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L'assioma della sensibilità

Aperto da alex, Maggio 16, 2017, 07:13:54 AM

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Melis

No Alex, dire che l'equitazione è una sola, e cioè bella, è come dire che il modo di stare al mondo è uno solo, cioè "bene". COME lo fai, son cacchi tuoi. La divinità alla quale ti rivolgi, pure.
Melis Yalvac Equine Photography - www.melisyalvac.com

alex

Francamente a me non interessa nulla che l'equitazione sia bella, mi interessa che sia buona. L'equitazione bella implica uno spettatore, il "terzo incomodo" per titillare il quale si fanno cose per niente buone. L'equitazione buona riguarda solo il binomio.

La storia è ricca di casi orripilanti di cose fatte perchè sembravano "belle".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Dunque Poker asserisce di non avere più bisogno di aggiornarsi o di rivedere alcunché di quello che sa o fa.... beato lui....

Quello che semplicemente succede, andando avanti, è di diventare più schizzinosi su chi andare ad ascoltare o vedere, ma no di certo smettere di ascoltare o vedere (e quindi anche perché no andare a corsi o conferenze).
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

PokerFace

è proprio il contrario, bello mio.
sono semmai quelli che fanno 200 stage UGUALI che pensano di sapere tutto.
io monto con 350 cavalieri diversi, tutti piu bravi di me, nella mia scuderia montano 2 dei piu grandi cavalieri italiani in termine di somma vinte in italia, e pensi che non imparo da loro ogni fottutissimo secondo?
e pensi che non chiedo? che non faccio lezioni? che non accetto consigli?
AHAHAHAAHAHAHA
forse se devi insegnare l'umiltà devi rivolgerti ad altri allievi, visto che io mi sa che sono uno dei pochi che le lezioni le prende invece di farle.

max

Ma guarda che mica ce l'ho con te direttamente... ovvio che era una provocazione... però tu non puoi fare il figo e disprezzare chi cerca il sapere ovunque, solo perché ti ritieni fortunato ad avere possibilità di imparare senza muoverti, te ne rendi conto, si?

Ma anche fossi un genio che si è fatto da solo, senza bisogno di imparare da nessuno, non è comunque logico deridere o sconsigliare di imparare un metodo se questo metodo è valido anche solo al 51%.

Ci piace deridere i seguaci di Pippo, o del ginecologo o del baffone perché è divertente fare quelli che hanno capito e che ne possono fare a meno. Mi ci metto anche io, anche io vedo i limiti di questi metodi chiusi e li critico. Ma.....

Intanto devo qualcosa a ciascuno di quei metodi e poi in giro la fuori ci sono persone che il principio delle pressioni non sanno cosa sia, la lezione alla gamba non sanno cosa sia, si fanno pestare dai cavalli senza sapere cosa fare e INSEGNANO, magari sono istruttori primo livello. Una bella vacanza studio prima da McLean o Telatin, poi da Parelli e poi da Pippo non potrebbe che giovargli. Per non parlare della diatriba ferrato o scalzo. Anche lì una bella gita a sentire cos'hanno da dire i vari capiscuola non potrebbe che far bene.

Certo, poi bisogna restare liberi. Sarebbe meglio restare liberi. Ma anche chi decide di non staccarsi da un metodo ha pur comunque un suo diritto di scelta che va rispettato.

E 200 stage UGUALI non li consiglio a nessuno, forse parti da un presupposto sbagliato di quello che sostengo.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

sissy

Citazione da: alex - Maggio 16, 2017, 03:29:12 PM
Francamente a me non interessa nulla che l'equitazione sia bella, mi interessa che sia buona. L'equitazione bella implica uno spettatore, il "terzo incomodo" per titillare il quale si fanno cose per niente buone. L'equitazione buona riguarda solo il binomio.

La storia è ricca di casi orripilanti di cose fatte perchè sembravano "belle".

In italiano l'aggettivo bello ha anche un significato morale e non solo formale,andando a descrivere una cosa buona,virtuosa.

In questa accezione ,di solito viene usata la frasebella equitazione.

Scomodo un attimo gli antichi greci nella definizione del "bello",soprattutto relativo all'arte.(l'arte greca si ispira alla natura ed è proprio concepita come una imitazione di essa, anche l'equitazione è un'arte dove l'uomo si ispira alla natura del cavallo per lavorarci insieme).

Il bello ideale è composto sia dal bello formale (proporzione,equilibrio ed armonia),sia da una bellezza morale (Bontà e bene).Tralascio altri ragionamenti filosofici, per brevità.


Quindi,l'arte equestre, è bella ,quando è fatta bene.
Inquesto contesto la sensibilità  è la "bacchetta magica" che permette di armonizzare il nostro movimento con quello del cavallo,rispettandone la natura.

PokerFace

nell'arte greca però non c'era solo l'apollineo. c'era anche il dionisiaco.
Raffaele è il nostro dioniso ahahahahahahahahahaha.
personalmente, preferirei essere invitato ai baccanali piuttosto che ad una tragedia di Sofocle.

d'altro canto, ci greci piacevano le donne panzerotte e senza tette. quindi non prenderei l'ideale di bellezza greco come termine di paragone.