Per de Bussigny "equitazione istintiva" è sinonimo di "equitazione usuale" e anche di "equitazione laterale". Sembrerebbe che il termine sia riferito più al cavallo che al cavaliere.
Il resto è nebbia: qualcuno sa dissiparla?
io no .
ma mi è venuto in mente quello che mi disse qualche tempo fa un compagno di caccia attempato .
eravamo in una piana erbosa , con un vento piuttosto insistente che ci batteva da sinistra , dall' adriatico , freddo e fastidioso .
camminavamo lenti presi a chiacchierare , uno sguardo ai cani che battevano a x il campo , zero concentrazione , fucili in spalla e sigaretta in mano .
20 mt alla nostra sinistra , completamente ignorato dai cani si alza un beccaccino , io sento lo sfrullo e un colpo . abbattuto .
il 75 enne ragazzo in 2 secondi netti ha tirato e ha segnato .
al mio ma come hazzo hai fatto ? mi ha risposto : bisogna saper tirare d'istinto , la mano va con l'occhio il corpo segue , si piazza da solo .
ma per saperlo fare , bisogna conoscere l'animale in una frazione di secondo , perchè ognuno ha un volo diverso , bisogna aver ragionato prima su le condizioni del luogo , del vento e conoscere perfettamente il proprio fucile .
per fare un tiro istintivo , devi avere una padronanza assoluta .
il termine istintivo ci porta a pensare a qualcosa di primordiale ed improvvisato , mentre invece è la semplice e spontanea applicazione pratica di ciò che si è appreso .
Posso essere d'accordo sull'uso comune del termine, ma questa idea ci porta molto fuori strada, nell'equitazione, perchè da questo punto di vista Oliveira avrebbe fatto "equitazione istintiva", essendo in grado di fare in un attimo la cosa giusta (probabilmente in frazioni di decimi di secondo). Il che non è.
infatti ho iniziato proprio ammettendo di non saper dissipare .
Il tutto fu dissipato dal Nostro oltre 100 anni fa, portando ad esempio il "centauro": l'uomo più dotato - di ogni luogo e di tutti i tempi - di senso del lallo, che praticava, con risultati strabilianti, la "equitazione istintiva razionalizzata".
Ti prego: sii meno criptico. Fai un pipponcino.... mi faresti una cortesia. La tua è una conferma che Caprilli ha 'invertito la marcia' rivisitando (e probabilmente, portando ai migliori risultati umanamente e equinamente possibili) l'equitazione istintiva? Se è così, basterebbe trovare un vecchio istruttore rigorosamente caprilliano e quello insegnerebbe, appunto, l'equitazione istintiva.
E sai spiegarci perchè De Bussigny ritiene "equitazione istintiva" sinonimo di "equitazione laterale"?
Mi riferivo a L'Hotte come "dissipatore" di dubii e al conte d'Aure come centauro, che praticava - secondo il Generale - la "equitatione istintiva regolarizzata".
Basta leggiere "Un Officier de Cavalerie" vai al capo XII
http://tangheroetraduttore.blogspot.it/p/un-officier-de-cavalerie_4372.html