Prendo spunto dal mio album dove si e' parlato di stalla attiva.
Sto leggendo su internet nozioni in merito alle stalle attive e vedo che e' una soluzione che in italia non e' presente se non una struttura chiamato il villaggio dei cavalli vicino a lodi.
Per poter aprire e gestire una stalla attiva deve essere tutto automatizzato, difatti i siti che trovo ti riportano tutti a questo sitstema computerizzato per razionare il cibo e per l'eventuale scuderizzazione per i soggetti che devono avere un'alimentazione particolare. Questi soggetti vengono riconosciuti dal computer tramite il microchip:
citazione: "Di base c'è una zona di foraggiamento comune coperta dove ad intervalli di circa due ore si ha l'avvolgimento automatizzato dei teloni che impediscono l'accesso incondizionato alle rotoballe.
Il tempo complessivo di foraggi mento nelle 24 ore qui è perlopiù regolato sui cavalli che devono mangiare di meno.
Tutti coloro che hanno diritto a più fieno lo »ritirano« sempre nelle 24 ore presso una delle due stazioni self-service grazie al loro microchip personalizzato.
Anche il mangime viene distribuito con questo metodo. Nel computer vengono immessi i dati del cavallo, la quantità del mangime a cui ha diritto nelle ventiquattr'ore e sarà lui stesso ad
andarselo a prendere in piccole razioni durante la giornata, massimo una volta ogni ora"
fonte http://www.ilvillaggiodeicavalli.it/joomla/alimentazione-computerizzat
La soluzione perfetta per il fuinzionamento di una satalla ttiva 'è fornito da una ditta, compare sempre e solo quel nome. Questa soluzione soddisfa le esigenze naturali equine 'a lungo termine. Nelle stalle attive i cavalli vivono in un gruppo con completa libertà di movimento in una zona paddock strutturato con passerelle supplementari. L'alimentazione è regolabile autonomamente e distribuita durante tutto il giorno da un sistema automatico. Rispetto ai tradizionali
metodi la necessità di manodopera nella stalla attiva è significativamente ridotta e tempi di lavoro sono molto più flessibili.
Fonte http://aktivstall.de/english/
e' molto bella come idea, ma quanto realizzabile?
(http://i62.tinypic.com/28hmrrq.jpg)
Molto realizzabile.
La stalla attiva, oltre a farti risparmiare un sacco di tempo, risolve il problema di tenere i cavalli a paddock e gestirli come se fossero scuderizzati:
quando mangiano non se le danno di santa ragione.
Mangiano ciò che gli spetta (più o meno mangime)
Da noi abbiamo la gestione del mangime automatizzato, è una figata. I cavalli mangiano 8 volte al giorno, pochissimi casi di colica, sono supersereni nel box, hanno sempre qualcosa a cui pensare.
Anche io avevo visto un maneggio con somministrazione automatica di cibo...non mi era piaciuto perche comunque i cavalli non uscivano mai e perche non esisteva fieno, ma solo mangime e fieno pellettato...
Io intendo proprio la stalla attiva, e' una concezione che in italia non si e' mai vista. Sarei curiosa di sapere il costo della pensione perche vero che il gestore risparmia tempo ma dovra pur controllare che tutto funzioni? E soprattutto dovra verificare giornalmente il benessere degli animali...
E poi questo software quanto costera?
Voi lo terreste il cavallo in una stalla attiva?
Io qualche dubbio ce l'avrei...
Spetta, il fieno viene ancora dato a mano da noi e i cavalli lavorano tutti i giorni, quindi escono.
Io ce lo terrei il cavallo nella stalla attiva, fanno una vita da cavallo e noi possiamo non rinunciare alla gestione di un cavallo sportivo.
Lo terrei, se avessi un cavallo che può stare 24h a paddock.
ah melis allora da voi e' diverso, molto bello....
mi piacerebbe vedere una stalla attiva dal vivo...
E' una soluzione interessante, anche se, a mio avviso, presenta una problematica non da poco: chi ti garantisce che qualche cavallo particolarmente furbo e dominante non imparerà a mettersi vicino al distributore del mangime, in attesa che quelli gerarchicamente meno importanti si avvicinino e facciano scendere il cibo, per poi cacciarli con tempismo? Forse sopravvaluto le capacità intellettive dei cavalli, ma sono quasi certo che la mia Firagna farebbe qualcosa del genere. Oppure si piazzerebbe davanti al distributore tutto il giorno!
