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Responsabilità di scuderia

Aperto da Alexis85, Ottobre 01, 2015, 03:05:09 PM

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carodubbio

Citazione da: Alexis85 - Ottobre 05, 2015, 11:35:02 AM

Ho organizzato, assieme ad un istruttore parelli (che si occuperà di fare la fase di "preparation vet", come la chiamano loro) e il mio veterinario (che si occuperà di insegnare a tutti come si fanno flebo,iniezioni,fasciature etc) un bel corso di una giornata... a parteciperà tutta la scuderia ^^
tutto è bene quel che finisce bene

A me mi è stato insegnato prima come fare iniezioni e flebo, poi a montare a cavallo, basta fare da assistenti alle persone esperte, ho quando capita dare una mano al veterinario.

Naturalmente solo a un mio cavallo, mai mi su cavalli di altri anche con il consenso del proprietario ,tranne per cose banali e sempre dietro indicazione del veterinario , che mica può venire per semplici iniezioni da troppo lontano.

Perché se non succede niente ok, ma in casi di cose che vanno male poi la gente si rimangia la parola data e ti viene contro.

Alexis85

#31
Così mi è stato detto.  l'atto veterinario c'è solamente se inietti un farmaco. Una flebo di ringer lattato non è atto veterinario,  a meno che all'interno non venga disciolto un farmaco ovviamente. Come già scritto, non paragonerei il campo umano con quello veterinario, sono proprio due cose davvero molto molto diverse. lo si può evincere dal fatto che in veterinaria, come giustamente hai detto tu, il personale"paramedico" non esiste.

Alexis85

#32
idem, carodubbio. Il corso l'ho organizzato per la scuderia della mia amica (dove cmq conosco le persone che ci lavorano, è come una piccola famiglia, è una scuderia molto piccola) con le persone con cui già lo feci io. La parte di desensibilizzazione "al veterinario" da parte dell'istruttore parelli è molto interessante. Cavalli che si agitano, impennano , tirano con questo tipo di lavoro sono calmi e tranquilli e tu puoi lavorare in tranquillità,senza torcinaso o robe varie. Considero questa parte importante quanto saper fare delle iniezioni o saper cosa fare la momento del bisogno.

alex

Citazione da: carodubbio - Ottobre 05, 2015, 12:00:56 PM
A me mi è stato insegnato prima come fare iniezioni e flebo, poi a montare a cavallo, basta fare da assistenti alle persone esperte, ho quando capita dare una mano al veterinario.

Nell'ambiente dell'ippica lo spettacolino dei cavalli ai due venti con grossa flebo è piuttosto comune..... e non è che la cosa mi entusiasmi. Dubito anche che il veterinario sia informato in modo sistematico. Ma forse ho frequentato le persone sbagliate.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Alexis85

esatto, lo sapevo anche io ... ma non l'ho detto per non sollevare un polverone.....:E :happy1:

nyna

Nel mondo degli ippodromi è alquanto comune fare flebo precorsa ed iniettare medicinali e integratori in vena.
Questo gesto viene visto spesso come sinonimo di doping e altre zozzerie, ma vi assicuro che non è così sempre. I controlli antidoping sono severissimi ormai. Almeno per il 90% delle scuderie. Poi ci sono quelle che...misteriosamente....si salvano sempre dall'antidoping...ma questo è un altro discorso.
Molte volte fare le punture è l'unica soluzione per dare integratori o altro ai cavalli da corsa. Le polverine nella biada si danno, ma molti cavalli rifiutano il cibo se ha un odore strano.
Non c'è nessun polverone da sollevare in realtà. I cavalli da corsa sono atleti che devono rendere al proprietario, e si fa tutto il possibile perche il cavallo renda al massimo.

nyna

Tornando al discorso dei gestori di maneggi, secondo me il gestore di un maneggio deve essere in grado di fare una puntura in vena, così come penso che ogni proprietario di un cavallo debba saperle fare.
Proprio l'altro ieri da noi c'era un cavallo in colica. Nessuno di quelli che erano presenti sapeva fare una puntura. Il cavallo si contorceva dai dolori. La veterinaria ci avrebbe messo più di un ora ad arrivare. Io l'ho saputo il giorno dopo altrimenti sarei andata io stessa a fare la puntura.
Secondo me è innamissibile che un cavallo soffra per non si sa quanto tempo in attesa del veterinario. Se nessun veterinario è disponibile? Che si fa? Si lascia il cavallo al suo destino? Boh

Fioravante Patrone

#37
I miei 2 centesimi.

