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Piccole put... equestri

Aperto da milla, Gennaio 25, 2019, 08:25:59 AM

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milla

In questi giorni montavo con una signora che fa monta western, il suo cavallo partiva regolarmente falso al galoppo e la signora ci litigava.
Per curiosità chiedo che tipo di aiuti si usano nella MW per far capire al cavallo su quale piede galoppare e se valgono gli stessi aiuti della MI dove, fondamentalmente se la flessione è interna il cavallo parte 'giusto ' mentre se la flessione è esterna parte rovescio.
Mi risponde che gli aiuti sono uguali perché i cavalli sono uguali, l'anatomia, fisiologia ecc. sono sempre uguali quindi anche nella MW si usano gamba esterna e mano interna che si alza leggermente (e già qui boh, mai saputo che la mano interna si dovesse alzare ma vabbe, quisquilie ).
Mi dice poi che per partire al galoppo 'giusto ' non si deve chiedere la flessione interna ma esterna  :icon_eek: e che evidentemente la mia cavalla risponde agli aiuti che uso io perché così l' ho addestrata.
Ridendo dico che io non sono in grado di addestrare neanche un criceto e che ho trovato la cavalla già 'programmata '.
La signora poi mi spiega che una leggera flessione esterna per la partenza al galoppo è necessaria per 'liberare ' la spalla interna  :horse-scared:.
Ho annuito educatamente e lasciato cadere l'argomento.
Ora mi domando due cose :
come concilia l' aiuto (canonico ) redine interna e gamba esterna con la flessione esterna.
che caspita serve 'liberare ' la spalla interna del lallo al momento della richiesta di galoppo dal momento che la spalla interna è l'ultima che si muove nella falcata?
Sono io che non ho capito un tubo?  Visto che qui ci sono anche tanti che praticano MW spiegatemi se la signora ha ragione o se è l'ennesima put. ..

Zarathustra

Tres facìle. La signora non ha capito, dà il comando alla rovescia, e giustamente il cavallo parte "giusto" (cioè rovescio), torna tutto, il cavallo è ben addestrato e si attiene al programma.
La controflessione si "usa" a volte con i puledri per farli "rompere" al galoppo dal trotto, cioè con "perdita di equilibrio", in pratica al trotto gli fai lo sgambetto controflettendo e quello rompe al galoppo. Ma è tutta un'altra cosa dalla partenza con presa di equilibrio.
La partenza corretta è la tua: flessione interna (lato sul quale vuoi galoppare), gamba interna alle cinghie, gamba esterna arretrata.
La mano interna la puoi alzare anche un pò, optional, può alleggerire quel lato, ma anche no.

raffaele de martinis

Anche nella monta polinesiana, i meccanismi per la favorizzazione del galoppo son gli stessi.

La signora "americana" dicie giusto, almeno per la squola elementar.
Partenza a dx: controflexion a sx.
Per la squola media: leggiar flexion a dx, redine interna d'appoggio (mano sollevata?) che spigne le spalle a sx... se non è zuppa è pan bagnato.
Per la squola superior niuna flession solo indication della redine interna.

Per capire le  partenze bisognerebbo taliare i bipedi laterali et il loro funzionamento, poi possiamo aver le partenze (et i cambi) - come diceva L'Hotte - sia cogli aiti diagonali che con gli aiti laterali... a proposito, avete lettolotte?

PS: milla, ma che cossa ti hano detto le 32 cape che hai cambiato?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

La controflessione a sin per la partenza a dx è la prima volta che lo sento dire ma se lo dice Raffaele...
Quello che mi hanno insegnato è: gamba esterna arretrata e redine interna che si tende leggermente (quindi direi redine diretta piuttosto che di opposizione) questo lo insegnava la mia primmima capa che era una saltatora.
La seconda capa dressagista insegnava la partenza con gli aiuti laterali così per il lallo è più facile capire se vuoi galoppo o appoggiata.
Adesso per partire penso: galoppo. :chewyhorse:

Mi spieghi il meccanismo per cui il lallo dovrebbe partir giusto pur controflesso se ciò non ti arreca troppo disturbo et spremitura delle tue pretiosissime meningi?

alex

State parlando di partenza al galoppo dal passo, dal trotto o - come raccomanda JDO - da fermo? Pura curiosità, eh.... ormai la partenza al galoppo "giusto" mi interessa  poco, lascio che Asia parta come le è comodo e poi eventualmente lo cambio.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#5


Il principio per la partenza/cambio di galop è sempre lo stesso: caricamiento del bipete laterale che non deve avanzar, che deve stare dietro.
Siamo agli albori, alla squola elementare, alle basi di qualsiasi equitation, poi a seconda del grado di adestramiento dello lallo et alla capacità delle ragasse, gli aiti posson esser molti et differenti, ad esempio un lallo che tende a cader di spalla et ha difficultè a partir da quel lato avrà un trattamento particular  finoaquando non si equilibrierà.

Ma io comprengno la mia amiha milla, i nostri gambegambe ti dicono, metti la gamba là, il polipaccio quà, strigni le chiappe, allarga le scapole ma senza dirti pereché lo devi far.

Il vostro affetionatissimo vi prega di dare - appena lo incontrate -  un affettuoso fanculo al vostro gambegambe , e ditegli: questo fanculo ve lo manda Pierpia, che a aggratis ci da quelo che voi non ci avete dato a pagamento, naturalmete il fanculo è estensibile alle cape et alle capette.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Mah sai noi a Pontassieve siamo un po' tordi, io continuo a non capire perché far partire il Lallo controflesso , ho dato una rapida occhiata a qualche scritto del Colonnello ma non mi pare di aver trovato niente del genere.

raffaele de martinis

La "tontaggine" regna sovrana non solo a Pontassieve, il fatto che Angioni non citi quelo che io ho disegnato, non vuol dire che non esista.
Il Colonnello ha tradotto le "Questioni", quindi, sa benissimo che:

Riguardo alla sequenza degli aiuti da usare per invertire il gioco dei bipedi laterali - dunque il cambio di galoppo - non c'è unanimità di opinioni tra i Maestri d'equitazione.
     Sicuramente si trovano d'accordo sull'azione della mano chiamata ad alleggerire la spalla destinata a coprire più terreno: ciò si ottiene mediante lo spostamento del peso dell'anteriore  sulla spalla che dovrà restare più arretrata.
Ad esempio,  se si dovesse passare dal galoppo sinistro a quello destro,  va caricata la spalla sinistra che deve restare più indietro:  per farlo bisogna usare la redine di apertura sinistra, se il cavallo è rigido d'incollatura, mentre se è flessibile, si flette l'incollatura  a destra  e si sposta il peso delle spalle a sinistra
.....



esattamente quelo che vedi sopradisegnato, segue un lungo pippone sull'uso delle gambe che è come detto controverso e che Max ha rissunto in questa bella immagine:



Il buon Max scrive "traversamento del posteriore", che è verissimo, ma il Generale si inhazzerebbe come un picchio, diciendo che la ditione corretta è "spostamento dell'ateriore" (fession o controflessione) che determina il piazzamento, ma lui parla dall'alto del suo "Paradiso Equestre" vietato a noi ragasse di Pontassieve.

Se mai ci fossero dubbi, il Generale - a chiuusura del pippone - specifica:

Quello che ho detto riguardo all'impostazione delle mani e delle gambe per ottenere i cambi di galoppo,  è ugualmente valido per chiedere le partenze al galoppo.

NB - I brani sopracitati sono tratti dalla nostra traduzione delle Questioni. ("nostra" del foro Cavallo Planet)
Anche dopo la mia riconversione cavallara, affermo senza ombra di esser smentito che trattasi del più bel libro sull'Equitazione di ogni luogo e di tutti i tempi... a proposito, milla, hai lettolotte?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Angeletta85

Milla la controflessione è un trucchetto che usiamo con i puledri per farli partire in galoppo ma non va fatta a cose normali...
...è impossibile solo se credi che lo sia...

milla

Ringrazio pubblicamente Raffaele perché per una volta (forse la prima volta a mia memoria ) ha spiegato normalmente le cose. Sono compiaciutissima ma anche un pochino preoccupata, Raffae ' sei sicuro di star bene, non è per caso che la vecchiaia ti sta addolcendo?  :chewyhorse:
A proposito hai lettolotte?  :studioso:

raffaele de martinis

Bè, hai mala memoria, già altre volte ti feci arditi disegnini con clare explicatio.

Stranamente  ho lettolotte ma una hosa è leggerlo altra è capirlo, infatti dovetti trovare la versione francese per comprenderlo, perché la tradutione itagliana provocava queste reationi:

... io questioni equestri, ho provato a leggerlo un po', soprattutto seduto in bagno, che e' il posto dove riesco a concentrarmi incredibilmente, ebbene io non riesco a capirci una mazza, almeno per me, e' un mattone che riesce a confondermi le idee in maniera esagerata... quindi ho deciso che almeno per adesso non lo riapro, altrimenti smetto di andare a cavallo...
"

e ancora:

Ciao Raffaele, ho cominciato a leggere "Questioni equestri" tradotto da Angioni. In effetti faccio un po' fatica a capire l'italiano aulico che usa e anche la costruzione un po' strana di certi passaggi. In compenso il libro è pieno di note esplicative che denotano il buon cuore del traduttore.
Ma non ti scrivo per questo..."


Ma lassiam stare, noi possiam leggere l'opera omnia equestre facendoci prestare da Angioni tutti i suoi millenovecentotrentasette libri, ma quando mettiamo le nostre belle chiappe sullo lallo, ci bastano poche chiare, semplici regole "cavallare".

L'Hotte è stato un acerrimo nemico della "fusione", anche da pensionato, impedì il frammischiamento del metodo Baucher con quelo di d'Aure.
Dagli initii del XX seculo si è superato il duro atteggiamento del Generale e si è di fatto cercato di fondere le due concetioni equestri.
Confessovi che anch'io trovavo ragionevole questa fusion et lo è certamente possibbile dal punto divista tennicopratico ma è stata sempliciemente devastante dal punto di vista culuturale... ci ha fatto credere tutti havallerizzi, et in particolar ha causato magne pene ad innocenti lalli che - in nome delle "bella equitatione (nel frattempo diventata sport) - son stati/sono sottoposti ad inutili esibitioni vanesie in stile "inglese" et in stile "uestern".

L'Hotte, per spiegare la sua fermezza dicieva: "non tutti possono andare a Corinto"... aveva ragion!

https://it.wikipedia.org/wiki/Non_licet_omnibus_adire_Corinthum
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Ungarina

Anch'io mi sono trovata spiazzata davanti a questa "scoperta" ( e non solo questa da quando sono qua). Quando il mio capo/istruttore sbraitava di alleggerire la spalla nei cambi di galoppo mi sembrava di esser di fronte ad un pazzo. Ovviamente il tutto è stato poi accompagnato da speigazione e così ho capito qualcosa (forse), ma l'ho fatto mio ancor di più che dalla sella (perché povera me monto praticamente mai) da terra, girando i pony/cavalli. Quando sono falsi invece di far trotto e farli ripartire, mollo un po' la presa, si flettono esterni, si alleggerisce l'interna e voilà, cambio di galoppo fatto.
..tutto il resto è noia!
Senza fretta, ma senza sosta.