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Sindrome di Peter Pan?

Aperto da chiarablu, Settembre 26, 2013, 02:15:45 PM

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chiarablu

Dunque, cerchero' di descrivere la situazione senza metterci troppo colore cosi' vi lascio liberi nell'interpretazione  :horse-smile:

Sono alle prese con un castrone di circa 7 anni, cresciuto in paddock con la sorella (di 1 anno circa piu' grande) e fino a un anno fa con la madre (morta di vecchiaia). La gestione e' sempre stata molto basic, senza addestramento fino ai 5 anni e con una routine di lavoro molto leggera (meno di 1 ora al giorno e per alcuni periodi nulla).
Il cavallo ha un temperamento vivace, nel senso di fanciullesco. Prende tra i denti qualsiasi oggetto, ha scarsa propriocezione (un semplice piegamento della testa puo' concludersi con una craniata violenta contro box o recinti) e tende a scappare (quando lo si recupera dal paddock, durante la conduzione, mentre e' legato in scuderia, nel lavoro da terra o in liberta').
Montato si spegne un po' e diventa faticoso nella messa in mano (testa in aria o incappucciato, variazioni sensibili dell'andatura, transizioni difficoltose). Una volta "svegliato" e' anche piacevole, ma bisogna sempre guadagnarsi la sua fiducia (mano leggera), metterlo in avanti e fare attenzione all'equilibrio (tende a inciampare).

Ecco, questo e' il quadretto. Vi chiedo dei consigli per migliorare la gestione, soprattutto per evitare le fughe e il mordicchiamento. A volte sembra di portare in giro un cucciolo...

Grazie!

:chewyhorse:

DivinityOfDarkness

...maaaa, questo topic è passato inosservato o cosa?
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

kitiara

Citazione da: DivinityOfDarkness - Aprile 12, 2014, 10:53:20 PM
...maaaa, questo topic è passato inosservato o cosa?

ma sai che è la prima volta che lo vedo  :icon_rolleyes:

chiarablu il "cucciolo" credo di aver capito chi è e comunque per me ha semplicemente bisogno di essere addestrato...essere portati a mano senza fuggire è una cosa che i puledri imparano, bisogna insegnarla e lo si fa un bel po' prima dei 5 anni. A 5 anni per me è "tardi" non perchè non possa più imparare ma perchè hai perso tutto un treno di opportunità legate allo sviluppo del puledro.
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

Ina:)

Io ti provo a rispondere dall'umiltà della mia piccola esperienza, sicuramente qualcuno di esperto potrà darti sicuramente consigli migliori.. :horse-wink:
Comunque, l'anno scorso ho lavorato con un cavallo con un trascorso simile a quello del tuo : dieci anni in paddock, montato poco e male..
il consiglio che mi sento di darti è di non perderti d'animo, di lavorare molto (come tu penso stia facendo) in piano e di non pretendere tutto subito, se il cavallo viene montato bene i risultati arrivano..
poi se appunto come dici il cavallo quando è svegliato diventa piacevole, allora vuol dire che tanto male non lo stai gestendo, devi solo continuare nel tuo lavoro in modo che il cavallo sia ogni volta più attivo e veloce a reagire, magari facendo anche esercizi che lo costringano a pensare.
sulla gestione da terra le cose un po' si complicano..il cavallo ha 7 anni, insegnarli ora che i fugoni non sono ammessi non è così semplice...io penso gli farei associare la mia presenza a qualcosa di positivo, premiando spesso se sta bravo e non fa casino..
a me la cosa che preoccuperebbe di più è sicuramente la poca percezione che ha il cavallo di sè e dello spazio intorno a lui, anche perchè penso che se non se ne renda conto da solo sia impossibile farglielo capire...e può diventare molto pericoloso :(
:676:

Winter Mirage

No, schiusate... vi fermo io.

Il cavallo di cui parlava Chiarablu è il nostro Cenerino.
Chiarablu non monta più da noi da mesi, quindi il problema in un modo o nell'altro è risolto. 



Non credo che vi abbia però descritto tutta la situazione per permettervi di giudicare la cosa.
(a parte Kit che lo ha conosciuto dal vivo...magari avevi capito che era lui!   :horse-wink:)

...ma siccome qui non ci nascondiamo dietro un dito... o almeno non piace farlo a me, lo chiamo per nome e cognome.

Dunque.
Milla, la madre di Cenerino, era una fattrice kwpn che si è guadagnata questo appellativo per aver "fatto" due puledri.
Cenerino e sua sorella Fiabetta.

Milla, trentatreenne, era la capa di tutto il maneggio.
Lei è la ragione per cui il maneggio è nato... per salvarla da una vita di maltrattamenti.
In principio non c'era un maneggio... c'era la trinità: Milla, Cenerino e Fiabetta.

Milla non ha mai messo la sella in vita sua. Viveva brada per la proprietà.
Quando arrivai io per la prima volta a chiedere informazioni, l'unica che c'era in tutta la valle ad accogliermi era lei: mi è passata placidamente accanto per poi prendere un sentiero nel bosco ed andare ad accomodarsi due campi più in là, dove l'erba era più buona.

I suoi figli, cresciuti da questa strana madre, sono due strani cavalli.
Fiabetta è figlia di uno stallone a casaccio, uno di quelli che si trovano nella fattoria vicino a casa, senza documenti, senza arte nè parte.
Fiabetta è un capolavoro: un cavallo costruito da un ingegnere aerospaziale. La si potrebbe usare come modellino da morfologia: è perfetta.





Cenerino, invece, è figlio di Story Boy. Scusate se è poco. Ovviamente è un cesso megagalattico (soprattutto rispetto alla sorella) a piena testimonianza del fatto che anche i grandi stalloni a volte fanno figli non proprio al top.
(non chiedetemi che cosa è preso a Chiara quando ha pensato di mettere StoryBoy su una fattrice come Milla... the answer my friend, is blowing in the wind  :dontknow:).

I due fratelli sono cresciuti all'ombra di questo boss mafioso che era Milla: figli del capobranco, non hanno mai dovuto chiedere due volte, tutti i cavalli gli cedevano il cibo, il turno per bere dal bidone, e così via...

Ed eccoli qui... i due cretini che si nascondono dietro la mamma trentenne siccome io ed un ragazzo stavamo passeggiando con un pericolosissssssssimo nastro in mano...  :firuu:






Ora...
I due cavalli non sono mai stati domati nel vero senso del termine: di fatto sono cresciuti liberi tanto quanto la loro mammina... senza pregiudizi nè cattiverie indotte dall'uomo.
Ad un certo punto gli hanno messo sopra una sella e buonanotte.
Non si sono mai e poi mai ribellati, hanno inziato a lavorare in campo ed in passeggiata senza colpoferire.

Fibetta è il capo di suo fratello nonchè il vero cervello della banda, degna erede di sua madre.
Cenerino è il braccio: segretamente innamoratissimo di Fiabetta, per lei farebbe qualsiasi cosa.





Adesso torniano a Cenerino.
Cenerino è il tipico castrone tonto. Non ha un briciolo di iniziativa o di cervello: dipende in tutto e per tutta dalla sorella.

Il cavallo è stato domato nella più totale dolcezza, lavorato sempre secondo il metodo Karl e non ha assolutamente niente contro il suo cavaliere: tant'è che viene prevalentemente montato da una ragazzina di tredici anni che vedrete nelle prossime foto.

Se poi Fiabetta in campo è divinamente brava, Cenerino passa il tempo ad inquizzarsi perchè sua sorella non è con lui.
I due cavalli vengono di rado montati insieme perchè, appunto, sono imbrancatissimi.
A montarli insieme si ottiene una Fiabetta bendisposta come sempre, ed un Cenerino che cerca disperatamente di starle attaccato alle chiappe e, se, separato da lei, diventa un cavallo deconcentratissimo.

Passiamo ad un altro problema... quanto e quando viene montato Cenerino.
Direi, circa quattro ore, più o meno.
Al mese.

Come vedete dalle dimensioni è un po' più di un mezzo cavallino... non è un gran bestione.
Ma è scemo come un cusa, nessun dubbio.
(per chi non lo sapesse, la cusa o cusot, in piemontese, è lo zucchino... notoriamente un verdura stupiderrima: insapore e schifossissima in qualsiasi modo la si cucini.)

Il suo essere un filo tonto si manifesta in modi un tantinello maleducati: mordicchia, dà spallate, non è capace a stare fermo.
Tuttavia, lo montano (sempre quattro ore al mese) i bambini, con cui lui non produrrà certamente delle performances da Reem Acra, ma per il resto, non fa una piega.














Adesso avete più informazioni per giudicarlo.  :occasion14:


Nel frattempo, io che lo conosco da tre anni e l'ho montato un po' di volte, vi faccio uno spoilerone e vi svelo il problema di questo cavallo (che non ha niente a che fare con nessun peter pan).

Cenerino odia essere portato via dalla sorella.
Ecco tutto.
Se poi lo si porta via dalla sorella e lo si toeletta per 45 minuti chiuso in scuderia, il cavallo certamente non sta fermo immobile. Ma si torce e contorce perchè si annoia a morte e perchè Fiabetta non è con lui.
Mordicchia ed è un po' grossolano nei movimenti perchè tratta il cavaliere a terra come tratta sua sorella: viene lavorato così poco che non c'è di cui stupirsene se non è proprio il massimo dell'educazione.
A sella ha un grandissimo rispetto del cavaliere, cambia completamente carattere. Ma sotto sotto gli resta la nostalgia della sorella. Se quindi il cavaliere è capace ad impegnarlo e distrarlo, il cavallo lavora benissimo: distende, raccoglie e fa anche il caffè.


Ciò detto... è un cavallo normale?
No.
E' un cavallo cresciuto da altri cavalli più che non dai cavalieri.
Questo lo ha reso mansueto a sella, montabile nonostante i tanti giorni di stop perchè l'uomo non gli ha mai fatto del male: la sua fiducia nelle altre creature è del tutto intatta.
...questa fiducia, questa serenità, questa totale assenza di punizioni, lo rendono un cavallo sicuramente prezioso per una scuola (appunto perchè è un cavallo che fa tutto senza combinare casini) ma d'altra parte lo rendono un pochino meno rispettoso del cavaliere appiedato che per lui è, in tutto e per tutto, semplicemente un altro, strano, equino senza coda.

Questi problemi sarebbero risolvibili?
Certamente, in meno di quattro-sei mesi.
Come?
...beh, semplicemente e solamente montandolo un pelino di più di 4 ore al mese.
:horse-wink:

Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

kitiara

Perdona Win ma non si risolve un problema di indisciplina solo mettendo più lavoro, il cavallo deve essere educato sempre se fa una o cento ore di sella, dire che ti tratta come un cavallo vuol dire che se in sella qualcuno s'è preso la briga di addestrarlo, da terra non lo ha fatto o non ha fatto un bel lavoro.
Perdona se lo dico così ma la differenza tra cavalli educati alla conduzione a mano e cavalli non educati purtroppo l'ho sciroppata sulla mia pelle.  :horse-scared:
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

DivinityOfDarkness

Concordo con Kitiara, ma in parte, nel senso che un cavallo così è sicuramente 'strano', cresciuto in modo insolito e certo non è il lavoro da sella che risolverebbe. Ma nel contempo credo che il cavallo venga maneggiato poco, probabilmente solo quando dev'essere sellato, motivo per cui automaticamente se venisse montato di più verrebbe maneggiato di più e i suoi sghiribizzi da terra diminuirebbero con la medesima filosofia con la quale è cresciuto, ossia non correzioni ma 'fidandosi della sua fiducia'.

Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Luna di Primavera

kitiara, amiche, scusate, un cavallo che viene montato 4 ore al mese e resta montabile è semplicemente un SANTO.

ha ragione winter.

se il cavallo venisse lavorato di più le fisime sparirebbero spontaneamente e l'educazione verrebbe di conseguenza. perché a un cavallo così bendisposto, magari sbaglio eh, ma la conduzione a mano gliela insegni in 4 e 4 otto. ammesso di maneggiarlo un po' più frequentemente!

I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Luna di Primavera

... e comunque la foto dei tre grigioni schierati è davvero stupenda!!!
:perfect:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

kitiara

#9
Citazione da: Luna di Primavera - Aprile 14, 2014, 04:55:34 PM

se il cavallo venisse lavorato di più le fisime sparirebbero spontaneamente e l'educazione verrebbe di conseguenza. perché a un cavallo così bendisposto, magari sbaglio eh, ma la conduzione a mano gliela insegni in 4 e 4 otto. ammesso di maneggiarlo un po' più frequentemente!



Non basta maneggiare un cavallo perchè in 4 e 4 otto impari la conduzione a mano, serve che chi la insegna abbia ben chiaro cosa deve ottenere e come deve farlo, maneggiare un cavallo di più e male non serve altro che a confondergli le idee soprattutto se per carattere tende ad essere poco disciplinato.
Poi dipende da cosa si intende per conduzione a mano io fino ad ora ho visto condurre a mano bene solo in un posto in tutti gli altri si porta il cavallo alla lunghina.  :chewyhorse:

Lo scrivo in generale non in particolare nel caso specifico dove tra l'altro Cenerino ha sicuramente dalla sua un grande pregio ovvero è un cavallo molto sereno.
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

Winter Mirage

Sì, direi che mi sono espressa malamente io...
Ho effettivamente scritto "montarlo un pelo di più"... onestamente sarebbe più giusto dire "lavorarlo un pelo di più".
Il cavallo deve lavorare un botto da terra, certamente, non solamente a sella.

Ma sostanzialmente è un santo... dispettoso, ma un santo. Se fosse maneggiato un po' pù spesso, anche solo pasticciato dai bambini, portato a brucare alla mano, passeggiato... diciamo GESTITO un pelino più spesso... sicuramente passerebbe tutto.

E' un dato di fatto che nei periodi in cui in maneggio capitano dei ragazzini bravini (sostanzialmente d'estate, perchè d'inverno la passione per l'equitazione svanisce misteriosamente in tanti ragazzi) e Cenerino viene lavorato decisamente più spesso, chiaramente migliora.
Il casino è che se anche passa tre o quattro mesi all'anno lavorando 2 ore a settimana... poi viene lasciato tranquillamente a sè stesso appena il ragazzo/a in questione si scoccia o cambia sport...
Diciamo che non c'è mai stato un percorso continuativo con lui.
Proprio perchè è abbastanza santo, in realtà viene trattato come un cavallo di plastica (esattamente come la sorella) da montare quando serve e non da crescere psicofisicamente.

...diciamocelo... è il triste destino dei 3/4 dei cavalli da scuola.

A lui ancora va di lusso che vive semilibero.
:dontknow:
Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

bionda

Cmq con il mio, che è super-braverrimo, noto che diventa indisponente anche da terra, quando non viene montato, cosa che rientra da se appena rivede la sella 2-3 volte alla settimana.

Secondo me non sono scemi, sono capaci di un meta-apprendimento. Se gli trasmetti l'idea di stare agli ordini, sono capaci di applicare questa idea a contesti diversi. Non so se mi sono spiegata...
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Luna di Primavera

Citazione da: Winter Mirage - Aprile 14, 2014, 08:30:49 PM
Se fosse maneggiato un po' pù spesso, anche solo pasticciato dai bambini, portato a brucare alla mano, passeggiato... diciamo GESTITO un pelino più spesso... sicuramente passerebbe tutto.

... era ciò che stavo dicendo anche io.
personalmente non ho certo un'esperienza vastissima, quindi magari dico una cantonata: io non so che bestie feroci gestite normalmente voi  :firuu: ma sto cercando di dire che un cavallo normale un po' indisciplinato, se è bendisposto nell'apprendimento, non ha bisogno di frequentare liceo università e master all'estero per imparare a comportarsi meglio da terra. alla fine basta dirgli "questo sì questo no". sembra troppo semplicistico? magari lo è, comunque si tratta del concetto di base di tutto l'addestramento.

certo, se vede la sella e l'uomo una volta alla settimana è dura.

I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

kitiara

Citazione da: Luna di Primavera - Aprile 15, 2014, 09:14:49 AM
personalmente non ho certo un'esperienza vastissima, quindi magari dico una cantonata: io non so che bestie feroci gestite normalmente voi  :firuu:


grazie per la frecciatina Luna ma io sto semplicemente cercando di dire che c'è differenza tra portare il cavallo alla lunghina e condurlo correttamente a mano, che si possa fare l'una senza grossi problemi non vuol dire che il cavallo (ed il cavaliere) sappia fare l'altra e soprattutto che vada bene.  :ciao:
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

Kimimela

Devo dirlo....non resisto pppiuuuu :icon_pidu:
Ma Fiabetta quanto e' bella?????? :love4: :love4: :love4: :love4:
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"