere successivamente ciascuna sua regione.

D'autres prescrivent de maintenir d'abord le cheval en place et de soumettre successivement chacune de ses régions.

In questo periodo l'errore più evidente è la traduzione di successivement che in questo caso non vuol dire successivamente, cioè: poi, dopo, in seguito, ma: a turno, una dopo l'altra.

http://dictionary.sensagent.com/%20successivement%20/fr-it/

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2013, 11:59:25 PM
Sempre perché al momento non è ancora pubblicata la revisione del colonnello Angioni, voglio segnalare un periodo - tra i tanti - che nel caso non l'avesse già fatto dovrebbe essere corretto.

A pag, 103 di "Questioni Equestri" L.L. Editore 1978 trad. Angioni leggiamo: -

Il suo amore per l'arte deve puntellarsi su un morale di una certa tempra, che nessuna delusione scoraggia, che nessuna difficoltà fa indietreggiare.

Son amour de l'art doit s'étayer sur un moral d'une certaine trempe, qu'aucune déception ne rebute, qu'aucune difficulté ne fait reculer.

In questo periodo l'errore più evidente è la traduzione di moral che in questo caso non vuol dire "morale" bensì carattere...nevvero ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 29, 2013, 01:54:43 AM
A pag 100 di "Questioni Equestri" L.L. Editore 1978 trad. Angioni leggiamo: -

La progressione dell'addestramento non potrebbe essere troppo graduale, essendo la gradualità una causa primordiale del suo successo; e se un giorno venisse raggiunto un progresso insperato, non bisogna considerarlo come definitivamente acquisito e prenderlo pe base per la lezione del giorno dopo, altrimenti...ecc. ecc.

La progression du dressage ne saurait être trop graduée, la gradation étant une cause primordiale du succès; et, si un jour, un progrès inespéré est atteint, qu'il ne soit pas regardé comme définitivement acquis et qu'il ne soit pas pris pour base de la leçon du lendemain, sans quoi on courrait, presque à coup sûr, à une déception.

Questa la segnalo ma per ora non offro solutioni, aspetto per vedere come il colonnello - o chi per lui - risolve la quistione nella nuova versione promessa e tanto attesa.

A proposito, qualcuno ne sa niente ?



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 29, 2013, 11:50:37 PM
Dal foro equestre che è come la Settimana Enigmistica:

21/4/2011
Cari utenti del Forum,
vi comunico che a breve sarà disponibile in formato digitale (.pdf), scaricabile gratuitamente, il capolavoro del Generale l'Hotte "Questioni Equestri", tradotto in italiano dal Colonnello Angioni, precedentemente pubblicato dall'editore L. Lami.
07/11/2011
Avete ragione. Ma il fatto è che son da solo e ho tanto da fare.
13/07/2012
Abbiate pazienza. Ci sto lavorando con i sette sentimenti. Desidero che sia il più corretto possibile, corredato dalle note necessarie. Sarete ripagati dalla bellezza e dall'utilità del testo.
18/11/2012,
Con una certa approssimazione, spero che entro quindici giorni Questioni equestri sarà leggibile e scaricabile. Penso che chi è in attesa da tanto tempo sarà soddisfatto e comprenderà il perché della lunga attesa
02/12/2012
Ho quasi finito. Ora si tratta di inviarlo alla persona che lo mettera in formato PDF sul forum, insieme, a parte, alle immagini che riguardano personaggi e luoghi del libro. E' come se l'avessi tradotto una seconda volta. E' veramente un capolavoro, il più giusto, utile, interessante che io abbia letto
17/01/2013
Ho terminato il lavoro. Ora spetta a chi ha collaborato per inviare il testo al forum formato pdf. Che ringrazio vivamente.
07/02/2013
Niente venia, caro Ambro. Non ce n'è bisogno. In effetti Questioni equestri non è un manuale. Un manuale, per sua natura, è datato. Questo invece è il più bel libro di equitazione che io conosca e so di essere in buona e numerosa compagnia. Ha più di cento anni, ma non li dimostra e non credo li dimostrerà mai anche quando ne avrà duecento o mille. Perché quello che possiamo chiedere ai cavalli e che i cavalli possono dare al cavaliere è nella loro natura e la loro natura non è cambiata ed è immutabile. L'allevatore potrà alzare l'altezza e la grossezza del suo prodotto, potrà incrociarlo con tutte le altre razze di cavalli esistenti al mondo, potrà crearne anche di nuove, come nel Settecento è stato creato il purosangue. Ma il sistema di locomozione non potrà cambiare, non potrà cambiare il sistema di trasmissione dei comandi e il sistema di comprensione del cavallo, non potrà cambiare insomma la psiche del cavallo e quel misterioso rapporto per cui, a un certo livello, il cavaliere diventa parte fisica e psichica del cavallo che si muove come «per volontà propria» (gen. L'Hotte). Il generale L'Hotte svela la natura del cavallo e il modo di renderci felici partecipi di questa natura.

Il mio lavoro è terminato. Ora è nelle mani della persona che lo invierà in formato pdf al forum.
26/03/2013
Sono in attesa anch'io. Il testo completo (traduzione di tutte le pagine della 1^ edizione di Questions équestres, Librairie Plon-Nourrit et Cie, Imprimeurs-Editeurs, 8, rue Carancière, Paris 1906) è nelle mani di un aiuto competente, attento e scrupoloso. Quattro occhi vedono meglio di due. Lo sta controllando e trasformando in pdf, con immagini e note. Penso (e spero) che compaia al più presto.
30/03/2013
Nuntio vobis gaudium marnum: habemus Questioni equestri. E' arrivata la traduzione in pdf. Ora devo dare un'ultima controllata e poi sarà postata. Ringrazio di cuore la dottoressa Lucia Chiummo per il lavoro che generosamente si è offerta di fare. Abbiate altre ventiquattr'ore di pazienza e - come regalo di Pasqua - avrete la traduzione di quello che considero il capolavoro per eccellenza.
04/04/2013
Si, ci sono novità. Ho ricevuto la traduzione in pdf. Ho letto. Ci sono alcuni errori. In pdf non posso correggere. Allora ho ricevuto la versione in word. Ho iniziato a rileggere dalla prima riga. Purtroppo domani presto devo partire per Saumur dove si svolgerà l'assemblea degli Amici del Cadre Noir di cui sono delegato per l'Italia e oggi non potrò riuscire a terminare il lavoro. Rientrerò a casa martedì prossimo. Per cui solo da mercoledì potrò riprendere la lettura. Ci vorranno almeno due giorni. Perciò, entro la finr della prossima settimana la traduzione sarà postata. Mi spiace per l'inconveniente e per la prolungata attesa. Ma sarete ricompen sati dalla qualità del lavoro.
20/04/2013
E' finita. Ora la persona che mi aiuta mette il tutto in pdf e lo pubblica sul forum. Anch'io sono impaziente di vedere L'Hotte pubblicato a disposizione di tutti. E' veramente un capolavoro. Sono 35 anni (prima traduzione nel 1978 per la Tavola rotonda delle L.L.Edizioni equestri) che lo tratto. E non mi stanco mai di rileggerlo.


Due anni di preparazione. Che dire ? Cosa pensare ?
E' una tecnica di marcheting ?...e perché ? Non si vende niente.
E' una presa per il culo ?...non ci credo, la signorilità del colonnello è fuori discussione.
E' una involontaria manifestazione di incapacità, di inconcludenza ?...potrebbe essere.
O cosa ?
Ditemelo !
Di certo è assai strano: una persona seria si è messa nella condizione di apparire come un perfetto politico itagliano: parla parla, fatti a seguire: nulli.

Tutte queste annunciazioni sono marezzate da interventi di utanti che implorano notizie e umilmente chiedono sollecitazioni...i soliti qua qua quà.

Condivido i giudizi del colonnello e come lui son 35 anni che tratto questo libro: ho la copia n° 233 delle 750 stampate in quella edizione limitata, la acquistai nel 1978, appunto.

Ma tratto quel libro con animo del tutto differente, ecco il perché:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/08/un-lettore-irritato.html

Come già dissi, sarei il primo a congratularmi se il traduttore di allora facesse una revisione forte ed incisiva a quel suo lavoro la cui comprensibilità chiede "vendetta davanti a Dio e agli Uomini".
Vedremo...vedremo? Bah!










Titolo: Re: I "morali" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 01, 2013, 12:36:09 AM
Sempre perché al momento non è ancora pubblicata la revisione del colonnello Angioni, voglio segnalare un periodo - tra i tanti - che nel caso non l'avesse già fatto dovrebbe essere corretto.

A pag, 107 di "Questioni Equestri" L.L. Editore 1978 trad. Angioni leggiamo: -

Ogni cavallo, in effetti, rappresenta una individualità risultante da un morale, da condizioni fisiche...ecc. ecc.

Chaque cheval, en effet, représente une individualité résultant d'un moral, de conditions physiques, qui lui sont propres, et commandant par cela même, chez le cavalier, une manière de procéder particulière.

Questa volta, la parola moral - riferito ad un animale - dovrebbe esser tradotta in itagliano con: indole o con temperamento, tradotta alla lettera non ha senso e comunque l'uso dei sinonimi serve proprio ad alleggerire la costruzione della frase e a far risaltare differenze di significato sia sfumate che sostanziali.

Ecco l'altro "morale":


Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2013, 11:59:25 PM
Sempre perché al momento non è ancora pubblicata la revisione del colonnello Angioni, voglio segnalare un periodo - tra i tanti - che nel caso non l'avesse già fatto dovrebbe essere corretto.

A pag, 103 di "Questioni Equestri" L.L. Editore 1978 trad. Angioni leggiamo: -

Il suo amore per l'arte deve puntellarsi su un morale di una certa tempra, che nessuna delusione scoraggia, che nessuna difficoltà fa indietreggiare.

Son amour de l'art doit s'étayer sur un moral d'une certaine trempe, qu'aucune déception ne rebute, qu'aucune difficulté ne fait reculer.

In questo periodo l'errore più evidente è la traduzione di moral che in questo caso non vuol dire "morale" bensì carattere...nevvero ?

Titolo: chiodo fisso
Inserito da: Fioravante Patrone - Maggio 01, 2013, 01:27:19 AM
Quale è lo scopo di questo thread monoautore?

"Sempre perché al momento non è ancora pubblicata la revisione del colonnello Angioni, voglio segnalare un periodo - tra i tanti - che nel caso non l'avesse già fatto dovrebbe essere corretto."
Perché scrivere queste cose qui e non mandare invece un mail ad Angioni, o contattarlo in qualcuno dei settordici modi che la τέχνη ci offre?

L'unico scopo che un cecato come me ci vede non è molto lusinghiero per l'autore di questo sfilatino di post.
Titolo: Re:La fissa
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 01, 2013, 02:19:02 AM
Bravo Fioravante, nella particolare fattispecie hai dimenticato di aggiungere: Gentilissimo Colonnello, scusi il disturbo, grazie per l'attenzione, attendendo una Sua cortese risposta Le porgo referenti saluti...il tutto fatto in ginocchio e con lo sguardo basso e col capo chino.

30/03/2013
Nuntio vobis gaudium marnum: habemus Questioni equestri. E' arrivata la traduzione in pdf. Ora devo dare un'ultima controllata e poi sarà postata. Ringrazio di cuore la dottoressa Lucia Chiummo per il lavoro che generosamente si è offerta di fare. Abbiate altre ventiquattr'ore di pazienza e - come regalo di Pasqua - avrete la traduzione di quello che considero il capolavoro per eccellenza.

Ecco, se Angioni avesse tenuto fede alle parole dette io non avrei mai cominciato questo topico.

[b]20/04/2013[/b]
E' finita. Ora la persona che mi aiuta mette il tutto in pdf e lo pubblica sul forum. Anch'io sono impaziente di vedere L'Hotte pubblicato a disposizione di tutti. E' veramente un capolavoro. Sono 35 anni (prima traduzione nel 1978 per la Tavola rotonda delle L.L.Edizioni equestri) che lo tratto. E non mi stanco mai di rileggerlo.[/i]

Ecco. se il buon colonnello avesse tenuto fede a quando ridetto, non avrei mai cominciato questo topico.

Detto questo, ribadisco che sarei il primo a rallegrarmi se la nuova versione di Angioni fosse ben chiara e contribuisse a divulgare e a rendere comprensibile quest'opera in itagliano.

Titolo: Infatti
Inserito da: Fioravante Patrone - Maggio 01, 2013, 09:12:01 AM
Allora ci avevo ben preso con lo scopo di queste "esternazioni".
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Maggio 01, 2013, 09:16:56 AM
Anche io mi sono posta la stessa domanda di Fioravante.
Non credo che se Raffaele evita l'ossequio e il servilismo il Colonnello gli lanci qualche anatema,allora Raffaele perchè non contattarlo e fargli presente le tue osservazioni peraltro giustissime (conosco il francese quindi parlo con un minimo di cognizione).
Se non sono indiscreta puoi farci partecipi dei motivi della tua "avversione" nei confronti del Col?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 01, 2013, 10:12:06 AM
Mia cara, il colonnello è stato - non da me certo - sicuramente contattato, dunque sa; è probabile che tu non abbia letto la traduzione di Angioni;  scommetto che non hai mai avuto una discussione (non la umile richiesta di consilii) su un forum con la "medaglia d'oro olimpica"; azzardo a dire che hai poca dimestichezza coi militari/con la mentalità militare, intuisco che non hai conosciuto gli istruttori militari - per lo più in pensione - che insegnavano equitazione nei maneggi itagliani fino a trent'anni fa.
Se tu avessi avuto codeste esperientie capiresti il perché della mia "avversione", non avresti neanche posto la domanda.

A che livello è il tuo francese ?

 
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Maggio 01, 2013, 10:44:33 AM
Non ho letto la traduzione del Colonnello

La mia unica esperienza con istruttori militari risale a quando avevo circa 11 anni. Mi regalarono un "pacchetto" di 10 lezioni in un centro ippico gestito da un ex militare. Mi ha fatto venire tanta paura dei cavalli e di montare che,una volta terminate le 10 lezioni,sono rimontata in sella oltre 30 anni dopo.
Se non fosse stato per quello :vfncl: avrei continuato a montare e adesso FORSE sarei bravina.

Diplome d'etudes francaises (deuxième degré) avec la mention honorable rilasciato dall'Université des langues et lettres de Grenoble nel lontano giugno 1981 (ahimè).
Perdona l'ortografia ma la mia tastiera non ha cediglie nè accenti circonflessi.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Maggio 01, 2013, 11:57:43 PM
Milla, lo sai che d'ora in poi sei nel mirino di chiunque abbia qualcosa di francese per le mani e necessiti di delucidazioni??? Ecco, ora lo sai  :horse-wink: tieniti pronta!  :horse-cool:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 02, 2013, 12:01:01 AM
Bene, ti contatterò per m.p.

La mia traduzione è pronta da un pezzo, solo per opportunità contingente - capisciamé - non ho pubblicato gli ultimi 4 capitoli.

Inoltre, Beatrice ed io, stiamo lavorando alla versione in itagliano del "Diario" di L'Hotte, un testo pretioso, facile e piacevole da leggere, è come un libro per ragazzi dove si parla di grandi cavallerizzi, grandi cavalli, grandi avventure, pieno di nanettodi davvero curiosi e divertenti.
L'ideale per trovare le ragioni di approfondimento e conoscenza della "Bella Equitazione".

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Sempre perché al momento non è ancora pubblicata la revisione del colonnello Angioni, voglio segnalare un periodo - tra i tanti - che nel caso non l'avesse già fatto dovrebbe essere corretto.

A pag, 113 di "Questioni Equestri" L.L. Editore 1978 trad. Angioni leggiamo: -

E' in quella occasione che conobbi il conte di Taubenheim e che egli mi parlò delle sue origini equestri.

C'est alors que je connus le comte de Taubenheim et qu'il me parla de ses origines équestres.

Basta sostituire origini con esordi e miracolosamente la frase scorre...se score, se score
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 02, 2013, 12:27:07 PM
13/07/2012
Desidero che sia il più corretto possibile, corredato dalle note necessarie. Sarete ripagati dalla bellezza e dall'utilità del testo.
: -

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Pippokid - Maggio 02, 2013, 12:58:08 PM
da utente, non da moderatore:

ma non potrà il Colonnello metterci il tempo che gli pare senza essere continuamente incalzato da te con tanta acidità?

i motivi per i quali impiega un tempo maggiore di quello che aveva preventivato sono cosa che riguarda solo lui, puo' avere avuto impegni imprevisti, problemi di salute, cali di voglia di stare dietro a questa attività....

è evidente l'astio che provi nei suoi confronti, ma un minimo di educazione, dovuta a chiunque, ti potrebbe frenare un po'
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 02, 2013, 02:43:06 PM

Esprimo quello che pensano tanti utanti che si sentono presi per i fondelli da codeste reiterate roboanti annunciazioni, bastava stare zitto e pubblicare la sua revisione quando era pronta, punto.

Astio ? Beh, in un certo senso gli sono riconoscente, la sua pessima traduzione del capolavoro di L'Hotte mi ha costretto a studiare ed imparare.

Abbiamo tradotto dal francese lo stesso libro, io sono sempre nel dubbio che il mio sforzo sia inadeguato, lui annuncia che saremo ricompensati dalla qualità del suo lavoro.

Vedremo.

Non ho mai nascosto che penso tutto il male possibile dei militari e della mentalità militare; ma a livello personale non ho la minima esitazione ad ammettere che Angioni sia una persona per bene.

Le mie critiche sono gratuite, sono immotivate ?

Avrò motivo di criticare uno che in due anni annuncia millanta volte che il suo lavoro sarà pubblicato: - a breve/massimo 15 giorni/per Pascua/entro la prossima settimana/massimo due giorni...

Quelli che ho segnalato sono evidenti errori o frutto di acidità ?

Educazione significa anche, rispettare il pubblico pagante che ti legge, lo so : ogni morte avi la so' ngiuria (ogni disgrazia ha la sua motivazione)...il traffico, la mancanza di benzina, l'inondazione, il terremoto in Cina, l'invasione delle cavallette....

Dunque, caro Pippi, prima di parlare di mancanza di educazione pensaci...in Italia è riconosciuto il diritto di opinione e di critica.
E' vero che in altri fori/in altro foro questo diritto è negato a volte con la seguente formuletta: Atteggiamento ostile nei confronti della moderazione e sei bannato.

Uddio!
Vuoi vedere che sono ostile a Pippo ? Sono ostile al moderatore Pippokid ? Sono ostile alla moderatione ?





Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 02, 2013, 03:20:22 PM
Copio incollo e sottoscrivo e invito a sottoscrivere: -

AGENPARL) - Roma, 02 mag - Oggi, a un mese dalla parata del 2 giugno, 23 deputati di Sinistra Ecologia Libertà hanno presentato una mozione parlamentare con la quale si chiede l'annullamento della parata e la destinazione delle risorse risparmiate alle misure contro la crisi e per il lavoro.
"Apprezziamo il gesto del Presidente Napolitano, ma proprio per questo ci appare assurdo spendere milioni di euro per far sfilare carri armati e altri mezzi militari quando il Paese attraversa una crisi così grave e non ci sono risorse nemmeno per assicurare i servizi fondamentali ai cittadini. Meglio sarebbe destinare queste risorse agli ammortizzatori sociali, per gli asili nido o ai servizi per gli anziani non autosufficienti".



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 03, 2013, 03:25:48 AM
Certamente, Fioravante e Pippo accoglieranno con viva e vibrante soddisfazione questa mia decisione.

Per ora sospendo le "segnalazioni", aspetto di veder pubblicata la revisione...

Non prima però di aver segnalato allo spettabile pubblico pagante questo curioso episodio: una mia lontana parente è una ex insegnante di itagliano alle superiori ora in pensione, ho copiato una mezza paginetta presa dal libro "questioni" e le ho detto di correggerla facendo conto che chi scrive è un suo studente.

Nessun mio studente scrive così !

E ha letto: - La progressione dell'addestramento non potrebbe essere troppo graduale, essendo la gradualità una causa primordiale del suo successo; e se un giorno venisse raggiunto un progresso insperato... che vuole dire questo (... :icon_rolleyes:...) ???

Siccome è una vecchia zitella bisbetica credeva che la stessi prendendo in giro...ho lasciato perdere. :dontknow:

Per concludere un omaggio:

è meglio una traduzione chiara, comprensibile, scritta in italiano fluido ed elegante che una oscura, incomprensibile, scritta in itagliano involuto e pesante.
Titolo: feedback
Inserito da: Fioravante Patrone - Maggio 03, 2013, 08:27:37 AM
Raffaele, al di là della persona oggetto delle tue esternazioni, il problema tuo che ti segnalavo è che tu pensi di buttare m. addosso a qualcuno, ma finisce che la gran parte ti ricade addosso. Mi sembrava e sembra evidente, ma capisco che non lo è per te.


PS: la ripetizione scipita di stilemi e figure retoriche annoia il lettore. Aggiungi pure questo al repertorio dei miei inutili consigli. In compenso mi è piaciuto il tuo omaggio al povero Massimo Catalano espresso nella frase finale evidenziata in grassetto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 03, 2013, 11:23:24 AM
Quello che tu dici: "buttare m." trattasi di pura constatazione.

"Non si può fare la frittata senza rompere le uova", "non si può defecare e andare in carrozza", delle due una o stai sulla "torre eburnea" e ti estranei da noi comuni mortali, o, se decidi di fare un ""A tu per tu" o "Un filo diretto" coi comuni mortali, appunto, ti devi sporcare le mani.

Potrò avere queste opinioni ed esprimerle ?

Tu confondi la calunnia con la critica, la calunnia sporca chi la fa, la critica (documentata) è un diritto sacrosanto acquisito col sangue...nota che sangue non è virgolettato.



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: bionda - Maggio 03, 2013, 11:39:52 AM
Raffaele, stavo leggendo la tua traduzione, per la quale ringrazio, e mi piacerebbe anche finire il libro. Potresti, per piacere, pubblicare i capitoli mancanti?

Penso che ci siano in giro altri lettori "comuni", come me, che sono interessati al libro e non al confronto tra traduzioni alternative.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 03, 2013, 12:00:21 PM
La traduzione del libro è finita da un pezzo, ho rallentato e poi ho fermato le pubblicazioni per ragioni contingenti.

Siccome sono un "perfezionista" e malgrado i mie sforzi mi sento inadeguato al compito che mi sono preso malgrado l'aiuto sostanziale di Beatrice...inadeguato a trasmettere agli altri ciò che ho capito/credo di aver capito.

Ho avuto l'idea di sottoporre il testo a dei lettori "specialisti" per fare il controllo di qualità; ogni capitolo sarà letto da ciascun "controllore" il quale farà attenzione solo ad uno o due aspetti del testo che sono:

1)forma del testo, virgolettati, corsivi, punteggiatura, evidenziature.
2)controllo delle note: loro inserimento, qualità delle spiegazioni, segnalazione delle citazioni ecc.
3)attinenza sostanziale del significato della versione italiana a quella originale francese...attenzione la mia è una traduzione libera.
4)aspetto grafico, inserimento immagini e gestione del loro copyright, schemi, gestione delle piattaforme di accesso al ueb ecc.

Alla fine, incrociando e controllando i vari dati dovrebbe venir fuori un lavoro fatto dai lettori, dunque accessibile a chiunque.

Ho deciso di pubblicare - già lo dissi - il testo come ebook, a questo punto - cara Bionda - per gli ultimi 4 capitoli si tratta di aspettare.

Fioravante, come sei messo per il punto 4 ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 11, 2013, 08:31:39 PM
FINALMENTE !!

CI SIAMO !! L'HO TROVATA!!


ECCO L'INTRODUTIONE: -

Informazioni
Titolo originale: "Questions Èquestres". Traduzione italiana a cura del Col. Paolo Angioni. Edizione francese 1978
Descrizione
Le "Questioni Equestri" del generale L'Hotte costituiscono la più pura espressione delle concezioni equestri francesi. Esse riflettono la personalità dell'autore che fu un uomo fuori dal comune, un écuyer prestigioso e un maestro che ha reso perenne uno stile.
[...]
L'Italia che, in meno di quattro secoli, ha generato due illustri innovatori, Federico Grisone e Federico Caprilli, accoglierà con il più grande interesse il messaggio del generale l'Hotte.

Lt. Colonel Pierre Durand
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 12, 2013, 05:20:55 PM
Contrordine compagni !

Non ci siamo ancora. Ho confuso un titolo di feisbuc con l'opera tradotta:

http://www.facebook.com/pages/Questioni-equestri-Gen-LHotte-Alexis-Fran%C3%A7ois/143959778997681?fref=ts

Infatti, manco a farlo apposta, a togliermi ogni dubbio è stato il colonnello in persona che ha pubblicato poche ore quanto segue, nel foro che è come la settimana enigmistica:

Abbiate ancora qualche giorno di pazienza. La traduzione è nelle mani della generosissima e bravissima persona che si è preso l'ingrato compito di aiutarmi. "Tra breve sarà postato". Informo che ho iniziato a tradurre Un officier de cavalerie. Souvenirs du général L'Hotte, Plon-Nourrit et Cie, Imprimeurs-Editeurs, Paris 1906, il complemento storico e tecnico delle Questions équestres, una lettura affascinante. Il libro ha ... 443 pagine. Diversamente dalle Questioni equestri sarà postato in formato pdf appena tradotto capitolo dopo capitolo.

Tra breve: ho la sensazione che il buon Angiomi ci stia prendendo per i fondelli, che si diverta come un pazzo a lanciare questi penultimatum, e se legge questi miei post si stia sganasciando dalle risate. Se è così: chapeau !

 
Titolo: per Pippo & Patrone
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2013, 08:40:02 PM
Ho preparato una simpatica letterina per voi due: PippoKid e Fioravante Patrone, appena definiti i particolari vela comunicherò.
Titolo: per Pippo & Patrone
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 24, 2013, 10:39:49 AM
Ho condiviso la lettera - per mp -  con alcuni utanti che hanno aggiunto un pò di cose, stasera sarò più preciso.
Titolo: per Pippo & Patrone
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2013, 12:21:56 AM
...abbiate pazienza, sono successe cose incredibili, appena metterò un pò d'ordine  vi parteciperò qualcosa di straordinario.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Maggio 25, 2013, 05:03:10 PM
Questi annunci pieni di suspence di imminenti avvenimenti mi ricordano qualcuno :horse-wink:
Titolo: per Pippo & Patrone
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 26, 2013, 12:55:02 AM
Credo tu stia pensando ad Hitchcock, vero ?

In realtà mi trovo in una situazione imbarazzante, ma ormai mi sono avanzato e devo trovare una solutione...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Maggio 26, 2013, 03:52:00 PM
Si certo,Hitchcock,come no!
Allora potrebbe darsi che anche qualcun altro si sia trovato in situazioni imbarazzanti-difficili o che altro che giustificano il ritardo nell'avverarsi dell'annunciazione :horse-wink:
Faccio l'avvocato del diavolo.
Titolo: per Pippo & Patrone
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 27, 2013, 03:57:54 AM
Questa è la necessaria premessa a ciò che dirò a Pippo e a Patrone:


26/04/2011
Ciao! chiedo scusa: sarebbe possibile avere il o i links dove trovare tutto il materiale e le pubblicazioni scaricabili gratuitamente? e un elenco dei libri di tecnica equestre consigliati dal Col e dagli utenti? se gia è stato creato un post a ruguardo ti ringrazio infinitamente se potessi indicarmelo!
Grazie!

23/05/2011
Non è ancora pronto?...Vorrei leggerlo assolutamente...Naturalmente se possibile..

17/06/2011
buon giorno, è stato reso disponibile il link?
grazie

31/08/2011
Ciao, niente link ancora? Sarei veramente molto interessato al libro...

11/10/2011
Ci sono notizie positive in proposito?
Attendiamo con ansia...


18/10/2011
Sempre in attesa!

21/02/2012
sarebbe stupendo poter leggere questo libro Colonnello.
Buona giornata

12/07/2012
in attesa..

13/07/2012
Per le cose Belle ci vuole tempo e dedizione.
Grazie.

31/10/2012
Salve Colonnello, le scrivo per chiederle se ci sono novità a proposito della pubblicazione di Questioni equestri?
Grazie

02/12/2012
Grazie per il suo lavoro Colonnello.
Eva

03/12/2012
Grazie Colonnello, resto in attesa. Spero di leggerlo quanto prima

04/12/2012
in trepida attesa

17/01/2013
Caro Colonnello ci sono novità sulla sua nuova traduzione di Questioni Equestri?
Grazie


18/01/2013
Col. grazie di cuore.
(Grazie anche ai collaboratori)


20/01/2013
...ragazzi non ci tenete troppo sulle spine !!
dateci qualche notizia.


20/01/2013
Allora tanti auguri di buon compleanno!! E molte grazie per la traduzione, che non vedo l'ora di leggere.
Cristiana


06702/2013
Buona sera vorrei sapere se è disponidile il PDf del manuale. Grazie!

26/03/2013
novita'??

27/03/2013
è una bellissima notizia

29/03/2013
Non vedo l' ora!
Non so come ringaziarLa di un lavoro di tale altruismo!

30/03/2013
Grazie colonnello, è un bellissimo regalo!!

03/04/2013
Ci sono novità in merito, chiedo cortesemente?

20/04/2013
Come procede la correzione?

11/05/2013
Che notizia meravigliosa!

15/05/2013
Due bellissime notizie Colonnello.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Fioravante Patrone - Maggio 27, 2013, 09:31:32 AM
Raffaele, tutta 'sta manfrina non cambia di un ette la mia opinione su questo thread. Anzi.
La lettera mandala a lui, che ci fai più bella figura.
Titolo: per Pippo & Patrone
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 27, 2013, 12:58:22 PM
Chi ha mai detto che io voglia far cambiare opinione  a qualcuno su questa come su altre cose, aspetta e vedrai.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2013, 02:35:52 PM
Abbiate ancora un pò di pazienza, ho chiesto un parere legale, appena ho il nulla osta vi dirò.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Pippokid - Maggio 31, 2013, 04:56:43 PM
Eh, addirittura....vai a dire delle cose così forti da avere bisogno che un avvocato verifichi che non te ne possano derivare guai?  E se poi l'avvocato si rivelasse troppo ottimista?  Bah, vedi tu, se per te è così irresistibile dire quello che da tempo ci hai annunciato...ma potevi chiedere a me, dato che io in tribunale ci vivo, ti avrei detto volentieri se era opportuno limare qua e la'
Titolo: La sensazione del colonnello.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2013, 11:17:54 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 27, 2013, 03:57:54 AM
Questa è la necessaria premessa a ciò che dirò a Pippo e a Patrone:


26/04/2011
Ciao! chiedo scusa: sarebbe possibile avere il o i links dove trovare tutto il materiale e le pubblicazioni scaricabili gratuitamente? e un elenco dei libri di tecnica equestre consigliati dal Col e dagli utenti? se gia è stato creato un post a ruguardo ti ringrazio infinitamente se potessi indicarmelo!
Grazie!

23/05/2011
Non è ancora pronto?...Vorrei leggerlo assolutamente...Naturalmente se possibile..

17/06/2011
buon giorno, è stato reso disponibile il link?
grazie

31/08/2011
Ciao, niente link ancora? Sarei veramente molto interessato al libro...

11/10/2011
Ci sono notizie positive in proposito?
Attendiamo con ansia...
Sempre in attesa!

21/02/2012
sarebbe stupendo poter leggere questo libro Colonnello.
Buona giornata

12/07/2012
in attesa..

13/07/2012
Per le cose Belle ci vuole tempo e dedizione.
Grazie.

31/10/2012
Salve Colonnello, le scrivo per chiederle se ci sono novità a proposito della pubblicazione di Questioni equestri?
Grazie

02/12/2012
Grazie per il suo lavoro Colonnello.
Eva

03/12/2012
Grazie Colonnello, resto in attesa. Spero di leggerlo quanto prima

04/12/2012
in trepida attesa

17/01/2013
Caro Colonnello ci sono novità sulla sua nuova traduzione di Questioni Equestri?
Grazie


18/01/2013
Col. grazie di cuore.
(Grazie anche ai collaboratori)


20/01/2013
...ragazzi non ci tenete troppo sulle spine !!
dateci qualche notizia.


20/01/2013
Allora tanti auguri di buon compleanno!! E molte grazie per la traduzione, che non vedo l'ora di leggere.
Cristiana


06702/2013
Buona sera vorrei sapere se è disponidile il PDf del manuale. Grazie!

26/03/2013
novita'??

27/03/2013
è una bellissima notizia

29/03/2013
Non vedo l' ora!
Non so come ringaziarLa di un lavoro di tale altruismo!

30/03/2013
Grazie colonnello, è un bellissimo regalo!!

03/04/2013
Ci sono novità in merito, chiedo cortesemente?

20/04/2013
Come procede la correzione?

11/05/2013
Che notizia meravigliosa!

15/05/2013
Due bellissime notizie Colonnello.


Aggiornamento: -

29/05/2013
... c'e' qualche novita' ?? ...
.. grazie cmq per tutto il lavoro svolto e che state svolgendo.

31/05/2013
La novità è che ho terminato, visto, rivisto a sufficienza tutto il testo e le note. Sono in attesa di vedere il tutto postato sul forum. La generosa persona che mi aiuta a riordinare. mettere in pdf, eccetera ha i suoi impegni. Ora dipende da lei. Mi scuso per la lunga attesa. Ma dovrebbe essere ben ripagata presto.


Piccola disgressione su "Equitazione ragionata" - Jean Licart.
Una mia amica mi ha invitato a guardare la copertina di questo libro edito da Allemandi e di recente tradotto da Paolo Angioni.

C'è un disegno molto bello e sul retro, questa descrizione:

Prova di rappresentazione grafica della sensazione del piego diretto nel movimento in avanti....

E' una frase senza senso, come si fa a dare una rappresentazione grafica a delle sensazioni causate da piego diretto ? In un disegno veristico poi...fosse stato un diagramma !!

Come al solito la spiegazione potrebbe essere nella pessima traduzione di Angioni.
Perché, un ottimo sinonimo di "sensazione" è "effetto"...proviamo ?

Prova di rappresentazione grafica dell'effetto del piego diretto nel movimento in avanti....

Che dite ?


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: madamen67 - Maggio 31, 2013, 11:59:19 PM
 :specchio:  ma vivi e lascia vivere, suvvia...quando arriverà la traduzione penso che ognuno di noi, se vorrà leggerla, sarà in grado di trarne le debite conclusioni e avere il piacere di commentare.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 01, 2013, 12:12:40 AM
Viviamo e lasciamo vivere, appunto.

Uno si diverte a fare annunci a vuoto. l'altro si diverte a segnalare quegli annunci a vuoto...non ti sta
bene ?

A proposito che conclusioni trai dalla "sensazione" del colonnello ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: madamen67 - Giugno 01, 2013, 12:41:01 AM
Non è che mi stia bene o no...finchè ci sono annunci a vuoto li ignoro. Aspetto la sostanza, in questo caso gli annunci mi lasciano indifferente. Ho manifestato la mia soddisfazione per l'imminente arrivo della traduzione, se poi ci mettono due secoli, peggio per loro io sto bene lo stesso.
E' assai probabile che il termine "effetto" sia più calzante di "sensazione" ma (vuoi per lavoro, vuoi per pignoleria, vuoi per partito preso...insomma, quello che vuoi) non prendo MAI in considerazione frasi avulse dal loro contesto. I'm sorry...chissà, se avrò la possibilità di leggere questa attesa traduzione potrò dirti: diamine, Raffaele, avevi ragione da vendere fa schifo!
Oppure potrei dirti che è veramente fatta bene. Nel frattempo, per cortesia e se ti è possibile, mi piacerebbe continuare a godermi le tue traduzioni e le tue note (che sul blog non riuscivo più a trovare). Grazie!!     
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 01, 2013, 12:50:02 AM
La frase non è avulsa dal testo, è la descrizione di un disegno, comincia e finisce, punto.

Bene, ora spiegami perché "ignori gli annunci a vuoto" e ti dai da fare per bacchettare chi "segnala gli annunci a vuoto" ?

La traduzione di Angioni è disponibile da trent'anni, l'hai letta ?



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: madamen67 - Giugno 01, 2013, 12:04:21 PM
Il disegno non l'ho visto, la traduzione purtroppo non ho avuto la possibilità di leggerla e quindi non mi sento di intervenire con cognizione di causa, mi spiace. Chissà che non riesca ad averle tutte e due vicine quando sarà disponibile quella nuova.
Non bacchetto nessuno, non sono proprio il tipo. Peccato che tu abbia inteso questo. 
Titolo: Omaggio a Madama.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 01, 2013, 02:35:35 PM
Bene, stai parlando sul nulla.
Allora leggi il libro, e guarda il disegno con la relativa descrizione...poi ne discutiamo.

Malgrado la fuffa e la muffa accumulatesi sul testo di L'Hotte, questo rimane un capolavoro assoluto della letteratura equestre.

Angioni ha fatto un tentativo meritevolissimo da una parte: traducendo/cercando di tradurre in itagliano le "Questioni"; dall'altra - siccome la sua traduzione è pessima - ha scoraggiato generazioni di cavaglieri italioti ad avvicinarsi alla "Bella Equitazione".

Ripetuto questo, credo che tu sia una persona notevole, appena saranno pronti i capitoli in maniera definitiva - note comprese - sarai la prima ad avere la possibilità di condividerli.

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/08/un-lettore-irritato.html
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Giugno 01, 2013, 03:09:53 PM
I capitoli definitivi non saranno mai pronti se stai qui a chiacchierare invece di tornare di là ad aiutare le tue segretarie che lavorano come negre
Titolo: Lode alle donne.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 01, 2013, 06:38:34 PM
Lo so, le mie ragazze lavorano veramente tosto, le loro tastiere sono madide di sudore, i loro hard disk in perenne surriscaldamento; ma i loro neuroni, che ho messo duramente alla frusta, stanno dando risultati - per me - insperati.

Dunque lode - lode - lode alle donne in generale, alle mie ragazze in particolare...non dico - per ora - altro, mi fermo quì...altrimenti queste mi chiedono l'aumento di stipendio. :icon_rolleyes:


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Giugno 01, 2013, 07:00:06 PM
(http://ecx.images-amazon.com/images/I/513AZJwhdQL.jpg)

"effetto" sembra descrivere meglio il giro di frecce di quel disegno, che non "sensazione", sono d'accordo

non sono d'accordo per niente sul principio di quel disegno che porta ad improvvisare una equitazione "pesante" usando mani, gambe e assetto come se il cavallo fosse un burattino da spremere, ma questo è un'altro discorso
Titolo: Re:Lode alle donne.
Inserito da: Tu Reviens - Giugno 02, 2013, 12:04:52 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 01, 2013, 06:38:34 PM
Lo so, le mie ragazze lavorano veramente tosto, le loro tastiere sono madide di sudore, i loro hard disk in perenne surriscaldamento; ma i loro neuroni, che ho messo duramente alla frusta, stanno dando risultati - per me - insperati.

Dunque lode - lode - lode alle donne in generale, alle mie ragazze in particolare...non dico - per ora - altro, mi fermo quì...altrimenti queste mi chiedono l'aumento di stipendio. :icon_rolleyes:


Sono stata demansionata da "supervisore" a "segretaria" o "ragazza"? Occhio che Bologna è sempre stata una piazza "calda" dal punto di vista sindacale....
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Giugno 02, 2013, 02:16:15 PM
Beatrice io ho già minacciato lo sciopero.
Stiamo attente perchè qui alla fine ci mette a spolverargli il PC :pulizie:
Titolo: per Pippo & Patrone
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2013, 12:30:24 AM
Citazione da: Pippokid - Maggio 31, 2013, 04:56:43 PM
Eh, addirittura....vai a dire delle cose così forti da avere bisogno che un avvocato verifichi che non te ne possano derivare guai?  E se poi l'avvocato si rivelasse troppo ottimista?  Bah, vedi tu, se per te è così irresistibile dire quello che da tempo ci hai annunciato...ma potevi chiedere a me, dato che io in tribunale ci vivo, ti avrei detto volentieri se era opportuno limare qua e la'

MIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII  !!!!

Che beata hai capito !!! Io mi riferivo a problemi di copirait !
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Giugno 03, 2013, 10:30:49 AM
 :laughter-485:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Laura - Giugno 03, 2013, 03:16:38 PM
Che tu sbagli o no fa poca differenza, non ci si rivolge così alle persone.
Stai palesemente violando il regolamento del forum e nessun moderatore interviene.


Vero.  Era robaccia, levata dal forum
Alberto
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: rhox - Giugno 03, 2013, 07:02:44 PM
tecnicamente pippokid è moderatore..
il fatto che di visibile non ci sia nulla non vuol dire che non ci sia qualcosa sotto :chewyhorse:
Titolo: Che beata c'è sotto ?
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2013, 10:43:12 PM
(http://img9.imageshack.us/img9/3829/kohr3.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/9/kohr3.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)

COSA C'E' SOTTO  ??? PRESTO LO SCOPRIRETE !!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2013, 11:33:13 PM
Citazione da: Laura - Giugno 03, 2013, 03:16:38 PM
Che tu sbagli o no fa poca differenza, non ci si rivolge così alle persone.
Stai palesemente violando il regolamento del forum e nessun moderatore interviene.


Vero.  Era robaccia, levata dal forum
Alberto

Scusa, ma tu sei Laura, PippoKid o Alberto ?

Quando ti darai una personalità univoca ne riparleremo di come ci si rivolge alle persone.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Pippokid - Giugno 04, 2013, 03:49:21 PM
Nel post di Laura si legge chiaramente il nick di chi ha apportato modifiche, impossibile avere dubbi.

Le frasi cancellate contenevano termini che a volte venivano usati in caserma, quand'ero militare, ma che fuori da una caserma, in luogo pubblico e fra gente che nemmeno si conosce personalmente, non possono assolutamente essere utilizzati
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2013, 08:58:36 PM
Trovo estremamente maleducato - da parte di un moderatore - entrare in un post altrui senza presentarsi e chiedere permesso, è inammissibile modificare un post senza ragioni...perché hai modificato quel post ?
Potevi rispondere pubblicamente o per via privata...per quale ragione hai modificato ?

Mi piacerebbe sapere quali "termini da caserma" hai cancellato, perché a confronto delle espressioni usate nei pubblici dibattiti televisivi odierni, il turpiloquio che usavamo sotto le armi, è prosa per fini cicisbei.

In quanto a Laura ha ragione: non ci si rivolge così alle persone.
Il servilismo, l'adulazione ingiustificatissima, il formalismo falso e cortese,  è - per me - cosa davvero ributtante, per quello che mi riguarda sfuggo a queste regole, e mi son ritirato in buon ordine nella sala di lettura e nel mio fichissimo diario.

A proposito, solo adesso mi rendo conto che il moderatore di questa sezione sono io...vero Pippo ?
Se hai cancellato in questa sezione sarebbe stata cosa buona e giusta - per una elementare questione di buona educazione, di saper vivere - avvisarmi per primo, non ne convieni Pippo ?

Cosa hai cancellato ?

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Pippokid - Giugno 04, 2013, 09:33:40 PM
in qualsiasi forum i moderatori cancellano ciò che per qualche motivo non è ritenuto accettabile, o è contrario alle regole stabilite.  e non lo devono certo fare chiedendo permessi.  e ovviamente lo fanno nei post altrui, non nei propri.
tu puoi trovare ributtante ciò che credi, ma la maniera in cui ti esprimi deve rispettare le regole del forum e soprattutto dell'educazione.  eventuali cose contrarie a tali regole, se proprio ci tieni a dirle a persone che nemmeno conosci, fai meglio a dirle personalmente e non pubblicamente, in forum, facendo uso di termini insultanti.  o pensi che i termini che hai usato (in maniera per te motivata, certamente) non fossero degli insulti? 
sugli avvisi, infine, non convengo.  la gente non va insultata e basta, e se questo avviene non c'è motivo per dilungarsi in avvisi

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2013, 10:06:02 PM
in qualsiasi forum i moderatori cancellano ciò che per qualche motivo non è ritenuto accettabile, o è contrario alle regole stabilite.  e non lo devono certo fare chiedendo permessi.  e ovviamente lo fanno nei post altrui, non nei propri...mi prendi per scemo ?

Mi avresti dovuto avvisare in qualità di moderatore di questa sezione, io non mi permetterei mai di aggiustare post nella sezione western o diari - cosa che non mi passa neanche per l'anticamera del cervello - senza avvisare il mod. relativo.

Io non capisco quali termini sono insultanti ?

Dimmi quali parole sconce ho usato e chiederò scusa...non ricordo bene quello che scrissi: cortigiano ? Lecchino ? Ti scandalizzi per questo?
Tu come definisci persone che adulano ingiustificatamente qualcuno ?
Dimmi il termine esatto e lo userò.

O non si può esprimere una opinione a proposito?


Non mi hai detto perché hai modificato un post di Laura piuttosto che rispondere.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: rhox - Giugno 05, 2013, 07:56:11 AM
no raffaele, i moderatori si occupano solo della loro sezione, non puoi andare a correggere nella sezione western..
i moderatori globali invece servono di supporto, per non stare ad aspettare il moderatore specifico e hanno tutti i poteri per intervenire ovunque senza chiedere permesso. se hanno dei dubbi su come agire c'è la sezione apposita per tutti dove confrontarsi e chiedere aiuto agli altri..
non è che il moderatore di una sezione ha il privilegio di poter intervenire solo lui, se no sarebbero tante piccole isole personali.. è un forum unico dove vige una moderazione unica e condivisa a tutte le sezioni. se un mod non la rispetta intervengono gli altri per lui e gli si fa un discorsetto..

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2013, 11:45:17 AM
Non sapevo di queste differentie, o meglio non mi hanno mai interessato.
Noto con rammarico che usate anco voi l'orribile termine "moderatore globale"...e perché no:
"moderatore generale" ? 

Mah !

Ora, dato che Pippo il globbale ha cancellato il post a me: moderatore semplice, il minimo, al di fuori dei regolamenti, doveva fare è quello che ho scritto prima per semplice buona educazione/per normale vivere civile.

Quindi dico quello che penso: PippoKid agendo in quella maniera è stato scorretto, ha censurato una mia legittima opinione espressa - secondo me - in termini corretti.

Comunque sono prontissimo a cambiare le aggettivazioni: cortigiano e lecchino con altri lemmi di vostro gradimento.
Come devo definire gente che adula ingiustificatamente qualcuno ?


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Pippokid - Giugno 05, 2013, 02:56:38 PM
quelle che per te sono adulazioni ingiustificate, magari sono considerazioni oggettive per altre persone.  puoi fare a meno di definirle se non riesci a farlo rispettando quello che dicono e pensano gli altri anche quando è diverso da quello che pensi tu
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Giugno 05, 2013, 03:19:44 PM
Raffaele,c'è la globalizzazione no? Aggiornati :ignor:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2013, 03:40:15 PM
Citazione da: Pippokid - Giugno 05, 2013, 02:56:38 PM
quelle che per te sono adulazioni ingiustificate, magari sono considerazioni oggettive per altre persone.  puoi fare a meno di definirle se non riesci a farlo rispettando quello che dicono e pensano gli altri anche quando è diverso da quello che pensi tu

Caro Pippo, per prima cosa bisogna sapere di cosa si parla, dal vocabolario Treccani:

adulare adulare v. tr. [dal lat. adulari] (io adùlo, ecc.; meno corretto àdulo, ecc.). – Lodare esageratamente per compiacenza, per interesse o bassezza d'animo: a. i potenti, a. i superiori

Ebbene, molte delle risposte - non tutte evidentemente - agli annunci inconcludenti di Angioni son pura e semplice adulazione, sfido chiunque a dire il contrario:

Queste sono di marzo scorso dopo uno dei tanti annunci a vuoto:

Non vedo l' ora!  Non so come ringraziarLa di un lavoro di tale altruismo!

Grazie colonnello, è un bellissimo regalo!!

E' evidente che su quelli che si esprimono in questa maniera non ho nulla da dire:

Buona sera vorrei sapere se è disponidile il PDf del manuale. Grazie!

Comunque te lo ripeto che sei stato scorretto e non rispondi : perché hai modificato un post altrui invece di rispondere ?



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Pippokid - Giugno 05, 2013, 04:28:43 PM
perchè in tutti i forum del mondo (ne frequento anche molti altri) non ci sono regole fisse per le note della moderazione.  dato che il commento non poteva essere messo nel post rimosso, lo ho messo in un post adiacente e pertinente .  la posizione non mi sembra per nulla rilevante
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2013, 04:40:08 PM
Bene, praticamente puoi fare come ti pare ma questa è un'altra scorrettezza verso il lettore; se rimuovi un post dovresti lasciare uno spazio dove dici che manca una risposta perché altrimenti - chi legge - non  capisce il senso di eventuali interventi a seguire.

Ma queste sono mie osservazioni.

Prima di chiudere ti avviso: se tu o altri globali toccate un mio post senza avvertirmi, cancello da questa sezione tutti gli interventi che ritengo sgraditi.
Se non vi sta bene bannatemi.
Detto questo, l'argomento non merita un minuto in più della mia attenzione.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Pippokid - Giugno 05, 2013, 05:10:57 PM
e neanche della mia
Titolo: Loda o adula ?
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2013, 02:46:56 PM
Prima che i moderatori globali si mettano d'accordo e mi bannino...ma perché questo neologismo  eufemistico ?...mi caccino da codesto inclito foro; come sicuramente vorrebbero le care amiche lalliste; voglio fare anco io una lode ma senza essere esageratamente compiacente, senza alcun interesse personale e senza che reputi i destinatari della mia lodatura: "potenti" o "a me superiori".

Dunque la mia prima loda va...ve lo dico dopo, creiamo un pò di suspence !!!

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 07, 2013, 02:06:59 PM
...voglio fare una grande lode a Papa Francesco che - essendo argentino - ama il tango e i cavalli.

Ho saputo da fonti riservate ma attendibili, che presto si pronuncerà anche sul rapporto uomo/animale..non per niente si è proclamato Papa Francesco, con particolare riferimento ai lalli.

Aspettate e vedrete.
La mia seconda loda va....
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Bubba - Giugno 07, 2013, 05:13:02 PM
 :pollicesu:
Titolo: Gli scudieri.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 08, 2013, 01:43:53 PM
Prima di passare alla seconda loda, voglio dire che non ho dimenticato affatto questi post:

Citazione da: Pippokid - Maggio 02, 2013, 12:58:08 PM
da utente, non da moderatore:

ma non potrà il Colonnello metterci il tempo che gli pare senza essere continuamente incalzato da te con tanta acidità?

i motivi per i quali impiega un tempo maggiore di quello che aveva preventivato sono cosa che riguarda solo lui, puo' avere avuto impegni imprevisti, problemi di salute, cali di voglia di stare dietro a questa attività....

è evidente l'astio che provi nei suoi confronti, ma un minimo di educazione, dovuta a chiunque, ti potrebbe frenare un po'


Citazione da: Fioravante Patrone - Maggio 03, 2013, 08:27:37 AM
Raffaele, al di là della persona oggetto delle tue esternazioni, il problema tuo che ti segnalavo è che tu pensi di buttare m. addosso a qualcuno, ma finisce che la gran parte ti ricade addosso. Mi sembrava e sembra evidente, ma capisco che non lo è per te.


PS: la ripetizione scipita di stilemi e figure retoriche annoia il lettore. Aggiungi pure questo al repertorio dei miei inutili consigli. In compenso mi è piaciuto il tuo omaggio al povero Massimo Catalano espresso nella frase finale evidenziata in grassetto.

Il "problema non è mio"  e non ho "astio" verso Angioni - francamente me ne infischio di lui - sono costretto ad occuparmene....ma non anticipiano le cose.



Titolo: Re:Gli scudieri.
Inserito da: Fioravante Patrone - Giugno 08, 2013, 02:07:50 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 08, 2013, 01:43:53 PM
francamente me ne infischio di lui
ROTFL

E, mi raccomando: non merita un minuto in più della tua attenzione.
Titolo: Gli scudieri.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 08, 2013, 05:14:46 PM
RIASM

Non ti vedevo nelle vesti di "scudiero"...ho sbagliato: nessuno è perfetto!
Questa citazione è dal celebre film di Wilder, così come i miei tormentoni : francamente me ne infischio è tratto da Via col Vento e non merita un minuto in più della tua attenzione è tratto da un altro film calt...quale?

Titolo: per Pippo & Patrone
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 15, 2013, 02:59:07 AM
...nella Biblioteca del Quirinale, ex biblioteca reale, dove esiste una raccolta di circa 400 volumi di argomenti legati all'equitazione, all'ippica, alla veterinaria ed al cavallo in generale, che si configura, con le sue opere in francese, italiano, tedesco ed inglese, come una delle più ricche sull'argomento.
Essa testimonia ampiamente tutte le tappe della moderna scienza dell'equitazione e della veterinaria europee dal secolo XVI all'inizio del XX.


http://www.quirinale.it/qrnw/statico/biblioteca/documenti/antiche_opere_equitazione_veterinaria.pdf

Tutto quello che sto per venire voi a dirvi...addirvi tutta una parola, cari Pippo e Patrone, parte da una frase colta per caso leggendo nel sito lincato.
Fatte le debite ricerche, mi sono accorto di una sorprendente analogia tra un antigo episodio e l'argomento di questo topico che tanto irrita Patrone&Pippo.

Sto risistemando l'argomento in itagliano moderno, per farlo ho chiesto aita ad una persona competente, appena mi darà l'OK, posterò il malloppone: ci faremo delle grasse risate.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 19, 2013, 03:19:54 AM
Nell'attesa che il mio collaboratore licenzi il malloppone riveduto e corretto da dare con viva e vibrante soddisfazione a Pippio e Patrone, vi do l'annunciazione che abbiamo cominciato a pubblicare i primi capi delle "questioni" in formato buk; piuttosto che sostituire i capi metterò i linki così vedrete anche le differentie tra le due versioni.
Appena completato lo metteremo in rete come ibuk, e forse riusciremo a far stampare una edizione limitata in cartaceo per le feste natalitie.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Bubba - Giugno 19, 2013, 12:08:40 PM
 :pollicesu:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Giugno 19, 2013, 01:12:54 PM
Io metterei anche l'introduzione ed il pezzo sulla "personalità" del Generale, sono importanti per capire.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 19, 2013, 05:12:49 PM
Detto fatto...mia badrona !
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 24, 2013, 11:00:41 AM
Bilancia di proporzione a piattaforme mobili.   :icon_eek:

Qualcuno di voi sà di cosa si tratta ?
Io mai sentii questa definitione, chi mi può aiutare ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: blackhorse68 - Giugno 24, 2013, 11:24:54 AM
Mi viene in mente la "basacuna" solo che conosco solo il termine dialettale.

http://www.google.it/imgres?imgurl=http://images01.olx.it/ui/7/21/30/1369145058_512092130_1-Immagini-di--Bilancia-bassa-cuna.jpg&imgrefurl=http://matera.olx.it/bilancia-bassa-cuna-iid-512092130&h=787&w=625&sz=165&tbnid=4Ajdrc5-mTFr6M:&tbnh=94&tbnw=75&prev=/search%3Fq%3Dbassacuna%2Bbilancia%26tbm%3Disch%26tbo%3Du&zoom=1&q=bassacuna+bilancia&usg=__WRL-2cz8kw4L-5l5diveby6fLwc=&docid=DaR_I0IoJo8XIM&sa=X&ei=DRDIUYtth7bgBMjcgOAM&sqi=2&ved=0CE4Q9QEwBQ&dur=1095 (http://www.google.it/imgres?imgurl=http://images01.olx.it/ui/7/21/30/1369145058_512092130_1-Immagini-di--Bilancia-bassa-cuna.jpg&imgrefurl=http://matera.olx.it/bilancia-bassa-cuna-iid-512092130&h=787&w=625&sz=165&tbnid=4Ajdrc5-mTFr6M:&tbnh=94&tbnw=75&prev=/search%3Fq%3Dbassacuna%2Bbilancia%26tbm%3Disch%26tbo%3Du&zoom=1&q=bassacuna+bilancia&usg=__WRL-2cz8kw4L-5l5diveby6fLwc=&docid=DaR_I0IoJo8XIM&sa=X&ei=DRDIUYtth7bgBMjcgOAM&sqi=2&ved=0CE4Q9QEwBQ&dur=1095)

il funzionamento è uguale a quello che hai scritto: sul piano metti il peso che viene rimandato "proporzionalmente" ad un piatto più piccolo su cui si appoggia un contropeso.

Se fosse questa magari posso spiegare meglio il funzionamento.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 24, 2013, 05:24:27 PM
Già, è quello che ho pensato anch'io, in itagliano questa bilancia si chiama "bascula", ma io mi riferivo proprio a "bilancia di proporzione a piattaforme mobile".

Passi per piattaforme ma "bilancia di proporzione" - hai mai sentito questa definisione ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: blackhorse68 - Giugno 24, 2013, 05:46:56 PM
Purtroppo no , mentalmente l' avevo associata a quel tipo di bilancia.
Mi spiace
Ciao
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Giugno 24, 2013, 07:34:15 PM
Scusa Raffaele, c'entra con la distribuzione del peso anteriori/posteriori?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 24, 2013, 09:44:00 PM
Certamente si...sono studi fatti da Baucher ed altri (al momento non ricordo i nomi). Ovviamente l'argomento è trattato da L'Hotte.

Citazione da: blackhorse68 - Giugno 24, 2013, 05:46:56 PM
Purtroppo no , mentalmente l' avevo associata a quel tipo di bilancia. Mi spiace
Ciao

Infatti, è stata la mia prima impressione, difficile mettere dei lalli su due stadere, due bilancie a due piatti, o due bilici...a meno chè non si seghi il lallo in due.  :icon_eek:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Giugno 25, 2013, 08:47:47 AM
generale Morris e Baucher:
"Journal des haras, chasses, et courses de chevaux, des progrès des sciences zooïatriques et de médecine comparée, Volume 2"

pagina 295:
http://books.google.it/books?id=8E5AAAAAcAAJ&pg=PA295&lpg=PA295&dq=chevaux+poids+morris+baucher&source=bl&ots=aphGVBRHOm&sig=vZP1Asnco54oO6vM5udkBwlzbnA&hl=it&sa=X&ei=STzJUYTYC4iUOP-QgYAI&ved=0CC8Q6AEwAA#v=onepage&q=chevaux%20poids%20morris%20baucher&f=false (http://books.google.it/books?id=8E5AAAAAcAAJ&pg=PA295&lpg=PA295&dq=chevaux+poids+morris+baucher&source=bl&ots=aphGVBRHOm&sig=vZP1Asnco54oO6vM5udkBwlzbnA&hl=it&sa=X&ei=STzJUYTYC4iUOP-QgYAI&ved=0CC8Q6AEwAA#v=onepage&q=chevaux%20poids%20morris%20baucher&f=false)

"nous allàmes, M. Baucher et moi, à l'entrepôt général des douanes (...) pour y peser des chevaux sur des balances de proportion à planchers mobiles, inventées depuis peu d'années" etc etc...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Giugno 25, 2013, 09:16:58 AM
A parte la terminologia antiquata, e il riferimento specifico alla "recente invenzione",  trattasi IMHO di quuelle che adesso si chiamano "bilance a piattaforma" tipo quelle usate per il peso sui diversi  assi di un veicolo (e che potrebbero benissimo pesare anche anteriori/posteriori di un cavallo).

(http://www.diniargeo.it/images/EAF08/AF08_it.jpg)
http://www.diniargeo.it/prd/bilance/indicatori-di-peso/it-3590/pesatura-ruote-statica.aspx
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2013, 10:15:19 AM
(http://img543.imageshack.us/img543/576/m8k7.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/543/m8k7.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)

Questa è una "balance a placher" della metà dell'ottocento, dunque perfettamente contemporanea a L'Hotte/Baucher, suppongo che se la si fosse collocata su delle rotelle o un carrello sarebbe diventata: balanche a placher mobile.

(http://img703.imageshack.us/img703/4431/hmot.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/703/hmot.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)

Questa è la versione moderna: balanche a placher mobile.

In itagliano questi marchingegni si chiamano : bascule.

Voici à ce sujet, des expériences qui ont été faites au moyen de deux balances de proportion, à planchers mobiles, sur l'une desquelles reposaient les pieds de devant du cheval, et, sur l'autre, ceux de derrière.
A questo scopo, si son fatti degli esperimenti per mezzo di due  bilance di proporzioni adeguate sulle quali si son collocate due piattaforme in legno.

Così ho tradotto nel capo VIII delle questioni già pubblicato in questo inclito foro.
Bene, io avevo capito e credo/credevo di aver fatto capire quello che è successo.

Mi sbagliavo, perché una gentile signora mi ha dimostrato di non aver capito una beata.

Ora, siccome la signora è colta e intelligente la colpa di non aver capito non è sua ma mia perché la traduzione non è stata adeguata: ho sbagliato, anche perché le parole francesi si prestavano ad un equivoco infatti nella versione stampabile l'ho cambiata è bastato poco.

Vi risparmio la traduzione Angioni, aspettiamo a vedere la sua nuova versione....è passato un mese (credo) dal suo ultimo penultimato, che poi vi faccio vedere la vecchia.




Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2013, 05:58:45 PM
Autore   Messaggio
labritos   
Oggetto del messaggio: Re: Questioni Equestri - Generale l'HotteInviato: 18/06/2013, 15:48

Puledro

Iscritto il: 11/08/2011, 14:13
Messaggi: 16
Razza preferita: equus caballus   
Buonasera Colonnella ed un saluto a tutti i frequentatori del Forum,
mi sembra di capire che il lavoro di "pubblicazione" sia molto complesso.
Offro la mia disponibilità per un aiuto informatico... (se può essere utile alla causa !)

__________________________________________________________________________________

labritos   
Oggetto del messaggio: Re: Questioni Equestri - Generale l'HotteInviato: ieri, 11:46

Puledro

Iscritto il: 11/08/2011, 14:13
Messaggi: 16
Razza preferita: equus caballus   
...se avete bisogno di un aiuto "informatico" mi rendo disponibile !

__________________________________________________________________________________

Era un pò che non controllavo i penultimatum del colonnello nel forum che è come la settimana enigmistica.

Stupendo !! Questo/questa labritos è commovente !

Disposto/disposta a sagrificarsi per la causa.

Per il mio piacere gli/le manderò il primo linco della copia stampabile delle "Questioni".

A proposito, sto cercando di metter il testo a fronte della tradutione se c'è un informatico che mi dà una mano a farlo senza fare molte tarantelle, gradisco. tenchiù
Titolo: La "generosa persona".
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 30, 2013, 11:38:22 PM
 Oggetto del messaggio: Re: Questioni Equestri - Generale l'HotteInviato: 26/06/2013, 6:22
Moderatore

Iscritto il: 26/02/2011, 7:31
Messaggi: 878
Razza preferita: irlandese   
Grazie, caro Labritos. Penso che sia quasi tutto finito. Per quel che mi riguarda (premessa storica, traduzione, note) è tutto completato. La generosa persona che si occupa di pubblicare come si deve ha purtroppo altri impegni e ultimamente non ha potuto mettere a disposizione tutto il tempo necessario. Ma siamo agli sgoccioli e penso che tra brevissimo (non mi espongo ulteriormente a previsioni temporali precise) finalmente la traduzione vedrà la luce. Un cordiale saluto e ancora grazie.


Bene, ora sappiamo chi è il "colpevole" di codesti ritardi...sicuramente il col. non sa che per traformare un doc in pdf basta un clic (anche se ormai pochi usano il pdf: troppo "pesante") e con qualche clic lo si pubblica dove si vuole nel ueb.
Dunque, dobbiamo supporre che la "generosa persona" sta ancora copiando il testo completato con "note e illustrazioni" gli auguriamo buon lavoro e faccia con calma.

Titolo: I tre "bravi" traduttori.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 05, 2013, 02:33:38 AM
Il faut encore que le cavalier possède l'intelligence particulière à son art, qui le portera à se rendre compte de tout et dirigera dans sa propre pratique comme, plus tard, dans son professorat.


Tre "bravi" traduttori hanno di fronte codesto periodo, ci sono vari modi di affrontarlo.
Il primo, si lancia a "corpo morto" in una traduzione alla lettera con questo risultato:

Bisogna inoltre che il cavaliere possegga l'intelligenza peculiare della propria arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e lo guiderà nella propria pratica come più tardi nel professorato. :icon_eek:

Il secondo, lodevolmente, ci ragiona un pò sù e cerca di dare un senso a quello che legge.

Occorre inoltre che il cavaliere possieda un'attitudine peculiare per la sua arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e guiderà le sue azioni durante il praticantato e,più tardi,nell'insegnamento.


Il terzo "bravo" traduttore legge la prima versione e non ci capisce una beata.

Legge la seconda: il discorso ha un senso ma è carente come forma ed è insoddisfacente  come significato.

Come ha tradotto il terzo "bravo" traduttore ?

Per prima cosa ha dovuto ragionare poi...il seguito alla prossima, me cala la palpebra.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Luglio 05, 2013, 08:40:57 AM
Questo è un colpo basso,elevo formale protesta.
La seconda traduzione è effettivamente carente nella forma ma,non sapendo cosa veniva richiesto dal datore di lavoro l'impiegata si attenne al minimo sindacale e tradusse "paro paro" .
La mia modestissima opinione è che il periodo vada reso come segue (e come ti avevo già proposto):

Occorre inoltre che il cavaliere possieda un'attitudine peculiare per la sua arte (in itaGLIano moderno diremmo:occorre che il cavaliere sia portato o sia dotato) che lo renderà consapevole ( rendersi conto di tutto)  dello scopo delle sue azioni e lo guiderà sia nell'apprendimento che, in seguito,nell'insegnamento.

Avendo ADESSO letto tutto ciò che lo precede potrei azzardarmi a dire che si potrebbe anche tradurre facendo riferimento al tatto ed alla sensibilità equestri che sono appunto le qualità che deve possedere il cavaliere per sentire il cavallo ed agire conseguentemente ma questo lo lascio al terzo bravo traduttore che costruisce la casa di mattoni che non può essere distrutta dal lupo cattivo.

Io direi alla fine che il cavaliere deve essere portato e sapere quello che sta facendo. Mica poco
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Luglio 05, 2013, 10:04:24 AM
Io penso che "intelligenza" significhi "comprensione approfondita"  e contesto la variazione dell'articolo da "il" a "un": ci si riferisce alla specifica "intelligenza" dell'arte equestre, non a "una" intelligenza; determinativo, non indeterminato. Ma anche se ho la sensazione di capire perfettamente il significato, non saprei tradurlo..... è ben per questo che ho rinunciato, da anni, a tradurre alcunchè; unicuique suum.

Ne traggo l'insegnamento che è meglio studiare le lingue piuttosto che affidarsi alle traduzioni.  :occasion14:
Titolo: ..."ragionare stanca".
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 05, 2013, 10:27:30 AM
Ignoro, i precedenti posti e continuo il discorso di stanotte:

la chiave stà in intelligenza e nell'etimologia della parola partendo dal significato di : intelligence avec l'ennemi - intelligenza col nemico.

Intelligenza è la capacità di collegare fra loro eventi, azioni o oggetti al fine di conoscere, comprendere o prendere decisioni, mettere insieme, capacità di "collegare" dal latino: inter-ligo. quindi "Intelligenza con il nemico"significa complicità, collegamento con il nemico.

Dunque: in "l'intelligence particulière à son art" , la parola "intelligenza è usata come nel caso citato: intelligenza col nemico, detto questo, ecco il risultato della traduzione: -

"la particolare capacità di collegare alla sua arte", ovvero: "il particolare collegamento" - "il particolare rapporto" - "la particolare relazione" - "il particolare legame"........dunque, traducendo liberamente: -  "l'amore"/"la passione" per la propria "arte".

Capito questo, si sa che il cavagliere, in questo caso è chiaramente un aspirante cavallerizzo; che rendersi conto si semplifica con : capire/comprendere/imparare; che "portare" ha ottimi sinonimi tra i quali spingere e simili.
Fatti sti ragionamenti il risultato è questo:

Inoltre, è necessario che l'aspirante cavallerizzo abbia una sincera passione per i cavalli e per l'equitazione che lo spingerà ad imparare  e lo aiuterà: prima  nella propria formazione e poi nell'insegnamento.


Ora, fin dalla prima lettura avevo capito il senso della frase, quello che è stato difficile è poterlo partecipare agli altri in maniera corretta, per farlo ho dovuto fare qualke ricerca ma sopratutto ho dovuto mettere alla frusta i miei residui neuroni ovvero ho dovuto ragionare e parafrasando Pavese..."ragionare stanca", è maledettamente vero !


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Luglio 05, 2013, 11:08:01 AM
Mi permetto rispettosamente di far notare che trattasi non più di traduzione ma di interpretazione dell' Hotte-pensiero.
Che l'aspirante cavaliere debba avere passione è sicuro ma tradurre intelligence con passione e modificare il periodo di conseguenza è andare un po' oltre.
Mia personalissima opinione
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Luglio 05, 2013, 12:15:04 PM
mi permetto di accomunare la parola "intelligenza" con l'atto dell' "intendere" e dell'avere "intesa", l'intesa con i cavalli in questo caso

comunque per quel periodo bastava tradurre "intelligenza" con "attitudine" e non servivano tutti sti pipponi

Il faut encore que le cavalier possède l'intelligence particulière à son art, qui le portera à se rendre compte de tout et dirigera dans sa propre pratique comme, plus tard, dans son professorat

Bisogna inoltre che il cavaliere possieda l'attitudine propria alla sua arte (l'equitazione), che lo porterà a diventare consapevole delle cose e lo aiuterà nella sua pratica come, più tardi, nell'insegnamento
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Luglio 05, 2013, 12:18:28 PM
Dal dizionario etimologico: comprendere: "prendere insieme"; afferrare coll'intelletto ossia intendere appieno. Intelligenza forse da inter legere, e quindi forse "leggere fra le righe", "cogliere oltre l'apparenza". Mi pare che "intendere appieno" (ossia "comprendere") sil il concetto a cui si riferisce la parola.

La traduzione con "passione" è bella, ma non è fedele; proprio come certe donne.  :icon_rolleyes:

La mia proposta: "la completa comprensione della sua arte".
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Luglio 05, 2013, 12:27:26 PM
"la completa comprensione della sua arte" sarebbe ridondante, perché in sostanza lo ridice dopo la virgola:

Bisogna inoltre che il cavaliere possieda "la completa comprensione della sua arte", che lo porterà ad avere "la completa comprensione della sua arte" :D

in questo caso a dispetto del titolo del topic "attitudine" mi pare corretto:

Bisogna inoltre che il cavaliere possieda l'attitudine alla sua arte, che lo porterà ad avere la completa comprensione delle cose
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Luglio 05, 2013, 12:36:32 PM
la traduzione di Raffaele, che vorrebbe che bastasse che "l'aspirante cavallerizzo abbia una sincera passione per i cavalli e per l'equitazione" per poter progredire nell'arte è del tutto sbagliata

perché sappiamo bene purtroppo (perlomeno io ho avuto parecchi esempi in diverse "arti") che "una sincera passione" per qualche cosa non è affatto sufficiente per fare progredire una persona in quello che vorrebbe fare, nemmeno dopo anni e anni di "sinceri tentativi appassionati"
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Luglio 05, 2013, 01:32:03 PM
Io da traduttrice terra-terra avevo proposto infatti attitudine, perchè il Generale dice semplicemente e giustamente che l'aspirante cavaliere deve essere portato per l'equitazione.
Personalmente non amo troppo le interpretazioni del testo, non mi sento proprio all'altezza di farle,ma anche con un minimo di buon senso penso che la passione sia indispensabile per diventare un vero cavaliere ma senza innata propensione per l'equitazione non si va da nessuna parte, al limite avrebbe migliori risultati un cavaliere con poca passione ma straordinariamente dotato per l'equitazione quindi tra le due mi pare assolutamente indispensabile non la passione ma l'attitudine.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Luglio 05, 2013, 02:40:38 PM
il discorso iniziale di Raffaele non è sbagliato, e neanche quello di Alex, "intelligence" significa anche "collegamento" e "comprensione" certo, è usato anche in inglese (le operazioni di "intelligence" sono appunto operazioni di informazione, collegamenti, raccolta e analisi di dati), ma è la conclusione un po' troppo personale e stravolta che non mi pare corretta, la "passione" non c'entra una beata insomma

in quella "intelligence" c'è che il cavaliere possegga capacità di analisi, raziocinio, bravura manuale, tutto questo non può essere sintetizzato con "bisogna che abbia passione"

al limite si può dire "bisogna che possegga particolari doti per la sua arte"
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 05, 2013, 02:41:38 PM
attitùdine
1. Disposizione innata o acquisita (fisica, psicofisica, o psichica) che rende possibile o facilita lo svolgimento di particolari forme di attività.


collegamento.
fig. Connessione, relazione: trovare, istituire un c. tra due fatti.


Intelligenza.
a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all'uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e lo rendono insieme capace di adattarsi a situazioni nuove e di modificare la situazione stessa quando questa presenta ostacoli all'adattamento ecc. ecc.


Ora, visti i significati sopra esposti, tradurre: intelligenza con attitudine è una forzatura una interpretazione sbagliata in quanto sono due cose completamente diverse...un cretino può avere una grande attitudine al bel canto, un intelligentissimo premio nobel potrebbe avere nessuna attitudine per il disegno.

Il Generale - in questo caso - non parla di attitudine/predisposizione/intesa coi lalli e con l'equitazione bensì di "intelligenza" nell'accezione - come ho già detto - di collegamento/complicità/amore con essa e che grazie a questo "amore" questa  Passione, l'aspirante maestro d'equitazione - che abbia attitudine o meno - è disposto a studiare ed imparare.

Detto questo, l'argomento non merita un minuto in più della mia attenzione.






Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Luglio 05, 2013, 03:10:44 PM
alla fine ha sempre ragione Lui

girovagando ho trovato la traduzione di "intelligence de l'art" con "conoscenza dell'arte", in effetti sono escluse dal contesto le capacità innate ma si fa riferimento solo alla voglia di imparare, alla comprensione e conoscenza

ma anche in questo caso "passione" mi pare un po' troppo lontano da "comprensione e conoscenza", anche perché dopo dice che ne guida i passi, che servirà a rendersi conto di tutto, ora la passione può fare questo? non è forse il "sapere" che può fare questo? meglio ancora la passione per il sapere?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 05, 2013, 06:46:35 PM
Mi son reso conto che ho fatto una scorrettezza: ho porto la frase fuori dal suo contesto, anche se, in effetti, presto la troverete in questa veste nella prossima pubblicazione dell'ultimo capitolo delle "questioni".

Per onestà intellettuale mi piace segnalarla anche quì nella discussione che si è creata.

Il cavaliere deve sempre controllare i suoi impulsi in maniera tale da agire sul cavallo con raziocinio, opponendo la pazienza all'eccitazione, la calma alla ribellione ma intervenendo con energia contro la pigrizia e la disobbedienza.
Ciò non basta, bisogna che abbia un temperamento forte tale da non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà e alle probabili delusioni..
Ma più di tutto, e più che a  tutti gli altri artisti, al cavallerizzo occorre una dote: la costanza, la tenacia  che - a volte - deve essere portata al limite dell'accanimento, ve ne darò la prova quando - parlando più avanti del cavallo - vedremo come siano  numerose le difficoltà e le delusioni che ne possono derivare.
Inoltre, è necessario che l'aspirante cavallerizzo abbia una sincera passione per i cavalli e per l'equitazione che lo spingerà a studiare ed imparare  e lo aiuterà: prima  nella propria formazione e poi nell'insegnamento.
Infine, il cavaliere ha bisogno di un requisito del tutto particolare e specifico solo dell'equitazione: il tatto equestre, cioè quella capacità di percepire e distinguere la qualità dei movimenti del cavallo, dote indispensabile per determinate il tempismo e la misura delle sue azioni.
Questa capacità può essere sviluppata e perfezionata con la pratica e l'esperienza ma sostanzialmente si tratta di una dote innata: "o la si ha o non la si ha";  un pò come la sensibilità cromatica per il pittore e l'orecchio musicale, il senso del ritmo per il musicista.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Luglio 05, 2013, 09:20:44 PM
ecco, quell'aggiunta di "studiare" (ed imparare) centra ancora meglio il bersaglio che forse anche il generale voleva centrare

certo che è più una libera interpretazione che una traduzione fedele, ma era nelle intenzioni di Raffaele fin dall'inizio, non possiamo certo dire che non ce lo aspettavamo!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Luglio 05, 2013, 10:50:31 PM
Il testo di L'Hottele Raffotte?  :icon_rolleyes: Insisto: sincera passione è bello, ma non è fedele.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 06, 2013, 11:41:20 PM
Una mia allieva mi ha fatto notare una cosa semplicissima  che bandisce qualsiasi diatriba: la traduzione  a senso, pertanto, per questa volta derogo dal mio proposito e "torno a prestare la mia attenzione".

Partiamo dalla traduzione alla "letterissima" del primo "bravo traduttore" fedele quanto si vole allo testo ma, in itagliano, non ha senso.

Bisogna inoltre che il cavaliere possegga l'intelligenza peculiare della propria arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e lo guiderà nella propria pratica come più tardi nel professorato.

E' evidente che uno dei motivi di incompresione stà in: intelligenzapeculiare, dunque là bisogna.. intervenire.

Ripeto, sono arrivato a passione cominciando intelligenza = inter-ligo  ovvero: "collegamento" . - intelligenza col nemico = collegamento/complicità col nemico, appunto, da cui: " legame " - rapporto" - "relazione" - complicità - confidenza - affetto -  "amore" - "passione".

Ma ammesso che questo mio ragionamento sia sbagliato tutte queste versioni che seguono hanno un significato accettabile, l traduttori hanno capito il senso di cosa si tratta e lo rendono - più o meno bene - infatti vediamo:

Bisogna inoltre che il cavaliere possegga attitudine alla propria arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e lo guiderà nella propria pratica come più tardi nel professorato.

Bisogna inoltre che il cavaliere possegga la predisposizione verso la propria arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e lo guiderà nella propria pratica come più tardi nel professorato.

Bisogna inoltre che il cavaliere possegga la tecnica della propria arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e lo guiderà nella propria pratica come più tardi nel professorato.

Bisogna inoltre che il cavaliere possegga la padronanza della propria arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e lo guiderà nella propria pratica come più tardi nel professorato.

Bisogna inoltre che il cavaliere possegga la dimestichezza della propria arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e lo guiderà nella propria pratica come più tardi nel professorato.

Bisogna inoltre che il cavaliere possegga la particolare relazione della propria arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e lo guiderà nella propria pratica come più tardi nel professorato.

Bisogna inoltre che il cavaliere possegga il particolare legame con la propria arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e lo guiderà nella propria pratica come più tardi nel professorato...devo continuare ??

Per chiudere:

1) traduzione più vicina alla lettera:   
Bisogna inoltre che il cavaliere possegga quel particolare legame con la propria arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e lo guiderà nella propria pratica come più tardi nel professorato.

2) traduzione più lontana dalla lettera come forma ma perfettamente attinente nella sostanza perché la passione lega, lega fortemente
Bisogna inoltre che il cavaliere possegga la vera passione per la propria arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e lo guiderà nella propria pratica come più tardi nel professorato.

3) traduzione differente dalla lettera ma con un senso compiuto assimilabile i due precedenti:
Bisogna inoltre che il cavaliere possegga attitudine/predisposizione per la propria arte, che lo porterà a rendersi conto di tutto e lo guiderà nella propria pratica come più tardi nel professorato.

A questo punto, siccome la responsabilità di scegliere stà solo al traduttore perché:
il diritto d'autore, nel nostro paese, ma in pratica in ogni parte del mondo, è esteso anche al traduttore: basta un apporto creativo (anche minimo) all'opera originale versata in un'altra lingua.
Quindi, la traduzione di un testo è un'opera a sé stante rispetto a quella originaria e come tale viene anche legalmente riconosciuta...dunque per me la seconda versione è quella buona, a qualcuno non piace? La reputa infedele? Dice che è scorretta?....Me ne farò una ragione.

PS di "rendersi conto di tutto" e "professorato" ne parliamo un'altra volta...







Titolo: per Pippo & Patrone.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2013, 10:49:02 AM
Miei cari, penso che il nostro lungo travaglio sia quasi tutto finito. Ho trovato delle appendici originali fatte da  L'Hotte a corollario di una delle prime editioni di "questioni" che andrò ovviamente a tradurre.
La generosa persona (che sono io: generosa in quanto senza esperienza specifica) che si occupa di mettere in veste tipografica al malloppone: mettere capoversi, spatiature, corsivi, impaginazione, copertina ecc. ecc   ha purtroppo avuto altri impegni e ultimamente non ha potuto mettere a disposizione tutto il tempo che avrebbe voluto. Ma siamo agli sgoccioli e penso che tra brevissimo finalmente la traduzione vedrà la luce in un unico fail che potrete stampare con vostra VEVS.

E' cum altrettanta vivi et vibrantes delectatione, che nuntio vobis gaudium magnum: habemus parata scripta pro Pippo:  globalo moderatore et Patrone: insigni magister cavallarum.
Ancore una tanticchia patientie et you'll read magno capolavoro di eloquentia et pulcra intelligentia.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Luglio 10, 2013, 12:27:18 PM
adesso ha preso anche a scrivere come lo stolto del nome della rosa :icon_pidu:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2013, 04:20:30 PM
Solo per completezza di informazione: questa è l'ultimo post dell'offerente informatica aita alla gentile risposta  del colonello.


labritos   
Oggetto del messaggio: Re: Questioni Equestri - Generale l'HotteInviato: 27/06/2013, 17:17
Puledro
Iscritto il: 11/08/2011, 14:13
Messaggi: 17
Razza preferita: equus caballus   
Grazie a Lei Colonnello e a chi sta lavorando !!
Sarà un grandissimo piacere poter leggere un libro che viene sempre citato nei migliori testi di equitazione.








Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 18, 2013, 10:38:08 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 17, 2013, 07:10:01 PM
Il cavallo di gran peso trova tuttavia il suo impiego per montare i cavalieri pesanti; tutte cose che d'altronde si equivalgono, dal momento che il cavallo porta tanto più facilmente il suo cavaliere, quanto il sovrappeso che ne risulta, paragonato al peso proprio del portatore, è meno considerevole.



A pag.5 de: Questioni Equestri - Generale L'Hotte : Traduzione prefazione e note di Paolo Angioni -  LL Edizioni Equestri Milano, trovate il periodo che ho sopra riportato

L'ho trasferito quì, per evitare di disperdere l'argomento.

Ora: Non mi parlate di contesto perché il periodo comincia e finisce ha un senso proprio compiuto.
La prima volta che l'ho letto - come i più vispi di voi - ho capito/intuito/indovinato il senso ma mi son detto: chi scrive deve essere qualcuno con seri problemi con l'itagliano perché gli hanno fatto stampare un libro ?
Poi ho scoperto che non era l'italiano il problema...
Riuscite a tradurre quell'itagliano in italiano ?


Ora, Paolo Angioni non aveva problemi con l'italiano, lo dimostra la prefazione che - seppur scritta in stile leggermente militar trombonico - è corretta ed è perfettamente scorrevole e comprensibile...tranne quando riporta tra le  alfanette dei periodi della sua traduzione; allora si nota in maniera lampante la differenza di stile: sono messi accanto !

Dunque, dato che il Nostro sà l'italiano, probabilmente ha studiato e conosce bene il francese, certamente ha una pratica equestre notevole, sicuramente ha una preparazione teorico pratica data dal fatto che è stato un professionista del cavallo (pagato da noi) per tutta la vita, come ci spieghiamo che quel libro è reso in maniera così particolare ?

A questo punto, si intravedono anche le ragioni per le quali - malgrado le 37 roboanti annunciazioni - la generosa persona non pubblica le Questioni, i più vispi di voi lo hanno certamente capito.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Luglio 18, 2013, 10:51:44 AM
non è lui di persona a tradurre?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 19, 2013, 11:02:59 AM
Negli ultimi anni, sono diventato il massimo esperto itagliano di L'Hotte, proprio a causa della particolare traduzione di Angioni.

Mi son reso conto di sapere pochissimo del colonnello, se non fosse stato per i fori ignoravo la sua esistenza, mentre conoscevo benissimo Stefano Angioni: un pazzo scatenato ! Un grande, l'ho visto montare alla Favorita nei primissimi anni 70 del secolo scorso, vincente in un categoria grossa con un baio che saltava le montagne...a quel tempo ancora mi piaceva il s.o. e lo seguivo.

Pertanto, pochi giorni fà, sono andato a leggere, in questo inclito foro: Un breve estratto della carriera sportiva del Nostro, ho avuto conferma di quello che pensavo.

Non farò commenti sulla carriera sportiva, ma voglio riportare delle sue parole dicono tutto:

Pagoro, alto al garrese m 1.48, aveva compiuto 20 anni. Era un tiratore straordinario. Tanto è vero che lo montavo in briglia. L'imboccatura la decideva il maggiore Piero d'Inzeo. Si ubbidiva in silenzio e basta.

Ecco, questo spiega il perché della sua traduzione fatta in ginocchio davanti la grandezza del Generale, davanti l'autorità costituita: se L'Hotte scrive: officier-eleve lui non si permetteva neanche di pensare che in italiano si dice: allievo ufficiale...il Generale aveva scritto ufficiale-allievo - in francese così si dice - e ufficiale-allievo deve essere !

Ho pensato a mio figlio, lavora a Vienna, ha fatto il militare come AUC in cavalleria: Lancieri di Novara di stanza a Codroipo, malgrado il mio antimilitarismo avrei fatto "carte false" perché si raffermasse e tentasse di rimanere, questo solo per i tempi contingenti: posto fisso, trent'anni fa l'idea non mi avrebbe nemmeno sfiorato.

Lui non mi ha ascoltato: si è congedato.

Bene, se mio figlio si fosse raffermato, se avesse voluto rimanere, presto lo avrebbero condizionato ad ubbidire in silenzio probabilmente anche lui - dopo dieci anni di naja - avrebbe scritto: ufficiale-allievo.

Questo chiude l'argomento, ribadisco che la traduzioni delle Questioni di Angioni è pessima ma il paragone con mio figlio e il suo palmares hanno suscitato per lui una sincera simpatia.

Detto questo il colonnello e le sue traduzioni buone o cattive che siano - d'ora in avanti - non meriteranno un minuto in più della mia attenzione.







Titolo: L'infedele.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 28, 2013, 06:09:28 PM
Detto questo il colonnello e le sue traduzioni buone o cattive che siano - d'ora in avanti - non meriteranno un minuto in più della mia attenzione....ma anche no !

Per pura combinazione, poco dopo questa mia affirmatione, Angiomi ha pubblicato il suo traduzione, mi sono arrivate delle meil a commento. (Ho un mio gruppo di lettura)

Ovviamente, non farò i nomi dei mittenti nè espliciterò i contenuti:  la posta privata è personale e tale deve rimanere...pubblicare uno scritto privato è una delle cose più fetide che si possano fare.

Questo non mi impedisce di dire che costoro hanno fatto dei commenti particolari.

Io ho dato solo un'occhiata, ma conoscendo il tipo posso dire che ha fatto un capolavoro di fedeltà alla prosa del Generale, è stato più fedele di un bracco fedele, ma ha sacrificato a questa aderenza: la grammatica e la sintassi italiana, ha ignorato l'uso dei sinonimi, ha riportato pari pari la costruzione della frase francese in itagliano con risultati sorprendenti.

Dunque, riapro questo topico, sono certo che qualcuno troverà la mia traduzione troppo libera...ma io l'ho detto in anticipo: fidelissimo alla sostantia liberissimo per la forma.
Mi prendo tutti i rimbrotti mi basta che i rimbrottatori abbiano capito il testo e comunque, come ho dimostrato, son disposto
ad accettare consilii et suggerimenta.

Presto pubblicherò ciò che ho promesso a Pippo e Patrone

                                                                                                                                              L'infedele.












Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Luglio 28, 2013, 08:28:22 PM
La traduzione è un'opera creativa, il traduttore è "autore" a tutti gli effetti. Ne so qualcosa io, che impigliato nelle norme del copyright devo tener conto dei diritti d'autore..... e ci entra il traduttore eccome; e anche l'illustratore, e anche l'autore delle fotografie....

Detto questo: hai pensato al copyright con cui tu - autore - rilascerai la tua traduzione? Sarebbe belo che tu la rilasciassi in CC-3.0 BY SA; che significa: permesso di riprodurre l'opera senza limitazioni, ma con l'obbligo di citare l'autore (BY) e di rilasciare le opere derivate con lo stesso copyright (SA: Share Alike"). Oppure CC 3.0 BY SA NC; dove "NC" significa "Not Commercial", vietato l'uso commerciale; ma questa è una limitazione molto grave, perchè impedisce la ripubblicazione del lavoro sui siti che ripubblicano solo se la clausola NC non c'è.

Se la pubblichi sul web senza specificare alcun copyright, o mettendoci un copyright "generico" tipo "Copyright Raffaele De Martinis - 2013" , il lavoro è comunque coperto dal "copyright generico" che è molto vincolante: in pratica, il lavoro non può essere affatto riprodotto in alcun modo senza il tuo assenso esplicito, e può essere solo "citato".

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 29, 2013, 11:22:59 AM
OK...come ?
Titolo: Il fedelissimo.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 29, 2013, 06:36:38 PM
L'ultimo che termina nell'ottobre del 1894, racchiude le osservazioni che il vecchio écuyer, allora settuagenario, ancora consegnava, dopo aver montato solitariamente, nel suo piccolo maneggio di Lunéville, i suoi ultimi cavalli.....

Solitariamente, un mio amico che ha l'occhio acuto mi ha segnalato questo avverbio degno del miglior Cetto La Qualunque.

Siccomemente il Generale scrive: solitairement solitariamente deve essere, dunquemente Angiomi ha ignorato il fatto che poteva rendere con: da solo, in perfetta solitudine, nel suo isolamento, ecc. evitando di usare un avverbiamento orribile.

Forsemente, anzi certamente il buon Colonnello è in buona fede, lui crede che quantunquemente più si è fideli al testo originale tantunquemente più valido è il risultato.

Lo dico simpaticamente avendo capito che plobabilmente non è colpa tutta sua, quello che è sorprendente è che stavolta è stato aiutato da una generosa persona...certamente la persona sarà generosissima ma comemente spiegarsi che non abbia cercatamente tentato di dargli una mano ?







Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Luglio 30, 2013, 12:15:45 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 29, 2013, 11:22:59 AM
OK...come ?

Così. (http://creativecommons.org/choose/results-one?license_code=by-sa&jurisdiction=it&version=3.0&lang=it)
Titolo: PAROLE, PAROLE, PAROLE....
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 30, 2013, 12:27:45 PM
Il suo temperamento gli fa                                                              Son tempérament lui fait               
apprezzare in modi variabili il                                                          apprécier, de façons variables, le
tocco degli agenti chiamati a                                                           toucher des agents appelés à le                                                         
governarlo. Qui è doveroso segnalare                                            gouverner. Ici, le cheval
in un modo particolare il cavallo                                                       chatouilleux est à signaler d'une
esageratamente sensibile.                                                               manière particulière.

In questo periodo il buon Colnnelo, contrariamente al suo solito, non traduce alla lettera chatouilleux ed è giusto, perché come vedete cheval chatouilleux vuol dire: cavallo sensibile al solletico...e questo è troppo perfino per Angioni.
Però non c'ha azzeccato, perché il Generale non intendeva: cavallo esageratamente sensibile, bensì qualcosa di specifico, di equestre, infatti non usa parole generiche: sensible, irritable, suscettible, ecc. ma quella in particolare, proprio chatouilleux...perché?

Io mi son posto quella domanda, e con una opportuna ricerca ho risolto così:
Pertanto, le risposte ad una stessa azione possono essere differenti e possono variare a seconda del  temperamento del soggetto; a questo proposito, merita un'attenzione particolare il cavallo estremamente sensibile al tocco dello sperone.

Come ci sono arrivato ?

E' semplice.... :horse-wink:



chatouilleux (adj.)
1.sensible au chatouillement.
2.(figuré)irritable, susceptible.

Titolo: Badanti.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 31, 2013, 02:49:02 AM
Dictionnaire de L'académie française (8 ème édition)

CHATOUILLEUX, EUSE adj.
Qui est fort sensible au chatouillement. La plante des pieds est une partie très chatouilleuse. Vous êtes chatouilleux.
Il se dit aussi du Cheval qui est sensible à la cravache, à l'éperon. Ce cheval est chatouilleux.


Traduco alla lettera:

Solleticoso, solleticosa, aggettivo.
Chi è molto sensibile al solleticamento. La pianta del piede è una parte molto solleticosa. Lei è solleticoso.
Si dice anche del cavallo che è sensibile alla frusta, e allo sperone. Questo lallo è solleticoso.

In senso figurato, la traduzione migliore di chatouilleux è : sensibile, altri sinonimi sono: irritabile, permaloso, suscettibile; mentre  in linguaggio equestre italiano non mi viene in mente nessuna parola che da sola esprima il concetto di chatouilleux, dunque, bisogna per forza rendere con: lallo sensibile allo sperone...eh si, perché Baucher, nel suo Dizionario Ragionato di Equitazione segnala il verbo chatouiller: c'est picoter avec l'eperon....

traduco: solleticare: è il pungere/il pizzicare/lo spronare con lo sperone.

Allora,  chatouilleux in linguaggio corrente si può rendere con : sensibile, permaloso ecc. ma in contesto equestre indica quello che ho documentato ed è quello che intendeva il Generale.

Ora, penso che il Colonello mi debba esser grato, infatti se qualcuno mi fa notare uno sbaglio o una sfilacciatura nella mia traduzione non posso che essergli riconoscente, lo sono verso quello che hanno fatto/stanno facendo le mie due impagabilissime badanti...ragazze non vi offendete, lo dico per me: ormai sono avanti negli anni e tra un pò avrò bisogno veramente dell'assistenza di una di queste benemerite signore, la preferirei ukraina o ceka, tra i 27 e i 37 anni, bionda naturale, chissà se mia moglie è d'accordo, domani glielo domando.  :firuu:






Titolo: Parafrasi.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 03, 2013, 01:13:05 AM
La parafrasi affianca a un testo di partenza giudicato difficile (in quanto scritto in italiano antico o letterario) una versione in prosa corrente che ne appiani le difficoltà lessicali e semantiche (sostituendo o illustrando parole incomprensibili), sintattiche (trasformando frasi complesse in frasi lineari) o contenutistiche (spiegando nomi e dati poco noti). Il fondamentale presupposto della parafrasi è rappresentato dalla esatta comprensione del testo di partenza in tutti i suoi particolari e la capacità di rendere comprensibile quel testo a un pubblico vasto ed etereogeneo.

Considerata in un modo generale,
l'equitazione è l'arte di governare le
forze muscolari del cavallo.
Questa definizione trova la sua
giustificazione nelle considerazioni
che seguono.
La forza - altrimenti detta l'azione
muscolare - e il peso propri del
cavallo sono i due elementi utilizzati
per governarlo, fatta riserva della
parte da assegnare in questo caso al
morale dell'animale.
È dunque necessario che la
forza e il peso convergano verso uno stesso
scopo, procedendo d'accordo.
Ma, essendo la massa di per se
stessa inerte, le sue traslazioni sono
subordinate alla forza, da cui risulta
che il buon impiego di quest'ultima
darà la buona distribuzione del peso.
E' così che si giustifica la
definizione che ho dato dell'arte
equestre.
E, per completare la dimostrazione,
aggiungerò che noi saremo padroni
di governare la forza o, se si vuole,
le potenze muscolari, dal momento
in cui avremo saputo sposare
intimamente l'impulso con
l'elastica flessibilità delle molle.


Sotto l'ombrellone, o all'ombra del boschetto di montagna, invece di fare la Settimana Enigmistica o leggere l'ultimo bestseller di Moccia, provate a render in itagliano questo periodo...sono importanti parole scritte da un grande cavallerizzo....
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 03, 2013, 07:21:56 AM
Lo trovo un periodo fra il nonsense e il lapalissiano; mi pare che quanto afferma si possa applicare a qualsiasi pratica connessa al controllo raffinato della motilità di un organismo vivente. Lascio  ad altri "la sfida": non logoro il mio cervello in questa impresa che giudico del tutto inutile....

Parere personale, eh. Potrei non aver capito nulla.

Poi ho già affermato altre volte che l'idea che qualsiasi cosa che abbia a che fare con i muscoli, e che sia messo in relazione con il concetto di elasticità, è secondo me talmente sbagliato (dal punto di vista concettuale, fisico) che non merita alcuna attenzione.

Titolo: Parafrasi.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 05, 2013, 01:21:21 AM

In linea di massima, possiamo definire l' equitazione: 
la tecnica e l'arte di governare la forza e  l'energia
del cavallo; per farlo – a parte l'indole
dell'animale – dobbiamo tener conto di due elementi :
  la "forza" o "azione muscolare" e il peso del cavallo .




Dunque, è necessario che peso e la forza convergano
verso il medesimo scopo e che agiscano in maniera
coordinata tra di loro.Essendo la massa di per sé inerte,
i suoi spostamenti sono subordinati alla dinamica
muscolare dell'animale: pertanto il suo giusto uso
darà come risultato la corretta ripartizione del peso
del cavallo.


Per completare il mio pensiero, aggiungo
che la nostra sarà una buona Equitazione dal
momento in cui sapremo coniugare con perfetta
armonia l'impulso con l'addestramento, dunque
con l'elasticità articolare e muscolare del  cavallo .
             

Considerata in un modo generale, l'equitazione è
l'artedi governare le forze muscolari del cavallo.
Questa definizione trova la sua giustificazione
nelle considerazioni che seguono.
La forza - altrimenti detta l'azione muscolare -
e il peso propri del cavallo sono i due elementi
utilizzati per governarlo, fatta riserva della parte
da assegnare in questo caso al morale dell'animale.

È dunque necessario che la forza e il peso
convergano verso uno stesso scopo, procedendo
d'accordo. Ma, essendo la massa di per se
stessa inerte, le sue traslazioni sono
subordinate alla forza, da cui risulta che il buon
impiego di quest'ultima darà la buona distribuzione
del peso. E' così che si giustifica la definizione
che ho dato dell'arte equestre.

E, per completare la dimostrazione,aggiungerò
che noi saremo padroni di governare la forza o,
se si vuole, le potenze muscolari, dal momento
in cui avremo saputo sposare intimamente
l'impulso con l'elastica flessibilità delle molle.
Titolo: Onde, ondate...ondulazioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2013, 03:39:47 AM
Solo dopo aver raggiunto tale risultato, il cavaliere potrà tenere  il suo cavallo dritto e bilanciato  tra le gambe.

A questo punto,  se il cavaliere aumentasse leggermente l'impulso senza lasciare andare  in avanti il cavallo, avrebbe la singolare sensazione di sentir passare dolcemente sotto di lui delle onde...delle  ondate piacevoli e leggere.

Se questo accade si è raggiunto il livello dell'Alta Scuola Equestre.

             
Soltanto allora il cavaliere potrà mettere il cavallo dritto nella bilancia dei talloni.

Arrivato a tal punto, se il cavaliere provoca un leggero  aumentod'impulso e non lascia che la massa vi ceda, sentirà come delle ondulazioni, somiglianti ad una superficie d'acqua che scorre sotto il suo assetto.

Là si trova lo scopo che converrebbe raggiungere se fosse l'equitazione sapiente ad esser presa in considerazione.
Titolo: Re:Onde, ondate...ondulazioni.
Inserito da: max - Agosto 06, 2013, 08:39:09 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2013, 03:39:47 AM
A questo punto, se il cavaliere aumentasse leggermente l'impulso senza lasciare andare in avanti il cavallo

E' tecnicamente sbagliato, probabilmente frutto dei tuoi tentativi pratici. Questa volta è correttissimo Angioni: "senza che la massa vi ceda" rende molto bene la "messa in mano" che, a differenza di quello che dici tu, non necessita affatto di impedire al cavallo di avanzare (tutt'altro!!!), ma solo di evitare che lo sforzo propulsivo modifichi l'atteggiamento, la postura, perdendo la messa in mano. Allora è la schiena a muoversi di più e si sentono le ondulazioni.

Al massimo potrei tradurlo così:
A questo punto, se il cavaliere aumentasse leggermente l'impulso senza perdere la messa in mano, avrebbe la singolare sensazione di sentir passare dolcemente sotto di lui delle onde...delle  ondate piacevoli e leggere.
Titolo: Ondulations.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2013, 02:45:40 PM
Arrivé à ce point, si le cavalier provoque une légère augmentation d'impulsion et ne laisse la masse y céder, il ressentira comme des ondulations, semblables à une nappe d'eau passant sous son assiette.
             
A questo punto, se il cavaliere aumenta leggermente l'impulso e non vi lascia cedere la massa, sentirà  come se sotto di lui passassero delle onde.

Questa è una traduzione alla lettera ma umana.

Io ho detto e ripetuto che la mia traduzione vuol essere popolare: -
il Generale aveva idee confuse riguardo la fisica e la matematica, lui quando dice massa si riferisce al peso del lallo alla sua massa inerziale facendo confusione, in effetti il Nostro, in quella descrizione, si riferisce allo:

Effet d'ensemble : Action simultanée et coordonnée des aides de propulsion et de retenue effectuée avec délicatesse afin de rassembler le cheval, encore appelée action d'ensemble.

Sono stato immaginifico - delle onde...delle  ondate piacevoli e leggere. - perché sono sensationi provate, specialmente al galoppo in discesa di mano e di gambe...che un lallo in discesa di mano non perda la messa in mano ça va sans dire.

Comunque il colonnello dovrebbe sapere/fategli sapere che le ondulazioni, somiglianti ad una superficie d'acqua che scorre si dicono: -  onde.

ondulation (n.) increspatura, ondulazione, moto ondoso, onde, cenno, onda, piccola onda


Comunque grazie per la segnalatione, per me era scontato, metterò una nota.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Agosto 06, 2013, 04:05:33 PM
Ragazzi scusate ma non avete capito nulla,le onde d'acqua che scorrono non sono altro che....PIPI',trattasi di cavaliere incontinente!


Perdonatemi ma non ho potuto trattenermi.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 07, 2013, 07:49:13 AM
Citazione da: milla - Agosto 06, 2013, 04:05:33 PM
Perdonatemi ma non ho potuto trattenermi.

Incontinente.  :icon_rolleyes:
Titolo: Minzioni al galoppo...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 07, 2013, 10:19:39 AM
Da notare che il Generale nella sua stesura non usa scorrere ma passare ed io sia nella traduzione letterale che in quella libera ho reso fedelmente, perché un'onda non scorre, appunto.

Infatti scorrere può dare l'idea di una minzione incontrollata mentre è più difficile associare : un'onda, un'ondata al bisognino che in effetti non passa - scorre, appunto.

Angioni, ci dice che delle ondulazioni, somiglianti ad una superficie d'acqua che scorre sotto il suo assetto, lui non ha capito quello che ha tradotto, infatti ha reso - in un raro ma inopportunissimo attacco di libertà traduciva  :icon_eek: -  passant con scorre. dando adito alla immagine dell'escrezione urinaria a cavallo che tanto ci sollazza.
Titolo: ...cochon !!
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 07, 2013, 06:29:02 PM
Prendo il tomo pubblicato da Angioni, lo faccio scorrere forte poi fermo ad una pagina qualsiasi e vedo se c'è qualcosa di divertente, questa è la mia "settimana enigmistica" dell'estate 2013; ecco il sollazzo di oggi, a sinistra c'è una mia traduzione alla lettera a destra la traduzione di Angioni:

Il successo aumenta quando il cavallo sembra costretto e forzato all'obbedienza e si esibisce in movimenti straordinari e innaturali.             
Il successo cresce se il cavallo sembra costretto, forzato all'obbedienza, se produce movimenti fuori natura, sopratutto contro natura.

Cari amici e care amicie, vi prego: non fate commenti, ci possono esser degli infanti che ci leggono e certamente il buon colonello non voleva essere cochon.




Titolo: Il "temperamento".
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 09, 2013, 04:31:38 PM
Mia traduzione libera.

La conformation, et aussi le caractère du cavalier, la nature propre à chaque cheval, demandent fréquemment, dans l'emploi des moyens, des tempéraments ou des modifications que le savoir et l'expérience du maître peuvent seuls lui faire saisir.
             
L'istruttore - forte della sua competenza e dalla sua esperienza - dovrà saper opportunamente adattare e modificare i metodi in relazione alla struttura fisica e al carattere del cavaliere e all'indole e alla sensibilità del cavallo.

Traduzione di Angioni:

La conformation, et aussi le caractère du cavalier, la nature propre à chaque cheval, demandent fréquemment, dans l'emploi des moyens, des tempéraments ou des modifications que le savoir et l'expérience du maître peuvent seuls lui faire saisir.
              La conformazione,e anche il carattere del cavaliere, la natura propria di ciascun cavallo richiedono frequentemente,nell'impiego dei mezzi,dei TEMPERAMENTI o modifiche che soltanto il sapere e l'esperienza del maestro gli possono far scegliere.

Mia traduzione alla lettera:
La conformation, et aussi le caractère du cavalier, la nature propre à chaque cheval, demandent fréquemment, dans l'emploi des moyens, des tempéraments ou des modifications que le savoir et l'expérience du maître peuvent seuls lui faire saisir.             
Spesso, durante l'impiego dei metodi, il maestro - guidato dalla conoscenza e dall'esperienza - deve fare delle correzionii o delle modifiche a seconda del carattere e della struttura fisica del cavaliere e dell'indole del cavallo.

Il nostro simpatico colonnello, di fronte a "temperamenti" rimane perplesso, fa una ricerca e ci propina una nota dal Devoto Oli:

Temperamenti: modi d'agire - mescolanza di più elementi in giusta proporzione.
:icon_eek: :icon_eek: :icon_eek: :icon_eek: :icon_eek:

...è evidente che Angioni - ma anche la generosa persona: dottoressa Chiummo - non capiscono quello che stanno traducendo perché temperamenti è la sostantivazione del verbo temperare che nel nostro caso vuol dire:

temperare [dal lat. temperare, der. di tempus -ŏris "tempo"] (io tèmpero o tèmpro, ecc.). - ■ v. tr. 1. [correggere qualcosa con l'aggiunta di altra cosa che mitighi ciò che vi è in essa d'eccessivo, con la prep.

Dunque il Generale in questo caso intende: correzioni o se vogliamo: aggiustamenti, affinamenti, adattamente ecc.

Son certo, con queste segnalationi, di fare cosa gradita alla Medaglia d'Oro Olimpica, così - se vorrà se vorranno - potrà/potranno apporre le dovute corretioni al cabolavoro di L'Hotte.
Titolo: ...cos'è un bacio?
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 10, 2013, 09:29:58 AM
Cos'è un bacio ? Un puntino rosa che si mette sulla "i" del verbo amare.  :icon_eek: :icon_eek:

Per mio sollazzo ho voluto tradurre alla lettera il famoso brano di Rostand, guardate il risultato !
Il celeberrimo apostrofo rosa si è perso e la lirica è piena di nonsense, tutto per restare fedele parola per parolaall'originale.
Ecco perché il traduttore è autore, non può essere un programma automatico da computer, deve entrare nello spirito dell'opera, coglierne le sfumature e le atmosfere, nel caso di testi tecnici deve avere una profonda conoscenza diretta di ciò che tratta e versarlo nella lingua di arrivo nella maniera più semplice possibile.
Non per niente esistono una quarantina di differenti traduzioni di Madame Bovary in italiano.
Per ora gustatevi il Cyrano, poi continuo il discorso per chi di dovere.

Questa è la mia traduzione fedele alla lettera del brano di Rostand:


Un baisier, mais à tout prendre, qu'est-ce ?
Un serment fait d'un peu plus près, une promesse
Plus précise, un aveu qui veut se confirmer,
Un point rose qu'on met sur l'i duverbe aimer ;
C'est un secret qui prend la bouche pour oreille,
Un instant d'infini qui fait un bruit d'abeille,
Une communication ayant un goût de fleur,
Une façon d'un peu se respirer le coeur,
Et d'un peu se goûter, au bord des lèvres, l'âme !

             
Un bacio, ma, tutto sommato, che cosa è?
Un giuramento fatto un po 'più vicino, una promessa
Più precisamente, una ammissione che si vuole confermare,
Un punto rosa che si mette sulla "i" del verbo aimer;
E' un segreto che prende la bocca per l'orecchio,
Un istante di infinito che fà  il rumore di un ape.
Una comunicazione avente un gusto di fiore,
Un modo per respirarsi un pò il  cuore,
E di un pò gustarsi a bordo di labbra, l'anima!

Ecco a confronto la traduzione letterale con quella libera che tutti conosciamo.

Un bacio, ma, tutto sommato, che cosa è?
Un giuramento fatto un po 'più vicino, una promessa
Più precisamente, una ammissione che si vuole confermare,
Un punto rosa che si mette sulla "i" del verbo aimer;
E' un segreto che prende la bocca per l'orecchio,
Un istante di infinito che fà  il rumore di un ape
Una comunicazione avente un gusto di fiore,
Un modo per respirarsi un pò il  cuore,
E di un pò gustarsi a bordo di labbra, l'anima!
             
Ma poi che cosa è un bacio? Un giuramento fatto |
un poco più da presso, un più preciso patto, |
una connessione che sigillar si vuole, |
un apostrofo roseo messo tra le parole
| t'amo; un segreto detto sulla bocca, un istante |
d'infinito che ha il fruscio di un'ape tra le piante, |
una comunione che ha gusto di fiore, |
un mezzo di potersi respirare un po' il cuore, |
e assaporarsi l'anima a fior di labbra!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 10, 2013, 05:35:09 PM
"Temperamento di mano" l'ho trovato in Rosselmini, in un contesto (non ho fatto ricerche) che chiaramente suggeriva che si trattasse di "alleggerimento". Se mi fosse mai venuta la pazza idea di fare una "traduzione magistrale" di qualcosa (nella mia attività di traduttore mi sono sempre limitato, invece, a una traduzione in brutta copia di cosa mai tradotte, giusto per condividere il contenuto del testo, più o meno, con chi non conosce la lingua) quel "temperaments" non mi avrebbe imbrogliato.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Agosto 10, 2013, 08:38:36 PM
E come l'avresti tradotto per rendere il concetto comprensibile a tutti?
Titolo: traduttore-traditore.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 11, 2013, 02:36:45 AM
Montale, Calvino, Pavese, Sciascia, Ungaretti, Gadda, Eco sono i primi nomi che mi vengono a mente quando penso ai grandi traduttori italiani, mi è rimasta in mente una frase di Eco a proposito della traduzione, cito a memoria: tradurre non vuol dire tradurre da parola a parola ma da mondo a mondo.
Eco interveniva nella mai risolta quistione: traduttore-traditore, dunque, secondo me ha importanza relativa l'uso di un sinonimo piuttosto che un altro...attenzione, o detto sinonimo.

"Temperamento di mano", vuol dire moderamentidi mano nel senso di moderare: far si che il lallo vada giusto, un pò coe il clima che quando è temperato sappiamo che è moderatamente caldo e moderatamente  freddo, il clima giusto, appunto.
Da cui il moderatore tivì che ha il compito di trattenere gli ospiti più sgarbati e di sollecitare i persoaggi più soporiferi, appunto.

Questi termini appena citati sono perfetti sinonimi della significatione originale: correggere-correzione.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 12, 2013, 07:01:19 AM
Se temperamento di mano significa questo.... allora sia apre un ampio campo di attività nella traduzione da italiano a italiano; e parlo seriamente.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 12, 2013, 09:46:08 AM
...e seriamente ti rispondo.

Rosselmini parla la lingua italiana del 700, andrebbe tradotta...questo è Rosselmini, traduci:

Vi sono Cavalli dotati di maggior snodatura degli altri, là dove l'osso humero[/b] incastra nell'incavo della paletta, e l'osso della coscia in quello della cariola; e però in questi la gamba d'avanti formata in colonna, è capace di maggiore inclinazione, e quella di dietro ha maggiore attività di spingnere in avanti l'ondulazione del peso della macchina, perchè possa fare più camino di quello che comporta tutta l'esenzione sua...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 12, 2013, 10:30:48 AM
Lascio volentieri ad altri... il mio compito è quella che si chiama "trascrizione diplomatica" e diplomaticamente mi astengo da ogni "contributo personale" riguardo al testo. Io contribuisco alla digitalizzazione, facilito la manipolazione dei testi (è "un po' più comodo" disporre del testo digitalizzato rispetto alla bruta immagine della pagina originale), lascio volentieri agli altri tutto il resto.   :horse-smile:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Agosto 12, 2013, 10:41:57 AM

Mi pare giusto, visto che l'Hotte è il Vangelo, mica potevamo farci mancare Ponzio Pilato. :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 12, 2013, 10:57:03 AM
Non solo Ponzio Pilato si lavava le mani.... l'avessero fatto altri, prima, migliaia di persone (e puerpere) si sarebbero salvate.

Preferirei essere paragonato a Semmelweis....

CitazioneIl concetto moderno di infezione nacque nel XIX secolo con gli studi di Louis Pasteur ma va ricordata la straordinaria intuizione di Ignaz Philipp Semmelweis che, avendo disposto che tutti i medici e gli studenti che frequentavano il reparto ostetrico fossero obbligati a lavarsi le mani con una soluzione di cloruro di calcio prima di visitare le partorienti, riuscì ad ottenere un calo drammatico della percentuale di febbri puerperali che le colpiva decimandole.

Dove si dimostra che "lavarsene le mani" non è mica sempre una cattiva idea :horse-wink:
Titolo: Con viva e vibrante soddisfazione...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 12, 2013, 11:09:57 AM
E' con viva e vibrante soddisfazione che noto che codesto topico ha superato le 3000 visite, robba da diarii, eppure l'argomento è veramente tecnico...ma forse è solo curiosità, il pubblico pagante vuol vedere come và a finire.

Il vangelo...già.

Ho tradotto tutto L'Hotte compreso "Un Officier", a fronte di verità/di principi incontestabili il Generale scrive - giustificato dai tempi - delle emerite escortanate, anche la sua fissa di separare l'equitazione di squola da quella di campagna si è rivelata sbagliata.

Nella postfazione che stò preparando parlerò di questi aspetti, comunque è stato un grande:

Nessun cavallo ci obbedirà per compiacerci, tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza.

Tutti i cavaglieri dovrebbero prender coscienza dell'assioma, degli strumenti che usano.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 12, 2013, 12:11:30 PM
Rileggo per l'ennesima volta l'assioma..... e mi balza all'occhio che non sta parlando affatto dell'equitazione, ma solo dell'obbedienza.

Collegandomi all'interessante 3d in cui si discute della possibilità che un cavallo si diverta mentre viene montato, e dato per scontato che un cavallo possa agire per divertimento (chi lo negasse, cadrebbe IMHO nell'errore tipo 2 dell'antropomorfizzazione: negarla quando è pienamente legittima, vedi Mainardi), vi invito a riflettere: può essere divertente obbedire? VOI vi divertite, obbedendo?
Quindi, vi propongo il teorema di Alex:
Esistono equitazioni fondate sull'obbedienza del cavallo; l'obbedienza non diverte chi la pratica, ergo il cavallo montato secondo le regole imposte da tali equitazioni può obbedire, ma non si diverte.
Corollario uno: chi pratica solamente equitazioni basate sull'obbedienza nega fortemente, sulla base della sua esperienza,  che il cavallo possa divertirsi mentre viene montato.
Corollario due: l'esperienza inganna.  :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 12, 2013, 01:54:06 PM
equitazióne s. f. [dal lat. equitatio -onis (der. di equitare «cavalcare»), attrav. il fr. équitation]. –

1. L'arte, la tecnica e l'attività del cavalcare: scuola di e.; fare dell'e., praticare l'e., dedicarsi all'e.; e. di scuola o d'alta scuola, che addestra il cavallo a una particolare tenuta e allo svolgimento di speciali esercizî, detti arie, oggi praticati nelle accademie, nei circhi, e come attività sportiva (dressage); e. da diporto, che comprende il turismo equestre e la caccia alla volpe; e. militare, tecnica del cavalcare applicata, soprattutto in passato, alle esigenze tattiche in relazione all'uso guerresco della cavalleria.

2. Svolgimento di attività agonistiche a cavallo: e. da corsa, al galoppo o al trotto, piana e a ostacoli; e. da campagna, che comprende i concorsi ippici, il concorso completo (articolato nelle prove di addestramento, fondo e salto) e il polo.

Se questa è equitazione il Generale parla di un aspetto fondamentale dell'equitazione/delle equitazioni: l'obbedienza/l'addestramento.

Quando vedrò un lallo addestrato ad una delle categorie sopra esposte senza l'auxilio di alcuno strumentio potenzialmente dolorosio o coercitivio allora dirò che l'assioma ha una eccezionie.

I lalli a volte si sollazzanio...in alcuni casi ci prendono in girio ma questa discussionie non mi appassionia: divertitevi voi.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 12, 2013, 02:57:49 PM
Esiste una equitazione ludica. O no?

IMHO copre, a ben vedere, una larga parte delle equitazioni oggi praticate concretamente; o no?

Mi incuriosisce moltissimo l'elogio dell'obbedienza fatto da un disobbediente.  :horse-cool:
Titolo: Portait en beau lieu
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 13, 2013, 01:15:06 AM
Non ti rispondo perché l'argomento esula dal tema topico che riguarda : Angioni, L'Hotte, il francese, l'italiano e l'itagliano e poi il Colonnelo si offende se non si parla di lui !

Per mio sollazzo voglio tentare di spiegar
Titolo: Nota ad una nota.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 13, 2013, 08:02:47 AM
...questo periodo.

Le espressioni di allora - oggi desuete - avevano una loro eleganza. Ad esempio di un cavallo dal  bel portamento dell'incollatura si diceva: "qu'il portait en beau lieu".
             
Certe espressioni impiegate allora e desuete poi, avevano la loro eleganza. Per esempio del cavallo che aveva un bel portamento davanti, si diceva che "portait en beau lieu"*.

*Nota di Angioni alla sua traduzione: letteralmente  :icon_eek: :icon_eek:: portava in un bel luogo, sta per «aveva un bell'aspetto».

Il cortese Colonnello, nella nota osa correggere  :icon_eek: quello che dice il rigo prima il Generale, infatti L'Hotte segnala una espressione divenuta desueta ma a suo parere elegante che indicava proprio "il bel portamento davanti" non il bel aspetto in generale come pretende Angioni, infatti con una piccola ricerca ecco cosa ci dice il vocabolario della A.F. :

"qu'il portait en beau lieu" -  Terme de manége. Porter en beau lieu, se dit du cheval qui tient bien sa tête et relève son encolure avec grâce.

Esattamente quello che ci ha spiegato il Generale: Per esempio del cavallo che aveva un bel portamento davanti, si diceva che "portait en beau lieu

Dunque, il nostro gentile Colonnello - ancora una volta - dimostra/evidenzia di non aver capito quello che ha tradotto, la cosa non mi turba molto, mi preoccupa il fatto che dei suoi lettori che - come me 35 anni fa - non ci capiscono una beatissima...
Titolo: Enigma.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 14, 2013, 02:38:51 AM
Les coups qui fouettent chassant le cheval en avant mieux que les coups qui piquent...
             
Siccome i colpi che sfiorano  :icon_eek: cacciano in avanti il cavallo meglio dei colpi che pungono...

Il Generale stà parlando di lalli da corsa, nel momento culminante dell'arrivo e del differente risultato tra l'uso della frusta e quello degli speroni...ai suoi tempi i fantini erano staffati lunghi e avevano gli speroni.

Ora l'ottimo Angioni traduce: sfiorano riferendosi alle sferzate date dai fantini ai loro lalli in dirittura d'arrivo.

Avete mai visto l'arrivo di una corsa di cavalli ? Vi sembrano sfioramenti quelli che somministrano con la frusta i fantini ai loro purosangue in prossimità del palo ?

Comunque il verbo fouetter, che usa il Generale, in italiano significa:
fustigare, sferzare, frustare, gonfiare, montare, sfregiare, flagellare, spronare.

Questo verbo deriva dall'attrezzo, fouet che in itagliano si rende con:
sferza, frusta, pellame greggio, pelle non conciata, flagello, frullino, frustata, nerbo.

Generalmente - come avete visto - spiego al gentile Colonnello quello che ha tradotto, ma stavolta - per quanto sforzi la mia fantasia - non trovo ragioni.
Ho pensato ad un refuso, ma non può essere perché l'allora capitano Angioni, nella sua traduzione storica - a pag. 45 - rende giustamente: - Siccome i colpi che frustano cacciano in avanti ecc. ecc. vuol dire che è stata apportata coscientemente una correzione.

Perché ?

Solo Iddio lo sà.  :dontknow:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 17, 2013, 09:20:06 AM
Questo periodo è tratto dal capo 14 delle "Questioni" che io non ho pubblicato ancora, dunque, potete cimentarvi nel simpatico giuochino di tradurre...o meglio parafrasare/rendere comprensibile la traduzione di Angioni che messa così è invero oscura, oscura a lui per primo...aiutiamo il buon Colonnello a capire quello che ha scritto...evidenzio le parole maltradotte.

Par  des  démonstrations
claires,  précises,  il  peut  rendre
évidents les buts à poursuivre.
Il  peut  tracer  les moyens  qui  y
conduisent, régler  en  conséquence
les exercices du dedans et du dehors
et,  avant  tout,  payer  d'exemple.  Il
parlera  ainsi  aux  yeux  des  élèves
et éclairera leur intelligence.
             
Per  mezzo  di  chiare,
precise  dimostrazioni,  può  rendere
evidenti gli scopi da perseguire.
Può  tracciare i mezzi che vi conducono,
di conseguenza stabilire gli  esercizi 
al  chiuso  e  all'aperto  e, anzitutto,
dare  l'esempio.  In  questo
modo parlerà agli occhi degli allievi
e illuminerà la loro intelligenza.
Titolo: Concorso a premio.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 17, 2013, 12:15:40 PM
Per facilitarvi l'arduo compito, devo dire che il soggetto del periodo è il maestro di equitazione, allora:

(L'istruttore), per  mezzo  di  chiare, precise  dimostrazioni,  può  rendere evidenti gli scopi da perseguire.
Può  tracciare i mezzi che vi conducono, di conseguenza stabilire gli  esercizi  al  chiuso  e  all'aperto  e, anzitutto, dare  l'esempio. In  questo modo parlerà agli occhi degli allievi e illuminerà la loro intelligenza.


Chi farà la migliore chiarificazione in italiano corrente, potrà chiedermi una copia conforme di una di queste due pubblicazioni che per ora sono introvabili:

L'addestramento del polledro. R. Klimke.
Una Certa Idea di Dressage. P. Karl.

Per mio sollazzo la avrà al solo costo di spedizione 7/8 euri.





Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Agosto 17, 2013, 10:42:32 PM
Raffaele adesso che ha finito di fare l'albero di Natale e il presepe sta organizzando la tombola natalizia!
Titolo: Trepidatione.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 18, 2013, 02:10:11 AM
Oh no! Non si tratta di una tombola ma sollecitatio per i vostri neuroni, et opera buona et pia per il Gentile Colonnelo che so ci legge et attende con vivo e vibrante trepidatio la nostra spiegazione.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Tu Reviens - Agosto 18, 2013, 03:24:41 PM
Bella offerta ma Klimke ce l'ho...sono vecchia quindi ce l'ho, ai miei tempi si trovava perfino nelle migliori sellerie. E " una certa idea"  la trovi scaricabile aggratis sul phorum azzurro.
Titolo: La carrière.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 19, 2013, 03:11:57 AM
Allora ritiro l'offerta. :dontknow:

Dato che ci sono, questa volta voglio far notare una nota; :icon_eek: di solito le note di Angioni sono chiare e puntuali tant'è che nella mia traduzione cito la nota dell'allora capitano Angioni che è sotto riportata in blù.
Ora, tempo fa, leggendo in un foro francese ho scoperto che carriere significa rettangolo da addestramento, si differenzia dal maneggio in quanto questo può essere al coperto e se è all'aperto è delimitato da una recinzione abbastanza alta; la carriere è sempre intesa sempre come un luogo all'aperto ed è delimitata con una recinzione bassa con le lettere di segnalazione(tipo rettangolo da dressage), generalmente è più piccola del maneggio.

Allora, a pag 170 delle "Questioni" del Colonnello leggiamo:
...un cavallo di carrière*, di mantello grigio,  castrato,  di  nome  Capucin.

*N.d.T.: Era una classe di cavalli destinata all'istruzione dell'equitazione in campagna.

Poi, a pag. 171 leggiamo: Feci  venire  in  maneggio  quattro cavalli,  considerati  i  più  restii  della categoria  designata  allora  con  il nome  di  «petite  carrière»...

Ora, secondo quanto ho detto, un cheval de carrière dovrebbe essere un cavallo che lavora in rettangolo ma non in maneggio, e un cheval de petite carrière dovrebbe essere un lallo che lavora esclusivamente in un piccolo rettangolo che allora probabilmente aveva le funzioni di un tondino.
Queste situazioni si adattano perfettamente ai cavalli descritti: quelli restii e lavoravano a basi molto semplici nella carrière, i più restii dei restii venivano maneggiati solo nella petite carrière in pratica un luogo di riaddestramento.

Queste, sono solo supposizioni, può darsi che Angioni abbia ottime ragioni per aver scritto quella nota, infatti - per ora - lascio la sua nota per com'è...fino a prova contraria.
Titolo: ...sono stato un'intrepida cavalierA.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 20, 2013, 12:52:05 PM
Nécessité d'habituer
le cheval à parcourir des chemins accidentés.
- Les chevaux de chasse du comte d'Aure.  -
La nature est le premier des maîtres

La  nature  est  le  premier  des
maîtres. Son livre est le plus juste, le
plus savant des  livres,  le plus utile à
consulter. 
             
Necessità  di  abituare  il
cavallo  a  percorrere  cammini  accidentati.
-  I  cavalli da  caccia  del  conte  d'Aure.  -
La natura è il primo maestro.

La natura è  il primo maestro. Il
suo  libro  è  il  più  giusto,  il  più
sapiente  dei  libri,  il  più  utile  da
consultare.

Nel capo VI della traduzone di Angioni, nella presentazione degli argomenti del capitolo leggiamo: La natura è  il primo maestro si pensa subito ad un refuso, ma a chiusura del capitolo stesso si ripete il refuso che a questo punto refuso non è più, l'ottimo Colonnello coscientemente rende in questa maniera bizzarra: La nature est le premier des maîtres.

Che L'Hotte usa un linguaggio arcaico/trombonico lo sappiamo tutti, infatti avrebbe dovuto scrivere: la nature est la premiere maitresse ma questo è.

Mi piacerebbe sapere quale percorso logico ha fatto la mente del traduttore per arrivare a quel risultato perché è come dire: il colonnello Angioni è la prima maestra di equitazione del Piemonte, o se preferite: Raffaele è stata un'intrepida cavaliera :icon_eek: :icon_eek:.

Non capisco, vedo solo il risultato che è contro la logica, contro la grammatica, contro l'italiano...perché ? Boh !





Titolo: Rock intorno all'orologio.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 23, 2013, 10:00:48 AM
Un froid de canard....un freddo d'anatra; il tombe des cordes....cadono corde.

Around the clock...intorno all'orologio; hot dog...cane bollente.

Volendo potrei continuare questo giuochino pe ore, ogni lingua ha le sue frasi idiomatiche, le sue espressioni gergali, il traduttore dovrebbe cognoscerle o almeno apprezzarne l significato intrinseco ignorando la lettera altrimenti confonde il lettore della lingua di arrivo.

Ricordo che quand'ero ragazzino, tradussi - tradussi si fa per dire - Rock around the clock - rock intorno all'orologio...eravamo alla fine degli anni 50 - avevo 13/14 anni eravamo a Napoli - e si ballava nelle case o nei garage, era appena scoppiato in Itaglia la moda del rocchenrol...altro titolo rokkettaro: j go ape lo tradussi - divento scimmia.  :icon_eek:

Dopo anni capii che quei titoli erano in realtà: Rock ventiquattrore su ventiquattro e Sto impazzendo, ora, forse possiamo perdonare che un ragazzino, senza alcuna preparazione, traduca alla lettera ottenendo frasi senza senso ma che dire del traduttore che ci informa di cavalli costruiti vicino a terra ?

Certo, i più vispi di voi capiranno ma dopo aver fatto un bel pò di ragionamenti, altri - meno vispi o che comunque non vogliono stare appresso a questi ingarbugli - chiudono il libro e mandano affancubo il Generale e la bella equitazione.

Il generale L'Hotte sentitamente ringrazia Angioni e la Chiummo !!


Titolo: Madame Bovary
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 25, 2013, 01:42:15 PM
Ses jambes, en bas bleus,
sortaient d'un. pantalon jaunâtre très tiré par les
bretelles. Il était chaussé de souliers forts, mal cirés, garnis de
clous.
              Le gambe calzate di blu sbucavano da un paio di pantaloni giallastri sostenuti con
troppa energia dalle bretelle.
Portava scarpe chiodate robuste e mal lucidate.
Questo brano è tratto da Madame Bouvary, la traduzione - pur essendo alla lettera - si scosta dalle teso originale per adattarlo alla forma italiana. Altrimenti il risultato sarebbe questo: 

Le sue gambe i basso blù, uscivano da un pantalone giallastro tirato da bretelle. Era calzato di forti calzature mal incerate e adornate di chiodi.
Il traduttore è Bruno Oddera che ha pubblicato per Fabbri Editori.

Chi non ha letto Madame Bovary ? Uno dei capolavori della letteratura mondiale di ogni luogo e di tutti i tempi !

Bene, è scritto in francese ottocentesco ma i suoi innumerevoli traduttori in italiano hanno cercato di renderlo in maniera chiara e comprensibile sia pure con differenti sfumature e differenti interpretazioni, altrimenti non si spiegano questa varietà di versioni -

1881 Oreste Cenacchi, Treves
1923 Valerio Bandini, Modernissima
1924 Ferdinando Bideri, Bideri
1926 Decio Cinti, Sonzogno
1932 Nina Zanghieri, Bietti
1933 Bruno Ohmet, Società Editrice Lombarda
1934 Gerolamo Lazzeri, Barion
1936 Diego Valeri, Mondadori
1946 Giuliano Belforte, Tirrena
1949 Libero Bigiaretti, Einaudi
1949 Giuseppe Achilli, Rizzoli
1955 Hedy Revel, Utet
1964 Domenico Campana, Rusconi
1965 Oreste del Buono, Garzanti
1966 Ottavio Cecchi, Editori Riuniti
1967 Giovanni Battista Angioletti, Sansoni
1969 Virginio Enrico, Casini
1973 Bruno Oddera, Fabbri
1974 Annita Biasi Conte, Ferni
1983 Natalia Ginzburg, Einaudi
1993 Gabriella Mezzanotte, Bignami
1994 Roberto Carifi, Feltrinelli
1994 Alessandro Castellari e Maria Teresa Cassini, Principato
1995 Virginio Enrico, Di Giorgio
1995 Isabella Ruggi, Guaraldi
1995 Gabriella Pesca Collina, Demetra
1996 Margherita Giacobino, Frassinelli
1996 Marina Premoli, Opportunity book
1996 Gabriella Pesca Collina, Giunti
1997 Maria Luisa Spaziani, Mondadori
2004 Sandra Teroni, L'Espresso
2009 Lella Ricci, Baldini Castoldi Dalai

Ora la generosa persona che ha aiutato Angioni nella revisione delle "questioni" - nel foro che è come la settimana enigmistica - ci dice che:

Nell'augurare a Voi tutti una buona lettura, ricordo che il Colonnello è sempre disponibile a chiarire qualsiasi dubbio sui contenuti del libro che, essendo la fedele traduzione di un testo dell'800, potrebbe risultare ostico in alcuni passaggi, pertanto, non esitate a scrivergli.
Lucia Chiummo


Bene, se i passaggi risultano ostici non è colpa del francese ottocentesco ma di chi l'ha tradotto in itagliano.

In realtà il buon Colonnello, non ha tradotto il testo di L'Hotte in italiano ma ha reso le parole francesi nella nostra madre lingua tal quale come sono costruite nel testo di partenza ignorando la grammatica e la sintassi della lingua d'arrivo.

Per la verità mi aspettavo che - aiutato dalla generosa persona - il Gentile Angioni avesse dato una bella rinfrescata alla sua traduzione di 35 anni fa.
Non mi sembra che ci siano cambiamenti sostanziali, incomprensibile era quella del 78, incomprensibile è questa del 2013...ma dato per scontato che Angioni è inquadrato in una certa maniera, mi domando: la generosa dottoressa Chiummo, non si è accorta che l'itagliano offerto da Angioni non supererebbe la prova di un tema di licenza media ?

Ora vi propongo una paginetta della prosa Angioni corretta e valutata da una insegnante di squola elementare, aspettate e vedrete.-- :horse-wink:
Titolo: Incomprensibilità
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 29, 2013, 03:07:53 AM
Ces  étalons  sont  de
petite  taille,  mais  leurs  produits,
beaucoup  plus  grands,  justifient  le
proverbe, vrai surtout pour l'étalon
arabe:«Il  vant  mieux  consulter  la
hauteur  du  sac  d'avoine  que  la
taille de l'étalon».
             
Questi  stalloni  sono
di piccola  taglia, ma  i  loro prodotti,
molto  più  grandi,  giustificano  il
proverbio,  vero  soprattutto  per  lo
stallone arabo: «E' meglio consultare
l'altezza  del  sacco  d'avena  che  la
taglia dello stallone.»


Quando non capisco mi irrito fortemente, se mi parlate di fisica quantistica o di medicina nucleare me ne faccio una ragione e sopravvivo felicemente, ma se mi parlate di lalli e non capisco mi inca**o come un bufalo cafro perché devo capire.

Ora,  Angioni e la generosa persona che lo ha aiutato, pubblicano alla pag. 260 della loro fatiga questo periodo: «E' meglio consultare l'altezza  del  sacco  d'avena  che  la taglia dello stallone.» queste parole, messe così non hanno alcun senso...
Ad ogni modo, io avevo già tradotto quel periodo, l'ho messo in itagliano umano e l'ho corredato di una simpatica nota, dunque, in quest'occasione non mi sono inc***ato...ma voi che dite ? Cosa beata avete capito ?



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 29, 2013, 07:20:41 AM
Qui mi lancio perchè qualche esposizione al pubblico ludibrio ci vuole.... tradurrei "Stallone alto, sacco d'avena basso", parente del "non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca".
Titolo: La moglie piena e la botte mbriaca...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 29, 2013, 10:32:40 AM
E perché no: La moglie piena e la botte mbriaca ?
Tanto per Angioni Chiummo fa lo stesso, ho il sospetto che non hanno capito una beata, altrimenti uno straccio di nota l'avrebbero messo pur lasciando il testo per come gli è venuto.

Caro Alex, sei fuori strada, eppure con un piccolo sforzo dovresti capire...come si fa a consultare un sacco d'avena ?
Se ti chiamano per un consulto che fai ?

Esamini, prendi in esame, valuti la situazione dell'ammalato poi esprimi il tuo parere tecnico scientifico...giusto ?

Allora...





 
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 29, 2013, 11:31:40 AM
...per accertarsi che lo stallone sia ben nutrito?
Titolo: ...è fuori della portata di voi umani.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 29, 2013, 12:08:04 PM
... «E' meglio consultare l'altezza  del  sacco  d'avena  che  la taglia dello stallone; il proverbio citato dal Generale, detto così non ha senso. Tutto deriva da un adagio inglese:  La nostra produzione di cavalli grandi belli e forti stà nei sacchi d'avena, questo dicono gli allevatori della perfida Albione quando gli si chiede il segreto del loro allevamento, infatti, in Inghilterra era in uso dare l'avena ai puledri appena svezzati, cosa che non era accettata dagli allevatori del continente...almeno agli inizi dell'esplosione del PSI».

Questa sopra è la nota alla mia mia liberissima ma fedelissima traductione che così recita:

Picciol stallone, puledro un bel bestione, la differenza l'ha fatta l'alimentazione.

I riferimenti storici a quanto affermo si trovano in codesto sito, Chimmo e Angiomi, bitte andate a controllieren:

http://books.google.it/books?id=YyNCAAAAcAAJ&pg=PA81&lpg=PA81&dq=etalon+jument+sac+d'avoine&source=bl&ots=YFlGTfIlp2&sig=fhLR02bTMOZYy1lTJtvXMRM9IU4&hl=it&sa=X&ei=SQ8fUq3nHonS0QXIx4DoCA&ved=0CE8Q6AEwAzgK#v=onepage&q=etalon%20jument%20sac%20d'avoine&f=false

A pensarci meglio, Alex ha intuito giusto sia pur capovolgendo la situazione dal polledro allo stallione. Comunque la moglie mbriaca non centra una beata, sei scusato perché l'itagliano di Angioni/Chiummo è fuori della portata di voi umani.  :icon_eek: :icon_eek:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 29, 2013, 01:19:57 PM
In effetti non avevo capito che sui parlava di criteri di scelta del polledro.... immaginavo che si parlasse della scelta (e governo di gestione :icon_rolleyes:) dello stallone.

Una volta in più, capisco che non avevo capito. E' sempre un bel passo in avanti!  :occasion14:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 29, 2013, 02:27:13 PM
Questi  stalloni  sono
di piccola  taglia, ma  i  loro prodotti,
molto  più  grandi,  giustificano  il
proverbio,  vero  soprattutto  per  lo
stallone arabo: «E' meglio consultare
l'altezza  del  sacco  d'avena  che  la
taglia dello stallone.»
             
Questi stalloni sono di piccola taglia,
ma i loro puledri - di ottima struttura -
confermano la vericidità del proverbio,
valido sopratutto per lo stallone arabo,
che così recita:
Picciol stallone,
puledro un bel bestione,
la differenza l'ha fatta l'alimentazione.


Nella colonna a dx c'è la mia traduzione, come vedi, si parla semplicemente della relativa influenza della alimentazione sulla genetica...non mi dire che non si capisce che ti dò una testata  :love4: !
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 29, 2013, 02:33:12 PM
Scusami.

L'alimentazione dello stallone o l'alimentazione del puledro?

Perchè il fatto di ritenere che l'alimentazione dello stallone provochi il minimo cambiamento nella qualità genetica dei singoli spermatozoi dello stallone è una cosa che viola tutto il violabile della biologia.

Ciò nonostante, se il Generale, che non era biologo, ne era convinto, la traduzione è perfettamente corretta.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 29, 2013, 03:00:52 PM
 «E' meglio consultare l'altezza  del  sacco  d'avena  che  la taglia dello stallone; il proverbio citato dal Generale, detto così non ha senso. Tutto deriva da un adagio inglese:  La nostra produzione di cavalli grandi belli e forti stà nei sacchi d'avena, questo dicono gli allevatori della perfida Albione quando gli si chiede il segreto del loro allevamento, infatti, in Inghilterra era in uso dare l'avena ai puledri appena svezzati, cosa che non era accettata dagli allevatori del continente...almeno agli inizi dell'esplosione del PSI».

Questa è la nota che non hai letto/non hai capito.

Questi stalloni sono di piccola taglia,
ma i loro puledri - di ottima struttura -
confermano la vericidità del proverbio,
valido sopratutto per lo stallone arabo,
che così recita:
Picciol stallone,
puledro un bel bestione,
la differenza l'ha fatta l'avena
mangiata dal polledro
fin da quando era un lattone.

Compris ??
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 29, 2013, 03:09:45 PM
Era solo per togliermi il dubbio che le antiche idee sulla "qualità dello sperma" fossero sopravvissute a Mendel. In ippologia e equitazione, gli errori sopravvivono secoli, amorosamente custoditi e amorevolmente tramandati di bocca in bocca  .... sopravvivono a tutto, perfino all'evidenza dei fatti. 

Non c'è forse ancora oggi qualche veterinario che pratica la focatura? E non ho sentito che pochi anni fa, per un cavallo brioso era stata fatta la diagnosi "ha troppo sangue" e suggerito, come terapia .... un robusto salasso?  E non vi è ancora qualcuno che crede che nella laminite acuta il tendine flessore, sfidando la propria struttura fisica di tessuto stabilissimo nella lunghezza, si "contragga" con relativa proposta di tenotomia? :horse-scared:
Titolo: Tradurre la traduzione.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 29, 2013, 04:01:20 PM
Lo faccio perché mi piace, ad ogni dubbio vado a trovare e a consultare testi antichi per carpire i veri significati dalle tromboniche parole ottocentesche del Generale.

La dottoressa Chiummo dice:  ricordo che il Colonnello è sempre disponibile a chiarire qualsiasi dubbio sui contenuti del libro che, essendo la fedele traduzione di un testo dell'800, potrebbe risultare ostico in alcuni passaggi, pertanto, non esitate a scrivergli.

Ma che ti scrivi !!! :icon_eek: :icon_eek:

Tutto il libro è ostico perché è stato tradotto male e ha disgustato generazioni di lettori, e quelli che stoicamente hanno letto hanno capito fischi per fiaschi, vedi Alex nei post precedenti, vedi me in trent'anni di tentativi.

Ecco, ormai conosco questo testo a menadito, prima la lettura della traduzione di Angioni, mi mandava in confusione, per tradurre dovevo far riferimento solo al testo francese; ora leggo Angioni e automaticamente traduco...ma son tre anni che mi diverto con le Questions et Un Officier in francese. Quanti di voi possono fare lo stesso ?

Per ora sono impegnato nel rush finale delle "Questioni", combatto coi capiverso, immagini, punteggiatura ecc. e comunque trovo sempre qualcosa da migliorare, limare, arricchire, da meglio esporre; Angioni Chiummo fedelissimi alla letterissima del testo ottocentesco non hanno avuto questi problemi, ce l'hanno sbattuto in faccia per come gli veniva per poi dichiararlo ostico :icon_eek: :icon_eek:...
Titolo: Cozzoni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 31, 2013, 04:20:14 PM
Piqueur (terme de vénerie): bracchiere, personale specializzato che conduce la muta di cani durante la caccia si occupa di dare il colpo di grazia al cervo/cinghiale/volpe preso dai cani, al di fuori della caccia si occupa dei canili e dei cani.

Piquer (terme de manege): stalliere, persona incaricata della sorveglianza delle scuderie e il controllo dei cavalli.

Piqueur de selle (terme de manege): scozzone, era incaricato della doma e della preparazione dei giovani cavalli, controllava l'ordine delle scuderie e la distribuzione delle profende. A seconda del luogo dove svolgevano le loro mansioni, i loro compiti potevano variare per le differenti esigenze organizzative; maneggi, allevamenti, scuderie nobil ecc.

Dunque, le traduzioni italiane - a seconda del caso sono:
1)bracchiere - 
2)cozzone(ant.)/scozzone/scozzonatore -
3)sorvegliante, stalliere, caporale ecc.

Il nostro buon colonnello Angioni e la generosa dottoressa Chiummo si son fermati a quanto detto nella loro ottima nota:136
N.d.T.: in francese è piqueurs. «Quando il titolo di écuyer apparteneva esclusivamente alla nobiltà, i piqueurs erano, nelle  accademie  reali,  semplici  assistenti  che  ammansivano  e  davano  i  primi  elementi  dell'addestramento  ai  cavalli giovani. Oggi è un titolo desueto che si dà all'impiegato incaricato della scuderia».  (Michel Henriquet - Alain Prevost, L'équitation, un art, une passion, Paris 1972, pag. 247).

Pertanto, a pag. 253 della loro fatiga leggiamo: Un  centinaio  di  cavalli,  mantenuti come fondo per la scuola, tra i quali figurano dodici cavalli, detti «di scuola»,di cui parlerò più avanti, e dodici  cavalli  per  il  personale addetto  all'ammansimento  dei  cavalli giovani. Questi  ultimi  si  fanno  notare per  la  coda  tagliata  molto  corta, mentre tutti gli altri cavalli hanno la
coda tagliata sotto il garretto.
(http://img153.imageshack.us/img153/390/cf18.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/153/cf18.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)(http://img59.imageshack.us/img59/6769/izmf.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/59/izmf.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)(http://img13.imageshack.us/img13/834/j6oh.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/13/j6oh.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)

Come si vede, ai tempi del Generale, ai cavalli da caccia veniva tagliata la coda in questa maniera corta, cortissima, dunque, in questo caso: douze  chevaux  de  piqueurs sono 12 cavalli da caccia, infatti non possiamo tradurre cavalli da bracchiere,tantomeno con cavalli da stalliere , meno che mai cavalli da scozzone quindi: o lasciamo intradotto oppure rendiamo con cavalli da caccia: cavalli da caccia, appunto.

Ma la cosa più assurda è tradurre: Cavalli  per  il  personale addetto  all'ammansimento  dei  cavalli giovani perché non ha alcun senso, gli scozzoni - perché di questi si parla -  avranno vari cavalli in addestramento o in rieducazione, magari lalli personali, ma sicuramente l'amministrazione non dava loro specifici cavalli e poi: ma perché mai con la coda mozza ?

E' evidente che il duo Angioni/Chiummo non capisce quello che traduce, altrimenti con un pizzico di ragionamento ci sarebbero arrivati...se non capiscono loro figuriamoci voi  :icon_rolleyes:
Titolo: occhio !
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 01, 2013, 11:07:09 AM
26/03/2013
Sono in attesa anch'io. Il testo completo (traduzione di tutte le pagine della 1^ edizione di Questions équestres, Librairie Plon-Nourrit et Cie, Imprimeurs-Editeurs, 8, rue Carancière, Paris 1906) è nelle mani di un aiuto competente, attento e scrupoloso. Quattro occhi vedono meglio di due. Lo sta controllando e trasformando in pdf, con immagini e note. Penso (e spero) che compaia al più presto.


In uno dei suoi tanti penultimati il gentilissimo colonnello Angioni ci informa che 4 occhi vedono meglio di due, ma non sempre è vero: a pag. 256 della traduzione Angioni, alle due coppie di globi oculari attente acute e scrupolose è sfuggito:

Per  conservare  un  certo  ordine durante  la  caccia, i cavalieri sono disposti in  otto  sulla  fronte,  ma questa  disposizione  non  è  osservata rigorosamente.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 01, 2013, 06:09:47 PM
Quello che mi piace di wikipedia (non è che non ne veda certi difetti, eh.... proprio adesso sto cercando di aiutare uno sconosciuto amico in uno spam fighting...) è che di occhi non ce ne sono nè due nè quattro: sono centinaia, spesso migliaia, e molti di questi occhi sono collegati a un cervello audace e quest'ultimo a una tastiera.... e questo basta per correggere gli errori al volo.
Vero, talora basta anche per infilarne di nuovi; ma questo fa parte del gioco.
Titolo: leggere e capire.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 01, 2013, 07:01:54 PM
Perfettamente d'accordo, infatti, malgrado abbia avuto due deliziose collaboratrici, tra poco, metterò in rete il testo in modalità pubblica pregando gli utanti di segnalare nostre manchevolezze, nostri refusi, nostri errori, nostra mancanza di chiarezza.

Noi non possiamo che esser grati a chi volesse aiutarci a migliorare la nostra versione.

In effetti io sto facendo un'opera simile con Angioni, ma non conto sulla sua gratitudine, mi godo il mio sollazzo di spiegargli cosa ha tradotto.

..veramente un capolavoro. Sono 35 anni (prima traduzione nel 1978 per la Tavola rotonda delle L.L.Edizioni equestri) che lo tratto. E non mi stanco mai di rileggerlo...

Eh si, evidentemente il Colonnello legge ma in molti punti non ha capito/non capisce.
Titolo: Mah !
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 03, 2013, 03:38:03 AM
Les  chevaux blancs, beaucoup plus
beaux  que  les  café  au  lait,  se  font
remarquer  par  le  soyeux  et  la
longueur de  leurs crins.  La crinière
tombe  audessous  du  coude  et  la
queue touche la litière.
             
I  cavalli  bianchi,  molto  più  belli
che  i  caffellatte,  si  fanno  notare
dall'aspetto  serico  e  dalla
lunghezza dei  loro crini.La criniera
cade  sotto  il  gomito  e  la  coda
tocca  la  lettiera.

eh eh eh cari Angioni-Chiummo questo è un errore da matita blù, come ha tradotto il gentile Colonnello sembrerebbe che i lalli bianchi si facciano notare per l'aspetto serico...come fa un lallo ad avere un aspetto setoso mah ! e per la lunga criniera e la lunga coda.

Faccio rispettosissimamente notare al gentile Angioni che l'artico davanti all'aggettivo soyeux lo sostantivizza, dunque, setoso diventa la setosità e fa pari pari con la longueur.
Allora il Generale ha scritto chiaramente che quei lalli bianchi si fanno notare per la setosità e la lunghezza dei loro crini, detto in maniera più pulita:

i cavalli bianchi si fanno notare per la lunghezza e la morbidezza dei loro crini.

Questa è una traduzione alla lettera, parola per parola come dice il buon Colonnello, non mi son preso alcuna licenza e poi stavolta il francese ottocentesco di L'Hotte è davvero facile facile.

Perché sto guazzabuglio ? Mah !





Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 03, 2013, 02:34:12 PM
A me non suona bene neppure questo:

Si fanno notare DALL' aspetto serico? Semmai PER l'aspetto serico?

Alla lettera anche in questo caso  ma in italiano si dice farsi notare PER qualcosa o GRAZIE a qualcosa non DA qualcosa a meno che non voglia dire che Milla è stata notata DA Raffaele ma il senso cambia totalmente.
Milla è stata notata DA Raffaele PER l'aspetto serico dei suoi capelli.
Titolo: Mah !
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 03, 2013, 02:58:55 PM
Ma cosa vuoi che sia, non è mica da questi particolari che si giudica un traduttore (De Gregori - chapeau) sono quisquilie, e poi il Colonnello ha dimostrato di esser superiore alla grammatica e alla sintassi italiana, il suo itagliano è assai particolare non segue alcuna regole condivisa è fedele parola per parola a quanto scritto dal Generale, siamo rassegnati e di questo ce ne facettimo una ragione, ma mi domando: la dottoressa Lucia Chiummo  ??

Possibile che non si sia accorta che l'itagliano offerto dal Colon. non è ottocentesco, non è aulico, è semplicemente scorretto, incomprensibile ?

Mah ! :icon_eek:

Titolo: Lettera di compiacimento.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 06, 2013, 01:09:18 AM
...mi felicito con il capitano Paolo Angioni per la sua opera di traduzione che è al servizio dell'unità equestre nel mondo.

Saumur, 17 Aprile 1978         Tenente Colonnello Pierre Durand
 
                                        33° Ėcuyer in capo del Cadre Noir


Questa è la conclusione della bellissima lettera di compiacimento del T.C. Durand all'opera di Angioni del 78.
Purtoppo, non è disponibile l'originale, ma quella chiusura non ha senso, almeno io non riesco a capirla e non credo che Durand volesse dire come ha tradotto Angioni...badate che non è francese antico è del 1978, appunto.

Io credo che come al solito il gentile Colonnello non ha capito quello che ha scritto, non avendo l'originale non posso essere categorico, e se sbaglio mi scuso preventivamente col Colonnello.

Guardate com'è facile, basta spostare una parolina e tutta la frase - come magia - acquista un senso compiuto....quello che probabilmente voleva dire il comandante Durand.

...mi felicito con il capitano Paolo Angioni per la sua opera di traduzione che è al servizio dell'unità equestre nel mondo.

...mi felicito con il capitano Paolo Angioni per la sua opera di traduzione che è al servizio dell'unità del mondo equestre.

Fate sapere al colonnello Angioni che se vuole può approfittare di queste mie note e corriggere il testo, non voglio encomi o ringraziamenti, solo esser citato come fonte della correzione; mi meraviglio come la dottoressa Chiummo abbia letto e non abbia avuto il sospetto - in questo caso come in tanti altri - che stava avallando periodi sensa senzo :icon_eek:...ma sta dottoressa è italiana ? conosce l'italiano ? E' dottoressa in ché ? Mah !

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Pippokid - Settembre 06, 2013, 07:32:34 AM
Ero preoccupato perche' sembrava che ci fosse un giorno senza le critiche costruttive. Per fortuna sono arrivate
Titolo: Costruttive.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 06, 2013, 10:55:12 AM
Caro Pippo hai ragione/hai torto, hai ragione se il criticando corregge gli errori evidentissimi, hai torto se lo stesso non prende le critiche in consideratione.
In realtà,anche se Angioni lascia questi strafalcioni per come sono, certamente si rende conto degli sbagli che ha fatto e qualcosa di costruttivo gli rimane...almeno spero.  :dontknow:

Comunque, caro Pippo, domani partiamo per la Sardegna, mio suocero il papà della mia amatissima moglie compie cent'anni, per una settimana dovrai fare a meno della mia costruttiva critica cuotidiana...resisterai ?? :icon_rolleyes:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 06, 2013, 11:16:16 AM
Intanto che sardeggi pensa a come vorresti il "testo a fronte". Ho appena scovato un sistema per fare qualcosa di diverso, ossia per inserire il testo francese nella stessa pagina dove c'è il testo italiano (tenendolo nascoso in sottofondo)  dopodichè si possono fare varie cose: far apparire il testo francese al posto di quello italiano "in toto", oppure aprire un boxetto e farci apparire solo il testo francese del paragrafo dove sta il mouse, oppure..... pensa come ti piacerebbe farlo apparire.
Titolo: Re:Costruttive.
Inserito da: Pippokid - Settembre 06, 2013, 11:38:15 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 06, 2013, 10:55:12 AM
...per una settimana dovrai fare a meno della mia costruttiva critica cuotidiana...resisterai ?? :icon_rolleyes:


faro' il possibile


in ogni caso auguri per tuo suocero  :occasion14:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 06, 2013, 12:35:25 PM
Auguri al suocero.
Mi raccomando vacci piano con...lo sciroppo per la tosse!
Titolo: Danza del Ventre.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 06, 2013, 01:29:45 PM
Grazie, per gli auguri ...sarà il primo centenario di cui farò conoscenza.

La Zio Giovanni ha fatto il contadino tutta la vita, si è sciroppato la guerra in Africa, da giovine lavorava nelle foreste del nuorese a far carbone un lavoretto leggiero leggiero, fino a 85/86 anni curava i giardini di vari villini nella sua zona, spostandosi a piedi: mai avuto la patente.

Per contro, la sua dieta era piena di grassi, porcetto, rivea, lardo sciolto sul pane, formaggi freschi e stagionati...coi vermi perfino.
Mai gli mancò il bicchierozzo di vino a tavola e fino a quando ha potuto, il sabato sera ha fatto bisboccia con gli amici.

Colesterolo, tricliceridi, glicemia, ecc. tutto nei parametri, solo le ultime analisi hanno rilevato qualche piccolo scompenso.

Fosse stato quà, per festeggiarlo gli avrei portato Sabah: una signora che fa la danza del ventre (lui apprezza/apprezzava) la scritturai per il matrimonio di mia figlia...portarla in Sardegna è troppo complicato e costoso, comunque, lustratevi gli occhiali e guardatela:


Titolo: MERAVIGLIOSO !
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 06, 2013, 05:52:52 PM
Citazione da: alex - Settembre 06, 2013, 11:16:16 AM
Intanto che sardeggi pensa a come vorresti il "testo a fronte". Ho appena scovato un sistema per fare qualcosa di diverso, ossia per inserire il testo francese nella stessa pagina dove c'è il testo italiano (tenendolo nascoso in sottofondo)  dopodichè si possono fare varie cose: far apparire il testo francese al posto di quello italiano "in toto", oppure aprire un boxetto e farci apparire solo il testo francese del paragrafo dove sta il mouse, oppure..... pensa come ti piacerebbe farlo apparire.

Ma è meravigliosoperò devi metterci mano tu o almeno addestrarmi finemente alla bisogna e non gettare solo l'appetitosa esca.

Io ho cercato - senza trovarla - una solutione del genere, dato che, siccome il testo è infarcito di immmagini, non è possibile affiancarlo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 07, 2013, 05:06:54 AM
Tu intanto sardeggia e pensa a cosa vorresti; poi mi darai un linko al libro (in una versione "da web" di quelle pubblicate in pagine in un  normale sito visibili con un normale browser, no pdf; sull'ePub, ho forti dubbi che si possa fare, ma non sono il primo a pensarlo (http://blog.threepress.org/2010/06/02/interactivity-in-epub-using-javascript-html5-and-css3-beaidpf-video-posted/)) e vediamo.  L'idea è: tu pubblichi su un sito la tua traduzione e mi passi anche il testo originale francese, io acchiappo il codice, lo manipolo  :icon_rolleyes:, te lo restituisco, e tu ripubblichi il nuovo codice. Niente istruzioni oltre a queste. Tutto il trucco sarà incorporato nel codice delle singole pagine.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 07, 2013, 05:47:50 AM
Aggiorno: visto il linko e scaricato immantinente il codice html, mi manca solo un analogo linko per il testo originale francese; dopodichè, previa una adeguata manipolazione  :icon_eek: per la suddivisione in paginate separate, una per capitolo, e costruito un qualche sistema di navigazione per passare da un capitolo all'altro senza perdere la connessione alle note, si dovrebbe poter procedere con gli esperimenti di aggancio e visualizzazione con il testo francese originale.

Se il testo fosse nato fin dall'inizio come "sito web" le cose sarebbero un pochetto più facili; ma non disperiamo. Ma avviso subito che la versione "manipolata" bilingue andrà pubblicata in un normale sito web fatto di normali pagine; direi quindi che è aperta la caccia a un sito web che possa ospitarla, e a un ospite che abbia pieno accesso al sito e che "possa, sappia e voglia" caricarci le varie versioni delle pagine che si succederanno, fino a versione definitiva.

Infine, ripeto che questa versione "truccata" NON sarà esportabile in pdf e per ora NON sarà esportabile in ePub; vivrà solo come versione consultabile sul web.

Titolo: piciopacio is back!
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 19, 2013, 06:05:20 PM
Al traduttore "al servizio dell'unità equestre nel mondo" e alla sua gentile collaboratrice: ancora pochi giorni di pasiensa...piciopacio is back !  :occasion14:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 19, 2013, 07:15:45 PM
Bentornato
neanche l'orata e il porceddu ti hanno addolcito eh
Titolo: per Pippo & Patrone.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 22, 2013, 12:37:58 AM
Ormai ci siamo è tempo che sappiate, dunque, vengo con questa mia a dirvi...adirvi una parola, dato che come voio ben sapete, in questo inclito foro c'è una setione che si chiama: a tu per tu, col colon. Angioni ORO olimpico...per lo vero la sesione dovrebbe titularsi: a Lei per Lei. ecc. ecc.

Bene, continuo domani sera, ora vado a nanna domani c'è http://www.siciliainfesta.com/rassegne/mercato_del_cavallo_di_san_fratello.htm

Ci portiamo Diamante...la partenza è alla 5. bonuì !!

(http://img856.imageshack.us/img856/1911/q2xp.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/856/q2xp.jpg/)

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Titolo: Sanfratello.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 23, 2013, 03:11:13 AM
13 anni fa, vidi Oddo la prima volta alla mostra di Sanfratello, lo portavano in tre: uno lo tirava con una lunga corda e due dietro e ai lati lo spingnevano nella giusta diretione.

Trattai il prezzo ma non lo aqquistai, in queste occasioni - Verona in testa - i prezzi lievitano...crescono assai.  :icon_eek:

Dopo alcuni mesi, tramite il mio ottimo amico Pippo Salerno - oggi presidente dell'associazione cavalli sanfratellani - il lallo fu rintracciato presso un macellaio, e lo comprai a centomila lire in più del suo valore in carne.

Mai aqquisto fu più azzeccato !

Quella volta ci saranno stati almeno 500 cavalli, ieri forse erano 200, Diamante si è classificato terzo nella sua categoria:
Questo è il primo classificato.
(http://img89.imageshack.us/img89/1085/vghv.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/89/vghv.jpg/)

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Il secondo, il mio preferito:
(http://img15.imageshack.us/img15/9133/t30h.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/15/t30h.jpg/)

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Il terzo: il nostro Diamante...nessuno ha le sue andature da lallo tedesco:
(http://img703.imageshack.us/img703/3751/t9ao.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/703/t9ao.jpg/)

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Il barone Pucci Majorana intendo al suo arbeit di judice severo ma imparziale:
(http://img707.imageshack.us/img707/8435/ikoc.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/707/ikoc.jpg/)

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La famiglia Majorana, nei secoli scorsi, ha inventato il PSO, altra razza bellissima, di enormi possibilità...come la sanfratellana ha un solo difetto: è itagliana e orrore orrore: siciliana !!!!

Per Pippo e Patrone: ancora un pò di patientia e avrete viva e vibrante soddisfazione.



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 23, 2013, 03:49:10 AM
Dopo la rassegna, Cimarosa si è esibito con Diamante, tenete presente che il lallo è da noi da una decina di mesi, e ci è arrivato perchè giudicato - quì a Sanfratello - indomabile.

Il suo allevatore disse: solo con un miracolo si può aggiustare

Ieri lo ha visto, ha visto Cimarosa che lo montava a braccia aperte e ha detto: è un miracolo...ma quello che lo monta è un angelo.

(http://img707.imageshack.us/img707/6158/8jy1.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/707/8jy1.jpg/)

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Titolo: La sintassi.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 24, 2013, 02:54:06 PM
Quando  c'è  da  costringere  il
cavallo,  è  a  mezzi  del  tutto
particolari,  impiegati  a  piedi,  che  i
circhi  hanno  il  più  spesso  fatto
ricorso. Ma se si può ammettere che
simili  procedimenti  fanno  parte
dell'addestramento,  rimangono,  in
tutti casi, al di fuori dall'equitazione
propriamente  detta,  perché  è
soltanto  quando  il  cavaliere  è  sul
cavallo che essa si esercita.
Titolo: La "esse" di L'Hotte.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2013, 08:35:32 PM
E' con viva e vibrante soddisfazione che vi mostro - per la prima volta nel ueb - e forse nel globo terraqqueo, la "esse" di L'Hotte.
L'argomento è trattato nel capo XI delle "Questioni".

(http://img842.imageshack.us/img842/4017/cukl.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/842/cukl.jpg/)

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Esiste, tra il pubblico pagante di quest'inclito foro un grafico capace di mettere in maniera profescional 4 o 5 schemi fatti dal sottoscritto a corredo delle questioni ?

Si offre gloria et fama...non mi cercate dinero che non ne tengo:

https://www.youtube.com/watch?v=BeBCSvXXPsE
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 26, 2013, 08:47:27 PM
Già.
Non so se ricordi,diversi mesi fa avevo aperto un topic sul metodo per entrare negli angoli.
Mi avevi risposto parlando,tra l'altro,della famosa esse di L 'Hotte.
Mi sono scervellata un bel po' prima di arrivare al cap. in cui lo spiegava.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 26, 2013, 08:51:38 PM
Questo che chiedi lo posso fare velocemente.
Mandami tutto a [email protected]
In che formato li vuoi salvati?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2013, 11:03:37 PM
Bene, ti ho inoltrato un mail di mio nipote, è architetto ma non capisce nulla di cavalli, ecco il suo disegno è professionale ma irrealistico guarda:

(http://img812.imageshack.us/img812/2964/a1j8.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/812/a1j8.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)

c'è da addolcire le anse, da eliminare il tratto tra i picchetti ed aggiustare la legenda.

Detto questo puoi fare tutto di sana pianta: bentornato.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 26, 2013, 11:32:16 PM
Non ho ricevuto nulla x adesso.

Sei sicuro che il percorso ad esse debba fare lo slalom tra i picchetti? Secondo me, cioè secondo anche la mia esperienza, la esse si verifica semplicemente a causa dei tentativi vaghi del principiante di correggere il cavallo, e quindi non è uno slalom voluto tra i picchetti, il cavaliere vorrebbe andare dritto ma non riesce, quindi vanno addolcite le serpentine e fatte stare dentro il rettangolo di lavoro.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 12:14:53 AM
Infatti è così, leggi la mia legenda.
Il mio disegno è più realistico rispetto all'architetto ma i movimenti sono quelli.

Arrive ensuite  le tourner, et, comme le cavalier n'est pas assez maître de
ses  aides  pour  le  serrer suffisamment,  le  cheval  gagne  du terrain  en  dehors,  après  avoir
passé  le  piquet  qui  marque  le tournant.  Le  piquet  suivant,  qui répond  au  milieu  du  côté,  oblige alors  le  cavalier  à  se  porter  en dedans du  carré;  et  voilà  la moitié de  l'S  formée.  L'autre  moitié  se produira  de  même,  au  tourner suivant.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 27, 2013, 08:38:01 AM
Secondo me non è nemmeno come l'hai disegnata tu a penna, leggi bene.
Ora ti mando la mia versione, tanto qua non c'è lavoro e non mi pagano lo stipendio, dopo mandami almeno qualcosa da mangiare!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 27, 2013, 08:40:51 AM
Scusate l'intromissione ma il disegno non deve rappresentare quello che accade secondo Max e la sua esperienza ma quello che dice L'Hotte che è esattamente quello che hanno disegnato Raffaele e suo nipote,anche se,ovviamente, il cavallo del principiante non farà una bella serpentina come quella raffigurata nel disegno dell'architetto ma seguirà una traiettoria molto meno regolare.
Le serpentine involontarie del principiante,stando a quello che ci dice L'Hotte NON stanno dentro il rettangolo (il cavallo guadagna terreno EN DEHORS dopo aver passato il picchetto che segna l'angolo, la girata, poi il picchetto seguente,che si trova a metà del lato corto, obbliga il cavaliere a portarsi EN DEDANS ergo prima era fuori e poi deve rientrare nel rettangolo)

Ho però il dubbio che la fuoriuscita dal rettangolo si verifichi nel punto indicato nei disegni perchè a voler essere proprio pignoli il Gen. dice APRES AVOIR PASSE' LE PIQUET QUI MARQUE LE TOURNANT quindi sembra che il lallo continui ad andare diritto lungo il lato lungo senza fare l'angolo dove dovrebbe (infatti ci dice che il principiante non padroneggia gli aiuti abbastanza bene da LE SERRER SUFFISAMMENT) e quindi si trovi fuori dalla cavallerizza dopo il picchetto d'angolo e non prima.
In altre parole la serpentina involontaria andrebbe disegnata tenendo il picchetto che è nell'angolo FUORI dalla serpentina e non dentro poi il principiante gira e rientra nel rettangolo come disegnato.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 27, 2013, 08:53:04 AM
Insisto: siccome è un errore fatto da cavalieri di discreta esperienza, mi pare impossibile che il percorso passi fuori del picchetto di angolo, pena cazziatone clamoroso; tantomeno che l'errore lo facciano tutti, al punto da tracciare un solco.

Piuttosto una domanda tecnica riguardo a "entrare negli angoli".

Immaginiamo di mettere un cono nel rettangolo, a una certa distanza dalla punta dell'angolo, in modo da incoraggiare il principiante a passare dentro lo spazio fra cono e angolo per avere la certezza di essere "entrato nell'angolo". Domanda: a che distanza dall'angolo dovrebbe essere messo il cono? E soprattutto: quella distanza sarebbe quella giusta a tutte le andature (e quindi andrebbe posizionato per essere "passabile" al galoppo) oppure va spostato a seconda delle andature, e quindi può essere molto più stretto al passo e molto più largo al trotto e ancora di più al galoppo?

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 27, 2013, 09:32:17 AM
Citazione da: milla - Settembre 27, 2013, 08:40:51 AM
(il cavallo guadagna terreno EN DEHORS dopo aver passato il picchetto che segna l'angolo

APPUNTO!!!!
sto facendo il nuovo disegno come credo sia più fedele alla descrizione del Gen e come a rigor di buon senso avviene nella realtà di ogni giorno.

Per Alex: così come si cambiano le distanze tra le barriere a terra a seconda del tipo di cavallo e di andatura, va da sè che anche un corridoio di coni, a meno di essere già un binomio provetto, va commisurato al grado di difficoltà del cavallo e dell'andatura, altrimenti da che si pensava servire da aiuto diventa una difficoltà e fonte di resistenze ulteriori.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 27, 2013, 09:52:10 AM
Ok. Misurato sulla diagonale, a che distanza precisamente dall'angolo  del rettangolo o dal picchetto corrispondente nel "campo virtuale" all'aperto , per il passo, per il trotto e per il galoppo metteresti il cono? Non è una domanda teorica.... il cono ce lo voglio mettere davvero, ma non so dove.  :dontknow:

E poi: perchè questo cono non viene messo sistematicamente, almeno all'inizio, per far capire bene al principiante cosa significa "entrare nell'angolo"? Per il solito motivo che rendere al principiante le cose più facili (esempio classico. NON dargli in mano un'imboccatura, all'inizio) è una specie di bestemmia e di umiliazione?  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 27, 2013, 10:14:35 AM
Non saprei, al passo puoi metterlo anche della larghezza del cavallo, al trotto il doppio e al galoppo il triplo come idea di massima. Scusa ma prova no? Mica sono delle mine esplosive, male che va lo butti giù.

Non li metto perché l'angolo si impara a passare in spalla in dentro e in travers, ed avere un "qualcosa" (il cono) che distrae ulteriormente l'attenzione e diventa in qualche modo l'obiettivo, l'oggetto dell'attenzione arrivati in quel punto, lo trovo fuorviante. Tanto più che il cono non insegna niente e verrebbe sistematicamente buttato giù se il cavaliere non ha comunque un minimo di conoscenze per passarlo bene. Dunque, se non hai le conoscenze lo passerai sempre male e se hai le conoscenze puoi farne a meno, quindi non vedo il motivo di metterlo ;- P
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 27, 2013, 10:19:34 AM
Guarda che non sono mica il primo o l'unico a suggerire di mettere un cono... che fra l'altro potrebbe essere messo in uno solo degli angoli, in modo da dare un'idea al povero principiante.

Ti iscrivo d'ufficio nel gruppo degli  istruttori che ritengono doveroso e giusto rendere le cose difficili per il principiante.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 27, 2013, 10:36:08 AM
Mi rendo conto, spero solo non si paghi l'iscrizione.

Ma perché difficili?!?!?! Entrare in un angolo non è difficile, piuttosto è difficile perdere le cattive abitudini acquisite da errori per entrare negli angoli. Fammi capire, hai problemi in tal senso? Continuiamo nel diario? Sta cosa degli angoli mi manda in paranoia.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 27, 2013, 11:04:08 AM
si,si dai che io ancora non ho capito qual'è il modo corretto di entrar negli angoli
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 27, 2013, 11:12:33 AM
Non sai dove mettere precisamente il cono Max, e sono certo che nemmeno l'istruttrice che mi gridava "Entra negli angoli!!!!!!!" lo sapeva.

Si vede che la parte educativa di questa questione è poter sgridare l'allievo!

X Milla: se adesso Max ti illustrerà come si entra negli angoli in più di 20 parole insultalo pure liberamente.  :icon_rolleyes:

Max: si scherza eh.....  :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 27, 2013, 11:25:02 AM
Paradossalmente, se ci fai caso solitamente esordisco con non più di tre righe per dare una spiegazione a qualcosa, dopodiché sono gli utenti che incalzano con richieste sempre più dettagliate, in questo caso la cosa mi manda parecchio in paranoia perché io continuo a dire che per entrare negli angoli basta un concetto davvero scemo:

Vuoi entrare bene nell'angolo che hai davanti? Continua dritto fino in fondo!!!!! Cosa c'è di più semplice?

Ora, gentili utenti, mi metto comodo a leggere i vostri insulti hahaha
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 27, 2013, 11:26:25 AM
Eheheh ... chi ha detto questa cosa:

CitazioneNon li metto perché l'angolo si impara a passare in spalla in dentro e in travers

e poi subito dopo:

CitazioneMa perché difficili?!?!?! Entrare in un angolo non è difficile

:horse-wink:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 27, 2013, 11:30:43 AM
Ricordo che siamo nella sezione sbagliata
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 27, 2013, 11:34:33 AM
In che senso? Non stiamo parlando di quello che L'Hotte dice riguardo agli angoli, e alla S di L'Hotte?

Portiamo allora il discorso più vicino al testo del generale: il generale afferma che fare gli angoli appartiene all'equitazione ordinaria, che consiste nel saper controllare il movimento in avanti e la direzione. Nulla a che vedere con l'equitazione superiore; niente spalla in dentro e niente travers. Raffaele: mi sbaglio?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 27, 2013, 11:55:09 AM
Su questo piano entriamo nell'equitazione TROMBONICA, se mi chiedi come faceva l'Hotte a entrare negli angoli probabilmente è con le mille descrizioni di effetti di redine e di gamba e di speroni che convinceva il cavallo e che lo insegnava ai cavalieri. E' un tipo di visione dell'equitazione che non mi interessa se non come conoscenza storica.

Le due piste perfezionano il modo in cui è possibile affrontare un angolo, dunque potendosi permettere di evitare il cono con cura, o per fare bella figura. Prima di questo c'è da insegnare al cavallo ad andarci DA SOLO negli angoli, ci mancherebbe che ogni volta devo preoccuparmi della direzione!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 27, 2013, 12:33:57 PM
Veramente (salvo clamorose smentite ) L'Hotte non ci dice COME entrare negli angoli :dontknow:

Per Max: all'epoca della famosa discussione sugli angoli io ci ho provato ad andare dritta fino in fondo come se la pista continuasse diritta ma mi trovavo con la cavalla controflessa o con la testa nell'angolo e il sedere all'interno  :dontknow: :dontknow:
Forse entrare negli angoli richiede cavallo addestrato+cavaliere esperto :dontknow: :dontknow: :dontknow:

Se volete riesumiamo il topic sugli angoli 
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 27, 2013, 12:44:19 PM
Oppure sarebbe bastato perseverare con l'intento di insegnare una cosa sola alla volta al cavallo, e cioè: continua dritto fino all'angolo. Ci eri riuscita. Il problema è che vogliamo tutto e subito, non siamo rilassati, il fatto di non aver certezze in quello che stiamo facendo (perché magari è il primo cavallo si cui lo proviamo) ci fa essere poco convincenti, e non diamo il tempo al cavallo di capire una cosa che ne stiamo già provando un'altra.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 12:58:58 PM
Se dobbiamo esser fedeli a cuanto dice il Generale il mio disegno corrisponde alle sue parole, inotre tenete presente che nel disegno di Max  - in cualche maniera - il debuttante entra nell'angolo mentre il Gen. dice che "guadagna terreno all'esterno"...questa è la tradutione di Angioni, dunque fedele, fedelissima, che più fedele non si può:

...siccome  il cavaliere  non  è  abbastanza  padrone dei  propri  aiuti  per  stringerla
sufficientemente,  il  cavallo  guadagna terreno  verso  l'esterno,  dopo  aver
superato  il  picchetto  che  segna  la girata.


Dunque direi che il disegno proposto da me è quello giusto.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 01:07:21 PM
(http://img513.imageshack.us/img513/9834/5e88.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/513/5e88.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)

Ecco, quello è il punto critico, lo dico per esperienza.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 27, 2013, 01:10:03 PM
Gli altri non han visto il mio nuovo schema, l'ho mandato solo a te.

Citazioneil  cavallo  guadagna terreno  verso  l'esterno,  dopo  aver
superato  il  picchetto  che  segna  la girata.

Sto "picchetto che segna la girata", secondo te qual'è?
Perché se è il picchetto d'angolo il mio disegno è giusto, se è quello prima dell'angolo allora è (assurdamente direi, avevano reclute belle ubriache allora) giusto il tuo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 01:16:09 PM
Hai mai visto dei principianti alle prese coi loro lalli ?

A parte il grado alcoolico nel sangue, succede questo ed altro: lalli che vanno a brucare, altri che vanno verso l'uscita, atri che tornano indietro...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 01:22:57 PM
Piccola soddisfazione, a Sanfratello ho incontrato un tizio, un istruttore di equitazione, ci conosciamo o meglio io so chi è lui lui sa chi sono io.

Si è avvicinato per a farmi i complimenti, ha scoperto - tramite il sito di Cimarosa - le questioni, non le conosceva eppure ha più di 50anni: se l'è già stampate...ne è entusiasta.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 27, 2013, 01:42:11 PM
Ho il piacere di dirvi che cercando con Google semplicemente "Alexis L'Hotte" e null'altro, il sito di Giuseppe compare già nella prima pagina di link restituiti. Un po' in fondo, ma è nella prima pagina.  :occasion14:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 27, 2013, 02:25:15 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 01:16:09 PM
Hai mai visto dei principianti alle prese coi loro lalli ?

A parte il grado alcoolico nel sangue, succede questo ed altro: lalli che vanno a brucare, altri che vanno verso l'uscita, atri che tornano indietro...

Ho capito ma, non ho presente l'intero capitolo e come introduce il discorso della esse, mi sembrava esagerato pensare a degli allievi che escono così bellamente dal rettangolo, se SEI SICURO che la traiettoria descritta dal Generale debba passare oltre i picchetti d'angolo come nel tuo disegno te lo rimando così. Tutto il resto ti piace? Stile, simboli, etc?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 02:44:05 PM
Bah, credo che il Gen, voglia dire proprio quello, fai attenzione al "punto critico" cioè il punto dove il lallo cerca di convergere al centro che parte da lontano:

In effetti,  il cavallo,  lasciato a se
stesso, riduce, come ho già detto,  in
una  sola  le  due  girate  di  un  lato
corto. Vi giunge iniziando  da  lontano  la  prima
girata  e  allora  la  pista  prende  una
forma ovale
.

Puoi segnare il punto critico e metterlo in legenda.

I simboli sono chiarissimi, ma se trovi tre cavallini differenti - nel web ce n'è a josa - forse è più grazioso...lo puoi pubblicare anche quì.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Fioravante Patrone - Settembre 27, 2013, 02:46:22 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 12:14:53 AM
Infatti è così, leggi la mia legenda.
Il mio disegno è più realistico rispetto all'architetto ma i movimenti sono quelli.

Arrive ensuite  le tourner, et, comme le cavalier n'est pas assez maître de
ses  aides  pour  le  serrer suffisamment,  le  cheval  gagne  du terrain  en  dehors,  après  avoir
passé  le  piquet  qui  marque  le tournant.  Le  piquet  suivant,  qui répond  au  milieu  du  côté,  oblige alors  le  cavalier  à  se  porter  en dedans du  carré;  et  voilà  la moitié de  l'S  formée.  L'autre  moitié  se produira  de  même,  au  tourner suivant.


Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 12:58:58 PM
Se dobbiamo esser fedeli a cuanto dice il Generale il mio disegno corrisponde alle sue parole, inotre tenete presente che nel disegno di Max  - in cualche maniera - il debuttante entra nell'angolo mentre il Gen. dice che "guadagna terreno all'esterno"...questa è la tradutione di Angioni, dunque fedele, fedelissima, che più fedele non si può:

...siccome  il cavaliere  non  è  abbastanza  padrone dei  propri  aiuti  per  stringerla
sufficientemente,  il  cavallo  guadagna terreno  verso  l'esterno,  dopo  aver
superato  il  picchetto  che  segna  la girata.


Dunque direi che il disegno proposto da me è quello giusto.
Da quello che leggo qui, incluso quello che capisco di francese, per me il cavaliere ESCE dal rettangolo delimitato dei picchetti NON prima di giungere a quello d'angolo (ovvero, il picchetto che costituisce uno dei vertici del rettangolo), ma DOPO che l'ha superato. Che tra l'altro corrisponde esattamente a quello detto da Angioni.

Pertanto il disegno di raffaele de martinis è sbagliato. Lui col suo disegno fa uscire il cavaliere dal rettangolo prima di aver raggiunto il picchetto che è uno dei vertici del rettangolo
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 02:55:38 PM
Poi  arriva  la  girata  e,  siccome  il cavaliere  non  è  abbastanza  padrone dei  propri  aiuti  per  stringerla sufficientemente,  il  cavallo  guadagna terreno  verso  l'esterno,  dopo  aver superato  il  picchetto  che  segna  la girata. Nota 1) Il  successivo  picchetto,  che corrisponde alla metà del lato, Nota 2) obbliga allora  il  cavaliere  a  portarsi  verso l'interno del campo addestrativo; ed ecco  formata  la prima metà della S. L'altra metà si produrrà nello stesso modo alla girata successiva.

Nota 1) Il picchetto d'angolo.

Nota 2) metà del lato corto.

Avendo chiari questi concetti, l lallo non può che uscire al picchetto d'angolo e rientrare a quello di mezzo del lato corto per descrivere una ESSE.

Caro Patrone sei un pò confuso.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 27, 2013, 02:59:31 PM
Anch'io l'ho inteso come Fioravante.

Se Raffaele ha voglia può pubblicare le mie due versioni che gli ho mandato per mail, così per chi legge sono più chiare le due interpretazioni.

Per me "il  cavallo  guadagna terreno  verso  l'esterno,  dopo  aver superato  il  picchetto  che  segna  la girata" equivale a disegnarlo come l'ho disegnato nel primo che ho fatto.
Se avesse scritto "il  cavallo  guadagna terreno  verso  l'esterno,  prima di  aver superato  il  picchetto  che  segna  la girata." sarei stato più certo che Raffaele abbia ragione.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 03:09:26 PM
Caro max, sia tu che Patrone siete delle personcine intelligenti: leggete il periodo completo e traetene conclusioni.

In effetti,  il cavallo,  lasciato a se stesso, riduce, come ho già detto,  in una  sola  le  due  girate  di  un  lato corto. Vi giunge iniziando  da  lontano  la  prima girata  e  allora  la  pista  prende  una forma ovale. Ma quando il cavaliere comincia a  far uso dei propri mezzi di  condotta,  vuole  impedire  al cavallo  di  girare  in  anticipo.  Non sapendo  ancora  regolare  le  proprie
azioni,  le  esagera  e,  anziché mantenere  il  cavallo  soltanto  sulla linea  da  seguire,  lo  spinge  in  fuori. Poi  arriva  la  girata  e,  siccome  il cavaliere  non  è  abbastanza  padrone
dei  propri  aiuti  per  stringerla sufficientemente,  il  cavallo  guadagna terreno  verso  l'esterno,  dopo  aver superato  il  picchetto  che  segna  la girata.  Il  successivo  picchetto,  che corrisponde alla metà del lato, obbliga allora  il  cavaliere  a  portarsi  verso l'interno del campo addestrativo; ed ecco  formata  la prima metà della S. L'altra metà si produrrà nello stesso modo alla girata successiva.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Settembre 27, 2013, 03:17:11 PM
Se non erro il generale racconta queste cose parlando dei segni lasciati sul terreno, o sbaglio? Ad ogni modo ti ho mandato anche la versione con una esse bella pronunciata che passa oltre i picchetti d'angolo. In effetti messo così il paragrafo ti dà ragione.

Non sono molto d'accordo a usare tre cavallini diversi perché poi in piccolo non li distingue nessuno, ma appena ho tempo ti accontento lo stesso.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 03:28:59 PM
Hai ragione, lascia perdere i cavallini, si distinguono a mala pena nel foro figurarsi nella versione libro...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 27, 2013, 03:51:56 PM
Anch'io avevo capito come Fioravante e Max.
Se si legge il testo in francese l'unico dubbio riguarda il picchetto che segna la girata: come dice Max se tale picchetto è quello nell'angolo il disegno di Raffaele è sbagliato.
Se intendi il picchetto precedente allora va bene.
A rigor di logica però il "picchetto che segna la girata" dovrebbe essere quello posto in angolo e non quello prima anche perchè,supponendo che il campo ai tempi del Generale fosse delimitato da tanti picchetti come era possibile individuare il picchetto "che segna la girata"?
L'unico picchetto che non può dare adito a dubbi interpretativi è solo quello nell'angolo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 06:53:00 PM
Tra l'ovale iniziale e il perfetto rettangolo finale, c'è un periodo intermedio nel quale i cavalieri stanno imparando il giusto uso degli aiuti. Come ho detto, d'istinto il cavallo tende ad unire in uno i due angoli delle girate, finendo col formare un ovale: per farlo comincia la sua girata da lontano e, quando il cavaliere non ancora pienamente confermato, tenta - per mezzo degli aiuti - di tenerlo dritto e di farlo entrare negli angoli in maniera giusta senza girare in anticipo, di solito esagera la sua azione mandando il cavallo in fuori, quando arriva la girata, siccome il cavaliere non è ancora padrone dei suoi mezzi per stringerla correttamente, il cavallo guadagna comunque terreno verso l'esterno superando il picchetto che segna l'angolo, poi per compensare l'uscita in fuori, il cavaliere è costretto a spingere il cavallo verso l'interno per passare in dentro il successivo picchetto che segna la metà del lato corto del maneggio ed ecco la prima metà della famosa "S", l'altra metà verrà completata con lo stesso meccanismo alla girata successiva.

Finora vi ho offerto il testo originale o la traduzione angionica, proprio per non dare adito a dubbi riguardo l'interpretazione del traduttore.
Ora è tempo che leggiate la mia traduzione, mi son preso delle libertà, ma con questa non dovrebbero sorgere dubbi.
Siccome si parla di campo aperto, di picchetti, e linee dritte e ovali cose non più in uso nei nostri maneggi ho sentito il bisogno di fare uno schemino, anche perché perfino chi collaborava con me alla traduzione non ci aveva capito una beata.







Titolo: Viva e vibrante irritazione.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 07:05:47 PM
Mi direte ma tutto ciò cosa centra con "Le attitudini del colonnello Angioni"?

Ce lo facciamo entrare, perché mi hanno detto che in un social club Angioni/Chiummo seguono con viva e vibrante irritazione, questo topico.

Io aborro i social, sono iscritto per seguire più che altro i miei figli - uno si trova all'estero - e due o tre amici di lallitudine.

Ora voglio ringraziare pubblicamente Patrone e Max per i loro interventi, se avessero avuto ragione, non avrei esitato a correggere "al servizio dell'unità equestre nel mondo".  :icon_eek: :icon_eek:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 27, 2013, 07:28:35 PM
Scusa eh faccio l'avvocato del diavolo ma lo dici TU superando il picchetto che segna l'angolo, il testo francese è un po' differente.
Poi magari tu avrai ragione (e se non ce l'hai te la prendi :firuu:) però la cosa è comunque dubbia,ammetti che si presta ad entrambe le interpretazioni,o almeno io sinora l'avevo interpretata come tu l'avevi disegnata poi,rileggendo in questo topic, mi sono accorta che si potrebbe anche intendere diversamente.
A quanto pare non sono l'unica ad aver avuto questo pensiero, ciò mi conforta circa le mie residue facoltà intellettive.

Se Max mettesse lo schema alternativo magari tutti capiremmo meglio
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Fioravante Patrone - Settembre 28, 2013, 12:08:03 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 12:14:53 AM
Infatti è così, leggi la mia legenda.
Il mio disegno è più realistico rispetto all'architetto ma i movimenti sono quelli.

Arrive ensuite  le tourner, et, comme le cavalier n'est pas assez maître de
ses  aides  pour  le  serrer suffisamment,  le  cheval  gagne  du terrain  en  dehors,  après  avoir
passé  le  piquet  qui  marque  le tournant.  Le  piquet  suivant,  qui répond  au  milieu  du  côté,  oblige alors  le  cavalier  à  se  porter  en dedans du  carré;  et  voilà  la moitié de  l'S  formée.  L'autre  moitié  se produira  de  même,  au  tourner suivant.

Questa frase è dall'originale del libro?
Sì?
E allora la "mia" interpretazione è giusta, senza alcun dubbio.

Non è dal libro? E allora di che cosa parliamo?
Men che meno mi interessano le traduzioni, sia quelle letterali che quelle "libere". Anzi, questa piccola discussione mi dovrebbe forse far sorgere qualche domanda sulla qualità complessiva dell'opera di "traduzione libera" (?) di questo libro di cui si parla tanto. Ma molto probabilmente qui si è manifestato solo un piccolo problema di capacità di comprensione e rappresentazione geometrica/grafica di raffaele de martinis.

Piccola notazione aggiuntiva, da "psycho": la "serpentina" disegnata da raffaele de martinis rappresenta una esecuzione dell'esercizio che ha una caratteristica, rispetto a quella "mia" (e di altri). Anche un buzzurro si accorgerebbe di aver fatto male l'esercizio se superasse il picchetto d'angolo dalla parte sbagliata, come nel disegno di raffaele de martinis. Mentre la serpentina sbagliata come è intesa da l'Hotte non è così immediatamente percepibile. La si può evidenziare dai segni lasciati sul terreno, o in molti altri modi (adesso basta anche un cellulare...). Ma il cavaliere inesperto può non avere avuto la sensazione degli "ondeggiamenti" fatti.
Titolo: Re:Viva e vibrante irritazione.
Inserito da: Fioravante Patrone - Settembre 28, 2013, 12:12:59 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 07:05:47 PM
Ora voglio ringraziare pubblicamente Patrone e Max per i loro interventi, se avessero avuto ragione, non avrei esitato a correggere "al servizio dell'unità equestre nel mondo".  :icon_eek: :icon_eek:
Non sono coautore, non sono corresponsabile in alcun modo né della "traduzione" né tanto meno di eventuali disegni ivi contenuti.
Quindi, che tu corregga o meno un errore, sono fatti tuoi. Tieni solo presente che abbiamo ragione.

Cheers
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 28, 2013, 12:24:28 AM
Anche un buzzurro si accorgerebbe di aver fatto male l'esercizio se superasse il picchetto d'angolo dalla parte sbagliata, come nel disegno di raffaele de martinis. Mentre la serpentina sbagliata come è intesa da l'Hotte non è così immediatamente percepibile.

Ecco, questo è un argomento convincente: hai ragione/avete ragione grazie per l'aiuto. Provvederemo alle correzioni, a questo punto Max sa cosa fare.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 28, 2013, 12:41:22 AM
Benvenuti nel mondo infido di wikipedia.  :occasion14:

Quando si pubblica qualcosa e si dice: "Lettore, se trovi un errore, segnalalo/correggilo, per favore!" si tira al lettore un brutto scherzo. Lo si rende, in qualche modo, co-autore; infatti, se legge e trova l'errore, e non lo segnala/non lo corregge, poi non può lagnarsi che il lavoro non è perfetto!  Ha dato, implicitamente, il suo silenzio-assenso. :icon_rolleyes:

Come il lettore inizia a leggere, è fregato.

Ogni volta che incontrate una critica ai contenuti di  wikipedia, pensateci.....
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 28, 2013, 12:42:09 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2013, 06:53:00 PM
Tra l'ovale iniziale e il perfetto rettangolo finale, c'è un periodo intermedio nel quale i cavalieri stanno imparando il giusto uso degli aiuti. Come ho detto, d'istinto il cavallo tende ad unire in uno i due angoli delle girate, finendo col formare un ovale: per farlo comincia la sua girata da lontano e, quando il cavaliere non ancora pienamente confermato, tenta - per mezzo degli aiuti - di tenerlo dritto e di farlo entrare negli angoli in maniera giusta senza girare in anticipo, di solito esagera la sua azione mandando il cavallo in fuori, quando arriva la girata, siccome il cavaliere non è ancora padrone dei suoi mezzi per stringerla correttamente, il cavallo guadagna comunque terreno verso l'esterno superando il picchetto che segna l'angolo, poi per compensare l'uscita in fuori, il cavaliere è costretto a spingere il cavallo verso l'interno per passare in dentro il successivo picchetto che segna la metà del lato corto del maneggio ed ecco la prima metà della famosa "S", l'altra metà verrà completata con lo stesso meccanismo alla girata successiva.

In effetti la traduzione che ho fatto è giusta, è sbagliata la mia interpretazione visiva, ho già lo schema di Max ma è in PDF e non lo so caricare in Kombo, ora giro la mail ad Alex. vediamo che fa lui.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 28, 2013, 01:01:54 AM
(https://dl.dropboxusercontent.com/u/7247684/Questioni%20equestri/images/disegni_x_raffaele-1.jpg)

Il testo lo mettiamo come testo. Vuoi una cornice?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 28, 2013, 01:07:00 AM
Bene !!!

Mettici la legenda...la cornice anche no !

Più che altro volevo inserirlo in docs o Kombo...è lì che deve andare, ci pensi tu ?

Il disegno è di Max: grazie.

Una persona normale cede davanti l'evidenza...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 28, 2013, 01:23:10 AM
Si, ci sto già lavorando. Appena trovo il capitolo.....
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 28, 2013, 02:49:59 AM
Citazione da: alex - Settembre 28, 2013, 12:41:22 AM
Benvenuti nel mondo infido di wikipedia.  :occasion14:

Quando si pubblica qualcosa e si dice: "Lettore, se trovi un errore, segnalalo/correggilo, per favore!" si tira al lettore un brutto scherzo. Lo si rende, in qualche modo, co-autore; infatti, se legge e trova l'errore, e non lo segnala/non lo corregge, poi non può lagnarsi che il lavoro non è perfetto!  Ha dato, implicitamente, il suo silenzio-assenso. :icon_rolleyes:

Come il lettore inizia a leggere, è fregato.

Ogni volta che incontrate una critica ai contenuti di  wikipedia, pensateci.....

Inconsapevolmente, ho cercato una soluzione wiki, sono contento e poi che belle discussioni !!  :icon_eek:

L'importante è il risultato, finora non l'ho detto pubblicamente ma secondo me è buono, sono contento di coinvolgere altre persone anche quelle che ci leggono soltanto.
Se intervengono - come ha fatto Patrone - meglio ancora.
Mi scuso con lui per "le idee confuse" evidentemente il confuso - in quella circostanza - ero io.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 28, 2013, 08:50:11 AM
No scusate non avevo letto i vostri interventi "notturni" altrimenti mi sarei risparmiata i miei schemini artigianali ,il coinvolgimento di familiari nel risolvere il terribile dilemma e MP a Raffaele nel tentativo di convincerlo della validità dell'interpretazione diversa della esse.

Mi pare interessante che,mentre io basavo il mio convincimento su una lettura "alla lettera" del testo,quindi su elementi linguistici e sull'individuazione univoca del picchetto incriminato, Fioravante ha fatto un commento logico basato semplicemente sul buon senso molto più convincente delle nostre argomentazioni, ha ragione, un cavaliere,per quanto principiante ,non può non accorgersi di aver passato il picchetto dalla parte sbagliata, l'errore non può essere così marchiano se L'Hotte parla di deduzioni tratte "dalle orme lasciate dai cavalli sulla sabbia" nel caso dello schema di Raffaele non occorre guardare le orme,il cavaliere e tutti i presenti avrebbero immediatamente notato l'errore mentre nell'altro caso non è così immediatamente percepibile.

Trovo anche cosa buona e giusta aver reso pubblica la traduzione dando a tutti la possibilità di leggere ed intervenire perchè questo aiuta molto ad eliminare gli errori e a verificare che il testo possa essere comprensibile per tutti. 
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 30, 2013, 02:25:33 PM
Lo so, lo so, stiamo trascurando il buon Colonnello...non vi preoccupate, ci rifaremo.  :horse-wink:
Titolo: Collaboratore alla Scajola.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 03, 2013, 03:16:35 PM
Stiamo facendo un ultimo lavoro di revisione alle Questioni dopo di che sarà preso in carico da Alex per la pubblicazione finale.

Vi spiego come ho tradotto: leggo un periodo in francese e capisco il senso, dopo di ché cerco quelle due o tre paroline che non conosco e metto giù la traduzione, poi ci torno per vedere se - il testo italiano - corrisponde a quello francese, dunque salto la traduzione alla lettera.

Ora, questo è un metodo tutto mio, che essendo fin troppo libero abbisogna di controllo.

Bene, ho scoperto che la traduzione del Colonnello - ostica da leggere - è ottima per questa verifica...l'avessi capito prima !!

Dunque, nei passaggi più complicati metto in parallelo le due versioni e così facendo - cercando i suoi errori e ne ho trovati a bizzaffe per troppa fedeltà -  mi sono accorto dei miei errori fatti per troppa libertà, alcuni sostanziali.

Inoltre, così facendo ho cambiato la costruzione di alcune parti semplificandole ancor di più vedendo le arzigogolature di Angioni, pertanto, dopo aver dichiarato i miei errori...che vado a correggere, chiudo questo topico, ringraziando il gentile Colonnello mio collaboratore a sua insaputa.

Ne aprirò un'altro per Pippo e Patrone per definire la quistione con loro.





Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 04, 2013, 12:27:17 PM
Contrordine compagni !!

Pare che arbitrariamente abbia chiuso codesto inclito topico:

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=2183.0

Non capisco ma mi adeguo: ecco riaperto il topico.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Pippokid - Ottobre 04, 2013, 02:07:11 PM


[attachimg=1]
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 04, 2013, 02:31:15 PM
Signor arbitro, prometta solennemente di non arbitrare mai più in modo arbitrario.

Detto questo: se le due traduzioni disponibili (quella libera e quella letterale) fossero entrambe libere da copyright, e precisamente se quella letterale fosse libera  :icon_eek: non sarebbe per niente male pubblicarle a fronte, insieme al testo francese. Se qualcuno fosse interessato, lo faccia "per stretto uso personale". Sarebbe interessante: e lo dico, in via eccezionale, seriamente.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 04, 2013, 05:00:11 PM
Io l'ho fatto solo ora che quella traduzione è onlain, avessi avuto la possibilità prima avrei evitato molti errori, attenzione quella di Angioni non è una traduzione letterale ma "alla Angioni" in quanto è unica del genere.

Guardate:

Lo  stesso  dicasi  per  tutti  i
movimenti,  che  si  facciano  su  una
o  due  piste,  e  particolarmente  per
il  cambiamento  di  piede,  che  il
corpo del cavaliere non deve soprattutto
mai accusare.

Lui procede imperterrito anche se messo così il periodo non è facilmente comprensibile...anzi non significa una beata, perché il vebbo accuser, in questo caso, ha il significato di caricare infatti:

Lo  stesso  dicasi  per  tutti  i
movimenti,  che  si  facciano  su  una
o  due  piste, in particolarmente  per
il  cambiamento  di  piede,  che  il
cavaliere non deve mai caricare
col peso del suo corpo.

Questa sopra è una traduzione alla lettera ma logica/comprensibile.

Infine questa è la mia traduzione libera, l'ho rivista dopo aver letto Angioni: 

Tale legame deve essere mantenuto in tutti gli esercizi fatti su una o due piste ma, soprattutto, il cavaliere deve trovare quest'affiatamento per accompagnare i cambi di galoppo in aria, che non deve mai caricare col peso del suo  corpo.   


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 05, 2013, 01:21:58 AM
Caro Angioni, ti faccio notare che tra pag. 162 e pag. 163 della tua traduzione manca qualcosa.

Infatti la pagina 162 finisce cosi:  ...disposizione  della  propria  testa,  si ritrova  in  qualche modo  sottratto  a se  stesso  e  annullato  nella  propria volontà.

E la 163 comincia così: ...modificare  l'abituale  direzione data  all'impiego  delle  braccia  che
devono  allora  agire  dall'indietro...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 06, 2013, 10:42:14 AM
Le lingue sono in continua evoluzione, nel nostro caso, l'itagliano come il franzose.

Vediamo il lemma statuarire.

Nell'ottocento il primo significato era; scultore, il secondo: arte di scolpire: scultura, controllieren bitte.

Le Littré (1880)

STATUAIRE (s. m.)[sta-tu-ê-r']
1. Artiste qui fait des statues.
• Un bloc de marbre était si beau, Qu'un statuaire en fit l'emplette (LA FONT. Fabl. IX, 6)
• Il me semble, mon ami, que les statuaires tiennent plus à l'antique que les peintres (DIDER. Salon de 1765, Oeuv. t. XIII, p. 317, dans POUGENS)

2. S. f. Art de faire des statues.statuaire (adj.)


Attualmente, la situazione si è capovolta, anche perché forse per scultore si usa di più: sculpteur.

Dizionario moderno:

STATUAIRE

1.relatif aux statues.
statuaire (n.f.)
1.art de sculpter des statues.
statuaire (n.)
1.(littéraire)sculpteur de statues.


Angioni, ovviamente consulta un dizionario moderno trova la seconda versione e dunque traduce le statuaire con : scultura.

Non lo insospettire neanche il fatto che l'articolo è maschile: le, dunque avrebbe dovuto tradurre: lo/il scultura  :icon_eek: comunque il risultato surreale è questo:

Per  esempio,  la  scultura  trova,  nel   marmo  che  scolpisce  o nella  terra  che  plasma,  una  materia prima  pressappoco  sempre  la stessa...

Il lettore medio crede di aver di fronte un testo aulico o ottocentesco, in realtà si trova davanti soltanto l'insipienza del traduttore.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 18, 2013, 02:01:08 PM
Son veramente contento, vedo una partecipazione ai nostri argomenti  (dalle visite) del pubblico pagante al di là di ogni aspettativa, specialmente ora che - grazie a Max - stiamo dando rappresentazione grafica alle questioni del Generale.

Farlo in vetrina e in maniera democratica, secondo me, è un valore aggiunto che stiamo dando all'opera, Pippo e Patrone...non vi dimentico.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 20, 2013, 07:38:49 PM
...si  le trot, au lieu d'être franc
et délibéré, gagnait  en  hauteur  plutôt  qu'en
étendue, et si, au  lieu de s'étendre,
en  prenant  le  galop,  le  cheval revenait sur lui.

              ...se  il trotto, anziché essere
franco e deciso, guadagnasse in altezza piuttosto che
in estensione e se, invece di distendersi, prendendo  il  galoppo,
il  cavallo tornasse su se stesso.

Alla pagina 37 della inclita traduzione del "Questions" troviamo il brano di cui sopra.

...prendendo il galoppo, il cavallo tornasse su se stesso.

Non significa una beatissima minkia ! Almeno io non capisco e se non capisco mi inca**o !!

E' francese ottocentesco ? E' itagliano aulico ?

Io dico che Angioni e la generosa persona : la dottoressa Chiummo non hanno capito quello che hanno tradotto, proviamo a chiedeglielo ? Sono sicuro che non sanno spiegare ciò che hanno scritto.

Volete vedere ??
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 21, 2013, 10:08:29 AM
Ora, perché Angioni e la Chiummo nella loro traductione fanno passare frasi sensa senso ?

...e se, invece di distendersi, prendendo  il  galoppo, il  cavallo tornasse su se stesso.

Certamente non lo fanno per incompetenza: Angiomi è competentissimo in equitatione, o per mancanza di cultura: la Chiummo è una dotoressa con la laura allora perché ?

D'altronda, appene vi darò la traduzione esatta (non cercatela nella mia, ho saltato quel periodo perché ininfluente) vi rendete conto che bastava poco per dare un senso compiuto alla frase.

Scommetto che Patrone ha già capito...vero ?

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 22, 2013, 03:35:52 AM
Questa non  è  altro  che  la  fedele  traduzione  di quanto  il  generale  l'Hotte ha  scritto nel  suo
capolavoro.
                                                                                             Il traduttore
                                                                                        Col. c. Paolo Angioni

   
Caro traduttore sarai fedele ma se spari frasi sensa senzo...allora viva lo tradimiento !!

Che vuol dire: il cavallo torna su se stesso ?

E' evidente che si tratta di una traduzione sbagliata del verbo revenir perché se è vero che in itagliano vuol dire: tornare, ritornare, rinvenire ecc. questo verbio con l'aggiunta della preposiziona: sur assume tuttaltro significato, infatti:

revenir sur (v.)
tradire, non mantenere, riassumere, rimandare.

Allora, basta sostituire tornare con non mantenere che le parole del povero L'Hotte che sembravano incomprensibili diventano chiare:

...se  il trotto, anziché essere franco e deciso, guadagnasse in altezza piuttosto che in estensione e se, invece di distendersi, il cavallo - prendendo il  galoppo - non lo mantenesse.


Come vedete questa è una traduzione alla letterissima ma corretta, comprensibile.

Però il testo tradotto da Angioni ha ricevuto questo "marchio di qualità":

....questa  traduzione,  per  garantire  la  fedeltà  al  testo  originale,  è  stata  rivista  a  Saumur,  pagina dopo  pagina,  nel  gennaio  del  1978,  dal  traduttore  con  il  Tenente  Colonnello  François  de Beauregard, che alla fine del 1984 sarebbe diventato il 34° écuyer in capo del Cadre Noir.
A seguito di questo controllo,  la  traduzione ha ricevuto  l'approvazione e  la presentazione del
Tenente  Colonnello  Pierre  Durand,  écuyer  in  capo  del  Cadre  Noir  al  momento  della
pubblicazione.


Che dire ? Forse i due illustri cavallerizzi che dettero l'imprimatur non conoscevano l'italiano e hanno avallato questa traduzione sulla fiducia, per solidarietà militaresca...BOH !




Titolo: La gambetta.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 23, 2013, 12:47:26 AM
A pag 200 dell'inclita traduzione delle Questions Angioni/Chiummo leggiamo:

...movimenti al di fuori della natura, quali  gambetta,  passo  spagnolo...

Secondo Angioni la traduzione del francese: jambette è in itagliano: gambetta, cioè il vezzeggiativo di gamba.  :icon_eek:

Secondo Gennero, in italiano antico, ciambetta (o ciambella o jambetta): movimento del cavallo quando alza un arto e lo tiene piegato.

Ed è quello che intendeva il generale L'Hotte.

Nel dizionario Treccani si fa riferimento - per quanto riguarda l'equitazione - solo a ciambella ma nel significato che tutti conosciamo:

Ciambella: Aria dell'equitazione d'alta scuola, consistente in un trotto sul posto, cadenzato e misurato; il cavallo deve avere il collo alto e inarcato all'indietro, e la testa incassata (v. anche piaffare).

Dunque, in itagliano il termine; ciambetta è solo antico/desueto non esiste un termine corrispondente moderno...a meno che Angioni non ci dica dove la sua gambetta è usata correntemente ad indicare quando il cavallo alza un arto, altrimenti lo possiamo considerare soltanto uno dei tanti errori di traduzione dal francese fatti da Angioni e avallati dalla Chiummo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Ottobre 23, 2013, 02:55:06 PM
Raffaele a revenir sur=non mantenere è facile arrivare ma mi creava perplessità revenait sur LUI, che significato ha LUI in questa frase?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 23, 2013, 03:07:52 PM
Come si dice "raggiungersi" in francese?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 23, 2013, 08:51:01 PM
Mia cara, "lui" in itagliano e "lo":

...il cavallo - prendendo il  galoppo -lui non mantenesse.

Non capisco che vuol dire Alex.





Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 23, 2013, 09:00:12 PM
Non ha importanza. Semplice curiosità.



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Ottobre 23, 2013, 09:01:23 PM
Sì, dopo sono andata a cercarmi la costruzione di revenir sur qualcosa, hai ragione.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 23, 2013, 09:22:29 PM
Citazione da: alex - Ottobre 23, 2013, 09:00:12 PM
Non ha importanza. Semplice curiosità.

Se con raggiungersi intendi indicare il lallo che si tocca gli anteriori coi posteriori, in itagliano si dice: fabbricare/attingersi/forgiare in francese: forger, appunto.
Titolo: ranallo
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 27, 2013, 02:12:36 AM
l'impiego  di  un  richiamo della lingua...

Così leggiamo alla pagina 126 della traduzione di Angioni dovrebbe indicare il noto verso di incitamento allo lallo: lo schiocco di lingua, ma tutti diciamo: raganella oppure: rana.

Infatti ecco il ranallo :icon_eek::

(http://img837.imageshack.us/img837/8852/2xye.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/837/2xye.jpg/)

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(http://img7.imageshack.us/img7/1096/e7om.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/7/e7om.jpg/)

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Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 28, 2013, 01:55:28 PM
CHAPITRE V
Travail qu'exige la  recherche  de  la  position  droite.

Combinaisons  d'aides  que  comporte  la
recherche du cheval droit.
              CAPITOLO V
Lavoro che  la  ricerca della posizione diritta esige.


Combinazione di  aiuti  che  la  ricerca  del  cavallo  diritto comporta.

Ora, mi piacerebbe sapere dal Colonnello, ma ancor di più dalla dottoressa Chiummo, in base a quali regole di italiano si è proceduto alla traduzione dei due periodi sopra esposti.

Non si è rispettata la sintassi francese e si è calpestata quella itagliana.
Tutti sappiamo che la proposizione si forma seg
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 29, 2013, 02:36:04 AM
uendo delle semplici regole.

Nella gran parte delle lingue, anche dell'itagliano, la costruzione più comune è:
soggetto - verbo - oggetto.
La madre ama il figlio o del francese: La mère aime l´enfant.

In altre: ad esempio l'arabo classico e l'irlandese la costruzione è questa:
verbo - soggetto - oggetto.

Infine, nel latino e nel giapponese la costruzione è questa:
soggetto - oggetto - verbo.
Mater filium amat o del giapponese: Okaasanwa musukowo aishimasu.

Pare che quest'ultima sia quella usata da Angioni: Ciò che la posizione dritta constata.  :icon_eek: - Combinazione degli aiuti che la ricerca degli aiuti comporta.  :icon_eek:

Però, se guardiamo meglio, non c'è regola se non quella di mettere il verbo alla fine della frase.

Perché ?
Penso che nemmeno Angioni lo sa...forse lo sa la Chiummo ??
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 29, 2013, 10:43:41 AM
Forse Chiummo è italianizzazione di  Kümmen?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 29, 2013, 08:31:16 PM
Può darsi, di certo è la napolitanizzazione di piombo...

Jí cu 'o chiummo e cu 'o cumpasso.
Ad litteram: andare con il piombo ed il compasso id est: agire in ogni occasione con estrema attenzione, tal quale gli artieri che innalzano fabbricati che usano il filo a piombo per tener sotto controllo la esatta verticalità delle mura, o il compasso per non perder di vista le proporzioni progettuali;
chiummo: etimologicamente dal latino plumbeum con la tipica mutazione del gruppo pl che approda al napoletano chi come altrove ad es. plaga che diede chiaia o anche plus diventato cchiú;
cumpasso : etimologicamente dal latino cumpassu(m)= che à il medesimo passo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 30, 2013, 12:38:27 AM
Travail qu'exige la  recherche
  de  la  position  droite.
             
Lavoro che  la  ricerca
della posizione diritta esige.

Ecco un'altro esempio di costruzione sintattica giapponese. Ora, tradurre fedelmente alla lettera è una scelta rispettabilissima ma perché fare queste strane costruzioni linguistiche ?
Questo periodo è semplicissimo, facile da capire e facile da tradurre alla lettera, ecco:

Travail qu'exige la  recherche
  de  la  position  droite.
             
Il lavoro che esige/che richiede la
ricerca della posizione dritta.

C'era bisogno di fare quella capriola ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 30, 2013, 08:44:04 AM
Dubbio. Non sarà "la ricerca della posizione dritta" il soggetto? Non sarà che la ricerca della posizione dritta esige un certo lavoro? E' la terza volta che mi viene il dubbio.... in questo caso la traduzione sarebbe "Lavoro che è richiesto dalla ricerca della posizione dritta".   Prova a verificare quale delle due possibilità ha senso compiuto. In francese, comunque, se vale la regola che il soggetto viene prima del verbo, non ci sarebbero dubbi; ma se in certe circostanze il verbo può essere anteposto al soggetto.... Forse Angioni ha costruito queste strane frasi per questo motivo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Mauro - Ottobre 30, 2013, 12:27:48 PM
Scusa se mi permetto, ma l'Italiano è una lingua molto flessibile, quindi..perchè stupirsi che un verbo sia posto alla fine della frase? mi viene in mente "quali colombe dal disio chiamate" era Dante Alighieri, e ci sono decine di altri esempi anche se me ne è venuto in mente uno illustre...
Credo che si debba cercare il significato piuttosto che la precisione della forma (che peraltro non è in errore). La forma qui non è sostanza..e mi fermo però....
ciao e scusami il tackle, ma mi interessa molto quello che scrivi e il contributo che dai.
Mauro
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 30, 2013, 01:42:29 PM
Infatti, il significato non è in discussione, mi chiedevo il perché della forma strana ripetuta più volte dal Colonnello.

Escluso che il nostro volesse fare citazioni dantesche o alla lingua itagliana aulica, perché se così fosse stato, tutto il testo sarebbe impostato in quella direzione.
Da quello che io vedo, la traduzione è fatta alla letterissima e anche in questo caso lo è, vedi l'uso del verbo esigere ostico da usare in questo contesto e della traduzione di ricerca che in vero è un lemma superfluo, inutile...infatti io l'ho trascurata.

Io ho tradotto usando la traduzione sostanziale:

Lavoro per impostare la posizione dritta.

Ma andrebbe benissimo:

Lavoro che è richiesto dalla ricerca della posizione dritta. come dice Alex.

Oppure semplicemente: La ricerca della posizione dritta./i]

Lavoro necessario per trovare la posizione dritta.

Lavoro che occorre per... ecc. ecc.

Le soluzioni sono infinite, se leggo Dante o Ariosto mi aspetto: ...le spalle al bosco testimonio tolse con quel destriero che già il fellon le tolse...

Ma sti autori abbisognano di parafrasi - tal quale Angioni (secondo una mia amica) ...esercitii che smisi di fare da decenni da oltre mezzosecolo  :dontknow:




Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Mauro - Ottobre 30, 2013, 02:21:57 PM
...e andiamo un po OT, dai......intanto mi scuso, non volevo sembrase spocchioso scomodando Sua Maestà messer Dante Alighieri ma, giuro giuro è stata la prima frase che mi è venuta in mente..Ora passerò ancor più per fighetto, ma è vero. Comunque io non mi farei nemmeno poi tanti problemi perchè oggi fare parafrasi è ormai attività quotidiana visto il fiorire di un Italiano davvero approssimativo..scherzi vero quando scrivi Itagliano neh? Rientrando nei ranghi, infine, approvo la tua traduzione sostanziale perchè credo sempre che la semplicità, nei testi divulgativi, anche di altissimo livello, paghi sempre (lingua inglese docet!)
Scusa ancora, spero sia chiaro che non era polemica ma minuscola critica costruttiva
ciao
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 30, 2013, 05:10:02 PM
L'italiano che bello !
Io resto incantato quando sento Albertazzi leggere D'Annunzio, quando ascolto una conferenza di  Cardini, quando sento Gassman recitare L'Infinito.

Esiste l'itagliano: quello che - ahimè - io tratto; e l'italiano, argomento che  non è alla portata di tutti men che mai è alla portata dei politici e dei giornalisti e degli opinionlider.

Così come esistono i cavaglieri, i cavalieri, i cavallerizzi.

La gran parte di noi è cavagliere: 83%; i cavalieri saranno 15% poi ci sono i cavallerizzi: 2% del totale di coloro che posano le loro chiappe sul sacro dorso dei cavalli.

Poi c'è una foltissima categoria nata da pochi decenni: i lallisti, ma fa caso a se.



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 31, 2013, 03:48:42 AM
...l'expression «légèreté»  s'applique
à la fois au dressage du cheval et au
talent  du  cavalier.   El le  en  est
le critérium. 
              ...l'espressione  «leggerezza»  si  applica
insieme all'addestramento del cavallo
e al  talento del  cavaliere. Essa ne  è
il criterio.



Angioni quando traduce non si proccupa affatto di chi leggerà la suo opera, la butta giù e chi more more e chi campa campa  :icon_eek:.
Le due righe quì sopra ne sono la prova, pur avendo un signficato, la forma è talmente sgradevole che si fa fatica a leggere mentre il concetto espresso dal Generale è semplicissimo, eccolo:

...l'espressione  leggerezza è la prova sia dell'addestramento del cavallo che dell'abilità del  cavaliere.



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Ottobre 31, 2013, 06:02:53 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 31, 2013, 03:48:42 AM
...l'expression «légèreté»  s'applique
à la fois au dressage du cheval et au
talent  du  cavalier.   El le  en  est
le critérium. 
              ...l'espressione  «leggerezza»  si  applica
insieme all'addestramento del cavallo
e al  talento del  cavaliere. Essa ne  è
il criterio.



Angioni quando traduce non si proccupa affatto di chi leggerà la suo opera, la butta giù e chi more more e chi campa campa  :icon_eek:.
Le due righe quì sopra ne sono la prova, pur avendo un signficato, la forma è talmente sgradevole che si fa fatica a leggere mentre il concetto espresso dal Generale è semplicissimo, eccolo:

...l'espressione  leggerezza è la prova sia dell'addestramento del cavallo che dell'abilità del  cavaliere.


In questo caso specifico, le 2 versioni della traduzione le trovo personalmente corrette, nel dire la stessa cosa
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 31, 2013, 09:09:52 AM
Io invece contesto la traduzione di "talent" con "abilità". Penso che quel "talent" sia più forte, il talent è un po' come il quid.... se uno non ce l'ha non ce l'ha.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 31, 2013, 10:34:37 AM
Infatti, ho detto che la traduzione di Angiomi ha senso ma non ha scorrevolezza: essa ne è il criterio è difficile da digerire mentre: : ne è la prova è semplice ed immediato. Ovviamente le proposizioni hanno lo stesso significato.

talent (n.m.)
acquis, adresse, aisance, aptitude, art, avantage, bosse, brio, cadeau, capacité, chic, classe, compétence, dextérité, disposition, disposition naturelle, dispositions, distinction, don, entendement, esprit, étoffe, facilité, faculté, fibre, flair, force, génie, goût, habileté, inclination, industrie, ingéniosité, inspiration, instinct, mérite, moyens, penchant, poids, prédisposition, propension, qualité, savoir-faire, sentiment, style, tendance, truc, vertu, virtuosité, vocation

Deliberatamente ho scelto quel sinonimo perché : siccome l'addestramento del lallo non è una facoltà innata, anche l'abilità del cavagliere può essere acquisita, che poi due cavaglieri siano equalmente abili ma di differente talento ça va sans dire.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Ottobre 31, 2013, 12:54:56 PM
Sul fato del talento , di sicuro IO non ho il talento di un fantino ( esempio per il mio campo equestre ), non ho le capacità di un maniscalco professionista o di un barefoot, non ho capacità di chi fa massaggi ai cavalli o stretching, ma ho quello che si può tranquillamente definire una predisposizione a fare le cose con impegno e costanza , e riesco a ottenere anche se con risultati medi, so fare le tre cose allenare-curare gli zoccoli-tenere la massa muscolare del cavallo rilassata 
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 31, 2013, 01:27:14 PM
Citazione da: carodubbio - Ottobre 31, 2013, 12:54:56 PM
Sul fato del talento , di sicuro IO non ho il talento di un fantino ( esempio per il mio campo equestre ), non ho le capacità di un maniscalco professionista o di un barefoot, non ho capacità di chi fa massaggi ai cavalli o stretching, ma ho quello che si può tranquillamente definire una predisposizione a fare le cose con impegno e costanza , e riesco a ottenere anche se con risultati medi, so fare le tre cose allenare-curare gli zoccoli-tenere la massa muscolare del cavallo rilassata

Ecletticamente abile, vedo; sempre meglio che diversamente abile.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 01, 2013, 12:46:25 AM
Ricordo  che, obbedendo  al  suo  amore  per  i cavalli,  raccoglieva,  per  gettarli  nel
fossato,  tutti  i  chiodi  e  gli  oggetti appuntiti che trovava sul suo cammino, nel timore che il piede di un cavallo ne fosse offeso.


Il Generale parla del signor de Sainte-Reine, simpatica figura che aveva questa lodevole abitudine, bene, secondo la traduzione di Angioni, ho immaginato che il detto personaggio mettesse in tasca i suddetti puntuti oggetti e appena trovava un fossato li gettasse dentro.  :icon_eek: infatti ai suoi tempi le città pullulavano di lalli, era proprio lì che c'erano le più alte possibilità che un oggetto appuntito potesse fare la bua ai sacri piedi lallini, dunque, se trovare un fossato è cosa assai facile in campagna, in città è difficile trovare fossati , mentre sono comunissimi i tombini, le griglie fognarie e i chiusini. 

Ormai cognoso i miei polli, mi son detto vuoi vedere che c'è un errore di traductione ??

Infatti è così: il buon Colonnello traduce la parola égout con fossato mentre la traduzione corretta è questa:

égout(n.)
cloaca, fogna, fognatura, chiavica.

Per controllo ecco come si traduce fossato in franzose:

fossato (n.)
fosse, douve, douves, fossés, fossé, tranchée, rigole.

Come abbia fatto Angioni a fare questa confusione solo Iddio lo sa....o forse lo sa la Chiummo ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 02, 2013, 07:33:20 PM
Nello capo XII della traduzione angionica, nella legenda sottotitolo al capitolo leggiamo:

Obligations imposées aux écuyers de cirque.
             
Obblighi  imposti  agli  écuyers  da  circo.

Messa così sembrerebbe che i cavallerizzi da circo debbano sottostare a degli obblighi restrittivi per esercitare la loro nobile professione: farsi vacccinarre,  :icon_eek: avere la laura, saper stare per otto minuti su di un piede solo...invece no !

Andando a leggere il paragrafo corrispondente, si capisce che il Generale intende tutt'altra cosa, infatti io tradussi a senso rispettando il significato effettivo di quell'enunciato...ma se avessi voluto tradurre alla lettera ma in maniera coerente e corretta come avrei dovuto versare in itagliano: Obligations imposées aux écuyers de cirque ?

La cosa è semplicissima...


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 03, 2013, 02:56:19 AM
...basta aver letto il paragrafo corrispondente.

Si capisce benissimo che i cavallerizzi da circo perseguono altri scopi rispetto all'equitazione sapiente ma nessuno impone loro alcunché sono essi stessi che: per affermarsi presso il pubblico pagante sono obbligati ad usare certe tecniche deprecabili per la dotta :icon_eek: equitatione, appunto.
Devono esibirsi in arie eccentriche e spettacolari anche se scorrette per il cavagliere e dannose per il lallo, ora, ragionando su quanto detto, possiamo tentare una traduzione alla letteraecuyers da circo - agli - obbligo - imporre.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 04, 2013, 02:55:14 AM
...ecuyers da circo - agli - obbligo - imporre.

Sempre stando alla lettera ma usando dei sinonimi e una corretta costruzione della frase il risultato sarà questo, ecco i passaggi:

1)I cavallerizzi da circo impongono a se stessi degli obblighi (per lo spettacolo).

2)I cavallerizzi da circo (per esigenze di spettacolo) si impongono degli obblighi.

3)I cavallerizzi da circo sono costretti a delle forzature (per esigenze di spettacolo).

4)I cavallerizzi da circo sono costretti a delle esagerazioni.

5)I cavallerizzi da circo sono costretti ad esagerare


La differenza tra : Obblighi  imposti  agli  écuyers  da  circo e:  I cavallerizzi da circo sono costretti ad esagerare. sembra grande - in effetti - quest'ultima frase è esattamente quello che intendeva il Generale scrivendo: Obligations imposées aux écuyers de cirque.

Se volete restare alla lettera, alla letterisssima lavorate sui punti: 1 - 2 - 3.
Perché, Obblighi  imposti  agli  écuyers  da  circo. non ha senso.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Novembre 04, 2013, 01:17:21 PM
Per esperienza 2 termini mi restano familiari, obblighi-forzature ai quali faccio a volte uso per un bene che verrà, una volta raggiunto lo scopo rieducativo, questi termini cessano la loro funzione
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 04, 2013, 01:28:51 PM
Hai perfettamente ragione, anche nell'addestramento normale si fa: all'inizio - per fare una piroetta - bisogna usare mani gambe peso del corpo speroni e frusta, poi basta solo il peso del corpo...anzi solo la posizione delle gambe e un pò di peso del corpo che il lallo piroetta a dx e a sx come una trottola.

Nel nostro caso, invece, i cavallerizzi da circo - anche con lalli perfettamente addestrati - esagerano le loro posizioni a cavallo per far vedere al pubblico pagante quanto sia difficile l'esercizio e quanto siano bravi a farlo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 04, 2013, 07:36:12 PM
Non ricordo chi ha scritto queste parole riguardo le questioni:

L'attenta lettura delle sue pagine, nelle quali ogni frase è essenziale e piena di significato, ogni parola è necessaria,  insieme  alle  riflessioni  che  esse  suscitano  e  con  le  quali  il  lettore  potrà  riportarsi  ai  fatti  e  ai problemi attuali, non soltanto servirà per apprendere, per aumentare la personale cultura equestre, ma avrà la forza di suscitare una diversa visione dell'equitazione, un modo diverso e - sembra paradossale scriverlo un secolo dopo la pubblicazione del libro - un modo nuovo di considerare i problemi derivanti dalle principali, odierne necessità.

E' molto vero, effettivamente ci sono delle sfumature che non colsi perché non mi sembravano importanti dato che il senso era preso, ora ci son tornato confrontando la traduzione Angioni, come si vede dall'ultimo post, riguardante i cavallerizzi da circo - ragionando - si traduce in maniera letterale ma comprensibile, ecco un altro esempio di traduzione angionica :

Il cavaliere  deve  sedersi  cacciando l'assetto  sotto  di  sé,  in  modo  che l'assetto  sia  trascinato  dallo  slancio del cavallo come da un corso d'acqua, essendo  l'inclinazione  indietro  del
corpo soltanto  la sua conseguenza e non  producendosi  dunque  se  non dopo lo scatto dei garretti.


Proviamo a tradurlo in maniera letterale ma comprensibile...se voi avete già capito spiegatemelo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 04, 2013, 07:43:43 PM
Il cavallo AVANTI a te. Ti piace?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 04, 2013, 08:09:24 PM
Moltissimo, ma io stavo tentando una traduzione alla lettera di tutto il periodo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 04, 2013, 09:51:23 PM
Metti il periodo in francese così ci risparmi la fatica di cercarlo e possiamo cimentarci .
Però peccato, per una volta, dico una, che riesco ad essere sintetica... :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 05, 2013, 01:30:10 AM
Le cavalier doit  s'asseoir  en  chassant
l'assiette sous lui, de façon que, par
l'élan du cheval, elle  soit entraînée
comme  par  une  nappe  d'eau,
l'inclinaison  du  corps  en  arrière
n'en  étant que  la  conséquence  et
ne  se  produisant  alors  qu'après
la détente des jarrets.
             
Il cavaliere  deve  sedersi  cacciando
l'assetto  sotto  di  sé,  in  modo  che
l'assetto  sia trascinato dallo  slancio
del cavallo come da un corso d'acqua,
essendo  l'inclinazione  indietro  del
corpo soltanto  la sua conseguenza e
non  producendosi  dunque  se  non
dopo lo scatto dei garretti.

Dunque, Angioni ha tradotto fedelmente alla lettera senza curarsi che esistono dei sinonimi più adeguati ad esprimere con chiarezza queste circostanze e che il periodo può essere costruito allontanandosi dalla sintassi francese, pur restando nella traductione alla lettera.

Dunque, se in francese il discorso è chiarissimo, come lo mette Angioni è confuso e la traduzione andrebbe rivista analizzando: assiette - chasser - entraînée - nappe d'eau.

Cominciamo da nappe d'eau parola che Angioni non ha capito : Nappe - lo sappiamo bene - vuol dire tovaglia ma con acqua vicino vuol dire: distesa d'acqua, stagno, lago, falda acquifera, ecc. 
Infatti per similitudine si dice:
Nappe de feu, vaste surface enflammée, ainsi dite par comparaison à une nappe d'eau.

Dunque non c'entra nulla con : corso d'acqua, tantomeno una falda esprime movimento violento come intende il Generale.

Però, se consultiamo...

Le Littré (1880)

NAPPE (s. f.)[na-p']
Terme d'hydraulique. Nappe d'eau, cascade dont l'eau tombe et s'étend en forme de nappe.
• Une fontaine qui faisait une nappe d'eau en tombant d'un rocher (FÉN. Tél. XIV)
• Ces fleuves s'épancher en nappes transparentes (DELILLE Homme des ch. IV)
Nappe d'eau, grande étendue d'eau tranquille, comme celle d'un étang, d'un lac, etc.

vediamo che allora (NELL'OTTOCENTO) i primi significati di nappe d'eau erano: cascata, getto, flusso.
(http://img20.imageshack.us/img20/7549/tz4t.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/20/tz4t.jpg/)

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[IMG=http://img20.imageshack.us/img20/7549/tz4t.jpg]http://[/img][/URL]

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Bella, armoniosa emergenza idrogeologica in provincia di Genova: la cascata del Serpente sul rio Masone, in condizioni di piena e di portata normale. Il laghetto sotto la cascata si è formato ed è mantenuto proprio grazie alle forti portate di piena che caratterizzano il corso d'acqua.(Foto dell'autore: Diego Rosa)

Dunque, il Generale si riferiva alla spinta che può dare questo tipo di movimento d'acqua peraltro perfettamente coerente con quanto dice, fatto che ci porta direttamente ad un altro  sbaglio di Angioni: trascinare...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 05, 2013, 09:56:52 AM
Dunque, stabilito che una massa d'acqua può trascinare ma anche spingere, in questo caso, la migliore traduzione di entraînée non è trascinare ma spingere, poiché - come è detto chiaramente - l'inclinazione del corpo all'indietro è provocata dalla azione dei garretti che  - evidentmente - stanno dietro, dunque spingono,non possono trascinare, infatti, ecco alcuni dei sinonimi di entraîner:

entraîner (v.)
...porter, pousser, préparer, presser, produire, provoquer...

Ora, appurato che il corso d'acqua angioniano, in realtà, era una massa d'acqua che spinge violentemente...perché - come disse il signore de la Palice - i garretti del lallo - per saltare - scattano violentemente, occupiamoci dello l'assetto...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 06, 2013, 12:20:18 AM
Notiamo che il Generale evita di ripetere - per evidenti ragioni di scorrevolezza - la parola assetto a breve distanza usando al suo posto il pronome elle, appunto; Angioni invece - uscendo dalla sua abituale fedeltà al testo - reitera l'uso della medesima parola appesandendo il testo itagliano inutilmente; detto questo, vediamo cos'è l'assetto:

assiette - (figuré;équitation)position du corps à cheval, son équilibre.

Dunque, un ottimo sinonimo di assetto è equilibrio, quindi - se non volessimo usare il pronome - potremmo tradurre assiette una volta con assetto e l'altra con equilibrio senza uscire dalla traduzione alla lettera.

Ora, cacciare l'assetto sotto di se non mi sembra una bella espressione, ricorriamo ancora una volta ai sinonimi:

cacciare: lasciar andare, trasferire, spostare, caricare, collocare.

Prendiamone uno a caso e vediamo il risultato della traduzione alla lettera ma ragionata:

Le cavalier doit  s'asseoir  en  chassant
l'assiette sous lui, de façon que, par
l'élan du cheval, elle  soit entraînée
comme  par  une  nappe  d'eau,
l'inclinaison  du  corps  en  arrière
n'en  étant que  la  conséquence  et
ne  se  produisant  alors  qu'après
la détente des jarrets.
              Il cavaliere deve sedersi
calando il suo assetto verso il basso,
in modo tale che il suo equilibrio sia spostato
in avanti dallo slancio del cavallo
come spinto da un forte getto d'acqua, in questo caso,
la conseguenza è l'inclinazione del suo corpo
all'indietro che avviene soltanto dopo
lo scatto dei garretti del cavallo.

Come vedete la traduzione alla lettera, pur essendo resa in un itagliano decente, non ha lo charme di una traduzione libera confrontate:

Traduzione alla lettera (mia):
Il cavaliere deve sedersi calando il suo assetto verso il basso, in modo tale che il suo equilibrio sia spostato in avanti dallo slancio del cavallo come spinto da un forte getto d'acqua, in questo caso, la conseguenza è l'inclinazione del suo corpo all'indietro che avviene soltanto dopo lo scatto dei garretti del cavallo.
.

Traduzione libera:
Il cavaliere dovrà sedersi in sella profondamente in maniera tale che - come un'ondata - lo slancio del cavallo lo spinga in avanti e dunque, l'inclinazione del suo busto all'indietro avverrà solo in risposta - a compensazione - dello scatto provocato dalla dinamica del salto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 06, 2013, 08:30:53 AM
Posso fare un piccolissimo appunto?
Calarsi in sella profondamente (espressione molto bella) non è uguale a dire di "cacciare l'assetto sotto di sè", quest'ultima espressione mi fa pensare a spingere il bacino ,le chiappe, sotto di sè, rovesciando la posizione del bacino , Museler scriveva "ingobbire le reni".
A me dicevano spesso di "mettere il sedere sotto di me" nel senso di sedermi sulle tasche dei pantaloni (scusate non so come farmi capire), infatti se vuoi passare ad un'andatura superiore fai proprio questo: cacci l'assetto sotto di te, o ingobbisci le reni o spingi le chiappe sotto di te e senti la spinta del cavallo che , partendo da dietro, passa sotto di te come un'onda e porta ancora più sotto di te le tue chiappe mentre la parte alta del corpo (spalle, testa) restano spostate un filo indietro proprio a causa di questa accelerazione che viene dal motore posteriore.

Sedersi calando l'assetto verso il basso IMO non rende questa sensazione.

Che poi "cacciare l'assetto" sia stridente come un'unghia sulla lavagna è fuori discussione
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 06, 2013, 10:17:22 AM
L'attenta lettura delle sue pagine, nelle quali ogni frase è essenziale e piena di significato, ogni parola è necessaria,  insieme  alle  riflessioni  che  esse  suscitano  e  con  le  quali  il  lettore  potrà  riportarsi  ai  fatti  e  ai problemi attuali, non soltanto servirà per apprendere, per aumentare la personale cultura equestre, ma avrà la forza di suscitare una diversa visione dell'equitazione, un modo diverso e - sembra paradossale scriverlo un secolo dopo la pubblicazione del libro - un modo nuovo di considerare i problemi derivanti dalle principali, odierne necessità.

Ecco perché questa mia passione per la traduzione alla lettera (in funzione del miglioramento di quella libera).

Siccome non sono il colonnello Buttiglione, sono prontissimo a cedere di fronte all'evidenza ma anche di fronte alla ragionevolezza, in questo caso ci potremmo aiutare con una nota ma Alex non vole.

Sinonimi ? Giri di frasi ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Novembre 06, 2013, 11:09:30 AM
"Sedersi in sella profondamente" è un'espressione che svia dal vero significato, difatti uno non può sprofondare di più di quello che pesa, a meno di aggrapparsi da qualche parte con le mani e tirare se stesso verso il basso, oppure aggrapparsi con le gambe allo stesso scopo, azione che irrigidisce cavallo e cavaliere.

"Cacciare l'assetto sotto di sè" invece è figurativamente giusto, perché non è una forza verticale che bisogna controllare, ma orizzontale: il cavallo con la spinta alternata dei garretti accelera e decelera a ogni tempo ed è questo che il cavaliere deve seguire con le reni: portando la cintura più avanti (maggiormante sotto di sè) durante la spinta che riceve dal cavallo. Se si fa questo, anche i rimbalzi verso l'alto saranno attutiti senza doversi aggrappare.

Concordo con milla dunque.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 06, 2013, 11:37:29 AM
Evento epocale: Max concorda con qualcosa che dico  :horse-scared:
Max lo dico scherzosamente, lo sai.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Novembre 06, 2013, 12:16:39 PM
No ma quasi sempre, solo che mi spiego male e sembra che dico chissà che altro.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 06, 2013, 01:19:07 PM
Infatti non ho capito cosa intendi dicendo"no ma quasi sempre"
Intendi che sei quasi sempre in disaccordo con me o che quasi sempre concordi? :icon_confused:

Però (lo dico in generale non riferendomi in particolare al brano riportato da Raffaele), l'espressione "sedersi profondamente in sella" a me piace, mi è stata utile perchè io ho imparato in un maneggio di saltatori (solo assetto leggero) quindi il mio istinto era quello di spingere sulle staffe e sollevarmi dalla sella, quindi USCIRE dalla sella.
E' chiaro che non ci si deve aggrappare con le gambe ma l'idea di sedersi comodamente in sella, con il sedere e le cosce ben aderenti, come se fossero fuse al cavallo, come se si fosse un tutt'uno col cavallo a me piace.
La Swift (che si esprime molto per immagini) parla di assetto che avvolge il cavallo come un guanto morbido
Confermo comunque che sono concetti diversi da quello espresso dicendo "assetto cacciato sotto di sé"
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Novembre 06, 2013, 02:27:30 PM
Quasi sempre diciamo le stesse cose da punti di vista diversi.

L'assetto leggero però non lo prendo nemmeno in considerazione dato che si sta parlando di un'epoca in cui l'ostacolo lo si passava ancora sdraiati all'indietro, ed è a questa brutta pratica che il generale fa riferimento in quel paragrafo.
La dinamica della descrizione ha dei punti in comune con il trotto o galoppo seduto, ma il lasciarsi spingere le natiche sotto di sè in questo caso è riferito, da quel che ho capito, all'istante in cui il cavallo salta, con la conseguenza che ci si ritroverà a saltare seduti con il busto all'indietro, vecchia maniera appunto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 06, 2013, 02:40:20 PM
Il Generale già conosce il filer, dunque il saltare stravaccati all'indietro, ai suoi tempi, era giù superato, infatti dice che solo dopo lo scatto dei garretti l'assetto va all'indietro.

Il concetto espresso dal Generale 1ooanni fa, è stato ripreso dalla monta uestern: sedetevi sopra le tasche dei vostri gins e da Jean D'Orgeix: le cul dans la brouette...la mia versione casereccia è: fai vedere il cielo al tuo uccello  :icon_eek:...dato che ho un solo aglievo posso dirlo facilmente senza fare confusioni di genere.  :icon_eek:

Quindi non avevo dubbi sul significato della frase, solo che:
Il cavaliere  deve  sedersi  cacciando l'assetto  sotto  di  sé.. è agghiacciante e per uno non tanto esperto incomprensibile.

Ho tentato questa traduzione alla lettera, meno stridente:
Il cavaliere deve sedersi calando il suo assetto verso il basso...

Comunque la traduzione libera:
Il cavaliere dovrà sedersi in sella profondamente... esprime già il concetto perché non vedo come ci si possa sedere profondamente in sella senza mettere i glutei sotto.

Il cavaliere deve sedersi in assetto profondo spingendo i glutei sotto di se...questa mi sembra una strada percorribile sulla quale lavorare.

Ripeto: Il cavaliere  deve  sedersi  cacciando l'assetto  sotto  di  sé...fa violentemente evacuare l'intestino ed è incomprensibile a chi non sia già esperto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Novembre 06, 2013, 04:35:35 PM
Se semplifichi ulteriormente:

Il cavaliere deve sedersi spingendo i glutei sotto di se...

è più scorrevole, perché è sott'inteso che se spingi i glutei sotto di te l'assetto diventa più profondo, non c'è bisogno di dirlo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 06, 2013, 07:44:04 PM
Però, a pensarci bene, noi siamo qui a discutere di cacciare l'assetto o anche spingere i glutei sotto di noi ma anche quest'ultima espressione, più chiara e scorrevole spesso è di difficile comprensione per il principiante.
E' una riflessione personale, stavo pensando che solo nel mio attuale maneggio ho sentito questo tipo di espressioni,  nella maggior parte dei centri ippici ti mettono in sella e al massimo ti dicono di tenere i talloni giù. Fine del discorso sull'assetto.
E per molto tempo ho continuato a chiedermi che accidenti volesse dire spingere i glutei avanti, sedersi sulla parte grassa delle natiche e simili. A noi adesso sembra facile e scontato ma io, che non sono cavaliere di lungo corso come voi due, mi ricordo ancora benissimo delle difficoltà nel capire certi concetti.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Novembre 06, 2013, 08:52:09 PM
Milla, è proprio per questo motivo (l'accrescimento della comprensione delle cose attraverso la pratica) che lo stesso testo di equitazione ti "sembra diverso" riprendendolo in mano in tempi diversi. Subito non ti dice nulla. Dopo qualche anno pensi: ah ecco forse cosa intendeva. Dopo altri anni e altri cavalli ancora, non puoi che concordare in pieno con quanto stai leggendo perché sono cose che ti accorgi di sapere già.

E' dunque impossibile essere esaustivi per tutti in un testo, perché presupporrebbe scriverlo con diversi livelli di comprensione. Forse si potrebbe fare oggi con la tecnologia: un paragrafo dove ogni parola è spiegata con link esaustivi, ma sarebbe una fatica immensa e, credo, inutile.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 06, 2013, 09:32:06 PM
Certo hai ragione, era solo una riflessione estemporanea sulla difficoltà di far capire "a parole" un concetto.
Quello che dici tu ciascuno di noi l'ha verificato direttamente via via che procedeva negli studi.
In più a cavallo c'è la necessità di studiare, capire, SENTIRE ed infine riuscire ad eseguire, forse è questo che rende così particolare il montare a cavallo o perlomeno il cercare di montare BENE a cavallo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2013, 02:35:00 AM

Angioni 1978
Il cavallo fa della propria incollatura
uno degli impieghi più vari allorché,
allo stato libero, può disporne
a suo piacimento.
             

Angioni 2013
Il cavallo fa della propria incollatura
un  impiego  dei  più  vari,  mentre
allo  stato  libero,  può  disporne  a
suo piacere.
 

Dov'è la differenza ??
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Novembre 08, 2013, 09:06:47 AM
A parte aver stravolto il senso nel 2013, nessuna: tutte e due son scritte male.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2013, 02:25:44 PM
Infatti, non c'è differenza, c'è da notare che in questo caso perfino il buon Colonnello, o forse la dottoressa Chiummo, si sono accorti che la frase scritta nel 78 sembra redatta da uno straniero, o da uno che ha imparato a leggere e scrivere a 50 anni per corrispondenza.

Comunque, diamo per buona la versione 2013: un impiego dei più vari cosa vuol dire ?
Per me non ha senso...il cavallo senza il cavagliere fa un (un solo) impiego della propria incollatura tra i più vari che sono nelle sue possibilità ?

Comunque, quello che ci fa capire Angioni è questo: Il cavallo fa della propria incollatura un solo impiego tra i vari che può fare, (mentre) invece allo stato libero, ne può fare quanti ne vuole.


La traduzione corretta alla lettera è facilefacile,
questa: In libertà, il cavallo può disporre della sua incollatura in tanti modi e la usa a suo piacimento.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 08, 2013, 04:16:17 PM
Il problema è il MENTRE (nella trad precedente ALLORCHE') che sottintende la contemporaneità di più azioni (ma non è evidentemente questo il caso) o una contrapposizione. Ma non si capisce di cosa, il periodo appare monco.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2013, 08:28:47 PM
Le  cheval  fait  de  son  encolure
un  emploi  des  plus  variés,  alors
qu'à  l'état  libre  il peut en disposer à
son  gré. 
             
Il cavallo fa della propria incollatura
un  impiego  dei  più  vari,  quando
allo  stato  libero,  può  disporne  a
suo piacere.

Le Littré (1880)
3. Alors que, loc. conj. S'emploie pour lorsque, surtout dans le style élevé.

Lorsque, dunque, il Generale intendeva: quando.

Ho sostituito quel mentre - che non c'entra una beata - e anche la traduzione angionica diventa umana comprensibile...facile no ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 09, 2013, 02:40:28 AM
Celte  manière  d'émailler  la
reprise  de  galop,  en  l'entremêlant
de changements de pied rapprochés...
apporte de la variété dans le travail
             
Questa  maniera  di  smaltare  la
ripresa  di  galoppo, intramezzandola
con cambiamenti di piede ravvicinati...

Mi sono appassionato  - grazie al Colonnello - alla traduzione alla lettera, devo dire che ho trovato in linea un buon vocabolario dove sono riportati anche temini otocenteski, questo:

Le Littré (1880)
ÉMAILLER (v. a.)[é-ma-llé, ll mouillées, et non éma-yé]
1. Appliquer de l'émail, orner avec de l'émail. Émailler une bague. Émailler de la porcelaine.
2. Fig. Orner, parer, en parlant des fleurs.
• Elle émaille de fleurs les portes d'Orient (RÉGNIER Dial.)
• Mille fleurs émaillaient les tapis verts.... (FÉN. Tél. I)
• Et vous, brillantes fleurs, étoiles mes compagnes, Qui du bleu firmament émaillez les campagnes (LAMART. Médit. II, 8)

Ma dovete consultarlo in francese, se chiedete la traductione in itagliano non ci sono i riferimenti antichi.

Dunque, il Generale non voleva dire smaltare la ripresa ma ha usato il termine in maniera figurata: adornare, parare, infiorare, abbellire, arricchire la ripresa, appunto.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 10, 2013, 10:07:45 PM
Le perfectionnement du mécanisme,
le  développement  du  sentiment
équestre  rentrent dans  le domaine
exclusif  du  praticien  lui-même  et
peuvent seuls  faire acquérir à  l'élève
les qualités, qui  lui permettront de
devenir  un  jour  éminent  dans  la
pratique de son art.
             
Il perfezionamento del meccanismo,
lo  sviluppo  del  sentimento  equestre
rientrano  nell'esclusivo  dominio
del praticante stesso e, soli, possono
far  acquisire all'allievo le  qualità
che  gli  permetteranno di  diventare
un  giorno  eccellente
  nella  pratica
della  sua  arte.

Che disastro ! vediamo parola per parola cosa il Generale voleva dire...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 11, 2013, 04:33:39 PM
Prima di passare all'analisi delle parole in osservazione, ripeto la mia maniera di tradurre.
Quasi sempre traduco di getto, poi rileggo ed infine sottopongo il testo all'esame severissimo dei miei angioletti le quali migliorano il mio itagliano e notano gli eventuali errori o discrepanze.
Ora, mi stò dedicando alla traduzione alla lettera comparata a quella di Angioni, e quindi, vado a limare e a modificare qualcosina.
La trovo bellissima, se fatta ragionando e facendo ricerche e con il ueb è abbastanza facile;  ora il Generale scrive: Le perfectionnement du mécanisme, e il nostro buon Angioni traduce: il perfezionamento del meccanismo.

Se si esclude alla priora il fatto che il Generale parlasse di marchingegni e di ingranaggi metallici o lignei dobbiamo dedurre che la traduzione del Colonnello è sbagliata, infatti, vediamo il vecchio letterato cosa dice:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 12, 2013, 02:07:02 AM
Le Littré (1880)
MÉCANISME (s. m.)[mé-ka-ni-sm']
1. Ensemble de pièces, de machines, de moyens de mouvement, soit naturels, soit artificiels. Le mécanisme du métier à bas est très compliqué, mais fort ingénieux.
• Le mécanisme de l'insecte le plus vil n'est pas moins merveilleux que celui de l'homme (DIDER. Pens. philos. n° 19)
• Par ces mots [s'il avait assisté aux conseils de Dieu] qui furent taxés d'impiété, Alphonse faisait entendre que l'on était encore loin de connaître le mécanisme de l'univers (LAPLACE Expos. V, 4)
2. Mécanisme d'une fonction animale. Ensemble des actes exécutés par chaque organe d'un appareil pour l'accomplissement d'une fonction.
• Cette action [de l'âme sur le corps et vice versâ] est du nombre de ces choses dont le mécanisme sera toujours ignoré (VOLT. Newt. I, 7)
• Le mécanisme de la langue du pic a été un sujet d'admiration pour tous les naturalistes (BUFF. Ois. t. XIII, p. 23)
mécanisme (n.m.)
agencement, atomisme, dispositif, engrenage, machine, machinisme, mécanique, mouvement, physiologie, processus, transmission

Dunque, i migliori sinonimi di meccanismo secondo quanto sopra sono: movimento e funzione, il concetto è questo ed è la mia traduzione libera: -

Solo l'allievo,  se ne ha la capacità,  può migliorare i propri movimenti e la propria sensibilità equestre, grazie a loro, potrà sperare, un giorno, di primeggiare nell'equitazione.

Ora, tornando alla traduzione alla lettera, ma ragionaa, il processo è questo: cominciamo a sostituire meccanismo con movimento e sentimento equestre con sensibilità equestre, ora incontriamo: dominio, anche in questo caso il Generale lo usa in senso figurato dunque:
domaine (n.m.) (figuré) sphère sphère (n.) (figuré) sfera, ambito, campo, settore.

Procediamo: praticien, io avrei tradotto: aspirante cavallerizzo (perché di questo si tratta) o cavaliere, ma credo che in definitiva possa andare praticante.
Ora c'è una maligna parolina - maligna per Angioni - seuls un avverbio che effettivamente vuol dire soli ma ha alcune sfumature, eccole:
seul 
      nm 
1    isolé, sans personne  - isolato - solitario.
2    unique de son espèce  - unico.
3    les autres exclus - esclusivo.
4    sans compagnie  - senza compagnia.
5    sans aide - senza aiuto.

Di queste varianti quella che ci riguarda è la terza: escluso gli altri - esclusivo; siccome il Generale ha appena usato l'aggettivo esclusivo è meglio trovare un sinonimo: assoluto usato come avverbio.

Infine, diventare eccellente si semplifica moltissimo usando il verbo corrispondente: eccellere, per concludere, sappiamo che il Generale chiama arte l'equitazione, dunque, equitazione...abbiamo tutti gli elementi, ecco il risultato:

Il perfezionamento del meccanismo,
lo  sviluppo  del  sentimento  equestre
rientrano  nell'esclusivo  dominio
del praticante stesso e, soli, possono
far  acquisire all'allievo le  qualità
che  gli  permetteranno di  diventare
un  giorno  eccellente  nella  pratica
della  sua  arte.
             
Il perfezionamento dei movimenti,
lo  sviluppo  della sensibilità equestre
rientrano  nell'ambito esclusivo 
del praticante stesso e,  assolutamente, possono
far  acquisire all'allievo le  qualità
che  gli  permetteranno,
un  giorno,  di eccellere nella pratica dell'equitazione.

Sono due traduzioni alla lettera, pertanto pesanti ma quella di sinistra oltre che pesante è anche scorretta.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 13, 2013, 02:34:07 AM
N.d.T.: la traduzione letterale italiana è «ascoltato» che ha comunque bisogno di una spiegazione. Baucher scrive che
«ascoltare un  cavallo  è  essere  attento  a non disturbarlo per nulla quando  si muove  e  si  atteggia bene»  (Dictionnaire
raisonné  d'équitation,  1833).  Per  far  questo,  il  cavaliere  deve  avere  molta  sensibilità.  Il  termine  è  tratto  da  La
Guérinière. Esprime insieme la regolarità, il ritmo e l'armonia dell'andatura.

Questa è la bella nota che Angioni fa - giustamente - al termine: écouté.

Il senso è quello ma il nostro Colonnello prende fischi per fiaschi portando a conforto il Dizionario di Baucher, quì non è l cavagliere che ascolta ma il lallo che sente, è esattamente il contrario:

Le Littré (1880)

ÉCOUTÉ, ÉE (part. passé.)[é-kou-té, tée]
3. Termine di maneggio. Dei movimenti sentiti, movimenti fatti con molta precisione.
Passo écouté, un passo di scuola, un passo riunito: che ascolta/sente i talloni, c'est-à-dire qui ne se jette ni sur l'un ni sur l'autre.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 14, 2013, 03:14:27 AM
Oggi, trascurerò le "questioni" del buon Colonnello, ma non preoccupatevi di allegro materiale ce n'è a josa.

Stanotte, farò una gentile richiesta ai moderatori globbali: aprire in questa sala di lettura una sottosezione nomata: i grandi cavallerizzi , mi son reso conto che in Itaglia sono misconosciuto e quando se ne parla spesso è a vanvera.

Ho un pò di materiale a riguardo, a cominciare da Baucher: - il Galileo Galilei dell'equitazione...a vous.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Pippokid - Novembre 14, 2013, 08:48:50 AM
Devono creartela Divinity o planetadmin.  Immagino che l'apriranno in tempi brevi.  Ciao
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 14, 2013, 11:14:30 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 14, 2013, 03:14:27 AM
Oggi, trascurerò le "questioni" del buon Colonnello, ma non preoccupatevi di allegro materiale ce n'è a josa.

Stanotte, farò una gentile richiesta ai moderatori globbali: aprire in questa sala di lettura una sottosezione nomata: i grandi cavallerizzi , mi son reso conto che in Itaglia sono misconosciuto e quando se ne parla spesso è a vanvera.

Ho un pò di materiale a riguardo, a cominciare da Baucher: - il Galileo Galilei dell'equitazione...a vous.

Sono misconosciuto?   :horse-scared:

Errore materiale di tastiera, autoironia  :horse-wink: oppure..... nella sottosezione si parlerà di Piciopacio?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 14, 2013, 01:52:36 PM
Errrore di tastiera of course: la i e la o sono vicini...per la stessa ragione a volte scrivo Angiomi al posto di Angioni, quando me ne accorgo correggo, ma a volte scappa, me ne scuso collinteressato. :dontknow:

Eppoi, Piciopacio ormai è famoso/famigerato tutt'altro che misconosciuto.
:horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Novembre 14, 2013, 07:44:00 PM
 :studioso:  a forza di studiare  l'estro di Raffaele non si trattiene nel coniare parole nuove :perfect:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 14, 2013, 07:52:38 PM
Alex anch'io avevo pensato ad un lapsus freudiano :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 14, 2013, 09:11:21 PM
Niente Froid, semplice sciatteria, ecco perché infarcisco volutamente di errori i miei post...per camuffare quelli veri. :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 14, 2013, 11:33:35 PM
Però la sezione sui grandi cavallerizzi del passato sarebbe molto interessante anche se un'infarinatura me la sono fatta curiosando sul tuo blog
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 15, 2013, 02:26:54 PM
Già, del passato.

Nel presente, secondo me, il più grande è Mario Luraschi, lo conobbi all'inizio degli anni 70 del secolo scorso a Verona...una Fiera molto naif rispetto ad oggi.

Lui è/è stato: cavallerizzo d'alta scuola, maestro d'equitazione, volteggiatore, cascatore, preparatore di stunthorses, conduttore di lalli in libertà, ammaestratore di lalli da circo, disegnatore di selle e di costumi di scena, regista di teatro equestre...non basta ?

Inoltre fa tutti i giochi parrellati, le esibizioni nezoroffiane, le minchiate di onzablaziane, le relazioni della beata presentandole semplicemente come: addestramento/ammaestramento lallino: niente di più niente di meno.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 16, 2013, 11:57:32 AM
Che succede ? E' scomparsa la mia ultima risposta riguardo l'ennesimo strafalcione di Angioni nelle sue "questioni", pazienza, la rimetto.

Torno a spiegare al gentile Colonnellola sua traduzione o meglio gli faccio notare un piccolissimo  errore:


...  dans  la
distribution  de  son  propre  poids,
les  moyens  de  contribuer  à  la
modification  d'équilibre  qu'il  y
aurait  lieu  de  rechercher chez  le
cheval,  soit  pour  allonger  ou
raccourcir ses allures, soit pour  les
régulariser. D'Aure y excellait.
             
nel la
distribuzione  del   proprio  peso,
i  mezzi  per  contribuire  alla
modificazione  d'equilibrio  che
sarebbe  opportuno  ricercare nel
cavallo,  sia  per  allungare  o
raccorciare  le  andature,  sia  per
regolarizzarle. D'Aure in ciò eccelleva.


avoir lieu (v.)
accadere, avere luogo, avvenire, essere, occorrere, succedere.

Dunque, basta sostituire:  sarebbe  opportuno  ricercare  con occorre ricercare, meglio: occorre cogliere e tutto cambia.

...i l   caval iere  può  trovare,   nel la distribuzione  del   proprio  peso, i  mezzi  per  contribuire  allamodificazione  d'equilibrio  che occorre/occorrerebbe cogliere  nel cavallo,  sia  per  allungare  o raccorciare  le  andature...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 17, 2013, 02:06:35 AM




                                    (http://imageshack.com/a/img844/8047/2qee.jpg) (http://imageshack.com/i/ng2qeej)Uploaded with ImageShack.com (http://imageshack.com)




Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 17, 2013, 03:21:12 PM
Stai lavorando a spalare la cacca di Oddo?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Novembre 17, 2013, 06:33:44 PM
(http://i46.tinypic.com/rm5zf8.jpg)

Se volete vi insegno i trucchi del mestiere :laughter-485:

in questo vecchio sottotetto ho spalato un mare di popo di piccioni, una puzza paurosa
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 17, 2013, 06:35:33 PM
Quante volte te lo devo dire !!!???

Il sacro sterco di lallo si chiama fiande non cacca !!

Da non confondersi con fiandre: simpatica regione del nord Europa.

(http://imageshack.com/a/img546/8030/wxuh.jpg) (http://imageshack.com/i/f6wxuhj)Uploaded with ImageShack.com (http://imageshack.com)
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 28, 2013, 08:27:57 PM
Giusto perché Angioni non pensi che lo abbia dimenticato...

La  conformation est  jugée  à
l'aide  des  connaissances  que  tout
vrai  cavalier  doit  posséder  sur
l'extérieur  du  cheval...
             
La  conformazione  è  giudicata
con  l'aiuto  delle  conoscenze  che
ogni  vero  cavaliere  deve  possedere
dell'esteriore del  cavallo...

...l'esteriore del lallo: vengono i brividi solo a leggerlo; con un piccolissimo sforzo, e un semplice uso di sinonimi tutto cambia:

L'aspetto del cavallo è valutato con  l'aiuto  delle  conoscenze  che ogni vero cavaliere  deve avere sulla sua struttura...oppure liberandoci della lettera, della letterissima:

Ogni vero cavaliere deve avere conoscenze adeguate per valutare la struttura del cavallo...

Ogni vero cavaliere deve essere in grado di valutare la morfologia del cavallo...

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 05, 2013, 09:07:00 AM
Appendice al post precedente:

Le Littré (1880)

EXTÉRIEUR, EURE (adj.)[èk-sté-rieur, rieu-r'. Dans la versification du XVIIe siècle, extérieur est de quatre syllabes : ex-té-ri-eur ; aujourd'hui on le fait souvent de trois]
1. Qui est au dehors. La forme extérieure. Les ornements extérieurs.
Avantages extérieurs, la beauté, la taille, etc.

Terme de vétérinaire. Conformation extérieure des animaux domestiques, par rapport aux services qu'ils peuvent rendre, à l'utilité dont ils peuvent être.

conformation (n.f.)
configuration, constitution, figure, forme, organisation, structure, visage
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 06, 2013, 10:12:40 AM
Ma dico ? vi siete accorti che la setione dell'ottimo Colonnello è scomparsa da questo inclito foro ?

Io non seguo tutti li topici, ma mi pare che nessuno abbia versato lagrime nè si sia stracciato le vesti per una perdita così irrimediabile, nè mi pare che ci siano state proteste e riguardo sta chiusura fatta senza dare spiegatoni, possibile ??

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 06, 2013, 03:38:53 PM
Che ne dici di non insistere?
Ogni tanto anche il silenzio parla.

Per quanto mi riguarda, un fortissimo imbarazzo mi ha impedito da molto tempo di scrivere alcunchè nella sezione del colonnello Angioni, ma ho avuto occasioni (non recentissime) di contattarlo altrimenti, e ne conservo un ricordo splendido. E anzi approfitto per ringraziarlo qui per la sua gentilezza e disponibilità: grazie colonnello Angioni.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 06, 2013, 09:15:41 PM
Il silenzio è silenzio, tutti i fascismi si sono retti sul silenzio, sul silenzio delle maggioranze silenzioze. :icon_eek:

Mi rendo conto che il paragone è esagerato, ma di questo si tratta.

Sicuramente Angioni è disponibilissimo et gentilissimo, sopratutto con chi gli si rivolge mettendosi  sugli attenti.

Io mi riferivo al fatto che è singolare che - la soppressione di una intera sezione - non abbia provocato alcuna reatione  da parte del pubblico pagante di codesto inclito foro, a te non è parso strano ?


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Fioravante Patrone - Dicembre 06, 2013, 09:54:34 PM
Ma che piccino che sei. Grande, grosso, barbuto epperò ancora succube di un colonnello.
Questo tuo thread, diffamatorio, mostra solo quanto tu ti senta inferiore a lui, e i tuoi ultimi due interventi lo confermano in modo cristallino. Che fastidio che ti deve dare!!!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2013, 02:32:16 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 04, 2013, 12:27:17 PM
Contrordine compagni !!

Pare che arbitrariamente abbia chiuso codesto inclito topico:

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=2183.0

Non capisco ma mi adeguo: ecco riaperto il topico.

Feci male ad adeguarmi, riparo immantinentemente...







Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 27, 2014, 01:33:19 AM
https://onedrive.live.com/view.aspx?cid=3E0E3813F9C6443E&resid=3E0E3813F9C6443E%211427&app=WordPdf&wdo=1

Questa traduzione è di proprietà di Lucia Chiummo...(questo nome non mi è nuovo), il testo è interessantissimo, infatti esprime il pensiero di uno dei più grandi eruditi dell'Equitazione riguardo L'Alta Scuola Equestre.

La prima paginetta contiene per 4 volte la parola "attitudine", un marchio di fabbrica che mi costringe a riaprire questo topico, guardate:


...la cui ripetizione abitua  il cavallo a   un'obbedienza approssimativa, piuttosto che cercar
di sviluppare la sua attitudine (capacità) a soddisfarvi completamente...Le attitudini (movimenti) naturali  del  cavallo  sono  allora  falsate  e  la  sua  postura...a  un  equilibrio  tanto  vicino  quanto possibile a quello che aveva  in  libertà, di  ristabilire  la purezza delle  linee delle  sue attitudini (atteggiamenti) e  la disinvoltura dei suoi movimenti...si  dedica,  secondo  l'espressione  di
Newcastle (1592-1676), a «perfezionare la natura con la sottigliezza dell'arte» sviluppando la grazia delle attitudini (andature) e la nobiltà del gesto del cavallo.


Ho dato una scorsa al testo, chi traduce - a volte - non capisce cosa sta scrivendo; non ho l'originale francese ma ciò è evidente, un esempio:

...Un «Genio equestre» come Baucher, un artista di prim'ordine come Fillis, non hanno creduto
di  scadere  dalla  loro  dignità  di  Écuyers  accettando  di  esibirsi  nel  circo.  Certamente,  le
preoccupazioni della vita materiale non erano estranee alla  loro  scelta, ma sono  lungi dall'essere  i soli  ad  averle  provocate.


Così come è tradotto, "soli" sembra riferito a Baucher e a Fillis: la frase non ha senso, mentre mi sembra che l'autore si riferisca alle "preoccupazioni" che non sono le sole ad aver dettato quella scelta.

Se da una parte, il tentativo di divulgare il pensiero di un autore così importante è meritorio, dall'altra, la prosa itagliana con la quale viene offerto il testo, è di una pesantezza insopportabile, tale da scoraggiare il lettore equestre medio itagliano, che - non capendo o capendo con difficoltà - si reputa incapace di accedere a così alti concetti, sfancula Decarpentry e perde un'occasione.

Ecco un esempio:

«Per il resto, la carriera che si deve percorrere in quest'arte è così estesa che il miglior uomo di cavalli lascia sempre tra lo scopo e se stesso uno spazio che non saprebbe superare, ma la cui pratica e le sue felici disposizioni, assecondate dall'intelligenza, possono diminuirlo ogni giorno.»
(Montfaucon de Rogles)


Come nel caso precedente, bastano piccoli ritocchi che tutto si alleggerisce, si chiarifica, scorre...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 19, 2014, 04:11:19 AM
E' strano, questo topico - chiuso da tempo - continua ad esser visitato con vivo e vibrante interesse da parte degli utanti, ha superato le 16.200 visite, si trova al 7 posto nella top ten dei topici più visitati, ed è il solo - in quella classifica - che non tratta di diari, di libri, di scelte vegane, di nuovi tatuaggi :icon_eek:.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 20, 2014, 06:00:13 PM
Trattando Fillis, ho ripreso l'interessante testo di Decarpentry (questo pieno di attitudini) che ho già segnalato:
https://onedrive.live.com/view.aspx?cid=3E0E3813F9C6443E&resid=3E0E3813F9C6443E%211427&app=WordPdf&wdo=1

nel passaggio che segue noto una incongruenza spaziale, non avendo il testo originale, dico: "o Decarpentry aveva idee piuttosto originali sulla storia, oppure il traduttore ha preso un abbaglio".

RAGGUAGLIO STORICO

Più  di  duemila  anni  fa,  Senofonte  raccomandava  la  «riunione»  e  celebrava  la  nobiltà  del
cavallo nella Pesata. Al  tempo di San Luigi, Abou Bekr Ben  Idr descriveva, al Cairo, nel  suo El
Naceri,  tutte le modulazioni del Passeggio. Da sempre  i cavalieri arabi hanno salutato  i  loro ospiti
con i «tre salti del leone», cioè con Corvette che essi praticano sempre con Fantasia.

Durante il Rinascimento,  che fece sempre così grandi prestiti alla civiltà Islamica,, gli Écuyers
italiani  portarono  l'Alta-Scuola  a  un  grado  di  perfezione  che  essa  non  ha  superato  che  nel XIX
secolo con Baucher.

Sono gli allievi di Fiaschi, di Grisone, di Pignatelli che diffusero nella Cristianità  la pratica
dell'Arte Equestre studiata sotto questi grandi maestri.


Riapro il topico, ditemi: è l'Islam che ha fatto grandi prestiti al Rinascimento o fu il contrario ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Luglio 20, 2014, 06:14:19 PM
Chiaro che il Rinascimento "è debitore" dell'Islam, sarà una frase costruita "alla francese" e travisata. Tuttavia mi pare che la strada seguita dalla scienza equestre per arrivare dall'Islam alla scuola napoletana dev'essere stata lunga e tortuosa. Le imboccature, per esempio, mi sembra che nemmeno si somiglino. O sbaglio?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 20, 2014, 10:14:47 PM
Beh, il testo non poteva che esser costruito alla franzose, stava al traduttore capire.

Peccato che il medagliato Colonnello abbia abbandonato questo inclito foro, gli avrei chiesto qualcosa a proposito.

Evidentemente, fin dall'antichità, si è cercato di produrre i movimenti sfarzosi naturali del lallo "artificialmente", hanno scomodato:  i greci, i romani, i bizantini e gli arabi, mentre i popoli equestri di tutto ciò se ne stracatafottevano e continuavano imperterriti a render maneggevoli i loro lallini per la guerra e per il travaglio e infatti dettero sonore mazzate alle cavallerie europee teutoniche e zariste.

Qualcosa c'era, ma credo che l'equitazione classica/l'alta squola/l'equitazione da pompa o come minchia volete chiamarla, sia nata a Napoli proprio per queste esigenze: sfarzo, esibizionismo, vanagloria.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Luglio 21, 2014, 10:22:34 AM
Concordi sul fatto che non sarebbe del tutto sbagliato - stando alle notizie o meglio alle antiche dicerie - chiamare l'alta scuola napoletana un bizantinismo?  :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 21, 2014, 01:33:50 PM
Per come intendo io la parola bizantinismo: pignoleria, cavillosità, no.

Dal rinascimento in poi ci fu una gara nella classe diligente: i nobili, alla sontuosità, allo sfarzo, all'esibizione di potenza e ricchezza, tant'è che alcuni sovrani emanarono delle leggi per contenere il lusso sfrenato rivolto sopratutto ai vestimenta e alle carrozze, questa gara condusse inevitabilmente alla ghigliottina.

I lalli furono implacabilmente coinvolti:
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/02/le-guerre-festiue-delle-reali-nozze-de.html
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Luglio 21, 2014, 05:15:00 PM
Era un gioco di parole, che faceva riferimento alla leggenda che l'alta scuola fosse stata importata a Napoli/in Sud Italia da esperti bizantini.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 22, 2014, 01:25:40 AM
Già, avevo dimenticato la teoria portata da Gennero, ma diamo vita a questo topic perché - con viva e vibrante soddisfazione - abbiamo sorpassato la Mucca  :icon_eek::

Situazione attuale:

I 10 migliori topic (per n. di visite)

1)Gruppo di sostegno: noi Shopaholic da selleria      35778
2)Angelz, l'equicottero scapigliato      32349
3)ippoprof IMPERATORE e pricipinopiante DRONERO + sue umanodi      27856
4)Libri...      20866
5La mia belva      20033
6)Le "attitudini" del colonnello Angioni.      19710
7)Diario della Mucca      19490
8)Nuovo tatuaggio      17663
9)Scelta Vegana      16521
10)Io odio il Karma...      15017

Però, il Gruppo primo classificato è in linea dallo: 06/05/2012, mentre il Colonnello è in linea dal 24/4/2013: il Gruppo ha un anno di vantaggio; inoltre, il Gruppo è forte di 674 posti, mentre il Colonnello ne ha solo 338, non bisogna scomodare Patrone per capire che percentualmente il Colonnello è al primo posto nei quori dei nostri utanti.

Questo farà piacere ad Angioni  e alla sua scudiera  :icon_eek: Chiummo e fa certamente piacere a tutti noi che ci occupiamo di Equitazione e non di Belve ed Equicotteri.

Ora, nella traduzione del breve e interessante trattatello di Decarpentry salta immediatamente all'occhio una scelta assai singolare fatta dal traduttore, vediamo chi l'ha colta... è assai facile,  :horse-wink: a chi lo "indovina" metterò 5stelle ad ogni suo post per un mese intiero :blob9: :blob9: :blob9: :blob9: :blob9: :blob9: :blob9:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Luglio 22, 2014, 08:52:50 AM
Guarda,guarda Raffaele come è contento di salire di posizioni nella Top Ten, non immaginavo ti interessassero le classifiche :horse-wink:

Per capire la scelta del traduttore cui ti riferisci bisognerebbe avere il testo originale che non ho avuto voglia/modo di cercare, comunque una rapidissima visita sull'azzurrino con il testo italiano e lettura delle prime 10 righe mi ha fatto notare un reiterato riferimento all'equitazione ACCADEMICA, aggettivo  che non mi pareva fosse mai stato usato nelle precedenti traduzioni della coppia A+C
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 22, 2014, 01:34:08 PM
Può darsi, ma è qualcosa di più evidente e non c'è bisogno del testo originale, si evince dalla inclita traduzione.

E' un giuoco, ma la classifica mi interessa moltissimo, in quanto è lo specchio del nostro foro dai larghi connotati culturali... :firuu:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: bambolik - Luglio 22, 2014, 02:41:39 PM
--- ?? Quindi?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Luglio 22, 2014, 08:10:56 PM
Smettere di tradurre Ecuyer come "scudiero"?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Luglio 22, 2014, 09:05:59 PM
Secondo me è che la traduzione (ben fatta o no non so) è molto più scorrevole, scritta in un italiano comprensibile, più agile, meno trombonico.
Forse la trad. delle Questioni fatta da Raffaele, sotto sotto è piaciuta e ha indotto un ammodernamento (più o meno consapevole) dello stile.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 22, 2014, 10:24:01 PM
Citazione da: alex - Luglio 22, 2014, 08:10:56 PM
Smettere di tradurre Ecuyer come "scudiero"?

Bravo: 5 stelle per te - qualsiasi escortanata scrivi -  fino al 22/8/2014 !!

Con enorme stitico sforzo, il buon Angioni ha lasciato intradotto ecuyer senza però renderlo con la perfetta parola italiana: cavallerizzo, o al limite: maestro di equitazione.

La cosa balza evidente perché si sforza di dare a tutti i termini equestri la antica ditione itagliana: piaffo, passeggio...spasseggio perfino  :icon_eek: parole un pò ridicole dato che - oggi - la terminologia franzosa (derivata da quella itagliana) è di uso comune da Vienna a Sidney...ma quì si capisce meglio:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/il-colonnello.html
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Luglio 22, 2014, 11:04:46 PM
Guarda Raffaele che arrivi in ritardo, già altrove (non mi ricordo dove, forse già nella traduzione delle Questioni) il Col aveva spiegato come e perchè aveva deciso di lasciare ecuyer non tradotto, quindi non è una novità.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 23, 2014, 01:59:26 AM
Bah !

Equitazione Ragionata e Capire l'Equitazione, due opere fondamentali tradotte dal buon Colonnello, sono piene di "scudiero", infatti segue la linea dell'italianità oltranzista, rischiando perfino: prova di addestramento al posto di dressage.

Dunque, in Questioni lascia intradotto ecuyer ma anche altri termini rouler, placher, cravache, ecc., poi decide di rendere  tutto in itagliano nelle due opere sopra citate usando scudiero ad ogni piè sospinto, infine nel trattatello di Decarpentry, che credo sia la più recente fatiga del Nostro,  traduce tutto in itagliano (anche antico) come aveva intrapreso a fare, tranne che che cavallerizzo che da scudiero torna ad essere ecuyer.  :dontknow:

Dunque, una curiosa capriola di impostazione ad parolam, perché si rifiuta di accettare la traduzione corrente : http://it.dicios.com/frit/ecuyer, solo Iddio lo sa.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 24, 2014, 07:48:17 AM
Riprendo il periodo "rinascimentale" per sottolineare che il traduttore deve capirequello che traduce, ma, sopratutto, deve farlo capire ai lettori della lingua d'arrivo... così sentenziò il signore de La Palice !!

Più  di  duemila  anni  fa,  Senofonte  raccomandava  la  «riunione»  e  celebrava  la  nobiltà  del
cavallo nella Pesata. Al  tempo di San Luigi, Abou Bekr Ben  Idr descriveva, al Cairo, nel  suo El
Naceri,  tutte le modulazioni del Passeggio. Da sempre  i cavalieri arabi hanno salutato  i  loro ospiti
con i «tre salti del leone», cioè con Corvette che essi praticano sempre con Fantasia.

Durante il Rinascimento,  che fece sempre così grandi prestiti alla civiltà Islamica, gli Écuyers
italiani  portarono  l'Alta-Scuola  a  un  grado  di  perfezione  che  essa  non  ha  superato  che  nel XIX
secolo con Baucher.

Sono gli allievi di Fiaschi, di Grisone, di Pignatelli che diffusero nella Cristianità  la pratica
dell'Arte Equestre studiata sotto questi grandi maestri.



Ora, possiamo ammettere che il traduttore, per sua ignoranza, non sa che il Rinascimento europeo ha solidissime basi nella cultura islamica specialmente per quello che riguarda le scienze: matematica, fisica, astronomia, architettura.

Possiamo ammettere che il significato del periodo: il Rinascimento,  che fece sempre così grandi prestiti alla civiltà Islamica è in contraddizione col significato sia del periodo precedente che di quello  seguente, cosa che - malgrado la sua ignoranza storica - avrebbe dovuto far riflettere lo traduttore.

Ma non possiamo ammettere che questa frase la si renda così per com'è alla lettera e senza una nota a margine:

Da sempre  i cavalieri arabi hanno salutato  i  loro ospiti con i «tre salti del leone», cioè con Corvette che essi praticano sempre con Fantasia.

Il bravo traduttore riporta l'iniziale maiuscola della parola fantasia, dunque, dovrebbe capire che si tratta di un nome proprio o di un titolo, quindi il riferimento è evidentemente alla fantasia arabe, eccola:

https://www.youtube.com/watch?v=4BZcJ0cTocE

in questo caso - se avessa capito - avrebbe dovuto tradurre: con Corvette che essi praticano sempre in Fantasia. o meglio ancora: nella Fantasia Araba.

In ogni caso, una nota a piè pagina sarebbe stata opportuna, dato che molte di noi ragasse non praticano assiduamente  :icon_rolleyes: il folclore magrebino.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 28, 2014, 05:11:26 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 24, 2014, 07:48:17 AM
...Al  tempo di San Luigi, Abou Bekr Ben  Idr descriveva, al Cairo, nel  suo El
Naceri...

Domande: quando fu il tempo di San Luigi?

Chi minchia era Abou Bekr Ben  Idr?

Cos'è El Naceri?

Per le risposte a queste domande avrebbe dovuto provvedere il bravo traduttore, non l'ha fatto.
Comincio dal tempo di San Luigi e scopro che i santi Luigi sono una diecina, da uichipidia:
Persone venerate come santi dalla Chiesa cattolica:
San Luigi IX dei francesi, re di Francia noto anche come Luigi il Santo
San Luigi di Tolosa, vescovo francese
San Luigi Orione, sacerdote italiano
San Luigi Versiglia, sacerdote italiano e vescovo di Schiu Chow
San Luigi Maria de Montfort, sacerdote francese
San Luigi Gonzaga, gesuita
San Luigi Bertrando, frate domenicano
San Luigi Scrosoppi

a naso mi butto su...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Luglio 28, 2014, 05:48:54 AM
Pillole (brevi ma IMHO utili) sull'equitazione araba qui: http://www.mahdiahorses.com/ita.asp?id=106&aID=23&pID=0 di Gabriella Incisa, uno dei miei "capisaldi" di riferimento. Approposito, devo chiederle come sta la ponina salvata da una laminite grave "via email"...  :horse-smile:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 28, 2014, 08:18:29 AM
Curioso, ma degno di nota, è il libro El Naceri scritto da Abou Beker Ibn Bedr per il Sultano d'Egitto El Nacer, nel XIV secolo, epoca nella quale l'arte equestre aveva raggiunto presso gli Arabi , un grado di perfezione assai stabile. La traduzione, quasi completa, fu curata dal Perron, nel 1852.

Dunque, grazie al pretioso linco di Allex sappiamo che il tempo di San Luigi era quella di Luigi IX di Francia, conosciuto come il Santo (Poissy, 25 aprile 1214 – Tunisi, 25 agosto 1270), che "El Naceri" è - come si diceva allora - un trattato di mascalcia, e intuiamo che Abou era al servitio del Sultano.

Ma il vostro stagionato cavallaro ne sa di più, e ha trovato una chicca che vi farà beccare al più presto...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 29, 2014, 11:33:22 PM
Del nostro Abou sappiamo poco, se non era egiziano lo diventò per adossione essendo al servtio del sultano El-Nacer, ricordato sopratutto per esser riuscito a respingere l'orda tartara che stava per invadere le sue terre.

Pare che questo sovrano avesse molto a quore l'allevamento e la selectione dei lalli arabi e siriani e che - alla sua morte - lassiò quasi 5000 lalli personali.

Abou era lo scudiere del Sultano, cioà, amministrava le immense scuderie del sovrano, pertanto, quando scrisse la sua opera la dedicò al suo "padrone": El-Naceri (Il Difensore).

Il testo, oltre che tennico, è pieno di aforismi, annedotti e legende, noin ha la stringata efficace dell'Equitaziione, del nostro beneamato Xenophon, ma lo supera a mani basse per leggerezza e poesia.

Abou è il primo a...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Luglio 29, 2014, 11:50:58 PM
Beccato! Le naceri, 1857, la traduzione in francese del trattatone arabo. Beccato su Gallica, qui: http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k6527065g.r=le+naceri.langFR
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 30, 2014, 12:01:15 AM
Con una magnifica progressione, Le Attitudini sono al quinto posto e si stanno avventando sui Libri che però resistono brillantemente all'assalto, vedremo come va a finire.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 31, 2014, 03:23:00 AM
Torniamo al nostro Abou e al suo libro El Naceri, care ragasse, li troviamo l'origine di tutte quei giocondi aphorismi arabi sul lallo, Abpou così dice:

"Dio prese un pugno di vento del deserto e creò il lallo, lo chiamò per nome, questo gli rispose con un nitrito, e il buon Dio lo benedì".

Scrisse anche che (ottocento anni fa): "la prima, indispensabile qualità dell'ecuyer per addestrare i lalli è la dolcezza   :icon_eek: "... e noi tutte a plaudire la "novità" delle dolci dome
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Luglio 31, 2014, 06:48:29 AM
Quante volte ho già detto che il peggiore difetto dell'equitazione è la smemoratezza?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 03, 2014, 09:37:42 PM
In un altro topico, Max fa accenno a:

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=73.0

un terribile pippone militar trombonico, ma prima di commentare vorrei che, le vostre menti illuminate, spieghino all'igniorante questo periodo:

Di opposizione: vuol dire che la redine si oppone all'impulso e, allo stesso tempo, oppone le spalle alle anche. Per opposizione delle spalle alle anche si pensi, come esempio, a una barca. Se, dall'esterno della barca e da destra, si tira una cima attaccata alla prua, non solo la prua è tirata a destra, ma la poppa è respinta a sinistra tanto più quanto la trazione avviene in direzione della poppa. E' la prua che fa opposizione alla poppa. La poppa va a destra per opposizione della prua.



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 05, 2014, 01:21:29 PM
Patrone, tu - dal'alto della tua scienzia - che dici ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2014, 08:38:31 AM
Mi pare che il traduttore - nella sua premessa - faccia confusione, avrebbe dovuto scrivere che la poppa va a sinistra per opposizione della prua,in questa maniera è coerente con quanto scritto prima altrimenti, il periodo citato non ha senzo.

Plobabilmente, il buon Angioni è rimasto intrappolato nella girandola di dx e sx che il trombonico Carlomariagiulio ha scaricato nel sua descrizione del: Modo in cui agiscono le redini.

Ora chiedo alle inclite ragasse del foro: siete riuscite a leggere il malloppone? Cosa beata avete capito?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Agosto 06, 2014, 10:25:27 AM
(http://m.memegen.com/cel287.jpg)
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2014, 01:16:11 PM
Bravo !!

Vuol dire che sei riuscito a leggere i tremendo pippone!

Io non ci son riuscito, l'ho cominciato un paio di volte poi ho sfanculato. :dontknow:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Agosto 06, 2014, 05:11:13 PM
Io noto solo, dalla tua citazione, che alla fine il traduttore confonde destra e sinistra..... quanto al pippone sull'azione delle redini, ho sempre incoraggiato tutti ad usarne una sola, al passo, per vedere l'effetto che fa; a me, francamente, non è dispiaciuto affatto...  anzi.  :horse-cool:

Chi ha fegato, può uscire in passeggiata, a tutte le andature, anche in discesa, con una redine sola; è un esercizio carino e formativo, lo consiglio caldamente.

Chi non ha fegato, si astenga.  :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2014, 10:07:14 PM
Già, anche il povero Angioni è rimasto frastornato tra i dx e sx del brano tradotto, ora, tutta la letteratura equestre itagliana è militare, scritta da militari i quali per definizione fanno formalismo, a loro non frega una beatissima minchia se quello che dicono o fanno sia illogico o incomprensibile, a loro basta che sia coerente alla forma prescritta ecco perché...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 07, 2014, 02:45:10 AM
... gli istruttori militari di equitazione hanno fallito, un peccato, perché la tradizione e il primato italiano nell'equitazione (militare) meritava di esser trasmesso alla società civile, invece è rimasto chiuso nella "casta" e si è perduto, lo hanno fatto perdere colpevolmente.

Così, da produttori di cultura siamo diventati fruitori della cultura altrui, che sia uestern o classica o inglese o vattelapesca non ha importanza, oltretutto, essendo dipendenti dalle traduzioni, accogliamo parole che non corrispondono al significato della lingua di partenza e che nel nostro idioma sono scorrette.

Equitazione sapiente :icon_eek: ormai è di uso comune in itagliano, io mi rifiutai di tradurre alla lettera: equitation savant lo resi a senso con equitazione superiore perché non mi suonava che una istituzione, una organizzazione, un ente possa esser "sapiente".

Infatti, ho scoperto di recente che - in francese - equitation savant vuol dire semplicemente: equitazione artistica...

http://it.dicios.com/frit/savant

ormai il danno è fatto, temo che "equitazione sapiente" - grazie ai bravi traduttori - rimarrà indelebile nel linguaggio equestre "classico" itagliano.  :dontknow:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 21, 2014, 06:09:59 PM
Citazione da: milla - Luglio 22, 2014, 11:04:46 PM
Guarda Raffaele che arrivi in ritardo, già altrove (non mi ricordo dove, forse già nella traduzione delle Questioni) il Col aveva spiegato come e perchè aveva deciso di lasciare ecuyer non tradotto, quindi non è una novità.

L'ho trovato !
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 22, 2014, 09:55:28 PM
Eccolo!

Si tratta - come vedete - di un pippone monumentale, son riuscito a leggerlo quasi tutto nei lunghi pomeriggi invernali passati nella casa di cura: "Fatebenesorelle", struttura che consilio vivamente a tutte le ragasse come me che partecipano a questo inclito foro.

Lo so, leggerlo tutto assieme est magno sacrifitio, esaminiamolo un poco alla volta ci troveremo cosa assai interessanta...

NOTE DEL TRADUTTORE
(Generale Decarpentry, Equitazione accademica, Henry Neveu 1949)

Trattandosi dell'opera capitale del Novecento riferita all'equitazione accademica, per assicurare la massima fedeltà al testo originale, la traduzione è stata rivista con il generale Pierre Durand (Olimpiade di Roma 1960 nel Concorso completo di equitazione - Olimpiade di Monaco nel Concorso di salto ostacoli - Scudiero capo del Cadre Noir - Direttore della Scuola Nazionale di Equitazione francese). Cavaliere prima sportivo, poi accademico, come vuole l'Autore del presente libro, è certamente è la massima autorità nell'equitazione accademica oggi in Francia.

In questa traduzione è stato utilizzato il vocabolario equestre italiano, nato durante il Rinascimento, esportato in tutta l'Europa1, arricchitosi e adeguatosi ai tempi e agli impieghi nei secoli successivi. Vocabolario desunto da autori dell'Ottocento e del Novecento che fanno testo, tra cui: il conte Federico Mazzucchelli, Stefano Arcellazzi, Enrico Conti, il generale Achille Angelini, il conte Eugenio Martinengo Cesaresco, il maestro Cesare Paderni, il capitano dottor Eduardo Chiari, il generale Alfredo Fè d'Ostiani, il capitano Carlo Giubbilei. E' stato inoltre tratto dai successivi Regolamenti di esercizi per la Cavalleria, iniziando dal primo regolamento nazionale, pubblicato nel 1861, i quali, fino ai primi del Novecento, comprendevano il lavoro di Scuola. Che il vocabolario equestre abbia origine dal Rinascimento italiano lo afferma, tra gli altri, non un Italiano, ma un autorevole personaggio francese, il generale Alexis François L'Hotte, a pag. 300 dei suoi Souvenirs d'un officier de cavalerie, pubblicati nel 1905: «Nei tempi lontani in cui la cavalleria della Gallia brillava di tutto il suo splendore ed eclissava le altre cavallerie, a Roma, tutti i termini di equitazione erano gallici. Accadde diversamente quando, dopo il rinascimento delle lettere, delle arti e delle scienze, l'arte equestre prese, in Italia, una nuova forma. Le scuole italiane diffusero allora i loro lumi su tutta l'Europa, e, in quell'epoca, certi termini presi in prestito dall'italiano, presero, a loro volta, diritto di cittadinanza nella nostra equitazione e anche nella nostra scherma.» E, poco dopo, aggiunge: «Certe espressioni che essi [Salomon de La Broue e Antoine de Pluvinel, che lavorarono a lungo a Napoli sotto la direzione di Gio: Battista Pignatello, sic in Pirro Antonio Ferraro] riportarono [in Francia] dal paese da cui partiva la luce, si sono perpetuate nel linguaggio dei nostri maneggi. Così è capitato per le seguenti espressioni: 'volte' che, in Italia, significa 'circolo'; 'passage' – un tempo si diceva 'passege' - espressione tratta dalla parola 'passeggio', che vuol dire 'passeggiata'; 'capriole', derivata da capro, nome del capriolo.»
                                                                                                                               
La parola dressage nella lingua francese ha esattamente il significato che la parola addestramento ha nella lingua italiana, sia dal punto di vista lessicale, sia dal punto di vista storico e tecnico, sia – quello che è più importante - in sella, nel montare a cavallo e nell'addestrare un cavallo secondo i principi e i procedimenti sia dell'equitazione classica, sia dell'equitazione sportiva contemporanea. La definizione che ne danno Michel Henriquet e Alain Prevost in Equitation, un art, une passion (1972) è la seguente: «Nel linguaggio equestre, dressage significa abitualmente educare il cavallo alle andature, lavori ed esercizi ai quali lo si destina». I Francesi usano la parola dressage per indicare l'addestramento dell'uomo e di qualsiasi animale, per indicare il lavoro del cavallo accademico, da concorso di salto ostacoli o del cavallo da concorso completo di equitazione, del cavallo genericamente sportivo, del cavallo militare, del cavallo da carrozza o del cavallo che impara ad eseguire le arie alte, la corvetta, la sgroppata, la capriola. Esattamente così come noi usiamo la parola addestramento in italiano. Anzi, la nostra parola è molto più specifica. Significa «l'acquisizione di particolari capacità funzionali mediante l'osservanza di regole prestabilite o suggerite dall'esperienza» (Devoto-Oli). Non esistono nella nostra lingua i significati di «rendere verticale», «l'azione di dresser il filo destinato a fare aghi o spilli» e «l'azione di dresser un cristallo, uno specchio, barre di metallo" come esistono invece nella lingua francese se su un dizionario francese si va a cercare la parola dressage. Lo storico francese Etienne Saurel è molto esplicito in materia. A pag. 209 della sua Histoire de l'équitation (1971) scrive testualmente: «La parola "dressage" dà luogo a confusione tanto variano i suoi significati. Ricopre indistintamente differenze di grado nell'educazione del cavallo e differenze di natura nella sua specializzazione. La si applica dopo l'ammansimento e l'inizio dell'apprendimento degli aiuti fino all'equitazione accademica, sommità dell'arte, passando per il dressage alla guerra, alla caccia, a un qualsiasi lavoro, alle corse, a una quantità di giochi e, in ultima analisi, agli sport equestri. Si addestrano [on dresse] anche cavalli per il circo [...]". E' evidente che è un errore chiamare l'addestramento dressage. E' interessare sapere che l'origine della dizione estera ha carattere storico. Deriva, agli inizi del secolo scorso, dalla necessità di differenziare nettamente, dopo l'introduzione e la diffusione in Italia del «Sistema naturale di equitazione», l'addestramento secondo i principi e i procedimenti del lavoro di scuola dall'addestramento secondo i principi e i procedimenti del Sistema naturale. I primi a usare con un certo disdegno la parola dressage, come a voler rimarcare l'utilità, la praticità e la superiorità ai fini dell'impiego militare e sportivo dell'addestramento della nuova scuola italiana nei confronti di quella vecchia, classica, furono proprio i più fedeli e intransigenti allievi del capitano Caprilli, i nostri campioni di salto ostacoli prima e tra le due guerre mondiali nel secolo scorso. Inoltre, siccome le lingue ufficiali della Federazione Equestre Internazionale sono il francese e l'inglese, un tempo più il francese che l'inglese, è più che ovvio che nel «Regolamento dei concorsi di addestramento» della F.E.I., redatto in due sole lingue, il francese e l'inglese, l'addestramento sia chiamato dressage, perché in francese e in inglese il termine italiano addestramento si traduce con il termine dressage. Ma i Tedeschi lo chiamano dressur e gli spagnoli doma.  Il concorso di addestramento in francese si chiama le concours de dressage, in inglese the dressage test, in tedesco Die Dressurprüng, in spagnolo la prueba de doma. Che lo si chiami o che si faccia dressage, dressur, doma o addestramento non si fa altro che addestrare il cavallo. La matematica va dalle operazioni elementari al calcolo infinitesimale. Sempre di matematica si tratta. Non cambia nome. E' accompagnata da aggettivi che la definiscono nella natura. In sella non cambiano i metodi di trasmissione delle indicazioni o dei comandi degli aiuti del cavaliere, non variano le risposte del cavallo, il cui sistema di comprensione, di trasformazione degli ordini, e di locomozione, è rimasto sempre lo stesso. Non c'è nel cavaliere un sistema di monta diverso. Non c'è un assetto diverso. C'è soltanto una posizione diversa, seduta, con il busto verticale e con gli staffili più lunghi. Nel cavallo non ci sono un passo, un trotto, un galoppo e qualsiasi altro movimento, come meccanismo di funzionamento, diversi. Sono richiesti al cavallo movimenti ottenuti attraverso l'addestramento. Il dressage è l'addestramento. E questo trattato lo conferma. Ogni volta che la si incontra, è sufficiente leggere la parola addestramento in questa traduzione italiana, così come nell'originale francese, e osservare attentamente in quale contesto è posta, per rendersi conto e convenire che l'esatta e fedele traduzione del termine francese dressage non può che essere addestramento. Così dressage in questo testo è tradotto sempre con addestramento. Nel rendere in italiano l'opera del generale Decarpentry non ci sono, al proposito, problemi di traduzione e di chiarezza, perché l'Autore è molto preciso e molto chiaro, com'è suo costume: per indicare quella equitazione e quel lavoro che in Italia sono chiamati erroneamente dressage, scrive «equitazione accademica», «lavoro di scuola», «lavoro accademico» o «equitazione di scuola». Infatti questo libro si intitola Equitation accadémique e non Dressage. L'Autore usa due sole volte, in tutte le 330 pagine del testo originale, il termine dressage nel senso che gli è attribuito in Italia, competizione di addestramento, come completamento del titolo nel frontespizio, Equitation académique. Préparation aux épreuves internationales de dressage, e quando menziona «les épreuves modernes de dressage» nel paragrafo dedicato all'effetto d'insieme. Lo usa sempre e soltanto nel senso di addestramento come processo d'insegnamento che porta al cavallo addestrato. Anzi, ha la necessità di usare il termine dressage accompagnandolo con l'aggettivo supérieur o académique proprio per indicare l'addestramento in vista dell'equitazione accademica.  Scrive, a pag. 114: «L'addestramento in vista dell'equitazione artistica è un insegnamento superiore, al quale una primaria istruzione ben assimilata deve servire di base. E' dunque necessario definire esattamente gli elementi di questa base e determinare nettamente la natura e i limiti dell'educazione "minima" che il cavallo deve aver acquisito prima dell'inizio di questo secondo addestramento.» Dovremmo tradurre in italiano secondo dressage? A pag. 18 scrive: « Il metodo dell'equitazione accademica in nulla differisce da quello che è impiegato fin dall'inizio della prima parte dell'addestramento, ed è, d'altra parte, il solo di cui l'uomo dispone per "addestrare" qualsiasi animale». Bisognerebbe tradurre il termine francesi con due termini diversi in italiano? Avrebbe bisogno di aggiungere a dressage l'aggettivo supérieur o académique se il termine dressage da solo, in francese, volesse significare di per sé l'addestramento superiore in vista dell'equitazione accademica? Evidentemente no. Perché tratta appunto di una fase superiore dell'addestramento, ma sempre di addestramento, i cui principi fondamentali, applicati fin dalla prima educazione del puledro, non variano. Non cambia parola, come facciamo noi in italiano quando da addestramento, considerato elementare, passiamo a dressage, come se fosse una diversa forma di addestramento. Aggiunge soltanto un aggettivo. E' molto chiaro anche nella descrizione del lavoro preliminare del cavallo accademico, che deve essere «prima di tutto perfettamente confermato come cavallo sportivo» per mezzo dell'addestramento che si applica a tutti i cavalli che si vogliono rendere obbedienti, confortevoli e sicuri. L'Autore scrive centinaia di volte il termine dressage e soltanto poche volte lo riferisce all'addestramento che si fa oggi nel rettangolo di gara. Ma premette ogni volta competizioni o prove di dressage, appunto di addestramento. Sarebbe sufficiente leggere con attenzione il testo per rendersi conto del falso tecnico di chiamare l'addestramento, definiamolo pure superiore, con il termine francese. E' addestramento superiore e non dressage. Nel testo francese del generale Decarpentry non c'è dunque possibilità di confusione tra i termini francesi dressage, procedimento d'insegnamento e di preparazione del cavallo, e Dressage, moderna competizione che si svolge nel rettangolo, originata dall'equitazione accademica. Quindi, in italiano, non c'è confusione tra addestramento uguale a lavoro di addestramento e Addestramento uguale a competizione. La D maiuscola di Dressage (per analogia la A di Addestramento) non è usata a caso. E' impiegata e proposta da diversi autori francesi per distinguere l'addestramento lavoro di insegnamento e di apprendimento dall'Addestramento competizione.

In conclusione: il termine dressage, nel linguaggio equestre francese, e quindi anche per il generale Decarpentry, ha sempre e soltanto il significato di addestramento, processo di addestramento per ottenere il cavallo addestrato, a diversi livelli di addestramento, che non sono definiti dal termine stesso, ma da aggettivi qualificativi, mentre in Italia il termine dressage ha assunto un significato diverso, un qualcosa di più dell'addestramento generico, una diversa e superiore forma di addestramento basato sui principi dell'equitazione classica o accademica. Questo erroneo significato della parola risale all'inizio del Novecento, al momento cioè dell'affermazione del «Sistema naturale di equitazione», quando i «puristi» caprilliani la usarono in senso dispregiativo, per differenziare nettamente l'addestramento (dressage) secondo i principi e i procedimenti del lavoro di scuola, dall'addestramento secondo i sani principi e i semplici procedimenti del sistema naturale e per rimarcare l'inutilità dei principi del dressage, troppo complicati in confronto a quelli dell'addestramento dell'equitazione secondo il Sistema naturale. E infatti il generale Decarpentry, per indicare il termine dressage nell'accezione erronea italiana, vi aggiunge l'aggettivo superieur o académique per mettere in chiaro che si fa riferimento all'addestramento superiore in vista dell'equitazione accademica.

Detto questo e per gli stessi motivi il dresseur francese è ovviamente l'addestratore italiano. Per l'Autore il dresseur è anche colui che lavora il cavallo alla corda, a mano, tra i pilieri, in italiano addestratore. Secondo i dressagisti il cavaliere è addestratore quando lavora un cavallo sportivo? Diventa invece dresseur (titolo di nobiltà equestre per i provinciali italiani) ovvero «dressagista» (peggio: brutto e ridicolo neologismo, che si sente dire e che si legge, purtroppo, sempre più spesso), quando lavora un cavallo per l'equitazione accademica o per l'equitazione che dal 1929 si pratica in un rettangolo davanti a una giuria? La realtà: il cavaliere che addestra è sempre e soltanto semplicemente addestratore e tale rimane, quale che siano il lavoro che esegue e l'attività equestre che pratica. E' dresseur in Francia, addestratore in Italia, sia in sella sia lavori alla corda o alla mano, così come il libro ha descritto. E' sufficiente leggere il testo francese per accertarlo. Il tedesco Reiner Klimke, che ha preso parte al concorso completo di equitazione dell'Olimpiade di Roma 1960 e che è diventato lo specialista ancora oggi con il maggior numero di medaglie nei concorsi di addestramento, non era addestratore nel completo e diventava dresseur o «dressagista», nell'addestramento per la prova nel rettangolo. Era sempre e soltanto un addestratore, lo stesso identico cavaliere, che addestrasse il cavallo per il concorso completo o per una presentazione nel rettangolo di gara.

L'écuyer è definito da François Baucher, nel suo Dictionnaire raisonné d'équitation pubblicato nel 1830, «l'uomo che sa addestrare un cavallo, condurlo con precisione, e rendere conto dei mezzi che gli hanno procurato questi risultati». Aggiunge che «è il professore capace di formare veri uomini di cavalli». I termini escuier (comparso nel 1080), escuyer (1549), écuyer (1701) derivano dal basso latino scutarius che ha il significato di «colui che porta lo scudo» (in francese écu). Solo dal XVII secolo ha preso in Francia il significato di «maestro di equitazione», poi quello di «colui che monta bene a cavallo». Il Littré, dizionario della lingua francese in sette volumi, elenca i seguenti significati per le lingue estere: spagnolo, escudero; portoghese escudeiro; inglese squire, italiano scudiero. Salomon de La Broue intitola la sua opera nel 1602 Le cavalerice françois e non l'escuyer françois, perché, scrive (pag. 10 del primo libro, edizione del 1686), «se la parola escuyer non significasse altra cosa in Francia che buon uomo di cavalli me ne sarei servito. Ma siccome si può adattare a molti altri significati ho trovato più rapido usare una parola straniera, avendo anche avuto il consiglio di alcuni amici molto capaci in quest'arte». I «molti altri significati» sono elencati sul Dictionnaire de la langue française di Emile Littré (1956), sul Dictionnaire de la langue française di Paul Robert (1959), in nove volumi. I significati sono: écuyer de cusine (1393), primo ufficiale della cucina del re o di un principe; écuyer tranchant (1429), colui che taglia la carne; écuyer de bouche (1680), che serve alla tavola de re; écuyer de main, colui che dà la mano a un principe o a una principessa per scendere da una vettura; o semplicemente écuyer, «l'intendente delle scuderie di un principe».  La parola straniera che usa La Broue è appunto cavalerice, derivata dall'italiano cavallerizzo o cavallarizzo. La Broue aveva lavorato cinque anni a Napoli con Giovanbattista Pignatelli. Osserva La Broue, a proposito dei termini che usa nel suo trattato (Le cavalerice françois, 1^ ed., La Rochelle 1593-1594; pag. 10 della 4^ ed., Paris 1646): «Poiché nella lingua francese quest'arte manca di termini appropriati, ho fatto ricorso alla lingua italiana, sia perché i Cavalieri ne fanno un uso più comune, sia anche perché i termini italiani hanno un non so che di più gagliardo, sono più significativi, e possono spiegare il significato con una sola parola, mentre ne occorrerebbero diverse per farlo capire in francese. Nondimeno poiché queste parole e altre dell'arte non sono conosciute da tutti i Francesi, ho voluto sollevarli da questa pena con la seguente interpretazione». Elenca, di seguito, quarantotto parole italiane francesizzate con a fianco la loro spiegazione, così come sono usate nel testo.

Rovesciamento della situazione. Oggi in Italia si fa ricorso alle lingue estere: il governo del cavallo diventa grooming, le gare di stile sono chiamate con la parola inglese equitation, il passeggio è chiamato passage, il piaffo o far ciambella, bellissima antica dizione, è diventato piaffer, i salti di scuola hanno perso il loro nome originale con il quale gli Italiani li hanno fatti conoscere in Europa (la corvetta, «corbetta» la chiama D'Aquino, è chiamata courbette, la capriola cabriole, e via di seguito), lo stesso montare come si monta da secoli in Italia e dopo che gli Italiani hanno insegnato agli Inglesi come si monta a cavallo - si legga al proposito il duca di Newcastle – è definito non «all'italiana», ma «all'inglese». Pur avendo noi il nostro ricco ed esauriente vocabolario. Si tenga conto che nella prima metà del Cinquecento, comunque prima della pubblicazione della propria opera, aveva già insegnato in Francia Claudio Corte, autore de Il cavallarizzo, pubblicato nel 1562. Quindi aveva insegnato in Francia prima che Salomon de La Broue scrivesse il suo trattato, che è il primo dei trattati di equitazione scritti da un Francese. Il termine cavallerizzo ha perso con il tempo il significato nobile che aveva in origine in Italia di maestro di equitazione, di capo dei cavalieri di una scuderia principesca o reale. Molti illustri personaggi hanno portato questo titolo. Ne citiamo solo alcuni: Giovambattista Ferraro, autore Delle razze, disciplina del cavalcare, pubblicato nel 1560 a Napoli, era cavallerizzo di Don Antonio di Aragona; il figlio, Antonio Pirro Ferraro, autore del Cavallo frenato, pubblicato a Venezia nel 1620, era – è scritto sul frontespizio del libro - «cavallerizzo della maestà di Filippo II re di Spagna N.S. nella real cavallerizza di Napoli»; Lorenzino Palmieri, fiorentino, autore delle Perfette regole et modi di cavalcare, Venezia 1625, era «cavallerizzo del Serenissimo Granduca di Toscana»; il barone d'Eisemberg, autore de La Perfezione e i Difetti del Cavallo, Firenze 1753, era «direttore e primo cavallerizzo dell'Accademia di Pisa»; il primo direttore di equitazione della Scuola di Cavalleria italiana a Venaria Reale (il maestro Otto Wagner, 1825-1845) aveva il titolo di cavallerizzo capo; Enrico Conti, autore de L'ippossiade o L'accademico equestre (1823), era «cavallerizzo al reale maneggio di Torino».

Cavallerizzo sarebbe perciò la migliore traduzione di écuyer, nel significato che ha preso dal XVII secolo. Cavallerizzo: «l'uomo di cavalli che riuniva l'esperienza al talento e al sapere», scrive il generale L'Hotte nei suoi ricordi (pag. 301). Ma il significato del termine si è nel tempo alterato ed è arrivato a identificarsi con quello del cavaliere del circo equestre.

Perciò si è scelto di tradurre il termine écuyer con il termine letterale scudiero, come fa il Dizionario della lingua francese di Emile Littré. Termine che d'altra parte usano tra gli altri – brevissimo elenco – :

Claudio Corte ne Il cavallerizzo, alla carta 114 verso del libro terzo (prima edizione, Venezia 1562): «Così credo che sia i Francesi a' maestri di stalla e cavalcatori buoni dicano Eporedichi [da eporediae, arum, parola gallica, eccellenti domatori di cavalli. Georges-Calonghi, Dizionario della lingua latina, 1950] e scudieri»; 

Pirro Antonio Ferraro a pag. 52 dell'opera citata;

Gio.Valerio Pasquali di Venezia che nel 1799 ha pubblicato una traduzione dell'Ecole de cavalerie di La Guérinière («Scudiere di Sua Maestà Cristianissima») e, nell'introduzione, da pag. 11 a pag. 25, tratta diffusamente dei compiti degli scudieri;

Cesare Paderni nei Cenni storici sulle origini dell'arte equestre (1891), quando ricorda gli scudieri che «si portarono» a Napoli da Bisanzio verso il 1134 (pag. 185), quando menziona Pluvinel, «scudiere di Luigi XIII» (pag. 202), La Guérinière, «primo scudiere di Luigi XIV» (pag. 210), «gli scudieri Baucheriani» (pag. 287);

il capitano dottor Eduardo Chiari, nel suo Trattato di ippologia, volume primo, Torino 1897, a pag. 227, nella quale cita «Baucher, Duthil, Rul, famosi scudieri»;

il generale Carlo Giubbilei, in Caprilli, vita e scritti (1909), che a pag. 261 cita D'Auvergne, «scudiere capo della Reale Scuola militare».

Si tenga conto che la definizione di écuyer scudiero è quella che ne ha dato François Baucher all'inizio di questa nota. E si tenga conto che gli écuyers francesi d'oggi (in particolare gli appartenenti al Cadre Noir di Saumur) non si sentono per niente menomati nel portare un nome che deriva, come il nostro scudiero, dal latino scutarius, guardia del corpo armata di scudo, e da écu, scudo, e che, in francese, come primo e originale significato, ha, per il dizionario, quello di «gentiluomo al servizio di un cavaliere per portare il suo scudo e servirlo» o gli altri significati citati sopra (Littré). E che richiama, come il nostro scudiero, specialmente nel suono, la scuderia (écurie), così detta «perché in origine vi abitava lo scudiero» (Littré, citato – Robert, citato - AA.VV., Dizionario italiano ragionato, Firenze 1988).

Débourrage in francese è la parte iniziale dell'addestramento, che non ha una fase distinta e un nome particolare nella nostra teoria. Ha lo scopo di preparare con l'igiene, l'alimentazione e il lavoro l'intero sviluppo delle forze fisiche del cavallo giovane, di dargli le prime nozioni degli aiuti e di prepararlo alla loro disciplina. Il suo principale obiettivo è di mettere in progressiva condizione il puledro. E' rappresentato dalle passeggiate sottomano a fianco di un cavallo di età, saggio ed esperto, dal lavoro elementare alla corda, dall'addestramento a portare la sella e il cavaliere, e dai movimenti di base: avanzare, fermare, girare, indietreggiare, primi esercizi di galoppo, esordio all'ostacolo9. E' stato reso in italiano con l'espressione «la prima parte dell'addestramento» o «parte primaria» o «iniziale» secondo il contesto.

Attitude nei dizionari francesi (Littré, Robert), come primo significato, è «maniera di tenere il corpo». In quelli italiani (Battaglia, Devoto-Oli, Zingarelli, Garzanti, ecc.), attitudine, come primo significato, è la «disposizione innata per certe attività», ma anche, come secondo significato, la «positura della persona, l'atteggiamento». L'autore usa il termine anche riferendolo all'atteggiamento dell'addestratore. Si è scelto di conservare il significato letterale del testo francese, attitudine, equivalente a posizione, postura, atteggiamento.

«Piazzamento» in italiano vuol dire cavallo piazzato sui quattro «arti disposti secondo la direzione naturale degli appiombi» (Chiari), con i bipedi allineati nell'alt. In francese «placement» significa la postura della testa, del collo e più in generale di tutto il corpo che prende il cavallo sul piano orizzontale quando è in mano o quando tale postura è rappresentata da una flessione laterale più o meno pronunciata per l'esecuzione di determinati movimenti, per esempio i movimenti su due piste, il galoppo rovescio, le piroette o i cambiamenti di piede. I termini francesi «placement» e «placé» sono stati perciò tradotti, tenendo conto del contesto, con i termini «postura» («positura» scrivono gli autori antichi italiani, per esempio Paolo D'Aquino, Disciplina del cavallo con l'uso del piliere, 1636), «flessione» o «piego laterale» o «diretto» e «messo», tenuto conto che «il termine indica anche la disposizione di una parte del cavallo, particolarmente dell'incollatura e della testa» (Henriquet-Prevost). Mai «piazzamento» o «piazzato». L'Autore stesso usa spesso il termine position al posto del termine placement. D'altra parte è linguaggio equestre italiano corrente definire «messo» e «ben messo» il cavallo con un particolare o un corretto portamento del collo e della testa o di tutto il corpo e «mettere» e «metter bene» l'azione, così come i Francesi dicono «bien placé» o «bien mis».

Souple riferito ad articolazioni, a movimenti, a muscoli è stato tradotto con «sciolto» o «flessibile» secondo il contesto. Souplesse è dunque tradotto con scioltezza o flessibilità. Riferito a movimenti ridotti, come quelli della bocca e della lingua del cavallo, o prodotti dal cavallo nel cavaliere, souple è stato tradotto con «morbido». Così pure è stato tradotto con morbido se riferito all'assetto e in particolare agli aiuti superiori del cavaliere. La «souplesse» di una parte del corpo del cavallo è resa con «morbidezza» o «flessibilità», per esempio «la morbidezza della parte anteriore», intesa come incollatura, attaccatura della testa, bocca. Morbido nel senso che non resiste, che cede facilmente di quanto richiesto dal cavaliere. Gli «assouplissement», riferiti a tutto il corpo o a una sua parte interessata alla locomozione, sono stati resi con «esercizi di scioltezza».

Enrênement, non esistendo termine analogo nel linguaggio equestre italiano, è stato tradotto con il termine, del dizionario italiano, «imbrigliamento», termine usato dagli antichi (si veda il titolo del trattato del Fiaschi, 1556, Trattato dell'imbrigliare, ...), non potendosi tradurre il termine letteralmente con l'inesistente «inredinamento» e non essendoci una perifrasi concisa sostitutiva.

Avant-main e arrière-main, avanmano e retromano, per significare la parte del corpo del cavallo che sta davanti o dietro la mano del cavaliere, non sono termini usati nel linguaggio equestre italiano. Le due parole composte sono state tradotte con le espressioni «treno anteriore» e «treno posteriore», traendole dall'ippologia e da autori italiani che fanno testo (per esempio Federigo Mazzucchelli). Rappresentano comunque bene ciò che sta davanti e dietro il cavaliere in sella e non falsano assolutamente il pensiero dell'Autore. Tanto più che nella lingua equestre francese gli stessi termini sono usati in ippologia per definire la parte anteriore e posteriore del corpo del cavallo.

L'extérieur, cheval d'extérieur: la traduzione letterale sarebbe «ciò che è all'esterno», il di fuori, quindi «cavallo da fuori» (inteso fuori del maneggio, dove si svolgeva e si svolge ancora, inizialmente e generalmente, l'insegnamento e l'apprendimento dell'equitazione accademica), il cavallo non accademico. I cavalieri militari e scrittori (che facevano testo, come per esempio il generale L'Hotte) intendevano per «cheval d'extérieur» il cavallo di servizio, di campagna, per il quale erano escluse le andature riunite. Oggi, per estensione, diventa cavallo da campagna o sportivo. L'équitation d'extérieur francese è l'equitazione sportiva o l'equitazione di campagna, l'equitazione che si fa all'aperto, compreso il concorso completo e il concorso di salto ostacoli. I Francesi, infatti, traducono il nostro «cavallo di campagna» e la nostra «equitazione di campagna» con «cheval d'extérieur» ed «équitation d'extérieur». Per chiarezza e semplicità si è scelto di tradurre ciò che riguarda l'«extérieur», termine che ricorre frequentemente nel testo, con «fuori» o «all'aperto» se riferito a luogo, e con «sportivo» o «di campagna» oppure «non accademico» se riferito al cavallo, in contrapposizione ad «accademico», anche se, come dirà l'Autore, prima di diventare accademico, il cavallo deve essere un buon cavallo sportivo confermato, un buon cavallo «d'extérieur».

Engagement è l'avanzamento (letteralmente l'introduzione) più marcato, più pronunciato degli arti posteriori o di un arto posteriore sotto il corpo del cavallo. E' stato tradotto con i termini «impegno» e «avanzamento più pronunciato», secondo il contesto, mai con l'abusato «ingaggio» (i cui significati nella lingua italiana sono: «assunzione mediante stipulazione di un contratto» e «ingaggiare battaglia»).

«Se livrer» equivale, per il cavallo, a consegnarsi, abbandonarsi, affidarsi, darsi generosamente, senza riserve, al cavaliere per e durante l'esecuzione di qualsiasi movimento. Il verbo è stato reso, in genere, con «darsi». «affidarsi», secondo il contesto.

«Ramener», che letteralmente vorrebbe dire «riportare» la testa verso il corpo, dizione criticata dagli stessi Francesi, perché induce a ritenere che la testa viene «tirata» indietro, è stato tradotto secondo la tradizione della nostra letteratura equestre: «piego diretto». «Piegare» e «piegato» scrive Mazzucchelli negli Elementi di cavallerizza (1802).
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 23, 2014, 02:33:42 AM
La parola dressage nella lingua francese ha esattamente il significato che la parola addestramento ha nella lingua italiana, sia dal punto di vista lessicale, sia dal punto di vista storico e tecnico, sia – quello che è più importante - in sella, nel montare a cavallo e nell'addestrare un cavallo secondo i principi e i procedimenti sia dell'equitazione classica, sia dell'equitazione sportiva contemporanea. La definizione che ne danno Michel Henriquet e Alain Prevost in Equitation, un art, une passion (1972) è la seguente: «Nel linguaggio equestre, dressage significa abitualmente educare il cavallo alle andature, lavori ed esercizi ai quali lo si destina». I Francesi usano la parola dressage per indicare l'addestramento dell'uomo e di qualsiasi animale, per indicare il lavoro del cavallo accademico, da concorso di salto ostacoli o del cavallo da concorso completo di equitazione, del cavallo genericamente sportivo, del cavallo militare, del cavallo da carrozza o del cavallo che impara ad eseguire le arie alte, la corvetta, la sgroppata, la capriola. Esattamente così come noi usiamo la parola addestramento in italiano. Anzi, la nostra parola è molto più specifica. Significa «l'acquisizione di particolari capacità funzionali mediante l'osservanza di regole prestabilite o suggerite dall'esperienza» (Devoto-Oli). Non esistono nella nostra lingua i significati di «rendere verticale», «l'azione di dresser il filo destinato a fare aghi o spilli» e «l'azione di dresser un cristallo, uno specchio, barre di metallo" come esistono invece nella lingua francese se su un dizionario francese si va a cercare la parola dressage. Lo storico francese Etienne Saurel è molto esplicito in materia. A pag. 209 della sua Histoire de l'équitation (1971) scrive testualmente: «La parola "dressage" dà luogo a confusione tanto variano i suoi significati. Ricopre indistintamente differenze di grado nell'educazione del cavallo e differenze di natura nella sua specializzazione. La si applica dopo l'ammansimento e l'inizio dell'apprendimento degli aiuti fino all'equitazione accademica, sommità dell'arte, passando per il dressage alla guerra, alla caccia, a un qualsiasi lavoro, alle corse, a una quantità di giochi e, in ultima analisi, agli sport equestri. Si addestrano [on dresse] anche cavalli per il circo [...]". E' evidente che è un errore chiamare l'addestramento dressage. E' interessare sapere che l'origine della dizione estera ha carattere storico. Deriva, agli inizi del secolo scorso, dalla necessità di differenziare nettamente, dopo l'introduzione e la diffusione in Italia del «Sistema naturale di equitazione», l'addestramento secondo i principi e i procedimenti del lavoro di scuola dall'addestramento secondo i principi e i procedimenti del Sistema naturale. I primi a usare con un certo disdegno la parola dressage, come a voler rimarcare l'utilità, la praticità e la superiorità ai fini dell'impiego militare e sportivo dell'addestramento della nuova scuola italiana nei confronti di quella vecchia, classica, furono proprio i più fedeli e intransigenti allievi del capitano Caprilli, i nostri campioni di salto ostacoli prima e tra le due guerre mondiali nel secolo scorso. Inoltre, siccome le lingue ufficiali della Federazione Equestre Internazionale sono il francese e l'inglese, un tempo più il francese che l'inglese, è più che ovvio che nel «Regolamento dei concorsi di addestramento» della F.E.I., redatto in due sole lingue, il francese e l'inglese, l'addestramento sia chiamato dressage, perché in francese e in inglese il termine italiano addestramento si traduce con il termine dressage. Ma i Tedeschi lo chiamano dressur e gli spagnoli doma.  Il concorso di addestramento in francese si chiama le concours de dressage, in inglese the dressage test, in tedesco Die Dressurprüng, in spagnolo la prueba de doma. Che lo si chiami o che si faccia dressage, dressur, doma o addestramento non si fa altro che addestrare il cavallo. La matematica va dalle operazioni elementari al calcolo infinitesimale. Sempre di matematica si tratta. Non cambia nome. E' accompagnata da aggettivi che la definiscono nella natura. In sella non cambiano i metodi di trasmissione delle indicazioni o dei comandi degli aiuti del cavaliere, non variano le risposte del cavallo, il cui sistema di comprensione, di trasformazione degli ordini, e di locomozione, è rimasto sempre lo stesso. Non c'è nel cavaliere un sistema di monta diverso. Non c'è un assetto diverso. C'è soltanto una posizione diversa, seduta, con il busto verticale e con gli staffili più lunghi. Nel cavallo non ci sono un passo, un trotto, un galoppo e qualsiasi altro movimento, come meccanismo di funzionamento, diversi. Sono richiesti al cavallo movimenti ottenuti attraverso l'addestramento. Il dressage è l'addestramento. E questo trattato lo conferma. Ogni volta che la si incontra, è sufficiente leggere la parola addestramento in questa traduzione italiana, così come nell'originale francese, e osservare attentamente in quale contesto è posta, per rendersi conto e convenire che l'esatta e fedele traduzione del termine francese dressage non può che essere addestramento. Così dressage in questo testo è tradotto sempre con addestramento. Nel rendere in italiano l'opera del generale Decarpentry non ci sono, al proposito, problemi di traduzione e di chiarezza, perché l'Autore è molto preciso e molto chiaro, com'è suo costume: per indicare quella equitazione e quel lavoro che in Italia sono chiamati erroneamente dressage, scrive «equitazione accademica», «lavoro di scuola», «lavoro accademico» o «equitazione di scuola». Infatti questo libro si intitola Equitation accadémique e non Dressage. L'Autore usa due sole volte, in tutte le 330 pagine del testo originale, il termine dressage nel senso che gli è attribuito in Italia, competizione di addestramento, come completamento del titolo nel frontespizio, Equitation académique. Préparation aux épreuves internationales de dressage, e quando menziona «les épreuves modernes de dressage» nel paragrafo dedicato all'effetto d'insieme. Lo usa sempre e soltanto nel senso di addestramento come processo d'insegnamento che porta al cavallo addestrato. Anzi, ha la necessità di usare il termine dressage accompagnandolo con l'aggettivo supérieur o académique proprio per indicare l'addestramento in vista dell'equitazione accademica.  Scrive, a pag. 114: «L'addestramento in vista dell'equitazione artistica è un insegnamento superiore, al quale una primaria istruzione ben assimilata deve servire di base. E' dunque necessario definire esattamente gli elementi di questa base e determinare nettamente la natura e i limiti dell'educazione "minima" che il cavallo deve aver acquisito prima dell'inizio di questo secondo addestramento.» Dovremmo tradurre in italiano secondo dressage? A pag. 18 scrive: « Il metodo dell'equitazione accademica in nulla differisce da quello che è impiegato fin dall'inizio della prima parte dell'addestramento, ed è, d'altra parte, il solo di cui l'uomo dispone per "addestrare" qualsiasi animale». Bisognerebbe tradurre il termine francesi con due termini diversi in italiano? Avrebbe bisogno di aggiungere a dressage l'aggettivo supérieur o académique se il termine dressage da solo, in francese, volesse significare di per sé l'addestramento superiore in vista dell'equitazione accademica? Evidentemente no. Perché tratta appunto di una fase superiore dell'addestramento, ma sempre di addestramento, i cui principi fondamentali, applicati fin dalla prima educazione del puledro, non variano. Non cambia parola, come facciamo noi in italiano quando da addestramento, considerato elementare, passiamo a dressage, come se fosse una diversa forma di addestramento. Aggiunge soltanto un aggettivo. E' molto chiaro anche nella descrizione del lavoro preliminare del cavallo accademico, che deve essere «prima di tutto perfettamente confermato come cavallo sportivo» per mezzo dell'addestramento che si applica a tutti i cavalli che si vogliono rendere obbedienti, confortevoli e sicuri. L'Autore scrive centinaia di volte il termine dressage e soltanto poche volte lo riferisce all'addestramento che si fa oggi nel rettangolo di gara. Ma premette ogni volta competizioni o prove di dressage, appunto di addestramento. Sarebbe sufficiente leggere con attenzione il testo per rendersi conto del falso tecnico di chiamare l'addestramento, definiamolo pure superiore, con il termine francese. E' addestramento superiore e non dressage. Nel testo francese del generale Decarpentry non c'è dunque possibilità di confusione tra i termini francesi dressage, procedimento d'insegnamento e di preparazione del cavallo, e Dressage, moderna competizione che si svolge nel rettangolo, originata dall'equitazione accademica. Quindi, in italiano, non c'è confusione tra addestramento uguale a lavoro di addestramento e Addestramento uguale a competizione. La D maiuscola di Dressage (per analogia la A di Addestramento) non è usata a caso. E' impiegata e proposta da diversi autori francesi per distinguere l'addestramento lavoro di insegnamento e di apprendimento dall'Addestramento competizione.

In conclusione: il termine dressage, nel linguaggio equestre francese, e quindi anche per il generale Decarpentry, ha sempre e soltanto il significato di addestramento, processo di addestramento per ottenere il cavallo addestrato, a diversi livelli di addestramento, che non sono definiti dal termine stesso, ma da aggettivi qualificativi, mentre in Italia il termine dressage ha assunto un significato diverso, un qualcosa di più dell'addestramento generico, una diversa e superiore forma di addestramento basato sui principi dell'equitazione classica o accademica. Questo erroneo significato della parola risale all'inizio del Novecento, al momento cioè dell'affermazione del «Sistema naturale di equitazione», quando i «puristi» caprilliani la usarono in senso dispregiativo, per differenziare nettamente l'addestramento (dressage) secondo i principi e i procedimenti del lavoro di scuola, dall'addestramento secondo i sani principi e i semplici procedimenti del sistema naturale e per rimarcare l'inutilità dei principi del dressage, troppo complicati in confronto a quelli dell'addestramento dell'equitazione secondo il Sistema naturale. E infatti il generale Decarpentry, per indicare il termine dressage nell'accezione erronea italiana, vi aggiunge l'aggettivo superieur o académique per mettere in chiaro che si fa riferimento all'addestramento superiore in vista dell'equitazione accademica.


Il povero Colonello ha fatto un terrribile sforzo per farci capire perché in itagliano bisogna dire: prova di addestramento o Addestramento al posto di Dressage per indicare la competizione di dressage... appunto.

Ebbene, mettete in moto gugl con la parola dressage e vedete cosa viene fuori, perfino la fise così si pronuncia: Federazione Italiana Sport Equestri - Dressage.
Poi mettete: addestramento, ci trovate di tutto, dai cani, ai militari, alle arti marziali, ai conigli, di cavalli fino alla pag 7 (mi son fermato) non se ne parla, tantomeno di "dressage".

Purtroppo, non si può andare controcorrente se non per sollazzo personale... masiii mettiamoci piaffo e spasseggio e pallottata ma senza insistere troppo, perché altrimenti si rischia di essere pedanti.

Io - ad esempio - so perfettamente di esser pedante quando ripeto: si dice governo del cavallo non gestione del lallo, bah !
Ormai la traduzione sbagliata di management si è imposta... cosa ci possiamo fare?

Nelle mie traduzioni da igniorante, per puro sollazzo - ogni tanto - rendo dressage con maneggio: lemma bello ed elegante e perfettamente calzante del quale  i franzose - come al solito - si appropriarono ai tempi del Pluvinello, infatti ecco il primo significato di manege in un antico ditionario:

Le Littré (1880)

MANÉGE (s. m.)[ma-nè-j' ; on prononce ainsi, malgré l'accent aigu que met l'Académie]
1. Exercice qu'on fait faire au cheval pour le dresser. Cheval de manége.
Art de dompter, de discipliner, d'instruire les chevaux.
Toutes les connaissances relatives au cheval.
Manége de guerre, se dit d'un galop inégal pendant lequel le cheval change aisément de main. Manége par haut, manière de dresser les sauteurs, par courbettes, par croupades, etc. qui s'appellent airs relevés.

Sarebbe belllissimo che in Itaglia si dicesse - usando un perfetto italiano - Prova di Maneggio  per indicare il Dressage alle Olimpiadi, ma il solo penzarlo è pura utopia.

Dalla mia solita3cani:

maneggiare: In equitazione, addestrare i cavalli alle varie andature o alle arie di alta scuola.

maneggio:
a. In equitazione, insieme di esercizî con cui si addestra un cavallo alle varie andature o alle arie di alta scuola: scuola di m.; cavallo di (o da) maneggio.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 23, 2014, 09:47:44 AM
Detto questo e per gli stessi motivi il dresseur francese è ovviamente l'addestratore italiano. Per l'Autore il dresseur è anche colui che lavora il cavallo alla corda, a mano, tra i pilieri, in italiano addestratore. Secondo i dressagisti il cavaliere è addestratore quando lavora un cavallo sportivo? Diventa invece dresseur (titolo di nobiltà equestre per i provinciali italiani) ovvero «dressagista» (peggio: brutto e ridicolo neologismo, che si sente dire e che si legge, purtroppo, sempre più spesso), quando lavora un cavallo per l'equitazione accademica o per l'equitazione che dal 1929 si pratica in un rettangolo davanti a una giuria? La realtà: il cavaliere che addestra è sempre e soltanto semplicemente addestratore e tale rimane, quale che siano il lavoro che esegue e l'attività equestre che pratica. E' dresseur in Francia, addestratore in Italia, sia in sella sia lavori alla corda o alla mano, così come il libro ha descritto. E' sufficiente leggere il testo francese per accertarlo. Il tedesco Reiner Klimke, che ha preso parte al concorso completo di equitazione dell'Olimpiade di Roma 1960 e che è diventato lo specialista ancora oggi con il maggior numero di medaglie nei concorsi di addestramento, non era addestratore nel completo e diventava dresseur o «dressagista», nell'addestramento per la prova nel rettangolo. Era sempre e soltanto un addestratore, lo stesso identico cavaliere, che addestrasse il cavallo per il concorso completo o per una presentazione nel rettangolo di gara.

Il ragionamento di Angioni non fa una piega se non per il fatto che - in Itaglia - non esistono veri addestratori ma una marea di istruttori zompazompa - gambegambe; si è persa, meglio, si è lasciata/si è snobbata/si è sacrificata la tradizione del dressage sull'altare del caprillismo e dell'equitatione naturale; se una ragassa mi dicesse: voglio fare dressage ad alto livello, le direi: trasferisciti una diecina d'anni in Germania o in Olanda, poi si vedrà.

In 80anni, mai una squadra di dressage itagliana è stata presentata a livello olimpico, e si grida al "miracolo" perché una ragassa itagliana arriva ultima nella finale olimpica delle Prova di Maneggio a Londra.

Non ci conzola il fatto che quelli uestern fanno addestramento anche perché i loro addestratori - credo - si chiamino trainers.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 24, 2014, 04:17:44 AM
A riprova di quanto sopra leggete questo periodo:

... Il tedesco Reiner Klimke, che ha preso parte al concorso completo di equitazione dell'Olimpiade di Roma 1960 e che è diventato lo specialista ancora oggi con il maggior numero di medaglie nei concorsi di addestramento...

bene, anche se ignoro tante cose, conosco perfettamente Klimke, ma rimango un cicinin interdetto quando leggo: lo specialista ancora oggi con il maggior numero di medaglie nei concorsi di addestramento...ma cosa sono i concorsi di addestramento? Una "invenzione" di Angioni.

Il dressage è nato con questo nome tal quale: tennis, basket, polo, rugby, volley, baseball, cricket ecc. ecc. questi sport o giuochi sono conosciuti universalmente coi loro nomi di origine, alcuni possono avere una denominazione/una traduzione itagliana altri no: basket - pallacanestro; volley - pallavolo...OK ma tennis? Rugby? Baseball?

Durante il fascismo (io aborro il fascismo, ma per qualcuno fu un epoca di "splendore") si tentò una itaglianizzazione di tutti i lemmi e nomi e cognomi stranieri con risultati ridicoli: il cachet divenne cialdino; il bar - mescita; cocktail - bevanda arlecchina; whisky - acquavite; Rascel - Rascele: Osiris - Osiri... ma ecco per il vostro sollazzo un copiaincolla sull'argomento:
Alcool – alcole
Bouvette – mescita
Boy-scout – giovane esploratore
Buffet – rinfresco o tavola fredda
Champagne – sciampagna
Cognac – arzente
Cotillons – cotiglioni
Croissant – bomboloni
Flirt – amoretto
Gangster – malfattore
Garage – rimessa
Garçonnièr – giovanottiera
Ouverture – overtura
Papillon – cravattino
Parquet – tassellato
Pied-à-terre – fuggicasa
Plaid – scialle da viaggio
Playboy – vitaiolo
Pullman – torpedone o autocorriera
Pullover – maglione o farsetto
Sandwich – tramezzino
Smoking – giacchetta da sera
Soubrette – brillante
Tennis – pallacorda
WC – sciacquone
Whisky – acquavite o spirito d'avena
Zar o zarina – cesare o cesarina
Buenos Aires – Buonaria
Churchill – Ciorcil
Louis Armstrong – Luigi Braccioforte
Washington – Vosintone (!!!!!!!)

Come sappiamo il tentativo fallì miseramente sul nascere ma - oggi - assistiamo al fenomeno opposto, adottiamo a passo di carica qualsiasi ***ta straniera pur avendo dei perfetti corrispettivi itagliani: question taim, spendingreviù, cekin, gossip, luk, nius, sciopping...

Il simpatico tentatvo di Angioni è destinato a fallire, anche se fosse imposto per legge Prova di Addestramento, la ggente continuerà a dire Dressage... scommettiamo?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 25, 2014, 04:09:03 AM
Questo erroneo significato della parola risale all'inizio del Novecento, al momento cioè dell'affermazione del «Sistema naturale di equitazione», quando i «puristi» caprilliani la usarono in senso dispregiativo, per differenziare nettamente l'addestramento (dressage) secondo i principi e i procedimenti del lavoro di scuola, dall'addestramento secondo i sani principi e i semplici procedimenti del sistema naturale e per rimarcare l'inutilità dei principi del dressage, troppo complicati in confronto a quelli dell'addestramento dell'equitazione secondo il Sistema naturale.

Questa è una vera chicca!

Quel madornale errore di nascita - rimarcare l'inutilità dei principi del dressage, troppo complicati in confronto a quelli dell'addestramento dell'equitazione secondo il Sistema naturale - è la causa principale della assoluta marginalità dell'Italia negli sport equestri e spiega mirabilmente perché - in Itaglia - il dressage è stato ignorato/è ignorato, perché - in Itaglia - l'Equitazione Accademica non è praticata da oltre 100anni, perché - in Itaglia - la cultura equestre classica è sepolta da cumuli di polvere.

Il gentile Colonnello ci mostra la stanza del delitto ma "dimentica" di fare i nomi degli assassini.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Agosto 25, 2014, 03:40:42 PM
Interessante.
Non ce l'ho fatta a leggere tutto il maloppo ma la teoria sull'erroneo significato della parola è del Colonnello o di altri ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 26, 2014, 12:18:31 AM
Credo sia farina del sacco del Colonnello, Angioni ha fatto uno sforzo immane per dire che dressage in itagliano si traduce con addestramento.

Come che sia il Dressage si chiama così a livello internazionale tal quale: tennis, ping pong, golf, whirpool ecc. ecc.

Bisogna che il Nostro se ne faccia una ragione, la terminologia del Dressage - benché copiata dell'italiano antico - è francese ed è riconosciuta e usata a livello mondiale:  punto.

Se si parla di equitazione classica (che non è dressage) allora i termini italiani antigui - che nella pratica si sono estinti/li hanno fatti estinguere - ci stanno tutti, ma a quel punto non si può usare "addestramento" - parola nata nel novecento - ma "maneggio", termine usato antiguamente dai franzosi: maneige lemma arcaico che sta per manege che - come al solito - deriva dall'italiano maneggio... non per niente Pluvinello nomò il suo tomo: Maneige Royal ma nella versione del 1625 apparve sotto altro titolo: L'instruction du Roy en l'exercice de Monter a cheval di Messere Antoine de Pluvinell.

Repetita juvat:

Le Littré (1880)

MANÉGE (s. m.)[ma-nè-j' ; on prononce ainsi, malgré l'accent aigu que met l'Académie]
1. Exercice qu'on fait faire au cheval pour le dresser. Cheval de manége.
Art de dompter, de discipliner, d'instruire les chevaux.
Toutes les connaissances relatives au cheval.
Manége de guerre, se dit d'un galop inégal pendant lequel le cheval change aisément de main. Manége par haut, manière de dresser les sauteurs, par courbettes, par croupades, etc. qui s'appellent airs relevés.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 26, 2014, 03:05:26 PM
Il gentile Angioni cerca di fare una operazione di recupero nazionalpatriotticocavallino, bisogna dirgli che il linguaggio segue la cultura, e non vice e versa, gli esempi sono millanta.

Quello più calzante è la cultura musicale sviluppatasi in Italia presso e a poco allo stesso tempo del Grisone e - al contrario dell'arte equestre - coltivata fino ai giorni nostri, pertanto - in tutto il mondo -  si usano, in ambiente musicale, le itaglianissime parole: opera, orchestra, minuetto, allegro, andante, contrappunto, sinfonia. piano, sonata ecc. ecc. o la versione storpiata di queste.

Troppo tardi Colonnello, se i francesi avessero adottato il repellone chiamandolo repellon  :icon_eek: la parola - nella versione franzosa - sarebbe sopravvissuta, invece è morta e sepolta in itagliano come in franzose come tantissime altre della traditione equestre itagliana: chiappone, stroppa, ginetto, mezzafregna, zagarella...

Basterebbe fare questa prova: dite piaffer ad un cavagliere medio itagliano, è assai probabile che indichi il movimento che anticamente si chiamava piaffo (passo a piè fermo), e poi ditegli: far ciambella certamente - se non ha una conoscenza classica - rimarra interdetto... assai interdetto!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Agosto 26, 2014, 04:30:01 PM
A me un tizio aveva chiesto se quello che avevo era uno di quei cavalli che facevano il Fiapper...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 27, 2014, 04:18:52 AM
Fiapper... bellissimo,  :horse-wink: ma forca futtana, ma com'è che in Itaglia non sia salvata neanche una nicchia, una enclave dove si trasmettere la tradizione equestre artistica?

Effure Cesare Paderni era un ottimo cavallerizzo, la sua rifresa dei morelli fare che pacesse mirabilie ed era pamosa in tutta Europa, ora, oltre la Francia, anche la Germania, l'Austria, la Spagna, il Portogallo, la Russia, hanno conservato l'equitazione artistica e di conseguenza hanno avuto accesso pacilmente al dressage.

La Gran Bretagna pece la scielta di abbandonare il "dressage" già nel 600, ma inventò la monta inglese (la monta sfortiva) e creò quella maraviglia che è il PSI, noi - nello stesso tempo - abbiamo distrutto le razze  napolitano e del persano.

Questo mi obbliga a tornare un attimino  :icon_eek: alla lodevole traduzione di Angioni de:
Equitazione Accademica e Alta Scuola -  Generale Albert Decarpentry

Ecco un fasso da lui tradotto che conporta quello che ho affena scritto:

Dopo Newcastle, l'Inghilterra abbandonò foco per volta l'Equitazione accademica per l'equitazione sportiva e due fonti irradiarono...

Ebbene, fare che secondo qualcuno, esiste la: Monta italiana e Salto Ostacoli Erroneamente chiamata Monta Inglese

Nella perfida Albione nacquero - dal seicento in poi - tutte le competitoni equestri, escluso il dressage, iffica comfresa, sella inglese comfresa, cavalli sportivi comfresi, abbigliamento comfreso, terminologia comfresa, e, lovviamente anche il salto ostacoli comfreso... dov'è l'errore nel chiamare inglese tutto ciò?

Solo Iddiolosa!  :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 28, 2014, 03:38:46 AM
NOTE DEL TRADUTTORE
(Generale Decarpentry, Equitazione accademica, Henry Neveu 1949)

Trattandosi dell'opera capitale del Novecento riferita all'equitazione accademica, per assicurare la massima fedeltà al testo originale, la traduzione è stata rivista con il generale Pierre Durand (Olimpiade di Roma 1960 nel Concorso completo di equitazione - Olimpiade di Monaco nel Concorso di salto ostacoli - Scudiero capo del Cadre Noir - Direttore della Scuola Nazionale di Equitazione francese). Cavaliere prima sportivo, poi accademico, come vuole l'Autore del presente libro, è certamente è la massima autorità nell'equitazione accademica oggi in Francia.


               ____________________________________________________________

Tutto giusto, ebbi il piacere di ammirare l'allora colonnello Durand in sella a Mysotis, nella inaugurazione del nuovo maneggio coperto a Saumur, ricordo perfectamente il suo eeehhhhppp per dare il via ai salti di squola e il morbido pas d'Aure di Mysotis in testa alla ripresa dei cavallerizzi.

Naturalmente ho letto Equitation Academique, e sarebbe cosa buona et giusta pubblicarlo in itagliano, il fatto che l'abbia supervisionato il generale Durand mi conforta moltissimo, anche perché il buon Colonnello, allora capitano, così tradusse l'attuale generale Durand:

...mi felicito con il capitano Paolo Angioni per la sua opera di traduzione che è al servizio dell'unità equestre nel mondo. :icon_eek:

Saumur, 17 Aprile 1978         Tenente Colonnello Pierre Durand
 
                                        33° Ėcuyer in capo del Cadre Noir

Questa è la conclusione della bellissima lettera di compiacimento del T.C. Durand alla traduzione di Angioni del 78 di: Questioni Equestri.

Se Durand - allora - avesse supervisionato la traduzione di Angiomi della sua lettera, certamente avrebbe corretto l'errorino, perché basta spostare una parolina e la frase diventa itagliano normale:

...mi felicito con il capitano Paolo Angioni per la sua opera di traduzione che è al servizio dell'unità del mondo equestre. Così avrebbe correcto Durand... ammesso che Durand sappia bene l'itagliano.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Agosto 28, 2014, 08:54:10 AM
Durand fu anche quello che, nel corso del suo mandato, ammise Karl a Saumur.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 28, 2014, 02:36:49 PM
Già, però quando arrivò Cadre come Cavallerizzo Maggiore al Cadre Noir, Karl ebbe a che fare con un vero militare che - ligio ai regolamenti - cercò di cacciare a calci in culo Pippo e Odin...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Agosto 29, 2014, 12:10:16 AM
Come in ogni cosa, è sempre la convenienza che regola gli avvenimenti. Karl era "il diverso" e sappiamo l'ottusità militare essere sempre la stessa in ogni epoca. Alla fine è sempre solo una questione politica.

Ammesso a far parte dell'elite nonostante le sue "stravaganze" grazie alle idee e alla protezione di Durand, ne esce molti anni dopo per via delle idee più rigide di Carde. Ma del resto ormai, Pippo aveva avuto la sua fama e Carde aveva avuto modo di liberarsi di un personaggio scomodo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 29, 2014, 02:08:38 AM
La Politica è l'arte di governare, di fare delle scelte, Durand fu un "politico progressista", credo si debba a lui l'entrata al Cadre Noir delle ragasse, comunque, progressista o meno che fosse era/è un uomo intelligente capì che i tempi erano maturi per quella operazione, se si fosse opposto avrebbe solo ritardato l'inevitabile e avrebbe "perso punti".

Pippo - oltre che un grande cavallerizzo - deve essere un "gran figlio di bonfemme", infatti, quando sentì le vent du boulet si ingegnò a battere lo Scudiero in Capo  :icon_eek: sul suo stesso terreno: formalismo, regolamento e disciplina.

La presa per il... naso di Cadre è un piccolo capolavoro di furbizia degno di uno scugnizzo napolitano.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: max - Agosto 29, 2014, 10:31:48 AM
Già, comunque, se uno va a vedere, Pippo e Odin han resistito per un bel po'!
A ben vedere Durand ammise Pippo in qualità di direttore essendo finito il suo mandato come Ecuyer en Chef, ma anche il nuovo Ecuyer Beauregard aveva per lui un occhio di riguardo.

Cronologia degli Ecuyer en Chef:
1975 - 1984 : Colonel Pierre Durand
1984 - 1991 : Colonel François de Beauregard
1991 - 1999 : Colonel Christian Carde
2000 - 2006 : Colonel Loïc de la Porte du Theil

Cronologia di Pippo e Odin:
1984 - Pippo pubblica un articolo su una rivista equestre, viene notato da Durand e viene così invitato a tenere una conferenza a Saumur
1985 - Pippo e Odin entrano a Saumur grazie a Durand e Beauregard
1987 - Odin diventa nel frattempo di proprietà del maneggio
1998 - Pippo lascia Saumur evidentemente a causa di crescenti angherie
1999 - Odin, che era di proprietà del maneggio, riesce a lasciare Saumur solo grazie agli interventi di du Theil
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 29, 2014, 06:35:09 PM
Secondo me Karl, si può annoverare senz'altro tra i Grandi Cavallerizzi, lessi "Una Certa Idea di Dressage" libro oggi introvabile; a causa di un prestito inopportuno, mi è rimasta solo la copia in francese, è un testo - oltre che didattico - anche annedotico, dunque, si legge facilmente ed è molto divertente.

Forse si è capito, a me piacciono quelli fuori dagli schemi - non per niente con Tom Bass fu "amore" a prima vista -  "odio" gli intruppati, le divise, i bolli.

Appena finisco Fillis et Oliveira tocca a lui... se qualcuno vorrà collaborare, anzi, se qualcuno vorrà che collabori con lui, per il pubblico pagante sarà molto meglio.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 30, 2014, 10:23:18 PM
Bene, dopo dressage, il gentile Colonnello affronta la parola ecuyer:
L'écuyer è definito da François Baucher, nel suo Dictionnaire raisonné d'équitation pubblicato nel 1830, «l'uomo che sa addestrare un cavallo, condurlo con precisione, e rendere conto dei mezzi che gli hanno procurato questi risultati». Aggiunge che «è il professore capace di formare veri uomini di cavalli». I termini escuier (comparso nel 1080), escuyer (1549), écuyer (1701) derivano dal basso latino scutarius che ha il significato di «colui che porta lo scudo» (in francese écu). Solo dal XVII secolo ha preso in Francia il significato di «maestro di equitazione», poi quello di «colui che monta bene a cavallo». Il Littré, dizionario della lingua francese in sette volumi, elenca i seguenti significati per le lingue estere: spagnolo, escudero; portoghese escudeiro; inglese squire, italiano scudiero. Salomon de La Broue intitola la sua opera nel 1602 Le cavalerice françois e non l'escuyer françois, perché, scrive (pag. 10 del primo libro, edizione del 1686), «se la parola escuyer non significasse altra cosa in Francia che buon uomo di cavalli me ne sarei servito. Ma siccome si può adattare a molti altri significati ho trovato più rapido usare una parola straniera, avendo anche avuto il consiglio di alcuni amici molto capaci in quest'arte». I «molti altri significati» sono elencati sul Dictionnaire de la langue française di Emile Littré (1956), sul Dictionnaire de la langue française di Paul Robert (1959), in nove volumi. I significati sono: écuyer de cusine (1393), primo ufficiale della cucina del re o di un principe; écuyer tranchant (1429), colui che taglia la carne; écuyer de bouche (1680), che serve alla tavola de re; écuyer de main, colui che dà la mano a un principe o a una principessa per scendere da una vettura; o semplicemente écuyer, «l'intendente delle scuderie di un principe».  La parola straniera che usa La Broue è appunto cavalerice, derivata dall'italiano cavallerizzo o cavallarizzo. La Broue aveva lavorato cinque anni a Napoli con Giovanbattista Pignatelli. Osserva La Broue, a proposito dei termini che usa nel suo trattato (Le cavalerice françois, 1^ ed., La Rochelle 1593-1594; pag. 10 della 4^ ed., Paris 1646): «Poiché nella lingua francese quest'arte manca di termini appropriati, ho fatto ricorso alla lingua italiana, sia perché i Cavalieri ne fanno un uso più comune, sia anche perché i termini italiani hanno un non so che di più gagliardo, sono più significativi, e possono spiegare il significato con una sola parola, mentre ne occorrerebbero diverse per farlo capire in francese. Nondimeno poiché queste parole e altre dell'arte non sono conosciute da tutti i Francesi, ho voluto sollevarli da questa pena con la seguente interpretazione». Elenca, di seguito, quarantotto parole italiane francesizzate con a fianco la loro spiegazione, così come sono usate nel testo.

Rovesciamento della situazione. Oggi in Italia si fa ricorso alle lingue estere: il governo del cavallo diventa grooming, le gare di stile sono chiamate con la parola inglese equitation, il passeggio è chiamato passage, il piaffo o far ciambella, bellissima antica dizione, è diventato piaffer, i salti di scuola hanno perso il loro nome originale con il quale gli Italiani li hanno fatti conoscere in Europa (la corvetta, «corbetta» la chiama D'Aquino, è chiamata courbette, la capriola cabriole, e via di seguito), lo stesso montare come si monta da secoli in Italia e dopo che gli Italiani hanno insegnato agli Inglesi come si monta a cavallo - si legga al proposito il duca di Newcastle – è definito non «all'italiana», ma «all'inglese». Pur avendo noi il nostro ricco ed esauriente vocabolario. Si tenga conto che nella prima metà del Cinquecento, comunque prima della pubblicazione della propria opera, aveva già insegnato in Francia Claudio Corte, autore de Il cavallarizzo, pubblicato nel 1562. Quindi aveva insegnato in Francia prima che Salomon de La Broue scrivesse il suo trattato, che è il primo dei trattati di equitazione scritti da un Francese. Il termine cavallerizzo ha perso con il tempo il significato nobile che aveva in origine in Italia di maestro di equitazione, di capo dei cavalieri di una scuderia principesca o reale. Molti illustri personaggi hanno portato questo titolo. Ne citiamo solo alcuni: Giovambattista Ferraro, autore Delle razze, disciplina del cavalcare, pubblicato nel 1560 a Napoli, era cavallerizzo di Don Antonio di Aragona; il figlio, Antonio Pirro Ferraro, autore del Cavallo frenato, pubblicato a Venezia nel 1620, era – è scritto sul frontespizio del libro - «cavallerizzo della maestà di Filippo II re di Spagna N.S. nella real cavallerizza di Napoli»; Lorenzino Palmieri, fiorentino, autore delle Perfette regole et modi di cavalcare, Venezia 1625, era «cavallerizzo del Serenissimo Granduca di Toscana»; il barone d'Eisemberg, autore de La Perfezione e i Difetti del Cavallo, Firenze 1753, era «direttore e primo cavallerizzo dell'Accademia di Pisa»; il primo direttore di equitazione della Scuola di Cavalleria italiana a Venaria Reale (il maestro Otto Wagner, 1825-1845) aveva il titolo di cavallerizzo capo; Enrico Conti, autore de L'ippossiade o L'accademico equestre (1823), era «cavallerizzo al reale maneggio di Torino».

Cavallerizzo sarebbe perciò la migliore traduzione di écuyer, nel significato che ha preso dal XVII secolo. Cavallerizzo: «l'uomo di cavalli che riuniva l'esperienza al talento e al sapere», scrive il generale L'Hotte nei suoi ricordi (pag. 301). Ma il significato del termine si è nel tempo alterato ed è arrivato a identificarsi con quello del cavaliere del circo equestre.

Perciò si è scelto di tradurre il termine écuyer con il termine letterale scudiero, come fa il Dizionario della lingua francese di Emile Littré.


I ragionamenti sono finissimi e documentati, peccato che il Colonello è caduto dalla padella nella brace: perché scudiero in itagliano, oltre il significato originale/arcaico, ha assunto il significato di portaborse, collaboratore, servitore, gregario... vediamo:

dall'Archivio > la Repubblica.it > 1994 > 09 > 24 >
SCUDIERO DI CRAXI ALL' IRI BLOCCO' LE PRIVATIZZAZIONI
ROMA - Fido scudiero di Bettino Craxi, udinese di origine e milanese di adozione, Massimo Pini ha calcato la scena delle aziende a partecipazione statale per lunghi anni...

Marco Pastonesi - 1999 - ‎Sports & Recreation
Fausto Angelo Coppi, figlio di Domenico e Angiolina, era nato sotto il segno della ... Al Giro del 1940 Coppi parte come scudiero di Gino Banali, ma il direttore...

Barrichello non vuole fare lo scudiero - News Formula 1
f1grandprix.motorionline.com › News F1
11/mag/2009 - Rubens Barrichello ha dichiarato esplicitamente domenica che non vuole fare lo scudiero per il suo compagno di squadra, Jenson Button.

Andreotti, la mafia, la storia d'Italia - Pagina 19 - Risultati da Google Libri
books.google.it/books?isbn=887989255X
Salvatore Lupo - 1996 - ‎History
do del potere ufficiale: Salvo Lima, grande notabile democristiano, scudiero siciliano di Andreotti; e Ignazio Salvo, della celebre famiglia dei finanzieri ed esattori  .

Nibali domina anche sul Tourmalet: è il sigillo sul Tour de ...
www.ilgiornale.it/.../tour-de-france-nibali-vince-18a-tappa-pau-hautaca...
24/lug/2014 - Nibali vince la 18/a tappa del Tour de France ... senza strappi, il ritmo del gruppo dei big guidato dagli scudieri di Nibali, a 4 minuti di ritardo.

http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1163153/Straquadanio-trombato---da-superfalco-di-Berlusconi--a-scudiero-di-Albertini.html

Comunque il massimo - il gentile Colonnello - lo ha raggiunto definendo Oliveira uno scudiero da circo... http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/il-colonnello.html

Quando si traduce non bisogna guardare la lingua di partenza ma quella di arrivo, scudiero, riferito al maestro di equitazione in itagliano non ha senzo.

In itagliano, alla stessa maniera: chatte vuol dire gatta, ma i francesi intendono anche: vulva, organo genitale femminile, per contro gli itagliani dicono topa, ma per i francesi è la moglie del topo...

Quindi in quel caso, gatta va tradotta con topa... nevvero?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 31, 2014, 04:20:49 AM
Cavallerizzo sarebbe perciò la migliore traduzione di écuyer, nel significato che ha preso dal XVII secolo. Cavallerizzo: «l'uomo di cavalli che riuniva l'esperienza al talento e al sapere», scrive il generale L'Hotte nei suoi ricordi (pag. 301). Ma il significato del termine si è nel tempo alterato ed è arrivato a identificarsi con quello del cavaliere del circo equestre.

Perciò si è scelto di tradurre il termine écuyer con il termine letterale scudiero, come fa il Dizionario della lingua francese di Emile Littré

Così il gentile Golonnello ci spiega la sua scelta, e - anche se per me è sbagliata -  dobbiamo rispettarla, però ci dovrebbe dire perché se...

...gli ecuyer francesi d'oggi (in particolare gli appartenenti al Cadre Noir di Saumur) non si sentono per niente menomati nel portare un nome che deriva, come il nostro scudiero, dal latino scutarius, guardia del corpo armata di scudo, e da écu, scudo, e che, in francese, come primo e originale significato, ha, per il dizionario, quello di «gentiluomo al servizio di un cavaliere per portare il suo scudo e servirlo» o gli altri significati citati sopra (Littré). E che richiama, come il nostro scudiero, specialmente nel suono, la scuderia (écurie), così detta «perché in origine vi abitava lo scudiero» (Littré, citato – Robert, citato - AA.VV., Dizionario italiano ragionato, Firenze 1988).

... i Maestri di Equitazione itagliani, devono ripudiare il loro nome - cavallerizzo - perché la parola è usata anche dagli artisti del circo?

Infine, Angioni non ha riflettuto su di un fatto: in francese, ecuyer ha il femminile: ecuyere - cavallerizza mentre in italiano non esiste lo scudiero al femminile... o no?

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/il-colonnello.html

Bah!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 01, 2014, 02:30:01 AM
Con nostra viva e vibrante soddisfazione, questo topico ha superato le 23.000 visite... mi domando: perché?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 01, 2014, 09:16:14 AM
Perchè stiamo tutti aspettando il momento in cui il Colonnello ti sfiderà a duello  :laughter-485:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 01, 2014, 02:35:10 PM
Io sono pronto: ho lucidato la dentiera, sistemato l'occhio di vetro, rinforzato la stampella e ho pronto il pannolone di ricambio, sarà uno scontro all'ultimo reumatismo...  :icon_eek:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Settembre 01, 2014, 07:12:41 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 01, 2014, 02:30:01 AM
Con nostra viva e vibrante soddisfazione, questo topico ha superato le 23.000 visite... mi domando: perché?


Perché leggere le tue divagazioni resta un piacere  :studioso:  .
Per lo scontro se ti serve un fide scudiero fai un fischio mi offro volontario  :ciao:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 02, 2014, 03:12:11 AM
Grazie caro Carodubbio,  :icon_eek: ma non credo sarà necessario, ripeto che sono certo che il Colonnello è un signore, una persona perbenissima, ho perfino simpatia verso di lui perché son sicuro della sua bonafede, ma ha fatto 40anni di naja è inquadrato ed è - inoltre - abituato a comandare, non sopporta contradittori.

Ad esempio, sarebbe possibile - in un foro - fargli notare che:

Débourrage in francese è la parte iniziale dell'addestramento, che non ha una fase distinta e un nome particolare nella nostra teoria. Ha lo scopo di preparare con l'igiene, l'alimentazione e il lavoro l'intero sviluppo delle forze fisiche del cavallo giovane, di dargli le prime nozioni degli aiuti e di prepararlo alla loro disciplina. Il suo principale obiettivo è di mettere in progressiva condizione il puledro. E' rappresentato dalle passeggiate sottomano a fianco di un cavallo di età, saggio ed esperto, dal lavoro elementare alla corda, dall'addestramento a portare la sella e il cavaliere, e dai movimenti di base: avanzare, fermare, girare, indietreggiare, primi esercizi di galoppo, esordio all'ostacolo9. E' stato reso in italiano con l'espressione «la prima parte dell'addestramento» o «parte primaria» o «iniziale» secondo il contesto.

tutta sta tarantella è per dire che debourrage è: le premier dressage d'un poulein.

Allora perché, invece di un composto di parole: «la prima parte dell'addestramento», non usare il singolo itaglianissimo e bel termine scozzonatura ?

Dal solito 3cani:

scozzonatura s. f. [der. di scozzonare]. –

1. L'operazione di scozzonare: la s. dei puledri.
2. In senso fig., primo addestramento, prima esercitazione: la s. delle reclute
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 02, 2014, 02:29:36 PM
Perchè magari non tutti hanno chiaro il significato del termine "scozzonatura" come è stato dimostrato anche da una discussione in un vecchio topic se non erro.
Quindi, stavolta, la tarantella ha un senso (IMO).
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 02, 2014, 03:16:36 PM
Ci prende per subnormali? Non credo.

Questa è una tua congettura, parimenti la ggente ha oscurissime altre palabras usate dal nostro bravo Colonnello: spasseggio, tagliate, gambetta, ramingo ecc. ma le usa lo stesso, a volte ci mette - doverosamente - una nota.

Cozzone, scozzone, scozzonatura, scozzonare sono parole italiane dell'arte perché non usarle e ricorrere a panegirici?

Chi fa cultura deve cercare di portare al suo livello le ragasse che lo seguono, deve semplificare... certo - ma non deve scendere lui al loro livello.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 02, 2014, 06:07:36 PM
Debourrage. stiamo parlando del verbo debourrer - sgrossare e dei suoi derivati, nel dialetto siciliano si dice scuzzunari o scuzzulari l'operazione che consiste nel togliere i fichi d'india in eccesso da una pianta per far si che quelli rimasti crescano più grossi e succosi, la "pala" viene sgrossata, appunto.

Questi frutti, chiamati scuzzulati, per la maggior parte vengono esportati in confezioni di lusso.

Curiosamente, la parola sembra derivare dall'itagliano scozzonare: prima fase dell'addestramento di un lallo, mentre il significato corrisponde al francese debourrer - sgrossare, strano no?

Ma tutti sappiamo dell'influenza francese nell'isola, che si nota anche nel dialetto attuale infatti

buatta - boite - scatola

accattare - acheter - comprare

racina - raisin - uva

lariu - laid - brutto

armaro - armoire - armadio

ecc. ecc.




Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 02, 2014, 07:04:02 PM
Beh io prima di cominciare a frequentare il forum, pur montando a cavallo, non avevo mai sentito il termine scozzonare :dontknow:
Da quando vi frequento ho imparato tante paroline nuove e tante belle cosette interessanti   :studioso:...oltre, ovviamente, a come abbinare cuffiette e sottosella  :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 02, 2014, 10:53:27 PM
Anco io, prima di frequentare i fori, mai avevo sentito la parola lallo, gestire, sgambare, berfut, aironfri, baitless, ecc. ecc.

Ma io sono igniorante si sa...  :dontknow:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Settembre 02, 2014, 10:59:06 PM
 :thump:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 03, 2014, 03:14:39 AM
Finalmente arriviamo alla parolina che da il titulo a questo topico: attitudine.

Attitude nei dizionari francesi (Littré, Robert), come primo significato, è «maniera di tenere il corpo». In quelli italiani (Battaglia, Devoto-Oli, Zingarelli, Garzanti, ecc.), attitudine, come primo significato, è la «disposizione innata per certe attività», ma anche, come secondo significato, la «positura della persona, l'atteggiamento». L'autore usa il termine anche riferendolo all'atteggiamento dell'addestratore. Si è scelto di conservare il significato letterale del testo francese, attitudine, equivalente a posizione, postura, atteggiamento.

Ecco dov'è l'errore, il gentile Colonnello - ingenuamente - confessa di fare la scielta sbagliata, perché noi capiamo:  «disposizione innata per certe attività» mentre in francese si intende:

attitude (n.)
portamento, posa, attitudine, posizione, atteggiamento, postura, presenza, comportamento.
ictionary.sensagent.com/attitude/fr-it/

L'esempio più eclatante di questa errata impostazione lo troviamo a pag. 111 di "Capire l'Equitazione". Allemandi  editore, testo bellissimo, un "Questioni Equestri" scritto cent'anni dopo, dove leggiamo: -

"Ma il Generale L'Hotte, la cui attitudine da vivo era stata così netta, ha lasciato opere postume della più grande chiarezza. E' sufficiente rileggerle per troncare la questione senza possibilità di dubbio."

Bisognerebbe scomodare ancora una volta Cetto La Qualunque, prima di farlo leggietevi sto linco:
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/11/il-nuovo-lapalisse.html
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 05, 2014, 04:29:40 AM
Come avevo detto, ne:

Generale Albert Decarpentry
Equitazione Accademica e Alta Scuola
(da Autori Vari, Prestige du cheval, Durel Éditeur, Paris 1951, da pag. 169 a pag. 181)

la palabra "attitudine" si ripete per 4327 volte  :icon_eek: che - spesso - proprio perché è sempre tradotta alla lettera suona male, malissimo, faccio un esempio per tutti:

... Acquisiti  questi  risultati,  l'Equitazione  Accademica  si  dedica,  secondo  l'espressione  di
Newcastle (1592-1676), a «perfezionare la natura con la sottigliezza dell'arte» sviluppando la grazia
delle attitudini
e la nobiltà del gesto del cavallo.


Detto così, un itagliano medio capisce che l'Equitatione Accademica sviluppa la grazia delle disposizioni innate del cavallo, mentre l'autore certamente non voleva dir questo.

Bastava che il gentile Colonnello - in questo caso - avesse tradotto con "portamento" per avere il risultato giusto:

i]... Acquisiti  questi  risultati,  l'Equitazione  Accademica  si  dedica,  secondo  l'espressione  di
Newcastle (1592-1676), a «perfezionare la natura con la sottigliezza dell'arte» sviluppando la grazia del portamento e la nobiltà del gesto del cavallo.
[/i]

attitude (n.)
portamento, posa, attitudine, posizione, atteggiamento, postura, presenza, comportamento.

http://dictionary.sensagent.com/attitude/fr-it/

Lasciamo perdere le altre 4326 attitudini e andiamo avanti.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 06, 2014, 05:37:33 AM
«Piazzamento» in italiano vuol dire cavallo piazzato sui quattro «arti disposti secondo la direzione naturale degli appiombi» (Chiari), con i bipedi allineati nell'alt. In francese «placement» significa la postura della testa, del collo e più in generale di tutto il corpo che prende il cavallo sul piano orizzontale quando è in mano o quando tale postura è rappresentata da una flessione laterale più o meno pronunciata per l'esecuzione di determinati movimenti, per esempio i movimenti su due piste, il galoppo rovescio, le piroette o i cambiamenti di piede. I termini francesi «placement» e «placé» sono stati perciò tradotti, tenendo conto del contesto, con i termini «postura» («positura» scrivono gli autori antichi italiani, per esempio Paolo D'Aquino, Disciplina del cavallo con l'uso del piliere, 1636), «flessione» o «piego laterale» o «diretto» e «messo», tenuto conto che «il termine indica anche la disposizione di una parte del cavallo, particolarmente dell'incollatura e della testa» (Henriquet-Prevost). Mai «piazzamento» o «piazzato». L'Autore stesso usa spesso il termine position al posto del termine placement. D'altra parte è linguaggio equestre italiano corrente definire «messo» e «ben messo» il cavallo con un particolare o un corretto portamento del collo e della testa o di tutto il corpo e «mettere» e «metter bene» l'azione, così come i Francesi dicono «bien placé» o «bien mis».

In francese, riferendosi allo lallo, usano: disposition des hanches, placement, placer, position (ricordate la discussione su posizione?) sono sinonimi per indicare il piazzamento, cioè la positura  :icon_eek: che piazza lo lallo secondo il celebre principio: de position et d'action.

Il piazzamento, oltre che dritto, può essere a dx o a sx, infatti, tratto dal mio bloggo:

..."La posizione madre", la madre di tutte le posizioni è il cavallo dritto, dice giustissimamente il Generale, nella traduzione, invece che "disposizione" ho usato la parola "piazzamento" perchè è un termine equestre che indica un'azione importantissima: - il "piazzare".
Un cavaliere evoluto dovrebbe associare quasi automaticamente il piazzamento alla mezza fermata, in pratica sono azioni preparatorie, indicazioni che precedono il fatto che si sta per fare qualcosa di diverso, si cambia andatura, si cambia figura, si cambia direzione, ecc.
Col tempo e l'affiatamento il nostro lallo si piazzerà da solo allo spostamento di peso, all'arretramento della gamba, in sintesi il cavallo può essere piazzato: dritto, a destra, a sinistra, il lato dove è piazzato viene sempre detto "interno" indipendentemente da quale mano si proceda.
Mi permetto di mostrare questo schemino tratto da: - Tecnica Equestre di W. Muselerer. L.L. Edizioni Equestri.

Opera che non dovrebbe mancare nella biblioteca dei cavalieri di ogni livello, Muselerer, scomunicato dai caprillioni, mise le basi teoriche per la grande equitazione sportiva tedesca.

(http://s28.postimg.org/83ueb6k4p/Amuselerer.jpg) (http://postimg.org/image/83ueb6k4p/)

Dunque, 





Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 08, 2014, 12:21:21 AM
... il Colonnello - a seconda della situescion -  traduce placer, placement, position con: postura,  flessione o piego laterale o diretto e messo, tenuto conto che «il termine indica anche la disposizione di una parte del cavallo, particolarmente dell'incollatura e della testa» (Henriquet-Prevost).

Questa volta, contrariamente al solito, il Colonnelo non traduce alla lettera ma le si allontana, secondo me la traduzione letterale è più efficace, ad esempio: Karl ne: Une Certaine Idee du Dressage parla di "placer de l'epaule-en-dedans sur la ligne droite", cioè al piazzamento preliminare che poi porterà il lallo alla spalla in dentro, la differenza sta nel fatto che è il cavagliere che piazza il lallo, mentre la postura può essere indipendente dalla volontà del cavagliere o - anche - presa contro di essa...meglio flessione.

Nello stesso libro, c'è un capitoletto riguardo i cambi di galoppo, si noma: rectitude - placer, c'è una illustratione che è concettualmente uguale al piazzamento di Muselerer che ho messo sopra.

Comunque, siamo là: postura, piazzamento, flessione sono circa sinonimi.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 08, 2014, 12:00:38 PM
Piccola nota: discutevamo della differenza fra modestia e umiltà. Quando ti dici igniorante fai il modesto, trovare una manifestazione di umiltà in quello che dici è un po' più difficilino.  :horse-wink:

Ti segnalo un curioso testo, che con l'equitazione non c'entra nulla, ma c'entra moltissimo con la condizione di chi si azzarda a criticare le opinioni di persone di grande reputazione. Il testo è di Manzoni, perso dentro un impraticabile, quasi illeggibile saggio su particolari della storia longobarda, in cui Manzoni spiega il suo ardire di contestare le opinioni del Muratori. Beninteso: trovata per puro caso in lavoro wikisourciani,m queste opere non sono la mia lettura preferita....  :horse-wink: Però, come l'ho incontrato, guarda caso ho pensato a questo topico.

CitazioneNel ribattere apertamente, come abbiam fatto, asserzioni e ragionamenti d'uno scrittore di gran fama, c'è nato più volte il dubbio di poter essere da qualche lettore tacciati d'irriverenza. Se ciò fosse accaduto, non avremmo a far altro per la nostra giustificazione, che allegare un principio incontrastato e incontrastabile, cioè il diritto comune a tutti gli uomini, d'esaminare l'opinioni d'altri uomini, senza distinzione di celebri e d'oscuri, di grandi e di piccoli.

Nella pagina successiva, riflessioni su come queste critiche - in sè perfettamente legittime - dovrebbero essere avanzate.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 12, 2014, 04:19:31 AM
Souple riferito ad articolazioni, a movimenti, a muscoli è stato tradotto con «sciolto» o «flessibile» secondo il contesto. Souplesse è dunque tradotto con scioltezza o flessibilità. Riferito a movimenti ridotti, come quelli della bocca e della lingua del cavallo, o prodotti dal cavallo nel cavaliere, souple è stato tradotto con «morbido». Così pure è stato tradotto con morbido se riferito all'assetto e in particolare agli aiuti superiori del cavaliere. La «souplesse» di una parte del corpo del cavallo è resa con «morbidezza» o «flessibilità», per esempio «la morbidezza della parte anteriore», intesa come incollatura, attaccatura della testa, bocca. Morbido nel senso che non resiste, che cede facilmente di quanto richiesto dal cavaliere. Gli «assouplissement», riferiti a tutto il corpo o a una sua parte interessata alla locomozione, sono stati resi con «esercizi di scioltezza».

Tenendo conto che altri traduttori hanno usato gli orribili: ammorbidimenti laterali o ginnasticazione, non ho niente da dire sul ragionamento del Colonnello.
Invece di: esercizi di scioltezza, io userei: esercizi di elasticità/flessibilità ma è solo quistione di estetica.

http://www.my-personaltrainer.it/allenamento/esercizi-flessibilita.html
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 13, 2014, 03:26:24 AM
Enrênement, non esistendo termine analogo nel linguaggio equestre italiano, è stato tradotto con il termine, del dizionario italiano, «imbrigliamento», termine usato dagli antichi (si veda il titolo del trattato del Fiaschi, 1556, Trattato dell'imbrigliare, ...), non potendosi tradurre il termine letteralmente con l'inesistente «inredinamento» e non essendoci una perifrasi concisa sostitutiva.

Perfetto, devo dire che anco io cado nell'uso di inredinamento, bello imbrigliamento: chapeau!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 14, 2014, 08:09:05 AM
Avant-main e arrière-main, avanmano e retromano, per significare la parte del corpo del cavallo che sta davanti o dietro la mano del cavaliere, non sono termini usati nel linguaggio equestre italiano. Le due parole composte sono state tradotte con le espressioni «treno anteriore» e «treno posteriore», traendole dall'ippologia e da autori italiani che fanno testo (per esempio Federigo Mazzucchelli). Rappresentano comunque bene ciò che sta davanti e dietro il cavaliere in sella e non falsano assolutamente il pensiero dell'Autore. Tanto più che nella lingua equestre francese gli stessi termini sono usati in ippologia per definire la parte anteriore e posteriore del corpo del cavallo.

Ineccepibile.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 16, 2014, 05:25:20 AM
Tralassio le ultime spiegazioni delle traduzioni del Colonnello di: L'extérieur, cheval d'extérieur - Engagement  - Se livrer - Ramener; perché ci stanno, a questo punto la domanda sorge spontanea: perché tante spiegationi sulla propria tennica di traduzione?

Ma sopratutto: perché fare questa tarantella riguardante un lavoro non ancora licenziato alle stampe?

Perché non spiegarci le sue scielte traductive riguardanti lavori già pubblicati?

Questa ad esempio: cavallo affollato, cosa beatissima vuol dire?

Io ho fatto delle congetture: _ http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/08/cavallo-affollato.html
saranno giuste? BOH!








Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 16, 2014, 09:05:38 AM
Mi ronza in testa l'espressione "partire in folla" nel senso di "partire in gruppo", riferito a cavalli; ma forse me lo sono inventato, un colpo di Google non ha dato alcun esito. In questo caso, "affollato" potrebbe significare "imbrancato" ossia: trascinato dalla partenza di altri cavalli. Nel contesto avrebbe pure un minimo di senso.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 16, 2014, 09:39:59 AM
Nella fattispecie si parla di tensione, è il capitulo dedicato alla tensione, infatti viene definito teso il cavallonzolo che - da fermo - parte correttamente.

Quindi si parla di stati d'animo della belva non di situazioni logistiche, comunque bisognerebbe cpgnoscere la parola che usa l'autore in franzose.

La tua spiegazione mi pare tirata per i capelli.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Settembre 16, 2014, 10:46:55 AM
No, è una "minchiata semplice": l'espressione è "partire in frotta", il cervello mi si è intorcinato. Ritiro tutto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 19, 2014, 04:56:37 AM
Bene, rimane il mistero del cavallo affollato sarebbe facile risolverlo, quando avrò 50 euri da buttare vado ad ordinare l'edizione in francese del tomo.

Per lo vero, questi sono errori che si possono perdonare, capitano a tutti, quello che è più pesante per il lettore delle traduzioni di Angioni è la forma particolare che gli viene offerta, in pratica deve fare un continuo esercitio di parafrasi per comprendere quell'italiano, ve ne posso dare amplissime pruove.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 04, 2014, 04:17:47 PM
Preso il coraggio a tre mani, ho letto questo malloppone:

http://www.***.it/viewtopic.php?f=33&t=1863

è molto interessante, è un po come se Erode ci spiegasse - mettendosi al di sopra dei fatti - la "strage degli innocenti".

Le ragioni del "declino" sono molteplici, le possiamo vedere, ma, certamente - dato che comandava lei  - la "casta" militare è stata incapace di governare e trasmettere la cultura equestre, il Nostro parte dal s.o. e fa una analisi delle "Coppe delle Nazioni"...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Ottobre 04, 2014, 05:19:11 PM
Scusa ma non si capisce esattamente COSA hai letto, magari se rimetti il link possiamo leggere anche noi e farci un'opinione. Grazie.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 05, 2014, 02:50:28 PM
Esiste un foro dedicato allo lallo che modestamente - lui disent - vanta innumerevoli tentativi di imitazione, i questo foro - il colonnelo Angioni - MEDAGLIA DORO OLIMPICa - tiene un "filo firetto" cogli utanti, attaccati al filo e scegli la setione "articoli", dopodiché entra in: "I motivi della decadenza", quello è il matacubo del quale ho messo il linco ma pare che non funzioni.

L'articolo di Angioni è molto interessante ma criticabile in certi punti e lo criticherò... piccola parente: come ho già esplicitato, è sorprendente che questo topico abbia avuto - in questo inclito foro - un numero di visite assolutamente spropositato: si va verso le 26.000, anche tenendo conto  dell'argomento: letteratura equestre e traduzioni che dovrebbe coinvolgere noi ragasse più di tanto, infatti i toptopici  :icon_eek: sono: i diarii, l'ippoacquistomania, i novelli tatuaggi, la scelta ultravegetariana e Cavalli, cani & bipedi: quello che volete, su misura per voi.

Ho il sospetto che molti utanti del foro innumerevolmente ma vanamente oggetto di imitatione  :icon_eek: vengano a leggere in questo topico quello che non si può dire/non si può scrivere da loro, sarà così? BOH!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 05, 2014, 10:58:30 PM
http://www.***.it/viewtopic.php?f=33&t=1863 (http://www.%66orumcavallo.it/viewtopic.php?f=33&t=1863)

Boh... a me il linko funzia.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 05, 2014, 11:27:14 PM
Caprilli ha combattuto? Chiisà se trovo nell'articolo citato questa cosa che mi interessa: l'equitazione sportiva, l'equitazione "inglese" e la sua derivazione, la tecnica Caprilli,  è adatta al reale compito della cavalleria, ossia: il combattimento? Che sia adattissima al salto, e pure ai percorsi veloci in campagna tipo cacce o cross, OK: ma ho dei dubbi che sia adatta al combattimento, sia per la minore solidità dell'assetto, che per il fatto che usare una mano sola per guidare il cavallo è  cosa estranea all'equitazione sportiva. O sbaglio?

Mi domando se mantenere viva la tradizione della vera equitazione da guerra, solida e sicura, con una mano libera,  anche se meno "sportiva", non sia una specie di atto di "serietà", e se l'abbandono di questa tradizione, da parte dell'equitazione italiana con Caprilli, molto orientata agli aspetti sportivi, non sia uno dei tanti aspetti di una certa "poca serietà" che, aimè, ci caratterizzano come nazione.

Di certo gli ufficiali italiani di cavalleria avranno avuto, dopo Caprilli, viva e vibrante soddisfazione di battere (finalmente, dopo tante umiliazioni) i civili inglesi sui percorsi veloci di campagna.... ma il combattimento? O almeno, il suo ricordo?

Mi immedesimo nei vecchi ufficiali di cavalleria che avevano combattuto veramente, e duramente, di fronte al giovane, frizzante, Caprilli....  chissà cosa pensavano.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 06, 2014, 12:05:02 AM
Il s.o. è l'equitatione di campagna fatta in picciol spatio, nacque in Inghilterra come esigenza di pruovare i lalli in vendita presso i grossi commercianti senza spostarsi nelle brughiere albioniche.

I militari - lovviamente -- praticavano l'equitazione campagnola e Caprilli rivoluzionò il metodo di saltare, più che per guerra o non guerra i capoccioni militari itagliani (vedi Cadorna) ostacolarono Caprilli per puro spirito conzervazionistico, per principio il "marmittone" è/era retrivo a qualunque novità.

Dunque, il s.o. non si riferisce direttamente alla equitatione militare ma a quella da caccia/sportiva/di sollazzo per i nobili gentiluomini specialmente inglesi che si lanciavano per pianure e per valli dietro le peste di: volpi, cervi, cinghiali etc. etc.

Per il combattimento si richiedevano altre cose: il caricare dritto, il voltare/il piruettare agilmente dando la destra, il fermarsi e ripartire prontamente agli ordini della mano della briglia.

Col tempo, l'equitazione militare si è evoluta anch'essa in forma sportiva nel "military" il bibisnonno del completo che racchiudeva pruove di resistenza, addestramento e s.o. .







Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 06, 2014, 07:06:10 AM
Solo per conservazionismo, o perchè alcuni degli aspetti dell'equitazione militare tradizionale, di derivazione "classica", erano utili e finalizzati al combattimento, tanto quanto le tecniche caprilliane erano invece utili e finalizzati al salto? Questa è la domanda che pongo. Ho visto tempo fa un video sulla monta spagnola, rappresentava un reale, realissimo "combattimento" fra uomo e cavallo e toro; e nei movimenti e nell'addestramento del cavallo ho visto quintali di alta scuola tradizionale, e pochissima monta sportiva.

Non apprezzo la tradizionale corrida in nessuna delle sue varianti, è una di quelle tradizioni che cancellerei ben volentieri senza rimpianto, insieme ai piaceri degli uccelletti con la polenta e al festoso rito paesano dell'uccisione del  maiale nel cortile di casa; ma questo è un altro paio di maniche.

E' ben vero che già nell'epoca caprilliana il cavallo era superato come mezzo di guerra, perlomeno di combattimento in campo aperto; una sola mitragliatrice può falciare un battaglione di cavalleria come burro; ma mi immedesimo nella tristezza, nella "nostalgia" dei vecchi ufficiali di cavalleria. Tutto qui.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 06, 2014, 11:20:27 AM
La corrida a cavallo è uno sciò, pertanto ci inserirono arie di alta squola, i più grandi guerrieri a lallo furono gli orientali e quando dico questa palabra parto dagli antiqui persiani per arrivare ai mongoli includendo lovviamente arabi, turchi, afgani ectc. etc.

Se vuoi vedere un combattimento equestre realistico eccolo:
https://www.youtube.com/watch?v=_UB3eA8B4qI

Caprilli lovviamente penzava alla equitatione da campagna, alla equitatione militare, incidentalmente la sua tennica servì anche al s.o.

Riguardo la "ceduta", già Xenophon descrive qualcosa di simile 2500 anni fa, e pare che i grooms irlandesi saltassero istintivamente "da una vita" secondo il "sistema" prima che Caprilli lo inventasse... e Caprilli frequentò molto l'Irlanda per selezionare le rimonte per gli ufficiali itagliani.  :horse-wink:

Come si è giunti/i militari sono giunti a codificare il salto buttandosi all'indietro facendo il contrario di quello che la logica dice... soloiddiolosa.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 07, 2014, 05:53:35 AM
Non apprezzo la tradizionale corrida in nessuna delle sue varianti, è una di quelle tradizioni che cancellerei ben volentieri senza rimpianto, insieme ai piaceri degli uccelletti con la polenta e al festoso rito paesano dell'uccisione del  maiale nel cortile di casa; ma questo è un altro paio di maniche.

Perfettamente d'accordo con il non apprezzamento delle corride, et aggiungo: coi palii, coi capri espiatori, colle colombine firenzuole, colle macellazioni rituali, colle cacce più o meno esotiche (se non fatte da popola primitiva), collli experimenti sugli animali, coi terribili allevamenti di animala da pelliccia ma non solo che ancor oggi avvengono in molte parti del mondo... dietro casa nostra.

Altra cosa è il sano rapporto colla morte che è diventato l'ultimo tabù dello homo moderno, era normale che un bimbo di 5/6 anni vedesse tirare il collo alla gallina, più grandicelli si vedeva abbattere i conigli, più avanti si assisteva anco alla macellazione del maiale che - hai ragione - era un rito, rappresentava una importante risorsa alimentare, per questo, il maiale di famiglia veniva allevato con amore ed è vero: non si buttava via niente, anche i peli (le setole) erano accuratamente recuperate per il calzolaio.

Attenzione, nessun rimpianto per queste pratiche, mi limito a constatare che - noi ragasse moderne - crediamo che la fettina di vitellina, il filetto di manzo, il petto di pollo nascano al centro commerciale.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 07, 2014, 02:44:45 PM
Torniamo al tema, l'analisi del buon Colonnello parte dalle "Coppe delle Nazioni", la trovo curiosa ma dato che è una sua scelta - non mi permetto di sindacare, però esiste una competitione ai massimi livelli che da oltre cent'anni si svolgie ogni 4 anni per tutti gli sports: le Olimpiadi, guardando i nostri risultati equestri in quel contesto, avremmo dovuto ricorrere ai ripari fin dagli anni d'oro della nostra equitazione o meglio del nostro s.o. perché di questo si tratta, ci siamo/si sono arroccati in questa disciplina trascurando il completo e igniorando il Dressage, prima di proseguire beccatevi la tabella coi nostri risultati olimpici...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 09, 2014, 03:58:37 AM
Mentre sviluppo la tabella beccatevi questa chicca olimpionica, da Cavallo Magazine:

STOCCOLMA 1912

Detto che gli italiani non sono presenti e che la Francia medaglia d'argento nel salto ostacoli con la stessa identica formazione ottiene anche il 4° posto in completo, è proprio lo stesso completo la specialità su cui vale la pena di soffermarsi per constatare come le modalità di svolgimento di allora differissero radicalmente da quelle attuali. Alla gara sono ammessi soltanto cavalieri che abbiano già svolto il servizio militare per la nazione che rappresentano, o che ancora siano in servizio. I cavalli devono essere di proprietà dell'esercito, ma non quelli utilizzati per la scuola. Il peso minimo ammesso è di ottanta chili. È obbligatorio l'uso del morso e filetto per tutte le prove fatta eccezione per lo steeple-chase. La gara si disputa nell'arco di quattro giornate: nel corso della prima viene svolta la marcia di 55 chilometri da completare in tre ore e quarantacinque minuti, immediatamente seguita dal cross-country di 5 chilometri da compiersi in quindici minuti. Il secondo giorno è dedicato allo steeple-chase: un percorso di dieci ostacoli lungo un tracciato di tre chilometri e mezzo da compiersi in cinque minuti e cinquanta secondi.

Il terzo giorno si disputa la prova di salto ostacoli su quindici ostacoli di altezza non superiore al metro e trenta, e di larghezza non superiore ai tre metri (per gli ostacoli di estensione). Interessante il criterio di attribuzione delle penalità: due per il primo rifiuto, quattro per il secondo; sei per la caduta del cavallo o del cavaliere; per gli ostacoli di elevazione una penalità viene attribuita nel toccare la barriera senza farla cadere; quattro per l'abbattimento con gli anteriori e due per quello con i posteriori; negli ostacoli di estensione, cioè la riviera, toccare la stecca con i posteriori costa una penalità, mettere i posteriori in acqua due penalità, toccare la stecca con gli anteriori due penalità, mettere gli anteriori in acqua quattro penalità. Ultima giornata dedicata al dressage, una ripresa di dieci minuti valutata da sette giudici comprendente passo riunito e allungato, trotto riunito e allungato, passi indietro, galoppo e piroette.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 10, 2014, 03:24:24 AM
Sono stato impegnato nella sistemazione dei miei cappellini e nell'acquisto di otto kili di glitters di vari colori  :icon_eek: pertanto e purtroppo non son riuscito a completare le tabelle olimpioniche, lo farò al più presto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 11, 2014, 03:09:17 PM
https://docs.google.com/document/d/122vgx8iaXSM4DE6dqnd6jBRy6jzz1FFNJfnaOQMikUo/edit

Questo è il linco delle "Olimpiadi", per ora è visibile solo ai miei amici, è ancora in fase di affinamento e mi aspetto da loro correctioni e suggerimenti.

Ho scelto di statisticare  :icon_eek: le Olimpiadi perché offrono un quadro completo della situazione   mondiale - nazione per nazione - degli sport equestr, poiché si tratta delle tre specifiche discipline olimpiche, appunto.

Angioni, sceglie solo il setore del s.o. e ci spiega il perché:

...Se prendiamo come parametro di valutazione della bontà dell'ambiente equestre che li produce i risultati, che nel campo sportivo sono giudici imparziali e veritieri, spietati e non alterabili, anche se camuffabili o presentabili con mille e una giustificazione, e ci limitiamo soltanto alla disciplina più direttamente collegata all'invenzione di Caprilli, il salto ostacoli, e alla prova che più informa sullo stato di salute di una disciplina, la coppa delle nazioni, ecco un crudo ma eloquente consuntivo dei risultati (i dati, fino al 1976, sono tratti da Max E. Amman, Buchers Geschichte des Pferde-Sports, Luzern 1976):


Questa scelta, evidenzia il periodo di splendore itagliano del s.o. ma lo decontestualizza dall'ambito degli sport equestri che - oltre a quelli classici/olimpici - comprende molte altre discipline... guarda la FISE.

La visione del Colonnello già ci offre un indizio sul perché c'è stata la decadenza dell'Equitazione in Italia, ma sopratutto evidenzia un fatto: vuoto assoluto o quasi per le altre discipline... per il Dressage il vuoto senza il quasi.

Ora guardiamo l'interessante...

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Ottobre 11, 2014, 03:40:14 PM
Ma scusa perchè sceglie di prendere in esame la Coppa delle Nazioni e non le Olimpiadi? Perchè dice che è la prova "che più informa dello stato di salute di una disciplina"? Non dovrebbero essere le Olimpiadi a svolgere quella funzione? Qualcosa mi sfugge.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 12, 2014, 03:04:10 AM
A me non sfugge il fatto che il gentile Colonnelo non ha preso in considerazione: il dressage, la base di tutte le equitationi sportive et artistiche, risultati nulli/zero e il completo risultati scarsi? Scadenti?

Appena vedrete la tabella olimpica si capiranno le differenze e che non c'è stata una "decadenza" dell'equitazione italiana ma una impostazione miope suicida da parte di chi ha gestito l'equitazione dai caprillioni in poi, sia dal punto di vista organizzativo che tennico

Nelle interessantissime statistiche e percentuali pubblicate da Angioni leggiamo:

... nei trent'anni che vanno dal 1947 al 1977 (ho scelto questa data, può darsi arbitrariamente, come fine di un periodo, perché è l'ultimo anno in cui i fratelli d'Inzeo e Mancinelli montano insieme in squadra)...

Ora, nel 1977 Raimondo aveva 52 anni, Piero ne aveva 54 anni e il virgulto Mancinelli solo 40 anni,  :icon_eek:... apro una parente:

Considero Mancinelli il più grande cavaliere italiano di tutti i tempi, anche se ha vinto meno di altri è stato il solo figlio di mammà ad emergere a livello mondiale tra i figli di papà e i professionisti militari che allora praticavano l'equitazione in Itaglia, infatti, per questo fu emarginato e dovette imporsi a suon di risultati in un ambiente collapussasottoilnaso per definitione, chiusa parente.

Per lo vero, Angioni onestamente sottolinea questa situazione:

...L'insegnamento decade. Di conseguenza, dopo alcuni anni in cui la situazione è mascherata dalla presenza attiva di pochi grandi cavalieri ricollegabili a origini precedenti la seconda guerra mondiale, è la competizione ad alto livello che dà i segnali di sofferenza.

però, non sottolinea con altrettanta chiarezza che i militari avevano in esclusiva l'insegnamento dell'Equitazione e controllavano pesantemente - direttamente o indirettamente - la FISE fino alla fine degli anni 70 del s.s. inoltre, l'equitazione italiana era in decadenza anche nel periodo dei massimi risultati italiani nel s.o. e la tabella olimpica implacabilmente dimostrerà il perché.









Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Ottobre 12, 2014, 02:06:25 PM
Non mi pare un mistero che il Colonnello consideri con sospetto, se non addirittura disprezzo, il dressage, rifiuta persino il termine preferendo chiamarlo "addestramento".
Non a caso le riprese di dress previste nel concorso completo credo che siano molto semplici anche nelle competizioni di alto livello (non sono riuscita a trovare che tipo di ripresa si fa a livello olimpico nel Completo, tu di certo ci riuscirai) e non a caso nei dettagliatissimi resoconti del Col sulla sua esperienza alle olimpiadi non c'è mai una parola nè una foto della prova di dress: :dontknow:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Giada88 - Ottobre 12, 2014, 02:32:09 PM
Citazione da: milla - Ottobre 12, 2014, 02:06:25 PM
Non mi pare un mistero che il Colonnello consideri con sospetto, se non addirittura disprezzo, il dressage, rifiuta persino il termine preferendo chiamarlo "addestramento".
Non a caso le riprese di dress previste nel concorso completo credo che siano molto semplici anche nelle competizioni di alto livello (non sono riuscita a trovare che tipo di ripresa si fa a livello olimpico nel Completo, tu di certo ci riuscirai) e non a caso nei dettagliatissimi resoconti del Col sulla sua esperienza alle olimpiadi non c'è mai una parola nè una foto della prova di dress: :dontknow:
Mi sembra improprio dire che il Col. Angioni disprezzi/rifiuti il dressage, non entro nel merito delle sue opinioni sulla disciplina (che francamente non conosco), ma mi sembra che il suddetto apprezzi non poco Le Cadre Noir!

Scusate l'intromissione.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Ottobre 12, 2014, 02:53:11 PM
Mah il Cadre Noir sì, ma si tratta di un'istituzione particolare in mano ai militari per moltissimo tempo, per il resto più volte ha espresso opinioni molto critiche verso il dressage "moderno" diciamo così e verso i metodi di insegnamento diversi da quelli che lui sostiene.
Poi può darsi che sia una mia impressione eh, non lo conosco personalmente, è certo che pare apprezzare molto di più il SO forse perchè è stata la sua disciplina.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Giada88 - Ottobre 12, 2014, 03:03:48 PM
Citazione da: milla - Ottobre 12, 2014, 02:53:11 PM
Mah il Cadre Noir sì, ma si tratta di un'istituzione particolare in mano ai militari per moltissimo tempo, per il resto più volte ha espresso opinioni molto critiche verso il dressage "moderno" diciamo così e verso i metodi di insegnamento diversi da quelli che lui sostiene.
Poi può darsi che sia una mia impressione eh, non lo conosco personalmente, è certo che pare apprezzare molto di più il SO forse perchè è stata la sua disciplina.
Che abbia espresso critiche etc, che apprezzi di più il s. o. (anche se ho letto diversi suoi interventi contro il s.o. moderno), può essere assolutamente vero, non entro nel merito. Sono intervenuta perché mi sembrava troppo forte sostenere che un uomo di cavalli (che sia il Col. Angioni o qualsiasi altro) disprezzasse/rifiutasse il dressage, perché definendolo appunto "addestramento", è punto di partenza di qualsiasi disciplina.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 12, 2014, 03:12:15 PM
Non mi azzardo ad interpretare le opignioni del Colonnello, analizzando la realtà, da Caprilli in poi - nel nostro paese - si è disprezzato il dressage e si son banditi dalla equitazione itagliana la briglia, il piego, la riunione e financo la "bassa squola" per non parlare delle nostre razze che o si sono estinte o le hanno talmente insanguate che erano diventate dei PSI con altro nome,

Ora, l'equitazione sportiva - come abbiamo visto e come vedremo - fino allo scoppio della II guerra mondiale era in mano ai militari in tutte le nazioni europee, finito il terribile massacro, sia i vinti che i vincitori erano "collepessealculo", si trattava di ricostruire/recuperare tutto.

Perché i militari a cavallo: francesi, tedeschi, belgi, olandesi, svedesi ecc. hanno trasmesso alla società civile la loro conoscenza la loro cultura equestre mentre gli itagliani - al di fuori della loro casta - hanno fatto il vuoto?

Soloiddiolosa, o meglio lo potrebbe sapere un sociologo mettendo assieme i tanti fattori che ci differenziano dalle altre nazioni anche in campo militare... solo noi facciamo "operazioni di pace" coi cacciabombardieri e blindati!

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Giada88 - Ottobre 12, 2014, 03:24:49 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 12, 2014, 03:12:15 PM
Ora, l'equitazione sportiva - come abbiamo visto e come vedremo - fino allo scoppio della II guerra mondiale era in mano ai militari in tutte le nazioni europee, finito il terribile massacro, sia i vinti che i vincitori erano "collepessealculo", si trattava di ricostruire/recuperare tutto.

Perché i militari a cavallo: francesi, tedeschi, belgi, olandesi, svedesi ecc. hanno trasmesso alla società civile la loro conoscenza la loro cultura equestre mentre gli itagliani - al di fuori della loro casta - hanno fatto il vuoto?
E questo é il punto: dove sono finiti i nostri militari? Non essendosi smaterializzati, perché non sono/siamo riusciti a mantenere/diffondere la cultura equestre?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Ottobre 12, 2014, 03:55:55 PM
Uno dei problemi è che Caprilli, lui certamente sì, detestava il dressage quindi, dato che l'equitazione era totalmente in mano ai militari a loro volta osservanti seguaci del verbo "caprillionico",il dress è stato completamente ignorato per decenni.
Ignorando tra l'altro la sua importanza anche per i praticanti il SO.
Mi trovate per piacere un italiano, non dico una squadra troppa grazia, che si sia distinto in campo internazionale prima della Truppa?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Giada88 - Ottobre 12, 2014, 04:05:46 PM
Citazione da: milla - Ottobre 12, 2014, 03:55:55 PM
Uno dei problemi è che Caprilli, lui certamente sì, detestava il dressage quindi, dato che l'equitazione era totalmente in mano ai militari a loro volta osservanti seguaci del verbo "caprillionico",il dress è stato completamente ignorato per decenni.
Ignorando tra l'altro la sua importanza anche per i praticanti il SO.
Mi trovate per piacere un italiano, non dico una squadra troppa grazia, che si sia distinto in campo internazionale prima della Truppa?
Paradressage a parte... Ricordo la Conz come partecipante all'olimpiade di Barcellona, faceva anche parte della squadra italiana che si era qualificata quinta ai Campionati Europei a squadre del 1991, e poi ottava a squadre all'olimpiade del '92.

Di certo il dressage, in Italia, risulta essere "disciplina di nicchia"
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Ottobre 12, 2014, 04:18:44 PM
Parliamo quindi degli anni '90, la mia Capa è stata definita una "pioniera" del dress che ha contribuito a diffondere dagli anni '70.
Dal dopoguerra agli anni 70 o 90 dov'è finito il dress (che pure è nato il Italia non scordiamocelo)?

PS tutto ciò senza nessunissimo intento polemico, sia chiaro, solo che anche a me piacerebbe capire come mai in altre nazioni il dress è praticato normalmente e molto diffuso mentre da noi è "di nicchia"
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 12, 2014, 10:25:00 PM
Il dressage - in Itaglia - per anni non è stato non uno sport di nicchia ma di loculo, di sepolcro, di tomba, sepolto dai caprillioni più caprilliani di Caprilli.

Caprilli era un esperto cavallerizzo accademico, vedansi le photos della sua lalla Itala, non sappiamo cosa avrebbe fatto se fosse campato più a lungo e avesse visto i risultati alle Olimpiadi, quelli che vi mostrerò, eh si... quello che rimane, quello che fa storia sono le Olimpiadi, il resto è contorno, preparazione per quell'evento; questo spiega anche le continue richieste di introduzione di nuovi sports nell'agone olimpico, dalle boccette alla motoristica, alla monta uestern, al golf tutti gli sports competitivi vorrebbero essere discipline "olimpiche", infatti, oggi si tende a differenziare le specialità olimpiche classiche da quelle parvenus... gli sports equestr/l'Equitazione - non solo il s.o. - sono classicissimi
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 14, 2014, 11:37:52 PM
Attenzione, nell'interessante trattatello di Angioni si evidenziano e si criticano le ragioni del declino usando come pietra di paragone il periodo di cosidetto splendore dell'equitazione italiana, se - invece - il metro di giudizio sono le Olimpiadi, si evince che - pur essendo competitiva nel s.o. - l'equitazione italiana non è mai stata ai vertici mondiali nel suo complesso anche nel periodo d'oro indicato dal Colonnello che va dall'inizio del novecento al 1977, vediamo...

Ecco le tabelle dei risultati riguardanti cent'anni di olimpiadi coi lalli:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/xxxxxxxxxxxxxxxxx.html

con questi possiamo fare le giuste analisi per tentare di dare una spiegazione alla "decadenza" o - per meglio dire - alla mancata affermazione dell'Equitazione in Itaglia.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Ottobre 15, 2014, 12:18:48 AM
e che ti domandai io qualche pagina addietro sul perchè il Col avesse preso come riferimento la Coppa delle Nazioni piuttosto che le Olimpiadi?
Appunto perchè se si guardano i risultati olimpici tutto questo italico splendore...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 15, 2014, 01:54:33 PM
Il sistema di Caprilli è l'ultima riforma sostanziale del s.o. dalla "ceduta" di Xenophon passarono secoli di buio, poi l'impostazione all'indietro collo lallo acchiappato in bucca; il successivo "filer": il cavagliere ben seduto lasciava sfilare le redini sull'ostacolo per liberare il collo,appunto;  infine il forward seat caprilliano.

Fin da subito, il principio caprilliano fu interpretato e modificato: Danloux in Francia (monta Danloux e sella Danloux), Muselerer in Germania furono i primi ad adattare lo stile itagliano alla loro cultura come in seguito fece de Nemethy.

I caprillioni si scagliarono violentemente contro questi contaminatori e si arroccarono in un purismo suicida la cui nefasta dimostrazione si palesa analizzando le tavole che ho pubblicato, inoltre, ridussero l'Equitazione al solo s.o. concetto che si è riverberato in Itaglia fino ai giorni nostri coi gambegambe per i quali una volta sulle anche è una prodezza,  una appoggiata è roba da circo equestre.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 16, 2014, 01:24:52 AM
Oltre le discipline olimpiche ci sono altri sport equestri con i loro regolamenti, coi loro campionati e le loro manifestazioni: attacchi, monta uestern con tre o quattro specialità, volteggio, polo, orsebol, endurans, monta vachera...

Premesso che "odio" gli sports collo lallo, da amante dei cavalli, mi rendo conto che bisognerebbe promuovere ogni forma di competizione proprio per il bene lallino e la FISE sta facendo dei goffi tentativi per andare in questa direzione cercando di invertire una politica esattamente opposta impostata da decenni, ecco una prima analisi dei risultati olimpici, medagliere generale:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 16, 2014, 06:51:01 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 16, 2014, 01:24:52 AM
... mi rendo conto che bisognerebbe promuovere ogni forma di competizione proprio per il bene lallino ...

Hai ragione: per la sopravvivenza della specie cavallo, solo la selezione innaturale, basata su sani criteri di atleticità e quindi sui risultati delle competizioni può compensare la selezione naturale, superiore per efficacia ma aimè lentissima e molto alterata nello stato domestico.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 16, 2014, 10:28:07 AM
Dirò di più, la selezione "innaturale" fa danni monumentali, guarda gli sciò degli arabi, anche quello - se non è uno sport - è competizione; da una parte promuove la lallinità, muove interessi di miglioni di euri, dall'altra sta riducendo - in quella categoria - i duri destrieri del deserto in simulacri di "bellezza" fine a se stessa...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 16, 2014, 11:05:36 AM
Appunto dicevo "selezione basata su sani criteri di atleticità"... quando si persegue la bellezza, poi vengono fuori i Carlini e i pesci rossi pressochè immobilizzati da pinne e coda mostruose. Per fortuna nel cavallo la cosa è limitata a poche razze disgraziate.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 17, 2014, 04:15:08 AM
Ho aggiunto la tabella di riepilogo generale, siamo all'ottavo posto di sempre con 19 medaglie, la Germania è prima con 76 medaglie, la nostra posizione potrebbe essere "discreta" con un piccolo particolare: dal 1980 non becchiamo una medaglia, ma sarebbe più giusto dire che è dal 1972 che avviene il fatto perché nell'80 non parteciparono ai Giuochi Olimpici 65 nazioni tre le quali: Germania, Inghilterra, Australia, Nzl, USA che avevano - nel completo, dove prendemmo le medaglie - cavaglieri e lalli che ci avrebbero battuti con una mano legata dietro la schiena... ma gli assenti hanno sempre torto, noi - assenteisti totali nel Dressage - abbiamo tortissimo.

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/xxxxxxxxxxxxxxxxx.html

Ma c'è una particolarità davvero unica nel nostro medagliere è facilissimo riscontrarla...


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 18, 2014, 02:18:02 AM
...dagli inizi del secolo al 2012. l'Itaglia ha vinto - nell'Equitazione - 38 medaglie  olimpiche evidenziando   quelle di squadra, bene, 27 sono state vinte da militari 11 dai civili, da notare che i fratelli D'Inzeo da soli ne hanno beccato 13.

Siccome chi compete è il lallo, che significa?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Nicola - Ottobre 18, 2014, 07:59:52 AM
Significa che il nostro allevamento militare (Grosseto se non erro) è stato, per anni, uno dei migliori al mondo.

Ho avuto il piacere di conoscere la persona che ha allevato Donbito e, avendo qualche annetto,  ricorda bene il periodo dei d'Inzeo e la grande disponibilità di soggetti che l'allevamento italiano metteva a loro disposizione.

Per verità lei andava un po oltre: in buona sostanza diceva che il tipo di equitazione dei D'Inzeo era conseguenza della grande abbondanza di cavalli.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 18, 2014, 01:44:53 PM
Bravo, era quì che volevo arrivare ma non mi riferivo all'allevamento militare ma a quello del "cavallo del sud" o - per meglio dire - al fil rouge che lega il cavallo napoletano-persano-salernitano.

Fiorello - all. Morese; Posillipo - all. Morese; Pagoro - all. Razza Governativa Persano; Merano - all. Morese; Lettera d'Amore - all. Morese questi sono solo alcuni dei lalli che dagli anni 20 agli anni 60 del s.s. hanno primeggiato in campo mondiale.

Gli allevatori del sud passavano i loro soggetti migliori all'allevamento militare che si riforniva anche di soggetti toscani e laziali e sardi e siciliani e calabresi, in altre parole si avevano a disposizione: maremmani, AAS, PSO, Salernitani, Persani un capitale enorme da valorizzare e col quale lavorare per creare un lallo italiano, invece, i salernitani si sono insanguati troppo, mi pare che Posillipo fosse già un 7/8, si sono abbandonati i PSO e gli AAS al loro destino e si è inventato il "sella itagliano": una insalata russa dove c'è di tutto, indistinguibile da altre "selle" europee.

Ma sopratutto si è trascurato di formare e promuovere una figura fondamentale necessaria per tutti i lalli, per tutti i polledri...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 19, 2014, 02:09:25 AM
...in francese si dice dresseur, in inglese trainer si tratta di un personaggio di solida cultura equestre et di confermatissima experientia che prepara i polledri (o lalli difettati) al lavoro al quale saranno destinari: s.o., dressage, completo, spettacolo equestre, reining, corse ippiche, alta squola, etc. etc.

Ci piaccia o non ci piaccia anche la monta uestern è diventato uno sport che muove migliardi di talleri in tutto il mondo, bravi gli americani che hanno promosso a sport seguitissimo il lavoro fatto da: butteri, gardians, vaqueros, gauchos, criollos, chicos, etc. etc... insomma si tratta di vaccari/mandriani a cavallo.

C'è da dire che l'operazione è stata costruita su montagne di libri, fumetti, films che da cent'anni hanno mitizzato il cauboi che è diventato l'eroe romantico per i ragassi di Gallarate come per quelli di Kiev e Aix en Provence.

Tornando a noi...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 20, 2014, 02:04:12 PM
Dunque, alle Olimpiadi - nell'equitazione - siamo stati piuttosto scarsi, anche nel s.o. non abbiamo primeggiato, infatti nel periodo d'oro indicato da Angioni: inizi del ventesimo secolo fino al 1977, nelle Olimpiadi di s.o. abbiamo preso medaglie in sei delle 14 edizioni disputate mentre la Germania le ha preso in 8; le nostre quelle son rimaste fino al 2012 quando le Olimpiadi son diventate 23 mentre le edizioni medagliate della  Germania son diventate 19.

Dunque, piuttosto che domandarsi delle ragioni della decadenza, bisognerebbe chiedersi perché il sistema di Caprilli non ha dato, in Itaglia, gli stessi frutti che ha dato in Germania e in altre nazioni?

Ora,
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 21, 2014, 04:58:32 AM
..la spiegazione sarebbe complessa, dovrebbe considerare moltissimi fattori a cominciare dalla serietà e meticolosità teutonica contrapposte alla fantasia e all'improvvisazione itagliana, dovrebbe spaziare dai metodi organizzativi alle interazioni sociali, dalla gestione politica alla differente rappresentazione dei militari nelle due società.

Compito assai arduo e al di fuori della mia portata, da modesto igniorante, posso azzardare alcune considerazioni basate sulle mie modestissime conoscienze dei lalli e dell'Equitazione.

Per farlo prenderò ad esempio due grandi cavalieri e scrittori del periodo d'oro dell'equitazione italiana, Ruggero U

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 21, 2014, 03:12:07 PM
...Ruggero Ubertalli e Guglielmo Mueseler, ambedue militari hanno scritto due libri, quello di Ubertalli: Elementi di Equitazione Naturale giace nella polvere a disposizione solo di studiosi dell'epoca, quello di Mueseler è attualissimo ancor oggi, benché usci nel 1933.

Ecco la premessa di Lucio Lami all'edizione italiana al libro di Mueseler:

Pubblico questo libro per due motivi, in primo luogo perché sono convinto che qualsiasi tipo di scomunica è contro la cultura. In secondo, perché esso è all'originedi quella commistione di scuola tedesca e italiana che oggi va tanto di moda.

Mueseler fu subito scomunicato dai caprillioni (cfr. Bandino Rossi) nonostante parli del nostro "sistema" con ammirazione, perché accusato di "non aver capito". Una accusa ingiustificata, come dimostrano anche le note che solo quà e là abbiamo inserito nel testo. La sua influenza costò la messa al bando anche del nostro Bacca che pure... 


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 22, 2014, 01:19:58 PM
... che pure attinse poco da questo libro.

Eppure Mueseler ha un grande merito: quello della chiarezza e ad esso si deve il successo internazionale dell'opera.

A questo merito spero se ne aggiunga ora un altro: quello di dimostrare a tanti nostri pseudo cavalieri (che confondono la semplicità col pressapochismo) come l'equitazione sia anche una scienza che richiede grande cultura tecnica, tempo, preparazione e cognizioni vaste.

Abituati ad esordire in concorso dopo venti lezioni, molti giovani - leggendo questo testo - dovranno fare un esame di coscienza e rendersi conto di quanto sconfinata e diffusa sia l'ignoranza, in fatto di equitazione.
                                                             
                                                                                                    Lucio Lami - 1975


Che dire?

Secondo me è - in generale - un perfetto ritratto della situazione di allora come di oggi, colla differentia che i tempi son cambiati, da una parte in meglio dall'altra in peggio.

Da una parte, l'arrivo in Itaglia della monta uestern, della monta spagniuola e dei millanta metodi alternativi/innovativi hanno creato una enorme confusione ma hanno dato la possibilità - a chi lo avesse voluto - di cernere e capire qual'è grano e qual'è loglio et pian piano si torna ai saldi principi equestri che non sono di questa o quella cultura ma di ogni vero uomo di lalli, da Xenophon in poi.

C'è da dire che oggi sarebbe difficile - per la casta egemone (allora quella militare) - dare scomuniche a chicche e a sia, ah se invece di bandire MueselerBacca&C. si fosse...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 23, 2014, 05:22:25 AM
... aperto il cereviello e che - invece delle scomuniche - si fosse instaurato un dialogo con gli "scismatici", forse oggi non saremmo in queste condizioni, ma questa è ucronìa... ma vediamo chi era Ubertalli: fece amicizia con Caprilli fin da quando erano tenentini e Caprillone già faceva disperare i superiori per il suo temperamento ribelle e il modo di montare fuori dalle rigide regole militari.

La loro amicizia et collaborazione durò fino alla morte del Capitano che vedeva nell'amico la perfetta realizzazione pratica dell'assetto da lui studiato; Ubertalli aveva una elasticità e una morbidezza di assetto naturali - lo chiamavano il gatto - che gli fecero raggiungere importanti traguardi nel s.o. tra l'altro detenne il primato di elevazione con metri 2.20 dal 1909 al 1937.

Aveva una enorme "senso del lallo", sentiment direbbero i francesi, che gli facevano trarre risultati da lalli difficilissimi come nel caso di Itomìr che vale la pena di descrivere...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 24, 2014, 08:09:10 PM
(http://s13.imagestime.com/out.php/i982593_RuggeroUbertalli.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/982593_RuggeroUbertalli.jpg.html)
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 25, 2014, 01:28:11 PM
La photo che ho pubblicato sopra e quella di Ubertalli su Itomir e si trova nel manuale da lui pubblicato nella "Tavola Rotonda" licenziata alle stampe dal compianto Lucio Lami, indubbiamente è esemplare per quanto riguarda i dettati caprilliani: ginocchio che pinza, staffa ben calzata, suole degli stivali che guardano in fuori ad adiuvantum, mani basse.
Ormai nessuno dei grandi cavaglieri da s.o. monta più così, ma di questo parlerò un'altra volta...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 26, 2014, 02:51:05 AM
... Itomir era un lallo di enormi possibilità ma con una senzibbilità fuori del comune, bastava un nonnulla per metterlo in disordine, Ubertalli - forse grazie al suo assetto felicissimo - riuscì ad interpretarlo e ne fece un generosissimo saltatore: passava i due metri con facilità irrisoria, eseguiva esercizi straordinari su una serie di ostacoli da un metro messi "a gabbia" ad un tempo solo di galoppo, li passava anche in diagonale e con in aggiunta una siepe larga sette metri che sorvolava con estrema facilità: il lallo era pronto per intraprendere una carriera luminosa, ma Ubertalli fu trasferito e dovette lasciare la squola di Pinerolo.

Cambiata la mano, insorsero di nuovo i ploblemi, Itomir fu giudicato un lallo pericoloso e messo a tirare i carretti delle salmerie militari, non essendo adatto neanche a quello, fu riformato e mandato al macello.  :dontknow:

Ubertalli fece una luminosa carriera militare, raggiunse il grado di genarale e - anche da penzionato - fu un fervente apostolo di Caprilli ingaggiando furiose polemiche coi devianti, con tutti coloro che  non accettavano acriticamente il sistema del suo maestro che - d'altronde - aveva la massima considerazione verso di lui: arrivò a dire: "Ubertalli monta meglio di me".

Ubertalli scrisse il suo manuale "affinché nel mondo della Cavalleria italiana, non facessero breccia inquinamenti tennici, specie tra gli istruttori".

Il che è concettualmente sbagliato, sbagliatissimo, gli "inquinamenti" le contaminazioni, gli scambi son
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 26, 2014, 12:14:26 PM
Un  commento laterale, spero che non sia "il nonnulla che ti mette in disordine"  :horse-wink:, in questo caso sposteremo.

Con il sistema caprilliano puro in breve tempo si può mettere in sella chiunque (quasi) permettendogli il controllo del lallo, la monta in campagna, il salto, le prove di resistenza, le corse di galoppo e le siepi. Il "principio magico" è: libertà di incollatura.

In nessuna di queste pratiche si raggiungerà l'eccellenza; per raggiungere l'eccellenza occorre, a chi lo voglia fare, ripartire da zero, e imparare tecniche fini che mal applicate comportano danni al cavallo e rischi al cavaliere.

Mi domando: visto che l'eccellenza, per il 99% di chi monta a cavallo, è una chimera e - se promessa - quasi una truffa, non sarebbe meglio insegnare a montare sempre e comunque alla Caprilli e riservare a pochi il Caprilli  modificato e migliorato, o le basi dell'alta scuola?

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 26, 2014, 12:46:48 PM
Il sistema caprilliano riguarda l'equitazione militare e il salto, già L'Hotte parla ammirato della libertà di incollatura dei lalli dei contadini (dei civili) che non si "coronavano" perché liberi di bocca rispetto ai lalli militari tenuti in bocca.

Caprilli ha demolito la vecchia squola militare mentre ha appreso osservando i civili, i grooms perfino, leggiete:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/09/di-brutto-muso-caprilli-praticava-la.html

E' facile supporre che al di fuori dell'esercito: butteri, vaqueri, cauboi, mongoli non seguissero le regole dei marmittoni ma praticassero una monta "naturale" ben prima di Caprilli, il grande merito di Caprilli è di aver codificato "militarmente" quello che la natura indicava, questo gli costò parecchio: a 40anni era ancora capitano!

Per l'alta squola il discorso è a parte: esisteva prima di Caprilli e continua ad esistere ancor oggi, non confondiamo/mischiamo la lana colla seta.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 27, 2014, 02:00:57 AM
...Il che è concettualmente sbagliato, sbagliatissimo, gli "inquinamenti", le contaminazioni, gli scambi sono il lievito del progresso, le basi dell'evoluzione darviniana, i mattoni della bellezza e dell'intelligenza.
Qualcuno cercò di mettere in pratica le teorie che predicavano la superiorità e la purezza di una certa razza, sappiamo come andò a finire.

Ora, Ubertalli scrive il suo manuale con questi propositi:

Dopo aver pietosamente radunato nell'urna, con le mie mani, le ceneri de compianto Capitano Caprilli; passati alcuni anni.... ...mi pare di compiere un sacro dovere nel cercare di completare l'opera che il destino Gli ha troncata.
Innanzitutto sento la necessità di dichiarare che non ho la benché minima pretesa di fare critica al sistema lasciatoci dal Maestro... ...urgeva togliere la situazione di contrasto in cui si trovavano i Reggimenti, fra il regolamento ancora antico e le nuove teorie già conquistanti specialmente la massa dei giovani... ...il mio modesto lavoro non ha altra speranza ed altro scopo che questo: dare un metodo  per insegnare gli inoppugnabili principi del nostro sistema di equitazione, nel miglio modo e nel più breve tempo.


I risultati - secondo me - sono lontani dai propositi appena enunciati, a parte lo stile trombonico, il libro è incomprensibile ai più, almeno il sottoscritto ha dovuto applicarsi fortemente per tentare di capire il senso di periodi prolissi  che - spesso - si attardano in descrizioni di azioni semplici descritte in maniera complicata.

Comunque, a sua parziale discolpa, il Nostro - nel libro - si rivolge ai militari o per meglio dire alla preparazione delle reclute secondo il sistema di Caprilli, viceversa Mueseler spazia dall'equitazione di campagna a quella di squola con cenni all'alta scuola, alla caccia, alla doma, alla correzione dei vitii dei lalli ecc. ed è - a tutt'oggi - un ottimo testo per un primo approccio all'equitazione per noi ragasse debuttanti nel mondo dei lalli.

Ma cos'è il sistema di Caprilli, erroneamente chiamato monta itagliana, quali sono i


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 27, 2014, 08:49:50 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 27, 2014, 02:00:57 AM
ed è - a tutt'oggi - un ottimo testo per un primo approccio all'equitazione per noi ragasse debuttanti nel mondo dei lalli.

:icon_eek: Allora devo essere deficente, perchè io l'ho letto come "primo approccio" e a distanza di anni ho capito che non avevo capito una beatissima mazza.

Ci vuole una semplicità ben maggiore, per il "primo approccio".
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 27, 2014, 09:45:03 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 22, 2014, 01:19:58 PM
... Eppure Mueseler ha un grande merito: quello della chiarezza e ad esso si deve il successo internazionale dell'opera.

Parole di Lucio Lami...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 27, 2014, 09:54:15 AM
Ok. Allora il mio bollino da deficente me l'ha messo direttamente tale Lami.  :dontknow:

Vai pure avanti, che il "cuore" della monta Caprilli mi interessa molto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 27, 2014, 10:21:19 AM
In realtà Caprilli non fece a tempo ad organizzare in maniera organica il suo sistema costruito contro la monta itagliana in anni di prove, diecine di cadute e varie ossa rotte.

Chissà se avrebbe approvato i dogmi dettati dai suoi discepoli, e come avrebbe preso le innovazioni dei miscredenti della prima ora: Bacca, Mueseler, Danloux, etc. etc.

Non lo sapremo mai, quello che sappiamo è che la sua formidabile intuizione ha avuto sviluppo e risultati al di fuori dell'Itaglia, da noi, ha prodotto - in cent'anni nel s.o. - 4/5 campioni che hanno mascherato la pochezza generale del nostro movimiento; quando son finiti quelli, quando son cambiati i lalli, quando son cambiati gli ostacoli, quando son cambiati i percorsi: buio pesto.







Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 27, 2014, 11:26:56 AM
Mica vorrai dare per scontata la formidabile intuizione? Ce n'è una che riassumerei: "meno si disturba il naturale equilibrio e movimento del cavallo e meglio è" o ce n'è più di una?

Inoltre vorrie un tuo commento sulla tardiva illuminazione di Rosselmini in "Dell'obbedienza del cavallo", che mi sembra sia stata dimenticata senza lasciare traccia alcuna ma che mi pare che potrebbe essere una specie di premonizione. Anche Rosselmini, in breve, esegue una specie di autocritica al principio "spostare l'equilibrio del cavallo sui posteriori", il che è quasi sinonimo di "lasciare al cavallo il suo equilibrio naturale". E' sufficiente leggere la prefazione, anche se incoraggio gli interessati a leggere almeno l'utlima parte, sull'allevamento in "famiglie" libere, molto interessante dal punto di vista dell'etologia.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 27, 2014, 02:16:19 PM
Ben prima che Caprilli desse la svolta nel s.o. , pur senza arrivare alla sua ceduta, altri personaggi avevano capito che bisognava lasciare libertà di incollatura allo lallo nel salto, lo facevano in maniera differente, ma era diventato di  comune sentire, solo i militari insistevano a saltare buttandosi all'indietro col lallo acchiappato in bocca

(http://s13.imagestime.com/out.php/i983198_250pxGustaveLeBonhorseIV.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/983198_250pxGustaveLeBonhorseIV.jpg.html)

Quello che vedete è Gustavo Le Bon, scienziato di vaglia inventore del cefalometro,  :icon_eek:  tra l'altro, pare che i suoi scritti fossero molto ammirati da Mussolini, pubblicò uno studio scientifico sull'equitazione:

http://fonds-ancien.equestre.info/component/joodb/article/3-bibliotheque-numerique/177-l-equitation-actuelle-et-ses-principes-recherches-experimentales-gustave-le-bon-firmin-didot-paris

Dunque i tempi erano maturi, prima o poi sarebbe nato un "caprilli".
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Ottobre 27, 2014, 04:07:40 PM
Alex se ti può essere di conforto neanche io ho trovato il Mueseler così semplice e chiaro, quindi mi aggrego al club dei deficienti :icon_confused:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 27, 2014, 04:49:24 PM
Citazione da: milla - Ottobre 27, 2014, 04:07:40 PM
Alex se ti può essere di conforto neanche io ho trovato il Mueseler così semplice e chiaro, quindi mi aggrego al club dei deficienti :icon_confused:

:love4:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 28, 2014, 05:47:43 AM
Molti si riempiono la bocca con Caprilli ma quanti sono in grado di descrivere i suoi dettati originali per l'assetto nel s.o. ?

Quì sotto c'è un video, riguarda Piero D'Inzeo, sicuramente il cavaliere che stilisticamente meglio interpretava il "sistema":

https://www.youtube.com/watch?v=myhoFxZcBkw

Questo è un video di Penelope Leprost, l'ho sceta per il nome: Penelope, ma tutti i grandi cavalieri di s.o. - oggi - montano più o meno così.

https://www.youtube.com/watch?v=CeiNwNIQjuY

Cos'hanno in comune il cavaliere e l'amazzone a parte la ceduta sull'ostacolo ?

Poco pochissimo quasi niente, partiamo dai piedi:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 28, 2014, 08:28:59 AM
Ti seguo attentamente e non voglio interromperti, ma.... spero che non ti limiterai alla fine (il salto difficile) ma esaminerai il sistema Caprilli dall'inizio, dalle più basilari banalità; il bello del sistema Caprilli, IMHO, sono proprio le basi basilari, i principi che permettono di insegnare un'equitazione efficace, efficacissima, e (forse) rispettosa del corpo e della mente del cavallo a una recluta ignorante, rigida, goffa in pochissimi mesi;  mi immedesimo bene in tale recluta, mentre non mi immedesimo minimamente nè in Ubertalli nè in D'Inzeo.  :dontknow:

Scusa dell'interruzione, procedi pure, ma poi se ti va torna indietro fino alle basi basilari.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 28, 2014, 01:30:51 PM
Mi spiace deluderti, Caprilli non ha fatto nulla di sostanziale riguardo l'insegnamento militare elementare, nelle "Questioni" il Generale raccomanda la semplicità necessaria per l'insegnamento equestre alla truppa e racconta del salto della barriera (a orecchio) fatto a plotoni lasciando ai lalli completa libertà di incollatura, già da tempo si era capito che la truppa meno facesse meglio era, il consilio sempre valido per i principianti e gli incapaci è: nel dubbio astenetevi.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 29, 2014, 04:37:04 AM
...il più grande errore che si possa commettere nell'addestramento del lallo è renderlo consapevole della sua forza...

Caro Alex, queste palabras ti ricordano qualcuno?

Consilioti di leggere il testo di Le Bon, sotto certi aspetti è molto moderno... di sicuro cerca di dare basi sciscientifiche all'equitazione attuale, che era attuale centocinquant'anni fa.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 29, 2014, 07:50:18 AM
Certo che me le ricordano; è uno di quei principi "comuni a tutte le equitazioni" che - sviati dalle differenze di dettaglio - pochi notano.

Ma se non ti spiace, torniamo un attimino a Caprilli. Sei sicuro di quello che hai detto? Sei sicuro che la frase di Caprilli, che cito a memoria: "La mano seguirà l'incollatura ad ogni cambiamento di equilibrio del cavallo", ossia: l'idea che è la mano che segue l'incollatura e non il contrario, e che l'equilibrio spontaneo del cavallo vada rispettato, non sia il "cuore" di cui la ceduta sul salto non è che la manifestazione più appariscente? Un bel po' di discussioni nei forum mi ha convinto che questa idea non è diffusa nemmeno adesso; certo, ha un limite, che è il fatto che senza modificare e plasmare l'equilibrio del cavallo nemmeno si comincia l'alta scuola o l'equitazione accademica; però, per i principianti o gli incapaci..... che sono la larga maggioranza dei cavalieri, quando sono visti da chi fa equitazione di alto livello bene (e sono molto pochi...)

Questa è anche la scoperta senile di Rosselmini; e nella sua viva sorpresa nell'ammetterlo ho letto molto, e ho apprezzato moltissimo la sua onestà intellettuale nell'ammettere che per molti, molti anni aveva sbagliato tutto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 29, 2014, 01:51:03 PM
Quello che dice Caprilli è un principio vecchio già cent'anni fa... vai al libro di Le Bon a pag 77 e seguenti e leggi dellla : fixité de la main, Le Bon non inventa niente, si rifà a Fillis, dunque a Baucher e chissà a quant'altri.

...la mano fissa sembrerà una stranezza per i cavallerizzi abituati a - secondo l'espressione classica -  prendere e lasciare le redini - e sopratutto abituati a seguire il movimento di va e vieni molto accentuato della testa del cavallo...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 29, 2014, 03:15:29 PM
Il fatto che un principio sia vecchio, in Equitazione, non ha nulla, ma nulla a che fare col fatto che venga correntemente insegnato e applicato. Ma vai pure avanti: la mia l'ho detta; non insisto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 29, 2014, 09:08:00 PM
... la fama del giovine cavagliere si propagò lontano fuori dei confini dell'Itaglia. e dal giovane ufficiale cominciarono ad affluire cavalieri già affermati allo scopo di conoscere la sua teoria.
Ma presso il proprio comando Caprilli non solo non trovò consensi, ma urtò contro un aperto diniego. Intorno al suo metodo si crearono intrighi e passioni...


Caprilli per creare la monta itagliana, erroneamente chiamata monta inglese,  :icon_eek: dovette battersi come un leone contro gli alti comandi della cavalleria italiana, rischiando grosso, si salvò solo perché ottenne risultati e perché sostenuto dall'estero.

Quando Caprilli inventò il suo metodo il concorso di salto obstacoli era ancora in fasce, ed era considerato propedeutico alla equitazione di campagna/alla euitazione militare, ma la sua gloria è legata alla "nuova" maniera di passare gli ostacoli, come ho detto, è questione di stile/efficacia dello stile, gli ostacoli si passavano anche col filer e buttandosi all'indietro questi sistemi si sono abbandonati perché col forward seat si salta più in alto e più facilmente, se per assurdo, si saltasse più in alto collo lallo acchiappato in bocca, Caprilli non si sarebbe mai affermato.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 30, 2014, 03:55:45 AM
Dunque torniamo allo stile caprilliano sul salto partendo dal pede:

(http://s13.imagestime.com/out.php/i983977_pierino.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/983977_pierino.jpg.html)

(http://s13.imagestime.com/out.php/i983976_penel.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/983976_penel.jpg.html)

Come si vede, la squola itagliana erroneamente chiamata forward seat  :icon_eek: prescriveva che la staffa fosse calzata completamente, mentre oggi, si monta afferrando la staffa vinavil punta del piede.

Confesso che sono un modesto cognoscitore di s.o. quindi posso dire vulvacce, mi baso sulla logica e sulla mia piccola experientia, quindi, ogni intervento di vero experto della disciplina sarebbe assai gradito.

C'è stato quel cambiamento, perché?

Quali sono i vantaggi della staffatura completamente calzata e quali di quella appena appoggiata bostik punta, va da se che, se si è cambiato a favore della seconda, la partita a favore della seconda versione  è stata vinta.

Certamente la staffa tutta calzata offre...


