Mi sono imbattuto in una raccomandazione di Grisone che dice, parlando dell'assetto: il vostro sguardo passi sempre attraverso le orecchie del cavallo. Ottimo suggerimento, mi pare, nella lunga strada per diventare "una sola cosa" con il cavallo.
Però.... lo sguardo del cavaliere anticipa o accompagna (ossia: segue) il movimento della testa? Secondo me, la mano guida, il cavallo segue la mano, e lo sguardo del cavaliere segue la testa del cavallo; se fosse così, sarebbe un errore guardare in anticipo in una direzione diversa da quella dell'incollatura in quel momento - occorrerebbe dare l'aiuto opportuno (di mano, o quant'altro) e poi attendere che il cavallo risponda, per "accompagnarlo".
Forse non ha nulla a che vedere con il tuo quesito (tra l'altro diretto esplicitamente a Raffaele) ma la frase che hai riportato mi ha colpito perchè è la medesima che ripete sempre una delle nostre istruttrici, l'obiettivo è di aiutarci a mantenere il peso centrale ed evitare che (nei circoli e nelle girate soprattutto) il cavaliere tenda a "pendere" verso l'interno (nel qual caso lo sguardo tende verso l'orecchio interno del cavallo). Spero mi perdoniate l'intromissione .
Come no, grazie Milla, adesso speriamo che Raffaele ci risponda!
a me verrebbe anche da guardare a terra passando con lo sguardo tra le orecchie del cavallo..
è anche un utile e semplice suggerimento per andare dritti: usare le orecchie del cavallo come un mirino.