Fra un pò avrei in mente di prendere un frustino,voi che modelli mi consigliate?
Se lo vuoi usare per lavoro in piano, senz'altro lungo, "da dressage". Senza spostare le mani dalla corretta posizione devi poter toccare il cavallo sia davanti, che dietro le cinghie. Con un frustino corto arrivi solo alla spalla.
Questo se il frustino ti serve come aiuto per l'addestramento e la comunicazione..... a chi serve per menare il cavallo, va bene tutto, purchè sia robusto e non si spacchi. :horse-scared:
direi Arizona di aspettare che te lo dica l'istruttore di prenderne uno e di farti consigliare da lui, in particolare i frustini da dressage sono di diverse lunghezze uno troppo corto o troppo lungo ti sarebbe scomodo e/o inutile.
Citazione da: alex - Novembre 06, 2013, 06:24:02 PM
Se lo vuoi usare per lavoro in piano, senz'altro lungo, "da dressage". Senza spostare le mani dalla corretta posizione devi poter toccare il cavallo sia davanti, che dietro le cinghie. Con un frustino corto arrivi solo alla spalla.
Questo se il frustino ti serve come aiuto per l'addestramento e la comunicazione..... a chi serve per menare il cavallo, va bene tutto, purchè sia robusto e non si spacchi. :horse-scared:
Io non oserei mai picchiare un cavallo come certe volte si vede fare a certi esseri.. Quando uso il frustino della scuola ho un tocco leggero,e non passo il tempo a frustare Rovo ma utilizzo di più le gambe
Beh, anch'io monto con il frustone lungo da dressage.
Poi per lo più non lo uso.
Sta lì.
Fa presenza...
:happy_birthday-736:
Ma sicuramente è mille volte meglio di quello corto da salto.
Ad esempio... quello corto da salto non riuscirei mai a ficcarlo dentro al pettorale... e siccome io che cerco di sbrogliare la frusta dalla pettorina della cavalla mentre galoppiamo in circolo è una delle attrazioni principali della scuderia... beh, non oserei mai privare il pubblico del suo divertimento!
(secondariamente... essendo karlista, quelle rare volte che ho bisogno di toccare Mu, capisci che con le mani all'altezza in cui le ho di solito, riuscire ad arrivare a toccare il cavallo richiede una lunghezza abbastanza considerevole :embarrassed2:) ...
Quanto alle motivazioni serie, alex ha già detto tutto: la frusta lunga permette di sfiorare anche senza scomporti in sella e soprattutto, ti vale meglio come "terza gamba" che è il solo motivo per cui porto la frusta, quando devi cercare di comandare l'anca invece della spalla del cavallo.
Da "Argento e vecchi filetti" di Maria Cristina Magri:
Facciamo ordine: il frustino in realtà non esiste, quell'aggeggio variamente colorato che sta nella mano interna alla pista di un cavaliere in maneggio è la frusta. Purtroppo vengono ultimamente prodotte in colori assurdi e modelli assortiti derivati direttamente dalle corse al galoppo che però non dovrebbero essere il pane quotidiano della maggior parte di noi. Sarebbe interessante fare uno studio approfondito sul fatto inspiegabile che più sono colorati, più vengono usati a sproposito: deve esistere una connessione nascosta tra cattivo gusto dell'acquirente e cattivo gusto del cavaliere, probabilmente dettati entrambi dalla mancanza di sensibilità. La frusta usata per il dressage, o addestramento, è più lunga per permettere di toccare il cavallo anche sulla groppa senza staccare le mani dalle redini. Il frustone è la frusta lunga, con pioggia lunghissima che viene usata per lavorare il cavallo alla longia, in tondino o in maneggio e che somiglia a quelle usate per gli attacchi. E' inutile stare ad elencare qui i vari altri tipi di fruste reperibili in selleria per le più svariate necessità ed occasioni, dalle cacce agli attacchi. Molto più importante, pregare chi monta a cavallo di non infilare mai nello stivale la frusta: appoggiatela da qualche parte, tenetela impugnata, passatela al fidanzato o alla moglie in trepida attesa, che si sentiranno così non solo utili ma anche partecipi. Comunque non rendetevi colpevoli di questa sciatteria, per carità.
Personalmente, propendo per le bacchette di bambù, tagliate alla misura desiderata sono ottime e non costano nulla...ho un'amica che ha una rigogliosissima pianta di questa specie, prima usavo dei polloni di ulivo, ma appena si seccano si rompono facilmente.
Specialmente all'inizio dell'addestramento, è consigliabile mettersene una per mano a sostegno delle gambe, poi, si passa ad una bacchetta sola, infine si può farne completamente a meno.
