Avrei una curriosità, ebbene sì, un'altra: che differenza c'è tra ammansire, domare e addestrare? Per fare ognuna di queste cose ci vuole una figura professionale diversa oppure cen'è una per tutte? e come si chiama chi si occupa di questi stadi dell'apprendimento equino (scusate, non so come altro deffinirli)?
Grazie.
Con "domare" si intende la primissima fase in cui al puledro per la prima volta viene messa la sella. La doma comprende quindi tutte quelle fasi che trasformano un puledro sdomo, appunto, quindi che non sa cosa voglia dire essere montato, in uno che è in grado di fare tutte le andature quando il cavaliere lo richiede.
L'addestramento è lo step successivo. Quando il puledro è ben confermato nella doma (questione di anni, non di mesi) si può pensare di addestrarlo e quindi insegnarli esercizi più complessi, che siano spalle in dentro o barriere a terra.
Citazione da: Wild - Aprile 14, 2013, 12:40:38 PM
che differenza c'è tra ammansire, domare e addestrare?
"Ammansire" non esiste nel vocabolario equestre. ;)
Per il resto quoto Fra287. :pollicesu:
Citazione da: Wild - Aprile 14, 2013, 12:40:38 PM
Avrei una curriosità, ebbene sì, un'altra: che differenza c'è tra ammansire, domare e addestrare? Per fare ognuna di queste cose ci vuole una figura professionale diversa oppure cen'è una per tutte? e come si chiama chi si occupa di questi stadi dell'apprendimento equino (scusate, non so come altro deffinirli)?
Grazie.
Ammansire significa educare il puledro a essere fiducioso nei confronti dell'uomo e disponibile a farsi maneggiare. E' una pratica necessaria con i puledri nati in libertà, cosa rara ma tuttora in uso per alcune razze italiane (per esempio i sanfratellani e , credo, alcuni maremmani). Si tratta di puledri nati e cresciuti liberi, in grandi appezzamenti, abituati ad arrangiarsi in tutto e per tutto come un cervo o un capriolo: normalmente in queste situazioni, data la vastità dei pascoli, l'acqua non manca e il pascolo neppure. Di conseguenza non sono abituati all'uomo e sono parecchio diffidenti. C'è un lungo lavoro da fare per portarli a vivere come i cavalli che conosciamo noi, scuderizzati. Questo è l'ammansimento, al termine del quale si otterrà un puledro dal comportamento simile a quello dei coetanei nati in scuderia.
Doma e addestramento: a mio parere la doma fa parte dell'addestramento, lo comprende. Perchè altrimenti diventa difficile stabilire un confine: dove finisce la doma? Quando il puledro accetta il peso in sella? Quando lavora in modo basico alle tre andature? Non so, trovo più comodo definire la doma come la prima parte dell'addestramento, ma è un parere assolutamente personale.
Quanto a chi si occupa di fare tutto questo, non c'è una regola: può darsi che il puledro nato libero sia stato ammansito prima della vendita dal suo allevatore, e poi venga domato da altri; oppure che l'allevamento disponga di un addestratore che si occupa di tutto, arrivando a consegnare un puledro finito. Una mia amica ha fatto questo per anni, in un allevamento di maremmani: li ammansiva e domava lei, vendendoli già pronti per essere montati. Dipende, non c'è una regola.
La doma secondo me si riferisce proprio ai primissimi giorni di addestramento, ovvero che il cavallo accetti la sella e cavaliere. Poi il lavoro di transizioni, messa in avanti, messa in mano, lavoro sulle andature ecc, fanno già parte dell'addestramento.
Cito Raffaele con cui abbiamo a lungo parlato dell'argomento; mi correggerà se sbaglio la citazione a memoria.
le fasi potrebbero essere:
ammansimento: il cavallo viene abituato al contatto con l'uomo e al governo, fino al punto di non averne nessuna paura (e direi pure, di averne un certo piacere);
doma: viene abituato alla sella e al peso del cavaliere sulla schiena fino ad accettarli senza ribellioni;
scozzonatura: il cavallo impara gli aiuti base: avanti, fermo, gira, rallenta, accelera; anticamente la cosa veniva fatta da baldi e coraggiosi specialisti, i "cozzoni"; per molti cavalli l'addestramento finisce qui e andrebbero chiamati cavalli "scozzonati" piuttosto che "addestrati";
addestramento: dalla scozzonatura in avanti. Può essere divisa in due fasi, Bassa scuola e Alta scuola. Secondo una descrizione che ho faticosamente trovato, il limite fra bassa e alta scuola è la riunione del cavallo (ossia: per tutta la bassa scuola non servirebbe la riunione).
Se dovessi classificare il grado di addestramento delle mie cavalline, lo metterei poco sopra la scozzonatura e molto, molto lontano dal completamento della bassa scuola. Già così, l'equitazione è fantastica (almeno per me).
L'intero percorso fa specifico riferimento all'equitazione, ossia all'arte e pratica di montare a cavallo. Non è l'unica cosa che si può fare con un cavallo, ovviamente.
Ammansimento, doma, scozzonatura, addestramento. Per me le cose devono andare tutte di pari pari passo....mentre mi rendo conto purtroppo, che in giro ci sono molti cavalli con un discreto addestramento ma non ammansiti/domati.
Per me ammansimento e doma sono strettamente legati. Con l'ammansimento (una volta praticavamo "l'ammansada" al palo...sistema argentino :horse-wink:), oltre alle cose citate giustamente da Alex, includo anche l'imparare a stare legato ovunque anche per molto tempo rimanendo calmo e tranquillo e poi sconfino nella doma, che per me significa educare il puledro alla condotta alla longia, al lavoro semplice in tondino, a essere bardato e sbardato rimanendo immobile.
Montare in sella o tirare i carichi, per me rientrano nell'addestramento...che ha vari gradi: base, medio, avanzato...
Già detto a suo tempo ma mi va di ripeterlo qui: il legame fra ammansimento e governo è strettissimo, anzi, ho il sospetto che gran parte delle comuni pratiche di governo abbiamo proprio lo scopo di creare e mantenere l'ammansimento; e perchè questo avvenga, il governo dev'essere un momento piacevole per il cavallo. Anticamente, il governo era compito dei garzoni di scuderia (c'era una folla di addetti, nelle grandi scuderie....) e mi ha colpito che Corte - nonostante l'addestramento del cavallo nel cinquecento fosse durissimo) raccomandava che durante il governo del cavallo ai garzoni fosse vietato di alzare la voce.
Altro che le urla che ogni tanto oggi si sentono mentre un cavallo viene governato: "Stai fermo, str.... di un cavallo!" :firuu:
E anche i cozzoni nelle prime fasi della doma descritta da Corte avevano un compito assai elementare: senza toccare le redini, con il cavallo condotto alla corda dalla sella da un cavaliere, avevano l'unico compito di.... restare in sella, qualsiasi pazzia facesse il puledro, senza minimamente sognarsi di punirlo o di correggerlo. Restare in sella e basta. Probabilmente, si divertivano pure; e il cavallo imparava per sempre che gli sforzi per togliersi di dosso il cavaliere erano semplicemente fatica sprecata.
Citazione da: alex - Aprile 15, 2013, 05:14:49 PM
Cito Raffaele con cui abbiamo a lungo parlato dell'argomento; mi correggerà se sbaglio la citazione a memoria.
le fasi potrebbero essere:
ammansimento: il cavallo viene abituato al contatto con l'uomo e al governo, fino al punto di non averne nessuna paura (e direi pure, di averne un certo piacere);
doma: viene abituato alla sella e al peso del cavaliere sulla schiena fino ad accettarli senza ribellioni;
scozzonatura: il cavallo impara gli aiuti base: avanti, fermo, gira, rallenta, accelera; anticamente la cosa veniva fatta da baldi e coraggiosi specialisti, i "cozzoni"; per molti cavalli l'addestramento finisce qui e andrebbero chiamati cavalli "scozzonati" piuttosto che "addestrati";
addestramento: dalla scozzonatura in avanti. Può essere divisa in due fasi, Bassa scuola e Alta scuola. Secondo una descrizione che ho faticosamente trovato, il limite fra bassa e alta scuola è la riunione del cavallo (ossia: per tutta la bassa scuola non servirebbe la riunione).
Se dovessi classificare il grado di addestramento delle mie cavalline, lo metterei poco sopra la scozzonatura e molto, molto lontano dal completamento della bassa scuola. Già così, l'equitazione è fantastica (almeno per me).
L'intero percorso fa specifico riferimento all'equitazione, ossia all'arte e pratica di montare a cavallo. Non è l'unica cosa che si può fare con un cavallo, ovviamente.
In questo caso ammetto la mia ignoranza della fase di "ammansimento" che per me era parte della doma.
Concordo per quanto riguarda l'addestramento riguardo alla riunione. Con la mia sto iniziando a lavorarci e siamo ai primi passi, visto che a lei non lo avevano mai fatto fare nè tantomeno insegnato.
Per me la riunione dovrebbe essere insegnata con le basi, soprattutto a beneficio del cavallo.
E l'addestramento del... cavaliere? Qual'è la fase che distingue il cavaliere di "bassa scuola" da quello di "alta scuola"? Per i cavalli, in questo caso, dalla riunione, e il cavaliere? Non so, magari è una domanda stupida e un po' OT. :icon_neutral:
Citazione da: lavy91 - Aprile 15, 2013, 08:06:09 PM
Per me la riunione dovrebbe essere insegnata con le basi, soprattutto a beneficio del cavallo.
Una vera riunione è difficile, sia per il cavallo che per il cavaliere. E' facilissima invece, per il cavaliere, la dannosissima
falsa riunione.
Tentare di anticipare la riunione prima che siano completati i passaggi precedenti (preparazione fisica e addestramento del cavallo; preparazione molto avanzata del cavaliere) è - a mio giudizio - estremamente dannoso.
[qu :quoto:ote author=alex link=topic=1726.msg43654#msg43654 date=1366049145]
Già detto a suo tempo ma mi va di ripeterlo qui: il legame fra ammansimento e governo è strettissimo, anzi, ho il sospetto che gran parte delle comuni pratiche di governo abbiamo proprio lo scopo di creare e mantenere l'ammansimento; e perchè questo avvenga, il governo dev'essere un momento piacevole per il cavallo
[/quote]
Concordo ! Ad un noto trainer era arrivata una puledra bella selvatica ( della serie tu entri nel box? Io provo a usvire dalla finestra) l' idea era piu' o meno quella di spazzolarla in box quotidianamente, senza farle male, in modo che si abituasse (e gradisse) il contatto con l'uomo. Piccola parentesi : qualcuno aggiunse.. " meglio una donna, che di solito han piu' maniera :firuu:
visto che stiamo virando sul governo, ho una curiosità.
il mio cavallo, con me da 6 mesi, non è un fanatico del grooming: diciamo che lo sopporta educatamente.
ora che sta cambiando il pelo invernale e lo strigliamo con una certa energia per levare il pelo morto, è un po' più insofferente.
la cosa veramente ganza, che mi incuriosisce, è questa:
se lo spazzolo sotto la pancia (anzi proprio la zona dove passano le cinghie), dal lato sinistro, sta buono rassegnato e paziente
se lo spazzolo nello stesso punto ma dal lato destro, gira la testa, tenta di scacciarmi, minaccia di mordere, digrigna i denti.
io chiaramente ignoro il comportamento e lo spazzolo imperterrita, ma mi chiedevo perché da sinistra no e da destra sì :laughter-485:
riflettendoci, credo sia legato al fatto che da sinistra si mette e poi si stringe la sella, e quindi da quel lato è più de-sensibilizzato alle varie operazioni.
che ne pensate?
Citazione da: Luna di Primavera - Aprile 16, 2013, 03:37:22 PM
il mio cavallo, con me da 6 mesi, non è un fanatico del grooming: diciamo che lo sopporta educatamente.
Oh bella.....io son sempre stato convinto che il grooming fosse questa roba qui....
Chiaramente è un cavallo ammansito a metà: sinistra sì, destra no. E non sto scherzando! :icon_rolleyes:
Il mio Maestro Peter mi raccomandava: qualsiasi cosa fai col cavallo, fallo sempre da entrambi i lati. E anche il mio secondo maestro Lessio ci raccomandava di condurre il cavallo alternativamente da destra e da sinistra.
C'entra e non c'entra, ma siccome anche una delle mie cavalline talora è insofferente alla spazzolatura là dove passa il sottopancia, un'osservazione: è meno insofferente a un contatto energico e deciso che a un contatto leggero e titubante; tanto da farmi presumere che più che fastidio sia solletico. Costa niente provare.... sappici dire.
sì, mi rendo conto ed è una cosa piuttosto buffa.
al solletico ci avevo pensato ma se è la giornata dello gnik-gnik (cioè, che digrigna i denti) non c'è contatto dolce o rude che tenga.
la mia prima reazione era di rimproverarlo, ma mi son resa conto che scatenavo il classico "botta e risposta". quindi ora lo ignoro.
notare bene che il cavallo questo atteggiamento lo ha con me, invece quando gli sta intorno l'istruttore non dice "ba".
gerarchia non bene consolidata fra noi, evidentemente.
Citazione da: Luna di Primavera - Aprile 16, 2013, 04:28:04 PM
gerarchia non bene consolidata fra noi, evidentemente.
Io la chiamerei "libertà di espressione" e sai una cosa? Non mi dispiace affatto..... ma il mio rapporto con i cavalli è particolare.
beh ma come concetto hai ragione, anch'io vorrei un cavallo vivo e non un robot sottomesso.
basta però che non parta l'escalation contro di me (occhiataccia -> gnik gnik -> minaccia di morso -> morso vero etc).
è il mio primo cavallo, lo conosco da 6 mesi... insomma caro cavallo esprimiti pure ma non ci dimentichiamo le buone maniere ahaha.
Citazione da: Luna di Primavera - Aprile 16, 2013, 03:37:22 PM
se lo spazzolo sotto la pancia (anzi proprio la zona dove passano le cinghie), dal lato sinistro, sta buono rassegnato e paziente
se lo spazzolo nello stesso punto ma dal lato destro, gira la testa, tenta di scacciarmi, minaccia di mordere, digrigna i denti.
io chiaramente ignoro il comportamento e lo spazzolo imperterrita, ma mi chiedevo perché da sinistra no e da destra sì :laughter-485:
riflettendoci, credo sia legato al fatto che da sinistra si mette e poi si stringe la sella, e quindi da quel lato è più de-sensibilizzato alle varie operazioni.
che ne pensate?
e magari pensare che sia una piccola contrattura muscolare solo su un pettorale?
oppure un vecchio infortunio alle costole che lo infastidisce (tipico nei cavalli che faticano a sopportare il sottopancia che si stringe)?
ci possono essere mille motivi reali per un cavallo che protesta su una cosa..
e il fatto che non lo faccia con l'istruttore può essere semplicemente che non si permette di manifestare il fastidio che ha per rispetto/timore/ecc
A volte chiudo il sottopancia tenendo in mano il frustino, per evitare di prendermi un morso sulla coscia. Però non ne faccio una questione di educazione. Il morso esprime un insieme di fastidio alla pancia e poca voglia di andare a lavorare. Non posso volergli male ne per l'uno ne per l'altra, e anche a me sta bene che si esprima, apposta lo preparo sempre libero nel box. Quando è in perfetta forma, appena vede arrivare il sottosella si piazza dritto in centro al box, per agevolarmi gli spostamenti, e rimane immobile e dritto finchè ho finito ...son soddisfazioni :horse-cool:
Citazione da: rhox - Aprile 16, 2013, 10:12:01 PM
e magari pensare che sia una piccola contrattura muscolare solo su un pettorale?
oppure un vecchio infortunio alle costole che lo infastidisce (tipico nei cavalli che faticano a sopportare il sottopancia che si stringe)?
ci possono essere mille motivi reali per un cavallo che protesta su una cosa..
e il fatto che non lo faccia con l'istruttore può essere semplicemente che non si permette di manifestare il fastidio che ha per rispetto/timore/ecc
eh rhox, lui non parla...
quando stringiamo il sottopancia, però, non fa nulla. protesta quando lo striglio/spazzolo dal lato destro.
vorrei dire anche che questo inverno col pelone lo faceva molto meno: a me sembrerebbe una sensibilità della pelle (solletico o simile) ma, se è questo, ce l'ha sia a destra che a sinistra immagino. ecco perchè mi appare buffo che protesti solo da destra. mah.
Citazione
a me sembrerebbe una sensibilità della pelle (solletico o simile) ma, se è questo, ce l'ha sia a destra che a sinistra immagino. ecco perchè mi appare buffo che protesti solo da destra. mah.
Sempre restando nell'ipotesi di rhox (che tra l'altro quoto), potrebbe essere che al passato ha subito una ferita (magari proprio per il sottopancia) al lato destro e per questo è più sensibile la pelle o la sensibilità non c'é più ma il comportamento difensivo è rimasto come "abitudine".
Citazione da: bionda - Aprile 16, 2013, 10:31:54 PM
A volte chiudo il sottopancia tenendo in mano il frustino, per evitare di prendermi un morso sulla coscia. Però non ne faccio una questione di educazione. Il morso esprime un insieme di fastidio alla pancia e poca voglia di andare a lavorare. Non posso volergli male ne per l'uno ne per l'altra, e anche a me sta bene che si esprima, apposta lo preparo sempre libero nel box. Quando è in perfetta forma, appena vede arrivare il sottosella si piazza dritto in centro al box, per agevolarmi gli spostamenti, e rimane immobile e dritto finchè ho finito ...son soddisfazioni :horse-cool:
Questa sì che mi piace! Direi che il tuo ha massima libertà di esprimersi!
Per tornare in topic. Secondo me l'ammansimento è una cosa che avviene automaticamente nel governo del cavallo = educazione. Come già scritto da altri utenti. Giusto perché l'allevatore ovviamente non si perde i regolari controlli dei cavalli, anche da parte del veterinario e del maniscalco/ pareggiatore. Poi lo deve portare alla rassegna per l'iscrizione ecc.
Certo, il concetto cambia se prendo un cavallo cresciuto rinselvatichito, ma penso che non è la norma.
La doma comprende tutto ciò che prepara il puledro per il lavoro sotto la sella essa compresa. Cioè abituarlo ai finimenti, lavoro alla longe/ in tondino e le prime volte che il cavaliere monta in sella. Dopo di che segue l'addestramento di base nel quale il cavallo ritrova il suo equilibrio e ritmo delle andature naturali, visto che il cavaliere all'inizio lo sbilancia. Una volta che ho un cavallo sciolto, con andature ritmiche che cerca da se l'appoggio alle redine posso andare avanti cercando di migliorare l'impulso dei posteriori (essendo alla fine in grado di ampliare ed accorciare le falcate volontariamente) , lavorare maggiormente a mettere il cavallo naturalmente storto più e più diritto per poi alla fine elaborare più forza e flessibilità del posteriore per poi alla fine poterlo riunire.
CitazioneUna vera riunione è difficile, sia per il cavallo che per il cavaliere. E' facilissima invece, per il cavaliere, la dannosissima falsa riunione.
Tentare di anticipare la riunione prima che siano completati i passaggi precedenti (preparazione fisica e addestramento del cavallo; preparazione molto avanzata del cavaliere) è - a mio giudizio - estremamente dannoso.
Quoto. Non fai altro di rovinarti le andature del cavallo e a lungo andare anche il cavallo stesso.
Citazionesenza toccare le redini, con il cavallo condotto alla corda dalla sella da un cavaliere, avevano l'unico compito di.... restare in sella, qualsiasi pazzia facesse il puledro, senza minimamente sognarsi di punirlo o di correggerlo. Restare in sella e basta.
In tanti allevamenti si usava invece degli uomini veri dei "cavalieri finti" tipo questo:
(http://img22.imageshack.us/img22/859/antikdummy.jpg)
Citazione da: Idunas-Sanni - Aprile 17, 2013, 02:47:29 PMestare in sella e basta.
In tanti allevamenti si usava invece degli uomini veri dei "cavalieri finti" tipo questo:
(http://img22.imageshack.us/img22/859/antikdummy.jpg)
Puah! Molto meglio un cozzone. Solo chi ritiene il cavallo un idiota può immaginare che con quella cosa in schiena il cavallo abbia la vaga impressione di avere sulla schiena un uomo. Ma siccome c'è qualcuno che buttà là che se un uomo si comporta da cavallo, il cavallo pensa che un uomo sia un cavallo, mentre se un uomo ha movenze feline il cavallo pensa sia un felino, tutto è possibile.... :icon_rolleyes:
CitazioneMa siccome c'è qualcuno che buttà là che se un uomo si comporta da cavallo, il cavallo pensa che un uomo sia un cavallo, mentre se un uomo ha movenze feline il cavallo pensa sia un felino, tutto è possibile....
Mi sa che hai troppo contatto con persone strane :benedizione:
Chi sono? Montyisti, Parellisti ....? Mi sembra piuttosto MR, vero?
Comunque quell'antico "coso" è esposto nell'allevamento nazionale di Kladruby nad Labem in Repubblica Ceca. Ma mi ricordo che erano in uso anche in altri allevamenti.
Se devo essere sincera, secondo la mia esperienza e la mia opinione, non servono ne i dummy come nella foto ne i tuoi cozzoni. Un cavallo preparato come si deve non mostrerà nessuna difesa, al massimo confusioni a loro volta non pericolose (come magari sgroppate da rodeo).
monty roberts usa un manichino vero e proprio. quello sì che visivamente può essere scambiato per un uomo visto che ha la stessa forma e dimensione (e lo stesso peso visto che ha della sabbia dentro)
Citazione da: Luna di Primavera - Aprile 17, 2013, 09:31:53 AM
Citazione da: rhox - Aprile 16, 2013, 10:12:01 PM
e magari pensare che sia una piccola contrattura muscolare solo su un pettorale?
oppure un vecchio infortunio alle costole che lo infastidisce (tipico nei cavalli che faticano a sopportare il sottopancia che si stringe)?
ci possono essere mille motivi reali per un cavallo che protesta su una cosa..
e il fatto che non lo faccia con l'istruttore può essere semplicemente che non si permette di manifestare il fastidio che ha per rispetto/timore/ecc
eh rhox, lui non parla...
quando stringiamo il sottopancia, però, non fa nulla. protesta quando lo striglio/spazzolo dal lato destro.
vorrei dire anche che questo inverno col pelone lo faceva molto meno: a me sembrerebbe una sensibilità della pelle (solletico o simile) ma, se è questo, ce l'ha sia a destra che a sinistra immagino. ecco perchè mi appare buffo che protesti solo da destra. mah.
potrebbe essere sensibile a un certo movimento perchè gli da fastidio solo quello.. che sia il sottopancia o la pulizia
proprio perchè è così asimmetrico dovrebbe far pensare a un problema presente o passato che ha creato questo atteggiamento "scontroso".
Se non ricordo male, già Steinbrecht scrive che è sbagliato mettere garzoni ignoranti sui puledri in doma (gli scozzoni), ma che dovrebbe occuparsi del lavoro un cavaliere fine e sensibile, capace di stabilire da subito il giusto "dialogo" degli aiuti.
I "cavalcatori di bardella" erano garzoni ignoranti o erano qualcosa di assai diverso? Raffaele ci sei? Chiedo per sapere.... mi sembra che ne avessimo parlato ma non ricordo bene.
Di certo Corte non dice affatto che i garzoni avessero quel compito: i garzoni facevano, mi pare, da stallieri e da groom.
Riflettendo, forse stiamo parlando di cose diverse.... ci sono secoli di distanza fra Corte e Steinbrecht, e forse i cozzoni o scozzoni di Corte avevano poche analogie con quelli di Steinbrecht. Temo che dei "cavalcatori" dei tempi di Corte non si sappia quasi nulla. Curiosa comunque l'analogia fra il fantoccio di MR ("nessun aiuto" nelle inizialissime fasi della doma) e il "nessun aiuto" prescritto da Corte per lo scozzone nella stessa fase. Un'altra cosa da notare è che Corte non nomina minimamente nulla che somigli a un "addestramento da terra" e l'atto di montare per la prima volta era preceduto solo dall'ammansimento e da poca conduzione del puledro dalla sella a fianco di un cavaliere esperto.
I cavalcatori di bardella erano butteri giovani e con poca paura di montare puledri che non avevano mai visto l'uomo se non da lontano...Uno dopo i 35/40 annni conta fino a 1000000000 prima di salire... e comunque erano tutti abili cavalcanti e a finco avevano un buttero più anziano che montava un cavallo già domato perfettamente che serviva oltre ad altre masioni per tranquillizzare il puledrone...
L'uso di un cavallo freddo e domato alla perfezione si può vedere bene sui video della jeneta Argentina quando addirittura raccolgono cavalieri disarcionati al volo...
Alcuni termini usati in maremma..
ACCODATURA uso della coda del cavallo per traino.
AMMARRONARE usare il marrone nella doma del puledro.
ASSOLARE cavalcare il puledro in fase di donna senza il marrone.
AUCCO urlo tipico del buttero per chiamare il bestiame.
BATTIFANGO camarra di cuoio che unisce il pettorale al sottopancia.
BARDELLA sella viterbese.
BARDELLINO guarnizione della sella buttera CoI pallino.
BARDELLONE bardella da doma.
BATTIPETTO o SCACClAMOSCHE fregio in cuoio del pettorale.
BESTIAIO operaio che lavora con il bestiame.
BORCHIATELLA barbozzale.
BRIGLIA ASCIUTTA fase della doma in cui si passa dal mazzetto alla briglia sola.
BUTTERO cavalcante che accudisce al bestiame.
CAMARRA cinghia in cuoio tra sottopancia e testiera per inpedire alzarsi della testa.
CAMARRO bue vecchio.
CAMPANARA bestia anziana che guida il branco.
CAPEZZONE finimento in cuoio con due redini di corda per la prima domatura.
CAPEZZA DA GIRO usata per girare i puledri alla staggia.
CAROSO puledro di uno o due anni già marcato.
CAVALCANTE addetto al bestiame equino.
CAVALCATURA cavallo domo da servizio.
CAVALLARO domatore di cavalli.
CERATA impermeabile fatto a mano di lino impermeabilizzato con olio di lino cotto.
CERRATA bastone usato per i buoi.
CODALE accessorio della sella da lavoro.
CONTA inventano del bestiame brado.
COTRAPPASSO andatura particolare del cavallo da servizio in quattro tempi.
GIUDICE palo al centro del tondino.
INCASTRINO corridoio di filagne molto stretto.
INTAVOLATO cavallo che non gira ad una mano.
LATTARINO puledro di 1 anno.
MANSO cavallo affidabile.
MARRONE cavallo castrato a servizio per la doma dei puledri.
MAZZARELLA bastone nella maremma laziale,
MAZZETTO insieme delle redini del capezzone e della briglia.
OMO Dl LEGNO palo al centro del tondino nel Lazio.
PALLINO pomo nella sella maremmana toscana.
PARATA fermata improvvisa nel cavallo.
PANTASCE grassella.
PEZZATA pietanza viterbese fatta con carne di pecora.
PORTANTE andatura in due tempi dovuta al movimento alternato dei bipiedi laterali.
RIARTO raduno di cavalcanti.
RIBUTTATO cavallo che ha acquisito difetti nel corso della doma.
RICHIESTA giro di controllo quotidiano del bestiame fatto dal buttero.
SBARDELLARE essere disarcionato.
SBRIGLIATURA fase della doma in cui si usa la briglia asciutta.
SCAFARDA sella militare da batteria, usata nel Grossetano.
SCAFATURA muta del pelo.
SCIARMARE togliere la bardatura.
SCOZZONARE prima fase di doma.
SCOZZONATORE chi monta in sella la prima volta.
SFROCIARE brontolio con le narici nel cavallo.
SPOCCIATURA svezzamento a sei sette mesi.
SMONTONATA sgroppata violenta.
SODA bestia non gravida.
SOTTOCODA Codale.
SQUINZAGLIO sassiga nelle selle da lavoro.
STACCA cavalla di tre o quattro anni.
STACCIONE palo al centro del rimessino.
SUSTE redini del capezzone.
UNCINO bastone nel Grossetano.
VERTE bisaccia tipica del Viterbese.
Mario, questi termini maremmani sarebbero da inserire nella sezione "Dizionario Equestre". Molto interessante!