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Ottobre 30, 2014, 11:25:37 AM
Dal punto di vista dell'assorbimento dello stress meccanico, certamente la staffa calzata a fondo impedisce ogni contributo del sistema polpaccio-piede attraverso il tendine di Achille, l'ammortizzatore resta il sistema gamba-coscia-bacino-tronco mentre la staffa calzata in punta aggiunge all'ammortizzatore questo sistema. L'atterraggio quindi sarà più "morbido"ma non ho idea se questo possa essere un elemento cruciale per migliorare la prestazione del cavallo, che poi è quello che interessa all'ostacolista.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 30, 2014, 11:53:17 AM
... benissimo, posso aggiungere che la staffa calzata a fondo dà una sensazione di maggiore sicurezza ma se presa in punta - oltre quanto detto da Alex - facilita/rende automatica la discesa del tacco, dunque, una migliore stabilità in sella, una migliore tenuta/solidità contro gli scarti e gli imprevisti.

Come ben vedete, D'Inzeo mostra le suole inclinandole verso l'esterno (il giusto usa della staffa così si diceva), l'amazzone le tiene parallele al terreno, magari mette un pochino le punte in fuori.

Il perché della differenza la troviamo salendo più

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 31, 2014, 02:30:51 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 30, 2014, 03:55:45 AM
(http://s13.imagestime.com/out.php/i983977_pierino.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/983977_pierino.jpg.html)

(http://s13.imagestime.com/out.php/i983976_penel.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/983976_penel.jpg.html)

Salendo più su troviamo le polpe e il ginocchio, mettere le suole in fuori - come fa D'Inzeo - supporta la pressione/la presa del ginocchio come cardine sul quale si inchiavarda il cavagliere in sella, viceversa, Penelope si sostiene usando - oltre che il ginocchio che non è bloccato - il polpaccio, estendendo la superficie di presa utile - specialmente - nella fase ascendente del salto, la prova sta in questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=KWGLTzlHFP8

Si vede chiaramente che  il cavaliere senza staffe si tiene - nella fase ascendente - con tutta la gamba, nella fase discendente punta il ginocchio.

Credo che questa evoluzione sia stata proposta da Danloux fin dai tempi eroici del sistema caprilliano erroneamente chiamato monta italiana.

Andiamo avanti, o meglio saliamo più su...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Ottobre 31, 2014, 01:41:55 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 30, 2014, 03:55:45 AM

(http://s13.imagestime.com/out.php/i983976_penel.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/983976_penel.jpg.html)

Andiamo avanti, o meglio saliamo più su...
[/quote]

Un po' più su volea volare :firuu:  ( la battuta mi scappa :bbianca:)

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 31, 2014, 08:36:37 PM
Questo si che è un uccellino!

(http://s13.imagestime.com/out.php/i984474_Ledaeilcignobronzo35x39x25cm.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/984474_Ledaeilcignobronzo35x39x25cm.jpg.html)

C'è da dire che dall'accoppiamento di Leda col cigno (Giove) nacquero due gemelli: i Dioscuri mitici addestratori di cavalli.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 01, 2014, 03:45:45 AM
Più su ci sono le coscie... chi l'avrebbe mai detto!

La loro funzione nella ceduta è di mandare in alto le chiappe e in avanti il busto del cavagliere, ma veniamo alla differentia più evidente tra il sistema e la monta moderna: secondo il sistema si galoppa leggieri cioè in sospensione, dunque, le coscie partecipano all'ammortizzazione, il corpo del cavagliere stante quasi sempre proiettato in avanti, guardate Raimondo D'Inzeo già anziano :

https://www.youtube.com/watch?v=WAMpheiTBog

è sempre in sospensione, verosimilmente manda il lallo avanti con le gambe, l'azione propulsiva delle reni non esiste, c'è da dire che i sistemisti usavano lalli molto insanguinati, dunque, molto in avanti.

Ora vediamo...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 01, 2014, 02:19:58 PM
... un'altra differenza: le mani sotto di D'Inzeo le mani sopra di Penelope:

(http://s13.imagestime.com/out.php/i984574_peneff.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/984574_peneff.jpg.html)

(http://s13.imagestime.com/out.php/i984576_inz.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/984576_inz.jpg.html)

Sono decenni che nessuno dei topraiders monta seguendo il sistema di Caprilli erroneamente chiamato monta itagliana, se lo fanno ci sarà un perché, avranno le loro ragioni, quali?



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 01, 2014, 08:38:05 PM
Guardate che stile!

https://www.youtube.com/watch?v=9J0trazYgeM
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 01, 2014, 08:47:55 PM
Raffaele scusa ma non riesco a capire la differenza nella posizione delle mani anche perchè la foto di D'Inzeo è sfuocata. Puoi spiegare per favore?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 02, 2014, 02:30:55 AM
Già dissi che sono particolarmente igniorante in s.o. sto cercando - da semiprofano - di valutare le differentie tra la cosidetta monta itagliana di 80 anni fa e quella attuale, descrivo quello che vedo e cerco di darmi/di dare spiegationi, eventuali corriggimenti e approfondimenti - da parte dei saltatori experti di questo foro - sarebbero benvenuti et graditi.

La buonanima di Raimondo tende a frenare il lallo abbassando le mani, mentre Penelope le solleva anche perché l'assetto del primo è curvo in avanti, quello della ragassa - invece - è dritto/spalle indietro, inoltre, la signora tira e molla per regolare il suo lallo, il militare agisce seghettando più di San Giuseppe a bottega.

Generalmente sono una ragassa calma/molto calma, qualità necessaria avendo avuto a che fare col pubblico pagante una vita e avendo insegnato in corsi professionali a ragasse "disagiate", però, quando vidi un mio aglievo - proveniente dal s.o. - seghettare il povero lallo, diedi piglio alla violenza: le mie urla omeriche rimbombarono per la contrada, tant'è che i vicini accorsero preparati a vedere il sangue... dopo un pò - non ci crederete - persi l'aglievo.

Non mi permetto di criticare D'Inzeo, ci mancherebbe, constato il seghettamento, punto... o non era un seghettamento? BOH!

https://www.youtube.com/watch?v=csG0Pa_HxeU

https://www.youtube.com/watch?v=6UB2kEVelkE
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 02, 2014, 10:01:03 AM
In questo video si vede una fase intermedia nella maniera di montare tra il sistema itagliano originale e quello "tedesco" attuale.

La presa di gambe è già moderna, così come lo stare seduto per modulare la cadenza del lallo, ma la posizione del busto è ancora di squola caprilliana, la staffa è sempre calzata ma in maniera meno totale.
C'è da dire che Halla portò alla vittoria olimpica il suo cavaliere malgrado questi fosse veramente malconcio:

Winkler è colto pochi istanti prima della sua decisiva prova da lancinanti dolori dovuti a uno strappo inguinale, ma non potendo la giuria accordargli alcuna dilazione di tempo, il cavaliere tedesco viene issato in sella e mandato in campo ugualmente.

Vidi montare Winkler in una Coppa degli Assi dei primi anni 70 del s.s. era a fine carriera... ma che classe!
Halla era "costruita in discesa" questa malformazione non le ha impedito di diventare una leggenda tedesca degli sport equestri.

https://www.youtube.com/watch?v=aQKu0ikGero
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Novembre 02, 2014, 11:34:23 AM
Allora a me il mio istruttore mi ha fatto saltare pochissimo per il fatto che c'era molto da lavorare  sulla impostazione generale, quando poi iniziai a affrontare gli ostacoli andavo di la senza nessuna difficoltà, anche se le prime volte ho preso diverse carrozze, non mi posso definire un esperto ma qualcosina so fare.

Sul fatto della posizione delle mani avendo IO una impostazione da galoppo ; mani basse sul garrese, mi strillava sempre da bordo pista di non portare le mani sui miei .......  (gioielli di famiglia) e sono passato a tenerle più in alto, ma variando la loro altezza a secondo del tipo di lavoro da fare.

Il metodo di  seghettare in bocca mai mi è piacito, tengo un contatto deciso e vado dietro al movimento del collo del cavallo, ma capisco bene le difficoltà che si hanno in gara di un percorso a ostacoli dentro un rettangolo, anche se dietro a una buona performance penso che va fatto  un lavoro  molto basato su esercizi fatti in piano
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 03, 2014, 12:34:07 PM
Abbiamo risposto al perché è meglio la staffa presa in punta rispetto a lla staffa completamente calzata di caprilliana memoire: miglior ammortissamiento, miglior sicuressa di azzetto per costrizione del tacco in basso, meno possibilità di rimaner staffati in caso di caduta.

Ora vediamo come avviene la presa di polpe, come si usano l'asseto sedudo e le man nl s.o. e i loro vantaggi rispetto alla monta caprilliana erroneamente chiamata monta itagliana.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 03, 2014, 07:40:53 PM
Apro una piccola parente: il cavaliere non si deve legare al cavallo ma ai suoi movimenti, questo è un altro assioma del Generale che è valido anche nel s.o. dunque, quando parlo di "presa" non intendo la stretta meccanica delle gambe, ma di una tenuta sciolta e morbida che accompagna i movimenti del lallo, anco i più violenti, l'elasticità della cintura e del busto sono forse più importani del serrare le gambe...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 03, 2014, 11:39:17 PM
Io sono tornato indietro di vari secoli.... cosce aderenti alla sella, e gamba quasi "flaccida", rilassata, mobile e del tutto indipendente dal cavallo, da usare solo ed esclusivamente per aiutare, mai per afferrarsi e nemmeno per cingere morbidamente. Prima o poi metterò dei lunghi speroni, ma mi frena la vergogna: come, tu cavaliere animalista, usi gli speroni e pure speronacci lunghi un palmo!!!??? Saprei dare lo spiegazzone, ma stuferei l'ascoltatore solo con il pre-ambo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 04, 2014, 09:05:55 AM
Stiamo parlando di salto ostacoli anche grossi, dunque, le cossie non possono partecipare se non in maniera complementare stando seduti.

L'assetto che descrivi è preclassico, quando il cavagliere era incastrato nella sella per menar mazzate in battaglia.
Ma Il principio della camba cadente così è rimasto fino ai nostri giorni passando per la Scuola di Versailles, Rousselet, etc. etc  Oliveira - in questo video - ne è un magnifico esempio, le gambe agiscono "flaccidamente" ma dice di guardare il "mon dos" che imposta la passeggiata, invece è di squola militare la "gamba fasciante" che doveva tenere saldamente il marmittone al lallo, ma a discapito della leggierezza.

Caprilli, facendo montare in sospensione, rinunciava all'azione attiva e regolatrice delle reni, ripristinata poi dalla scuola tedesca e francese, in pratica adottarono il metodo Caprilli senza rinunciare all'assetto classico, Jean D'Orgeix ce lo spiega mirabilmente:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/05/il-culo-nella-carriola-e.html
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 04, 2014, 12:56:27 PM
Altra piccola parente, ho una reminiscenza riguardo le ragioni della monta moderna, si diceva/si dice? che siccome son cambiati i lalli da s.o. è cambiato il modo di montare, cioè, essendo stati eliminati i lalli inzanguatissimi dei caprillioni, i lalloni tedeschi, olandesi, etc. avevano bisogno di un assetto più imperativo per spingnerli in avanti.

Non so se questo è vero, di certo, anche lalli veramente nevrili possono esser montati col metodo moderno e con grandi risultati, per il mio piacere metto questo linco, riguarda Touch of Class: la più bella saltatrice mai vista in campo ostacoli, una purosangue che nel 1984 vinse le Olimpiadi magistralmente condotta da Joe Fargis.

Come, per l'Ali bummaye, per la sconfitta di Benvenuti, per la morte di Gilles, per il record di Mennea, per la vittoria di Ambassador, per il sorpasso di Valentino nel "cavatappi", per il gol di Maradona contro l'Inghilterra anche di Touch of Class - oltre che l'impresa - ricordo il luogo dove l'ho vista, con chi ero/con chi condivisi quelle giuoie/quelle tristezze...

https://www.youtube.com/watch?v=bIuRbr6q2wE
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 05, 2014, 02:40:09 PM
Qualcuno ha sintetizzato in 3 punti la "grande invenzione" di Caprilli, eccoli:

La grande  invenzione di Caprilli è  sta-
ta:
1. aver dato la libertà all'istinto del ca-
vallo nell'avvicinamento all'ostacolo, lib-
ertà guidata o accompagnata dalle re-
dini, dalle gambe e dal peso del corpo
del cavaliere, cioè gli aiuti;

2.  aver  lasciata  la  più  grande  libertà
alla bocca, quindi al collo, al bilanciere
del  cavallo,  quindi  avanzamento  delle
braccia e del busto;

3. aver  liberato  il  cavallo dalla diretta
applicazione  del  peso  del  cavaliere
sulla parte più delicata della spina dor-
sale, il tratto dorso-lombare, dove inizia
il  motore  del  cavallo,  quindi  distacco
delle  natiche  del  cavaliere  dalla  sella
nell'avvicinamento all'ostacolo e duran-
te il suo superamento.


Non bisogna essere dei fini tennici equestri per capire che quanto affermato quì sopra è falso e - alla luce dei risultati - contestabile, che fa ? Contestiamo? Contesto?

Punto primo:

aver dato la libertà all'istinto del ca-
vallo nell'avvicinamento all'ostacolo, lib-
ertà guidata o accompagnata dalle re-
dini, dalle gambe e dal peso del corpo
del cavaliere, cioè gli aiuti


se c'è libertà all'istinto questo non può essere guidato o accompagnato dagli aiuti, perché non è libertà ma costrizione, guardate il famoso video di D'Inzeo, quante volte il lallo è acciappato in bocca per frenarne l'irruenza?

E poi cosa vuo dire avvicinarsi all'ostacolo?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 05, 2014, 08:20:20 PM
La differenza tra i topraiders e le mezzecalzette sta proprio in questo: la valutazione dell'ostacolo e l'avvicinamento ad esso.

La monta caprilliana, quella antica - per forza di cose - dato che si montava in sospenzione, regolava l'andatura solo colle mani e colle gambe... avete notato i seghettamenti?
Nella monta moderna, il cavagliere regola l'avvicinamento, oltre che con le mani, con tutto l'assetto, lo condiziona, ma lovviamente, il lallo deve essere addestrato, guardatevi d'Oreix.

Dunque, la libertà d'istinto del cavallo nell'avvicinamento all'ostacolo - specie sui grossi ostacoli e nei percorsi tennici - non esisteva e non esiste: guardate Penelope come corrigge il suo lallo che vuol partire da lontano (min. 1.22):

https://www.youtube.com/watch?v=6UB2kEVelkE

Quì invece trattiene, o meglio non sollecita abbastanza il suo lallo verso la riviera e finisce per le terre:

https://www.youtube.com/watch?v=tW8rBjPskFg
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Giada88 - Novembre 05, 2014, 08:56:23 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 05, 2014, 08:20:20 PM
La differenza tra i topraiders e le mezzecalzette sta proprio in questo: la valutazione dell'ostacolo e l'avvicinamento ad esso.

La monta caprilliana, quella antica - per forza di cose - dato che si montava in sospenzione, regolava l'andatura solo colle mani e colle gambe... avete notato i seghettamenti?
Nella monta moderna, il cavagliere regola l'avvicinamento, oltre che con le mani, con tutto l'assetto, lo condiziona, ma lovviamente, il lallo deve essere addestrato, guardatevi d'Oreix.

Dunque, la libertà d'istinto del cavallo nell'avvicinamento all'ostacolo - specie sui grossi ostacoli e nei percorsi tennici - non esisteva e non esiste: guardate Penelope come corrigge il suo lallo che vuol partire da lontano (min. 1.22):

https://www.youtube.com/watch?v=6UB2kEVelkE

Quì invece trattiene, o meglio non sollecita abbastanza il suo lallo verso la riviera e finisce per le terre:

https://www.youtube.com/watch?v=tW8rBjPskFg
In realtà anche Penelope, durante il percorso, sta spesso sollevata, ma riesce a variare da "sollevata" a "poco sollevata" e " seduta": è questo il grande aiuto che non ho visto usare da D'Inzeo nei video sopra li lati (sopperiva col seghettamento?!)
Non so se le mani basse siano tipiche Caprilliane, so che ho avuto la fortuna di montare un'oretta seguita da un istruttore che ha montato per un po' con i D'Inzeo; le due massime che ha espresso in quel lasso di tempo sono state "le mani seguono la bocca del cavallo, bisogna agire sulle commensure" (la mano bassa, se la bocca é sopra la mano va ad agire sulla lingua) e "mani senza gambe e gambe senza mani"...pur provenendo da scuola caprilliana....
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 06, 2014, 04:47:44 AM
Stiamo parlando di avvicinamento all'ostacolo, è lovvio che durante il percorso si galoppi anco sollevati, anzi, ha un preciso significato per il lallo: "vai tranquillo - non si zompa - devi solo andare avanti".

Ogni testa è cassazione, dunque il singolo istruttore non fa testo, stiamo analizzando il come si evoluto il sistema di Caprilli erroneamente chiamato monta itagliana.

Passiamo al punto 2:
aver  lasciata  la  più  grande  libertà
alla bocca, quindi al collo, al bilanciere
del  cavallo,  quindi  avanzamento  delle
braccia e del busto


Caprilli ha altri meriti, il principio sopra esposto era stato già stato accettato ben prima che lui teorizzasse il suo sistema erroneamente chiamato monta itagliana,  lo espongono L'Hotte, d'Aure, Le Bon citando Fillis, Baucher perfino.

"Nella tecnica del salto vediamo una grande intuizione, quella della ceduta: Il salto va affrontato avanzando il busto e cedendo intieramente le redini. Il cavallo va poi ripreso etch. etch."

Sapete di chi si sta parlando??

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 06, 2014, 01:04:41 PM
Del cavalier Cesare Paderni: il maestro di Caprilli, of course!

Certamente tutti voi conoscete questo grande cavallerizzo,

un furlan nato a Civitade del Friuli quando questa era in territorio austriaco, e austriaca - dunque di primissimo ordine - fu la sua formazione equestre.

Fu un innovatore: un civile a comandare militari,  :dontknow: dunque, furono per lui "uccelli per diabetici", solo grazie alla sua grande competenza e alle sue capacità riuscì a reggere per tanti anni il ruolo di Capo Cavallerizzo a Pinerolo, ma, appena le condizioni politiche lo permisero, fu indebitamente fatto fuori dai rancorosi marmittoni.

Ora contrastando ora conciliando le ancor vive voci della vecchia squola, Paderni riuscì ad imprimere all'equitazione di campagna un nuovo indirizzo.
Ed è di Paderni, indubbiamente, il merito di aver instillato quell'idea della monta in campaggna nel giovine sottotenente Federigo Caprilli che poi ne sarebbe diventato il genio rivoluzionario.


Allora,


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 06, 2014, 08:51:20 PM
... la libertà di bucca e di collo non è inventione caprilliana ma lo precede di alcuni decenni, passiamo al terzo punto:

aver  liberato  il  cavallo dalla diretta
applicazione  del  peso  del  cavaliere
sulla parte più delicata della spina dor-
sale, il tratto dorso-lombare, dove inizia
il  motore  del  cavallo,  quindi  distacco
delle  natiche  del  cavaliere  dalla  sella
nell'avvicinamento all'ostacolo e duran-
te il suo superamento.


Questo punto è vero a metà, abbiamo visto che durante l'avvicinamento, da molti anni,i topraiders stanno tutti ben seduti mentre dalla battuta in poi applicano la vera invenzione originale di Caprilli: la ceduta in avanti  per mettersi allo lallo,  qualcuno auspica il ritorno al puro stile caprilliano, ora, la domanda da farsi è:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 07, 2014, 03:27:42 AM
...sti minchia di topraiders perché hanno trasformato il veccio sistema? Perché, pur salvando il principio basilare, hanno cambiato quasi tutto?

Evidentemente perché hanno trovato dei vantaggi, guardate il fosbury flop - l'omologo del sistema nel salto in alto - come è eseguito dal suo inventore :

https://www.youtube.com/watch?v=Id4W6VA0uLc

e come è fatto da Sotomayor, l'attuale primatista del mondo all'aperto come indoor:

https://www.youtube.com/watch?v=7n6NhV4CaiU

la differenza più evidente, nel s.o. come nel salto in alto, è nella fase di avvicinamento che nel tempo è cambiata, ora tutti saltano come Sotomayor, nessuno tenta la rincorsa come Fosbury.

Questo non toglie alcun merito a Fosbury come a Caprilli che sono nella storia dei loro rispettivi sports...

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 07, 2014, 02:40:26 PM
... non c'è bisogno di riesumare la purezza primogenia del loro stile di salto, nè di rimpiangerlo, infatti nessuno lo fa, semmai si experimenta ancora qualcosa, si lima qualcos'altro per migliorare le prestazioni pur saltando secondo il sistema e secondo il fosbury flop.

Eppure qualcuno auspica il ritorno allo stile caprilliano giustamente interpretato alla perfezione da Piero D'Inzeo, la mia opignione personale è che se Piero competesse oggi si adeguerebbe subito allo stil novo, sarebbe perfettamente cosciente che la sua maniera di montare è sorpassata, inadeguata ai percorsi e agli ostacoli moderni che richiedono un maggior controllo del lallo rispetto i pecorsi di 60anni fa, guardate
questo percorso:

https://www.youtube.com/watch?v=ltWIONvOh1s

e confrontatelo con questo:

https://www.youtube.com/watch?v=A-3VJfIxZJg

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 07, 2014, 08:33:10 PM
Cominciamo col dire che D'Inzeo gareggia in un campo ostacoli grande quanto un campo di calcio, Pessoa in un campo grande come un parquet da pallacanestro, eppoi cosa vi balza immediatamente all'oculo?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Giada88 - Novembre 07, 2014, 09:08:38 PM
Il fondo....
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2014, 04:40:12 AM
Hai perfettamente ragione, quello è più evidente, allora aggiungo: guardate la differentia tra i due lalli, il loro atteggiamento che è il risultato di una differente concezione sia di addestramento/di preparazione che di tennica di salto.

Qualcuno descrive perfettamente la monta di D'Inzeo:

L'incollatura è  libera, mobile, come na-
tura comanda. Non c'è riunione o com-
pressione. Non c'è cavaliere che  tiene
con  le  redini,  ben  seduto  sulla  sella.
Qui  non  c'è  posizione  del  cavaliere,
ma  soltanto  un  perfetto  insieme.  Ecco,
per riassumere con poche immagini tutto
quello che fn qui ho detto, questo è lo
spirito dell'equitazione caprilliana, ques-
to è il modo in cui bisognerebbe andare
a saltare, il modo che nelle nostre scuole
di  equitazione  gli  istruttori  dovrebbero
insegnare ai nostri giovani cavalieri.


Questo qualcuno non scrive negli anni 30 del s.s. ma attualmente.
Ora, D'Inzeo e il suo meraviglioso Merano, farebbero 742 penalità se afrontassero il percorso di Rodrigo con quell'assetto e sopratutto senza una adeguata preparazione, senza un addestramento di base del lallo fatto apposta per adeguarlo a quelle girate strette in spazi angusti con ostacoli in seguenza ma non in linea
Ora guardiamo il lallo di Rodrigo,  Baloubet du Rouet (1.69)- al pari di Merano (1.64) - è inzanguatissimo, leggiero e di bellissima struttura, è considerato uno dei
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2014, 05:36:32 PM
dei migliori saltatori di tutti i tempi, questo lallo sicuramente non gli è da meno:

https://www.youtube.com/watch?v=bJ5G49bYMT0

Jappeloup (1.58) un "bastardino": padre trottatore e matre PSI, ma che aveva il quid, quid che non sarebbe bastato se non avesse avuto la fortuna (fortuna sopratutto per il suo cavagliere) di incontrare Pierino Durand, ora, guardate i videi di Baloubet e Jappeloup e confrontateli, lovviamente tenete conto che il primo è uno stallone di buona taglia assai elegante, il secondo è un "nanerottolo", castrone e dall'aspetto piuttosto ordinario ma ci sono cose che li accomunano e che dovrebbero balzarvi immediatamente agli oculi...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 09, 2014, 01:47:34 PM
Sono anni che non mi interesso più di equitazione sportiva, ma in questa occasione  ho rimembrato lalli ecceziunali, questo è indimenticabile:

https://www.youtube.com/watch?v=N82utX6hKQ8

Notate che Miltono non somiglia né a Jappeloup né a Baloubet, ha il fisico di un lallo da carretto eppure quando si muoveva/saltava era una gazzella, anco lui è assimilabile ai due precedenti campioni per le ragioni...

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 09, 2014, 07:48:51 PM
... che volevo scopriste, mi rivolgevo ale ragasse saltatrici - ma non solo - che di sicuro dovrebbero esser numerosi in questo foro per avere la loro partecipazione attiva, sono sbalordito dalla partecipazione passiva... forse, questo topico raccoglie 2000 visite la settimana, infatti continuo per quello.

Tutta sta tarantella per dire che Baucher è trattato - forse - a loro Scajola dai topraiders del s.o.

Ora, dopo aver visto Baloubet, Jappeloup e Milton vediamo un'altra categoria di toplalli (con differente preparatione, differente atteggiamento, differente addestramento) vediamoli:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 10, 2014, 02:32:19 AM
per primo beccatevi sto video di Bertram Allen, un ragazzino ancora acerbo ma di classe sopraffina, farà grandi cose, guardate la sua lallona Molly Malone:

https://www.youtube.com/watch?v=lvipuiH-FR8

aribeccatevi Abdullah e la "divina" Touch of class:

https://www.youtube.com/watch?v=bIuRbr6q2wE

Questi tre cavalli hanno un atteggiamento diverso da Baloubet, Jappeloup e Milton ma tutti e sei sono condotti cercando la "riunione" o meglio l'alleggerimento dell'avantreno e l'impegno del posteriore cosa orripilata dai caprillioni di ieri e di oggi.

Quello che ho notato è che i primi tre - per ottenere la "riunione" o meglio il caricamento/la compressione della molla - impostano il ramener/incassano i loro lalli, i secondi sollevano l'incollatura secondo i dettati di Baucher II maniera, lovviamente bisogna tener conto delle esigenze del s.o. rispetto la monta di squola, comunque sono due modi differenti per ottenere la stessa cosa, cosa che - per il s.o. - non garba affatto a qual kuno.

Basterebbe confrontare il video di Piero
d'Inzeo e The Rock del percorso per la
conquista di una delle  tre medaglie  in-
dividuali nel salto ostacoli all'olimpiade
di  Roma  del 1960  e  confrontarlo  con
il  presunto  modo  moderno  di  andare
a  saltare,  ormai  diffuso  in  quasi  tutta
l'Italia - purtroppo bisogna dirlo perché
è  così,  inutile  nasconderselo  -  grazie
all'insegnamento dei nostri giovani istrut-
tori formati dai corsi FISE........
Soltanto un particolare vor-
rei sottolineare: il cavallo non sa quello
lo aspetta.  Il cavaliere  si. Malgrado  la
tensione morale per  l'importanza della
gara, il cavaliere lascia il cavallo in una
calma e in un rilassamento straordinari.
L'incollatura è  libera, mobile, come na-
tura comanda. Non c'è riunione o com-
pressione. Non c'è cavaliere che  tiene
con  le  redini,  ben  seduto  sulla  sella.
Qui  non  c'è  posizione  del  cavaliere,
ma  soltanto  un  perfetto  insieme.



Ora, Piero D'Inzeo è stato un grandissimo campione, bellissimo da vedere ma - come ho detto -  gareggiava in campi da calcio, oggi si salta in una palestra, gli ostacoli d'allora erano molto più solidi di quelli d'oggi e il lallo - una volta che aveva appreso il mestiere - aveva molte più...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 10, 2014, 02:24:18 PM
libertà di scegliersi i tempi e i modi della battuta e spesso si aiutavano saltando di rimessa o partendo grande, oggi, i grandi topraiders si distinguono proprio per quello: calibrare i loro lalli, fanno molto più affidamento sui loro mezzi che sulla bona voluntade dello lallo.

Ma anco ai tempi non si lasciava completa libertà allo lallo, solo si usavano altri mezzi per modulare l'irruenza dei saltatori, guardate che lavoro di mani è costretto a fare il buon Raimondo per tenere sotto controllo il suo lallo:

https://www.youtube.com/watch?v=csG0Pa_HxeU

Dunque,

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Novembre 10, 2014, 09:15:53 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 09, 2014, 07:48:51 PM
... che volevo scopriste, mi rivolgevo ale ragasse saltatrici - ma non solo - che di sicuro dovrebbero esser numerosi in questo foro per avere la loro partecipazione attiva, sono sbalordito dalla partecipazione passiva... forse, questo topico raccoglie 2000 visite la settimana, infatti continuo per quello.



Il fatto è che le tue osservazioni sono solo da leggere essendo ineccepibili :ciao:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 11, 2014, 02:54:37 PM
Grazie Marco, io non ne sono tanto sicuro, ti confesso che - a mia Scajola - ho sviluppato un occhio lallino che automaticamente mette a fuoco il lallo e il cavagliere e - mio malgrado - fa delle analisi, cerca di darsi delle spiegazioni... sono giuste? Sbagliate? Non lo so, di certo non coincidono con qual kuno,   guardatevi bene il video di D'Inzeo, è un continuo lavorio di mani: seghettamenti, tironi, testa del lallo messa di lato in controflessione tuto per cercar di tenere et regolamentare il lallo senza mettere le chiappe sulla sella e senza alterare il suo andar "naturale" per non inquinare il dettato di Caprilli.

Cosa hanno fatto - invece - i miscredenti da Danloux, da Mueseler in poi ?

Hanno abbinato l'intuizione caprilliana alla tradizione di squola che aveva le sue confermatissime leggi riguardo l'equilibrio del lallo, ottenendo risultati estremamente positivi, lovviamente, bisognava abbinare le letioni di salto a quelle "classiche" volte alla riunione, comunque, anco i caprillioni - forse a loro Scajola - usavano dei mezzi che erano/sono il succedaneo agli exercitii...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 11, 2014, 04:43:21 PM
A loro Scajola.... me la scrivo.  :occasion14:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 11, 2014, 08:29:44 PM
... cosa scrivi? non ho ancora detto niente  :dontknow:.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 11, 2014, 09:05:25 PM
Mi riferivo al lavoro sui cavalletti, pare che - secondo Reiner Klimke - i cavalletti siano stati inventati da Caprilli e pare che il Capitano li ritenesse indispenzabbili per il lavoro secondo il suo Metodo Naturale.

Oggi sono spariti dai maneggi itagliani, al limite ci trovate le barriere a terra, viceversa sono in molta auge in Germania, ho un libro (in francese) si chiama Cavaletti fu scritto da Klimke ed è stato rivisto dalla sua figliola Ingrid e arricchito di belle foto et disegni bellilli.

Esiste anche una edizione italiana, tra l'altro tradotta dalla sorella di una mia amica, l'avevo ma è andata perza, comunque, tutti voi sapete perché si lavorano i lalli sui cavalletti, ma per spiegare la loro succedaneità al lavoro di squola vado a ribadirlo riferendovi le palabras dei Klimke...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 11, 2014, 11:03:30 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 11, 2014, 08:29:44 PM
... cosa scrivi? non ho ancora detto niente  :dontknow:.

Dai, mi piaceva molto l'espressione "a loro Scajola" per dire "a loro insaputa". Tutto qui. Sopporta con pazienza piccole interruzioni! Sono la prova che ti leggiamo con sufficiente attenzione.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 12, 2014, 12:53:16 PM
E' una mia piccola vendetta nei confronti della casta che ci governa (ci opprime) da un altro pianeta, che ha creato - con la servile compiacenza dei burocrati e dei giornalisti - un itagliano che ci è estraneo:
sono andato nel panico quando ho letto alla stazione che dovevo "obliterare il documento di viaggio", e che pena provai per le "sofferenze" delle banche, rimasi interdetto quando sentii chiamare "escort" delle puttane di alto bordo da cui il mio "escortanata" e che dire di "olgettina"? Come lo traduci in un'altra lingua?

Potrei continuare a lungo, ma devo andare ametter dentro i lalli, sta per arrivare una "bombad'acqua"... ma temporale, diluvio, burrasca non andava bene?

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Novembre 12, 2014, 03:42:23 PM
Non oso (m lo faccio) chiederti come ti senti nel sentire il vocabolario che usa il nostro primo ministro :via:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 12, 2014, 04:45:32 PM
Renzie è il campione mondiale della superca**ola che tanto ci sollazza, la ggente non guarda i contenuti ma alla forma, al suono del dicorso e a chi lo fa, le epoche cambiano ma è sempre la stessa solfa: ai tempi - il popolino - a Napoli faceva a gara per andare ad ascoltare le arringhe di famosissimi avvocati che avevano schiere di veri e propri fans, erano delle vere e proprie star, la stragrande maggioranza della plebagla non capiva cosa dicessero i "paglietta" ma distinguevano benissimo l'enfasi, la passione, la gestulità, i suoni del "latinorum" esibito in quelle aule di tribunale... a proposito di latinorum: quando introdussero la messa in itagliano, la maggior parte dei fedeli protestò, non capivano una beatissima e - forse - proprio per quello gli piaceva i latino che ripetevano storpiandolo a pappagallo...

Ma costoro - preti e avvocati - dei dilettanti a confronto di certi politici: "posso parlare per ore sennza dire niente"  :icon_eek:  tutti sappiamo  chi lo disse: un padre nobile di "Renzie"...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 12, 2014, 06:26:01 PM
Scusa ma OLGETTINA mi manca, cosa sarebbe?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Novembre 12, 2014, 07:56:52 PM
Non mi riferivo tanto sul fatto della sua parlantina, ma di come ultimamente usa termini Inglesi che riguardano la tecnologia e niente hanno in comune con il linguaggio Italiano, solo per farsi sentire la persona del futuro essendo invece il più vecchio dei politici consumati nel circuire  le masse   
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 12, 2014, 09:19:53 PM
Infatti, Jobs act tradotto vuol dire: come un partito di sx - con viva e vibrante soddisfazione -  si inana i lavoratori italiani,  riguardo olgettina il discorso è complicato, la definitione che mi viene è: ragassa fcente parte di una scuderia di meretrici ad uso et consumo personale di un noto pregiudicato con tanti soldi.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 12, 2014, 09:44:15 PM
E io che pensavo che olgettina fosse la descrizione di una cena elegante fatta dal cuoco cinese!  :icon_confused:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 12, 2014, 09:57:07 PM
Domani si vedreanno diecine di ragasse che - nel bel mezzo di una conferenza o mentre servono al banco di una butic. o mentre propongono una campagna pubblicitaria ad un loro cliente - si mettono a ridere come pazze.

La battuta di Alex - per molte di noi - arriva in ritardo, molto in ritardo

Alex, sei un grande, chapeau bas!

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 13, 2014, 09:16:42 PM
Sto pomeriggio, un mio giovine amico mi ha invitato a visionare il suo nuovo acquisto... un frisone!

Potete immaginare con quale vivo et vibrante entusiasmo ho aderito al gentilissimo invito, trattasi di un polledro di trenta mesi, ho dato un'occhiata superficiale e ho fatto i complimenti di rito, dimostrando un vivo et vibrante interesse... che attore che sono!

Lovviamente ha una incipiente dermatite causata - dicono - dal fieno (sic!)  :icon_eek:, stavo per congedarmi quando, il felice proprietario mi ha detto: aspetta, devi vederlo in movimento, ha preso una longia e una frusta e ha fatto muovere il lallo; a mia Scajola, automaticamente, è entrato in funzione l'oculo lallino, pur non essendo experto in frisons, un lallo è un lallo...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 14, 2014, 04:33:24 AM
... mi è bastato un momento per capire che qualcosa non andava, a parte l'andatura frisonica, c'era un arto anteriore "balestrino", che fare?

Il ragasso è "di casa" con mia figlia e suo marito, con altri personaggi avrei dribblato la quistione e chi si è visto si è visto, invece, ho dovuto metter in atto tutte le mie doti cardinalizie per non esser troppo brusco per dire: il lallo è difettato, punto.

Ora, il lallo perfetto non esiste e quelli che si avvicinano alla perfetione costano una barca di euri, non è questa la situazione, ma comunque approfittando del momento - con la delicatezza del vescovo di Forlì - ho cercato di estirpare una risposta alla domanda: perché minchia vai a comprare un frison?

La risposta insintesi è stata questa: perché è bello, sono d'accordo sono bellissimi, ma detto questo avrei dovuto porgli le seguenti domande: sai che nei nostri climi questi bestiii  - spesso - soffrono di croste e dermatiti? Lo sai che la loro capacità polmonare è pari a quella della Signora delle Camelie? Sai che il loro galoppo naturale è una specie di caracollo bovino? Lo sai che in campagna - con loro - non azzarderei erte salite, tantomeno ripide discese? Lo sai che sono lalli da carretto o più specificatamente da...  :icon_eek:  :icon_eek:

http://cavallomagazine.quotidiano.net/cavallomagazine/2011/09/19/583737-primo_raduno_mondiale_carri_funebri.shtml

Citazione da: piciopacio - Giugno 21, 2012, 01:24:25 PM
...... Ieri ho visto all'opera un frisone appena arrivato bellissimo, ma - per me - rimane sempre un cavallo da carretto, da carro, da carro funebre.
Ho trascorso parte della mia infanzia a Napoli, quando c'era un funerale importante per me era una festa, e lo seguivo fin a quando mi era possibile; infatti il carro era tirato da sei cavalloni neri (frisoni): - "e cavall e Bellomunno".
Bellomunno era il nome del'impresario di quella allegra azienda. :smiling_flower-206: :icon_axe:

Lo sai che... questa è la domanda delle domande la cui risposta è lovvia:





Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Ospitalazzo - Novembre 14, 2014, 08:46:46 AM
Bellomunno? Fantastico!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 14, 2014, 01:23:11 PM
Ma la visita di compravendita?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 14, 2014, 03:53:11 PM
Apro parente:
Per Ospitalazzo:
http://www.onoranzefunebribellomunno.com/servizi/funerali-carrozze-e-cavalli.html

Avrò avuto 6/7 anni, il funerale del barone Scoppa, 4 lalloni neri dei quali - uno di volata - scalpitava magnificamente sul selciato... che spettacolo quel funerale, che spettacolo i cavalli ebellumunno!

Chiusa parente.

Infatti dissi: anche se la cifra è modesta (2400 euri), ma non tanto dati i tempi, valeva la pena di investire 300/400 euri di veterinario e di lastre per esser - almeno parzialmente - sicuri, purtroppo da noi non c'è st'usanza.

Almeno si avesse fatto accompagnare da un tizio experto, quello il piede balestrino lo avrebbe visto immediatamente... attenzione può darsi che quel pede non abbia influenza funzionale, ma certamente est un motivo di grave deprezziamento contrattuale: il polledro ha un appiombo scorretto, ha la dermatite recidivante, lo prendo lo stesso a mio rischio e pericolo, ma te lo pago 1200 euri, altrimenti aspetta il prossimo pollo, attenzione, quel lallo - per me - vale la carne che ha addosso: 800 euri, dunque, a 1200 è pagatissimo.

E quì arriviamo alla risposta all'ultima domanda in essere...

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 15, 2014, 02:27:32 PM
La domanda rimasta in sospeso era:
Lo sai che in Itaglia arrivano gli scarti lallini di mezz'Europa? Ma - sopratutto - lo sai che al suditaglia arrivano gli scarti degli scarti?

D'ora in avanti capirete il perché di questa intrusione frisona, eh già! I cavaglieri itagliani (ma non solo itagliani) seguono le mode che sono sempre esterofile a partire dal s.o.: negli anni 50/60 del s.s. erano di "moda" gli irlandesi, seguirono i selle francais, i tedeschi, i belgi fino agli olandesi up to date today; queste "mode" erano - lovviamente - dettate dai risultati, nel frattempo era nato il sella itagliano che non si cazza nessuno o quasi.

I lalli non da competizione/da sollazzo - fino agli anni 70/80 del s.s. - erano meticci nostrani spesso migliorati col PSA e col PSI oppure galoppatori e trotter ritirati dalle corse, in quegli stessi anni cominciarono ad arrivare migliaia di lalli americani e argentini colle grandi navi transoceaniche, erano animali da macello, però - quelli che scamparono al coltello - fecero da base alla nascita della monta uestern in Itaglia.

A partire da quegli anni, si sono avvicinati allo lallo migliaia di ragasse, che portarono una ventata di freschezza nel rigido mondo paramilitare del s.o. e parallelamente si crearono le condizioni per la nascita delle monte "naturalidolcietologichealternative", lovviamente, non furono le ragasse a far ciò ma ben precisi personaggi che - dopo una accurata indagine sul nuovo target dell'utente lallino - proposero - a tutti piccioli - le loro "novità".

Dopo i quoter e gli argentini arrivarono gli spagnuoli, i frisoni e ora cominciano ad arrivare i lusitani...

sospendo quest'argomento, lo riprenderò per chiudere il discorso sulla monta itagliana, e riparto da:
tutti voi sapete perché si lavorano i lalli sui cavalletti, ma per spiegare la loro succedaneità al lavoro di squola vado a ribadirlo riferendovi le palabras dei Klimke...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 15, 2014, 08:20:57 PM
Tenetevi ben salde sulla vostra seggiola, è qualcosa di mai visto... almeno per me:

https://www.youtube.com/watch?v=3ieUwYpPCDU
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 16, 2014, 01:39:40 AM
Dobbiamo al capitano F. Caprilli l'introduzione moderna dell'assetto nel s.o. ....... .....il programma di lavoro seguendo il suo "metodo naturale" prevede l'uso dei cavalletti che sono costituiti da delle barriere di legno.... ....all'inizio, il metodo Caprilli fu accettato con reticenza in Germania, comunque, ben presto il lavoro sui cavalletti fu introdotto alla scuola di Hannover dal colonnello von Flotov, e dunque, le regole di base del loro uso furono accolte in seno all'ambiente equestre tedesco e tali son rimaste fino ai giorni nostri.... .....i cavalletti sono un sussidio prezioso sia per l'educazione del cavaliere che per l'addestramento dei giovani lalli... ... per quanto riguarda il cavallo da sella, i cavalletti sono importantissimi come preparazione di base quale che sarà il suo utilizzo finale, inoltre, con essi si ha la possibilità di variare e differenziare il lavoro necessario evitando così che il lallo diventi ottuso.

Un corretto impiego dei cavalletti è utile allo scioglimento dei muscoli e all'irrobbustimento complessivo del fisico e prepara i polledri ad affrontare i dislivelli e le asperità in campagna.... .... il lallo trova sicurezza nel valutare le distanze per il salto alle varie andature.... ....sopratutto - col lavoro ai cavalletti - si fortifica la muscolatura dorsale e si invita il lallo a distendere l'incollatura in avanti e in basso, e così facendo, l'animalo trova il giusto equilibrio per la battuta del salto.... .... fatto il lavoro di base, l'uso dei cavalletti varia a seconda delle differenti discipline da intraprendere e quando si tratta di correggere lalli difficili o ingranati... .... durante trent'anni di esperienza nella preparazione di cavalli, ho preso molti appunti, e la partecipazione a grandi eventi di dressage, in Germania come all'estero, mi hanno incoraggiato a raccogliere quelle mie note in un testo sintetico che sono orgoglioso di presentare agli appassionati ecc. ecc. .....


Con precisione et progammazione teutonica, i Klimke...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 16, 2014, 07:20:54 PM
Con precisione et progammazione teutonica, i Klimke ci portano - manina nella mano - all'uso corretto dei cavalletti, ci dicono le distanze, l'altezza  del posizionamento di questi giolivi attrezzi; indicano gli errori più comuni che si fanno e danno accorte solutioni, per i minorati psichici e i duri di comprendonio offrono un riepilogo del lavoro di 4/6 settimane, nel quale sono indicati i tempi e la progressione dei vari usi cavalletteschi, i dottor klimke ci avvisa: Un sacco di cavaglieri lavorano usando le barre a terra senza sapere le distanze corrette in relazione alle andature, questo - oltre l'inutilità del lavoro - comporta dei danni - a volte seri - ai loro lalli; altri cavaglieri si rifiutano alla priora di usare i cavalletti, i mentecatti non sanno che - il lavoro sistematico coi cavalletti - oltre ai benefici che ho già detto allunga la carriera dei lalli e dei cavalieri che - inoltre - con questo mezzo, che da la possibilità di osservare il lallo e di studiare se stessi, possono migliorare all'infinito le proprie conoscienze e la propria pratica.

Io non giro tanto, ma saranno trent'anni che non vedo pù cavalletti nei nostri maneggii, non solo nell'Isola.

Ora , due domande sorgono spontanee: perché proprio  Caprilli inventò i cavalletti? E perché,
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 17, 2014, 03:07:33 AM
Le ceneri del Capitano si stanno rivoltando nell'urna guardate:

https://www.youtube.com/watch?v=-DcC1oeY7OQ

... High stepping over cavaletti poles for dogs helps with balance, stability and flexibility...

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 17, 2014, 08:48:54 PM
Ora , due domande sorgono spontanee: perché proprio  Caprilli inventò i cavalletti? E perché, son passati di moda in Itaglia da almeno trent'anni?

Credo/suppongo/immagino che il Capitano avesse capito che eliminando l'equitazione di squola/il dressage, si sarebbe perso l'addestramento e la preparazione fisica del lallo, dunque vi sopperì coi cavalletti che danno risultati simili alla ginnastica rationale classica senza imporre pieghi e flessioni, questp ovviamente nella visione ostacolista/sportiva ma anco nella preparazione dei lalli di truppa che dovevano esser addestrati velocemente da gente che certo non possiamo definire cavallerizzi.

Non so bene come son andate le cose, fatto sta che nel Manuale di Equitazione Edizioni FISE 1975, non ho trovato cenno al lavoro sui cavalletti, sono menzionati di sfuggita a pag. 116 assieme alle barriere  a terra per initiare agli ostacoli i polledri.

Per experientia personale ho fatto a tempo a vedere

                   
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2014, 03:06:22 AM
... l'uso dei cavalletti e ho capito alcune cose: l'impostazione delle distanze e delle altezze di questi strumenti richiedono una grande esperienza e una profonda conoscienza dei lalli e degli aglievi da parte dell'istruttore, inoltre è complicato/faticoso cambiare disposizione ogni volta che si cambia esercizio ecco perché - secondo me - sono stati abbandonati e sostituiti dalle barriere a terra che si aggiustano con un paio di calci.

Onestamente, non mi applicai molto ad osservare, ma da quello che ricordo, l'istruttore (un ex appuntato dei carabbbinieri a cavallo) li faceva usare in maniera piuttosto elementare, mentre, dalla lettura dei Klimke, si comprende la complessità e la varietà del loro uso.

Dovessi addestrare un giovine lallo - qualsiasi fosse la sua destinazione - comincerei dai cavalletti, purtroppo, se ne fa a meno - dei cavalletti come delle regole dell'equitazione di scuola - tanto i lalli si adattano a tutto anche...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 19, 2014, 10:09:29 AM
Parente.

Un mio conoscente, cavaliere francese, mi diceva che un esercizio comunissimo in Francia sono "le barriere alla rinfusa", tipo asticelle dello Shangai se così si chiama; a suo dire migliorano molto l'attenzione del cavallo e ne migliorano l'agilità. In Italia, non le ho mai viste usare.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2014, 02:22:33 PM
Una buona norma dell'equitazione accademica sono gli esercizi a la foule (ho incontrato questa definitione in un testo di Oliveira),  tradotto alla lettera sarebbe esercizi affollati, ma forse deriva dall'itagliano antico fola che era uno spettacolo equestre pieno di musici, saltimbanchi, danzatori, etc.

Comunque, da come ho capito io, Oliveira intende un esercizio fatto alla rinfusa, a guazzabuglio, ad esempio: i passi indietro fatti in linea, sul circolo, a serpentina, dallo stop, dal trotto etc.etc.

Comunque, sia lo shangai che la fola tendono ad evitare la routine cosa a cui si affezionano fortemente tutti i lalli.

Chiusa parente.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Novembre 19, 2014, 07:43:06 PM
Il mio istruttore mi ha fatto sempre fare le barriere a terra.

Una sola volta( che poi anche i primi ostacoli che ho iniziato a saltare) un dentro fuori 6 x 70cm, che la prima cosa che mi è passata per la testa ; oggi mi schianto,

invece liscio come l'olio
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2014, 08:06:31 PM
Come dicevo i lalli si adattano a tutto anche ai gambegambe e ai loro aglievi sfatigati, beccatevi sto video:

https://www.youtube.com/watch?v=4H-eg8C_4-w

Se avete avuto la patientia di vederlo tutto vi sarete resi conto della complessità del lavoro, purtroppo, il mio tedesco è/era sufficiente a cuccare le schönes Mädchen che arrivavano nella meravigliosa isola d'Ischia, dunque, non ho capito una beatissima di quanto dice Ingrid, sicuramente è interessantissimo.

Ora, per fare quel lavoro ci vogliono l'istruttore e due aiutanti, è lovvio che volendo gli aglievi potrebbero a turno fare da serventi, il che sarebbe cosa buona et giusta, ma, conoscendo lo spirito di disciplina delle ragasse zompazompa, la vedo dura, infatti i cavalletti sono spariti, gli ultimi che ho visto furono quelli fatti da me nel 1988...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 19, 2014, 09:40:32 PM
Nel maneggio dove sto io ci sono. Curioso che si chiamino "cavaletti" anche nel video di Klimte.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2014, 11:27:16 PM
Anche in franzose - nel libro che c'ho - li chiamano cavaletti una storpiatura come un'altra, vedi passage, levade etc. etc.

Ho messo: equitazione cavalletti sul motore di ricerca e guardate il primo video che ho trovato:

https://www.youtube.com/watch?v=h04g3vJWhgc

meschino, ha solo tre cavalletti sgarrupati, io me ne feci sei, ma credo che il minimo sindacale sia 8.

Non fate caso alle farneticazioni di Carruba, non è pericoloso...



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Novembre 20, 2014, 01:59:28 AM
Citazione da: alex - Novembre 19, 2014, 09:40:32 PM
Nel maneggio dove sto io ci sono. Curioso che si chiamino "cavaletti" anche nel video di Klimte.

Anche il libro di Reiner Klimke che parla dei cavalletti si intitola, per l'appunto, "Cavalletti". Non credo che esistano traduzioni del termine. E' da quando ho letto e studiato quel libro che mi sono 'fissata' sui cavaletti-

Sicchè io li uso, anche se non sono altro che barriere fissate su dei supporti rialzati, in modo che anche se il cavallo ci picchia sopra, non si spostano. Ho già progettato e fatto la lista della spesa di cosa comprare e come farli, per produrmi 6 cavalletti fissi, regolabili in tre altezze. A spesa irrisoria.

I cubetti li odio: con il prezzo di un cubetto (UNO! almeno 60 euro!!) mi compro il materiale per farmi 3 cavalletti completi e dipinti come garba a me. E poi sono di plastica. BLEEEE.

Sono fermamente convinta che ogni cavallo debba imparare a far caso a cosa c'è per terra e, soprattutto i cavalli che dovranno saltare, debbano farsi l'occhio sulle distanze, senza stare a calcolare e contare i 'galoppi'.
Motivo per cui quando lavoro con le barriere a terra e queste si spostano, le lascio dove sono: ci penserà il cavallo a scansarle e a mettere i piedi dove deve.

Con costanza (e con cavalli che non amino suonare lo xilofono come ama farlo il mio baio..) si raggiungono interessani risultati:





Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Ospitalazzo - Novembre 20, 2014, 07:52:31 AM
... però Raffaele la bella Ingrid spiega in inglese! Con forte accento todesco. Almeno fino al minuto 16. Stasera me lo guardo tutto. Mi guardo bene anche Carruba che è più spassoso della anestetica Ingrid. Almeno per un'itagliana come me! :blob3:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 20, 2014, 02:36:44 PM
Forse Alex si riferiva al fatto che all'estero li chiamano cavaletti con una elle sola, una storpiatura come dissi, anche noi storpiamo le parola foreste che - con viva e vibrante soddisfazione - adottiamo, vedi club diciamo: cleb - clab - club a seconda di come tira il vento.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 20, 2014, 02:49:41 PM
Citazione da: Ospitalazzo - Novembre 20, 2014, 07:52:31 AM
... però Raffaele la bella Ingrid spiega in inglese! Con forte accento todesco. Almeno fino al minuto 16. Stasera me lo guardo tutto. Mi guardo bene anche Carruba che è più spassoso della anestetica Ingrid. Almeno per un'itagliana come me! :blob3:

... avevo tolto l'audio, ho visto solo le "figure", coll'inglese me la cavicchio, stasera, lo ascolto.

Carruba dovrebbe esser protetto come "patrimonio equestre nazionale", l'ho scoperto - qualche anno fa -tramite un utente forense; la sua è la vera Accademia di Alta Squola Equestre Itagliana!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2014, 02:32:26 AM
Lasciamo i cavaletti al loro destino (in Itaglia all'oblio) e concludo il discorso su Caprilli chiedendo: c'è ancora qualcuno deglii attuali topraiders che monta secondo il "sistema"?

Da quanto vedo nemmeno i militari seguono più Caprilli:

https://www.youtube.com/watch?v=kmdmSrFsPeg

Attenzione, lungi da me il voler sminuire l'importanza del Capitano e del suo sistema erroneamente chiamato monta italiana nel panorama equestre di tutti i tempi, mi è piaciato sottolineare l'evoluzione della tennica del s.o. e reclamizzare la sua invenzione "minore" incompresa in Itaglia perché troppo precisa, troppo razionale, troppo efficace: i cavalletti, i quali per dare seri risultati debbono essere usati con competenza costanza e precisione, non è cosa per i gambegambe è robba da tedeschi, appunto.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 22, 2014, 07:54:22 PM
Detto di Caprilli e dell'evolutione del suo sistema erroneamente chiamato monta itagliana vediamo analizziamo alcune - secondo me - "inesattezze/bubbole" che qual kuno che - così si presenta - ha scritto:

Premesso che non  sono un paleontolo-
go e neppure  uno  storico, ma  soltanto
un  cosiddetto  uomo  di  cavalli,  la mia
descrizione  ha  lo  scopo  di  illustrare  a
grandi, anzi a grandissime  linee e il più
rapidamente possibile,  la storia del ca-
vallo nella storia dell'uomo per rendere
più chiara....


Apprezzata la sua modestia diciamo che il nostro comincia male:

Quando  gli  antenati  ominidi  si  driz-
zano  sui  due  piedi,  il  cavallo  ha  già
completato  la  sua evoluzione e  si pre-
senta   all'incirca così come si presenta
oggi il cavallo selvaggio degli Altipiani
asiatici, chiamato  tarpan o equus  ferus
o  gmelini  (dal  nome  del  biologo  te-
desco  Friedrich Gmelin che lo incontra
per  la prima volta) o cavallo di Przew-
alski,  equus  Przewalskii, dal  nome del
generale  russo Nikolai Przhevelsky che
l'ha trovato e descritto nel 1881. L'ultimo
esemplare di questo cavallo morì in cat-
tività  nel 1918  o 19.  Secondo  alcuni
paleontologi  sarebbe  il  progenitore  di
tutti i cavalli di questo mondo.


Bene, mi sono occupato dei lalli selvaggi e ragionevolmente posso dire che il tarpan e il lallo Przewalski - seppur parenti - sono due choses differenti:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/03/takhi.html



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 23, 2014, 02:45:10 AM
Seguite il linco, si narra dell'amara storia di Svobòda: l'ultima giumenta selvaggia...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 23, 2014, 09:38:22 AM
Sì ma, al solito, c'è solo la prima puntata...peggio di Beautiful
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 23, 2014, 11:58:50 AM
Da accurate et approfondite ricierche di incliti scienziati, si è evinto che l'utante medio forense non ama i pipponi, specialmente se riguardano argomenti "seri", gli pare di studiare, di assistere ad una lezione, ad una conferenza, magari data da una testa di pene, appunto.
Invece, leggendo le varie puntate - magari a saltare, magari intervenendo, magari contestando - qualcosa gli resta, l'argomento lo incuriosisce, gli dà lo spunto per approfondire, lo fa partecipo.

Inoltre, se l'argumento interessa, la stessa trepida attesa fissa meglio nella mente particolari che - forse - andrebbero - altrimenti - perduti... scommetto che molte di voi ragasse impazienti ricorderete - con viva e vibrante lucidità -  l'amara storia di Svobòda anche quando le vostre belle gambe saranno coperte di vene varicose e la vostra fulgida chioma sarà ridotta a pochi crini grigi e spelacchiati.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Ospitalazzo - Novembre 23, 2014, 01:04:08 PM
Dai Raffaele, non fare di tutte lerbe un fassio!  :blob9:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 23, 2014, 04:35:18 PM
Secondo me Raffaele ha visto troppi programmi di Piero Angela
  :laughter-485:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 23, 2014, 08:58:31 PM
L'amara storia di Svobòda, l'ultima lalla selvaggia, è completata, aribeccatevi sto linco:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/03/takhi.html

dunque, il tarpan e il lallo di Przewalski sono due sottospecie del lallo primitivo, il lallo domestico discende dal tarpan, infatti, i lalli di Przewalski sono refrattari ad ogni tipo di doma e - a volte - si rivelano aggressivi e pericolosi anche verso i guardiani degli zoo di loro residenza.

Per il vostro sollazzo seguite il linco pubblicato nel linco di cui sopra e leggerete - sempre su questo argomento - una storia - in my humble opinion - veramente molto interessante:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 23, 2014, 11:50:03 PM
Andiamo avanti:
...Non ci sono
ancora sella e staffe. Montare a cavallo
è faticoso e precario, perché il cavaliere
deve tenersi sul dorso dell'animale in mov
imento  con  il  solo aiuto dell'equilibrio,
rinforzato  dall'aderenza  delle  cosce  e
dei polpacci, aderenza assai  ridotta a
causa  del mantello  liscio  e  del  sudore
quando il cavallo è affaticato. Eppure le
metope del Partenone (445 a.C.), scol
pite da Fidia e dai suoi allievi, mostrano
uomini a cavallo,   si dice a pelo, cioè
senza sella, o gualdrappa o altro ogget
to tra il dorso del cavallo e natiche de
cavaliere, che combattono, tirano l'arco,
cacciano. Solo più  tardi verrà adottato
una specie di tappeto di stoffa...


Certamente, all'inizio i lalli erano montati a pelo, ma basare quest'affermazione adducendo come pruova le metope del Partenone o altre raffigurazioni classiche è sbagliato, già gli assiri montavano i loro lalli con gualdrappe e pettorali e collari mille anni prima che Fidia rappresentasse i lalli del Partenone:

(http://s3.imagestime.com/out.php/i989951_assiro.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/989951_assiro.jpg.html)
Guerriero assiro: 1200 A.C.

(http://s3.imagestime.com/out.php/i989952_efebiacavallo.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/989952_efebiacavallo.jpg.html)
Metope Partenone: 450 A.C.

Dunque i greci e Fidia già conoscevano il lallo bardato perché:

... Gli Assiri sarebbero stati i primi cavalieri.
Il condizionale è d'obbligo. Trasmettono
l'uso ai Persiani, i Persiani lo trasmettono
ai Greci, i Greci ai Romani...


La domanda allora sorge spontanea: perché gli artisti greci raffigurano il lallo nudo? Montato a pelo?

La risposta ce la danno i bronzi di Riace:

(http://s3.imagestime.com/out.php/i989953_bronzi.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/989953_bronzi.jpg.html)

La vedete?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 24, 2014, 01:58:56 AM
Per mera "convenzione artistica".
I cavalieri greci non combattevano affatto nudi: erano vestiti, anzi: coperti da un'armatura o corazza;   anche il cavallo indossava protezioni. Sono descritte nei particolari in Senofonte.

CitazioneVoglio anco far menzione dell'armi che fanno bisogno per armarsi a colui che vuol far professione di soldato a cavallo. Dunque prima d'ognaltra cosa il conforto a mettersi indosso una corazza, o armatura che gli stia comoda e bene alla persona; perche quella armatura che è proporzionata è sostenuta da tutto il busto; ma quella che è troppo larga, solamente dalle spalle; e quella che è troppo stretta, si può dir piuttosto legame che armatura. [.....]
http://it.wikisource.org/wiki/Dell%27arte_di_cavalcare : sezione Quali debbano essere le armi d'un soldato
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2014, 01:37:23 PM
Giustissimo, convenzione artistica classica che si è propalata fino a rinascimento ma non solo:
URL=http://www.imagestime.com/show.php/990036_DaviddiMichelangelo3.jpg.html](http://s3.imagestime.com/out.php/i990036_DaviddiMichelangelo3.jpg)[/URL]

Ma quello che è più sostanziale - come convenzione - è la dimensione dei falli sia dei Bronzi che del Davide.

Io sono stato a vedere i due giganti a Reggio, vi assicuro che - visti da vicino - sono davvero emozionanti, ma, care ragasse siamo oneste, passato il primo attimo di stupore, l'occhio immediatamente corre sulle parti intime dei due giganti e vediamo che hanno un pisellino grande più o meno quanto quello di Giapo: un bimbo di 5 anni; :icon_eek:... evidentemente, i guerrieri greci non era così scarsamente dotati, ma per convenzione stilistica li si rappresentava così.

Alla stessa maniera, si rappresentavano i lalli, oltre che senza sella, anche senza freno e senza redini; seguendo il ragionamento di quel qualhuno, dovremmo dedurre che i lalli dei greci andavano in battaglia, oltre che montati a pelo, senza alcun controllo... vi pare possible?

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2014, 02:49:12 PM
...a  ferratura  con  i  chiodi  sarebbe  stata
adottata circa 400 anni prima di Cristo.
Brenno, a capo dei Galli, invade Roma
nel 387 a.C.. I suoi cavalli sono ferrati...


Ma chi l'ha detto ?

Se fosse successo gli storici posteriori se lo sono dimenticato, infatti sia Varrone (116- 25 a.C.) che Virgilio (70 - 19 a. C.) sottolineano l'importanza di selezionare lalli dagli zoccoli forti. Columella (40 d.C.) non solo consiglia di acquistare lalli dagli zoccoli dur, dritti e concavi, ma raccomanda anche che quando i polledri devono svezzarsi siano condotti a pascolare sulle montagne e in zon impervie per rinforzare gli zoccoli cosicché possano resistere meglio al logorio e garantire loro lunghi spostamenti.

Oltre ciò, gli autori romani fanno riferimento alle soleae sparteae che erano calzature per lalli fatte con corda schiacciata e intrecciata e agli ipposandali in ferro, Sventonio parlando degli eccessi di Nerone (37 - 68 d.C.) dice che viaggiava con 4000 carri trainati da mule calzate d'argento, Poppea - la sua simpatica mogliettina - per non esser da meno ordinò che i suoi muli fossero calzati d'oro... il ché non è possibile data la duttilità/fragilità di quei materiali, plobabilmente si tratta di
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 24, 2014, 03:59:14 PM
Chi stai citando, sui ferri? Vi sono evidenze (non robustissime) che i Celti ferrassero già, prima della fine della dominazione romana; e cioè che i romani abbiano visto qualche ferro; ma non certo nel 400 avanti cristo, almeno sei o sette secoli dopo. Poi c'è il "grande buco nero", e quando arriviamo su per giù all'anno 1000 la ferratura è già bella che diffusa. In mezzo, notizie poche.

Sugli ipposandali: immaginare che un cavallo potesse essere montato a qualsiasi andatura con quelle robe legate ai piedi è come immaginare un nuotatore che gareggia con una macina attaccata alla cintola. "Non contano" come abbozzo di ferratura, nè come protezione per un cavallo in lavoro.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2014, 04:26:13 PM
Le fonti sono di due libri che ti consiliaii di accattare tanto tempo fa: Il lallo nell'antichità di paul Vigneron e Come ferrare il lallo del colonnello Hickman, inoltre, c'è questo bel sito: http://l-art-a-cheval.com/ferrure.aspx che però oggi non riesco ad aprire.

Bisogrerà farti fare un esorcismo per cacciare dal tuo corpaccio il barefutto assatanato che l'ha invaso... poi ti spiegherò/ti spiegherà - in altra sede - Lefrebreves de Noettes l'utilizzo degli ipposandali nell'antichità...

Ora torniamo all'origine della ferratura.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 24, 2014, 04:46:30 PM
Due fonti per un testo citato sono troppe. Se il testo è identico nelle due fonti, o uno dei due cita l'altro, o ha copiato. Quindi ripeto la domanda: qual'è la fonte originale della notizia su Brenno?

Cosa c'entri questa domanda che ho fatto con il demonio barefutto che mi avrebbe invaso, non lo capisco, ma pazienza. La ferratura mi interessa forse più di quanto interessa a molti che la usano senza porsi tanti problemi. Ammetto comunque di non avere il tempo e la voglia di leggere tutti i libri che consigli ;-)
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2014, 08:10:56 PM
Quello in corsivo non è scritto da me, ma è quello che io critico, appunto.

Lo afferma qualhuno che ha reputatione di espertissimo uomo di lalli, dunque, bisognerebbe chiederlo a lui.

Gli ipposandali sono gli antenati delle scarpelle, o meglio scarpelle fatte con i materiali e le tenniche del luogo e del tempo... stupende dovevano essere le scarpelle in seta fatte per i lalli dei potenti cinesi.

Quanti libri ti consiliiai? due forse 3.... se devo stringere accattati il lallo nell'antichità: per capire il presente lallesco (barefutto o non) bisogna sapere il passato... quello prossimo - che potevi vedere in diretta - te lo sei perso, aggiorniamoci informandoci su quello remoto.

Fonte: http://books.google.it/books?id=9Fa-UD-SxQMC&printsec=frontcover&dq=horse+shoe+and+horse+shoeing+fleming&source=bl&ots=umivmEBydI&sig=IhY6ABHo8gOb9j7abkQkcWxN_WE&hl=it&ei=cnOkTLe_MuiK4gbE-6z-DA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CCYQ6AEwAg#v=onepage&q&f=false
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 24, 2014, 10:06:46 PM
Il suggerimento su Fleming come sai l'ho accettato - al punto che il testo è stato importato e digitalizzato in wikisource, un grosso lavoro fatto a più mani. Lì chi vuole lo può leggere molto più comodamente: http://en.wikisource.org/wiki/Horse_shoes_and_horse_shoeing:_their_origin,_history,_uses,_and_abuses

Ora: vi sono parti di quel testo che non condividi, o che sono superate da ricerche successive? Se ti sembra attendibile, possiamo prenderlo come riferimento per la storia della ferratura? Quando mi capita di citare qualcosa riguardante la ferratura antica, io in genere faccio riferimento - implicito o esplicito - a quel testo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2014, 03:00:32 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2014, 02:49:12 PM
...a  ferratura  con  i  chiodi  sarebbe  stata
adottata circa 400 anni prima di Cristo.
Brenno, a capo dei Galli, invade Roma
nel 387 a.C.. I suoi cavalli sono ferrati...


Ma chi l'ha detto ?

Se fosse successo gli storici posteriori se lo sono dimenticato, infatti sia Varrone (116- 25 a.C.) che Virgilio (70 - 19 a. C.) sottolineano l'importanza di selezionare lalli dagli zoccoli forti. Columella (40 d.C.) non solo consiglia di acquistare lalli dagli zoccoli dur, dritti e concavi, ma raccomanda anche che quando i polledri devono svezzarsi siano condotti a pascolare sulle montagne e in zon impervie per rinforzare gli zoccoli cosicché possano resistere meglio al logorio e garantire loro lunghi spostamenti.

Oltre ciò, gli autori romani fanno riferimento alle soleae sparteae che erano calzature per lalli fatte con corda schiacciata e intrecciata e agli ipposandali in ferro, Sventonio parlando degli eccessi di Nerone (37 - 68 d.C.) dice che viaggiava con 4000 carri trainati da mule calzate d'argento, Poppea - la sua simpatica mogliettina - per non esser da meno ordinò che i suoi muli fossero calzati d'oro... il ché non è possibile data la duttilità/fragilità di quei materiali, plobabilmente si tratta di

...ipposandali argentati o dorati o forse dei decori che si mettevano ai piedi di quelle vestie tipo cavigliere.

Vegezio (V secolo d.C) nei suoi scritti di veterinaria descrive dettagliatamente la cura per gli zoccoli dei lalli ma non fa alcun cenno alla ferratura, dunque è sicuro che i romani - fino a quel periodo - non conoscevano la ferratura inchiodata.

Il Nostro, riporta dati di vecchi studiosi che posticipano la ferratura di molti secoli, quest'errore è stato fatto perché i lalli ferrati del medioevo perdevano i ferri magari restando impantanati coll'acqua fino al petto o annegando in fiumi o laghi oggi scomparsi, pertanto, hanno lasciato i ferri in strati geologici più antichi per cui gli studiosi furono tratti in inganno.

Può darsi che i Celti abbiano cominciato a fare esperimenti ben prima che la ferratura si difondesse massivamente in Europa ma - per quanto appena detto - non mi pare possibile che Brenno sia sbarcato a Roma coi lalli ferrati.

Ecco un'altra ingenuità del Nostro:

Eppure  Alessandro  Magno,  nato  nel
356, morto nel 323 a.C., sul dorso di
Bucefalo, senza staffe e senza ferri, da
non  credere,  percorre  circa  6000  km 
per arrivare alle sorgenti del fume Indo...


Ora, basta avere un pò di esperienza di spostamenti militari per capire che...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2014, 01:46:32 PM
... gli spostamenti degli eserciti antichi erano delle popolazioni in viaggio con tanto di mandrie di cavalli e buoi che andavano di conserva pascolando accanto le colonne dei soldati più o meno inquadrati con al seguito i carri delle salmerie e gli animali da basto, il tutto era collegato da staffette in continuo movimento.

Dunque la descrizione - Alessandro  Magno,  nato  nel 356, morto nel 323 a.C., sul dorso di Bucefalo, senza staffe e senza ferri, da non  credere,  percorre  circa  6000  km  per arrivare alle sorgenti del fume Indo. la possiamo accettare come esposizione letteraria, in realtà, in realtà,  i condottieri dell'antichità, ma non solo (vedi Napoleone), in questi lunghi viaggi - per la maggior parte - si facevano scarrozzare, montavano a lallo per occasioni ben precise e per necessità, inoltre non avevano un solo lallo, ne avevano a disposizione almeno una diecina, Bucefalo veniva usato per le grandi occasioni come il destriero medioevale e il war pony dei pellerossa nordamericani.

Infatti,
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2014, 08:00:05 PM
... le antiche testimonianze ci dicono che i personaggi di alto lignaggio si viaggiavano con al seguito famigli, valletti, scudieri et lalli, ma sopratutto avevano dei carri specificatamente costruiti per i vari percorsi: la raeda, un robusto carro per 3/4 passeggeri + bagagli, era quello più economico, la classica vettura da posta.
E poi c'era la carruca la Rollsrois del tempo, tra questi due tipi una decina di tipi di mezzi dalle fogge e gli usi più diaparati.
Marziale stigmatizza un ricco vanitoso dicendo: la costruzione della sua carruca dorata costa il prezzo di una podere.

La carruca doveva avere un tetto per la pioggia et lo sole ed era fatta iin modo che si potesse allestire un letto affinché il giolivo proprietario si potesse riposare tra una cena elegante e l'altra.

C'era anche una vettura chiamata pilentum, doveva esser l'equivalente della mini attuale, una vettura per signore e signorine che era usata anche per



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2014, 03:18:56 AM
... per matrimoni e altre feste sontuose, ma l'uso corrente era per recarsi a funzioni religiose o ai giochi dei gladiatori etc. etc. come dire andare al cinema o a farsi uno spriz.
Virgilio parla di: belle matrone che - nelle morbide pilenta - portano sacrifici ai sacri dei, dunque, dovevano esser confortevoli, armate di cuscini o cose del genere.

Prima dell'introduzione
delle  staffe un  viaggiatore  sul dorso di
un  cavallo  riesce a percorrere  non più
di  25  a  30  chilometri  al  giorno. Con
le  staffe  un  dispaccio  trasportato  dai
corrieri militari (più corrieri, ovviamente)
arriva a percorrere fno a 120 chilome-
tri in 24 ore.


Le staffe hanno avuto un'importanza enorme nell'uso del lallo in battaglia fornendo un punto di appoggio sia per lanciare giavellotti sia per resitere agli impatti collo avversario.
Hano avuto importanza assai minore per i corrieri militari, infatti,
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2014, 11:46:46 AM
... le percorrenze dei corrieri antichi senza staffe erano simili a quelle dei staffati "moderni", Ciro il grande inventò il servizio delle stazioni di posta, fatto in maniera tale che un dispaccio gli arrivasse in tempi brevi da ogni angolo dell'impero.
La velocità del servizio si basava sul continuo cambio di cavaglieri e cavalli, pare che a questo servizio fossero deputati 400.000 lalli (ricordiamoci che i lalli non erano ferrati) e alcune migliaia di cavalieri oltre il personale di stanza nelle poste.

Si diceva che i corrieri di Ciro andassero più veloci delle gru, era un servizio davvero imponente, a volte la corsa non si fermava neanche di notte.

Però abbiamo testimonianze di cavalieri particolarmente robusti e allenati che - senza staffe - con spossanti cavalcate coprivano centinaia di km in pochi giorni, ovviamente cambiando spesso le cavalcature, ma, se era necessario se ne stracatafottevano dell'animala e lo portavano all'estremo consumo pur di raggiungere il loro scopo.

Posso riferire di vari episodi del genere,  mi piace citarne due...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2014, 05:46:27 PM
... Catone il Vecchio coprì in 5 giorni quasi 600 km. (suppongo non da solo). Inviato a Roma per portarvi la notizia della vittoria su Antioco il Grande, sbarcò a Brindisi. Partendo da là, arrivò in giornata a Taranto, fu in strada altri 4 giorni pe giungere a Roma dove annunciò per primo la vittoria.

La prima tapa - Brindisi Taranto - non fu che di 60 km. perché essendo Catone sbarcato il mattino non ebbe che il pomeriggio per fare strada, ma nei 4 giorni successivi raddoppiò la media, infatti ci sono 480 km. di distanza tra Taranto e Roma.

Scegliendo cavalieri atletici e animali eccezionali (sono sempre lalli scalzi), Dione riesce - nel 357 a.C. - ad impedire lo sbarco del suo nemico Eraclide a Siracusa.
Battendolo sul tempo, percorre circa 100 km partendo la sera per trovarsi verso le 9 di mattina alle porte della città, svanita la sorpresa Eraclide si allontana con la sua flotta.

Supponiamo che questi personaggi mandassero i loro lalli a tutta birra, dunque, il fatto che i cavaglieri fossero non fosero staffati non ha avuto influenza sulle loro prestazioni, dunque, quest'affermazione:

Prima dell'introduzione delle  staffe un  viaggiatore  sul dorso di un  cavallo  riesce a percorrere  non più di 25  a  30  chilometri  al  giorno. Con le  staffe  un  dispaccio  trasportato  dai corrieri militari (più corrieri, ovviamente) arriva a percorrere fno a 120 chilometri in 24 ore.

è falsa.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2014, 02:34:02 AM
I  libri  sono  impor-
tanti  perché  insegnano  ad  addestrare
il  cavallo  per  la  guerra.  Tutti  i  libri  di
equitazione pubblicati nel Cinquecento,
nel Seicento, nel Settecento  e in buona
parte anche nell'Ottocento hanno come
unica fnalità la guerra. Non esiste il con-
cetto di arte equestre come la conside-
riamo noi oggi. Il cavallo è lo strumento,
nel  senso  più  nobile  della  parola,  per
combattere, difendersi, vincere e soprav-
vivere.


... è vero che i libri di equitazione antigui parlano dell'addestramento dei cavalli da guerra, ma non è affatto la loro "unica finalità" anzi, il merito storico dei cavallerizzi che scrissero di equitazione a partire da 500, è di aver inventato l'alta squola/la scuola accademica equestre per tutt'altre esigentie.

Per intanto beccatevi sto linco che anticipa la mia visione sulla nascita dell'equitazione accademica:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/02/le-guerre-festiue-delle-reali-nozze-de.html

per il mio piacere mi dilungherò sull'argomento...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 27, 2014, 07:23:48 AM
Spetta un attimo.

Sulle lunghe percorrenze veloci (tipo servizi di posta rapida) è ovvio che gli antichi fossero organizzati tipo pony express: una rete di "poste" a distanze prestabilite, per cambiare il cavallo stanco con uno fresco. Se non sbaglio, la distanza fra tale poste era di una ventina di chilometri. Il galoppo è andatura comoda senza staffe; non vedo problemi.

Altro è, però, lo spostamento veloce su terreno sconosciuto o non servito da regolari punti di cambio cavalli. In questo caso i cavalli con cui si parte sono gli stessi con cui si arriva. L'unico sistema di "cambiarli" è di portarsene dietro alcuni scossi, e alternarli con quelli montati; oppure di sequestrarne/rubarne di freschi per via, abbandonando quelli stanchi.

Chiariscici.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2014, 11:19:35 AM
Il mio discorso parte da quest'affermazione del Nostro:

Prima dell'introduzione
delle  staffe un  viaggiatore  sul dorso di
un  cavallo  riesce a percorrere  non più
di  25  a  30  chilometri  al  giorno. Con
le  staffe  un  dispaccio  trasportato  dai
corrieri militari (più corrieri, ovviamente)
arriva a percorrere fno a 120 chilome-
tri in 24 ore.


Dunque si parla di corrieri postali, appunto.
Io ho demolito l'idea che gli antichi non potessero fare più di 20/30 km al giorno senza staffe, punto.

Riguardo alla tua ossservazione:
L'unico sistema di "cambiarli" è di portarsene dietro alcuni scossi, e alternarli con quelli montati; oppure di sequestrarne/rubarne di freschi per via, abbandonando quelli stanchi.
Non è esattamente così, l'episodio di Dione - già citato (ma ce ne sono altri) - dimostra che dei lalli particolarmente dotati potevano fare anche 100 km (scalzi) in 14/16 ore... presumibilmente alla fine della promenade erano da "buttare", ma di questo gli antigui non si preoccupavano  - se le bestie non recuperavano - ne trovavano altri, quelli accciaccati se li magnavano.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 27, 2014, 12:06:24 PM
L'arte dell'allenamento delli lalli è antichissima; era già consolidata da parte degli ittiti, come dimostra il "protocollo di Kikkuli" risalente a oltre il 1000 a.C. (ma erano attaccati a carri da guerra). leggevo da qualche parte che erano devastanti perchè capaci di percorrere decine di miglia nella notte, e comparire la mattina, totalmente inaspettati, addosso al nemico - in altri termini: erano in grado, dopo quella scarpinata, di combattere. Le cure con cui li allevavano e allenavano mi sembra che renda improbabile che fossero cavalli "usa e getta" o, come dici tu, "usa e magna".
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2014, 02:35:07 PM
... prima di magnarseli, i prodi destrieri scendevano i terribili gironi ippeschi: da lallo da battaglia a lallo di servitio >da carretto > da aratro > da macina di mulino o di trappeto o finivano in fondo una miniera a cavar minerali.
Infatti, i lalli a 10 anni eran vecchi/decrepiti... ti ricordi dello stallone che a 7 anni era considerato anziano?

Per completezza d'informazione, la gente comune non poteva fare quelle performans che erano prirogativa dei militari/delle staffette militari che dovevano essere giovani e terribilmente in forma.
Un uomo normale, anziano o poco allenato ben difficilmente potea fare più di 25/30 km al giorno senza  senza staffe e per sella qualche pelle di pecora o una gualdrappa, ma in fondo è la media normale che fanno gli odierni viaggiatori a lallo.

Riguardo l'usa e getta, la consideratione che avevano dei lalli gli antichi è un cicinin differente dalla nostra, Erotodo ci racconta che un ufficiale di Serse, benché rotto ai più difficili esercitii equestri, ebbe un malo incidente: una cane si buttò tra le gambe del lallo che montava che - spaventato - si inalberò facendolo cadere, Farnuce - così si chiamava il cavagliere - cominciò a sputar sangue e il fatto degenerò in tisi.
Quanto allo lallo, i suoi servi lo trattarono come egli comandava: lo portarono sul luogo dove aveva disarcionato il suo badrone e gli tranciarono le membra al garretto.  :icon_eek:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 27, 2014, 02:54:21 PM
Non confondere i millenni. E' nel  1500, dopo il "trattamento napoletano"  :horse-scared:, che uno stallone a sette anni veniva considerato vecchio; iscrizioni romane documentano che fra i vincenti delle gare ippiche di corsa dei vari circhi c'erano cavalli di età ben superiore. Ma è naturale: allora non erano ferrati  :horse-wink:

A parte la provocatoria battuta sui ferri, se hai qualche notizia della longevità dei cavalli in antichità, condividila. Ma che sia antichità vera, non la "mezza antichità" della scuola napoletana.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2014, 03:30:35 PM
Ti rispondo velocemente, ai tempi di mio nonno - ma la convinzione è rimasta a lungo, dura ancora in certi ambienti -  un lallo era vecchio a 12/13 anni, e forse avevano ragione: lavoravano come bestie e le cure non erano certo paragonabili a quelle odierne; quand'ero bimbo consideravo vecchie le persone di 40anni e lo erano d'avvero dall'aspetto, oggi, c'è un'amica di mia moglie (42/43 anni) mi fa sangue a solo vederla... hai presente la Ferilli più giovane e senza silicone? Quella!

Il Columella dice che una giumenta va coperta dai 2 ai 10 anni dopo di chè gli eventuali prodotti sono "deboli".

Alle macine andavano i lalli/asini/muli vecchi, malati o bestie infami/pelandrone/sfaticate, quelli erano animali da lavoro, dunque dovevano lavorare in una maniera o nell'altra.

Guarda cosa ci dice Apuleio...

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2014, 07:22:50 PM
... prima di vedere cosa ci dice Apuleio, dobbiamo sapere che il Nostro narra le vicissitudini di Lucio - L'Asino d'Oro, certamente, tutte voi conosciete la storia, è famosissima ma per quelle due o tre che non l'hanno letta o dimentica ecco sto linco, così vi fate un'idea di cosa dirò:

http://www.wuz.it/riassunto-libri/4158/Metamorfosi-asino-oro-Riassunto.html

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2014, 11:42:55 PM
... c'erano varie mole di differenti dimenzioni che venivano fatte girare giorno e notte senza tregua per ricavare la farina che veniva raccolta da un nugolo di schiavi dalle faccie e gli oculi segnati dal'intenzo calor dei forni.

Il ricco panificatore aveva comprato l'asino/Lucio.... .... ... la mattina presto, mi attaccarono alla macina che mi sembrava la più grande di tutte e bendatomi gli oculi, per non farmi girare la capa, mi misero  a tirare in tondo su di una pesta sempre uguale.
Dopo i primi giri - ebbi le palle piene di quel girotondo, mi fermai e rimasi immobile, infatti, mi illudevo che - facendo lo stupido e l'inetto - mi giudicassero inadatto a quel minchia di lavoro e mi avrebbero messo a fare qualcos'altro di più interessante e meno fatigoso o - addirittura - a pascermi sensa far nulla.
... .... ... venni circondato da un gruppo di brava gente, non le potevo vedere perchè ero bendato, ma sentivo che armeggiavano attorno a me, al segnale, urlando come degli assatanati quelle simpatiche personcine mi si lanciano sopra e giù botte da orbi con dei nodosi bastoni e maligne catene.
Mi spaventai talmente che comincia a tirare con tutte le mie forze sulla corda di fibra (taenia spartea)
tra le risate degli allegri picchiatori... dato che siamo in argumenta beccatevi sto linco:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/10/buovo.html

... ... la giornata era trascorsa, ero distrutto dalla fatiga e stavo per svenire dalla fame, mi staccarono e mi portarono nella stabula dove mi soffermai ad osservare gli animala coi quali dividevo l'esistenza,
Vecchi muli castrati ed impotenti erano alla mangiatoia a divorar balle di paglia ansimando e agitando le loro incollature rose da ulcere purulente; le loro flaccide narici si dilatavano per le scosse di una insistente tosse, il loro petto era a carne viva per l'incessante sfregolio delle corde, i loro fianchi scorticati all'osso per le spietate punitioni, l'unghia degli zoccoli - nel loro interminabile girare - aveva preso, schiacciandosi, una larghezza smisurata...minchia! Ai tempi c'erano gli ipparchi ma non c'erano i barefutti i pedicure.

Dunque, le macine erano il penultimo stadio della vita degli equini, ci venivano attaccati: praticamente tutti gli animali vecchi, quelli malati, quelli storpiati da incidenti vari... ecco il grido di disperazione di un vecchio corsiero che troviamo in Transitu fossae di Giustino:



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 28, 2014, 02:25:43 AM
"A te, mia patria, Tessaglia nutrice di puledri, indirizzo il mio lamento, io, Pegaso, per la fine ingiusta della mia carriera, IO, che a Pito e nell'Istmo e al tempio di Zeus e di Nemea ho goduto gli onori dl trionfo e che ho vinto gli allori d'Arcadia, e adesso giro il fardello rotondo di pietra di Nistria..."

Che brutta fine!

Ma era la norma, tra l'animale legato alla pietra e il suo padrone non esisteva quel contratto di reciproca fiducia che Xenphon consiliava ad ogni uomo di lalli, questo trattamento può sorprendere l'animo senzibbile di noi ragasse del 2000, ma, basta fare un viaggetto in Marocco, Tunisia o giù di lì, per renderci conto che sono cose "normali".
Posso dire  che i lalli che vidi in Tunisia attaccati ai carretti facevano veramente pena: erano tutti lalli interi, ma denutriti e pieni di piaghe er ulcere mai curate, ma questo non è niente a confronto degli animala da lavoro dell'entroterra nordafricano, il buon Paul così ci informa:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 28, 2014, 09:30:16 AM
... nelle montagne nordafricane (Algeria), gli animali invecchiati sono sempre stati trattati crudelmente, asini scheletrici compiono ancora fatighe impossibili, perché l'asinaio usa un sistema assolutamente riprovevole che suscita immancabilmente la giusta indignazione dei turisti: introducono una spina o della terra in una delle lacerazioni che i tapini hanno a bizzeffe sul dorso o sui fianchi, oppure pungono col bastone una piaga purulenta, ottenendo così - dal'asinello - gli ultimi sprazzi di energia.

Altri autori greci e latini si dilungano su come venivano sfruttati gli equini, su come lavorano gli equini ma anche i buoi nell'antiguità, quì mi fermo, chiudo la parente e torno al tema originario.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 28, 2014, 09:45:04 AM
A che epoca risale il proverbio arabo "sette anni per il mio nemico, sette per me, sette per mio figlio", che induce a ritenere (con semplice somma) che vi erano più di vent'anni di "montabilità" dei cavalli?

Quanto alla "spina nel fianco" (curioso che sia un modo di dire attuale!) ho già riportato testualmente, forse in altro foro,  come uno degli autori dell'alta scuola rinascimentale italiana suggerisse di risolvere il problema del cavallo poco sensibile allo sperone. Chissà: forse agli africani quella tecnica glie l'abbiamo insegnata noi  :firuu:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 28, 2014, 03:09:19 PM
Il ploverbio arabo descrive pienamente quello che succedeva et che dissi, sette anni di sollazzo: giuoiose cavalcate, gare di ogni genere coi giovani della familia, sette anni di serio lavoro col pater familiae, e sette anni di inferno per il lallo venduto a persona non amica, tale da poterle fare un bidone, una sola.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Bubba - Novembre 28, 2014, 03:13:06 PM
A suo tempo rimasi molto sorpresa nello scoprire che Bucefalo fu non solo il primo cavallo di Alessandro, non solo.il suo cavallo ma praticamente l' unico.
Alessandro ragazzetto lo domo' e l' equino lo accompagno' alla conquista del mondo ( s)conosciuto.
Mori' in seguito a delle ferite riportate in battaglia, a 20 anni. Ancora forte, tanto da reggere ferito il seguito della battaglia e morire nei giorni seguenti.
A 20 anni era indubbiamente ancora molto forte, tanto che Alessandro lo cavalcava in battaglia ( dove come e' noto dalla prestazione del cavallo dipendeva la vita del cavaliere).

Ovviamente, era scalzo pure lui  :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 28, 2014, 03:23:57 PM
Quella, che dici è la favola, evidentemente non mi hai letto nelle puntate precedenti: dissi che i lalli da battaglia, i destrieri, i war pony erano cavalli specialisti, si usavano solo in battaglia e per le parate, Alessandro aveva alcune centinaia di lalli e muli personali altrimenti che razza Imperatore era!!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 28, 2014, 03:31:57 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 28, 2014, 03:09:19 PM
Il ploverbio arabo descrive pienamente quello che succedeva et che dissi, sette anni di sollazzo: giuoiose cavalcate, gare di ogni genere coi giovani della familia, sette anni di serio lavoro col pater familiae, e sette anni di inferno per il lallo venduto a persona non amica, tale da poterle fare un bidone, una sola.

Guarda che hai invertito i "sette anni": i primi sette anni sono quelli "per il nemico", quelli delle maggiori difficoltà, bizzarrie, fatiche e pericoli; poi i sette anni del "massimo"; infine i sette anni del cavallo pienamente affidabile anche se non più nel culmine della sua forma, adatto a un giovane cavaliere meno esperto. Arriviamo a 3+7+7+7=24 anni. Se il proverbio è antico (come credo) significa che era normale per i cavalli essere usabili fino a 24 anni. Dove sbaglio? Forse la sequenza dei "sette anni" non è quella temporale? Non trovo riscontri.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Bubba - Novembre 28, 2014, 04:04:00 PM
Parentesi Bucefalo. Sicyramente il cavallo e' entrato nella leggenda ( al pari di Alessandro) e si sara' esagerato nel raccobtare certi episodi ma l' equino e' esistito. Gli storici riportano la data di acquisto ( 342 aC), il prezzo, la data ( 326 aC) le circostanze e il luogo della morte.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 28, 2014, 07:57:56 PM
Certo che è esistito, pare che fosse stato di una razza che doveva somigliare all'Akal teké, i cineasti moderni - non capendo una beatissima minchia di cavalli - lo hanno rappresentato come un pesante frisone solo per esigentie di sciò.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 28, 2014, 08:08:32 PM
Caro Alex, è vero il contrario: tu hai invertito la sequenzia.

Gli arabi non si preoccupavano affatto della doma, i polledrini crescevano assieme ai bimbi e quando diventavano polledri erano domati dai loro fratelli maggiori: adolescienti e giovinotti che gentilmente et gradatamente li facevano diventare lalli.

Il lallo fatto: dai 7 ai 14 anni è quello che dà il meglio di se, quindi passava nelle mani del capo, dai 14 ai 21 inevitabilmente - il destriero - va in discesa diventa un ronzino, gli acciacchi ,le malattie, le ingiurie subite riaffiorano inevitabilmente, il lallo perde di valore... prima che fosse decrepito, l'astuto beduino gli faceva un maquillage e lo vendeva ad un estraneo come un giovinotto di 7 8 anni mentre invece ne aveva 16/18.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 29, 2014, 02:11:28 AM
Citazione da: alex - Novembre 28, 2014, 03:31:57 PM
Arriviamo a 3+7+7+7=24 anni. Se il proverbio è antico (come credo) significa che era normale per i cavalli essere usabili fino a 24 anni. Dove sbaglio? Forse la sequenza dei "sette anni" non è quella temporale? Non trovo riscontri.

Lasciamo perdere l'antichità del ploverbio, i risconti te li ho dati, ai tempi del nonno, un lallo/un mulo da carretto raramente faceva il carrettiere dopo i 12/13 anni - non ce la poteva fare - ma non è che andava in penzione, discendeva negli inferi come ho ampliamente dimostrato, il fatto che campasse/fosse usato fino a 18 o fino a 32 anni era del tutto incidentale; questa discesa poteva essere largamente anticipata se l'animala aveva un incidente o era malformato.

Ricordo benissimo un asinello - si fermava sotto casa - tirava il carrettino del fruttivendolo, era zoppo trascinava una zampa ma continuava "normalmente" a lavorare, alla stessa maniera ricordo un altro zoppo, era  un ragazzo - avrà avuto la polio - ma faceva "normalmente" - con una stampella - il pecoraro...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Novembre 29, 2014, 08:45:55 AM
Scusami ma non mollo. Su web non lo trovo! Chi me l'ha detto? Qualcuno mi aiuta? Intanto mi scuso per la citazione di un proverbio di cui non conosco la fonte. Ecchecavolo, non è mia abitudine farlo.

Per quanto riguarda il riscontro, o tuo nonno era arabo, o "non vale". Ma smettendo di devastarti il topico, aprirò un altro topico altrove.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 29, 2014, 11:42:22 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 28, 2014, 08:08:32 PM
Caro Alex, è vero il contrario: tu hai invertito la sequenzia.

Gli arabi non si preoccupavano affatto della doma, i polledrini crescevano assieme ai bimbi e quando diventavano polledri erano domati dai loro fratelli maggiori: adolescienti e giovinotti che gentilmente et gradatamente li facevano diventare lalli.

Il lallo fatto: dai 7 ai 14 anni è quello che dà il meglio di se, quindi passava nelle mani del capo, dai 14 ai 21 inevitabilmente - il destriero - va in discesa diventa un ronzino, gli acciacchi ,le malattie, le ingiurie subite riaffiorano inevitabilmente, il lallo perde di valore... prima che fosse decrepito, l'astuto beduino gli faceva un maquillage e lo vendeva ad un estraneo come un giovinotto di 7 8 anni mentre invece ne aveva 16/18.

Forse non hai letto questo posto, altrimenti non mi spiego il tuo ultimo intervento.
Secondo me diamo troppa importanza al ueb,"non lo trovo (su ueb)" non vol dire che quella cosa non esiste che non è vera, anzi.

L'origine della discesa lallina negli inferi, si perde nela notte dei tempi ed è durata fino a tempi di cui ho il riverbero, e comunque, l'ordine dell sequenza del ploverbio arabo è quella che dico io.

Un polledro - se non è già manso - si ammansisce in 3/4 settimane, ancora  un mese ed è domato, ancore tre mesi ed è addestrato alla bassa, poi puoi fare il pogramma che vuoi.
Dunque, non ha senzo dare al "mio nemico" unlallo giovine con davantii 11/12 anni di splendore, e poi tenersi - per il sollazzo dei giovini -  un lallo che sta diventando decrepito.

Un altro antico provebio conferma il mio concetto: "Il cavallo vecchio muore nella stalla del minchione".

Comunque ti capisco, sia io che te - che vedremo morire Oddo e Asia nelle nosre stalle - non siamo minchioni, è una nostra libera scielta, i tempi son cambiati ma non troppo, plobabilmente, in caso accadesse il contrario - Oddo stesse per vedere la mia fine - adotterei, se mi fosse possible, la solutione finale del Generale.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Novembre 30, 2014, 11:42:49 AM
Lo sai si caro Raffaele che sei insopportabile ? :evil3:


Solo che  non è che tu lo sia veramente ,

ma lo sono le tue  VERITA che alla gente da fastidio sentirsi narrare
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 30, 2014, 12:27:42 PM
Forse hai ragione, i luoghi comuni, le verità/le escortanate condivise, l'affidarsi all'uomo della provvidenza, lo stare chiusi nel branco sono situazioni estremamente confortanti.

I tabù, i dogmi sono altrettanto confortevoli sopratutto pereché ci danno la possibilità di non penzare.

Ma a giudicare dall frequentazione di questo topico, l'orrido, il sangue, il ca**otto nello stomaco, lo sbudellamento affascinano il pubblivo pagante, come - del resto - i films di Hithcock o di Dario Argento.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 30, 2014, 06:24:10 PM
Apro una parente, o meglio faccio un flescibec sull'assetto sportivo leggiero in avanti erronemente chiamato monta itagliana,
ci fu un tempo che - per mio sollazzo - facevo uno pseudo endurans: allenamento di un paio di ore al giorno su un percorso di una 15ina di km. ogni tanto escursioni dai 40 agli 80 km da farsi in giornata: ero da solo, facevo passo e galoppo alternati, scielta dettata dalle mie ossa già malconcie e dalla conseguente scelta della sella (una vaquera confotevolissima per le mie chiappe e anco per la  schiena dello lallo), dunque, galoppo seduto, staffatura classica o alla cauboi, galoppo disteso ma lento... lop direbbero i miei amici col cappellone, ora, per puro caso mi son soffermato ad osservare qualche video di endurans serio:

https://www.youtube.com/watch?v=Snb3PqmWZTM

cosa notate? I cavalieri galoppano seduti e staffati lunghi lunghissimi, ora, la teoria che sorregge il galoppo in avanti/sollevato si regge sul fatto che
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: rhox - Novembre 30, 2014, 07:03:15 PM
no ti prego no raffaele!! gli arabi come esempio proprio no!!
sono inguardabili a sbatacchiare sulla schiena dei cavalli, piedi sulle spalle per riuscire a stare seduti sulle selle da endurance, mani che si reggono alla bocca..

tendenzialmente l'endurance europeo è fatto di galoppo in assetto leggero
https://www.youtube.com/watch?v=nrzhrwgpPw0
https://www.youtube.com/watch?v=25qg07KAsAI
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 30, 2014, 08:17:40 PM
Mi bannate se vi dico che a me l'assetto di quelli che fanno endurance sembra proprio brutto?
Lo so che sono i campionati francesi ecc. però mi sembrano brutti lo stesso. Mia personalissima opinione eh.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: rhox - Novembre 30, 2014, 08:43:27 PM
milla il brutto dipende dalla disciplina.. se dovessi fare 160 km con un assetto da dress piangeresti alla prima assistenza..
che poi ci sia un sacco di gente inguardabile è vero, ma qualcuno bello da vedere per la sua disciplina c'è. considera anche che molte riprese sono state fatte già dopo ore di sella e innegabilmente man mano che avanza la stanchezza se ne va l'insieme
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 30, 2014, 09:57:21 PM
In effetti 160 km in assetto da dress la vedo un pochino dura, mi parrebbe dura anche 16 km :horse-wink: però innegabilmente nei film che avete messo c'è roba che non si può vedere, credo che almeno star composti si potrebbe.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: rhox - Novembre 30, 2014, 10:15:02 PM
il fine giustifica i mezzi? ho fatto endurance per qualche anno e non posso dire di averne ricavato un assetto esemplare. le selle in particolare lo rendono molto difficile in quanto sono selle molto instabili in quanto devono favorire un assetto leggero, sono minimali e leggerissime (come staffili e staffe per cui molto instabili), i cavalli spesso vengono lasciati nel loro equilibrio (ci sono correnti di pensiero per cui non bisogna neanche intervenire sul galoppo del cavallo, se fa 160 km a galoppo destro e non sa partire a sinistra per alcuni è da lasciare così. a mio parere idea folle, ma chi lo sostiene ha vinto gare a livelli internazionali).
immaginanti dei cavalli carichi come sveglie che sanno che da quel momento dovranno correre per ore e ore, in frotta in partenza spesso su prati invitanti, ecc e su un sentierino dove facilmente vedi poco dove vai sei in fila e davanti inchiodano, ripartono, accelerano, si spostano, ecc. non è facile mantenere un assetto composto in queste continue variazioni del cavallo.

poi che un sacco di loro non sappiano fare transizioni decenti o abbiano pochissimo lavoro in campo nessuno lo nega! solo che l'ambiente della gara accentua parecchio le carenze..
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 30, 2014, 10:22:22 PM
Certo capisco perfettamente, la mia era solo un'osservazione da profano. Ho detto che non hanno un bell'assetto, che poi questo sia spiegabile, funzionale, comprensibile, giustificabile ecc. siamo d'accordo. Era solo una constatazione "estetica" :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: rhox - Novembre 30, 2014, 10:24:33 PM
figurati, sono la prima a dire che molti non sono belli da vedere.. arabi in primis! :icon_puke_r:

per il resto, capisco perchè a me esteticamente non piace l'assetto da dressage della maggior parte degli agonisti ad alto livello.. lo trovo troppo estremo :horse-cool:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Novembre 30, 2014, 10:29:10 PM
Infatti, de gustibus... :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2014, 01:31:42 AM
Quì non si tratta di gustibus ma di efficacia di assetto (per il lallo e il cavagliere), ho anticipato che - dovendo fare molte ore a lallo - istintivamente presi l'assetto alla cauboi o se più vi piace alla buttero o alla gaucio o alla vachero: busto nella verticale, gambe cadenti forse un pò in avanti, libertà di incollatura, galoppo  radente ed economico, assetto che ho riscontrato nel moderno endurans da cui la domanda che avevo preannunciato: fino a quando è utile/giusto liberare il posteriore per agevolare la sua spinta?

Pereché di questo si tratta: nel s.o., nel cross, nell'ippica agevolare la spinta in avanti del posteriore è essenziale, dunque, si scarica il posteriore ma - inevitavilmente - si carica l'anteriore, questo detto in generale perché - come abbiamo visto nelle puntate precedenti - nel s.o. si fa anche il contrario per riunire/comprimere l'azione dello lallo per meglio andar su, eppoi si tratta di competizioni relativamente brevi.

Che succede se l'assetto fosse in avanti/alla Caprilli per 60/80/160 km ?

Non lo so, ma dato che gli enduransisti non lo usano, deve esser deleterio, cerco di spiegarmelo ma se sbaglio corriggetemi:
ore di lallo in tenzione sulle staffe sono una pruova insopportabile per qualsiasi cavagliere, ma di questo me ne stracatafotto, la cosa più dangerosa potrebbe essere che - secondo me - in questa maniera il lallo si spacca le spalle, portare 20 kg, in più in avanti è una sciocchezza per un animala che pesa 500 kg. ma diventano un macigno se questo squilibrio si protae lungamente nel tempo e nella frequenza di impegni, io me lo spiego così, comunque beccatevi sto video si tratta di ragasse giovinissime:

https://www.youtube.com/watch?v=hDoPQ4jJ5jM

la ragassa n. 61 per un tratto, galoppa leggiera ed è - comunque - staffata un pò più corta: la staffatura classica secondo d'Orgeix - poi si adegua e si siede anch'essa, la ragassa n. 64 - nel galoppo - non stacca mai le chiappe dal sella ed è ben in perpendicolare col suo lallo, l'assetto che ho descritto prima.

Se non bastasse beccatevi sto video:

https://www.youtube.com/watch?v=YJByWaFQwfo

Quì si vedono diecine di cavaglieri, arabi o non, non alzano le chiappe dalla sella nemmeno sotto minaccia armata.

Pare che i top lalli della specialità siano arabi e che l'ultimo campionato di endurans l'abbia vinto un arabo: uno sceicchetto, il quale, avrà quintalate di petrodollari a disposizione, dunque, si compra il meglio del meglio, ma il cullo sul lallo ce lo ha tenuto lui, infatti:
la medaglia d'oro l'ha conquistata percorrendo i 160 chilometri del durissimo tracciato in 8 ore, 8 minuti e 28 secondi a una media di 19.60 km all'ora. seguono una ragassa olandese Marijke Visser in sella a Laiza de Jalima: per lei una media di 19.26 km all'ora in 8 ore, 19 minuti e 17 secondi. Medaglia di bronzo per il qatariota Abdulrahman Saad Al Sulaiteen, con una media di 17.92 km/h in 8 ore, 56 minuti e 23 secondi.

La prima degli italiani in classifica è Simona Garatti su Hanifa (media di 15.50 in 10.20.03) al 23° posto che arriva con un ritardo di oltre due ore dallo sceicchino...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2014, 07:47:10 AM
Per me, buona equitazione è quella che permette al cavallo di fare meno fatica, e questo si vede nelle lunghe percorrenze. Voi mi dite che questa equitazione sarà pure buona ma non è bella. Ok. Allora mi viene il dubbio che la bella equitazione non sia buona. E' una semplice questione di logica.... E' da quando frequento i forum di cavalli che giro attorno a questo problemino.  :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: rhox - Dicembre 01, 2014, 08:39:59 AM
raffaele non considerare le gare nel deserto come esempio per l'endurance perchè riportano risultati che in quasi nessun'altra parte del mondo replicano come velocità e cavalieri.
il moderno endurance è quello di tutti gli altri paesi esclusi gli emirati (sarà forse perchè quando vengono a gareggiare qua c'è il divieto di superarli, un cavallo vincente non ha mai ripetuto una performance uguale perchè non è quasi mai più tornato sui campi gara e stranamente c'è un discreto numero di decessi post gara?).

hai preso l'esempio meno adatto, poi che ci sia una parte di mondo che li segue non vuol dire che sia ritenuto corretto
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2014, 09:05:16 AM
Lasciamo da parte i casi limite, Rhox, consideriamo l'endurance normale, quella in cui si resta entro i limiti fisiologici del cavallo come è provato (se avviene) dal fatto che i cavalli abbiano una carriera lunga. Innanzitutto: è vero o è falso che i cavalli da endurance ben fatta abbiano una carriera lunga? Perchè se è falso, allora lo stile di monta da endurance non è nè buono nè bello e allora il mio ragionamento decede miseramente, e lo abbandonerò senza rimpianti.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: rhox - Dicembre 01, 2014, 09:42:28 AM
dipende troppo dai cavalli. difficile dire se siano lunghe o meno, perchè troppo dipende dai risultati.
in italia ci sono dei cavalli che gareggiano a livello internazionale da anni, ma nessuno di loro ha vinto veramente grosso. quindi considerare una carriera di gare finite con risultati mediocri come lunga o si vuole considerare invece come lunga una carriera in cui il cavallo ha dato effettivamente tutto quello che poteva?
diciamo che ora cavalli come alex raggio di sole o faris jabar che hanno vinto a livello internazionale fino a 16-18 anni ce ne sono molti meno, agli internazionali accedono sempre più giovani (prima il limite d'età fei inutile, ora sono spesso al limite). solo che loro gareggiavano con medie da 16-17 km/h, ora a quella velocità ti piazzi da metà classifica in giù!

sui cavalli è difficile ragionare anche perchè le gare sono dilazionate nel tempo e poco si vedono i buchi dovuti agli infortuni: se fai 2 gare l'anno e tieni fermo il cavallo per 6 mesi non si nota tanto..
inoltre l'antidoping è ancora ridicolo
per me è da valutare anche la forma complessiva: in partenza agli internazionali trovi cavalli magrissimi, mal muscolati, brutti. se finiscono questi è per pura forza di volontà e per un fisico veramente pazzesco (e lì penso sempre a cosa potrebbero fare in mano a uno bravo), non si saprà però come passeranno la vecchiaia..

diciamo che il caso più eclatante, a mio parere, qualcosa significa: difficilmente un gran campione una volta perso il suo cavallo di punta riesce a sostituirlo.
ho sempre pensato che fosse gran parte dovuto a una mancanza di regole generali di allenamento per cui quando trovi il cavallo che ti segue e si adatta al tuo metodo vinci, poi se provi ad applicarlo ad altri e non funziona difficilmente i cavalieri hanno un backup per cambiare decisamente rotta o per adeguarsi ad altri cavalli.
cavalli vincenti ce ne sono tanti, si vede da come si alzano sempre più le medie (teniamo conto che in europa/america le competizioni si vincono con medie attorno ai 21-22 km/h, nel deserto dai 26 km/h in su). il fatto che un cavaliere non riesca facilmente a trovare un "ricambio" è quasi paradossale.

poi ci sono i cavalieri vincenti che sono solo "monte" per la gara, alcuni francesi sono campioni in questo: gareggiano mediamente 2 giorni a settimana con cavalli sempre diversi, i proprietari fanno allenare e poi per fare l'exploit chiamano queste persone.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2014, 10:34:04 AM
Mi resta il dubbio: l'endurance è equitazione non bella ma buona, o equitazione nè bella nè buona? Sono per continare il ragionamento dei Raffaele sull'efficacia dell'assetto, dal punto di vista del benessere (=longevità in buone condizioni) del cavallo. Beninteso: per quanto interessa un cavaliere medio/mediocre; il fatto che i cavalli perfettamente addestrati all'alta scuola, e montati da eccellenti cavallerizzi, abbiano una vita lunga e sana purtroppo non interessa a quasi nessuno di noi; si parla di cose che avvengono su pianeti assai lontani, cose ufo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: rhox - Dicembre 01, 2014, 11:36:25 AM
come sempre c'è il buono e il cattivo in ogni disciplina.
purtroppo nell'endurance c'è poca tecnica quindi ci si può arrabattare di più e, a mio parere, nel complesso abbassare la media qualitativa..
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2014, 01:19:58 PM
Francamente me ne infischio dei risultati enduransegni come delle altre discipline sportive, siccome esistono e - solo grazie a loro - di questi tempora esistono ancora i lalli, ne parlo.

Nel caso, il mio discorso riguarda l'assetto sulle lunghe distanze nell'ottica di utilità - efficacia - razionalità - comodità per amboedue le persone in giuoco.

Devo dire che - inevitabilmente - noi itagliani, avendo avuto i caprillioni, siamo portati a galoppare leggieri, io stesso - pur avendo fatto pochissime letioni di equitazioni da ragazzo - a mia Scajola - galoppavo leggiero, ho dovuto reimparare a galoppare seduto sulle distanze, (si passa dallo snodo delle ginocchia a quello delle reni) poi, una volta acquisito, viene naturale come promenare.
Come dissi scelsi quell'assetto per mia comoditade, ma, guardando quei filmati, mi è venuto in mente che forse l'assetto cauboi è vantagioso anche per lo lallo, punto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2014, 01:32:10 PM
Fermo restando che il peso sulla schiena del cavallo è esattamente identico anche se si monta "leggeri", a me interessera dissodare quel "forse". Ma siccome quel forse resterà un forse, chiudo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2014, 01:53:06 PM
Il galoppo leggiero sposta notevolmente il peso del cavagliere in avanti senza forse, che questo abbia perniciosi effetti sulle spalle del lallo - che già sono sovraccariche di loro - è deduttivo.
Per averne conferma bisognerebbe vedere se ci sono studi specifici sulla disciplina, vedere se c'è/se c'è stato un corrispettivo di Caprilli per intenderci.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2014, 01:07:21 AM
Apro una parente nella parente, quella era graffa questa è quadra, così posso aprire una ulteriore parente tonda.  :icon_eek:

Ricordate il polledro frison dal pede balestrino?
Bene, il personaggio ha chiamato il commerciante e gli ha detto del difetto, all'evidenza sapete cosa ha risposto il figuro?
E' una caratteristica di razza, a volte è più accentuata ma niente di che, poi basta un pò più di attenzione nelle prime ferrature e tutto passa... comunque, a dimostrazione che è una pessona onesta, si è detto disponibilissimo a riprendere il lallo, ci son stati nuovi arrivi dall'Olanda... soggetti bellissimi, collaggiunta di soli 1500 euri poteva dargli un quattro anni già avviato all'alta squola: una occasione.  :icon_eek:

Per fortuna, il ragasso ha rifiutato, si è già affezionato al polledro che - d'altronde - è buonissimo.
Meno male, stava per metter piede nei gironi degli inferi dove - in genere - sono relegati gli ippobabbi coi dané: notai, farmacisti, avvocati... cominciano con una onesta cavallina da salto da 3000 euri per la loro pargoletta e dopo quattro anni - cambio su cambio - si ritrovano con un bastimento da 25.000 euri; nel frattempo la ragassina - passata la fase puberale - comincia a dedicarsi ad altre altrettanto sollazzevoli cavalcate e abbandona il lallone.
Il povero ippobabbo si ritrova con un bestio acciaccato che nessuno vuole, al massimo gli offrono 3000 euri e il cerchio si chiude e io chiudo parente e controparente.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Ospitalazzo - Dicembre 02, 2014, 08:19:31 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 30, 2014, 12:27:42 PM
Forse hai ragione, i luoghi comuni, le verità/le escortanate condivise, l'affidarsi all'uomo della provvidenza, lo stare chiusi nel branco sono situazioni estremamente confortanti.
I tabù, i dogmi sono altrettanto confortevoli sopratutto pereché ci danno la possibilità di non penzare.
Vero, vero e sconfortante: pensare è faticoso oppure doloroso oppure pericoloso oppure tutti e tre. Meglio lasciarlo fare agli altri
Meglio il comfort.
Scusate l'intervento arretrato.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 02, 2014, 09:24:07 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2014, 01:07:21 AM
.... e io chiudo parente e controparente.....

Peccato. Viva la parente, come diceva il famoso seduttore di cugine.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2014, 11:03:01 AM
Riprendo il filo, siamo arrivati alla nascita dei libri prettamente di equitatione e alla nascita dell'alta squola, il Nostro ha questa convinzione:

I  libri  sono  impor-
tanti  perché  insegnano  ad  addestrare
il  cavallo  per  la  guerra.  Tutti  i  libri  di
equitazione pubblicati nel Cinquecento,
nel Seicento, nel Settecento  e in buona
parte anche nell'Ottocento hanno come
unica fnalità la guerra. Non esiste il con-
cetto di arte equestre come la conside-
riamo noi oggi.
Il cavallo è lo strumento,
nel  senso  più  nobile  della  parola,  per
combattere, difendersi, vincere e soprav-
vivere.


Sarebbe stato meglio dire: non esisteva quel concetto nel medioevvo, infatti, l'arte equestre nasce nel rinascimento - appunto - e prosegue fino a Oliveira.
Il Nostro deve essere un militare data l'enfasi colla quale si sofferma sul fatto che il lallo è: lo strumento, nel  senso  più  nobile  della  parola,  per combattere, difendersi, vincere e sopravvivere, senza sottolineare che per dedicarsi alle simpatiche attività appena elencate,  i campi di battaglia - più o meno antigui - sono stati coperti da miglioni di carcasse di "nobili" equini destinati al massacro in maniera stupida, si penzi alle allegre cariche della minchiazza contro le mitragliatrici!!
Comunque.
Il lallo, da strumento per combattere, ma non solo, in quel periodo comincia a diventare - nelle accademie - "materia artistica", ma cosa sono le Accademie?

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2014, 02:35:24 PM
All'initio, le accademie corrispondevano alle scuderie di re, principi e imperatori; Gigi XIV aveva migliaia di dipendenti divisi nella Piccola e nella Grande scuderia, ci stavano stabulati centinaia di lalli ma anco dei muli, è evidente che non tutte queste bestie, erano addestrate per la guerra, c'erano: lalli da carrozza, da passeggiata, da parata, da caccia, lalli per signore e lallini per bambini.

Sappiamo che fin dai tempora di Xenophon, i nobili amavano pavoneggiarsi sfruttando le attitudini  :icon_eek: naturali dello lallo, bellissima (anche se orribile) la spiegatione - fatta dal principe ateniese - sui come ottenere la levata , dunque, questo naturale propenzione alla vanità dei cavaglieri di ogni luogo e di tutti i tempi è la molla che spinge i cavallerizzi itagliani ad inventare l'alta scuola, essa scatta nel rinascimento a Napoli, città coreografica e pomposa per definizione e a quel tempo "capitale culturale d'Europa", ma si perfeziona in Francia  - raggiungendo sopraffine vette - nel periodo barocco fino all'arrivo di Baucher che rottama  :icon_eek: la vecchia squola avuta origine dai cavallerizzi napoletani.

Per quanto riguarda
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 02, 2014, 05:11:15 PM
Fermo là! Vi sono indizi che qualcosa fosse stato fatto, in tema di alta scuola, a Bisanzio, e che la scuola napoletana in qualche modo ne avesse raccolto l'eredità. Ti risulta? Ti pare verosimile? Di certo, nel Portogallo di soltanto un secolo prima, non si trova traccia di un'equitazione "bella" ma solo di un'equitazione "efficace" - per guerra, duelli, caccia. Ma c'è comunque la menzione del fatto che l'equitazione almeno discreta è piacevole, "porta la gioia nel cuore"; ma per ottenere questo risultato basta poco, vi sono cavalieri novizi che sentono "la gioia nel cuore" anche se cavalcano piuttosto male.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Dicembre 02, 2014, 08:00:11 PM
L'unico modo per non dare fastidio al cavallo ( stare leggeri) , è quello di avere una posizione corretta in sella e muoversi con il cavallo , tenendo sempre il nostro peso bilanciato , in uguale misura sulle due staffe e tendo la nostra testa in verticale con la schiena dl cavallo .

Al passo si fa ogni uno come pare e piace , al trotto e galoppo NO
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2014, 08:30:15 PM
Caro Marco, hai ragione quella è la maniera di stare leggieri e seduto.

Per tutta l'antichità l'alta squola era sconosciuta, nondimeno esistevano  gli spettacoli equestri basati sopratutto sulle acrobazie a cavallo e ammaestramenti ottenuti a suon di frustate o di artifizi da circo, la storia di Bisanzio è risaputa, ma è assai plobabile che i cavallerizzi bizantini presentassero ammaestramenti come quelli appena descritti che erano di norma - ai tempi - nei caroselli e nelle parate equestri, questo non esclude che presentassero dei similpiaffer, delle impennate o qualcosa del genere.

L'alta squola credo sia originale partenopea e rinascimentale... i principi rinascimentalisi dell'arte si rifacevano a modelli classici (greci e romani) che erano considerati ideali di perfezione, appunto.

Collo lallo accadde la stessa cosa, attraverso l'equitazione superiore/l'alta squola, si riproducevano stilizzate e codificate le andature enfatiche degli stalloni o dei polledri in libertà : classici movimenti dei lalli, appunto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 02, 2014, 11:40:00 PM
Divagazione analogica

Il rinascimento è il momento in cui non solo l'equitazione, ma anche altre arti considerate "umili" vengono codificate in trattati. Un altro esempio che ho incontrato per caso: la metallurgia, anch'essa arte molto raffinata, e anch'essa codificata per la prima volta in quei secoli. Io vedo volentieri - come ipotesi - l'idea che le altre civiltà, che hanno coltivato la raffinatezza intanto che l'Europa attraversava i secoli bui, e penso a due: l'araba e la greco-bizantina; entrambe "orientali" - abbiano sviluppato l'arte equestre, che poi sarebbe stata accolta, sviluppata e codificata  nel rinascimento. La lettura di Grisone, e degli altri autori, fa pensare che le cose che scrivono non siano nate da un momento all'altro; e il bizantinismo dei morsi rinascimentali, in tutte le loro innumerevoli combinazioni e nelle regole puntigliose per la loro scelta, non mi pare frutto di una sperimentazione di decenni, ma di secoli. Non essendoci evidenti rapporti fra questi bizantinismi e l'equitazione araba, mi pare - per esclusione - che la fonte sia greco-bizantina. Il bizantinismo del mio ragionamento ne è, in fondo, un indizio.

Fine divagazione analogica
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 03, 2014, 02:10:39 AM
E' evidente che non è successo che, un bel giorno, il Grisone si sveglia e dice: "toh, oggi non ho una minchia da fare: invento l'arte equestre", sappiamo che il Grisone fu aglievo di Cola Pagano chi mai era costui?

Ce ne informa Ferraro Pirro, gentilhuomo napoletano, già cavallerizzo maggiore di Filippo due re di Spagna:

Il signor Cola pagano, figlio del signor Monte Pagano, cavallerizzo maggiore del serenissimo Don Ferrante d'Aragone Re nostro antipassato, seguì le orme del padre nel cavalcare, il quale visse molto spatio di tempo col sig. Fabritio Colonna.... ... e ritornato dalla servitù del re d'Inghilterra, servì per maggior Cavallerizzo tutto il tempo che visse, all'eccellentissimo d'Orange, vicere del regno e in Italia Generale di Cesare; costui fu il primo inventore dei torni, che hoggi si fanno e ritrovò il raddoppiare che hora si costuma... ....sotto la sua disciplina si creò il sig, Marc'Antonio Pagano e il sig, Federico Grisone...

Dunque il Nostro fu di formazione europea e originale inventore di esercizi d'equitazione, d'altronde gli orientali - intesi come mongoli, arabi, turchi - non ebbero mai una vera alta squola, il loro principale impegno era di render maneggevoli i lalli in querra, per far questo non abbisognavano di passage, piaffer, ballottade e capriole.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 04, 2014, 11:59:09 PM
Così  (collo arrivo della polvere da sparo)
la  levata, la  corvetta,  la  sgroppata, 
la  capriola, movimenti che  i cavalli,
appositamente addestrati,  compiono
per attaccare il nemico  e  per  difendersi 
nei  combattimenti corpo a corpo, sono dimenticate
e non vengono più insegnate, semplice-
mente perché rallentano la mobilità e la
velocità del cavallo. Colgo l'occasione
per annotare che questi movimenti, cor-
vetta,  dal  salto  del  corvo,  sgroppata,
capriola,  dal  salto  del  capriolo  o  del
capro  o  del  caprone,  chiamati  oggi
"salti di scuola", sono stati descritti e così
si  trovano  nominati  per  la  prima  volta
nella storia dell'equitazione nei libri dei
maestri  italiani  del  Rinascimento  (circa
1450  fno  alla  fne  del Cinquecento.


Se è vero - ed è vero - che - dagli assiri in poi - si proteggevano i lalli con armature, gualdrappe, coperte e pettorali, l'ultima cosa da fare - in mezzo una pugna - era metterli a fare levade e corvette e pesade, cioè mettersi a scoprire il ventre dell'animala... il fante fa un passetto di lato e squarcia il ventre dell'allegro lallino con l'alabadrda o la picca... eppoi - fare queste esibizioni - contrasta con l'evidenza con la logica di ogni uomo di cavalli, solo ad un mentecatto può venire in mente di mettersi a fare passage, piaffer, ballottade e croupade nel bel mezzo di uno scontro nel quale ci si giuoca la vita!
Se è vero che queste arie rallentano la velocità e la mobilità dello lallo con la nascita della polvere da sparo, è altrettanto vero che la cosa/il rallentamento accadesse anco prima: non esistevano falconetti, spingarde, archibugi e sputafuoco, ma imperversavano, gli archi (micidiale il long bow), i giavellotti, le frecce, le balestre, le catapulte e i trabucchi che erano  altrettanto letali.
Per concludere, ammesso che il lallo sia perfettamente addestrato all'alta squola, riuscirà a fare quelle arie con attorno diecine/centinaia di scalmanati armati fino ai denti - a piedi o a lallo - che con urla selvagge ti si buttano contro?

Ma sentiamo cosa dice... Bice? Noooo, buona la rima ma sentiamo qualcuno di veramente autorevole...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 05, 2014, 08:43:44 AM
Solo per ricordare la tecnica di combattimento a cavallo più efficace descritta nel 1400 da Dom Duarte: da fuori della mischia, mettere il cavallo un buon  galoppo e passare dritti fra i fanti, senza fermarsi, usando la velocità del cavallo per aumentare la forza dei colpi di spada a fendente o la forza di penetrazione dei colpi di lancia; non fermarsi, uscire dalla mischia al galoppo, girare il cavallo e ripetere. Ci saranno state altre tecniche ovvio, non sempre si poteva attuare questa, ma questa è la tecnica migliore; e a pensarci, il "torneo" (galoppo, colpo, continua il galoppo, dietrofront, ripetere)  - se ci pensate - potrebbe essere l'esercizio perfetto per impratichirsene.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: rhox - Dicembre 05, 2014, 10:08:05 AM
salvo che se trovi il fante furbo che mentre passi colpisce il cavallo, magari agli arti, sei bello che panato.. o meglio inscatolato visto che lo facevano in armatura..
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 05, 2014, 11:56:40 AM
Mah... se lo consiglia il re Duarte, che lo faceva in pratica, qualche motivo ci sarà.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: rhox - Dicembre 05, 2014, 12:27:00 PM
certo, non sto dicendo che sia una tecnica da evitare..
solo che se è la migliore non oso immaginare le altre quali rischi comportassero!

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 05, 2014, 03:18:58 PM
La cavalleria era dirompente (alla Duarte) contro fanterie improvvisate raccogliticce, vice e versa, trovava pane duro contro fanterie organizzate che - serrando i ranghi - resistevano alle cariche, la falange macedone, il quadrato romano, i tercios, i lanzitenecchi, gli alabardieri svizzeri hanno sempre dato filo da torcere alle migliori cavallerie d'Europa.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 06, 2014, 04:48:59 AM
Visto che Bice non dice, sentiamo cosa dice - a proposito dell'alta scuola equestre -  il Colonel De Saint-Andrè, già Capo Cavallerizzo del Cadre Noir et eruditissimo uomo di lalli:

...tutte queste arie, non avevano altro scopo che dimostrare la perfetta maestria del cavaliere e l'obbedienza e l'eleganza armoniosa del cavallo, al contrario la maneggevolezza nel combattimento, restò la preoccupazione dominante dei popoli orientali.

Comunque qualsiasi cavaliere sano di mente, in battaglia pretendeva dalla sua cavalcatura l'obbedienza cieca ed assoluta...vietata qualsiasi iniziativa bellicosa del quadrupede tantomeno lo si addestrava a farle, naturalemente, sotto l'azione di speroni troppo convincenti e di imbocature troppo ardenti, poteva capitare che i lalli  - nella pugna - di impennassero e scalciassero e saltassero ma erano azioni casuali, che - a volte - potevano danneggiare lo stesso cavagliere.

Per lo vero, qualcuno provò quest'addestramento - tra questi il Corte nei duelli - ma possiamo senz'altro considerarla un'eccentricità che non ebbe mai alcun seguito consistente ed effetto pratico, gli eventuali malcerti vantaggi erano scompenzati da tanti rischi: troppi.

Anche nell'equitazione accademica, c'era la fissa del naturale, infatti, i puristi definivano "naturali" tutte le arie di scuola in quando riproducevano atteggiamenti che il cavallo - nelle fattispecie gli stalloni - prende in natura, che: per ottenere queste "naturalità" si usassero i sistemi e gli orpelli più strani et "artificiali" non era/non è tenuto da conto.

La "scuola napoletana" non era per tutti i lalli, solo cavalli particolarmete solidi di testa e con un fisico di ferro erano in grado di sopportare le terribili pretese dell'alta scuola.

Pertanto si usavano cavalli interi con le dette caratteristiche, le femmine e di conseguenza i castroni, erano quasi sempre esclusi: troppo, senzibbili, troppo delicati, andavano facilmente fuori di testa sotto l'azione del capezzone e la costrizione dei pilieri... sono già al mezzopippone, l'altra metà ve la beccate  - se volete - la prossima volta...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2014, 04:08:18 AM
Dunque, per conchiudere l'argomento lalli intieri = solidità di capa dirò che ai tempi si usavano anche i muli intieri, cosa illogica e pericolosa pereché - spesso - erano bestie intrattabili ma avevano quel quid che era importantissimo per un animala da travaglio qualità che abbiamo cercato di definire,.
In inglese c'è una parolina perfetta per questa significatione: stamina = capacità di resistenza/capacità di sopportazione.
Questi muli, quasi sempre portavano la museruola e - spesso - il fiocco rosso dietro, per questa ragione, erano usati solo da specialisti, gente (più bestia delle bestie) che andava ad arare - a ore/a giornata - terreni particolarmente pesanti e difficili dove era esatta la stamina, il normale mulo intiero aveva più stamina (rendeva di più) di un lallone da tiro e - a mantenerlo - costava di meno, rispondeva ad una elementare regola economica, appunto.


i principi dell'equitazione praticata allora dai
maestri,  detta  equitazione  di  scuola,  il
cui principio fondamentale è la "riunione"
del cavallo, perché  soltanto un cavallo
riunito,  cioè,  per  spiegare  brevemente,
un  cavallo  che  si  è  sottomesso  con  la
parte anteriore del corpo, testa e collo,
alle redini e con la groppa alle gambe
del  cavaliere,  solo  un  cavallo  così  ri-
unito può essere veramente rispondente
nel  bel mezzo  della  battaglia.


Quì, il Nostro prende una cantonata di spigolo, nessuno gli ha detto che la più grande potenza militare a cavallo è stata quella di Gengis Kahn, lo faccio io. I mongoli, fecero il più grande impero (terrestre) di tutti i tempi in groppa ai loro lallini, che tutto erano tranne che riuniti, ma erano velocissimi e manegevolissimi quello che ci voleva in battaglia, infatti, fecero un cu lo così alle cavaglierie europee, a cominciare da quella teutonica e da quella russa che, di certo, mammole non erano.

Se proviamo a  entrare nella realtà di quelle genti, di quei predoni, di quei guerrieri, vediamo che il principio che adottavano era uguale a quello dell'alte squola ma perseguito con altri metoda, il principio era semplice: - l'obbedienza doveva essere incondizionata, il cavallo doveva passare tra le fiamme o tra una selva di lance piuttosto che disubbidire al suo cavaliere.

Questo fatto era di una certa validità, dato che l'alternativa era la morte, inoltre era vietata qualsiasi iniziativa bellicosa da parte del quadrupede.
La doma/l'educazione era "etologica" cioè rispondente a quanto avviene in natura dunque, violenta...violentissima con buona pace di coloro che credono che etologica vuol dire dolce, non violenta.

Di fatto si legava il puledro al solito palo, giù bastonate, catenate, urla, fuoco e fiamme poi a poco a poco lo si trattava con dolcezza ma ricordando al primo cenno di ribellione le passate brutture.
Insomma, la povera bestia preferiva buttarsi giù da un dirupo, passare tra una selva di spade e lancie, piuttosto che disubbidire al suo padrone, dovete convenire che a quei tempi erano duri per il lallo ma non lo era da meno, anzi lo era di più per quei cavalieri selvaggi.

Una delle tattiche dei mongoli, contro fortificazioni, valli o trincee era di mandare avanti dei cavalli pesantemente bardati, montati da prigionieri estranei spinti da mongoli stessi che, erano stati condannati a morte, la loro organizzazione militare prevedeva la morte per chi si sottraesse al combattimento, questa punizione oltre che per il fellone era somministrata a tutto il plotone di sua appartenenza.

Il fatto era accettato come del tutto naturale, dunque, questi condannati, spingevano i prigionieri di guerra vestiti alla mongola, ad attaccare per primi le fortificazioni e i fossati messi a difesa delle citta assediate, in realtà, il loro scopo era di creare un ammasso di uomini e cavalli morti o moribondi che riempiva i fossati o - ammucchiato sotto le mura - facilitava la scalata dei successivi guerrieri.  ...non è dato sapere se - gli eventuali sopravvissuti mongoli -  alla disperata carica venissero poi reintegrati o dovevano continuare l'opera di "spingitori" finché non venissero accoppati...ma torniamo a noi.

Anche gli occidentali, in battaglia, usavano il lallo come mezzo d'urto, dunque la carica e se si impegnavano in duello a singolar tenzone...

Minchia ! Chiedo tenia: ho fatto il pippone!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Dicembre 07, 2014, 11:13:26 AM
http://youtu.be/3HLI2BgStVc

Non sono sicuramente dei colossi questi cavalli rispetto al nostro metro, ma come sempre nella vita conta la sostanza, e questi se li sfidate nel loro territori vi fanno il culo anche nei nostri giorni, perché NOI siamo una generazione che si è agiata troppo sull'opulenza.

Personalmente dopo un periodo di ambientamento climatico , ci starei a battagliarci essendo ancora animato da un spirito RURALE
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2014, 05:59:34 PM
Comunque, i cavaglieri da combattimento medioevali mica erano dei vanitosi cicisbei, oltre a caricar dritto si insegnava allo lallo a travolgere i fantaccini e a lasciar libera la destra > destriero? Cioè a girare a sx a redini cedute in maniera tale da consentire al prode eroe di menar mazzate colla mano destra usando simpatica attrezzatura che formava il suo corredo: spadone, mazza ferrata e ascia... inoltre aveva lo scudo la lancia e una 30ina di kg di ferraglia addosso, l'assetto era profondissimo, incastrato in selle avvolgenti, per queste ragioni, alcuni ritengono che i duelli/le cariche si svolgessero all'ambio andatura più confortevole del galoppo per non parlar del trotto... chissà!

Ma torniamo al Nostro...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 08, 2014, 04:48:24 AM
... che ci convince che Caprilli svolge tutta la sua ricerca per formare ill lallo da guerra, il ché e vero da una parte ma non è vero dall'altra, il nostro - che plobabilmente è un militare - seleziona i fatti evidenzia che Caprilli ha detto:

per  l'equitazione militare,
quella che ha come fnalità la campag-
na dove si combattono le battaglie, «la
sola  [equitazione],  la veramente utile
alla guerra».
Parole sue. Caprilli non ha
altro scopo se non il cavaliere e il caval-
lo militare.


Ma tralascia di sottolineare che il Capitano ha trionfato in tanti concorsi ippici e si sollazzava a partecipare a corse di lalli, pare che - addirittura - sia coinvolto nel "giallo" delle Olimpiadi del 1900:

http://www.storiedisport.it/?p=8953

che Caprilli abbia partecipato o meno alle Olimpiadi non ha importanza, perché era sua ferma intenzione di andarci, fu impedito dal regolamento militare e comunque Trissino era suo aglievo, dunque, indirettamente vinse quelle medaglie.

Il Nostro afferma che:

Caprilli  non  ha
insegnato e scritto per quello che oggi è
lo sport equestre così come lo conoscia-
mo e lo pratichiamo, non ha scritto per
il salto, per i cavalieri e per i cavalli che
fanno i concorsi e gran premi o anche
le categorie oggi dette B115...


sarà vero ma nei fatti il Capitano era un competitivo da paura: guardate cosa ti combina il "Caprillone"...



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Dicembre 08, 2014, 09:54:50 AM
Trovo curioso il fatto che IO usi per sellare un cavallo gli stessi oggetti del capitano,

il filetto a aghi

e sella di medie dimensioni con una paletta decisamente poco accentuata.


La sella magari è standard nel mio settore, ma il filetto a aghi lo scelgono in pochi , e personalmente  penso che sia il filetto più corretto da usare per uscire in campo aperto 
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 08, 2014, 02:34:33 PM
L'episodio è notissimo, il Capitano era inc***ato come un bufalo cafro: era stato eliminato dalla gara, allora... beccatevi sto linco, c'è tutta la storia esposta:

http://www.granducato.com/pentagono/giu09/7pg.pdf

(http://s11.imagestime.com/out.php/i993326_melopo.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/993326_melopo.jpg.html)

Notate i marmittoni che reggono la barriera coi badili...un aiutino per il Capitano? Chissà!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Dicembre 08, 2014, 02:54:30 PM
Mi piace soprattutto la storia delle dame che lanciavano fiori e baci e l'appuntamento galante mancato, secondo me il marito della dama era appostato dietro il muro delle scuderie Gallina ad aspettare il galletto per tirargli il collo.
Infatti.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 08, 2014, 07:19:42 PM
Eh già! A noi ragasse piace il gossippo... lasciamo perdere la misteriosa (ma non troppo) morte di Caprilli e mi permetto di segnalare una enorme escortanata detta dal Capitano che forse è alla base dell'abbandono del dressaggio da parte degli italioti equitanti di ieri et di oggi:

Nello stesso
articolo scrive la frase diventata famosa:
«Le due equitazioni di cavallerizza e
di campagna sono, a mio credere, op-
poste;  si  escludono  e  si  distruggono
l'una con  l'altra».
Per questo motivo e
perché Caprilli  insegnava  il modo  più
semplice  di  montare  a  cavallo  per  la
recluta  di  cavalleria,  dal  Regolamento
militare,  e poi dal Manuale della FISE,
sono stati eliminati tutti gli insegnamenti
non necessari per l'equitazione di cam-
pagna.


Quell'affermazione,
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 08, 2014, 08:08:04 PM
Caprilli insegnava per un'equitazione militare? Ora, se equitazione militare significa equitazione da guerra, penso che all'inizio del 1900 l'equitazione da guerra fosse già morta (ma forse non se n'era accorta); in ogni caso, uno stile di monta che si basi sulla tenuta delle redini con entrambe le mani non può essere nè un'equitazione da lavoro, nè un'equitazione da guerra, perchè in entrambi i casi occorre avere una mano libera.

Un'equitazione che si fondi sulla tenuta di una redine per mano non può essere che "sportiva", ossia: fatta "per sport" e non per motivi seri.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Dicembre 08, 2014, 08:28:14 PM
Alex credo che il discorso dell'equitazione militare nasca dal fatto che Caprilli ecc. dovevano insegnare alla recluta di cavalleria che doveva essere messa in sella il più rapidamente possibile.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 09, 2014, 12:43:48 AM
Citazione da: milla - Dicembre 08, 2014, 08:28:14 PM
Alex credo che il discorso dell'equitazione militare nasca dal fatto che Caprilli ecc. dovevano insegnare alla recluta di cavalleria che doveva essere messa in sella il più rapidamente possibile.

Certo.
Ma la probabilità che quella recluta combattesse veramente era già bassa allora - almeno, lo penso. Adesso è totalmente azzerata.
Già allora alla recluta Caprilli insegnava un'equitazione "sportiva", proprio come gli istruttori militari insegnano tuttora ai loro allievi civili.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 09, 2014, 08:45:39 AM
Non è completamente vero, le cariche sono continuate fino alla II guerra mondiale, si sono distinti in queste manovre imbecilli - contro i carri armati - i polacchi e gli irlandesi.

La stupidità militare, doveva essere particolarmente concentrata negli alti comandi dei reparti di cavalleria, il massacro di Balaklava ne è l'emblema più eclatante,
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 09, 2014, 02:53:48 PM
«Le due equitazioni di cavallerizza e
di campagna sono, a mio credere, op-
poste;  si  escludono  e  si  distruggono
l'una con  l'altra»


Questa affermazione, questa convinzione non è nuova, già ai tempi di d'Aure vs Baucher, era scoppiata la querelle a proposito, lo stesso L'Hotte era sulla linea di Caprilli, Baucher la risolse colla sua celebre frase: chi può fare il massimo può fare anche il minimo.
Poi si è visto che le due cose sono complementari, solo un imbecille tiene il suo lallo sempre nella cavallerizza, almeno una volta la settimana dovrebbe portarlo fuori in campagna a rinfrancarsi un pò.

... Caprilli non ha  rivoluzionato
l'equitazione. In tutti i suoi scritti non c'è
una parola che riguardi l'equitazione così
come  l'hanno  trattata  tutti  i maestri che
l'hanno preceduto, cioè  l'arte equestre.
Caprilli  considera  il  salto  non  un  fatto
fne a se stesso, ma come esercizio per
insegnare alla recluta a seguire in ogni
circostanza il cavallo per non tirare sul-
la  bocca  e  non  intralciarlo  facendogli
compiere uno sforzo inutile: combattere
con la mano del cavaliere.


Questo - secondo me - non è vero, perché, se negli scritti si dedica sopratutto alla formazione delle reclute, nella pratica,
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 09, 2014, 07:54:39 PM
si dedicò - con viva e vibrante soddisfazione alle competizioni ippiche, nel 1898, fece il record del mondo superando - nel concorso ippico di Modena - metri uno e sessanta, misura mai fatta prima, con un lallo maremmano di nome Bagongo.
Nel 1902, nel concorso internazionale di Torino porta il record del modo a metri 2.08 con Melopo, primato che resistette fino al 1909, due anni dopo la sua scomparsa.
Pare che Caprilli abbia gareggiato 33 volte, vincendo 18 volte e piazzandosi per 11, gareggiando anche in steeple chase, corse in piano e caccia alla volpe sport tutti sports inglesi, dunque, Caprilli praticava la monta inglese erroneamente chiamata monta itagliana.

... Ha  fatto  tutto  da  solo,  con  il  suo
occhio  e  la  sua  sensibilità.  Incredibile.
Per primo, dopo circa 4500 anni pas-
sati dall'addomesticamento del cavallo,
ha capito che bisognava andare avanti,
non indietro.


Veramente Xenophon - 2500 anni fa - descrive una perfetta ceduta quando parla di come bisogna saltare il fosso, come, da questo assetto caprilliano ante litteram, si sia passati al buttarsi jndietro, solo Iddio lo sa


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 10, 2014, 02:17:56 PM
Caprilli non era
un uomo di lettere. Egli stesso scrive nel
febbraio del 1905 al suo collega capi-
tano De Margherita: «E' mia cattiva ab-
itudine di leggere poco»
. E questo fatto
– penso io – è stata la sua fortuna. Per-
ché le letture di equitazione, per il peso
dei  cavalieri  autori  che  hanno  scritto,
hanno  infuenza,  formano,  talvolta con-
dizionano.


Questa è una opignione del Nostro e come tutte le opinignioni va rispettata, ma nulla ci impedisce di criticarla, come ho sottolineato sono un modesto igniorante, di una cosa - mettendo la modestia a parte - mi vanto: di aver letto molto/moltissimo non solo di lalli  of course, secondo me il Nostro ha detto una meretriciata, vi immaginate il genio di Caprilli supportato da una solida cultura non solo equestre?

E' lovvio che i grandi scrittori influenzano - talvolta in male - noi ragasse più flebili di capa, ma avendo una capa che funzioni normalmente...

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 11, 2014, 01:27:05 AM
... e Caprilli aveva una capa di prim'ordine, se avesse letto/se avesse studiato i classici avrebbe impostato diversamente il sistema, magari si sarebbero evitati i fraintendimenti che hanno portato l'equitazione itagliana allo stato comatoso nel quale si dibatte da troppo tempo.

Il Nostro ci ricorda che:
Il 17 marzo 1861 è proclamato il Regno
d'Italia.  Il 24 ottobre 1861,  sette mesi
dopo  la  proclamazione,  viene  pubbli-
cato a Torino il primo Regolamento per
l'esercizio  e  le  evoluzioni  della  caval-
leria,  il  primo  regolamento  nazionale.
Sono quattro volumi, in ottavo, cioè cm
17x10, per un  totale di 1805 pagine
con numerose tavole ripiegate all'interno
di  ciascun  volume.  Il  regolamento  con-
tiene tutto quello che allora serviva alla
cavalleria  intesa  come  arma  combat-
tente, al militare di cavalleria, al cava-
liere, al cavallo. Sottolineo tutto.


Sto minchia di regolamento conteneva tutto e ha sottolineato tutto ma si scorda dei lalli, infatti:

Che sapessero i piemontesi del Cavallo Napoletano solo Iddio lo sa, e infatti nel 1874 dopo 8 anni di abbandono e 6 di gestione italiana, con un decreto del ministro Ricotti - e mai un ministro fu così tristemente famoso per gli uomini di cavalli - la razza di Persano fu soppressa e i cavalli che restavano della mandria furono venduti all'asta pubblica sulla piazza di Eboli; secondo altri storici furono venduti a Salerno, durante l'antichissima fiera del Crocifisso.
Così, con un effimero vantaggio degli allevatori della zona, si disperse il lavoro di selezione di qualche secolo che aveva creato: - I Cavalli d'o Re.  Angelo Retta - 1994

Dunque, per 14 anni i militari piemontesi ebbero in mano un tesoro e non se ne accorsero lasciandolo - colpevolmente -  deperire mentre erano intenti a scrivere e ad applicare un minuzioso regolamento che diventerà presto carta straccia.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 11, 2014, 07:17:47 AM
Quindi non solo Cristo, ma anche l'equitazione italiana si è fermata a Eboli.

Fanculo.

Ho provato - per wikisouce -a reperire scansioni del Regolamento, un documento storico che nelle sue successive edizioni,ci scommetterei, racconta molto anche dell'equitazione italiana attuale, ma non ci sono ancora riuscito. Eppure dovrebbe essere un documento presente in varie copie e in varie biblioteche. Oppure, chissà, il Persano si sarà vendicato disperdendolo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 11, 2014, 10:56:10 AM
Fatto sta, che la gestione organizzativa del lallo in Itaglia è stata - fin dalla unificazione -  in mano ai militari che avevano/hanno hanno la lungimiranza di una talpa miope, e, malgrado o forse a causa anche del genio di Caprilli, l'equitazione si è evoluta altrove, la stessa cosa è accaduto per l'allevamento, il sangue persano lo si trova in Germania specificatamente nella razza Trakehner (A.Retta nel libro già citato), quello Napolitano in Austria nel Lipizzano, ma anche in Spagna nel PRE.

Già dopo il 1945, fnita la guerra, quan-
do riprende l'attività equestre e iniziano a
funzionare le scuole di equitazione civili
nate poco prima del 1940, si presenta
il problema dell'insegnamento. Non  ci
sono libri, l'unico è quello del capitano
Baldo Bacca, pubblicato  nel 1937, di
diffcile  reperimento e messo al bando
dai puristi caprilliani perché considerato
non fedele al dettato di Caprilli. Bacca
ha  preso  dai  Francesi,  in  particolare  i
cinque  effetti delle redini di cui Caprilli
non ha mai parlato durante  l'istruzione
e tanto meno scritto. C'è un'unica rivista
mensile, Il Cavallo italiano, che non è in
vendita in edicola, ma che viene inviata
alle  Scuole  di  equitazione  riconosciute
e ai soci della FISE, perché  la FISE ha
ancora i soci che erano quelli della vec-
chia Società pel Cavallo Italiano da Sel-
la. La rivista non è un organo didattico,
anche  se  vi  scrivono  i  grandi  cavalieri
di  anteguerra  e  alcuni  allievi  diretti  di
Caprilli.  L'unico  insegnamento è quello
degli  istruttori,  tutti già  uffciali e  sottuf-
fciali  di Cavalleria,  usciti  dai  corsi  di
Pinerolo  e di  Tor di Quinto. Giubbilei,
diventato  generale  e  lasciato  l'esercito
per limiti di età, scrive su Il Cavallo Ital-
iano.  Tutti  coloro  che  collaborano  con
la rivista della FISE non fanno altro che
scrivere e riscrive del Sistema di Equita-
zione Naturale, di assetto, di posizione,
come se tutto il problema del montare a
cavallo fosse costituito dall'assetto.
In  poche  parole,  il  Sistema  di Caprilli
è  stato  ridotto a  «tallone basso,  suola
in fuori e tutto il piede nella staffa».


Questo è molto interessante perché contraddice - e me ne compiaccio - quando ho detto sopra, infatti, quando vuole anche un militare sa ragionare, guardate come continua...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2014, 01:16:30 AM
Il generale Giubbilei era Is-
pettore della Cavalleria, cioè era la più
alta autorità della Cavalleria, quando fu
redatto e pubblicato il regolamento. Sei
anni dopo, nel 1957,  la FISE pubblica
il Manuale di equitazione che altro non
è che il regolamento per la Cavalleria,
con l'unica differenza che invece di re-
cluta o soldato è scritto allievo.
Questo è il grande equivoco alla base
del  nostro  insegnamento:  un  regola-
mento, scritto per  insegnare  in sei mesi
a montare a  cavallo alla  recluta, a  un
coscritto di cavalleria, che vuol dire sol-
dato  appena  arruolato,  è  considerato
un testo didattico utile per formare il cav-
aliere  civile  che dovrà affrontare,  nella
competizione ad alto livello, tutte le dif-
fcoltà......

.....Pensate
che  abbiamo  avuto  come  presidente
Tommaso  Lequio  di Assaba  (fotografa
in alto), medaglia d'oro nel  salto osta-
coli all'olimpiade di Anversa nel 1920,
medaglia  d'argento  in  quella  di  Parigi
del 1924, non solo un cavaliere straor-
dinario, ma un uomo straordinario, autor-
evole, stimato in Italia e all'estero. Aveva
l'autorità morale e  sportiva di decidere
quello che voleva.......

.....Siamo
partiti soltanto grazie al generale Lequio
che  si  è  imposto  con  il  presidente  del
CONI,  avvocato  Onesti.  E  siamo  tor-
nati  con  due  medaglie  d'oro!  Come
abbiamo  risolto  il  problema  delle  nos-
tre carenze didattiche? Facendo fnta di
niente, dimenticando Caprilli, per forza
di  cose,  e  prendendo  dall'estero.  Ciò
che  non  hanno dovuto  fare, per esem-
pio, la Francia e la Germania e neppure
paesi europei minori come  importanza
equestre,  la  Svizzera,  per  esempio. .
....... An-
che perché, proprio  l'Italia, con un ap-
parato teorico scritto per la recluta di Ca-
valleria, in quegli anni, dal Cinquanta al
Sessanta, otteneva nei concorsi di salto
ostacoli i risultati straordinari.....
....Piero e Raimondo  d'Inzeo,  Salvatore
Oppes, in particolare, che mascheravano così,
con le loro strepitose vittorie, la carenza
dell'insegnamento  rivolto  ai  cavalieri
normali.


Niente da dire, è un'analisi lucida è coerente, dice quello che da tempo io scrivo: i militari sono stati incapaci di evolvere il sistema di Caprilli e di allargare la conoscenza al mondo civile.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2014, 10:20:29 AM
(http://s11.imagestime.com/out.php/i994382_fermata1.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/994382_fermata1.jpg.html)

Fermata per apertura di una parente... di una parentona, chiusa la parentona, concluderò l'argomento "attitudini del colonnello Angioni"... vi sorprenderò!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Dicembre 12, 2014, 12:46:20 PM
Nel sorprenderci spero che non userai effetti speciali :angel3:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 13, 2014, 09:31:16 PM
E' Natale, siamo tutti più buoni... da una accurata analisi ho constatato che effettivamente sono più buono del 2% rispetto il 28 Luglio scorso, ma, sono più cattivo, almeno del 10%, rispetto al 18 Settembre, quando, aiutai una vecchina ad attraversare la strada... poi ha scoperto che la vecchina aveva tre anni meno di me :icon_eek: ho capito come si deve sentire Belluscone.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Bubba - Dicembre 14, 2014, 07:34:55 AM
Super Raffaele!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 15, 2014, 11:17:31 AM
Comunque, la media annuale - ricavata da un preciso logaritmo - dice che l'aumento della mia bontà, nel periodo natalizio, è pari ad un + 0,07%, dunque è vero: sono più buono.

Armato di codesta bontà supplementare apro la mia parente, partendo dalla functione dei fori, lovviamente sono un passatempo a tema, altrettanto lovviamente il tema - normalamente - ha milla sfaccettatura e millanta punti di vista dai quali si pote guardarli.

Ora, esclusi i diarii, che hanno - istituzionalmente - un'altra functione, la ricchessa dei fori stà nella varietà delle posizioni, nel confronto, nel contrasto delle idee espresso civilmente; è evidente che - per il fatto stesso di partecipare - i propri punti di vista sono messi/debbono esser messi in discuscion, questo non vuol dire abdicarli al primo venuto, tantomeno imporli ad altri.
Poi ci sono i fori a temissima, cioè quelli ultraspecifici quelli delle sette, là questo principio non vale perché dichiaratamente si tratta di luoghi di reciproco conforto e di reciproca conferma e cristallizzazione di idee e di modi di essere giusti per la setta ma plobabilmente discutibili per la stragrande maggioranza della ggente.

Fatto questo pippocino natalbuonista, vado al dunque...




Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 15, 2014, 11:20:32 AM
Ho l'impressione che classificare altri in sette sia un po' settario, inoltre non mi è chiarissimo se per fori intendi siti autonomi oppure sezioni di un unico forum (ad esempio questo) ma vediamo dove vai a parare.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Ospitalazzo - Dicembre 15, 2014, 01:50:04 PM
Alex, Raffaele: il vostro confrontarvi è per me divertimento puro. Intendo dire che mi piace leggervi e alla fine frequento il forum più che altro per questo.  E poi non credo nemmeno di essere l'unica. Quindi mi auspico che proseguirete ancora per un po' la vostra adorabile tenzone...  :blob9:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 15, 2014, 02:38:46 PM
Ebbene si! Sono settista  :icon_eek: se ti va definiscimi anche razzista, la substantia non cambia esistono le sette che sono: associazioni di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica o lallina, il concetto ha una estensibilità - con finalità seppur diverse - alle lobbies:
gruppi di persone che si propongono di esercitare la loro influenza a proprio favore per i propri interessi, che possono variare dal conzumo di petrolio alla distribuzione degli spilli da balia, alla vendita di scarpelle, testiere e cuffiette.  :icon_eek:

Non amo le sette... considero setta il cristianesimo, l'islamismo, lo zen ecc. ecc. figurarsi la niu-ege, i testimoni di genova, l'omeopatia, la psicanalisi etc. etc.

Perchè il sottoscritto è "odiato" in qualunque forum che frequenta ??
Perchè il mondo equestre si divide in sette e sottosette l'un contro l'altra armate, spesso fondate su assolute minchiate.

Facciamo un elenco ??

Parellisti vs Horsemanprogrammisti
Asnavaristi vs Montyrobertstisti
Inglesisiti vs Americanisti
Butteristi vs Cauboisti
Frisonisti vs spagnuolisti
Clickertrainingisti vs Equusisti
Saltatori vs Dressaggisti
Barefoottisti vs Maniscalchisti

Fino a qualche anno fa queste  fazioni erano assai spigolose, oggi c'è una evidente attenuazione forse dovuta alla maturazione di noi ragasse che forse abbiamo capito che:
i grandi principi sono comuni da sempre in tutte le culture equestri, solo la faziosità dell'appartenenza a scuole diverse impedisce di ammetterlo.

Infatti, in equitazione, fondamentalmente da 2500 anni non si inventa niente di nuovo... mi direte: - Pignatelli, Baucher, Steibrecht, Caprilli, Pessoa...

Beh, se tutti questi illustri personaggi non fossero mai esistiti si sarebbe continuato ad andare a cavallo senza alcun problema... in tutto il mondo ci sono - diciamo - 100 milioni di cavalieri, di questi, solo una minima parte conosce i nomi che ho citato, eppure tutti i giorni - la maggior parte dei cavaglieri per necessità quelli che coi lalli ci lavorano - prende i lalli e vanno a fatigare.
Se ne stracatafottono di pieghi e spalle in dentro e rapporto personale e giuochi e treeless e baitless e gestione naturale e berefut...





_________________
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 15, 2014, 04:25:23 PM
I faziosi sono faziosi (consapevolmente, è uno sport), i settari sono settari (ne sono ultraconvinti, sono certi di aver ragione, disprezzano tutti gli altri); è diverso.

Quanto ai grandi principi ecc. che ci siano ciascun lo dice, dove siano nessun lo sa. Li elenchiamo o no? Non qui ovvio; ma da qualche parte dovremo pur farlo.

Quanto infine a quelli che ci lavorano ecc. entriamo nel magico mondo della "sapienza popolare tradizionale" la quale è un miscuglio indissolubile di formidabili intuizioni e di secolari idiozie; mi guarderei bene dall'elevarli in blocco al ruolo di pietra di paragone, e ho idea che siano tutt'altro che uniformi e coerenti.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 16, 2014, 03:38:09 AM
Se non si fosse capito ho detto che "odio" le sette, sopratutto per la demonizzazione - alla priora - del "nemico", nemico spesso creato ad hocco.

I grandi principi, li trovi elencati - in bonaparte - nelle quistioni a comiciare dall'assioma; quelli che ci lavorano: i mongoli, i gauci, i veri cauboi, i carrettieri rumeni,  i "volteggiatori cosacchi" agiscono in realtà che - per loro -  funzionano perfettamente non hanno bisogno nè di Baucher nè di Parrello tantomeno del prof. Mainardi di turno.

https://www.youtube.com/watch?v=tV8JsdegujI

Prova un pò a spiegare a questi allegri giovinotti che non sono uniformi e coerenti...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 16, 2014, 10:08:05 AM
Caso vuole che stia maneggiando una corposa opera, "Trattato di agricoltura", di uno dei primi agronomi scientifici italian, Gaetano Cantoni. L'opera è del 1855.

Parla dell'influenza della luna sulle coltivazioni. Che c'entra? C'entra eccome; è cultura popolare "di chi coltiva" esattamente analoga a quella che sta alla base dell'equitazione "di chi lavora coi cavalli". Non metto in dubbio che chi coltiva, e ha imparato fin da bambino, con una zappa in mano "fa miracoli" in confronto di qualsiasi ragassa, però crede fermamente a cose che non hanno senso.

CitazioneINFLUENZA DELLA LUNA.
§ 182. Parlate con tutti i contadini, e singolarmente coi più
vecchi, che tutti vi diranno che la luna ha una grandissima influenza
in agricoltura; domandate se i fatti che riferiscono
li abbiano osservati loro stessi, che vi risponderanno: «Diamine!
li dicono tutti, è dunque segno che siano veri». Portate loro
qualche ragione in contrario e vi diranno: Sarà così, io già
non ho proprio provato, ma lo diceva buon anima di mio
nonno, ecc. ecc. Infine, sapete perchè in generale i contadini
non osservano molto? Perchè hanno paura di abbandonare dei
pregiudizj che loro risparmiano di ragionare; perchè dal volgo
in generale si crede più volontieri a quanto non si vede e
non si tocca, che a quanto possiamo vedere e toccare con
mano; perchè si presta fede a due casi sopra cento che combinano
coi pregiudizj, mentre gli altri novantotto o si trascurano
o non si vogliono osservare.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 16, 2014, 02:16:20 PM
Ti sto parlando forse delle balzane? Balzane da tre lallo da re! Dei mantelli? Morello o tutto buono o tutto bello! Dei salassi da fare a luna calante o luna crescente? Appunto. Della antropizzazione che facevano i vecchi Maestri dei loro lalli: Ah marrano! Ah infingardo!

Quele erano situescion che rispecchiavano le credenze dell'epoca tal qualo in medizina humana, nella astronomia, e quant'altro vuoi.

Perché metti estranea  carne a quocere?

Di quei tempi oscuri, molte choses sono giunte/sono state tramandate fino a noi, alcune oggettivamente valide, altre sono sciocchezzuole, vedi l'astrologia et scientie occultistiche et miracula santi ecellentissimi et anco cose nove: omeopatie, fiori di bec,  et. etc....  emerite meretriciate che - tuttavia - continuano a fare tanti adepti anche in ambienti alto locati.

Detto che sono magnissime escortanate, rispetto i singoli soggetti che - in buona fede e sottoligneo buona fede - credono a queste sterconate tal quale rispetto i cristiani, i mussulmani, i buddinisti etc. etc. plobabilmente, nell'animo della maggior parte degli humani c'è la necessità di credere all'inverosimile, forse, per auto conforto, auto sicurezza, auto commiserazione, chissà!

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 16, 2014, 02:41:17 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 16, 2014, 02:16:20 PM
Ti sto parlando forse delle balzane? Balzane da tre lallo da re! Dei mantelli? Morello o tutto buono o tutto bello! Dei salassi da fare a luna calante o luna crescente? Appunto. Della antropizzazione che facevano i vecchi Maestri dei loro lalli: Ah marrano! Ah infingardo!

Quele erano situescion che rispecchiavano le credenze dell'epoca tal qualo in medizina humana, nella astronomia, e quant'altro vuoi.

Perché metti estranea  carne a quocere?

Di quei tempi oscuri, molte choses sono giunte/sono state tramandate fino a noi, alcune oggettivamente valide, altre sono sciocchezzuole, vedi l'astrologia et scientie occultistiche et miracula santi ecellentissimi et anco cose nove: omeopatie, fiori di bec,  et. etc....  emerite meretriciate che - tuttavia - continuano a fare tanti adepti anche in ambienti alto locati.

Detto che sono magnissime escortanate, rispetto i singoli soggetti che - in buona fede e sottoligneo buona fede - credono a queste sterconate tal quale rispetto i cristiani, i mussulmani, i buddinisti etc. etc. plobabilmente, nell'animo della maggior parte degli humani c'è la necessità di credere all'inverosimile, forse, per auto conforto, auto sicurezza, auto commiserazione, chissà!

Sei tu che hai citato - come pietra di paragone - mongoli, gauci, veri cauboi eccetera; se non vedi il nesso fra la loro cultura (apprezzabilissima) e la cultura (altrettanto apprezzabile, per certi versi meravigliosa e inarrivabile) di un vecchio contadino, non è colpa mia.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 16, 2014, 09:26:39 PM
Bah, l'esempio che hai scelto è infelice non attinente alla sfaccettaura che proponevo: il duro laboro coi lalli, non ho fatto cenno a usanze/credenze/pratiche più o meno fantasiose,  mi riferivo alla conoscenza empirico utilitaristica di quelle genti nel labor coi lalli, non paragonabili a superstizioni o tradizioni antigue, che codeste, abbiano basi veritiere o meno, non fa differenza.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 17, 2014, 10:28:25 AM
Riprendo altrove il discorso della luna, qui chiudo per non divagare.
Titolo: Il discorso della luna.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 19, 2014, 03:27:06 AM
«Cari utanti, leggo le vostre allegre meretriciate. Voi leggiete le mie, esse riassumono le gioconde escortanate del lallomondo intiero.

Si direbbe che per­sino la luna, che ci osserva dall'alto, fuori dalle nostre finestre et balcona,   dice: ste minchia di ragasse son proprio passe!

Continuiamo, dunque, a scrivere in quest'inclito foro e a volerci bene [...] a riempire i nostri diarii con lagrimevoli et giolive historie e a dare irrinunciabili notizie riguardo il nostro ultimo acquisto: delle fichisime cuffiette color fucsia.

Domani, andando in maneggio, trove­rete i vostri lalli, date una ca­rezza sul loro musetto puccipuccioso e di­te: questa è la carezza di Piciopacio. Se troverete qualche fianda nel beverino, non sacramentate, ma levatele con cura e - sorridendo - dite qualche parola buona al vostro distratto cacatore:  [i]che ca**o fai, perché non vai a ca***e nell'angolo come fanno tutti i me****si figli di *** normali? Maremma m***a, proprio a me doveva capitare un c****o come te che c***a dappertutto e - come se non bastasse - oggi hai puro la diarrea![/i]  :icon_eek:

Care ragasse, penzate che Piciopacio vi è vicino specialmente nelle difficoltà: cadute dallo lallo, fugone da cacaometro, zampata nelle gengive, morso sulla chiappa destra e altre sollazzevoli ippoadventure... ma sopratutto Piciopacio è con voi nelle ore della quotidiana strigliatura e della giornaliera governatura delle vostre beate belve... fatelo sempre con Cura e con Grazia: le due famose grooms sempre a vostra completa indispositione.  :icon_eek: »

Titolo: Il colmo
Inserito da: alex - Dicembre 19, 2014, 07:37:16 AM
Il colmo di Raffaele: portare una folta barba, ma avere il muso glabro.
Firmato: il muso di Raffaele.
Titolo: Irsutezze.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 19, 2014, 03:06:07 PM
Volendo, possiamo aprire un topico sulle mie irsutezze/sulle mie glabrità, possiamo soffermarci sulla densità, sulla consistenza e sulla lunghezza del mio corredo pilifero, senza trascurare la forfora e alcune macchie dovute alla alopecia aereata, che mi affliggono di tanto in tanto.
Inoltre, potremmo cercare di risolvere il mistero dei misteri: come mai - sulla sogliola dei 70anni - i miei capelli sono ancora ostinatamente scuri, mentre cognosco ggente che a 40anni ha tutti i capelli canditi  :icon_eek: ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 19, 2014, 03:34:32 PM
Temo che la mia battuta non sia riuscita bene.... io sono il tuo muso nel senso che sono la tua musa ispiratrice (in questo caso ti ho ispirato, anzi: proprio imbeccato, sul "discorso della luna"  :horse-wink:) , però essendo masculo sono muso e non musa; e non sono realmente glabro, ma di certo non pelosissimo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 19, 2014, 03:45:01 PM
Ottimo il calembour, chapeau !!

Ma era al di fuori della portata dei miei residui neuroni da tempo in fuga davanti la dementia senilis galoppans.  :dontknow:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 19, 2014, 04:16:09 PM
Spero che tu non ti sia scervellato troppo sul giochetto di parole  (avevo aggiunto un aiutino nella firma.... ma non è bastato) e ti sia limitato ad immaginare che fossi bevuto.  :icon_pidu:
Tiremm innanz che è meglio!
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 19, 2014, 08:16:25 PM
In effetti, l'appiglio era debole, perché non sei glabro/non ti considero glabro, dunque, non potevo arrivarci se non dalla palora muso/musa, forse mi avresti indirizzato firmando: il musa di Raffaele... ma per caso sei abbonato alla settimana enigmistica?  :horse-embarrassed:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 28, 2014, 01:12:30 PM
Anco se svia la discuscion, l'ottì mi piace, a patto che non si trasformi in un pippone indigeribile, cerco d riprendere il filo del discorso iniziato 27 settimane e mezza fa.
Dicevo dei fori e delle sette:
Ora, esclusi i diarii, che hanno - istituzionalmente - un'altra functione: il diario lo si scrive per se, poi, lo si condivide con gli altri, lo si pubblica generalmente dopo la morte dell'autore o in presenza di fatti eclatanti... ho scoperto che mia moglie leggieva il diario di nostra filia fatto inaccettabile per me anche se allora Titti aveva 13 anni. Il diario nell'uso com., è quaderno o sim. nel quale si annotano e si commentano giorno per giorno gli avvenimenti che si ritengono più importanti, e spec., se a carattere personale, le proprie vicende intellettuali e sentimentali, si esprimono pensieri, osservazioni e spesso confessioni intime e segrete.
Dunque tennicamente i Vostri Cari Diarii non sono diari ma giornali/i Vostri Giornali nei quali partecipate urbi et orbi ciò che accade - giornalmente o quasi - a voi e al vostro lallo, e, come è normale, i lettori scrivono al giornale per manifestare le proprie opignione.

Dunque, dicievo che...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2014, 03:05:47 AM
... il mondo del lallo tende a dividersi in sette e sottosette, discorso vecio che collo tiempo - ohidimé -  si è ancor più accentuato.

Ho scoperto di recente che esistono i "d'orgeristi"... sapevo dei karlisti, degli oliveristi, dei parrellisti, i barefuttisti, enduransisti etc. etc. tutti più o meno armati a difendere le loro idee (le idee di altri, dei loro ducetti) contra le avverse speculationi di altri altrettanto convinti messia.

Per fortuna il mio modesto stato di igniorante cavallaro mi fa guardare con inzaziabbile curiosità a costoro,  e prendo/prendevo quello che più mi garbava da ogni et ciascuno, fossero essi grandi cavallerizzi dello passato ma anco grevi carrettieri et zotici cavallari, ho appreso ferfinanco da giolive ragasse... voi sapete che quando dico "ragasse" intendo anche veci ginecologi et allegri sessantenni direttori di gabinetti anatomopatologici.

Per me tutto fa knorr, basta che funzioni che mi risolva un ploblema,  spudoratamente prendo una lezione di Karl ci attacco la presa d'Oregeix, ci metto un pò di Benneman, qualcosa di Luraschi, un pizzico di Raabe, una spolverata si Klimke e vualà il piatto è servito

Lovviamente riconosco al primo colpo di oculo il brodino riscaldato venduto a tutti euri a ragasse di bocca buona facili al gozzoviglio col pane raffermo e fichi secchi.

Questa situescion non è solo itagliana, se pappate un pochino il franzose ecco una interessante discascion:

http://equitationpassion.free.fr/forum_php/viewtopic.php?f=1&t=3461&start=0




Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Dicembre 31, 2014, 10:37:20 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2014, 03:05:47 AM


Per me tutto fa knorr, basta che funzioni che mi risolva un ploblema,  spudoratamente prendo una lezione di Karl ci attacco la presa d'Oregeix, ci metto un pò di Benneman, qualcosa di Luraschi, un pizzico di Raabe, una spolverata si Klimke e vualà il piatto è servito


Questa è stata la mia storia ( a parte che i personaggi dai quali ho preso esperienze sono semplici persone),per il poco che ho potuto nel frequentare non mi sono fatto scrupolo su niente, importante era fare esperienza con tutto e con tutti, fare sempre le stesse cose con un solo tipo di cavalli limita molto certe basi che servono per imparare una solida equitazione anche se non si arriva a alti livelli  , resta sempre una buona base avere molteplici esperienze, visto che dopo se si vuole affinare di più una singola specialità lo si può sempre fare perché liberi da schemi da seguire non avendo altro mai fatto
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 31, 2014, 11:44:52 AM
Ovviamente tutte queste squole di equitazione hanno una base in comune; la base comune di ogni buona equitazione, e che nulla a a che fare, verosimilmente, con i dettagli tecnici o con gli strumenti usati. Stessa base in comune ce l'avrà quello che precede e si associa all'equitazione, ossia qualsiasi interazione con il cavallo da terra. Che ci siano, lo dici spesso; quali siano, è ancora oscuro, e un topico apposito, che avevo appositamente aperto,  è andato pressochè deserto.  :dontknow:

Il tuo minestrone è senz'altro buono, ma cos'ha in comune con tutti gli altri possibili minestroni, altrettanto buoni? Io un'idea ce l'ho.... ma non ho le capacità, le conoscenze, i risultati concreti per verificarla.  :dontknow:

E non rispondermi "dipende da caso a caso", perchè lo so già, che questo è un ingrediente essenziale del minestrone. Mi interessa quello che NON dipende da caso a caso.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2014, 01:50:28 PM
Malgrado la dementia senilis galoppans et l'irriggidimento delle sinapsi, la mia presunzione mi fa dire che la mia mente accetta/cerca cose nove et se valide le apprezza, sopratutto heute che c'è a dispozizione - lo mare magno - della net.

Quello che non accetto sono quelli che vendono come novità vecchie pratiche circensi et quelli che si sclerotizzano su posizioni superate dai fatti e dalla storia.

I primi li vedo come truffaldi, i secondi li guardo con commiseratione.

Il da caso a caso est la base di ogni situescion che riguarda l'humano agire, i miei nipotini (gemellinidi5anni) vanno trattati differentemiente et presi ogniduno collo suo verso altrimenti sarebbo un disastro...



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Dicembre 31, 2014, 04:42:26 PM
Certo, anch'io mi comporto diversamente con i miei figli, a seconda della situescion e a seconda del carattere del ragasso però delle regole generali nell'educazione dei figli, valide più o meno per tutti ci sono, es. non accontentare i capricci, quando dici una cosa non puoi rimangiartela ecc., suppongo che in equitazione esistano (o dovrebbero esistere) pochi concetti basilari validi per tutti (salvo aggiustamenti a seconda della situescion appunto), ed è a definire questi che vorrebbe arrivare Alex mentre tu sfuggi peggio di un capitone.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2014, 04:51:38 PM
Non  sguisciai la quistione ma spiegai millanta volte lo meo penziero, o meglio citai ciò che dissero grossi personaggi a proposito - in equiescion tutto è stato detto, tutto è stato fatto - ma Alex ha la fissa della equitazione democratica e da quell'orecchio non intende.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Dicembre 31, 2014, 05:06:05 PM
Non si tratta di "equitazione democratica" (sembra il nome di un nuovo partito :horse-wink:) ma di individuare i principi fondamentali e quelli ancora nessuno li ha individuati.
Io capisco benissimo come ragiona Alex perchè abbiamo avuto una formazione intellettuale molto simile e tutti questi svicolamenti (dipende, a seconda dei casi, non si può dire ecc. ) ci causano attacchi acuti di orticaria. :firuu:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Dicembre 31, 2014, 08:49:33 PM
Errore gravissimo, quello che io vorrei è l'equitazione scientifica che è esattamente l'opposto dell'equitazione democratica; principio della democrazia (malintesa) è che tutte le opinioni sono legittime; al contrario, un atteggiamento scientifico prevede che quanto si afferma sia plausibile rispetto a una solida base di principi condivisi perchè ancora mai smentiti, e sia rispettosa di evidenze documentabili e documentate. Le opinioni personali invece - nè quelle di maestri, nè quelle di esperti, nè quelle della maggioranza - non contano quasi nulla. E' democratico - e attira consenso e simpatia - ribadire un luogo comune come l'influenza della luna sulle pratiche agricole; è scientifico negarlo, perchè non plausibile e mai dimostrato.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 01, 2015, 02:29:45 AM
Equitazione sappiamo tutti cos'è.

Lallitazione: neologismo derivante da lallo, termine in voga tra noi ragasse una 15ina d'anni fa, quando nacquette la lallitazione, appunto.
Il termine sta ad indicare il nuovo rapporto col cavallo instaurato da noi ragasse quando la bestia oltre a non essere più utilizzata per fini pratici non ci interessa per veri competizioni sportivi.
In pratica il lallo è considerato un "pet" col quale sopratutto si giuoca e ci si relationa e che si può - incidentalmente - montare, senza pretendere nulla di particolare: gironzolare per la cavallerizza, andare a spasso a traino di compagnucci et similia.

Dunque, chi fa/o cerca di fare equitazione guarda i grandi cavallerizzi, chi si dedica alla lallitazione segue gli scienziati del comportamento e mutua - con viva e vibrante soddisfazione - tenniche studiate per altre specie, è emblematico - nell'addestramento (meglio nell'ammaestramento) del cavallo - l'introduzione del clicclac, scatolina nata per addestrare animala a distanza: cani, delfini, toponi, ecc.....un nonsense perché lo lallo - in equitatione - lo si addestra sopratutto con comandi tattili, se lo si lavora in libertà - come al circo - va bene la scatoletta, ma va benissimo la voce, molto meglio la voce.

Domare: avvezzare un cavallo, un mulo e similia a farsi cavalcare, al tiro di carri, al lavoro nei campi ecc. dunque, la doma non può essere che "amara", non abbisognano altri commenti.

L'addestramento senza obbedientia non è addestramento, se un lallo non obbedisce o obbedisce ad minchiam non è addestrato o è male addestrato, questo è un aspetto di capitale importanza nell'equitazione mentre è assolutamente marginale nella lallitazione.




Finalmente ci siamo.

Il discrimine è l'obbedienza.

Sbagli IMHO Raffaele a ritenere che non si possano ottenere risultati "importanti" rinunciando il principio dell'obbedienza, e che il massimo che si possa ottenere sia il giretto in cavallerizza o andare a spasso a traino. Non è così. Anzi, si possono ottenere alte prestazioni ed esercizi complessi - esattamente come sono tecnicamente difficili le cose che si ottengono con l'ammaestramento. La differenza sta nell'obbedienza; ossia, nella certezza che a una richiesta seguirà l'esecuzione. La mancanza di obbedienza - ossia: l'incertezza che a una richiesta segua l'esecuzione, perchè si "chiede", non si "ordina" comporta due rischi, uno  casuale e raro, uno molto serio, frequente e intollerabile. Il rischio casuale e raro è che disobbedendo il cavallo, in situazioni di emergenza, non esegua una manovra necessaria a evitare un incidente di varia gravità. Il rischio serio, frequente e intollerabile è che il cavaliere perda la faccia. perchè non si fa ubbidire dal cavallo.

Pochi sono disponibili ad affrontare il secondo rischio.


Quello in neretto è (era?) l'equitazione democratica secondo Alex, il concetto è che l'obbedienza del lallo è un optional, e che la si può ottenere... ma anche no, attraverso un non meglio precisato percorso.
Lui ritiene che l'ubbidienza serve solo a gratificare l'ego smisurato del cavagliere, non ad avere un soggetto affidabile, sicuro e obbediente; allora, dovremmo dedurre che, secondo la teoria lallista (??) di fronte ad una difficoltà, si debba aprire un tavolo di discuscion democratica (alla pari) col lallo, appunto e - dopo aver  confrontato le esigentie del cavaliere con quelle del lallo - si prenda una allegra condivisa decisione, o no?

Invece, secondo un concetto basilare (un principio equestre per milla) dell'addestramento è che il lallo, in qualsiasi situescions, debba rispondere incondizionatamente et immediatamente alla richiesta del cavagliere, a volte pote essere quistione di vita o di morte.

Che questo risultato lo si possa ottenere con variate et molte forme et differenta percursi non mi cale affatto, ad esempio d'Orgeix diceva che i lalli vanno educati, che tradotto significa... ve lo dirò nella sede adatta, in Jean Paqui.

Le altre sono vecchie discascions, taliate:

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=3333.msg86843#msg86843

Chi volesse sapere di più sullo lallismo, si pote pappare questo pippone:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/il-lallismo.html
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Gennaio 01, 2015, 10:14:50 AM
Raffaele, leggi attentamente quello che ha scritto sopra Alex circa l' "equitazione scientifica", è quello il nocciolo, i famosi principi basilari e condivisi.

Il discorso dell'obbedienza del lallo (e qui io la penso esattamente come te) è un discorso diverso, l'equitazione "scientifica" non guarda alla scienza del comportamento intesa come click clak, qua qua, squit squit (che son delle boiate IMO) bensì alla SCIENZA del comportamento che è una scienza quindi basata su studi condotti con metodo scientifico, appunto, dati quantificabili, riproducibili, non chiacchiere. Leggi McLean e vedrai che lui (che è uno scienziato) il clik clak e minkiate varie non le considera neanche ma riporta studi, dati, numeri. Oltretutto dice praticamente le stesse cose che dici tu e non tenta assolutamente per farle passare per farina del suo sacco.
Se una volta avrai voglia di sorbirti un pippone ti racconterò della mia tesi di laurea che trattava degli effetti del blocco della trasmissione neuronale in una determinata zona del cervello sulla capacità di apprendimento (nel mio caso del ratto).
Comunque: FELICE ANNO NUOVO A TUTTI
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Gennaio 01, 2015, 10:49:18 AM
L'obbedienza non è tutto. C'è di meglio; ed è un giusto mix di obbedienza e collaborazione; la collaborazione implica iniziativa; l'obbedienza può reprimerla. Il mito dell'obbedienza è un principio militare, la collaborazione è il fondamento di altri tipi di rapporti.

Lo sappiamo che hai una sfumatura militarista, Raffaele, non è un difetto grave.  :blob3:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 01, 2015, 08:45:46 PM
Faccio assolutamente a meno dei pipponi sui ratti; forse ti è sfuggita una piccola differenza tra il ratto e lo lallo, non mi riferisco alle dimensioni... e le dimensioni - nevvero - contano  :icon_eek:, ma al fatto che il ratto est l'animala più opportunista del pianeta, secundo - forse - solo allo omene, mentre lo lallo, nello disegno della natura, est principalmente pappa per le fiere et per li omini et anco per li sorici.

Ammesso che le zone cerebrali del lallo e del sorcio abbiano gli stessi meccanismi biologici, gli effetti pratici - per la differenza sopra detta - sono assolutamente incomparabili.

Quest'errore est lo sbaglio di Alex seguito et pubblicizzato convintamente da Max nel suo blog equestre (che non trovo): trasferire tenniche di ammaestramento per toponi, delfini et otarie ai lalli; in pratica seguire il condicionamento operante il cui assioma è: premiare solo le risposte giuste (richieste), ignorare quelle sbagliate - che - per il solo fatto di esser ignorate (non premiate) si estingueranno, in pratica Alex parla del clikkeclakke strumento utilissimo per le bestie sopra citate, assolutamente inadeguato - una ***ta - per l'equitazione.

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/04/httpwwwtedcomtalkslangitabartweetjensho.html

Però!

Se volessimo dedicarci alla lallitazione, allora, l'assioma di Alex andrebbe bene ma il nobile equino sarebbe posto allo stesso rango di: criceti, pesci rossi, foche. scimmie, capre e cercopitechi le bestie "sapienti" che esibiscono nei circhi da millenni.

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/11/itticazione.html

Io, pur essendo ignorante et cavallaro, sapio fare i giocondi trucchi tanto cari ai lallisti, infatti, mi dedicai a questi sollazzi col Caimano polledro, essendo lui servatico et foresto furono utilissimi ma - certamente -  non necessari.

Per lo tanto non confondo e non vendo i sollazzi come equitazione come fanno molti guri che li presentano come esempi di relazione, collaborazione, amicizia collo lallo: minchiate!

Se li volete vedere, beccatevi sto linco:

https://plus.google.com/photos/115695813446001073955/albums/5288923949875809217?authkey=COCG2pfLjsb4tgE

Io stò al militarismo come qualcuno stà alla sua parola data:  stai sereno.


Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Gennaio 01, 2015, 10:08:06 PM
Io ti risparmio i ratti però guarda che i meccanismi cerebrali (intendo le strutture anatomiche coinvolte, i neurotrasmettitori, le sequenze ecc.)  sono del tutto analoghi nei diversi mammiferi quindi non c'è differenza nei meccanismi di apprendimento di un ratto, di un cavallo o di un uomo (infatti i risultati della mia tesi di laurea servirono come base per studi sulle sequenze della formazione della traccia mnemonica negli umani). Poi tieni presente che per apprendere non c'è solo il condizionamento operante ma anche altri metodi scientificamente provati.
Rimanendo ai ratti (ma il giochino vale per tutti) i rinforzi negativi producono una traccia mnemonica che si forma dopo un minor numero di esperienze e permane più a lungo: se ai tuoi nipotini dai una caramella ogni volta che ti portano le pantofole impareranno a portartele dopo N volte, se i tuoi nipotini mettono le dita in una presa di corrente e prendono la scossa basta 1 sola volta e hanno già imparato, e non lo scorderanno. Eppure son bambini e non ratti no?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 02, 2015, 02:20:28 AM
Bah! Malgrado la modestia et l'ignoranza, so un cicinin sulle teorie dell'apprendimento, non ignoro Pavlov ma neanco Skinner.

E' una vita che dico/che altri molto meno modesti e più istruiti di me dicono: l'addestramento equestre/l'equitazione si basa su premi e punizioni: punto!
Io sottolineo che queste basi presuppongono l'assioma di L'Hotte:
"Nessun cavallo ci obbedirà per compiacerci, tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."

Dunque, io ho detto a Chiara e a Lettera come la vedo e cito millanta autori che su questo principio basano il loro metodi da Pignatelli a Baucher, da Caprilli a  Oliveira.

Questo non esclude che io al mio lallo ci parli e lui mi capisca, capisca anche il solo mio gesto, ma non si tratta affatto di collaborazione da parte sua, benzì di reciproca conoscenza fatta dal contatto e da situazioni che si ripetono da 15 anni, tant'è che l'obbedienza (l'addestramento) sembra collaborazione.

Alex vagheggia: L'obbedienza (leggi addestramento?) non è tutto. C'è di meglio; ed è un giusto mix di obbedienza e collaborazione; la collaborazione implica iniziativa; l'obbedienza può reprimerla. Il mito dell'obbedienza è un principio militare, la collaborazione è il fondamento di altri tipi di rapporti.

Questo è il suo enunciato, mai finora provato scientificamente, tantomeno empiricamente.




Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Gennaio 02, 2015, 09:02:04 AM
Iniziamo il 2015 sotto il segno dell'antica discussione (quanti anni sono che andiamo avanti....?)

Che l'obbedienza non sia tutto, ma che ci sia una componente di autonomia e responsabilità da parte del cavallo, lo chiarisce un autore a te caro: Parelli;  :occasion14:; là dove distingue le cose che sono "sotto la responsabilità del cavaliere" e quelle che sono "sotto la responsabilità del cavallo" (banalissima ovvietà: il cavallo è responsabile di scegliere dove mettere i piedi su qualsiasi terreno).

L'Assioma si potrebbe chiamare "L'Assioma dell'Obbedienza", ed è vero: è la verità, ma non tutta la verità, dalla famosa formula dei testimoni (giuro di dire la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità)
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 02, 2015, 02:42:12 PM
AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHH..... potevi dirlo subito che ti riferivi a quel genere di collaborazione!

Un autore a me (veramente) caro dice a Chiara e a Lettera che, in caso di pericolo di tombata, la cosa migliore da fare è di abbandonare le redini e lasciar fare allo lallo, lo stesso dicasi nella percorrenza di vie difficili et strade accidentate.

Ma qui non siamo in presenza di collaborazione, tantomeno di presa di responzabbilità; trattasi di  istinto di conservazione et di uso dell'equilibrio innato et - perchéno - di esperienza acquisita dello lallo.

Dirò di più, i vecchi carrettieri  - sulla via del ritorno - si addormentavano certi che lo lallo a casa li avrebbe portati, ma non si trattava nè di collaborazione tantomento di presa di responsabilità da parte del lallo, era semplicemente rutin o uso del magnifico istinto di orientamento che porta i lalli verso casa, pare che si orientino (se non sanno la strada) coi campi magnetici... così dicono.

Si narra, che un probo pastore protestante irlandese, avesse acquiestato una giumenta da un personaggio gran bevitore e gozzovigliatore, bene, ogni volta che passava davanti al pub l'animala si fermava e non c'erano santi, non si spostava di un millimetro.
Bisognava che il reverendo scendesse, entrasse nel locale - anche per pochi secondi - e poi uscisse perché la bestia, partisse immediatamente sentendo il peso del prete sul carrozzino...




Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Gennaio 02, 2015, 03:22:26 PM
Meglio di me potrebbe illustrare la differenza fra obbedienza e obbedienza + collaborazione Miky Estancia; ho l'impressione che la cosa diventi più palese nel caso dei cavalli "da lavoro"; ma bisognerebbe sentire lei, perchè di questo non ho la benchè minima esperienza personale.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 02, 2015, 07:32:13 PM
Ai tempi non esistevano queste slitte, ma le gare si facevano: o si legavano le rote del carretto stracarico, oppure si "provavano" i lalli in salite scoppiaquore...

https://www.youtube.com/watch?v=PsJXfHx4ZAU

https://www.youtube.com/watch?v=70YJi6D8lQI

https://www.youtube.com/watch?v=cYF9KTBXjgs

Come credi abbiano fatto, questi allegri personaggi, a convincere i loro amati bestioni a "collaborare"  ?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 03, 2015, 02:58:16 PM
Collaborazione: Il fatto di collaborare, cioè di partecipare insieme con altri a un lavoro, a una produzione...

In senso più lato la collaborazione in genere è una attività non subordinata, ad esempio: io per anni sono stato un co co pro - collaboratore coordinato a progetto, cioè - dato il progetto: ore di lezione, luogo e materia didattica, avevo la massima libertà di come svilupparlo, neanche il direttore poteva mettere becco nella conduzione tecnica della collaborazione, infatti, non avevo stipendio, alla fine del mese staccavo fattura e chi si è visto si è visto.

Dunque, lessicalmente la parola collaborazione dovrebbe esser bandita dal linguaggio equestre, ma fa niente, potremmo accettarla in senso figurato ma neanche così va bene perché il lallo etologicamente non è un animala collaborativo, la "collaborazione" non esiste nella sua eredità di specie, mentre negli animala sociali predatori, la "collaborazione" stà nel loro DNA, è necessaria per la loro sopravvivenza.

Di questa realtà il lallista medio non tiene conto, preferisce pappare delle gioconde teorie che più lo sotollano ma non son altro che artifizi et ammaestramenti apposta studiati per il pubblico pagante.

Ecco il linco dov spiego a Chiara e a Lettera et in maniera definitiva che la collaborazione nel lallo non esiste non può esistere, lovviamente, questo non esclude che questi magnifici animala sono stati e sono dei magnifici schiavi dell'omo:
Schiavo: individuo di condizione non libera, giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all'arbitrio del legittimo proprietario: nell'antichità, i prigionieri di guerra venivano uccisi o venduti come schiavi.

Schiavi si, ma mai servili, infatti il "servilismo" è sconosciuto allo lallo:
servilismo:  disposizione a obbedire e ad assoggettarsi alla volontà e ai desiderî altrui, umiliando, per paura o per interesse, la propria personalità e la propria dignità...
invece, i cani sono predisposti geneticamente ad esser servili e collaborativi con i loro padroni... nevvero?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Bubba - Gennaio 04, 2015, 09:30:43 AM
Servili no.

Hanno un forte istinto a lavorare con / per la propria famiglia.
Poi dipende dalle razze, ma anche i piu' indipendenti per essere felici devono sentirsi utili.
Non lo fanno per paura, servilismo o che. Non umiliano la propria persona, sono appagati nel dare il loro contributo alla famuglia.
I cani piu' sofferenti son in genere quelli " senza scopo" , a cui non si chiede nulla.
Come dici tu nascono collaborativi, non serve ysare violenza.
Certo, come sempre si possono asservire con la violenza, ma a quel punto il cane si spegne e la collaborazione, la famiglia, l' entusiasmo per il lavoro restano un ricordo.

E' significativo secondo me guardare cani addestrati in modi diversi fare il " seduto"
I cani " resi servili" si siedono, ma lanciano una serie di segnali calmanti. Generalmente si leccano o distolgono lo sguardo.
I cani " collaboro con la mia famiglia" si siedono cn occhi fiduciosi.
Entrambi , di solito, ricevono un bocconcino. Ma uno e' felice e l' altro e' sempre pervaso da una sottile inquietudine.

Scusate il pippone, riassumendo:
Cani collaborativi si
Cani servili secondo me non e' un termine corretto.  Non lavorano per compiacerci o per paura ma per il funzionamento ed il successo della loro famiglia.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 04, 2015, 02:41:24 PM
Bah!

Ho avuto cani da una vita, ho ancora cani, sintetizzando essi sono lupi domestici e si comportano come tali sentendosi parte del branco umano.
Come ben zai - nei lupi/nei cani - esiste una gerarchia di branco dove al vertice c'è il soggetto alfa, bene. le sole due specie animali che hanno il super alfa sono i cani e gli omini.

Ci fu un periodo che avevo 5/6 cani, Bullo era il capo branco/l'alfa della situescion, la mattina tutti venivano a farmi le feste, Bullo scacciava gli altri per avere il privilegio di ossequiarmi per primo con manifestazioni - non richieste - di sottomissione, la sua massima gratificazione era mettersi a panza  all'aria (estremo segnale inibitorio dell'aggressività nei cani) e aspettava che gli dessi una grattatina in petto, al che si pisciava addosso: per la gioia? Per lo scampato morso?
Chissà!

Di certo, ci teneva tantissimo ad "umiliarsi" di fronte al super alfa, la stessa cosa la facciamo noi/la fate voi coi vostri dii.

Beccati sto video e guarda il finale, nella sostanza, il comportamento di Bullo e di quel giovinotto sono uguali:
https://www.youtube.com/watch?v=mAV95NF-bq0

La stessa hosa avviene anco nelle atre religioni:
https://www.youtube.com/watch?v=s6OIAwQSqcs
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 05, 2015, 03:11:02 AM
Bubba, nel suo intervento, ha mirabilmente spiegato alcuni comportamenti del cane, se avete oculi acuti, ci trovate - traducendo e comparando il suo intervento - le spiegazioni del perché il lallo non collabora, non "può collaborare"...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Gennaio 05, 2015, 10:37:16 AM
Citazione« Risposta #689 il: Oggi alle 03:11:02 am »

:icon_eek:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Gennaio 05, 2015, 12:53:15 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Gennaio 02, 2015, 02:42:12 PM

Dirò di più, i vecchi carrettieri  - sulla via del ritorno - si addormentavano certi che lo lallo a casa li avrebbe portati, ma non si trattava nè di collaborazione tantomento di presa di responsabilità da parte del lallo, era semplicemente rutin o uso del magnifico istinto di orientamento che porta i lalli verso casa, pare che si orientino (se non sanno la strada) coi campi magnetici... così dicono.




In Abruzzo girava una battuta su chi si era trasferito in citta nel caso Aquila, sul fatto che gli incidenti automobilistici erano molto aumentati se rapportati con il passato , non ricordo bene ma il succo era questo;che per tornare a casa con il somaro era facile salivi su e via, invece con l'auto devi guidare e da sbronzo non è facile
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 05, 2015, 08:36:50 PM
Citazione da: alex - Gennaio 05, 2015, 10:37:16 AM
Citazione« Risposta #689 il: Oggi alle 03:11:02 am »

:icon_eek:

:icon_eek:  :icon_eek:  :icon_eek:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 06, 2015, 09:23:00 AM
Citazione da: carodubbio - Gennaio 05, 2015, 12:53:15 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Gennaio 02, 2015, 02:42:12 PM

Dirò di più, i vecchi carrettieri  - sulla via del ritorno - si addormentavano certi che lo lallo a casa li avrebbe portati, ma non si trattava nè di collaborazione tantomento di presa di responsabilità da parte del lallo, era semplicemente rutin o uso del magnifico istinto di orientamento che porta i lalli verso casa, pare che si orientino (se non sanno la strada) coi campi magnetici... così dicono.


In Abruzzo girava una battuta su chi si era trasferito in citta nel caso Aquila, sul fatto che gli incidenti automobilistici erano molto aumentati se rapportati con il passato , non ricordo bene ma il succo era questo;che per tornare a casa con il somaro era facile salivi su e via, invece con l'auto devi guidare e da sbronzo non è facile

Ma anche chi restava in campagna diventò un pericolo pubblico: i nostri nonni passarono dal mulo alla motoape  da un giorno all'altro, al tre ruote della Piaggio affettuosamente chiamato - dalle mie parti - apiceddra (apetta)

Bene, benché il mezzo fosse differente, i nostri villici continuarono a conservare l'abitudine di guardare tutto tranne che la strada - a quello provvedeva la bestia -  si preoccupavano di vedere: come crescesse la vigna del vicino, in che condizioni era il terreno d'o zu Totò, come andavano i lavori di recinzione d'a za Maria, dove stava andando lu pecuraru, inoltre, il rispetto del codice della strada era assolutamente un optional ed era osservato ad minchiam; pertanto fu nostra (di noi ggiovani) giusta abitudine di dare una sonora strombazzata all'avvistamiento di un gaio veiculo a 3 ruote...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Gennaio 06, 2015, 01:45:04 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Gennaio 06, 2015, 09:23:00 AM

Bene, benché il mezzo fosse differente, i nostri villici continuarono a conservare l'abitudine di guardare tutto tranne che la strada - a quello provvedeva la bestia -  si preoccupavano di vedere: come crescesse la vigna del vicino, in che condizioni era il terreno d'o zu Totò, come andavano i lavori di recinzione d'a za Maria, dove stava andando lu pecuraru, inoltre, il rispetto del codice della strada era assolutamente un optional ed era osservato ad minchiam; pertanto fu nostra (di noi ggiovani) giusta abitudine di dare una sonora strombazzata all'avvistamiento di un gaio veiculo a 3 ruote...


http://youtu.be/r8DWG6G8eN0

Guardati un po' come  stiamo messi dalle mie parti
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 29, 2015, 02:47:48 PM
A proposito di alta squola, beccatevi sto linco:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/01/alta-scuola.html

Titolo: ... va lasciato nel suo brodo.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 29, 2015, 03:57:46 PM
Va lasciato nel suo brodo, vanno lasciati nel loro brodo, andate lasciati nel vostro brodo.

Lo dice un grande dell'equitazione italiana, purtroppo, oggi scomparso, credo che mi adeguerò...

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/08/blog-post.html

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 10, 2015, 06:46:34 AM
Questo topicone nasce dagli errori e sviste del buon colonnello Angioni nelle sue traduzioni, bene, a difesa dei traduttori, devo dire che è un mestiere difficile, molto difficile a volte impossibile.

Le sfumature, l'immagine, il sapore di una parola cambia da idioma a idioma da contesto e contesto.

Una nostra gentile utante di cui non faccio il nome, ha messo questa bellissima citazione, sicuramente Bionda conosce benissimo il tedesco e altrettanto bene l'itagliano ma ha tradotto il pensiero del grande poeta così:

"Dem edlen Pferde, das du reiten willst, mußt du seine Gedanken ablernen; du mußt nichts Unkluges, nichts unklug von ihm verlangen."
(J.W.v.Goethe)
Del nobile cavallo che vuoi montare devi imparare i pensieri. Non devi chiedergli niente di sciocco o in modo sciocco.


Ora, l'aggettivo "sciocco", messo in quel contesto non ha senso o almeno è inopportuno in quella proposizione... in itagliano non suona bene, mentre certamente suona benissimo nella lingua di Goethe, ma a noi non importa, importa come suona nella lingua di Dante

Che fare ? Per me si rende meglio il concetto, la frase acquista valore se si sostituiscono gli "sciocchi" con:  insensato, irragionevole, due perfetti sinonimi di sciocco ma molto più efficaci nella italiensituescion... o no?

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Febbraio 10, 2015, 07:42:50 PM
Sì decisamente più raffinato. :pollicesu:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: bionda - Febbraio 10, 2015, 10:29:40 PM
Ho usato volutamente un termine "stonato" per attirare l'attenzione sul significato della frase.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 11, 2015, 05:57:08 AM
BAH!

La maggior parte di noi ragasse ha letto, è rimasta interdetta e se ne è fatta una ragione, così come si è rassegnata alle attitudini di Angioni e all'uccello che apprende della Biraghi/Belli.

Dato che ci siamo, dimmi: tu hai tradotto ablernen con imparare e va bene: il senzo è quello, ma c'è quella preposizioncina: ab che dovrebbe dare una sfumatura particolare al verbo lernen che forse ha a che fare con l'uso del dativo: dem elden Pferde, anzicché del genitivo des che tu hai comunque tradotto con del.

Lo so, sono sottigliezze, ma per uno che traduce sono importanti, molto importanti...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 12, 2015, 05:05:11 AM
... molto importanti, perché il compito del traduttore, non è/non può essere solo quello di versare una lingua in un'altra, ma di costruire nella lingua d'arrivo lo stesso significato e lo stesso sapore che c'è in quella di partenza anche/sopratutto allontanandosi dalla traduzione letterale.

La bellissima proposizione di Goethe è stata estrapolata da un contesto più ampio, una conversazione che si svolge tra il protagonista e Alba nella famosa tragedia Egmont, ecco la frase completa:

Leicht kann der Hirt eine ganze Heerde Schafe vor sich hintreiben, der Stier zieht seinen Pflug ohne Widerstand; aber dem edlen Pferde, das du reiten willst, mußt du seine Gedanken ablernen, du mußt nichts Unkluges, nichts unklug von ihm verlangen.

In attesa della traductione, beccatevi sto video, tutte voi certamente avete già sentito questa musica divina anche se non sapevate cosa fosse e chi era l'autore:

https://www.youtube.com/watch?v=7VuJCdfdWi4

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 13, 2015, 10:20:09 AM
Leicht kann der Hirt eine ganze Heerde Schafe vor sich hintreiben, der Stier zieht seinen Pflug ohne Widerstand; aber dem edlen Pferde, das du reiten willst, mußt du seine Gedanken ablernen, du mußt nichts Unkluges, nichts unklug von ihm verlangen.

Il pastore può condurre  facilmente un intero gregge di pecore, così come il toro può tirare il suo aratro senza sforzo; ma, quando vuoi cavalcare il nobile destriero, per prima cosa, devi capire la sua mente i suoi pensieri, devi esser saggio e coerente , mai chiedergli qualcosa di incoerente qualcosa di insensato.

Come vedete, è una traduzione libera, ma credo, rispettosa del dire del grande poeta; per farla, ho dovuto - alla priora - farne (rivangando i miei antigui studi del tetesco) una letterale, capire come si supportavano le proposizioni e il valore dei sinonimi meglio adattabili  nella nostra Sprache.

Certamente è una Strasse criticabile e sarò criticato, le solutioni possono esser millanta, a me interessa che la ragassa comune legga, capisca e non sia sconvolta d una forma itagliana implobabile.

Attebzione - per voi germanofile - se ho sbaliato a cogliere il senzo/la sostanza ditelo pure, sono pronto a fare a menda.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Febbraio 13, 2015, 10:30:05 AM
Bello! Marjorie aveva sintetizzato in "coerenza e integrità", e forse in quella "integrità" c'è una sfumatura diversa. "Il cavallo non mente mai", titola Rashid in uno dei suoi libretti, a potremmo aggiungere "e non mentirgli nemmeno tu", per avere un'idea di quella "integrità" necessaria proprio per mettersi in sintonia con un animale che non sa mentire.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 13, 2015, 10:35:08 AM
Tu citi Magiorene e Rascid che a loro volta citano - con altre parola - concetti "classici"; JDO fa un pò la stessa hosa ma - almeno - lui indica i suoi riferimenti.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Febbraio 13, 2015, 11:33:20 AM
Bene! Adesso so che quando devi ammettere che qualcuno che ti sta sugli zebedei dice delle cose giuste, lo dici a tuo modo: "Mancano i riferimenti"  :horse-cool:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 13, 2015, 01:56:09 PM
Da anni non compro più libri di equitazione se non i classici, sai perché?

Pereché i nuovi autori ci vendono o bottanate et giuochi da circo o buona farina che non è del loro sacco esposta con altre palabras, vedi la scomodità della beatissima minchia.

La scomodità è la stessa cosa che L'Hotte chiama dolore, eppure il Generale - il papà della equitazione in leggeriezza - sapeva graduarlo/annullarlo magistralmente e proprio per questo - forse - lo chiamava col suo nome, dato che - stranamente - imboccature, capezze e capezzoni fanno male/devono far male, fanno malissimo in mano a chi non è pienamente consapevole che un ferro in bocca fa male, una cinghia che stringe... pure.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Febbraio 13, 2015, 02:22:11 PM
Un altro che accusi sempre di "vendere idee non sue" è Parelli. Registro che sotto sotto, quindi, concordi con lui su parecchi punti - tutti quelli su cui non ironizzi.  :horse-wink:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 13, 2015, 02:32:39 PM
Dire che Parrelli è un incompetente è una sciocchezza, è semplicmente un grande figghiu di bottana che ha codificato e saputo vendere bene il suo prodotto ai lallisti di turno, io i suoi giuochi li cognoscevo da 20anni prima che lui li proponesse a tutti piccioli.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 13, 2015, 02:47:36 PM
Il pastore può condurre  facilmente un intero gregge di pecore, così come il toro può tirare il suo aratro senza sforzo; ma, quando vuoi cavalcare il nobile destriero, per prima cosa, devi capire la sua mente i suoi pensieri, devi esser saggio e coerente , mai chiedergli qualcosa di incoerente qualcosa di insensato.

Non mi risulta che Goethe fosse un provetto cavallerizzo, certamente aveva dimestichezza coi lalli e con le altre bestie da lavoro come tutti nelle sua epoca, dunque, se lui si esprime con questi concetti, vuol dire che erano di comun sentire ducento anni fa, mentre altri - heute - ce li vendono come assolute novità... ma che andassero a dar via i ciapp...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Febbraio 13, 2015, 04:09:30 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 13, 2015, 02:32:39 PM
Dire che Parrelli è un incompetente è una sciocchezza, è semplicmente un grande figghiu di bottana che ha codificato e saputo vendere bene il suo prodotto ai lallisti di turno, io i suoi giuochi li cognoscevo da 20anni prima che lui li proponesse a tutti piccioli.

Ottimo. Tu li conoscevi. Lui ha fatto in modo che li conoscessero alcune decine di migliaia di persone che nel loro piccolo, nei loro esigui e ridicoli limiti, con i loro insignificanti risultati e le loro stupidissime difficoltà, sono appassionati di cavalli. C'è una bella differenza. Perchè sputarci sopra? Ho più simpatia per chi non ha talento, e si sforza di fare quel che può, che per chi ha talento, e lo tiene per sè oppure non lo coltiva. Certo, l'ideale è avere talento e sforzarsi di condividere almeno in parte ciò che si sa e si sa fare, ed essere così generoso e altruista da farlo gratis; ma sono mosche bianche, e il loro messaggio purtroppo non va lontano, sovrastato dal rumore assordante di luoghi comuni ....
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 13, 2015, 10:15:21 PM
Esiste qualcosa - a parte il fatto legittimo di prezzolare le proprie prestazioni -  che si chiama  onestà intellettuale, bisognerebbe dire all'utante ignavo che non si è inventato nulla, si è solo elaborato qualcosa di vecchio come il cucco.

Invece, la maggior parte delle ragasse che "fa parrelli" (o chi per lui), si crede di aver a che fare con un innovatore, con un genio dell'equitatione.
Le ragasse, che come me, frequentano i lalli da longo tempo, alla prima oculata si accorgono della mistificazione, dell'appropriazione indebita del cauboi della minchiazza... trattasi di un furbastro che ha fatto i piccioli sfruttando l'ingnorantia (nel senzo che ignorano/non sanno) di ragasse che si sono avvicinate al lallo negli ultimi 20anni.

In Itaglia non si sputa su niente, la furberia, l'intrallazzo, il sotterfugio, il plagio, la contraffazione, non solo sono tollerati ma sono addirittura apprezzati, per questo, di Parrelli et compagnucci non mi cale più di tanto... stai sereno, state sereni.
Titolo: In bocca al lupo...
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 14, 2015, 10:18:59 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/02/in-bocca-al-lupo-viva-il-lupo.html (http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/02/in-bocca-al-lupo-viva-il-lupo.html)
Titolo: In culo alla balena...
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 15, 2015, 07:49:38 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/02/in-culo-alla-balena.html
Titolo: ricettario.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 22, 2015, 01:55:20 PM
La mia crociata contro le traduzioni sbagliate continua, tra l'altro, ho scoperto di recente che qualcuno - pur padroneggiando perfettamente l'itagliano e il tetesco - traduce volutamente ad minchiam solo per attirare l'attenzione del poero lectore sul significato della frase... puro sadismo traduttivo, maaa va da via i ciapp!

Io, essendo modesto cavallaro igniorante, cerco di accompagnare l'utante alla piena comprenzione delle mie traduzioni anche nelle minime sfumature.

Per chi volessa, ecco un altro exempio di traductione ad minchia canis, chi fosse curioso pote seguirmi quì:
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/02/ricettario.html







Titolo: tira e spingi, spingi e tira...
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 23, 2015, 01:04:41 AM
... ecco come va a finire: http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/02/ricettario.html
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Alexis85 - Febbraio 24, 2015, 08:31:03 AM
Citazione da: alex - Febbraio 13, 2015, 04:09:30 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 13, 2015, 02:32:39 PM
Dire che Parrelli è un incompetente è una sciocchezza, è semplicmente un grande figghiu di bottana che ha codificato e saputo vendere bene il suo prodotto ai lallisti di turno, io i suoi giuochi li cognoscevo da 20anni prima che lui li proponesse a tutti piccioli.

Ottimo. Tu li conoscevi. Lui ha fatto in modo che li conoscessero alcune decine di migliaia di persone che nel loro piccolo, nei loro esigui e ridicoli limiti, con i loro insignificanti risultati e le loro stupidissime difficoltà, sono appassionati di cavalli. C'è una bella differenza. Perchè sputarci sopra? Ho più simpatia per chi non ha talento, e si sforza di fare quel che può, che per chi ha talento, e lo tiene per sè oppure non lo coltiva. Certo, l'ideale è avere talento e sforzarsi di condividere almeno in parte ciò che si sa e si sa fare, ed essere così generoso e altruista da farlo gratis; ma sono mosche bianche, e il loro messaggio purtroppo non va lontano, sovrastato dal rumore assordante di luoghi comuni ....

Alex, per me è invidia. D'altronde raffaele li conosceva da 20 anni,ma nessuno conosceva lui.  :blob3:
Titolo: Re:tira e spingi, spingi e tira...
Inserito da: alex - Febbraio 24, 2015, 09:32:41 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 23, 2015, 01:04:41 AM
... ecco come va a finire: http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/02/ricettario.html

In effetti, un bell'esempio di traduzione ad minchiam. Mi ricordo alcune delle mie.... quella storica, in cui ho tradotto "draft horse" con "cavallo con addestramento appena abbozzato" o qualcosa di simile. Magari tu dirai che in fondo non era poi una traduzione così sbagliata, ma cave Miky.   :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 24, 2015, 11:44:06 AM
Nous qui voulons toujours raison garder.

Questo è un famosissimo motto di Filippo il Bello, ripreso da JDO come sua massima di vita.

La frase è costruita secondo il francese medioevale, e in quella lingua ha una forza e una pregnanza che non si può versare in italiano se non analizzando vari elementi,

Garder sta per suivre, dunque, alla lettera sarebbe: Noi che sempre abbiamo voluto seguire la ragione siccome Pippo era un re parlava in III persona, il senso sarebbe: io che ho voluto essere sempre ragionevole.
Filippo rivolge quelle palabras alla classe politica come monito, come stile di vita, come regola di condotta per uomini di stato.
Che fare, per dare a quelle parole la valenza di un motto anche in itagliano?

Mentre ci penzate, dico ad Alexis85, che a tutto penzavo tranne che a farmi cognoscere - da voi ragasse - come cauboi da salotto; non invidio - anzi - ho una sana repulsione verso chi vende fumo, approfitta della credulità, della ingenuità, della ignoranza altrui...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Febbraio 24, 2015, 11:55:25 AM
Vendere fumo? Non è fumo; al massimo è un polpettone ottenuto con vecchie portate avanzate; ma non è fumo. Ora, uno può anche irritarsi se gli viene fornita una pietanza senza dire che è ottenuta riciclando gli avanzi della casa.... però a molti il polpettone piace, che sappiano o che non sappiano di cos'è fatto; e se ben fatto  è sano, buono e nutriente... e molto ecologico.  :icon_rolleyes:

Ora, buttare via un gustoso polpettone, solo perchè è fatto di avanzi.... sarà una cosa ottima per questioni di principio, ma dal punto di vista pratico non è una grande idea.

Ovviamente è tanto più buono quanto più si ha fame; e di gente affamata, in equitazione, ce n'è tanta, al punto che si adatta a mangiare schifezze.... meglio un buon polpettone.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: old duck - Febbraio 24, 2015, 12:00:16 PM
Raffaele, guarda che garder ha anche il significato di tenere, conservare, mantenere.....Perchè dici che garder sta per suivre?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 24, 2015, 02:20:10 PM
Pippo vuol dire che (negli affari di stato) bisogna seguire la ragione,  restare nei limiti della saggezza e del buon senso,  mantenere la calma e il sangue freddo, bandire i "sentimenti"; insomma, farsi condurre dall'intelligenza piuttosto che esser in balia delle emozioni.

Dunque, la ragione si segue, la calma/il sangue freddo si conserva/si mantiene... l'eleganza, la fruibilità di una lingua sta, nell'uso appropriato dei verbi dei sinonimi e degli aggettivi, appunto.



Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 24, 2015, 02:28:18 PM
Manco a farlo apposta, guarda cosa ho trovato:

Nous qui voulons toujours raison garder.
Voilà une formule que tout homme d'État, ou même tout homme politique, devrait faire graver en lettres d'or sur sa cheminée; garder se dirait maintenant suivre.


http://www.devoir-de-philosophie.com/dissertation-philippe-bel-nous-qui-voulons-toujours-raison-garder-78455.html (http://www.devoir-de-philosophie.com/dissertation-philippe-bel-nous-qui-voulons-toujours-raison-garder-78455.html)
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: old duck - Febbraio 24, 2015, 03:24:42 PM
beh, non sarò sofisticata ed elegante però, per me la frase funzionava benissimo anche con "garder". Io credo che tu, nel nobile intento di interpretare il pensiero di chi scrive, ogni tanto ti spinga un po' troppo oltre, in un ruolo che non può essere del traduttore. Io preferisco di gran lunga una traduzione ben fatta ma il più fedele possibile allo scritto. Troppe licenze ed esplicazioni tolgono la libera interpretazione del lettore e finiscono per condurre chi fruisce del testo al pensiero del traduttore. Questo è il più grande peccato dei traduttori: voler superare in stile ed eleganza chi scrive. Uno scritto (non è questo il caso) un po' sgrammaticato che vuole "colpire" non deve essere corretto o interpretato: va assolutamente lasciato com'è. La resa stilistica, in poche parole, deve essere FEDELE alle intenzioni dell'autore. Ma non sto ad annoiarvi oltre: semplicemente lavoro in una casa editrice da 36 anni e ho visto moltissime brutte traduzioni: le più brutte delle quali erano, quasi sempre, quelle in cui ci si prendeva troppe licenze stilistiche di adattamento.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Febbraio 24, 2015, 03:25:48 PM
Sono d'accordo con Raffaele; al tempo stesso però dovendo usare un aggettivo eviterei ragionevole e userei invece razionale.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: old duck - Febbraio 24, 2015, 03:30:31 PM
Garder raison: ne pas s'emporter, garder son sang froid, garder la tête froide, ne pas se laisser influencer totalement.

Ecco qui: si può tranquillamente "garder" il verbo usato originariamente. Mi dispiace ma rimango della mia idea

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: old duck - Febbraio 24, 2015, 03:47:56 PM
e se vogliamo fare i pignoletti:

Il faut savoir raison garder

signification:
Il faut se montrer capable de ne pas dépasser les bornes.

Expression qui viendrait du philosophe grec Aristote, elle serait apparue sous la forme actuelle au XIIe siècle dans un ouvrage de Marie de France. Utilisée de façon épisodique dans les lettres royales, elle connait un succès nouveau dès le XVIe et surtout au XVIIIe siècle avec les philosophes des Lumières, prônant la raison humaine.

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 24, 2015, 05:45:01 PM
Mia cara, gli esempi che offri sono in francese, e in francese del XV - XVIII secolo, dimentichi che devi renderli in itagliano, in questo caso tutto il cambia.

Filippo il Bellillo, seguendo l'arcaica sintassi francese del 1200, dice:
Nous (io) qui (il quale) voulons (vuole) toujours (sempre) raison (la ragione) garder (serbare, tenere, conservare, mantenere).

Il traduttore alla Angioni/alla O.D. rende così:
Noi che abbiamo sempre voluto  mantenere la ragione.  :icon_eek:

In Itagliano, questa traduzione - benché fedele - non ha il senzo, almeno, non ha l'efficacia che evidentemente ha in franzose.
Piciopacio, igniorante modesto cavallaro, capisce che questo è un motto, una massima di uso comune in Francia, tant'é che JDO l'ha presa come uno dei due principi fondanti di vita/della sua vita, dunque, il poareto mette in moto le sdentate rotelline del suo gulliver e lo fa ragionare  :icon_eek:  si sforza di trovare una solutione in italliano.
Lovviamente, deve rendere il significato intrinseco franceso, ma la vera fatiga, sta nel trovare una  forma (oserei dire una formula) italiana, didascalica, paradigmatica, efficace, immediata come un  proverbio, un motto, appunto.

Ecco cosa dice JDO tradotto in itagliano alla maniera letterale e senza tanto sforzo per sinapsi e neuroni, senza tanto ragionamento  :icon_eek:
Come sempre, sono stato, sono e sarò fedele a due grandi massime che mi hanno tanto ......   ..... .... e a quella di un grande re: Filippo IV il Bello:
Noi che abbiamo sempre voluto  mantenere la ragione  :icon_eek:.


Piciopacio, a prezzo di notevola sforzi et ragionamenta  :icon_eek: rende in altra maneira:
Come sempre, sono stato, sono e sarò fedele a due grandi massime che mi hanno tanto ......   ..... .... e a quella di un grande re: Filippo IV il Bello:
Segui sempre la ragione.  :icon_eek:


Mi piace tradurre, lo faccio principalmente per me stesso perché mi fa ragionare  :icon_eek:... condurre un discorso secondo la logica, appunto.
Se la mia logica non corrisponde a quella di O.D. e a quella di Angioni... beh, me ne farò una ragione.  :icon_eek:

Alex, ha ragione   :icon_eek: Pippo le Beau, più che ragionevole  :icon_eek: fu razionale, estremamente razionale - per ragion  :icon_eek: di stato/ragioni  :icon_eek: economiche - massacrò ebrei e templari e mise il guinzaglio al papa, lo condusse alla ragione  :icon_eek:... appunto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: old duck - Febbraio 24, 2015, 05:56:14 PM
noi che vogliamo sempre mantenere la ragione
nous qui voulons toujour (non abbiamo voluto) ma vogliamo. I tempi dei verbi vanno tradotti correttamente. Comunque, anyway, en tous cas....fate un po come vi pare  :occasion14:
Certo che te l'ho messa in francese, tanto per farti capire come per me ha senso  mantenere il "garder". Poi io non traduco nè tengo le parti ad Angioni. Ho voluto farti riflettere su una piccola cosa. Terribilmente permaloso il nostro Raffaele
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Febbraio 24, 2015, 06:04:28 PM
Se fosse un cavallo, Raffaele sarebbe già stato macellato perchè indomabile.  :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 24, 2015, 06:30:35 PM
Più che permaloso è in gabbia, piove da un mese, non ha niente di meglio da fare.

Il tempo al presente, noi che vogliamo sempre mantenere la ragione per le ragioni appena dette, è ancora di più disastroso, la frase detta così è ancor di più senza capo nè coda, si regge sul nulla.

Stranamente, per arrivare al segui la ragione ho riflettuto/ho dovuto riflettere sul garder ma non solo e ho deciso che il risultato letterale non mi sollazzava... e tanto basta.

Non nego che si possono trovare solutioni traduttive ancor più taglienti ed efficaci, sempre restando fideli alla substantia ma con ampia libertà di formula: Prima di tutto la ragione - La sola via da seguire: la ragione! Ho sempre percorso il sentiero della ragione!

Ma per il tuo sollazzo ti offro anche una traductione alla lettera, ma non ad minchiam - eccola:

Noi, Filippo IV re di Francia, seguiamo sempre la ragione.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: old duck - Febbraio 25, 2015, 09:22:27 AM
 :icon_pidu: :occasion14: :love4:
mi arrendo!!!!

Alex, mi ha fatto davvero ridere stamattina! pensavo agli sfilaccetti di Raffaele  :pollicesu:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: bionda - Febbraio 25, 2015, 11:31:13 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 24, 2015, 05:45:01 PM

Se la mia logica non corrisponde a quella di O.D. e a quella di Angioni... beh, me ne farò una ragione.  :icon_eek:


Il problema è che la tua logica spesso non corrisponde neanche a quella dell'autore. Tu non traduci, tu riferisci pressapoco quello che ti sembra di aver capito.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 25, 2015, 05:19:51 PM
Non sono un traduttore ma: http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/08/un-lettore-irritato.html

Per riferire "il pressappoco quello che ho capito", a monte, ci sta un accurato lavoro di traduzione alla lettera con conseguente analisi del significato sostanziale e della conseguente offerta formale italiana.

Giovanna, Massimo, Beatrice, Marco e Alex possono testimoniarlo, io sono stato molto contento di aver fatto quel lavoro e ho imparato tantissimo:
Giovanna: implacabile puntigliosa analista del testo in originale.
Beatrice: intuitiva, fantasiosa con grande gusto letterario, mirabili le sue soluzioni di forma.
Massimo: responsabile grafico e competente analista di tecnica equestre.
Marco: specialista nell'ippica.
Alex: web master, ma non solo.

Perché tutto questo ?
... l'enseignement écrit qu'il lui faut avoir recours, et la litterature equestre est souvent difficile à utiliser.
E se lo dice Decarpentry, uno dei massimi eruditi equestri di tutti i tempi, figurarsi noi povere lalliste.

Comunque, invece di filosofare sulla mia maniera di fradurre, perché non mi dite (mi dici cara Bionda) dove è che sembra che io abbia capito sbagliato?????????
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Febbraio 25, 2015, 05:39:11 PM
...e ti dirò che quasi quasi mi mancano quelle furibonde e divertentissime litigate sul significato di una parola o sulla costruzione di una frase :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: old duck - Febbraio 25, 2015, 06:00:29 PM
e Raffaele, non ti imbizzarrire, che diamine! Hai preso per il culo (si può dire qui??) allegramente per x pagine il colonnello Angioni e per una volta che qualcuno ti dice una piccola cosa (tra l'altro con molto garbo, magari avendo anche qualche legittimo dubbio) su un verbo ne fai su un melodramma. Caspita, so leggere! anche se non mettevi quelle lettere cubitali. Sai, così ci fai la figura del saccente malgrado le tue esternazioni di modestia.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 25, 2015, 07:37:07 PM
Modesto io? Ma quando mai!!

Il fatto che mi autodefinisca: cavallaro/modesto/igniorante è la maxima expressione di arroganza e di presunzione.
Poiché non posso ribattere - a chi mi ha definito ignorante :  "sei un imbecille perché tutto mi puoi dire tranne che non capisca di lalli e di equitazione!"

Detto questo, naturalemente si possono sostenere tesi diametralmente opposte alle mie, ma è normale, è quelo che accade in ogni categoria humana: le divergentie tra avvocati, tra architetti e tra  professori - per non parlare di teologi e politici - non sono meno radicalmente contrastanti di quelle che esistono tra noi ragasse lalliste.

In definitiva la situazioe è questa, Pippo ha detto, ha sentenziato:
Nous qui voulons toujours raison garder.

Tu O.D. hai tradotto alla lettera e sei soddisfatta di questorisultato:
... noi che vogliamo sempre mantenere la ragione

Io non lo sono affatto e - altrettantemente - alla lettera ho tradottto:
Noi, Filippo IV re di Francia, seguiamo sempre la ragione.

Tradurre, significa ragionare, seguire la ragione, appunto.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: bionda - Febbraio 25, 2015, 10:45:04 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 25, 2015, 05:19:51 PM
Comunque, invece di filosofare sulla mia maniera di fradurre, perché non mi dite (mi dici cara Bionda) dove è che sembra che io abbia capito sbagliato?????????

Scusa, io sono irritata per i tuoi interventi su come ho reso la frase di Goethe. Non mi metto a discuterne con uno che conosce appena la lingua, per sua stessa ammissione. Sarebbe ridicolo.

La tua "traduzione" di L'Hotte l'ho letta com'è e bon, non ho letto l'originale non sento il bisogno di leggerlo.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 26, 2015, 01:59:32 AM
Non mi metto a discuterne con uno che conosce appena la lingua, per sua stessa ammissione. Sarebbe ridicolo.

Perché ridiculo?
Potresti spiegarmi perché hai tradotto un dativo col genitivo, potresti farmi capire perché hai ignorato la particella ab prefissata al verbo imparare; e poi, perché hai sconvolto la punteggiatura di Goethe, sai far di meglio? Inoltre, ho la lieve impressione che hai confuso i valori i collegamenti delle 3 proposizioni.
Anco un ignioranto e modesto cavallaro, se gli spieghi le cose per bene le capisce, provaci...

Fino a pruova del contrario, ho la vaga impressione che hai massacrato Goethe:
Citazione da: bionda - Febbraio 10, 2015, 10:29:40 PM

Ho usato volutamente un termine "stonato" per attirare l'attenzione sul significato della frase.

Che tu l'abbia massacrato consapevolmente è un'aggravante, a noi lectori non importa che tu abbia capito quello che hai letto, importa che ce lo spieghi in maniera chiara e possibilmente onesta.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Febbraio 26, 2015, 10:20:35 AM
Devo dire che sono rimasto colpito da quella frase del re Filippo.... nel 1200! Qualsiasi sia la sottigliezza del significato, afferma un primato della ragione, e questo, in quell'epoca, era pazzesco. Non c'è niente da fare: la razionalità e il metodo dei francesi ha radici profondissime, sistemiche, noi non ce la possiamo fare... se non aspettando ancora parecchi secoli.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 26, 2015, 03:23:38 PM
Già, è il Paese di Voltaire e della Grande Rivoluzione ma anco di monsieur Chauvin:
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/04/da-wiki-timpano-una-chiesa-con.html

Noi siamo il paese del Macchiavelli, del Gattopardo, di Alberto Sordi, del Vaticano... il popolo si identifica in questi, gli sono estranei e considera gente eccentrica chi segue un ideale, chi si ribella: Masaniello, Giordano Bruno, Carlo Pisacane, Luisa Sanfelice, Gramsci e Matteotti...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 27, 2015, 03:13:47 PM
... siamo il paese del Macchiavelli, del Gattopardo, di Alberto Sordi, del Vaticano... ma siamo anche: das Land, wo die Zitronen blühn, im dunkeln Laub die Gold-Orangen glühn...

Già, Goethe, il vostro modesto ignorantissimo cavallaro ha una piccola conoscenza dell'autore dei Leiden des Jungen Werther.

E' cominciata a squola, con la traduzione di Mignon, appunto, ed è continuata - molti anni dopo - in un circolo letterario.

Cosa c'entra tutto questo con le attitudini di Angioni? C'entra c'entra perché parlerò di traduzioni.

Le traduzioni possono essere:
Titolo: Mignon
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 28, 2015, 02:46:49 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/02/tradurre-e-dire-quasi-stessa-cosa-lo-ha.html
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 02, 2015, 04:34:39 PM
Ho appena finito di dare una scorsa a : Passione di Donne di tale Roberta Ravello... attenzione, il vostro affezionatissimo cavallaro non è impazzito, non ha comprato il libro, gli è stato mandato da una amica che aveva letto quanto segue:

Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 07, 2013, 08:32:46 PM
Chiedo scusa se continuo i quasi O.T. ma aprire un'altro topico non mi sembra necessario eppoi questo intervento non avrebbe senso se non si tengono presenti le precedenti risposte.

Questo testo è stato tratto liberamente da: - "the Naked Ape"  di Desmond Morris che credo non abbia bisogno di ulteriori presentazioni.

In Inghilterra, fu fatto un interessante studio prendendo un plafond di circa 80.000 bambini dall'età dai 4 ai 14 anni, sul tema della relazione tra l'uomo e gli altri animali.
Una delle tante domande era la seguente: - "Qual'è il tuo animale preferito" .
Ebbene, ecco il risultato fin troppo scontato a quella domanda : - ai primi dieci posti si piazzarono 8 mammiferi e due uccelli che però per la loro stazione eretta, in qualche modo erano riconducibili all'uomo e ad esser facilmente antropizzati: - il pinguino ed il pappagallo.
I sette mammiferi avevano caratteristiche antropomorfiche (le scimmie), infantili (il muso del leone o dell'orso) o di goffa enormità (elefanti ed ippopotami) peculiarità che spiegano facilmente in chiave psicologica queste preferenze infantili che non vado a sviluppare ulteriormente perché fuori dal nostro tema.
Uno solo era l'animale eccentrico, cioè non riconducibile ai parametri degli altri prescelti: - il cavallo, piazzatosi brillantemente al terzo posto.
C'è da dire che la proporzione di gradimento media per il cavallo, a seconda del sesso degli intervistati, è stata di tre bambine ad un maschietto e la percentuale aumentava a favore delle femmine man mano che le risposte erano date da bambine che si avvicinavano alla pubertà.
Evidentemente il fattore sessuale aveva-doveva avere una predominanza sostanziale nello stabilire questa preferenza.
Infatti, tra tutti gli animali classificati nei primi dieci posti, solo il cavallo si può montare e l'azione del cavalcare è facilmente riconducibile all'azione della copula cosa che in linea teorica dovrebbe far pendere la bilancia della preferenza verso una maggiore percentuale di maschi; ma così non è stato e così non è per un motivo assai semplice: - il cavallo è un animale muscoloso forte fiero altero maschile "virile" (infatti chiamiamo "cavallo" anche se il soggetto in questione è una giumenta), dunque i bambini, i maschietti lo inquadrano come un simile simbiotico mentre le femminucce vedono in quella figura un muscoloso potente forte partner maschile, aggiungete che per montare a cavallo ci si posiziona a gambe divaricate ed il movimento principale per il ben cavalcare consiste in spinte pelviche più o meno accentuate, ecco allora spiegato il rapporto di preferenza (inconscio) delle femminucce verso il cavallo.
Tenete presente, che l'indagine fu condotta su bambini dei quali solo una piccola parte ebbe in seguito la possibilità di dedicarsi all'equitazione o alla pratica del cavallo, dunque l'indagine ha una assoluta valenza neutra.

Inoltre - diciamolo - le donne riescono molto meglio degli uomini negli sport equestri, e ci battono "con una mano legata dietro la schiena" nella cura e nell'accudire i cavalli, ma questo non ha attinenza con quanto detto finora.

Ora, se tutto questo che ho esposto è vero, e credo sia vero, ci possiamo spiegare - in chiave psicologica - il trasporto e l'umanizzazione puccipuccilallosetta che hanno molte donne verso il loro lallo che per me non sono comprensibili.

Però, ammetto senz'altro che il mondo del lallo - oggi - è femmina, guardate questa foto, ricalca la situazione descritta finora: 10 bambini piccoli, 7 femminucce e tre masckietti per non parlare dell'istruttrice: una gentile signora !

(http://img831.imageshack.us/img831/7296/p1010546lq.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/831/p1010546lq.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)

Bene, l'autrice  del saggio, fa riferimento proprio allo studio sopra citato e giunge a giolive conclusioni...
prima di continuare, qualcuna di voi ha letto l'allegro trattatello?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Marzo 02, 2015, 08:44:29 PM
Ma superati i 300 caratteri salto le parole per poi passare alle figure.E nella foto il mio occhio va a vedere una sola cosa , il particolare che nel cantiere non ci sono le protezioni ne sulla rampa di scale ne sul pianerottolo :evil3:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 03, 2015, 01:34:51 AM
Deformazione professionale, eh!!

Son sicuro che hai già ordinato Passione di Donne, un libro che non può mancare nella libreria di una ragassa come te, leggilo con atenzione e fammi sapere...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: carodubbio - Marzo 03, 2015, 12:53:44 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 03, 2015, 01:34:51 AM
Deformazione professionale, eh!!

Son sicuro che hai già ordinato Passione di Donne, un libro che non può mancare nella libreria di una ragassa come te, leggilo con atenzione e fammi sapere...

Mi dispiace ma anche se la mia MAMMA mi ha aperto la testa con il tacco di una scarpa e il manico della scopa, non riesco a appassionarmi alla lettura.

Mi limito solo dove costretto , so bene che potrei  allargare molto i mie orizzonti , ma mi sono troppo agiato alle comodità del correttore automatico e dell'uso di Google.

Sapendo bene il rischi visto che da giovane sono già stato avvisato del docente in matematica che usare la calcolatrice per non imparare le tabelline era una strada che portava poco lontano , infatti spesso mi flagello da solo per errori che subisco a causa di scarse nozioni oggi basilari per andare avanti nella vita.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 03, 2015, 02:01:59 PM
Sin dall'inizio della civiltà la donna orgogliosa della propria identità, e poco disposta a sottomettersi al sessismo della cultura patriarcale ha amato il cavallo.

Così comincia il bellissimo libro su noi ragasse e il lallo, scritto dalla allegra psicologa.
Sono certo che noi ragasse ci riconosciamo in questa descritione, infatti, fin dall'inizio della civiltà - come ci dice la storia - ci siamo ribellate al sessismo maschile e abbiamo conquistato i nostri diritti ma sopratutto abbiamo amato il lallo...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Marzo 03, 2015, 09:19:48 PM
Se questo è l'incipit figuriamoci il seguito.
Mi pare che l'allegra psicologa abbia le idee un cincinin confuse.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: bionda - Marzo 03, 2015, 09:43:32 PM
https://www.youtube.com/watch?v=H5w53vZ07NM

:hkitt:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 04, 2015, 01:54:25 AM
Ora, guardate questa copertina, è stupenda! Quanta grazia, quale romantica atmosfera, quanto gentil  sentimiento esprime... quante di noi si riconoscono nella graziosa fanciulla dipinta?
Chi è l'illustratore/illustratrice che si impegnata per produrre un si alto risultato?

(http://s11.imagestime.com/out.php/i1014589_ravello.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/1014589_ravello.jpg.html)

Ma sopratutto, c'è qualcuna che ha comprato/ha letto il giolivo libretto?

C'è nessuno?

Non rispondete vero?
Losoloso sono letture difficili, io c'ho dato solo una oculata veloce, la Nostra è passata dalla astrologia cinese a Freud ai Celti; dai miti greci alle tradizioni indù agli sciamani amerindi, ma non solo... praticamente non ci ha risparmiato nulla.

Questa mi era sfuggita, eppure, da ragazzino ho studiato coi gesuiti:

... il lallo diventa bianco e raggiunge il suo acme nell'unicorno, il mitico cavallo bianco alato, simbolo di tutto ciò che è buono e puro ma domabile, solo dagli dei nelle religioni antiche e dalla Madonna nelle tradizioni cristiane del Medio Evo.

Ragasse, chiamatemi pure iconoclasta, ma a questa lettura, ho visto Maria in groppa ad uno scatenato mustang con tanto di ciaps speroni e stivaletti, conservava - comunque - la luminesciente coroncina di stelle in testa, ma la cosa veramente miracolosa è che la Beata Vergine - evviva - rideva, era allegra e contenta... mi è piaciuta, molto piaciuta, quando è scesa dal cavallino ormai domato era sudata ma felice, mi sono complimentato rispettosamente e gentilmente l'ho portata al bar della clebaus - facendo la faccia di Brosio nelle sue migliori occasioni - le ho offerto un succo frutta... la Beatissima - con voce soave - mi ha detto: grazie Raf, però, preferisco un mojito...   :icon_eek:

Quando mi son ripreso dalla eterea visione, ho fatto una piccola ricerca e, udite udite, ho scoperto che la Madonna pur non domando cavalli si lancia - brando in mano - nel mezzo della battaglia per sconfiggere gli infedeli:

http://www.ragusanews.com/articolo/8580/il-mito-della-madonna-a-cavallo-maria-santissima-delle-milizie

(http://s11.imagestime.com/out.php/i1014594_midonna.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/1014594_midonna.jpg.html)

Ma c'è Madonna e Madonna, ce n'è un'altra che coi cavalli è sfortunata:

http://tg24.sky.it/tg24/spettacolo/2009/04/20/Spunta_paparazzo_Madonna_cade_da_cavallo.html
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Marzo 04, 2015, 01:31:04 PM
Se i Greci - che tutto sapevano dell'animo umano - hanno reso immortale il mito delle Amazzoni e dei Centauri, un motivo ci sarà.

Detto questo, sono per la parità di genere e rilevo soltanto - statisticamente - che fra gli istruttori di equitazione più noti distinguo fra quelli che sorridono e quelli che fanno la faccia truce; i primi appartengono più spesso al genere femminile.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 04, 2015, 02:35:06 PM
... è una vita che dico che noi ragasse siamo meglio in tutto, in particolare coi lalli.

Ma la storia è quela, il passato non si può cambiare, spero che lo si possa  cambiare il futuro di miglioni/di migliardi di donne che ancora son trattate come animali... come cose, come donne, appunto.

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/india-stupro-gruppo-punizione-su-ragazza-ventanni-985123.html

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Marzo 04, 2015, 02:38:51 PM
Mah anche per me l'abbinamento tra la Madonna e l'unicorno risulta inedito (e io batto Raffaele perchè tra scuole delle suore Serve di Maria e Padri Barnabiti ci ho passato tutta l'infanzia e l'adolescenza) però magari l'autrice del libro avrà sicuramente svolto approfondite ricerche...

Piccolo OT: lo sapete che a Firenze, per indicare qualcuno un po' tonto, poco acculturato ecc. si usa dire che "ha studiato dalle monache" :icon_eek:

Raffaele comunque, più che iconoclasta, secondo qualcuno sei un ORCHICLASTA capisciammè :horse-wink: :firuu:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 04, 2015, 02:44:57 PM
... se ho capito la tua battuta, il termine giusto dovrebbe essere ovaioclasta, forse ti è sfuggito che in questo inclito foro siamo tutte ragasse, anco io ho dovuto adeguami pur avendo dei...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Marzo 04, 2015, 02:49:32 PM
Allora mi adeguo e ti dico che sei un ovaioclasta che causa attacchi di ORCHICICLADIA a diversi membri (ops mi si perdoni il gioco di parole) di questo inclito foro. :laughter-485:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Miky Estancia - Marzo 04, 2015, 02:51:00 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 04, 2015, 01:54:25 AM

Ma sopratutto, c'è qualcuna che ha comprato/ha letto il giolivo libretto?



Io ne ho ben due copie del "giolivo libretto": mi sono state regalate dalla stessa Roberta Ravello, poiché  sono tra le donne di cui parla nel suo libro...non te ne eri accorto?  :laughter-485:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 04, 2015, 03:27:15 PM
Farò subito ammenda, vado a cercarti... è un libro fantastico, pieno di fantasie, di miti, di legende legate alla donna e al lallo.
Lovviamente sapevo di Ledi Godaiva, ma - da questo libretto - ho appreso un particolare sconcertante:
La Godaiva cavalcò nuda per le vie di.... ecc. ecc. .... un giovine suddito, Tom, la guardò mentre procedeva nuda per il suo percorso, rimase talmente impressionato che diventò cieco!  :icon_eek:

Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 05, 2015, 12:49:02 AM
Ho visto il simpatico elenco delle amazzoni, e ho individuato la nostra simpatica utante, ma andiamo con ordine.
Seguitemi e ne vedrete delle belle...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Bubba - Marzo 05, 2015, 08:27:55 AM
Io della Ravella ho comperasto Cavalli Inutili. Non eccezionale ma con qualche storia interessante.  Dopo aver letto " alla ricerca di se' in compagnia del cavallo" ho desistito dal prendere l' altro.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Marzo 05, 2015, 02:22:31 PM
50059 letture.

Ovvio che Raffaele sta cercando di battere il record mondiale di 3d più letto  :chewyhorse:

Spero che sia riconoscente a tutti coloro che gli stanno dando una mano - io deliberatamente e consapevolmente, ma forse qualcuno scajolescamente.  :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 05, 2015, 03:17:55 PM
... ma lo dissi a Chiara e a Lettera!

Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 19, 2014, 04:11:19 AM
E' strano, questo topico - chiuso da tempo - continua ad esser visitato con vivo e vibrante interesse da parte degli utanti, ha superato le 16.200 visite, si trova al 7 posto nella top ten dei topici più visitati, ed è il solo - in quella classifica - che non tratta di diari, di libri, di scelte vegane, di nuovi tatuaggi :icon_eek:.

Dunque, in 8 mesi, abbiamo ricevuto circa 34.000 visite  :occasion14:.

Ora a parte il contributo specifico - a sua Scajola - del colonnello Angioni, si tratta - in buona sostanza - di analisi/di discussioni sulla letteratura/sulla culutura equestre.
Cosa dire?
Che moltissimi utanti  sentono il bisogno di acculuturarsi, mentre pochi si sentono in grado di partecipare alla discuscion.

Un forte grassie a tutte voi, io non mi aspettavo ringraziamenti, anzi, sapevo alla priora che avrei ricevuto aspre critiche che puntualmente sono arrivate/arrivano.

Ma hora la domanda sorge spontanea: perché cotante ragasse frequentano questo topico?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Marzo 05, 2015, 03:31:58 PM
Il fatto è che la differenza fra irritante e stimolante è omeopatica. Anzi, sono concetti che spesso si fondono insieme o si tramutano uno nell'altro.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 05, 2015, 04:02:15 PM
... ma il topico più frequentato in assoluto è quello sulle maniache del'acquisto compulsivo in selleria, la spinta dovrebbe essere esattamente opposta a quelle che indichi: urticazione/stimolazione,  io c'ho un'idea ma forse sarebbe meglio che fossero le "malate" ad autodefinirsi.

Come che sia, credo che ci siano altre e - forse - più pregnanti risposte alla mia domanda...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 06, 2015, 03:32:49 PM
Sono molto deluso, in un foro frequentato da ragasseappassionate di lalli, nessuna di noi ha comprato il fondamentale libreto: il lallo: Passione di Donne.

Eppure è stato scritto da una ragassa, per noi ragasse !

Peccato!
Sto riesaminando i "ritratti di amazzoni" e lovviamente mi son soffermato sul ritratto della nostra affezionatissima utante... che dire?

Niente!
Andrei/andremmo a discutere sul personale e questo non è belo, nei fori non si fa, non si dovrebbe mai fare.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Marzo 06, 2015, 04:02:18 PM
Scusate ma non sarebbe opportuno cambiare il titolo di questo topic visto che ormai le "attitudini" del Colonnello sono state ampiamente discusse ed archiviate?
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 06, 2015, 04:14:43 PM
A disposizione!

Dimmi/ditemi un nome...
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Marzo 06, 2015, 04:30:47 PM
Ma ovviamente "Le attitudini di Raffaele"  :laughter-485:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: Ospitalazzo - Marzo 06, 2015, 10:17:22 PM
Citazione da: milla - Marzo 06, 2015, 04:30:47 PM
Ma ovviamente "Le attitudini di Raffaele"  :laughter-485:
Grande Milla. Sferzante ma con classe.  :congrats:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: milla - Marzo 06, 2015, 11:02:07 PM
Grazie ma in realtà non intendevo essere sferzante, era solo un'innocente battuta sulle  capacità "traduttorie" di Raffaele che ultimamente sono un po' discusse :horse-wink:
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: alex - Marzo 06, 2015, 11:27:52 PM
La mia proposta per eventuale modifica del titolo, per la giusta continuità e per aumentare la chiarezza:

Le "attitudini" del colonnello Angioni ovvero quanto è difficile tradurre

Ovviamente il tema si allarga e si precisa, la polemica si smorza e diventa meno personale, ma diventa un pippolo (ossia un pippone di titolo)
Titolo: La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 07, 2015, 01:52:33 AM
... già, un titoppone.  :icon_eek:

Lina Wertmuller non avrebbe potuto far di melio.

Di recente ho citato un titolo di Erri De Luca.

Ecco, il concetto mi si attanaglia perfettamente, il nuovo titolo sarà: La "Parola Contraria": la mia.

Approfitto dell'occasion per offriVi questo video:

http://www.huffingtonpost.it/2015/01/07/parola-contraria-erri-luca_n_6428620.html

Un giorno parlerò (nel mio blog) di De Luca, prenderò lo spunto da Tre cavalli, appunto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mi
Inserito da: alex - Marzo 07, 2015, 07:44:33 AM
Buona idea! E quando sarà così? Perchè adesso è leggermente diverso  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 07, 2015, 10:32:11 AM
Torno alla "Passione di Donne".

Tra le humanae categorie che "odio" ci sono: i nazisti del'Illinois e gli psicologi.
Non so se l'autrice di questo librello faccia parte della seconda categoria, certamente, scrive come se lo fosse, vezzo che è comune ad un mucchio di ragasse che scrivono di lalli, vedi  http://www.alexbrollo.com/people-for-peace/ costoro infilano il lallo dappertutto, l'animala diventa: guerra e pace, acqua e fuoco, terra e cielo, e, naturalemente: forza e dolcessa, ragione e istinto etc. etc.

Troppo, decisamente troppo per un erbivoro che - nei disegni del Padreterno - doveva trasformare l'erba/i vegetali in concime per la terra e carne per i predatori.

Ma proviamo a seguire il filo de
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 07, 2015, 02:37:15 PM
Su Marjorie apro un topico a parte.... qui desidero solo ricordare che quel sito di Marjorie aveva come oggetto la pace fra gli uomini e la promozione del dialogo fra persone di cultura diversa (si può benissimo ironizzare su qualcuno che vuole promuovere la pace, e addirittura vuole farlo negli USA del dopo 11 settembre, ma questo è un altro discorso) in quell'articolo specifico a cui tu pensi, Marjorie indica alcune cose della horsemanship ben fatta che possono ispirare coloro che amano la pace; ovvio che la sua idea di horsemanship ben fatta magari non è condivisa.... ma questo è un altro discorso.

In quegli anni, quello che scriveva Marjorie era anch'esso "Parola Contraria", altrochè se lo era.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 07, 2015, 03:02:32 PM
Beh, questo lo avevo capito, ma cosa c'entra il lallo?

guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc.,

Se le parole hanno un senzo, nessuno mai si è messo a guerreggiare col lallo, perché per far la guerra bisogna essere almeno in due,  nel nostro caso queste sono le possibilità:
!)il lallo viene domato/addestrato colla forza.
2)il lallo viene domato/addestrato colla dolciezza.

Lovviamente, può accedere (accade assai spesso) che i due metoda si intersechino, si miscelini, si alternino.

Ora, siete ragasse abbastanza evolute da capire da sole che in ambo e due i casi non c'è conflitto tra due o più soggetti ma la messa in opera di un preciso piano attraverso tenniche differenti: la doma/l'addestramento del lallo: da una parte c'è il domatore/addestratore dall'altra il lallo, questo l'homo lo sa/dovrebbe saperlo, il lallo no.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Marzo 07, 2015, 07:49:01 PM
Oltre a essere un asociale, ci aggiungo che fare il Bastian contrario mi piace.

Ma di fronte al saper di Raffaele mai mi sognerei di criticarlo così inutilmente visto che chi non piace quello che scrive non deve per forza avere un dialogo solo perché non piace la sua , non trovo la parola.

Il fatto che resta è che per dimostrare che sbaglia si deve essere in grado di correggere con la matita rossa le sue parole, ma mi sa che in maniera corretta la vedo dura.

Oltre al fatto che non penso che faccia piacere rendere conto di una cosa per la quale nessun compenso venga retribuito, fatto solo per piacere personale come nel mio piccolo cerco di fare nei punti di vista della mia esperienza cerco di dare, non essendo nel passato stato aiutato da nessuno, penso che TUTTI  i contributi giusti o sbagliati possono essere utili a chi ha piacere di aumentare le sue conoscenze.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 07, 2015, 08:54:13 PM
No, no, tutto è criticabile, tutti sbagliamo/possiamo sbagliare... ci mancherebbe.

Per lo vero, so perfettamente che non è ciò che dico che non garba, ma per come lo dico...  ripeto, la maggior parte dei concetti che espongo non miei, eppoi faccio un grande sbaglio: non accarezzo pel verso del pelo, anzi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 07, 2015, 09:51:39 PM
Scusa ma chi sono i nazisti dell'Illinois?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 08, 2015, 03:17:20 AM
... ma come? Non conosci i nazisti dell'Illinois?   :icon_eek:  :icon_eek:

In Itaglia - tra le persone tra i 40 e i 70 anni -  ce ne sono solo 129 che non conoscono i nazisti dell'Illinois, evidentemente, sei troppo giovine... beccati sto video:

: https://www.youtube.com/watch?v=kuTHbawv1SM
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 08, 2015, 02:26:08 PM
Forse sono troppo vecchia  :horse-embarrassed: i Blues Brothers sono adorati dai miei figli ma a me non dicono nulla, che vuoi nessuno è perfetto  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 08, 2015, 04:37:11 PM
Come sapete, sono una ragassa, ma mi verrebbe assai difficile dimostrare che sono una donna, dunque - oggi - nessuno mi ha festeggiato, nessuno mi ha portato una mimosa, nessuno mi ha offerto un bacio perugina... nemmeno i nipotini ho potuto vedere: sono colla febbre influenzati e io, tantomeno mia moglie, possiamo correre il rischio di farci contagiare.

Comunque, essendo presuntuoso dico che cognosco un poco i lalli e un pochino anche le donne, dunque, la lettura di - Passione di donne - scritta da una donna sulle donne e sui cavalli è stata illuminante e risponde ad una domanda che mi posi già da tempo: perché minchia - oggi - son quasi tutte donne quelle che frequentano i lalli? E perché è cambiata (secondo me solo nella forma) l'equitatione?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 08, 2015, 05:48:49 PM
Mah forse nei forum la maggioranza è costituita da donne (ovvio, noi amiamo chiacchierare e scrivere più dei maschietti), anche a livello amatoriale (ai maschietti piacciono sport più "rudi" tipo calcio ecc. che oltretutto implicano un minore impegno intellettuale) prevalgono le ragaSSe, ma se guardiamo altri settori equestri tipo steeple, corse al galoppo, trotto, e anche nel SO ad alti livelli di donne se ne vedono pochine.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Marzo 08, 2015, 07:29:54 PM
Oggi dopo 22 mesi :-[     sono tornato in sella, negli ultimi 15 anni ho sempre sellato solo cavalli, invece oggi una PSI di 5 anni molto puledra di testa, 2 giorni fa sellata da un domenicale caduto in terra perché la cavalla si è messa paura a causa di un mini pony, monto IO dopo 22 mesi che non sello e la metto bella è inquadrata con 2 minuti, se con il  proprietario trovo un accordo , si ritorna in pista  :cool3:.

Sono OT, ma le coincidenze con l'8  di marzo ci sono
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 09, 2015, 01:33:38 AM
Infatti, più che all'equitatione competitiva, noi ragasse ci dedichiamo - secondo l'autrice - al "rapporto" col lallo, allo svago, all'uso terapeutico, la Nostra ha pubblicato tabelle FISE illuminanti.

Ho il collegamento che fa le bizze, non posso maneggiare immagini/collegamenti/siti etc. ne riparliamo quando lo rimetteranno a posto...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 09, 2015, 09:50:54 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 09, 2015, 01:33:38 AM
Infatti, più che all'equitatione competitiva, noi ragasse ci dedichiamo - secondo l'autrice - al "rapporto" col lallo, allo svago, all'uso terapeutico, la Nostra ha pubblicato tabelle FISE illuminanti.

Già: si chiama equitazione ludica. Prendiamone atto e cerchiamo di fare in modo che questa equitazione sia svolta nel miglior modo possibile, con il minor rischio possibile per la ragassa e per lo lallo, invece di insistere che non è equitazione; e faremo una buona cosa per molte ragasse e per molti lalli. Imporre a questa ampia platea principi che valgono prevalentemente per l'equitazione agonistica o per la bella equitazione aumenta i rischi, moltiplica le frustrazioni e riduce il vivo piacere che - legittimamente - è il miglior risultato di un'equitazione appena appena decente, fatta con un cavallo sereno.

Grande Parelli, che l'ha capito.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 09, 2015, 11:34:36 AM
Già, questo è l'ottavo giuoco di Parrelli, ma c'è anche il nono, il decimo....

https://www.youtube.com/watch?v=Dew8vg3RyaY
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 09, 2015, 12:05:24 PM
Lo ammetto, sono robustamente miope, aimè.... ma in quei video non ho visto Parelli.

Al contrario, ricordo bene Lessio com'è intervenuto con decisione (sgridando soprattutto l'allievo, ma convincendo anche il cavallo a non farlo mai più) quando insegnando a un allievo si è verificato un minimo segno di "mancanza di rispetto" (il cavallo si è alzato nel corso della richiesta di arretrare); e ricordo anche quanto Lessio era duro con un giovane intero sanfratellano, poco rispettoso del suo spazio. Per la cronaca: poi Lessio mi raccontava che improvvisamente hanno "fatto pace" portandolo alla longhina in passeggiata. Ma non ho approfondito.

I suoi due sanfratellani, di tre anni, interi, erano ignorantissimi in tutto (non davano ancora bene nemmeno i piedi....) ma erano rispettosi, fiduciosi e amichevoli. Fargli il primo pareggio in assoluto è stata una fatica che ricorderò, ma senza assolutamente il minimo rischio, nemmeno per un impedito come me.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 09, 2015, 01:47:15 PM
Quando una qualsiasi ragassa si mette a giuocare col lallo, io vedo il baffone.

Il metodo di Lessio, detto in altre parole si chiama rigore cosa che tutte noi che - come lui - siamo ragasse di lalli sappiamo benissimo essere indispensabile sia nell'educazione dei pargoli come in quela de polledri.

Il testo di JDO, che ho citato in quest'inclito foro, parla anco di questo: il rigore, lo spiega in maniera mirabile e lo codifica tra i fondamenti dell'equitazione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 09, 2015, 09:16:12 PM
Tutti avete letto il titulo di questo topico, dunque, chi lo legge o chi vole intervenire sa perfettamente che generalmente, la mia parola è contraria al equine politically correct vigente/corrente che - come sappiamo - parte dagli USA ed è diffuso in tutto lo occaso  mundo nell'ambito dell'equitazione amatoriale praticata in magna parte dalle donne.

_________________________________________________________________________________

Io credo che se Padre Pio fosse nato in Svezia, lo avrebbero assistito e curato, certamente non sarebbe diventato santo.

Ora, se facessi quest'affermazione su un pullman diretto a S. Giovanni Rotondo, sarei un imbecille, il minimo che mi potrebbe capitare è una passata di lignate a levapilu, però, se faccio/ho fatto questa stesa affermazione in un contesto differente: - c'era un prete da strada, un teologo e altre 4/5 persone normali ma di buon livello culturale più o meno laiche - la discussione fu davvero interessante.

Difficile sarebbe stato pretendere la conversione dei due sacerdoti sulla mia tesi, ma capirono perfettamente che - dato il pubblico pagante - non potevano essere nè categorici nè dogmatici, dunque, il discorso si allargò  all'antropologia, alla psicologia, alle manifestazioni isteriche,  alle tradizioni popolari del sud e altre amenità del genere, ma non si poteva escludere la mia tesi alla priora..

In buona sostanza, quello che voglio dire è che - fuori dalla credulità popolare e dal fanatismo religioso -  si può - malgrado l'antiguo adagio - scherzare coi santi.

Cosa voglio dire?

Le ragasse più viste di voi lo hanno già capito, è facile, le altre lo sapranno la prossima volta, devo sospendere per: pippon limit.  :icon_eek:

Ricomincio da quì: tu vivi di eccezioni che giustifichi pur di non cambiare idea :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 09, 2015, 09:42:48 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 09, 2015, 01:47:15 PM
Quando una qualsiasi ragassa si mette a giuocare col lallo, io vedo il baffone.

Guarda che quando hai sentito quel "ha da venì baffone", che evidentemente ti ha tanto impressionato, al punto che lo vedi dappertutto, non intendevano mica Parelli...

(http://www.minimaetmoralia.it/wp/wp-content/uploads/2014/12/Stalin-Joseph-1930-640x420.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2015, 04:56:58 AM
Ricordo perfettamente la morte di Stalin: ero un ragazzino, e, benché vivessi in un ambiente cattoclericalfascista, avevo colto che quella frase la si poteva leggere come una minaccia (lo era), ma anche come un auspicio di rivoluzione/rinnovamento dell'intera società itagliana.

Baffone non venne, vennero le bombe e le controbombe, tutto cambiò perché niente cambiasse, chi aveva il potere allora lo ha conservato saldamente e lo tiene ancor oggi... non ve ne siete accorti?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Marzo 10, 2015, 05:32:10 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2015, 04:56:58 AM
chi aveva il potere allora lo ha conservato saldamente e lo tiene ancor oggi... non ve ne siete accorti?


Il fatto che oggi ci sia la LIBERTA di fare quel che si vuole, non significa per niente di essere liberi, in effetti  a TUTTI viene data la massima libertà di movimento e di parola, ma nei fai sei solo libero di vivere ma se provi a alzare la testa il sistema ti schiaccia, e anzi ultimamente si stanno perdendo molti diritti, ma alla gente far capire che questi li stanno fregando resta inutile, perché essendo liberi credono di esserlo in tutto e per tutto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 10, 2015, 01:48:05 PM
Bellissima citazione da Il Gattopardo. :pollicesu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 10, 2015, 03:07:39 PM
partendo dal presupposto che a me non frega assolutamente nulla di quello che Amelia, Jasmin, Castissima, Perla, Samantha ecc fanno coi loro soldi (e dunque col loro cavallo, che si son comprate e che mantengono)....
premesso altresì che anche secondo me certe attività con il cavallo (compreso parelli e simili) non sono equitazione...
detto ciò...
credo che comunque sia una bella cosa che la gente che magari per mille motivi non è interessata o ha paura o non ha tempo o non ha occasione per fare equitazione possa comunque interagire col cavallo in altro modo.
inoltre questa idea del cavallo non come animale sportivo/da lavoro ma come PET (animale domestico) sicuramente assicura al cavallo stesso una vita piu comoda, serena, senza fatica fisica, senza stress, con condizioni molto tranquille. il fatto di non avere alcun tipo di obiettivo sportivo ma solo inerente al rapporto con l'animale è una cosa comunque buona sia per il cavallo che per il proprietario.
l'alternativa sarebbe o abbandonare il mondo del cavallo oppure vivere frustrati facendo cose che o non piacciono o non interessano o non riescono o fanno paura. e onestamente, pagare per questo mi sembrerebbe veramente idiota.
ognuno deve seguire le proprie inclinazioni e basta, chissefrega se l'inclinazione di Ludmilla è quella di mettere il mascara e il rossetto al cavallo. saranno poi fatti suoi. io non lo farò mai ma ognuno fa come gli pare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2015, 06:44:09 PM
Infatti, ogniduno fa quelo che vole, ci mancherebbe.

Ma indubitabilmemente, il fenomeno è evidente: il cavallo è diventato - da animala da lavoro/da guerra -  animala da compagnia, compagna di giuochi (che  essi siano o non sino parrellati differentia non fa) sopratutto grazie all'arrivo/all'invasione di noi ragasse nel suo mondo.

I libro della Ravello è un'ottimo punto di partenza per tentare di comprendere perché il cavallo è diventato lallo la passione di donne, appunto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 10, 2015, 07:32:47 PM
Vediamo la questione da un altro punto di vista.

La "fiammata della civiltà dei consumi" è destinata a auto-consumarsi: è matematica elementare, basta conoscere non gli integrali, e nemmeno i logaritmi, e nemmeno la moltiplicazione: basta conoscere la sottrazione.  :horse-wink:

Oggi il cavallo viene utilizzato - statisticamente - come dici.

Ebbene ci sono due possibilità:
1. verrà perduta la cultura equestre (poco male, i documenti sono parecchi, chi vorrà, in futuro, la ricostruirà simile in pochi decenni);
2. verrà perduto il patrimonio genetico del cavallo (e questo sarebbe un disastro, perchè per ricostruirlo ci vorranno millenni, come ci sono voluti millenni per costruirlo)  :horse-scared:

Esiste il rischio che il lallismo provochi il danno, pressochè irreparabile, di tipo 2? E se esiste questo rischio, che azione andrebbe intrapresa, per prevenirlo?

Se il rischio di tipo 2 non esiste, o è modesto.... chissenefrega!  :chewyhorse:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2015, 09:43:26 PM
Puretroppo la historia si ripete, i corsi e ricorsi storici sono un fatto.

Le due possibilità che indichi sono attività già in essere et già successe in altro tempo et in molti luogo.

L'addestramento equestre, sia pur nelle differenti squole, aveva come base comune: disciplina, tecnica, costanza, rigore e diventato lallorelazione, lallocomunicazione, reciproca guarigione, sollazzo et giuochi della minchiazza per giolive ragasse.

Le rasse da lavoro son diventate da carne, quelle da carne da sollazzo, l'arabo è diventato una bella statuina immontabile/da guardare; il frison, che è un lallo da tiro/un carrozziere, è diventato nsiderato un lallo da sella, i trottatori e i PSI o vanno in pista o al macello,

I veri lalli da lavoro son scomparsi da anni, così come i muli e gli asini, i quarterors in giro per le arene, se li vedese un vero cauboi direbbe: ma di che minchia di razza sono?

Non so se questo sia giusto o wrong, so che è inevitabile.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 10, 2015, 09:46:52 PM
Insomma non c'è più religione, non ci sono più le mezze stagioni, ai nostri tempi invece...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 11, 2015, 12:29:50 AM
Mi pare evidente che la tua "lattina di birra" ossia: quello che tu puoi fare per evitarlo, lo fai; senza la speranza di ripulire il mondo dalle lattine di birra, quello che puoi, e questo è il senso anche della tua attività qui; la "parola contraria".

Ma non tutti hanno le tue conoscenze e la tua esperienza, e la tua capa tosta. Che lattine di birra possiamo raccogliere noi, secondo te?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2015, 01:38:11 AM
Citazione da: milla - Marzo 10, 2015, 09:46:52 PM
Insomma non c'è più religione, non ci sono più le mezze stagioni, ai nostri tempi invece...

Non banalizzare, nessun rimpianto dei miei tempi, Alex ha fatto una intelligente osservazione ho cercato di rispondere, le condizioni sociali culturali cambiano e cambiano anche i rapporti humani: rapporti di genere, di razza, di religione, famigliari, educativi etc. etc. dunque son cambiati anche i rapporti con gli altri animala e con l'ambiente.

I cambiamenti di questi rapporti hanno plasmato/cambiato gli usi e i costumi della gente ma anco l'ambiente è cambiato, son cambiate fisicamente anco le nove generationi, figuriamoci gli animala... possiamo fare dei tremendi pipponi sociologici sull'argomento, la materia è vasta, non è il nostro compito.

Cambia l'uso, non serve più quell'uso, e l'oggetto/l'animale deputato a quell'uso vien buttato via o cambia si evolve nella forma "migliore".
Parlo solo della Sicilia: il cavallo siciliano curtu e nano si è estinto negli anni 60 del s.s.; l'asino pantesco pure (stanno cercando di ricostruirlo, ma quello che è perso e perso); la capra girgentana è ridotta a poche centinaia di unità; la mucca cinisara è ai limiti di sopravvivenza, per contro, abbiamo nuove razze di conigli nani, maialini vietnamiti e pseudo allevamenti di frison in provincia di Agrigento.

Per scrivere queste palabras, fino a poche settimane fa pigiavo dei tasti, adesso sfioro un pezzo di vetro, qualche anno fa le avrei battute con una macchina da scrivere, a squola usavo biro e penne stilografiche coll'inchiostro blù, alle elementari facevamo letioni di "bella calligrafia": penna, carta assorbente e calamaio, ricordo che il maestro raccomandava di acquistare il pennino cavallotti numero... non ricordo il numero, un'altra volta vi parlerò di quando usavo la penna d'oca, e prima ancora il bulino sulle tavolette di creta.  :icon_eek:
Tutto buono e benedetto, il progresso, la tennologia ci aiuta tantissimo ma ci fa perdere - inevitabilmente - la facoltà, il mestiere, l'arte di fare delle cose.

Quanti di noi son capaci di fare a mente questa semplice operazione: 34 x 23 : 7 - 44 ?

Citazione da: alex - Marzo 11, 2015, 12:29:50 AM
Che lattine di birra possiamo raccogliere noi, secondo te?

Quanti veri antigui uomini di cavalli son rimasti in Itaglia, e dove sono?

Non parlo di cavalieri/istruttori sportivi o classici, ma proprio di uomini di cavalli, gente che ha passato la vita a lavorare coi cavalli ad allevarli/domarli/addestrarli/curarli, gente che non scrive libri, non va nei fori, non cerca aglievi, non inventa metodi.

Ecco, bisogna cercare lì, tra tante lattine di ferro arrugginite, ce ne sono ancora tante di alluminio bellillo che ruggine non ne fanno mai.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 11, 2015, 08:17:24 AM
Aimè.... da quando è stata inventata la scrittura, la trasmissione orale della cultura non funziona più; o meglio, funziona, ma è continuamente esposta a estinguersi, o a modificarsi in modo mostruoso passando di bocca in bocca.

Se questi personaggi non scrivono, occorre scovarli e scrivere al posto loro. Prima che si estinguano e portino ciò che sanno nella tomba.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2015, 10:09:50 AM
Già, ma bisognerebbe che i testi fossero letti e - sopratutto - capiti direttamente dall'interessato; se il medium (traduttore o divulgatore nel caso di corrispondenza di lingua) sono incompetenti o dolosamente interessati a far passare un tornaconto di parte il ploblema rimane.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 11, 2015, 03:27:29 PM
comunque non è neanche così, RaffaelLA
a Etrea questo weekend ci sono oltre 500 binomi a saltare le gare del primo grado (dalla 115 in su).
a Manerbio sempre questo weekend ci sono oltre 300 binomi a fare la stessa cosa.
e in concomitanza ci sono anche altri 4 concorsi NELLA SOLA LOMBARDIA.

e saltare certe gare non è cosa che esula dall'equitazione. nè è cosa da pavidi.

quindi no, la tendenza non è quella che tu descrivi, il cavallo non sta diventando una bambolina da pettinare per le sciure.
ci sono un sacco di persone (ma veramente tante, visti i numeri che ho elencato e che sono solo della lombardia per dire) che si fanno un mazzo quadrato, affrontano orari impossibili, combattono in campo prova e in campo gara e usano le armi del mestiere (senza tante menate, se servono, speroni e frusta ecc) e sanno affrontare i cavalli riottosi (magari che guardano, che sgroppano, che si mettono in piedi alla porta) e li fanno funzionare.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2015, 06:05:49 PM
Presenza femminile in Equitazione.

Italia, dati FISE 2005 donne: 60%

di questo 60% il 76% non è agonista; mentre del 40% maschile il 63% non è agonista.

Gran Bretagna dati BeTA 2005/2006 donne 75%.

USA, dati AHCF 2005/2006 donne 85%

Interessante rilevare la differenza tra due regioni italiane similmente popolate.

                                                     Praticanti equitatione:

Lombardia:   20.190                                 
Campania:     3.784

Donne agoniste.

Lombardia       3.823 
Campania           439 

Donne non agoniste

Lombardia          9.678
Campania           1.527

Uomini  agonisti

Lombardia         2.865   
Campania             697

Uomini non agonisti

Lombardia           3.824
Campania            1.121     

Fonte: Passione di Donne -  R.Ravello - Equitare 2009

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2015, 09:12:04 PM
Cara Faccia da Giuoco di Carte Americano, non è quela la materia di questa discascion, o meglio, è una parte minoritaria, chi ha detto che le donne sono tutte lallopucciose?

So benissimo che ci sono sono intrepide ragasse in equitatione come in tanti altri campi "tosti" delle humanae attività, ad esempio nell'astronautica... un caro saluto a Samantha Cristoforetti che  ci guarda da lassù.

Non è necessario essere dei tennici statistici per capire a colpo d'oculo che l'alta percentuale di presenza femminile nell'equitatione si nota nei paesi/nelle regioni più sviluppate economicamente ma sopratutto più avanzate culuturalmente, negli USA è all'85% a quanto sarà nella pur ricchissima Bubai?

La statistica sopra riportata non ha un confronto col passato, ma queli di noi che da un cicinin frequentano i lalli, ricordano che  - in Itaglia - fino a non tantissimo tempo fa, le donne che montavano a lallo erano pochissime ed erano considerate delle eccentriche virago, oggi son la maggioranza di coloro che mettono le chiappe sulla schiena di un lallo, perché?

La Ravello lo spiega mirabilmente, vediamo:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 11, 2015, 10:48:29 PM
La Ravello cita questa cultura equestre?

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c7/Li_Kung-lin_001.jpg/800px-Li_Kung-lin_001.jpg)

Inchiostro e colore su seta, Cina, XII secolo, da un precedente disegno del VIII secolo.

Notate: non sono semplicemente donne, sono mamme; e notate l'impressione di tranquillità, di naturalezza, che esprimono. Non è la prima volta che riproduco questo affascinante disegno, ma qui mi pareva interessante farlo.

Termina pure, Raffaele, quello che stavi per dire.... poi se vuoi aggiungi il tuo commento su questa cultura equestre.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 12, 2015, 01:08:05 AM
Beh, in Cina/in Asia erano/sono presenti varie popolazioni equestri, pertanto quell'antica bellissima scene era normale, è ancora attuale a quelle latitudini.
La Ravello accenna all'Estremo Oriente ma in chiave mitologica astrologica, fa riferimento all'oroscopo cinese che recita catzate grosse quasi quanto quelle che spara il mago di Acerra e l'oroscopista del Messaggero:  Brankolo.  :icon_eek:

Purtroppo, in Cina come in Itaglia c'è gente che crede a queste sciocchesse, pertanto le donne nate nel 1906 - 1966 - e nasceranno nel 2026 - anni nei quali la combinazione è: lallo ragassa fuoco - sono considerate "indomabili" pertanto evitate come la peste...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 12, 2015, 09:13:31 AM
Si sa, a me piace aprire una parente ogni tanto,  e da un pò che non mi dedico a questo sollazzo, pongo rimedio aprendo una parente su una mia parente che vive a Roma.
Attenzione:
Ogni riferimento a fatti persone accadimenti di questo inclito foro è puramente casuale, l'esempio è portato assolutamente in maniera generale.

Si chiamava Alice ed era un coniglietto nano maschio... eh si, la mia nipotina lo aveva battezzato così credendo fosse femmina e il nome gli rimase, la ragazzina avrà avuto 12/13 anni e volle fortemete il gingilletto di pelusc.

Dopo un pò - crescendo - l'interesse della ragassina per la bestia scemò ma guai a toccare Alice, dunque, mia cognata, poareta, si prese completamente in carico coniglio... passarono gli anni, la ragassa si impegnò a studiare, trovò fidanzati, cominciò a lavoricchiare... stava maturando era cambiata, il coniglietto non la interessava proprio più ma - sempre - guai a toccarlo!
Quando tornava a casa gli faceva puccipucci e poi se ne andava in discoteca o in vacanza col ragasso.

Il circolo vitioso che si era creato è questo: la ragassa era affezionata al coniglietto, la mamma era affezionata alla ragassa per accontentarla lo accudiva con tutte le cure, il padre affezionato/succubo delle due donne di casa non fece la sola cosa giusta: abbacchiare/regalare/dare via il malefico pelusc.

Alice ha battuto tutti i record di longevità cunicola: 11 anni, il veterinario era allibito, massimo 5/6 anni e questi roditori se ne vanno via... Alice diventò un incubo per mia cognata, a parte l'accudimento: pulizia della lettiera, spazzolatura,  la limatura dei denti, il pareggio degli zoccoli, i vaccini, le carotine,  il mangime, il fieno da comprare a peso d'oro in boutique, Alice - in 11 anni di lieta convivenza - ha lasciato il segno su buona parte della mobilia, ha scappellato i fili della corrente di casa, e - in vecchiaia - ha cominciato a scacazzare e a pisciare in giro, tant'è che l'hanno dovuto ingabbiare e aspettare - fiduciosi - la conigliesca dipartita...


la historia non finisce quì, mi fermo per superamento pippon limit, continua.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 12, 2015, 02:45:00 PM
... Alice, dopo un breve soggiorno nella gabbietta passò a miglior vita,  :icon_eek: non si celebrarono funerali solo perché la ragassa - diventata hostess aereonautica - non era a casa.

Ora, quel giocondo coniglietto ha scassato per 11 anni i cabasisi ad una anziana coppia, ha rovinato mezza casa, ha costituito una spesa - negli anni - non indifferente, a fronte di che?

Ha passato la sua esistenza in un appartamento e un balconcino, mai visto un prato, mai visto un cunicolo... cunicolo nel senso di galleria sotterranea. ma quello che è peggio non ha mai visto una cunicola nel senzo di femmina di coniglio e - per un coniglio che si sa: scopa come un coniglio  - est lo maximo ploblema; per lo vero, il poareto cercava - con dovizioso impegno - di accoppiarsi con pantofole, strofinacci e bambole di pelusc ma la cosa - per problemi tennici - non andò mai a buon fine... almeno per quanto io ne sappia.

Quante ragasse ho visto  - nel corso degli anni - acquistare con vivo e vibrante entusiasmo un lallo per poi capire che l'equitazione non faceva per loro?
Non so, ma sicuramente tante; le più sagge - appena capito la situescion -  hanno svenduto tutto e si sono date - con viva e vibrante applicazione - al cucito,  allo zumba, e, assai spesso alle collezioni ornitologiche...  :icon_eek: altre, hanno insistito - con viva e vibrante ostinazione - nel tenere il lallo, a questo proposito, ricordo un caso eclatante... ma ve lo dico in un'altra parente, ora continuo con la Passione...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 13, 2015, 03:50:29 AM
Stabilito che nell'equitazione in genere, la presenza femminile è nettamente superiore percentualmente a quella maschile, numericamente - in Itaglia - per quello che riguarda l'equitazione agonistica i due sessi sono alla pari: circa 15.000 gli uomini, poco più le donne, ad oculo, sembrerebbe che i maschietti - come risultati - nel s.o. predominino nettamente  mentre negli altri sport la differenza non è così netta, capitolo a parte per l'ippica, dove, la presenza femminile è praticamente nulla tra i fantini e i driver.

Il motivo di questa differenza è che le donne: non avendo forma mentis orientata alla competizione, vanno a cavallo per: tenersi in forma, per passione, per svago, per scaricare lo stress e per scopo terapeutico.

Questa è la spiegazione corrente riportata dalla Nostra, cosa dice la Voce Contraria?

Che le motivazioni sopra esposte non sono affatto esclusivamente femminee, sono sicuramente condivise -  in equitazione - anche dai maschietti non agonisti, ed è una costante comune a tutti gli sport praticati a livello amatoriale: perché il panzuto ragionier Rossi e il filiforme geometra Bianchi vanno a giuocare a calcetto, a fare un pò di km colla bici da corsa la Domenica, a fare tiro coll'arco, lo sci alpino o nordico che sia, etc. etc. senza alcuna velleità di partecipare alle Olimpiadi ma manco al torneo di Crapacotta?

Generalemente, tutti gli sport hanno un aspetto ludico autogratificante che ci spinge a praticarli a livello dilettantesco/amatoriale... per diletto e per amore, appunto.
Ma anche la cellulitica signora Matilde, cronometra i 5 km di giogghingh che fa ogni mattina nel parco e aumenta gradatamente i pesetti che usa in palestra, perché è normale - anche se in minima misura - cercare il miglioramento nello sport.

Ora, visto che la forza fisica non conta quando si va a cavallo, spieghiamoci perché nell'ippica le donne sono praticamente assenti?

Il coraggio, ragasse, ci vuole coraggio, bisogna saper dominare la paura per andare a 60 all'ora su un lallo al Grand National come nella pista polverosa di Chilivani.

Nel s.o. è quasi la stessa cosa, ci vuole coraggio, ma le donne vi hanno accesso e - a volte -  raggiungono altissimi livelli perché è possibile partire dalle 80 e arrivare alle 150 gradatamente, dunque, imparano ad esser coraggiose, cosa impossibile nelle corse pereché se vai in pista con uno PSI, da subito, dalla prima garetta devi spingere al massimo.

La controprova: quante donne hanno corso in Formula Uno o nella Moto GP? Eppure in quegli ambienti ne gira di gnocca...

Pippon limit.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 13, 2015, 09:02:23 AM
La gnocca che gira attorno ai circuiti di F1 e sport vari non ha nessuna intenzione di sciuparsi la manicure facendo una qualsiasi attività sportiva...a meno che non intendiamo definire sport alcune attività ginniche capisciammè  :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 13, 2015, 09:15:32 AM
Penso che l'ippica - da come la descrivi - possa essere considerata "sport estremo", quelli in cui si rischia concretamente la pellaccia, sarebbe interessante fare un'altra carrellata di sport estremi per verificare se la prevalenza di maschi è analoga in altri di questi sport estremi. Dalle descrizioni dell'ippica sembra anche che sia necessaria un bel po' di forza fisica, potrebbe essere un ulteriore motivo per spiegare la prevalenza di maschi, oltre al fattore fegato.

Aggiungerei che concordo con l'autrice, a naso, su una differenza di genere quanto alla competitività - e tenete conto che non vedo affatto questa carenza di competitività come un difetto, anzi, essendo IMHO la competitività inversamente correlata alla capacità di prendersi cura e di cooperare, e nel mondo, attualmente dominato da valori maschili,  vedo troppa competitività e troppo poca capacità di cooperare e di prendersi cura.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 13, 2015, 09:29:57 AM
nell'ippica ci sono pochissime donne perchè le donne hanno le tette, che sono scomode.
così come è scomodo e inelegante il sellino da galoppo.
e quella posizione non si addice a una signora. tze.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 13, 2015, 09:39:36 AM
Citazione da: PokerFace - Marzo 13, 2015, 09:29:57 AM
nell'ippica ci sono pochissime donne perchè le donne hanno le tette, che sono scomode.
così come è scomodo e inelegante il sellino da galoppo.
e quella posizione non si addice a una signora. tze.

Sì, sì, e inoltre correndo gli si rovina acconciatura e maquillage  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 13, 2015, 12:04:45 PM
Io penso che la scarsità di donne negli sport estremi sia dovuta a due fattori:

credo che le donne (per istinto atavico, genetica, predisposizione, retaggio storico ecc. non so) siano meno incoscienti degli uomini,  più prudenti se vogliamo perchè le donne sono (molto saggiamente) più restie/meno propense a rischiare la pelle o di rompersi qualche osso dovendo accudire la prole, la casa e magari anche i mariti scemi che si sono rotti per fare i ganzi.

gli uomini hanno bisogno di mettersi in mostra, dar prova di coraggio (sempre per i soliti motivi di istinto atavico, retaggi culturali e bla bla bla) far vedere che sono veri uomini duri nella speranza di vincere qualche gnocca ops scusate volevo dire qualche coppa  :firuu:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Marzo 13, 2015, 12:23:53 PM
bah, per me nell'ippica conta tanto anche la chiusura del settore..
tant'è che conosco un po' di ragazze che tranquillamente vanno ad allenare in ippodromo in settimana. e non è che allenare sia tanto meno adrenalinico, faticoso, difficile, ecc che correre...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 13, 2015, 12:42:48 PM
Mi trovo perfettamente d'accordo con milla, questo non toglie che per fare sport estremi come dice Alex ci vuole coraggio, molto coraggio o meglio un perfetto controllo delle proprie paure, o meglio la piena consapevolezza delle proprie capacità, o meglio l'assoluta conoscenza dei rischi e pericoli, evidentemente le donne - in questo - sono meno predisposte degli uomini.

Lovviamente, immaginavo perché gira tanta gnocca in quegli ambienti, ma proprio per questo qualcuna dalla massa si sarebbe potuta incuriosire e provare ad entrare nel giro dei corridori, invece niente e le capisco perfettamente: una volta, ebbi l'occasione di andare - con un mio amico - sul circuito di Pergusa, aveva una Porche Carrera preparata per correre, lovviamente guidava lui.. toccati i 250 mi son messo ad urlare FERMATIIII... me la stavo facendo sotto, e vi assicuro che non sono una mammoletta

Detto questo, è nella natura humana superare i limiti, portare l'asticella sempre più in alto, senza questa predisposizione, Samantha non sarebbe lassù.

Uno degli sport più pericolosi  - secondo me - è l'alpinismo, vidi un filmato su Walter Bonatti, ci fu un passaggio impossibile, il superamento di un dente di una parete messo in contropendenza, il Nostro lo superò perché perfettamente padrone della materia, il rischio c'era, e fu valutato, e la paura ci doveva essere, il Nostro certamente la addomesticò dimostrandosi coraggioso.
Sempre nello stesso ambito, Manolo è da mozzafiato, lui non usa corde chiodi e moschettoni, solo mani e piedi.

Io ho montato dei PSI lanciati al massimo, ero staffato corto ma non cortissimo come fanno quelli pratici, certo, ci vuole una certa forza ma mica tanta, conta l'equilibrio e l'assetto... e molto coraggio, vediamo che dice Carodubbio...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Marzo 13, 2015, 01:06:30 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 13, 2015, 12:42:48 PM


Io ho montato dei PSI lanciati al massimo, ero staffato corto ma non cortissimo come fanno quelli pratici, certo, ci vuole una certa forza ma mica tanta, conta l'equilibrio e l'assetto... e molto coraggio, vediamo che dice Carodubbio...

Qualche accenno per via del poco tempo che ho questi giorni, causa lavoro problematico + dovrei realizzare un box capannina in un paddock ( altrimenti non torno in sella e di tempo ne è passato anche troppo),

nel settore le Amazzoni oggi la fanno da padrone nei G.R.  cavalieri dilettanti ( nei professionisti oggi ne circolano poche ) in gara sono toste è mi hanno sempre battuto , ma resta piacevole perché non vi potete immaginare nella mia posizione privilegiata cosa guardo  :firuu: e vi assicuro che ne vale la pena di brutto anche se ti tirano addosso la sabbia.

Le ultime Amazzoni va però detto che in sella ci sanno stare , ma il loro equilibrio non è molto il top, IO sono scarsino ma in sella sono solido e nel pieno del controllo .

Va considerato che è già dura per un maschio, per le donne iniziare lo è molto di più .

Ma la forza fisica dice poco, quello che conta resta cosa si ha in testa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 13, 2015, 01:09:48 PM
Bene, ma non hai detto se il "coraggio" è determinante per cominciare...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 13, 2015, 05:44:04 PM
Prima di passare alla interazione cavallo-donna voglio fare una premetta: l'homo ha attribuito qualità et schifezze a categorie di animala quasi sempre ad minchiam, antropizzando aspetti e comportamenti di altre specie.

Il re della foresta, secondo la vulgata corrente da secoli, è il leone maschio, il suo aspetto - per noi scimmie nude - è maestoso, altero, incute timore e rispetto; nella realtà, leo, è uno sfaticato magnaccia infanticida, passa il suo tempo a poltrire all'ombra del baobab, aspettando che le sue ragasse - facendosi un  mazzocosì - catturino una gazzella, per poi scacciarle viulemtemente dalla victima ancora palpitante  e mangiare per primo; devo dire - per lo vero - che il compito di soddisfare una diecina di leonesse giovini e infojate è abbastanza impegnativo ma non giustifica lo sfruttamento del lavoro altrui e la sua immensa poltronaggine.

Il somaro è stupido: non è vero.
Il maiale è sozzo: non è vero.
Il cammello è altero: non è vero.
La scimmia è dispettosa: non è vero.
Il gatto è traditore: non è vero.
La vacca è una vacca: non è vero.
La colomba è pacifica, è simbolo di pace: non è vero, i piccioni sono tra gli animala più crudeli nei rapporti intraspecifici, non ci credete?

Per contro, coi pecuri, coll'aquila, col falco, col toro  etc. etc. ci abbiamo più o meno azzeccato, detto questo passiamo al lallo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Marzo 13, 2015, 07:24:58 PM
( el cavalo pi' bon ga copa' el paron : :firuu:)


( il cavallo piu' buono ha "accoppato" il padrone. Scusa l' interferenza)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 13, 2015, 07:34:31 PM
No scusa Bubba questa va messa nel mio topic sui cavalli problematici eh  :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Marzo 13, 2015, 07:49:43 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 13, 2015, 01:09:48 PM
Bene, ma non hai detto se il "coraggio" è determinante per cominciare...

Non è il coraggio sia  per forza indispensabile , la determinazione nel raggiungere un traguardo  quello si, poi a certi livelli ci arrivi se fai una scelta di vita, se vuoi montare in corsa devi mettere TUTTO in secondo terzo piano, nel mio caso avendo fatto tutto con molta calma ci sono arrivato per gradi e non ho mai dovuto affrontare mai grossi pericoli , tranne con l'ultimo cavallo ( anche per questo mandato   via) , comunque le ragazze lottano alla pari con i ragazzi in pista perché la forza fisica incide poco , tranne  lo sforzo intensivo e prolungato negli ultimi 400metri finali , ma serve allenamento continuo dieta e a letto con le galline, sempre se non si ha il portafoglio a fisarmonica ,emergere resta duro per tutti ma non ci sono discriminazioni tra i sessi, se vuoi ti fanno tentare solo che riuscire richiede molto impegno e enormi sacrifici, l'unico vantaggio delle ragazze resta fare il peso, per i maschi rimanere sotto i 50kg significa fare una vita decisamente molto rigorosa rispetto hai vizi, e il piacere della tavola te lo  scordi
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 14, 2015, 12:52:50 AM
Bene, un'ultima testimonianza a proposito della "paura" di montare in corsa.
Tantissimi anni fa,  mia moglie ed io eravamo appena sposati, durante una zingarata in motocicletta, capitammo in un paesieno del nuorese... non ricordo il nome, dove si svolgeva il classico palio estivo, naturalemente ci fermammo.
Il palio si svolgeva di pomeriggio, pertanto andammo a mangiare in una trattoria; capitammo vicino un tavolo dove c'erano dei ragazzi che erano arrivati all'ammazzacaffe, capii subito che era un gruppetto di fantini che avrebbe corso il palio.

Mentre noi mangiammo un antipasto e un secondo, i ragassi continuarono a bere liquori, attaccai discorso  a proposito di cavalli e loro mi inclusero nel loro giro offrendomi il digestivo, naturalemente - quando i bicchieri furono di nuovo vuoti ricambiai offrendo a mia volta un giro, dicendo: ragassi spero sia l'ultimo bicchiere altrimenti non so come farete a salire in sella, uno di quelli rispose: veramente è che è senza bere che è difficile salire in sella...

Per completezza di informazione, i ragassi correvano a pelo e la gara si svolgeva in una pista da atletica in uno stadio, dunque, con raggi di curva molto stretti rispetto a quelli degli ippodromi,  quel pomeriggio le cadute non si contarono, una delle quali fu letale per un lallo: nel tentativo di sorpassare all'interno si è schiantato sul cordolo:  tutte e due le zampe anteriori spezzate...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 14, 2015, 09:02:18 AM
Torniamo al lallo: la passione delle donne, l'autrice dice che si è avvicinata allo lallo - come tante di noi - da adulta e vaccinata, ne spiega anche la ragione, lo fece per una causa davvero intima e devastante... non ve la dico, come non dirò tante altre cose, sopratutto non parlerò delle 11 amazzoni che si mettono a nudo in splendidi ritratti psichichici sennò non vi andate a comprare il libro.

Ma anche se la Nostra non lo avesse detto, avrei capito subito che era una parvenus, una novizia dell'equitazione, magara lei si sente una veterana con una ventina d'anni di contatto col lallo, ma come ben si sa, è un periodo appena sufficiente per le presentazioni ci vogliono almeno una 40ina d'anni per entrare in confidenza, per diventare veri esperti due vite.

Ad esempio, parlando dei colori dei mantelli dei lalli ne definisce uno: marrone ebbene, nessuna vera ragassa di lalli lo chiamerebbe così, un lallo marron è baio assolutamente baio, ci viene automatico, mentre automaticamente marroni sono le scarpe, la cintura dei pantalon, la nutella, il tinello di... mmhhh, di chi era il tinello marron? vediamo chi risponde: un ricco cotiglion a chi risponde per primo.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 14, 2015, 02:40:18 PM
... eppure, in equitatione si usa l'aggettivo/il sostantivo marrone, certo che colore non è, cos'é?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Marzo 14, 2015, 02:53:27 PM
Il cavallo "anziano" ossia, esperto, che affiancava il puledro nella doma.  Nel metodo argentino, si chiama "padrino".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 14, 2015, 07:48:23 PM
Brava, proprio quello, pensavo che il tinello marron fosse più conosciuto del marrone inteso come lalloscuola lazio-toscano... aspettiamo ancora un poco e po sveliamo il misterio...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 15, 2015, 03:13:19 AM
Sarei tentato a dire che i passi indietro, il rinculamento,  :icon_eek: l'indietreggiamento, sia l'andatura più importante o almeno la più utile nell'equitazione.

Questo lo avevo capito/lo avevo intuito da tempo, ed essendo sempre stato al di fuori dei circuiti ufficiali delle cape ma sopratutto dei gambegambe, il mio lallo indietreggia per tutto il campo, dritto, a zigghezagghe, in circolo perfino.

Il rinculazionamento - generalemente -  è considerato quasi un atto punitivo, una imposizione, una forzatura,  una ribattitura di  dominio, tant'è che immediatamente - dopo i passi indietro - il lallo è rimandato in avanti, sembra quasi che far indietreggiare il cavallo sia una pratica satanica contronatura... quante volte vediamo il cavagliere mandare indietro rabbiosamente un lallo che ha "sbagliato"?

Per lo vero, esiste certamente l'effetto psichico di costringimento ma è trascurabile rispetto ai vantaggi di  quello fisico: l'andare indietro, quando è ben fatto, cioè abbassando la schiena, è una ginnastica pretiosa per gli addominali e i garretti del lallo, dunque, importante per arrivare alla riunione senza ricorrere ad un uso forzoso di frusta e di gambe... per la scuola squola tetesca, l'indietreggiamentazione  è il basamento su cui costruire il piaffo e la passeggiata, inoltre, è un'ottimo sistema per guidare il lallo solo con le gambe, per capire che: il timone/lo sterzo del lallo sta nel posteriore.

Che minchia c'entra tutto questo con la voce contraria?

Ho deciso di spiegare come ho impostato i passi indietro, lovviamente i principi sono quelli comuni a tutte le tenniche, nessuno può inventare niente, tutto è stato scoperto e spiegato secoli fa.

Ho fatto un'operazione alla Parrelli&Compagnucci: ho preso vecchie tenniche e le ho rivisitate, le ho adattate alla mia maniera: io l'ho fatto per me stesso, quella gente l'ha fatto penzando alle ragasse acui vendere, a molti talleri, il "loro metodo".

Dunque, non ditelo a cape e gambegambe, si metteranno a ridere, voi - oh pulzelle - che seguite questi incliti insegnanti lasciate perdere, continuate a seguire le loro letioni.

Il metodo piciopacio  :icon_eek: dei passi indietro è adatto/è dedicato alle ragasse come Alex, a quelle che finora si son sollazzate a farsi portare in giro dal lallo senza mettere in pratica più di tanto gli approfondimenti fatti, forse, è l'occasione per capire - finalemente - che addestrare è semplice/facile... più voce contraria di così!!
Mi fermo per pippon limit

N:B: i corsivi sono di JDO e L'Hotte

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 15, 2015, 01:40:08 PM
Non possiamo dire niente alle cape, alle bici e ai gambegambe visto che non hai assolutamente spiegato il tuo metodo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 15, 2015, 02:20:30 PM
Pazienza Milla! Adesso arriva (spero); pippon limit is pippon limit.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 15, 2015, 02:35:23 PM
Mah qui è un pezzo che siamo al pippone a puntate, in ogni modo non mi risulta che Raffaele abbia mai divulgato i suoi metodi, con la scusa di essere un cavallaro ignorante che non ha studiato, non ha seguito corsi e preso qualifiche ecc. si guarda bene dall'avventurarsi sul terreno (minato) delle spiegazioni pratiche. Mica scemo eh  :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 15, 2015, 02:38:09 PM
Be', ricordo bene quando in altro forum ha spiegato in dettaglio come ha sistemato un cavallo con il vizietto di sgroppare di brutto...  e lo strumento che si era procurato per aspettare la sgroppata al varco.  :horse-scared:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 15, 2015, 03:00:06 PM
Quello del bidone pieno di sassi? O quello era per il lallo che si impennava?
In ogni modo si tratta dell'eccezione che conferma la regola e, ribadisco, è un peccato che Raffaele non spieghi i suoi metodi che, anche se magari poco ortodossi, potrebbero essere di aiuto a noi ragaSSe (ancorchè munite di cape con radio-culo e bici)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 15, 2015, 03:04:29 PM
Ricordo delle sgroppadone e della mia andata per le derre, era un lallo grigio, come dimendicare! Ma non solo, mi pare di aver raccondado/dendado di spiegare  anche almeno due modi di sisdemadio delle impennate, piccoli contributi che hanno fatto raccapricciare le anime belle ma quello era.

Cara milla come - evidendemende - non sai, ridengo scorreddo fare i pipponi nei fori, se uno ci diene a farli si faccia un blog, scriva un libro, organizzi una una conferenza del quale è il conferenziere, faccia dei clinic pereché il foro è:
forum
s.m. inv.
Riunione pubblica indetta per discutere temi di rilevanza sociale e culturale

Discudere significa scambiarsi delle opignioni da pari a pari, si parla a turno, se si fanno pipponi cioè uno parla e tutti gli altri ascoldano, non siamo in un foro, siamo nel comizio, nel discorso presidenziale, infatti, gli esperti - che per natura fanno pipponi/pipponissimi e raramente accettano il confronto - hanno poco successo nei fori, prima o poi si ziddiscono sopraduddo perché - dranne le pasionarie leccalecca  - nessuno  se li cazta più...

Ho un dremendo raffreddore, ho davandi un rum bollente con zucchero di canna, buccia d'arancia, zenzero e chiodi di garofano, dicono che fa benissimo... lo sto sorseggiando, anche se non fa niende al raffreddore è molto buono, hic, appena lo finisco vado a farmi un riposino poi vedo di continuare sulla rinculazione...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 15, 2015, 03:26:58 PM
Ah sì già ricordo il famoso sciroppo alle erbe di Frate Raffaele, dicono che faccia miracoli  :angel5:
Scusa non per essere polemica eh ma spiegami la differenza sostanziale tra un pippone tout court e un pippone a puntate, sempre pippone resta no?
Buona pennichella. :divano:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 15, 2015, 07:54:07 PM


Il "pippone" è un sermone, una conferenza, una lezione, una arringa che  - per loro natura - non possono essere a puntate... hai mai sentito di una predica a puntate? Perciò vanno fatti: in chiesa, in aula, in tribunale ecc. ecc.

Il sermone, l'arringa, la lezione non vogliono il confronto, l'intervento degli altri, (infatti in chiesa, in tribunale, al congresso ecc. il pubblico pagante non interviene/non può intervenire/non può partecipare  attivamente se non con rigide regole).

Vice e versa, nei fori, la partecipazione, dunque,  l'interruzione oltre che permessa dovrebbe essere gradita, infatti, permette, a chi lo volesse, di corrigere/di ampliare/di sottolineare l'argomento... di andare fuori argomento, (a volte gli ottì sono più interessanti dello tema).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 16, 2015, 04:15:31 AM
Cominciò leggiendo questa frase: Per far alzare, per esempio, uno degli anteriori del cavallo è semplicissimo quando l'animale è perfettamente pieghevole e riunito.
Per far alzare. ad esempio la gamba destra, basta inclinare lievemente la testa a destra nello stesso momento in cui si respinge il peso del proprio corpo a sinistra... ... ripetendo qualche volta questo esercizio si riuscirà a mantenere in aria questa gamba per tutto il tempo che si vorrà.


Sono sicuro che questo immenso cavallerizzo non mentiva infatti dice: quando l'animala è perfettamente pieghevole e riunito, già, perché se è meno che perfettamente riunito, col piffero che il lallo alzerà la gamba.

Dato che il vostro affezionatissimo cavallaro non era in grado di flettere e riunire perfettamente un lallo e se qualche volta ci era riuscito fu per puro caso, ci è andato per altre vie e ha ottenuto lo medesimo risultato.
Sto parlando di una sciuocchezzuola che per me non aveva nessun interesse pratico se non far dare la mano allo lallo per stupire i ragazzini, infatti, quando vidi che il mio escamotaggio funzionava, lasciai perdere, ma - a mia scajola - imparai alcune cose elementari che poi in seguito, anni dopo, furono confermate da bone lecture, ecco quella più importante:  la posizione in sella, la voce da terra precede sempre l'azione.

Avendo capito questo, è facile insegnare allo lallo ad indietreggiare dicendo "pippo" da terra, spostando leggiermente il busto in avanti/inclinando lievemente la testa in avanti da sella.

Hora spiegherò come fare, ma attenzione, seguendo stesso principio si fa quasi tutto in equitatione...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 16, 2015, 07:33:54 AM
Fermo lì. Per "azione", in questa bella massima, tu intendi "l'azione fisica del cavaliere che induce il cavallo a eseguire l'azione voluta", ossia "l'aiuto primario temporaneo", che così viene collegato all'"aiuto secondario" costituito da voce o posizione?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 16, 2015, 07:46:33 AM
Un'osservazione pratica su questa cosa.... per cambiare galoppo su dritto, con Asia, passando da quello "comodo" (sinistro) a quello "scomodo", destro, all'inizio eseguivo una scomposta manovra che prevedeva pure l'azione della bacchetta a sinistra, e di solito la tengo a destra. L'azione da scomposta si sta rendendo meno scomposta, ma mi sono accorto che Asia tende a cambiare galoppo non appena cambio di mano alla bacchetta, e dalla mano destra la porto alla mano sinistra; "azione" che per forza precede sempre l"'azione" di usarla. Quindi, se mi ricorderò di spostare sempre la posizione del bacino sulla sella PRIMA di spostare la bacchetta, Asia cambierà galoppo non appena sposterò il bacino?  :horse-smile:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 16, 2015, 10:00:28 AM
Vedi che quando ti ci applichi le cose le capisci da solo? Stai facendo esattamente il percorso che feci io qualche lustro fa: ti comporti da cavallaro.

In realtà, la "mia" massima l'ho ricavata parafrasando un vecchio principio della "bella equitazione": l'azione del lallo dovrebbe essere sempre preceduta dal piazzamento (dal piazzamento del lallo) che lo predispone, alla priora, alla corretta esecuzione della richiesta.

Quando spiegherò la tennica usata si capirà automaticamente la massima...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 16, 2015, 08:51:41 PM
Ora, in qualsiasi manualetto da 3 euri, illustri cavallerizzi ma anco solerti dentisti e ottimi commercialisti ci spiegano come far fare i passi indietro/come far indietreggiare lo lallo.

Per farlo indietreggiare facendo solo penzolare la vostra testa in avanti continuate ad usare la tennica che cognoscete ma seguendo questo principio.

Mano ferma, dare gambe in posizione arretrata busto in avanti, mai tirare le redini.
Lo lallo sentendo le gambe e - se fosse necessario - gli speroni e la frusta andrà in avanti ma trovando il muro delle mani la sola cosa che prima o poi farà deve fare sarà di andare indietro: premiate.

(io metto le gambe indietro perché quando metto le gambe alla cinghia significa vai avanti/devi andare avanti/vai assolutissimamente in avanti, dunque, è bene non contraddire in alcun modo quel pretioso comando/quella pretiosa posizione,)

Col tiempo, eliminate l'azione delle gambe e premiate l'indietreggio quando viene ottenuto solo collo spostamento del busto in avanti, la stessa cosa quando - in seguito - sarà ottenuto solo penzolando la testa in avanti.

Quando il lallo capisce che deve fare i passi indietro chiedeteglieli almeno 6/7 volte ogni sesione di lavoro e pretendete una media di una decina di passi indietro, allora, siccome per ottenere risultati  bisognerebbe montare quasi tutti i giorni due volte al giorno ma senza forzare, significa che in un mese il lallo farà circa 4000 passi indietro, in 4 mesi 16000. (JDO)

Se pretendete ogni volta qualche passo in più e la sequenza dei passi fatta meglio, quel tempo/16.000 passi saranno sufficienti perché lo lallo farà tutto il maneggio arretrando  solo sentendo la vostra capoccia che penzola in avanti e si fermerà quando la raddrizzate.

Avvertenza: dopo questo condizionamento, il lallo andrà indietro ogni volta che vi chinate in avanti, non punitelo nel caso lo facesse rispondendo ad un vostro spostamento accidentale: lasciategli fare due o tre passi indietro, poi lo fermate e comunque lo premierete.

Per Alex, dunque, la posizione della testa precede l'azione (posizione) del busto, che a sua volta predede l'azione (posizione) delle gambe, che a sua volta precede l'azione (posizione) della frusta... tu hai sperimentato che funziona,  Asia cambia il galoppo seguendo la posizione della frusta... o no?

Chiedo venia... mi è scappato il pippone!  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 16, 2015, 10:22:23 PM
E allora beccati il contropippone, e pure apparentemente OT. Apparentemente perchè tratta delle traduzioni e dei loro terribili trabocchetti.

Iliade, libro 14. Venere, per ottenere un sonno profondo di Giove, presta a Giunone il suo attrezzo più seduttivo: il cinto di Venere.

Disse; e dal seno il ben trapunto e vago
Cinto si sciolse, in che raccolte e chiuse
Erano tutte le lusinghe. V'era
D'amor la voluttà, v'era il desire
E degli amanti il favellío segreto,
Quel dolce favellío ch'anco de' saggi
Ruba la mente. In man gliel pose, e disse:
Prendi questo mio cinto in che si chiude
Ogni dolcezza....

Ora, come ci si può immaginare questo "cinto"? Come ve lo immaginate voi, e infatti i naturalisti hanno dato il nome di "cinto di Venere" a questa meravigliosa creatura marina:
(http://www.biologiamarina.org/wp/wp-content/uploads/2012/08/cinto-di-venere-01.jpg)

Ora, immaginate la mia sorpresa quando, sfogliando distrattamente "Io amo" di Vito Mancuso, mi imbatto nella illuminante traduzione di "cinto" in "reggiseno", parola che Monti - il traduttore - non poteva usare per un motivo elementare  :horse-wink:

Ma per togliere ogni dubbio ci vorrebbe una fotografia di Venere che indossa il cinto. Non c'è, ma c'è una statuetta chiamata "Venere in bikini", copia romana di originale ellenistico trovata a Pompei:
(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e3/Naples_-_Venere_in_bikini.jpg/450px-Naples_-_Venere_in_bikini.jpg)

Quindi il "cinto" era un reggiseno, bravo Mancuso. Cercasi animale marino dalla forma di reggiseno....

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 16, 2015, 10:39:37 PM
Bello, bellissimo e poetico quasi quanto il "monte di Venere"...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 17, 2015, 10:53:41 AM
Ma cosa stavamo dicendo?

Ah si!

Leggo: L'Incontro tra la donna e il cavallo e la reciproca guarigione.

Dunque, se costoro si guariscono a vicenza significa che in qualche modo sono malati, :icon_eek: o no?

Evidentemente, non possono esser malati nello corpo ma nello spirito, nell'animo, nella psiche... ergo, secondo qualhuno, sono un cicinin disturbati, sono dei picchiatelli afflitti da turbe mentali che bisognerebbe curare anco reciprocamente.

Prima di entrare nel merito, lasciatemi dire la parola contraria: la donna generalemente - proprio perché donna - è "dottore" è curatrice è guaritrice è madre, e quando è malata (fisicamente/spiritualmente), batte noi maschietti con una mano legata dietro la schiena per capacità di resistenza, capacità di recupero, capacità di sopportazione.

Il lallo, secondo il metro humano, un pò disturbato di testa lo è, mentre, secondo il metro equino le sue "pazzie" sono perfettamente funzionali alla sua indole di specie, dunque, il lallo non è malato, qualhuno lo reputa tale alla priora.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 18, 2015, 10:10:20 AM
Qualche posto indietro Alex accenna alla cura delle sgroppate, ora, una gentile utante mi chiede dove sia, honestamente non lo ricordo, Alex o qualcunedaltro di voi lo sa?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 18, 2015, 10:30:01 AM
Stava di certo sull'altro foro. C'entrava il bue.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 18, 2015, 01:54:14 PM
Allora è perduto,   ricordo perfettamente il "ragioniere", fu mio compagno quasi sempre inattivo per oltre 10 anni,  ci ero molto affezionato... purtroppo, terminò la sua honorata carriera sbranato/rosicchiato dai cani  :icon_eek:.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 19, 2015, 10:27:15 PM
Facciamo un passo indietro al passo indietro.

Mi sono immedesimato nel cavallo (lo ammetto, l'esercizio non l'ho ancora provato da cavaliere) ed essendo i cavalli noti divoratori di libri di ricette ho pensato: ecco, questa ricetta per i passi indietro mi ricorda quelle che iniziano: "Preparate la base di una pasta brisè...." al che ci si rende conto che prima di usare la ricetta con successo ci vogliono dei presupposti.

Individuo nei presupposti della ricetta dei passi indietro di Raffaele almeno due cosucce:
1. un contatto confermato
2. un avanti confermato

Vedo bene? Altri presupposti? E se uno monta senza contatto?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 20, 2015, 03:21:04 AM
Non ho mai visto e nessuno mai vedrà un lallo addestrato senza contatto, i lalli addestratissimi possono andare senza contatto, ma hanno avuto - alla priora - un addestramento con contattissimi, dunque arretrerà anche dol solo "mucimuci"*.

Certamente, prima di fare i passi indietro bisogna che il lallo faccia benissimo quelli adelante questo ça va sans dire.

*da anni ho il mio lessico lallino:

raganella - avanti
OHH - rallenta
LA' - fermo
bra bra - passo di squola
su su - passo spagnuolo
pssoohh - passo
tro tro - trotto
OP OP - passage
glop glop - galoppo
cush cush - sdraiati
EEEEEHHH - terribil voce
oooohhhhh - voce soave
a posto - campo
ALE' - levata
mucimuci* - passi indietro
tò tò - prendi la delicatessen

*mucimuci è quel suono tipo bacetti che si fa per chiamare il gatto.

Dunque, il Caimano esegue tutte ste cose solo colla voce da terra da sella, ma prima ci fu un giolivo lavoro con vari contatti...




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 20, 2015, 07:00:56 PM
Citazione da: alex - Marzo 19, 2015, 10:27:15 PM
E se uno monta senza contatto?

Per bene che vada le transizioni da una cosa all'altra saranno tutte brusche, mancando la possibilità di dosare attraverso la mano.

Dosare bene solo con le gambe non si riesce: per quanto uno cerchi di usarle in modo preciso è sempre l'incollatura a dare il maggior controllo, che deve stare protesa verso la mano. Questo non vuol dire avere un peso, vuol dire che quando arriva la mano perché serve dosare qualcosa, il cavallo non si sottrae ma resta lì, a disposizione (riuscirci è anche un gioco geometrico di tenere sempre gli angoli giusti tra bocca, redine, mano e gomito).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 21, 2015, 07:28:05 AM
Ok. Ripropongo la domanda in modo diverso. E chi pratica la MW come fa?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Marzo 21, 2015, 08:21:45 AM
Per quel che ho visto io con i puledri verdi ( una settimana di lavoro per capirci) prendono un leggero contatto ( molto leggero) e tengono la mano ferma. Si mette un po' di gamba ( qualcuno picchietta sulle spalle).
Il piccolo subito alza la testama la mano resta ferma, leggera ma presente.
Ad un certo punto accennano a muovere un passo, un arto.indietro.
Si molla tutto, complimenti.
Si riprova. Nel giro di poche ripetizioni vanno indietro tranquilli ( cioe' storti e lenti, con la testa in una brutta posizione, ma comunque hanno chiaro il concetto ed eseguono senza paura o disgusto. Il resto verra')
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Marzo 21, 2015, 08:30:33 AM
Se non.funziona di solito e' perche' si mette troppa mano o si aumenta la pressione.
Se invece di tenere la mano leggera e ferma prendo un contatto deciso il piccolo si spaventa.
Se non si.muove devo star li' ed aspettare , continuando a dar leggeri colpi di gamba. Spesso si e' tentati di aumentare la pressione. Errore. Bisogna star fermi. Non sono le mani che lo tirano indietro.
A volte invece vedo ho visto fare il contrario ( dagli allievi).
Riescono.a tenere la mano ferma ma quando il cavallo indietreggia, presi dall' entusiasmo, tirano di piu' ( famoso.principio se pico va bene, di piu' sara' meglio). A quel punto l' equino va in tilt.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 21, 2015, 08:48:10 AM
CitazioneOk. Ripropongo la domanda in modo diverso. E chi pratica la MW come fa?

Questa sottile allusione che nella mw non si usi il contatto è ingenua. Lo usano e di solito anche male.

In ogni caso non ho detto che senza mano/contatto non si possa indietreggiare (cioè senza messa in mano, o con una messa in mano scorretta), ho detto solo che non si potranno "sfumare" le transizioni a piacimento. Appunto perché non si ha in mano la schiena del cavallo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Marzo 21, 2015, 09:16:01 AM
Citazione da: max - Marzo 21, 2015, 08:48:10 AM
CitazioneOk. Ripropongo la domanda in modo diverso. E chi pratica la MW come fa?

Questa sottile allusione che nella mw non si usi il contatto è ingenua. Lo usano e di solito anche male.
.

Gia'. Per non parlare delle selle pesanti che spaccano la schiena ai cavalli e degli speroni a rotella che tagliano il costato come fa la zia con la sfoglia dei tortellini.


Suvvia! Il mondo e' pieno di gente che usa male le mani. Personalmente preferirei essere un cavallo western, da quel che ho visto, ma almeno mettiamola 50 e 50.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 21, 2015, 10:33:35 AM
la monta americana arriva all'assenza di contatto nello stesso modo ...Prima di arrivare all'assenza di contatto , c'è un addestramento dietro in cui si usa il contatto per poi toglierlo, solo che nella mw si usano morsi più pesanti, e nella monta inglese l'assenza di contatto non è un'obiettivo, nella mw si.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Marzo 21, 2015, 10:49:55 AM
i puledri si addestrano in filetto.
A volte ( raro) in sidepull o bosal.
I morsi vengono dopo. Molto dopo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 21, 2015, 10:55:02 AM
ovvio. il finale però è quello. il cavallo deve essere addestrato all'assenza di contatto  perchè in bocca ha/avrà dei morsi abbastanza pesanti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Marzo 21, 2015, 11:09:11 AM
Si.
In realta' , secondo me, si cerca l' assenza di contatto anche per "  principio".
Come si evita di mettere sempre gamba.

Probabilmente ne esce un' equitazione meno sfumata, come dice Max, ma l' idea di lasciare in pace un cavallo che si porta da solo a me piace
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 21, 2015, 11:14:02 AM
Non l'ho tirata in ballo io la MW. E poi questo ergersi di scudi di fronte al lancio di palline di carta è inopportuno.
Abbiamo già evidenziato varie volte come i principii della MW, anche storicamente, si avvicinino di più a quelli classici ritenuti corretti. Se Alex avesse preso a esempio il contatto continuo che si vede nella MI avrei tranquillamente evidenziato l'uso sbagliato pure di quello.

Sta di fatto che per avere buoni risultati bisogna impegnarsi a capire anche il contatto. Passare anche da lì, passare anche dall'imboccatura.

Girarci intorno, non volere usare qualcosa per chissà quali motivi mi sembra una privazione insensata quanto il digiunare in quaresima.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 21, 2015, 11:16:38 AM
si anche a me, io trovo che sia più vicina alla "leggerezza" una equitazione di qursto tipo che quelli che montano sempre con l'abbassatesta. Però non è da confondere con la leggerezza, appunto, perchè molti usano speroni forti, al pari del morso che usano. Rispoendendo alla questione delle gambe, il fatto che il contatto sia leggero non c'entra nulla con il mettere gambe o meno... il contatto può essere leggero e il cavallo non avanzare. La monta americana è una monta abbastanza forte in tutti i sensi, inoltre io non condivido che questi cavalli debbano sempre e cmq stare con la testa bassa, è deleterio alla lunga, prima o poi devi rilevare... trovo che i cavalli che vengano montati così abbiano una struttura massiccia proprio per sopportare gli stress fisici a cui vengono sottoposti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 21, 2015, 11:20:59 AM
Citazione da: max - Marzo 21, 2015, 11:14:02 AM
Non l'ho tirata in ballo io la MW. E poi questo ergersi di scudi di fronte al lancio di palline di carta è inopportuno.
Abbiamo già evidenziato varie volte come i principii della MW, anche storicamente, si avvicinino di più a quelli classici ritenuti corretti. Se Alex avesse preso a esempio il contatto continuo che si vede nella MI avrei tranquillamente evidenziato l'uso sbagliato pure di quello.

Sta di fatto che per avere buoni risultati bisogna impegnarsi a capire anche il contatto. Passare anche da lì, passare anche dall'imboccatura.

Girarci intorno, non volere usare qualcosa per chissà quali motivi mi sembra una privazione insensata quanto il digiunare in quaresima.

ceto, la buona equitazione è una sola... penso che se un cavaliere che monta tipicamente all'inglese e uno che monta tipicamente all'americana si avvicinassero a quella che è la buona equitazione, monterebbero più o meno (più o meno eh..) allo stesso modo ;)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 21, 2015, 02:05:52 PM
Citazione da: max - Marzo 21, 2015, 08:48:10 AM
Questa sottile allusione che nella mw non si usi il contatto è ingenua. Lo usano e di solito anche male.

Vi prego di confrontare le varie tecniche equestri al giusto livello - una ottima monta classica con una ottima monta western, o entrambe mediocri (ritengo che sia il caso più frequente) o entrambe mal fatte.

Come ho detto, la ricetta di Raffaele è ottima, purchè ci siano alcuni presupposti. Se non ci sono quei presupposti, non va bene:bisogna modificala. Nel mio caso, basta "prendere un leggero contatto" come passo 1, e poi tutto funziona; invece non va bene "tenere le mani ferme".

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 21, 2015, 02:38:32 PM
C'era una simpatia, una affinità elettiva con JDO nata dalla visione dei suoi videii nel tubo, ovviamente sapevo chi era, ma quando ho approfondito la sua cognoscenza è scattato il coup de foudre.

Oltre ad esser stato uno dei più grandi cavalieri da s.o. di tutti i tempi senza applicarsi più di tanto all'equitazione, e, un immenso "commissario tecnico" della nazionale francese - secondo me - è il miglior scrittore di cose equestri che conosca, per chiarezza, precisione e per lo stile diretto senza fronzoli  da "cavallaro", probabilmente questo gli deriva dal fatto che fu attore di cinema e teatro, dunque, per quello abituato a comunicare, a farsi capire.

http://fr.wikipedia.org/wiki/Jean_d%27Orgeix

Sentite cosa dice a proposito dell'argomento in essere...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 21, 2015, 02:42:47 PM
e' difficile sentire una cosa scritta....  :horse-scared: inoltre saresti cosi gentile da tradurre la parte che ti interessa? cosi anche chi non conosce il francese puo permettersi di sentire cotanta saggezza....  :horse-scared:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 21, 2015, 03:34:10 PM
... Inutilmente i venti presaghi raffreddano il petto polveroso ed i fianchi focosi del veloce cavallo mentre il morso irritante ne accresce l'impeto della corsa: gli occhi sprizzano scintille, le narici fumano, la testa eretta si agita, dalla bocca vola la schiuma che imbratta le vesti svolazzanti, le mani incerte ed il candido seno...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 21, 2015, 10:06:59 PM
Citazione da: Alexis85 - Marzo 21, 2015, 02:42:47 PM
e' difficile sentire una cosa scritta.... 

Ho sentito: Guernica di Picasso, gli affreschi di Pompei, la Vucciria di Guttuso...

Ho sentito: Moby Dick, Lavorare stanca, I Demoni, Uomini e topi...

Ho sentito: l'odore della pelle della mia fidanzatina di 16 anni, l'olezzo delle zagare in giardino, il profumo dei capelli della mia nipotina...

Ho sentito: il rilassarsi del mio lallo al gentile tocco, il velluto del suo muso, i turgidi capezzoli di Annamaria, allora, quando eravamo adolescenti...

Ho sentito: un profondo disgusto per tangentopoli, per la cricca, per tutte le mafie, per le raccomandazioni...

Ho sentito: un chiaro ribrezzo per personaggi come: ....... .....

Cara ragassa, beata te che senti solo cogli aurecoli!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 21, 2015, 11:59:18 PM
come sei poetico! ma  leggere wikipedia non e come sentire i capezzoli di annamaria da adolescenti mi dispiace ahahahahah!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 22, 2015, 05:58:19 PM
Hai ragione, ma leggi più attentamente i post precedenti.

Spero, stasera di offrirVi "quello che mi pare di aver capito dalla traduzione " delle palabras di JDO: chapeau!

Il tema è il contatto, inteso come relactione mano del cavagliere bucca dello lallo; raccomando la lectura a milla che sta ancora combattendo con la sua lalla.
Quella è la massima argomentazione espressa da un grande cavallerizzo colla maxima chiarezza sull'argomento .

Io da cavallaro avrebbo risolto il ploblema da un bel pezzo, ma la mia offerta presuppone una scielta  radicale e un momentaneo - più o meno lungo - divorzio da cape, bici, edgardi e dressaggisti della beatissima minchia... atutaler

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 22, 2015, 09:28:13 PM
Ho fatto i compiti a casa, e ci ho pure un po' riflettuto.

Asia comprende il mucimuci, puro e semplice, in perfetta immobilità di tutto. La prova: lo ho fatto fare un vecchio esercizio (salire con gli anteriori su un piccolo dislivello e lì fermarsi), e poi al mucimuci è scesa immediatamente indietreggiando. Ok, ho usato l'aiuto di terreno, scelto apposta per creare una situazione in cui indietreggiare è logico e piacevole; Asia "non aspetta altro". Questo non ha nulla a che fare con il fatto di obbedire al mucimuci, lo ammetto apertamente.

Una seconda osservazione sul movimento della capa. Ho notato che piegando la capa in avanti, il bacino arretra leggermente; e estendendo la capa all'indietro, il bacino avanza leggermente. Succede in piccolo la stessa cosa che avviene andando in altalena: ci si spinge avanti, estendendosi all'indietro (e rovesciando indietro la capoccia); ci si spinge in dietro facendo il movimento opposto (compresa la flessione in avanti della capoccia).

Conclusione:  il movimento del busto, o della testa, non agisce tanto come una variazione di peso, o come qualcuno mi ha detto "liberando i posteriori", ma come una vera e propria "spinta" indietro sulla sella.

Sono rimasto nei pipponlimits?  :horse-embarrassed:



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 22, 2015, 09:33:48 PM
Raffaele sono assolutamente disponibile ad accettare i tuoi consigli ma ancora non mi hai detto quale sarebbe stata la tua "soluzione da cavallaro" , una volta divorziato da cape,bici ed edgardi che dovrei fare poi? Uncinetto, punto a croce? Smetti di fare l'Oracolo di Delfi ed esprimiti chiaramente.

Mi dici il titolo di questo aureo libretto di JDO e se è in commercio. Grazie.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 22, 2015, 10:58:28 PM
Caro Alex, sei sulla bona estrada, non ti fissare sul muci muci o l'aiuto di terreno, o altro: decidi un programma e mettilo in pratica rigorosamente, il lallo deve indietreggiare, deve fare la levata, deve inginocchiarsi o fare quant'altro allorché dici pippo, oppure quando apri le braccia o quando ti soffi il naso, non ha importanza.

Pippo, l'apertura bracciale, il soffiaggio di naso è il comando finale/il risultato da ottenere e vanno imposti fin dall'inizio assieme ad aiuti di mano, gamba, frusta ecc. insomma con quanto necessario per ottenere l'esercizio.
Per sottrazione, man mano che le risposte sono corrette, si elimina un aiuto alla volta e si arriva ad ottenere quanto desiderato con la sola apertura di braccia, con la parola pippo o collo scatarramento nasale.

Ho detto millanta volte - ma non è detto che tu mi abbia letto - che mi riferisco a: Dresser c'est simple di JDO - ed. Belin -  Amazon - costo una ventina di euri.

E' un librettino dove c'è l'essenziale dell'equitazione, le basi fondamentali spiegate con sagacia et argutia... mi ripeto: niente di nuovo, robba presa da L'Hotte, dunque, da Baucher ma rivisitata ed esposta con grande maestria.

Di fronte alle grandi cape col culo radiologico, alla Bice che dice, il modesto cavallaro fa un passo indietro; anche perché plobabilmente a te ti sollazza così e unne c'è sfizio nun c'è perdenza.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 23, 2015, 12:21:51 AM
Ahi mè: sono molto dispersivo e discontinuo, come ben tu sai.... ed è un po' tardi per cambiare. Sono troppe, e troppo svariate, le cose che mi sollazzano perchè non dico voglia raggiungere, ma nemmeno voglia aspirare all'eccellenza in qualunque di queste. Ai primi barlumi di risultato, passo ad altro. E non mi chiamo JDO, e quindi non ho la fulminea velocità di apprendimento che serve per imparare cose complesse e delicate in un batti baleno. Ergo....  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 23, 2015, 12:53:04 PM
Dici che tu, da modesto cavallaro, avresti risolto il problema da un pezzo e che la tua "offerta" presuppone ecc. e poi "fai un passo indietro", mi sembri un po' contraddittorio. :icon_confused:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 23, 2015, 01:54:58 PM
Citazione da: alex - Marzo 23, 2015, 12:21:51 AM
Ahi mè: sono molto dispersivo e discontinuo, come ben tu sai.... ed è un po' tardi per cambiare. Sono troppe, e troppo svariate, le cose che mi sollazzano perchè non dico voglia raggiungere, ma nemmeno voglia aspirare all'eccellenza in qualunque di queste. Ai primi barlumi di risultato, passo ad altro. E non mi chiamo JDO, e quindi non ho la fulminea velocità di apprendimento che serve per imparare cose complesse e delicate in un batti baleno. Ergo....  :dontknow:

Ahimé, la maggior parte di noi ragasse si comporta così, poco impegno, poca continuità, poco rigore; pertanto i risultati non vengono o vengono raffazzonati o al livello del minimo indispenzabbile.
Per quelli che hanno talento è ancora peggio, sono soddisfatti di se e del loro lallo, fraintendendo i loro risultati, ottengono solo delle vittorie di Pirro.
Allora, giustamente melio dedicarsi ad altro e sollazzarsi col lallo colla relatione, i giuochi ed altre lietitudini del genere, i nostri diarii ne sono pieni.

Per la mia amica milla, faccio un piccolo passo avanti: lasciamo perdere quello che è stato,  la prima cosa su cui lavorare è la tua testa, la seconda: lavorare/sfruttare/valorizzare - per il momento - solo sulle bone qualità della lalla; per far questo, la lalla la devi montare solo tu.
Solo dopo aver impostato un rapporto corretto, la capa ti potrebbe dar letioni da terra.

In questa fase, l'alternarsi sulla schiena di culi - radiologici o meno che siano - è controproducente per il tuo scopo... ammesso che tu abbia uno scopo con quella lalla.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 23, 2015, 03:30:52 PM
Ma Raffaele certo che ho uno scopo con questa lalla, ti pare che io l'abbia pagata un tot, la mantenga in maneggio pagando un altro (bel) tot senza uno scopo? Mi prendi per scema?
Il mio scopo è LOVVIAMENTE comprarle cuffiette in tinta col sottosella, mi meraviglio che tu, che sei tanto intelligente, non l'abbia capito prima.  :icon_rolleyes:

Fattibilissimo che la lalla la monti solo io.
Ragionevole il lavoro sulla mia testa.
Ottima idea valorizzare solo le buone qualità della lalla ma dal punto di vista pratico è un cincinin vago e che fare con i difetti, ignorarli?
Dai su fai un passetto avanti e scendiamo più sul concreto (per quanto possibile via ueb ovvio), che intendi per "impostare un rapporto corretto"? Lei non fa nessuna difesa nè cattiveria, solo si scalda ed accelera l'andatura.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 23, 2015, 08:02:27 PM
Una domanda Milla: dopo quante falcate ti rendi conto che la cavalla ha accelerato rispetto a quello che va bene a te?

Ammesso che la cavalla acceleri perchè le piace accelerare, sei in una situazione molto fortunata: chiederle di accelerare diventa un premio. Però deve guadagnarselo....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 23, 2015, 09:16:05 PM
Citazione da: milla - Marzo 23, 2015, 03:30:52 PM
Ma Raffaele certo che ho uno scopo con questa lalla, ti pare che io l'abbia pagata un tot, la mantenga in maneggio pagando un altro (bel) tot senza uno scopo? Mi prendi per scema?

Già, ma qual'è lo scopo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 23, 2015, 09:38:44 PM
Imparare a montare, non diciamo bene, ma almeno decorosamente, elegantemente, disinvoltamente facendo del buon lavoro in piano.
Semplicissimo.


Alex dipende, non c'è un tot fisso di falcate a volte si scalda prima altre dopo ma il punto è che non si può fare un lavoro in piano decente se il cavallo non mantiene da solo l'andatura ed il ritmo deve essere regolare, non può, di sua iniziativa nè accelerare nè rallentare.
Di buono c'è che è una cavalla in avanti, che è sensibilissima (basta il peso del corpo o appena sfiorarla col polpaccio per farla rispondere), non devo cercare di rallentarla "tirando" sulle redini perchè lei ne approfitta per appendersi ed accelerare ancora di più quindi cerco di tenere un contatto leggerissimo e rallentare con il mio corpo che resta un filo più "indietro", più passivo. Non è facile perchè richiede prontezza di riflessi ed abilità nel dosare il tocco di mano e gamba osa che io non ho imparato con i cavalli di scuola :horse-embarrassed:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 23, 2015, 10:58:21 PM
Ora, ci son due modi di affrontare le situescions, uno da soggetto attivo, un altro da oggetto passivo.
Personalmente preferisco esser soggetto attivo e sapere della possibilità di fallire/di fallire, piuttosto che soggetto passivo e sperare di avere un risultato quale che sia.

Questa è una posizione personale, la espongo, perché non è detto che sia giusto pensarla come me, altri, possono  comportarsi in modo diametralmente opposto e esser vibrantemente soddisfatti. Non mi cale più di tanto.

Ora, stabilito che la lalla è quella e bisogna recuperare/instaurare/cominciare ad instaurare un rapporto di reciproca fiducia bisognerebbe comportarsi di conseguenza, delegare questo ad altri è - secondo me - un errore.

Se la fiducia deve esser reciproca, checché se ne dica, quando si è a cavallo, uno comanda l'altro obbedisce, uno impone le regole, l'altro vi si adatta, uno ha le redini in mano, l'altro il ferro in bocca... consiglioti - per l'apertura degli oculi -  l'investimento di qualche euro sul librello di JDO.

Se uno mi dice che ci vogliono anni per addestrare un lallo lo mando subito a cagare, i lalli imparano tutto molto velocemente da chi sa farlo, altra cosa è portarli ad alto livello "professionale", lì ci vuole del tempo più o meno lungo.

Ora, la prima cosa che devi capire è che se la lalla si mette  a correre non è la fine del mondo, cosa succede? Ti fai qualche giro al gran galoppo... e allora? Puoi cadere, e allora ? Un pò di polvere sui pantaloni, per farsi del male - in maneggio - devi esser davvero sfortunata.
Ad ogni modo, quando si monta a cavallo bisogna esser convinti di non cadere e in caso si debbano montare dei cavalli infami, stabilire alla priora,  che se si deve cadere si cade in due.

Però, una cosa è farti qualche giro al galoppo su una lalla sconosciuta altra cosa e farla su una lalla che ti è famigliare, alla quale ci dai del tu, colla quale hai confidenza, cognosci i pregi e i difetti, e li sai sfruttare a tuo vantaggio.

Premesso che non sono in grado di stabilire se mai questa cavalla sarà mai adatta al tuo scopo. l'unico modo per impostare correttamente il raggiungimento di quel risultato - secondo me - è di cominciare a montarla esclusivamente in passeggiata, ma non passivamente bensì parlandole (voce soave/terribil voce), dandole delicatessen, fare degli sbagli, delle scorrettezze appositamente e rassicurarla subito dopo... portarla pian piano a fare tutte le andature, ma con varietà di impiego, ad esempio, all'initio solo passo ma passo allungato, raccolto, fermate e ripartenze e passi indietro, accenni di spalla in dentro, accenni di appuyer, accenni di cessione ecc. ecc. il tutto intervallato opportunamente quasi come se quegli esercitii fossero chiesti per caso...

pippon limit
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 23, 2015, 11:45:30 PM
Certo che se si mette a correre NON è la fine del mondo ma con un cavallo che corre, credo sarai d'accordo, che è un po' difficile farci del lavoro in piano come si deve, chi sa montare bene non ha problemi ma io non riesco a impostare un lavoro su due piste o una serpentina o quello che ti pare con una cavalla che corre perchè la regolarità dell'andatura è il requisito indispensabile, la base del lavoro.
Un professionista non ha difficoltà perchè continuamente dosa gli aiuti per mantenere l'andatura regolare e contemporaneamente riesce a fare il lavoro che si è prefisso, io no.
Io mentre guido chiacchiero, ascolto musica, rispondo al cell e faccio mille altre cose perchè ho acquisito degli automatismi, mio figlio che sta imparando non riesce neanche a parlare mentre guida. Ho reso l'idea?
Comunque abbiamo chiarito che non è un dramma se la lalla corre, bene quindi devo lasciarla correre?

Passeggiate da noi sono praticamente impossibili perchè siamo in città, al massimo posso fare dei giretti attorno al maneggio. Lo faccio normalmente, le parlo spesso, i comandi vocali li conosce benissimo, sa che significa BRAVA e che significa NO, normalmente ce ne andiamo a zonzo per il maneggio e dintorni facendo proprio quello che dici tu: variazioni sul passo, cenni di lavoro su due piste, alt, passi indietro ecc.
Quindi su questo concordo, ci siamo, ok.
Io della cavalla mi fido, so benissimo che non fa niente di sconvolgente e credo che anche lei ormai mi conosca perchè la sento più tranquilla, se non la sento serena faccio una pausa e andiamo a fare un giretto fuori dal maneggio poi, quando si è rilassata si ricomincia a lavorare un po'.
Il passo successivo dunque quale sarebbe?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 24, 2015, 02:29:34 AM
Mandare a... dare un arrivederci a cape e bicie, trovare un posto dove si possa cavalcare nella natiura, non permettere a nessuno di montare la tua lalla, uscire tutti i giorni fuori come ti dissi, limitare il lavoro in maneggio esclusivamente al lavoro al passo ma attivo, prima o poi gli scappamenti - quasi a tua Scajola - si ridurranno/finiranno per forza di cose, e, se comunque continuassero, non sarebboro un drama, ne prenderesti atto come ne prende atto - hora - la capa.

In questa maniera in un paio di mesetti, non di più, senza il supporto di alcuno, potresti dire: questa è la mia lalla, e, plobabilmente, ti potrà dare - in certi limiti - delle vive e vibranti soddisfazioni; che poi tu o la capa possiate portare questa lalla al Grand Prix è tutto da vedere.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 24, 2015, 08:49:43 AM
Citazione da: milla - Marzo 23, 2015, 11:45:30 PM
Passeggiate da noi sono praticamente impossibili ...

:P
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 24, 2015, 10:45:32 AM
posso sapere, milla, come si svolge la tua sessione di lavoro da quando sali a quando scendi?
quanto trotto fai? quanto galoppo fai? quanto passo? usi tutto il campo?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 24, 2015, 01:17:25 PM
Citazione da: alex - Marzo 24, 2015, 08:49:43 AM
Citazione da: milla - Marzo 23, 2015, 11:45:30 PM
Passeggiate da noi sono praticamente impossibili ...

:P

Già, fare equitazione in città è come fare vela in piscina, giocare a tennis nel tinello, organizzare le gare di superbike nel parcheggio del condominio.

Almeno una/due volte la settimana i lalli sportivi dovrebbero lasciar perdere gli allenamenti specifici di maneggio e andare in campagna, nel loro ambiente naturale, non lo dico io ma R. Klimke il più grande preparatore di lalli da dressage.

Inoltre, lo staccarsi dalla capa e dalla bicie non può che far del bene alla nostra milla, il ploblema non è tennico ma psicologico, è evidente che c'è una sudditanza in tal senzo della Nostra verso le due brave ragasse.
Per prima cosa la Nostra deve capire che deve far da sola, quel vitio - con molte plobabilità - è irreversibile ma - come vediamo - perfettamente gestibile...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 24, 2015, 02:00:46 PM
Eh ragazzi avete ragione ma io abito in città, in pieno centro storico, ci lavoro anche, e per ovvie ragioni logistiche ho bisogno di un posto raggiungibile con mezz'ora d'auto, non oltre.
Premesso che non mi diverte granchè fare passeggiate (scusate lo so che per molti di voi è un'eresia ma nessuno è perfetto  :horse-embarrassed:) non ci sono maneggi per passeggiatori nelle vicinanze tranne forse qualche posto stile affittacavalli poco raccomandabile, quindi uno spostamento è escluso.
Che invece io possa fare a meno delle lezioni con bici e cape è possibile, nessuno mi obbliga, è che da noi tutti (specialmente gli agonisti) si fanno preparare il cavallo dalla Capa e oggettivamente i benefici si vedono quindi mi è sembrato normale (avendo delle difficoltà e non essendo brava come altri) farmi aiutare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 24, 2015, 02:34:55 PM
Antiguamente, nel s.o. in alcune gare, nel barrage, i finalisti si scambiavano i lalli, fare la stessa cosa nel dressaggio è tennicamente impossibile, dunque, farsi preparare un lallo da dressaggio da qualcun'altro è una boiata pazzesca, questo non esclude che sia benefico farsi seguire da un maestro, da un tecnico che ne sa più di te.

Certo, si può acquistare un lallo da dressage già pronto per san Giorgio, ma, il cavagliere abbisogna comunque di un periodo di squola guida col soggetto anche se è già un provetto dressaggista e - in ogni caso - non è automaticamente detto che il lallo sotto un'altra sella vada ancora a fare il san Giorgio.

Concludo, il ploblema lo devi risolvere tu, e va risolto/andava risolto in uno o due mesi, poi ti puoi sollazzare due o tre anni colla lalla seguita da cape, bici e bisi, il tempo è bastante per portare un lallo alle Olimpiadi.

Ciò appurato, fai come ti pare: la parola contraria è detta.




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 24, 2015, 02:44:00 PM
Mah però in pratica  COME risolveresti tu il problema non mi pare di averlo letto.
D'altra parte sei coerente: "la parola contraria" quindi dici cosa NON fare ma non cosa fare. Ah no, scusa cosa fare l'hai detto, passeggiate e mandare a spasso anche bici e cape. :chewyhorse:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 24, 2015, 03:13:47 PM
scusa forse non hai visto il mio commento...
mi dici come si svolge una sessione a sella? quanto passo, trotto galoppo fai, se stai su tutto il campo ecc...
grazie  :horse-cool:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 24, 2015, 03:18:37 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 24, 2015, 02:34:55 PM
Antiguamente, nel s.o. in alcune gare, nel barrage, i finalisti si scambiavano i lalli, fare la stessa cosa nel dressaggio è tennicamente impossibile, dunque, farsi preparare un lallo da dressaggio da qualcun'altro è una boiata pazzesca, questo non esclude che sia benefico farsi seguire da un maestro, da un tecnico che ne sa più di te.


ah, quante cavolate che dici.... ne ho contate almeno due in questa frase. E' divertente starti a sentire,continua.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 24, 2015, 05:30:54 PM
Poker le sessioni di lavoro non sono standard, dipende da come risponde la cavalla, lavoro prevalentemente in circolo, molto passo, trotto e poco galoppo, come tende ad accelerare subito stop e si ricomincia. Contatto minimo, azioni minime di mani e gambe e lavoro soprattutto con l'assetto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 24, 2015, 05:50:30 PM
ho capito.
ma se devi quantificare, quanto galoppo fai in genere?
5 minuti? 10? 2?
è importante saperlo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 24, 2015, 05:52:12 PM
Quello di milla è diventato un caso nazionale  :benedizione:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 24, 2015, 06:10:28 PM
Già, direi di soprassedere e aspettare almeno 3/4 anni - come dice la capa - per verificare se la milla ha preso/le hanno fatto prendere un bidone o se la lalla era un genio incompreso, una perla caduta nel fango...

Per il momento, offro a milla un anticipo del librello consiliato, e allo stesso tiempo sollazziamo il pubblico pagante con un'altra cavolata, beccatevi sto linco:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/03/il-contatto.html

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 24, 2015, 06:44:32 PM
Neanche JDO è scampato ai "se", ai "ma", ai "però"...
"Mai a redini tese" cita il titolo, salvo poi elencare alcune eccezioni, e ce ne potrebbero essere tante altre.
E quindi? Qualunque aspetto tecnico è soggetto ai se e ma. Troppe le variabili.
Si farebbe meglio ad attenersi ai massimi sistemi, il tanto discusso "contatto" fa già parte di qualcosa di specifico, una variabile troppo soggetta ad altre incognite, prova ne sono le infinite discussioni su di esso.

"Ogni tanto serve usare le mani", ecco la migliore definizione del contatto secondo me : D

Per non essere sterile la discussione dopodiché dovrebbe proseguire sul "per fare che cosa"?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 25, 2015, 04:46:40 AM
"Ogni tanto serve usare le mani", ecco la migliore definizione del contatto secondo me : D"

Mi sembra un'ottima definizione, chapeau.

Beh, ed è esattamente quello che dice JDO, forse il titolo è troppo perentorio o forse ho tradotto male io, ma non mi pare, in francese è: Aucune tension des renes che alla lettere sarebbe: nessuna tensione di redini... se non è zuppa e panbagnato.

Ora, non foss'altro che per quistione di età, di cronologico passaggio su questa terra, propendo a dare la progenitura di questa tua affermazione a JDO.

Ma, come al solito, JDO non ha inventato nulla, il comandante Rousselet, quasi 200 anni fa andava con le redini flottanti, con le redini a festone e nessuno di noi - sano di mente - ha mai creduto che l'arzillo personaggio, così ben descritto da L'Hotte, non tirasse mai sulle redini.

Io stesso, in altro tempo, senza cognoscere Baucher,  L'Hotte, Rousselet e tantomento JDO, andavo "col peso del cuoio" e gli spostamenti del corpo.
Era il lallo che diceva: sono a disposizione, dunque perché trattenere uno che non ha alcuna voglia di scappare, e risponde ai più lievi comandi?
Lovviamente, se era necessario, entrava in azione il morso, e, dato che ho quasi sempre avuto lalli intieri, a volte stalloni, usavo un morso assai convincente: quello sardo.  :icon_eek:

... Inutilmente i venti presaghi raffreddano il petto polveroso ed i fianchi focosi del veloce cavallo mentre il morso irritante ne accresce l'impeto della corsa: gli occhi sprizzano scintille, le narici fumano, la testa eretta si agita, dalla bocca vola la schiuma che imbratta le vesti svolazzanti, le mani incerte ed il candido seno...





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Marzo 25, 2015, 05:32:29 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 24, 2015, 01:17:25 PM


Almeno una/due volte la settimana i lalli sportivi dovrebbero lasciar perdere gli allenamenti specifici di maneggio e andare in campagna, nel loro ambiente naturale, non lo dico io ma R. Klimke il più grande preparatore di lalli da dressage.



Anche se lavoro in campo aperto, nei fine settimana faccio solo passo e cerco di cambiare di continuo il percorso passando dentro le vie del paese, i professionisti dicono che non serve a niente, ma a me piace pensare il contrario e visto che ho sempre ottenuto risultati accettabili continuerò a farlo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 25, 2015, 07:41:35 AM
Sull'aneddoto di Rousselet occorrerebbe riflettere molto, ma molto seriamente. Ma sembra che l'Hotte stesso, pur avendo, a quanto pare, assistito, non l'abbia fatto.... figuriamoci noi che lo sentiamo come episodio riferito.

Non essendo deficiente, ho la certezza che Rousselet usasse le redini con tutta la forza necessaria, quando serviva. Ma penso anche che gli servisse farlo una volta ogni morte di papa. Di certo non gli servivano i guanti per evitare le vesciche sulle mani  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 25, 2015, 08:40:24 AM
Il segreto del "contatto continuo" sta semplicemente che quando lo si usa lo si deve fare consapevolmente per allungare e non per accorciare.

Ma tanto nessuno mi crede. E se anche fosse e provasse farebbe pasticci e rinuncerebbe perché appunto non c'è soltanto quella variabile in gioco. Alla luce di questo qualcuno preferisce abolire del tutto questa possibilità, rinunciando a dei risultati a favore di semplicità di insegnamento: non tirare mai gli si dice. Se tiri qualcosa di più di quello che il cavallo accetta si indispettisce, vedi? Lascialo stare in bocca, usa l'assetto. Peccato che sia il modo migliore per restare a vita in balìa dei difetti del cavallo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 08:49:20 AM
http://www.vivavoceweb.com/2015/03/23/mani-alte-o-basse/
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 25, 2015, 09:31:35 AM
io credo che finchè la gente pensa con dicotomie (mani alte/basse; contatto/non contatto ecc) non ha capito molto di cavalli.
proprio perchè il cavallo si muove, è dinamico, e il cavaliere sopra pure e quello che si vuol fare cambia a seconda delle necessità (chiudere la nuca, aprirla, abbassare o rilevare l'incollatura, ecc) è ovvio che la posizione delle mani e la tensione delle redini subiscono nei mutamenti.
quello che distingue uno che monta a cavallo da uno che parla e basta è proprio questo, e cioè saper modificare posizione delle mani, lunghezza delle redini, tensione delle stesse, consistenza del contatto, parità o meno delle redini secondo necessità, in una frazione di secondo, in maniera repentina, tempestiva, invisibile ai più.
non esistono regolette o formulette a cavallo, a cavallo c'è solo la sensibilità del cavaliere (e del cavallo, se vogliamo dirla tutta).

per altro, si può agevolmente conficcare il naso di qualsiasi cavallo nel suo petto anche con le mani alte, se proprio vogliamo dirla tutta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 25, 2015, 09:35:51 AM
Mi sembra l'ennesimo articolo fatto con copiaincolla.
Sono d'accordo con pokerface.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 25, 2015, 10:17:30 AM
Infatti; il problema è sapere cosa si vuole ottenere, sapere come ottenerlo in una certa situazione e con un certo cavallo, ed essere estremamente tempestivi nell'aiuto e nell'interruzione dell'aiuto non appena ottenuto il risultato voluto. E' l'unica regola per ottenere qualsiasi cosa. Facile, no?  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 10:40:58 AM
Citazione da: PokerFace - Marzo 25, 2015, 09:31:35 AM
io credo che finchè la gente pensa con dicotomie (mani alte/basse; contatto/non contatto ecc) non ha capito molto di cavalli.
proprio perchè il cavallo si muove, è dinamico, e il cavaliere sopra pure e quello che si vuol fare cambia a seconda delle necessità (chiudere la nuca, aprirla, abbassare o rilevare l'incollatura, ecc) è ovvio che la posizione delle mani e la tensione delle redini subiscono nei mutamenti.
quello che distingue uno che monta a cavallo da uno che parla e basta è proprio questo, e cioè saper modificare posizione delle mani, lunghezza delle redini, tensione delle stesse, consistenza del contatto, parità o meno delle redini secondo necessità, in una frazione di secondo, in maniera repentina, tempestiva, invisibile ai più.
non esistono regolette o formulette a cavallo, a cavallo c'è solo la sensibilità del cavaliere (e del cavallo, se vogliamo dirla tutta).

per altro, si può agevolmente conficcare il naso di qualsiasi cavallo nel suo petto anche con le mani alte, se proprio vogliamo dirla tutta.

guarda che l'articolo dice anche questo, la mano non è fissa  , lo dice più volte.  E nessuno qui ha mai detto il contrario, anzi. . l'articolo è stato scritto dalla ragazza di cui la firma in basso, non è un copia e incolla.

Per il discorso delle dicotomie, non sono d'accordo: C?è gente che monta con la mani fisse, sul garrese, che seghetta la bocca pensando che in questo modo la testa stia sulla verticale. Questo è l'unico movimento che fa con le mani.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 25, 2015, 10:53:46 AM
c'è gente che monta con le mani alte sempre, senza un minimo di sensibilità, che non capisce quando deve abbassarle, cedere, che non piega il gomito ma alza le mani andando verso la bocca del cavallo, che ha le redini lunghissime, che non mette la gamba, che lavora in flessione in maniera spropositata, che per la fobia di prendere le redini in mano come dio comanda crea cavalli con una bocca talmente orrenda da finire per mettere la bitless. gente che pensa di poter lavorare in piano con cavalli sempre sotto cadenza, che non fa le mezze fermate perchè le mezze fermate sono da tedesco, che pensa di fare le transizioni a scendere senza gamba ecc ecc....
certo che c'è gente che monta con le mani basse e seghetta e allora? i cretini ci sono da tutte le parti. ma cosa centra.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 11:02:13 AM
Dato che io stessa ho detto precedentemnte chelabuona equitazione è una sola, riporto unacitazione di Alex


Citazione da: max - Marzo 21, 2015, 08:48:10 AM


Vi prego di confrontare le varie tecniche equestri al giusto livello - una ottima monta classica con una ottima monta western

a cui forse è meglio che ci atteniamo perchè è una giusta osservazione.

Partendo da questo allora si può parlare per capire dove stanno le differenze tra un modo o un altro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 11:07:19 AM
Citazione da: PokerFace - Marzo 25, 2015, 10:53:46 AM

certo che c'è gente che monta con le mani basse e seghetta e allora? i cretini ci sono da tutte le parti. ma cosa centra.
non ho detto mani basse ma fisse al garrese,  ed è quello che si insegna comunemente in qualsiasi scuola monta inglese, per far si che il cavallo ,a forza di"massaggiare" si metta in una posizione coretta,magari con l'aiuto di qualche redine in più. Inoltre se mi permetti, le mani basse sono SEMPRE sbagliate, le mani alte possono essere usate, ovvio con criterio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 25, 2015, 11:14:24 AM
che le mani basse siano sempre sbagliate, mi spiace, è una cappellata.
le mani devono stare basse, sopra al garrese chiaramente, e si devono alzare quando serve.
si alzano (una o due, a seconda) per chiudere la nuca, per distendere l'incollatura, per flettere lateralmente ecc...
e si possono anche aprire e chiudere.

e qui le cose sono due.
o c'è veramente qualche stolto che scrive che le mani basse sono sempre sbagliate e tu gli vai dietro (e allora ti consiglio di montare di più - di modo da renderti conto quando leggi una cosa sensata o quando leggi una boiata)
o c'era scritto tutt'altro e tu, non avendo sufficiente esperienza, hai capito che le mani basse sono sbagliate sempre, mentre in verità c'era scritto che le azioni sono verso l'alto ma che la mano, terminata l'azione, deve tornare bassa ovvero in posizione neutra (comunque sempre sopra la bocca.... per intenderci, è ovvio che montare con le mani sulle ginocchia non è cosa utile)..... anche in questo caso ti consiglio di montare di più in modo da capire giusto e non sbagliato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 11:25:26 AM
Citazione da: PokerFace - Marzo 25, 2015, 11:14:24 AM
che le mani basse siano sempre sbagliate, mi spiace, è una cappellata.
le mani devono stare basse, sopra al garrese chiaramente, e si devono alzare quando serve.
si alzano (una o due, a seconda) per chiudere la nuca, per distendere l'incollatura, per flettere lateralmente ecc...
e si possono anche aprire e chiudere.

e qui le cose sono due.
o c'è veramente qualche stolto che scrive che le mani basse sono sempre sbagliate e tu gli vai dietro (e allora ti consiglio di montare di più - di modo da renderti conto quando leggi una cosa sensata o quando leggi una boiata)
o c'era scritto tutt'altro e tu, non avendo sufficiente esperienza, hai capito che le mani basse sono sbagliate sempre, mentre in verità c'era scritto che le azioni sono verso l'alto ma che la mano, terminata l'azione, deve tornare bassa ovvero in posizione neutra (comunque sempre sopra la bocca.... per intenderci, è ovvio che montare con le mani sulle ginocchia non è cosa utile)..... anche in questo caso ti consiglio di montare di più in modo da capire giusto e non sbagliato.

per mani basse, io intendo SOTTO  il garrese. non ci capiamo!

Parti dal presuppostoche io monti con le mani late,sbagliato, le mani corrette sonoall'altezza del garrese, se le alzi,ci deve essere discesa di mano.
e infatti nell'aritcolo c'è scritto così. Ma lo hai letto????
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 11:27:51 AM
La mani basse (sotto al garrese) sono sempre scorrette, le mani fisse (e solo fisse) AL GARRESE sono scorrette. Non è così scontato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 25, 2015, 11:28:48 AM
non so come si possa montare con le mani sotto al garrese..... ti giuro che ho fatto decine, centinaia di campi prova ma non ho mai incontrato nessuno che montasse con la mani sotto il garrese.....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 11:31:23 AM
ce n'è ce n'è... magari non è evidentissimo, ma te ne accorgi da quanti cavalli hanno il collo rovesciato. Di solito cmq chi salta fa quell'altra cosa che ho scritto(sempre sbagliata). Mani FISSE (e solo FISSE) al garrese e"massaggia".Sto semplificando eh. Però si insegna così....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Marzo 25, 2015, 11:33:41 AM
non è che le mani bassi portano al collo rovesciato.. ci sono un sacco di cose che portano al collo rovesciato, comprese le mani alte mal usate..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 11:37:23 AM
Non torniamo al discorso di prima... regola generale (generalissima) è che le mani a l di sotto del garrese portano la testa ad alzarsi verso l'alto, questo è risaputo. Così come lemani verso l'alto portano a.... prego,leggere bene l'articolo che ho postato, io non mi ripeto. Rhox, Come ha detto max,ci sono sempre una concomitanza di fattori.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 25, 2015, 11:50:38 AM
Mia madre a quasi novant'anni imparava nuovi punti a maglia o all'uncinetto, riesumava vecchie ricette della cucina napoletana, e rileggeva i libri che le erano piaciuti in altro tempo... tutto questo per sana curiosità, per tenere attivo il gulliver.

Il vostro affezionatissimo, ha ereditato quella curiosità che lo ha portato a scoprire nella vecchiezza anche JDO, ho visto lavorare alcuni suoi aglievi, ho visto i lalli condotti in quel modo, credo che comprerò altri suoi libri, anche se so perfettamente che dal punto di vista pratico non mi serviranno assolutamente a nulla.

Il Nostro ha una credibilità inoppugnabile/inattaccabile: ha dimostrato coi risultati, col confronto, battendosi sul campo il suo valore... l'allusione a Karl et compagnucci è puramente "casuale".  :icon_eek:

Non ho nominato il più grande non agonista: Oliveira, perché lui dichiaratamente non ha creato un suo metodo ma ha fatto rivivere egregiamente la vecchia squola classica francese.

Detto questo, passerei/tornerei ad un altro argomento al quale ho accennato e che mi sta a quore perché esplictamente richiestomi da una gentile utante: come difendersi/risolvere le sgroppatone.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 25, 2015, 11:55:02 AM
alexis.... più scrivi più mi convinco che dovresti montare di più.
le mani basse creano colli rovesci. i saltatori montano con le mani fisse e spugnano... dovresti avere meno certezze, meno sovrastrutture.
è importante farsi una certa esperienza sul campo e non far proprio il pensiero di altri pedissequamente, solo perchè lo si è letto da qualche parte. specie perchè può capitare di leggere i testi sbagliati, in cui magari son scritte un sacco di boiate.
ma per riconoscere una boiata da una cosa sensata, bisogna aver montato tanto tanto tanto tanto tanto e aver girato un pò di mondo dell'equitazione... e tante volte non basta neanche quello....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Marzo 25, 2015, 11:59:38 AM
Citazione da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 11:37:23 AM
Non torniamo al discorso di prima... regola generale (generalissima) è che le mani a l di sotto del garrese portano la testa ad alzarsi verso l'alto, questo è risaputo. Così come lemani verso l'alto portano a.... prego,leggere bene l'articolo che ho postato, io non mi ripeto. Rhox, Come ha detto max,ci sono sempre una concomitanza di fattori.
le mani in alto con la testa del cavallo in alto se non cedono mai portano a un collo di cervo uguale.
quindi non è vero che le mani verso l'alto sono sufficienti a portare il cavallo a scendere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 12:06:23 PM
rhox,si, ok, Abbiamo già detto con pokerface: facciamo finta di parlare di cose fatte per bene...segue discesAa di mano... non parliamo di mani piantate li in alto e basta. ok? sennò non ha senso questo discorso e non ne usciamo più....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 12:19:07 PM
Citazione da: PokerFace - Marzo 25, 2015, 11:55:02 AM
alexis.... più scrivi più mi convinco che dovresti montare di più.
le mani basse creano colli rovesci. i saltatori montano con le mani fisse e spugnano... dovresti avere meno certezze, meno sovrastrutture.
è importante farsi una certa esperienza sul campo e non far proprio il pensiero di altri pedissequamente, solo perchè lo si è letto da qualche parte. specie perchè può capitare di leggere i testi sbagliati, in cui magari son scritte un sacco di boiate.
ma per riconoscere una boiata da una cosa sensata, bisogna aver montato tanto tanto tanto tanto tanto e aver girato un pò di mondo dell'equitazione... e tante volte non basta neanche quello....

Sono di bologna, di maneggi ne ho girati parecchi (e quic'è AMPIA scelta),  e ne ho scelti anche di "costosetti". tre fide, due salto ( saltatrici di proprietà della mia istrutrice, nulla da dire-sul cavallo...-),e un cavallo da M da dress (sempre l'ex cavallo dell' iastruttore,ma ovviamente di un altro maneggio).Qeust'ultimo mi ha passato un sacco di sensazioni, ma è il CLASSICO cavallo da dress. e mi fermo, se vuoi ti mando qualche foto via mp, non le metto di certo on line. per quanto riguarda il salto, tutte le persone che mi hanno seguito montano con :redini di ritorno, gogue, redini pessoa e altro. Non condivido. Cosa vuoi che ti dica?  Anzi, ti dirò di più: un anno fa ho fatto l'unità 1 del corso istruttori (quella di base)  e la ragazza che era quella più dotata del corso (ha poi continuato con l'unità 2 oteb,lei ha il primo grado, non so se ora sia istruttore o no.) non fa altro che mettere on line foto di cavalli meravigliosi che monta,con un bellissimo trotto allungato,ma TUTTI sotto la verticale. I cavalli funzionano anche così, è SOLO  una questione di scelta di metodo.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 25, 2015, 12:50:26 PM
"È semplice rendere le cose complicate, ma è complicato renderle semplici."

"La semplicità è la cosa più difficile da ottenere a questo mondo; è l'estremo limite dell'esperienza e l'ultimo sforzo del genio."


Se cercate in rete trovate centinaia di aforismi simili...

Dunque è per certa gente troppo semplice pensare che le mani alte alzino la testa e le mani basse la abbassino?
Oppure riguardo il galoppo c'è un'altra complicanza che gira: pesare a destra per galoppare a sinistra e viceversa, e tutti a usare il proprio peso al contrario del buonsenso.

Un conto è la normalità, un'altro conto le difese che mette in atto il cavallo.

Un cavallo che rovescia l'incollatura quando il cavaliere abbassa le mani è una difesa: un errore da correggere per poi tornare alla normalità.

Stessa cosa per il galoppo: un cavallo che parte falso indicando il galoppo con il relativo ischio interno indica un problema da correggere, si usano determinati accorgimenti anche di peso ma per poi tornare alla norma.

La scuola della leggerezza di Karl ha fatto di tali accorgimenti la norma, si è esagerato IMHO.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 01:10:26 PM
concordo. l articolo e' di una sua allieva. buon proseguo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 25, 2015, 01:26:42 PM
Buon prosieguo non proseguo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 25, 2015, 01:30:49 PM
Si può usare anche proseguo, è solo molto più raro. Poi mi chiedo perchè vieni a correggere me quando raffaele si fa fatica a leggere per come cavolo scrive.

MAH!!!!! ANCHE QUESTI SONO MISTERI...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 25, 2015, 02:05:28 PM
Citazione da: PokerFace - Marzo 25, 2015, 01:26:42 PM
Buon prosieguo non proseguo

Raffaele, dopo la cura della sgroppata c'è da dissodare il problema del cavallo restio.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 25, 2015, 03:13:57 PM
Già, lasciar sfogare il polledro è un'ottima tennica, prima o poi si stancherà, spero che le nostre care utanti si siano sfogate abbastanza e - se me lo concederano - passerei alla sgroppata... posso?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Marzo 25, 2015, 08:46:05 PM
Pozzi pozzi,  comunque il più grande condottiero è quello che vince senza combattere ( da; l'arte della guerra)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 25, 2015, 10:26:01 PM
Grassie Caro, dato che pozzo, beccatevi questa:

...Invan presaghi i venti il polveroso agghiacciano petto e le reni ardenti dell'inquïeto alipede, ed irritante il morso accresce impeto al corso. Ardon gli sguardi, fuma la bocca, agita l'ardua testa, vola la spuma, ed i manti volubili lorda, e l'incerto freno, ed il candido seno...

Ho lasciato da parte un pochino i giuochi di relatione collo lallo, le cuffiette color fucsia, le fascie colorate et bellille e li ciuffetti ben curati per andar a rivisitare questa famosa Ode... un inno alla bellezza, alle donne con un amaro finale... presto capirete il perché di questa intrusione superclassica.

Hora è tempo di dedicarci alle liete sgroppate...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 26, 2015, 02:24:24 AM
Dunque, basta fare un giro con gugl mettendo: cavalli sgroppate e trovate una serie di consilii infiniti, da fori, da blogghi etc. etc.

I sistemi classici sono: tenere alta la testa, flettere su un fianco, mandare avanti.

Ora, nessun cavagliere appena decente si preoccupa della rallegrata, della sgroppatina di esuberanza che è quasi tollerata, quello che  invece è pericoloso sono la smontonata, cioè, il salto a 4 piedi con fortissimo inarcamento della schiena e lo sgroppatone con scalciata incorporata, tutti e due sono più pericolosi se effettuati da fermo o quasi, il lallo mandato in avanti decisamente sgroppa più difficilmente e - se riesce a farlo - sviluppa la difesa in lunghezza e non in altezza, dunque, è più agevole per il cavagliere restare in sella.

Dunque, l'imperativo è mandarlo avanti, impedirgli i tempi di fermata e punire la difesa, come fare?
Accorciate gli staffili di 3/4 buchi, mettete una cinghia/una corda al collo del lallo per tenervi senza attaccarvi alle redini, armatevi di un giolivo ragioniere e montate in sella.

Appena il lallo sgroppa o accenna a sgroppare o marca un tempo di fermata, con due colpi di ragioniere e terribilissima voce mandatelo in avanti.
Normalmente due interventi così sono più che sufficienti, poi si fionderà in avanti alla sola terribil voce.

Gli altri sistemi funzionano pure ma - se applicati male cioè senza la spinta in avanti - possono mettere il lallo indietro e - a volte - possono esser pericolosi: il lallo può inalberarsi e cappottarsi o buttarsi di quarto.

Comunque, per esser sicuri, la sgroppata va punita anche alla corda partendo dal principio che il lallo deve capire che: quando ha addosso il cuoio/le cihghie deve stare all'ordine.

Citazione da: alex - Marzo 15, 2015, 02:38:09 PM
Be', ricordo bene quando in altro forum ha spiegato in dettaglio come ha sistemato un cavallo con il vizietto di sgroppare di brutto...  e lo strumento che si era procurato per aspettare la sgroppata al varco.  :horse-scared:

Non ho riportato l'episodio, mi pare un inutile esibizionismo, eppoi se non fossi andato per le terre non sarebbe stato necessario ricorrere allo strumento...

pippon limit.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 26, 2015, 09:09:01 AM
Che è il ragioniere? Nei casi più complessi, è meglio dotarsi di un commercialista?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 26, 2015, 01:33:35 PM
Già dissi che il mio ragioniere finì in bocca ai cani, da allora non ne ho più avuti anche perché credo che se ne possa fare ampliamente a meno, meglio il bidoncino... ma son cose che si scoprono coll'età/colla experientia o bisognava che avessi letto il mio amico JDO... poi ve lo dico, musica, sarà musica per gli aurecoli di qualhuno di cui non faccio il nome: Alex.

Ma cosa stavamo dicendo? Ah si!

Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 17, 2015, 10:53:41 AM
Leggo: L'Incontro tra la donna e il cavallo e la reciproca guarigione.

Dunque, se costoro si guariscono a vicenza significa che in qualche modo sono malati, :icon_eek: o no?

Evidentemente, non possono esser malati nello corpo ma nello spirito, nell'animo, nella psiche... ergo, secondo qualhuno, sono un cicinin disturbati, sono dei picchiatelli afflitti da turbe mentali che bisognerebbe curare anco reciprocamente.

Prima di entrare nel merito, lasciatemi dire la parola contraria: la donna generalemente - proprio perché donna - è "dottore" è curatrice è guaritrice è madre, e quando è malata (fisicamente/spiritualmente), batte noi maschietti con una mano legata dietro la schiena per capacità di resistenza, capacità di recupero, capacità di sopportazione.

Il lallo, secondo il metro humano, un pò disturbato di testa lo è, mentre, secondo il metro equino le sue "pazzie" sono perfettamente funzionali alla sua indole di specie, dunque, il lallo non è malato, qualhuno lo reputa tale alla priora.
Titolo: Un souvenir...
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 27, 2015, 12:18:42 AM
A proposito di donne, ho un chiaro ricordo del mio primo concorso ippico che ho visto dal vivo, avrò avuto 16/17 anni, ero a Sorrento - di quel lontanissimo episodio - la sola cosa che mi è rimasta impressa indelebilmente nel gulliver  è una ragassa – figlia di un facoltoso albergatore – la quale aveva il deretano delle stesse dimensioni di quello del cavallo che montava  :icon_eek:  :icon_eek: vinse la sua categoria, chapeau!

(http://s12.imagestime.com/out.php/i1019071_sorrento.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/1019071_sorrento.jpg.html)

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Marzo 27, 2015, 01:40:45 PM
 :tongue3: non pozzo aggiungere il mio pensiero, anche perché per farlo devo prima riuscire di smettere a ridere
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Marzo 27, 2015, 03:57:55 PM
la frusta, ragazzi è la frusta, raffaele parlava della frusta per mandare avanti  ilcavallo che sgroppa , dice che gli è stata mangiata dai cani dopo....



ma perchè ci perdete dietro tempo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 27, 2015, 08:32:38 PM
... mi sa che sei tu a perder tempo: sei nel topico sballiato.  :dontknow:
Titolo: bozzolo
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 29, 2015, 04:49:04 AM
Autorevolezza vs autoritarietà:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/03/i-grandi-cavallerizzi-hanno.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 29, 2015, 05:55:11 PM
Giurin giurello: il primo libro moderno di equitazione che leggerò sarà un libro di JDO. L'idea dell'imbozzolare e ancora di più la vittoria di Pirro sono delle idee diciamo condivisibili :-)

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 30, 2015, 01:54:11 AM
Già, il ploblema è che anche JDO doveva vendere a noi ragasse, dunque, si è adeguato non poteva scibere quello che scrissi io:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/05/giorni-fa-sono-stato-castellammare-del.html

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 30, 2015, 09:58:21 AM
Ti ribatto con Schopenhauer, cercatore della verità:

CitazioneBut to speak seriously, the universality of an opinion is no proof, nay, it is not even a probability, that the opinion is right.

Traduzione maccheronica: Ma per parlare seriamente, l'universalità di un'opinione non è affatto una prova, anzi, nemmeno una probabilità che quell'opinione sia giusta.

Il fatto che universalmente la doma sia considerata un breacking - una rottura della volontà del cavallo, e che di conseguenza sia stata praticata come tale in modo universale, non è una prova che non esistano altri metodi, altri principi. Mi interessa moltissimo conoscere l'opinione di chi lo sostiene, ma ancora di più l'opinione di chi lo nega. Il mio è il pensiero contrario. E non solo sulla doma....  :horse-wink:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 30, 2015, 10:37:24 AM
Hai ragione, i vegani son conviti proprio di questo, così pure gli omeopati, i barefutti, gli ufocredenti, i testimoni di Genova e i nazisti dell'Illinois.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 30, 2015, 11:33:23 AM
Sisì, Schopenhauer proprio a questi brillanti esempi si riferiva. Ne aggiungo alcuni: chi legge con interesse gli oroscopi trovando che in fondo hanno spesso ragione, chi crede nell'influenza della luna sulle coltivazioni, e - non molti decenni or sono - chi era convinto che gli animali agiscano per puro istinto, in modo totalmente diverso dall'uomo. Aggiungiamoci pure quelli che ritengono che sia possibile una crescita infinita in un ambiente finito e che le risorse siano inesauribili, che la tecnologia può tutto, che la salute sia un diritto e non un colpo di kulo, e che la prevenzione in sanità risolverebbe il 99% delle malattie, rendendoci quindi - per logica - immortali.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 30, 2015, 02:08:46 PM
La "banalità"  di Scioppy riferisce alle opignioni/alle idee, infatti, vediamo tutti i giorni che anche le più strampalate non sono scalfite neanche dall'evidenza contraria, dalla ragione, dal buon senzo.

Purtroppo, a valle delle opignioni/delle idee ci sono/si formano degli interessi materiali, piccoli: vendere pareggie e scarpelle ai barefutti; grandi enormi: la Germania ha per missione il dominio del mondo... la dittatura del proletariato renderà felice l'umanità.

Son dieci anni che continui a dire che ci deve essere un'alternativa all'assioma, io non nego che ci possa essere, ma aspetto - invano - che la tua opignione sia confortata dai fatti.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 30, 2015, 02:28:40 PM
Non dico che deve, ma che potrebbe. L'astrologia è stata data come cosa evidente per alcuni millenni; abbi pazienza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 31, 2015, 07:08:27 PM
Da:Gruppo di sostegno: noi Shopaholic da selleria
Citazione da: Morina - Maggio 07, 2012, 10:38:18 PM
Oggi prima mia visita in selleria per prendere cap e pantaloni: ovviamente quelli più economici perchè ho appena iniziato e sto spendendo tutto lo spendibile in lezioni........

Ci credo che andate matte per tutti quegli aggeggi per equini!   :)  una meraviglia di negozio, traboccante di vestiti, testiere, selle, prodotti per i cavalli...OVUNQUE!   

quasi mi girava la testa da tanta meraviglia!!  :-*

Ho preso una risposta a caso dal topico più frequentato di questo inclito foro, ma ho avuto l'imbarazzo della scielta, ci sono un mucchio di posti con - più o meno - quel tono... ma conto di approfondire dato che ho frequantato pochissimo/niente il gruppo di sostegno.

La prima selleria "seria" vista in vita mia fu a Parigi ed ero poco più che un ragasso, mi sembrava - a parte il fatto che invece del'odore di incenso, stagnava quello del cuoio - di esser entrato in una sagrestia.  :icon_eek:

Nel locale - comunque ben illuminato da una grande vetrata - c'era una sobria austera eleganza, poche cose in esposizione, grandi armadi contenevano di tutto; il proprietario - competentissimo - a colpo sicuro andava a trovare quello che il cliente cercava, era un uomo molto brillante, gli dissi subito che eravamo per curiosare dato che - per il momento - non avevamo neanche il cavallo...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Marzo 31, 2015, 09:15:20 PM
Fatti un giro sul mio diario di CAVALLARO, almeno li si parla di frustate e ligio autoritarismo :cool3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 01, 2015, 04:36:54 AM
Caro collega, quando prima andrò a visitare il tuo diario, ma torniamo anoi come diceva il capoccione:

Citazione da: Flika - Maggio 07, 2012, 11:22:27 AM
Salve...(sembra di essere agli Alcolisti Anonimi XD  :icon_pidu: ) io sono Flika e sono una "shopaholic da selleria" convinta...
Non ce la faccio, è più forte di me...è assurdo...come sento odore di cuoio nell'aria è finita, devo uscire dalla selleria con almeno una cosa appena acquistata...anche se totalmente inutile...ma DEVO!!!
Se esco senza aver acquistato niente sento come se mi mancasse qualcosa...
Il mio cavallo ha un completo di attrezzatura (sella compresa) per ogni disciplina...dressage, salto, trekking...sono tutte occasioni...che faccio? Le lascio? La risposta è ovvia  :firuu:
E' bello non sentirsi soli  ^__^

... facemmo simpatia al proprietario di quel negozio,  forse anche perché Sophie aveva dei magnifici occhi azzurrocielo, dunque, cominciammo a parlare di selle e finimenti, ne aveva di bellissime e - naturalemente - costosissime, ad un certo momento, con un'aria complice disse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 02, 2015, 03:01:09 PM
... ho una sella da oltre vent'anni, ora la usa mia figlia come "sella da battaglia", è una sella pakistana. Non ricordo il prezzo di allora, ma dato valore 100 ad una sella di buona qualità griffata, quella pachistana costava 10/15.

Disse anche che, ai tempi della colonizzazione, il contatto della sella inglese con un radicato artigianato di alta qualità aveva prodotto un oggetto di ottima fattura a basso costo, aggiunse che certamente bisognava darle molta cura perché  i cuoi e i pellami non erano di prima fascia, ma che volete per 100 euri?

Ci dette anche l'indirizzo dove comprarle, noi uscimmo dopo aver acquistato un portachiavi... per lo vero lo acquistò Sophie e me ne fece omaggio.
Ce l'ho ancora, o meglio c'ho un pezzo, quello rimasto - miracolosamente - dopo 50anni di vita... da decenni si trova in un cassetto assieme ad altre cianfrusaglie.

Dico questo senza alcuna nostalgia, come non ho alcuna nostalgia della Olivetti M20 rispetto a questa tastiera, ma se la vedo mi si intenerisce il quore.

Ma torniamo alle malate di acquisto compulsivo in selleria:
Citazione da: Flika - Maggio 07, 2012, 11:22:27 AM
Salve...(sembra di essere agli Alcolisti Anonimi XD  :icon_pidu: ) io sono Flika e sono una "shopaholic da selleria" convinta...

Non ce la faccio, è più forte di me...è assurdo...come sento odore di cuoio nell'aria è finita, devo uscire dalla selleria con almeno una cosa appena acquistata...anche se totalmente inutile...ma DEVO!!!
Se esco senza aver acquistato niente sento come se mi mancasse qualcosa...

Il mio cavallo ha un completo di attrezzatura (sella compresa) per ogni disciplina...dressage, salto, trekking...sono tutte occasioni...che faccio? Le lascio? La risposta è ovvia  :firuu:

E' bello non sentirsi soli  ^__^

Citazione da: Shanna - Maggio 07, 2012, 08:36:54 AM
Ciao a tutti, mi chiamo Shanna e sono shopaholic da selleria da circa un anno.

:D

Non ho mai amato lo shopping in generale... tutto è iniziato con il primo cavallo in mezzafida...
mi sono accorta di avere un problema quando il moroso ha sentenziato: "questa cavalla ha più cose di noi" e "da quando c'è lei non compri più niente a me"...

:D





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 03, 2015, 02:32:39 AM
Citazione da: Winter Mirage - Giugno 08, 2012, 11:53:38 PM
Oppallà...
Ho fatto il danno...
Oggi mi sono lasciata andare...
Per me non ho comprato manco un spillo... ma sono volata dritta in selleria!!!! Era un po' che me lo pregustavo.... :blob9:

Quando entro in negozio con quella faccia lì, il padrone si frega le mani...
Sottosella blu, neri, bianchi!
E bisacce!! Bellissime bisaccione giganti per noi scemoidi che facciamo trekking con selle inglesi...!!
E capezze... capezze di ogni forma e colore... una pioggia di capezze!!!
E i magnifici oggetti superinutili... spugne e spugnette per una cavalla che lavo con la gomma da giardino... e poi zaini e zainetti per me che ho appena comprato le bisacce... e ancora fasce e fascette, per un cavallo che non le porta e io che non so metterle... ma costavano così poooooooco in superofferta...  non si poteva resistere.... e poi quando avrà trent'anni mi serviranno di fisso...
E la sella... oddio, forse ce la faccio... se tutto va dritto, riesco a mettere le zampacce su una Isabel Werth nuova ad un prezzzzzzzzaccio!!!!
Evviva la shopping equino!!!!!  :occasion14:

Care ragasse, noi siamo tutte innamorate del lallo e l'innamorato - si sa -  nel pieno della fregola,
fa cose che farebbe mai normalmente, crede all'inverosimile, esce dagli schemi della ragione e della logica, è disposto a sacrifizi e a spese pazze.
Normalmente, questo stato di ottenebramento mentale va scemando e ben presto si rientra in un sano rapporto affettivo più o meno durevole, oppure ci si manda presto aff***ulo e tutto finisce lì.

Dato che diamo per scontato che l'amore per il lallo è per sempre... finché dura, dovremmo capire che sarebbe necessario stabilizzare questo rapporto anche negli acquisti cominciando a capire quali sono quelli utili, quali quelli superflui, quali quelli deliberatamente imposti dal "sistema", riguardo quest'ultimi, mi riferisco sopratutto a due settori:
1) alla "chimica"; ho fatto un giro nel ueb e lo scaffale delle "medicine" tradizionali e innovative per lalli è pieno, ci sono creme, integratori, pillole, polverine, spray tutte hose ottime per risolvere qualsiasi ploblema di salute.
2)all'invasione di materiali et invenzioni altamente tennologiche atte a risolvere qualsiasi ploblema di "gestione": selle. testiere, ferri, scarpelle, alzatesta, abbassatesta, fatte in puro protopropilenecarpiato o in  zincoflueridrinasegoviata.

Ora, il titulo del topico: Gruppo di sostegno etc. etc. fa penzare alle simili organizzazioni che sostengono gli alcoolisti, i tabagisti, i ludopatici, isessodipendenti, gli affetti da acquistocompulsivo, appunto.
Il sostegno dovrebbe essere teso ad eliminare o - almeno - a tener sotto controllo questi comportamenti che sono patologici...

Lo so loso, il titulo voleva esser scherzoso, autoironico... invece

pippon limit

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 03, 2015, 07:02:51 AM
A  me il topico e il tono degli interventi piace: autoironia, leggerezza. E' come se un gruppetto di grandi obesi scherzasse sui propri peccati di gola, invece di parlare di tristi tisane....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 03, 2015, 10:33:45 AM
Già, sarebbe così se una mette un post si fa una risata e morta lì.
Poi si torna - seriamente - nella norma che dovrebbe essere cercare di allontanarsi dalla spiacevolissima conditione di grande obesità.

Invece, dato l'indiscusso successo del topico, vedo molto autocompiacimento, un mucchio di autoassoluzioni, tanto autoconforto nella condivisione del "vizio"  - niente di grave eh - se non per le tasche di quahuno...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 03, 2015, 03:49:12 PM
Tra la scielta di un pantalone fichissimo e l'ordine di 28 paia di fascie colorate tamarrissime, ho fatto un piccolo travaglio: ho radunato i ricordi del nostro vet, in un solo documento, l'ho fatto per il mio sollazzo.

Sono dei deliziosi racconti buttati giù in maniera ruspante, li ho lasciati nell'ordine di pubblicazione, mi sembra cosa bona et justa metterli in evidenza, (quì o nella sezione veterinaria a me poco importa) in un apposita sectione perché meritano di esser cognosciuti dalle nuove utanti e dai nuovi visitatori che magari non sanno di questa bella attitudine di narratore del nostro vet. e difficilmente potrebbero scoprirla se non per caso.

Se la cosa non è possibile, coloro che lo volessero, possono accedere al mio documento personale che è di pubblico accesso dove ho raccolto i gustosissimi ricordi di Flavio.
https://docs.google.com/document/d/1tRLDDDILTIr18sW1maTsR_84bORYL7s1IQAQABt4Eks/edit
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 04, 2015, 12:03:39 PM
Ora, per concludere l'argomento sulle malate di acquisto compulsivo in selleria, sarebbe bello che almeno una di queste "pazienti" dicesse: grazie a questo inclito foro vado in selleria solo per acquistare ciò che mi serve.

La mia è solo una flebile speranza perché so che è impossibile, la ragione è molto semplice ed è squisitamente femmina... ditela voi!
Titolo: Le briglie da culo.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 05, 2015, 10:28:52 AM
Aspettando le risposte delle guarite e/o delle malate croniche dell'acquisto compulsivo, beccatevi questa consideratione:

questo topicone nacque dalla mia forzata attività di traduttore, col tiempo mi è piaciuto, ed ho acquisito l'occhio clinico automatico  :icon_eek: ... un pò come coi lalli: se vedo un lallo non posso fare  meno di notare quasi automaticamente difetti e pregi, lo stesso con le palabras, guardate questa:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 07, 2015, 02:26:26 PM
Avete mai visto i films e telefilms stranieri doppiati in itagliano?
La lingua che ascoltate non è la vostra, ma probabilmente col tempo lo diventerà, ma anche no.

Quella degli anni 30/40 si è estinta mentre sono entrati di forza expressioni mai usate prima in itagliano  tant'è che è nato il doppiaggese che altro non è che l'introduzione nel nostro linguaggio comune di traduzioni sbagliate sopratutto dall'inglese.

Un esempio per tutti: assolutamente si - assolutamente no.
Qualsiasi testa di minchia che parla dalla Barbara Durso o da Brunello Vespa, lo dice almeno una cinquantina di volte nei suoi interventi.

Il corrispondente italiano corretto sarebbe stato: certamente si - certamente no; siccome il traduttore se ne impipa dell'itagliano traduce ad minchia, e si sa, le minchiate ripetute e straripetute rimangono sempre minchiate ma vengono adottate dal popolo bue, come il fatto che i lalli oggi si gestiscono mentre fino a ieri si governavano.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 07, 2015, 02:51:17 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 07, 2015, 02:26:26 PMcome il fatto che i lalli oggi si gestiscono mentre fino a ieri si governavano.

I garzoni erano notoriamente mariuoli e rubacchiavano, se potevano, nelle stalle in cui erano unici frequentatori, nelle giornate di cattivo tempo.

Onde il proverbio "Piove, governo ladro".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 07, 2015, 03:06:48 PM
Ottima!

Il detto sarebbe da aggiornare all'attualità, dato che - fatti alla mano - a rubare sono personaggi riferibili ai governi politici di ogni livello e alle amministrazioni di grosse società private e pubbliche attraverso marchingegni perfettamente legali, in questa maniera: piove, fondazioni ladre.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 09, 2015, 04:50:33 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 04, 2015, 12:03:39 PM
Ora, per concludere l'argomento sulle malate di acquisto compulsivo in selleria, sarebbe bello che almeno una di queste "pazienti" dicesse: grazie a questo inclito foro vado in selleria solo per acquistare ciò che mi serve.
La mia è solo una flebile speranza perché so che è impossibile, la ragione è molto semplice ed è squisitamente femmina... ditela voi!

La dico io?
Ma se sbaglio corriggetemi.

Ho una nipotina di 5 anni, è una guerra (per la madre) vestirla la mattina, deve scegliere lei i colori, vuole quella maglietta, vuole esser pettinata in quella maniera, fosse per lei andrebbe sempre colle gonne... le hanno dovuto comprare un leggins di una taglia più piccolo (non ce ne erano altri) pereché era di frozen.  :icon_eek:

Quando è da noi, mette a soqquadro tutte le chincaglierie della nonna, e si barda con collane e bracciali come la Madonna in processione.

Ha scatenato una rissa col suo fratellino su un importantissimo ploblema: lei diceva che Onchao è femmina lui sosteneva che era maschio... ho scoperto che questo è Onchao:

(http://s12.imagestime.com/out.php/i1020228_Onchao.png) (http://www.imagestime.com/show.php/1020228_Onchao.png.html)

Come si vede, femmina si nasce e siete orgogliose di esserlo, noi maschietti bisogna prenderne atto e accettarvi così come siete, magari facendo dei compromessi.

Io, quando ho bisogno di un pantalone vado in un negozio, e dico: datemi un gins taglia 50... prendo sempre la stessa marca così non li misuro, pago e via.
Mia moglie esce per comprare un paio di mutande e rientra dopo otto ore carica di pacchi e pacchettini, appena sposati l'accompagnavo, poi,  abbiamo deciso in comune accordo che lo sciopping lo fa colle amiche, si sostengono a vicenza sia per comprare il vestito per cerimonia che per andare al mercatino rionale che è diventato un rito settimanale, devo dire che è diventata parsimoniosa spende sopratutto per i nipotini.

Care ragasse, in conclusione, voi non siete delle malate compulsive da selleria ma semplicemente delle normali donne, vi comportate come delle normalissime donne giovani e belle, io così vi immagino, pertanto,  parafrasando un giovine capellone che si aggirava in Galilea 2000 anni fa, vi omaggio dicendo: voi siete il sale della terra, la luce del mondo sono certo che  Alex, Carodubbio e Max, i  maschietti che come me scrivono con una certa frequenza in questo inclito foro condivideranno.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Aprile 09, 2015, 08:54:58 AM
Oh si, è facile condividere...... con il portafogli degli altri : D
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 09, 2015, 09:41:03 AM
I risparmiatori - gruppo di cui, con vivo piacere, ti nomino elemento onorario - sono grandemente agevolati, nella loro piccola nicchia, dal fatto che esiste la grande massa di consumatori. Se non ci fossero i videogiochi che impongono di buttare via i computer dopo pochi mesi, il prezzo dei computer portatili sarebbe enorme e la tecnologia sarebbe primitiva. Quindi a chi consuma, consuma e consuma, e consumando sostiene questa intelligente "civiltà dei consumi", va il mio grato pensiero: sono loro che si sacrificano perchè io possa risparmiare, chiuso dentro la mia nicchia.

Dateci dentro, consumatrici!  :horse-smile:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Aprile 09, 2015, 10:26:17 AM
Hahaha! :pollicesu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 09, 2015, 02:36:32 PM
... normalissime donne giovani e belle, io così vi immagino, pertanto,  parafrasando un giovine capellone che si aggirava in Galilea 2000 anni fa, vi omaggio dicendo: voi siete il sale della terra, la luce del mondo sono certo che  Alex, Carodubbio e Max, i  maschietti che come me scrivono con una certa frequenza in questo inclito foro condivideranno.

Mah, io volevo/speravo che condivideste il mio omaggio all'altra metà del cielo, non la filosofia degli acquisti risparmiatoria, nella quale - per altro - ho pochissima dimestichezza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 09, 2015, 02:39:31 PM
CitazioneSono certo....
Il tuo problema è che hai troppe certezze.  :horse-wink:

Chi lo sa, forse di tre che nomini uno ti darà un po' più soddisfazione.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Aprile 09, 2015, 02:47:30 PM
Io detesto fare shopping, mi faccio due palle infinite, soprattutto se sono con le amiche, quando ho voglia di rinnovare il guardaroba vado (rigorosamente con mio marito che mi accompagna volentieri e che è il miglior giudice di cosa mi sta bene e cosa no) in un grosso centro commerciale dove si trovano negozi di marca e mi sbrigo molto rapidamente (forse perchè ho già i miei negozi preferiti dove so che hanno cose di mio gusto e vado già con le idee molto chiare), odio provarmi e riprovarmi gli abiti, scarpe ecc.
Le mie uscite di shopping sono max 2 all'anno, di più non reggerei. 
Mi annoio a morte dal parrucchiere (trovo soporifere e assolutamente da decerebrati le chiacchiere "da parrucchiere" appunto), mi defilo se le amiche cominciano a parlare di abiti, trucco ecc.
Se mi capita tra le mani Vogue la butto nel primo cassonetto.
Devo preoccuparmi?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 09, 2015, 02:52:25 PM
Citazione da: alex - Aprile 09, 2015, 02:39:31 PM
CitazioneSono certo....
Il tuo problema è che hai troppe certezze.  :horse-wink:

Chi lo sa, forse di tre che nomini uno ti darà un po' più soddisfazione.

Minchia! Vuoi vedere che mi son rivolto a dei frocioni?  :icon_eek:  :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Aprile 09, 2015, 09:05:22 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 09, 2015, 02:52:25 PM
Citazione da: alex - Aprile 09, 2015, 02:39:31 PM
CitazioneSono certo....
Il tuo problema è che hai troppe certezze.  :horse-wink:

Chi lo sa, forse di tre che nomini uno ti darà un po' più soddisfazione.

Minchia! Vuoi vedere che mi son rivolto a dei frocioni?  :icon_eek:  :icon_eek:


Siamo nel 2015 ,

le abitudini sessuali sono diversamente viste, che vuoi  fare ancora l'isolano?

Poi le isole di oggi non sono più quelle di una volta , ci sono quelle dei famosi quelle dei nudi quelle della publicità.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 09, 2015, 11:02:12 PM
Raffaele, un vero cavaliere di altri tempi. Poverello, due volte solitario in cavalleria...  :icon_confused:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 10, 2015, 01:35:27 AM
Va beh, sarò un isolano ma a me continuano a piacermi le donne e continuo ad honorarle seppur platonicamente.

Tempo fa uscendo dal fornaio incrocio una bellissima ragazza, apro la porta e cedo il passo come ho sempre fatto con qualsiasi donna bella o brutta che sia; questa mi sorride e mi fa cenno di passare,  cerco di insistere nel mio intento, ma, vista la sua determinazione, dopo un altro tentativo di esser cavagliere, passo.

Mi dico: minchia, come sei ridotto male, sei proprio vecchio, tra un pò le nonnine ti aiuteranno ad attraversare la strada...

Passa del tempo, entro nella stessa panetteria e trovo la stessa ragazza, io - come è normale - entrando dico buongiorno e questa mi fa: ciao Raffaele; la guardo e dico: ci conosciamo? Aiutami a ricordare - sono Stefania la figlia del dottor .... ti ricordi quando mi facevi salire su Fiorello?

E' evidente che non potevo riconoscerla, era una bimba di 7/8 anni me la ritrovo - dopo vent'anni - stupenda giovine donna; dopo cinque minuti di convenevoli di circostanza ci lasciamo, lei mi abbraccia forte.

Ero contento, molto contento, Stefania aveva ceduto il passo per rispetto a Raffaele, non ad un  vecchio decrepito ganimede...



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Aprile 10, 2015, 10:54:21 AM
Eh Raffaele, certe cose ti aggiustano la giornata! :pollicesu:

Ieri ero in vena di shopping e ho fatto un giro in un emporio a pochi km da casa mia, ovviamente ero molto ben vestita e pettinata  :laughter-485: (reduce dalle pulizie di casa e paddok) e un ragazzo che poteva essere mio figlio mi saluta con un sorriso radioso e un "Buongiorno fanciulla"  :horse-scared: gironzolo tra gli scaffali e comincio a scegliere i piantini da orto, i gerani e le petunie e i sacchi di terriccio...mi si avvicina un inserviente di colore con sorriso bianchissimo a 32 denti "dai a me cara"  :horse-scared: che mi solleva dal carico dei vasetti e li ripone con cura.

Poi mi fa il conto per andare a pagare alla cassa e con aria cospiratoria mi dice che mi omaggia di sacco tel terriccio e piantino di salvia  :horse-wink:

Vado alla cassa, pago e ritorno dai due commessi per caricare il mio shopping pazzo ( ben 8 euro di spese) e...che angioletti adorabili, loro si caricano delle mie cose e me le sistemano nel bagagliaio, poi mi salutano con un "buona giornata fanciulla"  e io rispondo con un "grazie cari, anche a voi".

Che dire...presa per i fondelli o educazione o strategia di vendita...li ci ritorno di sicuro, sono stata trattata coi guanti, ho pagato poco e mi hanno pure fatto degli omaggi...che volere di più?  :love4:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 10, 2015, 02:54:28 PM
Già, hai colto nel segno, quello che mi ha fatto piacere è che Stefania ricordava quei momenti - per me insignificanti - come importantissimi e li ricorderà finché campa; lovviamente lei ricorda il lallo, un lallo speciale, Fiorello che: si coricava, incrociava le zampe, diceva si, diceva no alle ingenue domande dei suoi coetanei, rideva... io ero - per lei/per loro -  un comprimario. forse solo dopo ha capito che quel lallo senza Raffaele sarebbe stato un lallo come tutti gli altri...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 12, 2015, 10:49:47 PM
Le ragasse che frequentano questo inclito foro sono mediamente ben informate et acculutrate riguardo il lallo, ma, mentre sanno tutto di Parrelli et compagnucci, non sanno una beatissima riguardo coloro che hanno già detto tutto, già hanno tracciato autostrade da seguire.

La culpa non è loro ma dalla estinta culutura equestre itagliana, ragion per la quale, bisogna attingere a testi itagliani scritti da caprillioni et post caprillioni che - essendo tutti militari - hanno scritto in maniera trombonica incomprensibile ai più, oppure, hanno letto traductioni - per la maggior parte dal franzose - che gli stessi traduttori non capiscono ciò che essi stessi hanno tradotto.

Del buon Angioni sappiamo, ma anco gli altri non scherzano... sollecitato da una gentile lettrice del mio bloggo, che chiedeva notizie a riguardo,  sono andato a rileggiucchiare La Squola di Cavallieria del de La Guerriniere il libro da cui parte tutto, ancora considerato "La Bibbia Equestre" in alcune accademie.

Bene, per puro caso ho la versione francese, oggi reperibile anche nel ueb, quella edita da Lucio Lami nella Tavola Rotonda una quarantina d'anni fa, e quella offerta dalla SIAEC nel 2002 presentataci comeun'operazione necessaria pereché, vado a memoria: il testo in circolazione nel nostro paese - confrontato con l'originale - è stato manipolato nella traduzione alterando significazioni et concetti.... l'operazione ha richiesto uno studi accurato della terminologia spesso desueta... con uno studio accurato di opere come quelle del Grisone e dei suoi aglievi...

La premessa pare ottima, dunque, apro a caso sto libro - che finora non avevo letto - e mi trovo davanti una solenne minchiata, lo riapro - di nuovo a caso - e leggo qualcosa di incredibol...
pippon limit
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 13, 2015, 04:47:14 AM
... bel capo IV dedicato ai: Dei Termini dell'Arte, la parola francese trepignier è tradotta nelle antigua versione L.L. : il batter dei piedi per terra, giustamente è una traduzione assolutamente inadeguata e dunque la SIAEC ha posto riparo traducendo: scalpicciare.

Il vostro affezionatissimo, da igniorante qual'è chiede socccorro a Treccani:

scalpicciare v. tr. e intr. [di etimo affine a scalpitare] (io scalpìccio, ecc.). –
1. tr., non com. Calpestare, schiacciare passando sopra ripetutamente con i piedi: il bambino ... si divertiva a s. l'acqua melmosa della gora (Capuana).
2. intr. (aus. avere) Camminare in fretta, strisciando i piedi o comunque facendo sentire il rumore dei passi sul terreno o sul pavimento; anche con uso sostantivato: intese Un parlottare ed uno s. (Pascoli); nel silenzio della chiesa che cominciava a essere rotto dallo s. di qualche fedele (Verga). Per estens., con riferimento ad animali: gli zoccoli delle bestie scalpicciavano ... sui ciottoli delle viuzze ripide (Tomasi di Lampedusa).


Perfetto, il traduttore ha sostituito il batter i piedi per terra con scalpicciare, praticamente ha trovato un verbo itagliano che sostituisce perfettamente la piccola proposizione.

Quello che mi sorprende, e dovrebbe sorprendere anco voi, è che ambo i traduttori , dimenticano che stanno trattando un libro di equitazioene e che - nella fattispecie - trepignier è un termine equestre specifico francese ma è presente nel vocabolario itagliano col suo esatto corrispettivo, perché non l'hanno usato?

Pereché hanno fatto soccorro ad una proposizione e hanno scomodato un lemma quasi estinto per tradurre trepigner, pur avendo a disposizione la perfetta palabra itagliana: trottignare?

Forse il traduttore dell'edizione di L.L. ha una giustificazione dato che il suo laboro è 1825: la parola trottignare all'epoca non era ancora usata è stata vulgata in seguito... ma di questo non sono securo.

Chi volesse et può si gustare lo scritto in francese beccando questo linco:
http://books.google.it/books?id=wvHZWDekTtsC&hl=it&source=gbs_similarbooks

Ma vediamo quali sono gli aiuti secondo i traduttori itagliani del de La Gueriniere:

pippon limit
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 13, 2015, 02:40:45 PM
Apro una parente: sapete pereché JDO è la mia ultima fiamma?

Perché ha preso i classici e li ha ammodernati lasciando intatti i principi ma semplificando i metodi e le esecuzioni sopratutto - come è giusto che sia - relativamente al s.o. inoltre ha reso accessibili a tutti - con un linguaggio semplie ed efficace - antigui concetti espressi quasi sempre trombonicamente o in lingua ancestrale.

E lui questo lo dice, dice che il suo metodo è tratto dai grandi dell'equitazione francese, honora Caprilli ma se ne strasbatte giolivamente i cabasisi della purezza del sistema in nome dell'efficacia.

Altri, prendono vecchie tenniche da circo e vecchie capezze di corda e se ne appropriano stampandoci su il proprio nome, facendo capire a noi - ingenue ragasse - che loro sono gli inventori/gli innovatori... ma che andassero a dar via i ciapp!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 13, 2015, 03:35:15 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 13, 2015, 02:40:45 PM
Apro una parente:

A me, patologo, questo suona assai male.  :icon_confused:
Fossi chirurgo, idem.

Tornando alla parente: se è vero che un maestro di equitatione si giudica dai propri risultati, e ancora di più da quelli dei suoi allievi, allora uno scrittore di equitazione si giudica anch'egli dai risultati, e la mia impressione è che come scrittore JDO abbia completamente fallito. La prova:

(mini-pippon limit)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 13, 2015, 09:59:43 PM
La prima apertura di parente, mi fu offerta - come è normale che sia - da una cuginetta più grande di me, naturalemente, non seppi che fare... poi - con viva e vibrante sddisfazione - recuperai.

Comunque, apro una parente è una citazione del grande Totò:

https://www.youtube.com/watch?v=SzrEfkjdzgw
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 14, 2015, 02:56:09 AM
Lascio aperta la parente a favore di Alex, così chiude il suo pipponcino,  :icon_eek: dopo di ché continuo il mio pippone.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 14, 2015, 07:21:37 AM
.... la prova: il tuo ostinato silenzio.

Mi scuso se sono criptico, ma ho già buttato via inutilmente troppe parole.

Continua pure.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 14, 2015, 02:24:17 PM
Ho cercato di fare un ritratto di JDO nei grandi cavallerizzi e ho portato a voi ragasse alcuni spunti dal suo librello che mi è molto piaciato, non è nelle mie intenzioni/nelle mie possibilità/nelle mie capacità fare un'analisi critica della sua opera.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 14, 2015, 10:18:22 PM
Gli aiuti consistono nei diversi movimenti della mano di briglia, nel richiamo di lingua; nel fischio e tocco di frusta, nel movimento delle cosce, dei garretti e dei polpacci; nel pungere delicato dello sperone e, infine, nel modo di pesare sullle staffe.

Questa è la traduzione offerta dalla SIAEC per migliorare il testo prodotto alcuni anni or sono...  ALCUNI ANNI OR SONO? ALCUNI ANNI OR SONOOOO?

La sola traduzione itagliana dell'opera del La Gueriniere e del !825... 182 anni sono ALCUNI ANNI OR SONOOOO?

Ora, tradurre un testo del 600 implica una scielta: o si traduce attualizzando il linguaggio oppure versandolo nell'italiano corrispettivo dell'epoca (cosa difficilissima) mettendo un mucchio di note a piè pagina.

Pereché?

Ho cominciato da poco a leggere i libri di equitatione: poco più di vent'anni, bene, non ci capivo una beatissima minchia, mi direte: ma tu sei un igniorante cavallaro, giusto, ma nelle mie conditioni erano pure altra giente sicuramente aculuturata:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/08/un-lettore-irritato.html

pertanto mi metto sempre dalla parte del lettore partendo dal principio che non è tenuto a cognoscere la parlata 600esca o 800esca nè il linguaggio/il gergo equestre.

Se Giulia mi leggie , è gradito un suo commento.

Gli aiuti consistono nei diversi movimenti della mano di briglia, nel richiamo di lingua; nel fischio e tocco di frusta, nel movimento delle cosce, dei garretti e dei polpacci; nel pungere delicato dello sperone e, infine, nel modo di pesare sullle staffe.

Questo periodo - ad una ragassa appena arrivata nel mondo equestre - pare arabo, è incomprensibile

dunque, possiamo tradurre attualizzando e sarebbe facilissimo oppure dare delle note là dove servono, ma prima dobbiamo sapere cosa sono gli aiuti nel 2015

Se leggiete il topico quà sotto saprete cosa son gli aiuti,

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/04/gli-aiuti.html

Personalmente cerco di attualizzare il testo (faccio una traduzione libera), ma, quando ci sono passaggi particolarmente interessanti, riporto il testo originale con le relative spiegationi, nel brano in quistione ci sarebbero da spiegare:

mano di briglia
richiamo di lingua
movimento
cosce
garretti

pippon limit
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 15, 2015, 10:10:37 AM
Come si sa, mi sollazzo ad aprire parenti, dunque, prima di concludere l'argomento sopra ne apro un'altra per anticiparvi la mia parola contraria su un tema molto interessante, ho scritto:

Il lallo considera dominante il mio nipotino di 5 anni... se questo ha in mano un bastone.


In realtà non ho mai osservato una cosa del genero, ma ho esattamente descritto la scena di mio nipotino che con una canna in mano ha fatto scappare (per gioco) i due cani di famiglia, una bastardina e un meticcio maremmano da 40 kili, naturalemente l'ho subito ripreso e sgridato, so perfettamente che quel giuoco potrebbe esser pericolosissimo.

Il cagnone e la cagna come è giusto che sia, sono messi - gerarchicamente - al grado più basso della loro famiglia (humana) di appartenenza...

Ma non anticipiamo, concludo il tema iniziato e poi ne sentirete delle belle aproposito di confusione, chiusa parente.





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 16, 2015, 01:36:20 AM
Vediamo.

Gli aiuti consistono nei diversi movimenti della mano di briglia:

I diversi movimenti non sono altro che le azioni fatte dalla mano della briglia, così è chiamata in itagliano la mano sx colla quale si conduce il lallo lasciando la destra libera per menar mazzate, governar le mandrie, portare un mazzolin di fiori alla dolce donzella, etc. etc.; mano di briglia è la traductione alla letterissima dal francese: main de la bride.


nel richiamo di lingua:

altra traductione alla letterissima di: apel de la langue.
Se il traduttore voleva usare il linguaggio arcaico doveva rendere con truscio di lingua così come scrivevano il Grisone et compagnucci per indicare lo schiocco della lingua, il primo suono che imparano tutte le ragasse che avvicinano il lallo; verso che tutti noi chiamiamo: rana o raganella.

nel fischio e tocco di frusta:

niente da dire.

nel movimento delle cosce, dei garretti e dei polpacci:

movimento sta - come di pria - per azione; cosce e polpacci li capiamo perfettamente, mentre rimaniamo un cicinin interdetti nel leggere garretti, che anco l'homo ha i garretti.  :icon_eek:

Il vostro affezionatissimo ma igniorante cavallaro consulta Treccani:

garrétto (o garétto) s. m. [der. del celt. *garra, che aveva lo stesso sign.]. – 1. Regione anatomica dell'arto posteriore dei mammiferi domestici e selvatici, che ha come base scheletrica le ossa del tarso. 2. Nel linguaggio com. e letter., la parte posteriore della caviglia nell'uomo, o più genericam. la parte che va dal calcagno al polpaccio...

e scopre che anche voi ragasse avete i garretti, nella posizione chiaramente indicata dal dizionario; ma la cosa non torna, non è quello che vuol dire il precisissimo de La Gueriniere, perché, parte dalla cossia, passa al garretto e giunge al polpaccio, dunque, secondo il Maestro francese il garretto si trova tra la coscia e il polpaccio, allora si riferisce al ginocchio, infatti...

jarret (n.)
garretto, piega del ginocchio, cavo popliteo.

il signore de La Gueriniere, nella sua pignolaggine, indica proprio la parte interna/il cavo popliteo del ginocchio che fa i movimenti affinché nessuno di noi possa pensare che il cavagliere usasse il fronte della rotula per comunicare col suo lallo.  :icon_eek:  :icon_eek:

nel pungere delicato dello sperone e, infine, nel modo di pesare sulle staffe.

niente da dire.

Ora, tutto il malloppone si pote tradurre alla letterissima, cioè con una prosa involuta, arcaica e oscura, ma, fatta questa scielta bisogna mettere note e noticine altrimenti il lettore itagliano si sente un andicappato.

Devo dire che Angioni ci prova e mette molte note nelle sue traduzioni assai interessanti, pereché tutto possiamo dire al buon Colonnello tranne che è un incompetente, nel caso della SIAEC - sempre lodevolissimo nelle intenzioni - non c'è neanche una nota, il lectore deve arrangiarsi da solo... la lettura è pesante, pesantissima anco per me che sono un aficionado del Tommaseo, figurarsi per le ragasse parrellate.

P.S.

Il signore de La Gueriniere indica il trotto come base dell'addestramento lallino... un francese ha impostato la squola tedesca, ma questo già lo sapevamo dato che il suo trattato è considerato la Bibbia Equestre in Austria e Germania.

pippon limit superato, sorri...  :dontknow:



Titolo: L'assioma di L'Hotte?
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 16, 2015, 10:02:09 AM
Parrelli è in ottima compagnia: L'Hotte non ha inventato l'assioma di L'Hotte.

Per ora - fino a prova contraria - l'attribuiamo a La Gueriniere, poi vedremo, appunto.

... poiché i lalli obbediscono solo per paura delle punitioni, gli aiuti non son altro che un avvertimento per il cavallo, che sa - che se non si sottomette alla loro azione - sarà inesorabilmente punito.  :icon_eek:  :icon_eek:

http://books.google.it/books?id=wvHZWDekTtsC&pg=PA93&hl=it&source=gbs_toc_r&cad=4#v=onepage&q&f=false
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 16, 2015, 10:22:12 AM
La versione di Gueriniere non la condivido al 100% come assioma (ritengo che sia, per ora, una fondata ipotesi, una congettura, non un assioma) ma se la tua traduzione è fedele la condivido di più dell'assioma L'Hotte; si parla genericamente di punizioni, non di dolore e di mezzi che possono provocare un dolore non sopportabile, che "costringe all'obbedienza".

L'assioma di L'Hotte è, per vari versi, peggiorativo; non è una critica, potrebbe semplicemente essere più onesto e più sincero; io continuo a sperare che qualcuno di quelli bravi possa smentirlo. Con fatti, non con le debolissime critiche di chi, come me, non può dimostrare con i fatti una beata minchia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Aprile 16, 2015, 12:13:10 PM
Non c'è nulla da smentire... è così! Noi stessi la marmellata non la rubiamo, ma se la vogliamo lo chiediamo per favore o la compriamo, per lo stesso meccanismo: qualcuno ha inculcato la paura di un giusto castigo.

L'assioma non è bello per l'uso della parola "dolore", già!!!! Sott'intende la lecita somministrazione dello stesso, il che non porta a un bell'addestramento : (

Ma è fuori di dubbio che ad un certo punto (vedi topic sui circoli viziosi/virtuosi) bisogna convincere il cavallo a fare qualcosa che naturalmente non farebbe, fosse anche solo la correzione dell'asimmetria naturale, ed a quel punto bisogna avere i mezzi per convincerlo: che volente o nolente siamo in grado di fargli usare il suo corpo come diciamo noi e non come vorrebbe lui.

Il dolore o castigo nudo e crudo può essere mitigato dall'intelligenza (arrivare allo stesso risultato più gradatamente, meno bruscamente, cosa che porta anche ad avere un cavallo meno rigido nei movimenti, è vero) ma la realtà di Gueriniere e L'Hotte non è smentibile, non se vogliamo presentare in campo gli stessi risultati di quei due. Se invece non ci importa di raddrizzare asimmetrie o di presentare un addestramento completo su qualunque cavallo, ma solo qualche figura di base e magari fatta solo sui cavalli che possono eseguirla, rinunciando sugli altri, allora son valide tutte le teorie che non impongono nulla di "spiacevole" all'animale (ma anche qua, non ho ancora visto nessuno che davvero non imponga nulla, nemmeno quelli che dicono di non farlo).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 16, 2015, 02:10:59 PM
L'altro giorno stavo percorrendo l'autostrada, mi ha sorpassato una macchina che almeno andava a 180 all'ora dato che io - che ero sui 100 -  a confronto sembrai fermo.

Mi venne da pensare: se all'ingresso dell'autostrada si attaccasse al veicolo un aggeggio tecnologico che - automaticamente - mettesse le multe, togliesse punti, ritirasse le patenti agli eccessi di velocità, sono sicuro che  le regole andrebbero rispettate.

Ecco, quest'aggeggio sarebbe un aiuto, un aiuto perfetto dato che dopo un pò si potrebbero mettere degli aggeggi finti sulle macchine certi che i guidatori non infrangerebbero comunque il codice data la certezza della pena.

Questo è il "rigore" di cui parla JDO, senza il quale, poche possibilità di incocciare un autovelox o una pattuglia della stradale, c'è gente che si lancia giolivamente in autostrada come se fosse ad Indianapolis.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 16, 2015, 02:41:15 PM
Narrano che inaugurando la famosa "tolleranza zero" Giuliani non abbia affatto iniziato a non tollerare accoltellamenti, risse, rapine; abbia semplicemente, invece, ottenuto che non venisse tollerato viaggiare sulla metropolitana senza biglietto ossia: non è partito da ciò che era difficilissimo reprimere, ma da quello che era facilissimo. le pene per chi viaggiava senza biglietto erano senz'altro non particolarmente severe, nè impiccagione, nè squartamento, una semplice multa; ma il fatto di praticarla inesorabilmente era una rivoluzione.

Sembra che la cosa abbia funzionato, perchè ha cambiato la mentalità della maggior parte dei cittadini, e pure dei controllori.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 16, 2015, 04:19:53 PM
Bene, passo all'argomento a cui accennavo: dominanza sottomissione; tutte voi ragasse che vi siete avvicinate all'equitazione negli ultimi 20/25 anni siete state condizionate da una "narrazione" del lallo che si attaglia perfettamente alla vostra conditione di parveus ma che non corrisponde alla realtà.

Qualcuna di voi dice che il lallo distingue il soggetto humano dominante al quale il lallo si sottomette dal   soggetto humano predatore dal quale il lallo scappa.
Per far questo il lallo deve avere nei suoi codici filogenetici i comportamenti innati che lo predispongono a questo tipo di reazioni, così non è.

Infatti, ci sono:
1)specie animali molto sociali dove convivono assieme maschi femmine e immaturi.
2)Specie a "socialità limitata: le femmine e gli immaturi convivono tranquillamente, mentre i maschi che hanno un harem non tollerano la presenza di altri maschi adulti neanche nelle vicinanze del proprio branco.
3)Specie asociali, gli individui conducono una vita solitaria e cercano il contatto con i conspecifici solo nel periodo degli amori e dell'allevamento della prole.

Il lallo appartiene alla seconda categoria, dunque, non ha sviluppato

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 16, 2015, 07:11:18 PM
... questo incipit mi piace, ma ti attendo al varco su due questioni: il peer attachment e le naturali comunicazioni interspecifiche.

Considerati "raganellato": avanti!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 17, 2015, 02:35:30 AM
Già, ma andiamo per ordine.

Il lallo appartiene alla seconda categoria, dunque, non ha sviluppato - se non maniera minimale - quei comportamenti inibitori dell'aggressività intraspecifica che - fondamentalemente - sono segnali stereotipati di sottomissione che permettono una convivenza "pacifica" in animali  più o meno aggressivi.

Curiosamente, animala "dolcissimi" similmente allo lallo conservano una aggressività intraspecifica incontrollata ecco degli esempi.

Esperienza diretta:
... due lalli che si ammazzarono non erano miei: non so per quale ragione, una mattina, andai da questo tizio che aveva un capannone con vari box più o meno sgarrupati.
Durante la notte, uno PSI, ricordo che era grigio, sfondò la porta del suo riparo e dette piglio alla violenza contro un castrone che era legato alla posta.
Scena da grand guignol, in natura non è previsto che due lalli maschi stiano confinati in spazi chiusi, specialmente in presenza di femmine...


Comportamento descritto da Mainardi in un suo libro che riporto a memoria:
I colombi hanno per confine i cieli, mettete due piccioni maschi nella stessa gabbia, uno solo sopravviverà e il sopravvissuto sarà talmente malconcio che sarà meglio tirargli il collo spennarlo e servirlo assieme alla sua vittima ben farciti con salsa champignon.

Esperienza diretta:
Quando i miei figli erano piccoli gli fu regalato un criceto, naturalemente, lo tenevamo in una gabbietta, siccome i bimbi erano due e il criceto uno, fu giocoforza comprarne un altro e lo mettemmo in quella  stessa gabbietta, il mattino dopo trovammo uno dei due graziosissimi pelusc che si stava rosicchiando il cervello dell'altro ormai cadavere... erano due maschi.

Queste tre specie (ma ce ne sono tante altre) non hanno segnali di sottomissione, non si sottomettono perché, una volta stabilito chi è il più forte - spesso senza neanche cominciare un vero combattimento - il "perdente" se ne va/si da alla fuga/si allontana e il "vincitore" di solito non insiste più di tanto nell'inseguimento.

Come sappiamo, l'aggressività è legata al sesso/al testosterone, peretanto, la castrazione è necessaria per maneggiare/utilizzare animala pericolosi/aggressivi: cavalli, tori, cammelli, cammelli, maiali, montoni... una volta vi racconterò di quella volta che fui attaccato da un montone.

Ho visto cavalli collaborativi, disponibili, militarizzati, automatizzati, rassegnati, abbrutiti in una sorta di obbedienza timorosa, ma mai ho visto e nessuno ha visto e mai vedrà un cavallo sottomesso perché la sottomissione è un comportamento che esula dalla specie equina salvo che per un breve periodo prepuberale; ma anche allora, lo snapping - segnale di sottomissione infantile - non sempre funziona come deterrente all'aggressività intraspecifica. (Questo comportamento è ben descritto in questo libro che è tradotto anche in itagliano http://www.amazon.com/Behaviour-Relation-Management-Training-Kiley-Worthington/dp/0851316883)

Nella terminologia equestre italiana si usa correttamente una bella espressione: "sottomissione agli aiuti", che indica perfettamente a cosa si può sottomettere il cavallo, agli aiuti, appunto, mentre psicologicamente ed intimamente il cavallo rimarrà sempre un essere indipendente e libero... per nostro tornaconto e per il nostro sollazzo lo abbiamo reso uno schiavo ma nessuno ne ha fatto e mai potrà farne un servo.

pippon limit raggiunto e superato.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 17, 2015, 04:10:59 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/04/ho-rivoluzionato-la-grafica-di-questo.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 17, 2015, 08:06:17 AM
Come immaginavo, mi piace e condivido.

Nei casi in cui il rapporto fra due cavalli è dominante - dominato, il dominante ha a disposizione un unico messaggio: "Vattene oppure ti rompo"; e il dominato "obbedisce" solo a quel segnale.

Se un cavaliere volesse fare la parte del "dominante", potrebbe benissimo usare questo messaggio, e sarebbe capito ed eseguito se espresso in modo chiaro e autorevole; ma l'unico inutile risultato sarebbe che il cavallo si allontanerebbe da lui. Null'altro. Esattamente il contrario da quello che si ricerca nel 99,9% dei casi.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 17, 2015, 10:47:45 AM
Già, ma come dissi, il lallo est specie a socialità limitata ma è sicuramente un animala sociale, istintivamente è portato a riunirsi in branchetti per i vantaggi che questo genero di organizzazione comporta e che non starò a ripetere.

Questa scena è familiare a tutte voi che avete cani...

Ci fu un periodo che avevo 5/6 cani, Bullo era il capo branco/l'alfa della situescion, la mattina tutti venivano a farmi le feste, Bullo scacciava gli altri per avere il privilegio di ossequiarmi per primo con manifestazioni - non richieste - di sottomissione, la sua massima gratificazione era mettersi a panza  all'aria offrendo la gola (estremo segnale inibitorio dell'aggressività nei cani) e aspettava che gli dessi una grattatina in petto, al che si pisciava addosso: per la gioia? Per lo scampato morso?
Perché ci teneva tanto a dimostrare la sua sottomissione? Perché accettava la mia figura di dominante alla priora?

Se - per una ragione qualsiasi - lo scacciavo, certo si allontanava, ma aspettava, triste et sconzolato, un cenno di avvenuta "riappacificazione" al che si precipitava scodinzolante et grato per il "perdono" concesso.

Cosa fa un lallo nelle medesime conditioni?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 17, 2015, 02:49:09 PM
Se sta pascolando se ne strasbatte i cabasisi, vieni vai lui ti guarda distrattamente poi si rimette a brucare.

Oddo rimane legato con una longa cima al pascolo, Silent Boy è libero, tanto non si allontana dal suo compagnuccio, quindi, volendo si potrebbe avvicinare a dare un "salutino" al barbuto che lo accudisce e lo sollazza tuti i giorni da più di un anno; non posso fare l'esperimento al contrario perché se lego Boy e lascio libero Oddo, Boy è sempre in apprensione, se Oddo si allontana un pochino si agita, chiama, si incorda, sbatte per tera, si va ad impiccare all'albero...  sta buono solo se stanno legati tutti e due a vista o lui libero, è un lallo un pò delicato di testa ne ho preso atto e - piùttosto che far danni - faccio come dice lui.

Allora, appena arrivo gli do la voce premiante: toh toh e lui lemme lemme si avvicina, prende le delicatessen e poi allontana, lo stesso farebbe Oddo, lui magari viene di corsa ma solo perché è meglio addestrato e mi cognosce da una vita.

Dunque, questi lalli non mi riconoscono nessuna dominanza né si sentono sottomessi al sottoscritto, Oddo, per un lungo addestramento è "sottomesso agli aiuti" a cominciare dalla voce... a proposito, dicono che le parrellate non la usano, mentre da Xenophon in poi è un aiuto importante per il cavagliere, il più importante - nella fase di doma - secondo JDO, ne riparliamo quando affronterò la comunicazione interspecifica.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 17, 2015, 07:14:44 PM
Dopo questo pippone dovremmo ammettere che nello lallo/nella societad lallina,  non esiste il concetto di sottomissione dominanza come elemento di coesione, questo non vuol dire che non esista la violenza e l'aggressività, anzi, è proprio con la violenza che si stabiliscono le gerarchie, ma, dato che la fuga/l'allontanamento è la risposta all'aggressione è causa di dispersività piuttosto che di coesione come giustamente rimarcato da Alex.

Infatti, il comportamento dominante (violento/aggressivo), per altro assi raro, si manifesta solo in presenza di scarsità di risorse e nella competizione sessuale nei maschi.

Dunque:

Citazione da: elleon - Aprile 13, 2015, 10:15:28 PM
Esiste una bella differenza dalla dominanza alla sottomissione per paura.

è una affermazione giusta ma deve esser letta al contrario di quello che intendeva la ragassa, infatti, nel branco, i lalli di rango inferiore non si sentono sottomessi agli individui dominanti, li temono, temono i loro morsi, i calci e le zampate, e cedono/si allontanano; così come il nostro lallo non si sente sottomesso a noi ma ai nostri aiuti: morso, frusta, capezzone ecc. ecc.

Quella della dominanza/liderscip nell'addestramento è una minchiata inventata per i lallisti, infatti:
quelli che dicono che bisogna esser dominanti/stabilire una liderscip, in pratica dicono di esser violenti/aggressivi e questa pratica funziona - a volte a propria Scajola - nella fase di doma e nel far cognoscere al lallo gli aiuti (gli aiuti fanno male), ma - in un corretto addestramento - la dominanza(l'aggressività/la violenza sono banditi/devono esser banditi così come son banditi dalla normale vita di branco dello lallo.

Il bravo cavagliere usa delicatamente il morso e lo sperone e quasi mai il frustino, così come i lalli in branco - in condizioni normali - non danno mai il piglio alla violenza, ma basano i loro rapp

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 18, 2015, 03:26:38 AM
... ma basano i loro rapporti sulla associazione di individui spesso parenti fra loro ma anche no.

Lasciamo perdere le varie possibilità di formazione di questi gruppi e le loro dinamiche: stallone con harem, solo femmine, solo maschi, etc. etc. quello che ci interessa è che nella societad lallina è predominante la affiliazione nel senzo intrinseco/antiguo della palabra che era affigliazione il Tommaseo spiega benissimo cosa intento:

AFFIGLIARE,
meglio che † AFFILIARE. [T.] V. att. Associare a una congregazione, A una compagnia costituita, A una istituzione.
2. T. Anco un istituto può essere affigliato ad un altro.
3. T. Neutr. pass. Persona si affiglia a un corpo morale costituito. (Non ha es. it., ed è d'uso franc.; ma analogo ad Affratellare, e sim. È altra cosa da Associare, Aggregare in gen., perchè dice relazione intima insieme e di dipendenza. Da usare per altro con parsimonia.)

Molto plobabilmente, gli uomini di lalli hanno praticato e praticano questo rapporto coi loro lalli - intimo e interdipendente - a loro Scajola... d'istinto, imparato colla continua vicinanza collo lallo.
Forse è qualcosa che somigli al pariattaccamento di Alex, non zo.

Citazione da: Miky Estancia - Aprile 13, 2015, 03:06:37 PM
Dimenticavo: i tre segnali (postura rilassata, immobilità e cervello spento x la pausa e postura di "allerta", movimento e pensiero sull'azione desiderata) devono essere dati insieme!
Questo perché il cavallo non è fesso: se rimaniamo immobili, ma tesi in postura di allerta con il cervello che si fa quelli che io chiamo "film dell'orrore" (tipo: adesso il puledro si spaventa, balza in avanti travolgendomi, mi pesta e finisco al pronto soccorso ), non abbiamo speranza alcuna di prendere in giro il cavallo, lui si accorge immediatamente che abbiamo paura e che non siamo dei soggetti dominanti.

Io capisco Miky, le capita di maneggiare spesso lalli scognosciuti e confessa la sua maniera di esorcizzare la paura, ma questo nulla ha a che fare colla dominanza.

Per un periodo abbastanza consistente, mi è capitato di provare dei lalli per me/il mio maneggio/per amici, viaggiavo con - nel cofano della macchina -  una vecchia sella uintec, un frustino e un filetto, magari per comprare un lallo ne provavo 5/6, in genere erano lalli di pecorari contadini o PSI riformati dalle corse.

Allora non c'erano ancora le ragasse, il lallismo era di là da venire tutti sti pipponi etologici erano sconosciuti, già lo dissi, mi caricavo pensando: vuoi mandarmi per le terre? Va bene, ci andremo assieme... e - mentre lo bardavo - glielo borbottavo pure con dolcissima voce soave: grandissima stonza, fai la brava altrimenti ti rompo il cubo, lo so che sei una infame figlia bottana ma con me non ce la fai...

Per lo vero,

pippon limit

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 18, 2015, 09:15:16 AM
C'è una tendenza all'aggrerazione "sparsa", quella che attira un cavallo solo in un gruppo di suoi simili (interessante: se non ci sono gruppi di suoi simili, almeno di quadrupedi qualsiasi .... pur di non stare solo; ma non è questo il peer attachment; in questi gruppi l'aggregazione è "sparsa" perchè i cavali non stanno appiccicati come pecore, anzi, se possono, stanno a vari metri di distanza l'uno dall'altro; hanno uno "spazio personale" piuttosto ampio.

Il peer attachment è qualcosa del tutto diverso; un rapporto uno-a-uno, in cui lo spazio personale si azzera, la vicinanza fisica produce piacere e non allarme, a entrambi è consentito di toccare l'altro, non vi è la minima aggressività nè la minima gerarchia. E' stare bene insieme. Fanno spesso le stesse cose, a specchio, semplicemente perchè a entrambi fa piacere farlo.

Fra l'altro, tale rapporto è specifico di due determinati individui, il che dimostra, se ce ne fosse bisogno, che i cavalli si riconoscono individualmente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 18, 2015, 10:07:28 AM
Bene, allora è altra cosa, ora ricordo che ne discutemmo già, non credo sia un comportamento filogenetico che si possa traslare nell'addestramento, comunque, non rientra in quello che tentavo di descrivere, ma nelle dinamiche ad personam nel branco; il perattaccamento l'ho notato molte volte, come ho notato il fenomeno esattamente opposto il perrepulsione: senza una ragione (per noi) si crea un atteggiamento repulsivo tra due individui, o meglio, uno "odia" un altro, lo tiene sui cabasisi, gli sta antipatico alla priora; ricordo che un mio stallone "odiava" una polledra, l'ultima immessa nel suo branchetto, al punto che la rifiutava quando era in calore, per fargliela prendere, dovemmo organizzare una posta guidata, fatta quella, non ci furono più ploblemi...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 18, 2015, 10:58:45 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 17, 2015, 07:14:44 PM


Quella della dominanza/liderscip nell'addestramento è una minchiata inventata per i lallisti, infatti:
quelli che dicono che bisogna esser dominanti/stabilire una liderscip, in pratica dicono di esser violenti/aggressivi e questa pratica funziona - a volte a propria Scajola - nella fase di doma e nel far cognoscere al lallo gli aiuti (gli aiuti fanno male), ma - in un corretto addestramento - la dominanza(l'aggressività/la violenza sono banditi/devono esser banditi così come son banditi dalla normale vita di branco dello lallo.

Il bravo cavagliere usa delicatamente il morso e lo sperone e quasi mai il frustino, così come i lalli in branco - in condizioni normali - non danno mai il piglio alla violenza, ma basano i loro rapporti sulla associazione di individui spesso parenti fra loro ma anche no.

Al di là di tutte le considerazioni da etologi/tuttologi che leggo, quello che facciamo noi è tutto forchè naturale. Definire un bravo cavaliere colui che non usa la frusta ma gli speroni, non è scorretto, ma nemmeno corretto. Dipende sempre da COME si usa un aiuto. C'è poi chi di pat parelli e delle sue minchiate ha fatto una strada vincente. (e non solo parelli....)

https://www.youtube.com/watch?v=uaWm4Tb0J-w

cambierei la tua frase. questo è un bravo cavaliere. e non usa niente.

Ma come ci si arriva? usando... tutto... nel modo giusto...


secondo me è lallopuccioso. alla fine interviene anche lui... pat!!!!!  :happy1:


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 18, 2015, 02:35:32 PM
Per lo vero, non ebbi mai grossi ploblemi, di sicuro non andai mai per le terre in quelle occasioni.

In conclusione antropizzando i concetti ripeto:
Ho visto cavalli collaborativi, disponibili, militarizzati, automatizzati, rassegnati, abbrutiti in una sorta di obbedienza timorosa, ma mai ho visto e nessuno ha visto e mai vedrà un cavallo sottomesso perché la sottomissione è un comportamento che esula dalla specie equina salvo che per un breve periodo prepuberale; ma anche allora, lo snapping - segnale di sottomisione infantile - non sempre funziona come deterrente all'aggressività intraspecifica.
Nella terminologia equestre italiana si usa correttamente una bella espressione: "sottomissione agli aiuti", che indica perfettamente a cosa si può sottomettere il cavallo, agli aiuti, appunto, mentre psicologicamente ed intimamente il cavallo rimarrà sempre un essere indipendente e libero... per nostro tornaconto e per il nostro sollazzo lo abbiamo reso uno schiavo ma nessuno ne ha fatto e mai potrà farne un servo.

Detto questo vediamo come comunicano i lalli, essendo animala dagrandi liberi spatii, la comunicazione intraspecifica è sopratutto visiva, vice e versa, gli augelli et le simmie, che abitano folte et intricate foreste dove nonci si vede ma ci si sente, usano come principale mezzo di comunicatione il vocalizzo, il canto, il suono, le strilla.
Sono assai interessanti gli studi sui canti degli augelli sui loro "dialetti", e sulla specificità di grida di  allarme delle simmie che - a seconda se il pericolo viene dall'alto: un falco, un'arpia, o dal basso: un serpente, un giaguaro - variano il segnale di pericolo.

Detto questo, sappiamo che anche i lalli hanno una certa gamma di soni con dei precisi significati e ogni discreto uomo di lalli ne cognosce la significatione.

Ora, sappiamo che esiste la comunicatione iterspecifica ed è praticata da tantissime specie, a volte è usata per ingannare...

pippon limit
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 18, 2015, 03:45:55 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 18, 2015, 02:35:32 PM
ma mai ho visto e nessuno ha visto e mai vedrà un cavallo sottomesso perché la sottomissione è un comportamento che esula dalla specie equina salvo che per un breve periodo prepuberale; ma anche allora, lo snapping - segnale di sottomisione infantile - non sempre funziona come deterrente all'aggressività intraspecifica.
Nella terminologia equestre italiana si usa correttamente una bella espressione: "sottomissione agli aiuti", che indica perfettamente a cosa si può sottomettere il cavallo, agli aiuti, appunto, mentre psicologicamente ed intimamente il cavallo rimarrà sempre un essere indipendente e libero... per nostro tornaconto e per il nostro sollazzo lo abbiamo reso uno schiavo



La sottomissione esiste tra gli equini e in altre specie,  basta che chiedi a qualsiasi etologo e ti spieghera' bene in cosa consiate la sottomissione negli animali giovani e adulti.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Aprile 18, 2015, 05:52:42 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 18, 2015, 03:26:38 AM


Citazione da: Miky Estancia - Aprile 13, 2015, 03:06:37 PM
Dimenticavo: i tre segnali (postura rilassata, immobilità e cervello spento x la pausa e postura di "allerta", movimento e pensiero sull'azione desiderata) devono essere dati insieme!
Questo perché il cavallo non è fesso: se rimaniamo immobili, ma tesi in postura di allerta con il cervello che si fa quelli che io chiamo "film dell'orrore" (tipo: adesso il puledro si spaventa, balza in avanti travolgendomi, mi pesta e finisco al pronto soccorso ), non abbiamo speranza alcuna di prendere in giro il cavallo, lui si accorge immediatamente che abbiamo paura e che non siamo dei soggetti dominanti.

Io capisco Miky, le capita di maneggiare spesso lalli scognosciuti e confessa la sua maniera di esorcizzare la paura, ma questo nulla ha a che fare colla dominanza.



Raffaele, perdi il pelo ma non il vizio: leggi, poi sali in cattedra e giudichi/parli/commenti le cose che leggendo, CREDI di aver capito...ti è  già capitato parecchie volte con quello che scrivo io, se le ritieni str***zate da lallisti, passa oltre e continua a concentrarti sui grandi maestri del passato, che essendo morti e sepolti, non si possono alzare dal sacello per farti notare che quel che tu credi di aver capito, non sempre è quello che loro intendevano  :laughter-485: :laughter-485:

Il mondo è pieno di gente vicina e lontana che parla vanvera, ogni tanto mi arrivano delle "voci" di gente che parla di noi e di quel che facciamo....gente che non abbiamo mai visto neanche da lontano....eppure parlano, criticano, giudicano...ma trovatevi altro da fare, che per dire che la Nutella o la cacca hanno un certo gusto, bisogna prima assaggiarle, non basta vedere le foto o la pubblicità!

"...confessa la sua maniera di esorcizzare la paura..." ma non hai proprio capito una beata.... :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 18, 2015, 07:03:34 PM
Ora, sappiamo che esiste la comunicatione iterspecifica ed è praticata da tantissime specie, a volte è usata per ingannare il predatore, vedi la mirabile finzione della mamma augello che si finge ferita ad un'ala e cerca di scappare goffamente per attirare la volpe lontano dal suo nido.

E' evidente che le zebre (ma non solo) capiscono quando un leone è sul piede di guerra/di caccia e quando passeggia - con la panza plena -  per i fatti suoi, sarebbe antieconomico per il branco scappare ogni volta che si avvicina un predatore.

Ora, stabilito che la comunicatione interspecifica esiste in natura, vediamo come comunicare interspecificatamente - collo lallo.

Ho detto/abbiamo detto che la principale via di comunicatione del lallo è visiva cioè è fatta di posture atteggiamenti movimenti tensioni etc. etc.; con un pò di pratica et frequentazione possiamo capire cosa ci trasmette lo lallo movendo le orecchie, agitando la coda, torcendo l'oculo, stirando le labbra, mostrando le terga, etc..... ma come facciamo a rispondergli con lo stesso medium, dato che anatomicamente siamo completamente differenti?

E semplice, creiamo un nuovo codice posturale/una nuova lingua usando quello che abbiamo a disposizione: braccia tronco testa etc.; ci mettiamo in un tondino e - ripetendo sempre le stesse mossettine - facciamo imparare allo lallo una nuova "lingua" che - dopo un pò - il poareto capisce e si adegua.

Questa è l'operazione fatta da Parrelli&c e riesce perfettamente dato che tutte noi sappiamo, da Clever Hans in poi, che il lallo è perfettamente in grado di leggere/di capire anche i più piccoli segnali del nostro bodilengueg, così come un homo di cavalli capisce subito se il suo lallo è giolivo o è in sofferenza al primo colpo d'oculo.

L'operazione di Parrelli - perfettamente legittima - è nata per...

pippon limit
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 19, 2015, 02:59:38 AM
... per colmare un vuoto: le ragasse non hanno confidentia collo lallo ed è una maniera per avvicinarlo senza eccessivi pericoli usando i suoi famosi giuochini, così facendo - le pulzelle e le carampane - credono di fare equitatione; lovviamente, nulla di novo sotto lo sole; al circo dal secoli usano queste tenniche e stanno in una pista circolare che somiglia tanto ad un tontino  :icon_eek: e i lalli sono guidati coi gesti... solo che gli artisti circenzi comandano una trentina di lalli assieme mentre noi ragasse ne "gestiamo" a malapegna uno.  :icon_eek:

Ora, come abbiamo visto, anco il lallo ha una certa gamma di segnali vocali coi quali comunicare, dunque, linguaggio nuovo per linguaggio nuovo, tanto vale insegnargli il nostro e - stranamente - da Xenophon in poi così si è fatto, perché il lallo impara presto e bene la comunicatione vocale humana.

I termini che spesso cito: orribil voce et voce soave sono del Grisone, e, sono nati nella notte dei tempi la raganella e il fischio suoni internazionali et convenzionali compresi dai lalli di ogni rassa ad ogni latitudine.

Come dice JDO: il cavagliere deve essere un terribil chiacchierone col suo lallo, ma è un concetto expresso da tantissimi cavallerizzi prima di lui che considerano la voce un aiuto fondamentale nell'addestramento lallino; come ho detto di recente, mi son creato da anni ho il mio personale lessico lallino, lo ripeto:

raganella - avanti
OHH - rallenta
LA' - fermo
bra bra - passo di squola
su su - passo spagnuolo
pssoohh - passo
tro tro - trotto
HOP HOP - passage
glop glop - galoppo
cush cush - sdraiati
EEEEEHHH - terribil voce
oooohhhhh - voce soave
a posto - campo
ALE' - levata
mucimuci* - passi indietro
cambio - fai dietrofront
tò tò - prendi le delicatessen
GGRRRR - attento che mi sto inc***ando

Dunque, il lallo capisce il tono ma - col tempo - anche le singole palabras, basta differenziarle bene e ripeterle ostinatamente assieme agli aiuti convenzionali, questa è la tennica che ho usato.

Inoltre, la comunicazione verbale praticata da terra, può essere usata - con ottimi risultati - anche  dalla sella, specialmente per arie particolari, mentre, le posture parrellate, le pressioni degli occhiacci  :icon_eek: - una volta in groppa allo lallo - non servono più sono inutilizzabili.

Alcuni giorni, fa il vostro affezionatissimo, ha fatto un esperimento, e mentre lo facevo pensavo a Miky.

Honfesso che non ho alcuna esperientia di attacchi e di tecniche per far lavorare i lalli in campagna ma ho una piccola capacità nel condurre un lallo alle redini lunghe.

Una reminiscenza mi è sorta da antigui ricordi d'infanzia: la lettura dei libri di Jack London... Buck, il Klondike, la febbre dell'oro, Buck, i lupi, le mute e dei cani... con un paio di clic ho trovato questo:

http://www.icewolf.it/sleddog_000004.htm

GO oppure HIKE = (pronuncia GO/HAIK), VIA! PARTENZA! 
STAY                   = (pronuncia STEI), stare fermo 
LINE                   = (pronuncia LAIN), stare in linea col muso rivolto in avanti e tenendo
                             la "tug-line" ben tesa (in corsa come da fermo) 
GEE                    = (pronuncia GI), destra 
COME GEE          = (pronuncia CAM GI), inversione a 180 gradi a destra 
HAW                   = (pronuncia HA), sinistra 
COME HAW         = (pronuncia CAM HA), inversione a 180 gradi a sinistra 
AHEAD               = (pronuncia EHED), diritto, avanti - nel caso di un incrocio o di sorpassi 
TRAIL                 = (pronuncia TREIL), PISTA! Prima di un sorpasso. 
EASY                  = (pronuncia IISI, s di rosa), rallentare! 
WHOA                = (pronuncia UOOò), FERMA! STOP! 

... la dementia senilis avanza, scusate: mi è scappato il pippone
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 19, 2015, 08:34:38 AM
OT
Siccome hai ammesso che esiste qualcosa che somiglia alla simpatia fra lalli, e accennavamo al peer attachment che ne è parente, propongo di ideare un'equitazione basata su questi comportamenti e di chiamarla equitazione simpatica.
Dovrebbe essere un termine nuovo... controllo su google

Niente da fare: già ipotizzata da un grando homo de lalli (tale Bigfoot, chi sarà mai?) , qui: http://barefooters.forumup.it/about948-barefooters.html
FINE OT

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 19, 2015, 10:56:41 AM
La barba è diventata bianca, ma sono lo stesso picchiatello... quanto tempo è passato!

Colla signora "Anguria" siamo diventati amici, ogni tanto ci sentiamo per telefono... "l'equitazione naturale", i sussurratori non sono più di moda, il lallismo sta prendendo forme più intelligenti, più consapevoli; il Lallo l'ho soppresso... fosse continuato sarebbe scaduto/decaduto come scade qualunque hosa, i "miti" muoino/devono morire da giovini.

In compenzo, come doveva succedere, è nato questo inclito foro dove si discute giolivamente sia di bubbole che dei massimi sistemi, in un'atmosfera corretta e gioliva.

Io dico sostanzialmente le stesse hose ma non sono più attaccato/bannato per la mia parola contraria - anzi.

Lovviamente - ci sono ancora delle ragasse particolarmente inviperite che vorrebbero strozzarmi,  è normale è fisiologico ma sono poche pochissime confronto a pria quando la quasi totalità delle utanti si impegnava in un lieto mobbing contro il vostro affezionatissimo cavallaro...

.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 20, 2015, 09:21:38 AM
Forse, non ho fatto una premessa - per me scontata - sto parlando di equitatione, di addestramento, di comunicatione collo lallo, dunque, l'allegro et bravo addestratore per ottenere buoni risultati - forse a sua scajola - usa il comportamento affiliativo che - come detto - è insito nello lallo, non usa la dominanza tantomeno la violenza., sebbene la violenza nel lallo - come ho già detto - esiste, come esiste la gerarchizzazione, ma non la sottomissione.
Mettiamoci in un campo libero, senza corde recinti etc.:  se trattiamo con "violenza/dominanza" un lallo - allevato da noi da polledro-  il solo risultato sarà di farlo allontanare sempre più da da noi, (cit. Alex) il poareto, appena ci vede scappa; vice e versa, il cane - preso da cucciolo - anche se gli molliamo dei calci, lo trattiamo con dominanza/violenza, quando lo chiamiamo viene e viene colla testa bassa: primo segnale di sottomissione; ha la hoda tra le gambe: secondo segnale di sottomissione; appena vicino si mette a panza all'aria e offre la gola: massimo segnale di sottomissione.

Se vogliamo estremizzare anco il lallo si "sottomette": ma scappa, perché questo è il suo solo segnale di sottomissione, comportamento di nessuna utilità per l'addestratore, vice e versa, la violenza potrebbe essere utile al cavallaro che tratta bestie da carne da sistemare velocemente, al maniscalco che vuol far "star buono" un lallo agitato (non precedentemente educato), in questi casi la "passata di legnate" produce il suo effetto, il lallo - legato - cede alla violenza come fa in natura, ma non si sottomette, se fosse slegato scapperebbe come una lepore... come un cavallo.

Però - specie coi lalli intieri - anche il giolivo addestratore deve usare la la scomodità/il fastidio/la forza/il dolore, deve "sottomettere il lallo agli aiuti", glieli deve far cognoscere per farglieli rispettare, deve essere moderatamente violento.  :icon_eek:

Allora, dominanza, sottomissione, gerarchizzazione sono comportamenti ben studiati a partire dalla ricerca del primo novecento di  Schjelderup col suo famoso studio sul pecking order.

Puretroppo quest

pippon limit


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Aprile 20, 2015, 11:12:03 AM
Bella questa considerazione! Vero!

Tutto l'addestramento si basa, in effetti, ad inculcargli una cosa che l'animale di suo non possiede: la sottomissione appunto senza possibilità di fuga.

Altrimenti a che servirebbe legnarlo dentro un tondino dove non può scappare? A che servirebbe l'abilità nel rimanere in sella sempre e comunque, inculcandogli il concetto che correre è inutile, il tizio dietro non sparisce?

Insomma è sempre una sottomissione appresa: allontanarsi non serve, anzi ti devi avvicinare e avvicinare sottomesso. In questo senso sta l'abilità dell'addestratore, per questo non è facile, il cavallo non ce l'ha innato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 11:13:48 AM
Citazione da: max - Aprile 20, 2015, 11:12:03 AM


Altrimenti a che servirebbe legnarlo dentro un tondino dove non può scappare? A che servirebbe l'abilità nel rimanere in sella sempre e comunque, inculcandogli il concetto che correre è inutile, il tizio dietro non sparisce?

Insomma è sempre una sottomissione appresa: allontanarsi non serve, anzi ti devi avvicinare e avvicinare sottomesso.

mai provato il join up?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Aprile 20, 2015, 11:47:56 AM
Appunto!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 20, 2015, 11:54:46 AM
Il join up è proprio "legnarlo dentro un tondino dove non può scappare". Non sono legnate fisiche, sono legnate psichiche, ma poco cambia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 12:19:49 PM
ma perchè? non è vero... all'inizio fai dei grossi rumori in modo da farlo scappare perchè deve essere libero di scegliere se scappare oppure fare il cosidetto join up, cioè avvicinarsi, in modo spontaneo. Lo puoi fare in tondino, ma lo pui fare anche in campo aperto,  è più difficile. il join up è quando l'animale decide di avvcinarsi spontaneamente allìuomo, accettandolo come capo. Quando l'ho fatto io non ho mai menato nessuno. Alla fine mi giravo e mi ritrovavo il ponetto vicino a me quando prima mi avvicinavo e scappava.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Aprile 20, 2015, 12:25:11 PM
non hai menato fisicamente, ma psicologicamente non è che il cavallo abbia "goduto".
poi se lo tieni in un tondino gli stai impedendo la fuga costringendolo a correre in tondo, cosa che mai farebbe in natura..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 12:44:31 PM
lo puoi fare anche in campo aperto. Non penso proprio di averlo menato psicologicamente.la costrizione fisica e mentale non e' questa. La violenza psicologica non e' questa. confondete il "menare" un cavallo in box con una scopa e un processo come il.join up. Del primo dite che e' giusto perche il cavallo va gustamente punito, di quedto ultimo dite che e' una violenza. il fine ultimo e' sempre uno, ma e' l'animale che ci dice quando i mezzi sono giusti o no.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Aprile 20, 2015, 12:51:00 PM
si parla di sottomissione, non di menare. e di insegnare al cavallo a reagire in modo diverso da come farebbe spontaneamente..

comunque che poi il join up è un processo che possa essere vantaggioso e meno coercitivo di altri è un discorso totalmente diverso. non è demonizzare una tecnica o classificare in buona o cattiva. solo considerare in modo oggettivo le varie tecniche.
e chiudere un animale da fuga in tondino (o in un campo più o meno spazioso. in libertà solo monty c'è riuscito) equivale a fargli una "violenza" per insegnargli qualcosa..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 20, 2015, 12:57:03 PM
Il caso del join up di un cavallo selvaggio (Silent Boy, mi pare?) dimostra solo che se l'inseguimento è sufficientemente prolungato,  alla fine cede. Il caso è commentato in toni assai diversi da diversi osservatori; ne ho anche sentito parlare come esempio di notevole crudeltà psicologica. L'inseguimento senza pausa, è durato giorni per un numero enorme di miglia (un centinaio? Ricordo male?)

Il principio è sempre quello: convincere il cavallo che la fuga (ossia: la cosa che vorrebbe veramente fare) è impossibile.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 01:01:10 PM
il join up non è altro che un meccanismo che viene applicato in branco. Questo è oggettivo. Consideri quindi il cavallo che applica questo meccanismo un soggetto che fa violenza su un altro soggetto? io non saprei. Sono solamente REGOLE di branco. Molto spesso nella società (anche umana) le regole sono scomode, non sempre a nostro vantaggio e noi dobbiamo sottostare. Ma ci sono perchè nella società (o meglio in un gruppo... o in un branco...) serve un ordine, e quindi delle regole. In un gruppo di persone c'è sempre un leader, si viene a delineare spontaneamente di solito. Gli altri sono "sottomessi" al leader che prende decisioni che a noi magari non fanno comodo o che da ordini. Il leader migliore è quello che si fa amare, che da armonia al gruppo. Esiste anche il leader negativo. quest'ultimo in umana sono sicura che esista, ma non so se esiste in ambito animale. Noi cmq possiamo scegliere cosa essere nei confronti dei nostri animali.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 01:03:45 PM
Citazione da: alex - Aprile 20, 2015, 12:57:03 PM
Il caso del join up di un cavallo selvaggio (Silent Boy, mi pare?) dimostra solo che se l'inseguimento è sufficientemente prolungato,  alla fine cede. Il caso è commentato in toni assai diversi da diversi osservatori; ne ho anche sentito parlare come esempio di notevole crudeltà psicologica. L'inseguimento senza pausa, è durato giorni per un numero enorme di miglia (un centinaio? Ricordo male?)

Il principio è sempre quello: convincere il cavallo che la fuga (ossia: la cosa che vorrebbe veramente fare) è impossibile.

non conosco l'episodio di cui parli... ma lo hai letto/sentito da qualche parte?

il fatto di cedere all'inseguimento non è cmq quello che è stato spiegato a me. Se però posso leggere qualcosa al riguardo mi faccio una idea

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Aprile 20, 2015, 01:32:32 PM
Citazione da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 01:03:45 PM
Citazione da: alex - Aprile 20, 2015, 12:57:03 PM
Il caso del join up di un cavallo selvaggio (Silent Boy, mi pare?) dimostra solo che se l'inseguimento è sufficientemente prolungato,  alla fine cede. Il caso è commentato in toni assai diversi da diversi osservatori; ne ho anche sentito parlare come esempio di notevole crudeltà psicologica. L'inseguimento senza pausa, è durato giorni per un numero enorme di miglia (un centinaio? Ricordo male?)

Il principio è sempre quello: convincere il cavallo che la fuga (ossia: la cosa che vorrebbe veramente fare) è impossibile.

non conosco l'episodio di cui parli... ma lo hai letto/sentito da qualche parte?

il fatto di cedere all'inseguimento non è cmq quello che è stato spiegato a me. Se però posso leggere qualcosa al riguardo mi faccio una idea

si chiama shy boy, un mustang, a cui monty ha fatto join up libero. praticamente il fatto che lo ha reso celebre in tutto il mondo..

alexis il join up non sono regole del branco, è un'azione che si rifà a quel concetto. ma nel branco il cavallo può scappare lontano quanto vuole dagli altri e ha tutto il tempo per tornarvi quando vuole lui.
non è inseguito fino a che non cede...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 20, 2015, 01:34:55 PM
Nel branco non so, ma ho il fondato sospetto che in questo 3d il leader ci sia.  :horse-wink:

Occhio Alexis.... alexis avvisata mezza salvata.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 01:48:34 PM
rohx... un cavallo non scappa dal suo branco... nè vive in solitaria...  i cavalli vivono in branco e un cavallo non vivrà mai in solitaria.  I cavalli sono gratificati nell'avere una loro posizione nel branco, anche non dominante. Non può non accettare una regola. Se non l'accetta ci sono le lotte, dal vincitore si stabiliscono le gerarchie. E il sottomesso accetterà le regole, punto. Se un cavallo resta da solo... muore.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 01:50:07 PM
Citazione da: alex - Aprile 20, 2015, 01:34:55 PM
Nel branco non so, ma ho il fondato sospetto che in questo 3d il leader ci sia.  :horse-wink:

Occhio Alexis.... alexis avvisata mezza salvata.  :horse-wink:

una cosa è fare il leader , un'altra cosa è marcare il territorio in solitaria.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 20, 2015, 02:19:14 PM
Ordine ragasse, ordine, mettere troppa carne a cuocere non giova, lasciamo perdere - per il momento - il panzuto e il baffuto, pereché io vi propongo riflessioni originali frutto di alcuni mesi di consuetudine coi lalli e di qualche sana lectura.

Per prima cosa dovremmo sapere che - partendo dal famoso studio di  Schjelderup - si è equivocato trasponendo le sue conclusioni ad altre specie, i risultati - alla prima oculata - possono sembrare confortanti: lo stallone sembra il capobranco, la madrina sembra la capobranco, sembra che il rapporto coesivo del branco sia impostato sulla dominanza, in realtà, non è così.

Le ragioni sono assai semplici e si capiscono facendo lavorare un pochino il proprio gulliver sensa seguire acriticamente i dettati più o meno scientifici che ci offrono baffoni e panzoni...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 02:20:17 PM
Citazione da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 01:48:34 PM
rohx... un cavallo non scappa dal suo branco... nè vive in solitaria...  i cavalli vivono in branco e un cavallo non vivrà mai in solitaria.  I cavalli sono gratificati nell'avere una loro posizione nel branco, anche non dominante. Non può non accettare una regola. Se non l'accetta ci sono le lotte, dal vincitore si stabiliscono le gerarchie. E il sottomesso accetterà le regole, punto. Se un cavallo resta da solo... muore.

Riassumendo, sempre per Rhox, il cavallo è COSTRETTO ad accettare le regole del branco. Perchè senza il branco in natura non sopravviverebbe. Noi, imponendogli nel modo di coerente alla sua natura , delle regole, non facciamo altro che creargli quella sicurezza che lui cerca in un branco.

per altri animali è diverso. Sono in grado di viverei n solitaria quindi possono permettersi di scegliere se scappare o no da un gruppo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Aprile 20, 2015, 02:59:07 PM
Citazione da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 02:20:17 PM
Citazione da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 01:48:34 PM
rohx... un cavallo non scappa dal suo branco... nè vive in solitaria...  i cavalli vivono in branco e un cavallo non vivrà mai in solitaria.  I cavalli sono gratificati nell'avere una loro posizione nel branco, anche non dominante. Non può non accettare una regola. Se non l'accetta ci sono le lotte, dal vincitore si stabiliscono le gerarchie. E il sottomesso accetterà le regole, punto. Se un cavallo resta da solo... muore.

Riassumendo, sempre per Rhox, il cavallo è COSTRETTO ad accettare le regole del branco. Perchè senza il branco in natura non sopravviverebbe. Noi, imponendogli nel modo di coerente alla sua natura , delle regole, non facciamo altro che creargli quella sicurezza che lui cerca in un branco.

per altri animali è diverso. Sono in grado di viverei n solitaria quindi possono permettersi di scegliere se scappare o no da un gruppo.

certo però che se parliamo di ceci e tu rispondi parlando di fagioli è difficile fare un discorso coerente eh..
nessuno qua ha parlato di cavalli incapaci di accettare le regole
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 03:02:41 PM
no ,però affermavate che IMPORGLI le regole sia una violenza psicologica. Il mio discorso era riferito a questo. L'IMPOSIZIONE delle regole da loro da sicurezza


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 03:05:16 PM
Attraverso il join up ad esempio gli IMPONI  di diventare collaborativo. Non è violenza, come dicevate voi, alla luce di tutto il discorso che ho fatto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Aprile 20, 2015, 06:25:29 PM
Si è perso di vista il punto centrale: anche una volta fatto il joinup e confermato, se il tipo accennasse alla violenza quello come prima idea se ne andrebbe, mai e poi mai accennerebbe segni di sottomissione (quali?) per esser perdonato e riaccettato coma fanno altre specie. Questo era il succo.

Mi viene in mente l'abbassamento dell'incollatura e il leccarsi come segnale di pseudo-sottomissione, ma lo mettono in atto solo dopo che la fuga gli è chiaramente impedita o resa inutile... guarda caso, è il joinup!

Ma anche dopo questo evento, anche dopo che il cavallo si fida ed è legato in qualche modo a te, se lo "sgridi" o peggio lo aggredisci, cosa fa? Se ne va! Al massimo ti ignora, non di certo chiede il perdono in qualche modo... oppure si allontana e, confinato in un recinto, arrivato al fondo si gira e con molta calma ritorna a vedere se sei ancora arrabbiato con lui. Si può chiamare sottomissione questa?

Per essere sottomesso dovrebbe rimanere immobile, prendersi le urla o le botte, chiedere scusa abbassandosi... c'è chi lo fa, c'è chi rende così i cavalli... ma il termine corretto è condizionamento, non sottomissione.

Il cavallo si può condizionare mai sottomettere, credo che questa sia la conclusione di Raffaele.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Aprile 20, 2015, 06:41:01 PM
Il frison ci vede come ancora di salvezza, ci viene incontro, con noi è tranquillo, al punto che una mattina una squadra intera di gente, in un centro ippico importante, non è riuscito a riprenderlo dagli enormi paddock per riportarlo dentro, han dovuto aspettare noi.

Come ha visto la sua padrona all'orizzonte gli è corso incontro spontaneamente e spontaneamente ha infilato la zucca nella capezza: "mamma riportami dentro che qua c'è gente strana che mi vuole prendere!!".

Ma se la sua padrona esagerasse con la frusta non ci penserebbe due secondi a girarsi e calciarla (e anche io, che mi rispetta molto più della sua padrona, devo stare attento quando cerco un risultato da terra, perché è più che normale che esagerando si difenda). Il nostro cane invece mi è capitato di menarlo senza motivo (poverina) perché avevo le balle in giostra per i fatti miei e mai si è azzardata a difendersi anzi.

Il cane è sottomesso, puoi esagerare. Il cavallo bene che va è tranquillo e accetta la situazione, come esageri possono diventare guai.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 20, 2015, 06:50:07 PM
Max, che mi cognosce abbastanza, mi anticipa bellillamente,  :horse-wink: d'altronde lo avevo detto:
Ho visto cavalli collaborativi, disponibili, militarizzati, automatizzati (leggi condizionati), rassegnati, abbrutiti in una sorta di obbedienza timorosa, ma mai ho visto, nessuno ha visto e mai vedrà un cavallo sottomesso, perché la sottomissione è un comportamento che esula dalla specie equina...

Avevo già scritto sto pipponcino prima che tu - sintetizzando brillantemente - intervenissi; lo pubblico comunque a favore delle altre ragasse...

Allora, di natura i lalli non sono aggressivi, un gruppo ideale: stallone con 5/6 femmine e gli immaturi, in una situazione ideale: spazi illimitati, abbondanza di pascolo, acqua sempre disposizione, non confliggono, non hanno motivo di confliggere, le antipatie/simpatie personali hanno dinamiche "gentili" e la gerarchia del gruppo - che pure esiste - non si vede o quasi.

La dominanza/l'aggressività sbuca fora in conditioni particolari: spatii ristretti, difficile accesso all'acqua e al cibo, composizione del branco "innaturali", bande di soli maschi, intrusione di altri maschi nel gruppo ideale ecc. ecc.

Dunque, la coesione/la politica di specie è basata principalmente sulla affigliazione: il "piacere" di vivere assieme in una comunità dove tutti sanno tutto di tutti e si comportano di conseguenza.

In altre specie, dove le risorse sono limitate e, dunque, per accedervi bisogna competere, vige la dominanza e di conseguenza la gerarchia di dominio e di conseguenza la sottomissione.

E' evidente che la sottomissione evita il conflitto violento specialmente in specie dotate di armi micidiali come zanne, artigli, corna ecc. lo abbiamo appena visto nel cane/nel lupo, dunque, nei predatori sociali e sottolineo sociali, si applica/si deve applicare la selezione di specie intraspecifca, mentre, per i predati (per il lallo) la selezione di specie la fanno i predatori.
Per lo vero, esiste anche una selezione intraspecifica praticata dai masculi che competono per le fammine, ma, la lotta non prevede sottomissione per il perdente c'è la fuga altrimenti gravi menomazioni e perfino la morte.

Mi spiace per questa spocchiosa lezioncina, sono sicuro che quanto ho detto era già chiaro a quasi tutte voi, ma - forse - non apprezzavate che la dominanza/l'aggressività - nello lallo - est marginale et ecceziunale, mentre la affigliazione è la regola/la norma di coesione di bello vivere della societad lallina.

Dunque, la "costituzione" lallina ha per articolo uno l'affigliazione, quella canina la dominanza, peretanto, i cavaglieri bellilli e i grandi cavallerizzi agiscono/dovrebbero agire sull'una; gli addestratori di cani sull'altra.

Pippon



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 08:24:59 PM
Citazione da: max - Aprile 20, 2015, 06:25:29 PM


Mi viene in mente l'abbassamento dell'incollatura e il leccarsi come segnale di pseudo-sottomissione, ma lo mettono in atto solo dopo che la fuga gli è chiaramente impedita o resa inutile... guarda caso, è il join up
Ma

Per essere sottomesso dovrebbe rimanere immobile, prendersi le urla o le botte, chiedere scusa abbassandosi... c'è chi lo fa, c'è chi rende così i cavalli... ma il termine corretto è condizionamento, non sottomissione.

Il cavallo si può condizionare mai sottomettere, credo che questa sia la conclusione di Raffaele.

che brutta accezione di sottomissione. In etologia non si parla di sottomissione in quedto modo, e' un qualcosa di molto piu "blando" .quello che hai descritto tu e' rendere un cavallo schiavo non sottomesso. Ma non lo dico io eh, badta leggere konrad lorentz ....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 08:34:34 PM
... o qualsiasi trattato di etologia, dove viene spiegata cosa si intende per individuo sottomesso o dominante (e non e' assolutamente quello che hai scritto tu max), se poi qui e' opinione personale di qualcuno che non sia cosi... beh... buttare nel cesso anni di studi e' un po' una utopia... gli spunti di ragionamento vanno dati sapendo almeno le basi. Senno' si va a finire come un mio prof all'universita'... prof di genetica... che insisteva nel dire che il DNA non si trova sui cromosomi. Credici pure... rimane una tua opinione senza alcun supporto scientifico e fai solo figuracce.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 20, 2015, 08:37:38 PM
raffaele quello che dici non ha fondmento
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Aprile 20, 2015, 08:57:27 PM
In realta' io trovo il pensiero di Raffaele in linea con Lorenz.
Vedi capitolo finale dell' anello di re Salomone.
Io non avevo fatto il collegamento da sola ma innegabilmente il parallelo cavallo- cervo- colomba e lupo- cane ci sta.
I cavalli non hanno segnali calmanti , se non da cuccioli.
Funzionano diversamente.


(Ot il concetto di maschio alfa/ gerachia ecc.. e' messo in discussione dalla recente etologia pure nei canidi).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2015, 04:13:13 AM
Già, L'Anello di Re Salamone... gustosissimo.  :icon_eek: 

La prima volta che vidi lo snapping (non saprei tradurre se non con una circonlocuzione) rimasi divertito e sorpreso, si trattava di un polledro di pochi giorni che - all'avvicinarsi di un'amica di sua madre - cominciò ad esibirsi in quella strana maniera.
Naturalemente, avendo fatto l'allevatore, ho assistito spesso al fenomeno, e in seguito ho letto varie teorie sul come si è sviluppata questa stereotipia che dovrebbe essere un segnale inibitorio alla aggressività intraspecifica ma non sempre funziona; in particolare, ricordo che una polledra (non ricordo se di 2/3 anni) una volta immessa nel recinto di altre due lalle, fu attaccata ferocemente dalle due "proprietarie" del territorio, naturalemente scappò, ma, una volta stretta in un angolo, prese ad esibirsi in un accorato snapping, anche un inesperto capiva dall'atteggiamento che stava dicendo: non fatemi del male, voglio viver in pace con voi :icon_eek:

https://www.youtube.com/watch?v=FikXalLmOsgun

Come che sia, le due lalle non capirono o non vollero capire, e mentre noi si pigliava i bastoni per intervenire - si lanciarono sulla poareta che recuperammo malconcia.

Questo segnale di sottomissione si estingue con l'età adulta, mentre si sviluppano quelli aggressivi, infatti, il lallo avverte sempre prima delle sue mala intenzioni, generalmente, l'avvertimento colle aurecole è bastante per evitar la rissa.

Mi pare assai difficile che le ragasse dominanti riescano a comunicare col loro pelosetto muovendo le orecchie... eh si! Il lallo, muovendo le  aurecole, dice: che succede?- ma guarda un pò! - dimmi, ti ascolto - sono stanco - sono stufo - sono rilassato - sono teso - sto male - mi sto arrabbiando - sono arrabbiato - sono arabbiatissimo!

(http://s14.postimg.org/histk44sd/aggressivo.jpg) (http://postimg.org/image/histk44sd/)

Per fortuna, il lallo - a differenza dei cani - ci percepisce/ci deve percepire come specie diversa (vedi i danni dell'imprinting deviato) altrimenti - guardando le nostre aurecole così attaccate alla testa -dovrebbe penzare: michia, questi humani sono sempre incatzati!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2015, 01:39:44 PM
Ora, lungi da me pretendere di dare risposte definitive sul comportamento dei cavalli, ma, da vecchio huomo di lalli credo di poter affermare con ragionevole certezza che per l'addestramento bisogna attingere al loro istinto di affigliazione, mentre per la doma bisogna far soccorro alla "violenza" sia essa fisica sia essa psichica.

Attenzione, ho detto e ripeto che l'aggressività/la violenza intraspecifica esiste tra i lalli ma viene messa in atto solo in situescions particolari, dunque, alla stessa manera, la nerbata, la bacchettata, la frustata, il ca**otto sul muso, il calcio nella panza (cosi ben descritto e usato dal mio amico Carodubbio) ci stanno perfettamente a patto che siano la risposta immediata ad una monelleria  :icon_eek: e non devono mai diventare la "passata do lignati", questa è una brutalità senza alcun riscontro in positivo, anzi, pote essere assai controproducente.

Le più vispe di voi, in quest'episodio - che già vi partecipai - dovrebbero rimarcare


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2015, 02:45:22 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 13, 2012, 01:04:56 AM
Dal forum il lallo: -
Rigoletto - pony shetland pezzato.
Il graziosissimo "peluche", nato in casa di un facoltoso imprenditore palermitano amico di uno dei soci del nostro maneggio, quando raggiunse la "maggiore età" ci fu affidato in quanto non più gestibile...pardon: - governabile.
Lo mettemmo alla monta, era un infame, minacciava chiunque si avvicinasse al suo box con annesso paddocchino e mordeva a tradimento; una volta stava per staccare il capezzolo ad una mia nipotina allora adolescente.
Fu segregato, un uomo gli badava...con un bastone alla mano.

Venne il tempo che lasciai quella società.
Seppi - poi - che il mostriciattolo, dopo poche settimane che ero andato via la combinò grossa.
Un giorno, il nuovo stalliere - ahilui inesperto o troppo fiducioso - gli dette le spalle e Rigoletto - messosi su due zampe - lo azzannò al deltoide e se lo mise sotto per terra - insistendo nella presa - malgrado i colpi di forcone che gli dava la moglie del meschino.
Il poverino subì una lunga serie di interventi alla spalla ma non riacquistò mai più la piena funzionalità del braccio, la giovane signora abortì e per lo scioc stette due mesi senza parlare.
Habib, così si chiama lo stalliere tunisino - che in seguito ho conosciuto di persona -  mi ha confermato la storia, è rimasto a servizio del mio socio anche se ora non hanno più cavalli per evitare cause di risarcimento con annessi e connessi.

Le più vispe di voi dovrebbero vedere in quest'episodio:
1)aggressività intraspecifica
2)no sottomissione
3)sottomissione agli aiuti
4)assioma di L'Hotte
5)ricorso alla dominanza come approccio
6) fallimento del ricorso alla dominanza

:icon_eek:  :icon_eek:  :icon_eek:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 21, 2015, 02:51:13 PM
Già detto ma lo ripeto: l'equitazione può essere vista come del tutto innaturale (il cavallo è animale libero, nulla di quello che avviene in cattività è naturale) ma meglio come tutta naturale (nulla può avvenire, nel cavallo, se non cose che sfruttino la sua naturale fisiologia, psicologia, adattabilità, capacità di apprendimento, eccetera). Ovviamente anche la mazzata, data in determinate circostanze e con perfetta tempistica, è naturale perchè è la stessa cosa che, in tali circostanze, fanno i cavalli fra di loro. Sono attrezzati per darsele e per riceverle.

Il cavallo è uno degli animali domestici meno "modificati" rispetto alla condizione selvatica, come dimostra il fatto che si inselvatichisce di nuovo presto e bene, in una grande varietà di ambienti: dalla montagna appenninica, al deserto australiano. E' uno degli elementi del suo fascino.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2015, 03:20:32 PM
Il cavallo è uno degli animali domestici meno "modificati" rispetto alla condizione selvatica, come dimostra il fatto che si inselvatichisce di nuovo presto e bene, in una grande varietà di ambienti: dalla montagna appenninica, al deserto australiano. E' uno degli elementi del suo fascino.

Questo è senz'altro vero, la vedo dura tornare alla selvaticità per i tacchini da carne, le galline ovaiole, le vacche da latte etc. etc,

Senza andare troppo lontano, anche il cane ritrova facilmente la sua conditione ferale; anni fa - per ragioni di lavoro - passai due inverni in Abruzzo tra Pescarseroli e Roccasaso, bene, si aggiravano per i boschi delle mute di cani rinselvatichiti organizzati socialmente come i lupi, ma, a differenza dei lupi, non avevano l'innata paura dell'homo, dunque, erano assai più pericolosi e dannosi... facevano scempio di pecore et galline; una volta incontrai una muta in una strada isolata piena di neve, seguirono a lungo la mia gip, di certo erano affamatissimi e - per loro - eravamo prede.
Anche se legalmente era vietato, si organizzavano delle battute semiclandestine per sterminarli a fucilate, con trappole et con i bocconcini avvelenati...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 21, 2015, 03:40:35 PM
Un giorno sono stato inseguito da un branco di chihuahua inselvatichiti, a cui dava man forte un secondo branco di feroci carlini....  :horse-wink:

Scherzo per dire: c'è cane e cane; molte razze ormai non ce la farebbero. Mi resta l'estrema curiosità di sapere se ce la farebbero i cavalli più "spinti" dal punto di vista della selezione; in particolare, I PSI e i PSA. Non ho notizie di esperimenti; entrambe le razze mi sembrano un po' delicate, ma chissà.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2015, 06:10:03 PM
Il cavallo è uno degli animali domestici meno "modificati" rispetto alla condizione selvatica...

Quest'affermazione est vera et falza: vera pereché l'indole lallina, malgrado la domesticatione, è rimasta più o meno quella; falza pereché il dimorfismo strutturale creato artificialmente dall'homo nel lallo è spinto al pari di quello hanino, penza al falabella e allo shire.

Secondo me, i lalli meno adatti alla rinselvaticazione, quelli che perirebbero per primi, sono i lalli pesanti, quelli da carne, gli ex cavalli da lavoro, ste bestie ingurgitano cibo come fogne e il loro metabolismo è teso a trasformarlo in peso piuttosto che in energia, dunque, nessun pascolo "naturale" potrebbe sostenerli.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 21, 2015, 06:17:51 PM
Da qualche parte ho letto che in alcuni branchi di mustang, relativamente confinati, gli stalloni venivano abbattuti e sostituiti con stalloni di razze da tiro, per ottenere cavalli pesanti. Ma non sono sicuro di poter rintracciare la fonte.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2015, 06:32:28 PM
... poche cose mi sorprendono ormai.

Evidentemente, l'operatione è tesa ad avere - collo stesso numero di polledri nati in un anno - un incremento di produzione in peso del 25/35 %, non vedo altre ragioni in questo giolivo investimento...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 21, 2015, 10:57:05 PM
Se ti serve un punto di partenza:

CitazioneBella came from a Wyoming herd of Mustangs that has lots of Percheron draft horse blood mixed in,
Fonte: https://herbsandanimals.wordpress.com/2009/07/18/the-more-ahem-robust-type-mustang/

Per favore, non ditemi che il sito non è autorevole ecc: è solo un "punto di aggancio" per iniziare ad approfondire, volendo. Se qualcuno mi scova un indizio per valutare la possibilità che PSI o PSA si inselvatichiscano con successo, mi fa un piacere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2015, 04:21:29 AM
Bah, lo schema mentale era: i lalli scappano dall'homo e si rifugiano in zone semidesertiche come avviene in USA e in Australia, il risultato/l'adattamento produce lallotti rustici e piuttosto piccoli.
I lalli pesanti da carne vengono allevati sopratutto al prato ma dove? Nelle ubertose pianure dell'esteuropa o comunque dove il pascolo è  ottimo e abbondante,  :icon_eek:  mentre, i pascoli più poveri vengono sfruttati da razze più rustiche: sanfratellano, tolfetano, monterufolino o da lalli comuni ma più leggieri;  prima della macellazione, i polledri - 12/18 mesi - vengono sottoposti ad un periodo che viene chiamato di finissaggio... Oddo l'ho comprato mentre era al finissaggio, ci finì più anziano perché è di "produzione selezionata", ma, non trovando acquirenti per la vita, finì nelle mani di un macellaio, appunto.

Se volete bene ai lalli, mangiate carne di cavallo.
Alex, da quanti anni lo vado dicendo, vado dicendo  questa mia parola contraria?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2015, 10:22:52 AM
In quest'inclito foro ci sono molte sectioni divise per argomenti che vanno dall'edilizia lallina alle leggi statali, dalla squola classica ai lalli da tiro, bene, quello che io apprezzo di più in questo contesto è la sectione che manca, che non c'è/che non ci può essere perché non esiste e che gli allegri amminisctratori - intelligentemente - non hanno messo, hanno evitato di mettere: la sectione della equitazione naturale.  :icon_eek:

Eppure, fino a pochi anni fa la novità era di gran voga, tutti a sussurrare. tutti a naturalizzare, tutti ad addolcire la doma il lallo e l'equitatione, c'era solo una voce contraria, la mia!
Che diceva: ragasse quì vi si prende per il cubo, l'equitazione naturale non esiste è un ossimoro, quello che vi fanno ingozzare e pagare a caro prezzo sono giuochini da circo, procedimenti cognosciuti da secoli, tenniche di conditionamento operante valide anche e sopratutto per i piccioni e per i sorci, altro che innovatione.

La riprova di questa (quasi) acquisita maturità del pubblico pagante, la troviamo nel diario di Carodubbio, il quale ha detto a chiara e a lettera che, quando serve, molla un bel calcio nella panza alla sua lalla in riaddestramento  :icon_eek:  ebbene,  nessuno ha detto un bà; in altro tempo, si sarebbero scatenate le erinni e avrebbero preteso lo scalpo del nostro amico, gli avrebbero strappato le palle a morsi per la terribbille offessa!

Alla stessa maniera, fra qualche anno, nessuno parlerà più di liderscip, di dominanza sul lallo se non nei termini che ho detto, ,  lovviamente, resterà la "sottomissione agli aiuti", il lallo non può esser sottomesso per le ragioni che ho cercato di spiegare; certo, per convenzione si usa e si userà ancora il termine sottomissione, ma noi - ragasse di lalli un pochino evolute - sappiamo che non è sostanzialmente vero è una semplificazione, appunto.

L'amara storia di Rigoletto e Habib è esemplare, chiarisce tutto quello che c'è da capire, ma c'è un caso che si ripete di continuo e che tutte le ragasse che fanno dressaggio cognoscono benissimo che mette
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 22, 2015, 11:56:57 AM
Già, purtroppo le basi dell'equitazione "naturale" o "etologica" sono fondate su cose che gli etologi veri non affermano; diciamo che sono osservazioni di etologi "fai da te ahi ahi ahi". Fin qui siamo d'accordo. Dove invece siamo in disaccordo è che si tratta comunque di un notevole progresso rispetto all'equitazione come era diffusamente praticata; e l'equitazione diffusamente praticata aveva ben poco a che fare con l'equitazione "alta", anzi, era un'equitazione che violava gran parte dei principi dell'equitazione "alta" in base a idee ancora più sbagliate di quelle degli etologi fai da te.

Eppure, non ti ho mai visto avere uguale animosità contro questa pessima equitazione praticata da forse il 90-95% dei cavalieri e attivamente insegnata da maree di istruttori.

Dici che chi pratica l'equitazione "naturale" è stato ingannato, perchè si tratta di cose risapute vecchie come il cucco. Risapute da chi? Da pochi! Ebbene, adesso queste cose vecchie come il cucco, ma note a pochi cavallari veri (i quali in genere non frequentano i maneggi) adesso sono conosciute da più persone, ottima cos, grazie Pat!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 22, 2015, 01:59:11 PM
bravo. In realtà il vero e unico scopo di raffaele è farci capire come la bella equitazione sia per pochi, tra quei pochi c'è lui perchè lui già sapeva prima di tutti gli altri.. Tutto il resto è ignorante populismo, le ragasse sono quelle che la mia prof di Italiano chiamava "l'uomo della strada". Tra i personaggi che amava inventare per i suoi paragoni c'era anche "jemeno", che agiva sempre in modo violento.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2015, 02:43:22 PM
Grazie? Grazie?

Domanda al padre di questa ragassa quale ringraziamento darebbe a Parrelli&c se lo avesse tra le mani, fossi io gli spaccherei la faccia, talquale la mia bimba!!

https://www.youtube.com/watch?v=Dew8vg3RyaY

non me ne frega una beatissima minchia se la ragasa non ha saputo applicare il metodo parrello, perché grazie a queste teste di minchia è passata l'idea che bisogna giuocare coi lalli.

COI LALLI NON SI GIOCA, care ragasse, se volete giuocare con una besta prendete un cane, un gatto, un maialino, un criceto...

Guardate quest'altre:

https://www.youtube.com/watch?v=E5rESt-HEPI

Per fortuna i lalli sono brave persone e generalmente sopportano queste imbecilli... ma quella volta - una su mille - che il lallo fa il monello il danno è fatto, a volte anche grave, chiedilo alla ragassa alla quale il giuoco ha cambiato i connotati.

Lovviamente, ci sono degli artisti del circo che lavorano coi lalli in liberté, ma quella è gente che sa quel che fa, non giuoca, anzi, impone una disciplina ancor più ferrea ai loro lalli, non si possono permettere che il lallo scalci o gli venga addosso, ma questo noi ragasse non lo sappiamo, fanculo Parrelli e quelli come lui.

.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 22, 2015, 02:47:50 PM
Una persona è pienamente responsabile delle sue azioni, se fai un incidente in macchina e ti fai male, non è colpa di chi ti ha dato la patente... anche se è l'impropero che va per la maggiore... devi capire la differenza caro Raffaele.

Per capire meglio il paragone, se un autista guida un autobus pieno di persone è reposnabile di quelle persone. Ma nel momento in cui io vado da sola, sono io l'unica responsabile di me stessa. E' come dire che se sto montando sola in maneggio e sto applicando il metodo della mia istrittrutrice , cado e mi faccio male, la responsabilità è della mia insegnate. Ma come ragioni?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 22, 2015, 02:55:08 PM

Una persona è pienamente responsabile delle sue azioni, se fai un incidente in macchina e ti fai male, non è colpa di chi ti ha dato la patente... anche se è l'impropero che va per la maggiore... devi capire la differenza caro Raffaele.

Per capire meglio il paragone, se un autista guida un autobus pieno di persone è reposnabile di quelle persone. Ma nel momento in cui io vado da sola, sono io l'unica responsabile di me stessa. tu stai dicendo  che se sto montando sola in maneggio e sto applicando il metodo della mia istrittrutrice , cado e mi faccio male, la responsabilità è della mia insegnate. Ma come ragioni?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2015, 03:04:02 PM
Dunque, stavo dicendo: L'amara storia di Rigoletto e Habib è esemplare, chiarisce tutto quello che c'è da capire, ma c'è un caso che si ripete di continuo e che tutte le ragasse che fanno dressaggio cognoscono benissimo che mette una parola fine su cosa significhi sottomissione nel lallo, ma mi piacerebbe che lo dicesse qualcuna di voi che utilizza questa tennica normalmente...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 22, 2015, 04:32:48 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2015, 03:04:02 PM
Dunque, stavo dicendo: L'amara storia di Rigoletto e Habib è esemplare, chiarisce tutto quello che c'è da capire ...


si: chiunque tu sia, mai dare le spalle a uno stallone ahahahahahahahaah (ragassi e ragasse sono avvertiti....)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2015, 09:31:22 PM
 :pollicesu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 23, 2015, 12:03:02 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2015, 03:04:02 PM
Dunque, stavo dicendo: L'amara storia di Rigoletto e Habib è esemplare, chiarisce tutto quello che c'è da capire, ma c'è un caso che si ripete di continuo e che tutte le ragasse che fanno dressaggio cognoscono benissimo che mette una parola fine su cosa significhi sottomissione nel lallo, ma mi piacerebbe che lo dicesse qualcuna di voi che utilizza questa tennica normalmente...

Io non sono una ragassa e men che meno dressaggio: spiegare please, for dummies.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2015, 05:38:24 AM
Caro Alex, fattene una ragione: tu sei una ragassa/devi essere una ragassa, almeno all'oculo dell'utente medio di questo inclito foro, lo sei/lo siamo; fai una gioliva prova: clicca la funzione "ricerca" di codesto inclito foro e chiedi - partendo dai post più vecchi, ma poi la puoi personalizzare ancor di più - di trovare le palabras ragazze et ragasse e vedrai che "tutti" si rivolgono a tutti appellandosi - reciprocamente - coi giovanilistici sostantivi.

Ora, io non sono una ragazza, manco quando avevo 13 anni lo fui mai, ma questo è un dettaglio, pereché  - in quest'inclito foro - si dà per scontato che siano ragasse anche delle giolive signore di 44/52/63 anni, che sono ragasse tal quale lo siamo noi.

Losoloso i tempi son cambiati e ne prendo giolivamente atto: oggi si è ragassi fino a 35 anni et la cosa est bona et justa, pereché: mia nonna a 35 anni aveva fatto una diecina di parti, 8 andati a buon fine, però:  di questi otto zii uno è morto congelato in Russia, un'altro è saltato su una mina in Grecia, una zia è morta di difterite nel primo dopoguerra, zio Peppino (un pò monello) scappò negli USA durante il ventennio e se ne persero le traccie;  mia figlia ha fatto il suo unico parto a 35 anni, appunto.

Concludo: se sei in una schiacciante situatione minoritaria, la hosa migliore - quella più intelligente - da fare, è di allontanarsi o di adeguarsi.

Mi sono adeguato.  :dontknow:

Caro amico, pardon: cara ragassa anco io non dressaggio ne mai dressaggiai nel senzo di tentare di  competere col frakke addosso, ma ho oculi per vedere et qualche neurone per capire et capii, anco pereché - in altro contesto - feci/dovetti fare la stessa hosa; magari, tante di voi fate - a vostra scajola - fate la stessa hosa... diamo ancora qualche mese di tempo alle ragasse che fanno dressaggio ma anche no perché la hosa è semplice semplicissima...



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Aprile 23, 2015, 02:20:48 PM
Citazione da: Alexis85 - Aprile 22, 2015, 02:47:50 PM
Una persona è pienamente responsabile delle sue azioni, se fai un incidente in macchina e ti fai male, non è colpa di chi ti ha dato la patente... anche se è l'impropero che va per la maggiore... devi capire la differenza caro Raffaele.

Per capire meglio il paragone, se un autista guida un autobus pieno di persone è reposnabile di quelle persone. Ma nel momento in cui io vado da sola, sono io l'unica responsabile di me stessa. E' come dire che se sto montando sola in maneggio e sto applicando il metodo della mia istrittrutrice , cado e mi faccio male, la responsabilità è della mia insegnate. Ma come ragioni?

Sono d'accordo con te Alexis85, anzi, io ci vado ancora più secca: se sono a lezione e non faccio quel che mi dice l'istruttore, se mi faccio male ho solo da star zitta e non mi posso certo permettere di dare la colpa a lui, visto che non ho eseguito le sue istruzioni!

Per quanto riguarda il primo video postato da Raffaele...padre e figlia avrebbero ben poco da inviperirsi con chi ha insegnato loro certe cose (che sia Parelli o simili): se quando erano ai corsi (ammesso che ci siano stati, ma da certi errori che ho visto commettere nel video, dubito fortemente) non hanno capito bene quel che è stato spiegato, non è certo colpa dell'insegnante. Inoltre, gli incidenti capitano (questo del video, ok, era cronaca annunciata).

Le persone troppo sovente capiscono quello che VOGLIONO capire e non quello che in realtà si cerca di trasmettere.  Poi c'è il fai da te, i video corsi, i corsi via internet e se uno non è ben smaliziato, rischia di farsi male.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2015, 02:36:52 PM
Troppo facile cara ragassa: io insegno bene tu esegui male, per principio non si giuoca coi lalli, non si deve giuocare a meno che non si sia Lorenzo o uno equiparato, cioè un professionista del sectore che sembra che giuochi.

Se uno inzegna i giuochetti deve mettere in preventivo che - non importa di chi sia la colpa - possa accadere il danno, tutte le vostre teorie della minchiazza, tutte le vostre relationi collo lallo, tutti gli approcci naturali collo lallo non valgono il visino di quelle ragassa... fanculo a:

https://www.youtube.com/watch?v=fcctMBE89YA




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 23, 2015, 02:53:52 PM
Dissento.

Il cavallo probabilmente ha la consapevolezza di quanto può far male, se vuole far male; certo, in una situazione molto dinamica può far male senza volere (classico il calcio dato per scacciare una mosca) ma questo è un altro paio di maniche. Detto questo, sta al cavaliere capire se il cavallo è aggressivo; e se si mette a giocare con un cavallo che aspetta solo l'occasione di fargli male di proposito, lo fa a suo rischio e pericolo; ma, al di fuori di questo caso, il rischio di farsi male giocando è IMHO veramente basso.

Bisogna però che il cavallo sia ben disposto, ossia non misuri continuamentechi ha di fronte e che non "abbia conti da regolare", come fanno i classici cavalli che "possono essere montati da pochi"; gli stranieri dicevano che il difetto principale dei cavalli addestrati dai "napoletani" era proprio questo, erano montabili da pochi; ho il sospetto che ci sia una relazione fra questo fatto e la "prepotenza" dell'addestramento.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 23, 2015, 03:07:57 PM
Qui non è questione di opionioni. Se IO faccio un corso parelli, mi insegnano i cosidetti sette giochi. In sicurezza e fatti bene, quindi io non mi faccio niente. Se poi a casa mia li rifaccio e il cavallo mi ammazza, secondo te Il sign. Parelli avrebbe una qualche resposnabilità . Bene, faccio una denuncina contro il signor parelli! Oh, è colpa sua no???? . Sai che cosa mi risponde l'avvocato? te lo dico nel mio dialetto: Va a fè al pugnetti valà. Tradotto in Italiano: va a farti due pugnette và...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 23, 2015, 03:12:31 PM
e poi... se un insegnante di equitazione mette in preventivo i danni che potrebbe fare... cambia mestiere... recentemente una ragazza è morta facendo cross. Per quanto sono sicura non dorma la notte, il suo istruttore non è responsabile, nonostante sia lui che le insegnava in questo campo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 23, 2015, 03:20:25 PM
Ma di che stiamo parlando... dei 7 giochi di Parelli? Si chiamano giochi tanto per dargli un nome leggero; è lavoro, altrochè; di più: sono esercizi per imparare a insegnare al cavallo. Campa cavallo prima che, seguendo la progressione dell'istruzione Parelli, si arrivi al lavoro con il cavallo in libertà!

Quanto al gruppo NDI, che io ho frequentato, mi ha fatto un'ottima impressione; fra loro moltissime persone di ampia eesperienza e di notevoli studi teorici, molti citano tutti i maestri classici a memoria; non li sottovaluterei affatto. Anzi, approfitto della citazione di Raffaele per invitare tutti i lettori de "La parola contraria" a frequentare il sito NDI e magari a fare una capatina nel forum, anche (e soprattutto)  se la pensano diversamente.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 23, 2015, 04:28:04 PM
Concordo. Ho nominato i sette giochi perchè penso che a quelli si riferisca raffaele o cmq in generale ai "giochi" di Parelli. Partendo dal presupposto che io Parelli non lh'o mai fatto, quindi se uso termini sbagliati chiedo venia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Aprile 23, 2015, 04:46:52 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2015, 02:36:52 PM
Troppo facile cara ragassa: io insegno bene tu esegui male, per principio non si giuoca coi lalli, non si deve giuocare a meno che non si sia Lorenzo o uno equiparato, cioè un professionista del sectore che sembra che giuochi.

Se uno inzegna i giuochetti deve mettere in preventivo che - non importa di chi sia la colpa - possa accadere il danno, tutte le vostre teorie della minchiazza, tutte le vostre relationi collo lallo, tutti gli approcci naturali collo lallo non valgono il visino di quelle ragassa... fanculo a:

https://www.youtube.com/watch?v=fcctMBE89YA

Come ho già  ripetuto più volte, le persone a volte capiscono quello che VOGLIONO capire e si lasciano sfuggire le cose importanti.

Come ha scritto Alex, i "giochi" Parelli hanno ben poco a che vedere con il gioco e a quanto mi risulta, Parelli e Compagnia  bella, ben si guardano dal dire: su dai, fatevi correre dietro dal cavallo nel bel gioco dell'acchiapparella!

Ai tempi in cui frequentavo i corsi di JFP (e Lorenzo ha iniziato a lavorare in libertà dopo aver lavorato con JFP a Le Pardon), le istruzioni su COME arrivare al lavoro in libertà e poi al "gioco" in libertà, erano MOLTO ma MOLTO chiare...JFP è  stato un eccelllente insegnante, ma questo non toglie che qualche testa di gomma frettolosa, invece di seguire alla lettera le sue istruzioni come ha fatto la sottoscritta,  si sia fatta prendere la mano e magari si sia beccato qualche pestone o calcione. Idem per Parelli e C....loro insegnano e poi ognuno fa come crede e ne raccoglie i frutti.

Non sono delle teorie della minkiazza Raffaele, sono le teste di mink....che producono danni. Frequentano due corsi, guardano due dvd, leggono un libercolo e giocano a fare gli addestratori senza aver capito una beata mazza di quel che stanno facendo e si fanno male.

Le teorie della minkiazza, come le chiami tu, se messe in atto da persone che hanno veramente capito quel che devono fare (professionisti o amateur), producono risultati ottimi, che sono sotto gli occhi di tutti ed è  inutile negare l'evidenza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Aprile 23, 2015, 05:13:44 PM
Una precisazione: a me il metodo Parelli non piace granché,  ma riconosco che quando viene usato correttamente da buoni risultati, come so benissimo (lo so perché abniamo avuto in rieducazione qualche soggetto "parellizzato") che fa danni se applicato male....come qualsiasi altro metodo.

Poi bho....ognuno ha le sue esperienze e preferenze, però penso che per esprimere una qualsiasi parola, contraria o meno, sarebbe lecito aver toccato con mano, approfondito in modo reale...ecco, a me sembra che Raffaele in certe occasioni faccia come il tipo che tira popò sul metodo di Karl perché il suo compagnuccio di maneggio, dopo aver visto un paio di video di Karl sul tubo, si è convertito a montare il suo cavallo tenendo le mani all'altezza delle proprie orecchie.... :benedizione:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2015, 05:49:20 PM
Citazione da: alex - Aprile 23, 2015, 02:53:52 PM
Il cavallo probabilmente ha la consapevolezza di quanto può far male, se vuole far male; certo, in una situazione molto dinamica può far male senza volere (classico il calcio dato per scacciare una mosca) ma questo è un altro paio di maniche.

Non è vero affatto, il lallo che ha spaccato la faccia a quella ragassa, non voleva farle del male, ha semplicemente interagito con lei come se fosse un'altra lalla, peccato che questa lalla non ha i riflessi equini.
Citazione da: alex - Aprile 23, 2015, 02:53:52 PM
... sta al cavaliere capire se il cavallo è aggressivo; e se si mette a giocare con un cavallo che aspetta solo l'occasione di fargli male di proposito, lo fa a suo rischio e pericolo; ma, al di fuori di questo caso, il rischio di farsi male giocando è IMHO veramente basso.

Per quanto appena detto, i rischi di farsi male a "sproposito" sono molto alti, hai mai visto giuocare due polledri? Tra di loro non si fanno mai del male anche se sembrano violenti, altra cosa è giuocare tra specie diverse di diversissime proporzioni et atteggiamenta... il mio nipotino - ama moltissimo gli animali - giuocando ha ucciso un pulcino, era rammaricatissimo, ma - a sua scajola - l'ha fatto.

Stranamente, ho una piccolissima esperienza di lavoro in libertè/di giuochetti in liberté, dunque so di cosa parlo, tra questi giuochi c'era la "corrida": Oddo faceva il "toro", se vogliamo è una variante di questo:
https://www.youtube.com/watch?v=E5rESt-HEPI
.. ma questo tanto tempo fa, smisi con questi sollazzi  pereché il lallo (giovine cavallo intiero) - per interagire - stava diventando pericoloso, il vostro affezionatissimo stava per rimetterci le piume e il lallo - vi assicuro - non voleva farmi del male.

(http://s23.postimg.org/e3ecb0g6f/corrida.jpg) (http://postimg.org/image/e3ecb0g6f/)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 23, 2015, 06:15:09 PM
Magnifico. ci hai appena mostrato cosa NON si deve fare. hai sollazzato come una di quelle tante ragasse cretine che giocao col cavallo come se fosse un cane. Infatti hai smesso e hai fatto bene perche se uno non sa fare una cosa e' meglio che non la faccia. due insegnamenti tu ci dai: giocare alla cavolo con un cavallo e pericoloso. Improvvisarsi non e' mai buono. tu li stai giocando nel vero senso del termine. i giochi di parelli sono esercizi di addestramento ben mirato chiamati giochi per intitolarli e semplificarli. mentre non e  addestramento insegnare al cavallo a fare il toro. Non serve a niente ed e' pericoloso.

grazie per aver fatto capire ai piu la diffeenza tra il sollazzo e l addestramento. a to giro dimostrare qualcosa ti e riuscito molto bene
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 23, 2015, 06:18:56 PM
per me il cavallo libero in un piccolo spazio è pericoloso.
un conto è al paddock dove, se gli rompo, se ne va lontano. o se deve sfogarsi, lo fa correndo via.
io onestamente non mi sento molto a mio agio.
invece quando sono sopra al cavallo mi sento molto padrone della situazione. so che il cavallo è ai miei ordini, ne ho il pieno controllo.
anche da terra con il suo bel capezzone o con la capezza in corda e la longia ho la situazione in mano.
ma libero... in un campetto o in tondino.... mah... anche no. o meglio, sono piu sicuro se mi date in mano una bella frusta, che all'occorrenza quella la so usare perfettamente e il cavallo la capisce benissimo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 23, 2015, 06:54:23 PM
ma infatti da quel che so qsti esercizi non si fanno in piccoli spazi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2015, 09:09:20 PM
Citazione da: alex - Aprile 23, 2015, 03:20:25 PM
Quanto al gruppo NDI, che io ho frequentato, mi ha fatto un'ottima impressione; fra loro moltissime persone di ampia eesperienza e di notevoli studi teorici, molti citano tutti i maestri classici a memoria; non li sottovaluterei affatto. Anzi, approfitto della citazione di Raffaele per invitare tutti i lettori de "La parola contraria" a frequentare il sito NDI e magari a fare una capatina nel forum, anche (e soprattutto)  se la pensano diversamente.

Io da igniorante cavallaro , guardo sto video:
https://www.youtube.com/watch?v=S0iV_CM1hfU

e penzo: che brave ste ragasse preparano poni e lalli per il circo, li ammaestrano.
Infatti, questa ragassa fa la stessa hosa colle foche, solo che invece del borsello colle delicatessen ha un secchiello colle aringhe.
https://www.youtube.com/watch?v=DphXYdekIUc

Tutte usano - giustamente - il conditionamento operante: si premiano solo le risposte giuste, al che qualche ragassa - equivocando - dice: vedi l'assioma di L'Hotte è superato, sti lallini fanno la spalla in dentro, l'appoggiata etc senza imboccatura senza speroni!

Quale è la fatale risposta?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 23, 2015, 10:59:58 PM
Citazione da: PokerFace - Aprile 23, 2015, 06:18:56 PM
per me il cavallo libero in un piccolo spazio è pericoloso.

Bella frase, vera ma in un senso diverso da quello che intendevi: per te, forse; per molti, ma non per tutti. Spero di non irritarti se ti dico che la pericolosità della situazione, a parità di cavallo e di luogo (un tondino non è poi così piccolo; sono veramente pochi i cavalli che tendono ad aggredire chiunque in uno spazio largo come un tondino) dipende soprattutto dal comportamento e dall'atteggiamento dell'uomo.

L'altro giorno è "scappato" un cavallo abbastanza vivace. Qualcuno ha cercato di prenderlo; e si avvicinava pensando di prenderlo. A due metri, il cavallo si allontanava - talora di pochi passi, talora di una decina di metri. Io mi sono avvicinato non pensando affatto di prenderlo, ma solo di farmi toccare le mani con il suo muso. E' il cavallo che ha avvicinato il muso alle mie mani; la prima volta  che l'ha fatto, gli ho dato una carezzina e l'ho riempito di complimenti; ho allungato la mano ancora, invitandolo, e lui ha avvicinato il muso e mi ha permesso di prendere la capezza.

A Raffaele rispondo: ok, quella di NDI non è equitazione, perchè l'equitazione è obbedienza. Quella è un'altra cosa, anzi: un altro percorso; si ammette come postulato di chiedere al cavallo e di non pretendere l'obbedienza, di accettare che il cavallo risponda soltanto se lo desidera. Alla fine, se tutto va bene, l'obiettivo di Homocaballus: "Fate che il cavallo voglia quello che volete voi". Non sarà equitazione, ma è una cosa bellina. Pericolosa? Forse; ma è anche pericoloso costringere il cavallo, al minimo segno di debolezza, al minimo cedimento, appena il cavallo intravede una via di fuga dalla costrizione.... Se a me, con Asia, si spezza una redine, non succede assolutamente niente. E se si spezza una redine con un cavallo "compresso", che accade?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Aprile 23, 2015, 11:08:09 PM
La fatale risposta?

Le ragasse del video, usano il cibo come premio e allora quel che fanno, NON È lavoro in libertà: è  altro e quindi il rapporto cavallo/conduttore si fonda su altre basi e di conseguenza i risultati saranno diversi.

In Francia ci sono solo tre grandi artisti/addestratori che fanno/insegnano il vero lavoro in libertà:  sono Jean Francois Pignon, Jean Marc Imbert e Davy Lacroix...tutti gli altri, che fanno anche belle e grandi cose , fanno altro e non puro travail en liberte.

Se tu avessi frequentato corsi di vario genere su queste cose, lo sapresti e sapresti distinguere le cose. Ma per tua stessa ammissione non è  stato così,  visto che col tuo cavallo ad un certo punto hai dovuto smettere....se avessi avuto una preparazione seria ed adeguata invece del fai da te,  questo non ti sarebbe successo e forse oggi non saresti così acido in certi giudizi...la volpe e l'uva.... :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Aprile 23, 2015, 11:17:19 PM
Citazione da: PokerFace - Aprile 23, 2015, 06:18:56 PM
1.per me il cavallo libero in un piccolo spazio è pericoloso.

2. anche da terra con il suo bel capezzone o con la capezza in corda e la longia ho la situazione in mano.

3. ma libero... in un campetto o in tondino.... mah... anche no. o meglio, sono piu sicuro se mi date in mano una bella frusta, che all'occorrenza quella la so usare perfettamente e il cavallo la capisce benissimo...

1. Se il cavallo non è educato, sono perfettamente d'accordo.

2. Eh...qui dipende di nuovo se il cavallo è educato o no.

3. Ma con che tipo di cavalli hai a che fare?

Per arrivare alla libertà si parte da capezza e longhina...poi per gradi si arriva alla libertà, partendo sempre da recinti piccoli e possibilmente rotondi, per poi arrivare agli spazi aperti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2015, 02:01:41 AM
Tutte usano - giustamente - il conditionamento operante: si premiano solo le risposte giuste, al che qualche ragassa - equivocando - dice: vedi l'assioma di L'Hotte è superato, sti lallini fanno la spalla in dentro, l'appoggiata etc senza imboccatura senza speroni!

Quale è la fatale risposta?


La fatale risposta è che le giolive ragasse mostrano un simulacro delle arie di squola, uno scimmiottamento dell'equitazione, una caricatura del dressage, mostrano un zimbello creato ad uso e consumo del pubblico pagante odierno.

Vedo che - finalmente - dopo anni si citano gli artisti circensi  e non più i vari ciarlatani titolari di un proprio metodo che da essi hanno attinto, come Nezorof, che dopo aver preso letioni da Luraschi (il più grande addestratore di cavalli contemporaneo), ha creato la N.H.E. l'alta squola di nezorof che ha affiliati anche in Itaglia, ricordo una ragassa: Mauhorse espertissima in ruschene e ruschenate.  :icon_eek:

A questo punto, tanto vale andare direttamente alle fonti,  anche perché - capito l'andazzo - tanta giente che fa circo o spettacoli equestri si è messa a dare letioni.

A Raffaele rispondo: ok, quella di NDI non è equitazione, perchè l'equitazione è obbedienza. Quella è un'altra cosa, anzi: un altro percorso; si ammette come postulato di chiedere al cavallo e di non pretendere l'obbedienza, di accettare che il cavallo risponda soltanto se lo desidera. Alla fine, se tutto va bene, l'obiettivo di Homocaballus: "Fate che il cavallo voglia quello che volete voi".

Alex è onesto, quella non è equitazione, nemmeno addestramento per lalli da lavoro, ma così penzando spariranno tutte le competitioni equestri, tutte le razze selezionate per quelle; saranno soppiantate da mosci lalloni da carne che hanno la nevrilità di un vitello, il fiato di Margherita Gautier, l'appetito di un commendatore bolognese. :icon_eek:
Però, Alex cita H.C. che cita Oliveira che a sua volta cita Baucher e quì la hosa si complica un cicinin.

Pare strano, ma sono - lallisticamente - assai vicino ad Alex, altrimenti, il mio lallo coi ferri adatti et con qualche medizina sarebbe ancora in giro a fare sciò, invece - per mio sollazzo - è in penzione, una meritatisima penzione

Riguardo la volpe e l'uva, ho detto alla priora di essere un cavallaro che ha girato un pochino il mondo, che ha letto qualche libricino antiguo e crede di capire qualcosa di lalli; l'ho detto a chiara e a lettera sono stato un dilettante; di cavalli veramente miei ne ho avuti solo 6 o 7, ho domato o riaddestrato forse una ventina tra lalli e polledri, di certo ho montato più di 100 lalli differenti, dunque, poche hose se distribuite in 50anni di consuetudine con questi animala, ma bastanti per dire la mia parola contraria sopratutto se dall'altra parte ci son ragasse che frequentano i lalli da poco e hanno letto solo le pubblicationi dei gurus  :icon_eek: alla moda.

pippon  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2015, 03:34:48 AM
Giuochi da circo per giuochi da circo, beccatevi questo:

https://www.youtube.com/watch?v=0OFHdVKZ_cw

Passo spagnuolo all'indietro, piroeta inversa su tre gambe, galloppo all'indietro su tre gambe, terraterra all'indietro, reverence a la reine, pesade con fermo, corvetti et altre arie di fantasia classiche del circo, l'addestratore è davvero in gamba nel lavoro alla corda corta; il lallo - stranamente - si chiama Baucher.  :icon_eek:  :icon_eek:


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 24, 2015, 07:33:25 AM
ciascuno di noi che scrive resta un amatore, nessuno qui e' professionista (tranne miky direi). l'esperienza di qualcuno si valuta non dal tempo che pratica qualcosa, ma da come lo pratica. Di solito chi ha una esperienza consolidata  non lo rimarca continuamente per farsi forte agli occhi degli altri.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 24, 2015, 08:30:58 AM
C'è l'influenza di una frasetta di JDO, illuminante, in quella mia ammissione "non è equitazione"; la frasetta in cui dice "Qualcuno monta a cavallo, qualcuno fa equitazione" su cui vale la pena di riflettere. Mettiamola insieme alla sua raccomandazione di intervallare il lavoro con frequenti pause, e le cose si chiariscono ancora di più. L'attività con lo lallo, per come la vedo io, ha tre livelli: nulla, andare/montare a cavallo, lavorare. "Andare a cavallo" è una via di mezzo fra il nulla e l'equitazione; richiede attenzione del cavallo, ma non un'attenzione spasmodica; richiede alcune abilità tecniche da parte di chi monta, ma non poi così difficili;  è una "terra di mezzo" in cui si trovavamo miriadi di persone che andavano a cavallo, senza essere aristocratici, possedere cavalli di qualità superiore  e avere accesso ai Maestri.

Da terra: il livello"andare a cavallo" corrisponde al livello "condurre bene da terra il cavallo". Niente di più.

Caprilli, alle sue reclute ignoranti, analfabete, irrigidite dal duro lavoro dei campi, non insegnava l'equitazione; insegnava ad andare a cavallo.

Se aprissi un centro di cavalli, ci metterei un cartello: "Qui  non si apprende  l'equitazione; qui si impara ad andare a cavallo".

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 24, 2015, 09:33:21 AM
alex non preoccuparti non mi offendo.

a me non piace che i cavalli mi vengano vicino quando vogliono loro. non mi piace coi cavalli, coi cani, con le capre, con nessun animale. non mi piace e basta. vieni quando io ti chiamo. il mio spazio è mio.
io posso stare serenamente in sella piu o meno a qualsiasi cavallo in piu o meno qualsiasi situazione. anche se rampa, impenna, smontona, sgroppa, scappa. mi sento padrone del mezzo, sono sopra, lui è completamente nelle mie mani.
se il cavallo è libero è diverso. la mia priorità è tenerlo lontano. e cioè devo essere assoltamente certo di essere in grado di allontanarlo da me. se poi non viene quando lo chiamo, pazienza, non succede niente. ma se non se ne va via quando glie lo dico, è un pò diverso. per questo, per me, con animali liberi è sempre necessario essere in grado di allontanarli con certezza.

anni fa andavo in montagna e capitai con 3 amici in mezzo a un altopiano. c'erano una ventina di cavalli liberi, chiaramente passavano l'estate al pascolo per i fattacci loro. non erano selvatici però, qualcuno era marchiato. ebbene due cavalle ciccione si misero a molestare la mia amica. le tiravano lo zaino, le andavano addosso, facevano i prepotenti.
i miei amici ridevano. la ragazza era molto intimorita. inutile dire che i miei amici cominciarono a cercare di scacciare le cavalle, ma senza successo. queste continuavano a soverchiare la ragazza, anche dopo che questa, provatele tutte, abbandonò lo zaino. la seguivano, la spingevano e per di più litigavano tra loro, si tiravano calcetti e morsi, orecchie indietro e tutto il repertorio.
era un altopiano brullo, c'era erba ma non alberi, niente bastoni.
alla fine le ho prese a sassate, le due rompipalle, e sono andate via. a sassate davvero eh, glie li tiravo da cattivo i sassi. e comunque  non è che siano andate via convintissime o veloci. piano piano hanno desistito.

niente di che, episodi cosi saranno successi a chiunque.
io ne ho tratto l'insegnamento che la prima cosa è la sicurezza di poter allontanare il cavallo in  ogni situazione in un attimo.
ho a che fare con cavalli bravissimi che sono addestrati e bravi e ci puoi dormire anche dentro al box... ciò non toglie che in tondino io ci vado sempre con la frusta. ma mica perchè mi devono attaccare o cose strane. magari cambiano di mano in modo repentino e mi asfaltano. o si spaventano per qualcosa e filano al centro. oppure che ne so, partono a manetta e danno una scalciata. io voglio poterli tenere lontani. la frusta mica serve a menarli, serve a tenerli nello spazio che io concedo loro, alla distanza che io pretendo.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Aprile 24, 2015, 09:37:35 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2015, 02:01:41 AM


1. La fatale risposta è che le giolive ragasse mostrano un simulacro delle arie di squola, uno scimmiottamento dell'equitazione, una caricatura del dressage, mostrano un zimbello creato ad uso e consumo del pubblico pagante odierno.

2. Vedo che - finalmente - dopo anni si citano gli artisti circensi  e non più i vari ciarlatani titolari di un proprio metodo che da essi hanno attinto,

3. A questo punto, tanto vale andare direttamente alle fonti,  anche perché - capito l'andazzo - tanta giente che fa circo o spettacoli equestri si è messa a dare letioni.



4. Alex è onesto, quella non è equitazione, nemmeno addestramento per lalli da lavoro, ma così penzando spariranno tutte le competitioni equestri, tutte le razze selezionate per quelle; saranno soppiantate da mosci lalloni da carne che hanno la nevrilità di un vitello, il fiato di Margherita Gautier, l'appetito di un commendatore bolognese. :icon_eek:
Però, Alex cita H.C. che cita Oliveira che a sua volta cita Baucher e quì la hosa si complica un cicinin.

Pare strano, ma sono - lallisticamente - assai vicino ad Alex, altrimenti, il mio lallo coi ferri adatti et con qualche medizina sarebbe ancora in giro a fare sciò, invece - per mio sollazzo - è in penzione, una meritatisima penzione

5. Riguardo la volpe e l'uva, ho detto alla priora di essere un cavallaro che ha girato un pochino il mondo, che ha letto qualche libricino antiguo e crede di capire qualcosa di lalli; l'ho detto a chiara e a lettera sono stato un dilettante; di cavalli veramente miei ne ho avuti solo 6 o 7, ho domato o riaddestrato forse una ventina tra lalli e polledri, di certo ho montato più di 100 lalli differenti, dunque, poche hose se distribuite in 50anni di consuetudine con questi animala, ma bastanti per dire la mia parola contraria sopratutto se dall'altra parte ci son ragasse che frequentano i lalli da poco e hanno letto solo le pubblicationi dei gurus  :icon_eek: alla moda.

pippon  :dontknow:

1. Le giolive ragasse dei video, fanno quel che gli pare e piace, dove sta scritto che BISOGNA fare equitazione come la intendi tu? Ognuno col proprio cavallo si dedica a quel che vuole e se agli altri non piace, ma chissenefrega! Probabilmente a queste non gliene frega una beata mazza dell'Equitazione come la intendi tu, e non mi pare proprio che i loro cavalli siano zimbelli....altrimenti caro Raffo, pure tu hai fatto uno zimbello del tuo cavallo facendogli fare le scenette del toro....

2. E qui di nuovo pigli una cantonata fenomenale... Io non ho citato nessun artista circense, tu confondi l'arte e l'addestramento circense con altre cose. Lucie e Alexis Gruss sono artisti circensi, JFP, Imbert e La Croix no.

3. Andare da questi artisti, se si vuol imparare i loro metodi (imparare IL METODO, che è diverso dall'andare ad imparare dei giochetti per poi fare i fighetti con gli amici del maneggio la domenica) è sicuramente meglio che star appesi per anni a decine e decine di clinic per prendere agognati pezzi di carta da appendere alle pareti.

4. Non è equitazione? E chi ha mai detto che il lavoro in libertà sia equitazione? Ma chissenefrega dell'equitazione, con i cavalli si possono fare tantissime cose, mica solo quella!
Non è neppure addestramento per cavalli da lavoro? Ti sbagli di nuovo. La maggior parte delle cose che abbiamo appreso lavorando con i vari artisti di spettacolo, le impieghiamo proficuamente nell'addestramento dei cavalli da lavoro!
I mosci cavalloni da carne? Beh, almeno quelli hanno un buon cervello: sono facili e veloci da addestrare e gestire e...è difficile romperli.
Di cavalli mosci così,  con queste caratteristiche, ce ne dovrebbero essere molti di più  in giro, invece tanta gente perde tempo e salute dietro a cavalli storti nel fisico e nel cervello...eh, ma possono vantarsi coi compagni di merende al bar, che loro hanno domato un cavallo difficile...questo fa bene al loro ego...ma va bene, ognuno si diverte come meglio crede.

5. Quanta falsa, falsissima umiltà Raffaele...e zero rispetto per il prossimo. Tu parti dall'idea che il tuo interlocutore, chiunque esso sia, sia una ragassa che non capisce una fava e solo tu detieni il verbo in virtu' della tua esperienza...
Se sei convinto tu, va bene, il lettore accorto e intelligente saprà trarre le sue conclusioni...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 24, 2015, 09:56:38 AM
Citazione da: PokerFace - Aprile 24, 2015, 09:33:21 AM
se il cavallo è libero è diverso. la mia priorità è tenerlo lontano.

Io ho un obiettivo diverso, e non sto scherzando: la mia priorità è far sì che si avvicini, non che si allontani; ma che lo faccia nel modo dovuto, in modo curioso, fiducioso ma rispettoso.

Inoltre, avendo meditato su quel famoso film che due volte mi è stato propinato in strani corsi sui cavalli (in inglese, ma la scena non ha bisogno di parole; aimè, non ricordo nè il titolo nè il protagonista), una cosa l'ho capita.

In breve: uno psicologo si propone di penetrare la dura corazza di un carcerato, e di riuscire a comunicare. A un certo punto, quando lo psicologo, animato dalle migliori intenzioni, crede di essere riuscito ad aprire un varco, il carcerato si ribella improvvisamente, lo immobilizza brutalmente, e gli chiede, tenendolo bloccato e impotente: "Dimmi cos'hai perduto! Dimmi cos'hai perduto! No, non questo: hai perduto un'altra cosa! Dimmela!"

Finalmente lo psicologo capisce: e risponde "Ho perso l'illusione.... l'illusione del controllo".

In sella a un cavallo, so che la mia idea di controllarlo è un'illusione. Ma monto ugualmente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 24, 2015, 09:59:26 AM
Concordo con miky e dico a poker face che la delimitazione del proprio spazio è una delle prime cose che bisognerebbe insegnare al cavallo da terra, perchè i tuoi timori sono assolutamente fondati.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 24, 2015, 11:41:12 AM
Qui si chiacchiera, ma stiamo dentro a una sezione in cui l'argomento principale è l'equitazione classica. Quanti, fra gli utenti di questo forum, sono stati in grado, in modo documentato, di preparare un cavallo (Oddo) e un allievo (Cimarosa) in modo da non sfigurare affatto in una serie di spettacoli di alta scuola, o di teatro con cavalli, Verona compresa? Pochi; a me viene in mente uno solo: Raffaele; facciano outing altri eventuali utenti se li ho dimenticati.

In più, per un insieme di fortuite combinazioni Raffaele è più che disponibile a parlare della sua esperienza e delle sue idee, purtroppo con il pippon limit,  :horse-wink:, rivolgendosi anche a curiosi incapaci come me.

Questo dovrebbe ampiamente bastare per perdonargli ogni cosa: anzi, per tenerlo caro; e per fare ogni sforzo per tenercelo caro e per convincere altri esperti, sensibili a certe "ruvidità", a prendere la cosa con filosofia.

Per quanto mi riguarda, l'equitazione mi interessa, anche se non la pratico. Esattamente come mi interessa il lavoro con i cavalli fuori dell'equitazione, in bosco, su strada, in campo, anche se non pratico queste attività.

Troppo facile montare solo cavalli facili e docili..... usiamo l'opportunità che ci fornisce Raffaele di montare un cavallo difficile.  :horse-wink:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2015, 11:49:58 AM
Grazie ad Alex per la difessa non richiesta... confesso che son un figlio di bon femme, a volte mi sento come il gatto che si sollazza con le topine prima di papparsele. :icon_eek:

Comunque questo stavo scrivendo/ho scritto:
ora, capisco perfettamente che i miei parametri non sono i vostri e quando dico: ho montato solo un centinaio di lalli e sono un dilettante non è falsa umiltà perché io non penzo a delle ragasse come voi (con le quali il divario è certamente importante) ma a Luraschi/Oliveira/JDO etc. etc. che ne hanno montato alcune migliaia; si dice che Fillis - nella sua carriera - abbia montato tra i 10.000 e i 15.000 lalli.

Bene, purtroppo (purtroppo perché questo evidenza implacabilmente la mia vecchiezza) sono informato sui fatti ho assistito/sto assistendo ad una evoluzione che difficilementemente si può contestare che sia accaduta/che accade.

http://lallietope.blogspot.it/2015/03/cronologia_27.html

Cambia il pubblico pagante e - peretanto - cambia l'offerta, l'offerta si adegua e mette a disposizione il prodotto più adatto ai nuovi arrivati... alle nuove arrivate; questo lo capisce lo dovrebbe capire anche un lallista.

Anni fa, feci un ritratto del nuovo utente della monta uestern in America... l'America ci anticipa sempre, eccolo:
donna, dai 30 ai 50 anni, benestante, quasi sempre in sovrappeso, con leggieri ploblemi nella sfera intima/sessuale.

Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, dai lalli uestern si è arrivati ai frison e si sta passando all'utilizzo dei lalli da carne, tanto per non fare nomi i famosi comtuà di Micky.

Nel contempo, il lallo non è più visto come l'elemento principale per fare equitazione ma...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 24, 2015, 12:42:42 PM
Citazione da: alex - Aprile 24, 2015, 11:41:12 AM
Qui si chiacchiera, ma stiamo dentro a una sezione in cui l'argomento principale è l'equitazione classica. Quanti, fra gli utenti di questo forum, sono stati in grado, in modo documentato, di preparare un cavallo (Oddo) e un allievo (Cimarosa) in modo da non sfigurare affatto in una serie di spettacoli di alta scuola, o di teatro con cavalli, Verona compresa? Pochi; a me viene in mente uno solo: Raffaele; facciano outing altri eventuali utenti se li ho dimenticati.

In più, per un insieme di fortuite combinazioni Raffaele è più che disponibile a parlare della sua esperienza e delle sue idee, purtroppo con il pippon limit,  :horse-wink:, rivolgendosi anche a curiosi incapaci come me.

Questo dovrebbe ampiamente bastare per perdonargli ogni cosa: anzi, per tenerlo caro; e per fare ogni sforzo per tenercelo caro e per convincere altri esperti, sensibili a certe "ruvidità", a prendere la cosa con filosofia.

Per quanto mi riguarda, l'equitazione mi interessa, anche se non la pratico. Esattamente come mi interessa il lavoro con i cavalli fuori dell'equitazione, in bosco, su strada, in campo, anche se non pratico queste attività.

Troppo facile montare solo cavalli facili e docili..... usiamo l'opportunità che ci fornisce Raffaele di montare un cavallo difficile.  :horse-wink:


Ma... alex scusa...come ti ho chiesto di trovarmi di qualcosa di documentato su shy boy (perchè oh.. io non seguo parelli perciò scusate se non conosco la storia) e tu non mi hai risposto, ho chiesto di farmi vedere questi "documenti" su oddo, su raffaele... ma nessuno me li ha mai fatti vedere. Un link di lui che lavora a cavallo, un qualcosa... niente. Su questo forum le foto non ci sono più. Voglio vedere LUI a cavallo, non i suoi allievi o i SUOI cavalli montati da altri. Chiedo molto che chi si pone come maestro mi MOSTRI oltre che a chiaccherare? non mi sembra di essere così pretenziosa............


o forse si?


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Aprile 24, 2015, 01:09:11 PM
Alexis quando Raffaele montava a cavallo la fotografia ancora non era stata inventata  :evil3:

Raffaele perdonami ma non ho potuto resistere, sai noi maledetti toscani quando c'è l'occasione di fare una battutaccia...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 24, 2015, 02:26:03 PM
Eccomi (la tua richiesta mi era sfuggita); no Alexis; un maestro, purtroppo anziano, non si giudica da come monta, ma da come montano i suoi allievi.

Fatti un giro qui: http://www.teatroequestrecimarosa.it/, il sito di Giuseppe Cimarosa, penso il suo allievo più brillante.

Poi leggi qui per ulteriore conferma (il breve articolo parla di Cimarosa)
CitazioneIn quel periodo ha la fortuna di conoscere Raffaele De Martinis, espertissimo uomo di cavalli, specializzato nella monta spagnola; da questo incontro nasce una grande sinergia, e, il giovane cavaliere, viene iniziato dal maestro alla monta classica dell'alta scuola.

Tratto da http://www.castelvetranoselinunte.it/giuseppe-cimarosa-e-la-magia-dei-volteggi-a-cavallo/676/#ixzz3YEFun1i9

Per Shy Boy, un colpetto di Google ti darà tutto quello che ti serve; ma Parelli non c'entra, c'entra Monty Roberts e il suo join up.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2015, 02:46:30 PM
Citazione da: milla - Aprile 24, 2015, 01:09:11 PM
Alexis quando Raffaele montava a cavallo la fotografia ancora non era stata inventata  :evil3:

Raffaele perdonami ma non ho potuto resistere, sai noi maledetti toscani quando c'è l'occasione di fare una battutaccia...

Non è una battutaccia, hai ragione!

In effetti, se avessi saputo che avrei dovuto dare soddisfatzione a delle ragasse curiose, avrei affittato un regista con trup al seguto per immortalare le mie gesta.  :icon_eek:

Per lo vero non ho mai partecipato/mai ho voluto partecipare a: spettacoli, sfilate e competitioni serie; confesso che sono andato ad alcuni raduni e partecipato ad alcune pseudo competitioni (gimkane et cose simili) nella sagra della salamella o del vino di cantinella... non posseggo alcun mio filmato equestre,  anche di foto, ne ho poche pochissime.

Poi non capisco: perché si vuol vedere all'opera un titio che si dichiara un cavallaro e che sconsilia/non offre le sue tenniche di addestramento pereché lui stesso dice che non sono corette/non sono canoniche?

Vi confesso che da quando sono sposato/felixcemente sposato, sono stato fortunato/molto fortunato: non mi drogo, non gioco a carte, non frequento salotti, non bevo, non vado (quasi mai) a puttane; ho sempre lavorato come un bestio, l'unico mio sollazzo è stato il lallo e ho fatto due penosi tentativi di trasformare questa mia pescion un lavoro.
Dunque, andare a lallo, rapportarmi col lallo è stata/è una mia condizione di sollazzo privato, è per puro caso che un mio lallo è diventato un cavallo da sciò.

Detto questo, non vedo alcuna attinenza tra la mancanza di documenti filmati che documentichino la mia bravura, e la possibilità che io  non possa esprimere al mia parola contraria.

Stavo dicendo: nel contempo, il lallo non è più visto come l'elemento principale per fare equitazione ma...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2015, 02:58:52 PM
qui sembra quasi che sia una gara a chi piscia più lungo....i cavalli non si fanno a suon di pisciate

Il vostro affezionatissimo, pur col pelo sullo stomaco, si è sentito un cicinin a disagio di fronte a questa expressione scurrile, dato che odia qualsiasi forma di cenzura ed essendo il moderatore di questa inclita sectione, applica la evidenziura  :icon_eek: sperando che la signorile utante capisca e si adegui, il topico nella sua interezza - per chi volesse leggerlo - si trova nella "pattumiera"
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 24, 2015, 03:17:51 PM
io faccio due considerazioni.

l'una è che, pur facendo veramente tutt'altro rispetto a raffaele e dunque a volte (spesso) non avendo le stesse idee e neanche gli stessi obiettivi coi cavalli, intuisco - in base al mio vissuto, a quello che ho studiato, alle persone che ho incontrato e alle esperienze equestri che ho fatto - che è uno che sa quello che dice. il che non vuol dire che abbia sempre ragione o che la sua parola vada recepita come verità assoluta.
non c'è alcun bisogno di vederlo in sella, di avere le prove di qualcosa. se io penso che uno sia un pirla, non lo ascolto. se penso che sia uno che ha qualcosa da dire, lo sto a sentire.
se per qualcuno di voi io sono un pirla o un ignorante o uno sparapalle, potete tranquillamente non leggere quello che scrivo o pensare che scrivo solo cavolate. idem con raffaele.

per altro, la richiesta di video in sella è facilmente ritorcibile. uno potrebbe facilmente rispondere "e tira fuori i tuoi di filmati e fammi vedere quanto sei brava". ma siccome a me frega meno di zero come montano gli altri o cosa gli altri fanno a cavallo (e penso anche a raffaele, se non per farsi qualche risata ogni tanto) la cosa finisce qui.

inoltre guardate che se anche mi postasse qui un video in cui salta il percorso delle olimpiadi (di Monaco ormai, data l'età.... hahaha) nudo, senza sella, senza testiera, piaffando tra un salto e l'altro, galoppando all'indietro verso la riviera.... ciò non sarebbe affatto una garanzia della verità o condivisibilità delle sue idee. "ah ma se l'ha detto oliveira dev'essere per forza vero, incontestabile". è una cagata anche questa. ci sono un sacco di persone che sanno fare cose straordinarie e non sanno neanche cosa stanno facendo, le fanno e basta, senza nulla di ragionato dietro, solo per talento o per prassi o per fortuna... e tanti che sanno un pacco di cose e non sono dei fenomeni in sella (il famoso "fate quello che dico non quello che faccio").

quindi? quindi questa crociata per screditare le persone è una boiata. se pensate che raffaele sia un pirla ne avete tutto il diritto ma la presenza di audiovisivi non cambierebbe assolutamente nulla. parliamo dei concetti, non di chi esprime i concetti. è molto meglio!!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 24, 2015, 03:31:47 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2015, 02:58:52 PM
Il vostro affezionatissimo, pur col pelo sullo stomaco, si è sentito un cicinin a disagio di fronte a questa expressione scurrile, dato che odia qualsiasi forma di cenzura ed essendo il moderatore di questa inclita sectione, applica la evidenziura  :icon_eek: sperando che la signorile utante capisca e si adegui.

Ma il tuo ragioniere non l'aveva mangiato quel cane? Su su mettilo via, il ragioniere da moderatore.... leggerezza, leggerezza!  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 24, 2015, 03:40:17 PM
Carissssimi, come dice miky, l'equitazione si fa coi fatti, non con le pisciate. E caro poker, ti sbagli di grosso, la domanda non mi si ritorce contro perchè io non vado a fare la Maestra di Alta Scuola in un forum dando a tutti dei dementi, mentre lui si.  La differenza tra una persona normale che scrive qui e Raffaele e che lui si innalza a Maestro. Raffaele ha sicuramente una cultura equestre notevole: ma attenzione , chi fa discorsi molto contorti , alla fine non può mai essere contraddetto.

Sul fatto che in un trafiletto di una persona che fa spettacoli equestri (che io conosco grazie a voi perchè non hl'o mai sentito prima...) ci sia un ringraziamento a raffaele, mi fa piacere, bravo.... quindi voi leggete su internet che uno è un espertisssssssimo uomo di cavalli che fa monta spagnola e alta scuola e ci credete. Ok.

Se basta così poco... un piccolisssssimo trafiletto su internet.. che figata...

Cmq... ok.... i fatti non li si può chiedere ... perchè i fatti non ci sono... più semplice di così...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 24, 2015, 03:43:24 PM
Citazione da: PokerFace - Aprile 24, 2015, 03:17:51 PM
i

quindi? quindi questa crociata per screditare le persone è una boiata. se pensate che raffaele sia un pirla ne avete tutto il diritto ma la presenza di audiovisivi non cambierebbe assolutamente nulla. parliamo dei concetti, non di chi esprime i concetti. è molto meglio!!!

ma non è una crociata... se dici cavolate le dici e basta... come la definizione di razza, completamente sbagliata o come la figuraccia nel topic sul murgese. Se dici una cavolata la dici e basta...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Aprile 24, 2015, 03:44:00 PM
 :pollicesu:
Quoto Poker.
Raffaele non e' il " messia dell' equitazione" e non si e' mai proposto come tale.
Personalmente trovo la sua parola contraria coerente ( cosa rara) e decisamente in linea con quello che fanno i pochi cavalieri eccellenti che ho avuto la fortuna di conoscere. Dico eccellenti perche' i risultati dei loro cavalli sono tali.
Non servono filmati, le parole di Raffaele lo.qualificano come una persona che cavalli ne ha visti, montati e addestrati.
Io con il mio cavallo faccio esattamente il contrario di quello che fa un cavaliere serio.
Se esistesse il premio " lallo dell' anno" sarebbe nostro. Non riesco ad essere severa, metodica, rigorosa. Non ho neppure le competenze per applicare un metodo.
Tuttavia mi sembra evidente che se si parla di addestramento e lavoro la strada e' un' altra.
Resto stupita che le affermazioni di Raffaele vengano contestate da persone che lavorano con i cavalli.
Capisco di piu' Alexis che monta da poco.
In ogni caso, come dice Poker, se penso che uno sia un cretino non sono.obbligata a leggere cosa scrive.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 24, 2015, 03:52:01 PM
Caro bubba, non ti preoccupare da quanto monto io (mai detto ne che è poco ne che è molto....)

anzi dove lo hai letto che monto da poco?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Aprile 24, 2015, 03:52:14 PM
Immagino che raffaele abbia montato quando non c'erano le telecamere digitali. Quindi se forse esistono dei filmati di lui che monta sono fatti con la pellicola.. Quindi come li mette qua sul forum? Gliela paghi tu la conversione in digitale alexis?
Le foto c'erano, se raffaele non vuole pubblicarle affari suoi, anni fa nei forum erano ben visibili (tanto che ammetto di averle salvate tutte su hard disk esterno).
Come sono visibili foto e filmati di cimarosa..

Sulla base di cosa mancherebbe il materiale su raffaele e i suoi cavalli?
Poi diciamocelo.. Quanti di noi possono vedere un filmato complesso che mostra un certo livello di addestramento e capire cosa ci sia dietro? Che sia parellin bastonate, rinforzo positivo, ecc se un cavallo lavora bene spesso nasconde il lavoro dietro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 24, 2015, 03:53:47 PM
ha messo una foto di lui che gioca col cavallo facendo il "toro". Dai può fare di meglio.

poi ho ragazzi... c'ha 60 anni... eppure quando sono nata io c'era la tv, c'erano le polaroid.... dai su su.... che si sforzi un pò....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2015, 03:57:10 PM
Citazione da: alex - Aprile 24, 2015, 03:31:47 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2015, 02:58:52 PM
Il vostro affezionatissimo, pur col pelo sullo stomaco, si è sentito un cicinin a disagio di fronte a questa expressione scurrile, dato che odia qualsiasi forma di cenzura ed essendo il moderatore di questa inclita sectione, applica la evidenziura  :icon_eek: sperando che la signorile utante capisca e si adegui.

Ma il tuo ragioniere non l'aveva mangiato quel cane? Su su mettilo via, il ragioniere da moderatore.... leggerezza, leggerezza!  :horse-wink:

Hai ragione, il ragioniere non serve coi lalli bene educati, anche con quelli moderatamente monelli è da evitare; ma se c'è qualcuno veramente monello allora deve intervenire il ragioniere o chi ne fa le feci  :icon_eek:...

Ti prego vivamente di non citare mie presunte referenze, se e quando vorrò le metterò nel mio bloggo.

Questo topico ha avuto più di 1000 visite nell'ultimo giorno e mezzo, ed è arrivato ad oltre 62.000 visite complessive, ed è l'unico nella topten che tratti veramente di equitazione questi son fatti che nessuno pote contestare, dunque, care ragasse un affetttuosissimo grazie a tutte voi per la collaboratione dal vostro giolivo cavallaro...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 24, 2015, 03:58:06 PM
ma appunto alexis.
se per te è un pirlùn, semplicemente penserai che scrive fregnacce o non leggerai le sue risposte o non le prenderai in considerazione. cosa c'è di male? sei liberissima di farlo!!
anzi discernere in autonomia cosa è utile e cosa non lo è, è un sacrosanto diritto di tutti.
scegliere se dar retta a qualcuno o meno è giustamente una tua facoltà.

solo non capisco cosa centri con i filmati e le foto.
possono dire boiate anche karl e anche hening.
possono dire cose molto intelligenti e utili anche i vecchi uomini di cavalli che non hanno mai fatto un concorso, uno spettacolo o un corso di equitazione.

sta a noi, se siamo intelligenti, prendere quanto di buono c'è e scartare il resto. in tutti i campi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 24, 2015, 04:08:53 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2015, 03:57:10 PM
Ti prego vivamente di non citare mie presunte referenze, se e quando vorrò le metterò nel mio bloggo.

Ok, ma mi adeguo per cortesia.... tutti ciò che sta sul web è pubblico, e nessuno può impedire una citazione appropriata, corredata di link vivo e funzionante; ma visto che mi preghi di non farlo, non lo farò più.

Certo, se poi qualcuno non usa  Google e non sa/non vuole cercare, può nascere l'equivoco che quelle citazioni siano esaustive, e non siano solo un mero aiutino per cominciare ad approfondire.... allora mi pento di aver fatto quel piccolo sforzo; non ne valeva la pena.

Ti prego anch'io di una cosa: accendi la modalità ignore, e procedi con il tuo discorso e con il tuo stile, a parlare di cavalli.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2015, 04:12:42 PM
Beh, tra gentiluomini basta mezza parola, come si mette la modalità ignore?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 24, 2015, 04:25:21 PM
infatti. poker ha visto un video sulla presentazione di alcuni allievi di karl a milano e ha detto "questo videk non mi piace". ma almeno li c era qualcosa da vedere. Tu chiaccheri solo. e le persone che dicono vhe qndo montavi tu non c era la fotografia ... sono simpatiche...  Mi chiedo solo perche tu non voglia mostrarci niente. Secondo me non vuoi farti vedere per non essere criticato ma solo per criticare tu gli altri. Fare i maestri nascondendosi dietro una tastiera.. dando degli.imbecilli a tutti... non e da maestri... ma nemmeno da uomini

Il vostro affezionatissimo - che ha promesso di seguire i consilii di Alex: ignora.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Aprile 24, 2015, 04:35:29 PM
 :pollicesu: :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 24, 2015, 04:42:11 PM
Per "modalità ignora" intendevo metaforicamente: "fa come se nulla fosse scritto", ma per farlo in modo tecnico, sul forum, menu Profilo -> sottomenu sinistro "Modifica il profilo", opzione "Lista amici/Utenti ignorati", da lì "modifica la lista degli utenti ignorati"*; ma tecnicamente non so se al moderatore di una sezione sia permesso di farlo, e ho dei dubbi che sia opportuno; meglio ignorare "mentalmente".

* Per arrivare diretto alla pagina giusta, qualcosa mi dice che potrebbe funzionare questo linko: http://www.cavalloplanet.it/index.php?action=profile;area=lists;u=404

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 24, 2015, 04:47:00 PM
alexis io invero ho trovato il canale tu-tubo di raffaele, e ti posto il suo primo video, di quando era ggggiovine

https://www.youtube.com/watch?v=H7Vm4VwrtuY


a quei tempi si che era come noi ragassi/ragasse
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 24, 2015, 04:49:53 PM
meraviglioso!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 25, 2015, 03:07:30 AM
Citazione da: alex - Aprile 23, 2015, 12:03:02 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2015, 03:04:02 PM
Dunque, stavo dicendo: L'amara storia di Rigoletto e Habib è esemplare, chiarisce tutto quello che c'è da capire, ma c'è un caso che si ripete di continuo e che tutte le ragasse che fanno dressaggio cognoscono benissimo che mette una parola fine su cosa significhi sottomissione nel lallo, ma mi piacerebbe che lo dicesse qualcuna di voi che utilizza questa tennica normalmente...
Io non sono una ragassa e men che meno dressaggio: spiegare please, for dummies.

In realitad, avevo già descritto questa tennica/questo principio se volete potete leggervi tutto il pippone seguendo il linco:

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=646.90

ma quello che ci interessa è questo: Ho applicato al contrario un trucco del dressage, il cavaliere lavora in campo prova col frustino nascosto ma lo usa/lo fa vedere di tanto in tanto; il cavagliere, prima di entrare in campo, si libera del frustino all'insaputa del suo lallo (è vietato tenerlo per regolamento) così il lallone da dressage farà la sua bella prova convinto che il frustino è sempre nelle mani del dressagista e all'occasione potrebbe intervenire...io ho un trucchetto supplementare, non l'ho detto ancora neanche a Peppino, se fate i bravi un giorno forse ve lo rivelerò...

Questo dimostra che il lallo è "sottomesso agli aiui", la frusta è un aiuto artificiale e che ubbidisce per la legge di L'Hotte ma non è affatto sottomesso al suo cavagliere che, senza gli opportuni strumenti (aiuti artificiali), può ben poco.
E' evidente che con le opportune tenniche, il tempo et la rutin, il lallo darà risposta ai comandi sensa alcun aiuto artificiale... sensa alcun aiuto, farà quello che sa fare per convenzione per indicazioni acquisite; JDO dice - con ottime ragioni - per riflesso condizionato.

Come dissi, Fiorello (ma anche Oddo lo fa) indietreggiava solo con lo spostamento della testa del cavagliere in avanti, ma per arrivare a quel risultato ci vollero: imboccatura-frusta-speroni-pesodelcorpo-mucimuci per ottenere un riflesso conditionato, sommando vari riflessi conditionati si costruisce uno sciò, eccone uno:

https://www.youtube.com/watch?v=xcXcbXA9oVk

avete visto? Il lallo risponde agli aiuti fantasma, il cavagliere - indubitabilmente dotato - ha portato alla massima expressione l'assioma...

Però: Agli albori della nascita della bella equitazione, Grisone diceva: - Quando un cavallo è ben disciplinato e giusto si dee levargli gli aiuti;[ dunque, ancora una volta niente di nuovo sotto il sole....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 25, 2015, 10:49:08 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 19, 2015, 02:59:38 AM
... per colmare un vuoto: le ragasse non hanno confidentia collo lallo ed è una maniera per avvicinarlo senza eccessivi pericoli usando i suoi famosi giuochini, così facendo - le pulzelle e le carampane - credono di fare equitatione; lovviamente, nulla di novo sotto lo sole; al circo dal secoli usano queste tenniche e stanno in una pista circolare che somiglia tanto ad un tontino  :icon_eek: e i lalli sono guidati coi gesti... solo che gli artisti circenzi comandano una trentina di lalli assieme mentre noi ragasse ne "gestiamo" a malapegna uno.  :icon_eek:

Ora, come abbiamo visto, anco il lallo ha una certa gamma di segnali vocali coi quali comunicare, dunque, linguaggio nuovo per linguaggio nuovo, tanto vale insegnargli il nostro e - stranamente - da Xenophon in poi così si è fatto, perché il lallo impara presto e bene la comunicatione vocale humana.

I termini che spesso cito: orribil voce et voce soave sono del Grisone, e, sono nati nella notte dei tempi la raganella e il fischio suoni internazionali et convenzionali compresi dai lalli di ogni rassa ad ogni latitudine.

Come dice JDO: il cavagliere deve essere un terribil chiacchierone col suo lallo, ma è un concetto expresso da tantissimi cavallerizzi prima di lui che considerano la voce un aiuto fondamentale nell'addestramento lallino; come ho detto di recente, mi son creato da anni ho il mio personale lessico lallino, lo ripeto:

raganella - avanti
OHH - rallenta
LA' - fermo
bra bra - passo di squola
su su - passo spagnuolo
pssoohh - passo
tro tro - trotto
HOP HOP - passage
glop glop - galoppo
cush cush - sdraiati
EEEEEHHH - terribil voce
oooohhhhh - voce soave
a posto - campo
ALE' - levata
mucimuci* - passi indietro
cambio - fai dietrofront
tò tò - prendi le delicatessen
GGRRRR - attento che mi sto inc***ando

Dunque, il lallo capisce il tono ma - col tempo - anche le singole palabras, basta differenziarle bene e ripeterle ostinatamente assieme agli aiuti convenzionali, questa è la tennica che ho usato.

Inoltre, la comunicazione verbale praticata da terra, può essere usata - con ottimi risultati - anche  dalla sella, specialmente per arie particolari, mentre, le posture parrellate, le pressioni degli occhiacci  :icon_eek: - una volta in groppa allo lallo - non servono più sono inutilizzabili.

Alcuni giorni, fa il vostro affezionatissimo, ha fatto un esperimento, e mentre lo facevo pensavo a Miky.

Honfesso che non ho alcuna esperientia di attacchi e di tecniche per far lavorare i lalli in campagna ma ho una piccola capacità nel condurre un lallo alle redini lunghe.

Una reminiscenza mi è sorta da antigui ricordi d'infanzia: la lettura dei libri di Jack London... Buck, il Klondike, la febbre dell'oro, Buck, i lupi, le mute e dei cani... con un paio di clic ho trovato questo:

http://www.icewolf.it/sleddog_000004.htm

GO oppure HIKE = (pronuncia GO/HAIK), VIA! PARTENZA! 
STAY                   = (pronuncia STEI), stare fermo 
LINE                   = (pronuncia LAIN), stare in linea col muso rivolto in avanti e tenendo
                             la "tug-line" ben tesa (in corsa come da fermo) 
GEE                    = (pronuncia GI), destra 
COME GEE          = (pronuncia CAM GI), inversione a 180 gradi a destra 
HAW                   = (pronuncia HA), sinistra 
COME HAW         = (pronuncia CAM HA), inversione a 180 gradi a sinistra 
AHEAD               = (pronuncia EHED), diritto, avanti - nel caso di un incrocio o di sorpassi 
TRAIL                 = (pronuncia TREIL), PISTA! Prima di un sorpasso. 
EASY                  = (pronuncia IISI, s di rosa), rallentare! 
WHOA                = (pronuncia UOOò), FERMA! STOP! 

... la dementia senilis avanza, scusate: mi è scappato il pippone

Forse non lo sapete, ma il mio lallo ha la navicolite, e - stranamente - non può lavorare a meno che non gli faccia indossare  :icon_eek: dei ferri particolari con suolette particulari; siccome ho deciso di metterlo in penzione, l'ho lasciato scalzo e ho notato che col riposo/l'inattività è migliorato moltissimo, tant'è che -a volte - sembra che sia "guarito", spero che col tempo possa fare - da scalzo - delle tranquille promenades e leggieri exercitii, per ora, appena forzo un pochino comincia a marchicchiare, dunque, desisto e mi limito ad un leggiero lavoro alle redini longe.

Apro una parente:
Non ci crederete ma ho fatto una scoperta sensationale: il lallo scalzo che non lavora ha bisogno che qualcuno gli accorci gli zoccoli abbastanza spesso :icon_eek:
He già! Questo lallo, tranne una breve parente, da dieci anni è scalzo e finquanto ha lavorato ed è stato sul duro gli ho dato una smerigliatina una o due all'anno.
Chiusa la parente.

Dunque, ero al passo dietro le chiappe del Caimano, mi son ricordato del linguaggio dei hani da slitta e che per andare a sx si dice giii per andare a dx si dice aaa, dunque, ho comiciato ad usare la voce abbinata all'atione delle mani: gi e a...a e gi mi son fatto una cinquantina di metri dando una decina di comandi associati, dopo di ché, son stato fermo colle mani e ho usato solo giea aegi, , il Caimano ha risposto come e meglio di un husky groenlandese di vecchia experientia.

Volendo, con un pò di patientia, quel lallo potrebbe imparare tutto il vocabolario hanino da slitta in una settimana, i più vispi di voi hanno già capito che
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Aprile 25, 2015, 01:23:57 PM
Citazione da: Alexis85 - Aprile 24, 2015, 03:53:47 PM
ha messo una foto di lui che gioca col cavallo facendo il "toro". Dai può fare di meglio.

poi ho ragazzi... c'ha 60 anni... eppure quando sono nata io c'era la tv, c'erano le polaroid.... dai su su.... che si sforzi un pò....

ALEXIS85 falla finita.

Non ti garba Raffaele? Non leggerlo. Non sei obbligata, non te l'ha ordinato il dottore.
Ti ho richiamata in privato, mi hai pure risposto a cavolo. Ok l'automoderazione, ma t'assicuro che stai esagerando.

Non mi piace trovarmi la posta intasata di segnalazioni nei tuoi confronti e non mi piace la piega che stai dando a questo forum.

Ergo il mio è un richiamo ufficiale. Datti una regola e falla finita.

Da quando è nato questo forum, MAI mi è capitato di dover riprendete un utente come sto facendo con te.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 25, 2015, 03:44:30 PM
La gioliva Angeleta85 ha diritto di esprimersi, di scaricare le sue frustrazioni come meglio crede,certo, se supera i limiti della decenza qualcosa bisogna pur fare.

Alex ha ragione, ignorare questa gente è la miglior hosa, però, se la hosa persiste io suggerisco di mettere un marchio di qualità in negativo alle monelle che "fanno gara di pisciate"  :icon_eek:... invece di hero member, senior member, newbie ecc. ecc. metterei: da pattumiera - per la discarica - c'è solo la cloaca,

Per il terzo livello, bisognerebbe creare una funzione che - qualsiasi hosa scriva la monella - vada automaticamennte in un "letamaio" dove - chi ama crogiuolarsi nella puppù o per ricerca - trova suoi argomenti.

Comunque, a confronto di Borghezio - un nostro rappresentante in Europa -  Angeletta85 è una Signora.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 25, 2015, 04:41:07 PM
a me la moderazione ha detto di aver pazienza perche raffaele e' un po presuntuoso quindi... bisogna aver pazienza... divinity io ho solo detto la mia non ho offeso nessuno qui di non vedo proprio il problema. Se poi ti sto antipatica perche lo contraddico... mi spiace...


la posta intasata... tu? a me scrive gente che mi dice "brava hai fatto bene a rispondergli e' insopportabile"


Aaaamen
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: planetadmin - Aprile 25, 2015, 04:54:26 PM
Citazione da: DivinityOfDarkness - Aprile 25, 2015, 01:23:57 PM
ALEXIS85 falla finita.

Non ti garba Raffaele? Non leggerlo. Non sei obbligata, non te l'ha ordinato il dottore.
Ti ho richiamata in privato, mi hai pure risposto a cavolo. Ok l'automoderazione, ma t'assicuro che stai esagerando.

Non mi piace trovarmi la posta intasata di segnalazioni nei tuoi confronti e non mi piace la piega che stai dando a questo forum.

Ergo il mio è un richiamo ufficiale. Datti una regola e falla finita.

Da quando è nato questo forum, MAI mi è capitato di dover riprendete un utente come sto facendo con te.


Il post di Div parla chiaro.
Alexis stai facendo flame, datti una regola.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 25, 2015, 07:33:58 PM
Giolivi administratori, vi prego di lasciar perdere/di ignorare la utante, vi ho detto che a confronto di altra gente  è solo un pò monella*, puretroppo nel ueb c'è gente che profitterolando dell'anonimato sfoga i suoi istinti peggiori in ambiti assolutamente molto più seri di questo.
Come vedete io metto nome e cognome e indirizzo, se volete metto anche il C.F. e le analisi del sangue :icon_eek: no ploblem!
Comunque, se vorrò, quando vorrò, come vorrò mi farò filmare e metterò un mio filmato a lallo sul mio bloggo per lasciare un ricordo ai miei nipoti, non certo per dare soddisfatione a chicche e sia... compris?

Dicevamo?

... con un pò di patientia, quel lallo potrebbe imparare tutto il vocabolario hanino da slitta in una settimana, i più vispi di voi hanno già capito che... la mia non è una affermatione presuntuosa ma deriva dal fatto che il mio lallo ha imparato ad imparare; questo concetto (bellissimo) me lo fece cognoscere - in altro tempo - Alex, non so da dove l'ha preso, di sicuro - per mia experientia - i lalli non imparano alla stessa maniera e negli stessi tempi, sopratutto se li prendi in addestramento già adulti/già fatti e se sono di indole fredda/apatica...

*Monello/monella - secondo i miei nipotini è un gravissimo epiteto ed è applicabile a Hitler come al  bimbo che non vuol mangiare, dunque, io l'uso nella loro accezione vuol dire biricchino ma anche...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 25, 2015, 09:03:39 PM
dico semplicemente la mia opinione.Chiedere un filmato non e' flame. con questa richiesta ho portato scompiglio a quanto pare, volevo solamente avere un riscontro pratico del verbo.. Cmq mi inchino alla sapienza .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Aprile 25, 2015, 09:23:21 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 25, 2015, 07:33:58 PM

Comunque, se vorrò, quando vorrò, come vorrò mi farò filmare e metterò un mio filmato a lallo sul mio bloggo per lasciare un ricordo ai miei nipoti, non certo per dare soddisfatione a chicche e sia... compris?


https://youtu.be/4vhmXeZ8WwU

Se ti serve una ispirazione , prova a vedere questo :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 25, 2015, 11:21:30 PM
Bellissimo! Ho una parrucca bionda di quando frequentavo i bassifondi di Marsiglia dove ero cognosciuto col nome di Fifì  :icon_eek:... userò quella.

Citazione da: Alexis85 - Aprile 25, 2015, 09:03:39 PM
dico semplicemente la mia opinione.Chiedere un filmato non e' flame. con questa richiesta ho portato scompiglio a quanto pare, volevo solamente avere un riscontro pratico del verbo.. Cmq mi inchino alla sapienza .

Mia cara, mia moglie vede tutti i programmi di Maria de Filippi, io al solo sentirli nomignare mi vengono i conati di vomito, questa mia propenzione l'ho detta a chiara a lettera e anco a mia moglie, loro lo sanno che Maria de Filippi/la sua TV mi fa schifo, l'ho detto una volta e chiusa lì; mia moglie continua a vedere "Amici", io vedo le partite o raistoria o altre hose, inutile ribadire continuamente che aborro la defilippi ma anco la Carrà e fabiofazioetlitizzetto, inutile che mia moglie mi dica continuamente che aborre la cempionlig, Valentino Rossi e i documentari sul fascismo, abbiamo due televisori ognuno vede ciò che lo sollazza, peretanto viviamo felici e contenti.

Non ti piaccio? Non piaccio ad millanta persone come te? Ne prendo atto, ma plobabilmente ci sono altrettante persone - a giudicare dalle visite - che reputano interessanti le mie palabras... non condivido nulla di quello che dici, ma darei la vita perché tu possa continuare a dirlo liberamente.

Continua pure a contestarmi possibilmente evitando il turpiloquio e le offesse, ma lasciami la possibilità di esprimere le mie opignioni : articolo 21 della Costituzione Italiana.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 25, 2015, 11:50:51 PM
io cito lo stesso articolo. E cmq il punto non e' dire o non dire qualcosa, e ' offendere pubblicamente la gente dicendo "dici mnchionazze". mi domando come possa pensare di essere un insegnante per qualcuno uno che, se dici la tua, ti risponde che sei un ignorante. E non fare la vittimina mia cara... non ci crede proorio nessuno! buona de filippi a tutti!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 26, 2015, 05:00:18 AM
... negli Stati Uniti, si usa una particolare ippoterapia specializzata nel tentare la guarigione per donne che hanno subito abusi emotivi e sessuali.
Ma anche le donne normodotate afflitte nella psiche da traumi esistenziali possono guarire col contatto col cavallo.
Per spiegare questo filing speciale che si crea tra la donna ploblematica e il lallo, ricorrerò alla storia e alla simbologia.
Entrambi sono prede, l'uno per gradino di scala alimentare, l'altra per effetto della culutura dominante, infatti, entrambi hanno subito il dominio del maschio della specie homosapiente, peretanto, entrambi temono l'homo quando questi usa la forza per imporsi.
Tra il lallo che ha subito la violenza della doma tradizionale e la donna che è stata violentata l'affinità emotiva è immediata. istintiva, spontanea et reciproca.
C'è un esempio che tutti abbiamo visto: molti lalli, quando entra  in scuderia un uomo sconosciuto - certamente ai loro oculi un monello -  arretrano nelle loro scatole, invece, se ad entrare è una donna (anch'ella scognosciuta), gli stessi lalli si sporgono dalle loro scatole perché sanno che la donna è portarice di caroten, caressen und delicatessen.
Eh si! La storia è questa; le donne vogliono educare con le buone, che si tratti di figli, che si tratti di lalli
; alla donna non piace usare la frusta o le mani e "i lalli, col loro fiuto per le faccende dell'anima vanno dove li porta l'affinità naturale": prede con prede per formare un giolivo branco che parli lo stesso linguaggio e che segua le istesse regole.
Dobbiamo alla donna se oggi sono in voga: i metodi dolci, la doma non violenta, il massaggio al lallo come mezzo di relatione profunda et sollazzante, lo studio del gulliver del lallo, la filosofia dell'equitatione naturale , il lallo scalzo, le "briglie prive di morso e così via.
Certo, sono gli

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Aprile 26, 2015, 01:54:34 PM
Non lamentarti troppo che ti può capitare di peggio con i nipoti che guardano; due fantagenitori- fratelli dalton- e un altro programma di ragazzini che cantano a tutta voce + il volume della tv alto , unica salvezza prendere di corsa la porta di casa e uscire con la coda tra le gambe :undecided3:   
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 26, 2015, 05:27:15 PM
... loso loso, al peggio non c'è mai fine: cognosco benissimo Peppa Pig, Frozen, Honchao; il bello è che non posso  fuggire: come nonni siamo gli affidatari dei pargoletti; lo so, è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo.  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 26, 2015, 06:59:12 PM
Quanto dici sopra, mi pare una citazione rielaborata nel tuo linguaggio. Cosa stai citando?

E poi: noto che c'è una formidabile coincidenza con le "novità" introdotte, a giudizio di chi scrive e che citi (cavallo sferrato, testiera senza imboccatura ecc) e le cose che stai combattendo da anni, con tutte le tue forze. Pare quasi che tu ritenga l'equitazione una "cosa da uomini", destinata a degenerare e diventare una schifezza  quando diventa "cosa da donne". Mica sarà così?  :horse-scared:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 26, 2015, 09:51:36 PM
Infatti è in corsivo, ma non combatto affatto il lallo scalzo: ho un lallo scalzo da 10 anni (con una piccola parente in ferrovia di circa due anni), nemmeno combatto la baitless: lo stesso lallo può esser condotto solo col collare e fa/ahimé faceva le stesse hose che sapeva fare colla briglia.
Semmai combatto le mistificazioni che si fanno a loro uso et conzumo.

Lungi da me penzar quello delle donne!

Io adoro le donne, riconosco loro qualità che noi masculi ignioriamo, riescono meglio di noi in tanti ambiti; lovviamente - quando lo sono, e sottolineo, quando lo sono -  riescono meglio anche nella strontzaggine et nella imbecillità; in equitatione (nel dressage) ci battono con una mano sola, il ploblema è che... leggi il seguito!

...Certo, sono gli homini a fare squola anche nella nuova equitatione, registrando brevetti, sviluppando tenniche, metodi e  attrezzature in grado di incontrare il favore del marcket ma è stata la donna a dare l'imputto ed è lei la majore sostenitrice, cliente, acquirente della equitazione etica e d etologica.
Fa parte dell'educazione ricevute da molte donne rimanere nell'ombra della scuderia e non cogliere gli honori connessi all'essere portavox dei nuovi valori dell'equitazione... almeno in Itaglia.

Ed è lei la majore responzabbile dell'introduzione dei lalli pesanti nel servitio per sella... se avessi avuto l'honore di avere con me - un paio d'anni fa -  il Generale in una importante manifestatione equestre quì in Sicilia, avrebbe dato di matto; c'erano 400 frison da 2 tonnellate l'uno, che - portando in sella per la maggior parte degli sprovveduti - cominciavano a far ciambella alle otto di mattina e finivano la sera tardi :icon_eek: :icon_eek: ecco come la penzava:

Poiché il cavallo da sella deve essere veloce e scattante,  la prima qualità richiesta è la leggerezza,  essendo la sua dinamicità inversamente proporzionale al suo peso. E' un po' quello che avviene per i ginnasti,  infatti tra questi non si vedono uomini dalla costituzione fisica possente,  erculea,  perché il loro stesso peso finirebbe con l'ostacolare la loro indubbia potenza fisica.
Perdendo in agilità il cavallo perde anche in personalità: sembra che i cavalli pesanti - tranne alcune eccezioni - sotto la sella siano tutti uguali; al contrario,  i cavalli agili e leggeri - anche se non di particolare distinzione - conservano sempre una loro personalità. Tuttavia i cavalli di gran mole trovano il loro utilizzo come monta per cavalieri pesanti e corpulenti dal momento che - ovviamente - il cavallo porta tanto più facilmente il suo cavaliere quanto più il peso di questi è giustamente proporzionato al suo
.

Ora,

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 27, 2015, 11:10:06 AM
... dai tempi del Generale è cambiato tutto, anche morfologicamente i lalli son cambiati, l'allevamento tedesco et olandese hanno prodotto lalli che uniscono la potenza alla leggieressa, gli allenamenti son diventati rationali, le preparationi sciscientifiche supportate dall'alimentazione integrata et bilanciata.

Detto questo, l'assioma suo - malgrado vari contorcimenti - resta vivo e vegetale; le palabras che ho riportato le ha scritte una donna che - a sua scajola -  perché quello non era il suo intento, mostra una cruda verità.

L'altro giorno, dietro il cortese invito del proprietario, sono andato a visitare una nuova struttura equestre deputata al zompazompa, in campo per una letione di s.o. - come al solito - c'erano 7 ragassine et un ragazzo... la etade media di quei cavalcanti era di 15 anni, il ché ci porta ad analizzare un curioso fenomeno: il drop out che è fortissimo nell'equitazione... cosa minchia è sto drop out l'ho scoperto solo da poco  leggiendo quel librello, voi lovviamente lo cognoscete benissimo, dunque,
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 27, 2015, 11:47:31 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 27, 2015, 11:10:06 AMcosa minchia è sto drop out l'ho scoperto solo da poco

Drop out = cadere fuori; chiaro che restano pochi, tutti gli altri - spataccatisi dopo essere caduti fuori dal rettangolo - non sono sopravvissuti.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 27, 2015, 03:17:59 PM
In effetti hai ragione, molte di noi hanno abbandonato dopo esser cadute fuori come dentro il maneggio, comuque, quello vuol dire il drop out: abbandonare/abbandono, perché scrivere: il fenomeno del  drop out anzicché: il fenomeno dell'abbandono? Solo Iddio lo sa! O meglio lo sa quello che dice jobs act invece che legge sul lavoro... fanculo a tutti e due
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 27, 2015, 03:24:14 PM
Lovviamente scherzavo; il termine drop out è molto usato nel mondo della scuola; la traduzione più giusta, nel caro e buon linguaggio corrente, è "perdersi per strada", nella scuola il termine "abbandono scolastico".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 27, 2015, 04:10:36 PM
forse, banalmente, papà e mammina a un certo punto chiudono il rubinetto dei soldi.
e la ragione per cui ad alti livelli sono piu maschi che femmine è presto detta.
è una tecnica.
l'istruttore (il "gallo nel pollaio") ama circondarsi di giovani e belle fanciulle, che stanno benissimo coi pantaloni bianchi da concorso.
questo sport piace tanto alle fanciulle stesse che, oltre a invaghirsi dell'esperto istruttore, possono nella giovinezza sfogare i loro istinti materni/crocerossini/amorosi prendendosi cura del cavallino adorato.
l'immenso numero di gnocche fa gola anche ai giovani maschietti che però vengono subito presi in giro dagli altri ragazzi.
i più mollano la presa (anche perchè, finchè non sei bravo, sei uno sfigato e le fanciulle non ti si filano), scoraggiati anche dall'istruttore che da buon gallo vuole le pulcine tutte per sè.
ma alcuni coraggiosi resistono. quelli di loro che si accorgono di alcuni trucchi per stare benissimo anche loro coi pantaloni bianchi da concorso, fanno carriera e presto hanno un loro pollaio.
nel frattempo, le fanciulle non sono più tanto fanciulle. cominciano ad interessarsi ad altri tipi di cavalli. e dopo essersi tolte lo sfizio dell'istruttore/cavaliere/gallo di turno (e tutte, almeno una volta, ci cascano) perdono interesse per il cavallino da maneggio, anche alla luce del fatto che crescendo i pantaloni bianchi da concorso non stanno piu così bene.
fatte fuori le galline vecchie, l'istruttore stoicamente presidia il maneggio, occupandosi con scrupoloso interesse delle nuove reclute.
e i giovani che hanno tenuto duro (in tutti i sensi) possono contribuire alla infinita ripetizione di questo meraviglioso circolo virtuoso/vizioso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Aprile 27, 2015, 04:10:55 PM
Ho letto con interesse quello che Raffaele pensa dei metodi " naturali", Parelli & co. e mi sembra di avere capito ( o forse ho capito male) che la buona equitazione, o addestramento o semplice relazione con il cavallo per lui è dettata da regole e principi in contrapposizione con le idee parelliane. Questo ci sta, ognuno è libero di pensarla come crede ma poi leggo quello che per lui stesso è rappresentato da dei sani principi " equestri" e guarda caso sono gli stessi principi che insegna il Baffo. Il Baffo vero però, non tutte le false imitazioni che circolano nel mondo al giorno d'oggi. Partendo dal presupposto che Pat non ha inventato niente, ha solo studiato, leggiucchiato qualche libretto e montato a cavallo, si deve rendere grazie a lui per la semplicità dei suoi schemi e la praticità dei " suoi" metodi in semplici ( che semplici non sono affatto) esercizi che sono alla portata di tutti ( o quasi). Come dice giustamente Raffaele, noi gentili donzelle siamo meno propense dell' uomo a un approccio diretto, violento e autoritario ma maggiormente inclini all' istinto di protezione e cura. Quante di noi si sono sciolte davanti a un cavallo maltrattato e denutrito con problemi comportamentali anche pericolosi con l' intento di " io ti salverò". ? Io di sicuro. Ebbene, il cavallo non si salva con carote, spazzolate, e coccole ma con del duro lavoro e tanta DISCIPLINA. Questo è uno dei primi principi di Parelli.  In realtà nel suo metodo ( che io seguo personalmente da più di un anno) Non c'è spazio per le lallopucciosità, anzi si evitano a priori. Esiste un rigido comportamento di base in cui non si coccola un cavallo a gratis. Se il cavallo di sua iniziativa si avvicina e invade il tuo spazio lo si deve allontanare. Il cavallo si avvicina a te solo se chiamato. Il cosiddetto lavoro da terra, da cui si inizia con capezza, corda e stik non è altro che " semplici" esercizi per lavorare sull' obbedienza e il rispetto. Noi lavoriamo il cavallo e il cavallo lavora noi. Ed è questo il punto critico del metodo di Pat. Ci si mette in gioco, si cambia modo di pensare, si inizia a pensare da leader e si tira fuori la grinta e la determinazione. La violenza fisica non è contemplata fine a se stessa, la famosa fase 4
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Aprile 27, 2015, 04:24:13 PM
La famosa fase 4, potente quanto un calcio di un cavallo, è sempre pre avvisata da altre 3 fasi. Esistono anche vari " atteggiamenti" del corpo che indicano le cosiddette orecchie indietro ed è previsto anche il calcio ma sempre dato di spalle e verso il petto del cavallo. Robe da idioti, o da femmine represse, può darsi, ma insegna a noi a farci rispettare.
Se io guardo dritto negli occhi il mio cavallo e gli indico che deve trottare in circolo a mano destra e lui và verso sinistra, io lo riprenderò con la fase uno, se continua a farlo passo alla fase 4 che è una frustata secca sulla spalla ( la spalla indica la direzione). Tutto questo lavoro porta a quello a cui tutti aspiriamo, lavorare in leggerezza, ossia senza l' utilizzo di aiuti, sono con lo sguardo e la postura. E in sella? Lo stesso lavoro si fà in sella. Il lavoro in freestyle, si esegue senza aiuti, senza imboccatura e il cavallo si guida con la postura ( spostamento del peso del corpo, assenza e presenza di energia) e con lo sguardo ( dove i nostri occhi guardano). Il fine di tutto questo lavoro è avere un cavallo che quando lavora con noi, guarda noi e non quello che fà il suo vicino di paddock, e rimane attento ad ogni nostra minima richiesta. Lo stesso farà in sella, ci guarderà e ci sentirà, ci ascolterà e ci ubbidirà. Violenza psicologica? Condizionamento? Perchè non è forse questo che facciamo tutti i giorni con i nostri cavalli? Cos'è Parelli, un terrorista, violento e rabbioso che sfoga le sue ire sui cavalli??? Parelli picchia e sottomette i cavalli. Ma davvero? La fase 4 non è picchiare, è un comando deciso ed è l' unico fisico, altrimenti il cavallo non si tocca mai. Sottomette i cavalli? Certo, e chi non lo fa? Almeno lo fà gradatamente... e alla fine si ottiene un buon lavoro in libertà.
Chiedo venia per questo mega pippone..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Aprile 27, 2015, 04:38:04 PM
( Poker numero 1 :laugh3: :laugh3: :cheesy3: :laugh3:)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 27, 2015, 04:40:10 PM
Raffaele - se è lecito esprimere la mia opinione sulla sua opinione - ce l'ha con Parelli perchè lo accusa di vendere "cose non sue" a caro prezzo (sia concetti, che "strumenti magici"). Chi ha letto almeno un libro di Parelli troverà scritto subito che Parelli non afferma affatto di aver scoperto l'acqua calda, ma ringrazia tutti coloro da cui ha imparato.

Riguardo ai risultati: c'è qualcuno che afferma di saper riconoscere un cavallo "parellizzato", bisognerebbe chiedere cosa intendono precisamente; io non ne sono capace, i cavalli che ho visto mi fanno abbastanza invidia.

Un effetto immediato, e constatato di persona, sul cavaliere: il cavaliere timoroso perde molta, o tutta, la sua paura del cavallo. Una cosa ottima, direi!





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Aprile 27, 2015, 05:12:57 PM
Quella di Poker è l'analisi più lucida, veritiera e anche divertente che abbia sentito da molto tempo a questa parte.
Grande Poker!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 27, 2015, 05:33:38 PM
Citazione da: PokerFace - Aprile 27, 2015, 04:10:36 PM
forse, banalmente, papà e mammina a un certo punto chiudono il rubinetto dei soldi.
e la ragione per cui ad alti livelli sono piu maschi che femmine è presto detta.
è una tecnica.
l'istruttore (il "gallo nel pollaio") ama circondarsi di giovani e belle fanciulle, che stanno benissimo coi pantaloni bianchi da concorso.
questo sport piace tanto alle fanciulle stesse che, oltre a invaghirsi dell'esperto istruttore, possono nella giovinezza sfogare i loro istinti materni/crocerossini/amorosi prendendosi cura del cavallino adorato.
l'immenso numero di gnocche fa gola anche ai giovani maschietti che però vengono subito presi in giro dagli altri ragazzi.
i più mollano la presa (anche perchè, finchè non sei bravo, sei uno sfigato e le fanciulle non ti si filano), scoraggiati anche dall'istruttore che da buon gallo vuole le pulcine tutte per sè.
ma alcuni coraggiosi resistono. quelli di loro che si accorgono di alcuni trucchi per stare benissimo anche loro coi pantaloni bianchi da concorso, fanno carriera e presto hanno un loro pollaio.
nel frattempo, le fanciulle non sono più tanto fanciulle. cominciano ad interessarsi ad altri tipi di cavalli. e dopo essersi tolte lo sfizio dell'istruttore/cavaliere/gallo di turno (e tutte, almeno una volta, ci cascano) perdono interesse per il cavallino da maneggio, anche alla luce del fatto che crescendo i pantaloni bianchi da concorso non stanno piu così bene.
fatte fuori le galline vecchie, l'istruttore stoicamente presidia il maneggio, occupandosi con scrupoloso interesse delle nuove reclute.
e i giovani che hanno tenuto duro (in tutti i sensi) possono contribuire alla infinita ripetizione di questo meraviglioso circolo virtuoso/vizioso.

Assai simpatica questa tua teoria, ma ha due punti deboli: primo, gli istruttori - in genere degli sfigati vanesi - non sono necessariamente degli homini attraenti, spesso sono dei ducetti sgradevoli che urlano gambegambe e - a volte - sono dei veci decrepiti che non montano più; secondo, ci sono sono molte cape che danno lectioni di equitatione, credo che il loro numero sia in crescenza.
Dunque la teoria di Poker cade - come ragione principale - dell'attrazione indiretta/di riflesso delle femine per il mondo del lallo.
Mentre è innegabile l'altissima attrazione che il lallo svolge sulle femine http://lallietope.blogspot.it/2015/03/statistiche.html
e ha delle ragioni intrinseche che la Nostra cerca di spiegare come spiega il drop out, ecco cosa dice riguardo il droupoutanamento  :icon_eek: femminile:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Aprile 27, 2015, 05:39:43 PM
Non necessariamente un istruttore deve essere attraente per... attrarre le allieve, esiste anche il fascino del potere, nel suo piccolo (come hai detto tu) l'istruttore è spesso un piccolo duce, cioè detiene una posizione di potere, circa la vecchiaia pensa a Charlot, Moravia e tanti altri, idem con patate, non è necessaria la gioventù per attrarre (tutte le fortune voi uomini eh).
Le Cape sono in minoranza rispetto ai Capi istruttori masculi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 27, 2015, 05:42:52 PM
Raffaele, ma come, non lo sai????
bello o brutto, simpatico o insopportabile, l'istruttore/cavaliere è comunque super affascinante. l'oggetto del desiderio. ha il fascino del domatore di cavalli, del risolutore di problemi, dell'esperto, del navigato, del proibito, del trombeur de famme e chi più ne ha più ne metta. poi essere la cocca del maestro non ha prezzo. vedere le altre che soffrono, ingelosite, nemmeno.

sul fatto che siano in aumento le istruttrici donne è molto semplice. le mamme - capita l'antifona dell'istruttore marpione - sono molto più contente di affidare le pargolette in tenera età a otal, animatrici pony, otb della scuola femmine.
e quindi, il gallo, per pura convenienza si tiene in casa una istruttrice femmina per le prime cosine.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 27, 2015, 10:02:34 PM
Dopo Sex and the City, si attende con impazienza la prossima serie Sex and the Horses  :happy1:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: bionda - Aprile 27, 2015, 10:32:51 PM
Sex and the horses... io vedo che in maneggio i rari ometti in età riproduttiva si dividono in a) quelli che le numerose zitelline se le passano tutte, con metodo, poi cambiano maneggio e b) quelli a cui gliela fanno annusare, ma non gliela da nessuna.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Aprile 27, 2015, 10:42:23 PM
Citazione da: alex - Aprile 27, 2015, 04:40:10 PM


Riguardo ai risultati: c'è qualcuno che afferma di saper riconoscere un cavallo "parellizzato", bisognerebbe chiedere cosa intendono precisamente; io non ne sono capace, i cavalli che ho visto mi fanno abbastanza invidia.



Domanda: chi ha detto o scritto (non capisco se ti riferisci al forum o alle tue conoscenze personali nella vita fuori dal web) che sa riconoscere un cavallo "parellizzato"?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Aprile 27, 2015, 11:15:03 PM
Forse trattavasi di cavallo PARALIZZATO  :horse-scared: :horse-wink: :firuu: :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 27, 2015, 11:40:37 PM
Fuori di questo inclito forum, l'ho sentita come espressione ricorrente; ma la funzione "cerca" su questo forum mi dimostra (e dimostra pure a chiunque la usi) che è stata usata sia l'espressione "parellizzato" che quella, che non ricordavo, "asnavarizzato".

Dal contesto dei discorsi sentiti, immagino che chi usa l'espressione intenda "cavallo spento", ma siccome i pochi cavalli che ho visto io non erano spenti affatto, operlomeno: avevano una sfumatura di "spegnimento" assai simile a quella che ho intravisto nei pochi filmati di pleasure che ho visto, temo di interpretare male il significato della parola.

Ho detto qualcosa di sconveniente :horse-scared:? In questo caso, mi scuso.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2015, 05:25:11 AM
Citazione da: PokerFace - Aprile 27, 2015, 05:42:52 PM
Raffaele, ma come, non lo sai????
bello o brutto, simpatico o insopportabile, l'istruttore/cavaliere è comunque super affascinante. l'oggetto del desiderio. ha il fascino del domatore di cavalli, del risolutore di problemi, dell'esperto, del navigato, del proibito, del trombeur de famme e chi più ne ha più ne metta. poi essere la cocca del maestro non ha prezzo. vedere le altre che soffrono, ingelosite, nemmeno.

sul fatto che siano in aumento le istruttrici donne è molto semplice. le mamme - capita l'antifona dell'istruttore marpione - sono molto più contente di affidare le pargolette in tenera età a otal, animatrici pony, otb della scuola femmine.
e quindi, il gallo, per pura convenienza si tiene in casa una istruttrice femmina per le prime cosine.

Caro Poker, la tua è una booutade assai spiritosa e l'ho apprezzata moltissimo come una forma assai efficace di satira, l'avrei voluta scrivere io, (posso insertila nel mio bloggo?) e, sicuramente è una componente attiva nella situescion generale, ma non è peculiare all'equitatione: il maestro di sci, quello da tennis, di alpinismo etc. etc. sono equiparabili al gambegambe e - comunque - qualunque maschietto che venga visto - a torto o a ragione - come un "capo", che svolga un ruolo di lider/di prominenza/di docenza ha facile accesso alle grazie femminili, te lo dice il sottoscritto che ha fatto il docente in classi quasi esclusivamente femminili (pulzelle dai 18 ai 35 anni), per fortuna sono arrivato in quella positione con una solida experientia alle spalle et con una leggierissima cognoscenza delle donne, altrimenti sarebbero successi dei casini monumentali.
Poi, il gambegambe intelligente non tocca - a meno che non sia un pedofilo - le ragassine, anche perché sarebbe perseguibile per legge, ma rivolge la sua attentione alle loro mamme, lì la strada è aperta, facile e sicura, ve lo dice il vostro affezionatissimo... sono autostrade a 6 corsie.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2015, 06:38:11 AM
Citazione da: alex - Aprile 27, 2015, 10:02:34 PM
Dopo Sex and the City, si attende con impazienza la prossima serie Sex and the Horses  :happy1:

Ma anche no, e comunque non sarebbe il caso di parlarne in questo inclito foro.

A solo titolo di cronica, pare che la regina Giovanna e l'imperatrice di tutte le Russie Caterina, non a caso donne potentissime, misero in pratica loro sogno extremo la loro maxima aspiratione: il Sex with the Horses; alla stessa manera, millanta maschietti - per lo pù soldati in forzatissima astinenza - non esitarono a copulare con giolive lalle ma non disdegnarono: asine, mule et pecure...  :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 28, 2015, 09:11:36 AM
Non in quel senso, marrano.... nemmeno vagamente ci pensavo.... in senso lato, seguendo il filo dei discorsi già fatti qui: normali intrallazzi istruttori/allieve (chissà, forse esiste anche l'altra metà della luna?)

Mi è stata riferita questa simpatica frase, rivolta da una giovane amazzone straniera per congelare, in mezzo agli altri allievi,  un istruttore che forse ci provava: "Mano su culo solo per aiutare a salire"
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 28, 2015, 10:22:20 AM
noterete però che nell'ambiente della monta americana, sono per lo più uomini che donne. Quelli che io chiamo gli "stoppatori" sono per lo più uomini. Why? la monta americana è meno lallopucciosa? Eppure al cavallino bisogna badare lo stesso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 28, 2015, 10:39:27 AM
il motivo è semplice.
il cowboy è macho. la monta western è cosa da veri uomini, rudi, sporchi.
uomini in grado di sopravvivere da soli nelle desertiche distese del new mexico, capaci di trovare l'acqua nel sahara meglio di qualsiasi rabdomante, in grado di accendere un fuoco con con il solo utilizzo dei raggi solari e delle varie borchie di cui sono dotati i pittoreschi finimenti americani... uomini che sanno radunare un'intera mandria di bovini selvaggi con il semplice fischio e che sanno domare mustang inferociti e idrofobi sussurrando loro parole da veri uomini, tipo "i'm the leader" o "trust in my authority".... uomini in grado di ferrare un cavallo a caldo con una mano e di marchiare un vitello a fuoco con l'altra, mentre sorseggiano una fiaschetta di wisky e masticano tabacco.

è tutto un altro mondo.

vuoi mettere il cow boy col suo cappellaccio sabbioso, la sua camicia a quadrettoni sudacchiata, i suoi guanti da lavoro, i suoi jeans usurati e maschi con... con... con i pantaloni bianchi e la giacchetta da damerino che indossano i cavalieri in concorso ippico???

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Aprile 28, 2015, 11:04:50 AM
Citazione da: Alexis85 - Aprile 28, 2015, 10:22:20 AM
noterete però che nell'ambiente della monta americana, sono per lo più uomini che donne. Quelli che io chiamo gli "stoppatori" sono per lo più uomini. Why? la monta americana è meno lallopucciosa? Eppure al cavallino bisogna badare lo stesso.

oltre a quello che dice poker conta che nel reining e nelle discipline coi vitelli non è ben visto il comportamento lallopuccioso. i colori sono sobri, il cavallo è molto schematizzato nel lavoro..
nelle discipline veloci o di precisione dove invece la fanno da padrone finimenti colorati, lustrini, selle con molti argenti, ecc il numero di donne sale vertiginosamente..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2015, 11:35:48 AM
Caro Poker (sei un maschietto vero?) hai una vena ironica davvero notevole, complimenti!, è un piacere leggerti, complimenta ancora.

Ora tentiamo di analizzare - pezzo per pezzo - più o meno seriamente quello che ho riportato:

... negli Stati Uniti, si usa una particolare ippoterapia specializzata nel tentare la guarigione per donne che hanno subito abusi emotivi e sessuali.
Ma anche le donne normodotate afflitte nella psiche da traumi esistenziali possono guarire col contatto col cavallo.
Per spiegare questo filing speciale che si crea tra la donna ploblematica e il lallo, ricorrerò alla storia e alla simbologia.
Entrambi sono prede, l'uno per gradino di scala alimentare, l'altra per effetto della culutura dominante, infatti, entrambi hanno subito il dominio del maschio della specie homosapiente, peretanto, entrambi temono l'homo quando questi usa la forza per imporsi.
Tra il lallo che ha subito la violenza della doma tradizionale e la donna che è stata violentata l'affinità emotiva è immediata. istintiva, spontanea et reciproca.


La Nostra parte presupponendo: L'incontro tra donna e cavallo e reciproca guarigione e che la "malattia" sia la violenza imposta dallo masculo humano che considera entrambi prede, premesso che mi viene un cicinin difficile vedere Anghela e la bonanima di Margherita come delle prede, secondo mua, per come cognosco le donne, i lalli, la storia - fermo restando che il lallo è sicuramente una preda e che  2.753 anni fa si faceva il "ratto delle sabine" - l'abbinamento mi pare molto azzardato che dite?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Aprile 28, 2015, 11:38:45 AM
Rhox, Secondo me e' contrario: signoree = lustrini e non lustrini = signore.
Infatti adesso che molte donne praticano il reining si vedono un sacco di brillantini.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Aprile 28, 2015, 11:41:00 AM
Citazione da: Bubba - Aprile 28, 2015, 11:38:45 AM
Rhox, Secondo me e' contrario: signoree = lustrini e non lustrini = signore.
Infatti adesso che molte donne praticano il reining si vedono un sacco di brillantini.

beh, ma anche gli uomini in pleasure vanno in giro con più argenti che cuoio sulle selle.. e nel barrel sono ben colorati anche loro!
penso sia proprio la disciplina che tira di più al non conformismo.. forse perchè è stata frequentata da più tempo dalle donne.. non so..
però nel caso anche gli uomini si adattano allo standard
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 28, 2015, 11:43:47 AM
ok torno serio per un secondo....

abusi emotivi??? traumi esistenziali???

e casualmente perpetrati ai danni di donne (quando non di bambini o animali, vero?) di default "deboli".
queste cose mi fanno veramente innervosire.

la mancanza di azione, di impegno, di fatica fisica, di lavoro è il vero male che affligge la nostra società.
ecco perchè si sfornano intere generazioni di debosciati.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 28, 2015, 01:43:32 PM
altro che ironia, poker ha descritto una realta'. ha perfettamente ragione!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2015, 02:34:23 PM
Il tema del primo lotto di analisi di quanto riportato è: lalli e donne sono abusati dal masculo monello, sono sue "prede", dunque, lalli e donne si sono scielti per affinità emotiva; come ho detto a me mi pare una strunzata, ma può darsi che mi sbagli.




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 28, 2015, 02:57:12 PM
non ho ben capito dove l'hai letto, anche a me sembra una cavolata. Però è vero che all'estero i grandi cavalieri hanno groom donna, mai uomini. In germania usa così. Quando ho chiesto informazioni sul motivo, sembra che le donne abbiamo un modo di approcciarsi ai cavalli diverso rispetto agli uomini, e che questo le rende preferibili nella quotidiana attività di grooming di cavalli importanti. Io penso  che sia tutto regolato da ormoni: l'uomo è più "testosteronico" (passatemi il termine...) e quindi ha un approccio all'animale più d'impatto rispetto alla donna.

Nel mio piccolo ho potuto avere conferma di questa teoria: quando si è trattato di fare delle flebo alla mia cavalla, se le facevo io (che sono 1.60) e una mia amica veterinaria, anche lei non di alta statura, tutto bene. Quando invece ho provato a farmi aiutare da uomini forti e aiutanti, la cavalla tirava talmente forte la longhina o i due venti che se non avevo i chiodini di vidia sotto i ferri mi si era già ribaltata più volte.

un'altra cosa interessante che sentii in un documentario è che la maggior parte degli attachi di puma ai turisti (non mi ricordo in che posto del mondo.... non di sicuro in europa :D) era rivolto ai bambini e alle donne. Proprio perchè agli occhi di un animale sembrano innoqui o più gestibli in una lotta che un uomo alto e forte ...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 28, 2015, 03:04:09 PM
forse il puma attacca i bambini e le donne perchè mediamente sono piu piccoli dell'uomo. non credo che stia  lì tanto a vedere se hanno molto o poco testosterone o se sono piu o meno machi.

o forse chissà... bambini e donne vedono il bel gattone e invece di tirargli una bella sassata in mezzo agli occhi gli fanno: "zc zc zc micino, ma cosa ci fai da solo nel bosco??? vieni qui da me, piccolo batuffolo di pelo, pic..............."

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 28, 2015, 03:18:49 PM
ahahahaahah! sisi nel documentario dicevano che era una questione di statura, e di "modi"...
ad esempio gli animali sono portati ad intenerirsi verso cuccioli anche di altre specie perchè i cuccioli hanno forma più "tonde" rispetto ad un adulto.......


Questo vuol dire che una donna in carne fa più tenerezza di una alta e secca. Ecco.  :firuu:


Per tutte le donne alte e secche: sto scherzando....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: bionda - Aprile 28, 2015, 04:33:41 PM
Notavo una cosa: da noi gli istruttori sono tre femmine e un maschio, ma i famigerati esperti da staccionata, quei dilettanti noiosi che montano poco o non montano più, però sanno tutto loro e hanno il vizietto di impicciarsi a gratis di quello che fanno gli altri, sono tutti uomini.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Aprile 28, 2015, 05:03:02 PM
Citazione da: alex - Aprile 27, 2015, 11:40:37 PM
Fuori di questo inclito forum, l'ho sentita come espressione ricorrente; ma la funzione "cerca" su questo forum mi dimostra (e dimostra pure a chiunque la usi) che è stata usata sia l'espressione "parellizzato" che quella, che non ricordavo, "asnavarizzato".

Dal contesto dei discorsi sentiti, immagino che chi usa l'espressione intenda "cavallo spento", ma siccome i pochi cavalli che ho visto io non erano spenti affatto, operlomeno: avevano una sfumatura di "spegnimento" assai simile a quella che ho intravisto nei pochi filmati di pleasure che ho visto, temo di interpretare male il significato della parola.

Ho detto qualcosa di sconveniente :horse-scared:? In questo caso, mi scuso.

Niente di sconveniente Alex, ci mancherebbe.
Avendo usato io stessa questo termine qualche post addietro ( riferendomi ad alcuni cavalli che avevamo avuto in rieducazione qui da noi, cavalli che secondo i proprietari, avevano tirato fuori problemi comportamentali in seguito all'applicazione di quel metodo), mi era venuto il dubbio di non essermi espressa bene e quindi di essere stata fraintesa.

Per quel che attiene noi, con "parellizzato" non intendiamo affatto "cavallo spento",  ma il cavallo che ha sviluppato difese all'applicazione di quel metodo, poi cosa intendano gli altri, non saprei...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Aprile 28, 2015, 05:19:42 PM
Citazione da: bionda - Aprile 28, 2015, 04:33:41 PM
Notavo una cosa: da noi gli istruttori sono tre femmine e un maschio, ma i famigerati esperti da staccionata, quei dilettanti noiosi che montano poco o non montano più, però sanno tutto loro e hanno il vizietto di impicciarsi a gratis di quello che fanno gli altri, sono tutti uomini.

Sono d'accordo con te, ho avuto modo di osservare le stesse cose che dici tu, in diversi maneggi, si di monta inglese che di monta western....e ho anche notato che questi esperti da staccionata masculi, sono molto "generosi": oltre ad impicciarsi gratis, si propongono sempre in aiuto alle gentili donzelle.... :horse-wink:

E poi accade una cosa: se la gentile donzella in pericolo, accetta i consigli dell'esperto masculo da staccionata, tutto ok, è bravabellabuonaeintelligente, altrimenti, se respinge le avances non richieste, pardon, volevo dire se rifiuta consigli e aiuto non richiesti, viene etichettata come stregafrigidacacasottolallistafrustrata.... :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2015, 06:00:45 PM
Vedo che nessuno risponde a atono, pazienza farò da me.

Per prima hosa, il vostro affezionatissimo nota che i lalli non fanno distinguizioni tra donne et homini, tranne alcuni lalli che sentono quando - in certi periodi - qualcuno dei bipedi di sesso femminile - che gli girano attorno - cambia odore. Loro distinguono chi li tratta bene chi li tratta malo, si affezionano tantissimo all'ometto delle pulitie a quello che gli porta la sbobba...  chissà perché. :horse-wink:

Inoltre il lallo, normalemente, non conserva i traumi della doma, la persistenza dei traumi dipende dalla scozzonatura e l'addestramento fatto male, se è fatto bene il lallo si adatta facilmente e "collabora".

Dal punto di vista del lallo, che sia una donna, un homo o un gay a fargli le puccipucci, non cambia nulla,
dunque:
Tra il lallo che ha subito la violenza della doma tradizionale e la donna che è stata violentata l'affinità emotiva è immediata. istintiva, spontanea et reciproca.
Questa affermatione è falsa per il lallo è (probabilmente) vera per la sconzolata.

Dunque, il lallo guarisce dal suo trauma domatorio se addestrato/educato/trattato - in seguito - bene;  le donne guariscono dai traumi esistenziali col lallo ma anche no, ci sono tenniche consolidate di recupero dell'autostima nelle fanciulle violate che prescindono dal lallo e funzionano bene.

Se è vero che il lallo è una preda all'origine, da millenni non lo è più è un animala domestico che conserva l'ancestrale sentimiento di specie di esser predato anche se di molto attenuato.
La donna ha una positione molto più articolata nelle società/nelle culuture humanae, la storia ci ha consegnato - oltre che violenza e soprusi sulle donne - forme di matriarcato più o meno visibili, su questo non mi dilungo perché esula dalla nostra disquisizione, ci basta capire che la donna non è una preda non lo è mai stata e può essere una terribile predatrice.

Ma come siamo giunti a quanto dice la Nostra?

Negli anni in cui i lalli facevano i lalli, le donne/le damine/le signore ne stavano alla larga e ne avevano paura, mentre, le contadine li trattavano alla stessa maniera dei loro huomini: con rude affettuosa familiarità; le amazzoni - prendendo letioni dai grandi cavallerizzi - erano delle artiste al pari degli uomini, così come le virago che andavano a caccia alla volpe ai concorsi ecc. dunque, il rapporto donna lallo era dettato dall'ambiente non certo dal genere-specie come si pretende hora.

A questo punto apro una parente su una popolatione equestre, sulle donne di quella giente:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 29, 2015, 10:56:12 AM
Analizzando la storia e la cultura della Mongolia possiamo vedere che la società nomadica assegna alla donna un ruolo importante, le riconosce compiti e funzioni precise, la pone su  un piano di parità con il proprio compagno. Sta alla madre dare l'assenso per il matrimonio e poiché tradizionalmente è la donna a trasmettere il sangue alla propria prole, è da sempre considerato un privilegio quando nasce una bambina. Già lo nota nelle sue cronache Giovanni di Pian del Carpine. Mentre negli stessi anni in Europa la donna non poteva gestire il patrimonio (tranne la propria dote) e poteva, se di ceto abbiente, solo occuparsi della gestione della servitù femminile, in Mongolia la situazione è diversa. Così scrive infatti il frate italiano nella sua Historia Mongalorum:  "vige l'usanza che gli accampamenti dei principi e maggiorenti vengano amministrati da donne, che li governino e ad esse vengono assegnate somme di denaro". Inoltre, sebbene non abbiano partecipato assiduamente ai combattimenti, in Mongolia anche le donne  sono state parte attiva della riuscita delle campagne militari e la regina Mandukhai ha condotto personalmente le proprie schiere in battaglia, senza dover invocare quali guide le voci divine, come fece invece Giovanna d'Arco, che  subì un lunghissimo processo e poi il rogo (fra le accuse mossele figurava anche quella di aver indossato abiti di foggia maschile).
Michela Saltini Taddei
(da "Mongolia - L'ultimo paradiso dei nomadi guerrieri" di Federico Pistone - Polaris 2008)


Per capire le hose, non bisogna guardare solo nel proprio orticello, tantomeno attenersi al presente, men che mai igniorare il passato.

... un esempio che tutti abbiamo visto: molti lalli, quando entra  in scuderia un uomo sconosciuto - certamente ai loro oculi un monello -  arretrano nelle loro scatole, invece, se ad entrare è una donna (anch'ella scognosciuta), gli stessi lalli si sporgono dalle loro scatole perché sanno che la donna è portarice di caroten, caressen und delicatessen.

Questa osservatione della Nostra è superficiale et strumentale, infatti, la scuderia va in subbuglio quando arriva l'ometto della sbobba specialmente se porta la carriola specialmente ad una determinata hora, anche se il tizio è piuttosto rude et sbrigativo coi pelosetti; dunque, i beneamatissimi lalli, associano la persona alle delicatessen non a presunte affinità elettive fntasticate dalla Nostra.

Eh si! La storia è questa; le donne vogliono educare con le buone, che si tratti di figli, che si tratti di lalli; alla donna non piace usare la frusta o le mani e "i lalli, col loro fiuto per le faccende dell'anima vanno dove li porta l'affinità naturale": prede con prede per formare un giolivo branco che parli lo stesso linguaggio e che segua le istesse regole.


Mia madre aveva sempre a portata di mano il battipanni, molte volte le mie chiappe lo hanno assaggiato e vi assicuro che fa male/molto male, questo non ha escluso il fatto che io abbia adorato mia madre e che lei ci abbia protetto e accudito et educato come meglio ha potuto; le mie sorelle andavano a squola dalle suore, e le pie signore, non lesinavano bacchettate et altre punitioni psicologiche alle giolive fanciulle, dunque, non è vero che alle donne piace educare colle buone, ma che la società si è avoluta è cambiata e non so se in meglio; non mi sarebbe mai passato per il gulliver di dire a casa: il maestro è stato monello e mi ha punito, perché alla punizione avuta si sarebbe aggiunta quella di mia madre, oggi, se un maestro rimbrotta ad alta voce un alunno rischia di esser denunciato ai carabbinnieri.

Dobbiamo alla donna se oggi sono in voga: i metodi dolci, la doma non violenta, il massaggio al lallo come mezzo di relatione profunda et sollazzante, lo studio del gulliver del lallo, la filosofia dell'equitatione naturale , il lallo scalzo, le "briglie prive di morso e così via.
Certo, sono gli uomini che fanno squole nelle nuove equitationi, registrano brevetti, sviluppano tenniche e metodi e attrezzature che incontrano il favore del mercato... ma è stata la donna che ha dato l'imput è lei ad esser la maggiore sostenitrice, cliente, acquirente della equitazione etica ed etollogica.


Questo periodo è fantastico - a sua scajola - la Nostra fa un ritratto spietato della situescion:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 29, 2015, 11:34:57 AM
Omo vende, donna compra.... facciamo una statistica di genere del topico sulla dipendenza da selleria e potremo dare un numero a conforto di queste osservazioni.

Occhio, ho partecipato anch'io ma sostanzialmente per dire che, aimè, dipendesse da me le sellerie sarebbero alla fame.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 29, 2015, 03:22:56 PM
Dobbiamo alla donna se oggi sono in voga: i metodi dolci, la doma non violenta, il massaggio al lallo come mezzo di relatione profunda et sollazzante, lo studio del gulliver del lallo, la filosofia dell'equitatione naturale , il lallo scalzo, le "briglie prive di morso e così via.
Certo, sono gli uomini che fanno squole nelle nuove equitationi, registrano brevetti, sviluppano tenniche e metodi e attrezzature che incontrano il favore del mercato... ma è stata la donna che ha dato l'imput è lei ad esser la maggiore sostenitrice, cliente, acquirente della equitazione etica ed etollogica.


Questo periodo è fantastico - a sua scajola - la Nostra fa un ritratto spietato della situescion: Omo vende, donna compra, giusto, ma prima di vendere l'omo ha inventato il prodottino su misura da far acquistare alle giolive ragasse e quando dico ragasse mi riferisco a tutto il nuovo pubblico pagante, che, entrato nel mondo del lallo negli ultimi vent'anni, da per scontato che le hose vanno così.

Attenzione, ci sono ottime hose in queste "novità" - novità si fa per dire -  ma altrettante liete puttenete... direbbe Banfi, vedi quanto ho appena detto sulla capacità del lallo di ricognoscere gli humani per genere, ma questa è tra le più lievi, ce ne sono altre che gridano vendetta davanti la ragione.

Mi spiace dirlo, ma ancora una volta, l'homo (la società occidentale) ha sfruttato la donna, e, per mero interesse ha contribuito a far si che l'equitatione diventasse uno sport al femminile malgrado il drop out sia particolarmente incisivo in questo settore, ma vediamo cosa dice la Nostro a proposito dell'abbandono precoce ...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 29, 2015, 06:15:43 PM
... il dropaut negli sport equestri  è assai alto in generale, ma noi stiamo parlando di donne che non partecipano e mai parteciperanno ad alcuna competitione sportiva, molte di loro ci mettono anni per imparare ad andare al galoppo e preferiscono un lallo sereno, affidabile "non particolarmente eroico nelle prestationi, ma neppure bizzarro".... .... la percentuale di persone di ambo i sessi che abbandonano lo sport in generale - tra i 20 e i 24 anni - è del 63% - dati coni 2005 - ed è ancora più alta relativamente alle donne, le ragioni:
1)mancanza di tempo per studio e lavoro
2)mancanza di tempo salute e famiglia
3)motivazioni economiche.
Queste le motivationi generali per gli sportivi, ma pereché questo beatissimo dropaut è alto anche nelle donne non sportive che si sono avvicinate al lallo attratte dal "simbolismo che la nostra culutura gli attribuisce: libertè, forza, bellezza, passione?
Perché quelle adolescienti che si sono avvicinate al lallo piene di sogni su passeggiate romantiche lungo la spiaggia all'ora dell'occaso, eroiche cavalcate in libertà nella brughiera coi capelli fluenti e svolazzanti... magari inseguite da un virile masculo tenebroso che se le vuole... conquistare, perché abbandonano?


Beh, queste hose le ha scritte una donna e io le credo, capisco che il lallo possa suscitare sentimenti di libertà forsa passione bellessa, ma già con per le romantiche passeggiate al tramonto ho difficoltà a capire, non parliamo poi dell'inquietante inseguimento in brughiera col "tenebroso" alle calcagna; di certo mi fermerei e gli direi: ah moro! Vai avanti tu che a me mi viene da ridere!
Continuiamo:

Le ragioni del droppaut sono molto semplici, Molte donne rinunciano per paura del lallo, questo ha una ploplia personalitè, volontè e manifesta in certihasi comportamenti che mettono in dubio le certesse figuriamoci l'illusione adolescienziale di divenire più attraenti , più forti solo per il fatto di andare a lallo, le donne percepiscono questa mancanza di sicuressa nell'equitatione e vi rinunciano scoraggiando anco i filii a farlo.

Quì  - a proposito di sicuressa - la nostra si lancia a proporre  una solutione assolutamente bizzarra aspettate a leggierla...


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Aprile 29, 2015, 08:53:42 PM
Ma scusa quelle putt... ehm volevo dire quelle cose scritte in corsivo sono partorite della tua mente insonne o citazioni del libro della tizia?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 30, 2015, 03:19:11 AM
Tu che dici?  :horse-wink:

Il fatto è che l'equitatione gestita da gestori saggi, pote diventare qualhosa di più di uno sport, può divenire una squola di vita non particolarmente perigliosa.
La pruova è l'utilizzo di lalli per persone andikappate che vengono "educati" a portare et interagire con  l'uomo; ecco, per le persone normodotate ma non particolarmente interessate allo sport, bisognerebbe preparare i lalli in tal modo. "L'educazione ha sempre un valore aggiunto superiore all'addestramento"... -  .... Il lallo educato deve aver interiorizzato un certo comportamento comprendendone il valore. Il lallo educato supplirà alle mancanze del cavagliere corriggendolo garbatamente in un "dialogo diretto che non è una tenzone", peretanto il lallo diventerà il maestro più capace per il proprio aglievo....
  :icon_eek:  :icon_eek:  :icon_eek:

Io trovo questa donna fantastica, in questo passo esprime due concetti:
il primo è che per le ragasse non particolarmente coraggiose bisogna dare lalli tipo quelli dell'ippoterapia, e quì ha perfettamente ragione e ci siamo arrivati basta guardare questa cronologia:
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/cronologia_27.html
ormai, pare che anche i frison siano troppo nevrili, si sta passando/si è passati ai lalli da carne, gli ex lalli da lavoro, questi soddisfano appieno il lallista medio: grossa mole, grande presenza, spesso livree particolari assai accattivanti, flemma e nevrilità di un pio bove.

Un mio collega cavallaro mi ha raccontato dell'acquisto di una sua amica, lui l'ha accompagnata ad una fiera come conzulete, la signora, il prototipo della lallista: quarantenne, dirigente statale, single, in netto sovrappeso, assolutamente debuttante nell'ambiente, con alle spalle qualche mese di lectioni con un gambegambe, appena ha visto una lalla (forse polacca), otto tonnellate, zoccoli come padelle, collo corto et taurino, pezzata bianca e nera, coda e criniera lunghe le son brillato gli occhi e ha detto: la voglio!

Il commerciante (il macellaio), che ha oculi e naso sopraffini, appena si sono avvicinati ha sparato grosso, ora non ricordo esattamente come andò la trattativa, ma la signora si portò a casa 800 kili di carne pelle visceri e ossa pagandoli a prezzo di filetto, la lalla fu battezzata Iberia, per gli amici Iberiona.

Il secondo concetto, collide paro paro con le palabras di JDO, che a sua volta le ha apprese da Alexiss Gruss, beccatevi sto linco, così capite cosa significa arte equestre:
http://www.equestriades.com/
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 30, 2015, 07:22:38 AM
Meno male! Che sollievo....! Già mi stavano venendo terribili dubbi di genere.... il dubbio era: ma io sono un maschio o una femmina? Adesso sono tranquillo, a me piacciono le cavalle leggere, in avanti, anche  mareish, "non facili"; Luna, Morena, Ami, la stessa Asia... Almeno in qualcosa il mio profilo non corrisponde.  :horse-cool:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Aprile 30, 2015, 11:02:44 AM
 :grin2: :grin2: pero' i conti non tornano a me
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 30, 2015, 11:14:40 AM
Non resta altro che farti i complimenti per il tuo blog "lallietope". Il titolo è un programma e la tua ricerca minuziosa di trovare connessioni tra le "mode" e la presenza femminile in equitazione è simpatica.

Ma vorrei far presente ad alcuni attenti lettori questa particolare affermazione, che potrete leggere cliccando "perchè lalli e tope?"

Infatti, tra tutti gli animali classificati nei primi dieci posti, solo il cavallo si può montare e l'azione del cavalcare è facilmente riconducibile all'azione del "montare" per la copula, cosa che in linea teorica dovrebbe far pendere la bilancia della preferenza verso una maggiore percentuale di maschi; ma così non è stato e così non è per un motivo assai semplice: - il cavallo è un animale muscoloso forte fiero altero maschile "virile" (infatti chiamiamo "cavallo" anche se il soggetto in questione è una giumenta), dunque, i maschietti lo inquadrano come un simile simbiotico mentre le femminucce vedono in quella figura un muscoloso potente forte partner maschile, aggiungete che per montare a cavallo ci si posiziona a gambe divaricate ed il movimento principale per il ben cavalcare consiste in spinte pelviche più o meno accentuate, ecco allora spiegato il rapporto di preferenza (inconscio) delle femminucce verso il cavallo.

Ci sono molti spunti di natura sessuale (quando si va sul sito infatti.... viene fuori una dicitura che avvisa sui contenuti espliciti del blog) molto curiosi, sulla questione di "montare" a cavallo.

Trovo questo blog molto interessante dal punto di vita psicologico. Chi è interessato ad una tesi sulla" psicologia del creatore di blog" , molto in voga negli ultimi anni, , può tranquillamente lavorarci su. Ora il blog è una "moda", un modo per esprimere la propria visione delle cose, pubblicamente.

E' interessante infatti, data le varie esplicite affermazioni, capire il rapporto di alcuni uomini con le donne. Dal punto di vista culturale e personale.

Purtroppo con l'avvento del blog, chiunque può scrivere qualsiasi cosa.



ps_ hai evidenziato nettamente come le donne preferiscano lalli grossi e pesanti.... .Non mi stupirei se la conclusione a cui arrivassimo fose quella che ..a  noi donne scegliamo solo cose grandi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 30, 2015, 11:24:42 AM
Aggiungo che blog come questi insegnano a noi donne il motivo per cui gli uomini, nel loro pensare molto in una "unica direzione" , abbiamo molte fantasie sessuali sulle donne e i cavalli. Non il contrario. La mentalità maschile è spesso sempre puntata verso il discorso del sesso: questo blog ne è una magnifica rappresentazione, in modo un pò elegante certo, ma sempre magnifica. Grazie Raffaele de martinis per rappresentare in modo così ...caratteristico e tipico il genere maschile!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 30, 2015, 12:10:24 PM
Certo.

Possiamo riferire fatti.
Possiamo esprimere opinioni su quei fatti.
Possiamo anche esprimere opinioni sulle motivazioni psicologiche che hanno indotto a esprimere quelle opinioni su quei fatti.
Occhio Alexis: possiamo anche esprimere opinioni sulle motivazioni psicologiche che hanno indotto a esprimere opinioni sulle motivazioni psicologiche che hanno indotto a esprimere quelle opinioni su quei fatti.

Facciamo un passo indietro... torniamo semplicemente ai fatti e alle opinioni sui fatti? Altrimenti non finiamo più!  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 30, 2015, 12:36:04 PM
ehehehehe! Come travisare un intero pippon-post. I fatti sono che è presente, secondo l'autore di questo blog, una connessione dettata da un fattore sessuale che porterebbe le donne ad amare l'andare a cavallo. I dati di fatto sono che noi donne amiamo "gli acquisti compulsivi da selleria". I dati di fatto sono che voi uomini pensate solo... al sesso.


Sul sesso si basa l'interno blog. E la maggior parte dei discorsi di raffaele. Non so perchè ma a me un 60 enne che intitola un blog "lallietope" scirvendo che le donne preferiscono andare a cavallo perchè ci si posiziona a gambe divaricate... mi inquieta.

Ripeto: il sogno di qualsiasi uomo : una topa che va a cavallo. Ecco perchè il titolo del blog, la speigazione di Raffaele è un bluff.

Il discorso della psicologia è a sè, lascialo perdere.

E' sicuramente singolare trovare tutti questi pensieri e connessioni tra il sesso e le donne a cavallo................................ma ognuno ha le sue fissazioni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 30, 2015, 01:16:06 PM
Penso che per analizzare il rapporto fra donne e cavalli sarebbe bene partire da lontano, dal mito delle amazzoni; ma un tema che ho lanciato già più volte. Sta il fatto che in quel mito si trattava di donne che amavano (o forse: usavano) il cavallo e allo stesso tempo odiavano (o disprezzavano) gli uomini, e questi ultimi li "usavano" meno possibile. http://www.treccani.it/enciclopedia/amazzoni_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Un mito così radicato, e così persistente, fa supporre che una interessante relazione fra cavalli e donne ci sia; forse è qualcosina di più di una fissa di Raffaele.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 30, 2015, 01:23:39 PM
Eccome se c'è!!! mai detto che non c'è! è la relazione tra andare a cavallo e divaricare le gambe che...... è una fissa.

Quello che hai affermato tu è un argomento bello e interessante, che sarebbe bello sviluppare. Senza, per cortesia, sfociare in argomenti sessuali di dubbio gusto.

Le amazzoni: chi di noi donne non si è mai interessata a questo mito?

eppure Alex, le donne che erano amazzoni... cometu hai scritto... sono ben lontane dalla "lallopucciosità" delle donne su cui insiste raffaele.

Ma è da questo che si vede di che cultura sono le persone. Alex parla di amazzoni. Raffaele di gambe allargate.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Aprile 30, 2015, 01:49:45 PM
Citazione da: Alexis85 - Aprile 30, 2015, 01:23:39 PM
Eccome se c'è!!! mai detto che non c'è! è la relazione tra andare a cavallo e divaricare le gambe che...... è una fissa.

Quello che hai affermato tu è un argomento bello e interessante, che sarebbe bello sviluppare. Senza, per cortesia, sfociare in argomenti sessuali di dubbio gusto.

Le amazzoni: chi di noi donne non si è mai interessata a questo mito?

eppure Alex, le donne che erano amazzoni... cometu hai scritto... sono ben lontane dalla "lallopucciosità" delle donne su cui insiste raffaele.

Ma è da questo che si vede di che cultura sono le persone. Alex parla di amazzoni. Raffaele di gambe allargate.

:perfect: per Alexis85

Non so perché ma a me, mente semplice di donnicciola coi calli alle mani, tutte ste parole, sto analizzare, etichettare, eviscerare e sviscerare, mi fa venire in mente che l'uomo da quando ha deciso di indossare le mutande e diventare civile, superiore, acculturato, ecc. ecc. si fa una gran quantità di "seghe mentali", che sono anche divertenti da leggere
:laughter-485:

Purtroppo la mia pausa caxxeggio è finita...mi attende un tranquillissimo 6 quintali di un anno...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 30, 2015, 02:21:29 PM
Citazione da: alex - Aprile 30, 2015, 01:16:06 PM
Penso che per analizzare il rapporto fra donne e cavalli sarebbe bene partire da lontano, dal mito delle amazzoni; ma un tema che ho lanciato già più volte. Sta il fatto che in quel mito si trattava di donne che amavano (o forse: usavano) il cavallo e allo stesso tempo odiavano (o disprezzavano) gli uomini, e questi ultimi li "usavano" meno possibile. http://www.treccani.it/enciclopedia/amazzoni_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Un mito così radicato, e così persistente, fa supporre che una interessante relazione fra cavalli e donne ci sia; forse è qualcosina di più di una fissa di Raffaele.

Già, lo confesso, la mia fissa sono/erano le donne e i lalli, raggiunta la pace dei senzi e facendo solo qualche passeggiatina di tanto in tanto a lallo, vedo le hose in maniera molto distaccata.
Poi son stato fortunato, ho ricevuto il librello della Ravello da una mia amica, una matura signora, che si è dichiarata disposta a collaborare alla stesura del bloggo, nel senzo che supervisiona coll'oculo femminile a quanto scritto; a questa iniziativa si è unita un'altra ragassa più giovine con la quale ho un'antigua confidentia.
Il Bloggo l'ho aperto nel 2011, ma mi fermai pereché capii subito di essere inadeguato ad affrontare l'argomento sensa urtare la senzibbillità femminile, malgrado quanto detto all'initio, l'oculo del masculo ostinatamente rimane.

Riguardo le amazzoni beccatevi questo:http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/05/blog-post.html
la Nostra, lovviamente tratta l'argomento... vedrete come, dunque, ci torneremo sopra partedo da una alimentare consideratione: il mito delle amazzoni l'hanno invetato li masculi... o no?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 30, 2015, 02:28:36 PM
Cara miky, purtroppo è il ritratto tipico dell'uomo che ama la donna, perchè non potrebbe esimersi dal farlo, avendo messo su famiglia e prole, ma mantiene cmq una sorta di maschilismo molto molto velato, in modo da potersi "parare" ogni qual volta gli si fa notare "ma come? se dici questo disprezzi le donne!" sarà sempre pronto a dirti "ci mancherebbe, amo le donne per quel che sono". Ed è vero.

é come quando una persona afferma di non essere assolutamente razzista, poi storce il naso se vede una persona di colore. Possiamo chiamarla ipocrisia? forse un pò si.

Il modo di scrivere, ottimo direi, la linearità con cui scorrono i suoi scritti, non potranno mai nascondere quelle che sono le vere linee di pensiero di una persona.

Per chi ancora non fosse convinto che esista un blog che parla di sesso, di donne e di cavalli, riporto quanto scritto se si prova ad accedere al suddetto bloggo:

Il blog che stai per visualizzare potrebbe comprendere contenuti adatti solo agli adulti. In genere, Google non esamina né approva i contenuti dei blog. Per ulteriori informazioni sulle nostre norme per i contenuti, consulta i Termini di servizio di Blogger.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 30, 2015, 02:30:06 PM
mmm? ma quanti blogghi hai?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Aprile 30, 2015, 02:34:30 PM
Probabilmente stanno esagerando ma, da Lady Godiva in poi la nudità a cavallo ha rappresentato una forma di espressione della ribellione delle donne assai emblematica perché abbinata al cavallo, uno dei massimi simboli della libertà, della vitalità e del sesso.


no vabbè.

Apri un sito porno. Farai un sucessone.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 30, 2015, 02:56:08 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 30, 2015, 02:21:29 PM
...ci torneremo sopra partedo da una alimentare consideratione: il mito delle amazzoni l'hanno invetato li masculi... o no?

Giusto; estremamente probabile, non ci avevo pensato. Intendi dire che ciò che i maschi dicono, cercando di spiegare l'animo femminile, non ha valore? Perchè allora....  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 30, 2015, 03:14:23 PM
Prima di mettere a confrondo l'educazione dei lalli secondo JDO et secondo la nostra, apro una parente per tornare al mio sollazzo traduttorio.

Qualche giorno fa, ho risentito : Avec le Temps uno dei capolavori di Leo Ferrer, lovviamente in francese, ricordavo di una traduzione itagliana cantata da Patty Pravo, vado per recuperare il testo e trovo una traduzione alla lettera, le dò uno sguardo distratto e l'oculo mi cade su:

Et l'on se sent blanchi comme un cheval fourbu et l'on se sent glacé dans le lit de hasard
e ti senti bianco come un cavallo esausto e ti senti gelare nei letti del caso


Che minchia vul dire? Cerco il testo di Patty e trovo questa traduzione fatta da Gino Paoli:

E ti senti il biancore di un cavallo sfiancato in un letto straniero

mmm, un pò meglio ma ancora non si capisce che vuol dire blanchi, perché il resto è chiaro il lallo è sfiancato è esausto, ma un lallo stanco può esser blanchi? Certo che si!

Tutti sappiamo che un lallo sfiancato è plobabilmente madido di sudore, dunque, bianco di schiuma, ma non sono soddisfatto perché l'artista usa il verbo blanchir, proprio quel verbo?

Pereché blanchir, oltre al significato principale: imbiancare ecc.  usato in cucina vuol dire cuocere un una certa maniera, cioè a fuoco vivace, a tutta fiamma, scottare.

Dunque, l'artista voleva dire: ... e ti senti "cotto" come un cavallo esausto...
Ma anche così è bello: e ti senti il sudore di un cavallo sfiancato, ma sopratutto ha un senzo.

Chiudo la parente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Aprile 30, 2015, 03:32:31 PM
grande poeta Gino Paoli!! assolutamente perfetta la sua interpretazione di Leo Ferrer: E ti senti il biancore di un cavallo sfiancato in un letto straniero
Te lo senti proprio addosso alla tua anima: semplicemente PERFETTO
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Aprile 30, 2015, 03:40:56 PM
scusate: Leo Ferré
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 30, 2015, 04:07:49 PM
Sarà un grande poeta, ma di scuola ermetista, questa idea del cavallo sfiancato in un letto straniero mi è assai oscura. Come si senta un cavallo stremato posso immaginarlo; come si senta un cavallo stremato che si corica su un letto già è difficile; ma precisamente come si sente detto cavallo, se il letto è straniero e non nazionale, proprio non ce la faccio a capire.

Old duck, spiegamelo tu, visto che a te piace.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Aprile 30, 2015, 04:20:13 PM
Leo Ferrè è un cantautore ermetico. Poesia ermetica: potresti cominciare da Rimbaud, Verlaine, assaggiare Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale. La poesia è come la musica classica e l'equitazione: si studia prima di comprenderla

Forse un mattino andando

Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
Alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
Tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

Il sentirsi addosso il biancore di un cavallo stremato e coricarsi in un letto straniero........più chiaro ora? Leggere Alex, i grandi poeti ermetici
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 30, 2015, 04:31:46 PM
Grazie del suggerimento di studiare.  :blob3:

Quello che scrivi adesso nel verso sul cavallo stremato è un pochino diverso da quello che avevi scritto prima e che giudicavi "semplicemente PERFETTO". Se era perfetto perchè modificarlo? Ma non curarti di rispondere: ci torneremo dopo che avrò studiato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Aprile 30, 2015, 04:35:42 PM
e prego! invece mi curo di risponderti e il mio invito non voleva essere un'offesa...certo che è diverso! Mi hai chiesto tu di spiegartelo e allora, per forza ho dovuto modificarlo. A me era chiarissimo il significato  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Aprile 30, 2015, 04:41:47 PM
infine lungi da me iniziare un'altra diatriba sulle traduzioni di Raffaele: una volta mi è bastato e avanzato. Peccato che il poeta/cantautore anarchico Leo Ferré era uno dei miei preferiti in gioventù. Conosco quasi tutte le sue canzoni e el versioni che hanno cantato Dalida, Patty Pravo. Il veder "storpiato" un verso perfetto nella sua ritmica musicale e per di più nella traduzione di Gino Paoli mi ha fatto semplicemente sobbalzar dalla sedia. Ora torno nel mio orticello a vangar. Buon primo maggio a tutti
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 30, 2015, 06:31:19 PM
Già, ermetico.

Il verso perfetto è in francese, Paoli, ha reso un perfetto verso in itagliano con traduzione libera ha detto un'altra hosa. Non discuto le capacità di poetare di Paoli la sua traduzione di Ne me quitte pas è sublime: chapeau.

Paoli non ha tradotto quello che voleva dire Ferrer, ha creato un altro verso ermetico che sarà perfetto ma probabilmente non traduce quello che voleva dire Ferrer.
Io, da huomo di lalli cercavo di tradurre in maniera tale che la frase avesse un senzo cavallino, perché nessuno si può sentire addosso il biancore di un lallo a meno  che non si tratti di un lallo bianco, cosa che non è specificata.

Ora, blanchi è il participio passato del verbo detto, quindi,  l'on se sent blanchi alla lettera - ci si sente imbiancato o qualcosa del genere, infatti, altri traduttori - nel ueb - hanno reso orribilmente  con: e imbianchi come un cavallo brizzolato - e ti senti bianco come un cavallo esausto - e ci si sente sbiancato come una laminite cavallo -   :icon_eek:  :icon_eek:

Io ho tentato di dare una spiegazione logica al significato del  verso che per me è cotto come un lallo esausto, essere ermetici non vuol dire buttare le parole a caso... o no?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 01, 2015, 11:37:13 AM
... prede con prede (donne e lalli)... per fondare un branco più omogeneo e affiatato che parli lo stesso linguaggio e che ubbidisca alle stesse regole....  :icon_eek:  :icon_eek:

Però:

... lo maximo mito che associa lalli et donne è quello delle amazzoni: donne libbere, padrone di se stesse, sessualmente fiere, e guerriere a lallo, si dice che si mutilassero il seno destro affinché il bracio da quella parte avese più forza per reggere lo scudo. La perdita di un attributo femminile era finalizzato a diventare più forti. La loro società era chiusa agli uomini che le amazzzoni usavano come fuchi per fare i filii dei nati tenevano solo le femmine. Il combattimento a lallo era la loro specialità... pare che cavalcassero solo stalloni, mentre i masculi delle comunità circostanti si accontentavano di cavallini. Sono state le prime femministe della storia. Esse combattevano per un ideale di justicia e pari dignità dei sessi..

La Nostra ha un grande merito, parla per  prima del fenomeno che è sotto gli oculi di tutti: il lallo è diventato sollazzo di donne, però le sue idee sono un cicinin confuse, ora, da quanto sopra...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 01, 2015, 05:36:55 PM
... da quanto sopra, vediamo due enormi puttenete:
1) un branco di tal fatta non potrà mai essere omogeneo per definitione e potrà affiatarsi solo se lo
"affiatamento" è imposto dall'homo come covrà esser imposto il linguaggio e le regole ipotetiche che il giolivo branco misto dovrà seguire.

2) Definire le Amazzoni le prime femministe è una enorme escortanata, a parte il fatto che esse non combattevano per "un ideale di justicia e pari dignità dei sessi" ma per la sopraffazione masculina basata sulla viulenza, colla quale riuscirono beneissimo a sottomettere i maschietti loro coinqulini.  :icon_eek:

Detto questo, mi sento di affermare senza tema di esser smentito che le Amazzoni sono un mito tal quale quello dei centauri, del minotauro, della Medusa, dell'unicorno, ecc. ecc... le Amazzoni - nella descritione della Nostra - non sono mai esistite, attenzione, è assai plobabile che anche ai tempi di Zeus e Atena esistesero societad humane dove vigeva la poliandria, a tal proposito consilio la lectura di Etologia Umana di Irenäus  Eibl-Eibesfeldt - Bollati e Boringhieri editori dove son ben descritte le società poliandiche ancora esistenti, nelle quali trovereste - care ragasse - delle sorprendenti sorprese.
:icon_eek:

Ora, molti miti hanno delle basi reali o delle verosimiglianze abilmente mixate con fantasticherie favole e leggende vedi L'Iliiade: la citta di *** (scusatelo è un correttore deficiente) e esistita e - plobabilmente - è esistito Achille Piéveloce, sarà stato un guerriero particolarmente valoroso e fortunato, ma nessuno crede che sia stato un semidio invulnerabile tranne che nel tallone.

Dunque, concesso che ci sia stato uno spunto concreto basato sulla poliandria di qualche comunità ancestrale, il mito delle Amazzoni è stato inventato dai masculi, nessuna donna avrebbe potuto inventarsi:  la mutilazione del seno, l'utilizzo degli uomini usa e getta, la soppressione dei filii masculi, la scielta di cavalcare solo stalloni.

Dirò di più, quest'immagine: donne libere, padrone di se stesse, sessualmente fiere, e guerriere a lallo è una visione prettamente maschilista ma di un....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 01, 2015, 06:51:42 PM
Apro una parente:
Citazione da: alex - Aprile 30, 2015, 04:31:46 PM
Grazie del suggerimento di studiare.  :blob3:

Quello che scrivi adesso nel verso sul cavallo stremato è un pochino diverso da quello che avevi scritto prima e che giudicavi "semplicemente PERFETTO". Se era perfetto perchè modificarlo? Ma non curarti di rispondere: ci torneremo dopo che avrò studiato.

Per il mio amico Alex e perché "studi" meglio: beccati sto linco:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/05/avec-le-temps-e-almeno-per-me-una-delle.html

Chiusa parente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 01, 2015, 10:25:16 PM
Vedo... nel verso oggetto di discussione mancava il pezzo finale, ok. Citazione "tendenziosa e/o incompleta". Quanto all'imblanchi, chiunque abbia visto cavalli molto vecchi e logorati (e anche cani anziani) penso non abbia dubbi; è proprio "incanutito", IMHO.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 02, 2015, 01:00:22 AM
... ma di un maschilismo particolare, quello che attanaglia/attanagliava i veci, già, i veci sono sporchi, brutti, cattivi, livorosi, invidiosi, impotenti, falsi e ipocriti, solo loro potevano inventarsi le Amazzoni in quella maniera, è una storia che si ripete, penzateci un pò: nella Chiesa Cristiana - in particolare - in quella cattolica, tramite vari concilii et sinodi tenuti da vescovi e cardinali, dunque da vecchi, la donna è  stata dipinta come la fonte del peccato, la perdizione dell'homo buono, il tramite del diablo per far dannare l'homo savio et rispettoso di Dio, da quì la mentalità sessista che ha partorito prima le amazzoni e poi le streghe.

I veci, (ma anco molti giovani) hanno paura delle donne sanno che non possono...

Quì mi fermo, il discorso sta per diventare hard, pertanto, chi lo volesse - pote seguire il nostro discorso nell'apposito bloggo: Lalli e Tope che è per soli adulti.

Secondo Freud, il lallo che appare in sogno è simbolo di desiderio di libertà sopratuto sessuale, che il sognatore ma più spesso la sognatrice non si può concedere.

Per Jung, il lallo è una figura femminea legata alla fertilità e alla terra e alla fluidità dell'acqua, dunque, ha una essenza volubile capricciosa e imprevedibile.

Adler riconosce nel lallo un simbolo di slancio sessuale istintivo, fisiologico,  naturale che nella nostra culutura è spesso represso e inconscio e che bisogna contenere seguendo i dettati della ragione.


La nostra cita tre...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 02, 2015, 06:38:52 PM
Ermetismo?

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/05/ragionamenti-per-meningi.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 03, 2015, 12:49:27 PM
Freud, Adler e Jung sono i massimi studiosi della capa humana, coloro che hanno "inventato" la psicologia e non esitano ad individuare nel lallo un forte simbolo erotico sessuale, che, come tutti i simboli, i miti, le favole, fanno presa sugli individui più giovini, i quali, cresciendo lasciano perdere il simbolo e si dedicano al soggetto concreto della rappresentatione, prima di vedere cosa dice la Nostra, beccatevi - se volete - questo linco:

http://lallietope.blogspot.it/2015/03/perche-lalli-e-tope.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 04, 2015, 04:09:04 AM
Plobabilmente, il lallo è l'animala più presente nei miti et nelle leggende et nella simbologia humanae; forse lo batte il serpente (altro simbolo - al paro del lallo - dove prevale la vitalità et sexualité) ma il viscido rettile... viscido? Apro una parente: mi è capitato di prendere in mano un pitone, mi aspettavo la supposta viscidezza, invece il simpatico costrittore ha la pelle come quella del muso di un lallo: piacevolissima da accarezzare, sembra di seta di velluto... chiusa parente. Ma il serico rettile non est un animala domestico mentre il lallo si.
Ebbene, fanciedo una ricerchina per confrontare quanto dello dalla Nosta, guardate hosa ho trovato:

Il cavallo figura della sessualità disordinata: Nella nostra società secolarizzata, la cosiddetta libertà
sessuale è considerata un'esigenza naturale, perché se gli istinti e le passioni fanno parte della nostra
natura, quando si seguono ci si comporta secondo natura. E poi, si dice: bisogna adattarsi ai tempi, aggiornarsi,non essere schiavi dei tabù e dei pregiudizi. Il disordine sessuale, invece, rende schiava la volontà,impedisce un amore autentico e stabile e rovina lafamiglia.....

....  Il cavallo è il simbolo del peccato, del peccatore, ma può essere visto anche come personificazione di filosofie:idealismo, materialismo, ateismo;   :icon_eek: ideologie: nazismo, comunismo;   :icon_eek:  :icon_eek: sette: massoneria, testimoni di Geova, Hare Krisna, scientology, new age, occultismo, spiritismo, satanismo.  :icon_eek:  :icon_eek:  :icon_eek: Tutto ciò è una realtà che si oppone alla verità rivelata da Dio sull'uomo e sulla famiglia, con effetti disastrosi per tutti coloro che l'accettano...

... Il cavallo esce dalla chiesa Il ca vallo, a ssieme agli altri animali , prega inginocchiato in chiesa davanti alla Sacra Famiglia. In questa immagine è espressa la sottomissione e l'orientamento dell'uomo a Dio. Ma d'improvviso, il cavallo lascia la preghiera ed esce dalla chiesa. Quest'immagine indica l'uomo che non riconosce la sua dipendenza da Dio nell'essere e nell'esistere. Quest o a t t o l i b e r o d e l l a s u a v o l o n t à p r o d u c e u n capovolgimento della sua natura, non più orientata a Dio...

...San Giuseppe si limita a dare al peccatore, raffigurato nel cavallo, un dolce sguardo di rimprovero.
Il cavallo che ritorna in chiesa immagine della conversione. Il Vangelo dice che il buon pastore, trovata la pecora smarrita, invece di percuoterla, se la pone sulle spalle. San Giuseppe si limita a dare al peccatore, raffiguratonel cavallo, un dolce sguardo di rimprovero.
Il cavallo che ritorna in chiesa immagine della conversione...


Sembra incredibbile, vero? Non ci credete? Allora beccatevi sto cattopippone:

http://www.ghiaie.net/libri/la_famiglia_e_la_vita_umana_nel_messaggio_di_ghiaie/il_cavallo_figura_della_sessualita_disordinata.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 04, 2015, 12:05:07 PM
Apro una parente.

A ploposito della dolciezza dell'educatione delle donne, beccatevi sto video che ha fatto li giro del mondo:
https://www.youtube.com/watch?v=WmACmrPFx58

Fui protagonista di una sciena simile quando avevo 14/15 anni - nel senzo che ero quello che pigliava le mazzate - perché marinai la squola per andare a fare una partita di pallone: mia madre lo venne a sapere, mi aspettò per strada e me ne dette tante che la metà bastava, il bello che durante la partita era scoppiata una rissa e avevo preso (e dato) un sacco di botte, avevo un labbro rotto e molti lividi sparsi.

Tempo fa, rimproverai molto civilmente una ragassina maleducata che trattavo lo stalliere (un poveraccio rumeno) come una pezza da piedi, il padre venne a cercarmi: mi voleva picchiare...

E che dire: Silent Boy, fa il monello quando lo si ferrà e peretanto si prende qualche lieto calcio nella panza dal bruto maniscalco dopo di che stà fermo.

La gioliva padroncina - ai tempi, quando c'era - non voleva, ma neanche era capace di farsi dare i piedi come Iddio comanda...  :icon_eek:

A volte per inzegnare l'educazione ci vogliono le "buone maniere" che si tratti di lalli ragasse o ragazzi non fa differentia.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 04, 2015, 02:54:10 PM
Tutti abbiamo corso o state correndo la cavallina, anticamente era riferito solo ai maschietti, ma in realtà, anche noi ragasse ci siamo sempre date da fare in quello splendido periodo che va dall'adolescenza all'età adulta... l'età adulta è un limite elastico, al quale è bene non mettere date stabilite.

Ma perché la cavallina ? Si sarebbe potuto dire: correre la coniglietta,  :icon_eek: la giraffina,  :icon_eek: l'ippopotamuccia.... :icon_eek:

Dobbiamo andare nell'antica Grecia, allora le  belle ragasse di temperamento, vivaci, intraprendenti, disinibite, vispe, disponibili, in particular modo, quelle che partecipavano a pagamento a simpatiche "cene eleganti"  :icon_eek: insomma: le escort, le mignotte, le puttene, le prostitute, le meretrici erano assimilate alle puledre alle cavalline,  :dontknow: appunto.

In Francia la tenutaria di hase di tollerantia è chiamate jument - giumenta e chevaucher - cavalcare è riferito - come in ogni parte del mondo - anche al copulare.

Aristotile considera le cavalle come le femmine più impulsive e libidinose del regno animala... tutte noi che abbiamo visto la nostra lalla in calore, non possiamo che dar ragione al vecchio Ari.

Stallone, cavallona, puledra sono equoappellativi riferiti a homini et donne specificatamente diretti alla loro sfera sexuale.

Nightmare che qualhuno tradurrebbe: giumenta notturna  :icon_eek: è un altro mito - inventato dagli homini - per indicare specificatamente l'incubo, domandatevi pereché non pensarono ad un nighthorse? ad uno nightstallion? ad un nightsire?


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 04, 2015, 03:07:53 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 04, 2015, 02:54:10 PM
Stallone, cavallona, puledra sono equoappellativi riferiti a homini et donne specificatamente diretti alla loro sfera sexuale.
Nightmare che qualhuno tradurrebbe: giumenta notturna

per l'etimologia di Nightmare vedi qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Nightmare#Etymology

Quanto a equidi e sesso, anche coi bovidi non si scherza; ma mi secca elencare i termini molto dispregiativi per la parte femminile; peggio ancora con i suini. Quindi, nel linguaggio parlato, non c'è poi quel "trattamento di favore" per gli equini. Curioso il termine triestino, del tutto neutro e privo di qualsiasi allusione specifica, "mulo" e "mula" per indicare rispettivamente ragazzo e ragazza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 04, 2015, 05:35:08 PM
E' claro che cognoscevo il famoso quadro; il mare - nelle antigue leggende anglosassoni - era un demone monello che seduceva di notte le sue victime con la viulenza a volte soffocandole, più spesso lasciandole in grembo il fructo del peccato.

Quetsa leggienda serviva a spiegare nascite imbarazzanti e a far sparire bimbi nati deformi e - quindi - filii di satan... la radice sexuale di queste naitmer era ben nota: nel 1621, Robert Burton scrisse: le ragasse e le vedove sono particolarmente soggette a questi incubi notturni che possono eser curati... col matrimonio. (Desmond Morris)

L'artista - non sappiamo se a sua scajola o coscientemente - mise quel lallo cieco nel quadro, giocando sulla palabra mare che significa - nell'antico inglish - le due hose: lalla/demonio, dunque, ci fu una fuorviante interpretazione all'origine della moderna palabra, come che sia, il lallo da sempre simboleggia anche la sexualità maschile, la vitalità, l'energia etch. etc.

Quanto agli altri animala, lovviamente sono ancor più specifici et dispregiativi nell'accostamento colle donne (ma non è mia intentione dispreggiare nessuno), ma - al contrario del lallo - hanno solo quella collocatione, la *** (la femmina del maiale) e la vacca,  oltre al significato dispregiativo che sappiamo non ci ispirano altre pulsioni nobilissime come col lallo: fierezza, bellezza, forza, ecc. ecc., al massimo ci possono attrarre col profumo di sapide salciccie, gustose bistecche et squisiti ragù  :icon_eek: :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 04, 2015, 05:44:56 PM
Claro che tu lo conoscevi; io no, e allora mostriamone una versione per chi, come me, deve studiare  ancora parecchio :blob3:

(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/56/John_Henry_Fuseli_-_The_Nightmare.JPG)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Maggio 04, 2015, 09:19:22 PM
Sarei interessata di sapere chi è il pittore di questo quadro e anche la datazione se possibile. Pura curiosità. Nei miei studi ( banali) di arte la simbologia della sessualità e del demonio mi risultava essere attribuita al serpente o al satiro. Il cavallo, l' ho sempre attribuito ( con ignoranza) alle statue e pitture equestri che simboleggiavano altro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 05, 2015, 03:16:33 AM
Eccolo:
https://en.wikipedia.org/wiki/Nightmare#Etymology
L'aveva già postato Alex.

Gran pippone per le ragasse... le mule furlan/venete/giugliane:

Mulo e mula: qualche riflessione etimologica
Messaggioda sono piccolo ma crescero » sabato 23 agosto 2008, 11:04

Chiedo scusa se uso l'italiano come lingua veicolare, ma siccome allargo il discorso ad altre zone d'Italia, mi sembrava più corretto.

Sappiamo tutti che mula e mulo sono le tipiche parole usate a Trieste per identificare le ragazze ed i ragazzi, anche in senso affettivo: "el ga la mula", ha la ragazza che forse un giorno diventerà la fidanzata e poi la moglie (sempre meno spesso!). Si usa anche nelle forme diminutiva/vezzeggiativa, muleta muleto, e accrescitiva (e talvolta peggiorativa) mulon e mulona.

Parola tipica dunque e con "Ciao mulo" mi salutavano i miei compagni di studio friulani aprendo esageratamente le o per prendermi in giro (ed io rispondevo "mandi frus"), ma persino a Milano qualche collega, esagerando una cantilena veneta che io non sentivo nel mio parlare, mi chiamava mulo.

Mi ha sempre incuriosito l'origine della parola. Il Doria va giù duro: parola nata sostanzialmente per dare del bastardo ad un ragazzo, ha perso poi il significato spregiativo e cita a riguardo altre zone del nordest in cui il termine mulo o muleto ha ancora il significato di ragazzo bastardo.

A mia moglie avevano raccontato, invece, che l'usanza di chiamare muli i ragazzi era venuta quando, a causa di un'epidemia che aveva drasticamente ridotto la disponibilità di animali da soma da usare per il carico delle merci sulle navi, vennero usati i ragazzi (lavoro minorile!): meno spregiativo, quindi, ma derivato sempre dall'animale.

Se facciamo affidamento all'etimologia del Doria, siamo davanti, dunque, ad un termine non troppo politically correct anche se è vero che in cortil, co i senti piova, i muleti e le mulete fa un gran bordel e i ziga come mati. E a proposito di bordel ho scoperto che in alcuni dialetti dell'Italia centrale ci sono modi sostanzialmente analoghi di identificare i ragazzi; pare che si usi (o usasse) bordello a Siena e burdèl in Romagna. Queste parole, però, non derivano dal termine bordello, casa di tolleranza, ma piuttosto da un latino non classico "burdus" usato per indicare il mulo e che si trova ancora, secondo il Pianigiani, nel sardo burdu per dire bastardo. (in siciliano si dice burdunaru o vurdunaru - mulattiere. nota RdM)

Oltre ai muli, però, ci sono anche i bardotti: i primi sono figli di un asino ed una cavalla ed i secondi di un cavallo ed un'asina. L'origine della parola bardotto dovrebbe essere analoga a quella di bardatura, da barda una specie di sella (qui ci vorrebbe rofizal). Tutti i vocabolari della lingua italiana riportano tra i significati di bardotto, anche quello di "garzone di bottega" e qualcuno, quello di "uomo addetto al trascinamento delle barche dall'altana dei fiumi" (ritorniamo, come nell'etimologia raccontata ai mia moglie, all'uomo addetto a svolgere mansioni di un animale).

Ma l'origine della parola potrebbe essere anche sostanzialmente diversa. Mi ha sempre fatto pensare il fatto che in alcune zone del Veneto i bambini vengono detti "mamoli" o "mamuli". Senza andare troppo lontano, era il modo usato a a Pirano (ora in Slovenia, ma a meno di 40 chilometri da Trieste). Questo termine dovrebbe derivare da mamma: cocco di mamma insomma. Da mamuli a muli, il passo dovrebbe essere breve. Il Doria riporta questa possibile etimologia, ma la esclude senza dire perché.

Aggiungerò ancora che nella mia famiglia fummo mia sorella ed io ad usare per primi la parola mulo; mia mamma e mio papà, da Isola d'Istria (anch'essa ora in Slovenia, ma a neanche trenta chilometri di strada da Trieste), usavano i termini, più affettuosi e dalla facile etimologia, di fio e fia (figlio e figlia) per indicare i ragazzi. Quando poi "un fio e una fia i se parlava" (sic! :-D ), c'era una buona probabilità che, con l'approvazione dei genitori, diventassero morosi prima e marì e moglie dopo.

Una decina di anni fa, oggi ne ho sessanta, parlando con un mio amico uscii con la frase "ma sì, el xe un mulo giovine dela nostra età". Poi ho tirato il freno a mano, mi sono ripensato ed ho ripetuto la frase "Ma sì, dai, uno della nostra età" e da quella volta sono stato attento a non applicare impropriamente a me il termine mulo (e non perché pensavo alla sua possibile etimologia di bastardo, ma per evidenti e raggiunti limiti di età.  :-D ).

Il Doria, alla fine, pone un problema che resta aperto: perché culo si è contratto in cul e mulo non si è contratto in mul? Io penso di sapere la risposta: perché l'omo no xe una machina e non fa sempre tute le robe compagne! (secondo mio figlio, invece è perché il culo è, linguisticamente parlando, sempre di genere maschile e il mulo può essere sia maschile che femminile)

Ciao muli!

http://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=23&t=3247

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Maggio 05, 2015, 10:08:38 AM
Vedo che Raffaele e Alex non perdono occasione per continuare a prendere amabilmente per i fondelli chi non la pensa come loro e si permette di esprimere su questo forum una "parola contraria" alla loro.  Mi prendo la libertà di fare ancora un intervento sperando di non annoiare troppo questi guru della tuttologia planetaria.
Raffaele, ho letto (visto che hai affidato a uno dei tuoi blog) la continuazione dello psicodramma relativo al fatto che mi permettevo di scrivere a proposito della tua traduzione di una riga di una canzone. Che posso dire? Mi sono fatta una bella risata, visto che hai dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, di non conoscere chi era Leo Ferré (e ti prego, almeno questo concedimelo, di non storpiare i nomi e cognomi), l'ermetismo e tantomeno il pensiero di questo autore. Potrei consigliarti qualche buona lettura, così come ho fatto con Alex, ma sarei senza dubbio presa per spocchiosa saccente. E ora mi ritiro cospargendomi il capo di cenere per aver così tanto osato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Maggio 05, 2015, 10:26:18 AM
Per Elleon: L'Incubo di Johann Heinrich Fuessli è un dipinto olio su tela realizzato nel 1781. (Francoforte, Freies Deutsches Hochstif Frankfurter Goethemuseum). L'artista ne ha realizzate due versioni. Siamo dunque ai prodromi del Romanticismo tedesco. Naturalmente il cavallo rappresentato nel dipinto non ha il significato che gli attribuisce Raffaele ed una semplicissima ricerca sul web lo potrà confermare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 05, 2015, 10:27:10 AM
Citazione da: old duck - Maggio 05, 2015, 10:08:38 AM
Vedo che Raffaele e Alex non perdono occasione per continuare a prendere amabilmente per i fondelli chi non la pensa come loro

IO sto facendo questo? Mi sembrava di aver "canzonato" qualche volta (in piccoli duelli verbali in cui esco in genere malconcio  :frust:) solo Raffaele; se l'ho fatto con altri, o ne ho dato l'impressione, mi scuso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Maggio 05, 2015, 10:35:50 AM
Citazione
Citazione da: old duck - Maggio 05, 2015, 10:26:18 AM
Per Elleon: L'Incubo di Johann Heinrich Fuessli è un dipinto olio su tela realizzato nel 1781. (Francoforte, Freies Deutsches Hochstif Frankfurter Goethemuseum). L'artista ne ha realizzate due versioni. Siamo dunque ai prodromi del Romanticismo tedesco. Naturalmente il cavallo rappresentato nel dipinto non ha il significato che gli attribuisce Raffaele ed una semplicissima ricerca sul web lo potrà confermare.

Grazie mille, Old! Noto con piacere che esiste ancora qualcuno che ha voglia di rispondere e chiarire le idee anche a noi stolti umanoidi. :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 05, 2015, 01:42:48 PM
Per elleon, ti avevo risposto:
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 05, 2015, 03:16:33 AM
Eccolo:
https://en.wikipedia.org/wiki/Nightmare#Etymology
L'aveva già postato Alex.

Riguardo l'interpretazione del quadro dissi:

L'artista - non sappiamo se a sua scajola o coscientemente - mise quel lallo cieco nel quadro, giocando sulla palabra mare che significa - nell'antico inglish - le due hose: lalla/demonio, dunque, ci fu una fuorviante interpretazione all'origine della moderna palabra, come che sia, il lallo da sempre simboleggia anche la sexualità maschile, la vitalità, l'energia etch. etc.

Palabras non mie, ma che ho riportato per verità di cronica.

Quanto a Ferrer, è uno dei miei cantanti preferiti, lo cognosco benissimo... stupenda la sua: Vorrei la pelle nera.   :icon_eek:

Lascia stare Alex, non c'entra per nulla nelle mie parole contrarie, forse, ha solo un atteggiamento di sana curiosità e a volte mi sollecita più del dovuto. Vice e versa, le altre ragasse di questo inclito foro, o mi manifestano la loro solidarietà in privata sede (poche) o mi attaccano con virulenza (pochissime),invece, la maggior parte (tantissime) mi legge e mi segue malgrado o forse proprio in virtù del mio itagliano sconclusionato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Maggio 05, 2015, 01:48:53 PM
Ops... :vergogna: La tua risposta, Raffaele, non l' avevo notata. E' stata comunque una delle rare volte in cui mi hai risposto e forse per questo mi era sfuggita. Sai, l' abitudine.. :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Maggio 05, 2015, 02:01:02 PM
si Raffaele, Nino Ferrer, quello di "Vorrei la pelle nera". Lo smile con gli occhioni sgranati  è forse un tentativo di giocar a "coglionella"?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 05, 2015, 02:16:18 PM
A bene! Però ti confesso che la hanzone di Ferrer che preferisco è Donna Rosa, ma anco Le Telephon e La Solitude mi sollazzano molto...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Maggio 05, 2015, 02:49:25 PM
beh, l'amministratore planetario di questo "inclito foro" ti avrebbe ora definito un Flame se fossi stato un utente normale: visto che godi di cotanto seguito di fans invece continui indisturbato. Non ti seguirò nella "coglionella", mi dispiace solo che magari qualche utente sprovveduto creda davvero che stai dicendo cose sensate
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 05, 2015, 02:52:36 PM
ma che palleeeeeeee

questo è il topic di raffaele, come se fosse il suo diario.

salta da un argomento all'altro, fa digressioni, flash back, canzona qua e la qualcuno e allora?
è il suo stream of consciousness alla joyce.
può piacere o non piacere, si può ribattere, si può pensarla diversamente, si può discutere ma che senso ha attaccare la persona?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 05, 2015, 03:11:31 PM
Come al solito apro una parente:

Alex, da anni segnala il peratacciamento come possibile via di  comunicatione tra homo et lallo, io pur convintissimo che esista questo fenomeno, non penzo che lo si possa instaurare artificialmente e sopratutto lo si possa utilizzare nell'addestramento.

Oggi ho avuto un flesc: stamattina, come al solito ho messo Oddo fuori e l'ho legato al pascolo in un posto sottomano, non si vede dal capannone dei lalli, poi son tornato, ho messo una capezza a Boy e l'ho lasciato andare.
Come al solito è uscito fuori e si è dato a cercare il suo amichetto, non trovandolo ha preso a girare e a chiamare, visto che il Caimano non rispondeva e non lo vedeva, è tornato nel capannone per dirmi: dove minchia hai messo il pupo?
L'ho rimandato fora e mi son detto vediamo che fa; ha girato un altro pò, poi è rientrato nel capannone e - disperato - mi si è messo vicino, al ché ho preso una corda e l'ho accompagnato verso  l'avvallamento.

A cosa ci fa penzare il comportamento di quel lallo? Al lieto perattaccamento tra i due lalli, ma anche che l'homo può essere - in determinate circumstazae - un solido punto di riferimento per un lallo.
Ora, come tutti voi ho sentito di strabilianti...

Apro una parente nella parente:
Citazione da: alex - Maggio 05, 2015, 12:25:10 PM
... Chiedo formalmente che i privilegi che mi erano stati assegnati per gestire il progetto siano revocati, per me è molto fastidioso avere alcuni privilegi di moderatore, e quindi ricevere in copia le segnalazioni degli utenti alla moderazione...
Spero che sia questione di pochi click  :horse-wink:
Grazie!

Devo dire che anche per me lo è, quindi mi associo alla richiesta di Alex, anche perché i miei progetti son conclusi... anzi dirò di più, ho deciso che appena questp topico avrà raggiunto quello dedicato alle malate di acquisto compulsivo, smetterò di scrivere in questo inclito foro, mi limiterò - se la hosa non disturba - a segnalare in questa "parola contraria" i linchi dei miei blogghi quando metterò qualhosa di nuovo.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 05, 2015, 03:27:16 PM
Spetta un attimo, alla questione lalli ed eros manca un riferimento maiuscolo: la questione dell'unicorno. Fra l'altro, simbolo di una sessualità gentile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 05, 2015, 03:38:36 PM
non è cavallo ma comunque è equino. il buon Lucio delle metamorfosi di apuleio...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 06, 2015, 02:51:34 AM
Ci sono altri millanta lalli mitologici, per ora ho parlato solo delle Amazzoni, sono miti che si ripropongono, si rinovellanano continuamente.
Onchao, è  l'idolo della mia nipotina di 5 anni.... ci risiamo  :dontknow: mentre. suo fratello gemello,  stravede per i dinosauri e li distingue tutti; T. rex, brontosauro, velociraptor, stegosauro, etc. etc.
Citazione da: old duck - Maggio 05, 2015, 02:49:25 PM
beh, l'amministratore planetario di questo "inclito foro" ti avrebbe ora definito un Flame se fossi stato un utente normale: visto che godi di cotanto seguito di fans invece continui indisturbato. Non ti seguirò nella "coglionella", mi dispiace solo che magari qualche utente sprovveduto creda davvero che stai dicendo cose sensate

Peccato, a me piace la coglionella, se uno non sa distinguere la coglionella dalle hose senzate è un problema suo, ad esempio vedi questa:

Citazione da: maya - Dicembre 06, 2014, 03:01:40 PM
Esistono Frisoni da 2 tonnellate??????....MADDAIIIII!!!!! :horse-scared:

Ma proprio da 2 tonnellate?


.....sicuro che non fosse uno SHIRE obeso?....ammesso che ci arrivi a 2 tonnellate!!!!..

Ecco, il ploblema di voi ragasse - almeno di quelle che non amano la coglionella - è ploprio questo, non sapete sorridere del lallo, lo prendete troppo seriamente e se seguirete questo topico  troveremo le ragioni.  :horse-wink:  :horse-wink:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 06, 2015, 12:15:46 PM
Stavo dicendo:
Alex, da anni segnala il peratacciamento come possibile via di  comunicatione tra homo et lallo, io pur convintissimo che esista questo fenomeno,.....
....  cosa ci fa penzare il comportamento di quel lallo? Al lieto perattaccamento tra i due lalli, ma anche che l'homo può essere - in determinate circumstazae - un solido punto di riferimento per un lallo.
Ora, come tutti voi ho sentito di strabilianti...


e almendo due volte ho visto qualcosa che - pensandoci adesso - potrebbero essere due casi di apertura fortuita della finestra del perattacciamento tra homo et lallo di cui parla Alex, in tutti e due i hasi, si è trattato di persone estremamente "naif" cioé: ignioranti semplici istintive e "nature" e di lalli presi da costoro da polledri.

Specialmente nel caso del signor Mangiaracina, ho intravisto qualcosa del genere:

(http://s17.postimg.org/ebhqmv1yz/siviglia_1.jpg) (http://postimg.org/image/ebhqmv1yz/)

ne parlai nel "Il Lallo", ma senza aver considerato quest'aspetto, inoltre la polledra che vedete (si chiamava Siviglia), era figlia di una giumenta di Gregorio, il mio amico che di recente ha acquistato quel polledro sanfratellano destinato al coltello:
http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=1301.msg43956#msg43956

Mangiaracina che - mi pare - facesse il camionista, la comprò appena svezzata, certamente aveva dimestichezza coi cavalli ma nessuna cognoscenza tennica di equitazione tantomeno di addestramento e avevo difficoltà a capirlo dato che scognosceva l'itagliano, parlava solo un dialetto strettissimo:

(http://s7.postimg.org/9cq487ylz/sivi_4.jpg) (http://postimg.org/image/9cq487ylz/)

Se ci clccate sopra le photo si allargano un pochetto...

Ci incontrammo pereché lui seppe di Oddo - allora polledro - che faceva le stesse hose che aveva insegnato alla sua lalla, colla fondamentale differentia che
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 06, 2015, 02:40:44 PM
... io ho applicato osservatione, tenniche apprese/rubate ad altri lui ha fatto tutto ciò per istinto, anzi - molto plobabilmente - è stata la lalla a mettersi a dispositione, è stata la lalla ad imporre un rapporto, ed è stato lui bravo a cogliere quella dispositione, credo che facesse anche il commerciante di lalli e sicuramente se avesse trovato qualhuno che gliela pagava l'avrebbe venduta immediatamente, infatti, lui diceva che quella era una lalla andalusa/spagnuola, certamente per valorizzare il prodottino; lovviamente appena la vidi mi dissi: se questa è spagnuola io sono un finlandese.

Infatti, per caso, incontrando Gregorio gli raccontai di questa lalla, e quando seppe che il signore in questione era Mangiaracina da Campobello esclamò: ma quella è Siviglia! Glielo venduta io un paio d'anni fa!

(http://s24.postimg.org/ft8skbp1t/sivi_6.jpg) (http://postimg.org/image/ft8skbp1t/)

Comunque, la hosa che più mi ha impressionato fu come saliva e scendeva dal camion: si trattava di un vecchio OM, forse un "Leoncino" di quelli che usano i muratori, senza rampa di carico per bestie, ci saliva saltando: quando andò via dal mio maneggino, il nostro avvicino il mezzo ad una scarpata per diminuire l'altessa del zalto, poi, salì sul cassone tenendo la lalla con una lunga gomena e l'ha invitata a venire da lui, quella, dopo qualche titubanzia, con un bel saltino l'ha raggiunto.

(http://s13.postimg.org/7ax6vegmr/sivi_3.jpg) (http://postimg.org/image/7ax6vegmr/)

(http://s8.postimg.org/cq0uzaju9/sivi_5.jpg) (http://postimg.org/image/cq0uzaju9/)

Quelo che ho notato e noterete anco voi dalla photos è
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 06, 2015, 04:14:12 PM
Mi spiace interrompere ma la cosa mi interessa molto.... soprattutto la parte riguardante l'ignoranza. Se quel tale avesse letto un buon paio di libri di equitazione oppure avesse avuto a che fare con un buon istruttore avrebbe assorbito tanti di quei luoghi comuni e si sarebbe comportato in maniera così diversa da non vedere mai questo fenomeno; come mai non li vedono e non li incontrano - nonostante una lunghissima esperienza - moltissimi frequentatori abituali di maneggi ecc.

Tu continua la tua battaglia a favore della buona equitazione; io continuerò la mia battaglia contro la buona equitazione  :horse-wink:

PS: ho la sensazione che Homocaballus, che ha studiato molto anzi: moltissimo, vedendo la sua biblioteca, alla fine sia arrivato al punto di partenza.... se va a spasso con il cavallo libero, non teme che si allontani da lui, per il semplice motivo che sa che lui è il "luogo sicuro" dove rifugiarsi. Lo so bene che si può condizionare un cavallo ad avvicinarsi, e a stare vicino, con tecniche del tutto diverse dal peer attachment; il sussurratore Rarey suggerisce di condizionare il cavallo a farlo frustandolo in box, e smettendo solo quando si avvicina  :horse-scared:; ma dire, o pensare, che un cavallo che si avvicina è senz'altro stato condizionato come suggerisce Rarey, o con tecniche analoghe, è profondamente sbagliato.

Direi che in equitazione si commette un grave sbaglio ogni volta che si afferma "non c'è un altro modo" (ricordo questa affermazione in un paragrafo di Mueseler a proposito della tecnica per ottenere l'estensione dell'incollatura.... ) . Ci sono sempre altri modi; e se sembra che non ci siano, vuol dire solo che non sono ancora stati esplorati.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Maggio 06, 2015, 10:38:15 PM
non ci sono "sempre altri modi". ci sono sempre MOLTI modi per fare le cose,  chi pensa di avere quello giusto e sminuisce gli altri pecca di presunzione. Per il resto... il camionista... la cavalla... nulla e' come sembra... sopratutto in questo campo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 06, 2015, 11:00:29 PM
Mi verrebbe da chiederti quanti anni hai, Alexis, sembri molto giovane; ma non te lo chiedo, perchè la privacy è sacra. Non dirlo. Lasciami il dubbio e la speranza che tu sia giovanissima.




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 07, 2015, 12:42:44 AM
Come vedi, io per primo pongo dei dubbi e ne ho viste tante che uno dei miei motti preferiti - come ben zai - è: "Più l'uomo è stupido e meglio (lo) capisce il suo cavallo". Anton Checov e ho cercato di dargli una spiegatione:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/caro-raffaele-stavo-cercando-il.html

oggi, vedo in alcuni episodi, in certe circumstanze un barlume di perattacciamento extra specie, ma parrebbe a senzo unico, è il lallo che lo concede/si concede, l'homo sembrerebbe che possa fare ben poco con la tennica col ragionamento ma - forse - molto colla sua "animalità".

Lovviamente cognosco le tenniche alle quali hai accennato: il lallo sembra attaccato al suo addestratore, mentre in realtà vi è costretto a farlo.
Il signor Mangiaracina, non aveva mai addestrato un lallo in quella maniera prima, e non mi risulta che ne abbia ammaestrato altri in seguito; se guardate bene le photos, si vede - dalla espressione della lalla - che il rapporto tra loro è di genuino attaccamento, lui le parlava come se fosse una picciliddra-una bambina, infischiandosene - giustamente - del ridicolo, in questa maniera la chiamava dalla pedana del camion e la "bimba" - fiduciosa - saltò.

(http://s16.postimg.org/k9mq86r9t/table.jpg) (http://postimg.org/image/k9mq86r9t/)rl=http://postimg.org/image/iotiag4mz/](http://s9.postimg.org/iotiag4mz/sivi_2.jpg)[/url]

In queste due photos vediamo due cristiani e due lalli che fanno la istessa hosa ma sono diverssissimi: uno era un lallo maschio; l'altro femmina; il maschio aveva 4 anni, la femmina 6/7; il maschio, oltre a quei sollazzi era addestrato discretamente alla bassa squola; la femmina era solo una homotrasportatrice; il maschio era stato preso servaggio; la femmina era nata in hasa.

Passiamo ai cristiani, uno aveva una lunga esperienza come cavagliere; l'altro si faceva trasportare a lallo due tre volte all'anno; l'uno aveva già letto dei buoni testi di equitatione et aveva frequentato ambienti equestri amche internazionali; l'altro abrà letto qualche volta la Gazzeta dello Sport e sarà entrato in qualche maneggio di paese per puro haso.

Tutti e due erano dilettanti e tutti e due cavallari, nel senzo che avevano una dimestichezza congenita/dall'infantia con questi animala, ora, le più vispe di voi hanno già capito dova vado a parare...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 07, 2015, 07:20:09 AM
Para, para...

Io intanto (tiro a indovinare, a memoria) intravedo un punto in comune fra i due uomini: sorridono. Sei anche tu un addestratore che sorride? Sarebbe bello saperlo; perchè che si avvicina al lallo, sorridendo, è bestia diversa da chi in genere si avvicina al lallo con la faccia seria. Mi piacciono gli addestratori che sorridono; diffido da quelli che sono troppo seri.

Di certo sei un "utente di forum" che sorride.... anche se non tutti apprezzano  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 07, 2015, 10:34:34 AM
Mi inca**o come una jena quando vedo dei seriosissimi hidalgos di Cinisello Balsamo - vestiti da flamenqueros - in zella ad uno spagnuolo; mi infurio come un bufalo quando vedo dei cicisbei siculi in zella a frison da tre tonnellate tentare il piaffo con aria truce et minacciosa... rilassatevi ragasse, andare a lallo est joie de vivre, allegria, allegria direbbe il buon Maikbongiorno!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Maggio 07, 2015, 03:59:30 PM
Citazione da: alex - Maggio 06, 2015, 11:00:29 PM
Mi verrebbe da chiederti quanti anni hai, Alexis, sembri molto giovane; ma non te lo chiedo, perchè la privacy è sacra. Non dirlo. Lasciami il dubbio e la speranza che tu sia giovanissima.

mmmmm? la domanda sull'eta' e' obsoleta. Poi magari ti spiego il perche' (ma penso che qualche altro utente ci sia arrivato). inoltre non vedo come la mia affermazione sia indice di "gioventu'" .  Non ho detto poi una cosa tanto diversa dalla tua. La differenza e' sottile. Poi, tornando al resto, non credo ai miracoli e ai miracolati.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Maggio 07, 2015, 05:57:53 PM
Boh forse è troppo banale ma io davo  per scontato che 85 fosse l'anno di nascita.
Sbaglio?
Però non ho capito il riferimento di Alex alla giovane età di Alexis, scusate a volte sono un po' torda. :icon_confused:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Maggio 07, 2015, 09:31:13 PM
per quello che e' una domanda obsoleta, e' scritta nel nickname. Quindi o mi stava prendendo in giro oppure... sara' l'eta' (la sua) che gioca brutti scherzi! chissa'! e sarebbe curioso sapere cosa ho detto di cosi strano...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 07, 2015, 09:47:09 PM
Come ho detto, era un'ipotesi; che abbandono immediatamente di fronte all'evidenza.

In effetti, spesso mi sento obsoleto anch'io. Obsoleto1 sarà il mio prossimo nick  :horse-wink:

Dai Obsoleto2 .... vai avanti. Scaviamo ancora nel mistero della simpatia fra cavalli.... ipotetico, molto ipotetico fondamento di una improbabile, ma possibile, simpatia fra uomo e cavallo, e fra cavallo e uomo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 07, 2015, 10:06:30 PM
He no! Obsoleto Uno sono muà! Anzi no! Chiamatemi Arcaico1 est più elegante.

Non tutti gli imbecilli muoiono da giovini, purtuttavia , il mondo pullula di  cretini giovani e arroganti... ricordo una giovinisssima ragassa che - dopo aver fatt 3/4 stage con un buon cavallerizzo, e aver letto un paio di libri giusti mi voleva inzegnare le basi dell'equitatione; è sparito da tempo, si è dato - con viva e vibrante soddisfatione - al texas holdem. 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Maggio 07, 2015, 10:17:45 PM
Ma il fenomeno del cosiddetto "imbrancamento" ha qualche correlazione con il discorso che state facendo?
Da noi per esempio c'è un cavallo anziano, che non viene più montato da circa 1 anno, che viene messo regolarmente a paddock con una sua amichetta lalla altrettanto anziana; bene è assolutamente impossibile separarli quando escono, vengono portati al paddock e ripresi assieme altrimenti lui la chiama disperatamente, si porta la lalla alla lunghina e lui la segue ecc. invece in box sono addirittura in due edifici diversi e non si cercano.
Abitudine? Attaccamento?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 07, 2015, 11:13:35 PM
Come quasi ogni fenomeno biologico, esiste un attaccamento anormale - esagerato; una specie di dipendenza. Ho letto da qualche parte che succede più frequentemente fra un castrone e una femmina, e immagino che si verifichi soprattutto quando i cavalli non vengono tenuti in gruppi, ma in coppia, a "farsi compagnia". La separazione può precipitare uno, o entrambi, in una seria agitazione.

Il peer attachment "fisiologico" invece si vede in gruppi di cavalli abbastanza numerosi per permettere ai cavalli di "scegliersi".

Asia ha "scelto" una cavalla un po' più anziana e meno caratterosa, mollandola in pascolo si dirige verso di lei, ma non le sta sempre appiccicata; la cosa molto simpatica è che è "protettiva", come ho già raccontato; un giorno ha deciso di "proteggerla" dalla sua padrona che voleva prenderla dal pascolo fuori orario, e, pur senza grandi minacce nè aggressione, è stata così convincente che la ragazza ha rinunciato  :horse-wink:

Ho visto con i miei occhi Asia impedire a qualsiasi cavallo di avvicinarsi alla sua amica, con modi ben più bruschi e convincenti, in un periodo che la sua amica era sofferente per un dolore al collo, e si muoveva con una certa difficoltà. Non era "gelosia", perchè questo comportamento si è verificato solo quando l'amica stava male; normalmente i cavalli possono avvicinarsi cortesemente a Luna senza creare reazioni, ma sono certo che se venisse Luna venisse aggredita o minacciata, Asia la difenderebbe senza esitazioni.

Come tutti i cavalli un po' timidi, Luna, nel rito del rientro dal pascolo, se ne sta in disparte, mentre i più sfacciati si accalcano all'uscita (il pascolo è bello, ma la cena è la cena!); Asia le fa compagnia e aspetta anche lei che tutti escano.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 08, 2015, 04:07:48 AM
Dunque, dato per scontato il perattacciamento lallino intraspecifico, è assai più difficile valutare  un eventuale perattacciamento interspecifico homo-lallo, e distinguerlo da conditionamenti et ammaestramenti, nel caso che ho riportato è così: il vostro affezionatissimo ha usato quelli, il signor Mangiaracina forse -  in assoluta prevalenza - il perattacciamento.

Ora, tutti abbiamo visto che lalli costretti in solitudine apprezzano la compagnia di cani, capre, polli, potrei narrare molti episodi a riguardo, Oddo, ad esempio, appena arrivato da noi, aveva stretto un giolivo sodalitio con un Bullo un cagnone - anch'egli cucciolone - tanto da esser inseparabili.

Quindi, la solitude, l'isolamento forzato dei lalli è certamente causa di imbrancamento con altre specie, dunque, potrebbe essere possibile passare dall'imbrancamento interspecifico al perattacciamento dello stesso genere.

Lovviamente, all'epoca dei fatti non mi posi queste domande, il signor Mangiaracina era un bravo addestratore, punto.
Ora, faccio una ippotesi: Siviglia era una lalla particolarmente sensibile, da Gregorio era certamente in compagnia, lui aveva e tutt'ora ha un posto di molti ettari di terreno monyagnoso incolto a disposizione che divide con due amici  tenendo 4/5 lalli allo stato bravo.

Essendosi ritrovata sola, non avendo altro punto di riferimento come forma vivente che il suo padrone, la poareta ha cercato disperatamente di relazionarsi con lui, Mangiaracina ha colto quei segni li ha favoriti e a provato ad interagire con somma felicidad della polledra che ha risposto positivamente.

Detto questo, se fosse stato necessario far passare la lalla da homotrasportatrice a cavalla da sella, lalla da alta squola, lalla da reining, lalla da lavoro col bestiame, lalla da s.o. lalla da dressaggio etch etch. malgrado il suo evidente perattacciamento, sarebbe stato necessario un addestramento equestre, dunque, sarebbe dovuta sottostare alla legge di L'Hotte.  :dontknow:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 08, 2015, 04:29:42 AM
Apro una parente.

Un mesetto fa sono andato a trovare Gregorio e Dorian, il polledro sanfratellano che ora dovrebbe avere 4anni, è stato castrato ed è perfettamente smazzettato, non si è fatto molto alto ma ha sviluppato un fisico bestiale, il solo fatto di stare in quelle montane gli impone - per pascolare - salite o discese, c'è solo uno spiazzo dove tengono la cisterna dell'acqua e un magazzino per il mangime e un piccolo maneggio da addestramento.
Dissi, al mio amico: lascialo scalzo, questa situazione è perfetta, rispose: Raffaé, nun pozzu stari a cumbatteri cu iddru (non posso perdere tempo appresso a lui)... attenzione, Gregorio è informato sui fatti; ha valutato la sua situescion personale e ha deciso così, come dargli torto?



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 08, 2015, 07:00:52 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 08, 2015, 04:07:48 AM
Detto questo, se fosse stato necessario far passare la lalla da homotrasportatrice a cavalla da sella, lalla da alta squola, lalla da reining, lalla da lavoro col bestiame, lalla da s.o. lalla da dressaggio etch etch. malgrado il suo evidente perattacciamento, sarebbe stato necessario un addestramento equestre, dunque, sarebbe dovuta sottostare alla legge di L'Hotte.  :dontknow:

Oppure alla legge JDO. Mi piacerebbe che tu affrontassi il tema delle differenze fra le leggi L'Hotte e JDO; sarebbe interessante trovarne il MCD (massimo comun divisore), i punti in comune, senza dimenticare però gli elementi MOLTO diversi, che io ho intravisto. Tu li hai intravisti? Ladifferenza più notevole è nella parola "costringere", che fa parte dell'Assioma ma NON della legge JDO che in una parola riassumerei in: "Siate rigorosi". Dice perfino "Non costringere, ma convincere". Plagiario di un JDO! Questa me l'ha copiata!  :vfncl:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 08, 2015, 08:24:48 AM
Bisognerebbe riprendere in seria considerazione le idee di Chuck Mintzlaff - ideatore del cosiddetto Friendship training, che a suo tempo mi ha fatto molto pensare, e dal quale - volente o nolente - sono stato influenzato.

http://friendshiptraining.org/

ne abbiamo già parlato; in questi casi tu dici: vediamo i risultati; ed essendo questi inferiori (di gran lunga) a quelli ottenuti dai Maestri da La Gueriniere in poi, tutti basati sull'Assioma o sulle sue varianti, concludi che il metodo è una troiata, da non degnare di uno sguardo.

Ragioniamo.

E' verosimile che un uomo solo, che si "ricostruisce" da sè, su basi totalmente diverse da quelle dei maestri, un suo metodo, riesca nel corso della sua vita ad accumulare tutta l'enorme conoscenza e bagaglio tecnico che legioni di Maestri, selezionati da una platea di milioni di cavalieri, hanno raggiunto nel corso di alcuni secoli? E' ridicolo pensarlo. Già piccoli, modesti risultati, ottenuti sulla base di principi e metodi mai prima sperimentati in modo sistematico, dovrebbero creare curiosità e dubbi. Com'è possibile che un uomo anziano e mal messo monti per la prima volta in groppa a un giovane cavallo intero in totale libertà, a pelo e senza nè imboccatura, nè alcuna testiera, nè sella, senza che il cavallo sia costretto a reggerlo e senza che lo scarichi immantinente? Quel video della "prima volta", commovente, che io ho visto ma che non trovo più, è un trucco? Una mistificazione? Può essere; io l'ho guardato con interesse e ponendomi molti interrogativi; altri possono scartarlo pensando "E' impossibile, e anche se fosse vero sarebbe un caso, e comunque non dimostra nulla". Ma Chuck insegna (almeno, dice di farlo) le tecniche per creare  un rapporto di peer attachment uomo-cavallo, quindi - se non è un falsario e un mitomane - riesce a ottenere quel risultato seguendo un ben preciso percorso; non per un caso fortuito, ma come evento (a suo dire) ripetibile. Non a caso parla di "Friendship training": proprio perchè basa esplicitamente il suo metodo sul peer attachment, dopo una impietosa analisi delle basi "etologiche" della leadership alfa e pure della leadership "non-alfa", quella "elective" o "passive".

Chissà se Chuck è ancora vivo; chissà se ha lasciato allievi.

(Ho superato il pippon limit?  :dontknow:)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Maggio 08, 2015, 09:09:30 AM
Citazione da: alex - Maggio 07, 2015, 11:13:35 PM
Come quasi ogni fenomeno biologico, esiste un attaccamento anormale - esagerato; una specie di dipendenza. Ho letto da qualche parte che succede più frequentemente fra un castrone e una femmina, e immagino che si verifichi soprattutto quando i cavalli non vengono tenuti in gruppi, ma in coppia, a "farsi compagnia". La separazione può precipitare uno, o entrambi, in una seria agitazione.

Il peer attachment "fisiologico" invece si vede in gruppi di cavalli abbastanza numerosi per permettere ai cavalli di "scegliersi".

Asia ha "scelto" una cavalla un po' più anziana e meno caratterosa, mollandola in pascolo si dirige verso di lei, ma non le sta sempre appiccicata; la cosa molto simpatica è che è "protettiva", come ho già raccontato; un giorno ha deciso di "proteggerla" dalla sua padrona che voleva prenderla dal pascolo fuori orario, e, pur senza grandi minacce nè aggressione, è stata così convincente che la ragazza ha rinunciato  :horse-wink:

Ho visto con i miei occhi Asia impedire a qualsiasi cavallo di avvicinarsi alla sua amica, con modi ben più bruschi e convincenti, in un periodo che la sua amica era sofferente per un dolore al collo, e si muoveva con una certa difficoltà. Non era "gelosia", perchè questo comportamento si è verificato solo quando l'amica stava male; normalmente i cavalli possono avvicinarsi cortesemente a Luna senza creare reazioni, ma sono certo che se venisse Luna venisse aggredita o minacciata, Asia la difenderebbe senza esitazioni.

Come tutti i cavalli un po' timidi, Luna, nel rito del rientro dal pascolo, se ne sta in disparte, mentre i più sfacciati si accalcano all'uscita (il pascolo è bello, ma la cena è la cena!); Asia le fa compagnia e aspetta anche lei che tutti escano.

asia ha scelto luna, ma luna ha scelto asia?
nel senso, questo comportamento è condiviso da entrambe o luna potrebbe non ricambiare con la stessa forza il sentimento di asia?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 08, 2015, 09:18:10 AM
Luna ha un ruolo "passivo". Si avvicina volentieri ad Asia, e le sta volentieri vicino,  sembra "sentirsi al sicuro"; ma dubito molto che avrebbe atteggiamenti "protettivi", non li ho mai notati.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Maggio 08, 2015, 11:18:50 AM
Citazione da: alex - Maggio 07, 2015, 09:47:09 PM
Come ho detto, era un'ipotesi; che abbandono immediatamente di fronte all'evidenza.

In effetti, spesso mi sento obsoleto anch'io. Obsoleto1 sarà il mio prossimo nick  :horse-wink:

Dai Obsoleto2 .... vai avanti. Scaviamo ancora nel mistero della simpatia fra cavalli.... ipotetico, molto ipotetico fondamento di una improbabile, ma possibile, simpatia fra uomo e cavallo, e fra cavallo e uomo.


Alex, Non hai risposto alla domanda.

Com'è il detto?

Domandare è lecito, rispondere è cortesia.


Ma a quanto pare... la cortesia alcune persone se la sono proprio persa per strada ^_^
ma tranquillo Alex: a star con lo zoppo si impara a zoppicare.

D'altronde l'equitazione è maestra di vita. Dimmi come monti e ti dirò chi sei. In questo caso bisognerebbe dire il contrario: dimmi chi sei e ti dirò come monti.

by obsoleta 3



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 08, 2015, 11:23:54 AM
JDO "educa" usando imboccature et speroni etch.  - spesso - in maniera molto "secca" almeno le prime volte,dunque, non esiste la legge JDO che non è altro che una delle milla variationi sul tema dell'assioma.

Come ha fatto giustamente notare Rox, se uno è attivo e l'altro è passivo l'attacciamento non è alla pari ma squilibrato; più che relatione alla pari sarebbe una presa di possesso d'imperio.

Provocare sciscientificamente un perattacciamento - ammesso ma non concesso che si possa fare - ha pochissima valenza su un addestramento equestre decente, mentre è utilissimo per fare i giuochetti della beatisssima.

Mangiaracina ci è riuscito mirabilmente, dubito che avrebbe potuto insegnare a Siviglia uno stop con testa coda senza avere in mano qualhosa di concreto, eppoi, a prescindere del livello di equitatione da praticare, alle andature veloci, hai assolutamente bisogno di avere in mano un freno e una fritione altrimenti sei il balia del bestio...



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 08, 2015, 11:24:47 AM
CitazioneAlex, Non hai risposto alla domanda.

Non qui. Possiamo aprire un topico nella sezione generale sul tema: "Come indovinare l'età di un utente?" sempre che il tema abbia un minimo interesse. Qui basta aver accertato che mi ero sbagliato; abbiamo cose più intopiche da sviscerare, insistere sarebbe scortese.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 08, 2015, 11:44:31 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 08, 2015, 11:23:54 AM
JDO "educa" usando imboccature et speroni etch.  - spesso - in maniera molto "secca" almeno le prime volte,dunque, non esiste la legge JDO che non è altro che una delle milla variationi sul tema dell'assioma.

Gli assiomi non ammettono variazioni; altrimenti non sono assiomi. Dati gli assiomi della geometria euclidea, non c'è modo di derivare altro che la geometria euclidea; sono possibili altre geometrie, ma bisogna rinunciare agli assiomi.

Ti prego (se ti va) di sottolineare le differenze JDO-L'Hotte, non le moltissime analogie.... questo era l'invito.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 08, 2015, 11:51:43 AM
L'invito è stato accolto milla volta, ma, non trovai/non trovo riscontri su altre possibili "geometrie".

A questo punto, devo accennare a quanto disse Tesio - scusate se è poco - riguardo il per attacciamento che anch'egli aveva notato, introducendovi una componente sessuale per giustificare: possesso, gelosia, rapporto esclusivo, istinto protettivo, infatti così dice:
Ci sono cavalle che scelgono una compagna, l'accaparrano, e non permettono a nessun'altra di avvicinarla.
Questa non è amicizia nel senso nobile spirituale, ma gelosa patologia come si osserva nella razza umana tra individui dello stessso sesso.Qual'è la causa determinante?
Uno stimolo generato da secrezioni anomale e deviate delle ghiandole endocrine.
E' una specie di relazione lesbica....


Lovviamente questa affermazione, vista cogli oculi moderni, fa sorridere nella semplificazione delle ragioni della omosessualità a cause prettamente ormonali,  ma plobabilmente il Nostro aveva visto giusto, il sesso - in quelle relationi - ci deve entrare, può darsi che c'entri...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Maggio 08, 2015, 11:53:53 AM
Citazione da: alex - Maggio 08, 2015, 09:18:10 AM
Luna ha un ruolo "passivo". Si avvicina volentieri ad Asia, e le sta volentieri vicino,  sembra "sentirsi al sicuro"; ma dubito molto che avrebbe atteggiamenti "protettivi", non li ho mai notati.

quindi è una relazione stretta a senso unico.. il peerattaccamento per essere così definito è sufficiente che sia univoco in questo modo o deve essere condiviso?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 08, 2015, 12:12:51 PM
No, non credo di essermi spiegato bene.

Guardando Asia e Luna quando sono per conto loro sono evidentemente "pari" (per quello si chiama "peer"): non c'è il minimo segno di gerarchia; non c'è nessun conflitto, nemmeno nessuna limitazione di iniziativa (se devono spostarsi altrove, inizia il movimento indifferentemente l'una o l'altra; se sono lontane, si avvicinano per iniziativa dell'una o dell'altra). Ovviamente, se si avvicinano altri cavalli, riemerge il carattere individuale: Asia forte, decisa, stalloneggiante; Luna "che sta per conto suo".

PS: Asia crede di essere un cavallo molto più alto e imponente di quello che è, 160 cm scarsi; un giorno ha affrontato una cavalla venti centimetri più alta di lei che si era permessa, nuova del gruppo, di entrare in pascolo senza fare le dovute presentazioni.... quella volta ha dovuto ritirarsi un po' umiliata.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Maggio 08, 2015, 12:40:58 PM
rapporto a pari, ma luna lo fa perchè si è trovata nella situazione e probabilmente caratterialmente non le spiace. ma l'avrebbe mai scelta lei asia?
è quella la domanda: basta che sia uno dei due a scegliere o la scelta della coppia deve essere consensuale?

ad esempio la mia piccola (little) è molto legata alla mia vecchia gwenne. gwenne a lei concede cose che non ha mai concesso a nessun cavallo (mangiare assieme, bere assieme, farsi scacciare le mosche dalla sua coda, ecc) dal primo momento in cui si sono conosciute (la cavalla di mio marito gwenne c'ha messo 3 anni ad accettarla e lo ha fatto solo quando si sono trovate in un territorio neutro. anche se nel tempo sono diventate inseparabili, zara non ha nessuna concessione  davanti al cibo, acqua, compagnia, capannina, ecc tranne lo stare davanti quando si muovono)
è palese che gwenne e little si sono trovate, però mentre little è totalmente in "love" per gwenne, capita che la vecchia le fa le facce brutte, la sposta,  la manda a quel paese, ecc. la piccola non si scompone, si sposta di mezzo cm e  torna subito dopo.
se per peerattaccamento è sufficiente la scelta di un singolo ti direi che il rapporto è così per scelta di little, se deve essere la coppia che si sceglie in modo consensuale allora metterei in dubbio il termine visto che gwenne dei paletti nel rapporto li mette
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 08, 2015, 01:04:38 PM
Probabilmente ci sono sfumature, non ho mai visto Asia "fare le orecchie indietro" a Luna, nè spostarla.

Certo, per fare un bel lavoro occorrerebbe "fare gli etologi", stare ore e ore ad osservare "in modo neutrale" conteggiando i singoli gesti e tutti i comportamenti... un par di palle.  :horse-scared:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 08, 2015, 02:47:54 PM
... da questa interessante discussione, sembrerebbe che il perattacciamento non esiste, non esiste per come ce lo ha indicato Alex, perché se è vero che i lalli vivono in branco e non in coppia - sia pur essa omosessuale - quella relatione non sarà mai alla pari, dato che la "coppia" dovrà sempre confrontarsi col resto del branco e - in quelle occasioni - ci sarà sempre un padrone e un sotto, notato in pluriesperientie dirette

Ora, prima di parlare di transfert di questo fenomeno lallino all'homo, bisognerebbe capire come ci considerano i lalli come genere, per esser chiaro, l'mprinting deviato indirizza anche il comportamento sessuale verso la specie "erroneamente" impressa, Lorenz lo notò agli albori della sua ricerca proprio sulla famosa ochetta Martina.

In altre parole: come ci considerano i lalli ? Maschi? Femmine? O maschi e femmine?

Quand'ero ragazzino, avevo ancora i pantaloncini corti, ero andato a studiare a casa di un amico, la madre di questo aveva un mefitico cagnolino di quelli con i ciuffini in testa, il quale, appena arrivato, mi annusò, mi guardò in faccia e - senza farmi neanche un pò di corte - si attaccò alla mia gamba; lovviamente - con la stessa gamba - gli detti un calcio che lo fece arrivare quasi al soffitto della stanza.

Da quel'episodio capii: primo, che quel botolo era maleducato, secondo, che i hani ci considerano "femmine", Danilo Mainardi ci propone un
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 08, 2015, 03:02:38 PM
I lali non sono idioti, non gli passa nemmeno per la testa di considerarci cavalli, nè maschi, nè femmine; se sono "fortemente deviati", può essere che ritengano di essere uomini anche loro. Ma siamo nel campo della psicopatologia animale.

Quanto alla dominanza ecc. abbiamo già detto e ridetto che il tipico branco domestico - femmine e castroni - in natura non esiste e nessuna conclusione sulla etologia "naturale" può essere tratta da questa anomalia sociale. Ovviamente questo vale anche per il peer attachment come lo vediamo in cattività; ma la convivenza fra femmine adulte (insieme con quella dei maschi adulti senza femmine in giro; ma in cattività è condizione molto rara) è una condizione naturale nell'harem, quindi forse è legittimo trarre qualche ipotesi dalle loro relazioni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 08, 2015, 06:35:05 PM
L'iimprinting deviato è una realtà: i cani ad esempio "devono averlo" per entrare a far parte della familia humana in maniera costruttiva; i pastori, (in Gran Bretagna) imprintano un agnello sull'homo portandoselo a hasa da neonato, così, una volta reintrodotto nel gregge, il pecoro seguirà incondizionatamente l'homo col risultato che tutto il gregge seguirà il pastore "spontaneamente".

L'homo usa queste deviazioni (hani e pecuri) per propia utilité se sono patologiche, sarà altrettanto patologico il perattacciamento?

Questi animala non considerano l'homo maschio o femmina, d'accordo, ma loro  - maschi e femmine - considerandosi humani e si comportano come tali verso gli humani, vedi il cagnolino attaccato alla mia gamba, ma ancora più chiari sono gli esempi che porta Mainardi che riguardno gli ibex e i...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Maggio 08, 2015, 06:59:30 PM
( per i cani la monta e' un gesto di dominanza, da quel che ricordo. Infatti capita di vedere cani montare altri maschi e anche certe femmine" montano". Non sempre il gesto e' correlato a pulsioni sessuali)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 08, 2015, 07:01:27 PM
Domanda.

Ammesso che esistano esempi, pochi quanti si vuole, di profondo attaccamento uomo-cavallo, cavallo-uomo; esiste qualche caso in cui questo attaccamento NON deriva da imprinting, perchè il puledro non è stato imprintato in periodo perinatale, meglio ancora; perchè il puledro è stato selvatico-semiselvatico, con pochi o nulli contatti con l'uomo, ben oltre il periodo nel quale può scattare l'imprinting?

Basta che esista un solo caso ben documentato, e quel caso dimostrerà che l'imprinting non è il meccanismo obbligatorio per questo tipo di legame uomo-lallo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Maggio 08, 2015, 07:07:26 PM
Citazione da: alex - Maggio 08, 2015, 11:24:47 AM
CitazioneAlex, Non hai risposto alla domanda.

Non qui. Possiamo aprire un topico nella sezione generale sul tema: "Come indovinare l'età di un utente?" sempre che il tema abbia un minimo interesse. Qui basta aver accertato che mi ero sbagliato; abbiamo cose più intopiche da sviscerare, insistere sarebbe scortese.

no, la domanda era su cosa avessi detto di tanto strano -.- seeee ciao!
ahahahahaha!




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Maggio 08, 2015, 07:09:10 PM
Potrebbero esserei due criolli dell' espliratore svizzero?
Malefici e pericolosi all' inizio alla fine i tre erano nolto legati. Molti anni dopo lui li ando' a trovare e loro gli corsero subito incontro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 08, 2015, 10:48:35 PM
Un bell'esempio, grazie Bubba.

In confronto a questa cosa gigantesca ed eroica, vi propongo un'esperienza personale insignificante, ma ugualmente un problema. Alle volte esco nel grande pascolo e mi aggiro fra i cavalli.  Non li conosco tutti anzi: qualcuno nemmeno lo riconosco. Finisce sempre che, intanto che sto lì o mi muovo lentamente, senza chiedere niente, ma manifestando interesse per l'uno o l'altro, un cavallo alza la testa e viene da me; e si fa accarezzare, totalmente fiducioso. Spesso non ho la minima idea di chi sia, di lui non so nulla; ma è palese che non devo temere assolutamente nulla. Il cavallo si avvicina in modo evidentemente amichevole.

Cosa cerca quel cavallo? Perchè si avvicina, tranquillo, a me che non conosce? Non cerca cibo, non fa il minimo gesto di "sfrucugliarmi" nelle tasche; cosa vuole?

Altre volte sono io che mi avvicino a cavalli sconosciuti, alcuni si allontanano, altri no, mi guardano e restano fermi, accettando che io "violi il loro spazio personale". Perchè lo fanno? Perchè me lo permettono? Quanto si potrebbe costruire, ad avere sufficiente tempo - ore, giorni, settimane - su quella piccolissima base?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 09, 2015, 02:40:01 AM
Citazione da: Bubba - Maggio 08, 2015, 06:59:30 PM
( per i cani la monta e' un gesto di dominanza, da quel che ricordo. Infatti capita di vedere cani montare altri maschi e anche certe femmine" montano". Non sempre il gesto e' correlato a pulsioni sessuali)

Brava!
Per quello che ne so, quel minuscolo essere che mi si attaccò alla gamba poteva anche esser anche femmina, ma non cambia il significato della sua azione: mi trattò come un suo cospecifico.
Questo comportamento, è stato ben studiato - anche a ruoli inversi -  nelle scimmie antropomorfe e in quelle cinocefale; il soggetto maschio di rango inferiore, per calmare l'aggressività di quello dominante si mette in posa mimando l'invito alla copula della femmina, al che, il capo, il boss, l'er più, il re, il tiranno, il presidente del consiglio si accosta con aria distratta alle terga del succubo, simula svogliatamente l'accoppiamento con qualche fiacca spinta pelvica e poi si allontana seguito dal succubo grato e festante per aver ottenuto il "perdono" dal satrapo, dal comandante in capo, dal leader maximo, dal sindaco della sua comunità... che bella la coglionella!  :icon_eek:

Prima di proseguire, bisognerebbe sapere che esistono due tipi di "imprinting", ma cos'è l'imprinting?

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/12/imprinting.html

Questo è il secondo tipo di "imprinting":
Se un animale, viene a contatto con l'uomo ancora giovane ma avendo superato il periodo critico dell'imprinting, si abituerà alla sua presenza, potrà avere perfino simpatia e fiducia verso il "bipede implume" se sarà ben trattato, ma l'uomo sarà sempre un appartenente a specie diversa, la barriera rimane, mentre se viene infranta, fa si che noi e loro si diventi una unica gente, e possono persino diventare sessualmente competitori con noi...

Veniamo al haso di identificatione di genere extraspecie, questa volta - a scanso di equivoci - copio il brano in questione che è tratto da: Lo Zoo Aperto - Danilo Mainardi - Editore Einaudi - 1994 lo trovate a pag, 55:

pippon limit
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 09, 2015, 02:32:52 PM
Mainardi - in quel capitoletto - parla dello zoo come "cassetta di sicurezza" per conservare le specie in via di estinzione, mettendone in luce le ploblematiche:

una delle difficoltà per reintrodurre i selvatici in natura, sta nel fatto che il contatto coi guardiani e i visitatori, durante il periodo dell'imprinting, non solo fa perder loro l'innata paura dell'uomo ma lo rende anche oggetto di interesse sociosessuale, con gli inconvenienti che facilmente si possono immaginare, coi conseguenti rischi che i poareti possono correre, perché la fiducia e - addirittura - l'attrazione che hanno verso l'uomo aumentano enormemente le possibilità che vengano uccisi dai loro - supposti - "amici cospecifici".

In questo contesto, il professore fa notare... quì copio il testo, pereché pare che - secondo alcune giolive utanti coalizzate tra loro - io non capisca quello che leggo:

... certi erbivori che hanno esteso l'imprinting sulla nostra specie, trattano gli individui umani come se fossero di sesso maschile. Così cervi e caprioli maschi aggrediscono uomini e donne come se fossero competitori sessuali col medesimo rituale che riservano ai maschi cospecifici; ibex e alci, invece, considerano femmine tutti gli esseri umani, col risultato che i maschi tentano di accoppiarsi con loro, mentre le femmine li aggrediscono.

Devo dire che, della pericolosità dei camosci avevo già letto: un altro etologo (non ricordo chi) aveva descritto la particolare andatura di avvicinamento/di sfida di queste graziose creature che l'uomo - senza experientia - non legge/non sa leggere, anzi, crede che sia una sorta di atteggiamento amichevole, invece, l'allegro erbivoro ci sta avvisando che se non scappiamo subito ci uccide, per questa ragione, alcune persone si son trovate - a loro scajola - un appuntito cornetto infilato nel ventre.

Quand'ero bambino, avevamo un grande pollaio, mi era vietato di entrarci da solo, era pericoloso, c'era un gallo monello.
Io - naturalemente - disubbidivo, e - di nascosto - ci entravo; ero attratto dai porcellini d'india che erano relegati in un vecchio forno del pane adattato a conigliera, mi piaceva inseguire le galline, prendere in mano i pulcini... un giorno sentii il gallo che - starnazzando - mi saltò sulle spalle e cominciò a beccarmi in testa, scappai come un razzo col gallo attaccato alla maglietta... a hasa, dopo aver preso le solite legnate, mia madre mi mise nella vasca da bagno, mi tagliò parte dei capelli per potermi medicare. mi lavò le spalle: erano come quelle di un Cristo.

Ora, tutte voi avete un pollaio, provate a correr dietro le galline, che fanno le giolive pennute?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 10, 2015, 03:37:41 AM
Siete state a correre dietro le galline? Brave!

Vi ho immaginato intente alle giolive corsettine, certo, l'impresa - superati i 7/8 anni di età - non è facile ma è sopratutto ridicola, ma cosa non si fa per amore della scienza!  :icon_eek:

Dunque, cosa fanno le uccelle quando si sentono raggiunte dall'inseguitore? Si bloccano mettendosi in una curiosa posa: ali leggermente divaricate e chiappe all'aria  :icon_eek:.

Praticamente, i pennuti si son comportati come i cervi e i caprioli di Mainardi: il gallo ha attaccato l'intruso (il bimbo) nel suo harem, e le femmine - dopo un tentativo di fuga - si offrono al nuovo "gallo".

A questo punto, la domanda è lecita: come ci considerano - riguardo il genere - i lalli imprinted coll'homo?

Il vostro affezionatissimo, si è data una risposta e mi pare di averla esposta già, ma chiunque di voi - anche novitio coi lalli ma con un pò di neuroni funzionanti - sa che non può essere che una sola: i lalli - maschi, femmine, castroni - ci considerano ragasse.

Infatti, se ci cosiderassero maschi sarebbe un disastro, penzateci un pò?

Detto questo, è sempre meglio che ci considerino homini, e si considerino lalli, meglio non dare troppe confidenze, meglio mantenere una affettuosa distanza.

Il vostro affezionatissimo ha avuto a che fare con qualche stallone e alcuni lalli intieri e - per principio - puniva ogni esibitione  inopportuna della verga, con una bacchettata sulla stessa o - in mancanza di questa - con un halcio ben assestato... lovviamente accompagnato da terribil voce.

Ricordo che - in altro tempo - feci una lista di lalli intieri miei o da me ben cognosciuti:

L'elenco di cavalli collepalle cominciava con:

Trovatore: mai visto, ma conosciuto fin da bambino attraverso i racconti, era un mitico lallo di mio nonno, a hasa se ne parlava come un Pegaso, un Baiardo, un Ribot.
Razza imprecisata, era un cavallo da carretto ma sicuramente con molto "sangue" nelle vene.
Doveva essere molto alto, era baio con stella in fronte.
Forse fu il cavallo più amato da mio nonno, tirava il carretto naturalmente; la Domenica, lustrato per benino portava il calesse; per le feste correva il palio paesano e copriva alcune giumente all'anno.
Deduco che era trattato con inflessibile gentilezza, come tutti gli altri cavalli che a quel tempo lavoravano e che per i loro padroni erano brave persone.

Devo recuperare quell'elenco...

Dunque, il perattacciamento...

p.l.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 10, 2015, 06:47:38 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 10, 2015, 03:37:41 AM
Il vostro affezionatissimo, si è data una risposta e mi pare di averla esposta già, ma chiunque di voi - anche novitio coi lalli ma con un pò di neuroni funzionanti - sa che non può essere che una sola: i lalli - maschi, femmine, castroni - ci considerano ragasse.

Questo è molto interessante. Secondo te,  perchè?

Perchè di sì?
Per il nostro aspetto?
Per il nostro odore?
Per il nostro comportamento?
E in ciascuno di questi casi, perchè abbiamo qualcosa o perchè qualcosa ci manca?

Approfitto per una piccola correzione di una tua svista:
CitazioneDevo dire che, della pericolosità dei camosci avevo già letto
Leggasi caprioli.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 10, 2015, 10:04:53 AM
Per le stesse ragioni (ignote) degli ibex, degli alci, dei cervi et dei caprioli... dei camosci non sappiamo, ma plobabilmente anch'essi - in certe condizioni - dimostreranno una preferenza; quella dei lalli è evidente, guarda, guardate:

https://www.youtube.com/watch?v=jBLUp1Pt5CA&list=WL&index=14

Quel giolivo castrone avrebbe avuto le stesse bellille rearezioni, anco se l'allegro ippogiuocatore fosse stato un homo, un fanciullo, una fanciulla, un gay, una lesbica, un vecio, una vecia; penzo che tutte voi - che avete un lallo di sesso mascolulino - avrete notato che, se siete troppo delicate nella strigliatura e vi soffermate sulle sue zone erogene, spesso si noterà (come non notarla) una manifestatione di alto gradimento,  da parte del lallo. :icon_eek:

E poi penzateci: pereché, lalli e asini si sono addomesticati e invece l'operazione non è riuscita con zenbre, onagri et eminoni?

Con l'occasione continuo la mia carrellata di maschietti.

Orolo: stallone - dunque faceva la monta pubblica - sauro balzano e sfacciato di razza AAS, lo montai alcune volte: - era uguale ad una femmina, tant'è che lo cavalcavano anche i ragazzini della scuola, restava tranquillo tra castroni e giumente perfino quando l'istruttore metteva la ripresa a semicerchio e spiegava le tecniche. per contro era sospettosissimo e pauroso... un coniglio.
Era stato domato ed addestrato in Sardegna, dove hanno la mano piuttostop pesante: l'avevano "rotto spezzato"...succede anche questo.
Curiosità: aveva marchiato sul collo a grandi lettere: DEDDE... il nome dell'allevatore?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 11, 2015, 02:14:31 AM
E poi penzateci: pereché, lalli e asini si sono addomesticati e invece l'operazione non è riuscita con zenbre, onagri et eminoni?

Già, e perché il lupo si e il licaone no? Perché il bufalo asiatico si e il bufalo cafro no? Perché la capra si e il camoscio no? Perché il maiale si e il facocero no? Gli esempi sono millanta, dovremmo per prima hosa capire come avviene  la domesticazione di una specie, quali alchimie son necessarie - alla priora - perché questo avvenga; lasciamo perdere e  soffermiamoci sul perattacciamento lallino.

Ho creato il mio gruppo di lalli da 12 anni, è cresciuto, i polledri nati li ho  ammanziti, curati, addestrati, montati e guidati, ci ho fatto gare e li ho studiati professionalmmente, posso dire di cognoscerlo a fondo.
Ebbene non posso descrivere una vera gerarchia di dominio, cìè senz'altro una gerarchia di aggressività che però nulla dice dei rapporti reciproci; più dati raccolgo a proposito e più mi rendo conto che sono complessi, intricati e misteriosi.


Dalle palabras della grande etologa, capiamo che le teorie della liderscip e della dominanza nei rapporti col nostro lallo sono delle giolive buttanate: il lallo non si può dominare perché non si può sottomettere anche se cede facilmente alla viulenza fisica (doma tradizionale) e a quella psichica (doma dolce).

Il cosidetto perattacciamento rientra nelle dinamiche naturali del branco, ma è evidente che si tratta di una relazione complicata, nella quale c'è una forte componente sociosessuale ecco il perché della mia tarantella sul genere; una volta dissi: il mio stallone mi vede come una giumenta perennemente indisposta, vi immaginate se mi avesse visto come un altro stallone in presenza di una polledra in calor?

Forse anche Siviglia ha visto nel signor Mangiaracina una giumenta più esperta che le dava sicurezza alla quale si è affidata fiduciosa... guardate questa photo, l'ho ingrandita apposta:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/05/siviglia.html

Per me si tratta di un evidente rapporto di affigliazione e di affiliazione, termini più adatti del perattacciamento = rapporto alla pari che - per me - tra homo e lallo non può esistere.

Continuo la mia carrellata di lallicollepalle e ho scoperto - orrore orrore - che ho montato anche un lallo da carne,  :icon_eek: l'avevo dimenticato, appunto: 

Gorgo: french montaignes, sauro, puledrone di 3 anni, più largo che lungo, un pacioccone, fu acquistato dai miei ex soci quando la nostra impresa fu convertita a produzione di carne equina.
Pur non essendo domato, per scommessa, lo cavalcai solo con la capezza, fece un paio di ridicole scrollatine, poi si accodò alle sue femmine come se niente fosse, credo che da allora in poi non l'abbia cavalcato più nessuno.





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 11, 2015, 12:49:09 PM
Ora, che tutte queste mie elucubrazioni - su Siviglia, sul perattacciamento e sul rapporto di genere homo-lall  siano vere o false - l'inzegnamento che si ne dovrebbe trarre da tutto ciò è uno, e questo - lovviamente - non interessa gli eccellenti cavallerizzi/le eccellenti cavallerizze che pullulano questo inclito foro, loro questa fase l'hanno superata e possono dedicarsi con viva e vibrante soddisfazione allo studio di mezze fermate, un quarto di passi indietro, due terzi di appoggiate, un ottavo di rolbec.  :icon_eek:

A monte di tutte ste giolive exercitationi ci deve esser qualcosa di più profondo che quelli che hanno sentiment trovano sensa bisogno di troppi pipponi che non può esssere la dominanza/sottomissione, e neanche il perattacciamento, per le motivationi già descritte.

Abbiamo il tormentone di Milla che è emblematico, alla nostra amica non le mancano ottime cape e ottimissimi consilii anche mirabilmente descritti come quello di Max, solutioni cavallare come quella di Alex, ragionevoli ragionamenti come quelli di Melis, però, non si cava il ragno dal sugo...


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Maggio 11, 2015, 01:39:48 PM
Raffaele mi sembra che il ragno dal buco si sia levato invece, visto che adesso la cavalla è gestibile, riesco a far lezione tranquillamente ecc. cosa che per un certo periodo non riuscivo a fare, ovviamente la cavalla è in avanti e così rimarrà (e per fortuna!), chi nasce quadrato non morirà rotondo così si dice.
Non mi sembra che ci sia niente di particolare nel chiedere opinioni su metodi diversi per staccare sempre più la lalla dall'imboccatura, i consiglio di Max sono certamente ottimi ma per me oscuri più di quelli della Sibilla Cumana, che vuoi noi ragasse siamo un po' ruspanti ed ignoranti.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 11, 2015, 02:57:03 PM
Ma come Milla...? Quelle di max, parole sue, sono le basi..  :horse-scared:

Concordo che le basi sono oscure.... figuriamoci quanto oscure sono le altezze... oppure sarà come in montagna, che più si sale e più si trova luce?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 11, 2015, 03:18:23 PM
Cara Milla, va benissimo, vuol dire che tu stai cambiando, la lalla quella era, quella è e quella sarà; ti ho preso ad esempio pereché, prima di poter parlare di qualsiasi  addestramento/riaddestramento bisogna aver chiaro un hosa:

non bisogna controllare il lallo con delle azioni che producono reazioni fisiche, mezze fermate&c. appunto, ma fargli capire i sacri principi dell'equitazione.
Dunque, il cavaliere non deve guardare al maneggio fisico del lallo ma cercare di stabilire un rapporto con la sua testa, in altre parole, non lo deve addestrare ma educare. JDO


Stranamente, le palabras del grande cavaliere coincidono con quelle di una grande etologa:

... data la loro organizzazione sociale così complessa, bisogna che il loro addestramento sia impostato sulla ricerca della giusta comprensione (comunicazione) piuttosto che sulla imposizione di un dominio per dimostrare chi comanda.

Insomma: se non è zuppa e pan magnato!

Se diamo per buoni i concetti di codesti illustri personaggi, per prima hosa bisognerebbe creare quel processo di affiliazione facilissimo da conseguire se il lallo lo governiamo da noi e ci passiamo assieme molte ora al dì, e magara facciamo giolive passeggiate di giorni intieri, molto più difficult, se andiamo un oretta al giorno a cavalcar nella cavallerizza.

Lovviamente, questo discorso generale va applicato e adattato a situescions personali, all'attitudine del lallo o a fatti contingenti, ad esempio il comportamento di certe femmine cambia radicalmente quando son...

Rombo di tuono: sanfratellano morello, Rambo per gli amici.
Faceva la monta allo stato brado, lo misi alla sella in tarda età aveva 7 anni, fu dura durissima, andai per le terre un paio di volte, mai si ammansì completamente, conservò una certa selvatichezza e una  incancrenita diffidenza verso l'homo  (mancanza assoluta di imprinting?) BOH.

Comunque con le sue cavalle ma anche da solo si andava dovunque, c'erano problemi se una di esse si allontanava troppo o se ci avvicinavamo ad un cavallo estraneo, andava in panico se vedeva la frusta e non fu mai possibile andare oltre una onesto scozzonamento.
Una volta scappò per risolvere una "questione personale" con un vecchio castrone... lo stava ammazzando.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 11, 2015, 03:47:16 PM
stavo andando a funghi con mio padre, quando, arrampicatomi su uno spiazzo erboso grande poco piu di un posteggio fui attaccato da un cervo maschio alto piu di due metri e dotato di un palco di tutto rispetto.
non mi lanciò nel vuoto solo grazie all'intervento del cane di mio padre (mix pastore tedesco molosso),  noto sterminatore di selvatici, che mise in fuga il pazzo ungulato.

passeggiavo giolivo in un alpeggio abbandonato quando il medesimo cane, spinto dalla curiosità, entrò in una baita di sasso diroccata. ne uscì galoppando a manetta inseguito da un maiale (o mezzo maiale) inselvatichito, grosso come una capra, inc***ato come un puma. per fortuna la strada era in discesa perchè - nonostante i miei tentativi di sassaiola - me la dovetti fare tutta di corsa fino alla macchina.

posteggiai la macchina coi nipotini e il jack russel in un prato. c'erano mucche e caprette. le prime erano dolci e lente. e le rifocillammo con giubulo con i nostri avanzi di pane secco. le caprette dimostrarono la loro indole idiota salendo copiose non solo sui nipotini (che a quel punto piangevano) ma pure sulla panda vecchia del nonno, che subì danni ingenti alla carrozzeria.

in un castagneto, ottobre. padre con due bambini. di colpo il luogo invaso da un branco di cinghiali. il padre, pressato dai cinghiali (che non dimostrano alcuna paura) parcheggia i figli su un ramo e innesca la solita sassaiola contro i cinghiali, che per un pò se ne fregano bellamente, dimostrandosi pure aggressivi nei confronti del papà.

non credo che gli animali ci vedano maschi o femmine. ci vedono intrusi (se non condizionati).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 11, 2015, 06:16:36 PM
Tutto il mio pippone parte dalla premessa fatta dal prof.  Mainardi che forse non hai letto:

... certi erbivori che hanno esteso l'imprinting sulla nostra specie, trattano gli individui umani come se fossero di sesso maschile. Così cervi e caprioli maschi aggrediscono uomini e donne come se fossero competitori sessuali col medesimo rituale che riservano ai maschi cospecifici; ibex e alci, invece, considerano femmine tutti gli esseri umani, col risultato che i maschi tentano di accoppiarsi con loro, mentre le femmine li aggrediscono.

dunque, si parla di animali domestici o di selvatici abituati alla presenza dell'homo fin da bimbi; almeno per noi ragasse che frequentiamo questo inclito foro, è facile trovare riscontro a quanto detto, basta osservare i nostri pelosetti con occhio analitico.

https://www.youtube.com/watch?v=Mb_edYwlOPA

Questo è un filmatino del dressaggio naturale tanto caro ad Alex, ebbene le manifestazioni di "contentezza" dei ponini sono uguali a quelle che già vi mostrai:

ttps://www.youtube.com/watch?v=jBLUp1Pt5CA&list=WL&index=14

Come si vede, questo tipo di dressaggio prevede un contatto/una interazione molto diretta da terra con le ragasse che lo praticano, le poere bestie, scambiano quei giuochetti per rituali "amorosi" e si eccitano visibilmente, di norma queste esibizioni andrebbero represse, ma anche no... infatti le vediamo, si vedono.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 11, 2015, 06:51:33 PM
Ma non credo proprio... scambiarli per rituali amorosi?!

E' ormai certo che l'utilizzo di esercizi fatti in un certo modo portano il cavallo in uno stato psicofisico che induce il rilascio di qualche endorfina - andrebbe studiato un attimo perché è una cosa curiosa - e si verifica sempre. Le manifestazioni sono lo sbadiglio e/o il rilassamento del pene. Succede anche con i castroni. Succede anche se fatti dalla sella. Potrebbe essere un certo modo di usare la muscolatura ad indurlo, dato che si verifica sempre dopo gli stessi esercizi che sono di allungamento e potenziamento.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 12, 2015, 02:38:58 AM
Bah, le giolive ragasse del AND - per far far quelle emerite scemate ai loro lalli - oltre a gironzolarci attorno - li toccano/li manipolano; un lallo maschio, intiero o castrone, se toccato delicatamente in alcuni punti durante la strigliatura, spesso, ha una erezione: Oddo ha il suo punto critico sulla parte alta del collo e nell'incavo della guancia; mostra sempre di gradire, ma non sfodera più perché gli è stato detto che non si fa.
Plobabilmente i poni di questo video non lo sanno che non si fa, lo fanno:

https://www.youtube.com/watch?v=S0iV_CM1hfU&index=15&list=WL

Eppoi, dimmi cosa c'entrano le endorfine, la distenzione e il potenziamento in questi esercizii:

https://www.youtube.com/watch?v=jBLUp1Pt5CA&list=WL&index=14

_________________________________________________________________________________

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 11, 2015, 03:18:23 PM
Cara Milla, va benissimo, vuol dire che tu stai cambiando, la lalla quella era, quella è e quella sarà; ti ho preso ad esempio pereché, prima di poter parlare di qualsiasi  addestramento/riaddestramento bisogna aver chiaro un hosa:

non bisogna controllare il lallo con delle azioni che producono reazioni fisiche, mezze fermate&c. appunto, ma fargli capire i sacri principi dell'equitazione.
Dunque, il cavaliere non deve guardare al maneggio fisico del lallo ma cercare di stabilire un rapporto con la sua testa, in altre parole, non lo deve addestrare ma educare. JDO


Stranamente, le palabras del grande cavaliere coincidono con quelle di una grande etologa:

... data la loro organizzazione sociale così complessa, bisogna che il loro addestramento sia impostato sulla ricerca della giusta comprensione (comunicazione) piuttosto che sulla imposizione di un dominio per dimostrare chi comanda.

Insomma: se non è zuppa e pan magnato!

Se diamo per buoni i concetti di codesti illustri personaggi, per prima hosa bisognerebbe creare quel processo di affiliazione facilissimo da conseguire se il lallo lo governiamo da noi e ci passiamo assieme molte ora al dì, e magara facciamo giolive passeggiate di giorni intieri, molto più difficult, se andiamo un oretta al giorno a cavalcar nella cavallerizza.

Lovviamente, questo discorso generale va applicato e adattato a situescions personali, all'attitudine del lallo o a fatti contingenti, ad esempio il comportamento di certe femmine cambia radicalmente quando son... [/i]
..o in calore, ne ho cognosciuto un paio veramente "infami"; se devo dire la mia, i maschi sono più facilmente addestrabili, sono più attenti e vigili, dunque, imparano prima ma bisogna sapere che - spesso - la loro attenzione è rivolta a "come fregarti", dunque, "occhio".
Le femmine sono più refrattarie al convincimento vogliono essere prima rassicurate, ma avviliscono facilmente e a volte - quando hanno le loro hose -  sono intrattabili.
I castroni sono l'ideale - in teoria - ma se capitano ripetutamente in cattive mani (succede spesso) diventano molto pericolosi perché "ragionano" come i maschi e diventano "isterici" come le femmine.

Comunque, a prescindere dal genere bisogna tener conto anche delle attitudini personali del lallo, è inutile insistere nel tentare di trasformare un onesto lallo da passeggiata in un saltatore o un dressagista, se le qualità ci sono, emergono/si vedono al primo colpo di cocchio:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/12/i-cancelli-del-cielo.html

Quando ero giovine, forte e fregnone, mi lanciavo in simpatiche sfide, una di quelle fu con il già citato Rambo, ma ce ne furono altre assolutamente stupide, col cenno di poi, affermo: non vale assolutamente la pena rischiare l'osso del collo, impegnare tempo e denari per "aggiustare lalli infami" quando, ogni giorno, vanno al macello soggetti belli, bravi, buoni e pure intelligenti.


Orlando: era un PSI, baio oscuro con stellina in fronte, lo tenemmo per circa due anni, copriva una cinquantina di cavalle all'anno.
Lo tenevamo in box, una volta lo mettemmo per un mese in un recinto con una cavalla che non si riusciva a far ingravidare... ci riuscì.
Quando aveva addosso la sella era un "signore", sia in passeggiata sia nei concorsini, mia figlia ci saltava: magari faceva la monta, ci mettevi la sella ed andavi in passeggiata con gli altri... c'era un però: quando vedeva un equino, o meglio,  qualsiasi cosa con 4 zampe con addosso delle corde lunghe, si scatenava, era come avesse preso una confezione intera di viagra, le corde per lui avevano un effetto afrodisiaco, non si poteva tenere, se cercavi di contenerlo diventava pericoloso: scalciava e mordeva. Infatti, era abituato "al salto" con le cavalle imbracate, dunque per lui "corde addosso" significava: quì ci si sollazza!!   :occasion14: A suo modo aveva ragione, come contraddirlo?


monumental pippon  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 12, 2015, 08:18:41 AM
Mizzega c'entrano, c'entrano. Tieni tu una gamba distesa e sollevata orizzontalmente per più di tre quattro secondi e poi dimmi se non ti "tira" da qualche parte (battutaccia!).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 12, 2015, 10:46:06 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 19, 2014, 06:09:50 PM
Ci cono una marea di filmati su Buck, non ho trovato quello a cui accennavo, cioè l'arrivo dello "stallone biricchino" e della sua padroncina e il primo approccio con Buck che ho descritto, quella prima sessione si è conclusa con queste parole di Buck...più o meno:

per oggi può bastare, riprendiamo domani, attenzione, quel lallo d'ora in avanti sarà maneggiato solo da Jack (il cozzone che lo aiutava)[/i], (parole sante) inoltre dice alla padroncina (ovviamente verso la mezzaetà, ovviamente in sovrappeso, e che altrettanto ovviamente tiene nel suo ranch una 20ina di stalloni: tu sei matta, fai castrare subito questo lallo, tenere una bestia simile è come vivere con una tigre in salotto. (parole santissime)[/b]

In compenzio, ho trovato lo spezzone che riprende il cozzone - il giorno dopo - quando ricomincia il lavoro sospeso, ecco cosa succede:

https://www.youtube.com/watch?v=o0so3NIta9Y

La reazione della ragassa: strizza nelle mutande e...mio Dio, non è possibile !

La reactione del vecchio: ??????

Moment, ditemi la vostra, prima. Così scopriamo quanti vecchi ci sono in questo inclito foro.
Dopo di ché, vi farò sapere come va a finire la storiella e vi riferirò l'immancabile pippone di Buck.

Per puro haso, qualche giorno fa, ho trovato nel tubo tutto il film BUCK di cui sopra, puretroppo è in inglese con sottotitoli in spagnuolo, ma si capisce benissimo guardando le figure.

https://www.youtube.com/watch?v=G6lI_WjFZXY&list=WL&index=16

Per Alex: dal min. 1.00.00 in poi vedrai come si tratta (come non si tratta) un lallo monello, un nostro buttero non si sarebbe mai fatto fregare in quella maniera....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 12, 2015, 10:30:01 PM
Citazione da: max - Maggio 12, 2015, 08:18:41 AM
Mizzega c'entrano, c'entrano. Tieni tu una gamba distesa e sollevata orizzontalmente per più di tre quattro secondi e poi dimmi se non ti "tira" da qualche parte (battutaccia!).

Pare che voi tutte - giolive ragassse - abbiate exlusivamente lalli di legno, solo io ho avuti lalli e lalle che avevano giuste et naturali pulsioni sexuali.
Presto metterò, in opportuna sede, delle esplicite chiarificationi sull'argomento, intanto, beccatevi questo giolivo linco:

https://www.youtube.com/watch?v=rBC37i86Rm0

Ecco la prova provata della ricerca portata dal prof. Mainardi.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 13, 2015, 11:20:11 AM
Hahahaha è anche gentile nei suoi tentativi : D

Però aspetta, non sto negando quello che tu dici, anche il nostro intero mostra un tipo di interesse per la sua padrona che non mostra con me. Ma è una cosa diversa.

Sto dicendo che, in video che hai preso ad esempio, quando sfoderano durante gli esercizi, il comportamento non è sessuale, la situazione è diversa. Per esperienza ho visto/vedo che quelle reazioni (sbadiglio, rilassamento, sfoderamento fino alla pippa) sono diretta conseguenza di esercizi guarda caso fatti sempre con la stessa modalità (decontrazione, allungamento muscolare). Dico quindi che bisogna distinguere da un impulso sessuale nudo e crudo (vieni qua che adesso ti trombo perché odori di sesso) da uno stato di relax che va a toccare anche marginalmente la sfera sessuale indotto dagli esercizi (mi sento strano, rilassato, quasi quasi mi lascio andare a una pippa).

Non nego che in soggetti "caldi" anche la "leggera eccitazione da esercizi" possa diventare "pesante" e portare a dei problemi - quindi meglio farli uscire dallo stato di erezione (in questo caso con la frusta basta far ruotare le anche attorno alle spalle: quel tipo di movimento del posteriore fa rientrare... l'organo al suo posto, lo dico perché qualche simpaticone potrebbe pensare di dover prendere a frustate il pisello) - però appunto è una cosa diversa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 13, 2015, 02:52:21 PM
Il lallo, come ho detto, non distingue homo donna, si interessa di più alle ragasse perché queste - di solito - gli fanno tanti puccipucci.

La ragassa di questo video - certamente a sua scajola - fa eccitare il giolivo castrone; alla prima impennata si vede chiaramente che il lallo tenta di girarsi - ben armato - verso di lei.

https://www.youtube.com/watch?v=jBLUp1Pt5CA&list=WL&index=14

Penso che anche tu abbia visto dei lalli - sollecitati dalla strigliatura - giungere alla eiaculazione.

Guarda cosa fanno questi ragassi, al poero lallo - in astinenza da 32 anni - è bastato un soffio alle nari e un bacetto per "raggiungere l'attimo supremo".

https://www.youtube.com/watch?v=lhrqN7_ocME

Ripeto, trattiamo affettuosamente i nostri lalli ma sensa esagerare coi puccipucci.

Guapo: - AA baio balzano da tre lista in fronte.
Una volta mi aggredì per ammazzarmi, con lui mi sentivo più sicuro quando ero in sella che quando lo lavoravo da terra, faceva delle bellissime capriole naturali, mia figlia ci si divertiva, lo provocava a farle... nessuno gliele aveva insegnate.
Era troppo carico di ormoni, ma veramente bello, lo cedemmo ad un allevatore che fece una buona produzione per 4/5 anni, poi andò al macello: troppo pericoloso.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 13, 2015, 04:13:04 PM
Continui a prendere a esempio quel video che di sessuale non ha nulla.
Si impenna e si gira leggermente verso di lei per mille motivi ma il sesso non c'entra.
Ma santocielo non hai mai esercitato cavalli ad alzarsi così? Si alzano e se non controlli bene poi deviano, tutti. Col pisello fuori o senza.
Per me quel video e altri simili, di sessuale non hanno nulla. Quando prolunghi certi esercizi è normale che sfoderino.
Sfoderano anche dopo un lavoro intenso. Li fermi, li lasci riposare e sfoderano.

Viceversa, penso che se vai su youporn trovi mille video dove uomini e donne giocano a provocare apposta sessualmente un cavallo.

Allora un conto è provocarlo apposta, come fanno gli ubriachi romeni del tuo video (o cosa diavolo sono), un conto è uno stato di rilassamento dovuto a esercizi o manipolazioni che di sessuale non hanno nulla (anche osteopati o massaggiatori possono provocare stati simili) e un'altro ancora è esagerare con il puccipucci eccitandolo senza volerlo.

Bene.
Abbiamo messo in guardia le fanciulle da non esagerare con il puccipucci eccitandolo senza volerlo.
Fine.

Ma se mi prendi dei video di esercizi di scuola dove si vede il cavallo sfoderare, io continuo a dirti che è normale e che non è dovuto al puccipucci.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 14, 2015, 05:50:22 AM
Va bene, ma allora come ci vedono i lalli imprintati verso l'homo? Maschi o femmine?

Perché di questo si tratta, di questo sto parlando.

Lungi da me scendere a iuporn, quelle son depravazioni - che esistono - ma non mi/non ci riguardano, mi fanno schifo.
Questa è cronica:
https://www.youtube.com/watch?v=XwIcuvetVBs

Gli onagri, ma forse anche le zebre, furono oggetto - in tempi storici - di tentativi di domesticazione, abbiamo altorilievi assiri che mostrano onagri attaccati al carro, qualcuno colla museruola, appunto.
Il tentativo è fallito, anche i mongoli non ci provano ad ammansirli, li cacciano.

Può darsi che, quelle bestie - al contrario dei lalli e degli asini - ci vedono come maschi, dunque i maschi ci attaccano e le femmine tentano di farsi coprire da noi, hose pericolosissime sia per maschi che per femmine humane, questa potrebbe essere la ragione del fallimento della domesticazione di quelle specie.
La stessa cosa potrebbe riguardare il bufalo cafro e quello asiatico.

Attenzione, il mio è un ragionamento conseguenziale, se fai questa domanda ad un etologo, ti risponde che queste specie sono troppo aggressive per poter essere addomesticate, il ché è vero e rispecchia quello che è avvenuto col lupo e non è stato possibile col licaone e la jena.

Per la domesticazione sono necessari dei parametri ben precisi, forse è interessante vederli:
1) socialita: la specie deve essere sociale, l'unica eccezione è il gatto, che in natura è un essere asociale, ma è diventato sociale nella domesticazione sfruttando/selezionando i soli momenti di contatto della specie, quello dell'accoppiamento e della cura degli immaturi.

2) aggressività:  moderata, controllabile; una volta Moira Orfei disse: le iene attaccano l'uomo anche se questo si difende (usa fruste, stocchi, pungoli elettrici etc.) continuano ad avanzare, dunque, oltre a non essere addomesticabili, non possono essere ammaestrate come leoni, tigri etc..

3)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 14, 2015, 03:53:05 PM
3) reattività controllata: alcune specie di ovini e ruminanti, benché sociali e relativamente pacifiche non si possono addomesticare perché reagiscono a stimoli esterni in maniera incontrollata e incontrollabile, vedi i cervidi e gli ovini selvatici che prima scappano e poi si chiedono che succede?

4) imprinting deviato verso l'uomo: bisogna che la specie domestica si riconosca nella famiglia humana, deve considerare "normale" il contatto coll'uomo, e deve considerarlo suo superiore.

Al cavallo, manca in parte il quarto punto - non si sente affatto sottomesso al'homo - il fatto che comunque lo si sia addomesticato ci fa capire come sia stata voluta e cercata questa "fratellanza".

E' stato studiato un fenomeno assai curioso, come sappiamo/come ho detto sarebbe preferibile che il lallo abbia l'imprinting di secondo tipo, cioè la socializzazione (la doma) di lalli ancora giovani ma che hanno superato il periodo critico dell'imprintig primario, quello che li fa considerare tutt'uno coll'homo.

Ebbene, questo secondo tipo di socializzazione è stato possibile con i cavalli rinselvatichiti, mentre è risultata assolutamente impraticabile coi lalli Przewalski.
Ciò dimostra che la domesticazione/la selezione ha - in qualche modo - cambiato anche il DNA di questa specie anche perché la maggior parte dei maschi viene castrata e - nel tempo -  si son selezionati stalloni più docili, ma fino ad un certo punto, perché - plobabilmente - l'aggressività è legata all'impulso sessuale, questi due istinti vanno di pari grasso, uno stallone è aggressivo ma è fecondo, il castrone non è aggressivo ma è sterile, è un gatto che morde la biada, chissà, forse con l'ingegneria generica - in futuro - si potrà eliminare l'aggressività lasciando la fertilità.

Comunque, pare, che lo stallone non faccia differenza, per lui un castrone rimane sempre un maschio, dunque, lo attaccherà senza pietà se si avvicina alle sue femmine.

Una volta, mettemmo un castrone assieme al branco che era composto da 7/8 femmine coi puledri ed uno stallone, quel castrone era "di famiglia":  figlio di qualche anno prima dello stallone stesso e di una giumenta del gruppo, bene, dopo avergli dimostrato chi comandava, lo stallone lo lasciò in pace, lo sopportava fino ad una distanza  - mettiamo - di dieci metri, a 9 metri e 90, lo stallone gli faceva un segno colle orecchie, a 9 metri e cinquanta lo caricava di brutto.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 14, 2015, 04:12:04 PM
Giusto per fare un inciso sulla socialità dell'haremo: in natura, sono stati osservati casi (pochi) di harem con due stalloni. Sarebbe interessante ripescare la fonte (a memoria, mi pare di ricordare che fosse una fonte "buona"), e soprattutto verificare che tipo di relazione c'è fra i due stalloni; potrebbe essere uno dei rari casi in cui si forma una precisa "gerarchia" dei gruppi di cavalli.

Ancora una nota sociale: oltre ai gruppi "elementari" (harem e gruppi di maschi scapoli) esiste un'altra aggregazione temporanea e verosimilmente del tutto caotica, a "branco di sardine"; si forma in particolari condizioni di pericolo o di stress, e in questo caso i gruppi elementari si fondono insieme in un "super-branco" dove probabilmente vigono regole del tutto diverse, determinate dalla necessità primaria di salvare la pelle senza badare più di tanto a chi ti sta appresso. Oltre ai legami fra individuo e individuo, ci sono pertanto legami fra gruppo e gruppo, pronti a scattare nel momento di crisi. Io mi immagino che i gruppi elementari stiano, normalmente, a buona distanza ma comunque a portata di vista/di voce l'uno dall'altro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 15, 2015, 04:29:55 AM
Devono essere hasi rari/rarissimi, onestamente non so, posso supporre che:
o i due stalloni sono cresciuti assieme e si sopportano a vicenza oppure che il parco femmine è troppo esteso e consente una certa spartizione, di certo è una situazione "anormale".

Queste anormalità sono la ricchezza della evoluzione, se questo comportamento fosse utile alla specie, tempo qualche centinaio di migliaia di anni, sarebbe adottato.
Anche questo, a condizioni persistenti potrebbe trasformare il lallo in un carnivoro:
http://www.ticinonews.ch/curiosita/213501/cannibalismo-tra-cavalli-in-australia

Il "banco di sardine" lo abbiamo visto milla volte nei raundap dei uaildorsis che fanno in America; quando i branchi sono al chiuso, gli stalloni vanno in crisi, non sanno che triglie pigliare, si attaccano vicendevolmente, infatti. la prima hosa che fanno è di separarli dal resto dei lalli.

Torniamo alla "Passione di Donne", una ragazzina di 14 anni che cognosco molto bene - va a cavallo perché da bimba giuocava coi  miei lalli - finalemente, ha avuta in regalo dal padre una lalla: un vecchio catenaccio con il quale fa i suoi primi concorsini; va benissimo niente da dire, tanto più che il possibile  drop out   :icon_eek: - vista l'età critica della fanciulla - potrebbe essere imminente.

Sapete hosa mi ha detto invitandomi ad andare a vedere la sua lalla?



Nahdir - AA baio ordinario, lallo intero, era di proprietà di un mio giovine amico al quale ho dato i primi rudimenta di equitazione che non fossero quelli del gambegambe; ho contribuito al suo addestramento in piano, benché fosse intero si comportava in maniera eccellente "in società", certo non lo potevi affidare ad un principiante, odiava il Caimano, ricambiato in questi con tutte le forze, e dire che da giovini stavano assieme senza alcun problema.
Saltava molto bene bene, percorsi eccellenti a casa, quando andava fuori a gareggiare un disastro, troppo distratto. Fu castrato, ma prima di poterlo vedere all'opera nella nuova conditione morì di holica.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 15, 2015, 02:32:07 PM
Mi ha detto: devi vederla, è più alta di Oddo.

Questo spontaneo, innocente, infantile metro di misura mi ha fatto sorridere, ma mi ha fatto penzare che la situazione è questa: i nuovi utanti del lallo privilegiano dei parametri assolutamente sciocchi, non parlo - lovviamente - di quelle ragasse che fanno agonismo ad un certo livello ma della massa che è costituita da nuove appassionate al quale il lallo serve sopratutto come modello nel quale identificarsi e che rappresenta l'ideale di forza, bellezza (interiore ed esteriore) e coraggio. Può dunque il lallo essere d'aiuto alla donna nello sviluppo del suo potenziale energetico, sessuale, intellettuale e spirituale? Sono convinta di si, specialmente se la donna si lascia andare alla sua naturale compassione per l'animale predato e se, nell'aspirazione di raddrizzare le proprie spalle per affrontare con coraggio e fierezza il mondo, concede al lallo un'eguale dignità, la vera amazzone non domina il lallo, non ne ha bisogno, è un tutt'uno con lui.

Questa saggista, esprime - con concetti articolati - le stesse ingenue parole della ragassina; la piccola è giustificata, la grande no, perché conclude con una emerita bottanata: fare tutt'uno col lallo è hosa bella e giusta, ma presuppone una di queste condizioni:
esser nate a lallo come gli indiani o i mongoli e praticarei lalli ogni giorno per tutto il giorno per tutti i giorni dell'anno, oppure, impossessarsi del lallo... come fare? Ce lo dice in maniera mirabile JDO...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 16, 2015, 02:20:41 AM
Invito Alex a farlo lui, il concetto si trova a pag. 29: Le Pas. Prendre le Cheval.

Rigoletto: pony shetland pezzato.
Il graziosissimo "peluche", nato in casa di un facoltoso imprenditore palermitano amico di uno dei soci del nostro maneggio, quando raggiunse la "maggiore età" ci fu affidato in quanto non più gestibile...pardon: - governabile.
Lo mettemmo alla monta, era un infame, minacciava chiunque si avvicinasse al suo box con annesso paddocchino e mordeva a tradimento; una volta stava per staccare il capezzolo ad una mia nipotina allora adolescente.
Fu segregato, un uomo gli badava...con un bastone alla mano.
Venne il tempo che lasciai quella società.
Seppi - poi - che il mostriciattolo, dopo poche settimane che ero andato via la combinò grossa.
Un giorno, il nuovo stalliere - ahilui inesperto o troppo fiducioso - gli dette le spalle e Rigoletto - messosi su due zampe - lo azzannò al deltoide e se lo mise sotto per terra - insistendo nella presa - malgrado i colpi di forcone che gli dava la moglie del meschino.
Il poverino subì una lunga serie di interventi alla spalla ma non riacquistò mai più la piena funzionalità del braccio, la giovane signora abortì e per lo scioc stette due mesi senza parlare.
Habib, così si chiama lo stalliere tunisino - che in seguito ho conosciuto di persona -  mi ha confermato la storia, è rimasto a servizio del mio socio anche se ora non hanno più cavalli per evitare cause di risarcimento con annessi e connessi.


Ricordo perfettamente che Ignazio - l'uomo che ci badava quando c'ero io - si portava sempre appresso il ragioniere, certo l'avrà usato qualche volta, ma di solito lo appoggiava bene in vista sulla staccionata: sfaccendava lì dentro una ventina di minuti per governare il lallino e sistemava il paddocchino ma - da esperto huomo di lalli -  ogni tanto dava la voce: splendido esempio di "aiuto di voce" al servitio dell'assioma...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 16, 2015, 02:46:33 PM
Nel frattempo qualche consideratione:

... Può dunque il lallo essere d'aiuto alla donna nello sviluppo del suo potenziale energetico, sessuale, intellettuale e spirituale? Sono convinta di si, specialmente se la donna si lascia andare alla sua naturale compassione per l'animale predato...

La Nostra è convinta delle qualità psicoterapeutiche del lallo sulla donna e - vista la invasione femminile del mondo del lallo nelle "società avanzate" - forse ha ragione.
Mentre, la "naturale compassione femminile per l'animalo predato" è - secondo me - un equivoco culturale; il predatore che sbrana il simpatico bambi - tennicamente - sta facendo un'operazione tal quale a quella del brucare l'erbeta del nostro pelosetto.

Gli erbivori, i vegani, i vegetariani rappresentano - agli oculi dei pomodorini, degli spinaci,  del farro, dei cetriuoli - dei tremendi incubi, anche pereché queste creature non possono scappare.

Ci penzate a quelle povere piantucce di loietto indifese che vengono strappate a morsi da pecuri e vacche,e - ancor vive - triturate?

Per lo vero, anche le creature floreali hanno tentato di difendersi: spine, fluidi urticanti, sostanze amare, sostanze piccanti sono tutte strategie difensiva che a volte riescono a volte no, pertanto, sono prede di insetti, rettili, uccelli, mammiferi e - se non ci fossero i predatori a contenere questi simpatici vegani - le piante e gli alberi sparirebbero e sparirebbero anche gli erbivori, dunque, la vita sarebbe ridotta a primitive espressioni di materia organica.

Però, care ragasse - vegane e non - siete ipocrite: perché schiacciate con una precisa ciabattata il ragno che invade la vostra stanzetta e lagrimate per la sorte cinica e bara che trasforma un giolivo agnellino (allevato solo per questo scopo) in gustose braciole e in sapido intingolo al forno?
Perché, chiamate i pompieri per salvare il gratioso micino sul palo e non battete ciglio di fronte alla terribile morte per asfissia di miglioni di pesci presi nella rete?
Perché cercate di sterminare i topi che si aggirano nelle vostre fogne e adottate dei gratiosi coniglietti per farvi lieta compagnia?




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 16, 2015, 03:02:42 PM
Perchè, care ragasse, ascoltate incantate l'usignolo nella notte, e non apprezzate altrettanto (alcune di voi) il canto di Raffaele?


Scherzi a parte: dai Raffaele, non c'è alcun mistero: la compassione è un meccanismo neuropsicologico che scatta quando scatta, a ciascuno scatta in modo diverso, dipende dalla diversa capacità di immedesimarsi; e innanzitutto, per immedesimarsi, occorre avere di fronte agli occhi, in genere, l'essere vivente in cui ci si immedesima. Sono scherzi dei nostri neuroni a specchio... e meno male che ci sono.

Conosco qualcuno che soffre di aracnofobia, abbastanza vicino per sapere che mi chiede di prendere un vasetto, catturare con molta attenzione e delicatezza il mostro senza spezzargli nemmeno una delle otto zampine, e liberarlo abbastanza lontano.... niente ciabattate, quindi attento ai luoghi comuni.  :horse-wink:

Al momento, però, non ho trovato ancora nessuno che sappia/che possa  immedesimarsi in un cespo di insalata.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 16, 2015, 07:07:55 PM
Luoghi comuni? Fui costretto - dai miei figli bambini - a portare in campagna il topolino che era entrato a hasa e che finalmente avevamo catturato...

Eppure ci son persone, col "pollice verde, che parlano colle piante e - pare - che queste, risentano del benefico influsso dell "parlata"; ci fu un famoso giallo - uno scienieggiato trasmesso alla TV - nel quale il testimone dell'omicidio era una pianta, fuori dalla coglionella, le piante sono vive e - teoricamente - potrebbero suscitare immedesimazione (la suscitano in alcuni) tal quale quella che provoca la vista del giolivo gattino.

La hosa è più complicata ed interessante di come appare: il coniglietto ci suscita simpatia la tarantola ribrezzo, il che - specchio o non specchio - è vero per la quasi totalità dell'umanità, perché?

Cominciamo col dire che è assai più facile immedesimarsi  nello sguardo di un cervo che ci guarda indifferente che in quello di un tonno che sta esalando gli ultimi "respiri", dunque, l'immedesimizzazzione non è suscitata dalla situescion ma dal grado di parentela, di vicinanza biologica tra noi e limmedesimando.

Ma questo non basta,

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Maggio 16, 2015, 09:04:23 PM
https://youtu.be/qfMwu5mtfSg

Magari si potrebbe provare a usare la scienza per risolvere simili questioni :afro3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 17, 2015, 03:04:09 AM
... la vera amazzone non domina il lallo, non ne ha bisogno, è un tutt'uno con lui...

Quest'affermazione, o è falsa oppure dobbiamo concedere delle qualità intrinseche alle vere amazzoni scognosciute ai veri cavaglieri e ai veri cavallerizzi. Che dite?

Mentre ci penzate, JDO supera la quistione dicendo che: ... est necessaire de "prendre" le cheval.  :icon_eek:

Già, ma come fare per "prendere" il lallo? Ma poi, che vuol dire "prendere il cavallo"?

Naturalemente ho tradotto alla lettera, pessima hosa, perché in itagliano non ha senzo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 17, 2015, 10:47:09 AM
... è evidente che non si può prendere il lallo materialmente, dunque, JDO intende prendere il lallo psichicamente/mentalmente/moralmente, allora, i sinonimi di prendere per esprimere chiaramente quel concetto sono: costringere, dominare, sottomettere; credo che - volutamente - JDO non li usa e mette prendere nel senzo gentile di: possedere, impossessarsi, far proprio, appropriarsi, impadronirsi, conquistare... ecco, io tradurrei: impossessarsi del lallo, ma, siccome suona male quasi come - prendere il lallo -direi: conquistare il cavallo che combacia perfettamente col vecchio adagio: iil cavallo, la più bella conquista dell'uomo... pardon, della donna.

La premessa di tutto ciò è la "sottomissione" (notare le virgulette), palabra che al nostro tempo ha assunto una significatio dispegiativa di brutalità, di coercizione, di egemonia dispostica.

Però, "io (JDO) che seguo sempre la ragione" dico che certamente  l'autorità può sconfinare nella tirannia, ma non è condannabile di per se, ma per la maniera nella quale è esercitata.

Spesso sentiamo dire dalle anime belle, così dette senza alcuna ironia: "bisogna ascoltare il proprio lallo!" Va beh! E hosa sentite?

Certo bisogna essere un cicinin etologi o psicologi per capire ciò che passa nella nella capa del lallo e sentire le sue reazioni naturali o condizionate, tutto ciò per meglio guidarlo fisicamente.
Detto questo: "ascoltare il proprio lallo" che minchia vuol dire?

 


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 17, 2015, 01:30:17 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 17, 2015, 10:47:09 AM
Detto questo: "ascoltare il proprio lallo" che minchia vuol dire?

Niente di misterioso, per me.... significa semplicemente comunicare; la comunicazione è, se merita questa definizione, un passaggio reciproco, incrociato  di informazioni. Non necessariamente volontario. In quel video di Oliveira sul grigio, Oliveira comunicava altrochè... ogni suo gesto era determinato e profondamente correlato alla risposta del cavallo. Ecco, senza volere la cosasi chiarische: ascoltare il cavallo significa essere aperti a cogliere le sue risposte a quello che gli chiediamo; e probabilmente anche il contrario: essere aperti a cogliere le sue richieste per rispondere adeguatamente. E'il cuore dell'equitazione: una specie di dialogo continuo fra due esseri viventi. Altrimenti, meglio dedicarsi al motociclismo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 17, 2015, 01:47:28 PM
MInchia, che dici?! Hai fatto l'esempio sbagliato: se non senti la tua moto vai sicuramente a romperti le horna, te lo dice uno che ha cominciato ad andare in moto a 14 anni, rubavo la lambretta di mio zio prete, poi divedevo la vespa di un amico più grande e infine recuperai uno "zigolo" Moto Guzzi assai sgarrupato, durò poco pochissimo ci feci un incidente e dovetti aspettare qualche anno per avere la mia prima vera moto: Ducati scrambler 350... l'ultima è una Suzuki naked 750, è ferma da 3/4 anni, la usa mio figlio quando viene in vacanza
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Maggio 17, 2015, 01:56:40 PM
(http://i40.tinypic.com/6o0j8y.jpg)

TO :cheesy3:, questa moto l'ho presa dopo che  ho grippato   la  Guzzi 350 per fare 10 giorni di vacanza a Taormina, ancora non sellavo ma come si vede la fissa dei cavalli già cera  :cheesy3: 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 17, 2015, 02:07:21 PM
Bella, ma ora vi lassio: sta per partire la MotoGP...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 17, 2015, 04:08:25 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 17, 2015, 01:47:28 PM
MInchia, che dici?! Hai fatto l'esempio sbagliato: se non senti la tua moto vai sicuramente a romperti le horna, te lo dice uno che ha cominciato ad andare in moto a 14 anni, rubavo la lambretta di mio zio prete, poi divedevo la vespa di un amico più grande e infine recuperai uno "zigolo" Moto Guzzi assai sgarrupato, durò poco pochissimo ci feci un incidente e dovetti aspettare qualche anno per avere la mia prima vera moto: Ducati scrambler 350... l'ultima è una Suzuki naked 750, è ferma da 3/4 anni, la usa mio figlio quando viene in vacanza

Ci ho pensato ma come puoi osservare ho detto: "E' il cuore dell'equitazione: una specie di dialogo continuo fra due esseri viventi."

Verissimo, si "sente" anche la moto, e l'automobile pure (alcune adesso parlano perfino!!) ma non puoi negare che non è "dialogo fra due esseri viventi" :-)

Ma se è vero che tu "senti" perfino  la moto, e certamente non solo la senti ma la "ascolti": dove sta il problema nel capire cosa significa "ascoltare il cavallo"?

Fra l'altro: ti sarà capitato di essere passeggero di qualcuno che non "ascolta" affatto la sua automobile.... ricordo un lungo tratto con mia madre, a un certo punto non ho potuto evitare di dirle: "mamma, guarda che la macchina sta gridando disperata, c'è anche la terza, e la quarta, dopo la seconda..."; ecco, lei non ascoltava affatto il motore in pietoso fuorigiri...  mutate le mutande, immagino che con i cavalli qualcuno (forse più di qualcuno) abbia la stesso tipo di sordità.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 18, 2015, 01:56:05 AM
Sensa il pilota, sensa il cavagliere il lallo d'acciaio e il lallo in harne e ossa non vanno da nessuna parte; il pilota e il cavagliere devono sentire le risposte/come risponde la loro cavalcatura alle loro richieste, Valentino le sente, torna ai box e fa sistemare il forcellone, le gomme, il telaio ecc.
Oliveira, di certo sentiva il suo lallo, e, colla sua gratia, lo corriggeva, ma sopratutto gli impediva di fare errori; il lallo ben addestrato deve essere all'ascolto del cavagliere, deve capire hosa gli dice, deve seguire le sue indicazioni, deve obbedire ai suoi ordini. JDO

Quando si tratta di grande equitazione,  è errato parlare di "binomio", perché è praticata da un essere solo: il cavaliere, che si prolunga fisicamente nel lallo seguendo il sacro principio di Baucher: Sostituire le azioni istintive del cavallo con dei movimenti appresi.JDO

E quì riprendiamo l'affermazione della saggista di cui sopra:

... la vera amazzone non domina il lallo, non ne ha bisogno, è un tutt'uno con lui....

Alla quale accosto quella di JDO:

... il cavaliere si prolunga nel cavallo..

Ebbene, dicono la stessa hosa, la prima, presuppone che il fatto avvenga per grazia ricevuta, per qualità intrinseca dovuta al fatto di essere una vera amazzone, il secondo spiega ampiamente come fare, e, dati i suoi risultati e i risultati dei suoi aglievi, un cicinin di credito glielo dò.
Come al solito non dice niente di nuovo ma esprime brillantemente a Chiara e a Lettera le sue idee/l'idea della equitazione classica.

Dunque, come fare per "eliminare le azioni istintive del lallo e sostituirle con i movimenti appresi"?

Con l'addestramento! Va beh! quali sono le basi di quest'addestramento?

Il Nostro è chiaro chiarissimo: la prima hosa da fare è "impossessarsi del lallo", non con la costrizione, non con la forza... anzi SI! Con una forza... la forza morale.  :occasion14:  :icon_eek:

Il lallo deve sentire...

p.l.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 18, 2015, 08:24:44 AM
Fate che il cavallo voglia quello che volete voi.

Lo strumento di controllo  del cavallo è l'encefalo del cavaliere; è l'unica cosa in cui il cavaliere è superiore al cavallo. L'idea che il cavallo possa essere piegato con la forza (fisica) è semplicemente ridicola, visto che la forza del cavallo è assolutamente superiore.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 18, 2015, 12:32:14 PM
Beh, non è del tutto vero, i lalli si piegano puro colla forza, lovviamente, con strumenti creati dal cefalo di dentro dell'huomo che moltiplicano la sua forza per 100.

Prima di proseguire con JDO apro una parente in tema: quando mi cimentai per le prime volte, da assoluto autodidatta, nel tentativo di addestramento, capii quasi subito una hosa: i tempi di apprendimento dei lalli non sono i nostri e la velocità con cui imparano dipende sopratutto dall'addestratore, ma sia Oliveira che il vostro affezionatissimo debuttante, devono seguire questo sacro principio: ripetere ed insistere ostinatamente colle stesse modalità nel proporre l'esercitio che spesso viene appreso dal lallo per "ILLUMINAZIONE IMPROVVISA".
Ricordo benissimo che stavo tentando di far fare dei passi laterali ad una lalla, ero scoraggiato, una settimana di tentativi e come risultato dei pasticciacci, poi, un pomeriggio, appena metto la jamba la lalla si mette a fare spontaneamente una bellissima appoggiata al passo che ripete quasi subito al trotto, fu la mia più grande soddisfazione equestre.
A posteriora - leggiendo - capii come e quando avevo sbagliato, ma l'episodio mi è rimasto impresso come il primo bacio, colla differentia che il primo bacio mi fece leggiermente schifo, la "appoggiata" di Gilda no.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 18, 2015, 12:56:07 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 18, 2015, 12:32:14 PM
Beh, non è del tutto vero, i lalli si piegano puro colla forza, lovviamente, con strumenti creati dal cefalo di dentro dell'huomo che moltiplicano la sua forza per 100.

Non con la forza: con il dolore.... è diverso :-)

Un comune pungolo elettrico richiede forza 0, e, immagino, equivale, come effetto, a un ragioniere maneggiato da un uomo forte: il che significa che la forza non c'entra. Quando si parla di forza si intende  dolore. Grande L'Hotte, unico che non sia ippocrita, nel dire pane al pane e vino al vino! Ci è cascato pure il bravo JDO.... dai, non cascarci pure tu!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 18, 2015, 02:00:18 PM
Il lallo vuol scappare dall'homo, l'homo che fa? gli mette una horda al collo o attaccata ad una robusta cavezza e lo trattiene, cerca di trattenerlo, certuni ci riescono ma molto faticoso ed è una lotta impari, allora, coll'aiuto di un palo o di un albero, il lallo potrà tirare fino a staccarsi il collo ma l'home resterà più forte per lui.

La stessa hosa accade col tondino, lì non c'è prova di forza ma viulenza morale, JDO usa il principio del secondo metodo ma con tenniche evolute di derivatione baucheriana.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 18, 2015, 02:38:08 PM
Ok.

A me basta che ogni volta che si fa cenno all'uso di altri strumenti: briglia e affini; speroni; frusta (ossia: ciò che può essere usato dalla sella) si eviti di parlare di "forza" e si parli, più correttamente, di "dolore". In tutti questi casi, parlare di "forza" è fuorviante.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 18, 2015, 03:00:27 PM
Prima di chiudere questo inclito topico, vorrei fare una consideratione: chi frequenta questo giolivo forum?

Ragasse novelle, novelle nel senzo che si sono avvicinate all'equitatione negli ultimi 20/30 anni, che abbiano 15 0 60 anni non importa, sempre novelle sono.
Questo novellame è abituato ad esser coccolato da: gambegambe, venditori di nuovi - si fa per dire - metodi, commercianti et venditori di lalli, venditori di selleria et cianfrusaglie varie inerenti il lallo, etc. etc. insomma son esse che fanno il mercato e il mercato si adegua.

Quando trovano qualhuno che non le coccola perché non gli deve vendere niente e gli dice chiaro e profondo come stanno le hose se la prendono a malo.
Questo giustifica gli attacchi che talune mi hanno fatto, io le ignoro, ma volendo le farei ballare la tarantella sulla loro tastiera data la pochezza e la strumentalità delle loro argomentationi.

Le nostre ragasse hanno la ostinata tendenza a farsi prendere giolivamente per il culo, non capiscono che: ...col tondino, non c'è prova di forza ma viulenza morale e poi, alla fin dei monti, sia col giudice sia col tondino, quando il lallo cede, vien trattato gentilemente.
Inoltre, pochissime cognoscono i grandi autori equestri, mentre, hanno imparato a memoria gli slogans dei "nuovi maestri".

Però è accaduta un hosa curiosa, questo topico è seguitissimo, qualhuno ha detto che è il mio diario, non è vero!

I diarii,  che poi sono giornali, i diari non sono/non dovrebbero esser pubblici, sono loco di autocommiserazione, di autoconforto, di reciproco compiacimento, di puccipucci lalloso e trululutrallalà tutte hose lontanissime dalla mia senzibbillità.

Questo topico - piaccia o non piaccia - è una palestra di ragionamento, la mia parola contro viene da lontano - il fatto che usi la coglionella ( palabra di ragasse) io dicevo cazzeggio - non vuol dire che gli argomenti non siano degni di attenzione e non abbiano solide basi culturali dal punto di vista equestre, anzi, la maggior parte delle hose che vi propongo è farina del pacco di illustri cavallerizzi, il vostro affezzionatissimo cavallaro ha avuto (da poco, saranno solo 25anni) il piacere e la voglia di informarsi.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 18, 2015, 03:19:01 PM
Dunque stavo diendo: Il Nostro è chiaro chiarissimo: la prima hosa da fare è "impossessarsi del lallo", non con la costrizione, non con la forza... anzi SI! Con una forza... la forza morale.  :occasion14:  :icon_eek:

Il lallo deve sentire, che sul suo groppone esiste un'entità "divina" che esercita il suo potere assoluto con olimpionica calma, non è mai violenta, men che mai brutale, ma ostinatamente intranzigente.
Quando chiede qualhosa di nuovo, ricomincia d'accapo ma con la volontà indefessa di ottenere ciò che vole, e insisterà nell'opera ripetendo gli esercizi fino a quando saranno necessari..

E' fondamentale che il lallo si convinca di questo: prima e meglio faccio quello che mi chiede il padreterno che ho sulle chiappe, prima finirà di rompermi i cabasisi e prima mi darà una ricompenza, è quello che diceva il generale Decarpentry: "DRESSER EST CONVAICRE".

Questo comporta alcuni semplic accorgimenti da parte del cavaglier:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 18, 2015, 03:22:08 PM
posso sapere perchè palo e tondino accomuncati? perchè dolore e tondino accomunati?

ho pensato spesso che il tondino in se fosse un inganno.
il cavallo pensa di poter scappare, scappa e non va da nessuna parte, corre la ruota come i criceti, che fanno i km stando dentro al loro gabbietta.
lo stesso il cavallo. metodi come quello di monty, che in sostanza fa stancare il cavallo prima di lavorarci, secondo me sono basati sull'inganno.
la vita stessa del cavallo, la sua sopravvivenza si basa sull'istinto di fuga. nel tondino questo istinto è preso in giro, snaturato. il cavallo corre e corre (evidentemente per scappare dall'uomo, dal lavoro ecc) ma resta sempre a portata di longia, di frusta, di umano. non si può allontanare come farebbe in un campo aperto. e lo farebbe, sicuro che lo farebbe.

quindi anche nelle dome dolci c'è in realtà una violenza, un inganno. sta demonizzazione del palo non ha tanto senso. o del dolore.
certo che alla fine in tondino il cavallo, dopo un pò che corre a vuoto, capisce che non serve a niente. un pò lo capisce, un pò non riesce piu a correre. tanto anche se corre l'uomo e il lavoro rimangono lì a pochi centrimetri di distanza, pronti a chiedere, a insegnare, a pretendere.

possiamo anche fare i puritani però davvero, se ci pensiamo bene anche il tondino è una violenza. magari fa meno impressione del palo, perchè il cavallo non lo si vede lottare ma soltanto correre, e può apparire pure una bella cosa a uno che guarda senza sapere. tanto alla fine tutti e due insegnano al cavallo "an do vai se la banana non ce l'hai"...........
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 18, 2015, 03:27:45 PM
Hai dato una spiegazione perfetta, non avrei potuto fare di meglio, non c'è da aggiungere altro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 18, 2015, 03:45:23 PM
Resta un mistero: come tu non veda una differenza fra l'Assioma e la filosofia di JDO; fra il costringere e il convincere. Sono anni e anni che io ripropongo timidamente questa cosa del "convincere", mi hai sempre amichevolmente sbeffeggiato.... adesso che la dice un JDO qualunque, la abbracci.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 18, 2015, 06:41:56 PM
Ma è semplice!

Il JDO qualunque, convince il poareto a 4zampe usando correttamente l'assioma: delicatamente ma, quando serve, in maniera "secca"... lui usa questa palabra per dire in maniera dolorosa.

Ma come ben zai/dovresti sapere, la hosa non finisce quì, lui continua su questo tema e ci spiega come diventare tutt'uno collo lallo senza essere amazzone, donna, femmina, ragassa; tutti i grandi cavallerizzi hanno praticato - a loro scajola - questo sistema; JDO è il primo - che io sappia - che lo spiega a Chiara e a Lettera.

Dillo tu, dai! Lo so, è uno sporco mestiere, ma è possibile che debba farlo solo io??????????

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 19, 2015, 08:06:56 AM
Mi spiace, c'è stato un piccolo inconveniente a seguito di quell'innocente topico sulle minitelecamere sul caschetto.

Sono virtualmente montato in sella a un cavallo da cross e ho seguito il percorso; sono sceso e mi son detto: ma che parlo a fare? Non so di che parlo, meglio che taccia, tanto non ho la minima idea di cosa sia montare veramente.

Era ora, forse, che me ne rendessi conto.... quella galoppata virtuale è stata una specie di sogno; alla fine della quale mi sono bruscamente svegliato.

Continua pure tu, che a me viene da ridere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ospitalazzo - Maggio 19, 2015, 08:39:30 AM
Invece devi continuare anche tu che, pur non avendo praticato un'equitazione superiore (come buona parte di noi) , ti sei comunque conquistato un tuo "spessore equestre" .
Scusate l'intrusione.  :horse-embarrassed:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 19, 2015, 09:37:01 AM
Si, si, grazie Ospitalazzo.... lo spessore dei ferri che usano le mie due cavalline  :blob3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 19, 2015, 09:39:46 AM
Facciamo almeno quello del cuscinetto plantare dai..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2015, 10:41:01 AM
Bravi ragassi, ho piacere quando si pratica la coglionella masculinamente detta - cazzeggio.
In questo inclito foro o si fanno diarii puccipucciosi o si è seri/seriosi come dei gesuiti euclidei vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori della dinastia dei Ming.

Mio haro, si tratta solo di riportare con tue palabras quello che hai letto, quello che ti sembra  :icon_eek: di aver capito del penziero di un JDO qualunque, nel frattempo beccatevi questa elucubrazione del vostro  affetionatissimo cavallaro:

Stamattina, stavo armeggiando per aprire il cancello di campagna, quando, un trattore che stava transitando ha girato e mi ha raggiunto, mi son detto: che minchia vuole? Poi ho riconosciuto il ragasso (ragasso si f per dire avrà 45 anni) lo conosco da quando era poco più di un bambino e veniva al nostro maneggio con una sua cavallotta molto simpatica, avevo un bel rapporto con suo padre e con suo nonno che ora non c'è più.
Non lo vedevo da una vita, vi risparmio il resto dell'incontro, perché voglio parlarvi del trattore, un grosso trattore moderno, questa è una famiglia che da sempre ha grandi quantità di terra coltivata sparsa in varie contrade: grano, fieno, olivi, vigne inoltre - quando capita - fanno lavorare le macchine a conto terzi.

Il trattore mi ha colpito e ho chiesto informazioni: ha la cabina isonorizzata, climatizzata d'estate e riscaldata d'inverno, ha un filtro che non fa entrare le polveri e le spore della campagna nell'abitacolo,  un sedile che nulla ha da invidiare a quello di una macchina sportiva, un cruscotto da elicottero e tanti altri aggeggini che non so elencare, il "ragasso" aveva al collo le cuffiette attaccate all'aipad o qualhosa del genere... è venuto a vedere Oddo e mi ha detto che ora ha un frison  :dontknow: ma puretroppo  ha poco tempo da dedicargli.

Gente, la vedo dura per il ritorno dei lalli da carne al lavoro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 19, 2015, 11:00:35 AM
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHHA :benedizione:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 19, 2015, 11:10:19 AM
Finiranno prima o poi due o tre cosuccie:

1. il gasolio;
2. i contributi senza fine agli agricoltori, sproporzionati alla produzione;
3. i concimi chimici, assolutamente indispensabili per produrre qualcosa dai terreni sconvolti dall'aratura profonda e privati della loro fertilità naturale.

Quanto costa quel "trattorino"? centomila, duecentomila, trecentomila  euri? Hai voglia di raccoglier patate per ammortizzarlo veramente....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2015, 02:40:04 PM
... che ragassa romantica che sei!

Siamo invasi da una marea di negretti, li trovo all'uscita di tutti gli store, pensando a come sono arrivati quì e quale coraggio, quale forza vitale hanno non manco di dar loro qualche spicciolo, però, hanno il telefono digitale, prova a toglierglielo e dicci: scrivi le lettere!
La giente si abitua subito alla modernità, al progresso, tornare indietro è impossibile, che questo ci porti ballando ballando nel baratro è altro discorso, oggi, i cinesi vogliono la harne, prova dirgli no, non è possibile, con quale credibilità tu - omo del mondo avanzato -  colla panza piena di manzi, abbacchi e maialini gli vai a dire: guarda che per dare la harne a tutti voi ci vuole un'altro pianeta?

Bertrand Russell diceva: ci vorrebbe un direttorio politico mondiale formato da menti illuminate che governi il mondo a cominciare dal controllo delle nascite... gli dettero del nazista.
Il vostro affezionatissimo, invecchiando, si convinto che quella è l'unica strada percorribile, l'alternativa è una lieta guerra atomica.
Noi ci riempiamo la bocca colla palabra democrazia, puretroppo, è giornalmente violentata da ducetti e ducioni più o meno di passaggio in nome delle banche, prima si sarebbe detto in nome del "capitale".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 19, 2015, 03:09:13 PM
Un amico usava l'espressione "costruite l'Arca" per indicare una strada possibile per superare la crisi che, come me, anche tu ritieni inevitabile.

Se qualcuno sostiene che è possibile una crescita infinita in un ambiente finito o è un idiota o è un economista.

Quindi la crisi ci sarà: sopravviveranno quelli che avranno costruito l'Arca, e ci avranno caricato le cose giuste. Qualche animale da lavoro, meglio se frugale, deve essere caricato nell'Arca, per forza; peggio per chi non lo farà. Asini, senz'altro, ma anche qualche cavallo (altrimenti come produrre i muli?); e quanto serve per sapersene servire.

E le centinaia di cavalli che scalpitano dentro il motore dei grandi trattori? Al macello.  :horse-wink:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 19, 2015, 03:14:51 PM
se guardiamo al passato, quando la popolazione mondiale (anzi, europea dovremmo dire) si moltiplicava troppo, arrivava una bella pestilenza e tanti saluti. moriva uno sfracello di gente e poi c'erano risorse un pò per tutti.
oppure pensiamo a quante generazioni (generazioni intere, si... famiglie intere) venivano distrutte nelle guerre.

l'umanità ha un suo equilibrio interiore. ci inventeremo ancora qualcosa quando davvero ci sarà La Crisi. Una bella terza guerra mondiale, secondo me. Ma di sicuro non in Europa. Secondo me nell'est. I giappo/cino/pako/thai ecc----
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2015, 03:49:49 PM
Già, la visione di Poker è quella più plobabile: sai che affare - dopo un congruo periodo di repulisti - ricostruire, disinquinare, disatomizzare,  :icon_eek:  (quasi) su scala mondiale?

La vedo dura per l'arca, il danno era a Cernobil, e noi non non si mangiava l'insalatina coltivata sotto hasa, invece, vedo già i Paperoni organizzarsi coi bunker, gli insediamenti sotterranei, le tutine protettrici, i condominii in "zone franche", loro sapranno alla priora dove ci saranno delle enclaves "pulite".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2015, 07:28:53 PM
Citazione da: alex - Maggio 19, 2015, 03:09:13 PM
Qualche animale da lavoro, meglio se frugale, deve essere caricato nell'Arca, per forza; peggio per chi non lo farà. Asini, senz'altro, ma anche qualche cavallo (altrimenti come produrre i muli?); e quanto serve per sapersene servire. :horse-wink:

L'hai detto, l'animalo da lavoro per ecciellenza - da noi in Itaglia -  era il mulo, economico e renditizio, ora, se si vuol reintrodurre gli animala in agricoltura su quello bisognerebbe puntare e su quelli puntano le persone  che lavorano/devono lavorare sul serio cogli animala nei boschi o per arare piccoli appezzamenti di terra particolarmente scoscesi.

In Sardegna (esperienza diretta) c'è un'altra tradizione, si usano  ancora i buoi per arare alcune vigne dalle quali si ottiene il miglior cannonau proprio perché situate in quelle posizioni difficili e allineate alla vecchia maniera: strette e tenute basse, eppoi, la harne vaccina è sempre apprezzata... infatti:

I buoi impiegati al lavoro potevano resistere per due, al massimo tre anni. I cavalli usati per l'aratura e i lavori pesanti resistevano invece un solo anno, poi finivano sulle tavole dei poveri, perché la fatica distruggeva la loro carne. Il bue no. In pochi mesi, finita l'ultima aratura, mangiando molto e bene recuperava muscoli e peso e veniva macellato appena prima delle feste di Natale.

http://www.bareden.net/fiera-del-bue-grasso-a-moncalvo/

Consilio la lettura dell'articolo originale:

http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/cronaca/bue-grasso/bue-grasso/bue-grasso.html

Sono atmosfere, sentimenti, relazioni, rapporti  che esistevano uguali anche in suditalia, quest'articolo mi ha commosso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 20, 2015, 02:07:39 AM
Per il sollazzo di Alex e la giuoia di tutte le vegane parlerò della famosa bistecca alla fiorentina, lovviamente quando sono stato in Toscana ho honorato il piatto, da turista e - infatti - come turista fui trattato: harne francese, tedesca, olandese... la migliore "fiorentina" che abbia mai mangiato fu in Sicilia al tempo della "mucca pazza"; come sapete, era vietata la commercializzazione della harne bovina coll'osso, le frattaglie etc. etc. nello stesso periodo la harne di cavallo andò alle stelle con grande gioia degli allevatori d'oltralpe e non, bene, come novelli carbonari, paludati con lunghi mantelli, cappelleccie e passamontagna,  nottetempo,  ci spartimmo un vitellone di razza modicana allevato di contrabbando allo stato semibravo in una azienda da queste parti, recuperai 2/3 bistecche T bone che mangiammo subito (una delizia) ed altri pezzi che misi nel congelatore.

Hosa c'entra tutto questo con JDO? Solo Iddio lo sa!

Allora, visto che non ottengo collaboratione, riprendo il temo che è partito da: una vera amazzone non domina il lallo, non ne ha bisogno, è tutt'uno con lui la frase è bellissima ma che significa?

Chiarissimo è quelo che dice JDO: per me l'equitazione superioere non è praticata da una coppia ma da un solo personaggio: il cavagliere e l'equitazione diventa arte quando questi si prolunga psichicamente nel corpo del lallo secondo il sublime principio di Baucher: Distruggere le forse istintive e rimpiazzarle con le forse trasmesse.    :dontknow:

Lo so questo l'avevo già detto, ma repetita giuvà.

Praticamente, il Nostro - almeno per la grande equitatione - manda all'aria, distrugge il  mito del binomio che tutte noi abbiamo ripetuto a pappagallo senza consapevolezza.

A tutte voi è capitato di ascoltare una voce, vedere un gesto, sentire un odore et automaticamente associarlo a qualhosa qualhuno di cui
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 20, 2015, 08:38:03 AM
Non avevo mica capito che a quello ti riferivi; è una parte del pensiero di JDO che non mi ha particolarmente colpito. Ci avevo visto qualche confusione fra diversi meccanismi neurologici; in particolare fra riflessi nervosi automaticiapprendimento per abitudine e riflessi condizionati.

Concordo al 100% con JDO sul fatto che l'apprendimento di una risposta motoria a uno stimolo passa attraverso diverse fasi, ed in particolare è "lenta e volontaria" in una prima fase, è "automatica e estremamente rapida" in una seconda fase, diventando assai simile a un riflesso nervoso automatico; tuttavia c'è proprio in questa similitudine, che probabilmente ha come base dei meccanismi nervosi comuni, un grosso problema: il problema dell'esaurimento. I riflessi nervosi automatici, elicitati ripetutamente, NON restano costanti; anzi, tendono a esaurirsi rapidamente. Non solo: possono essere inibiti dalla volontà o dalla tensione muscolare; il medico, prima di picchiare sul tendine rotuleo per elicitare il famoso riflesso, dice: "Si rilassi".

In altri termini: le cose sono tutt'altro che meccaniche, l'idea di distruggere (definitivamente) che Baucher/JDO fanno erroneamente venire in mente (anche se non lo affermano di certo: ma la citazione senza contesto lo fa venire in mente) è una semplificazione erronea.

"Fate che il cavallo voglia quello che volete voi": questa sì che è la chiave.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 20, 2015, 09:32:02 AM
però se ci pensiamo è una cosa super complessa.
un animale abbastanza stupido, abbastanza istintivo, si deve immedesimare nel cavaliere. ogni volta che gli insegnamo una cosa nuova deve indovinare che cosa vogliamo che faccia.
immagino nella mente di un cavallo cosa vuol dire capire, che so, che deve fare un'appoggiata.
o che deve saltare un ostacolo.
le cose base, tipo le passeggiate, sono abbastanza istintive come comprensione, perchè in genere c'è un sentiero, e c'è da andare a destra o a sinistra, fermarsi, andare. ma esercizi di lavoro in piano in cui si pretende una certa gestione del corpo del cavallo è un casino.
ho visto delle volte cavalli eseguire comandi assurdi. per esempio una mia amica partiva in galoppo alzando le redini e tirandole e sedendosi, spingendo e sballonzolando sulle reni del cavallo. un comando assurdo, eppure il cavallo l'aveva assimilato perfettamente. ma come ha fatto??? è un genio sto cavallo. gli insegnamo da sempre che se tiriamo si deve fermare... che se sballonzoliamo sulle reni è meglio che si ferma, perchè stiamo per morire...
alzando le redini, tirandole e pigiando le reni di certi mettiamo in essere un comportamento che, meccanicamente e fisicamente, non facilita la partenza in galoppo... anzi, che la rende piu complicata.
io ho sempre cercato di fare le richieste al cavallo in modo che gli venisse facile darmi la risposta giusta. la richieste vorrei farle in modo che, per il fisico del cavallo, gli venga automatico o spontaneo o facile fare l'azione giusta. per intenderci, se voglio spostare la groppa all'esterno metto la gamba interna.... non è che gli insegno a spostare la groppa all'esterno mettendo la gamba esterna o aprendo la redine esterna...  e già così l'addestramento è lungo e va per tentativi e non è immediato.
eppure i cavalli, nella loro grossolana stupidità animale, riescono anche ad apprendere comandi idioti e assolutamente contrari a quelle che sarebbero le loro risposte istintive e fisiologiche...
è una cosa assurda eppure è così.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 20, 2015, 10:33:42 AM
Se un etologo leggesse "grossolana stupidità animale" sobbalzerebbe, e farebbe amare considerazioni sulla reale intelligenza umana...

Un cavallo può eseguire (in modo limitato, ma... può farlo) la astrazione e la generalizzazione; con l'apprendimento per tentativi ed errori non ha il minimo problema; e non è un'opinione, ma un'evidenza sperimentale, una "certezza" scientifica;  l'espressione che hai usato è un tantino riduttiva  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 20, 2015, 11:38:46 AM
sinceramente di quello che farebbe un etologo a leggere le mie ca**e non è che mi importi nulla.
ma va beh, questi trovano molto intelligente anche il polpo.....................................................................................
io il polpo lo trovo Gustosissimo, specie in insalata, con le patate il prezzemolo, l'olio extravergine e l'erba cipollina
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 20, 2015, 11:50:55 AM
Puoi bellamente fregartene di quello che penserebbero i ricercatori di quello che scrivi.... (e infatti, non ti leggeranno mai, penso) ma sbagli a ignorare quello che scrivono loro.

E personalmente non ritengo che la libertà di opinione si spinga fino a ignorare l'evidenza scientifica; lo so che questo è l'andazzo; ma non va bene.

L'intelligenza animale è un fatto; non solo, è un fatto misurabile e documentabile.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 20, 2015, 01:21:03 PM
Tra le conclusioni di un ricercatore da laboratorio e quelle di un JDO qualsiasi, tutta la vita JDO.

Riprendo da dove avevo lassiato:
A tutte voi è capitato di ascoltare una voce, vedere un gesto, sentire un odore et automaticamente associarlo a qualhosa qualhuno di cui avete conservato sollazzevole ricordo o mala opignione.

Io ne ho a decine, ne dico uno per tutte: quando sento l'odore di mandorla, automaticamente, immancabilmente, "vedo" Luisa: lei 17 anni io 20, la sua pelle aveva quell'odore, almeno così io la ricordo, lavorava come commessa in una grande pasticceria, sarà stato per quello? Non lo so, il cervello in questi casi non ragiona, non cerca spiegazioni, reagisce automaticamente/meccanicamente, per ragioni che non so spiegare, si crea un riflesso incondizionato, appunto.

JDO cerca di creare da un gesto condizionato un riflesso incondizionato e di fissarlo bene nella capa del lallo, insomma, abbrevia il percorso che normalmente sarebbe questo: il cavagliere pensa cosa fare e tramite comandi nervosi mette in azione il suo corpo che agisce sul lallo, questi riceve l'azione (l'aiuto) del cavagliere, lo elabora nella sua capoccia e lo trasmette ai suoi muscoli che danno la risposta precedentemente appresa.

Il Nostro, elimina i passaggi e riduce il percorso a questo: comando del cavagliere, risposta automatica/immediata del lallo, il cavagliere diventa tutt'uno collo lallo o meglio, il lallo diventa un  prolungamente del cavaliere.

Come fare? Come ci dice di fare JDO?



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 20, 2015, 02:25:54 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 20, 2015, 01:21:03 PM
Tra le conclusioni di un ricercatore da laboratorio e quelle di un JDO qualsiasi, tutta la vita JDO.

Avresti ragione se.... il primo non è UN ricercatore da laboratorio, è il frutto combinato di centinaia di anni di studi di miriadi di ricercatori, ognuno dei quali ha costruito  un minuscolo tassello di provvisoria verità scientifica e ha faticosamente ricercato e documentato gli errori precedenti, .... il disprezzo della scienza è un male profondo e - vedo - assai diffuso. Ci sbatto spesso la testa contro.... ci sono abituato. Di certo, da Gentile in poi, l'italiano medio ha "perso il treno" della mentalità scientifica; e neppure sa cos'ha perso.

"Il maggiore spazio dato nella scuola gentiliana alle materie umanistiche-filosofiche a scapito di quelle scientifiche...." e così siamo stati gentilmente fottuti.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Maggio 20, 2015, 02:41:36 PM
E' normale per alcune persone evitare l'evidenza scientifica per poter imporre la propria (assurda) opinione. Queste persone, senza alcun titolo e senza alcun studio reale, si permettono di sproloquiare su verità inesistenti, costruendo castelli di carta, che vengono poi spazzati via dal primo alito di vento. Verità scientifiche? pubblicazioni? conferenze? dibattiti scientifici? tutto spazzato via dall'ignoranza.

Ma fortunatamente la natura (e ripeto, fortunatamente) fa una selezione naturale e queste persone si affossano da sole, affogando nel loro brodo, rimanendo nella loro ignoranza (data anche - ma non solo- dalla pomposità della loro persona).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 20, 2015, 03:11:52 PM
vedi alex io non ce l'ho coi ricercatori.
ce l'ho (sempre tra virgolette, per modo di dire) con te che, del mio intervento che voleva parlare di addestramento, hai preso solo una parte del tutto marginale e di cui effettivamente a me non interessa.
è ovvio che tutti gli animali abbiano una loro intelligenza. abbiamo un topic apposta sull'intelligenza della gallina di raffaele, per dire. è ovvio che pure il cane, il delfino e il maiale siano animali intelligenti, a loro modo.
ma appunto è intelligenza animale.

non voglio sorbirmi i pipponi su quanto sono intelligenti gli animali, dal momento che - per adesso - non mi pare che capre, manze e farfalle abbiano costruito pc, elaborato formule matematiche, lanciato navicelle nello spazio, registrato canzoni. chiaro che io parlo degli animali con il metro (relativo) dell'intelligenza umana.

io volevo dire: se già per l'uomo - che pure è super intelligente e ha la parola e mille modi di comunicare - è difficile immedesimarsi e immaginare e intuire che cosa veramente vuole un'altra persona, pensa com'è difficile per il cavallo intuire quello che vuole la persona sopra di lui, che pure è di specie differente, che non parla la sua lingua e che spesso comunica in un modo incomprensibile, magari formulando le richieste in modo insensato, complicando gia la situazione iniziale.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 20, 2015, 03:31:30 PM
Per l'animale, per assurdo, è proprio l'assenza di tutte quelle complicate sovrastrutture che fanno di noi una specie superiore a permettergli di far fronte e sopportare tutte le incoerenze umane.

La complessità del nostro cervello ci ha permesso di pensare e realizzare cose complesse, ma per contro ci ha resi complicati anche nelle cose semplici.
Alzi la mano che ha una moglie che è altrettanto facile da comprendere quanto un cavallo!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 20, 2015, 03:53:52 PM
NOn mi hai capito o meglio: non mi sono spiegato.

Non puoi immaginare un grado di stupidità animale tale da escludere l'apprendimento per tentativi ed errori. Il cavallo ovviamente non capisce cosa gli stiamo chiedendo, ma lo è a sufficienza per provare vari comportamenti in risposta allo stimolo, ed è sufficientemente intelligente da ricordare l'esito delle sue prove; e, dopo aver imparato alcune cose, è anche sufficientemente intelligente per eseguire una generalizzazione ossia: capire che gli stiamo chiedendo qualcosa, e che avrà vantaggi dallo scoprire quello che gli stiamo chiedendo

Quanto all'intelligenza umana, come cosa distinta e qualitativamente diversa da quella animale, personalmente ho dei dubbi; ma preferirei che il giudizio comparativo fra le varie intelligenze fosse fatto da qualcuno terzo, da un osservatore non umano, che possa valutare le cose in modo obiettivo e distaccato.

Per Alexis: perchè offendi il 95-99% del genere umano? Perchè quella è la percentuale approssimativa delle persone che non capisce a fondo il valore del metodo scientifico, e la sua superiorità finora insuperata, se si resta nel suo corretto ambito di applicazione: le scienze naturali. Altro che "alcune persone"!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Maggio 20, 2015, 04:16:23 PM
Citazione da: alex - Maggio 20, 2015, 03:53:52 PM

Per Alexis: perchè offendi il 95-99% del genere umano? Perchè quella è la percentuale approssimativa delle persone che non capisce a fondo il valore del metodo scientifico, e la sua superiorità finora insuperata, se si resta nel suo corretto ambito di applicazione: le scienze naturali. Altro che "alcune persone"!

hai perfettamente ragione! Correggo però ulteriormente la tua correzione alle mie parole: il 95-99% delle PERSONE IN ITALIA non capisce. All'estero secondo me è mooooolto diverso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 20, 2015, 04:27:38 PM
Un po' diverso sì; molto diverso... non credo (vedi l'entusiasmo del mondo nordico per l'omeopatia e il numero di siti specializzati nel debunking in tutte le lingue).

Sul debunking questo mi pare interessante: https://www.metabunk.org/debunking-sites-you-should-check-first.t1881/

Ma il debunking dobbiamo farlo noi, quotidianamente.... possibilmente mettendo in dubbio le leggende in cui noi stessi crediamo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 20, 2015, 04:32:17 PM
alex mettiamola cosi.

io non metto in dubbio che il cavallo impari per tantativi.

ragion vorrebbe che l'uomo, in quanto superiore e in quanto intelligente e in quanto capace di fare certi ragionamenti su come reagisce il corpo di un cavallo a determinati stimoli/pressioni, facesse al cavallo le richieste nel MODO in cui, per il cavallo, verrebbe piu facile eseguirle subito (o quasi) giuste.

l'equitazione in fin dei conti altro non è che l'esecuzione di determinate azioni mediante l'uso della macchina-cavallo.

vai su you tube e cerca i video dei posteggi. sono sempre donne che cercano di posteggiare e evidentemente non sanno guidare e soprattutto usare la retro. e quindi non riescono a posteggiare, la gente impazzisce, le signore salgono e scendono dall'auto per capire cosa non va. è esilarante. SE non fai l'azione giusta, il posteggio a S non ti viene.

coi cavalli non è così. intanto tante volte non basta fare l'azione meccanicamente corretta per avere la risposta teoricamente corrispondente. cioè se anche Tizio si mette in aiuti perfetti (e cioè anatomicamente quelli che favoriscono di piu l'esercizio come prima risposta) per eseguire una groppa in dentro, può essere che il cavallo non la fa.

ma è vero anche il contrario. e cioè che tante volte anche con gli aiuti sbagliati (cioè che non favoriscono anatomicamente l'esercizio come prima risposta e che magari anzi lo rendono molto complicato) il cavallo fa la cosa giusta.

e non è solo ripetizione. non è solo tentativi. non è solo codificazione di un linguaggio.
c'è qualcosa di piu, che mi sfugge.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 20, 2015, 04:39:43 PM
La parola - se vuole - a Max.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 20, 2015, 04:55:58 PM
Qui dico solo che gli aiuti elementari - quelli che sembrano essere capiti subito ma solo perchè si appoggiano su riflessi involontari - sono pochissimi (in sostanza: trazione di una o due redini; pressione di una o due gambe; aggiungiamo "voce dolce" e "voce terribile", che non sono veri aiuti ma servono a convogliare il messaggio "così sì, così no"), e l'addestramento parte da quelli, aggiungendo man mano piccoli, piccolissimi  passi in avanti, tutti appresi per "tentativi ed errori", try and learn classico.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 20, 2015, 05:22:38 PM
Infatti, stavo proprio scrivendo, anche se siamo OT.

Baucher per esempio si dilunga proprio su questa questione... non era scemo.. e si faceva le stesse nostre domande...

Il tale cavallo parte di galoppo destro dando redine sinistra e gamba destra, il talaltro cavallo invece con gli stessi aiuti parte falso, l'altro ancora finalmente parte con quelli che sono considerati corretti etc etc così via per qualunque esercizio e non se ne viene fuori.

Se un cavallo parte di galoppo destro usando ad esempio redine sinistra e gamba destra, evidentemente in quelle condizioni ERANO QUELLI gli aiuti giusti. Un'altro cavallo per lo stesso galoppo avrà bisogno ad esempio di redine sinistra e gamba sinistra e se prende il galoppo che desideriamo anche stavolta gli aiuti sono giusti, è innegabile, nonostante che siano sempre diversi per ogni cavallo e magari scorretti secondo lo studio della locomozione.

Perché allora se funziona agire così, a caso, magari a costo di inventarsi aiuti pazzeschi e inguardabili non va bene? Se funziona è giusto, ti diranno quei cavalieri! Perché se le leggi della locomozione dicono una cosa quei cavalieri la ottengono lo stesso facendo tutt'altro?

Accade perché si agisce per così dire "sulle resistenze".

Il cavallo pone una resistenza, il cavaliere la sente e d'istinto cambia gli aiuti di conseguenza, oppure usa la forza per ottenere quello che vuole. Dai e ridai il cavallo si rassegna a cedere e si arriva a convenire per questo o quell'esercizio i vari aiuti che han funzionato di più. Praticamente montano tutti così.

Nessuno si pone il problema che fino a che il cavallo "resiste" tutto è falsato. Finché il cavallo contrae delle parti contro il cavaliere questi non avrà mai accesso all'equilibrio nudo e crudo per quello che è.

Il cavallo pone sempre d'istinto delle resistenze ora quà ora là. Per ragioni morali o fisiche o per via della sua morfologia le pone. Ci va la conoscenza giusta che le faccia sparire PRIMA di dare gli aiuti decisivi, per essere sicuri che questi arrivino dove e come devono, e non si fermino o si trovino ad agire sempre contro il peso o la forza (le resistenze).

Se non ci sono resistenze allora valgono le leggi della locomozione. Se ci sono resistenze - e non ci si cura di eliminarle prima - allora tutto è falsato perché dipende dalla resistenza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 20, 2015, 07:16:37 PM
«اسبان ایشان از پلنگ‌ها چالاک‌تر و از گرگان شب تیزروترند و سواران ایشان جست و خیز می‌کنند.»

Su per giù, Max, chiaro come il proverbio che sto citando da wikisource. Mi ricordo le parole di Homocaballus: "E poi, quando ci sarai riuscito, nessuno ti capirà più"  :horse-wink: (beninteso, io non ci sono riuscito mai!)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 20, 2015, 07:32:20 PM
Il mio amico Alex - come al solito - sbatte la scienzia in un reparto dove la scienzia non ci può essere, la sua intrusione è una forzatura, è una vita che glielo dico e lui insiste, pazienza.

Poker e Max cercano di restare in argomento loro hanno capito che non si parla di elementi chimici, parti da sezionare, formule matematiche da elaborare, traiettorie da calcolare, neanche di gradi di intelligenza da valutare.

L'illustre psicologo, il comportamentista, l'etologo, il teorico del'apprendimento non hanno mai condotto un lallo ai più alti livelli competitivi mondiali: JDO e - sopratutto - non hanno rivoluzionato l'equitazione: Baucher.

Se non si fosse hapito JDO parla di "arte equestre", alla quale cerca di dare  - a posteriora - spiegationi "scientifiche".

Non zo se Max ha letto il librello che è oggetto della nostra attenzione, ma in qualche modo anticipa, per altro verso, quello che JDO risolve alla sua maniera, che poi è la maniera di tutti i grandi dopo Baucher.

Lo so, Max scrive arabo per te e le ragasse come te, ma io vi giustifico, è come se il nostro prof. di matematica spiegasse la formula di Fibonacci a noi che abbiamo dimenticato come si fa un'equazione di primo grado.

JDO - secondo me - riesce in questo paradosso usando delle hose rare nella letteratura equestre: semplicità e chiarezza... certo è necessario che voi - ragasse italiote - un pò di francese bisogna che lo cognosciate se no dovrete fidarvi di quelo che riporta un cavallaro modesto e igniorante.
Titolo: Cavalli da macello.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 20, 2015, 08:03:34 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/05/dorian-cavallo-sanfratellano-onesto.html




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 20, 2015, 09:26:47 PM
Si ce l'ho, te lo avevo già detto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 21, 2015, 01:14:27 AM
Da altrettanto tempo ti dico, senza successo, che ciò che può essere provato (in tutti i sensi, sia "sperimentato" che "riprodotto")  con fatti, e non con congetture o ragionamenti, è scientifico; invece quello che è irriproducibile e non comprovabile, non lo è, e parlarne è pressochè inutile, tanto nessuno mai dimostrerà se è vero o falso. E' campo della libera, liberissima, inconfutabile opinione.

Ti piace la frase "basarsi sulla ragione". A me piace di più la scienza, che si basa sulla ragione per fare ipotesi, ma poi cede alla superiorità dei fatti osservabili, misurabili, spiegabili. Il resto, aimè, sono chiacchiere in libertà; magari poetiche, magari affascinanti, magari perfino tanto convincenti da crederci fermamente, ma sempre restano chiacchiere in libertà.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2015, 02:14:27 AM
Per Max:
Mi è sfuggito, però, ricordo una tua battuta non proprio lusinghiera sul Nostro, o meglio la tua accondiscendenza ad una gioliva buttanata detta da un'altra utante, credo che fu allora che mi ordinai il librello, l'ho letto d'un fiato, poi l'ho ripreso e lo ho approfondito/lo sto approfondendo, fantastico!
In quelle poche paginette c'è la sintesi dei più alti, vecchi, sani, giusti, sempiterni, sacri principi equestri disponibili.

Lovvio che è una mia opinione personale ma è del tutto disinteressata e guardata da lontano, ho cercato di parteciparla a voi ragasse giovini appassionate dell'equitazione sia di alto che di basso rango, dovreste leggerlo tutte, persino le diariste e le lalliste avrebbero da imparare qualhosa di utile alle loro specialità puccipucciose.

Citazione da: alex - Maggio 20, 2015, 02:25:54 PM
"Il maggiore spazio dato nella scuola gentiliana alle materie umanistiche-filosofiche a scapito di quelle scientifiche...." e così siamo stati gentilmente fottuti.

Questo è vero ma è la politica che ci ha veramente fottuti, perché gli atenei continuarono a sfornare assolute eccellenze nel campo scientifico, penso a: la normale di Pisa, la facoltà di matematica di Palermo, l'università di Bologna, i politecnici di Milano e di Torino; penso ai "ragazzi di via Panisperna", da loro parte la fuga/la cacciata dei "cervelli" dall'Itaglia: Fermi in America, Pontecorvo in Russia, Rasetti in Canada, Segré negli Stati Uniti, Majorana scomparso... solo Amaldi rimase in Itaglia.

Ti immagini se questa gente fosse stata apprezzata e messa nelle condizioni di operare e far crescere delle loro squole in Italia?
Le conseguenze/i risultati sarebbero venuti a cascata/a valanga alla faccia di tutte le riforme della Scuola, Gentili o Arroganti che fossero!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 21, 2015, 07:03:08 AM
La politica di un popolo non è una specie di ectoplasma sovrannaturale, o il frutto del destino cinico e baro: è uno specchio fedele della maggioranza del popolo. Sarebbe bene che ce ricordassimo, quando critichiamo la nostra politica. Le minoranze - unica cosa in cui si trovi qualcosa: anzi, molto di buono - ci sono, come no, ma non contano nulla.

Per questo mi irrito non poco quando vedo, in qualsiasi campo (cavalli compresi) qualsiasi affermazione in cui intravedo l'istintiva avversione gentiliana per le scienze naturali, e mi spiace un po' se trovo queste affermazioni dette da moltissime persone che non stimo, ma mi spiace il doppio quando le trovo nelle parole di persone che stimo.

E quella tua battuta sui "ricercatori da laboratorio", aimè, me l'ha fatta incontrare di nuovo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 21, 2015, 08:16:38 AM
Si, la battuta di Bionda era che ha fatto del montare male un'arte.
E non rinnego la mia vicinanza collo pensiero della gentile utante.

Bisogna capirla capirci.

Bionda è appassionata e vicina al dressaggio tedesculo, prende cerca di prendere spunto dalle ecciellenzie di quel ramo e non mi ha stupito la sua estarnazione: sono d'accordo. Il nostro ed i suoi disciepuli sono inguardabbili!

(http://i58.tinypic.com/1zeuute.jpg)

Vincie? Vincono? Perché i princìpi a cui si rifanno sono corretti nella misura in cui sono compatibili con il salto ostacoli ma restano inguardabili e coi cavalli rovesciati. Caprilli aveva cercato un sistema il più semplice e chiaro possibile per mettere "delle reclute" in condizione di poter stare e arrangiarsi a cavallo, il nostro ha cercato un sistema il più semplice e chiaro possibile per mettere "delle reclute" anche in condizioni di addestrare. Il libro (tolte alcune cosette su cui non sono d'accordo, o meglio altri ecciellienti cavallerizzi dicono di fare diversamiente) mi piace mi è piaciuto, penZo che andrebbe tradotto in itaGliano, ma penZo allo stesso tiempo che non basta per montare bene.

Nientedipiù nientedimeno.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2015, 02:10:11 PM
Citazione da: alex - Maggio 21, 2015, 07:03:08 AM
E quella tua battuta sui "ricercatori da laboratorio", aimè, me l'ha fatta incontrare di nuovo.

Io parlo di aranci tu parli di mele, forse, tra una ventina d'anni capirai che quel minchia di Raffaele aveva ragione!

Il ricercatore da laboratorio
dirà che la "Gioconda" consiste in: una tavoletta di legno di faggio, un fondo in gesso, 120 gr. di colori vari, 80 grammi di diluenti e di essenze.
Valore del tutto : 35 euri.  :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 21, 2015, 02:30:08 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2015, 02:10:11 PM
Il ricercatore da laboratorio[/i] dirà che la "Gioconda" consiste in: una tavoletta di legno di faggio, un fondo in gesso, 120 gr. di colori vari, 80 grammi di diluenti e di essenze.
Valore del tutto : 35 euri.  :icon_eek:

:icon_eek:
Hai mai sentito di quello che fanno i ricercatori di laboratorio (quelli specializzati in esame delle opere d'arte e restauro, ovviamente...) sanno fare e sanno dire su una vecchia tavola? Sanno fare parecchie cosette, oltre che pesare il legno.... o no? Certo: non sanno fare un'opera d'arte dello stesso valore; forse non sanno farne nemmeno una di infimo valore; e tuttavia, qualcosetta sanno fare, e hanno moltissimo da dire; cose interessanti, estremamente interessanti, basate su fatti; sarebbe un pochino stupidello giudicare il loro lavoro e le loro conoscenze in base a come sanno dipingere.... non sei d'accordo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2015, 02:42:54 PM
Sono d'accordo, allora facciano il loro lavoro, da loro mi aspetto che indichino i parametri di: percentuale di umidità, l'intensità di luce, grado  temperatura ottimali per la conservazione dell'opera di mastro Leonardo e lascino agli artisti, ai critici d'arte, agli storici, agli intellettuali pronunciarsi sulle millanta aspetti storicoartisticoculuturali della  "Gioconda",
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2015, 02:58:52 PM
Che bella scienzia la statistica, si capiscono tante hose:

Le 10 migliori sezioni
....Caro Diario..      56764
I cavalli..in generale      17854
Zona Neutra      6308
Presentazioni      4480
Pareggio e Barefoot      2776
Etologia      2155
"Questioni Equestri" - Generale L'Hotte.      1811
Vet Corner      1704
Discipline Olimpiche      1430
Alimentazione      1346

Capiamo che, la sezione Caro Diario raccoglie più del totale di tutte le altre sezioni messe assieme

I 10 autori più attivi (per n. di post)
Angelz, l'equicottero scapigliato e... A. Come Adventure      7627
ippoprof IMPERATORE e pricipinopiante DRONERO + sue umanodi      7100
La mia belva      4910
Diario della Mucca      3966
Diario di Milla      3020
In chiave di Do ♪ ♫      2367
Diario di Valentina      2044
Diario di Shanna      1972
Una Scommessa persa in partenza!      1673
Diario di Brutus, Heliote ed Espress... :)

Da quest'altra tabella, capiamo che la maggioranza di ragasse a cui piace scrivere in questo foro sono tutte diariste.

I 10 migliori topic (per n. di visite)

Gruppo di sostegno: noi Shopaholic da selleria      77257
La "Parola Contraria": la mia.      73370
Angelz, l'equicottero scapigliato e... A. Come Adventure      43425
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Libri...      35290
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Nuovo tatuaggio      27969
Cavalli, cani & bipedi: quello che volete, su misura per voi      26051
Diario della Mucca      25453
La mia belva      23768

Analizziamo quest'altra tabella...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2015, 05:08:38 PM
I 10 migliori topic (per n. di visite)

Gruppo di sostegno: noi Shopaholic da selleria      77257
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Diario della Mucca      25453
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Analizziamo quest'altra tabella: ci sono 4 topici di diarii, ce lo aspettavamo; 4 topici su argomenti da parrucchiere, non potevano mancare; un topico sui libri, ottimo; e un topico di culutura equestre coglionellata  che si classifica brillantemente al primo posto... lo so, per ora è al secondo posto, ma siccome è stato acceso un anno dopo quello de le "fanatiche dell'acquisto compulsivo" è senz'altro il topico più seguito passivamente da giolivi utanti.

Migliori autori (per numero di topic iniziati)

DivinityOfDarkness      360
raffaele de martinis      328
alex      319
Shanna      102
lovely      83
Bubba      73
lavy91      72
kitiara      61
milla      56
bionda      55

Ora, escluso Divinity perché in quanto amministratore sposta e crea topici per doveri di ufficio, Alex e il vostro affezionatissimo sono i maggiori "costruttori" di questo foro con un margine sulla  terza classificata enorme, da notare che sono i soli due masculi in classifica.

Questi sono i numeri, cosa ne deduciamo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2015, 03:00:27 AM
Bionda è appassionata e vicina al dressaggio tedesculo, prende cerca di prendere spunto dalle ecciellenzie di quel ramo e non mi ha stupito la sua estarnazione: sono d'accordo. Il nostro ed i suoi disciepuli sono inguardabbili!

Bene, mi sono informato e ho scoperto che l'ultimo aglievo importante di JDO sia tale Bost, beccatevi sto video mentre vincie un campionatuccio d'Europa.

https://www.youtube.com/watch?v=jJMfQ9JLyso

Pare che questo Ehning, sia un ottimo cavagliere tetesco, beccatevi st'altro video:

https://www.youtube.com/watch?v=kmZ248NFOsA

Per me sono impostati dentici: lalli e cavaglieri.

Dunque, se è inguardabile il primo lo è anche il secondo, più semplicemente credo che - come al solito - l'antica simpatia esistente tra mangiacrauti e mangiarane fa nascere queste liete buttanate dette senza rendersi conto che sono emerite sciocchezze, mi meraviglia la tua accordanza.

Puretroppo, siamo schiavi di luoghi comuni, si ripetono hose ad pappafallum, che, ripetute ad minchiam  millanta volte diventano "verità".

JDO ha fatto solo s.o. ma con delle profonde cognoscenze della cultura classica francese e delle tenniche rivoluzionarie baucheriste, dunque, ha utilizzato - intelligentissimamente - questo suo bagaglio personale per le exigentie della sua specialità con risulta ottimi.

Il suo scopo non era di farsi guardare ma di far passare al meglio gli ostacoi ai suoi lalli e ai lalli dei suoi aglievi, secondo me c'è riuscito brillantemente, ma non solo:
Comme j'ai d'ailleurs eu l'occasion de le souligner, ce n'est pas par hasard si nous retrouvons tous les principes fondamentaux de Jean d'Orgeix dans la monte des meilleurs cavaliers internationaux d'obstacle actuels....D.Durand.


Siccome mi son rotto i cabasisi, sto facendo statistiche consuntive prima della mia lieta dipartita  :icon_eek: ... da questo foro, pare, sembrerebbe che il Nostro, nella mia presentazione sia assai gradito dal pubblico pagante: in 24 hore più di mille visite...

Hai ragione, bisognerebbe tradurre JDO, almeno sto librello che ho quasi imparato a memoire, può darsi che lo faccia... o fallo tu, se vuoi ti dò volentieri una mano.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 22, 2015, 07:07:38 AM
Sarebbe bello averne una traduzione vorrei leggerlo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 22, 2015, 08:49:46 AM
Per quanto mi riguarda le statistiche che hai esposto mi portano ad un'unica conclusione: sono stato invadente; unica giustificazione: sono stato invitato e non mi sono auto-invitato. Questo foro mi piace, non credo sia ora di dipartire, ma vorrei evitare di comparire nella lista dei "5 membri più attivi", cosa non facile perchè le discussioni "prendono".

Quando a JDO quella foto pochi post sopra è il problema. Guardabile o inguardabile che sia, i fatti dicono che è efficente ed efficace per il SO; e se viola una lunga lista di precetti del "montare bene" allora viene il dubbio che tali precetti siano da rivedere. Ho provato a modificare il mio assetto in base a quella foto, i risultati sono stati estremamente negativi, mi sono sentito scomodo, molto a disagio e il trotto è risultato macchinoso e faticoso; non significa nulla, potrebbe solo derivare da erronea esecuzione oppure da abitudini che hanno modellato le sinapsi  dei miei neuroni motori; ma siccome io monto per divertirmi, anzi meglio: per provarne piacere, ho desistito, ho riallungato le staffe ed ho ripreso la mia "postura Senofonte" ("montate come se foste in piedi a gambe larghe, non come se foste seduti"). Tuttavia ho notato che la posizione delle staffe sulla sella, a ben vedere, prevede un qualcosa più simile alla "posizione JDO" che alla mia: l'anello portastaffe è molto più "avanti" di quello che piacerebbe a me, esattamente nella posizione per ottenere la "gamba verticale" con i talloni molto, molto più avanti del bacino. Quindi.... sbaglio io.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2015, 09:21:49 AM
Bah, qualsiasi membro  :icon_eek: dovrebbe esser orgolioso di esser in quela  top faif.

Vedrai che le statistiche dicono tant'altro; ti consilio vivamente di impostarti alla JDO solo quando dovrai affrontare un percorso ad ostacoli grossi: da un metro e trenta a uno e sessanta in haso contrario è controproducente, appunto.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 22, 2015, 09:41:26 AM
nella foto è evidente che è ritratto l'avvicinamento a un salto.
il cavaliere (alla facciazza di tutti i puristi che bisogna lasciar fare al cavallo, stare leggeri, fare piccoli interventi) sta chiaramente cercando di allontanare la battuta.
poi che abbia le redini lunghe e che quindi alzi orrendamente le mani e si punti sulle staffe è un dato di fatto.
chi salta lo sa che essere belli non serve a nulla. bisogna essere efficaci e in una frazione di secondo. qualunque azione, se serve, va fatta, anche se significa sedersi sulla paletta....

ma perchè monta coi pantaloni di fustagno???? ahahahahaha
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 22, 2015, 09:50:34 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2015, 09:21:49 AM
Bah, qualsiasi membro  :icon_eek: dovrebbe esser orgolioso di esser in quela  top faif.

Vedrai che le statistiche dicono tant'altro; ti consilio vivamente di impostarti alla JDO solo quando dovrai affrontare un percorso ad ostacoli grossi: da un metro e trenta a uno e sessanta in haso contrario è controproducente, appunto.

No, ho visto lavorare in piano allievi di JDO in un video, la posizione delle gambe era la stessa, senza alcun avvicinamento al salto. E c'era nel video JDO che spiegava il perchè di quel trotto che a me sembrava orrendo. La posizione delle mani e delle redini della foto non mi interessa: mi interessa la posizione delle gambe, la posizione relativa caviglie-talloni-anche  e l'impressione che il cavaliere da di essere "seduto su una sedia".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 22, 2015, 10:48:25 AM
Raffaele se per te quei due cavalieri sono dentici desisto da qualunque spiegazione ulteriore, ti serve un'oculista non io!

Tanto per dirne una, il primo, per dar retta a JDO, è sempre dietro il cavallo pure nella parabola e difatti li fa tutti abbastanza a carrozzone (tipico dello stile francese in generale del resto) è pure parecchio scombinato. Il secondo binomio (a costo di insalamare e arrotolare l'incollatura tipico dei tedeschi) è decisamente più composto anche se più contratto.

Non è una questione di parteggiare per una nazione o l'altra..... è una questione di evidenze tangibili tra due massimi sistemi.... non me ne futte di parteggiare per qualcuno, mi futte invece molto di capire le differenze e le conseguenze per giungere un bel giorno forse a delle mie conclusioni.

Per adesso, bloccare le caviglie, sedermi sulla paletta (sulle reni del cavallo) col pretesto di averlo "davanti a me" e rovinare così le andature non lo trovo corretto. La forma è anche sostanza. Io non voglio vincere voglio far muovere meglio i cavalli (quindi anche abbracciare il metodo tedesco così com'è non va bene) "SI" quindi ai concetti riguardanti la leggerezza ripresi nel libro di JDO ma "NI" al modo.

Ci divide una formazione abbastanza diversa, non mi stupisco se non comprendi cosa vedo io e le mie ragioni. Pazienza.

Una precisazione: Bionda, io e anche Alex mi pare, quando diciamo inguardabili/orrendi ci riferiamo a cosa vediamo quando guardiamo qualcuno dei seguaci JDO lavorare in piano. In percorso, come in amore e in guerra, vale tutto e quindi posso giustificare tutto, ma in piano......
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 22, 2015, 11:06:06 AM
Confermo, ma sottolineo che la mia opinione è tecnicamente irrilevante :horse-scared:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2015, 02:23:32 PM
Bah! Non insisto, la mia competenza è solo superficiale ma mi avvalgo delle palabras certamente autorevoli di Durand:  ... ce n'est pas par hasard si nous retrouvons tous les principes fondamentaux de Jean d'Orgeix dans la monte des meilleurs cavaliers internationaux d'obstacle actuels...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 22, 2015, 02:35:15 PM
Lo dicevamo noi! Traduzione: "E' azzardato ritrovare i principi fondamentali di Jean d'Orgeix....",  :blob3:

(PS: scherzo eh.... va bene che non conosco il francese, ma la mia "traduzione" è un gioco di parole....)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2015, 02:43:08 PM
Citazione da: alex - Maggio 22, 2015, 09:50:34 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2015, 09:21:49 AM
Bah, qualsiasi membro  :icon_eek: dovrebbe esser orgolioso di esser in quela  top faif.

Vedrai che le statistiche dicono tant'altro; ti consilio vivamente di impostarti alla JDO solo quando dovrai affrontare un percorso ad ostacoli grossi: da un metro e trenta a uno e sessanta in haso contrario è controproducente, appunto.

No, ho visto lavorare in piano allievi di JDO in un video, la posizione delle gambe era la stessa, senza alcun avvicinamento al salto. E c'era nel video JDO che spiegava il perchè di quel trotto che a me sembrava orrendo. La posizione delle mani e delle redini della foto non mi interessa: mi interessa la posizione delle gambe, la posizione relativa caviglie-talloni-anche  e l'impressione che il cavaliere da di essere "seduto su una sedia".

Stare dietro al lallo, è un principio di Baucher traslato da JDO nel s.o.

In tempi non sospetti scrissi quanto segue:
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/05/il-culo-nella-carriola-e.html

E' probabile che abbia bisogno di un oculista, ma la mia presunzione mi fa dire che quando vedo la "classe" la riconosco subito che si tratti di una donna, di un homo, di un lallo.

JDO, secondo me è il più grande uomo di cavalli contemporaneo per: intelligenza, innovazione, capacità di analisi, comunicazione, competenza, risultati.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 22, 2015, 03:10:33 PM
Ecco dove avevo visto il filmato che ricordavo, grazie! Ma non sapevo chi fosse quell'anziano istruttore... e non capivo/non ho capito ancora una cosa; la rotazione del bacino ("ingobbire le reni" di Mueseler) è una cosa; la posizione delle gambe è un'altra. Perlomeno io mi sono sempre sforzato di ingobbire, ma stando comunque con le staffe molto più lunghe, "entrando" di più nella sella e portando in basso le ginocchia: e le gambe allora  cadono naturalmente in un'altra posizione (probabilmente sbagliata). Comunque questa cosa delle "gambe avanti", quella linea spezzata mi aveva colpito in moltissime foto di cavalieri (soprattutto vecchie foto). Ci rifletterò ancora.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2015, 03:17:31 PM
Gambe alla cinghia, culo nella carriola e pisello che guarda il cielo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 22, 2015, 03:27:43 PM
il pisello che guarda il cielo a una certà età diventa complicato ahahahahahahahahahaha
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2015, 06:59:21 PM
... mica tanto, basta usare gli occhiali... anzi, il monocolo!  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2015, 09:54:29 AM
Mi è presa la fissa delle statistiche:

Apertura topico 04 03 2012
Approccio "barefoot" alla laminite « 1 2 3 4 »
Ipparco 59 post - 9332 visite
Ultimo post Maggio 10, 2014, 05:10:20 pm
             
Apertura topico 10 03 2011
Approccio "barefoot" alla laminite
Ipparco 4 post - 4278 visite
28/11/2013, 12:12

A sx la tabella del nostro foro, a dx quella del foro che è come la settimana enigmistica.

Ho preso due topici omogenei in tutto tranne che per il tempo di esposizione che è per il nostro di 35 mesi, per l'altro di 51 mesi.
Malgrado questo svantaggio notevolissimo, le visite al nostro topico sono più del doppio dell'altro, lovviamente perché le risposte sono state 4 per loro et 59 per noi.

Da notare che le 4 risposte in quel foro sono del medesimo autore: Ipparco che è - stranamente -  moderatore in ambo e due i fori, praticamente se la suona e se la canta, mentre nel vostro ci fu la parola contraria.

Mi direte: perché minchia ti occupi degli affari degli altri? E' semplice: per tentare di spiegare questa anomala abnorme frequenza di visite al mio topicone.

Per completare il mio ragionamento devo fare un altro paragone, stavolta antranu...

Andate a vedere le visite ad un topico vivo, vivo nel senzo che la discussione si accende subito, aperto due giorni fa, mediamente le visite sono 250/300 quando va bene, nella mia palabra contraria - quando è attiva - sono di 5/600 al giorno, con punte da oltre mille che ho registrato alcuni giorni fa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 23, 2015, 10:47:15 AM
Il video di JDO è una carrellata di gente che sta in sella com'era in voga all'epoca: scorrettamente. Per fortuna quella moda è passata anche se trova ancora sostenitori. Oltre al fatto che se uno vuole dimostrare qualcosa è facile andare a scegliere solo gli esempi che fanno comodo. Secondo lui il modo di stare in sella era quello e quindi va a prendere solo quelli degni di nota che stanno in sella come vuole lui.
L'altro modo di stare in sella, quello corretto, consiste non in quella linea spezzata (che va a gravare sulle reni del cavallo e causa la necessità di pinzare con le gambe se non si vuol cadere) ma nella famosa linea verticale testa-staffe e Baucher non era certo stupido: montava così non certo seduto sul water!



Poi c'è tutta una gamma intermedia tra queste due posizioni ma io sto con Licart quando dice (mostrando proprio le figure dei due tipi di assetto): "invano in effetti si cercano le ragioni di quelle attitudini piegate, di quei grassi dorsi, di quelle reni schiacciate nella sella, di quei ginocchi stretti" e anche: "non si può in effetti conservare l'equilibrio su qualcosa che si muove che con movimenti accordati e non cercando di fissarsi" (come vorrebbe JDO dico io che la mena tanto con la fissità a cavallo - concetto giusto ma perseguito in modo discutibile).

Se vai a saltare come dice JDO non puoi che fare carrozzoni uno dietro l'altro. Ah sicuramente vai dall'altra parte, il cavallo così non fa le frene, e dimostri anche di avere un certo pelo saltando in quel modo, col cavallo quasi fuori controllo.

Vuoi un esempio di come è -veramente- corretto andare a saltare? Lo abbiamo qua in Italia, ma come al solito nessuno lo considera:



Il busto è piegato in avanti e resta SOPRA la base di appoggio delle staffe, la linea dell'equilibrio è sempre testa-staffe come Baucher ma semplicemente gli angoli articolari sono più chiusi perché è staffato corto. Il cavaliere è perfettamente in equilibrio, indipendente, non disturba il cavallo, e difatti non muove le mani perché non deve inventarsi azioni strane per rimediare a problemi creati dall'assetto.

Se dovete farvi ispirare da un video, prendete questo diosanto non i carrozzoni alla JDO che sembra quasi pre-caprilli!!! Poi se avete talento vincerete montando come Moyersoen, montando come JDO, montando al contrario, bendati, con o senza sella, quello è un'altro discorso! Se uno vincesse un campionato inventandosi che saltare bendati fa vincere sono quasi sicuro che una generazione di fresconi gli andrebbe dietro!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2015, 02:36:07 PM
Bellissimo il tuo spirito decubertiano ma non mi appartiene, non amo le competizioni, ma se partecipo, allora voglio vincere - stando alle regole - ma voglio vincere, altrimenti resto a hasa.

Moyerson (mi sono documentato adesso sul suo sito) pare che sia stato un buon cavagliere a livello nazionale, fuori dai confini: pare sia stato una mezzacalzetta.
Conosco bene (di fama) suo padre, chapeau; e so di suo fratello Giammaria, capitano di mio figlio quando fece squola di AUC a Montelibretti: no comment.

Nel librello di JDO, c'è - secondo me - tutto quello che manca/è mancato in Itaglia: profonda cultura equestre, riadattata e rivisitata alla luce dei novi tempi, quale tecnico italiano ha osato/osa fare queste hose? Quì siamo ancora alla riesumazione di Caprilli in purezza, e a... GAMBEGAMBE!!

Una ragassa mi chiedeva hosa fare per primeggiare in equitazione, risposi: prima hosa impara bene il francese e tedesco per leggiere studiare in diretta i testi sacri, nel contempo, vai in Germania e restaci almeno tre anni + tre... tre anni per capire (la mentalità, il rigore, la disciplina) e, se hai capito, altri tre per imparare.





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2015, 08:55:16 PM
Ancora una volta ho ripetuto che non amo le competitioni a lallo, siccome non sono del tutto decebrato, so benissimo che la competitione e i relativi risultati sono il volano per qualsiasi movimento sportivo.
Ricordate, ai tempi di Panatta e Bertolucci, della Coppa Davis? Tutti a discutere di lob, smasch, topspin, lo stesso ai tempi di Azzurra: al bar la mattina sentivi parlare di bolina, spinhaker, tangone... a questa palabra, il vostro affezionatissimo - grande tanguero - rimanevo sempre un cicinin interdetto.

Comunque furono occasioni per incrementare notevolmente le iscrizioni ai circoli e alla vendita di materiale tennico: racchette, scarpe, divise, barche a vela, cime, e giumbotti di salvataggio.

Dunque, sarei felicissimo se le nostre ragasse si affermassero a livello internationale negli sport equestri olimpici, la ricaduta positiva sarebbe enorme fino agli infmi livelli, a cominciare dall'allevamento e dalla vendita di lalli itagliani, ma questo presuppone una classe di tennici e di amministratori che non abbiamo: i tennici sono fermi al GAMBEGAMBE e alla compravendita di lalli ai loro aglievi, gli amminstratori (i politici) non sono differenti dagli altri loro omologhi italioti: quasi tutti incapaci e/o ladri.

Dunque, il gatto si morde la gola, e si continua ad esser succubi degli stranieri che ci vendono di tutto, a comiciare dai loro scarti equini di ogni livello, a tal ploposito...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Maggio 23, 2015, 09:18:41 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2015, 02:36:07 PM

Una ragassa mi chiedeva hosa fare per primeggiare in equitazione, risposi: prima hosa impara bene il francese e tedesco per leggiere studiare in diretta i testi sacri, nel contempo, vai in Germania e restaci almeno tre anni + tre... tre anni per capire (la mentalità, il rigore, la disciplina) e, se hai capito, altri tre per imparare.


Per quale motivo una persona ISTRUITA riesca a ottenere risultati pratici non lo vedo cosi sicuro .

Si deve anche avere quel che di diverso dalla massa che ti fa primeggiare.  E poi c'è da vedere il metro di misura usata per valutare i risultati
ottenuti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2015, 09:34:37 PM
Hai ragione, Maradona - il dio del calcio - parlava solo di figa e di pallone, ma anco lui - da maturo e malgrado la cocaina - ha sentito il bisogno di avvicinarsi alla culutura della sua terra argentina, ha scelto il  Che, peretanto è diventato amico di Castro.

Ma di Maradona ne nasce uno in un secolo, mentre di "Oriali" è pieno il mondo.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2015, 09:44:39 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2015, 08:55:16 PM
Ancora una volta ho ripetuto che non amo le competitioni a lallo, siccome non sono del tutto decebrato, so benissimo che la competitione e i relativi risultati sono il volano per qualsiasi movimento sportivo.
Ricordate, ai tempi di Panatta e Bertolucci, della Coppa Davis? Tutti a discutere di lob, smasch, topspin, lo stesso ai tempi di Azzurra: al bar la mattina sentivi parlare di bolina, spinhaker, tangone... a questa palabra, il vostro affezionatissimo - grande tanguero - rimanevo sempre un cicinin interdetto.

Comunque furono occasioni per incrementare notevolmente le iscrizioni ai circoli e alla vendita di materiale tennico: racchette, scarpe, divise, barche a vela, cime, e giumbotti di salvataggio.

Dunque, sarei felicissimo se le nostre ragasse si affermassero a livello internationale negli sport equestri olimpici, la ricaduta positiva sarebbe enorme fino agli infmi livelli, a cominciare dall'allevamento e dalla vendita di lalli itagliani, ma questo presuppone una classe di tennici e di amministratori che non abbiamo: i tennici sono fermi al GAMBEGAMBE e alla compravendita di lalli ai loro aglievi, gli amminstratori (i politici) non sono differenti dagli altri loro omologhi italioti: incapaci e/o ladri.

Dunque, il gatto si morde la gola, e si continua ad esser succubi degli stranieri che ci vendono di tutto, a comiciare dai loro scarti equini di ogni livello, a tal ploposito...

Ci vogliono secoli di esperientia per capire, ricordo che il Maestro ed io assistevamo alla compravendita di un lallo da salto, l'ippobabbo e la ragassa erano entusiasti: una montagna, grande genealogia, "cavallo a gettone"...il M/llo Canto disse: quel cavallo è zoppo, zoppo di spalla, tra qualche mese vedrai, per me era perfetto... vidi, vedemmo.
Il giolivo commerciante, per lasciare quel lallo tedesco vecchio e stronco, accettò - bontà sua - in permuta una giovane cavallina siciliana sana e perfetta di enormi possibilità

E' regola/era regola non scritta - se non direttamente interessati - di non intervenire mai in situazioni del genere, il perché - anche se non siete ragasse particolarmente vispe - potete immaginarlo, siccome alcune di voi hanno poca immaginazione, lo spiego a Chiara e a Lettera...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Maggio 23, 2015, 10:29:42 PM
L'asino casca sempre LI.

Sai bene che so bene che senza una istruzione adeguata nessuno arriva in cima.

Ma anche se sei preparato ai quel che su un milione , resta la realtà della vita dove il denaro è l'unico fattore che ti permette di fare certe cose,come anche l'estrazione sociale.

La principessa Diana docent  :ciao:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 24, 2015, 03:23:42 AM
Già.

Torno alla mia statistica.
Le ragasse del foro, dati alla mano, per la maggior parte sono interessate ai diarii... e questo lo si sa.
Se togliamo Alex e il vostro affezionatissimo e picipacio, i topici "tennici" aperti si riducono di tre quarti (75%), mentre i diarii sono solo leggiermente scalfiti dalla nostra dipartita.
Dunque, la maggior parte degli utanti, si vuole rilassare/si vuole sollazzare, usa il foro come valvola di scolo per le fatighe quotidiane, giusto/giustissimo, pertanto, seguono e partecipano piuttosto sciattamente alle discussioni non diariche e spalmano le loro visite un pò quà un pò là come visitatori, fin quì il ragionamento non fa una sega, giusto?

Eppure, sto topicone ha un numero esagerato di visitatori pur non parlando di giolivi acquisti, di veganità, di nuovi tatuaggi, di diarii e di altre pinzillacchere come queste, inoltre, il mio itagliano richiede un certo impegno per esser capito, dunque, ci deve essere un certo numero di visitatori che ostinatamente segue i miei argomenti che - come si sa - sono urticanti in quanto fuori dal horo perché mi avvalgo del diritto alla parola contraria.

Diritto che non è scontato, da altra parte è castrato dai giolivi globbali  :icon_eek: senza pietà, infatti, il riferimento al foro che è come la settimana enigmistica è puramente voluto, dunque, honori agli adm di questo inclito foro per la loro intelligenza.

Come ben zappiamo, questo foro è nato da una scissione; le scissioni, gli allontanamenti, i bannamenti, le cacciate non sono mai hosa bona, i danni sono inevitabili per gli scissi e gli scissori... chiedete referenze a Bellusconi et andate a vedere le macerie neanche più fumanti del foro IL CAVALLO.

Dunque,
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 24, 2015, 12:03:08 PM
... la scissione è avvenuta anche per i visitors oltre che per utanti, credo che bonaparte delle visite a questo topicone provengano da lì, sarà che mi abbaglio, ma non ho altra spiegazione.

Ieri, ad esempio, ci son state solo 350 visite dato che, come tutti i venerdì e sabato, le visite fisiologicamente cadono, ma rimangono sempre molto alte rispetto la media degli altri topici.

Ormai ci siamo quasi, è tempo di lasciare la mia partecipatione attiva a questo inclito foro, mi dedicherò s due temi: lalli e tope e al conformismo appecoronato in equitatione, ho trovato una interesante analisi di...



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2015, 12:15:29 AM
... della positione a lallo di JDO e di Baucher:

Baucher, nell'iconografia che ci è giunta è a lallo in maniera corretta, elegante oserei dire, ma cosa dicono i suoi detrattori maligni e superbi?

La sua posizione a cavallo non era delle più  belle: spalle in avanti, gambe arretrate, il capoccione piegato in avanti col mento sul gilet, l'aria concentrata e pensosa...si diceva: Baucher monta sul ventre, d'Aure sulla schiena.

Dunque, ciò che mancava a quest'uomo che aveva mezzi fisici straordinari e un talento equestre eccezionale era proprio l'eleganza a cavallo, un pò come per Oliveira che i puristi criticano per la sua posizione a cavallo ma non rispondono alla domanda: è meglio essere eleganti ma innaturali o seguire la propria sensibilità - il proprio "sentimento" avrebbe detto qualcuno -  ed essere efficaci, rilassati e sciolti per avere grandi risultati ?

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2014/01/baucher-una-biografia.html
Questo, mi pare che l'ho ricavai da uno scritto del barone Gaussen che al momento non riesco a ritrovare, comunque ecco un'altra fonte che dice pressappoco la stessa hosa:

Baucher devait, par ailleurs, être d'autant plus sensible aux allusions concernant son
assiette, sa posture et la position de ses jambes, que ses détracteurs, forcés de constater les résultats
extraordinaires qu'il obtenait lors de ses dressages, l'attaquaient de façon assez outrancière
sur des points plus personnels et l'esthétique de sa monte : il aurait été insuffisamment assis, trop
cambré, "montant sur le ventre", la tête penchée d'un air funèbre, les jambes trop en arrière, les
éperons dans le grasset pour ne pas dire dans le fourreau des ses chevaux...


http://amisfaiencefine.fr/IMG/pdf/DFF_28_extraits.pdf

I grandi homini, proprio perché tali, suscitano grandi invidie e vengono attaccati dai piccirilli a torto o a ragione, penzo che questi attacchi fossero esagerati, ma qualhosa di vero ci doveva pur essere tant'è che L'Hotte scrive:

Baucher n'était nullement l'homme du public. Ainsi, le soir, lorsqu'il devait se produire, il n'en restait pas moins tout à son art, comme le matin, lorsqu'il se montrait seul. Sa tête basse conservait l'air réfléchi, et il tenait peu de compte des observations qui avaient été faites sur sa position.
On la jugeait ne pas être suffisamment assise, le rein étant cambré. On reprochait aussi à Baucher d'accuser les changements de pied par des déplacements d'assiette. Mais la principale critique s'adressait à ses jambes portées en arrière. Leur position s'est modifiée depuis ; Je dirai pourquoi, lorsque le moment en sera venu. Même à l'époque dont je m'occupe (1849), cette critique ne pouvait toujours se justifier. Sur Partisan, par exemple, je l'ai vu avec les jambes placées d'une façon irréprochable.


Per JDO, plobabilmente è

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 25, 2015, 12:28:02 AM
A me che non capisco un botto di Equitazione Oliveira piace da matti, proprio per il suo assetto: l'immagine imho  della "equitazione da meditazione"

OT CLAMOROSO
Saverio Bettinelli, chi era costui? Era un abate poligrafo  :icon_eek: della seconda metà del 1700, incontrato per caso in caricamenti altrui su wikisource, caricamenti su cui sto dando una mano tecnica. Ebbene: era un Piciopacio! Ha scritto una famosa stroncatura di Dante, ha tradotto Voltaire... e ha anche scritto un trattato sull'arte, ed in particolare sull'importanza fondamentale dell'entusiasmo. Chissà che non si trovi qualcosina di interessante... niente cavalli, eh, arte in generale. Però...
FINE OT CLAMOROSO
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2015, 12:35:43 AM
Certamente non hai notato che nella descritione dell'assetto di baucher si ripete una parolina: cambré, che vuol dire: arcuato, bombato, curvo, piegato... ingobbito?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 25, 2015, 07:40:14 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2015, 12:35:43 AM
Certamente non hai notato che nella descritione dell'assetto di baucher si ripete una parolina: cambré, che vuol dire: arcuato, bombato, curvo, piegato... ingobbito?

No, non l'avevo notato; del francese capisco quello che somiglia al friulano...  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 25, 2015, 08:59:13 AM
Ma cosa c'entra santiddio, pure le mie mani e le mie gambe vanno ovunque per produrre gli effetti desiderati, ma ti pare che mi metto mai a dire che sia corretto stare gobbi, a mani per aria o stare colle gambe tirate sù verso dietro o proiettate in avanti al sottopancia? L'obiettivo è tendere ad una posizione la più verticale e in equilibrio possibile per non disturbare il lallo e agire sempre solo lì. Baucher apre il suo metodo con un capitolo sulla posizione a cavallo se vuoi sapere come la pensava.

Ho fatto pur io una ricerchina su cosa diavolo volesse ottenere JDO facendo sedere la gente in quel modo. Ho trovato x caso un video dove lo spiegava (un video inguardabile tanto per cambiare dove un suo allievo spacca letteralmente la bocca ad un cavallo). Allora ho capito cosa voleva fare/dire... e c'è del vero ma esagerando in quel modo ottiene l'effetto opposto IMHO.

Scusate devo lavorare.....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2015, 10:21:45 AM
Buon lavoro Max, intanto, dobbiamo spiegare che l'ingobbimento  :icon_eek: di Baucher è esattamente opposto e contrario a quello di Museler, il primo e convesso l'altro è concavo.
   buttanata!
Dunquo, caro Alex, dicci: ti ingobbisci alla Baucher o alla Museler?

Però.

La prima hosa che salta al gulliver del vostro affezionatissimo è che Museler sia stato tradotto malo,
  buttanata!
puretroppo, non ho una hopia in originale e il mio tetesco era solo sufficiente a cuccare le bionde ragasse teutoniche in quel di Ischia in anni assai bellilli e comunque, guardando le figure del librello di Musy, la palabra giusta itagliana sarebbo: reni inarcate, come sia venuta fora reni ingobbite, soloIddioosa...


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 25, 2015, 10:30:15 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2015, 10:21:45 AM
Buon lavoro Max, intanto, dobbiamo spiegare che l'ingobbimento  :icon_eek: di Baucher è esattamente opposto e contrario a quello di Museler, il primo e convesso l'altro è concavo.

Dunquo, caro Alex, dicci: ti ingobbisci alla Baucher o alla Museler?

Però.

La prima hosa che salta al gulliver del vostro affezionatissimo è che Museler sia stato tradotto malo, puretroppo, non ho una hopia in originale e il mio tetesco era solo sufficiente a cuccare le bionde ragasse teutoniche in quel di Ischia in anni assai bellilli e comunque, guardando le figure del librello di Musy, la palabra giusta itagliana sarebbo: reni inarcate, come sia venuta fora reni ingobbite, soloIddioosa...

Reni ingobbite di Mueseler = schiena convessa, ossia: "seduti sulle tasche". Le illustrazioni lo mostrano chiaramente. L'esercizio dello sgabello pure. Io uso un'altra immagine: "come quando ci si spinge avanti nell'altalena".

Di Baucher, non so.

Alla tua domanda rispondo timidamente: "mi ingobbisco alla Mueseler" (nelle reni). Per ingobbirmi sulle spalle, alla Oliveira: non faccio fatica: mi viene naturale :-P
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2015, 10:52:06 AM
Scusate amici, ho scritto una buttanata, ero andato a memoria, tutti e due i maestri dicono e fanno  la stessa hosa, cambia solo la posizione delle spalle.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 25, 2015, 10:54:10 AM
Meno male.... orrendi dubbi stavano già impossessandosi di me.... spero di riuscire a disperderli.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2015, 02:46:14 PM
La gamba parte dalla punta dell'anca.
A pag 25 del librello di JDO c'è tutta la spiegatione, valla a leggere e forse troverai la spiegatione a quello che ti è piaciato.

Per concludere il discorso su JDO a lallo, beccatevi questo monumentale pippone preso dal foro Il Cavallo:

Caro Simone e caro Zeus147,
si tratta delle idee equestri di Jean d'Orgeix, nato nel 1921, morto in un incidente d'auto il 4 luglio del 2006. Avevo postato la notizia sul forum. E' stato il cavaliere di salto ostacoli che ha montato meno a lungo in gara e ha vinto più premi in concorsi internazionali, gran premi compresi: più di venti. E' stato il preparatore della squadra francese che ha vinto la medaglia d'oro nel 1976 all'olimpiade di Montreal. Personaggio straordinario e scomodo, aviatore, appassionato escursionista in Africa, attore, commediante, è passato sotto un ponte di Parigi con un piccolo aereo. La sua vita è descritta su Google.
Ha scritto diversi libri, tutti molto interessanti, originali e anche (a parer mio e di molti che condividono in parte o non condividono le sue idee equestri) fantasiosi, ma piuttosto critici delle idee più comuni in circolazione adottate dai grandi cavalieri-scrittori che fanno testo. Ha registrato molte video cassette, ora dvd, che sono in vendita (http://www.cavalivres.com). Ha preso in contropiede o, per essere più espliciti, ha criticato l'insegnamento ufficiale francese che derivava, fino a poco dopo la Seconda guerra mondiale, dal regolamento militare redatto nel 1876 nientemeno che dal generale L'Hotte.
Nella primavera del 1976 ero a Saumur a lavorare con il Cadre Noir e ho avuto modo di conoscerlo e di frequentarlo, perché abitava a Saumur (Terrefort), poco distante dalla Scuola Nazionale che era in costruzione (gli edifici), per preparare la squadra per Montreal. Era un gran simpatico signore, energico, sanguigno, testardo, ottimo parlatore, gran polemista, senza alcun timore di dire anche le parole più sgradite in faccia a chiunque. Stava scrivendo un libro, che poi è uscito alla fine dell'anno, con il titolo L'Equitation de saut d'obstacle, analyse, doctrine, méthode. Ha preso dagli scritti di Caprilli, estrapolando dal testo quello che considerava utile per avvalorare le sue tesi. Mi ha dato da leggere il dattiloscritto. Non conosceva l'italiano. Si è fatto leggere gli articoli di Caprilli dal libro di Giubbilei, appena ripubblicato in Italia dalle L.L.Edizioni Equestri, da un amico francese che conosceva male l'italiano, specialmente il linguaggio equestre italiano. Ha scambiato per monta in cross-country la monta militare descritta da Caprilli nel suo primo articolo, «Per l'equitazione di campagna», pubblicato dalla Rivista di Cavalleria nei primi due numeri del 1901. Gli ho fatto presente che Caprilli non intendeva, con il nome di "equitazione di campagna", quella che si fa nella prova di fondo del concorso completo, ma semplicemente l'equitazione che fanno i soldati a cavallo per imparare a essere padroni del cavallo sul terreno sul quale si combattevano allora le battaglie, appunto la campagna. Ma era un personaggio che ascoltava soltanto quello che gli faceva piacere sentire e che concordava con le sue idee. E' seguito un dibattito sulla Rivista "Plaisirs équestres" con l'écuyer in capo del Cadre Noir, allora ten.col. Pierre Durand, cavaliere di salto ostacoli (Olimpiade di Monaco 1972) e di "campagna" (Olimpiade di Roma 1960, concorso completo), nonché competente e esperto cavaliere "accademico" (qui si dice di "dressage"), essendo appunto alla testa del Cadre Noir. Anch'egli scrittore (L'équitation française, mon choix de coeur et de raison). A quel dibattito sono stato invitato a prender parte anch'io con un articolo su "Plaisirs équestres" (una bella rivista mensile che non esce più) con il quale facevo chiarezza sulle idee di Caprilli secondo quanto era scritto nell'articolo ricordato sopra.
Quella di sedere sugli ischi o sulle natiche è una vecchia discussione. Se lei cerca le fotografie dei più bei cavalieri in sella (cavalieri capaci, non manichini), specialmente del Cadre Noir, anche cavalieri di salto ostacoli di tutto il mondo (osservi per esempio come sta in sella Bertalan de Némethy, cavaliere ungherese di salto, vissuto nel dopo guerra negli USA) quando sono seduti, vedrà che sono tutti seduti sugli ischi. Potrei fare molti nomi. Trovare di ogni cavaliere brutte fotografie (come quella del generale L'Hotte) per avvalorare la propria tesi è un sistema. Anche Caprilli ha brutte fotografie, prese in momenti di riposo. Ce n'è una in particolare pubblicata sul libro di Lami, Le passioni del Dragone. Ma non ne può fare una prova per sostenere che Caprilli stava in sella in quel modo. Se Simone vuole vedere la più bella posizione classica di un cavaliere cerchi una fotografia del colonnello Margot o, soprattuto, del generale Decarpentry su Professeur e, se gli è possibile, la pubblichi in risposta al mio post.

D'Orgeix stava a cavallo in un altro modo ed è il modo che insegna. A parer mio, togliendomi il cappello di fronte al cavaliere, non era un bel modo di stare in sella. D'Orgeix cerca di giustificarlo, anzi di avvalorarlo, pubblicando le fotografie di cavalieri illustri che si avvicinano al suo modo, gambe avanti e natiche indietro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2015, 05:25:29 PM
L'analisi del Colonnello è ottima, ed esprime legittimamente un suo punto di vista, puretroppo noi ragasse si tende a semplificare e di tutto il malloppone passa quello che vedete sotto in neretto, e di bucca in bucca viene amplificato et ingigantito dai maligni et superbi.

D'Orgeix stava a cavallo in un altro modo ed è il modo che insegna. A parer mio, togliendomi il cappello di fronte al cavaliere, non era un bel modo di stare in sella. D'Orgeix cerca di giustificarlo, anzi di avvalorarlo, pubblicando le fotografie di cavalieri illustri che si avvicinano al suo modo, gambe avanti e natiche indietro.

Siccome il Nostro non partecipava al concorso: ragassa che sta meglio in sella e siccome i suoi risultati come honcorrente e come istruttore sono strepitosi andava sottolineato più fortemente quest'aspetto.

Graziano Mancinelli: quante critiche, quanti ostracismi, quante chiacchiere dovette sopportare, perché?
In primis non era un militare e in secundis non era figlio di papà, dunque fora dall'ambiente equestre che contava, eppure - malgrado tutto ciò - è stato un grandissimo dell'equitazione internazionale;  in terzius, è vero, il suo stile non era perfetto, anzi era lontanissimo dalla "perfetione" caprilliana, ma che quore!! che coraggio!! che senzo del lallo!!

Quore, senso del cavallo, coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare avrebbe detto don Abbondio, peretanto, non poté fare squola, tantomento scriverci libri, men che mai organizzarci stages su questi argomenti.

Perché cito Mancinelli? Perché - come JDO - è un caprilliano eccentrico, con...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2015, 05:44:57 PM
Apro una parente: per puro haso ho scoperto che alla guida degli sport equestri hanno chiamato un giovinetto, già guidatore di bighe ai tempi di Tutankamon.
Non seguo quelle vicende, ma è chiaro che quel nome - del tutto rispettabilissimo - è sortito da un groviglio di vipere... non può essere altrimenti.

Che pena!

Chiudo la parente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: zeus147 - Maggio 25, 2015, 08:55:57 PM
A proposito di D'Orgeix e i grandi cavalieri illustri, per chi non lo conoscesse, c'è questo video dove commenta e spiega la tecnica:
https://www.youtube.com/watch?v=Iv5YmX736ZE
E' una sua cassetta divisa in tre video.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 26, 2015, 06:01:43 AM
OT COL BOTTO

Ad esempio di que' due inconsolabili, che innalzarono al tempo una statua coll'iscrizione a colui che consola, io gli ne vorrei ergere un'altra col'moto a colui che disinganna, or che rimetto alle stampe le lettere di Virgilio sotto il mio nome. E con ciò solo risponderei alle accuse moltissime uscite contro di quelle, quasi un sì lieve scherzo poetico un tanto onore si meritasse, e sarei grato ad un tempo al favor loro usato da non pochi cortesi animi non prevenuti. 

E lo dicevo io, che il vecchio Abate mi ricordava qualcuno.... :horse-wink:

FINE OT
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 26, 2015, 06:27:55 AM
Molto bello, ma non riesco a sentire l'audio.

Però, il mio innamoramento di JDO non è dato nè dai suoi risultati - c'è chi ha vinto di più -  nè dalla sua squola - altri grandi hanno tenuto/tengono letioni seguitissime - ma dalla sua capacità di analisi e di esposizione di vecchi concetti (lo dice) e della loro rielaboratione e adattamento alle esigenze del "suo" s.o.

Il suo librello, è una miniera di "saggezza e culutura equestre", su questo non ci piuove, saranno discutibili le sue conclusioni, ma visti i risultati, appunto, un minimo di attenzione et ragionamento deve esser concesso, invece, stiamo ancora a guardare la sacralità l'intangibilità del modello caprilliano.

Ora, non dico che tutti gli ostacolisti debbano montare alla JDO, i grandi campioni hanno sempre un qualhosa di personale e prendono forse - a loro scajola - quello che gli serve da chi li ha preceduti.

Constato, che specie ad alti livelli, perticolarmente nei barrage, i topraiders si mettono il lallo davanti le gambe e dietro la mano... grazie a monsieur Baucher e a monsieur JDO.

Intanto è passata Piazza di Siena, l'ingresso - vista la poha vendita di biglietti j suppose - è stato aggratis:
il salto a ostacoli si offrirà gratuitamente a chi avrà voglia di fare conoscenza con cavalli, cavalieri e amazzoni. Oltre al prato sarà possibile accedere gratis alla tribuna Laterale non coperta e alla la tribuna Centrale coperta, limitatamente ai posti rimasti invenduti, per l'intera giornata di giovedì, per la mattina di sabato e quella di domenica sino alle ore 12.

Se la nostra squadra fosse stata competitiva/vincente avremmo visto i bagarini a Villa Borghese... ve lo dice uno che se ne stracatafotte giolivamnete del s.o.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 27, 2015, 10:00:41 AM
Puntuale come la dichiarazione dei redditi arriva la periodica reiterazione della discussione su lalli intieri et castrazione, questo è un argomento che affascina il lallista in maxima misura, che - come al solito - dimostra di avere sull'argomento poche idee ma confuse.

Come ho ripetutamente detto: il lallo è una specie a socialità limitata.
Anticamente, i cavalli che lavoravano duro erano i castroni e i maschi adatti, le femmine facevano - in genere - piccoli lavori agricoli e servizi più leggeri e naturalmente le fattrici, per la maggior parte producevano muli.

Un cavallo maschio adulto risponde ad un imperativo categorico: "nell'harem un solo pascià", qualsiasi maschio è un concorrente va scacciato, aggredito, distrutto, ucciso; lovviamente questo fatto definitivo avviene raramente perché il soccombente scappa e il vincitore si accontenta di questo.

Vi è mai capitato di assistere alla fortuita liberazione di uno "stallone" in un equiraduno? Avete mai provato a contenere un lallo del genere che non ha neanche la hapezza/che ha rotto la hapezza mentre si scaglia come una furia su lalle e lalli?
No vero? Non auguro a nessuna di voi a trovarsi in simil circumstanza.
Il ploprieterio di quel lallo ebbe un attacco di quore un infarto, per fortuna si riprese bellillamente.

Stranamente la hastrazione degli animala è pratica scoperta dall'homo in epoca preistorica, plobabilmente, i nostri antenati trogloditi osservarono che i vitelli, gli agnelli sopravvissuti ad un attacco di fiere, ma lasciando i loro testiculi in bocca ai predatori, diventavano "come le femmine" più docili e per niente aggressivi verso gli altri cospecifici.
Dai bronzetti nuragici è evidente che già a quei tempi si maneggiavano i buoi, dunque, si castravano i tori/i vitelli.

E' pur vero che Xenophon nel suo famoso trattato fa riferimento solo a lalli intieri, ma il Nostro era un principe e un esperto cavallerizzo, dunque, per rango et abilità montava "stalloni", inoltre si rivolgeva a suoi pari, ma abbiamo testimonianza scritta coeva che le cavallerie dell'epoca adoperavano in magna parte castroni.

Secondo


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 28, 2015, 03:03:24 PM
Apro una parente ma sempre nel tema:

Citazione da: old duck - Maggio 26, 2015, 04:10:53 PM
Un intero può benissimo avere vita sociale (intendo paddock con altri cavalli)
Un intero può lavorare in serenità con altri cavalli, comprese le femmine
Un intero può non avere pulsioni sessuali e può vivere benissimo senza stress con i propri attributi. Siamo noi umani che lo immaginiamo perennemente infoiato.
Un intero può salire sul van insieme ad altri interi e a femmine o castroni.
Un intero è un cavallo.

Dunque, se è vero tutto ciò, deduco che coloro che castrano i loro lalli sono degli imbecilli,  dato che i comportamenta descritti sono tipici dei castroni, dunque, perché castrarli?

Il lallo intero descritto dalla gentile utante esiste l'ho cognosciuto bene/benissimo, fa tutto quello descritto tranne lo stare assieme ad altri lalli... credo che non abbiano mai pruovato.

Il suo proprietario - ce l'ha da 6/7 anni - voleva addestrarlo all'alta squola, si tratta di un lallo spagnuolo molto bello, però, è "delicato di testa" sembra una femmina isterica, la differenza tra impegno profuso e  risultati ottenuti è assolutamente deludente.

Un vero stallone che si comportava così o quasi, così l'ho cognosciuto in altro tempo, ma - poareto - l'hanno ridotto in quella condizione con la forza colla brutalità:

Orolo: stallone - dunque faceva la monta pubblica - sauro balzano e sfacciato di razza AAS, lo montai alcune volte: era uguale ad una femmina, tant'è che lo cavalcavano anche i ragazzini della scuola, restava tranquillo tra castroni e giumente perfino quando l'istruttore metteva la ripresa a semicerchio e spiegava le tecniche, e mandava uno ad uno i ragassini a pruovare, per contro era sospettosissimo e pauroso... un coniglio.
Era stato domato ed addestrato in Sardegna, dove hanno la mano piuttosto pesante: l'avevano "rotto spezzato"... succede anche questo.
Curiosità: aveva marchiato sul collo a grandi lettere: DEDDE... il nome dell'allevatore?
Orolo è il nome di un nuraghe al centro del'Isola.


In maremma - a volte - fanno lavorare anco gli stalloni, la tennica per convincerli senza toglier loro i cabasisi è facile/è semplice bisogna avere solo un pò di palle nel restare in sella ad uno stallone veramente infojato, ma pare che i risultati siano ottimi, comunque non è hosa per ragasse dedide alla puccipucciaggine come noi...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 28, 2015, 03:25:46 PM
in scuderia abbiamo 2 interi, uno di 7 e l'altro di 16 anni.
sono cavalli da salto, saltano le 130 ma il vecchio aveva fatto anche qualche gran premio in gioventù.
sono freddi, sicuri.
non sentono le femmine, minimamente. vivono in scuderia come ogni altro cavallo e si caricano sul camion anche fianco a femmine, sono bravi in campo prova e in gara.
il giovane non va a paddock perchè il proprietario non paga il paddock, il vecchio esce sempre, anche se da solo.
hanno, ripeto, un carattere un pò linfatico. anche da montare sono freddoni.

credo che abbiano potuto conservare gli attributi solo per questo e cioè perchè sono dei castroni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Maggio 28, 2015, 05:41:05 PM
vedi Raffaele, se tu estrapoli come tua abitudine e fai copia e incolla senza minimamente preoccuparti del discorso generale che fa una persona, MANIPOLI il pensiero di quest'ultima a tua mera utilità. Con questo sistema magari puoi pure infinocchiare qualcuno ma, credimi, con i più fai solo brutta figura.
Poker, per contro ho conosciuto castroni e femmine veramente INFAMI, alcuni più intestibili degli interi. A quel punto cosa tagli? In Spagna, per contro, sono tutti imbecilli oppure hanno cavalli linfatici, freddoni, mollaccioni...ci fanno pensa anche le corride, pensa che cretini! Ahhhh già, li domano a suon di mazzate, dimenticavo!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Maggio 28, 2015, 05:54:11 PM
magari si poteva leggere o prendere spunto dalla testimonianza di Kriss nel medesimo topico sugli interi. Così come spunto di riflessione...non credo proprio che il suo cavallo sia un mollaccione freddone linfatico
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 28, 2015, 05:55:05 PM
chiediamo a Melis ma, credo, sarà d'accordo con me nel dire che caratterialmente gli iberici sono molto buoni.

non ho alcun dubbio nel dire che il cavallo sportivo ha tutto un altro temperamento rispetto a un PRE.
i PRE, i lusitani sono cavalli bravissimi di indole, selezionati per essere bravi e buoni.
il cavallo da concorso è selezionato per avere pura potenza e coraggio e rispetto. ecco perchè sono messi in razza dei veri e propri figli di donna di facili costumi, maledetti, aggressivi, imprevedibili...
ne accettiamo le conseguenze.
nessuno compra uno zanghersheide per il suo carattere. lo compri per le sue eccezionali doti atletiche, per la sua qualità. se è docile tanto meglio ma diciamocela... con le teste calde che si sono messe in razza (l'arc du trionphe? cornet obolensky?? ustinov??) è ovvio che non ci si può aspettare prole molto equilibrata.

esiste la selezione di razza anche per questo. PRE e PSL sono selezionati per l'estetica e per il movimento e anche (ma soprattutto direi) per il carattere. se no perchè tutti i negati cavallari delle feste di paese hanno questi cavalli e non hostleiner? semplice. perchè riescono a montare anche lo stallone PRE. di hostleiner non riuscirebbero a montare neanche una fattrice di 20 anni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Maggio 29, 2015, 06:15:04 AM
Condivido il ragionamento di poker e mi scuso se ho travisato il suo post precedente
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 29, 2015, 10:11:39 AM
E' fuori dubbio che gli iberici sono stati selezionati anche per la bontà di harattere, però, malgrado questa selezione, ben difficilmante, troveremo un soggetto che risponda a tutte queste haratteristiche,  sopratutto in ogni circostanza, perché - se così fosse non sarebbero dei maschi.

Citazione da: old duck - Maggio 26, 2015, 04:10:53 pm
Un intero può benissimo avere vita sociale (intendo paddock con altri cavalli)
Un intero può lavorare in serenità con altri cavalli, comprese le femmine
Un intero può non avere pulsioni sessuali e può vivere benissimo senza stress con i propri attributi. Siamo noi umani che lo immaginiamo perennemente infoiato.
Un intero può salire sul van insieme ad altri interi e a femmine o castroni.
Un intero è un cavallo.

Anche i frison sono di buon harattere, li vediamo, nelle sfilate, caracollare - palle al vento - con in groppa delle ragasse assolutamente sprovvedute, questo non esclude che, all'occasione, possano dar via di matto, specialmente se si incontrano con un lallo sconosciuto, infatti, anche i lipizzani intieri pur essendo molto docili, nelle riprese di Vienna, li fanno lavorare sempre nello stesso ordine proprio per evitare possibili dispute con vicini "antipatici".

Quello che hai scritto, che hai riportato:
Citazione da: old duck - Maggio 26, 2015, 04:10:53 pm
Un intero può benissimo avere vita sociale (intendo paddock con altri cavalli)
Un intero può lavorare in serenità con altri cavalli, comprese le femmine
Un intero può non avere pulsioni sessuali e può vivere benissimo senza stress con i propri attributi. Siamo noi umani che lo immaginiamo perennemente infoiato.
Un intero può salire sul van insieme ad altri interi e a femmine o castroni.
Un intero è un cavallo.

non esiste come regola ma solo come possibilità particolare assolutamente non riproducibile nella stragrande maggioranza dei hasi.

Ci sono degli uomini che si depilano, si tingono il ciuffo, si profumano come delle ballerine turche, si mettono delle giolive giacchette color rosa sciocching, si accompagnano a dei bellissimi ragassi brasiliani, vanno come ospiti in TV a cinguettare delle liete buttanate, bene, esiterei - per il fatto che questi personaggi esistano - ad indicarli come modello generalizzato di comportamento maschile... o no?  :icon_eek:

Comunque, i nostri antigui carrettieri usavano quasi sempre lalli intieri, i butteri fanno lavorare anco gli stalloni maremmani, basta sapersi spiegare bene...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Maggio 29, 2015, 11:03:28 AM
Raffaele, hai capito un tubo di quello che ho scritto: se ti ostini a prendere parte del mio discorso e a decontestualizzarlo, TRAVISI quello che ho scritto nell'altro topico e questo mi da estremamente fastidio perchè è SCORRETTO. Sono la prima a dire che ci vuole estrema cautela prima di lasciare gli attributi ad un maschio, che ci sono tante cose da valutare, che ci sono casi in cui si può lasciare un cavallo intero e tanti altri in cui invece si deve castrare. A te fa comodo prendere parti di discorso e girare la frittata come meglio ti aggrada. Ripeto, questo è un atteggiamento scorretto oltrechè maleducato che dovrebbe essere scoraggiato in un forum, ma tanto è inutile ribadirlo visto che puoi continuare indisturbato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Maggio 29, 2015, 11:06:37 AM
scusa poker tu parli del salto ostacoli. ma il dressage? li i cavalli DEVONO essere equilibrati e sono selezionati anche per quello. o sbaglio? sul discorso stallone iberico piu facile da montare di un tedesco.... dipende . i cavalli selezionati per lavorare in piano devono essere equilibrati . e questo penso che accomuni gli stalloni iberici con quelli tedeschi che lavorano solo in piano. Gli sclerati non sono ammessi ;)

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 29, 2015, 02:47:28 PM
Va beh, io traviso.

Ma tu spiegaci dove, come, quando, e sopratutto quanti lalli maschi hai trovayo con tutti questi comportamenti "normali" messi assieme:

Citazione da: old duck - Maggio 26, 2015, 04:10:53 pm
Un intero può benissimo avere vita sociale (intendo paddock con altri cavalli)
Un intero può lavorare in serenità con altri cavalli, comprese le femmine
Un intero può non avere pulsioni sessuali e può vivere benissimo senza stress con i propri attributi. Siamo noi umani che lo immaginiamo perennemente infoiato.
Un intero può salire sul van insieme ad altri interi e a femmine o castroni.
Un intero è un cavallo.

Sono discorsi antigui, ogni lallo è un haso a se stante, ma le domande a cui rispondere per tenere un lallo intero - a parte la disponibilità del soggetto - sono queste:
ho una struttura a prova di stallone ? Ho le capacità di "gestire" un lallo intiero? Cognosco e so usare i mezzi adatti per contenerlo? Ho tempo a sufficienza da dedicargli per tenerlo "sotto pressione"? Ho abbastanza "pelo sullo stomaco"?

Ora, ho avuto cavalli che facevano la monta alla mano, altri che la facevano in libertà allo stato bravo, ne ho avuto uno che a volte la faceva alla mano, altre volte in libertà.
Ho avuto stalloni addestrati alla sella, ho avuto lalli intieri addestrati alla sella tenuti in perfetta castità, due situescions "normali"; poi ho avuto un haso eccezionale - veramente ploblematico - di un lallo tenuto in castità, passato alla monta e poi tornato alla castità.  :icon_eek:

Questa situazione è assolutamente la più periculosa, ci avete mai "ragionato" con un soggetto simile?
Io si, e il finale fu amaro amarissimo...









Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Maggio 29, 2015, 03:32:44 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 29, 2015, 02:47:28 PM


Ma tu spiegaci dove, come, quando, e sopratutto quanti lalli maschi hai trovayo con tutti questi comportamenti "normali" messi assieme:

Citazione da: old duck - Maggio 26, 2015, 04:10:53 pm
Un intero può benissimo avere vita sociale (intendo paddock con altri cavalli)
Un intero può lavorare in serenità con altri cavalli, comprese le femmine
Un intero può non avere pulsioni sessuali e può vivere benissimo senza stress con i propri attributi. Siamo noi umani che lo immaginiamo perennemente infoiato.
Un intero può salire sul van insieme ad altri interi e a femmine o castroni.
Un intero è un cavallo.

Sono discorsi antigui, ogni lallo è un haso a se stante, ma le domande a cui rispondere per tenere un lallo intero - a parte la disponibilità del soggetto - sono queste:
ho una struttura a prova di stallone ? Ho le capacità di "gestire" un lallo intiero? Cognosco e so usare i mezzi adatti per contenerlo? Ho tempo a sufficienza da dedicargli per tenerlo "sotto pressione"? Ho abbastanza "pelo sullo stomaco"?



Nel centro dove Old duck tiene il suo intero, quello che lei dice, succede veramente. Lo so perché conosco quel centro e chi lo gestisce, dal 1998.
Evidentemente in quel centro ci sono le condizioni adatte: la struttura è  a prova di maschi interi, i gestori sanno il fatto loro e sanno trasmettere il loro sapere ai clienti, e...sanno scegliere i soggetti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 29, 2015, 03:33:40 PM
L'avevo preso che aveva due anni, se non avessi staccato l'assegno di due miglioni il giorno dopo sarebbe andato al macello, cosa ebbi per due miglioni?  polledro di due anni insanguatissimo, con la "faccia che ride", una sella di scadente qualità, un centinaio di balle di paglia, alcune diecine di balle di fieno, testiere, morsi, fascie ed altro ciarpame vario della ragassa che aveva deciso di darsi al giardinaggio.

Lo domai molto facilmente anche se:
... come fanno spesso i maschi, nella prima fase di addestramento tendeva ad impennarsi, la cosa era  fastidiosa, il marrano aveva scoperto che quando si impennava giocoforza dovevo mollare le redini (premio) e quindi se ne approfittava - una volta rimessi i piedi a terra - si scaraventava verso l'uscita della cavallerizza come un fulmine.
Mi accorsi che l'impennata si ripeteva più o meno sempre allo stesso punto, allora, mi preparai: - mano sinistra che teneva le redini lasche e il collare di corda che avevo messo per mantenermi, frustino nella mano destra.
Il lallo si impennò, quando fu al culmine della levata, gli detti una frustata a "levapilo" sulle orecchie, come conseguenza, mi feci qualche giro di pista "ventre a terra", poi una volta tranquillizzato, riportai il lallo sul "luogo del delitto" e  parlandogli con "voce soave" lo accarezzai a lungo, mi pare che ripetetti la "cura" un'altra volta, non ne sono sicuro, comunque, da allora e per oltre 13 anni quel lallo non si è più impennato, tenete presente che andavo ai raduni dove c'erano femmine e altri cavalli sconosciuti... lui - quando arrivavamo -  dava fondo a tutto il repertorio terrifico da "stallone" ma non si impennava.
Inoltre, Fiorello, lavorava - in maneggio - in perfetta leggerezza condotto con la sola capezzina, quando era da solo o con cavalli conosciuti, ma ai raduni, o alle passeggiate in comitiva - per nessuna ragione al mondo - sarei andato se non montandolo con un morso... per la cronaca si trattava di un convincentissimo morso sardo, altrimenti detto - nella lingua della mia amatissima moglie - "frenu", appunto.


... lo addestrai abbastanza bene anche ai sollazzi: http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/04/condizionamento-operante-3.html

Ora, tutte le estati, si andava in Sardegna per un mesetto, Fiorello era affidato ad un mio collaboratore tunisino assai pratico di lalli...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Maggio 29, 2015, 04:11:01 PM
vabbe ma i murgesi hanno un bellissimo carattere...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 29, 2015, 06:57:01 PM
... siamo nel 1996, il tunisino si era licenziato, pertanto chiesi ad un vicino se poteva badare a Fiorello per quel periodo di ferie, questi aveva una lalla che cognoscevo molto bene in quanto sorella piena di Sagapò, una lalletta che avevo acquistato anni prima.

Voi tutte che avete dei figli, dei compagni, degli amici molto intimi, certamente capite al primo colpo d'oculo il loro stato d'animo, lo stesso accade a me coi miei lalli, appena rividi Fiorello capii che c'era qualcosa di nuovo, qualhosa era cambiato.

Il vicino - a mia scajola - aveva fatto coprire la sua lalla da Fiorello, cosa che questi - gran bugiardo - negò fortemente, mi inc***ai come un bufalo cafro e non gli detti neanche il "regalo" pattuito.

Morale, dovetti ricorrere al capezzone in ferro per rimetterlo a posto, ma ormai il danno era fatto, comprai Margherita un'asinella sardagnola, normalmente i cavalli non si eccitano con le asine, lui no: lui stava nel suo recinto e Margherita in un altro più piccolo, faceva come un pazzo, avanti e indietro per ore, lo mettevo nella scatola e cominciava col ballo dell'orso... un disastro, in un mese perse 100 chili di peso, e comunque, quando uscivo, avevo una "bomba" innescata in tasca.

Il lallo aveva 13/14 anni ed era con me da polledro, avevamo fatto migliaia di km assieme, io avevo superato la cinquantina e cominciavo ad avere i miei primi ploblemi di salute, gli ero molto affezionato, mi dissi: questo è il mio ultimo lallo, se non schiatto prima, quando sarà il suo tempo io avro 70anni età giusta per chiudere assieme, questo progetto prevedeva la castrazione, appunto.

Dunque, lo feci castrare, allora i lalli li si buttavano per terra e ci volevano almeno 3 persone per contenerli, dopo l'operazione, gli tolsi i ferri e decisi di dargli un periodo di riposo per farlo rasserenare dopo le dure "discussioni" che avevamo avuto, purtroppo, il destino cinico e avaro volle altrimenti:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2013/02/il-pino-martorana.html

Dunque, trovo stupido dettare regole, stilare peculiarità di razza se non in senso assai lato; ogni lallo è una persona con la sua unicità, e come tale va trattata, appunto.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Maggio 29, 2015, 10:20:15 PM
( vicino..  :icon_puke_r:)

L' albero e' bellissimo, Fiorello non avrebbe potuto avere un posto migliore per il suo riposo
Titolo: Statistica
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 30, 2015, 11:07:22 AM
Perchè scegliere interi  apertura 26/5/2015  ore 07.42
risposte    al 30/5/2015   ore 9.54                                      54   
visite                 "                                                                 1260

La parola contraria, stessi parametri:

risposte    16
visite        1870

L'argomento è, come la maggior parte di quelli che trattiamo, ritrito, eppure, sto topicone non teme confronti in quanto rapporto tempo/risposte/visite.

La ragione/le ragioni? Io mi son fatto un'idea e - prima di lasciarvi al vostro destino - sarebbe interessante capirle.
Ripeto la domanda: voi che dite?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 30, 2015, 01:41:47 PM
Mentre ci penzate, torno sulle giolive buttanate lette sui lalli intieri:

Un intero può benissimo avere vita sociale (intendo paddock con altri cavalli).
Lovvio che si, (già fatto) ma in un branco stabile, appena metti un intruso si scatena l'iradidio, la hosa accade anche con un branchetto di sole femmine, figurarsi se c'è un pascià.

Un intero può lavorare in serenità con altri cavalli, comprese le femmine.
Vale più o meno il discorso di cui sopra e a patto che chi lo monta sia un cavagliere serio, perché se le femmine sono in halore, bisogna imporre l'astinenza, o no?

Un intero può non avere pulsioni sessuali e può vivere benissimo senza stress con i propri attributi. Siamo noi umani che lo immaginiamo perennemente infoiato.
Lo stallone non copula per piacere ma per diffondere i propri geni, in effetti è una banca del seme che non è fatta per durare, deve lasciare la sua impronta nel più breve tempo possibile con il maggior numero di femmine possibile per poi lasciare il posto ad un altro; la diversità biologica - così importante per l'evoluzione - è questa.
Dunque, deve essere sempre infojato à l'istinto che lo porta a questo, tant'è che si son visti stalloni con troppe femmine andare in paranoia e scacciarne viulentemente alcune.

Un intero può salire sul van insieme ad altri interi e a femmine o castroni.
Giusto, un lallo, quel lallo, non tutti i lalli intieri... pochi, pochissimi, solo alcuni.
Invece è normale mettere tanti lalli interi in camion adatti coi battifianchi adatti, proprio di recente hanno caricato un puledrone intero e un castrone in un trailer normale.dopo un paio di km hanno dovuto far scendere l'intero e fare due viaggi: stava sfasciando tutto.

Un intero è un cavallo.
Ma vaaaa!!
Però è quella parte dei lalli a socialità limitata: i lalli,  per fortuna - come ho teorizzato - ci vedono come femmine, vi immaginate se ci individuassero come maschi con cui competere con cui lottare all'ultimo sangue invece di femmine da conquistare?
Questi poliziotti non se la sarebbero cavata così facilmente:
http://www.broadsheet.ie/2012/04/02/meanwhile-at-the-smithfield-horse-fair/
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 30, 2015, 03:27:17 PM
Non ne esco, con il mio topico sugli interi... a chi ha risposto manca la misura. In senso letterale: misure, numeri,probabilità. Nel mondo delle scienze biologiche, c'è sempre una enorme e inevitabile varietà, ma questa varietà può essere sempre, almeno grossolanamente, misurata; senza misure, si può sostenere tesi opposte tutte vere. Alcuni interi sono perfidi, aggressivi  e pericolosi (vero); alcuni interi sono dolcissimi e mansueti (vero); non significa nulla se non si dice, almeno approssimativamente, quanti. Sarebbe come se io dicessi, come medico: di polmonite alle volte si guarisce (vero), di polmonite alle volte si muore (vero); ma non ho detto un bel nulla, devo misurare la probabilità delle due cose, per dare una vaga idea della gravità della polmonite come malattia a qualcuno che me lo chiedesse, e anche per verificare - a seguito di un mio intervento - se questa probabilità si modifica!

E' veramente strano che di fronte a affermazioni sensate, ma prive di qualsiasi "contenuto informativo", molti siano così soddisfatti.  :icon_eek: Per non parlare dell'entusiasmo di fronte a una affermazione del genere: "dipende da caso a caso". Lo so anch'io, prima di chiederlo!

Piccola osservazione. Uno può girare per molti maneggi, e vedere interi tutti mansueti e gestibili. Può farsi l'idea che gli interi sono mansueti e gestibili, può perfino contarli e dire: il 100% (18 su 18)  degli interi che ho visto erano mansueti e gestibili. Cosa significa? Nulla! Perchè quelli ingestibili non li poteva contare, perchè.... erano stati eliminati!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 30, 2015, 06:22:55 PM
I lalli maschi - per loro natura - sono aggressivi intraspecificamente al 100%, punto.

Così come - con diverse modalità - lo sono i conigli, i galli, i criceti, i cervi, i mufloni, i leoni, gli scimpanzé, i babbuini, i leoni, i tori ecc. ecc.

La natura ha previsto questo meccanismo di selectione: i masculi si battono per potersi riprodurre, solo i più forti lo faranno, gli altri sono pappatoria per i predatori e per i necrofagi.

Questa situescion ha prodotto una serie di giolivi sports: combattimento tra galli, cani, tori, cammelli, arieti, maiali e... tra lalli, pare che questa sia una lieta tradizione dell'estremo oriente:
https://www.youtube.com/watch?v=PI78L3pqtlU

Quelle di voi che riescono a visionarsi questo come altri videii del genero fino alla fine, dovrebbero capire dove, gli amabili lallini, cercano il loro punto debole, il colpo del KO... l'avete trovato?

Il ploblema, nella domesticatione, è stato brillamtemente risolto con l'ablazione dei testiculi:
questa semplicissima operatione, elimina (quasi sempre) l'aggressività: tori, equini, cani; sterilizza (sempre) il soggetto e ha altri "vantaggi": le carni dei castrati sono più morbide e gustose, perdono l'odore di "selvatico" dei maschi intieri: capponi, maiali, bovini, ovini ecc. cambia morfologicamente il soggetto: un castrone si alleggerisce sopratutto di collo e si ingentilisce di struttura e questo a volte è un vantaggio negli sports equestri; la voce assume un timbro del tutto particolare assai apprezzato nel bel canto fino a meno di 100 anni fa pertanto si castravano i bambini per ottenere le "voci bianche",
poi ci sono castrazioni humane rituali, punitive, utilitaristiche ecc. ma lasciiamole perdere.

Lovviamente, sul lallo, è stata fatta dal'homo anche una seletione al contrario, si sono eliminati i lalli troppo aggressivi/forti e tenuti i santerelli/i mollaccioni, così, si son create rasse particolarmente docili in linea masculina, ma di certo non si è eliminato il loro primordiale istinto al combattimento di fronte una femmina in calore, quello - anche se attenuato - rimane, deve rimanere.

Dunque, dal punto di vista selettivo/naturale il lallo che rispondesse in pieno a questi ormai famosi paramentri:

Un intero può benissimo avere vita sociale (intendo paddock con altri cavalli)
Un intero può lavorare in serenità con altri cavalli, comprese le femmine
Un intero può non avere pulsioni sessuali e può vivere benissimo senza stress con i propri attributi. Siamo noi umani che lo immaginiamo perennemente infoiato.
Un intero può salire sul van insieme ad altri interi e a femmine o castroni.
Un intero è un cavallo.

sarebbe una aberrazione, una degenerazione, una depravazione contro natura artificialmente ottenuta dall'homo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Maggio 30, 2015, 07:46:07 PM
In realta' nel reining ci sono molti interi ( ma anche stalloni) che lavorano in campo con femmine ( tutti) e viaggiano in camion con castroni e, il piu' lontano possibile, cavalle.
Fin qui ok. Quello che non mi torna e' come sia possibile che un intero non abbia pulsioni sessuali. Non credo sua possibile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2015, 06:30:38 AM
Cara Bubba, questo lo sappiamo tutti, ma anco con questi santerelli ci vuole un pò di attenzione.
Come ho detto ci sono tenniche assai dure (buttere et spagnuole) per far lavorare gli stalloni normalemente, per l'alta squola classica si usano solo stalloni, l'islam non prevede la castrazione dei lalli eppure i lalli nei paesi mussulmani lavorano, io stesso ho montato regolarmente una decina di "stalloni", HC ha uno stallone col collare... e allora?

Tutto questo non cambia nella sostanza  la natiura del lallo: specie a socialità limitata nel ramo maschile, leggasi bene: limitata, non ho detto che non c'è.

Se fosse stato vero che:
Un intero può benissimo avere vita sociale (intendo paddock con altri cavalli)
Un intero può lavorare in serenità con altri cavalli, comprese le femmine
Un intero può non avere pulsioni sessuali e può vivere benissimo senza stress con i propri attributi. Siamo noi umani che lo immaginiamo perennemente infoiato.
Un intero può salire sul van insieme ad altri interi e a femmine o castroni.
Un intero è un cavallo.

non si sarebbero castrati - in ogni luogo e in tutti i tempi - alcuni migliardi di lalli a partire dal 3000 A.C.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2015, 07:17:10 AM
Ecco cosa può capitare/capita se ci si imbatte in un intero:

https://www.youtube.com/watch?v=-WXh_rlduMo&index=11&list=WL
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2015, 01:45:19 PM
Care ragasse, se l'altro giorno foste state a origliare nella mia campagna, avreste sentito un tipaccio alto colla barba quasi bianca e una signora - ancora bella ma un pò grassottella - parlare di farfalle, già, di farfalle - in questo periodo - quand'eravamo bambini e ne vedevamo a bizzeffe: in stormi bianche; solitarie coloratissime; crepuscolari e notturne brune quasi nere.
Ne parlavamo perché oggi son sparite, non se ne vedono più in giro, i nostri nipotini non ne vedono, non ne vedranno mai.
La mente mi ha portato lontano: avete mai preso in mano un pipistrello? Avete mai cercato di "curare" un gufo o forse era una civetta ferita? Avete allevato una gazza rubata ad un nido? Avete bevuto il latte caldo appena munto? Avete preso al cappio le lucertole? Avete tentato di infilzare le pantegane con frecce ricavate dalle stecche di un vecchio ombrello? Avete mai messo una candela accesa sul corno di un "cervo volante"?
Avete mai atteso impazienti l'ora di portare all'abbeverata i muli così da poterli cavalcare?
Avete mai raccolto le lucciole in un barattolo per fare una lanterna?
Avete mai sentito il cuoio delle redini in mano - finalmente concesse da vostro nonno - per guidare il calessino? Siete state incantate a guardare le migliaia di rondini che volteggiavano nell'azzurro meglio di aereoplani?Aspettavate forse che rientrassero i carrettieri per veder sprizzare scintille da sotto gli zoccoli dei loro lalli nell'ultima infame salitella?

No, non avete fatto nulla di tutto questo, a meno che non siate delle vecchie carampane che hanno vissuto gli ultimi sprazzi dell'itaglietta rurale, non credo sia il vostro haso, magari siete delle vecchie carampane ma da fanciulle frequentavate ambienti più fini dei miei.

Dunque, mi sento un alieno, o meglio un...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2015, 06:17:33 PM
https://www.youtube.com/watch?v=CRLbDM0m1C0

Questi lalloni giuocano, ma, pur essendo dei paciocconi, se mettessimo una vecchia lalla in calore là in mezzo, il giuoco diverrebbe pesante, molto pesante... mortale.

Nel video sotto, è più evidente il colpo del KO equino, le zebre lo cercano con più convinzione:

https://www.youtube.com/watch?v=CRLbDM0m1C0



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Maggio 31, 2015, 07:33:41 PM
Raffaele tu sei veramente disturbato non ci sono altre spiegazioni a questo tuo delirio. Sono veramente senza parole e forse  è meglio non scrivere altro . pauraaa !
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Maggio 31, 2015, 07:46:57 PM
io lo dico da un bel po old duck... che sia disturbato e evidente, e' fissato col discorso del sesso e mi chiedo COME abbia trovato certi video su youtube... purtroppo old e' che alcuni altri cavallari gli danno corda e gli credono. l importante e' sapere che ha  qualche problema...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Maggio 31, 2015, 08:15:23 PM
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2015/16-maggio-2015/accoltella-rivale-d-amore-2301394724584.shtml

L'essere umano non che poi sia tanto diverso.

Sulla aggressività dei cavallini sorvolo, essendo capitato in situazioni molto più pericolose .

Sulla fissa di Raffaele la vedete solo dal vostro lato .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 31, 2015, 09:29:54 PM
Cita l'abate Bettinelli alcune parole sulla verità:
CitazionePer condur gli uomini alla verità bisogna per lo più non sol toglierli dalla nuda ignoranza, ma dall'errore, onde sono due operazioni da farsi, distruggere, ed edificare. Il metodo è forse questo; por l'errore in ridicolo, poi annunziare la verità seducendo il cuor colle immagini dell'eloquenza. Poi egli è tempo di freddamente ragionare, perch'egli è più facile il far ridere che il commovere, più il commovere, che il convinvincere"

Non sono parole sue: sono di qualcuno che le ha scritte, forse apprezzando lo sforzo di Bettinelli, e Bettinelli le cita perchè interpretano il suo sforzo. Aveva ragione in tutto, Bettinelli? Forse no; ma ha suscitato una grande discussione. Osò perfino... criticare duramente la Divina Commedia e Petrarca!!!  :blob3:

Grazie Raffaele per averci provato.... proprio come quel  combattivo, pungente, insopportabile abate, un vero Piciopacio della seconda metà del Settecento.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Maggio 31, 2015, 09:57:35 PM
Io personalmente non ho msi viso una realtà, come descritta da Old Duck. Però perché dubitarne? Io ho conosciuto solo stalloni, aggressivi, infoiati ma erano tutti atleti di alte categorie. Chi mi assicura che la loro aggressività non fosse generata da una vita agonistica troppo intensa e da una cattiva gestione? Perché mettere in dubbio o screditare la parola di chi vive con gli interi, ne possiede uno e riesce a fargli.condurre una vita da castrone? Non posso basarmi solo sulle mie esperienze ma anche su quelle degli altri.
Raffaele, vai a visitare il maneggio di Old prima di arrivare a conclusioni. Una teoria non è conclusa finché non si sono valutate tutte le opzioni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Maggio 31, 2015, 10:19:16 PM
Per quanto gestibile un intero non puo' essere privo di istinto.
Io ne ho conosciuti parecchi di gestibili. Ma non erano trattati come castroni.
Ad una prima occhiata non capisci se sono castroni, femmine o interi, tanto sono educati.
Ma ugualmente chi li lavora segue determinate prassi.
L' istinto ce l' hanno, devono averlo. Per ovvie ragioni.

Senza nulla togliere a Old duck, sostenere che un intero puo' non avere pulsioni sessuali e' abbastanza ardito.
Tanto piu' che, se non ho capito male, lei tiene il cavallo in un allevamento.
Sarebbero gia' estinti
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: piciopacio - Giugno 01, 2015, 10:18:29 AM
Citazione da: alex - Maggio 31, 2015, 09:29:54 PM
Cita l'abate Bettinelli alcune parole sulla verità:
CitazionePer condur gli uomini alla verità bisogna per lo più non sol toglierli dalla nuda ignoranza, ma dall'errore, onde sono due operazioni da farsi, distruggere, ed edificare. Il metodo è forse questo; por l'errore in ridicolo, poi annunziare la verità seducendo il cuor colle immagini dell'eloquenza. Poi egli è tempo di freddamente ragionare, perch'egli è più facile il far ridere che il commovere, più il commovere, che il convinvincere"

Non sono parole sue: sono di qualcuno che le ha scritte, forse apprezzando lo sforzo di Bettinelli, e Bettinelli le cita perchè interpretano il suo sforzo. Aveva ragione in tutto, Bettinelli? Forse no; ma ha suscitato una grande discussione. Osò perfino... criticare duramente la Divina Commedia e Petrarca!!!  :blob3:

Grazie Raffaele per averci provato.... proprio come quel  combattivo, pungente, insopportabile abate, un vero Piciopacio della seconda metà del Settecento.

Tradotto: la  parola/una delle parole contrarie dell'epoca; per fortuna ci sono/ci sono state le parole contrarie in ogni luogo et in ogni tempora; vi immaginate tutto un popolo colle hamicie nere? Con le giacchette cinesi? Colle camicie brune?

Tutti in piazza ad osannare, il capoccion, il baffon, il furer?

Maniaco sessuale, disturbato mentale... è normale, che - quando non si hanno argomenti - si ricorre all'offessa, alla calunnia, alla demolizione personale... fanculo!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 01, 2015, 10:58:21 AM
Citazione da: Alexis85 - Giugno 01, 2015, 10:50:31 AM
La parola contraria è un dovere, ed è cosa buona e giusta. Il dissenso è un diritto. Ci sono molte persone che esprimono la propria parola contraria: ci sono quelli che lo fanno in modo intelligente, e ci sono quelli che non sanno argomentare perchè troppo presi a parlare a sè stessi e delle proprie cose per dimostrare agli altri di essere GRANDI. Cosa c'è di meglio di un dialogo con il proprio IO per aumentare la propria autostima? Da li alla pazzia vera e propria scorre una linea sottile. Superata quella linea vedi in autobus quello che si crede Gesu Cristo il salvatore, quello che urla da solo dicendo che sono tutti dei cretini. Ricordati che i casi sono due:  o sono tutti gli altri dei poveri pecoroni... oppure....

Che tristezza....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 01, 2015, 12:26:46 PM
state esagerando.
ho già detto che detesto quando si da contro sul piano personale ad una persona, solo perchè non si condividono le sue idee.
quando poi si sfocia nell'insulto e nella diffamazione, è veramente triste.
se state scherzando ditelo subito che si tratta di affermazioni forti "ioci causa".
in caso contrario sono disgustato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 01, 2015, 01:13:36 PM
Così, con settecentesca gentilezza, commentavano i detrattori di Bettinelli (e Bettinelli implacabilmente li cita):

CitazioneV'ha un fondo di verità in tutto questo, ma gli originali, che ponno riconoscersi da tali caratteri sono all'ospedale de' pazzi; e gl'ispettori o cappellani di tali alberghi ne contraggono spesso un contagio, e vanno alfine ad occuparne delle celle. Gazzetta letteraria di due Ponti. 1778. pag. 732.

Nulla di nuovo sotto il sole; attenti al contagio, moderatori e amministratori di questo forum.....  :blob3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: piciopacio - Giugno 01, 2015, 02:41:25 PM
Per dirla alla Huxley: si adatta la realtà ai propri desideri:

Un intero può benissimo avere vita sociale (intendo paddock con altri cavalli)
Un intero può lavorare in serenità con altri cavalli, comprese le femmine
Un intero può non avere pulsioni sessuali e può vivere benissimo senza stress con i propri attributi. Siamo noi umani che lo immaginiamo perennemente infoiato.
Un intero può salire sul van insieme ad altri interi e a femmine o castroni.
Un intero è un cavallo.

Questo non esclude che in un futuro più o meno prossimo il desiderio diventi realtà e vedremo lalli giuocherelloni et ubbidienti come i cani e puccipucciosi come i gatti; la selectione et l'ingiegnieria genetica faranno questo ed altro.

Più o meno empiricamente si son prodotte enormi mammelle attorno alle quali c'è una vacca, dei vitelloni tutti coscia... il pezzo più pregiato/più richiesto dal mercato è la cossia, appunto, fosse stato il collo vedremmo vitelli dl collo enorme su cosciette magre e striminzite, appunto; vediamo tacchini che sembrano lottatori di sumo, ma incapaci di accoppiarsi, infatti si deve ricorrere alla fecondazione artificiale; vediamo hani dal fiuto prodigioso ma completamente rimbecilliti, altri hani con seri ploblemi di respiratione ma con una presa ferrea... ce ne sono millanta altri esempi ma mi limito a questi.

Sono dei mostri, abbiamo creato dei mostri per nostra utilità et nostro sollazzo, il lallo, (una parte dei lalli) in mano a voi ragasse farà questa fine; i segnali ci sono tutti: dei maschi particolarmente tranquilli - anche se  rare eccezioni - ci son sempre stati, li chiamavano: surdi (sordi) non sentono/non sentivano le pulsioni istintive, e dirò non erano particolarmente apprezzati, anzi, non dico che erano schifiati, ma visti quasi con commiseratione.

Cambiano i tempi ci adeguiamo...


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 01, 2015, 03:20:15 PM
... ho passato parte della mattinata a giuocare coi miei nipoti (5 anni), ho rispolverato una vecchia enciclopedia degli animali per ragazzi di quando la loro madre era ragazzina e abbiamo discusso di: ghepardi, lemuri, dugonghi, talpe, bradipi,  ecc. ecc.

Alla fine, il maschietto - gran collezionista di dinosauri - mi ha chiesto di comprargli un (pupazzo di) gorilla l'animale che gli era piaciuto di più e di un lupo... allora, per pareggiare ho chiesto alla femminuccia: Mimì tu cosa scegli? La bimba - gran collezionista di bambole - voleva che le comprassi ancora una Elsa e una Frozen, le ho detto che non valeva, doveva scegliere due animali della mattinata come il fratello, ci ha pensato un pò e ha scelto: il gatto e... il cavallo.  :icon_eek:

E' evidente che la componente istintiva di attrazione delle femmine verso il lallo è profonda e dovrebbe esser studiate e spiegata da specialisti.

Il librello: "Passione di Donne" è un piccolo passo avanti nella direzione giusta:

http://lallietope.blogspot.it/2015/03/perche-lalli-e-tope.html

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/05/blog-post.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 01, 2015, 03:57:30 PM
Amor che a nullo amato amar perdona: se il lallo ci vede come femmine, ovvio che le femmine vere ricambino con più entusiasmo.  Cautamente sarebbe curioso proporre a bambini e bambine la scelta fra cavalli e cavalle; ma penso che come i cavalli ci vedono come femmine, noi al contrario, pensando a un cavallo generico, pensiamo subito a un maschio. Non avviene per tutti gli animali: pensando a un bovino generico, viene in mente una mucca (in Spagna sarebbe diverso...); e pure pensando a una tigre, si stenta a immaginarla come maschio.





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Giugno 01, 2015, 04:57:18 PM
Poi la finisco veramente . l insulto è quello di Raffaele che insultando il ragionamento ha estrapolato alcune affermazioni da un discorso ben contestualizzato e lo ha manipolato a suo piacere. Ho affermato cose ben precise sugli interi e le frasi che ho messo in sequenza avevano lo scopo di far riflettere sul fatto che alcuni interi possono vivere in contesti normali, socializzare, salire su un van e stare con altri cavalli . se queste frasi vengono prese al di fuori del ragionamento complessivo che avevo fatto assumono un significato assoluto e distorto. Sono assolutamente certa che chi ha letto i miei post ha capito di cosa stavo parlando. Per il resto mi interesserebbe solamente che in un forum non accadessero manipolazioni di un discorso come quelle fatte da Raffaele . auspichetei anche che egli concentrasse la sua attenzione altrove prima di essere costretta a diventare sgradevole. Da ora in avanti provero ad ignorare i suoi futuri interventi anche se la pazienza a volte giunge al limite
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 01, 2015, 05:08:14 PM
Citazione da: piciopacio - Giugno 01, 2015, 02:41:25 PM


Sono dei mostri, abbiamo creato dei mostri per nostra utilità et nostro sollazzo, il lallo, (una parte dei lalli) in mano a voi ragasse farà questa fine; i segnali ci sono tutti: dei maschi particolarmente tranquilli - anche se  rare eccezioni - ci son sempre stati, li chiamavano: surdi (sordi) non sentono/non sentivano le pulsioni istintive, e dirò non erano particolarmente apprezzati, anzi, non dico che erano schifiati, ma visti quasi con commiseratione.

Cambiano i tempi ci adeguiamo...

Paese che vai, usanza che trovi...e ci si adegua.
In alcuni paesi, fa "figo", "macho" posare il deretano su u  cavallo intero o uno stallone, tutto zampettante e isterico, più attento ad ogni buco di serratura che al cavaliere che ci sta tronfiamente seduto sopra.
Fa "figo" e "macho" vantarsi al bar o al raduno di cavallari di possedere e "dominare" tanta potenza maschile, fa "figo"e "macho" raccontare le prodezze del proprio stallone o intero, che deve essere maneggiato con millemila cautele altrimenti  danni fisici e materiali a palate. E in quei paesi, si, è verissimo, il maschio senza attributi  o il maschio con gli attributi, calmo e gestibile, viene schifato e disprezzato.

Poi ci sono quei paesi dove è  tutto il contrario.
I cavalli sono e fanno i cavalli, non lo strumento di sollazzo o il rimedio alle frustrazioni del cavaliere (uomo o donna  che sia). I cavalli sono cavalli e non sono problemi.
E li, i mostri, sono quei maschi interi/stalloni, che sono tutto un problema di gestione....sono schifati e disprezzati, e tolti dalla riproduzione.
E così si possono vedere stalloni Camarguesi liberi in paddok con fattrici e puledri, che lavorano dietro ai tori in compagnia delle femmine, gestibili senza troppi sbattimenti.
Ci sono le "oasi" gestite da persone competenti e intelligenti come il posto dove Old duck tiene il suo intero Murgese.
Ci sono le rassegne di razza dei cavalli da lavoro, dove 200 maschi interi e stalloni vengono legati alla barra senza divisori, uno appiccicato all'altro e c'è  meno casino lì che a uno dei raduni di cavallari delle mie parti (dimenticavo: i 200
maschietti, non arrivano alla rassegna su 200 trasporti diversi, ma viaggiano insieme su van, trailer e bighe tirate dai trattori....la più bella che ho visto, era una biga contenente sei maschi interi, legati testa e coda, senza divisori e nessuno di loro indossava protezioni...ovviamente sono scesi ed erano perfetti, neanche un graffio...e non erano sedati).

Chi è il mostro? Il cavallo tranquillo che fa il cavallo, o l'isterico che diventa difficilmente gestibile perché l'uomo ha selezionato solo in base alle potenzialità fisiche e non al cervello e a causa di questo gli nega una normale vita sociale?

A seconda del paese in cui si va, la risposta è diversa e si può scegliere cosa portarsi a casa, se un cavallo o un problema.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 01, 2015, 05:15:40 PM
Interessanti considerazioni, come sempre, Miky,  ma una cosa non mi è chiara. La tranquillità degli interi/degli stalloni che descrivi è frutto di educazione/di addestramento oppure di selezione? Se mi rispondi "un po' e un po'" ti chiederei di dire, spannometricamente e senza pretesa di precisione alle virgole, in che percentuale "un po'" e in che percentuale "un po'", secondo te. Ovviamente, se la percentuale varia nelle varie razze, è forte indizio di selezione. Dubito che "il segno della vita" caschi su un intero che dà chiari segni di essere mezzo sclerato....

Concordo con l'idea che chi si vanta che il proprio cavallo può montarlo solo lui ha poco da vantarsi, semplicemente ha fatto un cattivo addestramento; sia esso un intero o una femmina scorbutica.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 01, 2015, 05:42:23 PM
Citazione da: alex - Giugno 01, 2015, 05:15:40 PM
Interessanti considerazioni, come sempre, Miky,  ma una cosa non mi è chiara. La tranquillità degli interi/degli stalloni che descrivi è frutto di educazione/di addestramento oppure di selezione? Se mi rispondi "un po' e un po'" ti chiederei di dire, spannometricamente e senza pretesa di precisione alle virgole, in che percentuale "un po'" e in che percentuale "un po'", secondo te. Ovviamente, se la percentuale varia nelle varie razze, è forte indizio di selezione.

Concordo con l'idea che chi si vanta che il proprio cavallo può montarlo solo lui ha poco da vantarsi, semplicemente ha fatto un cattivo addestramento; sia esso un intero o una femmina scorbutica.

Per quanto attiene il maneggio di Old, penso ( ma chiedo ad Old di confermare o smentire, visto che lei vive quella realtà tutti i giorni da anni) che la tranquillità e la gestibilita'dei loro interi sia dovuta a diverse cause: ottima educazione dei cavalli (sulla competenza di Maurizio come addestratore, non ci piove), buona scuderizzazione e gestione dei paddok, buon senso dei gestori nel creare binomi e trasferire il loro sapere, oculata scelta dei soggetti.

Per i Camargue di mia conoscenza...i proprietari sono vera gente di cavalli da generazioni, con i cavalli ci lavorano, non ci giocano: allevano cavalli e tori e fanno manifestazioni in continuazione (vedi abrivado, bandido, ferrade, gaze, ecc.), hanno bisogno di cavalli caldi, prestazionali, precisi ed energici, ma non di problemi, in sella loro rischiano veramente la pelle, non si sollazzano a fare i machos della domenica.
Quindi, selezione ed educazione al 50%.

Per le razze da tiro...ho riportato quel che ho visto e vissuto alla rassegna nazionale del cavallo Comtois nel 2007.
Selezione in primis, poiché i maschi presenti alla rassegna non sono domati o addestrati (perderebbero le andature naturali), sanno solo stare legati ed hanno una buona condotta a mano (vengono presentati a mano, bardati con la tipica testiera bianca con filetto, liverpool o papillon, con il chifney su 200 ne ho visti solo due).
Poi anche la gestione quotidiana fa: vivono in paddok, non vengono reclusi nei box.
E l'educazione non manca: ho visto azzuffarsi due stalloni approvati di 8 quintali l'uno sotto gli occhi dei giudici: sono magicamente comparsi due robusti bastoni e nel giro di subito è  tornata la calma  :firuu: avere cavalli maleducati non è  un vanto per quegli allevatori  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 01, 2015, 06:49:03 PM
La domanda sorge spontanea: c'erano delle femmine e in particolare femmine in calore in mezzo a quei 200 "stalloni" paciocconi?

Lasciamo i lalli da carne a produrre bistecche, bresaole, salsicce e sfilacci e guardiamo le prestazioni sportive, non è assolutamente detto che un castrone sia inferiore ad uno stallone, anzi, Milton - secondo me - il più grande saltatore di tutti i tempi era un castrone così come Jappeloup il nanerottolo che stupì il mondo; Red Rum la leggenda del Grand National era senza palle così come il lallo che ha vinto le ultime Olimpiadi nel dressaggio: Valegro, e Ahlerich 3 medaglie d'oro nella stessa specialità in due Olimpiadi diverse, Charisma lallo mostruoso nel completo: due ori in due Olimpiadi era un giolivo castrone. in questi hasi la differenza la fa il "sangue" non la masculinità.

Mentre è vero che i lalli intieri nei lavori pesanti - quando c'è da stringere i denti, quando si deve soffrire - sono più adatti, e nell'alta squola si soffre, si deve soffrire basta guardare i capezzoni, le imboccature, le testiere contenitive ai pilieri, le bacchette e le fruste e i frustoni; in differente ma ugual misura - ai tempi - si soffriva sotto carichi pesantissimi e sotto le giolive frustate, le femmine - in quelle situescions - vanno fuori di testa... mentre i masculi resistono il perché - voi che siete ragasse intelligenti - lo capite immediatamente guardando il lieto comportamento di questi lallini:

https://www.youtube.com/watch?v=9c1j6C6y72k.

Castra presto e ferra tardi, onorare questo detto nella prima parte comporta alcuni vantaggi ma molti inconvenienti, dipende da hosa si vuol fare del futuro castrone, è claro che...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 01, 2015, 07:05:41 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 01, 2015, 06:49:03 PM
La domanda sorge spontanea: c'erano delle femmine e in particolare femmine in calore in mezzo a quei 200 "stalloni" paciocconi?



Ovviamente si. Le femmine di due troupe di spettacoli equestri rigorosamente con i Comtois (Jehol e Comtois en folie) e quattro femmine con i puledri di 5/6 mesi. Ovviamente non erano attaccate alla sbarra con gli stalloni, ma erano molto molto molto vicine e gli sono sfilate davanti più  e più volte per raggiungere l'arena.

Dimenticavo: non sono cavalli da carne, sono cavalli da lavoro.

Che ce li mangiamo anche, e che siano più redditizi da quel punto di vista rispetto ad un arabo o un trotter o un sanfratellano, non cancella il fatto che sono stati selezionati per il lavoro.
Altrimenti, una volta tolta la testa, tutti i cavalli sono da carne, ma proprio tutti...che venga da un arabo, da un saltatore pluridecorato o da un lallo siculo, la bistecca è  sempre bistecca.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 01, 2015, 07:30:59 PM
Hai le idee confuse, o meglio fai marcheting, racconti fabule ai bimbi belli... erano lalli da lavoro, i sanfratellani vanno al macello per i 70/80 % della produzione annua, i lalli pesanti sono allevati quasi esclusivamente per carne, pochissimi si salvano, in Francia:
9 races de chevaux de trait en France
Ardennais, auxois, boulonnais, breton, cob normand, mulassier poitevin, percheron, trait comtois et trait du nord : ce patrimoine unique au monde doit notamment sa survie à l'hippophagie autrement dit la consommation de la viande.
En France, aujourd'hui la grande majorité des bêtes abattues sont exportées, surtout en Italie mais aussi au Japon et en Chine.
La Franche-Comté est la première région française pour la production de viande équine.


Traduco: ... questo patrimonio unico è sopravvissuto grazie all'ippofagia detto in altre parole al consumo di carne equina.
Oggi, in Francia, la maggior parte delle bestie abbattute sono  esportate sopratutto in Itaglia, ma anche in Giappone e in Cina.
La Franche-Comté (la regione dei comtuà) è la prima regione in Francia per produzione di harne equina.


Dunque, viva i mangiatori di harne di cavallo, se amate i cavalli mangiate più carne di cavallo, grazie a voi/a noi potete ancora aquistare un comtois, un bardigiano, un tolfetano, un breton senza di noi li vedreste - forse - solo al giardino zoologico.

Per stasera ho comprato fettine di lallo, provenienza: argentina erano in offerta speciale al supermercato, 3 euri due belle fettine...
Titolo: Elogio dei Maanche
Inserito da: alex - Giugno 01, 2015, 08:24:30 PM
Che sono i Maanche? Una poco nota tribù indiana? Un popolo che vive nelle foreste siberiane? No, i Maanche sono pochi ma vivono a tutte le latitudini; in Italia, aimè, sono pochi.

Essi sono coloro che di fronte a un problema individuano soluzioni che risolvono il problema principale, ma anche alcuni problemi secondari; la migliore soluzione è quella che accumula il maggior numero di "ma anche".

Ho visitato il paesino di Mauthen, pochi chilometri dal confine austriaco del Passo di Monte Croce Carnico, retto da un personaggio straordinario mago del "ma anche". Il fiume della loro vallata produce energia elettrica, ma anche è manuenuto in modo che sia pescosissimo, attirando turisti; ma anche in modo che sia affascinante come rapide e paesaggio, attirando pure gli appassionati di rafting. Esiste un impianto di fermentazione del fieno che produce energia da biogas, ma anche favorisce il mantenimento dei pascoli alpestri, ambiente in pericolo; ma anche produce come sottoprodotto un concime che sostituisce lo stallatico negli stessi prati; ma anche, mantenendo i pascoli, favorisce la presenza di grandi ungulati, attirando cacciatori per una caccia selettivissima e lucrosissima.

Una piccola centrale elettrica proviene da un laghetto, che serve alla centrale, ma anche a un piccolo insediamento turistico perfettamente integrato nel paesaggio; e la centrale produce energia, ma anche costituisce un'attrazione turistica, perchè ospita un piccolo museo sulle energie alternative.

Bravi gli allevatori francesi, che allevano i cavallo pesanti per nutrire gli ippofagi ma anche badano alle loro qualità come cavallo da lavoro, nella selezione.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Giugno 01, 2015, 08:38:38 PM
Citazione da: old duck - Maggio 31, 2015, 07:33:41 PM
Raffaele tu sei veramente disturbato non ci sono altre spiegazioni a questo tuo delirio. Sono veramente senza parole e forse  è meglio non scrivere altro . pauraaa !

questo mio intervento nasce da una consultazione tra moderatori, perchè adesso si esagera!

lo sapete, su questo forum raffaele ha libertà di esprimersi. quando esagera viene ripreso, in privato.

non vi piace? sopportate oppure lo ignorate.

questo è quanto, non sono graditi interventi offensivi come quello citato, soprattutto nel suo topic.

quindi old e alexis una calmata, please
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Giugno 01, 2015, 09:57:06 PM
Cari moderatori, se Raffaele ha libertà di esprimersi, devono avere la stessa libertà anche gli altri! Vorrei farvi notare che poco più sopra raffaele ha mandato a fanculo qualcuno. Si può quindi mandare a fanculo la gente come fa lui? otttimo buono a sapersi! Altrimenti siete pregati di riprenderlo PUBBLICAMENTE non in privato!!!!!

Altra cosa: ormai questo post non c'entra più niente con "sala di lettura" "questioni equestri"

Questo ormai è diventato il DIARIO di raffaele (ecco perchè è visualizzato quanto i diari) dove lui esprime la SUA verità e tutto si concentra su quella; dove lui racconta dei suoi cavalli che ha montato e mette qualche foto; dove mette aneddoti sulla sua vita equestre che nessuno gli ha chiesto;


Chiedo quindi di spostare questo topic nella sezione più consona alla piega che ormai ha preso: non è più una discussione a più sensi (non lo è mai stata), ma ad un senso unico. E' un diario, e tra i diari va messo.


Se non vi va bene quello che ho scritto , per me potete anche cacciarmi fuori. Penso che le regole, in una società sana e non malata, debbano essere uguali per tutti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Giugno 01, 2015, 10:05:44 PM
 :icon_rolleyes: :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Giugno 01, 2015, 10:09:59 PM
Citazione da: Alexis85 - Giugno 01, 2015, 09:57:06 PM
Cari moderatori, se Raffaele ha libertà di esprimersi, devono avere la stessa libertà anche gli altri! Vorrei farvi notare che poco più sopra raffaele ha mandato a fanculo qualcuno. Si può quindi mandare a fanculo la gente come fa lui? otttimo buono a sapersi! Altrimenti siete pregati di riprenderlo PUBBLICAMENTE non in privato!!!!!

Altra cosa: ormai questo post non c'entra più niente con "sala di lettura" "questioni equestri"

Questo ormai è diventato il DIARIO di raffaele (ecco perchè è visualizzato quanto i diari) dove lui esprime la SUA verità e tutto si concentra su quella; dove lui racconta dei suoi cavalli che ha montato e mette qualche foto; dove mette aneddoti sulla sua vita equestre che nessuno gli ha chiesto;


Chiedo quindi di spostare questo topic nella sezione più consona alla piega che ormai ha preso: non è più una discussione a più sensi (non lo è mai stata), ma ad un senso unico. E' un diario, e tra i diari va messo.


Se non vi va bene quello che ho scritto , per me potete anche cacciarmi fuori. Penso che le regole, in una società sana e non malata, debbano essere uguali per tutti.

alexis qua non sbattiamo fuori nessuno se non per motivi gravi. ad oggi non è ancora successo..
e nessuno ha mai nascosto che raffaele qua goda di un certo trattamento. non ti va bene? pazienza. sono le regole di chi ha creato la comunità e che non sono mai state nascoste.
dopo di che, sta alla moderazione (e in questo caso ai fondatori, noi ci atteniamo alle loro linee guida) decidere dove far stare questo topic.

dato che il tuo contributo qua dentro è stato per il 90% di battibecchi bene o male con qualsiasi utente, il tuo commento sulla società sana mi pare assolutamente fuori luogo..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Giugno 01, 2015, 11:39:50 PM
Citazione da: rhox - Giugno 01, 2015, 10:09:59 PM
Citazione da: Alexis85 - Giugno 01, 2015, 09:57:06 PM
Cari moderatori, se Raffaele ha libertà di esprimersi, devono avere la stessa libertà anche gli altri! Vorrei farvi notare che poco più sopra raffaele ha mandato a fanculo qualcuno. Si può quindi mandare a fanculo la gente come fa lui? otttimo buono a sapersi! Altrimenti siete pregati di riprenderlo PUBBLICAMENTE non in privato!!!!!

Altra cosa: ormai questo post non c'entra più niente con "sala di lettura" "questioni equestri"

Questo ormai è diventato il DIARIO di raffaele (ecco perchè è visualizzato quanto i diari) dove lui esprime la SUA verità e tutto si concentra su quella; dove lui racconta dei suoi cavalli che ha montato e mette qualche foto; dove mette aneddoti sulla sua vita equestre che nessuno gli ha chiesto;


Chiedo quindi di spostare questo topic nella sezione più consona alla piega che ormai ha preso: non è più una discussione a più sensi (non lo è mai stata), ma ad un senso unico. E' un diario, e tra i diari va messo.


Se non vi va bene quello che ho scritto , per me potete anche cacciarmi fuori. Penso che le regole, in una società sana e non malata, debbano essere uguali per tutti.

alexis qua non sbattiamo fuori nessuno se non per motivi gravi. ad oggi non è ancora successo..
e nessuno ha mai nascosto che raffaele qua goda di un certo trattamento. non ti va bene? pazienza. sono le regole di chi ha creato la comunità e che non sono mai state nascoste.
dopo di che, sta alla moderazione (e in questo caso ai fondatori, noi ci atteniamo alle loro linee guida) decidere dove far stare questo topic.

dato che il tuo contributo qua dentro è stato per il 90% di battibecchi bene o male con qualsiasi utente, il tuo commento sulla società sana mi pare assolutamente fuori luogo..

rhox.... che lui goda di un trattamento di favore si era già capito.... se però lui si mette ad offendere (e lo fa SEMPRE) non puoi pretendere che le persone non rispondano. Old duck ha pienamente ragione in tutto quello che dice. Io consiglio a raffaele di montare di più a cavallo, invece di cercare su youtube video pseudopornografici sui cavalli e le donne. Ogni qualvolta questo pseudo personaggio dirà qualcosa che io reputo offensivo, interverrò, che questo piaccia agli altri utenti oppure no ^^ spero di essere stata chiara. Non vi va bene? pazienza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: planetadmin - Giugno 02, 2015, 12:03:40 AM
No, non hai capito cosa ti è stato detto nel corso dei mesi da tutto lo staff.
Non ho più voglia di ricevere segnalazioni su di te da utenti che seguono il forum da tempo, stai disturbando l' utenza, la tua crociata da flamer finisce ora.

Citazione da: Alexis85 - Giugno 01, 2015, 11:39:50 PM
rhox.... che lui goda di un trattamento di favore si era già capito.... se però lui si mette ad offendere (e lo fa SEMPRE) non puoi pretendere che le persone non rispondano. Old duck ha pienamente ragione in tutto quello che dice. Io consiglio a raffaele di montare di più a cavallo, invece di cercare su youtube video pseudopornografici sui cavalli e le donne. Ogni qualvolta questo pseudo personaggio dirà qualcosa che io reputo offensivo, interverrò, che questo piaccia agli altri utenti oppure no ^^ spero di essere stata chiara. Non vi va bene? pazienza.

Non sei tu a poter dire "non vi va bene? pazienza", se a te non piace... come sei entrata puoi anche uscire, qui tutti hanno la possibilità di esprimere le proprie idee, ma post privi di concetto atti solo a disturbare non hanno senso di esistere.
Ora ogni post non inerente agli argomenti trattati sarà eliminato, ripeto stai disturbando utenti che seguono e postano da tempo e hai offeso con i tuoi reply gruppi di utenza.
Titolo: Re:Elogio dei Maanche
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 02, 2015, 12:05:06 AM
Citazione da: alex - Giugno 01, 2015, 08:24:30 PM


Bravi gli allevatori francesi, che allevano i cavallo pesanti per nutrire gli ippofagi ma anche badano alle loro qualità come cavallo da lavoro, nella selezione.

Ma anche...ottima osservazione Alex.

Peraltro, la maggior parte degli allevatori che partecipano alle gare di morfologia, ha in mente di produrre soggetti da vita, basti pensare ai Cannelle, Bugnon, Vulpian ad esempio.

Io non ho le idee confuse, né faccio marketing, ne racconto favole: alla rassegna nazionale di Maiche nel 2007 ci sono stata e ho riportato quanto ho visto, il tutto è  supportato da foto e dati ripresi dal libro fornito alla rassegna.

Io non mi accontento di fare copia incolla come ha fatto Raffaele (grazie per la traduzione, ma il francese lo parlo, leggo e scrivo senza problemi) andando a spulciare sui vari siti...alla rassegna ci sono andata con le mie gambine e con gli allevatori ci ho parlato (e ci parlo) di persona.
Titolo: Passione di donne.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 02, 2015, 02:44:03 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2015, 01:45:19 PM
Care ragasse, se l'altro giorno foste state a origliare nella mia campagna, avreste sentito un tipaccio alto colla barba quasi bianca e una signora - ancora bella ma un pò grassottella - parlare di farfalle, già, di farfalle - in questo periodo - quand'eravamo bambini e ne vedevamo a bizzeffe: in stormi bianche; solitarie coloratissime; crepuscolari e notturne brune quasi nere.
Ne parlavamo perché oggi son sparite, non se ne vedono più in giro, i nostri nipotini non ne vedono, non ne vedranno mai.
La mente mi ha portato lontano: avete mai preso in mano un pipistrello? Avete mai cercato di "curare" un gufo o forse era una civetta ferita? Avete allevato una gazza rubata ad un nido? Avete bevuto il latte caldo appena munto? Avete preso al cappio le lucertole? Avete tentato di infilzare le pantegane con frecce ricavate dalle stecche di un vecchio ombrello? Avete mai messo una candela accesa sul corno di un "cervo volante"?
Avete mai atteso impazienti l'ora di portare all'abbeverata i muli così da poterli cavalcare?
Avete mai raccolto le lucciole in un barattolo per fare una lanterna?
Avete mai sentito il cuoio delle redini in mano - finalmente concesse da vostro nonno - per guidare il calessino? Siete state incantate a guardare le migliaia di rondini che volteggiavano nell'azzurro meglio di aereoplani?Aspettavate forse che rientrassero i carrettieri per veder sprizzare scintille da sotto gli zoccoli dei loro lalli nell'ultima infame salitella?

No, non avete fatto nulla di tutto questo, a meno che non siate delle vecchie carampane che hanno vissuto gli ultimi sprazzi dell'itaglietta rurale, non credo sia il vostro haso, magari siete delle vecchie carampane ma da fanciulle frequentavate ambienti più fini dei miei.

Dunque, mi sento un alieno, o meglio un...
... sopravvissuto, che - tornato da un lungo viaggio - si ritrova la sua hasa invasa da graziose bimbe, giolive fanciulle, belle gnocche, donne in sovrappeso, vecchie carampane quasi sfatte.

La hosa lo riempie di giuoia, ma ben presto si accorge che la hasa - pur essendo sempre la stessa - è a soqquadro non la riconosce più: tendine, chincaglierie, pizzi e merletti, profumi et incensi, abagiur, cuscini e ninnoli sparsi dovunque... lui la ricordava funzionale, semplice, elegante, austera, essenziale, quella era la sua hasa!

Cerca di abituarsi, di capire, e - alla fine - tra quelle cianfrusaglie trova qualhosa di apprezzabile e  ammette che quelle "novità" sono buone/sono utili.
Ma per quelle novità belle e buone c'è un mucchio di ciarpame, comprato a tutti euri, da buttar via; però, il nostro, che non è completamente decerebrato, si fa la domanda: perché questo arrivo in massa? Perché questa invasione? Perché questo continuo ricambio? ... eh si perché su 10 ragasse che arrivano, sette prima o poi mollano ma sono subito rimpiazzate da altre, così, col tempo, lo "zoccolo duro" si consolida e si allarga, il lallo è diventato una lieta passione di donne.
http://www.apasrsm.org/index.php?option=com_content&view=article&id=176:passione-di-donne&catid=50:notizie&Itemid=69 (http://www.apasrsm.org/index.php?option=com_content&view=article&id=176:passione-di-donne&catid=50:notizie&Itemid=69)

Nel prezioso trattatello di Roberta Ravello, si affronta per la prima volta il ploblema, o meglio...

meno 1370
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 02, 2015, 07:37:16 AM
Ho fatto il conto dei punti del tuo questionario, sono arrivato a sette.... non male, ma mi sono perso molto; che peccato. Lacosa curiosa è che non è possibile provare nostalgia di quello che non si è mai visto e mai vissuto... ma forse è meglio così; si soffre di meno.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Giugno 02, 2015, 10:25:51 AM
Caro Raffaele se stato PESATO E MISURATO :tongue3:, mo so cavoli tuoi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 02, 2015, 11:07:11 AM
A me basta aver capito (da quel punteggio 7) il motivo profondo per il quale trovo Raffaele una persona estremamente interessante, con il quale ho una sintonia difficile da spiegare, se si considerano le differenze notevolissime fra di noi da una miriade di punti di vista; il punteggio che ho rilevato forse è incompleto, ci aggiungerei "Avete mai catturato una grossa vipera a mani nude? Conoscete il fascino della pesca all'imbrunire, in vecchie cave abbandonate? Avete raccolto fiori di campo, quando ancora i prati erano dovunque fioriti? Avete mai conosciuto personalmente un carbonaio? Sapete usare la falce?"



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 02, 2015, 11:23:40 AM
Potrei raddoppiare/triplicare quell'elenco, ma la mia non è operazione nostalgia è un tentativo di giustificare le differenze a cominciare dall'approccio: dissacrante,  allegro, "normale" quello mio che i lalli li ho visti quotidianamente per le strade et le campagne e dentro hasa; serioso, mitologico, quasi sacrale quello di voi ragasse che siete state attratte dal lallo alla priora, ci siete andate incontro per precisa scielta, in precisi luoghi, per una "reciproca guarigione".

Don Chisciotte - dopo 10 anni - si è reso conto che il mercato - per il popolo bue, nel nostro haso popolo vacca - è più forte della logica, della realtà, dell'evidenza e piega anco validi cavallerizzi - se questi vogliono fare i dané - alle sue esigenze, per fortuna, almeno le buttanate più evidenti si sono/si stanno sgretolando motu proprio.

Questo è il motivo per cui lassio la partecipatione attiva a codesto inclito foro, sono stato tentato di far ballare la tarantella alla giolive ragasse che mi attaccano personalmente, ma avrei inquinato l'ottimo ambiente del foro e avrei fatto un torto alle decine di ragasse che - curiose - mi hanno seguito...

siamo a meno 1265
Titolo: Re:Passione di donne.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 02, 2015, 05:55:31 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 02, 2015, 02:44:03 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2015, 01:45:19 PM
Care ragasse, se l'altro giorno foste state a origliare nella mia campagna, avreste sentito un tipaccio alto colla barba quasi bianca e una signora - ancora bella ma un pò grassottella - parlare di farfalle, già, di farfalle - in questo periodo - quand'eravamo bambini e ne vedevamo a bizzeffe: in stormi bianche; solitarie coloratissime; crepuscolari e notturne brune quasi nere.
Ne parlavamo perché oggi son sparite, non se ne vedono più in giro, i nostri nipotini non ne vedono, non ne vedranno mai.
La mente mi ha portato lontano: avete mai preso in mano un pipistrello? Avete mai cercato di "curare" un gufo o forse era una civetta ferita? Avete allevato una gazza rubata ad un nido? Avete bevuto il latte caldo appena munto? Avete preso al cappio le lucertole? Avete tentato di infilzare le pantegane con frecce ricavate dalle stecche di un vecchio ombrello? Avete mai messo una candela accesa sul corno di un "cervo volante"?
Avete mai atteso impazienti l'ora di portare all'abbeverata i muli così da poterli cavalcare?
Avete mai raccolto le lucciole in un barattolo per fare una lanterna?
Avete mai sentito il cuoio delle redini in mano - finalmente concesse da vostro nonno - per guidare il calessino? Siete state incantate a guardare le migliaia di rondini che volteggiavano nell'azzurro meglio di aereoplani?Aspettavate forse che rientrassero i carrettieri per veder sprizzare scintille da sotto gli zoccoli dei loro lalli nell'ultima infame salitella?

No, non avete fatto nulla di tutto questo, a meno che non siate delle vecchie carampane che hanno vissuto gli ultimi sprazzi dell'itaglietta rurale, non credo sia il vostro haso, magari siete delle vecchie carampane ma da fanciulle frequentavate ambienti più fini dei miei.

Dunque, mi sento un alieno, o meglio un...
... sopravvissuto, che - tornato da un lungo viaggio - si ritrova la sua hasa invasa da graziose bimbe, giolive fanciulle, belle gnocche, donne in sovrappeso, vecchie carampane quasi sfatte.

La hosa lo riempie di giuoia, ma ben presto si accorge che la hasa - pur essendo sempre la stessa - è a soqquadro non la riconosce più: tendine, chincaglierie, pizzi e merletti, profumi et incensi, abagiur, cuscini e ninnoli sparsi dovunque... lui la ricordava funzionale, semplice, elegante, austera, essenziale, quella era la sua hasa!

Cerca di abituarsi, di capire, e - alla fine - tra quelle cianfrusaglie trova qualhosa di apprezzabile e  ammette che quelle "novità" sono buone/sono utili.
Ma per quelle novità belle e buone c'è un mucchio di ciarpame, comprato a tutti euri, da buttar via; però, il nostro, che non è completamente decerebrato, si fa la domanda: perché questo arrivo in massa? Perché questa invasione? Perché questo continuo ricambio? ... eh si perché su 10 ragasse che arrivano, sette prima o poi mollano ma sono subito rimpiazzate da altre, così, col tempo, lo "zoccolo duro" si consolida e si allarga, il lallo è diventato una lieta passione di donne.
http://www.apasrsm.org/index.php?option=com_content&view=article&id=176:passione-di-donne&catid=50:notizie&Itemid=69 (http://www.apasrsm.org/index.php?option=com_content&view=article&id=176:passione-di-donne&catid=50:notizie&Itemid=69)

Nel prezioso trattatello di Roberta Ravello, si affronta per la prima volta il ploblema, o meglio...

meno 1370
... comincia col prender atto che: fra tutti coloro che praticano oggi l'equitazione, la maggioranza sono donne. Ma sono donne anche le proprietarie dei cavalli, le professioniste dell'ippoterapia, le protettrici di cavalli maltrattati... Donne che, preferendo approcci e metodi rispettosi della dignità del cavallo, riescono a costruire con lui un rapporto basato sulla reciproca collaborazione anziché sul dominio. La donna ama il cavallo perché rappresenta per lei qualcosa che manca nella propria vita o che desidera: libertà, eros, forza, bellezza. Andare a cavallo, o avere a che fare con i cavalli, può dunque essere un modo per conoscere meglio se  stesse e per completarsi, seguendo un percorso impegnativo, talora terapeutico, ma sempre portatore di forza e vitalità.

E' una donna che scrive, il vostro affezionatissimo, per come cognosce le donne e i lalli, non è affatto d'accordo, o meglio, non è d'accordo se ci riferiamo a donne "normali" (la stragrande maggioranza) mentre il concetto della Ravello può esser vero per hasi "patologici" ploblematici.

Siccome sarebbe hosa bona et justa, partire dalla normalità e affrontare le patologicità in un secondo momento, e siccome è provato che l'attrazione donna lallo parte dalla condizione infantile adolescienziale, questa affermazione: La donna ama il cavallo perché rappresenta per lei qualcosa che manca nella propria vita o che desidera: libertà, eros, forza, bellezza non è vera dato che una bimba di 5 anni sceglie il lallo istintivamente senza avere...




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 02, 2015, 06:44:37 PM
Occhio alla tua istintiva tendenza a fare di una osservazione una regola..... una bambina che sceglie un lallo è un aneddoto; nulla esclude che la cosa venga confermata dalla scelta di un numero di bambine sufficiente a essere "statisticamente significativo", ma tu dai l'impressione di "avere la prova" dopo un numero troppo limitato di verifiche.....

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2015, 08:36:42 AM
Grazie Sancio:
"...nei forum equestri, c'è una sostanziale prevalenza di ragasse, credo sia innegabile. Credo inoltre di poter dire che - le gentili signore - sono, oltre che le più numerose, anche le più costanti, le più curiose, le più agguerrite ma anche le più piene di preconcetti vecchi e nuovi dai quali difficilmente riescono a liberarsi.

Alcune di esse, per loro stessa ammissione o per evidentissima oggettiva realtà, (leggiete i loro diari) sono legate in maniera eccessiva, in maniera forse patologica, al cavallo.

In Inghilterra, fu fatto un interessante studio prendendo un plafond di circa 80.000 bambini dall'età dai 4 ai 14 anni, sul tema della relazione tra l'uomo e gli altri animali.
Una delle tante domande era la seguente: - "Qual'è il tuo animale preferito" .

.
Ebbene, ecco il risultato - fin troppo scontato a quella domanda - ai primi dieci posti ci furono 8 mammiferi e due uccelli che però per la loro stazione eretta, in qualche modo erano facilmente riconducbili all'uomo: il pinguino ed il pappagallo.
I sette mammiferi avevano: - caratteristiche antropomorfiche (le scimmie), infantili (il muso del leone e dell'orso) o di goffa enormità (elefanti ed ippopotami), peculiarità che spiegano facilmente in chiave psicologica queste preferenze infantili che non vado a sviluppare ulteriormente perché fuori tema.
Uno solo era l'animale eccentrico, cioè non riconducibile ai parametri degli altri prescelti: il cavallo, piazzatosi brillantemente al terzo posto... c'è da dire che la proporzione di gradimento media per il cavallo, a seconda del sesso degli intervistati, è stata di tre bambine ad un maschietto e la percentuale aumentava a favore delle femmine man-mano che le risposte erano date da bambine che si avvicinavano alla pubertà.

Evidentemente il fattore sessuale aveva/doveva avere una predominanza sostanziale nello stabilire questa preferenza.
Infatti, tra tutti gli animali classificati nei primi dieci posti, solo il cavallo si può montare e l'azione del cavalcare è facilmente riconducibile all'azione del "montare" per la copula, cosa che in linea teorica dovrebbe far pendere la bilancia della preferenza verso una maggiore percentuale di maschi; ma così non è stato e così non è per un motivo assai semplice: - il cavallo è un animale muscoloso forte fiero altero maschile "virile" (infatti chiamiamo "cavallo" anche se il soggetto in questione è una giumenta. l'autore è anglofono), dunque, i maschietti lo inquadrano come un simile simbiotico mentre le femminucce vedono in quella figura un muscoloso potente forte partner maschile, aggiungete che per montare a cavallo ci si posiziona a gambe divaricate ed il movimento principale per il ben cavalcare consiste in spinte pelviche più o meno accentuate, ecco allora spiegato il rapporto di preferenza (inconscio) delle femminucce verso il cavallo.

Tenete presente, che l'indagine fu condotta su bambini dei quali solo una piccola parte ebbe in seguito la possibilità di dedicarsi all'equitazione o alla pratica del cavallo, dunque lo studio ha una assoluta valenza specie specifica... inoltre - diciamolo - generalmente le donne riescono molto meglio degli uomini a cavalcare, e ci battono "con una mano legata dietro la schiena" nel governo dei cavalli, ma questo non ha attinenza con quanto detto finora.

C'è da dire che quello studio risale ai primi anni 50 del secolo scorso e riguardava i bambini, a quell'epoca le donne che praticavano l'equitazione erano poche e la sessualità femminile era ancora misconosciuta.


Quanto sopra è riportato liberamente da: La Scimmia Nuda - Desmond Morris - Bompiani Editore 1967 - pag, 245 e seguenti.
Questo libro è fondamentale per tutte voi, tra le altre hose i bimbi rispondono anche alla domanda: qual'è l'animale che detesti di più?
Ovviamente il serpente si piazza al primo posto brillantemente seguito a ruota dal ragno, l'unico animale che compare nelle due classifiche è il leone.
Le analisi e le spiegazioni che offre Morris sono interessanti, con spunti veramente divertenti che andrò presto a riprendere ed ad approfondire ma in altra sede.

meno 1079
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 03, 2015, 08:49:57 AM
Quella sì che è una statistica come si deve  :occasion14:

Ovvio, una cosa è la statistica, un'altra è l'interpretazione della statistica.... ricordo un famoso esempio sulla correlazione statistica eccezionalmente alta fra numero di etilisti e numero di pastori (protestanti) in una vasta serie di comunità americane, in cui lo statistico raccomanda di NON trarre la conclusione che i pastori protestanti causano l'alcoolismo; ma niente impedisce, una volta rilevato un fenomeno statisticamente significativo, di tentarne l'interpretazione, la spiegazione. L'importante è non negare l'evidenza del dato statistico a meno che non vi siano prove o sospetti concreti che i dati siano errati e manipolati.

PS: Ho dato una rapida occhiata alle statistiche ma non mi è balzato all'occhio un "numero tondo" correlato a quel "meno 1079" che comunque, come immagini, mi rattrista. Se ti va, illustra .... altrimenti resterà un a delle tante questioni che resteranno aperte, che peccato.  :icon_neutral:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2015, 09:01:24 AM
Bah, la prima osservazione che mi fecero le ragasse fu che la statistica offerta sarebbe cambiata riguardo gli animali se a rispondere fossero stati bimbi arabi, cinesi o vietnamiti, è possibile.
Ma il nostro riferimento è il mondo occidentale nel quale si è verificato - a posteriora di quello studio - l'invasione muliebre nell'equitatione; è auspicabile che la stessa hosa avvenga anche nelle altre culuture, segno che quelle donne si son liberate/si libereranno delle pesanti catene che ancora le affliggono...

http://www.corriere.it/esteri/15_maggio_30/turchia-si-sveglia-coma-kaya-star-talent-ferita-testa-27f7539e-06e3-11e5-8da5-3df6d1b63bb7.shtml

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 03, 2015, 09:08:34 AM
mmmmm

alle bambine piace il rosa ai bambini l'azzurro. eppure non penso che tale preferenza sia di natura sessuale.
alle bambine piace la barbie eppure la barbie (se fosse una cosa sessuale) dovrebbe piacere MOLTISSIMO anche ai maschietti. invece i maschietti giocano con le macchinine.
anche le bicilette e le moto si cavalcano, eppure piacciono piu ai maschi che alle femmine.

io sono fermamente convinto che sia vero che ci sono piu femmine che maschi che frequentano maneggi e cavalli. ma non penso che sia qualcosa che ha a che fare con il risvolto sessuale. per me si tratta di una cosa più psicologica.
inoltre se andaiamo a vedere, se fosse una predilezione sessuale, le donzelle sceglierebbero cavalli vigorosi e fieri, grossi e potenti. invece in genere quelli li sceglie l'uomo. la donna si prende il vecchio ronzino semimorto che non vuole nessuno (per salvarlo, immagino) o il placido bonaccione che certo non ti solletica idee di potenza sessuale...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2015, 09:42:17 AM
Non anticipare i tempi, Morris si riferisce a bambine e ad adolescenti e non hai letto il resto dell'analisi che fa, la descritione dell'andamento della curva di gradimento del lallo presso le bambine dai 4 ai 14 anni  non  necessariamente legata all'equitazione o al contatto col lallo, curva che è simile a quella dello scimpanzé, l'animale al numero uno delle preferenze, la spiegazione è ovvia e sorprendente...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 03, 2015, 10:01:11 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2015, 09:01:24 AM
Bah, la prima osservazione che mi fecero le ragasse fu che la statistica offerta sarebbe cambiata riguardo gli animali se a rispondere fossero stati bimbi arabi, cinesi o vietnamiti, è possibile.
Ma il nostro riferimento è il mondo occidentale nel quale si è verificato - a posteriora di quello studio - l'invasione muliebre nell'equitatione; è auspicabile che la stessa hosa avvenga anche nelle altre culuture, segno che quelle donne si son liberate/si libereranno delle pesanti catene che ancora le affliggono...

http://www.corriere.it/esteri/15_maggio_30/turchia-si-sveglia-coma-kaya-star-talent-ferita-testa-27f7539e-06e3-11e5-8da5-3df6d1b63bb7.shtml

Questo è interessante; l'invasione delle donne nell'equitazione occidentale potrebbe semplicemente una forma di liberazione di una tendenza altrove coartata/repressa.
Ho fatto una mezza battuta che però forse potrebbe essere qualcosa di più. Non vedi nessuna possibile relazione fra il fatto che i cavalli ci vedano come femmine e questa ipotetica attrazione istintiva ed innata delle femmine per i cavalli? Una seconda domanda. Gli uomini e le donne si rapportano con il quadrupede in modo sicuramente diverso (tu stesso notavi che le donne battono gli uomini nel grooming con una mano sola). La domanda è: hai mai notato che i cavalli si comportino in modo anche leggermente diverso con gli uomini e con le donne? Ovviamente questo non ha nulla a che fare con le preferenze istintive che emergono anche senza aver mai "relazionato" con un cavallo, ma la cosa mi incuriosisce.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 03, 2015, 10:21:39 AM
a me le scimmie hanno sempre fatto istintivamente ribrezzo....
le detesto proprio.........
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 03, 2015, 10:27:27 AM
Però non ti lasciano indifferente.... è già un "sentimento"  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2015, 01:33:09 PM
Infatti, la simmia è il nostro alter ego buffo, con l'eccezione del gorilla che - avendo quell'espressone truce - fu inserito nella lista degli animali più "odiati"; lo scimpanzé fa tanta simpatia al bimbo, all'adolesciente un pò meno/molto meno, lo imbarazza; all'adulto può tornare a fare simpatia, indifferenza o ribrezzo, appunto.
Morris dà un'eccellente spiegazione al fenomeno.

Non credo che i lalli distinguano il genere, come ho detto (pare) ci considerino tutti femmine; certamente distinguono la maniera in cui vengono trattati e altrettanto certamente amano le coccole, i grattini e i puccipucci specialità assolutamente femminile... la scena più puccipucciosa che ho visto in vita mia vedeva un gay e una ragassa sistemare le traccine ad un frison... forse non si erano accorti della mia presenza.

Che gli altri animali imprintati di I e II grado ci vedano come  partner sessuali e fuori dubbio...

https://www.youtube.com/watch?v=qjlhvyXN1Rs

A riprova che loro non distinguono il genero, beccatevi questo:

https://www.youtube.com/watch?v=WVujl6iNFgs
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2015, 01:58:37 PM
Avete notato? Ci sono ragasse che ci stracciano i cabasisi per la loro presenza nei fori, poi, di punto in banco spariscono si dissolvono nel nulla senza neanche dare un arrivederci, un addio, un ciao.

La hosa è ancora più evidente nei diarii, fino a ieri ci informavano persino della consistenza della  cacchetta dell'amato equino, poi - senza ragion logica parente - il diario si chiude per sempre lasciandoci sconsolati alla mancanza delle quotidiane notizie ormai diventate - per noi - irrinunciabili.

Questo è un foro serio, certamente quì non accade, ma - in genero - ci sono delle discussioni parallele proseguite sui social, per mp, ecc. dove noi ragasse diamo il meglio di noi, diamo sfogo alla maldicenza, all'insulto, alla calunnia, al curtigghiu tal quale come dalla parrucchiera, forse peggio, in pratica, noi ragase forensi, riproduciamo quello che avviene in ogni maneggio che si rispetti, compreso qualche relatione scappatellesca...

Il vostro affezionatissimo, presto vi saluterà,siamo a meno 850
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Giugno 03, 2015, 02:35:11 PM
Io mi auguro che la tua dipartita avvenga presto....sarò stupida ma continuo a non capire che valenza abbia la tua presenza fatta in questo modo su un forum che parla di cavalli, se ogni intervento fatto da una presenza femminile viene visto come una scema che ha come massima aspirazione un rapporto erotico con il proprio equide (sia esso femmina,castrone o intero...) :horse-scared:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Giugno 03, 2015, 02:47:19 PM
Eh va beh, non venire qua a leggere :icon_rolleyes:
Cosi' lasci un po' piu' tempo a chi invece volentieri una parola contraria.

( lo dico senza polemica/ rancore :horse-smile:)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: planetadmin - Giugno 03, 2015, 02:49:54 PM
Evidentemente non mi si legge bene, Il prossimo post atto solo a infastidire l' utenza che segue verrà eliminato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Giugno 03, 2015, 02:54:24 PM
Allora chiedo scusa alla moderazione
Dunque illuminatemi qui il signore Raffaele può denigrare e prendere in giro chiunque,ma la cosa è a senso unico?
Questo topic è lungo 98 pagine,io ho scritto solo ora,mentre altrove il tizio in questione può tranquillamente insultare e deridere,mentre io che sono un utente come gli altri dovrei evitare di entrare qui e leggere altri suoi sberleffi?!?
:horse-scared:
Beh complimenti per la coerenza
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Giugno 03, 2015, 02:56:11 PM
Citazione da: Bubba - Giugno 03, 2015, 02:47:19 PM
Eh va beh, non venire qua a leggere :icon_rolleyes:
Cosi' lasci un po' piu' tempo a chi invece LEGGE volentieri una parola contraria.

( lo dico senza polemica/ rancore :horse-smile:)

Correzione :horse-embarrassed:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: planetadmin - Giugno 03, 2015, 03:37:57 PM
Ti pare che ci siano 98 pagine prive di concetti? Qui potete esprimervi anche sopra le righe, ma smettiamola di postare a c****o solo perchè avete preso sugli zebedei qualcuno, evidentemente in 98 pagine che vengono seguite e discusse da tot utenti CI SONO dei concetti, questi ultimi commenti invece non hanno niente.
Vi ricordo che sono stati moderati post di chiunque anche se voi ovviamente non ve ne siete accorti, in questa sezione ci sono progetti importanti e seguiti, non vi piace? ignorate.

Bubba è un esempio di utente interessata alla discussione, LASCIATE che chi è interessato segua, postate solo se avete da discutere qualcosa di inerente agli argomenti trattati (abbiamo accettato anche offtopic purchè abbiano spunti interessanti).

E comunque non è che Raffaele può e gli altri no, visto che avete fatto come vi è parso fino ad arrivare a post privi di concetto, tutti hanno il loro bel margine di liberà fino a quando non si esagera.
Ora basta reply la discussione torna agli interessati, avete qualcosa da ridire? scrivete allo staff.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2015, 03:43:47 PM
... dopo la pubertà la popolarità del lallo diminuisce, mentre,  con lo sviluppo sessuale sarebbe prevedibile un aumento ulteriore di popolarità anziché una diminuzione.

La risposta la troviamo paragonando il grafico dell'amore per il lallo con la curva del "gioco sessuale" nei bambini.
Queste manifestazioni, infatti, presentano importanti analogie. Sembra che, con lo sviluppo di una maggiore consapevolezza e del caratteristico senso di segretezza che avvolge le sensazioni sessuali degli adolescenti, la reazione verso il cavallo diminuisca assieme allo "scoperto "gioco sesuale"
E' significativo il fatto che, a questo punto, l'attrazione subisce un analogo declino.
Molte simmie possiedono organi sessuali particolarmente evidenti, con protuberanze sessuali di color rosa e di grandi dimenzioni.

Per i bimbi piccoli, queste non hanno alcun significato e quindi gli altri potenti aspetti antropomorfi delle simmie continuano ad esercitare la propria azione senza difficoltà, mentre,  per quelli più grandi, gli evidenti organi genitali creano imbarazzo e - di conseguenza - portano ad una diminuzione di popolarità di questi animali.


Mi rendo conto che ho saltato la lista degli animala più graditi et la loro collocatione nell'animo degli infanti, con in particolare le motivazioni attrattive del lallo, eccola:

1) scimpanzé 13.5%

2) scimmia   13 %

3) cavallo     9 %

4) Bushbaby   8%

5) panda 7.5 %

6) orso   7 %

7) elefante 6%

8) leone  5 %

9) cane  4 %

10) giraffa 2.5 %

Dato che ci sono ecco la lista degli animali più odiati:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 03, 2015, 03:49:56 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2015, 01:58:37 PM
Avete notato? Ci sono ragasse che ci stracciano i cabasisi per la loro presenza nei fori, poi, di punto in banco spariscono si dissolvono nel nulla senza neanche dare un arrivederci, un addio, un ciao.

La hosa è ancora più evidente nei diarii, fino a ieri ci informavano persino della consistenza della  cacchetta dell'amato equino, poi - senza ragion logica parente - il diario si chiude per sempre lasciandoci sconsolati alla mancanza delle quotidiane notizie ormai diventate - per noi - irrinunciabili.

Questo è un foro serio, certamente quì non accade, ma - in genero - ci sono delle discussioni parallele proseguite sui social, per mp, ecc. dove noi ragasse diamo il meglio di noi, diamo sfogo alla maldicenza, all'insulto, alla calunnia, al curtigghiu tal quale come dalla parrucchiera, forse peggio, in pratica, noi ragase forensi, riproduciamo quello che avviene in ogni maneggio che si rispetti, compreso qualche relatione scappatellesca...

Il vostro affezionatissimo, presto vi saluterà,siamo a meno 850

Ah, Raffaele, ti ho beccato! Vai a curiosare nei diari delle ragasse lallopucciose per prendere ispirazione ed emosssssioni!

Oh bon dieu, ne è  sparita un'altra, si è dileguata in rispettoso silenzio? Ma chi è la cattivona che si è eclissata senza  proferir verbo? Chissà perché poi...

Comunque....le femmine scelgono il rosa, i maschi l'azzurro....a me è sempre piaciuto l'arancione, come i monaci buddisti.
Ci sarà  veramente un perché a tutto?

Da bambina facevo parte di quel 9% , mi stupisce che le scimmie siano così avanti rispetto al cane o al gatto (che non c'è ).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2015, 02:06:58 AM
... l'elenco offerto da Morris non risponde a canoni di di utilità o di estetica infatti comprende in alta proporzone specie goffe, pesanti, dai colori smorti dotati però di aspetti antropomorfi ai quali i bimbi reagiscono istintivamente nel fare la loro scielta.
Questo non è un processo cosciente, ciascuna specie elencata fornisce degli stimoli chiave che ricordano caratteristiche peculiari della spece umana ai quali i bambini (noi adulti) reagiamo in maniera automatica, senza renderci affatto conto del perché queste ci attraggono.

1)La maggioranza degli animala scielti hanno un mantello di pelo solo in due casi le piume e quelle del pinguino non sembrano affatto piume.

2) Hanno contorni rotondi.

3) Hanno muso piattto; scimpanzé, leone, panda, bushbaby,

4) Possiedono espressioni facciali: scimmia, scimpanzé, cavallo, leone, cane.

5) Sono in grado di manipolare piccoli oggetti: scimpanzé, scimmia, Bushbaby, elefante.

6) La loro postura tende alla verticalità: scimmia, scimpanzé, bushbaby, panda, orso, giraffa, pinguino, pappagallo.

Quanto più una di queste specie risponde a queste caratteristiche, tanto più sale in alto nella citata classifica.....    .... Nei fanciulli, la prima legge sull'attrazione degli animala è direttamente proporzionata al numero di caratteristiche antropomorfe che questo possiede.
La seconda legge dice: l'età del bambino è inversamente proporzionale alle dimensioni dell'animale preferito.
Come spiegare quest'ultima legge? E' molto semplice...

Intanto beccatevi l'elenco delle mala bestie:

1) Serpente 27 %

2) Ragno 9.5 %

3)Coccodrillo 4.5 %

4)  Leone 4.5 %

5) Topo 4 %

6) Moffetta 3 %

7) Gorilla 3 %

8) Rinoceronte 3 %

9) Ippopotamo 2.5 %

10) Tigre 2.5 %

Come si vede in quest'elenco mancano gli aspetti antropomorfi con le eccezioni del leone e del gorilla, in particolare il leone è presente in ambo e due le liste, le reazioni ambivalenti verso codesto animala è dovuta al fatto che il "re della foresta" presenta una associazione unica di haratteri...

meno 569
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 04, 2015, 08:47:13 AM
Ho dato un'occhiata alla questione del genere di default dei vari animali nel caso vi sia un'unica parola per i due sessi (trovando un riferimento alla grammatica: si parla di "genere promiscuo"); perchè si dice "il falco" e "il leopardo" ma si dice "l'aquila" e "la tigre"? E perchè, parlando di animali quasi identici, si dice "il leopardo" ma si dice "la pantera"?

Mi sono domandato se questo avviene anche nelle altre lingue; se ci fosse coerenza bisognerebbe comandarsene la ragione. Da pochi casi test (tigre) mi pare che questa coerenza non ci sia, in varie lingue ho visto che il genere promiscuo per tigre è il maschile; quindi è un vicolo cieco; è vero che istintivamente dal "genere promiscuo" la nostra immaginazione viene influenzata, ma sembra che sia la lingua che influisce sull'immaginazione, e non l'immaginazione sulla lingua.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 04, 2015, 09:54:27 AM
OT
Mi aspetto che tu, prima di lasciare la partecipazione attiva al forum, ci lasci qualche considerazione finale - senza pippon limit, per una volta, se servisse spazio.
FINE OT
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2015, 02:53:10 PM
In inglese il lemma horse è promisquo così come in francese cheval, e in spagnuolo caballo, i corrispettivi mare e jument e yegua stanno per giumenta, in tetesco Pferd è neutro... altra pruova - se ce ne fosse stato bisogno - del harattere masculino che diamo al lallo in ogni luogo.

In itagliano esiste cavalla, ma nelle situationi generiche et indefinite usiamo anco noi il masculino: lallo.

Dunque, nel nostro haso è fin troppo evidente del perché della promisquaggine a prevalenza mascolina, anche nei casi di mantide, jena, gazzella, oca, farfalla, ecc. il lemma promiscuo al femminile si accosta all'immagine prevalentemente femminea di questi soggetti, in altri hasi le spiegazioni saranno più complicate fuori dalla mia portata come: puma, pantera, termite, gorilla,

meno 422.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2015, 03:26:23 PM
Tra il lallo e il serpente esiste un legame insospettabile, ambo e due le reationi che abbiamo verso questi animala implica un potente  elemento sessuale, positivo e in evoluzione a seconda dell'età per il primo;  più o meno malo a tutte le età - a cominciare dai 4 anni - per il secundo.

Ci sono persone che hanno una tremenda fobia per questi rettili che sono considerati (inconsciamente) dei "falli velenosi" ma questo non basta a spiegare il perché anche i bimbi di 4 anni li "odiano", la radice di quest'odio è più profonda, inoltre, la differentia tra i due sessi è minima anche se l'odio delle femmine è maggiore, dunque, compratevi - se non l'avete gia fatto da giovani -  questo librello che è stato per anni un mio veritable livre de chevette....

http://www.amazon.it/scimmia-nuda-Studio-zoologico-sullanimale/dp/8845248984

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Giugno 04, 2015, 09:48:13 PM
L'odio verso il serpente mi ha portato ad alcune considerazioni
Secondo me l'odio verso il serpente può derivare anche dal fatto che l'insegnamento della religione cristiana(radicata nel nostro paese, ma anche in molti altri) lo demonizza, rendendolo il simbolo del puro male..
un altra ipotesi, più improbabile, deriva dalle teorie di freud sulla psiche del bambino (complesso di edipo)...verso i 3/4 anni attraversa la fase genitale, in cui insieme alla scoperta dei genitali inizia anche a temere per essi, in particolare ha paura che il padre decida di castrarlo a causa del forte amore che il bambino prova nei confronti della  madre che vorrebbe tutta per sè, e ciò lo porta a cogliere analogie tra i suoi genitali ed il serpente

oppure semplicemente perchè anni di evoluzione ci hanno portati a temere i serpenti, a provare ribrezzo e avversione nei loro confronti, perchè potenzialmente pericolosi
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 04, 2015, 10:42:50 PM
Sbaglio o le scimmie hanno il terrore per i serpenti - soprattutto i grandi serpenti, terribili predatori arboricoli?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2015, 09:56:38 AM
Infatti, la ipotesi filogenetica di Morris si riferisce a questo ed è esclusiva del serpe, mentre:
quella psicologica e quella cristianoreligiosa è comune al lallo e al serpe.

Di quella psicologica ho accennato, di quelle religiose dico: il serpe, in religioni precristiane (antico egitto) era un simbolo (fallico) di vita, fecondità, vitalità e pertanto adorato; il lallo presso gli antichi celti in Gran Bretagna era oggetto di pasto (comunione) sacrale, addirittura, i re - al loro insediamento -  si facevano un lieto bagno in un enorme pentolone pieno di una zuppa a base di carne di una intiera giumenta bianca che poi veniva distribuito al giolivi sudditi.

La religione cristiana - storicamente - o si appropria/adotta/adatta a suo uso e profumo usanze pagane o di altre religioni: il Natale, il Carnelvale>Quaresima ecc. oppure le demonizza: il serpe colla mela diventa il malo assoluto per la favoletta della perdita del paradiso terrestro; oppure ne fa un tabù: il nutrirsi di harne di lallo.. stranamente questo tabù è presente nelle popolationi aglosassoni mentre è scognosciuto in quelle latine e in quelle orientali, appunto.

siamo a meno 279
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: silviasco - Giugno 05, 2015, 10:35:29 PM
Perdonate ma mi sento di postare qui la mia PAROLA CONTRARIA alla parola contraria!   :icon_rolleyes:
Ho letto anni fa Morris, e a confronto di altri autori che hanno affrontato temi analoghi, lo trovo un po' "sensazionalista", e di scarso spessore scientifico, sempre rispetto ad altri antropologi, come ad esempio Eibl-Eibsfeldt autore di "Amore ed odio" (non sono sicura di aver scritto bene il cognome, letture di una vita e mezzo fa).
Non prenderei ad esempio per oro colato il discorso sulle preferenze animali dei bambini, soprattutto di quelli occidentali, perché vedendo le mie bimbe e i loro libri "per bambini" mi sono resa conto che la loro percezione di cosa è "realmente" un cane o un gatto, se non ne hanno uno in casa, è MOOLTO falsata (le porto in maneggio anche per questo); per non parlare poi di che concezione possano avere di un orso o un leone. Quindi il valore che i bambini attribuiscono ad un orso dipende da come l'orso viene rappresentato (da adulti) nei libri per bambini;ovvio che rappresenti i valori che noi adulti occidentali diamo a quell'animale, e che quindi chi interpreta le preferenze dei bambini ci riconosca quei medesimi valori. Secondo me, insomma, è una tautologia. Per inciso, né l'orso né il leone hanno minimamente davvero il muso "schiacciato", ma nella discussine questo (ed altre analoghe approssimazioni) è stato tranquillamente preso per dato di fatto.
Non prenderei per oro colato nemmeno le teorie di Freud:che sono, per l'appunto, solo teorie, mai verificate sul piano scientifico, ed ormai ampiamente superate dalla moderna psicologia. Il complesso di Edipo, il porre le pulsioni sessuali al centro di tutto, ecc ecc, potrebbe essere semplicemente una bella storia che Freud si è raccontato per giustificare se stesso. Altri psicologi del'età evolutiva hanno completamente smantellato le teorie freudiane, nomino per tutti Alice Miller ma ce ne sono anche altri che ora non rimembro con certezza.
E Morris è palesemente ed evidentemente influenzato da Freud nel suo mettere morbosamente il sesso al centro di tutto, nel vedere simboli fallici a destra e a manca... Sono una caterva di teorie NON FALSIFICABILI, per usare un termine che è caro anche ad Alex,  cioè non dimostrabili, per usare un termine più generalista.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: bionda - Giugno 05, 2015, 11:14:34 PM
Citazione da: silviasco - Giugno 05, 2015, 10:35:29 PM
Perdonate ma mi sento di postare qui la mia PAROLA CONTRARIA alla parola contraria!   :icon_rolleyes:

:perfect:
Sono troppo pigra per scrivere, grazie per averci provato tu. L'utilità è dubbia, qui è il topic del vaneggiamento libero.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Fioravante Patrone - Giugno 05, 2015, 11:28:22 PM
Citazione da: silviasco - Giugno 05, 2015, 10:35:29 PM
...
Ho letto anni fa Morris, e a confronto di altri autori che hanno affrontato temi analoghi, lo trovo un po' "sensazionalista", e di scarso spessore scientifico, sempre rispetto ad altri antropologi, come ad esempio Eibl-Eibsfeldt autore di "Amore ed odio" (non sono sicura di aver scritto bene il cognome, letture di una vita e mezzo fa).
...

Anch'io ho letto "la scimmia nuda", tanto tanto tempo fa.
Per me è stato un libro formativo. Mi ha aperto nuovi orizzonti. Penso sia difficile sopravvalutare l'importanza (per me, ma credo anche per molti altri) di quel libro, anche per il modo magistrale in cui è stato scritto. Ricordo come catturava la mia voglia di leggere.

Poco scientifico? Non so, non sono in grado di giudicare, sapendo pochissimo di etologia, un libro di cui non ricordo praticamente più nulla, sul piano del testo ivi scritto.
Di certo un libro formativo, almeno per me. Come lo è stata la "psicopatologia della vita quotidiana", che ripasso ogni volta, più volte al giorno, quando mi capita di toccarmi la testa, i capelli, mentre guido.

D'accordissimo su come i bimbetti si rappresentino i diversi animali. Potrei citare un aneddoto, che non fa parte direttamente dei miei ricordi personali, ma dei "miei" ricordi raccontati da mia madre. La prima volta che vidi un cavallo, la mia esclamazione fu: "che capra grossa!". Chissà dove stavano i cavalli nella mia graduatoria
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 05, 2015, 11:32:46 PM
@Silviasco: interessante, sentito nominare ma mai letto nulla di questo "etologo umano". Se mi capita lo farò. Ovviamente lo farò  grazie a una.... parola contraria; come volevasi dimostrare.  :blob3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2015, 12:03:41 AM
Consigliovi di investire euri 8.25 per accattarvi il capolavoro di Morris, 12 miglioni di copie vendute, che per un saggio non è poco.
Il libro alla sua uscita suscitò l'ira dei maligni e dei superbi (non per la quistione dei bimbi e del lallo) ma per l'approccio zoologico allo studio dell'homo.

Eibl-Eibesfeldt e D. Morris, sono della stessa squola, il primo è aglievo diretto di Lorenz il secondo di Tinberger due premi Nobel e cofondatori insieme a Von Frisch dell'etologia.

Se vuoi approfondire, beccati questo linco: http://www.uomini3000.it/204.htm... è inutile dire che io sono darwiniano.

Freud, è stato influenzato da Darwin e non viceversa per un semplice dato cronologico, in particolare Eibl-Eibesfeldt, è il fondatore dell'etologia umana, lontanissimo dalla psicologia humana e vicinissimo alla etologia (zoologia) comparata.

Inoltre, lo studio che riporta Morris se ne strasbatteva dell'equitatione al femminile, per il semplice fatto che a quei tempi la presenza femminile in questo sport/nelle attività equestri era irrisoria, pressoché nulla.

La hosa sorprendente è che lo studio anticipa, quello che è successo quello che vediamo oggi, il lallo è diventato, chissàperché: Passione di Donne e questo non è un vaneggiamento è quello che vediamo anche in questo foro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2015, 12:38:28 AM
Qualhuno ha detto che questo topicone è il mio diario, cos'è un diario?

Quaderno personale dove si annotano e si commentano giorno per giorno fatti, avvenimenti, ricordi, considerazioni di cui si vuole conservare memoria: scrivere, tenere un d.; d. di viaggio; d. intimo
|| Insieme delle annotazioni scritte sul diario: pubblicare il d. di uno scrittore


Se questo significa diario, nella mia parola contraria non trovate nulla di quanto sopra: si parla di traduzioni, di pubblicazioni equestri, di grandi cavallerizzi, di etologia, dei moderni truffaldi/plagiatori, di antiche usanze lalline, di storia del lallo, di tecniche equestri, delle varie scuole equestri, di barefutteria e mascalcia, di grossi personaggi del mondo del lallo ma anche di cavallari e carrettieri.

Malgrado il mio itagliano non perfetto  :icon_eek: i miei tormentoni e il tono pungente... sarcastico? Ironico? Canzonatorio? Irridente?... fate voi... l'affluenza dei visitors è stata enorme, l'avevo già chiuso sto topicone, poi mi resi conto che le visite continuavavo a mia scajola, e lo riaprii con viva e vibrante soddisfazione del pubblico pagante.

Tengo a precisare che degli attacchi personali, delle antipatie che mi sono bellillamente coltivate me ne frega una beatissima minchia, e non è assolutamente per quelle che  - stavolta definitivamente - chiudo... siamo a meno 149.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: silviasco - Giugno 06, 2015, 01:32:47 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2015, 12:03:41 AM

Se vuoi approfondire, beccati questo linco: http://www.uomini3000.it/204.htm... è inutile dire che io sono darwiniano.


Ho aperto il link ma non sono onestamente riuscita a leggere oltre le prime righe. Mi ha messo una grande irritazione addosso, ho capito che avrei trovato un mucchio di cose fastidiose, una fiera di luoghi comuni e generalizzazioni travestite da ragionamento scientifico, mi sarebbe venuta voglia di dover ribattere ed ho deciso che avevo cose più piacevoli da fare  :icon_puke_r:
Magari mi sbagliavo ma non avevo voglia di rischiare... E perdere definitivamente il sonno  :chewyhorse:

Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2015, 12:03:41 AM

Freud, è stato influenzato da Darwin e non viceversa per un semplice dato cronologico, in particolare Eibl-Eibesfeldt, è il fondatore dell'etologia umana, lontanissimo dalla psicologia humana e vicinissimo alla etologia (zoologia) comparata.

Veramente, se leggi bene, ho detto che Desmond Morris è stato influenzato da Freud, io Darwin proprio non l'ho nominato...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2015, 03:01:53 AM
Per inciso, né l'orso né il leone hanno minimamente davvero il muso "schiacciato", ma nella discussine questo (ed altre analoghe approssimazioni) è stato tranquillamente preso per dato di fatto.

Vi dissi: accattateve o libro! Mica posso spiegarvelo tutto!

Il leone è l'unico dei grossi felini nella lista, perché?
La risposta sembra risiedere nel fatto che il leone maschio abbia la testa circondata da una folta criniera pelosa che ha l'effetto di appiattire il muso (come risulta dal modo in cui i bimbi disegnano i leoni)... sia l'orso che i panda assumono spesso la posizione verticale e muovono dei goffi passi traballanti, il ché li fa guadagnare preziosi punti nella classifica... questo, ma non solo questo dice Morris.

Eibl-Eibesfeldt e Morris sono lontani mille ciglia da Freud e dalla psicanalisi: sono sopratutto zoologi et etologi della stessa squola, Morris è certamente un divulgatore alla Piero Angela, o meglio Piero Angela si è ispirato a Morris in quanto questi ha cominciato almeno vent'anni prima di lui a a divulgare, Ireneo è certamente più accademico ma sono la stesa hosa, anzi è Morris che ha aperto quella strada ad Ireneo.

Ireneo cita spesso Morris nella sua opera più importante, ad esempio,  a pag 163,  fa riferimento agli studi di questi riguardo l'evoluzione del seno della donna come rappresentanza delle natiche nel rapporto vis a vis col maschio, e lo integra con una osservazione di Wickler che segnala uno stadio intermedio di questa trasposizione riguardante il gelada (Theropithecus gelada): questa scimmia sta prevalentemente seduta, dunque, tiene il deretano quasi sempre nascosto, pertanto, i rossi capezzoli, vicinissimi tra di loro, circondati da una ampia zona a forma di clessidra delimitata da verruche bianche hanno assunto la forma perfetta dell'apparato genitale di quella specie... ovviamente sia in quelle scimmie che nelle donne, l'ancestrale segnale sessuale dato dal posteriore ai maschi si è comunque conservato, appunto!

Per completezza dell'informazione, Ireneo cita Morris ale pagine:153 - 155 - 163 - 205 - 293 - 326 - 356 - 388 - 402 - 444 - 454

Lovviamente non posso che consiliare la lettura di questo bel tomo, ma dovrete cacciare qualche euro in più...  io lo pagai 113.000 lirette, oggi, con 64 euri o giù di lì ve la cavate.

http://www.bollatiboringhieri.it/scheda.php?codice=9788833913230


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Giugno 06, 2015, 10:22:26 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2015, 12:38:28 AM
Qualhuno ha detto che questo topicone è il mio diario, cos'è un diario?

Quaderno personale dove si annotano e si commentano giorno per giorno fatti, avvenimenti, ricordi, considerazioni di cui si vuole conservare memoria: scrivere, tenere un d.; d. di viaggio; d. intimo
|| Insieme delle annotazioni scritte sul diario: pubblicare il d. di uno scrittore


Se questo significa diario, nella mia parola contraria non trovate nulla di quanto sopra: si parla di traduzioni, di pubblicazioni equestri, di grandi cavallerizzi, di etologia, dei moderni truffaldi/plagiatori, di antiche usanze lalline, di storia del lallo, di tecniche equestri, delle varie scuole equestri, di barefutteria e mascalcia, di grossi personaggi del mondo del lallo ma anche di cavallari e carrettieri.



Notevole come ci sia una contraddizione in quello che tu hai scritto: in questo topic, che si chiama "la MIA PAROLA CONTRARIA" si parla di questioni equestri, etologia etc. Allora come mai questo titolo? è presto detto: perchè appunto alla fine di tutte le considerazioni equestri etologiche eetc... c'è l'ultima parola di raffaele. La sua parola contraria. Questo fa si che questo topic rientri in parte nella definizione di diario: "Quaderno personale dove si annotano e si commentano  [...] considerazioni di cui si vuole conservare memoria". Ma passiamo all'altra parte della tua definizione di diario: "Quaderno personale dove si annotano e si commentano giorno per giorno fatti, avvenimenti, ricordi"

e qui cito questo post di raffaele, del 29 maggio 2015.

"... siamo nel 1996, il tunisino si era licenziato, pertanto chiesi ad un vicino se poteva badare a Fiorello per quel periodo di ferie, questi aveva una lalla che cognoscevo molto bene in quanto sorella piena di Sagapò, una lalletta che avevo acquistato anni prima.

Voi tutte che avete dei figli, dei compagni, degli amici molto intimi, certamente capite al primo colpo d'oculo il loro stato d'animo, lo stesso accade a me coi miei lalli, appena rividi Fiorello capii che c'era qualcosa di nuovo, qualhosa era cambiato.

Il vicino - a mia scajola - aveva fatto coprire la sua lalla da Fiorello, cosa che questi - gran bugiardo - negò fortemente, mi inc***ai come un bufalo cafro e non gli detti neanche il "regalo" pattuito.

Morale, dovetti ricorrere al capezzone in ferro per rimetterlo a posto, ma ormai il danno era fatto, comprai Margherita un'asinella sardagnola, normalmente i cavalli non si eccitano con le asine, lui no: lui stava nel suo recinto e Margherita in un altro più piccolo, faceva come un pazzo, avanti e indietro per ore, lo mettevo nella scatola e cominciava col ballo dell'orso... un disastro, in un mese perse 100 chili di peso, e comunque, quando uscivo, avevo una "bomba" innescata in tasca.

Il lallo aveva 13/14 anni ed era con me da polledro, avevamo fatto migliaia di km assieme, io avevo superato la cinquantina e cominciavo ad avere i miei primi ploblemi di salute, gli ero molto affezionato, mi dissi: questo è il mio ultimo lallo, se non schiatto prima, quando sarà il suo tempo io avro 70anni età giusta per chiudere assieme, questo progetto prevedeva la castrazione, appunto.

Dunque, lo feci castrare, allora i lalli li si buttavano per terra e ci volevano almeno 3 persone per contenerli, dopo l'operazione, gli tolsi i ferri e decisi di dargli un periodo di riposo per farlo rasserenare dopo le dure "discussioni" che avevamo avuto, purtroppo, il destino cinico e avaro volle altrimenti:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2013/02/il-pino-martorana.html

Dunque, trovo stupido dettare regole, stilare peculiarità di razza se non in senso assai lato; ogni lallo è una persona con la sua unicità, e come tale va trattata, appunto.
"

Questo è solo UNO dei tanti ricordi di raffaele postati in questo topic (sono vermente tanti, alcuni scritti in corsivo alla fine di un topic, altri che sono topic a sè) , e alcuni addirittura raccontano di suoi fatti personali, come di lui che quel giorno è stato  coi nipotini. Come è possibile che l'autore di un topic scriva così tanti ricordi... considerazioni personali... fatti... in un topic? semplice ,perchè lo sente suo.

Il topic rientra nella definizione di diario postata da raffaele. Lo stesso raffaele ha constatato che ha più o meno le stesse visualizzazioni di un diario: ecco spiegato il motivo.

c.v.d
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Giugno 06, 2015, 01:57:32 PM
Questo conto alla rovescia non mi torna ;D

si vede che sono stato cresciuto male con il conto Americano nello sparare i razzi nel cielo infinito, a Raffaele e rimani con noi comuni mortali, nello spazio che ci vai a fare?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2015, 02:47:29 PM
In questo topicone si è fatta cultura, spesso di basso conio ma, altrettanto frequentemente, di ottima qualità; tutti hanno espresso le loro idee, ci son stati grossi contributi alla discussione, civilissimi contrasti, granitiche prese di posizioni, ma anche interventi disturbatori, calunniosi, strumentali e marcatamente offensivi per partito preso ad personam, a questo siamo rassegnati dato che siamo ben coscienti che non tutti gli imbecilli muoino nella culla.

Dunque mi accingo al pipponcino finale, pe prima hosa...

Titolo: Il pipponcino tarda
Inserito da: alex - Giugno 08, 2015, 12:38:43 PM
Tardando il pipponcino, ne approfitto. :blob9:

CitazioneNon credere a niente perché ne hanno parlato e chiacchierato in molti. Non credere semplicemente perché vengono mostrate le dichiarazioni scritte di qualche vecchio saggio. Non credere alle congetture. Non credere come una verità ciò a cui ti sei legato per abitudine Non credere semplicemente all'autorità dei tuoi maestri e degli anziani. Dopo l'osservazione e l'analisi, quando concorda con la ragione e conduce al bene e al beneficio di tutti e di ciascuno, solo allora accettalo, e vivi secondo i suoi principi.
Buddha

Abbiamo incontrato Raffaele, uno che ha fatto questo percorso e alla fine è arrivato a certe conclusioni, e ora a quelle resta fedele; fino ad essere urtante, nella sua fedeltà.

Sono conclusioni tutte vere? Non è detto; ma ben venga che qualcuno, nel corso di un'intera vita, avendone ì'opportunità, ha avuto l'interesse e la tenacia di percorrere questa strada faticosa; non sono molti quelli che lo fanno; il percorso va rispettato, bisogna ringraziare che condivide (gratis) le conclusioni, e basta.

Raffaele mi ha fatto spesso pensare; da parte mia, grazie.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 15, 2015, 04:26:50 AM


http://lallietope.blogspot.it/2015/06/il-rigore.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 15, 2015, 07:19:36 AM
Bello. Sono punti che pur capendo per poco di francese, avevo colto: il "come" piuttosto che il "cosa", nell'educazione del lallo; sul "come" bisogna discutere, ma di certo è l'elemento in comune a tutte le possibili equitazioni - proprio come il "come" si insegna una nuova lingua è ciò che è comune a tutte le lingue, totalmente a prescindere dalla varietà dellle lingue.

Ma come dare feedback? Sul blog? Qui, in un topico "esterno"? Per MP? Per mail, lasciandoti l''onore/l'onere di riprendere/di commentare il feedback sul blog, se e quando vorrai? Oppure preferisci nessun feedback?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 20, 2015, 02:36:03 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/06/il-binomio-il-binomio.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 24, 2015, 03:34:47 PM
Il cervello comanda la gamba, ma la ascolta? Certo che sì! la gamba non solo obbedisce, ma invia un flusso continuo e ricchissimo di messaggi al cervello, attraverso i nervi sensitivi.... se il cervello non ascoltasse continuamente e attentamente la gamba, il movimento diventerebbe grossolano e di scarsissima qualità.

Prova a pestare un aculeo, e vedrai che il segnale della gamba è così forte che costringe il cervello a cedere; altro che automatismo!

L'amico francese è affascinante, ma non convincente. Il ritratto che ne fa chi l'ha incontrato è illuminante.... disposto ad assorbire come e più di una spugna tutte le idee che vanno d'accordo con la propria opinione.... impermeabile a quelle che non vi si accordano. Decisamente lontano dall'essere uomo di scienza!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 28, 2015, 11:11:06 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/06/il-riflesso-pavloviano.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 28, 2015, 12:21:45 PM
Leggete la l'episodio  di Raabe nel link qui sopra! Ve ne faccio un riassunto: la storia di un cavallo reso idiota, montato da un idiota, in compagnia di cavalieri idioti che montavano però cavalli meno idioti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 04, 2015, 09:32:19 AM
http://www.gianniwest.com/1/parlando_di_cavalli_1_4016264.html

:pollicesu:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 04, 2015, 10:28:24 AM
Veramente bello, grazie Raffaele. Spero che sia il primo post che viene letto da chi vagamente inizia a pensare di avvicinarsi al mondo del cavallo. Come riuscire a farglielo leggere? Un bel problema!

Io ho fatto quasi tutti gli errori indicati da GianniWest.... :horse-embarrassed: mi è andata bene, tutto sommato, per una semplice questione di poderoso fattore K.  :horse-cool:

PS: io posso commentare perchè a mia Scajola ho ancora i "privilegi". Spero che non ti dia fastidio, Raffaele....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 06, 2015, 07:13:38 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/presenza-femminile-in-equitazione.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 10, 2015, 09:33:18 AM
Pagina tosta, quella linkata; chi ama edulcorare i fatti nudi & crudi (confermo la loro realtà) ne stia alla larga. Non è roba da ragasse.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2015, 12:26:23 PM
Tra il vietare ad Alex di infrangere la chiusura del topico grazie ai suoi lieti privilegi, e permettere a tutti di potersi esprimere, scelgo - grazie al motto "vietato vietare" - la seconda via.

Fermo restando il fatto che continuerò a non partecipare alle vostre giolive discussioni.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 11, 2015, 11:20:47 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/masturbazione-infantile-e-fare.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Luglio 11, 2015, 09:23:34 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 11, 2015, 11:20:47 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/masturbazione-infantile-e-fare.html

Un conto sono caratteri forti, un conto è che la maggioranza di certe donne che monta a cavallo è di un forte istinto di essere dominanti, solo che ci riescono in parte visto il loro istinto di mamma.

Gli uomini sonno solo distruggere perché   provare amore  non è un sentimento che va messo in atto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2015, 02:14:02 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/monta-allamazzone.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 16, 2015, 02:44:02 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/drop-out.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 16, 2015, 09:23:15 AM
si però l'età tra i 15 e i 18 porta in genere l'abbandono dello sport, non solo nell'equitazione.
la necessità di cambiare, di fare altro, di staccarsi dalle abitudini (anche famigliari) e di avere più tempo a disposizione per "il broccolaggio" e in genere per i divertimenti giovanili (appunto discoteca, uscite varie, pizzate, viaggi, gite ecc) è un passaggio che accade a moltissimi giovani (maschi e femmine) e non solo a quelli che praticano l'equitazione. capita in moltissimi sport, tutti direi. si salvano ovviamente i motori per i maschi, perchè moto, macchina e kart sono e restano passioni lunghe una vita... e forse sono simboli di coraggio, abilità, mascolinità molto più del cavallo.

comunque ho un'altra teoria. e cioè che finchè si è piccoli si è poco competitivi o comunque lo scarso risultato sportivo non implica un peggioramento della percezione di sè, del proprio valore personale. man mano che cresci (e soprattutto nell'età critica verso i 18 anni) i fallimenti sportivi portano a sentirsi perdenti. soprattutto se consideri che si tratta di giovani che praticano lo sport da anni e che, giunti ai 18 anni, si rendono conto di essere scarsi e che non arriveranno mai ad ottenere risultati come sportivi come sperato. a quel punto, credo, l'elemento di frustrazione supera l'elemento di piacere e dunque si molla. difficilmente uno abbandona un'attività in cui riesce, si sente bravo ed è riconosciuto bravo dagli altri, perchè è un'attività estremamente gratificante. mollano, in genere, quelli che non si sentono bravi. anche perchè praticare uno sport che piace molto, che appassiona molto, ed essere seminegati è veramente frustrante. ecco perchè poi ci si riavvicina in età più avanzata. con la scusa che non si è piu dei giovani virgulti, tutto l'agonismo o comunque la parte competitiva dello sport viene messo da parte. ci si riavvicina per pura passione e amore per l'equitazione e per il cavallo, sentendosi finalmente giustificati nell'essere scarsi. e finalmente ci si può godere il rapporto con l'animale e l'equitazione liberi da sovrastrutture, in piena libertà, senza che il risultato si ripercuota sul giudizio di sè e senza che il giudizio degli altri pesi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Luglio 16, 2015, 11:08:59 AM
boh io di questi casi poker non ne ho mai visti. mi spiego meglio: ho conosciuto due ragazzi 19 enni che avevano ottimi cavalli e ottimi risultati. hanno entrambi smesso perche' si sono stufati, e dato che l agonismo e' impegnativo sotto tutti i punti di vista, hanno preferito passare i week end con gli amici piuttosto che andare in gara o montare. Una ragazza ha smesso ma non facrva molte gare, 20 anni , aveva ingranato il cavallo e puo essere il caso da te descritto. Un altro ragazzo che conosco prese il primo grado con un cavallo in fida intera molto bravo. I genitori gli comprarono il cavallo ma c'era da lavorare parecchio perche il cavallo aveva i mezzi ma non molta esperenza in gara. Smise probabilmente perche' si era stufato. Non lo so, io noto che queste nuove generazioni non hanno moltissima voglia... in generale...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 17, 2015, 11:22:34 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/i-i-freni.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ospitalazzo - Luglio 18, 2015, 07:17:51 AM
Molto vero.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Luglio 18, 2015, 08:55:44 AM
il filing?  :benedizione:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 18, 2015, 06:43:28 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/forumicaio-parte-prima.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 19, 2015, 02:19:16 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/forumicaio-parte-seconda.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Luglio 19, 2015, 10:00:39 AM
Pagina 101, questo topic è diventato una carica :mucca:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 19, 2015, 10:53:50 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/forumicaio-parte-terza.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 20, 2015, 12:26:34 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/puccipucci.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 21, 2015, 10:32:33 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/07/il-davanti-e-il-didietro.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Luglio 21, 2015, 09:49:22 PM
Raffaele scusa, tu sei un uomo intelligente, non credi che noi donne del forum ci potremmo sentire offese, umiliate, "mercificate" da certe immagini o discorsi del tuo blog?
Io, di proposito, mi sono sempre rifiutata di leggere qualunque cosa tu scrivessi in un posto intitolato "lalli e TOPE" proprio perchè io sono una DONNA e non una parte anatomica (tra l'altro mi dispiace anche privarmi volontariamente della lettura del tuo blog perchè scrivi spesso cose interessanti).
Oggi trovo il link al tuo blog "normale" (scusa non so come definirlo per distinguerlo da quello vm18 anni), leggo e alla fine vedo una foto di fondoschiena femminili.
No comment.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Luglio 21, 2015, 11:39:29 PM
Ancora che intervenite e ci parlate?
Per me la sua conoscenza/esperienza si annulla e diventa zero in ogni intervento qui o scritto del suo blog..mi sembra che di edificante di suo non ci sia nulla....lasciatelo giocare con i ricordi dei tempi in cui ammaestrava i San fratellani! :benedizione:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 23, 2015, 04:43:08 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/la-cultura-equestre.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 23, 2015, 10:38:40 AM
... mi verrebbe da replicare ma è inutile.
ormai è normale (ma solo per una società decadente) denigrare quello che non si capisce.....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 23, 2015, 10:41:36 AM
naturalmente parlavo con maya e milla...

con raffaele sono perfettamente d'accordo ahahahahhahahahahah
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Luglio 23, 2015, 11:37:03 AM
Poker io NON ho denigrato assolutamente niente, anzi ho premesso che Raffaele è un uomo intelligente, cosa di cui sono convinta, è anche una persona colta, che dice spesso cose interessanti, ci ho lavorato un bel po' insieme alle traduzioni delle Questioni equestri e dei Souvenirs quindi (almeno virtualmente) credo di conoscerlo un po'.
Che poi giochi a provocare, a fare il bastian contrario e ci si diverta immensamente è un'altra faccenda, che abbia ecceduto in alcuni giudizi che mi riguardavano idem, ma tutto ciò non toglie che IO legga con interesse quello che scrive.
Ho semplicemente fatto osservare che IL TITOLO "Lalli e tope" e alcune immagini che mette Raffaele SECONDO ME sono di cattivo gusto, nulla hanno a che fare con il contenuto, e MI offendono in quanto donna.
Allo stesso modo mi offendono certe pubblicità, riviste "maschili" ecc.ecc.ecc.
Per questi motivi non entrerò più nel blog di Raffaele.
E' una MIA scelta, una MIA opinione, tra l'altro diversa da ciò che dice Maya NB, che poi tu sia immensamente contento delle foto di sederi femminili che Raffaele mette nel suo blog non dubito.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Luglio 23, 2015, 11:44:06 AM
Poker, non mi stupisce. Sapete una cosa?

tutti questi ometti che cercano un motivo per cui la donna va a cavallo... e si va a cavalcioni...e i culi....ect...

Ma perchè non analizziamo la cosa dal punto di vista maschile????

Comincio io.

Molto spesso gli uomini che vogliono saltare alto, sempre più alto (un pò come Poker), hanno una notevole sindrome da compensazione.Detta in termini "tecnici": Complesso di inferiorità e relativa sindrome da compensazione. Tutto questo rientra anche nella sfera sessuale. Ma non mi dilungherò.................................................................................................

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 23, 2015, 11:59:37 AM
ci può stare.... in effetti la mia cavalcatura è una femmina (!!) baia scura (!!) con chiome fluenti (!!) molto docile (!!) che è sempre pronta a compiacermi (!!).... in affetti a questo punto potrei pure fare a meno di una fidanzata ahahahahahahaaha

comunque sicuramente nell'uomo c'è una forte componente di agonismo (anche fuori dallo sport).

quindi quello che dici tu non funziona. perchè non centra con l'equitazione. tu dovresti dire: i maschietti che fanno sport cercando di arrivare sempre piu in alto e vincere sempre di piu e fare cose sempre piu difficili hanno complessi di inferiorità e relativa sindrome di compensazione. quindi non si applica all'equitazione, ma in genere all'agonismo in qualsiasi sport. dunque mi spiace ma non sei in tema con lalli e tope ahahahahahhahahaahhah.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Luglio 23, 2015, 12:12:04 PM
Giusto. La sindrome da compensazione però si riferisce all'altezza e alla larghezza dell'ostacolo da saltare (più salto alto più sono macho), non al fatto di fare agonismo o meno. Può essere questo il motivo per cui l'equitazione è praticata da molte donne, ma i più grandi cavalieri (che quindi saltano più in alto)sono uomini???chissà... Come ci insegna Raffaele (!!!) l'equitazione è collegata alla sessualità. A dire la verità ,agli occhi di un uomo un pò arrapato (come Raffaele), qualsiasi cosa è collegata alla sessualità....


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 23, 2015, 12:50:13 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/il-chiodo-fisso-il-chiodo-fisso.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 23, 2015, 06:46:02 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/07/una-delle-prime-cose-che-mi-disse-una.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Luglio 23, 2015, 10:21:17 PM

Che peccato che non capisci, ma secondo te le donne si irritano di vedere immagini di parti anatomiche perchè vedono in esse modelli irraggiungibili? E una donna ti avrebbe detto questo? Forse LEI si irrita per questo ma non siamo tutte uguali sai.
Buon divertimento.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: planetadmin - Luglio 24, 2015, 12:11:47 AM
Alexis FALLA FINITA, la porta sai dove si trova esci da sola e un forum mettilo su tu vediamo cosa ne esce ok?

Il post te l' ho cancellato io non un moderatore.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 24, 2015, 04:38:07 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/cerchiamo-di-capire.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 24, 2015, 08:12:05 AM
Tutto giusto. Ma preferirei parlare di MGR: mutilazioni genitali religiose. Esecrandole TUTTE.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 24, 2015, 09:43:25 AM
mah, avete visto il documentario "il corpo delle donne"?
io non ci vedo nulla di male nell'uso del corpo (femminile o maschile) come attrattiva per la vendita di un prodotto.
per me non c'è differenza tra un bel sorriso e un bel culo. il nostro corpo non è peccaminoso o volgare o vergognoso.
ognuno ha il suo pudore, ma appunto il pudore è un senso che uno deve avere rispetto al proprio corpo, non a quello degli altri.
se una persona non ha problemi o magari prova anche orgoglio a mostrare il proprio corpo dietro un corrispettivo, beh non c'è nulla di male. e questo va al di là dell'essere maschi o femmine.
la mercificazione del corpo c'è e c'è sempre stata e quando è volontaria, ben pagata, non pornografica, non vedo perchè debba essere osteggiata.
altra cosa è l'umiliazione o la percezione di un essere umano come oggetto. ma questo non dipende da un'immagine di nudo. questo dipende dalla cultura e dalla sensibilità delle persone. gli uomini andavano a prostitute già in epoca vittoriana quando si faceva i puritani e non si poteva mostrare la caviglia. l'immagine non centra assolutamente nulla.
nei paesi islamici non vedrete mai una donna discinta, nè per le strade nè nella pubblicità, eppure la donna non gode di grande considerazione nè in famiglia nè come diritti sociali....
non bisogna farsi ingannare, confondendo la forma con la sostanza.
l'immagine è solo un'immagine. che si associ una forma femminile particolarmente attraente a un prodotto o ad un servizio per renderlo più intrigante, appetibile, attrattivo è assolutamente normale e segue le regole del marketing.
ma questo vale anche per immagini di uomini.
recentemente ho visto un servizio su una serie di fotografie ritraenti statuari ragazzi americani mutilati in guerra. erano nudi, o quasi, e mostravano il loro corpo bellissimo, che restava bellissimo anche con qualche pezzo mancante. ebbene anche in questo caso si è fatta leva su un'immagine di nudo potenzialmente sensuale (anche le pose erano abbastanza allusive, lascive) per portare piu attenzione sul messaggio da "vendere" (in questo caso non commerciale ma anzi nobilissimo, cioè la condizione dei mutilati di guerra).
mi ricordo anni fa una campagna animalista in cui una nota personaggiA tutta biotta con il suo triangolo di pelo in bella vista diceva "questa è l'unica pelliccia che non mi vergogno di portare". in quel caso il nudo va bene? per vendere un messaggio animalista va bene, ma per vendere un profumo no? e perchè? il concetto è lo stesso.
una immagine è solo una immagine. poi chiaro, se parliamo di contenuti pornografici è un altro discorso, ma non mi pare proprio il caso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Luglio 24, 2015, 08:48:49 PM
Tutto giustissimo Poker solo due osservazioni:

-è assolutamente vero che la pubblicità ci invoglia ad acquistare prodotti presentandoci modelli, maschili e femminili che siano, ipoteticamente irraggiungibili proprio perchè fa leva sull'identificazione tra il consumatore ed il modello proposto, ovvero su un meccanismo diametralmente opposto da quello di cui parla la collaboratrice di Raffaele che sostiene che le donne si irritano al vedere modelli irraggiungibili.

-nessun problema a vedere immagini di belle donne-uomini, parti anatomiche o quello che vuoi, solo qualcuno mi deve spiegare che diamine c'entra la foto di fondoschiena femminili a corredo di un discorso in cui si parlava di equitazione, io la trovo gratuita e di cattivo gusto, proprio perchè è fuori contesto. Se voglio vedere certe immagini mi compro Playboy o Playgirl (scusate non so neanche se esistano, non sono preparata sull'argomento), ma se in un forum di equitazione viene messo il link ad un blog io mi aspetto di trovare discorsi attinenti all'equitazione, non un culo o Bo Derek che cavalca nuda perchè, come si dice a Firenze "icchè c'entra i' culo con le quarant'ore"?
Tu Pocker parli di uso del corpo per vendere, bene possiamo discutere se sia giusto o meno ecc. ma per favore spiegami che diamine deve vendere Raffaele mostrando culi e tette perchè io non l'ho capito.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Luglio 25, 2015, 12:30:36 AM
Io ho letto il blog di raffaele lalli e tope...perchè non mi escudo mai nulla a prescindere
Non mi sento offesa dalle foto discutibili, all'inizio ho creduto di potermi sentire offesa dai contenuti
Invece no, semplicemente perché l'idea di donna che raffaele descrive nel suo post é estremamente...antica
Più leggevo più mi veniva in mente l'angelo del focolare, la madre devota...
Non mi ritrovo nelle descrizioni di raffaele, non tratto il mio cavallo da figlio, ma da animale qual'é
Il fatto é che chi é di sesso femminile, per norma sociale, é destinata a diventare madre, ad avere l'istinto materno ed occuparsi della famiglia...chi non mette al mondo dei figli viene addocchiata come povera derelitta.
Io penso che nel 21esimo secolo la donna sia molto più che una madre, penso che abbia la stessa ambizione dell'uomo, la stessa competività...negli ultimi anni molte donne hanno raggiunto posizioni di potere, perché solo ora?
Perché prima la donna era considerata come la consideri tu, raffaele
Poi il fattore sessuale può essere benissimo associato anche alla figura maschile per motivi spesso uguali o comunque simili


Piccolo OT : poker, mi ero convinta che la tua cavalla fosse saura, non so perché ahah
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 25, 2015, 01:29:30 AM
http://lallietope.blogspot.it/2011/07/ginger-rogers.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 25, 2015, 01:40:07 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/ginger-rogers.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 26, 2015, 04:41:46 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/cose-di-donne.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Luglio 26, 2015, 11:18:08 AM
La domanda che sorge spontanea è; se alle tope piace sentire tra le cosce un certo articolo,

ai TOPI   cosa piace sentire sotto il loro CULO?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 26, 2015, 01:38:58 PM
Caro Marco, da adulti e consenzienti possiamo trattare tutti gli argomenti anche i più scabrosi, ma è evidente che il linguaggio e i temi sono differenti a seconda dell'ambiente nel quale operiamo.

Dunque - come tutte le altre ragasse . se vuoi, avendo esperienza nel tema, puoi collaborare al blog Lalli e Tope che è un blog per adulti ma non è assolutamente un blog porno.

Non credo che questo sia l'ambiente adatto a queste discussioni ecco il motivo perché non ho aperto un topico sul tema quì.

Spero che tu ti adegui alla mia delicatezza. grazie.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Luglio 26, 2015, 03:16:51 PM
Incredibile sono riuscito a far parlare Raffaele la mi autostima si merita un bel  :perfect:


Il mio livello  intellettuale rispetto al tuo è  decisamente a tuo vantaggio, ma sai resto ugualmente una persona piacevole anche se  incolta :ciao:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 27, 2015, 11:10:28 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/un-disastro.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 28, 2015, 01:31:28 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/e-il-momento-di-dire-la-mia-ambra.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 28, 2015, 03:56:49 PM
Forse un giorno più donne avranno la percezione che il tuo blog è segno di interesse e apprezzamento nei riguardi dell'altra metà del cielo e della ostinata e appassionata ricerca della differenza....  dovrebbero sentirsi quasi più irritate dal mio atteggiamento, totalmente opposto, di assoluto, o quasi, disinteresse per la differenza: mi viene naturale, in una varietà di situazioni (eccetto alcune  :horse-wink:), considerare uomini e donne praticamente uguali, ambedue appartenenti alla specie assai impropriamente chiamata "Homo sapiens".

Titolo: FIERALALLI 2015
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 29, 2015, 04:51:39 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/fieracavalli-verona-le-affinita.html
Titolo: Sono un uomo di mondo...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 30, 2015, 09:44:02 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/un-uomo-di-mondo.html
Titolo: Il piacere è tutto... vostro, ma non solo.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 31, 2015, 01:11:26 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/il-piacere-e-tutto-mio.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 31, 2015, 09:01:19 AM
sublime... e siamo sulla strada giusta!

non mi ricordo più l'epoca in cui imparavo a battere la sella (c'erano ancora holly e benji e bim bum bam) ma presumo di aver preso abbondanti pallate sull'arcione.
l'ultima volta che ho preso una sonora pallata è stato qualche mese fa. ho fatto un grosso verticale con un cavallo di un conoscente, il quale del tutto inaspettatamente ha alzato così tanto il garrese (o dovresi dire arrotondato la parabola... ma è un modo di dire) che mi ha tirato un gran colpo sullo sterno, lasciandomi piu o meno senza fiato e facendomi ricadere, in ricezione, sulle mie parti basse. seguirono giorni di camminata alla tex willer e di lamenti continui. di lì mi convinsi di avere una pubalgia e la menai per parecchio tempo... alla fine il dolore sparì da solo come l'ematoma che me lo ricordava.

per quanto riguarda le donne che mettono il cavallo al pari del partner non ne parliamo. ne conosco una che gira e monta con innumerevoli leccornie nelle tasche e ogni 2 per 3 si inchioda sulla pista per nutrire la sua bestiolina, ogni volta che fa qualcosa bene (e considerando che fa solo passo trotto e galoppo, la bestiolina fa SEMPRE bene... mille e mille fermate inaspettate sulla pista). un'altra ha dipinto il box del suo cavallo disegnandoci un paesaggio verde con alberi, colline, cavalli, cielo azzurro (rimarrà fino alla prossima diarrea a spruzzo....) e da ultimo ne conosco una che parla sempre al suo cavallo mentre monta. non è che gli dice "si" o "no" o che bestemmia o che impartisce comandi vocali. no, lei dialoga "amore, perchè non vuoi darmi la flessione a sinistra?? da bravo, fletti" e cosi via.

di contro conosco anche una favolosa amazzone dal pugno di ferro. monta le peggio bestie ingranate, non ha paura di niente, è abile risolutrice di difese bastarde ed è solita mollare i cavalli nel box legati a smaltire il fiato e il sudore, dopo una bella doccia, qualsiasi tempo faccia. però c'è da dire che non ha un cavallo suo. in concorso tira giu i cavalli dal camion e li lega agli anelli del van, non prende mai il box.... un cuore di pietra insomma.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 31, 2015, 09:34:18 AM
Si smettessimo di interpretare il sesto stadio della sbornia spagnola e messicana secondo Paolo Rossi (la Negacion de la evidencia), ci sarebbe da riflettere seriamente. Ammettere che esiste l'eventualità di una stimolazione sessuale inattesa per una bambina/una ragazza/una donna in sella sarebbe il primo passo per comprendere e rassicurare, se del caso, le donne a cui sia effettivamente successo, tante o poche che siano; il che potrebbe anche imbarazzarle parecchio, e metterle in seria difficoltà, per uscire dalla quale avrebbero appunto bisogno di poterne parlare nel modo giusto con la persona giusta; e la persona giusta, in questo caso, non può essere che una brava istruttrice femmina, che sappia affrontare il problema con serenità e trovando i giusti modi. Non è un compito facilissimo; di certo, la peggiore soluzione è appunto la negacion de la evidencia, il rifiuto di prendere in considerazione il problema, e la sua erronea valutazione, sia in termini di sottovalutazione che di soppravvalutazione.

Ho qualche dubbio, invece, sul fatto che Piciopacio sia "la persona giusta" da suggerire a una ragazza in imbarazzo per essere rassicurata (ma chissà, magari proprio lui, tu per tu,  troverebbe invece le parole giuste.... chi può dirlo!); istruttrici donne, Piciopacio vi ha dato la sveglia, ed ha fatto già molto, adesso basta chiacchiere e polemiche e datevi da fare. Seriamente, con leggerezza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Luglio 31, 2015, 11:32:39 AM
Argomenti interessanti. Tutto sommato non ci vedo niente di trascendentale nell' affermare che il rapporto donna-cavallo ha una valenza erotica. Tante cose stimolano la sfera sessuale, come il cibo, un buon libro, una conversazione interessante. La sessualità è un istinto primario e la si può incontrare ovunque, senza sensi di colpa o negazioni.
Quello che invece mi fa riflettere è il rapporto diverso che ogni donna instaura con il proprio cavallo. Raffaele ha dimenticato di menzionare ( o forse lo ha fatto e io non sono stata attenta) l' istinto della crocerossina, " io ti salverò, curerò i tuoi malesseri fisici e psicologici". Esiste un buon numero di donne ma anche di uomini che scelgono e vengono attratti dai cavalli difficili e problematici e provano interesse e soddisfazione nel farli " rinascere". Mi piacerebbe si potesse parlare anche di questo diverso risvolto, strettamente collegato al puccipucci e all' erotismo.
Titolo: Thanks!
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 01, 2015, 08:46:04 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/grazie.html
Titolo: fofondoschiena
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 02, 2015, 11:22:01 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/08/il-didietro-e-il-davanti.html
Titolo: Re:fofondoschiena
Inserito da: carodubbio - Agosto 02, 2015, 06:58:07 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 02, 2015, 11:22:01 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/08/il-didietro-e-il-davanti.html

Lo sai si che se insisti fai la fine di Tinto Brass che ha scritto addirittura L'elogio del culo.

Poi mentre passeggio in spiaggia in questo periodo vai a sapere perché si va a guardare sempre li :angel3:
Titolo: Nel 2000.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 03, 2015, 10:23:10 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/08/ecco-una-parte-leggermente-rielaborata.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 04, 2015, 07:05:14 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/08/ciccina_4.html
Titolo: Crocerossinaggio.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 05, 2015, 04:02:39 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/08/le-crocerossine.html
Titolo: La "cura".
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2015, 02:40:59 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/08/la-cura.html
Titolo: plin plin
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 08, 2015, 03:44:34 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/08/plin-plin.html
Titolo: A pelo.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 10, 2015, 06:53:02 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/08/pelo.html
Titolo: Il culo radiologico.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 13, 2015, 01:09:49 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/08/e-da-un-po-che-il-vostro.htm
Titolo: Re:Il culo radiologico.
Inserito da: alex - Agosto 13, 2015, 01:18:57 PM
Link rotto, questo è quello giusto:

http://lallietope.blogspot.it/2015/08/e-da-un-po-che-il-vostro.html
Titolo: Fori
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 14, 2015, 03:51:08 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/03/i-forum-equestri-in-itagliani.html
Titolo: La cacca.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 15, 2015, 11:45:14 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/08/ieri-sera-siamo-stati-cena-da-amici.html
Titolo: Il dito nella piaga.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 16, 2015, 11:42:11 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/08/il-dito-nella-piaga_16.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 17, 2015, 11:25:29 PM
Caro raffaele Ho trovato qui oltralpe la rivista di equitazione per ragazze. Giuro. Si chiama (ttraduzione) l'amazzone.. racconterò meglio i dettagli delle mie correlate scoperte quando sarò di ritorno dai campionati (ssorvolerò sulle amiche della squdra di dressage, naturalmente)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 18, 2015, 12:58:03 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/08/futile.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 19, 2015, 10:09:23 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/08/asini.html
Titolo: Ledi Godaiva...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 20, 2015, 02:37:24 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/08/ledi-godaiva.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Agosto 20, 2015, 09:33:32 PM
Raffaele, scusa ma forse hai davvero un chiodo fisso in testa. Non ti viene mai il dubbio?
Lascia noi donne fare quello che più ci aggrada o ci SODDISFA e pensa ad altro. Creiamo davvero tanto trambusto? Facciamo qualcosa di illegale? Lasciaci montare nude ( io personalmente mai fatto ma ognuno è libero di farlo) , lasciaci godere del rapporto con il nostro cavallo, che sia fisico o spirituale.
Lo so che i tempi sono cambiati e non è più come era allora. Il mondo si evolve, in meglio o in peggio. Chissà forse un giorno torneremo alle origini. Il presente è questo, donne nude che cavalcano, femmine innamorate dei propri cavalli, puccipucci ed erotismo. I cavalli se la godono. Meglio farsi montare da una femmina nuda piuttosto che trainare un carretto....o no???? :horse-wink: :horse-wink: :horse-wink: :horse-wink:
Titolo: Ledi Godaiva II
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 20, 2015, 11:37:06 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/08/futile-e-utile.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Agosto 21, 2015, 08:33:38 AM
E se l' utilita' del lallo fosse semplicemente cambiata?
E' vero che non sono piu' indispensabili, eppure secondo me servono.
Ci rendono felici. Il che, onestamente, non mi pare cosa da poco.
A me piace la sera guardare il cavallo al pascolo finche' non compaiono le prime stelle e il resto piano piano svanisce.
Forse son cretina ma a gente fa lo stesso con i quadri quindi mi assolvo.
Mi piaceva lavorarlo in campo , mi piace uscire in.passeggiata.
Mi piace provare a capire "come funzionano"
Ai cavalli sono legati alcuni dei miei ricordi piu' belli.
Certo posso vivere anche senza, ma la sua presenza mi arricchisce (magari non in senso letterale..)

Concordo con te sul fatto che c' e' il rischio di proiettare sui cavalli troppe cose, perdendo di vista l' animale.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 21, 2015, 08:37:56 AM
In realtà, come tu stesso Raffaele hai ricordato, dal 1500 in poi l'utilità più alta e stimolante dello lallo è stato quello di essere "utile per sollazzare" e questo ha permesso lo sviluppo dellì'alta scuola; e ho documenti che dimostrano che anche molto prima un motivo profondo per praticare l'equitazione era "portare la gioia nel cuore", come diceva Re Eduardo all'inizio del 1400.

Adesso il cavallo viene usato a questo solo scopo, ma non per questo è futile. La ricerca della gioia nel cuore secondo te è attività futile?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 21, 2015, 09:40:20 AM
Aggiungo per riferimento a "Lalli e tope": se oltre alla gioia del cuore il lallo porta gioia anche altrove, come alcuni delicati, timidi accenni nel blog farebbero intuire ai lettori più attenti, la cosa aimè non mi riguarda e quindi mi interessa pochissimo.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 22, 2015, 03:09:08 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/08/natalino-balasso-una-divertente.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Agosto 23, 2015, 08:41:07 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 22, 2015, 03:09:08 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/08/natalino-balasso-una-divertente.html


Caro Raffaele la foto in questione ( non la foto ma la sua storia recentissima) sta distruggendo la mia persona, ho superato il limite della sopportazione vivere in un paese dove si permette di fare certe dimostrazioni di forza non è più tollerato da me, sto pianificando la triste fine di fare la valigia di CARTONE , devo solo trovare il coraggio di fare il primo passo .Mi tiene solo il fatto di aver superato  i 51 affrontare il mondo a questa età mette timore.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 23, 2015, 11:35:58 PM
Caro Marco, non ci sono parole: figura di mierda planetaria!

Via il sindaco, il prefetto, il comandante dei carabinieri, il questore, il capo dei vigili urbani, il comandante della finanza... tutti a casa e con ignominia per responsabilità oggettiva!

Fuori questi, poi si va a sanzionare anche (con pene minori) il questurino, la vigilessa e l'elicotterista... non è possibile il solito scaricabarile all'itagliana e la solita formuletta: forti coi deboli e deboli coi forti.

Sono vecchio, da sempre di sinistra... comunista perfino, purtroppo vedo che non c'è niente da riformare... una speranza: i ragazzi 5stelle:

http://www.lasicilia.it/articolo/la-dell-onest-aperta-al-traffico-ecco-com-mentre-si-percorre-auto

Ah, dimenticavo, il don Abbondio di turno che ha celebrato la messa ha detto - più o meno:  "Cristo non chiude la sua porta a nessuno"... peccato che in quella stessa Chiesa - qualche tempo fa - un altro parroco rifiutò di officiare il funerale a Piergiorgio Welby dicendo: "quest''uomo con i suoi gesti si è messo in contrasto con la dottrina cattolica!".

Cosa fece di così terribile Welby?  Era malato di SLA, giunto allo stremo, si era fatto interrompere le cure che lo tenevano in vita artificialmente da anni...

Un mio particolare e sentito vaffa a tutto il Vaticano...
Titolo: Tope
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 24, 2015, 09:38:09 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/08/roberto-benigni-quando-ancora-faceva.html
Titolo: centomila
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 26, 2015, 03:33:38 AM
                                              100.000


... questo topicone, da tempo, saldamente primo nella classifica dei topici più visitati, ha superate le centomila visite.
Lo segnalo sopratutto per complimentarmi con voi che lo avete seguito, di solito, la parola contraria viene isolata/ignorata/disprezzata/attaccata  :icon_axe: dal pubblico pagante che vuol essere "lisciato dalla parte del pelo" e - dato quest'ambiente - mai parola fu più contraria della mia.

La "Parola Contraria": la mia.      100070
Gruppo di sostegno: noi Shopaholic da selleria      91993
Angelz, l'equicottero scapigliato e... A. Come Adventure      46237
Libri...      39427
ippoprof IMPERATORE e pricipinopiante DRONERO + sue umanodi      38061
Scelta Vegana      31888
Nuovo tatuaggio      30886
Cavalli, cani & bipedi: quello che volete, su misura per voi      29607
Diario della Mucca      27092
La mia belva      25036
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Agosto 26, 2015, 08:54:28 AM
Non pensavo che un bastian contrario, lupo solitario ecc. come te fosse sensibile all' AUDIENCE come un Pippo Baudo qualsiasi. :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 26, 2015, 11:00:42 AM
E' bello che anche le parole contrarie abbiano l'attenzione che meritano, le opinioni ampiamente condivise hanno già un'audience esagerata.... vedi la mia firma (ogni riferimento ecc. ecc, altrimenti non sarei qui)   :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 05, 2015, 10:14:19 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/09/lamazzone.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 06, 2015, 10:33:27 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/09/ce-qualcosa-di-nuovo-oggi-nel-so-anzi.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 06, 2015, 03:25:47 PM
Tutti metodi e strumenti per andare "oltre i limiti". Cose del tutto inutili - probabilmente dannose - per chiunque decida, liberamente, di restare "entro i limiti".
Titolo: Sogno di una notte di fine estate.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 07, 2015, 12:09:22 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/09/sogno-di-una-notte-di-fine-estate.html
Titolo: Si esagera!
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 08, 2015, 03:55:17 AM
http://lallietope.blogspot.com/2015/09/si-esagera_7.html
Titolo: Re:Sogno di una notte di fine estate.
Inserito da: carodubbio - Settembre 08, 2015, 07:48:50 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 07, 2015, 12:09:22 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/09/sogno-di-una-notte-di-fine-estate.html




FEI Nations Cup, Italia presente per merito...della fortuna!







L'Italia disputerà la finalissima del Circuito di Furusiyya FEI Nations Cup™ edizione 2015 in programma a Barcellona dal 24 al 27 settembre prossimo.
La Federazione Equestre Internazionale ha, infatti, comunicato alla FISE che, vista la rinuncia a partecipare alla finale da parte di una delle due squadre qualificate per la lega del Medio Oriente (in campo a Barcellona solo il Qatar, rinuncia da parte dell'Arabia Saudita), la Giordania, in quanto nazione di riserva, avrebbe dovuto ufficialmente partecipare al posto degli arabi, ma la nazione dell'ex Presidente della FEI, ha comunicato che non potrà inviare un team a Barcellona. In questo caso il regolamento di sostituzione delle squadre che prendono parte alla finale del circuito prevede che i posti disponibili siano destinati alle nazioni della prima Divisione europea. 
La Germania, ottava nella classifica finale della Divisione 1, ha già ottenuto la qualifica in virtù della rinuncia da parte delle nazioni di riserva della lega Asia/Australasia (in campo a Barcellona solo l'Australia, rinuncia da parte di Giappone e della riserva Hong Kong) il successivo posto disponibile,  vista la rinuncia della Giordania e visto che l'Italia ha chiuso la Divisione 1 immediatamente alle spalle della Germania, è dunque toccato agli azzurri, che in forza del regolamento vigente saranno quindi in campo anche quest'anno nel prestigioso appuntamento di Barcellona dal 24 al 27 settembre. L'Italia schiererà in occasione della finale la migliore squadra del momento e il tecnico Hans Horn comunicherà presto i nomi dei binomi che la comporranno

Copio incollo.

Poi le medaglie Italiche solo e grazie a cavalieri provenienti  dalle forze armate. Oggi poi per un cavallo da medaglia devi avere a disposizione denari in maniera esagerata.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 09, 2015, 09:20:08 AM
carodubbio, amico mio.
ti racconto una storia.
c'era una volta l'esercito italiano.
ogni anno l'esercito acquistata o produceva direttamente centinaia di cavalli.
quelli che non erano proprio brocchi per tirare cannoni finivano nelle caserme di cavalleria.
e i galletti di allora erano i soliti cavalieri, che potevano provare, lavorare e scegliere tra queste centinaia di cavalli che a loro costavano zero.
su 30 cavalli che un cavaliere da concorso ippico EI ne usciva buono uno solo. credo che almeno 20 finissero sbriciolati. eh si, anche perchè a chi fregava qualcosa di quei cavalli? ce n'erano così tanti.. e a costo zero!! non costava il mantenimento, e nemmeno il groom (era qualche recluta sfigata, naturalmente prezzolata dallo stato italiano).
e i van per i concorsi? EI anche quelli. e l'iscrizione alle gare? ovviamente gratuita (ancora adesso, pensa un pò te).
a casa i cavalieri avevano a disposizione anche gli immensi campi da cross EI. io stesso ho saltato nel campo della perrucchetti a milano (che sommo giubilo saltare il carro...).
come in una catena di montaggio, questo si spacca (e non pensare che fossero riservate chissà che cure ai cavalli infortunati), quello si ingrana, quest'altro va bene solo per pattugliare il castello sforzesco, quest'altro lo si manda in aspromonte....
usciva qualche cavallo decente? certo, nel gran numero di brocchi riformati o disintegrati certo che ne usciva qualcuno.
ma credimi, sono molto piu fortunati i cavalli di oggi.
ti posso dire che, quanto a "chimica" e a "fisica", i cavalieri di oggi sono dei santarellini rispetto a quello che si faceva una volta, parola mia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 09, 2015, 10:48:24 AM
 :pollicesu:
Titolo: Bidet
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 13, 2015, 01:36:06 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/09/bidet.html

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=4399.msg119711#new
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Settembre 13, 2015, 08:18:52 AM
Visto che ai piacere a parlare di argomenti  frivoli ti narro una storiella vera che gira da anni nella mia zona rurale.


Un signore di età     media nel dare un appuntamento a carattere sessuale con la sua compagna occasionale  penso bene di darle una raccomandazione per il piacere del suo gusto personale, tutti abbiamo i nostri desideri che si fanno ma non si dicono.

La raccomandazione era questa: (..... .... ... ... )

L'argomento igiene intima del lallo non è affatto frivolo, fa parte del "pacchetto" femmineo portato nell'equitazione dalle donne, tal quale lo shopaolic da selleria, il puccipucci, i diarii lallosi etc. etc.

Ho giudicato la barzellettina di Carodubbio troppo spinta per noi - ingenue ragasse - che frequentiamo questo foro.
Peretanto l'ho censurata, chi volesse sapere del seguito della storiellina di Carodubbio lo troverà su "lalli e tope" dove si tratterà di ippocrisie.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Fioravante Patrone - Settembre 14, 2015, 08:37:13 AM
ridicolo

rdm dice che lascia il forum e invece continua a scriverci

pur non partecipando più al forum, si avvale delle sue funzioni di moderatore (!!!) e censura un intervento di un altro, ma lo ripubblica su un suo blog
Titolo: Il professoro
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 14, 2015, 03:59:30 PM
Mah! patrone non sei informato, mai avresti potuto parteciparci la tua ridicolite perché il topico era chiuso e avevo detto chiaro che avrei messo dei linchi a solo uso di chi fosse interessato alla mia parola contraria poi:

Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2015, 12:26:23 PM
Tra il vietare ad Alex di infrangere la chiusura del topico grazie ai suoi lieti privilegi, e permettere a tutti di potersi esprimere, scelgo - grazie al motto "vietato vietare" - la seconda via.

Fermo restando il fatto che continuerò a non partecipare alle vostre giolive discussioni.

Questo non esclude che possa - grazie ai miei gioilivi privilegi - moderare le oscenità di questo topico, e rispondere a quahuno se mi aggrada farlo.
Ridi ridi, patrone, se continuerai a seguire i miei blog ti farò ridere oppure piangere.
Ora devo dirti che i tuoi interventi da professorino irritano fortemente la mia anima libertaria.
Sono sicuro che non ti dispiacerà sapere che ignorerò qualsiasi tuo ulteriore intervento e sappi che sopravviverò lietamente se tu farai lo stesso con me.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Settembre 14, 2015, 04:51:33 PM
fioravante, lascia perdere. Tanto sappiamo tutti che se non fosse per quedto forum  nessuno leggerebbe il suo blog. Lui lo sa bene. Ha dei problemi evidenti, lascia che si diverta cosi',  tanto isuoi blog sono e rimangono sconosciuti
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Settembre 14, 2015, 05:01:40 PM
E' vero il contrario, casomai è questo forum che ha preso vita grazie anche a......
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 14, 2015, 05:07:56 PM
alexis, la differenza tra te e fioravante è semplice.
fioravante critica un'azione, ovvero dice: è ridicolo che raffaele faccia così e cosà.
tu ti permetti di scrivere una critica (rectius: offesa) alla persona dicendo che ha evidenti problemi.

se non comprendi la mica tanto sottile differenza tra le due cose, siam messi bene.

ciò non toglie che mi fa veramente sghignazzare il fatto che criticare raffaele come se fosse un depravato e quando cancella un intervento un pò troppo osè per un forum pubblico, lo attaccate lo stesso e ancora.
e poi, intervenite qui per bacchettare lui (colpevole di non scrivere quasi piu qui e di aver però moderato un intervento) e non per bacchettare carodubbio che ha sparato la barzelletta porca (tra l'altro è la versione rurale della storiella di napoleone che mandava a dire a giuseppina di non lavarsi).

io non mi sento offeso da niente di quello che viene scritto nel blog di raffaele. se poi non volete leggerlo, non leggetelo, c'è il link appositamente perchè uno possa non aprirlo. insomma, non vedo come possa nuocere a questo forum.
comunque fate come volete, la vita è bella perchè è varia. a me raffaele sta simpatico, mi fa sghignazzare e ne sono contento. e - a parte adesso che si sta divertendo alle spalle di tutti col suo blog lallietope - ha anche scritto un sacco di cose interessanti sul tema equitazione, storia dell'equitazione, tecnica, tradizioni ecc...

anzi all'inizio avevo le palle girate con un pò di utenti del forum che l'hanno talmente smaronato da farlo smettere di scrivere. poi c'ho pensato meglio e ho avuto le palle girate con raffaele, perchè è stata una sua decisione cogliere le provocazioni e fare la ripicca di emigrare e di mettersi in silenzio stampa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Fioravante Patrone - Settembre 14, 2015, 07:10:00 PM
Citazione da: PokerFace - Settembre 14, 2015, 05:07:56 PM
alexis, la differenza tra te e fioravante è semplice.
...
PokerFace, anche dietro il mio intervento c'è una differenza mica tanto sottile che mi sembra tu non abbia notato (o forse non ti interessa, cosa che capirei benissmo). A me non interessano i contenuti più o meno pecorecci del post di carodubbio o di quello che rdm scrive sul suo blog.
Ciò che trovo ridicolo è che un utente dica di lasciare un forum e ciò non ostante intervenga ancora addirittura in qualità di moderatore. D'altronde, non è la prima volta che rdm dà una interpretazione, diciamo sportiva del suo ruolo di moderatore.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Settembre 14, 2015, 10:26:29 PM
poker, io la vedo la differenza, ma tu lo vedi il nesso? fioravante ha mosso una critica, io semplicemente gli ho detto di lasciar perdere e di non stupirsi... raffaele ha bisogno di molte attenzioni. Le critiche vere sono altre, tipo cosa c'entra lalli e tope in "questioni equestri"? povero generale... ma quando ho scritto questa critica in un altro post ... il post e' stato cancellato.... aaaaamen!
Titolo: Tre domande a chi conosce la mascalcia
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 15, 2015, 03:57:41 AM
Citazione da: alex - Settembre 07, 2015, 05:43:14 PM
Vorrei sapere quali sono le risposte della buona mascalcia teorica (quella che si studia su fonti scritte e, essendo scritte, verificabili) alle tre domande che ho fatto. Tutto qui: nessun secondo fine; solo una verifica per trovare un punto (almeno piccolino) di contatto e di condivisione, e per superare una fastidiosa contrapposizione per principio.

No, mi secca "tirare per la giacchetta" un utente in particolare; risponderà se gli va.

http://lallietope.blogspot.it/2015/09/ma-dici-me.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 15, 2015, 11:40:47 AM
No, non dico a te; vero che tu sei uno "che conosce la mascalcia" pur non essendo un maniscalco, e che so che tu potresti rispondere, ma no, non sei tu l'utente che non voglio tirare per la giacchetta.... te ti avrei strattonato per la giacchetta senza problemi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Settembre 15, 2015, 04:10:37 PM
Alex, se ti riferisci a GdG...penso che sia molto occupato ad assistere la sua consorte nel suo lavoro di maniscalco e abbia veramente poco tempo per scrivere qui  :horse-wink:
Titolo: "gambegambe"
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 16, 2015, 03:24:49 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/04/era-considerato-un-picchiatello.html

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/04/raabe-2.html

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/05/le-bamboline-raabe-3.html



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 16, 2015, 12:13:53 PM
Come molti di voi, quando entro in codesto inclito foro, guardo i topici non letti dall'ultima visitazione, la situazione e quasi sempre la stessa: una ventina di topici di lallitazione uno o due di equitazione, in particolare, stavolta ce n'è uno che mi ha fatto rispolverare una mia vecchia fissatione: Transizioni a scendere: uso corretto delle gambe? ecco la ragione dei linki su Raabe.

Al vostro affezionatissimo gli è venuta una ideuzza...



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Titolo: Lallo cavallo
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 18, 2015, 09:39:57 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/09/lallo-cavallo.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Kimimela - Settembre 18, 2015, 01:44:54 PM
beh I forum esistono anche per questo...per scambiarsi idee e opinioni anche stupide per te ma per gli altri no.
poi guarda mi ripeto...chi fa il sapientone dietro a una tastiera mi fa solo ridere. :ciao:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ally - Settembre 18, 2015, 01:53:31 PM
"guardo i topici non letti dall'ultima visitazione, la situazione e quasi sempre la stessa:"


un consiglio, fatti un collegamento direttamente in questo topic.....così almeno non ti devi sorbire le ca**ate di tutti gli altri....  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 18, 2015, 03:12:14 PM
Per qualche alieno motivo tecnico, io non vedo, nell'elenco dei topic non letti, nulla che riguardi vaste aree del forum, diari compresi; per cui la mia percezione dell'attività del forum è molto diversa da quella di Raffaele. Ma mi dispiace di non essere invogliato di più a leggere i diari: nelle parti che raccontano esperienze reali, sono quanto di più vicino ci sia ai fatti, e più lontano dalle opinioni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Settembre 18, 2015, 03:45:44 PM
Raffaele....non ti piacciono proprio i frisoni e il lalli oversize vero?  :icon_puke_r:
Eh si, come darti torto, sono dei veri peloches, buoni solo per donnette mollaccione o uomini senza attributi.

Ho trovato sul tubo dei cavalli degni di te, per ottima equitazzzione o anche solo per permettere al cavaliere masculo di dimostrare che possiede gli attributi:

https://youtu.be/vxL2js7pIpw

https://youtu.be/m56zNdM_Dhc

https://youtu.be/35kPKsECPHs

L'ultimo è il migliore secondo me. Bello vivace, mica come quei moscioni dei puledri da lavoro... :hkhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 18, 2015, 04:26:24 PM
Miky.... sarò scemo ma non capisco il senso di nemmeno uno dei tre video, in relazione a quello che hai detto....  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Settembre 18, 2015, 04:49:46 PM
Alex, è collegato all'ultimo link postato da Raffaele del suo blog...nel quale critica frisoni, cavalli da lavoro (per lui da carne) e chi li sceglie  :icon_rolleyes:
C'è pure un disegno grazioso, una caricatura di una donna che monta un cavallo pesante, col suo commento  :icon_pidu:

Preciso una cosa: visto il personaggio, normalmente non visito il suo blog,  ma alcuni contatti mi hanno segnalato la cosa e ho trasgredito la mia regola.

A lui piace criticare tutto e tutti, farsi beffe di tutto e tutti senza rispetto per nessuno.
Ma questo suo link mi ha fatto proprio scompisciare dalle risate...e ho voluto ricambiare il favore! :pollicesu:

Da una parte ci sono quelli che lui critica, dall'altra ci sono quelli come lui, che sono ottimi protagonisti per i vedeo che ho postato  :laughter-485:

Ognuno ha la sua opinione...il bello viene quando dalle parole si passa ai fatti  :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Settembre 18, 2015, 07:26:33 PM
La cultura che ha Raffaele non è alla portata di tutti,

mi dispiace dire queste parole , ma è così.

Va bene che ci va pesante ,ma la volgarità non c'è, se la vede c'è perché la volete vedere.

Quella c'è nelle mie barzellette :evil3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Settembre 18, 2015, 07:46:42 PM
miky, l'uomo critica quello che non sa fare. Raffaele e' un esempio. Le sue poche esperienze sono la regola per tutto ma purtroppo quando uno ha poca esperienza (probabilmente ha visto solo oddo e pochi altri cavalli) non puo' giudicare, ma solo dare opinioni affrettate, prive di senso e piene di pregiudizi. Miky la gente non ragiona piu', e quando non sa fare disprezza. E' normale, purtroppo. Ogni anno a Sommacampagna fanno gare di dressage riservate solo ai frisoni, i quali gareggiano durante il resto dell anno assieme a cavalli di altre razze e possono tranquillamente competere. Si sa che i frisoni sono macchinosi, ma bisogna saper scegliere quello piu adatto alle nostre esigenze perche fra di loro possono esere molto diversi come modello. Chi dice che sono buoni solo a tirare il carretto e' o pwrche' ha fallito o perche' non sa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Settembre 18, 2015, 08:50:51 PM
Citazione da: carodubbio - Settembre 18, 2015, 07:26:33 PM
La cultura che ha Raffaele non è alla portata di tutti,

mi dispiace dire queste parole , ma è così.

Va bene che ci va pesante ,ma la volgarità non c'è, se la vede c'è perché la volete vedere.

Quella c'è nelle mie barzellette :evil3:

la volgarita' c'e' , se non la vedi e' perche' non riesci o perche' non la vuoi vedere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 18, 2015, 10:07:30 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/09/la-donna-la-piu-nobile-conquista-del.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Settembre 18, 2015, 11:51:50 PM
Mamma mia che palle,quanto è ripetitivo e trito sto discorso che le donne trovano sfogo solo nel cavallo!!!!...oh ma tu hai problemi seri eh!


Poi sta cosa che rispondi solo con i link ad un blog noioso ....che dire....si commenta da solo!per altro utilizzi situazioni discusse in questo forum per prendere spunto e prendere per il culo....bravo....non hai altri argomenti?????

A proposito io sono abbastanza magra e monto anche (ho cavalli più leggeri da sella e abbastanza insanguati)una cavalla pesante di 8 quintali,però non ho bisogno di montare a cavallo per raggiungere un certo tipo di soddisfazione...come penso il 99% del genere femminile che monta a cavallo!!!...

Tanti ti stimano eppure io non capisco come si possa stimare una persona che svilisce,schernisce,umilia apertamente sentendosi migliore perché uomo o perché ha rieducato un cavallo difficile!!!
Pure sto discorso dei lallopucciosi....ci sono parecchi ritardati anche nel genere maschile che trattano i propri equini come pezzi di Swarovski....ma a te che te ne frega?!?
Vabbè' io mi ritiro....torna pure a giocare con il tuo blog,adesso hai altro materiale per poter continuare a scrivere....sennò sai che noia....
Titolo: Invito.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 19, 2015, 01:22:57 AM
...come penso il 99% del genere femminile che monta a cavallo!!!...

Ho un brutto carattere, incline allo sfanculo e allo sberleffo, ignoro.

Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 16, 2015, 12:13:53 PM
Come molti di voi, quando entro in codesto inclito foro, guardo i topici non letti dall'ultima visitazione, la situazione e quasi sempre la stessa: una ventina di topici di lallitazione uno o due di equitazione, in particolare, stavolta ce n'è uno che mi ha fatto rispolverare una mia vecchia fissatione: Transizioni a scendere: uso corretto delle gambe? ecco la ragione dei linki su Raabe.
Al vostro affezionatissimo gli è venuta una ideuzza...

I lalli e l'equitazione sono per me un hobby, col tempo ho acquisito una certa competenza.
Qualche tempo fa, mi ero organizzato per effettuare una piccola serie di conferenze sulla "bella equitazione" e - in particolare - avevo scelto Raabe come cavallerizzo da illustrare, sopratutto perché credo sia stato "saccheggiato" un po' da tutti, trainers di monta uestern compresi, eppoi perché era un personaggio molto particolare.

Ora, quel progetto andò in fumo, resta un "capitale" che – forse – è un peccato non utilizzare.

Il libro di riferimento è ancora coperto da copirait, d'altronde non intendo farne una traduzione se non  per quello necessario alla discussione e allo studio del suo metodo, in particolare sull'uso delle gambe,  visto dopo 150 anni.

Col Generale abbiamo trattato i principi, con Raabe la tecnica, sarà più dura.

Come l'altra volta, il mio invito a formare un gruppo di lavoro è aperto a tutti, ma chiedo esplicitamente a Max e Poker Face - nel caso la mia ideuzza si concretizzi - di partecipare nella misura che vorranno, Alex non ha bisogno di inviti, lui è sempre al mio fianco sul suo giumento... ho una chicca per lui: sto elaborandp il metodo piciopacio di addestramento al collare alla faccia di quel simpaticone di H.C.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Settembre 19, 2015, 12:21:08 PM
Vado OT  , ma la tendenza è questa.
http://www.gaet.it/
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Settembre 19, 2015, 12:24:39 PM
Non riesco a caricare il singolo articolo,

è quello che parla degli iscritti all'esame di cavaliere dilettante dove ci sono ben 6 ragazze
Titolo: Adorabili creature.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 20, 2015, 06:54:47 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/09/le-donne-che-adorabili-creature.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 20, 2015, 06:56:33 AM
Svelato il mistero! E' semplice gelosia!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Settembre 20, 2015, 08:50:32 AM
Molto belle queste immagini, Raffaele!!
Aggiungo solo un commento sotto a queste foto " Fatevi delle domande, uomini...." :cheesy3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 20, 2015, 03:10:11 PM
Le immagini che ho scelto della donna che sottomette (si mette sotto) un uomo, e si sottomette (sta sotto) ad un lallo sembrano contraddittorie ma anticipano quello che elleom ha già intuito.

L'avevo già accennato, forse ti era sfuggito. http://lallietope.blogspot.it/2015/07/cerchiamo-di-capire.html andate a vedere i linchi che ho messo in quel post.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Settembre 20, 2015, 07:57:16 PM
Raffaele se vai sul canale Youtub,

cerchi toro meccanico e donne ti viene un infarto :evil3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 21, 2015, 02:38:18 AM
... hai ragione!


http://lallietope.blogspot.it/2015/09/lo-spasso-delle-ragazze.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Settembre 21, 2015, 08:25:27 AM
Per fortuna il mondo non è popolato solo da questa categoria di " donne" esibizioniste.
Certo, gli uomini preferiscono queste, sarà anche un bel guardare ma a noi donne " normali" fanno vergognare di appartenere al genere femminile.
Titolo: Re:Invito.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 21, 2015, 10:19:36 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 16, 2015, 12:13:53 PM
... d'altronde non intendo farne una traduzione se non  per quello necessario alla discussione e allo studio del suo metodo, in particolare sull'uso delle gambe,  visto dopo 150 anni.

Col Generale abbiamo trattato i principi, con Raabe la tecnica, sarà più dura.

Come l'altra volta, il mio invito a formare un gruppo di lavoro è aperto a tutti, ma chiedo esplicitamente a Max e Poker Face - nel caso la mia ideuzza si concretizzi - di partecipare nella misura che vorranno, Alex non ha bisogno di inviti, lui è sempre al mio fianco sul suo giumento... ho una chicca per lui: sto elaborandp il metodo piciopacio di addestramento al collare alla faccia di quel simpaticone di H.C.

http://lallietope.blogspot.it/2015/09/ancora-un-grazie-allautrice-ho-attinto.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Settembre 22, 2015, 09:22:50 AM
Mi sono perso qualcosa?
Titolo: Legerete ideal, Allege d'ecole... sob.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 22, 2015, 02:49:51 PM
Niente Max, fai finta di niente.

http://lallietope.blogspot.it/2015/09/legerete-ideal-allege-decole-sob.html
Titolo: chiappe.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 23, 2015, 04:30:21 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/09/una-questione-di-chiappe.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 23, 2015, 05:11:01 PM
Non solo; direi anche che trovare un buon centro ippico, un buon cavallo, un buon istruttore, un buon maniscalco, un buon veterinario sono altrettante questioni in cui il fattore K ha il suo bel peso.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Settembre 23, 2015, 09:04:20 PM
Citazione da: alex - Settembre 23, 2015, 05:11:01 PM
Non solo; direi anche che trovare un buon centro ippico, un buon cavallo, un buon istruttore, un buon maniscalco, un buon veterinario sono altrettante questioni in cui il fattore K ha il suo bel peso.  :icon_rolleyes:

Un buon conto in banca non lo metti tra i requisiti .
Titolo: Non è mai troppo tardi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 25, 2015, 12:06:52 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/09/non-e-mai-troppo-tardi.html

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Settembre 25, 2015, 12:43:53 PM
https://youtu.be/k-B9rxSocq4

Va be oramai è chiaro che ti sei fissato .

Ma ricordati che siamo e restiamo la parte debole per il fatto che ci rigirano come più gli fa comodo abboccando alla loro  volontà.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 25, 2015, 03:44:06 PM
Evidente che il lallo è un enorme "consolador" per le femmine di homo sapiens, caro Marco, quando capiranno la mia opera - un giorno - mi faranno un monumento...

http://lallietope.blogspot.it/2015/07/ginger-rogers.html
Titolo: Giovannardi c'è.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 28, 2015, 05:41:11 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/09/in-un-film-con-melania-griffith-un.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 29, 2015, 12:01:48 PM
caro raffaele, fai tendenza.
eccoti il link ad un articolo del simpaticissimo (e un pò originalone) Fraderik Durand che ormai 30 anni fa lasciò la francia per venire qui in italia, in quel ridente umido e nebbioso maneggio che è il Garden di Cislago (una volta era bellissimo, ci facevano anche le tappe di coppa, gli internazionali ecc). Negli anni ha girato il mondo come tecnico, non solo l'Italia. Mi vien da dire che tutto il mondo è paese!
Chissà, magari ha preso spunto dal tuo bloggo!!
http://www.ridersadvisor.com/news/2015/09/27/lequitazione-al-femminile/
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 29, 2015, 01:07:18 PM
Escluderei che vi sia il minimo rapporto fra l'articolo e il blog di Raffaele.... Raffaele è andato un tantinello più avanti nell'analisi del problema.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 29, 2015, 02:59:49 PM
Caro Augusto, caro Basilio... come minchia ti chiami, grazie per il linc, presto o tardi quello che dico nel mio blog, che ora sembra scandaloso, sarà una perfetta banalità.

Tutti gli sports, dal pugilato al futbolamericano, dal salto con l'asta ai 3000 siepi, hanno visto il recente ingresso delle donne, fatto del quale sono contento, mi piace... che spettacolo la Schippers nei 200 piani a Pechino, e, come dicono i tennici - in campo femminile - ci sono i più ampi margini di miglioramento dei records.

Ma solo nell'equitazione/nel mondo del lallo, l'ingresso delle donne ha capovolto la situazione: in pochi anni gli uomini sono andati in minoranza, le donne si sono appropriate del lallo... perché?

La spiegazione - leggermente criptica - ce l'ha data la Ravello, io l'ho solo  ripresa ed esplicitata.

Questo fatto - che dovrebbe essere scontato - e del quale mi compiaccio ha - però - fatto proliferare delle liete meretriciate delle quali ho parlato e delle quali parlerò ancora..

Titolo: ... si fa, si fa...
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 01, 2015, 08:56:53 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/09/si-fa-ma-non-si-dice.html
Titolo: Quante volte... figliolo/figliola?
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2015, 01:50:23 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/10/la-vulgata-corrente-vuole-che-il.html
Titolo: Pallin
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 04, 2015, 11:09:36 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/10/spesso-ho-accennato-al-maresciallo.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 05, 2015, 10:19:18 AM
Interessante. Qualche giorno fa è stato postato il video di una situazione simile, un tale alle prese con un cavallo difficile, in campo aperto, che prima si fa bruciare le mani dalla corda (se ho visto bene) poi finisce con l'essere trascinato via; sarebbe bello fare una "caccia all'errore" di quel video, tanto per imparare qualcosa dagli errori altrui.

"Non permettere mai che il cavallo si renda conto della sua forza", recita uno dei tre principi base di un vecchio "sussurratore" (che in realtà sussurrava anche con la frusta....)
Titolo: Sfarziglia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 07, 2015, 09:42:29 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/10/sfarziglia.html
Titolo: Cancro!!
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 09, 2015, 10:41:41 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/10/sfarziglia-ii.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Ottobre 09, 2015, 11:29:51 AM
Il mercato oggi è questo( senza nessuna offesa)= un esercito femminile che è disposta a farli bidellonare da scaltri affaristi di vari genere, oltre al fatto che il maschio può dire quello che gli pare ma ; il lupo perde il pelo  ma non il vizio.

E ora che le pecorelle ti vengono a cercare , che fai gli chiudi la porta?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 09, 2015, 02:45:07 PM
Marco sei un grande!  :horse-wink:



Titolo: ... non ti fidar di me se il cor ti manca...
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 10, 2015, 08:32:18 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/10/sfarziglia-iii.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 11, 2015, 11:08:16 AM
A tutte le relazioniste sollazzanti.

Beccatevi sto film, https://www.youtube.com/watch?v=v-MTzS3yRBQ

il lallo del protagonista ha una "relazione" speciale coll'eroe della pellicola, si parlano comunicano a vicenza, ma dal min. 1.27.24 al mi. 1.38.59 accade qualcosa che fa crollare l'illusione e spiega meglio di tante discussioni che Fillis aveva maledettamente ragione:

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=3333.0
Titolo: Delizioso raccontino.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 14, 2015, 02:27:34 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/10/andare-e-venire-cavallo.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Ottobre 14, 2015, 08:02:13 AM
L'uomo non è in grado di parlare ci certe cose.

Essendo inferiore come gestione del sesso a differenza delle donne che sono costrette dalla natura a cedere alla nostra forza fisica. Ma una donna può tranquillamente vivere in autonomia e l'uomo no.

Poi il destino è beffardo , ieri due donne si sono fatte registrare una nuova vita al comune di Napoli, concepita in Spagna usufruendo della loro legge. Peccato che il loro sogno va a sbattere con la natura visto che la nuova vita nata è di sesso maschile, nato senza l'azione meccanica di un sesso maschile, la natura per preservare la razza dell'essere umano si è ben guardata da mettere al mondo una creatura di sesso femminile.

Non vi arrabbiate ma questo argomento è molto difficile, e le mie capacità di vedere le cose sono limitate dalla mia scarsa conoscenza del sapere.
Titolo: Re:Delizioso raccontino.
Inserito da: alex - Ottobre 14, 2015, 09:05:32 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 14, 2015, 02:27:34 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/10/andare-e-venire-cavallo.html

Dì la verità, Raffaele, nomina numina, Raffaella 109 sei tu, iscritto a quel  forum sotto falso nick. Il nome è il tuo, lo stile è il tuo, l'età è la tua....  :blob3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 14, 2015, 10:47:51 AM
Ma con cosa fai colazione la mattina: pane e volpe?  :horse-smile:
Titolo: Comunione e ralazione.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 17, 2015, 02:58:35 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/10/comunione-e-relazione.html
Titolo: Don Raffaé, don Raffael
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 18, 2015, 09:55:56 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/10/don-raffael.html
Titolo: Re:Don Raffaé, don Raffael
Inserito da: carodubbio - Ottobre 18, 2015, 11:18:26 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 18, 2015, 09:55:56 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/10/don-raffael.html

Quelli più esperti di frequentatori di sale dove si giocano i cavalli se gli chiedi lumi ti rispondono ; c'era un giocatore di cavalli MUTO  che ha forza di scommettere ( e perdere) ha iniziato a parlare :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 19, 2015, 11:40:06 AM
Caro Raffaele, rileggiti Rousselet. Non ha lasciato scritti? E allora immaginati cosa avrebbe potuto scrivere. E non ironizzare troppo su chi si impegna a insegnare la relazione. Quanto al JDO, la sua formidabile sicurezza riguardo le proprie opinioni ne fanno un personaggio straordinario e carismatico - ma con dei terribili limiti; non so perchè ma è un atteggiamento che mi ricorda qualcuno.
Titolo: Sussurri e relazioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 19, 2015, 03:49:30 PM
A Rousselet, sopratutto, era riconosciuta una particolare capacità di venire a capo di cavalli "infami" senza ricorrere a metodi straordinari e complicati ai quali altri "uomini di cavalli" dovevano la loro reputazione.... .... possiamo dire che Rousselet montava a cavallo in maniera ammirevole e che nell'addestramento era un perfezionista....

Quando gli chiedevano come facesse ad avere simili risultati, rispondeva: - "non è difficile, fate come me." Facile a dirsi !!
Quante persone hanno ammirato Paganini e Litz, e malgrado tutta la loro buona volontà di "fare come loro" non fecero altro che grattare il violino e a pestare il pianoforte ?

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/05/si-fa-presto-dire-sussurratore.html

_________________________________________________________________________________

Sullivan, trattava cavalli indomabili, pericolosi a volte micidiali: - si chiudeva nella stalla da solo col soggetto e dopo un oretta usciva col cavallo alla capezza assolutamente tranquillo...

Egli non volle mai nessun allievo e neanche i figli - come già dissi - furono istruiti a proposito, era così geloso del suo segreto che quando il suo parroco - a Ballyclough - gli chiese in confessione di rivelargli il suo segreto, Dan lo mandò aff***ulo, tant'è che il reverendo lo scomunicò dicendo che era "amico del demonio" e che era Satana che gli dava quei poteri !

... era irlandese, era nato tra i cavalli, sicuramente - forse a sua Scajola - si autoaddestrò a capire i cavalli e si faceva capire da essi, sapeva che il suo metodo non poteva essere spiegato o trasmesso da una persona ignorante e beona qual'egli era altrimenti ad almeno un figlio lo avrebbe spiegato, ne convenite ?

Comunque non c'era niente di misterioso o di paranormale nel suo metodo, se capita lo spiegherò in seguito.

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/10/i-sussurratori.html


Vent'anni fa erano di moda i "sussurratori", ora non più; la logica evoluzione del "sussurro" è stata/è la "relazione", vi siete chiesti il perché?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 19, 2015, 06:34:40 PM
Mi pare inutile fare il pelo nell'uovo alle parole e ai nomi che si danno ai concetti e alle cose. Che m'importa se "la schiena" ha poca importanza nel lavoro del cavallo, e quello che indichiamo come "lavoro della schiena" è in realtà lavoro dell'arco muscolare ventrale? L'importante è che gli esercizi fatti per sviluppare "la schiena" ottengano i risultato, anche se - come dice JDO - la schiena c'entra poco.

Quindi, chiamiamoli "sussurro", chiamiamoli "relazione", chiamiamoli come vogliamo, si tratta di un aspetto della comunicazione uomo-cavallo che è trascurata da chi usa semplicemente la forza o il dolore; il fatto che sia difficile da spiegare, da insegnare e da imparare non toglie nulla al suo valore e alla sua importanza; e - suppongo - rappresenta un problema secolare, si tratta di quel "quid" che esiste e che è fastidiosissimo da vedere, senza avere il modo di riprodurlo. Sullivan non è vissuto ieri; Rousselet neppure; è ora che se ne parli apertamente senza negare che il problema esista, o che siano fantasie di donnicciole.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 19, 2015, 06:45:05 PM
Citazione da: alex - Ottobre 19, 2015, 06:34:40 PM
Mi pare inutile fare il pelo nell'uovo alle parole e ai nomi che si danno ai concetti e alle cose. Che m'importa se "la schiena" ha poca importanza nel lavoro del cavallo, e quello che indichiamo come "lavoro della schiena" è in realtà lavoro dell'arco muscolare ventrale? L'importante è che gli esercizi fatti per sviluppare "la schiena" ottengano i risultato, anche se - come dice JDO - la schiena c'entra poco.

Quindi, chiamiamoli "sussurro", chiamiamoli "relazione", chiamiamoli come vogliamo, si tratta di un aspetto della comunicazione uomo-cavallo che è trascurata da chi usa semplicemente la forza o il dolore; il fatto che sia difficile da spiegare, da insegnare e da imparare non toglie nulla al suo valore e alla sua importanza; e - suppongo - rappresenta un problema secolare, si tratta di quel "quid" che esiste e che è fastidiosissimo da vedere, senza avere il modo di riprodurlo. Sullivan non è vissuto ieri; Rousselet neppure; è ora che se ne parli apertamente senza negare che il problema esista, o che siano fantasie di donnicciole.

:perfect:

È talmente fastidioso da vedere per coloro che sono incapaci di riprodurlo, che arrivano (sovente con toni acidi, o saccenti, o denigratori) a negarne l'esistenza o a sostenerne l'inutilità in certe discipline o per certe categorie di persone.

La storia della volpe e dell'uva....che noia.... :ciao:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Ottobre 20, 2015, 06:44:47 PM
non è così miky.
se ho capito bene, raffaele non nega che possa instaurarsi tra una persona e un cavallo un forte legame.
sì, un sentimento. proprio un sentimento.
ma il sentimento non si può insegnare.
io sono certo che la sciura maria che compra il gipsy vanner pezzato provi sentimenti profondi verso di lui. l'ha scelto. e l'ha scelto per quello che è e per quello che rappresenta, per tutte le aspettative e i sogni che lei ci ha messo dentro.
il gipsy, porello, invece è stato scelto. magari a lui la sciura maria sta sulle palle, così senza motivo. a pelle. magari a lui piaceva la 13enne romina.
ma siccome io vendo un prodotto (il feeling, il binomio, il sentimento) devo fare in modo che anche il gipsy vanner provi sentimenti profondi verso sciura maria. e tutto sarebbe bello, se i sentimenti si potessero insegnare o comprare. ma non si può.
io posso far si che il giopsy esegua tutti gli esercizi, che si sieda a comando, che caghi a mio piacimento. poi possiamo far credere alla sciura maria che il gipsy faccia queste belle cose perchè le è affezionato, perchè si fida di lei, perchè la riconosce come capobranco.  MA tutte quelle cose le può fare anche se lo mandiamo dal malvagio raffaele che lo educherà a suon di terribili castighi medievali. le stesse identiche cose.
quale sarà la differenza allora? se oggettivamente non c'è differenza?
la differenza starà solo negli occhi di chi guarda.
la sciura maria guarderà il suo gipsy (che la detesta) e penserà che fa i passi indietro perchè c'è collaborazione, amicizia, leadership.
raffaele guarderò il gipsy e la sciura maria e penserà che si tratta di un esercizio appreso mediante l'uso di comodità/scomodità, aiuti, ripetizione ecc...

perchè pensare sempre che chi non è daccordo è un povero inetto invidioso che non riesce a capire perchè lui, poveraccio, non ha quel quid?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 20, 2015, 06:52:09 PM
Citazione da: PokerFace - Ottobre 20, 2015, 06:44:47 PM
perchè pensare sempre che chi non è daccordo è un povero inetto invidioso che non riesce a capire perchè lui, poveraccio, non ha quel quid?

Perchè? Per la profonda, secolare giustizia scolpita nel proverbio:  Chi la fa l'aspetti. :horse-wink:.

Per il resto direi che l'amore è un sentimento, ma la seduzione è un'arte.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Ottobre 20, 2015, 07:38:05 PM
Citazione da: PokerFace - Ottobre 20, 2015, 06:44:47 PM


io posso far si che il giopsy esegua tutti gli esercizi, che si sieda a comando, che caghi a mio piacimento. poi possiamo far credere alla sciura maria che il gipsy faccia queste belle cose perchè le è affezionato, perchè si fida di lei, perchè la riconosce come capobranco.  MA tutte quelle cose le può fare anche se lo mandiamo dal malvagio raffaele che lo educherà a suon di terribili castighi medievali. le stesse identiche cose.
quale sarà la differenza allora? se oggettivamente non c'è differenza?
la differenza starà solo negli occhi di chi guarda.
la sciura maria guarderà il suo gipsy (che la detesta) e penserà che fa i passi indietro perchè c'è collaborazione, amicizia, leadership.
raffaele guarderò il gipsy e la sciura maria e penserà che si tratta di un esercizio appreso mediante l'uso di comodità/scomodità, aiuti, ripetizione ecc...

perchè pensare sempre che chi non è daccordo è un povero inetto invidioso che non riesce a capire perchè lui, poveraccio, non ha quel quid?

Non si può pretendere che un addestratore, che fa quello di mestiere, abbia quel "quid" con tutti i cavalli che addestra. Ma questo non vuol dire denigrare un sentimento che, come già stato detto, esiste e si crea. Ma se la sciura maria INSEGNA a far cagare il cavallo a piacimento perché pensa che il cavallo si fida di lei.... che male c'è??????? io non capisco. Io sarei contenta della felicità che quella persona sta provando in quel momento. Invece chi non riesce più a provare quelle sensazioni così... stupide, si permette di considerare chi le prova, una... povera sciura. Perché essere così invidiosi dei sentimenti degli altri? portri fare questo paragone. Raffaele è come una ragazzina ferita da una delusione sentimentale che guarda la foto dell'amica su Facebook mentre bacia il nuovo fidanzato e pensa:  "str***za".
Titolo: I sollazzi.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 20, 2015, 11:20:36 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/10/scemate.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 20, 2015, 11:37:38 PM
Citazione da: PokerFace - Ottobre 20, 2015, 06:44:47 PM
1. non è così miky.
se ho capito bene, raffaele non nega che possa instaurarsi tra una persona e un cavallo un forte legame.


2. perchè pensare sempre che chi non è daccordo è un povero inetto invidioso che non riesce a capire perchè lui, poveraccio, non ha quel quid?

1. Ho forse nominato Raffaele nel mio post? No. Lo stai facendo tu.
   
2. Perchè pensare che chi ha quel quid o lo ricerca, sia un povero/a mentecatto con problemi di età /sovrappeso/sesso/coraggio?

Se la coda brucia, è perchè è di paglia....e l'uva la vendono ovunque. Questo vale per tutti, non solo per Raffaele  :horse-wink:
Titolo: Re:I sollazzi.
Inserito da: alex - Ottobre 20, 2015, 11:42:20 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 20, 2015, 11:20:36 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/10/scemate.html

Quella affermazione di JDO sul "prolungamento del corpo" è nello stesso tempo una grande intuizione e una grande minchiata, l'ho già detto ma lo ripeterò. La tua idea che il cavallo abbia due modi distinti di apprendere, uno adatto ad alcune cose, l'altro adatto ad altre, è un'idea - dal punto di vista della teoria dell'apprendimento - diciamo curiosa; ma vedo che è radicata, pazienza. Grazie della dedica.  :horse-cool:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Ottobre 21, 2015, 09:36:12 AM
racconto un simpatico aneddoto.
ho dovuto far togliere un dentino alla mia bestiolina. l'ho quindi montata per un paio di giorni con la capezza da scuderia. ovviamente non ho variato il lavoro. ho fatto lavoro in piano, esercizi (dentro e fuori, gabbietta ecc) e anche legato qualche salto insieme. il terzo giorno sono andato fiducioso con la testiera e il filetto, ma ancora alla bestiolina dava fastidio la feritina in bocca, pertanto dovevo togliere la testiera. ma siccome non avevo voglia di tornare in scuderia, prendere di nuovo l'acqua nel tragitto, prendere la capezza e attaccarci le redini, ho semplicemente tolto la testiera in campo e montato senza niente, senza neanche il collare.
al trotto devo dire che era perfetta, circoli, mezze volte, tutti i movimenti di maneggio e le transizioni.
alla prima partenza in galoppo mi si è un pò aperta, ma le ho imposto immediatamente l'alt (ovviamente con voce e peso) e mi sono rimesso a lavorare sulla transizione trotto/galoppo finchè è venuta bene (penso al terzo o quarto tentativo).
il tutto senza nessun lavoro preparatorio da terra o sulla relazione.
avete in mente il russo, nerozov, come cippalippa si chiama?
ecco, lui fa tutto con cavalli senza imboccatura. pubblica anche un sacco di video su quanto siano nocive le imboccature.
chi ne sa di cavalli, però, vedendo il suo lavoro sa come c'è arrivato.
i cavalli sono così tanto e bene condizionati al lavoro tradizionale (quindi a sella, con briglia e tutto, speroni, frusta ecc) che alla fine fanno tutto anche senza niente addosso.
sono talmente meccanizzati che se ruoti il busto fanno un circolo. se  spingi nella sella, arretri il busto e stringi i polpacci piaffano. che se sposti l'assetto appoggiano.
poi lui ce la racconta che è amore, rispetto, che è amicizia col cavallo.
ma non è così. certo che il cavallo VOLENDO potrebbe fare quello che vuole e ignorare il cavaliere. ma lui non sa di poterlo fare. non  sa di poter ignorare il cavaliere. perchè non lo ha mai fatto in vita sua. e perchè la volta (forse) che c'ha provato gli è stato chiaramente spiegato che non ci doveva riprovare.
più il cavallo è meccanizzato ovvero sottomesso agli aiuti, piu si potranno togliere strumenti e aiuti e si potrà sfoggiare tutto il repertorio senza niente.
ho recentemente visto uno spettacolo con cavalli pesanti di Manolo. un cavallo grigio, grosso, penso un percheron, zoppo tronco. aveva una "testiera invisibile" fatta di cordino grigio, che letteralmente spariva sul cavallo. e un filetto altrettanto invisibile (sottile quasi come il cordino). e però il cavallo era montato a pelo e tutto sembrava bello libero. il pubblico in visibilio.
cercherò un video...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Ottobre 21, 2015, 09:38:04 AM
eccolo qui...
https://www.youtube.com/watch?v=rG4DAZusU_Q
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 21, 2015, 10:10:18 AM
Beati coloro che sono sicuri delle loro opinioni, perchè sono liberi dal dubbio.

Non sono d'accordo, pokerface, per il semplice motivo che se Rarey otteneva il risultato che il cavallo, in libertà, si precipiti dal cavaliere non appena viene chiamato, e otteneva questo risultato frustandolo crudelmente in box, questo non significa affatto che per ottenere quel risultato si debba usare il suo metodo. Tu sei sicuro che il risultato di cui parli (monta senza niente) sia ottenibile solo nel modo che descrivi? beato te (e beato Raffaele).



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Ottobre 21, 2015, 10:17:56 AM
assolutamente NO.
io penso che si possa ottenere in 10.000 modi.
solo che penso che il meccanismo sotto sia sempre l'assioma di l'hotte. in alcuni casi edulcoratissimo (nel senso che la scomodità è quasi invisibile, ma c'è) ma pur sempre l'applicazione di quel principio.

ho messo quel video di manolo perchè rispecchia un pò il concetto. non è che perchè una cosa non si vede, allora non c'è. il filetto non si vede ma c'è. guarda come usa la criniera per nascondere le azioni della mano sulle sottilissime redini e sul sottilissimo filetto.... sembra che non ci sia  nulla ma c'è.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 21, 2015, 10:44:36 AM
Poker....tu continui a non capire o a non voler capire.
Pazienza, problema tuo, mio non di certo.
Perché capisco che non capisci?
Perché parli di cavalli meccanizzati.
Ho sempre detto e ripetuto, fino alla nausea, che a noi non interessa un cavallo che fa per meccanizzazione, per abituazione: a noi serve un collaboratore col cervello ben sveglio, partecipe, non una macchinetta.

Manolo...trovo Tao un Percheron stupendo, ho avuto modo di vederlo dal vivo parecchie volte e ho a casa alcuni suoi video. Apprezzo molto il lavoro di Manolo e Camille.
Ma c'entra molto poco col lavoro in libertà.

Esistono molti modi per ottenere la stessa cosa. Ma a parità di esecuzione nell'esercizio, c'è sempre una sottile differenza, dovuta al metodo usato e alle caratteristiche del binomio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 21, 2015, 11:41:22 AM
Se poi si ritiene che il massimo della tecnica equestre sia rappresentato dal cavallo di Raabe, se non sbaglio, che richiesto per scommessa o per sfida di saltare senza esitazione da una piattaforma di dieci metri in mare, lo fa immediatamente (annegando), cosa che io ho definito "un cavallo reso idiota da un cavaliere idiota", allora ok, viva la meccanizzazione del cavallo.

Basta aver chiare le idee sul proprio obiettivo.

PS L'episodio di Raabe, o chi era, lo vedo come un tipico "ideale di equitazione maschile". Viva l'ideale di "equitazione femminile", che spero sia diverso.  :horse-cool:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Ottobre 21, 2015, 11:58:58 AM
Mettiamola così.
Va bene insegnare al cavallo ad avere super fiducia in me tanto da passare attraverso (sfondandolo) al finto muro di carta.
Però se il muro é vero (e il cavallo si schianta) non va bene?
è la stessa cosa. Lo stesso addestramento. È solo diverso il materiale
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 21, 2015, 12:10:03 PM
Citazione da: PokerFace - Ottobre 21, 2015, 10:17:56 AM
assolutamente NO.
io penso che si possa ottenere in 10.000 modi.
solo che penso che il meccanismo sotto sia sempre l'assioma di l'hotte. in alcuni casi edulcoratissimo (nel senso che la scomodità è quasi invisibile, ma c'è) ma pur sempre l'applicazione di quel principio.


E il solito discorso della nutella Poker....
Tu pensi....appunto, pensi. E ti fermi su quello perché non hai provato altro.
Non vuoi provarlo? Ma chissenefrega. Se ti va bene come fai, pensi che freghi a qualcuno di farti cambiare idea? A me no.
Solo, visto che pensi e non hai mai provato altro, piantala di dare per assoluto il tuo pensiero, visto che altri ottengono a dispetto dell'assioma.

A me tutta sta gente che critica, denigra, filosofeggia su cose che non ha provato, alla fine mi fa ridere...tutti li a criticare Parelli e compagnia, artisti e addestratori vari, ma per che cosa? Per dire che sono cretini, venditori di fumo, incapaci, deboli, pavidi, ecc? Per farsi belli di fronte al mondo criticando i risultati altrui?

E il caso di aprire gli occhietti belli: i metodi funzionano, producono risultati! Chi nega questi fatti o non è in grado di vedere oppure è in grado ma è affetto da invidia...brutta malattia.

Nessuno dice che una cosa, un metodo sia l'unico o migliore di un altro (a parte i criticoni denigratori): ognuno sceglie quel che gli pare in base al suo IO. Per fortuna, oggi SI PUÒ SCEGLIERE.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 21, 2015, 12:14:06 PM
Era proprio il grande Raabe: http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/04/raabe-2.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 21, 2015, 12:16:22 PM
Citazione da: PokerFace - Ottobre 21, 2015, 11:58:58 AM
Mettiamola così.
Va bene insegnare al cavallo ad avere super fiducia in me tanto da passare attraverso (sfondandolo) al finto muro di carta.
Però se il muro é vero (e il cavallo si schianta) non va bene?
è la stessa cosa. Lo stesso addestramento. È solo diverso il materiale

No, non va bene; perchè se il muro è vero si schianta pure il cavaliere (e infatti Raabe ha rischiato seriamente di annegare pure lui; peccato che non è successo).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 21, 2015, 12:17:51 PM
Citazione da: PokerFace - Ottobre 21, 2015, 11:58:58 AM
Mettiamola così.
Va bene insegnare al cavallo ad avere super fiducia in me tanto da passare attraverso (sfondandolo) al finto muro di carta.
Però se il muro é vero (e il cavallo si schianta) non va bene?
è la stessa cosa. Lo stesso addestramento. È solo diverso il materiale

E continui Poker, a far confusione.
Ti consiglierei di passare un pò di tempo con Luraschi, o in alternativa, di guardarti qualche suo dvd...in particolare quello dove spiega le caratteristiche di un buon cavallo da cascade....

Dopodiché dovresti passare a JFP.
Forse, noteresti delle differenze...forse....

Ma anzi, no, non perdere tempo, continua così col cavallo che meccanizza che vai bene! Sei soddisfatto, no? Perché perdere tempo con altre cosucce stupide da donnette frustrate?  :pollicesu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Ottobre 21, 2015, 12:47:14 PM
io non ho detto "frustrate", l'hai detto tu...
quando la coda è di paglia... quando la paglia prende fuoco... quando la volpe va all'uva... quando l'uva e la volpe.... boh  non mi ricordo cos'hai scritto, comunque ecco, ti cito!

alex è la stessa cosa. io insegno al cavallo a passare nel muro di carta. e fin qui sono figo.
per schiantare il cavallo su un muro vero, posso tranquillamente insegnargli prima a passare nel muro di carta. così quando vede il muro vero pensa che sia finto e niente, si schianta.
l'addestramento è lo stesso. solo che per 90 volte il muro era di carta e la 100esima era di marmo.
non cambia una mazza nell'addestramento. è identico.
poi chiaro, è da idioti schiantarsi con cavallo e cavaliere in un muro vero appositamente e infatti penso che non lo faccia nessuno. però si sta parlando di addestramento.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 21, 2015, 12:54:57 PM
Citazione da: PokerFace - Ottobre 21, 2015, 12:47:14 PM
alex è la stessa cosa. io insegno al cavallo a passare nel muro di carta. e fin qui sono figo.

Altra caratteristica dell'equitazione maschile è l'aspirazione di essere figo. :-)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 21, 2015, 02:07:08 PM
Citazione da: PokerFace - Ottobre 21, 2015, 12:47:14 PM
io non ho detto "frustrate", l'hai detto tu...
quando la coda è di paglia... quando la paglia prende fuoco... quando la volpe va all'uva... quando l'uva e la  volpe.... boh  non mi ricordo cos'hai scritto, comunque ecco, ti cito!



Tu non hai detto frustrate? Lo ha detto/sottinteso/scritto colui che sovente difendi e col quale evidentemente concordi.
Mi citi? Ma almeno hai capito a cosa mi riferivo?  :icon_pidu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 21, 2015, 03:04:09 PM
.... Allora Raabe, con un solo colpo di speroni lanciò  - da quell'altezza -  il suo cavallo  in acqua.

Gli altri, malgrado le speronate e le frustate non riuscirono a far fare altrettanto ai loro cavalli.

Questa bravata stava per costare la vita al Capitano che venne ripescato a stento, il suo cavallo annegò e pertanto Raabe si beccò - per quella bravata - un mesetto di arresti.

Per contro, il generale comandante della cavalleria inglese - da vero sportivo - gli regalò uno dei suoi cavalli personali splendidamente bardato", e, certamente fece un terribile cazziatone ai suoi ufficiali.

Lo so, le ragasse d'oggi non capiscono questa bravata così apprezzata dal generale comandante inglese, perché, col lallo ci si sollazzano col puccipucci lalloso, mentre, a quei tempi - a cavallo - si andava ad infilzar nemici o a farsi sbudellare dagli stessi, la differenza tra queste due opzioni era data principalmente dall'obbedienza incondizionata del lallo in combattimento.
Raabe - in sella al suo lallo - avrebbe sicuramente scannato i suoi avversari o almeno avrebbe avuto molte possibilità di farlo, invece, i suoi colleghi inglesi - in groppa a quei lalli riottosi (non perfettamente addestrati) - avrebbero corso un altissimo rischio di esser giolivamente affettati in battaglia....


http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/07/da-lalli-e-tope-omaggio-jdo-mio-parere.html

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 21, 2015, 04:09:42 PM
In effetti, i fanti riottosi umani, nella I guerra mondiale, venivano direttamente fucilati, se non sbaglio. Bei tempi.

Solo che adesso non siamo in guerra, e per fortuna l'equitazione non è più sostanzialmente militare; è più simile a un rapporto di lavoro in cui il cavallo è il dipendente. Tu proponi di fucilare i dipendenti che non obbediscono immediatamente e ciecamente? Magari a qualcuno l'idea non dispiacerebbe.  :horse-wink:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 21, 2015, 04:38:26 PM
Mah a me sembra una stupidaggine sacrificare, per una bravata, un cavallo così perfettamente addestrato, lasciando perdere tutte le considerazioni puccio-lallose, è uno spreco di tempo, lavoro, soldi, energie ecc. far annegare un cavallo per addestrare il quale il simpatico Raabe avrà certo impiegato tempo e fatica.
Morto il cavallo automatico c'è da rifare tutto il lavoro da capo.
E se nel frattempo fossero arrivati gli invasori, i nemici, che avrebbe fatto il buon Raabe senza il cavallo ciecamente ubbidiente? Sarebbe stato sbudellato nello stesso identico modo dei soldati con cavalli riottosi.
Ma forse ne aveva una scorta di cavalli tutti addestrati a buttarsi nel fiume. :icon_rolleyes:

 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Ottobre 21, 2015, 04:44:12 PM
Citazione da: milla - Ottobre 21, 2015, 04:38:26 PM
Sarebbe stato sbudellato nello stesso identico modo dai soldati con cavalli riottosi.



esattamente....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 21, 2015, 04:52:40 PM
Ma no Alexis, non sei stata attenta, Raabe aveva il cavallo automatico di scorta  :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 21, 2015, 05:21:51 PM
Citazione da: alex - Ottobre 21, 2015, 12:54:57 PM
Citazione da: PokerFace - Ottobre 21, 2015, 12:47:14 PM
alex è la stessa cosa. io insegno al cavallo a passare nel muro di carta. e fin qui sono figo.

Altra caratteristica dell'equitazione maschile è l'aspirazione di essere figo. :-)

Quoto Alex!
Figo, palluto, virile, macho....ecc. ecc. ecc.
Chissà perché...questione di compensazione? Carenze? Magari un Ravello masculo ci darà la sua versione della cosa  :laughter-485: Chissà che titolo potrebbe avere il libro.... :benedizione:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Ottobre 21, 2015, 07:53:23 PM
Citazione da: milla - Ottobre 21, 2015, 04:52:40 PM
Ma no Alexis, non sei stata attenta, Raabe aveva il cavallo automatico di scorta  :laughter-485:

cavolo, hai ragione!!!

miky, la questione della compensazione l'avevo tirata fuori anche io tempo fa.
E non può venirmi in mente... quella volta che due clienti del maneggio di sesso maschile, entrambi con cavalli comprati per delle cifre assurde (50.000 euro circa) per fare delle 115, andavano in giro con dei fucili a pallini... per scacciare i piccioni che svolazzavano attorno alla scuderia.... i fucili erano di quelli lunghi.. e loro giravano tutti contenti facendosi vedere per bene da noi donne che stavamo montando in campo...

Mi avvicino ad una mia amica... e le dico "stai pensando quello che penso io?" e lei "si... la sindrome da compensazione..."

Meraviglioso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Ottobre 21, 2015, 08:03:16 PM
Se uno esce in passeggiata in campo aperto, di ostacolini ne trovi , e  a superarli  aumenta di molto il binomio.


(http://i36.tinypic.com/2uj19j8.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Ottobre 21, 2015, 08:04:12 PM
(http://i33.tinypic.com/wjglzs.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Ottobre 21, 2015, 08:04:59 PM
(http://i33.tinypic.com/29daas.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Ottobre 21, 2015, 08:06:54 PM
(http://i34.tinypic.com/24l7zuv.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Ottobre 21, 2015, 08:59:53 PM
Piccolo OT: Carodubbio, aggiorna il diario! Io vorrei sapere come prosegue la piccolina....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Ottobre 21, 2015, 09:20:39 PM
Citazione da: elleon - Ottobre 21, 2015, 08:59:53 PM
Piccolo OT: Carodubbio, aggiorna il diario! Io vorrei sapere come prosegue la piccolina....


La cavalla è andata a fare la fattrice, era mia per metà e l'altra meta non ha voluto aspettare per vedere se la laminite  si poteva recuperare per correre in pista.Peccato perché sellata in campo aperto ci andava in giro anche il più inesperto dei cavalieri. 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Ottobre 21, 2015, 09:24:57 PM
magari è meglio parlarne nell'album. Cmq rimango dell'idea che le opinioni degli amatori contano poco, la risposta deve darla un BUON  veterinario. Di quelli bravi però, che ti trovano IL O I problema/i e te li risolvono pure. A suon di soldini, certo, però così gira il mondo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Ottobre 21, 2015, 10:21:43 PM
Citazione
Citazione da: carodubbio - Ottobre 21, 2015, 09:20:39 PM
Citazione da: elleon - Ottobre 21, 2015, 08:59:53 PM
Piccolo OT: Carodubbio, aggiorna il diario! Io vorrei sapere come prosegue la piccolina....


La cavalla è andata a fare la fattrice, era mia per metà e l'altra meta non ha voluto aspettare per vedere se la laminite  si poteva recuperare per correre in pista.Peccato perché sellata in campo aperto ci andava in giro anche il più inesperto dei cavalieri. 

Mi dispiace...
Titolo: La Carica dei Swarovski
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 28, 2015, 02:21:01 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/10/la-carica-dei-swarovski.html
Titolo: Abitudine.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 29, 2015, 03:51:47 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/10/abitudine.html













Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 31, 2015, 03:42:21 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/10/il-maresciallo-canto.html
Titolo: Frocioni
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 02, 2015, 01:59:20 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/11/frocioni.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 02, 2015, 03:28:28 PM
Ne deduco solo che le preferenze di genere non influenzano il tipo di equitazione, a orientamento maschile o a orientamento femminile; come è noto, io preferisco di gran lunga quella a orientamento femminile fondata sullla complicità e sulla collaborazione, proprio come molte amazzoni preferiscono evidentemente quella a orientamento maschile, al contrario fondata sul dominio e sull'obbedienza.

Tu dici che l'equitazione è una soltanto? Discordo rispettosamente; varrà forse per l'Equitazione, non per l'equitazione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 03, 2015, 02:29:41 AM
Se parliamo di equitazione:

Nessun cavallo ci obbedirà per innata collaborazione tanto meno per istintiva complicità con l'uomo, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza. Punto.

Se invece ti riferisci alla lallitazione, queste  giolive scemate: http://lallietope.blogspot.it/2015/10/scemate.html
possono essere scambiate per qualsiasi cosa tu voglia: relazione, collaborazione, complicità, amicizia, fratellanza...

Trattasi di ammaestramenti della minchia di cui son capaci anche le foche, i maiali, i pesci rossi e i criceti:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/11/itticazione.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 03, 2015, 08:19:58 AM
No, no, mi riferisco alla istintiva collaborazione (=etologia di alcuni comportamenti sociali)e alla appresa complicità.

Chi sarebbe così sciocco da tentare l'addestramento prima dell'ammansimento, ossia di ottenere la appresa complicità
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Novembre 03, 2015, 12:46:04 PM
Anche a molti l'ippica non interessa, guardate questo video, sono cavalli di 2 anni di discreta genealogia e presentati da scuderie n1 in Italia, con sopra fantini che montano anche in corse di G1 sia in Italia che in Europa ( anche se fuori vanno poco).

Ora il cavallo che vince è alla sua 2 corsa in carriera, guardate appena finita la curva come entra in dirittura di arrivo, il cavallo fa un lievissimo inciampo con gli anteriori , per giovane età e per poca esperienza, in retta sembra avere poca voglia di continuare il suo sforzo, eppure costretto da fantino che lo incita con le sue braccia e che lo colpisce in maniera molto forte ( anche troppo energica), il cavallo viene costretto a superare le sue stesse forze fisiche e a dare TUTTO quello che ha in questo momento, poi naturalmente questi sono cavalli buoni e verrà messo a riposo e presentato con più calma e con lavori  molto più mirati viste le premesse delle sue potenziali capacità.

Ma il concetto resta che per evitare il dolore della frusta , si piega alla volontà dell'uomo.
http://www.ippica.biz/1/14_SCH/14_cor_ris.asp?cor=184512&T=G&cc=215839&ana=C&tit=Milano[ITA] -

Premio Figino Serenza&vid=1

Per vedere il video cliccare sulla destra il quadratino colorato
Titolo: Bah!
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 04, 2015, 02:08:14 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/11/etologica.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 05, 2015, 07:57:33 AM
La logica mi dice che chi  usa questi termini "sempre", "mai", "è il solo modo",fa  quasi sempre un'affermazione errata, anche sedi mostra un bel carattere e risulta, per molti, convinto e quindi convincente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 05, 2015, 10:37:38 AM
Citazione da: alex - Novembre 05, 2015, 07:57:33 AM
La logica mi dice che chi  usa questi termini "sempre", "mai", "è il solo modo",fa  quasi sempre un'affermazione errata, anche sedi mostra un bel carattere e risulta, per molti, convinto e quindi convincente.

Quoto  :pollicesu:
Da noi si dice:
"Non c'è animale più pronto del cavallo, per demolire le ferree convinzioni dell'uomo"
e
"Il cavallo fa l'uomo bugiardo".
Titolo: Compravendite
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 06, 2015, 02:54:10 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/11/compravendite.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 06, 2015, 08:26:41 AM
Bella la metafora della "vaccinazione". Disgraziatamente i "lallisti", ossia coloro che non prendono in considerazione di "cambiare cavallo" nel momento in cui emergono acciacchi, non hanno benefici da tale vaccinazione: il "loro" cavallo se lo tengono per sempre. Penso che dal punto di vista dei commercianti, i lallisti - e in particolar modo quelli che non hanno alcuna ambizione agonistica - siano un mercato scarsamente interessante, perchè gli si può sicuramente rifilare qualche fregatura, ma poche, perchè si tratta di "consumatori" che consumano poco. Il che, alla fin fine, per noi lallisti è un vantaggio: veniamo sì inchiappettati, ma raramente  :blob9:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 06, 2015, 03:05:10 PM
L'inchiappettatura è rara per il singolo lallista, ma, la singola inchiappettatura, moltiplicata per l'esercito delle parvenus, diventa assai interessante sia per il giolivo commerciante che per il privato nel caso che questi debba sbolognare un lallo difettato.

Attenzione, non è niente di particolarmente  serio, nella stragrande maggioranza dei casi, l'inchiappettato paga 100 un lallo che - se veramente buono - varrebbe 1000,  ma siccome ha la maccagna ne vale 20.

Un giorno ti racconterò la storia di un lallo irlandese sopranominato Maccagnone, appunto... una compravendita mitica.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 06, 2015, 03:12:09 PM
io ho preso una sola vera inculatio. ma fu inculatio maxima.
in ogni caso ho provveduto a sanare la magagna (non fisica per fortuna) e immediatamente a mia volta ho rifilato l'inculatio ad altri.
ho poi rincontrato il cavallo, irriconoscibile, impegnato a fare ciò per cui era nato: passo, trotto e galoppo. mai più vista una crocetta in vita sua ahahahahahahahaha.
Titolo: Graziano Mancinelli.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2015, 06:53:59 AM
Ho avuto una gentile richiesta:

... per favore, potresti raccontarci di questo straordinario cavaliere? Non si trovano notizie né foto in rete (pochissime, a dire il vero)!
E io posso solo vagamente ricordare la sensazione di unicitá con il cavallo che mi dava Mancinelli quando lo guardavo in qualche concorso in TV da bambina ... mi piacerebbe tanto rivedere qualche suo percorso.


http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/11/graziano-mancinelli.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 08, 2015, 07:10:38 AM
Io ero piccolo piccolo quando lui faceva le ultime garette. A volte entrava in campo, faceva solo 4 salti e poi si ritirava senza apparente motivo. Giravano così tanti soldi intorno a lui e nelly che sembravano di altri pianeti.  lei cadeva sempre ahahah. Credo che avesse qualche problema di pressione bassa perché sovente sveniva, sia da terra che in sella. potrei raccontare di un simpatico siparietto avvenuto in gara davanti a tutti dopo una caduta di nelly. protagonisti lei, il marito e il nostro attuale presidente.  Ma non lo farò perché son solo le solite commedie all italiana
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 14, 2015, 10:15:21 AM
Una gioliva ragassa, evidentemente molto timida, mi scrive:

Caro Raffaele, puoi dare un occhiata al topico sul Join up in particolare ai post dove Miky descrive, la mise en avant (chiamandola proprio così). siccome tu dici che  il tocco di frustino sul petto del cavallo è tecnica canonica baucheriana puoi verificare se la tecnica è corretta.
http://lallietope.blogspot.it/2015/10/comunione-e-relazione.html
In ogni caso, mi piacerebbe trovare sul tuo blog un approfondimento sulla mise en avant, che mi interessa moltissimo perchè "tira" il cavallo invece di "spingerlo"...


Citazione da: Miky Estancia - Novembre 12, 2015, 11:32:26 AM
Citazione da: Alexis85 - Novembre 12, 2015, 11:21:08 AM
Citazione da: Miky Estancia - Novembre 12, 2015, 10:59:09 AM
Luna, Alexis, provate ad insegnare ai vostri cavalli la mise en avant....e vedrete che il cavallo verrà da voi contento, anche se avete la capezza in mano e non dovrete più zigzagare  :horse-wink:


sarebbe... una lezione alla gamba da terra? 

No. Si insegna al cavallo ad avanzare verso di noi , in linea retta, a richiesta.
La progressione è : dico il nome del cavallo, assumo postura vigile, do il comando vocale (ad esempio: vieni), assumo postrura di richiesta (il braccio dx si alza e si allunga in avanti per permettere zl frustino di toccare la spalla sx del cavallo), uso il frustino sulla spalla in crescendo fino a quando il cavallo non acdenna ad avanzare.
Alla fine, basta dare i comandi vocali (nome del cavallo e "vieni") e il cavallo viene...anche se è lontano, anche se è con gli altri, anche se sta mangiando.
Inoltre, la mise en avant serve per tante sltre cose, come far salire i cavalli sul van, fargli superare strettoie, ecc. Alcune nostre allieve:

https://youtu.be/my12fK2iX2w

Se questa è la risposta, dovremmo dedurre che il lallo cognosce già  la postura di richiesta della lallista (che minchia è me lo spiegate) poi si sottintende che il lallo abbia sulla spalla sx il comando "vieni" che toccato più o meno fortemente col frustino lo fa avanzare... questo è per me una lieta scoperta.
Infine, il lallo viene anche da lontano quando sente il suo nome e la parolina magica  "vieni" per grazia ricevuta.

Il fatto che la gioliva istruttrice non sappia (non voglia) spiegare non mi sorprende, quello che è "strano" è che una utante - particolarmente intelligente - abbia capito tutto e la ringrazia della spiegazione e che nessuna altra utante normodotata di cerevello abbia detto: ma che minchia vai blaterando?

Baucher, 150 anni fa, descrive bellamente questa tennica, ma lo fanno anche Raabe e altri ancora, e,  seguendo le loro istructioni qualsiasi lallo - prima o poi - con le belle o con le brutte verrà verso di voi quando direte la parola: pupo, o se preferite: Claudio Villa...

C'è solo un ploblema, metterla in pratica non è cosa per lalliste...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 14, 2015, 03:04:11 PM
Resta il fatto che questo "tocco di frustino che attira" mi attira  :horse-wink: e vagamente ricordo quel passaggio di L'Hotte in cui accenna allo "sperone che attira il posteriore". E' facile spingere, è facile tirare, ma attirare mi sa che è una cosa più delicata e difficile. Approfondirò, se trovo qualcosa che mi spieghi le cose per bene.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 14, 2015, 06:45:17 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 14, 2015, 10:15:21 AM
Una gioliva ragassa, evidentemente molto timida, mi scrive:

Caro Raffaele, puoi dare un occhiata al topico sul Join up in particolare ai post dove Miky descrive, la mise en avant (chiamandola proprio così). siccome tu dici che  il tocco di frustino sul petto del cavallo è tecnica canonica baucheriana puoi verificare se la tecnica è corretta.
http://lallietope.blogspot.it/2015/10/comunione-e-relazione.html
In ogni caso, mi piacerebbe trovare sul tuo blog un approfondimento sulla mise en avant, che mi interessa moltissimo perchè "tira" il cavallo invece di "spingerlo"...



Se questa è la risposta, dovremmo dedurre che il lallo cognosce già  la postura di richiesta della lallista (che minchia è me lo spiegate) poi si sottintende che il lallo abbia sulla spalla sx il comando "vieni" che toccato più o meno fortemente col frustino lo fa avanzare... questo è per me una lieta scoperta.
Infine, il lallo viene anche da lontano quando sente il suo nome e la parolina magica  "vieni" per grazia ricevuta.

Il fatto che la gioliva istruttrice non sappia (non voglia) spiegare non mi sorprende, quello che è "strano" è che una utante - particolarmente intelligente - abbia capito tutto e la ringrazia della spiegazione e che nessuna altra utante normodotata di cerevello abbia detto: ma che minchia vai blaterando?

Baucher, 150 anni fa, descrive bellamente questa tennica, ma lo fanno anche Raabe e altri ancora, e,  seguendo le loro istructioni qualsiasi lallo - prima o poi - con le belle o con le brutte verrà verso di voi quando direte la parola: pupo, o se preferite: Claudio Villa...

C'è solo un ploblema, metterla in pratica non è cosa per lalliste...

1. La gioliva ragassa (se esiste, ma ne dubito fortemente...questa è solo un altra panzana che ti sei inventato per aver la scusa di denigrare ill lavoro altrui) che ti ha interrogato, su cose scritte da me, poteva chiedere delucidazioni direttamente a me, visto che si tratta del mio lavoro e non del tuo. Se è così desiderosa di capire se la cosa è  "giusta" (ma che cosa vuol dire giusta? Noi lo facciamo, i nostri allievi lo fanno e funziona,  che palle stiamo a menare con giusto o non giusto? Ah si, le solite palle denigratorie su chi non agisce come Raffaele Demartinis comanda  :icon_rolleyes:), può  sempre venire a fare uno stage da noi, così può imparare e chiarirsi le idee...e se noi non siamo alla sua altezza perché  non sappiamo (non vogliamo) spiegare come dici tu, può sempre andare in Francia, a Calvisdon e spararsi un bello stage da JFP, dal quale noi abbiamo imparato la mise en avant. Da chi l'ha imparata lui? Ma chi se ne frega. Non è l'unico ad insegnarla ne l'unico ad usarla, dove sta il problema?

2. Chiedi che "minkia è me lo spiegate " la postura di richiesta....a parte la tua becera educazione....non ti dobbiamo spiegare proprio nulla, perché spiegare qualcosa a te, è tempo sprecato: tu parti dal presupposto che chi non fa come te, non lavora con i cavalli che usi tu, è un lallista sfigato con problemi di ogni genere e sorta, incapace e incompetente.

3. Forse, nessuno mi ha chiesto "che minkia vai blaterando" perché, differentemente da quel che pensi, le "utanti lalliste di questo giolivo forum", hanno capito quel che ho scritto, a differenza di te  :horse-wink:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: manu - Novembre 14, 2015, 08:04:18 PM
Io personalmente ho una cavalla che conosce il metodo, e devo dire che è molto più comodo avere un cavallo che viene perchè è "attirato" piuttosto che averne uno che devo tirare o avere qualcuno da dietro che lo fa avanzare con la frusta  :icon_axe:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 14, 2015, 09:22:53 PM
Citazione da: alex - Novembre 14, 2015, 03:04:11 PM
E' facile spingere, è facile tirare, ma attirare mi sa che è una cosa più delicata e difficile.

Già, ma alla fine, "attirare", diventa molto più facile che spingere e tirare....il cavallo viene e non certo per grazia ricevuta, ma per la coerenza usata nel fargli capire quel che vogliamo.
Comunque....certe cose vanno provate,  si può leggere e cercare spiegazioni e guardare video, ma nulla può sostituire l'esperienza diretta di lavorare con un cavallo che già sa e poi con uno a cui insegnare la cosa.
Titolo: I lalli - a vostra scajola - vi guardano
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 15, 2015, 08:26:41 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/11/i-lalli-ci-guardano.html

Secondo la lavoratrice di lalli:  differentemente da quel che pensi, le "utanti lalliste di questo giolivo forum", hanno capito quel che ho scritto, a differenza di te.

Bene, prendo atto.

Allora può una di queste giolive ragasse spiegare gentilmente ad un povero vecchio rincoglionito, cosa hanno capito e come fanno a tirare il lallo verso di se con la postura vigilante e con quella richiedente?

Vi prego non vi accalcate, fatelo una alla volta. Grassie.

Poi, spiegherò a Chiara e Lettera la tennica di Baucher, che certo non gode delle referenze di JFP,  ma qualcosina sui lalli la sapeva ed era capace di far marcher en avant le cheval non monté l
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 15, 2015, 03:09:53 PM
Tiro a indovinare, attendendo i lumi baucheriani ed applicando invece i principi di base del clicker (che non hanno alcun bisogno di alcun clicker).

Premessa: avere di fronte un cavallo che abbia imparato a imparare; ossia, che di fronte a una richiesta, "provi" delle risposte fino a sentire il segnale: ecco: questo è quello che chiedo! e che lo faccia con  totale tranquillità.

Verissimo che il tocco sulla spalla o sul petto, la prima volta, è privo di qualsiasi significato. Ma se in cavallo sa che in certe condizioni scatta il "adesso si lavora; ti chiederò qualcosa, tu cerca di scoprire cosa ti chiedo" di fronte a una certa richiesta incomprensibile proverà a fare qualcosa; varie cose, per lo più sbagliate; ma sa che nessuna risposta sbagliata sarà punita. Prima o poi farà un accenno della cosa giusta; e immediatamente avrà la conferma che è proprio la cosa giusta. La cosa si ripeterà qualche volta, e sempre di più si approfondirà il legame fra richiesta-risposta.

La parte difficile è costruire quelle condizioni "adesso si lavora". Io lo farei con una certa posizione del corpo, e non solo; con un certo "atteggiamento". Una volta capita questa premessa, l'atteggiamento stesso basterà per lanciare il messaggio "adesso si lavora" e per mettere il cavallo in una condizione di attenzione.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 15, 2015, 04:49:43 PM
Caro Alex, nessuno ha chiesto di testare le tue qualità divinatorie, e nessuno a ha fatto la premessa che bisogna lavorare con un lallo che abbia già imparato ad imparare.

Ho chiesto semplicemente di spiegare al sottoscritto quanto scritto sotto, per un fatto assai semplice: non ho capito una beatissima minchia.
Mi consola il fatto che anche tu,  nota lallista,  ma con una solida preparazione accademica alle spalle e una curiosità che spazia dal Leopardi alla botanica alla politica ecc. dotato di vivida intelligentia - parimenti al vecchio cavallaro rincoglionito - non abbia capito una lieta cippa, tiri ad indovinare.

Attenzione, può anche darsi che tu abbia indovinato, (fossi io l'estensore di quel guazzabuglio direi che c'hai azzeccato  :horse-wink:) ma, questo confermerebbe il fatto che quanto scritto dall'amante dei lalli da carne è oscuro, necessita dell'indovino, abbisogna dell'interpretazione alexiana !

No. Si insegna al cavallo ad avanzare verso di noi , in linea retta, a richiesta.
La progressione è : dico il nome del cavallo, assumo postura vigile, do il comando vocale (ad esempio: vieni), assumo postrura di richiesta (il braccio dx si alza e si allunga in avanti per permettere zl frustino di toccare la spalla sx del cavallo), uso il frustino sulla spalla in crescendo fino a quando il cavallo non acdenna ad avanzare.
Alla fine, basta dare i comandi vocali (nome del cavallo e "vieni") e il cavallo viene...anche se è lontano, anche se è con gli altri, anche se sta mangiando.
Inoltre, la mise en avant serve per tante sltre cose, come far salire i cavalli sul van, fargli superare strettoie, ecc. Alcune nostre allieve


Siccome credo alle parole della Nostra: differentemente da quel che pensi, le "utanti lalliste di questo giolivo forum", hanno capito quel che ho scritto, a differenza di te.

Fiducioso attendo chiarificazioni da coloro che certamente hanno capito...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 15, 2015, 05:34:03 PM
Mah io ho capito questo:
dico il nome del cavallo e poi il comando es. Pippo vieni
alzo il braccio destro e col frustino tocco la spalla sinistra del cavallo (confesso che non ho capito se c'è una ragione specifica per questo "incrocio" ovvero se c'è un motivo per cui si deve toccare la spalla opposta alla mano che regge il frustino ma questo può spiegarcelo Micky)
continuo a toccare la spalla finchè il cavallo non accenna ad avanzare.
Alla fine il cavallo imparerà che "Pippo vieni" significa che deve venire.
Non mi pare niente di difficile.
Io ho ottenuto la stessa cosa dalla mia cavalla dicendo il suo nome la parola QUI e stendendo la mano come se avessi uno zuccherino da darle, le prime volte le davo davvero uno zucchero se si  avvicinava poi adesso mi basta dire "Walk qui" e stendere la mano e lei arriva, una carezza e stop.
Micky ho capito male (a parte il fatto che voi siete contrari ai premi alimentari, lo so)?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 15, 2015, 05:51:52 PM
Se hai il cavallo di fronte non c'è incrocio: la sua spalla sinistra è giusto di fronte al tuo braccio destro  :icon_rolleyes:

Ma proporrei di parlarne altrove, fra "ragasse", che ne dite? Mi accettate come "gioliva ragassa"? Qui c'è un eccesso di testosterone che appesantisce l'aria.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 15, 2015, 05:56:49 PM
Hai ragione Alex che cretina che sono  :laughter-485: forse sarà l'eccesso di estrogeni  :laughter-485: :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 15, 2015, 08:34:57 PM
Citazione da: Miky Estancia - Novembre 14, 2015, 06:45:17 PM


1. La gioliva ragassa (se esiste, ma ne dubito fortemente...questa è solo un altra panzana che ti sei inventato per aver la scusa di denigrare ill lavoro altrui) che ti ha interrogato, su cose scritte da me, poteva chiedere delucidazioni direttamente a me, visto che si tratta del mio lavoro e non del tuo. Se è così desiderosa di capire se la cosa è  "giusta" (ma che cosa vuol dire giusta? Noi lo facciamo, i nostri allievi lo fanno e funziona,  che palle stiamo a menare con giusto o non giusto? Ah si, le solite palle denigratorie su chi non agisce come Raffaele Demartinis comanda  :icon_rolleyes:), può  sempre venire a fare uno stage da noi, così può imparare e chiarirsi le idee...e se noi non siamo alla sua altezza perché  non sappiamo (non vogliamo) spiegare come dici tu, può sempre andare in Francia, a Calvisdon e spararsi un bello stage da JFP, dal quale noi abbiamo imparato la mise en avant. Da chi l'ha imparata lui? Ma chi se ne frega. Non è l'unico ad insegnarla ne l'unico ad usarla, dove sta il problema?

2. Chiedi che "minkia è me lo spiegate " la postura di richiesta....a parte la tua becera educazione....non ti dobbiamo spiegare proprio nulla, perché spiegare qualcosa a te, è tempo sprecato: tu parti dal presupposto che chi non fa come te, non lavora con i cavalli che usi tu, è un lallista sfigato con problemi di ogni genere e sorta, incapace e incompetente.

3. Forse, nessuno mi ha chiesto "che minkia vai blaterando" perché, differentemente da quel che pensi, le "utanti lalliste di questo giolivo forum", hanno capito quel che ho scritto, a differenza di te  :horse-wink:

Cara MIky, concordo in pieno con quanto scritto, punto per punto, ma non solo. Scoprire che una persona come raffaele dice... balle è molto molto triste. Inventarsi che qualcuno gli ha chiesto spiegazioni su quello che hai scritto...che tristezza, davvero. Deve essere una persona molto sola. Pazienza. Sono dell'idea che ognuno raccoglie ciò che semina.

Per il resto, ti invito a non spiegare niente a nessuno. La tua professionalità non si svende, si vende. Chi vuole approfondimenti o si mette a studiare o PAGA un VERO professionista, come lo è miky ( e tony chiaramente). Mi spiace anche che a Raffaele nessuno chieda niente, e non sia riuscito ad imporsi come addestratore professionista. No, anzi, non me ne frega assolutamente niente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 15, 2015, 09:42:39 PM
Mi spiace, ma la "gioliva ragassa" sono io, e la richiesta l'ho spedita per mail personale; e mi aspettavo una riposta personale - o un approfondimento sul blog; sono rimasto molto deluso dall'esito e mi spiace di averla spedita. Raffaele non ha inventato nulla.

La citazione è corretta e fedele; il messaggio non è completo.

Tenete conto che io ho una "regola" riguardo la corrispondenza personale: una volta che è stata inviata e ricevuta, diventa di proprietà del destinatario che può farne ciò che vuole. Per evitare di pentirsene, bisogna pensarci prima. Stavolta non l'ho fatto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 15, 2015, 10:08:41 PM
Caro Alex, sei un Signore, sappi che nemmeno sotto tortura avrei fatto il nome del latore della missiva,  e delle acide inzinuazioni della tua quasi onomina me ne strasbatto lietamente i cabasisi.

Comunque, abbiamo scoperto che la risposta della salvatrice di lalli da ingrasso era volutamente farlocca, incomprensibile... non hai compreso, non ho compreso... chi minchia ha compreso????

Abbiamo anche capito - secondo quanto dice l'avvocatessa della beata -  che per cognoscere i segreti della allegra coppia di addestratori bisogna cacciare fuori gli euri altrimenti nisba, compris?

Per il mio piacere, come hai richiesto, pubblicherò la traduzione della tennica baucheriana aggratis, anche se ero tentato di spedirtela privatamente...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 16, 2015, 09:20:54 AM
ma voi due siete come il gatto e la volpe, che vanno a cercare il primo pinocchio da fregare.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 16, 2015, 09:34:14 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 15, 2015, 10:08:41 PM

Per il mio piacere, come hai richiesto, pubblicherò la traduzione della tennica baucheriana aggratis, anche se ero tentato di spedirtela privatamente...

oltre a cantarvele da soli e ridervele pure, siete anche molto, troppo teorici. è la pratica che vi manca.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 16, 2015, 09:43:32 AM
Citazione da: Alexis85 - Novembre 16, 2015, 09:34:14 AM
oltre a cantarvele da soli e ridervele pure, siete anche molto, troppo teorici. è la pratica che vi manca.

Questo sì che farà ridere di gusto Raffaele!  :blob3:

Se io sono uno dei due "gatto e volpe", ho già spiegato che questo non era l'esito che mi aspettavo, e che me ne dispiace. La mia situazione è molto imbarazzante, stimo ugualmente Raffaele e Miky (oltre che molti altri utenti di questo forum), e alle volte (di certo è un'illusione) mi pare di capirli entrambi; stento a  rassegnarmi al fatto che non sia possibile una discussione fra di loro; eppure dovrò rassegnarmi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 16, 2015, 10:05:48 AM
Citazione da: alex - Novembre 16, 2015, 09:43:32 AM
Citazione da: Alexis85 - Novembre 16, 2015, 09:34:14 AM
oltre a cantarvele da soli e ridervele pure, siete anche molto, troppo teorici. è la pratica che vi manca.

Questo sì che farà ridere di gusto Raffaele!  :blob3:



hai ragione. Dimenticavo che parlo con il miglior addestratore di tutti i tempi. Colui che con le sue traduzioni ci illuminerà.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 16, 2015, 10:23:20 AM
No, no.... il fatto è che è una persona anziana, che ha trascorso tutta la vita a contatto con i cavalli. A prescindere dalla qualità della sua esperienza (io ho idea che sia una qualità elevata, ma è un giudizio del tutto personale), affermare che gli manca la pratica è effettivamente un po' ridicolo; ne convieni?  :horse-wink: Come potrebbe fare più pratica: vivendo più volte?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 16, 2015, 10:51:40 AM
Confondi qualità con quantità. Errore comune
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Novembre 16, 2015, 11:06:19 AM
Io ho seguito diversi stage all'Estancia,le cavalle eseguono diversi esercizi,ma mi guardo bene dallo spiegare qualsiasi cosa,il post del sig.Raffaele e' come sempre provocatorio e pur avendo ricevuto spiegazioni e risposte, non ha mai perso occasione per pubblicare sul suo blog post decisamente denigratori sui Comtois e sul lavoro svolto con loro....
Comunque i problemi di comprensione sul lavoro svolto e spiegato da Miky mi sembra che lo abbiano sempre capito gli utenti che chiedevano spiegazioni,alcuni ci hanno messo un po di più,ma credo che sia assolutamente normale,dal momento che un conto è vedere un lavoro e un conto è doverlo spiegare e renderlo il più comprensibile possibile...


La cosa triste è che non se lo filerebbe nessuno sul blog se non usasse questi giochetti...ma contento lui...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 16, 2015, 11:54:32 AM
Care amici e amicie, questo topicone ha raggiunto e superato le 120.000 visite, il blog: Lalli&Tope, - assai ostico per le lalliste - fa circa 1500 visite al mese, stamattina, ho ricevuto ancora una lieta missiva privata che non pubblico perché troppo complimentosa.

Mi congratulo con voi, giolive utanti che, oltre a saper tutto sulle diarree lalline, sulle relazioni, sulle cuffiette e svarosky, avete voluto informarvi sull'equitazione senza alcun aggettivo che la precede, e sui cavalli, perché cambiano i tempi, burberi soldati, rudi carrettieri son stati sostituiti da graziose fanciulle e belle MILF, ma i lalli son sempre cavalli e l'homo sapiens (ahimé) è sempre h.s.

Bisogna farcene una ragione.






Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 16, 2015, 12:00:08 PM
caro raffaele, immagino che onore, che gonfior di petto ricevere complimenti e avere tante visitine su i tuoi innumerevoli blog. Ormai e' risaputo che piu si parla di giolive cagate piu un topic / blog e' visitato. Bisogna farsene una ragione. nessuno ti caga. Amen.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 16, 2015, 12:16:29 PM
Citazione da: Alexis85 - Novembre 16, 2015, 10:51:40 AM
Confondi qualità con quantità. Errore comune

Scrivo in italiano o in aramaico?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 16, 2015, 03:45:41 PM
Da alcuni scambi in privato, colgo l'occasione per rinnovare il mio pensiero, cioè che molto spesso, anzi forse TROPPO spesso, si sente parlare di nome e teorie altisonanti, da coloro che non hanno la benchè minima idea di come si mettano in pratica (Raffaele e Alex). Ringrazio ancora miky per la sua spiegazione, correlata da video, che io ho trovato esaustiva: so che se parlo con lei parlo di FATTI , non solo di teorie. Saluti
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 16, 2015, 06:32:29 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 15, 2015, 04:49:43 PM
Caro Alex, nessuno ha chiesto di testare le tue qualità divinatorie, e nessuno a ha fatto la premessa che bisogna lavorare con un lallo che abbia già imparato ad imparare.

Ho chiesto semplicemente di spiegare al sottoscritto quanto scritto sotto, per un fatto assai semplice: non ho capito una beatissima minchia.
Mi consola il fatto che anche tu,  nota lallista,  ma con una solida preparazione accademica alle spalle e una curiosità che spazia dal Leopardi alla botanica alla politica ecc. dotato di vivida intelligentia - parimenti al vecchio cavallaro rincoglionito - non abbia capito una lieta cippa, tiri ad indovinare.

Attenzione, può anche darsi che tu abbia indovinato, (fossi io l'estensore di quel guazzabuglio direi che c'hai azzeccato  :horse-wink:) ma, questo confermerebbe il fatto che quanto scritto dall'amante dei lalli da carne è oscuro, necessita dell'indovino, abbisogna dell'interpretazione alexiana !

No. Si insegna al cavallo ad avanzare verso di noi , in linea retta, a richiesta.
La progressione è : dico il nome del cavallo, assumo postura vigile, do il comando vocale (ad esempio: vieni), assumo postrura di richiesta (il braccio dx si alza e si allunga in avanti per permettere zl frustino di toccare la spalla sx del cavallo), uso il frustino sulla spalla in crescendo fino a quando il cavallo non acdenna ad avanzare.
Alla fine, basta dare i comandi vocali (nome del cavallo e "vieni") e il cavallo viene...anche se è lontano, anche se è con gli altri, anche se sta mangiando.
Inoltre, la mise en avant serve per tante sltre cose, come far salire i cavalli sul van, fargli superare strettoie, ecc. Alcune nostre allieve


Siccome credo alle parole della Nostra: differentemente da quel che pensi, le "utanti lalliste di questo giolivo forum", hanno capito quel che ho scritto, a differenza di te.

Fiducioso attendo chiarificazioni da coloro che certamente hanno capito...

Allora Raffaele, io e Tony, i corsi li teniamo a casa nostra: teoria al tavolo e poi tutti in campo a mettere in pratica quanto appreso.
Sul forum, posso raccontare quel che facciamo, ma non potrà mai essere chiaro come lavorare direttamente con noi.
Si possono leggere migliaia di libri su come andare a cavallo, su come condurre una carrozza, ma se non si posano le chiappe du una sella o sul sedile di una carrozza, rimarrà solo teoria.
Chi scrive qui, il sedere su un cavallo ce lo ha già messo, alcuni hanno esperienza di corsi simili ai nostri, qualcuno i nostri corsi li ha fatti....per questi ultimi le cose sono lampanti poiché le conoscono, per gli altri, ho postato dei video nei quali, se si fa attenzione, si riesce a capire (casomai lo scritto fosse nebuloso) la corretta esecuzione della mise en avant (il video delle ragazze dello stage presso il C.I. L'Ombromanto) e le differenti posture (neutra o pausa, vigile o di avvertimento, di richiesta).
Il video seguente postato (Miky e Matador), fa vedere i risultati a lavoro finito (cavallo che viene quando lo si chiama per nomd e si agita la frusta).
Se non hai "capito una beatissima minkia" dopo spiegazioni e video postati, invece di prendere in giro noi, il nostro lavoro e insinuare la scarsa intellligenza delle utanti lalliste di questo forum, potevi semplicemente chiedere delucidazioni, senza star li a menare il torrone con i grandi morti e sepolti da tempo...

Delucidazioni che, comunque,  non potranno mai sostituire il lavorare dal vivo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 16, 2015, 06:34:47 PM
 :dontknow:
Citazione da: Alexis85 - Novembre 16, 2015, 03:45:41 PM
Da alcuni scambi in privato, colgo l'occasione per rinnovare il mio pensiero, cioè che molto spesso, anzi forse TROPPO spesso, si sente parlare di nome e teorie altisonanti, da coloro che non hanno la benchè minima idea di come si mettano in pratica (Raffaele e Alex). Ringrazio ancora miky per la sua spiegazione, correlata da video, che io ho trovato esaustiva: so che se parlo con lei parlo di FATTI , non solo di teorie. Saluti

Grazie a te Alexis, chiacchierare con te, sia in pubnlico che via mp, è sempre un piacere! :occasion14:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 16, 2015, 06:46:46 PM
Citazione da: milla - Novembre 15, 2015, 05:34:03 PM
Mah io ho capito questo:
dico il nome del cavallo e poi il comando es. Pippo vieni
alzo il braccio destro e col frustino tocco la spalla sinistra del cavallo (confesso che non ho capito se c'è una ragione specifica per questo "incrocio" ovvero se c'è un motivo per cui si deve toccare la spalla opposta alla mano che regge il frustino ma questo può spiegarcelo Micky)
continuo a toccare la spalla finchè il cavallo non accenna ad avanzare.
Alla fine il cavallo imparerà che "Pippo vieni" significa che deve venire.
Non mi pare niente di difficile.
Io ho ottenuto la stessa cosa dalla mia cavalla dicendo il suo nome la parola QUI e stendendo la mano come se avessi uno zuccherino da darle, le prime volte le davo davvero uno zucchero se si  avvicinava poi adesso mi basta dire "Walk qui" e stendere la mano e lei arriva, una carezza e stop.
Micky ho capito male (a parte il fatto che voi siete contrari ai premi alimentari, lo so)?

Milla, hai capito perfettamente  :pollicesu:
Per la questione del toccare la spalla sx: tenendo il frustino nella mano dx, ci vien comodo toccare la spalla sx del cavallo (siamo di fronte a lui), inoltre, allungando il braccio, avanziamo con la spalla dx e "apriamo" la porta (quando siamo di fronte al cavallo in atteggiamento neuto, le spalle sono pari, quindi la "porta" è chiusa).
Questa differenza posturale, si rivela molto utile in fase di lavoro avanzato, quando aumenta la distanza tra noi e il cavallo. Stiamo distanti dal cavallo per tutta la lunghezza della longhina (circa 3 mt) e gli chiediamo di avanzare un passo alla volta (un passo, alt; un passo, alt; ), utilizzando comando vocale e posturale (spalle che aprono e chiudono la "porta" e braccio che alza e abbassa il frustino).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 16, 2015, 07:21:45 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 15, 2015, 10:08:41 PM

Comunque, abbiamo scoperto che la risposta della salvatrice di lalli da ingrasso era volutamente farlocca, incomprensibile... non hai compreso, non ho compreso... chi minchia ha compreso????

Abbiamo anche capito - secondo quanto dice l'avvocatessa della beata -  che per cognoscere i segreti della allegra coppia di addestratori bisogna cacciare fuori gli euri altrimenti nisba, compris?

Per il mio piacere, come hai richiesto, pubblicherò la traduzione della tennica baucheriana aggratis, anche se ero tentato di spedirtela privatamente...

Ah Raffaele, non ti riesce proprio di essere educato eh? Sempre denigratorio quando ti rivolgi al tuo prossimo ed in particolare a me...sei un vero signore, un modello di carineria e saper stare al mondo...così facendo dimostri solo di aver dei grossi problemi...gente che si esprime in questo modo cafone non dovrebbe proprio starci in un forum, perché non sei proprio un bell'esempio di come ci si rapporta in modo civile con gli altri.

Qui la moderazione ti passa tutto, mi sono pure rotta di mandar segnalazioni, perché tanto è doppiamente inutile: non intervengono perché "fai odiens" (o fai ridere?) e comunque a rispondere, insultarci e denigrarci come fai, ti tiri solo la zappa sui piedi, ti classifichi esattamente per la persona che sei.

Diffondi pure aggratisse quel che ti pare, probabilmente è l'unico modo che hai per avere un pò di attenzione....
I nostri corsi si pagano, certo! È il nostro lavoro e lo facciamo pure bene. E non ce la suoniamo e cantiamo da soli: i cavalli e i corsisti parlano ampiamente per noi.
Non ti piace? Sei invidioso? Cavoli tuoi.
Rosichi?
E chiseenefrega....ce ne sono altri come te che rosicano per i nostri risultati, e come te, vigliaccamente, cercano di screditarci, e puntualmente, non solo ci fanno pubblicità,  ma si fanno delle figure di emme, perché puoi parlar male e denigrare finché ti pare, ma sarai SEMPRE SMENTITO  dai nostri risultati REALI.

Rosichi? Noi ridiamo, eccome se ridiamo...

Sabato altri due puledri salvati dalla macellazione, siamo al completo per il 2015....il mondo, oggi, è pieno di giolive ragasse lalliste che vogliono un buon cavallo per divertirsi....e vogliono fatti, non parole.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 16, 2015, 07:31:03 PM
Citazione da: Alexis85 - Novembre 16, 2015, 12:00:08 PM
caro raffaele, immagino che onore, che gonfior di petto ricevere complimenti e avere tante visitine su i tuoi innumerevoli blog. Ormai e' risaputo che piu si parla di giolive cagate piu un topic / blog e' visitato. Bisogna farsene una ragione. nessuno ti caga. Amen.

Mi hanno riferito che ha pure messo uno dei nostri video sul suo blog....sarà legale? Non sarà legale? Ne parlerà bene? Ne parlerà male? Ma chissenefrega!  Ci detesta, ci denigra...e ci fa pubblicità aggggratisssse! Che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli...così si dice no?

Che debba ringraziare Raffaele e la sua pubblicità per le ultime cinque telefonate di richiesta informazioni per cavalli da lavoro, che ho ricevuto dalla Sicilia?  :laughter-485: :laughter-485:

Comunque è un equo scambio: questo topic stava languendo, non lo filava più nessuno...ora le visite aumenteranno, lui postera' di nuovo i link ai suoi blog dove dira' peste e corna e avrà di nuovo un pò di attenzione....illudendosi che la gente lo legga perché è un sapiente e spande le sue perle di saggezza...eh no, sta discussione qua, si legge perché fa tanto "trasmissione urlata" che va di moda oggi  :icon_rolleyes: , mica perché fa cultura!

Dai Raffae', coraggio che tra poco i numeretti del contavisite riprenderanno a muoversi!  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 16, 2015, 08:32:34 PM
Che bei pipponi!!

Alex ha provato ad indovinare e ho capito perfettamente quello che ha scritto, sopratutto ho apprezzato le necessarie premesse. Detto questo, dubito che un lallo possa avanzare senza usare qualcosa di convincente... e la tennica di Baucher è chiara ed è estremamente convincente, vale per il lallo che ha imparato ad imparare, per quello che non sa ancora e anche per quello che non vuole imparare.

Citazione da: alex - Novembre 15, 2015, 03:09:53 PM
Tiro a indovinare, attendendo i lumi baucheriani ed applicando invece i principi di base del clicker (che non hanno alcun bisogno di alcun clicker).

Premessa: avere di fronte un cavallo che abbia imparato a imparare; ossia, che di fronte a una richiesta, "provi" delle risposte fino a sentire il segnale: ecco: questo è quello che chiedo! e che lo faccia con  totale tranquillità.

Verissimo che il tocco sulla spalla o sul petto, la prima volta, è privo di qualsiasi significato. Ma se in cavallo sa che in certe condizioni scatta il "adesso si lavora; ti chiederò qualcosa, tu cerca di scoprire cosa ti chiedo" di fronte a una certa richiesta incomprensibile proverà a fare qualcosa; varie cose, per lo più sbagliate; ma sa che nessuna risposta sbagliata sarà punita. Prima o poi farà un accenno della cosa giusta; e immediatamente avrà la conferma che è proprio la cosa giusta. La cosa si ripeterà qualche volta, e sempre di più si approfondirà il legame fra richiesta-risposta.

La parte difficile è costruire quelle condizioni "adesso si lavora". Io lo farei con una certa posizione del corpo, e non solo; con un certo "atteggiamento". Una volta capita questa premessa, l'atteggiamento stesso basterà per lanciare il messaggio "adesso si lavora" e per mettere il cavallo in una condizione di attenzione.

Quanto scritto quasotto per me è incomprensibile, e credo che nessuno al mondo possa far avanzare alcun lallo seguendo pedissequamente le indicazioni dettate che sono vaghe, oscure, illogiche, insensate.

No. Si insegna al cavallo ad avanzare verso di noi , in linea retta, a richiesta.
La progressione è : dico il nome del cavallo, assumo postura vigile, do il comando vocale (ad esempio: vieni), assumo postrura di richiesta (il braccio dx si alza e si allunga in avanti per permettere zl frustino di toccare la spalla sx del cavallo), uso il frustino sulla spalla in crescendo fino a quando il cavallo non acdenna ad avanzare.
Alla fine, basta dare i comandi vocali (nome del cavallo e "vieni") e il cavallo viene...anche se è lontano, anche se è con gli altri, anche se sta mangiando.
Inoltre, la mise en avant serve per tante sltre cose, come far salire i cavalli sul van, fargli superare strettoie, ecc. Alcune nostre allieve:


C'è qualcunooooooooooooooooooooooooooooooooooo.... che ha capito ????????

Per lo vero, se non fossi stato invitato, avrei continuato bellamente ad ignorare la vostra lieta discussione, questa come la maggior parte che fate.
Io non mi piglio affatto sul serio, ci mancherebbe, e mi diverte assai vedere il livore, l'acida acrimonia e l'attacco e l'insulto personale di un paio di gioconde erinni che quando son nate erano trent'anni che andavo a cavallo.

Devo dire che apprezzo lo sfottò, l'ironia, il sarcasmo perfino... ma poche di voi ne sono capaci, invito le giolive arpie a continuare nell'insulto e nel linguaggio da trivio che di solito non alberga/non dovrebbe albergare in bocca a delle gentili ragasse, me ne son fatto una ragione e ho sostituito l'inc***atura e il disgusto col sollazzo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 16, 2015, 09:07:05 PM
Raffaele, non è  vero che ignori certe discussioni, ci vai dritto mirato, pure sugli album: prendi spunto a dx e sx e poi scrivi i tuoi sfotto'....e poi, il tuo nomino in arancione, è ben visibile in alto a sinistra quando via a ficcanasare nei vari topic, se non vuoi farti vedere, vai a leggere da visitatore  :horse-wink: poco fa eri sul topic Join up, che ci facevi li se ste discusdioni da lalliste le ignori?  :laughter-485:

Poi non capisci quel che scrivo? Lo trovi oscuro, illogico, insensato?  E pazienza, chissenefrega! Milla invece ha capito e lo ha pure scritto?  Non stai attento Raffae', mi cadi su ste cose....

Non capisci quel che scrivo? Lo trovi oscuro, illogico, insensato? Cosa vuoi dimostrare? Che non so scrivere? Può essere. Che non capisco una fava? Che vendo fumo? Eh, ma i fatti reali dimostrano invece che non è  così. Poi, non sono affatto tenuta a spiegare nel dettaglio quel che si fa a casa nostra: chi vuol saperne di piu, ci viene a trovare.

Ma che ci guadagni con sta tua tiritera alla diffamazione? Ti stai solo rendendo ridicolo, è  patetico al limite del malato questo tuo atteggiamento nei miei (nostri) confronti.

Per tutto il resto che scrivi....che dire, mi sembra di assistere a quelle trasmissioni dove le persone urlano urlano urlano, insultano insultano insultano e di solito neanche sanno di che parlano...la tv spazzatura...eh, ma fa odiens....

Dai Raffo che ti aiuto, il mio inutile post aumenta il numero dei visitatori a questo interessassssantissimo topic...una piccola goccia nel mare...a breve arriverai a milioni di miliardi di visite, basterà a soddisfare il tuo ego?
Ma chissenefrega!  :congrats:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 16, 2015, 09:17:14 PM
Mi sono dimenticato un particolare, nel "come farei": costruirei una situazione in cui il cavallo non può nè indietreggiare, nè sfuggire di fianco.... una situazione in cui avanzare sia una delle pochissime cose che può fare (l'unica alternativa, stare fermo). Giusto per aumentare un po' le probabilità che faccia la cosa giusta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 16, 2015, 09:31:46 PM
raffae facce sape come faceva baucher!
Sinceramente a me non importa una mazza delle diatribe personali.  Penso che miky sia brava in quello cge fa, si vede un bel lavoro nei video. Certo che è un mondo diverso dall equitazione che ha in mente raffaele e forse ancora di piu da quella che ho in mente io. Comunque c'è a chi piace il gorgonzola e a chi non piace.  Oguno mangi e compri ciò che desidera.
Detto ciò se raffaele nel suo blog vuole dire che i comtois fanno cagare é libero di farlo. Alla fine la sua opinione non vi farà schifare i cavalli che vi piacciono, non penso che raffaele abbia tanta influenza su di voi. Per il resto, mi fa impressione leggere ragazzine usare certi termini nei confronti di una persona molto piu grande di loro. È proprio vero che quando si è giovani ci si sente di sapere tutto ed essere speciali... meno male che poi si cresce...
Titolo: ... si fa presto a dire lallista.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 17, 2015, 03:38:04 AM


http://lallietope.blogspot.it/2015/11/si-fa-presto-dire-lallista.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Novembre 17, 2015, 08:42:49 AM
Intervengo solo perché questo capitolo di Baucher, letto molti anni fa, mi sorprese per quanto IMHO racchiudesse in se tutti i giochi Parelli, perlomeno nello scopo ma secondo me anche nei risultati. Non a caso è il primo capitolo, proprio come per prima cosa Parelli fa fare i "giochi".
Solo che B. chiamava ancora le cose col loro nome. Nella traduzione di Raffaele è sparito il pezzo dove dice del cavallo che - vado a memoria - stufo della "coercizione", cercherà una via d'uscita avanzando e abbasserà la testa.

La spiegazione di Miky io l'ho capita, forse perché l'ho visto fare (Pignon), e non è altro che la stessa cosa "in dosi omeopatiche", per dirla alla Raffaele. Come ottenere di meno mettendoci più tempo. C'era un video di Pignon che la usava per convincere un cavallo a salire sul van, erano diversi video, mi pare tre parti, alla fine della terza parte il cavallo forse aveva mosso qualche passo........

Il problema è che se sei veloce e efficace quasi sicuramente oggi ti danno del maltrattatore, se invece vuoi apparire moralmente a posto devi per forza rinunciare a parte dell'efficacia. La sfida oggi è essere efficaci senza cascare nel maltrattamento o nell'ippocrisia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 17, 2015, 09:03:30 AM
E che cavolo.... era così facile indovinare come faceva Baucher! Ma (ovviamente) fa parte di quei metodi che mi interessano moltissimo e che studio volentieri, ma di cui mi sforzo di trovare alternative, perchè .... perchè di sì; principalmente perchè ho rilevato più volte che chiunque dica "è il solo modo per ottenere il risultato" quasi sempre ha torto. Ricordo bene una affermazione di Mueseler, dove indica una certa procedura per ottenere l'estensione dell'incollatura indispensabile alla vera riunione (OK Alexis, parlo ancora di cose che non so fare, ma tieni conto che la teoria altro non è che la pratica degli altri....) e ci casca dicendo "non c'è altro modo"  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 17, 2015, 09:33:32 AM
Stranamente, quando scoprivo i Grandi Cavallerizzi, (relativamente da poco, vale a dire circa 30 anni fa), quasi in contemporanea o poco dopo, nascevano i sussurratori della minchia, dunque, al primo colpo d'oculo mi accorsi che si trattava di trucchetti da circo e rielaborazioni di tenniche classiche adattate alle esigenze delle ragasse.
Max mi cita in maniera sbagliata, il mio esempio era questo: la mattina ci si può pettinare con due colpi di spazzola o sistemando i capelli uno ad uno.

Ecco le lalliste ignorano la spazzola e comunque se gliela si presenta non la sanno usare, o non la usano pereché - dicono - fa male al cuoio capelluto, produce immani lesioni, favorisce il cancro, incrementa la produzione di pidocchiuncinati, sostiene la guerra in medioriente... compris?

L'esperienza la si acquista pagandola coi soldi della propria saccoccia, so perfettamente che il mio sforzo divulgativo - per adesso è - parola contraria ed inutile proporlo alle giolive ragasse che frequentano i lalli solo da vent'anni, ma anche queste prima o poi capiranno/capiscono/hanno già capito tante cose... dieci anni fa il nostro assioma di L'Hotte era una bestemmia, ora è generalmente accettato, sia pure ob torto collo, da chiunque non sia una mentecatta con delle strane sindromi che portano il poareto al negazionismo dell'evidentia...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 17, 2015, 09:50:06 AM
Forse il problema nasce dal fatto che i grandi classici li conoscevano allora, e li conoscono oggi, in pochi; quindi, la colpa è tutta degli istruttori che studiano poco. Poi - logico - agli allievi tutto sembra nuovo, anche se è vecchio come il cucco.

C'è la pratica e c'è la grammatica; senza la grammatica, si parla sempre dialetto. Bene, magari in modo colorito ed efficace, ma sempre dialetto, diverso da regione a regione, e dentro ogni regione, da paese a paese, e all'interno dei paesi, da borgo a borgo e da valle a valle.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 17, 2015, 09:51:18 AM
Citazione da: Alexis85 - Novembre 16, 2015, 12:00:08 PM
caro raffaele, immagino che onore, che gonfior di petto ricevere complimenti e avere tante visitine su i tuoi innumerevoli blog. Ormai e' risaputo che piu si parla di giolive cagate piu un topic / blog e' visitato. Bisogna farsene una ragione. nessuno ti caga. Amen.

Vedo che in questo inclito foro è diffusa in maniera massiva la coprofilia, da quando questa gentile signora ha pubblicato la sua singolare opignione ad ora, ci sono state quasi 1000 nuove visite, per l'esattezza 927 alle ore 09. 32 a.m. di oggi.
A nome della nostra lieta comunità, ringrazio questa gioconda utante  per il suo grande e sostanziale contributo in olezzanti deiezioni così importante per il successo che ha avuto e sta avendo questo inclito foro.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Novembre 17, 2015, 10:56:44 AM
Citazione da: PokerFace - Novembre 16, 2015, 09:31:46 PM

Detto ciò se raffaele nel suo blog vuole dire che i comtois fanno cagare é libero di farlo. Alla fine la sua opinione non vi farà schifare i cavalli che vi piacciono, non penso che raffaele abbia tanta influenza su di voi. Per il resto, mi fa impressione leggere ragazzine usare certi termini nei confronti di una persona molto piu grande di loro. È proprio vero che quando si è giovani ci si sente di sapere tutto ed essere speciali... meno male che poi si cresce...

Scusa ma anche no!!!!
È' allucinante la disuguaglianza con cui trattate sto tizio che si gonfia e si sente Gesù in terra perché è vecchio e chissà quanti ne avrà visti e sistemati di cavalli,rispetto al lavoro svolto oggi da chiunque...ma che modo è' di prendere per il culo gente che ci lavora?!?siano Parelli,Vedani,Pignon o chiunque altro!!!!...perché a lui viene concesso anche un linguaggio maleducato,mentre tutti gli altri utenti devono attenersi a un minimo di decoro?!?perche l'educazione è' richiesta a chi è più giovane ma non a chi ha i capelli bianchi?!?...forse giustificate questo perché invece di considerarlo una persona valida e interessante da ascoltare,lo ritenete solo un vecchio rincoglionito che blatera e aspetta che qualcuno intervenga in modo più colorito per riportare in auge un topic e un blog che altrimenti farebbero la muffa?!?....basta saperle le cose almeno prendo i pop corn!!!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 17, 2015, 12:12:20 PM
Citazione da: PokerFace - Novembre 16, 2015, 09:31:46 PM
Per il resto, mi fa impressione leggere ragazzine usare certi termini nei confronti di una persona molto piu grande di loro. È proprio vero che quando si è giovani ci si sente di sapere tutto ed essere speciali... meno male che poi si cresce...
A me invece fa impressione che un uomo attempato, maturo, si rivolga al prossimo insultandolo, denigrandolo, disprezzandolo e deridendolo a titolo completamente gratuito ed ingiustificato.
L'età,  la cultura, l'esperienza, non giustificano assolutamente la maleducazione: dovrebbe dare il buon esempio e invece è solo l'esempio di come si può crescere male.
Certi atteggiamenti stanno male su chiunque, giovani o vecchi che siano.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 17, 2015, 12:24:10 PM
Citazione da: alex - Novembre 17, 2015, 09:50:06 AM
Forse il problema nasce dal fatto che i grandi classici li conoscevano allora, e li conoscono oggi, in pochi; quindi, la colpa è tutta degli istruttori che studiano poco. Poi - logico - agli allievi tutto sembra nuovo, anche se è vecchio come il cucco.

C'è la pratica e c'è la grammatica; senza la grammatica, si parla sempre dialetto. Bene, magari in modo colorito ed efficace, ma sempre dialetto, diverso da regione a regione, e dentro ogni regione, da paese a paese, e all'interno dei paesi, da borgo a borgo e da valle a valle.

Mah....io ho detto più volte che è da tempo che nessuno inventa nulla di nuovo, ma si vanno sempre a rimaneggiare gli stessi concetti.....evidentemente questa cosa è sfuggita. ....

Si rimaneggiano i concetti e li si applica in modo leggermente differente, apportando le modifiche dettate dalla necessità.

Così,  capita di vedere un Blondeau, un Pignon e altri, che chiedono al cavallo di avanzare...uno chiama questa cosa mise en avant, l'altro la chiama avanzare, un altro non la chiama affatto e ognuno personalizza a seconda delle esigenze...chi usa lo stik arancione, chi quello da dressage, chi la bacchetta di nocciolo....chi insiste più sulla postura, chi ci mette la pausa, chi ci mette la voce.
Nessuno ha inventato nulla, solo personalizzazioni.
Dove sta il problema? Nel non osannare Baucher che per primo ne ha scritto? Tutto sto can can per quello?
Molto rumore per nulla.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 17, 2015, 01:22:49 PM
Citazione da: max - Novembre 17, 2015, 08:42:49 AM
C'era un video di Pignon che la usava per convincere un cavallo a salire sul van, erano diversi video, mi pare tre parti, alla fine della terza parte il cavallo forse aveva mosso qualche passo........

Il problema è che se sei veloce e efficace quasi sicuramente oggi ti danno del maltrattatore, se invece vuoi apparire moralmente a posto devi per forza rinunciare a parte dell'efficacia. La sfida oggi è essere efficaci senza cascare nel maltrattamento o nell'ippocrisia.

Max, se ti capita l'occasione, partecipa ad uno stage di Jean François...è molto diverso che vedere dei video...e soprattutto, i cavalli sul van li fa salire.
Durante uno dei numerosi stage ai quali abbiamo preso parte, lavorò con un cavallo che si era ribaltato in autostrada sul trailer ed era stato tirato fuori dopo un paio di ore dai vigili del fuoco. Il secondo giorno di stage, dopo circa una mezza ora nelle sue mani, il cavallo saliva e scendeva da solo...ad inizio sessione di lavoro, avrei detto che col cavolo che sarebbe riuscito a farlo salire!

Il problema rimase la padrona, che andava in panico al sol pensiero di caricarlo  :blob3:

Il problema di oggi non è andar piano o veloci, maltrattare o essere ipocriti...è che la gente critica troppo, sono tutti troppo concentrati a "vendere" il loro prodotto e manca la comunicazione e di conseguenza, la collaborazione...almeno qui in Italia. In Francia, ho potuto notare che le cose stanno diversamente  :pollicesu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 17, 2015, 02:59:49 PM
Citazione da: alex - Novembre 17, 2015, 09:50:06 AM
Forse il problema nasce dal fatto che i grandi classici li conoscevano allora, e li conoscono oggi, in pochi; quindi, la colpa è tutta degli istruttori che studiano poco. Poi - logico - agli allievi tutto sembra nuovo, anche se è vecchio come il cucco.

C'è la pratica e c'è la grammatica; senza la grammatica, si parla sempre dialetto. Bene, magari in modo colorito ed efficace, ma sempre dialetto, diverso da regione a regione, e dentro ogni regione, da paese a paese, e all'interno dei paesi, da borgo a borgo e da valle a valle.

Mi sollazo all'impegno delle 3grazie nel difendere l'inifendibile, fose per loro, sarei squartato nella publica piaza, bandito da tutti i fori del regno, con la boca tapata con una congrua palata di cemento, le lassio afogare nel loro brodo di cultura.

Detto questo, caro Alex, la cosa a cui accenni, vale anche per la barefutteria, nessuno sapeva di mascalcia, pochi erano i maniscalchi decenti, dunque ebbero buon giuoco le liete escortanate barefutte, non tanto per quanto riguarda la filosofia... ogniduno è libero di filosofare come e quanto vuole,  quanto l'atteggiamento denigratorio e distruttivo nei riguardi della mascalcia della buona mascalcia spesso/sempre gratuito.
Me ne accorsi subito, ovviamente nella barefutteria come nel lallismo ci son cose buone et giuste, ma sono ottenebrate delle giolive escortanate che sostengono il mondo lallista e che squalificano i  movimenti

Nei fori/nel foro farefutto itagliano si è affermato - con fiera convinzione - che non esiste la ferratura terapeutica, tantomeno quella correttiva, i risultati eventualmente positivi sono da addebitare alle doti "anestetiche" dei ferri... ma andate a dar via le ciapp!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 17, 2015, 03:11:47 PM
A dire il vero il il dubbio se esista la ferratura terapeutica, mentre invece esiste, eccome, la ferratura correttiva, l'ho trovato scritto di pungo da un maniscalco, sulle dispense che tale maniscalco ha prodotto e che vengono utilizzate per alcuni corsi di formazione per istruttori FISE. Lo stesso maniscalco tiene lezioni di mascalcia agli studenti di veterinaria di una prestigiosa università. Lo afferma lui e non ho motivo di dubitarne.

Ma tanto ho capito che quello che affermi, e il tono con cui lo affermi, è solo un test per vedere come reagisco.... reagisco come al solito  :horse-wink:

Mi appello alla tua onestà intellettuale e ti chiedo se non hai mai trovato una sciocchezza detta nell'ambiente della mascalcia (non della mascalcia "ideale", parlo di quella corrente, comunemente praticata).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 17, 2015, 03:56:19 PM
.. a diecine, centinaia forse, ma in 1000 anni di storia fanno 0,0022 sciocchesse all'anno.

Il vecchietto navicolitico zompa di nuovo come un grillo dopo circa un anno di penoso tentativo di nuova sferratura.

Da Giugno, ogni 30 gg è ferrato con pareggi e ferri/solette particolari.. dalla ferratura in alluminio chiusa rullante o rovesciata + solette siamo arrivati ai ferri in ferro aperti rullanti senza solette...

http://www.cattafesta-c.it/scheda-prodotto/314/ferri-cavallo/ferri-cavallo-ortopedici/natural-balance/ferro-cavallo-natural-balance-nbs-center-fit

naturalmente non canto vittoria, per ora è dritto come una spada, poi si vedrà...




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Novembre 17, 2015, 04:08:10 PM
Pur essendo io una barefutta questa notizia Mi fa molto molto piacere!  :horse-smile:t :pollicesu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 17, 2015, 08:02:25 PM
Citazione da: alex - Novembre 17, 2015, 03:11:47 PM
A dire il vero il il dubbio se esista la ferratura terapeutica, mentre invece esiste, eccome, la ferratura correttiva, l'ho trovato scritto di pungo da un maniscalco, sulle dispense che tale maniscalco ha prodotto e che vengono utilizzate per alcuni corsi di formazione per istruttori FISE. Lo stesso maniscalco tiene lezioni di mascalcia agli studenti di veterinaria di una prestigiosa università. Lo afferma lui e non ho motivo di dubitarne.

Ma tanto ho capito che quello che affermi, e il tono con cui lo affermi, è solo un test per vedere come reagisco.... reagisco come al solito  :horse-wink:

Mi appello alla tua onestà intellettuale e ti chiedo se non hai mai trovato una sciocchezza detta nell'ambiente della mascalcia (non della mascalcia "ideale", parlo di quella corrente, comunemente praticata).

La ferratura correttiva la illustrrai in questo inclito foro in tempi ormai lontani, quando Alessadro in 4/5 rimesse - con ferri su misura - corresse (almeno in parte) i pedi terribilmente arrembati di un lallo spagnuolo.
Quella terapeutica è quella che oggi porta il mio lallo, probabilmente/sicuramente non lo guarirà dalla navicolite ma da zoppo è tornato dritto, da scalzo era evidente che soffriva, ora è tornato a giuocare col suo copagnone e salta come un capretto.

Dovresti insegnarmi che tantissime terapie non guariscono ma risolvono il ploblema... vero?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 17, 2015, 10:18:17 PM
Stavo per scrivere che "terapeutico è ciò che guarisce", ma è una sciocchezza. In realtà quasi sempre la terapia non guarisce affatto: semplicemente mette l'organismo nelle condizioni di guarire (antibiotici per un'infezione), o di funzionare discretamente (ormoni tiroidei per chi non ha una tiroide funzionante) . In pratica, le mie idee su cosa è "terapeutico" e ciò che non lo è, sono confuse.... sta il fatto che ho ripetuto le parole di un maniscalco abbastanza evoluto e molto considerato:le ferrature correttive sono molte, quelle terapeutiche sono poche; quando lo vedo gli chiedo lumi sulla differenza.

Titolo: La rivoluzione topenicana.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 18, 2015, 07:16:10 AM
Il vostro affezionatissimo è da almeno 15 anni che segue una gioliva terapia, senza la quale sarebbe schiattato da tempo, e, se la sospendesse schiatterebbe quasi subito con viva e vibrante soddisfazione delle 3grazie.

Di recente, seguendo una lieta terapia prescrittami dal mio oculista, la congiutivite è passata, il mio oculo destro è guarito.

http://lallietope.blogspot.it/2015/11/i-lalli-animali-daffezione-che-non-si.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 18, 2015, 08:11:33 AM
Una nota sindrome fa affezionare i prigionieri ai propri carcerieri......
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 18, 2015, 10:47:09 AM
Approfondendo la questione, il concetto (non chiaro) di terapia rimanda all'altro concetto (non chiaro) di salute; ci rinuncio. Lo so che è difficile accettare che il concetto di salute sia ambiguo.... eppure lo è.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 18, 2015, 02:44:08 PM
Per uno che sa che se interrompe la terapia muore soffocato, le tue elucubrationi non gli interessano affatto.

Un lallo navicolitico che pena a camminare senza ferri non si chiede se i ferri siano terapeutici o meno, se li fa mettere e comincia a zompare come un cardillo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 18, 2015, 03:04:07 PM
Citazione da: Lux - Novembre 18, 2015, 02:38:49 PM
Citazione da: Miky Estancia - Novembre 18, 2015, 02:18:28 PM

Flore de Sion, femmina Trait Breton e Fricoto maschio Trait Comtois  linea paterna Du Moulin!!!!!!
Entrambi nati a marzo 2015.....8 mesi....due cucciolotti   :love4:


8 mesi e già al macello?  :cry1:

Buon lavoro ragazzi con questi due splendori :)

Non posso fare a meno di inorridire alla ingenua convinzione di questa gioliva utante...
La maggior parte dei lalli da carne va al macello dagli 8 mesi all'anno, periodo dove c'è più resa e migliore qualità della carna; i due splendori non son altro che due lattoni due pezzi di carne un tanto al kilo...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 18, 2015, 07:20:46 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 18, 2015, 03:04:07 PM


Non posso fare a meno di inorridire alla ingenua convinzione di questa gioliva utante...
La maggior parte dei lalli da carne va al macello dagli 8 mesi all'anno, periodo dove c'è più resa e migliore qualità della carna; i due splendori non son altro che due lattoni due pezzi di carne un tanto al kilo...

E mentre tu inorridisci, i due splendidi pezzi di carne da un tanto al kg, riceveranno doma e addestramento che in breve tempo, li renderà due splendidi pezzi di carne da un tanto al kg, capaci di generare reddito nell'attività della loro padrona.
No, non in cucina, ma nelle attività didattiche, ricreative,  di utilità sociale e agricole della sua azienda.
Quindi...un investimento a rendere, non a perdere, come certi cavalli da equitazzzzzione..... :firuu:

Ma poi...che citi a fare i post dal topic dei puledri SWH?  Non dicevi che ignoravi certe discussioni? Vedi che non resisti a ficcanasare per il puro gusto di tirar fuori la tua cattiveria?  :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 18, 2015, 07:30:39 PM
Per lungo tempo ci sono stati due modi di rapportarsi con i cavalli: il lavoro e il sollazzo. L'Equitazione era caratteristica di chi il lavoro lo considerava un'attività volgare, volgarissima,  a cui non abbassarsi MAI: il suo scopo era quindi il sollazzo, e come tale è stata sviluppata, e più era Alta, più era focalizzata al sollazzo (del cavaliere o degli spettatori).

Poi il lavoro è stato un pochettino rivalutato come valore (vedi art. 1 della nostra Costituzione). Mi pare che voi, Miky, lavoriate sul lavoro; avanti così, qualcuno deve pur farlo.  :horse-wink:

(ps: da un certo punto di vista, anche la guerra è un gioco, per quanto con regole molto dure; quando diventa un lavoro, diventa una cosa abietta)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 18, 2015, 09:48:26 PM
Citazione da: alex - Novembre 18, 2015, 07:30:39 PM
Per lungo tempo ci sono stati due modi di rapportarsi con i cavalli: il lavoro e il sollazzo. L'Equitazione era caratteristica di chi il lavoro lo considerava un'attività volgare, volgarissima,  a cui non abbassarsi MAI: il suo scopo era quindi il sollazzo, e come tale è stata sviluppata, e più era Alta, più era focalizzata al sollazzo (del cavaliere o degli spettatori).

Poi il lavoro è stato un pochettino rivalutato come valore (vedi art. 1 della nostra Costituzione). Mi pare che voi, Miky, lavoriate sul lavoro; avanti così, qualcuno deve pur farlo.  :horse-wink:

(ps: da un certo punto di vista, anche la guerra è un gioco, per quanto con regole molto dure; quando diventa un lavoro, diventa una cosa abietta)

Effettivamente Alex, hai ragione, equitazione-sollazzo  :blob3:
E chi si sollazzava, i grandi sollazzatori, scrivevano. Grandi opere, che sono arrivate fino a noi....e oggi ci si fa un vanto di conoscere a menadito queste opere.
I poveracci volgari invece non avevano ne il tempo ne la cultura per scrivere....eppure si deve a loro se i sollazzatori potevano mangiare. Tutto il sapere di questi "poveri volgari ignoranti" lavoratori non lo si trova sui libri....che perdita!
Povera gente "ignorante" che lavorava con cavalli molto diversi da quelli da sollazzo, e che assicuravano cibo e trasporti.

A questi cavalli si deve il progresso fino all'avvento dei mezzi meccanici che li hanno sostituiti, e non certo ai cavalli da sollazzo dell'alta equitazione.
Ma l'uomo è una bestia ingrata dalla memoria corta e chiama con disprezzo "pezzi di carne" animali che hanno fatto la storia....

Un grande uomo di cavalli, uno degli ultimi Caprilliani che vive dalle mie parti, di quelli che parlano poco ma che nella vita ha prodotto molti risultati, mi dice sempre che oggi si parla e si scrive troppo e che molte risposte, finezze, "trucchetti" sui cavalli, lui le ha apprese da piccolo, dai carrettieri e dai contadini che lavoravano la terra coi cavalli, gente semplice che sapeva a malapena scrivere il proprio nome....nessuno di questi sapeva chi fossero (tantomeno che esistessero), i grandi maestri dell'equitazione, eppure, i cavalli, nelle loro mani funzionavano...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 18, 2015, 10:20:33 PM
Alcuni post indietro Poker molto saggiamente notava come ci sono persone che amano il gorgonzola ed altre lo detestano e che è normale che ciascuno compri ciò che preferisce.
Io non aspiro a disboscare o a lavorare con l'erpice come Micky ma non posso fare a meno di notare che:
a) Micky, Tony e tanti altri sono persone che fanno onestamente e coscienziosamente il loro lavoro quindi meritano rispetto a prescindere dal fatto che a me piaccia o meno il tipo di "equitazione" o lavoro che praticano, mi sembra quanto meno di dubbio gusto e poco educato attaccarli, denigrali, ridicolizzarli.
b) non credo che il nostro lallismo, lallitazione o come diavolo volete chiamarlo danneggi nessuno quindi perchè non ci lasciate in pace a pensare che i nostri lalli amino incondizionatamente le loro padroncine umane, a parlare di cuffiette e sottosella invece che delle dotte teorie di generali e cavalieri ormai ridotti a  concime per le piante, che fastidio può dare il nostro lalleggiare? Perchè suscita tanta acrimonia, irritazione o derisione? Boh.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Lux - Novembre 18, 2015, 10:36:26 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 18, 2015, 03:04:07 PM
Citazione da: Lux - Novembre 18, 2015, 02:38:49 PM
Citazione da: Miky Estancia - Novembre 18, 2015, 02:18:28 PM

Flore de Sion, femmina Trait Breton e Fricoto maschio Trait Comtois  linea paterna Du Moulin!!!!!!
Entrambi nati a marzo 2015.....8 mesi....due cucciolotti   :love4:


8 mesi e già al macello?  :cry1:

Buon lavoro ragazzi con questi due splendori :)

Non posso fare a meno di inorridire alla ingenua convinzione di questa gioliva utante...
La maggior parte dei lalli da carne va al macello dagli 8 mesi all'anno, periodo dove c'è più resa e migliore qualità della carna; i due splendori non son altro che due lattoni due pezzi di carne un tanto al kilo...

Ullallà! Addirittura vengo citata nella tua parola contraria...
Addirittura inorridisci?
E che castroneria avrò mai detto? Che i cavalli non vanno al macello ma in montagna al pascolo a farsi fare le treccine dalle convinte lalliste, che gli crescerà una folta criniera rosa e poi gli spunteranno le ali e l'unicorno e vivranno per sempre felici e contenti?
Perché tra l'altro va dato per scontato sapere a che età ogni animale destinato al consumo umano va al macello. Bè io, da gioliva utente quale sono, non lo so.
Spero di averti dato un altro spunto per il tuo blog.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 18, 2015, 10:52:24 PM
Citazione da: milla - Novembre 18, 2015, 10:20:33 PM
non credo che il nostro lallismo, lallitazione o come diavolo volete chiamarlo danneggi nessuno quindi perchè non ci lasciate in pace a pensare che i nostri lalli amino incondizionatamente le loro padroncine umane, a parlare di cuffiette e sottosella invece che delle dotte teorie di generali e cavalieri ormai ridotti a  concime per le piante, che fastidio può dare il nostro lalleggiare?

Be', un motivo piuttosto serio lo vedo anch'io Milla: il temibile "effetto carlino". Senza volerlo, esiste il rischio concreto che razze di cavalli inadatte al lallismo scompaiano. Ne sono già scomparse tante, di razze preziose, patrimonio dell'umanità e frutto di millenni di fatiche; ho trovato una traccia in una razza delle mie parti, il cavallo friulano, di cui era stata preannunciata la scomparsa inevitabile già ai primi del novecento, e poi puntualmente avvenuta;  ed ogni cavallo adatto al lallismo compete con un altro, inadatto al lallismo, e gli toglie lo spazio vitale. Io vedo il rischio, anche se sono più rassegnato e meno combattivo; in pratica, non ho mai visto e non saprei riconoscere un cavallo che meriterebbe di essere conservato come un patromonio inestimabile e invece è destinato a scomparire;  ma la rabbia, la sorda rabbia di chi sta male al solo pensiero che succeda, posso capirla.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 18, 2015, 11:47:14 PM
Mah Alex non credo proprio che le lalliste abbiano tale potere anche perchè il lallismo è un fenomeno trasversale  :horse-wink: ed interessa lalli di ogni tipo, vedi per es. i cavalloni di Micky, chi mai avrebbe potuto immaginare che bistecche in fieri sarebbero state oggetto di lallitazione  :gnam:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 19, 2015, 12:10:23 AM
E con questo Alex, cosa vorresti dire?  :icon_eek:
Che Raffaele teme la scomparsa del sanfratellano e allora, siccome poverino è arrabbiato, è giusto che insulti me, denigri il nostro lavoro, i nostri cavalli, chi sceglie questo tipo di cavallo, i lallisti, le donne in generale, pubblichi post offensivi e sfotto' vari, manchi di rispetto in svariati modi alle utenti del forum ...perché invece di comprare un sanfratellano o dedicarci all'equitazione, ci piace far altro?

Io temo la scomparsa del Mulassier Poitevin, che devo fare?
Riempire di insulti Raffaele e chiunque altro non ne compri uno?
Essere arrabbiata col mondo intero perché non fa le mie scelte?

Capire la rabbia dici...ci sono cose più importanti al mondo per cui arrabbiarsi.
Queste sono minkiate, per usare un termine caro a Raffaele.
Mi arrabbio per le vittime degli attentati, per le ingiustizie del nostro sistema, ma arrabbiarsi perché le persone fanno scelte diverse dalle sue e per questo motivo diventare ossessivo, pedante, maleducato, offensivo....non ti sembra eccessivo?

Tutto questo accanirsi su di noi, sulle donne, sul lallismo, il dire che se ne fotte, che se la ride, che le tre grazie lo vogliono morto...boh....mi sa di ossessione, di malattia, di egocentrismo malato, di valvola di sfogo per una rabbia che non può essere generata da una minkiata come il non condividere scelte di gente che neanche conosce....

Di tutto questo, me ne frega qualcosa? No.
Non mi piace essere il bersaglio, il capro espiatorio dei malesseri/fisse/ossessioni altrui, detesto la maleducazione e l'arroganza, ma alla fine è lui che col suo modo di fare esprime negatività,  è un problema suo, è  lui che ci fa una figura davvero pessima....io, Tony, le utenti del forum, i lallisti....beh, mi sembra che ce la passiamo tutti piuttosto bene..... :pollicesu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 19, 2015, 12:15:21 AM
Citazione da: milla - Novembre 18, 2015, 11:47:14 PM
Mah Alex non credo proprio che le lalliste abbiano tale potere anche perchè il lallismo è un fenomeno trasversale  :horse-wink: ed interessa lalli di ogni tipo, vedi per es. i cavalloni di Micky, chi mai avrebbe potuto immaginare che bistecche in fieri sarebbero state oggetto di lallitazione  :gnam:

:laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:

Cavalli da tiro e lallisti....se i nerboruti e molto virili signori, che usano questi cavalli per esbosco e lavori agricoli, si sentissero affibbiare questo nomignolo, se ne vedrebbero delle belle...oh si....proprio delle belle.... :icon_axe:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2015, 12:15:58 AM
Stamane ho sentito alla radio un breve monologo di Giovanni Veronesi, parlava di cosa farà quando diventerà vecchio, tra le altre cose ha detto: finalmente potrò dire la verità in faccia a tutti come fanno i bambini.  è quello che - da buon vegliardo - faccio io... ma lo facevo anche da giovine.

Bene, fossi un ragasso di oggi mi impegnerei nello studio - vero, profondo - dell'equitazione partendo da Xenophon a Caprilli, andrei in giro per l'Europa in posti dove montare 9/10 lalli al giorno anche a gratisss, e appena pronto comincerei ad addestrare lalli che sono il biglietto da visita del cavallerizzo. 

Tra 10 anni il lallismo sarà finito, molte ragasse piano piano capiranno le scemate che stanno facendo, abbandoneranno i lalli e torneranno ai cavalli, all'Equitazione, magari in una veste nuova che quei ragassi di oggi, diventati cavallerizzi, avranno trovato.

Vi assicuro che ragassi/ragasse così ci sono, pochi ma ci sono e stanno lavorando per questo... ma non in Itaglia.

10 anni fa, dicevo che i giuochi parrellati, erano minchiate, che l'equitazione naturale non esiste è un ossimoro... gli attacchi furono feroci, altro che le tre grazie, mi bannarono da tutti i fori del regno.

Parrelli è scappato col malloppo, lasciando pochi sfigati a vendere la sua paccottiglia, in questo inclito, benché abbia 675 sezioni non hanno messo quella dell'equitazione naturale e nessuno ne ha sentito la mancanza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 19, 2015, 12:29:48 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2015, 12:15:58 AM
Stamane ho sentito alla radio un breve monologo di Giovanni Veronesi, parlava di cosa farà quando diventerà vecchio, tra le altre cose ha detto: finalmente potrò dire la verità in faccia a tutti come fanno i bambini.  è quello che - da buon vegliardo - faccio io... ma lo facevo anche da giovine.

Bene, fossi un ragasso di oggi mi impegnerei nello studio - vero, profondo - dell'equitazione partendo da Xenophon a Caprilli, andrei in giro per l'Europa in posti dove montare 9/10 lalli al giorno anche a gratisss, e appena pronto comincerei ad addestrare lalli che sono il biglietto da visita del cavallerizzo. 

Tra 10 anni il lallismo sarà finito, molte ragasse piano piano capiranno le scemate che stanno facendo, abbandoneranno i lalli e torneranno ai cavalli, all'Equitazione, magari in una veste nuova che quei ragassi di oggi, diventati cavallerizzi, avranno trovato.

Vi assicuro che ragassi/ragasse così ci sono, pochi ma ci sono e stanno lavorando per questo... ma non in Itaglia.

Eh giá,  tu si che hai la verità in tasca....... :icon_pidu:
Quindi che ti stai a fare il sangue amaro, che perdi tempo a tirar escrementi sul prossimo....tanto tra 10 anni sarà tutto finito!
Che strani effetti collaterali che danno certi farmaci.... :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 19, 2015, 09:43:59 AM
Continuo a fare alcune considerazioni "in ordine sparso".

Il fatto che una persona, per il solo fatto di essere anziana, possa parlare a ruota libera non è una bella cosa, forse sarà deformazione professionale ma vorrei far notare che il ridursi o il venir meno dei freni inibitori e l'aumento di aggressività spesso si associano a patologie degenerative dell'anziano di cui possono essere spie. Con ciò, attenzione, NON voglio assolutamente dire che Raffaele si stia avviando ad una demenza (a differenza sua io non mi permetterei mai di offenderlo) ma voglio semplicemente dire che non mi sembra che il discorso di Veronesi sia qualcosa di così positivo.
Cito anche un altro episodio. Quando mio figlio era piccolissimo una volta eravamo in coda al supermercato e davanti a noi c'era un signore con un difetto fisico o molto brutto, ora non ricordo, e mio figlio candidamente me lo fece notare ad alta voce. Sul momento cambiai subito argomento poi dopo gli spiegai che non sempre possiamo esprimere a voce alta tutto quello che ci passa per la testa e che il limite è rappresentato dalla suscettibilità altrui, dal non offendere, dal non provocare inutilmente dolore agli altri ecc.ecc.

Vorrei anche far notare che spesso Raffaele cita la frase attribuita a Voltaire (Non concordo con la tua opinione ma darei la vita affinchè tu possa esprimerla liberamente) alla quale però dovrebbe aggiungere una postilla per cui il tutto potrebbe suonare più o meno così:
non concordo con la tua opinione ma darei la vita perchè tu possa esprimerla liberamente ma se lo fai e io non sono d'accordo ti prenderò per i fondelli fino alla morte.

Ultima nota. Io non concordo con le terapie alternative, secondo me sono minkiate (e lo dico con convinzione, a ragion veduta ecc.) ma se Raffaele volesse curarsi l'asma con le polverine di Wanna Marchi invece che con i farmaci io posso fargli notare l'errore ma poi ciascuno è libero di fare ciò che vuole. La sua scelta (a mio avviso sbagliata) mi danneggia? No semmai danneggia lui ed allora che faccia ciò che vuole.
Che fa i giochi Parelli i il join up è un demente secondo Raffaele? Ok va bene ma lasciamogli fare ciò che vuole. Michy e Tony sono due grulli a salvare i cavalli da carne? E' un opinione personale di Raffaele, ci creano problemi? No e allora lasciamo che facciano il loro lavoro.
Io quello che non comprendo (soprattutto perchè so che Raffaele non è un cretino, tutt'altro) è il dileggio e l'attacco continuo verso ciò che non condivide.
Ora ho fatto tardi e vado a lavorare  :ciao:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 19, 2015, 10:37:43 AM
Milla  :quoto: :quoto: :quoto:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Novembre 19, 2015, 10:54:27 AM
e con l'intervento di Milla si potrebbe finalmente chiudere questo inutile thread, sperando che Raffaele torni a scrivere sui suoi blog, altrettanto inutili
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 19, 2015, 10:56:07 AM
Faccio una considerazione pure io....
La passione per il cavallo, dovrebbe essere una cosa che unisce gli appassionati,  non che li divide.
Eppure, così accade molte volte: chi fa questa disciplina schifa quelli che ne fanno un altra, chi fa un certo percorso agonistico si serve di certi cavalli e reputa delle schifezze le altre razze, chi ama una razza particolare ritiene le altre inferiori, ecc.

Il cavallo, di qualsiasi razza dia, colore, sesso, mantello, è SEMPRE un cavallo, se si ama il cavallo in sé,  che senso ha schifarne alcuni?

Ognuno ha le sue preferenze, giustamente e penso che bisognerebbe gioire del fatto che non a tutti piace lo stesso tipo di cavallo e la stessa disciplina.

Viviamo in un mondo che si fa sempre più lontano da ritmi di vita sani....
Io amo il cavallo in sé, ho le mie preferenze di razza e disciplina, ma non per questo schifo il resto, anzi.....dovrebbero esserci molti più cavalli, molte più attività agonistiche e non, molte più fiere e manifestazioni, più opportunità  di reinserire il cavallo nei contesti urbani, nelle attività di utilità sociale, ecc.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 19, 2015, 01:24:59 PM
Ecco infatti questa era appunto un'altra riflessione che avevo fatto.
A me piace il dress, mi incanto a guardare i dressagisti veri e bravi, potrei stare ore ad ammirarli però quando, grazie a Raffaele, ho scoperto che esisteva tanta, tanta letteratura in argomento equestre ho cercato di leggere, di imparare (per quanto larga parte di quello che leggevo mi riuscisse ostico in quanto rivolto a persone molto più avanti di me), perchè no, è tutto arricchimento.
Io mi annoio a morte a fare passeggiate e, nonostante ciò, mi piace vedere che Rhox e Winter e Nicola o Maya fanno dei giri in posti splendidi, non credo che mi dedicherò mai agli attacchi o al debardage ma leggo molto volentieri quello che scrive Micky, non sono certo un'amante del natural horsemanship però ho letto delle cose di McLean molto interessanti e con Bice ed altre amiche parteciperemo ad un corso di addestramento etologico (sì lo so che solo a sentire questo abbinamento a Raffaele è venuto un attacco di orticaria). A me non piace il teatro equestre ma riconosco che Cimarosa è molto bravo ecc.
Insomma volevo dire che, nonostante le mie preferenze per una disciplina, cerco di essere aperta a 360° perchè è stupido essere prevenuti, escludere qualcosa a priori, e sicuramente c'è da imparare da chiunque, da L'Hotte e da Tony e Micky, da Parelli a Edward Gal all'ultimo dei lallisti.
Senza contare che ne consegue la mia incondizionata approvazione per quello che ha appena detto Micky: la passione comune per il cavallo dovrebbe essere occasione di scambio costruttivo non di stupide diatribe tra MI, MW, saltatori, dressagisti, lallisti,grandi maestri e bla bla bla.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2015, 03:01:58 PM
Citazione da: alex - Novembre 18, 2015, 10:52:24 PM
Citazione da: milla - Novembre 18, 2015, 10:20:33 PM
non credo che il nostro lallismo, lallitazione o come diavolo volete chiamarlo danneggi nessuno quindi perchè non ci lasciate in pace a pensare che i nostri lalli amino incondizionatamente le loro padroncine umane, a parlare di cuffiette e sottosella invece che delle dotte teorie di generali e cavalieri ormai ridotti a  concime per le piante, che fastidio può dare il nostro lalleggiare?

Be', un motivo piuttosto serio lo vedo anch'io Milla: il temibile "effetto carlino". Senza volerlo, esiste il rischio concreto che razze di cavalli inadatte al lallismo scompaiano. Ne sono già scomparse tante, di razze preziose, patrimonio dell'umanità e frutto di millenni di fatiche; ho trovato una traccia in una razza delle mie parti, il cavallo friulano, di cui era stata preannunciata la scomparsa inevitabile già ai primi del novecento, e poi puntualmente avvenuta;  ed ogni cavallo adatto al lallismo compete con un altro, inadatto al lallismo, e gli toglie lo spazio vitale. Io vedo il rischio, anche se sono più rassegnato e meno combattivo; in pratica, non ho mai visto e non saprei riconoscere un cavallo che meriterebbe di essere conservato come un patromonio inestimabile e invece è destinato a scomparire;  ma la rabbia, la sorda rabbia di chi sta male al solo pensiero che succeda, posso capirla.

Che succeda?? Che possa succedere???

E' successo, sta succedendo e succederà.

Non vi trito le ovaie partendo dalla storia della scomparsa:  del napolitano, del signorino pugliese, del mantovano, dell'acchettone sardo ecc. ecc. ma da avvenimenti molto più prosaici e vicini a noi che ho toccato con manu e visto coi miei oculi inc***andomi come un picchio.

La Sicilia, grazie ai greci, ai normanni, ai francesi, agli spagnuoli ma sopratutto grazie agli arabi, ha sempre avuto un patrimonio ippico di prim'ordine, era motivo di orgoglio di casta avere i lalli più belli e spacchiosi... ho conosciuto di presenza don Sisì, un vecchio nobil'huomo palermitano che da giovine - negli anni 30 del s.s. - andava sul riff marocchino, dai bedù, a "rubare" sangue pregiato arabo e berbero.

In un lieto paesone, nomato Casteltermini, essiste la festa della Santa Croce a...

ma, dicono... dice una utante che si noma: vecchio pennuto acquatico di sesso femminile, che sia inutile continuare a scrivere di queste hose in questo foro, ma pare che sia altrettanto inutile andarle a scrivere nel mio bloggo, forse lo stagionato anatide pretende che affronti le irrinunciabili tematiche riguardanti le cuffiette, il puccipucci lallosetto, e il lieto rapporto sentimentale collo lallo?

Lo farò, intanto, scriverò quello che mi pare, dove mi pare, quanto e quando mi pare e - dato che ci sono - mi farò ospitare - per questo argomento - anche. il che vuol dire, oltre che quì e sui mie blogggsss anche in un bloggo che frequento e che tratta delle gioconde tradizioni siciliane... compris.

A presto.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 19, 2015, 03:02:22 PM
Citazione da: milla - Novembre 19, 2015, 01:24:59 PM
...   leggo molto volentieri quello che scrive Micky, non sono certo un'amante del natural horsemanship però ho letto delle cose di McLean molto interessanti ....

Se McLean viene a sapere che dopo averlo letto lo "incorpori" nella natural horsemanship, ti molla un cazzotto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 19, 2015, 03:18:25 PM
ma sai raffaele che di cavalli siciliani in concorso non ne ho MAI visti??
sardi si (e in genere era meglio non vederli, con tutti gli scarti angloarabifrancesi che ha portato a casa l'istituto di incremento ippico...).
ho già espresso non ricordo dove i miei lamenti in merito all'allevamento sardo, alla scelta di stalloni, fattrici ed ambiente di allevamento (in special modo alimentazione dei puledri, allevati esattamente come pecore).
le prime volte che accompagnai dei cavalieri a fare la spesa in sardegna, mi ricordo che era tutto surreale.
si andava verso ottobre, quando iniziava il giro di concorsi lì, pensa che tutto il carrozzone dei nomi lombardi andava giù un bel mesetto intero e sbancare i comitati organizzatori e portare vincere gran premi con poca concorrenza e con poche difficoltà e buoni montepremi (sempre per la storia della regione disagiata, dei contributi ecc)...
ebbene, i cavalieri si portavano sempre a casa un pò di puledri.
ma erano veramente bestie malvagie.
erano gli scarti degli scarti degli scarti.
perchè allora (non so adesso.... parliamo di quasi 20 anni fa) i puledri li provavano prima nelle corse di galoppo. c'era una tradizione favolosa di corse di galoppo, un sacco di pali e tornei e cose del genere.
e i puledri buoni finivano lì, a correre.
a noi facevano vedere quelli che non erano buoni (di solito per testa... quelli rotti li mangiavano).
quindi era sempre un cinema!! perchè la doma sarda da palio non era proprio dolce... e coi cavalli "teste calde" ci andavano giu pesante... e solo se nemmeno con le cattive si riusciva a cavarci un buon cavallo da corsa, ecco che a ottobre/novembre se li trovavano sotto la sella i cavalieri in trasferta.
quante ne ho viste ahahahaha.
per questo ripromisi a me stesso (e sono rimasto assolutamente coerente fino ad oggi) che non avrei mai e poi mai acquistato un cavallo sardo.
poi per carità, ce ne sono di bravi, buoni, favolosi. però non posso dimenticare le ragioni genetiche (le fattrici, gli stalloni) allevatoriali (condizioni di crescita) e addestrative che ho visto.
e nonostante ciò, di cavalli sardi ne ho visti in concorso e ne vedo.
ho visto perfino una specie di shire pezzato (con tanto di zampe pelose) saltare una 115.

non so se ti ricordi, tanti anni fa... a palermo... si faceva un famoso concorso... organizzato ad invito dall'esercito.... te lo ricordi?? fu l'unica occasione in cui andai a palermo... mi ricordo di aver visto un teatro... e questo bellissimo incantevole giardino botanico... lo organizzavano ai lanceri mi pare... eh son passati anni... ma anche li non ricordo di aver visto un cavallo siciliano... o forse è solo che sull'ordine di partenza c'è scritto solo sella italiano adesso??? e magari ne ho visti mille?? non so.....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 19, 2015, 03:28:10 PM
Poker, ho parlato del terribile "effetto carlino" incombente, ma da molti decenni (suppongo dall'inizio del secolo scorso)  è imperante un altrettanto devastante (per la diversità biologica del cavallo) "effetto levriero". Molte razze di cavalli "nobili" penso siano state spazzate via proprio da quest'effetto. A qualcuno può dispiacere. 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 19, 2015, 04:07:38 PM
@ Raffaele: dici sul serio? Be', se fosse vero, arrivederci altrove! Il web è grande e c'è posto per tutti.... fammi sapere il link del siculo bloggo.  :horse-cool:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2015, 04:34:16 PM
Il vostro affezionatissimo ha dimenticato la parolina magica: anche.

Voi, giolive utanti, non leggiete il titolo di questo topicone... che vi aspettate che la parola contraria sia  allineata alle vostre gioconde lallose conformità??
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 19, 2015, 04:41:02 PM
Ma scusate su, siamo seri, tutta questa sparizione di cavalli causate da noi lalliste? :icon_eek: Ecchecavolo ma siamo peggio delle Erinni!
Ripeto, non mi risulta poi che la lallitazione si indirizzi su una particolare razza di cavalli a discapito di un'altra, possiamo fare le treccine anche ai Comtois o ai TPR, non credo che l'estinzione del cavallo friulano o dei nobili destrieri siculi sia stata causata dal loro look inadatto alle cuffiette con Swarowsky.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 19, 2015, 04:50:56 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2015, 04:34:16 PM
Il vostro affezionatissimo ha dimenticato la parolina magica: anche.

Ah! Allora il bloggo siculo (magari scritto in siciliano stretto!) posso risparmiarmelo.... già capisco poco qui (nei migliori topici) scritti in italiano, figuriamoci se fossero scritti in siciliano!  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 19, 2015, 04:59:51 PM
Citazione da: milla - Novembre 19, 2015, 04:41:02 PM
... non mi risulta poi che la lallitazione si indirizzi su una particolare razza di cavalli a discapito di un'altra, possiamo fare le treccine anche ai Comtois o ai TPR....

Non so se sia provato ma di certo è possibile; forse più che razza è carattere, è "tipo"; il problema è la cosiddetta "nevrilità", che alcune razze hanno di più ed altre di meno. I cavallini frugali, mansueti, resistenti, piccolini  come il friulano sono già stati spazzati via da fattori diversi dalla lallitazione (e la perdita è irrimediabile); i danni da lallitazione invece potrebbero manifestarsi oggi e magari, chissà, essere ancora contenuti; ma per contenerli, se esistono, occorre innanzitutto esserne consapevoli; ed essere consapevoli delle cose costa una gran fatica (vedi quanta fatica costa convincersi che l'imboccatura può causare, e causa comunemente, dolore).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Novembre 19, 2015, 05:28:33 PM
Possiamo aggiungere anche la profonda ignoranza che trova il culmine massimo proprio in Sicilia... :icon_rolleyes:...ignoranza,ignoranza e ancora ignoranza....ci saranno pure le eccezioni ma non aiutano ...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Novembre 19, 2015, 07:53:41 PM
Sono capitato in Sicilia 2 volte, 1 volta in vacanza per 10 giorni , la seconda volta per 2 giorni.

Se non fosse per certe cose che veramente non sopporterei ( la legalità) è uno dei posti dove vivere è stupendo; cibo, tradizioni, cultura, e località da sogno.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 19, 2015, 11:54:06 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2015, 03:01:58 PM


1. ma, dicono... dice una utante che si noma: vecchio pennuto acquatico di sesso femminile, che sia inutile continuare a scrivere di queste hose in questo foro, ma pare che sia altrettanto inutile andarle a scrivere nel mio bloggo, forse lo stagionato anatide pretende che affronti le irrinunciabili tematiche riguardanti le cuffiette, il puccipucci lallosetto, e il lieto rapporto sentimentale collo lallo?

2. Lo farò, intanto, scriverò quello che mi pare, dove mi pare, quanto e quando mi pare e - dato che ci sono - mi farò ospitare - per questo argomento - anche. il che vuol dire, oltre che quì e sui mie blogggsss anche in un bloggo che frequento e che tratta delle gioconde tradizioni siciliane... compris.

A presto.

1. Non girare la frittata Raffaele,  ultimamente tu non scrivi di storia di cavalli di sicilia, ma insulti, denigri, sfotti, disprezzi chi non fa quello che fai tu o chi pensa diversamente da te. E tranquillo, nessuno richiede il tuo intervento nelle discussioni su cuffiette coordinate ai sottosella o su metodi addestrativi diversi dal tuo.

2. Ah, ecco....tutto sto casino lo hai fatto per aumentare le visite a sto topic moribondo, in modo da poter poi postare i link di collegamento al nuovo blog in cui sei ospite, in modo da avere più visibilità lì. ... :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 20, 2015, 06:29:49 AM
L'estinzione dei lalli (come di altere specie di animali o piante ma anche di sane abitudini) è causata dalla mancanza di cultura, dalla omologazione, dal disprezzo delle tradizioni, dal conzumismo, dalla servitù alle "civiltà" dominanti, dalla ignoranza (nel senzo di ignorare non cognoscere), dalla imbecillità.

Il lallismo, contiene in dosi industriali, alcune/molte di queste ragioni, e anche se non causasse alcuna estinzione di lalli, sicuramente contribuisce alla diffusione di emerite scemate e alla travisasione della realtà, descritta per come vorrebbero le giolive ragasse, non per quella che è.

Ma la lallista - poareta - è quella che ha meno colpe, il danno maggiore lo fanno quelli che allevano le lalliste per tornaconto di euri, a cominciare da Karl un ex cavallerizzo passato armi e bagagli alla causa lallista, con i seguenti risultati: portafoglio pieno, esibizioni penose.

Sembra che io sia, un pazzo megalomane con la mania di protagonismo, può darsi che sia così, ma evidentemente, il pubblico pagante apprezza, forse perché i pazzi, i vecchi e i bambini vedono "il re nudo" e lo dicono a Chiara e a Lettera, essendo io pazzo e vecchio vedo il re nudissimo e lo dico a Chiarissima e a Letterissima, ecco pereché vengo attaccato a livello personale.

Mi dispiace non poter rispondere adeguatamente a Poker, come detto, sono un cavallaro con un pochino di cognoscenza anco sui testi sacri dell'equitazione.
Gli sports equestri li conosco per dovere di uffizio, ma non li amo, (non amo l'ambiente, allora: militari, figli di papà, ippobabbi, trafficoni, puttanoni e leccaculo), in altro tempo ho visto  gareggiare di presenza alla coppa degli assi ma anche all'estero, grandi campioni, ne cito solo alcuni: Raimondo, Winkler, Macken, Broome, Mancinelli, anche Beerbaum da giovine e Pessoa padre, Angioni... Stefano naturalmente.

Carodubbio, hai sintetizzato bene, ma è verissimo che l'ignoranza c'è più che in altri posti, ecco perché la mafia attigna, ma sono siciliani pure: Peppino Impastato, Falcone, Borsellino, Livatino: il giudice ragazzino, Boris Giuliano, Cassarà, Libero Grassi, Pio La Torre, Mario Francese, Mattarella il fratello del quale - stranamente - è il Presidente della Repubblica, mi fermo perché l'elenco non potrà mai essere completo, questi nomi li conoscono tutti, ma quanta gente comune. ma quante persone siciliane oneste hanno perso la vita per combattere la mafia, per uscire dall'omertà?

Ovviamente, anche tanti non siciliani hanno combattuto e combattono la mafia, per tutti voglio ricordare  Dalla Chiesa piemontese ed Emanuela Loi una ragazza sarda.

Può bastare, torniamo alle nostre miserie lallose...
Titolo: Ignorantia
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 20, 2015, 07:23:53 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/11/lultima-domenica-di-maggio.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 20, 2015, 08:38:35 AM
Scusa eh Raffaele ma quel filmato inguardabile dei tatatatà che hai messo sul tuo blog sarebbe causato da noi lalliste? :icon_eek: A me sembra una dimostrazione di esibizionisti, di (pseudo) virilità e "machismo" anche se ci sono alcune donne che montano. :icon_puke_r:
Oltretutto tu riferisci un episodio degli anni '80 e tradizioni sicule che sono antecedenti all'avvento, più recenti, di noi lalliste "cuffiettare".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ally - Novembre 20, 2015, 08:50:28 AM
Ma non dovevi non scrivere più?  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 20, 2015, 10:24:18 AM
Citazione da: maya - Novembre 19, 2015, 05:28:33 PM
Possiamo aggiungere anche la profonda ignoranza che trova il culmine massimo proprio in Sicilia... :icon_rolleyes:...ignoranza,ignoranza e ancora ignoranza....ci saranno pure le eccezioni ma non aiutano ...

brava maya. E' così. E il "giovanni veronesi" dei poveri è la dimostrazione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 20, 2015, 11:21:27 AM
Ah beh adesso che vi siete messe in massa a prendere per il culo vi sentite meglio?
a scrivervi le cose su raffaele in privato e dargli del malato depravato ecc?
io non posso proprio vedere queste cose.
Gruppetti che belli coesi si mettono daccordo per mettere uno alla berlina.
Poi vi chiamate l un l altra per farvi dare manforte...
mah.... Che vi devo dire? Brave.
ma si, cacciamo via raffaele così potete restare solo voi a scrivere e andrete sempre d amore e d accordo dicendovi vicendevolmente sempre "bravaaaaa"
Che fastidio madonna
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 20, 2015, 11:32:29 AM
Poker spero proprio che tu non ti riferisca a me.
Io non ho mai preso per i fondelli nè Raffaele nè altri, né ho tempo, voglia ed interesse di scrivere ad altre utenti in privato commenti su Raffaele o altri. Quello che avevo da dire l'ho detto pubblicamente e, mi pare, in modo civile.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 20, 2015, 11:48:55 AM
il bello e' che nessuno si e' messo d accordo con nessuno. Almeno , io no.  Semmai per prima ho scritto quello che penso sui suoi scritti che sono di pubblico dominio, e non sono opinioni positive, ma non ho mai cercato di fare "gruppo" contro di lui perche' non ho ne tempo ne voglia. Mi spiace che ti infastidisca che lo critichiamo e che andiamo in giro a dire "braaaava". ma poi io vorrei sapere: che problema avete? perche' noi donne vi infastidiamo cosi' tanto? Quale tasto della vostra virilita' punzecchiamo? booooooooooo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 20, 2015, 11:58:20 AM
a me non danno fastidio le donne.
mi da fastidio il fatto che in tanti si vada contro ad uno.
mi da fastidio e basta, il sesso non centra proprio niente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 20, 2015, 12:08:32 PM
Cerco di fartelo capire in modo più semplice: andare in giro per i post a dare della "lallista ignorante e poareta" alla gente, prima di tutto non innalza la tua popolarità in una comunità on line, ma sopratutto risulta abbastanza maleducato. Questo post e i suoi blog sono una "finestra" sul web per andare in giro a dire "guarda guarda quella quanto è cretina che pensa che otto mesi sia presto per andare al macello povero cavallinoooooooooo" beh, un forum non è fatto per questo, e raffaele sta raccogliendo solo quello che ha seminato. Fattene una ragione pure tu.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 20, 2015, 01:13:30 PM
Citazione da: PokerFace - Novembre 20, 2015, 11:58:20 AM
a me non danno fastidio le donne.
mi da fastidio il fatto che in tanti si vada contro ad uno.
mi da fastidio e basta, il sesso non centra proprio niente.

Ti da fastidio che si vada contro uno, ma solo se quell'uno è Raffaele, perché non mi sembravi infastidito quando Raffaele insultava, denigrava, prendeva per il culo me, mio marito, i nostri clienti e soci, i nostri cavalli e il nostro lavoro.
Non ti sei infastidito quando, tempo fa, ha preso di mira Old duck o milla, come mai?
Se una cosa da fastidio, da fastidio per principio, non solo se il bersaglio è un tuo amichetto  :horse-wink:

Poi...ma pensi che noi donne non abbiamo un quiz da fare tutto il giorno se non coalizzarci via sms contro chi ci manca di rispetto? Qui, tutte lavoriamo, in casa e fuori o studiamo, forse se ci sono stati tanti commenti, è perchè le signore lalliste e non, si sono rotte le scatole di leggere in silenzio senza commentare, tante provocazioni e commenti maleducati.
Il vaso prima o poi si riempie e la pazienza scappa pure a noi donne, guarda un pò!  :icon_axe:

E anche se lalliste e non, si sentissero x telefono o si vedessero per un the e si facessero delle grasse risate commentando le minkiate del web, dimmi un pò, che problema c'è?  È  permesso solo a Raffaele di ridere alle spalle e sulle spalle altrui?
Chi la fa, l'aspetti.

Tanto a lui tutto questo cancan piace da matti, il numero di visitatori del topic cresce a vista d'occhio e tra un pò pioveranno link di collegamento ai suoi blog  :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 20, 2015, 01:26:48 PM
Citazione da: PokerFace - Novembre 20, 2015, 11:21:27 AM

a scrivervi le cose su raffaele in privato e dargli del malato depravato ecc?


Poker... gli mp tra utenti, sono privati... tu che ne sai di cosa si scrivono gli utenti?
Qualcuno ha scritto mp a te dando del malato e depravato a Raffaele?
Perché se così non è stato, non puoi sapere cosa contengono gli mp altrui, a meno che, o ti stai inventando le cose di sana pianta, o qualcuno con poteri da mod, ha violato la privacy degli mp altrui....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Novembre 20, 2015, 01:29:48 PM
So che mi tirerò addosso l'odio di tutti
Ma a me spiacerebbe se Raffaele smettesse di scrivere sul forum. É vero che può risultare offensivo, ma é senza peli sulla lingua, e la sincerità di questi tempi, é cosa rara e soprattutto, prima che iniziasse tutta questa cosa del blog, trovavo molto interessante quello che aveva da dire e leggevo spesso la parola contraria...poi ho smesso, semplicemente perché dopo aver letto qualche pagina del blog ho capito che non era di mio interesse
Io sono una donna, non sono convinta delle sue teorie su la sfera sessuale e i cavalli, ma amen...non si può concordare su tutto.
Mi spiace però per quelli che si sono sentiti offesi davvero, a me personalmente non é capitato, quindi forse non posso capire il loro punto di vista sulla situazione
Ma mi spiace per loro quanto mi spiaceva per Raffaele, che prima di chiudersi nel suo blog veniva attaccato pesantemente su qualsiasi cosa dicesse, quando a me interessava ciò che lui aveva da dire e che non ha più detto
Quindi forse nemmeno chi ora si lamenta é migliore di lui e...chi é causa del suo mal pianga sé stesso (rivolto ad entrambe le parti)
Chiudo, la mia é una riflessione, non linciatemi...ma se vi da fastidio, ignoratelo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 20, 2015, 01:40:27 PM
Miky la differenza é che raffaele é uno solo.
se ti manda a quel paese é uno contro uno. Una cosa ad armi pari.
ora invece tutti contro uno
non mi piace.
se due si menano in genere sto a guardare e magari se non se le danno troppo forte me la rido pure (se si menano troppo mi sa che provo a dividerli).
Ma se vedo un gruppo di persone che menano uno, beh io intervengo a difesa del singolo perché non è un confronto ad armi pari.
che abbia "meritato" o meno l ira del gruppo non mi interessa.
Il branco contro il singolo avrà sempre la mia opposizione a prescindere dai motivi
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Lux - Novembre 20, 2015, 02:09:22 PM
Ina, secondo me qui non stanno criticare cosa pensa Raffaele dei lalli o delle lalliste o delle sue opinioni, quello per cui viene criticato è il modo in cui si rivolge agli utenti.
Essere offensivo non equivale al non avere peli sulla lingua. Parlando, anzi scrivendo, mancano molti elementi della comunicazione, cioè quelli non verbali che contano molto di più delle parole. Per cui farsi capire tramite una tastiera risulta complesso e diciamo, bisogna usare un po' di tatto.
Ora, io non me la sono presa per il commento che ha fatto al mio post, ma se Raffaele si fosse espresso diversamente (es. I puledri vanno al macello dai 8 ai 12 mesi perché la carne bla bla bla...) e non mi avesse dato della poareta e si fosse rivolto a me direttamente, il risultato sarebbe stato diverso. Se io fossi stata una sua amica o conoscente, si poteva rivolgere con un altro tono, ma visto che non ci conosciamo, a me è sembrato maleducato (e non solo a me).

Detto questo, Poker, se sono "tutti contro Raffaele", forse è perché Raffaele era contro loro?  :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 20, 2015, 02:18:13 PM
beh forse raffaele ha mandato a quel paese uno ad uno queste persone (in modo diretto,indiretto o velato) e quindi tutte queste persone hanno qualcosa da dire. E' come se io mi metto in affari e imbroglio un sacco di gente. Non mi stupisco se poi me li trovo tutti quanti sotto casa arrabbiati. E di sicuro non mi metto a fare la vittima.

Ina, capisco il tuo punto di vista. Non vedo perchè dovresti essere linciata dato che quello che scrivi non ha contenuti offensivi. Concordo con te sul fatto che quello che scriveva all'inizio  era interessante, poi si vede che qualcosa è cambiato. Non si può sempre dare la colpa, o meglio, la responsabilità agli altri. Ognuno è responsabile delle proprie azioni e di quello che dice.

Concordo con Lux
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ally - Novembre 20, 2015, 02:26:21 PM
Citazione da: PokerFace - Novembre 20, 2015, 01:40:27 PM

che abbia "meritato" o meno l ira del gruppo non mi interessa.


scusa ma il principio di sta frase è completamente sbagliato...

un conto è prendersela tutti con uno...per motivi di "bullismo"...es a scuola tutti prendiamo per il c**o quello un pò più sfigatello...solo perchè magari è timido o veste in modo diverso...

ben diverso è il caso di uno ...che è riuscito a GUADAGNARSI L'"ODIO" DI TUTTI o quasi,..,.

beh in quel caso...se le prende e se le tiene...e che magari lo aiuti anche a riflettere...
tutto questo concetto sta alla base dello stare insieme e di fare squadra...

quando giocavo a pallanuoto..quelli che rompevano le palle...quelli maleducati...quelli che non sapevano stare insieme agli altri...quelli che pensavano sempre di aver ragione...pian piano venivano esclusi...e le cose erano due...o abbassavano la cresta o se ne andavano...
ED ERA SACROSANTO CHE FOSSE COSI'...ne va del bene del branco..del gruppo....


quando poi, come nel caso specifico, l'essere un maleducato e provocatore...ha il solo secondo fine di attirare visitatori...beh....mi stupisco che siamo ancora qui a parlare...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 20, 2015, 03:19:13 PM
Care ragasse, scusate se non leggo i vostri numerosi postr. vi faccio umilmente notare.. direbbe un mio amico, che, se è vero che non mi sopportate, non visitate più questo topicone, non accedete ai miei blogs, non inserite posts, ignioriatemi bellillamente, dei vostri inzulti me ne stracatasbatto i cabasisi, dunque siate coerenti.
D'altronde io mi limitavo a metter linchi... ma non andava bene neanche quello!!
Allora, fate branco... l'avete già fatto  :occasion14: e andate dal giolivo amministratore e dite: o lui o noi!
Non c'è bisogno di bannazione, basta un lieto comunicato della ditta, ringrazzierò l'inclito pubblico pagante e me ne vado... semplice!

Torniamo al mio post "ignorantia" di Lalli e tope.

Dunque, oltre trent'anni fa vidi, per la prima volta, la festa del Tataratà, poi ci son tornato un paio di volte di recente con degli amici, l'ultima mi pare nel 2009, dunque, posso fare una comparazione su un periodo consistente dalla quale si evince che tutto è rimasto com'era nell'81, tranne i lalli.

Ho assodato che mi considerate un incompetente, mentecatto, maniaco sessuale, strupratrore di caprete tibbettane vergini, nonché... comunistaaaaa... sulle caprette vi sbagliate, non erano tibetane ma maltesi  :firuu: detto questo spero che mi concediate - almeno - che sappia distinguere un lallo da corsa da uno da sella da carretto da da carne, dunque...

Ma non è possibile... in meno di 19 ore 843 visite, state esagerando !!!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 20, 2015, 07:04:40 PM
Citazione da: Lux - Novembre 20, 2015, 02:09:22 PM
Ina, secondo me qui non stanno criticare cosa pensa Raffaele dei lalli o delle lalliste o delle sue opinioni, quello per cui viene criticato è il modo in cui si rivolge agli utenti.
Essere offensivo non equivale al non avere peli sulla lingua

Detto questo, Poker, se sono "tutti contro Raffaele", forse è perché Raffaele era contro loro?  :firuu:

Condivido!
Ognuno ha i suoi gusti e le sue opinioni come è giusto che sia, ma tra il non aver peli sulla lingua e dar del demente ad una persona perché sceglie un cavallo diverso da quel che piace a te, è tutto un altro paio di maniche.

Ad esempio, nyna, che stimo tantissimo, senza peli sulla lingua, in un post ha detto chiaramente che a lei i cavalli da tiro non piacciono e ha anche spiegato i motivi, ma non ha né denigrato, ne offeso, ne deriso; a me non piacciono i purosangue  eppure uno dei suoi mi è piaciuto molto, non lo prenderei mai per me, ma oggettivamente è un gran bel cavallo. Pur pensandola in modo diverso, ci rispertiamo e stimiamo e se quando andrò a Roma a trovare maya, capiterà l'occasione, mi farà piacere conoscerla di persona e andare a vedere i suoi cavalli, anche se io di un purosangue non saprei che farmene.

Tante volte ho letto post di Raffaele, in varie discussioni, e mi sono trovata d'accordo con lui, molte volte ho trovato interessanti i suoi punti di vista. Poi, ultimamente, mi è proprio passata la voglia di leggerlo....insulti, acrimonia, prese per il culo....non c'è da stupirsi se ora molte persone ribattono...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Novembre 20, 2015, 08:32:58 PM
No ragazze, qua si è esagerato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Novembre 20, 2015, 08:50:12 PM
Io sono d'accordo con bubba...ho già espresso il mio parere...
secondo me comunque, contro le offese l'arma migliore è sempre l'indifferenza...eppure la parola contraria è sempre tra i topic non letti..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Novembre 20, 2015, 08:57:27 PM
Certo.
Alla fine non solo Raffaele viene giudicato per quello che scrive
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Novembre 20, 2015, 10:19:34 PM
Citazione da: Bubba - Novembre 20, 2015, 08:32:58 PM
No ragazze, qua si è esagerato.


Niente la cecità purtroppo coinvolge parecchi utenti....allora fatemi capire:
Va bene se il sig Raffaele insulta e prende per il culo chiunque non abbia a che fare con un Sanfratellano,poi nel momento in cui uno risponde per le rime perché non ne può più...ci si mostra meravigliati e compassionevoli perché poverini tutti contro uno?!?....
A me sembra che stia semplicemente ricevendo le risposte da ogni utente che ha avuto modo di interagire con i suoi post...

Ps:amo la Sicilia,ci ho trascorso tutta la mia infanzia,il mare,il cibo,i colori,il calore della gente non ha eguali,ma resto dell'idea che di Ottusa ignoranza,chiusura mentale, ce ne sia tanta e il sig.Raffaele ne è esempio lampante
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Novembre 20, 2015, 10:21:54 PM
Citazione da: Ina:) - Novembre 20, 2015, 08:50:12 PM
Io sono d'accordo con bubba...ho già espresso il mio parere...
secondo me comunque, contro le offese l'arma migliore è sempre l'indifferenza...eppure la parola contraria è sempre tra i topic non letti..

Guarda in linea di massima ti darei ragione,ma mi da un tantino fastidio rientrare nel gruppo delle sceme sovrappeso che si è comprato un pezzo di carne,buttando soldi e tempo....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 20, 2015, 11:01:45 PM
Citazione da: Ina:) - Novembre 20, 2015, 08:50:12 PM
Io sono d'accordo con bubba...ho già espresso il mio parere...
secondo me comunque, contro le offese l'arma migliore è sempre l'indifferenza...eppure la parola contraria è sempre tra i topic non letti..

Ina, puoi far l'indifferente una volta, due volte, tre volte, poi ti rompi le scatole.
Ma se di continuo ti dassero della demente, se di continuo ti dicessero che quel che fai è da mentecatti, se di continuo ti dicessero che il tuo cavallo non vale nulla, se di continuo ti dicessero che non capisci una minkia, ti piacerebbe? Staresti sempre zitta?
Nel mio caso poi, visto che è LAVORO, e non solo sollazzo, non è neanche legale sta cosa, si chiama diffamazione!

Oh, che sti commenti valgono zero e che nulla cambiano di quel che realmente siamo, facciamo e abbiamo è  verissimo, ma alla lunga, ci si rompe proprio di essere sempre il bersaglio della maleducazione del bulletto del forum, senza motivo poi.

Comunque hai ragione, non solo Raffaele viene giudicato per quello che scrive... dalle mie parti si dice "tutti finocchi col sedere degli altri".....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 21, 2015, 12:09:06 AM
Non capisco. Affrontate così anche un cavallo veramente nevrile, dotato ma difficile? O solo perchè è un cavallo difficile, vi convincete che non vale nulla e ne sbarazzate? Cercate di correggerlo a mazzate? Veramente non capisco.

Per me qualcuno vi sta mettendo alla prova - sta mettendo alla prova la vostra capacità di comunicazione quando la comunicazione non è facile. E il test, mi pare, sta riuscendo malino.  :horse-wink:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2015, 06:19:19 AM
L'arrivo in massa di giolive femmine di homo sapiens nel mondo del lallo e del tutto evidentemente legato ad un fattore psicologico/sexuale, lo spiega a Chiara e a Lettera la Roberta Ravello - una donna -  nel suo pretioso libriccino.

Il fatto stesso che - in un foro frequentato dal 92% da donne - l'argomento non viene trattato, viene ignorato significa che è un tabù, e io lo rispetto.
Questo non esclude che il ploblema esiste, e, che possa trattarlo in separata sede.

Riguardo le estintioni, aggiornatevi... se volete:

http://lallietope.blogspot.it/2015/11/lultima-domenica-di-maggio.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2015, 07:36:56 AM
... ah dimenticavo, per favore non difendetemi, apprezzo la buona volontà ma non difendetemi.

A parte che - volendo so farlo da solo e saprei anche contrattaccare di brutto, i diarii sono un'arma a doppio taglio - lasciare gli attacchi senza risposta diretta è una mia precisa scelta, e, sono certo che la maggioranza di chi mi legge e non scrive (in pubblico), si è fatto questa domanda e si è data una risposta:

possibile che un vecchio signore, con 60anni di consuetudine coi lalli (ma anche con gli uomini) alle spalle, dica la parola contraria solo per esibizionismo? per vanagloria? per provocazione?
Cosa ci guadagna?
Non vende libri, non promuove filmati, non ha centri equestri, non vende cavalli, non fa parte di alcuna associazione, non organizza stages, non insegna equitazione e quando l'ha fatto lo ha fatto aggratiss, non vuole fare proseliti per alcuna squola, non cerca (purtroppo) di acchiappare gnocca con questo sotterfugio, ma perché minchia lo fa?

E' semplice, basta leggere i miei blogss, solo quelli che non vogliono capire, per interesse di bottega o per imbecillaggine, non ci riescono o fanno finta di non riuscirci...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 21, 2015, 08:55:51 AM
Qualunque sia lo scopo (non mi interessa del perchè fai quello che fai, so solo che lo fai con maleducazione e non mi metterò sicuramente a leggere i tuoi blog per capire le tue motivazioni), raffaele ti chiedo personalmente una cosa, vediamo se sei in grado di rispettarla. Avevi detto di non voler scrivere più. Rispetta la parola data. Noi (almeno io) ti ignoreremo nel momento in cui lascerai in pace chi scrive in altri post e ti limiterai a scrivere nei tuoi blog e in solo questo post. Rispetta la parola data.

grazie

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Novembre 21, 2015, 09:13:00 AM
La sfilata in effetti è inguardabile.
Le considerazioni ineccepibili.

Peccato
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 21, 2015, 09:23:48 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2015, 06:19:19 AM
L'arrivo in massa di giolive femmine di homo sapiens nel mondo del lallo e del tutto evidentemente legato ad un fattore psicologico/sexuale, lo spiega a Chiara e a Lettera la Roberta Ravello - una donna -  nel suo pretioso libriccino.

Il fatto stesso che - in un foro frequentato dal 92% da donne - l'argomento non viene trattato, viene ignorato significa che è un tabù, e io lo rispetto.

No, no, il problema esiste ma sbagli nel modo di affrontarlo. Esiste, e infatti è stato il filo conduttore dell'ultima fiera di Verona, per esplicito proposito degli organizzatori. Ma guarda e impara con che delicatezza è stato trattato: in modo così delicato che non ha disturbato nessuno, infatti - a mia domanda precisa - è risultato che nessuno se n'è accorto.  :blob3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 21, 2015, 09:34:57 AM
Alex, premetto che non sono andata in Fiera quest'anno. Ma da quello che ho sentito in giro, il tema di quest'anno della Fiera è stato molto apprezzato, dalle donne e non. Non sempre bisogna fare casino per farsi notare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 21, 2015, 11:34:21 AM
Caro Alex visto che io invece credo nella possibilità di comunicare in modo civile vi faccio due domande:

-ho visto il video (ripeto inguardabile) sul blog di Raffaele ed ho letto le sue considerazioni (ineccepibili) sulla sparizione o quasi di razze autoctone siciliane a favore di pseudo cavalli da sciò come dice lui.
Fin qui non posso che concordare ma vi chiedo nuovamente: mi spiegate come fate ad attribuire questo fenomeno a noi lalliste poarete di mezza età? A me sembra sia molto più rilevante il contributo di pseudo machi che vogliono esibirsi con un cavallo che avanza a balzelloni, fa una specie di "pesticce", scuote la crinierona in modo che gli spettatori siano indotti a pensare "ma guarda che bello, com'è coraggioso l'Ing Pantaleo, com'è maschio e virile a stare in sella a questo cavallo focoso". 

-sul tema del cavallo come sostituto di una normale attività sessuale di noi poarete donnette di mezza età in sovrappeso che non ci fila più nessuno mi pare che l'unica fonte su cui si basa questa teoria sia il libretto (discutibile IMO) della Ravello.
Ammettiamo pure che ci possano essere dei casi di questo tipo MA
a) le generalizzazioni sono ovviamente assurde
b) se vogliamo affrontare il tema seriamente, ok facciamolo pure, può essere anche interessante, ma facciamolo in modo SERIO, basandoci su testi seri, su studi scientifici, su dati, su studi ecc. non (solo) su quello che sostiene la Sig. Ravello per favore perchè altrimenti la cosa diventa un mero preconcetto ridicolo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Novembre 21, 2015, 12:07:51 PM
Concordo.
Le teorie di Raffaele sugli orgasmi in sella sono .. campate in aria? A me ka cosa era giunta nuova. Se fosse vera forse dipende dalla sella, dall' andatura del lallo .. che ne so. Ma nella mw sta cosa non l' ho mai sentita. E si parla di cose assai piu' " scandalose". I maneggi sono posti abbastanza disinibiti, in genere, e il pudore non e' di casa.

D' altra parte e' l' unico caso in cui Raffaele parla per supposizioni e non per esoerienza diretta  :angel5:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 21, 2015, 12:31:45 PM
Infatti, magari l'argomento può essere troppo personale per parlarne su un forum, ma nei maneggi (che giustamente come dicevi sono ambienti piuttosto disinibiti) o tra amiche (con cui si parla a ruota libera di cose ben più private  :firuu:) io questi discorsi non li ho mai sentiti abbinati all'equitazione.
Come ripeto nulla vieta di affrontare l'argomento in termini "scientifici", altrimenti sono solo chiacchiere.
Ma magari Raffaele parla per esperienze dirette, nel blog riferiva di alcune donne che avevano sollevato l'argomento però, di nuovo, se si tratta solo di discorsi di alcune persone non se ne può fare una teoria generale.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2015, 02:11:41 PM
Stavo trattando dell'ignoranza, della mancanza di cultura equestre, che secondo me è la principale causa del deperimento dell'equitazione in Itaglia.

Quei cavaglieri del tataratà e le lalliste sembrano agli antipodi ma stanno nella stessa squadra che da tempo è all'opera a devastare l'equitazione... e ve lo dimostro.

Della topa parliamo poi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 21, 2015, 02:26:46 PM
Raffaele scusa, tra i devastatori dell'equitazione italiana hai dimenticato i militari che, fino a poco tempo fa, erano il bersaglio preferito dei tuoi strali...però forse hai ragione perchè ormai di militari nell'equitazione se ne vedono pochini invece noi lalliste stiamo crescendo e moltiplicandoci peggio delle locuste bibliche.

Poi per par condicio parliamo anche di topi eh. :horse-wink:


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 21, 2015, 02:34:24 PM
Citazione da: alex - Novembre 21, 2015, 12:09:06 AM
Non capisco. Affrontate così anche un cavallo veramente nevrile, dotato ma difficile? O solo perchè è un cavallo difficile, vi convincete che non vale nulla e ne sbarazzate? Cercate di correggerlo a mazzate? Veramente non capisco.

Per me qualcuno vi sta mettendo alla prova - sta mettendo alla prova la vostra capacità di comunicazione quando la comunicazione non è facile. E il test, mi pare, sta riuscendo malino.  :horse-wink:

A chi stai ponendo la domanda Alex?
E poi, cosa sarebbero sti giochetti sulla capacità di comunicazione?

Poi...i cavalli sono una cosa, i cristiani tutt'altro.
I cavalli difficili né ti pigliano per il culo ne ti insultano, sti comportamenti sono solo dell'uomo, che molte volte è  inferiore agli animali.

Vuoi vedere come ce la caviamo coi cristiani difficili e i cavalli difficili?
Basta alzare il sedere e venire a lavorare con noi.
Tutto il resto è solo provocazione inutile.

Il lavoro si fa sul campo, non a blablablabla sui forum.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Novembre 21, 2015, 02:41:18 PM
Ma, solo a me questo discorso delle donna, e del risvolto sessuale legato all'equitazione sa molto di medioevo?
quando le donne erano considerate delle figlie del demonio che corrompevano l'uomo con la loro carnalità?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 21, 2015, 02:41:52 PM
miky, lascia perdere. tanto sono buoni solo a parlare. Uomini che parlano di donne (e pretendono di insegnarci qualcosa), "cavalieri" che se nomini anche solo l'estensione dell'incollatura rispondono "non so proprio di cosa parli" poi postano dei gran testi classici... ma lasciali perdere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 21, 2015, 02:57:01 PM
Ina io è un pezzo che lo dico che secondo me son tutte...minkiate appunto :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 21, 2015, 04:04:14 PM
Citazione da: Bubba - Novembre 21, 2015, 12:07:51 PM
... Le teorie di Raffaele sugli orgasmi in sella sono .. campate in aria? ....
... D' altra parte e' l' unico caso in cui Raffaele parla per supposizioni e non per esperienza diretta  :angel5:

Sarei in disaccordo con Raffaele se attribuisse a questo fatto (fatto, non supposizione, esistono testimonianze dirette; nessun giudice ha l'esperienza diretta di essere assassinato nè di assassinare, eppure, pensa un po', si arroga non solo il diritto di parlarne, me perfino di giudicare la "componente psicologica" di un assassino!) un'importanza cruciale; io personalmente ritengo che aspetti psicologici più sottili, e solo indirettamente sessuali, spieghino la "passione di donne".

Detto questo, mi va benissimo che un'amazzone comune affermi che la cosa non le interessa perchè non la riguarda; caso per caso, non ho motivi di ritenere che non possa essere vero e legittimo. Diversissimo il caso di un istruttore o di una istruttrice: se il fatto esiste, qualsiasi sia la sua frequenza, negarlo è una scappatoia per evitare di impicciarsi ossia: se una donna viene messa in difficoltà da questa evenienza possibile, che si arrangi.

Non è un bell'atteggiamento; preferirei che istruttori (e istruttrici) si preparassero bene a sostenere una donna in difficoltà per questa evenienza possibile. Mica volete costringermi a pensare che la persona più preparata e più adatta per affrontare questa eventualità sia..... lo stesso Raffaele????

E quante donne, a cui sia successo, e che però non ne parlino per imbarazzo, potrebbero essere state rassicurate, già oggi, da Raffaele e dai suoi colloqui con Chiara e con Lettera?  :blob3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Novembre 21, 2015, 04:28:49 PM
Non capisco perche' dovrebbero essere rassicurate.
Forse ho capito male io tutta la storia ma se a qualcuno/a provasse piacere nel fare una certa attivita' non mi sembra preoccupante o grave.
Magari andrebbero rassicurate le ragazzine che non han chiaro cosa succede ( premesso che forse dovrebbe essere la famiglia ad aiutare la consapevolezza/ conoscenza di sfere cosi' delicate. Invece si delega a parfetti estranei.. la scuola, lo psicologo e .. pure l' istruttore sportivo?) ma perche' una donna dovrebbe essere rassicurata? 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 21, 2015, 05:01:21 PM
Citazione da: Bubba - Novembre 21, 2015, 04:28:49 PM
Non capisco perche' dovrebbero essere rassicurate.
Forse ho capito male io tutta la storia ma se a qualcuno/a provasse piacere nel fare una certa attivita' non mi sembra preoccupante o grave.
Magari andrebbero rassicurate le ragazzine che non han chiaro cosa succede ( premesso che forse dovrebbe essere la famiglia ad aiutare la consapevolezza/ conoscenza di sfere cosi' delicate. Invece si delega a parfetti estranei.. la scuola, lo psicologo e .. pure l' istruttore sportivo?) ma perche' una donna dovrebbe essere rassicurata?

Ha certo, ancora una volta non parlo per esperienza  :blob3: ma solo per sforzo di immedesimazione; perchè in varie altre circostanze (es. le malattie o il timore di malattie o in generale il timore di anormalità) che coinvolgono "sfere così delicate" molti (adolescenti e non) hanno bisogno di rassicurazione, ma se tu dici che non è vero, sarà senz'altro vero. Perchè l'istruttore di equitazione e non "la famiglia"? perchè l'istruttore di equitazione sa o dovrebbe sapere cose dell'equitazione che non tutte le famiglie sanno. Mi pare abbastanza ovvio....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Novembre 21, 2015, 05:09:44 PM
 Con supposizioni non intendevo dire che i fatti riferiti da Raffaele non fosdero reali.
Solo non credo siano cosi' frequenti da giustificare l' invasione delle donne equitanti. Con supposizione intendevo questo.
Non e' quella la molla che spinge signore terrorizzate ad avvicinarsi ai lalli.


Mi dispiace, non volevo sembrare arrogante. Io credo che una donna riesca a gestire un epidodio simile. Ma naturalmente non sono psicologa o altro. Magari qualcuna si sente rassicurata, non posso saperlo.

Sicuramente sostenere che quella sia la molla che attira le donne e' abbastanza azzardato. Una supposizione secondo me.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 21, 2015, 05:14:36 PM
Alex sono certa che qualche signora abbia provato tale piacevolissima esperienza in sella e può essere che alcune di queste signore abbiano riferito l'accaduto a Raffaele (perchè poi proprio a Raffaele e non, per es. ad un'amica boh, tralasciamo), ma trarre da alcuni episodi (più o meno numerosi, non so) una teoria generale per la quale le donne amerebbero l'equitazione per ragioni sessuali, mah mi sembra che ce ne corra eh.
Oltretutto concordo pienamente con Bubba, se davvero il montare a cavallo comportasse per molte di noi certe simpaticissimi effetti credo che non ci sarebbe certo bisogno di rassicurarci, semmai i maneggi farebbero bene a diffondere questa voce, sai che incremento negli affari  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2015, 09:38:10 PM
... semmai i maneggi farebbero bene a diffondere questa voce, sai che incremento negli affari ...

Mi sa che la "voce" è già ben diffusa, se non ci fossero le donne due terzi dei maneggi dovrebbero chiudere...

I numeri son numeri:

http://lallietope.blogspot.it/2015/03/statistiche.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 21, 2015, 09:50:17 PM
Eh beh certo e questa stragrande maggioranza di donne è ovviamente spiegabile grazie ai piacevoli "effetti collaterali" dell'equitazione, ovvio.
E già che ci siamo ti posso proporre una conseguente interpretazione del dato numerico secondo il quale le donne equitanti in Lombardia sono ben 13501 mentre in Campania solo 1966, spiegabilissimo visto che i lumbard pensano solo a lavorare mentre gli uomini del sud sono notoriamente più focosi, quindi le signore campane non hanno bisogno di montare a cavallo a differenza delle sciure lombarde che devono usare i loro lalli come surrogati dei mariti.
Torna perfettamente no?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 21, 2015, 10:14:55 PM
Citazione da: milla - Novembre 21, 2015, 09:50:17 PM
Eh beh certo e questa stragrande maggioranza di donne è ovviamente spiegabile grazie ai piacevoli "effetti collaterali" dell'equitazione, ovvio.
E già che ci siamo ti posso proporre una conseguente interpretazione del dato numerico secondo il quale le donne equitanti in Lombardia sono ben 13501 mentre in Campania solo 1966, spiegabilissimo visto che i lumbard pensano solo a lavorare mentre gli uomini del sud sono notoriamente più focosi, quindi le signore campane non hanno bisogno di montare a cavallo a differenza delle sciure lombarde che devono usare i loro lalli come surrogati dei mariti.
Torna perfettamente no?

Mmmmmm....per avere dati precisi, bisognerebbe verificare quante di queste 13501 donne lombarde sono ragazzine, quante sposate, quante conviventi, quante single.
Poi, numeri alla mano, bisognerebbe sapere se i mariti/compagni sono locali o del sud...in questo modo si potrebbero avere dati a conferma o negazione dell'ipotesi che il trasferimento al nord, può avere effetti negativi sulla focosita' maschile.

Comunque....andare a cavallo, comprare un cavallo, mantenere un cavallo, solo per soddisfare bisogni sessuali frustrati da compagni "latitanti" o "incapaci", lo trovo un pò esoso e molto impegnativo: le signore lalliste frustrate potrebbero risolvere la cosa in modo più semplice ed economico comprandosi un bel vibratore, del resto non siamo più nel medioevo e i sexy shop ci sono ovunque.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2015, 10:16:48 PM
Sembrerebbe che le sciure siano delle buongustaie, non si limitano ai lalli...

Emancipate...e pure troppo. Le donne milanesi sul sesso la sanno lunga. Adorano la biancheria sexy e non disdegnano le fantasie hard....
http://www.affaritaliani.it/cronache/milano_mentire_sotto_lenzuola_naturale_per_6_milanesi_021009.ht
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2015, 10:31:17 PM
Per chi volesse leggiere: continuo dell'ignorantia: http://lallietope.blogspot.it/2015/11/lignoranza.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 21, 2015, 10:37:20 PM
Eh no dai Raffaele così fai crollare la teoria, se le sciure milanesi sono così emancipate che se ne fanno del cavallo?
...a meno che non si siano emancipate proprio GRAZIE al cavallo .
Ecco così è perfetto, un ulteriore beneficio dell'equitazione.
RagaSSe non diciamolo ai nostri mariti/compagni/fidanzati altrimenti non ci lasciano più andare in maneggio  :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Novembre 21, 2015, 11:14:49 PM
RagaSSe non diciamolo ai nostri mariti/compagni/fidanzati altrimenti non ci lasciano più andare in maneggio  :laughter-485:

Ma no! Ma RagaSSE,  ma all'origine di tutto fu il lallo e adesso vanno di moda le Cougar?  :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 22, 2015, 12:05:20 AM
Citazione da: madamen67 - Novembre 21, 2015, 11:14:49 PM
RagaSSe non diciamolo ai nostri mariti/compagni/fidanzati altrimenti non ci lasciano più andare in maneggio  :laughter-485:

Troppo tardi. C'è già stata la sincera ammissione scritta che "i maneggi sono posti abbastanza disinibiti e il pudore non è di casa".   I mariti/compagni/fidanzati più apprensivi hanno già di che preoccuparsi. :horse-wink:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 22, 2015, 05:31:41 AM
Infatti, pare che i maneggi siano degli ambientini piuttosto frizzanti, molti fanno i gambegambe o si fingono cavaglieri solo per congiungersi/per tentare di congiungersi carnalmente con la gnocca che gira attorno ai cavalli.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: elleon - Novembre 22, 2015, 01:45:46 PM
In tutto il mondo si " cerca di congiungersi carnalmente alla gnocca" , anche nei forum.... :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 22, 2015, 06:23:59 PM
Ma vaaaa? Chi l'avrebbe mai detto!

per quelli interessati, ecco il prosieguo et lo finalo sull'ignorantia lallista. http://lallietope.blogspot.it/2015/11/lignoranza.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 23, 2015, 04:20:06 PM
E' con viva e vibrante soddisfazione che noto che - oggi - le donne son presenti in tutti gli sports, anche in alcuni brutali affatto femminili come la box, il futbolamericano,  e la box tailandese e il sollevamento pesi e il salto coll'asta e la maratona e il calcio e perfino nel rugby lo sport macio che più macio non si può. .

Le gentili signore... gentili si fa per dire (ho visto una svedese vincere il campionato di kikboxing, che la cosa più gentile di cui era capace, era una stretta pitonesca alla giugulare), si cimentano in ogni agone usando le stesse tenniche e gli stessi parametri dei masculiddri in una classifica e in una competizione parallela.

La cosa accade anche in equitazione... lo sport maschile per eccellenza, che era riservato ai maschi, o meglio: riservato ai maschi militari, o meglio ancora: ai militari maschi e di grado superiore, memorabile l'episodio riguardante un atleta svedese che vinse una medaglia olimpica, mi pare nel dressaggio, e che fu - in seguito - squalificato avendo appurato che non era un ufficiale ma soltanto un sottoufficiale, poi, dopo appena 5/6 decenni di accurati studi, si è capito che l'atleta è il lallo e dunque si è riparato: le donne, negli sports equestri, combattono alla pari con gli huomini...

Dunque, Penelope, Charlotte, Nicole, Anky e compagnelle belle lavorano i loro lalli - che valgono centinaia di migliaia di euri - tal quale gli uomini... provate ad andare da queste gentili fanciulle e proponeteloro di andare senza ferri, senza imboccatura, senza sella, di addestrare i loro lalli colla relatione della minchia e vedete cosa e come vi rispondono...

Dunque, nell'equitazione, come negli altri sports, la presenza femminile si è adattata alle regole, alle tenniche, ai protocolli preesistenti e che erano di uso esclusivo maskile.

Allora, la "invasione rosa" non riguarda...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Novembre 23, 2015, 08:38:46 PM
Be  le cose non è che siano cambiate di molto, diversi giorni fa in una corsa al galoppo in Australia, vince un cavallo montato da una ragazza di 30 anni, secondo arriva un cavallo montato da Lanfranco Dettori che è stato multato per scorrettezze in gara nei confronti di chi ha vinto.

Quindi le opportunità non te le danno.

http://www.gazzetta.it/Sport-Vari/Equitazione/03-11-2015/equitazione-154-anni-donna-trionfa-melbourne-cup-130765969609.shtml?refresh_ce-cp
Titolo: Le dimensioni contano...
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2015, 05:32:42 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/11/le-dimensioni-contano.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2015, 02:50:57 PM
Oggi è la giornata contro la violenza sulle donne.... http://ilmanifesto.info/storia/la-violenza-sulle-donne-e-la-paura-di-un-vero-cambiamento/... leggiete questo bell'articolo e capirete che a molti/tanti masculi non conviene il vero cambiamento necessario - a monte - per interrompere le schifezze che giornalmente accadono nella civilissima - si fa per dire - Itaglia.

Molte volte ho ribadito in questo inclito foro la mia ammirazione/la mia riconoscenza al genere femminile, dunque, dare - oggi - un segno di mia partecipazione è talmente scontato/ovvio che non lo farò.

Dirò - come al solito - la mia parola contraria: un maschio quando dice che quel comportamento femminile è stupido, imbecille che quella donna/quelle donne sono ignoranti (ignorano l'argomento, non sanno di cosa parlano)... il resto - per chi volesse -  lo pote leggiere stasera su: Lalli&Tope





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2015, 05:50:58 PM
In attesa... non siate impazienti... della mia parola contraria sulla "scemate" lalliste, voglio riprendere questi postss:


Citazione da: alex - Novembre 21, 2015, 09:23:48 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2015, 06:19:19 AM
L'arrivo in massa di giolive femmine di homo sapiens nel mondo del lallo e del tutto evidentemente legato ad un fattore psicologico/sexuale, lo spiega a Chiara e a Lettera la Roberta Ravello - una donna -  nel suo pretioso libriccino.

Il fatto stesso che - in un foro frequentato dal 92% da donne - l'argomento non viene trattato, viene ignorato significa che è un tabù, e io lo rispetto.

No, no, il problema esiste ma sbagli nel modo di affrontarlo. Esiste, e infatti è stato il filo conduttore dell'ultima fiera di Verona, per esplicito proposito degli organizzatori. Ma guarda e impara con che delicatezza è stato trattato: in modo così delicato che non ha disturbato nessuno, infatti - a mia domanda precisa - è risultato che nessuno se n'è accorto.  :blob3:

Citazione da: Alexis85 - Novembre 21, 2015, 09:34:57 AM
Alex, premetto che non sono andata in Fiera quest'anno. Ma da quello che ho sentito in giro, il tema di quest'anno della Fiera è stato molto apprezzato, dalle donne e non. Non sempre bisogna fare casino per farsi notare.

Ho la forte sospettazione che Alex abbia voluto fare solo una provocazione che - evidentemente - non è stata capita... la mancanza di sense of humor è un effetto collaterale che accompagna quasi sempre il lallismo.

Anco eo non fui a Verona e non ho sentito niende in giro, pertanto chiedo alle giolive visitatrici, dato che a Verona il tema era:

... un filo conduttore e una nuova anima: così si presenta la 117ª edizione di Fieracavalli, che dedica tutte le immagini di campagna della manifestazione, al mondo femminile. Dal 1898 la manifestazione veronese, in programma dal 5 all'8 novembre, rappresenta tutti i volti del mondo del cavallo, e quest'anno sceglie quello femminile, come fotografia di settore che ha visto una continua crescita delle appassionate che decidono di salire in sella.:

quanti convegni si son fatti a Verona su donne e lallo?
quanti di questi hanno affrontato la questione della invasione rosa?
quanti l'hanno affrontato quest'attrazione dal punto di vista psicologico femminile?
quanti dal punto di vista sociale?
quanti hanno sviscerato i ploblemi fisiologici della donna legati all'equitazione?
quanti hanno analizzato le peculiarità psichiche e anatomiche della donne in rapporto al ben cavalcare?
quanti hanno parlato della gioliva scemata/della stupida violenza della monta allamazzone?
quanti hanno affrontato l'autoerotismo femminile legato all'euitazione? (ci stà, ci stà, ci sta pure quello!)
quanti hanno avuto per tema la rivoluzione del mercato del lallo per l'arrivo delle ragasse?
quanti hanno evidenziato - come dice la Ravello - l'effetto terapeutico del lallo sulle donne?

Sono tutti temi conseguenti alla rivoluzione topenicana sotto gli oculi di tutti/di tutte  che - in altro campo - avrebbero scatenato le sapienti opinioni di sagaci opignonisti, sarebbero oggetto di animati dibattiti, sarebbero divenuti materia di profondi studi, 
L'unica che se ne accorta è stata la Ravello nel suo trattatello: Il Cavallo Passione di Donne che è stata molto delicata, a Verona - forse - l'argomento ... è stato trattato: in modo così delicato che non ha disturbato nessuno, infatti - a mia domanda precisa - è risultato che nessuno se n'è accorto... .... forse perché è stato ignioratio?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: nyna - Novembre 25, 2015, 05:58:22 PM
Verona è solo una grande fiera di paese...è impensabile che si possano trattare argomenti seri.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 25, 2015, 09:06:56 PM
Caro Raffaele, ogni tanto mi tiri in mezzo, dimostrando ancora una volta come tu capisca poco, soprattutto di italiano ^^

rileggi infatti quello che hai scritto:

.. un filo conduttore e una nuova anima: così si presenta la 117ª edizione di Fieracavalli, che dedica tutte le immagini di campagna della manifestazione, al mondo femminile. Dal 1898 la manifestazione veronese, in programma dal 5 all'8 novembre, rappresenta tutti i volti del mondo del cavallo, e quest'anno sceglie quello femminile, come fotografia di settore che ha visto una continua crescita delle appassionate che decidono di salire in sella.

Vediamo se ci arrivi. La mia sottolineatura risponde a tuuuuuuuutte tuuuuutttttte le tua domandine. su su, prova ,dai! 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Novembre 25, 2015, 09:14:31 PM
Raffaele perchè ti sei fissato così su questa cosa?
prima avevi dei contenuti interessanti da condividere, adesso...non credo proprio
e mi spiace, perchè nel mio piccolo ti ho sempre letto, è come vedere una persona che stimi incaponirsi su qualcosa di abbastanza superfluo quando potrebbe fare molto di meglio
parlaci di giuseppe cimarosa, di oddo, di diamante, del lavoro che state facendo, dei grandi maestri...ma basta con questi discorsi triti e ri-triti sulla topa, il sesso, i cavalli, le lalliste..
a cosa servono poi?

se tutti ti danno contro, ad un certo punto, io mi chiederei se davvero sono loro che sbagliano, o sono io che, troppo coinvolto, non riesco a vedere come stanno davvero le cose.
ricordati che i bambini e i vecchi, per quanto sinceri, hanno una visione della realtà spesso distorta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2015, 10:02:12 PM
Mia cara Ina, 6/7 anni fa mi bannarono da tutti i blogs equestri del regno,  pereché dicevo che la "equitazione naturale" non esiste/non può essere naturale, che i 7 giuochi di Parrelli sono trucchi circensi cognosciuti da secoli, che alcuni nuovi maestri erano delle emerite ruschene, che l'assioma di L'Hotte è inconfutabile...

Oggi solo dei/delle mentecatte sostengono ancora il contrario.

Poi è semplice, 50anni fa le donne che praticavano l'equitazione in Itaglia erano forse il 4/5 % dei totale dei lieti iscritti alle federationi, oggi sono attorno al 70 % - la differenza non è poca e abbisogna di una spiegatione.

Pur tenendo conto dei cambiamenti sociali, economici, culturali la differenza è sproporzionata e non riguarda l'agonismo/la competitione equestre ma il "rapporto/la relatione" collo lallo, perché questa massa di lalliste vuol rapportarsi collo lallo?

In equitazione "tutto è stato già scritto" la sola novità è la invasione rosa, bisogna pur chiedersi il pereché!

P.S. Non mi interesso più di spettacoli equestri, Oddo è vecchio e malconcio, quasi quanto me, il nostro sollazzo sono liete passeggiatine quasi sempre da soli, e. per conto mio, lo sviluppo/la codifica dell'addestramento al collare, nuova tennica amata dalle lalliste ma vecchia di 4000 anni...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 25, 2015, 10:29:17 PM
raffaele, dubito ti abbiano bannato per i contenuti... ma per i modi. Ma purtroppo dubito fortemente che ad una certa eta' si possa imparare dai propri errori. Si diventa come i bambini: capricciosi. Sei ancora in tempo per finire la scuola, comunque.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 25, 2015, 10:47:58 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2015, 10:02:12 PM
... e. per conto mio, lo sviluppo/la codifica dell'addestramento al collare, nuova tennica amata dalle lalliste ma vecchia di 4000 anni...

Questa cosa mi interessa - come ben sai. Mi interessa l'addestramento col collare, temo che i Numidi non abbiano lasciato spiegazioni scritte dettagliate  :icon_rolleyes:, ma mi interessa perchè alcuni cavalieri, dopo aver fatto molte esperienze, approdano al collare. Pensi di parlarne da qualche parte?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 25, 2015, 11:22:50 PM
Ai cavalieri numidi è dedicata una scena della colonna traiana:

(http://worksofchivalry.com/wp-content/uploads/2013/01/2-Colonna-di-Traiano-cavalleria-numida-1024x591.jpg)

A destra una pattuglia di cavalieri numidi, di cui due in primo piano, che montano in collare (dal sito http://worksofchivalry.com/it/tag/cavalleria-numida/ dove, incredibbile! trovo linkato Corte su Wikisource.... quello che ci ho infilato io ai bei tempi :-)

Il testo è interessante, cita fra gli altri Varone dice un particolare illuminante (sempre citato nello stesso sito) :
CitazioneUn'ulteriore conferma è nella Farsaglia di Lucano, quando, passando in rassegna le truppe africane agli ordini di Publio Azio Varo, luogotenente di Pompeo, ricorda come tra queste figurassero le forze del re numida Giuba. Dei Massili, vale a dire delle tribù numide orientali, ricorda «che, montando a cavallo sui dorsi nudi, dirigono con una lieve bacchetta i musi ignari di freni» (IV, 682-683).

Basta così, altrimenti mi si dice ancora una volta di smetterla di "darmi arie" con vecchie citazioni.

Titolo: Die neue Weltanschauung.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2015, 04:09:36 AM
Già, pare che è prima della rivoluzione topenicana ci sia il vuoto, e pare che personaggetti come L'Hotte, abbiano detto emerite sciocchesse...

http://lallietope.blogspot.it/2015/11/die-neue-weltanschauung.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 26, 2015, 10:02:58 AM
CitazioneSe non si fosse capito, il mio sforzo è proprio testimoniare che i cavalli - anche se per le ragasse son diventati lalli - son sempre cavalli, lo so è una battaglia persa, ma io - novello don Chisciotte - tradito anche dal suo fido scudiero che mette fasce fucsia e cuffiette rosa e scarpette rosse al suo giumento, a morir pugnando vado!

E che minchia: sono stato licenziato e non me ne sono accorto?

Una domandina. Riguardo ai cavallini numidi sulla colonna traiana, io vedo un possibile errore dello scultore (mi sembra che abbia rappresentato un "luogo comune" di fantasia; anzi, più di uno; a livello dell'incollatura dei pony, i famosi pony di Mogods (quelli attuali, loro verosimili discendenti). Sbaglio?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Lux - Novembre 26, 2015, 10:47:10 AM
Caro Raffaele,
nel tuo giocondo diario in rete parli di statistiche (di dieci anni fa) statiche, considerando un anno di riferimento (il 2005). Non sarebbe ancora più curioso capire da quando è iniziato il boom della topalallista? Anche solo utilizzando i dati della FISE, così da vedere quando e come mai la rivoluzione inizia in un dato periodo magari di: rivoluzione culturale/maggiore accesso al lavoro femminile/aumento del reddito delle famiglie, sto buttando a caso.
E invece per quanto riguarda gli uomini equitanti? C'è stato un calo/incremento/stazionarità dei tesserati? Cioè la topa ha eroso la quota di mercato degli uomini? Se così fosse perché gli uomini sono rimasti "indietro"? L'equitazione non è uno sport appetibile per i masculi?

Perché i macholalli non sono stati salvati dai machoequitanti? Perché scelgono focose o meno razze straniere?

Citazione da: Ina:) - Novembre 25, 2015, 09:14:31 PM
Raffaele perchè ti sei fissato così su questa cosa?
prima avevi dei contenuti interessanti da condividere, adesso...non credo proprio
...
parlaci di giuseppe cimarosa, di oddo, di diamante, del lavoro che state facendo, dei grandi maestri...ma basta con questi discorsi triti e ri-triti sulla topa, il sesso, i cavalli, le lalliste..
a cosa servono poi?

Sottoscrivo le parole di Ina ed il lancio dell'argomento interessante di Alex

Citazione da: alex - Novembre 25, 2015, 10:47:58 PM
... Mi interessa l'addestramento col collare, temo che i Numidi non abbiano lasciato spiegazioni scritte dettagliate  :icon_rolleyes:, ma mi interessa perchè alcuni cavalieri, dopo aver fatto molte esperienze, approdano al collare. Pensi di parlarne da qualche parte?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2015, 10:54:24 AM
Beh, forse ho esagerato, ma mi pare di ricordare la tua lalla orribilmente cuffiettata.
La palingenesi  :icon_eek: delle cuffiette in occidente, si deve al fatto che alcuni cavaglieri da s.o.  avendo lalli particolarmente senzibbili ai rumori, mettevano ovatta nelle orecule dei loro animala da quì l'esigenza di contenere l'occlusione con opportune cuffiette che in seguito si sono abbellite - non si possono vedere - :icon_eek:  :icon_eek: con lustrini perline e varie paccottiglie diventando una moda.

L'iconocrafia risponde a canoni convenzionali di rapprentazione idealizzata tal quale i pisellini dei bronzi di Riace, e di altre raffigurazione di nudi coeve.

Pedrelli per dimostrare la bontà del sistema caprilliano e  Lefebvre de Noëttes per studiare come i numidi usassero il collare hanno pubblicato interessanti valutazioni su questo mezzo di condotta del lallo assai primitivo. Oggi credo sia solo un esibizionismo da spettacolo da sciò.

Per Lux, la vera rivoluzione topenicana è cominciata alla metà degli anni 80 del s.s.
non ho elementi per valutare il decremento della presentia maschile nel settore, a naso mi pare che per gli sport equestri sia rimasta invariata, mentre nella lallitazione la presenza maschile sembrerebbe marginale, unendo questi due totali e facendo la media si ha il risultato: 70 % femmine.

Mi pare che i discorsi sulla topa non li affronti nessuna, o forse li tritate e ritritate in riunioni segrete alle quali non hanno accesso i curiosi.

Infatti:

... un filo conduttore e una nuova anima: così si presenta la 117ª edizione di Fieracavalli, che dedica tutte le immagini di campagna della manifestazione, al mondo femminile. Dal 1898 la manifestazione veronese, in programma dal 5 all'8 novembre, rappresenta tutti i volti del mondo del cavallo, e quest'anno sceglie quello femminile, come fotografia di settore che ha visto una continua crescita delle appassionate che decidono di salire in sella.:

quanti convegni si son fatti a Verona su donne e lallo?
quanti di questi hanno affrontato la questione della invasione rosa?
quanti l'hanno affrontato quest'attrazione dal punto di vista psicologico femminile?
quanti dal punto di vista sociale?
quanti hanno sviscerato i ploblemi fisiologici della donna legati all'equitazione?
quanti hanno analizzato le peculiarità psichiche e anatomiche della donne in rapporto al ben cavalcare?
quanti hanno parlato della gioliva scemata/della stupida violenza della monta allamazzone?
quanti hanno affrontato l'autoerotismo femminile legato all'euitazione? (ci stà, ci stà, ci sta pure quello!)
quanti hanno avuto per tema la rivoluzione del mercato del lallo per l'arrivo delle ragasse?
quanti hanno evidenziato - come dice la Ravello - l'effetto terapeutico del lallo sulle donne?


Lo abbiamo capito che è un tabù, rompere i tabù è sempre hosa buona e giusta, lo so è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 26, 2015, 11:24:04 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2015, 10:02:12 PM
P.S. Non mi interesso più di spettacoli equestri, Oddo è vecchio e malconcio, quasi quanto me, il nostro sollazzo sono liete passeggiatine quasi sempre da soli, e. per conto mio, lo sviluppo/la codifica dell'addestramento al collare, nuova tennica amata dalle lalliste ma vecchia di 4000 anni...
.....
Pedrelli per dimostrare la bontà del sistema caprilliano e  Lefebvre de Noëttes per studiare come i numidi usassero il collare hanno pubblicato interessanti valutazioni su questo mezzo di condotta del lallo assai primitivo. Oggi credo sia solo un esibizionismo da spettacolo da sciò.

L'accostamento fra queste due tue citazioni mi lascia perplesso. Stai sviluppando/codificando equitazione esibizionistica da sciò? ma almeno ti pagano?  :horse-wink:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 26, 2015, 01:49:15 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2015, 10:54:24 AM


Lo abbiamo capito che è un tabù, rompere i tabù è sempre hosa buona e giusta, lo so è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo...

in realtà non gliene frega niente a nessuno. Ci sono moooooooolte conferenze più interessanti da fare, e chi ha organizzato la fiera lo sa perfettamente. Non frega assolutamente niente a nessunisssssimo. Alle donne sono dedicate le immagini di campagna della manifestazione (compreso lo spettacolo), niente di più, e a ragione. E' una fiera di equitazione, non di tope. Poi capisco che ci siete voi, che sono sicura studiate più le tope dei cavalli.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 26, 2015, 02:46:50 PM
Citazione da: Alexis85 - Novembre 26, 2015, 01:49:15 PM
E' una fiera di equitazione, non di tope. Poi capisco che ci siete voi, che sono sicura studiate più le tope dei cavalli.

Che confusione...tope, cavalli, carampane.....certi argomenti sarebbero stati di qualche interesse (forse) in fiere tipo "Erotika" che si teneva a Torino anni fa, non certo ad una fiera cavalli....eh si, mi sa che ad un certo punto nella vita, ad alcuni, rimane solo più l'ossessione per lo studio,  perché la pratica non si riesce più a "praticare"  :laughter-485: :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2015, 03:15:06 PM
... no, no, non mi pagano! Coi lalli e colle donne - felicissimo - ho sempre pagato di tasca mia.

Tutti sappiamo che la condotta a collare viene adottata dopo aver addestrato per benino il lallo colla briglia, e questo va benissimo nelle arene e nelle piazze, dove l'esibizione è quella e il lallo la fa comunque. in campagna,  invece, il lallo deve rispondere al collare anche in situescions impreviste, dunque, se non rispetta la corda, se ne va per fattisua.

Ovviamente bisogna ricorrere all'assioma di L'Hotte, per farlo bisogna usare - oltre che la solita imboccatura - un cavetto di freno di bicicletta e un collare di corda o di cuoio... appena avrò risultati significativi li comuncherò urbi et orbi.

Ma torniamo al tema che tanto appassiona il pubblico pagante: in altro tempo mi dedicai allo studio e - sopratutto - alla frequentazione della topa/delle tope con viva e vibrante (reciproca) soddisfazione.
Un pochino ho imparato e so come funzionano, dunque, se penziamo che in Itaglia ci sono circa 50.000 femmine tesserate, mettiamo che solo il 10% di queste monti a rotazione ogni giorno, vuol dire che oggi, come ogni giorno dell'anno - solo in Itaglia - almeno 5000 tope di tutte le età, di ogni forma e di ogni senzibbilità entrano in stretto contatto con lo lallo/con la sella sul lallo che si muove quasi sempre dolcemente: pass; spesso ritmicamente: trotto; a volte dondolatamente: galoppo, dunque, ci sono movimenti per tutti i gusti che provocano sfregamenti, sobbalzi, battute ma che sopratutto inducono le liete amazzoni a ritmiche spinte pelviche... o no?

Siccome, stranamente, fin da piccole le donne scoprono quanto è bello fare cavalluccio: http://lallietope.blogspot.it/2015/07/masturbazione-infantile-e-fare.html...  che succede?

Ovviamente, le giolive utanti di questo foro, non hanno mai provato queste senzazioni già lo hanno detto a Chiara e a Lettera, e noi ci crediamo... vero?
Ma così, in generale, le nostre ragasse dovrebbero pur ammettere che le altre, possano eccitarsi, possano perfino arrivare all'orgasmo tant'è che - in altro tempo - l'equitazione era consiliata come cura alle donne che avevano ploblemi sessuali: http://lallietope.blogspot.it/2015/08/la-cura.html

ma anche no: http://lallietope.blogspot.it/2015/09/lamazzone.html

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Novembre 26, 2015, 03:32:42 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2015, 03:15:06 PM
... no, no, non mi pagano! Coi lalli e colle donne - felicissimo - ho sempre pagato di tasca mia.



:o

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 26, 2015, 04:14:56 PM
Please, ragasse. Io cerco di portare il discorso su temi equestri (collare) e voi lo riportate sulla questione delle roditrici. Mi aiutate a sviluppare qui una discussione su temi equestri, o preferite che non si parli di grandi erbivori (cavalli) ma di roditori femmina (tope)?

CitazioneTutti sappiamo che la condotta a collare viene adottata dopo aver addestrato per benino il lallo colla briglia, e questo va benissimo nelle arene e nelle piazze, dove l'esibizione è quella e il lallo la fa comunque. in campagna,  invece, il lallo deve rispondere al collare anche in situescions impreviste, dunque, se non rispetta la corda, se ne va per fattisua.

No, non tutti lo sappiamo. Può essere vero per chi usa il collare oggi, dopo aver praticato a lungo l'equitazione "normale"; dubito che venisse fatto dai Numidi. Attenzione: ne dubito, non è che lo escluda! E loro non andavano in fiere di paese, ma in battaglia. Tu dirai: con i principi equestri che conosco, e non ne conosco pochi, questo è impossibile. Magnifico: lo accetto e te lo riconosco; e aumenta il mio interesse per i principi equestri che tu NON conosci, ma che non escludo per niente che esistano. Perchè mi resta sempre l'impressione che tu neghi l'esistenza delle cose che non conosci?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 26, 2015, 05:35:34 PM
Citazione da: alex - Novembre 26, 2015, 04:14:56 PM
Please, ragasse. Io cerco di portare il discorso su temi equestri (collare) e voi lo riportate sulla questione delle roditrici. Mi aiutate a sviluppare qui una discussione su temi equestri, o preferite che non si parli di grandi erbivori (cavalli) ma di roditori femmina (tope)?

CitazioneTutti sappiamo che la condotta a collare viene adottata dopo aver addestrato per benino il lallo colla briglia, e questo va benissimo nelle arene e nelle piazze, dove l'esibizione è quella e il lallo la fa comunque. in campagna,  invece, il lallo deve rispondere al collare anche in situescions impreviste, dunque, se non rispetta la corda, se ne va per fattisua.

No, non tutti lo sappiamo. Può essere vero per chi usa il collare oggi, dopo aver praticato a lungo l'equitazione "normale"; dubito che venisse fatto dai Numidi. Attenzione: ne dubito, non è che lo escluda! E loro non andavano in fiere di paese, ma in battaglia. Tu dirai: con i principi equestri che conosco, e non ne conosco pochi, questo è impossibile. Magnifico: lo accetto e te lo riconosco; e aumenta il mio interesse per i principi equestri che tu NON conosci, ma che non escludo per niente che esistano. Perchè mi resta sempre l'impressione che tu neghi l'esistenza delle cose che non conosci?

Ci sono diversi sistemi per insegnare al cavallo ad andare in collare e anche senza; alcuni metodi non richiedono affatto che il cavallo sia addestrato preventivamente con la briglia, ne che entri in campo l'assioma o l'utilizzo di cavi dei freni delle biciclette.
Come si fa? I numidi non possono dar risposte, ma ci sono molte persone oggi, che potrebbero rispondere, per esperienza diretta, non per supposizione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2015, 09:17:00 PM
I nunidi, per prima hosa usavano lallini leggieri, quasi dei ponis, seconda hosa vivevano assieme a quelle bestie h24, quindi, i loro lallini si affezionavano direbbe la lallista... si assuefavano/si abituavano/si condizionavano dalla rutin coll'homo, dico io citando JDO, chapeau!

Per frenare i loro dextrieri, quei cavalieri alzavano il collare a livello delle gola e tiravano in pratica facevano pressione sulla trachea ma sopratutto sulle carotidi, in pratica "strozzavano" il loro lallino, il quale, dopo aver visto in faccia la morte un paio di volte, appena il collare saliva verso l'alto, si rallentano o si fermano... brutale messa in atto dell'assioma di L'Hotte.

Il tuo beato HC, plobabilmente campava/campa assieme ai suoi lalli, se ci andasse un'oretta al giorno come facciamo noi ragasse, non potrebbe fare quello che fa... chiaro? inoltre dice/disse di avere il "colpo segreto" in caso di necessità... vero?
E' tipico dei guru coltivare segreti et tabù, devono far presa sui discepoli, sui credenti... voi tutte sapete da dove deriva la parola cretino, ma per ricordarlo a me stesso lo scrivo... il prosieguo - per mio sollazzo - lo faccio da altra parte.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 26, 2015, 10:18:42 PM
Tu sei andato un po' in campagna col solo collare, con il cavallo a "testa nuda", vero? Avrai quindi constatato, come ho constatato io quando l'ho fatto, che la difficoltà non sta nel rallentare il cavallo (e per farlo non serve affatto strozzarlo  :horse-wink:) ma nel farlo girare se non gli va. Per controllare lateralmente l'incollatura ci vuole una bacchettina. Ma deve essere tassativamente di legno della Numidia.  :firuu:

Comunque, non è questa la sede per ripetere dall'inizio le nostre solite discussioni.... mi hai indotto in tentazione con quell'accenno al collare. Per me l'argomento è chiuso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2015, 10:30:41 PM
Per me è non è ancora aperto, questo è l'incipit del giolivo post sull'argomento freno nel quale il collare è solo uno strumento arcaico e rozzo :

Ferraro Pirro gentilhuomo napoletano, già cavallerizzo maggiore del re di Spagna ecc. ecc.  - quando l'equitazione accademica era ancora in fasce - scriveva "Il Cavallo Frenato" che sta per cavallo addestrato, dunque,  spontaneamente usa un aggettivo primitivo, essenziale che viene prima di "addestrato" facendo riferimento al freno, alla imprescindibile necessità di "fermare" il lallo, dunque di controllarlo e - di conseguenza - addestrarlo.
Il nostro, per frenare/addestrare il lallo usa due strumenti che ben conosceva: il cavezzone ed il morso, oggi, la lallista li nomerebbe: imboccatura e "bitless"; baitless vuol dire senza morso, ma questo non esclude che il baitless sia un freno altrettanto efficace/doloroso, pertanto, tutti i baitless sono freni che invece di stare in bocca allo lallo gli si mettono in faccia o al collo...

Titolo: Il freno.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2015, 10:29:48 AM
Dunque, come la giriamo e rivoltiamo, per maneggiare i lalli bisogna disporre di un freno, che - per sua natura - è uno strumento coercitivo su di un animale "programmato" per fuggire.
Di certo avrete notato che - stranamente - il lallo, di fronte a situazioni inconsuete per lui, ma anche per sue fisime o per personali fantasmi che affollano la sua mente - per istinto - prima scappa e poi "ragiona".
Ma qual'è stata l'evoluzione del freno nei secoli?
Per capirlo, bisogna andare alla radice della domesticazione degli animali, il  cavallo, è stato l'animale addomesticato per ultimo dall'uomo primitivo, ben prima...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 27, 2015, 10:58:13 AM
Non dimenticarti la seconda forza enorme che si contrappone alla fuga: la necessità vitale di restare in un gruppo. Alcuni grandi erbivori non sono stati addomesticati perchè in caso di pericolo si slanciano così violentemente in fuga, da tentare di travolgere eventuali recinzioni fino a danneggiarsi seriamente. Sono erbivori "non sociali"; solo quelli sociali sono stati addomesticati con successo. Io ipotizzo che abbiano un potente "freno incorporato".

JDO dice che il cavallo deve diventare un prolungamento fisico del cavaliere. Io provo, raramente, una sensazione diversa e molto affascinante, anche se non è equitazione: di diventare, in sella, un prolungamento fisico del cavallo; ossia che il cavallo non sia minimamente disturbato dalla mia presenza (non nel senso che non mi sente in sella, ma nello stesso modo in cui ci "dimentichiamo" di avere due gambe).
Titolo: Il fren
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2015, 06:08:49 PM
JDO dice che il cavallo deve diventare un prolungamento fisico del cavaliere. Io provo, raramente, una sensazione diversa e molto affascinante, anche se non è equitazione: di diventare, in sella, un prolungamento fisico del cavallo; ossia che il cavallo non sia minimamente disturbato dalla mia presenza (non nel senso che non mi sente in sella, ma nello stesso modo in cui ci "dimentichiamo" di avere due gambe).

Se non è zuppa è pan bagnato, cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia: JDO è un uomo con le gambe di un lallo, le gambe della tua Asia sono attaccate al corpo (alla testa) di un uomo... ono?

Chi volesse si può beccare la prima parte del frenoooooooooooooooooooooooooooo

http://lallietope.blogspot.it/2015/11/il-freno.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 29, 2015, 02:26:13 AM
Questo sono io:
... ben presto mi son reso conto che persone normalmente gentili, ragionevoli ed educate, quando si parla di cavalli/del loro cavallo, quando sono a cavallo, diventano suscettibili intrattabili altezzose, sembrano pervase dal medesimo sacro fuoco che anima i mistici i fanatici i fondamentalisti delle più laide sette religiose, forse sto esagerando...ma mica tanto.
Ora, se quello che dice Morris è vero...ed è vero, http://lallietope.blogspot.it/2015/03/perche-lalli-e-tope.html probabilmente c'è qualcosa dell'equino che ci pervade, che soddisfa dei reconditi sentimenti, delle pulsioni a volte inconfessabili, e allo stesso tempo acceca o annebbia il comune senso di ragionevolezza.


Questa è la risposta una simpatica ragazza:

.. in tanti anni di frequentazione equestre, di ippomaniaci, di concorsisti della domenica di couboi da film di terza categoria e di pseudo esperti tuttologhi ed imparati express,credo che le schegge impazzite, non siano altro che poveracci che scambiano il nobile destriero per il loro psicoterapeuta, silente compagno, che mai li sobillera' con occulto mobbing, o con pretese al di la' di ogni umana capacita'. Indi per cui, ogni tentativo di ragionamento logico e lucido.... sopratutto lucido:lol: che i plebei come me cercano di porre alla loro attenzione, viene considerato reato di lesa maesta'.... scusate ma stavo guerdando l'ennesima replica di Sissi... il destino di un imperatrice...!!!! Per cui perche' tediarci su un'argomento che potrebbe portarci via del tempo prezioso allo studio, alla ricerca , e alla comprensione del cavallo, senza lalli,lallini o lallismi da zitelle schizofreniche in carenza di testosterone!!!!???


Ecco, questo si scriveva 8/9 anni fa e anticipava il tema Lalli&Tope.
La gentile mia corrispondente, utante del foro "Il Lallo", è scomparsa dai ueb da tempo, almeno io non ne ho più traccia, mi piaceva molto, sopratutto pereché era capace di ironia e  di fare battute, cose scognosciute a noi poarete.
Il suo nome di battaglia era: senapo05, c'è qualcuna di voi che sa che fine ha fatto?

Titolo: Disciplina
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 30, 2015, 03:26:21 PM
... fate pure le ricerche con calma, intanto beccatevi - se volete - questo post: http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/11/disciplina.html
si del primo di una serie di temi sviluppati a suo tempo in questo inclito foro, che reputo interessanti e meritano di esser trascritti nel mio bloggo...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Novembre 30, 2015, 07:53:30 PM
Raffaele, quello che hai citato tu, é più o meno la versione femminile di quando i maschi si accusano di presunta omosessualità, o ridotta dimensione del membro
É attendibile? Non credo
La cosa migliore di questa cosa dei lalli, delle tope e di annessi e connessi é che , come tutti gli argomenti "caldi" (giusto per restare in tema) si basa sul dissenso pubblico.
Perché io potrei anche dirti, va bene, hai ragione tu.
E allora? Cosa cambia?
Le lalliste torneranno nelle loro case e sostituiranno i cavalli con vibratori e riti vodoo?
L'equitazione tornerà ad essere solo per gli uomini degni? (Quindi una decina oltre a te) e tutte le cose torneranno a posto?  :happy_birthday-736:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 30, 2015, 09:11:52 PM
A pag 58 del prezioso trattatello: "Passione di Donne - Roberta Ravello- ed. Equitare leggiamo:

"Il cavallo è un trainer di vita fantastico dal quale la donna può apprendere un numero elevato di lezioni per la propria tonicità fisica, mentale e spirituale... ...in particolare ciascuna donna può trovare nel lallo ciò di cui ha bisogno a seconda della propria età biologica e maturazione emotiva..."

Ecco la conferma a quanto sopra:

Perchè vado a cavallo?
Perchè, quando guardo il mio cavallo, vedo le mie speranze e i miei sogni. Vedo la mia felicità, il mio successo, il mio orgoglio e la mia anima. Guardo in uno specchio e vedo una persona.
Quando guardo il mio cavallo, io vedo me stessa.


Il lallo psicoterapeuta mi va benissimo, tutto buono e benedetto, il ploblema è che  - siccome le lalliste sono di più e più disposte a spendere soldi in scemate -  si sta demolendo quel poco che era rimasto di conoscenza equestre in questo giolivo paese...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Novembre 30, 2015, 09:37:46 PM
Appunto, e invece che spendere tempo e fatica, parlando delle lalliste, non sarebbe meglio parlare di ciò che é veramente utile e che arricchisce la conoscenza di ognuno di noi?
Che ne sai, magari stai facendo il gioco delle lalliste, tutta pubblicità gratuita, alla fine.
Uno proietta tante cose nel cavallo soprattutto quando ha obbiettivi a agonistici e tanta ambizione, dipende poi come lo esprime, bene o male quando si monta a cavallo si ha a che fare con una creatura a sé stante
Continuo a chiedermi perché questo argomento ti sia tanto caro, visto che non é altro che uno sterile braccio di ferro, tra te e chi ti dà contro
Ma non hai risposto alla mia domanda...io potrei anche dire che tu hai ragione, e quindi?
Ti rimarrebbe solo il piacere di essere stato nel giusto, perché null'altro cambierebbe, perciò perché? Perché combattere contro le pale dei mulini a vento, quando con la tua conoscenza e le tue esperienze potresti minarli alla base o, ancora meglio, riuscire a cambiarli on ciò che tu vuoi?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 30, 2015, 09:43:10 PM
Citazione da: alex - Novembre 25, 2015, 11:22:50 PM
Ai cavalieri numidi è dedicata una scena della colonna traiana:

(http://worksofchivalry.com/wp-content/uploads/2013/01/2-Colonna-di-Traiano-cavalleria-numida-1024x591.jpg)

A destra una pattuglia di cavalieri numidi, di cui due in primo piano, che montano in collare (dal sito http://worksofchivalry.com/it/tag/cavalleria-numida/ dove, incredibbile! trovo linkato Corte su Wikisource.... quello che ci ho infilato io ai bei tempi :-)

Il testo è interessante, cita fra gli altri Varone dice un particolare illuminante (sempre citato nello stesso sito) :
CitazioneUn'ulteriore conferma è nella Farsaglia di Lucano, quando, passando in rassegna le truppe africane agli ordini di Publio Azio Varo, luogotenente di Pompeo, ricorda come tra queste figurassero le forze del re numida Giuba. Dei Massili, vale a dire delle tribù numide orientali, ricorda «che, montando a cavallo sui dorsi nudi, dirigono con una lieve bacchetta i musi ignari di freni» (IV, 682-683).

Basta così, altrimenti mi si dice ancora una volta di smetterla di "darmi arie" con vecchie citazioni.

Caro Alex, per caso hai la figura iù allargata? Mi interessa il cavagliere che precede quello che hai mostrato...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 30, 2015, 09:59:44 PM
Qui, su wiki pedia, mi pare ci sia l'intero sviluppo dei bassorilievi; questa è la raccolta (cavolo, devo guardarmela bene anch'io....): https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Trajan%27s_Column_-_Cichorius_Plates

La scena dei Numidi è nell'immagine 44.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2015, 06:06:48 AM
Cara Ina, dalla foto mi sembri giovanissima, puoi dire ciò che vuoi, il tuo nonnino ti perdonerà sempre e non ti attaccherà mai, ma leggi almeno quelo che scrivio...

Il lallo psicoterapeuta mi va benissimo, tutto buono e benedetto, il ploblema è che  - siccome le lalliste sono di più e più disposte a spendere soldi in scemate -  si sta demolendo quel poco che era rimasto di conoscenza equestre in questo giolivo paese

Dunque, ben vengano - quali siano le ragioni - le ragasse, le bimbe, le grandi gnocche, le mandrucone e le carampane ma almeno non contestino, dopo aver fatto 3/4 stages naturali: Baucher, Fillis, Steinbrecht, L'Hotte ecc. ecc.... eh si, la maggior parte di quelo che scrivo non sono altro che citazioni di questi personaggetti, l'ho sempre detto a Chiara e a Lettera, forse tu non lo sai, lo ripeto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 01, 2015, 06:25:47 AM
Citazione da: Ina:) - Novembre 30, 2015, 09:37:46 PM
Appunto, e invece che spendere tempo e fatica, parlando delle lalliste, non sarebbe meglio parlare di ciò che é veramente utile e che arricchisce la conoscenza di ognuno di noi?
Che ne sai, magari stai facendo il gioco delle lalliste, tutta pubblicità gratuita, alla fine.
Uno proietta tante cose nel cavallo soprattutto quando ha obbiettivi a agonistici e tanta ambizione, dipende poi come lo esprime, bene o male quando si monta a cavallo si ha a che fare con una creatura a sé stante
Continuo a chiedermi perché questo argomento ti sia tanto caro, visto che non é altro che uno sterile braccio di ferro, tra te e chi ti dà contro
Ma non hai risposto alla mia domanda...io potrei anche dire che tu hai ragione, e quindi?
Ti rimarrebbe solo il piacere di essere stato nel giusto, perché null'altro cambierebbe, perciò perché? Perché combattere contro le pale dei mulini a vento, quando con la tua conoscenza e le tue esperienze potresti minarli alla base o, ancora meglio, riuscire a cambiarli on ciò che tu vuoi?

ina, il motivo e' la grande repressione e la rabbia di un uomo di cavalli, ormai anziano, che non e' riuscito ad imporsi come allevatore e addestratore. Tu hai ragione, uno proietta tante cose nel cavallo, sopratutto se e' ambizioso. Ma immagina di farti tanta esperienza ma cmq non riuscire mai a raggiungere nessuna tua ambizione. Ecco qui il perche' Raffaele si accanisce in questo modo. Parlare di donne, di lallismo etc e' l'unico argomento che lo pone al centro dell' attenzione e fa si che questo post abbia tante visite e commenti. Altre cose, piu interessanti, interessano a pochi e lui ormai non le tratta praticamente piu. vuoi avere "successo"? Parla di giolive cagate.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2015, 06:47:23 AM
Chiedo scusa a tutti i lettori dei miei blog e di questo topicone per le offensive parole a loro dirette dalla gioliva utante Alexisi5, poareta, non capisce ciò che lei stessa scrive, sono sicuro che (spero che) volesse offendere solo me.

... Quello a cui non c'è limite è formarsi culturalmente, anche un rozzo cavallaro come me, in vecchiaia può capire/ha capito tante cose, che poi riesca a metterle in pratica o a trasmetterle è tutto da vedere, di certo provo a sollecitare i giovani ad applicarsi e do loro il modo di conoscere i veri maestri dell'arte equestre, ci provo/ci sto provando con questi miei blog e la mia partecipazione, sia pur eccentrica, ad un inclito foro del quale non posso fare il nome: Cavallo Planet.
http://calmoinavantiedritto.blogspot.com/2015/11/disciplina.html

Per chi volesse ecco - a dire della gioliva - un'altra cagata:

Mentre Xenophon e Plinio il Vecchio avevano già scritto di equitazione, presso certi popoli barbari l'andare a cavallo era un esercizio di brutale asservimento di quelle bestie che erano picchiate selvaggiamente al minimo scarto, malnutrite e sfiancate raggiungevano un grado di timorosa obbedienza per cui era possibile dirigerle senza morso e si rassegnavano a seguire docilmente i loro aguzzini.

http://lallietope.blogspot.it/2015/11/il-freno-2-la-condotta-col-collare.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 01, 2015, 07:29:27 AM
caro Raffaele mi dispiace tu ti sia sentito offeso. La mia era una pura e semplice constatazione. Guarda le visite di "noi sophaolic da selleria" e guarda quelle di questo post. Poi guarda le visite e le risposte degli altri post tuoi in questa sezione. Parlare del lallismo, gioliva minkiata, ha reso questo topic quello, tra i tuoi , con il maggior numero di visite e risposte. Questo a causa dell'inutilita' del suo contenuto, al pari di quello "sophaolic da selleria".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2015, 07:42:43 AM
Mi spiace molto che non se ne possa parlare a fondo. Non delle divagazioni di Alexis, ma delle cose concrete, dei problemi di fondo: in questo caso, delle ipotesi (perchè altro non possono essere) sulle tecniche dei Numidi.

Occorrerebbe anche fare la tara sulle fonti: anche in periodo romano, penso, esisteva un interesse specifico, "mediatico", di sminuire le culture "barbare", nella ferma convinzione di essere gli unici depositari della "civiltà": esattamente
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2015, 07:54:01 AM
.... (scusate, il post mi è partito a tradimento)

la stessa cosa che avviene oggi.  Figli della cultura romana, siamo fermamente convinti di essere la migliore civiltà possibile, il "lume"; e questo finirà solo quando i fatti (il collasso del sistema) dimostrerà i limiti di questo approccio vanitoso e irresponsabile.

Ovviamente siamo anche convinti che la nostra sia la migliore equitazione possibile, la migliore di tutti i tempi. Io personalmente non credo nè che questa sia la migliore civiltà possibile, nè che l'equitazione classica sia la migliore equitazione possibile; non credo agli assiomi, e non credo a chi difende qualsiasi assioma per principio, o per profonda convinzione personale (il che è la stessa cosa).

L'immagine sulla colonna traiana è errata, e vi è la prova che lo scultore non avesse mai visto cavalieri numidi di persona. E' errata e basta; l'unica cosa "fedele" è che sono rappresentati i collari; tutte le altre elucubrazioni sono errate perchè le immagini non sono fedeli. Se poi uno vuole - per amore di polemica e per cocciuta difesa delle proprie certezze - considerarla fedele per quello che gli dà ragione, e non fedele per quello che gli dà torto, allora la discussione ha poco senso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 01, 2015, 08:50:02 AM
Citazione da: alex - Dicembre 01, 2015, 07:42:43 AM
Mi spiace molto che non se ne possa parlare a fondo. Non delle divagazioni di Alexis, ma delle cose concrete, dei problemi di fondo: in questo caso, delle ipotesi (perchè altro non possono essere) sulle tecniche dei Numidi.



aaa queste si che sono cose concrete ahahahaahahahaha :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2015, 09:08:15 AM
Sono felice che ti diverti, Alexis; tuttavia, se è vero che l'equitazione è "ciclica", ossia: scopre, dimentica, riscopre sempre le stesse cose, la tecnica dei Numidi (che era una cosa MOLTO concreta) mi interessa anche se questo interesse a te sembra "poco concreto".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 01, 2015, 09:11:25 AM
Una condotta a collare realisticamente efficace - specie in situazioni concitate - non può che prevederne l'uso ad altezza trachea, non tanto per la trachea in se quanto per avere un minimo di controllo dell'incollatura. Tenuto verso il basso infatti (oltre a stimolare in molti casi l'allungamento e l'estensione) non ha molte speranze di dare un reale e rapido controllo (lo stesso che avremmo guidando una bici con corde attaccate allo stelo del manubrio); usandolo alto permette invece di direzionare testa e collo (il precursore delle redini con imboccatura: l'equivalente di guidare la bici mettendo le corde ai lati del manubrio).

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2015, 10:19:05 AM
Chi ha provato, sa che nel rallentamento dell'andatura il collare è particolarmente efficace quando usato alla base del collo, e non in alto (a parte il fatto che in un cavallo con il collo lungo arrivare in alto potrebbe essere piuttosto difficile); e questa efficacia è evidente subito, anche nel cavallo non addestrato al collare; deve quindi basarsi su un riflesso. Ovviamente non si parla del cavallo "fuori controllo", ma della risposta di un cavallo disponibile ad ascoltare il cavaliere.

Al contrario, l'azione laterale è tanto più efficace, all'inizio, quanto più ci si allontana dalla base del collo; alleggerire l'aiuto e portarlo verso la base del collo richiede addestramento.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 01, 2015, 11:36:37 AM
Ci risiamo..... non è assolutamente detto quello che sostieni!

Se tu hai esperienza di un cavallo che si ferma tirando alla base del collo io ne una esattamente contraria. Come la mettiamo? Senza contare che se anche tu avessi esperienza con mille cavalli ne basta uno che la neghi per dire che allora il famoso riflesso non è uguale per tutti.

Tutti noi sappiamo che un cavallo non lo si ferma tirando, che sia un collare o una briglia, ma flettendolo e comunque controllando l'incollatura.

Scrivo cercando di arrivare ai massimi sistemi. Io per dire ho notato che il collare usato basso su diversi cavalli tende per lo più a stimolare l'allungamento e la cosa mi è stata confermata da un'altra persona che usa lo "string", tecnica del collare parelli (e questa di cavalli ne ha montati di sicuro più di me).

Se dobbiamo parlare di cavalli non addestrati, quindi di ottenere cose senza addestramento specifico, l'unica certezza di controllo che si ha è usare il collare alto per direzionare la testa. Che è poi lo stesso concetto della redine di controllo parelli: l'unico controllo basilare e certo che puoi avere è sull'incollatura ed un collare basso l'incollatura la lascia completamente libera.... quindi.....

Sono d'accordo con te se mettiamo la conduzione a collare nel seguente modo:

1- Trazione alla base del collo per fermarsi come segnale appreso (o nei casi fortunati come riflesso spontaneo)
2- Immediata azione alta per dirigerlo verso qualcosa che lo fermi se ignorasse il punto 1
3- Trazioni sempre alla base del collo, sia per voltare che per fermarsi quando l'addestramento è divenuto buono

Ma anche:

4- Nessuna certezza di poter arrivare a controllare bene qualsiasi tipo di cavallo a collare per via della sua limitata azione "meccanica", che su certe morfologie è assolutamente insufficiente per avere delle risposte soddisfacenti da fargli memorizzare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2015, 12:31:16 PM
Interessante. Ti faccio solo notare che esiste una certa relazione fra l'allungamento dell'incollatura e la vera riunione: tanto è vero che la riunione si ottiene solo dopo aver ottenuto e confermato l'allungamento dell'incollatura. Quindi forse non c'è poi tutta quella contraddizione: la pressione del collare alla base del collo potrebbe sollevare la base dell'incollatura, per via riflessa. Non è poco, visto che con le redini ottenere questo effetto rientra negli sticazzi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 01, 2015, 12:59:16 PM
Esatto, è corretta l'immagine che proponi.

Ma il rilevamento della base dell'incollatura deve accompagnarsi alla capacità/volontà di cadenzarsi e abbassarsi dietro. Altrimenti non hai altro che un cavallo che viaggia lungo. Ben messo nel viaggiare lungo, ma che viaggia solo lungo. E' difficile da ottenere correttamente perché bisogna opporre le spalle alle anche senza che per questo il cavallo ne resti disturbato, limitato, fermato o forzato.

Qualche cavallo rilevando la base e affacciando la testa verso l'avanti e il basso rallenta, magari - se sei fortunato - si cadenza pure da solo, ma qualche altro accelera e presenta andature piatte. Con il collare come con qualunque altra cosa non ci sono assolutismi, sarebbe troppo facile. Va analizzato il tale cavallo e va fatto un piano di lavoro. Il collare è semplicemente molto limitante come azioni che puoi fare rispetto a un filetto e dunque taglia fuori le situazioni più difficili, ma non c'è bisogno di scomodare il Signor De La Palice per capirlo.

Un soggetto dalla conformazione difficile, che le poche azioni che il solo collare permette non riescono a "ricondurlo" ai movimenti voluti, avrà bisogno di qualcosa in più addosso oppure di essere montato in condizioni più controllate perché in qualunque momento può farti ciaoconlamanina.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 01, 2015, 01:40:22 PM
Citazione da: max - Dicembre 01, 2015, 11:36:37 AM

Tutti noi sappiamo che un cavallo non lo si ferma tirando, che sia un collare o una briglia, ma flettendolo e comunque controllando l'incollatura.



e l'assetto? che fa? :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 01, 2015, 02:16:33 PM
Ci manca solo più sott'intendere di poter fermare i cavalli solo con l'assetto....
Dopo si arriverà anche a dire di poterli fermare solo buttando fuori l'aria dalla pancia..... speriamo facendola uscire dall'alto e non dal basso....

Per i cavalli sotto controllo che si fermano senza bisogno di fletterli:
- Il peso del cavaliere va avanti durante la transizione su un cavallo con la schiena debole (se gravi sulle reni lo induci a rovesciarsi e correre)
- Può andare indietro su un cavallo dalla schiena forte o che può già piegare le anche senza problemi (abbassarlo dietro lo induce a usare i posteriori come freno)

Per i cavalli che non accennano a fermarsi e bisogna fletterli:
- Il peso del cavaliere grava, scende in un certo senso verso dove li si vuole flettere e far girare (pesare per sbaglio dalla parte opposta non aiuta a fermarli ma li fa solo continuare a correre storti)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2015, 03:15:14 PM
Premesso che le conclusioni sono di Vigneron studioso dell'equitazione antica, basterebbe il fatto che la tennica del collare è stata abbandonata da secoli/da millenni per concludere che non era valida.
E' stata ripresa come specchietto per le allodole/per le lalliste che per dovere istituzionale "odiano" le imboccature, ma nessuno - ragionevolmente - può penzare che la si possa resuscitare come regola in larga scala.

Come dissi mi sono armato - solo per spirito di verifica e perché non posso fare molto altro - di un collare e un cavetto di bici, già, Pedrelli, il modermo antesignano della monta col collare - col quale ci saltava grosso -  suggerisce di usare quel filo d'acciaio per convincere i lalli che non sentivano la corda, nel suo caso la martingala.

Ben presto mi son reso conto che è inutile, il mio Caimano risponde alla minima trazione, al minimo spostamento di peso... Cimarosa rimase di stucco quando tolsi la briglia al cavallo che montava e lasciai Oddo solo con una cinghia al collo, che continuò la ripresa come nulla fosse.

Dunque, per aver la riprova dovrei cominciare con un polledro solo scozzonato... non è più il caso.
Mi pare che lo dissi, vidi un trainer uestern (tanto per non fare nomi: La Mantia) togliere l'imboccatura al suo lallo, farsi dare un laccio da balle di paglia, e continuare con quelo la ripresa di spin, bec, slaidinstop, barrel come se il lallo avesse la briglia... ma questo - come per Oddo - è normale.

Il buon Alex è rimasto suggestionato da HC - un eccentrico personaggio - il quale non fa altro che confondere le idee alle lalliste - poarete - le quali posson credere che il collare non fa male e col collare vanno con qualsiasi lallo e in qualsiasi situescion.

In altro tempo, avevo sempre in macchina: una vecchia sella, un frustino e un filetto, già, mi capitava di provare spesso dei lalli scognosciuto per il nostro maneggio o per dei clienti/degli amici, bene, con quegli strumenti mi sentivo sicuro (per quanto si possa esser sicuri a lallo) di poter governare qualsiasi lallo e così è stato, dai purosangue alle cavalline da pecoraro; qualche volta - per evitare il rudio che capivo inevitabile, non insistevo  e scendevo prima del solito ma mai mi feci sbattere a terra in quelle occasioni... e poi ci vuol poco per capire se un lallo è maneggiato o meno... caro Alex, penzi che HC - o chi per lui - possa fare lo stesso col collare?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2015, 03:35:15 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2015, 03:15:14 PMcaro Alex, penzi che HC - o chi per lui - possa fare lo stesso col collare?

Evidentemente tu mi ritieni un idiota. Me ne farò una ragione  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2015, 03:48:46 PM
No affatto, volevo solo farti notare/farti ammettere che il cordeo - al di fuori degli sciò - è solo un inutile esibizionismo ... e quando il Nostro disse di avere il colpo segreto per fermare il suo stallone in situescions complicate, avresti dovuto dire: quale colpo segreto... basta che gli metti la corda alle ganasce e tiri...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 01, 2015, 04:54:52 PM
Citazione da: max - Dicembre 01, 2015, 02:16:33 PM
Ci manca solo più sott'intendere di poter fermare i cavalli solo con l'assetto....
Dopo si arriverà anche a dire di poterli fermare solo buttando fuori l'aria dalla pancia..... speriamo facendola uscire dall'alto e non dal basso....



Guardando il video, mi sembra che usi assetto e voce...

https://youtu.be/vFOi9s_-dkg

Questa invece sono sicura: usa assetto e voce. La conosciamo entrambi: è stata una delle migliori allieve mie e di Tony...ed era nel tuo stesso maneggio. Video di 6 anni fa.

http://youtu.be/zc9SeRmoqFc

Quindi i fatti dicono che, si, dopo opportuno addestramento, i cavalli (non tutti ovviamente, ma quelli buoni), si possono fermare con assetto e aria che esce dalla bocca.
Lo fanno i grandi come Pignon, Imbert, Lacroix e compagnia bella e pure le donnine, lalliste o meno.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2015, 04:58:31 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2015, 03:48:46 PM
No affatto, volevo solo farti notare/farti ammettere che il cordeo - al di fuori degli sciò - è solo un inutile esibizionismo ... e quando il Nostro disse di avere il colpo segreto per fermare il suo stallone in situescions complicate, avresti dovuto dire: quale colpo segreto... basta che gli metti la corda alle ganasce e tiri...

Nessun colpo segreto, citi male (niente di cui meravigliarsi, non l'hai letto!); HC, non so se sul sito o su corrispondenza privata, afferma di portarsi dietro, per ogni necessità, un "tool box", metafora per dire semplicemente "tecniche di ripiego".  Quali siano non l'ho chiesto; per me  il collare è un attrezzo che pone interrogativi, che fa pensare, che induce a riflettere in modo critico; ho provato a fare un'intera passeggiata con Asia con il solo collare (+ bacchetta) ed è stata una bella esperienza, che non ripeterò semplicemente perchè ho capito che il mio modo di tenere le redini su per giù equivale ad andare senza redini.... per il 95-99% del tempo; nel restante 1-5% del tempo, mi fa comodo averle, e non ho alcuna smania di dimostrare alcunchè ad altri. Quindi, le tengo; ma ho una differente consapevolezza, che non avrei se non avessi provato.

Ma siccome so che la mia equitazione non solo non è eccellente, ma forse non è nemmeno decente, allora mi chiedo: se io faccio questo, cosa mai riuscirebbe a fare un cavaliere eccellente? E com'è possibile che un cavallo sappia camminare beninio senza alcun contatto in bocca, dal punto di vista di coloro, non sono pochi, che ritengono il contatto assolutamente indispensabile? Insomma, mi pongo delle domande.

Suggerimento pratico a chi si pone domande e vuole sperimentare di persona: montate provando a usare una redine sola. Le sensazioni sono altrettanto sorprendenti. E avete sempre l'altra là, abbandonata ma pronta ad essere ripresa in mano non appena vi sentite insicuri. Cosa vi costa? Ovvio: tutte le andature, galoppo teso compreso. E con il cavallo ragionevolmente dritto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 01, 2015, 05:38:08 PM
Il problema per quelle rispettabili signore è usare assetto e voce altrettanto efficacemente montando un lallo sconosciuto.

Allora è inutile che meniamo il can per l'aia. Assetto e voce di per se non fermano un accidenti. QUEL dato cavallo è stato abituato a fermarsi a quei segnali minimi ma ricorrendo ovviamente ad altro nel caso i primi tempi non si fosse fermato, lo dici tu stessa: "dopo opportuno addestramento".

Quindi di cosa stiamo parlando? A questo punto possiamo dire che un cavallo può essere condotto suonando le note di un flauto, perché no? Si può fare, si potrebbe fare, ma ormai tutti sappiamo che avverrebbe solo "dopo opportuno addestramento".

Capisco che i professionisti del settore siano riluttanti a dare ai 4 venti i segreti del mestiere ma, allora, quali diavolo sono le VERE azioni che possono controllare efficacemente un cavallo che non vuole collaborare all'inizio "dell'opportuno addestramento"?????? Penso che gli utenti che già non lo sanno sia questo che vogliono leggere!!!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2015, 05:49:34 PM
La mia risposta a questa tua interessante domanda, divisa in due:
- sul cavallo neofita, non addestrato, ma calmo e disponibile, gli aiuti per iniziare sono quelli che stimolano riflessi nervosi dando una risposta vagamente parente a quella giusta; poi si lavora di "modellamento" secondo i principi scientifici della teoria dell'apprendimento.
- sul cavallo neofita ma non calmo e non disponibile gli aiuti per iniziare sono quelli che costringono a una risposta almeno vagamente parente di quella giusta; dopodichè, piegata la resistenza, e reso il cavallo calmo e disponibile voglia o non voglia, si procede come sopra.

Quali sono questi aiuti iniziali in entrambi i casi, ma usati con diversa intensità (quella necessaria a produrre l'effetto)? Mani e gambe.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 01, 2015, 06:38:38 PM
Citazione da: max - Dicembre 01, 2015, 05:38:08 PM
Il problema per quelle rispettabili signore è usare assetto e voce altrettanto efficacemente montando un lallo sconosciuto.

Allora è inutile che meniamo il can per l'aia. Assetto e voce di per se non fermano un accidenti. QUEL dato cavallo è stato abituato a fermarsi a quei segnali minimi ma ricorrendo ovviamente ad altro nel caso i primi tempi non si fosse fermato, lo dici tu stessa: "dopo opportuno addestramento".

Quindi di cosa stiamo parlando? A questo punto possiamo dire che un cavallo può essere condotto suonando le note di un flauto, perché no? Si può fare, si potrebbe fare, ma ormai tutti sappiamo che avverrebbe solo "dopo opportuno addestramento".

Capisco che i professionisti del settore siano riluttanti a dare ai 4 venti i segreti del mestiere ma, allora, quali diavolo sono le VERE azioni che possono controllare efficacemente un cavallo che non vuole collaborare all'inizio "dell'opportuno addestramento"?????? Penso che gli utenti che già non lo sanno sia questo che vogliono leggere!!!!

Si max, non meniamo il can per l'aia: qualsiasi cosa avviene dopo opportuno addestramento, perché il cavallo, non è  stato creato dal buon dio (o chi per lui), per il nostro sollazzo con le istruzioni incorporate per soddisfare  (quasi) ogni nostro desiderio.

I professionisti del settore, rivelano i loro "segreti" a chi gentilmente chiede e sborsa euro sonanti, come è giusto che sia e ogni professionista, ha la sua ricetta, i suoi segreti. Partono da basi comuni, ma ognuno sviluppa un proprio percorso.
E chi vuol "leggere", farebbe bene a non leggere una cosa sola, a non limitarsi ad un solo professionista /metodo innalzandolo a verità assoluta, ma rivolgersi a più fonti in modo da avere più possibilità.
Richiede tempo, soldi e apertura mentale.....e qui, casca l'asino.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2015, 06:41:53 PM
Citazione da: Miky Estancia - Dicembre 01, 2015, 06:38:38 PM
I professionisti del settore, rivelano i loro "segreti" a chi gentilmente chiede e sborsa euro sonanti, come è giusto che sia e ogni professionista, ha la sua ricetta, i suoi segreti.

Fin tanto che ci saranno segreti, l'equitazione non sarà mai scienza; al massimo sarà mestiere. Amen.
Era così, un tempo lontano lontano, anche per la medicina.
Mi vien da dire, a questo punto, che da un certo punto di vista ai professionisti preferisco gli amateurs - lo dico in francese perchè suona diverso dalla parola dilettante, che se ci pensate è la sua perfetta traduzione, ma cambia il "colore". Gli amateurs non soffrono del conflitto di interessi di cui soffre ogni professionista: l'interesse di tutti, contro il suo interesse alla pagnotta, legittimo, ma  che, aimè, lo condiziona. Non a caso i principi olimpici prescriverebbero (con smisurata ipocrisia) che i professionisti siano esclusi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 01, 2015, 07:36:49 PM
"Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima" Nuno Oliveira

L'equitazione è tecnica e anima che si fondono e creano arte, non scienza, non numeri.

Professionisti, amateurs....
Tra i primi, qualcuno avrà pure il problema del conflitto di interesse,  mentre tra i secondi, qualcuno avrà problemi di complessi di inferiorità che porta inevitabilmente a quegli atteggiamenti di continua sfida e provocazione e antagonismo nei confronti dei professionisti.
Atteggiamenti inutili e ridicoli: se un amateur si sente più bravo di un professionista, invece di rodersi per una vita professionale che gli va stretta, ha solo da cambiar mestiere e diventare professionista pure lui.
C'è posto per tutti e chi è veramente bravo, emerge. Chi non lo è, affonda...e di solito passa il resto della vita a incolpare gli altri del proprio insuccesso e a sparger popò su chi invece ha successo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2015, 08:34:09 PM
No, Miky, le cose non stanno così. Il problema è etico. Sia tanto o sia poco quello che si potrebbe condividere, qualcuno ha interesse a non condividerlo se non a pagamento; qualcuno quell'interesse non ce l'ha. Entrambi sono liberissimi di condividere o non condividere; ma il primo è meno libero del secondo.

Quando il discorso cade su professionisti e dilettanti faccio in genere un esempio un po' forte, ma in questo 3d non sta male. Hai presente le professioniste dell'amore e le dilettanti? Non ho dubbi sul fatto che le prestazioni delle prime siano di migliore qualità tecnica, ma guarda un po', molti preferiscono le seconde.

Esclusi, naturalmente, i professionisti dell'equitazione, il comportamenti di altri professionisti secondo me sono assai simili alle prestazioni di quelle signore; cambia solo l'organo in vendita.... in vendita, spesso, è l'organo più nobile: il cervello.

Quindi: o la smettiamo di disprezzare le professioniste, o riduciamo un pochetto la stima per i professionisti per il solo fatto di esserlo.... è una questione di pura logica e coerenza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 01, 2015, 08:55:30 PM
Citazione da: alex - Dicembre 01, 2015, 08:34:09 PM
No, Miky, le cose non stanno così. Il problema è etico. Sia tanto o sia poco quello che si potrebbe condividere, qualcuno ha interesse a non condividerlo se non a pagamento; qualcuno quell'interesse non ce l'ha. Entrambi sono liberissimi di condividere o non condividere; ma il primo è meno libero del secondo.



no alex ti sbagli tu. L'essere professionista significa avere una professionalita'. una volta se andavi a fare da allievo ad un maestro artigiano dovevi pagare. funzionava cosi. Il professionista che decide di dare gratis le proprie competenza a chiunque le desideri provoca un danno a tutti quei professiinisti onesti che con quel mestiere ci campano e mancano di rispetto al mestiere stesso. devi separare il professionista onesto che ti chiede il giusto prezzo dal professionista farabutto che ti vuole solo spennare.  Chi ti chiede un prezzo per le proprie competenze fa una cosa giusta ed e cosi che deve essere. si chiama lavoro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2015, 09:29:18 PM
Confondi il sapere con il saper fare. Il sapere va condiviso; il saper fare, e il fare, è lavoro. Guarda il mondo dell'informatica.... Linux è tutto libero, non c'è il minimo segreto dell'arte, eppure.... prova tu, se non sei un vero esperto, a leggere e capire un codice o a realizzare un'applicazione o a riavviare un server che fa le bizze; fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, quindi qualsiasi esperto dovrebbe dire tutto, senza alcuna paura che nessuno gli rubi niente.

Perchè, altrimenti, molti maestri scrivono libri? Devo immaginare che mentre li scrivono nascondano qualcosa? per il fatto che li scrivono, vanno considerati professionisti disonesti e mancano di rispetto alla pratica di cui scrivono?

L'idea che i professionisti abbiano il diritto di difendere i segreti del mestiere è medioevale.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 01, 2015, 09:36:41 PM
ma tu non puoi SAPER FARE leggendo libri, Alex. I segreti del mestiere rientrano nel SAPER FARE proprio perche la teoria la puo conoscere chiunque, ma la  pratica... no.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 01, 2015, 09:44:24 PM
io posso aver letto trilioni di libri su come intagliare il legno. ma solo un artigiano intagliatore mi mostrera' i ... segreti del mestiere. Affermare di preferire i dilettanti ai professionisti per un motivo etico significa deprezzare e dequalificare quel lavoro e fare un grosso danno a tutto il settore.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 01, 2015, 10:01:32 PM
Concordo Alexis! :pollicesu:
Lavoro. E il lavoro si paga. La conoscenza si paga. Stop. Non c'è altro da dire.
Preferire i dilettanti, chiedere di avere le cose gratis....ma per favore....è il discorso che fa chi gli rode che il professionista guadagna dove gli altri spendono per divertirsi....eh però poi i soldi li spendono per pareri e visite mediche professionali, e guarda caso, vogliono il lumiare, non il neolaureato e non della mutua....

Noi abbiamo sempre pagato per apprendere i "segreti"altrui; c'è stato un periodo che ogni 15 giorni facevamo le valigie e ci sparavamo a destra e a sinistra per corsi e stages, e siccome una sola voce del coro non ci bastava, abbiamo scelto professionisti diversi da cui apprendere quel che ci serviva. Non abbiamo mai preteso nulla gratis, perché RISPETTIAMO la professionalità altrui.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 01, 2015, 10:09:39 PM
Citazione da: Alexis85 - Dicembre 01, 2015, 09:36:41 PM
ma tu non puoi SAPER FARE leggendo libri, Alex. I segreti del mestiere rientrano nel SAPER FARE proprio perche la teoria la puo conoscere chiunque, ma la  pratica... no.

Vero.
Infatti, molte volte ho condiviso sui forum il nostro sapere, il nostro metodo, il come facciamo....ma metterlo in pratica è  tutt'altra cosa dal leggere e aver capito cosa si è letto...

Poi Alex dice che il sapere va condiviso....ma mica è obbligatorio!  Posso anche non aver piacere a condividere quel che so, specie se dall'altra parte mi ritrovo con persone saccenti, maleducate ed arroganti che sfottono e denigrano dall'alto della loro limitata esperienza di amateur.
Il sapere si condivide con chi lo merita e lo sa apprezzare. Con gli altri è solo uno spreco.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 01, 2015, 10:19:44 PM
Citazione da: Alexis85 - Dicembre 01, 2015, 09:44:24 PM
Affermare di preferire i dilettanti ai professionisti per un motivo etico significa deprezzare e dequalificare quel lavoro e fare un grosso danno a tutto il settore.
D'accordo al 100%  :pollicesu:
Ognuno è  libero di pensarla come gli pare, ma bisogna essere coerenti fino in fondo.
Facile dire di preferire il dilettante al professionista e poi in ogni topic, dire all'utente di turno in difficoltà, di farsi autare da un professionista serio e non da un cavallaro della domenica....
Vorrei vedere se per farsi curare vanno dal "meisinur", dal ciarlatano del paese o se scelgono il professore laureato...e poi pretendono il consulto gratuito, perché il sapere va condiviso....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2015, 10:37:00 PM
Stranamente i fori sono nati apposta per condividere le proprie esperienze il proprio sapere.
Il pregio del ueb è che favorisce la diffusione della conoscenza per il libero accesso all'informazione di qualunque tipo, fatto che può realmente contribuire all'avanzamento della cultura e del sapere, non solo: mettere a disposizione gratuitamente le proprie esperienze e i riferimenti dei quali siamo in possesso consente la maturazione, l'evoluzione anche al pubblico non particolarmente esperto e specializzato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 01, 2015, 10:47:31 PM
Concordo Raffaele, il fatto è però,  che quanto letto, fa parte del sapere, che è diverso dal saper fare.
Non basta sapere per saper fare.
E per saper fare bene, bisogna aver fatto bene tante e tante volte.
La cultura, il sapere che il web mette a disposizione, attraverso lo scambio tra utenti del forum, è gratis e alla portata di tutti, ma per mettere in pratica le cose lette, bisogna farsi seguire da chi sa, dal vivo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2015, 11:17:11 PM
Questa è bella. Ho scritto io, di mio pugno, che il saper fare e il fare sono cosa ben diversa dal sapere, e proprio per questo non c'è alcun motivo di tenere segreto il sapere; e due gentili utentesse mi danno ragione, ma con l'aria  di contraddirmi. Finirà che se dico: il cavallo ha quattro arti, mi replicheranno: ma che cosa stai dicendo? ne hanno quattro!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 02, 2015, 06:05:33 AM
no Alex, ancora una volta confondi le cose. tu hai scritto che il sapere va condiviso. Come dice Raffaele  il forum e' un luogo dove condividere il SAPERE, NON i segreti del mestiere , che non sono scritti sui libri. I professionisti si tengono per se' i segreti del mestiere, cosa che tu non approvi e pensi sia medievale. Chi scrive libri condivide il suo sapere, non il suo SAPER FARE, che comprende anche questi segreti del mestiere. Chi ha mai detto che i professionisti disonesti sono coloro che mettono a disposiziine il loro sapere???? nessuno. il disonesto e' colui che viene pagato magari profumatamente e ti insegna molto poco, proprio perche' geloso di quello che sa fare. Dato che grazie al cielo siamo dotati di libero arbitrio, la risoluzione e' semplice: basta evitarli...
Titolo: Il decalogo della lallista.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2015, 07:35:34 AM
Non esistono segreti del mestiere, esiste l'esperienza e la zenzibbilità equestre che sono bagaglio personale non condivisibile.

La tennica e l'anima, giusto, la tennica la si può insegnare/la si può condividere l'anima no, parimenti, l'esperienza bisogna  "pagarla con la propria tasca" non non la si può trasmettere.

E' evidente che una lallista, con solo una diecina d'anni di esperienza alle spalle e malgrado tutti gli stages della beata e dei libri letti, di fronte ad una situazione nuova/imprevista, non sa che pesci pigliare o piglia quelli sbagliati, vice e versa, un cavallerizzo, ma anche un cavallaro con una cinquantina d'anni di esperienze le stesse cose impreviste le ha vissute direttamente o indirettamente, le ha risolte o viste risolvere o sa che non si possono risolvere e sa come comportarsi. Inoltre sa cosa-dove-come guardare per capire/imparare il novizio no.

Potrei fare diecine di exempli lietamente vissuti: mia figlia - avrà avuto 16/17 anni - e già montava molto meglio di me, mi accusava di nasconderle qualcosa perché lo stesso polledro - appena scozzonato - con lei faceva le bizze, quando lo montavo io, stava beatamente all'ordine, poi ha capito, non c'era alcun segreto... potevo nascondere qualcosa di utile a mia figlia? Si trattava sopratutto di tempismo nel cedere e tenere (premiare e punire) e di sicurezza nel somministrare - quando serviva - una lieta scomodità (una nerbata), cosa quasi sempre necessaria coi lalli intieri in addestramento che - normalmente - mettono alla prova il cavagliere per fregarlo.

I cosidetti segreti (trucchi) del mestiere - chi sa - li sgama in 30 secondi, eppoi che vuol dire: pagare per cognoscerli? Dopo un pò il pubblico pagante - appreso il segreto - lo divulga e diventa il segreti di Pulcinella.

Dresser est simple ma non è facile, così diceva JDO - chapeau - e lui semplificava molto, al contrario dei vecchi e nuovi maestri che - per interessi di bottega - fanno sembrare complicate le cose semplici, difficili le cose facili, impossibili le cose difficili... vero?

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/decalogo.html
Titolo: Re:Il decalogo della lallista.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 02, 2015, 08:54:21 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2015, 07:35:34 AM


La tennica e l'anima, giusto, la tennica la si può insegnare/la si può condividere l'anima no, parimenti, l'esperienza bisogna  "pagarla con la propria tasca" non non la si può trasmettere.



l'anima non la può condividere/trasmettere nessuno.  Puoi dire quello che vuoi, puoi fare tutte le tue teorie, ma se una persona, dopo 10 anni di esperienza, di fronte ad una situazione nuova/imprevista non sa che pesci pigliare, probabilmente non ha tratto utilità dalle esperienze fatte, vuoi per mancanza di qualità delle esperienze (vai a rivolgerti ai cavallari /dilettanti allo sbaraglio), vuoi per mancanza di anima che non le consente di capire cosa sta succedendo. Questo accade a chi si attacca alla sottana di un istruttore, di solito, e fa esperienze esclusivamente guidate, come le visite, dove devi per forza seguire il sentiero che ti fa vedere tutti i quadri, ma nella stanza nascosta (forse la più interessante!) non ci puoi andare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Dicembre 02, 2015, 09:54:24 AM
La realta' e' che 10 anni di esperienza sono pochi. Specie per addestrare. Secondo me
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 02, 2015, 09:57:56 AM
oddio... se sono 10 anni che fai SOLO quello non sono pochi. Se invece 10 anni fa non sapevi mettere la sella e da qualche anno hai intrapreso un percorso di addestramento, sono pochi. Dipende molto dalla situazione e dalla tua esperienza pregressa.
Titolo: Re:Il decalogo della lallista.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 02, 2015, 10:08:05 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2015, 07:35:34 AM
Non esistono segreti del mestiere, esiste l'esperienza e la zenzibbilità equestre che sono bagaglio personale non condivisibile.

La tennica e l'anima, giusto, la tennica la si può insegnare/la si può condividere l'anima no, parimenti, l'esperienza bisogna  "pagarla con la propria tasca" non non la si può trasmettere.

I cosidetti segreti (trucchi) del mestiere - chi sa - li sgama in 30 secondi, eppoi che vuol dire: pagare per cognoscerli? Dopo un pò il pubblico pagante - appreso il segreto - lo divulga e diventa il segreti di Pulcinella.

Dresser est simple ma non è facile, così diceva JDO - chapeau - e lui semplificava molto, al contrario dei vecchi e nuovi maestri che - per interessi di bottega - fanno sembrare complicate le cose semplici, difficili le cose facili, impossibili le cose difficili... vero?


Concordo  :pollicesu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 02, 2015, 10:23:44 AM
Citazione da: Bubba - Dicembre 02, 2015, 09:54:24 AM
La realta' e' che 10 anni di esperienza sono pochi. Specie per addestrare. Secondo me

Dipende Bubba.
Se in 10 anni hai addestrato 10 cavalli, o se ne hai addestrati 600.
Se hai addestrato solo un certo tipo di cavallo o se hai avuto modo di lavorare con più razze e tipologie.
Se hai addestrato per una sola disciplina o per diverse.
Poi, comunque, il tanto o poco lo dicono i risultati prodotti: è sempre il cavallo che "parla".

Titolo: Passo di squola.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2015, 03:21:41 PM
Qualche giorno fa, venne a trovarmi Gregorio col suo poledro, lo ha atto principalmente per abituare il lallo ai viaggetti nel van, infatti si stressa/si stressava sudava come una fontain, lui abita ad una 40ina di km da quì. Saranno 40anni che andiamo a cavallo assieme e - in altro tempo - abbiamo fatto dei lieti viaggetti a lallo e - nei primi anni 80 de s.s. -  siamo stati anche a Saumur assieme.

Fu là che vedemmo il Cavallerizzo Capo - colonnello Durand che procedeva al passo di squola in testa alla ripresa.
Io rimasi stupefatto, Gregò disse: sembra un gatto era vero... dunque, ho chiesto al lallo di fare il passo di squola e lui ha obbedito, abbiamo fatto dei km, io sempre tenendo quell'andatura; un signore che trasportava un rimorchio col trattore, si è fermato, ha spento il motore ed è rimasto a bocca aperta a guardarci.

Gregò mi ha chiesto: ma come hai fatto?
Volete che io non condivida i miei segreti con un grande amico e uno dei pochi veri cavalieri che conosco?
Infatti glielo detto, è semplicissimo... ora, tutte voi. specialmente le professioniste, sapete come si mette un lallo al passo di scuola o più correttamente nomato: passo ad estensione sostenuta. dunque dite la vostra tennica e io dirò la mia tal quale come la dissi a Chiara e a Lettera e a Gregò... ci state?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 02, 2015, 04:41:39 PM
sinceramente non so che minkia sia il passo ad estensione sostenuta....
so quello ad Astensione sostenuta... quello in cui il cavallo avanza alla velocità del bradipo... quello lo so fare bene ahahahah.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 02, 2015, 07:08:30 PM
Citazione da: Miky Estancia - Dicembre 02, 2015, 10:23:44 AM
Se in 10 anni hai addestrato 10 cavalli, o se ne hai addestrati 600.

Orpo. E' umanamente possibile addestrare in 10 anni 600 cavalli? Non l'avrei mai creduto possibile. Quanti sono, in Italia, gli addestratori che l'hanno fatto, che lo fanno?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 02, 2015, 07:43:11 PM
Citazione da: alex - Dicembre 02, 2015, 07:08:30 PM
Citazione da: Miky Estancia - Dicembre 02, 2015, 10:23:44 AM
Se in 10 anni hai addestrato 10 cavalli, o se ne hai addestrati 600.

Orpo. E' umanamente possibile addestrare in 10 anni 600 cavalli? Non l'avrei mai creduto possibile. Quanti sono, in Italia, gli addestratori che l'hanno fatto, che lo fanno?

In Italia non lo so Alex.
So che l'allevatore/addestratore che mi procurò ai tempi i miei Comtois e mi addestro' Prince, ne preparava circa una sessantina ogni anno.
Non lavorava da solo, erano una piccola squadra di 3/4 ragazzi giovani. Giovani ma figli d'arte e ben preparati.
In un mese di lavoro, porto' Prince dalla condotta alla longhina ad essere attaccato su strada e campagna, montato in campagna e basi di volteggio.
Come optional, gli insegnò pure il passo spagnolo ( che se avesse evitato, era meglio, ma non stiamo a sottilizzare).
Sessanta cavalli all'anno, sono 5 cavalli al mese....non sono tanti se si fa questo come unico mestiere e si lavora in team...noi sto mese ne abbiamo fatti 4 e siamo in due....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2015, 09:29:32 PM
Ma che minchia stai dicendo! Non mischiamo la lana colla seta!

Beh, io ho addestrato (si fa per dire: li ho messi alla sella e andavano in passeggiata) 7 aveglinesi in 10 giorni con l'aiuto di una squadretta di bambini: i miei fgli e i loro amichetti) avessi avuto lalli veri, prima cosa andavano esclusi i bimbi, poi ci volevano almeno 3 mesi per domare e scozzonare bene ogni lallo.

Il giolivo allevatore addestratore, tratta 60 lalli all'anno, ma ha a che fare con bestie fredde/linfatiche la cui destinatione è il macello e inopinatamente sono stati convertiti al servitio... questi lalli (esperienza diretta): aveglinesi, frencimuntain, frison, polacchi da tiro pesante sono più simili ai vitelli/ai buoi che ai veri cavalli, quelli di sangue nobile con i quali ci vuole:  delicatezza, progressione, sapienza e pazienza.

Forse, uno dei motivi per cui si cerca di imporre queste rasse fredde è che ci si perde poco tempo  e si hanno pochi rischi per domarli e  (si fa per dire) addestrarli, dunque si riducono i costi; alla lallista frega niente che questi besti abbiano movimenti pachidermici che sono assolutamente inadatti ad una equitazione di qualità - stranamente - erano cavalli da tiro, oggi, da carne a nessuno era mai venuto in mente di metterli alla sella... ma alla lallista basta che siano paciocconi, sicuri, placidi e disponibili al puccipucci coi quali instaurare una relatione... la prima qualità del lallo da sella è la leggerezza... il sangue è tutto nel lallo da sella e se mancasse nulla potrebbe sostituirlo. Per quanto mi riguarda: non cambierei il più scarso dei purosangue col migliore dei comtuà!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 03, 2015, 08:58:24 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2015, 09:29:32 PM
Ma che minchia stai dicendo! Non mischiamo la lana colla seta!

Beh, io ho addestrato (si fa per dire: li ho messi alla sella e andavano in passeggiata) 7 aveglinesi in 10 giorni


appunto, non dire minkiate. "addestrare" dei cavalli freddi per passeggiate non è minimamente paragonabile al lavoro che fa miki ,che addestra per uno specifico lavoro.  Se tu dovessi addestrare un cavallo al lavoro agricolo non sapresti nemmeno da dove cominciare. Porta rispetto,  che è meglio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 03, 2015, 10:03:32 AM
Quantità non vuol dire qualità, di solito sono inversamente proporzionali.

E poi a parte tutto non state considerando i tempi di apprendimento e consolidamento di ciascun cavallo, che sono individuali. Dire di metterci un mese a portare un cavallo a fare questo o quello può solo significare che, si, lo ha fatto per quella durata di tempo, ma se quel lasso di tempo è stato sufficiente a considerare l'addestramento consolidato va da un soggetto all'altro. In parole povere non significa nulla, al massimo significa che non te lo vende proprio completamente sdomo... Ma con un solo mese a disposizione più che addestrato io direi "sgrossato"... soprattutto se il cavallo è giovane e dunque per lui è sempre tutto molto "labile"...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 03, 2015, 10:09:25 AM
Come al solito Raffaele, non sai di cosa parli e spari minkiate a raffica, insulti e disprezzo su cose che non conosci.
Inutile spiegarti, mostrarti esempi, ecc. Tu non vuoi capire, non vuoi conoscere. Rimani pure a sguazzare nella tua beata ignoranza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 03, 2015, 01:14:25 PM
Citazione da: max - Dicembre 03, 2015, 10:03:32 AM
Quantità non vuol dire qualità, di solito sono inversamente proporzionali.

E poi a parte tutto non state considerando i tempi di apprendimento e consolidamento di ciascun cavallo, che sono individuali. Dire di metterci un mese a portare un cavallo a fare questo o quello può solo significare che, si, lo ha fatto per quella durata di tempo, ma se quel lasso di tempo è stato sufficiente a considerare l'addestramento consolidato va da un soggetto all'altro. In parole povere non significa nulla, al massimo significa che non te lo vende proprio completamente sdomo... Ma con un solo mese a disposizione più che addestrato io direi "sgrossato"... soprattutto se il cavallo è giovane e dunque per lui è sempre tutto molto "labile"...

Max...non mi risulta che tu abbia uno dei soggetti che prepariamo qui e non mi risulta che tu abbia un soggetto preparato dall'addestratore di cui ho parlato.
Non sai neanche a cosa li prepariamo in un mese...quindi, non puoi pronunciarti, puoi solo far ipotesi, che, come tali, lasciano il tempo che trovano.

Quantità e qualità. .....nel caso dell'addestratore di cui ho parlato, la qualità del lavoro effettuato era alta. In quel lasso di tempo, molti addestratori insegnano a stento l'educazione e il girare in tondino. Io con Prince ci potevo andare a carrozza sulla statale e nei centri abitati senza problemi. Idem a sella.
Merito della competenza dell'addestratore e del "bon mental" del cavallo, che utilizza tutte le sue energie per apprendere, senza sprecar tempo a mettersi contro alle richieste dell'uomo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 03, 2015, 02:17:33 PM
Appunto, era un bravo cavallo....

Ma mediamente non si può dire con certezza di dare in un mese un cavallo "addestrato"... Addestrato a fare cosa poi? L'addestramento non ha mai fine. Bisogna accordarsi prima cosa si vuole in quel mese, e lavorare bene e mirati su quello. Saranno tante cose con un cavallo ben predisposto, poche con un cavallo problematico. Di nuovo il "tempo" impiegato non è indice di nulla.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 03, 2015, 02:37:27 PM
Io mi son sempre occupato di cavalli, i lalli da carne li ho visti solo di striscio, certo ne ho montati alcuni, ma non li ho mai presi in considerazione per un vero servizio da sella, visto coi miei oculi: dopo 30 km di marcia un frencmuntain si è buttato per terra con la signora che era sopra e non ha voluto fare più un passo, dirò di più, c'è meno differenza tra un cavallo di sangue e un mulo che tra un cavallo di sangue e un mollaccione da carne, che in effetti ha altre funzioni: guardate come li conciano le giolive ragasse:

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/decalogo.html

In America, ai tempi de faruest. si tentò di irrobustire il mustang,  in vero troppo piccolo, che era il lallo maggiormente usato a quei tempi, con l'immissione di sangue diverso: nell'Oregon venne incrociato col clydesdale, ne venne fuori un lallo compatto possente con del pelo sulle zampe, ma i cauboi li schifiarono subito chiamandoli: i lumaconi dell'Oregon.
Nel Montana e nel Dacota si tentò la stessa operazione usando i percheron, ma anche in questo caso non riuscì e questi besti furono chiamati dispreggiativamente piedidoldi. Nel texas, invece, si immise nei ceppi locali sangue arabo, sangue PSI e da questa selezione è nato il quarter che noi cognosciamo.

Dunque, i francesi con gli scudieri itagliani, immettono nel mercato cavalli da carne adattandoli al lavoro o peggio alla sella per un motivo assai semplice: il mercato/una nicchia del mercato lo richiede, se non ci fosse il lallismo, e la deriva ecologista, i giolivi allevatori d'oltralpe non avrebbero "salvato" alcuni dei loro lalli, infatti, del salvataggio dei polledri frega loro una beatissima minchia, perché se così fosse non continuerebbero a produrre migliaia di tonnellate di carne equina all'anno e si dedicherebbero esclusivamente ai lalli da servizio... cosa assolutamente antieconomica: per quanto si possa incrementare il lallismo e l'ecologismo.
Se da domani nessuno - nel mondo - comprasse più carne di lallo, gli allevatori fallirebbero e - probabilmente - finirebbero pure quelle razze.

Il battage pubblicitario mette in mostra l'aspetto della situazione aulico e soddisfacente per le lalliste... seivdeuorchingors, che ricorda il tanto famoso: seidecildrens, ma ignora, fa finta di ignorare che la produzione di quelle razze e destinata al macello per dovere istituzionale.

Dunque, va benissimo impostare una attività commerciale sfruttando la produzione di lalli da carne, ma, per piacere, diamo loro la giusta dimenzione, e capiamo che quest'impresa non sarebbe nemmeno cominciata se gli utanti fossero stati i cauboi di cui accennavo sopra... ma neanche se la cultura equestre fosse un pò più diffusa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 03, 2015, 04:03:56 PM
Citazione da: max - Dicembre 03, 2015, 02:17:33 PM
Appunto, era un bravo cavallo....

Ma mediamente non si può dire con certezza di dare in un mese un cavallo "addestrato"... Addestrato a fare cosa poi? L'addestramento non ha mai fine. Bisogna accordarsi prima cosa si vuole in quel mese, e lavorare bene e mirati su quello. Saranno tante cose con un cavallo ben predisposto, poche con un cavallo problematico. Di nuovo il "tempo" impiegato non è indice di nulla.

Appunto, era (è tuttora) un buon cavallo, esattamente come tutti i soggetti SWH.
Quindi quando IO parlo di tempi e addestramento, mi riferisco a quel che facciamo NOI. Noi in tot giorni, riusciamo ad ottenere quei risultati che si possono vedere dai video che postiamo (ad esempio Cyrus ed Elan 6, pronti per il lavoro dopo 12 e 26 giorni).
Quel che fanno gli altri e quanto ci impiegano, non mi interessa.
Non è una gara a chi è più bravo o più veloce.
Ognuno fa come sa e come può... Certo che i miracoli non si possono fare se si ha poca esperienza o poco tempo o si lavora con un cavallo che ha una testa di quiz....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 03, 2015, 04:48:01 PM
raffaè sei fottuto...
è venuto fuori che le donne montano a cavallo perchè fa sparire la cellulite!!!
http://www.oggi.it/benessere/fitness/2013/12/02/equitazione-sport-al-femminile/?refresh_ce-cp
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Dicembre 03, 2015, 11:54:13 PM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 03, 2015, 04:48:01 PM
raffaè sei fottuto...
è venuto fuori che le donne montano a cavallo perchè fa sparire la cellulite!!!
http://www.oggi.it/benessere/fitness/2013/12/02/equitazione-sport-al-femminile/?refresh_ce-cp

è una bufala. io ho iniziato proprio per snellire le gambe e invece...Nulla! :icon_rolleyes: :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 04, 2015, 02:25:02 AM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 03, 2015, 04:48:01 PM
raffaè sei fottuto...
è venuto fuori che le donne montano a cavallo perchè fa sparire la cellulite!!!
http://www.oggi.it/benessere/fitness/2013/12/02/equitazione-sport-al-femminile/?refresh_ce-cp

Le donne sono il 90% di chi cavalca per piacere. Perchè il cavallo fa bene al corpo e allo spirito. Senza dimenticare gli effetti sulla cellulite...

Così ad orecchio, tendo a credere che quello che dice Ina, per sua experientia diretta, sia vero; ma ho trovato questo passaggio dell'articolo citato interessante:

Qual è il segreto di questo successo femminile?
«L'equitazione richiede poca potenza fisica, ma grandi doti di metodicità e concentrazione, qualità in cui le donne sono maestre».


A chi risponde alla gioliva domanda, sfugge il fatto che: il biliardo, il bridge, gli scacchi, che sono considerati sport a tutti gli effetti con federazioni, tornei e campionati ad ogni livello, pur necessitando di grandi doti di metodicità e concentrazione,e di nessuna potenza fisica vedon primeggiare gli uomini e la partecipazione femminile è assai scarsa... forse pereché le donne sono poco attratte dalle stecche, dalle carte e dalle scacchiere?

In effetti,  anche l'equitazione competitiva vede gli uomini eccellere, le donne non brillano particolarmente, tranne che nella specialità dove è necessario avere delle precise parti anatomiche "radiologiche"...

http://lallietope.blogspot.it/2015/08/e-da-un-po-che-il-vostro.html

http://lallietope.blogspot.it/2015/09/una-questione-di-chiappe.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Giada88 - Dicembre 04, 2015, 08:50:45 AM
Seppur ci sia meno "partecipazione femminile" nel s. o. rispetto al dressage; per onor di cronaca, pochi giorni fa, Luciana Diniz ha vinto il Longines Global Champions Tour 2015, aggiudicandosi la tappa di Doha

http://it.eurosport.com/equitazione/diniz-vince-tutto-suo-il-longines-global-champions-tour-2015_sto4991058/story.shtml
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 04, 2015, 01:34:55 PM
... il mondo è strano... si vede uno strumento di cui non si sa nulla e solo per presa di posizione aprioristica e ignorante (nel senso che si ignora a cosa serve e che magari è una cosa pro cavallo e del tutto inerte) e ci si scandalizza.

Poker sei un grande!
Leggiendo questa tuo concetto mi è sobbalzato alla mente un episodio un flescibec un lampo di tanti anni fa: il m/llo Canto stava ferrando un lallo, ovviamente a caldo, alla vista del fumo, una signora - capitata da noi per caso - a momenti sviene, non ti dico quando ha visto piantare i chiodi... era convita di assistere ad una sessione di tortura torquemadesca, tra l'altro quel lallo scalciava e - dunque - aveva l'imbracatura di corda per sicurezzae, le ho spiegato che era una hosa normale e che il lallo non sentiva alcun dolore.

Andò via guardandomi con sospetto, forse era convinta che avessi detto una menzogna e - comunque - dolore o non dolore, quello spettacolo non la sollazzava affatto.

Grazie  poker, mi hai dato lo spunto per spiegare a Chiara e a Lettera come è nata la barefutteria e le altre scemate lalliste...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 04, 2015, 02:10:37 PM
Raffaele, il ribelle integrale - si ribella anche alle ribellioni altrui.

Ma queste due signorine - Chiara e Lettera - se le bevono tutte?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 04, 2015, 02:26:34 PM
Già. se le bevono tutte.

Loro sono giustificate... due ragasse ingenue e poco acculuturate, il ploblema è che anco personaggi di buon spessore, prendono strade "sgarrupate" senza sapere che esistono - da millenni - strade maestre...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 04, 2015, 02:31:59 PM
Dipende se il fine del viaggio è raggiungere la meta oppure il viaggio stesso... se il fine è il viaggio, più avventuroso è, più le strade che si percorrono sono poco battute, e più ci si diverte.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 04, 2015, 08:21:25 PM
Un'altra volta, una gioliva mandrucona mi chiese: per quante ore può galoppare un lallo?

Ora, se il pubblico pagante era/è questo, gli puoi rifilare laqualunque e così è stato/così è...
Ora mi faccio delle amicizie vegane: oggi ho mangiato carne di lallo alla pizzaiola, carne ovviamente francese....
Titolo: Re:Passo di squola.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 05, 2015, 02:49:23 PM
Pare che - a detta delle ragasse - io sia in questa disperata situescion:
... non sai di cosa parli e spari minkiate a raffica, insulti e disprezzo su cose che non conosci.
Inutile spiegarti, mostrarti esempi, ecc. Tu non vuoi capire, non vuoi conoscere. Rimani pure a sguazzare nella tua beata ignoranza.


Però, quando propongo qualcosa:

Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2015, 03:21:41 PM
... ho chiesto al lallo di fare il passo di squola e lui ha obbedito, abbiamo fatto dei km, io sempre tenendo quell'andatura; un signore che trasportava un rimorchio col trattore, si è fermato, ha spento il motore ed è rimasto a bocca aperta a guardarci.

Gregò mi ha chiesto: ma come hai fatto?
Volete che io non condivida i miei segreti con un grande amico e uno dei pochi veri cavalieri che conosco?
Infatti glielo detto, è semplicissimo... ora, tutte voi. specialmente le professioniste, sapete come si mette un lallo al passo di scuola o più correttamente nomato: passo ad estensione sostenuta. dunque dite la vostra tennica e io dirò la mia tal quale come la dissi a Chiara e a Lettera e a Gregò... ci state?

le giolive - professioniste o no - spariscono tutte, solo poker. ammette giocondamente:
Citazione da: PokerFace - Dicembre 02, 2015, 04:41:39 PM
sinceramente non so che minkia sia il passo ad estensione sostenuta....
so quello ad Astensione sostenuta... quello in cui il cavallo avanza alla velocità del bradipo... quello lo so fare bene ahahahah.

Ora, o le ragasse sanno tutto del passo di squola, per loro è un argomento talmente sviscerato che neanche vale la pena parlarne, infatti si muovono sempre al passo di squola; oppure, sono ignoranti non sanno - al pari di poker - una beatissima minchia sull'argomento, ma non solo... non vogiiono capire, non vogliono conoscere. Vogliono rimanere a a sguazzare nella loro beata ignoranza.

Infatti, nessuna ha chiesto - tranne poker - cos'è? come si fa? chi lo fa? perché lo si fa?
Ma se - al contrario - lo sapete perché non avete spiegato: cos'è? come si fa? chi lo fa? perché lo si fa?

Il vostro affezionatissimo sarebbe stato felix di offrire quanto a sua cognoscenza e di apprendere hose nuove sull'argomento, già, perché il vero passo di squola non è quello, è altra hosa e si può spiegarre.

Il passo ad estensione sostenuta, altrimenti dello: passo d'Aure; oppure: passo dei coscritti; oppure: passo della cerbiatta; oppure: passo di scuola a Saumur è una variante del passo di scuola classico assai bella.

Nell'esecuzione, ogni lallo ha il suo stile personale; Mysotis lo aveva spettacolare: avanzava ieratico, quasi con aria di sufficienza, con superba ostentazione... sembrava scivolasse sulla pula e il suo cavaliere - compostissimo - non muoveva un sopracciglio.

Vabbé ho capito, l'argomento non interessa, bene, ve ne propongo un altro: http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/vestiti-cavalli/3.html(http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/vestiti-cavalli/3.html)

di che rassa è il lallone nella foto? Non trovate che col biondo sarebbe stato meio un colore più pastello?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 05, 2015, 02:56:33 PM
Avevi già parlato altrove del passo d' Aure ma non mi ricordo a quale proposito.
Se tu potessi mettere filmati che spiegano quali tipi di passo esistono, le differenze, scopi ecc. a me (e sicuramente anche ad altri) la cosa interesserebbe molto di più dell'analisi del grado di lallosità di noi carampane.
Attendiamo fiduciose.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 05, 2015, 08:00:11 PM
Lo devo confessare!

Ebbene si!
L'abbinamento pelo biondo pastello, non è farina del mio sacco, ho chiesto a mia moglie... lei ha guardato le photos, e dopo un quarto d'ora, cioè il tempo di riprendersi dalle liete risate, ha capito che la mia domanda: quali colori stanno bene alle bionde era seria e voleva una risposta: quelli pastello ha sentenziato.

A questo punto le ho fatto vedere cosa son capaci di fare le lallista: la lallista tipo, oltre ad avere l'insopprimibile desiderio - a volte messo in pratica da quelle che se lo possono permettere - di cavalcare ignude o quasi, ha un'altra esigentia, che sfoga giornalmente in maniera repressa e sobria (sobria si fa per dire): cuffiettine, fasce colorate, svaroschi, borchiette, sottosella a stelle e striscie, ecc. ecc.  è quella di truccare il suo lallo, di vestirlo in maniera eccentrica.

Fatti salvi gli artisti da circo e da sciò che fanno queste scemate per mestiere, ma sono più seri, la lallista aspetta il carnevale e feste di paese o cose del genere per dare pieno sfogo alla sua fantasia....

mia moglie - poareta - è rimasta allibita ma anche molto divertita a vedere di cosa son capaci le giolive ragasse nel trucco, e ha guardato con aria di sufficienza - ma forse era invidia - le belle forme mese in mostra dalle novelle ledigodaiva...

aspettate e ne vedrete delle bele!!

Titolo: Viva il carnevale!
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 05, 2015, 08:31:58 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/carnevale-tutto-lanno.html

... arrivati a 20 soggetti faremo una gioliva elezione per individuare il travestimento più originale e divertente:

Per ora ho messo 6 photos, ma siate delatori/delatrici, indicate le immagini che più vi piacciono e che più vi hanno colpito - bel ueb ce ne sono abizeffe - le farò scendere in lizza per il concorso: Viva il Carnevale!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 05, 2015, 08:34:22 PM
Ecco sempre il solito: lanci l'esca del passo d'Aure, ti lamenti perchè nessuno ti fila poi, a richiesta di spiegazioni su qualcosa di finalmente interessante, ritorni a parlare di bischerate. :icon_rolleyes:
Titolo: ... eh Berta filava...
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 05, 2015, 08:40:20 PM
Mia cara, non sono affatto bischerate  :icon_eek: eh no!

Perché: minchiate, pirlate, monate, fregnate, pucchiaccate, bischerate si e ca**e no? ? ? ?  ! ! ! !
Rivendico il diritto di scrivere ca**e comilfo, invece di usare sinonimi o strorpiature gra-fiche come: catzate. cassate, cazatte, cazzzate, caz-z -ate !!!

Vedi  ... il passo d'Aure è cosa del passato!

Quello di cui parlo son cose serissime, è il futuro... l'analisi di questi flussi del tutto nuovi per quantità (abbiamo lieti esempi storici: sia sulla sessualità che sull'esibizionismo femminile legati allo lallo) sono importanti per capire quello che si fa, pereché si fa, e dove andremo/andrete a parare...

Non mi lamento perché nessuno mi fila... ci mancherebbe, chi ci perde - dal non filaggio - siete voi, mica io!
Rimarcavo soltanto l'assoluto silenzio delle utanti - esperte in tutto - su argomenti che ignorano ma che  - allo stesso tempo - non son disposte ad ammettere che non cognoscono.

L'amaro caso del passo di squola poteva essere molto interessante, perché potevo offrire - al giolivo pubblico pagante - due soluzioni: una di un grande cavallerizzo, Oliveira; l'altra di un becero cavallaro: la mia... alla fine - però - i due risultati sono uguali... indistinguibili, appunto.
Titolo: Navicolite, laminite e dintorni...
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 06, 2015, 02:49:00 PM
Lo so, lo so, mi diranno che i miei son casi che non fanno testo, che non sono scientificamente provati, che non c'è il doppio cieco, che la statistica non è aggiornata ecc. ecc.

Comunque, son storie andate a buon fine ed è vera vita vissuta direttamente...

   
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/12/navicolite-laminite.html



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 06, 2015, 03:12:58 PM
Il silenzio non è stato assoluto: Poker ti ha chiesto di che si trattava e io idem,
dici che il "caso" poteva essere interessante e che avresti potuto offrirci due soluzioni, ebbene siamo qui in attesa o ti serve un numero minimo di lettori?
Titolo: Re:Navicolite, laminite e dintorni...
Inserito da: alex - Dicembre 06, 2015, 06:32:40 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 06, 2015, 02:49:00 PM
Lo so, lo so, mi diranno che i miei son casi che non fanno testo, che non sono scientificamente provati, che non c'è il doppio cieco, che la statistica non è aggiornata ecc. ecc.

Comunque, son storie andate a buon fine ed è vera vita vissuta direttamente...

   
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/12/navicolite-laminite.html

Il primo caso lo vedo un po' pasticciato, la cosa più interessante è che alla fine approda al ferro (e ai principi) di Gene Ovnicek. Purtroppo il proprietario, per una questione di principio o forse per un voto a qualche santo siciliano, ha sempre tassativamente escluso l'idea di usare le scarpette... quindi il caso, eventualmente, dimostra solo il fallimento della sua interpretazione personale della "barefutteria" su un caso di sindrome podotrocleare, e pure controversa.

Il secondo non mi meraviglia gran che, il mio primo contatto con la laminite è stato attraverso il sito di Marjorie Smith che dice questo:
CitazioneBegin with a different point of view
In recent times, founder is considered a disaster. Before, you would pull the shoes and turn the horse out to pasture for a year; put him back to work when he was sound again; and life went on.

Founder has gotten to be a "big, scary deal" because conventional medicine has gotten very high-tech and ignored the horse's own excellent healing process. The horse doesn't need "orthopedic" shoes; he doesn't need fancy drugs that confuse his system and overload his liver; and he especially doesn't need "stall rest."

Horses are good healers. The horse can recover from founder just fine with bare feet, a wild-horse trim using the "white line strategy" as shown on this website, and lots of moving around. The more we interfere, using high-tech treatments, the harder it is for him to do his healing process.

Therefore:

-- pull the shoes
-- provide 24-hour turnout, preferably with another horse(s) so there is motivation to move around more
-- feed grass hay (no alfalfa), available 24 hours; soak the hay before feeding if it's high in sugars
-- in trimming, the priority for the horse's immediate comfort is to remove flares.

Questa parte del sito di Marjorie è rimasta quasi uguale alla versione che ho tradotto io, la trovate sul mio sito. Se avesse ragione Marjorie sarebbe un grosso guaio: significherebbe che la terapia applicata per la maggior parte dei nostri casi è errata. Sarebbe bello discuterne con chi questa terapia la pratica (maniscalchi e veterinari).... ma la cosa è del tutto impossibile; pazienza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 06, 2015, 08:15:24 PM
Già, il pasticcio è stato fatto perché - dato che il lallo è andato in pensione - ho voluto fare un ultimo tentativo barefutto, me lo potevo risparmiare!

La scelta di ferrare fu fatta quando il lallo era ancora latino, ma, avendo cominciato a lavorare veramente aveva bisogno di protezione ai piedi.

L'acquisto di scarpette è stato deliberatamente ignorato perché: se il lallo ha bisogno di ipposandali tanto vale ferrare, punto.
Gli ipposandali erano una necessità quando non si conosceva ancora la ferratura inchiodata e non c'erano alternative.

La barefutteria rientra nel contesto lallistico, si può fare a determinate condizione e con limiti e rischi che la ferratura elimina quasi del tutto.

Grazie a Poker, credo di aver capito com'è cominciata la incriminazione della mascalcia: le mandrucone di turno  (americane come le siciliane) orripilavano a vedere piantar chiodi nei piedi dei lalli, da quì è nato l'affare della barefutteria in America... e dove se no? Che però - a vedere il bel sito che mi hai proposto - mi pare che stia rientrando





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Dicembre 07, 2015, 12:52:50 AM
Mi aggiungo, anche a me piacerebbe approfondire il discorso sul passo d'aure, che sinceramente non ho mai sentito nominare prima..
Bastiamo? :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2015, 04:47:03 AM
Gregò mi ha chiesto: ma come hai fatto?
Volete che io non condivida i miei segreti con un grande amico e uno dei pochi veri cavalieri che conosco?
Infatti glielo detto, è semplicissimo... ora, tutte voi. specialmente le professioniste, sapete come si mette un lallo al passo di scuola o più correttamente nomato: passo ad estensione sostenuta. dunque dite la vostra tennica e io dirò la mia tal quale come la dissi a Chiara e a Lettera e a Gregò... ci state?


Mia cara Ina col sorriso... e come se no! Ho scoperto dal questionario che hai 18anni e a 18 anni devi sorridere alla vita!
Non si tratta di bastanza, tu da sola - ma anco solo Milla - basterebbe e avanzerebbe, acciocché io dessi amplia et esaurienta spiegatione di quello che cognosco.

Il fatto è che si parlava di segreti del mestiere gelosamente conservati dai professionisti che - pare - li svelino solo dietro il pagamento di congruo valsente... segreti della beata perché il segreto anche se prezzolatamente svelato non è un segreto amenoché, gli aglievi dei professionisti possessori di tali segreti non giurino che non riveleranno a niuno il segreto se non ha pagamento e sotto giuramento.  :icon_rolleyes:

Dunque, la mia è stata una gioconda provocazione... che ha ottenuto esattamente il risultato che volevo  :horse-wink:. ve ne siete accorti?

Mie care, per mio sollazzo spiegherò a Chiara e a Lettera, a Milla e a Ina, a Sansone e ai Filistei, a Rocco e ai suoi fratelli il passo d'Aure e dato che ci sono, mi dilungherò anche sul passo del Falsarego, su passo Corese e sul passo di Roncisvalle  :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 07, 2015, 07:17:25 AM
Tu stai dicendo, che il segreto è che non ci sono segreti?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 07, 2015, 09:47:09 AM
Non dimenticarti di illustrare il passo passo, che è il segreto per raggiungere, con il tempo che ci vuole (alcuni decenni) una buona conoscenza dell'equitazione e (coon tempo molto minore, ma sempre lunghetto) una buona progressione dell'addestramento del quadrupede.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 07, 2015, 02:19:01 PM
Questo passo d'Aure è peggio del segreto di Fatima  :benedizione:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 07, 2015, 03:07:08 PM
Poichè non sarò in grado di capire le descrizione, chiedo cortesemente che sia linkato un filmato - giusto per sapere di cosa si parla; dopodichè il resto lo lascio a chi si appassiona dell'equitazione superiore, io già stento su quella inferiore.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2015, 08:22:40 PM
Una gentile utante di questo inclito foro, notava che questo topicone (quasi 130.000 visite) e quello delle malate di acquisti compulsivi in selleria (quasi 108.000 visite) sono i più visitati in assoluto.

Lei dicie che la ragione è perché tutti e due, si occupano di scemate... offrono delle scemate, in vero lei ha usato un'altra palabra... coprologica,  fecale.
Dunque a suo parere il pubblico pagante, che siete voi che leggiete e che postate in questi due topici, ha decretato questo enorme su-cesso perché la percentuale di "cagate" esposta è particolarmente alta e che questo primato è stato costruito sopratutto dal sottoscritto, per ragioni di eleganza non dirò quello che penso di questa gioliva signora, ma consentitemi - sopratutto per difendere l'inclito pubblico pagante - di dire come la penso dato che la nostra vi considera una massa imbelle, ignorante, stupida e pecorona che frequenta questo foro per amor di cagate. 

Riguardo il successo dello scioppaolic già mi espressi e mi ripeto:

... femmina si nasce e siete orgogliose di esserlo, noi maschietti bisogna prenderne atto e accettarvi così come siete, magari facendo dei compromessi.

Io, quando ho bisogno di un pantalone vado in un negozio, e dico: datemi un gins taglia 50... prendo sempre la stessa marca così non li misuro, pago e via.
Mia moglie esce per comprare un paio di mutande e rientra dopo otto ore carica di pacchi e pacchettini, appena sposati l'accompagnavo, poi,  abbiamo deciso in comune accordo che lo sciopping lo fa colle amiche, si sostengono a vicenza sia per comprare il vestito per cerimonia che per andare al mercatino rionale che è diventato un rito settimanale, devo dire che è diventata parsimoniosa spende sopratutto per i nipotini.
Care ragasse, in conclusione, voi non siete delle malate compulsive da selleria ma semplicemente delle normali donne, vi comportate come delle normalissime donne giovani e belle, io così vi immagino, che discutono di acquisti, pertanto,  parafrasando un biondo capellone che si aggirava in Galilea 2000 anni fa, vi omaggio dicendo: voi siete il sale della terra, la luce del mondo...


Naturalmente gli amici gai - su questa mia ultima frase - non saranno d'accordo ma ce ne faremo una ragione, sono ca... fatti loro.  :icon_eek:

Vi sollazza questa spiegazione?

Ditelo, che poi proviamo a capire perché visitate questo topicone così liete e numerose... per farlo dovrò scomodare il buon colonnello Angioni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 07, 2015, 08:50:16 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2015, 08:22:40 PM
dato che la nostra vi considera una massa imbelle, ignorante, stupida e pecorona che frequenta questo foro per amor di cagate. 



raffaele, come al solito mi tiri in ballo. Mi va benissimo che dici quello che pensi, ci mancherebbe, ma non mi mettere in bocca cosa che non ho mai detto né mai pensato. Non girare la frittatina come solo tu sai fare, tanto la gente non è così scema da cascarci tutte le volte sai? Il tuo topicone e quello delle shopaholic da selleria hanno in comune di trattare un tema leggero, e per capirne la motivazione non importa che scomodi il colonnello , a cui forse darebbe anche fastidio essere scomodato per un argomento del genere. E' normale che quando tratti un argomento leggero hai più visite/commenti/successo di quanto tratti un argomento complesso, questo succede nella realtà, nelle comunità on line, e nei social network. Hai mai notato?

