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Sala Di Lettura => Dizionario Equestre => P => Topic aperto da: raffaele de martinis - Dicembre 04, 2013, 04:31:49 PM

Titolo: Piaffo.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 04, 2013, 04:31:49 PM
Piacer - piafer...per piafer, fi difa dove fi trova via Fiferone...
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 29, 2013, 07:57:33 PM


Passo a piè fermo - far ciambella - ciambella.

Così nomarono quest'aria coloro che l'avevano inventata: i cavallerizzi italiani.

Perché - oggi - si dice piaffo - Piaffer - piafer ?????

Plobabilmente si tratta di un errore di copiatura, come tutti sapete...come Alex certamente sà, la "s" e la "f" anticamente si scrivevano quasi con lo stesso segno, assai facile fare consufione  :icon_eek: la stessa cosa accadeva con la "u" e la "n"....

Per me il fatto è evidente...fino  pruova contraria.

Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: milla - Dicembre 29, 2013, 09:36:30 PM
Da passo a piè fermo a paffo e piaffo causa errore di copiatura ok ma da "far ciambella" a piaffo ce ne corre, come lo spiegate?

Passo a piè fermo rende bene l'idea del movimento che fa il lallo ma "ciambella" perchè?
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: alex - Dicembre 29, 2013, 10:25:14 PM
Vedo che ciambella è molto simile a ciambetta, che è termine esistente nell'equitazione del XVI secolo.... far ciambella non lo trovo.
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 30, 2013, 12:46:10 AM
Ai tempi non era stato ancora inventato il bimby, la pasta "per far ciambelle" era fatta a mano e, per frla, le brve massaie pestavano/pestano coi pugni l'impasto sul tavolaccio per rederlo omogeneo, mpvimento he ricorda quello del lallo che pesta colli pedi per piaffare.

Non per nient.e, si dice: "il gatto fa la pasta", quando vediamo lo gratioso felino pestare  con le zampette - per altre ragioni -  la nostra panza...ciambetta - gambetta non c'entra una beata.



potremmo dire: il gtto fa ciambello e il lallo fa la pasta...nella sostanza nulla cambia.

Fino a pruova contraria.
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: milla - Dicembre 30, 2013, 02:07:02 PM
Intrigante spiegazione, pur essendo gattofila impenitente mai sarei arrivata dal micio che fa la pasta al lallo che fa ciambella.
Suppongo che sia una tua teoria e che in realtà non abbiamo certezze circa l'origine dell'espressione.
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: alex - Dicembre 30, 2013, 03:27:48 PM
A quando, precisamente, risale l'espressione "far ciambella"? Come dicevo, nei testi cinquecenteschi non la trovo. Ho cercato male?
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: alex - Dicembre 30, 2013, 03:43:47 PM
Per ora sono andato indietro fino al 1785: Vocabolario siciliano etimologico, italiano e latino (http://books.google.it/books?id=5B4SAAAAIAAJ&pg=PA312&dq=far+ciambella&hl=it&sa=X&ei=qIXBUvbbH6nA7AaSqYC4CQ&ved=0CDMQ6AEwADgU#v=onepage&q=far%20ciambella&f=false), ci informa che "Fari la ciambella" significa "Far la ciambella". Ma chi mai l'avrebbe detto.  :horse-cool:
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: alex - Dicembre 30, 2013, 03:59:30 PM
Sempre sfrugugliando Google Books, di "far ciambetta" trovo citazioni in tutti i libri equestri antichi (e in nessuno, sembra, far ciambella) fino a Caracciolo, La gloria del cavallo, 1600.

Quindi "far ciambella" è comparso dal 1600 al 1700 (fine) e contemporaneamente è sparito "far ciambetta". Cercasi un testo in cui le due espressioni convivano. Ovviamente, fino a prova contraria.  :horse-wink:
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: milla - Dicembre 30, 2013, 06:55:07 PM
Ma se non ho capito male secondo Raffaele far CIAMBETTA non ha nulla a che vedere con far CIAMBELLA, ciambetta dovrebbe significare gambetta/gamba.
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 30, 2013, 07:02:41 PM
Citazione da: milla - Dicembre 30, 2013, 02:07:02 PM
Intrigante spiegazione, pur essendo gattofila impenitente mai sarei arrivata dal micio che fa la pasta al lallo che fa ciambella.
Suppongo che sia una tua teoria e che in realtà non abbiamo certezze circa l'origine dell'espressione.

Non est mia detuctione ma luogo comune, meravigliomi sommamento che una gattara non habbia mai udito coltal expressione:

http://www.petsblog.it/post/57413/perche-i-gatti-fanno-la-pasta-o-il-pane-veterinario-petsblog

como certamente sai, lo gatto anticamente in natura est animalo schivio et solitario, la domesticazione lo fici diventar sociale - l'homo lo fici diventar famigliaro - sfruttando due lati dela sua attitudine naturale :icon_eek: - direbbe Angioni - lo comportamento infantile et quelo sexuale.

Far la pasta è un comportamento infantilo...questo secondo Leyhause, lo maximo experto mundiale in felini.

Fino a pruova contraria.
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: milla - Dicembre 30, 2013, 07:35:47 PM
Da noi si dice che il gatto "fa il pane", ma va bene lo stesso, la correlazione tra il gesto del micio ed il modo di dire è chiara,  ma non avrei collegato il movimento del lallo che piaffa al gatto .
Gattofila e gattara sono due cose diverse :horse-wink: Da noi le gattare sono quelle signore spesso un po' avanti con gli anni, e un pelino stravaganti che portano il cibo alle colonie di gatti randagi.

Il riferimento alla "tua" teoria riguardava non il modo di dire sul gatto ma la derivazione del "far ciambella" equino dall'analogo movimento delle massaie
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 30, 2013, 08:15:11 PM
Il gatto fa lo pane il lallo ciambelle  :icon_eek:, in realitade tutti e due li animali : impastano, la radice dei detti è quella:  impastare.

Secondo Treccani:

gattaro gattaro s. m. (f. -a) [der. di gatto], region. – Per lo più al femm., persona affezionata ai gatti, che cura e nutre anche i gatti randagi.

Il prefisso/suffisso filo sta a significare - ovviamente - l'amore per qualcosa ma con una accezione più professionale, più pubblicistico/tecnico/politica:

...sezione cinofila della Guardia di Finanza - ittiofilo al punto di credere alle sirene - necrofilo  :icon_eek: - filosovietico - filofascista - fucile aviofilo - filogenetico - filodrammatica ecc. ecc.

Io mi definisco gattara, oltre ad avere miei gatti in casa/fuori di casa (la mia ragassa è allergica ai gatti), lascio croccantini et avanzi ad una comunità gattolica quà vicino.

Lo so, gattara ricorda delle - benemeritissime - vecchine che - spesso indigenti - accudiscono i felini in quistione...chapeau.




Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: alex - Dicembre 30, 2013, 11:45:22 PM
Citazione da: milla - Dicembre 30, 2013, 06:55:07 PM
Ma se non ho capito male secondo Raffaele far CIAMBETTA non ha nulla a che vedere con far CIAMBELLA, ciambetta dovrebbe significare gambetta/gamba.

Hai capito bene e anch'io ho capito bene; mi domando però perchè la ciambetta è sparita e contemporaneamente è comparsa la ciambella. Con tutto il rispetto per l'opinione di Raffaele, non ho trovato un rigo a conferma di questa opinione; nessuna delle fonti che ho scovato ne fa menzione, anzi: tutte, più o meno, si copiano l'una con l'altra quasi letteralmente.
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: milla - Dicembre 31, 2013, 12:04:27 AM
Oddio avevo scordato la passione di Raffaele per la Treccani!

Alex io trovo in realtà plausibile l'interpretazione di Raffaele sia del piaffo derivato da un errore di trascrizione che del far ciambella derivante dalla somiglianza del movimento degli arti del gatto o del lallo con quelli della Sciura Rosa che prepara gli sfogliavelo però mi piaceva sapere se tale interpretazione era suffragata da qualche altro elemento.
A sentirti parrebbe di no.

Ma non sarebbe possibile un errore di trascrizione anche nel caso di ciambetta/ciambella?

Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: alex - Dicembre 31, 2013, 12:56:51 AM
Un errore di trascrizione mi sembra improbabile..... le lettere t e l sono piuttosto diverse anche nei testi antichi. Invece sono estremamente simili la s e la f, come giustamente faceva notare Raffaele. Ho riletto Grisone che nomina la ciambetta parecchie volte, cercando di capire il significato di quel che dice ma ammetto: non ci capisco una beata mazza, mi manca il significato di troppe espressioni per cavare il ragno dal buco.

CitazioneEt accioche quando raddoppia, venga a far la ciambetta con attitudine, & di bel modo, dal principio se gli vuol dar sol'una volta per mano: perch'egli da poi non si presto haverà fornito la volta destra con la ciambetta, che si apparecchierà con l'altra nella volta sinistra; la qual fornita, egli stesso similmente si apparecchierà tantosto pur con la ciambetta nella man destra, chiudendo la volta così come fece da prima.
Ancor per inanimirlo bene alla ciambetta, dovete spesso maneggiarlo a repoloni sopra il passo, overo su'l trotto: perche essendo giusto, & fermo di testa, & voltandosi basso, & stretto, & intendendo gli ordini della ciambetta, con quel battere, & aiuto a tempo, come v'ho detto, sara sempre forzato poi accorciarsi quella gamba, dove egli fara la volta, con bell'aria, & di un bel modo; et come vi accorgete che egli sa bene quel che ha da fare, a vostra volontà si potrebbe maneggiare allora di galoppo, & a tempo, & con furia.

Arabo? Aramaico? Forse bizantino.....  :horse-wink:
Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2013, 03:07:06 AM
Ho letto il Grison tanti anni fa, e devo dire che non è uno testo da consultatione, uno si fa un'idea e passa oltre.

Per questa bisogna, l'ho riguardato nella sua lunga spiegatione di come si dee far ciambetta prima in stalla et dappoi in sella.

E' plobabile che Alex habia ragione: all'initio/alle origini ciambella et ciambetta furono sinonimi, poi ciambella prese la via del piaffo e jambette quella del passo spagnuolo, guardate questa addestratrice:

E' assai plobabile - è sicuro - che Grisone non intendesse questo, altro era lo suo scopo, comunque la gratiosa fanciulla spiegherà al vecchio Federigo, che questa è la vera ciambetta, e se il Griso replicasse gli farebbo un terribbilo caz.ziatono.

Fatemi tradurre l'antico italiano del Grisone in itagliano moderno et vedremo...



Titolo: Re:Piaffo.
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2013, 01:26:18 PM

Se pur volete mostrargli che faccia la ciambetta,
il che non solo farà util cosa, ma molto giova in
dargli ornamento quando si maneggia, ponetevegli
di sopra, & andatevene via in un lungo stretto,
overamente in un fossa che sia fatto in una di
quelle due guise, ch'io vi dissi agli ordini che
correggono il Cavallo, che volta le anche prima delle spalle,
& ivi pian piano lo volterete da man destra, & appresso
da man sinistra tornando pure alla volta destra,
da quarto in quarto, una, o due, o tre volte per mano,
del modo che vi fu ragionato, quando parlai delle
volte raddoppiate. perche essendo la strada stretta,
& voltando lo stretto, il Cavallo sempre che si volta,
non potendo al chiuder che di essa farà, senza fatica
grande, incavallare il braccio, temerà di si battere
l'altro braccio con quel braccio contrario della volta,
da onde egli poi, per fuggir quello, bisogna
che così duro di arco, & duro di collo,
et fermo di testa lo sollevi in alto, & verrà con la ciambetta.
talche prendendo quell'uso, ogni fiata che si aiuterà di sprone
dalla banda contraria della volta, & che udirà l'aiuto di lingua,
o giunti insieme, o l'uno, o l'altro, la farà
sempre da quella banda dove si girerà,
così come veramente li conviene.
Ma si vuol ben avvertire, che il Cavallo in cambio
di solleuare il braccio, non si faccia in dietro,
overo in voltarsi esca dal fosso, il che sarebbe vitio,
& opposito molto del vostro bisogno. però converrà
che siate ben'accorto a voltarlo con fermezza,
& temperamento di mano, et a tempo, & a misura castigarlo,
& tal'hor aiutarlo, & accarezzarlo con quei modi
che ben credo che per havergli detti ora gli sapete,
& da passo in passo vi saranno più noti; & pur su
la strada stretta, o dentro quel fosso potreste
o andar di passo, over di trotto quanto è lungo
il repolone, overo anderete più al corto da quindici
palmi, & dandogli da un capo la meza volta di man
destra, & dall'altro capo la meza volta di man
sinistra si adatterà con assai piu facilità il
[p. 99]braccio con la ciambetta, & ivi anco userete
i simili castighi, overo aiuti a tenpo quando
bisegneranno, tal che ancora a i repoloni poi
si maneggierà, ora con l'uno, et ora con
l'altro braccio, pur con la ciambetta. & il medesimo
effetto anco si farà con molta più facilità in un luogo,
nel quale sia qualche strada corta, che suol'esister
da i lati un poco elevata, et stesso accade trottarsi
nella campagna in alcune parti, dove la pioggia
con la forza dell'acqua, & con la lava che corre,
ha fatto una certa vietta canata da due palmi,
& dalle bande un poco col terreno alto, che saglia
di sbiagio, pur quasi a modo di barchetta,
nella guisa del fosso ragionato dinanzi,
talche notandosi dentro di quella via,
& sopra quella breve altezza delle bande,
gli farebbe travaglio non venir con la ciambetta
da dove si volta, & allora si vuol parimente
cominciare a voltarsi basso con la man ferma,
senza quella torcere, & a tempo aiutandolo
di lingua, & di spproni, o di polpe di gambe
più & meno, o più l'un dell'altro secondo l'animo
che ha, & secondo che vi obedisce. Et notate
che se i capi di quei luoghi, ne i quali co i repoloni
di passo, o di trotto anderete a parare, & si faranno
le volte, oltre alla poca altitudine de i lor lati,
fossero alquanto pendini, sarebbe da lodarsi;
& così anco se la via fosse da tre palmi larga:
nientedimeno in qualunque guisa si sia, gli gioverà.
Et se pur l'altera di quella oars solo da una banda,
& non dall'altra, benche non sia di tanto valore,
potreste servirvene, seguendo però allora
gli ordini delle volte dalla sua parte alta.
Et non è da tacere, che al maneggio de'
repoloni la ciambetta giovi molto: anzi mi pare
mirabilmente necessaria, et assai più conveniente,
che non è alle volte raddoppiate .
Modo di mostrargli la cianbetta alla stalla.
             
Se volete insegnargli la ciambetta,
cosa utile oltre che elegante, quando si maneggia,
cavalcatelo e cercate una stettoia ovvero mettetelo in
fossa fatta apposta in una delle due maniere che ho
già spiegato che costringono il cavallo ad andare
giusto, cioè a girare Piazzando prima le anche
e poi con le spalle, dunque. lo farete girare prima
a dx e poi a sx facendo delle piroette complete
come vi ho spiegato quando parlai di volte raddoppiate
(due volte cioè una piroetta) perche essendo
la strada (il fosso) stretta il lallo sarà costretto
ad incrociare le gambe e siccome avrà paura
di colpire la zampa esterna con quella interna,
durante la volta, sarà costretto a a sollevarla
più in alto in pratica farà la ciambetta, così,
ogni volta che farà quest'azione lo si aiuterà
di sprone dalla banda contraria della volta,
assieme all'aiuto di lingua, o usndo ora l'uno
ora l'altro  giunti insieme, o l'uno, o l'altro
Bisogna fare attenzione che il lallo - invece di girare -
vada indietro (nella nia stretta) o esca dal fosso cosa
diametralmente opposta alla vostra richiesta, perciò
converrà che siate ben'accorto a voltarlo con
decisione ma con mano giusta e
castigarlo/aiutarlo/accarezzarlo tempestivamente;
a poco a poco che si sarà familiarizzato con quest'esercizio,
sia pur nella strada stretta, o dentro quel fosso
potreste fare al passo o all trotto il repelone
(due volte distaccate tra loro da una ventina di metri)
e poi farete la stessa cosa su una distanza più corta
facendo però delle mezze volte a dx e a sx costringendolo
a fare delle ciambette alternate. dopo di che trovate una
strada stretta che abbia i margini un poco elevati (dei marciappiedi)
oppure - in campagna - delle canalette scavate dalla pioggia che
hanno dei dossi laterali alti un paio di palmi simile al fosso di prima
ma con i lati smussati, usate queste piccole sopraelevazioni per
fargli alzare la zampa esterna della volta o mezza volta così sarà
costretto a fare la ciambette tuto ciò accompagnato dalla solita
rarantella di sprone/lingua/ecc
Modo di mostrargli la cianbetta alla stalla.

Segue la descrizione dell'insegnamento della ciambetta da fermo prima nel box poi da fermo in sella fuori e infine in movimento.
Per far questo il Grison ha bisogno di un aiutante e di una progressione minuziosa e paziente.
Dunque, la ciambetta - oggi intesa come esercitio propedeutico al passo spagnuolo - in realtà era:
un movimento dell'arto anteriore sollevato e piegato sotto di se (Gennero). ed era propedeutico - nelle intenzioni del Grisone - alla passeggiata ma anche al galoppo.


Questo ho capito io dalla rilettura del passo...fino a prova contraria.