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COLLO/INCOLLATURA

Aperto da Ranas71, Aprile 01, 2017, 12:51:02 PM

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PokerFace

comprate cavalli con i posteriori sotto di se o dritto giuntati dietro e avrete ottenuto la riunione senza neanche mettere la sella.

alex

In riferimento al disegno sopra: mi meraviglia sempre vedere che brutti zoccoli sono rappresentati in disegni divulgativi di equitazione. Come se la forma dello zoccolo non fosse importante.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

invece a me fa strano l'assetto del  cavaliere nell'ultimo disegno.
ha le gambe lunghissime (a meno di montare un pony), le staffe lunghissime, le gambe avanti, le ginocchia ben oltre i quartieri della sella, la testa da tartaruga.
pure il cavallo sembra una caricatura. ha le gambe troppo lunghe e la schiena cortissima. ha anche la coda tra le gambe e attaccata bassa. e comunque la nuca NON è la parte piu alta dell'incollatura, in quel disegno. incollatura spezzatinaaaaaaa

alex

La sproporzione anteriore-posteriore del cavallino del disegno è giustificata da una forte "deformazione lente + deformazione cilindrica" che dipende dalla fotografia a distanza ravvicinata di una pagina probabilmente non perfettamente distesa. Un colpetto di GIMP o di Photoshop sistemerebbe ma.... ne vale la pena?  :occasion14:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

questa immagine sarebbe senz'altro meglio. ma non si può pretendere che tutti ne capiscano di cavalli.
http://www.cavallo2000.it/media/content_images/settembre_14/rolk.jpg

sissy

hai ragione, non si può pretendere che tutti capiscano di cavalli e abbiano i concetti (basilari) ben chiari,cosa che mi capita spesso di riscontrare  parlando.

L'immagine  di cui hai inviato il link (conosco l'articolo per averlo letto più volte),tratta del rollkur,posizione dove l'incollatura è spezzata e la nuca chiusa (la nuca chiusa non va mai bene! e spesso ho letto di persone che considerano i cavalli "chiusi" in atteggiamento corretto).

Questo articolo riporta un'immagine dove vi sono tre posizioni ,che non corrispondono ai tre gradi della messa in mano.

Una raffigura un cavallo inestensione (che potremmo dire il primo grado della messa in mano);
un'altra raffigura un cavallo in ramener o massima espressione della messa in mano,
un'altra un cavallo in rollkur.


La nuca chiusa ovvero flessa scorrettamente verso la terza vertebra cervicale e non a livello della prima o articolazione atlanto- epistrofea,ovvero giuntura del sì",comporta una riduzione notevole dell'angolo che si crea fra la mandibola ed il collo.

Detto questo,il disegno che avevo postato io,perchè fra i primi che ho trovato sul web,riporta (con il beneficio del disegno...) le tre posizioni corrette dell'incollatura, a testimonianza dei vari gradi di addestramento.In nessuno di questi si vede un cavallo chiuso.


Posto una foto presa da un video del Cadre Noir che mostra il ramener,ovvero l'atteggiamento più corretto che un cavallo in lavoro ,possa avere. (e per lavoro intendo esercizi di Alta Scuola o comunque effettuati da un cavallo all'apice del suo addestramento,quando può e sa riunirsi)





Prima di arrivare a tale situazione,cioè ad avere un cavallo in ramener la strada da fare è tantissima,sia a livello psicologico,ma soprattutto  muscolare;
questi cavalli qui sono cavalli con esercizi ed esercizi alle spalle che sono stati adeguatamente ginnastica per poter avere questa "attitudine", passando,appunto da un'incollatura lunga,molto aperta.


La cosa fondamentale è che non ci si fissi mai sulla posizione della testa,soprattutto all'inizio dell'addestramento, nel senso che un'incollatura va bene,basta che non sia spezzata,chiusa,con la testasotto la verticale.


Nelle riprese basse di dressage,non verrà mai penalizzata un'incollatura lunga, il cavallo va bene anche un po'sopra la mano,ma verrà penalizzato quello dietro o contro la mano.

All'inizio dell'addestramento che corrisponde appunto ad una categoria E di dressage (anche se vi sono dei distinguo fra quelle "qualificanti e non",diciamo dalla E200 in poi) non si può pretendere di avereun cavallo "fatto","riunito",quello che conta è che inizi a tendere le redini,a portarsi avantiestendendo l'incollatura, se poi questa è un po' più alta,va bene lo stesso...

mi fermo qui,anche se le cose da dire sarebbero tantissime,ma esperienza in merito ne ho e mi appassiona.

PS:
cosa importante, l'atteggiamento dell'incollatura varia anche da cavallo a cavallo, un lusitano e un arabo ,ad esempio avranno atteggiamento un po' diversi, pur restando nella "correttezza"

PokerFace

Analfabetismo funzionale. 
O indigestione molesta?

sissy


alex

#23
Penso che ben pochi, di fronte a un testo di equitazione superiore, sfuggano all'analfabetismo funzionale.... l'importante è esserne consapevoli.

A me basta poco; ad esempio, se leggo Mazzoleni, il mio analfabetismo funzionale emerge dolorosamente.

Ma tanto.... a me basterebbe saper montare come un bravo cavallaro, o come un cosacco, o come un mongolo. Mi accontento di poco....  :horse-wink:
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sissy

Cosa sia l'analfabetismo funzionale lo so.
Non ho capito a quale proposito lo ha tirato fuori Pokerface,nel senso "ho usato concetti difficilmente comprensibili?" questo era il senso del mi invito a spiegarsi meglio.


Nel mio post sopra,non ho fatto nessun riferimento ai "testi di equitazione superiore" (anche se potrei farlo,perlomeno nell'ambito in cui faccio esperienza quotidiana,senza nessun problema di comprensione),ma alla "pratica comune",al "lessico comune" dell'equitazione.





alex

CitazionePosto una foto presa da un video del Cadre Noir che mostra il ramener,ovvero l'atteggiamento più corretto che un cavallo in lavoro ,possa avere. (e per lavoro intendo esercizi di Alta Scuola o comunque effettuati da un cavallo all'apice del suo addestramento,quando può e sa riunirsi)

Citazione da: sissy - Aprile 09, 2017, 09:48:44 PM
Nel mio post sopra,non ho fatto nessun riferimento ai "testi di equitazione superiore" (anche se potrei farlo,perlomeno nell'ambito in cui faccio esperienza quotidiana,senza nessun problema di comprensione),ma alla "pratica comune",al "lessico comune" dell'equitazione.

Probabilmente il tuo accenno all'Alta Scuola e all'apice dell'addestramento del cavallo mi hanno fuorviato. Devi montare in un posto veramente straordinario, se questi livelli li ritieni "pratica comune". Tieni conto che per chi stenta a capire è comunque molto umiliante e frustrante sentirti dire che tu non hai "nessun problema di comprensione". Ammetti almeno che qualche problema ce l'hai anche tu, che trovi anche tu passaggi difficili da capire, che ti costano fatica.... fallo almeno per solidarietà, se non per umiltà  :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

Capire cosa sia la riunione non è  difficile,per chi lavora per arrivarci.
L'alta scuola ha come base l'avere un cavallo "addestrato ",cioè che ha completato l'addestramento.

Non credo che questo siano concetti difficili,il difficile é  arrivarci.

Io sto lavorando per arrivare a questo e sono ad un punto intermedio, se vogliamo quantizzare.

Sul comprendere un testo,ho un'intelligenza normale,le cose che mi interessano le capisco applicandomi.
Ciò che non capisco non lo cito finché non l'ho capito.
Mi rimane "semplice"comprendere la meccanica animale,perché fa parte del mio lavoro.
Tutto qui.

PokerFace

Bene, io conosco la meccanica, il funzionamento del corpo.
Perfetto. Peccato che queste siano conoscenze teoriche. Il cavallo non è una macchina. Questo modo di vedere il cavallo è un grosso limite. Mettiamo che io leggo che la deglutizione porta decontrazione della mascella e da questa discende decontrazione generale. Leggo anche che per portare il cavallo a tale deglutizione io devo alzare la mano finché, per l'appunto, non deglutisce e cede la ganascia. Tutto molto bello sulla carta. E allora cosa ci fanno tutti quei mentecatti che stanno mezz'ora con la mano in alto? L'azione teoricamente è giusta. Come mai non funziona?
E ancora. Leggo che, per riunire il cavallo, devo fargli portare sotto il posteriore, piegare le anche, rilevare l'incollatura. Bello, fighissimo, mi torna tutto con quello che ho studiato. Allora io rilevo l'incollatura, la metto in ramener (ovviamente con il morso, ci mancherebbe), faccio 300.000 passi indietro, metto la gamba con lo sperone, lo infilo in un trotto lentissimo aspettandomi che il cavallo a sto punto minimo minimo si metta a piaffare, e invece nisba, trotta stancamente, spanciato e lungo, con il posteriore che alza la sabbia e ara il terreno. Come mai non funziona?
Siamo tutti capaci di memorizzare e fare nostro quello che leggiamo. Solo che i cavalli sono individui, ognuno ha la sua meccanica, la sua psiche, le sue resistenze. Karl era bravissimo a piaffare con Odin, facilissimo. Ma poi con High Noon è stato molto più difficile e il risultato non è e non sarà mai all'altezza di quello ottenuto con Odin. Quindi? Quindi l'esperienza di un cavallo o di pochi cavalli è una non-esperienza. In pratica, uno è convinto di aver capito, di saper fare, di aver acquisito un metodo e invece non sa nulla e non ha capito niente e non sa fare niente. Una schiena lunga, una schiena corta, un collo lungo, un collo corto, un'attaccatura bassa o alta dell'incollatura, un garretto dritto o obliquo, una spalla inclinata o dritta, una testa pesante o leggera possono fare un'enorme differenza nel lavoro del cavallo e nelle difficoltà incontrate. Mettiamo uno stesso obiettivo (che ne so, fare un dato esercizio). Con un cavallo con un certo fisico dovrò fare un certo lavoro e con un cavallo con un fisico diverso dovrò farne uno diverso. E inoltre c'è da mettere anche il fattore caratteriale che rende sconsigliabili certi lavori teoricamente magari adatti al raggiungimento di un certo fine. Cosa voglio dire con questo? Che purtroppo tu, sissy, che pensi di essere ad un livello intermedio di equitazione, in realtà lo pensi perché sei solo all'inizio. Più si va avanti più si capisce quanto si ha da imparare. Se tu davvero avessi compreso la vera natura dell'equitazione e il suo ingrediente segreto (il senso del cavallo, il tatto equestre) avresti anche capito quanto ne sei priva e lontana. Per montare a cavallo non basta, non serve a niente fare l'azione giusta. L'unica cosa importante è agire (magari anche con un'azione sbagliata) nel momento giusto e interrompere l'azione (giusta o sbagliata che sia) nel momento giusto. Non è l'azione che insegna al cavallo ma la sua cessazione. E la cessazione dell'azione non ha nulla a che fare con la razionalità, con la locomozione, non lo studio, con le nozioni. La tempestività è data solo dalla sensibilità, dalla capacità di sentire il cavallo.

quindi: tra il dire e il fare cè di mezzo il mare.

altro che "sono ad un punto intermedio".


milla

A prescindere dal riferimento a Sissi io concordo pienamente con tutto quello che scrive Poker.
Peccato che siano parole buttate, nella fattispecie . :chewyhorse:

sissy

Ehm...quando parlavo di livello intermedio intendevo l'addestramento del mio cavallo,sempre rifacendomi (per sommi capi,senza fossilizzarmi) con la Scala di Addestramento.

Per livello intermedio intendo essere a livello di contatto/impulso che si rispecchia negli esercizi che faccio.

Ricordo anche una cosa, sono un medico ,sono molto appassionata oltre che della mia professione,anche di equitazione e abbino le due cose:

conosco l'anatomia umana e quella equina e  studio  i rapporti fra questi due corpi che interagiscono,tanto che mi occupo anche di ippoterapia,questo per dire che ho molta dimestichezza con la fisicità dei corpi animati,siano esseri umani,siano persone.

So come si muove un cavallo e come si muove un uomo,quale cavallo va bene per aiutare una persona con problemi,anche nella riabilitazione ecc...so come si monta un cavallo che ha tendenzialmente un appoggio forte o delicato,come si monta un cavallo nevrile o uno più calmo  ecc...

Vedi,Pokerface,hai introdotto un argomento interessante:io non ho un metodo univoco,ho solo detto che lequitazione è una,nel senso che la meccanica di un movimento è una sola, sia questo il passo,il trotto,il galoppo o l'appoggiata o la spalla in dentro, sarà "personalizzato" ,di contro l'approccio che avrò con un cavallo rispetto ad un altro.

Ci sarà un cavallo che avrà bisogno di ripetere molte volte un dato movimento per memorizzarlo, ci sarà un altro che lo imparerà subito,ci sarà quello che avrà bisogno di più fermezza o più dolcezza,ma l'appoggiata sarà quella,non esiste un appoggiata diversa dall'altra (parlo di movimenti corretti).


Lo stesso vale nella definizione di  un'incollatura "giusta",l'incollatura giusta è quella data da un appoggio corretto da parte del cavallo, in definitiva dovuto all'accettazione dell'imboccatura (e della mano del cavaliere),che corrisponde alla "cessione della ganascia".

Questo si traduce nella posizione del naso che  risulterà sulla verticale, anzi,leggermente più avanti e corrisponderàin un giusto movimento della schiena e dei posteriori.


Come ho scritto in precedenza, questo atteggiamento dell'incollatura così "rigoroso" è un atteggiamento da "lavoro",si può benissimo andare a fare una passeggiata con il cavallo in estensione,o  avere questo atteggiamento  nella fase di preparazione o di rilassamento.

E ripeto nelle categorie più basse di dressage non è richiesta la riunione, il "piego diretto" o il "ramener" è già un buon successo mostrare che il cavallo tenda le redini e abbia un appoggio accettabile...

Andando avanti nella difficoltà delle riprese vengono richieste capacità e addestramento maggiore,fino ad arrivare all'apice dell'addestramento che si traduce nella "riunione".

Conosco molto bene,ti garantisco,quello che riporto,solo,a volte non viene letto con attenzione e qui,forse,si potrebbe parlare di "analfabetismo funzionale".

Milla,le parole di Poker non sono buttate come dici tu, servono a far luce su argomenti mal compresi.