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Pillole di teoria dell'apprendimento

Aperto da alex, Luglio 05, 2012, 01:48:11 AM

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piciopacio

L'equitazione è un attività semplice e gioiosa.

Il miglior cavaliere che ho conosciuto di presenza, certamente non aveva mai letto un libro...non di equitazione, un libro tout court, era semianalfabeta.




rhox

preciso, anche io partirei dal muro, ma cercavo di adattarmi alla scaletta fatta da max come progressione delle azioni.

comunque il discorso del usare più "pressioni" a fase medio-bassa piuttosto che alzarle con la mancata risposta è corretto?
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

max

Citazionecomunque il discorso del usare più "pressioni" a fase medio-bassa piuttosto che alzarle con la mancata risposta è corretto?

pare di no, va bene la prima volta, per capire quale livello di pressione è quella motivante, dopodiché si usa il segnale leggero e poi subito la pressione motivante, se a questo ci aggiungi lo studio preliminare delle condizioni esterne, da fare in modo che a quella pressione segua subito la risposta giusta, sei apposto!

esempio: avete mai pensato a che cosa sia una controspallaindentro? un esercizio complicatissimo buono solo per dressagisti doc, invece è semplicemente usare il muro al posto della mano per insegnare la gamba isolata al cavallo
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

rhox

quindi rarey nel suo libercolo aveva una gran ragione, ma nessuno gliene da atto? :benedizione:
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

max

non mi ricordo bene tutto, dovrei andare a rileggerlo per capire a cosa ti riferisci
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

rhox

sul fatto che il miglior modo per addestrare un cavallo era di porlo nelle condizioni di non sbagliare
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

PokerFace

io non ho letto, giuro, è farina del mio sacco!

max

Citazione da: rhox - Luglio 26, 2012, 11:55:50 AM
sul fatto che il miglior modo per addestrare un cavallo era di porlo nelle condizioni di non sbagliare

ah beh è più o meno quello che dicono tutti i buoni addestratori, il problema è definire bene i mezzi e le azioni.
per quello che mi riguarda, andando dietro agli studi in voga oggi e ripensando a quello che han cercato di dire addestratori del passato, tutto si riassume nel controllo dei piedi del cavallo senza entrarci in lotta
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Muriel

#23
Citazione da: max - Luglio 26, 2012, 10:54:08 AM
se noti che la motivazione a muoversi di lato è il tuo gesto di salire, conviene usare subito lo steccato così non rischi che le pressioni di redini diventino un nuovo problema che lo distrae dal primo

poi ti allontani un po' e riprovi, potrebbe non aver generalizzato e allora ti rimetti vicino alla parete e procedi fino a che non si dimentica il viziaccio

se usi le redini invece (non sempre si ha un muro a portata di mano) le devi usare nell'idea di impedire i suoi spostamenti con la postura (con la flessione, giocando sull'equilibrio tramite l'incollatura), quando sali l'ottimale è che i suoi piedi restino fermi senza che tu stia agendo sulle redini, devi poter salire come se ci fosse il muro, senza usare le redini, il muro è costituito dalla posizione in cui è messo il cavallo che gli impedisce fisicamente di muoversi (più facile a farsi che a dirsi)

Se si vuole fare una cosa ben fatta bisogna partire da molto prima della salita in sella. Da prima del poggiare il sottosella se nin sta fermo, da prima prima di tutto. Da come conduce e soprattuto come sta legato. Solo e soltanto raggiunta la stasi, lo stare fermo del tutto in ogni operazione. Condotto e fermato a mano, legato, presentato col sottosella, presentato alla sella. Allora si puo pretendere che stia fermo mentre montiamo. E se abbiamo insegnato a stare fermi mentre saliamo scindendo il movimento in infiniti passettini.
Questo si puo raggiungere senza punizioni ma solo con pazienza, correzione e ripresentazione della richiesta. Ma ci vuole più tempo e bisogna saperlo fare. Non ci si improvvisa. La punizione e' una scorciatoia alla prevaricazione.
Questo da risultati duraturi.
Questo ha sempre funzionato per me. Ne incremento di pressioni fasi ne punizioni.

Ora so che le mie parola saranno contestate. Perché non capite.

Addestrare se fatto con questi criteri e' una cosa semplice. Dimenticate le punizioni. Non servono a creare un compagno ma un animale che ci tollera per timore. Senza entusiasmo.
Da cui si cava una minima  parte del suo potenziale. Uno schiavo a cui si rischia di annullare la volontà di provare. Non un compagno che riempie e perdona le nostre manchevolezze.

old duck

io invece non te le contesto affatto queste parole ma le quoto. Se al cavallo è stato insegnato correttamente passando attraverso tutte le fasi da te elencate non avrà nessun problema a star fermo quando sali e neppur a restar fermo all'alt. In questi giorni ho letto una moltitudine di post che riguardano proprio questo aspetto e soprattutto il fatto che ai cavalli quando è richiesto l'alt non lo rispettano....
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

rhox

la questione è: se sto addestrando/domando un cavallo è molto più facile.
se sto lavorando con un cavallo problematico per cattiva gestione prima e ho necessità di ottenere dei risultati (perchè ho un limite di tempo, perchè devo medicarlo, perchè c'è qualche altra necessità stringente) meglio orientarsi su una metodologia il più possibile efficace e meno traumatica..

l'esempio del cavallo che non sta fermo quando salgo è un cattivo esempio a livello di propedeuticità del lavoro, ma una casistica abbastanza elevata
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

old duck

giustissimo Rhox! ma in questo caso non si potrebbe tornar indietro cominciando a vedere se rispetta l'alt a mano, legato ecc ecc? Ho visto passar dal maneggio cavalli problematici e ho sempre visto l'istruttore che rifaceva la trafila...
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

old duck

Se ho necessità di medicare un cavallo che non sta fermo, allora è  un altro paio di maniche e ci sta tutto il tuo discorso
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

max

#28
CitazioneSe si vuole fare una cosa ben fatta bisogna partire da molto prima della salita in sella. Da prima del poggiare il sottosella se nin sta fermo, da prima prima di tutto.

si vabbè partiamo dalla creazione dell'universo allora, qualcosa deve essere andato storto, visto che abbiamo le guerre e la fame

se non fate solo teoria ma avete avuto il piacere di addestrare da zero in prima persona allora accettate anche che è normalissimo un bel giorno scoprire che, per quanto tutto sia stato fatto a dovere, il cavallo provi ad esempio a spostarsi mentre si sale, o qualsiasi altra cosa, mica vuol dire che ha paura o che il sottosella non gli era stato presentato (hei, possibile che non ci hanno ancora presentati? come ti chiami? sottosella, e tu?), semplicemente si sposta e basta, da lì è un'attimo rinforzare il difetto e trasformarlo in vizio, oppure sistemare la cosa per quella che è, e cioè un fatto isolato a se stante, e fine

altrimenti tu se si sposta cosa fai? riparti da capo con la doma? non ci credo..

semplicemente, se non hai mai avuto problemi, è evidente che tutte le cose che qua si sta cercando di mettere nero su bianco nel dettaglio, tu le fai istintivamente, correggi gli svarioni del cavallo istintivamente, e dici a te stessa che è per il buon addestramento, ma se dai in mano i tuoi cavalli a uno che non ha cognizione, il tuo buon addestramento va a farsi benedire in meno di due giorni....
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

old duck

scusa Max ma io non capisco: se hai fatto un buon lavoro, il problema non sussiste e AMEN: il cavallo sta fermo e rispetta l'ALT. Se ho un cavallo problematico che non sa rispettare l'ALT, io ho sempre visto che l'istruttore lo prende e vede se rispetta il comando da terra, al muro, legato...poi lavora sul cavallo montato. Non si tratta se il cavallo si sposta una volta perchè è agitato o perchè ha la luna storta. Il problema sta quando si muove in continuazione, avanza o peggio indietreggia quando il cavaliere poggia il piede nella staffa, non rispetta l'alt in rettangolo, si traversa, si innervosisce. Sono tutti problemi che si vedono molto spesso.
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira