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Club House => I cavalli..in generale => Topic aperto da: raffaele de martinis - Gennaio 10, 2013, 02:26:16 PM

Titolo: La rivoluzione lallista.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 10, 2013, 02:26:16 PM
Citazione da: Pac8 - Gennaio 10, 2013, 08:06:41 AM
.... negli anni ne ho viste di teorie rivoluzionarie ed innovative,panacea di tutti i mali essere superate da studi scientifici o dal semplice buonsenso dato dall'esperienza (non ultime la moda barefoot e quella coi baffi)...

Ho letto, in altro topico, queste righe.

Bene, lancio una sfida: chi sa indicarmi un metodo di addestramento davvero innovativo e rivoluzionario nato in questi ultimi anni di natural/dolce/relazionalallismo ?

Io dico che non c'è, al massimo si tratta di elaborazioni di vecchie tecniche e strumenti sconosciuti al lallista medio ma ben noti ad un vecchio cavagliere.

Chi accetta la sfida ?
Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: bionda - Gennaio 10, 2013, 03:58:35 PM
Hahahahah  :stars:

Il clickertraining è nuovo ...infatti ne tu ne Alex riuscite a capire come funziona  :happy1:

Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: alex - Gennaio 10, 2013, 05:14:18 PM
 :horse-scared:

Spiegami dove sbaglio Bionda, perchè nemmeno Gabriella Incisa - in anni e anni che ne parliamo - me l'ha detto. Ma però dimmelo altrove; perchè altrimenti divaghiamo e invece io voglio godermi lo spettacolo "Raffaele contro tutti". Dove sono i popcorn? Eccoli!  :happy1:
Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 10, 2013, 07:26:50 PM
Tutto ciò che il clikkerista fa con la scatoletta della beata, si è fatto usando altri mezzi da alcuni secoli,  si tratta di una elaborazione di vecchie tecniche di ammaestramento.

Mi pareva sottinteso che parlassi di addestramento equestre, di equitazione, dubito che chicchessia possa impostare una piroetta al galoppo o il passage solo col clikke clakke.
Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: solomonkane - Gennaio 10, 2013, 09:13:52 PM
Il fischio vale lo stesso :firuu:
Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: carodubbio - Gennaio 10, 2013, 09:21:45 PM
IO non uso niente di nuovo o rivoluzionario, solo classici esercizi   molto semplici e di base, visto che per far andare un cavallo tante esagerazioni sono completamente inutili    :horse ride:
Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: madamen67 - Gennaio 10, 2013, 10:32:39 PM
Sante parole, carodubbio
Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Gennaio 11, 2013, 02:20:06 PM
Citazione da: carodubbio - Gennaio 10, 2013, 09:21:45 PM
IO non uso niente di nuovo o rivoluzionario, solo classici esercizi   molto semplici e di base, visto che per far andare un cavallo tante esagerazioni sono completamente inutili    :horse ride:

Concordo appieno: il cavallo è una mente semplice (o forse no) e così come due persone che parlano lingue diverse si capiscono a gesti, sorrisi e mimica enfatizzata, così anche tra cavallo e uomo è bene esprimersi con semplicità e chiarezza. Meno rischi di incomprensioni, fraintendimenti e gaffes.


EDITO: per aggiungere..

..che forse una delle teorie più nuove (oddio, relativamente), sia quella dell'imprinting coi puledri: ci sono tanti allevamenti in cui il puledro appena nato viene subito preso, manipolato, toccato, massaggiato forse anche prima che la madre stessa possa avvicinarsi ed eseguire quell'insieme di rituali che creano quel legame tra madre e figlio. Non so quanto questo venisse fatto in passato, ecco, non ne ho idea...

Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: Pac8 - Gennaio 12, 2013, 12:16:35 AM
credo che l'ultima vera rivoluzione equestre risalga ai tempi di un certo capitano di cavalleria... poi solo rielaborazioni di cose passate vendute per novità assolute, studi basati sull'osservazione di un campione di cavalli rivenduti come dogmi per la totalità dei cavalli del globo, teorie non dimostrate scientificamente fatte passare per verità assolute e business.. tanto business...
Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 12, 2013, 01:23:05 AM
Citazione da: DivinityOfDarkness - Gennaio 11, 2013, 02:20:06 PM
EDITO: per aggiungere..

..che forse una delle teorie più nuove (oddio, relativamente), sia quella dell'imprinting coi puledri: ci sono tanti allevamenti in cui il puledro appena nato viene subito preso, manipolato, toccato, massaggiato forse anche prima che la madre stessa possa avvicinarsi ed eseguire quell'insieme di rituali che creano quel legame tra madre e figlio. Non so quanto questo venisse fatto in passato, ecco, non ne ho idea...

Deviare l'imprinting...questa è la migliore maniera per creare dei criminali lallini, leggere per credere: -

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/12/imprinting.html
Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: alex - Gennaio 12, 2013, 08:35:06 AM
Anche a me l'idea di manipolare l'imprinting non piace molto. Leggerò con interesse l'articolo di Raffaele, ma già prima di leggerlo mi pare pericoloso, ma ancora di più una snaturazione del cavallo... un cavallo imprintato "alla ochetta di Lorenz" è "meno cavallo", per sempre, se l'imprinting è efficace.
Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: Tu Reviens - Gennaio 12, 2013, 06:06:15 PM
Intervengo su un aspetto collaterale della discussione, quello relativo all'imprinting, in quanto sul discorso generale concordo con Raffaele. Non  so se l'imprinting serva a qualcosa, sinceramente, ma non lo metterei in collegamento diretto col rischio di avere un cavallo maleducato e pericoloso. Questo perchè per otto anni ho tenuto la mia precedente cavalla all'interno di uno dei più vecchi allevamenti di arabi d'Italia, lo stesso allevamento nel quale è nata la mia cavalla attuale, e lì tutti i puledri venivano "imprintati" alla nascita senza per questo perdere il rispetto dell'uomo. La mia araba, oltre all'imprinting, ha avuto contatti strettissimi con l'uomo nei primi mesi di vita perchè è rimasta orfana a sei giorni, quindi l'abbiamo allattata noi. Eppure a otto anni appare educata e rispettosa, brava con i groom, assolutamente non pericolosa nel maneggio da terra: può portarla anche un bambino.

Però è sempre stata trattata come un cavallo, e secondo me è soprattutto questo che conta: come  educhi i puledri. E' difficile resistere al fascino di una puledrina sola, alta poco più di un cane grande, che quando entri in box ti corre incontro tutto felice ....e ti fa una "simpatica" e al momento ridicola rampatina festosa. E' difficile tenere duro e reagire tirando un calcio alla lettiera e alzando una nuvolina di truciolo, invece di lasciare correre. Però bisogna ricordarsi che crescerà, che la rampatina diventerà una rampatona, oppure un calcio (amichevole, per carità) che può avere conseguenze gravi. Io sono una romanticona alla fine, per cui vederla così sola, che quando si sdraiava si imboxava apposta per avere almeno il contatto del muro, mi spezzava il cuore. Però ho tenuto duro e sono stata molto presente ma severa, e appena svezzata l'ho mandata a vivere con le sue coetanee al pascolo, per evitare che si snaturasse e per socializzarla coi suoi simili. In questo modo ho ottenuto un cavallo dal comportamento del tutto normale, che sa stare con i suoi simili e con l'uomo senza creare problemi a nessuno.

Il mio sospetto è che l'imprinting non serva a nulla, questo sì. Diffido di qualsiasi tecnica che garantisca un qualche tipo di risultato in tempi brevi, e l'imprinting dei puledri è una manovra breve che, almeno nell'allevamento che ho citato, veniva eseguita una sola volta, appena nato il puledro.
Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 12, 2013, 07:33:03 PM
Dato per buono quello che dice Beatrice, voglio sottolineare che in caso di imprintig deviato il soggetto identifica nella specie di riferimento anche il partner sessuale, Martina - l'ochetta di Lorenz - si offriva con le sue pose invitanti agli uomini, è stato studiato che le femmine di ibex - deviate - consideravano gli uomini (maschi e femmine) come maschi e si offrivano per l'accoppiamento, mentre i maschi - deviati - li consideravano competitori e attaccavano.

Questa confusione è la causa principale degli incidenti con le belve addomesticate.

Ho una lunga pratica con gli stalloni, ne ho avuto uno che mi corteggiava, credo mi considerasse una femmina lallina sempre indisposta...a volte lo lasciavo fare, si metteva d'impegno, il mio braccio era oggetto di bacetti e mordicchiamenti altamente erotici, tentava di abbracciarmi col collo, sapeva di non poter andare oltre ma la cosa lo sollazzava grandemente e con abbondante evidenza...comunque - a scanso di equivoci - prima che la cosa degenerasse gli davo la terribil voce:  era bastante per farlo smettere.
Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: Tu Reviens - Gennaio 12, 2013, 08:17:18 PM
lo stallone del tuo esempio era stato imprintato, Raffaele? Perchè anche la mia cavalla, un tipetto alquanto vivace dal punto di vista ormonale, se proprio non trova di meglio ci prova pure con me. Ma nella classifica di gradimento sono preceduta da: maschi interi; castroni; femmine; maschi umani. Dopo di me c'è solo il muro del box, al quale si rivolge quando proprio non c'è trippa per i gatti.
Titolo: Re:La rivoluzione lallista.
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 13, 2013, 05:06:55 AM
Onestamente di quello stallone non so, ad ogni modo, quel lallo aveva abbondante trippa per gatti, coprire le lalle era il suo mestiere.

Per produrre i bardotti:  bisogna che il lallo - in futuro addetto a quel servizio - debba crescere assieme alle orecchiute cugine altrimenti le schifa, questo è un classico esempio di deliberata scelta di deviazione del gusto sessuale attraverso l'imprinting.

Comunque, la devianza sessuale o l'omosessualità negli animali costretti all'astinenza a contatto con altre specie è ben nota, vedi i cagnolini di appartamento, vedi i pennuti di differenti specie costretti alla promisquità nel pollaio ecc. ecc.
Credo che esista una sorta di imprinting secondario che specie differenti acquisiscono dallo stretto contatto tra loro anche al di fuori del periodo critico di impressione neonatale.

Lascio agli studiosi l'approfondimento di queste situazioni, ciò nonostante non ho tema di esser smentito quando affermo: loro sono loro noi siamo noi meglio tenere le distanze, se proprio non potete trattenere la vostra voglia di puccipucci, meglio indirizzarla verso un criceto, un coniglietto, un'ochetta: gli eventuali danni - provocati dai loro fraintendimenti - saranno minimi.