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 07, 2013, 02:13:05 AM
Da "Argento e vecchi filetti" di Maria Cristina Magri:
Facciamo ordine: il frustino in realtà non esiste, quell'aggeggio variamente colorato che sta nella mano interna alla pista di un cavaliere in maneggio è la frusta. Purtroppo vengono ultimamente prodotte in colori assurdi e modelli assortiti derivati direttamente dalle corse al galoppo che però non dovrebbero essere il pane quotidiano della maggior parte di noi. Sarebbe interessante fare uno studio approfondito sul fatto inspiegabile che più sono colorati, più vengono usati a sproposito: deve esistere una connessione nascosta tra cattivo gusto dell'acquirente e cattivo gusto del cavaliere, probabilmente dettati entrambi dalla mancanza di sensibilità. La frusta usata per il dressage, o addestramento, è più lunga per permettere di toccare il cavallo anche sulla groppa senza staccare le mani dalle redini. Il frustone è la frusta lunga, con pioggia lunghissima che viene usata per lavorare il cavallo alla longia, in tondino o in maneggio e che somiglia a quelle usate per gli attacchi. E' inutile stare ad elencare qui i vari altri tipi di fruste reperibili in selleria per le più svariate necessità ed occasioni, dalle cacce agli attacchi. Molto più importante, pregare chi monta a cavallo di non infilare mai nello stivale la frusta: appoggiatela da qualche parte, tenetela impugnata, passatela al fidanzato o alla moglie in trepida attesa, che si sentiranno così non solo utili ma anche partecipi. Comunque non rendetevi colpevoli di questa sciatteria, per carità.
Personalmente, propendo per le bacchette di bambù, tagliate alla misura desiderata sono ottime e non costano nulla...ho un'amica che ha una rigogliosissima pianta di questa specie, prima usavo dei polloni di ulivo, ma appena si seccano si rompono facilmente.
Specialmente all'inizio dell'addestramento, è consigliabile mettersene una per mano a sostegno delle gambe, poi, si passa ad una bacchetta sola, infine si può farne completamente a meno.
Bell'idea fai da te!! :pollicesu:
Una delle prime volte che montavo, non sapendo dove mettere la frusta mentre posizionavo la sella, stringevo il sottopancia ecc. ho infilato la frusta nello stivale. Manca poco mi cacciano dal campo.
Io sto con i cosacchi. Volentierissimo farei il cambio: al cavalieri nostrani eleganti la loro "eleganza", a me l'abilità equestre di un vecchio cavaliere cosacco. Con tutta la sua sciatteria.
I cosacchi infilavano il loro particolar frustino nello stivale. :icon_rolleyes:
Forse avrò avuto 26/27 anni, ebbi la simpatica idea di prendere delle letioni di equitatione, ovviamente l'istruttore era un ex marmittone, avevo già un lallo tutto mio.
Non credo di aver fatto più di 5/6 lezioni, mandai a quel paese l'ex appuntato il manegio e i suoi formalismi mentre feci amicizia con altri due o tre ragazzi e un ex fantino coi quali mi dedicai - con viva e vibrante soddisfazione - alla equitazione da campagna.
L'ex militare ci chiamava - disprezzandoci - gli indiani...non sapeva di farci un grande complimento.
Devo ammettere però che un frustino da dressage infilato nello stivale non è un bel véder. :horse-wink:
IO lo tengo sulla mano, sono contrario a usarlo in lavoro perché uso altri metodi che naturalmente richiedono più tempo ma personalmente preferisco fare le cose con calma ,con Gass l'ultimo mio cavallo, sono stato costretto a portami dietro il frustino , le prime volte ne ho dovuto fare un uso spropositato, poi lo portavo dietro solo per farlo vedere al cavallo ma non usavo più, anche se in realtà il cavallo era molto tranquillo, ma gli venivano i 10 secondi di sclero assurdo e diventava un soggetto discretamente pericoloso , tenete conto che la mia misura si basa con soggetti caldi
A proposito di formalismi, ricordo che le prime volte che entrai in circolo equestre - un pò prima della seconda guerra punica - vigeva uno snobbismo imbarazzante, inchini, baciamano alle signore, tenute adeguate, attento uso del linguaggio, che a volte era intercalato da espressioni da caserma. :icon_eek:
Niente da dire, se non il fatto che quel signore che - a vederlo - sembrava un signorotto di campagna inglese, in realtà era uno sfasciacarrozze, quell'altro che tirava sapientemente da una corta pipa di radica era un tabaccaio, la signora ingioiellata come la "madonna pellegrina" era la moglie di un venditore di elettrodomestici, e così via gente che si trasformava in quell'ambiente...ovviamente c'erano dei benestanti e anche alcuni veri nobili quasi tutti senza una lira e militari di alto grado...nel senso che erano degli inveterati bevitori di liquori superalcoolici. :icon_eek:
Ora sto montando una cavalla molto sensibile nella bocca ma anche nelle gambe :pollicesu: Mi sa che il frustino per ora lo lascio...
Te lo dirà il tuo istruttore. :pollicesu: