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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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raffaele de martinis

Da sempre. sono stato e resto fedele a queste due grandi maxime che hanno
supportato la mia vita in attività ben differenti:

Toute action qui n'est pas pensé n'est que de l'agitation.

Nous qui toujours voulons raison garder.


Compris?

La lettura di quel librello dovrebbe esser completa et approfondita, magara tradotta in itagliano e non in veneto... ostrega cio.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Si, quando lo comprai e lo lessi per la prima volta l'istinto fu, anche per me, quello di tradurlo.

Poi ho pensato a quanto sarebbe stato comunque inutile.....
Oggi quello che faccio è solo riuscire a pagare inps, irpef, inail, addizionai regionali e comunali e quando fa fresco vado a montare.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

#3782
Tranne che per alcune espressioni "colte" che devon esser approfondite, il franzose di JDO è chiaro, essenziale, godibilissimo.

Leggo e traduco:

Tanti cavaglieri hanno un mucchio di radicate convinzioni sbagliate e si fanno influenzare da liete puttanete di varia origine senza che queste sciuocchezze siano passate al vaglio del semplice ragionamento.
Dunque, è così difficile capire dov'è il vero?
E' facile, ma con il presupposto essenziale di guardare ai fatti.


Cossa vado diciendo da secula?

Si preferiscie seguire il credo della propria congrega e ripetere la messa cantata dettata dalla chiesa di appartenenza piuttosto che accettare l'evidenza.

Citazione da: sissy - Giugno 19, 2017, 12:41:00 PM
Come spesso accade sono d'accordo con Max.

Caro Max, io comincerei a preoccuparmi....
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#3783
Eh, Raffaele, per personalità forti come JDO è facile non essere partigiani di una scuola o di una teoria o di un Maestro.... la cosa difficile è non essere partigiani di se stessi, dubitare anche della propria ragione e della propria capacità di vedere i fatti come sono realmente.

Tuttavia, in equitazione, essere molto sicuri delle proprie idee e delle proprie teorie (giuste o sbagliate importa abbastanza poco) aiuta molto, elimina l'esitazione.... alle volte soffro quasi fisicamente a vedere il devastante effetto dell'esitazione del cavaliere su un cavallo. Questione di meno di mezzo secondo.... eppure....
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

In effetti mi sono preoccupato anche io........

Per il resto, JDO non dice affatto di rinunciare agli esercizi di maneggio (chiamiamoli così) ma li screma semplicemente di ciò che per lui è superfluo senza quando alla fine gli cambia solo il nome. Dunque, di fatto, si ha soltanto la sostituzione di nomi e di concetti alle MEDESIME cose che si fanno, perché poi anche lui passa lo stesso tempo a ripetere il medesimo esercizio. Le carampane direbbero che muscolano e/o sciolgono, JDO dice che educa e decontrae... ma sempre ore in maneggio si passano a piegare e far tranZizzioni... belli impostati e seri se siamo carampane, disinvolti e praticoni se siamo JDO... leggi bene, guardati i videi... non posso non dubitare che non giungi a questa mia conclusione....

Quindi torno a ripetere, di che stiamo parlando?

Non è che JDO NON piaffa/passeggia o NON riunisce il galoppo, semplicemente piaffa/passeggia male (quando vuole raccorciare il trotto) e riunisce il galoppo male (quando vuole raccorciare il galoppo)... male paragonato ad un cavaliere accademico si intende, perché il risultato pratico per quel che serve a saltare lo ottiene, non discuto.

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Citazione da: max - Giugno 20, 2017, 09:18:58 AM

Per il resto, JDO non dice affatto di rinunciare agli esercizi di maneggio (chiamiamoli così) ma li screma semplicemente di ciò che per lui è superfluo senza quando alla fine gli cambia solo il nome. Dunque, di fatto, si ha soltanto la sostituzione di nomi e di concetti alle MEDESIME cose che si fanno, perché poi anche lui passa lo stesso tempo a ripetere il medesimo esercizio. Le carampane direbbero che muscolano e/o sciolgono, JDO dice che educa e decontrae... ma sempre ore in maneggio si passano a piegare e far tranZizzioni... belli impostati e seri se siamo carampane, disinvolti e praticoni se siamo JDO... leggi bene, guardati i videi... non posso non dubitare che non giungi a questa mia conclusione....

Quindi torno a ripetere, di che stiamo parlando?

