Sarà forse stata la lettura delle Questioni equestri in cui il Generale sottolinea giustamente l'importanza fondamentale dell'impulso ma mi stavo ponendo la domanda se l'impulso è una caratteristica innata di certi cavalli o se, e in quale misura, si può creare.
Credo che tutti sappiamo che esistono cavalli più o meno insanguati, dotati quindi di impulso,diciamo così,naturale ma,secondo voi è possibile crearlo anche in cavalli "normali" se non addirittura un po' pigri?
In caso affermativo come si crea questo "desiderio del lallo di portarsi avanti"? :frust:?
Le prime volte che uscivo a cavallo con Alberto , non riuscivo a capire come fare per caricare le pile del cavallo, piano piano mi sono accorto che il contatto anche se minimo, nel senso che anche al passo invece di tenere le redini penzoloni , avere quel minimo contatto che non trattiene il cavallo in maniera decisa ha un effetto di accumulo di energia, quella voglia di andare appena gli chiedi di spingere parte con impulso deciso e volenteroso.
Per favore non cerchiamo di fare una discussione tipo quella del forum azzurro
Allora Carodubbio per te l'impulso si può far nascere grazie al contatto con la bocca se ho capito bene?
Quale discussione sull'azzurrino?
Noi qui siamo ganzi non rissosi come quelli là :horse-wink:
Di la si sono scatenati in una discussione che porta a niente perché sapere come si fa a avere sotto il sedere un cavallo che porta sotto i posteriori, lo si impara con il duro lavoro in sella seguiti da un istruttore, su un forum si chiacchera scambiando due parole per avere una giornata più piacevole , come si fa a pretendere di imparare un livello alto di equitazione da un monitor
Tutti i cavalli sono "pigri", se montati male. Un cavallo anziano a volte può anche non farcela. L'impulso si insegna con la lezione alla gamba, che ogni tanto va ribadita, e si consolida trattando il cavallo con equità.
Cosa intendi con lezione alla gamba?
Per lezione alla gamba (da non confondere con la lezione alla gamba isolata o singola che è una cosa diversa) si intende il sistema per insegnare al cavallo che deve andare avanti quando sente la pressione della gamba (polpaccio/tallone).
Si prende un frustino (meglio un frustino da dress) e si stringono leggermente i polpacci, se il cavallo non avanza lo si tocca con la frusta subito dietro il tallone e si continua finchè il cavallo non ha preso l'andatura voluta es. un bel trotto energico.
Se il cavallo rallenta o scende all'andatura inferiore NON si usano le gambe ma la frusta (sempre sul costato dietro il tallone) così il cavallo capisce che non può decidere lui quando rallentare o fare una transizione decrescente ma deve mantenere l'andatura finchè il cavaliere non gli dà un ordine diverso.
Serve quindi ad evitare che,per mantenere l'andatura, il cavaliere debba continuamente dare gambe.
Si usa preferibilmente il frustino da dress perchè si può toccare il cavallo sul costato dietro il tallone senza staccare la mano dalle redini ma semplicemente allargando un pochino la mano e ruotando il polso.
Spero sia comprensibile. Se ho detto cavolate please correggetemi.
Milla, hai riportato quello che si sente e si legge di solito. Personalmente faccio due piccole varianti:
1. Secondo me bisogna (tassativamente) staccare la mano dalle redini, perchè è molto importante evitare il minimo rischio di tirare inavvertitamente la redine nel manovrare la frusta. La richiesta di avanzare deve essere chiara al 150%.
2. Preferisco una singola frustatina secca sul posteriore rispetto al tormentone sul costato. Questo sempre per maggiore chiarezza nei confronti del cavallo. Non devo essere per forza "bella" e composta per fare una correzione che dura pochi minuti, se è efficace.
Io invece sono abituata a non staccare la mano dalla redine però tu hai ragionissima nel dire che assolutamente non si deve tirare sulle redini quando si chiede di avanzare. Spesso i principianti vengono presi alla sprovvista quando il cavallo accelera e si attaccano alle redini e questo è sbagliatissimo.
Tieni presente che staccare dalla redine la mano che tiene la frusta non ti garantisce dal fatto che un cavaliere sorpreso dall'improvviso aumento di andatura non si attacchi alla bocca con l'altra redine :horse-wink:
Giusta anche la frustata secca, non intendevo dire che si deve tamburellare il costato altrimenti si rischia di ottenere un cavallo sordo anche alla frusta, però io evito la frustata sul posteriore perchè spesso i cavalli reagiscono sgroppando (almeno la mia lo fa).
indipendentemente dal tirare o meno le redini, è anche profondamente deleterio, qualora il cavallo "schizzasse" in avanti, farsi cogliere impreparati restando "indietro" rispetto al movimento. a me succede spesso :vfncl:
la questione frustata secca/tormentone è molto dibattuta, vorrei solo aggiungere che quando si sceglie di toccare ripetutamente lo si fa con intensità e (ora capitemi) "stizzosità" crescenti, interrompendosi immediatamente al minimo spostamento in avanti del cavallo.
Ognuno fa come gli pare o come sa fare. A chi critica la mia versione di "lezione alla gamba" ricordo però che un problema con l'impulso ce l'avete voi, io non ce l'ho :horse-cool:
Per parlare di "impulso" vanno fatti dei preamboli:
- una cosa è la semplice risposta all'indicazione di avanzare
- un'altra cosa è la qualità del movimento in avanti
In dressage con "impulso" si intende quasi sempre la qualità del movimento in avanti. Tra poveri cristiani invece si intende quasi sempre la mancata risposta all'indicazione di avanzare, per cui alla classica domanda "come faccio a dare più impulso al mio cavallino"? Un povero cristiano risponderà tirando in ballo la lezione alla gamba, un dressagista risponderà parlando di messa in mano, posteriori che si "impegnano" etc.
Le due cose sono collegate. Se il cavallo non avanza, hai poco da trafficare per farlo avanzare nel modo che soddisfa lo sdressagista.
Infatti sono collegate, ma le due tipologie di persone stanno su pianeti diversi e non si parlano: i poveri cristi risolvono dando frustate senza poi riuscire ad andare oltre quello, i dressagisti fanno che cercarsi direttamente un cavallo che vada avanti nonostante i loro smanettamenti.
parliamo di due livelli del tutto separati.
scusa max se il mio cavallo "non va" (e escludendo altre cause il problema sono io che evidentemente non lo so montare) ci manca altro che mi metta a preoccuparmi della messa in mano e dei posteriori.
in questo senso la pragmatica frustata sul c*lo che propone bionda è una soluzione applicabile anche da un principiante scarso.
ma vai come ti viene più comodo, sulle spalle, lungo come un treno, tutto storto, dove ti pare.. basta che vai.
pian piano cercheremo di mettere a posto il resto.
poi, si può discutere se la frustata è una e secca o tante e crescenti, se è sulla chiappa o sul costato etc...
io timidamente credo che dipenda anche un po' dal cavallo. l'obiettivo è farlo andare, non farlo incavolare. e qui la reazione dipende un po' anche da soggetto a soggetto.
Se la risposta a una frusta che arriva secca una volta è l'andare avanti non c'è problema. Il problema arriva quando su un'altro cavallo la stessa cosa causa qualcos'altro: sgroppata, stizza, addirittura marcia indietro, dipende da caso a caso. Come sempre non è "come faceva mio nonno" o "come mi ha detto l'amica" che conta ma avere in testa le teorie giuste. In questo caso vale la teoria dell'apprendimento.
La teoria giusta vuole che se si decide di usare la frusta questa non debba smettere (chiaramente deve essere modulata dal gentile al severo) fino alla risposta desiderata, ignorando eventuali difese che arrivino prima della risposta desiderata.
Se qualcuno ha un cavallo che bontà sua capisce di dover andare avanti con una frustata singola bene. Non è detto che con tutti vada così. Anzi di solito li si indispettisce e non gli si insegna niente.
Ma questa è solo la risposta appresa alla gamba. Poi bisogna dedicarsi alla qualità del movimento, altrimenti il cavallo scatta sì in avanti, ma senza impegnarsi veramente. E potrebbe innescarsi il circolo vizioso: frusta -> scatto in avanti -> scarso impegno dovuto a scarsa qualità del lavoro -> perdita di attività -> nuovo bisogno di ricorrere alla frusta etc
hai ragione e dunque si ritorna qui:
Citazione da: bionda - Ottobre 12, 2013, 11:51:19 PM
Tutti i cavalli sono "pigri", se montati male.
e vorrei aggiungere che la questione "cavallo insanguato" lascia il tempo che trova.
io ho un anglo-arabo, ed è arabo al 35%, eppure ho veramente tanti problemi a farlo avanzare...
strano..... non basta la legnata sul culo di bionda???
noi siamo della serie:
"scatto in avanti e poi m'ammoscio"
ma ci stiamo lavorando :horse ride:
Esiste poi il metodo "naturale" per aumentare l'impulso...il peperoncino nel deretano ( e non sto scherzando c'è chi lo usa!)
Fatto salvi gli eventuali problemi del cavaliere, dal quale potrebbe dipendere anche lo sca**o del cavallo (paure inconfessate, assetti improbabili, aiuti contraddittori and so on), ogni cavallo ha poi una "marcia" alla quale lavora meglio.
Quando abbiamo chiarito che la gamba significa vai, poi bisogna avere l'apertura mentale e la sensibilità di capire l'animale che stiamo montando. In genre il cavaliere ha "in testa" una sua idea di attività che non sempre è quella che servirebbe. Ci si ritrova allora a trattenere inconsciamente un cavallo che avrebbe bisogno di allungare, o a voler mandare come un disperato e smanacciare un cavallo che magari troverebbe l'equilibrio da solo (e con esso la predisposizione ad avanzare piano piano sempre di più) se soltanto gli si desse il tempo.
Tutto questo è molto interessante però io domandavo (reduce dalla lettura delle QE appunto) se il cavallo "avanti" (avete presente calmo,in avanti e dritto) è un cavallo che nasce con questa "predisposizione" o se la sua voglia di andare può essere creata/svegliata/incrementata.
In caso affermativo come si fa? Esiste un metodo più o meno largamente condiviso?
L'Hotte non ce lo dice ma,a suo avviso, il fatto che il cavallo sia in avanti è una condizione imprescindibile.
Non credo che esistano cavalli avanti e altri indietro, ma oggettivamente esistono cavalli ben conformati e altri meno.
Un cavallo ben proporzionato troverà senz'altro meno faticoso avanzare di uno più sgraziato.
Per dire una banalità non ho mai visto cavalli brachimorfi galoppare volentieri di loro iniziativa, e se trottano lo fanno goffi; mentre i dolicomorfi si esibiscono in complicate evoluzioni a qualunque andatura per conto loro, senza neanche pensarci due volte.
Quando si ha a che fare con un cavallo tutto sommato proporzionato, ma che non avanza, allora il problema non è il cavallo in senso fisico (non credo alla storia del "sangue"). Ma la sua educazione o il cavaliere.
Cavalli "di sangue" che vanno come siluri sono spesso dolicomorfi fatti diventare matti dall'uomo.
Cavalli dolicomorfi "pigri" allo stesso modo sono stati resi assuefatti e annoiati a tutto sempre dall'uomo.
Tutto questo spesso inconsapevolmente.
Fatta la lezione alla gamba, o rinnovata ogni volta che serve, dopo è questione di FAR USARE LA SCHIENA al cavallo. Fargli RILEVARE LA BASE DELL'INCOLLATURA. Farlo MUOVERE BENE.
Calmo, in avanti e dritto non sono tre cose da lavorare distinte ma devono essere coesistenti. Un cavallo "storto" non può mettersi in avanti (rallenterà per cattiva disposizione, le energie si disperderanno muovendosi male); un cavallo "agitato" non può essere messo troppo in avanti (sennò sfugge al controllo).
Bene, quindi L'Hotte quando parlava di cavallo in avanti, secondo te Max, non si riferiva a cavalli più "volenterosi" bensì a cavalli che vengono resi tali? Come? Non credo usassero metodi molto gentili .
Però se leggi l'Hotte pare proprio che si riferisca ad una qualità innata di certi cavalli, che certo dipende anche dalla costituzione fisica (infatti parla proprio dell'impiego dei cavalli "pesanti") ma che non è solo legata ad essa.
Naturalmente può darsi che io abbia mal interpretato.
Max guarda che L'Hotte ritiene che i tre "requisiti" vadno soddisfatti NON contemporaneamente come dici tu ma uno dopo l'altro (questo lo dice esplicitamente), quindi il cavallo prima deve essere calmo POI va messo in avanti poi diritto
Non ho montato molti cavalli, ma altrochè che sono convinto che per loro natura alcuni siano molto più in avanti di altri. Un cavallo naturalmente in avanti va e basta.... dà l'impressione di avanzare (anche al passo, non serve correre) perchè vuole, e gli piace, andare. Senza, per questo, essere agitato.
Confermo l'impressione di Milla: anche la mia impressione è che l'Hotte veda "calmo, in avanti, dritto" come una sequenza; inoltre, il "dritto", da quello che mi è sembrato, è requisito indispensabile solo per l'equitazione superiore. A noi poveri cavalieri "inferiori" un cavallo calmo e in avanti basta e avanza.
Per fortuna sei intervenuto tu Alex ,mi pareva quasi di aver letto un altro libro :horse-wink:
Confermo che il cavallo diritto secondo l'Hotte è richiesto solo per l'equitazione superiore che poi vallo a trovare un cavallo perfettamente diritto...
Confermo anche la mia impressione (basata sui cavalli che ho montato che non sono moltissimi è vero) che esistano cavalli che pare che proprio abbiano voglia di andare e cavalli più pigri, te ne accorgi come metti il sedere sulla sella e parti al passo.
I cavalli che avete montato di che tipologia erano? Da dove venivano? Come erano addestrati? Cosa e quanto mangiavano? Per parafrasare Alex, sareste in grado di dire dati alla mano che esistono cavalli più in avanti di altri in modo assoluto?
Un cavallo poi, può essere in avanti al passo, dormire al trotto, correre come un pazzo al galoppo.
Certo che come prima cosa serve che sia calmo, poi che sia in avanti (risposta alla gamba) e poi se uno è capace lo rende anche più o meno dritto. Ma nel momento che lo metti in avanti deve coesistere la calma, se no son guai. E nel momento che lavori l'asimmetria deve coesistere calma e risposta alla gamba se no un cavallo dritto ma fermo non serve a niente.
Forse ho sbagliato termine, forse è più corretto dire che queste tre cose si coadiuvano, sono interdipendenti.
Un cavallo più dritto andrà più volentieri in avanti rimanendo più calmo. Va bene?
Confermo, oltre ogni ragionevole dubbio e smentita, che ho avuto l'impressione ..... e sulle mie impressioni non ammetto smentite. :icon_rolleyes:
Quale sia la realtà dei fatti, non ho idea.
Scherzavo, è chiaro che anche io ho le stesse impressioni.
Ma in tali impressioni rientra il fatto che:
- più sono cavalli tarchiatelli e meno esprimono "gioia di andare"
- più sono vessati da gambe incoerenti e meno rispondono alle gambe
- più sono governati in modo brusco e incoerente e più esprimono "impazienza di andarsene"
- etc etc etc
da notare anche che lo stesso cavallo può essere indietro con un cavaliere, e bello allegro e avanti con un altro.
Essere in avanti significa obbedienza agli aiuti in avanti. E' solo addestramento.
Lo dimostra bene il mio che nel lavoro è molto più in avanti adesso che è vecchio e fisicamente è un rottame di quando era giovane e vivace. Pensare che in paddock ormai lo vedo galoppare forse 2 volte all'anno, eppure montato va.
Mi piace farlo provare a qualcuno più capace, quando capita l'occasione. Un tempo, quando era giovane e forte, il commento che mi facevano era "è bravo, fa tutto, è solo po' da spingere". Adesso che è un vecchino il commento è "oh, ma come va questo cavallo! gli appoggi la gamba e non si ferma più". In mezzo ci stanno alcuni anni durante i quali l'ho montato non bene, perchè non ne sono capace, ma in modo razionale, cercando nel mio piccolo di fare le cose giuste.
