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La socialita' ed i suoi effetti sull'equitazione

Aperto da Nicola, Settembre 02, 2012, 03:12:17 PM

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carodubbio

IO non sono contrario, ma visto che i cavalli hanno le loro regole, quando il cavallo dell'amico viene scalciato e si azzoppa, si finisce nelle mani di avvocati

rhox

sinceramente penso che se si fa un sondaggio nel forum almeno metà dei maneggi non hanno paddock e in quei maneggi che ce li hanno metà dei proprietari non mette fuori il cavallo perchè si fa male, perchè è agonista, perchè costa troppo, perchè si sporca, ecc..
e quante scuderie hanno i box con le grate che non consentono di mettere fuori il muso e le pareti sono cieche fino al soffitto?
quindi quanti cavalli ci sono che no socializzano?

dopo di che cavalli vicini che possono vedersi tra i paddock (mentre sono tendenzialmente contraria al fatto che possano toccarsi se si conoscono poco e c'è di mezzo una recinzione perchè i rischi che si facciano male sono alti) sono più fortunati di quelli che non possono farlo..
ma due o più cavalli che stanno nello stesso spazio relazionano in modo molto diverso. e queste cose cambiano ancora quando il branco è stabile e condivide assieme la maggior parte delle ore (ideale è proprio che vivano assieme). perchè si stabiliscono legami, relazioni, movimenti molto più fissi e stimolanti..
i cavalli imparano ad essere molto più attivi agli stimoli esterni però con i nervi molto più rilassati, si desensibilizzano alla natura per cui quando si monta mediamente il cavallo ha meno grilli per la testa ed è più disposto ad ascoltare..
certo che se si lavora male è molto più facile che ci faccia il gesto dell'ombrello al momento di recuperarlo..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

piciopacio

Citazione da: Nicola - Settembre 02, 2012, 03:12:17 PM
Riporto qui un'esperienza personale che ritengo interessante. Ora, e' intuitivo che i cavalli, animali sociali, traggano giovamento dallo stare in branco, o per lo meno dal condurre una vita socialmente attiva con i loro simili.

Quello che tuttavia mi pare rilevante ai fini equitativi e' l'effetto che sperimento sulle attivita' equestri:

- migliore risposta agli stimoli

- migliore capacita' di associazione

- maggiore collaborazione (ma questo potrebbe anche solo dipendere da un maggiore stato di relax generale)

Esperienze simili?

Personalmente, ho maneggiato lalli che stavano in comunità ma in box, che erano in branchetto in semilibertà, che stavano in paddocco in coppia o in tris, in completo isolamento da altri equini, in box + paddocco in convivenza con una capretta, cani gatti e galline.

Dal punto di vista pratico dell'addestramento, credo che la comunità in box sia la solutione migliore, la peggiore è la convivenza di due o più soggetti nello stesso paddocco.

Infatti, in questa soluzione si possono creare legami talmente forti tra due o più soggetti che il separarli - quando necessario - comportava sempre dello stress, se non addirittura dure difese dovute all'imbrancamento...al rifiuto di lasciare il proprio partner.

Nel branchetto, accadeva qualcosa di simile ma con molto meno virulenza, era lo stallone che si irritava quando gli portavamo via una o due femmine, per questo fummo costretti a toglierlo dl branco quando non serviva, comunque se usciva con le sue femmine non c'era problema, tranne quando si incontrava un lallo estraneo - maschio/femmina/castrone - allora si metteva in agitazione...

In ogni caso, il lallo isolato rispose ottimamente all'addestramento, e con lui - Fiorello - cominciai i miei primi sollazzi.






Roccabusambra

Sulla questione sociale forse interessa questo articolo presentato ad un congresso in Germania:

http://references.equine-behaviour.de/files/ID_447_2012_De_Giorgio.pdf