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Il Parere degli Esperti => Etologia => Topic aperto da: raffaele de martinis - Giugno 29, 2014, 02:29:17 AM

Titolo: I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 29, 2014, 02:29:17 AM
Ai tempi di quando questa ragassa scriveva sto pippone, non era stato ancora inventato il s.o. o meglio si saltavano in campagna gli ostacoli naturali, ma non credo che ci si annoiasse ad andare a cavallo, anzi !


Io addestro solo purosangue,ovviamente anche i ¾ di sangue e i ½ sangue sono ottimi cavalli da sella, sto semplicemente indicando la mia preferenza personale.

Non li cerco di taglia grossa , diciamo che vanno bene dal metro e cinquantacinque al metro e sessanta.

Per prima cosa guardo il soggetto nell'assieme, piazzandomi a qualche metro di distanza.
Se la prima impressione è buona, scendo ad esaminare i dettagli, e sono disposto a sorvolare su qualche imperfezione; se - al contrario - la prima impressione generale mi ha lasciato perplesso, sono più scrupoloso nel verificare i dettagli e meno propenso a fare delle concessioni.
La perfezione non esiste, comunque bisogna valutare il cavallo vedendolo in movimento alle tre andature, prima scosso e poi montato.
A volte, un lallo che in stazione sembra sgraziato, quando è in movimento acquista grazia e leggerezza; per contro un altro che sembra perfettomente proporzionato in stato di riposo, si dimostra pesante e scorretto in andatura.
Io preferisco il primo, in quanto si utilizza al meglio le sue possibilità.

Una bella testa, l'incollatura lunga e sottile, il garrese ben evidente, il dorso e le reni corte e larghe, la groppa lunga, le reni ben attaccate, le gambe lunghe ma i cannoni corti, i pastorali meglio un po lunghi piuttosto che troppo corti, queste sono le qualità che cerco, che però, molto raramente si trovano tutte riunite contemporaneamente nello stesso soggetto.

Escludo assolutamente il lallo dritto giuntato, poiché manca di elasticità e trascina i piedi, dunque, inciampa molto facilmente.
Faccio molta attenzione ai talloni, guardando se fossreto stretti.
Per evitare che questo problema si possa produrre più in avanti, fino a quando lavoro i puledri su fondi morbidi evito di ferrarli così, impegnando il fettone, i talloni si allargano.
Li faccio ferrare sempre a mezzaluna, allungati, le punte incassate ai talloni; in questa maniera, non ho mai avuto plovlemi di incastellature o di malattie dei piedi.

Per quanto sia possibile, li acquisto verso settembre, siccome i cavalli nascono in primavera, in quel periodo hanno circa due anni e mezzo.
Il motivo per il quale li preferisco giovani è perché non sono stati sottoposti ad alcun addestramento o almeno lo sono stati in maniera minima, dunque, sono ancora ben conservati fisicamente e psichicamente; inoltre, poiché a fronte dei grandi campioni degli ippodromi, c'è una gran quantità di puledri che non fanno i tempi per essere competitivi, e pertanto - dal punto di vista delle corse - non valgono nulla e si possono acquistare a poco prezzo e, ciò nonostante, possono diventare degli ottimi cavalli da sella.
Non compro mai delle femmine, perché sono troppo testarde nelle difese e spesso troppo sensibili allo sperone.
Faccio castrare i miei puledri, per molte ragioni, perché i purosangue interi cercano di lanciarsi contro tutti i cavalli che incontrano, fatto non certo piacevole per chi gli sta in sella; si impennano con molta facilità, e siccome molti cavalli che addestro son destinati a delle amazzoni, non si deva mai permettere a una ragassa di montare un cavallo che faccia queste difese.

Lo so, ci sono dei cavalli interi arabi e dei cavalli tedeschi chiamati trakenehr che generalmente non hanno questi difetti e vivono giocondamente accanto le giumente beati e contenti.
Infine, con gli anni, i purosangue interi tendono a a sviluppare sopratutto l'avantreno, dunque diventano squilibrati, con il posteriore sottile e le natiche appuntito mentre l'anteriore è pesante, questo è certamente un difetto per un cavalllo da sella, che - al contrario - deve avere un posteriore potente e un avantreno leggiero.
Inoltre, si sa che i castroni hanno un carattere più docile rispetto i cavalli intieri.

Per la castrazione li mando, dopo i calori, alla scuola di veterinaria di Alfort, dove restano 15 giorni, dopo di ché li spedisco in campagna dove restano per tre mesi e mezzo; durante questi 4 mesi non voglio che siano nemmeno sellati, passato questo periodo, comincio l'addestramento il più gradatamente possibile.
Quando sanno andare  alle tre andature, girare e indietreggiare con facilità e quando per finire ho ottenuto la messa in mano, comincio a portarli fuori, è questioni di pochi giorni perché essi apprezzino la piacevole novità; gli stalloni di purosangue dell'Incremento Ippico si mantengono meglio se sono portati spesso a lavorare in campagna.
Dunque, per prima cosa formo dei cavalli da passeggiata, quelli che gli inglesi chiamano hacks.
Nei due o tre mesi successivi, vado a confermare - in campagna - l'addestramento appreso in maneggio per portare i miei lalli ad essere leggieri e affidabili nelle loro andature naturali.

Così:  da Settembre a Dicembre cure e riposo; da Gennaio a Marzo lavoro in maneggio; da Aprile a Giugno conferma del lavoro di maneggio in campagna, a Luglio ritorno in campagna al pascolo integrato con l'avena; in Agosto riprendo il lavoro all'aperto e, allo stesso tempo, siccome gli animali si son ripresi dallo stress initiale, comincio con la squola superiore.
Siccome i miei cavalli sono già resistenti, ben equilibrati e leggeri, i progressi saranno veloci e la loro preparazione - come cavalli da scuola - si completa verso la fine di di Dicembre, a volte saranno necessari due mesi in più o in meno a seconda dei problemi incontrati e il grado di preparazione, più o meno evoluta, da dare al soggetto.
Comunque, alla fine di questo periodo, concedo ancora 15 giorni di "ferie", dopo i quali - se è possibile - li faccio partecipare a qualche caccia.

A questo punto, posso considerare la loro educazione conclusa.
I miei son cavalli "per tutte le stagioni": in primavera e in estate - eccellenti cavalli da passeggio;  in autunno -  resistenti cavalli da caccia; in inverno - cavalli da scuola assai piacevoli da montare.



Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: alex - Giugno 29, 2014, 02:47:19 PM
Mi sembra una ragassa sensata.  :horse-cool:

Bell'indovinello, scoprire chi era.... io non no ho idea.
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: elleon - Giugno 29, 2014, 08:52:01 PM
Come và avanti questa discussione? Sarei curiosa. Continuate vi prego.. :happy1:
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 30, 2014, 01:05:35 AM
Alex fa finta, voi tutte avete capito di chi si tratta, vergognoso esplicitarlo !!

Pare che la ragassa si attiene ai dettati del Generale: I cavalli di sangue son d'acciaio ben temperato, quelli comuni di ferro. - I lalli devono essere leggieri, la gran mole finisce per sovrastare la loro indubbia potenza fisica.

Pragmaticamente, dice di lavorare solo castroni.

Oggi, la tendenza è avere lalli linfatici e di gran mole, generalmente femmine e si apprezzano lalli intieri ma pacioccosi.

Saggiamente, dice di lavorare - fin quanto possibile - i polledri sul morbido tenendoli scalzi.
Oggi o si ferra a due anni, oppure - molto più raramente - si tenta di tenerli scalzi tutta la vita.

I suoi lalli son versatili in tutte le discipline e lavorano tutto l'anno, salvo le ferie obbligatorie.
Oggi i lalli fanno un solo mestiere a volte male e sono in ferie tutto l'anno.

Ergo ?
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: alex - Giugno 30, 2014, 11:24:19 AM
Nemmeno per sogno, non ho la minima idea di chi si tratti.
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: bambolik - Giugno 30, 2014, 04:32:00 PM
a parte l'indovinello..Sara uno dei maestri francesi del tardo settecento o primi 800 dato che cita la scuola veterinaria piu prestigiosa (ancora molto quotata) di Francia.
Raffaele la tua "questione" quale sarebbe? l'Iperspecoializzazione dei cavalli attuali? A me dissero che io mio vecchio maremmano era un cavallo da poco perche faceva un po di tutto ma non sapeva eccellere in niente e sai una cosa siccome io non sono una "professionista" come si dice ora ma una appassionata che possa farci due saltini a casa..un po di scuola, passeggiata se la campagna lo permette perche qui è oramai davvero difficile, metterci sopra un principiante o meno senza aver problemi...bhe a me piace proprio e ho cercato proprio questo! Di che me ne faccio io "normale" di un cavallo che fa 160 se io non so starci su o se non fa  che quello? Che se vede un cane in campagna rischio la vita o che si azzoppa se lo guardo troppo i ntensamente??
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 30, 2014, 06:05:52 PM
Ma sto pallando di Fillis, vi ho offerto in anteprima materiale che sto preparando per i Grandi cavallerizzi.

Il nostro sceglie lalli tra 155 160 cm di altessa...altessa del lallo non dell'ostacolo; ai suoi tempora, la selezione del PSI non era arrivata agli estremi che si son visti in seguito, plobabilmente i lalli PSI - di allora - erano mediamente un pò più rustici et equilibrati degli attuali.

Per esperientia diretta, i PSI - per me - sono il meglio del meglio per la sella, certo, devi saperli scegliere/essere fortunata a trovarli, ma cen'é ancora.

Attualmente, non si usano più i PSI per gli sport equestri...almeno son rarissimi (per le ragioni che hai elencato ma non solo), ma il loro sangue è presente in tutti i lalli sportivi e in quasi tutti i lalli da sella...sto dicento l'opposto di quello che hai capito, i lalli di Fillis erano come il tuo vecchio maremmano, facevano un po di tutto...ma bene.
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: bambolik - Giugno 30, 2014, 06:17:05 PM
Ahh ecco altra opera in corso. Credo che diciamo la stessa cosa partendo da due estremi che si toccano spesso. Guarda caso adesso abbiamo un psi e t'ho salta e fa un Po di tutto tranne la scuola...
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: nyna - Luglio 02, 2014, 06:20:07 AM
Oh, che tipo simpatico l'autore di queste parole!  :horse-cool:

Vorrei fare un appunto solo su questo


Il nostro sceglie lalli tra 155 160 cm di altessa...altessa del lallo non dell'ostacolo; ai suoi tempora, la selezione del PSI non era arrivata agli estremi che si son visti in seguito, plobabilmente i lalli PSI - di allora - erano mediamente un pò più rustici et equilibrati degli attuali.

Non ho idea di come fossero all'epoca i psi. Bisognerebbe esserci stati. Ma so per certo che adesso, rispetto a 30 o 40 anni fa, i psi sono caratterialmente più freddi e morfologicamente più robusti. L 'allevamento è migliorato tanto, e non si cercano solo le prestazioni in pista, ma un buon cavallo da riproduzione deve anche essere ben conformato, docile e con tanta testa.
Raramente si trovano più psi dal carattere difficile oggigiorno. Le storie di cavalieri catapultati fuori dal tondino dai puledri in doma, o di cavalli perennemente su due gambe fanno ormai parte del passato.
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: alex - Luglio 02, 2014, 08:49:25 AM
Ho notato che il testo di Fillis è su Internet Archive, e anche che la Categoria Equitazione di fr.wikisource (https://fr.wikisource.org/wiki/Cat%C3%A9gorie:%C3%A9quitation) è vergognosamente spopolata; penso che caricherò il testo di Fillis là, e anzi, Raffaele, se trovi altri testi importanti di equitazione/ippologia  in francese su Internet Archive "fammi un fischio".

Senza speranza di sollevare un'ondata di volontariato, vi avviso che lavorare su wikisource a testi di equitazione è utile e interessante.... ma non vi nascondo che è anche faticoso e difficile. La mia stima è che su 10000 utenti del web, ce ne sia 1 con il profilo adatto per trovare la cosa fattibile  :dontknow:.  Se ci fosse qualche volonteroso francofono....
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: bionda - Luglio 02, 2014, 09:39:13 AM
Ieri ho letto un po' nella traduzione in tedesco. E' un libro piacevole, peccato che è infarcito di sciocchezze anche grossolane. Richiede una certa concentrazione per separare le indicazioni che possono essere interessanti ed utili da vere stupidaggini.

"Except as regards the legs, a lady should sit on a saddle
exactly like a man. For some time there has been talk of
ladies riding astride, which practice would deprive her of all
feminine grace, and would afford no useful result. The great
want in a man's seat is firmness, which would be still more
difficult for a woman to acquire if she rode in a cross-saddle,
because her thighs are rounder and weaker than those of a
man. Discussion of this subject is therefore useless. Ladies
who ride astride get such bad falls that they soon give up
this practice."

:laughter-485:
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 02, 2014, 11:22:47 AM
Io ci andrei cauto a definire stupidaggini quello che dice Filli, perché bisogna contestualizzare i fatti; le grandi religioni monoteiste sono nate dalle "stupidaggini" (credenze/superstizioni) di alcune tribù di pastori della Galilea/Palestina.

Per quanto riguarda i testi "importanti" ce ne sono a quintalate, ora, io distinguo l'equitazione di squola in due periodi: prima di Baucher e dopo Baucher; la stessa cosa vale per l'equitazione sportiva: prima di Caprilli, dopo Caprilli.

Lovviamente bisogna aver chiaro il quadro storico di assieme, ma, per non leggere ogni volta dell'invenzione dell'acqua calda o di "sciuocchezuole", basta partire da L'Hotte e giungere ad Oliveira, questi, da grandi personaggi qual sono, dicono a Chiara e a Lettera che non hanno inventato niente, danno referenze e citazioni adeguate

Ad ogni modo, anche L'Hotte Baucher Olivera Caprilli "dicono sciuocchesse" a seconda degli occhi di chi li osserva...del lallista, ad esempio; ma questa è un'altra storia.



Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: alex - Luglio 02, 2014, 11:38:43 AM
Ecco fatto il primo passo: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Principes_de_dressage_et_d%27%C3%A9quitation.djvu

Adesso si tratta di procedere su fr.source. Vi terrò informati.
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 02, 2014, 01:29:26 PM
Bah !

Fillis, per il tipo di equitazione che praticava aveva bisogno di lalli con spinta in avanti, lui un frison lo vedeva o attaccato alla carrossa o nel piatto con contorno di fried potetoes, inoltre, era un professionista, preparava lalli montati all'amazzone...perché le dame montavano all'amazzone ?

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/05/blog-post.html

Infatti, ai tempi era sconveniente - per le signore - mostrare le caviglie se non al marito o a chi ne facesse le veci.

Sabato sono stato sul lungomare di 3Fontane dove c'è la promenade, con mia moglie  - seduti al bar - abbiamo fatto la classifica delle veline e delle velone, gentili signore e signorine che si vestono come Belen per la gioia del belin, molte ci riescono perfettamente, altre un po meno/molto meno... :icon_eek:; vi immaginate Filli seduto con noi - con una bella vodka ghiacciata in mano - che faccia avrebbe fatto ?
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: alex - Luglio 02, 2014, 02:30:10 PM
Però mi'incuriosisce capire bene cosa significa "firmness" per Fillis. Intende "far forte presa" con le cosce sulla sella? Quanto alla sicurezza della sella all'amazzone, mi pare che fosse una posizione molto salda. A questo ti riferivi bionda?
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 02, 2014, 02:48:04 PM
Cosa c'entra tutto questo col tema del topico, solo Iddio lo sa !!

Il ploblema dell'addestramento equestre sta nel far capire allo lallo cosa gli si chiede e cosa ci si aspetta da lui. E' difficile perché - contrariamente a quanto si crede - il lallo ha una intelligenza limitata...

Se mettete un lallo davanti una recinzione abbastanza lunga ed alta, aperta ai due lati, e al centro della quale - dall'altra parte - c'è una bellissima cassetta di caroten, il nostro beneamato lallo per raggiungere le gustose radici, cercherà di sfondare la rete, la prenderà a calci, la spingerà col petto, la prenderà a morsi ma mai gli verrà in mente di aggirare l'obstacolo e papparsi - con viva e vibrante soddisfazione - le delicatessen, dunque, dovrete insegnarglielo, dovreste addestrarlo a fare il giro, in questo caso imparerà presto e bene.
Mi è capitato di assistere a qualcosa di simile col mio lallo che mi ha scioccato.

Quì il discorso si allaccia a quello che dice Fillis, per evidentiare che ai lalli si può insegnare quasi tutto, dal grand passage, a saltare, a fare le boccacce, tutto sta a saperglielo far fare, ma senza contare sulla sua intelligenza analitica (che non ha) ma sulla sua memoria che mette "intelligentemente" a frutto le esperientie fatte (assioma di L'Hotte).

In via sperimentale...





Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: alex - Luglio 02, 2014, 09:10:08 PM
Mi ricorda un esperimento di De Giorgio - (lo ricordi, Francesco de Giorgio? ) quasi esattamente identico; la sua osservazione, che i cavalli nati in libertà risolvevano il problema dell'aggiramento dell'ostacolo che li separava dalle carote molto più velocemente dei cavalli cresciuti in cattività. Il che potrebbe significare: prima li instupidiamo, e poi ne soppesiamo la stupidità.  :horse-wink:

Gli effetti dell'isolamento sociale sullo sviluppo dell'intelligenza sono ben noti nell'uomo: perchè dovrebbero essere diversi nei cavalli?
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: rhox - Luglio 02, 2014, 09:47:04 PM
analogamente ha fatto la mia psi libera settimana scorsa.. è rimasta indietro e ci ha raggiunto al galoppo infilando il campo a fianco della strada. visto che c'era una fila di alberi e rovi a dividerci (e non ci si vedeva vicendevolmente) si è fermata, si è girata su se stessa, ha fato 20 metri indietro e ha infilato la strada raggiungendoci.. pur sapendo che avrebbe potuto proseguire e che il campo si ricongiungeva alla strada qualche decina di metri dopo
non glielo ha insegnato nessuno :firuu:
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 02, 2014, 10:07:36 PM
Delle caroten me  ne stracatafotto così come di degiorgio: non è un cavallerizzo, non è un  etologo, non è un comportamentalista, è un.....

Quelo che ho visto - coi mei oculi -  indica esattamente quelo che Fillis dice.

Ma bando alle polemiche, volevo semplicemente evidentiare che i lalli son animala da addestramento, se li si addestra a dovere, sono bestiacce altamente affidabili, ci puoi fare di tutto altrimenti, pote succedere di tutto....
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: bionda - Luglio 03, 2014, 12:01:31 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 02, 2014, 02:48:04 PM
Se mettete un lallo davanti una recinzione abbastanza lunga ed alta, aperta ai due lati, e al centro della quale - dall'altra parte - c'è una bellissima cassetta di caroten, il nostro beneamato lallo per raggiungere le gustose radici, cercherà di sfondare la rete, la prenderà a calci, la spingerà col petto, la prenderà a morsi ma mai gli verrà in mente di aggirare l'obstacolo...

A  volte sì, a volte no, dipende. Da cosa dipende non si capisce bene, direi da quanto è forte la motivazione del momento, ma potrei sbagliare. A volte sembrano dei deficienti, altre volte sorprendono con sprazzi di spontanea intelligenza che non ti aspetti. Se cerco di insegnargli qualcosa, faccio rigorosamente finta che sia deficiente, ma il risultato vero arriva quando collega 2 + 2 + 2 + 2 + 2 e... capisce, perchè ogni tanto capisce.
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: alex - Luglio 03, 2014, 12:10:24 AM
Sviluppavo solo la frase "il cavallo ha una intelligenza limitata". Frase verissima se raffrontata  con qualità e quantità di "intelligenza" umana; frase però che non condivido del tutto in quanto mi pare che attualmente si tenda a dire che gli animali hanno un'intelligenza diversa, più che limitata se misurata con il metro di quella umana. Per la precisione, hanno esattamente l'intelligenza che gli serve per sopravvivere, e delle tante sfaccettature dell'intelligenza "potano" quelle che non hanno utilità significativa. Andando un po' OT direi che un animale che sega il ramo su cui sta appollaiato ha certamente un'intelligenza limitata; è il caso dell'uomo.

Come Parelli scricchiola quando fa l'etologo, anche Fillis potrebbe scricchiolare come psicologo e psicometrista equino, che ne dici? Mica perchè sapeva addestrare e montare abbastanza bene  :horse-wink: era infallibile qualsiasi cosa dicesse fuori del suo specifico ambito.... sarebbe come dire che siccome i Greci erano in grado di ottenere e fondere il bronzo tanto abilmente da fare dei capolavori, ne segue logicamente che conoscevano il peso atomico e il numero degli elettroni dei metalli che usavano.
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 03, 2014, 01:29:37 AM
Il buon Fillis, fa quello che sa fare: addestra lalli, e rimarca che il lallo non ha intelligentia analitica, una banalità.

In un bel libro di Mainardi si evidentia che l'intelligenza analitica, ovvero la capacità di immaginare un percorso mentale per risolvere un ploblema, facolté che è ben presente - a vari gradi - nei primati, nei carnivori, nei frungivori e negli uccellii ma è pressoché inesistente negli erbivori e porta proprio come esempio la mancanza di "detour" nei lalli, nei lalli - aggiungo io - il percorso di detour deve essere appreso, non può essere immaginato, cosa che accade - sperimentalmente - in alcuni uccelli, nei primati, nei felini ecc.

Il mio equidotto è abituato a rientrare da solo tutte le sere in un capannone dove ci sono alcuni box, per accedere deve superare una robusta passerella in ferro (tipo quella andicappati) che dal livello suolo sale a circa 50/60 cm dove c'è il portone, bene, lui entra sempre da dx e dal centro, tempo fa, siccome era sciolto venne a trovarmi, io mi trovavo nel mio antro, ad una 50ina di metri  a sx del capannone, dopo avergli dato una caressa tornai a sfaccendare, sicuro che lui sarebbe andato diritto nel suo box, dopo una mezzoretta, mi avviai per chiudere il capannone e a controllare i due lalli.
Il poverino era accanto la passerella a sx e disperato voleva entrare, ma ovviamente non poteva, avrebbe dovuto fare un entrata con una parabola ad effetto  che neanche Neymar può fare.

L'ho preso per la criniera e piano piano, l'ho indirizzato dalla parte giusta; il giorno dopo - questa volta scientemente - l'ho portato a sx e poi l'ho liberato...stessa scena, voleva entrare di traverso, allora gli ho insegnato ad entrare dritto per dritto partendo da sx, ci ho messo poco...ora entra giusto, ma se parte da sx prima va a cacciarsi nell'angolo chiuso, poi - come gli ho insegnato - si allontana e prende la via giusta.

Ora, nessuno vuol fare paragoni dell'acume lallino con l'intellighentia umana o canina, solo volevamo rimarcare - Fillis ed io - che i
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: alex - Luglio 03, 2014, 08:39:25 AM
Bei disegni, e qualche rara fotografia di Fillis in azione, nel libro segnalato da Raffaele. I lavori su Wikisource (https://fr.wikisource.org/wiki/Livre:Principes_de_dressage_et_d%27%C3%A9quitation.djvu) procedono.

Vi presento in anteprima l'immagine di una pagina (ancora da "trattare"):

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c2/Principes_de_dressage_et_d%27%C3%A9quitation.djvu/page411-600px-Principes_de_dressage_et_d%27%C3%A9quitation.djvu.jpg)
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 03, 2014, 09:56:11 AM
...lalli imparano per premi e punizioni e rutin fidando sopratutto sulla loro memoire, il caso della passerella è esemplare: ho insegnato all'equifurbo a come cavarsela per rutin, ma non gli ho dato alcuna punizione quando lui adava nell'angolo, e infatti, malgrado ora sappia perfettamente come fare per infilare la passerella dal davanti, prima va nell'angolo, vede che da lì non si passa, si ricorda che io gli ho dato la dritta di come fare e fa.

Può darsi che, col tempo, riduca sempre più l'andata in angolo fino ad accennarla come un rito e poi ad eliminarla dello tutto, ma dovrei fare sta tarantella ogni sera per chissà quanto tempo, cosa che non mi sollazza et non mi interessa fare.

Questo ci dice di come l'addestratore debba tener conto di questo fattore (mancanza di discernimento logico), a volte basta un colore diverso, una collocazione diversa degli oggetti che l'esercitio che il lallo cognosce perfettamente se ne va ad allegre signorine di facili costumi.

Per contro, si può sfruttare questa predisposizione a vantaggio dell'addestramento stesso ad esempio: se per puro caso, il vostro lallo riesce a fare - durante la fase di insegnamiento - una splendita volta sulle spalle in un determinato punto della cavallerizza, voi premiatelo subito e - il giorno dopo - chiedete l'esercitio esattamente nello stesso punto, vedrete che lo farà bene, addirittura, quando arriverà in quel posto tenterà - di sua sponte - di impostare lo stesso esercitio, come vedete: ottima memoria, nessun tentativo di analisi, grave possibilità che il lallo esegua per automatismo. periculo che tutte noi - ragasse che addestrano personalmente le loro equicime - devono evitare.
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: max - Luglio 03, 2014, 11:31:11 AM
A prima vista sarei d'accordo con l'analisi di Raffaele ma.. proviamo a vederla diversamente..

Anche l'uomo impara per "routine appresa". Non c'è differenza. E' solo la soglia delle difficoltà che si alza.

Ad esempio impariamo che per fare pedicure alla suola di uno zoccolo si usa il coltellino in un determinato modo, che ci è stato mostrato in pratica da qualcuno. Se avessimo dovuto impararlo da soli, avremmo impiegato anni e decine di cavalli. Invece arriva Gandolini o Jakstone e in poche ore ce lo insegnano. Una volta da soli, faremo ancora errori, e mentre sbagliamo ci verrà in mente che avremmo dovuto fare come G. o J. ci avevano detto, e ci correggiamo in corso d'opera.

Esattamente quello che è successo a Raffaele con il cavallo e la pedana.

Semplicemente, bisogna ragionare sapendo che quello che per noi è una banalità, per loro è un grande enigma, e che i tempi sono più lunghi nonostante che sveltiamo la pratica mostrandogli la soluzione.

