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Palafreno/palafreniere

Aperto da raffaele de martinis, Novembre 28, 2013, 08:11:06 PM

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raffaele de martinis

Forza ragasse  :icon_eek:
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

cilla

non la sa nessuno? per intuizione credo si riferisse ad un cavallo dedicato al trasporto delle signore, quindi presumo particolarmente docile...questo solo perchè nei romanzi a volte la Lady monta un palafreno...ma non so quale sia il vero significato

bambolik

Cavallo che nel Medioevo era usato per i viaggi o le parate e non per il combattimento o la corsa

Sintesi...

Chi, nel Medioevo, aveva il compito di governare un palafreno

2 Nelle scuole militari, istruttore d'equitazione

3 (f. -ra) Nell'ippica, addetto alla cura dei cavalli da corsa

• sec. XIV


http://www.etimo.it/?term=palafreno
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

raffaele de martinis

#3
Palafréno (ant. pallafréno) s. m. [lat. tardo paraverēdus «cavallo di rinforzo», composto ibrido del gr. παρά «presso, accanto» e del lat. veredus «cavallo di posta», di origine gallica, con influsso di freno], letter., non com. – Cavallo da sella, non da battaglia, dei cavalieri medievali; più genericam., cavallo nobile, da viaggio o da parata.

Giordano Ruffo li chiamava: palaferedi, di mole meno imponente dei destrieri erano usati per la caccia e le parate: Prunkpferd era chiamato in Germania: cavallo da pompa/da fasto/da parata, appunto.

Il palafreno era particolarmente apprezzato  con mantelli particolari e con balzane alte e segni on fronte, in seguito vennero addestrati ad andature spettacolari per il sollazzo di re et nobili et l'ammirazione del popolo bue che applaudiva quei debosciati come oggi applaude i VIPS - muniti di altrettanta deboscia - con i loro iot et Suv et supergnocche al seguito.

Data la loro docilità era la cavalcatiura preferita di dame et magistrati et medici et spetiali et alti prelati...in molti casi, questi illustri personaggi si facevano accompagnare da un servo che conduceva a mano il palafreno da cui palafreniere.

Quando questo lallo era palafrenato  :icon_eek:, la sella era costituita da una specie di poltroncina imbottita messa di traverso sulla groppa dello lallo, con addirittura un predellino per poggiarvi li pedi.

Era considerato sconveniente per le delicate dame et per quegli illustri personaggi tenere le redini in mano e - in particolare per le donne - era vietato severamente il mettersi a cavalcioni sullo lallo.

Bisognerà aspettare il 500 e Caterina de Medici per rivedere una donna cavalcare alla masculina, ma per farlo, la sovrana dovette inventare le mutande per monter sans montrer. :icon_eek:

Liberamente tratto da: Donne, Cavalli e Re - Gaetano Basile - Dario Flaccovio Editore.


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

bambolik

La Caterina che grar Regnate "cortigiana"...ha importato in Francia il "genio" italico..anche i profumi per cui son famosi oggi i francesi e l'oreficeria fine furono traslocate da lei..e poi esaltate dai cugini cosi come il governo del vino e noi come sempre secondi o terzi dopo aver "inventato"..
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

raffaele de martinis

Pare che Katy fosse piuttosto piccoletta, pertanto - sembra - che sia stata lei ad inventare i tacchi alti con le zeppe tanto di moda oggi.

Perciò, care ragasse, quando calziamo una scappa col tacco 15, pensiamo alla "bassotta cortigiana italiana" che ci fece sto popò di regalo...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

bambolik

Povera Caterina data in sposa a un bifolco con corona...lei che veniva dalla corte piu erudita e divertente del mondo dell'epoca, bassina ma Raffaele le donne alte sono ingombranti lo dovresti sapere. Lei piaccola intelligente furba ha portato quello che meglio si poteva allpepoca e pensa sapeva anche leggere!
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

raffaele de martinis

Riguardo la monta all'amazzone feci una piccola ricerca su Kate, personaggio davvero notevole ma, essendo una donna, l'agiografia tende a metter in mostra i difetti piuttosto che le qualità della regina madre, per il semplice fatto che chi scrisse la storia furono uomini.

Lucrezia, Messalina, Caterina, Cristina, Giovanna, Cleopatra, Medea, Agrippina, Mata Hari son nomi che solo ad evocarli ci danno visioni di: violenza, lussuria, tradimento.

Plobabilmente, erano semplicemente donne che avevano personalità e determinazione e cervello e carisma e seppero usarlo, si comportarono come uomini, dunque, furono fuori ruolo.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...