Non è che JDO NON piaffa/passeggia o NON riunisce il galoppo, semplicemente piaffa/passeggia male (quando vuole raccorciare il trotto) e riunisce il galoppo male (quando vuole raccorciare il galoppo)... male paragonato ad un cavaliere accademico si intende, perché il risultato pratico per quel che serve a saltare lo ottiene, non discuto.

Mi pare che qualcuno (Bionda?) abbia detto molto tempo fa che "JDO ha fatto del montare male un'arte". Il problema di cui stiamo parlando è questo: cosa significa montare bene e cosa significa montare male; cos'è l'equitazione bella e cos'è l'equitazione buona. Dal mio punto di vista cavallaro, è buona qualsiasi equitazione che permette di spostarsi da A a B senza danneggiare il cavallo, quando A e B distano qualche centinaio di chilometri.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

I miei amici gauci, secondo le tante Indefesse che leggono questo topicone, montano male, malissimo, eppure, fanno cose che noi carampane e fanciulle di città perfettamente impostate alla squola del maestro classico di turno, manco tentiamo di fare....

Caro max, anco io, non discuto Saumur e L'Accademia di Vienna, lo dissi ripetutamente a Chiara e a Lettera!

Il bello Bolle quando balla alla Scala è bello perché fa 80 ore il giorno di esercitii, esercitii che non gli servono una cippa per andar a ballare il tango e la samba in una balera o a scatenarsi in discoteca.

La Indefessa mi dirà che è certamente più allenato di un comune ballerino di twist... eh sticatzi!

Questo non esclude che per eseguire con maestria - anche senza arrivare a livelli competitivi - una mazurka o la breakdance bisogna impegnarsi, studiare, avere dei maestri essere allenati, ma sopratutto avere senzo del ritmo e tempismo.

Il ploblema nasce dal fatto che la "alta scuola" oltre che all'Opera di Parigi e al Bolshoj di Mosca, la vediamo per le strade di Canicattì, alle fiere di Abbiategrasso e Brisighella e in oscuri maneggi dove sadiche carampane e atroci fanciulle, tormentano - a loro scajola e aggratis - incolpevoli lalli.

Ma ci stiamo avvicinando ai ifatt:
Non è che JDO NON piaffa/passeggia o NON riunisce il galoppo, semplicemente piaffa/passeggia male (quando vuole raccorciare il trotto) e riunisce il galoppo male (quando vuole raccorciare il galoppo)... male paragonato ad un cavaliere accademico si intende, perché il risultato pratico per quel che serve a saltare lo ottiene, non discuto.

JDO, ma sopratutto i miei amici gauci, se ne stracatafottono dell'accademia... cosa altro hanno in comune i lieti pamperi col coltissimo marchese d'Orgeix?

Tanto, tantissimo, vediamo?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Bubba

Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 20, 2017, 11:03:33 AM
.

Il ploblema nasce dal fatto che la "alta scuola" oltre che all'Opera di Parigi e al Bolshoj di Mosca, la vediamo per le strade di Canicattì, alle fiere di Abbiategrasso e Brisighella e in oscuri maneggi dove sadiche carampane e atroci fanciulle, tormentano - a loro scajola e aggratis - incolpevoli lalli.






:ola:

sissy

Ok,da queste conclusioni comprendo che non è  stato compreso (o forse sì ) lo spirito del discorso.
Sia se si faccia equitazione accademica,sia se si faccia una passeggiata tranquilla,i principi della "buona equitazione"sono sempre gli stessi.
É  come andare a scuola guida,le regole per non danneggiare l'auto,noi stessi e gli altri sono sempre quelle,che o voglia usare l'auto per andare a pochi chilometri di distanza o usarla per lunghi viaggi in ogni dove.
Poi ci saranno i "virtuosismi"di chi vuol correre in formula 1...ma la "base"sarà  sempre quella,le regole sempre quelle.

Ritornando al cavallo,non è  corretto anche per chi fa passeggiate,montare "contro il movimento del cavallo o montare con la schiena rovesciata,magari ci potrai fare di tutto,ma chi ne pagherà le conseguenze sarà lui...É questo il focus della questione,non è  spettacolo o bellezza ...

alex

Se si lasciano le redini lunghe, il cavallo la schiena rovesciata non ce l'ha, se procede calmo. La schiena rovesciata e la "testa al vento sono, da quello che vedo, effetti di una cattiva mano; e la cattiva mano deriva da un equivoco sul "contatto leggero" che, misurato con  dinamometro, in genere ha un "peso" di alcuni chilogrammi.

Per credere a un contatto leggero, io voglio vedere le redini che fanno almeno un minimo di "pancia".

Non dico che tutti debbano avere il fegato di galoppare (in  campagna) con le redini che svolazzano, ma se svolazzano io sono certo che il cavallo è "nel suo equilibrio".

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Zarathustra

Alex, non proprio, o meglio, non necessariamente.
Un cavallo può portarsi con la muscolatura rovesciata a prescindere dalla mano, e viceversa.
E' un'educazione dinamica a portare peso, la mano serve soltanto eventualmente a fissare la posizione dell'incollatura, laddove richiesto/desiderato (monta con contatto).
Un contatto anche "solido", chiaramente con imboccature idonee (non morso), se applicato SU una corretta postura, non ottiene l'effetto di rovesciarla. Se la postura è errata, la mano la amplifica.
Discorso analogo per l'equilibrio.
Per quanto mi consta......

alex

Certo, può succedere, ma allora è la sella che gli dà fastidio.

Sarà un modello banale, ma io penso all'uomo con uno zaino di un certo peso. L'"aggroppamento" è del tutto istintivo. certo, se c'è uno spuntone nello zaino che preme la schiena, allora la posizione istintiva sarà quella di "rovesciare la schiena" per difesa dal fastidio; se ci fosse un conduttore con una frusta in mano che obbliga l'uomo con lo zaino ad "aggropparsi", ok, l'uomo si aggropperebbe.... controvoglia; ma se lo zaino è comodo, e nessuno rompe gli zebedei....

Nei trekking al passo, i cavalli tengono l'incollatura estesa spontaneamente, purchè siano condotti con libertà di incollatura; non vi risulta....?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Secula di regole della minchia hanno provocato questi danni e hanno prodotto plotoni di Sissy.
I fatti dicono che migliardi di cavallari - nei secoli -  senza aver mai letto La Gueriniere hanno attraversato continenti a lallo e hanno fatto "un culo così" alle cavallerie occidentali perfettamente regolamentate...

I fatti dicono che - attualmente - qualche miglione di butteri, gauci, paysanos, mongoli conducono bellillamente - per ubertose prateria  - i loro lalli senza aver avuto la possibilità di seguire i consigli di Sissy... come faranno i poaereti?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

sissy

Citazione da: alex - Giugno 20, 2017, 03:27:30 PM
Se si lasciano le redini lunghe, il cavallo la schiena rovesciata non ce l'ha, se procede calmo. La schiena rovesciata e la "testa al vento sono, da quello che vedo, effetti di una cattiva mano; e la cattiva mano deriva da un equivoco sul "contatto leggero" che, misurato con  dinamometro, in genere ha un "peso" di alcuni chilogrammi.

Per credere a un contatto leggero, io voglio vedere le redini che fanno almeno un minimo di "pancia".

Non dico che tutti debbano avere il fegato di galoppare (in  campagna) con le redini che svolazzano, ma se svolazzano io sono certo che il cavallo è "nel suo equilibrio".
L'avere la schiena contratta (o rovesciata) dipende da vari fattori,ma tutto passa dalla "cessione della ganascia "e dalla "calma"...puo' essere la mano del cavaliere troppo dura o gli aiuti incapaci di far cedere la bocca...ho tante foto di cavalli "rovesciati" in trekking e anche non montati...


sissy

Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 20, 2017, 05:04:17 PM
Secula di regole della minchia hanno provocato questi danni e hanno prodotto plotoni di Sissy.
I fatti dicono che migliardi di cavallari - nei secoli -  senza aver mai letto La Gueriniere hanno attraversato continenti a lallo e hanno fatto "un culo così" alle cavallerie occidentali perfettamente regolamentate...

I fatti dicono che - attualmente - qualche miglione di butteri, gauci, paysanos, mongoli conducono bellillamente - per ubertose prateria  - i loro lalli senza aver avuto la possibilità di seguire i consigli di Sissy... come faranno i poaereti?

A parte che quello che scrivo non "é  un mio consiglio",comunque ti dico che noi (intendo nel mio maneggio e i miei conoscenti equestri), facciamo"monta buttera o maremmana"....e più  genericamente "Monta da Lavoro".

I  principi sono gli stessi.Di equitazione classica si tratta...infatti,attualmente,la working equitation,si chiama anche "Doma Classica".

Già Senofonte gettò  le basi di tale equitazione (classica).

Quando gareggiano in Monta da Lavoro,vi possono essere gauchi,butteri, chi pratica "monta inglese",spagnoli,ecc...ma il giudice et unico e adoper gli stessi criteri di giudizio,anche se le bardature sono diverse,ma non diversi i principi da mettere in pratica.