Il tuo topic e quello della shopaholic hanno in comune di trattare argomenti leggeri, ed io paragono il tuo "trattato" sulle donne di una profondità pari a quello delle chiacchere su che vestito comprare o di che colore. mai MAI E POI MAI mi sono permessa di offendere in tal modo le persone che scrivono in quel topic. Quello sei stato tu e lo sai benissimo, non io.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2015, 09:48:14 PM
Ecco qui il perche' Raffaele si accanisce in questo modo. Parlare di donne, di lallismo etc e' l'unico argomento che lo pone al centro dell' attenzione e fa si che questo post abbia tante visite e commenti. Altre cose, piu interessanti, interessano a pochi e lui ormai non le tratta praticamente piu. vuoi avere "successo"? Parla di giolive cagate.

caro raffaele, immagino che onore, che gonfior di petto ricevere complimenti e avere tante visitine su i tuoi innumerevoli blog. Ormai e' risaputo che piu si parla di giolive cagate piu un topic / blog e' visitato. Bisogna farsene una ragione. nessuno ti caga. Amen.

Parlare del lallismo, gioliva minkiata, ha reso questo topic quello, tra i tuoi , con il maggior numero di visite e risposte. Questo a causa dell'inutilita' del suo contenuto, al pari di quello "sophaolic da selleria".


Va bene, vuol dire che ho frainteso che non è vero che.

questo topicone è al pari dello scioppaolic in quanto ad inutilità.
Che non è vero che col parlar di cagate si accumulano visite.
Che non è vero che nessuno mi caga.
Che non è vero che per aver successo bisogna parlare di giolive cagate.

Scusatemi - sarà perché rispondo a Alexisi87 - ma ho un forte stimolo devo andare in bagno!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 07, 2015, 09:56:05 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2015, 09:48:14 PM


Parlare del lallismo, gioliva minkiata, ha reso questo topic quello, tra i tuoi , con il maggior numero di visite e risposte. Questo a causa dell'inutilita' del suo contenuto, al pari di quello "sophaolic da selleria". [/i]


esatto, io qui ho scritto che l'argomento lallismo è una gioliva minkiata e che il contenuto di "sophaolic da selleria" non ha utilità (è inutile) al pari del tuo (e viceversa). mai ho detto che chi scrive in quel topic o nel forum sia una massa imbelle ignorante e pecorone. ti rendi conto di quello che metti in bocca alla gente oppure fai finta di niente? fai sempre così, sempre. Offendi e basta.


Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2015, 09:48:14 PM
Scusatemi - sarà perché rispondo a Alexisi87 - ma ho un forte stimolo devo andare in bagno!

Alexis (senza la i) 85, non 87. Oltre ad andare in bagno e rimanerci, impara a leggere e pure a scrivere. grazie.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2015, 10:03:29 PM
E' vero, non l'hai detto - ci sarebbe mancato! - ma come definisci coloro che visitano blogs o topics solo perché ci sono cagate?
Perché di questo si tratta, hai invitato a scrivere di cagate per aver seguito/successo pereché i lettori amano questo: le cagate... giusto?

Scusami, ma dato che ho premesso che sono igniorante e cavallaro mi avresti potuto perdonare il salto di tasto o no?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2015, 10:13:05 PM
In questo momento ci sono 28 visitatori e 4 utanti che visitano questo topicone e leggono di cagate perché - per mia libera scelta - son voluto scendere al livello dalla gentile utante, per dimostrare la sua stercolofilia.

Detto questo, continuerò di nuovo ad ignorarla per come merita.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 07, 2015, 10:22:54 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2015, 10:03:29 PM
E' vero, non l'hai detto - ci sarebbe mancato! - ma come definisci coloro che visitano blogs o topics solo perché ci sono cagate?
Perché di questo si tratta, hai invitato a scrivere di cagate per aver seguito/successo pereché i lettori amano questo: le cagate... giusto?

Scusami, ma dato che ho premesso che sono igniorante e cavallaro mi avresti potuto perdonare il salto di tasto o no?

io avrei invitato a scrivere di cagate per avere successo???? ma che dici???? ma dove?????

Proprio quì:

Citazione da: Alexis85 - Dicembre 01, 2015, 06:25:47 AM
il motivo e' la grande repressione e la rabbia di un uomo di cavalli, ormai anziano, che non e' riuscito ad imporsi come allevatore e addestratore. Tu hai ragione, uno proietta tante cose nel cavallo, sopratutto se e' ambizioso. Ma immagina di farti tanta esperienza ma cmq non riuscire mai a raggiungere nessuna tua ambizione. Ecco qui il perche' Raffaele si accanisce in questo modo. Parlare di donne, di lallismo etc e' l'unico argomento che lo pone al centro dell' attenzione e fa si che questo post abbia tante visite e commenti. Altre cose, piu interessanti, interessano a pochi e lui ormai non le tratta praticamente piu. vuoi avere "successo"? Parla di giolive cagate.

te sei fuori proprio... mai mi fiderei di quello che scrivi... né delle tue traduzioni.... né delle tue "teorie". Inventi le cose, metti cose false in bocca alla gente, offendi bellamente gli altri, rigiri di un bel po' la frittata, facendo solo brutta figura. roba da matti. roba-da-matti.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 07, 2015, 11:07:22 PM
ADESSO BASTA. non ti puoi permettere di modificare QUELLO CHE IO SCRIVO.

INOLTRE IL MIO NON è UN INVITO A SCRIVERE DI GIOLIVE CAGATE, MA UNA SOTTOLINEATURA DI QUELLO CHE TU STAI FACENDO. TU VUOI AVERE SUCCESSO E QUINDI PARLI DI CAGATE, ed è per questo che mi stai provocando. Dato che hai cercato di parlare di qualcosa di interessante, pensando che tutti siano interessati alla tua spiegazioni di equitazione classica, ora cerchi di deviare su qualcosa d'altro. non si spiega in altro motivo per cui tu abbia ritirato fuori le mie parole SOLO ORA. FAI PENA.

:specchio: :specchio: :specchio:  :specchio: :specchio:  :specchio: :specchio:

Difficile vero?    :cheesy2: :cheesy2:  :cheesy2:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 07, 2015, 11:17:05 PM
Il video del passo d'Aure, per favore.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 07, 2015, 11:17:32 PM
non può. è impegnato in bagno.

Infatti, caro Alex, appena tiro lo sciacquone ci risentiamo:

:poop-411: :poop-411: :poop-411:

... che profumino!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 08, 2015, 09:28:41 AM
Qua l'unica che sta facendo solo brutta figura è ........ si, sei tu!

Ho imparato, ad esempio quando leggo le sue conclusioni sulla mascalcia ma anche altre sull'addestramento, a leggerle e stare zitto, a considerarle frutto com'è inevitabile delle esperienze che ha avuto e come tali considerarle, metto le sue conclusioni nel "bagagliaio delle possibilità" e fine. Bisogna tenerlo caro anche, perché non sono molti quelli disposti a raccontare delle loro esperienze in modo genuino credimi. Leggo e non intervengo perché se intervenissi prendendolo di punta farei la tua stessa fine, passerei per isterico e così successe una volta. Raffaele è fatto così, lo conosco virtualmente da molti anni, da quando mortificò persino un mio amico tale omdecavaj che raggiunto un certo numero di gratuite mortificazioni smise di intervenire sul vecchio forum. Eppure la "vivacità mentale" (non saprei come chiamarla) che gli appartiene lo rende insopportabile e indispensabile al tempo stesso e capita, come è già capitato, che negli scontri e scaramucce i suoi detrattori pur con le loro ragioni ne escano sempre sconfitti. Pochi riescono a tenergli testa uscendone in qualche modo illesi e in certo senso arricchiti, Alex è uno di questi ma tu, mia cara, non sei ancora tra questi.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 08, 2015, 02:42:08 PM
Devo dire che - dopo 10 anni di avvicinamento alla barefutteria -  la delusione è grande, ma non è il caso di parlarne ora.
Ho un vago ricordo di omedecavaj, ho scoperto - poi - che l'uomo di cavalli aveva vent'anni (beato lui) e che aveva fatto due o tre staggi con Carletto, potevo lasciarlo perdere ma fu troppo tardi.

Stavo cercando di fare un ragionamento sul perché due topici così differenti godono di uno incredibile numero di visite, ma prima, dovevo far capire a chicce e sia che non accetto più interventi gratuitamente offensivi in questo topicone dato che ho scoperto che le giolive si esercitano in questa lieta attività in altra parte del foro:

... nell'esprimere la mia solidarietà e il mio rammarico per certi comportamenti, ti segnalo questo link che mi ha mandato l'amica... ... ... sul comportamento veramente vigliacco. sparlare dietro le spalle è cosa da donnicciole... ... non ho voluto scrivere in pubblico questa cosa ma volevo fartelo sapere, pensavo che questo forum fosse un pò diverso dagli altri...

Bene, facciano pure, ma sappiano che - se cercheranno di fare la stessa hosa in questo contesto - avranno la cura adatta, quella che si meritano...




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 08, 2015, 04:09:54 PM
Tieni conto che Gene Ovnicek è un maniscalco molto reputato - almeno lo ritengo tale, e non sono il solo; ebbene, nel suo sito mostra rispetto e interesse per la "barefutteria", e chi conosce la buona "barefutteria", soprattutto per i suoi rapporti con la ricerca scientifica, vede subito che Gene segue con molto interesse alcuni temi e alcune idee proprie di alcune "scuole".

In pratica, sembra che Gene Ovnicek, l'inventore dei ferri di Oddo e della teoria che ci sta dietro,  apprezzi le pratiche barefoot molto, ma molto di più di te. Che devo dire.... sarà un ingenuo che si beve tutte le minkiate del primo venditore di fumo che passa....  dovrai disilluderlo.... :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 08, 2015, 08:28:16 PM
Bah, aver tenuto un lallo 8 anni scalzo, aver inventato il paddocco Xe, aver tentato di scalzare altri 4/5 lalli, aver cercato di mettere scalzi (almeno i posteriori dei poni per i bambini di Cimarosa), e infine aver seguito per 7/8 mesi la "cura" Ramey per la navicolite dimostra che intuivo che qualcosa di buono ci doveva pur essere.

Però, il mio interesse non era dettato da "fede", ma da cognoscenza dei testi antigui e di aver visto -  in altro tempo - lavorare i muli gli asini e i lalli (solo di dietro) scalzi.
Vice e versa, la lallista scalza il suo lallo per seguire i precetti della setta che - in primis - demonizza la mascalcia senza sapere di cosa si tratta - e poi si compra le scarpelle fucsia a 250 euri il paio.

http://www.renegadehoofboots.com/bootcolors.html

Le mie conclusioni? Le dirò, comunque, se volessi andar su un animalo scalzo senza ploblemi comprerei un mulo - stranamente - non esistono scarpette per muli... o no?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 08, 2015, 10:03:46 PM
Primo, quasi non esistono più i muli; secondo, ferrano pure quei pochi - perlomeno così mi hanno detto i rari escursionisti su mulo che ho incontrato.

Per quanto mi riguarda, sì: non avrei il minimo problema a montare un mulo invece che un cavallo; il problema è che già sono pochi quelli che ti insegnano bene le cose relative ai cavalli, figuriamoci quanto pochi sono quelli in grado di farlo con i muli!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 08, 2015, 10:35:03 PM
... era sottinteso che mi riferissi ad un mulo da lallista, quelli che lavorano - specialmente nei boschi - hanno bisogno di ferri, e pure di ferri particolari: coi ramponi anche agli anteriori - stranamente - quelle brave bestie portano, su strade scoscese, con muschi, lippi e lastroni di granito assai scivolosi, un paio di quintali di legnia sul gropponie.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 08, 2015, 11:33:27 PM
.... e certo! Con i ferri scivolano..... per rimediare ci vogliono per forza i ramponi. Quanto i ramponi servano per evitare di scivolare sui lastroni lisci, lo ignoro. Quanto al peso: ti assicuro - purtroppo non ci siamo ancora incontrati di persona - che, pur essendo lallista, sono ben lontano dal pesare un paio di quintali.

A proposito, il lallista mulino come si chiama? Un mulista? Un mullista? Che vezzeggiativi analoghi a lallo circolano, o si possono immaginare, per il mulo?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 09, 2015, 05:39:58 AM
Mio ingenuo et inesperto giovine amico, ti è sfuggito che scrissi: muschi, lippi e marmi da fare caricati con 200 kili - stranamente - nei boschi l'umido è di hasa, e in certe condizioni ( experientia diretta - erba bagnata)si scivola benissimo anche con gli zoccoli sferrati, ma anco senza queste condizioni, dato che i muli vanno su e giù per inclinatissime, ripidissime, ertissime salite et discese, mettere i ferri rampognati è semplicemente una cosa di buon senso.

Beccatevi questi giocondi videos, dietro quella dura fatiga ci son secoli di sapienza... o vogliamo dire che per mille anni questi allegri bordonari si son sbagliati?

https://www.youtube.com/watch?v=3op5U-o9fT8

https://www.youtube.com/watch?v=LdIO0M4TOS0

Questo è il ploblema, le giolive lalliste credono sia alle hose buone che alle allegre scemate, dire che un mulo può lavorar scalzo meglio e più a lungo del lallo è hosa bona, dire che vada senza ferri a fare quel lavoro che vediamo nell'allegro filmato, è una scemata.

Dire che se facesse quel lavoro senza ferri andrebbe meglio e non scivolerebbe è... non scrivo la parola che tutte voi penzate e uso un lieto eufemismo: una strana idea.

Il mulo, non è adatto alla lallitazione, la femmina di homo sapiens non prova alcuna attrazione verso queste magnifiche bestie, con le quali l'umanità ha un debito magno assai.

Ma nel caso dovremmo trovare prima il vezzeggiativo di mulo, qual'è?

Apriamo un lieto concorso: care ragasse come chiamereste nell'intimità un placido mulo?
Titolo: Le pas d'Aure.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 09, 2015, 06:21:42 AM
Mie giolive, losoloso sono in debito, state aspettando il passo di AntonioEnricoFilippoLeoneCartier visconte d'Aure.
Per questo lungo ponte sono stato assai impegnato coi gemellini, sono puledri senza testale...

Beccatevi intanto l'inizio della lunga historia del pas d'ecole:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/12/le-pas-daure.html

e dato che ci siete, leggietevi cosa scrisse il Nostro sul passo nel suo celebre trattato:

Le pas qui est la plus lente des allures est aussi celle s laquelle le cheval marche le plus d aplomb les jambes se portant alternativement en avant agissent sans effort car l allure étant moins rapide elles ont besoin de moins d extension et elles se partagent plus également le poids du cheval Pour obtenir l allure du pas il faut faire agir les jambes légèrement et par degré afin que trop de force ne lui fasse pas épnrouver une sensation qui pourrait l engager à passer à une allure plus allongée Ame sure que les jambes agiront pour porter le cheval en avant la main doit se fixer légèrement pour maint enir le devant et régler les mouvements et la marche du pas Plus on veut allonger cette allure plus il faut faire agir les jambes en présentant à la bouche un soutien qui engageant le cheval à s appuyer sur la main trouvera par cet appui le moyen de donner un plus grand développement aux épaules Pour le ralentir les jambes doivent diminuer d action tandis que la main qui dans le pas allongé sert de soutien agira alors pour décharger les épaules et arrêter leur développement Lorsque l on veut obtenir un pas léger et cadencé on augmentera en même temps l action des mains et des jambes Les jambes du cheval se portant alternativement en avant pour que le pas soit régulier elles doivent embrasser une même étendue de terrain il est donc nécessaire pour ne point déranger cette régularité que le cavalier renferme son cheval entre des pesanteurs égales qui contribueront à le maintenir droit Etant maintenu entre deux poids égaux s il marchait inégalement cela viendrait d un défaut de construction qui en donnant plus de force à un côté ferait marcher le cheval de travers i Lorsqu un cheval marche de travers il ya un côté plus avancé que l autre Il faut pour redresser ce côté user de moyens qui puissent le maintenir oa le faire reculer et qui en même temps feront avancer le côté opposé Nous avons vu dans l action des rênes que pour reculer une épaule il fallait tirer à soi la rêne qui agissait sur cette épaule en arrêtant ainsi son développement on aidera celui de l épaule opposée ou du moins en ralentissant la première on met la seconde dans le cas de passer en avant ou de marcher sur la même ligne Il en est de même pour les jambes lorsqu une seule agit elle tend à pousser l arrière main du côté opposé à son action et par conséquent à faire
marcher ce côté le premier Ainsi lorsque par un défaut de construction le cheval marche de travers il faut par l effet d une rêne ou d une jambe rectifier son allure en arrêtant ou maintenant i Un côté paraît plus faible souvent parce qu il est moins exercé c est par un travail bien entendu et plus répété qu on lui fait reprendre de la force plus fort le côté qui va trop en avant la jambe ou la rêne qui agira sera toujours maintenue et rectifiée dans son action par la jambe ou la rêne qui soutiendra Par exemple si l épaule gauche reste en arrière il faut maintenir la rêne gauche et tirer à soi la rêne droite afin de reculer l épaule droite Si la hanche droite dévie ou se pousse à droite on offre un e résistance plus forte de la jambe droite afin que les hanches se portant à gauche l arrière main soit redressée la jambe gauche ne servira plus que de soutien mais assez ferme cependant pour que les hanches renvoyées à gauche par la jambe droite ne dépassent pas la ligne que l on parcourt
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 09, 2015, 07:40:04 AM
Un video, per favore.... giusto per capire di cosa stiamo parlando. La traduzione con Google Traduttore del pezzo sopra è inintellegibile.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 09, 2015, 09:50:17 AM
please in italianoooo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 09, 2015, 07:13:47 PM
Io sono una lallista ignorante ma è possibile che il passo del cavaliere del primo filmato sia diverso dal passo del cavaliere del secondo video? Poi a me sembra che il passo dei capo ripresa in entrambi i video sia diverso da quello degli altri cavalieri, è una mia impressione?   
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 09, 2015, 07:31:53 PM
Be' adesso che l'ho visto non me ne curo più: lo vedo brutto, macchinoso e artificioso. E sui gusti non si sputa (è corretta la traduzione dal latino?)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Dicembre 09, 2015, 07:43:16 PM
Uh, l'avevo già visto da qualche parte, ma non ricordavo di chiamasse così..
mi spiegarono che per ottenerlo è neccessario mettere pressione con le gambe nel momento in cui l'anteriore è "sospeso" (spiegato alla brutta, ma spero che capiate quello che intendo)

quindi attendo con curiosità la tua spiegazione data anni fa a tale Gregò :occasion14:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: nyna - Dicembre 09, 2015, 07:49:29 PM
Ma tu guarda! Io avevo un cavallo che faceva quel passo lì. Non sempre, solo in certe circostanze. Lo faceva da solo, nessuno glielo aveva insegnato. Dopo anni adesso scopro che ha anche un nome!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 09, 2015, 09:25:29 PM
Citazione da: alex - Dicembre 09, 2015, 07:31:53 PM
Be' adesso che l'ho visto non me ne curo più: lo vedo brutto, macchinoso e artificioso. E sui gusti non si sputa (è corretta la traduzione dal latino?)

Chissà perché... avevo predetto questa risposta!



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 09, 2015, 09:41:10 PM
Bè, lo dice il titolo stesso del video: pas d'école, che tradotto signfica: questi cavalli  non hanno scuola.  :chewyhorse:

Interessante - e sorprendente - il commento di nyna, che dice che un cavallo lo eseguiva come andatura spontanea.... non lo immaginavo e stento a crederci; mi convincerebbe un video in cui lo fanno cavalli inselvatichiti.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 09, 2015, 11:10:57 PM
Già. Il caviale mi fa un po' senso. Dei fagioli ci vado pazzo (anche senza cotiche, mi basta un buon olio, un po' di pepe, un filino di cipolla cruda): come hai fatto a indovinare?
Ci potrebbe stare pure la questione dell'uva acerba.

Eppure.... perchè quando guardo la vegetazione del mio Carso, i suoi colori, la compenetrazione degli alberi con i cespugli, la funzionale armonia dell'insieme, e non me ne stanco mai, ho un'impressione di grande bellezza (là dove altri vedono solo un "intrico disordinato") e quando invece guardo un giardino curatissimo, frutto di un'attenzione lunga e meticolosa, non provo la stessa sensazione di bellezza che è evidente agli altri? E più c'è simmetria, regolarità, geometria, meno mi piace?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 10, 2015, 05:50:44 AM
Beh, sono sicuro che mi crederai se dico che non sono un fighetto caviale e sciampagn, amo - anco - i legumi, in particolare le lenticchie di Pantelleria, e, ti assicuro che, ti perdi una delizia perchè non metti le cotiche nei fagiuoli... altra delizia - per me - è il baccalà fritto o il pesce stocco alla messinese, per non parlare della pasta alla carretteri... tutto manciari da bettole.

Per farvi orripilare dirò di più: quando andavo  a Palermo non mancavo di assaggiare il cibo da strada: li stigghiola, lu pani cu a'meuza, a'caurume, la frittola, mussu e peri di viteddru, masciddari di vacca, purpu vugghiutu, rizzi e raratufi... senza dimenticare i cibi leggieri: cazzilli e panelle, brosce cu gelato, granita e'limone, e per finire l'autista... del quale ho da parteciparvi un'amara historia:

https://unastoriasemplice.wordpress.com/tag/bibita-autista/

Già, se ne andato un pezzo dei miei tempi belli!

Dunque, sono arrivato ad apprezzare il caviar beluga (fantastico!) per gradi, eh si ho assaggiato pure quello, anche se eraè al di fuori della portata della mia tasca, infatti non ero io che pagavo!

Naturalmente, tutte voi sapete il pereché il caviar - l'odore del caviar - piace tanto agli uomini... certo non a tutti,  quasi quanto l'odore del tartufo, che - stranamente - è nomato anche trifola.  :horse-wink:

Ho vistato sia Versailles che la reggia di Caserta... seguendo i tuoi parametri dovrebbero essere il maximo della schifezza.

Per concludere, per capire L'Hotte, Baucher, Oliveira son passato, per: don Raffaé, don Luigi, zio Ciccio, M/llo Canto, Crispino, ed altri pure importanti che ho visto magari una volta sola all'opera, o dei quali ho dimenticato i nomi,  ma sopratutto, pereché, ho frequentato alcuni giolivi lalli...

Mentre preparo il proseguito del pas d'Aure, sollazzatevi con queste aggiunte, siamo a 8:
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/carnevale-tutto-lanno.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 10, 2015, 09:40:38 AM
In effetti, con riferimento ai giardini di Versailles, nella parte più in vista ("all'italiana"): si, esatto. Ci vedo il compiacimento per il  controllo; la natura completamente domata. Non mi piacciono i bonsai, anch'essi totalmente artificiali, ma almeno in quelli vi è l'espresione del rispetto e dell'apprezzamento della natura, ed il tentativo di emularla. Un giardino all'italiana per me è solo specchio della presuntuosità umana, e della paura per la natura incontrollabile. Mi sembra di aver già parlato di quanto la parola "pulizia" mi allarma, quando si parla di ambiente e di natura; la parola "raffinatezza" mi allarma quasi altrettanto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 10, 2015, 12:37:44 PM
Discorsi senza senso e fuori dalla realtà. La casa in cui vivi, le strade che percorri, i prati in cui forse galoppi, sono opera di "pulizia" e disboscamento. Torniamo all'età della pietra? Ah no, che peccato, anche i trogloditi rovinavano le caverne dipingendole come potevano. L'arte è un inutile sfoggio di presuntuosità? Disboscare per avere le materie prime per dipingere o suonare va bene ma modellare un albero no? I gusti sono gusti e non si discutono. Ma allora non è nemmeno necessario giustificarli con discorsi che faticano a stare in piedi.

I giardini all'italiana sono belli, hanno la loro storia e non fanno male a nessuno quanto i palazzi rinascimentali ai quali fanno da ornamento, in quanto confinati a quel singolo posto. E dato che penso che a nessun assessore venga mai l'idea di trasformare il Carso in un enorme distesa di palazzi rinascimentali con giardini all'italiana il problema non esiste.

Il passo di scuola offre la medesima lettura: escludo che da domani tutto il popolo equitante si metta a far marciare i loro cavalli a quell'andatura. Difatti è/era riservato al capofila come un giardino all'italiana è riservato al palazzo più importante, ed ha la sua storia e il suo perché. Il problema non esiste!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 10, 2015, 01:31:02 PM
Citazione da: max - Dicembre 10, 2015, 12:37:44 PM
Discorsi senza senso e fuori dalla realtà. La casa in cui vivi, le strade che percorri, i prati in cui forse galoppi, sono opera di "pulizia" e disboscamento.

Rispettosamente dissento. Trattandosi della cosiddetta ecologia profonda, dissento profondamente.

Un conto è accettare un male necessario, un conto è innamorarsene, compiacersene e trovarlo pure molto bello. E' il difetto della nostra cultura: immaginare che questa nostra cultura sia la migliore possibile. E' una lunga storia, ma dall'illuminismo in poi le cose sono precipitate. Fra l'altro, questo "progresso" ci porterà dritti al disastro come qualsiasi persona un minimo razionale può facilmente prevedere; una vera follia collettiva; forse c'è della saggezza nel vecchio detto "Deus qui vult perdere dementat".

I giardini all'italiana mi suscitano riflessioni, e sono riflessioni amare; e il fatto che piacciano quasi a tutti, mi danno il colpo di grazia.

Restando in tema equestre,  passo da parata che più mi affascina è quello di Senofonte: frutto di un'altra cultura, di un'altra sensibilità, e di un altro gusto. Combinazione vuole che abbia riletto (sempre per wikisource) l'Eneide: i versi che parlano di cavalli - pochissimi, brevissimi - sono splendidi, come pure quelli dello stesso autore nelle Georgiche. Ma in quel tempo, esisteva ancora il senso del sacro nella natura - e molti erano i boschi sacri.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 10, 2015, 02:52:31 PM
Beh, arrivati ai massimi sistemi mi ritiro in ordine bellilllo, torniamo ai nostri beneamati lalli, dato che credo/spero che le amabili 3grazie abbiano capito l'antifona e non vengano di nuovo ad imbrattare questo topicone, mi permetto di copioincollare questo giolivo m.p. che mi è arrivato qualche giorno fa:

... quando cerco degli approfondimenti sul web capiti fuori sempre tu!!!...
.... Sospendo per qualche minuto per dirti semplicemente GRAZIE !!! Con sincero affetto...


Credetemi non è per autocompiacimento che lo pubblico, ma per condividere il fatto che a poco a poco il mio blog è diventato un punto di riferimento culturalmente serio alternativo  al lallismo più miope e sciocco, e all'accademismo sterile e astratto.

Ovviamente,  non ho la verità in tasca,  ma, di sicuro  l'Assioma di L'Hotte è la precondizione, la imprescindibile consapevolezza necessaria a tutti coloro che trattano i lalli.

Pensateci, ormai l'assioma sta diventandi/è diventato un concetto diffuso, se vogliamo una banalità, un'ovvietà che però, è uscita dalle "tenebre" grazie ad una efficace e asciutta traduzione: la mia, e al battesimo assioma altrettanto efficace: di Alex.

Avevo accennato - prima degli allegri interventi - al buon colonnello Angioni riferendomi all'incredibile numero di visite che honora questo topicone - per non fare il pippone - ne parlerò stasera
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: nyna - Dicembre 10, 2015, 02:53:01 PM
Citazione da: alex - Dicembre 09, 2015, 09:41:10 PM
Bè, lo dice il titolo stesso del video: pas d'école, che tradotto signfica: questi cavalli  non hanno scuola.  :chewyhorse:

Interessante - e sorprendente - il commento di nyna, che dice che un cavallo lo eseguiva come andatura spontanea.... non lo immaginavo e stento a crederci; mi convincerebbe un video in cui lo fanno cavalli inselvatichiti.

Aspetta mi sono spiegata male. Lo faceva da solo, ma montato (non libero) quando gli si chiedeva del lavoro in piano "serio"
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 10, 2015, 03:32:11 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 10, 2015, 02:52:31 PM
Beh, arrivati ai massimi sistemi mi ritiro in ordine bellilllo, torniamo ai nostri beneamati lalli,

Eilà! Io lascio ai pensieri le redini lunghe, ma li controllo; ho nominato il passo da parata di Senofonte. Tutti ovviamente lo conoscono. In caso contrario.... purtroppo video non ce n'è.  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 10, 2015, 06:38:08 PM
L'unica descrizione di una parata che trovo in Senofonte è qualcosa che somiglia di più a un trotto riunito (passage) misto a impennate che a un passo.

Qualcosa tipo questo risultato qua:


E comunque dalle descrizioni appare chiaro che all'epoca era tutto molto più simile a vedere cavalieri di odierne fiere di paese che una equitazione evoluta, più sobria e rispettosa come poi è stato nelle successive accademie.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 10, 2015, 06:49:33 PM
Perché non nominare anche il passo spagnolo allora?
In fondo, non è forse un passo di scuola accentuato fin sull'orizzontale?



Ma non voglio scrivere di più, non voglio anticipare o peggio disturbare Raffaele in quello che vuole dire.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 10, 2015, 07:47:15 PM
Probabilmente le parate che si vedevano ai tempi di Pericle dovevano somigliare alle sfilate di paese siciliane, applauditissime dal pubblico incompetente.
Per conto mio - fatte poche giolive eccezioni - fare scendere di sella quegli imbecilli e li prenderei a schiaffi di dritto e di rovescio a uno ad uno.

Detto questo, paragonare il Principe ai cavallari siciliani est una grande offessa per il povero Xe, sebbene ricorra a mezzi orrendi e cada in alcune ingenuità, il Nostro sa quello che fa ed è di una modernità sorprendente:

quando si abitui il lallo ad esser montato a redini lunghe, con la nuca rilevata e collo arrotondato non si fa altro che insegnargli ad assumere l'atteggiamento che gli è più congeniale e che esso preferisce... .... e non soltanto proverà piacere ad esser montato, ma apparirà di aspetto splendido, maestoso e formidabile, come si possa ottenere questo risultato è ciò che ora tenteremo di spiegare....

La spiegazione è raccapricciante per la lallista attuale, fa ricorso ad imboccature severe da alternare ad altre più meno dure per poi approdare ad una "dolce", ma, tenendo conto dei tempi e dei mezzi a disposizione, il Nostro si riscatta dicendo: è possibile usare sempre e in ogni circostanza un morso duro ricoprendolo (supponiamo di cuoio) e alleggerendo la mano. (riprova della finezza equestre del principe ateniese).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Dicembre 10, 2015, 07:56:09 PM
Citazione da: nyna - Dicembre 10, 2015, 02:53:01 PM
Aspetta mi sono spiegata male. Lo faceva da solo, ma montato (non libero) quando gli si chiedeva del lavoro in piano "serio"

per curiosità, che cavallo era?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: nyna - Dicembre 10, 2015, 08:08:00 PM
Un purosangue ina
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 10, 2015, 08:31:45 PM
Infatti:
C'è da dire che d'Aure prediligeva i lalli di purosangue che - per struttura/per l'inclinazione delle spalle sono facilitati per eseguire questo movimento.
Per mia esperienza ho visto...

quì c'è il continuo:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/12/le-pas-daure.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 11, 2015, 03:53:39 AM
... dunque dicevo di Angioni, ne è venuto fuori un pippone, leggietelo quà:

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/affinita-casuali.html

e dato che ci siamo, beccatevi pure questo:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/12/le-pas-daure.html
Titolo: Il signore de La Palice: meglio il caffe che il surrogato...
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 11, 2015, 03:14:41 PM
Grazie alla mia rete di delatori ho trovato chi scrive - le stesse cose che ho scritto io - in francese:

Cette réalité est confirmée par les statistiques des licencié(e)s de la fédération française d'équitation. Ce sont, en grande majorité, les filles qui pratiquent ce sport. Elles arrêtent l'équitation vers l'âge de 16 ans, au moment où elles rencontrent une nouvelle source de stimulation sexuelle : l'homme.

http://www.deuxdegres.net/projects/sport-et-sexe/

C'è poi un abbandono assai significativo, il dropaut dai 15 ai 18 anni che ha un'altra spiegazione, la conoscenza del sesso vero e proprio, è un periodo critico, che a volte è causa dell'abbandono del "ben cavalcare", le ragasse passano - per così dire - dal surrogato al prodotto vero e proprio.

http://lallietope.blogspot.it/2015/07/drop-out.html



Nous le savons tous, l'équitation est avant tout un fabuleux outil d'éveil sexuel pour les femmes. Le plaisir de l'équitation est lié à la stimulation clitoridienne.


Ca va sans dire... tutto ciò non riguarda le gentili utanti di questo inclito foro..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 11, 2015, 04:58:03 PM
Mah aver trovato un tizio francese (chi è? Che titoli ha? A quali fonti attinge? Dove è apparso l'articolo citato?) che scrive le stesse cose che scrivi tu non prova assolutamente niente, sai benissimo che in rete si trova tutto ed il contrario di tutto e chiunque può scrivere le minkiate che vuole.

In età adolescenziale c'è un alto tasso di abbandono in tutti gli sport, tutte le ragazzine che smettono di fare sport, agonistico o meno, a 15-16 anni secondo voi lo fanno per motivi sessuali? Ma dai, siamo seri!

In questo forum siamo tutti adulti e vaccinati, inoltre si scrive in forma anonima, non credo che nessuna di noi (almeno io no di certo) avrebbe il benchè minimo problema ad ammettere di aver avuto un orgasmo a cavallo.
Secondo me la maggior parte di noi è troppo occupata a pensare a come star su o a come montare decentemente o a come passare un ostacolo senza spiaccicarsi che proprio l'aspetto sessuale non ci si affaccia neanche all'anticamera del cervello.
Inoltre se proprio proprio vogliamo essere precisi a cavallo ci si siede (o almeno nel lavoro in piano così dovrebbe essere) sulle natiche, per avere un certo tipo di stimolazione si dovrebbe star sedute col sedere in fuori.

Ma tanto ormai hai deciso di aver ragione e quindi è perfettamente inutile discutere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Dicembre 11, 2015, 05:55:42 PM
io davvero rimango stupefatta nel leggere queste "robe" (sto usando un eufemismo) e, siccome sono una signora, mi trattengo dall'essere volgare e soprattutto non voglio mettermi sullo stesso piano di questo signore nè tantomeno di chi prende spunto da queste emerite scemenze, oltretutto offensive per il genere femminile, per darsi ragione come gli asini. Il mio unico suggerimento (che rimarrà inascoltato) è quello di rivolgersi ad un bravo psicoterapeuta, possibilmente sessuologo. Ci sarebbe molta materia sulla quale lavorare anche se temo che l'età avanzata renda purtroppo vano ogni tentativo. Invito invece chi dovesse malauguratamente capitare in questo topicone pensando che il sig. De Martinis sia persona qualificata e competente a leggere ed informarsi su come va il mondo dell'equitazione effettuando letture serie e formative.
Certo che se mia figlia avesse avuto l'occasione di capitare qui avrebbe sicuramente commentato in maniera meno formale ed educata della mia. Detto ciò, informo il sig. De Martinis che continuerò ad esprimere qui e ovunque mi aggradi la mia opinione; segnalerò (per quanto sia inutile) nuovamente ai moderatori l'ultimo post come offensivo.
Finisco con una considerazione: che schifo!

Gentile Old Duck, i suoi giolivi consigli, non sono richiesti e dunque gratuiti, se li tenga per se, nel caso insistesse comunque nel darli, lo faccia con cognizione di causa, per cui, su sua richiesta, le farò un ampio e dettagliato report sulle mie abitudini sessuali, in maniera tale che le sue indicazioni si basino su di un minimo di concretezza.
Comunque sono honorato che ella si preoccupi della mia salute psicofisica, non merito tanto, per il futuro, si astenga.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Dicembre 11, 2015, 05:58:24 PM
oh, dimenticavo! nel fare la segnalazione mi sono ricordata che qui il moderatore è il sig. De Martinis che quindi se la suona e se la canta a suo piacimento. Alla faccia della gestione democratica della comunità

Infatti, il vostro affezionatissimo moderatore non cancella, non sancisce alcun intervento, se lo ritiene opportuno, risponde in corpore vili, come in questo haso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 11, 2015, 10:52:09 PM
Mia cara, cara è riferito a Milla, se tu mi dici che non hai mai avuto un orgasmo a cavallo ti credo, ma non puoi estendere la tua situescion a tutta la categoria delle donne, sopratutto alle ragazzine.

Alla stessa maniera so che mi credi quando dico che, da parte mia, non c'è nulla di pruriginoso nell'affrontare quest'argomento, ed è lontanissimo da me la voglia di offendere le donne, che adoro e rispetto, dalla mia nipotina di 6 anni: un genio del uozap... a mia moglie: ancora il sangue delle mie vene.

Inoltre, tutte voi sapete che la mia è parola contraria e ho usato il filtro dei blogs, in maniera tale che chi si sente turbata dal fatto che tratti argomenti particolari, non vada a leggere, non si informa sulle mie presunte paranoie, sulle mie fissazioni, sulla mia sessualità disturbata, se lo fa o è perché è interessata o perché vuole provocare.

Ora, 50anni fa - ahimé esperienza diretta - le donne nei maneggi erano forse il 5/10 % dei praticanti, l'ambiente era nobil-borghese-militar-trombonico oggi, l'ambiente è un cineceo formato da femmine di tutte le classi sociali, sopratutto di ragazzine, tante ragazzine, tantissime ragazzine di tutte le classi sociali.

Come conseguenza, le donne - in Europa - sono il 70/80 % delle frequentatrici del mondo del lallo, fatto assolutamente unico nel panorama di tutti gli sports che hanno visto – fortunatamente – l'ingresso con piena dignità delle donne... sollevamento pesi compreso.

La mia analisi non è fine a se stessa, ma dovrebbe essere la base per avere consapevolezza - donne per prime - e per studiare il cambiamento che avviene/che è avvenuto nel mondo del lallo, e per spiegare perché siamo arrivati al lallo e al lallismo e come cercare - se possibile - di ricondurlo, una volta smorzati gli entusiasmi iniziali, verso il cavallo e l'equitazione.

Tutto parte in tempi non sospetti dai bambini, dalle bambine:
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/perche-lalli-e-tope.html
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/masturbazione-infantile-e-fare.html

E comunque, la questione sessuale/anatomica femminile - che esiste, è evidente, è nei fatti - è superata, come importanza, da quella sessuale/psicologica che è ben descritta da una donna, Roberta Ravello - appunto -  nel suo pretioso trattatello: Passione di Donne...



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 11, 2015, 11:02:08 PM
Ovviamente io non posso estendere la mia esperienza a tutto il genere femminile ed altrettanto ovviamente tu non puoi estendere la tua teoria "equisex" a tutte le donne.
Per favore citami qualche fonte più seria della Ravello! Non puoi costruire tutta una teoria psico-equo-sessuologica sul libriccino della Ravello su, siamo seri!

Se proprio abbiamo voglia di ragionare seriamente andiamo a vedere 50 anni fa quante donne c'erano negli altri sport rispetto agli uomini.

Non ti viene in mente che l'equitazione sia tanto attraente per le donne per il banalissimo fatto che non richiede una particolare forza fisica, che è uno sport elegante, che consente alle donne di sbizzarrirsi in mille accessori modaioli, che ci fa sentire belle ed eleganti senza bisogno di scomodare teorie cervellotiche?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 11, 2015, 11:38:16 PM
Ovviamente io non posso estendere la mia esperienza a tutto il genere femminile ed altrettanto ovviamente tu non puoi estendere la tua teoria "equisex" a tutte le donne.

Ma chi l'ha mai detto! A me interessa il contesto generale, ovvio, che ogni donna fa caso a se.

Per favore citami qualche fonte più seria della Ravello! Non puoi costruire tutta una teoria psico-equo-sessuologica sul libriccino della Ravello su, siamo seri!

Desmod Morris, in tempi lontanissimi... ripeto:
Tutto parte in tempi non sospetti dai bambini, dalle bambine:
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/perche-lalli-e-tope.html
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/masturbazione-infantile-e-fare.html

La Ravello benché "allegra" è la prima a squarciare il velo che copre il tabù.

Se proprio abbiamo voglia di ragionare seriamente andiamo a vedere 50 anni fa quante donne c'erano negli altri sport rispetto agli uomini.

Tal quale come nel'equitazione: poche pochissime, ma in nessuno sport, si è capovolta la percentuale di presenza a favore delle donne, e in nessun altro sport le donne hanno cambiato le regole e gli strumenti... e poi le donne non si sono appassionate allo sport ma all'attrezzo.
Come dire che nel tennis le donne non badano a come impostare la volé o il rovescio ma a curare e puccipucciare la racchetta.
http://lallietope.blogspot.it/2015/11/die-neue-weltanschauung.html

Non ti viene in mente che l'equitazione sia tanto attraente per le donne per il banalissimo fatto che non richiede una particolare forza fisica, che è uno sport elegante, che consente alle donne di sbizzarrirsi in mille accessori modaioli, che ci fa sentire belle ed eleganti senza bisogno di scomodare teorie cervellotiche?

Già detto:
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 04, 2015, 02:25:02 AM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 03, 2015, 04:48:01 PM
raffaè sei fottuto...
è venuto fuori che le donne montano a cavallo perchè fa sparire la cellulite!!!
http://www.oggi.it/benessere/fitness/2013/12/02/equitazione-sport-al-femminile/?refresh_ce-cp

Le donne sono il 90% di chi cavalca per piacere. Perchè il cavallo fa bene al corpo e allo spirito. Senza dimenticare gli effetti sulla cellulite...

Così ad orecchio, tendo a credere che quello che dice Ina, per sua experientia diretta, sia vero; ma ho trovato questo passaggio dell'articolo citato interessante:

Qual è il segreto di questo successo femminile?
«L'equitazione richiede poca potenza fisica, ma grandi doti di metodicità e concentrazione, qualità in cui le donne sono maestre».


A chi risponde alla gioliva domanda, sfugge il fatto che: il biliardo, il bridge, gli scacchi, che sono considerati sport a tutti gli effetti con federazioni, tornei e campionati ad ogni livello, pur necessitando di grandi doti di metodicità e concentrazione,e di nessuna potenza fisica vedon primeggiare gli uomini e la partecipazione femminile è assai scarsa... forse pereché le donne sono poco attratte dalle stecche, dalle carte e dalle scacchiere?

In effetti,  anche l'equitazione competitiva vede gli uomini eccellere, le donne non brillano particolarmente, tranne che nella specialità dove è necessario avere delle precise parti anatomiche "radiologiche"...

http://lallietope.blogspot.it/2015/08/e-da-un-po-che-il-vostro.html

http://lallietope.blogspot.it/2015/09/una-questione-di-chiappe.html

Ora, io ho argomentato, l'ho fatto sopratutto in altra sede, per la scabrosità dei tema, ma dimmi: per quale motivo fu imposto alle donne la monta all'amazzone?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 12, 2015, 12:22:55 AM
Parere personale: secondo me, questa è una delle volte in cui  hai esagerato.

La tua tesi l'hai espressa; l'hai argomentata; qui la conoscono tutti; affermi che il tuo blog ha moltissime visite e quindi la conoscono anche altri; perchè mai cercare di mettere all'angolo le persone per forzarle a darti ragione? Io ci giurerei che Oliveira era una persona gentile nei rapporti umani. Mi dà questa impressione da come monta nei preziosi video che ogni tanto linki. Tu hai conosciuto persone che l'hanno conosciuto e allora dimmi: sbaglio? Oliveira era provocatorio, sarcastico con le persone?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2015, 02:30:32 AM
Boh, sarà! Non forzo nessuno a darmi ragione, semplicemente mi sono stufato e ho deciso di reagire ai giolivi insulti, e continuerò a farlo alla mia maniera.
E' tutto scritto, vai e guarda la cronistoria, e vedi chi ha insultato, chi attacca e chi offende sul piano personale.
Io scrivo alla mia maniera, ironizzo, sarcasticheggio, punzecchio, ma non insulto, non piace? Beh me ne farò una ragione.

Oliveira: alto, imponente, tipicamente latino, indulgente coi novizi, esigente e buono coi suoi lalli, diventa feroce con gli snob e i vanitosi... è considerato il miglior cavaliere di alta scuola moderno... dichiara di appartenere alla tradizione francese.

Detto questo, ecco un sunto del ritratto che di lui fa uno dei suoi aglievi:

Il Nostro aveva un caratteraccio, amava conquistarsi il rispetto e perfino l'ammirazione dei suoi allievi e degli spettatori, ma se notava condiscendenza o esibizionismo durante il lavoro diventava terribile, anche coi potenti era inflessibile: una volta - in Inghilterra -  rifiutò di esibirsi perché l'ambasciatore portoghese non era stato degnamente sistemato, e, con la famiglia reale già in tribuna si aspettò fino a quando non ottenne soddisfazione.
Aveva un atteggiamento dominante e non sempre piacevole... ... quando c'erano problemi, guardava il suo interlocutore senza vederlo, lo trapassava con lo sguardo come se fosse stato trasparente... pessimo segno.
Nei primi tempi della nostra cognoscenza ebbi il privilegio di essere accolto all'aereoporto da lui, per contro, lo vidi una volta  - mentre era a cavallo - ignorare giolivamente un membro della famiglia reale che entrava in tribuna.

Questo ritratto, sarà condiviso da alcuni e contestato da altri che lo frequentarono occasionalmente e apprezzarono solo la sua civiltà, la sua allegria, la sua semplicità e la sua gentilezza.
Era questione di impatto. di atmosfere... è il solo cavallerizzo che conosca che montava regolarmente anche i lalli dei suoi allievi per non lasciarli prima che raggiungessero l'obiettivo prefissato.

Se ne stracatafotteva dell'importanza sociale di coloro che venivano da lui e non dava conto al ritorno economico che il suo talento poteva procurargli... ... fu povero tutta la vita, e, a parte il maneggio in isolata campagna, non ha posseduto e non ha lasciato nulla.

Per capire il suo comportamento così difficile, perfino con le persone che gli stavano vicino,... ... ho dovuto prima scoprire l'ignoranza, l'empirismo, la cecità che regnavano nel mondo equestre... ... sono convinto che il suo carattere così ombroso e scorbutico derivasse da quell'ambiente che - malgrado la sua enorme popolarità -  non lo riconosceva per le sue effettive qualità. Era un genio!

Ho avveritito la sua grande soddisfazione quando il Generale Durand (si quello del pas d'Aure) lo pregò di venire a dare lezioni regolari a Saumur, e ugualmente, quando - poco prima della sua scomparsa - ho organizzato un incontro con Reiner Klimke, che non abbisogna di ulteriori presentazioni, il quale andando via, nel ringraziarmi, disse: "il vostro Maestro è certamente il più grande cavallerizzo che abbia mai visto, peccato che non abbia lalli degni di lui".
L'equitazione di Oliveira costituisce... ecc. ecc. quì comincia l'analisi della tecnica e dei metodi del Maestro.
                                                                                                                    M. Henriquet, Ottobre 1995


Sai che sto penzando?
Che le giolive utanti che mi attaccano, non leggono manco quello che scrivo, siccome hanno la cammisa cacata vogliono che taccia, o - almeno - che non turbi la lieta atmosfera, infatti, tranne Milla, nessuno ha argomentato, ha tentato di argomentare, si son limitate all'insulto, a dire che sono un maniaco sessuale, vecchio, sporcaccione, mentecatto ecc. ecc. e se dico che quelle bestie da 8 tonnellate son lalli da carne da macello allevate per quello, per fare bistecche:  sono incompetente, non capisco niente, parlo per sentito dire, quei lalloni sono ottimi lalli da sella... perché?
Perché chi promuove/vende quegli animala ha parimenti la cammisa cacata ... la coscienza sporca, o no?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 12, 2015, 08:59:26 AM
La mia signora nega la cosa (e non avrebbe motivi a mentirmi) e nemmeno ha mai avuto confidenze che le facciano pensare che sia vero...

Però... leggendo tra i commenti del seguente link, tra equitazione e ciclismo ad alcune pare che capiti, ad altre no, altre ancora lo sfregamento causa irritazione...
Il link parla di un sondaggio americano su 6000 donne, e pare che la cosa sia confermata da molte...
Peccato non ci siano riferimenti al sondaggio vero e proprio con numeri precisi : (

http://www.forumsalute.it/community/forum_26_amore_sesso_e_dintorni/thrd_1332_lequitazione_provoca_orgasmi_1.html (http://www.forumsalute.it/community/forum_26_amore_sesso_e_dintorni/thrd_1332_lequitazione_provoca_orgasmi_1.html)

Potremmo aprire noi un sondaggio anonimo, come facemmo con il cavallo scalzo.......
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 12, 2015, 01:30:17 PM
La tesi sostenuta riguardo alla stimolazione dei genitali femminili nella pratica equestre, presente in più puunti di questo topicone, ha il merito di segnalare l'esistenza di un fatto che può riguardare  ragazze e  donne. E' una tesi plausibile e sostenibile.

Tuttavia non riguarda, per definizione,  il "pianeta uomo": mi irrita moltissimo che sia un uomo a occuparsene, ritengo che debbano occuparsene le donne, fra di loro ed usando la necessaria cautela e sensibilità, nel caso che il problema vada affrontato con preadolescenti o adolescenti.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2015, 02:25:39 PM
Caro Max, il fatto tennicamente non sussiste, stiamo parlando di una delle innumerevoli possibilità (ho detto possibilità, non è detto che lo facciano tutte) che hanno le donne per procurarsi il piacere da sole. tal proposito consilio la lettura di

http://www.amazon.it/Generazione-guida-felice-sesso-ancora/dp/8856501511

sarà sorprendente anche per molte delle giolive femmine.

Non mi riguarda neanche il comportamento della singola, non fa testo, quello che mi interessa mettere in claro è che, i cambiamenti "epocali" nel mondo del lallo, non sono dettati da un progresso culturale/scientifico/tennico ma dalla esigenza di acquisire il maggior numero di clienti che rispondono ad un certo targhet che va coltivato fin da bambine...

... il cavallo si può montare e l'azione del cavalcare è facilmente riconducibile all'azione del "montare" per la copula, cosa che in linea teorica dovrebbe far pendere la bilancia della preferenza verso una maggiore percentuale di maschi; ma così non è stato e così non è per un motivo assai semplice: - il cavallo è un animale muscoloso forte fiero altero maschile "virile" (infatti chiamiamo "cavallo" anche se il soggetto in questione è una giumenta), dunque, i maschietti lo inquadrano come un simile simbiotico mentre le femminucce vedono in quella figura un muscoloso potente forte partner maschile, aggiungete che per montare a cavallo ci si posiziona a gambe divaricate ed il movimento principale per il ben cavalcare consiste in spinte pelviche più o meno accentuate, ecco allora spiegato il rapporto di preferenza (spesso inconscio) delle femminucce verso il cavallo.
Da La Scimmia Nuda - Desmond Moris - Bompiani Editore-

Se questo si capisse metà del lavoro sarebbe fatto, ho cercato di coinvolgere due gentili signore in questa lieta impresa, hanno accettato, una in particolare ha inizialmente collaborato, poi ha rinunciato.

Come ho già detto, il ploblema non si pone per le ragasse che fanno agonismo, spettacoli, lavoro ecc. questi ambienti sono praticamente gli stessi, i cambiamenti sono tennici, strumentali, di metodo, di materiali ma fisiologici e minimi, non si è sconvolto l'impianto acquisito.

La rivoluzione topenicana è stata imposta dalla massa lallista (femminile) assolutamente di contorno allo sport e al trabajo che si è avvicinata al lallo per: 

(http://www.deuxdegres.net/wp-content/uploads/2013/03/plaisir-%C3%A9quitation-source-%C3%A9tude-TNS-SOFRES-les-pratiques-%C3%A9questres-2007.jpg)

dell'anima, dello spirito e del corpo, appunto.





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 12, 2015, 02:37:42 PM
Alex ti bacerei per quello che hai appena scritto!

Il libro di Morris l'ho letto molti anni fa, non mi ricordo se e come faceva riferimento all'equitazione e comunque mi hai citato solo 3 fonti:
1) la Ravello (a me illustre sconosciuta che non mi risulta essere né psicologa, né sociologa né sessuologa ma una semplice appassionata che ha deciso di scrivere un libretto in cui esprime le SUE opinioni, e poi anche qui Raffaele ha riportato degli stralci, bisognerebbe vedere nel contesto qual'è il significato delle frasi riportate).
2) il tizio francese che non è dato sapere chi sia, a quale titolo scriva, boh.
3) Desmond Morris  :chapeau: ma è un pochino datato e anche lì bisognerebbe leggere cosa scrive esattamente.
Max riporta una ricerca statunitense se non erro ma anche questa fatta da chi? Come?
Se questi sono i vostri capisaldi allora anch'io posso scrivere una qualunque scemata e portarla a sostegno di una tesi qualsiasi, potrei dire che le donne amano tanto l'uncinetto, il cucito, il punto a croce perchè l'ago, l'uncinetto ecc. sono simboli fallici e citare un'indagine fatta su 8 casalinghe di Cantù.

Vorrei far notare (Alex l'ha già fatto) che (a parte la Ravello) la tesi dell'equazione cavallo=attrazione sessuale femminile è sostenuta da MASCHI, mi fa venire in mente Freud, Jung e compagnia bella, ma cari maschietti volete sapere meglio di noi cosa ci succede "laggiù"?

La monta all'amazzone è stata ovviamente imposta dagli uomini perchè LORO temevano che ecc. oltretutto la sella da amazzone (cito Raffaele) in quanto a simbolismo fallico eh parliamone.

Ed infine io non nego che vi siano donne che provano piacere a montare a cavallo, andare in bici ecc. ma ci saranno altrettante donne che montano a cavallo per altri motivi e mi urta profondamente che su basi, IMO, del tutto labili (Ravello e Morris che parla in generale dell'infanzia e comunque espone un SUO pensiero) si pretenda di costruire una teoria generale.

E poi ancora, ammettiamo che TUTTE o la maggior parte delle donne amino montare a cavallo perchè provano piacere, ma a voi maschietti che vi frega? Temete di essere soppiantati dai nostri cavalli, vorrei far notare a questo proposito che esistono surrogati assai meno ingombranti e costosi.
E, alla fine di tutto ciò, mi domando a che pro sostenere questa teoria sessual-equestre, non capisco dove vuole andare a parare Raffaele.
Se tale teoria fosse provata cosa implicherebbe? A mio avviso proprio niente (a parte la mia profonda invidia per le signore che aggiungono un ulteriore motivo di sollazzo nel montare a cavallo).

Io non insulto Raffaele ma vorrei capire dove vuole andare a parare perchè mi sfugge.   

Ah adesso ho capito, Raffaele sostiene che la deprecata invasione di donne lalliste che porterà all'inevitabile sfacelo dell'equitazione è legata al fatto che noi signore abbiamo scoperto nel cavallo un simpatico surrogato dei nostri mariti. Dico bene?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2015, 03:11:53 PM
Dove vado a parare?
Non hai letto il mio ultimo posto, o lo hai letto distrattamente, mettici un pò di impegno.

Ho raccolto testimonianze dirette (con donne) poche 2, indirette (mariti, compagni, fidanzati) 7/8, che confermano  che l'equitazione può essere un autostimolante erotico, in particolare, una persona che conosco molto bene mi ha detto che - ai tempi - sua moglie desiderosissima di praticare l'equitazione, ha dovuto rinunciare perché si eccitava suo malgrado e si vergognava.
Non siete costruite tutte alla stessa maniera, l'anatomia conta...

Ma ripeto, questo non mi riguarda, forse - prima o poi - il fatto che le donne siano attratte dallo lallo psicologicamente - sopratutto psicologicamente, lo sottolineo - per questione erotico sentimentale sarà accettato come normale.
Allora potremmo discutere con un'altra ottica di relazione, puccipucci, lalloni morbidosi, barefut, baitless  fucsia ecc. ecc.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 12, 2015, 03:34:57 PM

IL CONTENUTO SI TROVA NELLA PATTUMIERA O1

IN QUANTO CONTENEVA : UN ESPLICITO INSULTO AD UN ALTRO UTENTE : VFNCL
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 12, 2015, 03:50:33 PM
Infatti ho postato prima di aver letto il tuo ultimo post, dopo averlo letto ho aggiunto le ultime 2 righe, quindi non hai letto il mio post fino in fondo o lo hai letto distrattamente eh il ragazzo è intelligente ma non si impegna.
Quindi abbiamo:
la Ravello, Desmon Morris, lo sconosciuto francese, la ricerca di tale Francesco postata da Max, 2 testimonianze dirette femminili, 7-8 maschi che RIFERISCONO che...e il tuo conoscente che RACCONTA che la moglie...
Lo sai che le fonti indirette non sono ammesse in nessun lavoro scientifico, nelle scienze umane, e neppure nella tesina che i miei figli hanno fatto per l'esame di 3°media?
Inoltre direi che il campione esaminato è, per usare un eufemismo, numericamente poco significativo.

Visto che tanto ci siamo arenati in queste sabbie mobili proviamo ad uscirne ammettendo come normale la POSSIBILITA' che le donne siano attratte dal cavallo ANCHE da motivi erotico-sentimental-psicologici.
Passiamo allo step successivo please. 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Dicembre 12, 2015, 04:03:00 PM
Step successivo, thank you :pollicesu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2015, 08:32:16 PM
Stranamente, l'equitazione - in tempi non sospetti - era una cura per la "histeria" da farsi con liete passeggiate a cavallo nel bosco... anche a casa

(http://3.bp.blogspot.com/-wnD-zhmo0Ls/VcKg62IJa4I/AAAAAAAAL4g/rNTLezzYpp0/s1600/02.jpg)

Leggietevi, i tutto ici:

http://lallietope.blogspot.it/2015/08/la-cura.html

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 12, 2015, 08:38:55 PM
Appunto, tutte queste str***z ehm teorie sono state partorite da menti maschili, sai chi è stato il massimo teorico dell'isteria femminile (malattia assolutamente inesistente peraltro)? Un medico francese dell' 800 tale Charcot che usava addirittura fare esibire le "isteriche" in spettacoli!
Ti consiglio di leggere La storia di San Michele di Axel Munthe è molto interessante...e non ha nulla a che vedere con l'agiografia, tranquillo!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2015, 09:15:04 PM
Mia cara, hai letto il libriccino della Ravello?

Guarda che è fondamentale, tu sottovaluti l'autrice, ha offerto una chiave assai interessante per la lettura della rivoluzione topenicana, e, come mi pare che abbia già detto, mi son infilato in questa ricerca solo dopo aver letto quel libro, tra l'altro regalatomi da una gentile signora padana.

Ora, è chiaro che il discorso è generale, ma come ti spieghi il fatto che le ragasse si sono avvicinate ai lalloni da carne e - in genere - ai lalli senza sangue? Parlo delle lalliste ovviamente.
Ebbene, la Ravello, forse lo spiega splendidamente.

Sempre in quel librello. ci sono i ritratti di alcune cavallerizze, non li commento perché si andrebbe sul personale e io evito di andare sul personale... se fossi meno delicato potrei commentare alcuni diarii giolivamente pubblicati in quest'inclito foro, sono una fonte di estremo sollazzo, ma non è il caso, sarebbe una vigliaccata.

Mia cara, quante volte sentiamo i politici, di fronte ad evidenti scorrettezze di loro colleghi, dire: aspettiamo i 3 grado di giudizio, siamo garantisti... emerite teste di pene, c'è bisogno del timbro del tribunale per capire che certi comportamenti - illegali o meno che siano - non sono corretti, non sono consentiti ad un uomo pubblico?

Alla stessa maniera, c'è bisogno dell'avallo delle ricerche e degli studi di insigni pofessoroni per capire qual'è la causa del fenomeno dell'invasione rosa nel mondo del lallo, della rivoluzione topenicana?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 12, 2015, 09:32:48 PM
No il libro della Ravello non l'ho letto e francamente non ne sento la necessità.

Non mi fare un paragone che non sta in piedi tra i comportamenti moralmente riprovevoli/illeciti ecc. dei politici con questa cosa delle donne attratte dall'equitazione per motivi sessuali.
L'argomento potrebbe anche essere interessante se fosse affrontato in maniera "scientifica" ma così per "sentito dire" mi fa accapponare i neuroni.

Domanda: ma se il fenomeno è così rilevante come mai non ci sono studi sull'argomento? Nessuno psicologo, sessuologo o sociologo si è mai posto il problema?

Altro quesito. Mi sembra che tu faccia un minestrone cronologico. Sei partito parlando di carampane di mezza età in sovrappeso e sessualmente frustrate, poi viri sulle fanciulle in fiore che, una volta sbocciate abbandonano il surrogato a 4 gambe per quello a 2 poi fai un flash back sull'epoca vittoriana...ma questa rivoluzione topernicana chi minkia riguarda? Carampane o ragazzine o entrambe? Quando sarebbe avvenuta? Parliamo di due secoli fa o di oggi?

Circa i lalloni da carne io avrei una banalissima teoria, invece di scomodare la ginecologia non pensi che tante signore/signorine non siano propriamente dei cuori di leone e quindi si sentano più a loro agio su un cavallone lento e flemmatico che su un PSI o un arabino tutto pepe?

Oltretutto il successo dei cavalloni da bistecca secondo me contraddice la tua teoria equi-erotica perchè nell'immaginario femminile di sicuro è più "stimolante" montare un cavallo crinieruto, scalpitante, scenografico, che morde l'imboccatura impaziente di correre ecc. ecc. ecc. che non un cavallo da tiro, te la immagini Ladi Godaiva su un tpr? 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Dicembre 12, 2015, 09:53:15 PM
Citazione da: milla - Dicembre 12, 2015, 09:32:48 PM

mi fa accapponare i neuroni.



:4pres:


beh, tornando "seri".
secondo me la locandina ottocentesca c'entra ben poco
anche perchè tutta la tua teoria è basata sulla posizione a "cavalcioni" della donna sull'equide, e quindi al diretto contatto della zona intima con la schiena del cavallo
la monta all'amazzone quindi in questo senso smonta un po' la teoria, visto che da essa, la donna non potrebbe trarre nessun piacere (a livello fisico) mentre è a cavallo
si può supporre un'affinità a livello mentale con l'animale, piuttosto che un qualcosa di rilassante nel movimento...ma non credo nulla di più

Citazione da: milla - Dicembre 12, 2015, 09:32:48 PM

Circa i lalloni da carne io avrei una banalissima teoria, invece di scomodare la ginecologia non pensi che tante signore/signorine non siano propriamente dei cuori di leone e quindi si sentano più a loro agio su un cavallone lento e flemmatico che su un PSI o un arabino tutto pepe?

Oltretutto il successo dei cavalloni da bistecca secondo me contraddice la tua teoria equi-erotica perchè nell'immaginario femminile di sicuro è più "stimolante" montare un cavallo crinieruto, scalpitante, scenografico, che morde l'imboccatura impaziente di correre ecc. ecc. ecc. che non un cavallo da tiro, te la immagini Ladi Godaiva su un tpr? 
Quoto  :pollicesu:

Altra cosa...la sfera sessuale umana è talmente vasta che difficilmente ne potremmo capire i meccanismi, magari potrebbe darsi anche tu abbia ragione, ma sono cose che accadono a livello inconscio.
quindi questa è una sorta di battaglia fine a sè stessa, come già detto :icon_pidu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 12, 2015, 09:58:57 PM
Mi sono incuriosita e ho fatto una mini ricerca sulla Sig. Ravello che è/ era la presidentessa della Horse Angels.
Cercando info sulla signora ho scoperto che è laureata in scienze politiche e ho anche trovato un suo articolo sull'uso negli States di cavalle gravide per produrre un farmaco ad uso umano.
Non so se le modalità con cui si ottiene il farmaco siano quelle descritte dalla signora (ho fondati dubbi perchè non mi risulta che esistano più in commercio farmaci di derivazione animale già dall'episodio della famosa "mucca pazza") ma non è questo ciò che mi interessa; quello che mi ha colpito è che nell'articoletto ci sono talmente tante stupidaggini, errori, inesattezze scientifiche, sfondoni da far rizzare i capelli, oltretutto la signora non è laureata in medicina né in farmacia, biotecnologia ecc. ma in scienze politiche quindi parla assolutamente senza cognizione di causa e quello che ha scritto ne è la conferma più lampante.
Detto questo la credibilità/attendibilità di una qualsivoglia teoria sostenuta dalla signora per me è nulla.
:ciao:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2015, 10:11:54 PM
Mi meraviglio di Milla, non riesco a spiegarmi il suo atteggiamento, perché non senti la necessità di leggere la Ravello?

Dillo?
Come fai a giudicare - non necessaria -  qualcosa che non conosci!

Cara Ina, pare che,stranamente, le ragasse - beate loro - riescano ad autostimolarsi stando con le cosce ben strette e le gambe accavallate: -
L' ho fatto persino in treno, senza che le persone sedute vicino a me se ne siano neppure accorte. Riesco a rimanere immobile, basta prendere il ritmo e poi è come se i muscoli delle cosce si muovessero involontariamente. E' una tecnica che preferisco rispetto a quelle più dirette, dove sono coinvolte le mani".

http://www.salus.it/sessuologia-c44/masturbazione-c110/autoerotismo-femminile--la-psicoterapeuta-consiglia----1685.html

Cara Ina, la battaglia sarebbe fine a se stessa, se non implicasse il fatto che secoli di cognoscenza, milleni di convivenza non fossero distrutti bellillamente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Dicembre 12, 2015, 10:19:56 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2015, 10:11:54 PM


Cara Ina, pare che,stranamente, le ragasse - beate loro - riescano ad autostimolarsi stando con le cosce ben strette e le gambe accavallate: -
L' ho fatto persino in treno, senza che le persone sedute vicino a me se ne siano neppure accorte. Riesco a rimanere immobile, basta prendere il ritmo e poi è come se i muscoli delle cosce si muovessero involontariamente. E' una tecnica che preferisco rispetto a quelle più dirette, dove sono coinvolte le mani".

ehm ehm...raffaele, non dubito che tu abbia ragione, ma in questo caso sono costretta a contraddirti, almeno sulla monta all'amazzone

(https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xfp1/v/t34.0-12/12341391_1259776300715237_4209107025720020966_n.jpg?oh=e142a9aa40478a0bfb5bf91b1f24adc7&oe=566ED5B9)

io non vedo nessuna gamba incrociata...anzi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 12, 2015, 10:27:25 PM
Raffaele non sento nessun bisogno di leggere il libro della signora perchè una persona che si mette a discutere di cose che non conosce (nell'articolo  parla di argomenti inerenti la medicina) sparando sfondoni (uno per tutti: esordisce dicendo che gli estrogeni sono una DROGA  :horse-scared: ) per me non ha nessuna credibilità, non ho bisogno di leggere il suo libro per capire che scrive di cose che non conosce.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2015, 10:29:11 PM
Sei troppo carina !!

Però sappi che quella sella equivale - fatte le giuste proporzioni - ad un burka, un hijab - chiedo scusa a nome dei masculi di ogni luogo e di tutti itempi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 12, 2015, 10:38:39 PM
Vero, infatti è stata concepita dagli UOMINI che temevano che le signore potessero sollazzarsi troppo montando a cavalcioni.

Tirando le conclusioni saremmo arrivati a dire che:
l'avvento in massa delle lalliste è stato causato dalla scoperta che il lallo poteva essere un valido surrogato di mariti/compagni latitanti, le lalliste si son passate la voce e olè un esercito di giovani virgulti e vecchie carampane si è fiondata sui cavalli distruggendo a forza di cuffiette e swarowsky secoli e secoli di storia, cultura ed arte equestre sino ad allora esclusivo appannaggio di pochi eletti maschietti.

Ma Raffaele non hai spiegato come mai i virgulti e le carampane hanno deciso di impelagarsi in una passione costosa, impegnativa, potenzialmente pericolosa quando, per ottenere lo stesso sollazzo ci sono tanti altri metodi decisamente meno ingombranti, meno costosi che non vanno accuditi, non richiedono cure vet. non devono mangiare tutti i giorni ecc.ecc.ecc. Il rapporto beneficio/costo è decisamente sfavorevole al lallo a parità di sollazzo, non trovi?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2015, 10:43:40 PM
Trovo trovo... ma mia madre diceva: unne c'è sfizio nun c'è perdenza... quando si gode non si bada a spese.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 12, 2015, 10:46:18 PM
Saggia donna tua madre.
Titolo: aro Alex...
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2015, 11:10:33 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2015, 02:30:32 AM
Boh, sarà! Non forzo nessuno a darmi ragione, semplicemente mi sono stufato e ho deciso di reagire ai giolivi insulti, e continuerò a farlo alla mia maniera.
E' tutto scritto, vai e guarda la cronistoria, e vedi chi ha insultato, chi attacca e chi offende sul piano personale.
Io scrivo alla mia maniera, ironizzo, sarcasticheggio, punzecchio, ma non insulto, non piace? Beh me ne farò una ragione.

Oliveira: alto, imponente, tipicamente latino, indulgente coi novizi, esigente e buono coi suoi lalli, diventa feroce con gli snob e i vanitosi... è considerato il miglior cavaliere di alta scuola moderno... dichiara di appartenere alla tradizione francese.

Detto questo, ecco un sunto del ritratto che di lui fa uno dei suoi aglievi:

Il Nostro aveva un caratteraccio, amava conquistarsi il rispetto e perfino l'ammirazione dei suoi allievi e degli spettatori, ma se notava condiscendenza o esibizionismo durante il lavoro diventava terribile, anche coi potenti era inflessibile: una volta - in Inghilterra -  rifiutò di esibirsi perché l'ambasciatore portoghese non era stato degnamente sistemato, e, con la famiglia reale già in tribuna si aspettò fino a quando non ottenne soddisfazione.
Aveva un atteggiamento dominante e non sempre piacevole... ... quando c'erano problemi, guardava il suo interlocutore senza vederlo, lo trapassava con lo sguardo come se fosse stato trasparente... pessimo segno.
Nei primi tempi della nostra cognoscenza ebbi il privilegio di essere accolto all'aereoporto da lui, per contro, lo vidi una volta  - mentre era a cavallo - ignorare giolivamente un membro della famiglia reale che entrava in tribuna.

Questo ritratto, sarà condiviso da alcuni e contestato da altri che lo frequentarono occasionalmente e apprezzarono solo la sua civiltà, la sua allegria, la sua semplicità e la sua gentilezza.
Era questione di impatto. di atmosfere... è il solo cavallerizzo che conosca che montava regolarmente anche i lalli dei suoi allievi per non lasciarli prima che raggiungessero l'obiettivo prefissato.

Se ne stracatafotteva dell'importanza sociale di coloro che venivano da lui e non dava conto al ritorno economico che il suo talento poteva procurargli... ... fu povero tutta la vita, e, a parte il maneggio in isolata campagna, non ha posseduto e non ha lasciato nulla.

Per capire il suo comportamento così difficile, perfino con le persone che gli stavano vicino,... ... ho dovuto prima scoprire l'ignoranza, l'empirismo, la cecità che regnavano nel mondo equestre... ... sono convinto che il suo carattere così ombroso e scorbutico derivasse da quell'ambiente che - malgrado la sua enorme popolarità -  non lo riconosceva per le sue effettive qualità. Era un genio!

Ho avveritito la sua grande soddisfazione quando il Generale Durand (si quello del pas d'Aure) lo pregò di venire a dare lezioni regolari a Saumur, e ugualmente, quando - poco prima della sua scomparsa - ho organizzato un incontro con Reiner Klimke, che non abbisogna di ulteriori presentazioni, il quale andando via, nel ringraziarmi, disse: "il vostro Maestro è certamente il più grande cavallerizzo che abbia mai visto, peccato che non abbia lalli degni di lui".
L'equitazione di Oliveira costituisce... ecc. ecc. quì comincia l'analisi della tecnica e dei metodi del Maestro.
                                                                                                                    M. Henriquet, Ottobre 1995


Sai che sto penzando?
Che le giolive utanti che mi attaccano, non leggono manco quello che scrivo, siccome hanno la cammisa cacata vogliono che taccia, o - almeno - che non turbi la lieta atmosfera, infatti, tranne Milla, nessuno ha argomentato, ha tentato di argomentare, si son limitate all'insulto, a dire che sono un maniaco sessuale, vecchio, sporcaccione, mentecatto ecc. ecc. e se dico che quelle bestie da 8 tonnellate son lalli da carne da macello allevate per quello, per fare bistecche:  sono incompetente, non capisco niente, parlo per sentito dire, quei lalloni sono ottimi lalli da sella... perché?
Perché chi promuove/vende quegli animala ha parimenti la cammisa cacata ... la coscienza sporca, o no?

Caro Alex, com'è, ti ho deluso?
Eppure, la fama che Oliveira avesse un caratteraccio era abbastanza risaputa.
Detto questo, se le giolive non ci scasseranno più i cabasisi sarebbe bello analizzare quel video "patrimonio della lallinità" dove si vede il lavoro del Maestro sul passo che ci riconduce al pas d'Aure... loso loso a te non interessa, ma attraverso questa scusa abbiamo già parlato di tante cose bellille assai, e, di altrettanta ancora poteremo ciacolar... ostregheta!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Dicembre 12, 2015, 11:39:57 PM
Quel sei troppo carina é riferito a me? Ahaha
Non sono io nella foto eh :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 13, 2015, 07:25:41 AM
Il "carina" era per te, e a te rimane!

Sto completando, il mio post sul pasd'Aure e ho messo mano al famoso video di Oliveira... è quì
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/12/le-pas-daure.html

ora, ogni volta che lo guardo, ci trovo delle sfumature, dei particolari nuovi, pertanto ho deciso di metterci il tempo che ci vuole.
Per non passare per fedifrago, vi dico subito come ho messo al pasd'Aure il Caimano, come ho rubato quel movimento; semplicissimo: come tutte voi ben sapete, il passo spagnuolo si comincia ad impostarlo da terra, prima da fermo, poi in movimento, poi, una volta acquisito, l'addestratore mette un cavaliere in sella, gli dice hosa fare... meglio dovrebbe dirgli hosa non fare, e passa/trasferisce quel movimento dalla sua bacchetta alle mani e alle gambe del cavagliere in sella.

Oddo aveva un ottimo passo spagnuolo, per capirci non buttava le gambe avanti al passo dell'oca tipo nazista , ma sollevava, piegava e calava, lo imparò molto presto forse ai 4 anni.
Per fare il passaggio che ho descritto, misi sul lallo un ragasso, cavagliere di s.o. molto appassionato armato solo di buona volontà.

E' normale che il lallo andasse in confusione, ma piano piano giorno dopo giorno, il lallo si abituava, il ragasso capiva e si cominciarono a vedere i risultati, non dico che fosse perfetto, ma già si cominciava ad ottenere 4/5 falcate accettabili, quando ad un tratto, il Caimano, forse stufo della letione, smorzò il movimento spagnuolesco ma continuò ad avanzare mettendosi così - a sua scajola - al pasd'Aure.

Quì ci vuole la "cazzimma" del cavallaro che però deve avere anche la culutura del cavallerizzo, altrimenti non ci sarebbe stato quel risultato e non saremmo quì a parlarne, ma prima capiamo cos'è la cazzimma, lascio la palabra a Pino Daniele, chapea!

Già, "'a cazzimma". Chi non è napoletano e non ha mai avuto modo di sentire questo termine, si chiederà giustamente di che si tratti. Ebbe', "cazzimma" è un neologismo dialettale molto in voga negli ultimi tempi. Designa la furbizia accentuata, la pratica costante di attingere acqua per il proprio mulino, in qualunque momento e situazione, magari anche sfruttando i propri amici più intimi, i propri parenti [...]. È l'attitudine a cercare e trovare, d'istinto, sempre e comunque, il proprio tornaconto, dai grandi affari o business fino alle schermaglie meschine per chi deve pagare il pranzo o il caffè (P. Daniele, Storie e poesie di un mascalzone latino, Napoli, Pironti, 1994, pp. 52-53).


Ecco, io ho una grande cazzimma coi lalli, purtroppo non per gli affari, tantomeno per fregare il prossimo...

Per chi fosse interessato - come me - a capire le palabras, si becchi il linco dell'Accademia della Crusca, dove è amplissimamente trattata la cazzimma, per chi si stufa della lettura della Crusca, diro che l'etimologia di cazzimma proviene dall'unione del sostantivo che indica l'organo sessuale maschile con il suffisso imma che - in napoletano - corrisponde al suffisso itagliano ime: concime, mangime ecc. ecc.
http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/cos-cazzimma

pippon limit 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 13, 2015, 01:47:28 PM
Citazione da: Alexis85 - Dicembre 12, 2015, 03:34:57 PM
per ostenere una teoria servono delle prove, e non sono abbastanza due amichette come sponsor. Servono dati su larga scala, questi dati devono essere analizzati con una statistica, per vedere se c'e' una significativita' in relazione alla teoria che sostieni. Quanta ignoranza Raffaele, quanta ignoranza che c'e' in quello che scrivi e sostieni....  :vfncl:

vfncl - decriptato viene fuori una parolaccia non adatta ad una signora.. ma non è affatto detto che tutte le donne siano signore; in altro tempo ho partecipato al festival della parolaccia a Pontassieve... sono arrivato terzo, coi toscani non celasifà.
Che faccio?
Ti lascio perdere solo metterò questo topico dove merita- nella spazzatura, credo che ti sentirai a tuo agio...


so che voi uomini del sud pensate che una donna non possa dire una parolaccia. Sono autrice, con anche primo nomr, di diversi articoli in riviste scientifiche per lo piu internaziinali facendo io parte anche di un gruppo di ricerca universitario. cosi funziona, se vuoi che le tue teorie senza senso un senso lo trovino.....Vivo attualmente nel centro sud italia, ma mi spiace dire che per quanto io ami la sicilia e i siciliani che sono meravigliosi, ritrovo in te la tipica ignoranza, testardaggine, permalisia, e arroganza tipica di quegli uomini anziani che ormai non hanno piu niente da fare durante il giorno se non offendere gli altri e dire castronerie. poverino...un peccato sapere che anche omdecavaj faceva parte del forum e che ora nin scrive piu . lui aveva e ha esperienze al di fuori di questo paese, esperienze qualificanti...a noi rimangono gli isolani ignoranti. un peccato, davvero.

Complimentissimi!
Mia gioliva. ci hai fatto cognoscere le tue referenze (da nessuno richieste), rassegnati all'amaro destino: ti tocca l'uomo anziano che però - non offende nessuno - si limita a dire la sua. non ti sollazza? Se ne farà una ragione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 13, 2015, 02:31:28 PM

CAUSA INSULTI IL CONTENUTO SI TROVA IN: PATTUMIERA 02

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: nyna - Dicembre 13, 2015, 02:39:23 PM
Io la Ravello la conosco, ho avuto diversi incontri con lei, riunioni delle varie associazioni per la tutela del cavallo. L'ultima volta ha rischiato di prenderle. Non da me, che mi tiro fuori da queste cose.
È sostanzialmente una donna piena di se che parla per sentirsi dire quanto è brava, ma la realtà è molto lontana da quello che vuol far credere lei. Parla di cavalli come una grande esperta, ma non sa tenere un cavallo a mano; visto con i miei occhi. Dubito che abbia mai montato.
Raffaele, di tutte le persone a cui potevi far riferimento per corroborare la tua teoria, hai scelto quella meno indicata. Se la conoscessi di persona (sto dando per scontato che non sia così) mi daresti ragione. tra tutte le lalliste che conosci e che tanto odi, lei salirebbe al primo posto! Ci potrei mettere la mano sul fuoco
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 13, 2015, 02:50:03 PM
Mia cara, non è importante che la Ravello sia una provetta cavallerizza, non è di questo che lei parla, appunto.
Lei per la prima volta apre uno squarcio - da donna - sul mondo femminile che va a cavallo o meglio che si sollazza col pucccipucci cavalloso.
La Ravello sta all'equitazione e ai cavalli come io sto al fascismo, questo non esclude che lo cognosca molto bene essendo nato in famiglia clerical/fascista.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 13, 2015, 02:52:58 PM
Penso di aver avuto una breve corrispondenza con la Ravello anni fa, verosimilmente mi aveva sentito nominare da Evelyne ("la pazza signora dei cavalli", come lei dice di essere chiamata dalle sue parti), ma c'era qualcosa che non mi ha incoraggiato a continuare; non ricordo esattamente cosa.

Se non sbaglio, l'avevo inquadrata nella categoria "animalisti che si interessano ai cavalli", di cui diffido enormemente per i terribili danni che possono fare, animati dal "fuoco sacro" senza riflettere alle conseguenze di quello che fanno e che propongono.

Comunque confermo; non ha alcuna importanza che la Ravello  conosca l'equitazione; bisogna vedere se conosce le donne.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: nyna - Dicembre 13, 2015, 03:06:34 PM
Oh beh, se non importa che parli di cose che non conosce (i cavalli, per esempio) allora sto zitta.
Alex, non so se conosce le donne, di sicuro non conosce me. Io davvero non ho bisogno del cavallo per avere certe sensazioni. Ho chi se ne occupa, e oltre a non costarmi niente, mi offre pure la cena
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 13, 2015, 03:27:27 PM
Citazione da: max - Dicembre 12, 2015, 08:59:26 AM
... Non ci siano riferimenti al sondaggio vero e proprio con numeri precisi : (

http://www.forumsalute.it/community/forum_26_amore_sesso_e_dintorni/thrd_1332_lequitazione_provoca_orgasmi_1.html (http://www.forumsalute.it/community/forum_26_amore_sesso_e_dintorni/thrd_1332_lequitazione_provoca_orgasmi_1.html)

Potremmo aprire noi un sondaggio anonimo, come facemmo con il cavallo scalzo.......

Caro Max. avevo pensato di rispondere  a questa tua sensata proposta, ma distratto,  ho trascurato.
In realtà il sondaggio, anche anonimo, sarebbe inutile o meglio non veritiero, infatti sto raccogliendo materiale proprio a questo proposito e pare che le risposte femminili (sull'autoerotismo, perché di questo si tratta) siano condizionate da alcuni millenni di culutura maschilista dunque insincere.

Si è verificato - l'università del Michigan ha verificato - che le donne che invece di rispondere attaccano il ricercatore dichiarando inconcepibile la domanda, siano proprio quelle che più praticano il giolivo autosollazzo.

Ma comunque mi ripeto: è solo una componente che ha fatto esplodere la rivoluzione topenicana e riguarda sopratutto le bimbe e le adolescenti... per le carampane vale sopratutto la divenuta facilità delle separazioni, le russe, le ucraine e le moldave che "rubano" i mariti, le famiglie allargate, i divorzi, e anche feisibuc, si proprio lui... senza dimenticare il sempre complicato rapporto che le donne hanno col loro corpo, tutti fattori che hanno prodotto delle problematiche che - a volte - le gentili signore risolvono/tentano di risolvere avvicinandosi al lallo.

Ma il lallo è solo una delle giolive possibilità, infatti ci sono: la Chiesa, lo psicoterapeuta, l'amica, il giardinaggio, l'apertura di una butic, i viaggetti alle seiscell...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 13, 2015, 03:37:29 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 13, 2015, 03:27:27 PM




Si è verificato - l'università del Michigan ha verificato - che le donne che invece di rispondere attaccano il ricercatore dichiarando inconcepibile la domanda, siano proprio quelle che più praticano il giolivo autosollazzo.

...


il link con la fonte caro raffaele la fonte... dato che e' addirittura l'universita' del Michigan.... vogliamo i dati e le ricerche non le parole.  pioi mettere i miei post dove vuoi, continuero' a farti fare brutta figura ^^

Brava, così mi piaci! Puoi farmi far fare brutta figura anche quà, basta che non offendi... ah, ti prego cortesemente di non mandarmi messaggi privati, di solito corrispondo privatamente solo con gli amici e le amicie.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 13, 2015, 03:53:30 PM
Deluso della descrizione di Oliveira? No; quel "indulgente con i novizi, esigente e buono con i cavalli" mi basta per essere soddisfatto. Ovviamente sono molto compiaciuto anche del resto: anche Oliveira era evidentemente membro onorario del "club dei ribelli" e io per i ribelli ho una viscerale simpatia.  :horse-wink:

Interessante il racconto di come Oddo produsse il passo di scuola. In pratica, ha "cavallizzato", intelligentemente, il passo dell'oca, un suo modo di dire al cavaliere "oca sarai tu".

Ti bacchetto però sulla tua traduzione del termine "aboutissment", "conquista" non rende; consultati vari dizionari è qualcosa come "risultato finale", quasi "conseguenza", oppure: "la fine naturale di un percorso"; almeno così mi pare che sia. Il che spiega perchè non si possa insegnare, a meno che non ci sia prima un certo percorso. Anche Oddo sembra esserci appunto arrivato solo dopo aver fatto un buon passo spagnolo (e chissà quante altre cose).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 13, 2015, 03:56:20 PM
raffaele, il link... non deviare come tuo solito... avanti...su su!

Non essere impaziente, troverete il tutto nel bloggo Lalli&Tope, l'argomento sarà: Storia del piacere solitario delle donne: dagli antichi egizi alla tribu Nguduon; dagli ortaggi alle geisha balls
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 13, 2015, 04:20:11 PM
Caro Alex, è solo la prima parte di quello che intendo dire, il bello verrà poi.
Per quanto riguarda la traduzione, conosco perfettamente i sinonimi di :

aboutissement (n.m.)
aboutissant, achèvement, arrivée, but, cause, cessation, couronnement, extrémité, fin, fruit, issue, point final, prolongement, réalisation, résultat, solution, suite, terme.

Conquista non c'è ma rende enfaticamente meglio quello che - secondo me - dice l'autore:

Le pas d'ecole ne s'apprend pas directament, il n'y a pas de secret....il est un aboutissement.
Nulla di segreto. Il passo di scuola non si insegna direttamente... è un risultato finale - la fine naturale di un percorso - una conseguenza(del lavoro)...

giusto, ma cosa si è realizzato/si è ottenuto/si è conquistato/ alla fine di tutto ciò?  Il passo di squola, si è fatta una conquista, appunto.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 13, 2015, 07:11:07 PM
Post cancellato perché provocatorio.

Raffaele de Martinis
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Dicembre 13, 2015, 07:26:57 PM
no li ho tolti io. magari finiamo con le bambinate globali...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Dicembre 13, 2015, 07:34:49 PM
Citazione da: rhox - Dicembre 13, 2015, 07:26:57 PM
no li ho tolti io. magari finiamo con le bambinate globali...

Quoto.
A me piace questo forum perchè si è liberi di esprimersi e soprattutto perchè non c'è bisogno che la moderazione intervenga, censurando o bannando
vi prego, non facciamolo diventare come l'azzurrino.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Dicembre 13, 2015, 08:02:18 PM
Nessuno credo abbia voglia di far bambinate ma penso anche che nessuno possa permettersi di scrivere qualsiasi scemenza senza alcun fondamento, basata sul nulla ed erigersi in cattedra. I post di Raffaele sono un insulto al genere femminile. Come donna e madre mi sento offesa. Ho frequentato una scuola di equitazione e ho visto tante bambine, adolescenti crescere in un ambiente sano diventando splendide donne. Ho visto queste ragazze lavorare e aiutare in scuderia per potersi permettere lezioni, non certo per sollazzarsi sessualmente. Le teorie del sig de martinis dovrebbero essere confinate nel suo blog. Qui mi sento di avere tutto il diritto di esprimere il mio dissenso edisgusto. Intanto se qui non esiste censura, vorrei leggere i post messi in pattumiera. E non si faccia demagogia spicciola scambiandola per democrazia
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Dicembre 13, 2015, 08:22:54 PM
i post non sono cancellati se restano qua. se devono essere estrapolati come singoli e messi in altre sezioni no.
peraltro non c'era scritto veramente niente che contribuisse alla discussione (come da un discreto numero di post).

cara old non mi sembra che qua nessuno di noi impedisca di esprimere dissenso o disgusto. prendere un post e metterlo nella sezione intitolandolo pattumiera 01/02/ecc non ha senso e non vedo perchè debba restare lì perchè possiate leggerlo. e non sono io ad aver detto che non c'è censura, quindi se a mio personale parere ritengo che un certo topic non abbia senso ritengo di poterlo spostare nella sezione apposita dove vi può accedere tutta la moderazione e prendere provvedimenti se quanto da me fatto non è condiviso.
se vuole alexis provvederà a scriverlo nuovamente o se lo riterrà divinity integrerà modificando il post di alexis che è stato tolto.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 13, 2015, 08:24:35 PM
Ai giolivi amministratori, e per conoscenza all'inclito pubblico pagante.

E' evidente che si sta - da tempo - perpetuando un'azione di mobbing nei miei confronti da parte di alcune utanti, non ci vuole un indovino per sapere lo scopo.
Come dovreste sapere, sono disposto ad affrontare le critiche, le discussioni, i confronti spietati, il cazzeggio, lo sfottò, e ho avuto la delicatessa di spostare di lato un argomento certamente delicato, che comunque è trattato senza volgarità o compiacimento, ho ignorato deliberatamente gli interventi invero imbarazzanti... non andava bene, si è continuato ad insistere: ignorante, vecchio, rimbambito, maniaco sessuale, disturbato mentale stranamente la hosa non va anche perché gli insulti son fatti da giolivi nicneim ad una persona che ci mette la faccia: raffaele de martinis.

Dunque. 

Visto che i reiterati tentativi dell'amministratore di metter in ordine le utanti più aggressive sono falliti, ho deciso che non tollero/tollererò più gli insulti e le provocazioni in questa parte del foro.
Per un fatto "democratico", per non cancellare avevo usato l'escamotage della "pattumiera"... non va bene? OK!
Allora, fino a quando sarò mod. di questa setione, cancellerò o eliminerò i post che riterrò offensivi e provocatori, punto.
Qualora, questa mia decisione non garbasse tolgo il disturbo... qual'è il problema?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Dicembre 13, 2015, 08:30:14 PM
non va bene perchè riempire il forum di topic inutili e totalmente fuori contesto è un non sense.
per il resto per me questo topic non avrebbe proprio senso di esistere, quindi che tu voglia cancellare o meno sarà scelta di divinity e admin visto che è casa loro..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Fioravante Patrone - Dicembre 13, 2015, 08:45:57 PM
Nei post cancellati avevo chiesto pubblicamente il ban di raffaele de martinis.
Ribadisco qui la mia richiesta.
Che un moderatore si permetta di spostare post a lui non graditi in thread intitolati "pattumiera"... Cosa deve fare di più uno per essere cacciato a pedate?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 13, 2015, 08:54:51 PM
Tengo a precisare che ho cancellato solo un post: quello di Alexis di poco fa, e ho spostato altri due o tre, sempre oggi.

Ho notato solo ora che qualcuno ha già cancellato a mia scajola tutti  i post più offensivi dal topicone.

Patrone, dimmi, cosa fai di fronte a qualcuno che scientificamente insulta e provoca?

Finora ho sopportato tutto, non ho cancellato niente, però, l'ha fatto qualcun'altro per me, me ne sono accorto solo ora.

La tua richiesta di bannarmi è legittima, però, le pedate tienile per te.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Dicembre 13, 2015, 08:58:42 PM
Citazione da: Fioravante Patrone - Dicembre 13, 2015, 08:45:57 PM
Nei post cancellati avevo chiesto pubblicamente il ban di raffaele de martinis.
Ribadisco qui la mia richiesta.
Che un moderatore si permetta di spostare post a lui non graditi in thread intitolati "pattumiera"... Cosa deve fare di più uno per essere cacciato a pedate?

raffaele come moderatore delle sua sezione può spostare i topic, nessuno di noi ha fatto una cosa simile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Fioravante Patrone - Dicembre 13, 2015, 09:25:04 PM
Citazione da: rhox - Dicembre 13, 2015, 08:58:42 PM
Citazione da: Fioravante Patrone - Dicembre 13, 2015, 08:45:57 PM
Nei post cancellati avevo chiesto pubblicamente il ban di raffaele de martinis.
Ribadisco qui la mia richiesta.
Che un moderatore si permetta di spostare post a lui non graditi in thread intitolati "pattumiera"... Cosa deve fare di più uno per essere cacciato a pedate?

raffaele come moderatore delle sua sezione può spostare i topic, nessuno di noi ha fatto una cosa simile.
Non capisco la risposta.
Appunto ho detto che raffaele de martinis ha spostato dei post.
Dove avrei detto che altri moderatori l'hanno fatto?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 13, 2015, 09:25:34 PM
Bah...  è un film già visto.
Buonanotte mie care, sogni d'oro.  :ciao:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 13, 2015, 09:33:58 PM
Citazione da: rhox - Dicembre 13, 2015, 08:58:42 PM
Citazione da: Fioravante Patrone - Dicembre 13, 2015, 08:45:57 PM
Nei post cancellati avevo chiesto pubblicamente il ban di raffaele de martinis.
Ribadisco qui la mia richiesta.
Che un moderatore si permetta di spostare post a lui non graditi in thread intitolati "pattumiera"... Cosa deve fare di più uno per essere cacciato a pedate?

raffaele come moderatore delle sua sezione può spostare i topic, nessuno di noi ha fatto una cosa simile.

Raffaele come moderatore nella sua sezione, può anche ripetutamente violare il regolamento ai punti 1 e 8?

Il regolamento di questo forum cita:

Come in ogni comunità , anche nel forum di Cavallo Planet sono presenti delle regole da rispettare e in particolar modo è vietato:

1) Recare offese personali o effettuare denigrazione nei confronti di idee politiche, religiose, culturali o sociali.

8) Attaccare, deridere, sminuire o umiliare un altro utente.

Cioè,  lui non tollera sfotto',  offese, denigrazione, ecc. perchè lui ci mette la faccia, ma a lui è permesso farlo agli altri utenti?
Perché qui sta succedendo proprio questo. Anche io ci metto la faccia qui, eppure a lui continua ad essere permesso di denigrare il mio lavoro e prendere per il culo impunemente le persone che operano certe scelte.
Un conto è esprimere la propria opinione, tutt'altro è essere maleducati, offensivi e cercare di ledere l'immagine altrui.

Per questo mi associo alla richiesta di Fioravante.

Forse, se la moderazione avesse limitato prima certi exploit di Raffaele, non si sarebbe arrivati a questo punto di saturazione.

Non trovo il regolamento, ma c'è una hosa che, anche se non fosse scritta nelle sacre leggi forensi, mi sembra poco elegante, è questa: usare il foro per pubblicizzare e promuovere in maniera continuativa le proprie attività commerciali, i propri prodotti, le proprie iniziative, condizionare il pubblico pagante per eventuale tornaconto.
Ora, a parte l'eleganza, mi può stare pure bene, ma se vieni quà a prendere l'applauso della ragassina di turno, alla quale - forse - potrai vendere uno stagge, devi accettare la critica - motivata - del vecchiaccio in penzione.
Se la richiesta di bannazzionamentizzazione di Patrone è legittima, la tua è maculata da un evidente conflitto d'interessi... minimo, misero, insignificante ma questo è.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 13, 2015, 10:56:01 PM
Temo di aver incoraggiato io la partecipazione di Raffaele a questo foro - mi sono iscritto, o perlomeno: ho cominciato a lavorarci io prima di lui, e l'ho visto "utente silente"; chissà, forse la mia partecipazione l'ha convinto a fare un altro esperimento di partecipazione.

Se le cose stanno così, mi scuso: innanzitutto, con lui, per averlo "indotto in tentazione". Ovviamente, se se ne andasse, il forum non credo proprio che migliorerebbe; ma siccome i forum sono veri sistemi complessi adattativi, è come prevedere il tempo che farà fra una settimana: cioè, è quasi impossibile.

Un ultimo suggerimento per il bene del forum: se Raffaele se ne andrà da solo oppure se sarà bannato, come ormai più di un utente sta chiedendo, suggerisco che non se ne parli più, per evitare strascichi di polemiche e divisioni. Di certo io non ne parlerò.

Dopodichè.... fate voi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 14, 2015, 04:47:27 AM
Se il ploblema è lo stile sarcastico/canzonatorio, d'ora in poi userò un linguaggio notarile, una forma garbatissima, una eleganza di scrittura alla Emilio Gadda, farò un uso forbito di aggettivi e denominazioni, sceglierò lemmi adeguati e aulici, va bene?

Ma sappiamo tutti che non è questa la quistione, ormai è acclarato, si dice: è un troll e si banna, nel mi haso è difficile sostenerlo, ma come che sia, i fori devono essere appecoronati alla maggioranza ciacolante che si rassicura a vicenza, l'estraneo, il ribelle non è gradito va cacciato, anzi va aggredito, anche quando si mette volontariamente di lato, crea - grazie ai giolivi adm. - uno spazio ben specifico dove - se si vuole - si evita di andare...

Ad esempio, se io andassi nei diariii (che aborro) e - con le prove fotografiche da voi giolivamente messe a dispositione  - cominciassi a dire, questo lallo è una schifezza: collo corto, spalle dritte, testa mal attaccata... vuol dire che voglio provocare, voglio la guerra, voglio scassare il foro.
Non c'è bisogno che nessuno mi dica: questo non si fa!
Non lo faccio.

Caro Alex, non ti scusare, non hai nulla per cui scusarti, ho detto a Chiara e a Lettera come mi comporterò: insulti e provocazioni non saranno tollerati, saranno cancellati, ne conserverò copia per gli amministratori, che - ovviamente - possono bannarmi o declassarmi da mod.

In ambo e due i hasi, il vostro affezionatissimo vi lassia ai vostri puccipucci e trallalà.

Ora, la questione non riguarda le giolivolezze che scrivo, ma il diritto alla parola contraria, che, chechechechè se ne dica, la mia è documentata, confrontabile, verificabile; la difenderò sopratutto in nome delle 132.169 visite a questo topicone e a nome dei Grandi Maestri... già, il più delle volte le mia parola contraria è quella di La Gueriniere, Oliveira, L'Hotte, Alvisi, Steibrecht, Caprilli... etc. etc. sono loro citazioni, appunto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Fioravante Patrone - Dicembre 14, 2015, 07:20:22 AM
Mi sembra incredibile che una persona di esperienza non possa capire che un moderatore non può fare una cosa simile:
http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=1751.msg126867#msg126867

Ma se raffaele de martinis non lo capisce o fa finta di non capirlo, glielo spiego: essere moderatore non vuol dire avere "superpoteri" per andare a replicare nei post altrui o per irridere gli utenti spostando il loro post in un thread intitolato "pattumiera". Essere moderatore è un servizio al forum, cosa ben diversa dall'essere utenti con la tutina di Superpippo.

Come raffaele de martinis ben sa, non è la prima volta che intervengo di fronte a un evidente abuso da parte sua del ruolo di moderatore. Anche per questo mi sembra ancora più incredibile che non ci sia nessun intervento da parte degli amministratori del forum. E questo mi preoccupa, come utente, perché mi fa sentire privo delle tutele minime che dovrei avere in un consesso civile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 14, 2015, 07:55:37 AM
Per la vita di una comunità virtuale come un forum, le regole fondamentali sono due:

1. si accetta che l'amministratore/lo staff di amministrazione abbiano poteri assoluti e dettino regole a loro piacimento (nei limiti della sola legge);
2. si accetta l'autorità che da loro proviene ai moderatori e MAI si critica pubblicamente l'operato di un moderatore; esistono le segnalazioni allo staff in forma riservata; dopo averle fatte e discusse in forma riservata, se non si ha soddisfazione, NON si riferisce la discussione e NON si critica lo staff; o si accetta la decisione dello staff o ci si allontana dal forum.

La violazione di queste regole mina profondamente la comunità, che è una cosa assai fragile.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Fioravante Patrone - Dicembre 14, 2015, 08:27:19 AM
Lo so benissimo, alex.

Se mi bannano, mi tengo il ban.
Ma ci sono regole del vivere civile che valgono più di un forum. Per questo ho espresso le mie critiche pubblicamente, come ho sottolineato fin dal primo post, quello scritto nella "pattumiera" e che è stato cancellato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 14, 2015, 08:31:45 AM
E hai fatto male. Hai dato un pessimo esempio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 14, 2015, 09:27:39 AM
Se raffaele va via me ne vado pure io. nel caso, mi faccia avere un recapito email o qualcosa per scrivergli in merito al suo blog di equitazione.
Il resto mi è totalmente indifferente.
per la cronaca basili roscio ecc sono spariti dal web o per lo meno da forum di discussione in quanto la gente che sa di cosa parla quando scrive é pressoché estinta. Gente che parla di andature riunite e non sta in sella. Gente che parla di salto e fa le crocette. Gente che in tutta onestà è negata e al livello poco piu di principiante che si sente figa per aver letto 4 libretti e un blog.
Non scrivono piu perché sarebbe inutile.
ee questo perché chi ha esperienza e know how e magari un minimo di senso del cavallo si è rotto le scatole delle insensate obiezioni critiche e minkiate romanzate.
Io ogni tanto scrivo, piu per passare il tempo che per altro. E non ho l esperienza di raffaele per cui ho avuto ed ho da imparare da quello che scrive.
Ma si cacciatelo così definitivamente potremo discutere tra noi basandoci sulla nostra enorme cultura da cavallo magazine e sul nostro brevetto engea o sul nostro favoloso stage di rapportocolcavallo.
non litigheremo mai e saremo sempre tutti STERILMENTE d accordo in quanto formati sugli stessi giornaletti.
Alla fine è questo che volete, in questo come in tutti gli altri forum. rimarranno solo i vostri giolivi diari. E sarete sempre virtualmente grandi amazzoni e esperte. Ma per fortuna c'è tutto un mondo fuori dove poi le cose se le sai fare le fai davvero. E lì cascano gli asini.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 14, 2015, 09:32:25 AM
quello che scrivi ci dice chi sei. E l'utilizzo del femminile , e il suo senso dispregiativo ,chiariscono il tuo pensiero. Non sentiremo la tua mancanza e la tua immensa capacita' da ostacolista da GP.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Dicembre 14, 2015, 09:36:49 AM
Siccome mi piace sempre argomentare le mie posizioni, specifico meglio il mio pensiero e il perché mi sono sentita offesa come donna, come madre e come utente dagli interventi del sig. De Martinis. Come sempre mi riferisco alla mia esperienza diretta e quindi le mie considerazioni non sono supportate da basi scientifiche o autorevoli. Ritengo che i forum dovrebbero avere la funzione principale di scambiarsi esperienze per arricchire la conoscenza e guardare le cose da diversi punti di vista, sempre però nel rispetto delle persone, dei generi e delle sensibilità.
Sono 16 anni che vivo il cavallo a livello amatoriale in un centro che è scuola di equitazione nonché stazione di monta naturale e allevamento. In questo breve/lungo periodo (dipende dai punti di vista), ho avuto modo di vedere tanti (non li ho contati) bambini, ragazzi, adulti avvicinarsi a questo splendido animale con voglia di imparare, con serietà e impegno. Io stessa ho cominciato a cavalcare a 40 anni suonati e posso testimoniare che ho vissuto l'avventura più bella della mia vita. Ho cominciato con mia figlia che allora aveva 8 anni, siamo quindi cresciute insieme come amazzoni. Abbiamo condiviso tutto: la passione per il cavallo, la fatica, lo studio, lo spirito di dedizione, la disciplina, la voglia di far bene. Così come mia figlia, tante sue piccole amiche di allora sono diventate grandi praticando l'equitazione, alcune sacrificando altre passioni minori, altre scoprendo un "particolare talento", altre ancora dedicandosi all'agonismo. Per ognuna di esse il cavallo ha rappresentato soprattutto dedizione. Ricordo benissimo quando le adolescenti vivevano i loro primi amori: nessuna ha abbandonato il cavallo. Queste donne meravigliose che sono diventate hanno saputo coniugare perfettamente lo sport con lo studio e l'affetto. Tutte sono cresciute nel rispetto della natura, si sono aiutate a vicenda, si sono consolate quando qualcosa non andava bene, si sono prese cura dei più piccoli umani e dei più vecchi equini. Mai nessuna si è rifiutata di togliere la cacca, di spazzolare un vecchietto, di fare una piccola medicazione, di sellare per i principianti. Dicevo prima che il centro che frequento è anche stazione di monta naturale e allevamento e quindi, fino a pochi anni fa, si ingravidavano le cavalle con gli stalloni della scuderia. Mai in nessun momento ho sentito una battuta a sfondo sessuale; mai ho visto volti imbarazzati. Alcune bimbe o ragazze (poche direi) hanno abbandonato l'equitazione nel corso del tempo, principalmente per problemi economici, poca voglia da parte dei genitori di accompagnare i propri figli a 30/40 km di distanza dalla città, per fattori di studio. Posso contare sulle dita di una mano le ragazze che hanno perso la voglia di montare e si sono dedicate ad altre attività e comunque siamo rimaste tutte in contatto e, ogni tanto, ancora ci piace vivere bei ricordi.
Ultimo esempio per tutti: circa un mese fa ha cominciato a prendere lezioni una coppia di cinquantenni ed è stupefacente il loro entusiasmo e la voglia di imparare.
Per questi motivi, per questi ragazzi, per queste donne mi sono sentita offesa dalle esternazioni del sig. De Martinis. Non mi piace chi sale in cattedra, men che meno chi elabora teorie basate sul nulla, o peggio, su scritti di persone di dubbia affidabilità, che non conoscono l'equitazione e la disciplina. Io mi auguro vivamente che il sig. De Martinis torni a scrivere queste schifezze sul suo blog che è giustamente segnalato per i suoi contenuti al limite della pornografia. La platea di un forum è fatta di tantissimi giovani ed io finchè mi sarà consentita la scrittura qui, contesterò questi insulti all'intelligenza di tutti e al genere femminile.
Per questi motivi mi associo a Fioravante: esistono regole del vivere civile più importanti di qualsiasi forum.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Pippokid - Dicembre 14, 2015, 09:46:57 AM
ti considero una gran persona, Cinzia
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 14, 2015, 10:06:25 AM
Old duck questo é un intervento maturo e mi piace.
Io non trovo nulla di sporco o offensivo nel parlare di sesso ne in merito all uomo ne alla donna. Però ognuno è diverso, capisco che a qualcuno possa urtare.
Il bello di un forum é che si puo evitare di leggere una discussione o bloccare una persona e avere invisibile quello che scive.
Per quanto riguarda me MAGARI saltassi gia il gran premio. Ma non è così.
Non sentirai la mia mancanza alexis perche senza di me nessuno mettera becco sulle tue elucubrazioni pseudo karliste (per altro mal comprese da te a causa della tua scarsa esperienza e per l effetto, probabilmente, messe in pratica anche peggio).
In ogni caso ti farò sapere quando sarò alla bagnaia, ad arezzo, narni ecc in gara così potrai venire a evidenziare come monto male e avere qualche soddisfazione quando (inevitabilmente) cadrà qualche barriera. Tanti cari saluti buone cose, fenomeno. Facci sapere quando ti prendono a samur
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 14, 2015, 10:16:23 AM
io dico la mia, non posso? ti scoccio cosi tanto? dimentichi che sovente hai offeso la mia cavalla senza averla mai vista, a causa della tua rabbia per quello che dico (infondata a mio parere). A quanto pare offendere cavallo e cavaliere e' pratica comune da alcuni utenti. Io ovviamente rispondo. torna a saltare i fossi, dato che ti vanti tanto che tu salti e gli altri no. Torna a fare il fenomeno a casa tua. grazie
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Dicembre 14, 2015, 10:23:28 AM
No Poker, per mia formazione culturale io non oscuro nessuno e vado a leggere dove penso ci possa essere spunto di riflessione. Se poi trovo interventi come quelli del sig. De Martinis, esprimo la mia opinione.
Forse però non hai colto  il senso delle "teorie" elaborate dal sig. De Martinis che non riguardano il parlare di sesso in merito all'uomo o alla donna in generale ma vanno ben oltre trovando una cosiddetta "applicazione" nel mondo dell'equitazione, in particolare nel genere femminile.
Peraltro, se posso fare una considerazione sui "diari", il sig. De Martinis si è espresso solo in uno di essi, elaborando congetture che si sono poi rivelate del tutto sbagliate. Cominciassimo a pensare di essere tutti esseri umani e come tali fallibili in giudizio e operato, forse anche nei forum ci sarebbe più comprensione reciproca.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 14, 2015, 10:56:32 AM
Citazione da: Alexis85 - Dicembre 14, 2015, 10:16:23 AM
io dico la mia, non posso? ti scoccio cosi tanto? dimentichi che sovente hai offeso la mia cavalla senza averla mai vista....

Oibò, questo è veramente grave. La cavalla si è risentita molto dell'offesa? ha sintomi di depressione, o di stress?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 14, 2015, 11:07:31 AM
perché, se tu ti offendi vai in depressione?

Quindi siamo giustifcati a chiamare un cavallo "mezza iberichella" in senso chiaramente dispregiativo?

E' chiaro e lampante (ma proprio lampante) che non tutti sono a conoscenza delle regole del vivere civile, che sono regolate stesso dal buon senso. Siamo tutti fallibili, ma il senso DISPREGIATIVO che alcuni utenti danno delle donne, del loro modo di essere/vivere, dei cavalli altrui, del tipo di monta etc portano ad una totale mancanza di rispetto DELLE PERSONE. Sono le PERSONE a cui manchi di rispetto, Alex. Sicurametne nella vita di alcuni utenti c'è il motivo per cui non sono in grado di rispettare il prossimo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 14, 2015, 11:15:27 AM
Citazione da: Alexis85 - Dicembre 14, 2015, 11:07:31 AM
Quindi siamo giustifcati a chiamare un cavallo "mezza iberichella" in senso chiaramente dispregiativo?

No, no, nessuna giustificazione...., figuriamoci, apostrofare un cavallo con l'epiteto "mezza iberichella"....  bisognerebbe valutare, interpellando un avvocato, se esistono gli estremi per una denuncia per diffamazione. Vale, come firma della querela, una stampata di zoccolo intriso di inchiostro?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Dicembre 14, 2015, 11:24:02 AM
Alex sei pretestuoso in questi interventi. Qui sono state poste questioni importanti per le quali alcuni utenti attendono risposte. Troppo facile cambiare discorso per distogliere l'attenzione. Per quello che mi riguarda, ho fatto una segnalazione INUTILE ai moderatori in quanto fatta sul post di Raffaele il quale, come giustamente dice Fioravante se la suona e se la canta. Già questo è inquietante, per usare un eufemismo. Detto ciò, da parte mia non desisterò finchè non avrò avuto risposte accettabili dallo staff.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Dicembre 14, 2015, 11:51:43 AM
La situazione é degenerata fin troppo.
Capisco benissimo il punto di vista di old, io non mi sento offesa personalmente, ne presa in causa perché di quello che dice Raffaele, non mi interessa e non mi rappresenta. Le donne che descrivi tu, sono certa al mille per mille che montino a cavallo spinte dalla dedizione e dall'amore per l'equitazione, non certo per motivi sessuali. e per lo stesso motivo mio, anche se capisco sia difficile, non dovresti pensare che quello che lui dice si rivolga alle ragazze che hai visto crescere.
Anche se, rispetto assolutamente la tua opinione...e il tuo diritto di segnalare ciò che ti ha offesa.

Però se si accusa Raffaele di insultare, non lo si può certo biasimare quando si leggono alcune risposte, maleducate a dir poco. Senza contare che, da quando sono su questo forum, le uniche censure che ho "captato" (se ce ne sono state altre mi scuso, non me ne sono resa conto) sono state quelle sui commenti di Alexis rivolti a Raffaele, quando ancora lui non parlava di topa e cose varie.

Io non mi schierò a favore né contro. Io sono solo contro agli insulti gratuiti, sia che provengano da una parte che dall'altra.
Per me questo é solamente un forum, non lo prendo come questione di vita o di morte, esprimo il mio parere, non costringo nessuno ad essere d'accordo con me...ecco perché, tranne in alcuni casi, penso che stiamo prendendo tutto un po' troppo sul serio e soprattutto dando tanta importanza all'opinione di un'uomo, su qualcosa che non sa e non potrà mai sapere.

Detto ciò, smetterò di interessarmi alla vicenda, anche se mi dispiacerebbe se poker decidesse di andarsene, ma questo vale anche per Raffaele...che a me personalmente non disturba un granché

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 14, 2015, 11:56:38 AM
Citazione da: old duck - Dicembre 14, 2015, 11:24:02 AM
Alex sei pretestuoso in questi interventi.

No, non sono pretestuoso; cercavo solo di essere un po' ironico, e pure bonariamente; e che diamine, un sorrisetto no, eh? Ma sono certo che almeno uno una risata se l'è fatta; mi basta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 14, 2015, 02:03:03 PM
Credo che Old si riferisse a me quando parlava di un diario in cui ha scritto Raffaele facendo congetture poi rivelatesi (per fortuna) sbagliate.
A questo punto dico anche la mia opinione se permettete.
Ho lavorato un po' con Raffaele alla traduzione delle Q.E. quindi un'idea me la sono fatta e, nonostante trovi del tutto insensata la sua teoria equi-sex scaturita dalla lettura del libro della Ravello, nonostante mi infastidisca il titolo del suo blog (noi siamo donne, non mi va che siamo identificate con i nostri genitali tout court) e le immagini (non vedo cosa c'incastrino tutte quelle foto di fondoschiena e donnine più o meno discinte con l'equitazione) mi dispiacerebbe che RdM lasciasse il forum perchè quando non si perde dietro alle tope, non si fissa con le persecuzioni virtuali (es. la crociata contro le traduzioni di Angioni, i Comtois ecc.) ha da dire delle cose interessanti e mi divertono molto le schermaglie virtuali che talvolta abbiamo ingaggiato.
Devo anche dire però che condivido l'opinione di Old e Fioravante che RdM ogni tanto va un po' oltre: oltre le funzioni di mod., oltre nel non considerare che può essere pesante ed offensivo, oltre quando si incaponisce ad attaccare tizio o caio ecc. e non può giustificarsi sostenendo che la senescenza autorizza tutto.
Dopo di che possiamo tranquillamente considerare chiuso questo episodio e andare avanti comportandoci in maniera adulta e civile, questo forum è un punto di incontro gradevole e potenzialmente utile, non mandiamo tutto a ramengo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 14, 2015, 02:03:17 PM
Stranamente esiste, l'AIDS, esiste la violenza sulle donne, esiste la corruzione, esiste il razzismo... esiste l'omosessualità, appunto.

Non parlarne elimina il problema?

Non credo, anzi!

Se uno dei mie figli si fosse dichiarato omosessuale, dico la verità: mi sarebbe dispiaciuto molto, ma non ne avrei fatto un dramma. la maggior parte di noi - oggi - non ne farebbe un dramma.
Ma fino a qualche anno fa, l'omosessualità doveva esser nascosta e se scoperta avrebbe provocato vere tragedie famigliari... e ancora ne provoca, un paio d'anni fa si è suicidato un ragazzo per questa ragione.

Comunque, il differente atteggiamento - persino del Papa -  è nato dal fatto che la questione è stata tirata da sotto il tappeto e mostrata dai vari punti di vista, certo, i Giovanardi e le emerite teste falloformi esistono e non cambiano, ma è un fatto assolutamente fisiologico.

Ora, fondamentalmente, ho sviluppato i concetti del prezioso libretto della Ravello: una donna che scrive di donne, di donne che hanno la "passione" del cavallo... in quel trattatelo, i cavalli non sono i protagonisti, sono la "medicina", appunto.

L'ho fatto perché, come vado dicendo, è la sola vera gigantesca novità nel mondo del cavallo degli ultimi 100 anni, cioè da Caprilli in poi.
Novità che a cascata ha prodotto una serie di novità: a volte buone altre volte delle assolute scemate,

Il negazionismo, sopratutto senza aver letto la Ravello, ma anche senza aver capito quello che ho scritto è soltanto un atteggiamento retrivo, conservatore, ipocrita... da vecchi, appunto

Questo non esclude che se i solerti adm. dicessero: questo tema non è adatto alle nostre utenti, la tua iniziativa è contraria alla politica del forum, non potrei che prenderne atto e trarne le adeguate concluzioni.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 14, 2015, 02:10:38 PM
Ahhhhh ci risiamo, ma sei duro allora!
Ma come fa una persona con una normale attività cerebrale a paragonare un fenomeno come l'omosessualità alle giolive scemate scritte da una tizia qualunque?
Non abbiamo nascosto sotto il tappeto il problema dell'autoerotismo equestre femminile, ne abbiamo parlato e riparlato, sappiamo che esiste, interessa una certa percentuale di donne ecc. E allora?
Possiamo prenderne atto così siamo tutti contenti e passare oltre visto che l'argomento non pare interessare la maggior parte delle utenti (guarda caso donne) e oltretutto infastidisce alcune di noi?

Aggiungo: da Caprilli in poi l'unica vera novità sarebbe l'autoerotismo equestre femminile? :icon_eek: Ma che stai mangiando in questo periodo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: old duck - Dicembre 14, 2015, 02:21:08 PM
Il sig. De Martinis continua ad offendere non solo le donne ma anche le loro doti intellettive e di comprensione. Prendo atto di avere secondo il suo autorevole ed insindacabile giudizio un atteggiamento retrivo, conservatore, ipocrita e da vecchi ma il sig. De Martinis ha  superato ancora una volta il limite. Resto sempre in attesa di risposte da parte dello staff
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Alexis85 - Dicembre 14, 2015, 02:30:53 PM
Post cancellato, a disposizione degli adm.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 14, 2015, 02:34:16 PM
Cancellato, testo a disposizione degll'adm.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 14, 2015, 02:39:34 PM
Questo topico è chiuso fino a nuovo ordine.
La "parola contraria" continuerà ad esercitare la sua funzione nei blog deputati.
Metterò i links, chi vuole li potrà seguire, ma anche no.


Il Mod. RdM
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 14, 2015, 09:33:01 PM
Naturalmente, una volta che ho capito come funziona, ho trovato altri modi più pratici per procurarmela senza andare a cavallo.
Ma comunque, andare a cavallo rimase una delle maniere più...


Il resto, per chi volesse informarsi, ripeto solo per chi lo volesse, è quì:

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/questo-e-il-primo-dei-siti-in-inglese-e.html

buonanotte....  :ciao:


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 15, 2015, 03:58:10 PM
... tra l'altro, la Chiesa combatteva l'abitudine del bagno col pretesto che qualunque cosa valga a rendere il corpo più attraente, concorre al peccato. La sporcizia lodata, e l'odore della santità diventava sempre più penetrante...

Il resto, per chi volesse informarsi, ripeto solo per chi lo volesse, è quì:

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/il-peccato.html

Titolo: Una visione
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 16, 2015, 10:08:05 AM
La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 14 anni.

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/una-visione.html

Titolo: I fallocefali.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 18, 2015, 04:20:52 AM
La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 14 anni.

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/i-fallocefali.html
Titolo: ... come ottenere il minimo risultato col massimo sforzo.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 19, 2015, 01:13:16 AM
La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 14 anni.

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/ad-ognuno-il-suo.html

(http://www.elitereaders.com/wp-content/uploads/2015/10/sumo-wrestlers-race-2.jpg)


(http://www.elitereaders.com/wp-content/uploads/2015/10/sumo-wrestlers-race-3.jpg)
Titolo: ... il lallo e l'esoterismo.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 26, 2015, 02:56:34 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2015, 02:55:38 AM
Citazione da: alex - Dicembre 30, 2015, 04:56:47 PM
CitazioneSon degré de sang, point de départ de l'énergie et de l'élasticité de ses actions, est établi par son origine, qui le rapproche plus ou moins des races supérieures, arabe ou anglais de pur sang. On peut dire, sans grande exagération, que, chez le cheval destiné à la selle, que la noblesse du sang remplacera presque tout ce qui pourra lui manquer, tandis que rien ne saurait la remplacer. Ceux-là seuls qui en sont dotés sont d'acier; les autres, les chevaux communs, ne peuvent être que de fer.

Citatore presente!

Dal testo originale di "Questioni equestri", un libretto di scarsa importanza di un tale che credeva di saperne qualcosa, comodamente leggibile qui, sia in originale che nella traduzione di un buontempone perditempo aiutato da altri buontemponi perditempo: : http://www.teatroequestrecimarosa.it/equitazione/questioni/I.html

Mi domando se valeva la pena di fare quella fatica (aggratis ovviamente.... solo per condividere con chi volesse leggere e riflettere...), e dopo essermelo domandato mi rispondo: no che non ne valeva la pena. Ma quel ch'è fatto è fatto.  :dontknow:

La gioliva domanda me la son posta anch'io, e la risposta è: si, ne è valsa la pena.
Come vale la pena dire la parola contraria, losoloso, è faticoso battersi contro il conformismo, sopratutto contro le camarille che si formano attorno a persone che - per interessi di parte - cercano di condizionare il lieto pubblico pagante con emerite sciocchezze.

Non apro una discussione, ma conto di dare - nel bloggo - un'ampia spiegazione del perché credo che il nostro lavoro non sia andato perduto, intanto ribeccatevi questo: http://lallietope.blogspot.it/2015/12/affinita-casuali.html
Titolo: Aspettando il carnevale...
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 03, 2016, 02:24:44 AM
Ragasse... non vi potete perdere le niuentri, sono fichissime!!

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/carnevale-tutto-lanno.html
Titolo: Le pasd'Aure: conclusione.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 09, 2016, 03:03:48 AM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/12/le-pas-daure.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 12, 2016, 02:05:23 PM
La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 14 anni.

Ragasse, guardate cosa ho trovato:


http://lallietope.blogspot.it/2016/01/blog-post.html

non crederete ai vostri oculi...
Titolo: Il lallismo
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 13, 2016, 09:40:54 AM
Siamo tutte lalliste.


http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/il-lallismo.html
Titolo: Donne a cavallo.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 14, 2016, 11:10:36 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/donne-cavallo.html

(http://ecx.images-amazon.com/images/I/51Q36KKQYDL._SX330_BO1,204,203,200_.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 14, 2016, 02:27:42 PM
E' con viva e vibrante soddisfazione che vi dò la lieta novella: questa notte, dopo una turbolenta riunione del Gran Consiglio conclusasi alle luci del'alba, si è deciso di  limitare la mia presenza a questa sezione.

Le mie eventuali uscite, saranno controllate  a vista da un feroce moderatorsegreto assunto esclusivamente per la bisogna di nome... non lo posso dire è segreto.

Appena ci saremo calmati, e avremo le idee più lucide, vi invito a parteciapre ad una lieta iniziativa...
Titolo: NON CI POSSO CREDERE!
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 16, 2016, 03:48:47 AM
L'accesso al mio blog, e sconsigliato ai minori di 27 anni.

http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

Les femmes qui font le mieux l'amour, ce sont... les cavalières.
Heureux l'homme qui, dans son lit, a une cavalière !
Titolo: Tette al vento...
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 16, 2016, 05:20:54 PM
L'accesso al mio blog, e sconsigliato ai minori di 27 anni.

L'équitation sensuelle ne se pratique bien que dépourvue de tabous. Et que le plaisir coule, se répande... Et que les corps s'exaltent !
Pour que femme et cheval se confondent et deviennent... la centauresse aux seins nus!


L'equitazione sensuale si pratica eliminando tutti i tabù.
E' il piacere che cola e si spanda... i corpi si esaltano per cui la donna e il lallo si fondono e divengono... la "centauressa con le tette al vento".  :icon_eek:

http://www.autoposture.com/equitation_sensuelle.htm

Titolo: Patatine.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 18, 2016, 12:29:04 AM
L'accesso al mio blog, e sconsigliato ai minori di 27 anni.

http://lallietope.blogspot.it/2016/01/la-prima-volta.html

Une équitation sensuelle.... que certains avertis comprennent, que d'autres devinent, et que tous voient le corps d'une femme se fondre à celui de son cheval.

L'equitazione sensuale... che alcuni informati sui fatti conoscono molto bene, che altri suppongono, e che tutti vedono nel corpo d'una donna che cavalca il suo cavallo.
Titolo: Come?
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 19, 2016, 04:43:30 AM


http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/il-lallismo.html
Titolo: La doma femminea.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 22, 2016, 05:31:20 AM
La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 32 anni.

http://lallietope.blogspot.it/2016/01/la-doma-femminea-prima-parte.html
Titolo: Ma guarda un pò cosa fanno i muli!!!!
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 25, 2016, 10:45:47 PM
https://www.facebook.com/southwesterndonkeymulesociety/videos/956634557739633/?fref=nf
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 27, 2016, 03:24:10 PM
"L'équitazione è diventata uno sport per ragazzine!", tuona Jean-Pierre Digard, direttore emerito del CNRS. Nel 2009, la Federazione francese  d'equitazione conta 80 % di donne su 65.0437 iscritti
"Un ragazzo che si volesse avvicinare al mondo del lallo, oggi, è guardato come  - in altro tempo - si guardavano quei maschietti che volevano fare danza classica: dei "frocetti"...



L'engouement des filles pour le cheval ne s'est pas traduit, cependant, par une féminisation de la compétition de haut niveau, qui reste un bastion masculin. L'équitation telle qu'elle est désormais pratiquée, notamment dans les petits clubs, serait, en effet, une "éducation à la compassion", à "la sollicitude", qui contribuerait au "renforcement des stéréotypes sexués", a assuré Catherine Tourre-Malen, cavalière, instructrice d'équitation et maître de conférences à l'université Paris-XII (Val-de-Marne).
En savoir plus sur http://www.lemonde.fr/vous/article/2009/12/15/le-cheval-un-animal-de-compagnie-feminine_1280914_3238.html#wDDbQScFgdLQTqpe.99



A nostra scajola, la femminizzazione del mondo del lallo è già avvenuta e si comincia a studiarne le conseguenze:

http://lallietope.blogspot.it/2015/09/la-donna-la-piu-nobile-conquista-del.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 32 anni.




Titolo: Aristofane
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 29, 2016, 03:01:51 AM
(http://mitologina.style.it/files/2013/03/Lisistrata_antigua_015.jpg)


http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html



La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 37 anni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 30, 2016, 03:20:38 AM
(http://img1.disegnicolorare.com/4b6fe7524be15-p.gif)

http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 73 anni.
Titolo: Fatevi belle!
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 31, 2016, 03:32:58 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 53 anni
.
Titolo: A luci rosse.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 01, 2016, 04:10:06 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 57 anni.

Complimenti a voi che leggiete questo topicone: ha lietamente superato le 150.000 visite-
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 03, 2016, 04:51:08 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 75 anni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 05, 2016, 04:05:13 AM
Citazione da: piciopacio - Agosto 26, 2012, 06:24:30 PM
...e Andrè Bourlet Slavkov il mimo equestre, l'isodinamico eroe di Mazzoleni dove beata è finito ??

Tre anni fa, mi domandavo e vi domandavo dove fosse finito il Nostro, non l'ho trovato, ma ho trovato qualcosa di assai interessante che ha scritto, traduco:

... con i corni laterali, la sella all'amazzone permette alle ragasse di rispettare le regole della decenza con maggior sicurezza... ... ma, la sessualità cacciata dalla porta con questa sella, rientra dalla finestra col galoppo. Infatti, le gambe strette, sono l'innesco di un leggiero piacere clitorideo...

http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 87 anni.

Titolo: A'riggina Giuannn
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 08, 2016, 11:10:23 AM
"Chella fa a fine ra Riggina Giuann'"... la mia parte-abbruzzese, la mia parte-sarda, la mia parte-sicilana, ma sopratutto la mia parte-nopea  hanno fatto un balzo sulla sedia, quando hanno letto questo inciso che è così prosegue: cette phrase typiquement napolitaine, signifie: "Celle-là finira comme la reine Jeanne". Ce sont des mots, genéralement accompagnés d'un sourire sarcastique, qu'on adresse a une femme dont la voracité sexuelle est notaire - ou supposée.

Infatti, leggevo in francese, e l'intrusione di questo dialetto mi ha spiazzato e - allo stesso tempo - mi ha ricordato un personaggio famosissimo a Napoli, già, ho fatto le medie e ho iniziato le superiori in quella città e la riggina Giuanna era citatissima nei nostri esercizi di turpiloquio, anche se non sapevamo bene chi fosse.

Maria Franchini, napoletana trapiantata in Francia, affronta l'argomento in maniera esaustiva, dando alla vicenda un taglio storico psicologico davvero notevole... la riggina Giuanna e la sua passione per i lalli non possono mancare in Lalli&Tope... aspettate e vedrete!
Titolo: Per voi maschietti.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 09, 2016, 04:23:13 AM


http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

La lettura del mio blog è consigliata ai maggiori di 87 anni accompagnati dai genitori.
Titolo: A Riggina Giuann
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 09, 2016, 11:02:25 AM


http://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 87 anni.
Titolo: FOU?
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 15, 2016, 04:19:46 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 17 anni.
Titolo: Klittra
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 16, 2016, 10:45:35 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/blog-post.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 77 anni.
Titolo: Andromaca.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 17, 2016, 05:38:51 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 14 anni, alle bizzoche, ai bigotti e ai bacchettoni.

Titolo: Continuo a luci rosse.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 18, 2016, 04:29:45 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 48 anni, alle bizzoche, ai bigotti e ai bacchettoni.

Titolo: Guy de Maupassant.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 20, 2016, 01:22:53 AM
Pazzo? 1882

Il buon Maupassant, che tutte noi vecchie carampane abbiamo letto da ragasse, merita che la mia  traduzione di questo piccolo capolavoro sia più accurata... almeno ci ho provato!

http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo.html
Titolo: Ma era "pazzo" davvero?
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 21, 2016, 03:21:46 AM
Il cavallo e' parte di me, chi sta con me o lo accetta oppure significa che non siamo fatti per stare insieme.
Vedo molte persone che mi fanno veramente tristezza...completamente succubi del compagno/a...vengono in maneggio coi minuti contati...escono di fretta e furia e scappano a casa con il cellular che squilla e che dice "ma dove seiiiii"
Ecco io non lo accetterei mai....


http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo.html
Titolo: La sfida.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 21, 2016, 08:15:10 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 18 anni, alle bizzoche, ai bigotti e ai bacchettoni.
Titolo: GIOVANNA.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 22, 2016, 01:47:53 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html

La lettura del mio blog è sconsigliata ai minori di 18 anni, alle bizzoche, ai bigotti e ai bacchettoni.

Titolo: Kaputt.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 23, 2016, 03:05:30 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo.html
Titolo: L'USSARO E LA FANCIULLA. GIOVANNA.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 23, 2016, 02:54:25 PM
GIOVANNA.
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html

L'USSARO E LA FANCIULLA.
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html
Titolo: CROCE
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 24, 2016, 04:33:19 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html
Titolo: A LOU... A LUISA
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 24, 2016, 11:03:09 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/blog-post.html
Titolo: Jack Brel
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 25, 2016, 05:34:33 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html
Titolo: L'ebbrezza del galoppo.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 27, 2016, 03:15:42 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

La lettura del mio blog è riservata alle signore sposate accompagnate dal marito o da chi ne fa le veci.
Titolo: AVE NINCHI NUDA A CAVALLO!
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 27, 2016, 10:05:17 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/blog-post.html
Titolo: Mi ama!
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 28, 2016, 12:17:12 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/ad-ognuno-il-suo.html
Titolo: Sillogismo
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 28, 2016, 06:47:20 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html

Il cavallo non è
un uomo
La donna non è
un uomo
Dunque il cavallo
è una donna!
Titolo: Lord Godivo
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 29, 2016, 04:20:02 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/08/ledi-godaiva.html
Titolo: sensualità, sensazione, sentiment...
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 01, 2016, 03:19:38 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

Titolo: La lunga passeggiata con il cavallo morto
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 01, 2016, 02:40:30 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: Le galop de l'amour.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 01, 2016, 07:05:30 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html
Titolo: Zuppa di cavallo.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 02, 2016, 02:59:02 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: corpo a corpo.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 03, 2016, 02:44:06 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: USA - Relazioni esagerate.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 03, 2016, 10:40:01 AM

http://lallietope.blogspot.it/2016/03/usa.html

http://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html
Titolo: L'eterno ploblema.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 04, 2016, 03:09:32 PM
Una delle cose che vengono più difficili al cavaliere senza sentimiento è capire la secuenza dei movimenti degli arti dello lallo.
Se stavolta non lo capite vuol dire che siete de coccio!

http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

Titolo: Affinità naturali.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 04, 2016, 04:51:13 PM
(https://1.bp.blogspot.com/-A0YupEvPPuY/VtmsjwTPFMI/AAAAAAAANBo/Y-CzCoXPN04/s400/Image.jpg)

http://lallietope.blogspot.it/2016/02/fieracavalli-verona-2015-le-affinita.html

Titolo: “The Great Wall of Vagina"
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 05, 2016, 12:28:51 PM

http://lallietope.blogspot.it/2016/01/blog-post.html
Titolo: La signora Raffaella&C.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 05, 2016, 06:37:24 PM


http://lallietope.blogspot.it/2015/10/andare-e-venire-cavallo.html
Titolo: l'ussard et la jeune fille.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 05, 2016, 08:19:03 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html
Titolo: Venere e Marte.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 06, 2016, 10:48:42 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html
Titolo: Il lallo? un "pupone".
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 07, 2016, 12:30:04 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html
Titolo: GIOVANNA... d'Arco.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 07, 2016, 02:33:47 PM


http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html
Titolo: Evviva le donne!
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 08, 2016, 02:45:53 PM
Però, oggi assistiamo a un paradosso: chi tratta la loro sessualità, chi riprende l'equazione vulva=donna, per esaltare il loro orgoglio femminile (come avveniva negli anni '70) - uomo o donna che sia - rischia di essere tacciato di sessismo... è tacciato di sessismo maschilista, almeno in un paese bigotto come l'Itaglia.
Forse anche questo è un segno che viviamo in un mondo all'incontrario.

Ragasse sveglia!

http://lallietope.blogspot.it/2016/01/blog-post.html
Titolo: Il potere della vulva.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 08, 2016, 06:17:29 PM
Mie amate donne - poarete - vi vendete per un mazzolin di fiori e due cioccolattini, avete dimenticato la breve stagione della speranza: dal 68 al 78 si è consumato tutto... le giovani manco sanno di cosa parlo.
Fanculo alle mimose e a tutto il resto che i lieti maschietti hanno inventato per tenervi sotto, di nuovo FANCULO.

(http://www.parolacce.org/wp-content/uploads/2014/07/torchon_brule-205x300.jpg)

Partiamo dalla storia. Il gesto della vulva non è nato in America, come molti pensano, ma in Francia, ed è stato portato alla ribalta mondiale da un'italiana, Giovanna Pala, che nel 1972 era andata a Parigi per partecipare a un convegno sui crimini contro le donne: "A Parigi vidi una rivista, Le torchon brûle (Il cattivo sangue), pubblicata da un movimento di liberazione femminista. In copertina c'era quel segno: ne rimasi colpita per l'immediatezza del messaggio che poteva comunicare la forma della vagina". Così, quando al termine del convegno alcuni ragazzi alzarono verso il palco il classico simbolo marxista del pugno chiuso, istintivamente mi venne di congiungere le mani a creare il simbolo della vagina. Mi pareva con quel gesto di prendere le distanze dalla politica maschile e di affermare la mia diversità".

http://www.parolacce.org/2014/07/13/il-potere-della-vulva/
Titolo: Il portafortuna.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 09, 2016, 03:25:49 AM


http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Il diavolo e la donna.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 09, 2016, 09:56:34 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/blog-post.html
Titolo: Gli Spostati.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 09, 2016, 04:59:35 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/ad-ognuno-il-suo.html
Titolo: I disastri che fanno le "anime belle".
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2016, 03:40:58 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/ad-ognuno-il-suo.html
Titolo: Non ci posso credere.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2016, 10:57:39 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/03/usa.html

Un grassie di quore anche a voi,
Titolo: Laruns e il Generale.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2016, 03:09:54 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2016/03/il-generale-uomo-di-spettacolo.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2016, 04:20:55 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html
Titolo: Piedi Neri-
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2016, 02:49:21 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo.html
Titolo: Il futuro? In Equador.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 12, 2016, 02:58:07 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/ad-ognuno-il-suo.html
Titolo: eh
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 13, 2016, 06:47:32 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

Titolo: Scomodiamo Platone...
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 14, 2016, 11:24:37 AM
Platone, ma non solo, il lallo chiama in causa altri "minchioni" come: Pitagora, Plinio, Virgilio, Sant'Agostino, Le Bon, Froid...

http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html
Titolo: La teoria del cavallo . il fregio delle donne...
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 15, 2016, 09:43:45 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 27, 2014, 02:16:19 PM
Ben prima che Caprilli desse la svolta nel s.o. , pur senza arrivare alla sua ceduta, altri personaggi avevano capito che bisognava lasciare libertà di incollatura allo lallo nel salto, lo facevano in maniera differente, ma era diventato di  comune sentire, solo i militari insistevano a saltare buttandosi all'indietro col lallo acchiappato in bocca

(http://s13.imagestime.com/out.php/i983198_250pxGustaveLeBonhorseIV.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/983198_250pxGustaveLeBonhorseIV.jpg.html)

Quello che vedete è Gustavo Le Bon, scienziato di vaglia inventore del cefalometro,  :icon_eek:  tra l'altro, pare che i suoi scritti fossero molto ammirati da Mussolini, pubblicò uno studio scientifico sull'equitazione:

http://fonds-ancien.equestre.info/component/joodb/article/3-bibliotheque-numerique/177-l-equitation-actuelle-et-ses-principes-recherches-experimentales-gustave-le-bon-firmin-didot-paris

Dunque i tempi erano maturi, prima o poi sarebbe nato un "caprilli".


http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html

Omaggio alle donne, ai cavalli, all'amore e a Oliveira.

Friso das mulheres

A teoria do cavalo – o friso das mulheres.
Os animais que auscultam o silêncio da noite,
a mulher enleada numa teia de aranha,
um grito que morreu no silêncio mais frio.
A explosão dos ombros, o punho desse olhar,

a torsão desse corpo na fúria do amor,
a explosão das palavras como o sémen na vulva,
a suavidade sedosa no seio de uma lâmpada.

A noite amorosa até ao fim da noite.
Não existe espectáculo para a visão mais íntima.
Os corpos mais suaves arrancam-se da fúria
e banham-se no óleo feliz do absoluto.

La mia traduzioe e il resto:

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: Fornicazione-
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 16, 2016, 08:19:36 PM
Dedicata ad Alex:
Per parlare ad un cavallo, non c'è bisogno di parole, c'è un legame carnale che alimenta i nostri sogni.....   .... pensa alla carezza che eccita la tua amante (...)

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: Comme l'amour.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 18, 2016, 03:21:23 AM
http://lallietope.blogspot.com/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: La trappola della giumenta.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 18, 2016, 03:17:12 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: Vladimir Majakowskij ha scritto...
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 19, 2016, 03:38:39 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html

Titolo: Il lallo preda?
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 19, 2016, 11:29:01 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/11/i-lalli-animali-daffezione-che-non-si.html

(https://1.bp.blogspot.com/-A0YupEvPPuY/VtmsjwTPFMI/AAAAAAAANBo/Y-CzCoXPN04/s400/Image.jpg)

Riprendiamo il discorso...

Titolo: Incredibol !
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 20, 2016, 11:17:23 AM
Risultato incredibile!

http://lallietope.blogspot.it/2016/03/usa.html
Titolo: ... c'est aussi bon que faire l'amour.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 21, 2016, 03:43:14 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo-kaputt-e-altre-novelle.html
Titolo: Italo Calvino
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 22, 2016, 03:37:32 PM

http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo-kaputt-e-altre-novelle.html
Titolo: Genio puro !
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 23, 2016, 03:25:00 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/carnevale-tutto-lanno.html

(http://24.media.tumblr.com/tumblr_md1oj6jIj11rpbd6to1_500.jpg)

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 23, 2016, 04:06:31 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html

(http://static.dagospia.com/img/foto/12-2015/massimo-fini-744713_tn.jpg)
Titolo: Volevo esser un cavallo!
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 23, 2016, 03:20:30 PM
(https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcREibPSxsdy_8CcnK_sRKDlTS3tp8V8AUKz2vt6KFy2Sqe5Ue-E)

http://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html
Titolo: LeBon... Le Bon... Le Bon??
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 23, 2016, 07:44:23 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/ro/1/1e/Gustave_LeBon_2.jpg)

A volte - sempre più spesso - mi sento estraneo all'umanità...

Mi duole dirlo, ma Le Bon aveva ragione, aveva orevisto quasi tutto...
Titolo: cavallallo da guerrazzo
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 25, 2016, 01:32:27 PM

http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html
Titolo: La calamita...
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 25, 2016, 03:17:20 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: JYLG
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 26, 2016, 05:15:56 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html


(http://a407.idata.over-blog.com/300x199/2/55/02/81/DSC01050.JPG)
Titolo: Metamorfosi...
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 26, 2016, 04:58:10 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html
Titolo: La coda.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 26, 2016, 06:43:59 PM
(https://4.bp.blogspot.com/-41NekQtf-UA/VvbKB43MB5I/AAAAAAAANEA/MtVxsqmEfucKP6kmdPjRPOR8uBJbdG5Iw/s320/Image-001.jpg)

...  http://lallietope.blogspot.it/2016/01/blog-post.html
Titolo: venerdì 19 agosto 2011
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 30, 2016, 09:42:54 PM
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/08/militaria.html

Titolo: Camioniste e vigilesse del fuoco.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 01, 2016, 03:14:22 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: Squola di senzazioni
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 04, 2016, 05:37:44 PM
... Per concludere,  le sentiment du cheval è  la facoltà - fine e delicata - che ci permette di percepire,  valutare e sciogliere sul nascere le contrazioni del cavallo. Le sentiment è,  in primo luogo una dote innata, affinata nel tempo con un lungo lavoro,  che porta a risultati talmente importanti da giustificare ogni sforzo per cercare di coltivarla...

Forse, oltre che coltivare il sentiment innato, lo si può piantare anche in noi ragasse che dotate non siamo:

http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html
Titolo: Periodi favorevoli e contrari...
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 05, 2016, 03:57:19 AM
favorevole (https://1.bp.blogspot.com/-jPSG7V1Sgrs/VwHDkXPiKnI/AAAAAAAANJE/i5-U306ZnUwK-EDEql958rO6iphWCy1PQ/s1600/quattro.jpg)

contrario(https://2.bp.blogspot.com/-9Wytkxyj7PM/VwHDrY9PXQI/AAAAAAAANJM/4uW3mXGeS2Un-BeMmlMmrlc69dguZArsg/s1600/sette.jpg)



http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html
Titolo: La criminale.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 05, 2016, 07:28:25 PM



http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html
Titolo: Come una cavalla.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 08, 2016, 09:15:45 AM
J'ai été sous toi la chair qui plie et comme un cheval entre tes genoux...

http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 08, 2016, 06:12:36 PM
... lo fa durante inebrianti galoppate reali o sognate che siano, insomma, dichiara la sua passione all'animale che sta montando pensando alla fanciulla che sogna di montare...
Titolo: Labbra molli.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 09, 2016, 04:03:21 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: La Légende de la Mort...
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 09, 2016, 10:32:47 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Chioma, capigliatura, criniera.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 09, 2016, 04:44:02 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Una breve storia di natiche.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 10, 2016, 04:25:36 AM
(http://img2.bibamagazine.fr/var/bibamagazine/storage/images/style-de-vie/societe/les-femmes-et-leurs-fesses-une-histoire-compliquee-45943/358057-1-fre-FR/Les-femmes-et-leurs-fesses-une-histoire-compliquee_width620.jpg)

http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: I proverbi sono la saggiezza dei popoli... ?
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 10, 2016, 10:31:47 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Inghilterra, il cavallo più elegante del mondo...
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 12, 2016, 02:06:13 AM
Sir Anthony McCoy, veterano delle corse a cavallo, ha deciso di abbigliare il suo destriero in modo (secondo lui) consono al suo stile: l'abito su misura per l'animale è un tweed disegnato dalla stilista Emma Sandham-King, apprendista di Alexander McQueen (Olycom)

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/carnevale-tutto-lanno.html
Titolo: Grigio perla.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 12, 2016, 11:08:13 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: ... una ballerina come le altre.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 12, 2016, 02:38:44 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Prostitution.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 12, 2016, 06:57:24 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html
Titolo: Le Spleen de Paris
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 13, 2016, 03:25:41 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo-kaputt-e-altre-novelle.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 14, 2016, 01:25:28 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/statistiche.html
Titolo: Documento eccezziunale...
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 14, 2016, 06:00:36 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/e-il-momento-di-dire-la-mia-ambra.html
Titolo: La prova della pantegana.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 15, 2016, 07:24:24 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 16, 2016, 06:41:16 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/la-cultura-equestre.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 19, 2016, 07:01:43 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/04/le-briglie-da-culo.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 19, 2016, 09:42:29 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/06/a-luigia-pallavicini-che-come-disse-il.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 20, 2016, 01:48:51 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/07/masturbazione-infantile-e-fare.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2016, 01:59:30 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/04/le-briglie-da-culo.html
Titolo: ... e il cavallo incontrò l'uomo.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2016, 07:03:03 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html

(http://4.bp.blogspot.com/-VLN2bqpDcrI/UsnrQeNPVaI/AAAAAAAAJSo/zlOsTTxDPFo/s1600/250px-Solutre.JPG)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2016, 09:51:44 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2016, 03:42:54 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Non sopporto i cori russi...
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2016, 06:52:49 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Laï, Laï, Laï, Nicolas
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2016, 03:04:06 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Fortuna,,, fortuna?
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2016, 12:42:06 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo-kaputt-e-altre-novelle.html
Titolo: Une femme ambleuse.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2016, 10:50:57 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html

Ambio:
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/05/lultima-chinea.html

(https://3.bp.blogspot.com/-LHydq9lFAMM/VxvflaeFlJI/AAAAAAAANLg/FaAl3uLhufU7hpkhHOZsnK2v0kBJOqgqwCLcB/s1600/Image.jpg)
Titolo: Représentations et techniques du corps chez les peuples mongols
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2016, 11:02:57 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2016, 07:13:20 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: Schiena radiologica...
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2016, 10:21:22 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html

Schiena radiologica, vulva taumaturgica.
Titolo: Maladie d'amour.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 25, 2016, 06:36:51 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: Sciegliere.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 25, 2016, 03:26:56 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 26, 2016, 03:02:30 AM

Quella notte galoppai per
il migliore dei sentieri,
montando una puledra di madreperla
senza briglie e senza staffe.


http://lallietope.blogspot.it/2016/04/poeti-e-poesie.html
Titolo: Maitresse
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 26, 2016, 11:05:57 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/poeti-e-poesie.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 27, 2016, 04:42:41 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: Serpentelli.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 27, 2016, 12:39:23 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/poeti-e-poesie.html
Titolo: Il Giardino delle Carezze.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 27, 2016, 02:51:59 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/poeti-e-poesie.html
Titolo: Etoile
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 27, 2016, 11:22:01 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/poeti-e-poesie.html
Titolo: Stai sereno...
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2016, 04:07:21 PM
.. Se poi - una volta capito - avrà il coraggio di chiedere perdono a queste due meravigliose creature, allora - sereno - prenderà la mano della donna e...

Ho messso questo brano della Franchini per dare voce anche alle ragioni lalliste...

http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: LA "DIABOLICA" MINACCIA DELLE CARAMPANE A CAVALLO.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2016, 08:06:17 PM

http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html
Titolo: Maschiacci...
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 29, 2016, 12:48:24 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html
Titolo: Un monumento.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 29, 2016, 07:13:01 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: De gustibus non est sputandum.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 30, 2016, 03:52:45 AM
(http://medias.unifrance.org/medias/56/224/57400/format_page/media.jpg)

http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: ... et toute ma sympatie.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 01, 2016, 03:04:02 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Diomede.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 01, 2016, 10:22:58 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html

(https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/e6/b8/cf/e6b8cf9982559058c80ccd9f899eb6f2.jpg)
Titolo: Pouliche
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 01, 2016, 08:28:08 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo-kaputt-e-altre-novelle.html

http://lallietope.blogspot.it/2016/04/poeti-e-poesie.html
Titolo: Il Paradiso.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 02, 2016, 02:55:03 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Puledrona.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 02, 2016, 09:42:23 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo-kaputt-e-altre-novelle.html
Titolo: Le oscillazioni del galoppo.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 03, 2016, 04:17:04 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html

(http://www.thecircusblog.com/wp-content/uploads/2009/03/dorothyhubert-243x300.jpg)
Titolo: Epona-
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 03, 2016, 09:36:11 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.htm

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/71/Epona.jpg)
Titolo: i trombatori.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 03, 2016, 04:45:49 PM
(https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSwmwmM5fpzcZNltFXkiwd1FUquu1gaCZZWvrzZpZIWinykAD5VaQ)

http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: La sella.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 04, 2016, 05:23:20 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html

Titolo: Gambe aperte.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 04, 2016, 07:21:26 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html
Titolo: Canzone
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 05, 2016, 04:21:25 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Umiliatione
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 05, 2016, 03:48:53 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/12/le-donne-il-lallo-e-lesoterismo.html
Titolo: Vision
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 06, 2016, 08:47:15 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/cronologia_27.html

... ho avuto la mia solita "visione": che succederebbe se da domani tutte le ragasse che comprano cuffiettine all'uncinetto, selle esotiche, fascie e sottoselle colorate, deodoranti per lalli, stages coi milla guru di turno, letioni con cape e gambegambe, attillatissimi pantaloni da equitazione, ciaps, stivali e stivaletti, cappelli, cappelloni e caschetti, cavalli, cavalloni e cavallacci decidessero di dedicarsi tutte assieme come una sol donna/come una sol ragassa al giardinaggio?...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 06, 2016, 08:57:30 AM
Evidentemente non frequenti i moderni negozi di articoli per giardino.... una volta c'erano le agrarie e i vivai, adesso ci sono negozi strapieni degli analoghi delle cuffiette ecc. Il tristo fenomeno è già in atto. Idem per i vecchi ferramenta.... ci sono andato, ho chiesto un succhiello, mi hanno guardato strano, forse pensavano che gli chiedessi un succhiotto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 06, 2016, 10:35:37 AM
Già, io vado da 40anni nella solita agraria per soddisfare i miei bisogni di badili, zappe, zappette e forconi.
La lieta società dei consumi, oltre a farti conzumare quello di cui hai bisogno, ti crea il bisogno, la necessità di appetire quel prodotto del quale non avevi mai sentito il bisogno fino a quando qualcuno non te lo ha inventato o te lo ha riproposto in una vesta nova.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 07, 2016, 03:12:30 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/cronologia_27.html
Titolo: Astrucone
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 07, 2016, 06:35:42 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Quando i lalli avevano le dita.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 08, 2016, 03:28:23 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Adriano.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 10, 2016, 11:10:41 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo-kaputt-e-altre-novelle.html
Titolo: Tony
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 11, 2016, 11:00:40 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Equitazione sensazionale.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 12, 2016, 02:47:10 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 12, 2016, 06:42:44 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 17, 2016, 02:53:31 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html

Titolo: Monta "in" amazzone...
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 17, 2016, 02:46:14 PM
(http://www.lombardiabeniculturali.it/img_db/bcf/10100/1/l/819_sup_10100_0000849.jpg)

Honori all'amazzone!

La foto è di circa 60 anni fa, la signora mai avrebbe fatto il bagno in costume da bagno, mai sarebbe uscita a capo scoperto, mai avrebbe guardato negli oculi un uomo che non fosse stato il marito o chi ne avesse fatto le veci, mai sarebbe entrata da sola in un bar o un ristorante, mai...

il resto lo trovereto quì:

http://lallietope.blogspot.it/2015/03/monta-allamazzone.html


Titolo: La farmacista.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 18, 2016, 03:12:43 PM
MURIEL ESTRADE
Pharmacienne reconvertie dans le journalisme et cavalière de
sauts d'obstacles, elle collabore régulièrement au mensuel
spécialisé L'Eperon et a publié, en collaboration avec le
Dr Auvinet, un ouvrage qui fait référence : La Santé du
cavalier (Chiron Sports, 1998).

Non ti preoccupare
ritorno
Metti il tuo ginocchio nelle mie mani
Monta il tuo cavallo
Le tue dita sulle redini
Le tue cosce discese nei quartieri
Le tue caviglie piegate
Il tuo corpo si prolungherà su quattro membra potenti
Il ritmo del galoppo compatterà le tue carni spezzate
E la debolezza svanirà
Nel tuo sguardo calmo...


La signora, oltretutto, è poetessa et attraverso questa poesia dimostra - se ce ne fosse stato bisogno - le pulsioni muliebrie et le inadeguatezze virili surrogate dallo lallo... leggiete - se volete - come va a finire.

http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2016, 02:58:41 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: A za'Peppina.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2016, 03:14:22 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/monta-allamazzone.html
Titolo: Scandalo!
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2016, 07:48:56 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/monta-allamazzone.html
Titolo: Scandalo continua...
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 20, 2016, 02:58:40 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/monta-allamazzone.html
Titolo: Poetesse...
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 20, 2016, 03:16:29 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/poeti-e-poesie.html
Titolo: Considerazioni...
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 20, 2016, 10:13:55 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/monta-allamazzone.html
Titolo: Partigiano
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2016, 03:44:50 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Le propropropro pronipotine di Ledi Godaiva
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2016, 11:11:52 AM
http://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Madame Bovary
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2016, 02:36:03 PM
Come fece Rodolfo a scoparsi Emma...

L'indomani a mezzogiorno Rodolphe giunse davanti alla porta della casa di Charles con due cavalli da sella. Uno di essi aveva sui finimenti, accanto agli orecchi, due pompon rosa

(http://www.britishmuseum.org/collectionimages/AN01103/AN01103784_001_l.jpg)
Titolo: Emma glieladà.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2016, 02:50:16 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/02/pazzo-kaputt-e-altre-novelle.html
Titolo: Ciclo.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2016, 05:15:40 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/monta-allamazzone.html
Titolo: ledi godaive
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2016, 03:02:15 PM
(http://cdn.c.photoshelter.com/img-get/I00003XI8csZ0TQk/s/600/600/GODIVAIA80520-66.jpg)

http://lallietope.blogspot.it/2015/08/ledi-godaiva.html
Titolo: Questioni di età.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2016, 06:32:18 PM
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/monta-allamazzone.html
Titolo: A z'a Peppina.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2016, 05:12:26 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/monta-allamazzone.html
Titolo: Il porco.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2016, 11:40:53 AM
http://lallietope.blogspot.it/2015/03/monta-allamazzone.html
Titolo: Vi presento la mia nuova topa.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 24, 2016, 04:33:08 AM
https://lallietope.blogspot.it/2015/03/perche-lalli-e-tope.html
Titolo: Dove sono i maschi?
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2016, 03:34:05 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html
Titolo: Cosmetica.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2016, 11:45:08 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html
Titolo: L'omm adda puzzà!
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2016, 03:10:06 PM
https://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html
Titolo: Virtù oblative.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 26, 2016, 07:24:57 AM
https://lallietope.blogspot.it/2015/07/puccipucci.html
Titolo: Obladi oblada
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 26, 2016, 06:59:34 PM
Ob-la-di ob-la-da life goes on bra
La-la how the life goes on
Ob-la-di ob-la-da life goes on bra
La-la how the life goes on

https://lallietope.blogspot.it/2015/07/puccipucci.html
Titolo: Un cheval de nana !
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 27, 2016, 04:40:28 AM
https://lallietope.blogspot.it/2015/07/puccipucci.html
Titolo: La superca**ola d'emergenza,
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 28, 2016, 02:24:12 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/02/a-riggina-giuann.html

supercazola - supercaxxola - superca-z-z-ola prenaturata
Titolo: Custodes virginalis.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 28, 2016, 09:25:01 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/01/blog-post.html
Titolo: Rigore!
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 29, 2016, 04:06:41 AM
https://lallietope.blogspot.it/2015/06/il-rigore.html
Titolo: Poche idee ma confuse.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 30, 2016, 05:12:56 PM
Mi son reso conto - partecipando ad un altro topico - che la major parte di noi ragasse ha poche idee ma confuse riguardo mariti delle proprie figlie

Per non andare oltre nello OT sposto quì la question dei generi.

Qualcuno, pokanzi ha scritto:
La mia unica speranza di una soluzione ragionevole è la femminilizzazione non solo dell'equitazione, ma di tutto: dei valori, dell'economia, della politica, del modello di sviluppo.

Io ho sempre sostenuto che: una società basata sulla maternità e sulla pietas femminile sarebbe stata più giusta,  ecc. ecc.

Come vedete, la ragassa citata spera/sogna un radioso futuro, io, conoscendo un cicinin il passatto uso il condizionale... la situazione sarebbe potuta essere radiosa come auspica Alex, ma così non è stato e ben difficilmente lo sarà.

L'homo sapiens da punto di vista di uno zoologo è un primate, una scimmia che si è distinta dalle altre sopratutto per lo sviluppo del cerevello... lieto particolare che ha portato questa specie ad un successo strepitoso tant'è, che dal punto di vista ecologico, siamo diventati delle cavallette giganti che si stanno rosicchiando il pianeta.
Detto del cerevello, un altro fattore importantissimo per il successo della nostra specie - che viveva in piccole bande nomadi - è stata la divisione dei compiti tra i generi: gli uomini fuori a cacciare, le donne a casa a curare la prole e a raccogliere verdurine et frutta et bacche et lumache et ova di augelli et gustose larve di insetta.

E' molto plobabile che agli initii della nostra storia, l'evoluzione considerava i generi - ovviamente diversi - paritari dal punto di vista del successo di specie... bisognava che collaborassero.

Dato che la religione è sempre stata una esigentia humana, sappiamo che - sicuramente - la prima divinità adorata dai nostri progenitori era femmina, bellissime sculture muliebriforme e simboli che indicavano chiaramente la vagina sono stati i primi simulacri sacri che son giunti sino a noi.

Taglio collaccetta: questo periodo è durato circa 180.000 anni, cioè, fino a quando, 20.000 anni fa, fu inventata l'agricoltura ed è cominciata la stanzialità et l'inurbamento della specie humana.

Allora la grande Dea,  la Madre benigna, la dispensatrice d'amore e conforto, si è mascolinizzata, diventando un Dio maschio, violento, castigatore e vendicativo... l'accogliente, calda Dea Vagina è stata sostituita dal puntuto aggressivo Dio Pene... l'obelisco.
Allora, la differenza è diventata "superiorità", generazioni di
Titolo: Pallavicini.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2016, 09:45:44 AM
https://lallietope.blogspot.it/2015/06/a-luigia-pallavicini-che-come-disse-il.html
Titolo: Dialogare colla vagina.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 01, 2016, 10:43:59 PM
Ora, vado/andiamo a trattare la parte del corpo femminile che rappresenta il massimo piacere per noi uomini, eppure, tra persone educate, è sconveniente anche accennarla: la vagina.
L'unica eccezione letteraria che cognosco è: i monologhi della vagina... ma perché specialmente le donne sono così refrattarie a parlare di questa parte anatomica così importante?

Per trovare la risposta, bisogna spostare all'indietro le lancette del tempo ed arrivare alla preistoria... oppure, comprare - con pochi euri - il librello di Morris anche nella versione ibuc.

Care ragasse fatelo, sono soldi spesi bene...
Titolo: Lella Costa.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2016, 04:03:30 PM
Lella Costa, una donna col cervello e col cuore... amo questa donna!!

https://www.youtube.com/watch?v=yzLX7YxaB6E
Titolo: Pilo
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2016, 10:09:21 PM
https://lallietope.blogspot.it/2015/08/pelo.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2016, 04:06:58 AM
https://lallietope.blogspot.it/2015/08/pelo.html

(https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ9XNYysfGH03_vdABhGa4QUeT_E1knRw_KOZqGkBriChFBlM2aDw)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2016, 06:42:16 PM
https://lallietope.blogspot.it/2015/08/pelo.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2016, 03:32:08 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 30, 2016, 05:12:56 PM
Mi son reso conto - partecipando ad un altro topico - che la major parte di noi ragasse ha poche idee ma confuse riguardo mariti delle proprie figlie

Per non andare oltre nello OT sposto quì la question dei generi.

Qualcuno, pokanzi ha scritto:
La mia unica speranza di una soluzione ragionevole è la femminilizzazione non solo dell'equitazione, ma di tutto: dei valori, dell'economia, della politica, del modello di sviluppo.

Io ho sempre sostenuto che: una società basata sulla maternità e sulla pietas femminile sarebbe stata più giusta,  ecc. ecc.

Come vedete, la ragassa citata spera/sogna un radioso futuro, io, conoscendo un cicinin il passatto uso il condizionale... la situazione sarebbe potuta essere radiosa come auspica Alex, ma così non è stato e ben difficilmente lo sarà.

L'homo sapiens da punto di vista di uno zoologo è un primate, una scimmia che si è distinta dalle altre sopratutto per lo sviluppo del cerevello... lieto particolare che ha portato questa specie ad un successo strepitoso tant'è, che dal punto di vista ecologico, siamo diventati delle cavallette giganti che si stanno rosicchiando il pianeta.
Detto del cerevello, un altro fattore importantissimo per il successo della nostra specie - che viveva in piccole bande nomadi - è stata la divisione dei compiti tra i generi: gli uomini fuori a cacciare, le donne a casa a curare la prole e a raccogliere verdurine et frutta et bacche et lumache et ova di augelli et gustose larve di insetta.

E' molto plobabile che agli initii della nostra storia, l'evoluzione considerava i generi - ovviamente diversi - paritari dal punto di vista del successo di specie... bisognava che collaborassero.

Dato che la religione è sempre stata una esigentia humana, sappiamo che - sicuramente - la prima divinità adorata dai nostri progenitori era femmina, bellissime sculture muliebriforme e simboli che indicavano chiaramente la vagina sono stati i primi simulacri sacri che son giunti sino a noi.

Taglio collaccetta: questo periodo è durato circa 180.000 anni, cioè, fino a quando, 20.000 anni fa, fu inventata l'agricoltura ed è cominciata la stanzialità et l'inurbamento della specie humana.

Allora la grande Dea,  la Madre benigna, la dispensatrice d'amore e conforto, si è mascolinizzata, diventando un Dio maschio, violento, castigatore e vendicativo... l'accogliente, calda Dea Vagina è stata sostituita dal puntuto aggressivo Dio Pene... l'obelisco.
Allora, la differenza è diventata "superiorità", generazioni di
profeti, sciamani, stregoni, politici, preti, filosofi, sapienti hanno dato "buoni consigli" perché non potevano dare più il cattivo esempio.
Già, si da il caso che questi giolivi saggi siano stati uomini ma non uomini qualunque ma veci.
E si sa che i veci, per il semplice fatto di esser riusciti ad arrivare ad una veneranda età... ai tempi 30/40 anni, sanno che non è il caso di addomesticare un  crotalo, sanno quali sono le migliori zone di caccia, sanno accendere il foco, sanno preparare trappole per cinghiali e facoceri, e tante altre piacevolezze del genere, sopratutto sanno che amanita falloide non si deve mangiare, ma se si mangiano o "fumano" altri simpatici funghetti o erbette ci si mette in contatto cogli spiriti che ci daranno la forza e il coraggio nella guerra e nella caccia, dunque, il gran consiglio degli anziani (erano strafatti) dettava le prime leggi sotto forma di precetti divini che venivano seguiti dal pubblico pagante sotto la spada di temistocle delle pene dell'inferno.

I veci però, sono invidiosi, rancorosi, brutti, sporchi, cattivi, vendicativi  ma non stupidi, avevano capito benissimo che l'uomo è il sesso debole, nel senzo letterale  della parola ma che era forte fisicamente e sopratutto violento, peretanto hanno usatp forza fisica e violenza per sottomettere le donne, stranamente, dopo 5000 anni di civiltà, questi due fattori sono ancora  ben presenti in tutto il mondo cosidetto evoluto.
Lovviamente, questi due elementi da soli - in una società che diventava sempre più complessa - non bastavano, bisognava sostenerli culuturalmente, socialmente, filosoficamente,  politicamente.

Dunque, sono stati dei veci maschi impotenti a dettare le regole le leggi gli obblighi i comportamente a giovani donne piene di vigore - sensualità - bellezza - Joie de Vivre.
Tutto ciò è sfociato nella caccia alle streghe, 500 anni di inaudita feroce imbecillità sostenuta dal cristianesimo e dai governi ad esso sottoposti.

Loso loso c'è stato il femminismo, la rivoluzione sessuale, l'emancipazione della donna vi abbiamo concesso - 70 anni fa - il voto... perfino.
Qualche giorno fa, Sara è stata bruciata viva nella capitale d'Itaglia, non faccio  non voglio fare facile demagogia,
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 05, 2016, 07:47:34 AM
Mi fa una certa impressione, mi dà un senso di gioliva dissonanza, confrontare il condivisibilissimo contenuto del tuo post qui sopra con la frase-firma che sta subito sotto: "Il cavallo: una donna come l'altre". La mia ricerca - forse velleitaria - di questi ultimi anni è scovare un'equitazione che eviti di applicare ai cavalli quello che è stato applicato alle donne, e che tu descrivi così bene. Un'equitazione profondamente libera dal maschilismo. Ma ho la vaga impressione che tu non mi segua, in questa ricerca.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2016, 10:51:19 AM
Mio amico, tieni presente che sono maschio e sono stato educato da maschio, la  lavatrice, il ferro da stiro continuano ad essere - per me - oggetti misteriosi, allo stesso tempo, mi hanno educato al "prima le donne e i bambini" a proteggere a qualunque costo i più "deboli".

Eppoi sono stato fortunato, molto fortunato, ho cognosciuto alcune donne eccezionali, rare, rarissime...  quelle che - purtroppo - non andranno mai al potere perché non "hanno palle" cioé non si comportano da uomini... come si comportano gli uomini al potere?

Devo chiudere... stai sereno Alessandro, che te lo spiego.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2016, 02:10:11 PM
Per prima cosa lancio una sfida: qualcuno di voi sa indicarmi una donna di potere... ce ne sono state tante/ce ne sono tante: Cleopatra, Messalina, Caterina, Lucrezia, Vittoria, la Gandi, la Golda Meir, la Taccer, la Merchel, la Clinton che possa distinguersi dagli uomini dalle loro azioni politiche, di governo?

Ho detto donne di potere, di quelle che veramente hanno preso il potere anche indirettamente attraverso i loro uomini, non parlo delle "sante", delle "missionarie" laiche, non parlo delle mignotte evitiamo di parlare della mignottocrazia di recente comparsa in Itaglia.

Citatemene una, una sola, bitte!

Titolo: Finalmente!
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 07, 2016, 10:08:32 AM
Brava Micky! Così mi piaci! Finalmente l'hai detto!

Citazione da: Miky Estancia - Giugno 07, 2016, 09:36:45 AM
Citazione da: Jimmyhaflinger - Giugno 06, 2016, 11:00:04 PM
pero' allevandoli in italia ne salverete di meno dal macello tra quelli che arrivano sui camion no?

No. Si tratta di avere più opportunità.
Non è che ogni carico di puledri da macello che arriva, ci sia di fisso il puledro con carattere e morfologia adatte al lavoro.
A volte abbiamo visionato 3 carichi e solo al quarto abbiamo trovato il puledro giusto. E arriva generalmente un carico a settimana, nel periodo estivo meno e nei mesi invernali più freddi preferiamo evitare di prenderli (x questioni di salute).
E così gestire le prenotazioni diventa un problema, tanto per farti un esempio, il puledro che ci devono consegnare adesso è  per delle persone che lo hanno prenotato a ottobre.
Loro potevano aspettare, mentre altri hanno urgenza, per motivi di lavoro: gli serve il cavallo per lavorare.
Potendo contare su 4/8 puledri nati in Italia, possiamo tamponare le urgenze e i mesi invernali.
Poi non tutti vogliono il Comtois, c'è chi vuole il Bretone, il Percheron o l'Ardennese e chi vuole un puledro solo se lo salva dal macello....le richieste che abbiamo, sono tante, quindi quando arrivano bei puledri, si salvano.
Penso anzi che il numero dei salvati continuerà a salire, poiché la domanda è in continua crescita, proprio perché la mentalità e le esigenze delle persone stanno cambiando  (in meglio secondo me  :horse-wink:).

Ripeto per l'ennesima volta che non ce l'ho con te e il tuo marituccio, fate un'attività commerciale sfruttando l'andazzo del momento... benissimo!

Ma non ditemi che la vostra miscion è salvare i polledri dal macello, punto.

Dite: preleviamo/scegliamo puledri - solo dei bei polledri - da macello di sangue freddo, al limite cavalli da lavoro adatti ad una equitazione tranquilla, e promuovete e formate la clientela in quel senzo, punto.

Si tratta di una iniziativa intelligente, e - spero per voi - molto remunerativa, personalmente, dal punto di vista imprenditoriale, non ho nulla da dire, e meritate di diventare ricchi per l'intraprendenza e per l'impegno.

Altro discorso è se mettiamo tutto ciò sul piano culturale, sul piano dell'equitazione, quei lalli non erano e non sono cavalli da sella, dunque vanno bene per il lavoro, ma dove sono - in Itaglia -  tutti sti lavoratori lallini ?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: ros26 - Giugno 07, 2016, 04:31:34 PM
Se i cavalli del macello non bastano a soddisfare la domanda, quella domanda va persa.
Riguardo alle donne al potere...se tu le vedi identiche agli uomini non so che dirti. Le donne hanno caratteristiche differenti. Non é solo cosa decidono ma COME gestiscono le decisioni. Essere decisi non é una prerogativa maschile, e non lo é nemmeno essere pratici, risoluti. Non vedo come una donna con queste caratteristiche debba considerarsi meno femminile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 07, 2016, 06:15:01 PM
Non ho capito la tua concezione di domanda offerta.

Normalmente, se la domanda aumenta, aumenta la produzione non mi risulta che ci sia "crisi" nella produzione dei lalli da carne tra i quali scegliere qualche soggetto da "salvare".

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 30, 2016, 02:50:06 PM
... Ancor oggi, in Inghilterra, al nome della Taccer, intere categorie - di quelle meno ambienti sputano a terra - in mezz'europa, che non sia la Germania e i suoi paesi subalterni, al nome della Merchel, tirano bestemmie; in Itaglia, al nome della Fornero, gran parte dei penzionati dà in escandescenze...

Il COME, ma sopratutto la gestione del ploblema delle penzioni in Itaglia, fatta dalla signora Fornero (c'ha messo la faccia la poereta) grida vendetta davanti a Dio.
Ho una cierta difficoltà a considerare "femminili" le politiche della Taccer e della Merchel... anzi, la Cancelliera tedesca, con l'eleganza che le è propria, è stata definita,  da un allegro personaggetto politico itagliano: unfuckable lard-ass... queste parole - tradotte anche in swaili - hanno fatto il giro del mondo.

Una delle cose più vigliacche che si possano fare, in politica come in qualsiasi altro contesto,  è mettere in discussione il "personale" il "privato" di una persona... alla Merkel tutta la mia solidarietà , per Berlusconi non ho parole adeguate per esprimere il mio disgusto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: ros26 - Giugno 07, 2016, 09:16:48 PM
perchè tu pensi che la domanda qui sia " mi serve un cavallo da tiro" e che l'offerta sia " prendo uno qualsiasi tra i 30 puledri caricati sul camion per il macello". in questo caso sarei d'accordo con te.

da quanto ho capito invece la domanda è "vorrei un cavallo con cui lavorare e che non mi dia problemi" e l'offerta è " devo trovare un puledro che sia sano, fisicamente a posto, con la testa giusta e l'attitudine giusta"

in questo tipo di domanda la crisi può esserci. Intendo che se il puledro giusto è uno su 50 presi in considerazione, allora questo tipo di domanda potrebbe non essere soddisfatta...o comunque non nei tempi richiesti.

Per quanto riguarda le donne al potere: la Clinton può piacerti oppure no...tanto quanto ti può piacere o meno Obama o Berlusconi o chiunque altro. Il COME gestiscono le cose è da vedersi per esempio nella gestione dei propri sottoposti, con questo non voglio dire che le donne gestiscono meglio degli uomini, solo che a volte ci sono donne con abbastanza carattere da emergere in ambiti tendenzialmente maschili, che riescono a evitare gli errori tipicamente femminili e fanno invece risaltare alcuni pregi altrettanto tipici di noi donne.
Titolo: Re:Finalmente!
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 08, 2016, 12:50:59 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 07, 2016, 10:08:32 AM
Brava Micky! Così mi piaci! Finalmente l'hai detto!

Citazione da: Miky Estancia - Giugno 07, 2016, 09:36:45 AM
Citazione da: Jimmyhaflinger - Giugno 06, 2016, 11:00:04 PM
pero' allevandoli in italia ne salverete di meno dal macello tra quelli che arrivano sui camion no?

No. Si tratta di avere più opportunità.
Non è che ogni carico di puledri da macello che arriva, ci sia di fisso il puledro con carattere e morfologia adatte al lavoro.
A volte abbiamo visionato 3 carichi e solo al quarto abbiamo trovato il puledro giusto. E arriva generalmente un carico a settimana, nel periodo estivo meno e nei mesi invernali più freddi preferiamo evitare di prenderli (x questioni di salute).
E così gestire le prenotazioni diventa un problema, tanto per farti un esempio, il puledro che ci devono consegnare adesso è  per delle persone che lo hanno prenotato a ottobre.
Loro potevano aspettare, mentre altri hanno urgenza, per motivi di lavoro: gli serve il cavallo per lavorare.
Potendo contare su 4/8 puledri nati in Italia, possiamo tamponare le urgenze e i mesi invernali.
Poi non tutti vogliono il Comtois, c'è chi vuole il Bretone, il Percheron o l'Ardennese e chi vuole un puledro solo se lo salva dal macello....le richieste che abbiamo, sono tante, quindi quando arrivano bei puledri, si salvano.
Penso anzi che il numero dei salvati continuerà a salire, poiché la domanda è in continua crescita, proprio perché la mentalità e le esigenze delle persone stanno cambiando  (in meglio secondo me  :horse-wink:).

Ripeto per l'ennesima volta che non ce l'ho con te e il tuo marituccio, fate un'attività commerciale sfruttando l'andazzo del momento... benissimo!

Ma non ditemi che la vostra miscion è salvare i polledri dal macello, punto.

Dite: preleviamo/scegliamo puledri - solo dei bei polledri - da macello di sangue freddo, al limite cavalli da lavoro adatti ad una equitazione tranquilla, e promuovete e formate la clientela in quel senzo, punto.

Si tratta di una iniziativa intelligente, e - spero per voi - molto remunerativa, personalmente, dal punto di vista imprenditoriale, non ho nulla da dire, e meritate di diventare ricchi per l'intraprendenza e per l'impegno.

Altro discorso è se mettiamo tutto ciò sul piano culturale, sul piano dell'equitazione, quei lalli non erano e non sono cavalli da sella, dunque vanno bene per il lavoro, ma dove sono - in Itaglia -  tutti sti lavoratori lallini ?

Raffaele, io l'ho sempre detto che tipo di puledro scegliamo e perché!
Non ho mai detto "salviamo dal coltello qualsiasi cosa, bella o brutta, brava o infame, dritta o storta perché siamo animalisti lallisti", ho sempre detto anche, che la carne di cavallo la mangiamo e se non ci fosse la macellazione, certe razze sarebbero estinte e ci troveremo con molti più soggetti storti e infami.
Di fatto, comunque, quando tiriamo fuori un puledro da li, lo salviamo dal coltello, questo è  un dato di fatto....quello col segno verde sulla coda vive, gli altri pochi giorni dopo finiscono in vetrina.

Dove sono in Italia gli utilizzatori?
Ovunque.
Pensa che abbiamo avuto richieste anche dalla Sicilia....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 08, 2016, 02:01:59 AM
Ops, non ho notato la tua risposta!
Ho scritto nel tema da altra parte... non meravigliomi delle richeste sicule, siamo  pieni di frison... ma, pare, che stiano passando di moda, datevi da fare.
Titolo: Informiamoci
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 08, 2016, 03:33:27 PM
https://lallietope.blogspot.it/2015/08/pelo.html
Titolo: Il capezzolo del diavolo.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 09, 2016, 02:21:31 AM
https://lallietope.blogspot.it/2015/08/pelo.html

Nel 1593, nel corso di un processo per stregoneria, l‟avvocato... l‟identificò come un capezzolo del diavolo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 09, 2016, 02:08:38 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 08, 2016, 02:01:59 AM
Ops, non ho notato la tua risposta!
Ho scritto nel tema da altra parte... non meravigliomi delle richeste sicule, siamo  pieni di frison... ma, pare, che stiano passando di moda, datevi da fare.

Frisoni in bioagricoltura?  ??? :shocked2:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 09, 2016, 02:50:08 PM
No, ma - come è giusto che sia - vanno tutti agli attacchi, vedo tutti i giorni carrette, calessi e carrozze trainate da tiri a due a quattro perfino formati dagli splendidi cavalli olandaesi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 09, 2016, 03:34:20 PM
l'olanda non la capirò mai.
prima seleziona il kwpn, il cavallo migliore al mondo.
poi l'hackney---
poi il frisone --------------------------------------

e mo pure il barokpinto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 09, 2016, 04:05:37 PM
L'Olanda ci vende pure i pomodori..... i pomodori, a noi!

Forse non li allevano, ma certo li conoscono, i polli.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 09, 2016, 06:21:56 PM
Un mio amico, ha un grosso albero di mele, sopravvissuto, chissàcome, alla selezione fatta per il mercato che vuole il frutto: grosso, di forma regolare, di colore uniforme tra loro ma che sanno di niente.

Bene, quest'albero offre frutti piccoli, bitorzoluti, colorati ad minchiam... ma che sapore! Solo da ragazzino ne ho sentito di simile.
Eppure, se le porti al mercato te le tirano appresso.

Gli olandesi son bravissimi a selezionare, ortaggi e animali e fiori, in fondo, non cambia molto che si tratti di piselli che si tratti di maiali.
E comunque, seguono la legge ferrea di produttività e resa, i polli son di bocca buona e pappano tutto.

Caro poker, faccio una previsione - ci vorrà del tempo ma accadrà lo faranno gli olandesi... lovvio - quel giorno pensa a me.
Nascerà il pinklallo, caratteristiche: mantello di colore rosa, criniera e coda lunghissime più chiare o più scure a seconda della "linea", di struttura rotondetta ma elegante, di carattere docile e giocherellone, buono per la sella, ma non sopporta gli sforzi troppo prolungati, adatto ai solllazzi da circo ed altre menate del genero.

La base esiste già, basta volerlo fare... l'ubero.
(http://i57.photobucket.com/albums/g213/latrottola_2006/tula.jpg)



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 10, 2016, 02:31:30 AM
https://lallietope.blogspot.it/2015/08/pelo.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 11, 2016, 01:48:59 AM
(https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS330-DNhsjBaoKdIbxLfR_bJrv1A9tw3sarpKUx1Sit5YMH-QKWg)

https://lallietope.blogspot.it/2015/08/pelo.html

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 15, 2016, 05:33:23 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 21, 2016, 04:29:22 AM
(http://static.skynetblogs.be/media/226580/0img773.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 21, 2016, 09:37:27 AM
(http://s430804576.onlinehome.fr/mascarades/photo/fotomasca/mallet.jpg)

1.jpg(http://www.lauragais-patrimoine.fr/HISTOIRE/DANSE-CHEVALET/VASE-1.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 22, 2016, 12:50:02 AM
Questa mi sembra ancora migliore, più evocativa, se ben ho capito il messaggio. C'è pure una illusione ottima (del tutto casuale) riguardante l'azione della mano destra.

(http://www.lauragais-patrimoine.fr/HISTOIRE/DANSE-CHEVALET/A6.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 22, 2016, 02:25:12 AM
In un forum equestre - che vanta "innumerevoli tentativi di imitazione" - tempo fa una simpatica donzella, aprì un topico dicendo che voleva presentarci - a tutti i costi - la sua "nuova topa"; stavo cadendo dalla sedia !
La forte sorpresa, non fu tanto per il fatto che ce la volesse presentare - ormai bisogna esser pronti a tutto - ma che ne avesse - da poco - una tutta nuova...


L'ingenua dichiarazione di quella ragassa, viene dall'anima e ci rimanda - oltre che ai miti greci e romani - alle pratiche orgiastiche degli antichi germani, alle iniziazioni celtiche,  alla religione vedica, ai riti e miti ancestrali dove il lallo è il simbolo procreatore  erotico sessuale valido per maschi femmine e ghei... già, il lallo - in questo senzo -  è "cattolico" accontenta tutti... sapete come si chiama quest'accrocco?

Cheval-jupon", oggi - nel nordeuropa - la si mette per carnevale e ha perso il suo original significatio, ma - ai tempi, la si indossava in precise situationi...

(http://www.french-engravings.com/images/artworks/ART-6930/MQ.jpg)

Il vostro affezionatissimo, dopo una vita di consuetudine con questi animali, sta scoprendo un mondo scognosciuto...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 22, 2016, 09:11:58 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 23, 2016, 05:14:34 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html

In tedesco, molte designazioni del cavallo rinviano all'idea della lussuria della deboscia, si tratta di tutta una serie di termini che indicano sia la giumenta che la prostituta ( a volte simultaneamente, altre volte l'una o l'altra  a seconda della regione): Kobble, Gurre, Zore, Stranze, Motche, Kobbel (tedesco medioevale: Kobel)...

Le nostre germaniste confermano?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 23, 2016, 02:03:19 PM
Mie giolive, il vostro ignorantissimo ha fatto una nuova scoperta, lui credeva che  ippomane fosse: 
agg. e s.m. e f. (pl. -ni)
non com. Che, chi ama i cavalli in maniera fanatica


Poi ha scoperto questi altri due significationi:

ippomane2
[ip-pò-ma-ne]
A s.f. (pl. -ni)
BOT Pianta della Euforbiacee (Hippomane mancinella), da cui si ottiene un lattice velenoso
B s.m.
ant., lett. Secondo l'antica superstizione, umore che scatena il furore


Ma non basta, non era sufficiente a tradurre la palabra francese hippomane,
allora sono andato più a fondo e nel De Mauro ho trovato l'argomento ampliato rispetto Treccani...
Ippomane: s.m., s.f.
av. 1498; dal lat. hippŏmănes, dal gr. (tò) hippomanés, comp. di hippo- "ippo-" e del tema di maínomai "essere o rendere furioso"; nell'accez. 3 cfr. lat. scient. Hippomane.

LE
1. s.m., umore viscoso e biancastro, prodotto dalla vulva delle cavalle in calore, che, secondo la credenza popolare degli antichi Greci e Romani, provocava forte eccitazione sessuale in chi lo ingeriva: parean recarmi il sentore | degli ippomani favolosi (D'Annunzio) | estens., filtro afrodisiaco capace di provocare una furia erotica simile a quella dei cavalli
2. s.m., escrescenza carnosa nera sporgente dalla fronte dei puledri appena nati, che, secondo gli antichi Greci e Romani, provocava forte eccitazione sessuale in chi se ne cibava
3. s.f. TS bot. pianta arborea del genere Ippomane, diffusa nelle regioni tropicali dell'America meridionale, con grandi foglie dentellate, fiori a spiga e frutti a drupa, da cui si estrae un lattice velenoso usato dagli indigeni per avvelenare le frecce | con iniz. maiusc., genere della famiglia delle Euforbiacee, cui appartiene la sola specie Hippomane mancinella


Ci siamo, ora possiamo continuar a leggiere - con viva et vibrante soddisfazione - Miti e Riti
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 24, 2016, 04:31:16 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 24, 2016, 10:16:00 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 24, 2016, 02:47:16 PM
https://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2016, 05:17:11 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/02/riti-miti.html
Titolo: Brexit et equitatione
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2016, 02:01:32 PM
Brexit et equitatione.

Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 23, 2016, 07:44:23 PM
http://lallietope.blogspot.it/2016/01/prevegenza.html

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/ro/1/1e/Gustave_LeBon_2.jpg)

A volte - sempre più spesso - mi sento estraneo all'umanità...

Mi duole dirlo, ma Le Bon aveva ragione, aveva orevisto quasi tutto...

Oltre d esser stato un sociologo, antropologo di aktissimomo lignaggio, Gustavo fu un ottimo cavallerizzo autodidatta.
Dalle sue teorie sono scaturiti il fascismo e il nazismo, ma quello che mi preme ripetere ancora è che il Nostro paragona le folle/le masse allo lallo cioè ad una entità istintiva priva di raziocinio bisognosa di esser guidata a volte violentata per non provocare danni incommensurabbilli...

Non per niente i cavaglieri neri di tutta europason felicissimi che il lallo inglese abbia imposto la sua volontà istintiva di pancia contro il cervello, la logica, l'intelligenza, la razionalità.

Il lallo non vede al di la della sua pancia e del suo benesere e dei suoi istinti sessuali, il cavagliere dovrebbe avere una visione complessiva che - oltre alle necessità del suo lallo - dovrebbe tener conto di tantissimi altri fattori che al lallo sfuggono e che non comprenderà mai.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 26, 2016, 05:20:00 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 28, 2016, 07:43:22 AM
(https://i.ytimg.com/vi/3EN_zKzUEGI/maxresdefault.jpg)

https://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 01, 2016, 06:30:26 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/04/il-cavallo-una-donna-come-le-altre.html

Abbracciate il vostro lallo...
Titolo: Topolina.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 01, 2016, 06:57:45 PM
Tutte voi cognoscete Tristan Corbiere, uno dei "poeti maledetti" ebbene, ha scritto una poesia dedicata alla sua lalla che si chiamava Souris - Topa, Topolina:

A ma jument Souris.

Pas d'éperon ni de cravache,
N'est-ce pas, Maîtresse à poil gris...
C'est bon à pousser une vache,
Pas une petite Souris.

Pas de mors à ta pauvre bouche :
Je t'aime, et ma cuisse te touche.
Pas de selle, pas d'étrier :
J'agace, du bout de ma botte,
Ta patte d'acier fin qui trotte.
Va : je ne suis pas cavalier...

— Hurrah ! c'est à nous la poussière !
J'ai la tête dans ta crinière,
Mes deux bras te font un collier.
— Hurrah ! c'est à nous le hallier !


— Hurrah ! c'est à nous la barrière !
— Je suis emballé : tu me tiens —
Hurrah !... et le fossé derrière...
Et la culbute !... — Femme tiens !!

Questa poesia merita una traduzione accurata...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 02, 2016, 02:58:08 PM
https://lallietope.blogspot.it/2016/04/poeti-e-poesie.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 03, 2016, 04:55:34 PM


- 273
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 03, 2016, 05:14:19 PM
Tutta la vita
ho riempito
il mio letto
di mignotte:
Urrà!

Ho riempito
i miei stalli
di bai,
di grigi, di morelli:
Grazie!

Ho cavalcato
amazzoni contente
montato
calde giumente:
folli cavalcate!

Su creature
con criniere
o monture
con capigliature
a tutte le andature!

Adesso



https://lallietope.blogspot.it/2016/04/poeti-e-poesie.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 04, 2016, 03:40:09 AM
- 53  :horse-scared:
Titolo: più 39
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 04, 2016, 10:37:06 AM
Questa è la classifica dei topici topten per visite in questo momento, le visite dovrebbero essere il parametro di interesse del pubblico pagante.

La "Parola Contraria": la mia.      200039

Gruppo di sostegno: noi Shopaholic da selleria      136845

Angelz, l'equicottero scapigliato e... A. Come Adventure      53046

Libri...      50365

ippoprof IMPERATORE e pricipinopiante DRONERO + sue umanodi      43491

Scelta Vegana      41856

Cavalli, cani & bipedi: quello che volete, su misura per voi      38952

Nuovo tatuaggio      38889

La mia belva      35098

Saddlemaking      32689

Sono un cicinin confuso, non capisco o - più plobabilmente - sono semplicemente un uomo, un maschio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 07, 2016, 02:38:30 PM
Beccatevi il final:

https://lallietope.blogspot.it/2016/04/poeti-e-poesie.html
Titolo: PUNITIONI... CHE PALLE!
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 14, 2016, 04:02:08 AM
Sono anni che - col mio amico Alex - non ci capiamo sul concetto di punitioni, il motivo è semplice, lui si è letto i comportamentalisti... io pure, ma io li ho letti per culutura generale, l'applicazione di quei principi/di quela terminologia all'equitazione è solo fuente di confusion.

Lo studioso prende dei topolin, dei criceti, dei cercopitechi, li mette in laboratorio e studia le loro reationi, oppure, si mette da lontano e li studia in naturia.
E si "inventa": rinforzo, frequenza, segnale,  estinzione, shaping, punizione positiva, premio negativo...

Come che sia, sono animali "inutili" o almeno sono utili per approfondire le tenniche di addestramento di cani, di toponi antimine, di animali da circo (LALLI COMPRESI), e per "condizionare" animala da lontano: delfini, orche, simmie... il clikker è un ottimo risultato di questi studi.

Ora, la psicologia comportamentale esiste da 50anni, l'equitazione da 5000, in particolare si è raggiunto livella di eccellentia nel 19seculo, nel qualo, il Generale ha formulato l'assioma, verità imprescindibile per chiunque voglia fare equitazione.

La particolarità dell'addestramento equestre è che il lallo e il cavagliere sono in continuocostanteintimocontattofisico il che porta a dei vantaggi o a dei ploblemi.
Come che sia, il cavagliere ha una gamma illimitata di azioni, contrazioni, spostamenti, sfumature, senzazioni che lo studioso comportamentalista di armadilli non ha non può avere.

Ora, un grande cavallarizzo disse:  ... ovvvero alla messa in mano la punizione è amministrata sotto forma di dolore inflitta dalla mano tramite l'imboccatura, il capezzone, l'acmur, la baitless e chi più ne ha più ne metta.
Il premio è rappresentato sotto forma di sollievo dovuto alla cessazione dell'azione della mana e il conseguente interruzione del dolore.
Il lallo è in mano quando il cavagliere gli ha fatto comprendere che le sue resistenze sono sanzionate dal dolore e le sue cessioni le sue sottomissioni da
lieto benessere.


Ha descritto bellillamente - da cavallerizzo - cosa è il plemio cosa è la punitione.
Per me che parlo di equitatione in un foro di equitatione basta e avanza, allo limite, potrei accettare che il fine studiosio comportamentalista mi dica/mi traduca in termini sciscientifici quello che sopra - sballiando dal suo punto di vista -  ha descritto il Nostro, prendo atto della sciscientifica spiegatione e cerco subito di scordarmela.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 14, 2016, 05:30:38 AM
si però alex ha anche ragione.
dobbiamo imparare a distinguere nel linguaggio aiuti e punizioni.
io per primo faccio una gran fatica a farlo.
ma se non lo facciamo l equitazione corre un grosso rischio, quello di finire. bisogna pulire il linguaggio e l immagine perchè se no come succede a nyna si rischia di essere additati come cattivi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 14, 2016, 06:31:59 AM
L'agricoltura è forse ancora più vecchia dell'equitazione, eppure sapere come funzia la sintesi clorofilliana aiuta.

Tuttavia, in un consesso di agricoltori, a chi tentasse di spiegare la sintesi clorofilliana potrebbe venir detto "chiacchiere, prendi un coltellino da innesto e fammi vedere quello che sai fare, poi ti darò bada; fino a quel momento taci". Anche l'innesto è un'arte.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 14, 2016, 02:19:30 PM
Fin dalla nascita dell'Equitazione i cavajlarizi distinguevano gli aiuti dalle punitioni, ma questo è un altro ploblema, in questo topico tentavo di dire che il linguaggio e le ricerche scientifiche riguardo l'apprendimento, non coincidono col linguaggio et le tenniche dell'addestramiento equestre.

Premesso che alla maggior parte di noi ragasse interessa una beatissima minchia di tutto ciò, dico che: la terminologia, il linguaggio, le tenniche equestri sono il frutto di empirismo et di traditioni et convenzioni consolidatesi nel tempo et acciettate supinamente ma che non sono state sufficientemente analizzate et spiegate al pubblico pagante.

Cosa deve fare una poereta?

Leggiere tantissimo et di vari autora, dopo di ché cogliere quegli sprazzi di verità assolute che di tanto in tanto escono dalle penne di "cretini" che i lalli trattarono a migliaia.

Tiempo fa feci una analizi sull'importanza della cessione della mandibola>dell''incollatura>della schiena>della groppa predicata da Baucher per controllare il lallo, il fatto avviene, è vero, è cierto.
Come ce lo spiegano i comportamentalisti?

Non lo so, di fatto, un vecio detto francese recita così: quando il cavallo ti da la bocca poi ti da tutto il resto... proprio come le donne.

Tentare di spiegare sciscientficamente i lalli e le donne è da mentecatti... mi limito/mi limitavo a prendere gli uni e le altre per quelo che sono.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 14, 2016, 03:02:39 PM
Come no, si può senz'altro trovare cose interessanti scientificamente al proposito - ma occorre cercare nella scienza giusta. Non certo nella teoria dell'apprendimento, ma probabilmente nella neurologia e nell'ortognazia. Non ne conosco che nozioni vaghe, ma sono certo che volendo studiare l'argomento qualcosa di utile e di interessante ne uscirebbe. Perlomeno, il mio veterinario dentista  assicura che una corretta occlusione dentale migliora, nel cavallo, il comportamento e le prestazioni.

Sui benefici dell'ammorbidimento della mascella, penso che i comportamentisti abbiano poco da dire. E comunque parliamo di meccanismo di apprendimento primitivi. I comportamentisti arrivano solo a spiegare l'effetto di premi e punizioni; anche se c'è chi lo nega, c'è molto altro, molto più complesso e più sfumato..... astrazione, generalizzazione.... per quanto m i riguarda, ho fatto abbastanza fatica a cercare di capire i meccanismi più semplici dell'apprendimento; con quelli più complessi non mi ci metto nemmeno.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 14, 2016, 04:35:50 PM
io mi son fatto un'idea mia vivendo con cani gatti e cavalli.
i cani, oltre ai meccanismi di apprendimento standard, hanno la visione, l'intuizione. i cani ti guardano, ti controllano, capiscono la tua mimica, le tue espressioni, anche quando sono lontani ti guardano negli occhi, per leggere le tue intenzioni, le tue emozioni. il cane vuole fare l'uomo contento.
il cavallo ha la sensazione. il cavallo in equitazione impara con il corpo a corpo, con il contatto col corpo del cavaliere. ed è questo che porta a quella specie di linguaggio senza aiuti, muto, a quella specie di telepatia.

e quindi mi spiego. sarebbe possibile addestrare un cavallo senza aiuti artificiali? senza sella, senza staffe, senza testiera, senza collare? credo di si. sento che sarebbe possibile. ma non basterebbe una vita intera passata sopra il suo dorso, temo.

noi uomini siamo tanto fortunati, la nostra esperienza non inizia da zero ma da millenni di scoperte ed esperienze di altri uomini. noi nasciamo col fuoco, non dobbiamo fare la fatica di scoprirlo. abbiamo una memoria lunga millenni, il che è un immenso tesoro. il problema con gli animali è che loro non ce l'hanno. peccato perchè sicuramente, con cavalli e cani, saremmo già arrivati alla piena telepatia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 14, 2016, 06:34:22 PM
... il cavallo ha la sensazione. il cavallo in equitazione impara con il corpo a corpo, con il contatto col corpo del cavaliere. ed è questo che porta a quella specie di linguaggio senza aiuti, muto, a quella specie di telepatia.

Bellissimo, peccato che la telepatia, sia pure "specie di" non esiste, i meccanismi son altri, ben studiati e molto più terreni, materiali.

... e quindi mi spiego. sarebbe possibile addestrare un cavallo senza aiuti artificiali? senza sella, senza staffe, senza testiera, senza collare? credo di si. sento che sarebbe possibile. ma non basterebbe una vita intera passata sopra il suo dorso, temo.

Senti male, e temi bene.
Il minimo indispenzabbile è una corda e una bacchetta, sensa quelle anco se stai 77 anni di continuo in zella al tuo bestio, anche se diventi una sua escrescenza, ti trasformi in una grossa cisti, in un enorme bubbone il tuo lallo non sarà mai in grado di capire quando fermarsi, quando girare, ecc. ecc. ma sopratutto non sarà mai in grado di capire che deve girare, deve fermarsi, ecc. ecc.

Ammorbidimenti della mascella:  in primis la mascella non si ammorbidisce, trattasi di pessima traduzione dal franzose, in secundis, il processo, il meccanismo della "cessione" della mandibola - scoperto da un "cretino" dell'ottocento - è meccanico>fisiologico>neurologico>psicologico di sicuro il dentista non c'entra una beatissima se non di striscio.

Ora, solo un mentecatto può affermare che il lallo (qualsiasi animala superiore) risponde solo a meccanismi predeterminati, è evidente che esistono/si creano "rapporti personali" tra il lallo e il suo cavagliere, basta un minimo di buon senzo per accorgersene.

In lignea puramente teorica, si può addestrare un lallo con premi et punitioni ad obbedire.
Oppure farsi capire dal lallo senza coercirlo senza premiarlo e questo lo si ottiene con il contatto reciproco/la lunga convivenza... anche le vacche comprendono le parole del loro vaccaro (vi feci un lieto esempio).
Poi si pote addestrare, meglio dire ammaestrare per il circo equestre, inzegnargli i i sollazziun coi soli premi, come si fa colle foche, i delfini, ecc. ecc. dove la mancanza del premio è punizione... ma questo - ora - non ci riguarda.

Per il cavagliere, il ploblema è: come distinguere l'addestramento inculucato dalla comprenzione liberamente appresa dall'animala?

Inoltre è del tutto evidente che anco il lallo meglio addestrato del globo ha i suoi "giorni no", questo lo sappiamo benissimo anche noi ragasse che ci siamo avvicinate da poco a questi splenditi animala e quì si apre un altro sceniario sul qualo saprassiedo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 14, 2016, 06:51:45 PM
Mi spiace avventurarmi in territorio sconosciuto ma qui, in questa nicchia protetta, ci provo. Lasciamo perdere la traduzione. Il problema della mascella è il seguente: è lo stato d'animo, la "tensione" fisica e psicologica, che fa contrarre i muscoli della mascella? Secondo me, sì. Quindi secondo me la mascella cedevole è semplicemente il risultato di un determinato stato d'animo dell'animale - la prova che è calmo. Può avvenire anche l'inverso ossia: che facendo in modo che i muscoli della mascella si rilassino, questo possa influenzare lo stato d'animo del cavallo ossia: favorire la sua calma? Non lo escluderei, ci troveremmo di fronte a un caso, non raro, di "causa circolare" detta anche "circolo virtuoso".

Detto ciò, se la malocclusione causa - e la causa! - tensione muscolare anormale e "incarognita" della mandibola e non solo, allora i dentisti hanno ragione a sostenere che può esserci una interferenza fra questa tensione e quel circolo virtuoso.

Io non ho e non posso avere come sapete la minima possibilità di verificare la cosa, perchè senza imboccatura non ho modo di capire se e quando il cavallo "mi dà la bocca", avverto solo se Asia "mi dà  l'incollatura",  ma mi piacerebbe sapere che impressione avete voi che l'usate.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 15, 2016, 12:26:45 PM
Vedo che posso intervenire... grazie...

Voglio provare a chiarire come mai la punizione a volte sembri funzionare e come mai venga e possa essere confusa con un aiuto energico.


La punizione in ambito comportamentista viene dopo una difesa che si vuole cercare di disincentivare, dice "questa cosa no" ma non dice affatto cosa vorremmo al posto della difesa (perché di solito se uno sta montando e incappa in una difesa era per fare qualcos'altro).

L'idea della punizione di tipo puramente comportamentista quindi in addestramento è da evitare come la peste perché una serie di no no no no no e mai nessun "aiuto" propositivo nel fargli capire cosa si vuole ingenera prima una lotta e poi una rinuncia e una chiusura mentale o peggio una fuga cieca.

Come mai allora le imboccature, o la frusta, vengono chiamate punizioni nel linguaggio equestre e non presentano poi così tanto il problema di cui sopra? Perché in millanta anni si è arrivati a dare una forma, una funzione a detti strumenti in modo da racchiudere nello steso tempo immediata punizione ma anche immediata indicazione di cosa si vuole.

Un filetto usato in modo forte ed energico causa forse un dolore ma anche al tempo stesso un'azione laterale, alta o bassa che induce istintivamente la risposta giusta che si vorrebbe.

Un morso a barbozzale usato in modo forte ed energico causa un dolore ma anche al tempo stesso una morsa che induce istintivamente ad abbassare la mascella inferiore e arrotondarsi.

Una frusta usata in modo forte ed energico causa un dolore ma anche al tempo stesso una reazione di fuga che è in genere la risposta primaria che si cerca quando si usa una frusta.

Disincentivano delle risposte eventualmente sbagliate attraverso il loro potenziale doloroso/punitivo ma al tempo stesso (se si è studiato come usarli correttamente) forniscono una chiara indicazione di cosa si vuole.

Dopodiché stabilite le prime "regole base" con suddetti mezzi è possibile usarli con infinite sfumature ma il discorso è sempre lo stesso. Ecco anche spiegato che quando ci sono problemi è spesso riconducibile al fatto che non si è usato uno strumento per la funzione per cui è stato creato. O peggio combinazioni più di strumenti usati a vanvera.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 15, 2016, 03:48:56 PM
Infatti, questa è la difficoltà - la difficoltà di inquadrare correttamente se un aiuto più forte resta un aiuto o diventa una punizione. Poichè chiede di fare qualcosa, è senz'altro un aiuto, ma.... lo è solo se è efficace, ossia, se ottiene una risposta ; altrimenti diventa una punizione.

La differenza fra un aiuto e una punizione è molto importante anche dal punto di vista psicologico e quindi pratico, ai fini dell'apprendimento. E' molto più facile, per il cavallo, memorizzare l'esperienza di aver trovato subito la soluzione al problema (ossia, di aver saputo rispondere correttamente allì'aiuto) che capire dove ha sbagliato, e ricordarsene per la prossima volta (quando invece la sua esperienza è stata quella di una punizione). Non solo: qualsiasi sia stata la sequenza di aiuti di intensità crescente, se alla fine il cavallo esegue, ha il diritto di essere premiato, quindi la sequenza "finisce bene"; se invece la sequenza non ottiene il risultato, l'esperienza "finisce male", termina infatti con la punizione; sono due situazioni molto diverse.

Ovviamente il bravo cavaliere chiede al cavallo solo cose che sa di essere in grado di ottenere, con un aiuto leggero o aumentando l'intensità dell'aiuto; evita di imbarcarsi in una sequenza di aiuti sempre più forti, alla fine dei quali non ottiene il risultato. Può succedere che avvenga, ma il bravo cavaliere, in questo caso, sa di aver commesso un serio errore di valutazione, a cui occorrerà rimediare con pazienza.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nicola - Luglio 15, 2016, 06:53:32 PM
Buona sera a tutti,

Discorso interessante ma assai ostico.

Perché spesso il cavallo ci interpreta a modo suo.

Ricordo un caso emblematico. Famoso addestratore western che lavora in circolo il cavallo. La richiesta fatta al cavallo era di portare il treno posteriore più all'interno. Richiesta che aumenta di intensità finché non si ottiene il risultato, ottenuto però con un aiuto di sperone molto energico.

Per i successivi 5 o 6 circoli il cavallo ha correttamente assunto la posizione voluta dal cavaliere, ma, contemporaneamente ha di molto accelerato il galoppo nella zona del cerchio in cui gli era arrivata la richiesta più forte.

L'istinto di allontanarsi dal luogo della maggiore pressione è un effetto secondario non voluto.

In questi casi è il cavallo a leggere le nostre azioni in maniera differente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 15, 2016, 08:29:41 PM
Ciao Nicola, mi pare se ho capito bene di doverti fare i complimenti per la nuova (o nuovo?) arrivata!

Quando l'aiuto energico (chiamiamolo così, per non dire brutale speronata) passa il necessario va a impressionare negativamente il cavallo che assocerà il luogo all'impressione ricevuta (è un classico).

Difatti una volta in movimento (e a maggior ragione a un'andatura energica) subentrano anche mille altre variabili.... pesi.. equilibri... asimmetrie... di cavallo e cavaliere... non è più possibile giudicare i puri effetti di ricompense o punizioni in stile comportamentista... si entra fatalmente nel campo dell'equitazione pura e della biomeccanica...

Non è tanto il cavallo che "interpreta a modo suo" con la sua testa, ma proprio un fatto di saper cogliere quali siano le reali forze in gioco complessive e andarle a regolare con interventi opportuni. Esempio: un attacco di sperone di entità minore (quindi che non avrebbe impressionato il cavallo) dato con una testa più alta o più bassa, più a destra o più a sinistra probabilmente avrebbe sortito un risultato migliore...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2016, 11:37:55 PM
Per il momento lassiamo perder li effetti et le analisi del circolo vertuoso della bocca (che avevo già fatto parlando di Baucher) et rimaniamo al concetto di "punitione" in equitazione.

Ce lo indica un altro "cretino" che anco lui parla della "messa in mano", il "cretino" - praticava un'equitatione di alto livello - dunque, aveva bisogno della reunion, ergo del ramener.

Cito a memoire: "nessun piacere o comodità deve esser concesso allo lallo al di fuori della "madre di tutte le positioni"... sta parlando della positione della testa, del piego, lovviamente per lui è sottinteso che è preceduto/accompagnato dalla cession della mandibbola, dalla lieta masticazion, dalla schiuma bellilla.

Col tiempo et l'imbozzolamento, il lallo viaggerà perfettamente "incassato" solo col peso delle redini... questo è lo resultato!

Per arrivarci, qualsiasi altra posizione della testa et di irrigidimenta delle mandibula la "prima molla che riceve la mano" è stata "punita" come?

Colpo secco di capezzon, stretta del barbozzale, sollevamento del ferro, spinta energica di gambe sull'imboccatura, ecc... queste azioni punitive possono esser decise/secche/dolorose ma potono esser sfumate fino a diventare pure indicationi, vibrationi, tenzioni,... segnali che aiutano (appunto) il lallo a capire che - se non recepisce quegli aiuti (giust'appunto) seguirà/ci sarà la dolorosa.

I lalli - stranamente - imparano velocememnte basta, oltre che punire, premiare ogni accenno sia pur sbilenco di obbedienza.

Il premio, anch'esso va sfumato: voce soave, rilascio della mano/delle jambe, pacca amicale, delicatessen, scendere dallo lallo, fino al premium maximo; scendere dal lallo, donare una delicatessa, allentare le cinghie e portarlo la besta nella sua scatola...

Ora, l'equitatione est già difficile et complicata perché - oltre un certo livello - si entra nelle senzazioni personali, nel grado di comunicazione con "quel" lallo, nella capacità di sentire le contrazioni gli squilibri ecc.
Tutte cose quasi impossibili da spiegare agli altri, è puro masochismo aggiungere a queste difficoltà oggettive, altre complicazioni derivanti dalla terminologia sciscientifica e dai concetti comportamentalistici che - all'atto pratico - sono inutili per il cavagliere.
A me frega niente se quelo cavagliere non usa punitione ma rinforzo, condizionamento operante, tentativi et errora, riflesso conditionato, positività, negatività, indicazione.
Il Maestro ci ha detto che va premiata la sola risposta "giusta" dello lallo, tutte le altre vanno punite.

Questo concetto di punitione et premi è sballiato nella terminologia sciscientifica?
Me ne strasbatto i cabasisi.

Certo, se  uno ha voglia far pipponi può addentrarsi - con viva e vibrante soddisfazione - nei meandri della paragnostologia fulgensis, nello studio della equoetoayurvedicologia, nella psicocartomanzia generale, nella olisticomeoterapia di sta'minchia.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 16, 2016, 08:50:50 AM
Il dato di fatto è che addentrarsi nei pipponi scientifici - magari sotto la guida di qualche professore non di qualche pseudoprofessionista che somministra punizioni ad minkiam o dice stupidaggini in un microfono nelle fiere - rende le cose subito limpide e comprensibili, si esce immediatamente da quell'empirismo che tu continui a sostenere...

Abbiamo la fortuna di disporre di un animale che risponde forse come e meglio di un calcolatore elettronico ma abbiamo schiere di aspiranti programmatori che anziché indirizzarli ad un pallosissimo corso di linguaggio macchina (ma che li renderebbe poi padroni assoluti del calcolatore) tu continui a volerli indirizzare al liceo classico... :icon_rolleyes:

Ora, un programmatore che ha una cultura classica sarà senza dubbio migliore di uno senza, ma bisogna sempre prima sapere a menadito cos'è il linguaggio macchina.

Baucher (che tra l'altro, ti ricordo, ha cercato in ogni modo per tutta la vita modi per evitare le tue care punizioni, fino a dire di evitare qualunque azione dolorosa all'indietro della mano in punto di morte) e Fillis (decisamente non proprio uno stinco di santo e da prendere con le pinze) sono morti da duecento anni e forse in tutto questo tempo qualcosa di nuovo, più preciso e costruttivo è saltato fuori?

Va bene essere nostalgici, va bene rimanere con i piedi per terra, però la tua è una visione troppo chiusa sul passato.

Le punizioni in via generale non vanno date mai e va usata una strategia propositiva e non punitiva. I cavalli creduti i più malefici non aspettano altro che un cristiano che li lasci tranquilli e dica loro cosa fare - ricordiamo la storia di Gericault - e ne ho spesso la prova.

La punizione+ è l'ultima risorsa ed è da considerarsi un fallimento, non una tecnica.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 16, 2016, 02:46:20 PM
Le punizioni in via generale non vanno date mai e va usata una strategia propositiva e non punitiva. I cavalli creduti i più malefici non aspettano altro che un cristiano che li lasci tranquilli e dica loro cosa fare - ricordiamo la storia di Gericault - e ne ho spesso la prova.
La punizione+ è l'ultima risorsa ed è da considerarsi un fallimento, non una tecnica.


Manca una premessa: "secondo i comportamentisti", i Maestri intendevano altro.

Il punto è quelo: allo stato attuale il lallo si addestra con premi e punitioni nel senzo che indicavano i Maestri... nessun piacere o comodità deve esser concesso allo lallo al di fuori della "madre di tutte le positioni"... lo disse Baucher lo sottolineo per le ragasse che non sanno, poco cale se nella prima maniera "tira" nella seconda "spinge".

Non ho alcuna nostalgia di nulla, anco pereché non ho fatto a tempo ad impar dai Maestri, il fatto è che voi parvenus attaccate allo lallo la qualunque, avete appiccicato allo lollo perfino il clikker che è come dire di comunicare con la moglie che abbiamo davanti al tavolo del ristorante collo smartfon... ma forse voi ggiovani fate puro questo!

Ormai siamo al fai da te, ogniduno segue le sue filosofie, si inventa il suo linguaggio le sue espressioni... sgambata ora si dice sgambata MAH!
Comunque, se le "filosofie" sono giuste - implacabilmente - ci riportano ai Maestri.

Esser prodigo di caresse et parco di punitioni...
altra regola aurea dei Grandi, che - è vero - son morti da 200 anni
... e forse in tutto questo tempo qualcosa di nuovo, più preciso e costruttivo è saltato fuori?

Bando i pipponi, andiamo al sodo: se l'assioma - dopo 200 anni - è ancora vero, basta trasformare la parolina innominabile: dolore in punitione e tutto torna:

"Nessun cavallo ci obbedirà per compiacerci tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare la punizione, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono somministrarla e che - all'occorrenza - la produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."

Se invece l'assioma è superato me lo dovete dimostrare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 16, 2016, 03:32:08 PM
Te l'ho detto e te lo ripeto: gli assiomi non si dimostrano, o si accettano o non si accettano. Tu l'accetti. Padronissimo di farlo. Hai dalla tua un sacco di persone che l'accettano, sei in ottima compagnia. Si tratta di un "assioma comune"  :horse-wink:

Se non ti va bene, smetti di chiamarlo "assioma". Chiamalo "Teoria", chiamalo "Legge", ma non assioma. E' un termine ambiguo e nel linguaggio comune utilizzato con un significato improprio e impreciso.

PS: non ti dispiacerà, spero, se questa osservazione la ripeterò ogni volta che tu nominerai l'assioma, vero?  Cercherò parellianamente di crearti scomodità.... :blob9:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 16, 2016, 05:20:14 PM
CitazioneLe punizioni in via generale non vanno date mai e va usata una strategia propositiva e non punitiva. I cavalli creduti i più malefici non aspettano altro che un cristiano che li lasci tranquilli e dica loro cosa fare - ricordiamo la storia di Gericault - e ne ho spesso la prova.
La punizione+ è l'ultima risorsa ed è da considerarsi un fallimento, non una tecnica.

CitazioneManca una premessa: "secondo i comportamentisti", i Maestri intendevano altro.

Convinto tu.... io invece stavo reinterpretando proprio i Maestri mentre scrivevo quello. Anzi facevo una fusione che mi pareva ottima.

Mi dici scusa quale maestro hai conosciuto e frequentato di persona? O se scrivi in loro nome sotto una sorta di possessione spiritica multipla?
Altrimenti le tue deduzioni e citazioni di capoversi valgono quanto le mie.

L'addestramento veniva descritto da Baucher come "un gioco che non deve mai stancare".

Cercava di uscire dall'assioma come Alex, di eliminare il più possibile il dolore, la punizione, la stanchezza, qualsiasi cosa che fosse spiacevole perché aveva intuito, da lallista ante-litteram qual'era, che il cavallo è per sua natura collaborativo, ma a questa collaborazione bisogna accedervi con estrema saggezza e pazienza e inoltre cessa nell'istante in cui per lui diventa una pena soddisfarci...

Allora tra l'assioma puro e la collaborazione c'è un certo range ipotetico sul quale possiamo muoverci. Non si nega l'assioma come concetto di partenza ma insomma anche tu riconosci che solo un cretino non cercherebbe di evitare il dolore - e quindi le punizioni - il più possibile.

Quindi davvero non riesco a capirti, sembri confuso e confondi le persone: un momento citi "Esser prodigo di caresse et parco di punitioni" e un momento dopo ti scagli a peso morto contro chiunque cerchi di descrivere qualcosa che renda possibile provare a farne a meno... e anzi plaudi a chi ammette che senza bastonate non avrebbe ottenuto nulla e estrapoli qualche capoverso di qualcuno che incentiva l'uso della forza... è assurdo... bisognerebbe incoraggiare il contrario pur rimanendo con i piedi per terra!

Ecco, tutta questa tiritera nasce dalla tua intenzione di tenerci con i piedi per terra. Bene, ringraziamo. Mo basta.

Se voglio vedere o sentire le prodezze di qualcuno che non si fa mancare l'uso del nerbo basta che entro in uno qualunque dei maneggi che ho attorno. Stranamente dopo anni di quell'andazzo però mi sono rivolto a più coscienziosi cavallerizzi che al posto del nerbo usano la conoscenza. E ottengono risultati migliori dei maneggi che ho vicino...... voglio anche io quei risultati! Voglio anche io montare cavalli sereni e senza contrazioni, voglio anche io essere una persona migliore!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 16, 2016, 09:03:29 PM
Lasciamo perdere gli assioma et le altre sotigliezze letterarie.

Il Maestro disse: qualsiasi posizione che non sia quella richiesta viene "punita", viene premiata solo la risposta richiesta. Si tratta di un sano principio equestre bellillamente elaborato da JDO, chapeau!

Caro Max, traduci questo concetto usando i termini sciscientifici appropriati al posto degli "errati" termini punitione e premio e vediamo cosa escie fora.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 16, 2016, 10:24:32 PM
Dimmi quale maestro e in che opera c'è scritto cio che hai riportato. Intendo quella frase, con la parola "punizione". Non credo che fosse così. Se la ritrovi esatta possiamo tentare di spiegarla attraverso le rispettive esperienze pratiche. Fino a che te le inventi e te le modifichi te la canti e te la suoni da solo.

Ad esempio, la mia citazione di prima ma riportata completa ed esatta era:

CitazioneLa lezione deve essere, sia per il cavallo sia per il cavaliere, un esercizio salutare, un gioco istruttivo che non stanca mai. Quando appare il sudore, vuol dire che l'uomo ha superato la misura.

da "ADDESTRAMENTO METODICO DEL CAVALLO DA SELLA dagli ultimi insegnamenti di F. Baucher raccolti da un suo allievo".

Ora, visto che insisti, anche io vado a cercare l'esatto passaggio da dove credo di ricordare che derivi la tua citazione sulla posizione della testa.

E' una citazione sicuramente presa dalla "prima maniera", quindi un Baucher giovane che non andava troppo per il sottile, giusto per contestualizzare le parole che troveremo scritte... no perché, come saprai bene, le sue ultime idee erano che il ramener arrivasse da solo, senza forzarlo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 16, 2016, 11:29:29 PM
Ho fatto qualche ricerca....

La parola punizione e suoi derivati (punition, punì e simili) non compaiono nemmeno una volta in tutta la 14a edizione (l'ultima la più completa) del metodo così detto "prima maniera". In tale ultima edizione (fu curata anche dal figlio mi pare) non ho nemmeno più trovato traccia del concetto simile alla tua citazione. Per ritrovarlo ho dovuto andare indietro in una traduzione italiana un po' raffazzonata, tratta da una delle primissime edizioni del metodo. Eccola:

Citazione...se all'inizio la si lascia ritornare nella sua posizione naturale (la testa ndr), è per ricondurla di nuovo e far capire all'animale che la posizione perpendicolare della testa è la sola che gli sarà permessa sotto la mano del cavaliere.

Ma anche in questa primissima edizione, dove B. diceva pane al pane e vino al vino, prima di arrivare a quel capoverso, riguardo la messa in mano procede con una tale logica ed esattezza biomeccanica (le flessioni muscolari laterali che preparano il piego diretto sono una delle tante intuizioni dimostratesi esatte ad esempio) che ogni volta che lo leggo oltre che venirmi le lacrime agli occhi ^_^ non posso che riconoscere che premi e punizioni non hanno nulla a che vedere con questo modo di concepire l'addestramento. Si parla di parti anatomiche, di pesi, di forze, di posizioni con una gradualità e una logica che ridurre il tutto a premio e punizione è come dire che la missione Apollo che è arrivata sulla luna ci è arrivata grazie alla scoperta del fuoco...... :icon_rolleyes:

Anche nel primissimo capitolo, dove tratta di vera e propria sottomissione pura e semplice da terra, e usa parole come "coercizione", lo fa con una limpidezza e descrive una tecnica talmente pulita e in linea con il condiz operante che un comportamentista di oggi non avrebbe niente da eccepire. Gli unici beoti che ebbero da eccepire, ci racconta lui stesso in una nota a margine, furono i tedeschi che non capirono il senso di quel procedimento che andava semplicemente a dimostrare al cavallo che il cavaliere smetteva l'azione della frusta all'emissione del comportamento voluto, cioè di avanzamento e abbassamento della testa, dando come risultato la calma e la "sottomissione"...

Come vedi Baucher stava su un altro pianeta... se vogliamo chiamare punizione i colpetti sempre uguali della frusta che continuavano fino a che il cavallo trovava la soluzione (avanzare a testa bassa) e premio il cessare dell'azione della medesima, bene, ma appunto stiamo riducendo la missione Apollo alla scoperta del fuoco... fai tu...
Titolo: Bananas
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 17, 2016, 02:39:21 AM
Ho riportato a memoire, mi pare lo dissi, ma il concietto è sempre questo:
... nessun piacere nessuna comodità deve esser concessa allo lallo al di fuori della posizione richiesta.

Ora, a parte gli scritti di Baucher, ho da qualche parte anche i testi dei suoi epigoni della prima/primissima hora: Caron, Faverotto, Raabe, L'Hotte, Decarpentry che si rifanno agli inzegnamenti del Maestro e che - de relato - possono aver fatto la citatione, per ora non ti dò la fonte esatta...

Non pretendo che tu abbia letto tutti i miei scritti, ma dissi a Chiara e a Lettera quanto segue:
Baucher, "il maestro dei maestri" del maneggio, cioè dell'Alta Scuola, per tutta la vita studiò un suo metodo basato sulla ginnastica razione sullo stretching...parole allora sconosciute ma di questo si trattava; era un lavoro modernissimo,  propedeutico alla leggerezza, alla grazia e aveva come finalità il controllo assoluto dei movimenti del lallo...
https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/10/i-duellanti-baucher-e-daure.html

e ancora: ... ho sperimentato che le flessioni, oltre ad essere un ottimo esercizio ginnico (stretching), sono un importante strumento di comunicazione tra l'uomo e il lallo, infatti, una volta che il cavallo ha capito i meccanismi della "gestione del dolore"...perché di questo si tratta, sarà lui che andrà quasi ad anticipare le azioni che gli vengono richieste, prima da terra e poi dalla sella...
https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/05/le-bamboline-raabe-3.html

Bene, lasciamo la mia citazione e prendiamo le tue:

Cosa usa Baucher per flettere il lallo?
Morso e filetto.

Perché li usa?
Perché fanno male, provocano dolore.

Perché il cavagliere provoca dolore?
Per punire le risposte sbagliate dello lallo: punizione.

Come fa il lallo a capire se la sua risposta è giusta?
Il ferro smette di far male e magari l'addestratore gli da una delicatessa: premio.

Baucher usava - inevitabilmente - premi e punizioni, punto.

L'addestramento operante è altra cosa: classico l'esempio del cercopiteco che mentre faceva una capriola ricevette per caso una banana, il bestio continuò a far capriole convinto che la capriola fosse la ragione della elargizione bananifera, lo sperimentatore lo capì e dette altre bananas quando il piteco capriolava... l'animala diventò il principe delle capriole.

Non nego che collo lallo si possa applicare il c.o., esempio: state inzegnado il passaggio al vostro puccipucci, ad un certo punto il bestio fa per caso tre/4 falcate buone... voi scendete di sella e premiate violentemente riportandolo nella scatola.

Bene, quando il giorno dopo sarete in quelo stesso punto, magari al galope - certamente - lui si fermerà e - equivocando - domanderà il premio, associando il posto al premio, non vi resta che tornare sul posto chiedendo la passeggiata et - eventualmente - premiare ancora la risposta giusta magari solo con delicatessen... naturalemente dovrete poi cambiare il posto altrimenti la vostra stellina azzurra ...(già, una ragassina chiama il suo lallo - 175 al garrese - la "mia stellina azzurra"), farà passeggiata solo in quel loco.

Gli addestratori di circo usano il conditionamento per milla trucchi cavalliferi che sollazzano tanto i bambini... ma quella non è equitazione.

Care ragasse, l'equitazione si basa sull'assioma et su premi e punitioni meglio che lo capiate una volta per tutte e che ne siate consapevoli e sappiate usare la dolorosa  nella maniera più giusta possibile.

Penzierino della sera:
immaginate che i lalli rispondano alle "scomodità" provocate dalle imboccature, dai capezzoni, dalle baitless, dai frustini, dagli speroni come i cagnolini, e che ad ogni senzazione di dolore, di fastidio, di oppressione  si mettano a guaire, a uggiolare, ad ululare, a strillare fortemente, che si rifuggano in un angoleto guardandoci cogli occhioni dolci et lagrimevoli.
Ogni concorso ippico sarebbe uno spettacolo penoso, ogni addestramento una seduta di liete sevizie, ogni sciò equestre una riunione per sadici spettatori...
Titolo: Re:Bananas
Inserito da: alex - Luglio 17, 2016, 07:10:05 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 17, 2016, 02:39:21 AM

L'addestramento operante è altra cosa: classico l'esempio del cercopiteco che mentre faceva una capriola ricevette per caso una banana, il bestio continuò a far capriole convinto che la capriola fosse la ragione della elargizione bananifera, lo sperimentatore lo capì e dette altre bananas quando il piteco capriolahttp://www.cavalloplanet.it/Smileys/emotplanet/icon_confused.gifva... l'animala diventò il principe delle capriole.

Questo è un errore.

Innanzitutto l'addestramento operante come termine non esiste, si chiama condizionamento operante, la differenza è enorme perchè è un fenomeno del tutto naturale e innato - è una caratteristica neurologica, nè più nè meno come la visione o la capacità di camminare o di masticare il cibo prima di inghiottirlo. Il fatto che questo meccanismo naturale venga usato per addestrare è irrilevante, per quanto riguarda la sua "meccanica".

In secondo luogo, una perfetta traduzione di "condizionamento operante" nel linguaggio comune è: "apprendimento per tentativi ed errori" in italiano, "try and learn" in inglese, e mi piace molto l'inglese per le due paroline "try" (tentativo) e "learn" (imparare, apprendere).

Per favore, prendila per quello che è: una definizione, indiscutibile.

Tu la chiami "premi e punizioni", e intendi esattamente la stessa cosa; ma dimentichi il "try", che è una cosa molto importante che l'espressione "try and learn" invece sottolinea.

Ne posso parlare perchè ne ho esperienza personale - tutti ce l'abbiamo, l'uomo che esplora impara per conto suo, senza nessuno che gli insegni, impara per tentativi ed errori. Mi piace programmare e ho imparato alcuni linguaggi proprio così: provando; e ogni riga di codice funziona (premio) e non funziona (punizione), e quando non funziona non sentivo alcun dolore, ma un grandissimo fastidio sì.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 17, 2016, 08:03:57 AM
Come vedi non c'è niente da fare. PUNTO. Stravolgi tutto e tutti, interpreti le cose a modo tuo, pur di dare al tuo concetto di addestramento basato sul dolore una qualche valenza di inevitabilità e giustezza poi scrivi PUNTO. Tanto è così e basta. Giù di ragioniere.

Non serve andare a cercare i cani, basta provare ad agire come faresti coi cavalli ma con gli asini. Alla prima mezza offesa/fastidio non ti si avvicinano più, non han nemmeno bisogno di guaire per farti capire che sei una me**a. Molto utili per capire il confine tra il giusto e l'ingiusto nel nostro modo di fare.

Stranamente, attraverso la decontrazione della mascella (basta un dito in bocca non serve un morso) i guai passano anche con gli asini. Però bisogna volere fortemente la calma e la collaborazione come costante del lavoro. Al primo segno di disagio ridecontrarre e lasciar calmare. E' addestramento attraverso premi e punizioni questo? Certo, così come l'Apollo 11 è partito grazie alla scoperta del fuoco.

Anche l'ultimo testo che citi distorcendolo preso da "capire l'equitazione" lo stai girando a modo tuo. L'autore non voleva affatto giustificare come inevitabile il guaire e il mugolare se i cavalli avessero voce, ma ammonire tutti al fine di agire per NON sentire guaiti. Tu fai l'inverso: i cavalli tanto guairebbero e quindi suvvia, è giusto e normale... non è giusto e normale... è un fallimento se accade.

Morso e speroni hanno un effetto proprio utilissimo per ottenere le esigenze dell'equitazione ma causano dolore molto facilmente e quando accade è sempre un male, non bisognerebbe arrivarci. Se domani qualcuno inventasse qualcosa che andasse a ricreare gli stessi effetti ma senza il problema collaterale del dolore lo userei il giorno stesso. Purtroppo tutti ci han provato (vedi Baucher stesso col suo filetto o le baitless etc) ma sempre purtroppo il morso a barbozzale e il filetto (che comunque si sono addolciti sempre più nel corso della storia, proprio per eliminare il più possibile il problema dolore mantenendo però gli effetti "meccanici") restano ancora i migliori.

Tu stai pensando: e per forza! Perché causano dolore! No. Perché causano degli effetti per cui è più facile far capire cosa si vuole. Se arrivi al dolore sei un povero mentecatto. Capita a tutti come capita anche a me ma almeno io mi dò del mentecatto da solo. Come per la bitless che tu dici che funziona perché causa dolore, io dico che non funziona per niente perché quell'incrocio chiude la mascella invece di aprirla ed è un'invenzione stupida. Un sidepull sarebbe la stessa cosa senza il problema della stretta. Perché per me quella stretta è un problema, non un "merito" che causa dolore.

Bene, mi sono stufato anche di intervenire qua.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 17, 2016, 10:06:47 AM
Mio caro, nel testo di Saint-Fort Paillard  trovi anco questo:

Prendiamo ad esempio l'addestramento alle mani ovvvero alla messa in mano la punizione è amministrata sotto forma di dolore inflitta dalla mano tramite l'imboccatura, il capezzone, l'acmur, la baitless e chi più ne ha più ne metta.
Il premio è rappresentato sotto forma di sollievo dovuto alla cessazione dell'azione della mana e il conseguente interruzione del dolore.
Il lallo è in mano quando il cavagliere gli ha fatto comprendere che le sue resistenze sono sanzionate dal dolore e le sue cessioni le sue sottomissioni da
lieto benessere.
Il cavallo così, impara ad "amare l'obbedienza" e - col tempo - cercherà di obbedire con prontezza e generosità alla mano.


Dato che ci sei, leggiti la prefazione di un altro "cretino":  JDO... sempre chapeau per l'africano bianco!

Come vedi non sono io a stravolgere mi limito a citare uno dei massimi eruditi dell'equitazione... semmai è l'ippocrisia lallista a tentare di stravolgere l'evidenza.

Quindi, non devi rispondere a me ma a Saint-Fort Paillard che dicie una banalità: l'addestramento equestre si basa su premi e punizioni e questa volta non bisogna interpretare.

Va bé, dirai che Paillard è superato, non c'è ploblema dillo!
Ma devi dirci da chi e da cosa è superato.

L'assioma non l'ho inventato io, lo ha declinato uno dei più grandi cavallerizzi di ogni luogo e di tutti i tempi.
Va bé, dirai che L'Hotte è superatissimo, ma allora devi spiegarci pereché si usano ancora, morsi, speroni, hacmore, capezzoni e baitless... a proposito, ci fu un intelligentone che mise la baitless ad un lallo da attacco, il bestio si imbizzarrì e - nel tentativo di fermarlo - il "benevolo abbraccio" dello strumento tagliò la pelle dell'animala entrando nella carne viva.

Ma dimmi, perché tenti di farmi passare per violento picchiatore? Che ne sai?
Come avrai capito non ti considero un lallista, ma, anche se ne fossi convinto che sei una puccipuccilallosetta, avrei il buon gusto di non metterla sul piano personale.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 17, 2016, 12:15:21 PM
Ti propongo una edizione riveduta, semplificata e generalizzata del cosiddetto assioma. Dice esattamente quello che tu bai dettgo molte volte, ma ho esigue speranze che ti vada bene.....

"L'apprendimento del cavallo si basa principalmente sul try and learn" (sinonimi: tentativi ed errori; premi e punizioni; nome scientifico: condizionamento operante).

Ma posso concedere:
"Il controllo della ribellione del cavallo si basa principalmente sulla punizione"
Titolo: Il domma di L'Hotte.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 18, 2016, 01:09:00 AM
"L'apprendimento del cavallo si basa principalmente sul try and learn" (sinonimi: tentativi ed errori; premi e punizioni; nome scientifico: condizionamento operante).

Insomma, tutta sta tarantella per dire che: condizionamento operante = premi punitioni?

Bene.

Rimane lo "assioma", facciovi notare che il Generale, non parla di premi e punizioni ma del principio sul quale si fonda l'obbedienza dello lallo, che è altra cosa, a scanzo di equivoci, beccatevi la traduzione alla lettera del colonnello Angioni:

Qualunque sia quest'impiego, il punto di partenza  dell'obbedienza del cavallo è uno solo.
Non potrebbe evidentemente trovarsi nel desiderio di esserci gradito, e ancor meno nell'adempimento del dovere.
Risiedere unicamente nell'istinto di conservazione dell'animale, che lo porta ad evitare il dolore, rispondendo all'avvertimento che proviene dagli agenti che possono provocarlo e, all'occorrenza, lo produrrebbero fino all'ottenimento dell'obbedienza. I nostri mezzi di dominio non hanno altra base.


Il vostro affezionatissimo ha ridotto il malloppone militar trombonico del Generale nella seguente formula più snella et efficace ormai abbastanza cognosciuta, che - visto che "assioma" non sollazza - nomerò il "domma di L'Hotte":
"Nessun cavallo ci obbedirà per compiacerci tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."

Dunque, risolto il ploblema punitioni/premi, bisogna trovare la lieta alternativa al dogma, in pratica, bisogna rispondere alla domandina facile facile: perché il lallo ci obbedisce?
Fiduciosa aspetto numerose et giulive risposte.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 18, 2016, 06:56:33 AM
In genere, nella maggior parte delle circostanze, semplicemente perchè gli va di farlo.
Non la "volontà alla Alfieri", quella "volontà tranquilla" per cui facciamo volentieri le cose a cui siamo abituati.

Abbiamo comunque fatto un passo avanti. Abbiamo distinto due circostanze, molto diverse: il momento del'apprendimento e il momento della disobbedienza volontaria in una situazione di crisi. A occhio darei a queste situazioni un peso di 99 contro 1. Sbaglio a voler parlare più del 99 che dell'1?

Per questo dicevo che l'obiettivo dovrebbe essere quello di fargli "venire la voglia", piuttosto che quello di fargli "passare la voglia".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 18, 2016, 10:03:16 AM
prendiamo l esempio di bigdream del forum.
il cavallo nelle partenze in galoppo si difendeva, lei era impaurita, sfiduciata, il cavallo siccome riusciva nel suo intento di evitare il galoppo ne usciva rafforzato nella sua difesa.
ora, io cavaliere forte e sicuro avrei potuto piegare in due il cavallo come un fazzoletto di carta e farlo partire senza problemi.
ma lei ha scelto (anche consigliata da me) un'altra strada. va su un cavalletto e sfrutta il fatto che il cavallo parte da solo e poi galoppa tranquilla. è un modo intelligente che evita i contrasti e anzi sfrutta l iniziativa naturale del cavallo. zero punizione.
non va dimenticato che i cavalli si abituano a tutto. alle legnate ai litigi a tutto. si aspettano la reazione forte delle volte.
non mi stupirebbe se il cavallo di bigdream smettesse del tutto le difese anche una volta ricominciato con le partenze normali.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 18, 2016, 12:26:06 PM
In effetti ci sono due modi di affrontare la ribellione. Uno è di evitarla accuratamente fintanto che non si manifesta da sola (meglio: mai), l'altro (che mi sembra una cattiveria indicibile) è quella di suscitarla deliberatamente, per poterla punire.

Ho visto frustare un puledro in doma senza motivo, finchè si è ribellato, per poi poterlo punire perchè si era ribellato.

Incredibilmente, Raffaele non ha dato torto a quell'addestratore, perchè se un puledro in doma non si ribella, e non si è punito per questo, la doma non può dirsi completata.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 18, 2016, 03:12:24 PM
io me ne intendo di doma.
diciamo che negli ultimi 2 anni ho domato (da zero a primi concorsi) 12/13 puledri.
i puledri non fanno grandi ribellioni ma le fanno.
non c è bisogno di grandi difese per identificare una ribellione.
la piu grande ribellione è l assenza di reazioni. il cavallo che ti ignora.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 18, 2016, 03:33:19 PM
Spetta Poker, la ribellione a cui si fa riferimento nella citazione, per l'esattezza, è "cercare di liberarsi del cavaliere".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 18, 2016, 03:58:45 PM
e vabbè, quella, per vincerla basta stare in sella.
non è una roba complicata. ci riesce anche una scimmia se si aggappa per bene.
comunque non tutti i cavalli ci provano, a lanciare il cavaliere.
e poi il grosso del carattere, per quella che è la mia esperienza, viene fuori ben dopo la doma, quando si iniziano a fare cose "difficili".
il punto è che molti cavalli di amatori non faranno mai cose difficili per tutta la loro vita. e allora magari il carattere (fortunatamente) non verrà fuori mai.
il che non è un male.
non a tutti serve il cavallo super avanzato che fa la pirouette e che salta il percorso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 19, 2016, 07:21:59 PM
Se ti è sembrato che finivamo sul personale ti tranquillizzo. Ho stima tua - pur non conoscendoti di persona - ma con sta cosa del dolore you break the balls come si dice. I miei esempi volevano essere e saranno sempre generici.

Il messaggio che passa a forza di insistere col dolore è che siccome il 90% della gente controlla effettivamente le sue bestie solo attraverso tanta forza e poca testa (vedi l'imbecille colla baitless, anche io nei miei anni giovani e ignoranti feci una fine simile anche se la baitless non era stata anco inventata), debba essere così per sempre e per tutti.

Nel frattempo - per caso - ho trovato il capoverso incriminato. Stava nel capitolo che riguardava l'andatura del passo a pag 103.

Citazione"Le cavalier se souviendra toujours que la main doit être pour le cheval une barrière infranchissable chaque fois que celui-ci voudra sortir de la position de ramener. L'animal ne l'essayera jamais sans ressentir une impression désagréable."

Una "sensazione sgradevole" dice. Si vede che era un lallista ippocrita anche Baucher.

Ogni imboccatura, la frusta, gli speroni, funzionano e sono arrivati a noi fatti così perché suscitano in primis ciascuno una risposta specifica, ma bisogna cercare di evitare la loro controindicazione: il dolore. Le forme delle imboccature nei secoli si sono via via sempre più addolcite, perché secondo te se più fan male più funzionano? E poi più gli facciamo sentire male più gli aumentiamo la soglia del dolore come diceva mi pare Poker e la volta dopo dobbiamo fargli più male ancora fino a che, si spera, un'idea razionale non arriva a spezzare il circolo vizioso e finalmente il lallo capisce cosa volevamo, ma allora non è il dolore la chiave, è il farsi comprendere!

Quindi c'è qualcosa di oscuro, tetro e controproducente nell'assioma che mi spinge a riconoscerlo come vero nel momento in cui voglio dare una visione pragmatica della situazione, ma anche si può pensare che il dolore si possa e debba essere evitato il più possibile ed il tuo modo di insistere non aiuta.
Titolo: Presunzione, magnissima presunzione.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 30, 2016, 02:39:01 AM
https://lallietope.blogspot.it/2016/07/relazione-collaborazione-presunzione.html

(https://3.bp.blogspot.com/-Y8_A6tJ7eOg/V5v2IuCUcPI/AAAAAAAANPI/qElzMwauGHgSiOphV13MOvc-eJ9LGR-vACLcB/s640/Image.jpg)
Titolo: Collaborazione...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 30, 2016, 02:34:39 PM

Il lallo non sa colllaborare, non può collaborare, non cognosce la collaborazione per un motivo assai semplice:

https://lallietope.blogspot.it/2016/07/relazione-collaborazione-presunzione.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 30, 2016, 03:30:52 PM
Rilevo due cose interessanti.

1. O L'Hotte era analfabeta, e non aveva letto Le Guariniere, o era un plagiario, perchè ha scopiazzato La Gueriniere senza citarlo, ben sapendo di farlo. La dizione "Assioma di L'Hotte" va scalpellata via dal web, e sostituita con la dizione corretta "Legge di La Guariniere"

2. Abbiamo una cosa in comune, anche a me affascina la ricerca delle radici profonde dei miei pregiudizi. Altrimenti mi riesce difficile sradicarli.  :blob3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 30, 2016, 10:30:42 PM
I grandi cavallerizzi avevano una cosa in comune: un'autostima esagerata.

Cosa che accadeva/accade ai grandi et ai grandicelli di ogni "arte"; vedi la Callas, Cassius Clay, Maradona, Picasso, Nureyev, Sting, Claudio Villa,  etc. etc... non cito i grandicelli che sono un esercito sterminato sterminati.

Come che sia, contraddire L'Hotte, Fillis, La Gueriniere è impresa da titani, ovvero da imbecilli, ovvero da "fedeli", ovvero da "credenti"...

Chi mi seguirà capirà che non voglio convincere il "credente" che esiste l'evoluzione da 200 anni fa, tanto lui continuerà ad esser convinto che discndiamo da Adamo ed Eva, ma che ci sono spiegazioni etologico-sciscientifiche che collimano perfettamente colle tenniche usate dai Grandi che facevano equitatione.

Sono perfettamente conzapevole che la più parte di noi ragasse se ne frega dell'equitatione, altri et differienti interessi ci hanno condotte in questo maraviglioso mondo.

Comunque, che si faccia equitatione o lallitatione i lalli restano sempre cavalli quelli che ho cognosciuto et cognosco malgrado le ***te che ci somministrano i vari sciscienziati nuvelvaghe in lieti stage et conferenze et incontri della minchia.

Mi rendo conto che esser "parola contraria" è facile: basta citare i classici della equitazione, della etologia, della psicologia femminile.
Titolo: Il professorino.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 31, 2016, 03:54:50 AM
(http://www.kundalinivision.com/wp-content/uploads/2015/09/Mantra-madre-2.jpg)
https://lallietope.blogspot.it/2016/07/relazione-collaborazione-presunzione.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Zarathustra - Agosto 01, 2016, 11:57:00 AM
Leggo da molto tempo senza intervenire, soprattutto Max, Alex e Raffaele. Mi permetto di intervenire appoggiando la "linea" di Max, auspicabilmente cercando di aggiungere qualche elemento che spero possa arricchire il discorso.

Il "dolore", inteso nel senso che la nostra lingua da a tale parola, è negativo. Con qualsiasi essere senziente. Il dolore è un segnale chiarissimo che qualcosa non va. In un animale predato esso induce a reazioni istintive di fuga, in sintesi rischia di "inserire il pilota automatico" chiudendo ogni possibilità di dialogo.
Quello che noi eroghiamo al cavallo attraverso gli aiuti (e gli attrezzi che coadiuvano la cosa) sono (dovrebbero essere, se ben utilizzati) scomodità, pressioni, "fastidi". A tali input il cavallo reagisce con il "try", ovvero tentativi di annullare detta scomodità (lo so che la parola è invisa a molti, ma non me ne viene un'altra più efficace). Il rilascio nel momento corretto crea il "learn", è cioè la conferma che QUELLA azione (tra le varie "tried") è quella CORRETTA, nel senso di conseguire il successo, la cessazione della scomodità.

Volendo fare un paragone molto rozzo, ma a mio parere didascalico, il cavallo dovrebbe percepire l'aiuto più o meno come io percepirei un sasso posto nel mio letto. Sdraiandomi sopra ne avrei fastidio, e cercherei (try) una soluzione, ad esempio spostandomi di lato (rilascio-learn).
Non vado in panico, sono calmo, affronto un problema cercando una soluzione, alla fine la trovo, dopo di che la memorizzo per usi futuri quando si ripeterà una situazione simile.

Facciamo la tara al fatto che io, dotato di pollice opponibile e di corteccia cerebrale, probabilmente scendo dal letto, cerco il sasso e lo tolgo. Fortunatamente per noi, il cavallo non ne è capace, altrimenti sarebbero dolori seri.

Naturalmente si tratta di teoria ben nota di cui non ho la paternità, ma la ritengo la più verosimile anche confrontandola con le mie modeste esperienze pratiche.

Il cavallo collabora, ma non tanto con noi in quanto "capi" "leader" o nonsocosa, ma semplicemente impara una serie di contromisure (risposte, learn), dopo averle cercate per tentativi (try), a dei "sassolini" che gli si conficcano ora qui ora là, secondo schemi ripetitivi, e quindi generalizzabili.
Dopo di che "interiorizza" a livello neurologico tali risposte al punto che diventano automatiche, senza più dover passare da una elaborazione razionale di esse. Sposti peso indietro, sposto anche io.

Scusate l'intromissione e cari saluti a tutti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 01, 2016, 12:45:25 PM
mmmm quello del sasso nel letto è un paragone che non centra con l'equitazione.
quello si riferisce a uno stato di cose che il cavallo trova e a cui si adatta. es: strada piena di sassi, se ci galoppo sopra mi fan male i piedi, dopo un pò capisco che quando passo di lì è meglio che o trovo sul lato dell'erba dove passare a manetta oppure ci passo piano piano cautamente senza galopparci a 300 all'ora.
idem il filo elettrico del paddock. se mi ci appoggio mi da la scossa, indi imparo a non toccarlo.

però l'equitazione è un filo diverso. l'equitazione un cavallo riceve stimoli, deve comunicare, è più complicato.
è vero che impara col rilascio delle pressioni (o delle scomodità o del dolore, quel che volete), però c'è un ballo qualcosa in più. nel senso che siamo noi a scegliere l'azione giusta, da premiare con la calata di aiuti, non il cavallo.
nell'esempio del sasso o della strada di cocci o del filo elettrico, la scomodità è inerte.

è più complicato perchè è necessario (oltre senso della misura per quanto riguarda intensità ecc dello stimolo fastidioso/doloroso) anche il tempismo. immediata cessione della pressione (secondo me, la parte piu difficile dell'equitazione). e poi anche, se non si vuole sprecare tempo e energie e rompere le palle al cavallo, fare la domanda in modo che tra le 1000 risposte che teoricamente il cavallo potrebbe dare, è messo in condizione di dare piu facilmente delle altre 999, quella unica giusta.

nel senso: è vero che potremmo insegnare al cavallo a spostare le anche tirandogli l'orecchio sinistro, però usiamo la gamba arretrata perchè fisicamente il cavallo è portato a reagire con lo spostamento delle anche.

quindi è complicatina la cosa. ho visto gente fare una spalla in dentro e in verità fare una groppa in fuori. c'est la vie.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 01, 2016, 03:36:07 PM
Non ho nulla da aggiungere a quelo che dicie Poker e che sottoscrivio in todo.

Quando i ploblemi sono: "Equitatione e Gravidanza" si è passato ogni limite, la frattura è insanabile, il lallo sarà considerato al pari di un criceto...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 01, 2016, 04:08:02 PM
raffaè è inutile che mi dai il contentino..


MODERATORI METTETE UNA REGOLA IN QUESTO FORUM PER CUI LE CITAZIONI VANNO ANCHE TRADOTTE, VE NE PREGO

("plego, signoli modelatoli, mettele legola pel noi cinesi filipini che citazioni in lingua stlaniela vanno tladotte in italiano glazie")
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 02, 2016, 02:31:50 AM
Mai penzato al contentino, non avrei potuto rispondere meglio alla simpatica Zarathustra.

Comunque, io non faccio il traduttore:
https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/08/un-lettore-irritato.html

Per puro haso, cognosco leggiermente il franzole e l'albionico, il mio allemanno era sufficiente - in altro tempo - per cuccare bionde froilain in quel di Ischia, capisco lo spagnuolo per una consistente frequentazione con una caliente mucciaccia di Siviglia e il portoghese mi è famigliare perché mi sembra di sentire il genovese... una mia zia acquisita era genovesa.

Anco io uso il traduttore di gugle infattiserve a qualcosa... sopratutto a farsi 4 risate: Dupaty de Clam diventa Dupaty de Vongola e Steinbrecht diventa Pietra Brecht...

Comunque, era claro che quelle citazioni in lingua ribadivano il fatto che quel libro è globbalemente ricognosciuto come la "Bibbia Equestre".

Comunque, si arriverà a quello che dicie Max:
... ci rimettiamo a discutere sui diritti animali, vietando ogni forma di abuso, dei quali l'equitazione fa abbondantemente parte.

Quando?
Quando noi ragasse capiremo che ci stanno prendendo per il culo, per fare equitazione e sottolineo equitazione, il minimo indispenzabbile sono: un filetto e un frustino strumenti che - se necessario - devono far male, devono provocar dolore... se qualcuno accenna alla baitless ci do una testata in faccia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Agosto 02, 2016, 08:39:31 AM
Se i detti strumenti, speroni compresi, arrivano a far veramente male è un pisciare controvento. Il dolore e la paura spengono la predisposizione ad imparare (e per un buon addestratore è qualcosa di davvero sconveniente) ma quello che è peggio attivano meccanismi di sopravvivenza irrazionali, al di fuori della ragione. In questo caso si vedono cavalli indietreggiare fino a cadere nei fossi, cavalli tirare sulle lunghine o sulle redini fino a ribaltarsi, altri correre fino a piantarsi contro alberi, eccetera. Tutti comportamenti che non riusciamo a spiegare ma che sono figli di un istinto di sopravvivenza portato all'esasperazione da dolore e paura che sui grandi numeri salva la specie, ma sul singolo, specie se quel singolo è il nostro cavallo, magari è meglio evitare....

L'idea che il cavallo debba essere/sia giusto che venga punito porta direttamente o indirettamente (a seconda del temperamento e della bravura del cavaliere/addestratore) a quel punto lì.

Se si ama insistere sulla necessità di punire e sull'inevitabilità del dolore si dovrebbe con altrettanta enfasi mettere sull'avviso delle spiacevoli conseguenze (dovute a punizioni mal somministrate) che è probabile che avvengano al pari di quanto è altrettanto probabile che il cavallo prenda dei vizi o delle libertà pericolose (dovute a metodi troppo liberali) se non venisse mai punito con dolore.

Quindi siamo fermi palla al centro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 02, 2016, 09:56:00 AM
Quando la pressione dello sperone diventa dolore? È una cosa soggettiva da cavallo a cavallo o no? E il frustino quando fa male e quando è solo fastidioso e seccante? Se ho capito bene quello che raffaele vuol far passare è che: dobbiamo essere consci che gli strumenti che usiamo possono essere dolorosi. Pensiamoci mentre li adoperiamo e prendiamoci la responsabilità dell'uso che ne facciamo ma non dimentichiamoci che tali strumenti sono necessari per l'addestramento. Chi, per scongiurare la possibilità di procurare – alla bisogna – dolore al cavallo, abbandona questi mezzi in favore di modelli diversi che pensano di eliminare radicalmente la coercizione e la sottomissione dall'equitazione, va verso una cosa che non è più lo sport equestre, l'equitazione. Va verso qualcos'altro, che secondo raffaele è la femminizzazione del mondo equestre. Non mi sembra che dica che il cavallo non va gratificato o premiato o addestrato principalmente e finché si può con le buone. Raffaele dice che un metodo fondato soltanto sul premio non funziona. Perché a volte per quanto ci sia uno stimolo positivo (es: merendina o carezza o clicker ecc) il cavallo può non aver voglia di interagire, non aver voglia di fare, non aver voglia di nulla. E allora? O lo lasci stare e ci riprovi più tardi (cosa impossibile per lo sport equestre) oppure in qualche modo devi accettare l'idea della coercizione, della sottomissione. Mi sembra di aver capito questo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nicola - Agosto 02, 2016, 09:59:20 AM
Io proverei a smitizzare un po' rispetto all'impatto provocato dal dolore fisico.

Ormai da un anno i miei equidi vivono in un ampio spazio di oltre 3 ettari e sono in compagnia di altri 6 o 7 cavalli. Avevano già vissuto l'esperienza anni prima in un gruppo più ristretto. Si sono ovviamente formati gruppi di due o tre soggetti e ci sono sporadiche liti, in cui volano calci e morsi piuttosto evidenti.

Il dolore cagionato durante queste liti mi ha convinto, ad esempio, che una punizione corporale tempestiva e singola, intendendola senza alcun intento persecutorio, ben inteso, possa addirittura indurre la calma in un soggetto agitato.

Ed intendo tempestiva e singola.

Il discorso che Max fa sugli effetti del dolore, per solito si generano in casi di inflizione continua e perdurante.

Il problema, a questo punto,  si lega a quanto un soggetto umano possa, per suoi problemi psicosessuali, indulgere nel piacere della sottomissione di un altro essere vivente, ma supporremo che nel nostro contesto queste inclinazioni violente non siano contemplate.

Il dolore, taoisticamente parlando, non ha un'accezione negativa di per sé, è il contrario di piacere, e non è, beninteso, il contrario di benessere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 02, 2016, 10:00:46 AM
Caro max, stai citando de La Gueriniere?

Fa d'uopo conoscer bene il caratter d'un cavallo per usar a tempo i castighi, proporzionandoli alla mancanza che esso commettee al modo con cui li riceve, affine di continuari, accrescerli, diminuirli ed anche desistere del tutto secondo la sua disposizione e la sua forza; e non conviene prender tutte le mancanze del lallo per vizj: perché il più delle volte procedono d ignoranza... ...si è nel tempo stesso della mancanza che bisogna impiegare i castighi, altrimenti sarebbero più pericolosi che utili... ... ma sovratutto non bisogna giammai castigare il cavallo in stato di agitazione e di collera, ma sempre a sangue freddo; si può dire finalmente che l'uso opportuno degli aiuti e de'castighi, si è una delle più belle parti del cavallerizzo.

Il vostro affezionatissimo, queste cose le capì fin da infante, ai tempi, persino i carrettieri si comportavano in questa maniera; di cierto anche allora come oggi esisteva  la violenza, la brutalità, l'imbecillità...

Abbi un discreto numero di lalli, ogniduno fece caso a se, l'ultimo - che è ancora vivio - in 16 anni avrà avuto 3/4 nerbate... le ricordo tutte, l'ultima?

Ci trovavamo fuori casa, era notte fonda, ed era maneggiato da altri, chissàpereché decise di non salire sul van che ben cognosceva,
Le ragasse, da un quarto d'ora - col puccipucci und delicatessen - cercavano di convincierlo a salir, lovviamente le lasciavo fare anche perché c'era ancora un numeroso pubblico pagante che si era trattenuto dopo lo sciò,... poi ho capito che il moro le stava prendendo per il culo: mi sono avvicinato, mi son fatto dare il frustino, ho portato il bestio alla rampa e con vocie soave l'ho invitato a salire, qualcuno da dietro lo ha spinto, al ché si è messo su due piedi e mi ha rubato la longia, appena ha rimesso i pedi per terra si è beccato due frustate a levapilu.
L'ho tranquillizzato, puccipucciato e dolcemiente l'ho rimesso davanti la rampa e la sciena si è ripetuta pari pari, ma la terza volta - stranamente - appena ha sentito la mia terribil voce, si è fiondato dentro come un razzo.

Non abbiamo controprove, forse le ragasse ci sarebbero riuscite lo stesso a far salire il bestio con altri 10 minuti o altre due o tre ore di insistenza... ma era l'una di notte, il vigili urbani aspettavano che ce ne andassimo per far smontare baracca e burattini e almeno 4/5 persone erano coinvolte nella situescion e alle quali fregava niente dei lalli e dello sciò, volevano andarsene giustamente a hasa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 02, 2016, 10:14:42 AM
Bell'intervento ingegnere!

Stavo arrivando al parallelo assioma di L'Hotte comportamento natural dei lalli, avrai notato che il più delle volte i tuoi lalli non arrivano a vie di fatto, non se le danno di santa ragione ogni volta che si incontrano, ma il dominante storce il muso, appiattisce le orecule, abbassa la testa e il succubo si allontana pereché:  risponde a segnali che precedono l'uso di strumenti (denti zoccoli) che possono provocar dolore...

Ma la situescion è un cicinin più complessa e mi apprestavo ad affrontarla ponendo la semplicie domanda: pereché il lallo, tanto più forte, veloce e potente della scimmia nuda cede alla doma? Pereché?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nicola - Agosto 02, 2016, 10:27:31 AM
La risposta è semplicissima, non banale ma semplice.

Cede per istinto di sopravvivenza.

Prelevato dal su habitat e privato del branco, di fronte all'opzione di sopravvivere assecondando le richieste, che verifica non essere mortalmente pericolose, del cavaliere, sceglie di adattarsi questa nuova condizione.

Non tutti i cavalli lo fanno, ma la maggior parte sì.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nicola - Agosto 02, 2016, 11:03:52 AM
D'altra parte anche l'uomo è dotato di istinto di sopravvivenza, e si adatta a situazioni anche totalmente avulse dalla sua natura seguendo il medesimo istinto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 02, 2016, 11:08:59 AM
perchè non sa di essere piu forte di noi, se è domato bene.
perchè non tira ai 2 venti? perchè ha imparato una volta che se tira, comunque, non si libera.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nicola - Agosto 02, 2016, 11:14:11 AM
Citazione da: PokerFace - Agosto 02, 2016, 11:08:59 AM
perchè non sa di essere piu forte di noi, se è domato bene.

Certo. Ma la radice è comunque la sopravvivenza. Se infatti il cavallo scopre di essere "più forte di noi" di fatto scopre una via alternativa alla sottomissione per poter sopravvivere (salvo che il povero inconsapevole, in quel caso, rischia di diventare una bistecca molto velocemente).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Agosto 02, 2016, 01:18:56 PM
Che l'addestramento si basi su "premi e punizioni dati a proposito" è abbastanza banale come il sapere che "una cosa funziona se viene fatta bene".

Il problema è lo spiegare COME arrivare a fare bene senza commettere errori.

Non capisco quindi questa importanza data a due frustate inflitte di fretta e di notte a fronte di un silenzio assoluto sul come ottenere che salga senza arrivare a dover dare quelle frustate.

Se si riduce tutto il concetto a: se sali ti dò lo zuccherino se non vuoi salire ti dò nerbate fino a che non ti decidi non è abbastanza, anzi, è da dementi.

Volente o nolente le frustate e le bottigliate in testa non saranno più ammesse quindi, a chi ha care queste cose, conviene che studi bene la psicologia del cavallo per arrivare a metterli sù sul rimorchio anche senza - anche in situescion in cui si va di corsa- perché se no dovrà cambiar mestiere!

Per fortuna i praticoni mi sembra che diminuiscano e quelli che han voglia di studiare seriamente aumentano con buoni risultati. Almeno qua al nord.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 02, 2016, 01:27:55 PM
Citazione da: Zarathustra - Agosto 01, 2016, 11:57:00 AM
Quello che noi eroghiamo al cavallo attraverso gli aiuti (e gli attrezzi che coadiuvano la cosa) sono (dovrebbero essere, se ben utilizzati) scomodità, pressioni, "fastidi". A tali input il cavallo reagisce con il "try", ovvero tentativi di annullare detta scomodità (lo so che la parola è invisa a molti, ma non me ne viene un'altra più efficace). Il rilascio nel momento corretto crea il "learn", è cioè la conferma che QUELLA azione (tra le varie "tried") è quella CORRETTA, nel senso di conseguire il successo, la cessazione della scomodità.

Condivido moltissimo, anche il resto, e mi dispiace che tu non partecipi più spesso alle nostre discussioni.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Agosto 02, 2016, 01:38:59 PM
Citazione da: max - Agosto 02, 2016, 01:18:56 PM


Per fortuna i praticoni mi sembra che diminuiscano e quelli che han voglia di studiare seriamente aumentano con buoni risultati. Almeno qua al nord.

Faccio parte dei praticoni,

ma allo stesso tempo studio,

ora domanda del secolo ; ha ragione chi ottiene risultati ,o ha ragione chi con la voce erudita vanta di saperli fare?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nicola - Agosto 02, 2016, 01:45:35 PM
Citazione da: carodubbio - Agosto 02, 2016, 01:38:59 PM
ora domanda del secolo ; ha ragione chi ottiene risultati ,o ha ragione chi con la voce erudita vanta di saperli fare?

La domanda ha una semplice risposta. Ha ragione chi ottiene risultati stabili e ripetibili su un ampio campione di soggetti.

Perché il risultato immediato può trasformarsi in un boomerang.

E generalmente chi ottiene la stabilità e la ripetibilità dei risultati usa coerenza e raziocinio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Agosto 02, 2016, 02:35:43 PM
Infatti.....

Ed un campionario vasto di risultati stabili ce lo propongono i capiscuola odierni i quali, chi più chi meno, ci ammoniscono tutti dicendo: attenti che le punizioni sono un'arma a doppio taglio, meglio basarsi sui rinforzi e poi, forse, nel corso del viaggio si acquisisce automaticamente il giudizio di quando sia davvero necessario punire.

Infatti, se in 16 anni le punizioni di Raffaele col suo ultimo cavallo sono state tre o quattro, i restanti 5696 giorni senza punizioni si sarà pur fatto qualcosa attraverso il quale si sono ottenuti i risultati senza aver avuto bisogno di far sentire addosso la frusta?

Se possiamo supporre che Raffaele ci sia arrivato attraverso il suo ragionamento, attraverso gli errori commessi sui precedenti cavalli e col suo solo istinto (chapeau), codificare quelle cose per noi poveracci è la sfida di tutti: da Parelli a McLean.

Vale a dire cosa dovrebbe fare un povero novizio per riuscire, che ne so, a mettere sul rimorchio il suo cavallo senza cascare nella frustrazione e quindi nella violenza (che gli ignoranti giustificano facilmente col "quando ci vo ce vo" oppure col "mi prende in giro") e senza dover maltrattare troppo i suoi primi cavalli?

Un metodo razionale, basato sulla conoscenza della psicologia del cavallo, coerenza e raziocinio quindi, ci vuole! Non bastano le poche frasi o assiomi nei vecchi libri.

Uno schema a caso dell'ennesima scuola classica che va per la maggiore adesso sul ueb:

(http://i63.tinypic.com/1ptcer.png)

Guarda caso dice niente punizioni: ignorare o dirigere altrove l'attenzione di se e del cavallo.

ATTENZIONE non si parla di evitare le punizioni in assoluto, ma di evitarle all'interno del proprio metodo possiamo dire "quotidiano" relegandole ai casi estremi. Estremi che ti accorgi che diminuiscono via via che il tuo metodo si perfeziona. Quindi ti accorgi che non sono le punizioni ad insegnare qualcosa al cavallo ma è il resto di quello che tu fai.

Quindi, di nuovo mi chiedo, ma perché insistere così tanto su una cosa che invece dovrebbe rappresentare l'eccezione?!?!?!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 02, 2016, 03:10:14 PM
Non oso quasi sperare che la nebbia si diradi.... dopo anni e anni .... ma forse, unendo le energie e la competenza di max e nicola (io conto poco, perchè ho ammesso più volte che monto male, quindi sono il classico "teorico che non sa montare"  :horse-wink:) e le idee di Zarathustra ce la facciamo. L'improbo compito è convincere tutti che il rinforzo è il meccanismo normale, da conoscere a menadito e da applicare continuamente, e la punizione è cosa eccezionale, dietro la quale, molto spesso, si nasconde un errore di uno dei cavalieri che ha montato il cavallo in precedenza.

Lo schema ripreso da max è quasi perfetto, per me sarebbe perfetto se a sinistra ci fosse il primo elemento: "Request", la richiesta, l'aiuto. quello schema diventerebbe la rappresentazione di quello che c'è in comune in qualsiasi buona equitazione: richiesta del cavaliere, risposta del cavallo, feed-back sistematico del cavaliere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 02, 2016, 03:35:39 PM
alex sono daccordo.
ma penso che siamo tutti daccordo.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 02, 2016, 04:09:21 PM
Citazione da: PokerFace - Agosto 02, 2016, 03:35:39 PM
alex sono daccordo.
ma penso che siamo tutti daccordo.

:icon_eek: Sarebbe un miracolo.  :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nicola - Agosto 02, 2016, 04:10:26 PM
Citazione da: alex - Agosto 02, 2016, 03:10:14 PM
feed-back sistematico del cavaliere.

Al di là della reale utilità in ambito equestre, la pratica  del clicker mi ha reso chiaro oltre ogni ragionevole dubbio che il problema centrale sta qui.

Dopo l'assioma La Gueriniere/L'Hotte il secondo postulato fondamentale è la tempestività del rinforzo. E questo 99 volte su cento evita di dover ricorrere a forme più coercitive.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 02, 2016, 04:59:21 PM
peccato che la tempestività è la parte piu complicata dell'equitazione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 02, 2016, 05:05:26 PM
Ancora più peccato che il rinforzo viene insegnato poco.... magari fosse solo intempestivo: spesso manca del tutto.  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Agosto 02, 2016, 11:09:09 PM
L'equitazione è una cosa complessa e lo resterà ,

da circa 4 mesi sello un cavallo che durante il lavoro suda troppo,

gli ultimi 2 lavori li ho fatti in campo aperto , stradina di campagna al passo , il primo giorno un bagno di sudore e 2 difese di carattere, il secondo giorno una sola difesa e sudore meno grave, 3 giorno riposo , 4 giorno riposo , 5 giorno invece di lavorare al mattino sellato la sera= sudore 0.


Personalmente non mi considero arrivato a un bel niente, e per fortuna resto aperto alle mie maniache idee di uomo di cavalli stile vecchio stampo ( anche se cerco di studiare)   
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 03, 2016, 05:51:38 AM
Caro Nicola, una volta un noto cavaliere disse che "non devono avere molto sale in zucca, altrimenti non permetterebbero ad un essere umano di restare in sella per più di due secondi"... in realtà, il cavallo tollera i nostro sfruttamento perché è il suo modo naturale di comportarsi nel branco.
Essendo un animale sociale (a socialità limitata) si assoggetta volentieri ai voleri dei tiranni della sua stessa specie, perciò non c'è niente di sorprendente nella sua disponibilità a soggiacere alla volontà dell'uomo.


Una persona che conosco - tempo fa - ha dovuto vendere una cavalla di ottima razza - pereché non mangiava più, o meglio, le sue due compagne di paddocco non la facevano mangiare, l'avevano talmente ben "addestrata" a non toccar cibo, che non si avvicinava più al fieno se non in presenza del padrone che la difendeva, e, anche in quel caso, le due pariattacciate la minacciavano da lontano.

Certo era una situescion innaturale; nelle ubertose praterie dell'Illinois, la lalla si sarebbe allontana a mangiar l'erbetta 20 metri più in là.

Quella lalla si allontanava dal cibo anche quando una delle sue "tiranne" storceva l'occhio o appiattiva le aurecole o fintava un attacco per la stessa ragione per la quale si fermava sentendo uoooo (faceva monta uestern).

Rispondeva agli "aiuti".

Tornerò su codesto tema, ma ora dovremmo capire i meccanismi dell'addomesticamento, già, l'uomo tendenzialmente avrebbe voluto addomesticare (sfruttare) tutti gli animali, sappiamo che millenni fa si tentò di addomesticare la zebra, l'onagro, il gattopardo, l'elefante africano... vi ricordate di Annibale?

In un certo senso si "addomesticano" i falchi e le aquile per la caccia, i cormorani per la pesca, le scimmie per la raccolta delle noci di cocco
(https://thumbs.dreamstime.com/t/ritratto-dell-agricoltore-non-identificato-con-la-scimmia-la-piantagione-della-noce-di-cocco-kog-samui-tailandia-61265296.jpg)

Come si vede, con opportune tenniche si sfruttano le attitudini naturali di questi animala per scopi utilitaristici... quali sono le attitudine naturale dello lallo che sfruttiamo?
Dovreste ricordarle, le dissi a Chiara e a Lettera...

https://lallietope.blogspot.it/2016/07/relazione-collaborazione-presunzione.html
Titolo: Cani e gatti.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 04, 2016, 03:41:37 AM
Il castigo di speroni è un gran rimedio per render il cavallo sensibile agli aiuti; ma esso deve esser adoperato con prudenza da un uomo savio et intelligente; fa d'uopo servirsene con forza all'occasione, ma di rado, perché nulla porta alla disperazione, né più avvilisce un cavallo quanto gli speroni troppo spesso e male a proposito applicati.

https://lallietope.blogspot.it/2016/07/relazione-collaborazione-presunzione.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 04, 2016, 07:54:46 AM
Complimenti, l'ultimo post sul blog è veramente piacevole, mi ha suggerito - anche se non è terminato - una intuizione delirante di poche parole che ti regalo per MP.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Agosto 04, 2016, 08:14:22 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 04, 2016, 03:41:37 AM
Il castigo di speroni è un gran rimedio per render il cavallo sensibile agli aiuti; ma esso deve esser adoperato con prudenza da un uomo savio et intelligente; fa d'uopo servirsene con forza all'occasione, ma di rado, perché nulla porta alla disperazione, né più avvilisce un cavallo quanto gli speroni troppo spesso e male a proposito applicati.

E' la solita citazione della massima inutile per eccellenza: "bisogna che si stia attenti a fare bene perché a fare male si combinano pasticci".

Sarà anche per questo che qualche anno dopo, il nostro simpatico amico B. (non senza un bel periodo di "ricerca" su vari lalli fino a vedere il sangue) preconizzò l'uso dei medesimi in tutt'altro modo.

Se non possiamo escludere che La Gueriniere arrivasse a servirsene in identica maniera ma accontentandosi di chiamarli "castighi" e spiegando poco o niente, B. insegnava a servirsene fin da subito con azioni più razionali: intermittenti per animare e continue per regolare, eliminando quasi del tutto la loro accezione "punitiva" e usandoli solo più per il loro "effetto". Diceva B.: "i vecchi maestri usavano il colpo di sperone cacciando il cavallo fuori dalla mano, io per farcelo entrare".

Andando avanti nel tempo è normale che l'uomo cerchi modi più razionali e spiegazioni più complete e ricche possibile in merito all'uso degli strumenti che ha a disposizione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 04, 2016, 10:41:22 AM
però max, è vero che lo sperone - per esempio sui puledri - ha l'effetto di bloccarli un pò. rispetto alla gamba normale o anche alla frusta, che mandano il cavallo in avanti decisamente, lo sperone molto spesso - quando il cavallo ancora non lo conosce - ha l'effetto di fermare un pò la schiena e irrigidire.
cioè se davvero dobbiamo usare aiuti razionali, lo sperone - tolti gli spostamenti della groppa, in cui il cavallo può sottrarsi allo sperone singolo facendo la cosa giusta, ovvero spostando il retrotreno dall'altra perte - non andrebbe usato con tutte e due le gambe simultaneamente per regolare l'andatura.
poi è vero che i cavalli si abituano e capiscono, ma ho il sospetto che sia proprio la zona in cui agisce e la piccola zona di pressione (avrà mezzo cm di diametro uno sperone a goccia) a impressionare il cavallo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Zarathustra - Agosto 04, 2016, 10:46:10 AM
Citazione da: alex - Agosto 02, 2016, 01:27:55 PM
Citazione da: Zarathustra - Agosto 01, 2016, 11:57:00 AM
Quello che noi eroghiamo al cavallo attraverso gli aiuti (e gli attrezzi che coadiuvano la cosa) sono (dovrebbero essere, se ben utilizzati) scomodità, pressioni, "fastidi". A tali input il cavallo reagisce con il "try", ovvero tentativi di annullare detta scomodità (lo so che la parola è invisa a molti, ma non me ne viene un'altra più efficace). Il rilascio nel momento corretto crea il "learn", è cioè la conferma che QUELLA azione (tra le varie "tried") è quella CORRETTA, nel senso di conseguire il successo, la cessazione della scomodità.

Condivido moltissimo, anche il resto, e mi dispiace che tu non partecipi più spesso alle nostre discussioni.

Grazie. Partecipo soprattutto leggendovi. Ubi maior minor cessat.
Colpa mia che non mi sono presentato, ma appartengo al genere maschile, con pieno accesso al testosterone, e ho usato le punizioni, oh sì. Quindi non provengo da un giardino zen di buoni pensieri. Diciamo che cerco di crescere.
Come dice Max, sono riuscito con esse a INIBIRE qualche comportamento, quasi mai a COSTRUIRE qualcosa.
I cavalli mi hanno "rispettato" sempre, ma mi è venuto il dubbio che mi temessero, o quanto meno che che facessero un pò fatica a decifrarmi: amico, leader..... o tiranno?
Il problema nasce quando trovi il cavallo che ti da problemi, con gli "altri" è facile fingersi sussurrator-cortese.
Provi e riprovi, poi sarà la frustrazione, sarà la dominanza, sarà la DEBOLEZZA PSICHICA, finisce che meni.
Il brutto è che qualche volta funziona, il cavallo sale davvero sul trailer o guada il fiume o salta il talus.
Ma ti resta l'amaro in bocca, ti rendi conto che hai solo chiesto al cavallo di scegliere il male minore.
E questo è molto limitativo in tutte le occasioni in cui devi costruire una reazione complessa, tipo che non deve anticipare con gli anteriori in un cambio di piede (per dirne una).
In buona sostanza, ma forse mi sbaglio, la punizione "da vocabolario" andrebbe usata solo per reagire ad aggressioni: lì è il cavallo a scegliere il terreno, ed occorre dimostrargli che è quello errato.
In tutti gli altri casi, sempre per la mia modesta casistica, è più intelligente creare aree di "discomfort" dalle quali si esce solo per una via, quella voluta.

Che questo sia difficile (Poker: la tempistica), non c'è ombra di dubbio. Ma se fosse facile ci saremmo tutti già scocciati anni fa.

Guardate il video postato qui in data 3 giugno https://www.facebook.com/EuroEquineImports/?fref=ts
Non ci arriverò mai. Forse è anche troppo, mi accontenterei di molto meno. Però...........
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 04, 2016, 02:49:23 PM
Mia cara Zaratrusta, in una situazione di emergenza, tra una lallista che cerca di convinciere il suo lallo a salire sul van col pucci pucci e un cavallaro che lo mette su con due nerbate e la terribil voce è più "naturale" il secondo.

Lovviamente, il sistema migliore per avvezzare i lalli al van, è mettere il carrellone nel suo paddocco munito di aqua et profende nella parte più profonda dello stesso.
In pochi dias, il lallo associerà al van cibio et aqua e si fionderà dentro anche al camion della CONAD di passaggio.

Da quando sono arrivate le ragasse, sembra che tuto ciò che non è "innovativo" sia deprecabile brutalità, vice e versa si tratta di una mistificazione.

E' pur vero che la violenza di presunti cavaglieri è comune ieri come oggi, ma fin dai tempi del Grisone uno dei principi fondamentali della bona equitatione era di cedere quando il lallo cedeva...

... la miglior lezione lezione che si possa dargli per renderlo leggiero alla mano, si è di non farlo rinculare che le spalle, cioè ricondurre dolcemente a se il davanti, come se si volesse farlo in realtà rinculare; e quando sentesi ch'esso è per eseguire l'azione bisogna rendergli la mano, e farsi uno o due passi innanzi.

Di queste palabras, solo chi ha una vera dimestichezza coll'addestramento, potrà capirne il lieto significato perfettamente allineato  colla psipsicologia dello lallo.




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Agosto 04, 2016, 03:04:05 PM
A parte che quel capoverso riguarda la messa in mano, il concetto di cedere quando il cavallo cede, il principio delle pressioni che è valido per qualunque cosa facciamo con questi animali, non è scritto nero su bianco ma "sta tra le righe".

Forse che il tentativo di metterlo nero su bianco da parte di sciscienziati o nuovi maestri (di svenderlo alle ragasse se così possiamo dire) irriti chi ci ha dovuto arrivare da solo attraverso testi più criptici?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 04, 2016, 04:06:00 PM
In una parola, l'approccio scientifico spiega. Cosa vuol dire "spiegare"? significa rendere piano ciò che è piegato; la comprensione dei meccanismo reale attraverso il giusto metodo rende le cose più semplici - più lineari - più piane. Non è facile farlo, altri hanno già detto che la semplicità è difficilissima; talora ci vogliono secoli; ma così è.

Tanti auguri a Bubba, che sta "spiegando" il suo cavallo "accartocciato"  :occasion14:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 04, 2016, 05:42:20 PM
E continua:
... dopo averlo fermato o fatto rinculare un cavallo, è mestieri tirargli dolcemente la testa in dentro,* per far muovere nella sua bocca il morso, il che gli reca piacere e lo accostuma a piegarsi dalla parte ove cammina. Quest'azione lo prepara pure a quella della spalla in dentro, di cui parleremo nel capo seguente.

*Questo bisognerebbe chiederlo al cavallo, a meno che da due distrurbi il cavallo provi "piacere" a subirne il minore.

Questa asteriscata è una nota a piè pagina, dato che la traduzione è del 1825 e il testo del 1700 e rotti, deduco che la nota, la spiegazione è moderna, lo spiegatore non capì una beata minchia, sopratutto non sapeva (non aveva notato) che a quei tempi (ai tempi del Nostro) il ramener era inteso come una correzione non come il "piego fondamentale".
Titolo: Neotenia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 05, 2016, 03:37:44 AM
Neotenìa, ecco l'acciento è sulla i altrimenti potreste penzare che si tratta di un nuovo verme solitario...

https://lallietope.blogspot.it/2016/07/relazione-collaborazione-presunzione.html
Titolo: Realtà e desuderi.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 08, 2016, 02:22:55 PM
https://lallietope.blogspot.it/2016/07/relazione-collaborazione-presunzione.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Zarathustra - Agosto 09, 2016, 11:39:56 AM
Alla neotenìa ero arrivato in qualche modo con le mie gambe, partendo dal fatto che i lupi abbaiano solo da cuccioli, mentre i cani lo fanno tutta la vita. Da lì, raffrontando, sono andato avanti fino a "scoprire", come spesso accade, che era stato già scoperto tutto.......

Sarebbe interessante capire COME detta neotenìa si produca.
Ipotizzo: la non autosufficienza. Nutrizione esogena e limitazione della libertà?
Con la nutrizione esogena in qualche modo "manteniamo" la dipendenza dalla madre, impedendo lo sviluppo psichico. Ma di certo qualcuno avrà già dato risposta a questo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 09, 2016, 12:22:19 PM
Citazione da: Zarathustra - Agosto 09, 2016, 11:39:56 AM
Alla neotenìa ero arrivato in qualche modo con le mie gambe, partendo dal fatto che i lupi abbaiano solo da cuccioli, mentre i cani lo fanno tutta la vita. Da lì, raffrontando, sono andato avanti fino a "scoprire", come spesso accade, che era stato già scoperto tutto.......

Benvenuto nel club di coloro che "scoprono l'acqua calda", o come dicono gli inglesi, "rediscover the wheel", di cui sono membro onorario (soprattutto nel software), ma non me ne vergogno.... è tutto allenamento per i neuroncini.  :occasion14:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 09, 2016, 03:04:51 PM
Già tutto fu detto.

L'argomento et altro lo trovi in "Storie Naturali" di Mainardi - Sonzogno ed.

Aspetti neotenici del viso umano sono: guance paffute, naso piccino, occhi grandi, mento piccolo, labbra evidenti; stranamente, sono parametri  apprezzatissimi sia dagli uomini che dalle donne nei loro cogeneri adulti, basta guardare i divi più affermati, Bredpit per gli uomini e per donne Ornella Muti... quei tratti infantili suscitano profondi istinti protectivi sia nei masculi che nelle femmine dell'homo sapiens.


Titolo: Collaborazione.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 10, 2016, 01:54:00 AM
Ai tempi era quasi normale, ferrare lalli e muli infami, e i puledri alla prima ferratura erano spesso poco maneggiati, allora si ricorreva a mezzi molto convincenti, balze, corde, fasce, catene, torcinaso.

Io ero stupefatto nel vedere animali che, dopo essersi dibattuti furiosamente come tonni all'amo, in una mezzoretta, si lasciavano ferrare tranquilli e sereni... rassegnati.

Uno dei miei maestri di lallinità fu maniscalco e gran Signore, ero incantato a vederlo lavorare coi lalli infami: gesti calmi precisi mai timorosi, metteva il soggetto in condizione di "avvilimento"... borbottava continuamente ed ogni tanto - se serviva - dava la terribil voce, magari accompagnata da una lieta "legnata".

Ho trovato questo interessante video nel tubo, mi ha ricordato quei vecchi tempi anche se - invece che il torcinaso balze e corda - il maniscalco usa solo -     una corda allo collo...  BRAVO! Ma il risultato è identico, forse c'ha messo qualche minuto in più rispetto al M/llo Canto.

https://www.youtube.com/watch?v=QZBe9ZZTnM8[/quote]

Perché ho ripreso questo vecchio video?
Perché ad un lallo si può insegnare quasi tutto... anche a "collaborare", il video - che dovrebbe esser salvato come patrimonio di lallinità - dimostra come si ottiene la "collaborazione", nella circostanza, come si toglie la credenza di scalciare all'omo.

Prima di dimostrarVi sciscientificamente che il lallo - cromosonicamente - non cognosce il concetto di collaborazione, vi invito ad analizzare il video, per cercar di capire i fatti...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Agosto 10, 2016, 08:03:04 AM
Un cretino.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 10, 2016, 02:13:50 PM
Già, un "cretino" che sa quel che vuole e come ottenerlo... CHAPEAU!

Nessuna lallista potrebbe ottenere le stesse cose senza ricorrere alla costrizione e sopratutto senza rischiare un calcio nelle ovaie... pronto  a scommettere!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 10, 2016, 03:27:11 PM
Devo guardare il video con calma.... non ho capito bene come funziona quella incapezzatura. Superficialmente mi ha colpito l'insistenza a far abbassare l'incolatura ponendo la testa in verticale; quasi come se quella posizione inducesse sottomissione (se fosse vero la cosa mi spiegherebbe anche altro).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Agosto 10, 2016, 04:09:25 PM
Se un lallista prova a imitarlo paro-paro sicuro ci resta secco, lui o il cavallo. Vinci facile.

Ma questo resta un pazzo che gli va bene, perché poteva rompere l'osso del collo al cavallo. Senza contare che è un video (pessimo) promozionale del suo pseudo-collare-miracoloso che lo stesso mette in vendita. Non starei a farmi troppe domande su cosa vuole fare con la testa del cavallo perché sembra che non lo sappia manco lui, difatti dopo lo legano ai due venti bello stretto. Se arrabattarsi con la coercizione per dimostrare chissà cosa del suo collare come fa questo qua a volte funziona (ci vorrebbe il numero di quelli che invece si sono "rotti" ma è chiaro che nessuno li mette su youtube) non significa che sia il modo migliore. Bisogna sapere che il "burst" di un comportamento sbagliato arriva tanto più secco quanto lo è il tentativo di eliminare tale comportamento. Sulla neve scivolosa poi....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 11, 2016, 07:28:00 AM
Care ragasse il "cretino" sicuramente cognosce bene i lalli et pratica una variazione sul tema torcinaso, strumento che noi maniscalchi usiamo/usavamo spesso.

Certamente pe noi ragasse è meglio non imitarlo.
Consigliovi di analizzare bene il video in particulare quardate la lalla e capirete che il "cretino" est homo abilissimo et comunque tiene bellillamente la sua position di sicurezza.

Sicuramente qualcuno colla sua pusillanimità ha "addestrato" quella lalla a non dare i piedi, ricordo un episodio simile: una lalla non si faceva ferrare di dietro pruoprio per questo, i proprietari avevano paura, la lalla se ne approfittava, il ploblema fu risolto dal mio maestro con due corde, una balza e il torcinaso.

Comunque, il Nostro ottenuto quello che voleva, sicuramente, le successive ferrature saranno facili.

Ma come dissi, non è la tennica che usa il "cretino" che mi interessa, benzì, il noto principio equestre che applica che è inutile che ripeta.

Per noi che capiamo l'espagnolo possiamo accedere anco alla tennica: https://www.youtube.com/watch?v=w-IdZskAH08
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 11, 2016, 08:18:05 AM
Non hai commentato l'osservazione di max sulla pericolosità della manovra (soprattutto per il cavallo). Oppure ti pare un dettaglio insignificante, purchè si ottenga il risultato? Per inciso: l a cavallina a cui ho "tolto la credenza di calciare" io (mettendoci qualche mese, non dieci minuti....) non era stata rovinata da alcun proprietario pusillanime, ma da uno o più professionisti . Il proprietario (assolutamente inesperto, ma sono bastate poche dritte e pazienza) ha fatto il lavoro necessario a sistemarla, perlomeno al 90%.

Sul fatto che "le successive ferrature saranno facili" mi fido del tuo parere, ma con un certo sforzo.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 11, 2016, 08:39:51 AM
Noi maniscalchi ferriamo i lalli, punto.

A far dar bene i pedi est compito dei padroni, se i lalli non danno i piedi ce li facciamo dare con le tenniche imparate alla squola di Pinerolo.

Ripeto, non mi interessa la tennica del Sierra... ci sono diecine di strumenti simili, ma il principio che ci rimanda ai grandi Maestri.

Che i lalli poi si facciano ferrare facile non è un parere ma una confermata esperienza... a volte bastava che vedessero le corde per mettersi all'ordine

Non basta che il cavallo obbedisca, deve farlo volentieri (modificato da Raabe)

Tutti i lalli bellillamente addestrati obbediscono "volentieri" ma nessun lallo da addestrare, all'initio dell'addestramento ci obbedirà per istintiva collaboratione, per senzo del dovere o per compiacerci... Raabe lo sapeva molto bene.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Agosto 11, 2016, 10:08:00 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 11, 2016, 07:28:00 AM
Per noi che capiamo l'espagnolo possiamo accedere anco alla tennica: https://www.youtube.com/watch?v=w-IdZskAH08

Madonna ma questo non è un cretino.... è IL CRETINO!!!!
L'anello mancante tra la scimmia e il bisbisbisbis nonno di Andrea Diprè :( Della serie: come rovinare i cavalli.
Ragazzi la conoscenza evolve in fretta, non sono più accettabili pratiche di 40 anni fa, certe "tecniche" (TECNICHE?!?!) van dimenticate e sostituite con la ragione. Se fai una roba del genere qua ti mettono in galera.... Ma dico ti lego io la testa e poi ti trascino legato al camion vediamo se impari a correre... ca**o mi va il sangue agli occhi e dire che sono uno che non ci pensa due volte a essere forte ma questo qua è un rovinatore di cavalli seriale, e tutti quelli che gli vanno dietro... :( scusate ma io a questo non riesco "ad analizzarlo" mi viene solo voglia di levargli il cavallo di mano e chiedergli scusa (al cavallo)... Ma fosse almeno un cavallo selvaggio appena catturato ma si vede lontano un km che sarebbero bravi cavallini... mavadaviaiciapppp!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 11, 2016, 10:46:08 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 11, 2016, 08:39:51 AM
Tutti i lalli bellillamente addestrati obbediscono "volentieri" ma nessun lallo da addestrare, all'initio dell'addestramento ci obbedirà per istintiva collaboratione, per senzo del dovere o per compiacerci... Raabe lo sapeva molto bene.

E chi ha parlato di "istintiva collaborazione" o "senso del dovere" e "per compiacerci"? A me basta che lo faccia perchè gli va di farlo, ossia: perchè lo fa volentieri. Certo, per ottenerlo occorre chiederlo nelle dovute maniere; non necessariamente melense; semplicemente quelle maniere che "gli fanno venir voglia" di fare quello che vogliamo noi, o quantomeno non gli fanno venir voglia di sfuggirci, o di tirarci una bella doppietta. Homocaballus ammette (l'ho trovato sempre intellettualmente onesto): è vero, è pur sempre una manipolazione; ma mi sembra che fra manipolazione e manipolazione vi siano differenze.  :firuu:

devi ancora spiegarmi com'è possibile che un cavallo che obbedisce per timore di un dolore non sopportabile resti calmo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 14, 2016, 07:05:56 AM
Care ragasse, ripetomi: l'esempio (della ferratura di una lalla che cercava di ammazzare il maniscalco)  lo portai per dimostrare quello che noi ragasse non si vuole ammettere e si cercano e trovano palabras fatte solamente per soddisfare l'animo bellillo di noi lalliste.... manipolazione è l'ultima mistificazione per evitare di dire che i lalli cedono alla costrizione e/o al dolor, punto... lovviamente dopo e sottolineo dopo collaborano, pare che collaborino.

Noi veterinari abbiamo imparato che non è igienico avvicinarsi ad un lallo che ha la bua se prima non viene contenuto in qualche modo... certo noi ragasse vorremmo che il lallo fosse sedato anche per una semplice medicazione piuttosto che usare il torcinaso, la catena catanese, l'ippolasso, il travaglio... avete mai visto un lallo che non vuol stare nel travaglio?

Sono strumenti che vanno usati da gente competente altrimenti diventano perigliosi et controproducenti.

Il vet arriva in piena notte: lallo malconcio, due ferite da suturare che facciamo?
Certo, blando tranquillante sistemico... ma se il punto è il nasino aperto a metà, e il lallo non si fa toccare neanche per la punturina di anestetico locale?

Che facciamo?

Chiediamo collaborazione?
Lo manipoliamo per 90 giorni?

Con due torcinasi: uno al mento e l'altro all'aureculo tenuti da due omaccioni il lallo fu bloccato e suturato, per lo squarcio al petto bastò solo un torcinaso al mento.
Ma questo è niente, bisognava pulire et disinfettare le ferite 2 volte il giorno... secondo voi il lallo sarà restato fermo perché capiva che era necessario farlo e avrebbe collaborato?

Alex dovrebbe ricordare il lieto episodio, sa già che il lallo collaborò... Ma quando? Ma come?

Quando: quando il lallo capì che se non stava fermo sentiva dolor, meglio sopportare il fastidio delle garze e delle cremine antibiotiche, che la stretta del torci.

Come: applicando i sacri principi equestri dei Maestri al torci.

La maggior parte di noi non crede più a Babbo Natale, perché insiste a credere alle ***te che ci somministrano i relazionisti/collaborazionisti equoantropologozoologici?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Agosto 14, 2016, 11:37:55 AM
Una cosa è ricorrere ad una forzatura durante una situazione d'emergenza, un'altra dare il benestare alla stessa forza bruta per l'addestramento ordinario.

Se uno è messo male e si dimena perché non vuole andare all'ospedale lo si lega alla barella e lo si mette in ambulanza di forza se no ci lascia la pelle. Vuol dire che a scuola gli insegnanti sono legittimati a legare gli studenti alle sedie?

Il cavallo è vero pone delle problematiche particolari perché purtroppo deve essere avvicinato e manipolato da estranei in situazioni spesso "scomode" e improvvise, se non è molto ben abituato/addestrato non puoi fare a meno di ricorrere al PRINCIPIO DELLE PRESSIONI fino al dolore cedendo quando lui cede, ma sei legittimato a farlo solo perché non hai nemmeno un minuto di tempo o non c'è altra via. E comunque funziona perché comunque attraverso la stretta e il rilascio CAPISCE di dover star fermo, non perché uno riesca a tenerlo fermo di forza coi torcinaso.

Non è che i cavalli "cedano al dolore". I cavalli "scelgono il male minore" come tutti gli esseri viventi ed in più sono molto svelti a CAPIRE attraverso il meccanismo del rilascio delle pressioni.

Se su un cavallo non addestrato chiedo di impegnare il posteriore esterno, solo abbinando posizione e azione (assetto e gamba) e lui non ha problemi a farlo non ho bisogno dello sperone, non ho bisogno di forzare niente. Avrò bisogno dello sperone solo su un soggetto che non ci riesce con facilità. Perché? Non perché è inevitabile costringerli (altrimenti mi troverei a doverli forzare tutti) ma perché tra la fatica muscolare che vado a chiedergli e la puntura di sperone sceglie la fatica.

Collaborano allora DOPO cosa? Dopo aver sentito male o dopo aver CAPITO (attraverso il male, certo, ma non sempre e si auspica solo quando è strettamente necessario)?

La discriminante è farsi comprendere. Facendogli male o meno è un'altro discorso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 15, 2016, 05:24:01 AM
Care ragasse, i vostri sforzi per negare l'evidenza sono commoventi.

Nessuno ha mai detto che bisogna esser brutali, la major parte dei grandi cavallerizzi tendeva a raggiungere la conductione dei lalli col minimo  impegno del dolore: mano che parla col peso del cuoio, gamba che agisce col soffio dello stival.

Ma questi sono traguardi/sono ideali che si raggiungono gradatamente proprio per la consapevolezza che si sta usando il dolor, e comunque, riguardano l'equitazione accademica, quela sportiva/utilitaristica/competitiva est altra cosa... avete notato i chiudibocca dei lalli olimpici di s.o. perché gli allegri cavaglieri et le giulive amazzoni ce li mettono?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 15, 2016, 01:19:01 PM
(http://schockemoehle.net/media/image/e1/fd/0e/schockemoehle-sports-trense-den-haag-premium-schwa.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Agosto 15, 2016, 01:35:58 PM
Il chiudi bocca è una cosa inutile,

viene usato per il solo fatto che la massa NO SA SELLARE i cavalli come vanno sellati
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 15, 2016, 03:24:56 PM
Audace affermazione, spiegati meglio.

Io penso invece che sia utile a impedire che il cavallo "evada" dall'imboccatura. Certo, addio leggerezza, addio possibilità di verificare la famosa decontrazione della mandibola , ma chissenefrega, l'importante è il risultato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 15, 2016, 07:48:00 PM
Evasione, pressione, imposizione, scomodità, sgambatella  :icon_eek:,
benevolo abbraccio della baitless :icon_eek:  :icon_eek:...

cosa ci si inventa pur di non urtare la senzibbilità di noi ragasse con le palabras: costrizione et dolor!

Viva la sgambatella!!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Agosto 15, 2016, 08:57:54 PM
Citazione da: alex - Agosto 15, 2016, 03:24:56 PM
Audace affermazione, spiegati meglio.



I cavalli non vano in giro con la bocca aperta per il gusto di farlo,

elimini il problema e la bocca la tiene chiusa.


Credere che per eliminare le cose basti usare oggetti atti a eliminare difese è la via sbagliata.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 15, 2016, 11:29:44 PM
Carodubbio, sono assolutamente d'accordo. Ma però, altri (di cui non metto in dubbio la maggiore competenza) mi hanno smentito abbastanza seccamente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 16, 2016, 04:45:49 AM
Bé Carodubbio ha ragione, ma hanno ragionissima gli "altri":
col chiudibocca il lallo non può "gestire" l'imbottitura, la lingua et le barre si beccano in pieno l'actione dolorosa del ferro... non ne va sprecata neanco un grammo, il ché dal punto di vista dell'agonista est hosa bona et giusta.

Tutto questo con bona pace con quelo che dicevano i nostri antigui a cominciare dal signore della Gueriniere che così definiva il lallo ideal: potente nelle anche et galante nella bocca... (quel "galante" sta per gentile, delicato... ma a questo i nostri traduttori non ci arrivano e ci hanno propinato la frase tradotta alla lettiera).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 16, 2016, 11:26:23 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 16, 2016, 04:45:49 AM
ci hanno propinato la frase tradotta alla lettiera

Queste invenzioni linguistiche meritano una scappellata e ripagano di moltissime provocazioni, ostinazioni e ruvidità. Complimenti!  :occasion14:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Agosto 16, 2016, 12:42:01 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 16, 2016, 04:45:49 AM
Bé Carodubbio ha ragione, ma hanno ragionissima gli "altri":
col chiudibocca il lallo non può "gestire" l'imbottitura, la lingua et le barre si beccano in pieno l'actione dolorosa del ferro... non ne va sprecata neanco un grammo, il ché dal punto di vista dell'agonista est hosa bona et giusta.




IO in gara ci vado ( nel periodo poco perchè non sono un fissato),

ma il mio spirito in gara è quello si di vincere ma usando l'armonia e non di certo  stratagemmi costrittivi,

e come disse un tale ; importante è partecipare
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 16, 2016, 01:27:06 PM
Penso che la gara di galoppo sia molto diversa da quella di salto ostacoli. Bisognerebbe sentire Poker - in ogni caso, bravo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 16, 2016, 07:21:38 PM
(http://c482944.r44.cf2.rackcdn.com/Destin_Tampa_Bay_Derby_615_X_400_orig.jpg)

Già, l'ippica le corse al galoppo dovrebbero esser altra hosa, ma pare che il chiudibocca sia necessario anche lì.
Ragasse, sappiamo che i chiudiboca si usano da sempre, la capezzina itagliana è quella più "umana", quella tedesca è praticamente uguale - come effetto - ai moderni chiudi così come quella mexicana, comunque, prima non si stringevano completamente come vedo fare ora, la povera bestia, oltre la trrazione subbisce intieramente anche l'effetto "schiaccianoci" del bridone.

Se guardiamo la storia dell'imbottitura ci accorgiamo che questo strumento, partendo dal freno greco, è stato studiato per procurare il massimo sollazzo ai lieti equini, raggiungendo - nel medioevo - il massimo della "efficacia"... ma anche gli arabi non scherzavano affatto...

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/madonne.html

So benissimo che siete ragasse vispe e - dopo aver visto questi istrumenti  -  vi starete domandando:

Il cavallo (come il cane) è stato selezionato apposta per la sua attitudine al lavoro. Non è chiaro che, quindi, 4000 anni di selezione umana abbiano prodotto un animale che ha voglia di interagire con noi?

Già, contrariamente a quanto penza questa ragassa, 4000 anni di selectione non son bastati a far interaggire il lallo con noi, infatti, siamo costretti a sostituire le "rosette" grche et i cannoni puntuti medioevali col chiudibocca.

E quì torniamo a monte, mentre il cane collabora, abbiamo selezionato fin troppo il suo istinto collaborativo che ha nel branco specializzandolo in caccia, guardia, pastoritia, difesa, ecc, ecc, il lallo non possiede in natiura alcuna attitudine alla collaborazione intraspecifica (tantomeno attitudine al lavoro... vorrei vedere!) dunque non può collaborare in maniera interspecifica.
Quello che voi chiamate "collaboratione" est abitudine, assuefazione, comprenzione del linguaggio corporale umano, clever Hans docet... ma allora quali attitudinie del lallo l'omo ha selezionato/seleziona?

Naturalemente sto parlando di equitatione, non di giuochetti circenzi della minchia... di quelli son capaci pure le foche, le capre, i maialini e i cercopitechi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Agosto 16, 2016, 08:01:51 PM
Nella foto di Raffaele che si vede?

Chiudibocca ( detta anche capezza messicana) + morso cifrato ,

una imboccatura che odio ,


anche se IO lego la lingua con una calza di nailon ( si fa per non far scavalcare l'imboccatura),

il morso cifrato serve anche a questo, ma la sua azione principale resta quella del morso,

morso= forte azione che crea dolore con il minimo contatto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 17, 2016, 05:58:50 AM
(http://www.worldwidewounds.com/2011/January/Cousquer/images/fig4.jpg)

Già, il "morso cifrato" è di chiara derivazione araba/berbera ed è la combinazione imbottitura + chifney detto anche affettuosamente "passeggino".

Ma questo tipo di freno con barbazzale rigido in ferro era già conosciuto nel 3/4 secolo a.c. come si visto dai numerosi ritrovamenti nell'Europa orientale che corrisponde all'antica Tracia.

(http://i.ebayimg.com/00/s/NjgyWDkwMA==/z/PlgAAOSwz2lXBZX3/$_35.JPG)

Comunque, mai usato un chiudibocca, l'ho conziderato sempre una vigliaccata, una mancanza di "colloquio" collo lallo.

Caro Alex, quelle che tu chiami: ... moltissime provocazioni, ostinazioni e ruvidità. non son altro che mostrar la realtà per quella che è et parlar claro senza ippocrisie e le ostinationi sono le tue che volete vedere la realtà per come la desiderate non per quela che è.

In questo inclito foro vige la (semi) libertà di penziero e di espressione, già il fatto che in questa setione possa scrivere di argomenti "delicati" è tanto, ma vi ricordate quando son andato fuori dal mio "recinto"? L'iradiddio!

Però, con una coerenza schizzofrenica, un mucchio di ragasse femmine visita questo topicone ma nessuna ci scrive...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 17, 2016, 06:08:57 AM
io possiedo una capezzina in corda. la uso con lo stallone, per evitare che nelle pause saggi troppo l aria.
la mia opinione in merito al chiudibocca è che non serve a evitare il passaggio di lingua. ci sono gli abbassalingua per quello. e in parte ha ragione carodubbio sul fatto che una testiera regolata bene in genere basta ad evitare che il cavallo scavalchi il filetto.
certo che finchè si va in giro coi montanti mosci....
il chiudibocca ad ogni modo per servire a non far passare la lingua dovrebbe essere tiratissimo ma in quel caso limiterebbe il respiro del cavallo e dunque la sua performance.
ora come ora viene usato perchè il cavallo sembra piu ordinato e piu tranquillo sulla mano. evita sboccacciamenti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Agosto 17, 2016, 10:28:15 AM
Non c'è niente da fare,

RAFFAELE sei un pozzo del sapere :studioso:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 17, 2016, 12:13:41 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 17, 2016, 05:58:50 AM

Caro Alex, quelle che tu chiami: ... moltissime provocazioni, ostinazioni e ruvidità. non son altro che mostrar la realtà per quella che è et parlar claro senza ippocrisie e le ostinationi sono le tue che volete vedere la realtà per come la desiderate non per quela che è.


Ovvio che un giudizio con rispetto e stima, per quanto senza ippocrisia. Modificherò il mio giudizio quando, oltre a citare cose che ti danno ragione (dette da grandi maestri), citerai anche qualcuna che ti dà torto.... senza arrampicate sugli specchi: incredibile quella, che sempre ricorderò. a commento dell'episodio di Rousselet alle prese con il cavallo perfido che scaricava in mangiatoia i cavalieri di Samour, riferita da L'Hotte. Ricordi la tua ipotesi su cosa aveva fatto realmente Rousselet nel box? Ecco.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 17, 2016, 02:05:09 PM
Citazione da: carodubbio - Agosto 17, 2016, 10:28:15 AM
Non c'è niente da fare,

RAFFAELE sei un pozzo del sapere :studioso:

Caro Marco, effettivamente so qualcosa, sono un "sapiente"... ma pereché?

A parte il facto che non ho scielto i lalli  come fa la maggior parte delle ragasse ma ci sono nato et cresciuto ensamble, in seguito ho frequentato vari ambientini piuttosto eterogenei che andavano dalla clebaus frequentata da  generali, nobilhuomini, imprenditori, avvocati et farmacisti con tanto di baciamani, inchini et salamelecchi, ad altri non esattamente conzigliabbili a delle fanciulle in fiore, tantomeno a delle simpatiche carampane.

Ho visto cose che voi ragasse non potete neanche immaginare, mi son "sporcato le mani", ho imparato sul campo, ho pagatocolla mia tasca et ho rischiato colla mia pelliccia.

Le letture bellille le ho fatte poi, e - stranamente - i grandi cavallerizzi concordano, nella sostanza, coi veci cavallari.

Riguardo il chiudiboca, checché ne dica Poker, la funzione è quella: il lallo non sfugge non può sfuggire al ferro, inoltre, ha una valenza lietamente ippocrita, impedisce che si vedano questi sciò:

(https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcT7AL1m44Cf6rKNJPcbm9Pd1C_HoQBvMliFQZVgHvlUi5-AHr9C6g)

il lallo resta in "ordine" così:

(http://www.equitando.com/contenuto/subsections/24/Image/Image679.jpg)

e così:

(http://www.ridemagazine.com/sites/default/files/editorial/6861/nose-band.png)

guardate come è stretta la cinghietta e guardate l'esperessione del lallo più sopra...

Riguardo Rousselet, non ricordo e comunque stiamo parlando di un personaggetto assai particolare/eccezionale tipo Sullivan, Bass, d'Aure, Brenneman... ecco, a Buck pagherei il prezzo di uno stage.
Titolo: Equus in fabula.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 19, 2016, 06:55:32 AM
Equus in Fabula.

Si tratta di un trattatello dove Gavina Cherchi tratta un argomento che mi sta molto a quore, il lallo nel mito, dove - stranamente - ho trovato tantissimi riferimenti che avevo usato et pubblicato in Lalli&Tope.

La Nostra, docente di Ermeneutica filosofica presso l'università di SS, analizza et  compone un ritratto di quest'animala che da sempre è nell'immmagginnarrio collettivio humano.

Il lallo, nei miti et nelle fabule, simboleggia un pò di tutto, ma inevitabilmente la valenza erotico sexuale est prevalente e non credo si sbagli a definire questa stupenda creatura un "corpo metaforico" leggiadramente virile e possentemente femminile.

ConsiglioVi la lettura del librello che pottete scaricare aggratis

http://www.edizioniets.com/scheda.asp?n=9788846734990

Ci trovarete alcune spiegationi sul pereché questo erbivoro, umbratile, instabile, matto e cagasotto affascini così tanto noi ragasse.
Titolo: Re:più 39
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 19, 2016, 07:28:40 PM
Da Equus in fabula:

Cipride senza redini imbriglia", che la smania erotica è potente come quella che suscita il nitrito della giumenta alla vista dello lo stallone: le donne, si sa, assai più degli uomini sono invasate da «furiosa libido" poiché «ha un limite nell'uomo l'ardor virile...

Questo lo scrisse Anacreonte 2500 anni fa, sono le stesse palabras di don Gaetano: avevo 16 anni ed ero semivergine .  :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 21, 2016, 05:00:18 PM
Care ragasse, sono stato alla festa della Vergine del Soccorso patrona di Castellammare del Golfo, spendida citadina con la cuale ho una cierta costumanza.

Ci era anche la classica sfilati di caretti siciliani, ma lovviamente non è di quelo che vi voglio ciacolar, benzì di questi due aggeggi che dovrebbero farvi riflettere:


(https://4.bp.blogspot.com/-zyEtqlXVlZk/V7m0LIj8V6I/AAAAAAAANQc/tEZSMHQTuLwqqzmwFl4gmH_LxOVhovhWgCLcB/s1600/P1070297.JPG)

Questo risponde al principio del capezzone maremmano e della baitlesse... stringe con le catennelle al posto delle lasse o delle cinghie così è più convincente...


(https://1.bp.blogspot.com/-p3d3kVaQU_A/V7m0Jk2dZVI/AAAAAAAANQY/Fw-s2Wj-4yomoX64scGvM5SXZ4feJ5jqACLcB/s1600/P1070276.JPG)

Allo stesso principio risponde il freno che indossa questo simpatico bue con la differentia che l'attrezzo invece che alla barbozzola è collocato all'aurecolo dell'animala.

Il vostro affezionatissimo sa che le più vispe di voi si staranno domandando:
ma come fanno quei gentili carrettieri e quei graziosi bovari a fidarsi di freni così rudimantali così poco efficaci?
Pereché non usano classiche convincienti imbottiture et dolorose mordacchie?

Eppure quei besti vanno in strade affollatissime anco di infanti, di veci, et di donna gravida, inoltre, forti frastuoni di bande et grammofoni et urla di vocianti accompagnano continuamente la allegra sfilata.

Ora, ho antigua familiarità coi veci carrettieri, puretroppo quelli con cui avevo vera amicitia son scomparzi, questi sono della nuova generazioni ma - ostinatamente lodevolmente  - tengono duro a mantenere queste tradizioni... voi non avete idea quanto costi una bardatura e un carretto siciliano, quanto vogliono di manutentione et cure - inoltre - bisogna mantenere uno o due lalli addestrati proprio et solo per questo scopio.

Dissi: .... e - stranamente - i grandi cavallerizzi concordano, nella sostanza, coi veci cavallari.

Ieri notte, habbimo la dimostratione di quanto sopra, ma dirò di plus: quei lalli maneggiati alla vecchia manera da infimi cavallari, si comportavano come pare dicesse sto "cretino":

non basta che il cavallo obbedisca, deve farlo volentieri

Ma sopratutto quei cavallari da centinaia d'anni si comportano come diceva un altro "cretinissimo" personaggetto che io adoro, troppo denigrato/ignorato in Itaglia forse proprio pereché grande/grandissimo:

Et ce qui me concerne, non seulement je considere la voix comme appartenant integralement aux aides, ma meme, surtout lors debut d'une education comme etant l'aide principale.... (Mi pare claro ma son disposto a mandare privatissima traductione all'amico Poker...)

Per spiegazzarmi dovrò descrivere la mia breve converzazione con Vincenzo giovane carrettiere (60 anni passati) figlio d'o zu Girolmo un altro "cretino" che nel dopoguerra faceva (come quazi tutti i suoi colleghi) contrabbando di grano col suo carretto per strade infestate da: birri, briganti, infamoni, cornuti e   lacché...
Titolo: Essaggerrati!
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 22, 2016, 01:28:55 AM
(https://3.bp.blogspot.com/-IoeB7gDEovc/V7o4zES5ZJI/AAAAAAAANQs/LHkTN21zX-oqFy_RfHRR-DZLcWVf4DJPQCLcB/s320/P1070304.JPG)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 22, 2016, 04:35:34 PM
Sono cierto che mentre: le più vispe di voi si staranno domandando:
ma come fanno quei gentili carrettieri e quei graziosi bovari a fidarsi di freni così rudimantali così poco efficaci?
Pereché non usano classiche convincienti imbottiture et dolorose mordacchie?


anche alle carampane  più svanite sorge un sospetto:
vuoi vedere che la ipporelatione, il giuoco dell'amicitia, il benevolo abbraccio, il dressaggio naturale, l'alta squola della ruschena di tutte le russie, il clikker della minchia, l'etologia equoantropozoologica sono tutte liete escortanate che con l'equitatione c'entrano un bel niente?

Già è così... per puro haso ho trovato una immagginne antgua del "torcinaso sierra" che così tanto vi ha sollazzato:

(http://nmai.si.edu/exhibitions/horsenation/images/section_04/P4166_lg.jpg)

le vispissime  capiranno subito del pereché di quest'imbracatura così pesante, tutte noi altre diremo: nulla di novo sotto lo sole!
Titolo: Olimpiadi
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 23, 2016, 08:29:02 AM
Confessovi che non ho visto manco una gara di equitatione di questi giuochi, so che Skelton ha vinto il s.o. perché l'ho leto in quest'inclito foro et noto che come il solito si son scatenate le polemiche sui maltrattamenti animala.

Ebbene si, mettiamo l'equitatione fuori leggie, meglio questo che la vigente ippocrisia et la incomprenzione/la negatione dei sacri principi equestri, che abbiamo nomato assiomi.

I cavalli saranno solo lalli animala  da compagnia al pari di cani et gatti già ci sono proposte di leggie in tal senzo, una pare presentata dalla Brambilla già ministra ai tempi del bungabunga... per i lalli niente lavoro, niente sport, niente spettacola, niente circhi e sopratutto sarà vietatissimo masticar carne di lallo e per conseguenza sarà consentito solo la lieta passegggiatina scalza, con solo capezza più o meno astringente et - possibilmente - noi ragasse cavalcheremo senza sella così saremo in pieno vero intimo contatto collo lallo.

Finalmente la leggie è passata, per uno strano miracolo, mi addormento e mi risveglio tra 30anni, cosa vedrò, cosa vedrò dopo 30anni  di cambio di destinatione del lallo?

Io ho già visto cose impenzabbile 30 anni fa... ma di questo già sapete.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 23, 2016, 09:11:15 AM
Se non hai visto, la vedo dura che tu possa giudicare i pareri di chi ha visto. Posso pensare che sia un pregiudicare, piuttosto che un giudicare?

Piuttosto speravo che tu abboccassi a una domanda messa nel post su Skelton, che era rivolta principalmente a te. Ok al diverbio franco/tedesco, ma stavolta ha vinto un inglese. Esiste ancora la "monta inglese" ossia: un qualcosa che è diverso sia dalla scuola francese che dalla tedesca? E se sì, quali sono le differenze di scuola principali?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 23, 2016, 10:18:57 AM
lo so io.
l alcool
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 23, 2016, 10:29:26 AM
Stai proponendo la prova palloncino anche per guidare il cavallo? Dici che ci sarebbero sfracelli?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 23, 2016, 10:39:25 AM
in macchia è sconsigliato guidare bevuti.
a cavallo è consigliatissimo.
quindi si. palloncino x tutti. se  sei meno di 1,5 vai appiedato seduta stante.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 23, 2016, 10:41:55 AM
Ecco perchè stento a montare bene! Grazie Poker.

Ci vediamo a Tokio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 23, 2016, 02:38:05 PM
raffaele de martinis link=topic=1751.msg106828#msg106828 date=1426290770]

Tantissimi anni fa,  mia moglie ed io eravamo appena sposati, durante una zingarata in motocicletta, capitammo in un paesieno del nuorese... non ricordo il nome, dove si svolgeva il classico palio estivo, naturalemente ci fermammo.
Il palio si svolgeva di pomeriggio, pertanto andammo a mangiare in una trattoria; capitammo vicino un tavolo dove c'erano dei ragazzi che erano arrivati all'ammazzacaffe, capii subito che era un gruppetto di fantini che avrebbe corso il palio.
Mentre noi mangiammo un antipasto e un secondo, i ragassi continuarono a bere liquori, attaccai discorso  a proposito di cavalli e loro mi inclusero nel loro giro offrendomi il digestivo, naturalemente - quando i bicchieri furono di nuovo vuoti ricambiai offrendo a mia volta un giro, dicendo: ragassi spero sia l'ultimo bicchiere altrimenti non so come farete a salire in sella, uno di quelli rispose:
veramente è che è senza bere che è difficile salire in sella...

___________________________________________________________

Poker è un pozzo di sapienza lui sa!

Ma - come si vede sopra - anch'io sapio qualcosa et - Marco lo può testimoniare - oltre all'alcooool spesso si usa anche qualchehosetta di più "pesante" per andare a 70all'ora su un lallo o affrontare un percorzo da un metro e 50, c'è da cagarsi addosso....

Come vi invidio ingenue ragasse, malegrado abbiate quasi tutte superato l'età prepuberale, voi credete ancora Babbo Natale, agli oroscopo et ai gurus della minchia che vi vendono scarppelle, baitlesse, e giuochi dell'amicitia....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 23, 2016, 03:24:01 PM
nel salto gira un sacco di coca.
io onestamente non avrei neanche i soldi per pagarla ahahahahahah, quindi il problema non si pone.
comunque è così.
se facessero l'antidoping umano a tappeto i concorsi sarebbero deserti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 24, 2016, 05:28:46 PM
Dopo aver vista la antigua foto della signora a lallo colla bimba di cui sopra, ho il  terribbolo sospetto che i visipallidi si sono appropriati anche e sottolineo anche della loro maniera di costruire freni per lalli senza il ferro.

Penzo che la cosidetta capessa parrelli, la baitlesse et tutte le altre diavolerie fatte di corda o cuoio per contenere i lalli create in quela parte del mondo siano state inventate dai nativi americani... eh già, loro avevano i lalli ma non avevano la siderurgia, non avevano i recinti a volte neanche un albero per attaccarci i loro ponies; per contro, erano abilissimi tessitori di tappeti et legatori di tende con lacci lacciuoli et pelli-

Giuoco forza, si ingiegniarono ad inventarsi sistemi di contenzione con quelo che avevano a dispositione e la doma indiana fata di tanta patientia e di tanta  acqua.

Pare che - oggi - qualcuno voglia rilanciare - dopo la capessa parrelli e la baitlessa della minchia - anche quest'aggeggio seguendo la moda del "naturale è bello" che piace tanto a noi ragasse.
Questa è l'oliga (si pronuncia Oh-La-Gah):

(http://www.horse-previews.com/999articles/oliga-livehorse.JPG)

... this modern version re-awakens the spirit of the Native American horseman with its ability to create a "oneness " between rider and horse
.

per Poker: ... questa versione moderna rievoca lo spirito dei cavaglieri nativi americani e la loro abilità nello stabilire un tutt'uno tra lallo e uomo.

http://www.horse-previews.com/999articles/oligaindianbridles.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 24, 2016, 07:33:17 PM
Hai voglia, che basti usare la oliga per risvegliare, e rivivere, lo spirito dei nativi americani nei confronti della natura e degli animali....  :happy_birthday-736: Approposito, chissà se, e quando, i gringos riconosceranno che quello dei nativi è stato un genocidio.

Comunque, la conosco da molto, è rappresentata in un sacco di illustrazioni, mi pare strettamente parente di un filetto (agirà sulla lingua, le barre e le labbra), nessuna parentela nè con la parellina nè tantomeno con la bitless, che - ripetiamolo ancora una volta - ha l'identico meccanismo del capezzone maremmano della minchia. (della minchia anche lui solo per par condicio).


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Agosto 24, 2016, 08:45:26 PM
Citazione da: PokerFace - Agosto 23, 2016, 03:24:01 PM
nel salto gira un sacco di coca.


Perche la coca cola e doping?

Sui fantini che montano ai pali BEVUTI e vero perche capita, ma va visto il contesto delle cene di contrada e dell'atmosfera di festa e euforia di gente paesana,


ma vi assicuro che poi al momento di salire in sella c'è gente che si fa scura in volto , visto che si ride si scherza ma poi quando torni alla dura realtà torni in te e la fifa fa 90
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 25, 2016, 01:14:39 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 22, 2016, 04:35:34 PM
(http://nmai.si.edu/exhibitions/horsenation/images/section_04/P4166_lg.jpg)
le vispissime  capiranno subito del pereché di quest'imbracatura così pesante, tutte noi altre diremo: nulla di novo sotto lo sole!

Beh, l'accostamento baitlessa col capezzone maremmano lo feci io al primo colpo d'oculo, stranamente, ne avevo uno col quale c'ho sbrigliato i miei due ultimi lalli, questi strumento non è "della minchia" perché non promette benevoli abbracci ma è usato da centinaia di ani per sbrigliare (far andare a mazzetto) i polledri senza intervenire direttamente sulla boca ancora ignara, stessa funzione del bosal, serreton, capezzon etc. etc.

Caro Alex, aguzza gli oculi, l'inredinamento che vedi è complezzo, uniscie l'azione del bocado argentino con l'azione "torcinaso" del sierra - che tanto vi ha sollazzato - e le corde/le redini son messe ad incrocio sottoganasciale... la grande "inventione" del dotor Cuk.

Quel cavallo è già in soggezzione/in costrizione dall'angolo che fanno i tiranti tra boca et colo e gli eventuali tironi che potrebbe dare la signora sarebbero estremamente convincenti.

Dato che l'olaga  :icon_eek: va collocato come vedete sotto:

Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 24, 2016, 05:28:46 PM
(http://www.horse-previews.com/999articles/oliga-livehorse.JPG)

pereché quella variatione?
Certamente un guerriero non sarebbe mai andato in giro così...
Titolo: Geniocidi.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 25, 2016, 01:28:57 AM
... a proposito di genocidio.

Per me resta inspiegabbile pereché c'è stato il sacrosanto processo di Norimberga con relativie condanna a politici et esecutori e ci siamo
"dimenticati" di processare Truman, tutto il suo staff politicomilitare e la squadriglia di avieri che portarono "little boy" nei cieli di Hiroshima... mi dicono: ragioni di stato, così facendo si è messo velocemente fine alla II guerra mondiale... già, e Nagasaki?

Non lamentiamoci se poi "quelli" buttano giù un paio di torri gemelle e ci vengono a mettere le bombe in culo a casa nostra.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 25, 2016, 09:22:59 AM
Perchè dici "le corde/le redini"? Io ne vedo una sola, la mano sinistra sembra  libera (o è un'illusione ottica?). Certo, mi incuriosisce la meccanica, e l'azione della tensione  nelle varie direzioni; l'azione principale sembra essere quella "strozzacavallo" analoga a quella del collare  rigido, tenuto alto.

Sembra che la sensazione di soffocamento sia molto convincente per sedare gli animi, ne ho trovata una vecchia documentazione da parte di un insospettabile sussurratore.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 25, 2016, 09:45:37 AM
Vedi: CHOKING, A MEANS OF SUBDUING THE HORSE (http://www.rarey.com/sites/jsrarey/jsrbook4.html)

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 25, 2016, 10:00:25 AM
filetto michel robert.
si usa senza testiera.
si infila nella bocca, si stringe la cinghia e si va in giro senza testiera.

chi capisce, sa.

http://www.mascheronistore.it/media/catalog/product/cache/1/image/1000x/17f82f742ffe127f42dca9de82fb58b1/0/9/09prs1200xxx_nero_1_1.jpg
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 25, 2016, 10:24:57 AM
Ecco, la differenza con la oliga è che gli anelli permettono l'azione laterale diretta; la oliga con attacco centrale della redine/della corda/ delle corde (come la parellina e come il bosal) non lo permettono nella stessa maniera, e quella è una seria difficoltà (IMHO assai istruttiva!) per chi li usa all'inizio. Una volta capito che l'azione laterale va ottenuta diversamente, si capisce anche che una sola redine basta.

Ovviamente, l'anatomia della bocca dello lallo impedisce che queste imboccature (regolata la chiusura) sfuggano; non possono andare  da nessuna parte. Al massimo il  cavallo può "scavalcare" con la lingua.

Ieri ho montato, dopo parecchio tempo, Ami, in parellina; devo riprendere mano, mia moglie, che la usa sempre, ha molta più mano; il confronto fra due cavalle (Ami e Asia) diversamente abituate è stato molto interessante.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 25, 2016, 02:17:52 PM
Ragassa cambia gli occhiali e prendine un paio di queli boni, la segnora... che avrà avuto ottant'anni, tiene le due corde, una per mano.
A parte il facto che ingrandendo si vede tutto claramente, è' evidente quelo che io dico, dato che attorno allo collo della lalla ci sono due giri di corda, uno - quelo più vicino alle aurecole - riguarda le dedine sx che raggiungne la mano sx, mentre l'altro - più vicino allo garrese - riguarda la redine dx, che raggiugne la mana dx... ambo e due dopo aver fatto un lieto giro attorno il collo alla maniera di sierra.

Plobabilmente, chi ha inredinato la lalla così voleva dare un aiutino in più alla gentile signora che - pltretutto - portava seco lei anco una fanciulla in fiore.

Qela minchiata che chiami filetto roberto non è altro che il bocado criollo di chiara ispiratione pellerossa...

Ma perché dici "in parrellina" e non con la parrellina?

Ad ogni modo "parrellina" mi fa evaquare violentemente l'intestino quasi come: sgambatella!!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 25, 2016, 03:16:19 PM
Buon per te, la "parellina" è neologismo sbrigativo, e scherzoso, per "capezzina Parelli", adesso riguardo la photo....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 25, 2016, 03:31:41 PM
Avevo prudentemente dubitato di quello che gli occhi mi suggerivano. Comunque guardo e riguardo quella foto, e non riesco a figurarmi bene le cose. Pazienza; tanto è comunque una imboccatura, e quindi per la mia "equitazione" (bassissima) è perfettamente inutile. 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 25, 2016, 04:21:51 PM
... ma per quelo sei ampliamente perdonato, lo grave est l'uso dello "in".

Prima che voi ragasse cominciaste a tradurre l'inglese/l'americano ad minchiam, si dicieva "con".

Infatti il concietto è questo, domanda:
come guidi/conduci/controlli/monti, il tuo lallo?

Risposta: lo conduco "con" baitlessa.

Semplicie uso corretto delle prepositioni semplici in itagliano robba che si inzegna alle alimentari.

Sgambatella - invecie - è neologismo, una invenzione di voi parvenuti che deriva da sgambata che a sua volta viene da sgambare... se l'avestre detto in presenza della buonanima del generale Perrone sai dove vi avrebbe mandato?
Titolo: Olimpiadi.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 26, 2016, 01:32:53 AM
Due sono le cose veramente incomprenzibili per me: come minchia è possibile che Alfano sia il ministro dell'interno di una natione cosidetta civile, e come mai il golf è assurto ala dignità di sport olimpico?
Titolo: Re:Olimpiadi.
Inserito da: Nicola - Agosto 26, 2016, 09:43:15 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 26, 2016, 01:32:53 AM
Due sono le cose veramente incomprenzibili per me: come minchia è possibile che Alfano sia il ministro dell'interno di una natione cosidetta civile, e come mai il golf è assurto ala dignità di sport olimpico?

Al primo quesito non so dare risposta, al secondo la risposta è certamente il vil denaro, essendo il golf di gan lunga  lo sport più ricco in termini di premi e sponsorizzazioni.

Semplice, l'olimpiade è una vetrina, ed il mondo del golf la vuole.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 26, 2016, 02:18:29 PM
Per giocare a golf non è necessario esser cretini... ma aiuta moltissimo.

Geroge Bernard Shaw
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 26, 2016, 05:17:24 PM
Due sono le cose veramente incomprenzibili per me: come minchia è possibile che Alfano sia il ministro dell'interno di una natione cosidetta civile, e il meccanismo che scatena le "mode" più o meno passeggiere... vi ricordate il "cioé" degli anni 80?
Allora - specialmente i ggiovani - ogni 4 parole pronunciavano 2 cioé, nacque anche un giornalino che così si nomava: cioé, lo comprava una mia nipotina allora adolesciente.

Oggi c'è la moda del "racconto"... in TV et Radio non si spiega, non si illustra, non si descrive, non si dicie, non si riporta, non si ragiona, non si analizza, non si discute... si racconta, si fa la narrazione.
E le punte delle scarpe a spillo? E gli spalloni delle giacche? e il capello cotonato?

Tutto nacquette, visse e morì in un tempo piccolo (parole del Califfo - Chapeau!).

Spero che anche i tatuaggia, la veganìa, gli scef in TV, le tette e i culi al silicon, la rasatura completa dei peli pubici femminili siano mode minchiarum passeggiere come il clic-clac sulle spiaggie degli anni 70, i capelli alla bebé e il ciarleston degli anni20 e il ciaciacià degli anni 60 del s.s....

Ho il vago sospetto che l'homo oltre che sapiens sia un pò/un pò molto cretiniens.....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 26, 2016, 07:44:39 PM
Contrariamente agli animali a "socialità limitata" l'uomo sembra essere a "socialità elevata" e il suo bisogno di appartenenza a un gruppo/a un clan/a una tribù richiede dei riti e delle pratiche condivise che la rafforzino. Succede quasi sempre e quasi dovunque - anche nell'equitazione, perfino nel piccolissimo mondo di questa comunità.

Ovviamente, uno dei sistemi è mettersi "contro" un nemico comune.  :blob3:

Il gruppo può essere anche rarefatto.... esiste, ad esempio, il gruppo di chi è contro Parelli o contro Caprilli.  :blob3: :blob3:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 27, 2016, 02:08:28 AM
Ma cossa dici?

Tu ti riferisci alle fationi, ai partiti, alle corporationi, alle "religioni", io accennava alla nascita di "mode" - quasi sempre stupide - che nascono pascono et muorono in tempo piccolo.

Ti racconto  :icon_eek: come la penzo...

Più che a socialità elevata (che è vero) l'homo sapiens est animala ad alta altissima gregarialità, pochi sono i lider et la massa amorfa segue come pecoroni le str***zate di turno, che si tratti di bruciare ebrei o farsi infilare pirsing nella lingua poco importa, la molla è quela... lovviamente i risultati non sono comparabili.

Oltre i lider, i liderini, i duci e i ducetti c'è la categoria delle "pecore nere" quelle che non seguono il branco, quele che sfanculano l'autorità costituita, in genero si tratta di artisti, sognatori, disadattati, matti, genii, bastiancontrari e nichilisti.

Potevi fare l'esempio del frison quelo sì che è una moda... usare questi besti come lalli da sella al di fuori del circo, il cimena et gli sciò è una scemata che già sta scemando... nesuno li vuole più manco per fare il brodo, esperienza directa vissuta di reciente.
Titolo: Racconto.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 27, 2016, 06:28:03 PM
Come ho accennato oramai si "racconta" si fa "narrazione" solamente, lo fanno: politici, giornalisti, sciomen e sciogherl, opignonisti, spiker sportivi et anco gli intervistati col gelato sotto la bocca... loro racotano et  narrano et dicono favolette e noi auscultiamo.
Ma cos'è il racconto. cossa sognifica raccontar?

Ecco cosa dicie il "Sabatini Colletti" onlain, questo è il significato principal:

raccontare[rac-con-tà-re] v. (raccónto ecc.)
• v.tr. [sogg-v-arg-prep.arg] Riferire, esporre a qlcu. fatti reali o immaginari: r. una favola al bambino; in contesto noto anche con l'arg. indiretto sottinteso: r. frottole; freq. con l'arg. diretto espresso da frase (introd. da che o di): mi hanno raccontato che hai vinto, di aver incontrato Luigi || r. per filo e per segno, non tralasciare il più piccolo particolare | raccontarne delle belle, di tutti i colori, riferire cose incredibili


Ora mi è chiaro: se queli - i politici&c. -  sono narratori/raccontatori, noi siamo ascoltatori cioè: infanti, beoti, deficienti che ascoltano a boca aperta... almeno loro. i narratori della minchia - con qualche bona raggione - così credono.
Titolo: Bocado.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 29, 2016, 04:43:24 PM
Guardate questo "cretino" - evidentemente - sta bardando un lallo appena domato/quasi domato e al min. 4.20 del video colloca il bocado... imboccatura della categoria di quelle alla Roberts, alla pellerossa, alla meroth, di quele che stringono la mandibolla...  ma che - dai gauci  - è usata solo in fase di doma...


Tratto da: Tschiffely's ride. 16.000 chilometri in sella da Buenos Aires a Washington.

(...) In un'altra estancia ebbi l'opportunità di essere testimone di una domada, cioè una doma di cavalli. Il domador (addestratore) era impegnato con un branco di potros (puledri) dai tre ai quattro anni d'età, alcuni dei quali scatenati come gatti selvatici. Era un giovane alto e longilineo, di circa venticinque anni, con carnagione scura e bel portamento, concentrato esclusivamente sui cavalli. La cattura e la bardatura erano compito di due assistenti. Questi entrarono nel recinto, lazo in mano, e gridando e agitando la corda indussero i cavalli a un galoppo selvaggio, facendoli girare in circolo finché l'animale prescelto non si separò dagli altri; poi, con una mira infallibile, la corda si strinse intorno al suo collo.
Fu sconcertante vedere come il cavallo selezionato comprendesse le loro intenzioni. Avrebbe voluto divincolarsi e fare marcia indietro, tenendo sempre due o tre cavalli tra se stesso e gli uomini, mentre gli altri animali sembravano aiutarlo deliberatamente. Tuttavia, alla fine fu preso e il lazo immediatamente assicurato a un palenque (grosso palo) al centro del recinto. Dato che lottava e scalciava, gli legarono le gambe, facendolo cadere con un tonfo. Mentre si trovava a terra, gli fu fatto scivolare in bocca il bocado. Questo è usato in sostituzione del morso ed è semplicemente una striscia di cuoio crudo, legato saldamente alla mascella inferiore e a cui sono fissate le redini. Gli consentirono di rialzarsi, ma le sue gambe posteriori erano ancora legate assieme, una gamba anteriore tenuta sospesa e la testa bloccata al palenque. Subito dopo uno degli assistenti gli mise la sella, mentre l'altro si preoccupava dei lazos. Il sottopancia fu stretto a tal punto che alla fine lo sfortunato animale assomigliava a una reginetta dei balli vittoriani. Quando fu tutto pronto, cautamente fu trascinato in campo aperto, con un anteriore ancora sollevato. Anche su tre gambe riusciva a scalciare e gli uomini dovevano stare molto attenti.
Quando infine il domatore montò sul puledro, le corde furono sciolte e cominciò lo spettacolo. Lanciandosi in avanti, calciando, sgroppando, il cavallo impazzito cercò di liberarsi del suo cavaliere, ma ogni tentativo di disarcionarlo ebbe come unico risultato una sferzata con la larga striscia di cuoio crudo del rebenque (scudiscio). Cambiando tattica, partì a folle velocità , trovandosi però circondato da altri cavalli, montati in modo da verificare ogni suo tentativo di avvicinarsi allo steccato, dove avrebbe potuto spazzare via quel suo carico dalla schiena. Galopparono, girando attorno al campo, e il domatore a volte lo obbligava a rallentare tirando le redini con tutte le forze, altre volte lo incoraggiava ad allungare il passo con grida e colpi. Finalmente lo fece fermare; la prima lezione era finita. Il domatore scese e con calma si accese una sigaretta senza - per quanto ho potuto vedere - il minimo segno di tremore alle mani, e si mise a guardare verso il prossimo animale da sellare.


Le più vispe di voi - da questo video e da queste palabras - capiscono subito che i gauci, ma anco i mongoli, i butteri, i vaqueros, i caubois - tutta gente che ai lalli ci da del tu - non facevano altro che applicare dei principi equestri basati proprio sulla etologia del cavallo, tutto ciò scandalizza noi ragasse di città... ma penzateci bene e - dato che ci siete - analizzate bene i movimenti del giovinotto et del lallo nella bardatiura... è una letione.

https://www.youtube.com/watch?v=quBWhXZhem4
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 29, 2016, 06:02:09 PM
a ottobre mi arrivano 11 puledi da domare.
se vuoi, a tuo solo uso e consumo (che resti privato) posso fare un video di come faccio la prima doma.

a mio parere molte cose sono cambiate rispetto alla doma da te descritta.
1) niente palo
2) niente cavallo incaprettato
3) niente frusta in mano al domatore (frusta in mano all'aiutante da terra)
4) niente redini in mano al domatore
5) tartaruga e cap
6) di solito non succede niente. nessuna sgroppata, nessuna impennata, nessun calcio. capita ma son cose rare, se quello a terra è sveglio è molto difficile che il cavallo riesca a fare una bella smontonata o sgroppata. in genere però son gia abituati all'uomo e a lavorare alla longia, per cui sono bravi e conoscono i comandi vocali.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 29, 2016, 09:33:56 PM
Inutile che dica come io ho "domato" Asia, per il semplice motivo che la doma non è ancora completa; dopo quindindici anni che la monto, ancora non ha provato a scaricarmi.  "Nessuna doma è completa, se il cavallo non avrà provato a liberarsi del cavaliere, e non sarà stato punito per questo", un qualche ipse dixis. Ma ho pazienza, aspetto sempre che ci provi per completarla....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Agosto 29, 2016, 09:37:09 PM
 :grin2:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 29, 2016, 11:59:54 PM
Forse vi è sfuggito che sto ciacolando della natura dello lallo, e il linco sulla doma degli allegri gauci rientra in quel discorso anco se partiva dal bocado.

Il lallo per natura non si sottomette, per natura non "collabora", per natura non sente la liderscip equina tantomeno quella humana, per natura le sue "relazioni" intraspecie sono basate sulla succubanza gerarchica più o meno consolidata, per natura il lallo non si affeziona se non in maniera assai blanda.
Anche il famoso pariattacciamento non è mai pari, c'è sempre uno dei due attacciati che è succubo... lo constato ogni dies.

Cossa sfrutta l'homo di filogenetico del lallo per adoperarlo?

Già lo dissi:
la propenzione a cedere ai violenti della sua stessa specie,
il suo istinto di fuga,
la sua memoria eccellente,
la sua maniera di affezionarsi cocciutamente alle abitudini bone o male che siaeno.

Per lo vero, di istintivo, c'è anche il causense... ma se non avete vitelli da sbrancare/imbrancare quel sense non verrà mai fora... ovviamente in natura i lalli imbrancano/sbrancano nell'ambito del loro branco, delle cau se ne fregano lietamente.

Ora, è una cosa è domare dieci polledri ben educati altra cossa è ragionare con polledri che mai son stati toccati da mano humana.
Inoltre, una cosa è domare una diecina di lalli all'anno altra cosa domarne centinaia, delle due una: ho si hanno a dispositione plotoni di domatori oppure il domatore si deve sciroppare plotoni di lalli.

Per lo vero gli arabi - ma solo per i purisangue - praticavano la doma dolce... come al solito la cattiva traduzione ci ha portato alla dolciezza, in realtà la traduzione corretta sarebbe stata "delicata/gentile"... ma, visti i morsi e gli scudisci dei figli del deserto e la loro strana abitudine di andare in battaglia a lallo, non credo che quei corsieri fossero fortunati come Asia.

E' vero, i polledri nati a casa danno poco da fare in faze di doma, generalemente - quando son montati la primera ves -  o si bloccano o scappano, le smontonate da rudio è difficile che le fanno, è più plobabile che nella fase initiale dell'addestramento - perché non capiscono o l'addestratore è poco pratico - tentino l'impennata o la sgroppatella  :icon_eek: che vanno punite subito, magara solo con la terribil voce.

Ora, voi tutte siete ragasse intelligenti, e certamente avrete notato che tutti i popoli equestri, quelli che coi lalli ci vivono, ci lavorano, ci combattono da millenni domano i lalli alla stessa maniera, cambia il lazzo, la foggia della bardatura, il tipo di freno ma siamo là la solfa è sempre quella... ci sarà una raggione?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 30, 2016, 02:24:32 PM
Care ragasse, da quando siete arrivate tutto è diventato naturale: l'equitazione, la doma, la capezza, la relatione, l'addestramento... perfino il dressaggio è diventato "naturale" oramai è famosa l'associazione di queste simpatiche picchiatelle:

https://www.youtube.com/watch?v=E5rESt-HEPI

tutti costoro possono dire e fare queste escortanate perché il pubblico pagante è fatto da entusiaste neofite attratte dall'immagine del lallo che si sono formata e che questi allegri naturalisti hanno contribuito a creare.

il guaio è che il lallo, oltre l'equitazione, impara facilmente i trucchi circenzi ed altre ***te del genero, dunque, i truffaldi hanno vita facile a miscelare le due hose e a vendere giuochi e giuochini come basi dell'equitazione, come metoda innovativi da loro stessi medesimi creati.

Il danno culuturale è enorme, serie professioniste di 47 anni credeno al'inverosimile e difendeno a spada tratta liete caccolate.

Appurato che il lallo cede perché abituato a cedere alla viulenza intraspecifica, vediamo cossa  il cavagliere può sfruttare di NATURALE per l'addestramento equestre.

Oculate questo video, in questi simpatici cagnoli è stata seletiona l'attitudine del lupo a circondare e a sbrancare le sue prede, l'istinto seletionato è tanto forte che quel cagnolino, da solo, interpreta una intiera muta di lupi spingendo, fermandosi, aqquattandosi.
Lovviamente, alla seletione si aggiunge l'addestramento, il cane risponde ai fischi del buon pastore per fare azioni logiche/utili.

https://www.youtube.com/watch?v=9cIm29Sz030

La stessa hosa vale per i cani da fiuto, da difesa, da attacco ecc....
la qualità ricercata viene seletionata e mantenuta in una razza, tutti i cani hanno un buon fiuto ma nessuno può competere coi blood hounds.

Inoltre, il lupo è animala estremamente collaborativo, dunque, il cane istintivamente tende a collaborare col suo nuovo branco fatto da strane scimmie senza peli... col lallo come la mettiamo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 30, 2016, 03:08:32 PM
Nulla (meglio:quasi nulla) nell'etologia del cavallo riguarda il suo comportamento in una condizione di "contenimento". Mi vengono in mente due eccezioni: la resa alla morte (quella specie di abbandono che molte prede manifestano quando sono catturate da un predatore; interessante il "morso sul  naso" per bloccare un grosso erbivoro, così simile all'effeto del torcinaso) e l'accettazione dell'abbraccio dello stallone da parte delle femmine.

Tutto il resto dell'etologia sociale dei cavalli riguarda quindi una serie di decisioni sul semplice fatto di avvicinarsi o allontanarsi all'altro individuo. Tranne il caso della "resa alla morte" ben simulata da certe tecniche di doma ("sacking out", abbattimento a terra), là dove inizia il contenimento finisce l'etologia, che non va invocata nè dal "domatori naturali", nè dai "domatori tradizionali". Vedo quindi con uguale perplesità dia le affermazioni dei vari "addestratori etologici", sia le tue, che invece affermi che sono "tecniche etologiche" quelle tradizionali.

Io ritengo che il cuore dell'ammansimento e anche dell'addestramento sia incoraggiare il cavallo ad avvicinarsi, piuttosto che ad allontanarsi, e che questo sia tanto più efficace quanto più il cavallo si avvicina (o resta vicino; o segue il movimento) di sua volontà, e non perchè è costretto. La prova del nove si ha quando si ottiene il risultato senza alcuno strumento che possa costringerlo. Tu dirai che sono favole per bambini.... pazienza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 30, 2016, 03:27:51 PM
prima di tutto, io credo che proprio perchè e quando si PUO' domare in maniera poco traumatica (quindi quando il cavallo è dalla nascita abituato all'uomo, maneggiato, pareggiato, vaccinato, governato, messo e ritirato dai paddock ecc) va fatto.
nel contesto dei gauchos è assolutamente indispensabile fare come fanno.

io credo nella leggerezza e quindi nella somministrazione del minor dolore/fastidio possibile per ottenere un risultato. vale a dire, se serve provocare un dolore enorme, lo provoco senza paturnie. ma se la stessa cosa la posso fare provocando meno dolore o senza provocarlo del tutto, io ho il dovere di scegliere questa strada.

col tempo mi sono fatto l'idea che tutto, con i cavalli, si gioca su apparenze inveritiere.
il cavallo sta legato con solo un cordino sottile perchè pensa che sia indistruttibile, come quella volta che ha provato a tirare all'anello e ha tirato e tirato e l'anello non si è staccato, il nodo non si è sciolto, il capezzone ha tenuto.
il cavallo sta nel paddock di fettuccine a corrente spenta perchè pensa che la corrente sia accesa, come quella volta che ha toccato la fettuccina e preso la scossa.

il tondino è un'altra presa per il culo. ed è un genio quello che l'ha inventato. il cavallo corre e corre e corre e scappa e scappa e scappa e non va da nessuna parte, è sempre a portata di frusta.

a volte basta usare solo un pò di astuzia per evitare di arrivare alle maniere forti.
incaprettare un cavallo a terra (io l'ho visto fare a equi2000 parecchie volte) a mio avviso umilia il cavallo.
il giorno che arriverò ad umiliare un cavallo e a togliergli la sua fierezza, smetterò di fare questo lavoro.
perchè davvero, dal punto di vista sportivo, l'amor proprio del cavallo, la sua fiducia in se stesso, il suo orgoglio sono TUTTO. se gli togli quelli gli togli tutto.

io posso domare senza togliere al cavallo la sua fierezza. posso addestrare senza togliergli la sua voglia di fare. posso insegnargli il rispetto senza annichilirlo. e quindi io devo farlo.
sinceramente io rispetto chi non ha i mezzi e le possibilità e la fortuna di poter addestrare un cavallo come fosse un individuo.
e lo capisco e lo accetto e lo stimo, perchè non ha scelta.
ma io la scelta ce l'ho e devo costruire cavalli sportivi e vincenti.
e per questo li devo trattare come individui.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Agosto 30, 2016, 03:43:28 PM
il cane in realtà non è proprio cosi collaborativo , è assoggettato alla scimmia glabra cosi come credo il cavallo .
finché il cucciolo non comprenderà il suo specifico ruolo nel branco , non collaborerà . Gli si piegherà la volontà con gesti rituali fin dai primi giorni , si stroncherà sul nascere ogni forma di ribellione o di tentativo di scavalco di posizione , gli si insegnerà con metodi rudi a fare o non fare qualcosa , e si ricompenserà con grandi coccole e leccornie ogni buona azione lavorativa .  è una favola quella del cane che lavora per il gusto ed il piacere di assecondare il padrone , lo farà volentieri per le ricompense , siano queste profumati bocconcini o assenza di legnate per quel giorno . naturalmente la selezione compie il 70 % del lavoro  . nei sheep dog  si è tolta nel corso di secoli la voglia di azzannare gli armenti , ed è rimasta solo l'azione di accerchiamento .
in ogni caso un buon cane è un cane soggiogato ,di  un cane indipendente si potranno apprezzare le qualità , ma sarà incompleto , mai bravo come il primo .
correggetemi se sbaglio , un saluto .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Agosto 30, 2016, 04:43:02 PM
Dipende.
I cani da ferma devono essere autonomi.
I setter migliori che ha avuto mio papa' sono stati proprio i disgraziati anarchici. Quelli che una volta fuori dal recinto chiudono tutto e cercano.
Tu puoi anche morire ma loro cercano e fermano. E una volta in ferma, cascasse il mondo, tengono la ferma.
Secondo me quelli bravi non li potresti controllare neanche volendo. E' una cosa che nasce con loro
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 30, 2016, 06:49:49 PM
Ecco, Bubba (non lo sapevo) ci racconta  :icon_eek: i risultati di una selezione esasperata, uno dei comportamenti di caccia del lupo è stato affinato in maniera tale che  si è andati tanto oltre che il cane "deve" puntare ad ogni costo ... è quelo che accade per le specializzatissime vacche da latte che son diventate una mammella con una vacca attorno, o il tacchino che è diventato un enorme petto di tacchino incapace di accoppiarsi naturalemente, o il manzo piemontese: due cossie con annesso un bovino.

In primis, il rapporto etologico col lallo et la naturalità della relatione collo lallo l'avete portata voi ragasse nel mondo dell'equitatione.

In secundis, lo avete inventato di sana pianta, lo avete stravolto pro domo vostra.

Lovviamente, quasi tutti gli animala "si affetionano" si avvicinano all'uomo se questo gli da delicatessen e li tratta bene, dunque, possiamo pigliare un lallo completamente servaggio, lo chiudiamo in un enorme recinto vicino casa nostra e gli diamo cibio et aqua allo stesso posto restando una ventina di metri lontano, col tiempo, ci avvicineremo gradatamente e il lallo accetterà la nostra presenza, si farà toccare, accarezzare, puccipucciare, dopo qualche mese di  questa tarantella ci potrete "giuocare", inzegnarli lieti giuochetti, vi seguirà come un cagnolo... già come un cane.
Infatti non è domato e non ci fate euitatione... con un pò di bona volontà ci potete salire anco sopra, ma senza "mezzi" potrete essere solo in balìa dell'animala.

Ora la seletione è stata fatta pure sul lallo, sia sugli aspetti fisici che su quelli psichichici... abbiamo lalli da catting perfino, forse si potrebbe selezionare anco il pariattacciamento, ma ci sono limiti invalicabili per un fatto assai semplicie, se non c'è un comportamento/una attitudine/una qualità filogenetica non gliela possiamo inculucare nè al lallo nè in altre specie.

La doma è sempre una violenza, ma per il momento non mi interessa, facciamo conto che il lallo è già domato e noi lo dobbiamo addestarre a cosa facciamo riferimento?

I cani et altre specie predatorie sociali e sottolineo predatorie et sociali, si addestrano con premi e punitioni talquale il lallo ma puntando sopratutto sul loro innato spirito di collaborazione et sulla istintiva sottomissione al "capo" scritta nel loro DNA, i rituali di sottomissine, di appacificamento dei lupi, dei babbuini, dei cercopitechi son veramente straordinarii ricordano tanto quelli dell'homo.
Vice e versa, il lallo non collabora e non si sottomette.
Cede ai dominanti della sua specie come?
Fugge, scappa, si allontana, basta una oculata del tiranno  che il succubo - che tuttavia vorrebbe accedere al sapido cesto di carotten - si allontana , non si avvicina neanche alle delicatessen memore delle mazzate che ha preso/che potrebbe ancora prendere.
Solo in fase prepuberale e per un breve periodo, cìè una larvata segnala di sottomissione che - però - non sempre funziona.

Dunque, c'è poco da fare...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 30, 2016, 08:03:32 PM
Adesso si ragiona.

L'unico comportamento etologico di un cavallo di fronte a un "leader", lungi dall'obbedirgli, è quello di allontanarsi. E il suo comportamento non prevede contenimento, il cavallo è sempre libero di allontanarsi - perlomeno, fino alla distanza oltre la quale prevale il terrore di restare solo.

Qual'è l'unica situazione in cui invece i cavalli stanno molto volentieri vicini, molto vicini,  e molto volentieri si muovono insieme, fino a sorprendenti andature "a specchio", muovendo gli arti in sincronia? Ed è evidente che la cosa gli piace?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 31, 2016, 02:21:43 AM
Ma è del tuttto evidente che il lallo sta in branco... ma questa è squola elementare, non mi ci soffermo neppure...

L'homo sfrutta l'istinto di fuga del lallo: un lallone da tiro che si scaglia contro le cinghie, un PSI che è lanciato a 70all'ora in pista, un lipizzano che fa ciambella, il saltatore che passa le barriere, il lallo da dressage che allunga il trotto lo fanno perché vogliono "scappare" rispondono con la fuga a segnali convenzionali, che - stranamente - sono: terribil voce, frusta et suono inquietante... la rana, sapete pereché la rana "inquieta" i lalli?

Quando un polledro in fase di doma scappa è un ottimo segno, vuol dire che la base c'è, si tratta di modularla/affinarla/contenerla a seconda delle liete esigienze che la destinatione del lallo impone.

Il Generale - vado a memoire - fa una precisa rapportazione tra quello che chiama "flessibilità delle molle" (addestramento e ginnastica opportuna) e impulso (istinto di fuga), nel lallo da corsa l'impulso prevale e di parecchio, nel lallo di campagna è accompagnato da una certa "flessibilità", nel lallo di squola impulso e flessibilità delle molle devono essere perfettamente equilibrati-

Tutte noi sappiamo che il lallo infame, più infame che ci sia è quello "ramingo" cioé quelo che sotto le gambe, sotto la frusta invece di avanzare arretra... in questo haso il cavagliere è assolutamente impotente, meglio levarci mano besti così possono esser aggiustati solo da giente veramente esperta.

Calme, en avant, et droit.
Questo motto è la quintessenzia dell'equitatione e dovrebbe esser scritto per legge all'ingresso di ogni cavallerizza.

Ma ci sono - come già disssi - altre due qualità filogenetiche che l'homo sfrutta per maneggiare il lallo, la premiera  è la memoria, il lallo ricorda tutto anche cose per noi inzignificanti e quando ha imparato qualhosa non la dimentica più.
Una volta, conobbi una signora che lavorava in un circo di periferia, anni prima aveva venduto un suo cavallo ad un mio conoscente il quale lo usava solo per passeggiata e qualche volta lo faceva impennare, in occasione di una fiera, quel circo venne in paese e la signora volle rivedere il lallino, ricordo il nome:  Ringo,  ebbene, ai comandi della ragassa il lallo - dopo anni - rifece tutte le figure classiche del suo repertorio tra li quali il camminare su due zampe per almeno una diecina di metri, la signora era emozionata ma non sembrava che l'animale ricambiasse lo stesso sentimiento, eppoi bastava cognoscere quei comandi e il bestio avrebbe risposto uguale anche se a darli fosse stato pincopallo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 31, 2016, 08:35:18 AM
Rispettosamente dissento.

Se il movimento in avanti fosse sempre collegato all'istinto di fuga, e quindi alla paura, come potrebbe il cavallo essere calmo?

Io ho una ipotesi alternativa - ti prego di prenderla in considerazione. Io suppongo che in determinate circostanze, e con adeguate tecniche, il movimento in avanti possa sfruttare piuttosto il naturale piacere di muoversi del cavallo, più che l'istinto di fuga e quindi la paura. Ovvio che se la doma e l'addestramento vengono fatte in base a una filosofia fondata sull'istinto di fuga del cavallo, un addestratore questa alternativa non la vedrà e non la sperimenterà MAI, per quanto lunga sia la sua esperienza; e così pure i suoi allievi; e se anche la vedessero, non la riconoscerebbero o la negherebbero; ma questo non significa affatto che questa possibilità non esista.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Agosto 31, 2016, 08:58:21 AM
PS: non dico che la filosofia basata sulla paura e quindi sull'istinto di fuga non sia efficace, sarei ciecosordo se lo dicessi.... semplicemente vorrei riflettere se questa filosofia è l'unica possibile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Agosto 31, 2016, 10:10:07 AM
l'avevo scritto quando raccontavo di quel cavallo infame che mi ero preso in doma (che adesso è bravo buono bello e pacioccone, ma non è piu da me).
il cavallo non reagiva, nemmeno alle scudisciate.
stava fermo o, peggio, ti attaccava.

ho risolto proprio usando quello di cui parla alex, e cioè la voglia di muoversi del cavallo.
l'ho chiuso in box.
l'unico modo che aveva di muoversi era con me sopra.

l'avevo scritto nel topicone "can che abbaia non morde"
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 31, 2016, 03:34:35 PM
Care ragasse siete avanti, state anticipando.

Il lupo cerca la preda col fiuto questo ha reso possibol la selezione dei cani mollecolari.

Una reazione del lupo quando avverte la preda vicina è di irrigidirsi, da cui i cani da ferma, da punta.

Avvicinarsi di soppiatto, questo fanno i lupi quamdo individuano un branco di caprioli e cercano di circondarlo, da cui si è evoluto il comportamiento dei cani da pastore che circondano il gregge, questo istinto è stato talmente esaltato che prevale anche sull'atto finale che sarebbe quelo di attaccare e uccidere.
In effetti il compito di quei cagnoli non è facile, da soli devono "circondare" la mandria, infatti, li vediamo correrre come passi per occupare tutte le positioni che normalemente sarebbero  divise tra un intiero branco di lupi.

I lupi inseguono le prede da cui le mute di levrieri e altri cani da seguito come i famosi botoli della caccia alla volpe iglese.

Spartirsi il cibo, è un normale comportamento dei lupi che una volta tornati nelle tane rigurgitano il cibo a favor degli immaturi, da cui si è seletionata la razza dei cani da riporto... potrei continuare la citazione raccontando  :icon_eek: degli specializzati nella specializzazione: cani da attacco, da difesa, da tana, da bovaro, da guardia, da compagnia, da grembo ecc.

Dunque, se nel cane è stato possibol selezionare - utilemente - tutte queste attitudini quali attitudina l'homo ha seletionato a suo vantaggio nello lallo?

Caro Alex tu dissenti - sia pur rispettosamente - con Desmondo Morris, con l'evidenza, nonché con le esperienze fatte coi lalli da corsa... istintivamente i lalli tendono a superarsi quando scappano, pereché?

E' evidente che stare in ultima fila a chiudere il gruppo in fuita è la positione la più perigliosa, ma c'è di più, gli allenatori di PSI da corsa hanno rimarcato che a volte ci sono dei soggetti che... quì chiedo la conzulenza di Carodubbio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Agosto 31, 2016, 05:00:46 PM
leggo sempre con grande trasporto tutto quello che Lei scrive , e queste delucidazioni sui cani mi sembrano interessanti ,ma c'è qualche imperfezione .
non tutti i cani discendono diretti dai lupi , ma in tre generi: Otocyon, Vulpes , lupus .
dalla miscelanea spesso dei tre , si genera il cane moderno , ma qui poi sarebbe da scriverci un libro , ognuno ha la sua teoria più o meno valida .
comunque le ultime teorie spingerebbero per comportamento a ricercare l'origine in progenitori quali lupo e sciacallo , che hanno sia stili di caccia che comportamenti diversi .
del cane si sfrutta :
attitudine e comportamenti venatori propri istintivi .
dinamiche del branco ,e difesa del territorio occupato  con tutto ciò che comporta .

il cane riporta , non per sfamare il cucciolo , ma perchè prima mangia il capobranco , se ci considerasse cuccioli , col piffero che ci riporterebbe la fagiana , invece sa che , in caso lui mangiasse per primo , gli arriverebbero morsi e grignate di denti dal capobranco , e quindi corre festoso e felice verso di noi , ci lascia il pezzo grosso e si tiene il contentino .

dei pastori , si sfruttano 2 caratteristiche :
quella predatoria , che è il moto perpetuo e mirato del cane mirato a spingere in un determinato punto il gregge , ma non per circondarlo , bensi per farlo arrivare dritto nelle fauci del boia , che completerà il lavoro , che di solito è sempre la coppia dominante , nel nostro caso , il boia sarà la porta della stalla o il recinto .

la seconda caratteristica invece è quella di protezione del branco . e del territorio i pastori tipo il maremmano/abruzzese proteggono il gregge perchè ne fanno parte fin da piccoli , è la loro famiglia , cosi come i cani a guardia del nostro giardino proteggono con le unghie e con i denti il territorio entro le loro pisciatine cosi come farebbe un lupo o uno sciacallo .
poi l'uomo ha mischiato le varie attitudini per rendere perfetta questa macchina chiamata cane .

per quanto riguarda i cani da volpe di derivazione inglese , Botolo non va bene come termine , sono si piccoli e tozzi , ma si rivelano molto capaci di offendere e per nulla innocui !

avrò sicuramente sbagliato qualcosa , vista la mia scarsa memoria , ogni correzione sarà vista come insegnamento!
cordialmente , Lorenzo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Agosto 31, 2016, 07:12:34 PM
Complimenti per la concisa chiarezza, Grinta/Lorenzo.

Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Agosto 31, 2016, 07:44:32 PM
A mio modesto avviso, in tutte le forme di addomesticamento , l uomo sfrutta la naturale propensione di ogni animali nella scelta del male minore, credo che anche per il cavallo sia così, si ribella , poi si piega capendo che alla fine quello è il male minore la via più semplice . Sfruttando le caratteristiche morfologiche creiamo il soggetto adatto al tipo di lavoro , sfruttando i riproduttori più collaborativi , dovremmo creare figli che capiscono prima la direzione verso il male minore .
Ma io di cavalli ci capisco poco , quindi mi rimetto in ascolto aspettando una legnata sulle dita !
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Agosto 31, 2016, 08:28:06 PM
Non credo ci sia qualcuno così imbecille da ritenersi autorizzato a dare bacchettate sulle dita ad analisi razionali e prive di secondi fini.

Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 01, 2016, 01:58:58 AM
Care ragasse, quelo che scritto sui hani non è farina del mio sacco, ma faccio riferimento a scritte di Danilo Mainardi, Kondrad Lorenz e Desmond Morris, tre "cretini" specialisti sull'argomenta, dunque, sono loro che dicono - eventualmente - sciuocchezze.

Tornando alla selezione del lallo, abbiamo ben documentata quella del Re dei Cavalli, il PSI.

300 anni di selezione fatta esclusivamente dal palo d'arrivo hanno prodotto questa meraviglia.
Siccome il parametro che si cercava era la velocità, tutti gli altri effetti collaterali son stati trascurati, peretanto i PSI sono generalemente molto nevrili e a volte squilibrati mentalemente che tradotto vuol dire che è stata esaltata assieme alla velocità anche l'apprensione verso il pericolo, la reattività
e la prontezza nel darsi alla fuga.

Come dicievo, chiudere il branco in fuga è periglioso, dunque i cavalli competono istintivamente nella corsa, ma anco stare in testa al gruppo ha dei svantaggi: pericolo di cadute, finire in bocca ad altri predator, trovare obstacoli improvvisi... dunque, la positione ideale in una fuga è nel mezzo del plotone, è capitato - dunque - che lalli di grandi mezzi, pur avendo la possibilità e sotto la frusta non superano/non vogliono superare l'avversario in corsa (Tesio - chapeau!) questi soggetti non vengono messi in razza, vicieversa, è molto apprezzato ed è stato selezionato nei PSI il "killer instinct" cioè quella "forza di volontè di stare avanti" che - a parità di forze - fa si che uno vincie e l'altro perde, questo spiega perché alcuni lalli, in genero molto insanguati vogliono stare davanti in passeggiata, danno di matto se stanno dietro, ma, una volta mesi a capofila si tranquillizzano immediatamente.

Gli altri parametro filogenetico sfruttabile è - come ho detto - la memoria et lo facto che il lallo è abitudinario, non gli gustano le novità, non ama gli imprevisti, si sente rassicurato dalla routine e si affetiona caparbiamente alle sue abitudini.

Tutti i grandi cavallerizzi, da sempre, usano queste haratteristiche dell'animala per l'addestramento in "dolcezza", in leggierezza.

Voi tutte avete letto: Addestrare è Facile - JDO - ed. Belin 2007 - euri 19.50 ebbene questi sono gli euri meglio spesi per un librello equestre dove tra l'altro il Nostro...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 01, 2016, 08:51:24 AM
Ok, per i PSI galoppatori ammetto che si sfrutti l'istinto di fuga. Ma da quanto dicevi sembrava che la cosa fosse generale - che lo stesso "essere in avanti" derivasse dall'istinto di fuga. Dimostrare la verità di una affermazione generale sfruttando la verità di un caso particolare, se non erro, è un artificio noto e previsto da "L'arte di avere ragione", se avessi tempo mi piacerebbe collezionare alcune discussioni e ragionamenti di questo foro mettendoli in parallelo con quel libercolo.....

Fra l'altro una delle tecniche è quella di far finta di NON cogliere alcune affermazioni significative emerse nella discussione, ma di spostare il discorso. Vorrei un tuo commento su quanto ha affermato Poker, sul fatto di sfruttare il piacere di muoversi. Di me puoi dirlo, ma di Poker non puoi dire che "non sa di cosa parla"  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 01, 2016, 09:40:19 AM


Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 31, 2016, 02:21:43 AM
... L'homo sfrutta l'istinto di fuga del lallo: un lallone da tiro che si scaglia contro le cinghie, un PSI che è lanciato a 70all'ora in pista, un lipizzano che fa ciambella, il saltatore che passa le barriere, il lallo da dressage che allunga il trotto lo fanno perché vogliono "scappare"...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Settembre 01, 2016, 09:47:37 AM
ora capisco il riferimento alla scimmia nuda ....  comunque io non ho mai parlato di sciuocchezze , bensì di imperfezioni , probabilmente dovute all'interpretazione .

l'argomento da voi dibattuto mi interessa molto , dovendo decifrare una psi un po balenga , ne approfitterò per capire e carpire la chiave di lettura di queste bestie , perché si sa che , le case si costruiscono dalle fondamenta , cosi credo anche i cavalli .

per ora resto abbastanza convinto che questa sia il fargli capire "il male minore" , il piacere di muoversi è il minor male rispetto alla noia del box ; da solo non lo posso fare , ma ne ho una gran voglia , quindi pur di farlo mi carico sulle spalle il tizio con il cap  , sennò mi tocca star qui chiuso e sto male .

cosi come quando in branco scappano , stare nel mezzo è il male minore , dietro si piglian morsi , davanti si casca in un burrone o in bocca al lupo (che non è di buon augurio ) .

smentitemi velocemente , perché è in questo modo che sto cercando di abituare a cose nuove la mia psi  , naturalmente per fargli scegliere il male minore , gli devo far vedere il brutto ed il bello .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 01, 2016, 09:52:41 AM
@Raffaele: Che questa sia la tua rispettabile opinione, sulla base di un'esperienza e di lunghe letture a cui nemmeno posso sognare di avvicinarmi, lo so; mi piacerebbe che ti venisse un piccolo dubbio....  :horse-wink:

Intanto puoi riaspondermi a questa domanda: come fa un cavallo a essere spinto dall'impulso alla fuga e al tempo stesso a restare calmo?

@Grinta: secondo me il "modello fuga in branco" è fuorviante. Preferisco il modello "gruppo di cavalli che partono insieme al galoppo per il puro piacere di farlo". Chiunque abbia visto un gruppo di cavalli in un ampio pascolo sa che succede, che è "naturale", e che l'atteggiamento dei cavalli dimostra uno stato d'animo totalmente diverso da quello della paura. Certo, lo fanno solo quando ne hanno voglia.... e per me buona equitazione è proprio saper fargli venire la voglia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Settembre 01, 2016, 10:29:19 AM
quindi per capire ( sono un po zuccone ) , la buona equitazione sarebbe non tanto saper fargli venir voglia , ma sfruttare a nostro piacimento e per ciò che ci serve  la loro naturale e istintiva voglia di fare ?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 01, 2016, 10:39:30 AM
Il mio "maestro spirituale" homocaballus, verosimilmente dopo letto Raabe, mi diceva: "Fate che il cavallo voglia quello che volete voi". Come ho detto qualche volta a Raffaele, questa frase mi piace molto, e quando si discute di "problemi" in equitazione mi piacerebbe molto che il discortso fose focalizzato su come "far venire la voglia" piuttosto che, come accarde, su come "fargli passare la voglia". E' palese che le punizioni sono adatte a "far passare la voglia" ma non a farla venire.

Detta come la dici tu, mi stona un po'; preferisco la prima, "fargli venire la voglia".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 01, 2016, 10:59:50 AM
è evidente che un buon cavallo ha voglia di fare quello che fa.
ed è ovvio che far si che il cavallo abbia voglia di fare quello che fa è tanto piu semplice quanto piu facciamo fare al cavallo un lavoro che si confà alla sua indole e al suo fisico.
ne è un esempio il quarter che sbranca il vitello (sfrutto il fisico basso e coricato del quarter, la forza esplosiva dei suoi posteriori, la maneggevolezza delle sue manovre e il suo famigerato cowsense).
ne è un esempio il lusitano che danza col toro.
l'holsteiner che salta con classe innata un ostacolo.
l'haflinger che si arrampica su ripidi sentieri di montagna.
il comtois che tira il tronco.

poi certo, non è solo questione di scegliere il tipo di lavoro giusto per l'indole del cavallo che abbiamo di fronte e per il suo fisico. perchè sappiamo bene che un lavoro malfatto può mortificare il cavallo, togliergli l'espressività, l'energia, il talento.
bisogna proporre al cavallo il lavoro secondo progressione. con le giuste pause (cosa importantissima e spesso - anche da ma - sottovalutata). con la tempestività delle gratificazioni (sappiamo che non è l'azione ad insegnare al cavallo, ma la sua cessazione. non la pressione ma il suo rilascio). con la razionalità dei comandi e degli aiuti (chiedere un esercizio in un modo in cui la risposta giusta sia quella piu semplice per il cavallo... quindi per spostarlo lateralmente invece di tirare la redine, gli metterò la gamba arretrata per fargli venire semplice, automatico, naturale darmi la risposta giusta, e cioè lo spostamento delle anche).

in questo modo il cavallo si abituerà ad essere bravo. si metterà in testa di essere bravo. si sentità bravo.
e quando uno si sente bravo a fare qualcosa, la fa piu volentieri. 1) perchè gli viene semplice; 2) perchè viene gratificato; 3) perchè piu si fa una cosa correttamente, bene, piu si acquisisce un automatismo nel farla e dunque piu viene bene senza sforzo alcuno.

è chiaro che non si possono del tutto cancellare i contrasti col cavallo, che è un individuo esattamente come noi e che non sempre è in vena. ma l'equitazione è il suo lavoro, deve lavorare anche quando non ha voglia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 01, 2016, 01:48:02 PM
Citazione da: PokerFace - Settembre 01, 2016, 10:59:50 AM
è evidente che un buon cavallo ha voglia di fare quello che fa.

Meno male che l'hai detto tu.... circola l'idea che nessun cavallo, mai, ha voglia di fare quello che gli chiediamo, e che quindi è sempre necessario obbligarlo all'obbedienza, e fargli fare qualcosa che non ha mai voglia di fare.

L'avessi detto io, sarei stato tacciato di risibile lallismo....  :blob3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 01, 2016, 02:27:19 PM
Care amiche, la maneira migliore per far confusione et confondere le idee è di mesciolare mele e aranci, pompelmi e banane.

Del lallo posiamo ciacolar su multipli piani: zoologico, etologico, comportamentale, storico,  mitologico, letterario, addestrativo, veterinario,  ecc- ecc.

Siccome voi parvenute avete la fissa della naturalità et della etologia è hora di chiarificare e per farlo tendo a dar credito ad un premio Nobel sull'argomento, ad un emerito direttore della della cattedra di zoologia di Oxford, ad un professore emerito dell'Università di Venetia nonché saggista et divulgator televisivio.

Abbimo visto il cane come è stata plasmato seletionando le varie tantissime bellille utili attitudine.
Nel gatto, animala asociale et estremamente solitaria, è stata fatta - come già dissi - una selectione sulla sola cosa utile possibbile: esaltazione neotenica et della vicinanza amorosa, i soli due tempora durante lo quale il gatto selvatico da cui deriva il domestico, accetta la vicinanza dei suoi simili, in todo le altre circostanze, le chat servatico scaccia dal suo territorio qualsiasi altro consimile.

Maravigliomi che accosti l'istinto di fuga colla calma, come ho detto la seletione ha portato il border collie a "circondare" il suo greggio cossa gradita/utile, ma non ad attacare uccidere le pecorelle come faceva il lupo, cossa estremamente sgradita al buon pastore.
Dunque, l'istinto primordiale lupesco è stato selezionato esaltando la parte utile e castrando quela nocivia.

Lo stesso accade collo lallo, l'istinto di fuga, col tempo è stato modulato adattato alla conditione domestica con l'addestramento...

Ma tagliamo corto, Morris ha detto una ***ta non è vero che la sola attitudie genetica sfruttata dall'homo  è l'istinto di fuita.

La domada sorge spontanea: siccome il lallo non fa la guardia, non caccia, non collabora, non si sottomette, non si sfrofina sulle nostre coscie, non fa ron ron - tantomeno - fa il pane sulla nostra panza... quale attitudine filogenetica è stata sfrutata dall'homo per farne un suo collaboratore (collaboratore si fa per dire)?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Settembre 01, 2016, 03:08:37 PM
la velocità di adattamento ?  :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 01, 2016, 03:34:06 PM
la fame e la sete  :occasion14:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 01, 2016, 03:42:15 PM
L'attitudine a  muoversi insieme.

Non ho letto molto di Morris, forse ho scorso La Scimmia Nuda senza restarne folgorato, ma i suoi titoli mi danno come l'impressione che ritenga di avere capito tutto su uomini, catti, cani e cavalli; sarà pure vero.... ma questo atteggiamento me lo rende immanitinentemente antipatico.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 01, 2016, 06:52:05 PM
Bene, l'imbrancamento è una ottima spiegatione et è validisima et exensibbilissima giustificatione ad altre specie domestica come pecuri, vacche, oche, gallina et capra... ma non ricordate che dissi/i sapienti dissero che uno dei factori necessari alla domesticatione est la socialità di specie?

Se lo lallo fosse rimasto animale da produtione di carne, di pelle, di lana, di latte e ova tal quale i nomenati creaturi, sarebbe OK, ma del lallo abbiamo preso la forza et sopra di tutto la sua velocità che - stranamente - si pote tradurre con la sua capacità, la sua propenzione a scappare veloce et a lungo; vicieversa abbiamo cercato di eliminare per quanto possibol il suo istinto di imbrancamento che tu, mia cara, indichi come l'istintivo trasporto che ha lallo verso di noi...

Mia cara, sballiato ragionare per antipatie, melio guardare la competenza, da chi ti faresti fare la barba? A chi affideresti la tua gola?
Ad una simpatica bella e bona sciampista che per la prima volta vede un rasoio a mano libera o a un brutto antipatico vecchio figaro di Canicattini?

Morris ti sarà antipatico ma è: aglievo di Niko Timberben che è stato premio Nobel et coinventore dell'etologia; professore ad Oxford, direttore dello zoo di Londra, zoologo, antropologo, sociologo, divulgatore scientifico TV di fama mundial, autor di un best seller che ha venduto miglioni di copie in 107 lingue... mi devi scusare, ma tra la tua opignione e i suoi studi, tendo ad apprezzare i secundi.
Titolo: Puzze.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 02, 2016, 03:31:41 PM
Proseguo con la mia parola contraria, il mio racconto  :icon_eek: di come il cavallo è, in oppositione a come il lallo vorreste che fosse.

Già, da quando la stragrandissima maggioranza dell'utenza del lallo è diventata femminile, allegri personaggi hanno tentato di stravolgiere  la realtà della natura di questo magnifico animala, infatti, molte di noi si son trovate spiazzate quando hanno letto:

"Nessun cavallo ci obbedirà per compiacerci tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."

Aspettando che qualchuno dimostri il contrario faccioVi umilemente notare che
da quando c'è stata la lieta invasione femminile, sono nati come funghi "prodotti di belleza per lo lallo": sgroviglianti spay per criniera et code... noi si meteva - se necessario in casi estremi - dell'ottimo olio d'olivia, cremine per muso et nari, lucidanti per il pelo, sciampi disinfettanti, oli da massaggio,  fascie da riposo, fascie da lavoro, (anche se in realtà quei lalli non fanno un ca**o) protezioni, cuffie , coprireni, coperte, copertine... dei salvagarresi, dei salvareni.per non parlare dei sotosella color fucsia a striscie a stelle e a puà, dei deodoranti et profumi da scuderia... .. il corredo per un lallo assomiglia sempre di più ad un guardaroba-tualett  femminile.

Ebbene, di tutti nessuno dei nouvi gurus dell'equitazione carampanica si sofferma sul facto che il lallo è un animale con uno spiccatissimo senzo dell'olfatto.
A quante di voi sarà capitato che il vostro puccipuccioso lallosetto si metta a cercare insistentemente nelle vostra tasca sx perché sente l'odore dello zuccherino, della delicatessen che avevate colà dimenticato, non sapevate di avere addosso?

Quest'argomento è stato deliberatamente ignorato pereché sgradito sia alle fanciulle in fiore che alla giolive carampane... la puzza è uno degli argomenti tabù per le donne... gli altri sono:
la masturbazione, la depilazione, le deiezioni corporali.

Guardate la pubblicità degli assorbenti contro le piccole perdite urinarie femminili:

https://www.youtube.com/watch?v=EUhWwXOmPqc

non si cita la "puzza di piscio", nemmeno il "cattivo odore dell'urina", ma un generico odore che non sarà più un problema collocando il lieto tampone profumato al posto giusto.

Ora, capisco benissimo le esigentie pubblicitarie, ma estendere questo falso pudore anche allo lallo mi pare esagierato, inoltre, ci priva di un bagaglio di culturale et conoscienze che sono praticamente perduti, e la comprenzione di alcuni comportamenti lallini... chi fosse interessato all'argomento "olii da doma" si becchi questo linco:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/10/i-sussurratori.html

Ma con le puzze non finiscie quì...  :horse-wink:

.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 02, 2016, 05:45:24 PM
Se solo tu dicessi, "di come penso il cavallo sia".... "di come sono fortemente convinto che il cavallo sia"..... "di come la maggioranza degli esperti, me compreso, pensano che il cavallo sia....".

Niente, tu dici "di come il cavallo è"  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Settembre 02, 2016, 05:45:50 PM
Ma i tabù "pubblicitari" non esistono solo per le donne, forse non hai visto la pubblicità dell'integratore per l'ipertrofia prostatica con l'omino che si alza di notte per fare pipì adducendo le scuse più strampalate, o l'altro omino che ha un piccolo problema di incontinenza quindi rinuncia alla vita sociale, ovviamente tutto ciò senza minimamente menzionare i termini espliciti che definiscono i disturbi in questione  :horse-wink:
Anche per voi maschietti esistono argomenti tabù. altrochè se esistono! 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 02, 2016, 06:42:22 PM
... ma savasandir!

Ma sia per noi masculiddi che per voi femminuccie tutti sti tabus sono frutto della ignorantia, ma sopraditutto della educazione cattofascista/retriva/ sessofobica dove il sesso è peccato, è sporco, è materia di perdizione delle anime,che  - ahimé/ahinoi -  ci hanno inculucato... hanno tentato di inculucarci, lovviamente, voi donne siete state majormente colpite... avete letto i monologhi della vagina che vi ho graziosamente offerto in lalli&tope?

Devo dire grazie a zio Ciccio coltissimo gesuita che ha fatto di me un ateo felice e contento!

Dirò di piuà, noi maschietti dopo i 50anni dovremmo fare una gioliva esama della prostata periodicamente, la maggior parte di noi tentenna/non lo fa pereché il primo esame consiste nella palpazione della prostata tramite una esplorazione digitale anale, per usare un eufemismo: ti ficcano un dito in culo.

La nostra mascolinità è violata, la nostra virilità è messa alla prova... vuoi vedere che la penetrazione ci piace?

Sono ragionamenti che facciamo tutti, siamo obbligati a fare perle ragioni sopradette, quando ci libereremo di queste scemenze?

Per conto mio, qualche ano fa mi son fatto "esplorare"... mi ha costretto mia moglie, (Che donna!) e non ho remora a dire, che ero molto teso, non per l'operatione - solo fastidiosa - ma per il malloppone di orpelli sessuofobici che preti e suore cui hanno messo sul groppone fin dalla tenera infantia, e, malgrado le nostre sgroppatone son lì... rimangono saldamente lì a nostra scajola.

Bravo Alex, hai capito tutto sto cercando di raccontare  :icon_eek: - con l'auxilio di illustri sapienti - cosa è il cavallo... detta la mia, potreste dire la vostra su cossa è il lallo... ammesso che sia qualhosa,
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Settembre 02, 2016, 08:03:37 PM
Io credo che i tabù clerofascisti siano caduti da molto , in pubblicità non si omette, anzi si inserisce molto spesso il sesso , lo sporco in generale ed ogni tipo di bischerata, fanno vendere di più. Il tabù sono i problemi, l incontinenza è un problema, noi reclamiamo il prodotto sottovoce, perché deve essere un segreto, diventiamo intimi complici , rimane tra noi . la gente quello vuole. Come il suo dito nel bus del gnao per la prostata, cosa è peggio , la sensazione o dirlo agli amici ? Nel cavallo credo sia più o meno la stessa cosa , omettendo i problemi che devono rimanere un segreto "sia mai le amiche non equitanti  mi chiamassero contadina puzzo a " quindi qualche gadget positivo rafforzativo a sto quadrupede pieno di problemi dobbiamo pur darglielo, quindi lo trasformiamo in un attaccapanni per fronzoli inutili.
Questo è il mio pensiero su ciò  :ciao:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 02, 2016, 08:32:41 PM
Beati i creazionisti, e i sostenitori del "disegno intelligente".... per loro la risposta è così facile: il cavallo è il quadrupede fatto perchè l'uomo potesse montarlo con viva e vibrante soddisfazione.

Noi adesso sorridiamo a questa "spiegazione" (forse qualcuno no... ma finge di sorridere almeno, questo forum è popolato di terribili miscredenti, molto aggressivi...); problema: fra un duecento anni, di quante cose, a cui noi crediamo adesso, rideranno?
Titolo: Re:Puzze.
Inserito da: carodubbio - Settembre 02, 2016, 09:25:37 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 02, 2016, 03:31:41 PM


"Nessun cavallo ci obbedirà per compiacerci tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."


Allora, il cavallo che sto lavorando ora è decisamente facile, ma visto che gli hanno fatto prendere brutti vizi  anche se non crea difficoltà gli do di continuo frustate FINTE, il cavallo naturalmente non fa una piega per il fatto che ; SA BENE CHE SONO FINTE,

ma sa molto BENE, che se fa il cretino da finte diventano VERE.

Ora non è che ci godo, ma la gente riduce i cavalli in condizioni fisiche e mentali tali dalle quali non c'è rimedio .


TRANNE NATURALMENTE DI EVITARE DI USARE IL CAVALLO.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 03, 2016, 02:17:31 AM
Già, questa spesso è la solution, ci accontentiamo della puccipucciaggione.

In effetti, stiamo andando a passo di carica verso la trosformatione del cavallo in animala da compagnia, ciè un bloggo su ciò.

La sua utilità pratica - nei cosiddetti paesi avanzati - è finita da un pezzo, ora state distruggiendo anco la sua visione reale, il cavallo oramai è diventato un obgetto dell'immaginario psichico/erotico femminile.

Grinta è nuova et - poareta - no sa, i tabus sono vivi e vegeti... in questo inclito foro non si parla di argomenti "delicati"... solo in questa sezione si può parlarne, una volta l'ho fatto fuori e successe l'iradidio.

Honestamente non mi preoccupo delle risate dei posteri, anco pereché, concietti equestri elaborati da "cretini" di ducent'anni fa sono ripresi paro paro et riproposti come absolute novità.

Dirò di plus, molti scritti dal Principe Ateniese sui polledri/sui cavalli 2500 anni fa sono tutt'oggi validi et attuali et incontestabili.

Ma ora l'argomento è altro ed est altrettanto interessante e quì devo citare uno dei miei "cretini" preferiti che....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Settembre 03, 2016, 01:48:38 PM
Gli argomenti "delicati" feriscon l'anima per la loro verità , noi ragazze vogliamo le bugie . Dolci delicate succulente bugie , il mondo è splendido dietro una cortina opaca . È rassicurante
Titolo: Re:La scoperta sensazionale!
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 05, 2016, 11:46:55 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 04, 2016, 10:37:06 AM
Questa è la classifica dei topici topten per visite in questo momento, le visite dovrebbero essere il parametro di interesse del pubblico pagante.
La "Parola Contraria": la mia.  200.039

Il 4 Lulio così scrivevo.
Oggi, 5 Settembre siamo arrivati a  222.329 visite, vale a dire che in due mesi, questo topicone è stato visitato  22.290 volte.

Poco rispetto a prima... a prima quando ho trattato argomenta delicati.

Eh già! Pare che io abbia fatto/che noi si abbia fatto una scoperta sensationale, della quale nessuno se ne era accorto in 5000 anni di storia: le donne - beate loro - per montare a lallo, devono aprire le cosce e collocare le loro parti "delicate" a diretto contatto colla sella o - meglio ancora - col nudo dorso dello lallo.

Il 157% delle intervistate nega che questo contatto, che giuocogorza può (sottolineo può) potrebbe/è possibile che diventi/diventa uno strofinio, un massaggio, una vellicazione, una masturbazione - abbia su di loro il benché minimo effetto erotico o solleciti la più lieve reazione sensuale...
Siamo certi della sincerità delle risposte delle gentili signore ma pare che esista anco:

https://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html
Titolo: Ad prevalentibus.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 05, 2016, 02:03:54 PM
Care ragasse un pò di patientia, presto riprenderò l'argomento che vi sta tanto a quore, per il momento continuo e cerco di concludere con delle risposta alla domanda: che cos'è un cavallo... ammesso che sia qualc'hosa.

LOvviamente. ogniduna di voi pote continuare a penzare quelo che vole del lallo,  così come lo continueranno a fare i poeti, gli scrittori, i peintori, gli artisti inzomma,  ma forse è bene mettere punti fermi, la confusion che c'è è magna.

Per uscirne vivi, per prima hosa bisogna considerar l'equitazione come "arte" a se stante, sia che si pratichi l'alta squola che le liete promenade, tutto il resto, i trucchi circenzi, i giuochini, le relationi, il lavoro da terra perfino dobbiamo considerarlo a parte.

Le due più grandi ***te che ho visto fare collo lallo sono: la monta all'amazzone e l'uso del clikkeclakke ambo e due le str***zate - in tempi diversi - stranamente, vedono coinvolte le donne.

Ma andiamo con ordine...
Titolo: SEMPLICIE !
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 12, 2016, 03:33:25 AM
Addestrare è Semplice... è una vita che lo dico anco io! E, aggiungo: in cierte conditioni, anche facile.

Beccatevi questi linchi, avevo tradotto qualhosina... Poker vai a leggere!


https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/07/da-lalli-e-tope-omaggio-jdo-mio-parere.html

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/01/jean-dorgeix.html

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/02/la-voce-umana.html

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/03/il-contatto.html

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/03/i-grandi-cavallerizzi-hanno.html

Ops!  :icon_eek: Mi sono accorto che ho sballiato topico... ma chisenefrega!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 14, 2016, 03:19:26 PM
Per casi della vita che è complicato raccontare  :icon_eek: conobbi un camionista, veniva da queste parti con un enorme articolato, era della provincia di Caserta, parlava solo in dialetto napoletano, e questo mi faceva assai piacere perché mi ricordava mia madre:  non molto alto, panza d'ordinanza, senza collo e braccia tatuate quando i tatuaggi li portavano solo le putane, i marinai e gli avanzi di galera, appunto.

Eravamo stati in campagna a vedere il mio lallo, un PSi molto bello anche se difficile da maneggiare, poi andammo al ristorante... mentre si sbafava un enorme piatto di fettuccine, io gli facevo compagnia spiluccando qualcosa e bevendo il mio solito vino bianco, si parlava del Napoli di Maradona che aveva vinto lo scudetto ed altre cose del genere, quando arrivò al cannolo disse: Raffé, ti voglio raccontare una cosa che non ho detto mai a nessuno: avevo cavalli trottatori che correvano in pista, poi, per mancanza di tempo "c'aggiu levato mano" ma mi son tenuto un cavallo al quale ero molto affezionato e quando potevo l'attaccavo al biroccino...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 14, 2016, 03:55:29 PM
Oddio, ammetto un momento di confusione. La morale qual'è? Che anche i tatuati hanno un quore?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Settembre 14, 2016, 09:38:03 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 14, 2016, 03:19:26 PM
Per casi della vita che è complicato raccontare  :icon_eek: conobbi un camionista, veniva da queste parti con un enorme articolato, era della provincia di Caserta, parlava solo in dialetto napoletano, e questo mi faceva assai piacere perché mi ricordava mia madre:  non molto alto, panza d'ordinanza, senza collo e braccia tatuate quando i tatuaggi li portavano solo le putane, i marinai e gli avanzi di galera, appunto.

Eravamo stati in campagna a vedere il mio lallo, un PSi molto bello anche se difficile da maneggiare, poi andammo al ristorante... mentre si sbafava un enorme piatto di fettuccine, io gli facevo compagnia spiluccando qualcosa e bevendo il mio solito vino bianco, si parlava del Napoli di Maradona che aveva vinto lo scudetto ed altre cose del genere, quando arrivò al cannolo disse: Raffé, ti voglio raccontare una cosa che non ho detto mai a nessuno: avevo cavalli trottatori che correvano in pista, poi, per mancanza di tempo "c'aggiu levato mano" ma mi son tenuto un cavallo al quale ero molto affezionato e quando potevo l'attaccavo al biroccino...


Vorrei farri notare che essendo TU una persona istruita e senza dubbio sapiente,


DOMANDA ?
( come mai vai sempre a parare dalle parti  della bassa e bassa della  gente (che naturalmente spesso ha una saggezza elementare si ma decisamente saggia, in teorie visto che in pratica tale saggezza non li salva dalla loro condizione sociale a livello di limite , sempre usando il metro del padrone)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 15, 2016, 12:25:41 AM
Istruito? Non direi, non ebbi la fortuna di avere una istrutione superiore, e, purtroppo  - nell'equitatione - mai avuto veri maestri
Sapiente? Beh sui lalli lo sono per il semplicie fatto che ho una longa/longhissima consuetudine con questi animala et ho letto qualhosina di bono.

Per lo vero ho frequentato/frequento variegati ambientini... stasera - per esempio - sono stato ad una cena del coro diocesano dove canta mia moglie, tutta gente hasa e hiesa, sanno tutti che son un non credente, non mi faccio il segno della croce, ma mi metto in piedi come gli altri quando tutti dicono la preghierina prima di mangiare, detto questo, il concetto di alto-basso riferito alla persone è molto fuorviante...

Mi cala la palbebra, poi ti spiego...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 15, 2016, 10:43:06 AM
... a causa della praivasi non ti dirò/non posso dirti che il mio mondo del trabaho è stato in ambientini assai simpatici che hanno spatiato - nel corso degli anni - dai locali malfamati di Mergellina agli alberghi di gran lusso europeii; da ragazzino che puliva i posaceneri e lavava i bicchieri, a ruoli di dirigente in quell'ambito; da buttafuori ad istruttore di tenniche alberghiere in corsi professionali... dunque, mi viene naturale saper trattare con tutti.
Dirò di plus, spesso, in quelli che tu chiameresti "alta gente" c'è più mierda che in quelli che tu definiresti "bassa gente", di sicuro quelli della "bassa" sono più interessanti.

Alta o bassa che sia, della ggente - presto - ne ho avuto le palle piene e i lalli - forse - son stati la mia valvola di sfuego, appena potevo - affankulo a tutti -  me ne andavo a cavallo a perdermi  sulle montagne...

Per il resto non so risponderti... ma non lo saprebbero nemmeno Cardini e Galimberti ... nemmeno Eco lo sapeva, per contro i nostri politici ci dicono di stare sereni sanno loro come fare... sono un cicinin pereplesso!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Settembre 15, 2016, 11:19:34 AM
la saggezza popolare e la furbizia da stenti serve a qualcosa ...  ha da sempre salvato il "basso popolino " dalle angherie e dai soprusi patronali .

ora come ora con la classe politica attuale ci troviamo nella condizione di dover "arrangiarsi" per schivare quel #staisereno cosparso di vasellina ...
e lo facciamo , tutti .

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Settembre 15, 2016, 08:15:57 PM
Per mia fortuna , h iniziato a lavorare nel periodo estivo a 13 anni in un camping dove mio padre possedeva il 20%,erano altri tempi e altre persone che mi hanno aperto la mente e abituato a sentire i consigli di gente che era sopravvissuta alla guerra  , ora si fanno i video e li pubblichi, ma nessuno ti insegna un bel niente tranne che stupidaggini consumistiche, anche se ci sono casi particolari utili ma  molto rari,

per la politica , che ci vuoi fare se non si ha la schiena dritta questi ti vedono piegato e oppla te lo infilano dal lato b
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 15, 2016, 08:48:34 PM
A proposito di videii...

... Rimini, 14 settembre 2016 -
Ubriaca fradicia viene violentata da un ragazzo, mentre le amiche riprendono la scena che finisce su WhatsApp. Una storia da incubo, quella vissuta da una 17enne, residente nel Riminese, su cui ora sta indagando la magistratura.


Di ubriachi e drogati ne ho visti abbastanza, ed esistono persone che se ne approfittano, anzi, cercano di mettere il soggetto in quelle condizioni per abusarne, dunque, il fatto non mi meraviglia affatto.
Quello che veramente per me è incomprensibile è il comportamento delle "amiche", che esula da qualsiasi mia possibilità di giustificazione, l'unica ragione - per me - è che siamo oltre l'imbecillità, le uozzappiste hanno raggiunto la cretineria assoluta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 16, 2016, 09:52:54 AM
mah... io ho la mia idea.

il mondo dei mediocri è fatto di persone che, per apparire o sentirsi migliori, devono ridicolizzare, denigrare, criticare e affossare il prossimo.
sicuramente le ragazze non avevano idea che fosse uno stupro. perchè sono ignoranti e ragazzine e non sanno che lo stupro non  è solo quello in cui uno prende con la forza bruta una donna che fa resistenza.
stupro è qualsiasi rapporto che non sia pienamente volontario.
se la ragazza era incapace di intendere e di volere perchè alterara da sostanze alcoliche, ogni rapporto sessuale, anche dolce, anche romantico, è stupro. perchè lei non può formare una propria volontà e non può esprimerla validamente.
quindi queste ragazze, nella loro testa, non filmavano uno stupro. filmavano una ragazza che se la faceva con un ragazzo nel bagno, consensualmente.
è quasi più grave. perchè lo facevano? per deriderla, per denigrarla, per poterla chiamare tr o ia o put tana e per giudicarla e sentirsi speciali, migliori.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Settembre 16, 2016, 10:53:51 AM
anche secondo me .
poi oramai il trash è di tendenza , queste ragazzine , come anche i loro coetanei maschi non vedono l'ora di imbattersi in queste situazioni , filmare per poter dimostrare di appartenere anche loro al popolo del degrado .
io lavoro con i social . mi pagano la pagnotta , il mezzo lo conosco è potente e pericoloso , ma se lisciato dal verso del pelo è utile e remunerativo .
purtroppo questo percorso di sfascio culturale e di esaltazione al trash come cosa giusta e figa sta dilagando , nascono pagine che elogiano il degrado sociale  , e sono seguiti da oltre 2 milioni di persone .  e ce ne sono veramente tante .
ora pubblicare un video del genere per le nuove leve vuol dire diventare famosi , essere noti , è come per un giornalista fare lo scoop della vita .
la fama corre sullo smartphone , nascono i fashion blogger , gli youtubers  si comprano i like e si finisce sulle reti nazionali per un tweet azzeccato .
vi ricordate la bestemmia scritta nello spettacolo della notte di capodanno ? invece di farla passare in sordina è stata riportata da tutti i giornali e telegiornali , tanto che il ragazzo che l'aveva scritta è uscito allo scoperto , diventando un nuovo idolo , un bomber !
queste str...ate , sono fatte per diventare FAMOSI !
adeguiamoci , il futuro è questo .
io da padre sono un po preoccupato , ma solo un po .

e comunque , in quest epoca di touch screen e di online , io mi sono fatto stampare il libro delle questioni , in bella rilegatura e carta pregiata . è secondo me il modo migliore per lasciarlo in eredità al mio pupo , insieme a della sana educazione .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 23, 2016, 10:52:21 AM
raffaè, tu che sai...

ma sono io che sono pazzo e che mi ricordo di averle viste da qualche parte o EFFETTIVAMENTE esistono delle redini rigide, forse nella monta vaquera, tipo di legno, fatte per allungare il collo, estendere il collo al cavallo?

mi ricordo male/ho sognato/avevo assunto troppe sostanze illegali?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 23, 2016, 10:58:18 AM
http://www.teatroequestrecimarosa.it/equitazione/questioni/X.html

vorrei un'immagine, qualcosa... un video, se ne esistono nel web...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Settembre 23, 2016, 11:56:05 AM
Una volta ne aveva parlato anche il Colonnello e aveva raccontato di essersele fabbricate da solo con due manici di scopa...a meno che non abbia assunto anch'io qualche sostanza  :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 23, 2016, 12:30:49 PM
Possiamo continuare ad alimentare questo topico, ma ho la sensazione che Raffaele l'abbia abbandonato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 24, 2016, 02:37:27 AM
No, care ragasse, non vi ho abbandonato!

Il fatto è che sono preso da una nuova entusiasmante pescion: l'uncinetto, ho fatto un corso fullimerscion e ho già realizzato il mio primo paio di cuffiette per il rinsaldare la relatione col mio lallo; sono giallo oro e fucsia colori che stanno tanto bene col manto nero del bestio.

Presto aprirò un allegro diario dove - passo, passo - vi mostrerò i miei straordinarii progressi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2016, 04:02:06 PM
1)      Castra presto e ferra tardi Nuovo in Mascalcia   alex   10   160   Ultimo post Oggi alle 01:33:27 pm
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7)      Mosse, star sulle mosse Nuovo in M   alex   6   80   Ultimo post Oggi alle 11:41:56 am
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8)      Diaro di Kriss, Francy, Ombra , di chi c'è stato e di chi ci sarà Nuovo « 1 2 ... 45 46 » in ....Caro Diario..   kriss   688   6313   Ultimo post Oggi alle 09:24:18 am
da kriss
9)      Domanda a Madamen Nuovo « 1 2 3 4 » in I cavalli..in generale   segreto   56   829   Ultimo post Oggi alle 09:21:21 am
da BigDream
10)      Faccio una pazzia con basi ragionevoli Nuovo « 1 2 3 4 5 » in I cavalli..in generale   The Shire   71   1278   Ultimo post Oggi alle 09:17:57 am
da BigDream
11)      Marty's Horses Nuovo « 1 2 ... 11 12 » in ....Caro Diario..   Auburn   177   1432   Ultimo post Oggi alle 09:17:40 am
da madamen67
12)      A Little Bit of Heaven Nuovo « 1 2 3 4 » in ....Caro Diario..   Flaflyy   59   575   Ultimo post Ieri alle 10:28:11 pm
da Angeletta85
13)      Album di Maya Nuovo « 1 2 ... 40 41 » in ....Caro Diario..   maya   611   4210   Ultimo post Ieri alle 10:07:25 pm
da maya

Care ragasse, su 13 argomenti attivi - stranamente - non ce ne è nessuno che riguardi i problemi dell'equitazione o del cavallo in senzo stretto, di tutti sti topici leggerò solo quello della "mossa", gli altri - come il solito - neanche li apro... evviva la mossa!

https://www.youtube.com/watch?v=6rXY9E155fU

I fori, impostati come sono ora, sono finiti da un pesso, nella realtà danno un grosso contributo alla confusione che regna sovrana, ormai non si è daccordo manco su cos'è un cavallo.

Inoltre, quando si riesce a trattare qualcosa di "serio" si va subito OT e comunque, si mischia la lana colla seta, perché è evidente che l'opignione di Piccola Sqaw, che da sei mesi frequenta un gambegambe, e quella di ScoponeScientifico, che monta a cavallo da 40anni, non hanno lo stesso peso, lo stesso spessore,.
Così come le esigenze di Soglioletta, che fa relatione col lallo, non coincidono con quelle di Briscola che ogni settimana va in concorso a buscarsi il pane.

Per tentare di capirci, per tentare di avere dei confronti produttivi, bisogna stabilire poche semplici regole et restrignere la partecipatione alla discussione ad un numero limitato di utanti: non meno di 7... sette erano i sette nani; ma non più di 12... dodici erano gli apostoli: se ce la fecero loro con quei numeri ce la possiamo fare anche noi, noi de "Il Circolo della Giumenta Imbalsamata".   :icon_eek:

A titolo di cortesia, l'ADM e i globbali di questo inclito foro sono - se vogliono - soci "fuoriquota" del CGI.

Regulamento:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Settembre 26, 2016, 04:25:27 PM
Giustamente i nostri politici fanno scuola, si ripropone la stessa cosa con un nome diverso, la giumenta imbalsamata invece del circolo dei sapienti.
Ma fai anche un test di ammissione per entrarci o si va per soli titoli? :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 26, 2016, 04:29:17 PM
ma uffa ma non mi hai postato nessun video delle redini rigide.
io voglio vederle
e poi voglio sapere: funzionano?
anche contro l'incappucciamento?
come si usano?
mi interessa............
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 26, 2016, 04:42:15 PM
Trovi una bella menzione e pure aneddoti in Questioni equestri tradotto da Raffaele de Martinis et al.

Sono certo che il karlista Basili le conosce (l'unica volta che l'ho visto in un corso mi ha messo in grave imbarazzo indicando me come persona che le conosceva, me tapino silenzioso in un angoletto della staccionata: in pratuica un caso  di "ignorante da staccionata....") , ma non so se le ha mai usate.

Da quanto ho capito, sono soprattutto utili in caso di cavallo restio, in quanto sono una specie di "spinta in avanti" a cui il cavallo non può resistere; ma potrei sbagliarmi. 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 26, 2016, 04:44:52 PM
si l'ho letto anche io... ho anche messo il link delle questioni.

però vorrei vedere uno straccio di filmato...
perchè non si usano piu?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 26, 2016, 04:45:49 PM
.... se si aprirà il "circolo della giumenta imbalsamata" chiederò l'apertura parallela del "circolo dell'incapace curioso": per iscriversi occorrerà fare un elenco completo e impietoso delle cose che NON si sanno fare.   :horse-wink:

@poker: sì, scusa: il link mi era sfuggito. Spero che la menzione di Basili ti sia utile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 26, 2016, 05:10:24 PM
cioè.... abbiamo 10.000 strumenti per tirare/raccorciare l'incollatura/chiudere la nuca
e neanche uno per aprirla

eppure è MOLTO PIU DIFFICILE.....

mi si dirà "eh si, la gamba, mio nonno, l'appoggio, il cavallo teso..."
eh ho capito...

però ci sono: morsi, ritorno, redini elastiche, pessoa, incordamenti vari di redini ausiliarie ecc per chiudere la nuca.
per aprirla nulla.

ma quando hai un cavallo veramente incappucciato poi è dura. o fai solo quello per 1 anno, ti dedichi solo a quello... oppure non so.. ma poi nel mentre CHE PALLE.. e non solo.. che cosa inutile...
possibile che non ci sia uno strumento del genere...

perchè non è stato tramandato? a logica direi... perchè NON FUNZIONAVA BENE....
o no? se una cosa funziona, resta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 26, 2016, 05:29:06 PM
Probabilmente siamo nel campo degli strumenti utili, in ottime mani, per riaddestrare un cavallo con vizi confermati. In mani non ottime, per fare danni e disastri. Uno che potrebbe forse darci lumi sulla storia delle redini rigide, sui loro pregi e sui loro pericoli, oltre a Raffaele, sarebbe Max, a meno che non ci dia la risposta (probabilmente giusta ma un pochino frustrante). "dipende...."

A te che salti una domanda secca: ma davvero ti sono capitati saltatori che si incappucciano? E il viziaccio, chi glielo ha insegnato?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 26, 2016, 05:36:15 PM
boh guarda ne ho uno che si incappuccia da solo, sempre, anche nel box.
è costruito un pò come un PRE, collone a "cigno" di natura, attaccatura alta, collo corto, schiena un pò insellatina, posteriore importante, petto enorme...
si incappuccia anche ai 2 venti, per dire.
già ho fatto un lavoro enorme che l'ho messo sulle due redini nel lavoro normale, ma appena gli metto la gamba addosso la sua prima reazione (anzi la seconda... la prima è provare a far finta di nulla) è incappucciarsi di brutto e fare una sgroppatina di disappunto.
per aprire il galoppo davvero devo lottare.
davanti al salto avanza, anche col naso, ma capisci che non è l'ideale che in curva mi passa dietro e poi deve galoppare contro per forza. invece dovrebbe avanzare nella curva e poi stare calmo, allontanarsi dal salto.
così è tutto sbagliato.
mi passa dietro nelle curve e se gli metto la gamba si impalla, anche sul posto, mi toglie la bocca dalle mani, mi toglie l'incollatura dalle mani.
finchè salto un metro e 20 fa niente, ha mezzi, va bene lo stesso, ma già sul metro e 35 non mi copre gli oxer così, si spezza sulle profondità dei larghi e fa errore sempre sulla seconda barriera, se lo lascio nel suo. se lo lancio contro mi spacca anche la prima barriera...

c'ho le palle un pò girate.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Settembre 26, 2016, 05:53:18 PM
Già raccontai la mia esperienza pratica e la valutazione delle suddette. Trattasi di rimedio eccezionale e temporaneo per "sbloccare" una situazione che evidentemente non si sblocca in altro modo. Impensabile farne un uso sistematico: due bastoni lì davanti, attaccati alla bocca, sono pericolosi e ti impacciano quando devi girare. Se volete provare a fabbricarveli (a suo tempo avevamo usato due stick Parelli, comodi perché l'impugnatura è morbida per spingere il collo in avanti agendo sul pomello con il palmo) mi raccomando legateli tra loro che se ve ne scappa uno di mano è abbastanza un bordello. Non avevamo una reale situazione difficile da sbloccare, ci era solo venuto in mente di provarle con il frisone che per com'è costruito fai sempre fatica a farlo avanzare col naso basso e in avanti. Per fare quel lavoro lo fanno bene, ma tenerle sù per lavorare in piano è impensabile. A parte che devi girare col cavallo dritto se no ti arriva addosso il pomello interno, basta anche solo che mentre stai chiacchierando il cavallo alza la testa di scatto per qualche motivo che ti arrivano due fucilate in pancia.

Per la situazione di poker, se ama il rischio, potrebbe provare a fabbricarsele MOLTO CORTE, ipotizzando delle redini normali ma con una parte prima della bocca rigida, di modo da eliminare i rischi citati prima. Dovrebbe sporsi un po' avanti per impugnare tale parte e spingere, ma almeno sarebbero più versatili e meno pericolose di due semplici bastoni lunghi.

EDIT: aggiungo che leggendo il racconto lo capisco benissimo e il mio consiglio personale è venderlo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 26, 2016, 06:05:48 PM
non è mio.
non posso scegliermi i cavalli....
lo devo far funzionare per forza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2016, 05:40:03 PM
Per carità non parliamo di sapienti... parliamo di "picchiatelli" del CdGI.

Ecco, le redini rigide sono un argomento da "CdGI" infatti pochi sanno cosa sieno, pochissimi sanno come si usano, solo 3/4 picchiatelli - in Itaglia -  le hanno provate, tra questi io una 30ina di anni fa con una polledra infame che -  scoprii - infame non era... e mi sono fatto una precisa idea del pereché non si usano/non est necessario usarle.

Dunque, ho fondato il CdGI, che la logica evolutione del topicone primo nella hit parade delle visite:
La "Parola Contraria": la mia.                              228195 - visite
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Di fatto, il topicone tratta argomenti che sono igniorati nel resto del foro: la culutura equestre con a supporto il bloggo le "Questioni", et la femminizzazione del mondo del lallo con a supporto "Lalli&Tope".

E' una scielta elitaria, quasi alla Angioni: io predico voi ascoltate, la differentia è che io affronto il dibattito e lo scontro, lui no.

Ora, il CdGI nasce per tentare di fare chiarezza: quanti topici interessanti di questo inclito foro vanno in vaccca e comunque si esauriscono senza dare una conclusione senza offrire una sintesi?

Pereché, ciclicamente si ripropongono sempre le stesse cose e ogni volta invece di aver fatto tesauro delle medesme discussioni precedenti si aggiungono nuove et grossissime ***te?

Giustamente Milla dicie:
Ma fai anche un test di ammissione per entrarci o si va per soli titoli?

Bene, il ploblema esiste e lo risolvo in questa maniera: considerate il CdGI casa mia e a casa mia organizzo un torneo di burraco e invito chi voglio, ed, eventualmente, accetto chi chiede di entrare cortesemente a partecipare al giuoco sicuro di esser un bravo giuocatore... questa est lo meo democraticissimo criterio di selezione. Cuntenta?

Regulamenta:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Settembre 27, 2016, 07:13:07 PM
Contentissima, grazie.
Io sono solo sicura di NON sapere, ascolto volentieri chi sa, imparo volentierissimo quindi posso fare da lettrice/discente/uditrice esterna senza problemi, non mi offendo certo se non mi inviti.
MA permettimi una piccola osservazione.
Premesso che certamente non si impara a montare né da un forum né leggendo tutta la letteratura equestre dal '400 ad ora e sin qui credo siamo tutti concordi, quando ho cominciato a frequentare questo forum ho timidamente tentato di fare qualche domanda "tecnica", domande magari sceme e banali come può fare una principiante ma ben presto ho gettato la spugna perchè le risposte che ricevevo (dai più o meno sapienti) ammantate da riferimenti a vari autori defunti da decenni e da discorsi talmente "intorcinati" e "tecnicistici" da risultare assolutamente incomprensibili e in ogni caso tutta questa fumosità portava invariabilmente ad un'unica risposta conclusiva: DIPENDE.
Come si fa a far entrare un cavallo in un angolo? Bla, bla,bla dipende
Come si parte al galoppo dall'alt? Bla,bla,bla, dipende
Come si evita che il cavallo faccia cambi di galoppo indesiderati? Bla, bla, bla Dipende
E' ovvio che DIPENDE, nessuno di noi è così demente da pensare che i cavalli rispondano a comandi codificati ed immutabili ma cazzarola datemi un minimo di regole e poi al "dipende" penseremo dopo.
E' come se io andassi a scuola guida e chiedessi come affrontare una salita, una discesa, come mettere in moto e ogni volta mi rispondessero "dipende", è chiaro che dipende da mille cose però intanto insegnami che devo girare la chiave, premere la frizione, mettere la prima ecc.
Quello che io ho sempre apprezzato in Angioni è stata la chiarezza delle risposte. Chiedo come si fa una spalla in dentro e lui risponde che si fa così e cosà, magari ci saranno cento altri cavalieri ed istruttori che la fanno diversamente ma almeno lui ti risponde con delle "regole" che costituiscono un punto di partenza, ma se un punto di partenza costituito da una regola/insieme di aiuti codificati nel tempo manca, hai voglia a dire dipende! :ciao:
Questo vale anche per il neo tassidermista RdM che è bravissimo a svicolare qualunque domanda diretta e che mai, mai si è esposto a dire "secondo me si fa così".
Comunque vi leggerò con piacere.     
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2016, 09:09:40 PM
Tassidermista a chi? Se tassidermista est una mala palabra, tassidermista ci sarà lei e tutta la sua prole!

Mia hara, erii nei miei primi 4 invitiati... ma se vuoi fare l'uditrice qualsiasi non c'è ploblema, basta che rifiuti l'invito.

Come ho detto, invito picchiatelli che tradotto vuol dire giente curiosa, attiva, che cerca di capire che sopratutto - stranamente - cerca di far funzionare i neuroni, un pòpò come Alex che dal punto di vista di sapienza equestre è assai scarso - ha imaparapato qualcosina negli ultimi dieci anni - ma è una ragassa intelligente et stimolante ed è competente nel suo campo.

Dunque, dimentichiamo la infaustissima sapienza, lovviamente ci vogliono competenze et le esperientie, e queste c'è chi ce le ha e chi non ce le ha... io - modestamente - in alcuni sectori, ce le ho e vi batto tutti con una mano sola, in altri, leggo, valuto, giudico e imparo e - al caso - mi accorgo subito se qualcuno dice una ***ta.

Quello che io ho sempre apprezzato in Angioni è stata la chiarezza delle risposte. Chiedo come si fa una spalla in dentro e lui risponde che si fa così e cosà, magari ci saranno cento altri cavalieri ed istruttori che la fanno diversamente ma almeno lui ti risponde con delle "regole" che costituiscono un punto di partenza, ma se un punto di partenza costituito da una regola/insieme di aiuti codificati nel tempo manca, hai voglia a dire dipende!

Con 14.50 euri ti compri un manualetto dove trovi paroparo quello che ti inzegna Angiomi... qual'è il ploblema?

Il bello è uscire dalle regole,
vedere le alternative:...(la spalla in dentro? Ottima, non la faccio mai!)
capire i principiii piuttosto che i sistemi e i metoda,
comprentere i processi evolutivi che hanno portato a quei risultati,
esser capaci - dopo aver capito - di adattarli alle proprie esigentie et al proprio lallo,
studiare i grandi maestri, ma per far questo ci vuole una sentimenta che poche di noi ce l'hanno.

Non sono quì per inzegnare equitazione a nessuno, ma per tentare di riprendere di ricucire un filo tagliato tanti ani fa, per cercare di riempire un vuoto che è stato riempito da grossissime et evidentissime sciuocchezzuole.

Regulamenta:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Settembre 27, 2016, 09:53:32 PM
Harissimo Raffaele, se tu mi dici che il bello è uscire dalle regole e vedere le alternative, concordo, ma prima esplicitiamole queste regole perchè non è detto che tutti i tuoi piccoli lettori le conoscano, capire i principi, sistemi, metodi, i principi evolutivi, studiare i grandi maestri ecc. assolutamente d'accordo su tutto purchè i discorsi siano CHIARI e comprensibili.
Sembra ovvio ma non lo è, sottoporrei volentieri al tuo giudizio le risposte che in passato mi sono state date da alcuni dotti utenti per vedere se tu riesci a farne una traduzione in italiano comprensibile perchè io, nonostante almeno apparentemente cerebralmente normodotata e plurilaureata non ci capii una beata.
A questo proposito non ho mai dimenticato le parole di un mio vecchio prof il quale sosteneva che la chiarezza espositiva è direttamente proporzionale alla chiarezza "cerebrale" del docente/oratore/autore, e difatti io qualche dubbio ce l'avrei sulla chiarezza delle idee nelle zucche di alcuni che si esprimono in modo alquanto fumoso.
Perciò se l'intento dei neo tassidermisti vuole essere quello divulgativo, anti lallista, didattico ecc. ben venga, lodevolissimo, siamo tutti qui in attesa ma, per favore, parliamo come magnamo altrimenti poi non potete lamentarvi se noi povere donnicciole abbandoniamo l' Equitazione per dedicarci alla lallitazione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 27, 2016, 10:57:38 PM
Milla: questa dei "neo tassidermisti" me la devi spiegare..... ci giurerei che non sono l'unico a gustare a fondo la battuta. Già mi turba il tassidermista (so bene cos'è, ne ho conosciuti di antichi e di moderni, ma la battuta non la capisco lo stesso), il neo mi butta nello sconforto....

PS: congratulazioni, la ricerca letterale di "neo tassidermista" su Google non dà alcun risultato. E' molto probabile che sia un'espressione del tutto nuova!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Settembre 27, 2016, 11:16:13 PM
E' semplice: "Il Circolo della Giumenta Imbalsamata" presuppone un tassidermista che operi l'imbalsamazione della poareta...

Lo so, lo so, sono intelligente! Magari non chiaro a esporre, ma intelligente!  :mrgreen:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 27, 2016, 11:45:23 PM
Grazie max. E certo che è così.  Me stupid.
Titolo: La Giumenta imbalsamata.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 28, 2016, 01:13:07 AM
Nella realitad, la tassidermia con tuto questo ci entra ben poco, il vostro affetionatissimo per nomare il nascituro, ha citato il pulcherrimo et surrealissimo titolo della famosa sinfonia del maestro Antonio Scannagatti - La Foca Imbalsamata, quì sotto la vedete eseguita dall'autore in occasione del ritorno di Joe Pellecchia a Caianiello ll suo paesello natio....

https://www.youtube.com/watch?v=xspp8l8jbf0

Immenso!!

Hara Milla, siamo già entrati nella lallitazione a paso di carica, è inevitabbile, il mercato lo vuole, si adegua... sarà un haso ma se non ci fosse il topicone,
nei primi 10 topici per visite non ci sarebbe manco uno che habla di equitazione o di cavalli in senzo stretto::

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Regulamenta? ...  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 28, 2016, 09:13:40 AM
Una regula la suggerisco subito: quando un tassidermista risponde a un quesito di tecnica ("come si fa questo?"), deve sempre precisare quali sono i passi preliminari indispensabili a ottenere il risultato finale. Addestramentum non facit saltus  :blob3:.

Bello sarebbe che un tassidermista particolarmente esperto riscrivesse la sequenza dei passi progressivi di addestramento, o perlomeno li copiaincollasse da buona fonte. Il senso è: "Non provatevi nemmeno a fare D se non  sapete fare A,B,C, anzi: non solo non provate a farlo, ma nemmeno leggete la spiegazione, non la capireste e non è colpa di chi cerca di spiegarvela".



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 28, 2016, 09:27:31 AM
l equitazione è fatta di sensazioni.
si possono condividere solo spunti ed esperienze ma non si può pretendere di imparare a fare qualcosa discutendo o leggendo.
per quanto una azione possa meccanicamente e astrattamente essere giusta, è solo la sensazione e dunque il tempismo del cavaliere nel metterla in opera che garantiscono l ottenimento del risultato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 28, 2016, 09:50:44 AM
Ok. Diciamo allora così: fintanto che non avvertite questa sensazione, non sognatevi di andare oltre  :horse-wink:

Se poi queste sensazioni sono ineffabili, ossia non si possono descrivere a parole..... allora chiunque ha scritto di tecnica equestre e di addestramento ha buttato via il suo tempo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 28, 2016, 10:18:00 AM
affatto.
ma se non hai mai montato un cavallo uphill non sai cosa vuol dire.
puoi scambiare un cavallo sottratto per un cavallo uphill per esempio.
se non sai la sensazione del trotto medio puoi scambiare un trotto veloce per un medio.
se non hai mai fatto una buona partenza in galoppo puoi prendere per buona una brutta partenza ecc...
quello che uno crede di fare o di saper fare o di aver sperimentato è spesso causa di fraintendimenti.
ecco perchè si impara a cavallo e si approfondiscono principi e concetti piedi a terra.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 28, 2016, 11:50:42 AM
Ué ragasse! Ma cossa avete capito?

Lungi da me tentare di inzegnare equitatione da un computer a qualcheduno!
L'equitatione si impara solo a lallo, montando tanti et differenti bestii   conzumando le terga dei vostri elegantissimi et attillatissimi pantaloni et cadendo e risalendo molte volte.

Una volta una signora, appena avvicinatasi al mondo del lallo, mi chiese: "ma per quante ore può galoppare un cavallo?"

Ecco, son passati decenni ma il livello di cognoscenza dello lallo delle nostre ragazzine è ancora quelo e nessuno si perita di spiegarloro la realità, anzi, si tende a mistificare per acchiappar cliente.
Bisogna comiciare da quello!

Bé dire che La Gueriniere&C. abbiano buttato il loro tempo mi pare esaggerratto, ma è vero che costoro non si rivolgono a noi ma a specialisti a gente che cognosce e legge la "musica", a noi può bastare lo strimpellar la ghitarra ad orecchio.
Questo non esclude che noi ragasse si possa cognoscere, studiare et apprezzare - da perfetti dilettanti - i Concerti Branderburghesi.

Regulamenta.;
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Settembre 28, 2016, 02:22:46 PM
bene , se fosse possibile io vorrei conoscere studiare ed apprezzare   naturalmente da dilettante .

vorrei sedermi nei banchi ad ascoltarvi , per cercare di unire la pratica alla conoscenza e se è possibile cercherò di far marciare di pari passo le due cose , cosi che , fra una trentina d'anni la competenza sia tale da poterVi rimpiazzare .

il mio concetto è questo :

insegnate gente , insegnate !

ci voglion nuove leve , che nascano da concetti puri di equitazione , che abbiano conoscenza all-around  del cavallo e del suo mondo .

che questo C.G.I. sia base per cambiare e base per divulgare .

con questo chiedo permesso di ascoltare , se vorrete partecipe , altrimenti MUTO . 

p.s a me comunque la giumenta ancora piace imbizzarrita !
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 28, 2016, 03:10:29 PM
regulamenta:
https://vimeo.com/91781319
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 28, 2016, 05:06:12 PM
Bé, in un certo senzo si tratta di "faits" dai quali, il pubblico pagante può distinguere loglio dal grano... fermo restando il fatto che se vuole continuerà a buttare il grano e a tenersi loglio, ma senza scassare i cabasisi ai faiters come si fa nei fori.

Imbizzarrita per una jumenta è scontato/scontatissimo, dunque, aggettivo poco adatto per l'insegna del circolo dei sap... picchiatelli.
Grazie grinta, per la tua offerta, la terremo in debita consideratione, già, sono un nazista democratico, infatti, penzavo di partire - se loro vorranno - da un nucleo già rodato nel lavoro in tim: Beatrice, Giovanna, Alessandro, Massimo, Marco e Raffaele; non possiamo contare su Bea ragassa straordinaria che ho cognosciuto di persona e con la quale ancora ci sentiamo - di tanto in tanto - per telefono... pazienza!

Ora, per prima hosa bisogna trovare la "gabbia": altro forum? blog? documento di google?... avanzate proposte sono bengradite
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Settembre 28, 2016, 06:37:10 PM
bene

non è più aria per me.

raffaè mi scrivi la tua mail in PVT? grazie
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Settembre 28, 2016, 07:52:06 PM
Perchè no Poker? Tu salti, sei quasi professionista, sei sveglio e pratico, di sicuro un contributo potresti darlo, se non altro riportando con i piedi per terra qualche tassidermista troppo propenso alle elucubrazioni filosofiche. :firuu:
Io comunque sono disponibile a imbalsamare chiunque. :horse-wink:
Basta smettere di cianciare e agire.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Settembre 28, 2016, 08:44:50 PM
Milla mi fai paura :grin3:

Poker animo, non essere così drastico ( se posso permettermi)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 29, 2016, 04:16:50 AM
Cara Milla come tutti sanno a noi ci piacciono i proverbi, mia madre diceva:
A casa d'e sunature nun se portano serenate... In casa dei musicisti non si portano serenate (correreste il rischio che vi rompano gli strumenti in testa)...
come dire: "Meglio non andare ad imbalsamare in casa del tassimetrista c'è il rischio di esser tassidermizzata tutta..." :horse-wink:

https://www.youtube.com/watch?v=IzeZOej1THk
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 29, 2016, 03:26:38 PM
Care ragasse, per mandar avanti il proggietto devo avere la disponibbilité di uno di voi ad esser l'ADM del nascituro CdGI, già, per me gli anni bellilli sono lontani et sono abbastanza malconcio, dunque ho i decenni contati   :icon_eek: meglio farmi di lato.

Richiedesi: forte motivazione alla diffusione della culutura equestre alta o bassa che sia, cognoscenza della manipolazione di blogghi, fori, documenti google, ecc... fatemi vostre gradite avances tramite mp.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Settembre 29, 2016, 04:23:33 PM
Di certo io non sono in grado di fare l'ADM di un bel niente, a malapena so accendere il pc, ma, carissimo don Raffaè, ci vorresti spiegare un attimo la tua idea che non ho capito una beata di quello che vorresti fare :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 30, 2016, 01:16:44 AM
Mia hara, non ti preoccupare, le risposte stanno arrivando liete et numerose, troverò un ADM per il CdGI.

Per il resto mi sembra chiaro, chiarisssimo; per i dettegli una piccola patientia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 30, 2016, 03:10:37 PM
Poker se ne è andato, esticatzi! Direte voi.

Giusto, però è come se 600/700 utanti di questo foro - di colpo - si allontanassero.
Eh si pereché era uno dei 2/3 utanti veramente sapiente (che sa che cognosce) in questo inclito, ma sopratutto era graziosamente disposto a condividere le sue bellille esperienze... non saprete mai cosa abbiamo perso.

Ci fu un altro utante - vero uomo di lalli -  il quale, dopo aver partecipato a qualche discussione ed esser stato duramente attaccato sul piano personale, mi scrisse, vado a memoria: tralascio lo scambio di complimenti...Se conosci un altro forum in cui non devo avere a che fare con checche isteriche, equi-etici, sussurratori e lallisti, sarà mio piacere partecipare mettendo a disposizione il mio materiale raccolto in anni di lallofrequentazione.

Ne conoscete?

Ragasse, diciamocelo, uno che veramente lavora coi lalli, che conosce veramente l'equitazione scappa a gambe levate dai fori equestri itagliani.

Diciamocelo, in questo inclito, al di fuori del topicone, chi sa veramente, e si esprime chiaramente, è oggetto di mobbing e le ragasse, che magari apprezzano, non si pronunciano per paura di ritorsioni.

Ora, anche io mi son rotto i cabasisi, il CdGI è un ultimo tentativo di dare rappresentaza all'equitazione e al cavallo ormai fagocitati dalla lallitazione et dallo lallo.
L'idea non è di costruire una turre eburnea sulla quale ritirarci, ma creare un ambiente dove il confronto possa esser fatto tra persone competenti che stiano a delle regole precise di dibattito dal quale i pubblico pagante potrà farsi la sua idea.

Sono un paro di giorni che combatto con blog/googledoc/fori per trovare la soluzione migliore per collegare al topicone questa appendice... ad un certo punto mi è sovvenuto nel cranio un detto di mia madre: "chi domanda non fa errore".

Allora, non sarebbe più semplice se la inclita ADM, che ha i mezzi il nouau e l'azienda avviata, con qualche lieta modifica risolevese il ploblema?

Se la hosa interessa parliamone, altrimenti ciccia, tutti lietamente sopravviveremo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Settembre 30, 2016, 04:05:37 PM
Scusa l'OT ma come Poker se n'è andato?  :horse-scared:
Io avevo capito che non intendeva partecipare alla mummificazione, non che abbandonasse il forum  :horse-scared:
Perchè?
Per quanto a volte fosse troppo tecnico/gergale mi dispiace perchè mi pareva un tipo sveglio e "del mestiere" e di certo si poteva imparare qualcosa da lui, peccato davvero, non c'è modo che ritorni sui suoi passi?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 01, 2016, 03:11:34 AM
Milla, ma non mi leggi?
Ho scritto non a caso;
... non saprete mai cosa abbiamo perso.
Ma manco sotto tortura svelerò le sue ragioni e la sua identità, questo è claro.

Forse, se va a buon porto il CdGI, spero di convincere il giovinotto a tornare sui suoi passi... ma sarà very difficult.

Per adesso sollazziamoci col biotane...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Ottobre 01, 2016, 08:43:31 AM
Raffaele non sappiamo "chi" abbiamo perso ma sicuramente dispiace a tutti che Poker si sia offeso e abbia mollato.
I suoi interventi si distinguevano e credo fosse evidente a tutti che sa quel che dice.
Detto questo, non possiamo certo obbligarlo a restare.

Io, come tanti, spero che passata la rabbia ci ripensi.
Nel frattempo, tu che lo senti, salutamelo. Buon lavoro a tutti e due
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 01, 2016, 11:09:57 AM
Ma che minchia dici?

E' evidente che chi ha perzo siamo noi, lui sarebbe potuto essere una "miniera" per il foro, ma quì si tratta di scelte politiche dell'ADM.
Se a voi interessano solo checche isteriche, equi-etici, sussurratori e lallisti, hai ragione a porti la domanda... avanti tutta, anco io sto per lasciare.

Lo dissi ripetutamente, il fatto che il Colonnello si sia allontanato è stata una magna perdita per tutti noi, lo dicie uno che penza dei militari tutto il male possibbile, ma non può negare la competenza del Nostro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Ottobre 01, 2016, 01:10:41 PM
Prego rileggere cosa ho scritto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 01, 2016, 01:24:24 PM
Ci fosse nel forum Rousselet redivivo, sarebbe oggetto di tali lazzi da essere costretto ad andarsene. E l'autore dei lazzi sarebbe chi so io. Altri poi si accoderebbero.... ci sono un paio di "fanatico" che mi sono rimasti sullo stomaco. Ma dimmi, in quante categorie rientro io nel tuo elenchino checche isteriche, equi-etici, sussurratori e lallisti? Due senz'altro, ma forse qualcuno pensa in quattro.... e ghigna.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 01, 2016, 02:54:26 PM
Rousselet era oggetto di venerazione da parte di tutti gli ufficiali della squola di cavalleria di Saumur.
Il Comandante era pieno di ferite di guerra e coi lalli oltre a fare accademia ci aveva fatto duelli et battaglie et campagne militari e - stranamente - aveva inventato un morso che farebbe accapponare la pelle ad un baitlessista.

Checche isteriche, equi-etici, sussurratori e lallisti non è un mio elenchino ma l'ho preso da quanto fu affermato da un altro fuggiasco dal foro un annetto fa, e comunque sai benissimo cossa penzo di te: sei un lallista dialettico.

Diciamocelo, la tendenza nei fori itagliani è di fare "branco" di espellere il diverso, chi non è allineato, infatti, avete tentato di cacciarmi in almeno tre occasioni.

Losoloso  ci avviamo con lieto passo a trasformare definitivamente il cavallo in lallo... da animale da utilità a bestia da compagnia.

Per esser coerente, il lallo non andrebbe montato, attaccato, usato per scopi pratici, men che mai mangiato... per i veri amanti del cavallo: un incubo!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 01, 2016, 10:30:43 PM
Certo che ti ho letto Raffaele, altrimenti non avrei potuto sapere che Poker  aveva abbandonato il forum.
Nessuno ti chiede di piegare perchè ha lasciato e meno che mai di dirci chi è però sarebbe un gesto di rispetto verso gli altri utenti se lo stesso Poker ci spiegasse i motivi della sua decisione visto che (a meno che non mi sia persa dei pezzi) non mi risulta che sia stato attaccato da nessuno  :icon_confused:
Circa il Colonnello, che dire? Dopo che l'hai massacrato era ovvio che mollasse, giusto in risposta ad un mio post poco sopra dici che quello che scrive il Colonnello si può trovare in qualunque manualetto...rimango un attimo perplessa dalle (forse apparenti) contraddizioni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Ottobre 02, 2016, 12:22:45 AM
Raffaele quando il tuo forum/blog/qualsiasi cosa sarà pronto, vorrei farne parte.
Non come admin certo, come utente, con tanta voglia di imparare.

Che poker se ne sia andato mi spiace immensamente, pur non avendo Idea di chi fosse lo stimavo molto...spero di poter ancora avere la possibilità di leggerlo.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2016, 01:17:14 AM
Attenzione, non ho alcuna intenzione di voler creare un altro foro, in primis sarebbe una scortesia verso l'ADM di quest'inclito che così graziosamente mi ha ospitato, in secundis, la formula del foro - in Itaglia e per l'equitazione e sottolineo Itaglia et equitazione - è buona per fare papotages, sapete perché?

Perché la maggior parte di noi ragasse è incompetente, ovvero formatasi negli ultimi 15 anni sulla lallitazione, preparatissima sulla lallitazione.
Quelli che fanno vera equitazione, quelli che hanno una vera cognoscenza diretta dei lalli, quelli che hanno letto veramente i Grandi Maestri non scrivono nei fori, ovvero sono pochissimi, e, con questo andazzo saranno sempre più pochi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 02, 2016, 07:56:17 AM
Di certo nei forum si trova sempre una bella fetta di incompetenti , qualunque sia ĺ'argomento trattato, evidentemente non hai mai curiosato nei forum che parlano di salute, puericultura e simili, più sono ignoranti e più blaterano , esattamente come nella vita di tutti i giorni. Chi SA, parla poco e FA.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 02, 2016, 09:43:59 AM
Rousselet non veniva capito. Nemmeno quando lo vedevano all'opera; gli astanti vedevano ma non capivano, Ne abbiamo una testimonianza palese e diretta, quel famoso aneddoto del cavallo "infame".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2016, 11:14:16 AM
Citazione da: milla - Ottobre 02, 2016, 07:56:17 AM
Di certo nei forum si trova sempre una bella fetta di incompetenti , qualunque sia ĺ'argomento trattato, evidentemente non hai mai curiosato nei forum che parlano di salute, puericultura e simili, più sono ignoranti e più blaterano , esattamente come nella vita di tutti i giorni. Chi SA, parla poco e FA.

Appunto, da quì il circolo dei sapienti, riunire in un solo tavolo quei pochi che sanno e che per loro ragioni son disposti a parlare.

Quando l'ho proposto è successo il finimondo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Ottobre 02, 2016, 11:27:31 AM
chi sa , deve avere l'obbligo , perlomeno morale di parlare .

è chi non sa , che deve imparare a modificare il modo di parlare ,la curiosità è veicolo per  la domanda , essa è costruttrice , la risposta è dibattito , il dibattito è il detonatore della cultura .
l'esperienza ed il ragionamento sono la potente deflagrazione del Fare .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 02, 2016, 11:55:38 AM
Bravo Grinta! Tanto tempo fa ho coniato (o forse riscoperto) l'espressione: "Sapere è dovere", modificando leggermente l'altra "Sapere è potere". Beninteso: uno sa  poco? Deve condividere quel poco, senza vergognarsene.... per questo io partecipo ai forum.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2016, 01:10:30 PM
Che belle palabras!

Però - stranamente - in quest'inclito democratico foro pare che ogni opignione vale l'altra e che tuti possano dire liete escortanate a briglia sciolta.

Non mi sta più bene.
O meglio: continuate pure ma non com me.
Una emerito stercocefalo, appena arrivato nel foro, ha detto che - praticamente - La Gueriniere non capiva una minchia di lalli, è stata la goccia del trabocco.

Non so se riuscirò ad organizzare il CdGI ad ogni modo la mia partecipazione al foro è finita... sapete quanti di voi ragasse si son dette disponibili a collaborare? Una!
Ho chiesto all'ADM fosse interessata al progetto... nessuna risposta.

Losoloso non bisogna far conto sul gregge, ma sui pastori, ma non penzavo che questa categoria - nel foro - fosse così ristretta... ma io son capatosta vediamo che succede.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Ottobre 02, 2016, 01:33:46 PM
Raffaele, comunque qualsiasi cosa farai vorrei poter partecipare, anche solo come spettatrice, penso questo si sia capito.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2016, 01:45:05 PM
Mia piccina, grazie, le tue palabras mi hanno messo il "quore nello zucchero"!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2016, 10:42:42 PM
Il Circolo della Giumenta Imbalsamata.

L'argomento del sito riguarda l'alta e la bassa cultura equestre in tutte le sue espressioni,

Prima regola del CdGI: mai andare OT.
Seconda regola del CdGI: niente pipponi, interventi di al massimo 25 righe (vedremo).
Terza regola del CdGI:  gli argomenti vanno sviluppati in questa maniera: tesi>eventuali antitesi>breve dibattito>sintesi.

Fine delle regole.

Le procedure interne e le tecnicalità di gestione del sito riguardano i 12 componenti del circolo e saranno stabilite a parte pertanto non interessano il pubbico pagante.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 03, 2016, 08:45:12 AM
L'importante è che la sezione non si chiami "Il Circolo dell'Equitazione Imbalsamata", ossia: che sia aperto alle novità :-)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Ottobre 03, 2016, 09:17:28 AM
perchè c'è rimasto qualcosa da inventarsi ?  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 03, 2016, 10:14:49 AM
Da inventare c'è poco; ma c'è molto da rivedere e riconsiderare; proprio come i geniali fonditori dei Bronzi di Riace fondevano magnificamente il bronzo, senza "sapere quello che facevano" (nemmeno immaginavano cosa fosse un metallo, nè avevano alcuna idea sulla natura delle reazioni chimiche necessarie per trasformare i minerali in metalli), i geniali addestratori di un tempo non conoscevano l'etologia e la teoria dell'apprendimento, ci erano arrivati empiricamente ed è molto interessante rivedere le cose alla luce delle nuove scienze; eventualmente chiarendo e correggendo qualcosetta, e soprattutto semplificando (perchè  il progresso delle conoscenze da un lato complica le cose, ma dall'altro spesso le semplifica).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 03, 2016, 11:29:24 AM
Caro Alex scordatelo... vuoi che la scienza correggga qualcosetta ai bronzi? Alle Piramidi? Alla cupola del Panteon? Alla Pietà di Miki? Alle ceramiche cinesi? Ai boomeramg australiani? Ai violini di Stradivari?

La scienza può solo tentare di capire come facessero i Nostri a realizzare tutto ciò e spesso non ci riescie,
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Ottobre 03, 2016, 12:36:35 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 03, 2016, 11:29:24 AM
Caro Alex scordatelo... vuoi che la scienza correggga qualcosetta ai bronzi? Alle Piramidi? Alla cupola del Panteon? Alla Pietà di Miki? Alle ceramiche cinesi? Ai boomeramg australiani? Ai violini di Stradivari?

La scienza può solo tentare di capire come facessero i Nostri a realizzare tutto ciò e spesso non ci riescie,


tutto ciò che hai citato , è l'opera di pochi messa al servizio di molti . quei pochi hanno un qualcosa in più che i molti non potranno mai ripetere , ma possono bere dalla loro fonte dissetarne la curiosità ed apprezzarne le arti .

e cosi sia ,
io mi sono già offerto nel fornire il salotto e prendere in carico il necessario per edificarlo ed arredarlo .
le Maestranze che lo edificheranno saranno a carico mio , cosi come l'affitto delle mura .

tutto il resto lo deciderà il somaro nero in campo bianco . io sono incompetente .

non esiste un luogo un sito di cultura Equestre .

createlo .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 03, 2016, 12:52:05 PM
Grinta, per essere un incompetente mi sembri piuttosto in gamba, ce ne fossero altri come te nel forum!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 03, 2016, 01:18:40 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 03, 2016, 11:29:24 AM
Caro Alex scordatelo... vuoi che la scienza correggga qualcosetta ai bronzi? Alle Piramidi? Alla cupola del Panteon? Alla Pietà di Miki? Alle ceramiche cinesi? Ai boomeramg australiani? Ai violini di Stradivari?

La scienza può solo tentare di capire come facessero i Nostri a realizzare tutto ciò e spesso non ci riescie,

Ok. Però la scienza spiega quel poco che si può spiegare; pazienza, i partecipanti parleranno, con viva e vibrante soddisfazione,  dell'inspiegabile.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 03, 2016, 02:32:00 PM
Bah! A me, il somaro nero - me lo ha portato una amica dalla Spagnia - l'hanno venduto come mulo, perché chi mi cognosce, mi associa spesso al testardo ibrido equino... non ve ne eravate accorti?

Non zo se si è capito, Grinta ha detto: fatelo, Lui affitta il sito assolda un uebmaster per creare un "luogo un sito di cultura Equestre" che secondo lui non esiste.

Il che non è vero, di quei sitii ne esistono a bizzeffe, solo ogniduno se la canta e se la suona per honto suo.

I fori equestri son frequentati in maxima parte da equietici e compagnia bella, quello che veramente manca è un cenacolo, un circolo, una associazione, un movimento, un partito di giente veramente competente che possa discutere un argumanto senza che una emerita testa di minchia ci dica che La Gueriniere non capiva una mazza di cavalli.

Losoloso c'è giente che è ancora convinta che la terra è piatta e che Adamo ed Eva ci hanno lietamente generato, anch'essi possono dire/dicono la loro ma non in un consesso di astrofisici, non in un congresso che si noma: Da Darwin a Gould, come è cambiata l'evoluzione. .

Fatelo disse, e allora?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 03, 2016, 04:34:22 PM
Fallo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 03, 2016, 05:12:52 PM
Capisco che per una signora non è bello esclamare minchia, ma dire fallo è una finezza sublime! 

Già perché il nostro Grinta ha detto che finanzia il sito ma ha detto fatelo - createlo, sta a voi/all'inclito foro a cominciare dall'ADM a farlo - a crearlo.

Lui lascia - bontà sua - al somaro, che ebbe l'idea, la possibilità di organizzare il servizio, ma non è detto che lo debba fare per forza io.

Per quello che mi riguarda, i miei interventi nel foro finiscono quì, mi spiace pereché mi sarei di molto sollazzato col Grinta.

Se riuscirete a costruire qualcosa di concreto fatemelo sapere...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 03, 2016, 05:19:17 PM
Io di equitazione capisco poco: scoverò, se esiste, un sito analogo dove si parli semplicemente dell'andare a cavallo. Come dice JDO, equitazione e andare a cavallo sono cose ben diverse, ma entrambe, a mio giudizio, possono essere fatte bene o male. A me piacerebbe semplicemente discutere di come andare bene a cavallo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 03, 2016, 05:39:20 PM
Non dubitavo che avresti colto il doppio senso  :chewyhorse:
ma scusa Raffaè, il mecenate lo abbiamo, l'idea del cenacolo è tua, dunque, chi meglio di Piciopacio può organizzare la cosa?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Ottobre 04, 2016, 06:07:40 PM
che bello sentirsi paragonare a Gaio Cilnio , ma credo che perlomeno qui manchino gli Orazio e i Virgilio .
è un peccato che una idea di cosi ampio potenziale debba cadere inascoltata , ignorata .

se Raffaele deciderà di agire in solitaria , che mi contatti , l'offerta non scade in validità , magari andrà cambiata la forma , ma credo non il contenuto .
mi risulta molto piacevole e ammirevole anche lo scalzo trascrittore , che non stonerebbe di certo in qualsivoglia progetto .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 04, 2016, 06:37:25 PM
Grazie Grinta, se hai qualche proposta di inserimento in wikisource (possibilmente opere posteriori al 1800, altrimenti l'OCR fallisce pietosamente) per la "digitalizzazione finale", sai come e dove trovarmi. Facendolo, avrò la speranza di avere almeno un lettore..... non è poco  :icon_rolleyes:

Titolo: Re:La scoperta sensazionale!
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 07, 2016, 09:19:49 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 05, 2016, 11:46:55 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 04, 2016, 10:37:06 AM.
Oggi, 5 Settembre siamo arrivati a  222.329 visite, vale a dire che in due mesi, questo topicone è stato visitato  22.290 volte.
https://lallietope.blogspot.it/2016/01/equitazione-sensuale.html

Ogggi 7 Novembre, a circa 2 mesi di distanza, questo topicono - pur non recependo nuovi posti - è a 241948 visite vale a dire che in questo periodo è stato visitato 20.000 (ventimila) volte, inoltre, ho ricevuto dei messaggi privé (circa 357) di utanti addolorati per la mia dipartita.

Ora, la spiegatione che mi do è che - sia pure alla mia maniera - in questo topicone si ciacola di equitatione e di cavalli mentre nel resto del foro prevalgono i diarii e le amabbili puttanete.

Alcune di voi hanno già avuto un lieto invito alla partecipatio al "Circolo della Giumenta Imbalsamata", altre, presto, lo avranno assieme allo statuto et allo regolamento circoloso.
Noi - intanto - si parte.

Dimenticavo: gli administratori et i moderatori di questo inclito foro, possono accedere d'imperio, previo l'invio al vostro affezionatissimo di una loro mail e di un gugleaccaunt.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Novembre 07, 2016, 02:54:46 PM
Mi fa piacere sapere che il progetto non e' stato abbandonato :horse-smile:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 07, 2016, 04:38:34 PM
Uno dei nostri servizi sarà il "soccorruomo" al quale potete accedere con semplicie richiesta, vi mostro un lieto esempio: andate a vedere il topico "latino"... per ora siamo in fase di esperimentatione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 09, 2016, 08:10:18 PM
Scrivere in un foro cosa mi porta? Senza contare che quello che scrivo viene automaticamente capito solo da chi - forse -  già aveva capito, gli altri fanno solo opera di annebbiamento. Già i temi si prestano a mille svarioni tra chi ne capisce veramente, figurarsi tra voi ingenue ragasse

Francamente ogni volta che un nuovo utente posta una domanda, per altro su un argomento ormai trito e nitrito (segno che delle risposte passate per cui ci ho messo del tempo e del ragionamento a scriverle, resta ben poco) e vedo le risposte di ( .... )& company, mi faccio una risata e chiudo la finestra senza manco leggere...


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Tutte le volte che mi vien voglia di intervenire su qualche tema poi penso " a che pro?"
E lascio perdere.
Mi piace il dibattito, moltissimo, mi piace ancora di più con persone che hanno idee diverse dalle mie perchè alla fine ti arricchisce. Ma queste persone devono avere la capacità di trasmettermi le cose in modo semplice, ma devono anche essere pronte ad accogliere le teorie altrui. E spesso non è il caso. Poi è normale che alla gente passi la voglia di scrivere.


Questi sono i ragionamenti di due ragasse che sanno, che sono sapienti.
Il vostro affetionatissimo - in tempi non sospetti - affrontò questo tema e lo disse a Chiara e a Lettera: i fori equestri, come mezzo di diffusione culturale, sono finiti perché intasati da ragasse entusiaste che "sanno tutto" e gli interventi di pregio (ce ne sono, ne ho appena letto uno mirabile) si perdono tra gli schiamazzi.

Ecco il perché dell'Imbalsamata, si tratta solo di un tentativo, può darsi che fallirà subito... intanto date un'oculata alle vostre mail, nei prossimi giorni potreste trovare un invito.

P.S.
Il record odierno di presenze -  a quest'ora - è di 54, ieri - mi pare - che fu di 68.
Stranamente, fino a qualche tempo fa la media dei record era tra i 100 e i 120 con la punta massima di 173.
Titolo: La voce.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 10, 2016, 02:32:21 PM



http://lagiumentaimbalsamata.blogspot.it/
Titolo: Re:La scoperta sensazionale!
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 11, 2016, 12:56:29 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 07, 2016, 09:19:49 AM
Ogggi 7 Novembre, a circa 2 mesi di distanza, questo topicono - pur non recependo nuovi posti - è a 241.948 visite

Adesso siamo a 243.602, dunque, il questo lasso di tempo il topicone è stato visitato 1654 volte, con 4 risposte vale a dire più 400 visite a risposta poco rispetto a prima ma sempre assolutamente fenomenale rispetto agli altri topici specialmente a quelli tennici, vedi:
Equilibrio  è stato aperto anco lui la mattinata del 7 u.s. al momento ha un record di 870 visite con la picciola differentia che ci sono state 96 risposte, vale a dire circa 8 visite a risposta, praticamente ve la siete cantata e suonata da soli.

Se analizziamo altri topici il risultato è più o meno questo, che vuol dire?

Che l'Imbalsamata necessa est !



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 11, 2016, 04:20:53 PM
Nel frattempo ho duramente combattuto con il francese di quell'articolo sulla voce - interessante, per quello che ho capito finora.

Avete mai fatto una prova di funzionalità respiratoria? Per chi non lo sa, il paziente viene guidato a voce. nella fase critica dell'espirazione forzata, avviene questa sequenza di ordini vocali:

"respiri respiri inspiri a fondo..... Via!  fuori fuori fuori dai dai fuori fuori fuori.... Bene."

In rosso, l'aiuto
In verde, il segnale vocale di continuazione
In verde, il rinforzo positivo.

Ci trattano come cavalli  :icon_neutral:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 11, 2016, 08:09:46 PM
Interessante questo tua valutazione che io -  in quanto asmatico incallito - capisco benissimo; peccato che andrà persa dato che quì non si ciacola di voce ma di statistiche.

Nel tratttatello di: Carlos PEREIRA Economiste, Docteur ès Etudes du Monde Lusophone, Enseignant Chercheur à l'Université Paris III Sorbonne Nouvelle, Professeur d'Equitation de Tradition Portugaise, si ciacola anco di Dom Duarte e di Galvam de Andrade definiti dall'autore - cum summo gaudio magno lallista - precursori della... leggietevi l'imbalsamata!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 12, 2016, 12:12:45 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 11, 2016, 08:09:46 PM
Interessante questo tua valutazione che io -  in quanto asmatico incallito - capisco benissimo; peccato che andrà persa dato che quì non si ciacola di voce ma di statistiche.

Giusto! Allora una pubblica ammenda e una pubblica richiesta: visto che sei moderatore, adesso sposto il testo in una sezione più consona e ti prego di sostituire il contributo con un riferimento al topico "Pipponcello sulla voce" che immediatamente aprirò. Ovvio che "chiedere è lecito ecc..."  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 14, 2016, 11:06:32 AM
vi lamentavate di Raffaele adesso beccatevi Sissy. legge del contrappasso
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Novembre 14, 2016, 11:07:42 AM
 :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Novembre 14, 2016, 11:22:53 AM
Wow poker, ci voleva sissy per farti riemergere? Allora qualcosa di buono per il forum ha fatto :horse-cool:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 14, 2016, 01:24:38 PM
Poker si è espresso in questo "porto franco" non penzo che si rimetta a discutere nelle altre sectioni anche se quello che legge lo fa/ci fa rabbrividire...

Intanto beccatevi questo: http://lagiumentaimbalsamata.blogspot.it/
Titolo: Annunciazione.... annunciazione.......PEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 14, 2016, 05:45:44 PM
Il Circolo della Giumenta Imbalsamata ha come scopo la promozione e la diffusione della conoscenza della "bassa" e della alta cultura equestre, che in Italia sono state colpevolmente lasciate decadere e che sono state sostituite dalle nuove mode lalliste provenienti dall'estero.

I componenti del "Circolo" condividono amore e rispetto per il cavallo, la base comune a tutti i veri cavalieri di tutti i luoghi e di ogni tempo.

Il "Circolo" è a numero chiuso, si accede per esplicito invito del Direttorio o per richiesta di adesione da parte dell'interessato che è valutata ed – eventualmente – accettata.

I Partecipanti al cenacolo danno il loro contributo in forma libera, gratuita e volontaria, lo scopo è favorire la diffusione culturale e migliorare le conoscenze del "pubblico pagante" del web che può chiedere spiegazioni e domandare di trattare argomenti specifici seguendo modalità offerte a parte.

Col tempo - speriamo - che si formerà un archivio ben delineato quale punto di riferimento dove - chi vuole - potrà accedere facilmente a temi specifici di suo interesse.

Tenteremo – da un lato - di riesumare la cultura dei carrettieri, dei cavallari, degli uomini di cavallo di un tempo e – dall'altro lato - di diffondere il pensiero dei Grandi Cavallerizzi da Xenophon a Oliveira.

Tutto questo dibattendo temi specifici affrontati da diversi punti di vista, infatti, i componenti del cenacolo sono di differenti orientamenti equestri ma tutti avranno pari dignità di espressione a patto che seguano le poche semplici norme che andiamo ad esporre, queste:

si affronta un argomento alla volta.
Mai andare O.T.
Il tema, una volta sviluppato, va sintetizzato, concluso e archiviato.
Assolutamente vietati gli attacchi personali e le provocazioni.
Chi devia da queste semplicissime regole viene cacciato immediatamente a calci in culo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 15, 2016, 07:45:11 PM
Mi sto sempre più rendendo conto che il mondo del lallo si divide così: da una parte c'è chi vende - i Grandi Ippocriti e dall'altra le ragasse che comprano senza sapere una minchia/che non devono sapere una minchia, al di fuori di quelo che dicie il guru di turno

Infatti ho ricevuto una mail da un ottimo uomo di cavalli di cui vi partecipo una parte... ecco l'ultima moda:

Sono stato a Verona,
da una parte c'è un fiorire di metodi dolci-classici (Francesco Vedani, Karl, Radicchi) che mettono sempre più in imbarazzo gli smanettoni coi frisoni e i pre dai fianchi sanguinanti, la qual cosa è positiva, ma dall'altra mi fanno cadere i cabasisi per l'ipocrisia che questi metodi dolci contengono.... se spacci un circolo stretto ottenuto con la capezza per una piroetta (Radicchi) oppure mentre lo speaker professa la "mano alta che non schiaccia mai la lingua" hai uno dei tuoi in campo che cerca di fermare delle sgroppate tirando come un matto, è segno che...


Che vabenecosì, infatti ho invitato, qualche professionista - nel senzo che si fa pagare per elargire le sue dolciezze - a partecipare al CdGI finora non ho avuto risposte.
Ora, un professionista di 32 anni, per quanto...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 15, 2016, 08:00:37 PM
lo spettacolo offerto dai "leggeri" è ben piu colpevole di quello degli ignoranti frisonari.
ho acceso l altra settimana resolution tour class horse tv di vedani.
ha montato una cavalla saura che non stava in mano ed era dietro alla gamba. peccato nessuno si fosse accorto che era zoppa in maniera imbarazzante.
quando vedo cose così non scuso nessuno, specie un sapientone animalista
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 17, 2016, 01:14:09 PM
E' gghiuta 'a pucchiacca 'mmano e criature... avimmo miso 'a lanterna 'mmano a 'e cecate.
Letteralmente: La vulva è finita in mano ai bambini... abbiamo messo la lanterna in mano ai ciechi.

Sono icastiche espressioni napoletane pronunciate a sapido commento di avvenimenti sviluppati da incompetenti, ovvero, dare dei mezzi a soggetti incapaci - per propria natura - di farne buon uso.

Ecco, è quelo che ho penzato quando ho cercato di leggiere gli argomenti tennici trattati ultimamente in questo inclito foro.
Urge l'Imbalsamata !!!!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 17, 2016, 10:19:11 PM
come abbiamo potuto notare , l'Imbalsamata comincia a delinearsi .
ora è tempo di calare i nostri 4 assi (bada bene di un colore solo ) :
il blog http://lagiumentaimbalsamata.blogspot.it/  si evolverà dopo una fase di prova in un sito vero e proprio dove poter attingere ad informazioni utili per gli  equitanti in forma chiara e rapida , si tratterà di ogni tipo di equitazione bassa ed alta .
il sito ospiterà naturalmente tutti i blog di R.D.M e soprattutto un forum proprioper semplificare gli interventi  che avrà le regole ora in vigore nella  giumenta  blog .
Al suo interno il sito ospiterà capitoli dettagliati su tutte le discipline ,tiri compresi , una zona ad uso biblioteca , selleria , studio veterinario ecc ecc.
la giumenta sarà un maneggio d'elite aperto alla visita di tutti .
il forum che la giumenta ospiterà al suo interno sarà il cenacolo dove un gruppo ricercato di professionisti o buone menti discuteranno i punti che poi andranno a cementarsi fissi nei capitoli del sito .
la porta della giumenta è aperta a tutti coloro che con le giuste tesi e ragionamenti dimostreranno la loro competenza .
Lo scopo del sito è stato più volte decantato da Raffaele , non sto a ripetervelo per non dilungarmi troppo .

Ma lo scopo più nobile è un altro .
nel caso la Giumenta funzionasse e diventasse appetibile a livello pubblicitario tutti i proventi verranno versati alla lega del filo d'oro
naturalmente tutto sarà documentato in una sezione del sito , entrate ed uscite .

Noi ci proviamo , cerchiamo di prendere due piccioni con una fava : cultura e beneficenza , sarà utopia o il principio di una rinascita ?


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 17, 2016, 10:23:46 PM
dai cassius ma una minima sponsorizzazione a me no????? e che cassius almeno le iscrizioni ai concorsi!!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 18, 2016, 04:45:20 AM
Honori, honori, honori al grinta!

Penzavo che il Nostro fosse un mio coetaneo, invece è vero: ha solo trent'anni!
Abbiamo/ho beccato il quadrifoglio, ho trovato l'ago nel pagliaio! Un giovine che legge   :icon_eek: e che ha capito che senza la cognoscenza del passato e il mantenimento della cu,tura c'è un misero futuro.

Il vostro affezionatissimo - vecio e malconcio - sa di avere davanti a se i "decenni" contati et è conscio che il progetto andrà avanti solo se voi lo coltiverete, in fondo basta poco.

Come dissi, non volevo aprire un altro foro, una quistione di eleganza nei confronti dell'inclito che ci ospita, ma mi son reso conto che il blog non si presta alle discussioni, e che i primi partecipanti all'imbalsamata hanno trovato difficoltà a districarsi con il blogger di gugle.

Anch'io sono anzioso di vedere il sito, ho capito che L. ha a dispositione degli ottimi professionisti nel settore, inoltre, è più "mulo" di me, cosa più unica che rara, ed è accompagnato dall'entusiasmo degli anni bellilli... EVVIVA!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Novembre 18, 2016, 09:19:13 AM
Sarò un menagramo ma quando le cose da spontanee diventano organizzate "la magia mi finisce" e perdo interesse...
Magari mi sbaglio...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 18, 2016, 11:26:06 AM
Bah!
Se per "magia" si intende stare a discutere con una che è convinta che il dressage e la bassa squola sono la stessa cosa e nessuno le dice: a' mbriacona che minchia vai dicendo? Anzi le ragasse che hanno risposto sono d'accordo con lei, allora evviva l'organizzazzione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Novembre 18, 2016, 12:49:20 PM
Forse non bisognerebbe offendere le persone. O sbaglio?

Segreto
Titolo: La posta del quore.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2016, 02:53:35 AM
Voglio darvi una lieta notizia: il foro abbinato alla imbalsamata si nomerà: Il Lallo.

Già, come il mitico foro di una diecina d'anni fa.

Ho già informato Mariapia (mia zia) che teneva - in quel foro - una rubrica di successo nomata: La posta del quore.

La vecchiaccia mi ha subito sfanculato, ma conto di convincerla con un paio di bottiglie di Absolut, e, se non cede all'alcool... le nascondo la dentiera.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Novembre 19, 2016, 04:46:55 PM
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Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2016, 05:30:49 PM
Ho il sollazzo di preannunciarVi che il Circolo della Giumenta Imbalsamata nuntia vobis - cum gaudio magno - che abemus in cantiere:
il più grande catalogo mai visto da oculo humano di libri di equitazione presenti nel web e di libero accesso.

Presto, la serenissima ragassa che se ne occupa, vi darà direttamente amplie et dettagliate spiegationi.  :horse-wink:
Titolo: Soccorruomo
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 20, 2016, 10:28:15 AM
Alta squola, questa scognosciuta!

http://lagiumentaimbalsamata.blogspot.it/p/soccorruomo.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Novembre 20, 2016, 06:38:44 PM
L'alta scuola viene inventata per il fatto che visto che le FERRARI ancora non circolavano, il nobile mica poteva an ;Ddare in giro alla pari con un semplice mezzo di trasporto che in molti potevano avere  ;D
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 20, 2016, 07:01:25 PM
C'hai azzeccato, non c'erano le ferrari ma il Trump di turno girava in queste sobrie carrozzelle:

(http://download.kataweb.it/mediaweb/image/brand_repfirenze/2009/02/18/1234957902998_1.jpg)

Il bisogno umano di esibitione del potere è senza limiti: dal vulcano di Bellusconi in Sardegna, ai cessi d'oro degli oligarchi russi, alle piste da sci in pieno deserto dei petrolieri arabi.

In passato assumevano il Brunelleschi, il Bernini, Vanvitelli e Michelangelo oggi Niemayer, Piano e Calatrava, il prodotto non cambia... io dico che cambia:
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/casa-re-trash-reportage-all-interno-dell-appartamento-donald-121567.htm
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 20, 2016, 08:06:12 PM
pensiamo però a quello che l'esibizionismo e il bisogno di elevarsi ha creato : meraviglie inestimabili  .
io aborro le ostentazioni pacchiane , ma approvo in pieno chi investe in arte . e per me quella carrozza è arte .
il cafonal è una piaga e purtroppo oggi , come già detto in passato lo chique è abbondantemente schiacciato dallo schif
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 20, 2016, 09:11:22 PM
Scusa Raffaele, leggo sull'Imbalsamata che Max avrebbe fornito una "mirabile definizione" dell'alta e bassa scuola, mi spieghi dove diavolo l'avesti letta visto che lo stesso Max (rispondendo alla mia domanda)  dice che NON si può dare una definizione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Novembre 20, 2016, 10:24:38 PM
Uè momento, ho fatto il paragone con scuole elementari e superiori chiedendo te come le definiresti, perché non mi veniva una definizione da dare IN BREVE, non che NON si possano definire... scrissi: "tu come le definiresti (la differenza tra scuole elementari e superiori)"?

ho come l'impressione che si faccia di tutto per cercare la polemica o la complicazione...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2016, 03:15:53 AM
Max - poareto - prova a spiegare e ci riesce quasi sempre bene, non è colpa sua se - spesso - non è capito.

Citazione da: grinta - Novembre 20, 2016, 08:06:12 PM
pensiamo però a quello che l'esibizionismo e il bisogno di elevarsi ha creato : meraviglie inestimabili  .
io aborro le ostentazioni pacchiane , ma approvo in pieno chi investe in arte . e per me quella carrozza è arte .
il cafonal è una piaga e purtroppo oggi , come già detto in passato lo chique è abbondantemente schiacciato dallo schif

Caro grinta, se quella carrozza è arte è un puro "dettaglio" tal quale il valore artistico della Cupola di San Pietro, del palazzo reale di Pechino, della cattedrale di san Basilio della piazza rossa, del topkapi di Istanbul.

La verità è che un "fil rouge" unisce la piramide di Cheope alla tramptauer di New York: l'ostentazione del potere, quale che sia, ha sempre funzionato e continua a funzionare sul popolo bue, sul gregge di pecore da tosare qual siamo; Spartaco, la presa della Pastiglia,  la Rivoluzione d'ottobre, la rivolta dei boxer prima e la lunga marcia di Mao poi, la vittoria dei Barbudos a Cuba sono semplici incidenti di percorso nel lieto cammino dell'Umanità.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 21, 2016, 07:35:05 AM
bhe , se analizziamo l'avversaria e la situazione  , anche la trumpvittoria è da ritenersi un lieto inciampo . il popolo americano ha scelto il male minore  :horse-scared:
il ragazzone attempato e godurioso ci farà divertire mica poco .  la storia ci insegna che senza i giusti finanziatori le rivoluzioni o i colpi di testa non si fanno , non avvengono.
stiamo a vedere .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Novembre 21, 2016, 08:13:34 AM
Citazione da: grinta - Novembre 20, 2016, 08:06:12 PM
... il cafonal è una piaga e purtroppo oggi , come già detto in passato lo chique è abbondantemente schiacciato dallo schif
Io ero rmasto che "chique" fosse il tabacco da masticare (da cui l'italiota "cicca", visto che da "Carlo l'altro" in poi i francesi lo hanno masticato qui da noi), e non l'eleganza (chic)!

Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 21, 2016, 08:28:04 AM
Cito TESTUALMENTE dal post di Max:

Non è che ci sia una "definizione"...sono esercizi, "cose" da fare con una progressione logica...
Sarebbe come le scuole elementari, medie e superiori: come le definiresti?

Non l'ho detto io che non c'è una definizione, l'ha detto Max quindi, nel momento in cui RdM mi parla di mirabile definizione, resto un cincinin perplessa.
A me non frega niente di cercare nè la polemica nè la complicazione, vorrei solo cercare di imparare qualcosa da questo forum e, siccome sono una precisa, ogni tanto mi pare di essere presa per i fondelli.
Se volete fare un cenacolo io vi leggo volentieri ma, caro RdM non potete di default incolpare i lettori di non capire, ogni tanto domandatevi se le spiegazioni sono comprensibili altrimenti (come ho già detto millemila volte) non potete lamentarvi se le ragasse preferiscono ciacolare di cuffiette nei diari.  :ciao: 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 21, 2016, 08:29:41 AM
Citazione da: segreto - Novembre 21, 2016, 08:13:34 AM
Citazione da: grinta - Novembre 20, 2016, 08:06:12 PM
... il cafonal è una piaga e purtroppo oggi , come già detto in passato lo chique è abbondantemente schiacciato dallo schif
Io ero rmasto che "chique" fosse il tabacco da masticare (da cui l'italiota "cicca", visto che da "Carlo l'altro" in poi i francesi lo hanno masticato qui da noi), e non l'eleganza (chic)!

Segreto

se vogliamo , è anche un vermicello parassita alquanto fastidioso a detta del Buffon.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 21, 2016, 09:23:28 AM
con tutte le boiate che si leggono in giro (pure in questo forum, come nel resto del mondo) se ci si sente presi per il lato b dal post di max (o dalla sua definizione di alta/bassa s) vuol dire che io non ho veramente capito una mazza della natura umana.
io mi indignerei di piu quando uno scrive che per fare un circolo devo curare la rotazione dell'emibacino sugli ischi con retroflessione della colonna in modo tale che i baricenti confluiscano e divengano convergenti in un asse verticale, avuto naturalmente cura di valutare le oscillazioni sul piano orizzontale e le ondulazioni sul piano orizzontale provocate dal movimento della schiena del cavallo alla luce del fatto che ovviamente tali movimenti sono dati dal un minimo movimento della zona lombare in quanto quella sita tra il garrese e la paletta ha una mobilità sugli assi verticali e orizzontali pari circa ad un angolo di 3 gradi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2016, 09:48:55 AM
Citazione da: max - alle ore, 02:32:36 pm

Citazione da: max - Novembre 18, 2016, 02:32:36 PM
La bassa scuola possiamo dire che arriva fino ad un lavoro completo sulle due piste alle tre andature (che già è mica facile appoggiare al galoppo), l'alta scuola comprende il piaffer, il passage, le piroette, i cambi di piede. Parallelamente ci sono le arie alte o le andature di fantasia.


Citazione da: milla - alle ore 07:12:16 pm

Citazione da: milla - Novembre 18, 2016, 07:12:16 PM
Scusate, mentre la distinzione tra ARIE basse ed alte mi pare chiara io vorrei invece capire la definizione di alta e bassa SCUOLA, ho letto il topo ma una definizione ben precisa non mi pare sia stata esposta.

Max ha esposto in 4 righe in maniera precisa/lapidaria la definitione di alta e bassa scola.
Cara Milla evidentemente non l'hai letta perché quelle 4 righe le capisce anche "Alfano".
Il buon Max. invece di sfancularti ha ulteriormente spiegato e sottilizzato.
Il vostro affezionatissimo dicie che si pote ancora affinare l'argomento.
Ma quelle 4 righe di Max sono ineccepibili per chiarezza, sintesi e compendiosità.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Novembre 21, 2016, 11:39:45 AM
Citazione da: grinta - Novembre 21, 2016, 08:29:41 AM
se vogliamo , è anche un vermicello parassita alquanto fastidioso a detta del Buffon.
Se guardavi prima, invece di fare il "bauscia"* dopo, non mi sognavo di esibirmi nell'imbarazzante ruolo del vermicello parassita alquanto fastidioso che sottopelle, a detta del Buffon, produce uova a dismisura. Chissà se esiste davvero?
Ma ora smetto di approfittare delle risorse web: credo che generino una forma di conoscenza parziale e poco solida.

Segreto

* sempre il solito idioma bassolombardo dal significato peraltro intuibile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 21, 2016, 11:43:31 AM
....per carità ....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 21, 2016, 11:57:05 AM
@secreto mi rendi curioso .
di tutte le discussioni , non rispondi mai sull'argomento trattato , ma sempre su alcuni punti dello scritto , e rigorosamente fuori tema .
perchè ?
è una crociata ? è antipatia ? è demenza senile ?
spiegami anche privatamente se vuoi .
p.s. insultami in Italiano , il lombardo non lo comprendo .

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Novembre 21, 2016, 01:06:13 PM
Demenza senile.

Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 21, 2016, 01:33:38 PM
grazie .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 21, 2016, 01:43:48 PM
Poker la persona che citi io non la prendo neanche in considerazione perchè è ovvio che non sa quello che dice, evidentemente non mi sono spiegata, non è certo stata la "definizione" di Max che mi è parsa una presa in giro.

Raffaele io ho apprezzato che Max abbia perso tempo a rispondermi infatti ho educatamente ringraziato anche se la "definizione" continua a non sembrarmi soddisfacente nè chiara poi se tu vuoi dare ragione a Max per partito preso va benissimo, non me ne può fregare di meno, ma ti assicuro che in questo forum siamo in diversi a non capire.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2016, 02:36:44 PM
Non difendo Max ma cosa dicie:

La bassa scuola possiamo dire che arriva fino ad un lavoro completo sulle due piste alle tre andature (che già è mica facile appoggiare al galoppo),

Non c'è niente da capire... a patto che si sappia cos'è il lavoro completo su due piste alle 3 andature, è evidente che se non lo sapete, non capite.

... l'alta scuola comprende il piaffer, il passage, le piroette, i cambi di piede. Parallelamente ci sono le arie alte o le andature di fantasia.

anche quì non c'è niente da capire a patto che si sappia cosa sono quelle "arie".

Dunque, i "diversi" - che in questo inclito che non capiscono - non capiscono perché sono ignoranti, ignorano la materia, Max non ha niuna culpa se non quela di credere che tutte noi ragasse si abbia la sua stessa preparatione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 21, 2016, 03:42:55 PM
Scusa eh Raffaele, prescindiamo un attimo dal post in oggetto su alta, bassa, media o infima scuola ma ti faccio una domanda: se un utente X presuppone che tutti gli altri utenti abbiano la sua stessa "preparazione" (che poi bisognerebbe chiarire di che preparazione si tratta ma lasciamo perdere questo punto) non trova strano che gli vengano poste domande così elementari?
E' ovvio che se io avessi la vostra stessa preparazione non avrei alcun bisogno di leggervi/chiedervi/discutere, io non ho nessun problema a dire che in materia sono ignorante e, proprio perchè tale, mi piacerebbe imparare qualcosa di più.
Ti posso assicurare che nei miei corsi universitari ho seguito i corsi di gente che di "preparazione" ne aveva da vendere e, nonostante ciò (o proprio grazie a ciò) era di una chiarezza esemplare e ne ho ricavato la convinzione che la chiarezza espositiva sia direttamente proporzionale alla chiarezza delle idee nella zucca dell'oratore.
Tutto ciò, beninteso, non riguarda Max ma lo dico in generale anche in vista di quello che spero di imparare dall'imbalsamata.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2016, 08:13:30 PM
Grazie Rox per il sollecito ripristino del topicone.

Ho spostato gli ultimi due posti di Sissy, non trovando la setione adatta (Reparto Tossicodipendenti) li ho messi in Discipline olimpiche.,, ma che sostanze usa sta ragassa?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Novembre 21, 2016, 08:46:46 PM
Personalmente pratico la bassa scuola,

ci sto bene mi piace mi riesce bene e ho molte soddisfazioni :onhorse6:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Novembre 21, 2016, 10:04:37 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2016, 08:13:30 PM
Grazie Rox per il sollecito ripristino del topicone.

Ho spostato gli ultimi due posti di Sissy, non trovando la setione adatta (Reparto Tossicodipendenti) li ho messi in Discipline olimpiche.,, ma che sostanze usa sta ragassa?

Grazie Raffaele per la "ragazza"!riguardo il reparto "tossicodipendenti" lo conosco molto bene ,ma dall'altro lato...di sostanze ne uso alcune in particolare,ma tutta roba legale...Si chiamano cultura,correttezza e cose del genere

Grazie anche per la "sottile"allusione..!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Novembre 21, 2016, 10:16:49 PM
Non so se si era capito che rispondevo a Pokerface  e in parte a Milla,sulla storia delle "boiate sul circolo"dette poco sopra,eppure mi pareva di averlo citato.
Scusate l'ot, ma mi é  sembrato doveroso specificarlo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 21, 2016, 10:25:30 PM
Propongo di prendere il toro per le corna e di aprire finalmente un topico su Mazzoleni. Ovviamente nulla di personale: solo sulle cose che lui ha pubblicato, e che quindi possono essere pubblicamente commentate. Proporrei anche che questo topico sia aperto da sissy,  che dà la netta impressione di esserne entusiasta; ma meglio parlarne in un topico solo, invece di sentire la presenza incombente dell'autore in topici multipli.

Sissy, lo fai tu o lo faccio io?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 22, 2016, 03:39:23 AM
Cara Milla, lascia perdere, leggiti/studiati "Equitazione Accademica" di Decarpentry, è in francese ma tu non hai ploblemi.

Vedrai che - poi - tuto quelo che scrive Max e i tuo affetionatissimo ti sarà claro, molto claro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 22, 2016, 08:17:34 AM
Seguirò il suggerimento, spero non si tratti di una mattonata militar-trombonica.
Nel frattempo, in un momento di noia , gironzolando in rete, ho trovato un paio di definizioni di bassa scuola, mi era venuta voglia di sentire il vostro parere poi ho cancellato perché mi è passata la voglia.
Io resto della mia idea: ottimo il cenacolo ecc.ma se deve essere un utile strumento di divulgazione della buona cultura equestre dovrebbe essere comprensibile anche a chi ignora, anzi soprattutto, perché chi sa non ha bisogno di rileggere ciò che già conosce.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 22, 2016, 10:38:07 AM
Il signore de La Gueriniere, apre la sua "bibbia" equestre domandandosi: perché vi sono tanto pochi uomini periti nell'arte di formare buoni cavalli, e delle qualità necessarie per acquistarla?

Il generale L'Hotte, che non abbisogna di ulteriori presentazioni, nelle sue fondamentali "Questioni" si chiede (vado a memoria): perché i grandi maestri hanno avuto così pochi discepoli?

I due Nostri ci danno le loro risposte, e noi, loro posteri abbiamo la possibilità di analizzarle et ampliarle col "senno del poi".

Secondo me sarebbo una discussione bellissima, ma quante di noi ragasse cognoscono questi due personaggetti e le loro opere?
Quante di noi sono in grado di seguire una discussione accademica sul tema?

Io dico che poche di noi cognoscono veramente questi due "giganti dell'equitazione", eppure tutte noi possiamo seguire la discussione, ma non possiamo pretendere che i relatori ci speghino anche vita morte  e miracoli dei due se non en passant; sta alla volonté delle singole - se vogliono - ad informarsi et approfondire, altrimenti continuino ad andare a pagare gli stage dei vari orsemen minchiarum di turno.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nefferit - Novembre 22, 2016, 12:13:08 PM
Citazione da: alex - Novembre 21, 2016, 10:25:30 PM
Propongo di prendere il toro per le corna e di aprire finalmente un topico su Mazzoleni. Ovviamente nulla di personale: solo sulle cose che lui ha pubblicato, e che quindi possono essere pubblicamente commentate. Proporrei anche che questo topico sia aperto da sissy,  che dà la netta impressione di esserne entusiasta; ma meglio parlarne in un topico solo, invece di sentire la presenza incombente dell'autore in topici multipli.

Sissy, lo fai tu o lo faccio io?

Io amo Mazzoleni, ma personalmente eviterei di fare un topic a riguardo, come evito di postare parti dei suoi testi.
Perchè non manteniamo le discussioni sul NOSTRO VISSUTO e testato? scusate l'OT.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 22, 2016, 02:13:29 PM
Citazione da: Nefferit - Novembre 22, 2016, 12:13:08 PM
Io amo Mazzoleni, ma personalmente eviterei di fare un topic a riguardo, come evito di postare parti dei suoi testi.
Perchè non manteniamo le discussioni sul NOSTRO VISSUTO e testato? scusate l'OT.

Ciò che abbiamo letto fa parte del nostro vissuto. Anche quello che abbiamo solamente pensato ne fa parte. Quello che poi facciamo materialmente ne è profondamente influenzato. Perfino quello che percepiamo è diverso, prima e dopo una buona (o una cattiva) lettura.

Perchè eviteresti?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 22, 2016, 02:14:56 PM
Siamo passati da La Gueriniere e L'Hotte a Mazzoleni... mi sento male, mi sento male... sto veramente male!

BURP....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 22, 2016, 02:32:09 PM
Bè, un grande vantaggio sui due grandi autori Mazzoleni ce l'ha. E' innegabile e dimostrabile. Qui io ho solo inserito la proposta di parlarne altrove - pazienta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nefferit - Novembre 22, 2016, 02:43:23 PM
scusami alex... il mio è stato un post "d'istinto" ovviamente puoi fare ciò che ritieni più giusto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 22, 2016, 03:03:53 PM
si, divinitàpauca, diamoci anche noi al mimo equestre.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 22, 2016, 03:23:24 PM
Scusa Alex quale vantaggio avrebbe Mazzoleni? Quello di non essere morto e sepolto come gli altri citati , se devo friggermi i neuroni preferisco di gran lunga La Guerinere e l' amico generale gaio
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Novembre 22, 2016, 11:12:02 PM
Citazione da: alex - Novembre 21, 2016, 10:25:30 PM
Propongo di prendere il toro per le corna e di aprire finalmente un topico su Mazzoleni. Ovviamente nulla di personale: solo sulle cose che lui ha pubblicato, e che quindi possono essere pubblicamente commentate. Proporrei anche che questo topico sia aperto da sissy,  che dà la netta impressione di esserne entusiasta; ma meglio parlarne in un topico solo, invece di sentire la presenza incombente dell'autore in topici multipli.

Sissy, lo fai tu o lo faccio io?

Lo posso fare senza problemi,corredandolo con tanti riferimenti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 23, 2016, 06:58:41 AM
Citazione da: milla - Novembre 22, 2016, 03:23:24 PM
Scusa Alex quale vantaggio avrebbe Mazzoleni? Quello di non essere morto e sepolto come gli altri citati , se devo friggermi i neuroni preferisco di gran lunga La Guerinere e l' amico generale gaio

Esatto. Non si può dire che sia un particolare da poco....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Novembre 23, 2016, 09:10:53 AM
Anche se ormai è più di la che di qua.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 23, 2016, 11:15:27 AM
Ho avuto una piacevole conversazione telefonica col grinta, siamo nella fase di costruzione materiale del sito Il Circolo della Giumenta Imbalsamata.

Siccome lo scopo del circolo è questo: la promozione e la diffusione della conoscenza della "bassa" e della alta cultura equestre, che in Italia sono state colpevolmente lasciate decadere e che sono state sostituite dalle nuove mode lalliste provenienti dall'estero ma non solo.
Direi di fare poche sezioni su questi tema, eventualmente divise in sottosezioni.

Di sicuro ci saranno la biblioteca virtuale, il forum Il Lallo e il dizionario equestre italiano che ha come base quello che ho già impostato nell'inclito; il "pubblico pagante" potrà chiedere spiegazioni ma non consigli nella rubrica aita, aita (o soccorruomo) che sarà tenuta nel forum, le sezioni:

Il cos'è un cavallo... ammesso che sia qualcosa: l'etologia al di fuori delle antropomorfizzazioni e delle interpretazioni oniriche umane.

Il cavallo nella Storia:  dalla preistoria alla sua decadenza passando per la cavalleria.

Storia dell'Equitazione: i grandi Cavallerizzi, le grandi scuole equestri.

L'Equitazione sportiva: da spasso per nobili annoiati alle Olimpiadi.

L'ippica: il PSI: il re dei cavalli.

Lavoro, sudore e folclore: la dura vita di uomini e cavalli di quando non c'era il motore a scoppio.

Il cavallo nell'arte: e dove se no?

Le ultime tendenze: la femminizzazione dell'equitazione, la trasformazione del cavallo da "prode destriero" a lallo: animale da compagnia.

Ecco, queste sono le sezioni che mi immagino, ma se avete buoni consigli da darmi li accetto molto volentieri, se avete ricevuto questa mail significa che già fate parte del cenacolo.


Ecco questa lettera l'hanno già ricevuta i "tassidermici", siccome l'Imbalsamata nasce da questo inclito e non vuol esser in sua contrapposizione, la partecipo a tutte voi.
Coloro che vorranno potranno contribuire alla impostazione del sito  facendolo anche in forma riservata con mp.
Titolo: Il solito ploblema delle traduzioni
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2016, 09:57:28 AM
Ho ricevuto un grido di aita aita e il soccorruomo è partito in maniera irrituale:

http://lagiumentaimbalsamata.blogspot.it/
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 24, 2016, 10:16:56 AM
Come sai rispettosamente dissento; posso ammettere che addestramento e ammaestramento divergano nei risultati (utili/futili), ma sono convinto che entrambi si fondano, e non può essere diversamente, sui meccanismi di apprendimento propri dell'animale, che sono gli stessi. Tali meccanismi di apprendimento sono certamente intuitivi e possono essere applicati in modo istintivo o per esperienza, ma volendo si possono studiare anche in modo sistematico e "scientifico", e ne tratta la cosiddetta teoria dell'apprendimento.

Se il meccanismo di apprendimento è lo stesso, anche i metodi e i principi non possono essere che gli stessi.

PS: non capisco come commentare su La Giumenta, nonostante sia "invitato", quindi commento qui.
Titolo: quistione di nuances.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2016, 10:29:51 AM
Come detto i due lemmi sono sinonimi, ma ammaestrare suona maledettamente male se usato in questa maniera:
"... è un lallo ammaestrato al salto ostacoli" - "è un labrador ammaestrato alla guida dei ciechi; invece, suona molto bene in questo caso et similia: "al circo ho visto una foca perfettamente ammaestrata".

Che nella sostanza non cambia nulla lo dicie claramente il buon Decarpentry  :dontknow:

Per commentare nella giumenta basta clicchettare: nuovo post.







Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 24, 2016, 10:36:14 AM
se mi permettete , ammaestrare inteso come fare  altrui  da maestro , è ben usato anche per gli esseri umani e non lo vedo inopportuno appoggiato a fianco di addestrare .
dal punto di vista della scritto , se dovessi spiegare a qualcuno una qualsiasi fase di insegnamento , userei scozzonare ( usato anche per gli esseri umani ) per il principio , ammaestrare per la fase centrale e addestrare per la rifinitura .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2016, 10:39:29 AM
Perfetto, ma siamo entrati nell'aulicismo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 24, 2016, 10:47:56 AM
ed è cosa sbagliata ?
Titolo: Re:quistione di nuances.
Inserito da: alex - Novembre 24, 2016, 12:05:29 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2016, 10:29:51 AM

Per commentare nella giumenta basta clicchettare: nuovo post.

C'è qualcosa da risettare nel blog; nei blog i post sono una cosa, i commenti un'altra, la grafica è diversa e i commenti sono chiaramente riferiti al post che si sta commentando;  le abilitazioni possono essere diverse (solo pochi possono inserire post, molti di più, o tutti, possono commentare). Fatti scozzonare da qualcuno che maneggia i blog con disinvoltura (io ne so poco).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2016, 01:16:53 PM
Citazione da: grinta - Novembre 24, 2016, 10:47:56 AM
ed è cosa sbagliata ?

No.
Ma tieni conto che la maggior parte di noi ragasse comunica con una tastierina dello smartfon e il nostro vocabolario si limita ad alcune centinaia di palabras e ad una miriade di faccine minchiarum.

Per Alex, mi son posto il ploblema, non l'ho approfondito perché sarà superato dal sito.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 24, 2016, 03:07:15 PM
Io sottoscrivo quello che ha detto Alex a proposito dei  commenti nell' imbalsamata, io non mi ci ritrovo, dai tenete conto anche di noi senescenti
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 24, 2016, 03:10:54 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2016, 01:16:53 PM
Ma tieni conto che la maggior parte di noi ragasse comunica con una tastierina dello smartfon e il nostro vocabolario si limita ad alcune centinaia di palabras e ad una miriade di faccine minchiarum.

Dimintichi le interessantissime e affascinanti abbreviature, che riecheggiano le antiche tradizioni degli amanuensi medioevali. Dubito che ne siano state ispirate: sono state solo riscoperte. L'ho già detto ma nei forum è meglio ripetere: in una voce dell'indice di un vecchio testo sono impazzito per decodificare una grande S piantata nel mezzo di un periodo.... poi ho letto istintivamente ed era ovvio che lì ci stava a pennello la parola "esse", antico infinito del verbo "essere".... una invenzione brillante, degna di un anticipatore di vari secoli  del linguaggio SMS....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2016, 06:45:13 PM
Già, io dimenticai i tvb, i  ke,  cmq, i x, i xché... più che dimenticarli - per lo vero - cerco di ignorarli.
Ma tutte noi abbiamo dimenticato la calligrafia, o no?

Ricordo che - ai tempi - le mie letioni di tedesco erano corredate dallo studio  dei caratteri gotici, fu allora che - fanciullo - imparai a bestemmiare... ahimé non capivo/non potevo capire.

Tutte le grandi civiltà curavano la bellezza della scrittura... pensate ai capilettera degli allegri amanuenzi, agli arabeschi dell'arabo... appunto e al fascino dei logogrammi giapponesi, quante di noi si son fatte tatuare sul culo una scritta japan di cui non sanno manco il significato?

Sapete come diciamo in Sicilia?  Ma va a da via i ciapp!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 24, 2016, 07:05:20 PM
a me personalmente preoccupa una cosa , allacciandomi al tuo discorso .
la veloce estinzione , anzi , l'inversione del buon gusto ; nella mia generazione ed in quella dietro di me si sta eccellendo in ciò che prima era additato come volgare e poco consono ad ogni e sottolineo ogni ambiente .
stiamo assistendo in diretta ad un ritorno all'età buia ?
spero di no , ma io sono un vecchio di teutonica origine , lagnoso e pessimista imprigionato in un magnifico ed atletico corpo da trentenne  :horse-cool: e magari vedo tutto nero !
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Novembre 24, 2016, 07:58:39 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2016, 06:45:13 PM

Ma tutte noi abbiamo dimenticato la calligrafia, o no?



Nel forum azzurrino ho fatto un casino contro tutti per le mie mancanze grammaticali, ammetto che è stato nel mio caso un forte stimolo per cercare di migliorare ,

nel passato ho tralasciato lo studio per imparare un' ARTE,

ora mi tocca studiare , tornare a fare uso della scrittura è decisamente una buona cosa visto che il ritorno all'analfabetismo ci si cade tranquillamente sopratutto se già scarsi in partenza.

Oltre al fatto che in Francia si sono già accorti che tornare al dettato è urgente
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2016, 08:48:31 PM
Ebbene si, lo confesso: io amo quest'uomo!

La sua sincerità, la sua naiffità, la sua presa diretta collo lallo, la sua voglia di imparare e di comunicare lo rendono simile ai miei migliori amici: i vecchi cavallari semianalfabeti (come mio nonno) che - fatto un rapido cenzimento -  credo ne siano rimasti due o tre.

Anch'io tralasciai lo studio ma non per apprendere un'arte, sempliciemente perché ero uno scavezzacollo... riesco a scriviere in maniera deciente solo perché fin da bimbo mi piacquette la lectura, mai mancommi un libro sul mio comodino, anche se - ai bei tempi - non lo sfogliavo per settimane.  :horse-wink:







Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2016, 05:59:20 PM
Nei giorni passati ho rispolverato il libro di Decarpentry, per vedere l'originale di una traduzione itagliana di un passo che mi è stata proposta da una lieta utante.

Ebbene, si tratta di un capolavoro assoluto, pare - a detta della stessa utante - che sia stato tradotto dal colonnelo Angioni e dalla SIAEC ma non so diVi di plus.

Sentite come comincia, traduco:

                                L'Equitazione Accademica.


                                      I suoi obiettivi.

Prima di tutto, l'Equitazione Accademica si propone di ridare allo lallo la grazia dell'andatura e dei movimenti che aveva in libertà, che sono
alterati dal peso e dagli interventi del cavagliere.

All'addestramento puramente utilitaristico che il lallo ha ricevuto nell'ottica del suo utilizzo pratico, in primo luogo, essa aggiunge gli esercizi della basse école...


Tutta l'opera è di una chiarezza e di una semplicità estrema, corredata anche da disegni bellilli; peccato che sia in francese e in Itaglia la si abbia letta in pochi, ma forse è un bene  perché - altrimenti - non potremmo scrivere giolivamente le allegre puttanete sull'equilibbrio e gli schiamazzi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 25, 2016, 07:55:24 PM
C'è in effetti una traduzione del Colonnello.
La definizione di bassa scuola è molto poetica  :chewyhorse:
Il meglio però è Mazzucchelli che fa uno "schemino" molto ganzo (purtroppo non me lo fa copiare) in cui bassa scuola=passo, trotto e galoppo altro che tutte queste masturbazioni equestri.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2016, 08:36:08 PM
... e dov'é?

Io ho tutte le sue pubblicazioni, fanno passare la voglia di leggere, bisogna armarsi di ottima buona volonté per andare avanti, questo senza nulla togliere alla competenza del Nostro.

A proposito chi mi spiega cos'é un "cavallo affollato"?

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/08/cavallo-affollato.html

Ora, mi è capitato di imbattermi nel verbo affoler:

affoler (v. trans.)
1.rendre comme fou, sous le coup d'une émotion.

affoler (v.)
affrioler, agiter, alarmer, apeurer....

Dunque: impazzito, eccitato, agitato, allarmato, impaurito...

Il senso è sempre quelllo che ho intuito ma in questo caso - se nell'originale - fosse scritto: affolé l'errore sarebbe macroscopico.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 25, 2016, 09:33:52 PM
Dai quella del cavallo affollato la sapevamo già

Azzurro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2016, 01:02:53 AM
Per lo vero - riguardo affolé - non la sapevo manco io fino ad un paio di giuorni fa... prima o poi scoprirò cosa ha tradotto il buon Colonnello.

Azzurro? E dov'é?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 26, 2016, 01:37:47 PM
Mah avrò avuto una botta d'aterosclerosi, ero convinta che la traduzione di cavallo affollato me l'avessi segnalata tu , anche perché sei praticamente l' unica persona che conosco che parla francese e si intende di lalli.

Su Google digiti Equitazione accademica Decarpentry e ti appare  tra le prime proprio la trad del Col.
Buon divertimento.
'
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2016, 02:17:51 PM
Ebbene si ero io quello del lallo affollato, come si nota e se avessi letto il link alle quistioni, allora ragionavo su:

Bonder: - riempiere, colmare, farcire, affollare ecc. ecc.
Bondir: - balzare, scattare, saltellare, fremere....(fremere d'impazienza) ecc. ecc.

hora ci ho aggiunto affoler ma non so - per hora -  cosa c'é nell'originale.

Quella che ho trovato:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10151938575601256.1073741826.57192061255&type=3

non è una tradutione della E.A. è un saggetto di Angioni su questo tema:

Questo scritto è stato scelto per coloro che considerano il dressage altra cosa dall'addestramento.

Quindi non è per me.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: indian - Novembre 26, 2016, 07:29:34 PM
Il colonnello Angioni ha tradotto equitazione accademica di Decarpentry. La sua traduzione è ferma in un cassetto della casa editrice Allemandi che non ha mai pubblicato il libro in quanto i due precedenti testi tradotti da Angioni non hanno soddisfatto le vendite.,   La traduzione , le note e l'introduzione sono stare riviste parola per parola con il Generale Durand , ecuyer in capo del Cadre Noir poi direttore della Scuola Nazionale di Saumur.

Non c'è stata nessuna collaborazione fra Il colonnello Angioni e la SIAEC.
Titolo: Re:Le "attitudini" del colonnello Angioni.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2016, 08:11:55 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 28, 2014, 03:38:46 AM
NOTE DEL TRADUTTORE
(Generale Decarpentry, Equitazione accademica, Henry Neveu 1949)

Trattandosi dell'opera capitale del Novecento riferita all'equitazione accademica, per assicurare la massima fedeltà al testo originale, la traduzione è stata rivista con il generale Pierre Durand (Olimpiade di Roma 1960 nel Concorso completo di equitazione - Olimpiade di Monaco nel Concorso di salto ostacoli - Scudiero capo del Cadre Noir - Direttore della Scuola Nazionale di Equitazione francese). Cavaliere prima sportivo, poi accademico, come vuole l'Autore del presente libro, è certamente è la massima autorità nell'equitazione accademica oggi in Francia.


               ____________________________________________________________

Tutto giusto, ebbi il piacere di ammirare l'allora colonnello Durand in sella a Mysotis, nella inaugurazione del nuovo maneggio coperto a Saumur, ricordo perfectamente il suo eeehhhhppp per dare il via ai salti di squola e il morbido pas d'Aure di Mysotis in testa alla ripresa dei cavallerizzi.

Naturalmente ho letto Equitation Academique, e sarebbe cosa buona et giusta pubblicarlo in itagliano, il fatto che l'abbia supervisionato il generale Durand mi conforta moltissimo, anche perché il buon Colonnello, allora capitano, così tradusse l'attuale generale Durand:

...mi felicito con il capitano Paolo Angioni per la sua opera di traduzione che è al servizio dell'unità equestre nel mondo. :icon_eek:

Saumur, 17 Aprile 1978         Tenente Colonnello Pierre Durand
 
                                        33° Ėcuyer in capo del Cadre Noir

Questa è la conclusione della bellissima lettera di compiacimento del T.C. Durand alla traduzione di Angioni del 78 di: Questioni Equestri.

Se Durand - allora - avesse supervisionato la traduzione di Angiomi della sua lettera, certamente avrebbe corretto l'errorino, perché basta spostare una parolina e la frase diventa itagliano normale:

...mi felicito con il capitano Paolo Angioni per la sua opera di traduzione che è al servizio dell'unità del mondo equestre. Così avrebbe correcto Durand... ammesso che Durand sappia bene l'itagliano.  :icon_rolleyes:

Cara Indian ora mi sovviene che - come vedi -  ne parlammo già.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 26, 2016, 09:37:22 PM
Raffaele hai trovato il lavoro perfetto per le lunghe serate invernali, un' agile traduzione di quest'altro generale non sarebbe male visto che ormai ti sei specializzato nel francese militar-trombonico.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 26, 2016, 11:40:02 PM
Ci giurerei, che se si avvia come previsto il nuovo sito con Raffaele, nelle lunghe serate invernali, avrà parecchio da fare  :horse-cool:

Per inciso: ho scaricato le pagine segnalate di Angioni su Decarpentier, me le sto bevendo, non capirò nulla ma... mi sono sembrate veramente buone, grazie della segnalazione! Vi suggerisco di leggerle!
Titolo: Bah!
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2016, 01:27:14 AM
Moment, Angioni scrive certamente l'itagliano meglio di me, il ploblema è che nel tradurre, per esser fidel (Fidel è morto - chapeau!) al testo, fa un pessimo servigio alla fruibilità di quella prosa, la stessa cosa fanno la Belli e la Biraghi, non parliamo della Paola Crimini - nomen omen - traduttrice di Le Guillou che est assolutamente disastrosa, robba da denuncia penale... fossi il buon Jean Yves le chiederei i danni dopo averle dato una tosta testata in faccia.

Dunque:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/08/un-lettore-irritato.html

per questa ragione mi misi a tradurre: Il Più bel Libro sull'Equitazione di ogni Luogo e di tutti i Tempi.

Per lo vero ebbi un pretioso aita da:
una analista del francese,
una revisionatrice dell'italiano,
un consulente ippico,
un web master,
un grafico.

Tutti costoro sono giolivi utanti di questo inclito foro, Beatrice, l'unica di queste persone che ho avuto il privilegio di cognoscere di persona - ogni tanto - mi chiama ancora.
Impossibile ricreare quella situescion, ma sono cierto che colla Imbalsamata faremo hose bellille.

Eppoi Decarpentry lo capisco perfettamente in presa diretta, dovrei tradurlo per chi? Per la gluar?
Titolo: Re:Bah!
Inserito da: alex - Novembre 27, 2016, 09:05:08 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2016, 01:27:14 AM
Moment, Angioni scrive certamente l'itagliano meglio di me, il ploblema è che nel tradurre, per esser fidel ....

Certo: ma quelle pagine di Angioni non sono una traduzione, e mi hanno spiegato cose che finora non avevo affatto capito (sempre se le ho capite.... si parla di Equitazione alta, ossia di cose, per me, dell'altro mondo.

Ne approfitto per citare De Bussigny (allievo diretto di Baucher) che suddivide l'equitazione in tre tipi, o fasi, , come non ho trovato altrove:

1. equitazione istintiva
2. equitazione ragionata
3. equitazione scientifica.

La cosa interessante di De Bussigny è che verificava la migliore equitazione di cui era capace su cavalli difettosi, perchè secondo lui il vero scopo dell'equitazione "alta" era quasi una "fisioterapia", e quindi doveva risultare efficace nei cavalli che ne avevano bisogno.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2016, 10:02:39 AM
Infatti, è quelo che dicievo!

Riguardo alla fisioterapia, già lo dissi che Baucher "guariva" dei lalli difettati (zoppi) sempliciemente riequilibrandoli.

Riguardo le suddivisioni debussignane io sono - lovviamente - per l'equitazione istintiva, ma questa si impara da infanti a prezzo di molti ruzzoloni, aborro quela  scientifica, sopporto quela ragionata... ma che vuol dire ragionata?

E' evidente che i ragionamenti della (.....) di turno non coincidono a queli di
Fillis, Decarpentry e JDO.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 27, 2016, 10:25:35 AM
Non ho letto del tutto il trattato di De Bussigny, ma siccome diffido molto del valore del ragionamento (vedi pasticci che i ragionamenti hanno fatto in campo filosofico o teologico...) mentre apprezzo molto l'approccio scientifico (ossia fondato sulla preminenza dei fatti e delle loro implicazioni, più che sulla narcisistica illusione che il semplice ragionare avvicini alla verità così com'è), primas o poi approfondirò la differenza che De Bussigny fa fra le due equitazioni.

Il problema è che il ragionamento non parte da fatti, ma da assiomi, ossia da premesse indimostrabili ma "che sembrano vere", da cui sottilmente si traggono tutte le logiche conseguenze.... vedi Euclide. Ma se poi gli assiomi sono imprecisi/incompleti/errati? Addio....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2016, 12:57:58 PM
Secondo me i ragionamenti dei grandi cavallerizzi come degli infimi cavallari partono da fatti, in maniera quasi sempre empirica.

Tentare lo sviluppo sciscientifico:

https://www.youtube.com/watch?v=p8mFikhmtAo

di materia ove il talento perzonale, la senzibbilità individuale, il "culo radiologico", l'istinto fanno la differentia è solo esercitio di complicanza et di masturbatione mentale.

Ma codesti son ploblemi veci ai quali metteremo punti fermi nell'Imbalsamata.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2016, 10:04:14 PM
Oggi voglio aprire una parente domenicale per fare un lieto pippone moralista;

A'mbecilli! Perché non siete venuti da me quando avete comprato la lalla alla vostra figlia 14enne? Questo non l'ho detto ma l'ho penzato.

In verità la ragazzina aveva una mezzafida, ma ha sentito l'esigenza di un lallo tutto suo quando il gambegambe ha lentamente ma inesorabilmente sparso la voce che lei ha "la stoffa", ha una naturale eleganza a cavallo e un assetto che di solito si aqquisisce dopo anni di esperienza.... traduco: è ora di mettere un bestio qualsiasi a pensione a 400 euri il mese.

E' evidente che sono l'ultima spiaggia, mi chiedono se c'ho la possibilità di sistemare la lalla in qualche campagna da qualche amico ad un prezzo più conveniente... già pereché la lalla comprata con giolivo entusiasmo 3 anni fa. grazie al gambegambe - a varie migliaia di euri -   ora è ferma da febbraio in quel box.
La ragazzina ora ha 18 anni  è una donna, ha un ragazzo "serio"... traduco: ha un uomo che certamente le avrà fatto provare le gioie del rapporto sessuale completo con annessi e connessi, cosa assolutamente naturale, buona e giusta!

Così - stranamente - la lalla non la interessa più e i genitori - poareti - hanno scoperto che la lalla - che ora ha 17 anni - non la vogliono manco per fare il brodo e il commerciante interpellato offre qualche centinaio di euri.

Savasandir che - comunque - non vogliono che l'amato bene vada al macello.

Il gambegambe ha avuto un'idea geniale: perché non la fate ingravidare? Ha una così bella genealogia!
Al ché son saltato sul divano e ho detto... in verità non ho detto quel che pensavo, mi son limitato a dire elegantemente: non fate quest'altra str***zata!

Ci siamo lassiati con la mia promessa di occuparmi dell'amaro caso, ma la vedo nera/nerissima.

Il vostro affezionatissimo di casi del genero ne ha visti a Josa e saprebbe come salvare capra e cavoli in queste situescions a patto di esser interpellato al momento che "il sogno sta per realizzarsi"... dell'acquisto della cavalla che è sempre, bonissima, dolcissima, bellissima, affidabilissima, vincente in 100, con possibilità di fare le 110... ha solo 14 anni!.
La realtà sarà ben altra ma questo non ci interessa.

La mia solutione è di una banalità assoluta, ma nessuno ci penza quando si è coinvolti dalla "febbre da cavallo" di una gioliva adolescente e dai vili interessi di gestori di maneggi e di gambegambe...

Cosa fareste da "pater familias" in questi hasi?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 27, 2016, 10:28:47 PM
Non saprei. Forse far castrare il gambegambe? Oppure far appassionare all'equitazione la consorte? Oppure acquistare a poco prezzo un puledro sdomo e molto nevrile?

Sono tutto orecchi
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 28, 2016, 02:35:31 PM
Nella mia - ahimé - lunga carriera di "sensale" equino ho sistematoun bel pò di lalli, per la maggior parte soggetti di valore destinati al macello per persone che - come me - fanno/facevo equitatione da campagna.
Mai entrai in situescions di s.o. per il semplicie fatto che i gambegambe non ti fanno entrare... hanno il diritto di prelazione sul "pollo".

E io d'altronde non mi ci immischiavo tranne che per casi particolari.
Però, spesso mi è capitato di esser invitato dall'orgoglioso ippobabbo di turno a vedere il fantastico soggetto acquistato per la sua bambina... cosa faccio? Anche se vedo un catenaccio arrugginito mi profendo i laudi et complimenta.

Ora, nel pretioso librello: Passione di Donne, sono pubblicate delle precise tabelle dove si vede che il reclutamento delle fanciulle avviene fin da banbine ma l'abbandono delle ragasse è catastrofico circa il 70 %, e quasi nessuna accede al professionismo. agonistico.

La Ravello indica dettagliatamente le varie ragioni del dropaut, tutte validissime.
Io divido l'abbandono in due periodi: il primo, che comincia tra i 16 e i 20 anni, è quello  fisiologico, le ragasse diventano donne hanno alri interessi, altre esigenze e sono altra cosa rispetto a quando cominciarono, il secondo, che parte dopo i vent'anni, è quello pratico: università, lavoro, mancanza di mezzi, famiglia tutte ottime ragioni per lasciare il lallo.

Dunque, l'ippobabbo - prima dell'acquisto - deve sapere che le probabilità che la fanciulla resti fedele al lallo sono 3 su dieci e il mantenimento del lallo è costoso e più sta fermo più si svaluta ma sopratutto deve dare ai gambegambe la stessa fiducia che una persona di media intelligenza ripone in un crotalo texano o in uno scorpione egiziano.

pippon limit.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 28, 2016, 02:35:50 PM
La vedo ardua.
La storia che racconti è successa mille volte e succederà altre millemila, montagne di ragazzine/i si sono stufati del giocattolo e l'hanno messo nel dimenticatoio.

Che fare al momento dello scoppio della febbre da cavallo?

1) fare a genitori e pargoli un quadro realistico di ciò che immancabilmente succederà. Inutile tanto non ti crederanno.
2) tentare di dissuaderli in tutti i modi. Non ci riusciresti ed il gambegambe ti giurerebbe odio eterno.
3) trovare tu un cavallo adatto a loro ad un giusto prezzo. Perfetto così tu diventeresti il capro espiatorio ed il gambe gambe come sopra.
4) annuire entusiasticamente (e malignamente perchè la storia l'hai vista e rivista). Nessun effetto collaterale a tuo carico.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nefferit - Novembre 28, 2016, 02:36:36 PM
raffaele io propongo che tu stampi un poster con il tuo racconto da affigere in ingresso in ogni centro equestre, maneggio, scuderia.. ricovero... perchè i genitori possano vedere il loro futuro prossimissimo!
per il gambe-gambe-gambe.. che dire? (ai genitori) "chi è causa del suo mal pianga se stesso"
del resto è pur vero che dare tutto ai figli è una prerogativa del genitore, che l'essere ammaliato dalle lusinghe è pure una caratteristica del genitore modello ... che i genitori lallisti sono anche peggio degli altri in questo perchè proprio non sanno difendersi dalle sovrastime dei gambegambegambe, che poi, se tu a bordo campo, che monti da un circa di anni fai notare che "forse" è presto per... vieni tacciato di INVIDIA,GELOSIA,INCAPACITA' DI RICONOSCERE UN VERO TALENTO ... allora io mi siedo e aspetto al varco, tanto prima o poi ci passano perchè i veri talenti sono perle rare e ben visibili!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 28, 2016, 02:41:37 PM
Ok Raffaele, ma la tua soluzione banale l'hai già detta e sventuratamente non l'ho capita, o devi ancora dircela?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 28, 2016, 03:33:01 PM
semplice.
basta non comprare cavalli.
se il rampollo è forte, state sicuri che troverà da montare anche senza cavallo suo, se ha talento e passione e voglia di fare sacrifici.
se non ha queste caratteristiche, comunque meglio lasciar perdere l'acquisto, tanto son soldi buttati.
se avrà voglia si comprerà un frisone al compimento del 30esimo anno di età, per farci equitazione da diletto.
che va benissimo, quando uno spende i soldi propri!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nefferit - Novembre 28, 2016, 04:33:49 PM
Citazione da: PokerFace - Novembre 28, 2016, 03:33:01 PM
semplice.
basta non comprare cavalli.

eh sì .. semplice... ma farlo capire ad un genitore è come spiegare la "teoria delle stringhe".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 28, 2016, 05:06:49 PM
no guarda.
è pieno il mondo di gente che desidera veramente un cavallo e ha genitori che dicono PICCHE per i piu disparati motivi.
i genitori son mica tutti pirloni senza le palle di dire NO.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Giada88 - Novembre 28, 2016, 05:19:02 PM
Citazione da: PokerFace - Novembre 28, 2016, 05:06:49 PM
no guarda.
è pieno il mondo di gente che desidera veramente un cavallo e ha genitori che dicono PICCHE per i piu disparati motivi.
i genitori son mica tutti pirloni senza le palle di dire NO.
I miei non hanno mai ceduto a prendermi un cavallo. Mi pagavano le lezioni, le gare ma il cavallo mio NO.

Mi sono presa il mio cavallo nel momento in cui potevo acquistarlo e mantenerlo. Ho sentito vari genitori fare lo stesso discorso dei miei.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Novembre 28, 2016, 06:15:47 PM
Non dimentichiamo che il gambegambe deve pur vivere e che l'acquisto con prossimo abbandono è uno dei suoi metodi di rimonta (uso il termine nella vecchia accezione militare). Quanti "refusi equini" sono diventati poi cavalli della scuola? A costo vicino allo zero (di solito l'abbuono di mensilità arretrate!), tra l'altro.

Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 28, 2016, 08:39:18 PM
Prima di parteciparVi il mio paterfamilias penziero, vi voglio raccontare un episodio di tanti ani fa, del quale - trattando l'argomento - mi son sovvenuto.

Personaggi e interpreti:

Don Raffaé, il sensale aggratis - che è il vostro affezionatissimo.
Pippo il Gambegambe - che è il commerciante istruttore o l'istruttore commerciante... fate vobis.
Gianni il gestore del maneggio - è quello a cui interessa - sovratutto - mettere i lalli a penzione-
Ciccio l'ippobabbo - di professione autodemolitore appassionatissimo di lalli ma non poteva montare per un importante ploblema fisico.
Ciccia la figlia - 15 anni già proprietaria di una lallona da salto.
Ciccino il figlio - 10 anni gelosissimo della lalla della sorella... in teoria dovrebbero dividere la lalla, in pratica la monta solo la viperetta.

Ciccio, mio ottimo amico al di fuori del mondo dei  lalli, si è già svenato per l'acquisto di quella lalla (una diecina di miglioni) e al momento non è proclive a fare nuovi acquisti per accontentare il bambino con l'acquisto di un altro cavallo.

Per caso sono nell'officina da fabbro di Mimiddu, un mio collega cavallaro, si trova in un paesino ad una 30ina di km da quì; mi dicie che deve vendere la cavallina del figlio, il ragazzo - avrà avuto 16 anni - è spigato di botto e ora è quasi unoeottanta: la lalla gli va stretta.

Ricordo che andammo in una gabina telefonica (sic!) chiamai Ciccio e gli dissi dell'occasione, la lallina: un tipico soggetto sicul-arabeggiante - che cognoscevo molto bene - faceva gimkane ed era generosissima, non aveva  documenti ma questi non erano necessari per far divertire il fanciullo, la cavalla era garantita dalla mia parola e il prezzo l'avevo fatto io.

Fecero appuntamento l'indomani e come avevo detto di fare, la lalla fu ceduta per un milione.

Ciccino - felicissimo - si mise a montare quella cavalla e a far lezioni col gambegambe
Per una strana alchimia, il bimbo e la lallina si affiatarono subito e passavano ostacoli relativamente grossi al ché - aiutato dal Gianni il gestore - Ciccio fece i documenti "ungheresi" alla giumenta che così poté entrare nel giro FISE col nome di Athena... i nomi finora detti son di fantasia solo questo è vero.

Dovunque andava, Athena era vincente o piazzata nelle sue categorie... stringo il pippone: al gambegambe tutto questo non scendeva giù: una ignota lallina siciliana montata dal figlio dello sfasciacarrozze mettevano in fila i "suoi" lalloni tedeschi montati da spocchiosissime figlie di notai, avvocati e farmacisti ?
Evidente che gli rovinavano la piazza, comunque, dati gli ottimi rapporti tra Ciccio e Gianni, suo malgrado  dovette sopportare lo "strano binomio" per circa 4 anni, ma alla fine scoppiò il caso: Ciccino - che era cresciuto - mandò aff***ulo il gambegambe, e non volle montare mai più, la sorella - ormai donna - non aspettava altro per "ritirarsi" anche lei, Ciccio svendette le due cavalle e sfanculò duramente Gianni e Pippotto...

Gianni - inc***ato come un bufalo - cacciò a calci in culo l'istruttore che andç ad istruire da altra parte portandosi seco i "suoi" aglievi.

MI chiedo sempre: pereché da da 50anni - negli sport equestri - produciamo solo mezzecalzette?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 28, 2016, 08:48:58 PM
e perchè negli altri settori dove il lucrare è diventato prioritario su arte e disciplina  , cosa produciamo ?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Novembre 29, 2016, 08:44:21 AM
Citazione da: Giada88 - Novembre 28, 2016, 05:19:02 PM
Citazione da: PokerFace - Novembre 28, 2016, 05:06:49 PM
no guarda.
è pieno il mondo di gente che desidera veramente un cavallo e ha genitori che dicono PICCHE per i piu disparati motivi.
i genitori son mica tutti pirloni senza le palle di dire NO.
I miei non hanno mai ceduto a prendermi un cavallo. Mi pagavano le lezioni, le gare ma il cavallo mio NO.

Mi sono presa il mio cavallo nel momento in cui potevo acquistarlo e mantenerlo. Ho sentito vari genitori fare lo stesso discorso dei miei.

Sottoscrivo, non è mai passato loro neanche per l'anticamera del cervello di prendermi un cavallo, né a me di chiederglielo. Li ringrazierò sempre perché mi hanno pagato le lezioni a suo tempo e quindi mi hanno permesso di coltivare la mia passione, però il cavallo me lo sono pagata io coi soldi guadagnati da me e da nessun altro. Poi, se la mia famiglia fosse stata ricca e avesse voluto prendermi il cavallo, non dico che ci avrei sputato su, ma conoscendo i miei non l'avrebbero fatto comunque, giustamente.

Il problema è che spesso sono in genitori a sentirsi frustrati e quindi riflettono sui figli le loro aspirazioni ormai perdute (che sia in equitazione o in altri ambiti). Poi diciamolo, avere un cavallo per molti è uno status symbol.

C'è un'allegra famigliola che conosco (non poi così allegra), madre equitante padre no, la cui figlioletta di circa 10 anni, monta perché monta la mammina: finora ha avuto un ponetto in affitto, bravissimo, che pare che ora non vada più bene. Questa, sicuro, tra un paio d'anni o smetterà o vorrà un cavallo (molto più probabile la prima opzione). La madre volpona cosa fa? Va a comprarle una pony di 7 anni.... poi ci stupiamo di come crescono certi bambini.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 29, 2016, 09:12:50 AM
Attenscionplis, ho fatto un pippone moralista, ma non sono moralista, sono abbastanza sgamato per sapere come va il mundo.
Me ne stracatafotto dei "paperoni" che buttano soldi in lalli per i loro pargoli, anzi, loro devono esser inculati per principio!

Mi preoccupo e mi rivolgo alle famiglie normali come di quella della fattispecie: due genitori che lavorano, che vivono sereni... proprio nel senzo renziano della palabra: sono sereni fino a quando non capita loro una "mazzata".

Il ricco ippobabbo, o si sbarazza senza sgrupoli della lalla - è abituato a farlo cogli uomini -  oppure la manda nelle terre di un suo fattore a pascolare.

Questi signori, persone veramente perbene, oltre a sopportare un costo pesante per loro, sono angosciati per la fine che farà la cavalla, si sentono responsabili, mentre sono soltanto vittime... sono stati babbi ma semper vittime sono.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nefferit - Novembre 29, 2016, 09:19:28 AM
Citazione da: PokerFace - Novembre 28, 2016, 05:06:49 PM
no guarda.
è pieno il mondo di gente che desidera veramente un cavallo e ha genitori che dicono PICCHE per i piu disparati motivi.
i genitori son mica tutti pirloni senza le palle di dire NO.

certo che, per fortuna, ci sono anche genitori sensati... io stavo parlando di quelli che nella rete ci cadono con tutte le scarpe. Persone normali, che pe ri figli darebbero un rene... brave persone, mica sceme.. solo che in questo caso si rivolgono alla persona sbagliata.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Novembre 29, 2016, 10:16:35 AM
Anche a me ne frega una pippa dei ricconi che buttano soldi, mi dispiace solo per i cavalli perché vengono trattati come giocattoli, a volte rovinati perché montati demme**a, e poi svenduti al primo che paga o peggio, a qualche commerciante.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 29, 2016, 10:31:02 AM
è buona cosa la preoccupazione , ma io sono più propenso alla prima definizione : babbei .
macchine costose , smart phone , consolle all'ultimo grido o vacanze a gennaio ed agosto , il tutto pagato con sudore di versamenti mensili in mutui a finanziarie , fino a che si riesce , poi arriva l'ufficiale giudiziario e il sogno finisce .
vogliamo essere come la tv ci propone , la ricchezza è alla portata di tutti e non dobbiamo mettere limiti ai nostri sogni , se no saremo emarginati da questa società , reietti povery e puzzolenti .
saper dire di no ( è anche molto attuale ora ) è rivoluzionario , è anticonformista , è giusto .
poniamo limiti ai nostri sogni , torniamo reali .
o quantomeno scaliamo le montagne senza ascensori invitanti e dorati , gradino dopo gradino con la vera soddisfazione del risultato . guarderemo quello che abbiamo e gli daremo il vero valore che ha : il valore del sacrificio e del conseguimento del obbiettivo .
se uno guarda in faccia la propria realtà difficilmente cadrà in errore , il problema è il passo più lungo della gamba .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Novembre 29, 2016, 11:40:06 AM
Citazione da: grinta - Novembre 29, 2016, 10:31:02 AM

o quantomeno scaliamo le montagne senza ascensori invitanti e dorati , gradino dopo gradino con la vera soddisfazione del risultato . guarderemo quello che abbiamo e gli daremo il vero valore che ha : il valore del sacrificio e del conseguimento del obbiettivo .


:perfect:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Novembre 29, 2016, 12:03:41 PM
Giustissimo Grinta  :chapeau:
Titolo: Soccorruomo
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 29, 2016, 02:36:12 PM
La sella Danloux:

http://lagiumentaimbalsamata.blogspot.it/p/blog-page.html
Titolo: La sella Danloux ma non solo.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 29, 2016, 08:07:24 PM
Allarghiamo il discorso sulle selle con un gustoso nanettolo:

http://lagiumentaimbalsamata.blogspot.it/p/blog-page.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Novembre 29, 2016, 08:42:23 PM
Ti ringrazio per i chiarimenti sulla sella Danloux.
La curiosità mi era venuta perchè avevo scovato una foto di una vecchia Pariani che veniva presentata come estremamente simile alla sella in questione.
Il mio stupore nasceva dal fatto che io ne ho una uguale. E' la sella che uso esclusivamente con la mia arabetta. Deve avere poco meno della mia età (la sella, non l'arabetta).
Ha ancora le staffe sottili in ferro (gli staffili li ho cambiati e i riscontri sarebbero da rifare). Io venivo dalle olimpiche (ne ho due, sono veri e propri nidi per le gambe, preziosissime sui terreni collinari ripidi) ma quando ho preso Meduza (152) mi sono reso conto che erano troppo pesanti e larghe ed ho riesumato la Pariani.
Ora mi spiace sciuparla, ma anche non usarla è un peccato.
Approfitto per farti una domanda: sai qualcosa di selle inglesi senza quartieri? Me ne hanno parlato come di una curiosità, ed io non vedo i vantaggi. Ma forse sono una bufala per creare una nicchia.

Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 30, 2016, 01:24:11 AM
Le selle non vanno usate ma consumate.

Riguardo la tua ulteriore domanda non so risponderti se non mostrandoVi queste novità tennologiche dove i quartieri son sostituiti da dei similfender.

(http://www.endurance-manufaktur.de/WebRoot/Store11/Shops/62092137/5167/DD8F/95CE/1587/4E9B/C0A8/29BA/C4F0/Desert-light_ml.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 30, 2016, 01:39:01 AM
Volevamo dare soccorro a quella ragassa che si chiedeva se dire "in briglia" è correcto, ma non trovo il topico, dov'è?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 30, 2016, 08:05:42 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 30, 2016, 01:39:01 AM
Volevamo dare soccorro a quella ragassa che si chiedeva se dire "in briglia" è correcto, ma non trovo il topico, dov'è?

Mi pare che il tema sia emerso nelle divagazioni del topico "Equilibrio", ma comunque esiste una voce apposita "Montare in briglia" in Dizionario. Corri e soccorri.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 30, 2016, 12:15:19 PM
tornando ( si fa per dire ) al discorso della compravendita di cavalli , chiedo a Raffaele un soccorruomo tutto borbonico :
quanto vale un cavallo ?
  :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 30, 2016, 03:11:13 PM
Bella domanda!

Immagino che tu escludi i cavalli del giro grosso, quelli  di s.o., dressaggio, ippica et similia, di quelli poco ce ne cale, in quegli ambientini si viaggia a centinaia di migliaia di euri se non a miglioni di euri, parliamo di semplici amatori come noi.

Ricordo che una volta, un tizio, dopo aver visto un mio lallo in azione, mi chiese quanto ne vuoi?
Si trattava di uno PSI che avevo riconvertito alla sella, era solo smazzettato molto bene, in più faceva qualche giuochetto della minchia, tipo inchinarsi, raccogliere il frustino ecc.

Dieci miglioni! Dissi io... il cavallo lo avevo preso a 7/8cento milalire.

Il tizio se la pensò un pò e poi disse, possiamo discutere?
Risposi no, e il discorso finì lì.

In realitad quel lallo non era in vendita a nessun prezzo, la mia era stata una boutade, sicuro che nessuno sano di mente avebbe sborsato quella cifra... però.

Cosa avrei fatto se il tizio avesse detto va bene? Ecco il dinero?

Di certo avrei dovuto accettare, la palabra è palabra... ma io non volevo affatto vendere quel lallo.
Probabilmente il prezzo giusto sarebbe stato - a quei tempi - 3 milioni, tre milioni e mezzo... se trovavo il pollo - e l'avevo trovato - avrebbe pagato volentieri 5 miglioni, ma se fossi stato costretto - per mia necessità - a venderlo, mi sarei ben accontentato di un paio di milioni.

Ma siccome non ho mai fatto il commerciante tantomeno il sensale ero fuori da quegli schemi.

Per esser concreto, il prezzo dello stesso lallo varia a seconda della trattativa, traduco a seconda del babbeo che hai di fronte.

Ai tempi, prima di cercare il cavallo si andava prima a trovare una persona nell'ambito di quelle di propria fiducia che si districasse nel suk dei commercianti, dei pecorari, dei contadini e dei piccoli allevatori, sicuramente quello prendeva una piccola cagnotta ma il bidone era quasi sempre scongiurato.

Una volta presi anch'io la cagnotta dal venditore: 50.000 mila lire, se l'avessi rifiutata - ai suoi occhi - avrei perso punti, ma ce la mangiammo al ristorante assieme al compratore che era mio amico.

PS Un episodio simile, ma con finale diverso già lo raccontai:
https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/12/i-cancelli-del-cielo.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Novembre 30, 2016, 03:33:15 PM
il prezzo di un cavallo gambegambe dipende dal mercato.
quindi:
1) nord - centro - sud (prezzi diversissimi... ma anche qualità dei cavalli diversissima)
2) numero di potenziali clienti (un cavallo che salta 2 metri ma che è montabile da solo 3 cavalieri fortissimi in tutto il mondo, avrà il prezzo che sono disposti a spendere quei 3 fortissimi cavalieri. se a loro non interessa, il cavallo vale ZERO anche se salta 2 metri, perchè non ha mercato, non ha acquirenti... pertato vale di piu un cavallo molto COMMERCIABILE ma senza tanta forza rispetto ad uno fortissimo ma poco commerciabile).
3) età (i puledri, in genere, sono strapagati. il motivo è semplice. le gare dei puledri sono piccole. e tutti più o meno le saltano bene. quindi hanno un bel curriculum. hanno lo stesso curriculum i Big Star e i brocchetti. quindi tu paghi il sogno, l'idea, la speranza che un bravo puledro possa essere domani un cavallo per le gare grosse. tutti gli allevatori vendono i loro puledri come futuri cavalli da 2 grado... invero poi solo pochissimi valgono le premesse o le promesse) - (allo stesso modo, dopo i 13 anni i cavalli da salto non li vuole più nessuno. perfino i ragazzini scemi vogliono il cavallo giovane, così invece di prendere il primo grado in 1 anno con un esperto e generoso cavallo e imparare a montare con un mezzo affidabile, comprano il 7 anni e il primo grado lo prendono con il terzo o quarto cavallo che cambiano, 6 anni dopo, dopo aver imparato solo come si fa eliminato)
4) il curriculum (c'è una fascia di prezzo per ogni categoria. cavalli fino alle b100 - primi brevetti, si dice - cavalli dalle 110 alle 115 - cavalli per prendere il primo grado - cavalli da 115 a 125 - cavalli da amatore - cavalli da 130 e 135 - cavalli da primo grado e idonei a prendere il secondo grado - cavalli da 140 a 145 che sono i cavalli da secondo grando e infine i top quality 145  150 che non ci interessano) poi ovviamente dipende da come saltano le gare, quanti eliminati hanno, quante barriere fanno.
5) la salute (ovviamente se sono catorci valgono poco)
6) il modello (sembra sciocco ma un cavallo bello vale di piu. un cavallo pezzato costa di piu di uno baio)


poi, ovvio, il prezzo di un cavallo è quello che il cliente è disposto a sborsare.
se chiedi una cifra e non trovi nessuno che te la da, il cavallo non lo vendi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Novembre 30, 2016, 07:31:01 PM
Avete cavalli pezzati? O era tanto per dire?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Novembre 30, 2016, 07:38:22 PM
(http://i63.tinypic.com/nvzc6r.jpg)

Questo è Chieftain, detto "Il Mucco". Irlandese. Era uno dei cavalli dell'istruttore, qui lo montava ancora la mia amica che l'aveva comprato da lui (come io ho fatto per Adventure). Ora Chieftain è di una ragazza che salta le 110-115. Sono OT? Scusate

Poker  :4pres:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 30, 2016, 07:46:33 PM
Caro Poker tutto giusto ma non hai messo alcun prezzo, così, tanto per farci una idea.

Per lo vero, quì il mercato è fermo, tanta giente - se potesse - si  libererebbe dei loro lalli lasciandoli legati al gardreil dell'autostrada.

L'ometto che mi sbarazza i box, è stato chiamato dai carabinieri per "catturare" due cavalli vaganti, li hanno portati in un maneggio, dato che sono senza microchip, dopo un mese, se nessuno li reclama, diventeranno proprietà dell'affidatario.
Scommetto che niuno li reclamerà, pereché reclamarli comporta: multa per mancato microchip, multa per mancata custodia, multa per intralcio del traffico, il tutto moltiplicato per due, più o meno 4000 euri mentre i due lalli  valgono forse 1000 euri...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Novembre 30, 2016, 07:53:23 PM
Ignoravo l' esistenza dei saltatori pezzati ( anche se ricordo che un pezzato vinse un importante completo inglese... Ma credevo fosse un' eccezione)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Novembre 30, 2016, 08:04:43 PM
quindi il contesto e l'attimo fanno il 50 percento del prezzo.
è proprio l'animale dell'amore per eccellenza...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Novembre 30, 2016, 10:38:47 PM
Ci sono molti cavalli in cui valore economico è semplicemente il loro prezzo al peso, a scopo di macellazione. Qual'è l'attuale valore di un cavallo medio di 450 kg a peso? Ebbene, fra questi cavalli ve ne sono alcuni niente male, a volerli usare da sella senza pretese. Il problema è avere l'occasione di incontrarli e l'occhio per individuarli.

Non solo: ce ne sono certamente alcuni che non valgono nemmeno quel prezzo; sono i cavalli di proprietari che vogliono liberarsene ma non vogliono mandarli al macello. Idem come sopra.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2016, 01:33:38 AM
Citazione da: alex - Novembre 30, 2016, 08:05:42 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 30, 2016, 01:39:01 AM
Volevamo dare soccorro a quella ragassa che si chiedeva se dire "in briglia" è correcto, ma non trovo il topico, dov'è?

Mi pare che il tema sia emerso nelle divagazioni del topico "Equilibrio", ma comunque esiste una voce apposita "Montare in briglia" in Dizionario. Corri e soccorri.

Sono stato excellentemente preceduto nel soccorro, mi permetto di aggiungere la mia opignione riguardo l'espressione "montare in briglia:... è una cagata pazzesca quando abbiamo il nostro bellissimo antico modo di dire: montare a mazzetto! Fanculo i tromboni!
Titolo: La costanza della ragione.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2016, 02:07:04 AM
Citazione da: grinta - Novembre 30, 2016, 08:04:43 PM
quindi il contesto e l'attimo fanno il 50 percento del prezzo.
è proprio l'animale dell'amore per eccellenza...

In tempi non sospetti - (initio 2012) - ben prima che  mi impegnassi nel chiedermi: perché sono arrivate tutte ste ragasse nel mondo del lallo?
Così scrivevo:

Un mio vecchio amico di "cavallinitudine" nel ueb mi chiese: - "quand'è cominciato il lallismo? Conosci episodi di lallismo storici?

Belle domande! Pur essendo il massimo "lallistologo" italiano, non ci avevo pensato seriamente.
Per rispondere, bisogna stabilire cosa si intende per lallismo; detto in poche parole, il lallismo è una sorta di "imbecillità" assimilabile allo stato di beozia nel quale si trova l'innamorato nel pieno della fregola.
In varia misura, l'innamorato - in quello stato - fa cose che farebbe mai normalmente, crede all'inverosimile, esce dagli schemi della ragione e della logica, è disposto a sacrifici e a spese pazze, fa "beate figure di mierda" ben felice di tutto ciò...chi di noi - almeno una volta nella vita - non si è trovato in questo stato ?


https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/il-lallismo.html

Approfitto della "monta in briglia" per anticiparVi una mia vecchia idea che spero concretizzare nella Imbalsamata.
Tute noi sappiamo cos'é il lallismo, ma poche sanno che la palabra l'ho inventata io facendola derivare da "lallo" vezzeggiativo che usavate nei vostri "diarii"... per me era un epiteto, me ne sono appropriato e ripetuto e adattato è ormai diventato di uso comune e urta - per strano contrapasso - proprio le lalliste!

Alla stessa maniera, ho recuperato la palabra cavallerizzo  parola odiata dai tromboni equestri pereché ricorda troppo il circo equestre, ha assunto/sta assumendo di nuovo la sua vera accezione, son partito dal 2004:

Alcuni anni fa, viaggiavo in treno - mi piace viaggiare in treno - da Diekirch, in Lussemburgo, a Bruxelles. Nella carrozza, poco distante da me, c'erano due ragazzi che parlavano sottovoce nel loro dialetto - anzi nella loro lingua: il fiammingo - assolutamente incomprensibile per uno straniero.
C'era molta nebbia, pertanto, mi sono alzato il bavero, calato il berretto sugli occhi ed ho cercato di appisolarmi per recuperare un po' del sonno perduto la notte appena trascorsa.
Ad un certo punto, nel parlare fitto fitto tra i due giovani, ho sentito qualcosa di familiare, mi è parso di udire, di capire delle parole.
Sono un tipo curioso, si sa, e dunque, mi sono messo ad origliare, discretamente.
Quasi subito, ho realizzato che i ragazzi - che frequentavano il Conservatorio - parlavano di musica, di Musica Classica, e che di tanto in tanto usavano, come è giusto che fosse, termini italianissimi: andante, allegro, piano, orchestra, sonata ecc. Ho poi attaccato discorso, in francese, e ho scoperto che l'argomento principale era Brahms...


https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/08/nel-2004.html

Mi rendo conto che molti termini son bell'echepersi ma alcuni che sentivo da ragazzino e ancora si leggono in alcuni testi degli anni 60/70 del s.s. di Lami, di Martinelli, di Susanna e di Gianoli possono/debbono esser ricuperati da una elite che spero di riunire nell'Imbalsamata.

Dei "gambegambe" parliamo poi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 01, 2016, 08:06:47 AM
Raffaele potresti proporre il termine 'lallismo' all' Accademia della Crusca, dopo petaloso magari te lo riconoscono.

Anch'io avevo pensato che montare IN briglia (che poi in italiano proprio non ha senso) dovesse essere il corrispondente di montare a mazzetto/a ma il guazzabuglio lessicale di un'utente mi aveva confuso. :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2016, 09:03:19 AM
Purtroppo stiamo distruggendo la lingua itagliana a passo di carica, poco fa ho sentito alla TV un giornalista dire: "raccontatore" anzicché "narratore" per essere in linea col "racconto" politico tanto in voga oggi; quale recondita ragione li spinge a dire "endorsement" invece di adesione, sostegno, appoggio ecc.

Il conformismo, l'allineamento, l'omologazione, l'omogeinizzazione, l'inquadramento, la monocultura imposta dal vincitore di turno sono evidenti ad ogni latitudine... un EVVIVA alle "parole contrarie"!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 01, 2016, 10:42:31 AM
A mazzettO dalla tipica impugnatura del "mazzetto di fiori" o a mazzettA dalla tipica "mazzata" che gli arriva se non svolta?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Dicembre 01, 2016, 11:23:59 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2016, 09:03:19 AM
Purtroppo stiamo distruggendo la lingua itagliana a passo di carica, poco fa ho sentito alla TV un giornalista dire: "raccontatore" anzicché "narratore" per essere in linea col "racconto" politico tanto in voga oggi; quale recondita ragione li spinge a dire "endorsement" invece di adesione, sostegno, appoggio ecc.

Il conformismo, l'allineamento, l'omologazione, l'omogeinizzazione, l'inquadramento, la monocultura imposta dal vincitore di turno sono evidenti ad ogni latitudine... un EVVIVA alle "parole contrarie"!



nei velocissimi tempi che attraversiamo , se si vuole puntare ad una strategia commerciale vincente si tiene conto della reattività alla comprensione della massa .
si calcola l'istruzione media del bersaglio , l'età , le fasce orarie di interesse ecc ecc .
cosi si ottiene l'interesse e quindi l'approfondimento , che va da se porterà probabilmente fino all' acquisto .
se capovolgi il tutto invece crei distorsione e distaccamento .
quindi , meno rendi comprensibile il prodotto da commercializzare , più porti lontano dalla scelta il cliente , fino a farlo volgere verso il prodotto concorrente , è tattica mirata ed usata esclusivamente in pochi ambienti nell' ambito commerciale si tende a farlo per escludere e minimizzare difetti o controindicazioni del prodotto stesso .
con il passare del tempo poi avverrà il completo distacco , il disinteressamento dei più , lasciando campo aperto alla speculazione .

ci stiamo cadendo dentro con tutte le scarpe .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 01, 2016, 11:55:05 AM
ok, facciamo che io, Eusebio, mi reco in giro in campagna ed ho un oculo pazzesco per sgamare un buon cavallo.
vado dal fallendo contadino, che venderebbe la sorella per un tozzo di pane, ed esamino i suoi 10 cavalli che svende a 500 euri l'uno.
mi avvedo che ce n'è uno che sarebbe un buon cavallo per saltare, mettiamo, i brevetti.
indi, lo compro.
si però, ora che ho una buona materia grezza, chi me lo doma?
me lo doma Eustachio, per la modica cifra di 1000 euri, nel tempo di 2 mesi (mantenimento di 2 mesi minimo: 700 euri).
a questo punto ho il cavallo domato a 2.200.
poi ovviamente, non è che tutti siamo capaci di montare e mettere a saltare i brevetti un cavallo appena domato.
per lo meno, mia figlia Cosma non ne è in grado.
quindi per i successivi 6 mesi l'istruttore monta il cavallo 2 volte a settimana, per la modica cifra di 25 a botta e dunque 75 a settimana e dunque 300 al mese. per 6 mesi fan 1.800.
piu la pensione di quei 6 mesi (350 al mese) che è pari a 2.100.
il cavallo fino alla sua prima gara mi costa pertanto 6.100.
se mi va di culo, a questo punto anche la piccola Cosma riesce a fare le sue prime garette di 80 cm.
se mi va di sfiga, devo continuare a far montare il cavallo dall'istruttore per altri 3 mesi (900 euro) almeno e pagargli pure le gare, mettiamo 3 nazionali al costo forfettario di 350 euro l'uno (trasporto, box, concorso tot 1.050) piu ovviamente i 3 mesi di pensione (350 x 3 fa 1050) e siamo quindi a complessivi € 9.100 per avere un cavallo da brevetto con n. 3 concorsi di esperienza.

ora...ovviamente se tu sei uno forte, lo puoi fare. perchè il cavallo te lo domi e addestri da solo e te lo porti da solo alle prime gare (faccio presente che nella 4 anni c'è: dobbia gabbia, fosso, infiniti cancelletti, triplice, ecc)..

ma se non sei forte in sella, LASCIA STARE PER L'AMOR DI DIO.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2016, 01:20:54 PM
Bah!
Non puoi calcolare le spese di mantenimento del lallo, come "valore aggiunto" quelle sono imprescindibili sia che tu faccia liete promenades sia che tu vada a Piazza di Siena.... lovviamente mi riferisco al privato.

Pereché lo stesso lallo da brevetto, dopo altri due anni vale (costa): 17.500 euri.





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2016, 01:26:53 PM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 01, 2016, 11:55:05 AM
ma se non sei forte in sella, LASCIA STARE PER L'AMOR DI DIO.

Condivido, ma ribadisco:
CitazioneEbbene, fra questi cavalli ve ne sono alcuni niente male, a volerli usare da sella senza pretese.

Preciso: usare un cavallo da sella senza pretese = farci delle belle "passeggiate". NULLA DI AGONISTICO.
Se si vuole fare agonismo, vale il proverbio: Chi è causa del suo mal... eccetera.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 01, 2016, 03:07:09 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2016, 01:20:54 PM
Bah!
Non puoi calcolare le spese di mantenimento del lallo, come "valore aggiunto" quelle sono imprescindibili sia che tu faccia liete promenades sia che tu vada a Piazza di Siena.... lovviamente mi riferisco al privato.

Pereché lo stesso lallo da brevetto, dopo altri due anni vale (costa): 17.500 euri.

eh no raffaele.
perchè questi sono costi reali che uno sopporta PRIMA di riuscire a fare una b80.
se compro un cavallo fatto me lo GODO ovvero mi ci diverto e ci faccio i concorsini e le garette da SUBITO. la b80 la faccio il giorno stesso che lo scarico dal camion, volendo.

questi sono costi di FORMAZIONE ovvero che spendo per insegnare al cavallo il mestiere del "cavallo da brevetto".

se compro un cavallo pronto, la sua formazione è compresa nel prezzo, oltre a un bel bagaglio di esperienze.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2016, 08:01:27 PM
E' giusto, il fatto è che io ragiono da proprietario addestratore non speculatore, infatti ho portato due esempi: Athena e Foresta...  allora,  se un lallo che fa gli 80 vale 10.000 euri, a prescindere dalla rassa e dalla "bellezza", vuol dire che Athena - presa a un miglione - dopo sei mesi ne valeva 10, maneggiata solo da un ragazzino - sia pur dotato - di 10/11 anni. 

Mia figlia - per giuco - fece fare ad un cavallaccio sanfratellano di 5 anni, quasi tutto il percorsino dei ragazzini (forse 80) senza che il bestio avesse mai visto un ostacolo prima, solo cavalletti e qualche crocetta ma - ad honor del vero - era smazzettato e già ben addestrato alla bassa squola... li fermai io al primo errore.
Sai quanti cavallini come loro ci sono in giro in Sicilia?
Eppoi, teniamo conto che una giovenca - se vuole - salta, tette comprese, una staccionata di un metro.
Ho la netta zenzazione che il "sistema"  sopravvaluti di molto l'opera dei gambegambe...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 01, 2016, 08:13:49 PM
siamo tutti bravi sulla carta.
prendere un cavallo caricarlo portarlo in un campo mai visto e fare un percorso mai provato prima non è cosi semplice.
è pieno il forum di gente che fa barriere o fermate su 80 90 100 cm e si tratta di gente normodotata.
chi non salta si sopravvaluta in merito alle proprie capacità di saltatore e in merito a quelle del proprio cavallo.
se la sicilia è piena di cavalli da brevetto, che si facciano un curriculum nelle relative gare. per lo meno ce ne saranno di meno al macello.

io ho faticato moltissimo a finire delle b80 con un 5 anni figlio di balou. anche nelle gare dei 6 anni, dopo un anno di routine, ogni tanto mi piazzava dei dietrofront della madonna (per non parlare delle innumerevoli cadute in campo prova). ora è in canada a saltare i csi 150/155.
eppure ti garantisco che anche una b80 era difficile finirla.
per questo io i concorsi non li faccio mai facili.
prima le cose le provo a fare poi parlo.
anche il piu bravo cavallo a casa in gara puo rivelarsi una mostruosa gatta da pelare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 01, 2016, 08:28:16 PM
Eh si, credo che sia proprio così, la Sicilia, ma anco la Sardegna è piena di lalli da brevetto, ma non solo da brevetto:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/03/benvenuto_31.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 01, 2016, 09:39:37 PM
Io alle volte mi meraviglio che un cavallo buono e discretamente addestrato costi così poco - fatti i conti mi pare venduto in perdita. L'unica spiegazione è che ogni tot cavalli che si vendono in perdita se ne venda uno eccellente che fa recuperare la perdita e fa andare i conti almeno in pari; altrimenti proprio non me lo spiego.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Dicembre 02, 2016, 08:07:12 AM
per lo stesso motivo -credo- che troviamo fior di neo laureati eccellenti la mattina a servirci il camogli sulla a14 .
Titolo: Le vacche magre.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2016, 09:09:37 AM
Bé, trattasi di "libero mercato", il dio al quale si è sagrificato la dignità, la salute, l'intelligenza dell'homo, in cambio di una falsa libertà illusoria, di un simulacro di democrazia.

Oggi, da queste parti - per quanto riguarda i lalli - siamo in profondissima depressione, ma, sono testimone che dai tempi dell'initio dell'invasione lallista fino a qualche anno fa i commercianti e i gambegambe - lupi che si son visti arrivare frotte di pecorelle ostinatamente decise a farsi "mangiare" - hanno avuto un periodo di "vacche grasse/grassissime...

A proposito di lalli pezzati:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/07/equitazione-vs-lallitazione.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 02, 2016, 10:13:22 AM
ah mi ero perso la domanda di bubba sui cavalli pezzati.
so che ci sono importanti linee Kwpn pezzate (Limbo, Catapulte) o anche del Belgio.
negli stoodbook tedeschi non sono ammessi pezzati invece.
Però io conosco principalmente l'allevamento francese, per cui posso dire che ci sono nel nord nella francia anche allevamenti di cavalli specializzati in linee di sangue pezzate.
Elevage de Blagny
Ecurie Labati
La Pies de Morinda
Haras de pichatier
ecc
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 02, 2016, 10:21:48 AM
Il lallismo alligna dove meno te lo aspetti.... per esempio fra i Comanches, selezionatori dei Pinto, perchè gli piacevano più colorati. Così almeno la vulgata http://www.agraria.org/equini/painthorse.htm.

Mi pare invece che il mantello dei Kwpn non sia propriamente "pezzato": chiedo conferma.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Giada88 - Dicembre 02, 2016, 10:57:04 AM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 02, 2016, 10:13:22 AM
ah mi ero perso la domanda di bubba sui cavalli pezzati.
so che ci sono importanti linee Kwpn pezzate (Limbo, Catapulte) o anche del Belgio.
negli stoodbook tedeschi non sono ammessi pezzati invece.
Però io conosco principalmente l'allevamento francese, per cui posso dire che ci sono nel nord nella francia anche allevamenti di cavalli specializzati in linee di sangue pezzate.
Elevage de Blagny
Ecurie Labati
La Pies de Morinda
Haras de pichatier
ecc
Linee Kwpn con Samber...

Poi ci sono gli irlandesi, su 4 che ne abbiamo in scuderia 2 sono pezzati.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Dicembre 02, 2016, 11:07:13 AM
Non avrei mai pensato. Grazie delle risposte  :pollicesu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2016, 01:17:29 PM
Quando un lallo è buono e bello non guardar razza nè mantello.

Questa massima, che sembra inventata dal signore de La Palice, non è scontata come sembrerebbe... poi è questione di gusti personali e si sa che: de gustibus non est sputazzellam, dunquo, il vostro affezionatissimo schifìa, i manti pezzati... i lalli così paludati gli sembrano vacche... ma per coerenza con quanto sopra, un pezzato buono e bello lo prenderebbe senza ploblemi.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 02, 2016, 02:37:26 PM
Ovviamente nella categoria "bello" del proverbio è escluso il mantello. Il proverbio è stato a suo tempo rivoluzionario....  ha violato una lunga tradizione di valorizzazione del mantello per giudicare la bontà del cavallo, nell'epoca in cui si era convinti dell'esistenza e dell'importanza degli "umori" e del loro equilibrio, sia in medicina che in ippologia.

Resta, che io sappia, solo qualcosa di vero; ad esempio, la tendenza dei cavalli grigi a sviluppare melanomi (in genere benigni, ma spesso fastidiosi per la loro collocazione anatomica) o gli inconvenienti dei cavalli albini (ma l'albinismo vero è quasi una tara metabolica).

C'è altro di vero sull'importanza del mantello sul carattere/sulla salute/sulla "latinità" del cavallo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 02, 2016, 03:33:12 PM
femmina saura... si salvi chi può.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 02, 2016, 03:46:28 PM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 02, 2016, 03:33:12 PM
femmina saura... si salvi chi può.

:vfncl: Non azzardarti a dire male delle femmine saure. Era così la mia povera Tabi.  :vfncl:
Detto questo esprimiti pure liberamente  :blob9:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Dicembre 02, 2016, 04:18:12 PM
femmina saura... si salvi chi può.

Oh santo cielo, per le poche esperienze personali che ho avuto potrei osar dire che è vero  :laugh3: L'unica eccezione potrebbe di sicuro essere la saura di Giada88
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 02, 2016, 07:40:15 PM
Caval morello o tutto buono o tutto bello.
Caval bianco mai stanco.
Cavalla scura poco dura.
Cavallo sorcino o da piazza o da mulino
Cavaddi sàuri ed omini mancusi mancu ponnu fari pri li spisi
... che significa: guardati dai cavalli sauri e dagli uomini mancini.
e che dire delle Balzane?
Tutte allegre puttanete senza alcun riscontro realistico.

Comunque, da sempre  i lalli dalle livree particolari son stati sempre molto ricercati, specialemente ai tempi dei caroselli, delle sfilate, delle fole e dei grandi sfarzi del 600/700.
Anche i duri gauci delle pampas ubertose, mettono molta cura nello scegliere lalli dallo stesso mantello nel formare le loro allegre tropiglie.

Così come i terribili guerrieri appalousa, selezionarono una razza che si distingue solo dal haratteristico mantello, l'appalusa... appunto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Dicembre 02, 2016, 07:55:39 PM
Era questa la sella che mi incuriosiva:

(http://i68.tinypic.com/vy8n6q.jpg)

Quella che avete postato è una normale sella da Endurance. Con questa pare ci facciano SO.

Link: http://sederholm.co.uk/practice-saddle

Qualcuno la conosce? Come sarà?

Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 03, 2016, 05:57:54 PM
Con una breve ricerca ho scoperto che il buon Morris pubblicizza questo costoso orpello:

http://jumpernation.com/george-morris-i-love-my-two-butet-premium-saddles/

"This new exercise saddle is half way between riding without stirrups and riding bareback. We all grew up riding bareback, and this is as close to riding bareback as you'll get in a saddle."

Pare che il lieto Morris, consideri quest'aggeggio una sella da esercitazione, una via di mezzo tra il montare senza staffe e il montare a pelo.
E - sempre secondo lui ma non solo secondo lui - montare a pelo migliora moltissimo l'assetto di noi ragasse, in pratica con quell'accrocco è come montare a pelo ma col conforto del seggio sotto il culo e con l'aita delle staffe.

(http://jumpernation.com/wp-content/uploads/2016/10/022637.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Dicembre 03, 2016, 07:14:15 PM
... e costa come tre figli in collegio.
Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Dicembre 03, 2016, 08:06:07 PM
Altra cosa: io ho visto diverse foto di gente che ci salta in concorso.

Segreto
Titolo: Nuovo servitio.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 04, 2016, 08:52:34 AM
Dopo il soccorruomo, siamo lieti di presentare un altro servizio dell'Imbalsamata: lo spremimeningi.
Diamo la possibilità alle liete utanti di pensare, di giungere da se sole, da se medesime a conclusioni che sono lovvie... almeno per un vecio cavallaro.

http://lagiumentaimbalsamata.blogspot.it/p/blog-page_3.html
Titolo: Re:La scoperta sensazionale!
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2016, 05:12:49 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 07, 2016, 09:19:49 AM
Ogggi 7 Novembre il topicone è a 241.948 visite...

Oggi 7 Dicembre, siamo a 255.086, vale a dire che in un mese, il topicone è stato vicitato più di 13.000 volte.
Affluenza "mostruosa" che continua a maravigliarmi.

Titolo: Professionisti.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 08, 2016, 01:43:17 PM
I professionisti.

Maniscalchi, barefutti, ipporelazionanti, ippogiuocolieri, addestratori, ammaestratori, ippoetologhi, ippocommercianti, ippomeopati, ippopranoterapeuti, ipposteopati, ecc.  tutti costori diventano professionisti sempliciamente se riescono a farsi pagare più o meno salatamente da noi ragasse.

Lo fanno prestando la loro opera o esibendosi in lieti stage tesi a dimostrare la bontà del loro metoda, questre conferenze sono o a pagamento o tese a vendere a carissimo pretio: capezze, scarpelle, selle e tirelle - ... la grande majoranza di questi professionist, non rilascia una ricevuta fiscale neanche sotto minaccia di morte.

Conservo gelosamente, come reperto pretiosissimo, una ricavuta fiscale fatta da un maniscalco nel 1984, la cui rarité è paragonabile al "Gronchi rosa", o - addirittura - al "penniblec".

Ho deciso, voglio fare il professionista, dai bacetti, a dire si o no, al passaggio a fare la corrida; da "fare il caimano" alla levata, vi inzegno tutto, basta che sganciate gli euri...

Esempli:
incrociare le zampe anteriori: 200 euri
Fare il riporto di oggetti: 500 euri.
Levata con fermo su due zampe: 700 euri.

Lovviamente farò dei vari pacchetti che raggrupperanno ste str***zate a prezzo invitante,  formerò - sempre a pagamento - una classe di istruttori del metoda piciopacio a cui verrà rilasciato il certificato di primo secondo e terzo livello... a tutte le ragasse che verranno ad informarsi regalerò, la tennica di come far fare il sorriso allo loro beneamato lallo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 08, 2016, 04:20:28 PM
C'è chi l'amore lo fa per noia,
c'è chi lo fa per professione,
Bocca di Rosa nè l'uno nè l'altro
lei lo faceva per passione.


:love4: W Bocca di Rosa.  :love4:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Dicembre 08, 2016, 05:10:26 PM
Le Boccadirosa finiscono male. Non siamo ipocriti: pecunia non olet.
Quando critico quei santoni abili monetizzatori mi chiedo se la mia non sia invidia.
In fondo il boccalone fa parte del range di prodotti del Premiato Magazzino Darwin: permette la sopravvivenza di altri tipi caratteriali.
E poi ho notato che squali scafati in un certo campo a volte vivono trepide dipendenze psicologiche da soggetti simili a loro ma operanti in altri settori.
Prendiamo ad esempio le sdegnate vittime della crudezza del sistema bancario: vittime di cosa? Credevano di aver trovato solo in pochi la porta del paradiso? Le Uri che erano state promesse si sono presto trasformate in uri-nali.

Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 08, 2016, 07:13:21 PM
Reputo i parrellatori et similia dei lestofanti che si approfittano della credulità pubblica, stranamente, la major parte di costoro - anche se son nati e pasciuti a Busto Arsizio - indossano monumentali stetson et affilatissimi stivaletti da cauboi... chissapereché!

Talquale i nostri amatissimi politici che usano - ad ogni pié sospinto -  vocabboli americani o stranieri come: vaucer, giobact, uelfer, localtacs che tradotti voglio dire: ve lo siamo mettendo al culo.

Ma gliuni come glialtri hanno "il respiro corto" presto o tardi vengono sfanculati perché la giente non è tutta sciema, anzi, la majoranza non lo é affatto... puretroppo la zoccolo duro dei cretini è ben solido e su quelo fanno la loro fortuna gli orsemen di Pinerolo e i bimbominkia del lungarno...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 09, 2016, 08:51:01 AM
ci sono anche professionisti assunti con regolare contratto a tempo indeterminato presso allevamenti e scuderie.
gente che fa risultati nei campi gara da decenni.
ci sono maniscalchi che rilasciano ricevuta al maneggio tutti i mesi.
insomma i farlocchi ci sono ma anche i seri.  in tutti i campi.
sicuramente ci sono anche parelloni che ti risolvono il problema trailer per dirne una. e ben vengano anche se  vestiti da cauboi
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 09, 2016, 09:41:08 AM
Caro Raffaele il problema è il seguente: l'ideale sarebbe imparare prima da un vero uomo di cavalli e poi da un istruttori di equitazione con i controfiocchi, siamo perfettamente d'accordo; idem, il proprio cavallo dovrebbe essere seguito fin da puledro da un maniscalco e da un veterinario con i controfiocchi; ma qual'è la probabilità di trovare tutte insieme queste quattro figure? Ce n'è abbastanza per tutti? E come riconoscerli, per chi non è super-esperto e non ha avuto la fortuna di vivere nel mondo dei cavalli fin dalla fanciullezza, ossia: per il 99,9% di chi si avvicina all'equitazione?

Ok, gli "innovativi", nei vari campi, espongono a vari rischi (moda, abuso della credulità popolare, ecc. ecc.) ma è innegabile un fatto: si tratta di persone che hanno fatto un percorso critico. Questo non si può dire per chi si culla nella convinzione di essere dalla parte del giusto perchè "così si fa da sempre" e "così fan tutti".

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 09, 2016, 01:14:20 PM
Quistione di culutura... solo di culutura, se uno sa/cognosce/si informa non si fa infinocchiare dal cauboi o dal misterbin de noartri di turno.

Forse non te ne sei accorto, ma c'é stata una lieta campagna a favore del si condotta con ogni mezzo dal bullo di Pontassieve, ebbene, coloro che avrebbero dovuto seguirlo: per età, per voglia di cambiamento, per esigenza di riforme, lo hanno sfanculato sonoramente.

I giovini, per oltre il 70% hanno detto NO mentre i veci hanno detto SI alla "rivolutione" della Maria Elena Etruria... pereché?

Pereché, i giovani - per la stragrande maggioranza - acculuturati, non hanno creduto al "racconto" renziano ma hanno guardato la realté... hanno capito la realtà.

La istessa hosa, ma all'incontrario, succede quando vedo un cappellutissimo cauboi dare letioni di "relatione" ad una diecina di ragasse quasi tutte femmine... che non hanno capito una beatissima minchia di quelo che stanno loro propinando, ma di questo ne parleremo nell'Imbalsamata.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 09, 2016, 01:33:32 PM
Attendo con interesse; ma non vorrei che l'anatema antiparelliano venisse solo da particolari infimi come il prezzo delle capezzine. Spero che entreremo nel merito della sostanza.
Titolo: Re:La scoperta sensazionale!
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 09, 2016, 02:17:12 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 07, 2016, 05:12:49 AM
Oggi 7 Dicembre, siamo a 255.086,
Affluenza "mostruosa" che continua a maravigliarmi.

In questo momento siamo a  256.103 vale a dire che in due giorni il topicone è stato visitato più di milla volte.
Ecco, l'importante è che le ragasse sentano la "voce contraria", si informino.
Almeno andranno a farsi inchiappettare dall'orsemen di turno coscienti di quelo che fanno.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 09, 2016, 03:33:51 PM
ah perciò chiunque abbia votato sì è un lieto testa di membro che si fa prendere per il didietro da una favoletta neanche tanto ben raccontata?

questo sì che è tipico degli italiani.
se la pensi come me, allora sei un grande.
se la pensi diverso da me, allora sei un cretino.

io ho massimo rispetto per le idee di tutti, purchè siano scelte adeguatamente informate.
la politica, si sa, non è una scienza.
guardiamo la brexit...
trump...
e tanti altri colpi di scena...
vedremo come andranno gli esperimenti dell'antipolitica, io dalla mia non giudico nessuno, sto a vedere cosa succederà, poi giudicherò sommai i fatti.

intanto è un grande risultato che gli italiani siano tornati a votare, facendo calare l'astensionismo.
il futuro è in mano loro, nostra...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 09, 2016, 04:26:12 PM
Moment... caro poker, non mettermi in tastiera hose che non ho scritto.

Mi son limitato a constatare che i giovini mediamente più acculuturati et informati di noi veci, per oltre il 70% ha votato no.

I veci, di sicuro mediamente meno acculuturati dei giovini e più legati alle antigue discipline di partito, e,  sopratutto informatisi solo alla TV di stato hanno votato per il si, punto

La stessa hosa è accaduta per la brexit e Tramp:
lo si sa che la brexit la hanno determinata i veci, i giovini hanno votato per restare:
lo si sa che l'America più "ignorante" ha portato Tramp alla Hasa Bianca... agevolato dal fatto che gli intellettuali tifavano per la Clinton che è certamente molto peggio di Tramp.

Ma hai ragione, qualhuno, in tempi non troppo lontani, definì chi votava a sx un "collione"... la mia reazione?
Andai di corsa ad iscrivermi al circolo del partito comunista "Peppino Impastato".

Scritto questo, chiudo la parente politica.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 09, 2016, 05:12:02 PM
Ma.... se tutti dicono alcune verità e molte bugie? Tocca scegliere il male minore, soppesando i pro e i contro.... certo, non c'è una bilancia perfetta; è un giudizio ad occhio, difficile; ma certo non è un giudizio fra il bianco e il nero, è un giudizio da dare a malincuore, con molti dubbi, e senza alcun entusiasmo. Parlo di equitazione, ovviamente, la parente politica è chiusa.  :horse-wink:

Insisto: non per il fatto che la capezzina Parelli venga venduta al triplo del suo valore, uno deve incassarsi tanto da lanciare l'anatema. Bisogna dare un giudizio complessivo. Visti i risultati medi, Parelli per me vale, una giusta combinazione di "uomo di cavalli" e di "istruttore dei principi base, quelli  comuni a tutte le equitazioni". Buttare via tutto mi pare uno scatto di nervi, dettato da intolleranze viscerali.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 10, 2016, 01:20:28 PM
Ma che scattodinerviviscerali!

Trattasi di ragionamenti ciu quali hotentato di spiegare milla volte che trattasi di evidenti prese per il culo.

Partiamo dal facto che il lallo capisce prima e meglio un "cristiano", mentre son pochi i cristiani che capiscono bellillamente lo lallo.

Su questa discrasia si basa la fortuna dei cauboi de noartri, ma ne parleremo nella Imbalsamata, quì tutto si perde, le hose fondamentali, si confondono tra liete minchiate e personalissime convinzioni.
Titolo: Delatori: diventa anche tu un delatore!
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 10, 2016, 06:54:39 PM
Care Ragasse, il vostro affezionatissimo vi fa una rivelatione:
col tempo, a mia scajola, ho formato una "rete di delatori", si tratta di ragasse che non scrivono nei faori, ma mi seguono ostinatamente da anni, costoro - ognitanto - si fanno sentire per segnalarmi un argomento che reputano interessante.

Ad esempio, fu grazie alla delazione di una gioliva ragassa femmina che scoprii "Passione di Donne", della Roberta Ravello; la ragassa in quistione mi regalò persino quel pretiosissimo librello dal quale è partito Lalli&Tope, la scoperta di Digard, di Tourre-Malen, di Le Gauillou, di Gouraud da quest'ultimo ho rubato il motto che vedete sotto.

Oggi, un delatore, mi ha spedito un video pretiosissimo. un documento in cui parla un vecchio - oltre novant'anni  - mulattiere... ha cominciato, com'era normale che fosse a 10 anni e ha cognosciuto/ha lavorato assieme ad alcune centinaia di muli, per hora, vi segnalo solo queste sue parole... [i]gli parlavamo e loro capivano...[/i]confermo era verissimo!

E questo attiene perfettamente a quanto ho detto nei post quì sopra...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 10, 2016, 08:20:44 PM
Stai dicendo che l'unico modo di capire veramente i quadrupedi è iniziare a dieci anni facendo i mulattieri per vari decenni? >O, alla mongola, montando in sella da bambini senza scendere più fino alla tomba? Può essere. Ma allora, che stiamo a parlare? Dillo chiaro, che chi non ha avuto la possibilità di un contatto quotidiano e profondo con cavalli, e uomini di cavalli, fin dall'infanzia, non può capire e non capirà mai. La facciamo più breve.

Tieni conto che l'esperienza del vecchio mularo o del mongolo non serve a nulla, a chi non può fare la sua vita. Non è questione di fidarsi o non fidarsi della loro esperienza: semplicemente la loro esperienza non serve, non funzionerebbe. Temo, aimè, nemmeno la tua; troppo lunga la frequentazione di cavalli e di uomini di cavalli. Tu devi considerare che ti rivolgi a persone che NON hanno questa esperienza  e che non l'avranno mai.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 11, 2016, 07:53:26 AM
si beh. è così.
è un istinto. o ce l hai o no.
iniziare da puccoli aiuta tantissimo ma potrebbe non bastare.
se usi il cervello sarai sempre in ritardo, fraintenderai e sarai frainteso.
se il cavallo lo senti non sbagli.
ma è una cosa istintiva, innata forse, non la puoi imparare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 11, 2016, 09:32:28 AM
Il video del venerando mulattiere, gentilmente delazionatomi, mi ha fatto ricordare un personaggio assai simpatico: il commerciante di Sanfratello che aveva all'ingrasso Oddo quando - diciassetteanni fa - da lui lo comprai.

Per la istessa ragion, mi son sovvenuto degli addetti alla fiera del bestiame di Modena e di Montichiari, dove, a giorni stabiliti si trattano anche i lalli... presto ciacolerò di costoro, così affrontiamo l'argumenta senza sgomodare gauci, mongoli e cauboi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 11, 2016, 10:06:44 PM
Poker ha detto una sacrosanta verità.

Non c'è niente da fare: o hai un talento innato o, se non ce l'hai, potrai montare mille cavalli, allenarti millemila ore ma potrai al massimo diventare un bravo cavaliere, non un Cavaliere.

In questi giorni per passare il tempo leggevo la biografia di Andre Agassi il tennista. A parte il fatto che sia lui che la moglie (Stefi Graaf) hanno cominciato a giocare a tennis quasi prima di cominciare a camminare e sono stati sottoposti dai rispettivi genitori ad allenamenti a dir poco disumani, ma avevano delle doti innate: la freddezza, la capacità di elaborare una strategia di gioco e modificarla nel corso della partita, la capacità di leggere lo stato d'animo dell'avversario, la capacità di mantenere la concentrazione per ore, la capacità di sentire la palla...insomma un mix di caratteristiche che non possono essere apprese, o ci nasci o niente.
A cavallo è lo stesso.   
Titolo: Le liete scemate.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 11, 2016, 11:20:03 PM
Moment!

Quì non si parla di eccellenze, di questo, già ne parlammo e dissi che Valentino Rossi e tutti i suoi concorrenti, per avere quei risultati devono cominiciare a 4/5 anni con le minibaic, lo stesso dicasi per Roseberg, Hamilton e Fittipaldi, che per fare la Formula Uno devono cominciare a 6/7 ani coi gocart.
Portai questi lieti paragoni ad esemplo, pereché, chiunque di noi abbia guidato una moto in piega o una auto in derapata sa che questi mezzi si sentono/si controllano col "culo radiologico" tal quale lo lallo.
Tutti i grandi cavaglieri hanno cominciato a montare da infanti, da Fillis a JDO, da Baucher a Mancinelli ad Oliveira, a L'Hotte, a Rousselet, :

(https://i.ytimg.com/vi/yH-it2r8AXs/maxresdefault.jpg)

Su questo non c'è discussione!

Ma non per nulla accennai agli addetti ai mercati del bestiame, ai mulattieri et ai commerciante di Sanfratello... lo feci per rispondere alle angoscie del buon Alex che sono codeste:

Stai dicendo che l'unico modo di capire veramente i quadrupedi è iniziare a dieci anni facendo i mulattieri per vari decenni? >O, alla mongola, montando in sella da bambini senza scendere più fino alla tomba? Può essere. Ma allora, che stiamo a parlare? Dillo chiaro, che chi non ha avuto la possibilità di un contatto quotidiano e profondo con cavalli, e uomini di cavalli, fin dall'infanzia, non può capire e non capirà mai. La facciamo più breve.

Maravigliomi che personcine intelligenti come voi non arrivino a capire - da sole - la differentia tra le tante "squole di relatione", i giuochetti, e le liete scemate  più o meno parrelliformi che i bravi orsmen propongono e la realté.

Ma di questo - come dissi - ne scriverò nella Imbalsamata.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 12, 2016, 10:09:54 AM
Karl ha cominciato dopo aver lasciato gli studi da dottore... quindi a vent'anni o giù di li... c'è speranza per tutti quindi.

Conta quello che uno ha dentro... poi lo puoi incanalare più nella tecnica o più nell'istinto ma devi averlo dentro.

Immagino che avendo avuto la possibilità, milioni di figli di carrettieri e mulattieri siano andati con viva soddisfazione a lavorare in asettici studi in città e che meno della metà siano rimasti a seguire la vocazione del carrettiere... di quelli rimasti a vivere col bestiame quanti sono provetti horseman? Quasi nessuno, la maggiorparte si accontenta di saperci avere a che fare per metterli fuori al mattino e dentro la sera senza problemi per riuscire in tempo a vedere la partita in tivù. Cosa dovrei imparare da costoro?

Magari invece dalla città esce un figlio di avvocato con la passione per i cavalli e che a forza di studiarli e con la passione arriva a capire certi meccanismi meglio di qualunque vecchio carrettiere. Perché no?!

E' quello che hai dentro che conta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 12, 2016, 10:25:44 AM
appunto.
ce l hai di default. o non ce l hai.
Titolo: Equitazione sensazionale.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2016, 10:35:59 AM
Ecco come nomerò il mio nuovo metoda: Equitazione Sensazionale!

Dopo quella sentimentale e quella in morbidezza vualà l'equitatione delle sensazioni tutta basata sulle sensazioni che ci dona lo lallo... ma sono indeciso, forse  la nomarò: "equitazione senzazionale",  senza azioni sfruttando le qualità telepatiche dello lallo  - che come tutte sappiamo -  è ben fornito.

Un certo Blake, negli anni 70 del s.s. - quando andavano di moda: "di che segno sei?", le effemeridi, il paranormale e gli oroscopi sciscientifici, "dimostrò" le doti paranormali dello lallo, ecco, quelo sarà il prossimo aptudait del mondo del lallo, noi ragase non aspettiamo altro!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 12, 2016, 12:09:31 PM
Vi faccio notare che non esiste UNA parola italiana per "horseman" (la migliore approssimazione è "uomo di cavalli", ma non è UNA parola) e men che meno di "horsemanship". La mancanza di una parola è indice certo di mancanza di interesse riguardo al concetto. La nostra equitazione ha due origini: quella nobile da guerra e da parata, e quella sportiva inglese. In entrambi i casi, al cavaliere non era affatto richiesto di essere nemmeno decente in horsemanship, se ne occupavano altri. A rigore, per fare Equitazione non serve nemmeno saper condurre bene un cavallo a mano; se ne occupa uno dei "servi" (siano essi garzoni, groom, o militari di bassa leva).

Per i soggetti che menziona Raffaele, non c'è bisogno che qualcuno lo insegni, lo sanno da sè come sanno camminare.

Per chi oggi si avvicina all'equitazione, se vuole impararlo qualcuno glie lo deve insegnare.

Questo è un motivo del MERITATO successo di Parelli et al; la loro equitazione non nasce nè dalla guerra o dalla parata, nè dallo sport; nasce dal lavoro con i cavalli. E si sforza di insegnare "horsemanship" prima ancora che "equitation". Un merito enorme.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 12, 2016, 01:48:59 PM
e chi l ha detto che è un merito?e a cosa serve essere horseman o uomocavallo se non si fa equitazione.
ma soprattutto, non conosco nessuno che sia diventato uomocavallo grazie a corsi stage metodi lezioni.
ci sono cavalieri o uomini di cavalli da una vita che erano gia uomocavallo e sono diventati modaiolamente horseman.
ma non esistono persone che non avevano rapporti col cavallo che siano diventati horseman.
chi parellizza ottiene qualcosa, se è metodico e paziente.
ma qualcosa francamente non è molto. certo, sempre meglio di niente. ma il "forse meno di niente" si puo ottenere anche con il metodo mariuccia, il metodo fava, il metodo sega, il metodo sotomaior.
poi certo c è da parlare di equitazione.. che centra zero con cavallouomonave.
e allora, perchè non dedicarsi a manshippare altri animali???
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2016, 02:04:56 PM
Bravo  Poker, la strada è quella, ma risparmiati per l'Imbalsamata.

Caro Alex le tue idee sono un cicinin confuse, tutti i grandi cavallerizzi son stati anco grandi orsemen, grandi uomini di lalli, anche se è vero che non si "abbassavano" a domare e a scozzonare i lalli che addestravano quella attività era reputata  da scavezzacollo, lo facevano solo per spasso personale, vedi d'Aure.

Quelo che dici forse valeva per una certa nobiltà debosciata e per degli ufficiali supariori della minchia: anche allora c'erano i "lapo" di turno che invece di scassare ferrari scassavano pregiatissimi lalli.

Ma dei "sussurratori" che si dicie? Perché non se ne parla più?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 12, 2016, 02:27:49 PM
Giusto ieri o ieri l'altro un "principiante" di wikisource ha messo il dito nella piaga riguardo a un annoso problema. Alle volte, chi ha le idee confuse può vedere più chiaro di chi ha le idee chiare: soprattutto coglie meglio la confusione.

Quanto dici vale per i cavallerizzi, non per i cavalieri; e comunque dei "grandi" al neofita che per la prima volta tocca un cavallo non gliene può fregar di meno: sarebbe un imbecille se tentasse di emularli. Se invece è intelligente deve partire da zero; con la forca a spalare letame, certo, ma prima il cavallo nel box deve incapezzarlo e portarlo fuori dal box - è da qui che si parte.

Prima di criticare chi insegna o tenta di insegnare la horsemanship, occorre che tu possa metterti nei panni di questo neofita assoluto. Io sto dalla sua parte e capisco benissimo i suoi problemi, ed è lui che voglio aiutare; non certo max, o poker, o te, o Nicola.....

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 12, 2016, 03:06:04 PM
si ma alex...
guarda  che non serve proprio niente per portare fuori dal box un cavallo.
sai quanti groom rumeni, indiani, moldavi che non hanno mai toccato un cavallo trovano lavoro nei maneggi e ivi lavorano serenamente per decenni senza fare nessun tipo di percorso sul cavallo?
migliaia e migliaia!
nella gestione il cavallo è esattamente come qualsiasi altro animale da fattoria.

siamo all'assurdo. siamo arrivati a un punto a cui alle persone va fatto un corso perfino per respirare. un paio di mesi fa ho visto un video finalizzato ad insegnarci come sederci per fare la cacca nel modo corretto.. è veramente assurdo...

non devi esultare del fatto che si siano create scuole che insegnano ai cretini a fare la cacca, ti devi invece incavolare del fatto che c'è gente che è diventata così cretina da aver bisogno di un videocorso per cagare.

capisci quello che voglio dire? non dobbiamo essere grati alla sigaretta elettronica perchè aiuta (forse) i tabagisti a smettere di fumare, dobbiamo essere sconcertati che ci siano persone che son diventate tabagiste!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 12, 2016, 05:05:57 PM
I groom rumeni che lavorano nel mio maneggio in Romania lavorano con i cavalli da esbosco. "Li hanno visti già"  :horse-wink: e comunque, anche se non li avessero mai visti, lavorano a contatto con i cavalli 8-10 ore al giorno 5-6-7 giorni alla settimana, non appena mettono piede (e mano...) in un maneggio italiano.

Conducono i cavalli alla longhina come dico io - come mi è stato insegnato - e non come gli verrebbe spiegato da molti istruttori di equitazione. Se non capisci la difficoltà, non puoi metterti in contatto con un principiante curioso; non puoi sentire alcuna "empatia", non vedi e non senti le sue difficoltà. E se non le vedi e non le senti, non puoi insegnargli nulla.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2016, 07:05:21 PM
Già, gli stallieri rumeni, ricordo Victor, la sua familia faceva ippotrasporti con un carrellone gommato... l'andammo a trovare,  mi pare che raccontai del loro lallo assassino... l'ippicida!

Care ragasse, Poker ha fatto un ottimo esempio, ma voglio raccontarvi un racconto che racconta un episodio "strano" di cui fu protagonista Luigi, il commerciante di Sanfratello del quale presto vi racconterò il sua aspetto fisico, vi racconterò il suo modus vivendi e vi racconterò del suo dialetto della lingua gallico.italica che si ciacola su quelle montagne.

Era nel suo capannone, dove son messi alla rinfusa, vacche, vitelli e lalli.
La maggior parte li ha allo stato bravo o semibravo, nel capannone c'ha le bestie per il finissaggio.

Asssieme al suo anziano padre entrano in un recinto dove ci sono 4/5 polledri di un paio d'anni, lalli sanfratellani di quelli tosti,dividono dal gruppetto un bel soggetto sarà stato già 400 kili, Luigi lo fa entrare in un reparto più piccolo del recinto, sempre con la massima calma, bofonchiando chissàchecosa, si avvicina al lallo con la capezza in mano, stacca dalla parete una stecie di battifianchi di quelli che si mettono nei camions per dividere i lalli durante il viaggio, e, con naturalezza, incastra il lallo tra la parete e il battifianchi, lasciando il polledro conla testa che da verso l'uscita della trappola, si mette appoggiato alla precaria struttura e gli infila la capezza di corda chiudendola poi con una mano sola, dopo di ché esce col lallo alla mano che, appena capita la situescion,  comincia a tirare... il resto non ha importanza.

Il fatto è che era la prima volta che si incapezzava quel lallo, dopo gli domandai: ma fai sempre così?
No - mi rispose - la prima volta di solito usiamo la canna o il palo: ma questo si vedeva che era "un padre di famiglia".

Ecco, lui "vedeva" che era un soggetto docile, così come Tom Bass vedeva i ploblemi di Belle Beach e li risolse bellillamente... Tom e Luigi sono amboedue - "su pianeti lontanissimi" - due uomini di lalli o se più ti piace  tuorsemen.

(http://4.bp.blogspot.com/-1kZF8Nun4pc/VJ8T0mGIGEI/AAAAAAAAAhw/fzmbRkD3XgI/s1600/Tom%2BBass%2BBelle%2BBeach.jpg)...

Andare a lezione di orsemen è una colossale presa per il culo: quelo che ti inzegnano son trucchetti della minchia quello che "vedevano" Luigi e Tom niuno te lo può insegnar.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 13, 2016, 11:04:52 AM
eh si.
è quella la ciulata.
che per quanta passione, quanto tempo, quanti soldi uno abbia, certe cose non si possono insegnare o comprare.
però si può comprare un super cavallo, che rende superfluo il tatto, il senso.
se non puoi diventare horseman puoi sempre comprare un manhorse, un cavallo che sa far funzionare qualsiasi uomo.

dovremmo coniare il termine manhorseship ahahahahahahahhahahaahahahhaha
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 13, 2016, 11:57:05 AM
Sì, è il vecchio discorso che i cavalieri normali non devono occuparsi nè preoccuparsi di addestramento.

La considero una delle peggiori cose dell'attuale modello standard di istruzione equestre.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 13, 2016, 02:16:06 PM
:'equivoco in cui cadiamo/in cui fanno cadere noi ragasse poarete, per mi, è claro, maravigliomi come facciate a non vederlo.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 13, 2016, 03:47:26 PM
L'equivoco maximo che io vedo in questa dicotomia cavaliere/addestratore è il seguente: "Nel momento in cui avvicinate un cavallo, e molto più quando lo montate, il cavallo inevitabilmente e sempre apprende. Lo vogliate o no, ne siate consapevoli o no. E' essenziale che ne sappiate qualcosa, perchè altrimenti il cavallo apprenderà cose che voi non desiderate che apprenda e che non vi rendete conto che gli state insegnando".

Non esiste pratica di equitazione che non sia al tempo stesso, in senso lato, addestramento, consapevole o inconsapevole, giusto o sbagliato.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 13, 2016, 05:37:46 PM
Aggiungo per chiarire. Parelli & al riempiono un vuoto. Non l'hanno creato loro, il vuoto: c'è. Rassegnatevi. Voi non lo vedete (e non vedendolo non lo potete concepire) ma c'è.

Certo che non siete (raffaele e poker, intendo) contenti di nessuno. No ai parelliformi, no ai gambegambe, no a questo, no a quello..... ma da chi cavolo deve imparare un poveretto? Quanti istruttori come-va-bene-a-voi ci sono in Italia?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 13, 2016, 05:48:17 PM
no guarda.
qui in Lombardia è pieno di ottimi istruttori, tutti "gambe gambe" come li chiamate voi.
e pieno di ottimi cavalieri.
basta aver voglia di imparare e sbattersi.
se vuoi posso farti un elenco di istruttori che io reputo veramente bravi (ognuno poi coi suoi punti di forza e deboli, chiaramente)...

poi, scusa eh, ma in un mondo in cui vanno i Vedaniani, i Karlisti, i Radicchiani e chi più ne ha più ne metta, che parlano SOLO SOLO SOLO SOLO SOLTANTO della bocca, della nuca, della mano... che si preoccupano sempre e SOLO SOLO SOLO SOLO SOLTANTO di quello che accade al davanti del cavallo, beh BEN VENGANO I GAMBE GAMBE, almeno la smettiamo con i cavalli morti in piedi, sotto cadenza, brutti, criceti, BRUTTI lo ripeto, che si vedono in giro nelle scuole di questi signori.

evviva i gambe gambe e tutti coloro che le usano senza pudore e si ricordano che il cavallo è una cosa unica, grande e grossa, che non finisce davanti all'arcione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Dicembre 13, 2016, 05:56:28 PM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 13, 2016, 05:48:17 PM
no guarda.
qui in Lombardia è pieno di ottimi istruttori, tutti "gambe gambe" come li chiamate voi.
e pieno di ottimi cavalieri.
basta aver voglia di imparare e sbattersi.
se vuoi posso farti un elenco di istruttori che io reputo veramente bravi (ognuno poi coi suoi punti di forza e deboli, chiaramente)...

poi, scusa eh, ma in un mondo in cui vanno i Vedaniani, i Karlisti, i Radicchiani e chi più ne ha più ne metta, che parlano SOLO SOLO SOLO SOLO SOLTANTO della bocca, della nuca, della mano... che si preoccupano sempre e SOLO SOLO SOLO SOLO SOLTANTO di quello che accade al davanti del cavallo, beh BEN VENGANO I GAMBE GAMBE, almeno la smettiamo con i cavalli morti in piedi, sotto cadenza, brutti, criceti, BRUTTI lo ripeto, che si vedono in giro nelle scuole di questi signori.

evviva i gambe gambe e tutti coloro che le usano senza pudore e si ricordano che il cavallo è una cosa unica, grande e grossa, che non finisce davanti all'arcione.

:perfect:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 13, 2016, 06:10:29 PM
Ok. Guarda però che l'espressione "istruttore gambegambe" non l'ho coniata io; l'ha coniata raffaele; mettetevi un po' d'accordo fra di voi.... Tu hai un altro tipo di "cecità", non capisci come possa essere bello e appagante fare un lungo giro al passo, tranquillamente, insieme a un cavallo. Vero? Tu vuoi sentire l'adrenalina....  Io non disprezzo quello che piace a te.... per favore tu non disprezzare quello che piace a me.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 13, 2016, 06:17:28 PM
ma assolutamente no.
io mi faccio un sacco di passeggiate bellissime appena posso e tante volte sto al passo e basta (dipende da dove vado, ci sono posti che veramente non mi accorgo nemmeno di stare sul cavallo, non mi ricordo neanche che il cavallo c'è da tanto sono rilassato e insieme alla natura).
io capisco chi ama andare a cavallo e basta.

poi, per me il dressage è veramente una cosa raccapricciante, ma questa è la mia idea.
Titolo: Il lallo, animala da compagnia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 13, 2016, 08:08:56 PM
"Gambegambe" è l'intercalare che risuona nelle cavallerizze che ho frequentato, la dicono/la urlano i distruttori più rinomati che cognosco.
Sono costretti a dirlo pereché i lalli di squola son dei vecchi polmoni sfiatati e gli aglievi sono tutte ragassine che voglion saltare, devono saltare, hanno l'assoluta necessità di saltare, poco gliene cale se il lallo deambula su 3 zampe... non parliamo di dressage o lavoro in piano!

Da quelo che vedo, la classe degli istruttori isolani è formata da giovinii che non capiscono una minchia e da vecchi catenacci che - oltre a non capire una minchia - penzano solo a vender gli scarti equini che giungono quì da mezzeuropa... rimpiango gli appuntati e i marescialli del tempo che fu, e questo è "quanto dire"!

Tutti gli istruttori parlano ai loro aglievi...

Baucher diceva: leger, leger.
D'Aure: en avant, en avant.
Rousselet: aplomb, aplomb... de l'aplomb.
L'Hotte... non parlava, infatti, lo chiamavano: le "sublime muet"... al massimo diceva: fate come me!  :dontknow:

Riguardo il "vuoto" riempito da parrellati chiariamo: non si tratta solo di vuoto ma ddella utanza che è cambiata e i furbastri hanno "inventato" una nuova equitatione, un nuovo rapporto, una nuova dimensione del lallo adatta alle ragasse che hanno altre esigenze, altri scopi, altre visioni dello lallo, ma di questo troverete amplia documentatione in Lalli&Tope.

Quando il lallo sarà ufficialmente, legalmente, praticamente considerato un "animala da compagnia" tal quale il criceto, si chiuderà il cerchio... io non ci sarò, non ci voglio essere.
Titolo: Esterefatto
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 15, 2016, 12:21:26 AM

La "Parola Contraria": la mia.                                      258946
Gruppo di sostegno: noi Shopaholic da selleria   
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il ghep, il divario, la differenza tra questo topicone e quello secondo classificato ha superato le 100.000 (centomila) visite.

Mi sento  Ester e Fatto... stato di profondo stupore o situazione di sdoppiamento di personalità dovuto all'abuso di sostanze?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 15, 2016, 08:01:01 AM
ahaaha guarda che i numeri sono complottisti.
scie chimiche
rollkur
vaccini
11 settembre
e ora la parola contraria.

dietro a tutto ciò c è sicuramente la cia o il mossad...
Titolo: Si fa presto a dire equitazione...
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 22, 2016, 11:17:00 AM
Dividiamo la lana dalla seta: quelo che vediamo nei lieti videii del Natural dressage, nelle ipporelationi, nei rapporti zooantropologici della minchia et altre scemate del genero non trattasi di equitatione ma di manifestationi che hanno a che fare colla psicoticità o meglio col transfert dei nostri bisogni, delle nostre pulsioni che - noi ragasse di ogni etade et conditione sociale - facciamo sugli animala.

(http://www.animaleamico.com/public/image/photo_an/135121/595733/FT_15420446.jpg)

Pereché abbiamo trasformato il feroce potente grosso lupo in questi ridicoli botoli?

Rispondiamo a questa domanda e cominciamo a capire...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 22, 2016, 02:09:08 PM
Bell'esempio con due precisazioni:

1. l'addomesticamento del lupo & specie parenti è molto più antico;
2. la selezione di razze canine "ornamentali" o "da compagnia" è iniziata molti secoli fa, già figurano nelle tenere braccia di dame rinascimentali, tuttavia esistono ancora cagnacci grossi, forti e e di carattere. La prognosi per il cavallo è fausta.  :blob3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 22, 2016, 03:32:04 PM
non per nulla, per me, una delle donne più affascinanti dell'arte è la dama con l'ermellino.
per chi conosce la campagna, gli ermellini sono tra gli animali più schivi, selvatici, maledetti del bosco, oltre che sterminatori e mutilatori di coniglietti e pulcini...
piccoli malvagi killer....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Dicembre 22, 2016, 08:52:54 PM
Ermellini in campagna, da noi in Italia non ce ne sono. Ce ne sono pochini solo in certe zone alpine. Io in tanti anni ne ho visto uno solo (con la livrea estiva, quindi color nocciola con la pettorina bianca) sul sentiero che da Solda, sotto l'Ortles, va al rifugio del Coston, a quota 2400, veramente troppo in alto per essere una donnola.
Qui da noi in pianura, tante donnole, piccole come gli ermellini, qualche faina e, abbastanza rara, qualche martora. Tutte però bestioline sanguinarie come dice Poker.
Quanto alla Gallerani, con la sua arietta di toscana emigrata in Brianza, ho sempre avuto la sensazione che avesse in grembo una faina albina: quell'ermellino è enorme rispetto agli esemplari veri. Ma certo Leonardo voleva simboleggiare il Moro tra le braccia dell'amante. E doveva farlo "importante", mica un ragnetto che si perde nella scollatura.
Scusate la digressione.
Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 22, 2016, 09:47:21 PM
Infatti si dice che quell'ermellino in realtà fosse un furetto (quello sì, addomesticabile e pertanto addomesticato, unico fra i mustelidi), ben più grosso di un ermellino. Mustelidi - animali meravigliosi..... ho incontrato in libertà solo qualche donnola e in una circostanza eccezionale due martore.

Ma stiamo forse andando OT?  :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Dicembre 22, 2016, 10:12:39 PM
Ma non sarebbe stato bello paragonare il Moro a un "furetto" (etim. piccolo ladro). E poi non ha il muso da furetto (quello dipinto dal Leonardo, non il Moro).
Una volta pescavo seduto sotto una robinia, fermo e in silenzio. E' uscita una donnola attratta dalle scardole che si muovevano nel contenitore dei pesci che avevo preso. Si è avvicinata a un metro da me e si è affacciata sul bordo del secchiello, poi se n'è andata.
Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 23, 2016, 02:04:37 AM
Io adoro gli OT... lovviamente queli intelligenti, et sapidi come questo.

Tornamo in tema

(http://www.ideegreen.it/wp-content/uploads/2015/07/gatto-persiano3.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 23, 2016, 07:54:23 AM
Gatti rossi!  :love4:

Ministoria di due gatti rossi che sono passati da casa mia, entrambi "di colonia".

T: cibo offerto una sola volta "a casa sua"; ha percorso varie centinaia di metri, ha scovato dove abitiamo, ha chiesto di entrare e dal giorno 0 è diventato un modello di "gatto di casa" perfettamente educato e coccolone.
R: avvicinatosi malconcio al nostro giardino e nutrito, ci sono voluti parecchi anni per riuscire a sfiorarlo senza che facesse la sceneggiata "attento che ti massacro". Stazionava fuori di una nostra finestra guardando dentro. Per anni e anni.

Se due gatti hanno differenze caratteriali così "leggere", figuriamoci due cavalli....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 23, 2016, 01:09:15 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 23, 2016, 02:04:37 AM
(http://www.ideegreen.it/wp-content/uploads/2015/07/gatto-persiano3.jpg)

(http://www.cani.com/sites/default/files/imagecache/column_width/xcani,P20,P2827,P29.jpg.pagespeed.ic.N2HkwKYIzQ.jpg)

Le "convergenze evolutive" sono ben cognosciute in natura, l'esempio classico è quello tra lo squalo e il delfino: un pesce e un mammifero che, pur appartenendo a due specie diverse, vivendo nello stesso ambiente, sulla spinta della selezione naturale, hanno sviluppato anatomie e comportamenti simili.

Ora, la simiglianza tra il persiano e il pechinese è evidente, come è evidente che quei caratteri son stati ottenuti per seletione artificiale, cioé son stati "creati" dall'omo.



Il gatto, come il cane, ha subito la medesima trasformazione, la piccola belva sanguinaria, è diventata - in apparenza - un pacioccoso morbido pelusc con oculi grandi, "labbra" sporgenti, nasino piccino, mento sfuggente, corpo picciol tondo e morbidoso, vocina stridula perfino... praticamente l'omo si è costruito/si è selezionato un bestio da coccolare e da tenere in braccio: un bambino.

Come sappiamo, le razze di cani sono state selezionate per soddisfare vari bisogni dell'omo: la caccia, la guardia, la difesa ecc. è evidente che la selezione del carlino, del pechinese et similia è stata spinta da un bisogno altrettanto impellente, la maternità.

Stranamente, la maternità è un sentimiento prettamente femminile, ma che hanno anche un significativo numero di uomini... ricordo che procurai ad una amica di mia figlia - tramite un mio cognoscente allevatore di cani da caccia - un carlino:  800.000 lire più le spese di viaggio... la ragassa andè personalemente a ritirarlo nel Lazio.
Allora non capii, e mi sembrò una follia spentere tutto quel dinero per un "mostriciattolo" simile, al quale furono dedicate cure et attenzioni - per me inconcepibili - degne di un principino: pappine, vet. di lusso, cestino scozzese per far la nanna, cappottino invernale...

Ora, i hani son parimenti amati da uomini et donne, i quali possono scegliere tra una infinità di razze con attitudini ben seletionate, personalmente amo i bastardini, ne ho avuti molti, ma anco un pastore tedesco, un corso e un bob tail.

Vice e versa, il lallo sta diventando/è diventato appannaggio per sole femmine sapiens...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 23, 2016, 03:43:22 PM
non è così.
i maneggi di gambe gambe, come li chiami tu, sono PIENI di splendidi cavalli di tutto rispetto.
fortunatamente esistono ancora gli sport equestri e gente che li pratica con passione e, perchè no, spregiudicatezza.
invece di criticare i gambe gambe, devi ammettere che sono gli ultimi baluardi del cavallo sportivo.

tra l'altro tutti questi carinissimi nuovi guru, e parlo di carletto, vedano (che si può leggere sia come vedàno che come vèdano, visto che è sempre in tv o a pubblicizzarsi su 200.000 canali di you tube, facebook, twitter, vimeo, nonnapapera), radicchio ecc non stanno facendo un bel lavoro per la conservazione del cavallo.
vogliono far passare il messaggio (politicamente corretto, non c'è dubbio) che tutti i cavalli possono fare tutto. che il gipsy può fare dressage. che l'arabo può saltare. che il tpr può fare alta scuola. che l'oldemburg può fare trekking in montagna).

messaggio assolutamente deleterio. così i maneggi si riempiono di cavalli brutti, inadatti, inutili, orrendi e di persone (donne o maschietti particolarmente sensibili) che non combinano nulla, occupano solo il campo dando fastidio quando qualcuno deve montare. queste persone alla lunga sono sempre più depresse o più fanatiche. diventano depresse perchè non riescono a fare nulla di quel che vorrebbero fare, e si sentono fallite (giustamente per altro). oppure, di fronte al fatto che non conbinano nulla, diventano invasati, guardano solo gli altri come loro (che non combinano niente), parlano solo con quelli come loro (che non combinano niente) e criticano tutto il resto. praticamente chi va avanti (magari - se dio vuole - cambiando quel cadavere di cavallo) è uno poco etico, uno che sceglie scorciatoie, uno che scende a compromessi. loro si che imparano tanto facendo... boh, un tubo... con un cavallo inadatto... certo che anche loro, se avessero voluto cambiare cavallo, sarebbero a saltare piazza di siena o a zompettare la kur ad aachen, ma no, loro no, loro sono coerenti, puri.

e così niente. dopo 10 anni: cavalli che non entrano negli angoli; cavalli che comandano, fingendo di spaventarsi ogni 2 per tre; cavalli che lavorano poco e si stancano subito; cavalli barefoot (tanto non lavorano); cavalli che partono in galoppo solo quando vogliono loro e - cosa gravissima - padroni che tollerano tutto questo senza VEDERE che è un indubbio, indiscutibile fallimento dal punto di vista dell'equitazione.

non esistono scuse. non esistono attenuanti.
non essere in grado di fare in maniera infallibile cose elementari (passo trotto e galoppo, barriere a terra) dopo anni che si monta un cavallo è una indiscutibile disfatta.
se si vuole fare equitazione.

se si amano i cavalli come animali va benissimo tutto, e io lo rispetto.
però allora trovo un filino incoerente montarli (ma questo è il mio parere, non pretendo che tutti la pensino come me).

quindi viva i gambe gambe, che quando ti presenti in maneggio con il barockpino per far lezione di salto ti ridono in faccia e ti esortano a sostituire la mucca con un cavallo.
d'altro canto, c'è posto per tutti. per il carlino come per il pastore tedesco.
però deve essere chiaro che il primo va bene per stare in grembo a russare e non può fare il cane da lavoro come il secondo. e viceversa.
i carlini devono stare in salotto
il pastore tedesco deve stare in giro, al freddo, a correre, saltare, abbaiare, fare il suo lavoro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 23, 2016, 05:09:06 PM
Mi ritrovo abbastanza al tuo terzo paragrafo. Con una differenza, non da poco: io non occupo il campo e quindi non do fastidio a nessuno  :occasion14:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Dicembre 23, 2016, 06:12:07 PM
Temo che Poker abbia ragione.
Soprattutto su un punto che lui dà per sottinteso ma che esce prepotentemente: la necessità per un novello che voglia far cose di cavalli con i cavalli (prima di evolvere la tecnica, cioè appena uscito dalle mani di un "otibì"), la necessità, dicevo, di imparare che tutti i cavalli hanno una destinazione d'uso dettata dal loro bagaglio ereditario, dalla morfologia acquisita con il lavoro dei primi anni, dal loro sangue, dal loro carattere, dai condizionamenti ricevuti.
E subito dopo, decidere cosa vuol fare di sé nell'immediato futuro.
Oltre ai casi di gente che vuol saltare col frisone, ne vedo tanti che hanno il saltatore ma non si sognano di alzarsi neppure su una croce in croce.
Vorrebbero trasformarlo in un cavallo da passeggiatina domenicale e quindi lo trovano sempre troppo "avanti" o "carico", come piace dire a loro: "Ah, guarda com'è carico: oggi non mi fido a uscire". Ed ecco che, come nota Poker, passano a ingombrare il maneggio al passo o a girare alla corda la loro vittima con la tecnica del provetto aquilonista in balia del vento.
Se poi trovano il coraggio di uscire, stategli dietro, ché almeno li tenete d'occhio. C'è da imparare cose nuove sulla natura umana.

Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 23, 2016, 07:35:03 PM
Beh fare passo, trotto e galoppo non è detto che sia poi così elementare, bisogna vedere COME si fanno, d'altra parte (come dice sempre la mia amica istruttrice) anche Gal fa SOLO passo, trotto e galoppo  :chewyhorse:

Concordo con quello che dice Poker circa l'uso delle razze in base alle loro attitudini ma non concordo con l'osservazione snobistica (scusa Poker) secondo cui le persone "che non combinano nulla" stanno solo ad occupare il maneggio dando fastidio a chi "deve montare"; a meno che queste persone non stiano in mezzo al campo a girare il cavallo o a far giochetti da terra, nel momento in cui sono sopra ad un cavallo, come clienti paganti del centro ippico hanno tutto il diritto di stare in campo a far quello che vogliono, anche stare al passo o in alt un'ora intera (purchè ovviamente non intralcino il lavoro altrui).
Altrimenti il circolo ippico dovrebbe attaccare un bel cartello dicendo che accettano solo fenomeni che saltano dotati di adeguato cavallo.

Sai quanta gente c'è che "non combina niente" sulle piste da sci, o sui campi da tennis o nelle piscine o in palestra, che facciamo, li mandiamo tutti a casa a fare il punto a croce? E chi decide chi può praticare uno sport? Chi decide chi è capace, chi è meritevole, chi ha raggiunto un livello adeguato? Eddai!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Dicembre 23, 2016, 08:45:54 PM
Purtroppo tanti si trovano anche a fare cose inadeguate al loro cavallo perché scelgono fermandosi all'aspetto, simpatia, volevo un cavallo tutto mio.. cerchi quando hai delle esigenze, poi col tempo possono cambiare e se non cambi cavallo o ti adegui o si adegua lui.
Niente di tragico, basterebbe ammetterlo a se stessi e agli altti
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 23, 2016, 10:32:45 PM
Il discorso sui gambegambe merita trattatione a parte e non c'entra nullo con quelo che sto diciendao-

L'ambiente fa la seletione naturale, invecie, il "mercato" fa la seletione artificiale. è evidente che se fosse stato per me o per ragasse come me, i carlini non sarebbero mai nati così come i persiani e gli altri botoli della minchia.

Guardiamo in hasa nostra, in questo inclito foro, ci sono dei giolivi utanti che più o meno frequentemente ci propongono: horsemenscip itagliane, triiless, baitless, barefutteria, ipporelationi, promotioni di lalloni da carne per sella ecc, tutto a pagamento.

La parola contraria vi mostra sempliciemente e aggratis  che vi stanno prendendo per il culo,

Beninteso, ogniduno è libero di pavoneggiarsi su un monumentale frison, ma deve sapere che quelo non è un lallo da sella e giuocare collo lallo e prodursi in iieti giuochini della minchia non è equitatione.

V ho accennato l'episodio dove Luigi mette la cavezza ad un



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 23, 2016, 11:36:36 PM
Si affaccia spesso nel forum un utente nuovo che dice, più o meno: dei cavalli non so nulla, come posso imparare qualcosa di buono?

Ebbene: tu critichi giustamente l'offerta del mercato; ma dopo la critica ci vuole la proposta; mi aspetto che sulla giumenta imbalsamata ci sia una proposta di percorso, quel percorso che tu ritieni "giusto" o almeno meno sbagliato.

Non vale:
- suggerire di nascere prima del 1950 in modo da conoscere di persona, da bambini o adolescenti, i "cavallari" di un tempo; non si sceglie quando nascere, non si risuscitano i defunti;
- suggerire di nascere in una fattoria e di avere consuetudine con svariati animali equidi compresi fin dalla più tenera età; nessuno sceglie dove nascere;
- frequentare fin dall'inizio ottimi istruttori, ottimi maniscalchi, ottimi stallieri, ecc; all'inizio (e per molti anni) non si hanno le competenze per giudicare la qualità professionale dei personaggi che si incontrano;
- suggerire letture troppo complesse per essere capite;
- suggerire di cambiare sesso, da femmina  a maschio;
- eccetera.

Attendo fiducioso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 24, 2016, 04:32:00 AM
Moment... non facciamo confusione!

Est bona regula trattare un argumenta per volta, io sto parlando di "seletione naturale" che è imposta dallo ambiente in natura  e dal "mercato" nel mercato  :icon_eek:.

Qualsiasi organismo vivente sopravvissuto fino a noi  è - per forza - perfettamente adattato al suo ambiente, alla sua nicchia ecologica... giusto?

Quando l'ambiente cambia, o l'organismo trova un altro ambiente adatto a lui o si riadatta  - se è capace -  alle nuove conditioni dell'ambiente grazie alla "variabilité" genetica, altrimenti muore.

La selectione artificiale, è di due sorte: culturale/estetica et utilitaristica, spesso le due si fondono mirabilemente assieme.

Potrei continuare a lungo su quest'argomento interessantissimo, ma fermiamoci quì.

Per semplificatio nomerò "mercato" il complesso di cose che ci induce a preferire una hosa piuttosto che un'altra spinti dalla seletione culturalestetica.

Cos'è un carlino? Un mucchio di neotenie, dunque, di "errori" genetici messi assieme per soddisfare il "mercato", che se ne fotte delle tare che si accumulano, come se ne fotte del tacchino natalitio di 48 kili incapace di riprodursi naturalemente.

Alla stessa maniera, il "mercato" modifica l'equitatione e fa nasciere dei lieti succedaneiì, degli allegri  zimbelli dell'addestramento rquestre come: l'arte del dressaggio naturale: una puttaneta pazzesca; la doma doma dolce: un ossimoro e le miriadi di metodi, strumenti, marchingegni tutti "benevoli" e tutti tesi al benessere lallino.
Alla stessa maniera, per la stessa ragione si acquistano, si promuovono pesanti posalemme e si macellano scattanti AA, ma d questo già parlai.

Ora, è chiaro che tutto cambia, non possiamo pretendere che si torni all'antico contratto omo/animale di qualche decennio fa, ma neanche possiamo accettare che questi novelli sciscientifici ci sommergano di puttanete senza almeno tentare di ribellarci.

Mi rendo conto che fino a quando ci sarà qualhuno disposto a spendere  700 euri per un cucciolo di carlino e migliaia di euri per frequentare un corso di "equitatione naturale" la battaglia è persa, ma non la guerra, prima o poi l'evidenza vincierà, basta capire cos'é un cavallo... ammesso che sia qualcosa.

PS. Ho cominciato la solita analisi sul mio grado di bontà in questo periodo, vi farò sapere...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 24, 2016, 08:28:50 AM
OT ma non troppo.

Tu prova a tracciare il percorso giusto per chi sarebbe interessato ai cavalli e all'equitazione, e alla fine qualcuno apprezzerà e sceglierà il cavallo giusto.

Pokerface ha già tracciato il suo: frequentare ambienti orientati all'agonismo, che portino a casa risultati. Affisadarsi ai  migliori "gambegambe" che ci sono in giro, in breve.

Qual è il tuo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 24, 2016, 10:52:13 AM
Beh il suggerimento di Poker è   limitante ed inapplicabile a chi comincia per l'ovvio motivo che un neofita non può sapere se sarà o meno interessato o in grado di praticare ĺ'attività  agonistica, se il cavallo che ha.o avrà sarà  adatto e se il neo cavaliere avrà le doti per essere degno di occupare il campo.
E chi non è interessato all'agonismo e/ o al SO che ne facciamo? Secondo il Poker- pensiero per es.Olivera avrebbe dovuto  essere bandito dai campi : che stava a rompere le bolle a  fare tutte quelle evoluzioni inutili mentre c'era gente che avrebbe  potuto impiegare più utilmente il campo per saltare delle belle barriere colorate?


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 24, 2016, 11:06:23 AM
Io in un certo senso la penso proprio  in modo opposto a Poker, ammiro chi monta per pura passione molto più di chi lo fa per soldi, per vincere una coppetta o per mestiere.
Una volta Angioni scrisse (vado a memoria perché al momento  non ho il post sottomano ) che ĺ'equitazione è  come la musica, non si impara a suonare uno strumento per fare i concerti ma per il puro piacere di imparare ,  idem per chi si dedica ad imparare una lingua straniera, o per chi (già  laureato ) collabora con l'università come cultore della materia.
Io non ho nulla contro gli agonisti e vorrei che gli agonisti non avessero nulla contro i non agonisti. C'è  posto per tutti.
Titolo: U mortu insigna a chianciri
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 24, 2016, 01:38:53 PM
Avevo accennato a Luigi e alla sua nonscialans nell'incapezzare un lallo selvatico, bene, non escludo che il detto soggetto cognoscesse di già il buon Luigi, nel senzo che avesse assaggiato il bastone, hosa naturale per lui dato che nel branco sa individuare perfettamente "quelli che menano" e sa comportarsi di conseguenza.
Come i lalli individuano, classificano l'altro lallo che hanno di fronte?

Leggono il "linguaggio del corpo", ora, potete fare tutti i corsi parrellati della minchia, imparerete una infinità di giuochetti stupidi e di trucchetti da circo ma non ingannerete mai un lallo se avete di lui paura, se non siete decisi nell'affrontarlo, se non siete capaci di dargli sicuressa.

I grandi cavallerizzi montavano una diecina di lalli al giorno, addestrandoli bellillamente, eppure non avevano alcuna relatione con essi, ma erano capaci di far si che ogni lallo si relazionasse con loro, erano loro che si imponevano... ecco la magna differentia, il difetto di fondo: quelli mettevano i lalli in relazione con loro, questi insegnano le ragasse a relazionarsi - relazionarsi si fa per dire - collo lallo.

Dunque, il percorso giusto sarebbe: frequentare accudire il nostro lallo,  imparare a montare, cadere molte volte,  trattare una magna quantità di lalli differenti, trovare cavallari, mulattieri, jumintari, vecchi carrettieri e tentare di estorcer i loro secreti, leggere i classici... seguire il bambino che c'è ancora in noi.

Questo percorso porta - inevitabilmente - alla defezione della major parte di noi, con grave perdita di queli che campano sulla pseudoequitatione, sugli pseudolalli da sella e su tutta la paccottiglia creata per noi ragasse, baitless in primis...

In pratica vi ho detto:
u' mortu insigna a chianciri = il morto insegna a piangere.

Questo detto siculo, apparentemente cinico, per lo vero, ci dicie che, affrontando la realtà, tutto si pote risolvere, anche le hose più difficili.

Dunque, è dal morto/dall lallo che impariamo a patto che si capisca che "Ciccio è morto" e che il  cavallo non è un lallo.
Titolo: Omaggio natalitio a tutte le ragasse femmine.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 25, 2016, 05:47:40 AM
Mirate l'immagine quì sotto!
Si tratta di 4 signore che hanno appena terminato una allegra operazione,  credo che la major parte di noi ragasse svenirebbe solo alla vista di quelo che hanno fatto, loro sorridono graziosamente.
Però, se frequentassimo giornaliermente quell'ambiente, se per guadagnarci il pane dovremmo fare - per forza - quel lavoro, allora scommetto che, tempo una semana, anche noi libreremo al vento rotonda testicula di toro con un lieto sorriso sulle labbra.

u' mortu insigna a chianciri

(https://2.bp.blogspot.com/-zaXn1CjTB-8/WF9L7IJSH8I/AAAAAAAANTY/-ebdzRqwYEUczGJUK39V5FJO1Qg6fVnXQCLcB/s320/vlcsnap-2016-12-25-05h29m55s474.png)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 25, 2016, 07:50:31 AM
Coincidenza. Alludi forse, vista la data odierna, che il torello si chiamava Natale?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 25, 2016, 08:14:54 AM
Ti consiglio di riguardare "Windstorm - Liberi nel vento", lo trovi qui: http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv#v=761366&vd=2016-12-23&vc=2

Buon Natale  :horse-cool:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 25, 2016, 06:31:19 PM
oggi è natale.
ho lavorato. montato la mattina, dato il fieno, il magime, son ritornato nel pomeriggio a dare fieno e mangime.
ho fatto il favore di nutrire anche i cavalli del maneggio.
mentre davo il mangime a una cavalla questa mi ha brancato la mano e strappato la paletta.
da domani questa cavalla non si avvicinerà più alla mangiatoia se c'è qualcuno vicino. non mangerà del tutto se l'umano starà vicino alla mangiatoia.
i cavalli sono pericolosi, non vanno viziati.
io quasi ci rimettevo la mano.

milla io non sono cretino. so riconoscere la differenza tra uno che sa montare e un pirla. e non ho bisogno neanche di vederlo in sella, pensa te. non è un fattore di agonismo è un fattore di mollaccionismo, giustificazionismo e mancanza di onestà intellettuale.
il campo lo può occupare anche il principiante purchè si impegni a fare oggi un po di piu di ieri. quanti lo fanno realmente? molto pochi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 25, 2016, 06:45:17 PM
Non ho mai detto che tu sia un cretino, che tu riconosca a vista un cavaliere da un pirla, bene, buon per te ma non capisco perché necessariamente uno debba aver voglia di sbattersi per migliorare.
Tieni presente che fondamentalmente la penso come te , io sono una perfezionista,mi urtano i cialtroni, quelli che tirano via ma penso che se uno paga e si diverte a montare senza imparare un piffero, restando sempre al solito  livello, non impegnandosi ecc. Beh cavoli suoi, come cliente pagante può farlo e nessuno ha il diritto di impedirlo.
Altrimenti che facciamo: buttiamo fuori tutti quelli che passano gli anni all'uni  a scaldare i banchi accontentandosi di un misero  18?
Quanta gente conosci che veramente si impegna, non dico nello sport ma nello studio o nel lavoro? Io ben pochi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 25, 2016, 06:53:04 PM
ma infatti mica mando fuori nessuno.
le ippopippe possono montare poichè pagano. però per me sono ippopippe. è la mia opinione. mi danno fastidio. mi inceppano in campo. ovvio che non posso cacciarle.
però vedi. chi fa tennis così senza pretese, pippamente, non scrive su forum, non pontifica,  non si giustifica, non critica quelli bravi.
magari anzi si appassiona guardando quelli bravi e li stima e fa il tifo.
nell equitazione le ippopippe che dopo anni hanno ancora problemi a fare le cose più elementari si permettono di lanciare anatemi contro i professionisti, infamare imboccature e inredinamenti ecc...
fanno i saputelli e i paladini dell etica e della tecnica e allora no, non sono piu innocui.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 25, 2016, 08:56:55 PM
Poker si vede che non hai mai giocato a tennis :firuu: o che non sei mai stato a sciare dove le piste sono piene ma strapiene di sciatori pippe che oltretutto ogni tre per due rischiano di ammazzarti perché non sanno curvare  né  frenare e non è che pensano a prendere due lezioni eh se ne fregano e vanno come scheggie impazzite. Le pippe sono ovunque rassegnamoci.
E più  son pippe e più scrivono sui forum di tennis è  pieno di campioni :horse-wink:
Titolo: Donne camperas
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 25, 2016, 09:27:13 PM
Le allegre csstratrici, ci confermano che la tendenza, nel modo del lallo, a complicare le hose, a far difficili le hose facili e a far impossibili quelle difficili est sempre magna.

I barefutti ci hanno riempito lo scroto con la particolarità del pareggio barefutto, con i loro studi sciscientifici, co le varie squole l'un contro l'altra armate, con i preziosi tomi della Strasser, di Giacson, coi professionisti del pareggio, co le scarpelle più o meno spaziali, ebbene quelle belle signore, abitanti l'ubertosa papa argentina,. ci mostrano come si barefutta un lallo in 10 minuti, e come si accorciano le unghie ad un polledro servaggio senza rischiare che questi ci cambi i connotati.

https://www.youtube.com/watch?v=heEIxVP0bB8&t=56s

Che belle!

Cossa avete notato in questo inclito video?
Mi rivolgo sopratutto alle ragasse uomini, alle ragasse mschie come me...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Dicembre 25, 2016, 09:31:11 PM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 25, 2016, 06:31:19 PM
... da domani questa cavalla non si avvicinerà più alla mangiatoia se c'è qualcuno vicino. non mangerà del tutto se l'umano starà vicino alla mangiatoia...

Vedi Poker, non è tanto il fatto che tu abbia punito violentemente un cavallo quanto il fatto che tu senta il bisogno di raccontarcelo con uno stile letterario da frustrato che si rivale con il reale tentando di costruirsi un'immagine dura. E' un po' patetico. Come quelli che raccontano fandonie sessuali o vittorie in risse da tamponamento stradale.
Se poi ho capito male i tuoi sottintesi, allora cerca di essere più chiaro e non ti tirerai addosso ghignatine schifate.

Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 25, 2016, 10:06:00 PM
Poi scusate (parlo a puro titolo teorico perchè, come molti di voi sanno, pur essendo un'ippopippa, sono in una scuderia privata quindi posso fare quello che voglio, occupare il campo per tutto il tempo che voglio, non esistono agonisti e quindi non rompo le bolas a nessuno) ma potrei capire tutta questa insofferenza verso i principianti, gli imbranati ed i negati se questi ostacolassero il lavoro di un Cavaliere vero, tipo uno che deve prepararsi per un GP e si trova il campo occupato da questa gente ma non credo che i grossi nomi si allenino in posti "normali" (oddio dove io ho cominciato si allenavano Pitzianti, Alfonso, Giunti e non ci sono mai stati problemi di convivenza con noi principianti, forse perchè il Centro Ippico era enorme o forse perchè gli orari erano chiaramente stabiliti), anzi mi risulta che alcuni di questi Cavalieri non disdegnino affatto di aiutare e far lezione a chi fa categorie non proprio grosse (penso a aDy che monta nella scuderia di un grande cavaliere), ma nel caso di Poker non riesco a capire tutto questo disprezzo e fastidio perchè non credo che Poker sia un cavaliere di livello internazionale o che fa i GP (poi posso certo sbagliarmi eh) e che quindi possa vedere compromesso il suo allenamento da questa massa di ippocoglioni.  :dontknow:
Titolo: Re:Donne camperas
Inserito da: alex - Dicembre 25, 2016, 11:28:26 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 25, 2016, 09:27:13 PM
I barefutti ci hanno riempito lo scroto con la particolarità del pareggio barefutto, con i loro studi sciscientifici, co le varie squole l'un contro l'altra armate, con i preziosi tomi della Strasser, di Giacson, coi professionisti del pareggio, co le scarpelle più o meno spaziali, ebbene quelle belle signore, abitanti l'ubertosa papa argentina,. ci mostrano come si barefutta un lallo in 10 minuti, e come si accorciano le unghie ad un polledro servaggio senza rischiare che questi ci cambi i connotati.

Video molto interessante e istruttivo, per quello che riguarda il "pareggio col machete" che mi era stato nominato ma che vedo che invece è un "pareggio con coltello tagliente da sopra, con 45% robusto e senza toccare la suola". Già, una cosa semplice. La emulerò.

Beninteso: la difficoltà del pareggio barefutto esiste, quando si tratta di rimediare (e non sempre si riesce) ai danni prodotti dalla ferratura. In quei piedi, si vede subito (basta vedere la distanza fra i glomi!) che danni da ferratura non esistono. Ah, scusa: dimenticavo che tu affermi che i danni da ferratura sono un'invenzione barefutta.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 25, 2016, 11:53:56 PM
segreto non stai bene. io non mi permetterei mai di toccare un cavallo non mio. gli ho insegnato in 3 secondi 3 che non si deve avvicinare. non l ho nemmeno sfiorato. a me sorprende moltissimo che i tuoi pregiudizi siano così radicati da farti arrivare a queste conclusioni senza che io vi abbia minimamente accennato.
delle due l una. o tu non conosci altri metodi che menare. oppure pensi che tutti quelli che fan diverso da te o che ti stanno sul membro sono dei picchiatori. ne parlavo prima. in effetti è una tendenza tipica del periodo. uno segue una via e,  per sentirsi migliore, decide che chi fa diverso è brutto e cattivo.
ci sta, dai. lo accetto.

per quanto riguarda l occupare il campo mi dispiace che vi sentiate punti sul vivo. montate e divertitevi e non preoccupatevi di quello che penso io. io dalla mia continuerò a pensare che se uno dopo anni fa fatica ancora a fare cose elementari sta facendo le cose sbagliate nel modo sbagliato, non mi frega quale guru segue o quanto si sente etico e giusto e unto dal signore.
non è il non partire in galoppo. è il non partire in galoppo ma avere la supponenza di giustificare un fallimento oggettivo con motivazioni etico/addestrative/leggerexzative ecc
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 26, 2016, 03:49:48 AM
Infatti, "convivo" con due castroni: uno con un glorioso passato da saltatore, da sempre ferrato e, tutt'oggi - ferratissimo - a 25 anni, sembra un polledro di 3; l'altro - 20 anni -  navicolitico et penosamente zoppo da scalzo, ferrato coi ferri adatti, è tornato latino.

Frequento i lalli da qualche mese, e danni dalla feratura (bona) non ne ho mai registrati.
Mentre, è evidente la demonizzazione strumentale dei barefutti di 1000 anni di mascalcia e di 4000 anni di tentativi più o meno bislacchi di pedoprotezioni degli animala da lavoro.

Dirò di plus: è giusto che avendo: terreni adatti, carichi di lavoro giusti, razze di lalli adeguate si possa/si debba andar scalzi, mancando una o plus di queste hose ancohe i gauci ferrano, anco i mongoli lo fanno:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/07/convergenze-evolutive.html

ma anco gli indiani con le loro vacche sacre:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/03/anche-le-mucche-non-barefuttano.html

Ma non hai/non avete dato resposo alla mia domanda, sulle allegre signore...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 26, 2016, 08:15:22 AM
Vero, purtroppo sono stato attirato dal pareggio. In realtà uso questo forum come "ricreazione" nel lavoro duro altrove, e i tempi dei video mi affliggono.... raramente posso/voglio guardarli dall'inizio alla fine.

Quanto al fatto che tu non abbia mai registrato danni da ferratura (bona), che vuoi che ti dica: si vede che non ho mai incontrato una ferratura bona. Non  ci credo però: ho incontrato maniscalchi eccellenti. Io giudico i danni da ferratura in due modi: prima della sferratura, guardando i piedi come morfologia, il 90% dei piedi che vedo non vanno affatto bene (glomi "strizzati", in genere); e poi osservando come il cavallo che si sferra accidentalmente, o viene sferrato di proposito, cammina in confronto a come camminava prima di essere ferrato la prima volta: in più del 90% dei casi, molto ma molto peggio. Spesso è zoppo tronco.

Tu dirai: e chi se ne frega? L'importante è che con i ferri sia latino. Ok, dipende dai punti di vista; sta il fatto che la tua affermazione che i danni da ferri non li vedi soffre, come dire, di una certa carenza di obiettività.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Dicembre 26, 2016, 09:14:09 AM
@ Poker: Hai ragione, non mi sento molto bene: mi vengono dei leggeri attacchi di nausea. Sarà l'età, sarà per quello che ho visto in tanti anni.

Segreto

P.S.: Comunque l'hai detto tu, quello che hai ottenuto; lasciando ai lettori l'intuizione circa il metodo seguito. A meno che, insisto, tu non sia stato in grado di comunicare correttamente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Dicembre 26, 2016, 10:05:50 AM
Comunque.. Uno che dopo tot tempo non riesce a far galoppare il cavallo o portarlo a mano dovrebbe farsi qualche domanda riguardo quello che gli hanno insegnato. E' innegabile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Dicembre 26, 2016, 10:26:59 AM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 25, 2016, 06:53:04 PM

nell equitazione le ippopippe che dopo anni hanno ancora problemi a fare le cose più elementari si permettono di lanciare anatemi contro i professionisti, infamare imboccature e inredinamenti ecc...
fanno i saputelli e i paladini dell etica e della tecnica e allora no, non sono piu innocui.

Concordo. Succede e sono fastidiosi come le zanzare. Zanzare che rimarranno pippe a vita, attribuendo al cosmo, al karma, al vicino di casa, le colpe del loro essere pippe.

CitazioneLe pippe sono ovunque rassegnamoci.
E più  son pippe e più scrivono sui forum   

Concordo. E non si limitano a fare i fenomeni sui forum, a volte fanno anche gli splendidi nel bar della club House, con in mano l'ennesima pinta di alcool. A volte riescono persino ad aprirsi un maneggio dove possono pontificare a loro piacimento. Ma rimangono  sempre pippe noiose come zanzare, perché se sei una pippa, non basta gettare letame sugli altri per diventare bravi, bisogna dimostrarlo, e le pippe sanno solo parlare.


Citazionein effetti è una tendenza tipica del periodo. uno segue una via e,  per sentirsi migliore, decide che chi fa diverso è brutto e cattivo.   

Non so se sia una moda o piuttosto un atteggiamento  dovuto a frustrazione, invidia, gelosia, ignoranza. La classica storia della volpe con l'uva. E la volpe in sta storiella ci fa una brutta figura. Anche se magari, a dar ragione alla volpe, c'è  un gruppo di frustrati/invidiosi/ignoranti che fanno il coro scodinzolando.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 26, 2016, 01:58:49 PM
Che belle queste discussioni incrociate!

Chi mi cognosce sa dei miei due motti che eran ben stampigliati sul frontespitio dello "Lallo":
"vietato vietare", l'altro: "non condivido nulla delle puttanete che dici, ma darei perfino 50 euri erché tu possa esprimerle"  :icon_eek:.

Dunque fate pure.

In verità vi dico che non è affatto vero che gli antigui usassero la violenza coi lalli, anzi!

E' pur vero che stabilivano subito chi comandava, ma una volta che il lallo capiva che era meglio assecondare il bipede ignudo veniva trattato con delicatessa.

Erano ben coscienti che: "si pigghiano centu muschi cu' un pò di meli"... con le buone maniere si ottiene tutto.

Mi pare che raccontai di "Muffoletta", il cavallaro che lasciò un suo dito mignolo tra le fauci di un polledro "meducato", viziato da troppa accoscindentenza...
Per mia experientia, i lalli perigliosi son proprio queli maneggiati con troppa dolciezza... o troppa violenza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 26, 2016, 04:49:45 PM
Allora io farei alcuni distinguo:

1) ippopippa che sa di esserlo ma si impegna, si informa, studia, guarda cercando di imparare da quelli più bravi e tiene la bocca chiusa, non cerca giustificazioni ma chiede con l'obiettivo di imparare, non pontifica, non critica, non cita i classici dell'equitazione.
Direi che è tollerabile anche se resterà probabilmente un'ippopippa a vita.

2) ippopippa che a volte non sa di esserlo e a volte lo sa ma se ne impipa allegramente, monta per divertirsi, per passare qualche ora all'aria aperta, per far sport e stare con gli amici, non gliene frega una cippa di imparare e migliorare.
Io non vedo il senso di questo tipo di attività ma direi che sono tollerabili purchè non cerchino giustificazione alla loro pippaggine (ma non lo fanno quasi mai visto che non gliene può fregar di meno) e purchè non si mettano a fare i sapientoni da staccionata.

3) ippopippe che non sanno di esserlo o sanno di esserlo ma cercano centomilamilioni di giustificazioni, criticano gli altri, non tollerano osservazioni neanche se fatte a fin di bene anzi si ergono a grandi esperti ed inondano gli altri di osservazioni non richieste, copia-incolla, pareri, giudizi ecc.
Direi che questi possiamo tranquillamente eliminarli, in senso figurato...e fisico  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Dicembre 26, 2016, 05:24:29 PM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 25, 2016, 06:31:19 PM
oggi è natale.
ho lavorato. montato la mattina, dato il fieno, il magime, son ritornato nel pomeriggio a dare fieno e mangime.
ho fatto il favore di nutrire anche i cavalli del maneggio.
mentre davo il mangime a una cavalla questa mi ha brancato la mano e strappato la paletta.
da domani questa cavalla non si avvicinerà più alla mangiatoia se c'è qualcuno vicino. non mangerà del tutto se l'umano starà vicino alla mangiatoia.
i cavalli sono pericolosi, non vanno viziati.
io quasi ci rimettevo la mano.

milla io non sono cretino. so riconoscere la differenza tra uno che sa montare e un pirla. e non ho bisogno neanche di vederlo in sella, pensa te. non è un fattore di agonismo è un fattore di mollaccionismo, giustificazionismo e mancanza di onest4à intellettuale.
il campo lo può occupare anche il principiante purchè si impegni a fare oggi un po di piu di ieri. quanti lo fanno realmente? molto pochi.

Pokerface, ma quel cavallo è aggressivo anche con chi da di solito da mangiare?  Perché se no, può essere tu sia stato un po brusco, e in linea generale i cavalli si accorgono subito se cambia la persone He li gestisce. Può essere che abbia sbagliato tu, non il cavallo . Noi non ci accorgiamo come ci poniamo, i cavalli si. Se invece lo fa anche con chi da il cibo di solito, la colpa è di chi non ti ha avvisato, facendoti correre il rischio di farti male.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 26, 2016, 06:57:57 PM
e che ne so!! ci son 70 cavalli!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Dicembre 26, 2016, 07:21:43 PM
Beh... spero sia una eccezione e non la regola ;) se così fosse, e fosse realmente un cavallo problematico, qualcuno lo saprà. .. in caso opposto, il problema non è il cavallo. Questo il concetto che volevo esprimere.

Titolo: Pippe e mezzepippe.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 26, 2016, 07:46:08 PM

Un emerito fallocefalo, che parla uno strano dialetto agrigentino e un simil itagliano, con una laurea in legge, che da queste parti non si nega a nessuno, è stato ministro della giustizia del governo Bellusconi; ministro del'interno col governo Letta, connfermato in questa carica nel governo Renzi, ed ora è ministro degli esteri nel governo Gentiloni...

Una maestra d'asilo, è appena diventata ministra della pubblic istruzione.

Una diplomata al liceo classico è, da un paio di legislature, ministro della sanità... in pratica dispone della vita e della morte di plurilaureati, di professori, di ricercatori... di scienziati.

Una avvocatessa di provincia, anch'ella pluriministra, passerà (ahilei) alla storia per aver steso la grande riforma della nostra Costituzione.

Un perito agrario è il nostro allegro ministro del lavoro che riguardo ai giovani che vanno all'estero così la pensa: "Conosco gente che è bene sia andata via, questa nazione non soffrirà a non averli tra i piedi!"

Fabrizia, figlia mia!
Due lauree, un master, 4 lingue parlate fluentemente non ha trovato posto in questo lieto paese; c'è voluto il test del DNA per riconoscerla.

Poareta non ha capito che per fare strada, in Itaglia, bisogna esse delle pippe... delle mezzepippe ma con na forte vocazione al leccaculismo, al voltagabanismo, alla fellonìa, alle case comprate alla scajola a propria insaputa, allo "stai sereno"... non a caso questo è il paese di Macchiavelli.

EVVIVA LE PIPPE!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Dicembre 26, 2016, 08:34:26 PM
@ RdM: Trascuri un particolare: sono pippe umanamente e nello specifico dei loro incarichi pubblici; ma sono abilissimi a intrecciare reti di reciproco ausilio, a costruire alleanze, a strategizzare l'inamovibilità.
Sanno come sopravvivere al vento, alla polvere negli occhi, al maremoto e alla pulizia.
Si odiano tra loro come vipere ma sanno che non c'è niente di meglio di un groviglio di vipere per scoraggiare i benintenzionati.
Parlano, parlano, parlano.
E quando gli uomini e le donne di buona volontà suonano le loro trombe, ecco che ne spuntano dei loro, a venderle, le trombe. E manuali sull'uso della tromba. E spartiti preconfezionati.
A quel punto gli uomini e le donne di buona volontà si confondono. Si guardano intorno un po' smarriti, con la faccia stanca. E non sanno più cosa fare.
Perché gli uomini e le donne di buona volontà sanno fare l'impiegato, il maniscalco, il medico, l'insegnante, il saldatore. Non sanno fare la sanguisuga.

Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Dicembre 27, 2016, 11:40:21 AM
bha . non esageriamo .
innanzitutto buone feste . a tutti .
le pippe che "arrivano" forse cosi pippe non sono , oppure sono la copertina e la facciata sacrificabile e sporcabile di chi eccelle .
poi l'italia è un enorme foglio bianco dove esprimersi ed inventarsi , dove l'estro ed il coraggio portano a casa la gloria  e fanno ancora diventare ricchi i giovani e giovani i ricchi . basta adeguarsi al sistema , comprenderlo ed eluderlo , navigare a vista una volta imparate a memoria le carte .
ma soprattutto ci vogliono le palle , le palle che portano anche ad andarsene .
nessuno perde, ne chi va ne chi resta . perde solo chi non arriva , chi non sceglie un percorso , chi rimane fermo a piangere e a incolpare gli altri .
io adoro l'italia , cosi complicata nella sua semplicità e viceversa . una volta decodificata si veleggia forte .
auguri Cavallari
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 27, 2016, 11:49:52 AM
Di solito leggo solo i post di di 4/5 utenti; dunque, per puro caso ho letto "Un Saluto a Bionda", di primo acchito non ho capito, pensavo che avesse lasciato il forum, poi ho realizzato che - meschina - è morta.

Manderò - a nome di Bionda - una piccola offerta alla Lega del Filo d'Oro, da anni è la mia maniera di "mandar fiori" ai defunti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Dicembre 27, 2016, 01:04:17 PM
Sicuramente Bionda è stata un "personaggio"...

Io l'ho appreso stamattina da faccialibro e ci son rimasto di stucco, a quanto pare pareva influenza ma così non era... e da quel poco che ho capito pare se ne sia andata sola nel suo letto.

La saluto qua, nella parola contraria, nel post più letto del forum.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 28, 2016, 08:37:18 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 14, 2016, 03:19:26 PM
Per casi della vita che è complicato raccontare  :icon_eek: conobbi un camionista, veniva da queste parti con un enorme articolato, era della provincia di Caserta, parlava solo in dialetto napoletano, e questo mi faceva assai piacere perché mi ricordava mia madre:  non molto alto, panza d'ordinanza, senza collo e braccia tatuate quando i tatuaggi li portavano solo le putane, i marinai e gli avanzi di galera, appunto.

Eravamo stati in campagna a vedere il mio lallo, un PSi molto bello anche se difficile da maneggiare, poi andammo al ristorante... mentre si sbafava un enorme piatto di fettuccine, io gli facevo compagnia spiluccando qualcosa e bevendo il mio solito vino bianco, si parlava del Napoli di Maradona che aveva vinto lo scudetto ed altre cose del genere, quando arrivò al cannolo disse: Raffé, ti voglio raccontare una cosa che non ho detto mai a nessuno: avevo cavalli trottatori che correvano in pista, poi, per mancanza di tempo "c'aggiu levato mano" ma mi son tenuto un cavallo al quale ero molto affezionato e quando potevo l'attaccavo al biroccino...

Avevo cominciato ad esporre un ooncetto partendo da un episodio veramente accaduto, il tema era: Cos'é un cavallo, poi per seguire il pubblico pagante che pose domanda, ho divagato, non conclusi la narazione, tantomeno offrii la mia conclusione, men che mai avete avuto la possibilità di controribattere lallisticamente.
Titolo: Facof.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 29, 2016, 04:17:48 AM
Non ricordo il nome del camionista ma ho ben presente quello del suo lallo: Fuckoff... un nome che non si dimentica, anche perché gli venne affibbiato in una maniera, diciamo... singolare.

Riporto l'episodio perché ormai i reati sono andati in prescritione, era il periodo di quando il Napoli vinse il suo primo scudetto e Maradona era davvero il Re di quella città.

(https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQMEXYu0yYaQSLsrxogDJ72yT-Y7EdKTYtESjA1Pzdn0J2OhYnJZQ&reload=on)

Quello che sto per dire sembrerà impossibile, ma, se si cognosce Napoli e l'Amore dei napoletani per Maradona: il più grande calciatore di tutti i tempi... il più grande, malgrado la droga e con allenamenti poco disciplinati - quello che mi è stato raccontato - se non vero - è verosimile.

Saranno state le 3 del mattino, e Maradona - fatto assolutamente inusuale - decide di andare personalemente a Capodichino a ritirare il solito chilo di cocaina in arrivo per suo uso personale.

"Andare personalmente" significava andare con un codazzo di una ventina di persone, tra le quali si trovava il nostro allegro camionista che aveva partecipato - la sera prima - ad una festa "ufficiale" perché amico di uno del clan di Maradona.

A quell'ora all'aereporto c'è poco movimiento, e Maradona e la sua corte entrano nella zona proibitissima ai comuni mortali, lì c'è un finanziere con un cane antidroga che subito, (il cane) simpatizza con Maradona, il quale sicuramente strafattissimo dice al conduttore: "me lo regali?".

Al deciso diniego, Diego cava dalla tasca un malloppone di dollari e glieli infila nel giubbotto, il poareto, coi dollari in petto, circondato da 5/6 omaccioni dall'aspetto per nulla rassicurante - che già si stavano informando dove stava di casa   :icon_eek: - con un bel sorriso - porge il guinzaglio a Maradona, il quale trionfante dicie: facoff... benvenuto tra noi !

Non lo sapremo mai, ma probabilemente quel fuck off era solo una esclamazione, ma il nostro allegro camionista, credette che quello fosse il nuovo nome che Maradona voleva dare al cane, e per ricordo di Maradona battezzo il suo lallo della vita Facof.

La casa del Nostro è antica, e strettamente collegata ad essa, ci sono delle vecchie stalle per bovini che ora fungono da deposito, dunque, per Facof ne fu ripristinata una parte con annesso un paddocco delimitato da un vecchio muro abbastanza alto - arrivava al garrese dello lallo - che dava direttamente sulla strada.

Per la giuoia di Alex, sospendo per raggiunto pippon limit... ma seguitemi, ora viene il bello, bello si fa per dire!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 29, 2016, 02:52:44 PM
Di fronte quegli edifici, abitava un appuntato dei carabinieri in pensione, si era sotto le feste di Natale, e da quelle parti, c'è la lieta usanza di sparare i botti che vanno dalle castagnole alla "bomba di Maradona", un ordigno da sempre guardato con invidia dai giadisti più assatanati, appunto.

(http://www.serenabasciani.it/blog/bombadimaradona3.jpg)

Cosa fa l'emerito fallocefalo dell'appuntato?

Lancia un tricchetracche nel recinto del lallo per "farlo scappare"... e il lallo scappa, peccato che nel recinto c'era anche un bambino che viene travolto e muore poco dopo all'ospedale.

Il bambino, 8/9 anni, affezionatissimo a quel cavallo - buono come il pane - era il figliuoletto del Nostro.

Ovviamente ci fu una inchiesta, seguì un processo, ma son dettagli di poca importanza, sta di fatto che la famiglia del bimbo non si costituì parte civile, non chiese i "danni",

Era evidente la buona fede dell'appuntato, come era evidente che nessuna cifra avrebbe potuto risarcire quella perdita.
Era altrettanto evidente che - malgrado la sincera dispiacenza dell'appuntato - non era possibile che continuasse ad essere un vicino gradito,
La legge, ha sanzionato il colpevole e - al caso - avrebbe imposto un congruo risarcimento, ma, non può punire l'imbecillagine.

Allora, il Nostro manda a chiamare l'imbecillone, e gli dice: vendi la casa, e comunque hai una settimana per andar via di quì, se non lo fai ti ammazzo.
Se torni in paese ti ammazzo.
Se ci torna tua moglie l'ammazzo, poi ti vengo a  cercare e, se ti trovo prima della legge, ti ammazzo.
Se ci torna tua figlia: l'ammazzo poi ti vengo a  cercare e, se ti trovo prima della legge, ti ammazzo.
La stessa cosa vale per tuo genero e per i tuoi nipoti...

Da questo episodio si ha conferma di una verità poco accettata dai lallisti della quale ho già accennato e della quale riparlerò, ma prima vi devo una
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Dicembre 29, 2016, 06:56:46 PM
Mah io non ho capito una beata, che c'entrano Maradona, i botti di capodanno ecc. dove vuoi andare a parare? Con tutto questo pippon limit io perdo il filo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 30, 2016, 05:01:56 PM
siamo stati bacchettati perchè questo forum non è abbastanza tecnico e siamo troppo occupati a sparare escortanate sulla parola contraria.

forse è vero...

ma d'altro canto, se dici la tua sei uno strafottente, un saputello, uno **.
ti becchi rotture di palle immani, mp tra gli altri utenti su di te (pensate che io non lo sappia??? poverelle, davvero), gossip, s***menti, e prese per il culo con comunella.

e allora alla fine che fai? invece di dire la tua (cosa che fai solo per dare una mano, visto che non te ne viene in tasca niente), te ne stai zitto.

la vita è così. questione di scelte.
dare consigli su un forum è - oltre a una perdita di tempo - anche controproducente e la gente s'inc***a quando gli dici B se voleva sentirsi dire A.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Dicembre 30, 2016, 05:19:19 PM
Per quanto mi riguarda, bastano brevi interventi "succosi" una volta ogni tanto, quelli memorabili che alcuni membri del forum (te compreso) danno, per sentirmi completamente soddisfatto. Mi basta che tu, e gli altri, continuiate così.  :occasion14:

Se poi questi suggerimenti si accordano con la mia equitazione, tanto meglio, posso provare a applicarli; se invece riguardano equitazioni di tipo diverso, mi interessano ugualmente, per capire meglio (non capire a fondo, solo avere una vaga idea, per capire a fondo occorre volere e sapere provare e applicare in pratica; non ci penso neanche!)

Quindi: non è affatto una perdita di tempo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Dicembre 30, 2016, 06:09:27 PM
Concordo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Dicembre 30, 2016, 09:30:24 PM
Dai, Poker, siamo onesti: si scrive su un forum per due motivi. Chi non sa, lo fa per desiderio di appartenenza, chi sa lo fa per vanità.
C'era una bellissima canzone (anche un po' osé, soprattutto nel testo originale) del grandissimo Brel, che anche nella traduzione italiana conservava un verso memorabile: "...bisogna pur che il corpo esulti...".
Forse si adatta, oltre che a fatti di amanti anche a fatti di vanità.
Scusate l'O.T.

Segreto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Dicembre 30, 2016, 09:48:42 PM
per appagare la vanità mi basta montare a cavallo.
fortunatamente non ho bisogno di gioie virtuali.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: segreto - Dicembre 30, 2016, 10:48:03 PM
Dicevo mica solo a te (mi ci metto io per primo)!
E poi, vuoi sminuire il fascino di avere un pubblico ignoto? Quelli che ti vedono montare ti conoscono già. Nel bene e nel male. Ha più gusto immaginare come ti immagina chi non ti conosce: ci son mille pagine di letteratura sul piacere che nasce dal distribuire il verbo o raccontarsi (magari enfatizzando un po', giusto per colorire).
Dài, non volevo offendere nessuno: l'esibizionismo è il sale della vita.

Segreto
Titolo: Ciacolatori.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2016, 02:52:59 AM
Mio nonno mi parlava dei suoi cavalli: Trovatore, Norma, Canario, Bona, Cardillo... ma anche di Briglia d'Oro, Baiardo e di Tony il cavallo di Tom Mix che aveva visto al cimena negli anni 30 del s.s. da allora e fino all'altroieri, quando incontro un cavallaro, un mulattiere, un fantino, un maniscalco, un vet., un carrettiere, un cavaliere, nu' jumintaru l'ascolto volentieri, anzi, lo sollecito a ciacolar; come mi sollazzo a leggiere le opere dei grandi cavallerizzi... inoltre ho una consuetudine, una convivienza di oltre 60anni coi lalli, così - a mia scajola - avendo molto ascoltato, molto visto, molto letto, molto pruovato sono passato dalla parte dell'ascoltator a quela di narrator di vecio, senza smetter di esser puteo... ascoltator, continuo ad ascoltare/a leggiere anco le puttanete!

Secreto ha ragione, noi ragasse maschie siamo vanitosisssimi, più delle ragasse femmine, et la componente esibitionistica c'è tutta, infatti, se non avessi avuto tutto questo pubblico pagante avrei smesso da tiempo.

Il mio bloggo - L'assioma di L'Hotte - che non aggiorno da mesi, è sempre frequentatissimo ecco la statistica presa pochi minuti fa:

Visualizzazioni di pagine: ieri
235
Visualizzazioni di pagine: ultimo mese
5.050
Visualizzazioni di pagine: tutta la cronologia
94.845


Di questo topicone sapete già, eppure io non ciacolo di tenniche equestri in senzo stretto, anzi, credo che sia del tutto inutile farlo, anche perché lo hanno fatto bellillamente degli allegri personaggetti come: Baucher, L'Hotte, Steinbrecht, Oliveira, JDO etc, etc. al massimo possiamo far riferimento a loro, io credo di ciacolar piuttosto di bassa et alta culutura equestre, et l'intenzione è di traslocarle nella Imbalsamata... appena sarà pronta.

Plobabilemente, alle ragasse piace ancora ascoltare il vecio carrettier come il famoso cavallerizzo, se questi hanno hose intelligenti da dire... of course!

Per farlo, si sciroppano il mio itagliano improbabile, i miei sfottò e il mio sarcasmo... ma ho perso di nuovo il filo: di hosa stavo ciacolando?

P.S. Non c'entra una beata ma: che fine ha fatto DivinityOfDarkness?  Era una di quele ragasse che leggievo volentieri!

Titolo: galop, galop, galop...
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 02, 2017, 02:16:54 PM
Contrariamente alla mia abitudine  - sollecitato da una poareta  -mi sono esibito nella trattatio di un argomento puramente tennico: il mantenimento del galop corretto:

... per prima hosa vede come parte al galoppo, controlla se parte per perdita o per presa, dubito che parta per presa perché in quel caso gli sarebbe assai difficile partire disunito, se parte per perdita bisogna assolutamente insegnargli a partire con presa, dunque, inzegnare quell'addestramento daccapo.

Se parte per presa, lavorando sulle partenze dal passo al galop e dal fermo al galop e dal rinculo al galop mi farebbe magna maraviglia se continuasse a partire disunito.

Ma ammettiamo che - malgrado tutto ciò - continuasse nella sua credenza, allora andrei per tentativi, usando i trucchi del mestiere: uso dell'angolo, controgaloppo, appoggiate al galoppo cercando di cogliere l'attimo dell'initio della disinunione et corriggerlo immediatamente... como trovare et usare il "carpe diem" non te lo può spiegare nessuno...


Mi rivolgo alle mille ragasse di questo foro: mi sono spiegato bene? E se no, cos'é che non si capiscie?

"I fori insegnano a coloro che già sanno", è una verità esposta bellillamente oltre 100 anni fa da un personaggetto che tutte noi ben cognosciamo. ma, forse - coi lieti mezzi moderni - si pote trovar una formula efficacie adatta a noi ragasse che non "sappiamo ancora".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 02, 2017, 02:42:55 PM
Sì ti sei spiegato bene, ho capito perfino io.
Io però non ho capito che è il controgaloppo (rovescio, galoppo all'indietro, il contrario del galoppo, oppolag? spiega please).

In via puramente teorica il top sarebbe spiegare la differenza tra galoppo per presa e per perdita di equilibrio, come si fa a partire al galoppo dal passo, da fermo e dai passi indietro ed i trucchi del mestiere di cui parli, però se un'utente è capace di riconoscere un galoppo disunito, si presuppone che tutte le cose citate le conosca già.

lodi lodi lodi al nostro simpatico vecchietto che si ingegna per far capire le cose anche alle Mille ignoranti, che hai bevuto a Capodanno, sei sicuro di star bene? Mi pari troppo bbbuono
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Gennaio 02, 2017, 02:45:40 PM
io sono ermetico... tu sei strafottente... propongo di andare a mangiarci una pizza e farci un selfie assieme
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 02, 2017, 03:14:56 PM
tutti gli ecolisti (suona quasi come alcolisti ahahahah) si trovano smarriti quando incorrono in problemi del retrotreno (del cavallo, s'intende).
è come se constatassero per la prima volta con stupore e sgomento che il cavallo non finisce alle spalle ma ha anche un dietro!
e poareti non sono preparati ad una tale sconvolgente rivelazione. provano a flettere l incollatura a destra a sinistra su giù chiedono bocca aprono e chiudono la nuca decontraggono estendono distendono ramenereggiano e usano tutti i piani a b c d e f g del manuale delle giovani leggerottole ma non riescono mai a capirci niente di problemi del retrotreno...
forse, come nell'attimo fuggente,  il capitano mio capitano ha fatto strappar loro le pagine con i capitoli che contemplavano anche l esistenza del cavallo oltre l arcione...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Gennaio 02, 2017, 03:39:30 PM
Ho letto tutto...mi piace la piega che al momento ha preso questo topicone e mi piace scuriosare nella Giumenta.
Poker, Mio Capitano è AKA del mio caro equide non usurparmi il titolo  :laugh3:

Io provo a scrivere, anche le ragasse attempate prima o poi possono provarci vero? Il controgaloppo è il galoppo rovescio anche nelle riprese di dressage si trova richiesto a volte l'uno a volte l'altro ma sono la stessa cosa credo che abbia prevalso comunque il termine galoppo rovescio. Che è un'ottima ginnastica per il cavallo.

Il galoppo per perdita di equilibrio si ottiene rompendo dal trotto al galoppo. Non è la partenza migliore perchè il cavallo accelerando per "rompere" al galoppo tende a disunirsi, a cadere sulle spalle e, appunto, a non essere in equilibrio
Nel galoppo per presa di equilibrio  il cavallo (da fermo, dal passo, dal trotto accorciato, il presupposto comune è che il cavallo sia correttamente riunito e in equilibrio) prende il galoppo spingendo maggiormente con un posteriore (partenza al galoppo sinistro-posteriore destro). Di solito io "aiuto" la partenza non solo appoggiando la gamba ma flettendo leggermente l'incollatura. Se voglio partire al galoppo sinistro porto un poco indietro la gamba destra e contemporaneamente fletto leggermente con le dita l'incollatura verso sinistra. 
Ha ragione RdM dicendo che nella partenza per presa di equilibrio il cavallo non dovrebbe partire disunito o "rovescio": a volte mi capita di non essere in equilibrio io e allora il mio caro equide sbaglia o si apre e affretta il trotto senza risultati. E allora io mi sento in colpa e mi darei le mazzate in testa ma penso che sia meglio che mi metta subito in ordine e ricominci da capo senza rompergli le bolas, poareto.
Se ho sbagliato correggetemi mi interessa davvero 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 02, 2017, 04:06:04 PM
cos è aka?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Gennaio 02, 2017, 04:28:03 PM
As know as.. ovvero in italiano "conosciuto come + nome d'arte"
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Gennaio 02, 2017, 04:49:03 PM
Scusami Poker e scusatemi tutti, ha risposto esattamente rhox per me = "As known as". Non è la stessa cosa dei cavalli che vedi negli ordini di partenza con il nome nuovo e l'ex-nome (anche perchè cambiare nome sul passaporto di un cavallo costa una barcata di soldi). Solo pochissimi cavalli davvero famosi hanno a volte l'AKA io lo faccio scherzosamente visto che si usa pure per gli umani  :horse-wink: Fine OT
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 02, 2017, 07:13:35 PM
Beh vedi, io controgaloppo non l'avevo mai sentito dire, il forum per quest' anno mi ha già insegnato una cosa nuova, sono a posto  :horse-cool:

Poker mi hai fatto morire  :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 02, 2017, 07:49:53 PM
Come ho detto ho perzo vanamente del tempo a tentare di spiegare ad una questuante come impostavo il galop, lovviamente, è il risultato di ruberie, di lecture et di experimenta et di fallimenta, ma non credo di sbagliare se dico che - quela che ho esposta - è una procedura consolidata seguita - con lovvie personalizzazioni - dai veri cavallerizzi-

Ora - ripeto - mi sono spiegato bene? Perché se così fosse sarei molto sorpreso pereché volutamente ho omesso la parte più importante, che è lovvia per Max e per le altre 18 ragasse come lui che si trovano in Itaglia , ma che le altre mille e mille che non hanno mai preparato dei lalli al galop per presa ignorano.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Gennaio 02, 2017, 08:24:01 PM
max parlava di sentire e correggere, prevenire un eventuale squilibrio del cavallo e il suo divenire "scomposto" con assetto e spostamento del peso... ma forse mi sbaglio.
Vorrei sapere comunque cosa hai omesso visto che mi trovo ancora in Italia (ai confini dell'Impero nel profondo Nord ) ma non tra le 18 mirabolanti ragasse
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 03, 2017, 08:39:11 AM
Ho omesso quello che la stragrande maggioranza di voi ignora, infatti voi ragasse, non rispondete, non tentate nemmeno la risposta, la  più coraggiosa di voi recita quelo che dicie il gambe o ha letto sui normali manuali di equitatione:

Il galoppo per perdita di equilibrio si ottiene rompendo dal trotto al galoppo. Non è la partenza migliore perchè il cavallo accelerando per "rompere" al galoppo tende a disunirsi, a cadere sulle spalle e, appunto, a non essere in equilibrio
Nel galoppo per presa di equilibrio  il cavallo (da fermo, dal passo, dal trotto accorciato, il presupposto comune è che il cavallo sia correttamente riunito e in equilibrio) prende il galoppo spingendo maggiormente con un posteriore (partenza al galoppo sinistro-posteriore destro). Di solito io "aiuto" la partenza non solo appoggiando la gamba ma flettendo leggermente l'incollatura. Se voglio partire al galoppo sinistro porto un poco indietro la gamba destra e contemporaneamente fletto leggermente con le dita l'incollatura verso sinistra. 


Ma a parte questo, avete letto il mio sciagurato tentativo di rispondere tennicamente ad una sconzolata?
E' così difficile dire: questo non l'ho capito, questo l'ho capito?  O meglio ancora: Raffaé che minchia dici... sei più ermetico dell'ermetico!

Honori a Madama, almeno chiede!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 03, 2017, 09:11:30 AM
non c'è molto da fraintendere.
hai anche detto: partenza dal passo, dall alt, dai passi indietro (sublime! oltretutto è un toccasana in genere per le andature e l equilibrio).

la cosa da capire per fare una buona andatura è... fare una buona transizione. se si cura e si fa bene quella l"andatura verrà facile e corretta. poi magari dopo un pò di sciupa, ma basta rifare la transizione bene e ripartire correttamente o, se si interviene ai primi accenni di svacco, si può staccare il cavallo, alzarlo un pò, chiedergli di rilevarsi e stare sulle sue gambe, con una mezza fermata tradizionale o con movimenti elettrici della mano o con quello che si sente che serve in quel momento.
certo che anche una partenza al galoppo dall alt o dal passo può venire male (dai passi indietro è veramente difficile entrare in un galoppo sulle spalle... ci vuole talento!). dipende da che passo avete, da come si è messo il cavallo.
probabilmente se parte sulle spalle è sulle spalle anche  nell andatura di provenienza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 03, 2017, 09:14:20 AM
IO non sono ancora capace di far partire Asia sul piede giusto, nelle mie passeggiate; a dire il vero negli ultimi tempi galoppiamo poco, sono tutto concentrato sulla transizione passo-trotto. Mi risulta più facile farle cambiare galoppo al volo: ormai abbiamo codificato un particolare messaggio "fra di noi" e funziona in modo soddisfacente.

@ RdM: Dì pure, se lo vedi, al mio omonimo maniscalco che Asia non solo "dura", ma "migliora". Alle volte si piazza perfino da sola, a riposo, con gli anteriori perfettamente allineati; e nel trotto non riesco più ad avvertire alcuna differenza conscia fra i due bipedi, anche se qualcosa di subliminale mi induce a "battere" più da un lato che dall'altro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Gennaio 03, 2017, 09:50:55 AM
Citazione da: PokerFace - Gennaio 03, 2017, 09:11:30 AM
non c'è molto da fraintendere.
hai anche detto: partenza dal passo, dall alt, dai passi indietro (sublime! oltretutto è un toccasana in genere per le andature e l equilibrio).

la cosa da capire per fare una buona andatura è... fare una buona transizione. se si cura e si fa bene quella l"andatura verrà facile e corretta. poi magari dopo un pò di sciupa, ma basta rifare la transizione bene e ripartire correttamente o, se si interviene ai primi accenni di svacco, si può staccare il cavallo, alzarlo un pò, chiedergli di rilevarsi e stare sulle sue gambe, con una mezza fermata tradizionale o con movimenti elettrici della mano o con quello che si sente che serve in quel momento.
certo che anche una partenza al galoppo dall alt o dal passo può venire male (dai passi indietro è veramente difficile entrare in un galoppo sulle spalle... ci vuole talento!). dipende da che passo avete, da come si è messo il cavallo.
probabilmente se parte sulle spalle è sulle spalle anche  nell andatura di provenienza.

sono anni che lo dico... nessuno sembra capire veramente l'importanza capitale delle transizioni... non solo nei forum ma manco de visu... nemmeno ecolisti aspiranti istruttori... vanno e vanno e vanno e vanno in sto campo senza mai fermarsi... io non so come facciano... io già dopo mezzo circolo sento/vedo il cavallo (il medesimo, mica un'altro) che perde elasticità e continua stile automa rigido... faccio transizioni, faccio spalle in dentro (guardandomi bene dal mettere il mio peso all'esterno ad minchiam) e quelli mi dicono noooo è troppo presto per quelle cose O_O e quando aspetti a farle??? Non capiscono... l'istruttore non gli ha ancora detto di farle e loro non le fanno...

oltretutto mi viene in mente che una volta provai qua a far anche capire che una mezza fermata non può essere capita dal cavallo se prima non si fa una fermata completa, magari subito seguita da passi indietro... le mani contano fino a un certo punto, puoi spaccargli le commessure verso l'alto fino a domani ma se non associ a quel gesto qualcosa di concreto (fermata vera e propria meglio ancora seguita dal back) ottieni solo lo 0,005% quindi ancora una volta transizioni, transizioni, transizioni...

Baucher diceva: "bisogna essere ossessionati da come NASCE un'andatura e non dall'andatura stessa", diceva con altre parole di curare le transizioni....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 03, 2017, 10:26:55 AM
si sa...
l ecolismo crea dipendenza....

per tornare alla dimanda sul galoppo disunito.. l utante ha chiesto perchè le appoggiate e non le cessioni.
perchè la partenza in galoppo È un piazzamento di appoggiata.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Nicola - Gennaio 03, 2017, 10:29:15 AM
Citazione da: max - Gennaio 03, 2017, 09:50:55 AM
(fermata vera e propria meglio ancora seguita dal back) ottieni solo lo 0,005%

Questo concetto è legge nell'equitazione western ben fatta
Titolo: A gentile richiesta-
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 03, 2017, 02:59:45 PM
(https://2.bp.blogspot.com/-K1mb8nj7AqU/WGurVz5cP4I/AAAAAAAANTw/qTxDHx6sofMI4OSFmvKCaKOLodbylrPnQCLcB/s320/P1070320.JPG)

A gentile richiesta eccovi una foto del "simpatico vecchietto", per puro caso, c'era mia figlia di passaggio e ha fatto qualche photo... il mio telefonino va a carbonella ed è lo stesso da oltre 10 anni: un Nokia che funziona benissimo malgrado lo abbia piuttosto maltrattato, una volta mi è caduto nell'abbeveratoio dei lalli, un'altra mi è volato fuori dal mio furgone...

Ho assunto un aspetto simpatico, il più simpatico che mi riesce e mi son fatto il più vecchietto possibile per non deludere troppo la poareta, che, comunque,  se mi incontrasse di sera in un vicolo oscuro, è facile, che dovrebbe provvedere velocemente al cambio di mutande.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Gennaio 03, 2017, 03:02:51 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Gennaio 03, 2017, 02:59:45 PM
se mi incontrasse di sera in un vicolo oscuro, dovrebbe provvedere velocemente al cambio di mutante.

Mah, onestamente non solo di notte in un vicolo oscuro.. ma anche di giorno in pieno centro città  :laughter-485:

dai effettivamente sembri quasi simpatico in questa foto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 03, 2017, 03:25:17 PM
Ma bellino tu sei, e mi pari Mangiafuoco :love4:

Capisco che tu c'hai un pelino d'artrosi e quindi è tu fa un tantino di fatica pigiare 'i tasto  pe' guarda' indietro ma bada Nini che io e t' aveo risposto dianzi.  :ciao:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 03, 2017, 03:36:18 PM
La somiglianza con Hopkins in Instinct è notevole

(http://www.mediacircus.net/instinct___1.jpg)

Ho il sospetto che la somiglianza vada più in là dell'apparenza.... anche il personaggio era un tantino difficile e piuttosto energico.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 03, 2017, 04:58:18 PM
In effetti, Raffaele, penso tu abbia ragione. E dopo aver visto la tua foto e trovandomi concorde con Alex,  ti avviso che ho appena comprato due biglietti per la Sicilia . Uomo avvisato mezzo salvato  :horse-cool:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Gennaio 03, 2017, 05:01:50 PM
Oh,alex, tombola! RdM, ti avevo visto in gran tiro in una foto di qualche anno fa con gli occhiali da sole ma ti vedo ancora in formissima. Bene
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 03, 2017, 05:15:59 PM
secondo me è piu un gasmann
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Gennaio 03, 2017, 05:21:38 PM
No dai, RdM è RdM: diffidate dalle imitazioni lui è tutelato da brevetto e il suo marchio è registrato   :horse-cool: e forse da qualche parte ha pure il copyright tatuato ma l'esperto è alex
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 03, 2017, 05:42:18 PM
Io l'esperto?  :icon_eek:

RdM non l'ho mai incontrato. Oddo sì, una volta; lui mai.

O forse intendevi che sono esperto di copyright?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Gennaio 03, 2017, 05:43:45 PM
Esperto di copyright  :azn3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 03, 2017, 07:46:27 PM
Bene, vedo che vi sollazzate di molto col simpatico vecchietto, allora vi prometto che pubblicherò altre mie photo...  nudo!
Per lo vero più che una promessa è una minaccia, i tempi bellilli son iti, il "vino è finito è rimasta la bottiglia!"

Ma di cossa stavamo ciacolando?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Gennaio 03, 2017, 09:23:08 PM
Si stava ciacolando del galop disunito e di come impostare il galop, della partenza per perdita o per presa di equilibrio, dell'importanza delle transizioni e di ricordarsi che il cavallo ha un didietro oltre a un davanti.
Credo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 03, 2017, 09:25:45 PM
Ma il cavallo ha un didietro anche quando fa un circolo o solo nel lavoro su due peste. 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Gennaio 03, 2017, 11:36:48 PM
Il cavallo comincia ad avere sempre un didietro, anche nell'alt, quando possiamo disporne.

Dal momento che l'asimmetria riguarda tutto l'insieme, se hai i mezzi per canalizzare spalle e groppa non vedo perché limitarsi alle prime, che sia una linea dritta o un circolo. Le due piste sono il mezzo per poterne disporre poi sempre.
Titolo: Il simpatico vecchietto dixit.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 04, 2017, 03:41:46 AM
Care ragasse, non vi fracasserò le ovaie ripetendoVi il meccanismo del galoppo, i suoi tempi,  le actioni del cavaliere per provocarlo, per sostenerlo, etc. etc. sono hose che sapede già e che do per scontate.

Ma un picciol sforzo dovete farlo, leggetevi questo pipponcino tratto dalle questioni, è la premessa che nessun gambegambe fa e che - se non la sapete - dovrete scoperchiarla da voi:

Sono stati fatti alcuni esperimenti a riguardo, utilizzando due bascule trasportabili di dimensioni adatte; il cavallo veniva posizionato con gli anteriori su di una bilancia e i posteriori sull'altra.
    Sono stati pesati trentadue cavalli di diversa struttura,  la media delle pesate ha dato i seguenti risultati: con la testa messa a 45° dall'ipotetica verticale, dunque pendente  verso il basso,  il peso sorretto dalle spalle supera quello delle anche di circa un nono del peso totale del cavallo.
     Partendo da questa posizione della testa, a seconda se essa sia sollevata e portata all'indietro,  o abbassata e avvicinata al petto,  vengono spostati dall'anteriore al posteriore -  o viceversa -  circa dieci chili.
Queste stesse prove hanno dimostrato che un'incollatura leggera ma lunga porta più peso sulle spalle e i suoi movimenti spostano più peso di una incollatura grossa ma corta.
     Questo è un fatto assai evidente,  è sufficiente rifletterci. Purtroppo questi esperimenti non sono andati oltre a ciò che ho menzionato. Sarebbe stato interessante conoscere la variazione del carico dei pesi con l'incollatura completamente distesa,  come avviene nei cavalli da corsa nel momento del massimo sforzo.
     Però, anche senza l'ausilio delle pesate,  si intuisce che un'incollatura così tesa in avanti deve spostare un considerevole carico di peso dal treno posteriore a quello anteriore. Sono stati fatti anche degli esperimenti per comprendere come il peso del cavaliere si ripartisca  sulla cavalcatura. Si è constatato che quando il cavaliere sta dritto in sella mette i due terzi del suo peso sulle spalle del cavallo.
     Quando inclina sensibilmente il busto all'indietro,  il carico è di circa la metà del suo peso; nel caso si regga completamente sulle staffe,  questo carico grava per i cinque sesti sul treno anteriore.


Esatti o meno che siano i numeri, è evidente che l'anteriore del lallo è sempre sovraccaricato, maximamente quando il lallo è montato.

In natura, allo stato bravo, quando i lalli si inseguono giuocosi, quando devono all'improvviso scappare partono al galoppo per perdita se sono al trotto, per "scaravento" se sono fermi o al passo; lo stesso scaravento lo fanno quando sgroppano, scalciano, smontonano, saltano.
La partenza al galoppo per presa - come si intende nella bella equitazione - deve eser in natura se non scognosciuta, molto rara..

Cos'è lo scaravento?
La palabra l'ho inventata io, ma il movimento lo vediamo da sempre: il lallo solleva l'anteriore e si scaraventa in avanti e/o in alto.

Da quanto sopra, anche la milla più poareta capisce che, prima di pretender una corretta partenza per presa, bisogna cambiare le liete abitudini e il natural equilibrio  dello lallo.

Amico caro, che fai? Spingi spingi? Tu spingi ma carichi sempre di più me che già porto quasi tutto il peso di questa testa di minchia che ho in groppa! Ecco pereché mi scasso quasi sempre per primo! Dividiamoci meglio il peso.

Ecco cosa dicie l'anteriore al posteriore... ma il posteriore è duro a perder le sue abbitudini ed è suscettibile come una zitella svizzera... per fare la partenza per presa - senza che il posteriore si alteri troppo - bisogna partire dalla partenza al passo.

Questo è una tennica che ho studiato a lungo, che ho messo in pratica e son riuscito ad inzegnarla perfino!

loso, loso, ho detto delle banalità per alcune di voi, ma viste le domande che fanno le pollastre novizie e i dubbi che ancora insistono nella capoccia di alcune di noi vecchie carampane, questa premessa era necessaria e vale per tutto il lavoro di squola.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 04, 2017, 06:16:21 AM
Io suppongo che fatto l'esperimento sciscientifico del cavallo sulle due bascule, il pesatore, se aveva sale in zucca, avrà avuto una reazione naturale, e precisamente: "Cavolo! Con lo spostamento dell'incollatura e lo spostamento del busto del cavaliere il peso si sposta così poco?" e successivamente: "Allora le chiacchiere sullo spostamento di peso ecc, devono essere tutte delle minchiate; riflettiamo ancora".

Chi invece vuole trovare a tutti i costi conferme delle proprie idee, avrebbe detto: Ecco! La dimostrazione di quello che io e gli altri Maestri abbiamo sempre detto!!!

Questo è stato il mio pensiero quando ho letto quello che hai citato: grazie a te, parecchio tempo fa. E non ci ho pensato più.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 04, 2017, 07:14:44 AM
II sono una carampana leggermente datata, ma io dubito che se un cavallo non parte per presa dal trotto riesca a farlo dal passo. La partenza dal passo viene dopo, perché è più difficile per il cavallo. Poi magari sbaglio, lascio la parola ai più dotti
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 04, 2017, 07:17:25 AM
Citazione da: max - Gennaio 03, 2017, 11:36:48 PM
Il cavallo comincia ad avere sempre un didietro, anche nell'alt, quando possiamo disporne.

Dal momento che l'asimmetria riguarda tutto l'insieme, se hai i mezzi per canalizzare spalle e groppa non vedo perché limitarsi alle prime, che sia una linea dritta o un circolo. Le due piste sono il mezzo per poterne disporre poi sempre.

E allora non ho ben capito di cosa parlate quando affermate a pensare solo al davanti. Chi pensa solo al davanti? Sinceramente pensare solo al davanti lo trovo un errore. Anche quando fai un circolo, se lo fai bene, o mentre Trotti , il didietro lavora eccome se lavora.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 04, 2017, 08:22:09 AM
Ma caspita che vi è successo? È l' effetto del nuovo anno? Finalmente una discussione interessante, utile e comprensibile anche alle mille carampane poarete , stavolta chiaro perfino Max  :pollicesu:
Speriamo di continuare.

Piccolissima osservazione, probabilmente è vero che la transizione passo-galoppo per il cavallo è più difficile di quella dal trotto ma per il cavaliere IMO è invece più facile perché anche il più imbranato al passo riesce a stare bello composto e a non rompere le bolas alla bestia alla richiesta di galoppo , inoltre ci vuole davvero dell'impegno per confondere (appunto partendo dal passo) gli aiuti per il galoppo da quelli per il trotto, invece i principianti spesso hanno difficoltà a galoppare perché al trotto rimbalzano, sono aggrappati con le gambe quindi il cavallo accelera il trotto invece di partire al galoppo, il cavaliere si aggrappa alle redini e viene fuori uno schifo inimmaginabile. Ergo secondo me sarebbe preferibile ai neofiti insegnare a partire al galoppo dal passo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 04, 2017, 08:40:35 AM
il 75% della gente parte al faloppo dal passo, semplicemente perchè dal trotto non riescono (o riescono dopo mezzo campo di trotto rotolato/precipitato)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 04, 2017, 08:53:24 AM
Esatto milla, concordo. Però dal punto di vista dell'addestramento del cavallo penso che sia il caso di insegnare le partenze per presa di equilibri odal trotto, poi si pensa a farle dal passo. Io non penso ci sia qualcuno che insegna (parliamo di un cavallo che non sa fare) le partenze al cavallo per presa prima dal passo è poi dal trotto. Così il cavallo si inc***a e basta, secondo me.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Gennaio 04, 2017, 09:50:53 AM
Sto proprio sperimentando sulla pelle questo "problema". Come molti, ho sempre trovato la partenza al galoppo più facile dal passo, come giustamente dicevate voi. Da quando ho il mio cavallo però, che è macchinoso, indietro, abbastanza sordo alla gamba ecc, e calcolando che io non ho molta forza nelle gambe e fatico a riunirlo, ho riscontrato problemi a farlo partire al galoppo per presa, dal passo. Questo perché lui probabilmente (correggetemi se sbaglio) fa più fatica a partire se non è riunito come dovrebbe, e quindi spesso mi va in difesa, oppure parte al trotto. Quindi da qualche mese sto partendo unicamente per perdita, cosa che odio perché come avete detto voi è più difficile rimanere composti e partire decentemente (l'immagine presentata da poker rende l'idea)..

Quindi forse possiamo dire che dipende anche dal cavallo, con alcuni è più facile la partenza dal passo rispetto ad altri? (immaginando chiaramente un cavaliere che sta imparando, non un professionista)

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 04, 2017, 10:00:48 AM
Detta così sembra che il problema, più che il galoppo in se, sia che è indietro e sordo alla gamba. Diciamo che se un cavallo non ha impulso, se non va in avanti, fai poi fatica a fare tutto, compreso riunirlo. Ecco, in questo caso penso sia utilissimo fare tutto quello che hanno descritto poker e max.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 04, 2017, 10:14:10 AM
Ci sono diversi modi di mettere in avanti un cavallo. Ma ovviamente bisogna vedere quale funziona meglio aahahahahah
1) lezione alla gamba classica
2) legnata micidiale sulla groppa o alla grassella
3) fare imbestialire il cavallo testa all'angolo e speroni e quando praticamente galoppa sul posto dal nervoso lasciarlo andare
4) passi indietro seguiti da brusche ripartenze, da ripetersi all'infinito
5) ammazzarlo di campagna
6) caricare l'alimentazione
7) extreme blood o simili
8) istruttore da terra con la frusta lunga e rana concomitante
9) mettersi a culo di uno che va a manetta
10) canna da pesca con carota
11) varie ed eventuali (tra cui contemplo anche gatto selvatico legato alla groppa, tigre con denti a sciabola che morde i garretti, supposte effervescenti)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 04, 2017, 10:20:17 AM
Care  ragasse, tuto quelo che scrivo et scriverò non è farina del mio sacco, di mio ci fu lamessainpratica et  personalizzazzione di concietti bellillamente espressi dai grandi cavallerizzi,  le cui opere  poche di noi leggono e che vengono divulgate, da quelle poche, per partito preso... già, ci sono i "partiti"... una volta le chiamavo le sette di  baucheriani, antibaucheriani, leggieri, naturali, barefutti, sentimentali etc. etc.

Prima però, voglio riportare il penziero del - per me - più grande uomo di lalli del XX seculo: JDO, il quale da splendido elaborator dei principii di Baucher così si esprime riguardo le tranzizioni:

le transizioni montanti, passo trotto, galoppo sono assolutamente da bandire fin dalle prime fasi dell'addestramento, perché il lallo, in questa sequenz, va a caricare istintivamente l'anteriore, in pratica, fa esattamente l'opposto di ciò che vogliamo.
Invece, per il motivo uguale e contrario (il lallo istintivamente carica il posterior), si possono fare le transizioni calanti: galop, trot, passo, alt.


Ora, il vostro lallo sa fare una partenza corretta dal passo e dei coretti passi indietro, meglio ancora se sa rinculare facendo curve e serpentine,  vostri lalli sanno fare questo? Gli avete inzegnato a fare questo, j suppose? O no?

Spero di si, altrimenti - come dicono da queste parti - andate a dar via i ciapp!

Ora vi devo lasciare, tra un pò andiamo a Castellammare del Golfo, questo pomeriggio ci sono i funerali di don Ciccio Plaia 88 - anni, in altro tempo appassionato "cavallaro", un pezzo di storia che se ne va.

Intanto continuate pure a dire liete puttanete o verità scolpite sulla roccia, io conto di ritornar dimani o dopodimani... resistete!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Gennaio 04, 2017, 10:22:00 AM
Citazione da: PokerFace - Gennaio 04, 2017, 10:14:10 AM
Ci sono diversi modi di mettere in avanti un cavallo. Ma ovviamente bisogna vedere quale funziona meglio aahahahahah
1) lezione alla gamba classica
2) legnata micidiale sulla groppa o alla grassella
3) fare imbestialire il cavallo testa all'angolo e speroni e quando praticamente galoppa sul posto dal nervoso lasciarlo andare
4) passi indietro seguiti da brusche ripartenze, da ripetersi all'infinito
5) ammazzarlo di campagna
6) caricare l'alimentazione
7) extreme blood o simili
8) istruttore da terra con la frusta lunga e rana concomitante
9) mettersi a culo di uno che va a manetta
10) canna da pesca con carota
11) varie ed eventuali (tra cui contemplo anche gatto selvatico legato alla groppa, tigre con denti a sciabola che morde i garretti, supposte effervescenti)

aahahahahah chissà perché quando ho letto la prima frase immaginavo una lista simile!!!

allora, considerando che i primi tempi in cui l'ho preso mi faceva i fugoni (era sempre indietro, ma alle partenze faceva i fugoni da difesa) e ci ho messo una vita per farglieli passare, eviterei i 3/4 dei tuoi consigli, inoltre la metà di questi li abbiamo già sperimentati (più che io il mio moroso, infatti litighiamo sempre perché io mi inca**o se me lo "mena"), ma funzionano per un po' e poi stop.

Una cosa che funzionerebbe sicuro sarebbe la numero 5 ma purtroppo non abbiamo campagna...  vabbé scusate l'OT, ma quindi tornando al discorso della partenza, secondo voi se il cavallo fosse più avanti avrei meno difficoltà alla partenza per presa? Non dipende più che altro da me, dal fatto che non ho le gambe a sufficienza per riunirlo come si deve?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 04, 2017, 10:32:15 AM
tornando seri...
per riunire non serve forza nelle gambe.

io per farla semplice e alla portata di tutti farei: trotto a manetta senza contatto. galoppo a manetta senza contatto (ovviamente sull inforcatura). tutto per diverse sessioni. anche settimane intere. in modo che il cavallo memorizzi QUEL trotto in avanti e QUEL galoppo in avanti. che diventino le sue andature standard, normali. le deve tenere da solo. tu devi stare su senza nessuna fatica senza neanche dover usare le gambe.

poi cominci a mettere contatto. ma sempre con quelle adature. se rallenta rimetti in avanti, rilasci il contatto se necessario e lo riprendi quando è tornato ad andare da solo all andatura in avanti manettona vento nei capelli.

prima o poi imparerà ad andare in avanti anche col contatto, senza gambe.

poi da li lavorerai verso andature riunite, ma se non hai il motore acceso è tutto inutile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Gennaio 04, 2017, 10:42:59 AM
Col trotto è quello che sto facendo, però non ho mai lasciato il contatto... poco ma lo tengo sempre. Proverò a lasciarlo e vedere se cambia qualcosa, grazie. Mentre sul galoppo in avanti non mi fido troppo perché il campo da noi fa schifo, l'altro giorno una ha fatto un volo col cavallo allucinante.. dovrebbero tirar su la sabbia e rimetterla, invece non lo fanno.

Domenica forse lo porto in pista, secondo me può servire per lavorare su questo problema, almeno lì posso metterlo avanti e lasciarlo galoppare, che dite?

Comunque chi ha la campagna a portata di mano ha una gran fortuna...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 04, 2017, 11:26:02 AM
Basta che le gambe non le usi...

Munisciti di frusta lunga, da dressage, e comincia dal passo e usalo prima piano pii sempre più forte fino a che non parte al trotto.  Fallo 5 o 6 volte e vedi che come metti gambe parte subito. Usa questa tecnica anche per mantenere il trotto e se rompe al galoppo lascialo fare, è quello che vuoi. Vedrai che funziona.

Nel tuo caso eviterei di andare in campagna. Diciamo che il fatto che  cavallo che non va , va a braccetto con cavallo che scappa, o meglio sono due facce della stessa medaglia. nel tuo caso è meglio la pista
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Gennaio 04, 2017, 11:29:50 AM
Ho già provato quello che dici tu con la frusta, infatti la uso sempre. Non basta con lui... o meglio, dovrei continuare praticamente a ogni falcata, se tolgo la gamba.

Siamo andati in campagna per diversi mesi quando ero in Maremma e non è mai scappato, anzi, a lui piace un sacco, è bello avanti ma sempre in mano. E quando esce, poi quando torniamo a lavorare in campo è più rilassato e lavora meglio. Purtroppo dove sono ora non c'è possibilità, ma stiamo valutando altri posti, speriamo di trovare qualcosa con un minimo di campagna.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 04, 2017, 01:15:10 PM
Devi andare per gradi. Come accenna a rallentare o fermarsi ricominci. .. é un lavoraccio, ma bisogna farlo altrimenti non vai avanti. Devi arrivare al punto che tiene l'andatura da solo...

E poi con questi tipi di cavalli freddi cambiare spesso lavoro, non annoiarli.

Ottimo per la campagna allora, sicuramente aiuta. Ma sta al paddok o in box? Per i freddoni aiuta anche il paddok :)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ina:) - Gennaio 04, 2017, 05:39:47 PM
dream io già te lo dissi in privato.
un bel ramo pieno di foglie che faccia casino quando lo agiti e il problema è risolto.
(consiglio bostik sulla sella in abbinamento)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: nyna - Gennaio 04, 2017, 06:11:54 PM
Anche io uso il ramo pieno di foglie. Brutto da vedere ma funziona
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 04, 2017, 06:24:59 PM
Il consiglio è buono purchè non montiate Asia. Ricordo bene quando è stata montata da un'amica americana; lei ha usato il ramo con le foglie, Asia ha eseguito una bella flessione dell'incollatura... e glie l'ha mangiato. :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Gennaio 05, 2017, 08:49:32 AM
ahah Ina lo sai che fine faccio se uso il ramo con le foglie.. rischio di atterrarti sul tetto di casa :D

si si sta a paddock tutti i giorni.. sul variare il lavoro purtroppo è vero, è che è difficile non potendo uscire, quindi più che variare lavoro in piano / salto non si può fare.. per questo spero di trovare una scuderia dove si possa uscire

Comunque meglio che torniamo in topic prima che RdM ci alzi di peso visto il lungo OT  :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 05, 2017, 09:06:55 AM
Ah si ritorniamo in topic (che poi quale sarebbe sarebbe il Topic?  Questo è un po l'album personale di Raffaele, che non si mischia con le poarete tra i diari...) che se si alza son dolori.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 05, 2017, 10:44:06 AM
Sì se RdM si alza son dolori. ...suoi poareto perché e  gli  è  un vecchiettino e cia' dolori agli ossi poeromo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 05, 2017, 11:23:27 AM
Io adoro gli otti, spesso sono più interessanti del tema, altrettanto spesso, sono liete puttanete, appunto.

A proposito di OT, ieri ho incotrato la figlia di una mia parente acquisita che non vedevo da oltre un anno, in questo lasso è diventata  - udite udite - vegana  :icon_eek: la quale  ha cominciato a fare "propaganda": zuppa di fistacchie, pasta di farina di topaxi,  infusi di malandra, tortelli al sarchiapone... tutti ingredienti esotici mai sentiti prima, tutti costosissimi, tutti sani,  tutti con principi attivi mirabolanti.

L'ambiente e la luttuosa circumstanza mi hanno impedito di dire: a'mbecille, fai quello che ti pare ma non stare a scassarci i cabasisi con le tue regole...  appena possibile, vado a magnarmi un bel panino col salame allungato con una gelida birretta che son digiuno da ieri!

Ecco, la situescion è questa anche nel mondo del lallo: gente senza alcun becraund culturale scopre/gli fanno scoprire nuovi "paradisi" salvifici per loro et per l'intera umanità, per l'intera lallinità.

Stranamente, gli accessori di queste nuove religioni costano, a volte, costano tantissimo... io dico: sei vegana? Sei liberissima di fare quel che vuoi ma non stare a scassare la minchia a chi vuol lietamente et liberamente "avvelenarsi" con una zuppa di cozze, con una fettuccina alla bolognese, uno risotto alla scoglio, un rigatone alla amatriciana... già, maravigliomi come ancora non si sia detto che Amatrice e Norcia - Amatrice causa dell'incremento esponenziale di consumo di guanciale et pancetta nel mondo;  Norcia capitale mondiale della norcineria, appunto  - siano state punite - nuove Sodoma e Gomorra - dal "pacifico" dio vegano per le loro nefandezze !

Ma andate, a dar via i ciapp!
Titolo: Dolor, che dolor!
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 05, 2017, 11:38:16 AM
Citazione da: milla - Gennaio 05, 2017, 10:44:06 AM
Sì se RdM si alza son dolori. ...suoi poareto perché e  gli  è  un vecchiettino e cia' dolori agli ossi poeromo

Il mio maestro, Pi Ci Opacio  grande filosofo cinese,  dicieva: "se dopo i sessant'anni, la mattina ti alzi e non senti alcun dolore, significa che sei morto."
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Gennaio 05, 2017, 11:38:41 AM
per una volta sono COMPLETAMENTE d'accordo con te!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 05, 2017, 11:50:04 AM
Concordo con te. Tuttavia, almeno per quanto riguarda i vegani, reputo che una grande enorme responsabilità ce l'abbiano proprio le aziende che producono carni /insaccati. Io sono onnivora,  grazie a dio, ma sono stata per lavoro nei macelli , e ho potuto constatare che molto TROPPO spesso non vengono assolutamente rispettate quello che dovrebbero essere le regole, per legge,  di igiene, benessere animale, controlli ASL. .. se vuoi continuo. Le grandi aziende? Le peggiori. Io evito certe distribuzioni,  preferisco i piccoli negozi, il coltivatore diretto, evito insomma la grande distribuzione dei supermercati. E ricordati bene che TUTTO ruota intorno ai soldi.

E poi raffaele stessa cosa vale per la nostra amata italia: dato che fa tutto schifo sono nati nuovi... movimenti politici, con attori come capi, che non so quanto siano meglio, però sono alternative. E allora, la colpa di chi è,  di chi li segue, in buona fede, o di chi li crea?


Per me di chi li crea.

In altre parole la tua parente vegana l'hai creata tu, o noi, comprando da certe schifose catene di distribuzione,  che fanno schifo sul serio. Non lamentiamoci,  mio caro...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Mario Biserni - Gennaio 05, 2017, 12:03:41 PM
Sei certa di quello che dici?.... lo sai che se non ci sono i veterinari dell'ASl (2 per turno di lavorazione) non si può macellare... che l'Italia è fra le nazioni più severe per i controlli fatti... Poi uno può scegliere quello che vuole senza ledere la mia libertà però...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 05, 2017, 12:16:07 PM
i cinque stelle credono alla teoria del complotto dell'11 settembre.
credono alle scie chimiche.
rendiamoci conto....

avete mai letto le cose che scrivono??? di un'ignoranza allucinante.
e si vantano di non utilizzare, come strumento di informazione, tg e giornali ma "i blog".

e hanno diritto di voto.................
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 05, 2017, 12:18:48 PM
Guarda che il veterinario dell'ASL ha dei compiti all'interno del macello, che , visto coi miei occhi non fa. O non fa bene. Se vuoi entro nel dettaglio. Un piccolo esempio: Le pecore e le capre devono essere stordite con una carica elettrica e subito dopo sgozzate. Ti posso garantire che in alcuni macelli lo fanno per le prime tre poi basta, e il veterinario non dice niente. Il veterinario si mette in ufficio e sta dietro alla carte. Ti basta se ti dico che l'ho visto coi miei occhi? O ancora non sei convinto?  Parliamo dei controlli sulle carcasse. Ne ho da dire. Ma basta, evitiamo che mahari qui c'e' qualche animo sensibile.


Ps: sul due per turno mi devi informare. Io ne ho sempre visto uno.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 05, 2017, 12:21:26 PM
Citazione da: PokerFace - Gennaio 05, 2017, 12:16:07 PM
i cinque stelle credono alla teoria del complotto dell'11 settembre.
credono alle scie chimiche.
rendiamoci conto....

avete mai letto le cose che scrivono??? di un'ignoranza allucinante.
e si vantano di non utilizzare, come strumento di informazione, tg e giornali ma "i blog".

e hanno diritto di voto.................

Usano i blog perché il loro capo è condannato per omicidio colposo e dato che non potrà mai e poi mai ricoprire una carica politica ufficiale ha fondato un movimento e non un partito. E l'unica cosa che ha per fomentare le masse è internet.

Un giorno forse ci sveglieremo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 05, 2017, 12:40:06 PM
Be', se qualcuno crede nella possibilità della crescita infinita in un ambiente finito, ci sta anche che alcuni credano alle scie chimiche.

Con ciò però chiuderei l'OT politico, mi sembra opportuno, altrimenti non ne usciamo vivi e esageriamo veramente nell'abuso della tolleranza di RdM.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 05, 2017, 04:26:47 PM
Per completezza d'informazione: mia moglie, dopo aver ascoltato la lieta neovegana, in separata sede ha detto:
£"&5$""£? &%$£"£°§+K54SSem... quarantasese... traduco dalla lingua sarda:
per te ci vorrebbe la fame del 1946.

Eh si! Questa era l'espressione che usava suo padre, morto a cent'anni due mesi e 18 giorni, quando i nostri figli - ai tempi - facevano i capricci perché non ci piaceva la pasta con l'aragosta.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Gennaio 05, 2017, 07:12:38 PM
Eh, mio padre diceva anche lui qualcosa di simile a quello che ha detto tua moglie quando sentiva certi discorsi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 06, 2017, 11:29:59 AM
Torniamo al tema.

Per prima cosa mettete il lallo in un circolo medio, con la redine esterna, agente di opposizione, portate le spalle del lallo verso l'esterno, mentre con quella interna, che agisce contraria, reggete l'eventuale caduta del'equilibrio verso l'interno.

Le gambe, ben rilasciate, dovranno far perno sui malleoli che fungeranno da fulcro per l'azione che, partendo dall'introversione del bacino, arriva fino ai talloni, naturalemente i glutei dovranno agire come i pistoni di una moto bicilindrica per alternare la distribuzione del peso al trottto seduto.

Aiutatevi senz'altro con la voce: inspirate profondamente aprendo la laringe. poi espirate contraendo tonsille e glottide e - facendo vibrare l'ugula - dite... cucù!

L'equitazione è semplice!
Puretroppo, prima si scriveva un maniera militar trombonica, hora si scrive in maniera sciscientifica copiaincolla e noi - mille poarete - allora come hora, continuiamo a non capirci una beatissima minchia.

L'esperimento che il vostro affezionatissimo tenta di fare è di lasciar perdere i tecnicismi trombonicosciscientifici et priviliegiare degli  aspetti quasi sempre ignorati dai gambe, e questo è normale, ma anco dai teorici dell'equitatione.

Per la partenza per presa, già ho ciacolato di come il lallo  è costruito di come si comporta d'istinto e di come noi vorremmo - invece -  che facesse... di come noi gli facciamo fare.

Quindi bisogna che vi spieghi il  perché vogliamo fargli fare quel qualcosa che è contra sua natura anatomica et istintuale et infine vi spiegherò il come farglielo fare.

Il come l'ho elaborato da Raabe e vedrete che eviterò di entrare in dettagli tecnicistici ma cercherò di offrire una visione "olistica" della tennnica... me ne frega nulla se fate indietreggiar il vostro lallo alzando le mani, abbassandole, spostando il peso in avanti, spostandolo in dietro, usando le gambe, usando la voce... sono fatti vostri, quello che è importante è che il vostro lallo - in questo caso - rinculi correttamente... non ne siete capaci? Son fatti vostri!

Dunque, ho preparato un tremendo pippone che metterò - in mancanza dell'Imbalsamata - nei mio bloggo, ma prima lo sottoporrò al severo judicio di una delle mille... se capirà lei lo potrete capire anche voi poarete  che tonte assai siete.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 06, 2017, 03:36:42 PM
CitazioneLe gambe, ben rilasciate, dovranno far perno sui malleoli che fungeranno da fulcro per l'azione che, partendo dall'introversione del bacino, arriva fino ai talloni, naturalemente i glutei dovranno agire come i pistoni di una moto bicilindrica per alternare la distribuzione del peso al trottto seduto.

Questa per molti sarà un'ovvietà, per me non lo è stata affatto quando l'ho scoperta (me l'ha spiegata Homocaballus per primo!) e "prenoto" un approfondimento quando vorrai (non adesso, che parliamo d'altro)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 07, 2017, 07:04:50 PM
Per prima cosa mettete il lallo in un circolo medio, con la redine esterna, agente di opposizione, portate le spalle del lallo verso l'esterno, mentre con quella interna, che agisce contraria, reggete l'eventuale caduta del'equilibrio verso l'interno.
Le gambe, ben rilasciate, dovranno far perno sui malleoli che fungeranno da fulcro per l'azione che, partendo dall'introversione del bacino, arriva fino ai talloni, naturalemente i glutei dovranno agire come i pistoni di una moto bicilindrica per alternare la distribuzione del peso al trottto seduto.
Aiutatevi senz'altro con la voce: inspirate profondamente aprendo la laringe. poi espirate contraendo tonsille e glottide e - facendo vibrare l'ugula - dite... cucù!


Per lo vero, avavo tentato solo di scrivere una serie di liete puttanete, solo per caso ho scritto qualcosa di - forse - sensato.  :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 07, 2017, 07:38:44 PM
Molto sissiana come cosa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 07, 2017, 09:09:27 PM
 :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 07, 2017, 09:18:40 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Gennaio 07, 2017, 07:04:50 PM
Per lo vero, avavo tentato solo di scrivere una serie di liete puttanete, solo per caso ho scritto qualcosa di - forse - sensato.  :icon_eek:

Mi interessa la questione dello spostamento alternato del peso. C'è un'immagine su "The natural horse"  dove illustra proprio come quella variazione di peso implica anche quel gioco di malleoli (oltre che una morbida piegatura dell'intera colonna vertebrale), alle volte mi riesce, ma solo in un trotto seduto molto leggero.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 07, 2017, 10:14:40 PM
Mah!

Non mi riescie a dir stranzate manco se mi impegno... oppure è il Natural Horse dicie strenzate...
Le natiche a stantuffo era - per me - una grande puttaneta, dato che è la cintura che segue o impone il movimiento dello lallo. le chiappe seguono per inertia e - nella bella equitatione,  secondo Baucher - dovrebbero essere sempre incollate alla sella.
Sapete come si impara ciò?
Una brava ragassa dovrebbe fare una intiera ripresa senza perdere i suoi 50 euri che tiene tra sella e sedere, se li fa cadere, perde i 50 euri che andranno alla casa di riposo per allegri cavallari "Il Simpatico Vecchietto"... ABI IT92J0306909400100000006314541... SIAMO RICCHI!!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 07, 2017, 10:25:29 PM
Hey Hey! !!! Calma!! Mi risulta che l'unico iscritto alla casa di riposo del " simpatico vecchietto" qui sia tu!!!! Bravo ti vuoi tenere i soldi delle poarete tutti per te...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 07, 2017, 10:26:58 PM
Abbiamo già parlato a suo tempo del "basculamento laterale" che serve per stare veramente incollati alla sella al trotto seduto. Una volta che lo si sente, non vi sono dubbi su qual'è il bipede che avanza. Certo, i glutei come stantuffi ecc li ho presi come licenza poetica, ma pensavo che veramente ti riferissi a questo.

Come l'altro basculamento laterale, più facile da seguire, al passo, vi incoraggio - se non avete ancora avuto questa sensazione - di "provarla" con un leggero trottino in discesa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 08, 2017, 09:51:21 AM
Citazione da: Corla - Gennaio 07, 2017, 10:25:29 PM
Hey Hey! !!! Calma!! Mi risulta che l'unico iscritto alla casa di riposo del " simpatico vecchietto" qui sia tu!!!! Bravo ti vuoi tenere i soldi delle poarete tutti per te...

Infaatti... ma ti dirò, che viste le incalzanti richieste provenienti da questo foro,  aprirò una allegra succursale che - stranamente - sarà nomata La Carampana Scalza..
Vistà l'esuberante presenza femminea nel mondo del lallo prevedo affari d'oro.

@Akex: io facevo il verso alle erudite dell'ultim'ora che sono di una seriosità inzopportabbile, altro che licenze poetiche... mio caro, tu sei una ragassa maschietto, non hai minimamente idea di quali sensazioni possiamo provare noi ragasse femminuccie a cavallo ma non solo a cavallo  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 08, 2017, 10:06:33 AM
Dato che siete così "piacevolmente" alla ricerca ricerca di sensazioni, io mi sono sempre chiesta se i cavalli castrati provano le stesse sensazioni degli eunuchi e se questi ultimi cambiano caratterialmente una volta che... . Potremmo fare un esperimento e provare. Ci sono un paio di personaggi su questo forum con un po troppo testosterone.  Zac Zac
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 08, 2017, 12:14:37 PM

A'nfamona! In questo inclito ci sono solo 4/5 ragasse cum testiculos e tu gliele vuoi pure tagliare!

Il ploblema che poni non riguarda più il vostro affetionatissimo che ormai ha raggiunto la pace dei senzi... malgrado ciò, quando vedo una ragazza o una carampana con un bel culo mi giro a guardar... ma non mi ricordo più il perché lo faccio...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 08, 2017, 01:04:55 PM
Tranquillo, tu no ma il tuo secondo stomaco se lo ricorda eccome!! Cmq ok, dato che ormai hai raggiunto la pace dei sensi con o senza senza va bene uguale!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 08, 2017, 01:33:48 PM

scusate se interrompo questo corteggiamento spudorato della Corla verso il mulo negro 
ma poi , come va a finire la storiella di facof ?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 08, 2017, 05:22:32 PM
Citazione da: Corla - Gennaio 08, 2017, 01:04:55 PM
Tranquillo, tu no ma il tuo secondo stomaco se lo ricorda eccome!! Cmq ok, dato che ormai hai raggiunto la pace dei sensi con o senza senza va bene uguale!

Posso permettermi di dire delle liete puttanete, perché cognosco bene la realtà vera dello lallo, quella verissima  delle femminelle belle, ma anco quela di me stesso medesimo... come ho detto milla volte, sono "assai incline al gozzoviglio e allo sberleffo"... a volte mi piace sberleffare anco  su me stesso.  :horse-wink:

Mia cara Carla, techitisi e segui quest'adagio:- Se vuoi viver cent'anni senza pene,  :icon_eek: prendi il mondo come viene.

(https://lh3.googleusercontent.com/x-K79_wlwbkrO1pm1-WLFqpSUKzhW5AK5hV6A-vFY-7SLRrDQXb14YQw-GgOW-eOxtSPvTAV4wGExbu85fGSBQ2Bxh-rRvL3XN3PgLj0SPRat60QIrthnkOMMQz1cuvS_6lYRyxH44Hjs1R90CuIOARa0RnPVmP6HWiCVDF4libaOqce_Fvuc9jzolb_jn1m3OMhCkeLwnw-YRoMfLG8kpG5p_XycWT9mK4iPOdVnZ9JXv_9TgroYjJQ9FIIXy4Jtbbw60n-ZL-uvAPmtL5OYlPRKzKuD1DSZbLITtIoKnFtfK2tKt5MWHnFX1RVVPAMK78VQC-YcnlphEQuvchmAQLs_5bJ3pI-zsadF-0HBTxp4D8hbuf_Dc3QKF0wplRbYYpJF1ubj_BSZ_ErTsOcVY6QVVBeYg9rAeDMQUMdDf_aSimPFy9ZzlE-SfL4KA2WWlE4O9RWcX2ShfLoPWuE09CRpdvpmPjsnNcO6vuMB6pT5mx40pj5gzb6GKdt1cvMpzq9xBBmGOqNOptSAIIZOIv7leXYwjqBZNJ4aAT0ZlyveV85nR_K6r67c2kYmU9Jo_o2Jn4N5CO2Kjf_gib-nxbkEK4XuZidTu_of-dlI-6gcuX0=w926-h746-no)


A proposito di muli e di testiculos... consumate norcineria di Norcia, appunto - tra le tante delitie ci sono anche i "Coglioni di mulo"... una bontà!

Ve li raccomanda il mulo negro completo di attributi, e che attributi!  :blob3: :blob9: :blob9:


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 08, 2017, 06:04:08 PM
No ora visto che stai parlando di attributi con una signora/ Ina non le puoi dire che se prende il mondo come viene vivrà cent'anni senza PENE! Non è  mica una monaca di clausura poareta, perché lanciarle un simile anatema  :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:
Titolo: Cio Ciccio e Ciccina.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 09, 2017, 11:03:58 AM
https://www.youtube.com/watch?v=Ax6ngQhtuhg

Finalemente, potete vedere nel tubo zio Cicciom è parente di una ragassa del foro che gentilemente me l'ha segnalato.

Se non si fosse capito, io adoro i muli, furono la mia primera cavalcatura, e, se non fosse stato complicatissimo  trovarne un polledro decente, sarebbe stata la mia ultima.

Personaggi come zio Angelo dovrebbero essere considerati patrimonio della equilità, puretroppo, a voi lalliste i muli non interessano affatto, a voi piacciono i frison.

Noi cavallari - ignoranti, sporchi, brutti e cattivi - consideriamo che il mulo sia stato il vero motore del'umanità, il vero compagno dell'uomo.

Inoltre il mulo (e l'asino) è animala di pace, mentre il lallo è animala da guerra... questa sua umile conditione mal gliene incolse, la gratitudine non è una delle principali virtù del genero humano... con qualche lieta eccezione:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/08/ciccina_4.html




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 09, 2017, 11:23:14 AM
ma che ce frega dei muli, noi a giudicare dai commenti sissiani siam tutti ASINIIIII
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Gennaio 09, 2017, 11:50:39 AM
 :laugh3: :laugh3:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 09, 2017, 12:46:44 PM
non ridere che se no posta altre foto della redine di appoggio nel senso dressagistivo e/o classico del termine!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 09, 2017, 01:12:26 PM
Stavo per fare una battuta volgarissima sulla redine d'appoggio ma visto che sono una SSSSSignora ve la risparmio  :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 12, 2017, 06:53:13 AM
Citazione da: grinta - Gennaio 08, 2017, 01:33:48 PM
scusate se interrompo questo corteggiamento spudorato della Corla verso il mulo negro 
ma poi , come va a finire la storiella di facof ?

La strana storiella di Facof è finita ma ci da il modo di riflettere su alcuni punti:
che la giustizia dello "stato di diritto" non corrisponde alla vera Giustizia.
Che l'imbecille, a volte, fa più danni del malandrino.
Che  il concetto di onore/di "codice d'onore",  nella accezione originaria, ormai inesistente nella nostra sosaieti, sopravvive in alcune realtà bordlain tra delinquenza e arcaicità.
Che il lallo, risponde ad un solo "imperativo categorico".

Per Alex:
Il terzo assioma di L'Hotte così recita: il cavaliere non deve legarsi al cavallo ma ai suoi movimenti.

Di questo et altro ciacolerò, per ora mi limito a constatare che le idee di molte di noi sullo lallo e sull'homo sono poche ma confuse e rispondono a stereotipi alla moda che nulla hanno a che fare con la realitidad lallina et humana, non tento manco di replicar...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 12, 2017, 09:36:33 AM
onore .
ha per tutti lo stesso significato ? è una linea guida che si può rispettare oppure no ?
è il sentimento per cui uno ha cura della propria fama , deriva dallo stesso ceppo latino di onesto .
si accoppia perfettamente con amor proprio e rispetto altrui , con le buone o con le cattive .
può essere fulcro dell'equitazione , dritti fino in fondo , al conseguimento , al risultato qualunque esso sia .
rispettare il cavallo per quello che è e farsi rispettare per quello che siamo , onore ad entrambi che nel piccolo o nel grande porterà soddisfazione .
porterà magari ad un  binomio vertical
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 12, 2017, 10:15:12 AM
per me onore ha a che fare con giustizia, non con fama.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 12, 2017, 10:27:05 AM
fama è la nostra ridondanza nel bene o nel male .
ciò che è giusto per te è giusto per me ?
il proprietario di facof nel raccontino di RDM si fece giustizia lavorando nell' ingiustizia .
per quello ho definito il termine con fama . perchè l'onore è ciò che ci porta a tenere alta la bandiera nel nostro mondo personale .
Titolo: honor
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 12, 2017, 03:09:11 PM
Nulla è più lontano dalla "fama" del senzo dell'honor!

Nel silentio et nella discretione si fanno actioni honorevoli.
Infatti, il tozzo camionista introdusse il suo racconto con: Raffaé, è la prima volta che parlo di queste cose.... chissà, il vino, la fratellanza cavallina, il fatto che fosse lontano milla miglia dall'ambiente dove si svolsero i fatti, il mio fascino, la mia facoltà di mettere a proprio agio gli interlocutori produssero quela confidentia.

La pietra angolare del senso dell'onore è il rispetto della parola data, ai tempi, una stretta di mano valeva più di cento contratti scritti dal notaio, oggi, non bastano manco quelli perché si sia coerenti con se stessi... se qualcuno vi dicie: "state sereni" cominciate a preoccuparvi, è la premessa che sta per mettervelo al culo.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 12, 2017, 03:43:49 PM
per me il senso dell onore ha più a che fare con l onore delle armi. alla lealtà, alla giustizia.

vi ricordate la folgore a el alamein nel 42?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 12, 2017, 03:56:26 PM

l'onore ha tanti impieghi , e la fama collegata all'onore è lontanissima quanto più ci avviciniamo all'equatore .


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 12, 2017, 04:02:04 PM
Non sono lontani i tempi del duello - il rito in cui si dimostrava di tenere più all'onore, che alla vita stessa. Oggi, una cosa, come dice Raffaele, inconcepibile.  Nelle mie fatiche wikisourciane mi sono anche divertito a digitalizzare un "Codice cavalleresco italiano", che parla specificamente del duello; straniante, a leggerlo oggi: https://it.wikisource.org/wiki/Codice_cavalleresco_italiano, data 1923 ossia: meno di un secolo fa. Curioso il termine "cavalleresco", vero? Questo è un forum che in senso lato con la "cavalleria" ha qualche relazione....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 12, 2017, 04:34:04 PM
beh io ho in mente i poemi cavallereschi...
la durlindana ecc..
ma sono un po troppo damerini per me, io sono più un tipo da iliade....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 12, 2017, 05:02:21 PM
grazie alex !
lo leggerò stanotte !
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 12, 2017, 05:07:20 PM
Aimè, rivedendolo vedo che è una incompiuta (di digitalizzazione), la completerò appena possibile. Mi spiace Grinta!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 12, 2017, 05:30:51 PM
va be' allora stanotte importunerò  mia moglie !
sperando di superare l'amor platonico  :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 12, 2017, 07:01:17 PM
Raffaele ma l'imbalsamata parte?????
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 12, 2017, 07:12:44 PM
Se è imbalsamata, dove vuoi che vada....?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 12, 2017, 09:02:42 PM
Lontanissimo... grazie all'imbalsamamento sono arrivati fino a noi le mummie di faraoni, gatti, augelli et coccodrilla,  visitate il museo egitio di Torino: una maraviglia!

D'altronde, la mummificatione richiede tennica, cura, patientia, strumenta adeguati et destrezza nell'usarli.

Voglio segnalare un curioso fenomeno, forse non lo sapete, ho due blogghi nel ueb, uno prettamente di cultura equestre, l'altro specifico sulla femminizzazione del mondo del lallo_:

Bene, amboedue hanno una presenza spropositate di visite provenienti dagli Stati Uniti, hanno cominciato con Lalli&Tope et hora son passati allo Assioma, per capirci nell'ultimo mese per l'Assioma ci son state più di 6000 visita dagli USA et circa 1200 dall'itaglia per un totale di circa 8000 visite, mentre Lalli&Tope, che è pubblicato da poco, ha un totale di 13436 visita dall'Italia e 11797 dagli Stati Uniti.

Che succede?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 12, 2017, 09:30:24 PM
parenti emigrati nel primo novecento poi riprodotti in gran numero ?

scherzi a parte , mi stanno preparando credo un tutorial per una richiesta che, chi sa capirà.
attendo le liste dei contenuti per sezione che ti chiesi via mail ,
il forum ( prometto che lo nomino il Lallo ) può essere già utilizzato e possono partire gli inviti . qualsiasi modifica verrà effettuata , ma devi o dovresti cominciare ad adoperarlo , se ne comprendi i difetti lo puoi correggere .
gradirei anche la mission ben scritta da inserire .
cominciavo a credere che l'imbalsamata stesse perdendo d'interesse ...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 12, 2017, 09:41:22 PM
Guarda con quella che ultimamente imperversa nel forum impestando ogni topic ormai l' imbalsamata è rimasta l'unica speranza di fare qualche discussione con un minimo di senso.

Titolo: L'Imbalsamata.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 13, 2017, 04:27:19 AM
Bé, per una quistione minima di eleganza, mi sembra scorretto aprire un foro usando un altro foro che gentilemente mi ospita.

Altra hosa è collegare a codesto inclito un sito equestre di ben specifica et particolare impostazione il quale ha  un foro che - per questioni tenniche - viene usato per sviluppare et chiarificare, attraverso la partecipatione di "sapienti", gli argomenti prescelti.

"Per fortuna il mio razzismo" mi fa dire che le opignioni non sono tutte uguali e il fatto che una puttaneta venga ripetuta milla volta/un miglione di volte non vuol dire che quella smetta di esser una puttaneta.

Ecce lo statuto del Circolo:

Il Circolo della Giumenta Imbalsamata ha come scopo la promozione e la diffusione della conoscenza della "bassa" e della alta cultura equestre, che in Italia sono state colpevolmente lasciate decadere e che sono state sostituite dalle nuove mode lalliste provenienti sopratutto dall'estero.

I componenti del "Circolo" condividono amore e rispetto per il cavallo, la base comune a tutti i veri cavalieri di tutti i luoghi e di ogni tempo.

Il Circolo è a numero chiuso, si accede per esplicito invito del Gran Consiglio Picchiatellarum o per richiesta di adesione da parte dell'interessato stesso che è valutata ed – eventualmente – accettata.

Fin da subito sarà disponibile una biblioteca equestre elettronica curata da Alex Brollo.

I Partecipanti al cenacolo danno il loro contributo in forma libera, gratuita e volontaria, attraverso un forum creato ad hoc, Tenteremo – da un lato - di riesumare la cultura dei carrettieri, dei cavallari, degli uomini di cavallo di un tempo e – dall'altro lato - di diffondere il pensiero dei Grandi Cavallerizzi da Xenophon a Oliveira.

Col tempo, speriamo di  formare un archivio ben delineato e facilmente accessibile che potrebbe diventare un  serio punto di riferimento equestre nel web.

Attingeremo da discussioni già aperte in Cavallo Planet ma "finite in vacca" per disequilibrio di competenza dei partecipanti e da vari blog che già trattano i nostri argomentp.

Affronteremo temi specifici da diversi punti di vista, infatti, i componenti del cenacolo saranno di differenti orientamenti equestri ma tutti "sapienti" e avranno pari dignità di espressione a patto che seguano le poche semplici norme che andiamo ad esporre, queste:
si affronta un argomento alla volta.
Mai andare O.T.
Il tema, una volta sviluppato, va sintetizzato, concluso e archiviato nel sito.
Sono vietati gli attacchi personali e le provocazioni, mentre è gradita l'ironia, il sarcasmo, lo sberleffo diretto alle "istituzioni"... l'ambiente equestre è fin troppo paludato, autoreferenziale e serioso.


Siccome offriamo un servigio alla comunità, vogliamo che i nostri sforzi facciano dei profitti che andranno devoluti alla: http://www.legadelfilodoro.it/...

ma di questa quistione vi ciacolerà più dettagliatamente chi ha finanziato il progetto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 13, 2017, 08:51:16 AM
naturalmente non vi è intenzione alcuna di arrecare sgarbo al foro che da tanto ti ospita e supporta ( o sopporta?) .
ti volevo solo invitare ad alcune prove tecniche , essendo il problema di semplice utilizzo una delle tue prime richieste . il Lallo ( forum della giumenta) non potrà mai togliere prestigio o affluenza a questo , per il semplice fatto che parte a numero chiuso , e già forum non lo è più per definizione , è più una camera di consiglio . se gli amministratori di questa splendida piattaforma verdina vorranno creare un collegamento ad oc ne sarò ben lieto .
per quanto riguarda i proventi ,  deriveranno solo ed esclusivamente da forme pubblicitarie non invasive e da sponsorizzazioni del settore . l'informazione e la cultura devono essere gratuite e accessibili , quindi non si pagherà il biglietto per bere dalla fonte della Giumenta .
esse saranno esclusivamente ed  interamente devolute , per esplicita , sentita , ed indiscutibile richiesta di Raffaele alla lega del filo d'oro.
( è un orco con un quore grande così )
nessuno riceverà compenso alcuno o diritti per quello che scriverà , naturalmente accettando l'invito a partecipare avverrà il tacito accordo .
in principio ci eravamo accordati per un mio rimborso spese da scorporare , con bilancio in bella vista .
personalmente ho deciso di andare in perdita , butteremo dentro tutto nel cesto della Lega .

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Gennaio 13, 2017, 12:23:01 PM
Io sono curiosa. E comunque, riprendendo un argomento di pochi post fa, la decisione di devolvere eventuali entrate alla Lega vi fa onore a partire da RdM   :chapeau:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 13, 2017, 12:33:19 PM
Bravi! La giumenta parte col piede giusto!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 14, 2017, 01:31:09 PM
http://ilcircolodellagiumentaimbalsamata.it/

se i patron di c.p. vogliono , questo sarà l'indirizzo da agganciare .
il sito è in costruzione , vuoto ed in continua modifica , ma già accessibile .
Titolo: Sette
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 15, 2017, 10:30:14 AM
Nel emerito "Lallo", sovviennomi che aprii un intiera sezione dedicata alle sette, enclaves di dure e pure che sostenevano "comeunsoluomo" qualsiasi sciuocchezza che sostenesse in qualche modo la loro "religione".
Col tiempo questo atteggiamento si è molto diluito, ma persistono delle sacche di integralismo che sono - in definitiva - autolesionistiche, ecco un lieto esempio:

:icon_axe: RdM, questa sezione del forum è dedicata al barefoot. Non sei obbligato a leggerla se non lo condividi, come tutti ben sappiamo. Tantomeno sei obbligato a scriverci. Se devi scrivere di ferratura, c'è la sezione mascalcia in cui i tuoi commenti e le tue esperienze saranno più utili ai lettori.

Ecco, quest'approccio è quanto di più contrario allo spirito del foro, che dovrebbe essere - secondo la visione di questa utante - un luogo di reciproco autocompiacimento anzicché contenitore di confronto e - magara - di  scontro di idee.

"Il tempo è galantuomo", ricordo gli attacchi velenosissimi che ho subito quando - solo contro tutti o quasi -  osavo dire che i 7 giuochi parrellati altro non erano che trucchi circensi riadattati ad uso e consumo di noi poarete che il lallo lo avevamo visto solo al cimena e nei nostri sogni di ragazzine.

Oggi, la mia tesi allora blasfema, è di comune accezione e i parrellioti la giustificano col fatto che è solo un giolivo  mezzo per relazionarsi collo lallo.

Ecco, questo ragionamento è più difficilmente contestabile e può esser accettato (ob torto collo)  anche da chi ha una cultura equestre alta o bassa che sia... già, qualcosa è rimasto e noi - poarete - che allora credevamo acriticamente a qualsiasi cosa venisse detta da uno collo stetson in testa, cominciamo a tentar di ragionare su quelle emerite puttanete, dunque, il cauboi di turno - se non dicie cose credibili viene sputtaneto immediatamente.

Ieri, ci son state 262 visite al mio "assioma", e oggi - fino a quest'ora - son già più di cento, la maggior parte fatte dagli USA.

Ora, dopo il "saccheggio" ienchi di Lalli &Tope, assisto a quello dello "assioma" sempre per mano americana... se 2+2 fa 4 addizionate questo mio pipponcino ai "saccheggi" e vediamo hosa ne vien fuori...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: silviasco - Gennaio 15, 2017, 12:01:23 PM
RdM, visto che è mio l'intervento copiatoincollato qui sopra, mi fa proprio sorridere che tu prenda me ad esempio di "settaria". Certo fa comodo classificare le persone, marchiarle, e interloquire sulla base di pregiudizi. Fai pure. Ma il mio intervento era solo teso a mantenere i topic in ordine, tutto qui. A me dà fastidio quando un utente invade tutti i topic con i propri concetti già espressi in duemila luoghi, per lo più in tono saccente ed usando un linguaggio macchinoso e sgradevole da leggere. Vi ricorda qualcuno, nevvero? Beh può applicarsi anche a te, talvolta. Chi è senza peccato scagli la prima pietra...
Io poi leggo tranquillamente sia in mascalcia che barefoot, ma a seconda dell'argomento di cui trattasi, se devo scrivere o chiedere vado nell'uno o nell'altro. Non andrei in mascalcia a riportare esperienze di barefoot, né il viceversa, ma solo per ragioni di praticità di consultazione, tutto qui. Del resto, nel tuo futuro forum tu per primo vuoi selezionare gli utenti e vietare gli OT, e vieni ad accusare me di settarismo? Sono sicura che il tuo senso dello humor ti consentirà di ridere assieme di questa simpatica contraddizione  :occasion14:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 15, 2017, 01:32:35 PM
Non resisto alla tentazione di un copiaincolla.

Non possiamo seguire l'opinione del professore Grognier, il quale pretende avere la moda sola ed il lusso introdotto l'uso della ferratura, ed afferma che verrà un dì in cui si abbandonerà tale pratica (Notice historique et raisonnè sur C. Bourgelat, pag. 142 e 143), afferma Girard nel "Trattato del piede negli animali domestici".

Non condivido più questa affermazione ma mi incuriosisce molto, chissà come questo sig. Grognier - in un'epoca teoricamente esente da lallismo,


Mia cara, il buon Alex - grande divulgator - a volte divulga allegre puttanete, nella fattispecie, la puttaneta era già stata definita tale nel testo offerto et commentata in quel senzo dal nostro relatore.

Il mio intervento era perfettamente attinente et sbeffeggiavo la vivida previsione del Grognier... dimostratasi - da due secula di esperientia - una puttaneta.

La "barefutteria" è sempre esistita,  sopratutto per ragioni economiche... ai tempi, appena era possibile/se c'erano le conditioni, si risparmiava sulle ferratura altro che moda e lusso.

Il male necessario, per i lieti utanti di allora, non era il male che il ferro poteva infligger ai pedi equini et bovini ma alle loro misere tasche.

Poi, se parliamo di "ordine", allora quel topico poteva esser collocato bellillamente nella mascalzia, infatti si parla di ferratura oggetto di moda et di lusso, non di lalli scalzi.
Ma questo è un dettaglio.

Quando si ciacolerà nell'imbalsamata ci saranno regole bellille tra le quali quella del "niente OT", per hora , viva gli OT... questo topicone è il più fulgido exemplo di ammasso ottino!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: silviasco - Gennaio 15, 2017, 02:24:43 PM
Ma che stupida che sono... penso ancora che sia possibile avere un confronto costruttivo con gli utenti di questo tipo. Intendo dire, per me che sono solo una ragassa qualunque, naturalmente accetti il confronto coi sapienti come te e pare lo troviate anche interessante al punto da iniziare una nuova avventura insieme. E allora, in bocca... alla giumenta imbalsamata. Che tristezza però... si può dire "che tristezza" o la tristezza è settaria?
Quanto agli OT. Questo qui è da un bel po' che non è un topic, caro Raffaele. È il tuo diario, o il tuo salotto personale, fai come vuoi. I comuni mortali hanno un diario nell'apposita sezione, tu che sei più uguale degli altri hai un salotto sotto il nome del Generale l'Hotte. Fico  :pollicesu:.
Ora mi contesterai che lo leggo, e sì, per un periodo avevo anche smesso, poi ho scoperto che ci scrivono varie persone che stimo, alcune delle quali ormai solo qui, e ho ricominciato ad affacciarmi; a volte salta fuori qualcosa di interessante. Lo seguo come un diario. Li leggo tutti, eh, anche quelli dei saltafossi o delle dressagiste.  E nei diari io raramente scrivo, preferisco leggerli, devo ricordarmi di seguire questa strategia anche qui.
:ciao:
Comunque, forse ti interesserà sapere che né nel topic originario, né in questo, sono riuscita a capire quale sarebbe la "lieta puttaneta" detta da Alex. Fra il sarcasmo, ed il sarcasmo sul sarcasmo, ad un certo punto uno si perde e lascia perdere. Non è molto efficace come modo di comunicare, ma probabilmente le migliaia di accessi americani potranno compensare ampiamente la limitatezza di comprendonio della sottoscritta.
:ciao: :ciao:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 15, 2017, 05:29:31 PM
Ormai conosco (virtualmente) Raffaele da anni, è un provocatore.... provoca riflessioni, sempre utili.  Certo, ho perso ogni speranza che ammetta di avere torto su qualche argomento equestre, anche una sola volta, anche su una minuzia; ma nessuno è perfetto.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 15, 2017, 05:48:49 PM
siamo fortunati.
abbiamo il cavallo che ci dice chiaramente se abbiamo torto o ragione. naturalmente, solo se ci facciamo equitazione.
se lo guardiamo ingrassare a paddock non ci dirà nulla. se non, ovviamente, GRAZIE.
ma noi non compriamo cavalli per renderli felici. li compriamo per rendere feici NOI.
ad ogni buon conto io sono felicissimo grazie ai cavalli.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 15, 2017, 06:06:11 PM
Ma si, l'importante è che, nel rendete felici noi, non rendiamo infelice il cavallo. Chi arriva ad essere felice e a cercare di fare di tutto per rendere felice l'animale che montiamo,  ha fatto bingo. A chi non frega assolutamente niente, beh... ne ho conosciuti molti, sono per lo più dei repressi molto frustrati. 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 15, 2017, 06:13:12 PM
un cavallo inc***ato o depresso o triste o che non sta bene non puo farti felice.
se sei felice è perchè il cavallo ti da il meglio di se.
e il meglio te lo da solo se è in ottima forma psicofisica
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Gennaio 15, 2017, 06:22:51 PM
Che bella considerazione :pollicesu:

Anche se..  Tutti abbiamo visto persone che non si accorgerebbero del cavallo sofferente/ arrabbiato neanche se questo scrivesse SOS con lo zoccolo sulla sabbia.
Il che complica un po' le cose.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 15, 2017, 06:34:26 PM
Grazie :) poker, quella detta da te è la teoria. Molto spesso, sopratutto a livelli medi-amatoriali, ma anche nel professionismo, i cavalli sono tutto fuorché. .. felici. Difatti i migliori clienti per un maneggio sono quelli che cambiano cavallo appena non funziona più la cosa, e spendono sempre più soldi per cavalli sempre più qualitativi per nascondere i loro difetti. Ne conosco qualcuno, clienti di un grosso centro ippico in Romagna,  che tiene concorsi importanti al cui queste persone petecipano a buoni livelli.

Il giro è questo: comprano Ill cavallo tramite illstruttire del centro. Un buon cavallo, che va bene per 2 -3 anni e da sempre soddisfazioni al cliente. Poi cominciano i problemi. Non va.. si ferma... rifiuta... non mi trovo più. .. e via, si vende e se ne compra un altro. E così si raggiungono buoni livelli,  che danno soddisfazione. Le persone che ho in mente io sono una decina di anni che vanno avanti così.  E sono contenti. Appena comprano il cavallo. Poi cominciano a lamentarsi..

Per carità,  ti diverti, avessi tutti quei soldi mi divertirei Anche io. Ma purtroppo, a parte non avere tutti quei soldi da spendere nei cavalli e in pensioni costose, anche se li avessi sono fatta male, e mi piace studiare.

Conclusione:
Un cavaliere può essere felice e strafregarsene allegramente del benessere del proprio cavallo. Sono scelte. Come ho scrtto in un altro post, se la scelta è inconsapevole , amen, è ignoranza e li non si può fare niente.  Ma se questo modo di fare è consapevole. .. oh è grave.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 15, 2017, 06:37:37 PM
Citazione da: PokerFace - Gennaio 15, 2017, 06:13:12 PM

se sei felice è perchè il cavallo ti da il meglio di se.


Se sei felice tu lo sai batti le mani!

Lo sai che adesso me l'hai messa in testa e non me la tolgo più? ???
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 15, 2017, 06:49:23 PM
mah sai il gioco della compravendita dei cavalli ha un suo senso anche per il cavallo.
quello che oggi si ferma (per mille motivi) nella 30 sarà un buon cavallo per i brevetti. meno stress. facilmente vita più naturale, padroncino meno pretenzioso, sforzo atletico minore.
si fa la felicità dei cavalli anche assecondandoli quando non se la sentono più.
d altro canto se non sei in grado di sistemarli meglio cambiarli, sia per cavallo che cavaliere.
incaponirsi in dolorose lotte (avvilenti per tutte le parti coinvolte) è meglio di no.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 15, 2017, 07:29:47 PM
Già, sono molto intelligente, molto bello, molto forte, ma sopratutto molto modesto  :icon_eek: , scusatemi se non vi seguo nelle vostre ciacole...

La citatione era fatta per questi motivi:
mi pare che il pubblico pagante stia uscendo dalla fase "infantile/mitica/pagana/settaria" per entrare in quella "religioso/filosofica" più matura e consapevole ma sempre "creazionista"; solo un menoma parte, una piccola elite - per ora - è "evoluzionistica" ed è quella che che cognosce veramente il lallo da tanta punti di vista a cominciar da quelo storico.
Gli ienchi, quelli che dal "nulla" hanno creato un mercato di miglioni di dollari sullo lallo inventando la monta uestern, sono molto attenti a queste hose, al bisiniss e - se possono - cercano di anticiopare il pubblico pagante per esser pronti a spillargli quattrini.

Non da hora, il lallo è animala dell'anima, ogniduno ci trova quel che vuole, quelo che alcuni vogliono che noi si trovasse.

Fossi un addetto al marcheting lallino, studierei due fenomena: la femminizzazione del mondo dello lallo et i sacri vecchi maestri et i loro principia... i due argomenta che trattano quei blogghi, appunto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Gennaio 15, 2017, 07:36:27 PM
Se posso permettermi hanno inventato un giro da milioni di dollari sulla monta western ma non hanno inventato la monta western per avere il giro da un milioni di dollari.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 15, 2017, 07:43:39 PM
Questo è un discorso a parte che implica il cimena, la letteratura, i nostri sogni.

Quelo che è innegabile è che oltre la monta uestern, presto specialità olimpica, hanno inventato: le scarpelle belle, le selle flex, le baitless dellla minchia, i lallo paradais, i metoda et i sussurratori della beatissima etc. etc,

Tutta robba fatta per far diné... o cosa?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Gennaio 15, 2017, 07:51:38 PM
Hai dimenticato il futurity a 3 anni. La chiamano reining industry mica per niente :icon_rolleyes: ( purtroppo)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 15, 2017, 08:47:37 PM
Io Io ho potuto notare che, almeno ad oggi, esistono due tipologie di cavaliere. C'e' l'agonista,  che lavora sodo per raggiungere dei risultati. Il cavallo è sicuramente (o quasi...) ben messo fisicamente in quanto considerato atleta. Ma spesso sono cavalli stressati, per via di diversi motivi.  Poi c'e'... il natural. Cavallo tranquillo e privo di traumi e stress, magari grande paddok e vita da cavallo, di Solto montato coi metodi "dolci" se così li vogliamo chiamare. Ma il cavallo fisicamente è abbastanza bruttino, poco muscolo, poca attività. ..

Ecco. Ci vorrebbe una via di mezzo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 15, 2017, 10:46:46 PM
Bando alle ciance, siccome sono un "centralista democratico" o - se preferite - un "fascista partecipativo" stiamo formando il Consiglio Superiore dell'Imbalsamatura.

Si tratta dell'organo decisionale del Circolo della Giumenta imbalsamata; d

Dopo di ché, partiranno gli inviti di partecipazione al cenacolo, nello stesso tempo, coloro che avessero il piacere di contribuire all'impresa possono inoltrare la loro allegra richiesta a questo indirizzo mail:

[email protected]

La domanda sarà valutata ed - eventualmente - accolta.

Il Cenacolo sara formato da non più di 20 componenti.

In seguito, sperando anche nel vostro inclito contributo, speriamo di affinare le procedure e migliorare il progetto ulteriormente.

Gli adm e i globali di questo inclito, hanno diritto di accesso alla priora.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 16, 2017, 08:44:04 AM
gli admin e i global , hanno diritto alla priora all'accesso , ok . ma con  l'eleganza di farsi sentire prima magari ;
sperando che  la volontà di partecipare e di legare questo a la giumenta verrà espressa .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Gennaio 16, 2017, 08:52:45 AM
Se lasciate l'invito solo qua dubito sarà accolto. Scrivete in privato a planet e divinity. :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 16, 2017, 11:44:18 AM
credo che , avendone la giusta confidenza il Raffaele sbrigherà la pratica.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 16, 2017, 03:30:07 PM
Parte il progetto della "Giumenta Imbalsamata", gli Amministratori e i "Globali" di questo forum hanno diritto di accedere - se vogliono - alle nostre  iniziative senza passare il vaglio di sbarramento.
Con l'occasione ringrazio i responsabili di codesto inclito foro della libertà concessa.

Gentili saluti.
   RdM

Il sovrastante messaggio è stato inviato a Div. et a Planet.

Dato che ci sono, lo dico: i Consiglieri sono stati invitati a stilare una propria lista di inviti per la partecipatione al Cenacolo, io ho fatto la mia lista che si compone di un solo nome: Paolo Angioni, ma alle condizioni del Circolo che non riconosce titoli, usa esclusivamente il "tu", non ha cattedre, tantomeno piedistalli... dubito che accetterà.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 16, 2017, 03:38:49 PM
Raffaele non cambi mai, era un po' che non nominavi il Colonnello, voglio proprio vedere se davvero gli hai recapitato un invito a queste condizioni maddai!

Mi guardo bene dal farlo, ma a suo tempo glielo scrissi in faccia più o meno quello che è soprascritto... mi cacciarono.
Eppoi pensaci bene, l'Imbalsamata è un progetto unico nel suo genere, al quale si dovrebbe esser honorati di partecipare... il ueb è pieno di fori equestri che fanno un lieto guazzabuglio, è pieno di siti e blogghi dove ogniduno se la canta e sa la suona per proprio conto, è pieno di pagine autopromozionali di sette e congreghe più o meno fantasiose...

Secondo me l'idea (di Alex) è straordinaria, certo molto dipenderà da chi vorrà mettersi in giuoco contribuendo alla causa comune:
il tentativo di ricostruire un minimo di cultura equestre... Grinta ci ha messo di suo, sta a noi cominciare, poi - se vinceremo la sfida - avremo una schiera di "imbalsamatori", se la perderemo gli stessi diranno: ve l'avevo detto?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 16, 2017, 03:44:57 PM
Cioe, praticamente è un circolo Arci. 

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 16, 2017, 04:09:45 PM
arci-vostri !

certo certo diamo tutto il merito ad Alex :horse-wink: ! ho sudato tutte le fatidiche camice per convincere lo sdomo mulo negro !
( è ironico il merito di ogni incendio  è sempre di chi accende la scintilla )

ora che la puledra imbalsamata comincia ad alzarsi sulle zampe , chiedo a tutti gli aderenti pubblicamente di esporre dubbi e richieste . qualsiasi cosa .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 16, 2017, 04:36:10 PM
 :icon_eek: Quale idea di Alex?  :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 16, 2017, 05:07:40 PM
Alex , shhhhh.
a Raffaele serve un capro espiatorio .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 16, 2017, 11:01:11 PM
Beh, per lo vero, fu Alex - anni fa - ad accorgersi per primo che la majoranza delle discussioni "serie" finivano in vacca, per incomunicabilità dovuta alla differente preparatione degli utanti, fece anche uno schemino con delle regole ben precisie per evitar che le discussioni non fossero dei gallinai starnazzanti o delle letioni date dalla Sissi di turno che è una specie di Angioni in gonnella.

Fu subito massacrato dalle giolive utanti e non se ne fece niente.

Io ci riprovai - in quest'inclito foro - col Circolo dei Sapienti... si scatenò l'iradiddio!

Siccome c'ho la testa dura, la testa di un mulo, proposi l'Imbalsamata da parallellare a questo inclito:

http://lagiumentaimbalsamata.blogspot.it/

nel frattempo è intervenuto il Grinta offrendo un mezzo meno rudimentale e più accurato per sviluppare il progetto.

Tutto fu fatto alla luce del sole cercando di coinvolgere i responsabbili di questo foro, dato che non ci sentiamo concorrenti ma complementari, infatti, già questo topicone era diventato un corpo estraneo al resto del foro, visitatissimo in maniera perfino imbarazzante ma nel quale intervenivano solo in pochi... i soliti.

Vi terremo aggiornati.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 17, 2017, 08:29:30 AM
Beh dire che la Sissi è un Angioni in gonnella mi sembra un cincinin azzardato, se non altro per il fatto che Angioni  SA montare, conosce la letteratura equestre , capisce ciò che legge e lo sa spiegare, non ti far confondere dal fatto che come traduttore magari non è il top e che è un militare inside.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 17, 2017, 09:10:16 AM
vedrete che tra 10 anni avremo oltre ai vedaniani, i karlisti, i radicchiani, anche i sissysti.
fonderà una sua scuola di equitazione, un suo metodo, e avrà infiniti adepti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Gennaio 17, 2017, 09:53:09 AM
Citazione da: PokerFace - Gennaio 17, 2017, 09:10:16 AM
vedrete che tra 10 anni avremo oltre ai vedaniani, i karlisti, i radicchiani, anche i sissysti.
fonderà una sua scuola di equitazione, un suo metodo, e avrà infiniti adepti.

per l'amor di Dio, no!!! Non darle strane idee
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 17, 2017, 11:24:58 AM
Gentilissima Milla, è' evidente che l'accostamento angiosissi è solo forumesco!
Amboedue dal loro pulpito, dal loro altare, assisi dietro la loro eburnea cattedra dispenzano - a noi poarete - la loro scienzia et il loro sapere, (i loro manuali, i loro regolamenti) altra differenza è che sfanculiamo allegramente la Sissi, mentre. siamo  genuflesse et adoranti et ringrazianti verso la Medaglia d'oro Olimpica.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 17, 2017, 11:46:51 AM
ma alla fine , lo hai invitato a sedersi alla nostra frugale mensa ?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 17, 2017, 02:51:40 PM
Haro Grinta, per contattare il Colonnello bisogna osservare dei formalismi che il Vostro affezionatissimo non pratica, questo è un picciol esempio di corretto approccio al Nostro.

:

Buonasera colonnello Angioni:   
a Lei che molto ha visto, letto e tradotto chiedo chi fu (popolo o categoria di utilizzatori del cavallo) a iniziare a trottare battendo la sella.
La ringrazio dell'attenzione.

...........

L'ho già letto, Colonnello, ed ho apprezzato il suo lavoro, al punto da aver iniziato ad avvicinare altri testi transalpini, sia in traduzione che in lingua originale, nonostante forti limiti nella conoscienza del francese. Ora sto aggredendo Licart e il suo lavoro sul cavallo berbero. Non facile, ma mi ha già aiutato a capire certi atteggiamenti posturali della mia Araba. Di Licart ho letto il " Comment apprendre a monter a cheval" (che è divertente e che ho trovato su una bancherella a Torino) e sto cercando l' "Equitazione ragionata".
Mi permetto di farLe un'altra domanda: è vero che Federigo Caprilli non annetteva molta importanza, o per lo meno non ha detto molto sull'uso delle redini? Non mi pare che abbia mai scritto qualcosa di simile alle pagine in proposito di Jules de Benoist.

La saluto e La ringrazio
Segreto


Siamo al limite del leccaculismo, ciò detto, nulla osta che Ella stessa possa invitare al nostro umile Cenacolo il Gentilissimo Colonnello.

Mi raccomando si porti l'inginocchiatoio, quello foderato di velluto porpora...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Gennaio 17, 2017, 03:05:50 PM
Citazione da: PokerFace - Gennaio 17, 2017, 09:10:16 AM
vedrete che tra 10 anni avremo oltre ai vedaniani, i karlisti, i radicchiani, anche i sissysti.
fonderà una sua scuola di equitazione, un suo metodo, e avrà infiniti adepti.

In realtà no, perché lei monta come tutti i classici e il manuale fise.. quindi al massimo si deve creare il metodo "giusto" e il metodo "tutti quelli che non fanno come sissy" :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 17, 2017, 03:13:26 PM
 @raffaele :suvvia , non è poi cosi esageratamente formale .

ecco , se il caro segreto volesse , avvezzo qual' è nell' arte, pontificare , nel senso di edificare un ponte tra le due parti sarebbe cosa gradita .
oppure potresti addolcirti e non dico prostrarti ma perlomeno ... accennare un inchino verbale tu , o no ?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 17, 2017, 03:14:53 PM
No.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 17, 2017, 03:16:35 PM
è il punto dopo la negazione che mi spaventa..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 17, 2017, 03:16:50 PM
Oh Rhox però ci vuole un bel virtuosismo a montare come TUTTI i classici e come prescritto dal Manuale Fise CONTEMPORANEAMENTE, magari una mano va alta alla karlista e l'altra bassa, una chiappa sta in assetto leggero e l'altra seduta.
Comunque tranqui che sta già mettendo i suoi video didattici, Vedani e Onofrio le fanno un baffo

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 17, 2017, 03:31:03 PM
si ma io ho gusti difficili.
a me piacciono solo gli audiovisivi con cavalli zoppi, cavalli insellati e panzoni, cavalli con incollatura rovesciata, cavalli che nelle transizioni rotolano/barcollano, cavalli il cui posteriore è così lontano da non comparire mai nella stessa inquadratura dove c'è la testa.....
:chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Gennaio 17, 2017, 04:22:10 PM
Oh poker, però nelle gare di dressage a livello basso questo viene valutato.. vuoi anche sapere i nomi dei giudici?
Quindi se non vuoi adeguarti tu sei fuori dal gruppo...

Milla se la tua istruttrice è fuori dal gruppo basta dirlo..

Insomma 1 è l'equitazione, se a voi non va bene non è che questi principi che altri provano tutti i giorni devono adeguarsi a voi eh..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 17, 2017, 05:00:33 PM
Poker ma gli audiovisivi che descrivi ci sono già sul forum  :horse-wink: :firuu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Gennaio 17, 2017, 05:57:34 PM
Citazione da: milla - Gennaio 17, 2017, 05:00:33 PM
Poker ma gli audiovisivi che descrivi ci sono già sul forum  :horse-wink: :firuu:

HAHAHAHAHAHAHAHAHA

:4pres:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 20, 2017, 06:25:39 PM
.Mi son reso conto che forum è una parola sputtaneta, infatti, c'è tutta una categoria di "sapienti" che aborrono i fori, me l'ha fatto notare un membro del C.S. della I. e che, il solo invito a partecipare ad un forum, costituisce per loro magna offessa.

Ci sarà molto da lavorare, dunque, partiamo dal cenacolo, parola aulica e desueta che - accostata a Lallo neologismo sorridente e dissacratorio - marca la differenza: non siamo e non saremo un forum!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 20, 2017, 07:38:22 PM
mi sembra che lo avevamo già specificato ?
mi autocito :

per il semplice fatto che parte a numero chiuso , e già forum non lo è più per definizione , è più una camera di consiglio . se gli amministratori di questa splendida piattaforma verdina vorranno creare un collegamento ad oc ne sarò ben lieto .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Gennaio 20, 2017, 08:07:07 PM
Ahaha!
Che roba interessante leggo!davvero interessante,dai commenti si capiscono tante cose,davvero illuminanti alcuni topic!

"Sfanculate gente,sfanculate!"

Ps:non è che io monto secondo delle "regole"da me inventate...Non è che io fondero'una scuola...io faccio anche "scuola"nel mio piccolissimo...con regole e principi "classici"...confrontabili in ogni manuale di equitazione!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 21, 2017, 03:25:29 AM
Ps:non è che io monto secondo delle "regole"da me inventate...Non è che io fondero'una scuola...io faccio anche "scuola"nel mio piccolissimo...con regole e principi "classici"...confrontabili in ogni manuale di equitazione!

A me questa Sisi sta molto simpatica, forse è un cicinin incompresa... vuoi vedere che avevamo un Oliveira in gonnella e non lo sapevamo?



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Gennaio 21, 2017, 08:16:50 AM
Grazie Raffaele,ma vedi io non sono nessuno,tranne che un'umile esecutrice.

Ho intrapreso,nel mio piccolo,la strada del dressage (si,di dressage si tratta,anche se a qualcuno può  sembrare pomposo,ma questo è il nome della disciplina,anche a livello E/F) e pertanto tento di mettere in pratica quanto stabilito nel corso dei secoli...

Una spalla in dentro,un galoppo rovescio,un "cavallo calmo,avanti e dritto",non sono cose fantasiose,sono reali,basate su principi logici,razionali,dimostrabili e riproducibili,quindi anche scientifici.

Non posso montare "come mi pare" se mi vado ad esporre al giudizio di un professionista,quale è  il giudice.

Lo faccio per capire se con il mio lavoro sono sulla strada giusta e cosa devo migliorare.

Ho l'istruttore,certo e andare in gara serve anche a  testare il lavoro che lui fa con me.

Non si tratta di essere  "Oliveira in gonnella"si tratta di capire e mettere in pratica i principi che Oliveira ho chi per lui hanno stigmatizzato.
È  come quando guido l'auto,non sono certo l'inventrice del motore a scoppio!

Ovviamente,tornando all'equitazione, ci sono delle modalità   diverse per eseguire un movimento,esempio per girare a livello di lavoro elementare posso usare la redine di apertura,anche il mio istruttore la insegna ai principiantissimi (parlo di dressage),ma quando il lavoro si affina un po'chiede l'utilizzo dell'assetto.
Non ci vedo niente di strano! (Così per parlare!)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 21, 2017, 11:48:29 AM
Raffaele perdona la mia insolenza :

controlla le mail ogni tanto .

    #diamociunamossa
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 21, 2017, 01:23:54 PM
jesus ...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 21, 2017, 03:02:05 PM
... maronna!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 21, 2017, 03:10:02 PM
ok , a Ciuseppe ce lo metto io ed il presepe è finito .
Raffaele mi occorre un consiglio , te lo chiedo qui cosi che tutti ne possano godere :

non riesco a far rimanere impassibile alle esplosioni ( colpi di fucile ) il mio caballo .
ok balze e pastoie , ma io voglio l'impassibilità d'aspetto.
con i puledri e semplice , ma questo caballuccio ha 9 anni .

insegnami qualche trucchetto
...se non è fattibile preparo il posto nel congelatore ...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: silviasco - Gennaio 21, 2017, 03:14:34 PM
Facile... un colpo di fucile al cuore, mirando dove sta il pettorale, così poi non si vede niente  :laughter-485: vedrai che ai successivi resterà del tutto indifferente...
(Scusate non ho resistito)  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 21, 2017, 03:39:16 PM
Al cuore Ramon, al cuore, altrimenti non riuscirai a fermarmi. Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto. Avevi detto così. Vediamo se è vero. Raccogli il fucile, carica e spara.

scusa Silvia non ho resistito .
torniamo seri anche perchè :

Fate molto male a ridere. Al mio mulo non piace la gente che ride. Ha subito l'impressione che si rida di lui. Ma se mi promettete di chiedergli scusa, con un paio di calci in bocca ve la caverete
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 21, 2017, 05:07:00 PM
Io penso che qualcuno, prima di fare scuola, dovrebbe andare a scuola, per imparare almeno a scrivere in italiano.  :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 21, 2017, 05:12:23 PM
spiegati ...
mi correggo ho compreso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Gennaio 21, 2017, 06:12:16 PM
Citazione da: sissy - Gennaio 21, 2017, 08:16:50 AM
Grazie Raffaele,ma vedi io non sono nessuno,tranne che un'umile esecutrice.

Ho intrapreso,nel mio piccolo,la strada del dressage (si,di dressage si tratta,anche se a qualcuno può  sembrare pomposo,ma questo è il nome della disciplina,anche a livello E/F) e pertanto tento di mettere in pratica quanto stabilito nel corso dei secoli...

Una spalla in dentro,un galoppo rovescio,un "cavallo calmo,avanti e dritto",non sono cose fantasiose,sono reali,basate su principi logici,razionali,dimostrabili e riproducibili,quindi anche scientifici.

Non posso montare "come mi pare" se mi vado ad esporre al giudizio di un professionista,quale è  il giudice.

Lo faccio per capire se con il mio lavoro sono sulla strada giusta e cosa devo migliorare.

Ho l'istruttore,certo e andare in gara serve anche a  testare il lavoro che lui fa con me.

Non si tratta di essere  "Oliveira in gonnella"si tratta di capire e mettere in pratica i principi che Oliveira ho chi per lui hanno stigmatizzato.
È  come quando guido l'auto,non sono certo l'inventrice del motore a scoppio!

Ovviamente,tornando all'equitazione, ci sono delle modalità   diverse per eseguire un movimento,esempio per girare a livello di lavoro elementare posso usare la redine di apertura,anche il mio istruttore la insegna ai principiantissimi (parlo di dressage),ma quando il lavoro si affina un po'chiede l'utilizzo dell'assetto.
Non ci vedo niente di strano! (Così per parlare!)


Ahahah,il "correttore" del cellulare invece di correggere commette errori  e io spesso non ho il tempo di rileggere ciò che scrivo,ma la cosa può risultare utile,perchè "stana" chi dice di essere nell'ombra!

a parte questo,non si smette mai di imparare e come diceva un mio antichissimo collega :Ὁ βίος βραχύς, ἡ δὲ τέχνη μακρή, ὁ δὲ καιρὸς ὀξύς, ἡ δὲ πεῖρα σφαλερή, ἡ δὲ κρίσις χαλεπή» ovvero:
"Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum periculosum, iudicium difficile ". Sorvolo sul significato/significati  particolareggiato/i di questo aforisma,perchè richiederebbe tempo,spazio e luogo adatto

Spesso ci dimentichiamo di questi saggi concetti...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 21, 2017, 08:04:22 PM
Secondo me l importante è parlare di quello che si conosce. Nel senso: è inutile parlare di piaffe o passage quando non lo hai mai fatto e fai l'insegnante agli altri. L'equitazione è fatta sopratutto di sensazioni: come è possibile sentire qualcosa che non si è mai provato? E in più spiegarlo agli altri?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 21, 2017, 08:08:58 PM
Cmq anche a me sissy poi non dispiace  :horse-cool: si vede che è una persona che studia sopra le cose che fa, poi ogni tanto forse esagera un po ma nessuno è perfetto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Gennaio 21, 2017, 08:42:01 PM
Citazione da: Corla - Gennaio 21, 2017, 08:04:22 PM
Secondo me l importante è parlare di quello che si conosce. Nel senso: è inutile parlare di piaffe o passage quando non lo hai mai fatto e fai l'insegnante agli altri. L'equitazione è fatta sopratutto di sensazioni: come è possibile sentire qualcosa che non si è mai provato? E in più spiegarlo agli altri?

Ho mai parlato nello specifico di piaffe o passage?
Ho mai detto di voler insegnare??
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Gennaio 21, 2017, 08:48:54 PM
Citazione da: Corla - Gennaio 21, 2017, 08:08:58 PM
Cmq anche a me sissy poi non dispiace  :horse-cool: si vede che è una persona che studia sopra le cose che fa, poi ogni tanto forse esagera un po ma nessuno è perfetto.

Grazie,anche se dipende da cosa si intende per "esagerare".

Io solitamente,non lascio mai perdere una discussione che mi coinvolge,anzi,trovo molto deprimente lanciare il sasso e nascondere la mano.

Non mi tiro mai indietro.Mi piace approfondire le questioni,capire il perché  e il percome di una cosa,dire le mie opinioni in merito e spiegare perché  le ho,su quali basi le fondo e quali esperienze mi hanno portato ad averle...
L'equitazione mi intriga (come molte altre cose) e mi piace  parlarne.
Il forum rappresenta un ottimo mezzo per esprimersi .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 21, 2017, 09:08:44 PM
Caro Grinta, procurati/fatti fare due pilieri, affittati un aiutante, procurati un bel pò di caccavelle, tamburi e putipù, un fucile, una mitraglia e una bombarda.
Col tempo e una vagonata di carote und delicatessen, il tuo lallo resterà impassibile all'atterraggio di giumboget.

Luraschi docet!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 21, 2017, 09:54:45 PM
i pilieri li detengo , le bombarde anche .

ma sto str...o non vuole collaborare .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 21, 2017, 10:06:46 PM
mi darò all ittica
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 21, 2017, 10:24:00 PM
fai bene .... rilassa
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 21, 2017, 10:24:56 PM
Poker io invece ti stigmatizzo, ops scusa è colpa del correttore  :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Gennaio 21, 2017, 11:40:53 PM
Questi correttori!! mannaggia quando si mettono nel mezzo...però fanno sorgere delel opportunità,Milla vuoi farmi da correttrice di bozze?
Sto passando le ore a correggere un po' di roba da dare alle  stampe e vedo che  sei molto attenta! i refusi capitano a chi scrive molto...e non so se sei al corrente che i correttori "recuperano" anche frasi... eh si, ogni tanto mi capita di stigmatizzare qualcuno, ovviamente la parola giusta è..."stilare" ma questo l'avrai capito sicuramente,non voglio mettere in dubbio la tua perspicacia!



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 22, 2017, 06:05:46 AM
Citazione da: grinta - Gennaio 21, 2017, 09:54:45 PM
i pilieri li detengo , le bombarde anche .

ma sto str...o non vuole collaborare .

I lalli non collaborano per loro natura... ma, una volta addestrati, pare che collaborino, anzi, sembra che precedano i nostri desiderata.

Altra solutione: abbisognati un amico con un impianto di produzione di calcestruzzi o qualcosa di simile;  collocaci dentro il lallo in opportuno recinto mit capannina etc... sarebe fantastic se l'amico avesse già dei suoi lalli là dentro.

Dopo due mesi, allo tuo lallo, le fucilate gli sembreranno ninna nanne.

Comunque non c'è trucco è solo quistione di abitudine, guarda un po...

https://www.youtube.com/watch?v=vpn6ls1D8AI
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 22, 2017, 10:45:52 AM
ok .
le tecniche da te descritte fanno già parte del di mio repertorio .
ora , un impianto di calcestruzzo può essere sostituito tranquillamente da un impianto audio potente posizionato in box , schermi ed macchina per le luci .
confidavo in un tuo asso nella manica , ma pazienza !
che si affilino i coltelli !!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: carodubbio - Gennaio 22, 2017, 12:54:25 PM
Si ma questi   sparano all'aria :laughter-485:

non beccano un bersagli manco per buco di cxxo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 22, 2017, 02:40:55 PM
Eh già... ho citato la calcestruzzi pereché mi è capitata una lallina che poi ha acquistata una mia carissima amica, sta bestia andava/va dovunque,  è indifferente a scavatori, mietitrebbie e autoarticolati, ebbene, poi ho scoperto che era nata, in una calcestruzzi e ai camions, alle macchine tritasassi e alle pale meccaniche ci dava del tu.

Sebbene avesse 12 anni era appena scozzonata, dunque, la mia amica la lasciò per qualche mese in un maneggio che frequentavo per impostarla ai primi rudimenta di bassa squola.

Siccome la mia amica è picciola, ho inserito alla lalla - come omaggio personale - l'abbassacavallo (in espagnol campo), eccola:

(https://gm1.ggpht.com/EmQnGS16oIQIi6FA69vy8NQO6I_VWW3QQGpgO6cNMVzxMin5rdJm8aRloVKX1IizX0L1YF0vkRp8uYPCznoHvTl0S5df61_sZ86RLUp5vT9Zes1EXeHhE423FnyHWqBF_LlKME0VFl4-fYwTfqAiGA9GspcwNLkp9BG0EXdXZ7oVGwIKATYb3zUjY5qykzAFQGK7S6RGYZ2Jt5L5E5aW_IYZPvVZLGJqb8dHWjDtId-kb1NlwN-CixIUFmQpbjvubL4rJqdwrTja7Hn80WsAsv6AXxNyqCKZGQyNNQjeerBO1crbJq0lfmTm__zm44Cj1mKRDzTUsI47HTvGVr9onQC9NFbLY6bUPUt1bhf-mTpSx7NXbN-QONpV91Nq2czSKbcVvuEY4Rc570W8DtNpVDfhguS-sxgODLkBWPUOyNfS0JsvByrLIrjEc_iXKTIGD-7itziVkhsXOyQ2N7MAqnHBcMCLsdVf-eAhI2qumzKIO-thxwPon-PY-1luyE2O6dOHRup5lkWPkCdsnnIMtGG_eygoye8ujE4uCguN0hM7hhrJ4H7UI8P1aG_oIG2nR6_3qFOIcgW6JGe1xs6YiZ_-STDJWX54Y2w-jNJlV62T8QdnjCmfpb-yArqbBJDGS9FxpcgToko6G1V_yIFXURaVqfBXP-MtRA-Y7oTGDSj99XvxDr4NdGUiTJk5QXWnrbzjicUE8IxbhD-t=w1440-h745-l75-ft)

(https://gm1.ggpht.com/mI8fwEOJTL2DFjJPbDn75Dcko9bYQ_Pscx6NUqLrtuE1qEfQ1Ice-sqBe8b2aTEbtqb6J4u2dkfY8T7fPJ8HrBDnvSOeZwjlap5QGYp9NChTxKm343TQScaTUn1DR63xcCOPrMznxGjpfdw0_RGB5bWl4fj-N9EuE9D-i72dUco6-2vBSXe6CUSdrGpAEtsS7NZYISOpC3HBIFB7giE6xVq1p-S2KvkWxPVV4363lNhXtq_wCYtbWxZtl_bCvQT9lRk5JOBarZrtriT2HbpjiFHIVyInz2PEqtd9lRxEHjmXfbc5OLk3un-XVi9aPWndZxxabIRfprQYtgMUh9JmOkF1Ux_VSCXBpRGXuHosrvNjkELox0N_7KVIn8BloC00SQABFU1P76O2uI57MsKrbFNwhFUHaBK-sMe1YqXDxmh4673L12y_RVZKydQQg2PJ0i_YuNbGcps6yRFvM8yhGH1-OWApdop3tnEiOYKAHwKhB2eXbtMdjt2Di3B-igwoL2S3bsTTyBQubcwhgeyb45TfMbmfjVYKOoTou27p_xUo-FRpmAJ9OBIS36LJYGwna-E4V7Sz59cdXu1Euib2TS2B018dPX2nj7lnrYXJDgQ_eJo9nE0ORwJM65PnSyI6QMHAvIblkl9crtl4nCkReSFMc3WrkC40depmaz2eB_fxTnKdFldmodvCECV6W_cRJimJRNjIvlgFSV1A=w1440-h745-l75-ft)

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 22, 2017, 02:51:04 PM
non riesco ad aprire le fotine !
comunque mi vuoi far capire che si abituerà a scapito dell' età , adoperando il paragone della 12enne chinea ?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 22, 2017, 02:58:44 PM
Citazione da: carodubbio - Gennaio 22, 2017, 12:54:25 PM
Si ma questi   sparano all'aria :laughter-485:

non beccano un bersagli manco per buco di cxxo.

hai centrato il punto carodubbio .
l'impassibilità d'aspetto serve proprio per permettere di centrare il bersaglio , un respiro del lallo può generare una "padella clamorosa" . spesso un colpo non basta e devi procedere col secondo , e il 4zampe non deve batter zoccolo.
tutt altro discorso invece con il rapace , li bisogna farlo abituare solo alla presenza del beccuto sulla schiena , il frullo di partenza e la picchiata del ritorno , ma è altra storia , molto più semplice.
Titolo: Caccia&Pesca
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 24, 2017, 02:24:17 AM
"Odio" la caccia.

Spero che le tue allegre fucilate non sieno dirette verso augelli, coniglia et lepori.

Loso loso l'uomo e cacciatore et il tuo affezionatissimo provò anche quello: caccia&pesca con risultati fantozziani... regalai la bernardelli e buttai via ami e lenze.

Questo non esclude il fatto che abbia tirato il collo a molti polli, abbacchiato diecine di coniglia e "punto" alcuni porcetti.
Mio cognato - in Sardegna - ha il ploblema dei cinghia che sono diventati infestanti, vanno - nottetempo - a devastargli le coltivazioni.
L'ultima volta che ho sparato fu ad un cinghiala, appunto... non fu una grande impresa, c'era la luna, la bestia era ferma a 15 metri a mangiare, cadde come corpo morto cade... ma non era caccia fu come schiacciare una zanzara, stranamente, si possono scafazzare miglioni di zanzare solo fastidiose, mentre, accidere un bestio infestante che ti fa magni danni et distrugge il tuo lavoro è illegale.

Per la pesca: trovo l'aragosta alla catalana buonissima, ma non la cambierei col baccalà fritto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 24, 2017, 09:12:48 AM
anche io "odio" la caccia .
quella comunemente praticata .
le battute sul cinghiale , non freddure ma freddature come nel tuo caso , si rivelano molto utili nel contenimento della specie , infestante e dannosissima per l'economia agricola , e quindi le approvo , ma non la tecnica con cui si fa , e non la pratico .
il rispetto della Lepore et del coniglia è la prima regola , cosi come l'ammirazione per l'augello   :icon_eek: !
la solitudine del bosco , i colori delle terre in inverno , il silenzio rumoroso della natura , lo sguardo dei tuoi gregari fieri e pronti ed anco il freddo della Bernardelli a cani esterni ( complimenti per la scelta ) sulla pelle possono far ritrovare la pace in un Uomo .
sempre con l'ammirazione massima verso la preda , si intende . l'uccisione deve essere la fine di un combattimento lungo , mai semplice e schiacciante come nel tuo caso .
se a questa magia , aggiungi il caldo e sbuffante destriero tutto si amplifica , diventa poesia .

mi annoia  la pesca , ma ne apprezzo i frutti
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 24, 2017, 09:30:00 AM
io da quando faccio fototrappolaggio e osservazione non me la sento di sparare. se vedo un cacciatore mi fermo a ciacolare ad alta voce, con cordialità ma infame obiettivo.
spesso quando ho trovato i miei animali in difficoltà li ho aiutati, anche se non si dovrebbe.
ho catturato e deportato un tasso che rischiava l avvelenamento (animale estremamente molesto e distruttivo), ho trovato e portato a casa (liberato a marzo) un nocciolino o moscardino che si era messo in letargo nel posto sbagliato, ho estratto un capriolo dal lago ghiacciato 2 settimane fa (spaventato dai cani era messo male... son venuti poi quelli della protezione civile a portarlo in un centro di recupero ma da come gli batteva il cuore non so se ce l ha fatta).
poi ho visto spettacoli incredibili. stambecchi arrampicati su pareti verticali, camosci che giocano coi piccoli, cervi che lottano, aquile che si agganciano in volo con le cornacchie, falchi lanciarsi topolini nel vento e poi riprenderli al volo prima che tocchino terra, animali in fuga dagli incendi, danze dei galli forcelli e dei cedroni, volpi che rubano le crocchette del gatto in veranda, caprioli esausti riposarsi dalla neve sotto i tetti delle case o nel portico di una chiesetta, pernici convinte di essersi mimetizzate che finiscono in bocca al cane, cerbiatti immobili nell erba anche se tu sei li a 5 cm da loro (basta che non li tocchi e non si alzano), faine scalare i muri delle case correndo su per gli angoli, cervi presi al cappio dai bracconieri, cinghiali in mezzo ai castagni a gruppi talmente numerosi da farti rabbrividire... gatto selvatico, re dei boschi, l aninale più selvaggio che esista sulle alpi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 24, 2017, 10:00:22 AM
allora Poker sai di cosa parlo .

io spesso non sparo neanche , non mi interessa . lo devo fare solo per non far perdere i giri ai cani , oppure perchè il tiro è balisticamente interessante .
con i falchi è diverso , li diventa magia pura , veder lavorare tre animali completamente diversi in simbiosi , coordinati e motivati è una sensazione indescrivibile .
ma poi , vuoi mettere il piacere di sedersi su una roccia  dopo 5 ore di cammino , con i tuoi cani seduti a fianco , il silenzio tutto attorno e una marlboro in bocca ?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Gennaio 24, 2017, 10:53:26 AM
OT, perdonatemi. Come funziona il fototrappolaggio ?
Si mette la fotocamera con il sensore e si recuperare a dopo tot tempo?
Si studiano i punti di passaggio e si attende la preda per fare lo scatto?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 24, 2017, 10:57:29 AM
la macchina ha 4 mesi di autonomia.
ha dentro una scheda sim
fa foto e filmati e te li manda direttamente sul tuo smartphone o via mail. cosi vedi gli animali in tempo reale e ti rendi conto se l hai messa in un buon posto o la devi spostare 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Gennaio 24, 2017, 11:02:09 AM
Grazie!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 24, 2017, 11:04:15 AM
è una gran figata la fototrappola se sei bravo a piazzarla e se hai ciulo ci becchi di tutto .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Gennaio 24, 2017, 11:37:34 AM
A me mancano sia la competenza che la fortuna.
In compenso a casa mia sembra di essere into the wild  :chewyhorse: 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 25, 2017, 03:00:08 PM
Cos'è un cavallo?

Lovvio che tutte noi sappiamo benissimo cos'è il lallo e siamo tutte d'accordo sulla sua collocatione  tassonomicca e la sua sistematione cladistica che gli studiosi bellillamente gli hanno assegnato.

(https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ8813LnIKxUvRwIXu5aFMDeq-f_wPxtqV_UXkny1QGfy8GVQCz)

Le hose si complicano quando si va nel campo del rapporto storico, filosofico, letterario, poetico ed etologico... si anche etologico che l'homo - da 5000 ani - ha con quest'animala; infatti, il bestio rappresenta per noi bipedi implumi qualhosa di meglio, di più alto e di diverso che un equide da utilité.

Da sempre, si è visto in questa bestia, il fuoco, l'acqua, il vento, la forza generatrice, la libertà ma anco la morte e la distruzione... l'apocalisse.
Il lallo è animale del mito, dei desiderio, del'erotismo... cavalcare dà piacer all'anima e al corpo... o - come disse Dom Duarte -  "da gioia allo core
Ma forse è soltanto  uno spectro che l'uomo moderno, inconsciamente, insegue: quello del nomade e del guerriero delle steppe"... o della intrepida amazzone, ribelle amante, vendicatrice e Madre.

Di questo e altro ciacoleremo in questa sezione.


Questa è la presentescion di una sectone dell'Imbalsamata, come vedete è scritta in piciopacesco, dato che ho tra i miei lectoriuna farmacista bilaureata trilingue che - per mia fortuna - mi assiste, le chiedo - gentilemente - di tradurre il pipponetto in buon itagliano...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 25, 2017, 03:08:42 PM
ma perchè fortemente si è voluto inserire quella sezione nella giumenta ?????


secondo me manca questa precisazione  ..... 

ora , non mi detestare . maledicimi in sottovoce . :benedizione:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 25, 2017, 03:21:07 PM
Ma per discuterne... quest'argoumento come tutti gli altri, diamo licenza alla correttora di aggiugnerlo.

Il cavallo nella Storia.

Quando l'uomo incontrò il lallo, o meglio quando il lallo incontrò l'uomo, da allora in poi, furono "uccelli per diabetici" per il povero animala, il primo loco di incontro fu quest'amena località:

(http://images.delcampe.com/img_large/auction/000/170/516/649_001.jpg)

Quello in alto a dx sono io da giovine.
Dunque,



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 25, 2017, 06:03:43 PM
L'immagine è interessante se guardate lo sfondo: un altopiano che finisce con una lingua, delimitata da un precipizio, e molti uccelli (avvoltoi, corvi?) che ci volteggiano intorno.

La prima tecnica di caccia dell'uomo nudo o quasi e disarmato si fondava probabilmente su due cose che l'uomo  già possedeva; cervello e socialità; un gruppo di uomini disarmati è in grado di spingere un branco di cavalli impazziti dalla paura giù dal dirupo. Mi pare che esistano, ai piedi di luoghi adatti, i resti fossili di queste antichissime carneficine.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 25, 2017, 08:56:50 PM
... gli ippofagi di Solutré.
Ovviamente il lallo era considerato una preda, a tal proposito, sempre in Francia c'è il dirupo di Solutré, altro sito archeologico ben studiato dall'abate Breuil, il quale tra le altre cose, ha scoperto che ai piedi di quella rocca c'è un sedimento profondo circa un metro ed esteso per alcune migliaia di metri quadrati, formato da ossa di animali, in prevalenza cavalli.Pare che le popolazioni del luogo costringessero i quadrupedi a salire su quello scivolo e in qualche maniera li tenevano segregati là sopra, poi, magari di notte li spaventavano facendone cadere alcuni nella scarpata, ovviamente le povere bestie si scassavano, di sotto li aspettavano i nostri antichi parenti che - selci in mano - le macellavano.
Voilà, era nata la prima dispensa, era stato inventato il primo macello industriale e forse - dalla contenzione - la prima occasion di domesticazione equina.

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2014/01/labbe-breuil-e-le-grotte-di-lescaux.html

ma bando alle ciance e continuiamo la allegra presentatione-
Titolo: Milla dove sei?
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 26, 2017, 04:41:47 AM
Il dirupo di Solutré è solo emblematico, plobabilmente, il primero incontro avvenne molto prima, quando l'uomo invase il continente americano - l'areale dove si è evoluto ed estinto il lallo - stranamente i tempi dell'arrivo humano e l'estinzione del lallo e di altre specie coincidono.

L'addomesticamento del lallo avvenne, con ogni plobabilità nelle steppe sconfinate dell'Asia, in ordine temporale, il lallo fu addomesticato relativamente tardi rispetto al canne, i bovidi, gli ovini e le altre specie che oggi nomamo domestiche.

Dobbiamo immaginare il lallo selvatico di quei tempi come un lallo mongolo, poco più di un pony; nella preistoria, per millenni, la situazione fu questa: il lallo era considerato animala da caccia e solo poche culture, poche tribù, in ben determinate regioni, riuscirono ad addomesticarlo e a montarlo.
questa situazione portò alla estinzione di questa specie in vaste regioni dell'Europa del nord e nell'Asia Minore, mentre in Asia e in Europa orientale ci sono chiari reperti archeologici che dimostrano  che già nell'età del rame, il lallo et l'homo convivevano.

(https://2.bp.blogspot.com/-N-EJeh52qqs/WImBjRsKqJI/AAAAAAAANVE/IUWg0eN2N8k5TKofRPJHWU0s9qTw8gPRgCLcB/s640/centa.png)

Dagli Ittiti e gli antichi egizi, dalla cultura greco romana al medioevo, al Rinascimento e fino ai giorni nostri, il lallo  ha subito bestiali brutalità ma anche di massima cura: mangiatoie d'avorio, bardature decorate con oro e argento erano attenzioni riservate solo al "figlio del vento" che - spesso - assurgeva al ruolo mitologico di semidio.

Dunque, da quando l'uomo ha stretto una corda attorno il collo dello lallo e gli ha messo sulla groppa una pelle è nata l'equitazione.
E' curioso come "invenzioni" relativamente semplici come l'attacco a pettorale, l'arcione, la staffa, abbiano tardato moltissimo ad esser concepite ed applicate... come al solito furono i "cinesi" a farlo.
Come che sia, senza il "nobile bruto", la nostra Storia, sarebbe stata tutta un'altra storia, appunto.

Di questo e altro ciacoleremo in questa sezione.




La Bella Equitazione.


La bella equitazione... ma perché ne esiste un'altra brutta?
No, semplicemente distinguiamo con questa parola inclusiva, l'equitazione artistica, l'equitazione accademica, quella classica, quella da circo, quella di fantasia e il dressage che è anche pratica sportiva.

Certamente i puristi arricceranno le nari a leggiere questa blasfema commistione, noi ce ne freghiamo bellillamente e procediamo.

Già Xenophon ai tempi di Pericle
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 26, 2017, 08:52:56 AM
analizzando i dati della giumenta è emerso che :

i tuoi parenti dell' ammeriga ci spiano  :icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Gennaio 26, 2017, 10:41:41 AM
ma sta giumenta è funzionante o no?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Corla - Gennaio 26, 2017, 11:20:14 AM
State malissimo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 26, 2017, 11:34:04 AM


Citazione da: Corla - Gennaio 26, 2017, 11:20:14 AM
State malissimo...

in effetti , oggi ho un po di flautolenza .....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 26, 2017, 02:23:35 PM
Questo è il diagramma di oggi delle visite dall'Americe  allo "assioma".

(https://1.bp.blogspot.com/-3MeEr5K6NSw/WIn17nmtVKI/AAAAAAAANWA/L0QTSRoHiqUBGxelhNxfDabEIm_6K-14wCLcB/s320/chart.png)

Come si vede c'è una costante di presenze che indica qualcuno al lavoro e non una moltitudine eterogenea  che accede legge e passa via, i questo caso avremmo visto due o tre picchi molto alti in mezzo ad altri medio e bassi.

Sta tarantella dura da più di un mese, con una media tra le 200 e 300 visite giornaliere, infatti il totale del mese è di 7464 visite.

Qualcuno ci sta studiando... j suppose.








Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 26, 2017, 07:17:57 PM
Raffaele ti ho mandato una mail, fammi sapere se ricevi. Grazie.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: silviasco - Gennaio 26, 2017, 10:49:06 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Gennaio 26, 2017, 02:23:35 PM


Qualcuno ci sta studiando... j suppose.

Può darsi siano i crawler? Una sorta di programmi automatici che passano al setaccio tutti i siti (inclusi i forum) per conto di google o altri motori di ricerca?
Spero ti dia conferma o smentita qualcuno più addentro di me, che non sono sicura al 100% di non aver detto una castroneria...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 27, 2017, 04:15:02 AM
... nel suo trattato sull'equitazione, accenna all'uso dello lallo - oltre che per la guerra - anche per "sfarzo", infatti
descrive una tecnica ancora rudimentale per provocare l'impennata e qualcosa di simile al piaffer.
Comunque, gli antichi non cognoscevano l'addestramento raffinato tantomeno l'alta squola, certamente si praticavano giuochi di abilità a lallo, acrobazie e trucchi circensi sia coi cavalli come con altri animali.

Questa situazione perdurò per tutto il medioevo con una differenza sostanziale, gli orientali - su lalli leggieri e scattanti - priviliegiarono la manegevolezza e la velocità, gli europei, su lalloni pesanti, sfruttavano la potenza della carica e dello scontro a singolar tensione.
In questo periodo, Gengis Kahan conquistò il più vasto impero terrestre di tutti i tempi, con la sua cavalleria montata su dei cavalli piccoli ma forti come muli, agili come faine, coragiosi al limite della temerarietà.

L'Arte Equestre, l'Equitazione nacque a Napoli nel sedicesimo secolo.
Grisone, nel 1550, pubblicò il primo vero trattato di equitazione: Gli ordini del Cavalcare, fino ad allora, li scritti sullo lallo riguardavano la cura del cavallo da guerra, con qualche cenno alla doma dei polledri, vedi il Trattato di Mascalcia, di Giordano Ruffo cortigiano dell'imperatore Federico II di Svevia - Stupor Mundi.

Le prime accademie di Napoli, Ferrara, Pavia erano costosissime ma da tut'Europa, li nobili venivano in Italia ad imparare, nello steso tempo, famosi cavallerizzi italiani emigrarono alla corte di re e principi europei: Ferraro Pirro, Corte e Pluvinel i più famosi, Pluvinel era francese ma imparò l'Arte a Napoli seguendo le letioni dal Pignatelli per sei sette ani, insomma quell'equitazione era una sorta di sollazzo per i vips.

Non mi dilungherò oltre dato che la materia è molto complessa e avremo modo di ciacolarne a lungo sui suoi vari aspetti,  ma non posso chiudere senza segnalare il punto di svolta dato da Baucher nel diciannovesi secolo.
Questo Maestro, liberò l'arte equestre dalle minuzie, dagli orpelli e dalle terribili esigenze della squola napoletana, dedicando la sua vita ad una ossesiva ricerca mai conclusa.
Questo personaggio rivoluzionario, come è normale che fosse, suscitò e suscita ancor oggi "odio e amore", certamente, i suoi metodi sono superati ma i suoi principi sono ben vivi et attualissimi.

(https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRp9-MuR_MLgE_Vh36iVUAHuHbZl1X101Q4DiKaBcAIoeff0fX4aw)

La "Bella Equitazione" è giunta fino a noi attraverso le accademie di Vienna e Saumur, ma l'espressione più alta ce l'ha fornita Oliveira; il grande cavallerizzo portoghese è riuscito a coniugare le raffinate regole della squola di Versailles, con i principi "moderni" di Baucher.

Oggi è di moda "l'altasquola" "lasquolaclassica" "l'artecuestre" "ildressaggionatural" e implobabili personaggi fanno accademia... non c'è festa paesana che non abbia la sua sfilata di allegri cavaglieri di "alta squola" che - vestiti come flamenqueros andalusi o cicisbei del settecento - si esibiscono in un triste simulacro della Bella Equitazione... un arte antica e raffinata è finita in mano alla "casalinga di Voghera" e al ragionier Fantozzi.

Di questo e altro ciacoleremo in questa sezione.



L'equitazione sportiva

Lo sport, cos'è losport?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 27, 2017, 04:21:36 AM
Citazione da: silviasco - Gennaio 26, 2017, 10:49:06 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Gennaio 26, 2017, 02:23:35 PM


Qualcuno ci sta studiando... j suppose.

Può darsi siano i crawler? Una sorta di programmi automatici che passano al setaccio tutti i siti (inclusi i forum) per conto di google o altri motori di ricerca?
Spero ti dia conferma o smentita qualcuno più addentro di me, che non sono sicura al 100% di non aver detto una castroneria...

Forse hai ragione, la regolarità e la costanza delle azioni fa pensare proprio a quelo che dici, a qualcosa di "meccanico", la cosa strana è che il fenomeno è partito con Lalli&Tope, poi lì si è fermato e è iniziato con L'Asioma e aggredisce l'Imbalsamata che non è ancora attiva.

A questo punto può darsi che così si spiega anche l'esagerato numero di visite fatte a questo topicone, bisogna approfondire.

Grinta, scatena i tuoi segugi e cerchiamo di capire che minchia sono i crauler...
Grazie Silviasco.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 27, 2017, 07:51:40 AM
bon , bon , bon .
l'imbalsamata è attiva , e gira a normale regime , poi che tu non la sai usare  è un altro par di maniche .
le visite americane cosi americane non erano nella giumenta ...  l'analitico veniva gabbato , ma trattandosi di pochi accessi , si è riuscito a capire il trucchetto ed anche l'italica provenienza.
nel tuo caso non so , bisognerebbe acquisire i dati , potrebbe essere uno spider , ma cosi tanta frequenza ... ha un settore da esplorare , mi sembra strano.
se fosse , l'unica spiegazione è che , il crawler destinato a scandagliare e copiare i tuoi bloggi per indicizzare , si sia impantanato nel tuo piciopacioso modo di scrivere , non riuscendo a catalogare e dare una destinazione alle parole chiave , torna tutti i giorni per vedere se sei rinsavito .
no scherzo , è sicuro tutt altro , tipo un cugino particolarmente nostalgico della pasta con le sarde .

comunque , semplicissimamente , attiva i filtri per i bot ed elimina i referrals lo puoi fare manualmente creando nuovi filtri .
a questo punto aspetti e compari le statistiche , se l'ammerica è sparita ecco che è risolto l'arcano.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 27, 2017, 12:58:32 PM
tornando al : che cos'è un cavallo .
c'è anche qualche considerazione da fare per quanto riguarda la creazione "Divina".

Iddio , volendo creare il Cavallo , chiamo il vento e gli disse :
voglio creare da te un nuovo essere ,non sarai più impalpabile, ma avrai un corpo solido .
cosi si pronunciò , ed il vento del Mezzogiorno divento Cavallo.
allora gli parlò nel seguente modo :
sarai per l'uomo sorgente di paceri e di ricchezze ;
egli monterà sul tuo dorso e ti innalzerà al di sopra degli altri animali ;
egli ti tratterà in dolcezza , e guadagnerà in assoluzioni quanti grani d'orzo ti darà



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Gennaio 27, 2017, 01:04:02 PM
Grinta tu parli in compiuterese, Raffaele in piciopacesco, visto che siamo imbalsamati proporrei come lingua ufficiale il sanscrito. :chewyhorse:

Mi metto al lavoro  :studioso:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 27, 2017, 01:44:46 PM
Citazione da: grinta - Gennaio 27, 2017, 12:58:32 PM
tornando al : che cos'è un cavallo .
c'è anche qualche considerazione da fare per quanto riguarda la creazione "Divina".

Iddio , volendo creare il Cavallo , chiamo il vento e gli disse :
voglio creare da te un nuovo essere ,non sarai più impalpabile, ma avrai un corpo solido .
cosi si pronunciò , ed il vento del Mezzogiorno divento Cavallo.
allora gli parlò nel seguente modo :
sarai per l'uomo sorgente di paceri e di ricchezze ;
egli monterà sul tuo dorso e ti innalzerà al di sopra degli altri animali ;
egli ti tratterà in dolcezza , e guadagnerà in assoluzioni quanti grani d'orzo ti darà


Bellissimo!
Essento il tuo affetionatissimo leggiermente ateo, evoluzionista e gran mascalzon, non ha preso in consideratione l'intervento divino, se ti piace aggiugnilo dove ti pare.

Perché fu scielto il vento di mezzoggiorno e non quelo di maestrale o di scirocco solo Iddio lo sa, appunto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 27, 2017, 02:00:01 PM
il vento del mezzogiorno è lo shulùq , il nostro scirocco .
nasce indomito  nel cuore del deserto , e da lo stesso prende potenza e velocità .
lo scirocco può correre il corso
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 27, 2017, 02:51:15 PM
... ah, ora capisco perché la maggior parte dei lalli è sciroccata...

Sport, dal latino deportare uscire fuori porta, a noi arrivato come diporto divertimento; giunto in Inghilterra fu anglicizzato in desport, abbreviato in sport e reintrodotto in Italia/nel mondo col significato attuale.
Perfetto, tuti gli sport si fanno per diporto, per divertimento... o meglio si facevano, gli sportivi di successo sono i bipedi implumi che guadagnano vagonate di dollari o di euri, il famoso spirito olimpico - l'mportante è partecipare - s'é andato a farsi fottere da tempo.

Quasi tutti gli sport sono giuochi regolamentati o stilizzazioni di attività competitive assi perniciose, ad esempio  il calcio - secondo Morris - non è alteo che la guerra stilizzata: reparti d'attacco, reparti di difesa, reparti di collegamento, strategie studiate a tavolino, comandante in capo - l'allenatore e il finanziatore - il presidente.

Tutti gli sport di squadra seguono questi schemi, quelli singoli, ripropongono gli antichi duelli e i tornei con armi cortesi, vedi un torneo di tennis o di pugilato, alla fine rimangono due campioni che prima si contendevano le grazie della castellana, oggi combattono per ricche norse, fama, e sponzor commerciali.

Il lallo, est l'unico animala che ha seguito l'homo - suo malgrado - "a' la guerre comme a' la guerre"  e poi nello sport.
Le guerre antigue coinvolgevano anche buoi, muli, cammelli, elefanti... ma non son nati gli sport elefantiaci o cammellati ma solo quelli equestri.
Forse solo i piccioni hanno visto tramutare il loro compito di portaordini in guerra in liete competizioni sportive di torna al nido "caro ideal".

Tutti gli sport equestri derivano dalla preparatione dei lalli da guerra o dalla caccia, attività che possiamo definire una guerra ad armi impari.

Fin dall'antichità si son praticate le competizioni equestri, gli auriga che vincevano l'Olimpiade erano remunerati et adorati come dei semidei, ma le corse dei carri e quelle montate che si svolgevano ad Olimpia sono più attinenti all'ippica che agli sport equestri.

Stranamente, il completo di equitazione  chiamava: military e dimostrava l'abilità di lalli e cavaglieri nella resistenza, nella velocità, nel saltare gli ostacoli et nel pavoneggiamento per le liete parate militari.

Naturalmente,

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 27, 2017, 03:39:59 PM
ho unito mentalmente la comparazione dello sport alle battaglie ed il ragionamento del buon cavallo di un altro topo e mi è venuto in mente il ragionamento di un famosissimo uomo , scritto in un libretto che tu di certo avrai letto :

nell'allevamento del purosangue noi facciamo artificialmente quello che la natura selvaggia fa naturalmente.
la battaglia sugli ippodromi sostituisce la battaglia cruenta .
soltanto i migliori hanno il diritto di riprodurre .


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 27, 2017, 07:56:10 PM
Certo, è Tesio che parla; la selezione del PSI è stata spietata, l'unico parametro, il solo giudice era il palo d'arrivo.
Ma il risultato è stato fantastico: il cavallo che più cavallo non si può.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 27, 2017, 08:31:07 PM
Ma esistono allevamenti di PSI allo stato veramente brado, o addirittura esperimenti di inselvatichimento di PSI? Se il PSI può sopravvivere e prosperare solo in condizioni di stretta domesticazione, ho dei problemi, a indicarlo come "il vero cavallo".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Gennaio 27, 2017, 08:35:09 PM
Ai tempi liberavano degli stalloni psi nella Maremma per ingentilire i maremmani e i risultati li ottenevano
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 27, 2017, 09:20:30 PM
No, parlo di allevamenti bradi di PSI in purezza. Ma ammetto che perlomeno è una prova che gli stalloni PSI sopravvivevano.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Gennaio 27, 2017, 10:25:59 PM
Se non sbaglio li liberavano pure in America, uccidendo gli stalloni mustang in modo da ottenere dei mezzosangue adatti all' esercito.

Il sangue fa miracoli. A Napoleone dopo la campagna di Russia non rimasero che gli arabi. Sembrano fatti di carta pure loro.

Quando a Tijuana ( mi pare) fuggirono i purosangue dell' ippodromo vennero ritrovati in giro per il Messico.

Così, a intuito, credo siano sottovalutati
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 28, 2017, 07:54:51 AM
Noi ragasse espertissime in frison li sottovalutiamo, mentre un vecio marmittone li definiva così:
i lalli di sangue sono d'acciaio temperato, gli altri di lamiera comune.
In un lallo da sella il "sangue" fa la differentia, e, se mancasse. niente potrebbe sostituirlo.


Certo che i purisanguine allo stato bravo sopravvivrebbero, lovvio che dipenderebbe tuto dall'ambiente, e, in base a quelo, avverrebbe la seletione... in teoria in alcune migliaia d'anni, il gruppo di eleganti pSI tornerero ad esser dei tarpan forse più leggieri.

... contrariamente agli altri sports, sviluppatisi nelle vecie Università inglesi, queli equestri, soggiacquero all'imperio militare fino a pochi decienni fa, con magno danno - in itaglia - per cause che presto dibatteremo.

Oltre gli sports olimpici: s.o. completo, dressage, si son sviluppatae altre liete competitioni:

il polo, derivato da un antico giuoco praticato in pakistan che ha trovato in Argentina la sua maxima expressione di eccelenza; l'endurans anch'esso di derivazione militare... ai tempi si chiamavano "raid" e consisteva nel percorrere lunghissime distanze alla maxima velocità, la Torino Milano era un classico, in quelle prove era "normale" che schiattassero alcuni lalli: nel 1902 in una gara riservata agli ufficiali di cavalleria di tutteuropa, corsa tra Bruxelles ed Ostenda, distanza circa 140 km, morirono 10 lalli e solo 17 dei partenti  terminarono la provo: tuti PSI, allora l'arabo non era preso in consideratione per codeste competiscions.
Ma io ricordo che una trentina d'anni fa, nella famosa/famigerata prova di fondo (l'endurans era da divenire) Staffa d'Oro schiattarono 3 lalli, da allora i controlli veterinari diventarono seri.
La monta americana, come quela vacquera, gaucia, maremmana e tante altre è una monta da lavoro che grazie al senso di bisinis e alla - involontaria - promozione di tomix, Gionuein, Ghericuper e Gionford operata su noi ragasse fin da quando eravamo piccerelle, è diventata una vera e propria disciplina sportiva con precise regole, campionati nazionali et mondiali con annesso un affare da migliardi di euri composto da lalli, selle, ciaps, cappelloni, cinturoni, stivaletti e speroni coi quali, noi geometri di Cuneo et noi commesse di Pontassieve, ci mascheriamo con genuino entusiasmo di piccirilli nel uichend.

In questa sectione, di questo et altro ciacoleremo.

L'Ippica.


DATTI ALL'IPPICA!

(da focus junior)

Secondo alcuni, "datti all'ippica" (ossia allo sport dell'equitazione) è un'espressione "inventata" dal  poeta napoletano Giovan Battista Marino  nel '600: consigliava di darsi all'ippica ai poeti incapaci, secondo lui, di  comporre versi intelligenti . A quell'epoca, infatti, lavorare nell'ambiente dei cavalli  era considerato un mestiere umile.

Per altri, invece,  darsi all'ippica  deriva da una frase detta  nel 1931  dallo sciocco uomo politico fascista Achille Starace. Giunto in ritardo a un convegno di medicina al quale era stato invitato, per giustificarsi disse di essere andato a cavalcare, come ogni giorno. E che non avrebbe mai potuto rinunciarvi. E agli stizziti medici disse anche: «fate ginnastica, non medicina. Abbandonate i libri e datevi all'ippica ». Con questa frase intendeva dire che era preferibile una vita sportiva e all'aria aperta piuttosto che una vita di studi e libri.

In entrambi i casi, come vedete, non si tratta esattamente di un complimento. Eppure i cavalli sono così belli!


L'ippica....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Gennaio 28, 2017, 08:34:22 AM
Il discorso è un po' teorico, ma:
1. l'evoluzione delle specie va sempre avanti, non torna indietro; il risultato, in migliaia di anni, non è prevedibile tranne per l'affermazione che il cavallo risultante NON sarebbe uguale ai progenitori preistorici; i tempi sarebbero comunque diversi come ordine di grandezza (decine, centinaia di migliaia di anni piuttosto che migliaia); la cosa ci riguarda poco;
2. cose carine si vedrebbero già dalla prima generazione vissuta allo stato selvatico, dove apparirebbe chiaramente l'effetto della sospensione delle "cure" umane dal momento della nascita.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 28, 2017, 02:35:53 PM
L'evoluzione non va nè avanti nè indietro, gli organismi si adattano all'ambiente, l'ambiente forgia le forme più adatte alla sopravvienza in quel areale.

Evidentemente, il percorso a ritroso non può esser lo stesso fatto in avanti, non avremo sicuramente un tarpan, tantomeno un eoippo, ma qualcosa di molto simile ai lallini selvatici della grotta di Lescaux.

Basta guardare il dingo, sono dei cani rinselvatichiti, cje per sopravvivere si son dovuti comportare come i loro ancestrali progenitori, i lupi.

Ecco come son diventati... non sono certo dei lupi ma di molto gli assomigliano.

(https://federicsblog.files.wordpress.com/2015/03/af5e8-dingo3.jpg?w=1600&h=1066)



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 28, 2017, 08:57:25 PM
... stranamente è quell'attività che si svolge negli ippodromi, e cosa sono gli ippodromi?
Sono quei luoghi bellillamente attrezzati a far svolgere delle corse di cavalli.

Siccome i cavalli "corrono" al galoppo, al trotto e all'ambio, le competizioni si svolgono a queste tre andature.

Penso che fin da quando due ragazzini di 4000 anni fa, per la prima volta, si son trovati in groppo a due cavallini in una uberosa prateria, si sono sfidati "a chi ariva prima".

Le più famose testimonianze storiche di corse di cavalli sono quelle che si svolgevano alle Olimpiadi, ma già Omero, immenso cronista sportivo, ci ha lasciato la cronaca delle corse di lalli fatte in occasione della morte di Patroclo.

Le corse di cavalli, nell'antichità, si svolgevano un pò dovunque, le prime - come è giusto che fosse - furono quelle con le bighe e le quadrighe, solo inseguito si passò alle corse col lallo montato, nello stesso tempo -  con sommo disappunto dei puristi - si fecero correre anche le mule attaccate.

La passione per le corse dei cavalli ci ha da sempre accompagnato, dagli ippodromi i lalli scesero in strada e nel medio evo e secoli successivi fino quasi ai giorni nostri, si prese l'abitudine di far correre i lalli in strada in occasione di feste cittadine, ik csidetto palio
Ecco perché in quasi tutte le citta itagliane c'è la "via del corso", il luogo dove si svolgevano le corse dei lalli, appunto.
Gericault, "fotografa" - durante il suo soggiorno a Roma - i berberi alla partenza.

(http://spazioinwind.libero.it/terzotriennio/img/gericault2.jpg)

Infatti, per le corse erano assai ricercati i lalli orientali, "berberi" che contribuirono - prima dell'arrivo del PSI - al miglioramento delle razze locali.
In quest'ambito furono celebri i Gonzaga che importarono stalloni orientali e fattrici di Spagna e Olanda creando gli splendidi soggetti affrescati da Giulio Romano nel Palazzo del Te, molti dei quali saranno la base del PSI.

(https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQx1iABYv-28GmmCp63nxUZf8qdzU42JPTRIsodXEZ4XElk2PZtGg)

Accennato alle origini, l'ippica moderna si regge sul PSI, tutti i lalli che corrono in pista - al galoppo, al trotto e all'ambio -  sono "purosangue", già, perché i purosangue sono soltanto "i più selezionati dei bastardi" la purezza c'entra nulla, son così nomati per una cattiva traduzione francese della palabra inglese thoroughbred.

Gli inglesi, eh già!
Non fosse stato per la loro passione per i lalli e per le scommesse, mai avremmo avuto il PSI.

Ai tempi di Enrico VIII le rasse di lalli inglesi erano in decadenza, in seguito, Elisabeta affidò a Prospero d'Osma il compito di risollevare le sorti dell'allevamento inglese, il quale, su fattrici gonzaghesche, innestò sangue di stalloni orientali, questa politica protratta nel tempo,  formò il nucleo delle famose royal mares, fattrici selezionate sul quale si innestò il prezioso sangie di Darley Arabian. Godolphin barb e Byerley Turk.

Il sangue arabo, berbero e turco trovò "terreno fertile" nelle già insanguatissime giumente reali e produsse quella meraviglia: i lallo più veloce che mai prima si era visto.
Naturalmente, oltre i tre capirazza, furono importati altri stalloni orientali che però ebbero importnza minore e le loro linee si estinsero ben presto.
Fu un periodo tumultuoso, in meno di 50anni - complice il palo - si formò questa splendida razza.

Di capitale importanza, fu l'apertura dello stud book, l'albo genealogico di razza e la fondazione del Jockey Club, organo che presiedeva ai regolamenti, alle distanze, agli handicup ecc. ecc.

Senza queste ferree delimitazioni
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 29, 2017, 08:33:28 AM
... la selezione sarebbe stata impossiibol.

Il trotto competitivo nasce in America verso l'inizio dello 800, naturalmente le corse al galoppo erano già molto apprezzate nel Nuovo Mondo anche se si cercava di distinguersi dalla "Perfida Albione" accorciando la distanza classica che allora era di di 4 miglia, circa 6500 metri e correndo in piste rettilinee o su strade comuni fora dagli ippodromi.

Tutto nacquette da una scommessa: al Jockey Club di Nuova York si discuteva se fosse possibile mantenere un lallo  all'andatura del trotto veloce per lunghe distanza, la discussione si accalorò e, complice il uiscki che non mancava mai in quell'ambiente, qualcuno disse: scommetto 1000 dollari che nessun lallo puù percorrere altrotto la distanza di un miglio in meno di 3 minuti.

Un tizio alza la mano e dice: il mio Boston Blue velo può dimostrare come e quando volete!, infatti, il lallo corse la distanza in 2'48" 1/2, da allora si prese in considerescion la possibilità di organizzare competizioni al trotto, cominciando col cercar di battere quel primo tempo record e infatti in molti ci riuscirono tant'è che nel 1903 il record fu abbassato a 1'48" 1/2.
Come si vede, fin da subito, per il trotto,  fu preso in considerazione il tempo poiché, contrariamente al galoppo che si svolgeva su piste erbose assai variabili come fondo, la corsa avveniva su una pista regolare in terra battuta.

C'è da dire che quei lalli correvano attaccati a dei calessini, solo nel 1804 apparve il primo sulki che pesava circa 120 kili

(https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRFzM8qNBqGy55skMjdAmypVDvhG_mkERgR8xR53fHjfwoAdtDB)

Come abbiamo visto, il trotto si è poi diffuso in tutto il mondo, trovando in Francia particolari conditioni favorevoli per la presenza di razze già predisposte per quest'andatura.

Si sa che nel lallo è insita un andatura che è considerata un difetto in certe razze, mentre è apprezzata in altre: l'ambio, il capostipite di tutti i lalli "attaccati" Hambletonian, attraverso alcuni suoi discendenti ha dato... 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 29, 2017, 09:18:05 PM
... l'avvio ad una razza di ambiatori veloci.
In America, altempo della guerra di successione, si usavano degli ambiatori per i collegamenti, veloci quasi quanto i galoppatori, erano più resistenti e molto più comodi per il cavagliere.
Ma pare che queste rasse poco hanno a che fare con gli ambiatori da corsa che risalgono principalmente a Dctator e Electioneer figli del grande Hambletonian,

Le corse all'ambio, scognosciute in Europa, trovarono subito magna considerazione negli USA... sono per lo vero molto spettacolari e non hanno su di se la spada di Temistocle della rottura come nel trotto.

(http://2.bp.blogspot.com/_IKItiMxM5qQ/TAWb1gIo3vI/AAAAAAAAAXA/_0HYOtIg8Q8/s1600/briarcliffe-harness-racing-2-panorama.jpg)

In ogni caso, dalle Olimpiadi antiche fino ai giorni nostri, le corse dei lalli hanno smosso grandi passioni et  enormi interessi, dunque, son state spesso contaminate dalla malavita, dal doping e dalla truffa.

Ma i "crack" hanno sempre fatto storia a se, le loro imprese sono entrate nella leggenda, Eclipse, Nearco, Ormonde, Une de Mai, Man O'War, Tornese, Ribot, Red Rum sono cavalli che hanno preso le dimensioni  mitiche di Pegaso, Baiardo, Balio e Xanto.

Credo che gli animale più costosi, siano in ogni luogo e in tutti i tempi gli stalloni da corsa, da sempre "oggetti del desiderio" di principi e regnanti, poi di magnati americani e giapponesi, infine di petrolieri arabi, gente disposta a sborsare diecine di miglioni di euri per accaparrarsi il "lallo del secolo".

In questa sectione, ciacoleremo di questo e altro.


Lavoro, sudore e folclore.





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Gennaio 30, 2017, 01:19:37 PM
Ho visto da poco un video (in paddock e in libertà) di Nyquist, il vincitore del Kentucky Derby 2016. Spettacolare. Ecco, si comprende perfettamente l'espressione "oggetto del desiderio" di principi, regnanti, etc.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 30, 2017, 03:42:14 PM
....
Il cavallo scalpita,
I sonagli squillano,
Schiocca la frusta. E va!
Soffi il vento gelido,
Cada l'acqua o nevichi,
A me che cosa fa?

O che bel mestiere
Fare il carrettiere
Andar di qua e di là!

https://www.youtube.com/watch?v=QgXWdwXvRo8

... bel mestiere? Sta minchia!

(http://images.alinari.it/img/480/BGA/BGA-F-010252-0000.jpg)

Lavorare con gli animali lo si faceva per necessità, lo si fa ancora per necessità in alcune parti del globo; la giornata del carrettiere, del contadino - quando si lavorava colle bestie - cominciava un paio d'ore prima dell'alba e terminava dopo il tramonto del sole, gli animali  mangiavano mentre lavoravano,  i "cristiani" si fermavano alle 11 nelle apposite locande:  almeno mezzo kilo di pasta era la razione normale per i carrettieri, uno sfilatino da mezzo chilo con olive o formaggio o sarde salate o pomodoro per il contadino, eppure quella gente era tutt'ossa ma con una forza bestiale... campavano poco, negli anni trenta e quaranta del secolo scorso la vita media era di 50/60 anni, , oggi supera gli 80 anni, ma si punta ai 120, Berlusconi è sicuro di arrivarci.

Anche i lalli erano vecchi a 12/13 anni, oggi a quell'età cominciano a dare qualche risultato, che dire?
Voi che non l'avete vissuta quell'epoca, ne vedete il lato romantico, un pò come per i cow boy... figura che tante di noi vorrebbero romanticamente emulare:

cosa c'è di romantico addormentarsi in sella per la troppa stanchezza? 
Cosa c'è di romantico nel non poter scendere da cavallo perché il freddo ci ha anchilosati?
Cosa c'è di romantico nello stare un paio di mesi senza farsi un bagno come si deve?
Cosa c'è di romantico mettere la propria biancheria su un nido di formiche rosse in modo che queste la disinfestino dagli allegri e numerosissimi pidocchi?
...

Da quel mondo arcaico e popolare basce il folclore, cioé le tradizioni, i canti, i balli, le filastrocche e le esibizioni con cavalli, asini muli e buoi che si svolgevano e ancora si svolgono in certe occasioni, appunto.

La Sartiglia in Sardegna, i Carretti in Sicilia, il gioco della rosa dei butteri, la fantasia marocchina,il bouzkashi mongolo e lo yabusame giapponese, i gardians della Camargue, i gauchos sudamericani, i chicos ungheresi  tengono vive tradizioni che si perdono nella notte dei tempi.

In questa sectione, ciacoleremo di questo e altro.[Il

Il cavallo nell'Arte.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Gennaio 31, 2017, 03:42:56 PM

« Annuntio vobis gaudium magnum;

habemus Papam:

Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum,

Dominum Raffaele,

Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem De Martinis

qui sibi nomen imposuit Piciopacio


http://ilcircolodellagiumentaimbalsamata.it/forums/Discussione/trial/
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 01, 2017, 08:26:02 AM
Esageratooooooooooooooooooo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 14, 2017, 08:53:12 PM
Il Circolo della Giumenta Imbalsamata prende il passo, l'imbalsamata è solo scozzonata ma già si vede claramente dove vuole andar...
Il Circolo nasce dall'esigenza di creare un ambiente culturalmente attivo, dedicato alla "bassa" e all'alta cultura equestre lasciando spazio alle differenti "visioni" che oggi compongono il mondo del cavallo. Per quanto possibile, le metteremo a confronto in maniera neutrale, lasciando ai lettori il giudizio.


Abbiamo 8 sezioni che faranno da contenitore agli argomenti da trattare che saranno sapientemente catalogati con sottosezoni ed etichette im maniera tal che il lieto cavalcante  potrà facilemente trovare e accedere alla quistione che - in quel momento - lo interessa.

Ma il nostro orgoglio sono/saranno: la Biblioteca e il Dizionario di Equitazione due iniziative che non hanno precedenti in Itaglia... almeno nella formulazione che abbiamo impostato.
Cognoscendo la qualità delle due persone che se ne occupano, faccio una facile previsione:  diventeranno un solido punto di riferimento per tutte le ragasse che voglion seriosamente approfondir.

Ecco i primi argomenti che tratterem:

Il Calallo nella Storia - Destriero, ronzino palafremo.
Cos'é un cavallo - i cavalli del caspio e i tarpan.
La Bella Equitazione - ramener e rassembler
Equitazione Sportiva - il s.o.
Ippica - Eclipse... il "mostro".
Lavoro - Il carretto siciliano.
Arte - il cavallo di Leonardo.
Nuove Tendenze - il clicker.

In attesa che si faccia pulizia del pattume prodotto per far le prove del Cenacolo - per il mio piacer - inizio uno degli argomenti in questo inclito foro:  il clicker.

Ecco cosa dicie uichipidia riguardo il sonante oggiettino: https://it.wikipedia.org/wiki/Clicker_training

Questo sistem è stato ideato per addestrare sopratutti gli animala da lontano vedi cani, toponi... zoccole
https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/search?q=zoccole appunto e sopratutto i delfini ed è la base di costruzione per la "agility" che si fa coi cani, i criceti, i polli, i pesci e pure coi lalli.

Il vostro affezionatissimo, però, quando ha visto la prima volta - nel tubo - il clicchero in azione, si è ricordato immediatamente di Gianni e Pinotto... Abbot e Costello due comici americani di tanti anni fa e ha scoperto che il clilceclac è stato inventato quasi cent'anni fa per uno scopo assai lungi dal'addestramento di cani, topi, polli e cercopitechi....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Febbraio 15, 2017, 12:30:25 AM
Bene, sul clicker ti aspetto al varco. E starò muto.
Titolo: Il cricket.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 15, 2017, 04:27:54 AM
La mia proverbiale neutralità mi fa dire che è una tennica che applica i principi di Skinner ed è ottima e da vive e vibranti soddisfazioni alle ragasse che la praticano et di questo ciacoleremo ma torniamo a Abbot e Costello.

Dovete sapere che, il vostro affetionatissimo, quando era fanciullo, frequentava assiduamente la parrocchia, non per innato slancio religioso, ma perché cedeva al vile ricatto del prete che avendo a disposizione un campetto di calcio in cemento con le porte e uno miserrimo cimena ci attirava nel sacro loco a servir messa ed ad imparare padrinostri e avemarie.

I films erano quelli di quarta serie: Ridolini, StanlioeOllio, Tom Mix, Za Lamort, Totò e Gianni e Pinotto, appunto.

Penzo che mi crediate quando dico che i films del duo comico - come quelli degli altri citati artisti - non son   stati propriamente al centro dei miei pensieri nei successivi 50anni, però, per meccanismi cerebrali che non so spiegare, quando ho visto e sentito il clikkeclakke nel tubo, ho rivisto una scena, quella scena del "pidocchietti" parrocchiale di tanti anni fa.

I due attori - vestiti da improbabili marins - sono in un fitto canneto o qualcosa del genere ed è evidente che si sono persi e si cercano l'un l'altro facendo cliccheclacche con una scatoletta di metallo che hanno appesa al collo...

Bene, ho scoperto che il clicker, che allora si chiamava cricket,  era in dotazione ai paracadutisti per riconoscersi di notte o in altre situazioni similari, ma il suo uso primordiale - nel 1920 - fu quelo di segnatempo per i direttori di bande musicali

(http://www.airborne-cricket.com/uploads/5/7/1/5/5715187/5570996.jpg?199) : 

Come vedete nella photo - cerchiato in rouge - il clicchero era in dotatione ai militari nello sbarco in Normandia come sia avventa la evoluzione da strumento musicale ad arma da guerra ad aggeggio di tortura "nazista" per poere bestie solo Iddiolosa!

Eh già, pare che il clikker possa fare magni danni ai hani, le anime belle lo già hanno capito e corono ai ripari:

L'attenzione è uno stato mentale, emotivo, e sociale. Non è un comportamento costruito con clicker e bocconi.

http://www.waggingweb.com/index.php?option=com_content&view=article&id=130:clicker-problemi&catid=38&Itemid=55

http://www.airborne-cricket.com/news.html
Titolo: Re:Il cricket.
Inserito da: alex - Febbraio 15, 2017, 06:42:27 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 15, 2017, 04:27:54 AM


L'attenzione è uno stato mentale, emotivo, e sociale. Non è un comportamento costruito con clicker e bocconi.

http://www.waggingweb.com/index.php?option=com_content&view=article&id=130:clicker-problemi&catid=38&Itemid=55

http://www.airborne-cricket.com/news.html

Bellì'articolo, mette in guardia sul pericolo di premiare lo sguardo "dritto negli occhi" del cane verso di noi. In effetti non ci avevo mai pensato. Cosa diavolo c'entri con il clicker lo sa l'autore, tu e pochi altri.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 25, 2017, 05:07:57 PM
Ho acquistato onlain due libri:

(http://www.equitare.it/wp/wp-content/uploads/2015/12/La-Scuola-Italiana-nellArte-del-Ferrare-215x300.jpg)

(http://www.equitare.it/wp/wp-content/uploads/2015/12/Tschiffely%E2%80%99s-Ride-214x300.jpg)

Ho dato una veloce scorsa al primo e sto legiendo con mucio gusto il secondo, per lo vero avevo letto un sunto della lieta scarpinata di Tschiffely in un vecchissimo libro edito dalla benemerita "Selezione del libro" L'editione itagliana de Reader's Digest".

Il libro di Blasio sarebbe indispensabile per ognuna di noi che vuol capire un minimo di piede del lallo e ferrature, se poi si possiede anche il libro del colonnello Hickman - oggi introvabile in itagliano - il quadro è più completo dato che il primo esprime la squola itagliana di mascalcia il secondo quella inglese:

(https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/51xXD4lUA1L._AC_UL320_SR246,320_.jpg)

la cognoscenza, anche superficiale, di questi testi ci eviterebbe la reiterata proferatio di evidenti puttanete.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Febbraio 25, 2017, 06:44:11 PM
Mi accontento della tua assicurazione che il maniscalco medio li conosce a menadito.

Ne consiglio la lettura ai barefooters per approfondire la conoscenza del piede; la sconsiglio caldamente a chi, avendo il cavallo ferrato, deve per forza affidarsi a un  professionista: meglio restare nell'ignoranza e fidarsi.
Titolo: Equitazione Equestre.
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 26, 2017, 08:05:43 AM
Ragasse, est cum summo gaudio magno che nuntio vobis la nascita della "equitazione equestre".

L'autrice di questo neologismo forumeroso è la nostra inclita Sissy, il fatto è ben documentato e, quale che sia il vero motivo, refuso, colpa del corrector o  magna confusion, la Nostra ha creato una allocutione che il vostro affezionatissimo ha - con entusiasmo - adottato.

Eh già, col tempo - essendo in assoluta minoranza in questo inclito foro, per il fatto che ho folta barba, cabasisi che toccano terra, cognosco i lalli fin da infante vale a dire da oltre 60anni, e - sovratutto - non sono lallista,  mi son dovuto  adeguare - prima ob torto collo, poi con viva e vibrante soddisfatione - al linguaggio usato dalla maggioranza di voi ragazze forumerose.

Lallo, puccipucci, cavagliere, ragasse, bestio, peloso, pelosettoetto ecc. ecc. sono palabras che - allibito - ho letto per la prima volta nei fori di equitazione equestre, non li ho affatto concepiti io; a saperlo, avrei dato la giusta progenitura alle inventrici del "grassie" ma non l'ho - colpevolmente - fatto allora, stavolta - per tempo - possiamo dare i giusti honori alla immarcescibile Sissy che sarà proprietaria nei secula del copirait di "equitazione equestre".
Titolo: Ma di cosa stiamo parlando?
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 07, 2017, 10:53:04 PM
(https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSQA-bZMMnVAaWDJ3mNpj8UfyxgTMqNdF76K_Dv71hbbir9qYCrDg)

(https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTcFi8SD1wKWQwuH95LJxbgLe1rimvJWkugy6m1rzM1riwUVPbQ)

(https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcT3Qv4AVLvTszIT-__yxyHlZQ3q5TdT-4Sp9aDE_O1549mqwwy2Jw)

(https://4.bp.blogspot.com/_nl43SrosZMQ/TFAXTmAHVcI/AAAAAAAAE5M/ELsV9YxYT_s/s1600/decarpentryprofesseur.jpg)


(https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTB8M5Mf7Lrhv4KzkCeiQHETIh-5EflvCcBUVVd5I7PVNy_FmGs)

(http://www.jpgiacomini.com/CazauxdeNestier.jpg)

Come vedete, ho messo alcune immagini di cavagleri di specialità et epoche diverse,
Notate la posizione dei sottopanza dei lalli... l'avete vista?

Bene.

Ora, esistono varie selle di varia architettura e di vario uso così come esistono varie conformationi di lalli, ma  i principi per una buona collocatione della sella son universali e mai mi immaginavo di dover affrontare quest'argomento che dovrebbe esser scontato e cognosciuto da voi ragasse come la prassi per fabbricarsi l'acqua calda.

In una interessantissima discussione con la cara Sissy, la mia amica milla dicie:

Nella mia infinita ignoranza mi associo a Ranas, che mi pare personcina tutt'altro  che stupida, nel chiedere dove esattamente agiscono le gambe DAVANTI alle cinghie se, per cinghie si intende il sottopancia? La mia cavalla deve avere qualche anomalia anatomica perché davanti al sottopancia non ha posto per far agire la gamba, aiuto! corro a telefonare al vet!

Ora, milla ci informa che è infinitamente ignorante... noi le crediamo sulla fiducia, ma nessuno dei sapienti all'inclita discussione ha fatto notare che se :   ... la cavalla deve avere qualche anomalia anatomica perché davanti al sottopancia non ha posto per far agire la gamba plobabilmente, la lalla è perfettamente normale, ma è la sella che è collocata in maniera scorretta.

Tutto ciò malgrado le gran cape, le vicecape e i culi radiologici e i saggi consigli per gli acquisti.

Losoloso, esistono i recado, le bardelle maremmane, le selle camarguesi e quelle uestern che incinghiano leggermente più avanti di come fa il generale L'Hotte &C. ma hanno a compenzazione, codiere et cinghia supplementare, ma son selle  grandi concepite per star giornate intiere a lallo al passo con brevissimi tempi di attività "veloce";  le selle inglesi - che io sappia - si incinghiano come sopra vedere,  lasciando il giusto spatio per metter - volendo - lo sperone avanti le cinghie.

Per quanto riguarda Sissy, le chiedo pubblicamente scusa, ha ragione, ha riportato correttamente quello che dice Licart.

Personalmente non mi son mai avvicinato a quel grado di finezze, nè mai potrò farlo, questo non esclude il fatto che son riuscito a capire un concetto che scognoscevo e di cui altri, se voranno, se ne saranno capaci, potranno arricchirsi,
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 07, 2017, 11:10:10 PM
Dai Raffaele non dirmi che hai preso  sul serio il mio discorso sulla presunta anomalia anatomica, era un' ovvia e lieta puttaneta, così come erano ironici i commenti e le foto degli altri utenti intervenuti.
Come hai sottolineato nessuno in questo forum è in grado di mettere in pratica un uso così preciso e raffinato della gamba/sperone quindi le disquisizioni relative mi paiono odiose, della serie 'parla come magni'  :horse-wink:.
Sempre per restare sulla teoria ti dirò che io non ho mai visto nessuno agire davanti al sottopancia né ĺ' avevo mai sentito (e pare che non sia la sola ) quindi faresti utile opera di divulgazione se volessi mettere qualche foto che illustri la finezza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 07, 2017, 11:27:46 PM
Raffaele, io nel definire le "tre zone"su cui può  intervenire la gamba,sollecitando azioni diverse,non ho voluto dire altro oltre a questo.

La gamba davanti al sottopancia (che io uso in movimenti particolari)si posiziona usando il tallone ,o meglio lo sperone,con il piede leggermente in fuori,lo spazio da usare é  millimetrico .
La gamba scende ,si porta avanti ,la caviglia ruota e lo sperone "tocca"per il tempo di una posata ,poi ritorna nella sua posizione,alla falcata successiva,se necessario,ritorna lì. ..so momenti .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 08, 2017, 12:07:28 AM
E' evidente che avevo capito di cossa ciacolavi, ma, se fosse vero che incinghi sotto le ascelle qualcosa non va.

Ho detto che Sissy ha riportato correttamente quelo che dicie Licart, mica ho detto che è una pratica comune...

Licart, da una spiegatione anatomico-fisiologica agli effetti dello sperone teorizzati da Raabe e da Fillis con tecniche differentissime tra di loro....

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/05/le-bamboline-raabe-3.html

se hai letto il linco, avrai visto che mi ripromettevo di affrontare l'argomento "speroni",  poi mi è passato di mente, ma ricordo che mi ero fomato una certa convinzione in quanto l'uso dello sperone - in ogni caso - è solo transitorio, poi, una volta che il lallo è addestrato, sarà la posizione lo spostamento della gamba a dare il comando... 

detto questo talìa come si usa la jamba davanti la cinghi....

https://www.youtube.com/watch?v=gCsrn_BnA4A&t=66s
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 08, 2017, 07:43:37 AM
Ho visto, Poker aveva già messo una foto del genere ma mi piacerebbe vedere un filmato di equitazione accademica.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 08, 2017, 09:56:45 AM
io dico solo che devi essere davvero staffato lungo per riuscire ad agire con la gamba davanti alle cinghie. praticamente il salto ostacoli è escluso, anche perchè avendo il ginocchio piuttosto piegato vorrebbe dire uscire dai quartieri.
inoltre in genere, se si parla di fare agire davanti alle cinghie lo sperone, per forza di cose il tallone deve salire e la punta andare verso il basso. cioè, per lo meno astrattamente mi pare impossibile mettere lo sperone davanti alle cinghie senza alzare il tallone, a meno di mettersi puntati sulle staffe (lunghe) tipo la posizione che assumono i western per frenare...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 08, 2017, 10:24:57 AM
questa è una immagine della gamba davanti alla cinghia ,tra l'altro senza sperone.

con la staffatura da "lavoro in piano" bast aportare avanti la gamba e ruotare il piede
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 08, 2017, 10:25:58 AM
(http://i63.tinypic.com/2iuqc0i.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 08, 2017, 10:29:02 AM
in questo caso il tallone non agisce, il cavallo sta appoggiando l'anteriore a terra,ma quando stenderà in avanti la spalla lo sperone potrà agire (se necessario)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 08, 2017, 10:45:51 AM
si come pensavo sei staffata parecchio lunga e hai la gamba avanti e il sedere indietro nella paletta.
il avrei il ginocchio molto piu piegato e la gamba molto piu indietro, per me quella posizione risulterebbe molto difficile con sella e staffatura da salto.
comunque il piede, benchè avanti, non mi sembra davanti alle cinghie, mi sembra sopra le cinghie proprio. se applichi lo sperone in teoria speroni la cinghia in quella posizione. per applicare lo sperone davanti alle cinghie devi portare la gamba ancora piu avanti, temo.
Titolo: Recado ma non cado.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 08, 2017, 11:56:08 AM
Oramai tutte dovreste savuar che sono un tipo curioso, oltre  pereché strambo, anco pereché conservo ancora - alla mia veneranda età -  la curiosità di un infante.

Alex potrebbe confermare pereché già glielo disi: mi sono costruito un recado in salsa siciliana!

Il nostri Licart, avrebbero crisi isteriche nel vedere l'assetto di gauicio.
I lieti figli della pampa ubertosa montano in una maniera al di fuori di tutti i manuali di equitazionequestre.

Eppure, sono efficacissimi, e - stranamente - hanno qualcosina in comune col "culo nella carriola di JDO" il quale si è irifatto alla famosa massima di Baucher: davanti le j ambe, dietro la meno.... ancora una volta  il Generale ha perfettamente ragione riferendosi ai veri principi equestri.

Ora, non zo se il recado è stato concepito per assecondare quest'assetto oppure quest'assetto è stato adottato perché i gauci montano col recado... è come luovo e la gallina!

Inoltre, il recado è comodissimo... infatti, i compaesani di Maradona - chapeau!  con questa attrezzo ci passano la vita a lallo, ma anco per il lallo è comodo, è una flexsaddle modernissima,
Lovviamente sarebbe difficile andare a zompar con quest'accrocco... notate che non ho mai dettto sella riferendomi al recado, per gli abitanti della pampa sarebbe un insulto.

Voglio provarlo, non l'ho fatto ancora pereché non ho sottopanza adatti e me ne sto costruendo due, grazie ad internetta.
:
https://www.youtube.com/watch?v=CasZIREQ9Co
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 08, 2017, 01:07:33 PM
Citazione da: PokerFace - Marzo 08, 2017, 10:45:51 AM
si come pensavo sei staffata parecchio lunga e hai la gamba avanti e il sedere indietro nella paletta.
il avrei il ginocchio molto piu piegato e la gamba molto piu indietro, per me quella posizione risulterebbe molto difficile con sella e staffatura da salto.
comunque il piede, benchè avanti, non mi sembra davanti alle cinghie, mi sembra sopra le cinghie proprio. se applichi lo sperone in teoria speroni la cinghia in quella posizione. per applicare lo sperone davanti alle cinghie devi portare la gamba ancora piu avanti, temo.

Se guardi bene,la gamba è davanti alle cinghie,si vede il sottopancia (beige) che è dietro la gamba.

La gamba è avanti,perchè l'ho spostata volutamente avanti,la staffatura e tutto il resto è la posizione da lavoro in piano (anche se lì  ero in un trekking),per applicare il tallone basta appoggiare quando il cavallo stende la spalla avanti
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 08, 2017, 01:11:27 PM
Io sono ancora in attesa di foto di 'equitazione equestre' che mostrino questo tallone che agisce davanti alla cinghia. Grazie
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 08, 2017, 02:57:43 PM
Mentre siete tutte indaffarate a cercar le liete immagini richieste da milla, vorrebbo dire la mia sull'equitazioneequestre: trattasi di convenzioni acquisite per empirismo e confermate sciscientificamente in seguito.

Tutte noi trattiamo il lallo da sx, in Giappone fanno l'esatto contrario... si manda il lallo avanti colla "rana" ma - volendo - lo si può anche fermare.

Circa trent'anni fa - forse Sissy manco era nata -   acquistai a Saumur il libro di Raabe, semplificato da Decarpentry, lì c'è il baucherismo meglio spiegato tra cui la jamba avanti la cinghia.
Lo lessi attentamente e... feci di testa mia.

Ora, prima di seguire i veri Maestri bisogna fare un piccolo esame di coscienza:

Cosa voglio beramente dall'equitazione?
Quanto tempo disponibile ho?
Ho il "sentiment"?
Il mio lallo è adatto (sopratutto di testa) ad un lavoro raffinato?

Ora, poche di noi sono veramente consapevoli dei loro obiettivi, se facciamo altri lavori per magner, ci srà difficile impegnarci in una tale intrapresa, e se non abbiamo sentiment non andiamo da nessuna parte, inoltre, dovremmo avere carattere e determinazioni "tedeschi" nell'appliccare la progressione necessaria.

Escludendo i professionisti poche di noi dilettanti sono in grado di portare avanti un plogleamma del genere... che fa abbandoniamo?

Ma no!

Scendiamo ad un onorevole compromesso e ci sollaziamo lo stesso e non escludo che si possa avere - magara con più tempo - migliori risultati dei professionisti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 08, 2017, 03:14:38 PM
cosa centra con la posizione della gamba??
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 08, 2017, 03:18:08 PM
Grazie Raffaele,mi hai tolto più  di venti anni!
Per rispondere alle tue domande,ti dico che lavoro con il cavallo con il fine dell'addestramento,del "dressage"nella vera accezione del termine.

Il tempo lo trovo,monto tutti i giorni un'ora e mezzo circa e a volte di più.
Non ho mire agonistiche,ma mi piace partecipare a competizioni nel dovuto spirito sportivo.

So che il mio cavallo non é  propriamente "malleabile",ma con il lavoro e la pazienza et molto migliorato.
Sono contentissima di quello che ho,ma l'obbiettivo é  quello di migliorare e andare avanti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 08, 2017, 03:31:44 PM
Intanto che tu  Raffaele rifletti sul quesito posto da Poker permettimi un altro OT collegato all'equitazione gaucha: a me interessa soprattutto ciò che l'equitazione gaucha - altra sella, altro assetto, altro "tutto", in apparenza - ha in comune con l'Equitazione Classica, con quella maremmana, con quella Divina (oppss... intendevo Olimpica), con quella gringa e con quella mongola.... ossia, con ogni altra equitazione efficace (e che non "spacchi" il cavallo).

E' possibile che una risposta sia nelle poche righe di Baucher, dentro il "Résumé complete...." (http://ilcircolodellagiumentaimbalsamata.it/bibl/schede.htm#bub_gb_Ehn-CC9WA8MC); ma oltrepassa i miei limiti di comprensione/di applicabilità pratica.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 08, 2017, 04:20:53 PM
Bisogna ricordarsi che l'equitazione non è più quella sbrigliata, in cui le redini venivano tenute a una mano, in cui si monta in morso e filetto. L'equitazione sportiva è sicuramente cambiata, come sono cambiati i cavalli. Chi di voi ha lavorato (non montato una tantum) cavalli diversi come PRE e   HANNOVER sa bene di cosa parlo. Prendiamo che io ho un PRE e mi metto a lavorare come scrive Klimke. O mettiamo che io ho un HANNOVER e mi metto a lavorare come dice Raabe.
La differenza tra razze ha un effetto sulla meccanica del cavallo e sul suo equilibrio che veramente rende quasi opposte le azioni da fare, il lavoro da mettere in atto.
Ma anche all'interno della stessa razza. Prendiamo i KWPN. Abbiamo i cavalli da sella e i gelder. E sono diversissimi come attitudini, movimenti, costruzione, equilibrio.
Cerchiamo di essere onesti. L'equitazione è una sola? No. Sono diverse le discipline e quindi le finalità. Ma sono diversissimi pure i cavalli. Un maratoneta è piccolo, pieno di nervi, magretto. Un velocista come Bolt è una pertica d'uomo, un ammasso di muscoli, grosso. Sono diversi dalla nascita e hanno alimentato la loro diversità per tutta la vita con allenamenti opposti. Alla domanda di Alex (cosa hanno in comune tutte le equitazioni) non posso rispondere nemmeno "il cavallo", perché ormai i cavalli sono diversi come il giorno e la notte tra loro. Mi sarebbe venuta in mente, come risposta, la messa a disposizione completa, da parte del cavallo in favore del cavaliere, della proprie energie. L'esecuzione scrupolosa di un compito.
Ora, perché dico questo in merito alla posizione della gamba? Perchè a che cosa serve, adesso, oggi, fare un'equitazione del genere? Davvero facciamo un'equitazione in cui siamo inclini a riunire il cavallo mettendo la gamba davanti alle cinghie? E davvero sta cosa funzionerebbe con un Hannover? E davvero è utile una cosa del genere? E in che cosa si potrebbe usare? E che senso ha studiare sta cosa se non per pura archeologia equestre? Davvero ha senso cercare di mettere in pratica questa cosa?
Certo che in spagna, portogallo, quei posti lì dove hanno i cavalli inchiodati sul posto che ballano il flamenco, forse ci sta. Montano ancora a una mano. Sempre in morso. A volte anche senza mani, con le redini alla cintura. Ma è un'altra cultura equestre rispetto a quella sportiva. E anche in genere rispetto a quella italiana, tolte quelle piccole realtà di monta da lavoro che ancora sopravvivono in Sardegna o in Maremma. Che cosa facciamo? Che cosa facciamo in questo forum? Io non mi riconosco. Siamo qui a parlare di quello che facciamo o a fare sfoggio di cultura inutile. C'è stato un periodo in cui mi sono appassionato di preservativi nell'antichità. Si possono scoprire cose incredibili sui preservativi degli Egizi o dei Romani. Però insomma, chi mai userebbe un budello o una pelle di serpente per copulare? Forse Indiana Jones o Mc Gyver o Bear Grills. Cosa ce ne facciamo nella realtà? Io nulla, sono le classiche curiosità enciclopediche e basta.
Certo sono interessanti (queste qui di equitazione poi sicuramente più di quelle sui goldoni), ma esulano dalla pratica. E chi dice di applicarle non so perché lo dice. Sinceramente sono sicuro al 100% che se vado da De Luca, Zorzi, Moneta, Bucci e gli dico che riunisco il cavallo applicando la gamba davanti alla cinghia, mi guardano male, perché non sanno di cosa sto parlando.
Sono ignoranti? Sono mentecatti? Sono scarsi? Io non penso. Sono persone per le quali conta il risultato. Quindi applicano le cose che danno frutti, che funzionano. Se ci fosse qualche utilità nell'applicare la gamba avanti la cinghia, loro la userebbero, e spesso. L'equitazione è cambiata. Bisogna farsene una ragione. Ci sono in ballo così tanti soldi, così tanti interessi che – davvero – qualunque cosa che funziona (etica o meno) viene applicata. Se una cosa non viene applicata è perché non serve a una mazza. Ora, sono un po' deluso. Io sicuramente sono un praticone, un ignorante, però vedo la foto che ha postato sissy e mi sembra una posizione così inutile, così innaturale, così statica... da quella posizione, in poltrona, con la gamba in avanti, è impossibile sollevarsi, è impossibile battere la sella, è impossibile fare un sacco di cose... Boh non lo so. Io non sento mai il bisogno di fare chissà cosa a cavallo, di cambiare la posizione in base alla posata degli arti (forse perché vado veloce). Mai mi metterei in una posizione con la quale non  mi sento libero e forse anche per questo detesto tutte quelle selle (sia olimpioniche sia da dressage) che ti ingessano in una determinata posizione. La bardella non l'ho mai provata ma ad occhio mi fa ribrezzo, penso che non riuscirei ad usarla. Boh, vi stimo che provate a fare l'equitazione che leggete nei libri, io non ci provo nemmeno. Mi sembra tutto così complicato, mentre l'equitazione è semplice, sei sul cavallo e l'unico contatto che hai con la terra, con lo spazio che ti circonda, è il corpo del cavallo. Non c'è molto altro da dire, se non sperimentare e vedere cosa è utile e cosa no. E non trovo che un modo sia sbagliato perché è diverso da quanto scritto da Tizio o Caio. Tanto sono sicuro che, se si ha voglia di cercare, si trova la giustificazione autorevolmente scritta su qualsiasi pratica equestre, anche sulla piu idiota.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Zarathustra - Marzo 08, 2017, 05:10:00 PM
Nomen Omen, così parlò Zarathustra.....applauso, molto ben detto.
Purtroppo è la natura stessa di quasiasi "forum" (parole) che genera simili polverosi dibattiti sul niente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 08, 2017, 05:15:35 PM
Citazione da: milla - Marzo 08, 2017, 01:11:27 PM
Io sono ancora in attesa di foto di 'equitazione equestre' che mostrino questo tallone che agisce davanti alla cinghia. Grazie

Attualmente o si fanno foto "ad hoc"  con lo sperone che agisce o sarà  molto difficile trovare immagini simili in rappresentazioni ufficiali,perché
"L'azione dello sperone davanti al sottopancia é  vietato" dai regolamenti delle varie federazioni .

C'è  anche da far notare una cosa,non dobbiamo fossilizzarci sul "sottopancia",nel pensare all'effetto portato da Licart,quanto alla localizzazione dei muscoli pettorali del cavallo e alla loro stimolazione.

Una piccola precisazione,non è  che per riunire un cavallo devo sforzarsi a montare con gli speroni piantati sui pettorali, il discorso é  molto più  ampio;
Diciamo che uno degli effetti della stimolazione dei pettorali  è quella di rallentare e far re l'incollatura,cosa che aiuta ,fra le mille altre cose,l'atteggiamento del cavallo nella riunione.

Questi sono sfumature in un contesto piut ampio

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 08, 2017, 05:22:36 PM
Poker,non concordo con quello che hai scritto per tanti motivi che non sto a ripetere,quella foto.che ho postato é "statica"perché  è un'istantanea, ritrae una frazione di secondo,il tempo di una posata di un arto.
Ero in un trekking,un secondo la posizione era cambiata,seguivo il cavallo nel suo movimento.

L'assetto non deve essere mai statico,si deve adeguare ai movimenti del cavallo.
Ho postato quella foto per far vedere che si,la gamba avanti ci può  andare...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 08, 2017, 05:30:44 PM
Boh, sissy... parlo di te e con te perché sei l'unica che fa intendere (anche con la foto) di usare questa posizione della gamba, utile per aiutare la riunione. Per prima cosa, senza nessuna polemica davvero,  ti devo fare una domanda. Ma tu riunisci il cavallo? A cosa ti serve riunire il cavallo? In che senso riunisci il cavallo, cosa succede, cosa fa quando è riunito? E poi mi chiedo. Ste mummie che usavano lo sperone davanti alla cinghia per riunire (o meglio, come ha detto sissy, per "rilevare l'incollatura cosa che aiuta l'atteggiamento del cavallo nella riunione") avevano già in mano delle bestie di morsi con leve della madonna. ca**o di cavalli montavano se per "rilevare l'incollatura" avevano bisogno anche degli speroni sull'ascella?? Montavano delle bestie in marmo e ghisa, impiegabili?? Boh.
Per quanto riguarda la posizione, sissy, davvero... che anche fosse un secondo, come fai da quella posizione a sollevarti? A battere la sella? Non si può.. e neanche puoi tornare alla posizione "giusta" in mezzo secondo, perché hai da spostare sedere e gambe e poi (solo dopo) puoi sollevarti. A meno che sei flash gordon la vedo ostica. Poi per carità se ti metti così "alla alex", nel senso che è una posizione in cui ti sei messa comoda per un tragitto nel trekking, ci sta, ci mancherebbe altro. Però anatomicamente è un po' un casino sollevarsi da quella posizione, a meno che non lo fai aggrappandoti alle redini.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 08, 2017, 05:56:08 PM


Citazione da: sissy - Marzo 08, 2017, 10:25:58 AM
(http://i63.tinypic.com/2iuqc0i.jpg)

Non posso credeerci!, oltre questa foto ne ho viste altre 5/6.

Sissy, sei una... carampana?

La mia vista non è più quella di una volta, ma loschermo è vicino e ciò gli occhiali adatti... ti facevo una ragassina di 20/25 ani, oltre che per l'aspetto anche per l'entusiasmo adolescenziale che traspare dal tuo atteggiamento.... cara signora me ne compiaccio, vivvissimi complimenta!

Citazione da: PokerFace - Marzo 08, 2017, 03:14:38 PM
cosa centra con la posizione della gamba??

Caro poker, quelo che dissi è che la gamba la puoi mettere pure sul collo,  in bocca. alla grassella, sul groppone, tra le chiappe del lallo  non ha importanza, si tratta di convenzioni quelo che è importante è sapere - alla priora -  cossa si vuole ottenere quale deve esser il risultato final.

Lovviamente sto esagerando/esasperando, ma siccome i nostri lalli non hanno letto Licart, tantomeno Raabe... colla gamba dietro le cinghia e senza mani  possiamo mandare avanti ma anche indietro il nostro pelosetto... non ci credete!

Bene, dei massimi sisteminon mi occuperò hora, prima sarò costretto a tradurVi Raabe e Fillis riguardo le giambe... dei gauci anche ciacolerò, e vedrete che sorprese!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 08, 2017, 08:51:46 PM
Eccolo là, uno degli elementi comuni a tutte le equitazioni efficaci: avere in testa ben chiaro il risultato che si vuole ottenere; e avere ben chiaro come lo si può ottenere. Quale sia questo risultato, conta poco.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 08, 2017, 10:53:54 PM
L' intervento di Poker è la cosa più intelligente e sensata che abbia  letto in tutto il forum. Non potrei essere più d'accordo.  :chapeau:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 08, 2017, 10:58:54 PM
Citazione da: PokerFace - Marzo 08, 2017, 05:30:44 PM
Boh, sissy... parlo di te e con te perché sei l'unica che fa intendere (anche con la foto) di usare questa posizione della gamba, utile per aiutare la riunione. Per prima cosa, senza nessuna polemica davvero,  ti devo fare una domanda. Ma tu riunisci il cavallo? A cosa ti serve riunire il cavallo? In che senso riunisci il cavallo, cosa succede, cosa fa quando è riunito? E poi mi chiedo. Ste mummie che usavano lo sperone davanti alla cinghia per riunire (o meglio, come ha detto sissy, per "rilevare l'incollatura cosa che aiuta l'atteggiamento del cavallo nella riunione") avevano già in mano delle bestie di morsi con leve della madonna. ca**o di cavalli montavano se per "rilevare l'incollatura" avevano bisogno anche degli speroni sull'ascella?? Montavano delle bestie in marmo e ghisa, impiegabili?? Boh.
Per quanto riguarda la posizione, sissy, davvero... che anche fosse un secondo, come fai da quella posizione a sollevarti? A battere la sella? Non si può.. e neanche puoi tornare alla posizione "giusta" in mezzo secondo, perché hai da spostare sedere e gambe e poi (solo dopo) puoi sollevarti. A meno che sei flash gordon la vedo ostica. Poi per carità se ti metti così "alla alex", nel senso che è una posizione in cui ti sei messa comoda per un tragitto nel trekking, ci sta, ci mancherebbe altro. Però anatomicamente è un po' un casino sollevarsi da quella posizione, a meno che non lo fai aggrappandoti alle redini.
oddio!
Io non ho mai detto che per "riunire il cavallo uso la gamba davanti alla cinghia!"
Sul fatto del "riunire"il cavallo ci provo,ma non certo con la gamba davanti...
Ho solo citato le possibili posizioni della gamba e i muscoli che vanno a sollecitare e le relative conseguenze fisiologiche.
A che mi serve riunire?mi serve per lavorare al top.
Riguardo.la posizione non ci vedo nulla di strano per battere la sella (al passo poi non la batto..ahah),comunque lavoro senza staffe a tutte le andature e batto.così  la sella al trotto.che problema c'è?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 08, 2017, 11:05:49 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 08, 2017, 05:56:08 PM


Citazione da: sissy - Marzo 08, 2017, 10:25:58 AM
(http://i63.tinypic.com/2iuqc0i.jpg)

Non posso credeerci!, oltre questa foto ne ho viste altre 5/6.

Sissy, sei una... carampana?

La mia vista non è più quella di una volta, ma loschermo è vicino e ciò gli occhiali adatti... ti facevo una ragassina di 20/25 ani, oltre che per l'aspetto anche per l'entusiasmo adolescenziale che traspare dal tuo atteggiamento.... cara signora me ne compiaccio, vivvissimi complimenta!

Citazione da: PokerFace - Marzo 08, 2017, 03:14:38 PM
cosa centra con la posizione della gamba??

Caro poker, quelo che dissi è che la gamba la puoi mettere pure sul collo,  in bocca. alla grassella, sul groppone, tra le chiappe del lallo  non ha importanza, si tratta di convenzioni quelo che è importante è sapere - alla priora -  cossa si vuole ottenere quale deve esser il risultato final.

Lovviamente sto esagerando/esasperando, ma siccome i nostri lalli non hanno letto Licart, tantomeno Raabe... colla gamba dietro le cinghia e senza mani  possiamo mandare avanti ma anche indietro il nostro pelosetto... non ci credete!

Bene, dei massimi sisteminon mi occuperò hora, prima sarò costretto a tradurVi Raabe e Fillis riguardo le giambe... dei gauci anche ciacolerò, e vedrete che sorprese!

Grazie,si sono una carampana!
Sul fatto di lavorare senza mani ilnmio istruttore é  un fautore di questo,infatti dice sempre che "per mandare avanti il cavallo servono le gambe",come diceva il Generale L'Hotte "il timone del cavallo é  nelle anche,di queste bisogna impadronirsi" e a me viene insegnato così
Titolo: Le livre de chevet.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 08, 2017, 11:59:57 PM
Il "simpatico vecchietto" dicie: evviva le carampane!

Ho una piccola cerchia di amiche di foro tutte abbondantemente oltre gli "anta", solo una non è ancora vent'enne e la considero la mia mascotte, lovviamente, non faccio i loro nomi e non dirò che milla è la mia carampana preferita quella che ha saputo contenere  colla sua tignosità, col suo pragmatismo i miei voli pinfarici... abbiamo in sospeso"Un Ufficiale", quando i cabasisi mi gireranno per il verso giusto lo andremo a chiudere, manca veramente poco... a proposito, Alex: a che punto siamo colle Questioni?

... "...due libri pubblicati postumi illustrano il pensiero del generale L'Hotte: - il primo, "Un Ufficiale di Cavalleria", dedicato ai suoi nipoti, è al tempo stesso storico ed anedottico, ma contiene anche molti insegnamenti pratici. Il secondo, minimalisticamente intitolato: - "Questioni equestri", è un capolavoro di chiarezza e di eleganza.
Il giusto libro di equitazione da comodino, dove, il cavallerizzo moderno, troverà le risposte a tutti i quesiti equestri". 


Per hora, mi occupo dell'assetto dei gauci e dei recados...

(http://www.argentinaxplora.com/activida/legado/gaucho/gauchimg/vestimenta_tipica_gaucha.jpg)

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 09, 2017, 07:41:43 AM
Domanda impertinente per Raffaele.

Il recado l'ho conosciuto per la menzione che ne hanno fatta Miki e Toni, e mi è sembrata subito una cosa molto interessante. Nonostante che non sia affatto d'accordo con loro su alcune cose (in particolare, la difesa del "professionismo" che mi è sembrata assai partigiana), e ricordi delle spiacevoli punzecchiature verso la mia persona, dirette o indirette (ho spesso avuto l'impressione che certi lazzi generici, tipo quello dei "sapientoni da staccionata", avessero anche me come bersaglio; ci sono stati momenti, in questo forum, in cui  eravamo io e te, Raffaele, i "sissi di turno", o almeno ne avevo la netta impressione). Perchè a te, quando l'hanno nominato, non è risultata affatto interessante, o se ti aveva interessato non l'hai dato a vedere? E perchè adesso che ne parli non menzioni il fatto che loro ne avevano già parlato, e che ne hanno esperienza diretta?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 09, 2017, 07:49:31 AM
Citazione da: PokerFace - Marzo 08, 2017, 05:30:44 PM
.... Poi per carità se ti metti così "alla alex" .....

Alex sarei io? Guarda che la mia posizione delle gambe è totalmente diversa.... è quella che mi consente in qualsiasi momento, in accordo o anche in disaccordo con il movimento del lallo, di scollare le chiappe dalla sella, senza minimamente flettere il busto e senza tenere in mano le redini. Certo, sono staffato così lungo che la scollatura delle chiappe mi porta due o tre centimetri sopra la sella, ma questo è un discorso del tutto diverso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 09, 2017, 08:42:09 AM
Alex io non credo proprio che il riferimento ai sapientoni da staccionata fosse rivolto a te e tantomeno che tu e RdM siate stati le sissi di turno in passato, direi che proprio c'è un abisso tra le vostre situazioni, quindi tranqui.
Circa le memorie del nostro affascinante generale io sono qui e vi dirò che sono anche piuttosto divertenti e piene di aneddoti sui cavalieri dell'epoca che rivelano un senso dell'umorismo inaspettato.
Raffae dalle mie parti si dice che old cichen meichs gud sup
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 09, 2017, 08:45:32 AM
Citazione da: alex - Marzo 09, 2017, 07:41:43 AM
Domanda impertinente per Raffaele.

Il recado l'ho conosciuto per la menzione che ne hanno fatta Miki e Toni, e mi è sembrata subito una cosa molto interessante. Nonostante che non sia affatto d'accordo con loro su alcune cose (in particolare, la difesa del "professionismo" che mi è sembrata assai partigiana), e ricordi delle spiacevoli punzecchiature verso la mia persona, dirette o indirette (ho spesso avuto l'impressione che certi lazzi generici, tipo quello dei "sapientoni da staccionata", avessero anche me come bersaglio; ci sono stati momenti, in questo forum, in cui  eravamo io e te, Raffaele, i "sissi di turno", o almeno ne avevo la netta impressione). Perchè a te, quando l'hanno nominato, non è risultata affatto interessante, o se ti aveva interessato non l'hai dato a vedere? E perchè adesso che ne parli non menzioni il fatto che loro ne avevano già parlato, e che ne hanno esperienza diretta?

I recados li cognosco ben prima di Miki e Tini... negli anni 80 del s.s. avemmo l'invasione degli argentini, al porto di Bari, arrivavano periodicamente cargos con 7/8 mila lalli provenienti dal sudamerica, stranamente, la Puglia è al primo posto in Itaglia per consumo di carne lallina.
Su questa scia, arrivarono ottimi cavallini da sella e pure le squole gauce, non ebbero successo, dopo pochi ani svanirono.

Il mio parco selle consisteva; una stuben mista, è conservata da mia figlia; una sella wintec di architettura militare tedesca molto malconcia, che ho lasciato da Cimarosa; una sella vaquera vecchia di trent'anni con la quale facevo le grandi distanze; una sella uestern "La silla" mai usata presa solo per "oggettistica".

Detto questo, il mio interesse per il recado non è per l'aggeggio in se ma in un complesso di hose a partire dalla  posizione che si è costretti ad assumere con le gambe cavalcando col recado, perché le staffe son collocate molto in avanti e l'incinghiatura è molto indietro, senza trascurare il fatto che è comodissimo sia per il lallo che per il cavagliere che ci fa settimane intiere a lallo, ma allo stesso tempo ci fa figure da dressage, movimenta da monta uestern, violente azioni da combattimento a cavalllo... l'unica cossa che gli vien difficile est il salto.

Dunque, è evidente che "mettersi il lallo davanti le gambe" offre sti vantaggi... vi farò saper.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 09, 2017, 09:01:17 AM
Abbiate pazienza,
ma pensare di agire davvero e letteralmente DAVANTI al sottopancia (intendo con precisione, non come i gauchos che usano le gambe come fossero le ali di un gabbiano) è impensabile, soprattutto in movimento: si sbatterebbe immediatamente contro il gomito del cavallo. Quando lo si fa in genere si agisce "verso la regione del" sottopancia, non "davanti al". Licart o è stato tradotto male oppure ha commesso una leggerezza nella definizione.

Prima mi devo riprendere dallo sgomento guardando uno che al passo libero non si stravacca e non ha il cavallo che trascina i piedi (magari perché prima ha DAVVERO usato l'effetto d'insieme per mettere rotondo un cavallo rovesciato).

(http://i66.tinypic.com/23sujc5.jpg)

Poi mi riguardo Oliveira mentre che lo usa e nemmeno lui si stravacca, tutta la sua figura si inclina senza che la linea piedi/bacino/spalle si spezzi. Lo sperone agisce già molto avanti ma pur sempre dietro il sottopancia.

(http://i63.tinypic.com/2lagh2g.jpg)

E infine dico che COMUNQUE la zona dove agire varia da cavallo a cavallo. Quello che si cerca utilizzandolo "non è cosa per signorine". Gli speroni vanno appuntiti, con tutto quello che ne consegue e le azioni proporzionate alla resistenza da superare. Dopo hai un'altro cavallo, la parte sotto dove sei seduto si alza, si fa grande davanti, le transizioni migliorano, etc etc, ma farlo davvero "non è cosa per signorine".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 09, 2017, 09:29:04 AM
Citazione da: milla - Marzo 09, 2017, 08:42:09 AM
Alex io non credo proprio che il riferimento ai sapientoni da staccionata fosse rivolto a te e tantomeno che tu e RdM siate stati le sissi di turno in passato, direi che proprio c'è un abisso tra le vostre situazioni, quindi tranqui.

Tranquillissimo, infatti sono qui anche se più volte mi è venuta voglia di andarmene. Ci sono effettivamente pochissimi punti in comune fra Raffaele, me e sissi ; uno è la passione, ma c'è anche un secondo punto, siamo tutti e tre "diversi"; siamo "pecore non bianche".  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 09, 2017, 09:43:20 AM
Ragasse, lasciamo perdere le interpretazioni di Sissy, ma teniamo in consideratione quello che diciono:
Raabe, Fillis e confermato sciscientificamente da Licart.

Siccome questi signori non sono cretini ma dei monumenti dell'Equitazione, non possiamo liquidarli con un "è impossibili" e daltrocanto - a parte Sissy - nessuno lo fa più..

Allora metiamo alla frusta i pochi neuroni che possediamo...vuoi vedere che le selle che usavano ai tempi erano incinghiate così?

(https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTB8M5Mf7Lrhv4KzkCeiQHETIh-5EflvCcBUVVd5I7PVNy_FmGs)

(http://a401.idata.over-blog.com/4/03/18/17/Photos-articles/baucherpartisanpiaffer.jpg)


(http://saumur-jadis.pagesperso-orange.fr/recit/ch37/grandtenu.jpg)

(https://tomektwardowski.files.wordpress.com/2010/03/louisseeger.gif?w=292)

Dunque, quello che dicono i  nostri simpatici Raabe e Fillis, confermato da Licart con quell'assetto di bardatura era perfettamente possibile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 09, 2017, 10:27:28 AM
Citazione da: PokerFace - Marzo 08, 2017, 04:20:53 PM
Chi di voi ha lavorato (non montato una tantum) cavalli diversi come PRE e   HANNOVER sa bene di cosa parlo. Prendiamo che io ho un PRE e mi metto a lavorare come scrive Klimke. O mettiamo che io ho un HANNOVER e mi metto a lavorare come dice Raabe.
La differenza tra razze ha un effetto sulla meccanica del cavallo e sul suo equilibrio che veramente rende quasi opposte le azioni da fare, il lavoro da mettere in atto.

AMEN. Grazie al Cielo l'ha detto qualcuno che ne sa più di me, perché quando lo dico io passo per pazza.

Citazione da: max - Marzo 09, 2017, 09:01:17 AM
Abbiate pazienza,
ma pensare di agire davvero e letteralmente DAVANTI al sottopancia (intendo con precisione, non come i gauchos che usano le gambe come fossero le ali di un gabbiano) è impensabile, soprattutto in movimento: si sbatterebbe immediatamente contro il gomito del cavallo. Quando lo si fa in genere si agisce "verso la regione del" sottopancia, non "davanti al". Licart o è stato tradotto male oppure ha commesso una leggerezza nella definizione.


È quel che mi dicevo anche io. Ma comunque come ha detto poker secondo me è veramente inutile parlare di sottigliezze del genere. Va bene farlo pour parler, per curiosità, per quello che volete voi... ma poi in pratica ? Io vorrei davvero assistere a tutto quello di cui si parla su questo forum messo in pratica.... E`un po' lo stesso discorso che facemmo in un altro topic riguardo ai modi di girare: ce ne sono tanti e diversi tra loro, ma non si può dire uno è giusto e uno è sbagliato, uno è più corretto di un altro. Basta prendere 3 cavalli completamente diversi tra loro e provare: sicuramente con uno di essi, un metodo funziona meglio di un altro, con l'altro l'opposto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 09, 2017, 10:29:42 AM
Saranno state incinghiate leggermente più indietro ma la solfa non cambia: NON PUOI tenere un piede nella zona dove il gomito del cavallo si muove.

Intanto Raabe non dice mai "davanti" les sangles, ma "près" o "derrier" les sangles.
Quindi vicino o più indietro il sottopancia.

Fillis non ho voglia di andare a controllare, ma spero che anche lui non sia così matto o superficiale da lasciar intendere a noi poverette di piazzare le gambe dove il gomito del cavallo fa avanti e indietro. Si tratta di usare il buon senso.

Spiegami come fai, anche volendo, a usare uno sperone davanti al sottopancia:
http://youtu.be/z03gufTHFNI?t=38s (http://youtu.be/z03gufTHFNI?t=38s)

Posti due DIPINTI e due foto. Dai dipinti, usando l'immaginazione, forse c'è un poco di spazio... ma le foto, per giunta in posa da fermi, già mi vengono dei bei dubbi.

Siamo di fronte al classico tentativo di validare un'idea che nasce da un refuso supportandola per lo più guardando disegni, e se sono foto sono sempre solo prese in certi momenti.

Andiamo.... vi sto dicendo che non è possibile nella pratica.... quando arresto il cavallo o lo arrotondo lo piazzo comunque mai più avanti della foto di Oliveira, hai bisogno di pinzare certi muscoli e troppo troppo in avanti non succede niente.

Anche lo schema di Licart è comunque un DISEGNO. Per trasferirlo nella realtà ci vuole il filtro dell'esperienza e del buon senso. Esperienza reale, non di fantasie che si credono di fare ma che restano fantasie.

Beccati st'altro momento del passo di sto cavallo: secondo sta foto ci sarebbe un km di spazio per agire col piede, se volessi farvi credere che c'è la possibilità di piazzarli davanti al sottopancia sarebbe la foto ideale, MA è infattibile nella realtà perché il gomito si muove, oltre che inutile andare a pinzare così in avanti secondo la MME (Mia Modesta Esperienza).

(http://i67.tinypic.com/2lnv6zt.jpg)

Morale: dire di agire DAVANTI al sottopancia è quantomeno un azzardo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 09, 2017, 10:48:46 AM
Così è -identico- a come procedo anche io, sia che lo usino per necessità:

https://youtu.be/pTx3eoDBbAY (https://youtu.be/pTx3eoDBbAY)

che in modo più avanzato, vedete bene che non è mai davanti al sottopancia, non ci sarebbe proprio lo spazio:

https://youtu.be/oaFS0P-grnA (https://youtu.be/oaFS0P-grnA)

può darsi che i diversi tipi di sottopancia in tela che si usavano un tempo fasciassero leggermente più indietro, ma la vedo dura lo stesso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 09, 2017, 10:54:31 AM
ma poi io dico... va beh se uno mi dicesse per assurdo che lui usa la PUNTA del piede o la PARTE MEDIALE del piede davanti al sottopancia. cioè fisicamente se hai le gambe avanti puoi farlo.
ma LO SPERONE. figaro vuol dire che hai tutto il piede, tutto, integralmente DAVANTI la sottopancia.
o hai il n. 22 di piede o col pollicione gli gratti la spalla a sto cavallo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 09, 2017, 12:16:53 PM
Se "apri" il piede, cioè se ruoti la punta in fuori come nella foto di Oliveira, "annulli" l'ingombro del piede e metti a contatto solo lo sperone a 90° rispetto al cavallo, quindi viene meno il tuo ragionamento. Il fatto è proprio solo che in quella zona ci sono il gomito e la spalla del cavallo che fanno avanti e indietro, è un contorsionismo inutile, ti prendi le gomitate anche ruotando il piede.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 09, 2017, 12:22:32 PM
si poi, gambe avanti, piede a papera (per lasciare a  contatto solo lo sperone), culo sulla paletta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 09, 2017, 01:13:23 PM
Allora, riporto un attimo il discorso sulle mie affermazione della gamba davanti al sottopanica (o meglio nelle regione anteriore di muscoli pettorali):

1) elicitando la porzione anteriore dei muscoli pettorali si ottiene fisiologicamente la flessione dell'incollatura e il rallentamento dell'andatura se usati contemporaneamente sia a destra che a sinistra, se usati da un lato solo provocano la flessione dell'incollatura lateralmente e trattengono la spalla dello stesso lato;

2) non ho mai detto che devono essere usati di "continuo",ma se e quando serve ,per il tempo di una posata/levata di un arto o poco più,non  ho mai affermato che sia una posizione costante ;
3) io la uso raramente ed in alcune condizioni particolari,come muovere il treno anteriore nella cessione alla gamba o in altri casi limitatissimi e non sempre.

3) è possibile portare lo sperone nella regione davanti alle cinghie, si apre e si chiude l'articolazione della caviglia in concomitanza con l'avanzare eil tornare indietro della spalla.



(http://i68.tinypic.com/2vxrw92.jpg) qui è fatta da fermo,lo sperone non agisce è solo appoggiato

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 09, 2017, 01:16:11 PM
https://it.wikibooks.org/wiki/Equitazione/Le_gambe_e_i_loro_effetti casualmente ho trovato questo.Riporta un po' quanto detto da Licart e da altri
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 09, 2017, 01:48:49 PM
Citazione da: sissy - Marzo 09, 2017, 01:13:23 PM
3) è possibile portare lo sperone nella regione davanti alle cinghie, si apre e si chiude l'articolazione della caviglia in concomitanza con l'avanzare eil tornare indietro della spalla.

fare una cosa del genere è macchinosità allo stato puro
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 09, 2017, 02:38:04 PM
Ragasse, se Sissy riescie a metter in atto quelo che dicie Raabe (senza averlo letto) chapeau!

Ora, se non l'ha letto lei lo avràletto il suo distruttore e quì sta il punto.

In linea puramente teorica, da domani apro una squola di equitatione seguendo i principi del Grisone stracatafottendomene di Pluvinello, La Gueriniere, d'Aure, Baucher, Caprilli e JDO che son passati nel frattempo.

Dunque mi armo di pilieri, capezzoni, ricci furiosi e sacche per lo scroto puntute e vado a cominciar!

Pura archeologia equestre, lo stesso sarebbe se la detta squola la impostassi su Baucher prima maniera... antiquariato equestre, questo detto con tutto il rispetto per il Grison e per Baucher.

Perché sto tizio sceglie di riesumare Raabe tal quale, e proporlo non a fini cavallerizzi che sarebbe quasi naturale ma a una ragassa semidebuttante, soloiddiolosa!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 09, 2017, 03:36:20 PM
la scelta mi pare invece ponderata. in mancanza, verrebbe meno il pretesto per abbigliarsi con il cappello (come tutti sanno, orpello necessario e sufficiente ad identificare colore che praticano Equitazione Classica).
benchè i Karlisti preferiscano i cappelli a falda, sono certo che la coppola è in genere la più diffusa (magari in abbinato al gilet).

poi ovviamente, DEVONO completare il quadretto: 1) il vezzo alla Oliveira di tenere il frustino impennato; 2) la monta a una mano (seconda mano nel gilet di cui sopra, alla Bonaparte)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 09, 2017, 03:51:38 PM
Comunque ci sono (fra le tante) due equitazioni: una in assetto leggero, quella di Poker,  e una, chiamiamola,  in assetto pesante, quella classica (e da lavoro in "varie varietà"). Inutile paragonarle, sono simili, forse, solo in alcuni principi, le continuazioni sono diversissime.

Le gambe sono una delle differenze che ho sperimentato, anche se a livelli bassissimi, perchè sono passato dalla classica sella inglese (ai primordi) a una sella che impone una posizione "pesante", a staffatura lunga. Nella prima, un po' di peso sulle staffe c'è sempre, talora tutto il peso è sulle staffe; nella seconda, non ce n'è mai nessun peso, o quasi niente, giusto quelo poco che non fa sfuggire la staffa. La gamba è totalmente libera da ogni funzione di sostegno, può stare rilassata o muoversi istantaneamente in qualsiasi modo e in qualsiasi direzione che sia consentita dall'articolazione del ginocchio e della caviglia.

Ovviamente io posso "shiftare" il peso, posso sollevarmi dalla sella se voglio (poco, centimetri); finchè il peso è sulle chiappe  (pardon: sugli ischi, non sto seduto sulle tasche) al 100%, con le gambe posso fare quello che voglio; se voglio sollevarmi, le gambe devono stare sotto di me, là dove mi permettono di sollevarmi dalla sella senza spostare il tronco, senza muovere le gambe, con le redini abbandonate sul collo del cavallo.

Questa differenza fra diverse equitazioni, che usano assai diversamente gambe e chiappe, è vecchissima, plurisecolare.

Come si fa a discutere delle azioni delle gambe mescolando fra di loro queste due equitazioni "un pochino diverse"?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 09, 2017, 03:56:05 PM
boh, alex, io monto quasi sempre seduta ma mica sono staffata lunga, uso una sella da salto, staffata normale/tendente al corto. Se lavoro in assetto leggero è solo ogni tanto, per fare esercizio. Quindi le due distinzioni non ci stanno molto....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 09, 2017, 04:02:43 PM
Citazione da: BigDream - Marzo 09, 2017, 03:56:05 PM
boh, alex, io monto quasi sempre seduta ma mica sono staffata lunga, uso una sella da salto, staffata normale/tendente al corto. Se lavoro in assetto leggero è solo ogni tanto, per fare esercizio. Quindi le due distinzioni non ci stanno molto....

Come trotti? E i tuoi talloni come stanno? Se non metti un bel po' di peso sulle staffe i talloni bassi non stanno - lo impedisce la normale elasticità muscolo-tendinea della gamba.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 09, 2017, 04:05:23 PM
trotto un po' seduta un po' batto la sella, galoppo seduta, nel 90% dei casi
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 09, 2017, 04:17:23 PM
e c'hai ragione pure te, alex.

infatti noi saltapali andiamo troppo veloci per i cappelli (too fast and too furious)
al posto dei cappelli, noi preferiamo abbondare con le cappellate (precesse, carrozze, morti, voli d'angelo, bagni nella riviera ecc ecc)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 09, 2017, 04:21:51 PM
alex hai modificato il tuo post quando avevo già risposto....

Talloni bassi o no, ciò non toglie che quel che dici tu non è proprio corretto.... non puoi fare queste due distinzioni così nette, secondo me almeno.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 09, 2017, 04:29:37 PM
Citazione da: PokerFace - Marzo 09, 2017, 04:17:23 PM
e c'hai ragione pure te, alex.

Guarda che per uno che monta bene "all'inglese", e che quindi sa correre, e sa soprattutto saltare bene, ho una ammirazione smisurata. E' una bellissima equitazione. Ma non è l'unica possibile. Ho una ammirazione smisurata anche per l'equitazione di Oliveira, che è totalmente diversa (meno che per i principi). Beninteso: mai e poi mai mi propongo di emulare nè la tua, nè la sua; sarei un imbecille.

Metti Bolle in pista di atletica per le qualificazioni olimpiche, e sarà eliminato in tutte le specialità. Ma Bolle non critica di certo gli atleti, e gli atleti, se hanno sale in zucca, non criticano lui.

@BigDream: sentiamo anche l'opinione di altri.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 09, 2017, 04:42:42 PM
Citazione da: alex - Marzo 09, 2017, 04:29:37 PM


@BigDream: sentiamo anche l'opinione di altri.

Infatti ho detto: secondo me.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2017, 02:52:47 AM
Cara Sissy ci hai lietamente coinvolti  nel tuo marasma mentale, non so se sei in questa conditione per una tua propenzione naturale o perché ti ci ha messa il tuo gambegambe.

Dunque, facciamo un po di chiarezza... di cosa stiamo parlando?

Raabe mandava i lalli indietro mettendo lo sperone davanti la cinghia, (Equitation Academque - generale DecarpentrY - pag. 48)  mentre per l'effetto d'assieme prescrive - tal quale Fillis sia pure con differente modalità - lo sperone "raso" dietro la cinghia... vedi Oliveira portato da Max

Ora, cara Sissy, accettato il concetto fisiologico  di Liccart, di cosa stiamo parlando?

Dell'effetto d'assieme?

(https://1.bp.blogspot.com/-MsBOCXs3Qv8/WMIDFHNkRPI/AAAAAAAANXU/RKWF_WQeyH4X01Qbu5xlecassQnYhjxRgCLcB/s320/pierasia%2B001.jpg)

Allora quello si fa raso la cinghia come dice Raabe, Fillis, Oliveira e Max e come ci mostra Pierasia.

Pierasia ci mostra pure e ci dicie cossa fa la jamba davanti la cinghia... tutto qui?

Non ci vedo alcuna relazione tra gli effetti della "gamba avanti" con quello che vai predicando, ma spiegamelo meglio, abbi pazienza ma il "simpatico vecchietto" non è più vispo come una volta.  :horse-wink:.

Per la giuoia di milla ecco lo sperone "avanti"... per ora beccati questo spero poi di farvi una sorpresa...


https://www.youtube.com/watch?v=pTx3eoDBbAY

https://www.youtube.com/watch?v=oaFS0P-grnA

Visto?

Ma ricordatevi che lo sperone può essere un rasoio in mano ad una scimmia!




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 10, 2017, 08:28:49 AM
Grazie Raffaele, avevo già visto questi video quando li ha postati  Max ma mi pare che si tratti di una cosa differente da quella di cui state parlando (tieni però presente che non leggo i post di sissi)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 10, 2017, 08:55:42 AM
cioè fatemi capire... pierasia fa la spogliarellista??? le zinne al vento non sono adatte all'equitazione equestre!!  più che dressage è dressless
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 10, 2017, 08:56:30 AM
Interessantissima discussione!!

ho potuto solo vedere velocemente uno dei video, più tardi lo farò con calma,ma a quanto mi è "balzato agli occhi", lo sperone davanti,non mi pare davanti alla cinghia,ma più avanti rispetto alla normale "caduta" (passami il termine) naturale della gamba.

Concordo con te che l'uso dello sperone è delicatissimo e può essere alquanto nocivo se usato male.
Lo deve usare solo chi lo sa fare (come del resto altre cose!).

Io monto con speroni da dressage,lunghi e lo faccio per vari motivi, uno di questi è proprio ,grazie alla loro lunghezza mi permettono di raggiungere con la gamba (senza acrobazie e spostamenti inadeguati) punti del cavallo altrimenti non raggiungibili  (molto anteriormente e molto in basso,soprattutto),anche perchè vi sono degli effetti che si hanno agendo nella parte bassa del costato.


Per precisione:io non predico,riporto nozioni per così dire consolidate .

Più tardi vedrò i video e poi dirò che idea mi sono fatta

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2017, 08:59:21 AM
Non sapevo che Max li avesse già postati, mi sarebbo risparmiata la ricerca ma il fatto che esistino solo due videii a proposito contro i 7681 videii sul piaffo et la riunione, dimostra che è una pratica assai rara che solo pochi sanno fare e metono in pratica.

Comunque, circa 5 ani fa così scrivevo:

Per quanto riguarda la "messa allo sperone" e "l'effetto d'assieme", non me la sono sentita di applicare pedissequamente le tecniche di Raabe in quanto, se mal eseguite, possono provocare più inconvenienti che vantaggi.
Per lo vero, ho preso da lui alcuni concetti e li ho adattati alle mie esigenze e alle mie possibilità, ad esempio: - "cercare di capire quando il lallo si decontrae, quando obbedisce per effettuare tempestivamente " le discese di mano e le discese di gamba", in altre parole cessare di agire e far si che il cavallo proceda da solo (indicare e lasciar fare) con gambe rilassate e redini a festone.
Come Baucher, Raabe prescrive la stretta, la pressione continua degli speroni come mezzo di controllo (di "dominio") e ci dice di agire con tocchi discontinui di sperone per dettare  l'impulso in avanti.
Seguendo questo principio, lo sperone (la gamba) agendo vicino il sottopancia discontinuamente provoca lo scatto in avanti del cavallo, usato per pressione - oltre a immobilizzare (effetto di insieme) - può fermare il lallo al galoppo facendo a meno di usare le mani.


Stiamo parlando proprio di questo, Sissy -  prima o poi - ci spiegherà di cossa parla, per adesso non l'ho capito e - plobabilmente - non l'ha capito manco lei, forse col nostro aita capirà le puttanete che ha detto... Licart si riferisce alla fisiologia, noi alla pratica dell'equitazionequestre.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2017, 09:08:16 AM
Citazione da: PokerFace - Marzo 10, 2017, 08:55:42 AM
cioè fatemi capire... pierasia fa la spogliarellista??? le zinne al vento non sono adatte all'equitazione equestre!!  più che dressage è dressless

Pierasia e la lalla di Pierpia nipote di Mariapia, grande esperta di lalli et uomini et escorts.

Mariapia è stata - oltre che nostra opinionista -  la tenutrce del Pacha Cafe di Istambul luogo che Alex - in tempi giovanili - ha frequentato assiduamente e ha conosciuto (anche in senso biblico) Mariapia.
Dunque, l'ambiente dove è nata e cresciuta Pierasia è quello... si è adeguata!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 10, 2017, 09:10:43 AM
Sono in attesa di commenti riguardo alla mia balzana idea che a seconda del peso che sta normalmente sulle staffe si possano distinguere due equitazioni assai diverse: poco peso, la classica; parecchio peso, l'inglese. Ovvio che, non essendo in grado di levitare, il peso che in qualche modo grava sulla sella è sempre lo stesso, varia solo la percentuale di peso che arriva alla sella attraverso le staffe.

Un'altra strana idea, che vorrei fosse commentata, è: i talloni stanno bassi solo se sulla gamba viene scaricato un certo peso, senza contrarre i muscoli della gamba (altrimenti i talloni non scendono, nonostante il peso applicato). Dimostrazione: se il polpaccio è rilassato come deve essere, senza staffe i talloni non stanno affatto bassi e non devono assolutamente stare bassi; per farli stare bassi occorre contrarre fortemente i muscoli anteriori della gamba.

Poco peso sulle staffe= "libertà di gamba" molto maggiore.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 10, 2017, 09:38:47 AM
riguardo all "agire sulla parte bassa del costato" che dice sissy, io ho la mia teoria.
io sono un pò sfigato per l equitazione perchè sono alto.
però un vantaggio lo ho. le mie gambe sono abbastanza lunghe.
a volte uso le gamba nella parte bassa del cavallo, faccio proprio per sollevare la panza. e quando lo faccio (abbracciare con le gambe e sollevare) la schiena si alza.
che poi è un pò ridicola la cosa... se uno ci pensa... quando monto un cavallo in lavoro e sento che alza la schiena, non è mai una sensazione che mi viene da sotto la sella... viene più dalla groppa e dalla zona intorno il garrese...
quando monto i puledri in doma, alzano veramente la schiena invece. si oppongono con la schiena al peso del cavaliere, spingono la schiena in su contro la sella, e lo sento bene proprio sotto di me. schiena alta altissima MA niente affatto decontratti o riuniti... in genere meditano qualcosa di malvagio ahahah. poi dopo un pò di giri cominciano a rilassarsi e la schiena torna a scendere....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 10, 2017, 09:48:42 AM
In effetti ho un po' di domande nella mia testa riguardo all'anatomia osteo-scheletrica e muscolare  del cavallo (anteriori e schiena) e il tuo cenno al garrese viene giusta a proposito, ma qui sarebbe OT. Cercherò di ricordarmene o magari di aprire un post dedicato. Ha anche relazione con il meccanismo del salto (fase iniziale, prima della spinta dei posteriori).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 10, 2017, 02:41:49 PM
Raffaele, io ho guardato i video (tra l'altro molto interessanti),ma non riportano Nulla di diverso da quello che ho riportato citando Licart.

Nei video lo sperone avanti non è davanti al sottopancia,ma appena dietro al bordo posteriore del sottopancia,cioè più avanti della normale posizione della gamba e ciò  rientra nell'effetto descritto da Licart (ed ho riportato anche questo) nella stimolazione simultanea dei muscoli pettorali e addominali:se si agisce da un solo lato si ha l'incurvamento di tutto il rachide dal lato della pressione se si agisce contemporaneamente da due lati si ha un rallentamento; sel'azione persiste si ha l'alt  .

L'effetto di insieme è agire in contemporanea con mani e gambe , quest'ultime agisconoappena dietro al bordo posteriore del sottopancia,cioè più avanti della caduta normale della gamba,non davanti al sottopancia


Stiamo dicendo le stesse cose
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 10, 2017, 02:52:01 PM
Citazione da: sissy - Marzo 08, 2017, 10:24:57 AM
questa è una immagine della gamba davanti alla cinghia ,tra l'altro senza sperone.


Citazione da: sissy - Marzo 08, 2017, 01:07:33 PM

Se guardi bene,la gamba è davanti alle cinghie,si vede il sottopancia (beige) che è dietro la gamba.



