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i cavalli dei giorni nostri...

Aperto da Shanna, Ottobre 02, 2012, 03:13:31 PM

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Shanna

Premesso che non sono un'esperta del comportamento equino, quindi dell'etologia equina...

Noto che spesso, di fronte di atteggiamenti vari dei nostri equini, vengano citati comportamenti che riguardano la vita di un cavallo come dovrebbe essere in natura, ovvero la vita di un cavallo nato, vissuto e morto "libero" o selvaggio se preferite.

Ora, io non so quando l'uomo abbia iniziato il processo di "addestramento/doma" del cavallo ai fini prima bellici, di trasporto, di lavoro per arrivare ai fini "sportivo/ludici" dei giorni nostri...

... penso che di anni ne siano passati.

Mi sembra anche di aver letto che oramai, nel mondo, i branchi di cavalli realmente selvaggi siano gran pochi.

Quindi mi chiedo, ha senso paragonare l'atteggiamento e la vita dei nostri cavalli a quella di cavalli che non conoscono l'uomo?

Non è un tono polemico è, sono curiosa di riflettere e capire.

Insomma, l'istinto è così radicato nell'animale cavallo?

alex

Dovunque o quasi, nel mondo, si liberino dei cavalli, questi riacquistano la loro capacità di vita autonoma, comportamento sociale compreso. Questo vale per moltissimi tipi e razze. Ancora oggi i cavalli sono addomesticati "a metà", come molte razze di cani da lavoro, i gatti, i cammelli, le capre....

Se pensiamo al triste destino di altri animali domesticati, come le galline, ormai incapaci di inselvatichirsi, il caso del cavallo è fortunato. Io immagino che gli istinti naturali non siano stati perduti perchè sono utili nell'uso del cavallo; proprio come la fisiologia del cavallo (la capacità di movimento, la capacità respiratoria, ecc.) sono state salvate, nella selezione, perchè sono utili all'uso (vi immaginate se il cavallo fosse stato selezionato con gli stessi criteri basati sulla selezione del Carlino, per dirne una, ossia per pura "curiosità e simpatia" a prescindere dalla qualità del movimento e della respirazione.....?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Shanna

ma come mai nei cavalli è così radicato questo istinto?

Il cane tornerebbe selvatico se lasciato solo? Ho dei dubbi, di meno sul gatto.

parli di selezione e di istinti che non sono stati perduti perchè ultili. Non so molto di selezione delle razze (a parte le varie polemiche più o meno velate sullo snaturamento di alcune)... mi faresti degli esempi di criteri utili che sono stati tenuti in considerazione?

e infine.... le galline sono davvero incapaci di inselvatichirsi? Ti presenterei quelle di mia nonna...

(scusa le domande a raffica, vorrei cercare di capirne di più)

alex

Il cane (non tutte le razze) certamente sì, ci sono i Dingo australiani a dimostrarlo in modo palese, proprio come i dromedari, sempre australiani.

La gallina poverella non ci è mai riuscita.... almeno che io sappia. Fra predatori da terra, e predatori dal cielo, ormai il suo handicap di volo  è troppo grave.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Shanna

#4
va beh ma la gallina non vola da tempi immemori, ma lasciata allo stato brado, si arrangia pure lei da sola.
Mia nonna le teneva, poi si è ammalata e il pollaio è andato un po' a remengo. Loro però hanno continuato a prolificare e si sono moltiplicate (c'è un sacco di terreno).

comunque penso che tutti gli animali, con il tempo, magari TAAANTo tempo tornerebbero allos tato brado senza l'intervento dell'uomo...
continuo a non capire comunque perchè nel cavallo certi comportamenti si considerino così radicati... (forse siamo noi che continuiamo a fare paragoni sbagliati?)

ad esempio, il branco, il vivere all'aperto...

se prendi un cavallo nato vissuto cresciuto in box (lo so non è auspicabile), non è che, siccome millemila anni fa il cavallo viveva allo stato brado  tu lo possa sbattere fuori di colpo 24h su 24... lo devi abituare, ci vuole tempo (tempo come scritto sopra).

Luna di Primavera

Citazione da: Shanna - Ottobre 04, 2012, 01:17:51 PM

se prendi un cavallo nato vissuto cresciuto in box (lo so non è auspicabile), non è che, siccome millemila anni fa il cavallo viveva allo stato brado  tu lo possa sbattere fuori di colpo 24h su 24... lo devi abituare, ci vuole tempo (tempo come scritto sopra).


penso che dipenda dal soggetto: preso e sbattuto fuori, qualcuno si adatterebbe, qualcuno morirebbe.
si chiama selezione naturale e quella vale sempre
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Tonymatador

Citazione da: Shanna - Ottobre 02, 2012, 03:13:31 PM

Noto che spesso, di fronte di atteggiamenti vari dei nostri equini, vengano citati comportamenti che riguardano la vita di un cavallo come dovrebbe essere in natura, ovvero la vita di un cavallo nato, vissuto e morto "libero" o selvaggio se preferite.

Ora, io non so quando l'uomo abbia iniziato il processo di "addestramento/doma" del cavallo ai fini prima bellici, di trasporto, di lavoro per arrivare ai fini "sportivo/ludici" dei giorni nostri...

... penso che di anni ne siano passati.

Mi sembra anche di aver letto che oramai, nel mondo, i branchi di cavalli realmente selvaggi siano gran pochi.

Quindi mi chiedo, ha senso paragonare l'atteggiamento e la vita dei nostri cavalli a quella di cavalli che non conoscono l'uomo?

Non è un tono polemico è, sono curiosa di riflettere e capire.

Insomma, l'istinto è così radicato nell'animale cavallo?

Anche se sono stati addomesticati da millenni, rimangono sempre "cavalli", con ciò che ne consegue. L'istinto è ben radicato, sia nei soggetti selvatici che nei soggetti nati in box, solo che questi ultimi hanno modo di conoscere tutto quello che riguarda la domesticazione e quindi ci si "abituano" e perdono le reazioni istintive che invece avrebbe un soggetto selvatico di fronte al medesimo stimolo. Esempio: il fuoco. Tutti i cavalli lo temono, se scoppia un incendio i cavalli selvatici scappano per mettersi in salvo, mentre i cavalli di Luraschi, quelli che sono stati addestrati a lavorare col fuoco, se ne stanno tranquilli ed eseguono pacifici la loro esibizione.

Io penso che i cavalli siano sempre cavalli, per loro in questi millenni di vicinanza e collaborazione con l'uomo, non è cambiato granchè, mentre è l'uomo che è cambiato: ha perso gran parte dell'istinto, la parte "animale" che sa leggere i comportamenti di chi ha di fronte.
Oggi c'è chi cerca di recuperare quanto perso, chi invece tende ad antropomorfizzare il cavallo, altri ancora che pretendono di basare il loro rapporto con l'animale in base ai propri gusti invece che sforzarsi di capire quali sono i gusti reali del cavallo.
Libertad o muerte