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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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alex

Giusto per fare un inciso sulla socialità dell'haremo: in natura, sono stati osservati casi (pochi) di harem con due stalloni. Sarebbe interessante ripescare la fonte (a memoria, mi pare di ricordare che fosse una fonte "buona"), e soprattutto verificare che tipo di relazione c'è fra i due stalloni; potrebbe essere uno dei rari casi in cui si forma una precisa "gerarchia" dei gruppi di cavalli.

Ancora una nota sociale: oltre ai gruppi "elementari" (harem e gruppi di maschi scapoli) esiste un'altra aggregazione temporanea e verosimilmente del tutto caotica, a "branco di sardine"; si forma in particolari condizioni di pericolo o di stress, e in questo caso i gruppi elementari si fondono insieme in un "super-branco" dove probabilmente vigono regole del tutto diverse, determinate dalla necessità primaria di salvare la pelle senza badare più di tanto a chi ti sta appresso. Oltre ai legami fra individuo e individuo, ci sono pertanto legami fra gruppo e gruppo, pronti a scattare nel momento di crisi. Io mi immagino che i gruppi elementari stiano, normalmente, a buona distanza ma comunque a portata di vista/di voce l'uno dall'altro.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Devono essere hasi rari/rarissimi, onestamente non so, posso supporre che:
o i due stalloni sono cresciuti assieme e si sopportano a vicenza oppure che il parco femmine è troppo esteso e consente una certa spartizione, di certo è una situazione "anormale".

Queste anormalità sono la ricchezza della evoluzione, se questo comportamento fosse utile alla specie, tempo qualche centinaio di migliaia di anni, sarebbe adottato.
Anche questo, a condizioni persistenti potrebbe trasformare il lallo in un carnivoro:
http://www.ticinonews.ch/curiosita/213501/cannibalismo-tra-cavalli-in-australia

Il "banco di sardine" lo abbiamo visto milla volte nei raundap dei uaildorsis che fanno in America; quando i branchi sono al chiuso, gli stalloni vanno in crisi, non sanno che triglie pigliare, si attaccano vicendevolmente, infatti. la prima hosa che fanno è di separarli dal resto dei lalli.

Torniamo alla "Passione di Donne", una ragazzina di 14 anni che cognosco molto bene - va a cavallo perché da bimba giuocava coi  miei lalli - finalemente, ha avuta in regalo dal padre una lalla: un vecchio catenaccio con il quale fa i suoi primi concorsini; va benissimo niente da dire, tanto più che il possibile  drop out   :icon_eek: - vista l'età critica della fanciulla - potrebbe essere imminente.

Sapete hosa mi ha detto invitandomi ad andare a vedere la sua lalla?



Nahdir - AA baio ordinario, lallo intero, era di proprietà di un mio giovine amico al quale ho dato i primi rudimenta di equitazione che non fossero quelli del gambegambe; ho contribuito al suo addestramento in piano, benché fosse intero si comportava in maniera eccellente "in società", certo non lo potevi affidare ad un principiante, odiava il Caimano, ricambiato in questi con tutte le forze, e dire che da giovini stavano assieme senza alcun problema.
Saltava molto bene bene, percorsi eccellenti a casa, quando andava fuori a gareggiare un disastro, troppo distratto. Fu castrato, ma prima di poterlo vedere all'opera nella nuova conditione morì di holica.



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#1277
Mi ha detto: devi vederla, è più alta di Oddo.

Questo spontaneo, innocente, infantile metro di misura mi ha fatto sorridere, ma mi ha fatto penzare che la situazione è questa: i nuovi utanti del lallo privilegiano dei parametri assolutamente sciocchi, non parlo - lovviamente - di quelle ragasse che fanno agonismo ad un certo livello ma della massa che è costituita da nuove appassionate al quale il lallo serve sopratutto come modello nel quale identificarsi e che rappresenta l'ideale di forza, bellezza (interiore ed esteriore) e coraggio. Può dunque il lallo essere d'aiuto alla donna nello sviluppo del suo potenziale energetico, sessuale, intellettuale e spirituale? Sono convinta di si, specialmente se la donna si lascia andare alla sua naturale compassione per l'animale predato e se, nell'aspirazione di raddrizzare le proprie spalle per affrontare con coraggio e fierezza il mondo, concede al lallo un'eguale dignità, la vera amazzone non domina il lallo, non ne ha bisogno, è un tutt'uno con lui.

Questa saggista, esprime - con concetti articolati - le stesse ingenue parole della ragassina; la piccola è giustificata, la grande no, perché conclude con una emerita bottanata: fare tutt'uno col lallo è hosa bella e giusta, ma presuppone una di queste condizioni:
esser nate a lallo come gli indiani o i mongoli e praticarei lalli ogni giorno per tutto il giorno per tutti i giorni dell'anno, oppure, impossessarsi del lallo... come fare? Ce lo dice in maniera mirabile JDO...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#1278
Invito Alex a farlo lui, il concetto si trova a pag. 29: Le Pas. Prendre le Cheval.

Rigoletto: pony shetland pezzato.
Il graziosissimo "peluche", nato in casa di un facoltoso imprenditore palermitano amico di uno dei soci del nostro maneggio, quando raggiunse la "maggiore età" ci fu affidato in quanto non più gestibile...pardon: - governabile.
Lo mettemmo alla monta, era un infame, minacciava chiunque si avvicinasse al suo box con annesso paddocchino e mordeva a tradimento; una volta stava per staccare il capezzolo ad una mia nipotina allora adolescente.
Fu segregato, un uomo gli badava...con un bastone alla mano.
Venne il tempo che lasciai quella società.
Seppi - poi - che il mostriciattolo, dopo poche settimane che ero andato via la combinò grossa.
Un giorno, il nuovo stalliere - ahilui inesperto o troppo fiducioso - gli dette le spalle e Rigoletto - messosi su due zampe - lo azzannò al deltoide e se lo mise sotto per terra - insistendo nella presa - malgrado i colpi di forcone che gli dava la moglie del meschino.
Il poverino subì una lunga serie di interventi alla spalla ma non riacquistò mai più la piena funzionalità del braccio, la giovane signora abortì e per lo scioc stette due mesi senza parlare.
Habib, così si chiama lo stalliere tunisino - che in seguito ho conosciuto di persona -  mi ha confermato la storia, è rimasto a servizio del mio socio anche se ora non hanno più cavalli per evitare cause di risarcimento con annessi e connessi.


Ricordo perfettamente che Ignazio - l'uomo che ci badava quando c'ero io - si portava sempre appresso il ragioniere, certo l'avrà usato qualche volta, ma di solito lo appoggiava bene in vista sulla staccionata: sfaccendava lì dentro una ventina di minuti per governare il lallino e sistemava il paddocchino ma - da esperto huomo di lalli -  ogni tanto dava la voce: splendido esempio di "aiuto di voce" al servitio dell'assioma...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#1279
Nel frattempo qualche consideratione:

... Può dunque il lallo essere d'aiuto alla donna nello sviluppo del suo potenziale energetico, sessuale, intellettuale e spirituale? Sono convinta di si, specialmente se la donna si lascia andare alla sua naturale compassione per l'animale predato...

La Nostra è convinta delle qualità psicoterapeutiche del lallo sulla donna e - vista la invasione femminile del mondo del lallo nelle "società avanzate" - forse ha ragione.
Mentre, la "naturale compassione femminile per l'animalo predato" è - secondo me - un equivoco culturale; il predatore che sbrana il simpatico bambi - tennicamente - sta facendo un'operazione tal quale a quella del brucare l'erbeta del nostro pelosetto.

Gli erbivori, i vegani, i vegetariani rappresentano - agli oculi dei pomodorini, degli spinaci,  del farro, dei cetriuoli - dei tremendi incubi, anche pereché queste creature non possono scappare.

Ci penzate a quelle povere piantucce di loietto indifese che vengono strappate a morsi da pecuri e vacche,e - ancor vive - triturate?

Per lo vero, anche le creature floreali hanno tentato di difendersi: spine, fluidi urticanti, sostanze amare, sostanze piccanti sono tutte strategie difensiva che a volte riescono a volte no, pertanto, sono prede di insetti, rettili, uccelli, mammiferi e - se non ci fossero i predatori a contenere questi simpatici vegani - le piante e gli alberi sparirebbero e sparirebbero anche gli erbivori, dunque, la vita sarebbe ridotta a primitive espressioni di materia organica.

Però, care ragasse - vegane e non - siete ipocrite: perché schiacciate con una precisa ciabattata il ragno che invade la vostra stanzetta e lagrimate per la sorte cinica e bara che trasforma un giolivo agnellino (allevato solo per questo scopo) in gustose braciole e in sapido intingolo al forno?
Perché, chiamate i pompieri per salvare il gratioso micino sul palo e non battete ciglio di fronte alla terribile morte per asfissia di miglioni di pesci presi nella rete?
Perché cercate di sterminare i topi che si aggirano nelle vostre fogne e adottate dei gratiosi coniglietti per farvi lieta compagnia?




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Perchè, care ragasse, ascoltate incantate l'usignolo nella notte, e non apprezzate altrettanto (alcune di voi) il canto di Raffaele?


Scherzi a parte: dai Raffaele, non c'è alcun mistero: la compassione è un meccanismo neuropsicologico che scatta quando scatta, a ciascuno scatta in modo diverso, dipende dalla diversa capacità di immedesimarsi; e innanzitutto, per immedesimarsi, occorre avere di fronte agli occhi, in genere, l'essere vivente in cui ci si immedesima. Sono scherzi dei nostri neuroni a specchio... e meno male che ci sono.

Conosco qualcuno che soffre di aracnofobia, abbastanza vicino per sapere che mi chiede di prendere un vasetto, catturare con molta attenzione e delicatezza il mostro senza spezzargli nemmeno una delle otto zampine, e liberarlo abbastanza lontano.... niente ciabattate, quindi attento ai luoghi comuni.  :horse-wink:

Al momento, però, non ho trovato ancora nessuno che sappia/che possa  immedesimarsi in un cespo di insalata.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Luoghi comuni? Fui costretto - dai miei figli bambini - a portare in campagna il topolino che era entrato a hasa e che finalmente avevamo catturato...

Eppure ci son persone, col "pollice verde, che parlano colle piante e - pare - che queste, risentano del benefico influsso dell "parlata"; ci fu un famoso giallo - uno scienieggiato trasmesso alla TV - nel quale il testimone dell'omicidio era una pianta, fuori dalla coglionella, le piante sono vive e - teoricamente - potrebbero suscitare immedesimazione (la suscitano in alcuni) tal quale quella che provoca la vista del giolivo gattino.

La hosa è più complicata ed interessante di come appare: il coniglietto ci suscita simpatia la tarantola ribrezzo, il che - specchio o non specchio - è vero per la quasi totalità dell'umanità, perché?

Cominciamo col dire che è assai più facile immedesimarsi  nello sguardo di un cervo che ci guarda indifferente che in quello di un tonno che sta esalando gli ultimi "respiri", dunque, l'immedesimizzazzione non è suscitata dalla situescion ma dal grado di parentela, di vicinanza biologica tra noi e limmedesimando.

Ma questo non basta,

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

carodubbio

https://youtu.be/qfMwu5mtfSg

Magari si potrebbe provare a usare la scienza per risolvere simili questioni :afro3:

raffaele de martinis

... la vera amazzone non domina il lallo, non ne ha bisogno, è un tutt'uno con lui...

Quest'affermazione, o è falsa oppure dobbiamo concedere delle qualità intrinseche alle vere amazzoni scognosciute ai veri cavaglieri e ai veri cavallerizzi. Che dite?

Mentre ci penzate, JDO supera la quistione dicendo che: ... est necessaire de "prendre" le cheval.  :icon_eek:

Già, ma come fare per "prendere" il lallo? Ma poi, che vuol dire "prendere il cavallo"?

Naturalemente ho tradotto alla lettera, pessima hosa, perché in itagliano non ha senzo...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#1284
... è evidente che non si può prendere il lallo materialmente, dunque, JDO intende prendere il lallo psichicamente/mentalmente/moralmente, allora, i sinonimi di prendere per esprimere chiaramente quel concetto sono: costringere, dominare, sottomettere; credo che - volutamente - JDO non li usa e mette prendere nel senzo gentile di: possedere, impossessarsi, far proprio, appropriarsi, impadronirsi, conquistare... ecco, io tradurrei: impossessarsi del lallo, ma, siccome suona male quasi come - prendere il lallo -direi: conquistare il cavallo che combacia perfettamente col vecchio adagio: iil cavallo, la più bella conquista dell'uomo... pardon, della donna.

La premessa di tutto ciò è la "sottomissione" (notare le virgulette), palabra che al nostro tempo ha assunto una significatio dispegiativa di brutalità, di coercizione, di egemonia dispostica.

Però, "io (JDO) che seguo sempre la ragione" dico che certamente  l'autorità può sconfinare nella tirannia, ma non è condannabile di per se, ma per la maniera nella quale è esercitata.

Spesso sentiamo dire dalle anime belle, così dette senza alcuna ironia: "bisogna ascoltare il proprio lallo!" Va beh! E hosa sentite?

Certo bisogna essere un cicinin etologi o psicologi per capire ciò che passa nella nella capa del lallo e sentire le sue reazioni naturali o condizionate, tutto ciò per meglio guidarlo fisicamente.
Detto questo: "ascoltare il proprio lallo" che minchia vuol dire?

 


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alex

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 17, 2015, 10:47:09 AM
Detto questo: "ascoltare il proprio lallo" che minchia vuol dire?

Niente di misterioso, per me.... significa semplicemente comunicare; la comunicazione è, se merita questa definizione, un passaggio reciproco, incrociato  di informazioni. Non necessariamente volontario. In quel video di Oliveira sul grigio, Oliveira comunicava altrochè... ogni suo gesto era determinato e profondamente correlato alla risposta del cavallo. Ecco, senza volere la cosasi chiarische: ascoltare il cavallo significa essere aperti a cogliere le sue risposte a quello che gli chiediamo; e probabilmente anche il contrario: essere aperti a cogliere le sue richieste per rispondere adeguatamente. E'il cuore dell'equitazione: una specie di dialogo continuo fra due esseri viventi. Altrimenti, meglio dedicarsi al motociclismo.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

MInchia, che dici?! Hai fatto l'esempio sbagliato: se non senti la tua moto vai sicuramente a romperti le horna, te lo dice uno che ha cominciato ad andare in moto a 14 anni, rubavo la lambretta di mio zio prete, poi divedevo la vespa di un amico più grande e infine recuperai uno "zigolo" Moto Guzzi assai sgarrupato, durò poco pochissimo ci feci un incidente e dovetti aspettare qualche anno per avere la mia prima vera moto: Ducati scrambler 350... l'ultima è una Suzuki naked 750, è ferma da 3/4 anni, la usa mio figlio quando viene in vacanza
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

carodubbio



TO :cheesy3:, questa moto l'ho presa dopo che  ho grippato   la  Guzzi 350 per fare 10 giorni di vacanza a Taormina, ancora non sellavo ma come si vede la fissa dei cavalli già cera  :cheesy3: 

raffaele de martinis

Bella, ma ora vi lassio: sta per partire la MotoGP...
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alex

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 17, 2015, 01:47:28 PM
MInchia, che dici?! Hai fatto l'esempio sbagliato: se non senti la tua moto vai sicuramente a romperti le horna, te lo dice uno che ha cominciato ad andare in moto a 14 anni, rubavo la lambretta di mio zio prete, poi divedevo la vespa di un amico più grande e infine recuperai uno "zigolo" Moto Guzzi assai sgarrupato, durò poco pochissimo ci feci un incidente e dovetti aspettare qualche anno per avere la mia prima vera moto: Ducati scrambler 350... l'ultima è una Suzuki naked 750, è ferma da 3/4 anni, la usa mio figlio quando viene in vacanza

Ci ho pensato ma come puoi osservare ho detto: "E' il cuore dell'equitazione: una specie di dialogo continuo fra due esseri viventi."

Verissimo, si "sente" anche la moto, e l'automobile pure (alcune adesso parlano perfino!!) ma non puoi negare che non è "dialogo fra due esseri viventi" :-)

Ma se è vero che tu "senti" perfino  la moto, e certamente non solo la senti ma la "ascolti": dove sta il problema nel capire cosa significa "ascoltare il cavallo"?

Fra l'altro: ti sarà capitato di essere passeggero di qualcuno che non "ascolta" affatto la sua automobile.... ricordo un lungo tratto con mia madre, a un certo punto non ho potuto evitare di dirle: "mamma, guarda che la macchina sta gridando disperata, c'è anche la terza, e la quarta, dopo la seconda..."; ecco, lei non ascoltava affatto il motore in pietoso fuorigiri...  mutate le mutande, immagino che con i cavalli qualcuno (forse più di qualcuno) abbia la stesso tipo di sordità.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.