Citazione da: sissy - Marzo 07, 2017, 11:27:46 PM
La gamba davanti al sottopancia (che io uso in movimenti particolari)si posiziona usando il tallone ,o meglio lo sperone,con il piede leggermente in fuori,lo spazio da usare é  millimetrico .


Citazione da: sissy - Marzo 09, 2017, 01:13:23 PM

3) è possibile portare lo sperone nella regione davanti alle cinghie, si apre e si chiude l'articolazione della caviglia in concomitanza con l'avanzare eil tornare indietro della spalla.



Dopo:


Citazione da: sissy - Marzo 10, 2017, 02:41:49 PM
Raffaele, io ho guardato i video (tra l'altro molto interessanti),ma non riportano Nulla di diverso da quello che ho riportato citando Licart.

Nei video lo sperone avanti non è davanti al sottopancia,

L'effetto di insieme è agire in contemporanea con mani e gambe , quest'ultime agisconoappena dietro al bordo posteriore del sottopancia,cioè più avanti della caduta normale della gamba,non davanti al sottopancia


Stiamo dicendo le stesse cose


Siamo seri? W la coerenza
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 10, 2017, 02:56:14 PM
Citazione da: BigDream - Marzo 10, 2017, 02:52:01 PM
Citazione da: sissy - Marzo 08, 2017, 10:24:57 AM
questa è una immagine della gamba davanti alla cinghia ,tra l'altro senza sperone.


Citazione da: sissy - Marzo 08, 2017, 01:07:33 PM

Se guardi bene,la gamba è davanti alle cinghie,si vede il sottopancia (beige) che è dietro la gamba.



Citazione da: sissy - Marzo 07, 2017, 11:27:46 PM
La gamba davanti al sottopancia (che io uso in movimenti particolari)si posiziona usando il tallone ,o meglio lo sperone,con il piede leggermente in fuori,lo spazio da usare é  millimetrico .


Citazione da: sissy - Marzo 09, 2017, 01:13:23 PM

3) è possibile portare lo sperone nella regione davanti alle cinghie, si apre e si chiude l'articolazione della caviglia in concomitanza con l'avanzare eil tornare indietro della spalla.



Dopo:


Citazione da: sissy - Marzo 10, 2017, 02:41:49 PM
Raffaele, io ho guardato i video (tra l'altro molto interessanti),ma non riportano Nulla di diverso da quello che ho riportato citando Licart.

Nei video lo sperone avanti non è davanti al sottopancia,

L'effetto di insieme è agire in contemporanea con mani e gambe , quest'ultime agisconoappena dietro al bordo posteriore del sottopancia,cioè più avanti della caduta normale della gamba,non davanti al sottopancia


Stiamo dicendo le stesse cose


Siamo seri? W la coerenza

Spiegami cosa non ti torna,perchè non capisco dove sia il problema o l'incoerenza
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 10, 2017, 03:08:01 PM
purificamiiii o Grisoneeeee
sarò più bianco della neveeeeeeeeeeeee
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 10, 2017, 03:16:11 PM
Perdona loro perché non sanno quello che dicono  :benedizione:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 10, 2017, 03:33:56 PM
rispiego in breve:
L'azione della gamba può interessare varie zone a seconda dell'esigenza del momento,in quanto va a sollecitare varimuscoli,i quali ,in alcuni punti si intersecano.

La gamba può agire:
1)davanti alle cinghie;
2)nella regione delle cinghie (più o meno avanti rispetto alle cinghie)
3)dietro alle cinghie.

Nel disegno che avevo postato si vedono bene queste zone.

(non entro nello specifico nei movimenti "che seguono il  del cavallo al passo,tipo "esercizio de La Gueriniere",che in definitiva è rappresentato nella prima foto che ho postato durante il trekking ,seguivo il movimento del cavallo portando la gamba avanti senza agire con il tallone,l'avevo postata per far vedere che la gamba "può andare oltre il sottopancia")


Nessuna incoerenza,la gamba può agire in questi ambiti


(http://i66.tinypic.com/w0ri10.jpg) questa è la gamba che scende al costato"normalmente",cioè la posizione che assume naturalmente,da questa posizion eio la potrò portare:

1) più avanti verso il bordo posteriore del sottopancia
2) più avanti ancora davanti al sottopancia
3) più indietro verso i posteriori del cavallo



Queste posizione non sono statiche,fisse,ma variano a secondo delle necessità, posso ruotare la caviglia ed agire con lo sperone, posso ruotarla di poco o di molto,posso alzare o abbassare il tallone,possono far si che la gamba "segua" il cavallo senza agire ecc...le possibilità sono moltissime

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 10, 2017, 03:35:40 PM
(http://i65.tinypic.com/104gcya.jpg) basta ruotare un po' la caviglia e cambia la zona e la possibile intensità dell'effetto, ci vuole una frazione di secondo a farlo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 10, 2017, 03:36:59 PM
Ti difendo volentieri dagli "attacchi a branco", ma qui sissi siamo al livello 6, negacion de la evidencia, manca solo il livello 7, insultos al clero y apoteosis final.  :dontknow:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 10, 2017, 03:39:34 PM
spiegati,quale sarebbe l'evidenza,Alex? la gamba agisce in zone diverse...
e poi attacchi di branco? ma dai!

ma spiegati cosa non ti torna?

e questa è un'altra posizione in cui agisce lo sperone,intermedia fra le prime due(http://i65.tinypic.com/2yllq3k.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 10, 2017, 03:40:55 PM
Citazione da: alex - Marzo 10, 2017, 03:36:59 PM
Ti difendo volentieri dagli "attacchi a branco", ma qui sissi siamo al livello 6, negacion de la evidencia, manca solo il livello 7, insultos al clero y apoteosis final.  :dontknow:

:laughter-485:

(per insultos al clero, presentissima)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 10, 2017, 03:42:21 PM
(http://i68.tinypic.com/2vxrw92.jpg) e questa è davanti al sottopancia...


cosa c'è che no torna?
Ti sembra che nel video postato da Raffaele venisse usato in questa zona lo sperone? NO
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 10, 2017, 04:00:42 PM
beccatevi l'ultimo baucherista ahahahah
https://www.youtube.com/channel/UCV-lyCOmNjyiVFw2hlADlaA
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 10, 2017, 04:11:00 PM
 e "dulcis in fundo" ecco uno schema che mostra i muscoli del cavallo.
l'estremità dei muscoli pettorali sono davanti al sottopancia,la gamba "cade" essenzialmente sui muscoli  addominali, spostandosi  un pochino più avanti, incontra i due fasci che si congiungono,ancora più indietro va a stimolare ancora un altri fasci dei muscoli addominali

L'Effetto d'Insieme si ha stimolando il punto "in cui si intersecano i muscoli addominali e pettorali (ovviamente con la compartecipazione della mano).(http://i63.tinypic.com/vnp3sm.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 10, 2017, 04:29:13 PM
niente, vado a vedere che riesco a trovare un pò di acidi per impasticcarmi.
:ciao:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 10, 2017, 04:34:07 PM
Citazione da: sissy - Marzo 10, 2017, 03:39:34 PM
spiegati,quale sarebbe l'evidenza,Alex? la gamba agisce in zone diverse...

ma spiegati cosa non ti torna?

Mi spiego. Mi riferisco all'evidenza scritta: prima hai scritto "davanti alle cinghie" e poi hai detto  "appena dietro alle cinghie", e contemporaneamente affermi di aver detto la stessa cosa. Quindi, "la negacion de l'evidencia (scritta)".

Attendo l'apoteosis final.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Marzo 10, 2017, 05:01:52 PM
Citazione da: sissy - Marzo 10, 2017, 04:11:00 PM
L'Effetto d'Insieme si ha stimolando il punto "in cui si intersecano i muscoli addominali e pettorali (ovviamente con la compartecipazione della mano).

I filmati fanno vedere benissimo che la mano invece non partecipa..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2017, 05:17:36 PM
Ragasse, lasciatemi stare Sssy... E' stupendamente femmina! E' adorabilmente donna! L'incoerenza è una delle più radicate prerogative di noi fresche fanciulle, di noi sensualissime carampane.

Ora, mia carisissima Sissy, il tuo affezionatissimo in 70anni di consuetudine coi lalli, coi cavaglieri et colla equitazionequestre cognosce i seguenti hasi di tallone che sovrapassa la cinghia in avanti:

1)nel dettato di Raabe (pag. 48 nel tomo E.A.) dove dicie: la jambes en avant la sangle provoquent le mouvement en arriere,

2) i cauboi ci danno - in quella zona - delle allegre speronate per fare/per addestrare i lalli allo spin/alla trottola.
raggiungendo perfino la spalla del lallo.
3) più o meno lo stesso fanno i gauci argentini ma per provocare bruschi cambiamenti di direzion,


Come che sia, non ho mai visto, mai saputo, mai sntito di qualcuno che agisca in quela zona come dicie Licart, e di come sostenevi tu, puntopunto.

Per il mio piacere e in tuo honore, mia adorabile Sissy, riporterò/tradurrò gli effetti delle gambe secondo Decarpentry, dunque secondo Baucher, d'Aure, Raabe, Fillis, e, come ciliegina sulla torta, ti regalo quelo che dicie Oliveira a proposito.

In cambio, mia graziosa e incomparabilissima Sissy, mi devi dire chi è stato/chi è quell'emerita testa di minchia che ti rovina  in questa maniera... puoi farlo anco in privato, in questo caso, manco sotto tortura rivelerò il suo nomine.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 10, 2017, 05:29:07 PM
Citazione da: rhox - Marzo 10, 2017, 05:01:52 PM
Citazione da: sissy - Marzo 10, 2017, 04:11:00 PM
L'Effetto d'Insieme si ha stimolando il punto "in cui si intersecano i muscoli addominali e pettorali (ovviamente con la compartecipazione della mano).

I filmati fanno vedere benissimo che la mano invece non partecipa..

L'effetto d'insieme,per definizione é "avere il cavallo tra manie gambe".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 10, 2017, 05:34:53 PM
Citazione da: alex - Marzo 10, 2017, 04:34:07 PM
Citazione da: sissy - Marzo 10, 2017, 03:39:34 PM
spiegati,quale sarebbe l'evidenza,Alex? la gamba agisce in zone diverse...

ma spiegati cosa non ti torna?

Mi spiego. Mi riferisco all'evidenza scritta: prima hai scritto "davanti alle cinghie" e poi hai detto  "appena dietro alle cinghie", e contemporaneamente affermi di aver detto la stessa cosa. Quindi, "la negacion de l'evidencia (scritta)".

Attendo l'apoteosis final.


Ehm...ho citato in situazioni diverse e con effetti diversi.
Forse ti sei perso qualche passaggio,davanti alla cinghia ha un effetto,dietro un altro a seconda di quanto avanti è  la gamba,ma sempre dietro la cinghia...l'avevo scritto riportando i fasci muscolari interessati e il disegno che lo mostrava con tanto di spiegazione
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 10, 2017, 05:39:33 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2017, 05:17:36 PM
Ragasse, lasciatemi stare Sssy... E' stupendamente femmina! E' adorabilmente donna! L'incoerenza è una delle più radicate prerogative di noi fresche fanciulle, di noi sensualissime carampane.

Ora, mia carisissima Sissy, il tuo affezionatissimo in 70anni di consuetudine coi lalli, coi cavaglieri et colla equitazionequestre cognosce i seguenti hasi di tallone che sovrapassa la cinghia in avanti:

1)nel dettato di Raabe (pag. 48 nel tomo E.A.) dove dicie: la jambes en avant la sangle provoquent le mouvement en arriere,

2) i cauboi ci danno - in quella zona - delle allegre speronate per fare/per addestrare i lalli allo spin/alla trottola.
raggiungendo perfino la spalla del lallo.
3) più o meno lo stesso fanno i gauci argentini ma per provocare bruschi cambiamenti di direzion,


Come che sia, non ho mai visto, mai saputo, mai sntito di qualcuno che agisca in quela zona come dicie Licart, e di come sostenevi tu, puntopunto.

Per il mio piacere e in tuo honore, mia adorabile Sissy, riporterò/tradurrò gli effetti delle gambe secondo Decarpentry, dunque secondo Baucher, d'Aure, Raabe, Fillis, e, come ciliegina sulla torta, ti regalo quelo che dicie Oliveira a proposito.

In cambio, mia graziosa e incomparabilissima Sissy, mi devi dire chi è stato/chi è quell'emerita testa di minchia che ti rovina  in questa maniera... puoi farlo anco in privato, in questo caso, manco sotto tortura rivelerò il suo nomine.

Grazie!
Comunquenel video la gamba non va oltre la cinghia;
Lo stimolare i muscoli pettorali verso l'estremità rallenta l'andatura,se ci metti l'azione dell'assetto che si "siede" ti fermi.

Ne parlavo oggi con il mio istruttore che fa amche monta buttera.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 10, 2017, 05:42:04 PM
 :cry1:

va beh dai ragazzi, chissefrega dove va la gamba.
alla fine, finchè il cavallo va... non facciamoci troppe domande.

purtroppo non mi intendo di monta buttera. però quando ero piu giovane mi intendevo di monta butterata. vale?

http://3.bp.blogspot.com/-MPQ7KyLfOus/TdJ0VOURftI/AAAAAAAAAAU/69_b8PMg_f8/s1600/guiding+q+2.jpg

http://ichef-1.bbci.co.uk/news/660/media/images/73142000/jpg/_73142633_83381862.jpg
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 10, 2017, 05:47:54 PM
ok scusatemi sono un rompiscroti.

questo qui l'ho trovato sotto "buttero" wikipedia

guardate la gamba ma soprattutto IL SOTTOPANCIA

aaaahhhhhhhhhhhhhhhh ora ho tutto chiarooooooooooooooooooooooooooooo
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/67/Buttero_1885.jpg
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 10, 2017, 06:18:21 PM
A questo punto mi pare d'uopo citare la famosissima amazzone Oriette Berty la quale autorevolmente affermava: "finchè la gamba va, lasciala andare, finchè la gamba va tu non remare, quando l'amore viene il campanello suoneràààà" :horse-scared:

Giuro che non mi divertivo tanto da un sacco di tempo, vi prego continuate!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2017, 08:44:04 PM
Bene, non sapremo mai chi è quella emerita testa di minchia che ha messi Sissy in questa condizione, la poareta deve esser innamorata di quel figuro, altrimenti non si spiega, l'accettazione acritica e la diffusione di solenni puttanete che non stanno né i cielo né in terra.

Detto questo, devo fare un appendice al mio elogio alla incoerenza femminile.
Questo vizietto è largamente praticato dai politici itagliani... e se son disposto a sopportare questa maniera di fare nelle donne, non lo sopporto nei politici, ma non è colpa loro, siamo noi che continuiamo a votarli dopo che immancabilemente disattendono le promesse fatte e - peggio - si comportano in maniera diametralmente opposta da quelo che hanno detto.

Da sempre ho avuto una grande simpatia per i toscani, gli somiglio per il "caratteraccio", ma da quando il bulletto e la sua banda di scalcagnati iesmen hanno occupato i palazzi, appena sento una "c" aspirata, suono che prima tanto mi sollazzava, ora mi viene un attacco di orticaria.

Ormai la misura è colma, presto tutto cambierà... state sereni!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 10, 2017, 09:09:01 PM
ah beh meglio grillo allora. scie chimicheeeee
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 10, 2017, 10:41:44 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2017, 05:17:36 PM
1)nel dettato di Raabe (pag. 48 nel tomo E.A.) dove dicie: la jambes en avant la sangle provoquent le mouvement en arriere,

Ma dai, ma si tratterà di un refuso anche quello, perché ti sfido a farlo per davvero, non ci riesci: c'è il gomito del cavallo che si muove!!!!

Solo Sissy ci riesce mettendo e togliendo il piede a seconda se si crea lo spazio oppure no: una macchinazione che nemmeno nei peggiori incubi di l'Hotte.

Nel trattato di Raabe che ho io (quello che tra l'altro mi hai spedito tu) in nessuna pagina, nemmeno dove parla dei singoli effetti dello sperone, dice mai AVANT ma sempre solo PRES les sangles.

Formulo un'ipotesi: in questi casi si dice anche spesso "AVANT la position habituelle" (che ci può stare) e magari da qualche parte per una svista è diventato "AVANT la sangle", ma nella pratica non è proprio pensabile! Puoi solo al massimo metterti a speronare direttamente le spalle, come difatti fa qualcuno nelle monte da lavoro, ma però allora è tutta un'altra cosa!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 10, 2017, 11:28:04 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2017, 08:44:04 PM
Bene, non sapremo mai chi è quella emerita testa di minchia che ha messi Sissy in questa condizione, la poareta deve esser innamorata di quel figuro, altrimenti non si spiega, l'accettazione acritica e la diffusione di solenni puttanete che non stanno né i cielo né in terra.

Detto questo, devo fare un appendice al mio elogio alla incoerenza femminile.
Questo vizietto è largamente praticato dai politici itagliani... e se son disposto a sopportare questa maniera di fare nelle donne, non lo sopporto nei politici, ma non è colpa loro, siamo noi che continuiamo a votarli dopo che immancabilemente disattendono le promesse fatte e - peggio - si comportano in maniera diametralmente opposta da quelo che hanno detto.

Da sempre ho avuto una grande simpatia per i toscani, gli somiglio per il "caratteraccio", ma da quando il bulletto e la sua banda di scalcagnati iesmen hanno occupato i palazzi, appena sento una "c" aspirata, suono che prima tanto mi sollazzava, ora mi viene un attacco di orticaria.

Ormai la misura è colma, presto tutto cambierà... state sereni!



Tanto per chiarire:
1) io non dico cose assurde (sono tutte "documentate e referenziate), ho portato il disegno con spiegazioni di Licart, tanto per citarne uno;
2)non l'ho detto,ma conosco Raabe e ho anche i testi suoi,tra cui quello dove "parla dell'uso della gamba" e guarda caso  non riporta "che per fermare il cavallo sin mettono le gambe davanti alla cinghia",ma "vicino"....

Ora è  tardi,ma domani posterò la foto delle pagine. ...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2017, 03:26:20 AM
Citazione da: max - Marzo 10, 2017, 10:41:44 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 10, 2017, 05:17:36 PM
1)nel dettato di Raabe (pag. 48 nel tomo E.A.) dove dicie: la jambes en avant la sangle provoquent le mouvement en arriere,

Ma dai, ma si tratterà di un refuso anche quello, perché ti sfido a farlo per davvero, non ci riesci: c'è il gomito del cavallo che si muove!!!!

Solo Sissy ci riesce mettendo e togliendo il piede a seconda se si crea lo spazio oppure no: una macchinazione che nemmeno nei peggiori incubi di l'Hotte.

Nel trattato di Raabe che ho io (quello che tra l'altro mi hai spedito tu) in nessuna pagina, nemmeno dove parla dei singoli effetti dello sperone, dice mai AVANT ma sempre solo PRES les sangles.

Formulo un'ipotesi: in questi casi si dice anche spesso "AVANT la position habituelle" (che ci può stare) e magari da qualche parte per una svista è diventato "AVANT la sangle", ma nella pratica non è proprio pensabile! Puoi solo al massimo metterti a speronare direttamente le spalle, come difatti fa qualcuno nelle monte da lavoro, ma però allora è tutta un'altra cosa!

Infatti, già dissi:

in 70anni di consuetudine coi lalli, coi cavaglieri et colla equitazionequestre cognosce i seguenti hasi di tallone che sovrapassa la cinghia in avanti:

1)nel dettato di Raabe (pag. 48 nel tomo E.A.) dove dicie: la jambes en avant la sangle provoquent le mouvement en arriere,

2) i cauboi ci danno - in quella zona - delle allegre speronate per fare/per addestrare i lalli allo spin/alla trottola.
raggiungendo perfino la spalla del lallo.
3) più o meno lo stesso fanno i gauci argentini ma per provocare bruschi cambiamenti di direzion,


Non credo che riguardo Decarpentry si tratti di un refuso, anche perché qualcosa di vero ci deve essere se Licart lo mette negli "effetti fisiologici dello sperone" con tanto di disegnino.

Eppoi, son pronto a scommettere che - volendo in una settimana - puoi nsegnare al tuo lallo ad indietreggiare mettendo le jambe avanti e facendo pression sulle staffe.

Cara Sissy, non c'è bisogno di fare fotos, tutte sappiamo dell'effetto d'asieme "inventato" da Baucher, e tutte sappiamo che lo si ottiene ficcando gli speroni nella panza del lallo appena dietro le cinghie... piuttosto, dimmi quali opere di Raabe possiedi?
Son tradote in itagliano?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 11, 2017, 08:50:13 AM
    Se vogliamo parlae di raabe e degli effetti degli speroni....

Non ne vogliamo parlare, non adesso non in in questo topico.
Se vuoi apri un topico a parte ma non in questa sezione.


Ogni volta che tenterai di fare polvere ti cancello... compris?

RdM



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2017, 09:04:17 AM
A bella!!! Non svincolare.
Quali "testi" di Raabe possiedi e dicci se sono tradotti in itagliano.

Puoi non rispondere, ma non puoi rispondere portando altra carne al fuoco, nessuno - per ora - vuol sapere dei come si usa l'eperon secondo Raabe,

Siccome la "parola contraria" è mia ti cancello i post che non c'entrano nulla colla discussione.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2017, 02:34:28 PM
Per Max, ho trovato la descritione degli affetti della gamba avanti come la intende Licart, tecnica che è stata adottata dalla nostra amabilissima Sissy, comunque, la gamba in avanti non sorpassa la cinghia ma sollecita il muscolo pettorale ascendente e - come vedi - son descritti gli effetti.

Si tratta di teorie che possono interessare solo i più fini cavallerizzi, assolutamente improponibili a noi comuni ragasse; si tratta di bizantinismi di una complicanza, di ghirigori, di  una pallosità mortale.
Sono concetti che possono affrontare solo coloro che hanno gia "smontato" pezzo pezzo il lallo e che hanno una assoluta padronanza delle più grosse difficoltà dell'alta squola.


(https://2.bp.blogspot.com/-LiQg2rHOKB4/WMNuZkz0NWI/AAAAAAAANX4/uNRm-R5akWg-z0btszUXN3UhEJOjq9VWwCLcB/s640/sterne%2B001.jpg)

L'Equilibre du Cheval Monte' - D. Ollivier - Chiron Sports. Paris

O la Sissy è la nuova Oliveira in gonnella itagliana, oppure ci sta pigliando per il culo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 11, 2017, 07:32:07 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2017, 02:34:28 PM
Per Max, ho trovato la descritione degli affetti della gamba avanti come la intende Licart, tecnica che è stata adottata dalla nostra amabilissima Sissy, comunque, la gamba in avanti non sorpassa la cinghia ma sollecita il muscolo pettorale ascendente e - come vedi - son descritti gli effetti.

Ma infatti, è logico: "avant" la posizione abituale è ancora giusto e condivisibile; "avant" il sottopancia è un'esagerazione, un refuso, una leggerezza commessa da chi scrive, non posso che pensarla in questi termini.

Già è abbondantemente macchinoso l'uso dello sperone in questi termini, figuriamoci poi se uno deve anche andare "a tempo" con il gomito per riuscire a ficcarlo lì quando si crea lo spazio... capisci bene che di fronte a plotoni di reclute confuse da quest'equitazione impossibile da praticare dai più, a Caprilli è venuto lo sghiribizzo si spazzar via tutte ste tecniche macchinose che era più quello che venivano fraintese che quello che servivano.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 11, 2017, 07:40:14 PM
Citazione da: sissy - Marzo 11, 2017, 08:50:13 AM
    Se vogliamo parlae di raabe e degli effetti degli speroni....

Non ne vogliamo parlare, non adesso non in in questo topico.
Se vuoi apri un topico a parte ma non in questa sezione.


Ogni volta che tenterai di fare polvere ti cancello... compris?

RdM


Hai cancellato tutto quanto avevo scritto su Raabe? Non lo trovo più...

Avevo scritto tanto (ma non certamente tutto quello che so...) Riguardo i testi di  Raabe li ho tanti,anche quelli  in cui lui ha solo partecipato  e non direttamente scritto...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 11, 2017, 07:55:06 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2017, 02:34:28 PM
Per Max, ho trovato la descritione degli affetti della gamba avanti come la intende Licart, tecnica che è stata adottata dalla nostra amabilissima Sissy, comunque, la gamba in avanti non sorpassa la cinghia ma sollecita il muscolo pettorale ascendente e - come vedi - son descritti gli effetti.

Si tratta di teorie che possono interessare solo i più fini cavallerizzi, assolutamente improponibili a noi comuni ragasse; si tratta di bizantinismi di una complicanza, di ghirigori, di  una pallosità mortale.
Sono concetti che possono affrontare solo coloro che hanno gia "smontato" pezzo pezzo il lallo e che hanno una assoluta padronanza delle più grosse difficoltà dell'alta squola.


(https://2.bp.blogspot.com/-LiQg2rHOKB4/WMNuZkz0NWI/AAAAAAAANX4/uNRm-R5akWg-z0btszUXN3UhEJOjq9VWwCLcB/s640/sterne%2B001.jpg)

L'Equilibre du Cheval Monte' - D. Ollivier - Chiron Sports. Paris

O la Sissy è la nuova Oliveira in gonnella itagliana, oppure ci sta pigliando per il culo.


Capiamoci,io non monto con la gamba oltre la cinghia ho solo detto che è possibile farlo.. (conosci l'esercizio de La Gueriniere?ecco,io nel trekking facevo,inconsapevolmente quello...).


Dato che faccio il medico mi piace capire il perchè ed il percome delle cose,soprattutto se riguardano la fisiologia ,ho studiato anche la fisiologia del cavallo e  le azioni ,funzioni  dei vari muscoli,insomma conosco benissimo la locomozione e come possa essere attivato o inibito un fascio muscolare, gli effetti dello sperone,della briglia,dell'assetto e le varie combinazioni degli aiuti.

Sarà deformazione professionale,ma sono fatta così.


PS: i testi di Raabe ce li ho in francese (come quelli di Baucher) e non ho bisogno di traduzioni o interpreti,nel post che hai tagliato avevo proprio messo le definizioni in lingua francese.

ma va bene lo stesso!




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 11, 2017, 07:58:42 PM
Citazione da: max - Marzo 11, 2017, 07:32:07 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2017, 02:34:28 PM
Per Max, ho trovato la descritione degli affetti della gamba avanti come la intende Licart, tecnica che è stata adottata dalla nostra amabilissima Sissy, comunque, la gamba in avanti non sorpassa la cinghia ma sollecita il muscolo pettorale ascendente e - come vedi - son descritti gli effetti.

Ma infatti, è logico: "avant" la posizione abituale è ancora giusto e condivisibile; "avant" il sottopancia è un'esagerazione, un refuso, una leggerezza commessa da chi scrive, non posso che pensarla in questi termini.

Già è abbondantemente macchinoso l'uso dello sperone in questi termini, figuriamoci poi se uno deve anche andare "a tempo" con il gomito per riuscire a ficcarlo lì quando si crea lo spazio... capisci bene che di fronte a plotoni di reclute confuse da quest'equitazione impossibile da praticare dai più, a Caprilli è venuto lo sghiribizzo si spazzar via tutte ste tecniche macchinose che era più quello che venivano fraintese che quello che servivano.



Riguardo a questo dico che,l'eventuale uso dello sperone avanti al sottopancia (che ripeto,io non uso,s enon i casi rarissimi) ha un suo senso se effettuato "cum granum salis" come dicevano i latini,non è una costante.


Normalmente io apro e chiudo l'articolazione della caviglia (se serve)andando a tempo con il cavallo, basti pensare al trotto battutto!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2017, 08:38:56 PM
Bene, mi permetto di fare una piccola sintesi: dopo averci triturato i cabasisi con sto fatto della gamba avanti la cinghia mostrandoci tanto di sue fotine e dicendo a Chiara e a lettera che;
La gamba che agisce davantialla regione delle cinghie tende a riunire  e aiuta la mano ad equilibrare il cavallo; la nosta gentile Sissy ci confessa che è una pratica che usa raramente (sic!).

Dalle nostre ricerche si cava che, ammesso che - fosse esistita - quella posizione non è contemplata da nessuno dei grandi cavallerizzi, da Raabe ad Oliveira, punto.

Cara Sissy, ti accolgo molto volentieri nella "contraria", malgrado quelo che pensano le altre ragasse, credo che tu possa contribuire a delle discussioni di buon livello, però, sappi che se il tuo scopo è trollare, ti cancello ogni volta che vai fuori dal seminato.

Lovviamente questo vale solo in questa sectione, nel resto del foro non ho giurisditione.

Tu mi ricordi un altro utante che, rispondeva così: mio caro, ora non ho tempo, Le risponderò domani. Il tizio sicuramente competente et fornito di una ottima biblioteca, nottetemo, conzultava i sui tomi, e dopo dava la lieta risposta, citando tomo, autore, editore e pagina..

Ora, sicuramente tu hai (qualcuno ha per te) una fornitissima biblioteca equestre, dalla quale attingi e questo va benissimo , anzi, ti siamo grati per la fatiga.
Il ploblema è che - però - tu sei un cicinin confusa oppure stai trollando, decidi, se vuoi partecipare devi rispondere precisamente a precise domande o dare precise risposte a domande altrui, senza andare ot;  benvengano le citazioni dei Maestri, ma dividi queste dalle tue opinioni che - per quanto sballate - non le cancellerò mai...  se saranno coerenti colla discussione.

Facciamo una prova: quali testi di Raabe hai oltre quello citato? Hai letto tutto il testo che hai citato?

Ripondi con calma e consultati pure col tuo distruttor....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 11, 2017, 09:14:56 PM
Raffaele,è  molto semplice:
Quando è  stato chiesto da un utente un chiarimento sui "diversi effetti della posizione della gamba"ho semplicemente riportato questi effetti come descritti da Licart.
Non ho detto che fanno parte "tutti e sempre"della mia prassi;ho solo riportato un'affermazione su basi scientifiche scritta da un esperto.

E ho anche detto che é  possibile portare la gamba avanti alla cinghia,ma non di fossilizzarsi su questa ,perché  più  che "l'al di qua o l'aldilà  della cinghia,corrisponde a gruppi muscolari e sono questi i diretti interessati.

Con uno sperone lungo si raggiungono più  facilmente "zone"più  lontane,con l'attivazione di muscoli che in teoria sembrano non raggiungibili,basta ruotare la caviglia e spostare il piede di poco che il gioco é  fatto.

Sono tante le potenzialità del gioco dello sperone,senza tuttavia farne una prassi consolidata.Sono possibilità.


Non è  mia invenzione che l'estremità  anteriore dei muscoli pettorali rallenti l'andatura e fretta l'incollatura.É  uno dei tanti effetti dello sperone.

Non ci vedo nulla di male ad affermare questo è a dire che lo uso pochissimo.

A parte ciò  ho disegni,della mia collezione di testi di equitazione antichi ,in cui si ha la gamba molto avanti.É  una posizione possibile.

Tutto qui.Scrivo volentieri e con consapevolezza,ma credimi, non ho nessun interesse a dar fastidio.
Ti lascio alle tue conversazioni.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2017, 09:38:15 PM
Bene, abbiamo capito tutti quello che sei.

Ora, care ragasse domandatevi pereché insisto a chiedere alla adorabile Sssy quali testi di Raabe ha e se li ha letti.

Ma sopratutto domandatevi perché la ragassa non risponde ad una domanda tanto semplicie?

Delle due una: o questa è un troll oppure è una mentecatta, il ché è ancora peggio.
Cara Sisy prova ancora  a metter il culo in questa sezione che te lo caccio fuori a forza di calci.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 11, 2017, 10:14:35 PM
sempre scendi invocata
e le secrete vie del mio cuore
soavemente tieni
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 11, 2017, 11:16:35 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 11, 2017, 09:38:15 PM
Bene, abbiamo capito tutti quello che sei.

Ora, care ragasse domandatevi pereché insisto a chiedere alla adorabile Sssy quali testi di Raabe ha e se li ha letti.

Ma sopratutto domandatevi perché la ragassa non risponde ad una domanda tanto semplicie?

Delle due una: o questa è un troll oppure è una mentecatta, il ché è ancora peggio.
Cara Sisy prova ancora  a metter il culo in questa sezione che te lo caccio fuori a forza di calci.

Veramente nel post che hai cancellato,avevo scritto i titoli e riportato brani.

Sottomano ho" Theorie raisonnee' de Ecole di Chevalier a cheval";
"Examenen di traite' de locomotion du cheval relatif a l'equitation";
"Examen di cours d'equitation de d'Aure"ecc..

Li ho letto,li ho sono interessanti,potrei postare anche le foto.
Non inventò nulla
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 12, 2017, 01:46:04 AM
Visto?
Colle buone maniere si ottiene tutto!

Ragasse, abbiamo tra di noi un "mostro"... non possiamo farcelo scappare!

Ogniduno di quei libri vale migliaia di euri... a meno che non siano vili fotocopie, comunque, fotocopie o preziosi tomi, in Itaglia, solo tu e altre pochissime persone possono avere quei testi di sifatta e solo tu et forse una altra persona li avete  letti.
Come dissi, Raabe è, assieme a Bass, uno dei miei idoli equestri: carattere gioviale,  polemista  nato, critico impietoso, incline alla ironia e al srcasmo fu un "pesce fuord'acqua" nei ranghi militari benché  si coprisse di gloria nella guerra in Crimea, il terribile capitano dei dragoni collezionò un numero impressionante di "arresti" per la sua indisciplina.

Ora, con tutta la simpatia appena detta per Raabe, la sua produzione letteraria è del tuto marginale e soltanto gli studiosi della storia dell'equitazionequestre ci approdano per le loro ricerche,
IL suo testo più famoso "La Metode de Haute Ecole", in origine era un tomo di 12 chili di insopportabile lettura, grazie a Decarpentry che lo ha radicalemente potato e molto semplificato che il metodo Raabe è giunto sino a noi.

Una cosa non mi spiego: come mai, tu fine studiosa dell'Equitazionequestre consumi i tuoi occhioni belli sul francese arcaico di : "Examen di cours d'equitation de d'Aure"  testo di pura archeologia letteraria, e accedi alle "Questioni" - il più bel libro di equitazionequestre di ogni luogo e di tuti i tempi -  tramite la traduzione italiana assai scadente di Angioni?.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 12, 2017, 07:45:17 AM
Preciso una cosa:
Io la risposta te l'avevo già  data nel post che hai cancellato.

Io adoro leggere,leggo di tutto è anche l'"esame di cours d'Equitation de d'Aure" ha suscitato il mio interesse,si impara sempre e comunque.

Su "Questioni",ho scelto quella che al momento era per me più  fruibile in termini pratici.
In altre parole,avevo quella sottomano (che tra l'altro non mi dispiace).

Per inciso,gli insegnamenti di Raabe non distano anni luce da quello che viene insegnato attualmente.Ci ritrovo moltissime cose che mi vengono fatte fare dal mio istruttore (relativamente al grado di addestramento del binomio non questione).

I principi sono quelli tramandati da tutta la tradizione classica,con le dovute evoluzioni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 12, 2017, 08:01:10 AM
[mi inserisco annotando che su Gallica qualcosa di Charles Raabe (http://gallica.bnf.fr/services/engine/search/sru?operation=searchRetrieve&version=1.2&query=%28%28dc.creator%20all%20%22Raabe%2C%20Charles%22%20or%20dc.contributor%20all%20%22Raabe%2C%20Charles%22%29%29&suggest=2) si trova: aggiungerò alla biblioteca della giumenta]
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 12, 2017, 08:08:52 AM
[Licart online non si dovrebbe trovare per questioni di copyright, ma siccome nessuno è perfetto, su Gallica un'opera c'è: Le cheval barbe et son redressage (http://gallica.bnf.fr/services/engine/search/sru?operation=searchRetrieve&version=1.2&query=%28%28dc.creator%20all%20%22Raabe%2C%20Charles%22%20or%20dc.contributor%20all%20%22Raabe%2C%20Charles%22%29%29&suggest=2); scaricatela prima che si accorgano.... beninteso, io non leggerò nè Raabe nè Licart]
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 12, 2017, 11:13:48 AM
Ho appena visito il tuo diario... che donna affascinante sei!

Che apre hosì:
Ho sempre vissuto fra i cavalli ma ho iniziato a montare molto tardi,causa varie vicissitudini personali.
A quarantasei anni mi resi conto che era arrivata l'ora di poter iniziare a realizzare un sogno accarezzato per tanto tempo:quello di passare da equitante spettatrice  a quello di equitante attiva.


Ora vedere leggere Raabe et altri di questo genero j suppose, a una che fino ad ieri era semplice spettatrice e che mai aveva messo le sue allegre chiappe su una sella, sarebbo come vedere la mia npotina - che fa la seconda alimentare con in mano La Critica della Ragion Pura.

Io adoro leggere,leggo di tutto è anche l'"esame di cours d'Equitation de d'Aure" ha suscitato il mio interesse,si impara sempre e comunque.

Già, però, hai perso una lieta occasione per informarci che il libro di cui sopra - che tanto ti interessa - fu scritto per ragioni sopratutto politiche... losloso. ora andrai ad informarti e ce le spiegherai... ma non vale più.

Raabe è stato un baucherista eccentrico, dunque "rivoluzionario" rispetto la tradizione clasica, come che sia, solo un mentecatto può proporre Raabe a una che da poco ha fatto questa lieta experientia: ancora l'ondata di terrore che mi assalì alla mia prima galoppata in campagna,ero su un cavallo vivace ma agli ordini e quando il mio istruttore partì al galoppo e il mio cavallo lo imitò mi parve di volare,alla  paura fece seguito un senso di libertà e di liberazione che ancora oggi mi è rimasto appiccicato addosso

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 12, 2017, 12:29:38 PM
raffaele, sai quanti anni ho ora e quanto tempo è trascorso da quando ho iniziato l'equitazione? O meglio,sai quante ore ho al mio "attivo" in sella (che sono quelle che contano più che altro)?

Riguardano ai "libri che mi interessano" sono tantissimi ,non uno in particolare, imparo soprattutto perchè metto a paragone le varie cose che leggo e ci "studio"  sopra,non prendo niente per oro colato, tutto deve passare al vaglio della logica.

Guarda,che il mio istruttore "non mi proprone nessun autore ",lui insegna e  in quello che mi insegna ritrovo moltissime cose dei vari Maestri,tra cui Raabe.

Sulla "mia prima galoppata", (che risale a diversi anni fa  e"moltissime ore in sella fa")mi è rimasto addosso il "senso di libertà e di liberazione" (non certo la paura..si capisce dal quello che ho scritto),infatti faccio anche endurance  e il galoppo in campagna ( a al mare) è una delle sensazioni più belle che si possano provare.

PS:mi sono confrontata varie volte (per diletto e senza nessun senso di rivalità vera,ma per gareggiare) con cavalieri con alle spalle decenni e decenni di equitazione, a dire il vero,spesso l'ho spuntata io.

Serve a poco dire "trent'anni"  e poi aver sempre montato poco o male (o tutte e due),quello che conta è l'esperienza fatta su buone basi.

Quello che conta,in definitiva è il risultato,ma non parlo di quello agonistico, quanto di quello del cavallo.faccio "dressage",cioè "addestramento" e ho portato il mio cavallo, puledro di 4 anni destinato al macello,ritirato dalle corse e giudicato "ingestibile" a fare una F200 di dressage, con miglioramento dei movimenti ,della muscolatura  e della "testa" ch nessuno avrebbe mai predetto.

Questo è "addestramento". Lui è il mio giudice,basta guardarlo come è ora fisicamente e  psicologicamente (ha il suo bel carattere,eh!),per capire il lavoro fatto.

Chi me l'ha venduto pensava che dopo un mese l'avrei abbandonato,nessuno avrebbe mai imamginato che dopo sei mesi che lo avevo,sarei riuscita a fare insieme a lui una gara di Monta da Lavoro (dressage+Ginkana) e dopo nove mesi una gara di dressage.
Questo lo devo alla mia costanza,pazienza,determinazione e soprattutto al mio istruttore che è un Istruttore con la I maiuscola.




Lu
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 12, 2017, 01:57:25 PM
Non chiedo mai l'età alle signore, chiudiamo l'argomento Raabe con questa sottolineatura,
non mi ricordo la prima volta  che ho galoppato come non miricordo la prima volta che ho camminato.
Certo ho ben presente i muli di mio nonno prima e il suo lallo poi che, io e mio cugino più grande, montavamo a pelo prima con una scalcagnata scafarda poi.
Ricordo i ruzzoloni e le risate, ricordo i graffi e le sbucciature, ricordo l'odore di cavallo, ricordo le cazziate di mia madre... ma non ricordo la mia prima galoppata.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 12, 2017, 03:51:25 PM
io monto 6-7 cavalli al giorno.
monto da quasi 20 anni.
domo mediamente 5 all anno.
non ho mai messo la gamba davanti al sottopancia.
fatto aouting qhahaha
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 12, 2017, 03:58:16 PM
Caro poker noi si !

Tié!

(http://i63.tinypic.com/2z7fpde.jpg)


Non leggo mai i diarii di voi ragasse, li trovo imbarazzanti... nessuno vi obbliga a diariare, ma se lo fate ricordatevi che quello che è scritto potrà esser usato contro di voi.

Ho fatto una piccola eccezione per la mia amica Sisy, ebbene,  la fine ippologa, le lettrice di Raabe in originale, la colta teorica dell'Equitazionequestre, la tuttologa che tanto ci piace - nel diario - pare/sembra una tremebonda principiante alle prese con garette della minchia che si barcamena coi ploblemi di Orchitis che nessun uomo di cavalli mai prenderebbe in considerazione.

Sdoppiamento della personalità? Schizzofrenia? Disturbo bipolare?

Quien sabe!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 12, 2017, 04:50:27 PM
Raffaele, pensa quello che credi,a me francamente non interessa...

se vuoi pensare che sia principiante e che faccia "garette ..." pensalo,a sinceramente a me non cambia niente,anzi...,va benissimo così!

A me interessa vedere i progressi del mio cavallo (e anche miei),fatti grazie anche alle finezze che leggo e che mi vengono insegnate (probabilmente,  senza conoscere queste finezze,a quest'ora avrei fatto come tanti altri).

la foto che hai postato mi piace molto,io e Ortachis dopo uno spettacolo,la "carogna" come lo chiamano in tanti ,era estremamente pacifico,tra l'altro montato con un "ciuccio",tanto che ho potuto fare anche quello che ho fatto,ci avrei potuto volteggiare sopra!

VEdi, io mi "barcameno con i problemi del cavallo" come del resto moltissimi,il cavallo va addestrato (e comunque non  sarà mai perfetto),anzi, è proprio il riusicre a ricavarci qualcosa da un cavallo scartato,  cheè un gran successo!

Ma a furia di "barcamenarmi" con il cavallo,tramite le "finezze" sono riuscita a portarlo piuttosto avanti nell'addestramento,tanto che  posso permettermi di farci tutto  (non parlo tanto di gare), andiamo in mezzo al traffico, in campagna, nei paesi, in città,al mare e in montagna.

Una bella differenza fra essere carne da macello a ritrovarsi un cavallo "passeparotout"!

Ps:se credi di farmi indispettire tentando di screditarmi,ti dico che ottieni l'effetto contrario,mi fai sorridere!


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 12, 2017, 05:17:34 PM
guarda sissy che va benissimo quello che fai col tuo cavallo. si vede che ti piace e sei contenta. non è che tutti dobbiamo essere fenomeni in sella. ognuno fa del suo meglio e la sfida è solo con noi stessi, chissenefrega se oggettivamente è poca cosa, visto che il mondo di ognuno di noi passa dai nostri sensi e dalle nostre percezioni ed è quindi soggettivo.
fai quello che ti fa stare bene e basta, che vuol dire che stai usando bene il tuo tempo.
però non puoi non comprendere che si possa cogliere, dall esterno, una certa dicotomia tra le cose di cui disquisisci e le cose di cui hai esperienza diretta.
può legittimamente non catafottertene nulla, ci mancherebbe. il tuo mondo è quello che vivi tu, non quello che vedono i nostri occhi esterni.
il rosso di un daltonico è diverso dal rosso di uno che ci vede normale, ma non è che uno è più Rosso dell'altro.
però anche tu non cercare di convincerci, lasciaci nel nostro rispettabile mondo, come il tuo lo è per te.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 12, 2017, 05:41:04 PM
 e quale sarebbero "le cose che dico e le cose di cui non avrei esperienza diretta?"
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 12, 2017, 05:49:26 PM
si ma non ti scaldare santiddio.
parli di riunione ma mostri un cavallo con schiena ferma, posteriori lontani, spanciato.
parli di messa in mano e mostri un cavallo non in mano.
parli di assetto e sei sdraiata nella sella.
niente di male in queste cose. non tutti hanno i cavalli riuniti, che coprono l'orma, che stanno in mano, ecc..
non c è nulla che non va in questo, nulla di male o di negativo. non è una critica. quello che stride è parli di una equitazione difficile, superiore, quando a te per fare bene (ma anche a me e a tutti) basterebbe un'equitazione elementare, semplicissima.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 12, 2017, 06:07:27 PM
Ahahah, io non mi scaldo...

anzi, ci rido su

Vedi, in realtà io NON ho mai detto di avere un cavallo completamente addestrato,quindi non ho detto di avere un cavallo riunito nè tantomeno di averlo completamente in mano, ma so qual è la strada per arrivarci,ciooè cosa devo fare.

Siamo partiti da zero e siamo arrivati ad un buon punto, il lavoro c'è ed è buono.

Posteriori lontani...dipende!!

messa in mano:non è completa ma c'è molto più di prima

Schiena ferma? Idem come sopra (cioè non hai visto com'era prima...)

Assetto sdraiato? no,scusa qui mi viene da ridere,perchè non so tu che assetto abbia,ma nel dressage l'assetto è quello,capita che a volte porti le spalle indietro per vari motivi.

Spanciato? un po' di pancia ce l'ha perchè mangia,ma ha messo su una bela muscolatura (riispetto a prima).

Vedi una equitazione "elementare",come dici tu, è questa,si parte da basi corrette e poi tanto elementare non è,visti i risultati ottenuti.

Mettiamola così, tu hai queste idee e  te le lascio molto volentieri,probabilmente l tuo modo di montare è molto diverso, per carità,benissimo così...fai come credi e pens aquello che vuoi!

A me piace  il lavoro che faccio e  ci trovo molte soddisfazioni (oggettive e soggettive),essere selezionata per un Nazionale della Wawe,passando davanti a persone che montano da circa trent'anni  e prendere Buoni voti d aun giudice di dressage Internazionale è una soddisfazione,non la più importante,ma grossa si!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 12, 2017, 06:19:15 PM
si ma perchè ti giustifichi???
madonna oh.
ho già detto che se sei contenta tu è quello l importante.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Marzo 12, 2017, 06:35:08 PM
non mi giustifico, si fa per parlare!
Altrimenti non avrebbero senso i forum, invece è bello esprimersi!
Mi piacciono proprio per questo,altrimenti ognuno se ne starebbe nel proprio cantuccio ,invce la  discussione è importante.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 12, 2017, 10:05:22 PM
Irrecuperabile!

Che segua il suo destino.   :ciao:

Titolo: Buzkashi - kokpar
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 14, 2017, 05:19:56 AM
Il vostro affezionatissimo, anche se si solazza moltissimo a vedere Oliveira et a leggiere Decarpentry, ha i cuore che batte per i veci cavallari, i gauci argentini, i butteri maremmani, i componidori sardi, i guerrieri marocchini e i mongoli delle ubertose steppe dell'asia central... non ho citato i cauboi pereché son diventati dei fighetti parrellati puccipucci natular relazionanti.

Studiando l'assetto criollo, mi son imbattuto  in uno degli sport equestri dei cavaglieri delle steppe, lo buzkashi, reso famoso in un bel film con Omar Sharif di tanti ani fa.

Ho scoperto che questa "battaglia" ora è stata regolamentata ora si chiama kokpar

Al buzkashi partecipavano/partecipano un numero imprecisati di concorrenti variabile a seconda delle occasione ma sempre di almeno un centinaio di partecipanti, senza avere un campo ben delimitato, men che mai arbitri e regole ben precise usando i cavallacci di "tutto i giorni" e il giuoco era: tutti contro tutti..
Ora il kokpar è ben regolamentato: due squadre in campo, fairplay initiale, arbitri, "porte" ben delineate, tattica di giuoco, difesa et attacco, ecc. ecc.
Ancbe i lalli son cambiati, al posto degli arditi cavallini delle steppe ora si usano baldi et insanguatissimi lalli "professionisti", come professionisti saranno i cavallieri... solo la carcassa di capra - in omaggio alla traditione - rimasta ancora tal quale.

Ragasse preparatevi, prima o poi, il kakpar arriverà anche da noi, magara, al posto del caprone decapitato useremo una pecorella di pelusc, al posto di quei lalli skizzati adotteremo placidi comtuà, forse faremo qualche ritocchino al regolamento ma è uno sport talmente entusiasmante che val la pena di adottarlo.

Beccatevi sto buzkashi:

https://www.youtube.com/watch?v=q5VuGePxnRw
Un gran casino, vero?

E ora guardate il kokpar:

https://www.youtube.com/watch?v=28eLtJUiEx0
Non è fichissimo?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 14, 2017, 06:55:15 AM
Possono partecipare le donne? Pulci e Ariosto avevano immaginato guerriere musulmane a cavallo, forti e decise come uomini, ma non so con quanta fedeltà storica.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 14, 2017, 07:18:04 AM
E' bastata la solita wikipedia: Donne nelle guerre del Medioevo (https://it.wikipedia.org/wiki/Donne_nelle_guerre_del_Medioevo) per trovare un  sacco di donne musulmane guerriere. Problem solved.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Marzo 14, 2017, 07:33:13 AM
Saranno cavalli selezionati... ma si vede dove il costo è minore rispetto all'occidente..

Comunque è divertente!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 14, 2017, 08:06:58 AM
La versione "edulcorata-occidentale" di quell'attività sportiva comunque esiste, qualcuno la usa con i bambini e i pony (con gran successo e gran divertimento, a quanto so): è la horseball. A torto ritenuta una sciocchezza, non lo è. Dovrebbe diffondersi maggiormente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 14, 2017, 10:04:56 AM
Bé l'orsbol è più simile al basket che ad una battaglia equestre, eppoi dal tutti contro tutti colla regola che non ci sono regole al rito dellorsbol il salto è troppo magno.

"Mentre noi runiamo i nostri lalli, il nemico si è già riunito forte e numeroso"... qualcosa del genero disse un alto uffiziale franzoso il quale - plobabimente - aveva capito - come Caprillone - quanto l'alta squola equestre, coi suoi bizantinismi, fosse complitamente inutile in battaglia.

La gamba quì, il piede là, le mani su, fletti giù, piega sù; tutte liete strunzate da non prendere troppo sul serio,
jn particulare, sto raggionando sull'assetto criollo e dei suoi vantaggi... peché vantaggi ci sono, a montare stravaccati come i baldi figli della pampa ubertosa... o no?

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5e/Hungarian_horse_archers.jpg)

(https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/236x/4b/e5/93/4be593f10de4acaf2eb57055c3ce9cea.jpg)

(http://viajes.efetur.com/wp-content/blogs.dir/5/files_mf/cache/th_c34ce7d0a9924e1e70c4be0b1d166dc8_5394833.jpg)

(https://www.chevalannonce.com/photos-chevaux/8/snmx2vmg55r7s1.jpg)





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 14, 2017, 11:03:12 AM
(http://i64.tinypic.com/30cvmua.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 14, 2017, 11:57:46 AM
Ripeto per la ennennesima volta: a me interessa quello che tutte le buone equitazioni (efficaci e sicure), e ce ne sono parecchie, hanno in comune. L'Assioma? ho qualche persistente dubbio che sia solo questo. Ho la sensazione che ci sia qualcos'altro.

Di certo, queste cose in comune poco hanno a che fare con l'assetto, la lunghezza delle staffe, la sella, le minuzie dell'Alta Equitazione. "Cavalcare bene con qualsiasi sella": questo è il senso del titolo di uno dei più antichi trattati di equitazione medioevale; già allora il "cavalcare bene" era indipendente da selle e assetto, ci sono più selle e più assetti. In quel testo, più che la tecnica equestre, si sottolineano, per così dire, caratteristiche "morali" del cavaliere: forza, coraggio ecc.

Noi friulani siamo teste dure.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 14, 2017, 02:15:49 PM
Come dissi, l'assioma era cognosciuto da Xenophon 2500 ani fa, fu descritto bellillamente da La Gueriniere e poi dettato da L'Hotte... per lo vero dovrebbe esser nomato "l'asioma di piciopcacio", infatti, è stata la mia traduzione delle "Questioni" che lo ha fatto diventar pop, in quanto sintetica immediata chiara et inequivocabile.

Detto questo non mi ripeto, credo di dire una banalità ma son le selle dettano l'assetto, le selle son state studiate per favorire un determinato assetto... i nativi americani erano nativi ma mica cretini, non montavano a pelo ma con sotto le chiappe almeno pelli e copertine... solo ollivud ce li mostra cadere - sotto i colpi dei uincester - da lalli completamente nudi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Marzo 14, 2017, 02:50:57 PM
Le selle dettano l'assetto... come se crescessero sugli alberi e le trovassero già così...

Se sono fatte per dettare un l'assetto... è chi le fabbrica o chi le commissiona in quel modo che VUOLE quell'assetto!

Così torni punto e a capo: perché i primi costruttori o commissionari cercavano quell'assetto??? ^_^
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 14, 2017, 03:47:59 PM
Vero: non è la sella che detta l'assetto, ma l'assetto che detta la sella.

Sta il fatto che può capitare di montare su una sella diversa dal solito: e allora bisogna adattare il proprio assetto a quella sella.

Tuttavia.... con la sella inglese vedo assetti assai diversi, fino a quello assai curioso ma evidentemente efficace di JDO. Quindi, non c'è nemmeno un solo assetto per ogni sella.... probabilmente alcune selle sono "rigide" e altre sono "flessibili", e non parlo, ovviamente, della flessibilità o della rigidità  fisica.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 14, 2017, 06:05:26 PM
Continuiamo nella nostra fiera delle banalità.

La staffa ha rivolutionato l'assetto, sensa questi simpatici poggiapié gli arditi cavaglieri montavano così:
(http://www.decorarconarte.com/WebRoot/StoreES2/Shops/61552482/47A1/7D18/A527/9E0B/6141/C0A8/28BD/43AA/Bajorrelieve_ml.jpg)

(https://fionaonthego.files.wordpress.com/2013/09/img_7816.jpg)

Ora, malgrado le staffe, questi baldi cavaglieri montano così:

(http://c8.alamy.com/comp/F65CJH/men-riding-horses-in-equestrian-games-during-folklore-festival-marrakesh-F65CJH.jpg)

oppure sono assettate così:

(https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/57/4d/a8/574da824c57338a397f1d9a37cd72255.jpg)

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1c/Mongolian_Cowboy_(4996069699).jpg/1024px-Mongolian_Cowboy_(4996069699).jpg)

Ora, partendo dai baldi gauci mi permetto di fare queste picciole provocazioni: le nostre dotte discussioni sulla riunion dei lalli?
strunzete!
Sull'asetto coretto del cavagliere?
Puttanete!

Ora solo qualcuna di voi particolarmente decerebrata potrebbe affermare che gli arditi cavaglieri che sopra vedete "montano male"; prima di ciacolar delle selle, la major parte di voi - che siete ragasse intelligenti - si pone questa domanda: pereché questi cavaglieri sopra montano in avanti e gli altri sottto che montano indietro son tutti equalmente et tremendamente efficaci?

Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 14, 2017, 10:04:56 AM
Bé l'orsbol è più simile al basket che ad una battaglia equestre, eppoi dal tutti contro tutti colla regola che non ci sono regole al rito dellorsbol il salto è troppo magno.

"Mentre noi runiamo i nostri lalli, il nemico si è già riunito forte e numeroso"... qualcosa del genero disse un alto uffiziale franzoso il quale - plobabimente - aveva capito - come Caprillone - quanto l'alta squola equestre, coi suoi bizantinismi, fosse complitamente inutile in battaglia.

La gamba quì, il piede là, le mani su, fletti giù, piega sù; tutte liete strunzate da non prendere troppo sul serio,
jn particulare, sto raggionando sull'assetto criollo e dei suoi vantaggi... peché vantaggi ci sono, a montare stravaccati come i baldi figli della pampa ubertosa... o no?

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5e/Hungarian_horse_archers.jpg)

(https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/236x/4b/e5/93/4be593f10de4acaf2eb57055c3ce9cea.jpg)

(http://viajes.efetur.com/wp-content/blogs.dir/5/files_mf/cache/th_c34ce7d0a9924e1e70c4be0b1d166dc8_5394833.jpg)

(https://www.chevalannonce.com/photos-chevaux/8/snmx2vmg55r7s1.jpg)






Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: LarryilMatto - Marzo 15, 2017, 05:27:26 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 12, 2017, 01:46:04 AM
Ogniduno di quei libri vale migliaia di euri... a meno che non siano vili fotocopie, comunque, fotocopie o preziosi tomi, in Itaglia, solo tu e altre pochissime persone possono avere quei testi di sifatta e solo tu et forse una altra persona li avete  letti.
Come dissi, Raabe è, assieme a Bass, uno dei miei idoli equestri: carattere gioviale,  polemista  nato, critico impietoso, incline alla ironia e al srcasmo fu un "pesce fuord'acqua" nei ranghi militari benché  si coprisse di gloria nella guerra in Crimea, il terribile capitano dei dragoni collezionò un numero impressionante di "arresti" per la sua indisciplina.

Raabe era solo un diminutivo del nome RaabeilMatto che come puoi facilmente intuire dal mio nick era il mio bis-bis-bis nonno.
Spesso Sissy si avvale di tesi e teorie euqestri di LicartilFolle che era cugino di un altro mio trisavolo.
Sissy non lo sa ma sta leggendo i miei libri di famiglia.
Nonostante questo insiste da anni ad imperversare sui forum equetri italiani. Io ho teorizzato che dietro il nick Sissy si celi di un software automatico.
Se è una persona vera è oltre l'irrecuperabilità.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 15, 2017, 05:39:27 PM
 :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 15, 2017, 06:32:17 PM
io grazie a sissy ho invece scoperto una cosa che mi fa inc***are.
posso postare CON METRO DI FIANCO le foto di coppe vinte in gare di tutto rispetto tipo 135/140. sono minuscole. una roba da vergognarsi, alte come una mano.
cazzabubola, ho visto le foto dei copponi postati da sissy... ammazzate, manco la coppa UEFA o la coppa dei CAMPIONI sono grandi così. mi sa che ho sbagliato sport, dovevo darmi al dress-agio UISP, PISU, SUPI, PUSI, ISPU, SPUI, PIUS.....
finalmente avrei una bacheca ricolma di coppe ENORMI e bellissime e avrei finalmente appagato la vanità del mio ego.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 15, 2017, 07:04:09 PM
Io ho un frigorifero pieno di coppe del nonno ENORMI, alla cioccolata, crema ecc.
Vale?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 15, 2017, 07:14:57 PM
Anch'io e anche Raffaele siamo pieni di coppe del nonno. Tutte le coppe, infatti,  che possediamo sono letteralmente coppe del nonno. Vantaggi di essere nonni  :occasion14:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 16, 2017, 11:31:44 AM
Citazione da: LarryilMatto - Marzo 15, 2017, 05:27:26 PM

Raabe era solo un diminutivo del nome RaabeilMatto che come puoi facilmente intuire dal mio nick era il mio bis-bis-bis nonno.
Spesso Sissy si avvale di tesi e teorie euqestri di LicartilFolle che era cugino di un altro mio trisavolo.

Vabbé ma dillo subito!!

A quando le nozze?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 16, 2017, 11:33:15 AM
Le coppe del reggiseno valgono? Dai datemi nagioia almeno oggi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 16, 2017, 07:57:16 PM
Eh quelle se le hai giganti come le coppe Uisp, Cisp, Cip & Ciop Larry ti sposa subitissimo!  :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 17, 2017, 08:56:47 AM
Oramai leggo soltanto i post di tre quattro utanti di questo inclito,  uno di questo è poker.
Poker ha detto la sua esperienza, mi è molto piaciata, e va bene, non va bene l'entusiasmo colla quale è stata accolta:

Citazione da: milla - Marzo 17, 2017, 08:17:03 AM
Io quoto, riquoto e straquoto Poker e Micky, sui merdoni non si impara una beata, è il cavallo che insegna quindi se il cavallo è uno strunz che può insegnare?

Non do alcuna colpa a milla, è solo l'espressione delle "nuove tendenze"... prima i cavalieri facevano i cavalli, oggi i cavalli fanno i cavalieri.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 17, 2017, 09:46:28 AM
 :icon_eek: Non ci posso credere.... stai esprimendo un po'  di accordo con l'opinione di un vecchio lallista (me medesimo)....?  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 17, 2017, 11:07:29 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 17, 2017, 08:56:47 AM
prima i cavalieri facevano i cavalli, oggi i cavalli fanno i cavalieri.

Cosa intendi esattamente? Nel senso... la vedi come una cosa negativa che siano i cavalli a fare i cavalieri?

Non so come fosse, o meglio cosa intendi, con "una volta", ma è sicuro che oggi sono i cavalli a fare i cavalieri. Quindi non vedo perché una volta doveva essere diverso.

Ogni grande cavaliere (e non parliamo di cavalieri nati 20 anni fa!) viene associato a quel cavallo che l'ha reso tale. Poi ovvio, non vuol dire che senza quel cavallo il cavaliere avrebbe fatto schifo eh. Però.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 17, 2017, 11:30:01 AM
Citazione da: BigDream - Marzo 17, 2017, 11:07:29 AM
.... ma è sicuro che oggi sono i cavalli a fare i cavalieri. Quindi non vedo perché una volta doveva essere diverso.

Esempio di logica femminile?  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 17, 2017, 11:31:09 AM
oggi, nello sport, senza un cavallo buono non vai da nessuna parte.
di contro, un cavallo eccezionale può portare ai massimi livelli anche un peracottaio.

... e chissà quanti cavalli fenomeni, in grado di saltare 2 metri, ci sono in argentina o in spagna.... cioè, alla fine uno non li cerca neanche dove non si aspetta di trovarli. eppure, sul numero, devono esserci per forza. tanti campioni che nessuno scoprirà mai.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Marzo 17, 2017, 11:40:39 AM
Qua mi devo unire a poker... disciplina diversa ma vedendo gli arabi da endurance e molti loro cavalieri mi immagino
1. Dove la gente veda l'arabo come cavallo difficile
2. Dove arriverebbe come categoria se avessero uno decente in sella
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 17, 2017, 11:46:03 AM
Esatto. Whitaker? Milton. Skelton? Apollo. Guerdat? Nino. (si va bene non è ai livelli di altri, ma sono di parte).

Alex: chiamala come vuoi, sempre logica è. Smentiscimi se vuoi, con tanto di prove però...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 17, 2017, 11:53:19 AM
Citazione da: BigDream - Marzo 17, 2017, 11:46:03 AM
Esatto. Whitaker? Milton. Skelton? Apollo. Guerdat? Nino. (si va bene non è ai livelli di altri, ma sono di parte).

Alex: chiamala come vuoi, sempre logica è. Smentiscimi se vuoi, con tanto di prove però...

Non c'è bisogno di prove: la logica "oggi è così... QUINDI anche in passato doveva essere così..." è femminile   :horse-wink: a prescindere da qualsiasi contenuto e da qualsiasi argomento.

Prima o poi qualcuno parlerà di Harvey Smith?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 17, 2017, 11:56:42 AM
io ho detto "non vedo perché"... non ho detto "è cosi e basta"... anzi, se qualcuno vuole smentirmi con tanto di spiegazioni, sono ben felice di ascoltare e, se mi convince, cambiare idea. Le persone intelligenti cambiano idea.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 17, 2017, 02:55:49 PM
Credo di aver capito il discorso di Raffaele, nel senso che in passato grandi cavalieri riuscivano a tirar fuori il meglio da qualunque cavallo e a far cose egregie con cavalli dai mezzi limitati proprio perché i grandi mezzi dei cavalieri sopperivano a quelli scarsi del cavallo mentre oggi pare che sia il contrario, ovvero che un super cavallo riesca a sopperire alle mancanze di un cavaliere mediocre

Forse è davvero così però noi stavamo parlando di amatori che vogliono imparare e la domanda era se si impara montando cavalli ingranati, strunz, difficili, problematici o no. Nella mia limitatissima esperienza direi di no.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 17, 2017, 03:11:51 PM
ah io ho il mio punto di vista.
nella mia disciplina conta moltissimo la forza. nel senso che se un cavallo non ha i mezzi non li ha e basta. tu puoi essere anche gesu cristo ma se il cavallo non ce la fa a passare un oxer 145 x 140 non è che miracolosamente con te sopra lo fa.
sull'addestramento in piano posso dire che è un pò diverso, nel senso che tutti i cavalli possono piu o meno fare tutto.
con andature piu o meno bene, con piu o meno facilità, però insomma ce la fanno.
nella mia disciplina posso dire quindi che la storia del cavaliere che fa fare grandi cose a un cavallo mediocre non è vera.
c'è uno sforzo atletico importante che non tutti i cavalli sono fisicamente in grado di compiere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 17, 2017, 03:34:41 PM


(http://newsimg.bbc.co.uk/media/images/40692000/jpg/_40692337_harvey203.jpg)Insisto: bisogna analizzare il caso Harvey Smith.

E' noto per tre o quattro cose:
1. essere autodidatta e quindi avere una "cattiva tecnica"
2. essere in grado di vincere gare prestigiose di salto
3. essere in grado di "tirare fuori" da cavalli giudicati così così delle prestazioni eccezionali in pochissimo tempo
4. essere un terribile caratteraccio (squalificato dopo una vittoria per aver rivolto ai giudici un "V sign", che nel linguaggio dei segni anglosassone è segno di derisione oscena se fatto in un certo modo; negli USA significa "cornuto")

Insomma un tipetto interessante.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 17, 2017, 03:39:35 PM
ti sbagli.
che fossero cavalli cosi cosi è falso.
la forza la avevano di sicuro.


ma figaro ma perchè uno deve contestare per una IDEOLOGIA una cosa che è SCIENTIFICAMENTE vera???
pochi cavalli hanno la FORZA per saltare certe gare.
fine della storia.

poi puoi dirmi che era bravo a individuare e trovare i soggetti forti anche dove non ci si aspettava che fossero.
ma non inventiamoci che nel salto se sei un talento basta. NON BASTA. certo, se hai il talento sei enormemente, enormemente facilitato. ma comunque, col brocco della scuola puoi essere chi ti pare ma la potenza non la salti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 17, 2017, 03:52:22 PM
Anche io avevo capito cosa intendesse.. però come ho già detto secondo me non è vero. Come ha detto poker, non vedo come anche il miglior cavaliere del mondo possa far fare cose a un cavallo se non ha la potenzialità (che sul salto sia vero al 100% non c'è ombra di dubbio, ma secondo me anche in altre situazioni).


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 17, 2017, 04:06:37 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 17, 2017, 08:56:47 AM
Oramai leggo soltanto i post di tre quattro utanti di questo inclito,  uno di questo è poker.
Poker ha detto la sua esperienza, mi è molto piaciata, e va bene, non va bene l'entusiasmo colla quale è stata accolta:

Citazione da: milla - Marzo 17, 2017, 08:17:03 AM
Io quoto, riquoto e straquoto Poker e Micky, sui merdoni non si impara una beata, è il cavallo che insegna quindi se il cavallo è uno strunz che può insegnare?

Non do alcuna colpa a milla, è solo l'espressione delle "nuove tendenze"... prima i cavalieri facevano i cavalli, oggi i cavalli fanno i cavalieri.

Milla come molte di voi son convinte che il lallo insegna.... minchiata!

I lalli boni o infami che siano non insegnano nulla al cavagliere, fosse per loro lo scaricherebbero e tornerebboro a brucar l'erbetta.

La ditione corretta sarebbe: "il lallo, specie quello infame, ti fa imparare"... c'è magna differentia tra insegnare e imparare.

Vi ricordate: "mettez le gamin dessus", (rimettete il bimbo in sella)?
Quel gamin/quel ragazzino diventò Fillis uno dei più straordinari cavallerizzi di tutti i tempi; Mancinelli, prima di diventare "il cavaliere"  faceva saltare catenacci arruginiti e metteva in riga i lalloni dei pargoli della bona società itagliana; d'Aure, per puro sollazzo e per confermare il suo formidabile asetto andava a montare polledri servaggi, lalli infami e stalloni da monta poco propenzi alla "collaborazione", Tom Bass ebbe i suoi più grandi successi con due lalle: una infamissima, un'altra sensibilissima al limite della pazzia.
Baucher, per scommessa, sistemò Gericault in un mese, e per principio (per risparmiare) comprava "lalli difettati", Oliveira rifiutò lalli di gran lignagio che gli furono offerti e continuò la sua campagna prolusitani...
Posillipo era una specie di attaccapanni e con quell'accrocco Raimondo ci vinse di tutto, Halla era una lalla difettata (più alta di dietro che davanti) e Winkler è entrato nella leggenda con quella lallina; Ambassador sotto il culo di Mancinelli ha vinto una Olimpiade... il lallo aveva 6 anni... nu picciliddru!  Schockemoehle grazie a Deister - che sembrava un incrocio tra un lallo e un cammello - è diventato quello che é; infine Jappeloup, un bastardo nanerottolo al quale - in Francia - hanno fatto un monumento.

Poker ha ragione, la nuova tendenza è questa: costruire lalli per tutte le esigenze e - siccome i campioni non si fabbricano in serie - per un crack ci sono 10 lalli ottimi; 100  buoni "normali"; 300 scadenti ma tutti vanno venduti al miglior prezzo.

E quì la macchina - ben oliata - composta da: allevatori, commercianti, gambegabe, gestori di maneggi entra in azione... io ne ho visto di schifezze che voi umani neanche potreste immaginare, ecco pereché da decenni ho schifiato l'ambiente equestre itagliano.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 17, 2017, 04:24:46 PM
E' abbastanza lapalissiano che se un cavallo fa una potenza, vuol dire che ne aveva la potenzialità; e che se non  ce l'aveva, la potenza non l'avrebbe fatta.

Il difficile è dirlo PRIMA, dopo che l'ha fatta, son capaci tutti....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 17, 2017, 04:26:59 PM
beh la tendenzadi comprare super cavalli c'era pure nell'epoca d'oro del salto ostacoli.
se si va a vedere tutti all'inizio compravano "in casa", a km zero (che poi non vuol dire, anche Mattie Brown, che sembrava un purosanguino da siepi, è figlio del grande Battleburn, che ha dato altri fenomeni come - per dirne uno - Boomerang). poi già negli anni 70 il mercato diventò globale.
se Harvey Smith all'inizio ha montato un saaaacco di cavalli Irlandesi (come Eddie Mecken, per altro) con tanto sangue, però è anche vero che negli anni si è differenziato comprando in Belgio, Austria, Germania (Graf, Galaxy, Cadnica,Volvo, Shining Example Olympic Star - preso che era già un big - Fernando - preso che era già un big).
Ah, sai come si usava fare per fare gli scopritori di fenomeni?
si cambiava nome.
Sanyo Tecnology è in realtà Fernando e Sanyo Sanmar è in realtà Olympic Star.
E a dimostrazione che fossero davvero DAVVERO buoni cavalli, posso dire che buona parte di essi furono montati in concorsi ai massimi livelli (vincendo) anche dai suoi due giovanissimi figli Steven e Robert.

Io sono veramente VERAMENTE appassionato di salto ostacoli. ma davvero. Ho una venerazione infinita per tutti i big, soprattutto per quelli del periodo degli anni 80.
Erano dei talenti veri, delle bestie senza paura, degli dei.
Però sotto la sella avevano anche loro delle creature fuori dal comune, specie per quel periodo di brocchi.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 17, 2017, 04:36:23 PM
Cito a proposito di Harvey Smith e mi scuso se non traduto, traduca chi conosce bene sia l'inglese che il salto ostacoli.

Yet still he kept winning, with further victories in the Nations Cup and at Hickstead. By
this time his sons. Robert and Steven. had also developed into top riders, and during
the early 1980's 'Smith and Sons' dominated the British show jumping scene.

Harvey based his riding style on two great competitors - Englishwoman Pat Smythe and
Italy's Raimondo d'Inzeo. Both rode in a well-balanced, bouncy manner, which takes
little out of the rider, and following their example had undoubtedly prolonged his career.

Yet other factors had been important too. One is his tremendous horsemanship. shown
by the way he has coaxed excellent performances from indifferent horses. Another is
Harvey's own character; he had always ridden with great guts and determination.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 17, 2017, 04:43:23 PM
si ho capito, scrivono anche cose incredibili dei D'Inzero, per dire...
e certo, se ho 500 cavalli all'anno, gratis, tra cui scegliere, vedi che cavo fuori fenomeni pure io.
io sono appassionato di salto ostacoli e di genealogie e ho detto quello che sapevo. vuoi dire che son ca**e? va bene, sono ca**e, vivo lo stesso con le mie genealogie e tu con le tue idee romantiche.

comunque anche adesso si cambiano un sacco i nomi dei cavalli.
lo sapevate che Fibonacci (Meredith Micheals Beerbaum) si chiamava Fendi? Che Guccio (Edwina Tops Alexanders) si chiamava Vleut e che Hello Mr. President (Scott Brash) si chiamava Comme D'Api Jr?
ovviamente sono tutti figli di top sire....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 17, 2017, 05:07:47 PM
Non prendertela; stavo solo citando una fonte (la prima che ho trovato) che afferma che Smith era straordinario per "indurre prestazioni eccellenti in cavalli mediocri". Giusto per documentare che non è una cosa che mi sono inventato. Dopodichè, di equitazione agonistica ad alto livello non so nulla e non capisco nulla; riporto semplicemente opinioni altrui - che si accordano però con altre opinioni sparse che raccolgo e con la insignificante esperienza che ho, che mi consente, alle volte, di verificarle (a infimo livello); un po' come quando discuto con altri esperti (dovresti vedere come mi "guardano strano" quando discuto di informatica o di idrologia o di scienze forestali o di mascalcia con i rispettivi professionisti....).



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 17, 2017, 09:26:32 PM
e anche mancinelli si comprò a peso d oro cavalli già stellari come ideal de la haye di michel robert!!
non ci vinse tanto come con abassador ma comunque tanto!!
Titolo: Convergenze evolutive
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 18, 2017, 03:12:41 AM
(http://www.modelhorsecostumes.com/sitebuilder/images/af4rt-362x281.jpg)

(https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/236x/5f/00/77/5f0077842420a9b447ba05abb6ca8939.jpg)

(https://2.bp.blogspot.com/-VQ4TSWB-fQk/WMyMFiHE8HI/AAAAAAAANYk/p8Ea8lBs7-IUpALlgVZtOCqFOL1JzTqwQCLcB/s320/fotobardella.jpg)


(http://www.aleleder.com.ar/images/polo-01.jpg)


https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/search?q=evolutive
Titolo: Professionisti.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 18, 2017, 03:14:33 PM
Cu è riccu d'api (oppure capri)  e di jumenti è riccu ma nun'avi nenti. - Chi possiede api (oppure capre) e cavalli è ricco ma non ha niente.

Il professionista equestre cognosce perfettamente - forse a sua scajola - questo antiguo detto siculo e si comporta di conseguenza.

Da questa consapevolezza nascono le magne schifezze che vediamo giornaliermente perpetrare dai "professionisti" del mondo dei lalli, tradotto vuol dire che il prof. deve approfittarsi di ogni situescion, deve cercare di inculare il più possibile l'entusiasta lallista perché tutto è aleatorio, oggi hai un lallo che vale un 10.000/5000/2000  euri, domani, per una colica, per un incidente, per una distrazione, per una ingranatura hai un pezzo di carne che vale 400 euri.

Non parlatemi di professionisti "seri" che vi do una testata in faccia, nessun professionista - serio o allegro che sia - si tiene un lallo che ha rotto per senzo di responsabilità, per "serietà".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Marzo 18, 2017, 04:20:26 PM
Io ne conosco uno. Ha avuto in regalo una cavalla e l' ha tenuta fino alla fine, seppure inutile. Nonostante il donatore, saputo che la cavalla si era ammalata ed era solo un peso, si fosse offerto di riportarsela a casa.

Ogni regola ha le sue eccezioni :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: LarryilMatto - Marzo 18, 2017, 06:54:08 PM
Citazione da: PokerFace - Marzo 17, 2017, 03:11:51 PM
ah io ho il mio punto di vista.
nella mia disciplina posso dire quindi che la storia del cavaliere che fa fare grandi cose a un cavallo mediocre non è vera.

.Però devi credere alla mia storia... cioè quella del grande cavalio che viene miracolosamente ingranato dal mediocre cavaliere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 18, 2017, 07:58:56 PM
Le affermazioni su cavalli straordinari e cavalieri straordinari sono affascinanti, ma non riguardano personalmente nessuno di noi, o quasi.

Mi interessa molto di più la normalità; ossia, mi interessano gli obiettivi che può raggiungere un cavaliere normale, con un cavallo normale.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 18, 2017, 08:52:45 PM
Citazione da: Bubba - Marzo 18, 2017, 04:20:26 PM
Io ne conosco uno. Ha avuto in regalo una cavalla e l' ha tenuta fino alla fine, seppure inutile. Nonostante il donatore, saputo che la cavalla si era ammalata ed era solo un peso, si fosse offerto di riportarsela a casa.

Ogni regola ha le sue eccezioni :horse-wink:


Bé, quelo che dici è una banalità... puretroppo, di recentissimo, ho saputo di un episodio così vomitevole, che ha superato la sopportatio del mio stomaco che pure è - da illo tempore -  abbondantemente "coperto di peli"; la regola nei nostri ambientini, il modus operandi dei baldi gambegambe, dei  seri gestori di maneggi, delle giulive  cape,  degli honesti commercianti di lalli - di solito -  è questa,: vannu circannu scecchi morti pi livarici i ferri... è gente che va in cerca di asini morti per toglierci i ferri... che intende; che ci sono persone che vanno cercando le grandi disgrazie/i seri ploblemi altrui per cavarne miseri vantaggi.

Loso loso, è gente che esiste in ogni campo, fanno jl nobile servitio di sciacallaggio, la lieta attività di usura, li cognosciamo e li ricognosciamo bene, mentre - in campo equestre - son personaggi dai quali non ci aspetteremo questi comportamenti, dovrebbero fare il loro mestiere di gambegambe, gestori di maneggi ecc. ecc.


Titolo: Quando si tratta di cavalli diffida di tuo padre.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 19, 2017, 07:34:17 PM
    "Quando si tratta di cavalli diffida di tuo padre", è un vecchio proverbio cui accenna Erasmo da Rotterdam nel suo "Hippoplanus"... lo riporto per puro scrupolo perchè il detto era certamente valido a quei tempi... oggi - nel mondo dei lalli -  circolano soltanto honeste, disinteressate, brave persone "n'est pas?".   

Pur senza cognoscere l'autore dello "Elogio della Follia", i miei veci, fin da infante, mi inculcarono questo concetto, malgrado ciò, presi anco io un paio di bidoni.

A parziale discolpa dei "professionisti" devo dire che una delle attività con il più "alto rischio d'impresa" e con costi di gestione talmente onerosi e quasi mai pianificabili è quella del "maneggio", ragion per cui gli incassi son quasi mai remunerativi se non in costosissime strutture di alto lignaggio riservate ad una stretta elite di "paperoni".

Eppure, aprono (e chiudono) nuove attività equestri, quelle che resistono lo fanno a prezzo dello sfruttamento della mano d'opera, dello sfruttamento dei lalli, dello sfruttamento dei lallisti,  della evasione di tasse, dell'elusione drgli obblighii di legge e dei ricavi - ove possibile -  da attività collaterali non propriamente equestri: ristorazione, eventi, ecc.

Generalmente, si apre un maneggio "per passione", dopo un anno, ci si accorge che i conti non tornano e allora o ci si comporta come sopra o si chiude o qualcuno deve ripianare i conti con migliaia di euri all'ano.

Dunque, l'insegnamento dell'equitazione et la formazione di boni lalli sono ultimo dei ploblemi che si pone l'allegro gestore di maneggio e l'ardito  gambegambe che, oltretutto, devono lisciare le ragasse per il verso del pelo, altrimenti queste se ne vanno dalla lieta concorrenza.

Loso loso, ci sono le eccezioni... ma ditemi, non è forse questa - che ho descritta - la regola?

Dunque, diffidate ragasse, diffidate... anche di vostra matre.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 19, 2017, 08:02:41 PM
diffidate dagli istruttori che non montano a cavallo, che non salgono a risolvere i problemi quando ci sono.
diffidate degli istruttori che non domano.
diffidate dagli istruttori che non gareggiano.
diffidate da quelli che parlano e non dimostrano.
per il resto, ci sono bravi cavalli dovunque, ma spesso bisogna ripulire il rubino dalla me**a in cui è rappreso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 19, 2017, 09:12:31 PM
In percento, a occhio e globalmente, di quanti istruttori bisogna diffidare?
E di che percentuale degli altri numerosi professionisti del ramo?

Una la so: 100%; vale per i commercianti di cavalli.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 20, 2017, 02:14:24 AM
Citazione da: PokerFace - Marzo 19, 2017, 08:02:41 PM
diffidate dagli istruttori che non montano a cavallo, che non salgono a risolvere i problemi quando ci sono.
diffidate degli istruttori che non domano.
diffidate dagli istruttori che non gareggiano.
diffidate da quelli che parlano e non dimostrano.
per il resto, ci sono bravi cavalli dovunque, ma spesso bisogna ripulire il rubino dalla me**a in cui è rappreso.

Quelo che scrivi èsula dal tema che ho proposto, io parto dalla situescion "a monte" della tua risposta, cioé dal fatto che la "impresa" maneggio è in partenza fallimentare se non condotta coi sistemi/coi sotterfugi che ho illustrato.

La situescion è stata ulteriormente gravata dalla nuova utenza, dalle nuove tendenze;  traduco: dalla femminizzazione del mondo del lallo e dal vorticoso continuo ricambio delle ragazzine che quasi tutte abbandonano il lallo superata la pubertà ma vengono rimpiazzate velocemente dalle "sorelline" più piccole, questa è la realità,, di conseguenza, le strutture si adeguano a quest'andazzo trascinando sempre più in basso la qualità dell'insegnamento dell'equitazione e dell'addestramento dei lallii per non parlar del completo abbandono della culutura equestre... non mi interessano le liete eccezioni alla poker - al quale va tutta la mia considerescion - ma l'analisi dell'andazzo generale.

Come dissi, questi miei ragionamenti partono da una schifezza, da una situescion vergognosa della quale di recente seppi... e non si tratta di fatti contingenti alla disastrosa "questione meridionale" che - puretroppo - vivo, quelo che ho prima descritto, sulla gestione dei maneggi, accade tal quale anche in norditaglia, confermatomi da amici piemontesi, lombardi e toscani... convincetemi del contrario.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Marzo 20, 2017, 08:07:20 AM
Citazione da: alex - Marzo 19, 2017, 09:12:31 PM
In percento, a occhio e globalmente, di quanti istruttori bisogna diffidare?
E di che percentuale degli altri numerosi professionisti del ramo?

Una la so: 100%; vale per i commercianti di cavalli.  :icon_rolleyes:

Per me diffidare sempre. Sempre.
Forse per assurdo e' meno facile esser fregati da un " top trainer", gente che e' sulla bocca di tutti e a ogni cosa che fanno viene riportata amplificata. Gente che ti sceglie il cavallo e ti porta in gara con quella bestia lì. E quindi cerca davvero l' equino giusto. Perche' poi le domande, se uno ha un cavallo da paura o una bestia infame son sempre " con chi monti? Dove hai preso il cavallo?".

Ma appena scendi un filino sotto... Dagli amici mi guardi Dio, come di suolo dire.
A me han proposto una serie di bestie rotte, di proprietà dell' amico di turno del gestore.
La scena era circa questa: era in vendita una bestia decente. Non facevi in tempo a pensarci che appena il gestore se ne accorgeva ti fermava con " quel cavallo e' già destinato a x".
Pausa " x vende il suo, e' una bravissima bestia, lui però adesso vuole qualcosa di più.. Ecc.. Ecc.."
Perché la realtà e' che le bestie rotte mangiano. E se non te ne liberi in fretta e si diffonde la voce poi non lo piazzi più.
E così vai con il veterinario di primo mattino, le visite non fatte sulla fiducia, la fregatura all' ingenuo. E quando pure l' ingenuo fa un minimo di esperienza e si accorge che il suo lallo marca dalle mie parti la risposta e' : non e' zoppo, e' lui così ".
Frase assolutamente senza senso che ha il potere di rassicurare il proprietario che continua a montare lietamente la bestia sofferente.
Taccio su tutto il nero che girava, le creste sulle ferrature, vermifughi, patti col veterinario...
Se dovessi comperare un altro cavallo non saprei dove andare.
Forse han ragione gli arabi " chi non sa comprare compri giovane"

Scusate il lungo post
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 20, 2017, 10:42:00 AM
Situazione deprimente.

Essendo un maneggio un'attività con forti spese ed alti rischi, è logico pensare che il costo giusto sia alto - fermo restando che l'alto costo di una merce/di un servizio non è, in sè, garanzia di valore; può essere solo un bidone maggiore (se l'alto costo non è correlato ad una alta qualità).

Mi domando: com'è la situazione all'estero, in paesi dove l'equitazione è, almeno a quanto si dice, di qualità migliore? Quanto costa una pensione, quanto costa una lezione, quanto costa un cavallo "buono ma del tutto normale"?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 20, 2017, 02:50:20 PM
Già, alto rischio, forti spese, ma costi bassi... un controsenzo ma è così.-

Castelvetrano circa 30.000 abitanti 5 maneggi, in proporzione la provincia di Roma - 4.5 miglioni di abitanti - dovrebbe avere 750 maneggi, invece ne ha 214: http://www.maneggionline.it/maneggio/provincia/Roma/42.

Non sono aggiornato sui costi attuali delle penzioni e dei pacchettiletioni , ma data la concorrenza, si va verso i  "prezzi stracciati" e le schifezze di cui dissi, sono la norma

Per contro cognosco benissimo tutti i gestori e i gambegambe. tutti fanno esclusivamente s.o. - ovviamente a livelli miserrimi - e tutti cercano di attingere clienti dalle squole alimentari... e dove se no? Offrendo periodicamente pacchetti promozionali.

Non sono al corrente della situescion all'estero, ma,  visti i risultati, le politiche per lo sport in generale devono esser ben differenti dalle nostre, basta guardare i risultati alle Olimpiadi di Germania, Cina e Usa, i loro "sistema paese" - così differenti  - creano le condizione per selezionare i campioni.

Le pochissime eccellenze che riusciamo ad esprimere negli sports: Mennea, Panatta, Pantani, Simeoni, gli Abbagnale ecc. ecc.  son frutto di sacrifizi, attitudini e talenti personali.

Da noi non esiste - tranne che per il calcio - l'organizzazione di massa dello sport che dovrebbe partire nelle squole fin dalla prima infanzia, la stessa cosa dicasi per la mosica che dovrebbe esser inzegnata per legge dalla primina fino alla maturità... sport e cultura sono il collante di tutte le vere nationi, ergo, non siamo una nazione... ve ne siete accorti?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 20, 2017, 03:43:22 PM
Ebbene, di recente sono stato chiamato per sistemare un cavallo che, a detta dell'istruttore, non gira, fa quel che vuole ecc.. L'ho visto montato dal ragazzino (16 anni, un bulletto, a cavallo da 10 anni, bella mano e bell'equilibrio) e in effetti non è stato in grado di fare un semplice percorso di barriere a terra al galoppo. Non solo gli si sbisciava nelle girate ma addirittura lo portava fuori nelle linee dritte. Anche al trotto non riusciva a tenere il cavallo sulla pista, ad entrare negli angoli ecc. Io li per lì ho visto che era un cavallo di carattere, tenuto tutto sommato buono dal fatto che sopra c'era un ragazzino che non lo prendeva di grip e che si faceva portare in giro. E quando son salito io mi aspettavo che il cavallo si ribellasse, si mettesse in piedi, facesse difese brutte. Invece no. A parte cercare di andare dove voleva lui (finendo anche nella siepe) non ha fatto nessuna difesa. In 10 minuti avevo il cavallo che girava, andava dritto bene, stava in mano e ho fatto anche un percorsino di 1 metro, giusto per mettere direzione e idee chiare. Ora io mi chiedo. Com'è possibile ridurre un ragazzino e un cavallo in questo stato? Lasciare che un problema di semplice risoluzione si accumuli per mesi e mesi? Ve lo dico io come. L'istruttore non monta i cavalli degli allievi, non li raddrizza. Eppure è una cosa che dovrebbero fare tutti, per sentire il cavallo, per sentire dove sta il blocco. Ecco dove sta il problema in Italia. Gli istruttori non sono bravi cavalieri. Ma nemmeno decenti cavalieri. Se montassero a cavallo saprebbero salire e sistemare i casini, sentire dove sono i problemi, sentire l'animo del cavallo (e mi spiace, lo senti solo se pesti il sedere sopra la sella... lì senti il cavallo, cos'ha in mente, come reagisce, cosa pensa, cosa lo fa fremere, cosa gli fa trattenere il respiro, accelerarlo). Ecco perché io non sopporto gli istruttori. Io vorrei che – per le discipline olimpiche – potessero fare gli istruttori solo coloro che hanno accumulato determinati meriti sportivi (non necessariamente solo agonistici), montando, domando, addestrando, vincendo, dimostrando di saper interpretare il cavallo. Meriti sportivi + corso istruttori. Allora si che avremmo una fantastica equitazione nelle discipline olimpiche. Cavalli che funzionano e proprietari contenti, che possono imparare e divertirsi e progredire in sicurezza. Mi spiace, potete dirmi tutto quello che volete: che l'insegnamento non centra con le coppe, che ci sono ottimi insegnanti di lettere che non hanno scritto la divina commedia ecc. Però un cavallo non è una materia inerte, che puoi aver semplicemente studiato. E' un essere vivente, ha le sue idee, può anche essere pericoloso: a differenza di Manzoni spiegato male ti può spezzare le ossa. Se non sei in grado di risolvere in sella un problema o, meglio, di prevenire il suo insorgere, non sei un degno istruttore. Ma nemmeno per i principianti, perché è proprio di loro che spesso i cavalli si prendono più gioco e che incasinano le situazioni. I cavalli, se non sono messi in quadra, diventano confusi. E quando sono confusi confondono anche il cavaliere. E quando cavallo e cavaliere sono confusi è pericoloso. Nella migliore delle ipotesi uno smette di montare, e il cavallo ormai infame va venduto chissà dove. Nella peggiore, l'allievo si fa male. Meditate su questo, o istruttori di questo forum. Non tutti quelli che hanno la passione per i cavalli devono lavorare tra i cavalli. E se proprio proprio si vuole lavorare tra i cavalli senza essere provetti (anzi, eccellenti) cavalieri, si può sempre fare il groom o lo stalliere e lasciare l'insegnamento a chi è capace (anche) di montare bene a cavallo. E preciso che io non insegno e mai insegnerò – a parte fare il tappabuchi in maneggio solo perché un giorno son tutti in gara e qualcuno deve sostituirli – e non mi interessa  perché mi schifa avere a che fare con le persone, preferisco i cavalli. 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 20, 2017, 03:49:06 PM
Citazione da: PokerFace - Marzo 20, 2017, 03:43:22 PM
Io vorrei che – per le discipline olimpiche – potessero fare gli istruttori solo coloro che hanno accumulato determinati meriti sportivi (non necessariamente solo agonistici), montando, domando, addestrando, vincendo, dimostrando di saper interpretare il cavallo. Meriti sportivi + corso istruttori. Allora si che avremmo una fantastica equitazione nelle discipline olimpiche.

Tempo fa avevo aperto un topic riguardo agli istruttori troppo giovani, dove dicevo tra le altre cose quello che stai dicendo tu. E mi sono "saltati addosso" tutti dicendo che non c'entrava niente. Ecco, meno male qualcun'altro che lo dice. Io non avrò esperienza ma di questo sono sicura. Senza tot esperienza non si può essere un buon istruttore. Finché bisogna insegnare le basi ai bambini ok ci può ancora stare, ma non oltre. E anche se dovessi conoscere bravi ragazzini che a 16 anni montano già bene la penserò sempre così. Perché per fare esperienza bisogna montare per molti anni. E fare molte esperienze con molti cavalli. E ci vuole tempo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 20, 2017, 04:01:53 PM
Ripenso alla mia "storia equestre" e ricordo che, ultraquarantenne, la mia "istruttrice" è stata una ragazza di 18 anni. Eppure, nonostante l'età, aveva alcune delle caratteristiche elencate da poker: esperienza di gare (completo, cross, dressage), immagino a livelli bassini, capacità di doma e riaddestramento, piena disponibilità a montare in sella ai cavalli e sistemarli se noi principianti li incasinavamo. D'altronde, i cavalli erano i suoi. Il suo maestro era stato un anziano, severissimo istruttore di quelli di una volta.

Il mio percorso è stato analogo a quello delle zotiche reclute di Caprilli: poche balle, e andare; su e giù per gli argini; fuori del maneggio, dopo poche lezioni, in gruppo, e dopo pochissimo tempo (poche settimane!)  via da soli in campagna, ad arrangiarci, in sella a cavalli non facili.

Ovviamente sono rimasto per sempre "segnato", abbastanza grezzo; però mi sono molto divertito, e continuo a divertirmi.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Marzo 20, 2017, 05:04:16 PM
Poker ha (come spesso succede) ragionissima però, oltre a saper domare, addestrare, ai meriti agonistici ecc. va aggiunto che un istruttore deve anche saper insegnare, sembra una banalità ma nel mio piccolissimo ho incontrato diversi istruttori bravissimi nella doma, addestramento ecc. agonisti o ex agonisti di livello rispettabile ma totalmente negati per l'insegnamento. Credo che entrambi gli aspetti siano imprescindibili.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 20, 2017, 09:35:33 PM
Ragasse, ma di cossa state parlando?

Dei singoli hasi me ne strasbatto i cabasisi, la realtà è che - puretroppo - le "nuove tendenze" ci portano/ci hano portato alla situescion che vediamo e che definire disastrosa è poco... se la Truppa si piazza 18esima alle Olimpiadi viene salutata come un "miracolo" e se nessuno si ricorda di un nostro cavagliere vincente nel s.o. a livello di elite negli ultimi 40anni  vorrà pur dire qualcosa, o no?



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 20, 2017, 10:48:24 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 20, 2017, 09:35:33 PM
...
e se nessuno si ricorda di un nostro cavagliere vincente nel s.o. a livello di elite negli ultimi 40anni  vorrà pur dire qualcosa, o no?
...

Spetta un attimo. Quarant'anni? E allora, che c'entrano le "nuove tendenze"? Non sarà che confondi la causa e l'effetto? Perchè non ci son santi, prima viene la causa, e poi l'effetto, dice Lapalisse.

Ma se le "nuove tendenze" sono l'effetto e non la causa, allora la causa vera qual'è?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 21, 2017, 06:10:14 AM
vuol dire  che non c'è più l'esercito che ti mette a disposizione centinaia di cavalli, trasporto, concorsi ec
non farti film, la patonza non centra nulla con la mancanza di medaglie.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 21, 2017, 09:38:17 AM
La risposta di poker è parzialissima, anco in Francia, Germania, Inghilterra, Olanda ecc. il sapere ecuestre/lo sport equestre era in mano ai marmittoni e sia le nationi vincenti che quelle perdenti sono uscite egualemente distrutte dalla catastrofe delle II guerra mondiale.

In 70 ani, in Itaglia, ci son stati 3 topraiders a livello mondiale e solo nella specialità del s.o; evidentemente non considero il Checcoli un topraider perché vinze una medaglietta d'oro olimpica grazie ad una situesion roccambolesca e, niente aveva fatto prima di Tokio, niente fece dopo, lo stesso per Roman, medaglia d'oro a Mosca, ma senza confrontarsi con tuti i concorrenti più validi che disertarono quela Olimpiade per politica.

Nello stesso tiempo,  in Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera ecc, oltre i "mostri sacri" son passati molte centinaia di topraiders in ogni specialité e da militari tutti i concorrenti son diventati civili.

Solo in Itaglia c'è controtendenza... i toppetti de noartri, appena possono, tornano a mangiar dalle marmitte, a prendere il lauto stipendio di caporalmaggiore, ma questo accade non solo coi lalli, anco con l'atletica, il sollevamento pesi, il canottaggio ecc. ecc. tute le armi ma anco la finanza e la polizia e la forestale, hano i loro gruppi sportivi che assoldano (fanno diventar soldati, appunto) i giovini più o meno promettenti... Valentina Truppa - una mezzacalzetta a livello mondiale - e appuntata dei carrabbinieri... non credo che abbia fatto mai un "posto di blocco" e forse non sa nemmeno maneggiare un'arma.

Perché è accaduto/accade tuto questo?

E quì ci vuole una analisi sociologica così nomata: Analisi dei differenti rapporti tra l'esercito e la società civile in Itaglia rispetto alle altre nationi europee.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Zarathustra - Marzo 21, 2017, 10:00:04 AM
Probabilmente - anzi, verosimilmente - è una questione di popolarità.
Nel nostro paese solo il calcio (e in misura minore qualche altro sport tipo il basket o il tennis) attrae pubblico pagante, consentendo agli atleti di mantenersi e quindi essere professionisti esclusivi.
In tutti gli sport "minori" non si combina il pranzo con la cena, giocoforza occorre una forma di "assistenza pubblica" come quelle che hai ricordato.
Essendo parziale, soggettiva e limitata, l'effetto è modesto e solo a posteriori, nel senso che non si investe sui vivai giovanili, non c'è un "sistema" organizzato (allevamenti, scuole, etc.)
L'equitazione poi ha l'aggravante di una certa onerosità, non è sport praticabile da tutti e ovunque.
In altri paesi è stato creato un circuito virtuoso interesse del pubblico - produzione di cavalli - indotto economico che porta soldi, lavoro, e infine risultati.
I suppose.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: AnnaQ - Marzo 21, 2017, 10:22:31 AM
In Germania e in tutti i paesi nordici l'associazionismo c'è e funziona in tutti i campi, non solo nell'equitazione.
Per fare un esempio, non so quante migliaia di vigili del fuoco volontari ci siano in Germania: quanti invece nel sud Italia che brucia ogni anno?

Poi dopo la seconda guerra mondiale non è che l'arruolamento sia così ben visto. In Italia invece fare il militare è considerato un lavoro come un altro, anzi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 21, 2017, 11:29:26 AM
In pratica l'arruolamento nell'esercito per gli atleti è una italica furbata. Gli si può dare uno stipendio per un lavoro che non fanno, con il patto che invece ne facciano un altro. A vita o quasi.

Mi ricorda un'altra furbata, quella USA, in cui l'accesso a prestigiose università viene assicurato per meriti sportivi, e non per meriti culturali. Suppongo che anche gli esami siano molto "addolciti". Ma almeno quella furbata dura di meno, immagino che dopo pochi anni si entri nel circuito sportivo professionale.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 21, 2017, 02:13:57 PM
All'epoca di Panatta, i circoli del tennis videro un incremento statosferico dei loro iscritti, quando Azzurra si qualificò per la finale di Coppa America, tutti ciacolavamo di: boline, di spinacher, di strambone, di mezzomarinaio di poppa e di babordo come veci lupi di mare,
Ai tempi seguivamo le liete imprese dei D'Inzeo, degli Hoppes, degli Orlandi, dei Mancinelli e degli Angioni (Stefano), da adolescente imparai, dalle spiegazioni del mitico Giubilo, cosa fossero: oxer, rustico, gabbia, doppiagabbia e macerione, così come seguivamo le imprese del biondo Tornese , di Crevalcore e di Ribot per non ciacolar di Bartali, Coppi, Nencini, Magni, Baldini e Gagliardoni e quì mi fermo

Dunque, specialmente i ragazzini, hanno bisogno - nello sport - di "idoli" da seguire, da ammirare, da emulare... una squadra di dressage vincente ai ueg e alle Olimpiadi sarebbe la miglior promozione dell'equitatione in Itaglia, invece, in 100 e passa ani dalla nascita di questo sport, mai e ripeto mai, abbiamo avuto una squadra nazionale  di dressage da presentare nelle top manifestescions, daltronde i zompazompa schifiano il dressaggio... non hanno capito una beatissima minchia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 21, 2017, 03:06:53 PM
il dressage è come il curling.
dopo 10 minuti stai dormendo con la bolla al naso.
difetta completamente di adrenalina.
certo che lo facessero con i mustang selvaggi sarebbe più divertente (per lo meno per lo spettatore).

la realtà è che lo sport non è più affascinante per i giovani.
la fatica. la dedizione. la sconfitta. la rinuncia.
non sono più interessanti. gli idoli moderni sono attori, veline, cantanti, figuranti, opinionisti da salottino.
è il mondo dell'apparire che attira.

oggi ho letto la storia di  Christopher Knight, il tizio campato in solitudine 27 anni in una foresta. nell'articolo c'era trascritto un pezzo di un'intervista rilasciata dal tizio: «È complicato. La solitudine aggiunge valore alle cose preziose. Non posso ricredermi su questo. La solitudine ha aumentato la mia percezione. Ma c'è una cosa strana: quando ho applicato a me stesso la mia percezione aumentata, ho perso la mia identità. Non c'era un pubblico, nessuno per cui esibirsi. Non c'era bisogno di definirmi. Sono diventato irrilevante. (...) I miei desideri se ne sono andati. Non volevo niente. Non avevo nemmeno un nome. Per metterla in modo romantico, ero completamente libero»

Per la nostra società è sempre più importante avere un pubblico. Se non ne hai (o se ne hai poco) perdi anche la tua identità, per certi versi smetti di esistere.
vai a vedere un concorso. ci sono i cavalieri professionisti e poi centinaia di ragazzine belle, ricche, firmate dalla testa ai piedi, con cavalli che costano come automobili o appartamenti. ragazzine che, salvo le dovute eccezioni, non vanno a dare da mangiare al cavallo la mattina presto, hanno il groom, non caricano e non scaricano, mantengono i pantaloni bianchi candidi da mane a sera.
è evidente che sono lì per avere un pubblico e per fare - in un certo senso - una gara. ma non una gara che serve allo sport, alla crescita tecnica, alla carriera agonistica. una gara contro le altre ragazzine, a chi è migliore (e non solo, non tanto, in sella).

anche quella parte di equitazione agonistica che sopravvive, sopravvive solo per il fatto che è utilizzata come palcoscenico, per avere un pubblico.
prima era diverso. l'ho già detto. eravamo tutti sporchi e sudati e se anche eri squattrinato e montavi le merde e facevi eliminato sul n. 1 nessuno ti canzonava o ti giudicava o ti schifava. eravamo tutti fratelli, tutti amici, amavamo tutti lo sport e i cavalli e non c'era nulla che non saremmo stati disposti a fare per poter montare a cavallo.
a nessuno importava la marca dei tuoi pantaloni o del tuo cap o la genalogia del tuo cavallo. oggi i cavalieri stanno scomparendo. quante delle giovani promesse di oggi si sveglieranno la mattina, a 60 anni, a fare i box come fa ancora adesso Roberto Arioldi? quanti - anche da affermati campioni - monteranno i puledri appena ritirati dal paddock nelle 4 anni? quanti si tireranno il campo da soli e dormiranno col groom sul camion in concorso?
è cambiato lo scopo per cui si pratica l'equitazione sportiva.

questa è la società dell'immagine.
se non hai il tuo pubblico, semplicemente non esisti.

o forse è solo che oggi ho le palle girate, chi lo sa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 21, 2017, 03:16:52 PM
Quanto hai ragione poker.

Meno male c'è ancora quel 10% che non è composto da ragazzine viziate ma sono uomini o donne che hanno ancora la passione (quella vera), che li fa andare alle 6 a dar da mangiare ai cavalli, che montano con la polo di 10 anni prima che di bianco non ha più manco il cartellino, che finita la loro gara vanno ad aiutare quell'altro cavaliere perché nonostante sia un gran professionista, non ha il groom e ha 3 cavalli nella stessa categoria. E poi magari ci si guarda il GP insieme.

Pochi ma ci sono, grazie al cielo. E se si ha a che fare con queste persone, allora andare in gara rimane ancora un piacere
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 21, 2017, 03:32:54 PM
Tutto quello che ha detto Poker ha un senso. Ma: i cambiamenti sociali a cui allude sono un fenomeno globale. Quello di cui parliamo qui invece è un fenomeno italiano. C'è una particolarità specifica del nostro paese.

Nella nostra storia, ci sono delle improvvise esplosioni di eccellenza, e poi basta, per decenni e per secoli. La spiegazione è semplice: non c'è l'ostinazione, la tenacia, di fare della ricerca dell'eccellenza un sistema. L'eccellenza è un casuale effetto di fatti casuali o contingenti. Non è il risultato di un progetto perseguito con metodo.

Raccogliendo i vecchi trattati di equitazione, è impressionante la differenza fra la letteratura francese (sistematica, continua, dal 1600 ad oggi) e i "buchi" in quella italiana (eccellenza nel 1500, qualcosina nel 1600, poi praticamente nulla più). Perfino la brillantezza della meteora caprilliana ha lasciato assai poco come scritti (evidentemente il fare era più importante che lo scrivere su come fare).

Comunque la si consideri, mi pare che la malattia sia cronica: le ragasse c'entrano assai poco.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Marzo 21, 2017, 03:38:25 PM
Scusate per il piccolo OT, ma comunque è vero, si investe sugli sport che hanno pubblico (com'è normale che sia, purtroppo): il dressage potrà essere bello da praticare, e potrà essere bello da guardare per quelli che lo praticano, ma se pensiamo al pubblico medio non ce n'è, non attira, annoia. Mia madre viene ogni tanto a vedere qualche gara di salto pur non capendo una mazza: l'unica volta che eravamo ad un evento dove c'era anche dressge, dopo 10 minuti mi fa "ma che noia che è questo dressage"... lo so che è peccato, ma è la realtà.

Durante le olimpiadi a Rio volevo vedere almeno la prova freestyle di dressage, pensando che quello poteva essere più carino da vedere... eravamo in 4... al secondo binomio 2 dormivano, al binomio successivo li ha raggiunti anche il terzo... e rimanevo solo io... non ho dormito ma dopo 5 binomi non ne potevo già più.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 21, 2017, 03:45:36 PM
ah certo. la patonza sul lato coppe/medaglie non centra.

in Italia abbiamo da sempre contato sulle eccellenze soggettive, sul talento del singolo, sull'improvvisazione geniale.
ma non c'è un metodo.
non c'è un metodo su nulla.

basti pensare che siamo il paese della burocrazia. della burocrazia borbonica, per dirla tutta. una melma putrida che paralizza il sistema, qualunque sistema. tutto il contrario dell'efficenza continentale, in parte rimasta al nord, specie nelle zone dove la dominazione Austriaca era rimasta un po di piu.
in Francia hanno una scuola con metodo, montano tutti UGUALI.
in Germania idem.
in Italia, ogni maneggino ha il suo modo proprio e diverso.

è anche vero che non c'è una vera e propria identità nazionale, proprio per la nostra storia (l'esperienza comunale, le signorie, le città stato, la tardiva unificazione ecc). le individualità e le differenze fanno parte della nostra cultura e creano delle resistenze non trascurabile di fronte ad ogni tentativo di uniformare qualunque campo della vita.
che di dobbiamo fare?
ora, tolti i marmittoni e i geni individuali (che ora sicuramente in astratto esistono, solo che non hanno mai provato a montare a cavallo perchè non Je Po Fregà De Meno, preferendo fare i tronisti), siamo fottuti perchè non abbiamo un metodo e una scuola univoca.
E ci perdiamo in un bicchier d'acqua isodinamico con aggroppamento a destra.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 21, 2017, 04:14:13 PM
Io - che questo problema l'ho vissuto molto intensamente come ambientalista "scientifico" - speravo molto nell'Europa; speravo che importassimo qualcosa di meglio, la cultura. Mi infastidivo molto, come ambientalista, di dover verificare, al primo sguardo del paesaggio, al primo passaggio su un ponte di un  qualsiasi fiume, la nostra arretratezza culturale sui temi ambientali, non appena passato un confine qualsiasi (a est, a nord, a ovest).  Invece abbiamo importato il peggio; quello che abbiamo importato, come normativa,  è stato passato al tritacarne dalla burocrazia, che si è ulteriormente irrobustita. Esattamente l'opposto di quello che speravo.

Quando mi sono "dato all'ippica" la mia esperienza di attivismo si era già pietosamente conclusa con enorme scoraggiamento.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 21, 2017, 06:04:22 PM
Bene, avete capito che l'italian situescion è particolare, la femminizzazione del mondo del lallo, che è generale, si innesta sugli antigui et particolari ploblemi itagliani.

Il maneggio dei cavalli richiede-: metodo, serietà, disciplina, applicazione; il dressaggio è cultura è alta culutura equestre, per praticarlo a buoni livelli devi esser colto, devi - oltre a quanto detto -  aver studiato/cognoscere i grandi maestri sia queli della tua squola che di quelle avversarie.

Non è detto che si debba competere per addestrare lalli ai massimi livelli... vedi Oliveira, il più grande cavallerizzo moderno, non competeva, ma aveva studiato continuava a studiare tutti i grandi maestri della storia della equitazion.

in Itaglia, dove è nata l'Equitazione, il plobelma non si pone; la culutura equestre è stata  abbandonato da almeno cent'ani.

La natione più progredita in equitation e nell'allevamento del lallo - stranamente -  è la Germania ove, nel dressage, ci battono con tutte e due le mani legate dietro la schiena, la nostra eroina Truppa - da quele  parti - sarebbe una  qualsiasi delle tante ragasse "bravine"...

"Con la cultur non si mangia".... disse un saggio ministro itagliano che ci ha governato per qualche decennio.

Invece, un imbecille crucco - chissapereché - ha investito 13 miglioni di euri in uno stallone mezzo zoppo specialista nella lieta attività di far addormentare noi ragasse italiote.
Quell'imbecille è stato uno dei più grandi cavaglieri di s.o. tedeschi, è uno dei più rinomati allevatori di lalli di pregio del mondo, è un ricchissimo commerciante di lalli a livello internazionale, e, un tale Beerbaum, da ragazzino, ha lavorato come apprendista da lui per ani specializzandosi nello "sbarramento" dei lalli da s.o.

Ragasse, ma di cossa stiamo parlando?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Marzo 21, 2017, 06:39:42 PM
grande paul schockemole ahahahah
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: indian - Marzo 23, 2017, 11:51:06 AM
Citazione da: PokerFace - Marzo 19, 2017, 08:02:41 PM
diffidate dagli istruttori che non montano a cavallo, che non salgono a risolvere i problemi quando ci sono.
diffidate degli istruttori che non domano.
diffidate dagli istruttori che non gareggiano.
diffidate da quelli che parlano e non dimostrano.
per il resto, ci sono bravi cavalli dovunque, ma spesso bisogna ripulire il rubino dalla me**a in cui è rappreso.

Vabbe, ma questo non vuol dire che non ci sappia fare, un Angioni non monta piu per questioni di età/salute, Paolo Rasero  anche lui mi sembra che non possa piu montare.
Non ho letto tutte le ultime pagine, quindi se il mio interventoè inappropriato chiedo scusa
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 24, 2017, 08:07:25 AM
L'Eco dei Maniscalchi.

Trattasi del periodico pubblicato dalla Federazione Itagliana dei Maniscalchi... già, cent'anni fa i maniscalchi sentirono l'abbisogna di creare, in primis una federazione, in secundis di fornire ai soci uno strumento divulgativo degli aggiornamenti e delle initiative del settore.

Il primo corso della Scuola di Mascalcia Italiana si tenne dal 1879 al 1880, era diretto da un ufficiale veterinario, gli aglievi furono 24 tutti militari di leva con almeno 5/6 ani di apprendistato alle spalle, alla fine del corso, previo un esame teorico pratico, i primi dieci entravano nei quadri del personale effettivo dell'esercito, gli altri tornavano ai loro reparti e - finita la leva - congedati.Questi corsi si susseguirono regolarmente fino al 1943 poi il buio della guerra.
I corsi ripresero nel 1957 e solo nel 1980, fu data la possibilità ai civili di accedere alle letioni.

Questo e altro troverete nello splendido libro: La Scuola Italiana dell'Arte del Ferrare.

scritto da:

Vincenzo Blasio: il padreterno di tutti i maniscalchi d'Italia e da:

Vincenzo Fedele: medico veterinario, tra l'altro, autore di 50 pubblicazioni scientifiche e professore a contratto presso l'Università di Torino.

Da queste poche righe, si capisce che, la mascalcia ha seguito tal quale le sorti dell'equitazione, del maneggio dei lalli.

Due patrimoni - colpevolmente - buttati alle ortiche, due culture vecchie di secoli disperse al vento, da una parte ci son quelli che cercano di riprenderle, dall'altra, le nuove tendenze che ci dicono che il pelosetto non si tocca manco con un fiore e che i ferri son la causa di ogni male...

(http://www.fifpe.it/1361-large_default/la-scuola-italiana-nell-arte-del-ferrare.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Marzo 24, 2017, 08:18:28 AM
Con buona pace delle glorie italiche, dubito che esistesse una "scuola italiana di equitazione leader europea/mondiale" nel 1800 e pertanto dubito molto che esistesse anche una "scuola italiana di mascalcia leader europea/mondiale" (di certo, c'era ai tempi di Fiaschi; ma poi....?), le scuole e la ricerca erano altrove (direi, a occhio, Francia, soprattutto; corriggetemi se sbaglio)

I cavalli e il loro benessere e il loro giusto governo non sono nazionalisti, quindi è irrilevante mettere confini nazionalisti di "scuole". Meglio prendere il meglio. La "scuola italiana di mascalcia" era la migliore di quei tempi? Sì? Ok. No? Allora nulla è perduto, fuorchè  l'onore.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Zarathustra - Marzo 24, 2017, 12:40:15 PM
Citazione da: alex - Marzo 20, 2017, 10:48:24 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 20, 2017, 09:35:33 PM
...
e se nessuno si ricorda di un nostro cavagliere vincente nel s.o. a livello di elite negli ultimi 40anni  vorrà pur dire qualcosa, o no?
...

Spetta un attimo. Quarant'anni? E allora, che c'entrano le "nuove tendenze"? Non sarà che confondi la causa e l'effetto? Perchè non ci son santi, prima viene la causa, e poi l'effetto, dice Lapalisse.

Ma se le "nuove tendenze" sono l'effetto e non la causa, allora la causa vera qual'è?

Infatti. Ci sono sempre stati, e sempre ci saranno i cavalieri "finti", quelli cui alludeva Poker. Non hanno mai lasciato un segno, nè lo lasciano tuttora. C'è però stato un tempo in cui, a fianco di costoro, e per le ragioni descritte da Poker, ci sono stati dei cavalieri con i contromaroni, cresciuti a fatica e talento, con buoni cavalli a costo zero, che hanno portato dei risultati.

La differenza con "oggi" è che i secondi non ci sono più (c'è una "platea" troppo esigua dalla quale dovrebbero emergere i migliori), perchè non ci sono più le facilitazioni che l'esercito (allora) concedeva, funzionali ad EVITARE che l'equitazione subisse una SELEZIONE DI CENSO. Se non puoi spendere 600 al mese + 12mila (min), A PARITA' DI TECNICA il primo grado non lo puoi prendere, e quindi salti max 110. Fine.
Con una forte selezione di censo, la platea si riduce, e statisticamente è molto più raro che un talento emerga.

E' poi arcivero anche il discorso della "deriva Caprilliana" che in pratica ha fatto sparire dall'Italia il dressage & correlati......poveraccio, lui non c'entra niente, faceva il suo lavoro (addestrare reclute con un metodo efficace), sono gli altri che lo hanno frainteso e hanno esteso questo "metodo" all'equitazione nazionale tout court.

Circa la "noia" spettacolare del dressage e del curling: la condivido appieno, La estendo anzi anche al salto ostacoli, trascorsi i primi sette concorrenti. Tutti bravi, tutto perfetto, scatta lo sbadiglione. Quello che ti suscita interesse, FORSE, è la condivisione delle difficoltà tecniche in ciò che vedi......se io gioco a curling (in certi paesi è molto diffuso), immedesimandomi nell'azione, ne percepirò la difficoltà e la bravura dell'"atleta". Se pratico dressage, e magari mi sono smazzato non so quante ore di lavoro per insegnare e perfezionare un'appoggiata, vedendola eseguire con leggerezza e precisione in video, proverò interesse etc.
Poker si annoia a guardare il dressage, ma tantissimi non equitanti si annoiano a morte a guardare anche il cross o il salto.
A me per esempio fa addormentare la danza, classica o moderna. O l'Opera. Riconosco difficoltà e ammirazione in queste attività, ma la cecagna prevale. Perchè? Perchè non c'è nessuno più lontano di me dal ballare o dal cantare musica classica.

Quindi, ci sono attività che attraggono autonomamente interesse (denaro), come il calcio (per ragioni culturali, campanilistiche, popolari, etc.) e attività che questo non lo fanno in assoluto, oppure che lo fanno in Canada ma non in Italia o chissaddove.....equitazione, canottaggio, ginnastica artistica, danza classica, opera.....e via dicendo variando grado e luogo.
Queste che non attraggono, o le "sostieni" in qualche modo, o finiscono per essere marginali in quel luogo e periodo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 24, 2017, 02:24:41 PM
Citazione da: alex - Marzo 24, 2017, 08:18:28 AM
Con buona pace delle glorie italiche, dubito che esistesse una "scuola italiana di equitazione leader europea/mondiale" nel 1800 e pertanto dubito molto che esistesse anche una "scuola italiana di mascalcia leader europea/mondiale" (di certo, c'era ai tempi di Fiaschi; ma poi....?), le scuole e la ricerca erano altrove (direi, a occhio, Francia, soprattutto; corriggetemi se sbaglio)

I cavalli e il loro benessere e il loro giusto governo non sono nazionalisti, quindi è irrilevante mettere confini nazionalisti di "scuole". Meglio prendere il meglio. La "scuola italiana di mascalcia" era la migliore di quei tempi? Sì? Ok. No? Allora nulla è perduto, fuorchè  l'onore.



Migliore o peggiore che fosse - in Itaglia - l'arte del maniscalco è stata, come l'equitazione, abbandonata, per fortuna il seme gettato dai pochi gramdi maestri non è andato del tutto perduto...

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/10/il-maresciallo-canto.html
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 12, 2017, 02:40:02 AM
Care ragasse, puretroppo - per lo momento - il progetto della "Giumenta Imbalsamata" è sospeso, infatti, il nostro mecenate, colui che lo sosteneva principalemente è impegnato a risolvere altri problemucci un cicinin più pressanti.
Pertanto è molto impegnato è dovuto partire e - nella fretta - si è portato via le chiavi del sito.

Da notizie riservatissime, ma non ancora confermate, ho saputo che si trova nella bassa padana dove lo cognoscono col nome di Aigor il russo...



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 12, 2017, 10:04:48 AM
Nomina numina....  :horse-wink:

Però la sezione biblioteca funziona, chi vuole esplorarla trova un catalogo di alcune migliaia di libri (ovvio: la grandissima maggioranza in inglese, quelli in italiano sono pochi e difficili da trovare online)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 12, 2017, 02:27:10 PM
La situescion è avvilente, ho dato una oculata alle ultime discuscion "tenniche" e colsemi magno sconforto, anche utanti di indubbia competenza si sono adeguati all'andazzo general e sono scesi al livello delle liete puttanete che son diventate solide "verità" profuse in quantità industriale in questo inclito foro.

C'erano Moro, Craxi e Berlinguer, c'era la disco music, il successo dell'estate era Figli delle stelle esistevano dei strani oggettini metallici nomati gettoni telefonici, le brigate rosse gambizzavano.

Eravamo una quindicina, andammo dal notaio e fondammo il nostro maneggio, quota a fondo perduto due miglioni a testa.
I lalli presenti erano una ventina, i soci una cinquantina, assumemmo come gambegambe un appuntato dei caramba strettamente caprilliano che si dedicò a dar letioni ad una trentina di aglievi due dei quali femmine... il vostro affetionatissimo era il capo della  "banda degli indiani", così ci appellava - in senzo disptregiativo - l'appuntato.

C'è ancora Bellusconi, c'è Renzi che - con la sua cricca - ritorna, c'è un comico che è il capo del più magno partito politico itagliano, il successo del momento credo sia una allegra canzoncina che ha vinto Sanscemo, tutti abbiamo in tasca uno strano oggetto nomato smartfon, le brigate giadiste - a scadenze regolari - ci fanno saltare in aria.

Da un paio di settimane, il mio nipotino di 8 anni ha cominciato a prender letioni di equitazione in un maneggio del suo paese: la gambegambe è una ragassa di vent'anni piuttosto grassoccia - escluso il figlio del gestore - Giacomo è l'unico  maschietto... per il resto tutte ragassine.

Sono avvilito, ma forse non è ancora tutto perduto...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 12, 2017, 04:43:42 PM
non avvilirti

tuo nipote tromberà tutte le amazzoni nel maneggio e benedirà il giorno che i suoi l'hanno iscritto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: madamen67 - Aprile 12, 2017, 04:46:22 PM
 :laugh3: :laugh3:  ...beato tra le donne!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 12, 2017, 10:26:08 PM
Già!

Ma dove son finiti gli uomini!

Questo dicie mia moglie rimarcando il sempre più esibito  "orgoglio ghei" et la sempre più reiterata violenza brutal dell'homo sapiens sulle sue muliebri compagne.


La platea di divorziate, separate, singol per scielta è immensa e tutte ste ragasse hanno bisogno dello "omo" sia pur esso sotto forma di un toi da usare in lieta compagnia saffica.

Dunque, per un uomo vero, non solo nei maneggi, si aprono ubertose "praterie" popolate da ragasse insoddisfatte nel corpo e nell'anima dalla depauperatione di ciò che loro abbisogna.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 12, 2017, 11:34:50 PM
C'è chi è diversamente abile e chi è diversamente femminista.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 13, 2017, 01:55:17 AM
"La donna è mobile... e io mi sento mobiliere!"

(https://static.fanpage.it/wp-content/uploads/sites/4/2015/04/toto_turco_napoletano.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Aprile 13, 2017, 07:23:32 AM
Raffaele è come Bambi, sente la primavera, gli è salito l'ormone  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 14, 2017, 01:28:51 AM
ARIDAJE...!!!!

Prima mi si definiscie "simpatico vecchietto", ora mi si paragona a "Bambi"... c'è poco da fare,  da sempre piaccio alle donne  perché suscito il loro l'istinto materno...

(https://st.depositphotos.com/1724125/1218/v/950/depositphotos_12188720-stock-illustration-prehistoric-couple.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Aprile 14, 2017, 08:22:35 AM
No Raffaele, susciti il nostro istinto di crocerossine, le donne adorano redimere il bello e dannato  :horse-scared:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 14, 2017, 09:18:46 AM
Bene! Alora son pronto alla redenzione.

Ma dipende dalle crocerossine... in certi casi "prefèro la muerte" !

(http://3.bp.blogspot.com/_nLYOR2dA9MI/SiVMX8OsBCI/AAAAAAAAAIM/VKzNYnV4dW4/S660/La+Crocerossina+2.jpg)




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Aprile 14, 2017, 11:05:29 AM
 :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 14, 2017, 07:22:44 PM
E' il mio periodo gaucio, puretroppo mi accorsi tropo tardi degli spunti interessanti che si ricavano capendo il modo di montar dei mandriani della terra del fuego.

Se Baucher avesse avuto il tiempo e la possibilità di elaborare la sua "terza maniera" - forse - si sarebbe di molto avvicinato a concetti che i figli della ubertosa pampa istintivamente mettono in  pratica da secoli.

In primis avrebbe definitivamente sfanculato la riunion, già era passato dallo "stambecco sul picco" allo equilibrio orizontal; dal ramener outré al sollevamento del capicollo; in secundis, avrebbe avuto confermato da delle semplici pratiche cavallare, ciò che lui - con anni di studio et sperimentatione - aveva faticosamente trovato.

Non è una sella, è un recado, così dicono della bardatura dei loro lalli... recado (per ora) è intraducibile, anche Vincente: 83 anni, 70 dei quali passati tra il Venezuela e l'Argentina mi ha saputo aitar, me ne son costruito uno... vi dirò.

Nelle mie ricerche mi sono imbattuto in queste signore:

https://www.youtube.com/watch?v=4ocsqHDM0R0&t=338s

Sono eccezionali!

Avessi 40anni di meno, sarei partito di corsa per "la fine del mondo"...

Mi rivolgo alle 3 o 4 ragasse maschie di questo inclitò... dite la verdad: avete pensato quello che penso io?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 15, 2017, 07:01:12 PM
In questo inclito ho letto: ho ploblemi di relazione col mio lallo... traduco: sono una grande cagasotto inadatta ad  addestrar/a corriggere il mio lallo un po biricchin, assolutamente.incapace (perché ho paura delle reationi) di soministrargli una lieta nerbata per togliergli immediatamente la "credenza".

Con 2500 euri vi comprate sto cavallino:

https://www.youtube.com/watch?v=CLa4Uowx090&t=21s

Vedete come vien trattato delicatamente? Vedete la "relazione" che ha coi suoi cavaglieri ?  (sono due ma potrebbero esser 20 o 200, per il lallo è uguale basta che i bipedi siano allo stesso livello di abilité)

Vedete la fiducia che ha nell'omo?
Come rimane fermo ad aspettar li comandi?
Vedete che fa tantissime figure "accademiche" che accademiche non sono ma veramente utili al lavoro quotidian?

E' evidente che tutto ciò non si ottiene colle mazzate, ma nemmeno colla dolciezza della relatione.

Loso loso, anche ottimi addestratori e grandi cavallerizzi ci dicono che la "relatione" è importante, ma lo fanno perché il pubblico pagante vuol sentirselo dire/è di moda/fanno demagogia tale e quale a quel priapesco personaggio politico che a ottant'anni si scopre animalista e adotta - per la Santa Pasqua -5 candide pecorine  :icon_eek:... con tutto il quore:  fancul.

Titolo: nigno.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 19, 2017, 10:23:03 AM


https://www.youtube.com/watch?v=LxFfxVM_5fM&spfreload=1
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Aprile 19, 2017, 03:11:24 PM
Meravigliosi!per il
Tipo di doma e per il lavoro che svolgono!
Una curiosità,ma i dollari indicati nell'annuncio sono dollari americani?se è così,sapevo che se li fanno pagare molto bene,ma non immaginavo prezzi così...per arrivare qui argentini/criolli a 3/4.000 devono essere delle ciofeche stratosferiche...che qui fanno passare per buone🙄
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 19, 2017, 03:33:50 PM
Ma se quegli argentini da poche migliaia di euri sono delle ciofeche, eppure sono eccellenti confrontati con "i nostri" normali, cosa sono i nostri normali?  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Aprile 19, 2017, 04:38:16 PM
Alex le nostre ciofeche sono bistecche che camminano!!!😂😂😂
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: blackhorse68 - Aprile 19, 2017, 05:02:08 PM
Sono pesos argentini,
1 Peso Argentino = 0.0615 Euro
32000 pesos corrispondono a circa 2000 euri, i 40000 circa 2500 euri.
Consideriamo che in Argentina il costo della vita è basso rispetto al nostro standard, con circa 500 euro/mese vivi bene, quindi 2000 euro per un cavallo è un prezzo non indifferente.
Quel prezzo li però li paghi in Argentina,  poi li devi far attraversare l' oceano in qualche modo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 19, 2017, 05:18:39 PM
Il lallo così bellillamente portato da un infante di 4 anni, è stato venduto a Rio Negro per 32.000 pesoso argentini, vale a dire per 1,934 euri.

Quel lallo ha 4 anni e mezzo ed ha fatto la squola dell'obbligo, se volete un lallo che ha fatto le superiori...
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 15, 2017, 07:01:12 PM

Con 2500 euri vi comprate sto cavallino:

https://www.youtube.com/watch?v=CLa4Uowx090&t=21s

Abbiamo lalli sportivi che rimangono tutta la vita solo scozzonati... passeggiatori incapaci di andare a mazzetto, ecco, da sempre dico che nulla osta, anzi sarebbe d'obbligo, che prima di zompare o di dedicarsi alle fini arie del dressaggio, i lalli dovrebbero fare la squola dell'obbligo che tradotto vuol dire imparare la buona educatione... 3/4 mesi di addestramento come il lallo sopra.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Aprile 19, 2017, 05:38:52 PM
Raffaele ti do ragione,ma qui in Italia i gaucho con il pelo sullo stomaco,credo che siano più che rari...
Io mi ero informata qualche anno fa,abbiamo rischiato di trasferirci oltreoceano e mi ero messa in moto per i trasporti,stavo sui 3mila euro a cavallo via aereo...con la nave forse più economico,ma molto complicato e disagiato,ero pure disposta ad arrivare in Portogallo con il trailer (ovviamente a tappe)e poi fare imbarco li.
Comunque un viaggio prima o poi da quelle parti è in programma...sarei capace di ritornare con un paio di quelle bestioline meravigliose😍😍😍
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 20, 2017, 02:47:06 AM
I nostri butteri lavorano im maniera similar, anco in Sardegna ci sono dei veci che tramandano all'incirca le stesse hose, in Sicilia era di uso comune - presso i villani -  la condotta con una sola corda per lalli e muli, per non ciacolar dei cauboi e dei vacheri spagnuoli che di tutto questo ne hano fatto uno sport/una moda, lo vediamo dall'entusiasmo col quale tagionieri di Gallarate e commesse di Zagarolo si truccano da flamenqueri e da caugherl quando montano i loro andalusi e i loro quorerors.

Lovviamente ci si può bardare da gaucio in omaggio al proprio lallo crioglio, ma vien più diffisil dato che le "divise" dei pamperos non sono così affascinanti per noi ragasse occidental... nevvero?

(http://www.argentinaxplora.com/activida/legado/gaucho/gauchimg/vestimenta_tipica_gaucha.jpg)

Il mio interesse per i vaccari sudamericani (ma anco per i cavalieri mongoli, afgani, korghisi, ungheresi...) è per il loro stile di monta.

L'equitatione che viene somministrata a noi poarete è di derivatione militare oppure cavata da quella dei cauboi... non credete mica che i veri cauboi facessero i fighetti collo spin?

Sono cierto che la maggior parte di noi utanti inorridiranno a veder come montano questi cavalier...

(https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQkKy2nqXtexwNx06iAATLsu0BqFE3fXpss07iwKGeYkYcx-uX2)

(https://i.ytimg.com/vi/whsMaYuaQF8/hqdefault.jpg)

ma sopratutto son cierto che si domanderanno: ma pereché sti ragassi non portano gli stivali Rolland e cheps ferstledi?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 20, 2017, 11:31:59 AM
Tu sai Raffaele che con me "sfondi una porta aperta"; il mio sogno sarebbe proprio "montare come un cavallaro", con buona pace degli agonistici e degli artistici. Noto in vari video che hai linkato che i gauchos non indossano speroni, anche se gli speroni fanno parte dell'abbigliamento dell'affascinante gaucho del disegno. Vale per loro il detto "Cavalier senza speroni ecc"?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Hadban - Aprile 20, 2017, 03:20:49 PM
Ho preso tanti anni fa un argentino pezzato che mi ci è voluto del coraggio... quando è arrivato era di un magro allucinante, pelo in certi punti assente, uno schifio insomma, provato sembrava completamente rinco, non so cosa ci vidi ma sotto sentii qualcosa.
In realtà poi con pazienza (non vi dico le prese in giro arrivata al centro con quella bestia...) era diventato un bel cavallo, ma soprattutto :
non aveva paura di niente (oddio di una cosa si, aveva paura delle "passeggiatrici" quando attraversavamo la pineta per andare al mare)
aveva un ottimo addestramento, tipo che se ti sbilanciavi si fermava in un niente, se mettevi giù le redini stava fermo come se fosse di pietra, degli spin da paura, discreti sliding stop, una potenza nel galoppo assurda, tanto che nelle partenze i miei amici in inverno stavano a distanza perchè gli arrivavano zolle in faccia, mi ci sono divertita un sacco in campo, ho fatto e vinto gimkane e pure una 30 e una 60 km. di endurance, vinte entrambe !! L'unica cosa è che da brava come dici tu lallipucciosa mi sarebbe piaciuto un po' più "non mi rompere" a terra, è sempre rimasto molto sulle sue, credo proprio per la doma.

Sarebbe veramente interessante andarsene in quei posti a vedere i cavalli "veri" loro, perchè questo se è arrivato da noi era sicuramente uno scarto e se quello lì era uno scarto immagino quelli buoni !!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: maya - Aprile 20, 2017, 03:26:53 PM
Qualcuno sa se è vera la storia per cui  il noto commerciante B*****ta che all'epoca riempiva navi intere che scaricavano qui in Italia e ne aveva esclusiva, ha perso questa facoltà e adesso arriva qualche scarto solo in terra spagnola?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 20, 2017, 03:31:25 PM
eh raffaè, non è proprio esattamentissimamente cosi.
sono due equitazioni diverse.
nella mia disciplina un cavallo così sotto di sè, raggomitolato, via dal ferro, via dalla gamba, è un grosso, enorme problema.
altro che vedere e dire "che figata".
ogni cosa ha il suo senso ed è finalizzata ad un determinato risultato.
a noi servono cavalli appoggiati sul ferro, davanti alla gamba, davanti alla mano, che ti trainino un pò verso il salto e ti tirino sempre in una certa misura le redini.
onestamente non penso sia corretto paragonare le due cose, sono due concezioni completamente diverse e ogni addestramento va bene per la sua disciplina.

io ho montato un argentino di un mio amico, in passeggiata. a parte l'immane leva che aveva in bocca e il collo corto e le gambe corte e la schiena corta, l'ho trovato un bolide senza pari. andavo in giro con le gambe staccate perchè se le avessi appoggiate come con la sella inglese sarei partito a mille sgommando. ho fatto una smanettata che alla fine mi lacrimavano gli occhi per il vento. spettacolo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 20, 2017, 04:04:06 PM
Già, arrivavano navi con  8000 lalli nellaa pancia la volta, destinatione... noti salumifici: Fini, Galbani, Levoni, Beretta, appunto.

Il gestore di un noto maneggio dell'epoca andava a Bari a prendere - con 4lire - una ventina di quegli argentini, facevano liete escursioni sulle Madonie, a fine stagione - venduti per vita quei tre quattro soggetti richiesti dal pubblico pagante -  il resto veniva macellato.
Questa solfa si è ripetuta per molti ani.

Vualà gli speroni:
https://www.youtube.com/watch?v=jdS6NBXMEpw

Mi sto divertendo a guardare la monta gaucia, se uno sa vedere trova milla spunti di discussione interessanti sopraditutto se si cognosce, Baucher, L'Hotte, Fillis e JDO... evvero Poker?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 20, 2017, 04:32:21 PM
Noto che manca sempre qualcosa... nei video precedenti mancano gli speroni, qui mancano le staffe e pure l'imboccatura, se non vedo male; mi sembra di vedere una specie di hackamore a leva. Anche la sella non sembra un recado, ma "altro".

Raffaele, vuoi illustrare anche per i miopi questo e ma anche quello che vedono solo coloro che conoscono realmente gli autori che hai nominato?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 20, 2017, 04:49:57 PM
Lo farò, credo di aver capito alcune cosse, dovrò esser capace di esprimerle... per intanto, ho notato che i lalli in vendita o venduti,sono: scalzi, ferrati solo davanti, ferrati ai 4 piedi, tal quale i lalli et i muli della mia infanzia, pereché?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 20, 2017, 05:27:17 PM
Forse c'è un motivo più sottile, ma tendo a credere che quei gauchos usino esclusivamente ciò che serve, e si guardino bene dall'usare quello che non serve (nel caso specifico, cavallo per cavallo, lavoro per lavoro, piede per piede). Propio come non usano sempre gli speroni, l'imboccatura o il recado, per non parlare dell'abbigliamento.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Aprile 20, 2017, 05:59:12 PM
Citazione da: maya - Aprile 20, 2017, 03:26:53 PM
Qualcuno sa se è vera la storia per cui  il noto commerciante B*****ta che all'epoca riempiva navi intere che scaricavano qui in Italia e ne aveva esclusiva, ha perso questa facoltà e adesso arriva qualche scarto solo in terra spagnola?

Che io sappia non si possono più fare viaggi via mare, ma solo via aerea con annessi e connessi prezzi molto più alti  e questo ha leso il mercato
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 20, 2017, 06:03:48 PM
io la cosa che ho notato è la velocità.
e non solo perchè vanno a manetta.
hanno reazioni immediate.

mi viene da dire che ci siano degli automatismi fortissimi, che non passano più dal ragionamento, dal cervello del cavallo.
è come quando ti punge lo spillo e ti ritrai. mica ci pensi.
la mia impressione nel vedere ma anche nel montare sti cavalli è un pò questa.

però se guardo la postura del lallo a parità di aggeggi (morsi della madonna) trovo grosse differenze
vaqueri (incollature alte, nuca chiusissima, pestatori di uva, andature elevate, sospese)
quarter (incollature basse, nuche piu o meno chiuse, andature rasoterra, poco sospese)
argentini (incollature medie, direi quasi libere, nuche medie, andature medie ma briose, poca elevazione)
mongoli (incollature libere, nuche aperte, andature medie ma briose, poca elevazione)

tutti quanti però hanno grande agilità. nonostante il posizionamento degli equilibri molto diverso.
cioè paradossalmente il quarter che si accartoccia a terra davanti al vitello e poi scatta, è agilissimo, una bestia. altro che sulle spalle.
ma è agilissimo anche il cruzado che piroetta in un nanosecondo davanti al toro e poi fa un balzo dall'altra parte.

son cavalli che hanno reazioni fulminee, anche a dispetto del poco sangue.
non mi ricordo chi ha appena scritto che aveva un argentino, che appena ti sbilanciavi si fermava, che appena toglievi le redini era una statua ecc... sti cavalli hanno spento il cervello?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 20, 2017, 09:42:26 PM
Passare dal ragionamento è una cosa, passare dal cervello è un'altra.

Se vedi suonare un pianista, ti rendi conto che non può ragionare sui movimenti delle sue dita; eppure il movimento è guidato dal cervello, eccome. Non la parte che ragiona; un altro circuito, più breve, costruito con la ripetizione e l'allenamento, fino a diventare apparentemente automatico. Ma non lo è.

Penso sia dimostrato che in questo processo di "creazione del nuovo circuito" ci siano modifiche fisiche delle connessioni neuronali, oltre che "riprogrammazione" delle risposte dei singoli neuroni.

Quindi "risposta velocissima" secondo me non è affatto indizio di "cervello spento".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 20, 2017, 10:11:07 PM
Poker ha occhio, e, sta citando - forse a sua Scajola - JDO riguardo il s.o. e piciopacio riguardo l'alta scuola e l'utilità della riunione... ne riparleremo.

Citazione da: alex - Aprile 20, 2017, 05:27:17 PM
Forse c'è un motivo più sottile, ma tendo a credere che quei gauchos usino esclusivamente ciò che serve, e si guardino bene dall'usare quello che non serve (nel caso specifico, cavallo per cavallo, lavoro per lavoro, piede per piede). Propio come non usano sempre gli speroni, l'imboccatura o il recado, per non parlare dell'abbigliamento.

Esattamente quelo che facevano i miei vecchi...
lalli e muli da carretto sempre ferrati ai 4 pedi.
Giumente da campiere: ferrate solo davanti,
Muli da contadino: d'estate sferrati d'inverno ferrati davanti.
Asinelli per persone anziane: sempre sferrati.
Cavalli da corsa: ferrati ai 4 pedi.

Sicuramente per i gaucios come per i miei vecchi il male necessario era il costo delle ferrature.

Citazione da: alex - Aprile 20, 2017, 04:32:21 PM
Noto che manca sempre qualcosa... nei video precedenti mancano gli speroni, qui mancano le staffe e pure l'imboccatura, se non vedo male; mi sembra di vedere una specie di hackamore a leva. Anche la sella non sembra un recado, ma "altro".

Il ragazzo è staffato, staffe sono sottili ma ci sono e si vedono, l'acmur forse è usato perché il lallo è ancora verde... butteri, cauboi, vacheri, (nelle monte da lavoro) prima di metter il ferro in bocca allo lallo, lo lavorano col capezzone, il bosal, il serreton per non rovinare la bocca del lallo che non cognosce ancora l'assioma.

Nell'addestramento credo usino speroni e rebenque, una volta addestrato usano solo la minaccia del rebenque e mettono gli speroni solo come orpelli decorativi nelle fiestas... traduco: l'assioma usato lo stretto necessario ma intensamente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2017, 09:26:00 AM
Stanotte ho riguardato di nuovo  il video: il lallo della risposta di cui sopra ha il ferro in bocca, solo non mastica, eppure è leggiero, altra cossa che merita discussion: i lalli gauci non masticano.

Intanto beccatevi sto quarter in salsa argentina:

https://www.youtube.com/watch?v=hV9scMgLxXM

costa 60.000 pesos che vuol dire: 3626.96 euri, niente per noi per un lallo come quelo, ma, tenendo conto che con 600 euri il mese in Argentina si campa come con 1200 euri in Itaglia, vuol dire che quel lallo - nel suo paese - è valutato 30.000 euri.

Attenzione, ho messo i dati del costo della vita solo indicativamente e semplificativamente, se qualcuno ha nozioni precise a riguardo le metta pure, grato ne sarò.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 21, 2017, 10:32:18 AM
a parte che praticamente non trotta mai (e te credo...)
ma quando trotta è veramente un criceto. monomarcia. se vuoi accellerare il trotto invece di aprire la falcata o anche solo affrettare parte in galoppo.
il che ha il suo senso eh, per quello che devono fare loro.
per quello che dobbiamo fare noi, mica tanto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 21, 2017, 11:17:48 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2017, 09:26:00 AM
Stanotte ho riguardato di nuovo  il video: il lallo della risposta di cui sopra ha il ferro in bocca, solo non mastica, eppure è leggiero, altra cossa che merita discussion: i lalli gauci non masticano.

Da alcuni anni mi ronza che la questione della masticazione sia una classica stupidaggine, meglio: una stupidaggine classica.
Ma è un'opinione da cavallaro principiante.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2017, 02:32:03 PM
Esattamente quelo che facevano i miei vecchi...
lalli e muli da carretto sempre ferrati ai 4 pedi.
Giumente da campiere: ferrate solo davanti,
Muli da contadino: d'estate sferrati d'inverno ferrati davanti.
Asinelli per persone anziane: sempre sferrati.
Cavalli da corsa: ferrati ai 4 pedi.


Per completezza di informatione alla sovrastante lista devo aggiugnere:

I lalli dei militari ferrati ai 4 pedi.
I lalli dei "signori" : come sopra.

Tendo a credere che anco oggigiorno, in Argentina, i marmittoni a lallo e quelli che fanno s.o., polo, caccia alla volpe&c. ferrino i lalli ai 4 pedi.

Come spero abbiate visto, un quoterirs è stato addestrato alla gaucia, così come un arabo, un mezzo pesceron e mezzizangue....

Il vostro affezionatissimo, si sta studiando i videi dei pamperi, mettono in discussione consolidate credenze, stracciano sottili teorie vecie e nuove e sfanculano spalleindentro e grandi cavallerizzi, ma sovratutto mi ricordano i vecchi cavallari, ne ricordo perfettamente uno del quale ho dimenticato il nome ma ricordo quello della sua  lalla Gilda (nome assai in voga agli initii degli ani 50 del s.s.): per dimostrare come era mansa, le si sedeva sotto, si appoggiava colla schiena agli anteriori  e si fumava una sigaretta.

Nulla osta che un lallo sportivo sia anche "ben educato"... perché no?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2017, 03:21:44 PM
Infatti ecco cosa può fare un lallo da carne e un lallo di sangue:

https://www.youtube.com/watch?v=pdddOrc_rU4

https://www.youtube.com/watch?v=omq4XlonF8w&t=3s
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 21, 2017, 03:25:30 PM
E di quella sella "con le corna", sull'idea dell'australiana ma ancora di più vagamente simile alle selle cinquecentesche, che mi dici? Fra l'altro, ho notato l'attrezzo con cui montavano le ragazze in rodeo: una strana cosa fatta dalle stesse "corna" (ma senza la sella) che immagino abbia un gran valore nell'assicurare stabilità alla coscia. Come si chiamano quelle "corna"?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Aprile 21, 2017, 08:42:10 PM
Aigor è tornato ....

le chiavi le ho rimesse al solito posto .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 21, 2017, 10:04:10 PM
Finalmente!

Pregoti, di lasciare un doppione delle chiavi ad Alex, non potrebbero esser in mani migliori per togliere alla giumenta le fasce che ancora la affliggono.

Citazione da: alex - Aprile 21, 2017, 11:17:48 AM
Da alcuni anni mi ronza che la questione della masticazione sia una classica stupidaggine, meglio: una stupidaggine classica.
Ma è un'opinione da cavallaro principiante.

Da cavallaro col bollo dico di esser prudenti, dato che la masticatio è stata "scoperta" da Baucher et elaborata da JDO... ho una ideuzza sulla mancata masticatio dei lalli gauci (ma non solo), ne riparleremo.

Le ragazze delle jinetade montano berebec, lo "attrezzo" col quale montano assomiglia più ad  grosso lines colle ali  piuttosto che alle corna australiane, evidentemente ne abbisognano per la posizione che assumono, per i movimenti  che  sono costrette a fare:

https://www.youtube.com/watch?v=Uz82V0y4-Zs
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 22, 2017, 12:39:14 AM
In questo video si vede ancora meglio, grazie; le cosce si incastrano sotto quelle "ali" , mi danno l'idea di aiutare molto a tenere il contatto con il dorso del cavallo vincendo le spinte verso l'avanti e verso l'alto (conosco l'effetto "smontonata" con cui il cavallo riesce a farti volare sospeso nell'aria sopra la sella.... Asia me l'ha fatto una sola volta da puledra, ma in movimento rettilineo, per cui sono semplicemente riatterrato sulla sella dopo essermi librato venti centimetri sopra; e l'ha fatto con poca "cattiveria"). Curiosa anche l'energia con cui quelle ragazze spingono il cavallo in avanti, per quanto possibile, perchè più va in avanti e meno la smontonata è devastante. Sbaglio?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2017, 04:44:35 AM
La cossa strana è che i maschietti - nel barebec - non usano il lines colle ali, anzi, non mettono manco il fascione a cui aggrapparsi come fanno i loro colleghi cauboi USA.

https://www.youtube.com/watch?v=2KU371vUfzE

Dimmi, tu che sei del mestiere, ci sarà forse una differenza anatomica tra maschietti e femminuccie che consilia quella precauzione, quel confort?

Ormai sono abbastanza grande dimmi: Cosa c'hanno le donne in quella zona là, me lo devi dire. Giusto per sapere,


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2017, 11:04:47 AM
Che beo, nella vecchiezza sto scoprendo un mucchio di cosse nuove, riscoprendo cose vecie dei veci cavallari... grazie internetta!

Sapevo/so pochissimo dei gauci argentini, ma li sto studiando accuratamente per quelo che posso.

Come era inevitabile, son nati anche lì - nella ubertosa pampa - i Parrelli e i gauci "naturali" che generosamente son tesi ad educarci ai loro dolcissimi sistemi di doma.

https://www.domaindia.com.ar/
https://www.youtube.com/watch?v=T7Qk8u86vts

Trattasi, come il solito, di trucchi circensi e tenniche di conditionamento psicologico utilissime  se lo relatione collo lallo è il nostro primero scopo.

Alla stessa manera, altri volenterosi pretendono di corriggere la "doma de campo" introduciendo i principi classici dell'equitation come la riunione, il lallo rotondo, spalleindentro et flessioni

https://www.youtube.com/watch?v=QU2xAy_YzDk

Fatta queste doverose segnalationi, sono seguro che le più vispe di voi - dopo aver visto i videi - avranno, come me, un mucchio di cosse interessanti da dicere...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2017, 09:32:36 PM
Seguendo i miei allegri gauci, ho visto che fanno 30 secondi di "riscaldamento" e poi partono a tutta birra coi loro lalli contravvenendo a tutte le indicationi dei nostri espertissimi gambegambe.
Lo stesso succede coi lalli da jinettada, li portano al palo e poi  quelli si scatenano in violentissimi salti e sgroppate... attenzione, non sono lalli che fanno una prova e poi vanno al macello ma delle vere e proprie star con le quali si misurano li mejo cavallari del sudamerica.

https://www.youtube.com/watch?v=o2qmB-y0O9U

A tutte voi sarà capitato di assistere alla sciena del il gambegambe che cazzìa l'aglievo o il grum in questa manera:  disgraziato !!! Non far girar quel lallo così stretto che si spalla!!!!

Per noi è normale, far fare il  riscaldamento al lallo, poi il labor e poi raffreddamento.
I gauci se ne fottono di tuto ciò, ma sopratutto se ne stracatafottono i lalli... penzateci un pò e poi ditemi quante volte il vostro lallo "ha fatto il pazzo" senza riscaldarsi affatto e sopratutto senza riportar nocumenta da questi atteggiamenti...

Pereché?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 23, 2017, 08:47:31 AM
Ci sento qualcosa di familiare, nella monta gaucha, e adesso ho capito perchè. Il mio maestro Alessandro, nella sua peregrinazione attorno al mondo a cercare l'equitazione, era stato anche in sud-america. Conosceva anche Parelli, ma probabilmente il suo i insegnamento "parelliforme" dipendeva più da una radice comune che da una derivazione diretta.

In pratica, potrebbe essere che personalmente monto come un gaucho particolarmente negato  :horse-wink:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2017, 10:23:01 AM
Il mio lallo ha vent'anni ed è navicolitico, poco tempo fa lo feci sferrare (contro il parer del maniscalco) per meglio somministrargli un prodotto antitarlo.
Senza ferri il lallo ebbe difficoltà a deambular tanto che non camminava più, dopo due semane gli feci rimettere i suoi  ferri particolari, subito il lallo si riprese ma - per motivi personali sono stato fuori paese - peretanto, per una diecina di giorni, l'ho affidato al mio socio et il lallo è stato nella scatola tutto quel tempo, dunque, tra sferratura e socio il lallo è stato fermo quasi un mese.

Ritornato, mi proposi di farlo sgranchire un pò alla longia: ebbene, appena il Caimano ha capito che ci si muoveva, è partito come una scheggia saltando. scalciando e scorreggiando et lanciando gridolini di giuoia...

Ho cercato di rallentarlo dandogli il "cambio", risultato:  bei cambi alla gaucio e via di nuevo... al ché mi son detto: vediam dove vuol arrivar.

Avrà fatto almeno 60 giri panza a terra, dopo di ché - sbuffante - mi si è avvicinato a cercar delicatessen, sto fatto è avvenuto circa una semana fa et si collega a quanto sopra: vuoi veder che hanno ragione i gauci,  i lalli non si devono riscaldare?

Già, stranamente, il grande erbivoro per sfruggire i predatori, scappa a  razzo mica dicie: signori licaoni - aspettate un cicinin, faccio un pò di streccing, un pochin di allenamento per  riscaldarmi e poi partiamo per una bella corsetta di una diecina di km...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 23, 2017, 01:31:08 PM
Correggimi se sbaglio.

Il gaucho chiede; e pretende che la cosa sia fatta; ma lascia che sia il cavallo a decidere come farla. Sbaglio?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2017, 02:23:09 PM
Non credo, ma è vero che se ne stracatafottono se il lallo galoppa disunito o rovescio... almeno per l'adestramento corrente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2017, 02:28:09 PM
https://www.youtube.com/watch?v=6w7R6VL93yE

Questo nigno mi ricorda me e mio cugino quando spingevamo - a suon di legnate -  i muli del nonno "al gran galoppo" e - per contrappasso - la grande cavallerizza di questo inclito che si caga sotto al suo primero galop...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2017, 02:16:58 AM
Dal diccionario gaucho:
RECADO : Conjunto de piezas para ensillar el caballo - Assieme di componenti per sellare il lallo... ma non solo:

https://www.youtube.com/watch?v=nn8zxbXsGXw

infatti: .. la mattina all'alba, si andava a prendere quelli che servivano, e si tornava al tramonto o magari si tornava dopo due o tre giorni, c'erano dei ricoveri sparsi in giro e i gauchos - se necessario - dormivano dove gli capitava, i lalli non venivano mai strigliati, erano - a detta del Prof. che fece varie escursioni con loro - docili, quasi apatici.

il resto è quì:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2014/04/venezuela.html





Titolo: La doma intelligente
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2017, 03:49:06 PM
Questa mi mancava: la doma intelligente!

https://www.youtube.com/watch?v=G1fFXNSK7Fc

Ormai è una liturgia, una messa che si articola sotto le più svariate denominationi... spero che quelle più vispe di voi abbiano bell'ecapito di cosa si tratta.

Io preferisco la doma stupida di Ory, quanta cultura, quanta sapienza, quanta delicatezza,  quanta etologia, quanta cognoscenza del lallo ci sono nei movimenti di questo cristianededdru... un vero cavallaro, dal quale tutte dovremmo appregnere.

https://www.youtube.com/watch?v=9Eyk6mXA6Tc&t=31s

Il ploblema è che ci caghiamo sotto, meglio scassare  per un paio di mei i cabasisi allo lallo per risolvere una pratica che Ory - e queli come lui - risolvono in due giorni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 24, 2017, 05:26:02 PM
Grazie del video, me lo studierò per bene; se ne trovi altri mi raccomando..... alla biblioteca della giumenta forse occorrerebbe associare una videoteca della giumenta. Però non bisognerebbe risparmiare energie sulla recensione/commento, perchè sia qualcosa che vale la fatica (altrimenti tanto vale andare direttamente sul tubo)

Ovviamente il primo video dovrebbe essere quello di Oliveira sul grigio....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2017, 08:43:35 PM
Caro Alex, molte delle cose che vedo sono nove anco per me, moltissime mi richiamano: Rousselet, Baucher, JDO, L'Hotte, eppoi i videii non sono chiarissimi, vedi quello dell'acmur, di cierto voglio capir prima di dire le solnore puttanete, una hosa è cierta; noi ragasse, cappellate con cheps griffati, agghindate con aderentissimi pantaloni da equitatione per metter in magna evidenza le nostre belle chiappe, con ai pedi stivali da 800 eiri, a cavallo a monumentali bestii che saltano perfino gli 80 cm disprezziamo i cavallari, la solo palabra ci suscita ribrezzo....

Ebbene, lasciate che tenti di spiegare chi siamo noi cavallari, per far ciò dobbiamo sapere la historia del lallo.

Abbiamo due mondi: quelo nostro occidentale dove dagli egizi, ai greci, ai romani, alla cavalleria medioevale, fino a Caprilli  il lallo è esclusivité dei marmittoni e dei nobbili dove - spessissimo - i nobbili erano marmittoni di altisimo rango e quindi formavano la quintessenza della conservazione e delle retrività mentre la giente comune usava muli asini et ronzini nonché lalli riformati dall'esercito (vedi L'Hotte).

L'altro mondo è quello orientale formato dai popoli equestri che dalla notte dei tempi vagano per i deserti e per le ubertose pianure dell'Asia centrale, e, che erano honsiderati con disprezzo dai quadri della equitazione accademica e militare occidentale... dei cavallari, appunto.

Ora, la sella coll'arcione, la staffa, il collare da attacchi erano scognosciuti nell'occidente, bisognò aspettare che i "cavallari cinesi   le inventassero, eppure si tratta di marchingegni assai semplici, logici, pratici; la spiegatione che danno gli studiosi a questo ritardo è qusta: rigidità della mentalità militare, ribadita nella puttaneta di saltare gli ostacoli buttandosi indietro, lieta abitudine che,per estirparla, Caprilli si mise contro quasi tutti gli alti uffiziali itagliani e per dimostrar la bontà del suo sistema si scasso molte volta le ossa...

Vista la situescion in generale, vediamola nel particulare...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 24, 2017, 11:58:18 PM
Caprilli scoprì a fatica che il cavallo sa saltare; adesso manca un Illirpac che scopra che il cavallo sa camminare, trottare e galoppare. Aspettiamo con pazienza.

(Però, qualla tua noticina che i cavalli dei signori erano sempre ferrati ai quattro piedi.... l'ho colta e me la sono gustata)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 25, 2017, 03:14:25 AM
Dissi: i lalli dei signori e dei militari, giente che non aveva il ploblema di far quadrare i conti la fine del mese.

E' assai plobabile che i cavallari saltassero alla Caprilli ben prima che Caprilli inventasse il sistema; pare che grooms irlandesi  (che Caprilli ben cognosceva... andava nel verde paese a comprar lalli per gli uffiziali itagliani) saltassero muri e staccionate in perfetta ceduta quando il Capitano era ancor a squola da Paderni.

Dunque, nell'occidente il lallo è stato l'emblema della divisione in caste, nell'oriente, oggetto di unione tribale/nazionale.

Ben sappiamo che era disdicevole per un cavaliere europeo  - da Xenophon in poi -  occuparsi direttamente di doma e ammansimento, a queste bisogna si dedicavano i villani, la plebaglia, i cozzoni professionisti.
I cavalieri orientali (e i cavallari europei) vivevano in perenne simbiosi coi loro animali (lalli, asini, buoi, cammelli e muli) e li domavano personalemente.

Ad honor del vero, i cavallari erano/sono sporchi brutti e cattivi e truffaldi, confermando/allargando in questo modo la distanza che separa noi ragasse deodorate e profumate da quei buzzurri puzzolenti.

Siamo honeste, i mongoli, i gauci argentini, i paisanos boliviani e venezuelani, i charros mexicani,  i butteri... i butterati, appunto, ci fanno senzo, ben poche di noi sognano un recado o una bardella maremmana mentre in tante abbiamo acquistato una costosissima sella uestern... già, tennicamente i cauboi son dei vaccari/dei pastori tal quale i personaggi giusto elencati e i loro sistemi di doma erano simili a quelli dei butteri e dei gauci e dei mongoli, erano dei cavallari ora - grazie a noi/ai nostri dané  -  son diventati dei fighetti col bianco cappellon, i ciaps fucsia e la busta di plastica attaccata alla mazzarella...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Aprile 25, 2017, 10:27:10 AM
No dai Raffaele.. Perché sti pregiudizi western?
Ci son personaggi come quelli che descrivi ( suppongo) ma io ho visto i cappelli bianchi solo in gara.
Per il resto.. Sudore, polvere e lavoro. Paraglomi del decathlon consumati all' inverosimile, jeans consunti nei solito punti e stivali devastati.
Poi per i due minuti di gara si cerca di esser " vestiti bene". Ma per arrivare alla gara ci sono sudore, fatica, schiene che la sera fan male. Si prende il puledro e via.. Doma, training, speranze e delusioni. In una parola lavoro. E chi lavora non porta il cappello bianco. E neanche i chaps.
Se vi arriva un istruttore / addestratore con cappello western e chaps sapere già in che mani siete. Quelli sono attori ( ero tentata di scriver pagliacci.. Ma ho optato per la prima).

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 25, 2017, 01:41:56 PM
Cara Bubba, a quelli mi riferivo ai sussurratori>naturali>dolci venditori di clinic della minchia.

Detto questo, è innegabbile che i veri cauboi erano simili ai nostri butteri, è innegabbile che teteschi, finlandesi, comaschi, russi perfino si dedicano alla monta uestern una pura invenzione creata e codificata solo di recente... loso loso nelle antiche sagre paesane  del uaioming  si facevano anche i barili, lo sbrancamento, l'atterramento del vitello ecc. ecc. ma anche esibizioni col lazzo, colla frusta, colla colt... c'è voluto del tempo per dare regole, creare campionati di reining e proporsi per le prossime Olimpiadi.

Forza e potenza dell'impero, per la stessa ragione e alla stessa maniera, abbiamo adottato mecdonald, il rock, il blus,  la cocacola, biutiful e i gins.
Titolo: La risposta di Morris
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 25, 2017, 05:26:38 PM
"Nessun cavallo ci obbedirà per compiacerci tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."

Dopo 10 ani, l'assioma di L'Hotte è diventato patrimonio comune.

Perché i cavalli si possono domare? Perché tollerano il nostro sfruttamento?
Perché è il loro modo naturale di comportarsi all'interno del branco.
l cavalli si assoggettano facilmente alla violenza imposta dai tiranni della loro stessa specie, perciò sono naturalmente predisposti a cedere anche alla prepotenza dell'uomo.


Quanto ci vorrà, perché la risposta di Morris diventi una banalità?
Cioè che la doma e l'uso dello lallo - in qualsiasi forma ce la propongono i dolcinaturaletologici cappelloni  - è una violenza etologicamente "corretta" ?

Non lo sappiamo, io intanto comincio a diffondere quelo che rispose, il grande antropologo, aglievo del premio Nobel per l'etologia Timbergen, prof. di zoologia alla Université di Oxford, direttore dello zoo di Londra, per decenni divulgatore scientifico  alla BBC, autore di uno dei libri più sconvolgenti del 900: La Scimmia Nuda.

La Scimmia Nuda...balla
Occidentali's Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali's Karma
Piovono gocce di Chanel
Su corpi asettici
Mettiti in salvo dall'odore dei tuoi simili
Tutti tuttologi col web
Coca dei popoli
Oppio dei poveri
AAA cercasi....
.......


:dontknow:
Titolo: Espadrillas
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 26, 2017, 12:30:11 AM
https://www.youtube.com/watch?v=_lY5kH7ZgSI

https://www.youtube.com/watch?v=oMUFHHidSPg



Titolo: Tropillas
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 27, 2017, 04:19:01 AM
https://www.youtube.com/watch?v=6bx82SKBncY

https://www.youtube.com/watch?v=Da5WplFVTso

https://www.youtube.com/watch?v=bgWhxjsdZnc
Titolo: bocado.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2017, 02:44:59 AM
https://www.youtube.com/watch?v=4b680OVQRaU

(http://www.folkloredelnorte.com.ar/costumbres/caballos/guatana03.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Aprile 28, 2017, 09:01:49 AM
tzè, non è fescion come questo
http://lucamoneta.com/2016/12/05/idea-regalo-per-questo-natalefiletto-in-corda-by-luca-monetashop-now-presen/

sai è in corda, quindi è morbido, vedi com'è morbidoso da tenere in mano, come un piccolo peluches, un cucciolo batuffoloso quasi, sarà sicuramente molto dolce e piacevole per il cavallo, non come il ferro, l'acciaio. quelli sono metalli, sono duri, cattivi, malvagi. la corda invece è un amore di materiale.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Aprile 28, 2017, 11:10:50 AM
Citazione da: PokerFace - Aprile 28, 2017, 09:01:49 AM
tzè, non è fescion come questo
http://lucamoneta.com/2016/12/05/idea-regalo-per-questo-natalefiletto-in-corda-by-luca-monetashop-now-presen/

sai è in corda, quindi è morbido, vedi com'è morbidoso da tenere in mano, come un piccolo peluches, un cucciolo batuffoloso quasi, sarà sicuramente molto dolce e piacevole per il cavallo, non come il ferro, l'acciaio. quelli sono metalli, sono duri, cattivi, malvagi. la corda invece è un amore di materiale.

Hahahahaha ommioddio che si è inventato Moneta?!? M'è scaduto pure lui....
Sai come seghetti bene con l'intreccio della corda? Poveri noi...

Ora poi c'è la rincorsa a chi utilizza di più il materiale Dyneema per la qualsiasi.
Mi aspetto una calzatura/scarpetta in Dyneema.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2017, 01:54:48 PM
Ormai l'andazzo è questo, anche gente seria, se deve stare sul mercado, deve cedere alle liete puttanete che pretendiamo noi femminuccie, che siamo l'assoluta majoranza del mondo del lallo.

Presto organizzeremo campionati mondiali dello "Horse care" nel quale spiccherà la specialità: "Help the dirty jade"  attività nella quale si dedicano tante di noi dopo aver preso la classica inculcata dal gambegambe che ci scarica sul groppone bestiacce buone solo al macello.

L'imboccatura che ho mostrato si appella guatana ed è lil primo freno che si presenta al polledro:

https://www.youtube.com/watch?v=aakNOA4odTI



Titolo: Polo.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 29, 2017, 02:17:03 PM
https://www.youtube.com/watch?v=08WRB4RyZu4

Che strano, pare che i lalli argentini e i giuocatori argentini di polo siano i migliori al mondo, i più ricercati, i più pagati.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 29, 2017, 03:51:32 PM
La guatana è interessante, l'avevo vista la prima volta come imboccatura pellirosse; chissà se l'hanno copiata o reinventata. Tiro a indovinare: probabilmente è stata la prima imboccatura nella preistoria dell'equitazione.

Altrove un "filetto" in corda, commercializzato da Moneta, ha suscitato grande ilarità; a me non fa da ridere nè la guatana nè il filetto in corda.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 30, 2017, 04:10:32 AM
La guantana est invero interessante, poi vi spieco come funzione... intanto guardateVi come si collaca la guantana:

https://www.youtube.com/watch?v=quBWhXZhem4

Ancor più interessante è la cordicella di Oliveira:

(https://annablakeblog.files.wordpress.com/2015/03/nuno.jpg)

La haratteristiha del filetto in corda è che è molto dolce... dicie Moneta, quando sendo dolcie, riferito all'equitatione, non rido, ma penzo subbito  che si tenta di prenderci per il culo.




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Aprile 30, 2017, 09:00:34 AM
infatti... io rido, ma non c'è mica da ridere : (
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 30, 2017, 03:03:31 PM
Non ti capisco, max.... non dici una parola su un filetto snodato "a palline" (figurarsi l'azione sulle barre se uno dà una sbrigliata!) e ti preoccupi per l'attrito di una corda liscia. Ma forse ti è sfuggito il post - spero.

Domanda per Raffaele: la guatana, da quello che hai capito, sta sopra o sotto la lingua?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Elisa89M - Aprile 30, 2017, 04:47:43 PM
Citazione da: alex - Aprile 30, 2017, 03:03:31 PM
Non ti capisco, max.... non dici una parola su un filetto snodato "a palline" (figurarsi l'azione sulle barre se uno dà una sbrigliata!) e ti preoccupi per l'attrito di una corda liscia. Ma forse ti è sfuggito il post - spero

1-Forse gli è sfuggito perché il titolo del topic non era: Cerco un' imboccatura dolce dolcissima per il mio lallo pucci.
2-Forse gli è sfuggito perché era nella sezione "cerco attrezzatura", proprio perché volevo evitare il solito processo alle intenzioni visto che sto facendo le cose consapevolmente.

E comunque io ti avevo anche risposto sia dal punto di vista tecnico (idee non mie) sia sulle mie impressioni, ma evidentemente ti è sfuggito è più semplice criticare velatamente
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 30, 2017, 07:17:05 PM
Inutile farne un caso personale. Io parlavo di un'imboccatura, non di una persona, e della sua possibile durezza in mani sbagliate. Mi impressiona pensare a cosa fanno quelle "palline" sulle barre se si seghetta con molta tensione (e max faceva proprio riferimento al seghettare con l'imboccatura di Moneta). Ma con mano "giusta" qualsiasi imboccatura, anche la più severa, può andare benissimo.

Certo che quel filetto, oltre a essere (IMHO) duro, è anche molto permaloso!  :blob9:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 30, 2017, 08:15:23 PM
Da quando noi femminelle belle abbiamo invaso il mondo dello lallo, l'equitatione, la doma sono diventate zuccherosissime, la gara è a chi è più dolce, a chi inventa l'aggeggio più mellifero...

All'initio potevano sorprenderci, hora, la solfa è la stessa in tutte le salse, la ruschena di tutte le Russie, la doma India, gli orsmen de noartri fanno tutti - più o meno - le istesse hose, quele che fanno Luraschi&C. ma loro dicono a Chiara e a Lettera che sono trucchi .

Il mio "viaggio" nel mondo dei gauci mi sollazza un mucchio, da veri cavallari uniscono delicatezza et decision, e mettono in pratica l'assioma bellillamente...

La guantana, (come tutte le imboccature) tiene sotto la lingua, ho letto che bisogna far attenzion a non far diventar la lingua blé, ma ho il sospetto che i pamperi se ne freghino altamente... per quelo che serve loro va ben anco con la lengua sopra.

Potremmo discuter suill'equitation sudamericana (cavallara) molto a longo confrontandola con l'equitazion femminina (relalazionante) ne scriveremmo delle belle!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Aprile 30, 2017, 08:30:26 PM
Te lo chiedo perchè oggi (bella giornata!) ho provato a mettere in bocca ad Asia una cordicella, e la sua lingua è diventata un efficentissimo "espulsore di cordicelle"  :horse-wink:

D'altronde Asia non ha niente in bocca (se non cibo) da una dozzina d'anni. La si può capire: rinuncio alla prova. Magari proverò con un cavallo più abituato a sopportare un "corpo estraneo" e rassegnato al fatto che non lo può espellere....
Titolo: Monelli!!
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 01, 2017, 03:10:10 AM
Purtroppo manca l'antefatto, ma devo supporre che questo lallo era piuttosto monello, plobabilmente non voleva farsi cavalcare e non rispettava la guanema, altrimenti non avrebbe avuto questo lieto trattamiento:

https://www.youtube.com/watch?v=ZgvtreqpLVA&t=1s

RisparmiateVi gli insulti e i commenti animalisti, diamoli per detti et uniti alla lunga serie già pubblicata a seguito del video....

https://www.youtube.com/watch?v=2i1iMcdDxPc&t=140s

Questo è il final, come si vede il lallo, non tira al palo, si lascia sellar tranquillo, segue, facilmente la madrina, si lascia cavalcar senza tentar la benché minima difesa...

E' assai emblematico l'unico commento a questo secondo video:
ezo no es un potro nunca vi un potro que no aga nada y sedege motar facil que me tira caballo viejo

Cossa ci ricorda questo trattamiento brutal?

Il sussurratore cimenatografico naturalemente! (Nella realtà era BucK... magno cavallaro uestren, ma non solo).

Ragasse,  credo di aver capito qual'era il "segreto" di Sullivan il più grande sussurratore di tutti i tempi....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Elisa89M - Maggio 01, 2017, 01:32:00 PM
Citazione da: alex - Aprile 30, 2017, 07:17:05 PM
Inutile farne un caso personale. Io parlavo di un'imboccatura, non di una persona, e della sua possibile durezza in mani sbagliate. Mi impressiona pensare a cosa fanno quelle "palline" sulle barre se si seghetta con molta tensione (e max faceva proprio riferimento al seghettare con l'imboccatura di Moneta). Ma con mano "giusta" qualsiasi imboccatura, anche la più severa, può andare benissimo.

Certo che quel filetto, oltre a essere (IMHO) duro, è anche molto permaloso!  :blob9:

Mooolto permaloso 😂 Farebbe piacere anche a me un' opinione di Max riguardo questo filetto, quello che ti posso dire in base alla mia limitata esperienza (l'ho provato solo sul mio cavallo) è che è molto difficile trovarsi a seghettare la bocca del cavallo con questa imboccatura perché non avendo un punto di appoggio fisso difficilmente riesce ad attaccarsi o pesare troppo sulla mano.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 01, 2017, 05:42:18 PM
Il fine giustifica i mezzi, Machiavelli non l'ha mai detto.
Non  sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita perchè tu possa dirlo, Voltaire non l'ha mai detto.

Sono d'accordo sia con Machiavelli che con Voltaire.  :horse-wink:

(@ Elisa89M: anch'io vorrei sapere come la pensa max sul filetto "a palline")
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 01, 2017, 06:15:00 PM
un "dolce torciglione"......


... forse i pallini possono svolgere la funzione di "dolce giochino" per la lingua o di "amara sega" per le guance a seconda di come si usi la mano...


di certo non invoglia il cavallo ad appoggiarsi..... e ne ha ben donde!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 02, 2017, 04:27:59 AM
Possiamo considerar le imboccature, i capezzoni, i cordeo, le capezze, le baitless della minchia, le serrette strumenti di assoggettamento, di asservimento, di contenimento... dei  freni - appunto.

Lovvio che non si può usar un torciglione come una guantana e viceversa i risultati sarebboro catastrofici in ambo i hasi.
Lovvio che con la baitless mai si avranno i risultati della briglia .
Lovvio che col cordeo non potremmo far le istesse cose che faremmo col morso sardo o argentino.

Come ben sapete, abbiamo aggeggi agiscono fuori bocca e sono usati per la dome et lo scozzonamento pereché il lallo può scatenarsi contro e che il cavagliere può usar rudemente senza provocar il disgusto et avvilimento che potrebbe infliggere l'imboccatura.

L'unica eccetione - che io sappia - è la guantana che fa male come un capezzone ma lo fa nella bocca loco dove andrà l'imboccatura e questo è un vantaggio in quanto il lallo capiscie da subito che verrà comandato coll'imboccatura.

Se quanto appena detto è vero, deduciamo un principio generale che è questo: dato 10 chili  come valore indicante la forza per ottenere l'alt da un lallo al galoppo con un filetto, la scala - del tutto teorica - è questa:

(http://www.dothorse.it/wp-content/uploads/2014/04/torciglione-fine.jpg)

Filetto in fili di ferro: 1
morso argentino/spagnolo: 2
morsetto irlandese 5
morso pessoa: 6
filetto Baucher: 7
filetto intero: 8
Filetto snodato 10
capezzone spagnolo: 12
capezzone portoghese: 14
guantana: 16
capezzone maremmano: 17
baitless: 18
capezza coi nodi: 20
capezzina: 25
capezza: 50

[img width=800 height=800]http://www.cicalzoo.com/media/catalog/product/cache/1/small_image/800x/602f0fa2c1f0d1ba5e241f914e856ff9/2/0/2003399_CAPEZZA_TATTINI.jpg[/img

In altre palabras una comodissima cabeza da scuderia può ottener lo stesso risultato del morso sardo... question di forza.
Detto al contrario: un brutal morso argentino, nelle mani di Oliveira e più comodo di una soffice capezza in lana merinos...




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 02, 2017, 09:31:25 AM
il bubble serve proprio a fare in modo che il cavallo si porti da sè e non si pesi piu di tanto sulla mano.
non c'è nulla di strano o di terribile, oltretutto le palline sono piu grosse delle normali biglie di vetro e servono a dare al cannone una forma irregolare ma arrotondata, proprio per suggerire al cavallo di non appendersi come un maiale sulla mano.
io personalmente posseggo anche un filetto quadrato pieno, con rotelle in rame.
l'ho usato in tutta la mia carriera con un solo cavallo, ma devo dire che è servito. sono bastate 2 o 3 sessioni e ho avuto in mano un altro cavallo, molto piu facile da montare, specie se uno non era dotato di bicipiti da culturista.
http://www.ukshires.net/magenis-snaffle-2.jpg
Titolo: Muli.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 02, 2017, 10:03:06 AM
https://www.youtube.com/watch?v=ZcXsFhl10wA

BeccateVi - se volete - anco il primero et lo secundo video... e fate atenzione a come si muove il giovinotto.

Un lallo ammazza il suo padrone per sbaglio, il mulo perché lo ha deciso.


M/llo Canto, anni 70 dek s.s.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 02, 2017, 11:03:02 AM
Disgusto e avvilimento; ci sarebbe da approfondire, definire, riflettere. Qui, dove l'OT non esiste (basta che ci sia "la parola contraria"), si potrebbe fare....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 02, 2017, 12:24:09 PM
raffaele, dai ahahahahah
ho visto anche il primo video e posso dire che un cavallo sdomo avrebbe reazioni del tutto diverse, molto molto piu elettriche e frontali (tipo ramparti in faccia, travolgerti ecc).
non esiste poi che prendi la sella e la sbatti sopra cosi sulla schiena di un cavallo che non ha mai portato addosso niente. si fa in modo completamente diverso, si passa la sella gia cinghiata, la si fa scorrere piano piano, la prima volte senza neanche sottosella ecc... non così.
cavalli e asini o muli non sono la stessa cosa.
o per lo meno, questo è un santo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 02, 2017, 01:54:26 PM
Brava!

Tutte voi che non cognoscete lalli veramente infami la penzate così!

Ai tempi, esistevano degli specialisti che "aggiustavano" lalli e muli infami che - per mia esperienza - sono quelli più "intelligenti" queli che capiscono che son più forti di noi, dunque, bisognava trovar il sistema di cancellar quella convinzione... i sistemi erano molto più duri di quelo che abbiamo visto, ma quasi sempre riuscivano.

Abbiamo visto il lallo di quel video dopo il trattamente, sicuramente prima avranno tentato di domarlo con le "buone" e fu allora che hanno deciso per il trattamento.

All'oculo esperto di poker non dovrebbe esser sfuggito che il lallo nella bardatura è tesissimo ma non tenta strapponi, non tenta difese perché reduce dal trattamento, così come quando vien montato.

I gauci non avranno paura dei lalli ma sanno che con certi tipini si rischia la pelle, sanno anche che coi muli, non basya il palo ma ci vole qualche sicurezza in più.

Titolo: Tempi moderni!
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 02, 2017, 02:19:06 PM
https://www.youtube.com/watch?v=uDeiv22AOrU
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 02, 2017, 06:56:16 PM
Sta il fatto che il principio di economia del gaucho dice: usate solo quello che vi serve.

Mi serve sapere come domare un cavallo infame? no.
Mi serve sapere come addestrare un cavallo per saltare 1.50? no.
Mi serve sapere come addestrare un cavallo per partecipare a una competizione di dressage? no.
Mi serve attrezzarlo fisicamente (zoccoli compresi) per fare decine di chilometri al giorno su terreni fortemente abrasivi a buona andatura? no.

Certo, mi incuriosisce sapere cosa fa chi mira a questi risultati; ma è una curiosità del tutto teorica; a me servono veramente cose molto più facili e più semplici. Quelle vorrei che fossero chiarissime. Vorrei che fosse descritta e insegnata l'equitazione facile, oltre che semplice; perchè esiste un'equitazione facile, anche se è molto disprezzata, o ne viene addirittura negata l'esistenza, oppure si ammette che esiste ma si vaticinano disastrosi effetti sul cavallo. Balle.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 02, 2017, 08:29:43 PM
Io salto spesso 150 e oltre.
Ho anche vinto una 6 barriere oltre il metro e ottanta.
Ma sperimentavo osavo alzavo e allargavo di brutto anche quando avevo il primo grado.
Siamo noi che creiamo i nostri limiti.
A me serve anche saltare 3 metri. D'altro canto se nessuno avesse avuto l'ambizione di volare, non esisterebbero aerei.
Sperimentare, provare,  fare il passo piu lungo della gamba.... C'è bisogno anche di questo.

I miei cavalli sfidano salti più grandi di loro, non conoscono la paura. Sono eccezionali perché non si danno limiti,  non si definiscono, non si catalogano. Loro ci provano. E quando lo fanno, superano sempre limiti e aspettative.
Provaci anche tu.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 02, 2017, 10:45:20 PM
E perchè mai dovrei farlo?
Ho già fatto altrove l'elogio dell'accontentarsi. Devo ripeterlo? Lo so che è una cosa guardata con commiserazione da chi è fortemente competitivo; quasi una bestemmia. Ma non siamo tutti uguali.

Ho l'impressione che proprio nell'equitazione ci sia un fortissimo interesse a alimentare lo spirito competitivo.... me, non mi acchiappano.  :horse-wink:
Titolo: A che serve sapere?
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 03, 2017, 03:23:42 AM
Il sapere come si doma un lallo infame, come si addestra finemente un lallo bellillo, etc. etc. fanno parte della culutura equestre, cossa lasciata - in Itaglia - perdere e che - giustamente -  a noi ragasse non interessa affatto, infatti:

http://www.cavalloplanet.it/index.php?action=unread

Attualmente, in questo inclito sono vive - a parte questa - 11 discussion, nessuna veramente ecuestre, e sono  quasi  tutte nei diarii la cui funzion è fin troppo  evidente e riguarda - nella majoranza dei hasi -  la relatione donna>lallo piuttosto che l'equitatione e il cavallo come veramente è.

Mi serve sapere la differenza di doma tra la tradizione, italiana, irlandese, tedesca, argentina, cilena, uestern ? Si.
Mi serve sapere i trucchi dei vecchi cavallari? Si.
Mi serve sapere chi siano stati: Baucher, Steinbrecht, Caprilli, d'Aure e JDO? Si.
MI serve sapere come è fatto il "video" di Oliveira immagine per immagina? Si.
La lista potrebbe continuar all'infinito e sarebbe estesa al di là del mondo del lallo... ultimamente ho deciso che mi serve sapere come, quando e perché è nata la canzone napoletana classica (magna passion di mio nonno)  et la sua relatione col melodramma itagliano.

Se non capite da sole il pereché mi serve tutto ciò, è inutil che ve lo spieghi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 03, 2017, 07:32:01 AM
Scusami: ti interessa o ti serve? C'è una certa differenza.

A un bravo  maniscalco interessa come funziona un grande impianto digitalizzato industriale per la produzione dei ferri - ma gli serve conoscere la forgiatura a mano, incudine e martello.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 03, 2017, 09:52:33 AM
Serve, serve... la cultura (la cognoscenza) serve, serve sempre.
Direttamente o indirettamente serve;  foss'altro per distinguere le puttanete da ciò che è vero.

Loso loso da sempre il potere et il mercato et le elite  tendono a tener incolto (incoltivato) il popolo bue per meglio sfruttarlo/infinocchiarlo... posso farVi degli attualissimi esempi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 03, 2017, 12:24:42 PM
Potremmo discutere sulla differenza fra cultura e erudizione. La prima effettivamente serve; ma essendo il nostro "contenitore" limitato, una cernita occorre farla comunque, qualcosa per forza deve essere lasciato fuori; d'altronde chi è colto sa distinguere cosa è importante e cosa è trascurabile; l'erudito no.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Maggio 03, 2017, 02:18:15 PM
Aggiungerei anche il tempo limitato  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 03, 2017, 02:44:17 PM
Lasciamo perder i massimi sistemi, ora, pare che secondo voi lalliste, i lalli infami non esiston e se esiston è perechè son diventati tali per i malatrattamenti dell'omo.
Non entro nel merito ma - per mia esperienza - di sicuro , muli e lalli infami diventavano boni proprio coi "malttrattamenti", in verità vi dico che non ho mai assistito ai trattamenti, era uno spettacolo non adatto ai bambini, ma, ad posteriora mi son informato, proprio pochi giorni fa ne discutevo con Mimiddu. un vecio cavallaro, figlio et nipote di carrettieri... all'epoca le bestie o lavoravano o valevano la carne che avevano addosso, poco, dato che la carne di lallo, di mulo, di vacca era disprezzata nelle città era considerata di scarto, ed era venduta solo nei paesi, a bassissimo prezzo, oggi la carne di lallo è prodotta specificamente e costa più di quella di vitello, la carne di vacca finisce nelle simmental o nei cibi per cani.

Tento di fare una proporzione: un buon mulo valeva 1000, lo stesso mulo per carne valeva 10, quasi niente, dunque, conveniva fare il trattamento il cui principio è sempre questo:

https://www.youtube.com/watch?v=b7FnEV6HFOE

siamo in Mexico, ma cose simili avvenivano anco dalle nostre parti, ma ci volevano degli specialisti col pelo sullo stomaco o dei "sussurratori"... dalla presunta dolciezza dei sussurratori nosce il magno equivoco che è diventato "verità" lallista...

Con Mimiddu abbiamo ricordato Jachino...

Jachino era un ragazzone non molto alto  tarchiato, tarchiatissimo, senza collo con un po' di panza frutto delle litrate di birra giornaliere, dei polsi come "truncuni" e una forza animalesca e una sopportazione del dolore incredibile e un coraggio che superava di gran lunga l'in
coscienza.
C'è tutta una serie di annedotti su Jachino, di certo i lalli avevano soggezione di lui, forse perché li avvicinava da "bestia a bestia", questo è un episodio del quale son stato testimone diretto nel nostro maneggio di Casteldaccia una trentina d'anni fa: -
lo vidi star dietro una giumenta col piede (il piede ella giumenta) in mano, la cavalla cercava di scappare, ma Jac non la mollava,  dopo aver neutralizzato alcuni tentativi di scalciare e di scappare - non so come abbia fatto a resistere - ha ribaltato la cavalla per terra, e, tenendole la zampa tesa la ha fatto girare su se stessa.
Dopo di che la ha lasciata. La cavalla si rialzò, rimase immobile annichilita... si fece ferrare senza fare più nessuna resistenza.


Ora, Mimiddu chiamava periodicamente Jachino per una sua lalla difficile da ferrare, sicuramente - me la ricordo benissimo -  era più grossa di quella che vidi ribaltare... ecco la sua tennica:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 03, 2017, 03:02:55 PM
tutto giusto.
però non è giusto nè produttivo partire con l'idea che son tutti infami e castigarli di default.
la maggior parte dei cavalli, abituati all'uomo pressochè da sempre, sono docili e facili da domare.
poi ovvio, qualche difficoltà ci può essere e c'è, ma roba tranquilla.
i cavalli infami sono pochi e saranno sempre di meno.
quei pochi, beh, a meno che non siano campioni o presunti tali NON meritano di arrivare a fine doma.
perchè vuol dire comunque che sono cavalli che ti mettono sempre alla prova, cavalli che non puoi dare a un principiante, cavalli che si viziano facilmente, che diventano maleducati e pericolosi. commercialmente inutili.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 03, 2017, 03:09:54 PM
Ma chi l'ha mai detto!

Anco i gauci fanno il trattamento solo in alcuni hasi altrimenti, la norma è questa:

https://www.youtube.com/watch?v=IEnf97mr9_8

mezzora di tempo, un po di sgroppatine, una cavalcata di qualche km e la doma è fatta!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 03, 2017, 04:23:51 PM
Raffaele, tu a suo tempo hai giustificato un tale che per "domare" un cavallo troppo mansueto, che non si ribellava affatto, l'ha frustato finchè il cavallo ha reagito, apposta per poterlo punire della ribellione. Questo in base al principio, che tu hai citato, "nessuna doma sarà completa fintanto che il cavallo non avrà tentato di liberarsi del cavaliere, e non sarà stato punito per il suo tentativo".

Adesso non girare le carte in tavola: la tua cultura equestre, a base tradizionale, sembra dare per scontato che il cavallo, ogni cavallo, anche "el caval più bon (quello che "gà copà el paron"), desidererebbe fortemente farti del male, e quindi va trattato come tale. Questa è la cultura popolare e tradizionale del cavallo.

A me questa cultura interessa, ma non serve.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 03, 2017, 09:37:26 PM
Loso loso, ne abbiamo già discusso e ho ricavato che a voi sembra incredibile quelo che disse Fillis:

"nessuna doma sarà completa fintanto che il cavallo non avrà tentato di liberarsi del cavaliere, e non sarà stato punito per il suo tentativo".

A quanto pare - secondo voi - Fillis non capiva una beatissima di lalli il che è vero, lui si occupava di cavalli ed equitazione, un mondo assolutamente diverso dal nostro nel quale trattiamo di lalli coi quali facciamo  sopraditutto relatione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 03, 2017, 09:49:10 PM
Povera Asia, Ha compiuto vent'anni, e non solo non è stata addestrata, e nemmeno scozzonata; non ha nemmeno completato la doma.  :Sad2:

Meno male che - avendo un certo caratterino, pochi cavalli non arretrano se lei decide di farli arretrare - nessuno la definirebbe "el caval più bon": almeno non mi ammazzerà.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 04, 2017, 12:41:51 AM
Ma dimmi Raffaele: noto un certo orgoglio nell'appartenere a un certo mondo equestre quasi sconmparso, e anche un certo pregiudizio nei confronti di alcune tecniche "nuove", che andrebbero giudicate per il loro valore e non per la loro pretesa "novità": per chi non le conosce e per chi non ha avuto l'opportunità di conoscerle sono effettivamente nuove.

Quindi una domanda: sei tu l'autore di "Orgoglio e pregiudizio"?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 04, 2017, 02:17:57 AM
 :horse-cool:

Per lo vero, quel certo mondo equestre  non è affatto scomparso, chiunque faccia sport o una attività di una qualche utilità pratica, necessita di un lallo addestrato alla bisogna... di sicuro i professionisti si impegnano in un duro lavoro per ottener risultati, quelo che forse si è perso è la pratica della buona educazion.

https://www.youtube.com/watch?v=W_qpbDnpkWs&t=134s

Quardate questo lallo, i ragassi lo provocano, gliene fanno di ogni, ma lui sa (è stato addestrato) che quando è maneggiato da terra deve star fermo qualunque cosa accada ma quando è sellato e montato, diventa una scheggia... quante di noi, con una solida relatione col nostro lallo possono far tutto ciò con lui senza farci "ammazzare"?

Il mondo dei gauci mette in discussion un mucchio di nostre abitudini, di nostre costose convinzioni,  a cominciar dalla sella, con 4soldi si fanno un recado alla facciazza delle misure, dei cuscini, dei quartieri, degli arcioni e dei fender...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 04, 2017, 01:35:04 PM
"... nessuna doma sarà completa fintanto che il cavallo non avrà tentato di liberarsi del cavaliere, e non sarà stato punito per il suo tentativo".

Pare che, secondo molte di noi, Fillis abbia detto una sciuocchezza e che provocare difese nel lallo per subito corriggerle sia "scorrettoo".

Ebbene, le basi dell'addestramento e del riaddestramento sono proprio queste.... qualcuna ha detto che sono vecio e i miei sistemi son superati.

Poker è giovine e per mestiere doma et addestra lalli, può confermar se dico lo vero e se quelo che dico è ancora attual..

Anco a me capitarono polledri allevati a casa che si fecero montar senza praticamente far difese, ma quando chiesi loro qualcosa di nuovo, ad esempio, sentir le jambe, la loro lovvia reazione fu di scaricarmi: salti, impennatone, che - a scanzo di equivoci - è meglio punir subito, magara solo con la terribil voce ma bisogna farlo.

Se si sa che un lallo ha una credenza, è meglio provocarglierla in situescions a noi favorevoli in modo da togliergliela velocemente, non è tennica equestre, ma normale buon senzo...

Come fanno i miei amici gauci a far star fermi i lalli?

Colle pastoie, una volta che è abituato a star fermo, lo provocano montandolo di traverso, da destra, di dietro, poi - quando sopportano tutto questo -  ci passano sotto la panza, tra le gambe ecc. ecc.

Poker, Fillis, i Gauci ed io... diciamo sciuoccheze?






Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 04, 2017, 02:01:58 PM
Un conto è provocare una reazione con un aiuto sensato; un conto è frustare un puledro a vuoto in modo che ci sia una reazione per poi punirla. Se fai finta di non capire la differenza, è sempre la solita questione "orgoglio e pregiudizio".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 05, 2017, 02:12:51 PM
Non credo che un vero cavallaro abbia mai dato frustate aggratis, est più plobabille che abia dispenzato qualche carezza in più del necessario.

Questo lallo; 8 ani di età, 158 di alzata è per i bimbi, oculate:

https://www.youtube.com/watch?v=lWayBDEa5m0

di certo avete visto, ma avete guardato?




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Maggio 05, 2017, 03:47:14 PM
Ma questi cavalli fanno solo galoppo o passo? Di trotto ne vedo pochissimo e bruttino  :icon_confused:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 05, 2017, 07:40:44 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 05, 2017, 02:12:51 PM
Non credo che un vero cavallaro abbia mai dato frustate aggratis, est più plobabille che abia dispenzato qualche carezza in più del necessario.

Ancora svicoli. Perchè hai giustificato quel tale? Non ho mai detto che fosse un vero cavallaro. Tu però l'hai giustificato. Vero o cavallaro o no. La mia idea è che l'hai giustificato solo per dare addosso al lallismo; due pesi e due misure. Non va bene.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 06, 2017, 01:46:09 AM
Quale tale?

I videi dei lalli in vendita sono altamente educativi per i nostri oculi... sempre che sappiamo vedere.

Premesso che in quell'addestramento non possiam pretender le finezze dell'alta squola, tantomeno il rispetto dei regulamenta del dressaggio, ma ci possiam trovare la "naturalezza" original dell'equitation scevra dei pipponi di squola e di orpelli accademici fuori della portata della nostra pratica comune.

Naturalemente, ogni lallo fa caso a se et potremmo visionar ogni vendita e trovar pregi e maccagne.
In linea di massima, il solo fatto che la totalità di quei lalli ha un "educazione" di prim'ordine costituisce un valore... insegnai ad alcuni dei miei lalli a star fermi se li si lascia con la redine penzolon.

La lallista di turno si complimenterebbe giuoiosamente nel vedere il Caimano - completamente libero - restar fermo mentre la frusta gli sibila tutt'attorno... sarebbe andata in brodo di giuggiole se le avessi raccontato le le solite puttanete per ottener tutto ciò: desensibilazazione, condizionamento operante, amicizia e relatione, tanta relazione.

La stessa lallista avrebbe avuto una crisi di nervi se mi avesse visto metter le pastoie a quel lallo la primera ves, e certamente mi avrebbe denunziato alle autorité costituite per maltrattamento animala.

Vi ho chiesto di vedere questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=lWayBDEa5m0

pereché è evidentissimo che quel lallo è zoppo, direi che è navicolitico, ma può darsi semplicemente che debba esser ferrato, questo da quà non lo posso dicere ma sono evidentissimi i segnali... vi dirò di plus, ha i ploblemi più seri all'ant. dx... non lo avete visto?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Giada88 - Maggio 06, 2017, 08:14:21 AM

Vi ho chiesto di vedere questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=lWayBDEa5m0

pereché è evidentissimo che quel lallo è zoppo, direi che è navicolitico, ma può darsi semplicemente che debba esser ferrato, questo da quà non lo posso dicere ma sono evidentissimi i segnali... vi dirò di plus, ha i ploblemi più seri all'ant. dx... non lo avete visto?
[/quote]
È molto evidente, anche dietro non è il massimo (grasselle&co.)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 06, 2017, 10:29:49 AM
La morfologia conta parecchio però. Quel lallone è parecchio imperfetto come cavallo da sella, basta guardarlo prima che lo vestano. Probabile che il problema non siano i piedi ma la sua morfologia generale rispetto a come lo montano. Quel modo irragionevole di girare, di addestrare in genere, può andar bene con i bei soggetti visti fino adesso ma rovina o comunque mal si adatta ai cavalli imperfetti come quello.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 06, 2017, 02:33:41 PM
Bé, fin dai primi passi quel lallo dicieva che gli facevano male i piedi, "andava corto", e, come dicie Giada, i ploblemi sono anche di dietro... eppoi quegli "inciampini" son  very haratteristici della navi ed è indubbio che alla fine del video il lallo marca chiaramente.

I miei amici gauci, addestrano alla stessa maniera, quoterors, percheron, arabi et incroci vari - per la giuoia di Micki -  beccatevi questo pesceron smazzettato et collarato... lovvio che la bestia - poareta - fa quel che può.

https://www.youtube.com/watch?v=pdddOrc_rU4
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 06, 2017, 09:20:16 PM
La questione non è la razza o la mole ma le problematiche del singolo soggetto.

Il male ai piedi passa, imperfezioni accentuate da una monta sbrigativa non possono che peggiorare e poi è chiaro che il navicolare o i garretti prima o poi "saltino".

Io ci vedo anche un posteriore sinistro strano. Facile che ci sia qualcosa al diagonale destro quindi.
Titolo: Infanti.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 07, 2017, 04:18:51 AM
https://www.youtube.com/watch?v=U1W1y_XKuzE

Il mio cuore si riempie di giuoia al solo guardar sti ragazzini!

https://www.youtube.com/watch?v=02vK-tpZhdc

Grande Pepo!

Cossa avete notato?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Maggio 07, 2017, 09:07:47 AM
Il secondo non è  un ragazzino, è un nano.
Il primo non lo so perché ho guardato solo l'inizio ma suppongo lo sia anche lui.
Quindi?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 08, 2017, 03:31:17 PM
dai non si può vedere il nano.
lo hanno messo li a fare la caricatura, come si faceva al circo.
Titolo: Re:Infanti.
Inserito da: alex - Maggio 08, 2017, 05:33:50 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 07, 2017, 04:18:51 AM
https://www.youtube.com/watch?v=U1W1y_XKuzE

Il mio cuore si riempie di giuoia al solo guardar sti ragazzini!

Vedo il solito attrezzo con le ali già visto con le ragazze. Vuoi per favore darti torto da te? Una volta ogni tanto è un buon esercizio spirituale.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 08, 2017, 10:10:06 PM
Hai visto una delle cose interesanti... agli infanti, ai nani e alla donne mettono il tampax o il pannolone, mentre noi maschiacci - quando ginettiamo berbec - non mettiamo niente:

https://www.youtube.com/watch?v=0OJnJb_L5jE

Oppure una cinghia:

https://www.youtube.com/watch?v=TAfli_yuN9Y

Dunque, sembrerebbe che quell'attrezzo aiuti a restar in groppa allo lallo, infanti, femminelle et nani, ma, forse sarebbo il caso di approfndire.

Trovo il nano delizioso, tra l'altro monta meglio di tante di noi, ai tempi era/è normale trovarli al circo,  se gli piace/se ha convenienza ad esibirsi, perché no?

http://www.cineblog.it/post/104069/freaks-la-mostruosa-parata-di-tod-browning-da-riscoprire-on-line
Titolo: 700 euri.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 09, 2017, 01:59:03 AM
4 ani e mezzo, 152 di altessa questo è il simpatico cavallotto di cui sotto:

https://www.youtube.com/watch?v=Y01yhRhUM8Y

guardiam bene e facciamoci altre domande...





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 09, 2017, 07:15:25 AM
Domande non so, ma risposte, almeno una, ce l'ho: l'amico Alessandro là aveva imparato, e qualcosa mi ha insegnato. Questa è l'equitazione che (a infimo livello, ovvio) io pratico, e questo è il motivo per cui non capisco, nonostante i miei sforzi, altre equitazioni.  Ho detto da tempo che non monto nè inglese nè MW, adesso so cosa faccio.

Dove ho messo il mio recado?  :horse-cool:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 09, 2017, 07:34:20 AM
Dimenticavo: non confondiamo obiettivo e strade per raggiungerlo. Per raggiungere una meta ci sono in genere  strade diverse. Ovviamente ci sono anche le strade che l'obiettivo non lo raggiungono mai, alcune non portano da nessuna parte.... ma chi afferma che esiste un'unica strada per raggiungere una meta in genere sbaglia. Al massimo si può indicare la strada più breve e più sicura.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 09, 2017, 08:29:03 AM
Giusta consideration!

Non so dov'é il tuo recado, ma so che ho sbagliato a costruir il mio, infatti, l'hodovuto smontar e rimontar; tra qualche giorno - se riesco a metterci mano -  dovrei finirlo; attenscion, ho usato solo materiali di riciclo da una vecchia sella uestern et sostitutivi del cuoio crudo che lì si butta e da noi è introvabil, l'unica spesa è stata una pelle di capra da usar come coprisella: 45 euri, già, in Suditaglia, si usava, come cojinillo, quel tipo di pelle. più fresco et "elegante" rispetto a quelo dei pecuri.

Costretto ad imparar - fin da jnfante - da carrettieri e cavallari, dopo oltre sessant'ani di consuetudine con questi animala, due o tre selle conzumate, tanti lalli montati; dopo aver cognosciuto: Grison, Baucher, Caprilli et JDO - ora - che son quasi appiedato, son "tornato" dai cavallari sudamericani, queli non ancora infettati dal visus dell'ippocrisia dilagante nel mondo di noi ragasse occidentali pervenute - chissaperché - a vagoni, a quintalate, in quantità industriale nel mondo dello lallo.

E' tempo di esternar le domande che mi son sorte spontanee a guardar montare i figli delle ubertose pampas... le domande le ho tute e c'ho la maggior parde delle risposte, non so se son giuste, se qualcuna di voi se ne va a vivere coi gauci una decina d'an, certamente tornerà con sicure et exacte risposte alle mie question, nell'attesa, andiamo a cominciar, non prima di aver sottolineato che l'equitatione occidentale è figlia dei marmittoni, cioé, delle regole che non si discutono e dei formalismi della minchia, viceversa i cavallari/i gauci badavano/badano alla praticità, all'utilità, all'essentiale.

Il recado, come già dissi oltre che per sella serve da letto, riparo, conforto e si può comporre a seconda dele necessité-
E' di taglia unica alla facciazza dei pollici, degli arcioni regolabbili, dei sottosella aitec o in gel.
E' bono per abbattere vitelli. per furiose galoppate dietro i manzi, per le gimkane, per il dressaggio argentino, e se gli accorciano gli staffili, con quelo si può anco saltar... costa pochissimo.
Dubito che possiate far le stesse hose con le nostre selle ultraspecializzate da 3000 euri

Il recado nelle sue tante varianti nazionali e regionali, costrigne ad un assetto arretrato o, se preferite, "a mettersi il lallo davanti le gambe" position che è la più sicura specie per  i principianti, che cadono quasi sempre in avanti quando il lallo si pianta... uno dei consilii ricevuti nella adolescienzia da un vecio cavallaro per restar in sella ad un lallo che sgroppava e che mi aveva scaricato già un paio di volte, fu: guarda in cielo... maniera stupenda per dirmi: stai indietro!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 09, 2017, 09:41:52 AM
Il mio recado, al momento, è nascosto nel mondo dei desideri.....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Maggio 09, 2017, 02:54:34 PM
I miei recado invece sono in selleria. Attendono solo che troviamo il tempo (e la voglia) di farci qualche trek.
Nulla è più comodo di un recado  :love4:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 09, 2017, 02:59:30 PM
Infatti Miky, siete proprio tu e Tony che avete acceso il mio desiderio.... ma sono allenato a resistere a lungo ai desideri  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 09, 2017, 06:39:50 PM
Certo i recadi devono eser molto comodi specie in confronto alla cilicica sella di Alex, ma sono anco modernissimi, hanno anticipato di secula le flexseddl e le triless oggi tanto in voga perché assicurano il benessere della schiena dello lallo e delle nostre chiappe, il che non guasta  :horse-wink:.

La esageratione della position "le cul dans la brouette" di JDOgiana memoria,  obbliga a tener la staffa tutta calzata e le punte dei pié in giù, cossa che provoca una una crisi di identità ai puristi di questo inclito che dovrebbero andar dai loro gambegambe  a chieder spiegazioni... fatemi saper cossa rispondono.

Pare che, essendo le gambe "davanti le cinghie",  partecipino vivamente alli cambiamenti di diretione et nelle volte ma  abbiano poco o nulla influentia sulla spinta in avanti, sul'impulso, sull'impegno delle anche, sulla riunion.
Credo che l'impulso sia dato principalmente col rebenque, lo strano frustino gauchesco che ha un antenato nobile nella frusta di addestramento della squola di Versailles, mirabilmente descritta dal Generale.
Traduco: a Versailles, come nelle ubersose pampe, per aver una franca e pronta spinta in avanti si davano/si danno - all'initio dell'addestramento - delle liete mazzate con questa larga correggia di cuoio, sullo retrotreno dello lallo, poi, secondo la legge di La Gueriniere, basta la mossa... ma questo si fa in ogni tipo di equitation.
Plobabilmente, i gauci incrementano la prontessa delle girate col toste mazzate sulla spalla contraria alla diretion di girata, una volta che il lallo ha capito, fanno solo vedere il rebenque o la coda della redine dal lato detto... ecco il pereché dei fulminei cambiamenti così utili in una monta da labor.
Fondamentalmente è la stessa tennica che usano i cauboi per spinnare  :icon_eek: - stranamente - anche i vaccari sudamericani spinnano che è una bellessa.

Passiamo all'imboccatura argentina... non prima di aver sottolineato che è solo da pochi giorni che mi interesso di tuto ciò, dunque, sono una neofita che cerca di spiegar ciò che vede, se qualcuna di voi ha esperientie dirette mi aiuti et spero mi corriggierà le puttanete che - eventualmente - dico et dirò...
Titolo: Sfarzo
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 10, 2017, 07:01:36 AM
Dissi che il recado est assai economico, con pochi euri ve ne costruite uno senza eser Gianni West, però, i gauci - come tutte noi ragasse che andiamo a lallo - anco loro, sono vanitosissimi e son disposti a spender una piccola fortuna per sfilare con un recado come questo:

https://www.youtube.com/watch?v=aYJivqrSs6Y&t=68s

Con la stessa somma vi comprate un lallo di gran class pronto per le prove di dressage pampero; oppure: due bei lalli di 4 ani perfettamente addestrati; oppure 4 lalli addestrati.. ma sta  bardatura è davvero pregevole, opera di un sapiente artigiano che c'avrà lavorato per alcuni mesi.

Dunque, anco per i rudi cavallari delle ubertose pampe,  il lallo est simbolo di magniloquenza, oggietto di sfarzo e pompa tal quale che nella Napoli rinascimentale, dove - pertanto - inventarono la "bella equitazione"...

(https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRtKqdZn6TjYn_boPMl4kr90Tgv2Aj2g28mnMBRY63m7UPhBw3v)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 10, 2017, 08:52:41 AM
Da alcuni mesi (prima che si avviasse questa discussione) in effetti ho "ceduto" alle insistenza della mia tuberosità ischiatica sin. e monto con un agnellino "doppiato" sopra la MaClellan. Proverò ad aumentare lo spessore della morbidezza, e anche a usare l'apposita cinghia per tenerla in sede. Sono impressionato dal numero di stratificazioni del recado, e siccome ogni strato ha il suo nome sospetto che ognuno abbia la sua funziione e delle precise caratteristiche.... domanda: alla fine, tra chiappe umane  e dorso del cavallo, quanti centimetri ci sono?

In uno dei video (quello del cavallino di quattro anni) ho visto anche un'altra cosa che sto sperimentando in questi mesi, il "trotto camminato", che piace ad Asia e piace molto anche a me. Non è trottigno, e non è trotto "morto"; è un'andatura morbida e comoda, che Asia esegue e mantiene senza sforzo, appena più veloce di un passo energico.

Proprio non mi riesce, invece, di far avanzare le gambe; la posizione che preferisco è quasi verticale, "bilanciata", con poco peso sulle staffe; punte del piede indifferenti, tanto il piede non ha peso da reggere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 10, 2017, 09:18:52 AM
alex anche tu dio santissimo, ma perchè devi copiare le cose piu brutte dei video???
cioè il passo/trotto non si può vedere.
ma fateli muovere sti cavalli, che sono così belli quando si muovono.

il fatto che sia più comoda sta andaturaccia rispetto a un bel trotto non vuol dire niente, anche le sciure che fanno lavoro in piano, per star piu comode, fanno un trotto che rasenta l'assenza di sospensione e anche di estensione della spalla. insomma un trotto bruttissimo. sarà anche comodo, però è avvilente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 10, 2017, 09:55:22 AM
Lo so che tu detesti il passo e trovi il trotto decente solo se è energico, figuriamoci il "trotto passeggiato", senza alcuna fase di sospensione. Ma il cavallo esegue naturalmente entrambe le andature, non c'è niente di forzato. Io detesto quello che mi sembra forzato esattamente come tu detesti quello che pare "moscio". Sono solo punti di vista diversi, diverse "filosofie".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 10, 2017, 11:47:47 AM
guarda che cavallo. i cavalli dell'equitazione classica erano sicuramente come questo:
https://www.youtube.com/watch?v=uYZG3-dQJFw
io lo trovo magnifico, benchè piccolino per me. questo cavallo il trotto lentissimo lo fa, ma è un passage naturale, quasi un piaffe.
questo è Cassini II a 17 anni. sembra un puledro.
https://www.youtube.com/watch?v=KTH_K1ELMvo
questa è una qualunque puledra da salto, piu rallenta più molleggia
https://www.youtube.com/watch?v=0E0cKfT7DZE

forse è solo questione di "sangue" del cavallo. i cavalli che ce l'hanno non amano molto il trotto/passo, penso.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 10, 2017, 03:19:52 PM
Di certo ogni razza e ogni cavallo ha proprie andature "naturali", più o meno eleganti, basate sulla massima efficienza del movimento + eventuale necessità di "comunicazione" con gli altri cavalli mediante particolari caratteristiche del movimento. Nella mia equitazione semplificata, io passo al cavallo l'idea di quello che voglio, sta al cavallo attuarla in pratica. Quindi io chiedo ad Asia solo di rallentare il trotto o di accelerare il passo o di passare dal passo al trotto o di partire al galoppo ecc: lei recepisce la richiesta ed esegue, a modo suo.

Ovviamente, se il risultato fosse di sua natura estremamente elegante, ne avrei un gran piacere; ma nemmeno io cammino o corro in modo particolarmente elegante, perchè mai dovrei pretenderlo da un cavallo? Nemmeno io sono un atleta, perchè dovrebbe esserlo lui?

PS: Nessuno dei tre cavalli dei video è "calmo" come piace a me. Non "addormentato": calmo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 10, 2017, 03:25:58 PM
no ma io ricordo un post in cui tu proprio dicevi che stavi INSEGNANDO alla tua cavalla questa andatura.
ricordo male?
se la stai facendo solo adesso dopo 12.000 anni che hai la cavalla, come mai le viene NATURALE solo ora? il punto è che non le viene naturale, se no te lo avrebbe proposto sempre, dagli albori. in verità anche tu, come tutti, addestri il cavallo non solo a portarti da A a B ma ad andarci come vuoi TU, non come vuole lei.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 10, 2017, 03:30:46 PM
Ti ripeto: io le chiedo (da poco) di rallentare molto il trotto, oppure le chiedo di passare impercettibilmente dal passo al trotto e inverso. Le insegno a "capire" la mia richiesta, ma non faccio alcuno sforzo per insegnarle come eseguirla. Non mi occupo di quanto solleva le gambe, o di come deve tenere l'incollatura per effettuare il movimento in un certo modo.

Il "trottino lento", per conto suo, Asia lo faceva da sempre, se le andava. Ero io che non glielo chiedevo/non sapevo chiederglielo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 10, 2017, 03:46:30 PM
mah sai. il "calmo" inteso nel senso dell'equitazione non penso significhi privo di eccitazione.
i cavalli che andavano in guerra sicuramente erano eccitatissimi prima e durante la battaglia.
calmo per me significa che ti ascolta, fosse anche che sta galoppando a 300 all'ora. quindi che è concentrato sul cavaliere e prontissimo ad eseguire tutte le sue richieste.
questa roba qui che io vedo è una cosa magnifica dei cavalli. i cavalli si pavoneggiano. come le gazzelle nella savana che mostrano al leone la loro prestanza fisica con immensi salti, come dire "non ti conviene provare a mangiarmi, sono in gran forma, inseguirmi sarebbe solo fatica sprecata".
Cassini ha gareggiato in tutte le arene del mondo, fatto trasferte in ogni dove, visto pubblico, casino, sentito applausi, è stato nelle situazioni più strane. per cui non è preoccupato dal contesto. si sta solo pavoneggiando. fa mostra del meglio di sè. è veramente magnifico e mi apre il cuore. ecco come possono essere i cavalli, ecco come dovrebbero essere. fieri, orgogliosi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Maggio 10, 2017, 07:25:36 PM
Citazione.Pare che, essendo le gambe "davanti le cinghie",  partecipino vivamente alli cambiamenti di diretione et nelle volte ma  abbiano poco o nulla influentia sulla spinta in avanti, sul'impulso, sull'impegno delle anche, sulla riunion.
Credo che l'impulso sia dato principalmente col rebenque, lo strano frustino gauchesco 

Su un cavallo ben addestrato all'Argentina, ben addestrato da un gaucho vero, non da un mazzuolatore aggggratissss, le gambe praticamente non si usano.
Sono posizionate più avanti rispetto ad una sella inglese, il piede viene appoggiato leggermente sulla panca della staffa e a seconda del modello di staffa, ci sta solo l'avampiede o l'attacco delle dita.
Io ho usato sia le staffe da doma o jineteada (quelle rotonde, tipo due dischi, che in caso di caduta ti salvano dal ridurti in poltiglia il piede) che quelle a campana da fiesta....entrambe hanno la panca molto sottile e cambia l'ampiezza che consente di calzarle di più o di meno.
Per le girate...sempre su un cavallo ben addestrato, basta peso e una buona "mazzetta" ( che non vuol dire botte, ma la reattività alla redine d'appoggio), il rebenque o talero, serve principalmente in fase addestrativa e...in passeggiata, caso mai ci si trova a dover aver a che fare con qualche cane mordace (il talero avvolgente è un buon educatore di cani maleducati) o cavallo pigro o dormiente.
Di selle ne ho provate tante, ma il recado per me rimane il più comodo ed è molto confortevole anche per il cavallo.
Titolo: Bartabas
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 10, 2017, 07:36:39 PM
Calmo è esattamente lo contrario di eccitato, i lalli da s. o. con grande esperienza, son calmi, addirittura mosci quando son fuori dell'arena, quando entrano in gara si trasformano in furie.

Quando parliamo di lalli in general, dovremmo obliar la specialité che facciamo, altrimenti falsiamo qualsiasi discorso.

Un tale Bartabas, nei suoi spettacoli - per esigenze artistiche -  ha inserito lalli di tutte le rasse e di ogni dimensioni, tra i quali anche una propilla di criolli.

https://www.youtube.com/watch?v=BQB94CLAFa4

Avendo una piccola esperienza di preparatione di lalli da spettacolo, credo di aver capito il perché... questioni di costi: preparare 8 lalli a esser condotti senza mani per fare una pur semplicie coreografia e simulare un combattimento con la sciabola a lallo, richiederebbe molto tiempo e l'impegno di una equipe di ragasse già specializzate, mentre. i lalli gauci, sono già predisposti - per l'addestramento di base ricevuto -  ad andar senza mani e a "combattere" solo con un piccolo appoggio in boca.

(https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/d4/ec/77/d4ec77bb10617e4776d816e30e077a1b.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Miky Estancia - Maggio 10, 2017, 07:36:57 PM
Citazione.    domanda: alla fine, tra chiappe umane  e dorso del cavallo, quanti centimetri ci sono?   

Dipende Alex.
Dipende dalle tue preferenze e dal cavallo.
Se guardi i nostri recado, io lo monto in un modo, Tony in maniera diversa.
A lui piace con pochi pezzi: sudadera o copertina di lana, feltro, bastino, encimera, e pelle di pecora, a volte copre con il sobrepuesto, e la fa piatta.
A me piace con rialzo anteriore e posteriore, quindi metto copertina di lana rincalzata davanti e dietro, feltro, bastino, encimera, copertina di lana rincalzata davanti e dietro, pelle di pecora e ovviamente il pegual.
Tra uno strato e l'altro puoi anche infilarci un pile, un asciugamano, un giubbino antipioggia, una capezza di scorta....
Titolo: Ho una relatione.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 11, 2017, 04:45:43 AM
Ebbene si!

Lo confesso... ho una relatione con un lallo!
Una hosa seria consolidata nel temp dato che ormai son quasi 18 ani che conviviamo.
Specialmente da giovine, ho avuto tantissimi rapporti con lalli di tutte le specie ma niente robba seria, spesso era una botta e via, poi, nella maturità mi sono accasato con polledro col quale ho instaurato una relatione piuttosto burrascosa che è durata oltre 10 ani.
Malgrado le zuffe (era uno stallone) colla soave dolciezza e con delle terrinil mazzate mai ebbi  veri ploblemi, anzi, quando arrivavamo a qulache raduno eravamo uno spettacolo.
Poi per malasorte... o per meglio dire per una colica morì, era stato appena castrato... già, stavo diventando vecio e i primeri  acciacchi mi avevano diggià aggredito, e non avevo più la forsa che lui esigieva.

Rimasto "vedovo", con la coerenza tipica di noi ragasse lalliste, comprai un polledrone sanfratellano completamente servaggio... mia moglie fu lapidaria: "ho sposato un deficiente", disse.
I miei amici cavaglieri pensarono che mi stessi organizzando una speciale forma di suicidio...

Ora, quel polledro ha 20 ani, chiama quando sente il mio passo, capisce la mia voce, appena mi vede sorride, mi manda bacetti e quando mi accosto  mi "abbraccia" col suo  collo possente e poi cerca di prendere le inesistenti delicatessen dalle mie tasche.
Loso loso, mi invidiate, tutte voi vorreste un lallo così che - tra l'altro - cognosce tutti igiuochini della minchia, è smazzettatissimo e fa qualcosina anco di alta squola...

Ebbene, l'altro giorno, mi ha salutato come il solito con fremente voce, ma,  quando mi ha visto, si è ritratto nella sua scatola, gli ho parlato con voce soave... niente, gli ho mostrato delicatessen... niente, si ritrae in fondo alla scatola.

Si comporta come fa - almeno all'initio - cogli estranei.
Non mi ricognosce sembra che non mi riconosca.
Possibbile che non ricognosca la mia voce? Il mio odore?

Già, perché ho capito subito di cossa si trattava, sono entrato deciso nella scatola et l'ho afferrato per la criniera.
Appena ha sentito la presa si è bloccato, si è girato e  ha annusato - trombeggiando l'aria dalle nari - il cappello che mi son  tolto e subito rimesso varie volte accompagnando i gesti con voce soave.

Con una piccola violenza, tutto  è tornato come prima... possibbile che un cappello chiaro e più grande di quelli soliti annulli ani et ani di relatione?

Si!

Episodi simili mi son capitati a josa, pereché l'ho narrato?

E' la dimostration plastica che la relatione uomo cavallo - come la intendiamo noi lalliste - non esiste, ne diede una magnfica dimostratione Fillis.
Quando la esposi, (ricordate?)... qualcuna di voi disse che Fillis non capiva una beatissima minchia di cavalli, come dire che a un leone non piace la carne fresca...

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=4720.0

Come vedete mi ripeto.

Mi arrendo, relazionatevi come volete ma... andate a dar via i ciapp!!

N.B. quando scrivo "mazzate", intendo, punizioni che vanno dalla terribil voce alla secca nerbata.
Titolo: Negri
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 11, 2017, 10:19:57 AM
Qualcuno si chiese perché non ci sono cavaglieri negri... non è del tuto vero: in Cameroun, Nigeria, Benin esistono delle tribù di pastori equestri di antica e coloratissima traditione e Tom Bass - come cavallerizzo - è l'unica luminosissima eccetione: https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/10/e-nato-un-bel-bambino.html

Se poi la domanda verteva sulla mancanza di negri nell'equitazione sportiva, la risposta è fin troppo semplicie: il badrone bianco stava a cavallo colla lunga frusta in mano, il bovero schiavo negro raccoglieva coton e prendeva frustate.

Per fortuna i tempi son cambiati, non ci sono più i padroni a cavallo ma gentili caporali con bianchi pulmini; non ci sono più schiavi negri ma negri clandestini che raccolgono pomodori a 20 euri il giorno.
 


(http://4.bp.blogspot.com/-WE-WlDqMc3w/U3JD2dAnsHI/AAAAAAAAAQQ/e3aCwOI-c_k/s1600/P1010311.JPG)

(https://simonsblogpark.com/onlinegambling/wp-content/uploads/2015/10/beni21.jpg)

(https://gdb.voanews.com/AB43491B-51B9-45F4-90A3-92AB442E162C_w1023_r1_s.jpg)
Titolo: convergenze
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 11, 2017, 01:52:49 PM
Questo segnor, coi lalli ci lavora nelle ubertose pampe argentine:

https://www.youtube.com/watch?v=5ll3bXVMyxA

Sto ragasso ci lavora in smaglianti spettaculi:

https://www.youtube.com/watch?v=hmvYXTKQUTM

Tutti e due sfruttano un innato istinto lallico: quale?
Titolo: Mutatis mutande
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 12, 2017, 04:12:01 AM
 Danilo Fumagalli racconta:

07-04-2012 Sabato sera...
Ad un'umile cena tra amici, il noto gaucho argentino Isidro Luciano Diaz, parla della presa decisione di domare la mattina successiva una puledra ribelle di sua proprietà... Al tavolo è presente un cowboy americano (Miguel), che in preda ai fumi dell'alcool, spavaldamente si rende disponibile ad affiancare il gaucho nella doma, utilizzando il metodo dell'appadrinamento... Dopo vari avvertimenti da parte del gaucho sul carattere difficile della puledra, il cowboy insiste nel volerlo affiancare... Arriva l'ora di andare a dormire ed il cowboy fatica a prendere sonno, preoccupato da ciò che lo aspettava la mattina successiva...
08-04-2012 Domenica mattina...
Nella scuderia del gaucho, avvolta dal canto dei galli, si sente in lontananza un tintinnio di speroni... il cowboy più deciso che mai si prepara a svolgere il suo compito... dà consigli al gaucho su come procedere... ma quando è il momento di salire sulla puledra, spaventato dalla reazione della stessa, in seguito al suo tentativo di montarle in groppa, il cowboy se la da a gambe... costretto a correre a cambiarsi le mutande... A quel punto il gaucho decide di montare lui stesso la puledra, come ha già fatto tante volte nella sua carriera, e chiede l'aiuto ad un suo amico presente (Sergio Silvera), che subito sale in sella al cavallo da lavoro del gaucho...
Risultato... la puledra viene sottomessa dal gaucho, che abilmente gestisce la situazione ... ma il cowboy Miguel è rimasto con le mutande sporche per tutta la giornata, non aveva quelle di ricambio...


https://www.youtube.com/watch?v=pegIMKh2kGE

Il gaucho Isidro credeva di eser nelle ubertose pampe... et se l'è passata male, malissimo:

http://www.huffingtonpost.it/ilaria-cucchi/la-resistenza-di-luciano-_b_2137362.html

Pare che almeno abbia avuto giustitia, dico pare pereché di nulla son certo...

http://www.valsassinanews.com/2015/11/03/botte-al-gaucho-di-cortabbio18-mesi-al-carabiniere-iachini-nelle-motivazioni-pestaggio-continuato-e-abuso-di-potere/

Comunque, un noto politico itagliano, il cui sogno sarebbe di ammazzare legalmente un ladro che gli entra in casa - magari di notte - che è:   negro, clandestino, extracomunitario e frocio,  non ha perso l'occasione ed è intervenuto sulla vicenza con queste belle parole:

"Vergognoso! Ascoltate e diffondete la storia di questo carabiniere, sotto processo per aver arrestato un tizio col coltello, che si è giustificato definendosi un GAUCHO, discendente da una stirpe nativa americana... e che oggi se la spassa a cavallo, mentre il carabiniere è sospeso dal servizio e a stipendio dimezzato!"

Ma, come il solito son dalla parte contraria, quella di Isidro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 12, 2017, 08:53:49 AM
Mi hai rovinato la giornata.

Parliamo di cose riferite, e quindi  mi piacerebbe che questa comunità chiedesse informazioni dirette e pubbliche alle autorità coinvolte, a partire dal Sindaco della località in cui sono avvenuti i fatti (in particolare la revoca della concessione).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 12, 2017, 09:06:14 AM
Resta il fatto che definirsi e fare convintamente il gaucho qua nel profondo dell'Italia del nord è almeno anacronistico quanto definirsi e fare convintamente il cowboy o il maestro classico. Puoi destare curiosità nel pubblico perché fai l'esotico, ma l'impressione che si ha confrontando gli originali è la stessa di un giapponese che prepara la pizza.

http://www.youtube.com/watch?v=pMO4uJlNMeY (http://www.youtube.com/watch?v=pMO4uJlNMeY)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 12, 2017, 09:34:47 AM
Citazione da: max - Maggio 12, 2017, 09:06:14 AM
Resta il fatto che definirsi e fare convintamente il gaucho qua nel profondo dell'Italia del nord è almeno anacronistico quanto definirsi e fare convintamente il cowboy o il maestro classico. Puoi destare curiosità nel pubblico perché fai l'esotico, ma l'impressione che si ha confrontando gli originali è la stessa di un giapponese che prepara la pizza.

http://www.youtube.com/watch?v=pMO4uJlNMeY (http://www.youtube.com/watch?v=pMO4uJlNMeY)

A cosa ti riferisci? Non credo che tu faccia riferimento all'ultimo post di Raffaele. A quale? A cosa?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 12, 2017, 09:41:20 AM
Mi spiace che l'intervento di max abbia tolto il focus sulla vicenda riferita da Raffaele.
Vogliamo concludere una eventuale discussione su quella vicenda prima di proseguire?
Titolo: Tu vuo fa l'americano.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 12, 2017, 09:48:30 AM
Già, la pissa giapponese ci fa sorridere....

Ma abbiamo preso molto seriamente i maestri di judo del sollevante che  "invasero" le nostre palestre negli ani 60 del s.s. tant'é che - OGGI - ci pare normale che  il giovine Basile abbia vinto una medallia d'oro nel judo alle Olimpiadi di Rio l'ano scorso.

Certo che i cauboi di Gallaratre, i cicisbei di Canicattini, i flamenqueri di Pollenatrocchia, i gauci di Pontassieve sono delle macchiette tal quale il nostro Albertone americano a Roma:

(http://web.rifondazione.it/home/images/sordi.jpg)

Ma Isidoro non si definiva un gaucho... è un gaucho/un cavallaro dal quale noi tutte avremmo da imparar.

Aprite il video che vi ho pubblicato, e guardatelo all'initio, e vedete come si comporta Isidoro quando la lalla rifiuta l'imboccatura...

Poi vedete cossa fa quando la lalla non fa salir i cagasotto...

Vedete pure quando si toglie il berretto e lo agita... stranamente non si è portato il rebenque...

Infine vedete la presa alla paletta quando la lalla a ceduto, fidarsi e bene ma non fidarsi e mellio...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 12, 2017, 11:43:55 AM
io ho montato un pò nello stesso maneggio di Silvera.
lui lavorava un sacco coi vitelli.
io seguivo la parte dei cavalli all'inglese.
ho fatto la doma di un 3 anni intero (il quale era sempre su 3 gambe, pistolino sfoderato e posteriori, gli anteriori difficile che toccavano terra) mentre lui tranquillamente lavorava i suoi cavalli nello stesso campo.
è un tipo un pò sui generis, però ci sta dentro.
Titolo: Liete passeggiatine.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 12, 2017, 03:31:44 PM
Le più vispe di voi avranno notato che - lovviamente - a queste prove funzionali non partecipano i castron, basta taliare le code dei lalli...

https://www.youtube.com/watch?v=p5cMk-LRO5Q

Notate che i cavalieri che si stanno sciroppando la 300 km a lallo non battono la sella manco sotto tortura, mi pare di averne notato solo 5/6 quasi tutte femminuccie che trottano all'inglese.

https://www.youtube.com/watch?v=tQ73r8Vbr3M

Quest'altri uruguagi se ne fanno 500 di km in un giorno, lovviamente è una staffetta, ma ci son prove anco di 750 km e altre più brevi ma più veloci.

Tutti ci ricordiamo di Gato e Mancha, due castroni domati quando avevano 15 ani, che si sciropparono 16.000 km per raggiugere New York partendo da Buenos Aires.

Ma i criollos, gli argentini son lalli che a noi ragasse non piacciono, noi vogliam lalli alti, imponenti, colle lunghe crigniere, pacioccosi,  lallosi, grossi e puccipucciabili che poi ste bestie abbiano la leggierezza di un piobove e il fiato della signora Gautier  a noi poco cale.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 12, 2017, 06:09:01 PM
Sto avidamente guardando il trottino dei gauchos, corto, leggero, con pochissimi sobbalzi. L'impressione è che sia un'andatura "efficiente" per il cavallo e il cavaliere, morbida, elastica, rilassata. Al confronto i pochi che battono danno un'impressione ben diversa, sgraziati nella postura e "macchinosi".

Guardo con particolare attenzione le caviglie di quelli che montano bene, e mi pare di vedere, in alcuni, una piccola traccia di asimmetria (la caviglia scende un pochino ogni due falcate), indizio di quella leggera inclinazione laterale delle anche a cui con fatica sto cercando di abituarmi e che permette di smorzare parecchio il sobbalzo nel momento della spinta. Ne ho già parlato a suo tempo.

Sono sempre più convinto che non monto nè inglese nè MW, monto come un gaucho che monta particolarmente male  :horse-wink:

Domanda per Raffaele: questo tipo di monta può essere classificata come "istintiva"? Ho seri dubbi, sono certo che ha una sua notevole raffinatezza; ma nello schema del baucheriano De Bussigny, che classifica le equitazioni in tre livelli, istintiva, razionale e scientifica (quest'ultima quella di Baucher) dove sarebbe inserita la monta gaucha?

Mi rendo conto che questa monta faccia inorridire, per motivi opposti, sia gli "sportivi" che gli "artisti", ma a entrambi, quando affermano che i loro principi hanno lo scopo di salvaguardare il cavallo, non credo più da lungo tempo.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Maggio 12, 2017, 10:22:10 PM
maledetti sudamericani ...
fanno tutto meglio di noi , ci riempono l'estate di hit , vincono il pallone d'oro e ci bombano le mogli durante l'ora di salsa e merende ! ora ci rapiscono anche il buon Don Raffaè..
e pensare che , quando loro cacciavano formichieri a sassate noi accoltellavamo uno qualunque , un tal cesare ...
torniamo a parlare dei nostri butterati , dei mulari , dei cavallari nostrani , ed in 'ulo il suddamerica !
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 13, 2017, 08:32:55 AM
Caro Alex, avrai notato che - pur essendo i lalli della stessa rassa et i cavaglieri tutti di ottimo livello (j suppose) - ogni coppia ha un suo trote particular e si vede chiaramente quali sono i più efficaci... questo dipende dal lallo, dal cavagliere o da tutti e due; al min 2.00 vedesi chiaramente una ragassa che cerca disperatamente sollievo per le sue parti basse tentando di trottare all'inglese malgrado il recado, la segue un segnor lietamente attaccato colle chiappe alla sua cavallina.
Notiamo subito la differenza tra i trotti dei due animala: quello della lalla de senor - a parità di tempi di battute - è più radente, questo è un fatto, ma può darsi che si tratti di differente abilità dei cavalcanti oppure che la ragassa abbia solo qualche ploblemino nelle sue delicatessen... quien sabe?

Domanda per Raffaele: questo tipo di monta può essere classificata come "istintiva"? Ho seri dubbi, sono certo che ha una sua notevole raffinatezza; ma nello schema del baucheriano De Bussigny, che classifica le equitazioni in tre livelli, istintiva, razionale e scientifica (quest'ultima quella di Baucher) dove sarebbe inserita la monta gaucha?

Secondo me la classification di Bussigny è una puttaneta ma questo sarebbe argomento da trattare nell'Imbalsamata... se e quando Aigor ci da le chiavi.
Titolo: cavallavaggio rapido
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 13, 2017, 03:52:03 PM
https://www.youtube.com/watch?v=l-L5kt9FqNg&t=12s

:horse-smile:


In Uruguay fanno una prova attitudinal per i lalli da metter in rassa, lovviamente, sto ciacolando dei criolli: la marcia è di 750 km da fare in 15 giorni cioè, 50 km il giorno.

Le più vispe di voi mi diranno che questo potrebbe esser soltanto un lieto allenamento per i lalli arabi specialisti nell'endurans che fanno medie di 25 km l'ora... giusto.

Ma i lallini criolli hanno questo disciplinare: un mese prima della gara vengono concentrati in un ubertoso pascolo nei pressi della partenza e stanno là ad aspettare senza esser montati, allenati, maneggiati in alcun modo, il carico da portare è di almeno 90 kg e potranno cibarsi soltanto del pascolo che troveranno lungo la strada... te capiì?
Titolo: Re:cavallavaggio rapido
Inserito da: alex - Maggio 13, 2017, 05:45:18 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 13, 2017, 03:52:03 PM
https://www.youtube.com/watch?v=l-L5kt9FqNg&t=12s

:horse-smile:

In Uruguay fanno una prova attitudinal per i lalli da metter in rassa, lovviamente, sto ciacolando dei criolli: la marcia è di 750 km da fare in 15 giorni cioè, 50 km il giorno.

Ovviamente il video non c'entra. 50 km al giorno si fanno "di buon passo", con qualche pezzetto di trotto o di galoppino.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 14, 2017, 12:50:17 AM
Il cavallavaggio avvenne in una prova del campionato dei 60 km riservate ai criolli, tratta da percorrere nel minor tempo possibile con controlli veterinari fissi e a sorpresa; esistono anche categorie inferior: i 40 e 20 km quest'ultima riservata agli infanti : per i 60 km il peso minimo è di 75 kg, e il tempo minimo limite è di 12 km ora, il lallo per superar il controllo vet. non deve aver più di 64 pulsazioni al min.

Mi pare che queste prove siano tutte riservate ai padrillos e alle yeguas, cioé ai riprodutori lovviamente per selezionare i parametri principali di razza: rusticità, resistenza, velocità, manegevolezza:

https://www.youtube.com/watch?v=gCsrn_BnA4A
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 14, 2017, 07:49:26 AM
Mi ressta comunque un dubbio. Questo tipo di monta è usurante per il cavallo? Ho visto un argentino trentenne che sembrava un puledro, ma un caso non significa niente. In media, fino a che età vengono montati al lavoro i cavalli dei gauchos?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 14, 2017, 09:51:08 AM
Gato e Mancha camparono 40ani in tempi nei quali da noi un lallo era vecio a 14 anni e al macello andava.

Ma si tratta di due eroi ai quali, in Argentina, hanno dedicato monumenti, libri, canzoni, ballate e poesie,
Questo per dir che la rassa è assai longeva ma forse il fatto è dovuto all'alimentation, sti lalli magnano solo erba.

Comunque, non faccio fatiga a creder che appena un lallo si difetta, il buon gaucho ne prende un altro dato che ne hanno a josa, e tuti ben addestrati per le necessita gaucesche.

Comunque, il ploblema è estenzibbile a tutti i lalli da lavoro, alla monta da labor... ma anco ai lalli sportivi, ai lalli fa spettacolo etc. etc.
Lovvio che un operaio di un altoforno o un piastrellista, si scassano prima di un parrucchiere o di una cassiera o di un lallo che deve far la terribbile fatiga di sopportar le nostre treccine e le nostre cuffiette...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 14, 2017, 06:25:31 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 14, 2017, 09:51:08 AM
Gato e Mancha camparono 40ani in tempi nei quali da noi un lallo era vecio a 14 anni e al macello andava.

Non mi hai risposto. La mia domanda ha lo scopo di chiarire se quel tipo di monta è più o meno logorante della nostra. Se non si può rispondere a questa domanda, ciascuno resta della sua idea.

Sono rimasto molto impressionato dall'acrimonia dei commenti Youtube al video sulla doma della puledra eseguita dal gaucho malmenato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 15, 2017, 07:00:25 AM
Ho risposto:

... il ploblema è estenzibbile a tutti i lalli da lavoro, alla monta da labor... ma anco ai lalli sportivi, ai lalli fa spettacolo etc. etc.
Lovvio che un operaio di un altoforno o un piastrellista, si scassano prima di un parrucchiere o di una cassiera o di un lallo che deve far la terribbile fatiga di sopportar le nostre treccine e le nostre cuffiette.


Se invecie ti riferivi al trotto all'inglese i vantagi sono indubbi per il cavagliere che non ammortizza più  i colpi colla cintura,colla flexinilità della spinadorsal ma con le gambe, sovraditutto colla articolazion del ginocchio, il cambiamento è radical.

Per il lallo poco cambia, certamente ha un vantaggio dinamico per le spinte in avanti alternate sui diagonal, mentre dal punto di vista anatomico di sopportatio del peso cambia nulla rispetto al trotto battuto perché - stranamente - il cavagliere una volta grava sulla sella, una volta sulle staffe e - stranamente - le staffe sono attaccate alla sella... o no?

I commenti sono di poareti che non capiscono una beatissima minchia, conditionati dalla femminizzazione del mondo del lallo partita ani fa dagli USA che ha trasformato rudi cauboi in dolci fighetti che domano lalli col sacchetto di plastica attaccato alla mazzarella, coi sussurri, colle caressen und delicatessen... ma sono certo che anche loro, in quanto cavallari - se necessario, di nascosto - di cierto non si fanno filmar - somministrano amare mazzate agli amati pelosetti.

Il breve video di Isisdro andrebbe analizzato e commentato tal qual quelo di Oliveira, di cierto il risultato di quela doma è questo, ma non è solo questo:

https://www.youtube.com/watch?v=GgMxZ0c4r6I

questa non è una dimostrazione di mansuetudine, ma il risultato di una doma e di un addestramento fatto alla Isidro, ne convenite?


N.B. quando scrivo "mazzate", intendo, punizioni che vanno dalla terribil voce alla secca nerbata.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 15, 2017, 07:45:20 AM
Ho cercato la traduzione di manso, non mi aiuta; significa sia mansueto, mite (per carattere) che addomesticato (mansuefatto, addomesticato, per ammansimento o addestramento))
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 15, 2017, 09:35:43 AM
Io non abbisogno di traduction, in siculo mansueto si diceie; mansu... stu cavaddru è mansu coomo n'a pecura che lo stato di questa mansezza sia il frutto della natura o addestramento poco ce ne cale...

Nel haso dei lalli coi quali si sollazza il figlioletto del gaucio si tratta di "mansuetudine" derivata dall'addestramento, per quanto docili, non è possibile tener 4 lalli fermi in quella maniera senza una buona education che hanno avuto colle balze, colle pastoie mezzi vietati dalla dura legge di noi lalliste...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 15, 2017, 10:00:19 AM
Che sia mansueto o mansuefatto, a me interessa sapere se la cosa deriva da ammansimento o addestramento. Sono d'accordo sul fatto che l'immobilità deriva dall'addestramento. Ma non è questo che mi interessa: mi interessa come si  ottiene che il cavallo non voglia farti male; questo è per me un cavallo mansueto, cosa diversa da un cavallo sottomesso o obbediente.

Come sai i lallisti curiosi come me sono estremamente interessati a capire cos'è successo nel box del cavallo infame descritto nell'episodio di Rousselet (citato da te), rinforzato poi dall'episodio (sempre citato da te) della puledra indomabile ammansita da Tom Bass.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 15, 2017, 10:04:28 AM
Puoi darmi indicationi più precise... Bass tratta due lalle particolari: Bella al Bagno e Furia Nera... quale delle due?

Quando Rousselet ammanzisce un lallo nel box?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 15, 2017, 11:49:24 AM
Per Rousselet forse la memoria mi ha tradito, forse non si parla di box; era il cavallo "scaricatore in mangiatoia". Per Tom Bass (che difficile trovare le cose sul blog!), la prima delle due, quella ammansita "con dolce voce".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 15, 2017, 02:49:35 PM
Vado a cercar i miei scritti et così rispondo nel tema, nel mentre ragionate su questo:


... il primo sussurratore "ufficiale" fu Dan Sullivan : The Wisperer, infatti era chiamato proprio così : - "Il Sussurratore", appunto.
Siamo nel 700, le corse al galoppo da poco si erano date delle regole condivise ed era iniziata in maniera scientifica la selezione del cavallo più veloce, più elegante, più generoso, "più cavallo" mai visto sulla terra: - il PSI.
Di questa elite, quello più grande, l'imbattibile, l'imbattuto, quello che più di ogni altro ha marcato col suo seme la schiatta dei psi fu Eclipse.
Era un cavallo difficile, aggressivo, qualcuno lo definì feroce ma aveva delle qualità eccelse che giustificavano i rischi che si correvano nel maneggiarlo.
La fama di Dan Sullivan - il sussurratore che domava cavalli impossibili - si era cominciata ad affermare.
Dunque, lo si mandò a chiamare per trattare il terribile sauro.
... l'idea che mi son fatto di Sullivan è che fosse un simpatico cialtrone gran bevitore di birra che però indubbiamente aveva la capacità di "domare" cavalli impossibili, questo è documentato storicamente.
Egli ebbe dei figli, uno di questi cercò di seguire le sue orme con risultati scarsissimi in quanto gli mancarono effettive conoscenze per farlo bene, gli altri mai si cimentarono il quell'arte nè riscontrarono in se stessi un qualche talento.

Sullivan, trattava cavalli indomabili, pericolosi a volte micidiali: - si chiudeva nella stalla da solo col soggetto e dopo un oretta usciva col cavallo alla capezza assolutamente tranquillo.

Egli non volle mai nessun allievo e neanche i figli - come già dissi - furono istruiti a proposito, era così geloso del suo segreto che quando il suo parroco - a Ballyclough - gli chiese in confessione di rivelargli il suo segreto, Dan lo mandò aff***ulo, tant'è che il reverendo lo scomunicò dicendo che era "amico del demonio" e che era Satana che gli dava quei poteri !


Ora, se crediamo ai miracoli di Padre Pio, alla levitazione ayurvedica, alla memoria dell'acqua se siamo omeopatici, allora possiamo credere anche che il buon Sullivan avesse dei poteri paranormali coi quali ammanziva i lalli; se invece non crediamo a tuto questo, visti gli "atti" sopra esposti, diamoci una spiegazione che non tiri in ballo il paranormale usando la nostra cognoscenza dei lalli et degli omini....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 15, 2017, 03:04:00 PM
avrà avuto qualche oggetto contundente oppure qualche laccio nascosto da qualche parte.
i lacci, se ben messi, fanno l'effetto torcinaso. puoi fare al cavallo qualcunque cosa. e in genere, anche dopo tolti, continuamo i loro benefici effetti....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 15, 2017, 03:23:39 PM
Appena Raffaele o io troviamo i link riguarda Rousselet e Tom Bass. In entrambi i casi le operazioni si sono svolte alla presenza di spettatori, senza alcun "segreto"; quello che dici vale invece sicuramente per il "sussurratore" Rarey.

CHOKING, A MEANS OF SUBDUING THE HORSE. http://www.rarey.com/sites/jsrarey/jsrbook4.html

(per chi è troppo pigro per usare google traduttore: "Il soffocamento, un metodo per sottomettere il cavallo"
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 15, 2017, 04:55:50 PM
http://collections.bm-lyon.fr/PER00318941/ISSUE_PDF

Ecco, ho trovato la fonte delle mia traduzione di Rousselet. come vedete son descritti due episodi significativi e si spiega il segreto di Rousselet.

Precisato a Chiara e a Lettera che la distanza tra l'adorabile cavallerizzo Rousselet e il cavallaro che scrive è abissale/siderale, qualcosa di simile accadde anco al vostro affezionatissimo:

.... Oberina: la vidi la prima volta che aveva circa 12 anni, era venuta ad un raduno che avevamo organizzato alla Montagnola,
Saura sfacciata, portamento altero, grande classe, molto bella era sorella piena di Penny - altra bella cavalla - che conoscevo bene in quanto uscivo spesso assieme col suo proprietario, il prof. Bianco.
Era in vendita, il suo padroncino doveva andare all'università e ne chiedeva due milioni e ottocentomila lire trattabili, se ne interessò subito un ragazzo che già faceva dei concorsini a livello provinciale e pertanto volle provarla: un disastro, non riuscì a farle fare del passo, provò a passare un cavalletto e gli scappò via portandolo a spasso vertiginosamente per tutta la cavallerizza, malgrado il ragazzo tentasse di  trattenerla con tutte le forze (il ragazzo aveva vent'anni ed era atletico), dopo  qualche altro  penoso  tentativo di controllo fece piede a terra e disse che la cavalla non era buona.
La cosa non mi riguardava, ma avevo letto la giumenta, si trattava di un soggetto di gran classe, una cavalla estremamente generosa e sensibile, la cavalla era ottima, era il ragazzo che non la sapeva montare, era rigido in sella e la teneva con troppo appoggio in bocca, mi avvicinai parlandole dolcemente, allungai le staffe e sempre complimentandomi con lei salii in sella; Oberina era tesissima, ma, forse sorpresa dal fatto che non strinsi le gambe tanto meno l'acchiappai in bocca, rimase ferma ad ascoltare la mia cantilena; alla raganella partì al trotto, pian piano la tranquillizzai e la misi al passo, poi cominciai a fare qualche evoluzione cambiando andature e passando anche dei cavalletti facendo ampi circoli al galoppo....


Per chi volesse cognoscerlo il seguito della storia quì:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/search?q=oberina

Passiamo a a Tom Bass....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 15, 2017, 10:15:36 PM
Citazione da: PokerFace - Maggio 15, 2017, 03:04:00 PM
avrà avuto qualche oggetto contundente oppure qualche laccio nascosto da qualche parte.
i lacci, se ben messi, fanno l'effetto torcinaso. puoi fare al cavallo qualcunque cosa. e in genere, anche dopo tolti, continuamo i loro benefici effetti....

Poker è una ragassa esperta e ha intuito cossa faceva Sullivan, ma non ha il pelo sullo stomaco come me, e non ha visto all'opera gli aggiustatori di lalli infami... quando esistevano lalli e muli davvero infami.

Manco la più entusiasta lallista può credere che un lallo "feroce" si pote aggiustare solo coi dolci sussurri et i lieti bofonchiamenti, ci vole ben altro ma non troppo.
Penzo che il sussurratore occultasse seco lui una catenelle di 50/60 cm. con due anelli alle estremité, con questo manufatto  e la longhina e la capezza si possono costruire delle scomodità  :icon_eek:  capaci di ammansire anco il lallo più aggressivo... il principio è questo:

"...lo Re Erminione, aveva un cavallo incatenato, il quale era il cavallo più bello del mondo, e avevalo tenuto sette anni rinchiuso e incatenato perchè nessuno non lo potè domare, e molte volte l'aveva voluto far domare e mai trovò nessuno che gli bastasse la vista a domarlo.

Essendo Buovo in questa corte, andò un dì dal Re Ermione a vedere questo cavallo, e Buovo vantò vedere: e udì il dire al Re: - Io farei gran doni a chi domasse e cavalcasse. - Disse Buovo a quello ! - Or fussìegli mio. chè io lo domerei e sellerei e cavalcherei ! - Lo Re l'intese e disse: - O Buovo, per mia fè, se tu lo domi, che io ti farò gran bene, e caverotti di conciare cavalli alla stalla e solo questo avrai a governare.
Allora Buovo si spogliò del giuberello e prese un bastone in mano e andò verso il cavallo; e quando gli fu presso il cavallo si rizzò in piè; e Buovo gli disse un grido addosso, e 'l cavallo si volle lanciare a dosso a Buovo, perché aveva catena lunga al collo; e Buovo gli diede una grande bastonata, e gittoglisi a' crini del ciuffetto e diegli un pugno nellorecchio manco, tale che'l cavallo fu per cadere.
Buovo prese la catena e spiccolla dalla mangiatoia, e menollo a mano in su la piazza, e feciolo ferrare, e missegli la sella e la briglia, e montovvi suso.
E quando volle che si movessi, el cavallo fece tre lanci, ma Buovo aveva una gran mazza, e toccollo per la groppa e per i fianchi, e l'cavallo cominciò a tremare, e andava dove Buovo voleva. E in otto giorni lo domò, e corse, e facea ciò che Buovo voleva; e tanto venne vantaggiato che al suo tempo non si trovò più vantaggiato cavallo; e non si voleva lasciar cavalcare a niuna altra persona che a Buovo.... ..e tanto era avvezzo a lui che, come Buovo parlava, il cavallo ubidiva, intanto che molti ignoranti dissono ch'egli era uno spirito ch'era entrato in quello corpo di quello cavallo.


Dunque, per prima hosa bisogna capir con chi si ha a che far, dubito che Rousselet si potesse solamente avvicinar  a questo lallo, altro ploblema altra solutione....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 15, 2017, 10:31:39 PM
Citazioneper prima hosa bisogna capir con chi si ha a che far...

Ecco, adesso si ragiona. Questo sì che è un assioma. Gli assiomi che dicono "tutti i cavalli" o "nessun cavallo" sono quasi tutti falsi. Semplificazioni, metafore, credenze che provo un istinto automatico a smentire.

Ricordo bene quella pagina di Rashid (teorico della "leadership passiva") in cui racconta come in una certa circostanza era stato ben felice di impugnare una frusta e di possedere l'abilità e la mira per colpire due volte, seccamente, il naso di un cavallo. Lo racconta senza alcuna vergogna, e io, leggendo, non avevo alcuna obiezione, perchè nei suoi panni avrei tanto voluto avere antrambe: frusta e mira  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 16, 2017, 08:31:12 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 12, 2016, 07:05:21 PM
Già, gli stallieri rumeni, ricordo Victor, la sua familia faceva ippotrasporti con un carrellone gommato... l'andammo a trovare,  mi pare che raccontai del loro lallo assassino... l'ippicida!

Care ragasse, Poker ha fatto un ottimo esempio, ma voglio raccontarvi un racconto che racconta un episodio "strano" di cui fu protagonista Luigi, il commerciante di Sanfratello del quale presto vi racconterò il sua aspetto fisico, vi racconterò il suo modus vivendi e vi racconterò del suo dialetto della lingua gallico.italica che si ciacola su quelle montagne.

Era nel suo capannone, dove son messi alla rinfusa, vacche, vitelli e lalli.
La maggior parte li ha allo stato bravo o semibravo, nel capannone c'ha le bestie per il finissaggio.

Asssieme al suo anziano padre entrano in un recinto dove ci sono 4/5 polledri di un paio d'anni, lalli sanfratellani di quelli tosti,dividono dal gruppetto un bel soggetto sarà stato già 400 kili, Luigi lo fa entrare in un reparto più piccolo del recinto, sempre con la massima calma, bofonchiando chissàchecosa, si avvicina al lallo con la capezza in mano, stacca dalla parete una stecie di battifianchi di quelli che si mettono nei camions per dividere i lalli durante il viaggio, e, con naturalezza, incastra il lallo tra la parete e il battifianchi, lasciando il polledro conla testa che da verso l'uscita della trappola, si mette appoggiato alla precaria struttura e gli infila la capezza di corda chiudendola poi con una mano sola, dopo di ché esce col lallo alla mano che, appena capita la situescion,  comincia a tirare... il resto non ha importanza.

Il fatto è che era la prima volta che si incapezzava quel lallo, dopo gli domandai: ma fai sempre così?
No - mi rispose - la prima volta di solito usiamo la canna o il palo: ma questo si vedeva che era "un padre di famiglia".

Ecco, lui "vedeva" che era un soggetto docile, così come Tom Bass vedeva i ploblemi di Belle Beach e li risolse bellillamente... Tom e Luigi sono amboedue - "su pianeti lontanissimi" - due uomini di lalli o se più ti piace  tuorsemen.

(http://4.bp.blogspot.com/-1kZF8Nun4pc/VJ8T0mGIGEI/AAAAAAAAAhw/fzmbRkD3XgI/s1600/Tom%2BBass%2BBelle%2BBeach.jpg)...

Andare a lezione di orsemen è una colossale presa per il culo: quelo che ti inzegnano son trucchetti della minchia quello che "vedevano" Luigi e Tom niuno te lo può insegnar.



Feci uno sbaglio, non si trattava di Belle Beach ma di Blazing Black:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/10/3-furia.html
https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/10/5-la-svolta.html


Docreste saper che Tom Bass è uno dei miei eroi, ho tradotto tutta la sua epopea che è una delle più fantastiche della storia dell'equitatione, è un cavallaro negro che assurge ai maximi livelli della società americana quando il razzismo era legale diventando l'unico cavallerizzo negro di altissimo rango di tutti i tempi.

Come avete visto, tutto ciò parte da una lalla infame, o meglio dalla capacità da perfetto cavallaro di Tom di vedere di leggere i cavalli e comportarsi di conseguenza.

Di Bass non so ma so per certo che il buon Luigi è capace di comportarsi - se necessario - come il Buovo della novella, con la stessa certessa dico che - normalemente - tratta i lalli, malgrado il suo aspetto inquietante, colla gentile delicatessa di una damina settecentesca.

Tom, Luigi, Buovo, Sullivan, Rousselet e - modestamente - il vostro affetionatissimo, sapevano/sanno che a parità di infamità, una cosa è trattare con un lallo intiero infame, altra cosa è aver a che fare con una femmina sronza, quelo che è risolutivo per un maschio potrebbe esser catastrofico per una femmina e vicie verza.

Ora, Tom - come Sullivan - si chiuse nella scatola da solo colla lalla e abbiamo la sua versione, non ci furono testimoni men che mai telecamere a confermar le sue palabras, io gli credo, ma possibilmente, il buon Tom non ci ha detto tutta la verità.

Plobabilmente ha "dimenticato" di dirci che almeno un baston con se lo portò, oppure ha dimenticato di dirci che i primi giorni la lalla nel box era legata.

Ora una cosa è essere un grande cavallaro et un enorme cavallerizzo, altra cosa esser un mentecatto... chiudersi in una scatola con un lallo infame senza alcuna benché minima possibilità di difesa è da incoscienti, non mi risulta che Tom e Sullivan fossero incoscienti, men che mai mentecatti...

Ieri per la prima volta in vita mia ho provato un recado sia pur esso fatto in casa...  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 16, 2017, 09:24:40 AM
o forse, banalmente, non aveva PORTATO nulla, ma aveva TOLTO qualcosa.
l'acqua, per esempio ahahahahahahaha.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 16, 2017, 02:47:35 PM
Fare in modo che il lallo si guadagni il pane e il vino aiuta, aita moltissimo, ma è estremamente vero che la voce umana, i suoni aitano assai nella nostra relatione collo lallo:

Un po di anni fa, sull'onda del successo del libro e poi del film: - "L'uomo che sussurrava ai cavalli" si è scatenata - anche in "Itaglia" - la moda di sussurrare, di bofonchiare, di borbottare ai cavalli, ma questa pratica è vecchia come il cucco, già Orfeo, in epoca mitologica ammansiva le belve col suono della lira, io stesso in epoca recentissima ho ammansito il mio ultimo lallo - arrivato completamente selvatico ed indomito - col suono di un lettore cd (sic!) il suo brano preferito ?
Summer on a solitary beach di Battiato, ma non chiedetemi la ragione di perchè lo fosse.
https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/10/i-sussurratori.htm


Ragasse la scoperta dei gauci mi ha confermato nello spatio, quello che è vero nel tempo: prima erano le donne che si uniformavano alle regole dell'equitatione e riguardo i lalli si comportavano come maschietti, cossa che avviene tutt'oggi in sudamerica, le ragasse fanno jinetade, castrano vitelli e polledri, domano lalli.

Vicie versa, nel mondo occidental, oggi, sono i maschietti che si son dovuti uniformar alle femminuccie che son diventate la stragrande mjoranza  degli utenti dello lallo coi relativi interessi economici in ballo; questo andazzo è stato imposto - in primis - dal matriarcato americano (USA) eppoi è dilagato in tutto il mondo.
Sono i maschietti che si son dovuti adeguare alle esigienze di noi femminuccie, e, peretanto sostengono liete puttanete solo per interessi di parte.

Una delle tante puttanete barefutte è che il lallo ferrato perde senzibbilità ai pedi, falso!

Ho due lalli ferratissimi i quali, quando sentono sotto i piedi la lunga corda che li lega al pascolo, spostano immediatamente il piede che schiaccia la cima prima di continuar a deambular... si sono autoaddestrati, hanno capito che se quella cosa resta sotto i piedi, gli può arrivere un doloroso strappone alla cabeza...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 16, 2017, 03:02:24 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 16, 2017, 02:47:35 PM

Una delle tante puttanete barefutte è che il lallo ferrato perde senzibbilità ai pedi, falso!

Ho due lalli ferratissimi i quali, quando sentono sotto i piedi la lunga corda che li lega al pascolo, spostano immediatamente il piede che schiaccia la cima prima di continuar a deambular... si sono autoaddestrati, hanno capito che se quella cosa resta sotto i piedi, gli può arrivere un doloroso strappone alla cabeza...
:occasion14:  La negacion de l'evidecia....  prosit! :occasion14:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 16, 2017, 03:15:02 PM
no, vediamola diversamente.

è proprio per togliere sensibilità al piede che ferriamo il cavallo ahahahahahahahahahahahahahaah.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 16, 2017, 05:40:16 PM
https://www.youtube.com/watch?v=UX00tzSGmDQ

JDO, pur facendo un altro mestiere, ci ricorda tanto qualcuni... vero?

Altro video da studiar...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 16, 2017, 06:43:25 PM
Video molto interessante.

Trovate questa equitazione bella? Io no. Le prime volte la trovavo addirittura disgustosa.
Trovate questa equitazione buona? Io comincio a pensare che possa esserlo - e se dovessi basarmi sui risultati, dovrei dire si, certo che si. Mi manca solo un elemento per affermarlo con sicurezza: vorrei la prova che i cavalli di JDO raggiungono una sana vecchiaia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 17, 2017, 08:28:24 AM
Cossa ci fa penzare/cossa abbiamo capito da questa escursion nel mondo dei gauci/dei cavallari?

Tante cosse, la primera è che - almeno per hora - che quella gente doma et addestra i lalli per trabachar, noi lo facciam per puro sollazzo questo è il primero discrimine. e non è poco

C0è da dire che segnali di globbalizzazione/femminizzazione del mondolallo cominciano ad arrivare pure laggiù alla "fine del mondo"... la doma india, la doma rational, la doma intelligente sono le primere offerte costruite apposta per noi femminelle occidentali, tra 50ani i gauci superstiti si riuniranno nelle carbonaie in associazioni segrete per sfuggire alle persecuzioni lalliste et animaliste che da noi son diventate la norma...

ecco come una casalinfa di Voghera - reduce da un corso di doma tenuto da Insulina Brambilla, rimbrotta Isidro Diaz, un tizio nato in Patagonia in mezzo ai lalli, che fin da infante doma i lalli ed è disposta ad inzegnarli come si fa/come si deve fare:

NON è il modo giusto di domare un cavallo, in quel modo lo fate soffrire e non sarà mai fedele. E' un metodo che non va bene per un cavallo o puledro che sia, di sicuro preferisco la doma dolce e non una doma che può far male ai cavalli. Se non sapete addestrare o addomesticare cavalli non fatelo!!!!! Se mai fate solo delle passeggiate o cercate di avere consigli per una doma migliore!!

Questo invece è un ragioniere di Pontassieve che si è edotto con una serie di corsi del fichissimo duo di domator di lalli Dolce&Panzana:

... vieni da me rincoglionito ti dico io come addestrare un cavallo .. ed e 20 anni che faccio sto mestiere e si domano con dolcezza ignorante[/b]


Prima che questi simpatici personaggetti ci abbiano definitivamente spazzato via,  cominciamo collo stabilir dei punti cardinali, mi pare lovvio che i gauci/i cavallari non abbiano studiato il Grisone men che mai Baucher, dunque, è più possibile che i grandi cavallerizzi abbiano preso spunto dall'empirica equitation cavallara che vicie e versa.

Giusto?

Noi Sissy, poarete, ci barcameniamo per riunir il lallo, per arrotondarlo, per aggropparlo, per far ché?

In realitad scassiamo solo la minchia a quele poere bestie, già, sarebbe come dire che è necessario imparare  camminare sulle punte e stare 4 hore il giorno alla sbarra per ballare il tango, la mazurca o dimenare il culo in discoteca!

L'immenso Baucher - conditionato dalla squola napoletana>francese dall'equitazion accademica - c'ha messo una vita per capire et  adeguarsi all'equilibrio orizontal dei gauci, e a mettersi il lallo dietro la mano e davanti le gambe come fanno da sempre i cavallari che si rispettano, JDO lo ha seguito, et ha adeguato Baucher ultima maniera/la monta i gaucia al il s.o. con risultati straordineri...

Se non facciamo rievocazioni classiche o figure di alta squola non ci serve riunir il lallo, mentre - invece - è necessario il ramener e ve lo dimostro...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 17, 2017, 09:36:33 AM
si ma l'equitazione di JDO è difficilissima.
il cavallo dietro la mano è un casino.
vedi come affronta il salto. il cavallo galoppa molto piano, staccato dalla mano. PER FORTUNA è davanti alla gamba, pertanto quando mette pressione comunque avanza per saltare (se no, la morte). però comunque non c'è una azione regolare. piano, staccato, poi gli ultimi tempi tarella. per me è complicato. per tutti noi che saltiamo è complicato. quando si monta sugli ostacoli è molto, molto, molto più facile allontanare piuttosto che avvicinare. in tutte le cose è più complicato mettere che togliere.
ho visto nel video come si staccava dalla mano i cavalli, sinceramente non è una cosa per me fattibile per chi salta.
tu guarda tutti i cavalli che saltano il global, sono tutti con un contatto franco, tendono le redini.
per me il cavallo deve stare davanti alla gamba (su questo non ci piove) ma anche davanti alla mano, per saltare.
nel lavoro in piano tale necessità non c'è, o c'è meno.
però nel salto dio solo sa come faceva JDO.
comunque l'equitazione è cambiata molto dai suoi tempi, tu guarda come montava Slootaack. Figha, redini lunghe, galoppo lento da lontano e poi attaccare all'ultimo. Ma tutti montavano così. è una vecchia monta. adesso si va in modo diverso, nell'andatura il piu possibile stabile e regolare, che sia sempre quella.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 17, 2017, 10:18:24 AM
Al contrario, JDO fa faceva un'equitazione semplicissima.
Quelli che credono che sia complicato fare questo o quello non lo capiscono.
Il cavallo ha bisogno dell'appoggio? Di essere davanti alla mano (cioè di tirarti le redini)? No. Anzi è per lui un fastidio.

Si può saltare benissimo come salta JDO. Difatti vinceva e faceva vincere.
Cambia che sotto di te sentirai che il cavallo non si muove come siamo abituati che debba muoversi, da qui la sensazione che non vada bene.

Se monto il frisone come monterebbe JDO o un gaucho gli risparmierei un sacco di fatica. Il problema è che prenderebbe a usare il suo corpo come natura gli suggerisce, cioè in maniera disgraziata. La morale è che se dovessi cercare di piazzarmi bene in una gimkana a tempo monterei alla gaucho/JDO, se dovessi cercare di fare bella figura in foto monterei classico.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 17, 2017, 10:20:30 AM
Perdonatemi, "dietro alla mano e davanti le gambe" non lo capisco, ma lo voglio capire. Spiegami l'espressione con parole idiot proof, oppure dimmi dove posso studiare per capirlo a fondo.

Ho una vaga sensazione che il ripensamento di Baucher abbia a che fare con il ripensamento di Rosselmini, se hai tempo e voglia dacci un'occhiata. E' pesante, ma ti prego di fare lo sforzo.

Citazione... quando intenderanno che quanto dalla pratica comune, e dall'universale opinione, anche da me stesso per lungo tempo abbracciata [fino a scriverci sopra due libri, che ora mi conviene in gran parte ritrattare] si allontana questo nuovo mio metodo di ammaestrare i Cavalli, altrettanto lo stesso è semplice per esser totalmente [p. xiv modifica]conforme all'indole e costruzione lor naturale ... https://it.wikisource.org/wiki/Dell%27obbedienza_del_cavallo/Prefazione

Un vecchio cavallerizzo che ritratta in gran parte quantro ha scritto in precedenza..... un caso non frequente, e quindi interessante.

(PS: vedo che Max, con cui mi sono conflittato, ha già chiarito un pochino la questione "dietro la mano", grazie)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 17, 2017, 10:42:00 AM
max chiariscimi quel "disgraziato": intendi "brutto" o intendi "dannoso per il suo fisico"? Questo è il punto che mi interessa particolarmente; questo è il quesito fondamentale per chiarirmi le idee sulla equitazione "bella" e sulla equitazione "buona".

E' ovvio che nel primo caso qualcosina andrebbe rivisto un pochettino.... i cultori dell'equitazione "bella" affermano che i loro principi sono innanzitutto a difesa del fisico del cavallo; io non riesco a togliermi il dubbio che sia semplicemente falso.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 17, 2017, 11:12:50 AM
eh max, non penso.
lui vince e ha vinto non perchè montava cosi ma NONOSTANTE montasse cosi.
può funzionare? certo che si. però è complicato.

se tu saltassi sapresti cosa vuol dire mettere una distanza senza il cavallo che ti tira le redini.
io ne ho uno che ha un impulso fantastico MA non hai niente in mano.
ho ovviato al problema dopo 200.000 prove con 200.000 testiere / imboccature / lavori.

adesso grazie a dio quando salta mi tira.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 17, 2017, 01:52:07 PM
Beh non ho bisogno di fare dieci gran premi per capire determinate cose, basta la pratica. Capisco cosa vuoi dire. Ma si tratta sempre e solo di preferenze personali. La storia che i saltatori necessitino x forza di tirare le redini è opinabile e la storia lo dimostra. Pure io preferisco come dici tu, ma non ne faccio un assioma, proprio perché ci sono illustri cavalieri che se ne fregano dell'appoggio.

Un cavallo alla JDO/gaucho lo controlli solo attraverso l'equilibrio e non attraverso quella tensione dorsale che ti permette di sfumare in maniera morbida tutto quanto. La differenza è solo qua.

E' possibilissimo mettere le distanze senza che il cavallo tiri nessuna redine. I video dove accorcia e allunga le andature lo dimostrano e lo confermo. Una parte del "segreto" sta proprio in quel modo di sedersi indietro in sella che ultimamente affascina Raffaele. Ma bisogna che il cavallo riesca a mantenere un galoppo corto nonostante nessuno lo obblighi a tendersi. JDO ricorreva a quelle flessioni laterali pronunciate e quel minimo di lavoro in piano laterale del posteriore proprio perché cavallacci mediocri acquisissero quel minimo di scioltezza per riuscire a raccorciare e allungare le andature senza tensione diretta di redini.

E' brutto da vedere? Si. Che sensazione dà? Una sorta di libertà... contrapposto all'altro metodo che impone un controllo continuo. Cosa è meglio? Non lo so dire, probabilmente entrambi i sistemi hanno le loro criticità (non mi verrai a dire che mai nessuno si è messo nei pasticci da solo per voler avere il cavallo che gli tirava le redini).... andando a saltare in modalità JDO ti devi beccare come salta il cavallo, puoi decidere benissimo il numero di battute attraverso redini e assetto, ma non hai il controllo diretto della schiena attraverso le redini, quindi come salta salta. Questo rende il tutto... come dire? Meno professionale... più brusco... non saprei dire... un po' come andare a saltare in capezza parelli...

Non mi sognerei mai di aderire al 100% al metodo JDO, ma non puoi dire che certe cose non vadano bene o siano più difficili, anche perché dipende dal cavallo. Magari un giorno ti capita un soggetto che lo metti a posto solo grazie al fatto di aver visto JDO.


Citazionemax chiariscimi quel "disgraziato": intendi "brutto" o intendi "dannoso per il suo fisico"?

Se è brutto, a lungo andare è facile che sia anche dannoso... Un cavallo che lasciato muoversi liberamente non si coordinasse bene da solo per stringere ad esempio una volta al galoppo, sarebbe a rischio.

Dunque, se è vero che basta un colpetto di redine di appoggio da sinistra per fargli capire che deve voltare verso destra, il COME verrà eseguita la volta dipende da come il cavallo sa organizzarsi per conto suo.

Tanto meno darà prova di sapersi organizzare da solo, tanto più il cavaliere, se non vuole logorarlo (o cominciare a credere di avere un soggetto ribelle ma che in realtà è solo disperato), dovrà farsi carico di organizzare lui la volta di modo che riesca il più possibile "pulita"... diversamente non stenterei a credere che a lungo andare garretti, navicolari e compagnia non ne facciano le spese...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 17, 2017, 05:22:05 PM
è proprio il contrario di come la pensi tu.
non è vero che con il metodo "redini tese" il cavallo è sempre nel controllo del cavaliere e col metodo JDO è sempre libero.
il cavallo che ti tende le redini può mostrare (e mostra) la sua volontà, la sua carica, il suo impulso, la sua voglia di andare a saltare molto di piu di un cavallo che non si appoggia.
quando salti senti proprio che il cavallo ti tira un pò verso il salto, di sua volontà.
al contrario di un cavallo inibito, che sta ben attento a non tirare le redini e andare.

nella pratica questo si traduce nell'impossibilità (montando alla JDO) di togliere. puoi solo mettere. hai un galoppo che fa yo-yo, poco fluido, pieno di inutili cambi di equilibrio.

tra l'altro vedi quando fa gli allunghi e poi riprende? allunga con contatto 0 e poi per rallentare deve mettere un sacco di mano, diciamo livello 8. 0-8 è una bella escursione, in mezzo secondo.
vedi quanto forte deve riprendere? forte forte, quando apre il galoppo e poi rallenta.

per me è troppo difficile. è un'equitazione troppo difficile. ok se sei un genio o hai un cavallo fenomeno che può saltare grosso anche de arriva a 2 all'ora ed è rispettosissimo, ma per noi comuni mortali è una cosa atroce.
immagino la sensazione di morte imminente....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 17, 2017, 05:56:27 PM
dici che è il contrario di come la penso... e poi scrivi in linea generale praticamente le stesse cose...

nel dettaglio: quando "mostra la sua volontà di andare a saltare" tirandoti le redini, è solo che ha bisogno di allungare il collo le falcate prima della battuta e tu lo senti come un aumento dell'appoggio... diverso è un cavallo inibito che ha preso paura della mano, allora sarà penalizzato perché non allungherà più il collo per paura (o perché è rigido), ma è un'altro discorso, quello è un errore, che JDO credo sapesse ben correggere visto che c'è un video-lezione per far prendere fiducia al cavallo nell'appoggiarsi e allungarsi... così come le flessioni gli servivano per renderli elastici... lo vedo anche io che i cambi di andatura non sono belli fluidi come usando l'appoggio, infatti l'ho scritto prima, che sono due modi di addestrare diversi, a ciascun modo corrisponderanno rispettivamente cose migliori o peggiori, più facili o difficili... ma non puoi dire che una data cosa sia impossibile secondo un certo metodo perché lo sai meglio di me che i cavalli smentiscono sempre le prese di posizione nette... secondo me sei solo troppo prevenuto... intendiamoci, fa pettare anche me quando lo vedo, ma io forse sono meno prevenuto...

una curiosità: quando monto cercando di evitare troppo appoggio, rallento chiudendo le gambe (certo, il cavallo deve essere addestrato) proprio per evitare il più possibile l'intervento di mano che nelle transizioni a scendere è quasi sempre troppo presente... forse JDO non lo insegnava, non lo faceva... lui a quanto mi sembra contava solamente sull'assetto e il rilevamento dell'incollatura, quindi usando molta mano...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 17, 2017, 06:14:02 PM
Citazione da: PokerFace - Maggio 17, 2017, 05:22:05 PM
per me è troppo difficile. è un'equitazione troppo difficile. ok se sei un genio o hai un cavallo fenomeno che può saltare grosso anche de arriva a 2 all'ora ed è rispettosissimo, ma per noi comuni mortali è una cosa atroce.
immagino la sensazione di morte imminente....

per certa gente è più facile andare alla JDO ti assicuro, mentre gli risulta più difficile mettersi il cavallo come dici tu...

e poi lo vedi, che alla fine è solo una questione di sensazioni personali... morte imminente... la stessa mia sensazione... se siamo abituati a cavalli che stan sulla mano, e ci piace così, andare come JDO è quasi un insulto... eppure provando saltano lo stesso, ma diversamente (peggio?)... e mi domando: quel "diversamente" che per me è quasi un "peggio", per JDO era invece l'elemento vincente? Sarà forse che ci manca solo del coraggio e lo cerchiamo in un cavallo che va a saltare più comodo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 17, 2017, 07:52:31 PM
La nostra  arroganza, ci fa liquidare JDO in questa manera:
D'Orgeix stava a cavallo in un altro modo ed è il modo che insegna. A parer mio, togliendomi il cappello di fronte al cavaliere, non era un bel modo di stare in sella. D'Orgeix cerca di giustificarlo, anzi di avvalorarlo, pubblicando le fotografie di cavalieri illustri che si avvicinano al suo modo, gambe avanti e natiche indietro. è brutto da vedere, Angioni Paolo


Noi ragasse che facciamo s.o. ci siamo adeguate a queste minchiate che son diventate luogo comun senza manco ragionar e domandarci: chi è stato JDO?

Per me è è stato il più grande uomo di lalli del XX seculo, prove alla mano, più di Oliveira... ma di questo ne abbiamo diggià ciacolato:

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=1751.1375;wap2

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 18, 2017, 09:15:34 AM
E quindi?
Appunto perchè uno è un genio, un talento fuori dal comune, non vuol dire che debba le sue vittorie ad un metodo che funziona universalmente. Magari deve le sue vittorie al fatto di essere un genio e un talento.
Io non lo critico affatto, dico solo che PER ME e per gli scarsi come me è un'equitazione troppo difficile, se parliamo di saltare.
se parliamo di lavorare in piano mi va benissimo, per carità.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 18, 2017, 10:12:26 AM
Cara poker, quando il caro JDO - ultraottantenne -  tirò le cuoia andandosi a schiantare colla sua macchinina facendo una curva a "centottanta all'ora", equi-midi fece un doveroso omaggio al cavaliere, al tecnico, all'istruttore, allo scrittore, all'attore di teatro e cimena, all'aviatore acrobatico, al cacciatore, all'organizzatore di safari, al navigatore che andò da Marsiglia a Calcutto col suo gommone, all'artista, nonché al sedicesimo marchese d'Orgeix... nel fare ste cosuccie, il Nostro trovò il tempo di essere uno dei fondatori del "front national" e guardia del corpo di Le Pen durante il tumultuoso giorni della "guerra di Algeri".

In quest'omaggio c'è anco il lungo elenco di suoi aglievi e di cavaglieri che si sono ispirati al suo metodo, infatti, Pierre Durando addirittura dicie:

Come ho avuto già modo di sottolineare, non è un caso se ritroviamo i principi fondamentali di JDO nel modo di montare dei migliori cavalieri internazionali di s.o. attuali...

Comme j'ai d'ailleurs eu l'occasion de le souligner, ce n'est pas par hasard si nous retrouvons tous les principes fondamentaux de Jean d'Orgeix dans la monte des meilleurs cavaliers internationaux d'obstacle actuels...

http://www.equi-midi.fr/article-j-45050962.html

Cara Poker... troppo difficile?

Definir difficile uno che per testamento ha scritto, l'Equitazione è semplicie, mi pare un paradoxo:

Dresser c'est simple..

J.d'Orgeix considérait cet ouvrage, qu'il n'a eu le temps que de laisser sous forme de manuscrit, comme LE livre de sa vie équestre)
Pour rester aussi fidèle que possible a sa pensée nous l'éditons tel qu'il est resté sur son bureau (presque) sans aucune correction.
Dans ce dernier livre vous découvrirez sa philosophie équestre,de façon tout a fait surprenante
Vous apprendrez combien il était primordial pour lui que le cavalier s'adresse plus au "mental" de son cheval qu'a son physique...

Autrement dit, il n'est pas question pour lui de "dresser" un cheval mais de l'éduquer"...
Apres avoir publié de nombreux ouvrages techniques, ce livre posthume, étrange testament équestre, prouve, s'il en était encore besoin, que Jean d'Orgeix restera un véritable "homme de cheval", membre du panthéon des grands maitres de l'art équestre.

Che bella hosa il recado... pereché non l'ho scoperto 40 >30>20> 10 ani fa?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 18, 2017, 10:55:51 AM
Nel frattempo ironizzavi sulle treeless.

Come se le treeless non fossero "eredi" di una lunga tradizione di selle senza scheletro rigido (dalla bardella, alla vaquera, al recado e chissà quante altre).

Certo, non sono tutte uguali, ad esempio alcune, prive sia di bastino che di imbottitura "forte", sono adatte solo a persone non troppo pesanti; in Long Riders Gear è documentato un caso di fallimento con una treeless, e necessità di ripiegamento in corsa su una Randonèe; ma negare che ci sia una filosofia comune in tutte le treeless è "negacion de l'evidencia".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 18, 2017, 11:55:34 AM
Bardella vs. scafarda.... oggi, treeless vs Malibaud/McClellan... la sfida continua.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 18, 2017, 02:59:32 PM
Ma quale filosofia triless, trattasi di chiappe, di natiche, di culo... ma lasciamo star queste quisquilie, cìè un filo diretto che lega Raabe, JDO e i gauci.

Capire questo filo, per una ragassa che fa s.o. che addestra lalli al s.o., è essentiale a meno che non sia rimasta a Caprilli et al suo metodo tal quale Angiomi.

Lovviamente quello che dirò non riguarda noi lalliste che vogliamo una equitazione democratica:

Non bisogna piegare la volontà del cavallo, bisogna creare le condizioni perchè il cavallo "voglia quello che vuole il cavaliere", ossia che "esegua volentieri".

Questa è una puttaneta lallista che nulla ha a che fare con l'addestramento di Raabe (da guerra), con quello di JDO (vincente in s. o.) e con quello dei gauci, e con quello di semplici persone che voglio avere un lallo sicuro.

Tutta sta giente non si aspettano che i loro lalli facciano "volentieri" quello per il quale sono stati addestrati, loro vogliono - come Raabe e JDO -  che lo facciano incondizionatamente perché l'alternativa è rompersi l'osso del colo... te capi?

Concietto di una disarmante verità, per chi coi lalli ci lavora, vuole dei risultati, assolutamente falso per noi ragasse che col lallo facciamo realtione e sollazzo.

I cambiamenti repentini dei gauci, il lallo di Raabe che salda in acqua da 16 metri, i lalli di JDO che prima saltano le montagne e poi ci pensano sono accomunati da uno stesso addestramento, dagli stessi principi descritti da JDO in "Dresser est simple" libro imprescindibile per voi ragasse che ancora state a barcamenarvi con Caprilli...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 18, 2017, 04:43:42 PM
Caro Raffaele, commenta con parole tue questa frase che ho già citato:

"Il cavallo fa bene solo quello che vuole fare. Bisogna dunque andare al di là della sua meccanica per raggiungere la sua volontà e conquistarla al punto che essa coincida con la nostra".

Può essere che sia un falso; può essere che sia una traduzione errata; sta il fatto che questa frase viene presentata come una citazione di Raabe, noto diffusore di puttanate lalliste.

Io ne ho solo fatto una specie di parafrasi. Diciamo, ho tentato di farla. Se ne hai voglia, ritrova l'originale e dimostra che il significato della frase originale è stato completamente travisato.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 18, 2017, 05:47:46 PM
Se qualchiduno mi mostrerà la frase in francese, nel suo contesto francese, ne discutiamo... anche Fillis, noto lallista disse: i lalli vanno trattati come i bambini... maravigliomi come noi lalliste non ce ne siamo ancora appropriate.

Ragasse, Raabe e JDO sono figli di Baucher, i gauci altre che figli bastardi di Baucher, sono nipotini diretti di Rousselet... non ci credete?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2017, 01:26:56 AM
"Le cheval ne fait bien que ce qu'il veut faire. C'est donc, par delà son mécanisme, sa volonté qu'il nous faut atteindre et la gagner jusqu'à ce qu'elle ne fasse plus qu'une avec la nôtre.

"Il cavallo fa bene solo quello che vuole fare. Bisogna dunque andare al di là della sua meccanica per raggiungere la sua volontà e conquistarla al punto che essa coincida con la nostra"

Il cavallo fa bene solo quello che vuole fare. Dunque, bisogna andare al di la del suo dinamismo, per arrivare alla sua volontà e vincerla fino a che non faccia un tutt'uno con la nostra.

La traduzione che ho fatto è quasi alla lettera, certo più alla lettera di quella che hai offerto tu.

Il caro Raabe dicie quello che ha scritto JDO nel suo famoso librello... o meglio JDO ha ripreso il concetto Raabe et lo ha meglio allargato e meglio spiegato...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 19, 2017, 07:21:55 AM
Prendo atto della traduzione, la parola chiave è "gagner" con i suoi diversi significati (ammetto che in questi casi è "conquistare" più che "guadagnare"). Vedo anche l'analogia con JDO e perfino con D'Aure. Mi pare comunque significativo che tutti questi autori alludano alla volontà, e quindi alla psiche, più che alla meccanica. Questo potrebbe spiegare la vera natura del problerma della resistenza del cavallo, che non nasce dai muscoli, nasce dal cervello; ci penserò per conto mio, assumo la postura del ragazzino rappresentato nella statua della Biennale e  ci rifletto ripensando a Homocaballus ("Fate che il cavallo voglia quello che volete voi").

Ovviamente questa è una buona spiegazione del perchè tecniche meccanicamente così diverse (dalla nerbata alle paroline dolci) raggiungono lo stesso obiettivo.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2017, 09:11:26 AM
Fatta la traduction alla lettera, ecco la vera buona traduzione del penziero di Raabe, che, come era prevedibile - dato che era un grandissimo cavallerizo - non fece un inno al lallismo ante litteram ma l'esatto contrario.

Il lallo fa bene ciò che è disposto a fare. Dunque, piuttosto che sul suo corpo, bisogna lavorare sulla sua mente  e condizionarla in maniera tale che risponda in maniera automatica ai nostri comandi.


JDO spiega bellillamente la tennica per ottener questo risultato, risultato che da sempre i gauci/i cavallari ottengono senza aver letto Raabe e JDO.

Ovviamente questa è una buona spiegazione del perchè tecniche meccanicamente così diverse (dalla nerbata alle paroline dolci) raggiungono lo stesso obiettivo.


Non è vero, se il lallo sa che vi scarica con una sgroppata, lo farà sempre anche se gli chiederete di non farlo con paroline condite con zucchero, miele, melassa e saccarina, smetterà solo dopo aver assaggiato qualche mazzata amara... di esempi simil ve ne posso far millanta, eppoi dissimo che una cossa è aver a che fare con uno stallone aggressivo altra è maneggiare  una polledra maltrattata.

A proposito, avete notato che tutti i lalli argentini in vendita, vengon accuratamente "maneggiati"?
Abitudine che abbiam perso, li strigliamo. li spazzoliamo, li pettiniamo ma non li maneggiamo... i pamperi di certo non perdon tempo in queste hose, tant'é che taglian criniere et accorcian code per non perder tempo in toilettature ma li maneggian nel senzo che li toccano dappertutto  accuratamente, perché?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 19, 2017, 09:25:49 AM
Perchè, istruiti da Parelli, eseguono diligentemente il primo dei sette giochi, il "gioco dell'amicizia".  :blob3:

Se lo insegna Parelli è una siocchezza, se lo fanno i gauchi è una cosa mirabile, 'nvero? Di certo lessio non faceva nulla, se non dopo essersi accertato che il cavallo si lasciava "maneggiare" in ogni centimetro del suo corpo. Con la mano, e pure con lo stick e con la corda.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 19, 2017, 09:46:57 AM
alex tu secondo me semplifichi molto la differenza tra meccanica e psiche.
tu dici: la nerbata è MECCANICA, perchè ci vedi un gesto, un oggetto contundente che va a colpire il cavallo. certamente questo ha un risvolto meccanico, nel senso che il movimento e il colpo dell'oggetto vanno ad incidere sul corpo del cavallo.
ma dimentichi che la forza meccanica di un frustino per spstare il cavallo è ridicola. quello che sposta il cavallo o che lo addestra ecc ecc non è qualcosa di meccanico e basta, è l'effetto psichico dell'azione meccanica.


lo stesso dicasi della gamba, della mano, di tutto. non è che il cavallo non sgroppa o non allarga il circolo o non scappa al galoppo sfrenato grazie all'azione meccanica della gamba o della redine ecc. Non lo fa grazie all'effetto psichico che abbiamo ottenuto (e gli ricordiamo) con l'azione meccanica di varia intensità.

l'azione di intensità meccanica 1 ricorderà al cavallo che, se non esegue il dato comando, gli arriverà l'azione ad intensità maggiore, fino al massimo dell'intensità (mazzata).

non è tanto facile dividere le azioni tra azioni che agiscono sul fisico e azioni che agiscono sulla mente.
perchè il cavallo è un essere vivente, non ha due scompartimenti stagni.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2017, 09:48:52 AM
Parrelli ha inventato il giuoco della amicitia per prenderci per il culo, per spillarci i dané, i gauci e - plobabilmente - Lessio lo fanno per sicurezza, il lallo può esser pericoloso a sua scajola, reagendo in maniera inopportuna se vien toccato in una parte "vergine" ecco perché bisogna maneggiar i lalli dappertutto, come il solito, io tendo ad esagerar:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/search?q=belen


(https://4.bp.blogspot.com/--tqXmS63GcU/Vb3fFqaajdI/AAAAAAAAL0Q/eS3Xn97_wz8/s1600/Belen-Rodriguez-03.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 19, 2017, 10:13:20 AM
Citazione da: PokerFace - Maggio 19, 2017, 09:46:57 AM
alex tu secondo me semplifichi molto la differenza tra meccanica e psiche.
tu dici: la nerbata è MECCANICA, ....

No, non ho equivocato, è chiaro che tutti gli aiuti possono agire e agiscono sulla psiche del cavallo (dalla parolina alla mazzata).

L'importante è focalizzare l'attenzione sulla volontà. Il cavallo è un essere vivente, con un grosso cervello, un essere volente; e lavora bene quando lavora volentieri.
Per chi non vuol confrontarsi con questo argomento difficile, il problema della volontà, ci sono delle comode motociclette, che sono del tutto prive di volontà.

Assodato che due volontà, nel vero binomio, si fondono in una sola, possiamo discutere della composizione della "miscela". Io affermo che in questa miscela può esserci una certa quota di volontà del cavallo; altri affermano che la volontà del cavallo deve essere completamente "garnè", conquistata, vinta, inondata. Per fare un esempio: sul salto, inutile sperare che un cavallo "senza volontà propria" ti "salvi". E' questo che vogliamo? Vogliamo che il cavallo metta il piede in una buca che non non abbiamo visto, mentre andiamo in campagna?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 19, 2017, 10:43:59 AM
no beh certo che è auspicabile che il cavallo faccia un esercizio ben disposto piuttosto che riottosamente.
è chiaro che posso andare dal punto A al punto B con il cavallo sereno e tranquillo oppure con il cavallo che si intraversa e si tira indietro.
il fine dell'addestramento è proprio far fare volentieri ai cavalli le cose, non che sia una lotta continua.
nessuno vuole menare i cavalli, ovviamente. a tutti piace quando le cose vengono facili e leggere e serenamente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 19, 2017, 10:55:09 AM
Qunidi, il problema non è solo/non è tanto quello di armonizzare il movimento del binomio (la parte "meccanica"), quanto quello di armonizzare la volontà del binomio (la parte "mentale" del binomio).

Questo mi basta. Potrebbe essere il famoso elemento comune di tutte le buone equitazioni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2017, 01:20:42 PM
Il binomio... altra puttaneta classico/romantica, in realtà ,nella realtà non esiste non può esistere il binomio, il cavagliere ordina e il lallo - se ben addestrato - fa... concetto JDOrgesco.

Le due volontà si fondono in una sola: quela del cavaglier.

Il solo modo che ha il cavagliere per ottenere la "collaborazione" dello lallo è quando si affida completamente a lui, e il bestio, per istinto di conservazione, si salva e lo salva.

Questo avviene quando "tutto è perduto"... il lallo sta per cadere? Lasciamogli le redini, la stessa cosa dobbiam fare se abbiamo sballiato la battuto dl salto, se non gli scassiamo la minchia, se ce una possibilità di salvezza, il lallo la trova.

Qando a lallo si combatteva veramente, il cavagliere che si trovava circondato dal nemico sovrastante, aveva una ultima scians di salvessa: tagliava con un colpo di spada la capezza, in modo che il nemico non potesse bloccar il lallo afferrandolo per l'imboccatura, si attaccava al collo del suo lallo e sperava che il bestio scappasse lontano dalla rissa cosa che avveniva regolarmente a meno che il lallo non venisse sgarrettato o infilzato dalle alabarde...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 19, 2017, 01:28:37 PM
Grazie Raffaele, una buona parafrasi di quello che sostenevo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2017, 02:29:17 PM
Moment... mettiamo in claro una hosa:

Questo avviene quando "tutto è perduto"... il lallo sta per cadere? Lasciamogli le redini, la stessa cosa dobbiam fare se abbiamo sballiato la battuto dl salto, se non gli scassiamo la minchia, se ce una possibilità di salvezza, il lallo la trova.
Qando a lallo si combatteva veramente, il cavagliere che si trovava circondato dal nemico sovrastante, aveva una ultima scians di salvessa: tagliava con un colpo di spada la capezza, in modo che il nemico non potesse bloccar il lallo afferrandolo per l'imboccatura, si attaccava al collo del suo lallo e sperava che il bestio scappasse lontano dalla rissa cosa che avveniva regolarmente a meno che il lallo non venisse sgarrettato o infilzato dalle alabarde...


Il lallo fa tuto ciò non per "collaborare tanto meno per salvare il suo cavagliera, ma solo per istinto di conservazione, per istinto di fuga...

Beccatevi sto lallino e poi ditemi cossa avete visto?

https://www.youtube.com/watch?v=7nwnWm5ZKPo

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 19, 2017, 03:30:17 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2017, 02:29:17 PM

Il lallo fa tuto ciò non per "collaborare tanto meno per salvare il suo cavagliera, ma solo per istinto di conservazione, per istinto di fuga...


Chi mai l'ha detto (in questa discussione)? Sta il fatto che in quei momenti è il cavallo che fa "di testa sua". Per istinto? No; in base a tutto quello che sa, nel suo cervello; ossia, la risultante di istinto e apprendimento. L'idea che gli animali agiscano soprattutto per istinto è falsa. Se fosse vera, varrebbe anche per Homo sapiens, che è un animale.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 20, 2017, 12:22:31 AM
Ad un lallo si può inzegnare quasi tutto, ma hailui non ha una intelligenza analitica, lieti esempi di barlumi di intelligenza analitica son stati osservati, oltre che nei primati - categoria di cui facciam parte - negli uccelli, nei topi, nei canidi, in alcuni mustelidi, nei polpi perfino ma non nel lallo.

Certo che impara/si addestra coll'esperienza  e ha una memoria formidabile ma è assolutamente incapace di fare collegamenti "logici", dobbiamo prenderlo per quelo che è non per ciò che vorremmo che fosse.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 20, 2017, 08:39:51 AM
L'argomentoi dell'intelligenza è difficile. Cosa intendi per "intelligenza analitica"? E poi: pensi forse che ci siano solo due cose, l'istinto e quella che definisci intelligenza analitica, senza niente in mezzo?

L'affermazione che quella che definisci "intelligenza analitica" sia stata documentata nel polpo ma non nel cavallo mi pare un po' audace, ma sono pronto a esaminare le tue fonti. Quali sono?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 20, 2017, 08:55:48 AM
CitazionePer la prima volta gli scienziati hanno mappato la storia evolutiva del cervello di cinquecento diversi mammiferi, estinti e non, identificando le variazioni subite nell'arco del tempo e scoprendo che gli animali con più materia grigia sono quelli che tendono a vivere in gruppi sociali relativamente stabili.

I ricercatori, guidati dalla professoressa Suzanne Shultz, hanno scoperto che in testa alla classifica ci sono le scimmie, seguite a ruota dai cavalli. Dallo studio è emerso che l'intelligenza dei cavalli risulta superiore addirittura a quella di animali tradizionalmente noti per il loro acume, come ad esempio i delfini.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 20, 2017, 05:45:15 PM
Nel ueb, ogniduno trova quel che vuole dimostrato sci sci sciscientificamente, anco le hose più strampalate e bizzarre.
InvitoVi a domandare a gugl: "quali sono i 10 animala più intelligenti?"
Troverete un mare di classifiche nelle quali - dato per scontato il primo posto alle simmie (ad una simmia lo simpanzé) - anelle piazze d'onore si piazzano i soliti: delfini, maiali, elefanti, pappagalli... il lallo non vi compare o compare nelle ultime piazze.

Detto che è da imbecilli stilar classifiche sull'intelligenza, perché ogni animale è intelligente per quel che a lui serve, dunque, in questo senzo, anco il lallo è intelligentissimo.

Feci accenno all'intelligenza dello lallo in relatione all'addestramento e dissi che non possiamo contar sulla sua intelligenza analitica che non ha.
Concetto affermato da Fillis che per questo si beccò le maleditioni di noi lalliste... ma torniam sempre sulle stesse hose:

Il buon Fillis, fa quello che sa fare: addestra lalli, e rimarca che il lallo non ha intelligentia analitica, una banalità, cosìè l'intelligentia analitica:


In un bel libro di Mainardi si evidentia che l'intelligenza analitica, ovvero la capacità di immaginare un percorso mentale per risolvere un ploblema, facolté che è ben presente - a vari gradi - nei primati, nei carnivori, nei frungivori e negli uccellii ma è pressoché inesistente negli erbivori e porta proprio come esempio la mancanza di "detour" nei lalli, nei lalli - aggiungo io - il percorso di detour deve essere appreso, non può essere immaginato, cosa che accade - sperimentalmente - in alcuni uccelli, nei primati, nei felini ecc.

Il mio equidotto è abituato a rientrare da solo tutte le sere in un capannone dove ci sono alcuni box, per accedere deve superare una robusta passerella in ferro (tipo quella andicappati) che dal livello suolo sale a circa 50/60 cm dove c'è il portone, bene, lui entra sempre da dx e dal centro, tempo fa, siccome era sciolto venne a trovarmi, io mi trovavo nel mio antro, ad una 50ina di metri  a sx del capannone, dopo avergli dato una caressa tornai a sfaccendare, sicuro che lui sarebbe andato diritto nel suo box, dopo una mezzoretta, mi avviai per chiudere il capannone e a controllare i due lalli.
Il poverino era accanto la passerella a sx e disperato voleva entrare, ma ovviamente non poteva, avrebbe dovuto fare un entrata con una parabola ad effetto  che neanche Neymar può fare.

L'ho preso per la criniera e piano piano, l'ho indirizzato dalla parte giusta; il giorno dopo - questa volta scientemente - l'ho portato a sx e poi l'ho liberato...stessa scena, voleva entrare di traverso, allora gli ho insegnato ad entrare dritto per dritto partendo da sx, ci ho messo poco...ora entra giusto, ma se parte da sx prima va a cacciarsi nell'angolo chiuso, poi - come gli ho insegnato - si allontana e prende la via giusta.
[/b]
Titolo: Repetita juvat... Juvat? MAH!
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 20, 2017, 09:12:59 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 03, 2014, 09:56:11 AM
...lalli imparano per premi e punizioni e rutin fidando sopratutto sulla loro memoire, il caso della passerella è esemplare: ho insegnato all'equifurbo a come cavarsela per rutin, ma non gli ho dato alcuna punizione quando lui adava nell'angolo, e infatti, malgrado ora sappia perfettamente come fare per infilare la passerella dal davanti, prima va nell'angolo, vede che da lì non si passa, si ricorda che io gli ho dato la dritta di come fare e fa.

Può darsi che, col tempo, riduca sempre più l'andata in angolo fino ad accennarla come un rito e poi ad eliminarla dello tutto, ma dovrei fare sta tarantella ogni sera per chissà quanto tempo, cosa che non mi sollazza et non mi interessa fare.

Questo ci dice di come l'addestratore debba tener conto di questo fattore (mancanza di discernimento logico), a volte basta un colore diverso, una collocazione diversa degli oggetti che l'esercitio che il lallo cognosce perfettamente se ne va ad allegre signorine di facili costumi.

Per contro, si può sfruttare questa predisposizione a vantaggio dell'addestramento stesso ad esempio: se per puro caso, il vostro lallo riesce a fare - durante la fase di insegnamiento - una splendita volta sulle spalle in un determinato punto della cavallerizza, voi premiatelo subito e - il giorno dopo - chiedete l'esercitio esattamente nello stesso punto, vedrete che lo farà bene, addirittura, quando arriverà in quel posto tenterà - di sua sponte - di impostare lo stesso esercitio, come vedete: ottima memoria, nessun tentativo di analisi, grave possibilità che il lallo esegua per automatismo. periculo che tutte noi - ragasse che addestrano personalmente le loro equicime - devono evitare.

Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 03, 2014, 03:00:59 PM
I lalli hanno una intelligenza perfettamente funzionale a ciò che - in natura - gli serve, niente di più niente di meno.

Dal punto di vista di intelligenza "analitica", i corvi https://www.youtube.com/watch?v=EZSk7oCNaHg ma anche i polpi si dimostrano più svegli dello lallo, https://www.youtube.com/watch?v=ZldMsc84TTo per non parlare delle simmie: https://www.youtube.com/watch?v=3V_rAY0g9DM

Ma quello che il fenomeno in assoluto è Alex, il pappagallo http://video.corriere.it/i-progressi-studiati-dottssa-irene-pepeprberg/e50c0706-a9cc-11de-93d1-00144f02aabc

Che dire ?

Il fatto che i lalli non siano poi così intelligenti non è un problema per chi li ama...se avessi avuto un figlio down, l'avrei amato e protetto più degli altri "normali", mi sarei adattato a lui e - per quanto possibile - avrei cercato di farlo adattare a noi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 20, 2017, 10:31:52 PM
Grazie delle precisazioni e particolarmente di una buona definizione di "intelligenza analitica"..

Certo, ho rovistato Google e lì ho trovato la citazione della "scala di intelligenza" che ho citato. Evidentemente la definizione di "intelligenza" nello studio citato è diversa e più ampia; infatti risulta correlata alla socialità, e relativi problemi piuttosto complessi.

Tuttavia ti ricordo da dove è partita la piccola polemica: tu sottolineavi la parola "istinto" come se fosse il principale motore delle azioni spontanee del cavallo; io l'ho messo in dubbio; per "parare" la mia contestazione tu hai affermato che il cavallo ha scarsa intelligenza analitica, come se questo fosse un elemento a sostegno della tua tesi. E' un vecchio trucco polemico: la scarsa intelligenza analitica non è affatto una dimostrazione di una scarsa intelligenza complessiva, men che meno una prova che il cervello del cavallo "funzioni per istinto". Non avrebbe un cervello così ricco di materia grigia, con circonvoluzioni così abbondanti.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2017, 12:08:33 AM
L'intelligenza del lallo è perfetta, così come son perfette le intelligentie dei cammelli, delle api, dei bonobi, delle anguille, delle amebe e dei cercopitechi.

Però, siccome noi si ciacola di addestramento, di equitazione allora bisogna saper con chi si ha a che fare....

l ploblema dell'addestramento equestre sta nel far capire allo lallo cosa gli si chiede e cosa ci si aspetta da lui.

E' difficile perché - contrariamente a quanto si crede - il lallo ha una intelligenza limitata, mentre ha una memoria eccezionale.
Dunque, bisogna insistere su quella e sfruttare quella per l'addestramento..

Il cavallo non si affeziona all'uomo, ma alle sue abitudini che contrae facilmente e, alle quali,
si attacca tenacemente.
Su questa questione ho avuto mille esperienze sulle quali dovremmo far conto.

Un mio amico aveva un cavallo che quando lo chiamava gli andava incontro, nitriva quando entrava in scuderia ecc,
Egli affermava che quel lallo gli era particolarmente affezionato e che sentisse la sua mancanza quando andava via.

Allora, dopo avermi fatto spiegare le sue abitudini,  gli ho chiesto di affidarmi l'animale e l'ho portato nella mia scuderia.
Il giorno successivo, l'ho fatto lavorare come al solito e - per come era abituato,  l'ho premiato con delle carote, e, usando gli stessi toni di voce del suo padrone io stesso andai a somministrargli le profende alla solita ora.

Il giorno dopo, l'ho trattato con la mia voce normale, e malgrado ciò, ebbe per me le stesse affettuosità che riservava al suo padrone, erano passare meno di 48 ore, e non sembrava che si fosse accorto che il suo padrone era cambiato.

Dopo la lezione mattutina, ho distribuito a tutti i miei lalli una abbondante razione di carote.
Da allora, quando entro in scuderia, e do la voce. si alzano in alto i nitriti, e se per caso, un estraneo è presente, non manca di dire: "che bello...i suoi cavalli la riconoscono, gli vogliono bene!"

Minchiate!  Se un altro distribuisse - alla stessa ora - le carote al posto mio, i lalli non si accorgerebbero nemmeno che io non son venuto.

La controprova ?
Se io mi presentassi dopo che essi hanno mangiato, non mi presterebbero alcuna attenzione.
Potrei citare centinaia di altri esempi sulla indifferenza dei cavalli verso quelli che li curano o li montano.

Non bisogna sorprendersi, perché, se fosse stato altrimenti, non obbedirebbero che ad un padrone, ne vorrebbero uno...uno solo....

...come fanno gli elefanti e i cani... o no?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 21, 2017, 12:39:39 AM
Interessante, e convincente.

Ma ancora una volta, non c'entra con l'"istinto" come elemento predominante del comportamento del cavallo.

Ma visto che insisti a parlare d'altro,
CitazioneE' difficile perché - contrariamente a quanto si crede - il lallo ha una intelligenza limitata, mentre ha una memoria eccezionale.

Contraddizione: la memoria è una forma di intelligenza, è elemento essenziale della capacità di apprendere. Avresti dovuto dire: ha una intelligenza analitica limitata...

Non solo. La mia ipotesi è che un certo "instupidimento" sia attivamente ricercato e alimentato, con la gestione e con l'addestramento. Prima lo si istupidisce poi si constata che è stupido.  Per fortuna, secondo me, di più nell'Equitazione con la E maiuscola; meno in altre forme di addestramento.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 21, 2017, 09:58:30 AM
Io noto semplicemente questo: a quante più situazioni e posti diversi si abitua un lallo tanto meno stupido sembra essere.

Cavalli abituati a nient'altro che isolamento in box e campo da lavoro, è chiaro che appena messi vicino anche solo ad un suo simile avranno reazioni stupide.

Maggiori saranno stati gli stimoli nella sua vita (annusare, interagire, catalogare e generalizzare) migliori sembreranno essere le sue reazioni di fronte a situazioni nuove.

Per l'esempio di Raffaele, bisognerebbe proporre ad un cavallo molte situazioni diverse dove la soluzione sia il "girare intorno" (soluzione trovata le prime volte per caso o indicata) per poi proporgli l'ultima (diversa anche quella in luogo e aspetto) e vedere se fa l'associazione, se ha generalizzato...

In poche parole, per essere analitici, bisogna aver avuto modo di coltivare quella qualità. Nelle scuole infatti ai miei tempi c'era "analisi" e così credo di aver ottenuto la mia (scarsa) capacità di analisi.

Pur essendo d'accordo e ritrovandomi con tutto quello riportato da Raffaele fino adesso, domandiamoci: ma un cavallo domestico, onestamente, quante volte nella sua vita ha avuto reale bisogno di imparare ad analizzare situazioni più complesse del mettere un piede avanti all'altro? Pappa pronta... padrone o groom che pensa a tutto lui... anzi, di solito si esige da lui l'esatto contrario: che stia fermo, che NON prenda affatto iniziative.

Facile che dopo, come intuisce Alex, sembri privo di qualità che non ha affatto avuto modo di sviluppare.



PS
Mi viene voglia di fare l'esperimento del "girare attorno" con i cavalli che ho qua...ma probabilmente non troverò mai il tempo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2017, 10:16:29 AM
Capisco, un lallo addestrato da Oliveira, Bartabas o alla squola di Vienna et tenuto in box è più "cretino" di un lallo addestrato dai gauci e tenuto allo stato bravo, tutti e due sono dei deficienti a confronto di una lalla  che - dopo vent'anni di passeggiatine di salute -  è a malapena è scozzonata e vive nel paddocco paradais.

Ma il vero genio sarà il lallo correttamente gestito: ha un ettaro di terreno a dispositione attorno la casetta della sua padroncina; e correttamente addestrato: arriva di corsa quando sente la campanella della biada, si fa fare i grattini e i puccipucci e ha imparato correttamente tutti i giuochini della minchia...

Dovrei trovare il libro di Mainardi dove son descritte le varie prove di intelligentia fatte agli equini, tra le quali il detour.

Tendo a dar credito agli studi di Mainarsi e all'esperienza di Fillis, piuttosto che alle alate teoriw Alexiane.

Caro max, stranamente, il lallo che non sa fare il detour si è trovato in situescion diversissime, ha fatto quintane, gimkane, fiere et spettacoli equestri, ha viaggiato in van, camion e a piedi, cognosce quasi tutti i giuochini della minchia, è stato "stallone" per 16 ani, da 4 è castrone, appartiene - a detta di Vinicio Togni - ad una razza tra le più intelligenti, più veloce ad appredere, ma non sa fare il detour...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 21, 2017, 01:36:12 PM
 Piuttosto che il detour, invitoVi a fare un esperimento più semplicie e facil da realizzare col vostro lallo... montatelo da dx e poi ditemi la sua reactione.

A scanzio di equivoci, state guardinghe, potreste anche farvi male....

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 21, 2017, 09:40:34 PM
Dai ... UN esperimento! Un esperimento per risolvere un problema che è stato già certamente affrontato da decine di ricercatori che hanno  fatto migliaia di esperimenti? Per risolvere il problema dell'intelligenza animale, tanto complesso da richiedere definizioni profonde e difficili, in continua evoluzione, sfumate fra scienza e filosofia, prima ancora di provare a affrontarlo? Veramente alle volte la tua incredibile sopravvalutazione del tuo intuito e della tua esperienza personale (e delle letture che ti piacciono, con attenta esclusione di tutte quelle che non ti piacciono) mi fa cadere  le braccia.

Torniamo al recado, che è un argomento interessante e alla nostra portata.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 21, 2017, 11:15:36 PM
Dalle tue risposte si evince che sei prevenuto e che non hai capito una beata su cosa si basava il mio ragionamento.

Il mio ragionamento dice: è palese che il detour spontaneo non è prerogativa del cavallo, da solo non ci arriva. Però ha buona memoria e può generalizzare, questo è dimostrato. Cosa succede allora se un cavallo viene abituato e motivato costantemente ad effettuare detour nella sua esperienza? Generalizzerà ed entreranno a far parte del bagaglio delle sue abilità? Utilizzerà questo - apparentemente per lui - complesso movimento a suo vantaggio e spontaneamente da un certo momento in poi?

Questo esperimento - con quelle modalità - è già stato condotto?

Ma a te che cazzus te ne frega? Sei davvero curioso? No. Ami parlarti addosso su argomenti per te già acquisiti e giudicati chiusi. Questo è tutto mi sembra.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2017, 12:16:05 AM
Non UNO esperimento ma molti decenni di consuetudine coi lalli  mi fano sottoscrivere quanto conclude Filis...  a

Riguardo il detour, non so se il lallo addestrato  ad aggirare sia capace di generalizzare, ma ho forti dubbi a proposito, per questo ho detto di provar a salir da dx.
Normalmente il nostro lallo, montato sempre da sx - non riesce a generalizzare - e,  esperienza diretta, se lo montate da dx cercherà di sottrarsi in maniera più o meno vivace alla novità.

Luraschi ci dice che, una volta, un suo lallo perfettamente addestrato a coricarsi in libertà,  in uno spettacolo, si rifiuta di farlo, il grande cavallerizzo capisce che il ploblema era la mochette chiara, il lallo era abituato a farlo solo su fondi scuri...

Ho fatto una ulteriore modifica al mio recado per adattarlo anche al mio nipotino, vi dirò...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 22, 2017, 06:48:04 AM
Povera Asia; oltre che nemmeno scozzonata, è pure anormale.

La regola, dettata dalla consuetudine, di montare sempre da sinistra è stata una delle prime che ho violato, nella fase "sperimentale". Ma ho trovato la cosa per me particolarmente fastidiosa, mi mancavano/mi mancano i necessari automatismi... ne risulta una manovra particolarmente goffa e impacciata (fra parentesi, mi pare che i cavalli detestino che si monti in modo impacciato, da destra e da sinistra).   L'intelligenza motoria di Homo sapiens è parecchio limitata.

Non fidarti della tua esperienza e della tua consuetudine con i lalli; ti ho già ricordato quel fenomeno curioso per cui valenti ostetriche a fine carriera sono assolutamente convinte che le nascite "seguano la luna"... sulla base della loro esperienza; eppure non è vero, semplicemente durante la loro carriera la loro credenza le ha portate a percepire diversamente le nascite in luna e le nascite contro luna; alla fine la loro esperienza, soggettivamente, ha confermato la credenza, perchè ogni nascita "con la luna" psicologicamente valeva due o tre volte tanto (i casi che ci danno ragione sembrano sempre di più di quelli che ci danno torto). Bastava che le contassero....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 22, 2017, 08:26:01 AM
Aggiungo: Homocaballus, nelle sue scarne indicazioni sulla "sua equitazione", raccomanda esclicitamente una norma di sicurezza: imparare a salire e a scendere dal cavallo da entrambi i lati, in qualsiasi circostanza, su qualsiasi terreno, da fermo e in movimento. Di certo, una volta che si è imparato, e per abitudine si pratica, anche il cavallo lo impara. Forse prima del cavaliere.

Lessio invece, l'altro mio maestro, insisteva sul fatto di imparare a portare il cavallo a mano da entrambi i lati. Stessa minestra di sopra.

Chi, per amore di tradizione o per altri fantasiosi, ma radicati  motivi (l'ipotetico "lato oscuro" del cavallo) non lo fa per annieannieanni, poi si trova imbarazzato.... e la sua esperienza gli conferma ogni giorno che la tradizione ha ragione.

'Nculo alla tradizione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 22, 2017, 09:39:25 AM
Raffaele..... UNA volta è successo che.... QUEL cavallo quel giorno ha fatto.... ANTA anni di consuetudine.... valgono zero.

Solo il metodo scientifico vale qualcosa. Significa procedere con metodo su un campione più vasto possibile attenendosi con ogni soggetto allo stesso protocollo. E una volta finito, ottenuti i risultati, bisogna "prenderli con le pinze". Quindi se devo prendere con le pinze e mantenere un sano scetticismo di fronte al metodo scientifico, hai presente che valore tendo a dare alle tue esperienze personali o quelle di Luraschi/Fillis?

La mia rapida ricerca di stamattina con la parola Detour:
https://www.researchgate.net/publication/225381884_Detour_behaviour_in_horses_Equus_caballus (https://www.researchgate.net/publication/225381884_Detour_behaviour_in_horses_Equus_caballus)

CitazioneThe results suggest that horses have the spatial abilities required to perform detour tasks with both symmetric and asymmetric obstacles. The strategy used to perform the task varied between subjects.

Questo il link al pdf completo:
https://www.researchgate.net/profile/Adam_Reddon/publication/225381884_Detour_behaviour_in_horses_Equus_caballus/links/02bfe50c8eaa71a58a000000/Detour-behaviour-in-horses-Equus-caballus.pdf (https://www.researchgate.net/profile/Adam_Reddon/publication/225381884_Detour_behaviour_in_horses_Equus_caballus/links/02bfe50c8eaa71a58a000000/Detour-behaviour-in-horses-Equus-caballus.pdf)

Sembra che dopo Mainardi il mondo sia andato avanti...
addirittura vengo smentito da queste carte (dopo le leggo meglio), quando ho detto che non ci arrivano da soli...

Le esperienze personali sono un piacevole passatempo, un ottimo spunto per passarci una serata di chiacchiere, un simpatico "buono a sapersi", un semplice "ah ma dai", un'utile ricordo su cui ragionare la volta che capiterà un caso simile. Ma valgono zero nel momento in cui mi chiedi di usarle per stabilire qualcosa di assoluto. Lo sbaglio che fai secondo me è solo parlare in termini assoluti perché altrimenti sarebbero tutti spunti buoni e benedetti. Ma spunti.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2017, 10:48:54 AM
Chi ha seguito i videii dei "miei"  lalli gauci in vendita, avrà notato che quei ragassi salgono e scendono da lallo da tutti i lati, ci vanno sopra e sotto, si comportano - specialmente nello scendere - in maniera goffa et maldestra, non trattasi di  esibizione ma di sistemi di sicurezza specialmente per gente che coi lalli ci lavora e penza a lavorar e non a controllar il lallo tantomeno allo stile e alle regole militari che ci hanno inculucato

Gli esperimenti sci sci scientifici - come i sondaggi - posson esser "manipolati", basta cambiar leggiermente i protocolli,  ma non entro nel merito.

Torniamo alla mia esperientia diretta, al mio detour casuale.

Il mio lallo "professore" non è capace di detour, ha imparato ad aggirare gratie alla mia indicatione, ma ci sarebbe arrivato da solo col tempo: prima o poi si sarebbe spostato.
Ho un altro lallo "cretino" in vita sua ha fatto solo s.o. bene, siccome, dato che i lalli entrano liberi nel capannon, è facilissimo estendere l'esperimento  anche a Silent Boy, l'ho fatto, il risultato è sorprendente, mi ripromettevo di fare una ulterior verifica; ma dato che le esperienze personali valgono zero... andate a dar via i ciapp  !
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 22, 2017, 11:40:24 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 22, 2017, 10:48:54 AM
andate a dar via i ciapp !

Farò l'esperimento che suggerisci, ma temo che nessuno me li compri....  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 23, 2017, 01:09:00 AM
valgono zero per poter affermare qualcosa in tono assoluto, mentre, come ho detto e ripeto, vanno benissimo per chiacchierare o esporre un'idea personale che però bisogna esser pronti a rivedere davanti a prova contraria

e scusami ma le conclusioni su 10 cavalli trattati ciascuno con protocollo rigido hanno un valore maggiore di due trattati chissà come e chissà dove, non ci piove che mi fido ciecamente della tua parola, ma se mi neghi l'utilità del metodo scientifico c'è qualcosa che non va....

guarda, stamattina cercando detour, ho visto che lo studio immediatamente prima verteva sull'utilità del chiudibocca, che come ben sai io osteggio fortemente... ebbene me lo sono letto e, su un campione ben nutrito di cavalli, ne confermava con metodo scientifico l'utilità come mezzo per migliorare l'obbedienza all'imboccatura... ora è chiaro che il protocollo utilizzato può essere discusso, e se lo cambi si può forse dimostrare che invece il chiudibocca è controproducente, ma non posso fare altro che constatare che in quelle condizioni è stato dimostrato che è utile... grazie a quei ragazzi e al metodo scientifico ora si sa inequivocabilmente che in quelle condizioni è utile... mentre prima erano solo dicerie... a questo servono gli studi, ma bisogna leggerli senza essere prevenuti... lo prendo come dato di fatto, continuerò ad osteggiarlo ovviamente per le mie ragioni, ma non posso più dire che è inutile...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 23, 2017, 06:21:07 AM
Già, noto spesso uno strano pregiudizio contro il "metodo scientifico", in genere basato sul fatto che alle volte le conclusioni sono semplicemente errate e il ricercatore è costretto a rimangiarsele e ad ammettere che quanto detto non era vero.

Il fatto è che il metodo scientifico ha valore esattamente per questo: perchè dà modo di verificare i risultati e, alle volte, smentirli con dati di fatto. E il bello è che fin tanto che un ulteriore ricercatore non dimostra che la smentita è errata, non se ne parla più. Al contrario, se non si segue il metodo scientifico, di vecchie sciocchezze già smentite dai fatti se ne parla per secoli.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2017, 10:37:47 AM
Abbiamo dimostrationi scientifiche di tuto... e del contrario di tuto, se si cerca - nel ueb - ognuno trova sostegno scientifico alle sue personali puttanete.

Interessi diretti et indiretti sostengono ricerche sci sci scientifiche "serissime", siccome si ciacola di lalli et equitazione fanculo la scienza, i veri sapienti in questo campo sono - stranamente - i cavallari, noi lalliste se volessimo trattar giusto i cavalli e sottolineo  cavalli, dovremmo andar a letione dai cavallari o dai miei amici gauci, piuttosto che dagli sci sci scienziati, tantomeno dai cavallerizzi... non parliamo poi dei gambegambe che nella miglio re dele ipotesi producono delle Sisy, figuratevi nella peggiore.

Puretroppo, di cavallari - in Itaglia - siam rimasti in diciassette e i gauci son lontani, queli che son venuti in itaglia sono visti con sufficienza anzi sono duramente sfanculati da noi ragasse puccipucciose che continuiamo a montar da sx pur non avendo mai portato una sciabola al fianco da secula e seculorum.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 23, 2017, 11:43:45 AM
pochi montano con la sciabola.
molti montano come una scibala.

:horse-cool:

niente, oggi sono un grande umorista.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 23, 2017, 11:44:54 AM
Figuriamoci se qualcuno si sogna di andare a lezione dagli scienziati per imparare a montare!

Ma se uno vuole invece studiare, e cercare le migliori risposte alle domande che gli vengono in mente.... allora ha due strade: la strada dell'ipse dixit o la strada del metodo scientifico. La seconda (da Galileo in poi) si è dimostrata, ed è tuttora, la migliore.

Non è che il cosiddetto parere degli esperti più autorevoli nella materia (basato sulla loro esperienza professionale) abbia valore del tutto nullo; è considerata solo la peggiore evidenza disponibile. In mancanza di altro, quella tocca usare. Al di sotto di quel livello, ogni affermazione ha semplicemente valore indeterminato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2017, 02:08:47 PM
Ho studiato e ho cercato risposte alle domande che mi son venute nel cranio, le risposteiori le ho avute dei cavallari e dai cavallerizzi, e dai lalli... la scienza non considera che il lallo è animala domestico di utilità, dunque, la monta dei gauci criticabilissima da voi sci sci scienziati, in realtà è perfetta,  in quanto risponde esattamente alle necessità di quei mandriani.

La doma et l'equitazione giuocoforza manipolano  il lallo  l'alternativa sarebbe considerar il lallo animala da osservazione tal quale gli uccelli.

Noi ragasse, da sempre, amiamo gli occelli, ma, siccome non si possono avere tutti gli uccelli che si vogliono, abbiamo inventato il berduoccing, in tal maniera possiamo ammirare - con viva e vibrante soddisfatione - uccelli di tutte le forme, colori e dimensioni, questo non esclude che possiamo tenerci a casa un augello domestico e - per chi ha la possibilità - gli augelli posson esser tre, quattro a volte riempiamo intere voliere di fringuelli canarini e cinciallegre...

Una nostra incllita utante, mi pare Maya, ha scritto che sta nascendo un nuovo sport perfettamente rispondente alle nuove tendenze dello lallo: lo orsuoccing, Maya dicci di più!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 23, 2017, 03:01:10 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2017, 02:08:47 PM
Noi ragasse, da sempre, amiamo gli occelli, ma, siccome non si possono avere tutti gli uccelli che si vogliono, abbiamo inventato il berduoccing, in tal maniera possiamo ammirare - con viva e vibrante soddisfatione - uccelli di tutte le forme, colori e dimensioni, questo non esclude che possiamo tenerci a casa un augello domestico e - per chi ha la possibilità - gli augelli posson esser tre, quattro...

(http://i.makeagif.com/media/7-14-2014/l9CjxM.gif) (http://makeagif.com/gif/uccelli-venite-l9CjxM)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 23, 2017, 03:37:08 PM
Orseuaccing: non credo che sia uno sport, piuttosto un'attività. Suppongo che l'autrice di "The equid ethogram" l'abbia praticata per alcune migliaia di ore.

Più recente, trovo in Google:  Quantifying equid behavior— A research ethogram for free-roaming horses (https://pubs.usgs.gov/tm/02a09/pdf/TM2A9.pdf)

Già anni fa, l'amico Francesco De Gregorio organizzava escursioni appenniniche per osservare i branchi inselvatichiti di Pony di Esperia.

L'insofferenza/indifferenza italiana media per il metodo scientifico (nonostante il povero Galilei..., quante volte è successo: eravami primi e ci ritroviamo ultimi) ha radici profonde, certamente importante la Riforma Gentile del 1923:

CitazioneIl maggiore spazio dato nella scuola gentiliana alle materie umanistico-filosofiche a scapito di quelle scientifiche, non fu tuttavia esente da critiche anche al tempo della sua approvazione, sia da parte di oppositori del regime sia da parte di studiosi: contrari furono per esempio diversi membri dell'Accademia dei Lincei, che ritenevano un errore allontanare gli allievi, soprattutto i più giovani, dal rigore e dalla precisione insita nelle materie scientifiche, per far seguire loro invece una visione più astratta e non ben definita legata alle varie correnti del pensiero filosofico

E così ci troviamo in questa spiacevole situazione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 23, 2017, 06:46:04 PM
Ma perchè non tornioamo a parlare a fondo della monta gaucha e di quello che la monta gaucha suggerisce, per una sana critica agli ipse dixit così comuni in equitazione?

Inoltre sto attendendo con impazienza il tuo approfondimento sul ramener[/i, comincio con una domanda: ha relazione con il "tenere la testa a giusto segno" degli antichi maestri?

Tieni conto che io ho un forte preconcetto contro il ramener, lo giudico una posizione innaturale funzionale solamente al controllo del cavallo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2017, 07:46:11 PM
Il poverino era accanto la passerella a sx e disperato voleva entrare, ma ovviamente non poteva, avrebbe dovuto fare un entrata con una parabola ad effetto  che neanche Neymar può fare.

(https://4.bp.blogspot.com/-oJBKZD0WVh4/WSRpw-jAk-I/AAAAAAAANZw/MXF0eZIBQd4aT8soUhaXO8vDbgAqEAqQwCLcB/s320/001.jpg)

La situescion con Oddo era questa, vi giuro che quando mi ha visto mi  "detto": aita aita come faccio ad entrar?
E l'ho aitato.

Artificialmente ho messo Boy nelle stese conditioni per vedere se anco lui non sa fare il detour... non  lo sa fare, infatti è rimasto imbambolato nell'angolo sapendo che di la del portone c'era la sua appetitosa ratione di granaglie, l'acqua, e la lettiera rifatta.

Ma cossa mi combina il bestio?

Dopo aver cogitato un bel pò. quando stavo per andar a prenderlo, che fa?
Sale sulla pedana e con una "volta sulle spalle" entra nel porton al millimetro rischiando di fracassarsi un''anca...

E' evidente il "ragionamento" ma perché lui - senza detour - ha risolto brillantemente e Oddo no?

Secondo me è la motivazione, Boy è succubo di Oddo, lo segue sempre, la sera se Oddo non entra lui non entra, se Oddo esce lui fa il "pazzo" che vuole uscire anco lui e oddo era già dentro, invecie Oddo se ne fotte di tutto quelo che fa Boy, fulgido esempio di perattacciamento impari.

Voi sci scienziati avete materia per immani pipponi, per noi cavallari, la situescion non cambia amiamo i lalli per queli che sono con e senza detour.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 23, 2017, 08:26:31 PM
VOI scienziati? Voi chi?  :chewyhorse:

Il voi è la parola magica per tentare di trasformare una discussione in una "guerra fra fazioni". Io sono io e non faccio parte di alcun voi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2017, 10:34:09 PM
A tuti voi che pretendete di ridurre l'equitaione a scienzia, avete capito bene, ridurre.

Il prossimo che ciacola di equitation sci sci scientifica ci do una testata in faccia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 23, 2017, 11:08:20 PM
Non tutto quello che riguarda il cavallo è equitazione.

D'accordo, l'equitazione - pratica e arte di montare - non lo è per definizione.

I meccanismi di apprendimento del cavallo sono argomenti scientifici.
L'anatomia e la fisiologia del cavallo sono argomenti scientifici.
Lo studio del movimento del cavallo è argomento scientifico.
La veterinaria (quando non è pseudoscientifica) è argomento scientifico.
L'etologia è argomento scientifico.
La definizione e la misura dell'intelligenza del cavallo è argomento scientifico.
La genetica del cavallo è argomento scientifico.
Eccetera; eccetera; eccetera.

Esclusi tutti questi argomenti, compresi gli eccetera, OK, del resto puoi parlare liberamente senza che nessuno ti disturbi dicendo che dovresti usare il metodo scientifico.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 24, 2017, 03:40:13 AM
La lista di sci sci scientificità che hai fatto, riguarda sci sci scienze praticamente scognosciute all'epoca in cui l'equitatione raggiunse il suo massimo splendor, ma il concietto è estenzibile a molte altre forme di arte humana.

In quegli etc. etc. più  o meno sci sci scientifici ci sono le cose più interessanti, ad esempio di come è cambiato l'ideal di lallo da L'Hotte ai giorni nostri.
Il lallo ai tempi del Generale, somiglia tantissimo ai lalli gauceschi: circa 150 di altezza, compatto, scattante, agile, maneggevole e coraggioso; la crigniera veniva normalemente rasata, del mantello se ne fregavano altamente se non negli squadroni di elite dell'esercito. dove cercavano di scegliere mantelli uniformi.

Invecie, noi ragasse di oggi, il lallo lo vogliamo grande, specialmente per le ragassine da s.o. più grande è meglio è, le carampane, oltre che grande, vogliono il lallo anche grosso e pesante, vedi il successo dei comtuà, inoltre, ragassine e carampane, amano soggetti dalle le lunghe chiome, magari ondulate, e danno grande importanza al color del mantello.

Ora, questo è già il primo discrimine, perché una cosa è lavorare un frison da tre tonnellate, altra cosa è maneggiar un PSO.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 24, 2017, 07:39:07 AM
Togli dagli eccetera tutto ciò che non è argomento scientifico.

D'accordo: un talentuoso uomo di cavalli analfabeta e supertizioso può e poteva comunque montare benissimo e, in circostanze normali, allevare e  governare benissimo il suo lallo. E se lo avessi incontrato/se lo incontrassi glielo riconoscerei volentieri.

Ma delle sue opinioni su ciascuno degli argomenti elencati come "argomenti scientifici" non saprei che farmene anzi: mentre parla griderei bla bla bla tenendomi le mani sulle orecchie per non sentire quello che dice.... il rischio di una falla nel senso critico e della penetrazione nel mio cervello di falsità e di credenze sarebbe molto elevato.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 24, 2017, 01:02:13 PM
Non capisco cosa ci sia di difficile nell'attingere informazioni SIA dal mondo utility dei gauci che dal mondo scientifico. I primi sono empirici e praticoni; i secondi sono rigorosi e sistematici, CON GLI OVVI VANTAGGI E LIMITAZIONI DI CIASCUNO.

Quello che non concepisco è il fare finta che una delle due fonti non esista, non serva o non sia valida. Servono tutte e due e vanno lette diversamente trattandosi di mondi diversi.

Abbiamo 10 cavalli che isolati e in ambiente "neutro" dimostrano di sapere fare il detour, perlomeno arrivano a capire che se vogliono seguire il carrellino del mangime che procede dritto attraverso un foro loro devono invece aggirare staccionate di diverso tipo per raggiungerlo...

Poi ne abbiamo due che influenzati dall'ambiente sembrano sembrano esser diventati idioti. Ma nel secondo caso le variabili sono tantissime, Raffaele ne ha ipotizzate alcune, io ne potrei ipotizzare altrettante altre che hanno "annebbiato" l'intelligenza potenziale dei due. Quello che voleva dimostrare lo studio però, era che almeno in quella condizioni al detour ci arrivano. Quindi che non si continui più a dire (in tono assoluto) che i cavalli non possano fare il detour.

E il prossimo che neghi l'utilità del metodo scientifico ci dò una scarpata sui diti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 24, 2017, 02:52:47 PM
Ci stiamo preparando a traslocare, la major parte dei libri è già inscatolata, se mi metto a cercare il libro di Mainardi adesso mia moglie mi uccide, ma credo che il protocollo di allora fosse differente da quello che ho visto ora a cominciar dalla "gabbia".

5000 ani di domesticazione, con risultati straordineri ottenuti solo con la pratica et l'empirismo,  mi fanno dire che la scienza può solo tentare di dare spiegazioni scisci scientifiche - appunto - a quanto hanno messo in pratica i cavallari e i cavallerizi, traduco alla alta e bassa culutura equestre.
Inoltro, ci son cosse che la scienza non potrà mai spiegare: la lettura del "padre di famiglia" di Luigi e il "culo radiologico" di Oliveira

il ploblema è che scientificamente si può dimostrar tutto e il contrario di tutto, invecie, il gaucio o doma o non  doma quel lallo, il cavallerizzo o mette il lallo al passeggio o non lo mette, c'è poco da discutere.

Altro discorso è quello della scienzia al servitio dell'etica e della morale, o peggio ancora, al partito preso... le nuove tendenze hanno dei solidissimi supporti sci sci scientifici alle loro liete novità, vedi la baitless....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 25, 2017, 01:01:17 PM
Purtroppo tardi, ho scovato un libro che penso di aver già nominato (è una mia fissa!), che illustrava chiaramente recenti scoperte sulla complessità.

Da allora, apprezzo ancora di più il metodo scientifico, che ha portato a documentare come l'imprevedibilità esiste e che la sua esistenza può essere dimostrata sia teoricamente che sperimentalmente; sia nel mondo reale che nel mondo astratto dei modelli matematici.

Tutta la mia visione del mondo è cambiata, da allora; ho visto che la scienza è talmente grande, e "vera", da ammettere anzi: dimostrare i suoi limiti invalicabili.

Cosa c'entra questo con l'equitazione.... non sto a ripeterlo.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2017, 02:27:52 PM
Nel diciannovesimo seculo, i medici - supportati dagli studi di inzigni scienziati -  ritenevano che le cause delle malattie fossero tutte endogene negando l'esistenza dei fattori esogeni che le provocavano come i batteri.

Oggi quele "verità" sci sci scientifiche ci fanno ridere.

IN quei stessi tempi, cavallari e cavallerizzi usavano - praticamente - gli stessi metodi e gli stessi strumenti di oggi... chissaperchè.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 25, 2017, 11:08:23 PM
Si, si.... infatti anche i cavalli, se si ammalavano, erano curati con sistemi che aimè non facevano ridere affatto.

Alcuni di quei metodi sopravvivono fino a oggi.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 26, 2017, 04:41:56 AM
... ma anche noi donne non ridevamo affatto quando la cura radicale  per l'isteria era l'ablazione della clitoride.

Vicie e versa, un filetto in bronzo, dell'età del bronzo, appunto, è praticamente identico a queli odierni, così come nessuna scienza può aggiugere o togliere valore ai principi fondamentali dettati da Xenophon per non parlar di La Gieriniere e Baucher.

Volendo posso dimostrarVi sci sci scientificamente (qualcuno già lo fece) la bontà dei principi del salto secondo i marmittoni prima di Caprilli... potrebbo fare un lungo elenco di puttanete equestri oggi - giustamente - in disuso.

Detto questo il ploblema è sempre quelo: l'assioma.

In attesa che la sci sci scienzia risolva la questione, nel frattempo becchiamocj le puttanete della grande  ruschena di tutte le Russie,quele del dressaggio naturale, etc. etc.

Io invece propongovi questa corsa, ci è abbastanza per mettere alla frusta i nostri neuroni_

https://www.youtube.com/watch?v=1d_13KswvQ0&t=561s
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 26, 2017, 08:46:38 AM
Raffaele... per favore... tu CONFONDI scienza con TEORIE EMPIRICHE in un grosso calderone.

Nessun pre-caprillone saltava in quel modo basandosi su studi effettuati con metodo scientifico, piuttosto si saltava in quel modo sulla base di teorie empiriche (convinzioni) di certo mai dimostrate scisciscientificamente. Tutti lo facevano e l'assunto era ieri come oggi: se tutti lo fanno sarà giusto.

Il primo, forse, cavallerizzo che ha provato ad avvicinarsi al vero metodo scientifico è stato Baucher con vari esperimenti a cui si è prestato. Oggi la quantità di dati se uno li cerca è enorme; ed il fatto che alcuni dicano il contrario di altri - a parità di argomento trattato - è da ricercare ovviamente nelle condizioni diverse degli esperimenti. E a dirla tutta, dato che i rapporti devono per forza descrivere bene le condizioni dei test, risultati opposti a seconda delle condizioni non possono che arricchire e far pensare, far andare avanti.

Quante cose si accetta di fare solo perché le fanno tutti, ancora oggi? Quasi tutte, nonostante alcune siano state sconfessate scisciescientificamente con ampia ragione. Perché? Perché seguire il leader di turno è più comodo che informarsi. Il gambegambe dice di afferrare le redini e non mollarle mai? Basta una rapida ricerca per arrivare a studi che lo sconfessano. Eppure quando il gambegambe monta, vince. E tutti dietro. Poco importa cosa fa veramente, o in che condizioni riduce il cavallo. La vittoria come risposta alla ragione. Se dovessi dare un volto all'archetipo del gambegambe, sarebbe quello di Trump!

I gauci... stessa cosa, fatto tutti in quel modo, perché è più pratico, ma non significa che sia anco il più giusto. Cosa significa giusto? Dipende...

E poi basta co' sto clitoride.......
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 26, 2017, 09:42:56 AM
in effetti vincere non è male ahahahahahahah
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 26, 2017, 11:10:00 AM
Bé tu confondi la scienza con l'etica, la vittoria con la possibilità di utilizzare un bestio... per utilizzare i cammellidi gli si buca una narice e si infila la redine, ai tori gli si infila un anello al naso, ai lalli un ferro in bocca.

L'empirismo ci dicie che tutto ciò  funziona, la scienza ci dicie et ci può dimostrare che funziona perché fa male, la buona e bella equitazione ci dicie che l'imboccatura deve far male solo se necessario, l'etica ci dicie che tutto ciò non è giusto.

Non cognosci Baucher, era certamente un ricercatore, ma la sua ricerca non fu per dare basi scientifiche all'equitatione, ma per ottenere risultati fino ad allora scognosciuti... passa per scienziato per la questione dei pesi, mi pare poco.

Ho citato l'ablazione della clitoride pereché  l'ho scoperta solo di recente e mi ha molto impressionato.
Facendo ricerche sulla monta all'amazzone, mi sono imbattuto sulla cura dell'isteria che prevedeva come cura initiale l'equitazione, in mancanza della possibilità di andare a lallo, gli "scienziati" inventarono una specie di aggeggio che simulava i movimenti del bestio, le nostre bisnonne - comodamente nelle loro stanze - si mettevano a cavalcioni sul manufatto e... si sollazzavano, fatti semplici fatti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 26, 2017, 04:01:37 PM
Dubito che max confonda scienza ed etica. Vi ricordo che siamo partiti dalla definizione e dalla misura dell'intelligenza del cavallo; argomento non facile da affrontare con metodo scientifico, ma non impossibile.

Di certo Mainardi stesso sarebbe stato pienamente d'accordo di abbandonare al loro destino  alcune sue ipotesi e valutazioni, sulla base di evidenze ben raccolte, successive. Ogni scienziato sa che le sue opinioni sono temporaneamente valide, solo fino a prova contraria. Nessuno scienziato degno di questo nome pronuncia l'espressione-ossimoro "scientificamente provato" come sinonimo di "definitivamente vero". Il "non scienziato" invece è molto lallista riguardo le proprie opinioni.... le coccola, le lucida, le alimenta, le vezzeggia e le difende con ogni mezzo e con ogni trucco.

Compreso quello di lasciar cadere un argomento.... vedi le selle treeless che Kual Kuno Pokanzi ha lasciato brutalmente cadere, visto l'imbarazzante parallelo con il recado....  :horse-wink:



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 26, 2017, 04:49:16 PM
a me il recado fa schifo.
immaginate d'estate come ti suda il sedere.
cioè oggettivamente è una brutta immagine.
meglio avere le chiappe gelate d'inverno che le chiappe sudate d'estate.
poi nella pampa lì ci sono degli insetti enormi. e poca igiene. e pensate a quante pulci, a quanti insetti, scalopendre si possono annidiare nel peloso recado.
ragni, anche.
e mentre tu vai ti camminano sul tuo culo sudato imbrodato.
no dai. non si può.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 26, 2017, 05:00:25 PM
Spesso, stranamente, le ricerche sci sci sciscientifiche, ottengono i risultati che i ricercatori - in bona o malafede - si aspettano; di sicuro Mainardi - prima di adeguarsi alla nuova "verità - avrebbe studiato il nuovo protocollo e avrebbe voluto saper chi ha condotto l'esperimenta.

La sella inglese è la "sella", punto.

Dall'endurans, al dressaggio - nelle sue milla varianta -  si adotta quella perché è il miglior compromesso possibile per lallo e per il cavaglier.

Le bardelle, le vaquere, le selle uestern,  i recado son fatte per star giornate intiere a lallo e allargare la distribution del peso del cavaglier, ma, pur non avendo il bastino rigido, hanno un punto di incinghiamento che fissa la sella e quello è fisso, è bloccato, è rigido, quindi, per il lallo cambia quasi niente, mentre per il cavaglier è comodissima.

La sella uestern da lavoro, larga con bastino rigido, appunto, sopperisceie con larghi e lunghi cuscini e sottoselli spessissimi; non cognosco le moderne triless se non per sentito dire,  ma credo che sia la solita presa per il culo, se hanno una cinghia non possono esser triless, o meglio sono senza bastino, ma, sono in uno o più punti - per il lallo - rigide.

La vera trilessa che mai verrà adottata e adattate a noi ragasse è la sella tradizional dei cicos, i cauboi, i vaccari, i pastori ungheresi, infatti, era una struttura portante composta da un seggio al quale erano attaccate le staffe ma senza cinghie, non era attaccata allo lallo... cercatela nel uebbo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 26, 2017, 05:15:36 PM
Treeless vuol dire "senza scheletro", senza bastino rigido; non senza incinghiamento. Per definizione, una bardella è "treeless", come pure una vaquera imbottita di paglia. Mi pare che confondi "fissità" con "rigidità".

Poi ci sono pro e contro; la struttura rigida ha il vantaggio di distribuire omogenealemnte il peso su un'ampia superficie, ma ha il notevole svantaggio che questa distribuzione è realmente omogenea solo se la sella si adatta perfettamente alla schiena del cavallo fino al punto che qualcuno sostiene che tali selle dovrebbero essere fatte su misura.

Sta il fatto che tutte le selle senza bastino rigido hanno una certa parentela fra di loro, e quindi non è possibile affermare che le une sono una genialata e le altre sono una presa per i fondelli. O meglio, è possibile affermarlo, ma la credibilità dell'affermazione è tanto minore, quanto maggiore è la sicurezza con cui la cosa viene affermata; diciamo che l'affermazione tradisce un cicinin di pregiudizio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 26, 2017, 05:18:00 PM
... e pensate a quante pulci, a quanti insetti, scalopendre si possono annidiare nel peloso recado.
ragni, anche.


Caro Poker, pare che nei recados furono trovati anche delle tane di lucertole, rifugi di bisce e nidi di topi... ma di  sorcini, queli piccoli.

Come che sia, i recadi, devono esser molto accoglienti per le tope di ogni nazionalità... o no?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 26, 2017, 05:27:56 PM
Le selle da lavoro, le bardelle, furoono concepite per chi a lallo doveva stare giorni interi, quasi sempre al passo, per la comodità dell'omo.

La trilessa è una invenzione moderna/lallista fatta per il benessere dello lallo, in quanto - senza bastino - segue i movimenti della schiena del lallo almeno così è pubblicizzata, vedi le animazioni, peccato che gli inventori dimenticano di dirCi del punto fermo, del posto rigido, del bloccaggio  dell'ingighiamento...

La sella inglese è la "sella", punto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 26, 2017, 05:31:01 PM
ahahahaha che roba brutta ahahahahahahah

lo sapevo, lo sapevo che quello che SEMBRA voncio, in genere E' voncio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 27, 2017, 06:12:52 PM
(https://4.bp.blogspot.com/-cOZeH9ufeo0/Va2W4nfi1NI/AAAAAAAALuE/PGnuYISRI6Y/s1600/8-Alexis-LHotte.jpg)

Secondo le regole che generosamente ci detta la nostra impagabile Sissy, questo cavagliere ha un assetto de mierda, quasi un gaucio in divisa ottocientesca, è stravaccato sul suo lallo come un cavallaro qualsiasi, contravvenendo a tute le regole della bella equitatione ma sopratutto alla sci sci scientifica norma che prevede  che il cavagliere si debba sedere sulle vertebre  toraciche.

Ora, la foto fu fatta in studio per passare a noi  posteri, dunque, il minimo che ci si aspetterebbo da un così illustre personaggetto è che assumesse una posizione elegante ma sovraditutto corretta.

Ora, o il Generale per motivi che non sappiamo, era costretto a positionarsi come un cavallaro, oppure, quela era la sua maniera di stare a lallo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 27, 2017, 06:34:42 PM
Oggi ho studiato  ancora un po' il mio assetto McClellan facendo attenzione a dove cadevano "naturalmente" le gambe. Fermo restando che le tengo come stracci, del tutto libere da qualsiasi tensione, e che tengo le staffe molto lunghe, mi cadevano molto meno in avanti di quelle dei gauchi, e anche di quelle del Generale. Non solo, essendo del tutto rilassate, al trotto non stanno affatto ferme ma ballonzolano un po'; eppure Asia non se ne cura, interpreta il tutto come "rumore, eppure distingue bene una leggerissima pressione del polpaccio. B eninteso, trottino tranquillo seduto; non ha mai battuto.
Titolo: Topi, domandate dei topi...
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 28, 2017, 02:33:26 PM
Stanotte ho visto il programma di Lilli Gruber dove ho appreso che è nato il "partito aniimalista", la fondatrice tale Brambilla - sotto l'ala protettricie di Bellusconi - conta di riunire tutte noi che amiamo gli animala, in un unico movimento che equipari qualsiasi esser vivente a noi humani, la prima proposta di leggie è di equiparare i lalli e i coniglia agli altri animala di affezione e - dunque - proibirne la macellazione.

La Brambilla è vegana convinta e argomentava scientificamente la sua scelta etica,  :icon_eek: gli oppositori erano:  una politica non meglio identificata di orientamento neutro e Pennacchi noto scrittore e "cannibale" convinto.

I topi, pensavo, domandagli dei topi, questo mi aspettavo dal Pennacchi, invecie, lui ha tirato in ballo le solite zanzare... troppo lontane nella scala biologica da noi primati, quindi facilmente attaccabili, invece è stata la Gruber che ha fatto la domanda: come la mettiamo coi topi?
La politica Brambilla ha attaccato un tremendo pippone sui cinghiali che stanno infestando anche le città....  :icon_eek:  :icon_eek:  :icon_eek:  :icon_eek:
Ragasse, quando incontrate una animalista/vegan convinta domandatele dei topi: i topi son parenti strettissimi dei coniglietti che la Branbilla vuol assurgere a rango di animala da compagnia, ma, sono "odiatissimi" da noi ragasse per atavica repulsione e malgrado i miglioni di euri spesi per distruggerli, sono - nelle grandi città - tre per ogni humano residente, magnano tonnellate di cibarie humane e se non le magnano ci cagano e pisciano sopra e noi - vegane o no -  a nostra scajola ce le pappiamo.

Come ho detto milla volte, un uomo di lalli dovrebbe promuovere il consumo di carne equina proprio per il bene dei lalli, farne animala da compania/ da affezione vuol dire decretarne la loro fine...


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 28, 2017, 03:30:22 PM
L'uomo perderà il lallo...? Tanto peggio per l'uomo (inteso come maschi e femmine, eh, ovvio).

D'altronde sono le convulsioni di una specie in agonia, una specie che si reputa intelligente ma che sopravvaluta un cicinin la sua intelligenza; l'evoluzione procede a caso, per tentativi ed errori, gran parte delle specie risultano, alla fine, errori; ma la vita procede e si sviluppa ininterrotta da molti milioni/miliardi di anni. Non c'è niente di drammatico o di straordinario. La vita (la vita sulla Terra, intendo) è fatta così. 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 28, 2017, 06:16:04 PM
Non andiamo sui massimi sistemi.

Quì si tratta solo di acchiappare qualche voto in più e Bellusconi - che è alla frutta -  si attacca alla Brambilla con le sue pecorine e a noi poareti: i penzionati.

Ah mbecilli - dico io... se passasse il progetto brambillesco dovremmo rinunciare alla fiorentina, ai porcetti allo spiedo, alla bolognese e alla fettina di pollo per i bimbi, e va bé!
Ma andrebbero perdute o almeno castigate le famose eccellenze itagliane: il parmigiano reggiano, il prosciutto di Sandaniele, la zizzona di Caserta, il caciocavallo ragusano, il pecorino sardo, il lardo di colonnata, i coglioni di mulo di Norcia, la mortazza, la bresaola della valtellina e chi più ne ha...

Dunque, sarebbe catastrofico per la natione, per l'economia nazionale che si regge sul turismo e sull'agrialimentare, e poi ... che fa, arrivano i turisti da tutto il mondo - appunto - e gli presentiamo carotine e semi di miglio?
E le fettuccine alla bolognese, gli spaghetti alle vongole, la pasta colla bottarega, il caciucco,  la ribollita, il coniglio all'ischitana, l'abbacchio alla cacciatora, le triglie alla livornese, il vitel tonné, il tortino di alici, i calamaretti fritti...  i calamaretti fritti, che fa rinunciamo ai calamaretti fritti?

Cari vegan, associati in partito, sfusi e a pacchetti non mi toccate i calamaretti fritti!!!!
E comunque, a nome di Norcia e tutte le norcerie: andate a dar via i ciapp!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 29, 2017, 09:14:41 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 26, 2017, 11:10:00 AM
Bé tu confondi la scienza con l'etica, la vittoria con la possibilità di utilizzare un bestio... per utilizzare i cammellidi gli si buca una narice e si infila la redine, ai tori gli si infila un anello al naso, ai lalli un ferro in bocca.

Bravo!
La scienza alla fine deve essere fusa con l'etica.
Altrimenti una cosa come l'energia atomica o la genetica risulterebbero un tantino più pericolose di quello che già sono.
Per fortuna da quello che vedo gli scienziati sono sempre etici, quelli che non sono etici sono gli altri purtroppo, quelli che vogliono vincere, guadagnare, usare.

Il problema delle selle rigide, che le treeless vorrebbero superare, è più che altro la parte davanti, che se non veste bene pizzica la zona del garrese fino a profonde ferite (comunissimo vederle nei poveri cavalli da scuola o privati alle prime armi) e, anche quando veste bene, in certi modelli penalizza il movimento delle spalle. La zona delle cinghie è una costrizione che rimane comunque, una tua giusta perplessità, ma è sicuramente meno problematica che non la questione garrese/spalle.

Gli scienziati o nel caso delle selle gli inventori, che di solito sono etici, lavorano per dare al resto degli uomini non-etici strumenti non-dannosi... di modo che anche quando ci sia in ballo la vittoria, il profitto e l'utilizzo indiscriminato i danni siano contenuti e, se si riesce, anche qualche vantaggio rispetto a prima.

Ma se ci si fissa sulle tradizioni.....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 29, 2017, 09:59:08 AM
"gli scienziati sono sempre etici, quelli che non sono etici sono gli altri purtroppo, quelli che vogliono vincere, guadagnare, usare.
Gli scienziati o nel caso delle selle gli inventori, che di solito sono etici, lavorano per dare al resto degli uomini non-etici strumenti non-dannosi..."

la scienza non deve essere etica. la scienza deve essere scientifica. le scoperte vanno fatte, il progresso aiutato. poi come vengono usate le scoperte è un altro discorso.
la scienza, per esempio al servizio delle performance, dovrebbe anche studiare se i cavalli, con un fil di ferro in bocca oppure con un razzo nel sedere salterebbero meglio e di piu. questa è la scienza. poi sono io cavaliere che ho la mia etica e scelgo cosa fare e cosa non fare.
il nucleare è una fantastica scoperta, chi se frega se qualcuno l'ha usata per ammazzare la gente.
se confondiamo scienza con etica siamo anche noi dell'isis
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 29, 2017, 11:27:33 AM
Non è del tutto corretto, Poker, in quanto la scienza procede anche mediante esperimenti, e il disegno degli esperimenti deve  considerare anche gli aspetti etici (sull'uomo ogni esperimento deve essere approvato da un Comitato Etico, e non escluderei che esista qualcosa di simile anche nella sperimentazione animale).

Confermo invece che la scienza è sganciata dall'etica per quello che riguarda gli obiettivi (non i metodi) della ricerca; l'obiettivo è la semplice conoscenza, teoricamente sganciata dal''utilizzo che verrà  fatto di tale conoscenza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 29, 2017, 12:13:08 PM
eh va beh, ovvio che i metodi di Josef Mengele non sono ammissibili, proprio perchè si sperimenta sulle persone.
è normale e giusto che ci sia un protocollo per la sperimentazione umana, le persone hanno dei diritti, hanno il libero arbitrio, hanno la sacrosanta possibilità di autodeterminarsi.
sono ben altra cosa rispetto agli animali o alle selle o alle imboccature o ai razzi.
la vivisezione dimostra che, anche per la scienza (sperimentazione umana esclusa) il fine giustifica i mezzi in maniera imponente.
poi mi si parla di etica degli scienziati.
e meno male che gli scienziati accettano di provocare sofferenza, malattie, lesioni agli animali, se si tratta di far progredire le cure per le persone.
poi spiace sempre, anche a me sale la lacrimuccia quando vego i beagle sventrati in laboratorio, però mi sale ancora di piu quando vedo i bambini che muoiono e soffrono perchè ancora non c'è una cura per tante patologie.
la sofferenza degli innocenti spiace sempre, però a volte bisogna passare dalla sofferenza di qualche innocente per salvarne tantissimi altri.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 29, 2017, 12:15:33 PM
mi sa che stai a fa' confusione, riguardo la vivisezione e simili
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 29, 2017, 12:17:02 PM
e il nucleare una vera me**a, una violenza della natura

difatti il problema delle scorie è abbastanza importante
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 29, 2017, 12:18:14 PM
ah ok se uno la pensa diverso da te sta a fa confusione.
va bene
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 29, 2017, 12:38:10 PM
vivisezione e sperimentazione animale non sono la stessa cosa, tanto che non è riconosciuta l'utilità della prima; e sulla seconda oggi si prendono precauzioni etiche (anestesie e simili), o almeno si dovrebbero

io la so così
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 29, 2017, 02:07:06 PM
Ragasse, fanculo i maximi sistemi, ciacolavo della fondatione del partito animalista che come primo atto si propone di far  vietare per legge la macellazione di conigli e lalli in quanto animala da compagnia, in prospettiva, vogliono che sia vietato qualunque sfruttamento di tutti gli animala.

Ora, tutte voi potete adottare, lalli, cani e pecorine, potete nutrirVi solo di bacche e semi di poponzio, ma non potete impormi di rinunciare per leggie ai miei calamaretti fritti, al mio coniglio all'ischitana, alla mia tartare di lallo.




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 29, 2017, 02:58:46 PM
Ma come, non vigeva qui la libertà di parola?  :horse-wink:

In effetti, la vivisezione non è più praticata - esiste però la sperimentazione animale, in cui il controllo del dolore è evitato per quanto possibile; visto che siamo in ambiente equestre, ricordo le ricerche del dott. Pollitt sulla laminite, che prevedono modelli sperimentali di laminite indotta sperimentalmente.  :horse-scared:

Comunque, se le discussioni su argomenti noti empiricamente hanno i loro problemi, se entriamo nel campo etico non ne usciamo vivi...

Tornando al Partito Animalista, lo vedo come un classico esempio di ipocrisia maiuscola; ci sono degli stermini infiniti di animali di tutti i tipi (e aimè non solo di animali, anche di umani!) connessi al semplice fatto di disboscare foreste tropicali per convertirle in terreni coltivabili; quindi il fatto di mangiare solo vegetali non esclude affatto che si facciano stragi di animali. Non li capisco, o meglio: capisco che non ragionano.  Men che meno capisco gli animalisti che si autodichiarano tali qui, in questa società occidentale.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 29, 2017, 03:47:42 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 29, 2017, 02:07:06 PM
Ora, tutte voi potete adottare, lalli, cani e pecorine, potete nutrirVi solo di bacche e semi di poponzio, ma non potete impormi di rinunciare per leggie ai miei calamaretti fritti, al mio coniglio all'ischitana, alla mia tartare di lallo.

Dipende, il fatto che a te piaccia la tartara di lallo ha delle parentele con il fatto che ad altri piace la carne di balena o trovano gran sollievo dalla polvere di corno di rinoceronte; c'è tutta una "sfumatura" in mezzo, il principio che se a uno piace una cosa DEVE essergli permesso di soddisfare il suo desiderio non è sempre valido; sia la libertà di gusto (o di capriccio) che di opinione hanno i loro bravi limiti, non c'è niente di scandaloso se alcune cose sono vietate. Sempre con adeguate motivazioni e con l'opportuno grano di sale, che come ho detto, agli animalisti evidentemente difetta; ma non vedo il motivo di "vietare di vietare" per principio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 29, 2017, 04:15:40 PM
ma scusa.
SE viene vietata la macellazione del cavallo, posso sempre espostare il cavallo, grazie a dio.
perchè tra un pò, con sta storia del DPA, avremo un infinito numero di vecchi zonzini zoppi e bolsi.
ma è la solita ipocrisia italiana, per la quale i veterinari (o il proprietario) non possono far fuori (con una bella iniezione indolore, poi inceneritore) un cavallo vecchio solo perchè un peso inutile ma si può mandarlo a morire in mattatoio all'estero se non DPA e direttamente qui se DPA.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 29, 2017, 04:31:11 PM
Già; il divieto di eutanasia (contro il quale non ho visto alcuna aperta ribellione dei veterinari) è una cosa che mi indigna.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Zarathustra - Maggio 29, 2017, 04:49:27 PM
Citazione da: alex - Maggio 29, 2017, 02:58:46 PM

Tornando al Partito Animalista, lo vedo come un classico esempio di ipocrisia maiuscola; ci sono degli stermini infiniti di animali di tutti i tipi (e aimè non solo di animali, anche di umani!) connessi al semplice fatto di disboscare foreste tropicali per convertirle in terreni coltivabili; quindi il fatto di mangiare solo vegetali non esclude affatto che si facciano stragi di animali. Non li capisco, o meglio: capisco che non ragionano.  Men che meno capisco gli animalisti che si autodichiarano tali qui, in questa società occidentale.

Intervengo solo per una minuscola precisazione "tecnica" (ovvero senza prendere posizione, ognuno si farà la propria): i disboscamenti massicci sono in gran parte dovuti alle necessità agricole di produzione di mangimi per animali di allevamento, con l'eccezione dell'olio di palma che invece serve nell'industria alimentare umana. L'attuale produzione agricola "nutre" attualmente, oltre ai circa 7 miliardi di umani (chi più, che meno), anche 70 miliardi di animali di allevamento. Se tali dati fossero esatti, ne conseguirebbe che, in assenza di allevamento animale, la produzione agricola eccederebbe enormemente il fabbisogno umano, ergo è probabile che i disboscamenti a finalità agricole cesserebbero per mancanza di convenienza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 29, 2017, 11:00:33 PM
Sono cotra la caccia... ma non per principio ma solo per ragionevole necessità, i fucili son diventati troppi e troppo precisi e  le prede troppo poche e già malconce.

Non ho alcuna remora a sparare in fronte un cinghiale, diventato specie infestante, mentre mi rendo conto che cacciare i rinoceronti ridotti al lumicino è un crimine.

Alla stessa maniera rivendico il diritto di piangere e seppellire il mio lallo e di mangiare ottime bistecche di lallo cavate da lalli allevati apposta per farne bistecche, appunto.

Dovremmo esser capaci di distinguere e non metter sullo stesso piano situescions differenta... non siamo e mai potremmo esser todos caballeros

Il recado, o una sella di simile architettura, dovrebbe esser imposta per leggie ai principianti... sapete pereché?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 30, 2017, 12:07:40 AM
Interessante domanda.... tiro a indovinare: perchè obbliga a mobilizzare la colonna vertebrale e il bacino del cavaliere, per "seguire" il movimento del cavallo. Homocaballus vieta/vietava al principiante assoluto  di sollevarsi sulle staffe, gli suggerisce invece di stare in sella passivo, totalmente rilassato, come "un sacco di patate".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 30, 2017, 04:37:04 AM
Non c'è bisogno di recadi e di lalli criolli per montare alla gaucia:

https://www.youtube.com/watch?v=meH2-YjvHDw

Per puro caso  ho ritrovato un video dove - all'inizio - si vedono due ragasse, affiancate, montare in maniera del tuto differente, una - quela col lallo bianco, che vincerà, monta "alla gaucia" cioé col lallo davanti le gambe, quela che la affianca in maniera marmittonesca:

https://www.youtube.com/watch?v=hDoPQ4jJ5jM

Ecco la spiegatione sci sci scientifica di quell'assetto:

"...bisogna sedersi sulla parte grassa delle chiappe ed evitare di sedersi sugli ischi.
Perché la posizione seduta sugli ischi mette sulla stessa verticale l'osso sacro, il bacino  e le vertebre lombari, dunque, su una linea perpendicolare al dorso del lallo, pertanto, in questa posizione, il cavaliere subisce integralmente i movimenti sussultori del movimento dello lallo, mentre, se mette sotto di se le natiche, la leggera curva risultante, già di per se, predispone ad ammortizzare - passivamente - i movimenti subiti ed è pronta a rispondere - attivamente - ai movimenti della cintura del cavaliere. Inoltre, questa posizione, fa si che le gambe - rilassate - vadano a cadere naturalmente vicino il sottopancia.


In Itaglia, ci hanno inzegnato in maniera esattamente contraria, e, con argomenti altrettanto sci sci scientifici, Sissy  e Poker  ci  dimostreranno che bisogna stare sugli ischi, allineare testa bacin e tallon per esser perfette cavaliere.

La monta sudamericana, come quella uestern, deriva da quella iberica/spagnuola/vaquera...

Tutti abbiamo uno sio in America: un cugino di mia madre - tanti ani fa -  venne a trovarci, era nato in America ma parlava lo "itagliano" imparato dai parenti e nell'ambiente di Brucculino, ebbene usava palabras in dialetto napoletano che non avevamo mai sentito, in pratica, ciacolava il dialetto che si parlava a Napoli alla fine dell'ottocento e ora desueto in quela città.

Ho un ragionevole sospetto che la monta gaucia e l'architettura del recado siano degli arcaicismi direttamente derivati dalla monta vaquera come era - in Spagna -  400 ani fa...


(http://portail.atilf.fr/encyclopedie/images/V26/plate_26_3_3.sm.jpeg)

http://portail.atilf.fr/cgi-bin/getobject_?p.144:15./var/artfla/encyclopedie/textdata/IMAGE/




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 30, 2017, 08:49:24 AM
CitazioneHomocaballus vieta/vietava al principiante assoluto  di sollevarsi sulle staffe, gli suggerisce invece di stare in sella passivo, totalmente rilassato, come "un sacco di patate".

Divieto inutile... o perlomeno superfluo...
Sia che si parta dall'imparare a restare rilassati o che si parta dall'imparare a rimanere sulle staffe, sono comunque i due estremi su cui esercitarsi. Dire di fare prima l'uno o l'altro è soggettivo e comunque non esula dal dover imparare anche l'altro prima o poi. Io tenderei ad insegnare prima a rimanere correttamente in equilibrio sulle staffe perché di sacchi di patate in giro ce ne sono anche troppi ;- )

PS
bisognerebbe evitare di tirare in ballo continuamente la scienza quando si tratta solo di "ragionamenti", di "spiegazioni plausibili" ma NON dimostrate scientificamente, vale a dire con metodo scientifico (a meno che a fianco mi citi l'esperimento che lo dimostra).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 30, 2017, 11:17:53 AM
Nelle accademie si conciedevano  le staffe - agli aglievi cavallerizzi - dopo 3 ani di saccodipatataggio, gli speroni dopo 7 di vera pratica.
La tonda istruttrici di mio nipote, dopo 4 letioni, ha preteso che il bimbo battesse la sella, dopo 12 letioni vorrà che il pargolo salti.

Uso i termini: lallo, squola, quore, mazzate, sci sci scienza per un doveroso contrappasso ai vigenti termini e concietti che supportano la inzopportabile ippocrisia di noi ragasse lallotiche del ueb.

Per simil ragione scrivo: oestern, uichend, sciopping, caugherl, barefutteria...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 30, 2017, 11:18:48 AM
A dire il vero vedo più "tronchi di faggio" che "sacchi di patate".

Riguardo alla scienza, in effetti, non è una questione semplice; particolarmente difficile riconoscere la cosiddetta "pseudoscienza", ma è un massimo sistema, eventualmente ne parleremo altrove.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 30, 2017, 11:26:24 AM
La prima domanda che dobbiamo maiali è:
perché il lallo tanto più forte e veloce e potente di noi accetta di farsi montare e servire la scimmi nuda?

Ho offerto la risposta scientifica di Morris, non vi è piaciuta, datemene una altra, plis!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 30, 2017, 11:47:07 AM
Ah, ma allora anche tu "dirotti sui massimi sistemi"!

Non chiedi poco; chiedi una review sistematica di tutti i più recenti studi sulla etologia e psicologia del cavallo... perchè sci sci scientificamente conta solo l'ipotesi  più aggiornata, che tenga conto delle più recenti, e migliori, ricerche, oltre ad accordarsi con tutte le precedenti ricerche finora non smentite; il resto non fa parte della scienza, ma della storia della scienza, che è un'altra cosa. Morris certamente fa parte della storia della scienza. Se poi ha espresso una "opinione definitiva", come se fosse una affermazione vera ("scientificamente certa"),  allora non era scienza nemmeno all'inizio.

Poi anche questa materia ha i suoi cultori.... è affascinante e ricchissima; ma non è scienza.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 30, 2017, 12:56:36 PM
Nelle accademie mettevi la firma per restarci anni, eri costantemente super-seguito cercando l'assetto su cavalli già super-addestrati per poi raggiungere una super-specializzazione, di solito l'equitazione di sQuola, che presa da sola è decisamente inutile. Mentre oggi servirebbe la massima versatilità, affrancandosi il prima possibile dall'insegnante di turno.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 30, 2017, 02:49:47 PM
Quelo che dici è giusto, non fai una piega, il mio esempio era solo per indicare come gli antigui prima cercavano di far "imparare" il sentimento poi la tennica.

Per le vegane il tallon di Camillo è il topo, per noi lalliste i talloni di Camillo sono molteplici, il secondo è l'assioma di L'Hotte... nulla è definitivo ma da 5000 ani l'equitazione si basano sulle paroline del Generale, niuno ha - finora - trovato una alternativa

Il primo assioma è quelo etologico  di Morris:

Nella vita sociale di branco, il cavallo cede volentieri ai "tiranni" della sua stessa specie,  per questo motivo, si assoggetta facilmente alla violenza dell'uomo.

Ecco il "mio" assioma di Morris comincia a prender forma, risposta semplicie alla semplice domanda: perché il lallo così forte, potente e veloce si lascia comandare dalla scimmia nuda dieci volte più piccola di lui, debole e lenta?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 30, 2017, 03:16:59 PM
Ancora la storia del "leader alfa", il "tiranno"?

Ma lo sapeva Morris che in libertà l'unica aggregazione è l'harem, in cui lo stallone è assai poco tirannico? E che nei "bachelor groups", i branchi di soli maschi, non credo sia mai stata verificata la presenza di una gerarchia?

Quali sono le fonti di Morris per quello che riguarda l'etologia del cavallo?

Non vorrai mica basare un corposo ragionamento su una premessa con base traballante? Perchè poi traballerebbe tutto il corposo ragionamento.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 30, 2017, 03:35:49 PM
allora... secondo me ci sono diversi fattori, che non hanno a che fare direttamente con la tirannia.
ti vorrei invitare una volta a venire qui da noi, a vedere i puledri.
io li tolgo dal branco e li isolo nelle loro scatoline.
a quel punto io ho in mano TUTTE le spinte motivazionali.
ho l'acqua. ho il cibo. o il movimento. e sono l'unica compagnia che hanno. possono interagire solo con me.
questo - per quanto riguarda il cavallo sportivo che vive in maneggio - vuol dire tanto.
io sono l'unico dispensatore di BENI (quindi di positività) per il cavallo.
e questa è una spinta positiva che spinge il cavallo - ovviamente di riflesso, istintivamente - a diventare docile.
non solo io posso PRIVARLO dei vari benefit di cui gode (acqua, fieno, mangime, paddock,  luce del sole) ma posso pure MIGLIORARE la sua condizione tipo, con benefit aggiuntivi: movimento, sgambamento, interazione, gioco, biscottino.
e qui ancora non parliamo di equitazione. parliamo di cavalli di 4 anni prensi dal paddock e inscatolati.
già solo giocandotela con questi (con la privazione dei benefit o con il loro aumento) puoi fare diventare mansueto anche un drago sputafuoco. senza nessunissima applicazione di dolore fisico. senza nessuna AZIONE, solo tramite la privazione e - conseguentemente - la risomministrazione dei benefit tolti o di altri benefit.
E' un pò come quando i datori di lavoro di una volta, insieme alla lettera di assunzione, ti facevano firmare anche le dimissioni in bianco, da tenere nel cassetto nel caso rompessi le palle. non ti obbligavano con la forza a firmarle, però se tu non le avessi firmate non ti avrebbero assunto.
fantastico, no? un meccanismo sublime di asservimento del personale.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 30, 2017, 04:28:38 PM
C'è un altro punto. Lo stallone non si sottomette ad alcun tiranno; non è che dopo l'atto di sottomissione resti lì a fare il servo. O vince lui, o vince lo stallone dell'harem, uno dei due deve allontanarsi e basta (se ci sono femmine in giro). Quindi non c'è alcuna tendenza istintiva, da parte dei maschi interi, a sottomettersi; al massimo c'è la sconfitta, la rinucia,  e l'allontanamento.

Per le femmine è diverso, in effetti sono "soggiogate" dallo stallone, che impone loro di non allontanarsi, e se si allontanano le riporta nel suo gruppo. Quindi una tendenza alla sottomissione, nelle femmine,  c'è. Ma se avesse importanza, la tecnica di doma di maschi (non portati alla sottomissione, ma alla lotta senza quartiere, o me o lui) e femmine sarebbe diversissima. E' così diversa?

E come discute, Morris, la misteriosa e affascinante questione del perattacciamento? Come la inquadra, come ci ragiona intorno?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 30, 2017, 05:48:55 PM
Passata la paura (sempre comunque latente) il cavallo è essenzialmente un animale MITE, ed è per questo motivo che, meschino, sopporta così facilmente la violenza fisica e psicologica che l'uomo usa su di lui credendola necessaria per assoggettarlo.

Solo quando la misura è proprio colma o prevale il dolore (ricordo che possiede anche di questo una soglia davvero alta) ecco che manifesta il suo disappunto con calci e morsi (poveretto: non può spaventare ruggendo ne tantomeno lacerare con unghie affilate). Una volta manifestato un disappunto a pretese assurde e ripetute, ecco che viene definito pericoloso e difficile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 30, 2017, 05:51:33 PM
Ragasse, mai metter troppa carne... troppe corotine a cuocere, prendiamo una carota alla volta.

La domanda è semplicie, la risposta di Morris è altrettanto semplicie e chiara da cui l'assioma.

Me lo potete confutar solo con altrettanta semplicie sci sci scientifica et alternativa spiegatione.

Per ora fanculo il perattacciamento, non c'entra nulla colla doma et l'addestramento dei lalli.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 30, 2017, 05:57:45 PM
Max tenta di stare in tema, e coglie bellillamente il segno, se avete visto i miei gauci nella doma, vedrete che governano il ploblema giustamente segnalato da Max in maniera excellente, attenzione ho detto doma, nell'addestramento mai dimenticano di dare dulci caresse ai loro besti... non usano delicatessen da magner ma solo i puccipucci per premiar.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Maggio 30, 2017, 06:28:55 PM
Il "problema" iniziale della doma del "cavallo selvaggio" (ma ne esistono ancora di davvero tali?) è comunque sempre solo dato, sostanzialmente, dalla paura che questo ha verso di noi, verso le nostre azioni e dalle reazioni incontrollate che il poveretto mette in atto per scappare.

Un esperimento scientifico di mustang messi in condizione di non poter esprimere la paura (messi in un container e ricoperti di sabbia fino al petto) aveva dimostrato che una volta liberati... restavano perfettamente tranquilli agli stessi stimoli ricevuti mentre erano insabbiati... la doma istantanea!

Passata la paura, è solo più una questione di "spiegare" cosa si vuole andando dal facile al difficile, secondo il più volte citato schema di apprendimento/condizionamento.

Se qualcosa va storto durante la primissima fase di doma, la paura si radica ed il cavallo rovinato o reso inaffidabile.

Se qualcosa va storto durante la fase successiva (quella delle spiegazioni) è meno grave, riaffiorerà la paura e a seconda se la doma è stata fatta bene o male sarà più facile o difficile riconquistare la calma/fiducia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Maggio 30, 2017, 06:31:48 PM
io sto avendo a che fare con un soggetto mai maneggiato (non ti dico lo stato dei piedi...............)
non pensavo che un cavallo da 600 kg fosse in grado di tirare calci laterali così micidiali e soprattutto veloci.
comunque confermo, è solo la paura.
però è comunque una faccenda lunga e rognosa e necessiterebbe di una costanza (e tempo) che mi mancano.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2017, 01:32:22 AM
I Nebrodi son pieni di lalli servaggi di ogni età, alcuni indomabili, con pochi euri potete constatare la loro "paura".

Ragasse la domanda a cui risponde l'assioma di Morris è questa:
perché il lallo tanto più forte e veloce e potente di noi si fa domare?

La paura, la liderscip, il capobranco, la mitezza sono argomenti estranei alla sostanza della domanda che vuole, dallo scienziato etologo,  la risposta scientifica, la ragione filogenetica di un comportamento "irrazionale", e Morris l'ha data:

Il cavallo - all'interno del branco - cede volentieri ai "tiranni" della sua stessa specie,  per questo motivo, si assoggetta facilmente alla violenza dell'uomo.

Ora, ci vuole un coraggio temerario per confutare  assiomi così precisi dettati da personaggetti come Morris e L'Hotte.

Il vostro affetionatissimo sa bene che i Nostri dicono palabras contrarie alla vulgata corrente alla uoltdisnei che abbiamo adottato noi lalliste.

Ora, o mi si dimostra che Morris e L'Hotte non avevano capito una beatissima minchia, oppure si accetta la realtà e ci si cobfronta con quella.

Negli ultimi 30 ani, ho avuto due lalli, tutti e due presi dal macellaio: uno nato a casa, e l'altro completamente selvatico, tutti e due domati e addestrati dal vostro affetionatissimo, quindi,  so bene delle differenze che dicie poker... quelo che sto per dire ha valore assai relativo: i polledri servaggi - una volta domati - sono più facili da addestrare e prendono meno credenze dei lalli nati in casa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 31, 2017, 08:09:30 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2017, 01:32:22 AM

Ora, o mi si dimostra che Morris e L'Hotte non avevano capito una beatissima minchia, oppure si accetta la realtà e ci si cobfronta con quella.

Negli ultimi 30 ani, ho avuto due lalli, tutti e due presi dal macellaio: uno nato a casa, e l'altro completamente selvatico, tutti e due domati e addestrati dal vostro affetionatissimo, quindi,  so bene delle differenze che dicie poker... quelo che sto per dire ha valore assai relativo: i polledri servaggi - una volta domati - sono più facili da addestrare e prendono meno credenze dei lalli nati in casa.

Figuriamoci se posso dimostrare ciò. A me basta che tu non confonda "realtà" con "autorevole/autorevolissima  opinione". Se poi tu consideri realtà tutte le opinioni non falsificabili, allora non ci intendiamo.

Riguardo al secondo punto, ti credo, è un'opinione diffusa e ben fondata; secondo me questo deriva dal fatto che i cavalli sono altrettanto pronti ad apprendere cose buone, che cose cattive; e i lalli nati in casa sono in genere oggetto di "addestramento involontario" no buono, perchè solo un addestratore con i controcosi avvicina un cavallo veramente selvaggio, mentre chiunque avvicina un puledrino mansueto, e fa- senza rendersene conto -  gravi danni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 31, 2017, 12:52:21 PM
Secondo me la "domanda delle domande" è: perchè il cavallo immobilizzato si calma?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2017, 02:42:23 PM
La risposta è 3 fasil!

Perché è morto!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 31, 2017, 03:07:51 PM
Fin qui concordo. Vediamo le altre due.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2017, 03:12:29 PM
Quali altre due?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 31, 2017, 03:16:41 PM
Hai parlato di tre fasi; ok, la prima è "sono morto". La calma della rassegnazione, che si ottiene con il travaglio, con le balze, con l'abbattimento. Una specie di "anestesia mentale" che a suo tempo avevo ipotizzato fosse un pietoso meccanismo cerebrale che si attiva quando una preda è acchiappata senza possibilità di fuga.

Ma forse ho equivocato, allora dammi una spiegazione "idiot proof".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2017, 06:49:32 PM
3 fasil = tres facil = molto facile... compris?

Non hai capito il piciopacesco, ma hai perfettamente afferrato il mio concetto "devo morire".

Dovresti eser tu a spiegarCi come agiscono le endorfine o chi per loro, quale è il  meccanismo aita le prede che "devono morire" nel momento supremo., infatti,  il loro compito, nell'equilibrio della natura, è di trasformare l'erba in cibo per noi carnivori.

Già, una giraffina, una zebruccia, un cammellino, un cerbiatto, un cinghialuccio - atterrato da un branco di jene, di lupi o licaoni -  ci mette molto a morir, praticamente viene mangiato/sbranato vivo...

Dacci la eisposta scientifica, io tenterp quella cavallara...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Maggio 31, 2017, 08:46:50 PM
Ti ricordo una delle scene di "Un uomo chiamato cavallo", quello dell'iniziazione; un dolore spaventoso, nel film, crea uno stato di coscienza alterato, onirico, distaccato.

Immagino, e spero, che quella scena abbia un fondamento, che sia così anche per le prede sbranate vive.

Ma il "sono morto" non conclude la cosa. Nella doma per rassegnazione, dopo il "Sono morto", immagino una seconda fase "Che cavolo fa questo qui?", in stato di coscienza alterato,   e la terza, "Non sono morto, e il mondo mi pare del tutto diverso".

Il mio equivoco sulle "tre fasi" nasce da queste personali fantasticherie.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2017, 10:49:50 PM
Mannaggia, ho un libro: Storia della Tortura dove vien descritta la prova di "coraggio" alla quale ti riferisci, putroppo - per le ragioni dette - il libro è irraggiungibile.

Sappiamo di guerrieri che - nel furor della battaglia - continuarono a pugnare sensa avvedersi delle ferite ricevute, ma anco noi - se ci penziamo - abbiam vissuto situescion simili in ambiti meno bellicosi.

Far "morire" il lallo, non è una doma normal, ansi, è eccetionale ed era riservata a soggetti particolarmente difficili ma di grosse potenzialità,

La tennica o meglio le tenniche erano/sono di esclusiva competenza di specialisti, in mani sbagliate i danni per il lallo ma anco per il cavallaro sono inevitabili.

Ora dirò una cosa che vi sorprenderà: la "doma amara" è fatta dal 10% di "mazzate", 45% fermezza, 45% dolciezza.

Il ploblema è che noi ragasse - siamo delle cretine - e ci facciam impressionare da quel diecipercento e non vediamo altro....

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 01, 2017, 08:31:35 AM
Citazione da: PokerFace - Maggio 30, 2017, 06:31:48 PM
io sto avendo a che fare con un soggetto mai maneggiato (non ti dico lo stato dei piedi...............)
non pensavo che un cavallo da 600 kg fosse in grado di tirare calci laterali così micidiali e soprattutto veloci.
comunque confermo, è solo la paura.
però è comunque una faccenda lunga e rognosa e necessiterebbe di una costanza (e tempo) che mi mancano.

Teoricamente, per risolvere veloce vanno immobilizzate le gambe e una volta immobilizzate sottoporlo alle cose che lo fanno calciare. Il problema è che non è sempre semplice immobilizzarlo essendo sicuri che non si faccia male o si divincoli perché, come forse sai, il comportamento che il cavallo ha eletto ad "arma preferita" ha il suo picco proprio quando si vede messo "alle strette" (burst). L'immobilizzazione permette di risolvere subito ma se fallisce non farà altro che alzare la difesa ai livelli del burst.

Quando mi è capitato e non ero sicuro di poterlo tenere assolutamente fermo, ho sempre solo fatto delle vie di mezzo, lasciando intendere al cavallo che se voleva andarsene poteva, di fatto lo lasciavo anche muoversi, concentrando i miei sforzi di "bloccaggio" solo nel momento clou. Invece di qualche ora ci ho messo qualche giorno ma bisogna sempre vedere l'entità della difesa e quanto è grosso il cavallo ^_^
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 01, 2017, 08:47:45 AM
Recentemente ho avuto modo di discutere del "cavallo sdraiato", il cavallo a terra che non si muove e non si alza nemmeno se un uomo gli si avvicina e gli si siede sopra.

E' curioso che questo comportamento anti-istintivo possa essere il risultato di due cose diametralmente opposte: o una illimitata serenità e fiducia del cavallo verso l'uomo derivante da un addomesticamento estremamente approfondito e da una lunga consuetudine, oppure una "rinuncia a vivere", una dichiarazione "sono morto".

Al momento, la mia "relazione" con Asia non è arrivata al punto che lei mi permetta di avvicinarmi quando si rotola; come mi avvicino, si alza; non scappa via ma si alza subito. La sua fiducia verso di me non è totale.  :dontknow:

Una cosa curiosa: nonostante da noi i cavalli, nel pascolo, diano chiari segni di essere totalmente sereni, non ne ho mai visto uno riposare a terra, nè totalmente sdraiato, nè semisdraiato, ad eccezione di qualche raro puledrino. In box sì ovviamente; in pascolo mai.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 01, 2017, 09:17:26 AM
tra l'altro, volevo chiedere una cosa ad alex.

l'animaletto in questione è stato negli immensi pascoli dell'est/nord europa per anni.
completamente libero. in proprietà infinite, grandi come paesi interi.
contatti con l'uomo veramente rari e, credo, poco piacevoli.
ebbene, i piedi non sono mai stati fatti.
i posteriori piu o meno vanno bene, hanno i bordi un pò smangiati, ma può essere il terreno abrasivo del maneggio
gli anteriori sono enormi invece. spiattellati. innaturalmente allargati, tanto che il cavallo si ferisce all'interno dei nodelli, procurandosi piccole abrasioni e taglietti.
ora... in teoria barefussamente parlando ciò non dovrebbe succedere... anche perchè è un animale morfologicamente perfetto, se non fosse per l'allargamento innaturale (ma forse, naturale) dei piedi.
è colpa del terreno (erboso) in cui stava? dell'umidità? de che?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 01, 2017, 09:59:46 AM
Tutti i Camargue che ho visto alla Cona (zona paludosa) hanno degli strani zoccoli "a papera", con la muraglia che sporge vari cm dalla suola e altrettanto i talloni e le barre, sembrano ali. Alcuni hanno pure segni di laminite (mangiano canna palustre, ricca di zuccheri). Gli zoccoli dell'unico Camargue che viveva in Carso, che ho visto, sono comunissimi zoccoletti "da roccia", piccoli, compatti e con muraglia "a filo di suola".

Suppongo che lo zoccolo "frittellato" (mi sembra che Fiaschi li chiamasse così) derivi dalla somma terreno+alimentazione+predisposizione.

Per una "prognosi" guarderei soprattutto i glomi e l'inclinazione delle barre nelle lacune laterali; se il piede è "collassato" i glomi danno l'impressione di essere schiacciati verticalmente, e le lacune laterali sono molto "aperte". Sarebbe anche importante guardare la verticalità della muraglia, soprattutto ai talloni, i piedi "collassati" spesso sono "iperconici", con muraglia molto lontana dalla verticalità.

Il problema è, come il solito, il "circolo vizioso": slargamento - > riduzione della "forza portante" dello zoccolo -> eccesso di elaterio ->  ulteriore slargamento.





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 01, 2017, 10:46:39 AM
Citazione da: alex - Maggio 31, 2017, 08:46:50 PM
Ma il "sono morto" non conclude la cosa. Nella doma per rassegnazione, dopo il "Sono morto", immagino una seconda fase "Che cavolo fa questo qui?", in stato di coscienza alterato,   e la terza, "Non sono morto, e il mondo mi pare del tutto diverso".
Il mio equivoco sulle "tre fasi" nasce da queste personali fantasticherie.

Come dissi, non ho esperientie dirette della "doma per rasegnatione", credo che la facessero solo su lalli particolari o  su lalli maneggiati male che avevano preso coscientia della loro superiore forza.
Ne ho parlato con un mio coetaneo figlio di cavallaro specialista - ai tempi - di questi recuperi.

Le fasi erano due, quella amara che era condotta fino a quando il lallo non "piangeva"... si proprio così ha usato questo termine che evidentemente è simbolico, e quella dolce (di solito la faceva il ploprietario) che consolava il pelosetto travolto dal destino cinico e baro con parolini dolci, caressen und delicatessen.

Dato che ciero mi son costruito due sottopanza: uno in cordino (imparato da internetta) e un atro  regolabbile in stoffa alla gaucia, dedotto dai filmati...
Titolo: La riunione? Una cagata pazzesca!
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 02, 2017, 10:29:51 AM
Vi ricordate l'esclamatione di Fantozzi riguardo la "Corazzata Potemkin"?
(http://silvermusicradio.it/wp-content/uploads/2015/12/05qy41.jpg)

Bene, il parallelo tra il capolavoro di Eisenstain... perché quel film è nella storia del cimena ma assolutamente fuori della portata di noi comuni spettatori al cimenatografo, et la riunione è perfetto, già, anco la riunione rimane fondamentale per l'alta squola ma assolutamente inutile per tutto il resto.

Caprilli, durante il suo periodo "creativo" - per dimostrare l'inutilità dei pipponi sui pieghi e la riunione - domandò a uno dei suoi cavalleggeri che certo non aveva letto i sacri testi, perché plobabilmente analfabeta... vado a memoria: Come si fa la riunione ? Acchiappo o'cavallo m'bucca cu li redini, lu puncico nu poco cu li speruni, e isso se riunisce,

Quel fantaccino spiegò, meglio di milla Sissy, come si fa la riunion, sfidovi a dimostrare che non si fa così...

I miei amici gauci ci dimostrano che la riunion non serve a una beatissima minchia, mentre adottano il ramener nella ultima versione di Baucher...  o forse Baucher - a sua scajola - adottò l'equilibrio orizzontale dei gauci.

L'Hotte proibì - ben prima di Caprilli - pieghi e riunion ai militari di truppa, che erano - però - addestrati ad "andare a mazzetto" alla gaucia o se preferite alla buttera..

Galoppo furibondo da corsa, galoppo disteso, galoppo medio,  canter, canterino, lopo...

Come vedete, possiamo modulare il galope dai 70 km all'ora ai 30 metri al minuto senza riunire il galope,

Se la riunion non serve a rallentare a cosa minchia serve?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 02, 2017, 12:17:33 PM
un'andatura "lenta" non è detto che sia "riunita";

Un'andatura riunita non è detto che sia fatta con "riunione perfetta";

La riunione serve a rendere il "cavallo più leggero e più facile da montare,più pronto ad eseguire le richieste,preservando l'usura della schiena e del treno anteriore".


Mi spiego meglio: posso fare un galoppo o un trotto lento,"strasicato",in pratica senza che le articolazioni dei posteriori siano flesse,si alzino dal terreno come molle e questo non sarà un'andatura riunita;


Posso fare un galoppo "riunito",come da definizione e non avere un cavallo che conosce perfettamente la riunione (che è la capacità di spingere  e portare il peso sui posteriori  (ambedue nello stesso modo)alleggerendo gli anteriori,con il cavallo perfettamente nella mano e pronto ad ogni richiesta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 02, 2017, 01:09:03 PM
Il fatto serio mai detto è, sissi, che i posteriori non sono fatti per portare il peso ma per spingere; caricandoli  sistematicamente di peso contringi il cavallo a uno sforzo innaturale e quindi logorante. Ottieni il cavallo maneggevole, ma lo logori perchè lo costringi a una distribuzione di sforzi che naturalmente lui adotterebbe solo raramente, in circostanze eccezionali.  Per chi vuole un'equitazione "bella" non è un problema; per chi vuole un'equitazione "buona" lo è, eccome se lo è.

Questo è il contrario di quanto scritto in miriadi di autorevolissimi testi? Pazienza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 02, 2017, 02:46:31 PM
La cara Sisy ripete la serie di luoghi comuni imposti dalla teoria e continuamente contraddetti dalla pratica, Alex ha detto una banalità che viene "depravata" per esigenze di alta squola.

Una levata, fatta secondo le regole di squola, deriva dal piaffo, come il terra terra, la corvetta, la ballottata ecc. ecc. dunque dalla riunione, dunque, dal carico dei posteriors; al di fuori di quest'ambito, la riunion non serve ad  una beatissima minchia.

Ci avete scassato accuratamente le ovaie co sta storia della leggerezza, un lallo può esser leggiero senza esser riunito, e pesante pur essendo riunito al massimo...

Facevo kilometri al canterino col lallo non riunito, ma leggierissimo, le redini a festoni, si portava da se?
Certo che si... perché sapeva che se aumentava o rallentava  il canterino - senza esplicito comando -  mal lo incoglieva.

Allora perché minchia fate sta riunion se non dovete far levate e salti di squola?

I gauci mi hanno aperto un mondo nuovo, anzi antico, antichissimo...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 02, 2017, 03:07:42 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 02, 2017, 02:46:31 PM
La cara Sisy ripete la serie di luoghi comuni imposti dalla teoria e continuamente contraddetti dalla pratica, Alex ha detto una banalità che viene "depravata" per esigenze di alta squola.

Una levata, fatta secondo le regole di squola, deriva dal piaffo, come il terra terra, la corvetta, la ballottata ecc. ecc. dunque dalla riunione, dunque, dal carico dei posteriors; al di fuori di quest'ambito, la riunion non serve ad  una beatissima minchia.

Ci avete scassato accuratamente le ovaie co sta storia della leggerezza, un lallo può esser leggiero senza esser riunito, e pesante pur essendo riunito al massimo...

Facevo kilometri al canterino col lallo non riunito, ma leggierissimo, le redini a festoni, si portava da se?
Certo che si... perché sapeva che se aumentava o rallentava  il canterino - senza esplicito comando -  mal lo incoglieva.

Allora perché minchia fate sta riunion se non dovete far levate e salti di squola?

I gauci mi hanno aperto un mondo nuovo, anzi antico, antichissimo...


Luoghi comuni contraddetti?

Da chi  e quando?

Scassare le ovaie?
Io rispondo a domande che mi no state rivolte,ognuno la pensi pure come vuole,ma la "Riunione" come altri concetti simili hanno una spiegazione fisica,scientifica.

La "leggerezza del treno anteriore" si puo'avere  solo con la ripartizione del peso verso il posteriore,un cavallo può essere saper "riunirsi"
Anche con le redini a festone,se ben addestrato e muscolato.

Non confondiamo la "riunione" con le andature riunite, la riunione é  la capacità  del cavallo di "sapersi riunire all'occorrenza,di essere elastico".

Un galoppo allungato richiede una capacità  di riunione elevata,per esempio.

E poi a cosa serve l'ho spiegato,se il cavallo non arcua la schiena quando lavora si deteriora,il carico va per la maggior parte sul treno anteriore,la schiena si affossa. ..
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 02, 2017, 06:04:03 PM
CitazioneLa "leggerezza del treno anteriore" si puo'avere  solo con la ripartizione del peso verso il posteriore,un cavallo può  saper "riunirsi" anche con le redini a festone, se ben addestrato e muscolato.

Non confondiamo la "riunione" con le andature riunite, la riunione é  la capacità  del cavallo di "sapersi riunire all'occorrenza,di essere elastico"

Sono due definizioni diverse e contradditorie di riunione, la prima è un fatto, la seconda è una potenzialità, non un fatto; condivido la prima, la seconda non la capisco e comunque non la condivido.

A mio parere, la prima è una manovra di alta scuola, meno si prova a ottenerla, se non si è a livello di alta scuola, meglio è. In questo forum penso che i cavalieri che hanno l'ardire di affermare di saper fare "alta scuola" siano pochissimi. Fra questi ardimentosi, qualcuno lo afferma "a ragion veduta".


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 02, 2017, 06:46:14 PM
Citazione da: alex - Giugno 02, 2017, 06:04:03 PM
CitazioneLa "leggerezza del treno anteriore" si puo'avere  solo con la ripartizione del peso verso il posteriore,un cavallo può  saper "riunirsi" anche con le redini a festone, se ben addestrato e muscolato.

Non confondiamo la "riunione" con le andature riunite, la riunione é  la capacità  del cavallo di "sapersi riunire all'occorrenza,di essere elastico"

Sono due definizioni diverse e contradditorie di riunione, la prima è un fatto, la seconda è una potenzialità, non un fatto; condivido la prima, la seconda non la capisco e comunque non la condivido.

A mio parere, la prima è una manovra di alta scuola, meno si prova a ottenerla, se non si è a livello di alta scuola, meglio è. In questo forum penso che i cavalieri che hanno l'ardire di affermare di saper fare "alta scuola" siano pochissimi. Fra questi ardimentosi, qualcuno lo afferma "a ragion veduta".


Sgombriamo il campo da equivoci:ho parlato del cavallo riunito con "redini a festone" rifacendomi  all'esempio di Raffaele e soprattutto non ho detto che vada fatto così o che io la faccia è una possibilità,esiste.


Non vedo assolutamente contraddizioni  nelle frasi che ho scritto sopra.

La Riunione è quando il cavallo porta più peso sul treno posteriore,alleggerendo le spalle" e questo avverrà per vari gradi a seconda dell'addestramento del cavallo e dell'esercizio richiesto.

Tutti gli esercizi o le figure fatte per far si che il cavallo trasferisca peso sui posteriori, sono esercizi di Riunione,come ad esempio le mezze fermate e le transizioni,per restare su esercizi primari.

Altra cosa è Lavorare in riunioneche indica la maniera in cuil'esercizio viene eseguito.

Quando il cavallo conoscerà la riunione,cioè sarà in grado di riunirsi benissimo,riuscirà ad equilibrarsi da sè e a muoversi in self carriage a qualsiasi andatura, ed è proprio qui che cedendo le redini il cavallo mostrerà di "portarsi da solo".

Cioè,un cavallo in grado di riunirsi mostrerà di sapersi ben equilibrare nonostante il peso del cavaliere anche ad andature allungate,usando i posteriori e arcuando la schiena emostrando la massima riunione nelle figure  "riunite".


In pratica la riunione è l'apice dell'addestramento,la ciliegina sulla torta, una grossa potenzialità che ha varie sfaccettature.


E' un lungo cammino (che ci tengo a dirlo ben chiaronon ho completato,ma che so essere l'obiettivo del lavoro in piano.




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 02, 2017, 06:55:17 PM
La moda della schiena, di far lavorare la schiena nacque in Francia alla fine degli ani 60 del s.s.
Fu il periodo quando, per "fare la schiena", i lalli lavoravano sopratutto in estensione di incollatura, col naso radente il suolo.


Stranamente pare che,  per far lavorare la schiena, per irrobbustir la schiena dello lallo, si debba far il contrario della riunion... bisogna tavagliar in distension.

Il lallo ha di suo, per suo equilibrio natural, la capacité di raccogliersi senza che gli scassiamo la minchia con la riunione.

Ecco, i lalli più riuniti che abia mai visto:
https://www.youtube.com/watch?v=nCRzUjn4I7I

E questo?
https://www.youtube.com/watch?v=gCsrn_BnA4A&t=99s

non si raccoglie abbastanza?


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 02, 2017, 07:10:59 PM
Sissi, spero che tu non affermerai di essere stata chiara....  :dontknow:

Comunque delle due l'una: o la riunione è l'apice dell'addestramento, e allora è un obiettivo ambizioso che pochi raggiungeranno, o è il minimo indispensabile per non spaccare la schiena del cavallo, ma questa seconda - chiunque la dica o la scriva - la considero una pericolosa sciocchezza; mette in testa ai cavalieri principianti o medi l'idea balzana di tentare di ottenere la riunione, e nei loro tentativi maldestri ottengono esattamente l'effetto contrario - dannoso per il cavallo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 02, 2017, 08:41:55 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 02, 2017, 06:55:17 PM
La moda della schiena, di far lavorare la schiena nacque in Francia alla fine degli ani 60 del s.s.
Fu il periodo quando, per "fare la schiena", i lalli lavoravano sopratutto in estensione di incollatura, col naso radente il suolo.


Stranamente pare che,  per far lavorare la schiena, per irrobbustir la schiena dello lallo, si debba far il contrario della riunion... bisogna tavagliar in distension.

Il lallo ha di suo, per suo equilibrio natural, la capacité di raccogliersi senza che gli scassiamo la minchia con la riunione.

Ecco, i lalli più riuniti che abia mai visto:
https://www.youtube.com/watch?v=nCRzUjn4I7I

E questo?
https://www.youtube.com/watch?v=gCsrn_BnA4A&t=99s

non si raccoglie abbastanza?



Infatti,la Riunione è un "punto di arrivo" che passa per la "distensione".

I muscoli devono  allungarsi prima di contrarsi.

Il cavallo montato in natura ha un suo equilibrio,montato ne ha un altro,la riunione serve a equilibrarsi con il cavaliere sopra la schiena!

Un cavallo che fa un sliding stop può essere considerato riunito!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 02, 2017, 08:55:02 PM
Citazione da: alex - Giugno 02, 2017, 07:10:59 PM
Sissi, spero che tu non affermerai di essere stata chiara....  :dontknow:

Comunque delle due l'una: o la riunione è l'apice dell'addestramento, e allora è un obiettivo ambizioso che pochi raggiungeranno, o è il minimo indispensabile per non spaccare la schiena del cavallo, ma questa seconda - chiunque la dica o la scriva - la considero una pericolosa sciocchezza; mette in testa ai cavalieri principianti o medi l'idea balzana di tentare di ottenere la riunione, e nei loro tentativi maldestri ottengono esattamente l'effetto contrario - dannoso per il cavallo.


Mi sono spiegata bene se hai seguito tutto il mio discorso,provo a  schematizzarlo:

1) la Riunione si ottiene per gradi (come tutte le cose) (esoste anche una scala di addestramento ...)
2) si parte da "esercizi di riunione" (ho fatto degli esempi sopra,tipo le transizioni,le figure curve ecc) che insegnano al cavallo a riunirsi,per arrivare alla" massima capacità che ha il cavallo di riunirsi";

3) non si insegna certo  ad un cavallo a riunirsi dopo un mese di lavoro (più che al principiante si insegna al cavallo...ma questo è un altro discorso),ma piano piano gli si fa fare ginnastica adeguata ,con esercizi che insegnano la riunione e la preparano anche muscolarmente,fino ad averlo perfettamente riunito e questo è un lavoro che richiede fino a cinque anni, cioè un cavallo veramente riunito ed in self carriage è un cavallo "maturo" dal punto di vista muscolare e psicologico.

Poi c' è da dire (mi sembrava ovvio),che anche su un cavallo maturo ed in self carriage,vada iniziato il lavoro in distensione per poi arrivare a lavorare in riunione  a cui seguirà nuovamente il lavoro in distensione.

Quello che "spacca" la schiena ai cavalli è lavorargli con la schiena affossata in poche parole
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 02, 2017, 09:28:13 PM
Cosa intendi per self carriage? Temo di intendere  una cosa assolutamente diversa, che non c'entra nulla con la riunione  nè con l'addestramento superiore - semplicemente la capacità del cavallo di proseguire nell'azione che sta eseguendo  senza alcun aiuto da parte del cavaliere. Sei d'accordo con l'articolo di McLean che ne parla?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 02, 2017, 09:47:30 PM
Cara Sissy, il ploblema è: i gauci certamente non fanno esercitii per ottener la riunion, tantomeno seguono progressioni sci sci scientifiche, eppure addestrano un lallo in tre mesi, e in un anno lo portano al virtuosismo come Torito; sti besti si raccolgono e scattano come molle, sono agili come faine e forti come bufalotti, non  fanno sollazzo ma duro lavoro colle mandrie, non mi risulta che si rompano più dei lalli da dressaggio o da sport equestri...

Sto rivedendo tutto il mio "sapere" equestre inquinato da decenni di sapienti letture, e bastato riaccendere il mio oculo da cavallaro per vedere le grandi ***te che diciamo.

Ragasse - per la ragione di cui sopra - facilemente troverete contraddizioni con quanto dico et dirò con quello che ho affermato a Chiara e a Lettera in precedenza.

Per poker: ho trovato una famiglia di cercopitechi tra la sudadera et il pelero del mio recado, ho dovuto cacciarli a calci in culo...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2017, 01:43:13 AM
Cara Sissy, digita nella striscia di gugle "Rassembler" e sortiscono una marea di siti, blogghi e fori che ciacolano della riunione.

Ogniduno da la sua versione a seconda della squola o setta di appartenenza, tutti noi le abbiamo lette, dunque evita le solite letioncine e cerca di seguire il discorso.

Concesso alla priora che per fare l'alta squola i salti di squola ci vole il rassembler, per tutto il resto non serve, infatti, la cavalleria francese prima della Grande Guerra aveva circa tre miglioni di lalli, la Germania poco meno, l'Inghilterra quasi  5 miglioni, la Russia tre miglioni  e mezzo e così via, infatti, in quella lieta guerricciola, furono fatti a pezzi oltre 12 miglioni di bellicosissimi lalli.

Ora,  a partire dai tempi di Napo fino a L'Hotte, la cavalleria francese era temutissima, cioé perfettamente addestrata... quanti lalli tra quei tre miglioni in servitio erano preparati col rassembler?
200? 500? 1000? 10,000?  Niente in proporzione alla massa di lalli che comunque facevano bellillamente il loro servitio: caricavano, dietrofrontavano, piroettavano, scartavano di lato colla massima prontessa e velocità, inoltre manovravano a ranghi aperti o chiusi colla massima precisione, dunque, i lalli erano "messi in mano", come?
Basta leggiere  i vari "regolamenta di cavalleria" da Aubert a Ducroc de Chabannes a Dutilh  a d'Aure.
Anche Rousselet, che niente di scritto ha lasciato, doveva esser contra la riunion anche se sapeva praticarla meglio di tutte noi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Giugno 03, 2017, 08:33:07 AM
Citazione da: sissy - Giugno 02, 2017, 08:41:55 PM

I muscoli devono  allungarsi prima di contrarsi.

Il cavallo montato in natura ha un suo equilibrio,montato ne ha un altro,la riunione serve a equilibrarsi con il cavaliere sopra la schiena!

Un cavallo che fa un sliding stop può essere considerato riunito!

Ma nessuno legge la bestemmia secondo la quale i muscoli della schiena devono contrarsi?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2017, 10:19:19 AM
Sisy non si può leggere, punto.
Seguirla significa cadere in un marasma dal quale non se ne esce, punto.

Avevo già indicato le ragioni dell'equitazione di scuola:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/01/alta-scuola.html

Dalla squola napoletana, alle allegre dressagiste teutoniche, l'addestramento del lallo in occidente è una lieta attività che:

... non ha altro scopo altro scopo che dimostrare la perfetta maestria del cavaliere e l'obbedienza e l'eleganza armoniosa del cavallo, al contrario, la maneggevolezza e l'affidabilità nel lavoro, resta la preoccupazione dominante di coloro che coi lalli ancora ci lavorano. Ho parafrasato il dettato di Saint-Andre che trovate nel linco.

Dunque, dire che la riunione serve per preservare l'integrità fisica del lallo e di renderlo più maneggevole in combattimento/nel lavoro è semplicemente falso.
Dato che i lalli da lavoro, ma anche da sport, si raccolgono benissimo se necessario - istintivamente/naturalemente - senza sopportare la minuziosa liturgia della riunion.

Detto che la riunion non serve, è essenziale padroneggiare la testa/la bocca/l'avantreno  dello lallo:

(https://4.bp.blogspot.com/-a7D3ej0vN7M/VoLpAA7VkxI/AAAAAAAAM3o/lM7x0YaKAvc/s1600/incassare.tif)

Baucher, c'era arrivato/quasi arrivato....





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 03, 2017, 11:26:57 AM
Il punto di vista di sissi è estremamente interessante. Fatta la tara a eventuali incomprensioni su temi veramente difficili (uno dei "maestri di difficoltà" che ho incontrato è Mazzoleni) Sissi riporta effettivamente cose scritte su trattati, tomi e regolamenti. Piccolo problema: tali cose potrebbero essere profondamente sbagliate. Sono il frutto di raffinatissimo empirismo; seguite con cura maniacale, portano effettivamente a risultati di alta qualità (i cavalli della Scuola Napoletana eseguivano effettivamente le più difficili figure dell'alta scuola), ma sono profondamente sbagliate là dove spiegano il perchè dei risultati. Nell'illusione di aver capito questi perchè, si generalizzano principi e idee assolutamente falsi.

Per rimettere le cose a posto, basterebbe che si affermasse onestamente: fate così, seguite questo metodo, e questo otterrete; ma non chiedeteci il perchè lo otterrete, perchè non lo sappiamo. Nè escludiamo, di conseguenza,  che facendo diversamente non si possano ottenere esattamente gli stessi risultati, o forse risultati anche migliori.

La lettura di Mazzoleni mi ha sempre provocato un'immediata e istintiva avversione e ho rimpianto amaramente il denaro speso per comprare un paio dei suoi libriccini; questo non significa affatto che io ritenga che Mazzoleni monti male (fra l'altro non l'ho mai visto; di persona ho visto solo il figlio e tralascio ogni commento), ritengo fermamente però che ragioni male.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 03, 2017, 01:49:45 PM
Citazione da: alex - Giugno 03, 2017, 11:26:57 AM
Il punto di vista di sissi è estremamente interessante. Fatta la tara a eventuali incomprensioni su temi veramente difficili (uno dei "maestri di difficoltà" che ho incontrato è Mazzoleni) Sissi riporta effettivamente cose scritte su trattati, tomi e regolamenti. Piccolo problema: tali cose potrebbero essere profondamente sbagliate. Sono il frutto di raffinatissimo empirismo; seguite con cura maniacale, portano effettivamente a risultati di alta qualità (i cavalli della Scuola Napoletana eseguivano effettivamente le più difficili figure dell'alta scuola), ma sono profondamente sbagliate là dove spiegano il perchè dei risultati. Nell'illusione di aver capito questi perchè, si generalizzano principi e idee assolutamente falsi.

Per rimettere le cose a posto, basterebbe che si affermasse onestamente: fate così, seguite questo metodo, e questo otterrete; ma non chiedeteci il perchè lo otterrete, perchè non lo sappiamo. Nè escludiamo, di conseguenza,  che facendo diversamente non si possano ottenere esattamente gli stessi risultati, o forse risultati anche migliori.

La lettura di Mazzoleni mi ha sempre provocato un'immediata e istintiva avversione e ho rimpianto amaramente il denaro speso per comprare un paio dei suoi libriccini; questo non significa affatto che io ritenga che Mazzoleni monti male (fra l'altro non l'ho mai visto; di persona ho visto solo il figlio e tralascio ogni commento), ritengo fermamente però che ragioni male.


Ognuno ha le proprie opinioni e non entro nel merito,operò non vedo come si possa ritenerefalse azioni fisiologiche e non sono frutto di empirismo,il contrario!Sono frutto di un ragionamento razionale e in gran parte deduttivo, che si basa sull'anatomia,fisiologia e locomozione del cavallo .

Non vedo cosa ci sia di erroneo (a livello logico e fisiologico) nelle affermazioni che ho riportato e che sono i capisaldi dell'addestramento.

Se tu mi potessi indicare le tue perplessità,le cose che ritieni "profondamente errate",te le spiegherò' da un punto di vista scientifico.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 03, 2017, 02:10:08 PM
Non mi voglio addentrare Nel disocrso sull'equitazione di Baucher, ma una cosa ,a tal proposito la voglio dire:Baucher raccomandava la decontrazione della mascella perchèdalla sua contrazione deriva tutta la resistenza , va da sè che facendo cedere il cavallo con la mascella ,cedano a cascata,tutte le altre articolazioni (come scriveva anche L'Hotte),per cui se io facciocedere la ganascia mi impadronirò anche del treno posteriore.

Se invece agirò in modo tale da irrigidire la mascella non mi impadronirò di niente e sciuperò il cavallo.

Detto in termini terra terra
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 03, 2017, 03:05:17 PM
Come volevasi dimostrare.

Non c'è modo migliore di fare un catalogo delle affermazioni equestri incerte, presentate come fossero vere, di raccogliere questi post; ipotesi più o meno brillanti basate su dati empirici, passate come se fossero teorie scientifiche robustamente documentate, che hanno resistito ad ogni tentativo di falsificazione.

Beninteso: nessuno creda di essere indenne, almeno in parte, delle stesse "credenze", io stesso probabilmente non me ne sono liberato del tutto dopo anni e anni di tentativi di sbarazzarmene.... e io ho messo in dubbio quasi tutto di ogni aspetto dell'equitazione; figuriamoci che non ha fatto un percorso critico altrettanto severo e tende a "credere" a quelli che considera "esperti".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 03, 2017, 03:08:33 PM
Continuo a non capire cosa reputi "falso ed empirico "
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 03, 2017, 03:40:23 PM
Quasi tutto quello che citi come vero, assodato, indiscutibile perchè consacrato dalla lettura di Maestri e Regolamenti.

Beninteso: empirico senz'altro; falso non è detto che lo sia; preferisco definirlo "indimostrato", "assai dubbio". Non escludo che qualche rara intuizione abbia un qualche fondo di verità.

I temi sono troppi perchè io possa elencarli; mi accontento di leggerli con molto interesse. Nè ho la minima intenzione di discuterli: non mi basterebbero i (pochi) anni di vita che mi restano  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 03, 2017, 03:43:31 PM
veramente sono tutte cose ampiamente dimostrate e dimostrabili.

Come cammina e si muove un cavallo alle varie andature e nei vari esercizi non è opinabile,così come si modific ail suo equilibrio con un corpo sopra ,anche in considerazione di come si comporta detto corpo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 03, 2017, 05:57:26 PM
Citazione da: sissy - Giugno 03, 2017, 03:43:31 PM
veramente sono tutte cose ampiamente dimostrate e dimostrabili.

Come cammina e si muove un cavallo alle varie andature e nei vari esercizi non è opinabile,così come si modific ail suo equilibrio con un corpo sopra ,anche in considerazione di come si comporta detto corpo

So che tu pensi che sia così, ne sei certa, come sei certa che le conseguenze che ne derivano logicamente siano certe. E' per questo che la cosa è interessante; se tu avessi ogni tanto qualche dubbio, non esprimeresti in maniera così efficace quello che molti pensano, ma pochi affermano con tale sicurezza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2017, 06:40:47 PM
Purtroppo - in equitatione - si tende a complicare cose semplici: anni fa conobbi un giovinotto che aveva addestrato un lallino: perfetto bastardo siciliano arabegiante al: piaffo, passage, levata, galoppo sul posto, camminare su due zampe, seduto, steso a terra, galoppo sfrenato con slaidingstop alla pseudo vaquera, lo montava senza staffe e - come sella - aveva un paio di pelli di pecora...sto ragasso venne a chiedermi dei consilii, era un semianalfabeta, parlava solo il dialetto di un paese dell'agrigentino ma aveva un incomparabilissimo senso del cavallo e una fortissima volontà di apprendere fuori comune, come aveva imparato? Guardando, capendo, chiedendo, sperimentando...


http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=3412.msg90187#msg90187

-------------------------------------------------------------------------------------------------

Aggiungo, ricordo che lavorava in un agriturismo coi cavalli, ma da piccolo faceva il pastore, suo padre era pastore... ci siamo capiti?

Mi contattò perché aveva visto Oddo portarmi il frustino raccolto da terra, e mi chiese come avevo fatto: glielo dissi e ne fu molto contento.

Eravamo a Medicavalli a Palermo ed era la prima volta che Oddo andava fuori, eravamo: mia figlia che lo presentava, il mio amico Filippo, ottimo cavaliere, ma da poco senza una gamba, amputata per il cancro che dopo qualche mese l'avrebbe ucciso e sua moglie.
Mi chiamano perché dovevo espletare delle formalità burocratiche negli uffici, mi devo allontanare, anche se per poco.
Posso lasciare un polledro intero a questa compagnia?

Mi ricordo di Giovanni, lo chiamo e gli spiego la situazione egli chiedo se - per cortesia - può badare al cavallo in mia assenza... dopo mia figlia mi raccontò: non stava nella pelle, non sapeva che fare, per la dimostrazione di fiducia che gli avevo dato nell'affidargli la figlia e il lallo; prima di partire venne a salutarci e mi portò una bottiglia di vino fatta in casa... un personaggio di altri luoghi di altri tempi..
.

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=5128.msg143648#msg143648

_______________________________________________________________________________________________________

Ragasse, da tempo vado ripetendo che in equitatione si tende a far diventar difficili le cose semplici e impossibili quele difficili.
Sissy è il fulgido risultato di quest'andazzo.

Tra 50 ani - se continuerà a frequentare i lalli e se le sarà rimasto qualche neurone nella zucca - anche Sissy dirà: minchia, che cretina che ero!

Già, il vostro affetionatissimo, partito dai cavallari è approdato a Xenophon, a Caprilli, Baucher, Raabe, a Karl perfino,

Dopo di ché ha scoperto - gratie a internetta -  i gauci, i cavallari argentini/sudamericani e ha chiuso il cerchio, è tornato alle origini.

Di tutti i libri che ho letto, salverei le "Questioni"... il Generale ciacola sopratuto di principi, e, stranamente, "Addestrare è semplice" di JDO il più grande uomo di lalli del XX seculo, che tratta i fondamenti dell'equitazione.

In questo librello - udite udite - si ciacola di tutto ma non di rassembler- di riunione... lui impegna i posteriori dello lallo solo  col ramenarro, come fanno i gauci, come - forse - avrebbe fatto Baucher se non fosse muerto prima.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 03, 2017, 06:54:44 PM
io di dubbi ne ho molti in generale,ma sull'anatomia e fisiologia no!

L'apparato  muscoloscheletrico lavora in un determinato modo e dal suo cattivo uso ne derivano determinate conseguenze,sia esso un animale o un uomo.

Il portare un peso sulla schiena ha delle conseguenze fisiche sia sul cavallo che sull'uomo.

un'analogia potrebbe essere fatta sul portare uno zaino sulle nostre spalle, (considerato però il fatto che noi siamo bipedi ),se il peso è equamente distribuito potremo portarlo con meno danni (o nulli) rispetto al portarlo con il peso mal distribuito.

La stessa cosa per il cavallo,che al posto dello zaino ha noi sulla schiena.

Sono cose che non chiedono fede per essere accolte,sono scientifiche, è come se non "credessi" alla fisiologia del movimento o al ciclo cardiaco, è la natura che ha stabilito queste leggi,ma se mi fai un esempio specifico su cosa non trovi chiaro ,potrei capire le tue perplessità, in maniera scientifica e razionale penso di saper rispondere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 03, 2017, 07:04:02 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 03, 2017, 06:40:47 PM
Purtroppo - in equitatione - si tende a complicare cose semplici: anni fa conobbi un giovinotto che aveva addestrato un lallino: perfetto bastardo siciliano arabegiante al: piaffo, passage, levata, galoppo sul posto, camminare su due zampe, seduto, steso a terra, galoppo sfrenato con slaidingstop alla pseudo vaquera, lo montava senza staffe e - come sella - aveva un paio di pelli di pecora...sto ragasso venne a chiedermi dei consilii, era un semianalfabeta, parlava solo il dialetto di un paese dell'agrigentino ma aveva un incomparabilissimo senso del cavallo e una fortissima volontà di apprendere fuori comune, come aveva imparato? Guardando, capendo, chiedendo, sperimentando...


http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=3412.msg90187#msg90187

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Aggiungo, ricordo che lavorava in un agriturismo coi cavalli, ma da piccolo faceva il pastore, suo padre era pastore... ci siamo capiti?

Mi contattò perché aveva visto Oddo portarmi il frustino raccolto da terra, e mi chiese come avevo fatto: glielo dissi e ne fu molto contento.

Eravamo a Medicavalli a Palermo ed era la prima volta che Oddo andava fuori, eravamo: mia figlia che lo presentava, il mio amico Filippo, ottimo cavaliere, ma da poco senza una gamba, amputata per il cancro che dopo qualche mese l'avrebbe ucciso e sua moglie.
Mi chiamano perché dovevo espletare delle formalità burocratiche negli uffici, mi devo allontanare, anche se per poco.
Posso lasciare un polledro intero a questa compagnia?

Mi ricordo di Giovanni, lo chiamo e gli spiego la situazione egli chiedo se - per cortesia - può badare al cavallo in mia assenza... dopo mia figlia mi raccontò: non stava nella pelle, non sapeva che fare, per la dimostrazione di fiducia che gli avevo dato nell'affidargli la figlia e il lallo; prima di partire venne a salutarci e mi portò una bottiglia di vino fatta in casa... un personaggio di altri luoghi di altri tempi..
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http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=5128.msg143648#msg143648

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Ragasse, da tempo vado ripetendo che in equitatione si tende a far diventar difficili le cose semplici e impossibili quele difficili.
Sissy è il fulgido risultato di quest'andazzo.

Tra 50 ani - se continuerà a frequentare i lalli e se le sarà rimasto qualche neurone nella zucca - anche Sissy dirà: minchia, che cretina che ero!

Già, il vostro affetionatissimo, partito dai cavallari è approdato a Xenophon, a Caprilli, Baucher, Raabe, a Karl perfino,

Dopo di ché ha scoperto - gratie a internetta -  i gauci, i cavallari argentini/sudamericani e ha chiuso il cerchio, è tornato alle origini.

Di tutti i libri che ho letto, salverei le "Questioni"... il Generale ciacola sopratuto di principi, e, stranamente, "Addestrare è semplice" di JDO il più grande uomo di lalli del XX seculo, che tratta i fondamenti dell'equitazione.

In questo librello - udite udite - si ciacola di tutto ma non di rassembler- di riunione... lui impegna i posteriori dello lallo solo  col ramenarro, come fanno i gauci, come - forse - avrebbe fatto Baucher se non fosse muerto prima.



Probabilmente non ci capiamo su una cosa di fondo:

si può benissimo montare ad arte senza sapere quello che si fa, senza conoscere i principi fisici  (perchè nel nostro mondo che è fisico,tutte le cose materiali sono soggette a leggi fisiche) da cui sono governati i movimenti ,le azioni del cavallo e cavaliere.

Il "difficile" sta nell'argomentare cose che posso venire naturali o essere considerate "semplici".

Se io spiegassi in termini scientifici da quante azioni è composto il semplice passo di un uomo ,scriverei un libro,eppure  sembra una cosa ovvia...

Il "problema" nasce quanso si riporta su carta (o tastiera) un argomento che solitamente si vede o più che altro si "sente",servono parole,definizioni,per dar eun'idea di quello di cui  parlaimo.


Il ramener se fatto ad hoc,certo che impegna i posteriori...è fisiologia!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2017, 02:31:15 AM
Quando veramente si andava a lallo, sui 50 miglioni di lalli da sella - militari e non - presenti in Europa, solo alcune migliaia erano riuniti, cioé quelli delle accademie e - a volte - quelli personali di alcuni ufficiali di cavalleria, ai quali si aggiungevano queli dei cavallerizzi civili che spesso lavoravano al circo equestre, appunto.

Per il restanti 49.995.000 lalli la riunione era scognosciuta - anzi - era vietata dai regolamenti militari.

Siccome non è vero che quei 49.995.000 lalli erano fragili di schiena, mentre è certamente vero che erano maneggevoli e scattanti come e più dei lalli di accademia, e, in caso di necessità, si raccoglievano benissimo istintivamente, bastava  lasciarli faresenza rompergli troppo i cabasisi.

Dunque, la domanda che vado ripetendo è: se non serve a fortificare, se non serve ad agilitare, a cosa minchia serve la riunion?

Perché un galope riunito è meglio di un canterino?
Pereché un passage è meglio di un trotto disteso e radente?

Sono domande retoriche per un uomo di lalli, il vostro affetionatissimo cavallaro ha la lovvia risposta, l'ha già anche data, ma scatenano la fantasia malata delle sissi di turno, vediamo che ci dicie...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 04, 2017, 06:10:23 AM
Siccome sai che io ho una vecchia idea al  proposito, non rispondo; ma ti ricordo che hai promesso di spiegare come si ottiene il canterino.  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2017, 10:27:09 AM
Veramente non feci alcuna promessa, ma avanzai una proposta alla nostra inclita esperta che certamente vorrà illuminarci.

Le rare volte che uscivo in gruppo, i miei compagni di avventura trottavano/si scassavano le chiappe sulle loro selle, mentre io - accanto a loro - stavo comodamente stravaccato sulla mia poltrona vaquera.

Come ottenere un comodo canter da cui ricavare un confortevolissimo canterino?

Chiediamolo a SisY!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 04, 2017, 10:59:03 AM
Cerco si schematizzare alcuni concetti,importanti.
1)La preservazione dell'integrità psicofisica del cavallo inizia con la decontrazione della mascella da cui si attivano,a cascata,vari eventi fisiologici che possono culminare nella Riunione completa,perfetta (o quasi);

2) La Riunione si ottiene per gradi,potrò avere un cavallo che inizia a riunirsi (e va bene anche in relazione agli esercizi e attività a cui è preposto)  e potrò avere un cavallo estremamente riunito che sarà adatto a compiere esercizi molto complessi, di Alta Scuola;

quindi:
- se io ho un cavallo con cui voglio fare cose "base", impiegarlo in passeggiate ecc, in cose in cui non sarà richiesto un impegno psicofisico notevole  in termini di "ginnastica",come piroette,appoggiate,piaffe ecc... andrà benissimo montarlo non con una riunione completa(passatemi il termine, ma con unabbozzo di riunione,testimoniato dalla mobilità della mascella;


-se voglio impiegare il cavallo in esercizi impegnativi,di alta scuola, mirerò ad averlo riunito al massimo;


Altra cosa,come ho già spiegato, il concetto di riunione è leggermente diverso da lavorare in riunione, un cavallo che sa riunirsi ,esempio se un cavallo fa un galoppo allungato (andatura non riunita) deve conoscere la riunione, altrimenti gli sarà impossibile usare bene il posteriore,perchè ricordiamo che la Riunione è la capacità di portare peso sui posteriori .

In realtà la riunione è la capacità del cavallo di allungare a ccorciare le andature,le falcate.

Per cui un galoppo di lavoro,medio, riunito,allungato andranno sempre bene se fatti con i criteri adeguati,cioè cavallo decontratto,che ha un buon impulso .


Altra cosa è la storia dell'equitazione.
Non so Raffaele dove abbia trovato i dati esposti e a quele periodo storico si riferisca ,senza entrare nella sotria dell'equitazione faccio delle veloci puntualizzazioni:

1) già Senofonte parlava di decontrazione, flessione dell'incollatura,suo innalzamento ,riunione e leggerezza,concetti che sono stati ampiamente dettagliati nel corso dei secoli  fino ad oggi.Caprilli fu un "semplificatore" di questi concetti proprio per il diverso uso che si iniziò a fare del cavallo anche nell'esercito, anche data l'evoluzione delle armi belliche,e la necessità di formare velocemente i militari,si privilegiava la vleocità della truppa rispetto ai movimenti da effettuare.

comunque sia non credo che sia stato mai  stato decantato e insegnatoa lavorare con un cavallo con la schiena rovesciata,che è la cosa principale che conta!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 04, 2017, 11:02:13 AM
per rispondere alla domanda sul "canterino:

cavallo calmo,avanti e dritto,richiesta di impulso e filtro delle mani e assetto.

Semplice,no?
dato che ritenete che l'equitazione sia semplice,non vedo la difficoltà ad ottenere queste cose!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 04, 2017, 01:13:25 PM
Non posso intervenire sulla mascella, nè posso valutare il suo rilassamento, purtroppo, perchè non uso l'imboccatura. Tenderei a ritenere che ugualmente non ci siano grandi resistenze nè grandi contrazioni, visto che l'incollatura di Asia è morbidissima in tutte le direzioni in risposta a azioni veramente leggerissime, ma la mascella è fuori dalla mia portata.

Temo quindi di non poter condividere nessuna delle tue esperienze nè alcuna delle tue fonti, pur autorevolissime.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2017, 02:16:45 PM
Gentilissima Sissy, come al solito lei è chiarissimo nelle sue risposte, e la ringrazio infinitamente della sua cortesia.

Noi sappiamo che i lalli da guerra e queli da lavoro manco sapevano/sanno cos'è una s.i.d. eppure, se necessario,  si raccolgono benissimolo, lo stesso dicasi dei lalli dei caprillioni che - per legge - avevano bandito pieghi e riunion, dunque, risponda alla semplicie domanda: perché si deve riunir un lallo?

Perché un galope riunito è meglio di un canterino?
Pereché un passage è meglio di un trotto disteso e radente?

SE vuole, può spiegarci veramente come si va al canterino?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 04, 2017, 02:44:20 PM
Citazione da: alex - Giugno 04, 2017, 01:13:25 PM
Non posso intervenire sulla mascella, nè posso valutare il suo rilassamento, purtroppo, perchè non uso l'imboccatura. Tenderei a ritenere che ugualmente non ci siano grandi resistenze nè grandi contrazioni, visto che l'incollatura di Asia è morbidissima in tutte le direzioni in risposta a azioni veramente leggerissime, ma la mascella è fuori dalla mia portata.

Temo quindi di non poter condividere nessuna delle tue esperienze nè alcuna delle tue fonti, pur autorevolissime.


La risposta è moltosemplice:

Se Asia  ha l'estremità anteriore decontratta ,sarà decontratta lo stesso nelle altre articolazioni, a prescindere dall'imboccatura.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 04, 2017, 03:09:24 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2017, 02:16:45 PM
Gentilissima Sissy, come al solito lei è chiarissimo nelle sue risposte, e la ringrazio infinitamente della sua cortesia.

Noi sappiamo che i lalli da guerra e queli da lavoro manco sapevano/sanno cos'è una s.i.d. eppure, se necessario,  si raccolgono benissimolo, lo stesso dicasi dei lalli dei caprillioni che - per legge - avevano bandito pieghi e riunion, dunque, risponda alla semplicie domanda: perché si deve riunir un lallo?

Perché un galope riunito è meglio di un canterino?
Pereché un passage è meglio di un trotto disteso e radente?

SE vuole, può spiegarci veramente come si va al canterino?

Ecco,appunto!si raccolgono benissimo! è questa la cosa fondamentale!

La riunione è l'acme di un percorso che prevede il "cavallo raccolto", un cavallo raccolto è un cavallo con un buon grado di riunione,quindi va bene.

Come ho già detto se devo fare un piaffe dovrò avere un cavallo che si riunisce perfettamente;
se dovrò fare buone transizioni , buone andature, senza entrare in virtuosismi particolari andrà bene un cavallo con un buon impegno dei posteriori e una capacità di riunirsi di grado medio/basso;

non ho mai detto che "un galoppo riunito è meglio di un canterino", anzi,ho detto che non vanno confusi i "lavori in riunione" con la capacità di riunirsi,ovvero di equilibrarsi del cavallo.


Il passage di per sè non è meglio di una qualsiasi variazione "corretta" all'interno del trotto, un "trotto allungato" non è meglio di in "trotto di lavoro",caso mai le andature che richiedono maggior impegno del posteriore sono più difficili  per il cavallo,perchè richiedono un certo grado di potenza muscolare del posteriore,la sua capacità maggiore di portar peso e spingere peso e quindi un grado di addestramento maggiore.

Un'andatura "radente",fatta senza flesso estensione dei posteriori,affatica la schiena e gli anteriori.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 04, 2017, 03:24:53 PM
 se per "canterino" (che nel lavoro in piano non esiste),viene intesa un'andatura al galoppo comoda la individuerei nel galoppo di lavoro, che non richiede un grosso impegno del posteriore.

Cavallo nella mano,calmo, chiedo il galoppo cadenzando l'andatura con l'assetto e con la mano; la gamba chiede l'impulso i movimenti del bacino prima e la mano poi lo filtrano (muovo il bacino  in rapporto alla cadenza che voglio ottenere e la mano "lascia passare" l'impulso quel tanto che serve a calibrare l'andatura).

Se poi per "canterino" viene considerato altro non lo esattamente, secondo me,guardando anche i cavalli della western pleasure,direi che molto dipende anche dalla struttura fisica (e psichica) anche del cavallo,il mio,ad esempio,che ha delle andature molto vivaci,non riuscirebbe mai a fare un galoppo così lento,non è nelle sue corde,eppure ha un galoppo molto comodo.

Il suo galoppo "di lavoro" (cioè ,quel galoppo in cui le orme dei posteriori vanno a posarsi sulle orme lasciate  dagli anteriori) è con falcate più ampie rispetto a molti altri cavalli,ogni cavallo ha la sua falcata.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2017, 06:06:49 PM
Gentile Sissy, ripeto la domanda, dato che in battaglia,  nessuno riuniva i lalli, vedi le antigue cavallerie europee, ma anco mongoli, turchi, cosacchi, arabi e pellerossa etc. che pur senza riunir i loro bestii erano degli autentici satanassi a lallo.
Et nel lavoro, butteri, gauci, vaqueri, etc. anche senza riunire i lalli, padroneggiano complicate situescions.

Dunque, se la riunion non rende più manegevoli i lalli, tantomeno li fortifica particolarmente, perché minchia nelle accademia si faceva, si fa la riunion?
O se più ti piace, te la metto così: a cosa minchia serve il piaffero, il passeggio, il terra terra, etc. etc.?

La domandina è facile facile e la risposta è semplicie semplicie....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 04, 2017, 07:48:13 PM
Aaaaaahhhh ora capisco.
È il movimento del bacino che da il ritmo al galoppo. Poveri quei pirloni che montano sulla incorcatura, come franno a dare il ritmo al galoppo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 04, 2017, 08:24:40 PM
E' evidente che esiste un'unica buona equitazione, che si distingue a occhio nudo da quella cattiva. Buona equitazione è quella in cui il cavallo si muove (o sta fermo) dando l'impressione di essere totalmente libero, di rispondere alla propria volontà, come se il cavaliere non esistesse e non desse alcun fastidio; eppure quello che fa è esattamente quello che il cavaliere vuole che sia fatto.

