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Club House => I cavalli..in generale => Topic aperto da: piciopacio - Luglio 02, 2012, 02:53:54 PM

Titolo: La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 02, 2012, 02:53:54 PM
Il Generale disse, vado a memoria: - "...che i movimenti siano semplici/facili o complicati/difficili, quello che distingue la "bella equitazione" è la leggerezza"

Ho "inventato" la denominazione: - la "bella equitazione",  essa è tratta da quanto ho appena riportato cioè andare a cavallo bene pur non saltando e pur non facendo: - Alta Scuola, Equitazione Accademica, Equitazione Classica, Equitazione di Scuola sinonimi della beata usati  - e spesso - abusati a sproposito.

Pensateci, in sella si è in continuo dialogo fisico col nostro lallo, lui capisce e si adegua sia al linguaggio rozzo ed  elementare sia al linguaggio fine ed evoluto.

In altre parole possiamo parlargli correttamente facendo equitazione, cioè consumando chiappe e sella, lo so è più comodo e divertente e meno pericoloso e meno impegnativo "gestire" il lallo da terra onde realizare una "relazione" della beata...per fare che poi ? Non si sa !















Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Shanna - Luglio 02, 2012, 03:16:00 PM
piciopacio, sei un mistero. Mi fai alte citazioni, mi parli di bella equitazione... e poi mi scrivi lallo.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Luglio 02, 2012, 03:26:57 PM
 :benedizione: checcvoi fa'? Picipacio è così, mixa linguaggio aulico con lalli e cavaglieri

Ma io ho un prolema più grosso: non riesco a parafrasare il suo discorso...  :horse-embarrassed:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Mario Biserni - Luglio 02, 2012, 03:28:29 PM
 :icon_eek: :icon_eek:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 02, 2012, 03:53:15 PM
Chiarito che piciopacio usa il termine lallo per puro diletto/coloritura del discorso a fine di personale sollazzo, la sua osservazione è pertinente, e perfettamente comprensibile per chi ama l'equitazione. Ma.... a cosa serve l'equitazione? A nulla; tranne qualche rarissimo pastore, qualche rara guardia forestale, qualche raro poliziotto a cavallo non serve a nulla se non a "far sentire la gioia nel cuore", derivi essa da una prestazione sportiva di qualsiasi livello, o si riduca al puro piacere della monta, o a qualsiasi altro scopo compreso il pavoneggiamento (che è piacevole e perchè no? talora produttivo; i maschi di tutte le specie ne fanno di cotte e di crude per pavoneggiarsi....).

Chiarito che tutta l'equitazione attuale, o quasi, non ha altro fine che il piacere, allora: se uno trova lo stesso piacere nella relazione da terra col cavallo, a cui non monta mai in groppa: che male c'è? Che c'è di strano?

L'unica cosa che mi preoccupa è che il cavallo si è mantenuto sostanzialmente forte, sano, usabile per millenni per il fatto che era selezionato per essere in grado di lavorare, sotto la sella o fra le barre di un tiro; se si diffondesse l'uso del lavoro a terra fine a se stesso, il cavallo potrebbe imboccare qualche cattiva strada evolutiva, analogamente a quanto è successo a povere razze canine fisicamente deformi e gravemente handicappate, selezionate perchè "piacciono"; ma chiedete a un Carlino se non preferirebbe respirare come si deve.  :icon_neutral: Da questo punto, è vantaggioso, per il benessere dei cavalli futuri, che siano selezionati per poter lavorare duro e perchè sia salvaguardata innanzitutto la funzione locomotoria, della miglior qualità possibile.

Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Laura - Luglio 02, 2012, 04:07:15 PM
sincermante faccio pure fatica a definire "equitazione" il lavoro da terra fine a sè stesso
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 02, 2012, 04:10:29 PM
beh, io non ci vedo nulla di male nell'avere una relazione solo da terra con il cavallo.
non vedo nulla di male nemmeno nel buttarsi con il paracadute o nel frequentare club di scambisti.
ognuno si diverte come vuole.
al cavallo certo non fa grande differenza essere comandato da sella o comandato da terra.
tanto alla fine lui lo sa: compiacerci per un'oretta al giorno è un prezzo piu che ragionevole per una vita sicura, un tetto sulla testa, un bel pascolo verde, cibo succulento, carezze, un gruppo di amichetti equini e cure veterinarie...
che si debba far montare o smanacciare da terra, il cavallo si arma di santa pazienza e cerca di venire incontro alle richieste (spesso incomprensibili) del suo umano...
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 02, 2012, 04:10:58 PM
Più che difficile, è impossibile; ma l'equitazione non esaurisce i modi di "godersi" un cavallo. Non so quale campione di dressage a riposo, mi pare, alla fine sella sua carriera trovava pienamente appagante quardare i suoi cavalli liberi al pascolo. Certamente non faceva equitazione, ma sono certo che ne otteneva un grande appagamento.

Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: rhox - Luglio 02, 2012, 04:18:58 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 02, 2012, 04:10:29 PM
compiacerci per un'oretta al giorno è un prezzo piu che ragionevole per una vita sicura, un tetto sulla testa, un bel pascolo verde, cibo succulento, carezze, un gruppo di amichetti equini e cure veterinarie...
che si debba far montare o smanacciare da terra, il cavallo si arma di santa pazienza e cerca di venire incontro alle richieste (spesso incomprensibili) del suo umano...

guarda fosse vera la serie ultima di condizioni a cui vivono normalmente i cavalli ti darei ragione..
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 02, 2012, 04:50:31 PM
beh, sono dell'idea che, se cominciamo ad offrire ai nostri cavalli una vita decente magari loro saranno più di buon umore e disponibili.
anche se.... i cavalli bravi son bravi anche nelle condizioni peggiori....
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 02, 2012, 06:03:49 PM
Si fa equitazione - buona o cattiva che sia - solo con le natiche a stretto contatto della groppa dello lallo...magari mettendoci intra lo mezzo la sella, il resto son chiacchiere.

Alex - forse - si riferiva al generale L'Hotte, uno dei più grandi cavallerizzi di tutti i tempi, montò a cavallo fino a 76 anni, poi - colpito da una grave malattia che lo accompagnò fino alla morte - si accontentava di guardare i suoi ultimi tre cavalli in libertà nel suo campetto...stava seduto in una poltrona, magari con un pleid sulle gambe.

Le risposte in questo mio topico sono esemplari; non capite, certamente non riesco a spiegarmi, fui bannato per questo dal forumerone, in effetti io citavo: - Baucher, Oliveira, Grisone, Fiaschi, Steinbrecht...dei marziani per il lallista e per il cavagliere medio italiota.

Per me era molto divertente vedere quegli utenti - poi diventati cerberi globali - confutare le teorie, i metodi e le tecniche dei più grandi cavallerizzi della storia dell'Equitazione.

Ad esempio, un giovane cavagliere spiegava a me - cioè a de La Guerriniere - come si fa la spalla in dentro. :blob3: :blob3: :blob3:

Attenzione, non vi condanno anzi vi capisco perché la maggior parte di voi monta da 10/15/20 anni - dunque siete dei parvenus dell'equitazione - sicuramente: - o avete cominciato con un "fai da te" (la  solutione meno peggio), o avete incontrato istruttori di origine militare, oppure vi siete affidati ai guru del momento, .
Sia gli uni che gli altri sono lontani anni luce dalla "bella equitazione".

Tutte le sere do letioni a 4 cavalieri, due dei quali hanno oltre trent'anni di esperienza, ostacolisti col bollo...ebbene, ho davanti la prova vivente di quello che dice Alex: - "a volte l'esperienza conferma l'errore".






Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 02, 2012, 06:12:45 PM
piciopacio, magari ti stupiresti di quanto la nostra equitazione sia "meno peggio" di quel che pensi.
chissà, magari qualcuno fa una buona spalla in dentro anche senza aver letto de la guerriniere...  :icon_eek:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 02, 2012, 06:59:51 PM
Sono certo che qualcuno faccia dell'ottima equitazione, ci mancherebbe, parlo della mia esperientia diretta: - sconfortante, del resto non vedo battaglioni di dressagisti itagliani pronti per le Olimpiadi, ne ci mai una squadra di dressage o un cavaliere italiano appena appena competitivi in quella manifestazione dal 1912 ai giorni nostri...da noi si vuole saltare saltare saltare, i figli di papà vogliono: -  saltare saltare saltare.

Però è bello - malgrado questo - vedere che qualcuni, dopo anni di "esperienza" rimettersi in gioco in nome della "bella equitazione".
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 02, 2012, 11:01:12 PM
Confermo.... fin dalla prima lezione, l'obiettivo inculcato in ogni principiante che ho visto avviare all'equitazione è stato saltare, dai primi cinque minuti. D'altronde, pare un circolo vizioso, perchè saltare è anche l'obiettivo irrinunciabile di ogni principiante. Nasce prima l'uovo, o la gallina? Boh.

Ho visto poco, e non ho mai conosciuto maestri di vero dressage; mi guardo bene dal generalizzare; eppure.... gli unici due istruttori che del saltare non gliene fregava una cippa, sono stati Alessandro Lessio - la cui istruzione era innanzitutto dedicata al rispetto reciproco fra uomo e cavallo, da terra, da sella e in ogni dove - e Homocaballus, maniaco dell'assetto e dell'abbandono di ogni rigidità. Ma ho faticato assai a trovarli.

Da questo punto di vista, la MW giganteggia, almeno in teoria.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Luglio 03, 2012, 12:06:19 AM
l'insegnamento in maneggi MW è molto diverso dal modo MI.

Le prime lezioni di MW mi spiazzarono: niente lezioni in sezione, niente cavallo bardato pronto, niente.
Ti fai la lezione individuale senza guardar l'orologio, col cavallo che ti sei preparato e che poi riporrai con tutte le cure. E l'istruttore spesso monta a cavallo con te perchè sta addestrando e comunque segue solo te.

L'istruttore MW di solito ha domato e continua a domare puledri e ad addestrarli, ti insegna a fare..e a far fare al cavallo..ed è squattrinato  :chewyhorse:

E...sì, trane in rarissimi casi, del salto non gliene frega una beata mazza. E non gliene frega di volte e mezzevolte in B, diagonali et similia... sono mondi diversi... imparagonabili...
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Shanna - Luglio 03, 2012, 08:26:17 AM
speravo almeno qui di non trovare i soliti luoghi comuni.

Senza polemica, secondo me qui nessuno di noi pratica  davvero la "bella equitazione" di cui leggete sui vostri libri.

Siamo gente che condivide una bellissima passione, che ci mette l'anima e il cuore, che si DIVERTE, che rispetta il più possibile l'animale che rende tutto questo possibile...
Secondo me, questo basta :)
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 03, 2012, 09:03:19 AM
Purtroppo, non basta. Alcuni obiettivi base della "bella equitazione", ed in particolare la leggerezza, tutt'altroche facile da raggiungere,  hanno strettamente a che fare con il benessere del nostro equino. Affermare di amare e rispettare l'equino, senza una gran fatica personale per raggiungere la leggerezza, è una contraddizione. E' per questo che io,  nonostante la mia equitazione sia assolutamente elementare, e priva di qualsiasi ambizione performativa/sportiva, mi sono posto il problema. Figuriamoci quanto più se lo dovrebbe porre chiunque desidera performance/agonismo.

Oppure si ammette senza ippocrisia che il fine della nostra equitazione è il puro divertimento, o il puro guadagno, senza alcuna seria preoccupazione riguardo il benessere del quadrupede.... ma sono così pochi quelli che hanno l'onestà intellettuale di ammetterlo.


Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 09:08:47 AM
concordo con shanna.
oltretutto da quel che scrivete passa il messaggio che l'equitazione sia qualcosa riservato agli eruditi, ai coliti, ad una elite.
a parte il fatto che vi siete autoeletti a far parte di questa elite di spiriti illuminati detentori e fruitori di questa "bella equitazione", non credo che questa visione sia corretta o anche solo utile.

che poi, questa di denigrare il prossimo per innalzar se stessi, è una cosa antipatica, anche al di fuori del campo equestre....
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: rhox - Luglio 03, 2012, 09:14:03 AM
dipende quali sono i tuoi obiettivi shanna... per te può essere sufficiente, per altri no.
conta che tu monti da molto meno rispetto a tanti utenti qua e quindi hai ancora un po' di cose da scoprire e da capire quale può essere la differenza tra accontentarsi del cavallo che sa fare o dell'insegnarglielo
che poi gli altri si fermino a certi livelli perchè non hanno tempo, chi li segue, il cavallo adatto è un altro discorso, ma ci sono un sacco di persone che vorrebbero tendere a qualcosa di più, anche solo comprendere meglio quello che i maestri descrivono nei loro libri come sensazioni, traguardi, passi in avanti o indietro..

io sono una di quelle, mi piacerebbe saper fare di più, anzi mi piacerebbe non essere regredita come ho fatto in questi anni in cui ho montato meno e male.
però in questo momento mi mancano alcune condizioni e soprattutto mi manca la voglia di doverle cambiare visto che a fatica ho raggiunto questo equilibrio.
non per questo io sono soddisfatta della mia equitazione e per quel poco che posso fare ho prenotato delle lezioni con una persona che in questo momento rispecchia il mio modo di vedere l'equitazione.

leggo molto meno di mio marito i classici perchè a me piace più l'aspetto fisico/biomeccanico del cavallo rispetto all'addestramento, ma ci confrontiamo spesso sulla teoria, sulla pratica, su mille cose e questo funge da sprone a entrambi nel migliorarsi o nell'aspirare a migliorarsi ogni volta che si sale in sella.

pratichiamo la bella equitazione? molto probabilmente no, però questo non vuol dire che nessuno dei due se ne vanti o non vorrebbe migliorare.

poker qua nessuno denigra nessuno.. anzi forse nessuno si accorge che molte discussioni in realtà per quanto possano essere "pompose", "erudite", ecc vorrebbero essere uno stimolo a chi vuole coglierlo..
per quanto piciopacio possa sembrare al di sopra di tutti voi ha una cosa che evidentemente manca moltissimo ad altre persone: la voglia di sperimentare, capire e dopo aver visto coi propri occhi giudicare.
in questi anni gli ho visto provare e poi solo dopo parlare di barefoot, bitless, ecc.. tutti argomenti che un sacco di altri etichettano come "inutili", "fattibili solo in certi casi", " non adatti a quello che faccio/al mio cavallo", ecc..
quanti di voi hanno letto i libri che vengono citati? quanti di voi si sforzano di capire quello che viene scritto?
eppure giudicate chi lo fa come "elitario"
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 03, 2012, 09:21:32 AM
queste generalizzazioni mi danno veramente fastidio....guardate che esistono posti (e anche discretamente numerosi direi) dove non si insegna solo a saltare, saltare, saltare, dove magari l'istruttore è pure addestratore, posti dove si insegna una buonissima equitazione, dove ci sono giovani allievi volenterosi e capaci....E poi non capisco una questione di fondo....anzi, non capisco proprio dove voglia andar a parare Piciopacio (a parte la sensazione di fastidio per questo fraseggiar erudito inframmezzato da termini veramente insopportabili da leggere, ma capisco che questo è un mio limite personale). La bella equitazione....cos'è OGGI per Piciopacio e per Alex? Non esiste più? Non ci sono più  maestri (a parte Piciopacio a quanto leggo) in grado di insegnarla in Italia? Spariamoci allora tranquillamente un colpo...Magari volando più basso possiamo anche vedere le buone cose che molto umilmente tanta gente fa a cavallo.
Tornando IT, per me l'equitazione significa MONTARE: il lavoro da terra, in libertà può essere molto gratificante ma non può essere definito come equitazione
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 03, 2012, 09:28:42 AM
scusa Rhox (intervengo di nuovo) ma guarda che leggere i libri Classici è un grande merito ma non è certo condizione sine qua non per montar bene o per insegnare a montare bene. Idem la sperimentazione: tanto di cappello ma per montar bene bisogna in primis aver buoni maestri poi farsi il mazzo sul campo ed infine avere quel talento naturale che fa la differenza tra i moltissimi e i pochi. Poi la cultura equestre è importantissima per carità. Sarà che ho visto in sella persone meravigliosamente capaci di montare qualsiasi cavallo che resto molto perplessa di fronte a certe affermazioni
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 03, 2012, 09:31:34 AM
Citazione da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 09:08:47 AM

oltretutto da quel che scrivete passa il messaggio che l'equitazione sia qualcosa riservato agli eruditi, ai coliti, ad una elite.

che poi, questa di denigrare il prossimo per innalzar se stessi, è una cosa antipatica, anche al di fuori del campo equestre....

PokerFace temo tu abbia frainteso, me ne convincono le due affermazioni che cito.

Passare il messaggio che l'equitazione sia una disciplina che necessita un lungo studio ed una lunga applicazione è cosa ben diversa dal pensare che si tratti di materia elitaria. Te lo dice uno che ha praticato arti marziali per anni.

Altrettanto sbagliato è pensare che le affermazioni di "incompletezza" ed "ignoranza" di tanta parte del mondo equestre è invece il riconoscimento (fatto con un certo grado di umiltà) che lo studio è la sola via per un'equitazione consapevole, a qualsiasi livello la si pratichi.

Facendo un paragone, così come chi vuole padroneggiare la lingua italiana non può prescindere dallo studio di Dante, Petrarca, Boccaccio, e poi di Manzoni, Svevo...(meglio sarebbe se si partisse dai placiti cassinesi, ma lasciamo andare), così in equitazione è necessaria, prima possibile, la consuetudine e l'approfondimento di una biblioteca equestre.

Affermare il "dovere" dello studio, tanto più perchè in equitazione abbiamo la responsabilità su un altro soggetto pensante (il cavallo), non significa affatto sostenere l'elitarietà della disciplina.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Shanna - Luglio 03, 2012, 09:32:52 AM
concordo con Poker e anche con Old Duck.

Non basta la teoria, serve la pratica. E scusate se lo ribadisco, ma sono certa che qui dentro nessuno si può definire davvero un bravo cavaliere e nessuno può dire di praticare la bella equitazione.

Non è cosa per tutti.

Io non è che mi accontento o per me è sufficiente quello che faccio.
Ho sempre la voglia e lo stimolo di migliorarmi e di fare il meglio per il mio equino, ma so quali sono i miei limiti.
Il divertimento non viene prima del rispetto per l'animale.

ipocrisia? io penso modestia e umiltà, che servono in grandi dosi in questo "sport" o "arte".
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 03, 2012, 09:34:51 AM
Citazione da: old duck - Luglio 03, 2012, 09:28:42 AM
scusa Rhox (intervengo di nuovo) ma guarda che leggere i libri Classici è un grande merito ma non è certo condizione sine qua non per montar bene

Il Generale questo diceva quanto sosteneva che i libri, in equitazione, sono fatti per chi già sa....

Ma chi già sa (e spesso chi già sa dovrebbe essere colui che insegna) dovrebbe riconoscere il valore della cultura.

Il talento non basta, in nessun campo.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: klystron - Luglio 03, 2012, 09:42:26 AM
Citazione da: piciopacio - Luglio 02, 2012, 06:03:49 PM

Attenzione, non vi condanno anzi vi capisco perché la maggior parte di voi monta da 10/15/20 anni - dunque siete dei parvenus dell'equitazione - sicuramente: - o avete cominciato con un "fai da te" (la  solutione meno peggio), o avete incontrato istruttori di origine militare, oppure vi siete affidati ai guru del momento, .
Sia gli uni che gli altri sono lontani anni luce dalla "bella equitazione".


A me onestamente non piace questo modo di porsi....scusa Piciopacio, ma tu che ne sai chi c'e' dietro lo schermo e chi legge? Cosi come non lo sappiamo noi del resto...
Per il resto quoto Shanna e Old....
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 09:43:20 AM
rox, non ci crederai ma, a parte i testi vecchissimi (che sono francamente illeggibili, faticosissimi) qualcosa ho anche letto (steinbrecht, la gueriniere, licart, l'hotte, klimke, paalman, oliveira, fleming, Karl ecc).
quindi no, io non bollo come "elitario" chi legge e studia, ma bollo come "elitario" chi pensa che solo studiando i tomi dei maestri si possa fare una bella equitazione.
eppure, leggere e studiare - ve lo dico per certo - non  è condizione sufficiente per montare nemmeno decentemente.
chi non ha la fortuna di avere una certa predisposizione (non tanto fisica quanto direi di sensibilità e di equilibrio) può ammazzarsi di studio ma farà sempre una equitazione meno che mediocre (io per esempio, posso studiare quanto mi pare, ma non monterò mai come moyersoen).
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 03, 2012, 09:55:56 AM
Citazione da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 09:43:20 AM
eppure, leggere e studiare - ve lo dico per certo - non  è condizione sufficiente per montare nemmeno decentemente.

Il tema (IMO) è un altro.

Il tema è che, prima o dopo bisognerà mettere mano alla cultura, per poter evolvere. Meglio sarebbe se a canalizzare questa "mole" di conoscenza fosse un istruttore competente.

Lungi da me fare l'apologeta di chicchessia, ma io sarei stato felice se chi mi ha insegnato l'equitazione mi avesse, nel tempo, detto parole tipo:

"il lavoro che stiamo facendo è tipico del metodo XY"
"per farti capire questa cosa provata da sella, leggi questo, poi ne parliamo"

Oppure, nel mondo delle fiabe, sogno un istruttore che dica:
"Ieri sera sono andato a leggere di come il tal cavaliere affrontava il problema che ieri non siamo riusciti a risolvere.....proviamo!"
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 03, 2012, 10:03:28 AM
fermi un attimo: credo che nessuno qui dica che la cultura equestre non sia importante anche perchè qualsiasi persona che fa equitazione da un po' di anni avrà certo sentito il bisogno di leggere qualche libro. Mi pare poi anche stranissimo che istruttori certificati non abbiano cultura equestre visto che sono richieste prove di teoria e di conoscenza anche approfondite riguardo il cavallo. Starà certo poi alla sensibilità di queste persone che insegnano suggerire letture ma starà anche al gusto e alla sensibilità dell'allievo progredire e formarsi culturalmente. Nel modo dell'internet chiunque oggi ha gli strumenti per documentarsi e per affrontare qualche buona lettura (non parlo del web ma di autori e testi). Dire però che una profonda cultura equestre sia indispensabile per montar bene mi par francamente eccessivo.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: bionda - Luglio 03, 2012, 10:09:09 AM
Citazione da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 09:43:20 AM
eppure, leggere e studiare - ve lo dico per certo - non  è condizione sufficiente per montare nemmeno decentemente.
chi non ha la fortuna di avere una certa predisposizione (non tanto fisica quanto direi di sensibilità e di equilibrio) può ammazzarsi di studio ma farà sempre una equitazione meno che mediocre (io per esempio, posso studiare quanto mi pare, ma non monterò mai come moyersoen).

Mi pare che nessuno abbia detto che sia sufficiente leggere libri per imparare a montare bene.

Per poter montare bene, secondo me, prima di tutto ci vuole il fisico, il talento, l'equilibrio è un talento fisico. Si può migliorare con la pratica, ma ognuno ha i suoi limiti. La sensibilità è un talento psichico, ma da sola non basta, se poi il fisico non ti segue. Uno può avere orecchio ed essere stonato lo stesso.

D'altra parte non ho mai visto un cavaliere che mi piacesse e che fosse un praticone che non legge. C'è veramente troppo da sapere. Per praticare una buona equitazione non può bastare un istruttore, o copiare quei pochi che ti vedi intorno.

Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 03, 2012, 10:09:39 AM
Citazione da: old duck - Luglio 03, 2012, 10:03:28 AM
Mi pare poi anche stranissimo che istruttori certificati non abbiano cultura equestre visto che sono richieste prove di teoria e di conoscenza anche approfondite riguardo il cavallo.

Carissima, tempo fa (temo qualche anno), Angioni scrisse un articolo molto interessante sui testi proposti in FISE per kla formazione degli istruttori. Sul tema che citi....è per lo meno illuminante....lo posto qui....

http://www.***.it/viewtopic.php?f=33&t=1870

Inauguro la nuova sezione inserendo un articolo scritto nel 2000 per la "Rivista di Cavalleria", pubblicazione dell'Associazione Nazionale Arma di Cavalleria. Si tratta della stessa rivista, che esce ininterrottamente dal 1886, sulla quale, nei numeri di gennaio e di febbraio del 1901, il capitano Federico Caprilli pubblicò il suo primo scritto Per l'equitazione di campagna, il manifesto del nuovo "Sistema naturale di equitazione" che gettò le basi della sua rivoluzione.

Ecco il mio articolo:

La storia del Testo guida per la formazione professionale dell'istruttore di equitazione è, per sommi capi, la seguente.

Il 15 dicembre 1996 viene eletto il nuovo consiglio della FISE, con la presidenza Croce. Consigliere responsabile del nuovo settore per la formazione (ex scuola istruzione) diventa il dottor Flaminio Richeri, un medico di Calice Ligure, già presidente del Comitato regionale ligure della F.I.S.E., che ha avuto modo di dichiararsi, saggiamente, un "non tecnico" (Pinerolo, 1 ottobre 1999), pur essendo alla testa del reparto più tecnico della federazione.

Viene nominata la commissione per la stesura di un nuovo testo per la formazione degli istruttori. La commissione lavora collegialmente e, come primo passo, redige un nutrito elenco di testi che diventa la bibliografia del testo in progetto.

"La redazione di questa bozza è avvenuta in modo corale", precisano i redattori nell'introduzione del testo. La bibliografia contiene l'elenco di cinquantuno testi, di cui quaranta di autori esteri, dieci di autori italiani, uno di origine sconosciuta, per un totale di più di novemila pagine. Sono le letture fatte dai commissari, per loro esplicita dichiarazione.

Dei dieci testi di autori italiani solo quattro sono di equitazione. Gli altri trattano la medicina sportiva, il pronto soccorso, l'allestimento di ostacoli e di percorsi di salto e di concorso completo, l'educazione motoria di base (uomo) e il corpo, il movimento e la prestazione (uomo). I redattori asseriscono di aver letto, anzi studiato i testi, studio da cui è scaturita la sintesi. Quindi il testo, giova sottolinearlo, è indiscutibilmente – a detta dei redattori - la sintesi dei cinquantuno testi.

Nel maggio del 1997 il Testo guida in bozza è pronto. Il che vuol dire che i quattro redattori, senza ritirarsi in un eremo, in meno di cinque mesi hanno letto e studiato coralmente, cioè tutti e quattro, novemila pagine e ne hanno operato la sintesi. Una fatica che ha dell'incredibile.

Ma il tempo è nulla in confronto alla difficoltà dell'operazione di sintesi. Qui manca lo spazio per citare il nome di tutti gli autori dei testi elencati nella bibliografia (sei tedeschi, un austriaco, tredici francesi, un olandese, sette inglesi, un ungherese), un elenco che suscita, prima ancora di addentrarsi nella lettura, lo sgomento o una gran risata del competente. Basti sottolineare che sono comprese nella sintesi le opere di due famosi cavalieri-autori francesi dell'Ottocento, il conte d'Aure e François Baucher, capi di due scuole opposte, irriducibili avversari in vita sul campo e per sempre nelle idee, il cui migliore e più famoso allievo, il generale L'Hotte (autore di Questioni equestri), stimò di tenere ben separati nell'applicazione pratica, fino a vietare l'applicazione dei metodi ideati da Baucher ai cavalieri del Cadre Noir (il quadro degli istruttori di equitazione della cavalleria francese) e si guardò bene, nei suoi scritti, dall'operare l'impossibile sintesi degli insegnamenti dei due maestri, essendo appunto impossibile la sintesi degli opposti. Soltanto un lettore sprovveduto di cultura equestre o un neofita entusiasta per la novità del giochetto si sarebbe potuto avventurare in un tale stravagante idea di sintesi.

Le domande che sorgono spontanee e legittime in un uomo di cavalli o in semplice appassionato italiano, di una nazione cioè patria due volte (la prima nel Cinquecento, la seconda nel Novecento) di un rinascimento equestre, sono le seguenti: era veramente necessario metter mano in fretta e furia alla redazione di un testo tanto importante per il futuro dello sport equestre italiano senza un preventivo ragionamento questo si "corale" e un dibattito che avessero interessato i competenti che, grazie a Dio, sono ancora in circolazione sul territorio nazionale? E' possibile che per confezionare un testo guida per la formazione dell'istruttore di equitazione italiano si siano dovuti scomodare ventinove autori esteri? E' possibile che soltanto tre italiani (Ubertalli, Mangilli e Nava con due testi) abbiano avuto il compito dell'apporto del nostro insegnamento?

Ma il fatto più sorprendente, direi mostruoso, che determina una nuova rivoluzione davvero epocale (nel 1997 eravamo al termine del secondo millennio), è l'esclusione dalla bibliografia, quindi dalla sintesi, degli scritti di Federico Caprilli, il cui nome è citato una sola volta nella parte dedicata all'apprendimento delle tecniche di salto all'interno della frase che trascrivo integralmente: "La tecnologia e gli studi sulla meccanica del movimento ci consentono di proporre un metodo che abbia delle solide basi razionali, partendo dai principi enunciati e sperimentati dal capitano Federico Caprilli, sino alla loro attuale evoluzione, frutto della continua sperimentazione". Dei principi enunciati e sperimentati da Caprilli non si trova neppure l'ombra in tutto il testo.

