Quanto un limite fisico può limitare i risultati ottenibili a cavallo? Quanto può interferire invece un handicap mentale? Quanto influisce sul risultato, l'esperienza maturata prima di aver avuto un evento traumatico?
Mi capita sovente di riflettere su queste cose, vuoi per il lavoro che facccio, vuoi per le esperienze personali. Voi che ne pensate?
Intanto vi posto questo video:
Il lui a due gambe è Bernard Sachsé, paraplegico, addestratore ed ex cascadeur....il lui a 4 zoccoli è uno dei cavalli di Magali Delgado....
credo che a cavallo l'unico vero limite sia avere o meno il senso del cavallo, è l'unico handicap a mio avviso che si può ritenere un limite alla progressione ed all'apprendimento.
Be', c'e' handicap e handicap ovviamente.....
ma io monto a stretto contatto con una persona a cui manca una mano (e' il mio istruttore). Posso dire, dopo un anno che mi segue e lo vedo montare, che se non sapessi che gli manca una mano non penso me ne accorgerei. Riesce a far tutto, non l'ho mai visto in difficolta' in sella (parlo di difficolta' dovute all'handicap, per il resto ha tutte le difficolta' che avrebbe chiunque al suo livello) , ne' piu' banalmente a causa di testiere, selle, fibbie e quant'altro. Anzi, quando mi pare di non avere abbastanza mani per far qualcosa (tipo girare alla corda, o accorciarmi le staffe ecc) e non oso chiedergli aiuto mi ha spesso "umiliata" mettendoci la meta' del tempo con una mano sola.
Lui dal canto suo....pare non sapere di non avere una mano.....
Su questo tema ho, nel 2008-2009-2010 collaborato ad un progetto scientifico che ha coinvolto Facoltà di Medicina di Torino, SUISM Torino ed il Politecnico di Milano....
Chi fosse interessato all'argomento mi contatti, qui non è il caso di approfondire.
Io penso che sia molto importante valutare la situazione della persona e mettergli in mano il cavallo giusto. Giusto come carattere e come livello addestrativo.