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Lo sguardo "panoramico" sempre e dovunque

Aperto da segreto, Settembre 28, 2015, 08:41:39 PM

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segreto

Noto in molti interventi una forte attenzione alle proprie scelte tecniche, ai propri aiuti (tutti ci domandiamo: saranno pertinenti, coerenti, efficaci?) ed alle risposte del cavallo.
Ci chiediamo cosa facciamo noi, poi cosa fanno "loro" e come fare perchè scaturisca una sinergia da interessi così diversi.
L'analisi di queste due sensibilità, che a volte percepiscono i reciproci segnali con una certa dose di diffidenza è parte importante del nostro sport e della ricerca tecnica che è alla base della nostra crescita.
Quindi butto lì un sassolino:
c'è un aiuto che si nomina poco, se non si sta trattando di salto, ma che per me, cavaliere  da campagna poco più che autodidatta, riveste una grande importanza: lo sguardo panoramico.
Non so se effettivamente si chiami così (ho già chiarito che la mia cultura equestre è fatta di informazioni che ho trovato sul cammino e non sono proprio sicuro di aver trovato tutto quel che c'era da trovare); non so se si chiami così, dicevo, ma in campagna si tratta dell'aiuto più efficace che conosca.
Permette di spostare il peso apparentemente senza atti "dedicati" (che richiedono attenzione), dando così al cavallo una precisa idea del cosa si chiede.
Se, come qualcuno ha detto tempo fa, l'equitazione è gestione del peso e spostamento del baricentro del binomio, forse questo sguardo è la base di tutti gli aiuti.

La domanda conseguente è: cosa ne pensate?

Segreto

rhox

cosa intendi con sguardo panoramico?
per me guardare il panorama è un modo per spostare lo sguardo "a casaccio" quindi non posso dare un aiuto preciso al cavallo.. se invece intendi dire che guardi dove vuoi andare è normale che facendolo inevitabilmente predisponi il tuo corpo verso quella direzione e il cavallo tende a seguirti
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

segreto

Intendo proprio la seconda cosa: da quel che ho potuto leggere su altri tuoi interventi tu hai una tecnica evoluta, lo sai fare e chiarisci il concetto con poche e sintetiche parole.
Ma è così diffusa questa pratica?
Vedo molti che, nei passaggi difficili, incollano gli occhi sul cavallo o al massimo un metro avanti. Irrigidendosi.
Mi piacerebbe sentire il parere di qualcuno a cui non è mai stato detto di farlo e soprattutto a cui non è mai stato spiegato perchè sia meglio farlo.
Segreto

rhox

ahhh io sono bravissima a guardare tra le orecchie del cavallo in campo. per fortuna fuori lo faccio molto meno (i rovi e i rami ad altezza viso aiutano moltissimo a guardare davanti piuttosto che a terra).
diciamo che questo rientra nel concetto di "guarda dove vai o dove vuoi andare" che gli istruttori di solito dicono. che magari non spieghino perchè è un altro discorso.. o che magari gli allievi lo facciano anche in modo rigido per cui questo aiuto non è efficace perchè annullato da messaggi corporei contraddittori..

in un certo senso guardare a terra un ostacolo o una difficoltà inibisce il cavallo più o meno come quando voglio farlo muoversi verso di me e lo guardo in faccia mentre lo tiro..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

Racconta rashid in uno dei suoi libretti che da ragazzino stava montando una cavalla, cercando di guidarla, ma senza risultato. Allora "the old man" gli ha detto: vedi quel cappello sulla staccionata dalla parte opposta del campo? Vai e portamelo. La cavalla ha eseguito senza alcuna difficoltà. Il ragazzino aveva spostato la sua attenzione dal cavallo all'obiettivo - non solo un obiettivo spaziale, un obiettivo di vera e propria attività. Quindi non è solo una questione di direzione dello sguardo; è anche un "fine", che bisogna proporsi; almeno questa dovrebbe essere la morale dell'aneddoto. Un po' come il famoso "lanciate il cuore oltre l'ostacolo" raccomandato ai saltatori.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

SilvyCH

ma forse segreto si riferisce allo "sguardo dolce" del centered riding, quello per cui la nostra percezione visiva si allarga, non mettendo a fuoco nessun punto preciso.

ci sono esercizi interessanti che fanno capire quanto si può allargare il campo visivo "guardando tutto" invece che "guardando un punto" e tutto il corpo in sella ne trae benefici.

non significa girare a casaccio né togliere il "focus".... giusto per evitare fraintendimenti

Luna di Primavera

eh vabbè ma sally swift ha solo dato un nome diverso e più cool a un concetto già assodato.

I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

alex

Vi propongo un esercizio per allenare lo "sguardo periferico", suppongo che i predatori ne facciano largo uso, e così pure i predati.

In una giornata dove girino un po' di insetti, guardate un prato concentrando l'attenzione su un'area a circa un metro e mezzo da voi; tenete lo sguardo su un obiettivo (un filo d'erba, un fiore). Tenete lì lo sguardo fisso, fermo, ma spostate l'attenzione (non lo sguardo!) sul campo visuale periferico. E' possibile! Non appena ci riuscite, vedrete contemporaneamente ogni insetto che si muove, lo vedrete come "qualcosa che si muove", ovviamente non capirete cos'è in dettaglio.

Ripetete su una strada bianca - individuerete ogni formica in movimento.

Buon divertimento e buona esplorazione del "campo visivo periferico".

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

si beh lo sguardo panoramico o periferico ce l'ha strapippato michel roberto nonchè bonati e galbiati ad ogni corso di aggiornamento ti tirano un pippone vergognoso su sta cosa.
io lo conosco solo nel salto ostacoli.
in pratica, detto proprio terra a terra, sarebbe questo. se tu stai andando a saltare un percorsino e fissi il primo saltino intensamente, prima di tutto perdi l'equilibrio, poi perdi di vista il concetto d'insieme, e quindi non prepari la curva dopo, non sai dove andare dopo il salto, poi naturalmente vai avanti con le spalle man mano che ti avvicini (come quando guardi fuori dal balcone per vedere cosa c'è sotto diciamo) e quindi va in vacca l'esecuzione del tracciato.
lo sguardo panoramico vorrebbe che tu guardassi ovviamente dove vai, ma non un punto da fissare (come i mitici che guardano dove vogliono battere ahahah, geniali), solo la direzione e nel contempo devi tenere d'occhio (appunto con la famosa coda dell'occhio) il resto del tracciato, la strada da fare, lo spazio da prendere ecc...
mi ricordo che ci fecero facevano fare un sacco di esercizi superpaccosi in cui andavi a saltare e dovevi al contempo dire quante dita aveva sollevato il docente che era a centro campo, oppure dovevi andare a saltare guardando di lato, proprio con la testa girata, senza fissare il tuo saltino.
personalmente penso che, senza andare a scomodare sguardi dolci, panoramici o periferici, chiunque di noi che guida sa perfettamente che bisogna tenere d'occhio tutta la "strada" e non solo fissare un punto. non è che ci voglia un genio per arrivare a questa conclusione.
solo uno impaurito fissa un punto. tutti gli altri, quelli che non sono sopraffatti da un immotivato terrore nei confronti del cancelletto o del fossetto o di non so che cosa, indicativamente tengono d'occhio tutto il campo e tutto il percorso, istintivamente.
se sai guidare la macchina sai anche usare lo sguardo (in caso contrario, sei un pessimo pilota, sia di macchine che di cavalli ahahahahaha)

segreto

Ok, ho avuto quello che volevo: nomi e fatti da cercare per approfondire un tema che ritengo importante. Grazie.
A qualcuno però dico che agli scolari di terza elementare non sembra naturale quello che sembra tale a quelli di quarta: non ha molto senso dire "lo sanno tutti".
E in ogni modo, repetita iuvant.
Segreto

Ally

Citazione da: PokerFace - Settembre 29, 2015, 09:48:43 AM
personalmente penso che, senza andare a scomodare sguardi dolci, panoramici o periferici, chiunque di noi che guida sa perfettamente che bisogna tenere d'occhio tutta la "strada" e non solo fissare un punto. non è che ci voglia un genio per arrivare a questa conclusione.
solo uno impaurito fissa un punto. tutti gli altri, quelli che non sono sopraffatti da un immotivato terrore nei confronti del cancelletto o del fossetto o di non so che cosa, indicativamente tengono d'occhio tutto il campo e tutto il percorso, istintivamente.
se sai guidare la macchina sai anche usare lo sguardo (in caso contrario, sei un pessimo pilota, sia di macchine che di cavalli ahahahahaha)

volevo dirlo io, ma mi sembrava di sminuire troppo il concetto....

ma visto che l'hai fatto tu....quoto!!

ps
sbaglio o è sparita a facciana conil cartello "quoto" ??


Ally

Citazione da: segreto - Settembre 29, 2015, 10:58:46 AM
Ok, ho avuto quello che volevo: nomi e fatti da cercare per approfondire un tema che ritengo importante. Grazie.
A qualcuno però dico che agli scolari di terza elementare non sembra naturale quello che sembra tale a quelli di quarta: non ha molto senso dire "lo sanno tutti".
E in ogni modo, repetita iuvant.
Segreto

hai ragione, ripetere non fa male...
ma credo che il concetto sia che molte volte da una cosa comunque abbastanza banale, se ne tirino fuori dei pipponi giganteschi....

specialmente per un principiante (..IO..) non è facile guardare tutto il campo..perchè a volte perdi l'equilibrio, a volte ti sembra che il cavallo faccia delle robe strane ecc...e allor ati viene da guardare proprio li...in terra....

però la spiegazione del concetto è molto semplice....non bisognafocalizzarsi su un punto ma guardare dove si va....e avere la vista d'insieme...
come si fa...
in macchina
in moto
sullo snowboard
in bicicletta...
ecc
ecc

alex

Chi vuole faccia l'esperimento del prato e della stradina... e poi riferisca. Quando io l'ho fatto, sono rimasto estremamente sorpreso: è stato  come "diventare consapevoli dell'inconsapevole".  Ma forse è un'impressione personale.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

madamen67

...in pratica, detto proprio terra a terra, sarebbe questo. se tu stai andando a saltare un percorsino e fissi il primo saltino intensamente, prima di tutto perdi l'equilibrio, poi perdi di vista il concetto d'insieme, e quindi non prepari la curva dopo, non sai dove andare dopo il salto, poi naturalmente vai avanti con le spalle man mano che ti avvicini (come quando guardi fuori dal balcone per vedere cosa c'è sotto diciamo) e quindi va in vacca l'esecuzione del tracciato.

Come ha chiesto qualcuno in un altro topic, se non sbaglio, la ricognizione di un percorso serve ad evitare anche questo. In cross serve ancora di più: ti fai chilometri su è giù per imparare il percorso e lo sguardo "panoramico" alla fine ti serve per ricordarti dove sta ogni buchetto, ogni dosso, ogni punto che puoi sfruttare per accelerare e guadagnare secondi...volenti o nolenti lo sguardo "panoramico" diventa una sana abitudine  :horse-wink:
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio