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Ragionamenti navicolitici.

Aperto da raffaele de martinis, Agosto 14, 2014, 01:39:19 PM

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raffaele de martinis

Su questa patologia le idee sono tante ma confuse, negli ultimi tempi mi son fatto - da ignorante - una cultura sull'argomento.

Ora, si passa da: c'è niente da fare il lallo è condannato, a: basta togliere i ferri e con qualche soletta e le scarpette, il lallo torna come prima.

Come dissi, due vet non ci capirono una beata malgrado le lastre, poi fu diagnosticata navicolite, di fatto il maniscalco mise dritto il cavallo: era zoppo da ferrato, tolto i ferri - per fare le lastre - rimase zoppo, appena ferrato con ferro chiuso rullante e solette ai talloni il Caimano andò immediatamente latino.

Ha ripreso gli allenamenti e ha fatto l'ultima esibizione in pubblico a fine Aprile, dopo di che ho deciso di metterlo in pensione.

Ha tenuto i ferri fino agli inizi di Giugno, poi data la situazione, ho deciso di provare a sferrarlo, avevo letto Ramey nella traduzione di Alex: il tono - che si ripete negli altri argomenti - sono barefuttotrionfalistici ma - nel pippone - ho trovato vari passaggi/spunti intelligenti da prendere in consideratione, e li ho presi.

Ora, prima di continuare. sorge spontanea una domanda:  Ramey scrive nel 2005, son passati quasi 10 anni da allora, cose è successo?
Sulle teorie rameriane, ci son stati congressi? Pubblicazioni scientifiche? E' stato creato un protocollo terapeurico? O cosa?

Certamente Alex ed Ipparco sono aggiornati, illuminateci, please.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#1
Le risposte verrebbero da uno studio controllato e randomizzato che confronti - purtroppo a doppio cieco non si può fare - l'approccio veterinario tradizionale con la riabilitazione barefoot di Ramey, Teskey e altri, con veri crismi di "veterinaria basata sull'evidenza". Ma siccome questo approccio NON viene praticato in quasi nessuna branchia della veterinaria, ed è semplicemente ridicolo pensare che un pareggiatore possa condurre uno studio scientifico come si deve da solo, sono pessimista; da quando è nato il movimento barefoot aspetto che la veterinaria scientifica dica qualcosa, ma al momento nè conferma nè smentisce; semplicemente è chiusa in un dignitoso riserbo.

La cosa per un po' mi ha urtato il sistema nervoso; poi mi sono rassegnato all'idea che la veterinaria ufficiale NON vuole prendere posizione.

Invece, sulla laminite cronica ci sono stati studi del genere, a cui Ramey ha partecipato; ma anche lì, episodici.

Per eventuali ricerche in corso, passo la parola a Ipparco.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Bene, ancora una precisazione: quello che dirò va preso come fatto assolutamente personale et individuale, riferito alla unicità dello lallo et dalla unicità dell'ignorante che ha seguito (anche sbagliando) delle strade basate sulla sua discreta experientia lallina, sulla  sua poca experientia mascalcica, sulla sua pochissima experientia barefuttica, dal contatto con varie veterinarie, nonché dalla lettura di boni testi et la partecipatione forumistica con persone interessanti che - graziosamente - hanno condiviso le loro adventure.

Tennicamente - forse - sto facendo "esercitio abusivo di professione veterinarica", in una eventuale dibattita penale potrei difendermi dicendo che li experimenti sono limitati a persona di famiglia senza scopo di lucro et tenendo presente un principio: primum non nocere anche se è capitato di nocere in assoluta bona fede.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Come nella prima sferratura, il Caimano - curiosamente - sta perdendo le forchette,  si stanno staccando pari pari, una è già caduta, detto questo, la prima domanda che mi son posto è:

Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 18, 2014, 01:41:14 PM
Il lallo fu ferrato circa un anno fa: rullanti ad uovo con soletta, era - lovviamente - scalzo per radiografie etc. appena messo i ferri: dritto, ha ricominciato a lavorare (con rispetto) e ha fatto un paio di spettacoli, l'ultimo molto bello.
Togliere i ferri era una incognita, la cosa più "normale" sarebbe stata che il lallo tornasse zoppo, in quel caso, gli avrei rimesso subito i ferri, invece no: a disagio per la scalzatura, andatura raccorciata, atterraggio di punta, per quanto riguarda la patologia: lieve marcatura quando gira al trotto a mano sx su fondo medioduro, sul morbido quasi latino: cosa è successo ?

Il movimento, collo piede in posizione et fondo antalgico + il fluidificatore sanguignolo ha apportato maggiore afflusso di sangue nella zona infiammata con evidente benefizio.
Il ferrochiuso con le solette è simile alla scarpettasolettata di Ramey con queste differenze: sono tutti e due chiusi, forse la scarpetta è meno elateriosa del ferro ma si può togliere, il ferro è rullante la scarpella no, sull'asfalto la scarpella ha un grip molto imperativo, il ferro un grip più progressivo.

Questa è una ipotesi e una lettura da ignorante sentiamo voi aculturati...
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carodubbio

Meccanismo molto complicato quello di ; disi infiammare  una articolazione,

visto che di sicuro il movimento mette in circolo diversi fattori uno quello che i sangue veicolando di più ha un effetto guarente migliore, il detto popolare dice: chi si ferma è perduto.

Ma per curare  una infiammazione va anche usato il riposo o meglio fare lavorare un arto senza caricarlo troppo di lavoro, se la gente trae vantaggi facendo girare i cavalli nella giostra  un effetto pratico ci deve essere.

L'ideale per me resta il paddock paradiso, che si può ottenere senza spendere cifre enormi usando semplici accorgimenti in modo che il cavallo non stia impalato tutto il giorno

alex

#5
Forchetta persa=esiti di infezione/infiammazione profonda/ascesso della forchetta, insospettata.
Infezione profonda insospettata del fettone=comune causa di erronea diagnosi di navicolite, specie se associata a alterazioni radiografiche che ci sono sempre state, ma che vengono identificate nelle indagini per scoprire la causa del dolore.

Può esserci una infiammazione/infezione profonda in forchette mirabili, in superficie? Eccerto che sì. Non serve mica che il fettone sia marcio. Giusto oggi ho visto spuntare sul glomo il segno di un'ascesso sotto il fettone (con una zoppia rapidamente crescente giorno per giorno) e il fettone era bello, asciutto, duro, senza la benchè minima traccia di marciume.

Penso di averci messo un paio d'anni, per risolvere un ricorrente problema di ascessi profondi con successivo distacco di forchetta su una delle mie cavalline.
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raffaele de martinis

Penzo che siano altre le ragioni, la prima volta che sferrai perse 3 o addirittura tutte e4 le forchette... non ricordo, adesso ne ha persa una al posteriore e l'altra sta andando, le forchette anteriori, per ora, reggono; pensavo fosse un fenomeno legato alla scalzificazione.

Quello che dice Carodubbio è quello che sto tentando di fare: movimento buono senza dolor almeno due volte il giorno...anche tre ma per breve tempo(15/20 minuti) e senza mai forzare le andature se lui non vuole.

Ho detto delle analogie tra scarpelle e ferri chiusi per la terapia antinavi:  i ferri ho visto che - nel nostro caso - hanno funzionato e non ho motivo di dubitare che le scarpelle - protezioni tal quale i ferri -  siano parimenta efficaci, vediamo le differenze: il maniscalco solleva e conforta i talloni e facilita gli stacchi dello pede, il barefutto solleva e conforta il tallone, ma se ne straimpipa degli stacchi... non credo esistano scarpelle rullanti, ora, mentre il maniscalco  pareggia lo zoccolo (abbassa i talloni) e rimette il ferro e il lallo va, il barefutto abbassa i talloni e il lallo senza le scarpelle è zoppo: experientia diretta.

Daltronde l'abbassamiento tallonifero pare che sia necessario al lallo scalzo per le ragioni ben spiegate da Ramey:
http://www.alexbrollo.com/ramey/navicolite.html

L'ideale sarebbe mettere i talloni al livello delle forchette, ed è lovvio che bisogna andarci gradatamente, ecco il mio primo intervento:
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 22, 2014, 01:59:52 PM
...dunque, ieri - colla smerigliatrice ho abbassato leggiermente i talloni e le barre, ho tondato le sbreccature e le slargature (poca roba, puro maquillage) i talloni li porterò a filo più in là, quando - spero - lallo andrà latino, ebbene, stamattina - me l'aspettavo - mi ha detto che non va, ora, aspetto un po di giorni e quando mi dice OK abbasso ancora un pò...
evidentemente da allora non ho toccato più niente, ho capito che ci volevano o i ferri o le scarpelle, ho tentato di acquistarle ma non ci sono riuscito, dunque, mi sono inventato una alternativa (poi la dirò), pare che funziona, son passati una ventina di giorni e ora sto cominciando a vedere dei risultati, stiamo tornando - pian piano - ai livelli di prima della smerigliatura.
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alex

Tre suggerimenti di Ramey emersi dagli anfratti della memoria:

1. Ramey fa un robusto mustang roll.... sulle scarpette Easy; si vede che sente la necessità di renderle "rullanti";
2. mai abbassare i talloni oltre il livello della forchetta;
3. mai abbassarli di più di un centimetro in una singola seduta di pareggio

Quanto aldistacco delle forchette, ipotizzarei anche qualcosa che ho visto spesso sui calli delle mie mani. Non faccio molto lavoro manuale, ho dei calletti piccini,  ma se esagero mi si formano le bolle da sforzo (le "vesciche") e pure sotto i calli, che si staccano. Ho spesso pensato che il distacco delle unghie degli alluci dei marciatori sia analogo alla "laminite da strada", adesso mi fai pensare che le vesciche sulle mani e il distacco dei calli sia analogo al distacco delle forchette. In questo caso non c'è alcuna infiammazione, è tutta una cosa strutturale-meccanica; l'infiammazione è conseguenza.
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rhox

la mia anglo araba è da quando è stata sferrata che 2 volte l'anno, primavera e autunno, perde totalmente i fettoni di tutti e 4 i piedi. il fenomeno è assolutamente contemporaneo e lascia dietro del nuovo da sogno. non bisogna interferire col fenomeno (ho provato un paio di volte a rompere la parte di fettone che si staccava col risultato che non si è più staccato il resto creando sacche di sporco difficilissime da pulire), ma aspettare. in un paio di giorni trovi i resti vecchi in paddock e in una settimana il nuovo (che inizialmente è molto basso rispetto ai talloni) riprende il volume di prima
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

Quando la mia Ami, dopo l'ennesimo ascesso successivo alla sferratura, ha perso in blocco tutta la suola e tutto il fettone in un pezzo solo in un posteriore, un poco mi sono preoccupato.  :horse-scared:

In realtà, quando avviene questo fenomeno c'è già sotto una nuova suola e un nuovo fettone; sottili ma sani.

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raffaele de martinis

Ascesso, ma cos'è un ascesso? Un apostrofo rosso tra ferri e scalzezza.

Domande da igniorante:  perché si forma un ascesso? Sobbattitura? Ammacco? Infetione? O infetione causata da un ammacco?

Perché i lalli a piede scalzo si ammaccano? Vediamo cosa dice il signore de la Palice...
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rhox

i più fanatici dicono che i cavalli scalzi hanno per lo più ascessi al contrario dei ferrati che hanno per lo più sobbattiture. la differenza tra i due sarebbe che l'ascesso è uno sfogo del piede di materiale in eccesso (infezioni, cambi di circolazione, ecc), la sobbattitura il risultato di una contusione.

personalmente penso che non ci sia una divisione così categorica, però ho visto più spesso il crearsi di ascessi sui cavalli sferrati perchè solitamente si è molto più attenti ai fondi ed è più facile dividere eventi traumatici da quelli di origine infettiva
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alex

#12
L'idea che l'ascesso sia "un sistema di eliminazione delle tossine" mi pare quanto mai azzardata. L'idea delle "tossine" è parente di  quella della "energia" e caratterizza le medicine alternative di cui anche la veterinaria (e non solo quella barefutta  :horse-wink:!) pullula.

In tutti i casi che ho visto, c'era un focolaio di infezione, e la penetrazione dell'infezione in profondità.

Sta il fatto che in transizione, ascessi se ne vedono; in genere si risolvono facilmente, rapidamente  e da soli; ma la zoppia che causano è impressionante.

Non ho mai visto la vera sobbattitura, che pure esiste, e che dovrebbe essere un ematoma sottoungueale analogo a quello che si forma quando ci tiriamo una martellata sul dito. Mai! Nemmeno quando Asia ha colpito con la suola uno spuntone di ferro o di roccia al galoppo così violentemente da fratturarsi la suola con perdita di sangue (e "zoppia stronca" immadiata; ma transitoria, in due giorni era sparita).

L'ultimo ascesso che ho visto, era in un cavallo ferrato  :horse-wink:
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raffaele de martinis

Naturalemente ho visto gli ammacchi (lalli ferrati) a volte risolti con quasi niente, altre volte con drenaggio et medicine et fassiature.
Va beh, come che sia, mi pare azzardato imputare lo stacco - praticamente contemporaneo - delle fettone ad ascessi, ergo sobbattiture, sia nel primo che nel secondo caso di scalzatura, o decidiamo che il mio è un caso particolare oppure - se il fenomeno - è confermato/è osservato in altri casi di scalzazione allora le cause dovrebbero essere altre.

Ieri sera eravamo ad una festa in un resort... così si chiamano adesso sti cosi, lovviamente i bimbi avevano uno spatio adeguato con giuochi et un magnifico prato... tutti scalzi per andare sui gonfiabili.

Verso fine serata, il maschietto, mi ha seguito - orgoglioso - nel parcheggio: aitava il vecchio nonno a portare delle cose in macchina, ha continuato a camminare sulla terra vattuta piena di sassolini senza fare un bah, aveva solo i fantasmini; mi son tolto le scarpe e ho dovuto subito rimetterle, certo volendo ci potevo camminare ma facendo: ahi, ahi, ahi...

Il piccino è più di due mesi che è scalzo: a casa, in terrazzo, a mare... finora non è stato pareggiato. :icon_eek:
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alex

Anche i puledri vanno dappertutto con una suola che è carta velina. Pesano poco. La superficie va col quadrato delle dimensioni lineari, il volume/peso va col cubo.

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