Circa cento anni fa (1901) sono uscite le bozze del primo regolamento di equitazione ispirato dalla rivoluzione prodotta dal pensiero e dalla pratica di un grande innovatore, universalmente riconosciuto, Federico Caprilli, che tanto bene ha portato al modo di montare e di lavorare i cavalli in tutto il mondo e che ha dato origine alla moderna equitazione di salto ostacoli, che ha liberato l'istinto, la bocca e le reni del cavallo e li ha messi a disposizione del buon cavaliere.

Circa cento anni dopo (1997) il nome di Caprilli viene ufficialmente abolito e il suo insegnamento cancellato. Sarebbe stato indubbiamente impossibile far andare d'accordo la semplicità, il buon senso e la razionalità di Caprilli (si rileggano i suoi esemplari scritti, che hanno il pregio della chiarezza e della sinteticità, pregio di chi ha le idee chiare) con i concetti, le metodologie, le pratiche contenute in molti dei libri sintetizzati, soprattutto con il linguaggio astruso e involuto adottato dai redattori, con il vocabolario specialistico preso a prestito chissà dove del testo guida in esame.

Al posto dell'insegnamento di Caprilli viene scelto senza tante spiegazioni, come testo ispiratore di un nuovo modo, non italiano, di addestrare il cavallo e di insegnare al cavaliere il salto, un libro di due autori tedeschi, tra l'altro scritto espressamente (nella prefazione all'edizione italiana firmata dai due autori) per il costruttore di percorsi da Arno Gego e Hauke Schmidt, da cui il titolo Percorsi e ostacoli, pubblicato nella versione italiana dalle Edizioni Equestri nel 1989. Il capitolo III contiene il succo del nuovo insegnamento passato nelle pagine del Testo guida nella quinta parte, seconda fase dell'istruzione, intitolata Apprendimento delle tecniche di salto, una specie di testo di ragioneria equestre.

Gli Italiani sono conosciuti nel mondo soprattutto e soltanto per il loro modo di montare e di vincere nei concorsi di salto ostacoli, non certamente per i risultati nel concorso completo (a parte le due medaglie d'oro di Tokyo) e nei concorsi di addestramento (dressage). Quel modo avremmo avuto il dovere non solo di preservare, ma di coltivare e di tramandare.

La caratteristica monta italiana verso e sull'ostacolo, nostra unica e caratteristica prerogativa, insegnata dai grandi cavalieri e dai maestri italiani tra le due guerre mondiali e dopo la seconda guerra, finché sono vissuti; la monta rappresentata dal modo di andare di grandissimi cavalieri quali Piero e Raimondo d'Inzeo, Graziano Mancinelli, per non citare che coloro che hanno ottenuto le maggiori e più importanti vittorie, ineguagliate in Italia; il modo di insegnare nelle nostre scuole di equitazione da istruttori che si richiamavano tutti a un sistema che ha dato indiscutibili risultati sul campo; tutta questa ricchezza viene improvvisamente gettata al vento da un nuovo testo per la formazione degli istruttori, redatto da quattro giovani "tecnici" che probabilmente non hanno idea della ferita che hanno inferta al nostro patrimonio e non sono neppure al corrente della grandezza del nostro passato. Il nostro passato non è un museo dove si conservano reperti archeologici o testimonianze di quello che fu. Il nostro passato è una tecnica di monta sugli ostacoli e di addestramento del cavallo saltatore tuttora viva, valida, indiscutibile. Basta praticarla, e correttamente.

Eppure, malgrado i precedenti, il presidente della F.I.S.E. ha trovato il modo di dichiarare nella presentazione della bozza del Testo guida che "la cultura equestre mondiale trova nella tradizione italiana, internazionalmente identificata nel pensiero e negli scritti di Federico Caprilli, l'elemento di coesione tecnicamente più significativo". Evviva la coerenza: Caprilli e i suoi scritti sono però scomparsi dal Testo guida. Quale coesione poi trovi la cultura equestre mondiale nella tradizione italiana non è dato di sapere e di capire. Sono tutte belle e vuote parole nel tentativo di arrampicarsi sugli specchi per accreditare un testo che di italiano non ha assolutamente nulla, che dice addio alla nostra più bella equitazione di salto ostacoli, che ci condanna a essere una nazione senza passato al rimorchio di teorie e di procedure che non ci appartengono, prese a prestito qua e là da alcuni testi di autori esteri che con l'equitazione italiana non hanno rapporto alcuno.

Una volta, a Roma, nell'ufficio del segretario della Federazione italiana sport equestri, commendator Ennio Marongiu, di fronte alla sua scrivania, c'era uno scaffale con la raccolta completa de "Il cavallo italiano", dall'anno della sua fondazione (1923) all'ultimo numero. Quella raccolta di pubblicazioni mensili, lungo l'arco di circa mezzo secolo, contiene la più bella antologia di scritti di nomi illustri dell'equitazione italiana, veri uomini di cavalli, cavalieri straordinari, uomini di intelletto fine e dalle opinioni fondate profondamente nella pratica vissuta personalmente, scritti da cui trarre un insegnamento nazionale, moderno, intelligente, confrontandolo e integrandolo con lo studio della monta dei nostri grandi cavalieri, di cui è superfluo ripetere il nome. Non dimentichiamo che il cavallo, differentemente dagli tutti gli "strumenti" utilizzati dall'uomo nel campo sportivo, non si è evoluto nell'ultimo secolo. I cavalli che montavano i nostri cavalieri d'anteguerra e di qualche decennio fa erano gli stessi di oggi. Il loro sistema di locomozione non è cambiato, la loro psiche era esattamente la stessa dei cavalli attuali.

Quelle pagine avrebbero dovuto incominciare a sfogliare i quattro redattori scelti dalla F.I.S.E., insieme ai dirigenti da cui sono stati scelti. Quella si sarebbe stata una bella lettura corale per rendersi prima di tutto conto dell'arduo compito al quale si accingevano. Probabilmente avrebbero rinunciato al progetto e all'incarico, salvandoci da un'innovazione non superflua, ma dannosa.

Paolo Angioni
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: bionda - Luglio 03, 2012, 10:10:59 AM
Citazione da: old duck - Luglio 03, 2012, 10:03:28 AM
Dire però che una profonda cultura equestre sia indispensabile per montar bene mi par francamente eccessivo.

A me non sembra eccessivo.
Non credo che per avere una cultura equestre sia necessario sciropparsi testi antichi illeggibili. Ci sono centinia di titoli godibili.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: rhox - Luglio 03, 2012, 10:16:18 AM
Citazionescusa Rhox (intervengo di nuovo) ma guarda che leggere i libri Classici è un grande merito ma non è certo condizione sine qua non per montar bene o per insegnare a montare bene. Idem la sperimentazione: tanto di cappello ma per montar bene bisogna in primis aver buoni maestri poi farsi il mazzo sul campo ed infine avere quel talento naturale che fa la differenza tra i moltissimi e i pochi

mi potete cortesemente citare dove c'è scritto che basta leggere per saper montare?
chi ha detto una cosa simile?

e poi dite che ci vogliono bravi maestri.. ma voi conoscete quelli degli altri? voi avete mai visto raffaele o alex o nicola o chicchesia in sella? come potete giudicare i maestri degli altri utenti che mediamente non avete visto montare?
essendo poi pronti a scrivere dopo qualche commento: rischi di ingranare il tuo cavallo perchè sai non deve frenare così spesso (porto il primo esempio che mi viene in mente di questo forum, potrei citarne altri mille mila senza affrontare discorsi privati o puntare a un singolo nickname) o (tanto per par condicio) dire che un cavallo è zoppo vedendo un video al passo in cui è ripreso da lontano mentre passeggia per il suo campo in totale relax?

Citazionequindi no, io non bollo come "elitario" chi legge e studia, ma bollo come "elitario" chi pensa che solo studiando i tomi dei maestri si possa fare una bella equitazione.
eppure, leggere e studiare - ve lo dico per certo - non  è condizione sufficiente per montare nemmeno decentemente.

i libri dei maestri però possono servire a chi intanto non è sempre seguito da un istruttore, da chi è seguito da un cattivo istruttore (se leggo posso pensare di capire un po' di cose, almeno pormi dei dubbi se il lavoro che sto facendo è corretto, ecc), da chi vuole sapere perchè ci fa questo e quello, per chi è solo curioso, per chi ama istruirsi a prescindere, ecc..
in tanti anni ho avuto qualche istruttore più o meno capace in ambiti diversi, molti cavalli (che sono ottimi istruttori in primis), ho fatto diverse tipologie di lavoro.. eppure molte persone le ho viste regredire perchè perdi la voglia di fare, di sperimentare perchè spesso vedi i tuoi allievi che si fermano a quello che dici tu, che non pretendono da te di migliorare e di far migliorare te per insegnargli cose nuove, non ti chiedono di poter vedere cosa fanno altre persone, ecc. la mancanza di stimoli è la morte dell'equitazione e la morte di ogni istruttore
io ho montato per anni in compagnia di certe persone che mi hanno insegnato molto e dopo anni vedo che non lo hanno più fatto con nessun altro. e non perchè agli altri mancasse qualcosa rispetto a me, ma solo perchè nessuno chiedeva e quindi man mano si sono adagiati al lavoretto minimo in campo e alla passeggiatina semplice perchè chi glielo faceva fare di sbattersi senza risultato?
e adesso mi spiace dirlo, ma avrei da insegnargli io delle cose su come ho risolto da sola problematiche che loro non sono mai riusciti a venirci a capo. io ho sbattuto il muso a lungo finchè non ho trovato la soluzione ed è stata prorprio la soluzione per cui il nostro rapporto s'è incrinato e dopo 17 anni ci siamo lasciati in malo modo..

Citazioneavere quel talento naturale che fa la differenza tra i moltissimi e i pochi.
dopo di che io penso che il talento serva a poco, anzi spesso in campo di insegnamento è problematico perchè insegnare a chi non ha il talento una cosa che a noi viene naturale è tra le cose più difficili.

CitazioneMi pare poi anche stranissimo che istruttori certificati non abbiano cultura equestre visto che sono richieste prove di teoria e di conoscenza anche approfondite riguardo il cavallo.

ma mo mì! ho sentito dire degli strafalcioni da cosìdetti istruttori che è meglio sorvolare vah!
tu old hai trovato un buon istruttore e mi pare che abbia girato ben pochi altri maneggi a prendere lezioni seriamente, quindi il confronto sulla media viene complesso.
sei stata tu la prima ap rlare di pregiudizi sulla razza del tuo cavallo e non comprendere le motivazioni di una difficoltà da un supermega istruttore del tuo tesseramento no?
eppure se avesse reale cultura equestre dovrebbe sapere che giudicare in base a pochi attimi non è corretto..
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 10:29:12 AM
io non ho affatto giudicato alex o piciopacio o te su come montate a cavallo.
non vi conosco, non so nemmeno che disciplina fate, che cavalli avete.
però ho letto dei giudizi grossi, in merito al "fai da te", agli "istruttori militari" e ai "guru del momento" che sarebbero lontanissimi dalla "bella equitazione".
io non generalizzerei. e non direi che all'equitante medio non interessa della leggerezza.
interessa a tutti, ognuno di noi ci prova a dare il meno fastidio possibile al proprio cavallo, in base alle proprie idee, alle proprie possibilità e alle proprie esigenze.
chi prova a togliere l'imboccatura, chi a togliere i ferri, chi ad aprire la mano invece che tirare, chi a cedere verso la bocca, chi a non fare carrozze, chi a sedersi piu avanti nella sella ecc
insomma, la leggerezza non è appannaggio solo dei maestri del passato e dei grandi eruditi.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 03, 2012, 10:33:07 AM
Nicola, non parlavo dei testi "ufficiali" per diventare istruttore, parlavo proprio di quei testi a cui necessariamente devi accedere per acquisire la nozioni richieste. Dai, se devi sostenere qualsiasi esamino non solo FISE e vuoi passarlo decentemente devi necessariamente farlo su diversi testi. Proprio questo è lo stimolo di cui parlavo prima. Si comincia da un buon e serio manuale e poi si passa a letture più complicate. Il colonnello Angioni è persona di enorme cultura, ha passato tutta la sua vita a leggere, studiare, tradurre e la sua biblioteca è una delle più importanti in Europa.

Ma sto uscendo dal seminato e dunque ripeto la mia domanda: è per voi possibile o meno praticare OGGI in Italia la bella equitazione? Il che, per me non vuol dire, saper far un percorso da GP o la Kur di Don Rafael Soto alle Olimpiadi di Spagna....

Rhox, io non mi permetto di giudicare nessuno, intanto perchè non ho nessun titolo nè competenza e poi proprio perchè come dici tu non conosco le persone. Mi sono permessa di far una battuta su Piciopacio perchè francamente non riesco ancora a capire quanta provocazione metta nei suoi interventi rispetto a quanto reale interesse abbia nelle discussioni. Poi ho anche affermato che sicuramente è un mio limite personale. Mi dispiace se ho dato un'impressione diversa.

Tornando in tema, io la bella equitazione l'ho vista praticare...poi sicuramente non avrò i titoli nè la cultura per giudicare ma....così, a pelle, da principiante, ho visto far cose davvero buone
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 03, 2012, 10:36:51 AM
Citazione da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 10:29:12 AM
chi prova a togliere l'imboccatura, chi a togliere i ferri, chi ad aprire la mano invece che tirare, chi a cedere verso la bocca, chi a non fare carrozze, chi a sedersi piu avanti nella sella ecc
insomma, la leggerezza non è appannaggio solo dei maestri del passato e dei grandi eruditi.

Il tema sarebbe appunto quello di non "procedere per tentativi" ove possibile.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 03, 2012, 10:42:15 AM
guarda Rhox, io credo francamente che alcuni pregiudizi che riguardano alcune razze cavalline siano duri a morire anche in persone culturalmente ferratissime, anzi proprio da queste.....magari si ricrederebbero potessero montare qualche esemplare.

Anzi, mi scuso con la moderazione ma faccio un grande abbraccio a Roberta Inama che a causa di un incidente non potrà partecipare alle M di dressage con il suo murgese ***no (tiè.....piccola rivincita sulla mia razza preferita  :chewyhorse:)
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 10:50:45 AM
ah si?

ti faccio un esempio. prendi i due libri di Karl. ti pare che dicano le stesse cose? non vedi differenze tra i metodi di lavoro? pensa che lo stesso Karl, adesso, a distanza di anni dalla prima pubblicazione di "una certa idea di dressage" dice quasi di vergognarsi di quel primo libro, tanto le sue idee e la sua equitazione si sono sviluppate da allora.

forse questo può far riflettere

oltretutto, se ci fosse "un solo metodo" che va bene sempre e per tutti, che permetterebbe di evitare di "procedere per tentativi" come dici tu, mi verrebbe da fare una riflessione.

il buon vecchio Caprilli, particolarmente caro a questo forum, non è che proprio pendesse dalle labbra del Grisone. non è proprio che non criticasse niente della cultura accademica equestre dei grandi maestri del passato. Anzi, è stato proprio grazie (o per colpa, non so) a Caprilli - e ai suoi zelanti allievi - che in Italia si sono mandati nel dimenticatoio un sacco di insegnamenti/testi equestri del passato...

quindi, seguire l'equitazione del passato, dei grandi maestri, dei testi classici... non è che consenta di evitare sbagli e tentativi....
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: rhox - Luglio 03, 2012, 10:55:00 AM
Citazione da: old duck - Luglio 03, 2012, 10:33:07 AM
Nicola, non parlavo dei testi "ufficiali" per diventare istruttore, parlavo proprio di quei testi a cui necessariamente devi accedere per acquisire la nozioni richieste. Dai, se devi sostenere qualsiasi esamino non solo FISE e vuoi passarlo decentemente devi necessariamente farlo su diversi testi.

io invece di gente sui libri ne ho vista veramente poca, ma proprio poca..
tant'è che spesso sui forum c'è un traffico di dispense per passare la teoria del brevetto o del primo grado.
dove di solito ti chiedono i mantelli, gli appiombi, i nomi degli ostacoli, la pulizia del cavallo, le parti della sella..
roba da alta ingegneria proprio, che farebbe impallidire oliveira! :horse-wink:

c'è infatti così tanta gente che legge libri di equitazione che il colonnello ha tradotto altri 2 libri e non riesce a pubblicarli perchè la casa editrice che dovrebbe stamparli non ha finito neanche i primi due volumi stampati, neanche quando li ha venduti a 9,99 euro l'uno!!

CitazioneMa sto uscendo dal seminato e dunque ripeto la mia domanda: è per voi possibile o meno praticare OGGI in Italia la bella equitazione? Il che, per me non vuol dire, saper far un percorso da GP o la Kur di Don Rafael Soto alle Olimpiadi di Spagna....
per me è possibile, ci sono poche persone che sanno insegnare, ma a cercare ci sono..
qualcuno più famoso e cavalca l'onda, altri tanto pubblicizzati e meno capaci della realtà, altri invece che nessuno conosce e sono molto bravi..
solo che finchè la gente dice che non gli interessa, che ci si accontenta di stare a cavallo (vedi interventi precedenti) non è stimolata a cercare le persone giuste o a spingere i loro istruttori a formarsi in merito..


poker la lettura dei testi antichi non serve di per sè all'equitazione attuale, ma serve a comprendere meglio quello che si fa, che sia in linea o contraria al passato.
del resto l'evoluzione dai testi antichi ha portato anche allo sviluppo del rollkur, di metodi come stinchiere coi vescicanti, fasce imbottite di chiodi, ecc..
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 11:01:06 AM
del resto baucher (e con lui gli allievi beudant e kerbrech) hanno teorizzato il ramener outrè, uno spunto (classico) per giustificare quella porcata che è il rollkur...
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: rhox - Luglio 03, 2012, 11:02:19 AM
sì, ma sottolineando anche le occasioni in cui questo doveva essere usato e non era di sicuro per qualsiasi cavallo, in qualsiasi momento per ottenere una presunta leggerezza..
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 11:23:50 AM
sei sicura di quello che dici???
eppure il generale Decarpentry (che scriveva in tempi non sospetti, lontani dall'equitazione moderna che a leggere il web pare dominata dal rollkur) dice chiaro e tondo che il ramener outrè è peircolosissimo e va "assolutamente evitato".
infatti baucher aveva capito che il ramener (e le flessioni in genere) erano uno strumento poderoso per ottenere la cessazione delle resistenze da parte del cavallo e la sua sottomissione. e il ramener outrè era uno strumento (coercitivo, anzi, il più coercitivo, perchè era appunto "autrè") per ottenere tale sottomissione: il cavallo veniva messo iperflesso, col naso al petto, mediante l'utilizzo della forza nella mano, che poi andava a alleggersi quando il cavallo smetteva di opporsi e si teneva in questa posizione. il ramener complet era solo lo step successivo....

a me pare che sia proprio iperflessione... bella roba... eppure, se baucher la usava dev'essere una cosa utilissima...
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 11:35:01 AM
va be comunque mi scuso con voi, non voglio piu parlare di letteratura equestre per favore.

volevo solo dire che il "marcio" è nella testa di chi legge. si trovano tanti concetti di brutta equitazione anche nelle cose del passato, così come tanti di bella equitazione. se uno ha in testa il marcio, non c'è lettura che tenga, il ravvedimento non può venire da un libro, deve venire da dentro...
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: rhox - Luglio 03, 2012, 11:39:44 AM
appunto, sapevano che era dannoso e baucher non lo cita come uno step del percorso addestrativo. nonostante sia efficace (se non lo fosse non lo userebbero tutti i grandi nomi del dressage moderno, tanto da essere buttati fuori a fischi del pubblico dai campi prova o da spingere la fei a "prendere provvedimenti" in merito).

per il fatto che l'equitazione moderna sia dominata dal rollkur.. beh sinceramente gironzolo spesso in vari forum, guardo quel canale che è classhorsetv e giro un po' di campi gara (oltre a un po' di maneggi) di diverse discipline.
il cavallo sotto la verticale è la norma, è molto più difficile trovare un cavallo sulla verticale che un cavallo dietro. quelli che hanno il naso avanti la verticale spesso è perchè non viene chiesto granchè e nei momenti migliori arriva una bella seghettata così rientrano nei ranghi..
anche tra i passeggiatori spesso trovo colli da cervo o cavalli incappucciati (proprio perchè il cavallo è più leggero e "manovrabile. che poi in realtà fugga dalla mano e illuda il cavaliere è un'altra questione)
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 03, 2012, 11:45:30 AM
Citazione da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 11:23:50 AM

infatti baucher aveva capito che il ramener (e le flessioni in genere) erano uno strumento poderoso per ottenere la cessazione delle resistenze da parte del cavallo e la sua sottomissione.

Fatto che, a ben vedere, corrisponde al moderno stretching, strumento imprescindibile per qualsiasi atleta.

Quanto al "ramener outrè" non mi pronuncio in quanto non competente sul tema, ma ricordo con piacere una discussione fatta altrove sul tema.

Di quella discussione ricordo, se non erro, che si giungeva a ragionare di "tempo" ovvero di quanto l'iperflessione, usata come strumento coercitivo, dovesse o non dovesse prolungarsi.

Di certo il rollkur, ma non è questo il tema del topic, è temporalmente molto prolungato
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: ofelia - Luglio 03, 2012, 12:18:37 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 10:29:12 AM
io non ho affatto giudicato alex o piciopacio o te su come montate a cavallo.
non vi conosco, non so nemmeno che disciplina fate, che cavalli avete.
però ho letto dei giudizi grossi, in merito al "fai da te", agli "istruttori militari" e ai "guru del momento" che sarebbero lontanissimi dalla "bella equitazione".
io non generalizzerei. e non direi che all'equitante medio non interessa della leggerezza.
interessa a tutti, ognuno di noi ci prova a dare il meno fastidio possibile al proprio cavallo, in base alle proprie idee, alle proprie possibilità e alle proprie esigenze.
chi prova a togliere l'imboccatura, chi a togliere i ferri, chi ad aprire la mano invece che tirare, chi a cedere verso la bocca, chi a non fare carrozze, chi a sedersi piu avanti nella sella ecc
insomma, la leggerezza non è appannaggio solo dei maestri del passato e dei grandi eruditi.

Vado un attimo OT per precisare che la carrozza non da alcun problema al cavallo.... è precederlo che lo affatica. Sò che non c'entra nulla e che Poker stava facendo solo degli esempi ma mi è venuto spontaneo precisare. Tra l'altro, tutto quanto da me scritto sopra, mi è stato insegnato da un istruttore che è stato alunno di un maestro della bella equitazione (che tra l'altro con la disciplina del salto ostacoli non c'entra nulla), da voi anche citato in precedenza (alunno nonche' nipote).

scusate di nuovo per l'OT.


Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 03, 2012, 12:54:38 PM
Di nuovo, con molto disagio, ho lì'impressione di essere messo (anzi, di essermi messo da solo) fra coloro che fanno "bella equitazione". Di nuovo ripeto con forza: nessuna bella equitazione, la mia! Assolutamente agli antipodi: un'equitazione di estrema semplicità, basilare, senza alcuna pretesa! In realtà, non ho alcun interesse a fare "bella equitazione", mi basterebbe e avanzarebbe fare della "buona equitazione", anche se a vederla da fuori sembrasse bruttissima.

Il problema è che ho trovato dei luoghi comuni, delle cose irragionevoli, delle leggende in quelò poco che mi hanno insegnato (e non parlo in generale: parlo della mia esperienza specifica) tali da farmi dubitare anche delle nozioni più elementari; ho smesso di fidarmi degli esperti e pure dei libri; voglio capire. I libri mi servono per cercare (con difficoltà) quel pochissimo che hanno in comune.

Non confondetemi con piciopacio,. di cui alle volte mi diverto a fare "la spalla".... lui è uno che sa parecchie cose (e ho avuto la dimnostrazione che proprio per questo è disponibile a impararne di nuove) e che sa fare; io so poco e so fare ancora meno.

Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 03, 2012, 01:07:47 PM
Parecchio tempo fa tentai, e il tentativo fallì miseramente, di discutere di se e come esistesse una "base comune" di principi equestri validi, a prescindere da ogni specializzazione.

Forse la "bella equitazione" di cui qui si cerca di parlare prende le mosse da questa base comune. Che esista sono convinto....mi mancano le prove! ::)
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 03, 2012, 01:09:51 PM
Se riesci a  salire su un qualsiasi cavallo con qualsiasi sella ( o senza) in un qualsiasi luogo e non fare scempio....allora e' prova sufficiente.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 03, 2012, 01:31:03 PM
uh...che bello ! Finalmente una discussione di equitazione.

Scusatemi, non leggo - per ora - le vostre amabili risposte, e mi permetto di mandare avanti il mio discorso riproponendo la mia introduzione o meglio l'introduzione che ho preso dal Generale...leggi: da Baucher: -

"...che i movimenti siano semplici/facili o complicati/difficili, quello che caratterizza la "bella equitazione" è la leggerezza"

Dunque, si possono fare: una fermata, una girata, dei passi indietro, una mezza piroetta ordinaria - la scuola elementare per il lallo e il cavagliere - in "leggerezza" o in "pesantezza".
Personalmente apprezzo una girata al passo fatta in scioltezza col giusto piego comandata sopratutto dalle "gambe" piuttosto che dieci minuti di piaffo precipitato e contratto.

A questo possono/devono/dovrebbero aspirare tutti i cavaglieri, sapete, è una "chiave di volta" può darsi che una volta assimilato questo concetto il cavaliere senta il bisogno di progredire, di evolversi, a questo punto il limite sta : - nel tempo disponibile, nella costanza, nelle buone letture/nei buoni maestri e perché no, nel talento personale e delle qualità del lallo/dei lalli in oggetto.





Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 03, 2012, 01:42:37 PM
Citazione da: Muriel - Luglio 03, 2012, 01:09:51 PM
Se riesci a  salire su un qualsiasi cavallo con qualsiasi sella ( o senza) in un qualsiasi luogo e non fare scempio....allora e' prova sufficiente.

Cara Muriel, il conte d'Are, uno dei cavallerizzi più dotati dalla natura dal punto di vista equestre, per suo sollazzo, andava per le fiere a montare puledri mai cavalcati prima, ciò non gli bastava, infatti si recava spesso all'Haras du Pin a montare impetuosissimi stalloni, che venivano dalle corse al galoppo,  in pochi minuti se li metteva alla mano.
Quanti di noi possono fare altrettanto ?
Dunque, quel "qualsiasi" andrebbe specificato meglio.

Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: bionda - Luglio 03, 2012, 01:51:02 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 03, 2012, 01:31:03 PM
Personalmente apprezzo una girata al passo fatta in scioltezza col giusto piego comandata sopratutto dalle "gambe" piuttosto che dieci minuti di piaffo precipitato e contratto.

Anch'io, lo sento in quel poco che faccio, e lo vedo facilmente guardando gli altri, ma...

CitazioneA questo possono/devono/dovrebbero aspirare tutti i cavaglieri, sapete, è una "chiave di volta" può darsi che una volta assimilato questo concetto il cavaliere senta il bisogno di progredire, di evolversi...

Tante volte uno progredisce come i gamberi, a forza di fare passi indietro e lavorare sulle basi, si perde nel dettaglio e non combina più nulla.

Citazione...a questo punto il limite sta : - nel tempo disponibile, nella costanza, nelle buone letture/nei buoni maestri e perché no, nel talento personale e delle qualità del lallo/dei lalli in oggetto.

E ho visto gente perdere la pazienza, e tornare ai trucchi per cercare l'impressione di poter combinare qualche cosa. Alla fine, la buona equitazione forse la fanno quelli che accettano i propri limiti e non chiedono al cavallo quello che loro non sanno fare.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 03, 2012, 02:00:35 PM
Quest'ultima frase è veramente interessante. Non si può, e non si deve nemmeno tentare, di insegnare a un cavallo che non sa qualcosa che non si sa fare perfettamente. Ci sono due casi: o ne sa più il cavaliere, o ne sa più il cavallo; all'inizio dell'apprendimento equestre non c'è storia: ne sa di più il cavallo. Ma quanti cavalieri principianti sono incoraggiati a ritenere il cavallo un maestro, da cui imparare? Ricordo qui un suggerimento vecchio di.... bè, vecchio, molto vecchio. Il principiante sia fatto montare solo su cavalli perfettamente addestrati (il cavallo meglio addestrato che ci sia; normalmente dovrebbe essere il cavallo personale dell'istruttore); il cavaliere non più principiante sia fatto montare solo su cavalli poco addestrati, o ribelli, comunque difficili; il cavaliere finito monti ciò che vuole.

Ora, immaginatevi la scena di un istruttore che fa fare il "battesimo della sella" non sul cavallo più pigro e tranquillo, ma sul suo sensibilissimo (ma non ribelle) cavallo personale. Ve la vedete la scena? Vi immaginate che tale istruttore possa gridare "tira quelle redini!" oppure "Gambe, gambe!"  :icon_rolleyes:

Io mi immagino un allievo conscio di avere sotto la sella un animale sensibilissimo, e che si guarda bene da dare alle redini e alle gambe più di qualche grammo di "aiuto".... che accetta quasi passivamente tutto il movimento dell'equino.... sarebbe forse un male?
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Mario Biserni - Luglio 03, 2012, 02:09:11 PM
A giovine cavaliere cavallo vecchio
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 03, 2012, 02:16:59 PM
se si desse ad un principiante un cavallo addestratissimo e sensibilissimo, il giovine o la giovine probabilmente non riuscirebbe neppur a far un passo. Il cavallo va assegnato in base alla preparazione dell'allievo: quindi al principiante un cavallo perfettamente addestrato, agli ordini, senza difese, carattere docilissimo in grado di sopportare il maldestro sulla schiena. (ci siamo passati tutti e nessuno venga a dire che non tirava le redini, non sgambazzava o non tonfava sulla schiena dell'equide). Poi, quando si sarà perfezionato l'assetto e sgrossati gli aiuti, si potrà pensare a qualcosa di più raffinato.
Non si può dar una ferrari ad un neopatentato.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 03, 2012, 02:58:00 PM
Ci fu un periodo - da 75/76 allo 81 - che stabilmente - portavo in auto una sella wintec tutta smandrappata, un filetto, un frustino e gli stivali.
Ho provato decine di cavalli, ne ho "sistemati" altrettanti, per lo più si trattava di psi o qualcosa del genere, ero contento dei risultati e qualcuni mi guardavano financo con ammiratione, non capivano una beata...io: - non capivo una beatissima m.....a !!

La svolta ci fu quando cominciai a frequentare le "buone letture", in francese in particolare le pubblicazioni di Decarpentry, dalle precedenti letture in italiano sull'argomento, avevo ricavato solo delle "irritazioni".
Questa è la prova provata che è maledettamente vero che: - "le letture insegnano solo a coloro che già sanno" a quel tempo io "sapevo" montare da circa trent'anni.

Non essendo un gambero e non essendo del tutto decerebrato, approfondii e ho ricavato che: - l'equitazione, gli aiuti della "bella equitazione" si basano sulla naturalità dei movimenti e sulla psicologia del cavallo.

Dunque, di facile comprensione, a patto di capire dei principi universali applicati giornalmente - magari inconsapevolmente -  dai popoli equestri di ogni luogo e di tutti i tempi.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 03, 2012, 03:01:36 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 03, 2012, 02:58:00 PM
Dunque, di facile comprensione, a patto di capire dei principi universali applicati giornalmente - magari inconsapevolmente -  dai popoli equestri di ogni luogo e di tutti i tempi.

Sembrerò Fazio, ma se fosse l'ora di un elenco? :horse-cool:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 03, 2012, 03:06:59 PM
più che Fazio ci vorrebbe Marzullo....cosa c'è dietro l'angolo?
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 03, 2012, 03:08:03 PM
Adesso pp ti risponderà che il trucco sta nello scoprirlo da soli, l'elenco.... il che avviene non prima di aver montato per trent'anni. :horse-cool:
Disgraziatamente io non arriverò mai al punto di aver cavalcato da trent'anni...
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 03, 2012, 03:15:02 PM
Non accetterei una simile risposta in quanto:

a - monto da 30 anni per cui il primo requisito è rispettato
b - ad un certo punto della mia carriera sono stato fermamente convinto di saper montare, scozzonare un puledro, fare buona equitazione

A fronte di questi requisiti ho le seguenti gravi pecche:
1 - mi manca il tempo per montare quanto vorrei
2 - la mia cavalla è più intelligente di me, per cui nel mio caso è lei ad addestrare il sottoscritto
3 - ho una conoscenza troppo scarsa del francese per farmi bastare i testi in lingua originale

Mi pare di meritare un elenco su cui ragionare  :smiling_flower-206:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 03, 2012, 03:20:51 PM
Prima di rispondere, mi spiegate - per cortesia - che beata è il karma ? e perché io ho: - +3 -7; nonna papera: - +4 -0; bionda: - +4 -12; Alex: - +5 - 2 ??? :horse-embarrassed: :horse-embarrassed:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: ofelia - Luglio 03, 2012, 03:24:33 PM
http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=584.msg10330#msg10330

x piciopacio
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 03, 2012, 03:25:51 PM
E' un gioco: è come assegnare un "mi piace" o "non mi piace" su FB....cerca però di non svicolare sempre: sembri un capitone  :firuu:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Mario Biserni - Luglio 03, 2012, 03:26:11 PM
sei poco simpatico.... :icon_axe:
Forse dici la verità... e tutti non la vogliono sentire :blob3:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Shanna - Luglio 03, 2012, 03:26:36 PM
Citazione da: alex - Luglio 03, 2012, 02:00:35 PM
Ora, immaginatevi la scena di un istruttore che fa fare il "battesimo della sella" non sul cavallo più pigro e tranquillo, ma sul suo sensibilissimo (ma non ribelle) cavallo personale. Ve la vedete la scena? Vi immaginate che tale istruttore possa gridare "tira quelle redini!" oppure "Gambe, gambe!"  :icon_rolleyes:

Io mi immagino un allievo conscio di avere sotto la sella un animale sensibilissimo, e che si guarda bene da dare alle redini e alle gambe più di qualche grammo di "aiuto".... che accetta quasi passivamente tutto il movimento dell'equino.... sarebbe forse un male?

secondo il mio modestissimo parere da principiante, che ha iniziato a prendere le prime lezioni a 28 anni suonati... c'è un tempo giusto per ogni insegnamento e per ogni cavallo.

Non bisogna aver fretta, è giusto insegnare le basi, ma se ad uno che mette per la prima volta il sedere in sella gli spari nozioni di "alta" equitazione rischi di avere un allievo:
- con la testa piena di tanta bella teoria che non sa (ovviamente) applicare
- che si rompe le palle e finisce per schifare l'equitazione
- che si demoralizza perchè al primo giorno si accorge subito di quanto è lungo e pieno d'ostacoli il cammino...

Non dico di insegnare cose sbagliate o di prendere la strada facile, dico che ci deve PER FORZA essere una progressione nell'insegnamento.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 03, 2012, 03:34:25 PM
io ritengo che tutti possano fare un'equitazione decorosa, buona. applicando un solo semplice principio: dare il minor fastidio possibile al cavallo stando nel movimento.
ciò significa totale malleabilità del fisico umano, totale indipendenza di movimento delle varie parti del corpo, assenza di rigidità involontarie, assenza di staticità.
tolta dunque la "pesantezza" involontaria del corpo (che è il più grande ostacolo all'espressione del cavallo) veniamo alla eventuale "pesantezza" volontaria, quella degli aiuti. grossolanamente prendiamo in esame gamba e mano.
l'eccesso di gamba non esiste.
qualsiasi cavaliere che strizza troppo il cavallo, alla decima volta che invece di partire al trotto ottiene una partenza a fuoco al galoppo pancia a terra, impara subito a dare meno gamba.
il problema (io sto parlando solo di problemi del cavaliere, lasciamo stare i cavalli) sta quindi tutto nella mano.
io ho una mia idea. ovvero che, se fai interventi "pesanti" stai chiedendo qualcosa di troppo complicato per il tuo livello di equitazione. hai l'ambizione di fare troppo.
se stai sul semplice, non hai bisogno di interventi pesanti. ne è dimostrazione il fatto che nell'equitazione da lavoro (prendiamo i vaqueri o i cowboys etc) si monta a una mano, redini lente, leve o meno, sensazione di leggerezza sulla mano, cavalli che non si pesano sul ferro.
il problema della forza nella mano è un problema tutto accademico.
causato dall'equitazione accademica come pippa mentale.
se uno se ne frega dell'incollatura rotonda, se ne frega dello slancio della spalla, se ne strasbatte se l'alt non è piazzato, nel 99% dei casi sarà molto meno forte con la mano.
la troppa concentrazione su come dovrebbe essere il cavallo porta a queste aberrazioni.
eppure, i cavalli son perfetti così come sono. i cavalli nascono già esattamente come dovrebbero essere.
tutti noi siamo in grado di fare le cose basilari senza forza. intendo le tre andature, fermarci, girare, saltare un ostacolino. possiamo fare tutto questo con una mano sola, stando sull'inforcatura.
i problemi arrivano dopo. quando tutte queste cose le voglio fare in un certo modo, mettendo il cavallo in una posizione diversa da quella che lui assume di suo, oppure quando vogliamo fare esercizi piu complessi.
l'equitazione semplice è l'equitazione leggera.
i talentuosi hanno un'equitazione superiore, ma pure leggera.
i comuni mortali, quando "pisciano fuori dal vaso" e si avventurano in esercizi che non sono alla loro portata, rendono l'equitazione "pesante".
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 03, 2012, 03:35:45 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 03, 2012, 03:20:51 PM
Prima di rispondere, mi spiegate - per cortesia - che beata è il karma ? e perché io ho: - +3 -7; nonna papera: - +4 -0; bionda: - +4 -12; Alex: - +5 - 2 ??? :horse-embarrassed: :horse-embarrassed:

Hai presente carota e bastone? Ecco, i + sono le carote.

Puoi assegnare tu stesso le carote usando il linketto [applaud] sotto il karma. Disgraziatamente però, in violazione di tutte le buone norme dell'addestramento, il "cavallo" che la riceve non saprà mai perchè la riceve; idem per quanto riguarda il bastone.  :icon_rolleyes:

Aggiungo: ho appena dato una carota a pokerface, per il suo bel contributo appena inserito.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: rhox - Luglio 03, 2012, 03:38:44 PM
shanna si passassero molte più ore alla corda senza le redini e senza le staffe!!

qualsiasi sport è noioso all'inizio, ripetitivo e capisci ben poco di quello che vai a fare.. perchè l'equitazione deve essere diversa?
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Luglio 03, 2012, 03:44:05 PM
Mettere la prima volta una persona su un cavallo addestrato? Certo che si può.

E forse si avreero meno smanacconi (me compresa) in giro.

Immaginiamo la lezione: l'istruttore arriva, porge il cavallo.
"monta sù!"
Il cavallo è immobile, l'allievo si arrampica per bene, si mette in sella.

"stai fermo, ora ti sistemo la posizione"
L'istruttore dà l'impronta all'allievo su dove si tengono le mani, dove i piedi, dove le spalle, dove il mento, dove e come il bacino.

"pensa di andare avanti, stringi un po' le chiappe e i polpacci, il cavallo avanza, tu segui il suo movimento. Quando vuoi fermarti, smetti di seguirlo e pensa a fermarti"
L'allievo esegue, il cavallo esegue..e il tutto senza sgambettamenti o tironi.

WOW, sarebbe stupendo..magari! Tutto grasso che cola!!!

..purtroppo, però, è normale che l'allievo in sella si irrigidisca, abbia paura, debba mettersi a suo agio e che quindi faccia azioni esagerate, stringa troppo, tiri troppo, si storga tutto in sella, il cavallo addestrato reagirebbe, l'allievo andrebbe in paranoia...e tutto andrebbe a rotoli, come la carta igienica.

....e mi sa che la realtà è più vicina al caso B..
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 03, 2012, 03:44:26 PM
...che bello ! allora anco io posso karmare ? :horse-scared:

E come si fa ??

A dire il vero, mi sembra una escortanata, ma pare che le escortanate abbiano grande successo...adesso apro un topico: - "I simpatici del foro" per doveroso contrappasso agli  "antipatici" del forone, bah.

"Francamente me ne infischio" del karma ma mi domando: - cosa c'entra il Karma con la simpatia e l'antipatia ? Mah!

Caro Nicola, ci sentiamo più tardi, "me cala la palpebra", stanotte ho dormito pochissimo, da giovine, di notte non dormivo per lavoro e per sollazzo, ora, di notte non dormo per vecchiezza, bah, aspetto il sonno eterno.

Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: planetadmin - Luglio 03, 2012, 03:48:27 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 03, 2012, 03:44:26 PM
"Francamente me ne infischio" del karma ma mi domando: - cosa c'entra il Karma con la simpatia e l'antipatia ? Mah!

Quoto.
Il karma è una sciocchezza, è di default nella board e sinceramente non mi sono posto nessun tipo di dilemma etico... in quanto sciocchezza non crea problemi.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: ofelia - Luglio 03, 2012, 03:51:49 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 03, 2012, 03:44:26 PM
...che bello ! allora anco io posso karmare ? :horse-scared:

E come si fa ??

A dire il vero, mi sembra una escortanata, ma pare che le escortanate abbiano grande successo...adesso apro un topico: - "I simpatici del foro" per doveroso contrappasso agli  "antipatici" del forone, bah.

"Francamente me ne infischio" del karma ma mi domando: - cosa c'entra il Karma con la simpatia e l'antipatia ? Mah!

Caro Nicola, ci sentiamo più tardi, "me cala la palpebra", stanotte ho dormito pochissimo, da giovine, di notte non dormivo per lavoro e per sollazzo, ora, di notte non dormo per vecchiezza, bah, aspetto il sonno eterno.


come si fa??? ma te lo spiego io ....

[applaud] [smite]  li vedi sotto i "punteggi" del karma degli altri utenti del forum???? ecco, fai click su [applaud] per MI PIACI oppure su [smite] per dire ABORRO.

Sono la regina dell OT
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 03, 2012, 03:58:29 PM
Citazione da: DivinityOfDarkness - Luglio 03, 2012, 03:44:05 PM
Mettere la prima volta una persona su un cavallo addestrato? Certo che si può.

E forse si avreero meno smanacconi (me compresa) in giro.

Immaginiamo la lezione: l'istruttore arriva, porge il cavallo.
"monta sù!"
Il cavallo è immobile, l'allievo si arrampica per bene, si mette in sella.

"stai fermo, ora ti sistemo la posizione"
L'istruttore dà l'impronta all'allievo su dove si tengono le mani, dove i piedi, dove le spalle, dove il mento, dove e come il bacino.

"pensa di andare avanti, stringi un po' le chiappe e i polpacci, il cavallo avanza, tu segui il suo movimento. Quando vuoi fermarti, smetti di seguirlo e pensa a fermarti"
L'allievo esegue, il cavallo esegue..e il tutto senza sgambettamenti o tironi.

WOW, sarebbe stupendo..magari! Tutto grasso che cola!!!

..purtroppo, però, è normale che l'allievo in sella si irrigidisca, abbia paura, debba mettersi a suo agio e che quindi faccia azioni esagerate, stringa troppo, tiri troppo, si storga tutto in sella, il cavallo addestrato reagirebbe, l'allievo andrebbe in paranoia...e tutto andrebbe a rotoli, come la carta igienica.

....e mi sa che la realtà è più vicina al caso B..


sicuramente è il caso B: provato di persona! i cavalli super addestrati sono giustamente sensibilissimi: basta quel grammo in più sulle redini, quel piede spostato un cm. più avanti o più indietro...senza contar l'assetto che all'inizio sei tutto storto, ingobbito e ti aggrappi al cavallo peggio di una cozza. Io poggiai il paperesco deretano su un PRE bellissimo e super addestrato. Manco mi ero resa conto di dov'ero che il "lallo" mi fece una graziosa appoggiata, poi una cessione, poi una spalla in dentro....infine si piantò inesorabilmente al centro campo reclamando giustamente la discesa della ruschena  :chewyhorse:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Laura - Luglio 03, 2012, 04:12:49 PM
Sono bei momenti quelli, Cinzia!
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Mario Biserni - Luglio 03, 2012, 04:25:28 PM
Di grande gioia e ilarità............. :happy1: :icon_eek:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 03, 2012, 04:33:07 PM
Laurett, io naturalmente non sapevo neppur lontanamente cosa fosse un'appoggiata, una cessione o una spalla in dentro. Chiedevo: "ma perchè va tutto storto e di lato?" per fortuna che non ha preso il galoppo ma era talmente bravo che mi ha accompagnato al centro del rettangolo e di lì non si è più mosso.
Ohhh, ne avrei di aneddoti carini...tipo quando un mio caro amico principiante come me che montava murgesi ha montato una cavallina hispano araba. La proprietaria si era raccomandata tanto di essere "leggero" e di non dar gamba per la partenza...Vi lascio immaginare cos'è successo. Son bei momenti: scusate l'OT ma ancora sto ridendo (ADESSO...)
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Mario Biserni - Luglio 03, 2012, 04:37:48 PM
I problemi li ha avuti solo con l'araba-hispanica perchè con i murgesi non li aveva...
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 04, 2012, 01:51:31 AM
Citazione da: Mario Biserni - Luglio 03, 2012, 04:37:48 PM
I problemi li ha avuti solo con l'araba-hispanica perchè con i murgesi non li aveva...

Dai "vecchia papera", rispondi, siamo tutti in trepidante attesa, rispondi !!

Ti ho chiamato affettuosamente "vecchia", ma sono certo che sei ancora morbida e appetitosa e profumata...perfetta fatta all'arancia, ma anche no.

Tranquilla, ho raggiunto la "pace dei sensi", ma mi piace sempre onorare lo "eterno femminino", il mio istinto mi dice che devi essere una signora molto, molto interessante.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 04, 2012, 09:00:50 AM
Su su, non divagare, altrimenti dovrò andare anche io OT ed affermare che ti vedo molto bene nel tuo ruolo di insegnante di volteggio di amazzoni in erba (facebook è una miniera di informazioni)....

Per cui....prima che anche la mia barba diventi bianca....attendo risposta.... :studioso:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 04, 2012, 09:41:39 AM
Intanto che pp raccoglie il lungo elenco delle cose essenziali e comuni a ogni foma di buona equitazione, io ripeto, come faccio almeno una volta in ogni forum che frequento, le due "parole magiche" di Marjorie Smith sull'argomento: coerenza e integrità.

A pensarci bene, la coerenza spiegherebbe perchè vi siano tanti metodi e tanti approcci diversi; e tutti, più o meno, funzionanti o non funzionanti a seconda di chi li usa; perchè quando funzionano, potrebbe essere l'effetto della coerenza nella loro applicazione.

La questione dell'integrità ha a che fare con l'essere "onesti con il cavallo", ossia "non cercare di fregarlo", ma non sono certo di questa interpretazione semplicistica.





Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 04, 2012, 09:58:05 AM
Ehhh, quando un gentil homo domanda con cotanta grazia, una dama non può che rispondere. (la papera è infinitamente più buona laccata alla pechinese - praticamente l'unico cibo da me ingerito volentieri in loco anni addietro -)
Il fatto è che qui posso avvalermi di tasti magici che trovo meravigliosi.
Anyway: il murgese (prima o poi apro un topic dedicato a questa meravigliosa e bistrattata razza) è cavallo definito "freddo" e particolarmente docile (se ben addestrato - tasto delicato) che ben sopporta (tranne il mio ahimé) smanacciamenti, indecisioni, grossolanerie del cavaliere: insomma una SANTA razza. Ecco che quel fatidico giorno, l'imprudente amico decide di provare la graziosa hispanoaraba (un gioiellino) di una ragazza. Insiste pure finchè la ragazza acconsente (solo in rettangolo e per pochi minuti....) Ecco che vengono date le principali indicazioni di quando si monta un nuovo cavallo e la ragazza si raccomanda: "Per avanzare NON devi dar gambe, non star addosso alla cavalla, con lei basta davvero il pensiero....attenzione nella transizione passo/trotto e soprattutto trotto/galoppo: devi essere molto leggero con gli aiuti". Il povero tapino monta, si aggiusta le staffe, fa ancora due chiacchere con la ragazza e poi, dimenticandosi completamente di chi aveva sotto il sedere..........BAAAAMMM gambe e pure RANA per avanzare. Ho visto una specie di sputnik partire ai tremila coda in tromba: giuro mai visto un cavallo correre così in rettangolo. Il ragazzo non si è neppure scomposto più di tanto: quando ci volava a portata di voce si limitava a chiedere: "come si fermaaaaaaa??" Il fatto è che quella più correva e più si scaldava.....Beh, alla fine ce l'ha fatta a rallentarla....Ma al pensiero io rido ancora adesso.

Piciopacio, ora rispondi a Nicola, altrimenti mi ammazza....(poi apro un topic sul volteggio e soprattutto uno sul TEATRO equestre)
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 12:14:41 PM
Mi ricorda tanto un cavallo che regalai ad un amico. Uno splendido castrone.
Prima di consegnarlo gli diedi una sgrossata in sella ma era da proseguire e consolidare il lavoro. Quello da terra era a buon punto e le basi consolidate.
Ma posi una condizione, "devi imparare a montare e avere un assetto corretto. E per l'amore di dio non stargli in bocca e non sgambare. Basta davvero il pensiero."
Per motivi che non sto a dilungare non venne mai da me a farsi "mettere bene in sella" e un bel giorno........mi chiamo dall'ospedale.
Lui sovra pensiero diede una bella sgambata al cavallo per farlo passare al trotto e il cavallo sgroppo'. Così lui di riflesso diede un tifone e si appese in bocca. Il cavallo (giustamente) lo scarico con tutta la potenza che aveva. Risultato costole, spalla e due vertebre fratturate e rene contuso con versamento. Evacuato con elisoccorso.

Lui montava da quando era bambino ma evidentemente piuttosto rozzamente.

Così si decise a prendere lezioni e ora filano d'amore e d'accordo. E ora monta discretamente bene.





Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Mario Biserni - Luglio 04, 2012, 02:16:47 PM
Era un som..... su un cavallo se inizi da piccolo puoi montare male quando vuoi ma per una sgroppata e uno slancio non cadi di sicuro..... se poi sei attento perchè vuoi aumentare l'andatura ancora più difficile cadere... a parte tu non sia veramente un pollooooooooooooooooooooo :blob9: :blob9: :blob9:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 04, 2012, 02:34:18 PM

Caro Nicola, temo che ti deluderò e che deluderò tutto codesto spettabile "pubblico pagante", quello che andrò a dire è di una banalità disarmante...piccola premessa:

Da una parte c'è l'istruttore gammbegammbe, che ha capito che i suoi clienti vogliono divertirsi co gingillo a 4zampe e dunque si adegua, dall'altra parte c'è il solenne cattedratico che così si esprime: -

Quando il cavallo lascia passare questo momento fuggitivo e alza il posteriore dopo che la punta dell'anca ha già superato nell'indietreggiamento la verticale del piede, si trova bruscamente nella necessità di puntellare la massa, che minaccia di sprofondare indietro. Si affretta a riposare il piede a terra per evitare di cadere «seduto». :huh2:

Per i miei allievi ho scelto una terza via...stabilire dei principi, le tecniche - per chi lo volesse - verranno.

L'addestramento del lallo si basa sul principio: - premi punizioni, qualsiasi altra teoria è mistificante.

Quanto di seguito è valido per qualsiasi tipo di monta: -

Il lallo per apprendere bene deve essere calmo, interrompere qualsiasi azione se il lallo è agitato o - peggio - si mette in difesa, l'azione va ripresa una volta ristabilita la calma.

La gamba comincia dalla cintola e finisce al tallone; la mano comincia dalla testa e finisce alle dita (uso del peso del corpo).

La cintura/la cintola è la chiave della "bella equitazione", tutto dovrebbe partire da lì.

Bisogna agire per per "discesa di mano e discesa di gambe", concetto - oggi - quasi dimenticato: - gammbegammbe...mettigli le gambe addosso !!

"Indicare e lasciar fare": - una volta che il cavallo ha capito quello che deve fare lasciarglielo fare in "libertà vigilata".

Il cavallo, generalmente, non sbaglia, siamo noi che non siamo stati capaci di spiegarci.

Premiare, premiare ogni risposta ben riuscita, la discesa di mano e la discesa di gambe sono già un premio, il più bel premio per il vostro lallo è smontare, quello maximo è : - smontare e portarlo fuori dalla cavallerizza.

Insomma, partendo da questi principi, bisognerebbe creare un linguaggio comune tra il cavagliere e il lallo, sta a noi stabilirlo.
Si può esprimere lo stesso concetto urlando ed usando espressioni da trivio, oppure, si può comunicare civilmente a bassa voce con una terminologia corretta e delicata.

Inoltre non bisogna mai dimenticare che: - "nessun lallo ci obbedirà per compiacerci, tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 02:52:28 PM
Permettimi.
La mano inizia dalla bocca del cavallo e finisce alla Spalla.del cavaliere.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 04, 2012, 03:01:40 PM
beh fisicamente se giriamo la testa a sinistra il trapezio sinistro si accorcia e quello destro si allunga, con ovvie ripercussioni pure sulla spalla che da una parte viene tirata, dall'altra no.
allo stesso modo una muscolatura del collo contratto contrarrà anche le spalle e di riflesso bicipiti, braccia ecc
quindi si, se vogliamo c'è una certa (stretta) connessione tra mano e testa.

piciopacio, una delle cose piu frequenti che si vedono in giro sono i cavalieri che per dare gamba alzano il tallone, si aggrappano alla sella con le ginocchia, tolgono il peso dalle staffe. è ovvio che, anche il principiante, appena smette di dare gambe fa una certa "calata di gamba" e riabbassa il tallone. o no?
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 04, 2012, 03:16:37 PM
Please... spiegami per bene questa questione della discesa di mano e discesa di gambe. Ha a che fare con il precetto di interrompere istantaneamente l'aiuto non appena la risposta è corretta? E la cosa successiva - indicare e lasciar fare - è quello che viene anche chiamato self carriage? E se questi due concetti li trovi così importanti: perchè, se non ricordo male, non ti piacevano gli articoli di McLean (http://www.alexbrollo.com/aebc/), che insiste su queste cose fino alla nausea?


Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 04, 2012, 03:18:45 PM
è lo stesso principio a base del rollkur (ahahhahaha paragone ardito??)
anche nel rollkur si allungano al massimo i muscoli superiori dell'incollatura per "tirare" le spalle e ottenere poi un (innaturale) movimento esagerato delle gambe anteriori.
e infatti i cavalli che hanno subito il rollkur in maniera continuata si vedono da questo spettacolare gioco di anteriori (a cui poi però non corrisponde un altrettanto spettacolare gioco di posteriori)

PS finchè non riusciranno ad inventare un sistema per mettere il rollkur la coda, credo che dovremo accontentarci di cavalli totalmente privi di parallelismo, come il povero salinero.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 03:18:57 PM
Alex, permettimi una curiosità.

Hai mai preso lezioni di equitazione ?
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 03:20:02 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 04, 2012, 03:18:45 PM
è lo stesso principio a base del rollkur (ahahhahaha paragone ardito??)
anche nel rollkur si allungano al massimo i muscoli superiori dell'incollatura per "tirare" le spalle e ottenere poi un (innaturale) movimento esagerato delle gambe anteriori.
e infatti i cavalli che hanno subito il rollkur in maniera continuata si vedono da questo spettacolare gioco di anteriori (a cui poi però non corrisponde un altrettanto spettacolare gioco di posteriori)

PS finchè non riusciranno ad inventare un sistema per mettere il rollkur la coda, credo che dovremo accontentarci di cavalli totalmente privi di parallelismo, come il povero salinero.

Per non complicare il discorso forse e' meglio prendere esempi corretti e non estremi come il rollkur.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 04, 2012, 03:21:25 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 04, 2012, 02:34:18 PM

Caro Nicola, temo che ti deluderò e che deluderò tutto codesto spettabile "pubblico pagante", quello che andrò a dire è di una banalità disarmante

In realtà nient'affatto banale, perchè "ecumenico".

Un amico fraterno, in altro contesto, parla di "back to basic", dove il concetto di basilare, di semplice, ha rango di nobiltà.

Stabilito ciò, purtroppo, l'indole equina inserisce un elemento di complessità. L'adattabilità del cavallo lo porta ad essere capace di adattarsi a moltissimi linguaggi diversi, persino incoerenti a volte, con grande disponibilità.

Un esempio personale. Io sono fisicamente asimmetrico, diciamo più asimmetrico della "media" (come odio la "medietà" statistica, per quanto utile).

La mia cavalla è in grado di leggere, dopo lunga frequentazione, la mia lateralità imperfetta, ed accordarcisi anche bene.

Peccato che così facendo rende "bugiarda", almeno in parte, la mia equitazione.

Ed allora ai principi, che condivido, ne aggiungerei uno, fondamentale: non montare in solitudine, ma cercare l'occhio di un compagno, e se il compagno è il proprio istruttore, meglio ancora.

Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 04, 2012, 03:37:29 PM
io credo che ormai siete troppo avanti con la tecnica e con l'equitazione e non vi rendete più conto di com'eravate quando avete cominciato. Stiamo parlando di insegnare questi principi a persone che si approcciano all'equitazione o a persone che la praticano da tempo?
Sono d'accordo sulla "terza via" indicata da Piciopacio: tra "gambeeeee" e il "cattedratico" ci sta l'istruttore preparato che non ha fretta di portarti in gara e che ti mette in sella bene prima di insegnarti qualsiasi altra cosa.  Chiaro che ci deve pur essere la collaborazione dell'allievo perchè ci sono tanti che dopo 3 lezioni si lamentano che vogliono trottare o peggio galoppare. Io il punto 2 di Piciopacio lo interpreto con il chiedere un'azione al cavallo e prontamente cedere con mano e gamba se questo obbedisce. Peccato che ci vorrebbe un cavallo che si porta da solo, che ha impulso e volontà di avanzare. Quanti cavalli della scuola conosciamo con questa caratteristica? (in genere è la prima ad essere "spenta" in un cavallo da scuola)...Potrei proseguire ma forse siamo OT con l'argomento del topico
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 03:45:51 PM
I cavalli da scuola possono essere così se l'istruttore li monta regolarmente e impedisce di proseguire un allievo nella lezione (cioè lo fa smontare) se proprio quel giorno non ne azzecca e fa solo scempio.

A me e' capitato. Giornate no per mille motivi e non ci sei come testa e fisico. Meglio interrompere.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 04, 2012, 03:51:12 PM
ehh Muriel lo so bene! Ma vai a far capire all'ippomamma o all'ippobabbo che quel giorno la lezione si interrompe perchè il cavalier in erba ha dato un bello sciancone al cavallo o lo ha disturbato tignosamente per mezz'ora e che quindi ora ci deve risalire l'istruttore per resettare i comandi? Magari poi c'è la prossima lezione dove monta un ragazzino più bravino (e i mugugni aumentano) oppure capita il turno della schiappa peggio di quella di prima....E' difficilissimo mantenere un cavallo da scuola "calmo, in avanti e dritto".....
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 04, 2012, 03:54:42 PM
Caro Nicola, avere qualcuno che ti segue da terra è fondamentale, al limite dovresti avere degli specchi per controllarti, solo pochissimi cavallerizzi dotati di sentiment riescono a sentirsi e a sentire il proprio lallo.

Il concetto di discesa di mano e di gambe lo dobbiamo a Baucher e alla sua scuola, (Maclean chi è costui?)detto semplicisticamente è la cessazione delle azioni manuali e gambesche, in effetti, a questa cessazione deve sostituirsi, deve rimanere, deve subentrare l'assetto attivo (la cintura attiva, la traslazione di peso), ad esempio: - marcia indietro la mano si solleva, busto in avanti(chiappe che spingono indietro) le gambe che sollecitano.
Il lallo esegue bene: - giù la mano, rilascio delle gambe, restano le chiappe che spingono all'indietro o al limite solo il busto in avanti...vedi Oliveira, abbassava il capoccione e il lallo andava indietro.

Vi assicuro che è più difficile a dirlo che a farlo, mi pare sottinteso che sto parlando a persone che a cavallo si reggono, ci sanno stare, ho un brutto carattere, non voglio aver a che fare coi principianti.

Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 04, 2012, 03:58:53 PM
Cara Cinzia, nessuno qui dice che per imparare a trottare nel 2012 il giovane allievo debba disporre di un addestratissimo napolitano che piaffa ai pilieri (così accadeva, se ho ben letto), però meglio un cavallo addestrato che non, anche per impostare correttamente l'assetto.

Due esempi:
- il mio battesimo della sella (scuola militare di stampo "caprilliano") fu un mese intero di corda senza redini e senza staffe. Andature regolari e corrette gestite dall'istruttore.
- nel mondo western di buon livello i cavalli "da scuola" sono molto ben addestrati, e vengono costantemente montati da un istruttore che ne mantenga vive ed attive le capacità
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 04, 2012, 04:00:58 PM
io ho preso la bella abitudine (dopo 10 anni) di far salire ogni tanto sul Befano il nostro istruttore. Bastano10 minuti per valutare se il lavoro fatto va bene, se la nostra mano è morbida, se ci sono rigidità, il lavoro da fare....ed in più è davvero una meraviglia riprenderlo dopo che è stato montato da una persona veramente capace. Il cavallo si adatta bene ai nostri difetti e sopporta i nostri errori ma non si dimentica se ha ricevuto un buon addestramento. Ecco, ora sono anche in grado di apprezzare il mio cavallo quando lo lavora mia figlia che è chiaramente avanti a me in quanto a preparazione e tecnica. Mi piace farmi resettare il Befano  :firuu:

Ecco: allora SI Piciopacio, siamo d'accordo. quando sai usar il peso del corpo decentemente puoi sicuramente cedere mano e gambe.

Domandona: secondo voi, quanti cavalli oggigiorno sono addestrati a seguir il peso del corpo? (parlo della media..)
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 04:07:56 PM
Secondo me sono scelte.
Nel maneggio dove sono vissuta per 20 anni era così. Lo si sapeva e si accettava. Oppure si migrava. Ma non ce mai stata penuria di allievi. Era forse anche un modo per scremare ?

Comunque qualcuno riferisca ad Alex che io non lo ingoro. Non mi interessa ignorarlo. Ho ancora da imparare anche da lui. E non perdermi pezzi di discorso.

Comunque la domanda era per sapere da che parte si poteva fare il discorso. Chi ha fatto lezioni avrà un concetto o idea di un certo tipo, chi non ha infarinatura tecnica no. E dunque cambia la risposta, o la sua formulazione.

E non importa cosa si legge. Quello che importa e' ciò che si fa e come si fa.

A me e' stato insegnato. E trovo molto efficace. Di controllare la "mano" attraverso la spalla e le dita. Basta un allargamento e arretramento di spalla per ottenere risposta come un leggero chiudersi delle dita. Mai di gomito ed polso.


La gamba, basta ruotare in fuori la punta del piede e applicare il polpaccio, con peso gestito in sella. E peso gestito bene nella gamba e staffa come appoggio.

La testa. Sta sconosciuta ! Va usata per guardare dove si va. E influisce così tutto il resto del corpo. Non guardare per terra per tartufi.

La posizione di mano e gamba. Va bene cedere appena obbedisce ma non si può pensare di montare con mani per aria e gambe che viaggiano. Ognuna ha un suo "posto" che dovrebbe rendere le ordinarie operazioni "semplici", "intellegibili".

Ma quello che so e' che basta avere uno di questo grossolani elementi "sballati" che tutto il resto ne e' influenzato.

Io ovviamente parlo terra a terra.
Lascio i dettagli a chi sa Spiegare in modo chiaro e coerente. Io ovviamente mi fermo rozzamente a basi basi basi.



Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: klystron - Luglio 04, 2012, 04:09:51 PM
......secondo me era piu' facile capire la conferenza sul bosone di Higgs di questa mattina di sto topic!!!   :benedizione:
(piccolo OT per sdrammatizzare, non vi arrabbiate....)  :horse-cool:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 04:10:57 PM
Citazione da: old duck - Luglio 04, 2012, 04:00:58 PM
io ho preso la bella abitudine (dopo 10 anni) di far salire ogni tanto sul Befano il nostro istruttore. Bastano10 minuti per valutare se il lavoro fatto va bene, se la nostra mano è morbida, se ci sono rigidità, il lavoro da fare....ed in più è davvero una meraviglia riprenderlo dopo che è stato montato da una persona veramente capace. Il cavallo si adatta bene ai nostri difetti e sopporta i nostri errori ma non si dimentica se ha ricevuto un buon addestramento. Ecco, ora sono anche in grado di apprezzare il mio cavallo quando lo lavora mia figlia che è chiaramente avanti a me in quanto a preparazione e tecnica. Mi piace farmi resettare il Befano  :firuu:

Ecco: allora SI Piciopacio, siamo d'accordo. quando sai usar il peso del corpo decentemente puoi sicuramente cedere mano e gambe.



Domandona: secondo voi, quanti cavalli oggigiorno sono addestrati a seguir il peso del corpo? (parlo della media..)


Magari lo sono ma poi non vengono montati così dal loro nuovo proprietario.

Ma ahimè, vedo in maggioranza cavalli addestrati (?) tira e ferma, sgamba e va.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 04:11:48 PM
Citazione da: klystron - Luglio 04, 2012, 04:09:51 PM
......secondo me era piu' facile capire la conferenza sul bosone di Higgs di questa mattina di sto topic!!!   :benedizione:
(piccolo OT per sdrammatizzare, non vi arrabbiate....)  :horse-cool:


Hai ragione ! :firuu:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 04, 2012, 04:12:52 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 04, 2012, 03:54:42 PM
vedi Oliveira, abbassava il capoccione e il lallo andava indietro.

Al cavallo era stato insegnato, è evidente, a vedere l'ombra del capoccione ed ad indietreggiare. Nulla che con tre sedute di clicker non si possa raggiungere. :laughter-485:

Facezie a parte, se il maneggio da secoli ha certe dimensioni e dotazioni un motivo c'è.

Quanto al concetto di discesa di mano e di gambe, condivido con Raffaele che una parte fondamentale del lavoro è la discesa di sella.

Un mio maestro mi diceva sempre che, anche quando il lavoro si trasformava in una lotta, l'ultimo ricordo prima del piede a terra(per entrambi, non per il solo cavallo) doveva assolutamente essere piacevole.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Mario Biserni - Luglio 04, 2012, 04:27:41 PM
Si fa fatica a seguirvi...................... :icon_eek:
Cercherò uno che mi spieghi il tutto...come pesare sulle staffe abbasando le mani e ruotando la punta del piede in fuori... :icon_axe:
Ma difficile mi sembra anche abbasare la testa e fare andare il cavallo indietro... Se poi la alzo lui va avanti e per il galoppo? :blob9: :blob9:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 04, 2012, 04:29:13 PM
Se qualcuno non capisce, mi dica dove trova l'arcano, proverò a spiegarmi meglio.
Si, perché sto affrontando concetti semplici, elementari dettati dalla logica e dall'intelligenza alla portata del lallista medio, purtroppo, sono stati oscurati da decenni di scuola itagliana.

La cosa incredibile è che uno dei miei allievi - il più entusiasta - è un ex fantino, cioè agli antipodi da quella che è l'equitazione di cui stiamo parlando.
Sua moglie, prende lezioni alla scuola del maneggio, lui seguiva Oddo e Peppino nelle prove giornaliere, lo vedevo che "sbavava", una sera, scendendo da cavallo gli dissi: - dai monta...tienilo leggero leggero, il cavallo era Oddo.

Quando gli dissi che se voleva lo potevo inserire nel gruppo ha cominciato a "levitare", è andato di corsa a comprarsi stivali e pantaloni.
Gli abbiamo affidato "Bizzarro" uno stallone spagnolo di 18 anni, sta imparando in fretta, molto in fretta.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 04:31:31 PM
Citazione da: Mario Biserni - Luglio 04, 2012, 04:27:41 PM
Si fa fatica a seguirvi...................... :icon_eek:
Cercherò uno che mi spieghi il tutto...come pesare sulle staffe abbasando le mani e ruotando la punta del piede in fuori... :icon_axe:
Ma difficile mi sembra anche abbasare la testa e fare andare il cavallo indietro... Se poi la alzo lui va avanti e per il galoppo? :blob9: :blob9:

Ma va la Mario ! :shark:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 04:39:00 PM
Citazione da: Nicola - Luglio 04, 2012, 04:12:52 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 04, 2012, 03:54:42 PM
vedi Oliveira, abbassava il capoccione e il lallo andava indietro.

Al cavallo era stato insegnato, è evidente, a vedere l'ombra del capoccione ed ad indietreggiare. Nulla che con tre sedute di clicker non si possa raggiungere. :laughter-485:



Non credo proprio.

In maneggio coperto o nuvole o contro sole o sera o mattinompresto ombra non ce.

Poi tieni present che la nostra testa e' pesante. La sua posizione influenza tutto il nostro corpo e presuppone la contrazione o il rilassamento di certi muscoli nonché ci obbliga a cambiare la gestione dell'equilibrio e sposta il nostro baricentro. Il cavallo sente e percepisce questi piccoli cambiamenti. E può. Benissimo essere addestrato a rispondere a queste sottigliezze.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 04, 2012, 04:48:50 PM
Concordo con Muriel, ad un cavallo si può insegnare quasi tutto, alle teste di beata quasi niente.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 04, 2012, 04:52:28 PM
temo si sia perso il mio tono ironico, anzi oserei dire goliardico  :happy_birthday-736:

ciò detto il tubo ha il pregio, se non altro, di farti vedere i cavalieri in azione...
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 04, 2012, 04:56:31 PM
ultimamente mi fanno tutti i complimenti per come sono migliorate le mie transizioni (quando era arrivato il cavallo aveva un grosso problema con le transizioni a scendere, si attaccava, si opponeva, andava sulle spalle, scappava...)
per ovviare al problema  ho smesso di usare qualsiasi indicazione della mano per rallentare o scendere di andatura o fermarmi.
tutti pensano che fermo il cavallo con il peso, con il pensiero o con vattelapesca. mi fanno i complimenti per la tecnica e l'addestramento (io dentro di me rido, perchè è solo un trucco vigliacco).
in realtà semplicemente faccio "mmmmmmmm" a bassa voce, a bocca chiusa.
lui (e solo lui) mi sente benissimo e si ferma. nessuno sospetta niente. passo pure per bravo.
io mi sento in colpa perchè in effetti ho solo aggirato il problema, che è ancora lì ad aspettarmi, in attesa della prima volta che chiuderò i pugni sulle redini per fare un alt.
però oh, non ho proprio voglia di litigare con il cavallo.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Mario Biserni - Luglio 04, 2012, 04:59:55 PM
La mia è sorda come posso fare...
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 05:02:35 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 04, 2012, 04:56:31 PM
ultimamente mi fanno tutti i complimenti per come sono migliorate le mie transizioni (quando era arrivato il cavallo aveva un grosso problema con le transizioni a scendere, si attaccava, si opponeva, andava sulle spalle, scappava...)
per ovviare al problema  ho smesso di usare qualsiasi indicazione della mano per rallentare o scendere di andatura o fermarmi.
tutti pensano che fermo il cavallo con il peso, con il pensiero o con vattelapesca. mi fanno i complimenti per la tecnica e l'addestramento (io dentro di me rido, perchè è solo un trucco vigliacco).
in realtà semplicemente faccio "mmmmmmmm" a bassa voce, a bocca chiusa.
lui (e solo lui) mi sente benissimo e si ferma. nessuno sospetta niente. passo pure per bravo.
io mi sento in colpa perchè in effetti ho solo aggirato il problema, che è ancora lì ad aspettarmi, in attesa della prima volta che chiuderò i pugni sulle redini per fare un alt.
però oh, non ho proprio voglia di litigare con il cavallo.

Chi ha detto che DEVI fermare il cavallo con la chiusura delle dita ?
Puoi benissimo fermarlo con il tuo mmmmmmmm ! Se funziona meglio così che fisicamente.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 04, 2012, 05:03:02 PM
cala l'ancora. funziona, se hai la sella col pomello.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 05:03:35 PM
[ quote author=Mario Biserni link=topic=634.msg11543#msg11543 date=1341413995]
La mia è sorda come posso fare...
[/quote]

E magari muta e cieca ? :benedizione: :lalala:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 04, 2012, 05:14:08 PM
Per l'equitazione e la cura del cavallo, mi par di capire, occorre:
- trovare un cavallo che sia stato educato/domato da un addestratore non medio ma bravo
- trovare un istruttore non medio ma bravo;
- trovare un maniscalco (o un pareggiatore, ma parliamo del caso più frequente, il cavallo ferrato)  non medio ma bravo;
- per curarlo se serve occorre un veterinario non medio ma bravo.

