• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

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#21
F / Re:Forums equestrii.
Last post by raffaele de martinis - Novembre 23, 2023, 01:18:35 PM
INTIME LESIONI. SANI RIMEDI.
#22
A / Assetto Oliveira.
Last post by raffaele de martinis - Novembre 22, 2023, 05:05:09 PM


l video lincato è prezioso, il Maestro monta per la prima volta quel lipizzano, lo dovrebbero  studiare fotogramma per fotogramma tutti coloro che - ad minchiam - si proclamano "classici", "leggieri" e "baucheristi".

Ci sono alcune fasi da guardare e riguardare per cogliere i movimenti delle mani e delle gambe del Maestro, la posizione della testa e dell'incollatura del cavallo e la risposta della groppa del lallo in relazione agli aiuti del Maestro.
Mi ero proposto di tagliare il filmato pezzettopezzetto e notare assieme le sottigliezze dell'assetto di Oliveira... ho qualche difficoltà tennica, ma spero di risolvere, per ora aiutiamoci coi fotogrammi.

Ma non prima di ricordare cossa ha scritto il Maestro a proposito dell'assetto:
C'è la tendenza ad abusare della pressione delle gambe, vi darò una spiegazione molto semplice che vi dirà di non farlo più; il lallo - stranamente - respira e se la pressione delle gambe è continua respirerà con difficoltà. Le gambe devono essere scese, vicine al cavallo, ma morbide e ferme, devono toccare rapidamente e lasciare, se necessario toccare di nuovo e lasciare ancora in una frazione di secondo; vedo la maggior parte dei cavalieri, le gambe incollate al cavallo, i talloni sempre bassi in modo impeccabile, gli speroni sempre piazzati troppo alti, ed essi non si rendono conto se toccano o no....  ... altra cosa grave è che il cavaliere non capisce che stringendo le contrae la schiena impedendo così alla cintura di essere sciolta e di agire correttamente.

Ci dice che le mani cominciano dalle spalle e le gambe dalle anche. In estrema sintesi, la cintura (le reni) è il punto di snodo che dona indipendenza agli aiuti diventando esso stesso "aiuto" nella fase più avanzata dell'addestramento riducendo al minimo - a volte escludendo completamente - l'uso delle mani e delle gambe.  Inoltre, sottolinea che le gambe non agiscono mai indietro, il loro spostamento verso il ventre del cavallo è - al massimo - di una decina di cm, cosa che hanno - evidentemente - dimenticato i novelli fautori della ecole francese.

Le gambe devono essere piazzate in una maniera che oggi, purtroppo, non si insegna più. Infatti, le ginocchia devono essere incollate alla sella. Questo permette di affinare l'azione delle gambe e assicura una corretta posizione della schiena. Per il Maestro l'azione delle gambe è di una importanza pari a quella delle mani.

Oliveira ha sapientemente preso dalla:
"Scuola di Versailles", dunque da La Gueriniere,
da Baucher,
da Steinbrecht.
Ad esempio: quì sotto si sono due fotogrammi, in uno il lallo è al galoppo, nell'altro al passo, ma comunque, Oliveira è sempre tutto all'indietro, perché?
Siccome il Maestro è impostato alla Gueriniere: gamba ben discesa vicino alle cinghie; porta le spalle indietro, ovvero, si mette il cavallo "davanti le gambe" come dice Baucher.
Inoltre, e questo si vede nel filmato, è morbidamente incollato alla sella dalla natica al ginocchio, le gambe libere e sciolte come prescrive l'assetto aperto di Steinbrecht.





Ora, accingiamoci a
#24
Bimba di 10 anni cade da cavallo, è in condizioni serie.

L'incidente è accaduto martedì 14 novembre, in un centro ippico di Terzo di Aquileia.

Auguri alla bimba.
#26
Incidente. 11 Novembre.

Stavolta non c'entra l'equitatione, ma il destino cinico e baro...

Una prece.
#27

https://primamilanoovest.it/cronaca/caduta-da-cavallo-55enne-soccorsa-in-codice-rosso/


Incidente a cavallo per una donna di 55 anni oggi, 3 novembre, a Morimondo poco prima delle 16. Sul posto è arrivata un'ambulanza in codice rosso.

Caduta da cavallo: 55enne soccorsa in codice rosso
Una donna di 55 anni si è fatta male questo pomeriggio mentre era a cavallo nei pressi di Cascina Cerino di sotto a Morimondo. Sul posto è arrivata poco dopo un'ambulanza in codice rosso. Dopo aver stabilizzato la donna è stata trasportata in codice giallo in ospedale.


Auguri alla signora.
#28
L / Lavoro (coi lalli)
Last post by raffaele de martinis - Novembre 02, 2023, 09:50:03 AM
Da "Cavalleria Rusticana" pietro Mascagni:
https://www.youtube.com/watch?v=QgXWdwXvRo8
...
Il cavallo scalpita,
I sonagli squillano,
Schiocca la frusta. E va!
Soffi il vento gelido,
Cada l'acqua o nevichi,
A me che cosa fa?

O che bel mestiere
Fare il carrettiere
Andar di qua e di là!


... bel mestiere? Sta minchia!

Lavorare con gli animali lo si faceva per necessità, lo si fa ancora per necessità in alcune parti del globo; la giornata del carrettiere, del contadino - quando si lavorava colle bestie cominciava un paio d'ore prima dell'alba e terminava dopo il tramonto del sole, gli animali  mangiavano mentre lavoravano,  i "cristiani" si fermavano alle 11 nelle apposite locande:  almeno mezzo kilo di pasta era la razione normale per i carrettieri, uno sfilatino da mezzo chilo con olive o formaggio o sarde salate o pomodoro per il contadino, eppure quella gente era tutt'ossa ma con una forza bestiale... campavano poco, negli anni trenta e quaranta del secolo scorso la vita media era di 50/60 anni, , oggi supera gli 80 anni, ma si punta ai 120.

Anche i lalli erano vecchi a 12/13 anni, oggi a quell'età cominciano a dare qualche risultato, che dire?
Voi che non l'avete vissuta quell'epoca, ne vedete il lato romantico, un pò come per i caubois... figura che tante di noi vorrebbero romanticamente emulare:

cosa c'è di romantico nell'addormentarsi in sella per la troppa stanchezza?
 
Cosa c'è di romantico nel non poter scendere da cavallo perché il freddo ci ha anchilosati?

Cosa c'è di romantico nello stare un paio di mesi senza farsi un bagno come si deve?

Cosa c'è di romantico mettere la propria biancheria su un nido di formiche rosse in modo che queste la disinfestino dagli allegri e numerosissimi pidocchi?
#29
I / Re:Ippica.
Last post by raffaele de martinis - Novembre 02, 2023, 09:35:24 AM
L'ippica.... stranamente è quell'attività che si svolge negli ippodromi, e cosa sono gli ippodromi?
Sono quei luoghi bellillamente attrezzati a far svolgere delle corse di cavalli.

Siccome i cavalli "corrono" al galoppo, al trotto e all'ambio, le competizioni si svolgono a queste tre andature.

Penso che fin da quando due ragazzini di 4000 anni fa, per la prima volta, si son trovati in groppo a due cavallini in una uberosa prateria, si sono sfidati "a chi arriva prima".

Le più famose testimonianze storiche di corse di cavalli sono quelle che si svolgevano alle Olimpiadi, ma già Omero, immenso cronista sportivo, ci ha lasciato la cronaca delle corse di lalli fatte in occasione della morte di Patroclo.

Le corse di cavalli, nell'antichità, si svolgevano un pò dovunque, le prime - come è giusto che fosse - furono quelle con le bighe e le quadrighe, solo inseguito si passò alle corse col lallo montato, nello stesso tempo -  con sommo disappunto dei puristi - si fecero correre anche le mule attaccate.

La passione per le corse dei cavalli ci ha da sempre accompagnato, dagli ippodromi i lalli scesero in strada e nel medio evo e secoli successivi fino quasi ai giorni nostri, si prese l'abitudine di far correre i lalli in strada in occasione di feste cittadine, il cossidetto palio
Ecco perché in quasi tutte le citta itagliane c'è la "via del corso", il luogo dove si svolgevano le corse dei lalli, appunto.

Per quelle corse erano assai ricercati i lalli orientali, i "berberi" che contribuirono - prima dell'arrivo del PSI - al miglioramento delle razze locali.
In quest'ambito furono celebri i Gonzaga che importarono stalloni orientali e fattrici di Spagna e Olanda creando gli splendidi soggetti affrescati da Giulio Romano nel Palazzo del Te, molti dei quali saranno la base del PSI.

Accennato alle origini, l'ippica moderna si regge sul PSI, tutti i lalli che corrono in pista - al galoppo, al trotto e all'ambio -  sono "purosangue", già, perché i purosangue sono soltanto "i più selezionati dei bastardi" la purezza c'entra nulla, son così nomati per una cattiva traduzione francese della palabra inglese thoroughbred.

Gli inglesi, eh già!
Non fosse stato per la loro passione per i lalli e per le scommesse, mai avremmo avuto il PSI.

Ai tempi di Enrico VIII le rasse di lalli inglesi erano in decadenza, in seguito, Elisabeta affidò a Prospero d'Osma il compito di risollevare le sorti dell'allevamento inglese, il quale, su fattrici gonzaghesche, innestò sangue di stalloni orientali, questa politica protratta nel tempo,  formò il nucleo delle famose royal mares, fattrici selezionate sul quale si innestò il prezioso sangie di Darley Arabian. Godolphin barb e Byerley Turk.

Il sangue arabo, berbero e turco trovò "terreno fertile" nelle già insanguatissime giumente reali e produsse quella meraviglia: i lallo più veloce che mai prima si era visto.
Naturalmente, oltre i tre capirazza, furono importati altri stalloni orientali che però ebbero importnza minore e le loro linee si estinsero ben presto.
Fu un periodo tumultuoso, in meno di 50anni - complice il palo - si formò questa splendida razza.

Di capitale importanza, fu l'apertura dello stud book, l'albo genealogico di razza e la fondazione del Jockey Club, organo che presiedeva ai regolamenti, alle distanze, agli handicup ecc. ecc.

Senza queste ferree delimitazioni . la selezione sarebbe stata impossiibol.

Il trotto competitivo nasce in America verso l'inizio dello 800, naturalmente le corse al galoppo erano già molto apprezzate nel Nuovo Mondo anche se si cercava di distinguersi dalla "Perfida Albione" accorciando la distanza classica che allora era di di 4 miglia, circa 6500 metri e correndo in piste rettilinee o su strade comuni fora dagli ippodromi.

Tutto nacquette da una scommessa: al Jockey Club di Nuova York si discuteva se fosse possibile mantenere un lallo  all'andatura del trotto veloce per lunghe distanza, la discussione si accalorò e, complice il uiscki che non mancava mai in quell'ambiente, qualcuno disse: scommetto 1000 dollari che nessun lallo può percorrere al trotto la distanza di un miglio in meno di 3 minuti.

Un tizio alza la mano e dice: il mio Boston Blue velo può dimostrare come e quando volete!, infatti, il lallo corse la distanza in 2'48" 1/2, da allora si prese in considerescion la possibilità di organizzare competizioni al trotto, cominciando col cercar di battere quel primo tempo record e infatti in molti ci riuscirono tant'è che nel 1903 il record fu abbassato a 1'48" 1/2.
Come si vede, fin da subito, per il trotto,  fu preso in considerazione il tempo poiché, contrariamente al galoppo che si svolgeva su piste erbose assai variabili come fondo, la corsa avveniva su una pista regolare in terra battuta.

C'è da dire che quei lalli correvano attaccati a dei calessini, solo nel 1804 apparve il primo sulki che pesava circa 120 kili

Come abbiamo visto, il trotto si è poi diffuso in tutto il mondo, trovando in Francia particolari conditioni favorevoli per la presenza di razze già predisposte per quest'andatura.

Si sa che nel lallo è insita un andatura che è considerata un difetto in certe razze, mentre è apprezzata in altre: l'ambio, il capostipite di tutti i lalli "attaccati" Hambletonian, attraverso alcuni suoi discendenti ha dato l'avvio ad una razza di ambiatori veloci.

In America, al tempo della guerra di sueccessione, si usavano degli ambiatori per i collegamenti, veloci quasi quanto i galoppatori, erano più resistenti e molto più comodi per il cavagliere.
Ma pare che queste rasse poco hanno a che fare con gli ambiatori da corsa che risalgono principalmente a Dctator e Electioneer figli del grande Hambletonian,

Le corse all'ambio, scognosciute in Europa, trovarono subito magna considerazione negli USA... sono per lo vero molto spettacolari e non hanno su di se la spada di Temistocle della rottura come nel trotto.

In ogni caso, dalle Olimpiadi antiche fino ai giorni nostri, le corse dei lalli hanno smosso grandi passioni et  enormi interessi, dunque, son state spesso contaminate dalla malavita, dal doping e dalla truffa.

Ma i "crack" hanno sempre fatto storia a se, le loro imprese sono entrate nella leggenda, Eclipse, Nearco, Ormonde, Une de Mai, Man O'War, Tornese, Ribot, Red Rum sono cavalli che hanno preso le dimensioni  mitiche di Pegaso, Baiardo, Balio e Xanto.

Credo che gli animala più costosi di in ogni luogo e di tutti i tempi siano gli stalloni da corsa, da sempre "oggetti del desiderio" di principi e regnanti, poi di magnati americani e giapponesi, infine di petrolieri arabi, gente disposta a sborsare diecine di miglioni di euri per accaparrarsi il "lallo del secolo".
#30
I / Ippica (darsi alla).
Last post by raffaele de martinis - Novembre 02, 2023, 09:21:05 AM
Da focus junior:

Secondo alcuni, "datti all'ippica" (ossia allo sport dell'equitazione) è un'espressione "inventata" dal  poeta napoletano Giovan Battista Marino  nel '600: consigliava di darsi all'ippica ai poeti incapaci, secondo lui, di  comporre versi intelligenti.
A quell'epoca, infatti, lavorare nell'ambiente dei cavalli  era considerato un mestiere umile.

Per altri, invece,  darsi all'ippica  deriva da una frase detta  nel 1931  dallo sciocco uomo politico fascista Achille Starace. Giunto in ritardo a un convegno di medicina al quale era stato invitato, per giustificarsi disse di essere andato a cavalcare, come ogni giorno. E che non avrebbe mai potuto rinunciarvi. E agli stizziti medici disse anche: «fate ginnastica, non medicina. Abbandonate i libri e datevi all'ippica ». Con questa frase intendeva dire che era preferibile una vita sportiva e all'aria aperta piuttosto che una vita di studi e libri.
In entrambi i casi, come vedete, non si tratta esattamente di un complimento. Eppure i cavalli sono così belli!