Se cerco di spiegare a qualcuno cosa siano le "cose giuste", scopro che l'altro la sa più lunga e trova immancabilmente decine di "se" e di "ma" e di buoni motivi per non fare quello che gli suggerisco. Salvo andare avanti a lamentarsi del cavallo che non va.
Citazione da: Luna di Primavera - Ottobre 14, 2013, 03:07:42 PM
da notare anche che lo stesso cavallo può essere indietro con un cavaliere, e bello allegro e avanti con un altro.
Caspita se è vero! Ed io non mi do pace proprio di questo!
Non c'è niente da fare, per quanto ci sforziamo di codificare tecniche giuste e sacrosante riguardanti i cavalli, qualcosa sembra indicare che un grosso lavoro è sempre da fare anche su noi stessi. Sia per "trasmettere" voglia di andare ma anche per evitarlo! Quanti avete visto che, solo salendo, fanno sclerare il cavallo?
Oltre l'addestramento e tecnica pura c'è sempre ANCHE qualcosa di nostro che trasmettiamo con l'atteggiamento.
Molto interessante. Ma seconto voi è una questione di binomio o di cavaliere (fermo restando che un po' di componente "cavallo", piccola o grande che sia, mi sa che esiste)?
In altri termini: un cavaliere di quelli sotto le cui chiappe il cavallo è avanti e brioso, ottiene più o meno lo stesso risultato con molti, se non tutti, i cavalli, o no?
Se è vera la prima ipotesi, si tratta solo di legarlo a un palo e di tenercelo finchè confessa. :icon_rolleyes:
E' semplice: il cavaliere deve essere lui in avanti :onhorse6:
Ma questo è un discorso che sta su un altro livello. Un cavallo montato correttamente comunque "funziona" con chiunque.
semplicemente, il cavallo reagisce in maniera diversa a stimoli diversi.
se uno sa montare meglio di me, il cavallo reagisce meglio rispetto a quando lo monto io. pura e dura verità.
il mio tormento, dal basso del mio infimissimo livello, è: "ma cosa, COSA fa lui di così diverso da me, mentre trotta, che il cavallo sembra un altro cavallo?"
CitazioneMa seconto voi è una questione di binomio o di cavaliere (fermo restando che un po' di componente "cavallo", piccola o grande che sia, mi sa che esiste)?
Di cavaliere.
Quelli che ho visto addormentare i cavalli (in genere donne) li addormentano tutti, e viceversa.
In linea di massima si tratta perlopiù di
cazzutaggine maschile e
dolcezza femminile, anche se il corpo che li ospita può non combaciare come sesso (ci sono donne peggio di gerarchi nazisti e dolcissimi ometti). Io devo tenere a freno il mio nervoso mentre monto, se no li agito tutti dopo tre secondi. Alla mia ragazza in tempi non sospetti (quando non capiva neanche dove fosse la testa e la coda) davano da montare anche cavalli di grosse categorie, proprio perché,
facendo nulla, li calmava. La tecnica dunque c'entra ma anche no.
Ripenso sempre alle stupende emozioni che mi ha regalato un mio cavallo Tibulflan, nel settore ippico si usa un metodo molto semplice fare le cose con calma, e la ripetitività del lavoro.
Un mattino il cavallo doveva galoppare come lavoro, trotto di riscaldamento andata al ritorno , parto al canterino staffato corto mani sul collo io in posizione fermo come una statua, nel punto preciso dove di solito al galoppo aumento l'andatura dal canter al galoppo forte, senza muovere un muscolo del mio corpo ho fatto schioccare la lingua, e partito a mille e nel punto dove fermo sempre il lavoro del galoppo, senza nessuna mia richiesta tranne usare la voce con il classico verso , il cavallo si e fermato.
Va guardata la gestione generale del cavallo dal mattino alla sera, quando si va a passo al passo non si sta stravaccati (chi a voglia ci sta ma dopo non può pretendere di avere un cavallo sveglio) si tiene il contatto ma se il cavallo vuole muovere il collo per guardare basta cedere le redini, ma il contatto deve rimanere, si sta dritti non si muove il corpo a casaccio visto che il nostro movimento sbilancia il cavallo che segue il peso del nostro corpo.Le gambe vanno tenute in contatto con il corpo del cavallo e al cavallo si deve chiedere con semplici pressioni quello che stai chiedendo tramite le redini, con il tempo il cavallo ascolterà molto di più la gamba limitando l'azione della redine a movimenti e richieste che ai profani restano invisibili.
Anche in passeggiata chiedere e chiedere spesso al cavallo cambi , tipo fermate -diagonali -circoli- aumenti del passo e rallentamenti, per avere un cavallo dritto calmo e in avanti , ci devi lavorare da solo il cavallo tenderà solo a diventare uno che trascina il posteriore o un cavallo che avanza a zig zag
http://massimobasili.blogspot.it/search?q=lezione+alla+gamba
Citazione da: milla - Ottobre 16, 2013, 09:39:54 PM
http://massimobasili.blogspot.it/search?q=lezione+alla+gamba
Bello! Grazie!
Ho incontrato Basili a Civitanova, dopo 1 anno ha cambiato circolo ippico, in questo secondo posto c'era una cavallina americana con un BOZZO sul collo enorme, a forza di essere usata per fare le lezioni in curva era sempre e completamente controflessa, dopo 1 anno che la cavallina veniva seguita da Basili per i principianti, il BOZZO è completamente rientrato e anche fisicamente la cavalla come postura era molto migliorata tornando a avere un aspetto gradevole .
Ero presente IO, arriva il propietario del maneggio mentre dissellavo la cavalla, chiede a Basili come si chiama questo cavallo? e Massimo gli dice il nome, il propietario rimane a occhi aperti e cerca di riconoscere il suo cavallo perché abituato a vederla in condizioni pessime non riusciva più a riconoscere la cavalla
Kualcuno Pokanzi ha ironizzato sul fatto che io abbia ricominciato a prendere lezioni in un piccolissimo maneggio da un istrutore sconosciuto... ma stavolta ho avuto naso; la prima cosa che mi ha insegnato è proprio la lezione alla gamba.
Lezione alla gamba esattamente come descritta da Basili, su una simpatica avelignese zuccona con sella americana e tstiera Parelli... ma la lezione alla gamba are esattamente quella descritta da Basili, e proprioin quel piccolissimo maneggio, qualche settimana dopo, ho incontrato Basili per la prima volta; e con mia costernazione, sapeva chi ero. :icon_eek:
Confesso di non aver letto tutti gli interventi, malgrado ciò, presuntuosamente mi permetto un pikolo intervento.
Questo Basili, plobabilmente tramite Karl, ha capito L'Hotte e di conseguenza i principi di Baucher, dunque cose vecchie di 200 anni che appaiono come assolute novità per il semplice fatto che la maggior parte di noi le sconosce.
Per lo vero, anche gli antichi maestri davano la massima importanza all'impulso...certo usavano sistemi spicci e a volte singolari, ti ricordi del simpatico erinaceus europaeus attaccato alla coda del lallo retrivo ?
Senza arrivare a questi eccessi ai tempi si diceva: "i pilieri danno spirito ai cavalli"...e spirito stava per impulso; a quei tempi, i cavalli da sella europei erano piuttosto linfatici e mollaccioni tipo gli attuali frison tanta scena poco motore, appunto.
Sono perfettamente d'accordo. Tutto o quasi, in equitazione, è stato provato e tutti o quasi i principali errori sono stati analizzati, descritti, affrontati e risolti. Probabilmente non da secoli: da millenni.
Il problema è che lo sanno in pochi, sia fra i cavalieri, che fra gli istruttori. Esattamente come la mascalcia eccellente la conoscono in pochi, sia fra i proprietari, che fra i maniscalchi. Non confondiamo le cose "come potrebbero e dovrebbero essere" con la realtà dei fatti, come purtroppo sono.
Ripeto l'appello: se da lontano, sentite un istruttore che grida: "Gambe! Gambe!!!!", non sta affatto rivolgendosi all'allievo; sta rivolgendosi a voi che assistìite, ed è un invito a darvela a gambe da quel centro ippico.
Quindi siamo tutti concordi sull'importanza fondamentale dell'impulso.
Io continuo a rimanere della mia idea che alcuni cavalli abbiano "naturalmente" più impulso si altri, comunque, secondo voi la lezione alla gamba è il sistema corretto e l'unico per aumentare l'impulso?
Non esiste il rischio di assuefazione alla frusta con conseguenza di avere un lallo sordo alla gamba e pure sordo alla frusta?
Citazione da: milla - Ottobre 18, 2013, 01:48:20 PM
Non esiste il rischio di assuefazione alla frusta con conseguenza di avere un lallo sordo alla gamba e pure sordo alla frusta?
Sì certo, esiste. La lezione alla gamba è una cosa di pochi minuti ogni tanto. Il resto è non mortificare mai la voglia di andare. Quindi non tirare, non forzare una postura, mano senza gamba / gamba senza mano, non chiedere l'impossibile, premiare il possibile, non annoiare, non tartassare ecc. Trovo che Carodubbio abbia scritto delle cose giuste.
Bionda dice (giustamente) che la lezione alla gamba è cosa di pochi minuti ogni tanto però nel caso di situazioni particolarmente difficili (es. come quella del cavallo di Luna che dopo due falcate più veloci si riaddormenta , cavallini della scuola o cavalli particolarmente pigri) ci sono soluzioni?
Chiedo perchè mi è capitato di montare il cavallo di un'amica che si lamentava della sua pigrizia ed effettivamente ho avuto problemi anche solo per mantenere un trottino appena appena decente oltretutto pareva anche piuttosto indifferente alla frusta.
beh, il mio cavallo s'ammoscia subito, ma ci sono problemi di costanza nel lavoro a monte.
vorrei spezzare una lancia a suo favore: è fuori forma fisica e mentale, non si può neanche pretendere più di tanto... poi c'ha la ruschena che lo deprime, bisogna capirlo :nanna:
lezione alla gamba va bene, ma da sola certamente non basta.
fermo restando che alcuni cavalli son più brillanti e altri meno, nel caso del cavallo della tua amica bisognerebbe fare un'analisi un po' generale e capire "cosa c'è" che concorre a renderlo particolarmente spento.
lei monta bene o è principiante? il cavallo è correttamente muscolato, alimentato e lavorato? intendo, cose così.
Sì certo ma la mia domanda non era riferita in modo specifico al cavallo della mia amica nè al tuo Luna, li ho citati solo per spiegare a che tipo di situazioni mi riferivo. La questione che ponevo in realtà è più generica ovvero se e come sono risolvibili situazioni di quel tipo.
La lezione alla gamba fa leva sull'istinto di fuga (quindi di conservazione) del cavallo. Quindi anche il cavallo più malato, annoiato e malandato del mondo se si vede in pericolo non vuole morire e va. Se fatta "decisa" (e bene) mette in avanti chiunque. Dopodiché si può discutere di tutto il resto, di ciò che è lecito o non lecito, dei sentimenti del padrone o delle paure del padrone ma, come dire, il cavallo quando sente le gambe o va, o va. Anche perché, ipotesi di cavallo anziano e bisognoso di un lavoro che lo tenga in forma: se non rispetta le gambe il lavoro che ci si prefigge non ha prospettive, perlomeno non un lavoro di qualità. Come dire: "due minuti e passa la paura".
Una volta sempre con Basili in un altro maneggio mi fa sellare un cavallo, a forza di strillare Massimo alla fine a ceduto dopo che si è accorto che IO mi impegnavo ma il cavallo non avanzava, e alla fine a SBOTTATO ; mi sa che sto cavallo e veramente un SOMARO :laughter-485:
Max per favore chiariscimi cosa intendi per lezione alla gamba "fatta bene"
Per "decisa" suppongo tu intenda una bella frustata secca sul costato o no?
