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Meccanica del passo.... umano

Aperto da alex, Gennaio 29, 2014, 03:34:14 PM

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alex

Dovrei saperne di più, ma non ho mai studiato l'argomento; quindi per analizzare la meccanica del passo umano ho usato me come cavia, "stando attento" a come cammino (soprattutto a che succede nel primo passo partendo da fermo). Difficilissimo! La volgata dice che i muscoli scheletrici sono "volontari": balle. E' volontario lo scopo (fare un passo), le contrazioni (e rilassamenti) dei vari muscoli per realizzare questo "scopo" è del tutto involontaria e quasi impossibile da "sentire"; occorre starci veramente molto attenti.

Conclusione: durante il primo passo mi sembra che avvenga questo: si contrae il gluteo; il femore quindi si estende e, siccome il piede è appoggiato, il bacino, e quindi tutto il tronco, si sposta in avanti "disequilibrando" il peso verso l'avanti; a quel punto l'altra gamba viene avanzata per impedire che si cada in avanti, si appoggia, e da lì inizia un ciclo di sbilanciamenti in avanti "fermati" dal movimento della gamba opposta.

C'entrano anche i muscoli della schiena, perchè la contrazione del gluteo, che estende il femore sul bacino, deve trovare il bacino ben fissato al resto del tronco per "estendere in alto" il movimento.

Le analogie con il movimento dei posteriori del cavallo sono notevoli.

Fate anche voi un po' di auto-analisi osteomuscolare, se vi va, e raccontate la vostra impressione.

Per tornare all'equitazione: se non sappiamo neppure bene come facciamo a camminare noi stessi, c'è da meraviogliarsi se troviamo così difficile spiegare come facciamo per far fare qualcosa al cavallo, che so: una transizione?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

L'altra mattina saremo stati un'ora tra me, la mia amica e il suo ragazzo in sella, a cercare di capire cosa fosse che gli impediva di riuscire a far fare i passi indietro al cavallo. Con noi li faceva, con lui no.

Veramente frustrante.

Ci siamo prodotti in indicazioni e ipotesi campate per aria per parecchio tempo. Alla fine era come usava le mani. L'azione vista da fuori era giusta ma "mancava di sentimento", una cosa che da fuori non si vede. Ha dovuto fare uno "sforzo introspettivo" e arrivarci da solo.

La prima volta è stata casuale, quasi una sorpresa, il cavallo che fino a un secondo prima era di marmo, come niente ha camminato indietro sciolto, e noi così: COSA HAI FATTO DI DIVERSO?????
E lui: boooh?

Prova e riprova ha cercato di replicare l'azione giusta delle mani fino ad acquisirla un po' di più.

Da notare che era del tutto ininfluente alzare al testa al cavallo, abbassarla, modificare l'assetto, niente sembrava essere la soluzione.

Alla fine..... credo di poter sintetizzare che tirava subito troppo senza lasciare al cavallo il tempo di rispondere ad un aiuto più leggero, ma.... ovviamente questa cosa gliel'avevamo detta e faceva parte del repertorio di FUFFA TEORICA che non ha portato a nulla fino a che non ci è arrivato da solo!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Nicola

Sull'argomento sono preparatissimo, una vera autorità, in pratica l'argomento è il mio pane da 37 anni poco più.

Da emiparetico brachio-crurale neonatale (mi piacciono i termini medici, sono così pomposi!!) io sono un soggetto privilegiato: la meccanica del passo, almeno nella forma precoce d'apprendimento, per me è stata una attività totalmente volontaria.

Vi svelo un segreto: il passo parte dalla testa, in senso fisico, e non mentale. E la testa si orienta in modo tale da far spostare il peso sul piede d'appoggio. Banale? non tanto, perchè, nello spostamento attiva due catene cinetiche: quella di appoggio e quella di stacco.

E parlo, non a caso, di catene cinetiche. Vi invito, infatti, a concentrarvi NON sul singolo muscolo, ma sulla catena cinetica attiva in un certo movimento.

Come dice Capra (Tao della fisica) è nelle interrelazioni il segreto. Alex dice bene quando sostiene di non riuscire a distinguere l'attivazione del singolo muscolo! Molto più agevole (beh, molto....diciamo un po più agevole) è ragionare di catene cinetiche attive e passive.

Concentrandosi sulla catena cinetica, infatti, si potrà arrivare, attraverso la presa di sensibilità dei gruppi muscolari più grandi, a percepire singolarmente i muscoli più fini.

Continua....
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Ti avevo notato come esperto in vecchie discussioni....

Ma prima di procedere due domande:
1. Rendersi più consapevoli del proprio movimento potrebbe aiutare a capire il movimento del cavallo?
2. Capire entrambe le cose può agevolare in qualche modo la qualità del movimento del "centauro" uomo-cavallo?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Nicola

Caro Alex, la risposta alle domande è certamente sì.

Un invito alla lettura:

http://en.wikipedia.org/wiki/PNF_stretching
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

raffaele de martinis

Ciao Nicola.

In temini evolutivi, l'uomo si e messo a camminare da poco su due gambe, dunque, potrebbero esserci dei movimenti di origine quadrupede forzosamente adattati alla deambulazione bipede, e questo potrebbe coincidere con l'intuizione di Alex:

...deve trovare il bacino ben fissato al resto del tronco per "estendere in alto" il movimento.
Le analogie con il movimento dei posteriori del cavallo sono notevoli.

Da qualche parte ho letto che la camminata umana può definirsi una serie di cadute in avanti controllate, e questo potrebbe coincidere con quanto dice Nicola:

Vi svelo un segreto: il passo parte dalla testa, in senso fisico, e non mentale. E la testa si orienta in modo tale da far spostare il peso sul piede d'appoggio. Banale? non tanto, perchè, nello spostamento attiva due catene cinetiche: quella di appoggio e quella di stacco.

Riguardo la propriocezione  in relazione alla diluicezione entra in ballo il sentimiento, esperienza personale: mia figlia sentiva il movimento dei posteriori dello lallo senza che nessuno glieli avesse spiegati, Peppino ci ha messo tempo per capire, e ste cose bisogna capirle da solo come dice - giustamente - Max.

Se si potesse studiare e codificare una tecnica di trasferimento di propriocezione alla di luicezione  :icon_eek:, si sarebbe realizzato il sogno di tutti i cavallerizzi del passato ma non solo: insegnare il "sentimento" che - come disse il Generale - è sopratutto una dote innata come: il carisma, l'eleganza, l'orecchio musicale, ecc.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#6
Vorrei parlare ancora un po' del passo umano prima di passare al passo del cavallo o al passo del centauro. Tuttavia due commenti a quello che dice Raffaele (noi scozzoni ascoltiamo soprattutto i cavalli, ma un po' ascoltiamo pure i cavalieri, altrimenti si intristiscono): l'apprendimento "per flash personali" ha un nome, datogli da Homocaballus, li chiama "momenti Aha!" e tutti li conosciamo bene per esperienza personale; in secondo luogo, al principiante del suo metodo (fosse anche il campione del mondo di dressage) lui raccomanda, quando lo mette in sella: "Stai come un sacco di patate" il che è esattamente il contrario di quello che viene di solito raccomandato: "Non stare come un sacco di patate". Stare come un sacco di patate significa: eliminare ogni rigidità e ogni attività muscolare; rilassarsi completamente; abbandonarsi completamente e passivamente al movimento trasmesso dalla sella.

Peppino è stato allevato da cavagliere, con la fissa di dominare e sottomettere il cavallo; e quindi aveva delle rigidità. Tua figlia invece più facilmente si "lasciava cullare" dal cavallo. Tutto qui.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Mi correggo: i cavaglieri inascoltati non si intristiscono... si adombrano; e se ci pensate adombrarsi è una parola del linguaggio comune, probabilmente derivante direttamente dalla terminologia usata con i cavalli. Noi scozzoni evitiamo con cura  :horse-wink:gli adombramenti.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#8
Per completezza d'informazione, mia figlia (i miei due figli) sono nati a cavallo/a pony, Cimarosa ha cominciato a 16/17 anni, ha conosciuto me che aveva vent'anni dopo aver fatto 4/5 anni di s.o.

Mia figlia, le prime cadute le ha conosciute quando ha cominciato ad andare a squola di equitazione (12/13 anni), mio figlio maschio si è sempre rifiutato di seguire un istruttore e del s.o. se ne impipava ma cavalcava come un indiano, non l'ho mai visto cadere senza che lo volesse, lo faceva per gioco da un pony...si buttava, avrà avuto 8 anni.

Peppino, ha nessuna fissa di dominanza, anzi, tieni presente che ha come esempio uno che è /era un mago di sollazzi dei trucchi circensi, di ammaestramento; poi se per dominanza intendi un programma di ginnastica razionale lallina, quella è necessaria come base per fare il lavoro che fà...per quelli che possono, venite a Porto Rosa il prossimo Aprile, la direzione artistica del Gala è : Cimarosa.

Aha, io l'ho provata, molte volte ma al contrario, ad esempio quando il lallo - dopo una settimana di mia insistentia - di botto si mese al passage...era lui che fece: AHAAAAAA !!!!


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

L'AHA! è elemento comune fra la mente umana e quella equina. Accennandone mi ricordavo bene le tue osservazioni sull'apprendimento per flash, che hai osservato nel cavallo.

Ho una sviscerata ammirazione per Giuseppe.... frammista a molta invidia; la mia non voleva essere, e non è, una critica. Figuriamoci: sarei un vero imbecille. Volevo solo buttare là il sospetto che un atteggiamento, una propensione alla dominanza e alla sottomissione potrebbero accompagnarsi a un certo livello di tono muscolare che è ostacolo al completo rilassamento passivo, al "lasciarsi cullare" dal passo del cavallo. Con il passo ci riesco (e i miei movimenti passivi del bacino mi "dicono tutto" sul movimento del cavallo); al trotto, niente da fare.... ci sto studiando, ma inevitabilmente mi irrigidisco.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Nicola

Citazione da: raffaele de martinis - Gennaio 30, 2014, 01:58:46 AM

Riguardo la propriocezione  in relazione alla diluicezione entra in ballo il sentimiento, esperienza personale: mia figlia sentiva il movimento dei posteriori dello lallo senza che nessuno glieli avesse spiegati, Peppino ci ha messo tempo per capire, e ste cose bisogna capirle da solo come dice - giustamente - Max.


Ciao Raffaele!

Quello che dici di tua figlia (non a caso le donne, se son tali hanno una marcia in più!) è esperienza comune di chi ha sensibilità e tatto, esaltati da una precocissima consuetudine con l'equino (somma invidia per chi, come tua figlia e la mia pregiatissima sposa, ebbero tale botta di culo!), meglio se geneticamente portato alla danza (sapersi muovere in armonia con un altro esssere vivente).

Ciò nondimeno ci sono modi per "acquisire" un po' di consapevolezza in più.

La lettura che ho proposto ad Alex è interessante perchè aiuta a sviluppare sensibilità sulle catene cinetiche in modo più "accessibile" rispetto al tentativo di concentrarsi su un passo.

Il passo, che giustamente possiamo schematizzare come una serie di cadute controllate, è un vero casino:

- Tutte le catene cinetiche coinvolte
- Tutta la muscolatura stabilizzatrice coinvolta
- impatto decisivo della gravità
- .......

Inutile proseguire perchè ci siamo capiti.

Ed allora bisogna partire da cose più semplici. Provate, da seduti, ad appoggiare una mano su di un tavolo e sollevare un dito. Noterete che il vostro gran dorsale entra chiaramente nel movimento.

Molti anni fa girarono un film dal titolo "il mio nome è Remo Wiliams" in cui il protagonista schivava le pallottole. NOn si muoveva più veloce del proiettile, ovvio, ma riconosceva la contrazione dei muscoli dello sparatore che preludevano l'atto di premere il grilletto.

Provateci....e vediamo da dove parte il movimento di sollevare un dito. Potreste scoprire una cosa interessante: potreste accorgervi che il vostro movimento, che credevate logico ed inconscio, è pieno di "adattamenti", di atteggiamenti posturali errati, con scarsa coordinazione neuromuscolare....

Non voglio spaventarvi....è un gioco...


Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

max

CitazioneCon il passo ci riesco (e i miei movimenti passivi del bacino mi "dicono tutto" sul movimento del cavallo); al trotto, niente da fare.... ci sto studiando, ma inevitabilmente mi irrigidisco.

Qua lo dico e qua lo nego: per risultare "sciolti e insieme al cavallo", soprattutto al trotto seduto, ci va una schiena d'acciaio.

Da fuori sembri appena rilassato ma TU sai che stai contraendo all'inverosimile addominali, schiena, collo, per evitare che gli scossoni ricevuti modifichino la postura corretta, che è l'unica cosa che ti consente di "ricadere" nella sella bene e pronto allo scossone successivo.

Parlo di trotto seduto perché voler ascoltare passivamente i movimenti del cavallo battendo la sella sarebbe una contraddizione.

Dopo un po' diventa normale, non si fa più fatica a tenere la postura (si resiste cioè senza fatica agli scossoni che la manderebbero a carte quarant'otto), solo allora si può pensare di essere "relativamente passivi" e ascoltare il trotto del cavallo mentre si rimbalza.

L'unica cosa forse, è separare volontariamente l'irrigidimento di addominali e schiena (necessari) da quello delle cosce, che devono restare rilassate e ricevere come cuscini il peso di quello che sta sopra.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Questa è la difficoltà: tu stai descrivendo una situazione che conosco, quella che costringe il corpo a seguire il movimento del cavallo ammortizzando le notevolissime spinte (al trotto: in avanti e in alto) con un'energica azione degli addominali; ma Homocaballus raccomanda di essere "sacchi di patate" anche al trotto, di avere bacino e colonna vertebrale così morbidi e flessibili da farsi trascinare qua e là passivamente dai sobbalzi come se fosse "staccato dalla colonna vertebrale".

Ovvio che il trotto (almeno all'inizio) dev'essere leggerissimo e lento, e ovvio pure che occorre assolutamente "sedersi sulle tasche" in modo che il bacino sia liberissimo di ruotare in avanti seguendo il movimento avanti-in alto della sella; e tuttavia è difficile! Mi riesce raramente, e solo con trottino leggerissimo; non mi aiuta il fatto che Asia solleva parecchio. Con altri cavalli, un po' più "intavolati", mi riesce estremamente più facile.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

#13
Sta cosa dello stare esclusivamente come un sacco di patate non è il massimo.

Lo fai, perché deve fare parte delle esperienze sensoriali, ma poi fai anche l'opposto: stai come una statua di marmo. E valuti, e separi le azioni dei muscoli. A sacco di patate certi muscoli, come marmo altri.
Anche i piedi scaricano sulle staffe qualcosa, ammortizzano qualcosa. Qualcuno dice solo il peso delle gambe stesse.

E l'incollatura del cavallo che resta dov'è, altrimenti se durante il trotto seduto la tira sù è perché ti sta dicendo che "accusa i colpi". Flessioni dolci e pronunciate per ridistenderla se accadesse.

Il trucco non è seguire col bacino i movimenti della sella, il trucco è trovare e stare fermi in una posizione fissa che consenta di ricadere nello stesso punto da dove ci si è sollevati.
In questo senso, un cavallo senza cadenza (che varia cioè spesso velocità e tempo) è un vero handicap perché non consente di trovare una posizione stabile, ma non credo sia il tuo caso.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Se vi va, essendo ampiamente OT (nel senso di "Oltre Topic", non di Off Topic), vi propongo di ritornare al passo umano. Ho appena trovato un buon trucco per "interiorizzare" il movimento del primo passo. Provate a sollevare il piede destro da terra; adesso iniziate un passo, tenendolo sollevato e agendo, quindi, solo con la gamba sinistra. Facendo così "sentirete" benissimo l'azione del gluteo sinistro  e quant'altro e sentirete  il vostro corpo sbilanciarsi in avanti.

Suggerimento: affrettatevi a muovere la gamba destra e riappoggiarla a terra..... altrimenti finite lunghi distesi....  :horse-wink:.... ma vi verrà istintivo farlo.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.