Che attrezzature (sella, testiera, bisaccia, etc) usate nelle vostre uscite?
Sto cercando di mettere insieme una lista di cose necessarie.
Io sono un essere inutile ed il mio concetto equestre è un po' scandaloso... quindi rispondo, ma meglio se tieni in conto le opinioni di gente più seria... :firuu:
Comunque...
Esco con sottosella molto leggeri ed agnelli molto imbottiti, sella da dressage con cuscini ad aria (ne ho una tipo da endurance, ma l'altra va meglio... :dontknow:).
Testiera il più possibile leggera (io monto in pvc e senza capezzina, quindi mi viene anche comodo).
Bisacce posteriori, dimensione media (dentro ci deve stare giusto uno spuntino per me, qualche bombo per la cavalla, k-way, fazzoletti, cerotti, antistaminico... capezza e corda nautica bella lunga... che non si sa mai che ti si spacchi una redine o uno staffile... ed il mio scalino pieghevole, senza il quale per rimontare in sella mi ci vanno dieci minuti) Quindi bisacce capienti ma che restino poggiate sul sottosella e non sulle anche della cavalla, ben bilanciate nel peso.
Borraccia appesa all'arcione, legata stretta alla sella, che non sbatta sul collo della cavalla.
Cellulare saldamente in tasca.
Va detto che io esco spesso da sola... quindi parto un po' come gli alpini... meglio abbondare che deficere...
:horse-wink:
Nessuno è nato imparato, per questo si fanno domande e si cercano risposte.
Ben vengano quindi suggerimenti e conoscenze.
Il mio equipaggiamento è simile al tuo.
Al posto della bisaccia doppia appesa dietro uso una "banana" dove trovano posto il kit di pronto soccorso (umano ed equino), cordini di varie misure , impermeabile , kit di riparazione , una felpa ed un berretto.
Alla cintura coltello e telefono in tasca.
Questo è il minimo, se poi si resta fuori qualche ora in più aggiungo le provviste.
Qualcosina varia anche in base alla stagione, d'inverno la felpa viene sostituita con un pile , aggiungo guanti di riserva e una sciarpa.
La sella è di tipo western , pesante per i miei gusti , ma , comoda sia per me che per il cavallo.
Sottosella western con lana da una parte e navajo dall'altra.
La bisaccia non sporge mai dalla sella, le poche volte che ho cambiato bisaccia ho spellato la cavalla.
Se ho bisogno di spazio supplementare monto due bisacce a banana (le ho fatte modificare) una sopra l'altra.
Su quella sotto metto le cose morbide e la riempio di meno, in quella sopra le cose più rigide.
La longhina di solito l'appendo fuori, stando attento a non infastidire il cavallo.
Ciao Gigi
Dimenticavo, uso una testiera da trekking, quelle con il filetto che si può togliere e resta la capezza.
Molto comoda.
mah, già sui manuali militari del 1700 si dice chiaramente di non mettere roba sulla schiena del cavallo dietro alla sella per non danneggiare la spina dorsale e le vertebre lombari. Si poteva mettere solo i vestiti di ricambio addirittura stringendo bene la cinghia centrale affinché la banana, che ai tempi si chiamava portamantello, rimanesse sollevata dalla schiena.
I pesi è meglio distribuirli nelle bisacce anteriori e posteriori. soprattutto anteriori perché i posteriori servono più liberi possibile perché il motore del cavallo è dietro. davanti invece si può caricare peso.
Ma è un argomento lungo e complesso..
la testiera da trekking è comoda ma la volta che il cavallo si è spaventato e ha strappato mi sono ritrovato senza finimenti. Uso una capezza di corda, tipo parelli per la posta e una testiera normale per la marcia. Anzi meglio, uso una bitless, tanto la cavalla conosce il mestiere e quando ci fermiamo bruca liberamente
(http://sphotos-e.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/486749_10200517182363441_521832066_n.jpg)
Usando una sella americana , la "banana" appoggia per intero sulle gonne , quindi il peso viene distribuito in modo diverso che non appoggiare la bisaccia sulla sola copertina come succede usando una sella militare come la tua.
Qui si entra in un discorso delicato , meglio la sella americana o quella inglese?
Secondo me dipende molto dalla schiena del cavallo e dalla sua conformazione , dal tipo di utilizzo e dal tipo di marcia , ma è un argomento lungo e complesso.
Il peso comunque (della banana) lo si deve tener sotto controllo e utilizzo anche le bisacce anteriori.