E' pur vero che, essendoci anche il fieno, in teoria dovrebbe esserci una certa rotazione...mah, non so, dovrei vedere.
Quello che so per certo è che tutte queste attrezzature hanno dei costi non da poco
Nel complesso a me piace il concetto.
Citazione da: fede.spin - Febbraio 17, 2014, 01:16:39 PM
: chi ti garantisce che qualche cavallo particolarmente furbo e dominante non imparerà a mettersi vicino al distributore del mangime, in attesa che quelli gerarchicamente meno importanti si avvicinino e facciano scendere il cibo, per poi cacciarli con tempismo?
ecco anche a me era venuto in mente, non e' sopravvalutare la mente del cavallo perche i cavali sanno bene quando e' ora di mangiare...io vedo le mie...e anche gli altri, si inventano di ogni per mangiare...
innanzitutto gli orari non sono fissi per cui il computer sa che allo stesso cavallo non deve dare una razione prima di tot tempo dall'altra.. se hai un cavallo che fa il furbo puoi impostargli una razione ogni due-tre ore e vedi che si stufa prima..
poi la zona mangime ad esempio è chiusa da due porte per cui il cavallo entra, viene chiuso dentro, mangia e poi esce quando spinge lui lo sportello.
la hit che le progetta non lascia quasi nulla al caso, ne avevo parlato a lungo con una pareggiatrice austriaca che le vende in italia e ci aveva spiegato tutto (in realtà in italia c'è qualche altra realtà, spesso di privati o di gente che non vuole pubblicizzarsi).
in germania invece vanno tantissimo come strutture, consentono di tenere tanti cavalli su appezzamenti più piccoli garantendo spazio e movimento
I dispenser automatici di cibo sono solo un accessorio della stalla attiva. Il concetto di stalla attiva però è fondato essenzialmente su una struttura dei paddock fatta di percorsi obbligati disposti in modo da costringere i cavalli a fare più movimento, anche in uno spazio relativamente ristretto.
Citazione da: rhox - Febbraio 17, 2014, 07:07:27 PM
innanzitutto gli orari non sono fissi per cui il computer sa che allo stesso cavallo non deve dare una razione prima di tot tempo dall'altra.. se hai un cavallo che fa il furbo puoi impostargli una razione ogni due-tre ore e vedi che si stufa prima..
poi la zona mangime ad esempio è chiusa da due porte per cui il cavallo entra, viene chiuso dentro, mangia e poi esce quando spinge lui lo sportello.
la hit che le progetta non lascia quasi nulla al caso, ne avevo parlato a lungo con una pareggiatrice austriaca che le vende in italia e ci aveva spiegato tutto (in realtà in italia c'è qualche altra realtà, spesso di privati o di gente che non vuole pubblicizzarsi).
in germania invece vanno tantissimo come strutture, consentono di tenere tanti cavalli su appezzamenti più piccoli garantendo spazio e movimento
Non metto in dubbio che siano strumenti studiati bene, ma sarei curioso di vederli in funzione.
Mi rimangono diverse perplessità sull'effettiva efficacia del sistema.
Ad esempio, la cosa del cavallo chiuso dentro mentre mangia, non mi piace: non tutti i cavalli sono tranquilli negli spazi ristretti. Taluni rinunciano a mangiare piuttosto che infilarsi in spazi chiusi, in cui non si sentono al sicuro.
Si anche a me piacerebbe vederla dal vivo....
Fede.spin vera anche l'obiezione del mangiare rinchiuso...Africa per esempio non entrerebbe mai, lei odia sentirsi costretta va in ansia...pensa che dove stavamo prima faticavo a tenerla tranquilla ai due venti perche era in un corridoio...
Mah questa stalla attiva mi convince un po poco
Citazione da: Kimimela - Febbraio 17, 2014, 01:04:25 PM
ah melis allora da voi e' diverso, molto bello....
mi piacerebbe vedere una stalla attiva dal vivo...
Penso ci sia una struttura simile vicino a Piacenza, non so di preciso dove, ma se vuoi m'informo.
Se invece vuoi farti un giro da noi a vedere il casino immane che c'è, quando vuoi :D
active stable for natural horse management
Dopo "gestione", ecco un altro ezempio di pessima traduzione dall'inglese.
In itagliano, il posto dove si tengono i lalli si chiama scuderia, dunquo, stable for horse si traduce; scuderia.
C'è una parola inglese che si avvicina a scuderia ed è stud, infatti, stud book alla lettera è: registro di scuderia ma tutti sappiamo che si traduce : libro genealogico.
Da quello che vedo la struttura non è affatto attiva ma piuttosto automatizzata, certamente si ispira al concetto di : produzione automatizzata.
Ma pe ragioni di marcchetting si è scelto active...ma vffnclo !!
Stalla:
http://www.treccani.it/vocabolario/stalla/
Citazione da: fede.spin - Febbraio 18, 2014, 08:03:45 AM
Citazione da: rhox - Febbraio 17, 2014, 07:07:27 PM
innanzitutto gli orari non sono fissi per cui il computer sa che allo stesso cavallo non deve dare una razione prima di tot tempo dall'altra.. se hai un cavallo che fa il furbo puoi impostargli una razione ogni due-tre ore e vedi che si stufa prima..
poi la zona mangime ad esempio è chiusa da due porte per cui il cavallo entra, viene chiuso dentro, mangia e poi esce quando spinge lui lo sportello.
la hit che le progetta non lascia quasi nulla al caso, ne avevo parlato a lungo con una pareggiatrice austriaca che le vende in italia e ci aveva spiegato tutto (in realtà in italia c'è qualche altra realtà, spesso di privati o di gente che non vuole pubblicizzarsi).
in germania invece vanno tantissimo come strutture, consentono di tenere tanti cavalli su appezzamenti più piccoli garantendo spazio e movimento
Non metto in dubbio che siano strumenti studiati bene, ma sarei curioso di vederli in funzione.
Mi rimangono diverse perplessità sull'effettiva efficacia del sistema.
Ad esempio, la cosa del cavallo chiuso dentro mentre mangia, non mi piace: non tutti i cavalli sono tranquilli negli spazi ristretti. Taluni rinunciano a mangiare piuttosto che infilarsi in spazi chiusi, in cui non si sentono al sicuro.
bah, qualche filmato dello "start" di una stalla attiva sonja li aveva mostrati, un paio di persone che hanno avuto il cavallo in una stalla attiva le conosco.. e nessun commento negativo in merito..
il fatto poi che nella media un sacco di allevamenti (di animali da reddito, ma comunque mediamente erbivori) si stanno spostando verso il semibrado gestito da alimentatori automatici di questo tipo mi fa pensare che nella media non ci sono così tante difficoltà
poi tutto ovviamente può essere, ma l'esempio e il fatto che il cavallo è stimolato a fare le azioni spesso rendono più audaci molti di loro. avendo poi un resoconto dei passaggi del cavallo è anche facile accorgersi in fretta se non mangia il dovuto e piuttosto prendere provvedimenti..
un'amica che aveva tenuto il suo murgese per qualche mese da una privata che ha la stalla attiva diceva che hanno provato su un cavallo a mettergli un gps e hanno registrato 18 km medi di movimento al giorno.. :happy_birthday-736:
Uhhhh, volevo aprire un topic simile da un po' ma visto il mio poco tempo non l'ho mai fatto. Adesso pero colgo l'occasione e intervengo. :horse-wink:
Magari bisogna anche un po' spiegare il concetto, come è nato ecc. Non è che ieri si è messo là quel tizio e ha detto adesso mi invento qualcosa di nuovo. Le scuderie aperte sono andati in moda in Germania negli anni '50 quando l'equitazione cominciò ad essere non più solo uno sport elitario ma anche un hobby per la gente comune e si importò i primi islandesi.
Questa gente stuffa del solito maneggio prigione e di cavalli difficili o rotti, mise i loro cavallini robusti (Islandesi, Avelignesi, Fjord, Shetland ecc.) in gruppi nei paddock con capannina e nell'estate al prato. Come si sa pero, nell'inverno i paddock diventano una pozzanghera di fango, affondi te, affonda il cavallo, l'erba in eccesso ai pony non va bene, .... e la gente si sviluppò. Cominciavano ad inventarsi di ogni per rendere le scuderie aperte più comode per se e per i cavalli, la fantasia non ha limite. Man mano le scuderie aperte di norma private (chi ha il terreno dietro casa e tiene i propri cavalli, chi l'ha affittato e tiene oltre il suo anche uno o due cavalli in pensione e chi ha affittato con alcuni insieme per dividere costi e lavoro) un po' migliorate accesero l'interesse di altri cavalieri e così non trovavi più solo i soliti cavallini robusti, ma anche Arabi, Quarter e tutte le razze che vuoi. Questi cavalieri pero adesso non volevano più fare solo le passeggiate al weekend, ma chiedevano sempre strutture migliore per lavorare seriamente i loro cavalli. Oltre a questo i proprietari capivano che solo il paddock non dava tanti stimuli ai loro cavalli anche se già meglio del solito box. Nasce l'idea di seperare i vari punto d'interesse (mangime, fieno, acqua, riposo, gioco). Le aziende che forniscono attrezzi e strutture per scuderie anche loro man mano si sono adeguati alla richiesta sempre più grande dei cavalieri finche il fondatore di HIT aveva l'idea di fornire tutto da una mano e sopratutto per gestori di maneggi dove hai un maggior numero di cavalli e varie essigenze di clienti diversi. Ecco, Hit Aktivstall è nato prevalentemente per questo. Sono stata all'inaugurazione della prima stalla attiva (sinceramente ha ragione Raffaele, dovrebbe chiamarsi scuderia attiva) nel 2001. Ovviamente non aveva ancora niente a che fare con ciò che esiste oggi e il cuore del progetto era ovviamento il dispenser automatico del mangime. Tra l'altro HIT Aktivstall è un marchio protetto. C'è anche una ditta austriaca che fornisce sistemi del genere, la Schauer Agritronic e loro lo chiamano "Bewegungsstall" (Bewegung = movimento).
In semplice parole questi sistemi non sono altro che scuderie aperte (Offenstall) migliorate e rese possibili per un gran numero di cavalli.
Visto i decenni di espierenze che hanno portato a sviluppi enormi, perché i problemi li hanno ovviamente trovati ai tempi visto la poca esperienza che c'era all'inizio, oggi i problemi non si incontrano praticamente più. Ovvio che non ogni singolo cavallo va bene in ogni gruppo, a volte i gruppi molto grandi per particolari cavalli siginficano troppo stress, ma sono eccezzioni. Certo ognuno crede di avere l'eccezione in scuderia, ma credo che il 95% di queste credute eccezzioni farebbe vedere il contrario al proprietario se avrebbe la possibilità.
Metto qualche link così tra video e foto vi potete fare un'immagine un po' più .
http://www.aktivstalltrittau.de/ (http://www.aktivstalltrittau.de/)
Questo è stato concipito per più di 50 cavalli, più tardi hanno costruito uno secondo per altri ca. 30 cavalli.
http://www.gut-kastensee.de/ (http://www.gut-kastensee.de/)
Bel contributo Idunas grazie! Capisco anche perche la sorella di una mia amica tedesca che abita ancora in Germania abbia degli Islandesi e sia alta 170!
Stavo modificando il primo post ma il tempo era scaduto. Scusate allora vari errori e frasi non finite.
Per il problema di posti ristretti quasi sempre i mangime risolve tutto.
Per quanto ai cavalli furbi, il sistema è concipito in modo tale che il mangime non può essere rubato. Viene anche segnalizzato nel computer se un cavallo non ha finito il suo mangime o non ha ritirato tutta la razione giornaliera. Poi dovete anche considerare che i cavalli trovando cibo in contiunazione perdono quei vizi di essere eccessivamente avidi del mangime. Questi sono comportamenti anormali imparati nelle solite gestioni dove si annoiano tutto il giorno e quando poi le tre volte al gionro ad orari fissi arriva il cibo si comportano così. In quelle scuderie attive o anche nel paddock paradise (un sistema che ha i stessi principi come fondamento) i cavalli sono molto più equilibrati. Ovvvio, l'eccezione c'é sempre.
Bambolik, in Islandia sono cavalli da lavoro e montati da uomini anche alti 1,80m. :horse-smile:
Mann... perché non vuole questo link? :vfncl: Va boh, tanto basta mettere la parola Aktivstall su youtube e vengono fuori vari.
Bella spiegazione ora è più chiaro tutto...a parte che da casa non riesco a vedere il video mah. Anche io avevo subito pensato che il termine corretto fosse scuderia attiva Ma mi viene il dubbio che non l'abbiano chiamata così appositamente... in fondo non assomiglia affatto a una scuderia
Potrebbe essere una spiegazione la tua e ci avevo pensato proprio lo stesso. Ma potrebbe essere anche che hanno semplicemente tradotto leteralmente dal tedesco, solo che in tedesco "Stall" si usa per tutti gli animali, poi si specifica, tipo "Pferdestall" o "Reitstall" = scuderia.
Il video è molto bello ma è il tipico video promozionale (si nota dagli armadietti in ordine :embarrassed2:) girato in una bella giornata estiva dopo aver dato una bella pulita ai ricoveri tirando su tutte le fiande, mi piacerebbe vedere un video con qualcosa di più "usato" che sappia meno di nuovo perchè il mio dubbio è che qui da noi con la scusa di puntare sul cavallo naturale i ricoveri diventino letamaie coperte ed i percorsi obbligati dei tratturi di fango.... :icon_confused:
Kitiara, di sicuro per il video hanno dato ancora un tocco in più ma il concetto è proprio questo. I fondi hanno drenaggio o ci sono le piastrelle e ci sono le toilettes. Non riderer funzionano bene. Per la pipì ci sono posti in sabbia o truccioli e per le fiande ci sono posti che sono in alcuni punti che vengono raccolte tutti i giorni ma qualcosa resta messo su un mucchietto così che dopo li fanno ancora sopra. Poi avere fondi non fangosi è anche facile raccoglierli. Da noi le fiande li raccolgono tutti i giorni anche dei prati che hanno tranquillamente 2 o 3 ettari. Se dico che si sono perfezionati in tutta la gestione veramente non esagero.
A me piace molto come idea! Mi sembra ovvio che queste scuderie, comunque, non debbano essere lasciate a sé stesse ma vadano seguite da qualcuno che ci lavora tutti i giorni, ma la mole di lavoro a persona si riduce notevolmente... Mi piacerebbe lavorare in un posto così, come mi piacerebbe tenerci il cavallo!
L'unico dubbio che ho io è che sapevo che in realtà i cavalli tendono a raggrupparsi e a "conoscersi-riconoscersi" in gruppi più ridotti, tipo di 5-6 cavalli, quindi quei grandi gruppi che si vedono nel video mi lasciano un po' perplessa... ma in realtà questo più che un dubbio è una curiosità di tipo etologico; sarebbe interessante osservare le loro inter-relazioni ;)
I cavalli allo stato brado vivono in branchi molto numerosi http://www.etologiadelcavallo.it/wordpress/?page_id=167 (http://www.etologiadelcavallo.it/wordpress/?page_id=167).
La stalla attiva comunque , a mio avviso , serve per tenere molti cavalli in una situazione che sembra brada , ma , brada non è.
E' l' equivalente di mettere in un condominio un piccolo bosco , un laghetto , etc. popolarlo con qualche individuo e credere che questo sia simile al vivere in mezzo alla natura.
L' unica cosa veramente bella è che i cavalli sono in branco , quindi con la possibilità di socializzare e di annoiarsi molto meno.
Il "pericolo" resta comunque nell' imbrancamento , quando cioè , per svariati motivi , devi uscire con un solo cavallo e questo non vuole lasciare gli amichetti.
Qualche tempo fa , avevo anche studiato la fattibilità di una stalla come questa a casa (molto spartana e con pochi cavalli che già si conoscevano e che sapevo non si rubassero il cibo , etc.) ma dopo qualche approfondimento il concetto non mi ha convinto.
Prediligo ancora un grande paddock , magari fangoso , ma che lasci ampi spazzi agli animali.
Tylara, il tuo dubbio è un'punto molto interessante. Parlo un po' di espierenze mie, esperienze degli altri e di teoria.
Maggior parte di queste scuderie attive ha un numero tra i 10 e 15 cavalli (questi due sono molto grandi ed eccezioni anche loro), alcuni sono anche più piccoli. In tanti proprietari riferiscono che questo numero non sia l'ideale, ma preferivano, dopo la loro espieranza fatta, gruppi più piccolo tipo 6 cavalli. E questo confermerebbe la tua osservazione.
Se invece guardiamo la vita dei cavalli selvatici o meglio inselvatichiti, trovi branchi spesso anche piccoli che pero vivono in una forma di branco più grande. In effetti ci sono branchi grandissimi, nei quali si sono formati sottobranchi o meglio famiglie, ognuna con il proprio stallone. Questi branchi vivono, convivono, collaborano tra loro.
Guardando pero in giro si trova comunque gruppi grandi(ssimi) che funzionano senza problemi.
Traendo una conclusione per me stessa:
Piccoli gruppi vanno bene, ma può succedere che o il branco non accetta un nuovo arrivo o che un nuovo arrivo non si trova con il nuovo branco.
Gruppi medi vanno bene sì e no, dipende magari dello spazio e dei cavalli in questione. Alla fine credo che sia come per i gruppi piccoli.
Gruppi grandi vanno bene se i spazi sono quelli dovuti, perché in gruppi grandi si formano "amicizie" (sottogruppi) e un nuovo arrivo ha buone possibilità di socializzare con qualcuno visto il gran numero di possibili "amici" e con questo trovare anche protezione e sicurezza.
Alla fine va sempre guardato il soggetto, il gruppo, lo spazio e poi provato. se si vede che per qualche motivo un cavallo in un branco non va, si toglie punto. Non provarlo perché magari e potrebbe .... boh, lo trovo stupido. Ovvio che l'integrazione deve essere fatto con buon senso e le precauzioni necessari. Le stalle attive hanno i box d'integrazione e alcuni inseriscono nel gruppo solo nei mesi estivi perché c'é più spazio (aprono i prati) e più tranquillità anche nei gruppi stessi.
Io per esempio ho molto ben presente due casi nei quali era coinvolto uno dei miei cavalli. Nel primo il mio arrivò in un gruppo già esistente e perciò conferamto da un bel po'. C'erano 4 castroni, lui era intero. Il capobranco non l'ha accettato per almeno tre mesi. Solo man mano socializzando con gli altri anche il capobranco alla fine l'ha accettato. Una situazione perfetta si era pero creato solo quando era arrivato il sesto cavallo con il quale il mio creava un forte rapporto.
In un altro posto dove il mio era l'ultimo arrivato (erano in tre), arrivò poco dopo un altro cavallo. Questo castrone comunque non er aben sociualizzato, nel senso che non capiva bene i segni sottili degli altri e si teneva sempre lontano. A parte che secondo me i proprietari non hanno dato il tempo necessario (perché un'integrazione può durare anche fino ad un anno) qua non si ha risolto. Era il mio a mandarlo via in contiunazione mentre per glia altri due era indifferente se il nuovo c'era o non c'era. Dopo due o tre settimane l'hanno seperato.
Blackhorse, non hai in tutto torto. Magari la gente si aspetta troppo o si fa delle illusioni. Per quello non mi piace quando in Italia tutto che è fuori dal box viene chiamato "al naturale". È una cosa che su in Germania non la senti perché non lo è.
Si tratta di un compromesso tra le esigenze del cavaliere e quelle del cavallo. Quello che si prova è avvicinarsi il più possibile alla natura del cavallo, ma di certo non ci arrivi mai in fondo.
Personalmente preferisco questo compromesso invece di altre forme di scuderizzazione.
I spazi invece alla fine li scegli tu se ti crei una scuderia tua. Ci sono misure minime stabilite a base di esperienze fatte nel passato che evitano stress all'interno del gruppo. In su non hai limiti, anzi, più spazi che hai meglio è.
È pero un fatto che tanti cavalli (almeno che non hai degli maschi molto giocosi) in un semplice paddock fangoso si muovono molto poco, giusto perché manca lo stimulo.
Alla fine bisogna sempre valutare che tipi di cavalli hai, quanto spazio hai a disposzione e cosa tu privato o maneggio quel che sia puoi realizzare. Tutto è meglio del solito box interno di 3x3.
E poi c'è sempre anche il concetto del paddock paradise!
Infatti ho optato per un simil paradise , 150x15 metri , capannina centrale con postazione per il fieno , alcuni alberi e abbeveratoi ai lati estremi rispetto la capannina , alcuni ostacoli per costringere l'allungamento del percorso acqua-cibo.
La prima cavalla viveva da sola (purtroppo) era equilibrata e spesso la vedevi galoppare da cima a fondo , spin , roll e galoppata di nuovo.
Adesso di cavalli ne ho due , sono equilibrati , ogni tanto si menano , spesso li vedo galoppare alla grande.
Il problema più grosso è quando li devo separare.
Mi considero fortunato , ho un piccolo pezzo di terra e ci ho messo i cavalli , li curo da solo e sono libero di gestirli come voglio.
Per fortuna il fango c'è solo in prossimità della capannina perchè continuano a passare e c'è un ristagno d'acqua , ma dentro ho messo i piastroni di ghiaino lavato e posso pulire agevolmente.
Il fango comunque fa anche un servizio , essendo la zona coperta da un velo d'acqua in zone di passaggio obbligato , si sono desensibilizzati a passare l'acqua torbida.
Buona giornata
ciao Gigi
"Chi fa per se, fa per tre" si dice. Ovviamente è il massimo potersi realizzare una cosa del genere. Ma credo che per chi non ha la possibilità una cosa come la stalla attiva è un buon compromesso. Sopratutto perché in un manneggio trovi anche delle strutture che per te da solo non li costruisci, il coperto per esempio.
Volevo anche scrivere qualcosa al riguardo dell'imbrancamento. Per quello il rischio lo vedo solo quando si tiene due cavalli o magari tre, insomma gruppi piccolissimi. Personalmente non ho mai visto imbrancamenti in gruppi medi o grandi. Su da noi al nord della Germania ci sono prati al infinito e almeno nell'estate i cavalli vanno praticamente tutti fuori anche quelli che normalmente vivono in box (chi passa tutta l'estate fuori, chi rientra in box alla sera) a parte poi quelli che vivono nelle scuderie aperte e non ho mai visto o vissuto un caso d'imbrancamento. Per cui direi che un caso del genere sarebbe una eccezione.
Mi sento privilegiato , da noi (Veneto) il terreno è limitato e i cavalli di solito stanno in box o piccoli paddock.
Anche chi ha un po di spazio , però , pensa che il box sia un riparo più sicuro per i poveri cavalli quindi sicuramente la stalla attiva è un OTTIMO compromesso.
D' estate , un mio amico tiene i suoi cavalli (6) tutti assieme in un grande paddock ed effettivamente , a parte qualche piccolo "capriccio" quando li separi non fanno storie.
Proverò dire a mia moglie che devo prendere qualche altro cavallo per evitare l'imbrancamento , ma penso già di sapere la risposta. :firuu:
Anzi mi sa che sto zitto , non vorrei la situazione diventasse pericolosa :thump:
:ciao:
Ahaha, meglio non far arrabbiare tua moglie. Noi donne possiamo diventare delle iene. Comunque, anche i miei due li ho tenuti per un periodo insieme senza altri cavalli e il problema dell'imbrancamento non ce l'avevo, ma il rischio con solo due è ovviamente molto più alto.
CitazionePer fortuna il fango c'è solo in prossimità della capannina
Ecco, un altro punto interessante. In tutto questo perfezionamento cercando in ogni modo di evitare il fango, oramai si sono resi conto che per i zoccoli stare troppo al asciuto non fa mica bene. In tanti adesso stanno cercando di mettere i cavalli in condizioni che passino qualche volta al giorno nel acqua o fango.
Esempi per realizzarlo si trova per esempio nelle idee del paddock paradise, lasciando del fango intorno all'abbeveratoio o costruire "abbeveratoi" naturali dove i cavalli entrano veramente nell'acqua come farebbero in natura. Il problema qua lo vedo nel fatto che si inumidiscono solo i zoccoli anteriori.
Altrimenti si può creare passaggi dove devono passare completamante l'acqua o il fango, per esempio tra il prato e il paddock ( se c'è) o in altri punti di passaggio.
Si potrebbe anche tranquillamente combinare una stalla attiva con un paddock paradise.
io mi fido del mio Vecchio Maremmano...so che lui sa cosa gli fa bene...lui in estate rovescia le mastelle d'acqua per crearsi la sua zona di fango per ci sta a 4 piedi ... naturalmente il maniscalco è contentissimo. Si trova piedi a 21 anni piu che belli...quindi l'estrema pulizia è certo "deleteria" parliamo di fango argilla terra non un misto di fiande e melma...