Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli.

Club House => I cavalli..in generale => Topic aperto da: Wild - Marzo 03, 2013, 04:07:18 PM

Titolo: il titolo di..."addestratore"?
Inserito da: Wild - Marzo 03, 2013, 04:07:18 PM
Non so se sia la sezione giusta. Ho visto un topic simile al quale non sono state date risposte e quindi riprovo...

è da tempo immemore che mi chiedo come si possa fare a intraprendere la carriera da addestratore: guardando in giro sul web si trovano tantissimi corsi di ogni tipo, ma non ho ancora trovato corsi da addestratori...mi spiego, se uno volesse lavorare come addestratore non dovrebbe avere un brevetto una certificazione o qualcosa del genere?
Quello che voglio dire in sostanza è: ci sono tante persone che lavorano coi cavalli e se li sanno addestrare, tanti che addestrano cavalli e li vendono senza avere il titolo di "addestratori", sicuramente la maggioranza di loro avrà imparato da amici, ma...si può fare? è la norma questa? E se così non fosse, come e dove si potrebbe imparare ad addestrare? Esistono dei corsi?
Titolo: Re:il titolo di..."addestratore"?
Inserito da: DivinityOfDarkness - Marzo 03, 2013, 05:06:08 PM
Non c'è normativa chiara.

E, per certi versi, menomale.

Anche perchè..chi è che decide chi è in grado di fare da insegnante per insegnare ad altri ad addestrare? Chi può dire che il mio metodo è peggiore del tuo, che la tua tecnica è superiore...o che i miei risultati sono più duraturi?
Guarda gli istruttori: sono d'accordissimo con una normativa che imponga un certo standard per la messa in sella, ma poi, quando si va nelle specialità..perchè mai un Gal dovrebbe prendere un brevetto FISE (pe dire una federazione a caso) per insegnare o addestrare i cavalli?

E perchè uno he ha fatto tremila corsi dovrebbe essere più qualificato di lui?

Addestratore e istruttore....sono due ruoli apparentemente affini e apparentemenete no, ma è indubbio che un buon istruttore debba essere anche un buon addestratore, mentre non è necessario che un addestratore sappia insegnare..perchè può benissimo non interessagli avere allievi.
Titolo: Re:il titolo di..."addestratore"?
Inserito da: kitiara - Marzo 03, 2013, 05:17:39 PM
Div però la cosa è interessante e forse un minimo dovrebbe essere normata....chiunque può prendere ed addestrare cavalli poi però ti trovi cavalli con ottime potenzialità ma che non hanno idea di cosa significhi un alt (da terra...e qualcuno anche da montato) nessuno che gli insegni come si sale su un van...insomma sono bravissimi nelle competizioni ma un disastro fuori dai campi gara....e perdonami ma cavalli così nel loro futuro son destinati a non fare una bella fine, appena lo smalto sparisce finiscono in mano a chi meno li sa gestire e da lì di male in peggio.... ::)
Titolo: Re:il titolo di..."addestratore"?
Inserito da: DivinityOfDarkness - Marzo 03, 2013, 07:39:02 PM
Mi son trovata spesso in discussioni del genere, a cena dopo le gare o le riunioni.. e nel mondo Western non è mai stata più attuale.

FISE, infatti, ha da poco inglobato il mondo western e il reining è da anni disciplina FEI. Che succede? Succede che la federazione ha istutuito dei corsi, delle equiparazioni con altri enti..e si è arrivati al paradosso secondo il quale l'istruttore di 29 anni di età, docente di 35esimo grado si metta a fare il pelo su come si sella un cavallo o su come si fanno le fasce mentre esamina un superprofessionista (che addestra e gareggia da anni, che ha imparato e vissuto dai più noti 'big' d'oltreoceano...) dal quale, magari, è lui stesso andato a montare anni prima, per imparare.
Pazzesco.

Finchè si parla di equitazione di BASE, sono d'accordissimo: ci vogliono delle basi comuni, dei 'minimi garantiti': cavalli educati, che sanno dare i piedi, sanno stare legati, non spingono, non ti calpestano, stanno fermi quando monti, che vanno avanti, indietro, a destra e a sinistra, che siano calmi e ubbidienti. Ma quando poi si 'casca' nelle discipline ossia nelle specialità...si passa a quella che è un'arte e la faccenda diventa spigolosa: non mi pare, infatti, che Leonardo da Vinci o Vincent VanGogh fossero diplomati all'artistico, laureati in storia dell'arte con master in teoria delle tele e dottorato in pennelli e pitture...

Non so se mi son spiegata...
Titolo: Re:il titolo di..."addestratore"?
Inserito da: Wild - Marzo 03, 2013, 08:01:24 PM
Ma quindi, in pratica, se io (faccio per dire: non voglio mica morire!) mi mettessi ad addestrare cavalli per fare passeggiate, così, per conto mio, nessuno mi direbbe niente?!?!  :horse-scared:
WOW, piena libertà!!! meraviglioso!!!!  :horse-smile:
Titolo: Re:il titolo di..."addestratore"?
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 03, 2013, 09:54:56 PM
Il tragitto di un polledro parte da: -

ammansimento: governo alla mano, dare i piedi, stare legato all'anello, sopportare selle e finimenti, salire nei mezzi di trasporto, ecc.

Doma e scozzonamento:  accettare il cavagliere e ubbidire ai semplici comandi di base.

Addestramento: lavoro specifico per l'attività verso la quale è destinato il lallo da sella.

Cè da dire che il cavallerizzo, cioè l'addestratore di cavalli e l'istruttore di cavalieri - anticamente le due funzioni erano fuse - disdegnava i primi tre punti e lasciava queste incombenze agli scozzonatori, appunto.

Inoltre, non si poteva essere allievi dei grandi Maestri se non si era già cavalieri confermatissimi, e questo è facilmente comprensibile.

Attualmente vige il fai da te con risultati discutibili, d'altronde non esistono commissioni che rilasciano patenti di scozzone, tantomeno da addestratore.
In linea teorica un istruttore di equitazione dovrebbe essere anche un addestratore di cavalli, nella pratica sono i risultati che qualificano.













Titolo: Re:il titolo di..."addestratore"?
Inserito da: DivinityOfDarkness - Marzo 03, 2013, 11:31:00 PM
Citazione da: Wild - Marzo 03, 2013, 08:01:24 PM
Ma quindi, in pratica, se io (faccio per dire: non voglio mica morire!) mi mettessi ad addestrare cavalli per fare passeggiate, così, per conto mio, nessuno mi direbbe niente?!?!  :horse-scared:
WOW, piena libertà!!! meraviglioso!!!!  :horse-smile:

Yes, in pratica la gente ti valuta in base al 'prodotto' che dai.

D'altra parte..non mi pare ci siano 'patenti' per domatori di leoni, addestratori di delfini o addestratori di scimmiette da circo.
Tu prendi un cavallo, lo domi, lo addestri e lo metti in vendita: se il cavallo, alla prova, piace..buon per te. Se è sdomo.... se ne accorgono. Se non se ne accorgono..peggio per loro.

Uno vuole che gli addestri il cavallo, si informa su altri cavalli addestrati da te, magari ne prova uno..e se gli garbi tu e il tuo metodo, bene, te lo porta e via.
Sennò, cerca altrove.

C'è una 'patente' per dare ripetizioni ai bambini, aiutarli a fare i compiti, fare da babysitter, da dogsitter, stirare le camicie, cucinare in un ristorante, fare il parrucchiere o fare il panettiere? No: a volte ci sono delle normative cui sottostare (sicurezza, regoalrità contributiva, idoneità degli ambienti...), magari periodi di apprendistato obbligatori, ma per il resto se un panetiere fa un pane schifoso, non lo comprerà nessuno, se un parrucchiere ti fa i capelli verdi anzichè marroni pace, se il tuo bambino piange tutto il pomeriggio idem.

Per un addestratore, i cavalli che 'ha fatto' e ciò che fa coi cavalli rappresentano il suo curriculum ;)
Titolo: Re:il titolo di..."addestratore"?
Inserito da: max - Marzo 04, 2013, 10:56:25 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 03, 2013, 09:54:56 PM
nella pratica sono i risultati che qualificano.

è vero ma nell'equitazione purtroppo è abbastanza opinabile anche questo, un tipo di risultato può essere buono per qualcuno e pessimo per un'altro se si parla di giudicare semplicemente cosa si sta vedendo, se si parla di classifiche o diplomi sappiamo che vanno avanti quelli che hanno potuto permettersi economicamente di affrontare un percorso di crescita ma niente ci assicura la loro reale competenza, al massimo sappiamo che "ne hanno viste" più di noi

per essere davvero qualificati bisognerebbe che ci fosse un ateneo apposta: materie di veterinaria, psicologia dell'apprendimento animale e umana, biomeccanica e postura animale e umana, storia dell'equitazione e metodi esistiti ed esistenti, e poi tutto questo nella pratica ovviamente...
ma non risolverebbe nulla, perché il problema sarebbero i professori qualificati, di difficile reperimento tanto quanto lo sono adesso istruttori o addestratori