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Equilibrio....

Aperto da Miky Estancia, Luglio 11, 2012, 01:18:32 PM

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Miky Estancia

Montare a pelo fa male al cavallo. Usare le imboccature fa male al cavallo. Usare la sella fa male al cavallo. Bisogna usare solo farmaci omeopatici perchè tutto il resto danneggia il cavallo. Ferrare il cavallo fa male. Farlo stare scalzo pure. Il cavallo lasciato libero in paddok si fa male. Il cavallo chiuso nel box soffre. Chi fa agonismo danneggia il cavallo. Chi fa passeggiate non sa montare. Girare alla corda il cavallo per più di venti minuti fa male. Il metodo XY è dannoso.

Vita reale e forum sono lo specchio l'uno dell'altro. Quello che si sente in giro lo si rilegge sui forum e viceversa.

Quando leggo o sento dire le cose di cui sopra, quello che mi viene in mente è: ma l'equilibrio dov'è? Perchè le persone sembrano vivere costantemente nella paura? (paura di sbagliare, di essere giudicate, di fallire, ecc). Perchè sono più concentrati nel difendere una scelta piuttosto che sul loro cavallo? Perchè sembrano più concentrati nel dimostrare la loro cultura piuttosto che guardarsi intorno e acchiappare al volo una qualsiasi virgola che possa essere utile?

Insomma...a volte ho l'impressione che per certe persone il cavallo sia più fonte di stress che di piacere....

Che ne pensate?
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Pac8

...che hai detto tutto tu.

ofelia

Io non sono d'accordo. Scrivendo ovviamente per me stessa, se dico che il bianco fa male dico che il nero fa bene.
Io ad esempio dico che montare a pelo fa male e che la sella fa bene. E non lo dico perchè ho paura, perchè difendo una scelta, per difendere la mia cultura o per stress. Io lo dico perchè non nasco "imparata" apprendo da chi mi sta intorno, da chi conosco, da persone di cui mi fido e dal mio senso pratico. E ne traggo le conclusioni... facendolo, prima di tutto, con ad obbietto il benessere dell'equino (che poi non è detto che la mia scelta corrisponda con il suo vero benessere, loro non parlano, nessuno può sapere cosa la belva preferisca o cosa gli faccia meno male, se non a livello veterinario, ovvio che subentra il proprio buonsenso)

Miky Estancia

Citazione da: ofelia - Luglio 11, 2012, 01:29:23 PM
...
che poi non è detto che la mia scelta corrisponda con il suo vero benessere, loro non parlano, nessuno può sapere cosa la belva preferisca o cosa gli faccia meno male, se non a livello veterinario, ovvio che subentra il proprio buonsenso)

Questa è una osservazione che mi piace molto!
A mio avviso, le persone in equilibrio sanno ritornare sui propri passi se la scelta operata non è confacente col reale benessere del proprio cavallo, mentre le altre persone, non sapendo (o non volendo inconsciamente) "leggere" quanto esternato dal cavallo, perseverano sulla via imboccata.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

rhox

cosa che purtroppo però capita in qualsiasi "settore" della vita..
dall'alimentazione al lavoro passando per gli animali domestici e i viaggi, ecc..

la questione molto spesso è complessa perchè ci sono quelli che sono sicuri delle proprie idee perchè qualcuno gli ha fatto il lavaggio del cervello e quelli che lo sono perchè nella loro vita fare qualcosa gli ha cambiato in positivo o negativo il resto..
la cosa cambia perchè chi ha il lavaggio del cervello mediamente non ha provato alternative, chi invece ha avuto qualche svolta "miracolosa" mediamente ha provato qualche cosa d'altro e ha deciso che non gli va bene.. che poi posso diventare integralista anche lui purtroppo è roba da genere umano..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

Pensavo si parlasse di equilibrio... in sella. Aspetto importante dell'equitazione... ma certo, è importantissimo anche l'equilibrio di cui parla Miky.

In effetti, l'equitazione è un compromesso, e ogni compromesso richiede equilibrio. Il problema è che gli estremi del compromesso sono straordinariamente larghi.... e le opinioni sono spesso credenze, più che opinioni motivate. Non è facile. Sentire l'opinione di persone "di cui ci si fida" non basta. L'importante, secondo me, è smascherare, quando possibile, ogni ippocrisia (ipocrisia ippica) ed essere onesti, con se stessi, e con il cavallo; e fare più attenzione alle smentite, che alle conferme dei propri personali luoghi comuni.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Tonymatador

L'equilbirio è fondamentale. Non sempre ci si trova in quello stato, a volte la vita può portare fuori carreggiata e il cavallo diventa una valvola di sfogo.
In questi casi ogni persona subisce lo stress a modo suo.
C'è chi diventa il crocerossino/la crocerossina di turno, che deve per forza trovare al proprio cavallo qualche malattia da curare e fa immpazzire veterinari e maniscalchi.
Chi opera una scelta ben conscio che questa limiterà fortemente l'utilizzo del cavallo; chi trasferisce sull'animale le sue paure per i farmaci e obbliga il povero equino a subire torture di cure omeopatiche infinite e senza risultato; chi nasconde il proprio sentimento di inferiorità dietro a grandi citazioni e librerie ultrafornite; chi passa la giornata sul web alla ricerca di questo e quello studio che inevitabilmente confermano il tal o tal altro sistema infallibbbbbile  per giustificare il proprio estremismo, ecc.

In questi casi il cavallo perde la sua valenza positiva e si trasforma in uno strumento di sfogo delle proprie frustrazioni.
Libertad o muerte

Tonymatador

Citazione da: alex - Luglio 11, 2012, 01:52:57 PM
Pensavo si parlasse di equilibrio... in sella. Aspetto importante dell'equitazione... ma certo, è importantissimo anche l'equilibrio di cui parla Miky.

In effetti, l'equitazione è un compromesso, e ogni compromesso richiede equilibrio. Il problema è che gli estremi del compromesso sono straordinariamente larghi.... e le opinioni sono spesso credenze, più che opinioni motivate. Non è facile. Sentire l'opinione di persone "di cui ci si fida" non basta. L'importante, secondo me, è smascherare, quando possibile, ogni ippocrisia (ipocrisia ippica) ed essere onesti, con se stessi, e con il cavallo; e fare più attenzione alle smentite, che alle conferme dei propri personali luoghi comuni.

Secondo me Alex, i due equilibri (in sella e personale) sono strettamente legati.
Tanto più le persone sono in equilibrio mentalmente, tanto più saranno serene e rilassate...una persona serena e rilassata, comunica il suo stato d'animo al cavallo e una volta in sella la sua muscolatura risponderà meglio e in modo più adeguato alle variazioni di equilibrio del cavallo.
Libertad o muerte

Amaranth

giustissime osservazioni! ora ofelia, non è mia intenzione fare polemica, anzi, non ti conosco ma per quello che ho letto si capisce che tieni moltissimo alla tua cavalla e la tieni molto bene. però mi suona strana una cosa. dici che a pelo non monti perchè la cavalla ha problemi di schiena, però mi è parso di capire che con questa cavalla salti. cioè, secondo te è più salutare per la schiena saltare  con te in sella che fare un pò di lavoro in piano a pelo? boh, mi pare strano. cioè, in un certo senso anche questo mi pare mancanza di equilibrio. come mi pare mancanza di equilibrio dire che montare a pelo (per poco tempo e saltuariamente sia dannoso sicuramente per il cavallo).
magari ho detto una cavolata eh, magari portare una persona a pelo per un cavallo è più dannoso che saltare, in quel caso sono pronta a ammettere i miei errori e mi rimangio tutto.

ofelia

così mi è stato detto. Ossia mi è stato detto che la cavalla impegna molto la schiena per saltare (e si sente) e lo fa perchè VISIBILMENTE le piace, si diverte, ci mette animo e passione.  La infiltro una volta l'anno proprio per questo impegno che, naturalmente, mette sulla schiena. Visto tutto ciò e' meglio che, nascendo saltatrice, viva da saltatrice, cercando di evitare tutto ciò che, oltre al salto, possa gravare sulla sua schiena.

in tutto ciò comprendo anche la mia alta considerazione per i finimenti. Un buon sottosella ciccioso, un agnellino con gel e pelo, una buona sella e un sottopancia che la protegga senza farle male.

vaniglia1981

Citazione da: Tonymatador - Luglio 11, 2012, 02:02:45 PM
L'equilbirio è fondamentale. Non sempre ci si trova in quello stato, a volte la vita può portare fuori carreggiata e il cavallo diventa una valvola di sfogo.
In questi casi ogni persona subisce lo stress a modo suo.
C'è chi diventa il crocerossino/la crocerossina di turno, che deve per forza trovare al proprio cavallo qualche malattia da curare e fa immpazzire veterinari e maniscalchi.
Chi opera una scelta ben conscio che questa limiterà fortemente l'utilizzo del cavallo; chi trasferisce sull'animale le sue paure per i farmaci e obbliga il povero equino a subire torture di cure omeopatiche infinite e senza risultato; chi nasconde il proprio sentimento di inferiorità dietro a grandi citazioni e librerie ultrafornite; chi passa la giornata sul web alla ricerca di questo e quello studio che inevitabilmente confermano il tal o tal altro sistema infallibbbbbile  per giustificare il proprio estremismo, ecc.

In questi casi il cavallo perde la sua valenza positiva e si trasforma in uno strumento di sfogo delle proprie frustrazioni.

Hai espresso in pieno il mio pensierooooo!  :occasion14:

Therow

L'equilibrio sta :
1.   Nel usare l' imboccatura con la dovuta sensibilità (come vorresti che fosse usata se fossimo noi ad averle in bocca)
2.   Nell'avere una buona sella che rispetti la conformazione fisica del tuo cavallo (come se comprassimo un paio di scarpe per noi, se abbiamo un 43 non ci compreremo mai il 40)
3.   Nel ferrare il cavallo se lo zoccolo del cavallo lo richiede (come una scarpa correttiva)
4.   Sferreremo se il piede avrà bisogno di correggersi.
5.   Lo metteremo al paddock con le dovute accortezze come se mandassimo nostro figlio in gita in montagna (ci assicureremmo per certo che il posto dove soggiorna sia sicuro ed idoneo ad ospitarlo e gli metteremo in valigia gli scarponcini da montagna non i mocassini)
6.   Se la sua indole sarà quella di gareggiare lo faremo gareggiare ma non forzeremo mai i suoi limiti.
7.   Farà solo o anche passeggiate, perchè l'impegno andrà sempre premiato.
8.   Gireremo alla corda con parsimonia e quanto sarà necessario, come se fosse una sessione di studio dove se s'impara subito il capitolo si finisce veloce nel caso contrario torneremo a lavorarci.

Questo ovviamente è la mia visione da profano.

ofelia

che io quoto in pieno.

alex

Ci provo.

1. L'equitazione, come lo Stato Italiano, è uno stato fondato sul lavoro.
2. Le scelte contrapposte hanno ognuna danni e benefici; occorre conoscere gli uni e gli altri per trovare il giusto compromesso.
3. L'equitazione non è mai naturale, ma può essere umana.
4. Nulla assicura che il giusto mezzo fra danni e benefici sia quello considerato tale dalla maggioranza dei cavalieri.
5. Nulla assicura che i concetti innovativi siano migliori di quelli tradizionali, o l'inverso.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

DivinityOfDarkness

Alex, mi stupisci! ....stato.. o Repubblica?  :horse-cool:

Comunque io credo che quanto elencato da Therow sia...la quadratura del cerchio! E che Miky abbia toccato un nervo scoperto dell'equitazione, ossia gli eccessi, gli interalismi.

E io conoscouna bella coppia di equitanti che mi fa venire la pelle d'oca ad ascoltarli, perchè sono una miniera potenzialmente infinita di talebanaggine....no imboccature, no ferri, no mangimi, no capannina, no medica, no vaccini....... pazzeschi.
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.