Ma non volevo scrivere tutto nel topic altrimenti esce un monologo senza possibilità di discussione.
Purtroppo , questa sezione non è molto frequentata e quindi il discorso è caduto senza finirlo.
Per quanto riguarda la testiera, hai ragione , se si rompe ti trovi senza finimenti , ma , porto una capezza in corda , con nodi , che la posso usare anche come testiera , visto che Kyra non da problemi.
In casi estremi , ho della corda da 10mm con qui posso improntare una capezza al volo.
L' argomento ibteressa anche a me, non ho scritto perche' non ho grandi contributi da portare.. quando facevo trekking ( bei tempi..) erani comubque organizzati, con pernittamento in malga ( o baita di amici) e quindi non portavo chissa' che. La capezzina da trekking sotto la testiera e due ponchos militari per la pioggia (uno per cavaliere e sella, l' altro per il cavallo. Che a volte passava la notte o i pranzi legato agli alberi). Qualcuno aveva sempre un utilissimo coltello. In un caso l' amico ispitante aveva un machete.. a me non aveva fatto bella impressione ma effettivamente poi ha dovuto aprire un sentiero.. idea furbissima, negli itinerari attorno casa ( due tre ore) ho conosciuto un personaggio che usciva con la forbice per potare in bisaccia.. e passeggiando tagliava i rovi e i rametti troppo cresciuti. Ci fermavamo tutti e zac zac! Mai avuto sentieri cosi' puliti! Evviva gli uomini d' azione!
Non ho mai fatto grandi giri in solittaria.Un' estate facevo le 4 ore tutte le sere con una mia smica. Tornavamo alle 11, prima che scattasse l' allarme della selleria ( scusate il mare di ricordi... che nostalgia!!). Ma eravamo su strade note e basrava avere il telefono per avvisare in caso di imprevisti.
Per le notturne qualcuno aveva la pila. Noi sinceramente no. Pero' adesso metterei un giubbottino catarifrangente o un gile'per i pezzi in strada. Credo siano obbligatori anche i documenti del cavallo. Ma chiedo conferma.
Ps da quando c' e' Sofia ( perfudo jack russell insegui galline) al pomolo abbiamo il giunzaglio.. della serie scendi al volo, una mano tiene il cavallo che ti tira verso l' erba e con l' altra si prova ad attaccare il giunzaglio al collare . Per fortuna da ne non c' e' molto asfalto! Da piccola la tenevo in sella .. molto molto bello! Almeno fini a quando il buon Tom ha fatto un balletto con salto in strada e il jack e' volato giu' con macchina in arrivo.. da allora si scende, cane a sinistra, cavallo a destra e via a piedi!
La sella.. boh! Io direi western, se la morfologia del cavallo lo permette. Pero' onestamente molti fanno lunghi viaggi con selle inglesi ( ma io ho il dubbio siano " tipo inglesi" , cioe' con cuscini lunghi tipo militare.. selle inglesi. Da trekking insomma). Anche viaggio molto molto lunghi! Una ragazza e' arrivata e tornata dall' Inghilterra, una coppia sta girando l' europa.. proprio male non devono essere ste selle :horse-smile: scherzo! Come sempre, credo che l' ultima parola spetti al cavallo. A proposito, prima avevo dimenticato.. se andassi in trekking adesso nelle bisacce avrei le scarpette! E il curasnetta appeso alla sella. Quello lo portavo sempre anche prima. Cosi' come una striglia. Non sempre la sera era possibile lavare il cavallo e sellare la mattina sopra sudore e magari fangi non mi piace. Striglio bene bene e non si e' mai fiaccato.
Scrivo con il telefono, cerco di rileggere ma non gli errori son troppi e mi scappano. Scusate :horse-embarrassed:
Anche la sella inglese viene utilizzata molto nei trek , nulla da dire.
Gli amici dell' Alpitrek usano delle selle da trekking derivate da quelle inglesi e se non sanno loro cos'è giusto che "vivono di tekking", non saprei chi citare.
Se ti interessa trovi una bella documentazione nel loro sito:
http://new.alpitrek.com/index.asp?IDCAT=8130 (http://new.alpitrek.com/index.asp?IDCAT=8130)
buona lettura
Blackhorse, so piuttosto bene cosa fanno gli Alpitrek... a sinistra la mia Sally, a destra Bor, il cavallo di Arianna Corradi, sopra Bardonecchia da qualche parte l'anno scorso ad agosto.
(https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc7/581125_4101972919037_31816860_n.jpg)
Riguardo alla sella americana, sotto le gonne di cuoio c'è una slitta di legno concettualmente uguale a quella della Scafarda e a numerose altre selle. Ma la slitta non arriva proprio fino in fondo alle gonne, percui il peso si scarica sulla schiena in gran parte.
Ti confermo che dal punto di vista fisiologico equino, è bene che il peso sia scaricato sui fianchi e non oltre le vertebre toraciche. Le vertebre lombari infatti hanno processi trasversi fissi (e non costole mobili), a protezione dei reni. Questi processi trasversi se caricati con peso creano forte mal di schiena.
anche se può sembrare, le bisacce della mia sella passano sopra le bande della struttura in legno della sella, percui il peso lo scaricano sulla schiena e non sui lombi.
Detto questo, il cilindro giallo sulla schiena, che poggia parzialmente fuori dalla sella, contiene solo roba leggerissima ma voluminosa tipo sacco a pelo, qualche abito.
(https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/548801_4224910632403_242931186_n.jpg)
Mangiare equino e umano, attrezzi, pronto soccorso, borraccia stanno soprattutto sull'arcione.
Le bisacce contengono gli abiti che ti metti e ti togli in giornata e poco altro.
E' vero , la slitta non arriva fino in fondo, ma , il peso viene sicuramente distribuito e non concentrato sulle sole vertebre.
So che conosci l' Alpitrek , per questo li ho citati.
Forse però bisognerebbe distinguere tra trek in autonomia di più giorni e trek corti.
L' attrezzatura cambia notevolmente e anche la disposizione nelle bisacce.
Diciamo che normalmente , il peso della banana non supera i 4 Kg.
Ripeto , me lo permetto solo perchè ho una sella americana.
Controllo spesso anche l'impronta della sella e quello parla chiaro su come i pesi si ripartiscono.
Se usassi una sella all' Inglese l'approccio sarebbe diverso.
Scusa ma che ci vuole a usare delle bisacce e lasciare libera la schiena?
Secondo me un piccolo rischio inutile... è un grande rischio!
Son molto felice che questa sezipne abbia "ripreso vita" . BRAVI!
Piccolo OT: Bor! Ho letto il libro, immagino siano loro . Complimenti a tutti e due!
che libro hai letto?
per The Ghost
Le bisacce laterali sono più difficili da bilanciare per avere un'equilibrio ottimale.
Non conosco nessuno che le sappia usare bene, quindi evito di fare errori che compromettano l'incolumità del cavallo ballonzolando e sbatacchiando.
Le volte che le ho viste usare erano sempre una più alta dell'altra e mal bilanciate.
Con la banana non ho mai avuto problemi e ti assicuro che sono molto meticoloso nei controlli.
"Quel sogno di partire a cavallo"Praticamente il diario di viaggio di Arianna e del suo Borbera, da Susa a Canterbury e ritorno. Interessante, in fondo ha tra l' altro la descrizione di cosa ha portato e come ha distribuito le cose nelle bisacce. Te lo posso prestare, credo ti piacera'!
Black, ma.... scrivo in arabo????
Che ci fai fuori col cavallo affardellato? Le galoppate?
In tutti gli altri casi le bisacce non sbattono.
Poi la questione si pone in termini molto semplici: la schiena del cavallo dopo le vertebre toraciche NON va caricata.
Sei meticoloso? Ottimo, sei meticoloso nel caricare una zona che non va caricata.
Questo lo scrivevano già sui manuali militari del 1700.
Detto questo fai come ti pare, cavallo è tuo.
per Bubba
Volentieri, ma passi ancora da queste parti?
Vedo che scrivi da lontano.
Dario Masarotti (quello di Equidistanze) ci diceva che le bisacce (che lui usa) sono uno dei punti critici nei lunghi viaggi: anche se non sbattono, però possono a fiaccare per sfregamento, se non sono ben sistemate e se il sottosella non ripara per bene la pelle del cavallo. Io aggiravo il problema (per cose leggerissime: tipo maglioni e panini) con uno zaino, ma quando Dario mi ha visto mi ha praticamente insultato.... :dontknow:
se noti le foto del mio cavallo vedi che le bisacce stanno sopra la coperta militare, e quindi non fiaccano nulla, ho introdotto anche una cinghia che passa sotto la pancia per scongiurare eventuali sbattimenti.
