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Ippica.

Aperto da raffaele de martinis, Ottobre 31, 2023, 06:57:07 PM

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raffaele de martinis

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

L'ippica.... stranamente è quell'attività che si svolge negli ippodromi, e cosa sono gli ippodromi?
Sono quei luoghi bellillamente attrezzati a far svolgere delle corse di cavalli.

Siccome i cavalli "corrono" al galoppo, al trotto e all'ambio, le competizioni si svolgono a queste tre andature.

Penso che fin da quando due ragazzini di 4000 anni fa, per la prima volta, si son trovati in groppo a due cavallini in una uberosa prateria, si sono sfidati "a chi arriva prima".

Le più famose testimonianze storiche di corse di cavalli sono quelle che si svolgevano alle Olimpiadi, ma già Omero, immenso cronista sportivo, ci ha lasciato la cronaca delle corse di lalli fatte in occasione della morte di Patroclo.

Le corse di cavalli, nell'antichità, si svolgevano un pò dovunque, le prime - come è giusto che fosse - furono quelle con le bighe e le quadrighe, solo inseguito si passò alle corse col lallo montato, nello stesso tempo -  con sommo disappunto dei puristi - si fecero correre anche le mule attaccate.

La passione per le corse dei cavalli ci ha da sempre accompagnato, dagli ippodromi i lalli scesero in strada e nel medio evo e secoli successivi fino quasi ai giorni nostri, si prese l'abitudine di far correre i lalli in strada in occasione di feste cittadine, il cossidetto palio
Ecco perché in quasi tutte le citta itagliane c'è la "via del corso", il luogo dove si svolgevano le corse dei lalli, appunto.

Per quelle corse erano assai ricercati i lalli orientali, i "berberi" che contribuirono - prima dell'arrivo del PSI - al miglioramento delle razze locali.
In quest'ambito furono celebri i Gonzaga che importarono stalloni orientali e fattrici di Spagna e Olanda creando gli splendidi soggetti affrescati da Giulio Romano nel Palazzo del Te, molti dei quali saranno la base del PSI.

Accennato alle origini, l'ippica moderna si regge sul PSI, tutti i lalli che corrono in pista - al galoppo, al trotto e all'ambio -  sono "purosangue", già, perché i purosangue sono soltanto "i più selezionati dei bastardi" la purezza c'entra nulla, son così nomati per una cattiva traduzione francese della palabra inglese thoroughbred.

Gli inglesi, eh già!
Non fosse stato per la loro passione per i lalli e per le scommesse, mai avremmo avuto il PSI.

Ai tempi di Enrico VIII le rasse di lalli inglesi erano in decadenza, in seguito, Elisabeta affidò a Prospero d'Osma il compito di risollevare le sorti dell'allevamento inglese, il quale, su fattrici gonzaghesche, innestò sangue di stalloni orientali, questa politica protratta nel tempo,  formò il nucleo delle famose royal mares, fattrici selezionate sul quale si innestò il prezioso sangie di Darley Arabian. Godolphin barb e Byerley Turk.

Il sangue arabo, berbero e turco trovò "terreno fertile" nelle già insanguatissime giumente reali e produsse quella meraviglia: i lallo più veloce che mai prima si era visto.
Naturalmente, oltre i tre capirazza, furono importati altri stalloni orientali che però ebbero importnza minore e le loro linee si estinsero ben presto.
Fu un periodo tumultuoso, in meno di 50anni - complice il palo - si formò questa splendida razza.

Di capitale importanza, fu l'apertura dello stud book, l'albo genealogico di razza e la fondazione del Jockey Club, organo che presiedeva ai regolamenti, alle distanze, agli handicup ecc. ecc.

Senza queste ferree delimitazioni . la selezione sarebbe stata impossiibol.

Il trotto competitivo nasce in America verso l'inizio dello 800, naturalmente le corse al galoppo erano già molto apprezzate nel Nuovo Mondo anche se si cercava di distinguersi dalla "Perfida Albione" accorciando la distanza classica che allora era di di 4 miglia, circa 6500 metri e correndo in piste rettilinee o su strade comuni fora dagli ippodromi.

Tutto nacquette da una scommessa: al Jockey Club di Nuova York si discuteva se fosse possibile mantenere un lallo  all'andatura del trotto veloce per lunghe distanza, la discussione si accalorò e, complice il uiscki che non mancava mai in quell'ambiente, qualcuno disse: scommetto 1000 dollari che nessun lallo può percorrere al trotto la distanza di un miglio in meno di 3 minuti.

Un tizio alza la mano e dice: il mio Boston Blue velo può dimostrare come e quando volete!, infatti, il lallo corse la distanza in 2'48" 1/2, da allora si prese in considerescion la possibilità di organizzare competizioni al trotto, cominciando col cercar di battere quel primo tempo record e infatti in molti ci riuscirono tant'è che nel 1903 il record fu abbassato a 1'48" 1/2.
Come si vede, fin da subito, per il trotto,  fu preso in considerazione il tempo poiché, contrariamente al galoppo che si svolgeva su piste erbose assai variabili come fondo, la corsa avveniva su una pista regolare in terra battuta.

C'è da dire che quei lalli correvano attaccati a dei calessini, solo nel 1804 apparve il primo sulki che pesava circa 120 kili

Come abbiamo visto, il trotto si è poi diffuso in tutto il mondo, trovando in Francia particolari conditioni favorevoli per la presenza di razze già predisposte per quest'andatura.

Si sa che nel lallo è insita un andatura che è considerata un difetto in certe razze, mentre è apprezzata in altre: l'ambio, il capostipite di tutti i lalli "attaccati" Hambletonian, attraverso alcuni suoi discendenti ha dato l'avvio ad una razza di ambiatori veloci.

In America, al tempo della guerra di sueccessione, si usavano degli ambiatori per i collegamenti, veloci quasi quanto i galoppatori, erano più resistenti e molto più comodi per il cavagliere.
Ma pare che queste rasse poco hanno a che fare con gli ambiatori da corsa che risalgono principalmente a Dctator e Electioneer figli del grande Hambletonian,

Le corse all'ambio, scognosciute in Europa, trovarono subito magna considerazione negli USA... sono per lo vero molto spettacolari e non hanno su di se la spada di Temistocle della rottura come nel trotto.

In ogni caso, dalle Olimpiadi antiche fino ai giorni nostri, le corse dei lalli hanno smosso grandi passioni et  enormi interessi, dunque, son state spesso contaminate dalla malavita, dal doping e dalla truffa.

Ma i "crack" hanno sempre fatto storia a se, le loro imprese sono entrate nella leggenda, Eclipse, Nearco, Ormonde, Une de Mai, Man O'War, Tornese, Ribot, Red Rum sono cavalli che hanno preso le dimensioni  mitiche di Pegaso, Baiardo, Balio e Xanto.

Credo che gli animala più costosi di in ogni luogo e di tutti i tempi siano gli stalloni da corsa, da sempre "oggetti del desiderio" di principi e regnanti, poi di magnati americani e giapponesi, infine di petrolieri arabi, gente disposta a sborsare diecine di miglioni di euri per accaparrarsi il "lallo del secolo".
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...