Il fatto che cambiando posto, colori, etc sembri che vada ricominciato tutto da capo è solo perché, di nuovo, diamo per scontato una cosa che per noi è banale ma per loro è di nuovo un enigma.

Immaginiamo di aver imparato a fare pedicure su un tipo di suola, bene, siamo abbastanza disinvolti col coltellino, la suola del nostro cavallo la sistemiamo al volo. La voce si sparge e un amico ci chiede di pareggiargli il suo cavallo... alziamo il piede e.... macccumeminkia è fatta sta suola?!? Che è? Da dove comincio?!?

Esattamente la situazione di un cavallo che ha imparato ad aggirare una barriera in un posto e si ritrova a doverne aggirare un'altra in un posto diverso: avrebbe bisogno di certezze per ripetere l'operazione, e invece di solito quello che riceve sono aiuti forti e un cavaliere che pensa "ma ke stupido"!

Sicuramente un'ape arriverebbe ad aggirare una barriera più rapidamente di un cavallo, bisogna anche capire che gli studi fatti sono veri, le varie menti delle varie specie sono diverse ed hanno sviluppato delle priorità di ragionamento diverse.

Però non sottovaluterei nemmeno l'ipotesi che a forza di trattare un soggetto da stupido questo pensi davvero di essere stupido e si comporti come tale, confermando nell'osservatore che il soggetto è proprio stupido!
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: max - Luglio 03, 2014, 12:02:02 PM
In parole povere: il cavallo stava fermo e disperato davanti la pedana perché incapace di ragionamenti appena più complessi del richiamare alla memoria qualcosa, oppure perché abituato a fare a meno di tali ragionamenti dato che i problemi di solito glieli risolvono gli altri (l'uomo di scuderia)?

Mia madre ha sempre fatto la spesa per me. Quando capita che devo andare a farla confesso che resto fermo immobile diversi minuti davanti le file degli scaffali.... :icon_rolleyes:

Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 03, 2014, 03:00:59 PM
I lalli hanno una intelligenza perfettamente funzionale a ciò che - in natura - gli serve, niente di più niente di meno.

Dal punto di vista di intelligenza "analitica", i corvi https://www.youtube.com/watch?v=EZSk7oCNaHg ma anche i polpi si dimostrano più svegli dello lallo, https://www.youtube.com/watch?v=ZldMsc84TTo per non parlare delle simmie: https://www.youtube.com/watch?v=3V_rAY0g9DM

Ma quello che il fenomeno in assoluto è Alex, il pappagallo http://video.corriere.it/i-progressi-studiati-dottssa-irene-pepeprberg/e50c0706-a9cc-11de-93d1-00144f02aabc

Che dire ?

Il fatto che i lalli non siano poi così intelligenti non è un problema per chi li ama...se avessi avuto un figlio down, l'avrei amato e protetto più degli altri "normali", mi sarei adattato a lui e - per quanto possibile - avrei cercato di farlo adattare a noi.


Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: bambolik - Luglio 03, 2014, 03:15:39 PM
OT

Certo che il fotoritocco era proprio agli inizi,  pero bravio "l'artista" .
Quindi nella mia "limitata" intelligenza il topic era un "*Cavallo ***no" (altrimenti mi censura) per veicolare l'attitudine "naturale" del cavallo ad essere addestro ed evidenziare l'opera di un maestro come Fillis??
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: alex - Luglio 03, 2014, 03:54:58 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 03, 2014, 03:00:59 PM.
Ma quello che il fenomeno in assoluto è Alex, il pappagallo

Quello che trascrive le opere d'altri?
Titolo: Re:I lalli: animali da addestramento.
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 03, 2014, 04:56:42 PM
Il pareggiator cortese, è un fenomeno per altre ragioni...se vedesse cosa sto facendo/cosa sto experimentando si metterebbe a lagrimare come un infante caduto dalla dondola !