Però nelle bisacce sta roba relativamente leggera e comunque ben imbottita lato cavallo.
Le cose più pesanti stanno più vicine alla sella, tipo la borsa con i ferri di scorta, in modo da limitare la loro escursione e quindi lo sbattimento e in modo da farle appoggiare su numerosi strati di altre cose, bisacce comprese.
Lo zaino va evitato per tanti motivi: sbilancia indietro, se cadi a seconda del contenuto ti fai male alla schiena, alza il baricentro che invece va abbassato.
Gigi: si, a volte torno in patria :horse-smile:
Il problema di cosa e COME portare e' un problema. Noi avevamo bisacce e "salame" dietro. Sempre il pile per il cavallo nel caso arrivasse sudato alla tappa. A dire il vero, con le selle western non abbiamo avuto problemi. Con i laccioli tenevamo il tutto " sollevato", almeno io. Magari i problemi nascono con viaggi duri, noi al massimo massimo eravamo fuori 5 giorni e non avevamo granche' con noi. Forse dovendo portare tutto il necessario per un bivacco il discorso cambia
Avrei partecipato volentieri ma taccio....sentir citare Alpitrek mi ha fatto passare tutta la poesia. :horse-scared:
Perchè ?
questo è un forum , dove ognuno può dire la sua e gli altri leggere e cercare di capire.
Ogni intervento può essere potenzialmente valido , se a Te non piace l' AK ok , basta concentrarsi sulle tue conoscenze e non sulle loro.
Non è polemica, spero si capisca.
Mi interessano i punti di vista di tutti, altrimenti che discussione sarebbe?
Mi bastava chiaccherare con i miei 4 amici , leggere qualche cosa e pensare di sapere tutto.
Il forum invece dovrebbe servire proprio per condividere i nostri pensieri.
E' confrontandosi che si "cresce".
Dai Nicola buttati nella mischia.
Ciao Gigi
Ok, ci provo.
Ho guidato brevi trekking per qualche anno in Val di Susa, e periodicamente passo le vacanze facendo brevi viaggi a cavallo.
Bene, a mio parere l'attrezzatura fondamentale per un viaggio a cavallo è il veicolo d'appoggio.
Sarà pure poco "romantico" ma è fondamentale.
.....
Ti posso dar ragione , se , pensi ad una vacanza , ma se parti per uno "spostamento" come succedeva "un tempo" , quindi senza appoggi se non quello che trovi lungo la strada , magari in zone disabitate e prive di carreggiate, cosa faresti?
Come sistemi il bagaglio ?
Ma anche nelle uscite di qualche ora , cosa porti ?
Citazione da: Nicola - Aprile 30, 2013, 03:50:56 PM
Ho guidato brevi trekking per qualche anno in Val di Susa, e periodicamente passo le vacanze facendo brevi viaggi a cavallo.
Bene, a mio parere l'attrezzatura fondamentale per un viaggio a cavallo è il veicolo d'appoggio.
Per una volta discordo, Nicola. E' un'attrezzatura comoda :icon_rolleyes:, ma non è fondamentale, nel senso che se ne può fare a meno. Di certo per farne a meno occorre essere veramente coraggiosi, avventurosi, prudenti, adattabili; io non ho le caratteristiche necessarie, ma proprio per questo ammiro incondizionamente chi lo sa fare, come i citati Dario e Antonietta, in grado di percorrere migliaia di chilometri senza alcun appoggio. Ovvio, lo fanno quando
viaggiano da soli; quelle rare volte che hanno accompagnato cavalieri meno esperti o comunque di cui erano "responsabili", altrochè che l'appoggio l'hanno preteso.
Citazione da: blackhorse68 - Aprile 30, 2013, 03:56:40 PM
Ti posso dar ragione , se , pensi ad una vacanza , ma se parti per uno "spostamento" come succedeva "un tempo" , quindi senza appoggi se non quello che trovi lungo la strada , magari in zone disabitate e prive di carreggiate, cosa faresti?
Come sistemi il bagaglio ?
Ma anche nelle uscite di qualche ora , cosa porti ?
Quanto alla prima ipotesi, semplicemente prendo atto con estrema soddisfazione che non è più necessario compiere viaggi a cavallo senza supporto. Una settimana di trek trascorrendo 6 ore in sella ogni giorno è già parecchio impegnativo disponendo di un'ottima logistica, figuriamoci senza.
Il miglior trekker che ho conosciuto è titolare di un centro in Corsica. proverò a rintracciare le foto delle bardature.
Nel caso di escursioni, io direi che i tre must sono:
- cellulare e coltello addosso
- pettorale e sottocoda
- kit di pronto soccorso
Vedi che i discorsi si fanno interessanti ?
Attendo foto
Ciao
Citazione da: alex - Aprile 30, 2013, 04:08:48 PM
Per una volta discordo, Nicola
Per fortuna! Al bando la monotonia. :occasion14:
Il mio "paradosso" risponde ad una filosofia del tutto pragmatica. Estremizzando, al giorno d'oggi viaggiare a cavallo senza "carovana tecnologica" è un rischio evitabile, soprattutto considerando che il rischio lo facciamo correre anche e soprattutto ai cavalli.
A pensarci bene: una volta, chi viaggiava a cavallo aveva appoggi dovunque. Non viaggiavano, ma stavano lì ad aspettare i viaggiatori. Le possibilità di trovare riparo per sè e per i cavalli erano infinite (e la strade erano adatte ai cavalli). Da parecchi punti di vista, viaggiare a cavallo nei secoli scorsi era molto, molto più facile di adesso. Il veicolo di appoggio potrebbe essere considerato una compensazione per queste maggiori difficoltà.
In estate , percorro spesso le strade dell' Altipiano di Asiago.
Sono ex strade militari ben tenute , arrivano sovente a malghe che permettono il riparo in caso di bisogno ed eventualmente anche il pernotto.
Posti dove mangiare non mancano , ma se dovessi e/o volessi spostarmi dal posto A al posto B senza dover essere seguito da un amico (moto o auto) qualche
cosa appresso me lo dovrei portare.
Questo era il senso del mio topic.
Nicola ritieni indispensabile viaggiare con un mezzo al seguito?
Liberissimo di fare come ti pare.
Tuttavia altri preferiscono e sono in grado di fare trek in autonomia. Io compreso.
Non solo, desidero espressamente non avere alcunché al seguito. Tutto quello che mi serve sta sul mio cavallo.
Have a nice day
Citazione da: alex - Aprile 30, 2013, 05:53:56 PM
A pensarci bene: una volta, chi viaggiava a cavallo aveva appoggi dovunque. Non viaggiavano, ma stavano lì ad aspettare i viaggiatori.
Precisamente Alex. Precisamente!
Già in epoca romana le stazioni di posta (quelle che garantivano il solo cambio cavalli) avevano distanze medie tra le 5 e le 12 miglia.
Ad ogni giornata di cammino si trovavano locande.
Questo tipo di organizzazione, ad esempio, permetteva di coprire, in giornata, distanze come quella tra Torino e la Francia.
I pellegrini viaggiavano per lo più a piedi, quindi sono esclusi.
I nobili erano accompagnati da sontuose ed organizzatissime carovane.
In risposta a Ghost: Historia docet, in casi come i viaggi "lenti". Ed insegna almeno tre cose:
1 - Battere percorsi noti (a meno di non essere in pericolo di vita o criminali) e con posti tappa certi
2 - Muoversi in carovana (organizzata, ndr)
3 - Tutelare i mezzi di trasporto (i cavalli, ndr)
Oltre chi i viaggi "lenti" c'erano anche i viaggi "veloci" (come quelli per la comunicazioni di messaggi, il "servizio postale"), con incredibili tempi. Mi pare di aver letto che questi tempi brevissimi erano ottenuti con il cambio cavalli a tappe molto ravvicinate: tappe brevi da percorrere alla massima velocità possibile. Hai dati più precisi? Mi incuriosisce anche immaginare come questi "cavalli veloci" erano addestrati - il tempo per "mettersi con il cavallo" (un cavallo sconosciuto) prima di lanciarsi al galoppo era, immagino, di pochi secondi.
Concordo con l'attuale diversità con epoche passate nel servizio fornito al viaggiatore a cavallo.
Ribadisco però, anche se i punti tappa erano ad una distanza "di un giorno" , quindi non c'era gran difficoltà di avere cibo e letto , gli effetti personali te li dovevi pur portare dietro.
Poi il cavallo non era visto come animale da affezione quindi si era disposti cambiarlo da un momento all'altro se non era più in condizioni ottimali.
Era un mezzo in somma , non un compagno , per la maggior parte delle volte.
Questo non vuol dire che lo maltrattassero , era una risorsa e come tale veniva trattata.
Ma era un mezzo , non il fine e quindi affettivamente sacrificabile.
Detto questo allego , anche se OT , un link interessante sui Pony Express:
http://www.farwest.it/?tag=pony-express (http://www.farwest.it/?tag=pony-express)
buona giornata a tutti
Citazione da: alex - Maggio 02, 2013, 09:24:25 AM
Hai dati più precisi?
Ho alcuni dati sui tempi di percorrenza: 80 km tra Torino ed il valico Monginevro, con 2000 mt di dislivello, potevano essere coperti in meno di un giorno (qualche cronaca, a cui credo poco, parla addirittura di 4 ore).
Le stazioni di posta, a quanto si dice (e si scrive) avevano distanze mutue di circa 10 km. Corrisponderebbero quindi a 8 cambi cavallo.
Era, evidentemente, un servizio costosissimo.
Infatti si dice che il sistema di comunicazione più in uso, per comunicazioni rapide, fosse un codice tipo "morse" fatto con gli specchi, trasmesso dalle abbazie/edifici fortificati anche a più di 30 km di distanza.
In quest'ultimo caso la segretezza poteva essere violata facilmente, conoscendo il codice.
Sul fatto che il cavallo, come il bue, l'asino e il mulo, fossero considerati "mezzi" di lavoro, nulla questio. Per verità non diverso trattamento era riservato ai servi (umani).
Tuttavia va ricordato che fino a tempi molto recenti questi mezzi erano quanto di più prezioso si potesse avere, e pertanto il trattamento era adeguato al valore.
Il problema, oggi, è che la mancanza del "bisogno" crea, spesso, forme distorte di "avventurismo dilettantesco".
Le pseudo-tende "native americane" sono un eclatante esempio.
Citazione da: blackhorse68 - Maggio 02, 2013, 09:49:27 AM
Detto questo allego , anche se OT , un link interessante sui Pony Express:
http://www.farwest.it/?tag=pony-express (http://www.farwest.it/?tag=pony-express)
Bellissimo link. Correggo un mio pregiudizio: i pony express non andavano al galoppo sfrenato, ma a un galoppino, per conservare una riserva di energia in caso di emergenza. Altro dato interessante: le sacche della posta erano relativamente leggere (10-15 kg).
Tornando a quanto mi sono impegnato a mostrare:
Carovana adeguata (fuori strada di appoggio):
(http://img694.imageshack.us/img694/9285/trek4k.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/694/trek4k.jpg/)
Posti tappa adeguati e ricchi d'ombra (sempre). Pause significative (almeno tre ore tra la tappa mattutina e quella pomeridiana)
(http://img594.imageshack.us/img594/1116/trek2d.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/594/trek2d.jpg/)
Controllo scrupoloso dei cavalli da parte dei responsabili ad ogni tappa
(http://img713.imageshack.us/img713/8476/trek3.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/713/trek3.jpg/)
Ampi paddoks per la notte, dove lasciare liberi i cavalli, almeno una notte ogni due
(http://img40.imageshack.us/img40/812/trek5.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/40/trek5.jpg/)
Bardatura tipo: Pettorale e sottocoda, sottopancia non stretto, bisacce piccole e leggere
(http://img29.imageshack.us/img29/1674/trek1r.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/29/trek1r.jpg/)
Visto , basta stuzzicare
e ne esce una bella discusione
quando ho un'attimo mi leggo con più attenzione il topic
Ma nessuno impedisce a qualcuno di andare in giro a cavallo come gli pare.
Volete farvi un trek con supporto logistico? Fatelo.
Tra l'altro pure l'AK di norma fa trek con supporto logistico, ma io non ne facci parte, quindi non parlo a nome loro.
Li conosco e li apprezzo e ho imparato molto da loro, ma preferisco fare trek in autonomia.
Ora leggo però finalmente ad opera di Nicola una frase che mi vede perfettamente d'accordo e che non ho mai visto scritta da nessuna parte:
Bardatura tipo: Pettorale e sottocoda, sottopancia non stretto, bisacce piccole e leggere.
Ma nella foto in basso il cavaliere in testa cosa ha uno zaino sulle spalle?
no, michelle non ha nessuno zaino, anzi lo ha fatto togliere a chi lo portava
Sembrava, comunque Rhox, vogliamo ribadire il concetto in modo da non lasciare dubbi?
ZAINO A CAVALLO NO!
Alza il baricentro, causa ferite al cavaliere in caso di caduta e sbilancia l'assetto.
e puo' rimanere impigliato nei rami degli alberi............................ :icon_rolleyes: