• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Lettura ragionata de: Wikipedia: Cavallo scalzo. Parte quarta.

Aperto da raffaele de martinis, Dicembre 08, 2012, 11:57:07 AM

« precedente - successivo »

raffaele de martinis

Laminite e navicolite

Un interessante effetto collaterale della sferratura e del pareggio "wild-horse", riferito nei siti dei maggiori esperti nel pareggio naturale e documentato da molte testimonianze di proprietari, è che moltissimi cavalli affetti da laminite e dalla cosiddetta navicolite sono guariti da queste gravi forme di zoppia dopo essere stati sferrati e pareggiati in questo modo ogni 2-3 settimane per vari mesi, e sono tornati pienamente utilizzabili —un risultato non comune e sorprendente, in quanto tali patologie vengono tradizionalmente definite "curabili ma inguaribili".
Variazioni nella gestione e nell'alimentazione

I sostenitori del cavallo sferrato hanno osservato che gli zoccoli degli equini si mantengono in uno stato migliore quando i cavalli sono tenuti in branco, in modo da potersi muovere per 24 ore al giorno, come fanno i cavalli selvaggi, cosa che assicura giorno e notte una buona circolazione del sangue negli zoccoli, e raccomandano caldamente questa modalità di gestione. Al contrario degli uomini, i cavalli dormono solo per brevi periodi di tempo, e in natura continuano a muoversi per tutta la notte mentre brucano nella prateria — e i loro zoccoli sembrano aver bisogno di questo continuo movimento.

Un altro punto importante — essenziale per la prevenzione e la guarigione della laminite — è quello dell'alimentazione naturale. Il sistema digerente del cavallo è adatto ad un'alimentazione basata quasi esclusivamente su erba da pascolo povero — l'erba secca e rada delle praterie semidesertiche. In natura, il cavallo integra questo tipo di alimentazione con foglie di arbusti ed alberi, cortecce, rami, radici. Questo tipo di alimentazione — l'ideale per la salute e il vigore del cavallo — può essere riprodotta, nel cavallo domestico, con l'uso di un buon fieno ricco di specie, ma povero di erbe con alto contenuto di carboidrati (tipo leguminose ed in particolare erba medica).

L'integrazione con cereali dovrebbe essere scarsa o nulla, mentre può essere importante un'integrazione minerale e oligominerale, per ovviare all'insufficiente varietà di specie e di terreni di produzione, caratteristica di un fieno commerciale.


Quest'ultima parte non la posso commentare tecnicamente perché tratta di patologie animali che sono demandate alla scienza e coscienza di specialisti che si preparano apposta all'uopo: - i veterinari.

Dunque, potrei fare soltanto commenti da cliente, dal valore scientifico pari a zero: mi astengo.

Francamente me ne infischio di wukipidia, mentre ho a quore l'atteggiamento di Alex, che definire schizofrenico è il minimo: da un lato - giustamente - pretende la prova del doppio cieco in medicina, dall'altro, avalla affermazioni barefutte prive di ogni riscontro scientifico indipendente, alcune delle quali evidenti escortanante.

Fino a quando, un istituto indipendente/alcuni istituti indipendenti non metteranno sotto osservazione - per vent'anni - due gruppi consistenti di lalli: uno ferrato l'altro scalzo, di varie razze, adibiti a varie attività, in varie condizioni climatiche e logistiche qualsiasi affermazione - pro/contro la barefutteria/la mascalcia - ha soltanto un valore empirico.

Detto questo, ribadisco che da noi, ai giorni nostri, per il lavoro che fanno (lavoro si fa per dire), quasi tutti lalli possono stare scalzi a certe condizioni.

La prova la danno tutti i giorni gli amici barefutti sparsi nel mondo, la prova l'ha data il Caimano per un consistente periodo di tempo, perchè?

Perché si rispettano/si sono rispettate quelle condizioni...direbbe il signore de la Palice.

Oddo - da professionista - non può restare nelle condizioni barefutte.
Diamante è stato ferrato per una ragione diversa, ma altrettanto valida: addestramento intensivo, eppure tutti e due  hanno piedi - per eredità genetica - perfetti dal punto di vista barefutto.

La "Lettura ragionata de: Wikipedia: Cavallo scalzo" non è diretta ad Alex o Ipparco - dei quali avrei voluto la collaborazione - ma ai lallisti, specialmente ai ragazzi così facilmente manleabili.

La "Lettura ragionata de: Wikipedia: Cavallo scalzo"  - come ho chiaramente detto - non è un'apologia alla mascalcia nè una demonizzazione della barefutterìa, è soltanto un invito a pensare da parte di un vecchio uomo di cavalli che insiste a credere che una escortanata - politica, giornalistica, pubblicitaria, scientifiica - anche se ripetuta mille volte da mille persone...rimane sempre una escortanata.



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

questa volta trovo l'intervento di Raffaele sensato...
mi piacerebbe che le osservazioni che ha fatto le riportasse concretamente su wikipedia, usando gli strumenti di wikipedia, diversamente i suoi moniti alla gioventù lallista, lasciati qua, restano un po' slegati

sulla laminite, caso che mi ha coinvolto personalmente, cambierei la sbagliata definizione di "guarigione" (dalla laminite in senso stretto non si guarisce mai completamente, e lo dice pure Gandini, perché è uno sconquasso metabolico più che una mera questione di piede) con qualcosa di più cauto, tipo "soddisfacente recupero del piede anche nei casi più gravi", e magari distinguendo tra le semplici sofferenze laminari (cerchiature e nulla più) dai casi più gravi e cronici con rotazione del P3

sulla navicolite non ho esperienze


PS
quello che ho osservato a riguardo è che la rotazione del P3, in presenza delle cause scatenanti, venga resa possibile da suola e talloni che non lavorano come dovrebbero a contatto col terreno, insomma non è la falange che ruota in giù ma è la capsula che a causa del carico periferico (dovuto al ferro, che tiene suola e talloni lontani dal terreno) viene "distorta in sù", il peso del cavallo stesso, avendo suola e talloni "sospesi nel vuoto" fa scendere il tutto; questo meccanismo di distorsione all'insù della capsula era molto evidente nei piedi del mio anche dopo anni di sferratura, in poche parole la muraglia continuava a crescere distorta, come fosse stata un cappello un po' angolato attorno al piede vero, rappresentato dalla suola e dai talloni correttamente poggianti a terra
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.