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Gioco e lavoro: necessità diverse.

Aperto da Miky Estancia, Febbraio 20, 2013, 07:18:11 PM

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Miky Estancia

Cito Raffaele, dal topic "senza imboccatura, non senza dolore":

"Da questa mia esperientia ho concluso: - fino a quando ero io a disposizione del lallo, il lallo poteva stare sferrato, quando il lallo - per casi della vita - doveva essere a nostra disposizione gli abbiamo dovuto mettere i ferri."

in risposta ad Alex, che nel medesimo topic mi chiedeva di dare un'occhiata ai piedi dei cavalli Camarguesi...

Ora, fresca di vacanza presso la Manade dei nostri amici allevatori di cavalli e tori camarguesi, vi riporto quanto emerso durante le serate trascorse a chiacchierare davanti a generose porzioni di "gardienne de taureau" anaffiate da buon vino....

Allora...come vivono i cavallini camarguesi? Se sevono, vicino a casa, in paddok enormi, terreno morbido, che si allaga quando piove, erba sempre presente, anche in questo periodo dell'anno, oppure, se non devono lavorare, nei marais (la palude camarguese). Mangiano quello che c'è. Integratori pietanza e altre balle non ne vedono. E quelli dei nostri amici, sono belli grassocci... sia i puledri che le fattrici, che gli stalloni che i castroni che usano per lavorare.
Chi ha i ferri e chi no?
Scalzi ci stanno i puledri e le fattrici...gli stalloni se non devono lavorare...i castroni...lavorano, almeno i loro, e quindi vanno ferrati.
Questione lavoro: quei cavalli lavorano davvero...non fanno un'oretta di arena sabbiosa per poi venir rinchiusi in un box....il Guardian professionista, si muove a cavallo per entrare nei recinti dei tori, sposta i tori da un paddk all'altro a cavallo, porta i tori alle varie manifestazioni sempre a cavallo, su percorsi misti che vanno dai 3 ai 5/10 km. E sul "misti" c'è da farsi rizzare i capelli: dal fango della palude al terreno erboso, alle strade bianche, all'asfalto, al pavè. E non sempre al passo...a volte i tori scappano e bisogna riacciuffarli, magari al galoppo pieno, sull'asfalto o sul pavè, in mezzo alle macchine...

Le hanno provate tutte: scalzi, ferri di gomma, ferri con ramponi a vite e chiodi al vidiam, scarpette sopra ai ferri....
Scalzi è improponibile: su certi terreni si scivola e vista la mole di lavoro, il cavallo regge pochissimo; coi ferri di gomma si va bene sull'asfalto, un pò meno sul pavè specie se bagnato, sull'erba si scivola, nel fango sono inutili, sono costosi e si consumano molto in fretta; i ferri coi ramponi a vite e le punte di vidiam sono la soluzione che va per la maggiore, in quanto assicurano una buona aderenza su tutti i terreni ma bisogna fare molta attenzione quando si va su un pavè bagnato...e allora in quel caso, hanno provato a mettere le scarpette sopra al piede ferrato....ma non va affatto bene alle alte velocità e per le manovre strette, per non parlare del costo e del fatto che si perdono facilmente.





Da qui....concordo con Raffaele....a seconda di chi è al servizio di chi, si cerca la soluzione migliore.
Questo non solo per quanto riguarda la ferratura, ma per tutto quello che concerne la gestione e l'utilizzo del cavallo.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

raffaele de martinis

...quando si va su un pavè bagnato...e allora in quel caso, hanno provato a mettere le scarpette sopra al piede ferrato....ma non va affatto bene alle alte velocità e per le manovre strette, per non parlare del costo e del fatto che si perdono facilmente.

Hanno ragione da vendere !!



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Mia cara, ti meriti un abbraccio forte!!

Tutto quello che scrivi sulla tua esperienza in Camargue è di una stupenda banalità ma è quello che predico da anni.
Solo che i barefutti fondamentalisti non ci sentono da quest'orecchio.

Come vedi, per le sfilate a Roma, sono stati costretti a metter le scarpette ad Oddo sopra i ferri e sopra gli antiscivoli: pioveva e il pavè/i sanpietrini bagnati sono per i lalli - ferrati o scalzi che siano - una trappola mortale.

Bene, c'erano 200 cavalli e tante femmine alcune già in calore, il Caimano è uno stallone e - come si vede - ai primi pavoneggiamenti ...(leggi impennate corvette e galoppi sul posto) ha perso la scarpetta posteriore dx.

Per 5 anni abbiamo giuocato: perciò siamo stati felicemente scalzi; ora che facciamo i professionisti, siamo altrettanto felicemente ferrati.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Miky Estancia

Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 20, 2013, 08:27:11 PM



Mia cara, ti meriti un abbraccio forte!!

Tutto quello che scrivi sulla tua esperienza in Camargue è di una stupenda banalità ma è quello che predico da anni.
Solo che i barefutti fondamentalisti non ci sentono da quest'orecchio.

...
Per 5 anni abbiamo giuocato: perciò siamo stati felicemente scalzi; ora che facciamo i professionisti, siamo altrettanto felicemente ferrati.

Grazie dell'abbraccio Raffaele, ricambio! :occasion14:
Il fatto è che per quanto ho potuto constatare, i barefooter fondamentalisti molto raramente sono professionisti, o se lo sono hanno condizioni di lavoro particolari.
Come moglie di maniscalco, non sai quante volte mi sono dovuta sorbire i predicozzi di "cittadini" che cercavano di convertirci alla pratica del piede scalzo sempre ovunque e comunque, perchè a loro andava bene così (a loro, poi il cavallo diceva tutt'altro).
Ho 4 equini a casa adesso e scalzi ci stanno solo i due pony, giusto perchè lavorano pochino coi bambini...e per pochino che lavorano, non c'è bisogno di pareggiarli perchè il fondo a sabbia grossa del paddok lo fa per noi.
Se il pony dovessi attaccarlo al calesse tutte le mattine per farmi quegli 8 km per andare a comperare il pane e il giornale in paese, stai sicuro che i ferretti dovrei metterglieli dopo un paio di giorni, altrimenti non camminano più.
I due Comtois...a volte si fanno un paio di settimane scalzi, ma appena ne abbiamo bisogno, subito su i ferri...è impensabile di attaccarli per togliere la neve senza una ferratura coi ramponi a vite e le gomme da neve, impensabile allenarsi per volteggio col cavallo scalzo o per tutti gli altri usi che ne facciamo.
Se voglio che il cavallo lavori, devo metterlo in condizione di farlo nel miglior modo possibile, e per tutto quello che chiediamo, la ferratura è la cosa migliore.

E questo non solo per quanto riguarda i ferri, ma per tutto il resto. La bardatura deve essere appropriata, quindi...finimenti di cuoio, selle comode e fatte di materiali naturali, alimentazione corretta, spazi adeguati per il dopo-lavoro, pulizia, ecc. ecc. ecc.

Oggi purtroppo, ci sono poche persone che lavorano davvero col cavallo. Nella maggior parte dei casi, ci si limita a "giocarci"...qualche ora di lezione in maneggio, qualche passeggiata nei week end, le garette...ma lavorare è tutta un'altra cosa.
Chi "gioca" può permettersi di essere al servizio del cavallo (o delle proprie idee salutiste-naturiste-integraliste?), chi lavora, deve mettere il cavallo nelle condizioni migliori per farlo, e questo non vuol dire sfruttarlo ingiustamente, non avere riguardi, ma anzi, rispettarlo e prendersi cura delle sue esigenze ancora di più.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Mario Biserni

In Italia se togli i butteri, qualche mulattiere che resiste al passare del tempo e pochissimi professionisti non ci lavora più nessuno con il cavallo sono tutti giochi............
Il lavoro è 6/8 ore oggi, domani, domenica, lunedì, martedì..................

Miky Estancia

Concordo pienamente Mario!
Spero che pian piano questa cosa cominci a cambiare, spero che si ricominci a lavorare di nuovo col cavallo. In Francia ci sono oltre 100 Comuni che impiegano i cavalli nella raccolta differenziata dei rifiuti, nel trasporto dei bambini a scuola, manutenzione aree verde pubblico...e ultimamente, oltre ai debardeur, stanno venendo fuori un sacco di prestatori d'opera: trovano impiego nei vigneti e nelle aziende ortofrutticole...saranno pure cose di nicchia, ma è un significativo segnale...speriamo si amplifichi e arrivi anche da noi!
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Tonymatador

Un aspetto da valutare nella differenza tra gioco e professionismo, sono i costi. Un piccolo esempio: per giocare a casa ad erpicare il campo da lavoro e il cortile con la ghiaia, va benissimo il pettorale da lavoro che ho fabbricato io stesso...ma se questa pratica diventasse quotidiana e ci aggiungessi anche un pò di trazione pesante, dovrei comperare per forza una collana (i prezzi vanno dai 350 euro in sù) e aggiungere qualche altro finimento più robusto.
Libertad o muerte