Problema: non è facile definire di cos'è fatta; non c'entra con l'assetto, nè l'uso delle gambe o quello del bacino, nè l'uso della mano, nè i vari finimenti o imboccature, eccetera. Di certo non c'entra con la riunione  :horse-wink:.

Eppure esiste. Aiutatemi a capire il MCD, il Massimo Comun Denominatore!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2017, 09:23:17 PM
La nostra gentile Sissy, assieme al suo consulente, stanno facendo frenetiche ricerche per trovare una ragione valida al: piaffo, alla levata, alla corvetta, alla pallottata e alla capriola...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 04, 2017, 09:45:07 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2017, 06:06:49 PM
Gentile Sissy, ripeto la domanda, dato che in battaglia,  nessuno riuniva i lalli, vedi le antigue cavallerie europee, ma anco mongoli, turchi, cosacchi, arabi e pellerossa etc. che pur senza riunir i loro bestii erano degli autentici satanassi a lallo.
Et nel lavoro, butteri, gauci, vaqueri, etc. anche senza riunire i lalli, padroneggiano complicate situescions.

Dunque, se la riunion non rende più manegevoli i lalli, tantomeno li fortifica particolarmente, perché minchia nelle accademia si faceva, si fa la riunion?
O se più ti piace, te la metto così: a cosa minchia serve il piaffero, il passeggio, il terra terra, etc. etc.?

La domandina è facile facile e la risposta è semplicie semplicie....






Premetto "si può essere satanassi a cavallo" anche senza riunire (parlo di riunione reale,non falsa),chi ne risentirà sarà il povero cavallo,soprattutto,
e non è detto che in guerra i cavalli non venivano riuniti, anzi,la storia ci insegna..,già Senofonte ne parla ...e sui suoi insegnamenti si basa l'arte equestre del rinascimento.

Arriviamo poi al Grisone Pignatelli Pluvinel,de La Gueriniere da cui deriva la Scuola Spagnola di Vienna ecc...

in queste epoche le battaglie si combattevano a cavallo,per cui l'arte di montare era vitale,d esempio l'appoggiata serviva a schivare il colpo del nemico,la piroetta era utile per difendersi,se circondati,il passage era un passo da "parata" e le cosiddette "arie sopra il terreno" ,come la "courbette,la cabriole" servivano a districarsi in situazioni critiche,per cui era estremamente necessario che il cavallo eseguisse queste arie con "agilità" (che solo la riunione può dare,in quanto libera il treno anteriore e rende migliori i movimenti) e che non si "deteriorasse "nell'eseguire queste arie.

Nella "monta da lavoro" si usano l'appoggiata,i passi indietro,le transizioni, anche all'interno della stessa andatura e serve un cavallo che sappia riunirsi...!


E chi ha detto che la riunione non fortifica i cavalli e non li rende maneggevoli? tutto il contrario e anche qui la storia insegna...


Alla tua ultima domanda ho risposto sopra, sono arie che servivano per determinat azioni, ora più che "ssercizio" servono come dimostrazione del grado di addestramento raggiunto dal cavallo

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 04, 2017, 09:48:10 PM
Citazione da: PokerFace - Giugno 04, 2017, 07:48:13 PM
Aaaaaahhhh ora capisco.
È il movimento del bacino che da il ritmo al galoppo. Poveri quei pirloni che montano sulla incorcatura, come franno a dare il ritmo al galoppo?


E certo che il bacino influisce sul cavallo...il bacino fa parte dell'assetto!

Parlo soprattutto del lavoro in piano,ovviamente.
Il dressage non si fa sull'inforcatura, quando si monta così la posizione del cavaliere (che non è assetto) influisce sull'equilibrio del cavallo,ma in maniera minore, per cui laddove difettano gli aiuti naturali si sopperisce ,spesso,con aiuti artificiali o si usano gli aiuti in modo diverso
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 04, 2017, 09:50:22 PM
Citazione da: alex - Giugno 04, 2017, 08:24:40 PM
E' evidente che esiste un'unica buona equitazione, che si distingue a occhio nudo da quella cattiva. Buona equitazione è quella in cui il cavallo si muove (o sta fermo) dando l'impressione di essere totalmente libero, di rispondere alla propria volontà, come se il cavaliere non esistesse e non desse alcun fastidio; eppure quello che fa è esattamente quello che il cavaliere vuole che sia fatto.

Problema: non è facile definire di cos'è fatta; non c'entra con l'assetto, nè l'uso delle gambe o quello del bacino, nè l'uso della mano, nè i vari finimenti o imboccature, eccetera. Di certo non c'entra con la riunione  :horse-wink:.

Eppure esiste. Aiutatemi a capire il MCD, il Massimo Comun Denominatore!


Tutto il contrario,caro Alex, l'equitzione che descrivi tu è quella cui si auspica iniziando l'addestramento e quindi iniziando a insegnare al cavallo a riunirsi!

Solo il cavallo che sa riunirsi sarà leggero, fluido,rispondente agli aiuti al minimo cenno...quello che descrivi tu è il fine del dressage
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 04, 2017, 09:55:57 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 04, 2017, 09:23:17 PM
La nostra gentile Sissy, assieme al suo consulente, stanno facendo frenetiche ricerche per trovare una ragione valida al: piaffo, alla levata, alla corvetta, alla pallottata e alla capriola...

bhè,mi dispiace deluderti, io non solo non ho nessun consulente,ma i concetti dell'equitazione classica li ho ben presenti e non devo spulciare niente...a cosa servivano tali movimenti l'ho spiegato sopra, sono virtuosismi che solo un cavallo riunito  sa fare e soprattutto fa senza averne dei danni.


Ripeto,un cavallo che sa riunirsi,sa allungare e accorciare le andature, sa fare esercizi che richiedono molta flessibilità  e  scioltezza e li  esegue in leggerezza,come se si muovesse da solo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2017, 04:33:16 AM
Poareta sei talmente conditionate dalle tue letture che non vedi l'evidenza.

Il motivo, la spinta per la nascita dell'equitazione accademica a Napoli è stato l'esibizionismo, lo sfarzo, la pompa, la parata, a tutti gli effetti era ed il dressaggio lo è ancora uno sport per dimostrare l'eleganza e lla manegavolezza del lallo manegevolezza adatta alle parate assolutamente controproducente in battaglia.
Naturalmente, i militari se ne appropriarono subito e a tutt'oggi,  passa un'idea - del tutto bislacca - che l'A.S. deriva dalla stilizzazione dei movimenti di attacco e difesa insegnati al destriero da combattimento nel medioevo, falsissimo!
O addirittura - come dice il Nostro quà sotto - erano l'addestramento del cavallo da guerra fino all'introduzione massiva delle armi da fuoco.

Infatti leggo:
Così  (con l'arrivo della polvere da sparo)
la  levata, la  corvetta,  la  sgroppata,
la  capriola, movimenti che  i cavalli,
appositamente addestrati,  compiono
per attaccare il nemico  e  per  difendersi
nei  combattimenti corpo a corpo, sono dimenticate
e non vengono più insegnate, semplice-
mente perché rallentano la mobilità e la
velocità del cavallo. Colgo l'occasione
per annotare che questi movimenti, cor-
vetta,  dal  salto  del  corvo,  sgroppata,
capriola,  dal  salto  del  capriolo  o  del
capro  o  del  caprone,  chiamati  oggi
"salti di scuola", sono stati descritti e così
si  trovano  nominati  per  la  prima  volta
nella storia dell'equitazione nei libri dei
maestri  italiani  del  Rinascimento  (circa
1450  fno  alla  fne  del Cinquecento.


Allora, se è vero che queste arie - perché riunite -  rallentano la velocità e la mobilità del cavallo, è altrettanto vero che, se pur non esistevano falconetti, spingarde, archibugi e sputafuoco, prima dell'invenzione della polvere da sparo, imperversavano gli archi (micidiale il long bow), i giavellotti, le frecce, le balestre, le catapulte e i trabucchi che erano  altrettanto letali, per non parlare di picche, lance e alabarde strumenti micidiali in mano ai fanti...

La fonte delle credenze di Sissy continua:

i principi dell'equitazione praticata allora dai
maestri,  detta  equitazione  di  scuola,  il
cui principio fondamentale è la "riunione"
del cavallo, perché  soltanto un cavallo
riunito,  cioè,  per  spiegare  brevemente,
un  cavallo  che  si  è  sottomesso  con  la
parte anteriore del corpo, testa e collo,
alle redini e con la groppa alle gambe
del  cavaliere,  solo  un  cavallo  così  ri-
unito può essere veramente rispondente
nel  bel mezzo  della  battaglia


Quì, il Nostro prende una cantonata di spigolo, nessuno gli ha detto che la più grande potenza militare a cavallo è stata quella di Gengis Kahn?
Ecco cosa dice - a proposito delle arie d'alta scuola -  il Colonel De Saint-Andrè, già Capo Cavallerizzo del Cadre Noir ed eruditissimo uomo di lalli: ...tutte queste arie, non avevano altro scopo che dimostrare la perfetta maestria del cavaliere e l'obbedienza e l'eleganza armoniosa del cavallo, al contrario, la maneggevolezza nel combattimento, restò la preoccupazione dominante dei popoli orientali.

Infatti, i mongoli costituirono - in groppa ai loro cavallini - il più grande impero (terrestre) di tutti i tempi; quei cavalli, tutto erano tranne che riuniti ma erano velocissimi e manegevolissimi e coraggiosissimi - quello che ci voleva in battaglia - pertanto fecero un culo così alle cavallerie europee, a cominciare da quella teutonica e da quella russa che, di certo, mammole non erano.

Il Generale, il più grande cavallerizzo militare di tutti i tempi, aglievo prediletto di Baucher, quando diventò cavallerizzo capo alla squola di equitazione di Saumur, vietò categoricamente il metodo Baucher e le sue riunioni, adottando il sistema di d'Aure (altro suo maestro)  un caprilliano ante litteram.

Quando divenne direttore generale della scuola,  ma, addirittura anche quando era in pensione,  si scagliò come una furia (secondo me sbagliando)  contro chi tentava una fusione tra i metodi di Baucher e quelo di d'Aure, vedi che fine fece il comandante Dutilh... poareto!

Lui concesse la pratica dell'equitazione accademica/del dressage solo agli ufficiali coi propri lalli personali.

Eppure L'Hotte amava sinceramente il suo Maestro, commoventi sono le parole con le quali lo ricorda, ma, da grande uomo di lalli, qual'era, capisce benissimo che l'alta squola può esser dannosa in mani non preparate ed è inutile in un campo di battaglia dove - per salvare la pelliccia - ci vuole agilità, velocità e prontezza di risposte non le liturgie compassate del dressaggio.

Infatti,  riservò gli insegnamenti di Baucher alla "ripresa dei cavallerizzi", che sarebbe poi diventata il "Cadre Noir", strumento di esibizione della storia della Scuola di Saumur, appunto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 05, 2017, 08:40:49 AM
 Riporto a grandi linee qunto ho precedentemente scritto,perchè,probabilmente si identifica la riunione solo nelle figure molto riunite e spettacolari,come le arie alte,ma non è così,la riunione,omeglio la capacità di riunirsi,va identificata nell'elasticità dei movimenti,nella loro leggerezza,nella capacità di portare peso dei posteriori.

Detto questo nessuno potrà dire che i Mongoli non avessero cavalli riuniti,già il fatto che fossero maneggevoli presuppone la capacità di essere elastici.


Altra cosa, non ho detto che il dressage derivi dall'equitazione militare, caso mai è il contrario.

Nel mio brevissimo excursus sulla storia dell'equitazione,ho tralasciato l'era in cui vi fu un declino dell'arte equestre,compreso il medioevo.

Torna in auge con il Grisone,nella cui epoca l'arte equestre eracomplementare all'attività di guerra.


E' vero che con l'invenzione della polvere da sparo e altre cose simili si privilegiò più la capacità di "fuggire" del cavallo,rispetto a quella di movimenti virtuosi e questo contribuì a un diverso approccio all'equitazione (avevo scritto anche questo),ma sono cose che non deviano dalla elasticità del cavallo,qualità principale della riunione.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 05, 2017, 08:59:47 AM
Allora è chiaro. Chiunque monti un cavallo agile, "scattante", apparentemente non intralciato dal cavaliere nei suoi movimenti, allora lo sappia o no monta un cavallo riunito, mongoli e cavallari vari compresi.

E io tapinello che ritenevo che la riunione fosse lo spostamento del peso sui posteriori, fino alla riunione massima, in cui il cavallo porta il 100% del peso sui posteriori, e quindi può sollevare gli anteriori da terra, nella posata.... Mi aveva ingannato il vecchio Mueseler, che evidentemente aveva le idee poco chiare. Purtroppo è tardi per farlo ravvedere.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 05, 2017, 09:06:21 AM
(http://i66.tinypic.com/rcprwh.jpg) questo è un cavallo mirabilmente riunito.

Tutto ciò che sta fra questo e la "schiena non rovesciata" va bene,dimostra un buon lavoro muscolare del cavallo,maggiore sarà la  flessibilità delle articolazioni posteriori e migliore sarà l'elasticità e la compliance del cavallo ,che è quello che interessa.


(http://i65.tinypic.com/2mdp4ki.jpg)
(http://i66.tinypic.com/315c0v9.jpg)questi sono  disegni dei Cavalieri Mongoli,non mi sembra che ci sia una differenza abissale.


Va da sè che tante cose si possono fare con il cavallo "rovesciato",ma vengono male e il cavallo "dura" poco.

prendiamo esempio dalle corse...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 05, 2017, 09:16:15 AM
Citazione da: alex - Giugno 05, 2017, 08:59:47 AM
Allora è chiaro. Chiunque monti un cavallo agile, "scattante", apparentemente non intralciato dal cavaliere nei suoi movimenti, allora lo sappia o no monta un cavallo riunito, mongoli e cavallari vari compresi.

E io tapinello che ritenevo che la riunione fosse lo spostamento del peso sui posteriori, fino alla riunione massima, in cui il cavallo porta il 100% del peso sui posteriori, e quindi può sollevare gli anteriori da terra, nella posata.... Mi aveva ingannato il vecchio Mueseler, che evidentemente aveva le idee poco chiare. Purtroppo è tardi per farlo ravvedere.

Certo,un cavallo leggero è un cavallo che lavora con gli anteriori leggeri, e che quindi ha la le articolazioni posteriori molro flessibili,in gradi di portar peso.

Poi esistono leandature molto riunite dove la riunione è massima e le andature allungate dove è richiesta la capacità di riunirsi,

Un galoppo allungato non lo può fare un cavallo che non è in grado di "caricare il posteriore".

Si sbaglia spesso,perchè si identifica la riunione con le  andature riunite,ma queste ultime sono solo un aspetto di questa caratteristica.

Se la riunione fsse solo un cavallo chiuso,allora basterebbe tirare le redini e chiudergli il collo,invece è tutt'altra cosa,è leggerezza dell'anteriore,elasticità, facilità delle andature,rispondenza alle richieste di aiuti minimi.

Si può avere un pessimo piaffe,una pessima levade,una pessima appoggiata senza riunione,o meglio con una riunione falsa
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2017, 09:22:14 AM
Dimmi, gentilissima Sissy, perché fai fare ai tuoi lalli dei maestosi passage?
Perché metti il tuo lallo in un superbo piaffero?



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 05, 2017, 09:32:56 AM
Aimè non capisco più niente. Come fa un cavallo a fare un galoppo qualsiasi, se non è capace di portare tutto il peso sui posteriori, nel momento del "salto in avanti" che è caratteristico del galoppo? Ok, nel canter e nel canterino il "salto" non c'è, ma in qualsiasi galoppo normale?

Mi viene solo in mente Carducci e S. Martino:

     La nebbia agli irti colli
         piovigginando sale....


Però è vero: fra quella "mirabile riunione" e i disegni dei cavalieri mongoli (con beneficio di inventario.... le rappresentazioni pittoriche dei cavalli in movimento spesso sono assai poco fedeli, per secoli è stato rappresentato un galoppo assolutamente immaginario) non c'è quasi alcuna differenza.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 05, 2017, 09:59:02 AM
Aggiungo una nota da barefuttero: si afferma che i cavalli che lavorano molto in riunione hanno una particolare deformazione degli zoccoli dei posteriori - la "punta lunga" - identica a quella che si riscontra nei cavalli laminitici; infatti anche il cavallo laminitico è indotto, a causa del dolore prevalente agli anteriori, a portare più peso sui posteriori, tenuti "sotto di sè". E' curioso che la riunione prolungata e abituale  provochi una deformazione patologica degli zoccoli dei posteriori, non trovate?

Per quanto riguarda la "mirabile riunione": ok sono miope, ma mi sembrerebbe che quel cavallo sia sotto la verticale e che la nuca non sia affatto "il punto più alto" dell'incollatura; insomma, in rollkur. La mirabile riunione coincide con il rollkur?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 05, 2017, 10:25:24 AM
@Raffaele: ti ricordo che avevi promesso un approfondimento del ramener - rileggerò JDO per prepararmi. Vorrei inoltre incoraggiarti a leggere il capitolo iniziale di Mazzucchelli, dove descrive la sua "illuminazione tardiva" - l'italiano è scoraggiante, ma fatti forza e cerca di capire se c'è una relazione con quella illuminazione e le tue riflessioni attuali sull'equilibrio del cavallo. Vedi: https://it.wikisource.org/wiki/Dell%27obbedienza_del_cavallo/Prefazione ed eventualmente i primi capitoli.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 05, 2017, 01:21:42 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2017, 09:22:14 AM
Dimmi, gentilissima Sissy, perché fai fare ai tuoi lalli dei maestosi passage?
Perché metti il tuo lallo in un superbo piaffero?

Mai detta una cosa simile
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 05, 2017, 01:32:38 PM
L'invito a leggere e commentare Mazzucchelli lo estendo anche a te, sissi. Sono pochi gli autori che, sulla base dell'esperienza di un bel pezzo di vita fra i cavalli con grandi responsabilità, affermano "Fidandomi dei principi dei Maestri non avevo capito niente, adesso le cose risultano molto, molto più facili". Molto interessanti anche gli ultimi capitoli del libro, sull'allevamento semibrado in harem.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 05, 2017, 01:36:47 PM
Citazione da: alex - Giugno 05, 2017, 09:32:56 AM
Aimè non capisco più niente. Come fa un cavallo a fare un galoppo qualsiasi, se non è capace di portare tutto il peso sui posteriori, nel momento del "salto in avanti" che è caratteristico del galoppo? Ok, nel canter e nel canterino il "salto" non c'è, ma in qualsiasi galoppo normale?

Mi viene solo in mente Carducci e S. Martino:

     La nebbia agli irti colli
         piovigginando sale....


Però è vero: fra quella "mirabile riunione" e i disegni dei cavalieri mongoli (con beneficio di inventario.... le rappresentazioni pittoriche dei cavalli in movimento spesso sono assai poco fedeli, per secoli è stato rappresentato un galoppo assolutamente immaginario) non c'è quasi alcuna differenza.


Guarda,spesso si prendono frasi coniate senza dar.loro l'effettiva valenza, "il portar peso sui posteriori "significa lavorare con le anche abbassate,ma non per un attimo... e questo è ciò  che fa un cavallo riunito,abbassa le anche ruotando il bacino in avanti per la durata del lavoro ,ora piu'ora meno, a seconda dell'esercizio.

Ritornando alle foto e disegni,ripeto che la  capacità  riunirsi e quindi di far lavorare bene la schiena, inizia con la decontrazione della mascella e la flesso estensionedelle articolazioni posteriori, quando si vede un cavallo che non rovescia l'incollatura (e di  conseguenza la schiena) significa che et sulla strada giusta,lavora bene,se arriverà  ad abbassare le anche più  che può, lavorerà  benissimo.

Nel salto ostacoli si vedono cavalli che  saltano rovesciati,eppure saltano...magari se saltassero  con l'utilizzo giusto della schiena,sarebbe una cosa migliore.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 05, 2017, 01:43:47 PM
Citazione da: alex - Giugno 05, 2017, 01:32:38 PM
L'invito a leggere e commentare Mazzucchelli lo estendo anche a te, sissi. Sono pochi gli autori che, sulla base dell'esperienza di un bel pezzo di vita fra i cavalli con grandi responsabilità, affermano "Fidandomi dei principi dei Maestri non avevo capito niente, adesso le cose risultano molto, molto più facili". Molto interessanti anche gli ultimi capitoli del libro, sull'allevamento semibrado in harem.

Grazie;lo leggerò  volentieri,ma vedi,io sono come San Tommaso, credo solo a quello che vedo e quindi,racconto le mie esperienze, proiettandole un po'più  avanti.
Non faccio né arie alte,né passage o piaffe,però  il mio obiettivo attuale é  quello di andare verso la riunione completa,la strada é  quella.
Sto con chi fa quegli esercizi,vedo,chiedo,apprendo...
Sarebbe diverso se  avessi imboccato la strada sbagliata,d'altronde lo vedo con il mio cavallo cosa ho ottenuto partendo da sotto zero!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 05, 2017, 02:01:56 PM
Io al contrario diffido molto da quello che vedo; tutto il mio lavoro sta proprio nel vedere e constato che io vedo cose che altri, meno esperti,  non vedono, e non vedo (aimè) cose che altri, più esperti di me,  vedono.  :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2017, 02:15:38 PM
Citazione da: sissy - Giugno 05, 2017, 01:21:42 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2017, 09:22:14 AM
Dimmi, gentilissima Sissy, perché fai fare ai tuoi lalli dei maestosi passage?
Perché metti il tuo lallo in un superbo piaffero?

Mai detta una cosa simile

Allora vuol dire che il passage manco sai dov'è di casa, e il piaffero - per te - è ancora un mistero... o no?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 05, 2017, 02:46:04 PM
Citazione da: sissy - Giugno 05, 2017, 01:36:47 PM
"il portar peso sui posteriori "significa lavorare con le anche abbassate,ma non per un attimo... e questo è ciò  che fa un cavallo riunito,abbassa le anche ruotando il bacino in avanti per la durata del lavoro ,ora piu'ora meno, a seconda dell'esercizio.

ma Jesus God, che cippalippa vuol dire lavorare con le anche abbassate?
vuol dire che flette i garretti? vuol dire che spinge sotto il posteriore?
e come fa a lavorare cosi costantemente? per fare UN PASSO, per MUOVERSI il cavallo deve si flettere ma poi anche estendere, per forza. cioè le anche le abbasserà anche, ma poi per forza, alternativamente, le rialzerà. se no è morto o striscia oppure vola....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Giugno 05, 2017, 05:48:52 PM
Poker tutta la mia ammirazione per la perseveranza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2017, 06:09:43 PM
Vuol dire che la nostra poareta si è fermata ai concietti della vecchia squola napoletana....

(https://4.bp.blogspot.com/-a7D3ej0vN7M/VoLpAA7VkxI/AAAAAAAAM3o/lM7x0YaKAvc/s1600/incassare.tif)

la Sisy, non si è accorta che già Baucher - 150 ani fa - ha distrutto il concetto di riunion del lallo caricato sulle anche.

Poso dire una cosa? La dico? Ebbene si... la dico!

Dopo 4 prove di dressage, anche di altissimo livello, me cala la palpebra, se riesco a superar la sonnolenza e ne vedo sette, comincio  a dare chiari segni di insofferenza con violenti conati di vomito et incontenibili manifestationi diarroiche,  a dieci percorsi, do piglio alla violenza... guai - allora - ad esser nei miei paraggi, a 15 - record di resistenza mai raggiunto dal sottoscritto - scatta l'autolesionismo culminante in convintissimi tentativi di suicidio...

Dunque, se non si fosse capito, "odio" i rituaii e le messe cantate del dressaggio, "odio" ancor di più gli ippocriti che odiano la deriva moderna del dressage... viva i gauci, viva i vaccari della maremma maiala, viva  i cowboys rozzi, sporchi, brutti e cattivi,.. EVVIVA i tanti cavallari di ieri e i pochi sopravvissuti di oggi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 05, 2017, 06:22:56 PM
ahahahahaha ziobecco, anche nel disegnino sulla riunione il cavallo Baucher II è disegnato flesso lateralmente......

NUMI, ABBIATE PIETA' PER I CAVALLI DEI BAUCHERISTI RIMASTI, COSTRETTI A DEAMBULARE FLESSI VITA NATURAL DURANTE
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 05, 2017, 10:28:17 PM
 dove stanno di casa lo so,stanno a "casa mia",misterno direi di no,altrimenti non sarei qui a nominarli.
E poi cosa c'entra questo con il discorso che facciamo?

La strada per la "riunione,non passa per qeste figure,è il contrario,sono queste figure molto avanzate che farà un cavallo che saprà già riunirsi!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 05, 2017, 10:36:59 PM
Citazione da: PokerFace - Giugno 05, 2017, 02:46:04 PM
Citazione da: sissy - Giugno 05, 2017, 01:36:47 PM
"il portar peso sui posteriori "significa lavorare con le anche abbassate,ma non per un attimo... e questo è ciò  che fa un cavallo riunito,abbassa le anche ruotando il bacino in avanti per la durata del lavoro ,ora piu'ora meno, a seconda dell'esercizio.

ma Jesus God, che cippalippa vuol dire lavorare con le anche abbassate?
vuol dire che flette i garretti? vuol dire che spinge sotto il posteriore?
e come fa a lavorare cosi costantemente? per fare UN PASSO, per MUOVERSI il cavallo deve si flettere ma poi anche estendere, per forza. cioè le anche le abbasserà anche, ma poi per forza, alternativamente, le rialzerà. se no è morto o striscia oppure vola....


Ahahah,scusa,ma è logico che le anche agiscono come molle (flesso estensione), ,ma "lavorare con le anche abbassate",significa che lavorano più basse rispetto al garrese, liberando gli anteriori...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 05, 2017, 10:43:47 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2017, 06:09:43 PM
Vuol dire che la nostra poareta si è fermata ai concietti della vecchia squola napoletana....

(https://4.bp.blogspot.com/-a7D3ej0vN7M/VoLpAA7VkxI/AAAAAAAAM3o/lM7x0YaKAvc/s1600/incassare.tif)

la Sisy, non si è accorta che già Baucher - 150 ani fa - ha distrutto il concetto di riunion del lallo caricato sulle anche.

Poso dire una cosa? La dico? Ebbene si... la dico!

Dopo 4 prove di dressage, anche di altissimo livello, me cala la palpebra, se riesco a superar la sonnolenza e ne vedo sette, comincio  a dare chiari segni di insofferenza con violenti conati di vomito et incontenibili manifestationi diarroiche,  a dieci percorsi, do piglio alla violenza... guai - allora - ad esser nei miei paraggi, a 15 - record di resistenza mai raggiunto dal sottoscritto - scatta l'autolesionismo culminante in convintissimi tentativi di suicidio...

Dunque, se non si fosse capito, "odio" i rituaii e le messe cantate del dressaggio, "odio" ancor di più gli ippocriti che odiano la deriva moderna del dressage... viva i gauci, viva i vaccari della maremma maiala, viva  i cowboys rozzi, sporchi, brutti e cattivi,.. EVVIVA i tanti cavallari di ieri e i pochi sopravvissuti di oggi...


Ma guarda che la "riunione",come ho scritto a Poker significa lavorare con le articolazioni posteriori che agiscono come molle e le anche risultano più basse rispetto al garrese,flettendosi le articolazioni alte del posteriore il bacino ruota e i posteriori entrano più sotto la massa ...


Questa è roba attualissima,non solo dei tempi andati,

Se dai un'occhiata al regolamento FEI  e Fise queste cose le trovi...ma se non ti piace il dressage ,allora non lo fare.Ti annoieresti ancora di più che a guardarlo!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2017, 11:19:46 PM
E infatti non lo fo, tantomeno lo guardo!

Il massimo della riunion !

https://www.youtube.com/watch?v=Dov6G67y408

https://www.youtube.com/watch?v=itx7LKVHuUc




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 05, 2017, 11:31:16 PM
Sissi mi hai ispirato un "cambio di frase-firma", parafrasi del "Fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare"

La frase-firma che sintetizza il mio lavoro e le mie difficoltà nel capire quello che guardo in equitazione è:

"Fra il guardare e il vedere c'è di mezzo il sapere"
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2017, 02:00:52 AM
Cercando le tracce di cavallari esotici, guardate cossa ho visto:

https://www.youtube.com/watch?v=Vgtzk3S50Xc

il bravo maniscalco - sembra/è poco più di un bambino -  usa gli stessi sistemi di questi di questi specialisti...

https://www.youtube.com/watch?v=oM54ptNMAq0

o forse sarebbe meglio dire che questi ferrabuoi usano gli stessi sistemi dell'imberbe artigiano...
Titolo: Il lallo? Animala da esibizione!!
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2017, 09:17:29 AM
Ragasse sono senza palabras!!!

https://www.youtube.com/watch?v=5M7fn_BJ9Kc

https://www.youtube.com/watch?v=gsqjARokDW0

Non vi azzardate a dire che questi lalli son fenomeni da baraccone mentre  i lalli de noartri son boni perché "riuniti" che vi do una testata in faccia!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 06, 2017, 09:30:18 AM
comunque, ho fatto una scoperta incredibile.
anche uno che non è mai salito a cavallo può riunire un cavallo.
e può riunirlo anche se è sdomo.
e può riunirlo anche da lontano.
e può tenerlo riunito non solo per una sessione di lavoro, ma PER SEMPRE.

http://cdn.wtvideo.com/images/original/7983.jpg

http://68.media.tumblr.com/b6b60fedea7dcd6ba88e824cd7cdee70/tumblr_inline_nknkum5zjP1svwmmu.png

http://oi20.photobucket.com/albums/b234/AngelBelladonna/conformation5.jpg

http://www.gut-fuechtel.de/images/floriscount/galerie/floriscount-03.jpg


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: AnnaQ - Giugno 06, 2017, 11:03:49 AM
Per non parlare di quando vai al paddock col mangime, lì si che ottieni la massima riunione  :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 06, 2017, 12:34:55 PM
Citazione da: PokerFace - Giugno 06, 2017, 09:30:18 AM
comunque, ho fatto una scoperta incredibile.
anche uno che non è mai salito a cavallo può riunire un cavallo.
e può riunirlo anche se è sdomo.
e può riunirlo anche da lontano.
e può tenerlo riunito non solo per una sessione di lavoro, ma PER SEMPRE.

http://cdn.wtvideo.com/images/original/7983.jpg

http://68.media.tumblr.com/b6b60fedea7dcd6ba88e824cd7cdee70/tumblr_inline_nknkum5zjP1svwmmu.png

http://oi20.photobucket.com/albums/b234/AngelBelladonna/conformation5.jpg

http://www.gut-fuechtel.de/images/floriscount/galerie/floriscount-03.jpg


Certo, per avere una ottima riunione servono certe caratteristicje fisiche (che per brevità non sto ad elencare tutte),in particolar eil cavallo dovrebbe essere "bilanciato"  e proprrzionato fra le varie parti e una confromazione scheletrica dell'anca e della groppa,con caratteristiche peculiari.

Un cavallo costruito in "salita",con bacino più stretto del torace,avrà molte più difficoltà per riunirsi e via dicendo.

infatti per arrivare alla "riunione" bisogna plasmare e costruire la muscolatura del cavallo, è il risultto di una "ginnastica" fisica e mentale e come diceva Giovenale "mens sana in corpore sano",questo sarebbe lo scopo del dressage.

Come esistono persone con fisico e attitudine mentale adatta a raggiungere un fisico atrletico e prestazioni notevoli,così è anche per i cavalli...

Liberi,non montati,possono fare di tutto ,,anche il passage,ma è un altro discorso...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2017, 02:53:51 PM
https://www.youtube.com/watch?v=9hVWIO7BBBg

Ecco la maxima espressione di riunione... un lallo che cammina su due zampe ha raggiunto il massimo caricamento dei posteriori, o no?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 06, 2017, 03:21:54 PM
Dipende, Cammina su due zampe con elasticità? Allora sì. Senza? Allora no.

Ma parlando di riunione: tu suggeriresti o no di provare una posatina? Se sì, è assolutamente necessario aver fatto prima il lungo percorso intermedio? Lo insegneresti prima da terra, o anche direttamente dalla sella?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2017, 07:38:21 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 13, 2015, 02:52:21 PM
Guapo: - AA baio balzano da tre lista in fronte.
Una volta mi aggredì per ammazzarmi, con lui mi sentivo più sicuro quando ero in sella che quando lo lavoravo da terra, faceva delle bellissime capriole naturali, mia figlia ci si divertiva, lo provocava a farle... nessuno gliele aveva insegnate.
Era troppo carico di ormoni, ma veramente bello, lo cedemmo ad un allevatore che fece una buona produzione per 4/5 anni, poi andò al macello: troppo pericoloso.

Tutte voi avete visto come i lalli ballanti pakistani tentino (gli fanno tentare) la posata, una figura che solo Oliveira o qualcuno come lui può tentare.

Allora?

Tutte le arie di squola non son altro che la riproposizione di atteggiamenti naturali del lallo, infatti, i puristi distinguono e rigettano le "arie artificiali" come il passo spagnuolo, dunque, il lallo - senza alcuna preparatione - è in grado di fare: passage, corvette, pallottate, piaffi etc. etc.

La levata si può ottenere: dalla riunione come fa certamente Sissy nelle sue classiche pesades; dai passi indietro, come ho fatto io;  da fermo come fanno i cavallerizzi da circo e i lalli ballanti pakistani... sciegliete!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 06, 2017, 09:23:09 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2017, 07:38:21 PM

La levata si può ottenere: dalla riunione come fa certamente Sissy nelle sue classiche pesades; dai passi indietro, come ho fatto io;  da fermo come fanno i cavallerizzi da circo e i lalli ballanti pakistani... sciegliete!

Passi indietro in piano o stando in una leggera discesa, come da suggerimento vecchio di alcuni secoli?
Titolo: Riuniamoci tutti...
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 07, 2017, 05:55:37 AM
Già, l'aito di terreno "contra pendino".

Ma, la monta del futuro sarà questa:

https://www.youtube.com/watch?v=j-X4j7aUTJQ

questi pelosetti hanno un perfetto canterino naturale, non c'è bisogno di riunire o di rallentare il veloce galoppo che tanto sotto ci fa cagar...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Giugno 07, 2017, 08:01:27 AM
Non è questione di veloce galoppo che ci fa cagare sotto o meno, dipende da quello che uno vuol fare, può essere perfetto per le corse in ippodromo o in un barrage ma se vuoi fare del lavoro in piano lo stesso galoppo semplicemente non serve, anzi è proprio controproducente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 07, 2017, 10:13:16 AM
La nostra cavallerissa maxima, conffessoCi apertamente che al suo primero galope, fu presa da grande " irrefrenabilis cacatio ", altre simil testimonianze vengonCi dai nostri incliti diarii et il fatto è confermato dalle nostre sempre presenti preocupationi ai rallentamenti, a contenimeniti et ai riunionimenti di galope.

Loso loso, noi facciamo il dressage che vuole andature riunite, lente et enfatizzate... ma se il nostro lallo non vuol saperne di anfare al rallentatore  o cambiamo lallo o cambiamo disciplina... specializziamolo nel  barrel, lì il galope glielo dobbiamo velocizzarlo altro che rallentarlo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 07, 2017, 11:53:10 AM
Certo che i cavalli piccolini sono specializzati nel muovere le gambette veloci.... quando ho montato un arabino che meritava il titolo di "pony" mi sembrava di essere su un frullatore; raramente ho sentito quelll'energia.  :horse-smile:

Del tutto diversa la sensazione quando ho montato un purosangue alto e lungozampato; la velocità era maggiore, ma faceva morbidissime falcate "elastiche", magnifica sensazione che non dimenticherò.

Mi manca, fra le mille cose, l'esperienza di un QH di quelli tosti; penso che resterei sospeso in aria dietro il cavallo, dopo un'accelerata di quelle giuste.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Giugno 07, 2017, 12:15:37 PM
Probabile :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 07, 2017, 12:31:47 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 07, 2017, 10:13:16 AM
La nostra cavallerissa maxima, conffessoCi apertamente che al suo primero galope, fu presa da grande " irrefrenabilis cacatio ", altre simil testimonianze vengonCi dai nostri incliti diarii et il fatto è confermato dalle nostre sempre presenti preocupationi ai rallentamenti, a contenimeniti et ai riunionimenti di galope.

Loso loso, noi facciamo il dressage che vuole andature riunite, lente et enfatizzate... ma se il nostro lallo non vuol saperne di anfare al rallentatore  o cambiamo lallo o cambiamo disciplina... specializziamolo nel  barrel, lì il galope glielo dobbiamo velocizzarlo altro che rallentarlo.


La paura del galoppo era una mia "fisima",presto risoltasi,infatti ho acquistato un " puledro galoppino" con cui faccio dei bellissimi e rilassanti galoppi in ogni dove e anche endurance.

Però, è molto meglio ,soprattutto per il cavallo,fare un galoppo cadenzato" che uno "pancia a terra",con il primo lo spreco di energie è minore e il movimento è qualitativamente corretto, nella seconda il dispendio energetico è enorme e "afinalistico".

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 07, 2017, 12:33:26 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 06, 2017, 07:38:21 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 13, 2015, 02:52:21 PM
Guapo: - AA baio balzano da tre lista in fronte.
Una volta mi aggredì per ammazzarmi, con lui mi sentivo più sicuro quando ero in sella che quando lo lavoravo da terra, faceva delle bellissime capriole naturali, mia figlia ci si divertiva, lo provocava a farle... nessuno gliele aveva insegnate.
Era troppo carico di ormoni, ma veramente bello, lo cedemmo ad un allevatore che fece una buona produzione per 4/5 anni, poi andò al macello: troppo pericoloso.

Tutte voi avete visto come i lalli ballanti pakistani tentino (gli fanno tentare) la posata, una figura che solo Oliveira o qualcuno come lui può tentare.

Allora?

Tutte le arie di squola non son altro che la riproposizione di atteggiamenti naturali del lallo, infatti, i puristi distinguono e rigettano le "arie artificiali" come il passo spagnuolo, dunque, il lallo - senza alcuna preparatione - è in grado di fare: passage, corvette, pallottate, piaffi etc. etc.

La levata si può ottenere: dalla riunione come fa certamente Sissy nelle sue classiche pesades; dai passi indietro, come ho fatto io;  da fermo come fanno i cavallerizzi da circo e i lalli ballanti pakistani... sciegliete!



Dico solo che i passi indietro sono un ottimo esercizio di riunione e solo un cavallo che sa riunirsi li fa bene
Titolo: Non era un lallista.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 07, 2017, 02:36:06 PM
https://www.youtube.com/watch?v=U2H8Gs9EKUM

Eviterò qualsiasi commento, non darò spiegazioni alternative, nè confermerò che quel cavallo ha coscienza della morte.
Ci sono dei momenti nei quali il silenzio è d'obbligo-

L'unica cosa che vpglio sottolineare è che il ragazzo che è morto certamente non era un lallista.
Titolo: Preghiera.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 08, 2017, 10:06:10 AM
Agli amici che habbo "Addestrare è semplice", pregoLi di controllieren se il mio amato JDO accenna alla riunion nel suo fondamentale librello.

Di seguro parla del ramenarro, ma mi pare di ricordar che non tratti affatto la riunion, potete verificar?

Tenchiu.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 08, 2017, 10:47:42 AM
Non me ne ricordo il minimo accenno. Forse non ne aveva mai sentito parlare  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 10, 2017, 09:35:55 AM
Ne parla a pagina 31 sotto il titolo "ingaggio".

Riassumendo alla veloce, con la scusa di demolire il concetto di "ingaggio dei posteriori", lo sostituisce di fatto con quello di "fletterli, portando la massa al di sopra di essi".

Ci ritorna poi a pagina 71, nell'ultimo capitolo: "il rinculare". Che è a tutti gli effetti il capitolo dedicato all'abbassamento delle anche, quindi - insieme al capitolo precedente del rilevamento dell'incollatura, parla della riunione, anche se non la nomina esplicitamente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 10, 2017, 12:08:42 PM
Oggi, con Asia, mi sono accorto che le faccio fare anch'io esercizi di riunione: semplicemente facendole fare un bel trottino lento ed equilibrato, o un galoppino carenzato e non "rotolante in avanti", in discesa. Porta i posteriori sotto  la massa, flette le anche, carica il peso sui posteriori; dovremmo esserci (come ginnastica, non come addestramento; perchè fa tutto da sola a redini lunghe)

Sarebbe bello associare al lavoro in piano del lavoro "non in piano": ma l'aiuto di terreno facilita troppo le cose, che invece devono sempre essere più difficili possibile (es: è facile esercitarsi a "mettersi insieme" a un cavallo proseguendo dritti su un sentiero per alcuni chilometri, molto più difficile farlo in rettangolo, dove il lavoro, per il cavallo è abbastanza insensato e illogico: quindi è più difficile: quindi si fa usualmente così).

Ma in campagna, lontano dal pubblico, come si fa a fare "bella figura"?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 10, 2017, 12:44:29 PM
Citazione da: alex - Giugno 10, 2017, 12:08:42 PM
Oggi, con Asia, mi sono accorto che le faccio fare anch'io esercizi di riunione: semplicemente facendole fare un bel trottino lento ed equilibrato, o un galoppino carenzato e non "rotolante in avanti", in discesa. Porta i posteriori sotto  la massa, flette le anche, carica il peso sui posteriori; dovremmo esserci (come ginnastica, non come addestramento; perchè fa tutto da sola a redini lunghe)

Sarebbe bello associare al lavoro in piano del lavoro "non in piano": ma l'aiuto di terreno facilita troppo le cose, che invece devono sempre essere più difficili possibile (es: è facile esercitarsi a "mettersi insieme" a un cavallo proseguendo dritti su un sentiero per alcuni chilometri, molto più difficile farlo in rettangolo, dove il lavoro, per il cavallo è abbastanza insensato e illogico: quindi è più difficile: quindi si fa usualmente così).

Ma in campagna, lontano dal pubblico, come si fa a fare "bella figura"?

Parlo della mia esperienza.Noi  alterniamo lavoro in  rettangolo a quello fuori  sistematicamente,
E servono entrambi.
Il rettangolo  serve per determinati esercizi di precisione,geometrici,la campagna  é un tipo di "rilassamento"dove si può  testare quanto appreso,e assodare alcune cose .

La "bella figura"la puoi fare anche lì, nel.cross country o nell'endurance,dove arrivano alla fine,in condizioni migliori,cavalli ben  dressati.


Poi si può  fare tutto "fine a sé stesso" senza spettatori,io  gioco quando una cosa mi riesce bene,pubblico a parte!
A parte questo

i terreni con dislivello aiutano senz'altro a far lavorare meglio i posteriori
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 10, 2017, 10:21:56 PM
Citazione da: max - Giugno 10, 2017, 09:35:55 AM
Ne parla a pagina 31 sotto il titolo "ingaggio".

Riassumendo alla veloce, con la scusa di demolire il concetto di "ingaggio dei posteriori", lo sostituisce di fatto con quello di "fletterli, portando la massa al di sopra di essi".

Ci ritorna poi a pagina 71, nell'ultimo capitolo: "il rinculare". Che è a tutti gli effetti il capitolo dedicato all'abbassamento delle anche, quindi - insieme al capitolo precedente del rilevamento dell'incollatura, parla della riunione, anche se non la nomina esplicitamente.

Mi fido ciecamente di Max, che conferma che JDO aveva capito che i lalli - se necessario -  si riuniscono come e quando vogliono... cossa c'è di più riunito di un lallo che affronta un muro di 2 metri? Solo un gatto che balza in alto per acchiappar un augello al volo.

Solo nella cultura occidentale e solo in uno strettissima nicchia dell'equitazione si è teorizzata la riunione che - al di fuori di poche figure di alta squola - non serva ad una beatissima minchia.

L'Hotte prima e Caprilli poi, vietarono esplicitamente pieghi e riunioni per il combattimento a lallo, dirò di plus, lavorare in campagna, fare lunghe distanza collo lallo riunito - oltre che impiegar il doppio del tempo - scassa meravigliosamente bene anche  i lalli più forti... non ci credete?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 10, 2017, 11:04:13 PM
 e certo! lavorare in "riunione" è faticoso e va fatto per poco tempo,è l'arrivare a sapersi riunirequando richiesto che caratterizza il completo "ginnasticamento" del cavallo.

Un cavallo che ha imparato a riunirsi (o è sulla strada giusta), sarà allenato più di un cavallo che non ha le capacità per farlo,sopporterà meglio lo sforzo,il coprire lunghe distanze  ecc..

E' come un atleta al massimo della sua preparazione fisica,non deve certo fare esercizi di ginnastica continuamente, ma al momento che dovrà impegnare il suo fisico in qualcosa ,lo potrà fare senza problemi.


La riunione non è uno "stato" fisico,ma il raggiungimento di uno sviluppo muscolare (e anche psichico) tale da predisporre al meglio il cavallo al lavoro, solo chi si sa riunire sa fare delle andature allungate, è la capacità di "flettersi ed estendersi" che comporta l'addestramento.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 10, 2017, 11:19:30 PM
Citazione da: sissy - Giugno 10, 2017, 11:04:13 PM
La riunione non è uno "stato" fisico,ma il raggiungimento di uno sviluppo muscolare (e anche psichico) tale da predisporre al meglio il cavallo al lavoro, solo chi si sa riunire sa fare delle andature allungate, è la capacità di "flettersi ed estendersi" che comporta l'addestramento.

Se questo è vero, allora dovrebbe esserci la controprova: i cavalli da endurance che vincono devono aver fatto specifici esercizi per la riunione, altrimenti non vincerebbero.
C'è qualche vero esperto di endurance in ascolto?

Pwerò. se risultasse falso, sei disponibile sissy a cambiare idea....?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 11, 2017, 06:49:05 AM
Puttanete, magne puttanete, il bello è che anco io credevop alle stranzate che dicie Sissy, fino a poco tempo fa.

Prima l'equitazione "brutta" di JDO poi i miei amici gauci mi hanno confermato che la riunion serve soltanto a fare particolari movimenti in un particolar modo per esibizione, per fare "accademia" ,

La riunion sta all'equitation come lo stare sulle punte delle ballerine classiche sta al ballo.

Si può avere un ottimo lallo senza mai averlo riunito, così come si può danzar in maniera "divina" senza aver mai indossato tutu o conchiglia per testiculi...

https://www.youtube.com/watch?v=Vlvp8PUnC2Y

https://www.youtube.com/watch?v=1OSdE69AmHE

La scielta della tammurriata non è casuale... chiedeteVi il pereché?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 11, 2017, 07:38:14 AM
S. Paolo sulla via di Damasco: incredibile. Bene; ma prima di entusiasmarmi troppo per la conferma di un mio vecchissimo dubbio, mi domando; com'è possibile che tanti, tantissimi autori, istruttori, cavalieri se la siano bevita per alcuni saecula saeculorum?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 11, 2017, 12:06:24 PM
Perché non si riesce a capire una cosa :

La riunione è una condizione in cui il cavallo ha raggiunto uno sviluppo "muscolare simmetrico" tale dda poter eseguire "senza danneggiarsi" vari movimenti,anche i più  complicati,con in groppa il cavaliere.

Esempio,durante il lavoro in campagna il cavallo doveva passare da una situazione "tranquilla",facilmente ottenibile,tipo un trotto di lavoro,ad un galoppo allungato e poi alt;
Oppure da una galoppo allungato ad un alt
e  appoggiata per aprire un cancello e poi di nuovo galoppo allungato e poi riunito...

e via dicendo.Se il cavallo non era stato "ginnasticato"in modo tale da avere una struttura muscolare adeguata e un addestramento psichico adeguato,non solo avrebbe fatto maldestramente queste cose,ma si sarebbe procurato qualche danno immediato e a lungo andare,perseverando la carenza di addestramento globale, si sarebbe lesionato le articolazioni posteriori e la schiena di sicuro...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Giugno 11, 2017, 12:12:30 PM
Sara'. Ma personalmente i cavalli che ho visto sani passati i 25 non avevano mai fatto " ginnastica" . mai. Alcuni avevano pure un " solo galoppo ".
Cavalli " ginnasticati" che passino i 25 dritti al momento non ne ho visti. Ma mi piacerebbe
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 11, 2017, 12:55:25 PM
Dipende da che tipo di "ginnastica" hanno fatto! Si possono fare tanti movimenti fatti male,anche Piaffe, e Appoggiate ,se è per questo..ma ripartiamo da questo punto:

La Riunione è il vertice dell'addestramento,ma fra questa e l'inizio dell'addestramento corretto c'è tanto tanto lavoro ; non è detto che tutti i cavalli debbano arrivare a riunirsi perfettamente,ma è giusto che tutti i cavalli siano avviati nella giusta direzione,che detta in due parole consiste nel far lavorare correttamente la schiena e di conseguenza i posteriori e il tutto parte dalla cessione della ganascia.

Dipende poi l'impiego a cui sarà destinato il cavallo.


Prendiamo l'Endurance che io saltuariamente pratico anche a livello agonistico, per fare  Endurance non è richiesta  come conditio sine qua non una riunione perfetta,ma in "nuce" sì,cioè se il cavallo lavora bene con la schiena, avrà potenzialment emeno problemi di un altro che lavora con la schiena rovesciata...

Logicamente nell'endurance non sono richiesti movimenti impegnativi.


riprendendo il discorso di Bubba, la ginnastica del cavallo a livello base è  composta(sempre fatta bene,con i criteri giusti) da:

circoli , serpentine, volte, mezzevolte entrata negli angoli fatta bene!,transizioni.


Questa è la ginnastica basilare, poi entrano in gioco i "passi indietro" e i cosiddetti "lavori su due piste".

Da noi i cavalli che fanno Endurance fanno anche Dressage  e Monta da Lavoro, l'ultima gara fatta è stata vinta un nostro cavallo (tra l'altro riabilitato) di ventiquattro anni o su di lì.
Era una 30 km,ma arrivato prima di tanti "giovanotti".










Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Giugno 11, 2017, 01:30:24 PM
Ma tu ne hai conosciuti di cavalli " ginnasticati" dritti dopo i 25? Io neanche dopo i 20.
Mi piacerebbe, ma ancora non ne ho conosciuti. Allargo la richiesta a tutti: i cavalli che sono arrivati sani alla vecchiaia erano ginnasticati?
Per quel che ho visto io sono arrivati integri i più ignoranti. E non in mano a geni dell' equitazione, a dirla tutta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 11, 2017, 02:21:33 PM
Attenzione, non ho mica detto nelle accademie la riunion non serve, anzi...

éerò. oggi c'è la moda del ritorno al classico, e tutte noi ci siam messe le scarpette a punta e il tutù, che in campo equestre vuol dire; pieghi e riunioni e leggierezza e aggroppamento in altre parole un tremenda rottura di ovaie per le nostre lalle, .

Se chiedessi alla carampanica Sissy di fare "Gisele", mi darebbe del matto, mentre - per lei - è normal scassare i cabasisi a quella poera bestia a fargli fare pieghi e riunion. che però non servono affatto a far ginnastica ma ad abituare il lallo ad esercitii particolari che gli chiediamo, infatti:


Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2017, 10:23:01 AM
Il mio lallo ha vent'anni ed è navicolitico, poco tempo fa lo feci sferrare (contro il parer del maniscalco) per meglio somministrargli un prodotto antitarlo.
Senza ferri il lallo ebbe difficoltà a deambular tanto che non camminava più, dopo due semane gli feci rimettere i suoi  ferri particolari, subito il lallo si riprese ma - per motivi personali sono stato fuori paese - peretanto, per una diecina di giorni, l'ho affidato al mio socio et il lallo è stato nella scatola tutto quel tempo, dunque, tra sferratura e socio il lallo è stato fermo quasi un mese.

Ritornato, mi proposi di farlo sgranchire un pò alla longia: ebbene, appena il Caimano ha capito che ci si muoveva, è partito come una scheggia saltando. scalciando e scorreggiando et lanciando gridolini di giuoia...

Ho cercato di rallentarlo dandogli il "cambio", risultato:  bei cambi alla gaucio e via di nuevo... al ché mi son detto: vediam dove vuol arrivar.

Avrà fatto almeno 60 giri panza a terra, dopo di ché - sbuffante - mi si è avvicinato a cercar delicatessen, sto fatto è avvenuto circa una semana fa et si collega a quanto sopra: vuoi veder che hanno ragione i gauci,  i lalli non si devono riscaldare?

Già, stranamente, il grande erbivoro per sfruggire i predatori, scappa a  razzo mica dicie: signori licaoni - aspettate un cicinin, faccio un pò di streccing, un pochin di allenamento per  riscaldarmi e poi partiamo per una bella corsetta di una diecina di km..
.

Lascio la parola agli sci sci scienziati, anzi alla sci scienziata maxima Sissy: come la mettiamo? I lalli non fanno ginnastica, non fano pieghi e riunion eppure se necessario fanno tutte le figure di alta squola per salvar la pelliccia, ono?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 11, 2017, 04:22:47 PM
Citazione da: Bubba - Giugno 11, 2017, 01:30:24 PM
Ma tu ne hai conosciuti di cavalli " ginnasticati" dritti dopo i 25? Io neanche dopo i 20.
Mi piacerebbe, ma ancora non ne ho conosciuti. Allargo la richiesta a tutti: i cavalli che sono arrivati sani alla vecchiaia erano ginnasticati?
Per quel che ho visto io sono arrivati integri i più ignoranti. E non in mano a geni dell' equitazione, a dirla tutta.


Forse nel post sopra non mi sono spiegata a bene, i cavalli "ginnasticati" sono anche quelli che fanno i circoli di venti metri o transizioni passo/trotto alt/passo fatte bene.


Tutto è relativo, se devo impiegare un cavallo per far passeggiate o per fare due giri del rettangolo o un paio di salti va benissimo fargli fare  come ginnastica anche quanto detto sopra, basta che lavori con la schiena decontrtta in definitiva...


se ci voglio fare dressage allora il mio percorso  addestrativo tenderà a raggiungere la riunione e non è detto che ci riesca completamente, se voglio farci Alta Scuola,allora dovrò raggiungerla...


Io personalmente non "rompo le scatole al cavallo",non più di quanto si faccia comunemente, ci lavoro cercando di progredire nell'addestramento,ma non siamo certo al livello della Riunione intesa come apice dell'addestramento,anzi, penso di essere a metà scala e a volte torno indietro.

Non ho fretta per nessun motivo e sono disposta a "regredire" nel lavoro quando mi accorgo che qualcosa non va,l'importante è non fare cose sbagliate, forzate, che creino danno!

L'importante è lavorare in "decontrazione" ,poi la Riunione rimane il punto a cui tendere...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 11, 2017, 04:23:57 PM
 da noi ci sono molti cavalli attempati che vanno dritti e quando non ci vanno più stanno al pascolo,in pensione,a far compagnia agli altri in lavoro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 11, 2017, 05:07:39 PM
Questa "riunione" è diventata una cosa indefinita che si è trasformata in "elasticità", poi in "decontrazione", eccetera.

La mia idea è molto ma molto più semplice. L'idea è che il cavallo, non appena ha fatto l'abitudine allo "spaventoso predatore" collocato sulla sua schiena, trova quanto prima la posizione più adatta a muoversi con il fardello sulla schiena, quanto più è lasciato in pace a fare il suo lavoro - camminare. Non ha bisogno di alcun aiuto per farlo, anzi: ogni aiuto, soprattutto di mano, è controproducente; non è un bene, è un "male necessario" (tocca guidarlo, 'sto cavallo, tocca dargli una direzione e convincerlo a seguirla...) ed essendo tale occorre farne un uso estremamente ridotto. Se si può evitare del tutto meglio.

Conclusione: la mano è il principale ostacolo che il cavallo trova nei suoi tentativi di reggere il peso comodamente e di ritrovare il proprio equilibrio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 11, 2017, 05:13:46 PM
Sapete quali sono le creature più "crudeli" in natura?
Quelle che hanno escogitato i sistemi di cattura e uccision delle prede così truculenti da superare i peggior incubi nati dalla fantasia di Edgar Alan Poe?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 11, 2017, 05:34:44 PM
Nel mondo degli invertebrati (insetti, aracnidi) mi vengono in mente varie cosette. Ora, sei padrone e signore di questo topico, e puoi farne ciò che vuoi; ma non c'era un altro topico dedicato (Capre assassine)? Non sarebbe meglio che gli appassionati all'argomento si ritrovassero là, e possibilmente: là stessero?

Ovviamente, mi riservo, detto questo, di avvalermi della facoltà di non rispondere.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 12, 2017, 07:01:11 AM
Tornando al topico (si fa per dire...): in breve, l'"illuminazione tardiva" di Mazzucchelli, sulla base della quale egli rinnega gran parte di quello che avevamo scritto molti Maestri e lui stesso, mi pare sia la seguente:
* i posteriori sono fatti per spingere, gli anteriori per reggere peso;
* ogni tentativo di spostare peso sui posteriori crea resistenza del cavallo e difficoltà perchè è una forzatura della sua costituzione;
* bisogna alleggerire moltissimo  le azioni della mano (occorre applicare sistematicamente il "temperamento della mano").

Sempre che abbia capito Mazzucchelli e De Martinis, mi pare che fra le due "illuminazioni" vi sia una parentela.

In un post recente MIlla riferisce di un problema risoltosi istantaneamente con il solo "temperamento della mano"; quanti altri l'hanno scoperto?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 12, 2017, 10:31:41 AM
Non cognosco bene Mazzucca, di cierto, Dupaty de Clam si avvicinò,  molto prima, sci sci scientificamente  - scomodando Newton -  alle banalità di mazzucca et alle conclusioni di Baucher ultima maniera  (che molto ha rubacchiato da Dupaty)  che trovano la loro più semplicie e chiara espositione in un librello di Rul, suo aglievo diretto:


(http://communaute-tradition-equestre-francaise.org/images/technique/dupaty_de_clam-la_science_et_l_art_de_lequitation-1776_0288.jpg)

Pee noi che padroneggiamo il francese trombonico di Raabe, sarà un giuoco leggere questa paginetta,  così - forse -  capiremo come cretine siamo:

http://communaute-tradition-equestre-francaise.org/theorie-de-l-equitation-francaise

Per poker, che di francese non capisce una minchia, traduco questo bel finalino:

Tutta la bellezza e il dramma dell'equitazione accademica sta nel fatto di voler cercare di dominare completamente il lallo dandogli - però - l'illusione che lui agisca da solo.
Questo trasferimento allo lallo dell'arbitrio che il cavaliere fa nel cavalcarlo, lega l'equitazione ai miti umani più profondi, e merita di esser chiarito.



Manco so dov'è il topico "la capre assassine, che comunque, sarà letto da pochi aficionados, mentre, la "Parola Contraria" è letta da milla persona...

Riguardo i comportamenti "disumani", certo gli insetti, proprio perché così lontani da noi, non vanno per il sottile:
Alcuni li insetti, come certe vespe, hanno la simpatica abitudine di catturare un ragno, lo paralizzano tagliando dei legamenti di centri nervosi, e gli infilano nella panza il loro uovo, che diventato larva, si nutrirà dell'ospite - che resta vivo -  fino al suo sviluppo completo.
Ma ci sono altre creature che battono i lieti lepidotteri in quanto a crudeli comportamenti predatori...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 12, 2017, 11:10:35 AM
A "capre assassine" partecipasti: http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=5629.msg157190#msg157190
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 12, 2017, 11:14:03 AM
Ora stai a vedere che i preparatori/addestratori che nei secoli si sbattono per individuare le tecniche migliori sono tutti imbecilli e che hanno ragione i caprillisti. Ora mi diventa caprillista anche Raffaele. E' evidente che pieghi e lavoro in piano sono inutili, difatti tutte le squadre che van sul podio assolutamente non ne fanno uso. Han sempre vinto gli italiani infatti, che notoriamente di maneggio non ne fanno e quando lo fanno lo fanno male.

La riunione è conseguenza di un addestramento fatto bene in cui si curano le tre andature naturali. Baucher ai suoi corsi si interessava unicamente delle tre andature naturali.

Chi si mette a disquisire del ramener, dell'outrè, del camoscio sul picco dei pieghi e compagnia in maniera isolata, non ha capito una beata. Questi non sono altro che attrezzi da usarsi secondo necessità per andare a compensare mancanze di questo o quel cavallo.

Non è che c'è un giorno che ti svegli e dici "oh beh oggi lavoro la riunione" e vai dal cavallo e via di pieghi e camosci sul picco. Se fai così, che decidi di metterti a provare una pesade o un piaffo senza saperlo collegare, "sfumare" con tutto il resto, senza aver capito che pesade e piaffo nascono quasi da soli cercando di migliorare le andature naturali, per forza che finisci col credere che la riunione sia una cosa a se' ed inutile... proprio perché è esattamente questo che fai e che ottieni! Esercizi scollegati ed inutili.

Se non ne capite dite "cavolo evidentemente non ne so abbastanza" ma cercare di dimostrare che sia inutile prendendo questo o quell'autore che si sono posti (anche giustamente) dei dubbi, contro secoli e secoli di gente che non molla e ci prova, non è mica possibile siano tutti scemi......

Da anni ripeto questa cosa: piaffer e piroette e compagnia sono la dimostrazione, il biglietto da visita, la punta dell'iceberg di tizio o caio. Saperle fare significa quantomeno che qualcosa si è capito o comunque dà modo di giudicare l'operato perché verranno eseguite a seconda di cosa si è fatto e capito prima. Sono fatte male? Da tizio non ci vado. Sono fatte bene? Beh magari vado a sentire cosa ha da dire... Oltre che piaffare dimostra anche di saper saltare? Meglio. Piaffa e salta sia con un iberico che con un purosangue? Ancora meglio.

JDO salta, ma non piaffa... difatti è incompleto, difatti lascia a desiderare su molte cose. Idem tanti altri che fanno una cosa ma non l'altra. Le monte da lavoro idem si concentrano su quello che a loro serve e tralasciano il superfluo.

Non vi frega di avere un cavallo-atleta perché fate modeste passeggiate e se il cavallo che vi porta è tutto storto manco ve ne accorgete? Va bene, sono il primo a dire che va bene. Ma è evidente che ad un livello più alto c'è gente che vuole cavalli-atleti ed ha bisogno di conoscere certe tecniche che hanno a che vedere con la riunione, anche se poi magari non staranno mai a curare il piaffer... ma transizioni di qualità servono come il pane e praticamente è la stessa cosa che piaffare. Un piaffo è solo masturbarsi con le transizioni, ma il "quid" di base è lo stesso e bisognerebbe, seeeempre se interessa il cavallo-atleta, conoscerlo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 12, 2017, 11:54:10 AM
Guarda che Raffaele mica dice che l'alta equitazione non esiste o si basa su principi sbagliati. Dice solo che i principi dell'alta equitazione non servono in molti casi, per fare "molte equitazioni".

Da parte mia il concetto è semplice: preferirei che mi fosse stata insegnata bene la bassa equitazione, piuttosto che male quella alta. Prima il necessario, poi il superfluo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 12, 2017, 02:49:34 PM
Infatti, i miei amici gauci piroettano e riuniscono i loro lalli assolutamente "disuniti" che all'atto pratico fanno un "culo così" ai riunitissimi lalli d'accademia.
Siccome. a parte Sissy, nessuna di noi  vuol raggiungere le vette dell'equitation accademica... manco Karl ci riescie, riuniere i lalli per un addestramento "normale" non solo non è utile ma controproducente, ecco perché L'Hotte lo proibì e Caprilli lo escluse alla priora dal'addestramento del lallo da sella.

Infatti:

Un élève de Baucher, Louis Rul, publie en 1870 un petit opuscule de 34 pages, Progression méthodique du dressage en simple filet de tous les chevaux de la cavalerie. Considérant que le mutisme des chevaux provient de la roideur de l'encolure dont il faut égaliser l'extension afi n de rendre le cheval droit d'épaules et de hanches tout en rétablissant ses aplombs, il dresse son cheval à partir de lignes droites parcourues sur la largeur du manège et terminées par des quarts de pirouettes, d'abord renversées, puis ordinaires. Cela n'exclut pas ensuite le travail de deux pistes également décomposé. Rul prépare chaque exercice par la disposition des hanches ou des épaules du côté opposé au mouvement prévu. Par exemple, la pirouette ordinaire de gauche à droite sera précédée du déplacement des hanches d'un pas de droite à gauche et la pirouette renversée de gauche à droite par celui des épaules d'un pas de droite à gauche .

Addirittura:

Dans le prolongement cette logique, Étienne Beudant écrit en 1923 dans Extérieur et Haute École qu'il considère l'épaule en dedans et les divers appuyers comme de simples divertissements, souvent dangereux et qu'en conséquence il ne cesse de s'efforcer d'avoir son cheval le plus possible droit de hanches et d'épaules. Pour tout lui apprendre, « il suffi t de l'habituer à se porter en avant sous l'action des jambes, tout en restant léger à la main. Il répond alors de suite, si on ne le gêne pas, à toute demande bien faite ». Il proclame l'inutilité des assouplissements dans Dressage du cheval de selle de 1928, estimant que les pas de côté n'ont d'utilité pour le cavalier militaire que de se placer dans le rang.

Ora, sentir dire al "cavallerizzo mirabolante" che le spalle in dentro e le appoggiate sono dei semplici divertimenti a volte perfino dannosi, e non servono ad una beata minchia nell'addestramento del lallo da sella è sorprendente ma non troppo se si vedono all'opera i lalli dei miei amici gauci...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 12, 2017, 02:50:29 PM
Citazione da: max - Giugno 12, 2017, 11:14:03 AM
Ora stai a vedere che i preparatori/addestratori che nei secoli si sbattono per individuare le tecniche migliori sono tutti imbecilli e che hanno ragione i caprillisti. Ora mi diventa caprillista anche Raffaele. E' evidente che pieghi e lavoro in piano sono inutili, difatti tutte le squadre che van sul podio assolutamente non ne fanno uso. Han sempre vinto gli italiani infatti, che notoriamente di maneggio non ne fanno e quando lo fanno lo fanno male.

La riunione è conseguenza di un addestramento fatto bene in cui si curano le tre andature naturali. Baucher ai suoi corsi si interessava unicamente delle tre andature naturali.

Chi si mette a disquisire del ramener, dell'outrè, del camoscio sul picco dei pieghi e compagnia in maniera isolata, non ha capito una beata. Questi non sono altro che attrezzi da usarsi secondo necessità per andare a compensare mancanze di questo o quel cavallo.

Non è che c'è un giorno che ti svegli e dici "oh beh oggi lavoro la riunione" e vai dal cavallo e via di pieghi e camosci sul picco. Se fai così, che decidi di metterti a provare una pesade o un piaffo senza saperlo collegare, "sfumare" con tutto il resto, senza aver capito che pesade e piaffo nascono quasi da soli cercando di migliorare le andature naturali, per forza che finisci col credere che la riunione sia una cosa a se' ed inutile... proprio perché è esattamente questo che fai e che ottieni! Esercizi scollegati ed inutili.

Se non ne capite dite "cavolo evidentemente non ne so abbastanza" ma cercare di dimostrare che sia inutile prendendo questo o quell'autore che si sono posti (anche giustamente) dei dubbi, contro secoli e secoli di gente che non molla e ci prova, non è mica possibile siano tutti scemi......

Da anni ripeto questa cosa: piaffer e piroette e compagnia sono la dimostrazione, il biglietto da visita, la punta dell'iceberg di tizio o caio. Saperle fare significa quantomeno che qualcosa si è capito o comunque dà modo di giudicare l'operato perché verranno eseguite a seconda di cosa si è fatto e capito prima. Sono fatte male? Da tizio non ci vado. Sono fatte bene? Beh magari vado a sentire cosa ha da dire... Oltre che piaffare dimostra anche di saper saltare? Meglio. Piaffa e salta sia con un iberico che con un purosangue? Ancora meglio.

JDO salta, ma non piaffa... difatti è incompleto, difatti lascia a desiderare su molte cose. Idem tanti altri che fanno una cosa ma non l'altra. Le monte da lavoro idem si concentrano su quello che a loro serve e tralasciano il superfluo.

Non vi frega di avere un cavallo-atleta perché fate modeste passeggiate e se il cavallo che vi porta è tutto storto manco ve ne accorgete? Va bene, sono il primo a dire che va bene. Ma è evidente che ad un livello più alto c'è gente che vuole cavalli-atleti ed ha bisogno di conoscere certe tecniche che hanno a che vedere con la riunione, anche se poi magari non staranno mai a curare il piaffer... ma transizioni di qualità servono come il pane e praticamente è la stessa cosa che piaffare. Un piaffo è solo masturbarsi con le transizioni, ma il "quid" di base è lo stesso e bisognerebbe, seeeempre se interessa il cavallo-atleta, conoscerlo.


Approvo completamente!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 12, 2017, 03:01:56 PM
io più che parlare di riunione direi che tutti possiamo accontentarci del cavallo che fa le cose in equilibrio.
quindi che sta sui suoi piedi, che è leggero da montare, che è maneggevole e che risponde immediatamente agli aiuti.
poi, alcuni cavalli per arrivare lì li devi ammazzare di lavoro in piano.
altri hanno una conformazione favorevole e ti facilitano il compito tanto da non aver bisogno di nulla.
altri ancora una via di mezzo.

certamente se un cavallo è ok lo senti nella mano e nella gamba e sotto il sedere.
una volta che hai le spalle davanti alla anche, il cavallo leggero davanti, col motore acceso, disponibile negli aiuti... basta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 12, 2017, 03:14:51 PM
  ribadisco:non voglio raggiungere nessuna vetta, però fare un percorso corretto si! sia che mi fermi a metà o prosegua oltre,non voglio certo riunire per forza il cavallo,forse non si è capito ancora una cosa: la riunione viene da sè quando  si è fatto in precedenza un lavoro corretto!

La Riunione è la summa delle varie tappe dell'addestramento: calmo,avanti e dritto.

In un post precedente Alex ha scritto"ora la riunione è diventata elasticità e decontrazione" e io rispondo:"certo!"

E' un divenire che passa per queste caratteristiche e le ha in sè.Potremmo dire che l'embrione della riunione è la decontrazione da cui deriva l'elasticità delle andature ecc...


Riguardo al modo di arrivare alla Riunione,fattivamente,come azioni  in teoria si potrebbe anche non far niente,se il cavallo accettase l'imboccatura,gli aiuti del cavaliere  e il cavaliere stesso,senza dover intervenire,allora basterebbe salire in sella e via; purtroppo spesso non è così e servono dellecorrezioni per arrivare a tanto.


I vari esercizi come spalla indentro,appoggiate, groppa in dentro e groppa in fuori sono esercizi che se fattimale
risultano estremamente dannosi,se fatti bene e per poco tempo,continuativamente parlando sono esercizi.

E' come se l'uomo facesse ginnastica correttiva per ore, sarebbe dannoso e inappropriato,così per il cavallo, in definitiva quello che facciamo  aspirando alla riunione è quello di correggere la naturale asimmetria,rendendolodestro,da cui addestramento.


Se un cavaliere vuol fermarsi alla "bassa scuola" (che poi non significa  infima),deve comunque avere dei presupposti nella propria cavalcatura,ad esempio,è inutile che io monti un cavallo teso,con la schiena rovesciata e la bocca serrata, a parte il lavorarci male , il cavallo si danneggia molto probabilment ein breve tempo.

lavorare con un cavallo in "opposizione" anche per farci tre metri di passo diventa un incubo!

Fare un paio di chilometri al galoppo con un cavallo decontratto,che si appoggia tranquillamente sull'imboccatura e ha andature morbide,elastiche e tutt'altra storia!Anche se voglio farci solo passeggiate ,averlo in una condizione di "pro-riunione" è ben diverso che averlo teso come una corda di violino!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 12, 2017, 03:45:21 PM
si ma sissy, ma leggi?
è proprio questo il punto.
tu dici che un conto è fare questo e quello col cavallo "riunito" (si si in diversi step bla bla) e un conto (terribile) è montare un cavallo teso, contratto, ribaltato ecc.

quello che dice alex è: sei proprio sicura che o il cavallo è lavorato "in riunione" oppure è per forza di cose teso, contratto, ribaltato ecc?
è veramente così?  o si può avere un cavallo fantastico da montare, maneggevole e meraviglioso anche senza lavorare la riunione e gli eserCiCCi prodromici?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 12, 2017, 05:36:02 PM
Citazione da: PokerFace - Giugno 12, 2017, 03:01:56 PM
io più che parlare di riunione direi che tutti possiamo accontentarci del cavallo che fa le cose in equilibrio.
quindi che sta sui suoi piedi, che è leggero da montare, che è maneggevole e che risponde immediatamente agli aiuti.
poi, alcuni cavalli per arrivare lì li devi ammazzare di lavoro in piano.
altri hanno una conformazione favorevole e ti facilitano il compito tanto da non aver bisogno di nulla.
altri ancora una via di mezzo.

certamente se un cavallo è ok lo senti nella mano e nella gamba e sotto il sedere.
una volta che hai le spalle davanti alla anche, il cavallo leggero davanti, col motore acceso, disponibile negli aiuti... basta.


Qua dentro l'unico che capisce mi sembra Poker. Forse perché è un altro con esperienza su tanti cavalli diversi.

Un cavallo che conosce almeno una CERTA riunione -non temo smentite- è SEMPRE più piacevole e fa le cose più sciolto di uno che non la conosce. Il problema è il cavaliere... che deve conoscerla anche lui.

E' tipico di un principiante che monta su un cavallo già avanti nell'addestramento, smontare dicendo che il cavallo è rigido e pieno di problemi, fino a che monta l'addestratore che gli dimostra quanto si sbagliasse.

Cosa voglio dire? Che il cavallo non può certamente mettere in pratica un livello maggiore di quello del cavaliere... e i discorsi che si fanno seguono la stessa logica. Potete parlare di riunione fino a domani ma se non la praticate i vostri restano discorsi teologici.

Quella dei gauchi è riunione! E' gente in gamba e (a parte i video peggiori) io vedo semplicemente le stesse cose che farebbe un cavallerizzo solo messe in opera in modo più rozzo. Un po' troppo praticoni insomma ma se si vogliono certi risultati bisogna fare certe azioni.

Quindi, casomai... qua la discussione, anziché riunione si o no, dovrebbe vertere su quanto valga la pena perdersi in formalismi oppure andare direttamente alla sostanza.

Fino ad un certo punto è necessario stare attenti ai dettagli, fare azioni ragionate, stare belli impostati, non lasciarsi andare all'empirismo, seguire regole, studiare. Se poi però si passa il limite in cui la forma prevarica sulla sostanza allora no, altrimenti per forza che il primo cavallaro con un po' di manico fa mangiare la polvere al miglior karlista e la frittata è fatta: ecco che si ricomincia a dire che la riunione è inutile solo per quanto viene appesantita di inutili formalismi e sensi di colpa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 12, 2017, 05:39:05 PM
Citazione da: sissy - Giugno 12, 2017, 03:14:51 PM
Fare un paio di chilometri al galoppo con un cavallo decontratto,che si appoggia tranquillamente sull'imboccatura e ha andature morbide,elastiche e tutt'altra storia!Anche se voglio farci solo passeggiate ,averlo in una condizione di "pro-riunione" è ben diverso che averlo teso come una corda di violino!
Non serve nemmeno che "si appoggi tranquillamente sull'imboccatura", anzi: non serve nemmeno l'imboccatura. Basta che sia decontratto (ossia calmo) e che abbia andature morbide e elastiche (ossia sia in avanti), il che si ottiene soprattutto quando non gli si rompono continuamente gli zebedei. 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 12, 2017, 06:33:44 PM
Ragasse è evidente che non avete letto il linco che vi ho proposto  ma nemmeno quanto riportato in francese, traducco:

Un aglievo di Baucher. Gigino Rul, pubblicò - nel 1870 - un opuscoletto di 34 pagine: Progressione metodica dell'addestramento di tutti i cavalli dell'esercito con il semplice filetto.
Considera che il mutismo dei lalli dipenda dalla rigidità dell'incollatura, per cui bisogna regolarizzarne la distensione allo scopo di di render il lallo equilibrato tra avantreno e retrotreno e sugli appiombi, inizia ad addestrare i suoi lalli cominciando a percorrere il maneggio dal suo lato corto finendo il percorso con dei quarti di piroette prima rovesciate e poi normali.
Questo non esclude in seguito un lavoro su due piste scomposto alla stessa maniera.
Rul prepara ogni esercizio col piazzamento delle anche o delle spalle, dalla parte opposta al movimento previsto.
Ad esempio, la piroetta ordinaria da sx a dx sarà preceduta dal piazzamento delle anche con un passo da dx a sx e la piroetta inversa da sx a dx da quello delle spalle con un passo da dx a sx.

Proseguendo in questa logica, Étienne Beudant scrive nel 1923 nel suo trattato : Extérieur et Haute École che considera le spalle in dentro e i diversi tipi di appoggiate dei semplici "divertimenti" , spesso dannosi;  di conseguenza non smette di tentare di avere il lallo il più possibile dritto di spalle e anche.
Per ottenere ciò, basta abituarlo ad andare prontamente in avanti al comando delle gambe restando - però -  leggiero alla mano.
Allora, il lallo risponderà tranquillamente a tutte le richieste ben fatte, basta non rompergli troppo i cabasisi.
Nel suo Dressage du cheval de selle de 1928 proclama urni et orbi l'inutilità degli "assouplissements"  ritenendo i passi laterali utili - al cavaliere militare - soltanto a rientrare nei ranghi


Come vedete, ben prima di JDO si era capito che più che la riunion - per un lallo da sella - è importante l'equilibrio e la rettilinearità l'andare avanti e la leggierezza alla mano... siccome son concietti troppo semplici e alla portata di qualunque gaucio, i trombonici li hanno oscurati, priviliegiando i bisantinissmi e le messe cantate che tanto piacciono alle Sissy di turno...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 12, 2017, 06:39:15 PM
Citazione da: alex - Giugno 12, 2017, 11:10:35 AM
A "capre assassine" partecipasti: http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=5629.msg157190#msg157190

Grazie per la segnalatio, ma continuo quì il mio discorso sui mostri naturali... avranno un migliore et più numeroso pubblico pagante.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 12, 2017, 07:46:41 PM
Dire che gli ammorbidimenti al cavallo non servono è come sostenere che io appena alzato dal letto possa tranquillamente mettermi a correre disinvolto.

Certamente se mi alzo e trovo un ladro che vuole farmi la pelle corro... eccome se corro... ma è un'altra cosa...

Come sempre si vanno a prendere brani di questo o quell'autore a sostegno delle proprie tesi. Ma non è detto che quello che uno trova nei libri sia verità assoluta. Se parli di Beudant o Fillis ad un preparatore anche solo un pochino colto ti chiude la porta in faccia, tanto è degenerata l'equitazione in quel periodo baucherista, perché come sempre il troppo stroppia ed i baucheristi esagerarono a voler essere "innovatori e stupefacenti"...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 13, 2017, 12:54:26 AM
Ecco, l'hai detto, (ma io l'ho scritto ripetutamente prima) il lallo deve esser pronto a correr disinvolto senza fare  manco uno stretching, perché, ogni volta, la posta in giuoco è la pelliccia...

Attenzione, Sissy scrive quelo che io avrebbo scritto io fino a poco fa perché condizionato da bellille letture guardavo e non vedevo, poi ho scoperto JDO e ho visto i gauci in azione e ho avuto conferma della mia vecia convinzione di cavallaro: addestrare è semplice.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 13, 2017, 08:57:37 AM
La posta in giuoco quotidiana non è più la pelliccia oramai da innumerevoli seculi.

Se mi parli di pelliccia in gioco allora ti rispondo che in amore e in guerra tutto è lecito, dunque la discriminante diventa solamente quanto è disposto a rischiare, quanto pelo sullo stomaco ha il cavaliere. Salgo sulla cima del dirupo e mi lancio giù ad un galoppo furioso dimostrando che per fare quello non solo la riunione non serve, ma non serve nemmeno un cavallo addestrato...

Di cosa stiamo parlando?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 13, 2017, 09:16:53 AM
Mi pare che stiamo parlando della fisiologia del cavallo, così come l'evoluzione lo ha modellato. Fino a tempi recentissimi (Rarey!) si immaginava che il cavallo fosse stato creato appositamente per servire l'uomo, e probabilmente i seguaci dell cosiddetto "intelligent design" ancora ne sono convinti.

In realtà, come dice Raffaele, l'uomo sta utilizzando ciò che l'evoluzione naturale ha prodotto per permettere al cavallo di sfuggire ai leoni :-)

In parte, nell'alta scuola, utilizza anche ciò che serve al cavallo per intimorire i competitori  con l'esibizione della propria prestanza fisica e di fare colpo sulle femmine. Ma lo fa raramente, e di certo non quando ci sono leoni in giro.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 13, 2017, 09:43:20 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2017, 10:23:01 AM
Il mio lallo ha vent'anni ed è navicolitico, poco tempo fa lo feci sferrare (contro il parer del maniscalco) per meglio somministrargli un prodotto antitarlo.
Senza ferri il lallo ebbe difficoltà a deambular tanto che non camminava più, dopo due semane gli feci rimettere i suoi  ferri particolari, subito il lallo si riprese ma - per motivi personali sono stato fuori paese - peretanto, per una diecina di giorni, l'ho affidato al mio socio et il lallo è stato nella scatola tutto quel tempo, dunque, tra sferratura e socio il lallo è stato fermo quasi un mese.

Ritornato, mi proposi di farlo sgranchire un pò alla longia: ebbene, appena il Caimano ha capito che ci si muoveva, è partito come una scheggia saltando. scalciando e scorreggiando et lanciando gridolini di giuoia...

Ho cercato di rallentarlo dandogli il "cambio", risultato:  bei cambi alla gaucio e via di nuevo... al ché mi son detto: vediam dove vuol arrivar.

Avrà fatto almeno 60 giri panza a terra, dopo di ché - sbuffante - mi si è avvicinato a cercar delicatessen, sto fatto è avvenuto circa una semana fa et si collega a quanto sopra: vuoi veder che hanno ragione i gauci,  i lalli non si devono riscaldare?

Già, stranamente, il grande erbivoro per sfruggire i predatori, scappa a  razzo mica dicie: signori licaoni - aspettate un cicinin, faccio un pò di streccing, un pochin di allenamento per  riscaldarmi e poi partiamo per una bella corsetta di una diecina di km..
.

Lascio la parola agli sci sci scienziati, anzi alla sci scienziata maxima Sissy: come la mettiamo? I lalli non fanno ginnastica, non fano pieghi e riunion eppure se necessario fanno tutte le figure di alta squola per salvar la pelliccia, ono?
[/quote]

Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 22, 2017, 09:32:36 PM
Seguendo i miei allegri gauci, ho visto che fanno 30 secondi di "riscaldamento" e poi partono a tutta birra coi loro lalli contravvenendo a tutte le indicationi dei nostri espertissimi gambegambe.
Lo stesso succede coi lalli da jinettada, li portano al palo e poi  quelli si scatenano in violentissimi salti e sgroppate... attenzione, non sono lalli che fanno una prova e poi vanno al macello ma delle vere e proprie star con le quali si misurano li mejo cavallari del sudamerica.

https://www.youtube.com/watch?v=o2qmB-y0O9U

A tutte voi sarà capitato di assistere alla sciena del il gambegambe che cazzìa l'aglievo o il grum in questa manera:  disgraziato !!! Non far girar quel lallo così stretto che si spalla!!!!

Per noi è normale, far fare il  riscaldamento al lallo, poi il labor e poi raffreddamento.
I gauci se ne fottono di tuto ciò, ma sopratutto se ne stracatafottono i lalli... penzateci un pò e poi ditemi quante volte il vostro lallo "ha fatto il pazzo" senza riscaldarsi affatto e sopratutto senza riportar nocumenta da questi atteggiamenti...

Pereché?

Forse a Max saranno sfuggite queste mie elucubrazioni, che sono estensibili a tutti gli animala prede.
Credo meritino atenzione a meno che non vogliam fare come Sissy, che crede che  quelo che è scritto nelle sue bibbie sia vero di per se collo innegabile vantaggio di non sciupare i suoi neuroni che - infatti - saranno come nuovi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 13, 2017, 10:01:06 AM
non mi sono affatto sfuggite ma non capisco come si possa restare invischiati in queste magne paludi di banalità

c'era un simpatico aneddoto che girava ai miei tempi al proposito: "il cavallo è capacissimo di scacciarsi col muso un tafano dal suo culo piegandosi di 180 gradi senza problemi salvo poi risultare rigido da montato", oppure: "il cavallo è capacissimo di prendersi col muso una carota piegandosi di 180 gradi senza problemi salvo poi risultare rigido da montato"

praticamente è lo stesso discorso che state facendo voi ora

non penserete vero che io non mi sia già interrogato su questi concetti, fatte le mie prove, in tutti questi anni, eh?

davvero se i sedicenti "big" che scrivono qua (che dovrebbero avere l'esperienza necessaria per saperlo ed esserne convinti) non si sono accorti, non sanno, del come e del perché necessiti comunque di "assouplissements" per assolvere a dovere le necessità dell'equitazione... torniamo indietro di secoli... quello che è peggio e che risulta parecchio difficile è dover spiegare l'ovvio...

tiri sempre in ballo JDO... ma non vedi che JDO piegava i cavalli come gamberetti? cosa credi che cercasse piegandoli? i gauchi pure, credi che non li pieghino? mah....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 13, 2017, 10:09:27 AM
Infatti, è quelo che sostengo... i miei amici gauci piegano benissimo i loro lallini ignorando lietamente  s.i.d e riunion... a proposito, mi pare che JDO nel suo bellissimo "testamento" non citi affatto la s.id. ma forse mi sbaglio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 13, 2017, 10:56:15 AM
Ok, la riunione (che non so più cosa sia) i gauchi non la fanno.

Fanno il ramener?

Di certo non si sognano minimamente di fare l'orribile trotto battuto di JDO.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 13, 2017, 02:39:50 PM
ma diopecoraio, è solo questione di terminologia.
i gauci non piaffano, non fanno passage e pesade.
e quindi?
però però però... il ramer eccomissimo che lo fanno.
e fanno pure un sacco di esercizi su due piste.
e pure le loro belle pirouette alla gaucia.
e i cambi di galoppo al volo missilistici.
ok,  non parlano di riunione, non ci hanno mai ragionato su, ma empiricamente cosa fanno?
che esercizi sono? sono gli stessi, piu o meno. fatti alla gaucia, ok, ma il cavallo l'è semper quel.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 13, 2017, 02:40:18 PM
Ci sono centinaia, forse migliaia di specie di piante carnivore... già, per la giuoia di noi vegane, sappiamo che esistono  parenti stretti delle nostre carotine, insalatine e zucchine che si nutrono di carne cacciano, uccidono e si cibano di insetti, molluschi, rettili, anfibi e mammiferi perfino.

I loro sistemi di "caccia" sono tra i più atroci esistenti in natura, perché prevedono una lunga agonia delle vittime che finiscono divorate/digerite vive dal simpatico vegetale...vogliamo entrare nei lieti dettagli?

Vogliamo dire a Chiara e a Lettera che i "carnivori maximi" sono i vegetali?

Vogliamo stabilire che le piante - dalla rughetta alla sequoia - si cibano  della decomposizione di materiale organico ?

Diciamo che il lieto farro si pappa - come la vigorosa acacia -  indifferentemente l'azoto, il calcio, il fosforo, il potassio sia che venga dalla chimica sia  che provenga da materiale organico naturale sia esso di origine animala che vegetala.

Sangue, ossa, corna, zoccoli, frattaglie, da sempre compongono un ottimo fertilizzante per i nostri lieti orti vegani.... dove son presenti i lombrichi, che tanta parte hanno nel fertilizzar la terra, bene , i lombrichi, nascono si riproducono e  muoiono, che fine fanno le loro carcasse?

Vegane, siete sicure di non mangiar carne?

Come la mettiamo?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 13, 2017, 03:51:53 PM
Caro raffaele, la vita sulla terra è grossolanamente formata da due tipi soli di esseri viventi: i produttori e i consumatori.

I produttori sono gli unici che sanno sfruttare l'energia (di solito solare, talora chimica) per produrre materia organica. I consumatori non sono in grado di farlo, vivono a spese dei produttori oppure di altri consumatori, vivi o morti.

I vegetali "consumatori" sono delle eccezioni, delle aberrazioni adattative; vivono in ambienti poveri di energia o di sostanze minerali oppure hanno perso la loro capacità di essere produttori, es. hanno perso la clorofilla.

Tutti gli animali sono, per definzione, consumatori; dall'ameba all'ippopotamo e all'uomo. Nessuno sopravviverebbe se sparissero i produttori; qualche consumatore consuma vegetali, qualcuno animali, qualcuno entrambi in svariate proporzioni, cambia poco. Unico l'uomo, che - grazie al suo cervello e alla chimica organica - da poco è in grado di sintetizzare zuccheri, proteine o analoghi e grassi anche partendo da materia inorganica o da materia organica fossile (petrolio).

Lascia perdere il caso delle piante carnivore, che non fa testo, come non fanno testo le piante parassite, come la gialla cuscuta.

Due le leggi che regolano l'uso dell'energia e della materia in relazione alla vita: la degradazione dell'energia e la consevazione della materia. La vita è fatta in modo da riciclare continuamente la stessa materia, se vuoi puoi divertirti a calcolare quanti atomi di ossigeno, in un tuo singolo respiro, sono gli stessi che ha respirato Baucher, o Leonardo da Vinci.

Ma il ramener dei gauci? E il loro trotto sollevato alla JDO?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 13, 2017, 03:57:28 PM
Dico solo che non "ho nessuna Bibbia",ciò che scrivo é  tutto provato .
Ci sono cose incompatibili le une con le altre, anche da un punto di vista fisico.

Ad esempio,non si può fare una volta senza che si abbassino (almeno un po') le articolazioni posteriori,non si può  fare un trotto allungato senza che il posteriore si impegni adeguatamente ecc...Non servono le "bibbie"per capire questo.
Sono "giochi articolari",in cui i movimenti sono scaturiti da una serie di "ingranaggi",se uno di questi si inceppa, il movimento non c'è.

É  come se io volessi girare  tenendo le gambe parallele...impossibile! E più  faccio un giro stretto e più  devo avere le articolazioni dell'anca ,del bacino e della colonna lombosacrale "sciolte".

C'è  un parallelismo notevole tra la fisiologia del movimento nell'uomo e nel cavallo,anche a livello rapporto fra mandibola, collo,schiena e bacino...

Proviamo a tenere la bocca serrata e a piegare il collo e vedremo la differenza rispetto a farlo con la bocca decontratta ...oppure a camminare con la testa rovesciata verso l'alto,la nostra schiena si "imbarca"e diventa rigida ...Proviamo a correre in questa situazione e vedremo le difficoltà...
Più la schiena diventa decontratta,elastica e più ci muoviamo meglio, figuriamoci se dovessimo farlo con un fardello sulle spalle!

Il massimo della "flessibilita" del cavallo si può anche non chiamare "riunione",si può anche non nominare,però  fisicamente esiste e rappresenta una serie di atteggiamenti tali da rendere migliori e talvolta possibili i movimenti.




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 13, 2017, 05:12:18 PM
Cercherò di ritrovare la citazione precisa, ma ho letto che un ufficiale francese, confrontando le capacità equestri di cavalieri addestrati in maniera canonica, con quelle di cavalieri sbattuti in sella in fretta e furia senza alcun addestramento ed inviati alla campagna napoleonica di Russia, notava con sua stessa sorpresa che i secondi, arrivati a destinazione, cavalcavano ugualmente bene o addirittura meglio di coloro che avevano seguito l'addestramento formale dell'epoca.

Cosa si desuma da questa osservazione, lo lascio ai lettori; la mia idea è che i primi, quelli addestrati, avevano fatto più fatica a dimenticare ciò che gli era stato insegnato.

Anch'io, nella mia insignificante esperienza, ho fatto e faccio parecchia fatica a dimenticare, ma mi sforzo di farlo, con costanza. Ti leggo con interesse perchè tu mi ricordi per bene quello che devo ricordarmi di dimenticare.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 13, 2017, 05:16:09 PM
Quando la Bambilla era ancora una  vergine pulzella  - 40 ani  fa - il vostro affetionatissimo rischiò delle coltellate intervenendo a difesa di un lallo maltrattato in una di quele infami corse clandestine, alla stessa maniera, ma ho sparato dietro l'orecchio un lallo che era moribobdo, e son convinto che uh onesto patto cogli animali debba esistere sulla falsariga di quelo stilato da Morris negli ani 70 del s.s.-

Ma la piega vegano animalista attuale è definibile con una sola parola: una cretinata contro natura.

Le piante carnivore, quele parassite, vedi il simpatico fico strangolator,  quele avvelenatrici, distruggitrici di propri congeneri nei paraggi, quele insetticide, quele armate di spine et di urticantilità dimostano che anche nella flora la battaglia per la soppravvivenza è quotidiana ma deve restare in limiti et in uno equilibrio ben precisi altrimenti si "taglia il ramo dove stiamo seduti"...

Avrò avuto 7 ani, quando mi domandavo, domandavo al profumato parroco: ma il buon pastore, gli agnelli li ammazza?
La risposta fu talmente confusa e cretina che fu allora che decisi di diventar ateo!

Citazione da: PokerFace - Giugno 13, 2017, 02:39:50 PM
ma diopecoraio, è solo questione di terminologia.
i gauci non piaffano, non fanno passage e pesade.
e quindi?
però però però... il ramer eccomissimo che lo fanno.
e fanno pure un sacco di esercizi su due piste.
e pure le loro belle pirouette alla gaucia.
e i cambi di galoppo al volo missilistici.
ok,  non parlano di riunione, non ci hanno mai ragionato su, ma empiricamente cosa fanno?
che esercizi sono? sono gli stessi, piu o meno. fatti alla gaucia, ok, ma il cavallo l'è semper quel.

Caro poker, te lo sto adì!

I lalli naturalemente si riuniscono, si allungano, si piegano,  si coricano nelle curve come Valentino Rossi
senza che la Sissy gli scassi i cabasisis per 3 ani cogli esercitii preparatori della riunion.

Per fare tutto ciò a comando è necessario il controllo della bocca (della incollatura) , i gauci usano il bocado e poi un morso assai convincente, e una grande spinta in avanti, i gauci usano il rebenque, quasi mai le gambe il resto è spostamenti di equilibrio a dx e a sx - in avanti e indietro... punto.

IDO da enorme uomo di lalli lo spiega bellillamente con alle spalle una solida cognoscenza della squola che tamto piace a Sissy, dimenticandosi però di mettere nel suo testamento la riunion e (forse) la sid

Dunque, collo ramenarro si allunga, si raccoglie, si bilancia lo lallo; collo spostamento di peso si sposta lo lallo, appunto.

https://www.youtube.com/watch?v=tf_FdKUyXyo

Ora la nostra esperta in riunion ci dirà che il lallo che abiam visto volteggiar nel breve filmatino sopra è riunito a sua scajola... già è riunito senza mai aver fatto una sid, senza mai aver avuto sollecitati cogli speroni i muscoli della panza cdputati - come dicie la Nostra - ala riunion...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 13, 2017, 05:30:34 PM
questo cavallo è semplicemente fantastico.
spettacolo!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 13, 2017, 05:57:38 PM
ma che dici, cosa ne sai come hanno preparato quel cavallo?

non avranno fatto delle s.i.d. classiche come ce le mostrano i puristi nei loro maneggi dorati, ma santocielo pure in quel parapiglia il cavaliere, per rimetterselo negli aiuti, approfitta di brevi momenti per eseguire dei passi indietro e altre volte dei passi laterali... li vedo io non li vedi tu?

ancora una volta concordo con Poker: è solo questione di semantica e di vari livelli di purezza nell'eseguire gli esercizi, di certo quei cavalli vengono accuratamente preparati per quelle gare e se non chiamano quello che fanno per prepararli "la spalla in dentro" lo chiameranno "ceder a la pierna", ma sempre della stessa cosa si tratta
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 13, 2017, 09:23:10 PM
Io invecie ho notato che quel lallo  - perfettamente in mano - aspettando di lanciarsi dove il cavalier avrebbe  comandato, non piaffava ...
Il piaffero, una delle figure più amate dalle nostre Sissy, può diventar facilemente una difesa, infatti, i lalli spagnuoli - riuniti per vocazione, - se troppo trattenuti - si mettono subito a piaffeggiare (esperientia personal).

Loso loso è una magna delusion...

Io la vedo difficile impostare le sid et la  riunion il lallo colle gambe tutte in avanti, mentre quella position è la più vantaggiosa per sicurezza del cavaliere e per mandare il lallo anco contra bufali inferociti.

JDO - coi medesimi principi -   invece che contra i vitelli, mandava i suoi lalli contra gli ostacoli con risultati strabilianti.
Lovvio che sia i gauci che JDO insegnassero ai loro lalli i passi laterali per semplicie utilizzo pratico,


Appena rientro in possesso di "Addestrere è semplicie" sarò più preciso.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 13, 2017, 11:35:49 PM
A pagina 66 JDO fa l'apologia della spalla in dentro... e comunque anche ben prima di quella pagina si capisce che i piegamenti e i riporti di pesi che descrive altro non sono che una sua descrizione semplificata della s.i.d.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 14, 2017, 02:37:56 AM
Strano, pensavo che JDO avesse  superato le liturgie alla Sissy sulla riunion e dunque, sulla sid.
Questa convintione mi deriva dal fatto che ricordo ben che -  pur essendo un post baucherista - JDO scrive più  meno questo:

Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 31, 2016, 04:01:18 PM
Se per un miracolo Baucher tornasse tra di noi, gli potremmo mostrare molti procedimenti, differenti e migliori dei suoi per ottenere la decontrazione, la scioltezza e il controllo del cavallo.
Questo non diminuisce affatto l'importanza della sua ricerca e delle sue scoperte hanno fatto da apripista a noi suoi posteri.

Ipse dixit JDO

Vederlo nelle vesti di apologeta della sid, parmi strano, molto strano, per ora, prendo per buono quelo che dici, ma questa la voglio verificar.

Alle amiche vegane dico: non esiste alcun prodotto vegetale naturale che non sia cresciuto  "nutrendosi" - direttamente o indirettamente - di materia organica animale, facilissimo dimostrarlo.
Loso loso, i teologhi del movimento animalistavegan hanno pronti tremendi pipponi per dimostrar il contrario, ma c'è una cossa che ha spiazzato la suffragetta onorevolessa Brambilla che infatti non rispose alla precisa domanda della Gruner: come la mettiamo coi topi? Li possiamo sterminar?

Io ho in campagna un piccolo magazzino dove son libero di trafficare, con colori, colla, gesso senza che mia moglie mi uccida.
Ci sono i topi, che da quando non ho  più gatti son aumentati a dismisura e, malgrado  i veleni che copiosi ho somministrato, son sempre là...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 14, 2017, 06:56:59 AM
Raffaele qui ti sbagli.
Per riunione mezze fermate spalle in dentro ecc non importa la posizione delle gambe.
I karlisti, noti smanaccioni senza gambe, sono i massimi fautori mondiali di riunione e sid e il tutto solo con le mani.
Pranoterapeutici
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 14, 2017, 07:23:43 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 14, 2017, 02:37:56 AM

Alle amiche vegane dico: non esiste alcun prodotto vegetale naturale che non sia cresciuto  "nutrendosi" - direttamente o indirettamente - di materia organica animale, facilissimo dimostrarlo.

Caro Raffaele immagino la tua dimostrazione e ti avviso che sei sulla strada giusta per dimostrare, con il tuo ragionamento, che la formula della Consacrazione del pane e del vino c'è un frammento di verità. Potrai anche dimostrare che tu stesso sei cannibale, della peggiore specie: hai mangiato i tuoi genitori e stai mangiando i tuoi figli  :blob3: Vuoi proseguire con la tua dimostrazione?

Ti avviso anche che i vegetali (tranne le eccezioni nominate) NON sono in grado di assimilare sostanza organica, ma unicamente sostanze inorganiche - e sono pienamente indifferenti alla loro storia, che siano passate. o meno, all'interno del corpo di un essere vivente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 14, 2017, 08:11:13 AM
@Poker: interessante la nota sui Karlisti "senza gambe". Mi viene da pensare ai cosacchi senza speroni (ma con un particolare frustino); una piccola smentita al famoso proverbio, citato anche da Raffaele, "Cavalier senza speroni ecc". Ok all'equitazione gaucha, ma l'equitazione cosacca...? E tutte le liturgie sull'importanza fondamentale dello sperone...?

Quanto a me, sono confuso e attonito dalla conversione di Raffaele, che ho conosciuto come accanito sostenitore dell'equitazione classica, e che adesso non riconosco più. Sono in uno stato confusionale. E se cercherà di dimostrarmi che in fondo sta dicendo da sempre la stessa cosa, allora la mia confusione aumenterà.... la tentazione di ridurre, per quanto mi riguarda, l'equitazione al mio personale e unico rapporto con Asia, 'fanculo a tutto il resto: libri, maestri, web ecc., si sta irrobustendo.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 14, 2017, 09:59:25 AM
karletto, buon cavallerizzo, si è convertito  alle "nuove tendenze" per vile dané, ha capito che per noi ragassebisognava  adattar  la sua sci sci scienza al nostre esigentie, stendiamo un velo pietoso sulle sue riunioni, sulle riunioni delle sue aglieve.

I gauci, portano quasi mai speron, ma hanno con se quasi sempre il rebenque che è un frustaccio largo che non deve far molto male, ma che usano immediatamente se serve.

Poker, quì stiamo parlando di una che afferma che ci voglion 5 ani di messe cantate per riunir il lallo, contra i gauci che manco si pongono il ploblema e in 60 giorni di doma vanno a far queste garette:

https://www.youtube.com/watch?v=8W0YMXO1zFU

loso loso, griderete ai maltrattamenti di polledri, che in questa maniera si rompono i lallii che i cavallari son brutal, ma questo é.

Attenzione: i principi equestri sono gli stessi a qualsiasi latitudine, chi lo nega lo fa solo per partito preso o per interessi di squola (L'Hotte)

Prima di affrontare il ploblema della contro-consustantazione vegana, alimentare le piante col sangue di bue non è peccato. parliam dei topi.
Dato che devo lasciar l'amato casolare, ho deposto le armi  e  convivo lietamente con un numero imprecisato di topi.

Qual'é l'animale più odiato dalle donne. a parte il serpente che nelle nostre città è raro ?
Sappiamo tutte chi é,  a volte questa nostra repulsione raggiunge la fobia, con attacchi di panico e manifestazioni di ingiustificato terrore che ho visto coi miei oculi in più di una occasione, bene, si pone un ploblema...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 14, 2017, 10:16:46 AM
ma per l'appunto!!

vediamola cosi. per avere un cavallo super maneggevole, leggero, negli aiuti e in equilibrio (ma si, chiamiamolo riunito, per semplificare) è NECESSARIO ammazzarlo di spalle in dentro, groppe in dentro ecc?
no. mi pare chiaro che non è NECESSARIO.
con certi cavalli non serve granchè, son nati gia riuniti.
con altri, haimè, li devi ammazzare di spalle in dentro, groppe in dentro, pieghi ecc e magari faran sempre un pò schifo lo stesso.
ma non solo. gli strumenti (e l'abilità di chi li maneggia) hanno anche loro il loro impatto su tempistiche e tipo di lavoro.
è ovvio comprendere la scelta di un morso (magari con le sue belle leve bastarde) piuttosto che un filetto. la differenza tra i due strumenti è abissale. i cavalli cambiano completamente con su l'una o l'altra imboccatura.
e chiaramente viene in rilievo anche il pelo sullo stomaco del cavaliere e la sua capacità di usare gli aiuti e spingerli, all'occorrenza, sino ad un impiego forte, fortissimo.
chiaro che se la preoccupazione è fare bella figura davanti al pubblico pagante europeo (animalista, etico, lallista ecc) certe costrizioni le DEVI levare. nella pampas argentina non ci sono di questi problemi. però tutto influisce anche sul metodo addestrativo e sui suoi tempi ed è normale che le nostre dressagiste della domenica stiano anni e anni a fare la spalla in dentro, per altro male, senza cavare un ragno dal buco.
è anche meglio così. meno male che ci sono istruttori che insegnano che si devono passare 21 anni al passo sulla pista a fare spalle in dentro. così le liete dressagista fanno le E dei puffi tutta la vita.
se trovassero un istruttore gaucio che dopo 3 mesi le mette a spinnare, appoggiare a 300 all'ora, ecc probabilmente avremmo i reparti di ortopedia pieni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 14, 2017, 11:00:01 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 14, 2017, 09:59:25 AM
Qual'é l'animale più odiato dalle donne. a parte il serpente che nelle nostre città è raro ?
Sappiamo tutte chi é,  a volte questa nostra repulsione raggiunge la fobia, con attacchi di panico e manifestazioni di ingiustificato terrore che ho visto coi miei oculi in più di una occasione, bene, si pone un ploblema...

Mica sempre. Conosco bene una signora che, trovato un topolino in una balla di fieno appena trasportata da chissà dove, l'ha delicatamente preso in mano (i topolini molto giovani sono confidenti), l'ha messo in tasca e l'ha portato a casa; lì l'abbiamo fatto crescere un po', e appena si è dimostrato stufo della cattività, l'abbiamo liberato.

Mi raccomando quindi di non farne un assioma.... un assioma NON ha eccezioni, alla prima eccezione frana insieme a tutte le sue conseguenze logiche. 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 14, 2017, 02:48:00 PM
No, non tutte, ma la gran parte di noi ragasse si comporta così:

_
(http://media.gettyimages.com/photos/woman-scared-of-computer-mouse-picture-id86808548?s=170667a)

Anche se - per dire lo vero - il vero terrore dei topi l'ho visto in un uomo, anzi, questo personaggio, alla sola parola "topo" si sbiancava/si sbianca... sarà forse perché è omosessuale? E' ghei? E' frocetto?

Mah!

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Giugno 14, 2017, 04:57:05 PM
Allora forse si terrorizzava alla sola parola "topa"  :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 14, 2017, 05:17:36 PM
ahahhaha milla ahahahahah
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 14, 2017, 07:02:40 PM
Ordine di grandezza del numero di Avogadro: 10^23
Ordine di grandezza dei grammi totali di carbonio circolanti nella biosfera: 10^18

Conclusione: diluendo un grammo di carbonio nell'intero carbonio della biosfera, ogni grammo di carbonio della biosfera conterrà migliaia di atomi del grammo che è stato diluito.

Guardando il corpo di Laura - una bella dinosaura ben conservata, fino a poco tempo fa esposta a Trieste - potete legittimamente pensare che molte, molte migliaia di atomi del carbonio di cui siete fatti sono i suoi; proprio gli stessi.

In pratica, a vostra insaputa, avete mangiato dinosauri, anche se siete vegani  :blob9:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 14, 2017, 09:29:04 PM
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma... allora, trasormiamo cento grammi di calamaretti fritti in una sapida goduria, trasformiamo due fettine di Sandaniele in trasporto estatico, trasformiamo due scheggie di Parmigiano Reggiano in momenti di gioia, trasformiamo una bistecca alla fiorentina nel trionfo del sollazzo... fanculo le carotine, il farro e il tofu con tutti i tofulisdei !!!! 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 14, 2017, 11:28:56 PM
Citazione da: PokerFace - Giugno 14, 2017, 10:16:46 AM
ma per l'appunto!!

vediamola cosi. per avere un cavallo super maneggevole, leggero, negli aiuti e in equilibrio (ma si, chiamiamolo riunito, per semplificare) è NECESSARIO ammazzarlo di spalle in dentro, groppe in dentro ecc?
no. mi pare chiaro che non è NECESSARIO.
con certi cavalli non serve granchè, son nati gia riuniti.
con altri, haimè, li devi ammazzare di spalle in dentro, groppe in dentro, pieghi ecc e magari faran sempre un pò schifo lo stesso.
ma non solo. gli strumenti (e l'abilità di chi li maneggia) hanno anche loro il loro impatto su tempistiche e tipo di lavoro.
è ovvio comprendere la scelta di un morso (magari con le sue belle leve bastarde) piuttosto che un filetto. la differenza tra i due strumenti è abissale. i cavalli cambiano completamente con su l'una o l'altra imboccatura.
e chiaramente viene in rilievo anche il pelo sullo stomaco del cavaliere e la sua capacità di usare gli aiuti e spingerli, all'occorrenza, sino ad un impiego forte, fortissimo.
chiaro che se la preoccupazione è fare bella figura davanti al pubblico pagante europeo (animalista, etico, lallista ecc) certe costrizioni le DEVI levare. nella pampas argentina non ci sono di questi problemi. però tutto influisce anche sul metodo addestrativo e sui suoi tempi ed è normale che le nostre dressagiste della domenica stiano anni e anni a fare la spalla in dentro, per altro male, senza cavare un ragno dal buco.
è anche meglio così. meno male che ci sono istruttori che insegnano che si devono passare 21 anni al passo sulla pista a fare spalle in dentro. così le liete dressagista fanno le E dei puffi tutta la vita.
se trovassero un istruttore gaucio che dopo 3 mesi le mette a spinnare, appoggiare a 300 all'ora, ecc probabilmente avremmo i reparti di ortopedia pieni.

Ahah che simpatico quadretto riporti!

Da noi (che facciamo dressage tutti i giorni),le spalle in dentro (e fatte ad hoc) si fanno veramente poco,sono da usare "con il sale in zucca "...pochi metri e neppure tutti i giorni.
E si usano vari tipi di imboccatura,tanto é  la mano che conta...io lavoro molto con il "ciuccio",ci vafo anche in gara é negli spettacoli...

E il rettangolo è  solo una piccolissima parte del mio lavoro a cavallo,tante galoppante fuori,endurance (che come sai si fa solo con filetto)...e trekking.

Dalle tue parti.usa quello che descrivi?Oh! Che peccato.mi spiace
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 14, 2017, 11:38:03 PM
Ah!così  Per inciso,faccio dressage da circa quattro anni e la mia prima F risale a tre anni fa...
Sai, dalle nostre parti ci son pochissime gare di dressage,soprattutto dalla e200 in su...Non si trovano facilmente e così le gare della doma classica e monta da lavoro...e allora ci dedichiamo a esibizioni (parecchie),oltre ad altro...
E non certo "a gratis"...


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 15, 2017, 03:42:27 AM
Sissi per cortesia non me ne frega niente di te e di quello che fai.
Grazie arrivederci
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 15, 2017, 09:18:32 AM
Citazione da: PokerFace - Giugno 15, 2017, 03:42:27 AM
Sissi per cortesia non me ne frega niente di te e di quello che fai.
Grazie arrivederci

Ma prego! nessun problema...ho solo risposto a ciò che tu hai scritto pubblicamente (e quindi indirettamente rivolto anche a me che sono utente del forum), riportando le mie esperienze.


Per inciso, in teoria , a nessuno,oggettivamente, potrebbe interessare di ciò che vivi tu (dressagisti della domencia che fanno male le spalle indentro, o persone che usano in modo "bastardo",il morso,perchè,signori, se il morso si sa usare è tutt'altro che bastardo!, "bastarda" è la mano,eventualmente), ma dato che hai riportato questo quadretto equestre dilliaco, di cui sopra,ho voluto dirti che esistono altre realtà...tutto qui!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 15, 2017, 09:40:41 AM
tu vuoi spiegare a me qualcosa di equitazione?? ahahahaha
guarda, preferisco di no.
così come non mi farei operare da uno solo perchè una volta ha giocato all'allegro chirurgo senza fare illuminare il naso, così preferisco non farmi spiegare nulla di equitazione da te.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 15, 2017, 09:58:40 AM
Cribbio! Se cié qualcuno disposto a pagare per vedere le esibitioni di Sissy vuol dire che dobbiamo esserle altamente gradi per le letioni che ella ci forniscie aggratis!
Comunque, una che - indefessa -  ha letto un malloppone di Raabe in originale merita una medaglia al valor lallino, manco l'Angioni dei bei tempi sarebbe riuscito a tanto.
Confesso che dopo i suoi interventi anco io non so più cos'è la riunione dato che pare che qualsiasi lallo che lavori bene, in qualsiasi modo sia stato addestrato, anche a sua scajola e a scajola del suo cavalier sia riunito.

Ora, cara indefessa lettricie, approfitando della tua cortese disponibbilité ti chiedo espicitamente: cos'è la riunione secondo i manuali di dressaggio.
Ti preho non fare il solito pippone ma riporta la formula da manuale, appunto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Zarathustra - Giugno 15, 2017, 10:13:45 AM
...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 15, 2017, 10:44:58 AM
Trovo su Google, cercando "Ramener", il testo "il nuovo grande libro dell'equitazione dall'uomo al centauro" di  Guillot, e la sua definizione di Ramener è in breve  il posizionamento della testa del cavallo con corretta flessione delle prime vertebre cervicali, e linea frontale vicino alla verticale; insomma la famosa testa "a giusto segno" degli antichi.

Tralascio le complicazioni derivanti dal fatto che non si tratta di un elemento isolato dell'atteggiamento del cavallo, ma di un elemento di qualcosa che coinvolge l'intero cavallo e che è apparentato con la famosa riunione su cui ho la massima confusione. Guillot parla un linguaggio che capisco poco.

Ripeto la domanda: i gauchos tengono i cavalli in ramener? Losolosoloso che dovrei poter guardare anch'io dai video, ma preferisco che "guardi chi vede".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 15, 2017, 11:08:38 AM
tu puede amirar los caballos gauchos in la esfilada.
todos los caballeros tienes soy caballos con redinamenta lasche ma caballos estranos ne la manos
https://www.youtube.com/watch?v=__kYOwuUfUw
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 15, 2017, 01:02:43 PM
Ho guardato, ma ho visto diversamente - una antologia di atteggiamenti; ramener assai pochi; evidentemente non ho capito ancora cosa sia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 15, 2017, 02:56:26 PM
PS: mi raccomando, non confondetemmi ulteriormente le idee dicendo che ogni cavallo "in mano" è in ramener....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 15, 2017, 03:08:54 PM
mo ti lancio il big shot.
ramener vuol solo dire piego.
fine. poi quanto lo pieghi è irrilevante, dipende da quello che devi fare.
se il cavallo è in mano in qualunque momento (piu o meno ahahahahah) gli puoi piazzare l'incollatura dove ti pare.
se ti serve dietro la verticale, lo metti dietro la verticale.
se ti serve alto lo metti alto.
se ti serve basso lo metti basso.
se ti serve con la nuca aperta gli apri la nuca.
se ti serve sulla verticale lo metti sulla verticale.
se ti serve flesso lateralmente lo fletti lateralmente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 15, 2017, 03:52:16 PM
Bene.

Mettiamo anche il ramener fra le parole inutili (quelle a cui ciascuno può dare un significato a piacere), a fianco della riunione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 15, 2017, 04:06:21 PM
beh ma scusa non te lo ricordi il ramener outrè di baucher?
sicuramente sissy te lo puo spiegare bene.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 15, 2017, 04:25:03 PM
C'è un'altra cosa che devo farmi spiegare bene, che ho trovato nella stessa pagina citata; quella questione per cui, nel ramener, la spinta dei posteriori si trasmette bene alla colonna vertebrale fino all'incollatura e fino a raggiungere la bocca del cavallo.

In altri termini, se non ci sono le condizioni chiaramente illustrate, la spinta invece non si trasmette e quindi il cavallo si accartoccia come una fisarmonica; oppure, nei casi peggiori, l'incollatura resta indietro rispetto alla parte posteriore del cavallo, e per far ciò, di conseguenza, si stacca e il cavallo rimane purtroppo decollato.

Sì, questa cosa della spinta che non si trasmette devo farmela spiegare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 15, 2017, 05:45:27 PM
(https://lh6.googleusercontent.com/capuSDWK6_RMzQ7RdZc102OADCZccvG-C8Y3bNWBT4U9iH4o-AQ-nKuogtgpiQE1x_fWwrgaJzbnLMgrIolSKdrltBvIdjIylFPpvTHrTsimQ5OimVDd4f2yAzRZZJMDIVydiBc)

Il bel disegno di Max dimostra - se ce ne fosse stato bisogno - l'importanza dell'incollatura  per il controlo dello lallo,
Che tradotto vuol dire che è il principal medio per equilibrar lo lallo a seconda delle varie esigentie.

Anco la yanto vituperata Rollkur è utile, è servita/serve a far vincere fior di tituli alle varie Nikol, Cristine e Anky.

I miei amici hauci - a loro scajola - maneggiano l'incollatura dei loro lalli secondo i dettami di Caprilli,  L'Hotte e Baucher ma, se ne stracatafottono del posterior et della riunion... già, per fare quei lavori o i loro lallini si riuniscono o vanno per le terre...

https://www.youtube.com/watch?v=qMLFpdrNYAY
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 15, 2017, 09:12:00 PM
Citazione da: PokerFace - Giugno 15, 2017, 09:40:41 AM
tu vuoi spiegare a me qualcosa di equitazione?? ahahahaha
guarda, preferisco di no.
così come non mi farei operare da uno solo perchè una volta ha giocato all'allegro chirurgo senza fare illuminare il naso, così preferisco non farmi spiegare nulla di equitazione da te.

ma io non ti spiego nulla, ti dico che ci sono  altre realtà oltre quella che descrivi! ahahahh...(tra l'altro avrei anche la licenza per operare!)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 15, 2017, 09:17:26 PM
riguardo all'incollatura dato che  da lì prosegue la colonna vertebrale che si articola con i posteriori, è logico che dalla sua posizione dipende anche il gioco dei "posteriori", non si può agire su un'estremità senza che l'altra ne risenta,è un gioco muscolare ed articolare, null'altro.

Il video postato sopra mostra tanti cavalli che impegnano molto il posteriore... ...tu chiamala se vuoi, Riunione...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 15, 2017, 09:37:07 PM
 Di maio e di battista stanno in parlamento, D'Alema esiste e il trota è laureato.
La vita è piena di sorprese.
Tu pensa che io ho 2 lauree eppure parlo per monosillabi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 16, 2017, 03:56:48 PM
Già. ma il mistero maximo al quale neanche la nostra Indefessa dulutrice della riunion può svelare è questo: come minchia può essere che Angiolino Alfano sia il ministro degli esteri e - in precedenza - sia stato ministro della giustitia et  ministro degli esteri di un paese cosiddetto civile...

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/10/Angelino_Alfano_in_2017.jpg/317px-Angelino_Alfano_in_2017.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 16, 2017, 04:17:19 PM
Mi meraviglierei che tu ti meravigliassi che nessuno se ne meraviglia; vorrebbe dire che sei più ottimista di me.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 16, 2017, 04:31:11 PM
beh... poteva andar peggio
(http://i66.tinypic.com/14vlpbn.jpg)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 16, 2017, 05:10:16 PM
E' vero, malgrado non sembri, sono uno ottimista; tendo a veder il calice mezzo pieno, e spero sempre che un fallocefalo possa esser recuperato, cioè vedere  l'evidenza.

Però, c'è una evidenza che tutti dovremmo vedere:(https://pbs.twimg.com/media/C838Am1XUAE8zyX.jpg)

_________________________________________________________

I miei amici gauci hanno appena messo in vendita questo lallino: 10 ani, 160 di alzata, intero, ferrato "magro" ai 4 pié con un discreto addestramento, mettevi in bocca 2500 euri più spesuccie di viaggio e ve lo portate a casa.
Certo ha una vecchia cicatricie al colllo e qualche sforzatura ai piè, ma niente di serio.

https://www.youtube.com/watch?v=c5KSBfOeoNM

Eccolo: potente nelle anche, leggiero davanti e "galante" di bocca.

Come vedete, che sia un criollo, un pesceron, un arabo, un PSI, un quoter, un ronzin qualsiasi... l'educazion di base è ugual per tutti.

Ho la netta sensazione che quel cavallo sia, anche per l'età, in "conto vendita" nell'azienda et sia molto più avanti del cavagliere che lo monta nella occasione, o almeno, quel ragasso lo monta da poco e non si è ancora affiatato, infatti, "non lo lascia fare" e segue il lallo anzicché mettersi assieme.

Ma lasciam stare le mie elucubrazioni e vediam cosa c'ha detto il lallo sulla sua education che poi è quela che hanno tuti i lalli "alla fine del mondo"...


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 17, 2017, 12:14:24 AM
Gli allegri gauci, in questo caso boliviani - oltre a fare sid e flessioni per riunir i loro lalli -  hanno escogitato un simpatico sistema per inseguir il bestiame nella boscaglia:

https://www.youtube.com/watch?v=ps5rpHLGyV0

https://www.youtube.com/watch?v=dwd7YsG4J6w

confessoVi che est - per il vostro affezionatissimo - una assoluta novità.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 17, 2017, 02:44:24 PM
Da una parte abbiamo la Indefessa che sbraita che: la riunion è la risolution di tutti i mali dello lallo, dall'altra abbiamo i gauci che, sebbene non sappiano manco la riunion dove sta di casa, manovrano i loro lalli meglio della Truppa.

Se usciamo dalla nostra ottica provinciale, vediamo che la civiltà dello lallo è estesa dalla Cina alla "fine del mondo" in Patagonia, solo in una determinata nicchia, a Napoli è nata e poi si è sviluppata - sopratutto in Francia - la "bella equitazione" che teorizza la riunion e tutte le messe cantate dell'equitation accademica, che altro non sono che la versione "nobili" di queste esibitioni:

https://www.youtube.com/watch?v=7TfgmR2U_vc

https://www.youtube.com/watch?v=-IJq-7U1Uus

Dal punto di vista dello lallo nulla cambia, non capiscie ma si adegua a far ste stranzete come le magnifiche courbettes di alta squola.

Se si arriva a capir questo, la strada è spianata: l'equitazione accademica, fuori dalle accademie, non serve ad una beata minchia, si ottengono risultati migliori, più veloci e meno sacrificanti per lo lallo con altri sistemi semplici, infatti: Addestrare è semplicie!

Titolo: Meraviglioso!
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 18, 2017, 08:18:05 AM
Ragasse, ecco cossa accadrebbo in un possibile ipotetico incontro tra il vostro affetionatissimo senza barbun e nostra cortese Indefessa coi baffi.

https://www.youtube.com/watch?v=1kH0WnRQ3zc

Per lo vero, la Indefessa ci guadagna, mentre il povero Oddo ci perde in quest'accostamento e non mi riferisco al fatto che il paragon sia con un mulo... noi equini non siamo razzisti, noi equini, noi!




Titolo: La valigia di cartone-
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 18, 2017, 02:38:29 PM
Citazione da: carodubbio - Giugno 18, 2017, 01:39:47 PM
Dopo diversi anni con il pensiero di provarci mi sono deciso di partire , da 7 giorni mi trovo a newmarket lavoro in scuderia italiana, scartato in sella per il momento (sono totalmente fuori condizione atletica per un livello professionale) ho accettato un lavoro a terra tanto stesso stipendio .Ora ero pronto a sbattere il muso ma vi assicuro ragazzi che qui non Fano prigionieri e le scelte sono 2 sopravvivere o morire, se sai la lingua riesci , ma senza sei morto. Al 2 giorno di lavoro sono andato in panico completo , la sera ho fatto il biglietto per tornare a casa, stavo fuori al tal punto di essermi messo a piangere , solo che sono una persona vissuta non avendo lacrime non ho pianto. Poi Giovedì pomeriggio sono arrivati 2 giovani ragazzi sardi, la sera ho cucinato tortellini con la panna e pancetta per tutti.La giornata di lavoro il venerdì affrontata con spirito diverso, la sera siamo usciti il tempo passa in maniera diversa. Sabato mattina dopo aver parlato in ufficio per chiedere se potevo restare tutto Ok ( non son e non sarò l'ultimo che rimane scioccato ci sono passati). Peccato che ho buttato 130sterline di biglietto. La cosa più dura per me resta la mia stanza , qui è estate torrida il sole brucia la pelle, fuori sono 25 gradi la mia stanza in cantina -1 uno sbalzo termico grande. Il lavoro è semplice tranne che le loro regole sono diverse e imparare i meccanismi all'istante non riesci subito e ti cicchettino di continuo, ma tanto chi li capisce e me ne frego. Peggi del film; metti la coperta togli la coperta 3 tipi di coperte ti dicono di mettere la media poi all'improvviso problem problem  va messa quella pesante ma che hai capito somaro di italiano. Ora visto che i ragazzi restano stiamo cercando un casa per 3 persone nei pressi della scuderia non è facile, IO ho rimediato una bici dalla scuderia i ragazzini la stanno cercando, ho già preso lo stipendio 200sterline ma i soldi qui vanno via facilmente i prezzi sono alti e finché non hai una casa fare la spesa resta scomodo e ti devi arrangiare.Allora non VALE la pena restare perché lo stipendio resta basso solo che qui funziona tutto in estate il clima a me resta stupendo e vale la pena fare una esperienza anche se ho una certa età e per la mia vita professionale non serve ma per quella della vita si.Ho mille cose da dire ma credo che già sapete che sono scarso a raccontare , anche se q
Un e tutto completamente diverso e come sempre ci sono cose positive
Ive e negative, di sicuro da quello che uno crede guardando la TV e internet scordatevelo , la realtà è altr a non esiste classe sociale, poveri strapoteri e ricchi. Gli inglesi sono pazienti e ci riesci a parlare , i peggio sono gli stranieri che non si sono integrati e ti trattano di mexxa come capiscono che non parli inglese. Per il cibo loro mangiano di tutto senza una regola o orario, ma si trova ogni cosa anche molti prodotti italiani, la carne è molto buona anche le patate , stessa storia per frutta e verdura , in effetti nel periodo estivo la vita è frenetica al mattino alle ore 04,00 fino alle ore 23,00 che luce e caldo, vi lascio che sono tornati i ragazzi e ora di preparare il pranzo

Caro Marco, ho avuto una certa familiarità colla "valigia di cartone", resisti, resisti. resisti... e non dimenticare che - a parte i lalli - hai un mestiere nelle mani, guardati attorno.
Sarebbe un piacere et un onore per me ospitarti - ogni volta che vuoi - nella "Parola Contraria",  nel topico che vanta un numero spropositato di visite.

Nei diarii non ti cazza nessuno...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 18, 2017, 11:13:17 PM
Questo studio si appella: "Dresser est simple!"
Pertanto non parlerò di dressage,
Strano vero?


Ecco, questa  paradossale introduzione, dicie tutto sul fatto che il Nostro aveva uno sguardo lungo, era avanti secula rispetto agli altri teorici della equitation.
E - risultati alla mano - lo ha dimostrato.

Ho ricuperato il librello di JDO, che ha assunto - per me - una importamza ancor più magna dopo la scoperta dei gauci.
Titolo: [i]"IO... NON ADDESTRO I MIEI CAVALLI... LI EDUCO."[/i]
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 19, 2017, 10:53:45 AM
JDO, nella sua introduzione a "Dresser c'est simple" - che andrebbe riportata tutta - esclude dal suo "testamento" tutte le messe cantate del dressage, della monta uestern, dell'alta squola, del s.o. ecc. ecc.

Parte dal principio che i meccanismi di apprendimento dello lallo son regolati dalla logica della sua psicologia e che vadano inquadrati nella "bassa scuola" che considera l'educazione del lallo comune e necessaria a qualsiasi succiessivo impiego dell'animala.

Dunque, l'educazione del lallo si articola sulla bassa squola e sulla  psicologia del lallo, concietti relativamente semplici da capire, dunque, da analizzare e da spiegare...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 19, 2017, 11:05:14 AM
Quello che mi è rimasto impresso da una lettura (rapida e limitata.... il francese lo capisco perchè è simile al veneto....) del libello sono due cose: il rigore e l'importanza della ripetizione. Rigore non in senso di "brutalità", ma dalla chiarezza sul risultato atteso e della intransigenza nell'ottenerlo in modo impeccabile - per minuscolo che sia.

Di certo, una certa personalità, in particolare una incrollabile certezza riguardo alle  proprie opinioni, aiuta... io sono negato per questo tipo  di rigore.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 19, 2017, 02:48:42 PM
Da sempre. sono stato e resto fedele a queste due grandi maxime che hanno
supportato la mia vita in attività ben differenti:

Toute action qui n'est pas pensé n'est que de l'agitation.

Nous qui toujours voulons raison garder.


Compris?

La lettura di quel librello dovrebbe esser completa et approfondita, magara tradotta in itagliano e non in veneto... ostrega cio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 19, 2017, 07:12:07 PM
Si, quando lo comprai e lo lessi per la prima volta l'istinto fu, anche per me, quello di tradurlo.

Poi ho pensato a quanto sarebbe stato comunque inutile.....
Oggi quello che faccio è solo riuscire a pagare inps, irpef, inail, addizionai regionali e comunali e quando fa fresco vado a montare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 20, 2017, 02:21:47 AM
Tranne che per alcune espressioni "colte" che devon esser approfondite, il franzose di JDO è chiaro, essenziale, godibilissimo.

Leggo e traduco:

Tanti cavaglieri hanno un mucchio di radicate convinzioni sbagliate e si fanno influenzare da liete puttanete di varia origine senza che queste sciuocchezze siano passate al vaglio del semplice ragionamento.
Dunque, è così difficile capire dov'è il vero?
E' facile, ma con il presupposto essenziale di guardare ai fatti.


Cossa vado diciendo da secula?

Si preferiscie seguire il credo della propria congrega e ripetere la messa cantata dettata dalla chiesa di appartenenza piuttosto che accettare l'evidenza.

Citazione da: sissy - Giugno 19, 2017, 12:41:00 PM
Come spesso accade sono d'accordo con Max.

Caro Max, io comincerei a preoccuparmi....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 20, 2017, 08:24:12 AM
Eh, Raffaele, per personalità forti come JDO è facile non essere partigiani di una scuola o di una teoria o di un Maestro.... la cosa difficile è non essere partigiani di se stessi, dubitare anche della propria ragione e della propria capacità di vedere i fatti come sono realmente.

Tuttavia, in equitazione, essere molto sicuri delle proprie idee e delle proprie teorie (giuste o sbagliate importa abbastanza poco) aiuta molto, elimina l'esitazione.... alle volte soffro quasi fisicamente a vedere il devastante effetto dell'esitazione del cavaliere su un cavallo. Questione di meno di mezzo secondo.... eppure....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 20, 2017, 09:18:58 AM
In effetti mi sono preoccupato anche io........

Per il resto, JDO non dice affatto di rinunciare agli esercizi di maneggio (chiamiamoli così) ma li screma semplicemente di ciò che per lui è superfluo senza quando alla fine gli cambia solo il nome. Dunque, di fatto, si ha soltanto la sostituzione di nomi e di concetti alle MEDESIME cose che si fanno, perché poi anche lui passa lo stesso tempo a ripetere il medesimo esercizio. Le carampane direbbero che muscolano e/o sciolgono, JDO dice che educa e decontrae... ma sempre ore in maneggio si passano a piegare e far tranZizzioni... belli impostati e seri se siamo carampane, disinvolti e praticoni se siamo JDO... leggi bene, guardati i videi... non posso non dubitare che non giungi a questa mia conclusione....

Quindi torno a ripetere, di che stiamo parlando?

Non è che JDO NON piaffa/passeggia o NON riunisce il galoppo, semplicemente piaffa/passeggia male (quando vuole raccorciare il trotto) e riunisce il galoppo male (quando vuole raccorciare il galoppo)... male paragonato ad un cavaliere accademico si intende, perché il risultato pratico per quel che serve a saltare lo ottiene, non discuto.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 20, 2017, 10:12:06 AM
Citazione da: max - Giugno 20, 2017, 09:18:58 AM

Per il resto, JDO non dice affatto di rinunciare agli esercizi di maneggio (chiamiamoli così) ma li screma semplicemente di ciò che per lui è superfluo senza quando alla fine gli cambia solo il nome. Dunque, di fatto, si ha soltanto la sostituzione di nomi e di concetti alle MEDESIME cose che si fanno, perché poi anche lui passa lo stesso tempo a ripetere il medesimo esercizio. Le carampane direbbero che muscolano e/o sciolgono, JDO dice che educa e decontrae... ma sempre ore in maneggio si passano a piegare e far tranZizzioni... belli impostati e seri se siamo carampane, disinvolti e praticoni se siamo JDO... leggi bene, guardati i videi... non posso non dubitare che non giungi a questa mia conclusione....

Quindi torno a ripetere, di che stiamo parlando?

Non è che JDO NON piaffa/passeggia o NON riunisce il galoppo, semplicemente piaffa/passeggia male (quando vuole raccorciare il trotto) e riunisce il galoppo male (quando vuole raccorciare il galoppo)... male paragonato ad un cavaliere accademico si intende, perché il risultato pratico per quel che serve a saltare lo ottiene, non discuto.

Mi pare che qualcuno (Bionda?) abbia detto molto tempo fa che "JDO ha fatto del montare male un'arte". Il problema di cui stiamo parlando è questo: cosa significa montare bene e cosa significa montare male; cos'è l'equitazione bella e cos'è l'equitazione buona. Dal mio punto di vista cavallaro, è buona qualsiasi equitazione che permette di spostarsi da A a B senza danneggiare il cavallo, quando A e B distano qualche centinaio di chilometri.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 20, 2017, 11:03:33 AM
I miei amici gauci, secondo le tante Indefesse che leggono questo topicone, montano male, malissimo, eppure, fanno cose che noi carampane e fanciulle di città perfettamente impostate alla squola del maestro classico di turno, manco tentiamo di fare....

Caro max, anco io, non discuto Saumur e L'Accademia di Vienna, lo dissi ripetutamente a Chiara e a Lettera!

Il bello Bolle quando balla alla Scala è bello perché fa 80 ore il giorno di esercitii, esercitii che non gli servono una cippa per andar a ballare il tango e la samba in una balera o a scatenarsi in discoteca.

La Indefessa mi dirà che è certamente più allenato di un comune ballerino di twist... eh sticatzi!

Questo non esclude che per eseguire con maestria - anche senza arrivare a livelli competitivi - una mazurka o la breakdance bisogna impegnarsi, studiare, avere dei maestri essere allenati, ma sopratutto avere senzo del ritmo e tempismo.

Il ploblema nasce dal fatto che la "alta scuola" oltre che all'Opera di Parigi e al Bolshoj di Mosca, la vediamo per le strade di Canicattì, alle fiere di Abbiategrasso e Brisighella e in oscuri maneggi dove sadiche carampane e atroci fanciulle, tormentano - a loro scajola e aggratis - incolpevoli lalli.

Ma ci stiamo avvicinando ai ifatt:
Non è che JDO NON piaffa/passeggia o NON riunisce il galoppo, semplicemente piaffa/passeggia male (quando vuole raccorciare il trotto) e riunisce il galoppo male (quando vuole raccorciare il galoppo)... male paragonato ad un cavaliere accademico si intende, perché il risultato pratico per quel che serve a saltare lo ottiene, non discuto.

JDO, ma sopratutto i miei amici gauci, se ne stracatafottono dell'accademia... cosa altro hanno in comune i lieti pamperi col coltissimo marchese d'Orgeix?

Tanto, tantissimo, vediamo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Giugno 20, 2017, 01:34:21 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 20, 2017, 11:03:33 AM
.

Il ploblema nasce dal fatto che la "alta scuola" oltre che all'Opera di Parigi e al Bolshoj di Mosca, la vediamo per le strade di Canicattì, alle fiere di Abbiategrasso e Brisighella e in oscuri maneggi dove sadiche carampane e atroci fanciulle, tormentano - a loro scajola e aggratis - incolpevoli lalli.






:ola:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 20, 2017, 03:18:41 PM
Ok,da queste conclusioni comprendo che non è  stato compreso (o forse sì ) lo spirito del discorso.
Sia se si faccia equitazione accademica,sia se si faccia una passeggiata tranquilla,i principi della "buona equitazione"sono sempre gli stessi.
É  come andare a scuola guida,le regole per non danneggiare l'auto,noi stessi e gli altri sono sempre quelle,che o voglia usare l'auto per andare a pochi chilometri di distanza o usarla per lunghi viaggi in ogni dove.
Poi ci saranno i "virtuosismi"di chi vuol correre in formula 1...ma la "base"sarà  sempre quella,le regole sempre quelle.

Ritornando al cavallo,non è  corretto anche per chi fa passeggiate,montare "contro il movimento del cavallo o montare con la schiena rovesciata,magari ci potrai fare di tutto,ma chi ne pagherà le conseguenze sarà lui...É questo il focus della questione,non è  spettacolo o bellezza ...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 20, 2017, 03:27:30 PM
Se si lasciano le redini lunghe, il cavallo la schiena rovesciata non ce l'ha, se procede calmo. La schiena rovesciata e la "testa al vento sono, da quello che vedo, effetti di una cattiva mano; e la cattiva mano deriva da un equivoco sul "contatto leggero" che, misurato con  dinamometro, in genere ha un "peso" di alcuni chilogrammi.

Per credere a un contatto leggero, io voglio vedere le redini che fanno almeno un minimo di "pancia".

Non dico che tutti debbano avere il fegato di galoppare (in  campagna) con le redini che svolazzano, ma se svolazzano io sono certo che il cavallo è "nel suo equilibrio".

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Zarathustra - Giugno 20, 2017, 03:40:04 PM
Alex, non proprio, o meglio, non necessariamente.
Un cavallo può portarsi con la muscolatura rovesciata a prescindere dalla mano, e viceversa.
E' un'educazione dinamica a portare peso, la mano serve soltanto eventualmente a fissare la posizione dell'incollatura, laddove richiesto/desiderato (monta con contatto).
Un contatto anche "solido", chiaramente con imboccature idonee (non morso), se applicato SU una corretta postura, non ottiene l'effetto di rovesciarla. Se la postura è errata, la mano la amplifica.
Discorso analogo per l'equilibrio.
Per quanto mi consta......
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 20, 2017, 04:19:31 PM
Certo, può succedere, ma allora è la sella che gli dà fastidio.

Sarà un modello banale, ma io penso all'uomo con uno zaino di un certo peso. L'"aggroppamento" è del tutto istintivo. certo, se c'è uno spuntone nello zaino che preme la schiena, allora la posizione istintiva sarà quella di "rovesciare la schiena" per difesa dal fastidio; se ci fosse un conduttore con una frusta in mano che obbliga l'uomo con lo zaino ad "aggropparsi", ok, l'uomo si aggropperebbe.... controvoglia; ma se lo zaino è comodo, e nessuno rompe gli zebedei....

Nei trekking al passo, i cavalli tengono l'incollatura estesa spontaneamente, purchè siano condotti con libertà di incollatura; non vi risulta....?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 20, 2017, 05:04:17 PM
Secula di regole della minchia hanno provocato questi danni e hanno prodotto plotoni di Sissy.
I fatti dicono che migliardi di cavallari - nei secoli -  senza aver mai letto La Gueriniere hanno attraversato continenti a lallo e hanno fatto "un culo così" alle cavallerie occidentali perfettamente regolamentate...

I fatti dicono che - attualmente - qualche miglione di butteri, gauci, paysanos, mongoli conducono bellillamente - per ubertose prateria  - i loro lalli senza aver avuto la possibilità di seguire i consigli di Sissy... come faranno i poaereti?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 20, 2017, 05:28:07 PM
Citazione da: alex - Giugno 20, 2017, 03:27:30 PM
Se si lasciano le redini lunghe, il cavallo la schiena rovesciata non ce l'ha, se procede calmo. La schiena rovesciata e la "testa al vento sono, da quello che vedo, effetti di una cattiva mano; e la cattiva mano deriva da un equivoco sul "contatto leggero" che, misurato con  dinamometro, in genere ha un "peso" di alcuni chilogrammi.

Per credere a un contatto leggero, io voglio vedere le redini che fanno almeno un minimo di "pancia".

Non dico che tutti debbano avere il fegato di galoppare (in  campagna) con le redini che svolazzano, ma se svolazzano io sono certo che il cavallo è "nel suo equilibrio".
L'avere la schiena contratta (o rovesciata) dipende da vari fattori,ma tutto passa dalla "cessione della ganascia "e dalla "calma"...puo' essere la mano del cavaliere troppo dura o gli aiuti incapaci di far cedere la bocca...ho tante foto di cavalli "rovesciati" in trekking e anche non montati...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 20, 2017, 05:37:30 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 20, 2017, 05:04:17 PM
Secula di regole della minchia hanno provocato questi danni e hanno prodotto plotoni di Sissy.
I fatti dicono che migliardi di cavallari - nei secoli -  senza aver mai letto La Gueriniere hanno attraversato continenti a lallo e hanno fatto "un culo così" alle cavallerie occidentali perfettamente regolamentate...

I fatti dicono che - attualmente - qualche miglione di butteri, gauci, paysanos, mongoli conducono bellillamente - per ubertose prateria  - i loro lalli senza aver avuto la possibilità di seguire i consigli di Sissy... come faranno i poaereti?

A parte che quello che scrivo non "é  un mio consiglio",comunque ti dico che noi (intendo nel mio maneggio e i miei conoscenti equestri), facciamo"monta buttera o maremmana"....e più  genericamente "Monta da Lavoro".

I  principi sono gli stessi.Di equitazione classica si tratta...infatti,attualmente,la working equitation,si chiama anche "Doma Classica".

Già Senofonte gettò  le basi di tale equitazione (classica).

Quando gareggiano in Monta da Lavoro,vi possono essere gauchi,butteri, chi pratica "monta inglese",spagnoli,ecc...ma il giudice et unico e adoper gli stessi criteri di giudizio,anche se le bardature sono diverse,ma non diversi i principi da mettere in pratica.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 20, 2017, 05:39:51 PM
Non cominciamo tropi discorsi... interessanti si, ma troppi.

Ripeto (per la milionesima volta?) che è questione di finalità e/o cultura locale.

Se devo far punti per prendere il primo grado e diventare istruttore io le tecniche dei gauchi è meglio che manco le veda, nemmeno per sbaglio, idem il modo di montare alla JDO se no se per disgrazia mi metto anche solo per sbaglio in sella a quel modo mi sbattono fuori dal corso.

Se invece voglio provare a vincere una gimkana, magari mi passo le settimane prima a guardarmi e studiarmi i gauchi, che sicuramente qualcosa di utile imparo.

E quindi?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 20, 2017, 06:59:56 PM
Curioso. Stai dicendo che i nostri "federali" non darebbero il primo grado a JDO, al quale altrove - se non ricordo male -  è stata data la responsabilità di preparare la squadra olimpionica? Curioso, veramente curioso. Ma possibile, non lo nego; in equitazione se ne vedono e se ne sentono di tutti i colori.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 20, 2017, 09:14:00 PM
Citazione da: max - Giugno 20, 2017, 05:39:51 PM
Non cominciamo tropi discorsi... interessanti si, ma troppi.

Ripeto (per la milionesima volta?) che è questione di finalità e/o cultura locale.

Se devo far punti per prendere il primo grado e diventare istruttore io le tecniche dei gauchi è meglio che manco le veda, nemmeno per sbaglio, idem il modo di montare alla JDO se no se per disgrazia mi metto anche solo per sbaglio in sella a quel modo mi sbattono fuori dal corso.

Se invece voglio provare a vincere una gimkana, magari mi passo le settimane prima a guardarmi e studiarmi i gauchi, che sicuramente qualcosa di utile imparo.



E quindi?


Io le gimkane le faccio ,in Monta da Lavoro o Doma Classica  si chiamano anche "prove di attitudine" (ci sono anche quelle cronometrate),ma in queste prove viene valutata anche la fluidità dei movimenti,la regolarità delle andature,la precisione dei movimenti.

Se affronto le varie prove con il cavallo controflesso,che si oppone all'imboccatura e uso smodatamente gli aiuti,vengo stangata...
un po' meno nella "gimkana veloce",ma le regole sono le stesse del lavoro in piano,un po' riviste ,caso mai per la velocità.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 20, 2017, 10:01:37 PM
I cauboi - da tempo - son diventati delle fighette che fanno plesciur, reining e barrelli adornati di paiette e lustrini... così come i vaqueri&C. che hanno i campionati di monta da lavoro impestati di vecchie carampane e fanciulle in fiore, anco i gauci son su questa strada... chi ci resta?

I mongoli? Gli afgani?

https://www.youtube.com/watch?v=-FHcWu_uj6s&t=2s

Vi immaginate la Sissy che indefessa, da letioncine  di assetto et di riunion del lallo - col ditino alzato - a questi personaggetti?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: grinta - Giugno 20, 2017, 10:20:18 PM
il fine .
che giustifica i mezzi .
Sisssy con i suoi , è appagata .
don Raffaè appiedato pure . i gauci , i butteri e pure i mongoli , tu pensa anche jdo !! ( tralascio il buon Alex che forse gradualmente passerà dal trotto rallentato al trotto immaginato )
è l'indole umana , fare sbagliare riuscire , ma sopratutto sfruttare .
ognuno sfrutta il modo migliore per arrivare al risultato .
e il cavallo ci rimette ? pazienza , poteva andargli peggio .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 20, 2017, 10:23:14 PM
E' probabile che i federali non darebbero il brevetto nemmeno a Karl se è per questo...

Come vado ripetendo: paese che vai, usanze che trovi... ambiente che frequenti, "codici" da rispettare che trovi....

Una volta, andando a trovare Melis che stava montando, parlando mi vennero in mente le flessioni laterali quindi le chiesi se le faceva. Lei mi rispose "ah si certo, queste" e in un nanosecondo gira la testa nel culo del cavallo. Ora, io avevo in mente tutt'altro gesto meno crudo, ma la sostanza era quella quindi non mi sono scomposto.

In giro si sacrifica semplicemente troppo spesso la sostanza in favore della forma.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 21, 2017, 05:59:27 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 20, 2017, 10:01:37 PM
I cauboi - da tempo - son diventati delle fighette che fanno plesciur, reining e barrelli adornati di paiette e lustrini... così come i vaqueri&C. che hanno i campionati di monta da lavoro impestati di vecchie carampane e fanciulle in fiore, anco i gauci son su questa strada... chi ci resta?

I mongoli? Gli afgani?

https://www.youtube.com/watch?v=-FHcWu_uj6s&t=2s

Vi immaginate la Sissy che indefessa, da letioncine  di assetto et di riunion del lallo - col ditino alzato - a questi personaggetti?

Io non di lezioni a nessuno.
Riguardo il video no comment
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 22, 2017, 10:16:57 PM
Sissy - indefessamente, in questo inclitio foro - stai dando letioni a destra e a manca, ponendo la riunion come lo imprescindibile presupposto per maneggiar un lallo.

Voi che siete appena arrivate nel mondo del lallo, cioé da soli quindici/vent'ani, non potete ricordar che i distruttori militari ci inzegnavano che: il lallo va assecondato nella sua statione naturale in ogni situescion (sopratutto nel salto), che il filetto è la sola, la UNICA imboccatura consentita, il contatto colla bocca del lallo deve esser continuo, leggiero ma consistente;  tutti i pieghi di ogni genere erano vietati, qualunque flessione era bandita.

Oggi, schiere di Sissy, classiche, leggiere, dressagiste naturali e non, accademiche di ogni religione sono alle prese con flessioni, pieghi, acculamenti, aggroppamenti, sid, 2/3/4/5 piste ma senza sapere cossa minchia stanno facendo...

Ogni gesto che non sia ragionato produce solo confusione

Questa è la mia traduzione di una delle 2 massime fondamentali di JDO... l'altra è:

Nous qui toujours voulons raison garder!

Lascio a Sissy - che leggie Raabe in originale - il piacere di tradurre la breve frase altrettanto basilare ad usum nostrprum ma sopratutto a favor di Poker ...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 22, 2017, 11:10:35 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 22, 2017, 10:16:57 PM
Sissy - indefessamente, in questo inclitio foro - stai dando letioni a destra e a manca, ponendo la riunion come lo imprescindibile presupposto per maneggiar un lallo.

Voi che siete appena arrivate nel mondo del lallo, cioé da soli quindici/vent'ani, non potete ricordar che i distruttori militari ci inzegnavano che: il lallo va assecondato nella sua statione naturale in ogni situescion (sopratutto nel salto), che il filetto è la sola, la UNICA imboccatura consentita, il contatto colla bocca del lallo deve esser continuo, leggiero ma consistente;  tutti i pieghi di ogni genere erano vietati, qualunque flessione era bandita.

Oggi, schiere di Sissy, classiche, leggiere, dressagiste naturali e non, accademiche di ogni religione sono alle prese con flessioni, pieghi, acculamenti, aggroppamenti, sid, 2/3/4/5 piste ma senza sapere cossa minchia stanno facendo...

Ogni gesto che non sia ragionato produce solo confusione

Questa è la mia traduzione di una delle 2 massime fondamentali di JDO... l'altra è:

Nous qui toujours voulons raison garder!

Lascio a Sissy - che leggie Raabe in originale - il piacere di tradurre la breve frase altrettanto basilare ad usum nostrprum ma sopratutto a favor di Poker ...


Io credo che non venga letto quello che scrivo,perchè altrimenti non ci sarebebro queste conclusioni che fai,che non corrispondono  a nulla di quanto ho riportato.

Inizio da un fatto:Non ho mai insegnato nulla nè tantomeno voglio farlo! Ho solo riportato le spiegazioni logiche,fondate su principi equestri le cui basi sono state gettate da Senofonte... e dè proprio così,in quello che riporto:"ogni gesto che non sia stato ragionato produce solo confusione",questa è una massima sacrosanta...

Altro puntoil dressage e quindi anche la riunione (sia dal suo primitivo abbozzo,che nella sua massima espressione vogliono riportare alla luce le caratteristiche naturali del cavallo montato,sì,è proprio così...fa ri che il cavallo sia valorizzato nei movimenti nonostante il cavaliere sulla groppa e ti dirò che filetto,morso,briglia.ecc... sono "animati" dalla mano,è la mano la protagonista...sai perchè uso il morso,talvolta?

perchè facciamo monta maremmana, buttera, da lavoro e in alcune gare non è ammesso altro...ma non ho problemi a passare da una all'altra,perchè quella che agisce è la mano...dipende se si sanno usare...

e potrei scrivere un libro 8anzi,in realtà qualcosa di simile sto facendo),sul contatto e appoggio (tra l'altro non ho mai detto che il contatto debba essere incostante!

Altra cosa ,dipende da coaaa intendi per "flessioni" (flessione del corpo?,dell'incollatura',l "flessioni di Baucher? ) io quest eultime non le uso mai..per "flettere" il cavallo uso le gambe,il peso e l'assetto, per il "piego" non sono io a darglielo direttamente...è caso mai il cavallo che si appoggia sull'imboccatura,cedendo con la mascella e non sono io che gli piego il collo!

L'appoggio è il frutto dell'impulso e non certo della trazione della mano!

SU JDo ti dico che non ci trovo niente di "strano" in quello che dice,anzi! Per molti apsetti mi sembra di rivedervi il mio istruttore!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 23, 2017, 12:32:47 AM
Altra cosa, so benissimo quello che faccio,dietro ogni azione c'é  una  spiegazione logica e scientifica,quindi dimostrabile,non farei mai una cosa che non so perché  debba essere fatta!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 23, 2017, 01:01:08 AM
Bene, oltre alla tremenda nebbia già caduta sul concetto di riunione, adesso la stessa nebbia aggredirà inesorabilmente flessioni, pieghi, impulso, contatto e appoggio.
Che bellezza.

Per ognuno dei termini citati qua si rischiano paginate di discussione....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 23, 2017, 06:35:38 AM
Ahahah è proprio vero!!!
Io il manuale di sissy lo compro.
È veramente strano l ambiente dell equitazione.r
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Giugno 23, 2017, 07:17:53 AM
Un manuale? ??? Cosa mi sono persa!!!! Speriamo che ci sia la traduzione a fronte  :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 23, 2017, 08:05:16 AM
Citazione da: alex - Giugno 23, 2017, 01:01:08 AM
Bene, oltre alla tremenda nebbia già caduta sul concetto di riunione, adesso la stessa nebbia aggredirà inesorabilmente flessioni, pieghi, impulso, contatto e appoggio.
Che bellezza.

Per ognuno dei termini citati qua si rischiano paginate di discussione....

Io di "nebbia" non ne vedo assolutamente, sono concetti chiarissimi che si possono "schematizzare" in due parole ciascuno, ovviamente vanno correlati gli uni con gli altri,ma concettualmente non hanno nulla di complesso.

Basta usare la logica e un pizzico di buon senso,non mi sembrano difficili da comprendere.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 23, 2017, 08:06:15 AM
Citazione da: PokerFace - Giugno 23, 2017, 06:35:38 AM
Ahahah è proprio vero!!!
Io il manuale di sissy lo compro.
È veramente strano l ambiente dell equitazione.r

Io non ho parlato di "manuale"...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 23, 2017, 08:07:33 AM
Citazione da: milla - Giugno 23, 2017, 07:17:53 AM
Un manuale? ??? Cosa mi sono persa!!!! Speriamo che ci sia la traduzione a fronte  :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:

A parte che non ho parlato di manuale, ma in che lingua lo vorresti?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 23, 2017, 10:07:36 AM
Citazione da: sissy - Giugno 23, 2017, 08:05:16 AM

Io di "nebbia" non ne vedo assolutamente, sono concetti chiarissimi che si possono "schematizzare" in due parole ciascuno, ovviamente vanno correlati gli uni con gli altri,ma concettualmente non hanno nulla di complesso.

Basta usare la logica e un pizzico di buon senso,non mi sembrano difficili da comprendere.

Spero che tu ti renda conto che mi stai (indirettamente, certo, non direttamente ) facendo sentire un 'imbecille o un
ignorante o un analfabeta, o tutte queste cose insieme. Ripeto: non capisco. E' triste, ma è così.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 23, 2017, 10:18:10 AM
si ma io lo voglio illustrato con foto esplicative di sissy.
sissy in spalla in dentro (passo trotto e galoppo)
sissy in groppa in dentro (passo trotto e galoppo)
sissy in appoggiata (passo trotto e galoppo)
sissy in galoppo rovescio
sissy in cambi al volo singoli e in sequenza
sissy in piaffe
sissy in passage
sissy in pesade
sissy in levade
sissy in trotto medio
sissy in trotto allungato
sissy in pirouette
ecc ecc
tutto ovviamente con il cavallo in perfetto ramener 2 cm avanti alla verticale, riunito, con la schiena alta, il peso sui posteriori  e tutto.
poi la lingua non fa niente, tanto io guardo solo le illustrazioni (sono analfabeta)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 23, 2017, 11:53:15 AM
Porca puttena, L'Indefessa è d'accordo con La Gueriniere e i butteri, con Caprilli e JDO, coi dressagisti e coi gauci, col Diavolo e coll'Acqua Santa, con con Salvini e Papa Bergoglio, con il  KKK e Martin Luther King... anco io mi prenoto, per l'acquistar il "manuale indefesso", ma prima, cara Sissy, tu che leggi Raabe in originale, ripeto, traduci questo motto, forse ti era sfuggito, allora te lo inserisco bello grande grande:

Nous qui toujours voulons raison garder!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 23, 2017, 12:35:21 PM
Iono sono d'accordo ,a prescindere,con tutti, in realtà esiste un filo logico che collega i pensieri,le idee ,gli insegnamenti di questi Maestri che hai indicato, sono d'accordo in molte cose da loro espresse,perchèrazionali,aldilà delle differenze.
Esempio,anche JDO parla di "mettere il cavallo sulle anche", della "cessione della ganascia", di "arrotondare la nuca" ecc..senza,entrare neld ettaglio, riporta i concetti equestri fondamentali espressi da secoli, con differenze che caratterizzano il suo modo di montare, di esprimersi, di insegnare.
In fondo il succo del discorso è sempre lo stesso,il cavallo deve cedere con la bocca, spostare l'equilibrio sui posteriori,"mettersi sulle anche" ,avere impulso,dare un buon appoggio...tutto quanto fu mirabilmente espresso dal Generale L'Hotte "calmo,avanti e dritto",penso che nessuno abbia mai detto il contrario!

Sulla frase che gentilmente mi hai chiesto di tradurre,potrei scirvere un poema,andandoa  disturbare anche filosofi,ma non mi sembra il caso,comunque, in breve

"trattasi di una espressione di lingua corrente,che può così essere tradotta:Noi che vogliamo sempre obbedire,osservare la ragione...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 23, 2017, 12:38:20 PM
Citazione da: alex - Giugno 23, 2017, 10:07:36 AM
Citazione da: sissy - Giugno 23, 2017, 08:05:16 AM

Io di "nebbia" non ne vedo assolutamente, sono concetti chiarissimi che si possono "schematizzare" in due parole ciascuno, ovviamente vanno correlati gli uni con gli altri,ma concettualmente non hanno nulla di complesso.

Basta usare la logica e un pizzico di buon senso,non mi sembrano difficili da comprendere.

Spero che tu ti renda conto che mi stai (indirettamente, certo, non direttamente ) facendo sentire un 'imbecille o un
ignorante o un analfabeta, o tutte queste cose insieme. Ripeto: non capisco. E' triste, ma è così.

No,Alex non intendevo assolutamente questo!Mi dispiace che lo hai pensato,intendevo dire che "sono concetti che ho chiari,perchè li ho metabolizzati e potrei esprimerli in due parole".tutto qui.




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 23, 2017, 12:48:16 PM
Citazione da: PokerFace - Giugno 23, 2017, 10:18:10 AM
si ma io lo voglio illustrato con foto esplicative di sissy.
sissy in spalla in dentro (passo trotto e galoppo)
sissy in groppa in dentro (passo trotto e galoppo)
sissy in appoggiata (passo trotto e galoppo)
sissy in galoppo rovescio
sissy in cambi al volo singoli e in sequenza
sissy in piaffe
sissy in passage
sissy in pesade
sissy in levade



sissy in trotto medio
sissy in trotto allungato
sissy in pirouette
ecc ecc
tutto ovviamente con il cavallo in perfetto ramener 2 cm avanti alla verticale, riunito, con la schiena alta, il peso sui posteriori  e tutto.
poi la lingua non fa niente, tanto io guardo solo le illustrazioni (sono analfabeta)

Io no ho mai detto che faccio tutte queste cose e non ho mai avuto e mai avrò intenzione di mettere "video esplicativi" come tu li chiami.

Ho delle foto e dei video con i cambi di piede, lavori su due piste, galoppo rovescio,passi indietro (oltre che altro).,messi senza alcuna intenzione "dimostrativa".

e siccome non ho peli sulla lingua,ti dico che (già detto altre volte) che sto lavorando sull'addestramento e penso di essere all'incirca a metà della scala,verso L'impulso,diciam e qualche volta vado avanti e qualche altra torno indietro.

Ciò non toglie che io sappia qual è l'obbiettivo da raggiungere  e che lavori a tal proposito!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 23, 2017, 02:34:37 PM
Citazione da: sissy - Giugno 23, 2017, 12:35:21 PM
Noi che vogliamo sempre obbedire,osservare la ragione...

:icon_eek:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 23, 2017, 03:24:04 PM
io che non so il francese avrei detto:
noi che vogliamo sempre avere ragione.....

ma io sono un poraccio, mi firmo ancora con la X
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 23, 2017, 03:53:35 PM
Non conoscendo bene se sottigliezze del francese metto alla prova l'intelligenza artificiale di Google traduttore.

Mi scodella "Noi vogliamo sempre tenere la destra".

Checchè ne dicano, siamo ancora molto lontani dall'intelligenza artificiale.  :blob9:

Però.... tenere la destra.... addestrare....  forse il termine addestrare ha questa derivazione? Rende il cavallo "ragionevole"?  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 23, 2017, 04:42:33 PM
eh,google traduttore può giocare brutti scherzi!
In realtà la frase succitata è una frase di Filippo il Bello,ripresa poi da vari personaggi storici  fino ai giorni nostri ed ha il significato di "seguire la ragione, obbedire alle sue "regole"..."manenersi nei limiti imposti dalla ragione"...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 23, 2017, 04:56:14 PM
Ti ho scoperto!
Tu sei Angioni travestito da (bionda?) carampana!!

E comunque, se non lo fossi, hai tradotto quelle pocje palabras alla litterissimam come fa - per suo esplicita scielta - il Gentile Colonnello col risultato che manco lui capisce ciò che traduce... ancora mi deve spiegare  cos'é un lallo "affollato".

Cara Indefessa, il traduttore deve per prima cosa capire quello che legge, poi versarlo nella lingua di arrivo nella maniera più corretta, dimenticandosi della gtrammatica, della sintassi della lingua di partenza inoltre deve cognoscere i modi di dire, le frasi idiomatiche e quele gergali della lingua di partenza.


Noi che vogliamo sempre obbedire,osservare la ragione...

Questa frase in italiano non ha senso, manco tu sai cosa hai scritto, potresti spiegarlo solo con il solito pippone, dunque, non hai tradotto, hai messo in itagliano delle palavras fracesi, lasciando misterioso il detto di JDO...

Ecco, brava,

"seguire la ragione, obbedire alle sue "regole"..."manenersi nei limiti imposti dalla ragione".

ma non ci sei ancora, un piccolo sforzo e vedrai che ce la fai....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 23, 2017, 06:29:10 PM
Mentre la Indefessa cerca tra le frasi idiomatiche e le espressioni francesi, le do un aiutino:
chi ciacola è Filippo il Bello, il monarca che, come sappiamo, è stato il precognitore della "grandeur" tanto cara ai francesi, carissima a JDO.
Quel "noi" è un plurale majestatis, dunque, si legge "io".
Chi riporta e fa suo quel motto regale, è uno monarchico per nascita, e, per scielta, confluiscie nel Front National diventando anche deputato di quel partito per qualche legislatura.
Dunque, si fa presto a dire "tradurre":

Nous qui toujours voulons raison garder.
Noi che vogliamo  sempre rispettare la ragione.

Questa è la traduzione corretta alla lettera che - però - è in itagliano  sgradevole e non ci traducie quello che veramente ci voleva dire JDO, con questi elementi sopradetti et con qualcosina d'altro possiamo azzardare la vera traduzion...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 23, 2017, 07:51:49 PM
Ti aspetto al varco, raison garder è espressione insidiosa, da quanto ho trovato in giro (cercando un po'  seriamente) e temo che il suo significato cambi parecchio a seconda della personalità di chi la enuncia...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 23, 2017, 11:04:22 PM
Bhe',Raffaele,io ho scritto,in relazione alla traduzione da me prodotta ,un preambolo!
Infatti ho avvertito che "avrei potuto scrivere un poema" in merito e che "la frase poteva tradursi..." non l'ho riportata cone univoca traduzione...ho anche riportato che è  un citazione di Filippo il Bello,ma che e' stata usata da molti uomini di stato  fino ad entrare nl linguaggio comune ...

Son tutti  elementi che ho riportato:carta canta!


E potrei continuare davvero ,scrivendo un trattato su questa frase...

Ah!io ho.vissuto in Francia per un po' e studiato anche lingua e letteratura francese,ho alle spalle studi classici ,conosco l'italiano e i suoi segreti...so benissimo il significato delle parole e come si articolano le frasi e come si fa una traduzione...

"Osservare la ragione" ha un suo suo significato,lo stesso,ad esempio, di "osservare le leggi".

Si potrebbe passare,poi al significato filosofico...ma è  "tanta"roba.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 23, 2017, 11:09:22 PM
Ps:per chi non lo avesse capito "obbedire "era relativo alla ragione,cioè "obbedire alla ragione".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 24, 2017, 01:51:56 AM
Ho la netta sensatione che la Indefessa ci consideri dei cretini e - comunque - mette sempre le "mani avanti" diciendo che potrebbe dire tutto e il contrario di tutto con una "faccia da culo" davvero invidiabbile.

Cara Sissy, contrariamente a quanto ci informi nel tuo cospiquo  curriculum, il vostro affetionatissimo è un poaro cavallaro igniorante, non ha studiato lingua e letteratura francese, non ha alle spalle studi classici , non cognosce abbastanza l'italiano e i suoi segreti... non è sicuro di capir benissimo il significato delle parole e non ha padronanza di come si articolano le frasi e non sa come si fa una traduzione... però, senza tema di smentite, ti dico che ciò che hai scritto e riporto quì sotto, è una lieta puttaneta:

"Osservare la ragione" ha un suo suo significato,lo stesso,ad esempio, di "osservare le leggi".

Spesso le leggi sono state scritte/sono scritte contro la logica, contro il buon senso, contro i molti ma  a vantaggio di pochi quest'equello... contro la ragione,  appunto, comunque JDO non si riferiscie alla ragion tantomeno alle leggi costituite.

Ma lasciam perdere, tu, fine francesista, avresti dovuto subito dirci:
in primis - che la frase è scritta/è costruita in maniera arcaica, il che conferma il suo esser motto, dunque, da non prendere alla lettera ma per il suo significato emblematico che ha preso nel sentir comune nel tempo.

In secundis, tu, esperta di studi classici,  avresti dovuto informarci che la frase attribuita a Pippo il bello, non è sua ma di Aristotile che la disse qualche millennio prima.

In tertius, tu,  dotta cognoscitrice della litteratura francese, avresti dovuto illuminarci sul fatto che la frase compare in Francia nell'Alto medioevo, ma diventa di uso comune nei "secoli della ragione" ed è citata alli juorni nostri appunto.

In quartibus, tu, per un pò cittadina franciesa, dovresti aver appreso qual'è che il significato moderno della frase "incriminata"... qual'é?

In quintibus, tu, pur senza aver letto il "testamento" di JDO... non l'hai letto Jsuppose - ci dicii che il motto del Nostro era:
Io che ho voluto sempre obbedire alla ragione - il che mi sembra sommario et riduttivo et molle et fiacco et inadatto per un personaggio vulcanico e sanguigno come JDO... ma tu sai chi era JDO?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 24, 2017, 12:11:54 PM
Raffaele, come ho avuto modo di scrivere recentemente ,nell'approcciarsi ad un argomento occorre usare il buon senso,la capacità di calarsi nel contesto del discorso.

Ho detto che potrei scrivere un poema su quella frase,perchè andando a valutarla sia da un punto di vista semantico che pragmatico,andremo avanti per giorni (per me non è un problema).


ovviamente il parallelismo fra "osservare le leggi" e "osservare la ragione",è nel verbo "osservare" (potremo fare un lungo disocrso anche su questo...la ragione,se vogliamo "ha le sue leggi",ma qui,come anticipato da me in precedenza, dovrrei andare a disturbare anche i filosofi...)

Inoltre,non conoscendo il discorso a cui la frase di JDO si riferisce è impossibile farne una traduzione contestualizzata e quindi precisa,infatti ho dato una traduzione possibilistica della frase e non assoluta.

Il breve excursus sulla frase ,la sua origine ed evoluzione dell'uso l'ho fatto,limitatamente al contesto.

Riguardo Aristotele,penso che avesse detto questa:"il faut savoir raison garder"...

Per il resto potremmo scrivere a lungo! compreso su JDO
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 24, 2017, 02:06:10 PM
Loso loso loso, tu potresti scrivere "Guerra e Pace" ma anche "Pace e Guerra", due mallopponi di 27.000 pagine l'uno senza spiegarci cosa vuol dire quel motto, vedo che ti stai sforzando nelle ricerche... ma arrivi sempre tardi, sempre dopo di me, sopratutto perché non hai letto la lieta spiegazione che lo stesso JDO da a quel motto che ha fatto suo...

Comunque, scrivi pure la tua "traduzione assoluta", ci riesci? Vuoi provarci? Provaci, ti do un aita, anzi no niente aita!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 24, 2017, 02:29:07 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Gennaio 07, 2015, 01:47:12 PM
Hai ragione, il prof. Cantoni ha ragione.

Questo non ci impedisce - nel caso fossimo interessati ai bachi -  di approfondire/di valutare da noi stessi se est meglio tenere i bacarozzi all'ombra o alla luce, al freddo o al caldo.

Tornando al Nostro - lovviamente - la sua tennica non mi interessa affatto direttamente... direttamente/praticamente non me ne interessa più alcuna; ma come conoscenza/come cultura personale,  la mia curiosità mi sprona a capire quello che ha fatto d'Orgeix ma anche quello che fanno i mandriani colombiani e i pastori mongoli.

Curiosamente l'educazione di d'Orgeix propone - pur servendosi dell'assioma - qualcosa che va nella direzione della tua utopia, e titola un suo libro con ciò che - come sai - vado predicando da una vita: Addestrare è Facile... devo comprarlo!!

L'ho comprato, ma sovratutto l'ho letto, cara Sissy possiedi questo livro? Lo hai letto? Lo hai capito? Ne parliam?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 24, 2017, 03:05:59 PM
Insomma mi tocca riprendere in mano il libretto e rileggerlo faticosamente. E anche se qualche volonteroso traducesse, mi toccherebbe non fidarmi e continuare a leggerlo in quella lingua insidiosa...

Un accorato appello a sissy: lo so che io esagero dall'altra parte, ma.... fai qualche esercizio spirituale di umiltà. Non modestia, che può essere finta; umiltà.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 24, 2017, 05:05:02 PM
Caro Alex, abbiamo la fortuna di avere una che:

Ah!io ho.vissuto in Francia per un po' e studiato anche lingua e letteratura francese,ho alle spalle studi classici ,conosco l'italiano e i suoi segreti...so benissimo il significato delle parole e come si articolano le frasi e come si fa una traduzione...

e inoltre:

... non conoscendo il discorso a cui la frase di JDO si riferisce è impossibile farne una traduzione contestualizzata e quindi precisa,infatti ho dato una traduzione possibilistica della frase e non assoluta.

... allora, noi le forniamo il testo pagina per pagina, e la gentile Indefessa ce lo traducie.
La nostra Commissione, seguirà il lavoro - tramite docs -  come già faciemmo altre volte.
Se il lavoro sarà splendido, come si preannuncia, potremmo valutare l'acquisto dei diritti e pubblicarlo in Itaglia... che dicie Sissy, ti va di far qualcosa di utile e che rimarrà nella storia della nostra comunité?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 24, 2017, 10:16:05 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 24, 2017, 02:06:10 PM
Loso loso loso, tu potresti scrivere "Guerra e Pace" ma anche "Pace e Guerra", due mallopponi di 27.000 pagine l'uno senza spiegarci cosa vuol dire quel motto, vedo che ti stai sforzando nelle ricerche... ma arrivi sempre tardi, sempre dopo di me, sopratutto perché non hai letto la lieta spiegazione che lo stesso JDO da a quel motto che ha fatto suo...

Comunque, scrivi pure la tua "traduzione assoluta", ci riesci? Vuoi provarci? Provaci, ti do un aita, anzi no niente aita!


Io non mi sforzo in nessuna ricerca...non ne avrei neppure il tempo,presumo.

MI hai chiesto cosa significasse in francese la frase di cui sopra...e io ho risposto in maniera letterale,citando  a chi è stata attribuita  (Filippo il Bello) e la sua versione precedente ,leggermente diversa (Aristotele).

Mi hai chiesto cosa volesse dire JDO con quella frase e ti ho risposto che ,così estrapolata dal contesto può non essere attinente al suo pensiero.
So chi è JDO,ho visto dei suoi video,conosco a grandi linee il suo pensiero e non ho letto" Dresser, c'est simple " a cui penso tu ti riferisca.

Potrei aver anche interesse a leggerlo ed eventualmente tradurlo, "a tempo perso",perchè ho mille altre cose da fare,potrebbe essere anche una cosa simpatica.

Ritornando alla frase di aristotelica memoria, ti posso dire che il senso è:"Non bisogna esagerare", "occorre rimanere nei limiti del buon senso " (o misura,o saggezza), ovvero "essere guidati dalla ragione"...

Concludo con una frase a me molto cara:"Non esistono fatti, ma solo interpretazioni" ,per cui,se la tua interpretazione di ciò che scrivo (in generale)  è diversa dalla mia me ne farò una...ragione!











Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 24, 2017, 10:20:03 PM
PS:non ho mai detto di essere "esperta di francese o studi classici",ho fatto questo percorso di studi,,da cui ho acquisito una certa forma mentis,e ho vissuto in Francia (quaranta anni fa),per un po' di tempo,coltivando la lingua e la cultura di questa nazione.
Questo non significa che io sia un'esperta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 24, 2017, 11:11:52 PM
Questo l'hai scritto tu:
Ah!io ho.vissuto in Francia per un po' e studiato anche lingua e letteratura francese,ho alle spalle studi classici ,conosco l'italiano e i suoi segreti...so benissimo il significato delle parole e come si articolano le frasi e come si fa una traduzione...

E questo anche:
PS:non ho mai detto di essere "esperta di francese o studi classici",ho fatto questo percorso di studi,,da cui ho acquisito una certa forma mentis,e ho vissuto in Francia (quaranta anni fa),per un po' di tempo,coltivando la lingua e la cultura di questa nazione.
Questo non significa che io sia un'esperta.


Ora scegli, se è vera la prima affermazione, da domani ti metti a tradurre JDO a "tempo perso" con tutto il nostro sostegno.
Se è vera la seconda affermazione il tuo sputtenemento sarebbe clamoroso, ma io son sicuro che farai un bellissimo lavoro... quando cominciamo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 25, 2017, 02:44:16 AM
Le due affermazioni non sono in antitesi,si può  Conoscere,amare una lingua,una cultura,un qualsiasi argomento senza fregiarsi del titolo di "esperti",questa è una tua libera interpretazione!

Conosco il francese e posso tradurlo,questo si,ma non mi ritengo un'esperta, ho fatto studi classici e li apprezzo tutt'ora,ma non sono una "classicista".

Né mi metto in competizione con nessuno,né voglio dimostrare qualcosa.
Se pensi che io dipenda dal giudizio degli altri o mi senta messa "sotto esame" da te,ti sbagli...

Sono libera dentro e mi impegno nelle cose che ritengo costruttive,altrimenti non ci trovo il senso.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2017, 02:46:34 AM
Si va bé, ma ce la fai o non ce la fai questa traduzione?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2017, 10:07:56 AM
Aspettando che la Nostra decida se fare una figura di mierda o la traduzione, devo affrontare il mio amico Alex che mi sta aspettando al varco:

Citazione da: alex - Giugno 23, 2017, 07:51:49 PM
Ti aspetto al varco, raison garder è espressione insidiosa, da quanto ho trovato in giro (cercando un po'  seriamente) e temo che il suo significato cambi parecchio a seconda della personalità di chi la enuncia...

Il significato corrente in Francia di il faut savoir raison garder, che è l'espressione  in forma indefinita, quela originale di Ari, adottata et personalizzata da Filippo il Carino, me lo ha dettato una studentessa universitaria francese:

Elle signifie qu'il ne faut pas céder à la passion.

Ovviamente in itagliano, come giustamente dicie Alex, a seconda delle circostanze, lo possiamo rendere in milla maniera:
aver buon senso, esser lucidi, mente fredda, mantenere la calma, stare ai fatti, esser realisti e naturalemente esser ragionevoli, dare il primato alla ragion che era l'antico primero significatio di 2500 ani fa.

LE PAS, PRENDRE LE CHEVAL.
:dontknow:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 25, 2017, 10:42:04 AM
non vedo cosa ci sia di diverso fra le mie traduzioni e quelle che riporti tu...il senso del discorso è lo stesso.

Sul fatto di tradurre,ripeto ,non ho nessun problema a farlo e sulle "figure di..." probbilment enon ci siamo capiti, a me il giudizio degli altri non interessa,se faccio una cosa è perchè ci trovo un interesse,un piacere personale e non per sollevare ammirazione da parte deglia ltri o per dimostrare qualcosa!

Quello che pensi tu di me (o altri) non ha nessuna valenza,nessun valore e questo mi rende "inattaccabile",perchè non raccolgo... e il tuo scopo (o quello di altri) è farmi sentire svalutata o i qualche modo "in fallo",i sbagli,non hai nessun potere su di me...ma dato che c'è un limite a tutto posso anche prendere provvedimenti se qualcuno continua ad offendermi,per un senso di giustizia e di rispetto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Giugno 25, 2017, 01:17:20 PM
Attenti ragazzi perché l' idefessa, quanto è messa alle corde, minaccia azioni legali per delitto di lesa maestà o vilipendio di cadavere  :chewyhorse:.In altro forum fece così e, se non erro, anche qui tempo fa.Tremate quindi voi temerari! !!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2017, 01:18:59 PM
Ma allora la fai sta minchia di traduzion?

Basta dire si o no...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 25, 2017, 02:41:40 PM
Citazione da: milla - Giugno 25, 2017, 01:17:20 PM
Attenti ragazzi perché l' idefessa, quanto è messa alle corde, minaccia azioni legali per delitto di lesa maestà o vilipendio di cadavere  :chewyhorse:.In altro forum fece così e, se non erro, anche qui tempo fa.Tremate quindi voi temerari! !!


Attenzione!io non minaccio nessuno,ci mancherebbe!!e non sono "messa alle corde",cosa impossibile,tra l'altro.

Ho solo,educatamente,fatto presente che noto "certe scorrettezze",ma non le raccolgo perché  non hanno senso,però  c'è  un limite a tutto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 25, 2017, 02:42:26 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2017, 01:18:59 PM
Ma allora la fai sta minchia di traduzion?

Basta dire si o no...


Ma io avevo già  risposto!certo che sì!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 25, 2017, 03:20:17 PM
Recuperato il libretto, riavviata la faticosa lettura. Siccome questa è zona di OT libero  :horse-smile: vi faccio vedere a cosa sto lavorando, precisamente alla "doma di ajax": https://it.wikisource.org/wiki/Indice:Fiaschi.djvu?vis=true

Attenzione, non vi voglio mostrare il libro, vi voglio mostrare il visualizzatore... tutto fatto da me dopo domato ajax, lo ritengo una delle mie cose migliori.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2017, 04:47:08 PM
Citazione da: sissy - Giugno 25, 2017, 02:42:26 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2017, 01:18:59 PM
Ma allora la fai sta minchia di traduzion?

Basta dire si o no...


Ma io avevo già  risposto!certo che sì!

Benissimo.

Siccome, non abbiamo i diritti dell'opera, la traduction non può esser pubblica men che meno commercializzata.
Ma nulla osta, ad un ristretto numero di "studiosi", di tradurre e discutere il "testamento" di quelo che - secondo me - è stato il più grande uomo di lalli del 900.

In primis, cara Sissy, fammi aver risevatamente  il tuo indirizzo meil, così ti faccio accedere alla pagina di lavoro ricavata da Gugle docs nella quale lavoreremo.

A questa pagina, accederanno per hora - oltre me vecio cavallaro - Alex grande lallista dialettico ma anco domatore del ueb et nostro uebnaster in altre occasion, e Max ottimo cavagliere di culutura classica nonché grafico professionista di alto lignaggio che ha arricchito colla sua opera le nostre traducions.

Ambo e due hanno il librello, ambo e due sono certamente interessati alla traduzione, ambo e due - spero - collaboreranno.

Infatti, non li ho contattati privatamente, sanno di questa nostra come gli altri utanti dell'inclito.

Alex e Max... ci state?

Se il lavoro - come son convinto - merita, inviteremo altri utanti come "uditori" o meglio "leggitori"... poi alla fine vedremo, forse sarebbe interesse degli eredi di JDO rivalutare la figura di Paqui che in Itaglia è considerato uno che "montava male"...

Il libro è un malloppino di 50 pagine, robba da leggere in una orata, in dieci giorni lo si può tradurre/discutere/analizzare/confrontare... "a tempo perso".

LE PAS, PRENDRE LE CHEVAL.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 25, 2017, 05:17:14 PM
Odio abbastanza Google docs, ma ci sono. Apprezzo le attenzioni (indispensabili) per il copyright ma ricordo che il copyright copre il testo, ma non copre le idee del testo, quelle sono pubbliche; per cui nulla impedisce di pubblicare un riassunto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 25, 2017, 05:30:52 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2017, 04:47:08 PM
Citazione da: sissy - Giugno 25, 2017, 02:42:26 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2017, 01:18:59 PM
Ma allora la fai sta minchia di traduzion?

Basta dire si o no...


Ma io avevo già  risposto!certo che sì!

Benissimo.

Siccome, non abbiamo i diritti dell'opera, la traduction non può esser pubblica men che meno commercializzata.
Ma nulla osta, ad un ristretto numero di "studiosi", di tradurre e discutere il "testamento" di quelo che - secondo me - è stato il più grande uomo di lalli del 900.

In primis, cara Sissy, fammi aver risevatamente  il tuo indirizzo meil, così ti faccio accedere alla pagina di lavoro ricavata da Gugle docs nella quale lavoreremo.

A questa pagina, accederanno per hora - oltre me vecio cavallaro - Alex grande lallista dialettico ma anco domatore del ueb et nostro uebnaster in altre occasion, e Max ottimo cavagliere di culutura classica nonché grafico professionista di alto lignaggio che ha arricchito colla sua opera le nostre traducions.

Ambo e due hanno il librello, ambo e due sono certamente interessati alla traduzione, ambo e due - spero - collaboreranno.

Infatti, non li ho contattati privatamente, sanno di questa nostra come gli altri utanti dell'inclito.

Alex e Max... ci state?

Se il lavoro - come son convinto - merita, inviteremo altri utanti come "uditori" o meglio "leggitori"... poi alla fine vedremo, forse sarebbe interesse degli eredi di JDO rivalutare la figura di Paqui che in Itaglia è considerato uno che "montava male"...

Il libro è un malloppino di 50 pagine, robba da leggere in una orata, in dieci giorni lo si può tradurre/discutere/analizzare/confrontare... "a tempo perso".

LE PAS, PRENDRE LE CHEVAL.


Ok!affare fatto.Ti invio privatamente il mio indirizzo mail!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 25, 2017, 06:15:30 PM
OperativaMente io passerei il libercolo sotto FineReader, sarà comodo avere il testo digitalizzato. Non correggerò l'OCR, tutti abbiamo il testo originale, non ci disturberanno gli scannos.

Vado a prendere il vetusto scanner...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 25, 2017, 08:13:08 PM
.... finito, lo rimetto via.  :horse-cool:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 25, 2017, 09:09:33 PM
Bene, gli inviti son partiti, vediam che succede...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 25, 2017, 11:46:49 PM
Cominciato a caricare, inizio introduzione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 26, 2017, 07:51:16 AM
Alex è un vero uomo-di-software!

LES QUATRE PILIERS.
Per amor del cielo piliers traducetelo con PILASTRI e non pilieri altrimenti rischierei un arresto cardiaco.

LE PAS, PRENDRE LE CHEVAL.
Il passo, CONQUISTARSI (in senso buono) il cavallo potrebbe essere un tentativo di traduzione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 26, 2017, 08:17:38 AM
Citazione da: max - Giugno 26, 2017, 07:51:16 AM
Alex è un vero uomo-di-software!

Alle volte però il software si lamenta perchè ho la mano un pò pesante.... ci vado giù un po' duro nella doma :horse-embarrassed:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 26, 2017, 08:21:54 AM
Io non ho ricevuto niente, devo far qualcosa?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 26, 2017, 08:24:59 AM
Strano, Raffaele di certo ti ha mandato la mail di invito/di abilitazione all'accesso.
Raffaele, hai sbagliato qualcosa nell'indirzzo mail? E tu Sissy, hai controllato nella cartella dello spam?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 26, 2017, 09:47:35 AM
Citazione da: alex - Giugno 26, 2017, 08:24:59 AM
Strano, Raffaele di certo ti ha mandato la mail di invito/di abilitazione all'accesso.
Raffaele, hai sbagliato qualcosa nell'indirzzo mail? E tu Sissy, hai controllato nella cartella dello spam?


Tutto ok!grazie
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: piciopacio - Giugno 26, 2017, 11:44:31 AM
Bene sono ale prese con un smartfon... per la prima ves inmailaif
Trovo mi a sistemar paglia  e fien  Magna calura
Ma non gazzo trabaho material.

A sta noce...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 26, 2017, 11:47:56 AM
Ripiciopacizzato e smartfonizzato....  :horse-scared:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 27, 2017, 05:37:43 AM
Ragasse, la Sissy sta facendo un ottimo lavoro, e, siccome la signora è nota per la sua "indefessaggine", son cierto che lo completerà presto e bene.

Quindi: chapeau!

Come già dissi, per la giuoia di Alex, IDO - tra l'altro - cerca una parziale alternativa all'assioma senza pigliarci per il culo colle naturalità, dolciezze e puccipucciagini della minchia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 27, 2017, 05:44:55 AM
Intanto io ho trovatoil mio ruolo wikisourciano: il "correttore di virgole"; è un lavoro minore ma è quello che posso fare e serve pure quello  :horse-embarrassed:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 27, 2017, 07:14:30 AM
Noio abbiam una officina dove travagliam, poi ci è una vetrinetta dove si vede il prodottino finito o quasi.

Chi volesse pote oculare la vetrinetta e - se vuole - accendere discusion o chieder chiarimenti in questo inclito topicone,

Per acciedere alla la sola vision del malloppo dovreste comunque darmi la vostra meil privatamente, il documento è riservato, non può esser scaricato, copiato, trasferito.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 27, 2017, 07:27:36 AM
Suppongo che la riservatezza sia dovuta al rispetto dei diritti altrui (eredi di JDO), non ai diritti dei lavoratori, vero? Mi piacerebbe che chiunque  lavori/lavorerà  sulla traduzione lo faccia rinunciando ai propri diritti; ma è presto per discuterne.

Al momento, come ha detto Piciopacio, il testo e la sua traduzione che compaiono nel documento Google sono  riservati e non possono essere esportati o pubblicati in nessuna modalità. Raccomando a chiunque abbia i privilegi di accesso di rispettare attentamente questa prescrizione. Sarebbe il caso di ripeterla sul documento Google: è una questione seria.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 27, 2017, 07:37:26 AM
Già, per questo offriamoVi la possibilté di discutere i concietti di JDO in questo inclito, cioé in pubblico.

La taduzion/le idee di JDO saranno indirettamente pubbliche.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 27, 2017, 08:26:34 AM
La questione del copyright e il concetto di "pubblicazione" sono argomenti insidiosi e sono oggetto di norme legislative complesse e differenti da stato a stato (te pareva....  :vfncl:); in breve il copyright di un'opera scritta copre la forma, il linguaggio usato, ma non copre le idee rappresentate dal testo. Nel caso di una traduzione destinata alla pubblicazione, innanzitutto occorre chiedere ai titolari dei diritti il permesso alla pubblicazione; dopodichè anche il traduttore diventa titolare dei diritti sul testo tradotto, perchè anche la traduzione è "produzione intellettuale originale".

Unica eccezione al divieto di copiare e pubblicare testo coperto da diritti è la citazione, che però deve essere chiaramente riconoscibile (es. virgolettata), e sempre accompagnata dalla menzione della fonte (autore e dati bigliografici dell'edizione). La citazione deve inoltre essere breve.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Giugno 27, 2017, 12:47:05 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 27, 2017, 05:37:43 AM
Ragasse, la Sissy sta facendo un ottimo lavoro, e, siccome la signora è nota per la sua "indefessaggine", son cierto che lo completerà presto e bene.

Quindi: chapeau!

Come già dissi, per la giuoia di Alex, IDO - tra l'altro - cerca una parziale alternativa all'assioma senza pigliarci per il culo colle naturalità, dolciezze e puccipucciagini della minchia.


Grazie mille,cercherò  di finire prima possibile.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 27, 2017, 07:24:49 PM
Ho messo nella vetrina le photo di mrs. Blec - Mr. Blu - Mr. Red e Mr. Uait i volenterosi divulgatori di "Dresser c'est simple"

Se volete, care compagne di viaggio, prima di dar acciesso alle vetrine, potete proporre altra vostra photo che meglio vi garba, io ho preso quelle vecchie, disponibili.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 28, 2017, 07:02:34 PM
Addestrare un lallo è semplice, ma non è affatto facile.
Parola di JDO

Più l'uomo è stupido e meglio (lo) capisce il suo cavallo.
Parola di Anton Checov

Cosa c'entrano le parole dello scrittore russo con quele del grande cavalier?
C'entrano, c'entrano....
Parola di Piciopacio.













Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 29, 2017, 03:45:08 AM
PRENDRE LE CHEVAL.

... à condition toutefois que cette autorité soit calme et surtout juste, alors le cheval se donne avec confiance.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 29, 2017, 08:11:10 AM
conquistarsi il cavallo

...allora il cavallo si concede con fiducia.

...allora il cavallo si abbandona con fiducia.

...allora il cavallo si lascia andare con fiducia.

...allora il cavallo si arrende con fiducia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 29, 2017, 08:47:40 AM
Più  forte: "impossessarsi del cavallo", oppure "conquistare" piuttosto che "conquistarsi"

"si concede" mi piace molto.

Ovvio che sto interpretando, non traducendo....



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 29, 2017, 09:19:11 AM
Lovviamente quelle dette da Max sono buone proposte di traduzion, però,  in francese abbiamo i corrispettivi lemmi di: concedersi, abbandonarsi, arrendersi ecc.
come d'altre onde esistono i corrispettivi di: conquistare, impossessarsi, impadronirsi, etc.

A tal proposito, nella stessa situescion, d'Aure diceva: Je l'envais... io li invado, io invado i lalli, vale a dir:  li soggiogo, li strego, me ne impossesso etc. espresione che mi è rimasta molto impressa.

Ma il nostro usa i verba prendere e dare, e siccome tute noi abbiamo letto Gouraud...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 29, 2017, 10:35:06 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 29, 2017, 09:19:11 AM
siccome tute noi abbiamo letto Gouraud...

Non ho nemmeno idea di chi sia. Esprimiti idiot proof, per favore. Niente allusioni.  :horse-embarrassed:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 29, 2017, 11:43:58 AM
Ah si ecco, non mi veniva!

Impadronirsi o impossessarsi è un'altra traduzione di "prendre le chevaux" che ci può stare.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 29, 2017, 12:19:39 PM
A me conquistare piace molto, per le sue sfumature di significato (si conquista una vetta, si conquista una postazione militare, ma si conquista anche una donna)

I significati alternativi "colorano" le parole; ad esempio niente mi toglie dalla testa che il famoso "breaking" usato per "domare, iniziare l'addestramento" che si usa in inglese si porti dietro un po' del suo significato alternativo "spezzare".

In JDO mi domando perchè abbia virgolettato "mater" per domare:
CitazionePour parvenir à ses fins, il fallait donc pour l'homme affirmer sa force, sa volonté. Il lui fallait d'abord «mater» le cheval;
; vedo un esempio "Plutôt que de mater la rébellion cantonaise" (domare una ribellione) nella quale io tradurrei "soffocare"; quindi una cosa "tosta".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 29, 2017, 03:03:06 PM
Ho proposto JDO che - a suo modo - è una lallista come lo siamo un pò tute del resto.
Ma una cossa esser "lallisti" altra cosa esser cretini, nel senso di credenti acritici.

La Francia si è appropriate delle eccellenzie itagliane fin dal tempo dei romani, per non ciacolar di Caterina de Medici della Gioconda e della Bellucci.

Il cavallo è femmina anche quando è maschio.

Lo disse Alvisi, il detto, dimenticato in Itaglia, è ben presente in Francia, infatti: Jean-Louis Gouraud cita parafrasando l'Alvisi nel sua celebre boutade:
Il cavallo? Una donna come l'altre!

In Itaglia parlar di questo è tabù, solo io - a parte (di sfuggita) la Ravello - ho osato farlo.

Quando ho letto: LE PAS, PRENDRE LE CHEVAL, ho simultaneamente tradotto: il passo, per fottere il cavallo.

Lo so loso Max e tutte voi siete capacissime di trovare milla sinonima più consoni per le vostre delicate aureole, per i vostri dolci oculi... io potrei trovarne di più crudi, di più triviali per aurecole et oculi di lerci cavallari...








Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 29, 2017, 03:47:25 PM
Resisti, resisti Raffaele alla tua vena iconoclasta.... est modus in rebus
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Giugno 29, 2017, 03:56:43 PM
Carino "fottere"... o "fregare"... o "inculare"...
per la traduzione ufficiale però in effetti resterei su "conquistare"...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Giugno 29, 2017, 06:31:40 PM
Forse ho capito male ma se, per motivi di copyright la traduzione non potrà essere resa pubblica, che la fate a fare? Per passatempo?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 29, 2017, 09:47:09 PM
Citazione da: milla - Giugno 29, 2017, 06:31:40 PM
Forse ho capito male ma se, per motivi di copyright la traduzione non potrà essere resa pubblica, che la fate a fare? Per passatempo?
1. non è che non possa essere resa pubblica e basta... non può essere resa pubblica senza il permesso degli aventi diritto; è diverso.
2. una buona traduzione potrà servire a produrre un buon riassunto; e quello è libero.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 30, 2017, 01:08:06 AM
Citazione da: max - Giugno 29, 2017, 03:56:43 PM
Carino "fottere"... o "fregare"... o "inculare"...
per la traduzione ufficiale però in effetti resterei su "conquistare"...

Già, è così, ma se si legge il capitoletto, il Nostro tutto descrive  tranne che come si fa a conquerir le cheval... infatti non usa il verba  conquistare ma prendere.
Leggiamo e capiamo cosa minchia dicie il Nostro in quel paragrafetto e poi troviamo e adattiamo la palabra giusta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 30, 2017, 01:41:49 AM
Ho bisogno di due collaboratori "volontari": Milla e Poker.

Mi servono nella fase di rifinitura della traduction, saranno i "lettori critici", cioé di persone competenti: Poker, e di persone di ottima culutura: Milla che già cognosco molto bene per la sua tignosità, ottima qualità in questa fase.

Il loro compito è di far si che il risultato final sia il più chiaro e fruibile possibile segnalando incomprenzioni, ploblemi, miglioramenti ecc.

Abbiamo la "officina" dove si fa il lavoro sporco e la "vetrina" dove si mostra il prodottino finito.

Bene, i due volontari avranno accesso alla vetrinetta come visitors, cioé potranno solo leggere il risultato final, mentre, nel reparto che andiamo a creare possono intervenire come gli altri autori avendo la stessa dignità.

Il reparto si nomerà "Qualità".

Fatemi savuar, necessitami vostra meil e vostra photo o avatar... Milla sarà mrs. Iellov e Poker mr. Braun... la Foto di Milla già ce l'ho.

Per il mio piacere, l'amico Marco detto Carodubbio, se vuole può accedere alla vetrina e vedere il uork in progress, è il benvenuto
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 30, 2017, 05:51:12 AM
Yes ma solo in italiano puerfavor ombre.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 30, 2017, 07:49:31 AM
OT parziale

Vi segnalo che ho aperto, nella sezione generale, un topico che come i miei soliti avrà milioni di letture e migliaia di risposte, grazie anche al titolo estremamente incoraggiante: "Funktionlust e equitazione".

Un po', è una "rimozione di sassolini nelle scarpe", ma un po' è anche frutto di suggestioni del lavoro in corso nell'Officina; quindi l'OT di questa segnalazione è parziale  :horse-cool:

Fine OT parziale
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 30, 2017, 08:09:10 AM
Bene, la "funzione del divertimento" non può esser correlata alla equitatione, ma neanche ai giuochetti della minchia, il lallo non si diverte a saltar ostacoli ma neanche a far inchini e altre str***zate del genero, lui non capisce ma si adegua... fattene una ragione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 30, 2017, 08:23:39 AM
Mi spiace ma se citi Morris devi anche citare Lorentz. E non devi citarlo solo dove non ti disturba.

Lo so che è dura ma fattene una ragione pure tu....

Non parlo di divertimento, ma di piacere fisiologico, quello che permette al cavallo di lavorare volentieri; non per senso di dovere nè per compiacerci, ma sempicemente perchè ne prova un certo piacere.

Ovviamente sto parlando di buona equitazione, ossia di un fenomeno raro.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 30, 2017, 08:33:21 AM
Il mio lallo prova sicuramente un piacere fisiologico ad afferrare e a masticarsi le redini, se lo si lassia all'anello colle redini attaccate,  per lui sarà un antistress un passatiempo non so,  so che quello che per lui è un giuoco, per me è un danno, quindi catenelle, se le mastica lo stesso ma non butto un paio di redini di cuoi inglese costate molte migliaia di lire, come successe la prima volta tanti ani fa.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Giugno 30, 2017, 09:12:31 AM
io qualche volta invece sento che il cavallo si diverte.
dipende dal carattere. per esempio ora ne ho uno (che salta i gran premi) che quando salta gioca, sgrulla la testa, rampa all'aria nel galoppo, sgroppetta, nitrisce, sbuffa. io sento proprio che è contento, chissà, forse perchè può sfogarsi, è messo in avanti e con l'incollatura libera e si sente libero di muovere il corpo.
nel lavoro in piano invece non ho mai sentito che il cavallo si diverte.
non si diverte perchè deve solo ascoltare e eseguire e non può mai dire niente.
nel salto invece indicativamente lasciamo fare al cavallo quello che vuole, purchè salti e sia veloce.
la sgroppata durante il percorso, per esempio, è vista con bonario sorriso dai saltatori, mai e poi mai punita.
lo stesso in campagna, quando galoppi in un bel prato verde o su una dolce salita erbosa, i cavalli sgrullano, sgroppettano, lanciano le gambe in giro e ti fanno capire che sono contenti.
e come fai a non essere contento anche tu?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Giugno 30, 2017, 09:39:41 AM
E' una sensazione che - se non abbiamo paura del cavallo - tutti abbiamo provato. Tutti, ad eccezione, probabilmente. di chi pratica il dressage come specialità prediletta  :chewyhorse:

Me me sono i momenti migliori dell'equitazione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Giugno 30, 2017, 01:18:33 PM
Io non ho capito dov'è che state lavorando alla traduzione (è passata un'eternità dal Gen L'Hotte e non mi ricordo come funzionava), ovviamente è indispensabile il testo originale in francese.
In questo periodo ho poco tempo ma vedrò che si puòfare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 30, 2017, 01:24:06 PM
Poker e milla mandatemi la meil privatamente, così ci rinfreskiam le idee.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 01, 2017, 08:59:00 AM
LE PAS, (virgola) PRENDRE LE CHEVAL

Citazione da: max - Giugno 29, 2017, 03:56:43 PM
Carino "fottere"... o "fregare"... o "inculare"...
per la traduzione ufficiale però in effetti resterei su "conquistare"...

Sia dal titulo ma sopratuto dal testo che segue, è evidente che JDO non vuole conquistare il lallo ma vuole impossessarsene, farlo suo; per questa raison  usa prendre che in franzose come in itagliano è una maniera carina per dire: chiavare, fottere, etc. etc.

Voi siete tute ragase giovini belle et affascinanti et conquistate facilemente schiere di "ammiratori".
La hosa vi fa piacer, ma questo non vuol dire che vi congiungiate  carnalmente con tutti costoro, non li prendete tutti, ma la date solo a solo a qualcuno di costoro... ecco pereché JDO dicie: prendre et donne.

Ora conquistare va bene, ma resta un eufemismo rispetto a ciò che intendeva  il nostro. Come dire, come si dicieva andando dal burbero genitor: ....Le chiedo, umilemente, la mano di Sua figlia... ma quale mano! L'ultima parte del corpo della ragazza che interessava il tremebondo pretendente era proprio la mano!!

Nella vetrina proposto mia solutione...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 05, 2017, 12:35:52 PM
...  oggi all'inizio del XXI secolo, siamo obbligati a ritornare sul concetto di assetto del cavagliere e sul corretto  utilizzo degli aiuti,  perchè da noi (in Francia) la confusione  è tale che non riusciamo più a capirci. 

Avete letto?

In Francia, si è creata una confusion della Madonna, tant'é che JDO sentìì la necesité di tornare su argomenta che dovrebbero esser scontati.

Ovviamente, lui si riferiscie ai "mangiarane", noi "maccaroni", dai tempi di Caprilli, abbiam capito tutto, tutto ci è clarissimo!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 05, 2017, 01:23:43 PM
Questa mi era sfuggita.
C'è un topico attivo che effettivamente stento a seguire; ma non faccio testo, perchè mi sto rendendo conto che la mia squola non è bassa, aimè è infima. Due o tre passi indietro di Asia, con movimento fluido (non oso dire "con impulso" perchè non so più cos'è...) , e già son contento....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 05, 2017, 05:04:53 PM
Non trattasi di alta, media, bassa, infimerrima equitatione ma di uso del cerevello:
... la maggior anza dei cavaliere è praticamente "senza gambe".
Noi diciamo "senza gambe" per una solida ragione, questa:  "grattare" il ventre del proprio destriero dietro le cinghie, come vediam fare di solito, praticamente è inutile.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 05, 2017, 06:21:31 PM
ahahahahahahahah
c'ho le gambe dell'incredibile hulk allora.

a parte questo, se si lamenta JDO della confusione dei francesi, noi cosa dovremmo dire? ahahahahaha

ps: sto guardando il testo, leggo, correggo un pò di punteggiatura e spazi ecc ma già così è fantastico ragazzi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 05, 2017, 07:13:00 PM
Ecco cossa passa il convento caprillista in Itaglia:

D'Orgeix stava a cavallo in un altro modo ed è il modo che insegna. A parer mio, togliendomi il cappello di fronte al cavaliere, non era un bel modo di stare in sella.

Puretroppo, ripetiamo acriticamente, facciam nostro queste puttanete senza un minimo di ragionamento e sopratutto senza cognoscere ifatti.







Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 05, 2017, 09:30:36 PM
Io ai miei tempi feci uno stage con fuchs padre. Potrei raccontarvelo ma... A che pro?
Io ne uscii umiliato nel corpo e nell'anima e da allora tutte le volte che incontro uno più forte di me mi faccio guardare.
Soprattutto sul galoppo.

Centra una mazza ma sono appena sceso da una cavalla di 8 anni e ho faticato a fare un percorso di un metro e dieci. Fatto senza errori ma io ci ho messo 99 lei 1. E mi rendo conto che ci sono poveri cristi che montano cavalli cosí e non sono svegli come me. E allora per colo col cappero che addestrare è semplice.
Col cappero. Tutto è difficile, quasi impossibile per uno che monta normale, medio.

Che mondo. Meno male che c è fuchs
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 06, 2017, 12:35:59 PM
Per questo motivo, consideriamo -  quello che potrebbe  sembrare un dettaglio (il peso nei talloni) -  tra i grandi principi di base dell'equitazione.

Ragasse, i miei amici gauci hanno studiato JDO, il loro peso è tuto nei tallon anco se hanno le punte in giù e calzano la staffa fino a fondo... o no?

https://www.youtube.com/watch?v=qXyX2bbaNPQ&t=391s
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 06, 2017, 02:21:19 PM
Se è vero che "nous qui toujours voulons raison garder" allora il peso non potrà mai essere nei talloni.

Credo che con quel modo di dire (peso nei talloni) si intenda una contrazione volontaria e permanente della caviglia (come in effetti JDO predica) e della gamba più in generale, che dà la sensazione di allungarla verso il basso e l'avanti in direzione dei talloni.

Ma così facendo allora, portando le gambe in avanti fuori dall'asse, mai e poi mai potrà scaricarsi davvero del peso nei talloni, che stanno nel vuoto.

Il peso dunque sarà scaricato quasi del tutto nel seggio, sugli ischi, nel culo.

Quando si usano le staffe come appoggio per scaricarci davvero del peso (assetto leggero), questo sarà sulla parte più larga del piede, quella che poggia sulla panca. Lì si scarica davvero il peso e il tallone scenderà come conseguenza di una caviglia che resta elastica. Ma sembra che a JDO questo non piaccia. Per cui leggendo quello che scrive razionalmente il peso lui lo mette solo e sempre nel culo.

Probabilmente il motto sarebbe più esatto se recitasse "talloni in avanti", "talloni in basso", o qualcosa del genere come in effetti si sente dire spesso nella versione italiana del motto (senza tirare in ballo il peso).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 06, 2017, 02:34:28 PM
Per lo vero, lui se ne fotte del peso, lo considera solo un mezzo per trovar la fermeza dell'assetto, fermezza che - alla stesa maniera - trovano anco i gauci che come sappiam hanno studiato a fondo JDO... pertanto si posson permetter di scagliare i loro lalli contra i giovenchi, mentre JDO li scagliava - con qualche risultato - contra gli ostacoli.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 06, 2017, 03:53:03 PM
Questa affermazione di JDO è veramente curiosa. Come può "caricare" peso sui talloni, se i talloni (e tutta la gamba) sono "fuori asse", fuori baricentro? Per caricare peso sulle staffe (veramente) occorre l'allineamento "canonico" con la staffa sotto il baricentro del cavaliere. Il peso, JDO lo carica senz'altro nella (orribile) fase di sospensione del trotto sollevato.

L'affermazione quindi è carica di mistero. E il riferimento al "peso sui talloni" dei gaucos, fatta da Raffaele, altrettanto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 06, 2017, 04:03:33 PM
appunto

se uno ha dei risultati e ci azzecca con qualche teoria non vuol dire che tutto quello che scrive è esente da errori (tanto più che mi pare quel libro sia una raccolta di appunti da parte dei figli)

il peso nei talloni per me resta un'allegra puttaneta, una frase fatta detta senza pensare e quando lo leggo la traduco immediatamente con il nostrano talloni bassi
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 06, 2017, 04:12:34 PM
la penso come max.
tra l'altro è indubbio che con i piedi alla gaucha e le gambe avanti il culo dalla sella non lo alzi, se non attaccandoti da qualche parte (da qui il termine "attaccati al lazo")
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Bubba - Luglio 06, 2017, 04:18:44 PM
Forse intende spingere sulle staffe? Il peso non ci va comunque ma la sensazione è quella ( roba abbastanza brutta da vedersi che si usa per stoppare).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 06, 2017, 04:40:35 PM
JDO in azione

(https://www.1cheval.com/membre/services/photos/images/76619.jpg)

(http://a142.idata.over-blog.com/401x500/3/56/08/73/divers/equilibre-par-JDO-photo.jpg)

Video:

https://youtu.be/s37cWp5fijY (https://youtu.be/s37cWp5fijY)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 06, 2017, 04:41:47 PM
Diverso è il concetto "entrare nella sella" ossia: spingere in basso le ginocchia, "inginocchiarsi"; ma quello è un movimento che non ha nulla a che fare con il peso sui talloni, anzi: si può fare, e si impara a fare, anche senza staffe. A meno che uno immagini immaginosamente che si può portare "peso sui talloni" anche montando senza staffe.... ma siamo oltre alla fisica, siamo nella metafisica.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 06, 2017, 06:06:41 PM
Ragasse, in primis dovreste controllieren la traduzion.

Per questo ho instaurato il "doppio controllo segreto incrociato"  :icon_eek: sul lavoro che è stato fatto egregiamente da Sissy e modestamente da me, che è quelo che Alex e Max vedono in officina et vetrina e che Milla e Poker vedono in controllo qualité. alla fine tuti vedremo il tuto in una - speriam - eccellente traduction.

Il vostro vaglio, in questa fase, dovrebbe dare come risultat una prosa chiara e sollazzevole.

In secundis, il peso nel tallon entra in un capo più general che si noma: essere dietro il proprio lallo, che è un'altra maniera per dire: il lallo deve esser davanti le gambe lieta puttaneta detta da altro "cretino" ben prima di JDO.

Da quelo che capiscio, il ploblema non è talloni bassi ma piede fermo nella staffa, contra piete elastico - caviglia blocchita caviglia che giuoca.

Il Nostro indica il ploblema e la sua solutione:

Poiché si tratta di leggi della meccanica, lo ripetiamo,senza tema di essere smentiti: vi è una contraddizione assoluta nei due principi, "peso nei talloni" e "elasticità" della caviglia.
Allora esistono delle  situazioni a seconda delle  qual il cavaliere dà la  priorità all'applicazione dell''uno o dell'altro principio?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 06, 2017, 09:20:46 PM
Ma quello che scrivo viene letto?

No perché spesso mi viene il dubbio. Ho infatti già scritto a proposito della caviglia.

Difatti per JDO è una questione di caviglia alla fine. Allora perché tirare in ballo il peso?

Perché secondo me quella frase è solo un "modo di dire" francese ("le poid dans les talons") equivalente del nostro "giù i talloniiiii"...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 06, 2017, 09:28:58 PM
Discorso diverso per il "cavallo davanti alla gamba" o "essere dietro il cavallo".

Non è la stessa cosa da due punti di vista diversi, ma sono due concetti separati.

"Davanti alla gamba" = reattivo alle gambe. Perciò una qualità del cavallo, di come è stato addestrato alle gambe.

"Essere dietro il cavallo" = stare sempre leggermente dietro quello che tutti avvertono come "il baricentro".
Tipico dei principianti infatti è stare un po' curvi verso l'arcione, sentire che il baricentro è "dietro" sembra dare quella sicurezza e quel certo tempo di reazione in più se eventualmente il cavallo fa qualche movimento improvviso. Perciò una qualità del cavaliere, di come sta seduto nella sella.
Passata la paura si capisce come stando leggermente "dietro" si riesca a dirigerlo meglio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 06, 2017, 10:00:29 PM
Ma che minchia traduciam a fare JDO?

Abbiamo un ploblema, o traduciamo male oppure Max non capiscie.


... bisognava bloccare la caviglia e questo lo si poteva fare solo caricandola di un peso che ne impedisse il gioco.
Così "il peso nei talloni", che blocca la caviglia,  mantiene sempre,  in ogni situazione,  le gambe al loro posto,  anche sugli ostacoli e inoltre il cavaliere rimane indietro il suo cavallo in maniera naturale.


Se il cavalier è indietro il suo lallo, mi pare lapalissian che il lallo sia davanti le gambe del cavalier...

Infatti:
... seduti  in maniera naturale, dunque,  mai sugli ischi e con le gambe che, dal ginocchio in giù, cadono verticalmente, quindi, davanti al cavaliere.
Quest'ultimo si trova  nella pienezza dell'uso delle gambe e ha l'agio di poter dosare la loro azione come fossero delle mani.


Caro Max, se abbiam tradotto male corriggici, altrimenti rivedi quelo che hai detto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 06, 2017, 11:32:32 PM
Quello che blocca la caviglia non è il peso ma un'altra forza: la forza muscolare volontaria di spingere in giù il tallone. Cosa che fa scappare in avanti la gamba. Che per il 99% del mondo equestre è un errore, per JDO era un pregio, va bene, basta saperlo. Ci siam capiti. Stiamo dicendo la stessa cosa, solo che se devo essere razionale la parola peso non ci azzecca una mazza. Possiam lasciare "il peso nei talloni" per essere fedeli alla lettera, oppure tradurre con "talloni bassi" e con "spingere giù i talloni" dove parla erroneamente di peso (poids in francese ha forse anche un significato di carico, di forza più generico? boh) per fare più nostra tutta la faccenda. Vedete voi.

CitazioneSe il cavalier è indietro il suo lallo, mi pare lapalissian che il lallo sia davanti le gambe del cavalier...

Non mi pare. Io posso sedermi indietro fin che mi pare e mettergli le gambe all'altezza della sua bocca, ma se quel dato cavallo non ha voglia di avanzare non avanzerà fino a che non uso la frusta.

Se "il lallo davanti le gambe" ha un'accezione inerente la qualità della riposta agli aiuti di gambe, allora non è per forza legato a come sto in sella.

Se "il lallo davanti le gambe" avesse accezione inerente a come sto messo in sella, allora sarebbe vero il contrario: le gambe dovrei tirarle indietro, per fare in modo che il cavallo vi sia davanti, n'est pas?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 07, 2017, 12:21:10 AM
Il "peso nei talloni"equivale al "peso nelle staffe"e quindi tallone basso, nel senso che  la "staffa non deve traballare " e il piede non "ciondolare".
Per questo motivo la caviglia non deve alzarsi abbassarsi.
Se il peso venisse meno sulle staffe ,l'assetto sarebbe meno solido e il corpo del cavaliere potrebbe "scorrere "in avanti,compromettendo solidità, assetto e uso degli aiuti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 07, 2017, 12:27:43 AM
Il concietto JDOorgiano è caviglia bloccata, caviglia fissa, caviglia non elastica, che supera il dettato talloni bassi, spingete sui talloni che è quelo che ci dicono da secula i gambegambe da tre lire... infatti, si può benissimo molleggiare coi talloni bassi, spignendo sui tallon.

Il carico/la forza nei talloni, come traduzion, va ugualmente bene: peso, forzapeso e carico sono sinonimi.
Nel frattempo avete dato del "cretino" a JDO.

Sia JDO che i gauci viaggiano col lallo davanti le gambe ma di questo parliam/ne parla più avanti.

Attention, nella monta classica la staffa è lo "ornamento del piede", e questi pipponi - allora - non hanno più senzo.

_________________________________________________


I principali discepoli e aglievi di JDO

A.Gautier vice campion di Francia  (2005)..campion di Francia 2010 et 2011..membro della squadra nazionale francese.

O.Guillon.- vice campione di Francia..vice campione
olimpico a squadra, membro ella squadra nazionale francese-

B.Duhamel..vincente in CSO/A1  CSI

J.Y.Bost. - da quando si è accostato a a JDO; campione di Francia. Membro della nazionale francese, vincitore di Gran Prix Intenazionali, campione del mondo per squadra e campione europeo individuale.

Isa Danne.. amazzone di primo piano di equitazione accademica.

Hervé Godignon... 6 volte campione di Francia, membro della squadra nazionale francese (dichiara che i suoi maestri son stati JDO e Nelson Pessoa: intervista a G.P. Magazine Ottobre 2013)

Tornando indietro nel tempo (1973 – 1976 solo tre anni)

CH.Cuyer.. - il più giovane campione di francia di sempre, miglior performer internazionale francese – 14 vittorie, e altro ancora.

-E.Laboute..vincente in Grand PRIX Internazionali. Nazionale francese.
-
J.Tissot...Gd Prix de Washington

G.Royon.. " " d'Olstyn
-
D.Constant ... " Washington

J.M.Gaud ..." PAris-Indoor"

Bertrand DE BALANDA ...Gd Prix des vainqueurs de Rome 

Non dimentichiamo:Laurent Persyn..Jean Marc Nicolas et Pierre Durand  (futuro campione olimpico) che fecero il loro debutto in nazionale agli ordini di JDO.

J.Marie Donnard - formidabile addestratore degli anni 70 del s.s. Cavallerizzo del Cadre Noir... per la cronaca spicciola: nel 1975, in Polonia, agli "ordini" di JDO, Pierre Durand si scontrò con tale John Whitaker, si rincontreranno l'uno su Jappeloup, l'altro su Milton!

Ma non finisce quì...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 07, 2017, 07:53:16 AM
Io dico la mia al riguardo.
Peso sui talloni=peso sulle staffe=talloni bassi;

caviglia fissa=caviglia che non si alza e si abbassa ma che rimane sul piano della staffa,spingendola verso il basso,senza farla traballare.

In questa posizione si ha,comunque il mantenimento del canonico dettame allineamento di spalla,anca ,tallone.

Da circa sette anni  sento quotidianamente dire dal mio istruttore: Spiana la staffa ,non la far ciondolare;
Metti il peso sui talloni,non voglio vedere il tallone alzato per nessun motivo! ecc..Anche in riferimento ad alcuni cavalieri di "gran pregio" che alzano il tallone per dare delle indicazioni al cavallo, se ne vedono in televisione  e sul web .Ecco,il mio istruttore inorridisce se qualcuno dei suoi allievi lo fa, vuol vedere sempre il piede che spinge sulla staffa,per agire con gli aiuti di gamba,in questo caso,la caviglia non deve giocare su un pianoverticale,ma ruotare leggermente su un piano orizzontale.

Il perchè del peso sui talloni (o sulla staffa ,o talloni bassi) non significa avere lagamba rigida,tutt'altro e non significa avere i talloni spinti forzatamente verso il basso,significa non perdere l'appoggio sulla staffa,non farla ciondolare.

Se il tallone sale il piede non preme sulla staffa,l'equilibrio si sposta inavanti (in pratica non siamo piùdietro al cavallo! e cadiamo con il busto in avanti.

Si perde così la solidità in sella.


Per quanto riguarda,invece essere seduti sugli ischi significa da un punto di vista fisiologico avere il bacino antiverso,cioè ruotato in avanti,ma con le "reni ingobbite e questo non v abene,perchè il cavaliere non riesce ad usare adeguatamente la muscolatura dorsale.

A questo proposito faccio una breve riflessione.
Anni fa,in altro forum parlai della gamba equestre,cioè del fatto che la "gamba" in equitazione è formata dall'insieme coscia,muscolatura della natica, muscolatura lombare ed addominale anteriore,poi ginocchio,polpaccio e piede,in pratica la stessa cosa che dice JDO,in quanto anche per lui inizia "dalla cintura".

Per inciso, nell'occasione in cui riportai la definizione della "gamba equestre",ci furono utenti che ci risero su!
Invece la cosa è molto fisiologica e razionale e vedo bene che viene riportata in molto testi con spiegazioni assai logiche.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 07, 2017, 09:28:55 AM
Ma certo, mi pare una cosa di buon senso inorridire davanti a grandi cavalieri che ottengono grandi cose dai loro cavalli e che competono ai massimi livelli. Meglio il tallone basso e fare cose mediocri, l'importante è la posizione, no?
Fortunatamente io non inorridisco mai, mai, mai, davanti a grandi cavalieri, fosse anche che dovessero montare al contrario.
Ma si, oggi chiunque può dire di tutto, chiunque può sputare sentenze, inorridire liberamente, scandalizzarsi con nonchalanse.
Ma si, perché no?
JDO ha tutto tranne che la posizione canonica e quindi cosa facciamo, inorridiamo?
Dai, sentiamoci tutti migliori di JDO perché si siede con le chiappe sulle paletta e con le gambe avanti, perché no?
Ti svelo una cosa, sissy. La bontà del lavoro di un cavaliere, della sua monta, si vede con i risultati che ottiene e con la costanza di tali risultati su diversi cavalli. Se uno monta con la staffa nel sedere ma è in coppa delle nazioni da 20 anni e porta sempre a casa la coccarda, sinceramente forse è un grande cavaliere, un grande preparatore, un grande talento e, con la staffa nel sedere, è in perfetto equilibrio (il suo soggettivo equilibrio, che evidentemente è congeniale anche al cavallo, se no non sarebbe ai vertici).
Quanta saccenza c'è oggi.
Viviamo in un mondo in cui le mamme (che dio ce ne scampi) si permettono di dire NO ai vaccini prescritti dai medici. In cui chi non sa niente di medicina pensa di poter screditare quello che dicono i professionisti laureati, gli scienziati.
Figuriamoci in equitazione.....

PS: per me la gamba non esiste. esiste il bacino, esistono le cosce, le ginocchia, i polpacci e i talloni. e a seconda dell'occorrenza uso la parte che mi serve. mica sono un tronco unico. poi che senso ha dire la "gamba equestre"? Perchè dobbiamo fare i fighi a tutti i costi? Le gambe son le gambe, basta, veramente. Se l'idea è quella di tirar scemo il prossimo allora ok, però veramente ha poco senso. si usa quello che serve e come serve e si possono benissimo chiamare le parti del corpo col loro nome senza far rincoglionire la gente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 07, 2017, 10:14:02 AM
Ovviamente JDO ignora l'allineamento canonico - idem i gauchos. Altrettanto ovviamente ignora una bella serie di dettami "classici", ad esempio riguardo al modo di impugnare le redini. Altrettanto ovviamente i risultati sono strabilianti.

Tenderei a concludere che i dettami classici vanno profondamente rivisti; un qualcosa di analogo alla "rivoluzione caprilliana", dopo aver cambiato le mutande ("mutatis mutandis").

La mia unica perplessità riguarda l'espressione "peso sui talloni", penso che JDO faccia una specie di metafora da  interpretare non letteralmente. Tocca sforzarsi e cercare di capire. Non è facile. Mi guardo bene dal dare del cretino a JDO; semplicemente, non capisco quello che vuole dire. E non capisco se la sua teoria (riguardo all'assetto) è mirata al salto ostacoli o altro. Non conosco nessuno dei campioni elencati da Raffaele; mi piacerebbe che qualcuno affiancasse ai nomi la loro specialità (salto? completo? dressage?).

PS: ho provato a tenere "le gambe in avanti", ma con la mia sella provo un fastidioso disagio, anche accorciando le staffe. Ho rinunciato. Devo insistere?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 07, 2017, 12:51:07 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 07, 2017, 09:28:55 AM
Ma certo, mi pare una cosa di buon senso inorridire davanti a grandi cavalieri che ottengono grandi cose dai loro cavalli e che competono ai massimi livelli. Meglio il tallone basso e fare cose mediocri, l'importante è la posizione, no?
Fortunatamente io non inorridisco mai, mai, mai, davanti a grandi cavalieri, fosse anche che dovessero montare al contrario.
Ma si, oggi chiunque può dire di tutto, chiunque può sputare sentenze, inorridire liberamente, scandalizzarsi con nonchalanse.
Ma si, perché no?
JDO ha tutto tranne che la posizione canonica e quindi cosa facciamo, inorridiamo?
Dai, sentiamoci tutti migliori di JDO perché si siede con le chiappe sulle paletta e con le gambe avanti, perché no?
Ti svelo una cosa, sissy. La bontà del lavoro di un cavaliere, della sua monta, si vede con i risultati che ottiene e con la costanza di tali risultati su diversi cavalli. Se uno monta con la staffa nel sedere ma è in coppa delle nazioni da 20 anni e porta sempre a casa la coccarda, sinceramente forse è un grande cavaliere, un grande preparatore, un grande talento e, con la staffa nel sedere, è in perfetto equilibrio (il suo soggettivo equilibrio, che evidentemente è congeniale anche al cavallo, se no non sarebbe ai vertici).
Quanta saccenza c'è oggi.
Viviamo in un mondo in cui le mamme (che dio ce ne scampi) si permettono di dire NO ai vaccini prescritti dai medici. In cui chi non sa niente di medicina pensa di poter screditare quello che dicono i professionisti laureati, gli scienziati.
Figuriamoci in equitazione.....

PS: per me la gamba non esiste. esiste il bacino, esistono le cosce, le ginocchia, i polpacci e i talloni. e a seconda dell'occorrenza uso la parte che mi serve. mica sono un tronco unico. poi che senso ha dire la "gamba equestre"? Perchè dobbiamo fare i fighi a tutti i costi? Le gambe son le gambe, basta, veramente. Se l'idea è quella di tirar scemo il prossimo allora ok, però veramente ha poco senso. si usa quello che serve e come serve e si possono benissimo chiamare le parti del corpo col loro nome senza far rincoglionire la gente.


Poker, come spesso fai,travisi e interpreti a modo tuo,traendo conclusioni diverse dal significato iniziale!

Io non ho detto che il mio istruttore inoridisce di fronte a quei cavalieri ma di fronte ai suoi allievi (e ti assicuro che ce ne sono certi con i fiocchi e controfiocchi... che alzano il tallone,perchè per imparare non va fatto.
Poi,quando uno è padronissimo dei propri aiuti ed è totalmente in grado di fare ogni figura ed ogni esercizio si può anche permettere di alzare il tallone per richieste  un po' più sofisticate, esempio, piaffè,passage ecc..,ma il tallone basso  rappresenta unassetto stabile,che permette di essere nel movimento,con il cavallo,se poi,per un secondo alzo il tallone per fare una richiesta (anche in relazione alla lunghezza delle gambe del cavaliere!!!) non succede niente di male,ma chi dev eimparare è meglio che non lo faccia! Il mio discorso era questo!

Altra cosa, io non ho letto da nessuna parte (ditemi dove è scritto,per favore,perchè me lo sono persa evidentemente),che JDO asserisce di dover montare senza rispettare la linea "spalla,anca tallone".
Nelle imamgini che ho visto io lo rispetta (ovviamente rapportato anche al momento  ed all'atteggiamento dle cavallo,non la posizione,quindi ma l'assetto!.

Riguardo i "risultati" ottenuti posso essere d'accordo, l'importante è "essere insieme al cavallo" poi tutto diventa relativo.Non mi riferisco al salto ostacoli in sè per sè (non mi esprimo in merito),però se ritieni un ottimo risultato saltare tanto con un cavallo teso,contratto ecc.. ed il cavaliere che monta con aiuri forti, senza che si noti il lavoro del binomio,allora,mi dispiace,per me quel lavoro non ha nessun valore!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 07, 2017, 01:07:38 PM
ah! Forse ho capito dove sta il busillis! Sta nel fatto che JDO scriva che "...le gambe dal ginocchi in giù cadano davanti al cavaliere!"
Ma Questa è una cosa ovvia!

Se la gamba cade naturalmente in appiombo (come descritto dal Nostro),il tallone sarà posizionatosotto l'anca,ma la parte "dal ginocchio in giù" si troverà davanti al cavaliere.Se metto il tallone molto in alto,la gamba si posionerà all'indietro.Posto foto e disegni appena posso,spero subito!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 07, 2017, 01:23:03 PM
(http://i66.tinypic.com/2ivxox2.jpg) Penso intendesse una cosa tipo questa (foto presa dalla rivista "Il  Mio Cavallo Febbraio 2014,pagina25)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 07, 2017, 01:36:02 PM
(http://i65.tinypic.com/slr0qv.jpg) qui si vede l'allineamento canonico,la gamba "risulta davanti" al cavaliere,cioè nella zona "anteriore" del cavaliere e non "in dietro" con il polpaccio a livello dei glutei,ma a livello della parte anteriore del bacino.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 07, 2017, 01:43:57 PM
Scusa Sissy, ma hai guardato una foto qualsiasi di JDO in sella?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 07, 2017, 04:13:20 PM
ahahahahahah ma se JDO c'ha le gambe sulle spalle del cavallo, ma daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 07, 2017, 05:52:09 PM
L'ho guardate,ho guardato anche i video...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 08, 2017, 10:17:52 AM
Ragasse, le chiacchiere stanno a zero.

Noi dobbiam tradurre bene quelo che dicie JDO, punto, il resto è confusion.
Eventualemente, poi, avrete tutto il diritto di dire che JDO dicie cassate.

Lui spiega magnificamente il pereché del peso nei tallon, mentre i nostri gambegambe ci dicono: giù il tallone, scendi la gamba, tieni la caviglia elastica senza spiegarci lo perché.

I gauci, caricano il peso nei tallon più avanti di JDO perché - per il loro lavoro - non devono sollevarsi dalla sella.
Ma sia essi che i grandi cavalieri di s.o. tengono la gamba inchiavardada alla sella col  ginocchio, che deve esser fisso, e per esser fisso bisogna bloccare la caviglia, per bloccare la caviglia, bisogna metterci del peso sopra.
Altrimenti, se la caviglia è elastica il ginocchio "balla".

Questo è il ragionamento di JDO dal quale trae il principio fondamentale: "peso nei talloni", altrimenti il ginocchio sale e scendo o va avanti e indietro.

Fossi max, farei un semplicie schemino per mostrar visivamente quelo che dicie JDO, per lui è una bazzeccola..

Possiamo non esser d'accordo, ma se questo voleva dire JDO così lo devo tradurre.
JDO sbaglia? Pazienza, non sarò io a corriggerlo.

Eppoi, nous qui voulons toujours raison garder, di fronte ai fatti, possiam solo dire Che JDO e tuta la sterminata pletora di aglievi e seguaci... montano male.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 08, 2017, 11:03:05 AM
https://www.youtube.com/watch?v=63wO2Tu0SN0

Questi fanno una specie di rening o dressage gaucio, in più si scagliano contra i giovenchi che potrebbe esser l'equivalente del s.o.

La staffa completamente calzata, consente loro di tener il peso nel tallon sia colle punte dei pié sù che con le punte dei pié giù, sia colle punte dei pié orizzontal... lo avete notato? Notatelo, e cominciate a guardar come tengono le redini... sti ragassi hanno certamente leto JDO.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 08, 2017, 11:20:25 AM
Come fanno molti autori di libri o traduzioni in casi del genere, non potendo inserire direttamente delle foto per non infringere copiraight, potremmo al massimo ricalcare una sua foto. Da mostrare visivamente cosa intendesse, come montava, per chi legge.

Un ricalco giusto da confermare che quelle parole: "NON sugli ischi" e "gambe DAVANTI al cavaliere" vogliono proprio dire sedersi alla svacca, come direbbe la buonanima di Bionda...

Certo se si potesse inserire delle sue vere foto sarebbe meglio...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 08, 2017, 12:02:32 PM
Non si tratta si questo.

Dato un punto X dove idealmente si colloca i ginocchio, vedremo che - a seconda del movimento della caviglia -  X sale, scende o - forzando - va avanti eindre
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 08, 2017, 02:46:02 PM
mah

a me uno schema del genere pare superfluo e si rischierebbe di dare un'interpretazione da geometri

il testo più una foto basterebbe e avanzerebbe per far capire la sua idea
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 08, 2017, 03:50:12 PM
JDO scrive di dover assumere una posizione in sella, "come descrivevano gli antichi" e specifica "mai sugli ischi", questo tradotto,in termini fisiologici significa il contrario di essere "stravaccati" sulla sella, infatti,da un punto di vista fisiologico
"sedersi sugli ischi" significa proprio questo!

invece il corretto assetto ,quello cioè in cui si  si appoggia sulla sella  "la zona dell'inforcatura",formata dall'osso pubico e dalla punta degli ischi è quello dei maestri del settecento.

Io ho moltissime foto di JDO (prese dal web) e mi sono divertita a tracciare una linea che collega "spalla-anca-tallone,tranne qualche caso comprensibile, tale linea è conservata.

Riguardo alla posizione della gamba lo spiega benissimo come deve essere e logicamente, "davanti al cavaliere" significa che dal ginocchio in giù la gamba ,come dice lui "cade verticalmente",lo ribadisce anche quando affronta il discorso sui giochi articolari di tutto l'arto inferiore.

Sul "sembrare brutto" come dice qulcuno, può essere,ma ricordiamoci che "un bell'assetto" non è una immagine da statuina,ma è il modo di "legarsi al movimento del cavallo".

Io ho un amico cavaliere che ad una prima occhiata in sella sembra bruttissimo e sgraziato ed invece,in gara si becca (oltre alle coppe) i voti migliori  anche in "assetto e uso degli aiuti",perchè si mette insieme al cavallo e gli basta pochissimo per chiedere...Se una persona lo osserva cercando una piacevolezza estetica,rabbrividisce,mentre un giudice lo premia.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 08, 2017, 03:57:29 PM
https://youtu.be/BTaqVFym4Us penso che questo chiarisca i pensieri di JDO (mi sembra di sentire il mio istruttore,tra l'altro!)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 08, 2017, 04:02:29 PM
 :dontknow:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 08, 2017, 08:08:16 PM
Alex che ti devo dire... ora JDO rispetta in pieno la linea testa-talloni... O_O

comunque siete in buona e competente compagnia, vi avviate a gamba tesa verso l'equitazione geometrica, spero passiate allegre serate di discussioni col goniometro in mano

come ho già detto, io devo solertemente far fronte a inps, inail e irpef, buona continuazione
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 08, 2017, 09:44:29 PM
Ci vuole il buon senso come in tutte le cose.Nessuno starà  a guardare il centimetro più  in là o più  in qua,ma è  l'insieme che conta,il principio.
Dal video di JDO si capisce molto bene il suo insegnamento,peso sui talloni (cioè  sulle staffe e punte in alto,appoggio sulla parte piu' larga della staffa e sull'alluce,gamba che cade in verticale alla cinghia le conseguenze di una gamba troppo avanti ecc...) Insomma,i suoi insegnamenti sono questi!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 08, 2017, 10:29:05 PM
ragasse.a me sembra "rivoluzionario", finalemente  :horse-cool:qualcuno dicie cosse semplici in maniera chiara e comprenzibbile.
Se non ci fate troppi pipponi sopra, vi renderete conto che JDO dicie sempliciemente hose di buon senzo.

Il ploblema è che siamo abituate a leggiere e a sentire: dentisti, ginecologi, imprenditor, pensionati che hanno capito tutto del lallo e sentono il bisogno di illuminarci colla loro sapienza scrivendo libra che capiscono solo loro... stendo un velo pietoso sui marmittoni di stretta oservanza caprilliona... praticamente dei dinosauri sopravvissuti al meteorite.

Vedrete, collo prosieguo della traduction che tutto è collegato in una perfetta logica utilitaristica derivante dai grandi maestri, gli stessi degli allegri pamperi...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 08, 2017, 10:47:30 PM
Sissy, non lo chiamo centimetro, lo chiamo almeno mezzo metro di differenza nel modo di tenere le gambe

al motto di "in medio stat virtus" riusciresti a fare andare d'accordo JDO con La Gueriniere su come tenere la gamba, riusciresti a fargli dire che alla fine vogliono tutti e due la stessa cosa

un paio di balle

al di là di una videocassetta, i fatti parlano chiaro: è evidente che JDO monta seduto come su una sedia, come similmente fanno i gauci... e qua Raffaele come sempre ci vede giusto, cogliendo qualcosa di comune e positivo in quel modo di stare, cercando di analizzarlo... giustamente contrapponendolo al modo di stare in sella classico-canonico...

l'assetto classico-canonico vuole il cavaliere in sella come sta in piedi, solo gli angoli si chiudono scorrendo sulla stessa linea verticale: dal dressagista al fantino i talloni sono sempre esattamente SOTTO la linea delle testa, con JDO i talloni stanno davanti alla linea della testa di almeno mezzo metro...

se mi rispondi con duecentomila giri di parole per dire che è tutto la stessa cosa, ti do IO una testata, senza aspettare Raffaele!

parte di questo fatto è sicuramente dovuto alle selle da salto, notoriamente costruite con gli staffili attaccati molto più avanti del seggio, ma non è ovviamente solo questo, JDO vuole/voleva chiaramente mettere il cavaliere dietro il baricentro del cavallo a costo di fargli tenere in avanti la gamba in quel modo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 08, 2017, 11:29:00 PM
Io parto dai "prinicpi" che insegna, quelli scritti anche nel libro,nel video li spiega visivamente, mostrando cosa vogliono significare con esempi pratici.

Il tutto va anche relazionato all'habitus della persona, un soggetto longilineo con le gambe molto lunghe rispetto al busto avrà un impatto visivo diverso, rispetto ad uno più corpulento ecc..,ma se andiamoa d analizzare anche le foto di JDO la linea è conservata (eccetto qualche momento come è fisiologico che sia).

L'anca viene considerata nella sua parte anteriore,in questo caso,non la parte posteriore del bacino.se potessi mettere le foto che ho si vedrebbe bene...e ne ho diverse
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 09, 2017, 06:15:24 AM
Finirà che abbandono il forum
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 09, 2017, 06:30:43 AM
E' incredibile la differenza fra quello che avevo in testa dopo aver letto - troppo velocemente e distrattamente - Dresser e quello che comincio a capire adesso. Con buona pace di Sissy, sento una rivoluzione copernilliana... se JDO ha ragione e se capisco bene, sono proprio i principi che vanno accantonati o perlomeno sottoposti a severa revisione; e ovviamente, di seguito, gran parte di ciò che segue logicamente a tali principi. La logica è una brutta bestia; è sì una "scienza esatta", ma solo nel derivare conseguenze da alcune affermazioni iniziali considerate vere; se queste sono invece false ....

Ovvio che capisco meglio alcune cose alle quali ero arrivato da solo - io le redini le tengo, in pratica, con due dita, e "flottano" gran parte del tempo - mentre altre sono durissime da capire - la posizione delle gambe; vedo però che i principi stessi dell'equitazione come viene normalmente insegnata traballano vistosamente.

Riguardo alla posizione delle gambe, l'accenno al "buon assetto francese" mi spiega alcune immagini anche di L'Hotte che mi avevano creato grandi perplessità.

@poker: guardatene bene, vuoi farlo proprio adesso che "il gioco si fa duro"?  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 09, 2017, 07:54:53 AM
La Syssy - poareta - esendo una neofita entusiasta, studiosa et curiosa crede di aver capito tutto, et generosamente vuole inzegnare anche a JDO "come si fa".

Ingaggio.
Tanto tempo fa, mi hanno insegnato che trattasi dell'avanzamento dei posteriori sotto la massa.
Più un cavallo si mette sotto più si ingaggia
Mi sono fatto questa idea e, per una parte della mia vita mi sono sforzato, come la maggior parte dei cavalieri a me vicini, di provocare questo famoso "ingaggio" dei posteriori.
E poi un giorno mi sono posto la madre di tutte le domande  necessaria riguardo a molte cose che vengono fatte solo perché "così si fa":
ma sto minchia di ingaggio serve a qualcosa?
Ci ho riflettuto un bel po e sono arrivato a questa tragica conclusione:
l'ingaggio è una cagata pazzesca (Fantozzi/Villaggio - chapeau!)... non serve a una beatissima minchia!


Volete saper pereché?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 09, 2017, 11:26:49 AM
Nelle regole della bassa scuola bisiacca, per "ingaggio" si intende il fatto che il cavallo porti bene sotto di sè un posteriore alla volta - quello che poi darà la spinta. Se li porta avanti tutti e due, si tende all'avanzamento zero. IL massimo dell'ingaggio canonico avviene nella levata - ma a parte la corvetta, non è che il cavallo, in levata, abbia una grande possibilità di avanzare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 09, 2017, 04:59:17 PM
AAAAA.... CERCASI CORRIGGITORI DI BOZZE - "DRESSER C'EST SIMPLE".
CHI SI RITIENE ALL'ALTEZZA DEL COMPITO MI MANDI UN mp.

OFFRESI IL PIACERE DI PARTECIPARE AD COSA BELLA.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 09, 2017, 10:48:23 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 09, 2017, 07:54:53 AM
La Syssy - poareta - esendo una neofita entusiasta, studiosa et curiosa crede di aver capito tutto, et generosamente vuole inzegnare anche a JDO "come si fa".

Ingaggio.
Tanto tempo fa, mi hanno insegnato che trattasi dell'avanzamento dei posteriori sotto la massa.
Più un cavallo si mette sotto più si ingaggia
Mi sono fatto questa idea e, per una parte della mia vita mi sono sforzato, come la maggior parte dei cavalieri a me vicini, di provocare questo famoso "ingaggio" dei posteriori.
E poi un giorno mi sono posto la madre di tutte le domande  necessaria riguardo a molte cose che vengono fatte solo perché "così si fa":
ma sto minchia di ingaggio serve a qualcosa?
Ci ho riflettuto un bel po e sono arrivato a questa tragica conclusione:
l'ingaggio è una cagata pazzesca (Fantozzi/Villaggio - chapeau!)... non serve a una beatissima minchia!


Volete saper pereché?

scusa,faccio fatic aa seguirti.."cosa dovrei insegnare a JDO"?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 09, 2017, 10:51:06 PM
Citazione da: alex - Luglio 09, 2017, 11:26:49 AM
Nelle regole della bassa scuola bisiacca, per "ingaggio" si intende il fatto che il cavallo porti bene sotto di sè un posteriore alla volta - quello che poi darà la spinta. Se li porta avanti tutti e due, si tende all'avanzamento zero. IL massimo dell'ingaggio canonico avviene nella levata - ma a parte la corvetta, non è che il cavallo, in levata, abbia una grande possibilità di avanzare.


E certo che i posteriori non si "ingaggiano" insieme...uno ingaggia e uno spinge,mi sembra lapalissiano!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 09, 2017, 10:52:09 PM
a parte che "ingaggio" è brutto e non mi piace,preferisco "impegno",però sono stata corretta e ho riportato l'altro termine
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2017, 12:10:33 AM
... i posteriori avanzano decisamente sotto il corpo, il tratto dorso-lombare si arrotonda, diventa convesso e noi sentiamo più accentuata una spinta verso l'alto una volta della natica sinistra, una volta di quella destra. Più è accentuata la spinta verso l'alto, più è accentuata e lunga la levata , lo spazio che separa l'alzata del piede dalla sua posata sul suolo, più i posteriori avanzano sotto il corpo...

Questo ci detta il massimo esperti di equitatione itagliano... il resto del pippone è quì: http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=98.0

Secondo quanto scritto sovra, i lalli delle immagini che segueno - ingaggiatissimi - dovrebbero schizzare in alto come grilli ad ogni falcata.

(http://ww3.sinaimg.cn/large/006cajdOgw1evmtkdsaamg308b0684qp.gif)

(http://www.anact.it/uploads/timone_ek_2.png)

JDO ci fa notare che per come sono anatomicamente costruiti, per dove son collocati, per come agiscono, i posterior mandano in avanti, il loro ingaggio - più o meno importante -  non produce significative differense nel sollevamento del peso verso l'alto, mentre, il massimo ingaggio dei posterior produce la massima spinta in avanti, la massima velocità.

In altra palavra, la spinta verso l'alto - come giustamente sottolineato da Alex - non è data dall'ingaggio dei posterior sotto il lallo ma dall'arretramento del peso del treno anterior che carica così il posterior.

Tutto ciò vi sarà claro quando leggierete et - sopratutto - capirete la nostra traduction.

JDO sta sfanculando secula di convintioni... ha ragione? Ha torto?

Per capirlo, il faut raison garder.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 10, 2017, 07:15:44 AM
Aimè, non ho mica capito; mi dai ragione a torto.... "non sono i posteriori che avanzano sotto la massa, è la massa che retrocede sopra i posteriori" è una di quelle affermazioni che a suo tempo mi sono sforzato di capire, adesso non più.

Comincio di nuovo a essere infastidito dalla mancanza di umiltà di JDO. Ovvio che la mancanza di umiltà di JDO mi dà meno fastidio di quella, ad esempio, di Sissy, che inutilmente ho esortato a fare qualche esercizio; però mi dà fastidio comunque e temo che questo fastidio mi renda meno obiettivo.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 10, 2017, 09:27:01 AM
JDO è stato un accentratore come tanti.

Non ha ne ragione ne torto...

Per smontare tutto il castello messo su ultimamente da Raffaele basterebbe citare i portoghesi... che tengono i talloni in sù, la gamba indietro, predicano concetti di addestramento esclusivamente classici che più classici non si può e non sono certo secondi a nessuno:

https://youtu.be/XZ8d9ByD5L4 (https://youtu.be/XZ8d9ByD5L4)

quindi Alex non devi rivedere proprio nulla di ciò che ti sembra di dover rivedere... perché non c'è nulla da rivedere... ma solo un mare di parole parole parole

https://youtu.be/UrlM6GTPxNE (https://youtu.be/UrlM6GTPxNE)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 10, 2017, 09:52:22 AM
io sono uno dei fautori del "devi essere in equilibrio". come sono affari tuoi.
dipende da tanti fattori, dalla sella, dal cavallo, dall'attività che devi fare, dal fisico, dalle proporzioni...
torres è seduto sul cesso con le gambe avanti e le punte basse, immagino per pinzare il cavallo.
però cosa vuoi dirgli? è fermo granitico in sella, non si muove da lì, evidentemente ha una eccezionale indipendenza degli aiuti perchè fa quello che vuole con mani e gambe e peso e  fa fare quello che vuole al cavallo.
lo capisco un pò meno in JDO, ma non per altro... ma se c'hai le gambe avanti e ti devi alzare sulle staffe due son le cose. o ti pieghi a fantino, busto avanti culo indietro, oppure ti aggrappi alle redini.
poi per carità, funzionava, io non riesco.
forse io uso anche  le staffe piu corte di lui, anzi, sicuramente. e sto anche di piu sull'inforcatura e tengo anche le mani in una posizione diversa, però che me ne frega?
io non ho una bella posizione perchè ho il busto lungo e quindi è tutto uno schifo per me, devo per forza calare le gambe un pò indietro.
però davvero, si sta parlando di aria fritta.
la verità è che a cavallo bisogna stare comodi e in equilibrio, il come sono affari personali.
si va a tentativi finchè uno trova la sua stabilità in base a tutti quei fattori di cui si è detto.

se no davvero ha ragione max, il rischio è quello di una equitazione da geometri.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 10, 2017, 12:29:34 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2017, 12:10:33 AM
... i posteriori avanzano decisamente sotto il corpo, il tratto dorso-lombare si arrotonda, diventa convesso e noi sentiamo più accentuata una spinta verso l'alto una volta della natica sinistra, una volta di quella destra. Più è accentuata la spinta verso l'alto, più è accentuata e lunga la levata , lo spazio che separa l'alzata del piede dalla sua posata sul suolo, più i posteriori avanzano sotto il corpo...

Questo ci detta il massimo esperti di equitatione itagliano... il resto del pippone è quì: http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=98.0

Secondo quanto scritto sovra, i lalli delle immagini che segueno - ingaggiatissimi - dovrebbero schizzare in alto come grilli ad ogni falcata.

(http://ww3.sinaimg.cn/large/006cajdOgw1evmtkdsaamg308b0684qp.gif)

(http://www.anact.it/uploads/timone_ek_2.png)

JDO ci fa notare che per come sono anatomicamente costruiti, per dove son collocati, per come agiscono, i posterior mandano in avanti, il loro ingaggio - più o meno importante -  non produce significative differense nel sollevamento del peso verso l'alto, mentre, il massimo ingaggio dei posterior produce la massima spinta in avanti, la massima velocità.

In altra palavra, la spinta verso l'alto - come giustamente sottolineato da Alex - non è data dall'ingaggio dei posterior sotto il lallo ma dall'arretramento del peso del treno anterior che carica così il posterior.

Tutto ciò vi sarà claro quando leggierete et - sopratutto - capirete la nostra traduction.

JDO sta sfanculando secula di convintioni... ha ragione? Ha torto?

Per capirlo, il faut raison garder.


L'equivoco nasce ,come spesso accade, da una errata comprensione di alcune "frasi fatte",come ,ad esempio l'ormai celeberrima frase Impegno dei posteriori, presa così a sè significa poco e ognuno può darne una interpretazione personale.

nella realtà dei fatti, questa frase,nell'uso comune dressagistico sta a significare sì un avanzamento del o dei posteriori sotto la massa ma intesa così:le articolazioni alte,cioè lombosacrali si flettono,quindi le anche si abbassano e di conseguemza ,da un punto di vista fisiologico,la schiena si decontrae ed il cavallo si arrotonda sia nel treno anteriore che posteriore,così facendo i posteriori lavorano come leve,come molle caricate,i garretti vengono portati in alto ed in avanti.I trottarori,i cavalli da galoppo,portano molto in avanti i posteriori,ma senza che ci sia un'abbassamento delle anche ,la massa "sfugge in avanti" e i posteriori non arriveranno ad essere veramente "sotto la massa"cioè verso il centro di gravità,che a sua volta è avanzato.Dopo essersi impegnati, i posteriori vengono "rigettati "all'indietro,sfuggendo anche di lato.

Nel primo caso (impegno vero dei posteriori,con flessiono/estensione delle articolazioni) crea un movimento in alto ed in avanti,nel secondo caso si ha una "fuga" del cavallo solo verso l'avanti .
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 10, 2017, 12:39:07 PM
Citazione da: alex - Luglio 10, 2017, 07:15:44 AM
Aimè, non ho mica capito; mi dai ragione a torto.... "non sono i posteriori che avanzano sotto la massa, è la massa che retrocede sopra i posteriori" è una di quelle affermazioni che a suo tempo mi sono sforzato di capire, adesso non più.

Comincio di nuovo a essere infastidito dalla mancanza di umiltà di JDO. Ovvio che la mancanza di umiltà di JDO mi dà meno fastidio di quella, ad esempio, di Sissy, che inutilmente ho esortato a fare qualche esercizio; però mi dà fastidio comunque e temo che questo fastidio mi renda meno obiettivo.


Mi dispiace,caro Alex, io sono molto umile e chi mi conosce bene lo sa,sono una persona molto corretta ed umile,ma questo non significa che non possa esporre i concetti che ho acquisito,le mie esperienze.

Non accetterò mai supinamente le critiche degli altri,ma controbatterò secondo le mie idee.Il confronto nasce da questo,saper esporre ciò che abbiamo fatto nostro in un modo o in un altro,confrontandolo con altre esperienze.

Io so di quello che parlo,perchè è frutto di un lungo lavoro teorico e pratico,soprattutto di assimilazione dei concetti.
Questo non vuol dire "essere maestrina",io non insegno a nessuno,però ho chiaro in mente quello che riporto e lo supporto con ragionamenti dettagliati.

Se non avessi capito cosa significa sul piano pratico "impegnare il/i posteriore/posteriori" non potrei lavorarci su, se non avessi capito come deve essere un'appoggiata,idem, non potrei impegnarci il mio tempo,perchè non capirei cosa dovrei fare!

Non ho un cavallo "imparato"che mi insegna,ho un cavallo partito da "sottozero"che lavora al pari mio,tanto lavora lui quanto io e se non so cosa devo fare nessuno può farlo al posto mio,in sella ci sono io.

Quindi,le cose che dico sono frutto di un lavoro fisico e razionale,altrimenti non le farei e sono convinta che spesso "non ci capiamo" perchè ai termini usati attribuiamo significati diversi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 10, 2017, 01:07:47 PM
Citazioneed umile

esticazzi
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2017, 02:27:14 PM
Nel 1976 la Nazionale francese guidata da JDO, oltre alll'oro olimpico e al bronzo europeo, conseguì 32 vittorie all'estero...19 di queste furono ottenute da due suoi aglievi personali: Cuyer et Laboute...19 su 32 !

Siano disposti a perdonar tutto, tranne due cose: il succiesso e l'intelligenza...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 10, 2017, 03:13:29 PM
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTsN9hsfoYDlcuMBfpV2ucE9nHiQhx_u2bPkyp2Mcn_t-5uiE9n

riunione
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 10, 2017, 06:11:55 PM
E se fosse stato solo un'ottimo talent scout?

Se non avesse scritto nulla, sarebbe semplicemente stato un'ottimo allenatore e scopritore di talenti.

Invece ha voluto anche divulgare quelle che gli sembravano buone versioni di idee/teorie preesistenti.

Lo ringraziamo per questo, lo studiamo di già che ha lasciato scritto qualcosa. Ma...

...se le sue teorie che ha lasciato fossero state sufficienti e così esatte, la Francia avrebbe dovuto continuare a vincere per sempre, e tutti avrebbero adottato quel modo di montare se volevano competere...

...invece sparito lui, sparite le vittorie.

O i francesi sono imbecilli oppure la differenza la faceva lui, l'uomo, il suo carattere, il suo acume nelle varie casistiche che gli capitavano, più che le teorie (come del resto son convinto che succeda per tutti i capiscuola, che una volta scomparsi, quelli che restano non ottengono più un gran che solo con la teoria).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 10, 2017, 08:19:22 PM
Nella mia ricerca personale (teorica, aimè) del MCD, il "massimo comun denominatore" di ogni buona equitazione, JDO è prezioso, perchè mi permette di eliminare alcuni fattori che non fanno parte del MCD. Elimino la posizione in sella; elimino il concetto dell'appoggio; elimino la presa delle redini. Elimino pure il concetto che il cavallo vada "continuamente controllato" nel suo movimento.

Fatta questa pulizia, mi confermo nell'idea che principi molto diversi, applicati con un "quid", portino, grazie alla malleabilità del cavallo, a eccellenti risultati. Probabilmente non tutti i principi portano ai massimi risultati, all'eccellenza assoluta, ma il "quid" resta il fattore prevalente, di gran lunga prevalente. Ovviamente, se ci si limita a risultati buoni o semplicemente decenti, l'ampiezza, la varietà dei principi che portano al risultato voluto si amplia a dismisura.

Da qui -  dal fatto che principi diversissimi portrano comunque a risultati buoni se c'è il quid - derivano due conseguenze. Primo: impossibile giudicare i principi in base ai risultati. Secondo, spiega l'immensa confusione sui principi.

Poker dice una cosa similare - sottolineando l'equilibrio. Facile a dirsi.... le stesse parole mi sono state dette da un interessante personaggio che adesso c'è in maneggio, un tale in grado di domare e addestrare interi, con conoscenze piuttosto ampie (pratiche). Mi diceva che uno dei suoi maestri ripeteva che non c'è sella, posizione o tecnica ideale, che tutto va variato e adattato al cavallo, perchè quello che conta è che il cavallo sia in equilibrio. Mi confermava pure di aver visto argentini in sella, e di essere molto ammirato del loro controllo del cavallo, ottenuto - a suo parere - per gran parte con il gioco del peso.

Sono frasi ricche di mistero, ma dentro c'è nascosto il quid. Dubito che farò in tempo a scovarlo.

Di certo sta crescendo a dismisura il mio disgusto per l'equitazione ginecologica.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 10, 2017, 10:50:47 PM
Non ti resta che sviscerare cosa sia l'equilibrio in equitazione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2017, 11:03:10 PM
Leggiamo cossa ci dicie sto "cretino".

Quando si evoca il "metodo d'Orgeix", molti credono, in particolar modo i suoi detrattori, che si tratti del risultato di  complesse riflessioni di un tipo originale, di un guru che ha elaborato delle tenniche fantasiose e strampalate a margine del'equitatione ufficiale.

Nelle realtà, è accaduto l'esatto opposto.
Cognosco molto bene JDO, nessuno al mondo è più cartesiano di lui.
Tutti i principi che detta. sono il frutto di lunghe e accurate riflessioni di un uomo dalla straordinaria intelligenza analitica.
Cavaliere e tennico eccezionale, non ha mai smesso di osservare i migliori topraiders per carpirne i segreti che li hanno portato a quel livello.
La sua immensa cultura equestre unita ad una capacità di analisi e di sintesi fuori dal comune, gli hanno permesso di mettere in evidenza tutte le incoerenze e le liete puttanete elaborate e diffuse da poeri teorici.

Se esiste una equitazione razionale, questa è quella di JDO che si basa su principi sortiti da profonde riflessioni, provati e documentati al più alto livello.

Per queste ragioni, la sua equitazione non è passata di moda come a regolari scadenze annunciano i suoi miseri detrattori, ma è attualissima anzi è ancora avanti di una diecina d'anni.

Come ho avuto modo di sottolineare in tante occasioni, non è per puro caso che - attualmente - ritroviamo i principi fondamentali di JDO nel modo di montare dei migliori cavalieri internazionali di s.o. D.Durand
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 10, 2017, 11:09:48 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2017, 11:03:10 PM
..... ritroviamo i principi fondamentali di JDO nel modo di montare dei migliori cavalieri internazionali di s.o. D.Durand[/i]

Mi confermi quindi che i principi di JDO sono finalizzati, in particolare, al salto ostacoli.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2017, 11:33:34 PM
No.

Anche se il s.o. fu la sua specialité, il suo campo d'action, dresser c'est simple si rivolge all'educatione del lallo in generale, porta principi, riflessioni, ragionamenti validi per chiunque educhi un lallo...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 11, 2017, 12:10:54 AM
Il mio sottile intuito mi aveva permesso di cogliere la tua opinione - e non dico affatto di non condividerla, per quanto posso. Ma JDO e tu affermate che qualsiasi principio e qualsiasi teoria si giudicano dai risultati, e quelli voglio conoscere; quindi ripeto una domanda che ho già fatto (e mi scuso se mi è sfuggita la risposta): quanti specialisti di SO ci sono, nel lungo elenco di allievi di JDO che tu hai pubblicato? E quanti sono specialisti e vittoriosi in altre specialità?



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 11, 2017, 06:08:33 AM
Nel suo allegro "testamentello", il Nostro lo dicie a Chiara e a Lettera che tratta solo bassa squola, base comun per andar a lallo per chi un que.
Stranamente, i principi che detta JDO coincidono assai spesso con queli dei gauci... anche se niun gaucio ha scritto "montar a caballo è simplicio".

A parte gli estetisti della beatissima minchia, così numerosi in Itaglia, tutte noi vediam che i gauci ottengono sicuri risultati in quanto a solidità a lallo, rapidità di esecution et precision.

Sappiam che Pachito ha pubblicato numerosi libra e DVD sul s.o. che non cognosco e comunque esulano dalla mia traduction.

Durand, dicie che JDO è ancora avanti di dieci'anni in Francia, in Itaglia lo è almeno di 60 se ci son ancora dei coraggiosi scrittori che pubblicano - a loro spese j suppose - tomi esaltaanti la tennica di  Caprilli.

Ieri meriggio il mio nipotino, dopo una diecina di letion di equitation che - se continuerà ad andar a lallo seriamente - presto dovrà dimenticare, ha fatto il primo giro di pista al galoppo, si è cagato sotto... il padre!
Per il fanciullo è stato del tutto naturale, ed era assai sorpreso dei complimenti che riceveva dalle carampane presenti all'"evento".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 11, 2017, 08:48:07 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 11, 2017, 06:08:33 AM
A parte gli estetisti della beatissima minchia, così numerosi in Itaglia, tutte noi vediam che i gauci ottengono sicuri risultati in quanto a solidità a lallo, rapidità di esecution et precision.

JDO è rigettato anco e soprattutto dai francesi.

Seguo un gruppo che tratta di Baucher dove si possono leggere le medesime nostre discussioni/critiche e dove si vede (forse un video privato) JDO che alla faccia delle sue belle teorie strappona un cavallo in bocca e gli balla sulla schiena dall'inizio alla fine. Purtroppo i video di faccialibro non si possono copiare qua.

Ma facciamo finta che non ci importa di nulla e vogliamo solo i risultati. Sedersi indietro nella sella e governargli rozzamente l'equilibrio attraverso azioni discontinue di redini può dare certamente un risultato immediato, se è questo che si cerca.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 11, 2017, 12:08:12 PM
La schiera di coloro che credono a quelo che lor piace piuttosto che guardar la realtà est magna e non è una esclusivité itagliana.
Nel ueb trovi quelo che vuoi trovare
Anco io leggo in franzose, sicurament hai letto: Baucher il papà della barbaria in equitatione -  http://legoutducheval.canalblog.com/

Ora mi domando, hai letto Dresser c'est simple? Ma sopratutto l'hai capito?
Perché in questo caso non avresti dovuto esser sorpreso da:
JDO che alla faccia delle sue belle teorie strappona un cavallo in bocca

Il Nostro con una sincerità et chiarezza ammirevoli alla faccia delle pressioni, scomodità e altre puttanete lalliste ci dicie:

Se il cavallo cerca un appoggio, cioè tira sulla mano, anche leggermente, il cavaliere lo deve richiamare con un colpo secco sulla bocca, agendo secondo un angolo di 40-50 per aver come risultato il sollevamiento dell'incollatura.
Mai dimenticare di accompagnando l'azione sanzionatoria colla terribil voce .

Precisiamo che si tratta di un'azione severa e dura per la bocca del cavallo  non una semplice trazione.
Il lallo deve imparare a sostenersi da solo pertanto - per nessun motivo al mondo - dobbiamo tollerare che si "attacchi" all'imboccatura.
Per insegnare al cavallo a sostenersi da solo e dunque ad essere leggero, non bisogna  temere, almeno all'inizio della sua educazione, di usare delle sanzioni  correttive, cioè delle punizioni severe, a volte molto severe ma che devono esser sempre brevi.


Car Max, il tuo affetionatissimo puretroppo - ahilui - non segue niuna squola, tantomeno mette in pratica et experimenta novità, sta sempliciemente mettndo in chiaro il penziero di quelo che reputa il più grande omo di lalli del XX seculo, viste le nostre discussion era/è necessario.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 11, 2017, 12:24:20 PM
Adesso farò una cosa di inimmaginabile audacia - entro in JDO e gli faccio enunciare il "quinto piliere"  :horse-wink:.

E' semplice: pas d'hésitation. JDO se n'è dimenticato perchè per il suo carattere era troppo banale, scontata, ovvia.

Ogni tanto percepisco l'esitazione in altri cavalieri, mi dà una sofferenza quasi fisica. Mezzo secondo è già un'esitazione enormemente lunga.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 11, 2017, 12:48:55 PM
ATTENSCION PLIS:

SE JDO E RDM SI FOSSERO INCONTRATI A PARIGI NEL 68, SI SAREBBERO DATI RECIPROCAMENTE DELLE FORTI MAZZATE, L'UNO DALLA PARTE DEI POLIZIOTTI, L'ALTRO DALLA PARTE DEGLI STUDENT E DEGLI OPERAI.

IN AFRICA JDO ANDAVA AD AMMAZZARE ELEFANTI LIONI E TIGRI.
RDM CI SAREBBE ANDATO PER DIFENDER QUESTE BESTIOLE.

JDO ERA CONTRO L'UNION EUROPEA, RDM E' PER UNIRE COLLEGARE I POPOLI.

PLOBABILMENTE/SICURAMENTE JDO ERA UN RAZZISTA RDM NO.

DETTO QUESTO, RDM NON PUO' - A PARTE I RISULTATI QUELLI E' COSTRETTO AD AMMETTERLI ANCO ANGIONI -  NON RICOGNOSCERE LO SPESSORE, L'INTELLIGENZA, LA PASSIONE, LA COMPETENZA DEL PERSONAGGIO...  E PER QUELO CHE CI RIGUARDA IN QUESTA SEDE EST L'IMPORTANTE.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 11, 2017, 12:57:10 PM
Cauzo è d annunzio
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 11, 2017, 03:55:00 PM
Nessuno toglie lo spessore a JDO

Come ben saprai ho apprezzato quel suo libercolo BEN PRIMA che lo scoprissi tu

resta comunque un personaggio controverso pure in patria
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 11, 2017, 04:02:46 PM
e a proposito di Baucher: idem

anche lui resta un personaggio controverso e credo che le critiche di quell'articolo (lo avevo già letto) siano pienamente fondate

nemmeno io ci vado per il sottile e piego i cavalli come gamberetti se reputo sia il caso, trovo anche quasi fastidiosi/ipocriti quelli che dicono di non fare mai azioni forti o di non litigare mai con il cavallo, ma l'obiettivo resta comunque un cavallo messo in un certo modo, che non corrisponde a quello di JDO
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 11, 2017, 04:15:30 PM
si ma max a JDO non frega molto di posizione e riunione ecc
a JDO interessa il cavallo maneggevole e padrone delle sue forze per saltare.
ci sta che non si sia rincoglionito come i dressagisti dietro questioni ridicole come quanto inclinare la spalla in dentro.
ci sta è sano è sacrosanto.

onestamente questo forum è lo specchio del fatto che il dressage è pericoloso per la mente di chi lo pratica... è pericoloso anche leggere i tomi sull'equitazione classica o sull'equitazione in generale (compreso JDO) se non hai quel minimo di senso, di pratica, di mestiere sulla sella.

non scherzo, io mi sto preoccupando. perchè evidentemente c'è chi insegna e incoraggia certe pippe mentali.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 11, 2017, 04:33:10 PM
ma no è il contrario

quello che mi ha lasciato perplesso è proprio il distacco da cosa c'è scritto a cosa mostrano le foto

JDO si preoccupa eccome di piegare il cavallo, di renderlo dritto, di fare i passi indietro (grande importanza dedica a questi ultimi), prende a piene mani da Baucher il più dressagista e segaiolo mentale di tutti i dressagisti segaioli... poi però vedo solo foto di cavalli ribaltati che più ribaltati non si può... due domande me le faccio

una spiegazione è che la mena molto con la differenza tra l'educazione e la ginnastica, punta di più sull'educazione (mentale) del cavallo che non sul suo fisico, probabilmente è dovuto a quello... se si fosse messo in testa di eccellere in dressage avrebbe speso più tempo nella ginnastica e presentato cavalli più in ordine, vai a sapere...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 11, 2017, 05:26:44 PM
Bé, puretroppo la "Giumenta imbarzamata" è morta in culla e quest'inclito foro non è adatto allo sviluppo del tema Dresser c'est simple che finirà nel calderone delle puttanete che scriviam ogni giorno,

L'accostamiento tra i miei amichi gauci e JDO, dunque tra Baucher e compagnia cantante, mira a questo: dimostrar l'universalità di alcuni principi, ed evidenziare le liete puttanete che ci dicono/ci hanno detto/continuano a dirci sia i classici che i nouvelvaghisti.

Inoltro, i miei amici gauci ci dicono di abandonar vecie abitudini come salir e montar siempre dalla isquerna, che il barefutto è bello solo se si può fare, che qualunque lallo ben smazzettato va automatico col cordeo, che le balze sono il primo strumento inflessibile di education...

(https://3.bp.blogspot.com/gwWTLCwyOJPVQ39rnT9QC99uloGBhWzfVI14ST5bEJiIC7iuNHOek_NOArxN8pS5ObcY3o2lDFZlvl3i1-J-6QSgbvmVGI-U1nZ-Xj7Z6cU9ainwZNQad-O58G3SkTPrajmNobDDj5VuJFhtwpg1R3h1_rtUyxj1cBz_JhGKy1G0atT0dMCvBzD9qKabyRksbVSqLcQ8n0hAieQ5cpYwq0O5aw0WfOL5mtmjspP90DzzZ8CqbeAPiu2yZBzOZ3qM6Zl_3KjHef8na-G2YtNatIwmR7WIVLOGOLpHgOf-tqglYrtdhyjVd-LLeIVICGL8qvzwFePR9uNLhKayOZsFmhmNpbzOyQkQvLAUOpkvrQGtzh1sGikDQGvLOjYldZjPDuEEu6ajfEHWjuimcLeduPRsJC-4ZvwwENJxhBPMEbCsqfxC8ly0STgrR5jeWggPajVwG9Gr44I0vgXzloj5dYd-1kQOfAgXrgqr3JPCTbJNldzlxtcvflKfs0TOL99of4N4ZsrlSzLwKaOlV68B9Z9IGXjQ7rJlJQaet5Mupdk1iIFnoNFHJ48vWa9GrilnLerL-RHul_a5GN8_f7-4XdHxLmoX3JCXL4ZAjLwW2a4iiDtp=w288-h231-no)



Pazienza!




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 11, 2017, 06:14:48 PM
Tutt'altro.

Io sono estremamente interessato a quello che dice JDO, e soprattutto alle cose che smentisce. Come ho detto, aiuta. Che poi il tipo umano mi sia antipatico fino al difficilmente tollerabile - è il tipo umano agonistico, dotato di un ego roccioso, impermeabile all'autocritica, ci mancava solo l'accenno alle simpatie destrorse e per la caccia - è tutt'un'altra questione; è questione di gusti.

Mi dispiacerebbe molto interrompere la discussione - la ricerca del MCD.

Riguardo al suo orripilante trotto battuto, mi domando: la posizione delle gambe costringe a inclinare il busto in avanti e a sollevare le coscie facdendo perno sulle ginocchia; brutto e faticoso, esattamente l'opposto del modo di trottare dei gauchos (quello è il mio modello, oggi con Asia ho trottato sempre alla stessa cadenza, e sempre seduto, per l'intero giro standard, di circa un'ora e mezza, senza fare la minima fatica). Però, chiedo ai saltatori: quell'orribile e faticoso movimento di coscie e busto non sarà propedeutico al salto? Non ficcherà nella zucca di chi lo pratica l'automatismo utile per affrontare il salto? Sarebbe una spiegazione logica.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 11, 2017, 08:45:50 PM
Bé, se mi occorre un buon cardiologo guardo la sua competenza e la sua capacité, del suo carattere, della sua fede politica, dei suoi gusti sexuali francamente me ne infischio.
Già lo dissi, uno dei miei amici più fidati è fascista, è una delle persone più leali e perbene che cognosca, da una 15ina d'ani si trova a Cuba, convive felicemente con una ex ballerina del Tropicana, c'ha fatto due marmocchi dopo che la sua mogliera lo ha lasciato per intraprender la carriera di medica ospedaliera.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 12, 2017, 02:24:44 AM
In questo inclito foro trovate autorevoli parole che ribadiscono l'assetto Danloux, polpacci fascianti, Caprilli predicava il ginocchio inchiavardato:

... E' importante la posizione in sella: staffatura giusta (più corta che lunga), peso sulle staffe, piedi infilati per il primo terzo nelle staffe con il tallone più basso della punta, in modo che la caviglia funzioni come ammortizzatore,  ginocchi ben scesi nei quartieri, polpacci ben applicati affinché si abbia una buona presa e le gambe non si muovano....

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=127.0

e la "parola contraria" che fa notare la contraddizione tra caviglie ammortizzanti e polpacci che fanno presa non facendo muovere le gambe.

Almeno JDO è coerente: caviglia bloccata (non importa in quale position)  ginocchio inchiavardato, gamba che dal ginocchio in giù si muove e può agire (come fanno i gauci) liberamente.

Loso loso mi farete dei magnifici pipponi per dimostrare che le gambe rimangono fisse anche se le caviglie fanno su e giù... ma questa si che è metafisica!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 12, 2017, 07:37:50 AM
Ammetto l'ovvietà: se le caviglie si flettono in senso verticale, il ginocchio per forza segue.

Gli antichi erano più drastici, non solo bloccavano le ginocchia, ma bloccavano pure l'intera coscia - aiutandosi pure con delle "ali" sulla sella - per cui coscia e natiche facevano un corpo unico con la sella. Facendo così la gamba era totalmente libera di muoversi in ogni direzione e di agire in qualsiasi modo.

Vedo nei gauchi, che NON si sollevano mai sulla sella, questa idea.

Ovvio che questa idea, questa posizione impedisce totalmente il cosiddetto "assetto leggero" o "sull'inforcatura", in cui la solodità dell'appoggio sulla sella, fino a fare un blocco unico con la sella, viene sostituito da una cosa del tutto diversa, una specie di "magia di equilibrio" che ha vantaggi e svantaggi; il principale svantaggio è che la solidità è perduta, e, guarda caso, le mani sono impegnate sulle redinI.Perchè...? Per riacquistare l'equilibrio se lo si perde.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 12, 2017, 09:37:57 AM
La verità è che vi siete infilati voi stessi in pipponi puramente teorici.

Raffaele quand'è l'ultima volta che hai saltato a cavallo? Alex?

Io ho saltato ieri e nel momento dello stacco devi alzare il culo dalla sella, sennò la parabola la fai tu, non il cavallo.

Dunque per alzare il sedere o ti metti in equilibrio sulle staffe col busto sulla traiettoria del salto (e in questo caso non serve che ti avvinghi più di tanto), oppure se sei uno senza senso dell'equilibrio basta che stringi la parte bassa delle gambe fino alle ginocchia e usi questa pressione sia per alzarti dalla sella che per avvinghiarti durante la parabola. Oppure fai un mix di tutte e due a seconda.

Lasciate i libri sullo scaffale e rischiate in proprio, ogni tanto.

La modalità "caviglia elastica", vale a dire usare più "l'equilibrio" che non l'avvinghiarsi e il bloccarsi in una certa posizione, non deve per forza risultare in un acchiappare le redini se si perde l'equilibrio.

Se perdi l'equilibrio basta passare in modalità avvinghiamento quell'attimo, oppure basta spostare i piedi per rimetterli sotto dove sta andando l'equilibrio perduto, come quando si inciampa che si rimette i piedi più avanti o più indietro per non cadere. O acchiappi la criniera, che ne so.

Probabilmente JDO ha giudicato questa strada, quella dell'equilibrio dinamico (chiamiamolo così) più lunga e penosa per i normodotati e consigliava di bloccare la caviglia. Sono scelte.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 12, 2017, 10:39:37 AM
Uno che dicie et dimostra che l'equitatione è semplicie è un rivoluzionario per noi ragasse che finora abbiamo cercato di capire pipponi come quello:
http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=127.0

Caro Max, non sono in discussione il tuo culo o il mio o quello di Alex sul salto ma la sclerotica situescion dell'equitazione d'elite itagliana incapace di rinnovarsi di adeguarsi di reinventarsi.

Loso Loso ci sono gli anti JDO come ci son gli anti terrarotonda, francamente me ne infischio degli uni e degli altri , ho solo la presunzione di capire se uno dicie puttanete o cosse intelligenti, JDO dicie  - quasi sempre - cosse intelligentissime.
Personalmente non traggo alcun vantaggio pratico dalla lettura e dalla traduction del librello di JDO, ma il minimo che dovrebbe fare un giovine è studiarselo... dire che è stato un bravo talent scaut e un fortunato vincitore questo si che è una magna offessa all'intelligenza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 12, 2017, 11:55:53 AM
A vent'ani bollati il "Caimano" ha fatto la lieta cognoscenza del recinto elettrico, ha preso la scossa due volte, la terza l'ha presa dove non c'era elettricità... per ora sta ragionando, ben alla larga della fettuccia,

Gauci e JDO e pastoie e recinti elettricihanno lo stesso efficacissimo sistema per educar i lalli... non ci credete?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 12, 2017, 02:55:02 PM
CitazioneLa verità è che vi siete infilati voi stessi in pipponi puramente teorici.

Raffaele quand'è l'ultima volta che hai saltato a cavallo? Alex?

MI sono espresso tanto male? Non era chiara la mia richiesta di aiuto a capire rivolta ai saltatori? Devi essere tu a sottolineare che non so saltare? Non vale la pena nemmeno di cercare di spiegarmi meglio; e mi sta passando pure la voglia di parlare di JDO.... a che serve? 
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 12, 2017, 03:22:48 PM
mi costringi a difendermi: che è stato un fortunato vincitore lo dici TU per screditarmi, io mai detto

casomai potrei dire che è stato un gran talento, e l'ho detto, sia come cavaliere che come allenatore, con una gran personalità, sicurezza di se, accentratore, buone idee

anche io sostengo che quel libretto contiene il 99% di cose giuste e che andrebbe tradotto

PURTROPPO - e sottolineo purtroppo - cioè mi dispiace, vorrei tanto che JDO avesse mostrato qualcosa di meglio - quello che poi si vede nelle foto e nei video NON corrisponde ad una equitazione corretta e PURTROPPO questo mette in discussione tutto quello che sappiamo di buono esserci in quel libro

qual'è il mio parere finale (perché una fine a sto battibecco dovremo pur darlo)?

il mio parere finale è che le teorie (sostanzialmente tutte baucheriste) abbracciate e reinterpretate da JDO erano/sono TALMENTE CORRETTE che gli hanno permesso di essere vincente NONOSTANTE le sue dubbie interpretazioni pratiche



Citazione da: alex - Luglio 12, 2017, 02:55:02 PM
MI sono espresso tanto male? Non era chiara la mia richiesta di aiuto a capire rivolta ai saltatori? Devi essere tu a sottolineare che non so saltare? Non vale la pena nemmeno di cercare di spiegarmi meglio; e mi sta passando pure la voglia di parlare di JDO.... a che serve? 

non te la prendere ma....... se vuoi capire qualcosa riguardo al salto...... devi saltare.....  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 12, 2017, 04:47:12 PM
No. Non mi interessa nulla capire qualcosa riguardo al salto. Mi interessa capire perchè JDO insegna quell'orrendo trotto battuto (unico modo di sollevare le chiappe con le gambe in quella posizione, che i gauchos usano per un'equitazione in cui NON ci si solleva mai dalla sella); mi interessa  capire se quell'orrendo e faticoso movimento ha un senso, come preparazione al salto "all'insaputa del cavaliere".

Non salto, max, ma alla nozione che sul salto bisogna staccare le chiappe dalla sella ci arrivo. Ne dubitavi?  :chewyhorse:

Ho riallungato le staffe e ripreso la mia posizione in sella. Fanculo a JDO e alle sue gambe in avanti. Sono invece perfettamente d'accordo con lui sulla leggerezza e sul fatto che il cavallo è naturalmente flessibile e deve portarsi da solo, senza appoggio e senza bisogno di essere sostenuto,  (non sul salto, alle normali andature di "infima scuola"). Se avessi fatto io la "prova di leggerezza" a cui JDO ha sottoposto il povero cavaliere della leggerezza (forse Karl in persona...?), avrei certamente superato la prova a pieni voti. Lo affermo con umiltà, ma senza falsa modestia. Io la leggerezza la pratico da anni e mi basta e mi avanza, per quel pochissimo che faccio.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 12, 2017, 05:46:04 PM
BAH!
Torniamo ai nostri lieti diarii, alle cuffiette e ai sottosella color fucsia, quando la traduction sarà finita ne riparlerem.


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 12, 2017, 08:01:54 PM
Ho scritto una puttanata? Più di una? Dimmelo in verbi aperti. Sono così consapevole della mia ignoranza che non puoi ferirmi.

Mi manca ancora una tua precisazione sul lungo elenco di allievi prestigiosi di JDO che hai pubblicato. Sono tutti saltatori? Devo per forza cercarli in rete uno a uno (che pardipalle.... non so se ne vale la pena)? Devo interpretare semplicemente il tuo silenzio come "silenzio-assenso"?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 13, 2017, 01:06:44 AM
Lovvio che la maggior parte di quell'elenco erano zompatori. ma c'erano anche un paio di dressagisti, un addestrator di profession e un cavallerizzo del Cadre Noir.

Appena posso mi devo comperarmi un altro suo libro: Le mie vittorie, la  mia sconfitta.

Già. le sue vittorie come cavaliere come tennico come preparatore sono evidenti, la sua sconfitta è da capire, o meglio, si è ben capita sarebbe da analizzare.

Più si è forti, più si usano parole contrarie al "regime" vigente, più si sfanculano le slerotiche cariatidi solidamente inchiavardate sui piedistalli del potere,  più il coro dei criticoni si infittisce: cavaglieri rigidi, dorso del lallo rigido, assetto da monta uestern, mani alte, lalli con la testa all'aria, etc. etc.

Dagli oggi e dagli domani, nonostante i suoi successi, nonostante i risultati dei suoi aglievi, le apparenze ebbero la meglio sulla sostanza, passò l'idea che JDO montava male e montavano male i suoi aglievi, il fatto che vincessero era un dettaglio, quest'immagine si è incancrenita al punto tale che i più benevoli verso JDO lo "omaggiavano" sarcasticamente in questo modo:
"JDO è riuscito a fare del montare male un'arte"... risultato: fu  trombato dai politici:

Salon du cheval 1976... JDO è stato appena esonerato dal suo ruolo di allenatore della squadra nazionale di s.o. francese e rimpiazzato da un fellone, un suo amico che la sera prima gli aveva assicurato telefonicamente che mai avrebbe preso il suo posto... praticamente gli disse: Jean, stai sereno.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 14, 2017, 01:00:18 PM
Una domanda, Raffaele. Non esiste un video della "metamorfosi della puledra" JDO, ne abbiamo solo la descrizione - che dice poco, potrebbe essere paragonata alla descrizione della performance di un illusionista: la sostanza non è visibile e quindi non può essere descritta - ma esiste un video della "metamorfosi del grigio" fatta da Oliveira.

Nella mia immaginazione, fra i due aneddoti, uno con parole, uno senza parole, esiste una strettissima analogia. La cosa curiosa è che non si potrebbe immaginare una maggiore differenza apparente nella tecnica, nell'assetto, ecc.... eppure una analogia strettissima c'è. Basta trovare il MCD fra JDO e Oliveira, ed è fatta.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 14, 2017, 01:12:00 PM
Sicuro, ci deve essere, come c'è la metamorfosi del lallo infame dopo il "trattamento" di Buck Brenneman o di quello ancor più duro dei gauci.

Per ora mi sto godendo la traduzione del testamentello, sono nella fase di aggiustamento della prosa, quela più difficult nella quale nessun mi da aita.  :dontknow:

Mai prima d'ora ho letto palavras così chiare, logiche, e sincere alla faccia dei giuoco dell'amicizia, del sollazzo del porcospino e del divertimento dell'ornitorinco...

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 14, 2017, 01:18:03 PM
Per me sei innamorato.... io che non lo sono trovo alcuni passi abbastanza oscuri (non sono i posteriori che si spostano sotto la massa, è la massa che si sposta sopra i posteriori: spiegamelo con parole tue...)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 14, 2017, 02:10:17 PM
Ho già detto che se io allora ventenne "comunista", lui allora quarantenne "nazista" ci fossimo incontrati ci saremmo dati un fracco di mazzate.

Ma siccome il faut raison garder, per me il Nostro è il più grande uomo di lalli del XX secolo, chi non lo vede è accecato da seculi di false convintioni.

Quando leggierai la traduction capirai anche quelo... è singolare che a "scoprire" JDO sia un vecio cavallaro, lui dovrebbe esser l'idolo di noi lalliste non completamente cretine.



Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 14, 2017, 02:37:38 PM
(non sono i posteriori che si spostano sotto la massa, è la massa che si sposta sopra i posteriori: spiegamelo con parole tue...)

Ce lo spiegano claramente i tentativi di questo mentecatto classico, lui mette/tenta di mettere la "massa" sopra i posterior o no?_

https://www.youtube.com/watch?v=UzdANuAuxu0


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 14, 2017, 02:46:38 PM
seriamente, dai.
per
favore

adesso io comincerò ad andare in giro con le mutande in testa.

mamma mia quanto fastidiooo
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 14, 2017, 05:07:04 PM
Mentre poker scorazza di mutande cappellato, beccatevi il video di questo simpatico lallino:

https://www.youtube.com/watch?v=NKwyp0TlEe4

Lui fa, gli fanno fare levate e pesate, e lui risponde:
a'mbecille, ma che minchia vuoi!
DECIDITI !!!
Una volta vuoi che mi alzi a 45 gradi, un'altra a 30 gradi... allora mi alzo a candela che è meno faticoso e ti mando lietamente afareinculo


Come che sia, in ogni caso si butta indietro collo anterior, nespà ?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 14, 2017, 05:52:37 PM
si, vado fiero del mio cappello di mutanda.
per lo meno non mi abbiglio come sti quattro matusa "classici".

fiero di indossare gli stivali e la polo, asta la polo, siempre!!!!!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 14, 2017, 05:55:04 PM
Raccomandoti di prender quelle pulite, non sarebbe bello presentarti con quelle dell'ultimo scacozzo... ma dimmi, giusto per saper come immaginarti, usi slip, boxer o tanga?
Bianche e nero o fantasiose tipo capitan america, supermen, leopardate, tigrate... dicci dicci.  :horse-wink:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 14, 2017, 06:05:29 PM
se qualcuno monta a cavallo coi boxer è un eroe. o un pazzo. o un eunuco.

la mutanda Sloggi è sempre la migliore. Sloggi prima la togli meglio alloggi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2017, 10:39:38 AM
Dopo aver appreso le irrinunciabili notizie sui particolari della biancheria intima cappellabile di poker, propongoVi un argomento serio cossa ne sapete della gamba "fasciante", della gamba "cadente", del ginocchio inchiavardato... o altro?

In particolar, nella monta uestern come di metton le jambe?
Su su orsù coraggio non vi magno mica....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 15, 2017, 11:46:47 AM
https://youtu.be/nM5Oth2w3sk questo video spiega come intendo io l'uso della gamba.
A me hanno insegnato a tenere il piede appoggiato sulla staffa a livello della parte più larga della pianta,con la "suola leggermente rivolta in fuori",cioè con un appoggio maggiore sul I dito ed il tallone (ovviamente) rivolto verso il basso.

Solo con questa posizione non si crea fastidio al cavallo,perchè la gamba rimane "fissa" nel senso che non "ballonzola" ad ogni falcata e non "gratta" il cavallo. Da questa posizione base si può passare ad una maggiore rotazione sul piano orizzontale della caviglia,a seconda della richiesta che vogliamo fare al cavallo (uso più preciso del tallone o dello sperone)

Se il piede rimane completamente parallelo al corpo del cavallo non ha un appoggio stabile e "salta" con i movimenti.


Inoltre si può portare il piede più avanti o indietro a seconda di richieste ancora più particolareggiate,però la posizione fondamentale,che mi viene insegnata e che trovo molto logica è quella del video.

C'è da dire anche che la posizione della gamba dipende un po' dalla sella, ma i principi sono gli stessi.


Se riesco posto delle foto tratte da un sito francese dove vengono illustrate le varie posizioni della gamba  rispetto al sottopancia è un sito che tratta proprio dell'"uso della gamba per condurre il cavallo",al fine di arrivare ad usare solo le gambe per indirizzarlo (un po' come viene insegnato a me) ed usando questi aiuti per comunicare con il cavallo si può ovviare in moltissimi casi a disturbarlo in bocca.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2017, 12:30:41 PM
Si va bé... tute sappiamo che le gambe devon esser fixe, ma hai la gamba fasciante, pinzante o cadente?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 15, 2017, 12:36:12 PM
Fermo restando che io non faccio testo, perchè l'infima scuola bisiacca non è ancora onorata di manuali e di tomi, io propendo per la gamba "a straccio bagnato" dal ginocchio in giù, che sta nella staffa con quel minimo di peso che evita di perderla; la fissità in sella è data solo dal peso che gravita sulle chiappe e un po' sulle cosce; e non "stringo" nemmeno le cosce, in generale, a meno che senta la necessità di ancorarmi meglio momentaneamente alla sella. Essendo completamente rilassata, la gamba è completamente mobile. IL problema è che non so quasi che farne, visto che sono "cavalier senza speroni" con quel che segue. Mi raffiguro però di averli, e quindi tengo il piede parallelo al cavallo: punte in avanti, nè in fuori nè in dentro. Per farli cadere così, NON faccio niente a livello della gamba; ruoto all'interno un pochino l'intera coscia, con un movimento che parte dall'anca.

PS: l'infima sciuola bisiacca prevede che la gamba, essendo a straccio bagnato, ballonzoli un pochino. Io non me ne curo, Asia altrettanto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 15, 2017, 03:51:51 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2017, 12:30:41 PM
Si va bé... tute sappiamo che le gambe devon esser fixe, ma hai la gamba fasciante, pinzante o cadente?

Se la gamba "é fissa " nel modo come descritto nel video,non può,in realtà essere molto "fasciante",ma  "naturalmente cadente".
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 15, 2017, 04:08:15 PM
Citazione da: alex - Luglio 15, 2017, 12:36:12 PM
Fermo restando che io non faccio testo, perchè l'infima scuola bisiacca non è ancora onorata di manuali e di tomi, io propendo per la gamba "a straccio bagnato" dal ginocchio in giù, che sta nella staffa con quel minimo di peso che evita di perderla; la fissità in sella è data solo dal peso che gravita sulle chiappe e un po' sulle cosce; e non "stringo" nemmeno le cosce, in generale, a meno che senta la necessità di ancorarmi meglio momentaneamente alla sella. Essendo completamente rilassata, la gamba è completamente mobile. IL problema è che non so quasi che farne, visto che sono "cavalier senza speroni" con quel che segue. Mi raffiguro però di averli, e quindi tengo il piede parallelo al cavallo: punte in avanti, nè in fuori nè in dentro. Per farli cadere così, NON faccio niente a livello della gamba; ruoto all'interno un pochino l'intera coscia, con un movimento che parte dall'anca.

PS: l'infima sciuola bisiacca prevede che la gamba, essendo a straccio bagnato, ballonzoli un pochino. Io non me ne curo, Asia altrettanto.


In realtà descrivi un po' la posizione del video che ho riportato,il peso non deve essere portato forzatamente sui talloni,se appoggi il piede sulla staffa come se tu "stessi in piedi",,cioè con le punte leggermente in fuori (appoggio sul I dito) ti ritrovi nnella posizione che crea fermezza al piede ed alla gamba,non facendoli sballottare avanti e inidetro al ritmo dell'andatura",cosa che disturba il cavallo,ma li tiene "fissi",però in grado di spostarsi all'occorrenza.
E' il contrario di "aggrapparsi" con i polpacci.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2017, 04:34:18 PM
Alex sembrerebbe un fasciante, Sissy come il solito è eucumenica.
Questi assetti son stati codificati nel corso dei secoli  e presentano vantaggi e svantaggi, così come lo stare "sopra" il lallo o "dietro" il lallo.

Honestamente son stato un cavaglier fasciante et sopra il lallo, troppo tardi ho scopeto i gauci e JDO... e ho capito di non aver capito una mazza.

SISSY RISPARMIACI... LE FOTO NO! PER FAVORE NO!
DEMOCRATICAMENTE LE CANCELLO..
.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 15, 2017, 04:59:22 PM
Piuttosto di pentirti di come hai montato, pentiti di tutte le volte che hai sostenuto che era il modo giusto di montare.

Come va la traduzione? Dò un'occhiata ogni tanto, ma sapete, non conoscendo il francese, che posso fare?  :horse-wink:

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 15, 2017, 06:10:41 PM
Io non saprei... Sicuramente se stringo lo faccio sotto il ginocchio. Metto anche le ginocchia solo davanti alla morte imminente... E mi salva.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2017, 10:13:13 PM
Citazione da: alex - Luglio 15, 2017, 04:59:22 PM
Piuttosto di pentirti di come hai montato, pentiti di tutte le volte che hai sostenuto che era il modo giusto di montare.

Come va la traduzione? Dò un'occhiata ogni tanto, ma sapete, non conoscendo il francese, che posso fare?  :horse-wink:

Non è che quelo sia sbagliato, è che questo è differente, pù vicino al cavallaro che è in me.
La traduzion va molto bene, ho quasi raggiunto Sissy, presto inviterò te et gli altri a visionar la mia version...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: sissy - Luglio 15, 2017, 11:00:01 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2017, 04:34:18 PM
Alex sembrerebbe un fasciante, Sissy come il solito è eucumenica.
Questi assetti son stati codificati nel corso dei secoli  e presentano vantaggi e svantaggi, così come lo stare "sopra" il lallo o "dietro" il lallo.

Honestamente son stato un cavaglier fasciante et sopra il lallo, troppo tardi ho scopeto i gauci e JDO... e ho capito di non aver capito una mazza.

SISSY RISPARMIACI... LE FOTO NO! PER FAVORE NO!
DEMOCRATICAMENTE LE CANCELLO..
.

Non avevo dubbi !immaginavo che le avresti cancellate,ma non importa,le posterò  altrove.Sono così  carine,molto esplicative!però,"ubi maior, minus cessat" e quindi non replico :occasion14:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 19, 2017, 02:35:32 AM
Pare, dico pare, che la nostra Sissy sia stata cacciata da questo inclito foro.

Se fosse vero sarebbe una gravissima sconfitta per tutti noi, attendo conferma et motivazioni.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 19, 2017, 06:19:22 AM
Mi associo e confermo.

Ma spero che non sia vero.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Luglio 19, 2017, 07:56:18 AM
È vero. La sconfitta è che nessuno è stato in grado di moderarsi e rendere leggibile il forum.
Dato che ormai qualsiasi topic era un parapiglia e un elenco di insulti e minacce di andarsene la moderazione ha deciso così.
Avevate solo da ascoltare quando abbiamo pregato di approcciare in modo diverso.

Ah preciso una cosa: Raffaele a te nessuno deve nessuna motivazione del perché è uscita.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Luglio 19, 2017, 08:49:15 AM
Non è mai una bella cosa, ma sinceramente non se ne poteva più.

Quindi sono sorpreso, ma non del tutto dispiaciuto.

Non conosco i motivi dell'allontanamento, ma per quanto mi riguarda: un conto è avere qualcuno che scriva opinioni diverse e ti costringa a ragionare, cosa più che mai necessaria, un'altro è avere topic invasi da messaggi multipli contenenti perlopiù dei copiaincolla di regolamenti, che al posto di fare chiarezza incasinano continuamente tutto.

Regolamenti e definizioni che conosciamo già tutti, tra l'altro. Se scriviamo qua è perché vogliamo sentire pareri diversi o sentirci dire le cose che già sappiamo da un punto di vista personale, da chi è più esperto. Sissy non è nulla di tutto questo... e ne avrebbe tutto il diritto (di non essere tutto questo) se non fosse che non sa moderarsi al punto di sfiancare tutti e rimanere l'unica a scriversi addosso da sola.

Probabilmente se fosse dipeso da me non l'avrei bannata, ma solo sospesa o limitata in qualche modo (che ne so, uno script lato server che le impedisse di postare più di una volta al giorno hahahaha)...

ora posso solo dire che questo allontanamento le serva come crescita.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 19, 2017, 08:58:30 AM
Ma va se ne è andata da sola a quel che ho capito.
Non sentirò la sua mancanza in ogni caso.
Non nascondo che il tasto Ignora Utente mi ha trattenuto altrimenti avrei smesso di frequentare il forum.
Stare qui deve essere anche un piacere, se diventa una spiacevole incombenza meglio lasciar perdere.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Luglio 19, 2017, 09:14:35 AM
No, l'ho accomodata alla porta.

Max ci abbiamo provato prima a parlarle. Quando la risposta è stata che tanto sono mesi che ha in mano tutto un avvocato pronto alla querela abbiamo deciso che non era più posto per lei.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 19, 2017, 09:17:35 AM
ma la querela di cosa?

cioè fammi capire.
lei allora erano MESI che scriveva per provocare in modo da dare materiale all'avvocato?
io sinceramente non ricordo insulti da parte di nessuno ma solo sottolineature del fatto che molte cose credeva di averle capite ma non le aveva capite, in quanto un pò troppo indietro come esperienza.
non credo ci sia da offendersi per cose così.

poi se metto un video in cui monto così così e la gente mi dice che sbaglio questo e quello, cosa c'è di male? è normale. vengono criticati perfino i campioni, figurati noi altri.

PS: sta cosa dell'avvocato non la sopporto. glie lo avevo anche chiesto e lei aveva negato categoricamente (topico sulla cessione alla gamba). scusate ma veramente non ho parole sono amareggiatissimo. che brutta roba. uno va in internet per che cosa? per scambiare, per arricchire. se questo mi diventa fonte di problemi davvero non lo faccio più, se uno non può fare una battuta o dell'ironia o contraddire che gli arriva una querela basta, mi arrendo. davvero questo mondo virtuale non è posto per me, io parlo come mangio, scrivo anche qualche parolaccia, faccio delle superca**ole ecc. Se mi devo beccare una querela allora mi dedico solo ai cavalli e lascio perdere le persone che sono sempre una delusione.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Luglio 19, 2017, 09:24:11 AM
Si è detto che alcuni giudici davano giudizi esagerati per il livello, che se lei considerava i suoi giudici da "sagra della salsiccia" come standard in generale era fuori strada, ecc.
Per me non c'è materiale, però resta il fatto che se a una richiesta di moderarsi questa è la risposta non è posto per te.

È il secondo utente bannato da quando esiste il forum, qualcosa vorrà dire?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 19, 2017, 09:31:13 AM
Citazione da: rhox - Luglio 19, 2017, 07:56:18 AMAh preciso una cosa: Raffaele a te nessuno deve nessuna motivazione del perché è uscita.

Bene, allora potrei darti/darvi - a cominciare da subito -  milla motivationi per cacciare anche me, ma non sarà necessario.

Le motivazioni di un provvedimento del genere non sono da dare a me ma sono dovute all'intiera comunità a meno che la pregiata Moderazione non consideri noi utanti un "branco di pecore"... mai fatto la pecora, mai stato nel branco. Addié
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 19, 2017, 09:34:00 AM
raffaele la motivazione ce l'ha data: praticamente sta querelando il forum o qualcuno nel forum.

cosa spiacevolissima.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 19, 2017, 09:38:50 AM
Il "principio principe" dei forum (che NON sono una democrazia) è: la moderazione NON si discute nel forum. Le decisioni dei moderatori NON si commentano nella parte "aperta" del forum. Il controllo dell'attività del moderatori (con relative eventuali critiche) si pratica per altri canali e le decisioni spettano comunque ai "piani alti".

Wikipedia è una buona maestra al proposito, provare per credere.

Ribadisco il mio rammarico di aver forse contribuito indirettamente a questo esito, buttando benzina sul fuoco. Mi spiace veramente.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Zarathustra - Luglio 19, 2017, 08:00:07 PM
Circa Sissy, la penso un pò come Max.
Mi sono sorpreso però a pensare che i suoi interventi, in sè quasi inutili, provocassero però IN ALTRI degli interventi interessanti.
In sintesi, mi capitava di leggere dei topic leggendo le risposte degli altri ai suoi post (che saltavo), trovandoci cose interessanti.
Una specie di "provocatrice di sapienza"?
Stai a vedere che ci mancherà.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ranas71 - Luglio 19, 2017, 10:57:57 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 19, 2017, 09:31:13 AM
Citazione da: rhox - Luglio 19, 2017, 07:56:18 AMAh preciso una cosa: Raffaele a te nessuno deve nessuna motivazione del perché è uscita.

Bene, allora potrei darti/darvi - a cominciare da subito -  milla motivationi per cacciare anche me, ma non sarà necessario.

Le motivazioni di un provvedimento del genere non sono da dare a me ma sono dovute all'intiera comunità a meno che la pregiata Moderazione non consideri noi utanti un "branco di pecore"... mai fatto la pecora, mai stato nel branco. Addié
:quoto:
Io mi chiedo come ci si possa arrogare il diritto di decidere cosa è giusto e cosa no. Ovvio che ognuno la pensi a modo suo, si può essere più o meno d'accordo con i contributi di qualcun altro, ma impedire che ognuno possa esprimere la propria idea la trovo una cosa orribile.
E poi c'è da imparare da TUTTI, compresa sissy.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ranas71 - Luglio 19, 2017, 11:02:25 PM
Citazione da: rhox - Luglio 19, 2017, 07:56:18 AM
È vero. La sconfitta è che nessuno è stato in grado di moderarsi e rendere leggibile il forum.
Allora sarebbero da bannare tutti dato che, in qualche modo, la colpa è di tutti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: RoyalIsabella - Luglio 20, 2017, 01:32:18 AM
Concordo con Ranas
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: rhox - Luglio 20, 2017, 07:12:37 AM
La decisione non è sottoposta a giudizio. È così. Se non piace basta non loggarsi più.
E con questo chiudiamo qua ogni altro riferimento alla faccenda, grazie.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ranas71 - Luglio 20, 2017, 04:31:35 PM
Citazione da: alex - Luglio 19, 2017, 09:38:50 AM
Il "principio principe" dei forum (che NON sono una democrazia) è: la moderazione NON si discute nel forum. Le decisioni dei moderatori NON si commentano nella parte "aperta" del forum. Il controllo dell'attività del moderatori (con relative eventuali critiche) si pratica per altri canali e le decisioni spettano comunque ai "piani alti".

Wikipedia è una buona maestra al proposito, provare per credere.

Ribadisco il mio rammarico di aver forse contribuito indirettamente a questo esito, buttando benzina sul fuoco. Mi spiace veramente.
E quali sarebbero questi altri canali?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Luglio 20, 2017, 04:36:36 PM
Ranas ma non é che sei un personaggio inventato da Sissy? Oppure sei un suo amico? Altrimenti non si spiega tutta questa polemica.

Rhox è già stata più che chiara.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 20, 2017, 04:47:51 PM
Citazione da: Ranas71 - Luglio 20, 2017, 04:31:35 PM
E quali sarebbero questi altri canali?

Ti rispondo in altro topico; qui siamo in "casa d'altri", ossia: in casa di Raffaele; perlomeno io la penso così.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ranas71 - Luglio 20, 2017, 04:53:31 PM
Citazione da: BigDream - Luglio 20, 2017, 04:36:36 PM
Ranas ma non é che sei un troll inventato da Sissy? Oppure sei un suo amico? Altrimenti non si spiega tutta questa polemica.

Rhox è già stata più che chiara.
No, no . Solo che più volte ho trovato i suoi interventi interessanti e spesso (almeno per quanto riguarda i topic che aprivo io) era sempre sissy contro tutti. Adesso, non essendoci chi va contro, ci sarà uniformità di opinioni e quindi non servirà più discutere (nel senso buono del termine). Lo trovo un peccato e mi dispiace davvero tanto, tutto qui.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Luglio 20, 2017, 05:34:12 PM
Beh no, dai, che senza sissi ci sia un'uniformità di opinioni lo escludo, io è da parecchio che frequento il forum e ci sono state sempre opinioni diverse e discussioni (proprio perchè ciascuno di noi pratica una disciplina diversa, ha abilità e esperienze diverse, ha un vissuto equestre differente, sposa certe "scuole" piuttosto che altre ecc.ecc.ecc.), l'importante è che le discussioni siano costruttive e che ciascuno di noi mantenga la mente aperta e non si arrocchi sulle proprie posizioni rifiutandosi ostinatamente sia di ascoltare l'opinione altrui che di mettere in dubbio le proprie convinzioni.
Secondo me questo è l'unico modo per rendere un luogo di dibattito utile e fecondo, vedrai che troverai ugualmente tanti spunti interessanti.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 20, 2017, 05:44:11 PM
https://www.youtube.com/watch?v=GBvfiCdk-jc
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Luglio 20, 2017, 05:55:52 PM
 :laughter-485:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ranas71 - Luglio 20, 2017, 06:00:33 PM
Citazione da: milla - Luglio 20, 2017, 05:34:12 PM
Beh no, dai, che senza sissi ci sia un'uniformità di opinioni lo escludo, io è da parecchio che frequento il forum e ci sono state sempre opinioni diverse e discussioni (proprio perchè ciascuno di noi pratica una disciplina diversa, ha abilità e esperienze diverse, ha un vissuto equestre differente, sposa certe "scuole" piuttosto che altre ecc.ecc.ecc.), l'importante è che le discussioni siano costruttive e che ciascuno di noi mantenga la mente aperta e non si arrocchi sulle proprie posizioni rifiutandosi ostinatamente sia di ascoltare l'opinione altrui che di mettere in dubbio le proprie convinzioni.
Secondo me questo è l'unico modo per rendere un luogo di dibattito utile e fecondo, vedrai che troverai ugualmente tanti spunti interessanti.
Beh, però per esempio nel topic sulla cessione al galoppo tutti dicevano che si poteva fare e solo lei diceva di no. Effettivamente, però, rileggendo altri topic ho visto che c'era qualcuno che magari nè la contrastava nè l'appoggiava.
A proposito delle discipline praticate, mi sembrano che siano pochi quelli che fanno dressage (c'è qualcuno o proprio nessuno?).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 20, 2017, 06:37:48 PM
Ranas, te lo spiego facile.

fare le E, le F è fare lavoro in piano.
le robette delle E e delle F sono semplice basilare lavoro in piano (E ed F son garette che comunque chiunque di noi abbia il primo grado ha fatto con punteggi più che suff).
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ranas71 - Luglio 20, 2017, 07:21:31 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 20, 2017, 06:37:48 PM
Ranas, te lo spiego facile.

fare le E, le F è fare lavoro in piano.
le robette delle E e delle F sono semplice basilare lavoro in piano (E ed F son garette che comunque chiunque di noi abbia il primo grado ha fatto con punteggi più che suff).
Infatti non ho mai detto che tu o altri non siate in grado di fare le riprese che faccio io, ci mancherebbe, non mi permetterei mai di dire roba del genere a persone che nè conosco nè ho mai visto montare. Rimane il fatto, però, che ci sia una "filosofia", un atteggiamento diverso a seconda della disciplina che si pratica.
E la mia domanda, poi, era semplicemente se c'è qualcuno che fa dressage, niente di più. Comunque io, per esempio, potrei, pur avendo come obiettivo quello di andare in gara a fare riprese, alternare al lavoro direttamente finalizzato al raggiungimento del mio obiettivo qualche sessioni di salto, qualche passeggiata, mi può saltare in mente di fare qualche "corso" di monta western ma non dico di certo che faccio S.O., equitazione di campagna o che pratico la monta western. Ti ripeto, la mia era una semplice domanda.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Luglio 20, 2017, 09:56:14 PM
Io faccio lavoro in piano.
Quando, a suo tempo, ho detto questo la Sissi è partita con uno dei suoi pipponi ma in realtà io la penso come Poker , ovvero che a livelli bassi dire che si fa dress sia un po' presuntuoso perché si tratta appunto di lavoro in piano basilare e normale. Io in passato ho salticchiato ma facevo crocette al max di 60-70 cm. sinceramente dire che facevo salto ostacoli mi sarebbe sembrato ridicolo, per il dress è uguale gente che fa le D ecco magari loro si' che fanno dress.
Quindi ti dico che io non faccio dress ma cerco di fare bene del normale lavoro in piano.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ranas71 - Luglio 21, 2017, 01:44:43 AM
Citazione da: milla - Luglio 20, 2017, 09:56:14 PM
Io faccio lavoro in piano.
Quando, a suo tempo, ho detto questo la Sissi è partita con uno dei suoi pipponi ma in realtà io la penso come Poker , ovvero che a livelli bassi dire che si fa dress sia un po' presuntuoso perché si tratta appunto di lavoro in piano basilare e normale. Io in passato ho salticchiato ma facevo crocette al max di 60-70 cm. sinceramente dire che facevo salto ostacoli mi sarebbe sembrato ridicolo, per il dress è uguale gente che fa le D ecco magari loro si' che fanno dress.
Quindi ti dico che io non faccio dress ma cerco di fare bene del normale lavoro in piano.
Apparte che non ci trovo niente di presuntuoso nel dire faccio dressage, ma poi magari uno inizia facendo, ovviamente, le categorie più basse aspirando a fare magari in un futuro gare più importanti. Allo stesso modo uno può iniziare a saltare facendo piccole crocette però vuole arrivare a misure più grandi. Non capisco perché se uno dice che fa dressage si scatena il putiferio, perché sei troppo presuntuoso, mentre se invece uno dice che fa salto ostacoli non si crea nessun problema.
Cioè almeno io per faccio dressage non intendo chissachè, intendo semplicemente che faccio dressage.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Winter Mirage - Luglio 21, 2017, 07:12:50 AM
A volte noi cerchiamo di distinguerci perché c'è un sacco di gente nei maneggi che dice "io faccio dressage" solo in virtù del fatto che non salta, non fa passeggiate e magari ha un sella da dressage.

Quello che diceva milla è solo che c'è il Dressage, inteso come disciplina (più o meno ad alto livello) ed il "dressage" che invece è il nome che tutti i cavalieri non specializzati danno al loro lavoro per veicolare un significato... o per farsi belli.

Conosco tanti maneggi pieni di dressagisti che per il vero fanno solo lavoro in piano, e anche maluccio.

Per me, chi fa Dressage, lo fa con l'intento di gareggiare, o comunque di aderire al regolamento preposto. Come tutti gli altleti in tutte le discipline agonistiche, il Dressagista serio lavora con uno scopo; che poi sia vincere, addestrare, dimostrare... non importa, ma c'è uno scopo che non è fine a sé stesso.


Il lavoro in campo che faccio io e che fa milla, è solo un modo di montare.
Non saltiamo (a parte il pranzo ogni tanto) e se galoppiamo in campagna lo facciamo con gli amici per ridere (e al primo fosso... Tracc, tutti fermi come spaventapasseri perché ai nostri coraggiosi equini servono 10 minuti per capire se ci sono dentro i coccodrilli.)
E quando lavoriamo in campo, ci sediamo in sella e decidiamo di fare una cosa.... poi scopriamo che il cavallo non ne ha per le palle, e amen, facciamo altro.
Ci sono esercizi semplici che facciamo da schifo ed altri difficili che stranamente ci vengono bene, soltanto perché per il cavallo sono più congeniali.

...la mia preferisce fare un po' di due piste a galoppo che non andare indietro, per dire. E faccio meno fatica  (e più bella figura) a fare l'uno che l'altro. Il che è un filo imbarazzante.

Dressage, inteso come lavoro finalizzato all'agonismo specializzato, credo lo facciano davvero in pochi su questo forum.
Ma ci sono comunque una valanga di utenti che, finché non superano probabilmente che cosa... le D?... possono dare ottimi consigli.

Io da finta dressagista campestre, cerco sempre, per onestà, di ricordarmi che le migliori, più facili, più leggere  composte e divertenti due piste della mia vita equestre le ho fatte in sella alla cavalla da salto (agonistico serio) di una mia amica.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Falada - Luglio 21, 2017, 07:38:57 AM
Boh,scusate tanto,ma dressage non è  lo stesso di addestramento?io addestro un cavallo a fare un circolo fatto bene e questo è  un risultato del mio addestramento.
è uguale a dire lavoro in piano,si prepara il cavallo a lavorare senza far salti.
il dressage inteso come agonismo é solo un aspetto .
se una categoria E si chiama dressage distinguendola anche dalla id,che è invito al dressage,un motivo ci sarà penso.
che si deve dire:faccio lavoro in piano categoria E? No,si chiama dressage.
Mi pare una questione di lana caprina.chi fa'campagna fa'campagna,chi fa'salto fa'salto,chi fa'dressage fa'dressage,tutto può venir fuori bene o male,ma la disciplina quella è no?io non capisco questi discorsi
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 21, 2017, 08:40:18 AM
Eh, non è proprio così. Purtroppo dressage è una parola ambigua, ce ne siamo accorti tentando di tradurre JDO.

Esiste un lavoro in piano finalizzato fin dall'inizio al dressage con le sue formalità, proprio come le ragazzine che iniziano il percorso della danza classica sono fin dall'inizio impostate per le formalità della danza classica avanzata o come fin dall'inizio chi impara il pianoforte fa esercizi finalizzati al suo obiettivo.

Un esempio banale: l'imboccatura. Poichè il dressage prevede obbligatoriamente  l'uso dell'imboccatura, anzi, di certi tipi di imboccatura, è necessario che innanzitutto il cavallo e il cavaliere si abituino a usarla. E' necessario; ma non sarebbe affatto necessario in sè; è necessario perchè la formalità del dressage richiede l'accettazione dell'imboccatura da parte del cavallo, e richiede pure che il cavaliere la sappia usare perfettamente.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Luglio 21, 2017, 08:43:24 AM
Mica stiamo discutendo Falada, è nato tutto dalla domanda di Ranas "c'è qualcuno che fa dressage qui?"

É ovvio che da una domanda simile nascano le risposte che sono nate. Io sono d'accordo con Winter e con milla. Non posso dire di fare salto ma nemmeno di fare dressage; lavoro in piano punto. Poi non dico che non si possa dire, fa solo un po' ridere. Cioé io mi sentirei ridicola a dire "faccio dressage"
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Falada - Luglio 21, 2017, 10:16:46 AM
Penso che venga confuso il vero significato del termine.
dressage é  addestramento .allora, ho letto di Jean d'orgeix nei vari post,lui faceva salto ostacoli,però  addestrava;oppure gli antichi cavalieri,loro mica si presentavano a fare il grand price pure addestravano.

Se uno fa'un tipo di lavoro di addestramento fa dressage.Chi si piazza sopra al cavallo,anche no,ma chi.fa'anche una ripresa (gara o no) secondo me fa'dressage.

Perché  il regolamento prevede cio',allora? L'invito al dress non ha il galoppo e si chiama invito,la E che ha tutte le andature si chiama dress...io non mi farei problemi.

Se Ranas71
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 21, 2017, 10:33:55 AM
Addestramento e dressage sono cose diverse; la dimostrazione: l'addestramento alla monta western non può, e non deve, essere chiamata dressage.

Circola l'idea che esista una sola equitazione, quella inglese, e un solo modo di "montare bene", quello cristallizzato nelle formalità e nelle regole del dressage di buon livello.

Non è vero.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: PokerFace - Luglio 21, 2017, 10:52:50 AM
ma ziopomponio, non è difficile.

ranas ha detto: eh però che palle adesso non abbiamo piu dressagisti, come faccio?
e noi gli abbiam risposto: we, belin, non ti preoccupare tutti qui facciamo dressage come lo intendi tu (cat E, F) per cui non sentirti smarrito, perchè la sissy faceva le E e qui siamo tutti in grado di farle e di darti qualche parere, qualche idea, quando chiedi qualcosa.

non è che perchè sissy diceva di fare dressage e noi non lo diciamo non siamo capaci di fare una ripresucola, con tutto il rispetto per le ripresucole. son cose elementari (E), facili (F) che fan parte del normale lavoro in piano dei cavalli.

se mi state facendo una superca**ola alla amici miei ditemerlo che avverto Antani.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Falada - Luglio 21, 2017, 11:04:19 AM
Va bene,i certo,per carità! Lo so che siete capaci, ci mancherebbe.
Apparte che la Sissy mi pare facesse anche la F ,ma tu stai dicendo quello che dico pure io.

Chi salta deve avere un cavallo addestrato,sapra'fare amche le appoggiate,i cambi di galoppo .Mi sembrava naturale

Ora che la Sissi non è  :pollicesu: più fra noi avete più  spazio per parlare voi vi leggo volentieri
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 21, 2017, 11:37:30 AM
A me basta il concetto che l'equitazione NON si limita alla monta inglese. Il "lavoro in piano" comunemente inteso è la base dell'addestramento della monta inglese, in tutte le sue specialità.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: AnnaQ - Luglio 21, 2017, 12:54:22 PM
Secondo me è solo un problema linguistico.

Dresser in francese vuol dire addestrare. In tedesco pure si dice Dressur per tutto quello che non è salto.

In italiano invece diciamo lavoro in piano, come in inglese: il lallo da salto in Inghilterra fa flatwork, non dressage.

Insomma se volete possiamo anche chiamarlo umpalumpa e umpalumpa agonistico ma quello che si fa a cavallo sempre quello è  :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Ranas71 - Luglio 21, 2017, 01:08:12 PM
Citazione da: BigDream - Luglio 21, 2017, 08:43:24 AM
Cioé io mi sentirei ridicola a dire "faccio dressage"
Io no, non capisco perché dovrei
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Falada - Luglio 21, 2017, 02:39:41 PM
Anche io non lo.comprendo.il dressage mica è fatto solo di pirouettes o appoggiate.se si fanno esimparò a leggere e scrivere base -corretti-lo é. Non ci vedo niente di male a chiamare le cose con il loro nome.
se faccio la prima elementare dico che vado a scuola come chi fa' quinta superiore,non dico che "imparo a leggere e scrivere" ,per non peccare di superiorita e se qualcuno mi chiede  cime faccio  a fare un'asta nkn devo aspettare la laurea per poterlo spiegare.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Falada - Luglio 21, 2017, 02:40:56 PM
Ops!ho pasticciato con la tastiera :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: BigDream - Luglio 21, 2017, 04:08:35 PM
L'hanno spiegato in lungo e in largo prima, non sto a ripetermi. Meglio per voi, si vede che la vostra autostima è decisamente più alta della mia :pollicesu:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Luglio 21, 2017, 07:52:05 PM
Ma che palle eh scusate.
Poker  :4pres: :4pres: :4pres:
Guardate che anche le F son Facili (appunto)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Luglio 21, 2017, 08:11:35 PM
Scusate, siamo in "casa d'altri": temo che Raffaele se ne sia andato. Secondo me sarebbe bene chiudere (e salvare!) questo topico, per riaprirlo, eventualmente, se Raffaele ci ripenserà e chiederà di riaprirlo. Vi faccio notare che l'ultima parola del suo ultimo post e "adieu".

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 22, 2017, 01:11:58 AM
Colpa mia, dimenticai di chiudere la porta, o meglio non prevedevo l'indebita invasione.
Titolo: Per Indunas Sanni.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 20, 2018, 06:48:50 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 23, 2017, 10:23:01 AM
Il mio lallo ha vent'anni ed è navicolitico, poco tempo fa lo feci sferrare (contro il parer del maniscalco) per meglio somministrargli un prodotto antitarlo.

PS per evitar figure di mierda, prima di intervenire, leggietevi le numerose risposte già date alla citazione citata... :icon_eek:
Titolo: Per Induras Sanni due
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 20, 2018, 01:27:30 PM
https://www.youtube.com/watch?v=30fj9r4O6IU

Confessiamolo... chi di noi non ha mai provato il catuolc?
Anche se abbiamo il culo basso e le tette alla zuava, almeno una volta nella vita abbiamo provato il catwalk nelle nostre secrete stanze.

L'andatura che ci sembra innaturale nelle modelle è quella normale degli animala, infatti le Noemi et le Cindy marciano come felini ... cioè col movimento che va sempre al maximo dell'estenzione e coinvolge - oltre le gambe - tutto il cuerpo, questa naturale allungatezza dei movimenta, assieme alla pandiculazione (quando necessaria) potrebbe essere il secreto della scioltezza degli animala.... controllieren bitte!

Eccco, pare che sia il predator che le prede non abbisognano di scioglimento prima di lanciarsi all'attacco o alla fuga:

https://www.youtube.com/watch?v=WCH2M_vsxVQ

Titolo: Pandiculiam
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 21, 2018, 09:55:29 AM
Mentre aspettiamo risposte scisciscientifiche dalla Germania, beccatevi un piccolo anticipo dall'Itaglia:

Confondere la pandiculazione con uno stretching rapido è facile.
È per questo che noi crediamo che i nostri animali stiano facendo stretching quando li osserviamo pandiculare. Gli animali non hanno bisogno di fare stretching per essere flessibili: pandiculano molto spesso e si muovono con la massima ampiezza (range of motion). Proprio come i bambini!


Da recenti studi sullo stretching umano, risulta che questa pratica non porta benefizi nella prestazione e - a volte - risulta decisamente dannosa.

Per chi volesse leggiere tutto il malloppone, ecco la fontana: https://hebertismo.wordpress.com/2016/11/07/prendi-spunto-dalla-natura-pandiculazione-anziche-stretching/

Titolo: Scacciamosche.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 22, 2018, 03:15:07 AM
https://www.youtube.com/watch?v=ReFhx7ZwbuQ

I  lalli da corsa valgono miglioni, eppure, senza riscaldamento, vengono messi nelle gabbie e da fermi partono di gran carriera.

https://www.youtube.com/watch?v=IMte3CIISMk

Nel rejonero, il lallo et il cavagliere si giuocano la vita, eppure, sti cavalli stanno  buoni buoni in un piccolo cortile ad aspettar il loro tercio scacciandosi le mosche... sarà questo il loro riscaldamento?
Dovete sapere che il rejonero si divide in tre tercios et generalmente il rejoneador cambia lallo ad ogni tercio, l'ultimo - stranamente - si chiama... la suerte de matar :icon_eek:
Titolo: Les assouplissements
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 22, 2018, 11:50:23 AM
Che sia per la pandiculazione o per altra misteriosa ragion, il lallo come tutti gli altri animala - se non ci son motivi particolari - è souple di suo.

Il ploblema non è riscaldamento SI riscaldamento NO, ma è che vanno a farsi fottere tutti gli assouplissements che ci anno inzegnato da Baucherr in poi et coi quali abbiamo scassato la minchia a migliaia di poeri lalli.

(https://www.images-booknode.com/book_cover/693/full/les-assouplissements-du-cheval-692814.jpg)

Assouplir, vuol dire: ammorbidire, allentare, sciogliere... se il lallo è già sciolto cossa sciogliamo?

E' evidente che Baucher non era un cretino, né lo furono quelli che hanno seguito la sua letione e i risultati ci sono stati e ci sono... ce lo spiega magnificamente - a sua scajola - JDO, ma chiunque di voi che abbia ancora qualche neurone nella capoccia che funzioni lo capisce da se....
Titolo: Anima bella
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 25, 2018, 08:59:54 PM
Spiacemi che Indunas non si sia fatta sentire ma lasciamo star... passiamo oltre... chissà se Alex da medico sappia qualcosa in più sulla pandiculazione.

Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 24, 2018, 06:12:33 PM
(http://paradisiverdi.ucoz.com/img/pic03.jpg)

Vedeta il lallino come si abbandona alle affettuosità della ruschena di tutte le Russie?

(https://c8.alamy.com/comp/DYXB7H/hortobagy-26th-apr-2014-horsemen-standing-on-horses-perform-with-whips-DYXB7H.jpg)

E che dire di questi lalli che fiduciosissimi stanno stesi per terra mentre i cauboi della puzza ungherese fanno schioccare la loro terribile bullwhip?

Ecco, i lalli sopramostrati sono nelle stesse conditioni del poero lallo "senza contatto" offertoci da Luna delle Primavere:

https://www.facebook.com/csodm/videos/1295951423848113/

... dovete sapere che per ottenere quei risultati che tanto ci sollazzano, si deve ricorrere alla forza, alla viulenza... o - se preferite - bisogna portare l'assioma di L'Hotte al suo estremo limite.

Ho le prove di quanto dico, ma non posso pubblicarle in questa inclita sede... le reputo "pornografiche"!


Sono stato a trovare un mio collega cavallaro più vecio di me, mi ha raccontato che, quest'estate, è stato invitato ad una sfilata all'antica... si mette la coppola d'ordinanza, il fazzoletto rosso al collo e barda la sua vecchia mula: vardedda, zimmile, giummi e ovviamente serretta.
Naturalemente non sapete cosa sono ste cose, non perdo tempo a spiegare cosa sono vardedda, giummi e zimmile e vi ricordo che la serretta è una specie di bosal  :icon_eek: in ferro che strigne, nel caso dei lalli aveva la nasarina piatta nel caso dei muli aveva la nasarina dentata.
Apriti cielo! La presidentessa dell'associazione organizzatrice - un'anima bella - dicie che usare quell'attrezzo è "maltrattamento di animala", inutile spiegarle che il cavaliere è un "simpaico vecchietto" di 78ani e che la mula è addestrata e che la serretta è pura convenzione... alla fine cede per il fatto che è una rievocazione storica e che la mula seguirà lei che monta... indovinate cossa?

La risposta è fin troppo fasil...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Settembre 25, 2018, 09:21:03 PM
un frisone
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 26, 2018, 01:00:30 AM
Evocato rispondo, sono caduto dalle nuvole riguardo al termine pandiculazione, pensavo fosse un tuo audace neologismo dei tanti che crei, tipo cricetazione (a cui puoi aggiungere, ma è vicenda riservata, la rattazione).... mi ha suscitato solo confusi pensieri su strane pratiche riguardanti simpatici grossi procionidi bianchi e neri.
Sono ignorantissimo riguardo tutto il vasto della fisiatria e medicina sportiva.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2018, 02:29:42 AM
Peccato! Ecco alcuni linchi che ho trovato a riguardo, inoltre, ho una gattina a casa... già, mia moglie, per la prima volta, in 45ani di conivenza ha accettato un felino in casa. Da quando ho scoperto la pandi me la studio, lo fa scisciscientificamente, pandicula dalle prime vertebre del collo alle ultime dita delle zampe posteriori... se hai gatti nei paraggi guardali coll'occhio del pandiculator.

https://hebertismo.wordpress.com/2016/11/07/prendi-spunto-dalla-natura-pandiculazione-anziche-stretching/

https://www.sicilyoga.com/single-post/2017/11/08/Pandiculazione-un-semplice-gesto-per-stare-meglio

https://www.lebuoneabitudini.despar.it/impariamo-dalla-natura-stiracchiarsi-fa-bene/

https://books.google.it/books?id=8Ns5DwAAQBAJ&pg=PT15&lpg=PT15&dq=pandiculazione+gatto&source=bl&ots=b7Z8Cslb8W&sig=Iy14PYB9aQEG1KvN-0zjsWJed1s&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjr8c-4j7rdAhWSyoUKHearBlwQ6AEwBHoECAYQAQ#v=onepage&q=pandiculazione%20gatto&f=false

http://www.allungatierespira.com/blog/2013/11/12/stirata-esercizio-fasi-di-esecuzione/

http://www.laviadellachitarrajazz.com/2012/12/flessibilita-e-swing.html

Dacci un'oculata, da tennico puoi separar il grano dallo loglio, infatti, da tiempo prendo colle molle gli argomenti nel ueb le cui fonti non sono più che sicure....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Settembre 26, 2018, 08:40:14 AM
Ho guardato pubmed (la mega-raccolta di gran parte delle ricerche scientidiche mediche) e la pandiculation viene menzionata 3 volte (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=pandiculation), due delle quali dallo stesso autore. E' quindi un termine pressochè ignorato dal linguaggio scientifico corrente. Molto più ricco il bottino cercando la sua variante "sbadiglio", nello stesso sito, [urlhttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=yawning]oltre mille risultati[/url].

Interessante la statistica storica dell'uso della parola, https://www.collinsdictionary.com/dictionary/english/pandiculation ,  che dimostra la sua temporanea fortuna nel 1700-inizio 1800, la magica epoca delle medicine pseudoscientifiche tipo omeopatia; non è un bel segno.

Da quello che ho letto in fretta, mi sembra che l'argomento sia affascinante ma coperto da mistero; gli umani manifestano spesso il fenomeno dello "sbadiglio contagioso". ma una sola micia in casa non ti permette studiare a fondo il fenomeno, prendine altri tre o quattro.

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2018, 03:36:51 PM
... ma una sola micia in casa non ti permette studiare a fondo il fenomeno, prendine altri tre o quattro.

Giusto, ora lo dico a mia moglie... non prima però di aver indossato l'elmetto e messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra...

Come che sia, quello che è evidente è la esibita "goduria" con la quale pandiculano, cani, gatti, umani, jene, sciacalli e lalli...

(http://alissamayer.com/wp-content/uploads/2017/10/Foal-Pandiculation.jpg)

(https://c8.alamy.com/comp/CTRGP3/shetland-pony-foal-stretching-back-leg-CTRGP3.jpg)



Titolo: Dalla parte dei lalli.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2018, 03:58:34 PM
Citazione da: max - Settembre 25, 2018, 09:21:03 PM

un frisone

Bravissimo! Ora se mi dici che imboccatura portava la bestia, hai vinto il cammello di pelusc.

Ma perché sta tarantella?
Perché la signora presidentessa, da un lato orripillava per la serretta mulenga, di uso comune fino a 50ani fa, dall'altro non esitava a metter in bocca al suo bestion un morso spagnuolo.
Pura schizofrenia ippocrita, la stessa che fa si che le ragasse di questo inclito ammirino i lalli uestern che spinnano come trottole impazzite ma inorridiscono  all'uso del palenque... ma avete mai guardato l'espression di quegli animala? avete visto i loro oculi?
Ecco un lieto esempio, ma di immagini così ce ne sono a bizzeffe:
(https://i.postimg.cc/0yv4ZfJP/image.jpg)

Quel lallo è avvilito, è pieno di un torvo rancore... attenzione, la foto uestern è solo casuale, ce n'è per tutte noi che torturiamo i lalli aggratiss, quello che è peggio è che spesso lo facciamo a nostra scajola.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Settembre 26, 2018, 05:31:21 PM
Io sono miope ma non solo non riesco a vedere gli occhi del lallo di cui hai messo la foto, figurati vedervi del torvo rancore  :dontknow:
Comunque se ogni "ammaestramento" richiede l'uso di violenza (fisica e/o psicologica, più o meno accentuata) allora lasciamo i lallini a pandiculare nelle ubertose praterie e noi dedichiamoci tutte all'uncinetto  :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Elisa89M - Settembre 26, 2018, 09:30:53 PM
Il mio cavallo è un gran pandiculatore!
Titolo: Ascoltiamo il lallo.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2018, 09:31:44 PM
Pe milla.
Tu non sei miope, sempliciemente, non sai leggiere il linguaggio del corpo del lallo, o meglio - dato che il lallo non ciacola - non lo sai ascoltare.

Questo, ad esempio dicie un altra hosa:

(https://i.ytimg.com/vi/n2yeHxuunXM/hqdefault.jpg)

... quest'altro pur facendo più o meno la stessa hosa di quelo sopra, ci racconta un'altra storia.

(https://letthehorsebewithyou.files.wordpress.com/2017/02/bentbranderup.jpg?w=600&h=312&crop=1)

Come vado dicendo da secula, io "odio" tutti gli sports equestri, l'unico che ammetto e che mi sollazza  mucio è la corsa al galoppo... uno PSI lanciato al galoppo è qualcosa che "toglie il respiro".

Ciò detto, siccome, non sono ancora del tutto decerebrato, prendo atto che senza gli sports equestri, il lallo non avrebbe più ragion di esistere e comunque, a prescindere dallo sport, da qualsiasi sport, l'addestramento è essenziale.

Pare che addestrare i cavalli sia semplicie...
Un paradosso... sì!
Questo lavoro si intitola Dresser c'est simple, pertanto non parleremo di dressage.
Strano, vero?

Così il Nostro apre il suo "testamento equestre".

Noi che conosciam un pochito il franzose, capiamo che l'autore fa un gioco di parole - possibile in quella lingua -  con dressage disciplina sportiva di cui non parlerà (perché - forse - gli sta sui cabasisi) e dressage l'addestramento/l'educazione assolutamente necessaria allo lallo, che per lui è "semplice" e del quale diffusamente argomenterà in quel libro.

Ecco, se avessimo letto quel libro, faremmo la prima basilare differentiatione tra equitazione utile et equitazione inutile... ognuno di voi che abbia un minimo di esperienza capisce al volo di cossa sto parlando.
Capitolo a parte fa l'equitazione artistica, ancora altra cossa è l'equitazione eccentrica, di fantasia, da circo.
Purtroppo si tende a miscelar il tutto, il risultato è una magna confusion... proviam a far chiarezza.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 27, 2018, 06:43:11 AM
Citazione da: Elisa89M - Settembre 26, 2018, 09:30:53 PM
Il mio cavallo è un gran pandiculatore!

Ma i felini nessun li batte, forse perché, pur dormicchiando tutto il giorno, sono gli animala più flessuosi, scattanti et elastici del pianeta?

(https://cdn.zmescience.com/wp-content/uploads/2018/06/cheetah-stretching-on-a-piece-of-wood.jpg)

Guardate la foto: il giovane leopardo si stiracchia dalle dita delle zampe anteriori alla punta della coda, eh già, per loro la coda non è un'inutile appendicie ma serve, eccome se serve.

Gia riportai che:
Confondere la pandiculazione con uno stretching rapido è facile.
È per questo che noi crediamo che i nostri animali stiano facendo stretching quando li osserviamo pandiculare. Gli animali non hanno bisogno di fare stretching per essere flessibili: pandiculano molto spesso e si muovono con la massima ampiezza (range of motion). Proprio come i bambini!


Bene, sapete qual'é l'animala che fa stretching... a cui l'uomo fa fare stretching, impone lo stretching, la yoga perfino?
La risposta setrefasil!
Titolo: Dalla parte del lallo.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 28, 2018, 10:11:04 AM
... tra le mie tante esperienze equestri, ce anco quella di aver tentato l'alta squola, peretanto comprai un bel mezzosangue grigio di nome Albens e il miglior libro sull'argomento dell'epoca: Traite d'equitation de haute ecole par F.Barroll - Paris 1889.
Lessi, studiai e cominciai a  montare il grigio secondo i dettami di quel trattato.
Dico subito che dopo un mese vendetti il polledro e "buttai alle ortiche" quel libro.
Avevo lottato e domato in un quarto d'ora dei lalli selvaggi nella Terra del Fuoco, avevo corso coi purosangue in piano e sugli ostacoli e a volte feci brutte cadute, ma tutto ciò mi sollazzava mucio, invece mi nauseava fare, praticamente senza alcun rischio, l'aguzzino di un animala che mi guardava negli oculi per cercar di capire il significato di quelle torture ed obbedirmi....
....  ora mettiamoci dalla parte del lallo: l'addestramento di alta squola è complicatissimo, cerchiamo di capire quale sforzo deve fare la poera bestia per interpretare le sevizie dell'uomo e soddisfare i suoi desideri davvero strambi.
Fondamentalmente, quell'addestramento consiste in una serie di piccole e grandi torture e così, coi zuccherini e le mazzate tutti i lalli imparano a fare i ballerini.....
... Se un istruttore militare dovesse insegnare ad un esquimese (che non cognosce la nostra lingua) il passo da parata usando il sistema del "trattato di equitation", non so se l'abitante degli igloo farebbe molto più presto del lallo ad imparare il giuoco.....
....Una cossa è certa: il cavallo capisce benissimo l'uomo, raramente l'uomo capisce il cavallo.
Infatti, il lallo interpreta le parole dell'uomo, interpreta conosce alcuni suoni: il rombo del motore della macchina della sua padroncina, il rumore della porta del magazzino delle granaglie, interpreta i più leggieri movimenti della mano di chi loguida, e interpreta assai bene la psiche del suo domatore.....


Riassunto personalizzato da:
Tocchi di penna al Galoppo - F.Tesio - Hoepli 1984

Il vostro affetionatissimo c'ha messo un cicinin di più ma (perdonate l'indegno accostamento con un così enorme personaggio) è giunto alle stesse conclusioni del "padrone" di Ribot.
Avete notato che ho messo in grassetto...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 29, 2018, 10:51:11 AM
 .... interpetrare, eh già, Tesio usa proprio il verbo interpetrare, siccome le palabras hanno un senzo, vediamo che uno dei significati di interpetrare è tradurre: dal vocabolario 3cani onlain:
interpetrare -  dare di una parola o di un testo in lingua straniera il significato corrispondente nella nostra lingua.
Tesio - grandissimo - capiscie e ci dicie che l'essenza dell'addestramento est la traduzione e ci fa notare che mentre il lallo è un magnifico interprete, l'homo, nel suo egocentrismo, a stento ciacola nella sua lingua.
Con delle eccetioni, i grandi uomini di lalli erano/sono, oltre che dei magnifici comunicatori, anche ottimi interpreti del linguaggio lallino.
Come già dissi...
Titolo: Fuori dalla "libreria".
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 01, 2018, 09:27:27 AM
Lasciamo Germans ad "imparare" l'equitatione sui libri e mi sposto quì per rispondere a milla.

Citazione da: milla - Ottobre 01, 2018, 07:33:36 AM
Ma non l'avevi tradotto con la collaborazione della nota dressagista?  :dontknow:
Infatti, lo tradussi con l'aita (si fa per dire) di Sissy... ma non solo, altri parteciporno all'intrapresa.
Comunque, la nota (a chi?) dressagista (si fa sempre per dire) dimostrò di "avere palle", infatti, non mi interessava la sua collaboration ma vedere se e come rispondeva agli "aiuti".

Comunque, la mia traduzione è privata, sarebbo illegale pubblicarla, ma credo nulla osti pubblicar quello che disse Nathalie:
Per me non è stato facile sedermi nell'ufficio di mio marito e ritrovare, ancora sotto forma di manoscritto, il testo sul quale stava lavorando prima di quel maledetto 4 luglio quando un incidente stradale gli è stato fatale.
Il destino non gli ha dato il tempo di apportare correzioni.
Ma sono necessarie correzioni?
Nessuno lo saprà mai.
Mi fido di voi e - per questo - ve lo propongo, tal quale l'ha lasciato, incompiuto.
Durante i 25 anni che abbiamo vissuto assieme, mio ​​marito ha scritto diversi libri e progettato circa una quindicina di video didattici.
Ogni volta ne parlavamo, si discuteva per sviluppare piani, sceneggiature, ecc.
Ma non ho mai visto in lui l'entusiasmo che ha messo in Dresser, c'est simple. Mi diceva: "Tra 50 anni, se mi si dovesse ricordare nel mondo equestre, tutto quello che desidero rimanga di me è scritto qui dentro".


Queste ultime palabras sembrano strane in bocca ad uno che nel mondo dei lalli, è stato "un'iradidio", ma se lo si
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 01, 2018, 08:10:29 PM
... contestualizza, il Personaggio sa perfettamente che l'equitation scritta è finita in mano ad avvocati, dentisti, imprenditor et ginecologi, sa inoltre che i grandi cavallerizzi spesso son stati pessimi scrittori, sa che le nuove mode: etologiche, zooantropologiche, dolci et naturali si sono accodate alla femminizzazione dell'equitation e ci somministrano liete puttanete per fare valsente.... non sa, ma questo l'aggiungo io, che le traduzioni in italiano equestri son generalmente di qualità scadente, alcune gridano vendetta davantiadio,  una in particolare - ha superato financo il ridicolo - raggiungendo le dimenzioni del tragico, dell'ORROR !"

come sapete sono un "simpatico vecchietto" e mi hanno inzegnato - fin da infante - che "le donne non si picchiano manco con un fiore".
Ebbene, mi fossi trovato davanti la Crimini, avrei dimenticato il saggio adagio e avrei accolto la criminale con una testata in faccia, poi - dopo aver indossato i miei vecchi scarponi chiodati n° 44 da Alpenschutzen - le sarei zompato  a pié pari  sulla panza, et, urlando frasi sconclusionate condite da gridolini di sadico piacere, avrei inzistino nella scafazzatura per 17 minuti e 43 secondi.

Poi, ritrovata la mia solita simpatia, con un lieto sorriso sulle labbra, l'avrei invitata a rileggere le incredibili puttanete venute fuori dalla sua traduction...

... ecco alcune perle tratte da una discussion di due ani e mezzo fa:

.... tocchi di groppa col frustino...  :icon_eek:
e il cavaliere col rene scavato  :horse-scared:

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=4910.msg134796#msg134796


Titolo: Addestrare i lalli è semplicie...
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2018, 02:53:16 AM
Fatta la mia solita descrizione della situescion della letteratura equestre in generale e di quela itagliana in particolare (repetita juvant), prima di passare ad una analisi sommaria dei contenuti del libello di JDO, mi piace riportare, una parte del breve necrologio pubblicato da Christophe Cuyer tra le prefazioni del testo in quistione...

"Il destino del tuo cavallo è nel palmo della tua mano."
Questa frase di JDO ha cambiato la vita Cuyer allora poco più di un ragazzino,  mi direte: chi minchia è sto Cuyer? GIUSTO, E' stato l'aglievo prediletto di JDO con qualche risultatuccio...

Ciò che caratterizza tutti i grandi cavalieri è di far sembrare semplice ciò che è difficile. L'equitazione è semplice. È basata su principi fondamentali che chiedono solo di essere rispettati...
.... ma i migliori cavalieri d'oggi escono dal " magico cappello a cilindro" dei grandi cavalieri del passato..
Jean Orgeix, esploratore e sperimentatore fino alla fine, con questo libro:
Io venero quest'uomo che, in un momento della mia vita, mi ha fatto salire su un piedistallo
Oggi ripenso a quella sua frase che il tempo ha così rimodulato:
Il destino della nostra vita è nelle nostre mani.
                                                                           Christophe Cuyer
             


L'argomento del libro è...
[/list]
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2018, 08:22:19 PM
... dunque l'argumento è la bassa squola, la base di ogni tipo di equitation, ma il fine, explicitamente dichiarato, è quelo di far diventar il lallo il prolongiamento natural del cavagliere, in pratica realizzare de facto il mitico centauro.

(https://3.bp.blogspot.com/-qlFavyPj1F8/WEK59AA7ikI/AAAAAAAANSs/dsFcIBVlP8gRZYinOIbUagby0Y75oWYowCLcB/s640/centa.png)

nella realitad, questo normalemente accade nei popoli cavaglieri, quando l'omo et lo lallo stanno assieme 16 ore al giorno, la simbiosi fisica et mental deve formarsi.
Ma c'è uno sport, un giuoco nel quale il lallo deve esser le gambe del cavagliere il quale a tutto deve penzar tranne che al lallo che deve risponder per automazione.

Infatti, col tiempo, si sono selezionati lalli adatti allo scopo et perfetionate tenniche adeguate alla bisogna, stranamente, tutto ciò è avvenuto in Argentina et ancor più stranamente, queste tenniche coincidono nei principi con queli esposti da JDO del suo "dresser c'est simple".

Dunque, JDO non ciacola di riunion, e stranamente anche PU non ne fa mai cenno... perché?
Ecco perché:
Oggi, con la moda della equitazione classica, si torna alla riunione senza - in realtà - capirne un tubo, infatti, abbiamo acquistato tonnellate di frison che - pur coi posteriori fuori di  se - piaffano e passeggiano per innata predisposizione di razza (prevalentemente carrozziera); abbiamo importato vagonate di andalusi...
... Ad ogni festa paesana vediamo emeriti cavallerizzi di 14 anni e giulive amazzoni - con un culo che fa provincia - piaffare altezzosi in sella a besti da 8 tonnellate...
... Gli antichi cavallerizzi italiani usavano il termine aggroppare che significava: curvare/piegare qualcosa arrotondandola/piegandola come una groppa, appunto...
Nella sostanza volevano dire: fate abbassare le anche al vostro cavallo per mettere/caricare il peso sulla sua groppa, punto. 

In Francia, l'aggroppare dei maestri italiani, diventa rassembler: riunire, raccogliere, concentrare, restringere, mettere assieme ecc. da quì nascono gli equivoci e i sapienti pipponi dei sapientissimi sapienti che tutto sanno.
Ma cerchiamo di capire, in chiave moderna, cosa si intende per rassembler. 
Per la bisogna,  ci rivolgiamo al massimo esperto dell'equitazione francese, il generale Decarpentry  che nel suo fondamentale Equitation Academique scrive:
...Il cavallo da corsa prima della partenza, il saltatore prima di superare un ostacolo, il cavallo da alta scuola prima si sollevarsi nella corvetta, tutti e tre si riuniscono, ma l'impostazione dei loro corpi, cioè la "forma" della loro riunione, è differente per ciascuno  di loro, come sarà differente l'indirizzo della successiva esplosione di energia....
... Il cavallo infame che si difende, per prepararsi alla lotta col suo cavaliere, adotta un atteggiamento d'assieme flessibile, un posizionamento intermedio, una disposizione mediana utilizzabile in tante maniere, immediatamente trasformabile e mutevole che gli consentirà istantaneamente di prodursi in: uno scarto, una cabrata, un testa coda... Anche "il furfante" è raccolto e la sua riunione ha  "molti sbocchi" è multidirezionale, è multifunzionale.
Senza fare confusione tra la riunione che è la disposizione preparatoria alle arie dell'alta squola e l'atteggiamento che prende il cavallo infame per scaricare il  cavaliere, la forma di riunione dell'equitazione accademica e la postura del cavallo in difesa sono simili, hanno "molti sbocchi"...

... Per concludere, anche i più temerari e istintivi scavezzacollo, gli "ippotrasportati" più lallisti e i caprillioni più caprillisti di Caprilli devono accettare quest'assioma:
il lallo - se necessario -  sa benissimo riunirsi da solo a "loro scajola"/a loro insaputa, senza mai aver fatto una spalle in dentro o una testa al muro in vita sua...    

Dunque, se semplifichiamo se la facciamo semplice semplice, se la mettiamo alla JDO, allora la riunion non è altro che equilibrio artifiziale, ma anche no...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Zarathustra - Ottobre 02, 2018, 10:54:47 PM
Se la facciamo semplice semplice, il "nostro" problema è ottenerla quando la vogliamo e non solo quando egli ce la concede/mette contro, e per farlo abbiamo bisogno di stabilire un codice biunivoco. A tal fine, utilizziamo alcuni strumenti come quelli citati. Per il resto siamo tutti d'accordo, non c'è movimento di scuola che non venga proposto spontaneamente in natura (a suo tempo e comodo).

Titolo: Né cavalli, né giardini sono per i poverini.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 03, 2018, 04:03:24 AM
http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=4974.0
Se avete la pazienza di seguire il linco soprapostato, vedrete, che i germi della mia metamorfosi erano già presenti allora, oggi si son radicalizzati... fanculo flessioni e riunion.

_________________________________________________________

Le giustificatione della alta squola sono due, una nobile: "trattasi della stilizzazione delle arie utili in battaglia"; l'altra etologico naturalista: trattasi di perfezionamento dato con l'arte ai movimenti naturali del lallo.

La prima giustification è quasi del tutto demolita, la seconda . dettata dal Newcastle - resiste.

La verità è che lArte Equestre è nata come una specie di sport inventato per sollazzare i nobili debosciati, il cui scopo era lo sfarzo, la pompa.
Il Belluscone o il Tramp del tempo, esprimeva la sua potenza la sua ricchezza  con dimore favolose, con una collezione di "olgettine" strafighe, coi "vestiti di Armani", con le carrozze dorate... ma questo è normale, è accaduto e accade in tutti i tempi.
Quelo che è particulare è che nelo stesso periodo, in cui l'arte equestre si sviluppa e raggiunge il suo apice  con il de La Gueriniere - stranamente -  nascie il giardino all'itagliana, quelo alla francese, e impazza la moda di imbrigliare le acque, in favolose fontane, in cascate e cascatelle, in zampilli e zampilletti...
Abbiamo milla esempi, da Versailles, a Caserta, a Villa d'Este di Tivoli, alla Reggia della Venaria...

Ecco un giardino all'itagliana e una fontana barocca, sono imbrigliati, "sottomessi", ordinati/agli ordini, precisi e vinti come un lallo da alta squola:

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fd/Villa_i_tatti%2C_giardino_all%27italiana_05.JPG)

(https://www.ilturista.info/myTurista/files/831/Fontana_Lisbona_Piazza_del_Rossio_Praa_Pedro_IVPortogallo_85693549.jpg)

la filosofia era questa: l'homo impone il suo potere alla natura (piante, alberi e cavalli ne sono il simbolo) e la piega al suo volere, la modifica, la plasma, la stupra per sua necessità e per il suo sollazzo.

In Oriente, invece, il lallo e - stranamente - anco i giardini....
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 03, 2018, 05:25:51 PM
In Oriente, dicievo, i giardini e i lalli sono anch'essi "addomesticati", sono al servitio dell'uomo...guardate il giardino giapponese e mettetelo a cofronto con quello all'italiana, l'intervento dell'uomo cìè ma è delicato, rispettoso non invasivo, eppure il potente orientale traeva la stessa goduria del suo omologo occidentale nel frequentarlo... e che dire della fontana giapponese, è di una eleganza, di una poesia, di una bellezza disarmante.

Ecco, se il giardino all'itagliana e la fontana barocca, ci ricordano il lallo da alta squola, il giardino giapponese ci riporta  a dei cavalli in libertà guidati saggiamente da un cavaliere dagli occhi a mandorla: mentre la fontana potrebbe essere una giumenta che bruca aspettando di esser cavalcata.

(https://hips.hearstapps.com/gioit.h-cdn.co/assets/17/22/1496327788-giardinogiapponese.jpg)

(https://previews.123rf.com/images/zhu_zhu/zhu_zhu1606/zhu_zhu160600010/61035803-tradizionale-fontana-giapponese-bamb%C3%B9-ryoan-ji-tsukubai-al-tempio-ryoan-ji-a-kyoto-giappone-il-bacino-pr.jpg)

Sono differenze concettuali che affondano le radici nelle filosofie e nelle religioni sviluppatesi nei due emisferi:
In occidente il cristianesimo e il cartesianesimo ci ha portato all'alta squola.
In oriente, l'islamismo, il confucianesimo e il buddismo ci ha regalato il polo e il buzkashi.

Non mi addentro in questioni al di fuori della mia portata, per dichiarata incompetenza, ma questa è la realtà storica.
Voglio sottolineare soltanto che il saldo del confronto/dello scontro tra le cavallerie nell'antichità è largamente a vantaggio degli orientali.

Un generale francese (del quale per ora non ricordo il nome) assistendo a delle evoluzioni dei quadri ufficiali disse: ... mentre noi riuniamo i nostri lalli, il nemico si è già riunito forte e numeroso...
Traduco: mentre noi stiamo a "pettinar le bambole", i nemici si sono organizzati per farci un mazzo così!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 04, 2018, 09:10:17 AM
Non entro nel merito del tuo discorso sui differenti approcci all'equitazione da parte degli orientali e degli occidentali ma il paragone con i giardini (a mio modesto avviso ) non regge proprio: i giardini orientale sono artificiali e la natura imbrigliata esattamente come in quelli italiani, sono diversi solo i canoni estetici che ne hanno guidato la realizzazione.
Titolo: Equitazione inutile...
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 04, 2018, 09:48:21 AM
Mia hara, ti sarà sfuggito ma lo scrissi a Chiara e a Lettera che:

"In Oriente, dicievo, i giardini e i lalli sono anch'essi "addomesticati", sono al servitio dell'uomo".

Qualsiasi hosa manipolata dall'uomo non è più naturale, ma una cosa è manipolare, usare, utilizzare altra hosa è violentare, stravolgere, stuprare e poi pereché?
Per futili motivi, una seria aggravante per la sentenza.

Ma torniamo ai lalli, alla equitazione inutile.

Nel tubo ne trovate a milla di videii di sfilate equestri fatte da "noti dressaggisti"  in honore di sante, madonne e crocifissi, ne ho preso una a haso:

https://www.youtube.com/watch?v=3iY8Zysouiw

Alla stessa maniera, ho preso il video di una sfilata fatta dai "ignoti cavallari" in Argentina:

https://www.youtube.com/watch?v=slmyUfTB-kM

Attenzione, lasciate perdere la qualità dei "noti" e degli "ignoti", quelo che intendo mostrare...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Luna di Primavera - Ottobre 04, 2018, 12:26:33 PM
no, via, 35 minuti di pseudopiaffe su asfalto non ce la posso fare :D
Titolo: Come passa il tempo...
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 04, 2018, 05:48:27 PM
Oltre 40ani fa, vidi per la prima volta il tatarata a Casteltermini, il tatarata è una danza guerrescha di chiara origine saracena che si fa durante la festa del paese, nella stessa occasion cìè una sfilata equestre.

Bene, allora sfilavano i lalli dei pecorari e dei contadini dei dintorni, dei PSI presi a prestito dalle corse, qualche cavallo da sella e i muli - bellissimi - riccamente bardati alla siciliana... nessuna donna - che io ricordi - sfilava, nessuno sapeva dell'alta squola e se ciacolavi di andalusi e frisoni i "nativi" credevano che si trattasse di nuove specialità dolciarie siciliane.

L'atmosfera era naif e la sfilata era considerata con "sufficienza" perché il vero clou di queste feste paesane, era la corsa dei lalli (per fortuna da tempo vietatissime) e lì mancava.


https://www.youtube.com/watch?v=eqV5kzUJvFI

Avete visto?
Oggi frisoni e spagnuoli sono presenti a josa e si sono violentemente radicati  in quella zona... magari vengono montati solo per quelle occasioni dai "noti dressagisti" ma questo è; e le ragasse che sfilano son diventate così numerose da meritare una sectione a parte.
Inoltre, è' nata anche un'altra figura... il badante equestre  :icon_eek: già, trattasi di giovinotti che - armati di frustino da dressage - seguono a piedi il cavagliere o la ragassa che, lietamente, caracolla su bestii da 3 tonnellate...

(https://i.ytimg.com/vi/3W1osEUDjX0/maxresdefault.jpg)

Voi lo sapete che sono un simpatico vecchietto, ma.................
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 04, 2018, 06:22:17 PM
Orribile, non si può vedere!
Infatti mi domandavo proprio che cavolo ci facessero quegli omini accanto alle...ehm...cavallerizze.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Elisa89M - Ottobre 04, 2018, 07:28:58 PM
Interessante, invece di minacciare il mio cavallo con un semplice ti castro senza anestesia, lo spedirò direttamente a Castel termini per un fine settimana 😂😂 secondo me scapperebbe a cercare il primo mattatoio per farla finita il prima possibile!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 04, 2018, 10:44:24 PM
Bello il paragone del giardino; ovviamente io detesto il giardino all'italiana. Dire che non cambia nulla fra un giardino che si ispira alla natura e alla sua armoniosa, "asimmetrica", frattale complessità e un giardino volutamente artificioso e geometrico, tanto più apprezzato quanto più è lontano dai paesaggi naturali,  è audace.... è un po' come dire che fra Jack lo squartatore  e un genitore che tira un ceffone al figlio capriccioso non c'è differenza perché si tratta sempre di violenza.
Titolo: Futile
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 05, 2018, 03:06:30 AM
In effetti già una volta entrai in questo paragon su un tuo gardenriferimento, ma andiamo al soto: vorrei stabilir una volta per tutte che l'arte equestre nascie per futili motivi, gli stessi che uniscono i nobbili personaggi di 500 ani fa, agli "sfilatori" siciliani di oggi.
Ma la vanità si paga, le accademie napoletane erano costosissime et esclusive e così rimasero i maneggi che proseguirono la loro opera in tutt'Europa.

E pagano anco i poareti che sfilano per i centri storici delle cittadine sicule, infatti, spendono migliaia di euri per lalli, bardature et istruttori... già, so di un cavallerizzo spagnuolo che periodicamente viene in queste lande ad aggiustar lalli da "alta squola" ingranati e dar letioni ai noti dressagisti della trinacria.
Ora forse si son un pochito calmati, ma ci un tempo che era "normale" pagare un frison trentamila euri solo per fare 5/6 sfilate all'anno.

Detta la causa,  e spero che niuno torni a riproporre le "giustificationi nobbili" sostenute dal Santapaulina in poi, passiamo agli effetti, alle torture che i lalli subivano/subiscono per futili motivi, questi:

(http://tuttodressage.it/wp-content/uploads/2014/06/val_.jpg)

(http://www.cs-classic.com/impressions-reining/impressions-reining-horses/cody-stop.jpg)

(http://chateaupetrogasm.com/wp-content/uploads/2008/04/capriole5.jpg)

(http://www.lizboltonstables.com/wp-content/uploads/2015/04/KingCoconut_1large.jpg)

(https://i.pinimg.com/236x/2b/fc/0f/2bfc0ffb15ec3b6a2ee2b8830ba5edd6--lippizaner-pretty-horses.jpg)

Dimentico qualcosa?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 05, 2018, 08:31:18 AM
Come ti ho già scritto, e come TU stesso giustamente sottolinei, visto che ogni tipo di doma implica 'violenza ' sia pure in misura diversa e visto che i lalli ci obbediscono solo in virtù di segnali che, se inascoltati, precedono e annunciano una punizione, allora lasciamo i lalli alle ubertose praterie e smettiamo di ciacolar.  :chewyhorse:
Titolo: I soliti "noti".
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 05, 2018, 09:45:51 AM
Evidentemente non segui il mio ragionamento, i lalli vanno domati et addestrati et educati e per farlo bisogna sottostare all'assioma, punto.

Io mi chiedo e vi chiedo a che serve, perché cercate di fare  il passage, il piaffero, la scivolata, lo spinno, i cambi di galop al tempo per non parlar delle arie alte, delle arie di fantasia... del passo spagnuolo.
Stranamente, l'arte equestre, per tutto il 19secolo si è sviluppata nei circhi che ancor più stranamente si chiamavano "equestri".
E stranissimamente nei circhi si fa  esibizione, sfoggio/ostentazione  di bravura... si fa spettacolo!

Cara milla, la domanda è semplicie semplicie: a che serve un piaffer?
Io ho detto la mia, i "noti dressagisti" siculi hanno detto la loro; dimmi la tua così, vado avanti nel ragionamento.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: Jumping Torriggia - Ottobre 05, 2018, 11:00:08 AM
non c'è una risposta univoca, a mio avviso.
sicuramente c'è chi lo fa per pavoneggiarsi.
i nostri dressagisti (e sono soltanto 2 quelli agonisti, al momento) sicuramente vivono il loro sport in chiave diversa: lo praticano perchè amano il perfezionamento dei particolari, la precisione e l'affinità col loro cavallo (che è in mezza fida, non di proprietà). di sicuro non ha niente a che fare con il potere, con i soldi, con l'ostentazione.
l'equitazione è una pratica quotidiana molto avara di soddisfazioni, in cui l'impegno profuso è quasi sempre sproporzionato al risultato ottenuto.
mentre il salto è una disciplina di adrenalina, coraggio (e ovviamente tecnica), il dressage è molto più meditativo e introspettivo e rela sensazioni di calma e armonia, quando è ben fatto.
credo che sia un pò come la musica, per chi ama suonare uno strumento. tu tocchi le sue corde ma lui tocca le tue.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 05, 2018, 01:37:33 PM
Cara Jump, non ho detto/non ho chiesto questo... milla mi dirà che per lei i dressaggio è una pratica religiosa, e nessuno potrà contestarla.

Quelo che è dimostrato è che l'alta squola nascie per esigenze di pompa e che tutti gli esercitii non hanno alcun valore pratico, non servono a nulla se non a far "spettacolo".

Ripeto la domanda: a che serve unpiaffero?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 05, 2018, 01:50:54 PM
Jumping Torriggia ha espresso benissimo quello che è anche il mio pensiero.

Tornando al nostro simpatico Raffaele ti dirò che il piaffo non serve ad un piffero, così come non servono ad un piffero lo spinnare ma anche il saltare, le corse al galoppo, il tirare il sulky ecc.ecc.ecc.
Secondo me porsi la domanda "a cosa SERVE" non ha senso, niente di tutto ciò SERVE.
Titolo: Todos caballeros!
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 05, 2018, 02:44:21 PM
Todos caballeros, non mi è mai piaciuto questo modo di fare, estendere indiscriminatamente ai propri interlocutori pregi o difetti secondo propria convenienza.

Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2018, 09:31:44 PM
Come vado dicendo da secula, io "odio" tutti gli sports equestri, l'unico che ammetto e che mi sollazza  mucio è la corsa al galoppo... uno PSI lanciato al galoppo è qualcosa che "toglie il respiro".

Ciò detto, siccome, non sono ancora del tutto decerebrato, prendo atto che senza gli sports equestri, il lallo non avrebbe più ragion di esistere e comunque, a prescindere dallo sport, da qualsiasi sport, l'addestramento è essenziale.

Le corse al galoppo son servite a creare il lallo che più lallo non si può, il sangue del quale è nelle vene di quasi tutti i lalli da sella attuali.

Tutti gli altri sports servono a tenere in vita il lallo che altrimenti sarebbe sparito da tempo, ovviamente, anche il dressaggio e il reining entrano in quest'ordine con la fondamentale differenza che: il s.o. e il completo sono sport derivati da esigenze utilitaristiche... avanzare velocemente in campagna e superare gli ostacoli naturali, infatti, il s.o. nasce da quando dei grossi commercianti di lalli inglesi, per far provare i lalli ai loro clienti senza spostarsi in campagna, allestirono dei piccoli campi ostacoli vicino le loro scuderie.

Il dressaggio è detto anche "equitazione accademica", che vuol dire accademica?
Azione astratta, oziosa, inconcludente, fatta per solo passatempo, senza vera utilità pratica. ... e se lo dicie Decarpentry...

(https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/41WPPQ3F2PL._SX258_BO1,204,203,200_.jpg)

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: monique - Ottobre 05, 2018, 03:39:58 PM
Salve.
Non sono propriamente d'accordo che il  dressaggio non serva a nulla.

La monta maremmana si basa sul dressaggio, ed essendo una monta da lavoro serviva, eccome se serviva.
In  piccola parte  serve ancora oggi.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 05, 2018, 04:34:30 PM
Perchè scusa che utilità pratica ha OGGI il salto, il completo e bla bla bla?
Che poi temporibus illis il dress sia nato dall'esigenza di pavoneggiarsi dei nobili ok e allora?
Io non direi che le corse al galoppo sono servite a creare i purosangue, direi che la creazione del purosangue è nata dall'esigenza di creare un galoppatore più veloce degli altri. E allora?
Che poi il dress oggi non serva a niente anche lì, parliamone, perchè se ciò è vero per certi esercizi, è anche vero che il lavoro in piano è alla base di tutto.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 05, 2018, 06:31:10 PM
Citazione da: monique - Ottobre 05, 2018, 03:39:58 PM
Salve.
Non sono propriamente d'accordo che il  dressaggio non serva a nulla.

La monta maremmana si basa sul dressaggio, ed essendo una monta da lavoro serviva, eccome se serviva.
In  piccola parte  serve ancora oggi.

Non riesco ad immaginare i veri cavalieri maremmani di una volta a scuola di dressage.... ma probabilmente il termine "dressage", estremamente ambiguo, è usato in senso lato.
Ho tentato di leggere "Equitation", di un francese emigrato negli Stati Uniti, allievo di Baucer, ma non ci sono mai riuscito fino in fondo. A suo dire, l'"equitazione scientifica", come la chiama lui, molto baucheriana, fatta bene serve ad una cosa: è una ginnastica che aggiusta cavalli difettosi. E infatti, proprio per utilizzarla, preferiva comprare cavalli con difetti fisici da correggere. Già l'ho detto.... ma riferisce che alla domanda perplessa di chi non capiva perché non preferisse cavalli fisicamente perfetti, rispondeva: "Con un cavallo perfetto sarebbe troppo facile".

Quindi l'equitazione ad alto livello con tutte le sue strane "flessioni" e tutte le sue strane "figure" può avere - almeno secondo lui - uno scopo: migliorare la condizione fisica del cavallo. Uno scopo che sarebbe sufficiente per molti.... disgraziatamente l'equitazione ad alto livello non è per molti; perché immagini che tocca arrivare veramente all'eccellenza, e nel frattempo, mentre si impara,  si rischia di fare grossi danni....

Il dressaggio agonistico serve a una cosa: a vincere le competizioni di dressage agonistico, con i vantaggi (morali e materiali) che poi ne derivano direttamente o indirettamente.

Link a Equitation: https://en.wikisource.org/wiki/Equitation
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: monique - Ottobre 05, 2018, 07:18:04 PM
Molto semplicemente, nelle monte da lavoro (tutte)  il cavallo deve essere maneggevole e non deteriorarsi,usurarsi  prima del tempo, non andare  incontro a problemi fisici dovuti ad un cattivo addestramento, ad un insieme di  movimenti deleteri.

Tutto quello che concorre a preservare la sua integrità psicofisica si chiama addestramento,  dressage, ginnastica,lavoro in piano, ma la sostanza non cambia.

il cavallo del buttero deve fare un'appoggiata quando si va ad aprire un cancello, come pure la retromarcia , deve passare dal  galoppo all'alt immediatamente, quando richiesto e viceversa.

Deve trottare, galoppare,passare ponti e piccoli corsi d' acqua, deve fare piroette per i cambiamenti di direzione, girare intorno ai barili, entrare  nei recinti ecc...tutto questo istantaneamente, senza perdite di tempo e senza fare movimenti inadeguati, che gli facciano del male.

Osservando le competizioni di monta da lavoro c'è anche la parte di addestramento e non solo di sbrancamento o con i vari elementi in campo.




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 05, 2018, 07:32:23 PM
Vero, giusto quello che dice Monique infatti molti cavalieri che fanno dress fanno anche monta da lavoro, le due discipline hanno tanto in comune.
Alex qualunque disciplina sportiva a livello agonistico ha come scopo vincere premi materiali e morali, non solo il dress eh.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 05, 2018, 09:55:57 PM
D'improvviso mi sembra più chiara quella affermazione: "Io non addestro i cavalli; io li educo".
Titolo: Paura del cambiamento.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 06, 2018, 02:08:08 AM
Citazione da: alex - Ottobre 05, 2018, 09:55:57 PM
D'improvviso mi sembra più chiara quella affermazione: "Io non addestro i cavalli; io li educo".
Grazie!
... Grazie, signor Gruss di avere così semplicemente, così chiaramente definito quello che deve essere il compito del cavalier-dresseur: educare.
Con questa semplice frase, Alexis Gruss ha messo l'accento sul peccato originale dell'arte equestre, peccato che risale alla notte dei tempi, vale a dire alla prima volta che un uomo ha avuto l'idea di saltare in groppa a quell'animale selvaggio, qual era allora il cavallo, per poterlo poi utilizzare in tutte quelle attività per le quali - in seguito - sarebbe stato utile....


Caro Alex, ci stavo arrivando, ma la prima affermatione "sconvolgente" del Nostro è questa:
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2018, 09:31:44 PM
Pare che addestrare i cavalli sia semplicie...
Un paradosso... sì!
Questo lavoro si intitola Dresser c'est simple, pertanto non parleremo di dressage.
Strano, vero?

Così il Nostro apre il suo "testamento equestre".

Noi che conosciam un pochito il franzose, capiamo che l'autore fa un gioco di parole - possibile in quella lingua -  con dressage disciplina sportiva di cui non parlerà (perché - forse - gli sta sui cabasisi) e dressage l'addestramento/l'educazione assolutamente necessaria allo lallo, che per lui è "semplice" e del quale diffusamente argomenterà in quel libro.

Quant'è? tre ani che ho acquistato quel libro?
Bene, quel testo, unito alla riscoperta dei miei amici gauci ma sopratutto assieme alla scoperta di Polito Ulloa (del polo) hanno mandato alle ortiche le mie più radicate convintioni e ho rivisto "con altri oculi" i miei antigui comportamenti...

Come è normale che sia, la paura del cambiamento ci fotte, ogniduno difende il suo orticiello, non riescie ad aver una vision panoramica, non capiscie et si rifiuta anco di prender in consideration la "novità", manco ci vuol ragionare!
Ma se ci son riuscito io - "simpatico vecchietto" - a scrollarmi di dosso incrostazioni date buone per secoli, lo dovreste fare molto più facilemente  anco voi giovini ragassuole.

Aho, se la hosa non interessa, lasciamo perdere e torniamo a scrivere nei nostri lieti diarii e a discutere di selle, copertine, cuffie e cuffiette.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Ottobre 06, 2018, 09:52:08 AM
Praticamente ti 6 ridotto a dare ragione ai caprilloni tromboni e stai gettando alle ortiche, di nuovo, le conoscenze classiche?
Un conto è evitare di perdersi nel superfluo - e direi che siamo d'accordo - ma un'altro è rigettare tutto tout court, vorrei capire...

Tutte le flessioni della minchia, ma Baucher già lo dice all'inizio (non hai mai letto la prima maniera?) servono esclusivamente a mettersi dalla parte della ragione con i cavalli difettosi. Con cavalli buoni che si avvicinano alla perfezione l'educazione (ebbene si, usa questa parola) è tanto più istantanea quanto meno difetti fisici ci sono di mezzo.

Questo per le flessioni. Per i vari movimenti classici invece, come la spalla in dentro ad esempio, anche in presenza di un cavallo che non la richiedesse come miglioramento fisico ha comunque lo stesso una valenza di educazione: insegna al cavallo il significato della gamba isolata.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 06, 2018, 10:14:29 AM
Bé non esageriamo, il "divino", se non si fosse fracassato e fosse campato altri cencinquant'anni, sarebbe arrivato a Polito... già allora c'era andato vicinissimo:

(https://3.bp.blogspot.com/-JnN-fdjFMp4/W7htQ1rZ2qI/AAAAAAAAOMI/KxktSJTac1Y5_pWVH2Kyob5Yxtc7i6ZigCLcBGAs/s1600/P1070321.JPG)

Per puri caso ho scoperto con orrore che è nata - sotto il patrocinio della FISE - una nueva (per me) association: http://www.aaee.it/altascuola  :icon_puke_r:




Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Ottobre 06, 2018, 11:33:55 AM
Questa è una tua idea. Considero la 2a maniera una sorta di rincoglionimento (scusate il termine) del nostro, un triste compromesso a cui tutti vanno dietro considerandola la migliore solo perché è venuta dopo. Un po' come Pippo Carlo che avanti con l'età somiglia più ai suoi allievi che non il contrario. Il "divino" se non si fosse fracassato avrebbe continuato ad usare le gambe, senza dover scendere a compromessi. Col cavolo che con la 2a maniera si ottengono le cose come con la 1a. Se ha concluso qualcosa è grazie alla 1a.
Titolo: I morti e gli imbecilli.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 06, 2018, 06:23:32 PM
Ecco la primera.
(https://4.bp.blogspot.com/-v34EDvaReL4/W7jbgK4aeQI/AAAAAAAAOMk/FfA8CqmFxpoLyRSNhJbifqcu38MfajYBgCLcBGAs/s1600/AAAArassembler%2B%25281%2529.jpg)

Con un breve confrronto colla secunda, rapidi ci accorgiam che la filosophia baucheriana cambia radicalemente e il suo "rassembler" somiglia tanto all'equilibrio di Polito che è descritto da JDO.

Sappiamo, dalle memoire del Generale, che aglievo e Maestro finivano le loro 4/5 ore di lallo colle gambe a pezzi che "dovevano strettamente fasciar con bende inzuppate in aqua e sale" e i loro lalli - spesso - alla fin della letion, avean i fianchi ridotti ad hamburghers.
Non per niente, il figlio del vinaio ripudia la briglia e passa al filetto che è "elevatore" per definizione...

Solo i morti e gli imbecilli non cambiano opignione... Baucher è un "imbecille", noi... ancora no!
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Ottobre 06, 2018, 08:38:36 PM
Modifico continuamente il mio modo di pensare, credo di cambiare idea tipo tutte le settimane. Ma se prendo una direzione fasulla... intelligenza è anche tornare sui propri passi... saper dire: mi sa che ho fatto na ca**a. Mi sa che quella direzione porta certi risultati ma altrettanti problemi. E l'innalzamento tout court dell'incollatura resta na ca**a. Non perché non funzioni, ma la vera "concentrazione delle forze" della 1a maniera è un'altro pianeta e volente o nolente tocca imparare a usare lo sperone, evidentemente senza esagerare fino a segnarli. Anche Oliveira so che a volte li segnava. Ma ignorami, e continua pure sui tuoi ragionamenti.
Titolo: Il gatto.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 06, 2018, 09:08:39 PM
Caro Max, mi domando: cossa capiscono le Moniques et le mille che ci leggono?

Una beatissima minchia!

Ovviamente non mi riferisco alle gentili utante nominate, ma all'utante tipo che leggie il foro.
Tu sicuramente, hai capito pereché ho nomato "il gatto" questo topico, forse anche altre due o tre ragasse capiscono...

Mi sbaglio? O no?
Titolo: Equi-libro
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 07, 2018, 02:30:13 AM
Esterno :icon_eek: e Alta SCuolla - Capitano Etienne Beudant - ed. Zoraide

Lasciato in libertà, il più sgraziato dei ronzini è di una agilité sorprendente, perché diventa così rigido quando è montato?
Comunemente si crede che ciò accada a causa del peso del cavagliere, non è così.
Fatta eccezion per percorsi particolarmente lunghi e difficoltosi, normalemente, il peso di un cavagliere, proporzionato al suo, non gli grava affatto.
La vera ragione delle sue andature contratte e difficoltose sta nel fatto che il cavagliere - inconsapevolmente - altera il suo equilibrio et il lallo non può disporre del suo corpo come farebbe in libertad, dunque, siamo noi i responsabili della perdita della sua naturale scioltezza e dei conseguenti irrigidimenti.

                       
Il "mirabolante" chiariscie a noi poarete del pereché dobbiamo chiamar fisioippoterapiste ogni 18 giorni, e da la spiegazione scisciscientifica ai "miracoli terapeutici" fatti da Debusssiny e Baucher ... che dici Alex?
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: alex - Ottobre 07, 2018, 10:27:21 AM
Un eccellente fisioterapista può effettivamente suggerire esercizi che migliorano notevolmente la condizione fisica di chi ha problemi; ma un cavaliere, per ottenere lo stesso risultato, deve essere iper-eccellente, perché alla difficoltà di identificare il problema e gli esercizi giusti deve essere anche in grado di spiegarli al cavallo. Non essendo né ipereccellente, né eccellente, e neppure decente come cavaliere, la cosa non mi riguarda; da anni sono convinto che il cavallo sa muoversi da solo molto meglio di quanto potrei suggerirgli io. Quindi tendo a non fare niente, se non dargli un compito (vai di qua, vai di là, a questa andatura, gira, fermati) che sia sensato (in maneggio, dove niente ha senso, non funziona; in campagna funziona molto meglio). Roba da sotto-cavallarox.

Piuttosto, riflettevo sul fatto dell'"educazione" e sulla sua differenza con l'"addestramento". L'esempio potrebbe essere: un militare estremamente temibile, perfino un sicario professionista, sono certamente "ottimamente addestrati", ma non è detto che siano "educati". Ti va la definizione di "educazione" come "acquisizione radicata di buone abitudini"? Logico che sul concetto di "buono" ci si può accapigliare, però mi sembra che dia l'idea, e che si colleghi anche all'importanza della "ripetizione" su cui insiste JDO, tanto più per un animale come il cavallo, che è veramente rasserenato dalle cose abituali.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 08, 2018, 02:00:14 AM
Penzierino della sera:
immaginate che i lalli rispondano alle "scomodità" provocate dalle imboccature, dai capezzoni, dalle baitless, dai frustini, dagli speroni come i cagnolini, e che ad ogni senzazione di dolore, di fastidio, di "pressione"  si mettano a guaire, ad uggiolare, ad ulularete e che si rifuggano - tremebondi - in un angoleto guardandoci cogli occhioni dolci et lagrimevoli.
Ogni concorso ippico sarebbe uno spettacolo penoso, ogni addestramento una seduta di liete sevizie, ogni sciò equestre una riunione di sadici spettatori...


Ecco, il metodo di JDO  tende a ridurre al minimo e, in qualche caso, ad eliminare completamente la parte "dolorosa" dell'assioma, più o meno la stessa hosa la fa Polito...

Ecco, quì soto, solo alcuni degli argomenti trattati nel "Simple", se la hosa vi sollazza, chiedete agli incliti amministrator di aprire nella "Sala di Lettura" settore del qual son - indegnissimamente - moderator, una sectione nomata: é semplice, no posso pubblicar la traduzion, ma nulla osta, esporre e discutere i principii dettati da JDO nel suo "testamento".

Per "impossessarsi" del cavallo: il passo
L'imbozzolamento
Le buone abitudini
Presa d'equilibrio    
L'attenzione
Il rigore
La voce
il riflesso conditionato
Mai redini tese
...  ...
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: milla - Ottobre 08, 2018, 08:02:39 AM
Mah a vedere i video degli stages tenuti da Jdo non si direbbe proprio ma forse è una controfigura  :chewyhorse:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: max - Ottobre 08, 2018, 09:17:57 AM
That's why classical dressage make sense, no?

Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 08, 2018, 09:47:50 AM
Mia hara milla, sto ciacolando del libro, lo hai letto? E se lo hai letto lo hai capito?

http://www.equi-midi.fr/article-j-45050962.html

Trattasi delle conclusioni, della sintesi di tutta una vita equestre del personaggietto di cui sopra, scritta a 84 ani.

Come bellillamente ha sottolineato Max, Baucher - ben prima di Gruss - usa la palabra educare al posto di addestrare... ma è JDO che spiega ben la differenza tra i due lemmi et adotta l'educar.

Pereché?

Il significato profondo in generale di dresser - dressage richiama alla costrizione, alla "sistemazione", a raddrizzare qualequno o qualechecosa  colla forza, ecco dei modi di dire:

- Toi, je vau te dresser!
- Celui-là il faut les dresser!
- il a besoin d'etre dresser
!
devo tradurre?

Quindi, dobbiamo diffidare di una parola che, ci piaccia o no, tende a richiamare e a stabilire la necessità dell'uso della forza.
In itagliano non possiamo cogliere queste differenze, e per un curioso contrappasso la nostra antica e primera definition del trattar i lalli: maneggio adottata/copiata in Francia, vedi "Le Manege Royal" di Pluvinello, si è trasformato et è ritornato da noi sotto la forma di Dressage, parola che abbiamo adottato senza capirne la significatio profonda così bellillamente spiegata da JDO.
Dunque, alla priora, JDO traccia la via stabilendo la differenza tra eduquer et dresser....
Titolo: Ma che sciemo!
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 09, 2018, 01:53:44 AM
Ma che scemo!
Preso dall'entusiasmo per la mia nueva vision dell'equitation, ho tentato di condividerla/discuterla con voi, dimenticando una cossa fondamentale:
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 11, 2016, 10:41:33 PM

Passione di Donne - alla ricerca di se in compagnia del cavallo - Roberta Ravello - ed. Equitare.

In questo librellino l'autricie  scrive:  ... in generale - le donne non si interessano di manuali tecnici di equitazione, preferono argomenti come il "benessere del lallo"...
http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=3775.msg143568#msg143568

Ho avuto un flesc, mi son ricordato di questa antigua discussion et mi è parso claro il pereché una gentile signora, non in linea con quanto sopra, si nascondeva sotto le sembianze di un "cazzutissimo cavallaro".

Ecco, da questo inclito foro, son spariti tuti i maschietti ma anco le utanti più competenti et experte.
Ormai, il pubblico partecipante è composto - in pratica -  solo da "ragasse".

A buon intenditor, poche parole... non vado oltre. Bai bai...

PS. Stranissimissimamente, questo topico è il più visitato del globo terracqueo, cossa che mi sorprende semper... ad oggi 667.133 visite, per capirci il secondo topic ha poco più di trecentomila visite e - stranamente - si noma: Gruppo di sostegno a noi malate di acquisti compulsivi in selleria.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 02, 2018, 04:04:00 AM
Al 9 Ottobre scorso avevamo 667.133, ogi 2 Novembre ore 4,01 siamo a  677.556, quindi in meno di un mese più di 10.000 visite.

Mah... non capisco.
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 19, 2021, 04:26:30 AM
Oggi a quest'ora: le 4 del mattino circa... eh già è l'insonnia della senilità! , questo topicone ha raggiunto il miglione e duemilasettecento visite.
Il che significa che dal giorno dei morti del 2018 ad oggi , questo topico è stato visitato - in media - per oltre 300 volte al giorno.

Dato non documentato è che, nello stesso periodo, si sono iscritti alcune centinaia di nuovi utanti.

La hosa non ce ne può fregar di meno, se non fosse pel fatto che il foro è stato (giustamente) chiuso tre anni fa.

Rimane aperta agli utanti solo la sezione del ditionario, (l'ho scoperto poche settimane fa) mentre io posso scivere in questa sezione solo perché ero moderatore (l'ho scoperto con sorpresa solo pochi giorni fa).

Dunque, i complimenti vanno al foro... già, perché è evidente che se questo topico ha fatto "un miglione", nello stesso periodo, l'intero forum ne avrà fatto 50/100 milioni di visite... chissà!

Comunque, questa è una lieta occasione per porgere un giulivo saluto, all'Amministatore, ai moderatori globali ed ellittici e atutte le ragasse di ogni età, di qualunque sesso, di tutte le fedi lalline.

                                                                                          Picipacio.
Titolo: CARODUBBIO
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 31, 2021, 09:59:08 AM
Leap of faith, atto di fede, è il titolo del libro che è uscito in Inghilterra, nel quale Dettori racconta Frankie.
Le sue forze e le sue debolezze, le vittorie e le cadute, vere le prime, metaforiche e no le seconde. ..
(https://www.dagospia.com/img/foto/10-2021/frankie-dettori-14-1549094_tn.jpg)
Ormai il suo "volo" è un marchio di fabbrica... sebbene sia figlio d'arte appartenente alla solida "fabbrica" di fantini sardi, dubito che il suo libro venga tradotto e pubblicato in Itaglia, ma spero di sbagliarmi.
Se Frankie (51 anni) dura ancora un po', straccerà ogni record nell'ippica, sarà il numero UNO assoluto di ogni luogo e di tutti i tempi.
Lester Piggot "la Mummia", il suo principale concorrente, corse fino a 56 anni. Frankie ne ha "solo" 51... si può fare!

Confesso!

Dettori è solo una "scusa", per salutare CARODUBBIO, un nostro utente storico, esperto di ippica, appassionato ricondizionatore di purosangue, che, per seguire la sua passione si è trasferito in Inghilterra a lavorare in un allevamento di cavalli da corsa.
Anch'io – in altro tempo - fui emigrante e conosco la situazione.
Per un certo periodo, il Nostro ha condiviso con noi la sua esperienza, è stato commovente.

Caro Marco, spero che ti sia sistemato come speravi, un caro affettuoso saluto.
                                                                        Con amicizia.
                                                                                        R.
Titolo: La questione.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 16, 2021, 04:08:07 AM
Castellammare del Golfo 14 11 2021

Il prof. Barbero, qualche settimana fa, forse spinto dai suoi studi e dalla conoscenza che ha della Storia, ha posto la questione: Rischio di dire una cosa impopolare, lo so, ma vale la pena chiedersi se non ci siano differenze strutturali tra uomo e donna che rendono a quest'ultima più difficile avere successo in certi campi. È possibile che in media, le donne manchino di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi?

Successe l'iradiddio, Barbero – nel nome del politically correct - fu lapidato nelle pubbliche televisioni e nei lieti social minchiarum.

Ho lasciato passare un cicinin di tempo da quando scoppiò lo "scandalo" provocato dalle su riportate parole, perché quanto scriverò non sia un ulteriore contributo alla contesa "pro-contro Barbero", ma sia valutato freddamente, si tenga conto dei fatti.

Vengo al dunque: l'equitazione, è uno dei pochi sport nel quale uomini e donne competono insieme, gli altri due, che io sappia, sono l'automobilismo e il motociclismo.          Il criterio per ammettere queste eccezioni è stato questo: lo sforzo fisico del primate è irrilevante, quello lo fanno l'equino o il mezzo meccanico, dunque i due generi possono gareggiare nelle stesse competizioni .

Nel motorismo, benché in teoria possibile, nessuna donna ha mai partecipato assiduamente, men che mai primeggiato nelle categorie "regine": la formula uno e la motogp, ma neanche si sono avvicinate in maniera numericamente consistente a questi sport. Quelle poche che, in oltre un secolo, lo hanno fatto, sono state viste come delle curiose eccentriche testimonianze senza alcuna seria velleità di competizione con gli uomini.

Invece, nell'equitazione, negli sport equestri, è già avvenuto quello che molti auspicano nella società civile e nella politica: le donne competono ad armi pari con gli uomini, hanno le stesse possibilità, rispettano le stesse regole, sottostanno ai stessi metri di giudizio, accedono agli stessi premi.

Però l'equitazione ha avuto percorso particolare: da sempre, nel maneggio dei cavalli, le donne sono state una piccola ma solida minoranza, situazione che si è ricreata, un centinaio di anni fa, nella nascita degli sport equestri.
Per ragioni che non è il caso di analizzare in questa circostanza, negli ultimi anni, la presenza delle donne nel mondo equestre occidentale è diventata largamente maggioritaria, predominante: in Italia, le donne iscritte alla corrispondente federazione sportiva sono quasi il 70%, in Francia e Germania sono circa all'80%, in America e in Australia sono ormai al 90% .

In teoria, se non esistessero "differenze strutturali", se i due sessi fossero veramente alla pari, avremmo dovuto avere una presenza prevalente femminile in tutte le competizioni equestri e un'alternanza, sia pure irregolare, di vittorie e di piazzamenti tra uomini e donne a livello di eccellenza.

Invece, alle Olimpiadi - il luogo della tradizione e della massima eccellenza sportiva - da oltre sessant'anni, le donne spadroneggiano nel dressage, mentre, nel salto ostacoli e nel completo, "non hanno quasi mai toccato palla".

A vantaggio dei "non addetti ai lavori" spieghiamo sommariamente gli sport equestri olimpici.

Dicesi dressage: Sintetizzo: si tratta di abituare delle povere bestie, tramite particolari esercizi, a fare una sorta di balletto, dei movimenti prestabiliti con grazia, tempismo e precisione. Dal 1968 ad oggi solo un atleta maschio ha vinto le Olimpiadi nel dressage individuale: Reiner Klimke. Ma quello che più ci interessa per il nostro argomento è che il dressage è diventato una specialità quasi esclusivamente femminile.
Guardiamo, i primi 10 posti nel dressage individuale alle olimpiadi di Tokio svoltesi pochi mesi fa: classificate 8 donne e 2 uomini. Gli uomini si piazzano al 6 posto con Edward Gal e al 9 posto con Hans Peter Minderhound. Da notare: Gal si dichiara orgogliosamente omosessuale, Minderhound è il suo lieto compagno.

Dicesi salto ostacoli: a livello olimpico il percorso è composto di una ventina di ostacoli che vanno da un metro e quaranta a un metro e sessanta di altezza e i "larghi" sono larghi ben oltre due metri, appunto; un percorso del genere fa "cagare sotto" solo a passarci dentro a piedi, ad ispezionarlo da terra. Nel salto ostacoli, prima chiamato "concorso ippico", la partecipazione delle donne si è certamente incrementata ma è rimasta sempre largamente minoritaria. Comunque, da quando esistono i Giochi mai una donna ha vinto le Olimpiadi nel s.o. Individuale.
Guardiamo, i primi 10 posti nel s.o. individuale alle olimpiadi di Tokio svoltesi pochi mesi fa: si classificano 8 uomini e 2 donne. Le donne si piazzano al 5 posto con Malin Baryard Johnson e al 10 posto con Luciana Diniz. Da notare: Jessica Springsteen (si, la figlia del Boss) manco si è qualificata per la finale, mentre ha conquistato la medaglia d'argento con la squadra degli USA.

Dicesi completo di equitazione:  Originariamente era una competizione prettamente militare, era chiamato "military", appunto, e prevedeva una gara di resistenza davvero massacrante. Oggi consiste in re prove: dressage a livello basso, un cross country, e una prova di s.o. con ostacoli alti al massimo 125 cm. Guardiamo, i primi 10 posti nel completo individuale alle olimpiadi di Tokio svoltesi pochi mesi fa: classificati 8 uomini e due donne. Le donne si piazzano al primo posto con Julia Krajewski, e al 9 posto con Laura Collett. Da notare: è la prima volta nella storia delle Olimpiadi che una donna vince in questa specialità.

Preparare un cavallo al dressage di alto livello richiede: pazienza, disciplina, costanza, sensibilità, ragionamento, tatto, rigore, cura... empatia perfino.
Ma sopratutto, in gara, rischi sono quasi azzerati, i pericoli praticamente inesistenti, per primeggiare valgono sopratutto la concentrazione, l'eleganza e la precisione.

Nel salto ostacoli, per affrontare i percossi grossi come quello olimpico, a parte la preparazione tecnico atletica del cavallo e del cavaliere, è richiesta aggressività, spavalderia e sicurezza di sé, bisogna gettare il cuore oltre l'ostacolo, appunto.
Ricordate Graziano Mancinelli, che partendo da fermo, fece entrare ed uscire il suo Ambassador (600 kg di potenza esplosiva ma anche matto come un cavallo) dalla doppia gabbia alle Olimpiadi di Monaco sotto la sferza della sua "terribil voce" OHP !... OHP ? ?
Ebbe lo stesso coraggio, lo stesso sprezzo del pericolo, la stessa "incoscienza" con la quale Valentino superò Stoner al "cavatappi" di Laguna Seca... ricordate?

A questo punto sembra evidente che le differenze strutturali esistano, siano chiare, lampanti e prevalgano, ora l'una ora l'altra, a seconda dell'ambiente, a seconda delle condizioni date, a seconda della disciplina.

Ora, qual'è il processo evolutivo e quali sono le ragioni filogenetiche che hanno fissato le differenze strutturali tra uomo e donna ? All'età di trent'anni, gli uomini sono quindici volte più soggetti a rischio di avere incidenti delle donne, questo perché i maschi sono portati ad affrontare il rischio in maniera sconsiderata rispetto alle donne.
Questa caratteristica che spesso mette nei guai noi maschietti, era preziosa quando era necessario andare a caccia di antilopi, cavalli, orsi, mammouth... eh si ! Pare che i nostri antenati cacciassero anche orsi e mammouth... dei tipetti non precisamente abbordabili, ma una pelle d'orso, ai tempi della grande glaciazione era preziosa, così come la carcassa di un mammuth che bastava a placare la fame della intera tribù per settimane, mesi. A fronte di questi vantaggi, c'era la possibilità che qualcuno dei cacciatori venisse ucciso o gravemente ferito, ma l'evoluzione considera i maschi "spendibili" con un saggio "ragionamento": normalmente le nascite tra maschi e femmine numericamente si equivalgono, ma lo sforzo per la procreazione e l'allevamento è fortemente sbilanciato, massimo nelle femmine minimo nei maschi, dunque la perdita dei maschi può essere facilmente sopportata senza che questa interferisca sul tasso di natalità delle piccole tribù primitive, mentre, se fossero morte delle donne il tasso di natalità sarebbe crollato drasticamente.                                                                                                           Va ricordato che nella preistoria, le popolazioni di ominidi erano numericamente esigue, dunque, un alto tasso di natalità era fondamentale, perciò la femmina era preziosa andava protetta e preservata dai pericoli della caccia, attività che – per le ragioni appena dette – fu riservata ai solo i maschi privilegiando i soggetti più forti, più coraggiosi, più aggressivi.                                                                                      Per contro, le femmine dovettero essere più caute, prudenti e riflessive dovendo gestire – a parte la caccia - quasi tutto delle loro comunità; questa divisione dei ruoli ha portato a radicali differenziazioni tra i due sessi.

Morfologiche: in media il corpo di una donna contiene il doppio di grasso di un uomo.
Fisiologiche: le donne sono – mediamente – più resistenti al dolore e alle malattie.
Sensoriali: le donne, generalmente, hanno udito, olfatto meglio sviluppati dell'uomo.
Mentali: le donne, come tutti sanno, sono multi tasting, per contro, ci sono molti più inventori tra gli uomini, poche sono le inventrici, infatti, affrontare i rischi, non è questione solo fisica, è anche mentale, per cercare la novità, per innovare, per cambiare bisogna aver coraggio, saper affrontare il pericolo del fallimento... rischiare.
Ora, stabiliamo che tutti gli animali agiscono seguendo due comportamenti: quello filogenetico che è scritto nel genoma della specie che potremmo definire istintivo e quello ontogenetico che è composto da azioni e tecniche apprese (generalmente per tentativi ed errori) e tramandate culturalmente nell'ambito del proprio gruppo di cospecifici.                                                                                                                 E' evidente che i comportamenti ontogenetici (appresi) si innestano sopra quelli filogenetici (innati) plasmati dalla selezione naturale. Per fissare i comportamenti istintivi nel genoma delle varie specie ci son voluti centinaia di migliaia se non milioni d'anni, mentre, per l'acquisizione di una nuova cultura e di nuove tecniche bastano poche generazioni.

Allora deduciamo che i comportamenti sociali, la "civiltà", la cultura, si siano radicati su un patrimonio comportamentale genetico ineludibile che ha condizionato pesantemente il pensiero, l'etica, le leggi umane in chiave misogena. Solo da settant'anni le donne – in Itaglia – hanno avuto il diritto al voto, e fino a poco più di 50 anni fa – nel Belpaese - l'adulterio femminile era punito penalmente da leggi di uno stato democratico.

Addirittura Lorenz individua/teorizza il periodo nel quale si fissarono dei valori che hanno condizionato tutta la storia umana:  è più che probabile che l'intensità distruttiva della pulsione aggressiva, tuttora un male ereditario dell'umanità, sia la conseguenza di un processo di selezione intraspecifica che ha agito sui nostri avi per circa quarantamila anni, ossia per tutto il paleolitico superiore.  Quando l'uomo ebbe conquistato le armi, i vestiti, e un principio di organizzazione sociale, per cui potè superare i pericoli della fame, del freddo, e del venir divorato dai grossi animali feroci, e questi pericoli cessarono di essere i fattori essenziali a determinare la selezione, deve aver avuto inizio una maligna selezione intra-specifica. Il fattore che ora determinava la selezione era ora la guerra con le tribù vicine ostili. Essa deve aver prodotto una estrema fermentazione di tutte le cosiddette "virtù guerriere", che purtroppo sono ancora oggi per molti uomini gli ideali veramente meritevoli d'essere perseguiti.

Purtroppo, fino a quando le democrazie occidentali si baseranno sul capitalismo, sul liberismo, sulla concorrenza spietata, sulla competizione senza esclusione di colpi. Fino a quando i regimi totalitari imporranno le loro politiche apertamente maschiliste, fino a quando esisteranno stati con governi teocratici Vaticano in primis, le donne avranno ben poche possibilità di emergere, quelle che ci son riuscite (quasi tutte nel mondo occidentale) lo hanno fatto comportandosi come uomini, adottando politiche e atteggiamenti maschili o, per meglio dire, maschilisti.

Cosa aveva di femminile la politica della Thatcher? Ha sistemato l'economia britannica a prezzo di lacrime e sangue, ancor oggi, i minatori del Galles al solo sentirla nominare sputano per terra. E la Merckel? Fino ad ieri si diceva, si dice ancora (per farle un complimento): L'unico politico con le palle in Europa è la signora Merckel!

Forse le "differenze strutturali  tra uomo e donna che rendono a quest'ultima più difficile avere successo in certi campi"  sono una sola, almeno quella determinante è una sola: l'aggressività, il "cosiddetto male", secondo la definizione di Lorenz, che ha radici biologiche, genetiche, dunque, cromosomatiche, su queste si spalmano le varie culture, le profonde tradizioni, le filosofie, le leggi, le religioni tutte patriarcali.  La società umana basata sui valori femminili è impossibile, questo non vuol dire che le donne non possano prendere il potere, lo hanno già fatto e lo faranno ancora, ma dovranno farlo imponendosi con comportamenti maschilisti, dovranno essere più realiste del re.

Cioè più fetenti e infami degli uomini, oltre le già citate Thacher e Merkel, ricordate Golda Meier? Fu lei (capo del governo ebraico) a stabilire che non sarebbero più stati accolti in Israele, gli ebrei vecchi o malati provenienti dall'est europeo.
E che dire di Indira Ghandi?
Scatenò una violentissima e sanguinosa repressione contro l'etnia sikh, oltre a massacrare migliaia di persone, fece distruggere il loro Tempio Maggiore che è come radere al suolo San Pietro per i cattolici o buttar giù a cannonate il muro del pianto per gli ebrei, ragion per cui fu fu assassinata da due delle sue guardie del corpo che le scaricarono addosso almeno una trentina di pallottole da distanza ravvicinata.
Lo so, mi son fatto prendere la mano, ho rispolverato i miei vecchi libri e potrei continuare a lungo sui vari aspetti dell'etologia umana concernenti l'aggressività, che, dati alla mano, è stata ed è il motore principale del progresso dei sapiens.

Ma, agli indubitabili successi, si sono accodati effetti collaterali devastanti sia dal punto di vista individuale che da quello collettivo, quì mi fermo. Le problematiche si ampliano, lascio ai veri studiosi, ai ricercatori, agli specialisti guardare nel "buio abisso", già Lorenz si accorse di quello che maneggiava per questo cita Shiller:

Giù in fondo però è spaventoso

E L'uomo non osi tentare gli dei

E non aspiri mai e poi mai a vedere

Ciò che essi coprono di notte e di terrore.                                                                                 

Ma voglio chiudere alla mia maniera ricordando una mia eroina, altro che Giovanna d'Arco, Madame Curie, Caterina de Medici o Indira Ghandi; sto parlando di Johannes Anglicus un frate che in realtà era una intraprendente signora inglese che, nel Medioevo, riuscì a diventare Papa col nome di Giovanni VIII.                                                   Scoperta, fu lietamente lapidata dalla folla inferocita. Questo simpatico incidente rese necessaria una verifica: L'esame avveniva con il nuovo papa assiso su una sedia di porfido rosso, nella cui seduta era presente un foro. I più giovani tra i diaconi presenti avrebbero avuto il compito di tastare sotto la sedia per assicurarsi della presenza degli attributi virili del nuovo Papa, solo quando il manipolatore urlava a gran voce: "TESTICULOS HABET" si procedeva alla consacrazione del Papa eletto.

Non sappiamo se sta storia sia vera, e se non fosse, la fo passar per vera perché: se nessuna risata ci seppellì allora, possiamo esser sicuri che l'allegra sepoltura non accadrà mai.

Bibliografia:                                                                                                                                     

Il Cosidetto Male - Konrad Lorenz - Garzanti   

Etologia Umana -  Irenäus Eibl-Eibesfeldt - Bollati Boringhieri   

Storie Naturali - Danilo Mainardi - Sozogno   

Gli Animali nella Storia della Civiltà - Morus - Mondadori

Etologia - John Alcock - Zanichelli

L'Animale Donna - Desmond Morris - Mondadori   

Etologia della Vita Quotidiana - Giorgio Celli - Minima
Titolo: Amore sacro e amor profano.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 17, 2021, 03:46:24 AM
Il cavallo, per millenni, ha servito l'uomo per il lavoro, per la guerra, per coprire le distanze, e, in tutte le arti: pittura, letteratuura, cinema, da sempre, rappresenta la vitalità, la libertà, la forza, l'eleganza... l'istinto.
Qual'è l'istinto umano più forte, più celebrato, più vero ? Naturalmente è quello che move il sol e l'altre stelle.
Chi può negare che il cavallo è l'animale dell'amore, dell'eros in tutte le sue forme?
C'è un famosissimo dipinto di Tiziano Amor Sacro e Amor Profano, pensate che nell'800 uno dei Rothschild offrì 4 miglioni di lire per acquistarlo quando tutta Villa Borghese era valutata 3.600.000 lire.
Questo dipinto è da secoli oggetto di studio per carpirne i significati e le allegorie.
Nel dipinto sono raffigurate due donne: una sposa e un'amante:

(https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjdn8kqtefjZUoPRVBXzBZH_gUAFzfm2w468n5AcZRyuHu_897XbIWrV0T8TRlaDjYBayFjXluByN_H1jvI3G5JDsXN8eKg1aR3EXeK_UBgDHxAKS_wtbFSCveQfGcZZqZoZaxO5A0RLm5Yf5xktsR4PHrypJXWk1rLEArSu95kA-Pmq_FHlRah24V5=s320)

(https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjBeRNyIUFqCcfvFveIPyqfqdudgHvYMyc6d-5dj8uLNUn390qCRYvJrJh8J5FOrNgCH4wQhA7bCci6ICDyOdeinMhAOaSQvZDGAkMzQv60eu93TPNssW0xFGUx1pLJihjuO0l_U7eR3syiHEr7_6zShq1AoqO1HW-AtziM0jnchPSBSJyUcPPa355S=s320)

A sx, dietro la sposa, si vede un cavallo che - sereno, attento agli aiuti del cavagliere - va per una salita probabilmente verso il castello.
A dx dietro l'amante, si vedono altri due cavalli che - sebbene anche loro montati - sono in atteggiamento aggressivo e ribelle...

Questo e altro troverete in un volumetto di Paola Amadesi, beccatevi sta recenzione: https://ilmiolibro.kataweb.it/recensione/utente/481178/affascinante-dilemma-tra-donna-vittima-della-bestia-o-affascinata-da-essa/ (https://ilmiolibro.kataweb.it/recensione/utente/481178/affascinante-dilemma-tra-donna-vittima-della-bestia-o-affascinata-da-essa/)

La Amadesi, oltre che scrittrice, deve essere una che di cavalli ne mastica  abbastanza visto che - tra l'altro - ha scritto: IL CAVALLO: ORIGINI, MORFOLOGIA, VIZI REDIBITORI, STORIA DELL'EQUITAZIONE, Comprendere il Cavallo, Viaggiare a Cavallo, Il cavallo nel poema cavalleresco.

Con pochi euri, potete scaricare il trattatello, se ne sconsiglia la lettura ai minori di 14 anni e alle bizoche.
Titolo: Spazio alla pubblicità.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 06, 2022, 07:53:22 PM
ATTENZIONE... ATTENZIONE... questo inclito foro, ha un grandissimo difetto: non ha la pubblicità.
Come avete visto, il vostro affezionatissimo ha dato mandato al suo scudiero, al suo portaborse, al suo alterego di ovviare a questa grave mancanza.
Speriamo che la nostra reclame vi sollazzi, se voleete approfittatene per inserire le vostre inzerzioni...
Titolo: Scuola di Cavallareria.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 08, 2022, 03:28:22 AM
Avete letto bene: cavallareria: dicesi scuola di cavallareria la squola di apprendimento cavallaro.
In un certo senzo, i Roberts, i Parrrelli e la compagnia cantante a loro assimilabile, hanno basato i loro metodi sulla cultura cavallara e su quella circense, ma li hanno talmente infiocchettati da renderli irriconoscibili.
L'unico, che io sappia, che non ha mascherato la sua cavallareraggine è Buck Brennemann, (chapeau).

L'errore che si è fatto è che l'equitazione accademica e quella militare sono state e sono considerate le uniche fonti di apprendimento equestre e da queste sono derivati gli attuali metodi di istruzione.

Inoltre, l'ammansimento, la doma e la scozzonatura dei cavalli erano considerati delle attività non consone per un cavagliere, pertanto, la responsabilità di queste importantissime fasi erano delegate ai cassecou, agli scavezzacollo, ai cozzoni, ai piqueurs  agli scozzonatori, ai grooms, ai palafrenieri, ai cavalcanti, in una parola: ai cavallari, categoria alla quale mi pregio di appartenere, sia pure parzialmente "ripulito" da alcune buone letture.

Secondo me, se si fosse guardato anche all'equitazione cavallara tutto sarebbe stato più semplice con meno pena per i cavalli e più gioia del cuore per i cavalieri.
Attenzione, l'establishment ha considerato e - spesso - considera ancora "cavallaro" tutto ciò che non è in linea con le sue regole "ufficiali", con il suo comun sentire.

Secondo me, la maggior parte degli esercizi e dei precetti del dressage sono inutili se non dannosi per i nostri lalli quotidiani, questo è uno sport fine a se stesso e consiste in piccole e grandi torture fatte a bellissime bestie soltanto per vellicare il vacuo, umano esibizionismo, ricordate sempre che il dressage ha come madre nobile l'equitazione di corte, l'equitazione inutile, futile... si possono fare quasi tutti gli esercizi del dressage senza imporre grosse costrizione ai nostri amati bestii: lo vedremo.

Chiudo alla Fantozzi... Per me... Lo sport del dressage... è una cagata pazzesca!


Titolo: Nietzsche: Il Cavallo di Torino.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 12, 2022, 10:33:12 AM
Ho scoperto quest'episodio leggiendo la biografia di Nietzsche fatta da Massimo Fini.
Non è certo se il fatto sia realmente accaduto, o, se è realemente avvenuto, fu in quei termini.
Comunque, il cavallo assurge ancora una volta a simbolo di un'umanità dolente, di vittima di sfruttamento e sopraffazione... di donna.
Vi consilio di fare una ricerca a riguardo, o, al limite acquistare - per pochi euri - l'ebook di Fini.
La disperata visione  della società occidentale, di una delle menti più lucide di tutti i tempi, cavallo o non cavallo, ha portato/porta alla follia.

P.S.

Se avete tiempo et patientia, potete visionar il film dove si immagina il prosieguo della vita del lallo di Torino: https://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e2abcfc6-7e80-4637-ba0a-48a7f945673a-cinema.html (https://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e2abcfc6-7e80-4637-ba0a-48a7f945673a-cinema.html)



Titolo: Le briglie da culo.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 25, 2022, 01:32:41 PM
Mutande.
Dal delizioso libbricino di Luciano Spadanuda Storia delle mutande -  - Coniglio Editore. liberamente riporto:

Caterina dè Medici, regina di Francia, lanciò l'uso delle mutande per le gentildonne che andavano a cavallo, allo scopo di evitare che un improvviso colpo di vento o un'accidentale caduta dalla sella mettesse in vista le loro pubenda. Il popolino in breve le soprannonimò briglie da culo.

Molte dame se le fecero confezionare con pizzi e tessuti preziosi. Diventarono così un optional, riservato esclusivamente alle classi più abbienti.

Nel Settecento Giacomo Casanova - lo racconta lui stesso nelle "Memorie" - prese da dietro una gentile dama mentre stava appoggiata al davanzale di una finestra per assistere alla terribile tortura ed esecuzione di uno sventurato che aveva attentato alla vita del re.
La povera Maria Antonietta, quando salì al patibolo, non indossava le mutande, mentre, l'infelice regina Maria Stuarda, quando si inginocchiò davanti al ceppo per esser decapitata, portava le mutande candide di fustagno.

Ancora nel 1905 il gestore di uno zatterone sulla Senna, in cui si davano appuntamento le allegre comitive di parigini per fare merenda e ballare, aveva affisso un cartello:
I signori cavalieri sono pregati di non fumare ballando, di non picchiettare a terra con gli speroni.
Le signore che non hanno mutande sono pregate durante il ballo di non alzare la gamba più alta della cintura.


Da quanto leggiamo, nell'imperdibile libro di Luciano Spadanuda, quelle che sembrano oggi delle cose ovvie, tanto ovvie non sono state fino a pochissimo tempo fa, tra l'altro, l'uso delle mutande fu duramente osteggiato dalla chiesa come oggetti di lussuria in quanto adoperate dalle escort come richiamo erotico... sollevavano la gonna fino al polpaccio e mostravano il ricco decoro col quale terminava la loro brachessa - così allora erano chiamate le mutande - i maschi, a tale vista, si ingrifavano come se stessero nella sala del bunga-bunga di Silvio e mettevano mano alla borsa.

Dunque, se fu una donna ad inventarsi le mutande per andare a cavallo, non si può dire che le sue discendenti odierne - che con la loro massiccia presenza hanno rivoluzionato l'equitazione degli anni 2000 - abbiano avuto significative iniziative al cambiamento in corso, infatti, sono stati gli uomini - appena hanno capito che c'era l'affare - che hanno offerto alle novelle amazzoni una gamma di prodottini - molti dei quali non si sentiva affatto la mancanza - creme, saponi, integratori alimentari, oli per coda e disistricanti per criniere, antiparassitari, deodoranti, cuffie e cuffiette, nastri e fiocchetti.... le coperte, le fasce, i sottosella son diventati oggetti colorati e disegnati da incliti stilisti, persino le testiere sono state adornate con perline, borchie, stampine, nappine e swarovski.

Ormai il cavallo è diventato - nel cosidetto mondo avanzato - il lallo è un animale futile, ha perso la sua funzione di utilità,
La selezione sta dando i suoi primi frutti in questo senso: lalli infami è non se ne trovano più o sono una rarità tant'è che la lallista è convinta della veridicità di quest'assioma: non esistono cavalli cattivi, sono gli uomini che li fanno diventare tali...  eppure, c'è ancora tra i sanfratellani una linea di sangue (forse risalente ai nonius) che ai tempi era assai richiesta per il carretto, i soggetti erano/sono: nevrili, taglia grossa, struttura d'acciaio, rusticità, forza e caparbietà nel lavoro, ma con un caratteraccio omicida, per governali ci voleva: esperienza, tatto e pelo sullo stomaco.
Ciò nonostante erano assai ricercati perché utili, il carrettiere preferiva un soggetto simile piuttosto che un posalemme puccipuccioso; ho fatto in tempo - una quarantina d'anni fa - a vederli al lavoro attaccati al carretto a Bagheria: impressionante la spinta, la sensazione di vigore ed energia che davano anche al passo. Oggi, vanno tutti al macello ma si riconoscono ancora, oltre che dalla struttura e dall'andatura, dallo sguardo... infame, appunto.

Per ora, malgrado la selezione "lallosetta", un lallo è ancora un cavallo ma non escludo che in tempi più o meno lunghi si possa creare, tramite l'ingegneria genetica, il superlallo futile che risponderà alle esigenze delle ragasse: affettuoso come un gatto, servizievole come un cane, puccipuccioso come un criceto... cosa c'è di più futile di un criceto?


(https://3.bp.blogspot.com/-HfNVj8u1cCs/VRazLjpkO2I/AAAAAAAALK4/euVL1zApAlo/s1600/motante-001.jpg)
Titolo: Lord e Lady Godiva
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 08, 2022, 10:46:07 AM
Dopo aver inventato le mutande per cavalcare....

(https://3.bp.blogspot.com/-2ZP64kHhEEM/Ve8AcjiX3RI/AAAAAAAAMH8/NfTK0eu2zMM/w243-h320/lady_godiva_32645.jpg)
... girava di notte, al buio, pur tuttavia era un'amazzone indecente... (goffo tentativo di traduzione dall'allemanno).

http://gardenofhesperides.blogspot.com/2012/09/la-leggendaria-lady-godiva.html (http://gardenofhesperides.blogspot.com/2012/09/la-leggendaria-lady-godiva.html)

Ledi Godaiva è veramente esista ma il celeberimmo episodio, molto probabilmente, è apocrifo come dice il dottor Dallera nel linco che vi ho offerto; tuttavia è descrittivo della gioliva incoerenza femminile... certamente vi è capitato di vedere delle ragazze che - indossata una minigonna ad altezza pubica - stanno continuamente a stiracchiarla verso il basso per coprire le vergogne, è lo stesso principio che segue la nobile tizia che esce nuda a lallo ma tenta di coprirsi coi capelli, inoltre lo fa di notte, ed è vietato ai sudditi di uscire di casa ad osservarla, e quello che osa farlo viene accecato.
Lady Godiva... ma va a dar via i ciapp!!

Invece, cara Ledi Godaiva, sei passata - indegnamente - alla storia come una libertaria ribelle, e, tuo malgrado, sei diventata l'emblema di tantissime amazzoni del ventunesimo secolo che - giustificate dal tuo presunto beau geste - trovano un nobile pretesto per  mettersi nude o seminude a lallo con loro e nostra/mia viva e vibrante soddisfazione...

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Ebbene si! E' esistito anche un Lord Godaivo, si tratta di:  di Enrico II di Borbone - Principe di Condé.

https://books.google.it/books?id=GX4a4zgxm7oC&pg=PA177&lpg=PA177&dq=henri+II+de+bourbon+prince+de+cond%C3%A8+passa+tout+nu+a+cheval&source=bl&ots=KIMKyEs5vI&sig=ZMrbxb-KNzmbSWzBEj6davlXAFk&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjyq7WE6JvLAhWGZpoKHTgvCD0Q6AEIMTAD#v=onepage&q=henri%20II%20de%20bourbon%20prince%20de%20cond%C3%A8%20passa%20tout%20nu%20a%20cheval&f=false (https://books.google.it/books?id=GX4a4zgxm7oC&pg=PA177&lpg=PA177&dq=henri+II+de+bourbon+prince+de+cond%C3%A8+passa+tout+nu+a+cheval&source=bl&ots=KIMKyEs5vI&sig=ZMrbxb-KNzmbSWzBEj6davlXAFk&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjyq7WE6JvLAhWGZpoKHTgvCD0Q6AEIMTAD#v=onepage&q=henri%20II%20de%20bourbon%20prince%20de%20cond%C3%A8%20passa%20tout%20nu%20a%20cheval&f=false)

Dal succitato linco: Il principe ebbe una giovinezza molto oscura e triste. Abbiamo detto della sua fuga in Fiandra, del suo rientro e della sua prigionia.  Le sue imprese, che non sono certo memorabili, le ritroviamo nelle memorie del Rohan, una di queste fu una gratuita oscenità: in pieno giorno, si mise a passeggiare tutto nudo a cavallo per le vie di Sens accomapagnato da un numeroso drappello di giovanotti anch'essi completamente nudi.

Per lo vero, la sua omosessualità era ben nota così come la sua sfrenata lussuria unita ad una patologica tirchieria.   
Comunque, le rappresentazioni classiche spesso mostrano uomini e donne a cavallo nudi, ma credo si tratti solo di convenzioni estetiche, l'esibizionismo ledigodaiviano è altra cosa e credo non faccia parte del delle esigenze esibizionistiche di un maschio umano, mentre - pare - che intrighi moltissimo le donne e i ghei.


(https://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/amazzoni-londra/ap129837812205114229_big.jpg)

Titolo: Cavalli di frisia.
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 05, 2022, 02:42:33 AM
https://www.cavallomagazine.it/cultura-equestre/cavalli-di-frisia-chissa-perche (https://www.cavallomagazine.it/cultura-equestre/cavalli-di-frisia-chissa-perche)

L'articolo che ho lincato finisce così:
... Tutto brutto. Compreso pensare che uno strumento così evocativo di guerra possa anche semplicemente essere chiamato o assimilato alla parola cavallo.

L'autrice confessa di aver appreso l'esistenza di questi manufatti solo da pochi giorni in quanto usati per la difesa di qualcosa di importante a Odessa.
Per lei i cavalli di frisia erano i frisoni  ... floridi equini al prato, con criniere fluenti e mantelli nero lucido.

Va tutto bene, dato che oggi il cavallo è diventato il lallo.
Ma ci vuole un minimo di verità storica: da Bucefalo a Roncinante, ad Albino (cavallo dell'esercito italiano unico reduce equino dalla disastrosa campagna di Russia - 1945) il cavallo - suo malgrado - è stato associato alla guerra, alla battaglia, alla pugna per 4000 anni.

Dalle orde tartare, agli squadroni cosacchi, ai lancieri francesi, alle cavallerie teutoniche, il cavallo è andato in guerra, dove son stati sacrificati - incolpevoli equini -a milioni, ad esempio: il generale Ney è sopravvissuto a cinque cavalli morti sotto la sua sella durante le violente cariche di cavalleria nella battaglia di Waterloo.

Dato che - purtroppo - ci siamo, voglio ricordare la carica dei 600 fattanella battaglia di Balaklava durante la guerra di Crimea, appunto.

Il generale francese Pierre Bosquet, che osservava le cariche dalle colline, esclamò:
C'est magnifique, (è bellissimo!) mais ce n'est pas la guerre; c'est de la folie.

La guerra è una pazzia, non è mai stata "magnifica", men che mai ora che si combatte con droni e missili lanciati e comandati da migliaia di km di distanza.


(https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj0wc47kz4aPjNiJ2NoJCxmOKWVVEKU_fBX3gCDgG6ROxgXn-KTfRNTyhmybXJKY5kPmCra7SlyqppSbrS-C6Pynk4Z275IRWAhNhmAT1xN-ALQArw86pqRGLHGVPoR9GPHjTjZbcXPUAvvcmtxrT1G8zBSRzyK7JEwF5CjmDab-EYJQHmtqrN_mCCL=s16000)
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 02, 2022, 10:39:10 AM
 Sono nato nel Marzo del 1945, Hitler era ancora vivo e Hiroshima e Nagasaki erano ancora due linde cittadine del Sol Levante dove i mandorli stavano per andare in fiore; son passati gli anni e abbiamo dimenticato, non abbiamo imparato nulla.
Oggi, che il mio tragitto terrestre sta per concludersi, siamo in una situazione simile a quella del 39, bene che vada i miei nipoti saranno nella melda per qualche decennio, male che vada, tra qualche millennio apparirà (forse) sulla terra di nuovo una forma di vita intelligente.
Ho fallito, la mia generazione ha fallito.

Chiarito ciò, passo alle nostre liete puttanete equestri.
Un paio d'anni fa, un professore dei miei nipoti, fece una piccola letioncina su come fissare correttamente gli zaini alle spalle degli scolari, il principio era che i griffatissimi contenitori fossero tenuti il più possibile fermi e solidali con la schiena degli infanti onde provocare il minor danno possibile alle spinedorsali dei lieti pargoli.

A questo punto, ho penzato alle schiene dei nostri lalli, e all'assetto di noi cavaglieri.
Di quest'ultimo si è ampiamente ciacolato, mentre, si ignorano gli effetti che questo ha sulla schiena delle poere bestie.
La squola itagliana, riferita praticamente solo al s.o.  quella dei caprillioni, marmittoni più caprillisti di Caprilli, adotta l'assetto leggiero cioè in equilibrio sulle staffe usando le articolazioni del piede, ginocchio, bacino per ammortizzare i movimenti del bestio oppure battendo la sella col cosi detto trotto all'inglese.
In questo haso, il cavaliere si mette assieme allo lallo e lo asseconda, l'uso delle gambe è assai limitato e marginale.

La scuola francese, viceversa, adotta - di base - l'assetto seduto in quanto considera la gamba un aiuto che parte dalla cintura e arriva al calcagno, in questo haso il cavaliere (secondo i dettati di Baucher) si mette "dietro" il cavallo e lo controlla colle gambe e collo assetto.

In questa sede non voglio discutere quale sia l'assetto migliore (anche se non ci dovrebbero esser dubbi a riguardo) ma delle conseguenze che questi assetti hanno sulle schiene dei nostri amati pelosetti.

Da sempre sento dire due sciuocchezze, la primera:
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 09, 2022, 11:28:27 AM
http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=4275.msg165662#msg165662 (http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=4275.msg165662#msg165662)

A distanza di qualche tiempo, sono in grado di dimostrare che sia il trotto battuto che il galoppo leggiero se hano dei vantaggi indubitabili per il cavagliere, per il lallo sono deleteri.
Come si vede dal linco, avevo già dei sospetti a proposito, ma hora con "metodo sciscientifico", usando l'ingiegnieria et la fisica dimostroVi che, per il lallo,  è meno traumatico avere un cavagliere seduto piuttosto uno che batte la sella o ammortizza il galoppo sulle staffe.

Puretroppo queste sono opignioni diffuse e accettate per vere:

.. Il trotto leggero è un modo di trottare che rende la vita più facile sia al cavallo che e al cavaliere. Siccome il cavaliere ogni due falcate si alza, riesce ad assorbire meglio i "colpi" della schiena del cavallo.
Il trotto leggero è meno faticoso per entrambi ed è quindi adatto a lunghi tratti di trotto, soprattutto in passeggiata.

Siccome la schiena del cavallo viene alleggerita e il movimento in avanti viene sollecitato maggiormente, si trotta leggero anche nella fase di riscaldamento. Anche nel caso di cavalli giovani, che hanno la muscolatura della schiena ancora poco sviluppata, è preferibile il trotto leggero a quello seduto.

... nell'assetto "leggero" al galoppo, il peso del cavaliere rimane sempre lo stesso, ma è ammortizzato dal gioco di chiusura e di apertura delle tre articolazioni. Se ben fatto, in accordo con l'andatura del galoppo, questo gioco rappresenta un sollievo per il cavallo e anche per il cavaliere, il quale, a sua volta, ammortizza  le reazioni provocate dall'andatura e sopporta meglio un galoppo prolungato.


Come detto, non discuto il fatto che questi stili di monta siano vantaggiosi per il cavagliere et siano importanti come mezzi tenniche equestri dico semplicemente che per la schiena del lallo è meglio avere un peso fisso che mobile.

Tempo fa, un inzegnate dei miei nipoti fece delle raccomandazioni di come fissare i griffatissimi zaini scolastici alle spalle dei nostri lieti pargoli.
Il principio di base è che i coloratissimi manufatti vadano sistemati in maniera il più solidale possible con la schiena degli allegri frugoletti, che – per loro tendenza – sia pur appesantiti dai scolastici fardelli, saltano e corrono giulivi.
Per quanto possiile lo zaino e il suo contenuto devono restare fermi sulle tenere schiene dei nostri pueri.
Capito questo, ho elaborato una formula fisicoingiegnermatematica... mi manca l'assistenza del mio amico l'ingiegnierglobalmoderator Nicola, il suo contributo - in questo haso - sarebbe potuto essere pretioso.

Comunque:  prendiamo un ponte collaudato per sopportare un peso A e lo carichiamo di un peso B, mediante una molla solleviamo il peso B e lo facciamo ricadere, al peso B si aggiungerà la forza cinetica C che varierà a seconda dell'altezza: da un metro sarà 20, da due metri 40 e così via.

Allora se :
A è 100
B è 70
C è 40

Vuol dire che B+C = T cioè 70 + 40 = 110
Il ponte cade e se non cade soffre molto.

l ponte regge benissimo al peso inerte, ma se aggiungiamo al peso inerte B la forza cinetica C il ponte prima o poi moranda.

Ma vi voglio offrire un filmato dove si capiscie benissimo ciò che appena scrissi:

https://www.youtube.com/watch?v=XrKgPl5znJM (https://www.youtube.com/watch?v=XrKgPl5znJM)

A questo punto, noi - vecchie nonne di Pontassieve - capiamo che i nostri nipotini possono sopportare meglio un peso statico piuttosto che lo stesso peso dinamico.

Torniamo ai lalli,
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 11, 2022, 10:53:33 AM
... consideriamo i lalli da sella come dei bimbi che sopportano i grevi zaini scuolastici.

Tutte noi sappiamo che nelle corse ad handicap vengono aggiunti dei pesi ai lalli a seconda della valutazione dell'andicapper, appunto.

Si usano dei "copertini" appositi: dei specie di sottosella con tasche fatte per accogliere i piombi, questi aggeggi costano attorno ai 200 euri ma garantiscono solidità e stabilità.

Dunque, il piombo viene fissato il più solidamente possibile alla schiena del lallo tal quale i famigerati zaini scolareschi.

Non si chiede ai piombi di battere la sella, tantomeno di stare leggieri, gli si chiede di stare il più fermo possibile, infatti, nelle corse di trotto montato solo da poco si è capito che battendo la sella si diminuiscono le prestationi del lallo:

(https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn2ZvPyro1GxUOd_mfRr09OrJrpFWnNxNQzLr7VEGrZG5MgVR9bbKxSP23XRk-B5E79eeqgOFCTmEIUDnEcHGujdMewarrSd_0ka8qMzAreoaIqgYAr0hUKC9ViaPSDyYBPw9qU4b8LreEQTczoK8WtI_VbwpLKXjLDqv3Afr_MtVCslTeC3DOHBiK/s16000/truttu.PNG)

Sappiamo pure quando e chi ha rivoluzionato la maniera di trottare in corsa: https://www.youtube.com/watch?v=dPQpIHTQohA (https://www.youtube.com/watch?v=dPQpIHTQohA).

A questo punto, noi tutte - liete farmaciste pontassievane - abbiamo capito che bisogna conciliare due esigenze, quella della schiena del lallo che vorrebbe il peso il più fermo possibile e quella del cavagliere che - per stare in sella - deve muoversi per ammortizzare i movimenta dello lallo... provate a star fermi/rigidi in sella, vi spaccate la spina dorsale dopo 200 metri ma prima vi saranno saltate le capsule dei denti.

Ecco la parolina magica: ammortizzare, far morire, estinguere


Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 15, 2022, 08:48:26 AM
... la significatio di ammortizzare secondo3cani: attutire urti, vibrazioni, colpi.
Giusto, ma quale fu il primo marchingiegnio per attutire i colpi inventato dall'homo?
La sospensione: sospensioni per autoveicoli, gli organi meccanici (molle e ammortizzatori variamente combinati con barre di torsione, aste, ecc.) che collegano le ruote alla struttura principale dell'autoveicolo; hanno la funzione di attenuare le oscillazioni all'interno del veicolo e di mantenere nel contempo la perfetta aderenza dei pneumatici sulla strada:

Già, ma questo è il risultato di lungo percorso, la prima idea per dare un minimo di comfort ai passeggieri di carrozze fu quello si sospenderle, tramite robbusti (con due bb appunto) cinghioni di cuoio, il vano passeggieri tra i due assali.
Vidi una carrozza così nel museo di Monsieur Bienammé a Chantilly tanti ani fa, ma la soluzione - unita allo stato delle strade - non deve esser stata molto efficiente, ce ne da testimonianza Mozart in un suo viaggio in Germania confida, in una lettera, ad un suo amico: Questa carrozza mi sta facendo sputare l'anima, il sedile è duro come pietra, non pensavo di portare a Monaco un sedere rosso come il fuoco.

Biosognerà aspettare l'nvenzione della balestra per avere risultati accettabili ma prima le carrozze si alleggierinoro e passarono a sospensioni composite fatte di legno e ferro.
Tratte dal Portale del Cavallo, beccatevi le immagini di alcune carrozze dell'800:

(https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkV3wwXaINvUX4kLX9IsiQyw1vNA0uVJk5nJfmhI_rqIvA7QiNYMi41wzFWoMzF3E1Jn3NJSeWzp_Ae1zIHQ-Kzq8-Ai_xJKGgYvOhjdd8PVUb1z7DEgkLymnB8tCDzq7DcefQPnOGlX9EwZVLRJ0FZLyR-mSUR24o3B0DCIBt9pnOZx0nD0o2kdmz/s320/2022-05-15.jpg)

Non è necessario esser particolarmente vispi per capire che la scocca è sospesa e l'ammortizzazione è basato sul concetto più semplice, quello della molla, quello dell'arco, quello della balestra, appunto.

Mi direte: cosa c'entra tutto questo con l'assetto a cavallo ?
C'entra, centra...





Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 19, 2022, 09:49:00 AM
Dunquo, la prima sospenzione ammortizzazione fu quella dei cinghioni, da li si è passati alle strutture portanti elastiche in legno e ferro, poi alle balestre... fin quì si è seguito il concetto "naturale" dell'ammortizzazione.
Poi abbiamo inventato le molle ellicoidali, le sospensioni idrauliche, quelle ad aria e siamo arrivati alle sospensioni elettromagnetiche dei treni ad alta velocità, chissà cosa ci riserva il futuro.

Ma, fino a quando non inventeranno un apparecchietto il  sospenzore equitanti da applicare alla sella o al cullo, dobbiamo sottostare alle leggi fisiologiche che regolano l'ammortizzazione che sono: la flessibilità e il gioco delle articolazioni.

Il giuoco delle articolazioni è fin troppo facile da capire (e da fare) ed è quello che si fa montando sollevati o battendo la sella, ecco pereché già alla seconda lectione, i gambagamba inzegnano alle loro allegre pargolette e alle loro liete "carampane" a battere la sella.
Usando. più o meno dovitiosamente, queste tre articolationi si riescie a restare in sella:

(https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj11hd7f7TOYCJP9jTuuoK2ZsZLcoP_ftmaGjfV-yddbwH-KfleMxpCIoD3SDfo4JMnRVlOQLHH8vqyk_0ZxjqCVxVfK4gqGa3uIi9tMlE5FgFLZ6w161I74qXECFGqKefENmncwx50kYEgw_Kck-Bm40sc7meXywsI5tVrzi1EmFfvhx9RKTpxPfY/s1600/assetto3.webp)

Forse antiquamente si esagerava ma gli aglievi dovevano lavorare un anno prima di prendere le staffe e tre anni prima di prendere gli speroni.
Ma cossa si fa se si è costretti a restare seduti?
E stranamente, in tutte le monte da lavoro - di base - si resta seduti, il vaccaro, il cauboi, manco ci penza che sta a cavallo, considera il bestio un prolungamento delle sue gambe: si inchiavarda in sella e lavora, sostanzialmente mette
Titolo: Re:La "Parola Contraria": la mia.
Inserito da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2022, 06:00:00 PM
... il "pilota automatico", non penza ai "baricentri", alla distributione dei pesi, alla corretta postura, all'essere un  "bel cavaliiere".
La stessa cossa fanno i giuocatori di polo o (meglio ancora) i guerrieri del kok boru... vi immaginate, questi personaggetti con in mano il nostro manuale FISE ?
Alla voce assetto nella posizione seduta, leggerebbero:

La posizione del busto deve essere verticale e lo deve essere per ragioni di corretta disposizione dei pesi sul cavallo,
ma il tronco deve allungarsi in senso
perpendicolari al terreno
verticale anche per poter attivare la
muscolatura di sostegno della colonna e
ridurre il più possibile le curve vertebrali.
Sono le curve vertebrali accentuate da posture scorrette o difetti morfologici (lordosi, cifosi, scogliosi) che portano la colonna vertebrale a schiacciarsi con tutti gli spiacevoli effetti che questo
produce.


Se avete letto quanto sopra riguardo i primi accenni ai meccanismi di ammortizzazione, avrete già capito che il periodo evidenziato (una delle basi dell'inzegnamento equestre ufficiale) è un errore fisiologico sesquipedale, uno sbaglio monumentale sulla meccanica dinamica, insomma è una puttaneta pazzesca!

(https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1FT6_ByjAgLXDp6N1RJh0MATzxep6WjDCjpnb5ULZt4nL2FmOarRO0aA1Iw3iPPVMl8kQT7EMav0VdwSkFYjQ4ZCXWkM6nSGt71YG_u84k-FwhXURPShtJLdj-SmphyJ_FOJMQG5WJ7Njv4yTUB9m2948B5M2bjs4t6UxDawCCl885LUaVNrd8KIp/s1600/colonna-1.jpg)

Per prima cosa beccatevi la spina dorsale vista di profilo...