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Equilibrio

Aperto da alex, Novembre 07, 2016, 08:33:28 AM

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rhox

#75
Se non la smettiamo chiudo e stop. Ok?
E questo vale per tutte le discussioni che finiranno in questo modo..

Chi ha testa la metta, l'ho già chiesto più volte gentilmente..

Grazie
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Nicola

La presente non vuol essere una risposta ad alcuno, al contrario un tentativo di leggere  un fenomeno diffuso, in ambito equestre come in molti altri contesti.

Il giorno in cui qualcuno leggerà questa ennesima discussione finita in vacca, vorrei che riflettesse sul perché, e scremasse tra le polemiche cercando di scorgere qualcosa di utile.

Quando avevo sei anni, alla fine della prima elementare, orgoglioso di aver conseguito un traguardo storico, annunciai ai  miei genitori che mi accingevo a scrivere il mio primo romanzo.

D'altra parte sapevo leggere e scrivere, e quindi ero in grado di fare il salto da lettore e discente a letterato.

Cosa mi distinguesse da Joice, Proust, Hesse, Bulgakov allora non lo comprendevo (e neppure conoscevo i citati autori allora), secondo l'assunto che io sapevo  leggere e scrivere, esattamente come loro.

Ora, a 34 anni da allora, comprendo che la differenza fondamentale tra quegli autori e me era AVERE DUBBI.

Per ogni principiante il primo apprendimento è eminentemente fideistico, e diviene critico solo al raggiungimento di un livello di esperienza sufficiente.

Ogni principiante quindi, in qualsiasi disciplina si cimenti, quando legge, cerca conferma al suo mondo di CERTEZZE assolute.

Il novizio legge con la lente di chi cerca un avallo alla sua fede. Se ci pensiamo è una abitudine molto religiosa cercare, anche travisando, di trovare in un testo ciò che ostinatamente si vuole che ci sia, senza concentrarsi sul semplice significato delle parole (ricordatevi di gomene e cammelli).

E' ovvio, e persino giusto che, nell'approcciare una tematica, il novizio diventi innanzi tutto un adepto, per poi, dopo aver consumato anni nella pratica e  nello studio, trovarsi ad avere più dubbi che certezze.

Il dubbio è fecondo perché ha in sé il germe dell'esplorazione, della ricerca, fosse anche la semplice volontà di guardare le cose da punti di vista differenti.

Ogni evoluzione parte dalla messa in discussione di ciò che sappiamo o supponiamo di sapere. Ma il dubbio non è MAI proprio di un principiante.

Quando Oliveira diceva, cito a memoria, "montate molto e non lasciate che i libri prendano polvere" si riferiva non al tentativo di riconferma di qualcosa che conosceva, al contrario rappresentava la costante e immutata volontà, fino all'ultimo, di cercare qualcosa di nuovo e di diverso che ancora non era emerso.

Ogni scienziato espone le sue scoperte alla prova della confutazione perché, se è scienziato vero, desidera ardentemente che le sue idee siano una piattaforma di lancio, e non un punto definitivo sulle questioni.

Saluti     
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Falada

Ultimo mio intervento in questo topic,fatto giusto per chiarire la mia posizione e non per altro.

Vivo con i cavalli da sempre anche se monto da sei anni,ma ho sempre vissuto nell'ambiente equestre anche competitivo.

Sono un medico che si occupa anche di ippoterapia a livello professionale e non sono certo una "novellina".

So perfettamente come si muove un cavallo e come deve/dovrebbe essere la posizione di chi gli sta sopra e  questo risponde a leggi fisiche su cui non c'è  nulla da eccepire.

Non si possono avere dubbi su questo.Eventualmente può  cambiare la strada per arrivarci e rivederne il modo in base a vari fattori,ma il risultato deve essere quello.

Un cavallo ha il baricentro in un determinato punto e l'uomo anche,se si "sfasano"il binomio non ha più  equilibrio.punto.

Sul come arrivarci possono cambiare le cose.

alex

#78
La questione dei baricentri è comunque interessante.

Chiarito che non possono coincidere, perchè quello del cavallo sta dentro il corpo del cavallo, possono però essere effettivamente allineati; precisiamo però: allineati sul piano verticale sagittale (quello che divide il cavallo in due parti, una destra e una sinistra)

Possono essere anche allineati sulla linea verticale ossia allineati anche sul piano verticale frontale, quello che divide il cavallo in una metà posteriore e una anteriore? ? Qui ho dei dubbi, perchè mi sembra, dalle immagini, che il baricentro del cavallo stia un po' troppo in avanti per permetterlo. Non solo: per la dinamica, l'importante è che l'allineamento, eventualmente, segua la "linea a piombo", che però nel cavallo in accelerazione in avanti non è affatto "verticale rispetto al suolo", è la componente dell'accelerazione + forza di gravità.

Poi c'è invece un altro elemento che ritengo importante: la raccomandazione che i due baricentri siano più vicini possibile. Qui sono d'accordo, e infatti mi piacciono le selle in cui si "entra" profondamente e in cui la distanza fra i nostri glutei e la schiena del cavallo è minima. Mi trovo molto a disagio su certe selle alte da trekking, mi trovo benissimo su selle bassissime tipo McClellan.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Nicola

Citazione da: Nicola - Novembre 08, 2016, 05:03:45 PM
Ho ufficialmente deciso che sono masochista.

Equilibrio. - La facilità più o meno grande con cui il cavaliere modifica la ripartizione del peso sui quattro arti per dare le differenti posizioni, indica il grado di equilibrio del cavallo, vale a dire che più è facile lo spostamento del peso in tutti i sensi, più l'equilibrio è perfetto. In virtù di questo principio si dice che il cavallo è "in equilibrio" quando delle semplici indicazioni sono sufficienti al cavaliere per modificare a proprio piacimento la distribuzione del peso del cavallo sulle sue colonne di sostegno.

Chi lo ha scritto?

Svelo l'arcano. Si tratta di Kerbrech che trasmette gli insegnamenti di Baucher.

Baucher era quindi interessato all'equilibrio del cavallo, e di come il cavaliere poteva modificarlo.

Ragionevolmente dava per scontato che il cavaliere fosse in gradi di rimanere stabilmente in sella, e che il cavallo fosse in grado di rimanere in piedi.

Quindi la sia definizione di equilibrio si concentra solo sulla ripartizione del peso del cavallo su ciascuno dei quattro arti.

Mi pare interessante perché si tratta di un approccio assai pragmatico, e per questo di immediata utilità e verificabilità.

L'equilibrio del cavallo, dice, è tanto maggiore quanto più il cavaliere riesce a influire su ciascuna parte del fisico dell'animale senza che questo dimostri difficoltà o resistenza.

Interessante perché il cavaliere influisce su una caratteristica che è "propria del cavallo", caratteristica migliorabile con il lavoro ma che è in qualche modo "responsabilità" del cavallo.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Banalità delle banalità riguardante la distribuzione del carico anteriori/posteriori: qualsiasi cavallo è capace di portare il 100% del suo peso sui posteriori, e anche per vari secondi (quando si alza sui posteriori) come di portare il 100% del suo peso sugli anteriori, ma per pochi attimi (il tempo di una bella doppietta). Il tutto in modo totalmente istintivo e naturale; fa parte del "repertorio motorio" del cavallo.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

ovviamente quando si parla di "coincidenza dei baricentri" si parla sul piano verticale, dato che il cavaliere è eretto sopra il cavallo e non prono o supino.

Il baricentro è collocato all'interno del corpo,centralmente (già  il nome stesso lo indica bari -centro,cioè "centro pesante")sia nel cavallo che nell'uomo, il punto di "repere" indicato è sulla superficie per essere facilmente identificato, infatti si dice che il baricentro è al livello del...

Questo per essere chiari e senza nessuna polemica foto tratta da "equitazione sentimentale" di G.Mazzoleni pag 11 quaderno 3.Riporta nello specifico ,la giusta posizione del cavaliere con il bacino in antiversione che favorisce il movimento del cavallo.

Ripeto, post fatto senza nessuna polemica,ma per chiarire quanto detto in precedenza.



Il perchè il centro di gravità  del cavallo sia al livello del garrese  c'è .,esiste  ed è calcolabile matematicamente,tralascio la dimostrazione.




Nicola

Il sistema di forze proposto da Mazzoleni nel suo testo, che possiedo ed ho letto, non ha riscontri bibliografici per questo schema, che quindi è, più che altro, una sua supposizione, che per quanto ragionevole, resta tale.

In più l'immagine riporta un sistema di forze e non riporta uno schematismo sul centro di massa. I vettori che rappresentano le forze (neri e rossi) non sono provvisti di dimensionamento.

L'immagine poi è visibilmente un patch di due schemi diversi (si vede  il montaggio approssimativo), tanto è vero che la proporzione tra lo scheletro equino e quello umano è palesemente errata, a sfavore della dimensione del cavallo.

Posto questo, con il tema dell'equilibrio non c'è attinenza.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

sissy

Conosco alla perfezione in libri di Mazzoleni e la "teoria dell'aggroppamento",di cui potrei disquisire,anche con riferimenti bibliografici importanti,ma non é  questa la sede.

Ho specificato che l'immagine era tratta da un contesto diverso,dove non di parlava esplicitamente di "baricentri"ma dell'effetto che ha il bacino in anti versione,le frecce non rappresentano quindi i due baricentri allineati,ma a colpo d'occhio si vede!a parte l'ovvietà  del.fotomontaggio e delle proporzioni.

Mi è  piaciuta l'immagine un po'fuori dagli schemi,ma di più "consone" ne ho.

Nicola

É una risposta che non lascia scampo.

Solo per educazione comunico che provvederò ad ignorare l'utente.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

sissy

senza andar troppo lontano, qui in questo forum c'è un topic dedicato proprio ai "baricentri del cavallo e cavaliere" dove c'è un disegno molto esplicativo!

sissy

ecco il disegno postato da GianniWest in un topic analogo a questo " i baricentri del cavallo e del cavaliere:come funziona?"



sissy

per amore del vero ricordo che la "zona garrese" è una zona ampia come superficie, è fatta di otto/nove vertebre,nel disegno forse è un pos' troppo sposata indietro,ma è un disegno.La cosa fondamentale è la coincidenza dei baricentri,il concetto.
Detto questo vi saluto

Nicola

Citazione da: alex - Novembre 09, 2016, 12:26:19 PM
fa parte del "repertorio motorio" del cavallo.

Precisamente! Infatti il tema é quello di aiutare il cavallo a riconquistare l'equilibrio mutato a causa della presenza del cavaliere.

É curioso però che uno come Baucher fosse totalmente disinteressato al mutuo equilibrio di cavallo e cavaliere.

Da quello che capisco dava per scontato il fatto che il cavaliere fosse una presenza rilevante ma non al punto da doverne trattare.

Secondo lui l'equilibrio é per definizione solo quello del cavallo.

Facile che il suo uditorio fosse di cavalieri già confermati.

Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

The Shire

Leggendo tutta la discussione mi sono venute in mente questa domanda: posto che i baricentri debbano essere allineati, questo può essere garantito da una certa posizione in sella. Eppure (parlo della m.i. perchè non so nulla della m.w.) la posizione del saltatore e del dressagista sono diverse (o almeno così mi è parso). In posizione da dressage non credo si possa saltare, e con un'assetto da salto non credo si possa "dressare" in modo corretto. Eppure entrambi i cavalli sono in equilibrio. Come mai succede questa cosa?