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L'equitazione a scuola

Aperto da Wild, Gennaio 10, 2017, 01:14:51 AM

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klystron

Io sono d'accordo con quanto detto da Luna, milla ecc ecc e ripeto (che male non fa):
non so da dove sia iniziato questo discorso e confronto generale tra scuole italiane e anglosassoni. Nessuno sta svalutando la nostra scuola. (Mia madre e' insegnante, e lo era anche mia nonna; e io sono la prima preoccupata per il fatto che se resto qui mia figlia dovra' andare a scuola in Svezia e la cosa non mi piace PER NULLA....)
si discuteva di cultura equestre, e del fatto che in altri paesi sia diffusa e considerata in modo diverso, tutto qui. ANCHE nelle scuole.

Wild

Luna, io l'ho fatt quela vita di cui parlo al liceo classico, so cosa vuol dire e so che non mi ha lasciato poi molto, certo la differenza in alcune cose si vede, ma non so quanto sia merito del liceo e quanto della nia famiglia e delle esperienze che ho fatto con loro, sinceramente. Di certo molto merito va alle elementri, ma medie e liceo...mha...salvo giusto una professoressa delle medie per correttazza nei suoi cobfronti..
Anch'io credo nel valore della cultura, ma penso che non sia più opportuno trasmetterla in quel modo ma che ne vadano usati altri.

Non sapevo che il neoministro la pensasse così, io la penso così da molto prima: da quabdo ho sbagliato liceo e me ne sono resa conto. A 14 anni non si puó saperr che fare della propria vita e si fa una scelta fondamentale che si riperquote su tutto il resto, ho sogni che resteranno tali a causa di questo.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Wild

Citazione da: Luna di Primavera - Gennaio 13, 2017, 09:30:11 AM
Citazione da: Wild - Gennaio 13, 2017, 07:36:50 AM

L'alterbativa? Tutti uguali fin dopo il liceo, che non deve durare per forza 5 anni, poi un bel ventaglio di università più utili e meno settoriali di queste.


ah beh questa è più o meno l'ottima proposta ventilata dal neo ministro dell'istruzione (titolo di studio accertato della signora in questione: terza media).

io la penso e strapenso come milla.
e in un paese che porta dentro di sé la cultura greca e romana, sentir bistrattare greco e latino e sentir parlare di "12 ore al giorno a tradurre versioni " (ma quando mai??? ma quando mai avrai passato 12 ore al giorno a fare compiti??? non ci credo neanche se ti vedo) fa veramente tristezza.
non dico che tutti i ragazzi debbano studiare queste materie, ma mi fa un po' ribrezzo che non ne venga riconosciuto il VALORE CULTURALE e formativo.

e sì, è esattamente vero che ci sono scuole di serie a e scuole di serie b, e va bene così, perchè ci sono studenti di serie a (ossia, in grado di affrontare l'impegno delle scuole "impegnative") e studenti di serie b (che non hanno interesse allo studio nè senso di responsabilità adeguato). non è un delitto o una discriminazione, è un fatto: non tutti siamo buoni studenti. ma questo non è certo un buon motivo per appiattire il livello generale, anzi, ognuno dev'essere rispettato nelle proprie inclinazioni.

scusami wild se sono così brusca, non è che ce l'ho in particolare con te, ma non condivido una singola parola di quello che hai detto, e siccome mi pare di ricordare che sei molto giovane mi cascano veramente le braccia a pensare che questo sia il futuro della nazione.

per fortuna non tutti i ragazzi la pensano come te e per fortuna ci sono 14enni che hanno non dico le idee chiare, ma almeno la forza interiore, la motivazione e l'orgoglio di affrontare un percorso di studi veramente serio, con l'obiettivo di formarsi in primis come persone.. e poi anche come professione. perchè, parliamoci chiaro, tutte le professioni sono giuste e necessarie e nobili, ma fra il medico e l'addetto ai bottali della conceria un po' di differenza.. c'è.

Da quello che scrivi si capisce benissimo che non mi conosci per nulla e che di me non sai nulla. Nei forum bisognerebbe parlare di argomenti non di persone.
Ho fatto 5 anni di liceo classico, mai stata bocciata nè rimandata, sono uscita con 80, al primo colpo ho passato il test di ingresso in una facoltà universitaria quinquennale a ciclo unico nella quale sto ottenendo ottimi risultati. Tra la terza media e la prima superiore ho concluso la scrittura di un libro pubblicato grazie a un concorso interno a una casa editrice. Tutto questo partendo da una base svantaggiata: ho un disturbo specifico di apprendimento (ai miei tempi non avevano nomi come disgrafia, dislessia o altto), che ho imparato cob tempo e fatica a tebere a bada. Ora dirai che ho fatto tutto con la diagnosi, ebbene no, perchè la mia diagnosi è andata persa dopo essere stata cobsegnata alla segreteria della scuola e nessun proglfessore ha maoli avuto riguarfi, anzi...e meno male! Perchè almeno mi è stata data la possibilità di essere all'università ora, e se avessi deciso, come mi sarebbe piaciuto, per un agrario ad esempio, non sarebbe stato per incapacità di affrobtare un classico e ora lo so questo!

Cercavo di impostare un discorso didattico-pedagogico, tutto qui, e riferivo che a livello di tecnica di studio e forza d'animo il classico mi ha dato ma a livello culturale non mi ha lasciato praticamente nulla, ne sono uscita distrutta e basta. Pensiamo a preparare meglio gli insegnanti del futuro, poi ne riparliamo.

Mia mamma è maestra e io studio per diventarlo, il mondo della scuola non mi è poi tanto estraneo, direi...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Wild

Per fortuna ci sono ragazzi migliori di me a portare avanti il paese...e per fortuna ci sono ancora alcuni adulti che sanno ascoltare senza partire in quarta cob giudizzi avventati e inappropriati su giovani che neppure conoscono e che gli danno la possibilità di esprimersi e confrontarsi serenamente. Per  fortuna ci saranno insegnati migliori di come sarò io, che rimedieranno ai miei danni e mi insegneranno cosa e come insegnare...
La cosa certa è che io almeni la passione per la didattica e la pedagogia ce l'ho e che il motivo della mia delusione è che credo nella scuola e vedo che qusta scuola mi ha delusa e mi delude ogni giorno (solo alle elementari vedo ancora insegnanti che si fanno davvero in dieci per i loro alunni e per la scuola, ma li vedo sempre più soli e abbandonati a loro stessi).

Io non credo vi siano studenti di serie a e di serie b, credo vi siano persone con attitudini differenti e che la scuola debba valorizzarle tutte, per farlo la scelta può benissimo avvenire qualche anno dopo i 14 (ho scritto che il liceo non deve per forza durare cinque anni, no?)
Ad ogni modo la scuola dovrebbe aiutare tutti a raggiungere almeno la sufficienza in tutto, perchè alla sufficienza chiunque non abbia problematiche particolari ci può arrivare se gli insegnanti sanno motivarlo e supportarlo nel suo processo di apprendimento.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Wild

Concordo sul fatto che vi sia troppo utilitarismo e troppo poco senso del bello e dei valori, questi due aspetti vanno anchesaputi trasmettere però...credo che insegnanti ben preparati ,capaci e appassiobati riescano a trasmetterlo in qualunqie scuola dal liceo al professionale e che anvhe nei professionali dovrebbe esserci attebzione al bello, mentra al classico dovrebbero smetterla di debigrare in toto gli aspetti pratuci della vita e valorizzare anche chi ha capacità e attitudini pratiche (ci sta che uno abbia più di un'anima dentro di sè e non è giusto ucciderne una per far crescere solo l'altra, ma integrarle e farle collaborare).

Comunque qualcuno questo utilitarismo lo ha messo nella testa dei giovani, certamente non ci sono nati...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Luna di Primavera

il fatto che tu dichiari di aver sbagliato scuola, e che dica che a livello culturale gli studi classici non ti abbiano lasciato nulla, non significa che la scuola che hai fatto o gli studi classici non siano validi: significa solo che la tua personale esperienza non è stata soddisfacente. mi spiace, ma capita.
potevi anche cambiare scuola al ginnasio, quando hai visto (e te ne sarai accorta subito immagino) che il classico non era la scuola giusta per te. incaponirsi e uscirne distrutta non mi pare sia stata una grande strategia, comunque bon, è fatta.

invece la maggior parte dei classicisti che conosco non solo sono sopravvissuti, ma ne sono molto fieri e orgogliosi al punto, alcuni, di essere perfino supponenti. per non parlare dei miei colleghi che hanno fatto lo scientifico, che sono tutti quanti molto soddisfatti di averlo fatto e sì ebbene sì anche di aver studiato cose squisitamente inutili quali il latino e filosofia.

mio cugino era un po' vagabondo e per paura dell'impegno a 14 anni ha scelto di fare l'iti, niente di male eh adesso si laurea in ingegneria, ma dice sempre che è stato un cretino a farsi spaventare dal liceo, che si pente di non averlo fatto per vagabondaggine e che la differenza di cultura e di forma mentis fra lui e gli amici exi liceali la vede eccome. e si sente in dovere di recuperare il tempo perduto.

sulla qualità degli insegnanti e dell'insegnamento ti dò ragione, ci sono delle capre in giro per le cattedre. ma è quello che va cambiato, non i contenuti.

I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

AnnaQ

Però davvero wild, in Germania la scuola è più o meno uguale per tutti fino alla maturità (le materie - a parte tedesco e matematica - sono opzionali in quasi tutte le scuole, cioè puoi impostarti un piano di studi personale) e l'unica cosa che cambia è proprio il ceto sociale dei compagni, di conseguenza degli insegnanti, e c'è molta più discriminazione sociale in questo modo: tutti possono in teoria accedere all'università, ma chi non fa il Gymnasium non ha speranze di entrare nelle facoltà più ambite.

L'uguaglianza formale è inutile, ci vuole uguaglianza materiale dall'inizio, e poi ognuno - secondo i propri bisogni e possibilità - deve essere libero di scegliere di conseguenza...

(scusate se continuo il mega OT  :P )
And but for the sky there are no fences facing

Bubba

Tra poco avremo le scuole di serie A e B anche in Italia.
E pure C, D....

Wild

Citazione da: Bubba - Gennaio 13, 2017, 07:13:28 PM
Tra poco avremo le scuole di serie A e B anche in Italia.
E pure C, D....

Ci sono già.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Wild

Citazione da: Luna di Primavera - Gennaio 13, 2017, 05:41:22 PM
il fatto che tu dichiari di aver sbagliato scuola, e che dica che a livello culturale gli studi classici non ti abbiano lasciato nulla, non significa che la scuola che hai fatto o gli studi classici non siano validi: significa solo che la tua personale esperienza non è stata soddisfacente. mi spiace, ma capita.
potevi anche cambiare scuola al ginnasio, quando hai visto (e te ne sarai accorta subito immagino) che il classico non era la scuola giusta per te. incaponirsi e uscirne distrutta non mi pare sia stata una grande strategia, comunque bon, è fatta.

invece la maggior parte dei classicisti che conosco non solo sono sopravvissuti, ma ne sono molto fieri e orgogliosi al punto, alcuni, di essere perfino supponenti. per non parlare dei miei colleghi che hanno fatto lo scientifico, che sono tutti quanti molto soddisfatti di averlo fatto e sì ebbene sì anche di aver studiato cose squisitamente inutili quali il latino e filosofia.

mio cugino era un po' vagabondo e per paura dell'impegno a 14 anni ha scelto di fare l'iti, niente di male eh adesso si laurea in ingegneria, ma dice sempre che è stato un cretino a farsi spaventare dal liceo, che si pente di non averlo fatto per vagabondaggine e che la differenza di cultura e di forma mentis fra lui e gli amici exi liceali la vede eccome. e si sente in dovere di recuperare il tempo perduto.

sulla qualità degli insegnanti e dell'insegnamento ti dò ragione, ci sono delle capre in giro per le cattedre. ma è quello che va cambiato, non i contenuti.

In motivi per cui non ho cambiato scuola non sono rilevanti, rilevante invece è che se fossi come mi hai descritta tu, non l'avrei portato a termine e ora non starei continuando gli studi. Rilevante è anche che senti molti altri ex liceali delusi come me e altri del genere che descrivi tu, ci vorrebbe uno studio per capire chi sono in numero maggiore.

Il mio problema non erano tanto le discipline quanto gli insegnanti e la quantità esagerata di lavoro a casa, e questi erano i problemi di tutti. I due che avevano passione per le lettere antiche hanno continuato tutti gli altri, hanno cambiato genere di studi o si sono persi per la via...ma anche tutto questo non è rilevante.

Tornando in topic, ci sono o non ci sono le condizioni per cui l'equitazione potrebbe entrare proficuamente nelle scuole in particolare nella scuola dell'obbligo?  La scuola è preparata ad Accoglierla?  Gli istruttori di equitazione FISE sono preparati a  inserirvisi? 
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Ranas71

Citazione da: AnnaQ - Gennaio 13, 2017, 09:43:38 AM
Quoto al 100 %  :occasion14: non volevo partire anche con l'apologia del classico perchè poi sembro pagata dal miur ahahah ma gli studi classici sono davvero uno degli ultimi baluardi contro l'utilitarismo e il consumismo. Il greco, la storia dell'arte, la letteratura non sono UTILI ma sono BELLI. E per qualcuno basta e avanza
Concordo appieno.:quoto: Penso anche io che ci siano cose che vanno fatte perché belle, non perché utili (ovviamente senza mai tralasciare anche le cose utili). Una formazione completa si ottiene sia imparando qualcosa che possa formare la persona culturalmente, sia studiando ciò che poi servirà alla persona nella vita lavorativa.
Citazione da: Luna di Primavera - Gennaio 13, 2017, 09:49:19 AM
per dire che l'aspetto culturale dell'insegnamento e la formazione culturale (anche umanistica) dei ragazzi ha il suo valore.. ed è grande, anche se a molti sembra assurdo e inutile.
Secondo me non è che sembrano inutili, lo sono e basta. Se fossero anche utili, perderebbero la loro valenza culturale e la loro bellezza.
Cavalcare trasforma "vorrei" in "posso".

madamen67

Tornando in topic, ci sono o non ci sono le condizioni per cui l'equitazione potrebbe entrare proficuamente nelle scuole in particolare nella scuola dell'obbligo?  La scuola è preparata ad Accoglierla?  Gli istruttori di equitazione FISE sono preparati a  inserirvisi? 

Secondo me, ammesso che ci sia spazio per una disciplina sportiva come l'equitazione in una scuola dove vedo una burocrazia sempre più invadente, invasiva e soffocante, forse non ci sono ancora le condizioni. Un corso Fise a livello teorico si può portare tranquillamente a scuola, ma poi a mio avviso non si può fare a meno facilmente della parte pratica: l'esperienza in maneggio e a contatto con il cavallo. E spesso le uscite non sono facili da programmare per via di permessi, autorizzazioni, insegnanti che non se la sentono di assumersi responsabilità, costi dei trasporti etc etc. La scuola potrebbe essere pronta ad accoglierla ma credo che per prima cosa andrebbero passate agli insegnanti le "istruzioni per l'uso" e interessarli all'argomento.
Gli insegnanti sono tanti ma ne ho trovati pochi davvero capaci di trasmettere "la sapienza" agli alunni: insomma, ho trovato ancora pochi insegnanti capaci davvero di insegnare. E pure per gli istruttori Fise è così sono insegnanti anche loro: ce ne sono tanti in giro (o quasi) ma pochi sono davvero aggiornati e capaci di insegnare davvero.   
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

alex

Il caso delle "settimane bianche", ossia del rapporto fra sci e scuola,  secondo me è illuminante. Lo vedo come puro e semplice business: un "sostegno di Stato" all'industria dei cosidetti "sport invernali", che è appunto un'industria. Ovvio che come tutte le industrie produce lavoro, produce reddito, sostiene comunità; non è poco; ma il fatto che la scuola sia utilizzata per sostenere un'industria mi lascia un pochino confuso, mi pare un discreto tradimento alla sua funzione.

Nell'interesse della FISE di introdurre l'equitazione nella scuola vedo un meccanismo analogo.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba

Chiaramente si tratta di iniziative promozionali.
Il MIUR ha stretto un accordo con le associazioni sportive che offrono gratuitamente un assaggio di sport.
Gli esperti alla fine delle 4/5 lezioni lasciano dei volantini " pubblicitari".
Forse in linea di principio non e' il massimo ma all' atto pratico i bimbetti lavorano cpn persone diverse, provano cose diverse e questo e' positivo.
Nel caso della Fise ho chiesto se anche il trasporto fosse gratuito. Ancora non e' sicuro, valuteranno dopo aver ricevuto tutte le adesioni. Ho chiesto quindi se, in assenza del trasporto gratuito, fosse possibile caricare un ponetto e portarlo a scuola. Per mostrare almeno come si avvicina ecc..
Mi han risposto di no perche' l' idea e' portare i bambini dentro al centro.  :chewyhorse: quindi l' intento e' chiaro, ma a conti fatti credo che offrire la possibilità di interagire con un pony anche a quei bambini che mai mai potrebbero farlo sia cosa buona e giusta.

alex

Il problema è il contenuto educativo e culturale. La scuola è quello che deve assicurare e garantire; e deve saperlo gestire, non può delegarlo a scatola chiusa.

In altre parole: prima ci vorrebbe una formazione sul tema degli insegnanti. Non tutti ovviamente: ma almeno l'insegnante di educazione fisica dovrebbe saperne parecchio, ma può essere che anche insegnanti di altre materie abbiano una sufficiente cultura equestre per gestire il processo educativo come si deve. Oppure si potrebbe permettere l'accesso di "esperti esterni" dentro la scuola: ma in modo guidato e controllato.



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.