Quello che conta non è il numero di frustate ma cosa vai ad associare alle gambe, cioè quello che ottieni. Significa che deve fiondarsi in avanti pancia a terra senza esitazioni.
Beninteso parlo di un cavallo pigrone e lento nei movimenti, altrimenti mandare pancia a terra un cavallo che affretta è anche pericoloso e può pure cadere.
Gamba leggera senza mano -> frusta a salire -> il cavallo comincerà ad andare come suo solito -> frusta a salire -> il cavallo proverà a metterci più impegno ma per finta -> frusta a salire e che si senta bene il fischio dell'aria -> il cavallo fa un galoppino idiota -> frusta a salire che fischia e comincia anche a bruciare -> galoppone con occhio spalancato (ma questo mi mena!) -> esatto ti meno, ma era questo che volevo, ricompensa e lento ritorno alla calma
Si riprende fiato entrambi, e si ripete...
Può darsi che l'ansia della prima volta non gli abbia fatto associare la corsa, alle gambe messe all'inizio, per cui magari la seconda volta va come la prima, ma sicuramente la terza volta va così:
Gamba leggera senza mano -> galoppone con occhio spalancato (prima che questo mi meni di nuovo!)
Tutto questo non vuol dire scomporsi in sella imitando John Wayne inseguito dagli indiani, già è una cosa non troppo carina da dover fare ma a volte necessaria, cerchiamo almeno di farla con stile.
Ah un'altra cosa, tutta la manfrina iniziale deve durare pochi secondi, quasi che il cavallo non abbia tempo di pensare. Se state dando frusta come matti ma il cavallo seguita a non dare segni di vita, evidentemente è meglio lasciare perdere e capire un'attimo cosa state sbagliando. Spesso vedo usare la frusta in modi assurdi, tipo braccio che si agita tantissimo con frusta che in concreto oscilla e tocca appena, robe così. Il braccio deve restare fermo e la frusta agire con colpi netti a salire dati di polso, con il pollice che fa da grilletto.
Riassumendo il pippone di max, la lezione alla gamba prevede che il cavallo debba prendere l'andatura superiore a quella richiesta, cioè dall'alt al passo deve schizzare via al trotto, dal passo al trotto deve scappare al galoppo, altrimenti non vale. Poi fai te in che modo essere abbastanza incisiva.
Chiarissimo grazie vediamo se riusciamo a svegliare il lallo della mia amica.
Oggi dal bar, senza farmi vedere, guardavo montare una tipa che ha perenni problemi di impulso con il suo cavallo. Un giro di pista tenendo un'andatura non gliel'ho visto fare. Pochi metri di trotto, 4 falcate di galoppo, era sempre ferma.
Ho pensato a questa discussione, era un bell'esempio di come rovinare l'impulso. Va bene all'inizio fare riprese brevissime, premiare con il riposo prima che il cavallo si stanchi. Va bene non tartassare il cavallo che non ha fiato e muscolatura. Ma non dovrebbe essere il caso di quel cavallo, che lavora quasi ogni giorno. Allora non farlo andare mai cosa gli insegna? Che va bene stare fermo... e allora è inutile ripetere ogni giorno lezioni alla gamba.
C'è stato un momento che la tipa montava con in mano il frustone da tondino ...però lei fa un sacco di stage e se la tira un casino...
Com'era? Tanto vale l'uomo, tanto vale il metodo...
Citazione da: bionda - Ottobre 19, 2013, 10:32:13 PM
non farlo andare mai cosa gli insegna? Che va bene stare fermo... e allora è inutile ripetere ogni giorno lezioni alla gamba.
anzi, fargliela ogni santo giorno è controproducente, succede quel che temeva milla, cioè che il cavallo si desensibilizza anche alla lezione alla gamba.
quel che io volevo dire tirando in ballo il mio cavallo - sì svogliato ma anche fuori forma - era che non serve a un tubo fare la lezione alla gamba così una tantum, se non si cerca di intervenire anche sugli altri aspetti eventualmente "deficitari" (l'allenamento, l'alimentazione se necessario, la ruschena etc..).
insomma come al solito non ci sono scorciatoie :icon_rolleyes: :firuu: