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Aneddoto su Rousselet

Aperto da alex, Luglio 20, 2012, 12:29:39 AM

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alex

Rimando alla pagina del blog di piciopacio per il contesto di questa citazione su Rousselet, Ecuyer di Samour:

CitazioneUn giorno, il comandante Rousselet, uscendo dal maneggio, si intratteneva con degli allievi quando un cavallo - chiamato "Le Chasseur" -  li sorpassa di gran carriera, entra nella scuderia e scaraventa l'ufficiale che lo montava nella mangiatoia.
Dissero al Comandante che quel cavallo era "specializzato" nel prendere la mano a chi lo montasse e certamente - prima o poi - avrebbe causato dei danni anche gravi, presto sarebbe stato riformato.
Rousselet rispose con la sua voce lenta, calma e dolce: - "non lo sanno montare, fate venire quì "Le Chasseur".
Gli ufficiali pregarono l'anziano cavallerizzo di desistere, ma questi rispose: - "ora vi dimostro che era montato male, che lo montano male. Portatemi "Le Chasseur".

Il cavallo arriva ancora agitato e fradicio di sudore per la sua corsa furibonda.
Toglietegli la briglia.
Il Comandante, gli passa in bocca un cordoncino di seta, gli ufficiali lo supplicano ancora di desistere, lui non li ascolta ma comincia a parlare al lallo dandogli zollette di zucchero, carote e pezzetti di pane, allo stesso tempo lo accarezza delicatamente: - "andiamo, "Cacciatorinuccio mio" sono un vecchio cavallerizzo, un vecchietto che adesso ti vuol montare; non mi farai cadere, non mi farai del male vero ? Sarai docile ?"

Rousselet guarda attentamente il lallo e dice: - "non mi capisce", e riprende la dolce cantilena per un bel pò, ad un certo punto, sempre accarezzandolo lo monta e dice: - "signori, ora andrò in fondo alla carreggiata e verrò verso di voi al galoppo allungato, il lallo si fermerà a quella linea che ho segnato sulla sabbia col mio frustino.

Malgrado le rinnovate preghiere degli ufficiali, il Comandante si allontana tranquillamente, arrivato in  fondo, lancia "Le Chasseur" al galoppo, a pochi metri dagli ufficiali dice semplicemente: - "Hola" e il cavallo si ferma di botto.

Volete provare a immaginare cosa  e perchè Rousselet ha fatto così? Io ho un paio di mezze idee.... mi ha fatto venire in mente Tom Widdicombe, di cui ho letto un piccolissimo libretto.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Tylara

Mi sembra di capire che il Comandante prima di montare il cavallo abbia aspettato che quest'ultimo facesse attenzione alle sue parole, lo ascoltasse; il che comporta, ancora prima, avvicinarsi con calma e senza pregiudizi, e far così calmare il cavallo a sua volta.
La corda di seta in bocca presuppone che non ci possa essere nemmeno un accenno di tirone da parte del cavaliere, che monta affidandosi alla posizione del corpo e alle gambe, e questo ha permesso che anche al galoppo allungato il cavallo non fosse infastidito nè in lotta col cavaliere, e potesse così recepire il comando vocale di fermarsi ed eseguirlo prontamente.

Potrebbe essere l'interpretazone corretta?

alex

#2
La seconda è esattamente quello che ho pensato io. Togliere la briglia è stato il trucco, per me, per rendere le cose più facili, non per far vedere quanto Rousselet era bravo. Per "ripulire" il messaggio da ogni possibile cattivo ricordo; per evitare nel modo più assoluto da causare dolore o di indurre il cavallo ad averne paura.

Ma quanti hanno la lucidità, e la freddezza, per montare un cavallo che prende la mano con un'imboccatura più leggera, e non con una più forte? O addirittura... di non usare affatto un'imboccatura, un "freno"?

La prima, sono d'accordo quasi completamente, ma mi è venuta in mente la "tecnica Tom Weddicombe". Tom racconta che quando gli viene presentato un cavallo problematico, si fa dare in mano la longhina, e poi chiacchiera con il proprietario del problema. Intanto che chiacchiera, il problema, in molti casi, è risolto; perchè Tom valuta e incoraggia due cose, in maniera così soft che in genere il proprietario infervorato non se ne accorge nemmeno: valuta se il cavallo avverte e capisce piccoli segnali che gli chiedono di andare un po' in avanti, un po' indietro, di stare fermo sereno e tranquillo e soprattutto di rispettare lo spazio personale di Tom. "Controllo del movimento e rispetto dello spazio personale". Quando questo risultato è ottenuto, Tom afferma che il spesso il problema è risolto: c'è "contatto". Così, ho immaginato che Rousselet stesse facendo la stessa cosa, o qualcosa del genere; e questo mi spiega quel "non mi capisce". Nella mia ipotetica ricostruzione alla fine il cavallo ha capito, e Rousselet, da terra, ha avuto la certezza che il contatto c'era, e che il problema era risolto.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

DivinityOfDarkness

...ok, sembrerò antipatica ma...dove cavolo lo aveva il cordino di seta? Cioè..tutti, a quell'epoca, andavano in giro col cordio di seta in tasca?

Aparte questo, credo che si trattasse di un modo di entrare i sintoia col cavallo, col tranquillizzarlo.. probabilmente, vista la sua nomea, tutti quelli che lo motavano lo facevano con timore e ansia, osa che faceva 'tappare la vena' al cavallo..
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Mario Biserni

Il cordino di seta era molto in voga anche Fiaschi ne parla nel suo Come ferrare e imbrigliare i cavalli c'è gente che per fare 100 metri al galoppo con la seta al post odel morso ci ha messo più di 20minuti e il cavallo galoppava sicuramente..

bambolik

bhe un chiaro esempio che i "sussurratori" esistono ma ante litteram erano semplicemente dei veri uomini di cavalli e cavalieri fini...
Per rimanere nell'onda delle citazioni...
Un libro molto godibile, e poco trovabile, che mi consiglio il Col Angioni e che ho avuto fortuna di trovare come "fondo di magazzino" ma pagato come reliquia...
da "Gente di cavalli" di Col. G. di Cossilla - ed. Mediterranee - Roma 1962

un libro che all'epoca era dedicato ai pony club intesi come scuole di equitazione e divertimento non militari...cose che vi leggo che adesso forse un istruttore di ii° grado con cintura nera di addestramento sa ma che erano "normali" invce per chi all'epoca faceva questo mestiere.

pag. 59
parte terza
"Cura del cavallo"
Come avvicinare il cavallo:

Il cavallo è un essere abitudinario, sarà quindi tutto piu facile con lui se lo abitueremo a veder compiere le stesse operazioni sempre nello stesso dodo, sempre con la stessa progressione.
Ogni cavallo ha una sua personalità e una sua particolare mentalità, bisogna osservarlo e trattarlo con comprensione e simpatia per conquistare la sua fiducia.
Regola basilre con i cavalli parlare con tono pacato, non trattarli mai con modi bruschi: i gesti improvvisi debbono essere assolutamente evitati. Parlare al cavallo sempre quando ci si avvicina a lui, mentre gli si fa governo, mentre lo si insella, lo si cura, lo si conduca a mano, sempre; il cavallo riconoscerò la parola d'invito a quanto è richiesto da lui, dall'inflessione della voce, da tono, dal modo in cui viene pronunciata.
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

alex

Ecco cosa dice sul governo dei cavalli la terribile scuola napoletana: Corte.

CitazioneNon deveno essere i poledri per niente battuti nel governarli, ne sgridati; fin che non siano assicurati molto; ma ogni cosa gli si faccia intendere con piacevolezza: & massime se gl'accarezzi & losenghi la testa; & usinuisi spesso ad alzargli i piedi da terra; sotto i quali prima si deve battere con la mano, dipoi mettendoli sopra qualche sferra, ò ferro con un'altro ferro si deve battere sopr'esso. Che così diventeranno piacevoli à lasciarsi ferrare. Et con le carezze si farà, che non solo ameranno il lor curatore, ma etiandio lo desideraranno. http://it.wikisource.org/wiki/Il_cavallarizzo/Libro_1/Capitolo_39
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

bambolik

e torniamo sempre a bomba...nulla di nuvo sul pronte occidentale dell'equitazione...molto di perso però.
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

piciopacio

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/10/3-furia.html

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/10/buovo.html

In questi due esempi è contenuto il segreto della doma equestre: -

Furia, probabilmete, l'avevano cercato di domare con le brutte, essendo una lalla sensibile e gentile era diventata una infame.

Rondello, probabilmente era capitato in mani pavide ed insicure, essendo un lallo forte e dominante, era diventato un infame.

E' possibile che Bass e Buovo sapessero/avessero capito con chi avevano a che fare e si comportarono di conseguenza.
Se Bass fosse andato col bastone da Furia e Buovo col puccipuccilallosetto da Rondello, avrebbero compiuto dei disastri.


alex

Per completezza ricordo che Tom Weddicombe chiede pochissimo durante la sua "presa di contatto con il cavallo", che consiste, come dicevo, in due punti soltanto: controllo del movimento e rispetto dello spazio personale; ma afferma tranquillamente che se il suo spazio personale viene violato, usa qualsiasi mezzo per chiarire che è una cattiva idea. NO è NO insomma, e immagino che se serve il NO di Tom arrivi a una notevolissima "energia": quanto basta.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

DivinityOfDarkness

Beh, io son dell'idea che il cavallo debba capire che non mi deve far del male: se fa qualcosa di pericoloso, tipo caricarmi mentre è al pascolo, subirà immediatamente le conseguenze. D'altra parte i cavalli tra di loro non è che siano molto delicati, quando serve. Se mi infastidiusci tiro le orecchie indietro; se mi sfiori passando, tiro un urletto isterico e una doppietta per aria. Ma se passi e mi dai un morsino per farmi spostare e tu sei mio 'subalterno', la doppietta te la dò sul costato, sul petto o in testa e puoi cascar lì in terra secco e duro (=morto).
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

piciopacio

Citazione da: Tylara - Luglio 20, 2012, 01:09:10 PM
La corda di seta in bocca presuppone che non ci possa essere nemmeno un accenno di tirone da parte del cavaliere, che monta affidandosi alla posizione del corpo e alle gambe, e questo ha permesso che anche al galoppo allungato il cavallo non fosse infastidito nè in lotta col cavaliere, e potesse così recepire il comando vocale di fermarsi ed eseguirlo prontamente.

Il comandante Rousselet è stato un grande cavallerizzo, era una persona particolarmente charmant, e mi arrogo l'onore di averlo portato all'attenzione del pubblico pagante itagliano.
Certamente aveva una sensibilità equestre fuori dal comune, ma non era uno sconsiderato, mentre sussurrava al lallo gli faceva sentire il cordoncino in bocca muovendolo e probabilmente, aveva fatto girare quel cordoncino attorno la mandibola, insomma gli aveva detto: - fai il bravo che io faccio il bravo, ma se tu non fai il bravo guarda che hai la mia arma segreta in bocca.

Il cavallo lo capì, quel grande cavallerizzo si fece capire, però, state pur certi che se quel cordoncino fosse entrato in azione, Chasseur avrebbe rimpianto amaramente la sua imboccatura.


piciopacio

#12
Di Rousselet si sa poco pochissimo, e quello che si sa lo dobbiamo principalmente a L'Hotte che lo ha descritto in una breve biografia e ha raccolto e conservato alcuni manoscritti di questo gran signore: - elegante, gentile, pacato con un incredibile senso del cavallo e un sincero amore per questi splendidi animali.

Un giorno, un giovane ufficiale suo allievo gli chiese: - "maestro, quali sono le cose più importanti per progredire in equitazione?"

Rousselet rispose: -  « Trois choses : de l'aplomb, de l'aplomb, de l'aplomb »....facciamo l'indovinello alla Alex: - avete capito ?  Cosa avete capito ?

alex

Citazione da: piciopacio - Luglio 22, 2012, 04:14:56 AM
Il cavallo lo capì, quel grande cavallerizzo si fece capire, però, state pur certi che se quel cordoncino fosse entrato in azione, Chasseur avrebbe rimpianto amaramente la sua imboccatura.

Tu quindi affermi con sicurezza che il cordoncino di seta era, al di là delle apparenze, più severo della briglia con leve e barbozzale? Audace affermazione.... ma se non fosse vero, l'Assioma sarebbe smentito; e quindi senz'altro è vero.  :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Citazione da: piciopacio - Luglio 22, 2012, 11:46:53 AM
Di Rousselet si sa poco pochissimo, e quello che si sa lo dobbiamo principalmente a L'Hotte che lo ha descritto in una breve biografia e ha raccolto e conservato alcuni manoscritti di questo gran signore: - elegante, gentile, pacato con un incredibile senso del cavallo e un sincero amore per questi splendidi animali.

Un giorno, un giovane ufficiale suo allievo gli chiese: - "maestro, quali sono le cose più importanti per progredire in equitazione?"

Rousselet rispose: -  « Trois choses : de l'aplomb, de l'aplomb, de l'aplomb »....facciamo l'indovinello alla Alex: - avete capito ?  Cosa avete capito ?

Chi risolverà l'indovinello, saprà, in anteprima, come cominciò a montare a cavallo - all'età di 5 anni - il comandante Rousselet.