Vorreste applicare alle tre categorie, secondo il vostro parere "a braccio" e senza che nessuno si offenda se possibile, che percentuale di "non medi ma bravi" ci sono nelle quattro categorie?

E poi, vogliamo calcolare la probabilità complessiva di azzeccare un addestratore bravo + un istruttore bravo + un maniscalco bravo + un veterinario bravo (probabilità combinata) per chi entra nel mondo sconosciuto dell'equitazione e non sa una beata mazza di nulla ed è disposto a credere al primo che incontra?

Io ci ho messo anni solo per farmi una vaga idea, e sono ben lontano dall'essere sicuro dei miei criteri di scelta. Certo, ci fosse il vecchio "cavallerizzo", quello che sa tutto di ogni aspetto del mondo del cavallo e che risponde personalmente del risultato complessivo, sarebbe una pacchia; ma non c'è, e anche a suo tempo era a disposizione solo dell'elite.



Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: PokerFace - Luglio 04, 2012, 05:18:26 PM
il fatto è che - giustamente - i "non medi ma bravi" si pagano moltissimo.
in primis i cavalli ben addestrati, finiti. e parlo di qualche decina di migliaia di euro.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 05:19:03 PM
Nn credo che si possa parlare ne di probabilità ne di statistica.

Solo una osservazione. Sarebbe bene non bersi sempre tutto quello che dice il primo che arriva ma tenere sempre acceso il cervello e ragionare. Oltre a non smettere mai di informarsi.

Ma che lo,scrivo a fare che non lo leggi  :dontknow:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Mario Biserni - Luglio 04, 2012, 05:20:06 PM
Muriel per fortuna è muta e non racconta a nessuno le angherie che subisce quando non c'è nessuno in giro che guarda.... :icon_eek:
Per alex il vecchio cvallerizzo che pensi tu forse era la servizio del re.... :laugh3: :laugh3:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 04, 2012, 05:28:34 PM
No, non proprio del Re; ma del Principe, sì.  :icon_rolleyes:

Nulla si sa di chi aveva a che fare con cavalieri e cavalli plebei.... suppongo che si arrangiassero come potevano. Come oggi insomma.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 05:33:52 PM
A me risulta che la "plebe" non avesse cavalli da sella ma asini muli per i più ricchi. Chi poteva aveva i cavalli da tiro.
La borghesia poi aveva cavalli da sella.
Sicuramente non i contadini e i "poveri" che di certo cavalli da sella non li avevano.

I cavalli da sella erano davvero cose da ricchi o da militari.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: bambolik - Luglio 04, 2012, 06:16:26 PM
e la monta da lavoro...non è equitazione?
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 06:40:07 PM
Citazione da: bambolik - Luglio 04, 2012, 06:16:26 PM
e la monta da lavoro...non è equitazione?

Riferito a chi ? E quando ?
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Mario Biserni - Luglio 04, 2012, 06:40:43 PM
Si quella dei butteri o dei gaucho di tutto il sud america o dei mandriani di tutto il mondo si puo' chiamare equitazione perchè usi il cavallo, ma che sia bella e fatta in leggerezza quello è un altro discorso....
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 06:45:11 PM
Comunque erano un gruppo ristretto della popolazione e i cavalli spesso non erano di loro proprieta.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Mario Biserni - Luglio 04, 2012, 06:51:55 PM
Che sia o no un gruppo ristretto di persone dice poco o nulla il discorso da fare è che se lavori con il cavallo dall' alba al calar del sole, non fai dell'equitazione è un lavoro non sei nel rettangolo  o in campo allestito... Sei nella pampas in maremma in camargue nella puztas ungherese spine rovi acqua se il cavll oti lascia a piedi........... non è un bel fatto è come per la cavalleria militare più il cavallo rispondeva prontamente agli ordini più probabilit àdi salvarmi avevo... Ma di bell oc'era poco...
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 07:01:30 PM
Non credo nemmeno loro facessero sgambata-avanti....tirone-alt.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: bambolik - Luglio 04, 2012, 07:03:28 PM
riferito a quella "raffinata" epurata stile sportivo e quella "de campo"...i butteri, gli argentini usano il cavallo, lo conoscono ci dormono e parlano...forse piu di altri lo "conoscono" ma lo scopo come dicevate è comunque di arrivare a sera interi...
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 07:36:13 PM
......e guadagnarsi la pagnotta.....
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 04, 2012, 07:40:36 PM
Attenzione agli aggettivi. Io direi che esiste l'equitazione bella, l'equitazione buona, l'equitazione spettacolare; facile confondere l'equitazione spettacolare con l'equitazione bella. Esempio: secondo molti il rollkur è spettacolare, eppure non è buona equitazione. Le monte da lavoro, ben fatte, le chiamerei buona equitazione, anche se non sono necessariamente belle.

Io avrei preferito un topic sulla buona equitazione, piuttosto che sull'ambiguo e personalissimo "bella" equitazione; la bellezza è sfuggente, è qualcosa che sta soprattutto negli occhi di chi guarda. Pensate a cosa facevano a quelle povere bestie dei "gated horses" per accentuare le tipiche andature "belle". Ma chi apre un topic ne è signore e padrone, quindi trascurate e restiamo al topico.



Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 04, 2012, 07:47:01 PM
Per me la buona equitazione e' quella ben fatta. Non per forza spettacolare, non per forza alta scuola etc. Ma ben fatta. Corretta.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: piciopacio - Luglio 04, 2012, 08:33:02 PM
La bella...rileggetevi i sacri principi che ho enunciato, è/deve essere/non può che essere buona anzi ottima. :hkhorse:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Luglio 04, 2012, 10:59:25 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 04, 2012, 04:56:31 PM
in realtà semplicemente faccio "mmmmmmmm" a bassa voce, a bocca chiusa.

E' il famoso "humming" degli amerregani.... e non è affatto un trucco.

Se un cavallo si ferma in appiombo perfetto dicendo 'pizza!', che male c'è? Più leggero di così?

Per me "bello" equivale a "minimo sforzo, massimo risultato: senza opposizioni da parte del cavallo, che è collaborativo, non succube".
Un esercizio fatto benissimo, ma con il cavallo che scoda come un dannato...non mi pare poi così tanto ben fatto...

Fare equitazione E' un dialogo di domanda-risposta-premio o azione-reazione-correzione, dipende se si chiede un movimento o se il movimeto è spontaneo e non richiesto.
Perchè cos'è che noi, facendo equitazione, chiediamo a un cavallo? Gli chiediamo un movimento.
La differenziazione tra le discipline è nel tipo di movimento che chiediamo.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: bambolik - Luglio 05, 2012, 08:57:37 AM
...Div non solo negli ammerigani..il mio vecchio ed il puledro adesso pian piano lavorano a voce...si alleggerisce ogni cosa e diventa godibile montare e meno "stresante" per il cavallo...anche per chi non lo fa da 30 anni . Credo che sia il Col che molti altri ne abbiano scritto e comprovato. Si arriva quasi a pensare il suono e il cavallo esegue. In rettangolo è vietato...ma ci sono segreti tra cavallo e cavaliere... :horse-smile:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Luglio 05, 2012, 12:50:42 PM
Citazione da: bambolik - Luglio 05, 2012, 08:57:37 AM
...Div non solo negli ammerigani..

Intendevo dire che per loro è proprio prassi ^^, è ammesso in gara ecc ecc..

Oltretutto, tutti i testi, da milleni fa ad ora, annoverano la voce tra gli aiuti naturali  :blob9:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: bambolik - Luglio 05, 2012, 12:55:04 PM
dai nelle vostre si puo...bello.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 05, 2012, 01:01:44 PM
Più che si può, direi che si DEVE.

In realtà uno dei principi interessanti della monta western è il cosiddetto "back-up play", ovvero avere più di un sistema per ottenere un risultato.

Anzi, la voce ha il grande pregio di costituire un "continuum" tra il lavoro da terra ed il lavoro montato: se il puledro impara alla corda che la transizione discendente è "easy" e che l'arresto è "whoa" sarà molto più semplice trasferire il concetto da sella.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Nicola - Luglio 05, 2012, 03:43:57 PM


il tema del suono, a mio parere è assolutamente affine alla bella equitazione....Oliveira montava con la musica, e fischiettava spesso....lo scrive, e lo si vede nei pochi filmati disponibili con audio...ed è assolutamente probabile che, lavorando i cavalli anche ai pilieri, utilizzasse largamente i comandi di voce.

un esempio....

http://www.youtube.com/watch?v=o53YxuOCHuY
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: alex - Luglio 05, 2012, 03:50:08 PM
Curioso questo titolo, no? La musica usata per descrivere un maneggio... e se non ricordo male, l'aiuto di voce seguiva proprio il tempo rappresentato con la musica.

Del maneggio detto galoppo raccolto co'l suo tempo in musica, & co'l cavaliere à cavallo in dissegno. Cap. 11. (Fiaschi) (http://it.wikisource.org/wiki/Trattato_dell%27imbrigliare,_atteggiare_e_ferrare_cavalli/Trattato_2/Capitolo_11)

(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/79/Fiaschi_maneggio2_p106.jpg/450px-Fiaschi_maneggio2_p106.jpg)

Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: bambolik - Luglio 05, 2012, 03:53:57 PM
così come si consiglia proprio di battere il tempo conle posate al galoppo...piu vicino all'equitazione "bella" credo sia la musica e la matematica....
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 05, 2012, 03:56:19 PM
come battere il tempo con le posate al galoppo.... :icon_eek: tipo: pitipin pitipam, pitipim pitipam.....?
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Laura - Luglio 05, 2012, 04:02:36 PM
Credo intendesse, per fare un esempio, battere la mani mentre si galoppa tendendo il ritmo delle posate (che poi viene naturale)
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 05, 2012, 04:07:28 PM
La mia istruttrice mi faceva cantare al trotto e galoppo per ottenere una buona respirazione e per impedire di irrigidirmi. E era anche buono per fare in modo di coordinarsi.

Ti trovavi sempre comunque a cantare a ritmo del movimento del cavallo.
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Laura - Luglio 05, 2012, 04:17:19 PM
é vero Muriel, ho un vago ricordo di quando ero cinna e, al galoppo e senza redini, dovevamo battere le mani e contemporaneamente "recitare" una frasetta dicendo il nostro nome e il circolo di appartenenza.
Il tutto risultava detto e fatto naturalmente a tempo con l'andatura
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Laura - Luglio 05, 2012, 04:23:49 PM
 :cheesy3: :cheesy3: Mitica Cinzia!!!!
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Luglio 05, 2012, 04:50:34 PM
Citazione da: Laura - Luglio 05, 2012, 04:17:19 PM
é vero Muriel, ho un vago ricordo di quando ero cinna e, al galoppo e senza redini, dovevamo battere le mani e contemporaneamente "recitare" una frasetta dicendo il nostro nome e il circolo di appartenenza.
Il tutto risultava detto e fatto naturalmente a tempo con l'andatura

..a vedervi da fuori...una brancata di PAZZI!  :laughter-485: :laughter-485: :lalala: :vergogna:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 05, 2012, 04:54:55 PM
Pensa a chi doveva sentirci cantare !!! Poveracci ! :shocked2:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 05, 2012, 05:12:51 PM
Muriel, noi avevamo una canzoncina che usavamo durante le passeggiate: serviva soprattutto per i ragazzini che uscivano per le prime volte ed erano tesi. Era simpaticissima: praticamente ognuno doveva ad un certo punto fare il verso di uno strumento e alla fine, se ci si coordinava bene, sembrava proprio una banda musicale
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Laura - Luglio 05, 2012, 05:22:53 PM
un'altra tecnica è quella di farli orientare in passeggiata con l'uso della cartine: si concentrano così tanto sul tragitto che si scordano del cavallo, e come per magia tutto fila liscio!
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 05, 2012, 05:31:30 PM
Citazione da: Laura - Luglio 05, 2012, 05:22:53 PM
un'altra tecnica è quella di farli orientare in passeggiata con l'uso della cartine: si concentrano così tanto sul tragitto che si scordano del cavallo, e come per magia tutto fila liscio!

Quella e' cattiveria...nemmeno un compasso..... :horse-embarrassed: :horse-embarrassed: :shark:
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: Muriel - Luglio 05, 2012, 05:32:21 PM
Citazione da: old duck - Luglio 05, 2012, 05:12:51 PM
Muriel, noi avevamo una canzoncina che usavamo durante le passeggiate: serviva soprattutto per i ragazzini che uscivano per le prime volte ed erano tesi. Era simpaticissima: praticamente ognuno doveva ad un certo punto fare il verso di uno strumento e alla fine, se ci si coordinava bene, sembrava proprio una banda musicale

Roba troppo difficile per me !
Titolo: Re:La bella equitazione.
Inserito da: old duck - Luglio 05, 2012, 05:44:38 PM
stavo scherzando...Ormai Piciopacio mi sta troppo simpatico (solo perchè fa volteggio e spettacoli) per il resto lo ammazzerei
Titolo: la scalpitazione.
Inserito da: piciopacio - Settembre 18, 2012, 09:20:22 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 02, 2012, 02:53:54 PM
Il Generale disse, vado a memoria: - "...che i movimenti siano semplici/facili o complicati/difficili, quello che distingue la "bella equitazione" è la leggerezza"

Ho "inventato" la denominazione: - la "bella equitazione",  essa è tratta da quanto ho appena riportato cioè andare a cavallo bene pur non saltando e pur non facendo: - Alta Scuola, Equitazione Accademica, Equitazione Classica, Equitazione di Scuola sinonimi della beata usati  - e spesso - abusati a sproposito.

Pensateci, in sella si è in continuo dialogo fisico col nostro lallo, lui capisce e si adegua sia al linguaggio rozzo ed  elementare sia al linguaggio fine ed evoluto.

In altre parole possiamo parlargli correttamente facendo equitazione, cioè consumando chiappe e sella, lo so è più comodo e divertente e meno pericoloso e meno impegnativo "gestire" il lallo da terra onde realizare una "relazione" della beata...per fare che poi ? Non si sa !

Citazione da: piciopacio - Settembre 18, 2012, 09:00:48 PM


Questo video spiega cos'è la bella equitazione e dunque la riunione.

Questo video spiega cos'è la bella equitazione e dunque la riunione, guardate la ballerina, nessuno dei suoi gesti è al di fuori della nostra portata, i più temerari potrebbero tentare di imitarla.

Non ci riusciranno/non ci possono riuscire pur riuscendo a copiare tutte le movenze di codesta artista.

Per raggiungere la grazia l'equilibrio, la leggerezza che vi ho appena mostrato, ci vuole una preparazione razionale e metodica costruita in anni di applicazione e sacrifizio.