1. Il punto fondamentale è se una persona non veterinaria può fare certi atti. In particolare, può fare una iniezione intramuscolo? Può fare una iniezione endovena? Su quest'ultimo punto sembra non esserci dubbio, NON può. Perché qui stiamo parlando di situazioni di emergenza, una flebo di acqua fresca non interessa nel discorso.

2. Se un atto è lecito alla "persona comune", si tratta allora di un accordo (fondamentalmente di natura commerciale) tra le parti. Non mi risulta che ci sia alcun obbligo di legge per un gestore di maneggio. Ovvio che, per ragioni di custodia, se c'è un cavallo che sta male deve avvisare il proprietario(*), magari contattare un vet vicino. Ma basta lì.

3. Se un atto non è lecito, se uno lo fa col proprio cavallo e da questo derivano conseguenze negative, dubito che uno si autodenunci. Ma se l'atto non è lecito, gli accordi (verbali, scritti, davanti a 1000 testimoni) sono nulli, e se qualcosa va male chi lo ha compiuto si trova esposto a conseguenze soprattutto di carattere civilistico-risarcitorio (e non ci può essere copertura assicurativa).

4. Potrebbero esserci considerazioni specifiche relative a situazioni di emergenza. Qui direi che potrebbe essere rilevante la giurisprudenza in merito. Ho un po' cercato senza trovare niente (l'unico caso che ho trovato riguarda personale non infermieristico e iniezioni fatte su persone, e comunque lascia un po' di spazio ai "non professionisti").

5. Il codice di tutela degli equini vale come la carta straccia. Cioè, è interessante come indicazione di direzione, come moral suasion (ovviamente politically/ethologically/animalistically/etc correct), ma non ha potere di NORMA. Altrimenti un bel po' di maneggi avrebbero già dovuto chiudere.



(*) piccolo aneddoto. Proprio per fare fronte a situazioni di emergenza, qualche mese fa è stata affissa in bacheca la richiesta ai soci proprietari di fornire 4 numeri di telefono da contattare in casi di urgenza. A tale scopo erano stati lasciati fogli e una busta un club house. Lascio a voi indovinare quanti si siano fatti parte diligente, senza bisogno di rincorrerli con penna e foglio.

alex

Le emergenze sono una cosetta particolare. Un eroe può fare cose che normalmente sono assolutamente illecite. Per salvare una persona con una gamba incastrata in un ostacolo in un bacino, e prossima ad annegare perchè l'acqua sta salendo, un eroe prende un'accetta e taglia la gamba liberando la vittima e salvandone la vita. Ovviamente l'atto è eroico per due motivi: primo, perchè chi lo compie ha il coraggio di farlo tempestivamente; secondo, perchè ne accetta liberamente tutte le conseguenze, ed in particolare accetta di essere giudicato da terzi per il suo operato.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Alexis85

beh, questa più che una emergenza è un dramma. Una scelta drammatica: o la gamba o la vita. Diciamo che le situazioni che si presentano in scuderia non sono così tragiche .A me viene in mente un mio amico che soffre di diabete giovanile. Chiaro che chi ne soffre deve essere pronto a farsi le iniezioni se succede qualcosa... e se lui sta male e gliele fa la fidanzata, lei verrà denunciata per atto improprio?

silviasco

Citazione da: alex - Ottobre 05, 2015, 04:11:39 PM
Un eroe può fare cose che normalmente sono assolutamente illecite.

Ovviamente l'atto è eroico per due motivi: primo, perchè chi lo compie ha il coraggio di farlo tempestivamente; secondo, perchè ne accetta liberamente tutte le conseguenze, ed in particolare accetta di essere giudicato da terzi per il suo operato.

Deve aver pensato così anche l'operaio che ha deciso di "salvare" una mamma ed un bambino da un ascensore bloccato della metro, a Roma qualche tempo fa. Purtroppo sì è trattato di un eroe mancato, primo perché nessuno era in pericolo di vita. Secondo, perchë grazie al suo atto illecito, fatto in perfetta buona fede e "spirito eroico", il bambino, che se la sarebbe cavata con qualche mezz'ora di spavento in attesa dei soccorsi ufficiali, circostanza spiacevole ma sopravvivibile, invece ci ha rimesso la vita, e la madre, beh, non ci posso nemmeno pensare.
E penso che al tizio pesi di più avere una vita sulla coscienza piuttosto che qualunque giudizio possa mai essere formulato sull'accaduto.

Questo solo per dire che, secondo me, va bene formarsi, essere consapevoli, imparare ad arrangiarsi, ma poi improvvisarsi salva-cavalli alla amato Montenegro anche no... Soprattutto se uno non se la sente, ma anche pensarci su due volte per valutare se uno se la sente davvero. Perché magari la situazione che sembra gravissima in realtà non lo è (e viceversa), e risulta difficile valutare se il cavallo rischia meno ad aspettare un aiuto competente oppure a farsi curare in modo improvvisato.

Alexis85

ma silviasco, nessuno qui ha parlato dei faidate. Confondete le cose. Prima va sempre interpellato il veterinario.

carodubbio

Citazione da: alex - Ottobre 05, 2015, 12:15:30 PM
Nell'ambiente dell'ippica lo spettacolino dei cavalli ai due venti con grossa flebo è piuttosto comune..... e non è che la cosa mi entusiasmi. Dubito anche che il veterinario sia informato in modo sistematico. Ma forse ho frequentato le persone sbagliate.

VERO.


Ma IO ho imparato a fare flebo e punture non per seguire le strada o metodi che in molti usano,

ma ho imparato per il semplice fatto che sono cose che tornano utili, dopo anni e anni di terrore sono riuscito anche a farmi le iniezioni da solo sul lato B, è una sciocchezza ma per un fifone come me è stata una meta reggiunta ;D

old duck

ma non esageriamo! Addirittura eroi ed eroi mancati. Si tratta di sapere far iniezioni su rigorosa prescrizione medica e posologia, di saper fare qualche semplice medicazione o, anche, saper intervenire in attesa del vet nel caso di infortuni vari (non esistono solo le coliche). Io mi ritengo molto fortunata ad avere il gestore del maneggio che sa fare queste cose, che sa intervenire, che magari chiama prima il vet e poi il proprietario perchè quest'ultimo magari è a 40 km. Realisticamente, quanti hanno il vet che è in scuderia dopo 2 minuti dalla chiamata, magari di sabato o domenica, nella notte....Non si sta parlando del fai da te o dell'improvvisazione, si sta parlando di persone SERIE che dovrebbero avere una certa competenza non solo nel pulire i box. E poi se la mettiamo su questo piano, allora anche somministrare le profende può comportare rischi per la salute. Se non sai che il cavallo è allergico al mais (esempio), puoi far danno. Se l'uomo di scuderia si sbaglia e il cavallo va in colica?
Io sono per dire che bisogna sempre avere un rapporto di fiducia con il gestore del maneggio, sapendo e capendo che è un essere umano e come tale può anche sbagliare.
Oggi purtroppo si viaggia molto con le denunce pronte in tasca per ogni cavolata e queste sono le conseguenze... Concordo con Nyna e non sarei mai andata in un posto dove i gestori non avessero dimostrato una competenza a tutto campo, compreso quello delle cure e degli interventi in emergenza che, guarda caso, hanno salvato la vita al mio primo cavallo operato e sopravvissuto grazie alla tempestività del gestore del maneggio che al telefono con il vet ha saputo dare indicazioni preziose per evidenziare un ernia strozzata e ha permesso che si preparasse in tempo record l'operazione (di notte) ha chiamato il van e poi ha avvisato la sottoscritta. Ci sono situazioni dove i minuti sono preziosi
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Alexis85

grazie, old duck. Sempre mitica, as usual :horse-wink: