Mi sono capitati sott'occhio su facebook i commenti ad un titolo di giornale sulla crisi che crea "cavalli randagi".....che stia prendendo piede anche questa forma di abbandono era già più o meno risaputo, ma quello che mi lascia un po' perplessa sono i commenti lasciati dagli utenti...
Si passa da chi considera risolvibile il problema macellandoli, ignaro totalmente dell'esistenza di una norma che tutela il consumatore e che distingue i DPA dai NON DPA, chi considera i cavalli esseri liberi e selvaggi e vede questi abbandoni come un ritorno alla meritata libertà e chi ovviamente ci considera dei ricconi o peggio dei finti ricconi che vivono al di sopra delle proprie possibilità :icon_rolleyes:
Cotanta mancanza di cultura equestre è davvero demoralizzante ::)
Già.... >:( ::) >:( ::) :-X :deadhorse: :evil2:
Senti... ti dico una cosa cattiva...
L'ignoranza di chi è fuori dal mondo dei cavalli la tollero. Non sanno, non è colpa loro. Non usano troppo il cervello per informarsi prima di dare fiato alle trombe in mondovisione, okkei... ma questo li rende solo normalissimi sproloquioni in perfetto stile facebook. E anche questo, non è colpa loro.
Vogliamo parlare di ignoranza in materia equestre?
Beh... io ho più paura di chi riesce a fare queste robe qui...
http://www.youtube.com/watch?v=ujdrBIYTSY0
A devria mac sciupè... dicono in piemontese... avrebbe solo da crepare...
Lui, sti pirla lì attorno e, capofila, sto commentatore rottinculo che hanno sempre al seguito quando fanno queste oscenità.
...e per classe e buongusto... le fanno sulle note di Ameno... con cui Edward Gal ha dato l'addio a Totilas e presentato al mondo il suo nouovo campione, Romanov...
Una canzone che tradotta fa più o meno...
Senti il mio dolore
Confortami, accoglimi
senti il mio dolore
liberami, liberami
scoprimi, scopri le mie cicatrici
senti il mio dolore
Rendi soave (questo dolore) confortami
percepiscimi, percepiscimi
mi mutilarono ,mi ferirono, liberami
rendi soave (questo dolore)
Allevia il mio dolore mio Rè
attenua il mio dolore
attenua il mio dolore
...e capisci che accompagnare una kur di Gal, uno pensa... oddio, che Cavaliere... che grande uomo.
...e poi la senti in uno sfacelo del genere e pensi... oddio povero Cavallo... che uomo indegno di esistere...
Sinceramente, preferisco mille imbecilli su facebook a dire minchiate mentre se ne stanno ben lontani dai cavalli che un solo Nino Cancasci vivo e vegeto.
Che, se c'è giustizia nell'universo, creperà e rinascerà cavallo... sotto la sella di uno dei suoi allievi.
E tutti i cavalli che ha ammazzato (incluso questo del video), rideranno.
Win il problema e che sti beoti a cavallo ci salgono e quando lo fanno finiscono in mano a "maestri" come Cancasci che gli propinano una visione del cavallo libero, forte ed indomabile e poco importa se sgaloppazzano nei prati felici e contenti con cavalli fuori ferrature da mesi o non pareggiati perchè tanto c'è madre natura.....
Winter Winter Winter...mi associo!
Una cosa positiva c'è, quando potevo avere accesso alla sua pagina facebook (cioè prima che mi bloccasse) leggevo moltissimi commenti positivi e quindi credevo che fosse totalmente circondato da gente coi prosciutti e che non avrebbe avuto fine la sua "attività" (di tanto in tanto ho ancora il dubbio però). Invece quando si è esibito in fiera (l'avevo detto agli organizzatori che era un insulto all equitazione) l hanno accolto con fischi e buuuu e la mia amica/collega che abita in provincia di Palermo dice che lì non lo stima quasi nessuno e ci stanno tutti alla larga...e allora chi sono questi che applaudono e scrivono commenti positivi????? :gah:
A me a volte fanno ridere i commenti di chi non è nell ambiente, quellp che per adesso le batte tutte è il cavallo che fa il malocchio :mrgreen:
Citazione da: kitiara - Giugno 20, 2013, 07:58:58 PM
Mi sono capitati sott'occhio su facebook i commenti ad un titolo di giornale sulla crisi che crea "cavalli randagi".....che stia prendendo piede anche questa forma di abbandono era già più o meno risaputo, ma quello che mi lascia un po' perplessa sono i commenti lasciati dagli utenti...
Si passa da chi considera risolvibile il problema macellandoli, ignaro totalmente dell'esistenza di una norma che tutela il consumatore e che distingue i DPA dai NON DPA, chi considera i cavalli esseri liberi e selvaggi e vede questi abbandoni come un ritorno alla meritata libertà e chi ovviamente ci considera dei ricconi o peggio dei finti ricconi che vivono al di sopra delle proprie possibilità :icon_rolleyes:
Cotanta mancanza di cultura equestre è davvero demoralizzante ::)
io penso cara amica che nessuno nasce imparato :firuu:
anch'io non sapevo della norma DPA prima che me la spiegassero
e se uno non ha mai neanche avvicinato un cavallo, che ne sa delle sue esigenze, e delle millemila sfumature che riguardano i costi di mantenimento..?
la cultura equestre manca tra gli equitanti, figuriamoci tra la gente "comune"!
il cavallo visto dai non equitanti è come, che so, la barca a vela vista da un contadino. è normale che chi non conosce faccia commenti a sproposito; molto più deprimente è la situazione di chi il cavallo ce l'ha e però non sa riconoscere la testa dalla coda. ma questo è un discorso trito e ritrito.
Citazione da: Luna di Primavera - Giugno 22, 2013, 08:45:45 AM
io penso cara amica che nessuno nasce imparato :firuu:
e questa è una pessima notizia per i maturandi :evil3:
scherzi a parte ma per come la vedo io puoi ignorare la norma ma un minimo di buon senso da consumatore lo dovresti avere, soprattutto visto che di solito i medesimi soggetti son convinti che chi fa sport con i cavalli abbia l'abitudine di dare il magico pozione. :horse-wink:
non so a me viene spontaneo capire che c'è differenza tra i nostri cavalli ed i cavalli nati e cresciuti bradi e faccio fatica a comprendere perchè nell'immaginario collettivo il cane viene "abbandonato" al cavallo viene "restituita la libertà"
per tutti quelli che mi circondano, il cavallo è quasi solo un'emorragia economica.
Il mio convivente oramai si è rassegnato alla presenza ingombrante, oserei dire che quasi le vuole bene in quanto amante degli animali, ma non riesce a capire "l'aspetto sportivo" della cosa. Secondo lui il cavallo deve restare libero senza nessuno in sella.
quando mi chiedono del cavallo parto un po' prevenuta, quasi mai dico che è mia per evitare la frase: allora sei ricca!
Se incontro persone che mi paiono "chiuse", lascio perdere e taglio corto.
Però trovi anche persone disposte ad ascoltare e a capire. E quando le incontro, a loro cerco di spiegare meglio.
Per assurdo, il mese scorso ero da un medico specialista, con cui ho dei rapporti "amichevoli" e mi ha chiesto dei cavalli e di questo sport.
Io gli ho parlato delle sensazioni che provo in sella, della costruzione del binomio, della soddisfazione che si prova quando riesci a capire l'animale e a farti capire.
Sapete lei che mi ha detto?
caspita, ho tante pazienti che fanno equitazione ma tutte mi parlavano di obiettivi sportivi e la cosa non mi entusiasmava per niente. nessuno mi aveva mai parlato così del rapporto con l'animale, e ora che so queste cose, penso sia davvero bello.
Io non parlo quasi mai in pubblico, solo a volte con le amiche "non equitanti" (con loro è bello fare altri discorsi su altri argomenti) quando mi chiedono come va.
La stessa cosa che è accaduta a Shanna a me è capitata con una collega di lavoro: mi ha fatto un sacco di domande pertinenti anche se lei è totalmente a digiuno e mi ha detto che non pensava potesse essere così bello e le è venuta voglia di provare. Faccio pure proseliti :laugh3: :laugh3:
Citazione da: madamen67 - Giugno 23, 2013, 09:57:29 PM
Io non parlo quasi mai in pubblico
idem: alla maggior parte della gente che conosco (quella fuori dall'ambiente perlomeno) l'argomento non interessa e i commenti che escono di solito sono assai poco edificanti. anzi, se qualcuno va in argomento sono io il primo a tagliar corto.
soprattutto, dividendo la vita con un'istruttrice le occasioni per parlar di cavalli non mi mancano di certo!
Ho un certo imbarazzo a pensare al "cavallo visto dai non equitanti", in particolare al momento in cui il non equitante si avvicina e fa delle domande "ingenue", a cui anni fa, scioccamente, rispondevo con luoghi comuni di cui adesso mi vergogno.
Conclusione: come spesso avviene, può essere che la visione da lontano sia più nitida di quella da vicino..... chi non sa nulla dei cavalli vede alcune cose molto più chiaramente di chi crede di sapere ma in realtà non sa, perchè non si è mai posto delle vere domande o meglio: ha accettato risposte quanto mai dubbie come oro colato.
quando parlo del mio cavallo, e tendo a farlo non appena è possibile, io antepongo sempre considerazioni generali tipo "ho fatto il grosso errore di.." "è una pazzia" "una spesa enorme" "un impegno quasi sovrumano" etc etc
così l'ascoltatore si sente in dovere di dire: "ma no, ma dai" "se è la tua passione hai fatto bene" "è giusto così" "si vive una volta sola" e simili, e poi magari mi sta anche a sentire davvero e non solo per educazione.
in questo modo posso diffondere il verbo e già che ci sono sfatare anche qualche luogo comune (per es. quelli che citava kitiara all'inizio).
no, vabbè, mi comporto così solo perché ovviamente a me fa sempre piacere parlare di cavalli.
Citazione da: Luna di Primavera - Giugno 24, 2013, 10:36:04 AM
quando parlo del mio cavallo, e tendo a farlo non appena è possibile, io antepongo sempre considerazioni generali tipo "ho fatto il grosso errore di.." "è una pazzia" "una spesa enorme" "un impegno quasi sovrumano" etc etc
così l'ascoltatore si sente in dovere di dire: "ma no, ma dai" "se è la tua passione hai fatto bene" "è giusto così" "si vive una volta sola" e simili, e poi magari mi sta anche a sentire davvero e non solo per educazione.
Eh beh, siam 'sorelle' di tattica. Anche perchèdi solito la gente parla così riferendosi alle proprie imminenti ferie o della macchina (mi sono costate un occhio, ho fatto tanti sacriici, ne ho davvero bisogno, ho chiesto un finanziamento, ma mi serve)..
Citazione da: alex - Giugno 24, 2013, 10:21:30 AM
Ho un certo imbarazzo a pensare al "cavallo visto dai non equitanti", in particolare al momento in cui il non equitante si avvicina e fa delle domande "ingenue", a cui anni fa, scioccamente, rispondevo con luoghi comuni di cui adesso mi vergogno.
Conclusione: come spesso avviene, può essere che la visione da lontano sia più nitida di quella da vicino..... chi non sa nulla dei cavalli vede alcune cose molto più chiaramente di chi crede di sapere ma in realtà non sa, perchè non si è mai posto delle vere domande o meglio: ha accettato risposte quanto mai dubbie come oro colato.
Alex, mi sono persa a metà...
Citazione da: Luna di Primavera - Giugno 24, 2013, 10:36:04 AM
quando parlo del mio cavallo, e tendo a farlo non appena è possibile, io antepongo sempre considerazioni generali tipo "ho fatto il grosso errore di.." "è una pazzia" "una spesa enorme" "un impegno quasi sovrumano" etc etc
così l'ascoltatore si sente in dovere di dire: "ma no, ma dai" "se è la tua passione hai fatto bene" "è giusto così" "si vive una volta sola" e simili, e poi magari mi sta anche a sentire davvero e non solo per educazione.
in questo modo posso diffondere il verbo e già che ci sono sfatare anche qualche luogo comune (per es. quelli che citava kitiara all'inizio).
no, vabbè, mi comporto così solo perché ovviamente a me fa sempre piacere parlare di cavalli.
Se io dovessi parlare così a chi mi sta intorno mi "ammazzerebbero" per la quantità di cose brutte che mi direbbero: in particolare c'è una persona che mi sta vicino che per motivi familiari non posso allontanarmela di dosso (per fortuna però non è il mio ragazzo), che se dovessi parlare come nella citazione appena sopra sta persona mi direbbe cose del tipo: "te lo sei caricato (il cavallo) adesso te lo sbobbi", "io te l'avevo detto che non dovevi comprarlo", "lo sapevo che dovevi ascoltare me a non prenderlo", e tutte cose simili....
Premetto che io però il cavallo per ora non ce l'ho, ma ho deciso di non parlare più di cavalli a chi mi sta intorno, soprattutto se c'è questa persona a giro!
A parte i forum però non ho proprio nessuno con cui parlare di cavalli....
Citazione da: Pralina - Giugno 24, 2013, 11:02:07 PM
Se io dovessi parlare così a chi mi sta intorno mi "ammazzerebbero" per la quantità di cose brutte che mi direbbero
mmh a occhio mi sa che sei piuttosto giovane
"quello" è uno dei pochi privilegi dei 35 anni: nessuno che più di tanto possa metter bocca nelle mie decisioni :cool2:
Bhe in effetti hai ragione! :horse-smile:
Si, sono giovane (anche se ho più di 20 anni) e purtroppo questa persona di cui parlo è abbastanza avanti con gli anni e ha sempre la scusa pronta che "io non ho abbastanza esperienza"!
Anche se guarda caso io ho sicuramente dieci volte più esperienza di lei sull'argomento cavalli -.-" (questa persona non sa proprio nulla di cavalli)
E se dovessi parlare di cavalli con questa persona o con chi mi sta intorno di NON equitante vuole mettere becco lo stesso nelle cose che dico. bha.
Infatti ora me ne sto ben zitta con certi elementi. :cheesy3:
---> Escludo certi personaggi.
:icon_puke_r:
Premettendo che la cultura equestre moderna in Italia è aimè molto scarsa e poco diffusa vediamo di analizzare anche il perchè.
Dopo la "fuga di cervelli" equestri nelle corti di tutta europa nel rinascimento (che ha porto via anche razze quali il napolitano che sono andate a dare lustro ad alberi geanealogici di cavalli d'alta scuola e non solo..si pensi alla scuola di Vienna esempio) il cavallo in Italia è stato "relagato in:
- Eleganti corti di mecenati i cui Maestri di equitazione erano altrettanto uomini del rinascimento e "umanisti" da qui circolo rispretto e il concetto che il cavallo per il "volgo" era roba da "signori" (e a quel livello era vero)
- Per guerra o milizie sempre comunque di rango, altra carta a favore della concezione del cavallo come bene di lusso...o per pochi ambienti
- Cavallo da lavoro vero e proprio: birroccio, lavoro agricolo, in alcune zone con il bestiame (vedasi la Maremma) ecc bene "popolare" prezioso finche riusciva a lavorare e ha togliere una parte della fatica all'uomo. In questi ambiti il cavallo era considerato "parte sociale" della comunità. Infatti in certe regioni dove c'è questo retroterra (anche la Sardegna esempio) la "cultura" popolare equestre è assai diffusa e in generale le conoscenze basiche sul cavallo sono comuni.
Per cui arrivando ad oggi si passa all'immaginario colletivo, che dall'inizio del secolo e con l'avvento del "cinematografo" ha portato a vedere i D'inzeo in campo sportivo (per poi morire totalmente la foga per le discipline olimpiche finita la generazione a loro legata aimè) per passare agli "ostacolisti" che portano l'equitazione di nuovo in un livello sociale ristretto.
Poi abbiamo i filmeee uestern...in cui si vedono cavalli da indiani, cavalli da cow boy cavalli liberi..Furia ecc ecc..
Concetto quindi del cavallo da "eroe" moderno domato o indomabile in cui comunque la visione "innocente" di chi di cavalli ne sa 0 è circa quello del citato Furia Spirit e il cavallo di Zorro...non certo "reale"
Infine il "turismo" equestre che illude i turisti occasionali che montare a cavallo è una cosa "FACILE" CHE NON NECESSITA DI ORE E ANNI DI SELLA...o almeno di una base solida e fa passare le / gli equitanti che invece si fissano su esercizi o su addestramento o su uscire in campagna sereni come tempo perso...non poco tempo fa un extra equitante disse alla mia MF "ma è un anno che monti e ancora vai a scuola?" certo come se tu hai imparato a leggere e quindi non c'è bisogno di aprire un libro mai...
Per cui nell'immaginario collettivo della bella Italia il cavallo o è roba da ricchi, o è un animale selvaggio all'occorenza domabile da pochi eroi, o un motorino che accendi e spegni e non necessita di tutte le paranoie di noi ippomaniache..
Questa la mia modesta analisi.
:ciao:
A dire il vero, non mi meraviglio per nulla che molti facciano considerazioni sui cavalli che non stanno ne' in cielo ne' in terra. Le fanno sulle persone, figuriamoci sugli animali.
Purtroppo c'e' chi si forma un'opinione consapevole e chi invece spara opinioni, senza riflessione e informazione alla base, tanto per dire qualcosa sull'argomento.
L'unica cosa che possiamo fare, nel nostro piccolo, e' sfatare via via tutte le argomentazioni assurde che vengono fatte (come tutte le "leggende metropolitane" legate al denaro attorno alla passione dei cavalli) e cercare di far ragionare, sulla base della coerenza, sul perche' i cavalli dovrebbero godere di meno diritti rispetto ai cani, mandandoli al macello quando "non servono piu'" (frase che, sinceramente, ritengo del tutto sciocca e sono stufa di sentir dire).
Stendiamo un velo pietoso.. :icon_confused: