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Il Parere degli Esperti => Pareggio e Barefoot => Topic aperto da: max - Luglio 06, 2014, 11:27:16 PM

Titolo: Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Luglio 06, 2014, 11:27:16 PM
Non ho avuto sinceramente tempo di leggere bene, non so quindi cosa dica con esattezza ne chi lo dica. Sono solo stato catturato dal titolo controcorrente. E come ogni cosa controcorrente desta la mia curiosità.

http://enlightenedequine.com/2013/11/27/the-myth-of-the-heel-first-landing-part-1/ (http://enlightenedequine.com/2013/11/27/the-myth-of-the-heel-first-landing-part-1/)
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 07, 2014, 09:44:48 AM
Mah.... io ricordo bene le vecchissime serie di immagini di Muybridge, dove l'atterraggio di tallone è evidentissimo alle alte velocità. Mi sembra che il post segnalato abbia un po' troppe congetture. L'idea che mi sono fatto io è che alle alte velocità un cavallo debba fare uno sforzo muscolare e debba in qualche modo "trattenersi" per atterrare di piatto; cosa che farà senz'altro se gli dolgono i talloni, a detrimento della fluidità del movimento. Mi pare che l'articolista non abbia riflettuto bene sul meccanismo accelerazione-decelerazione dell'arto nel movimento; e anche quella cosa del baricentro che non si sposta in avanti non mi convince affatto.

Sull'argomento preferisco seguire gli approfondimenti di Rooney e di Bowker. Unicuique suum.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Luglio 07, 2014, 10:00:41 AM
Quindi se lenti, al passo, può anche essere normale atterrare di piatto.
Un evidente atterraggio di punta al passo lento però sarebbe anomalo.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 07, 2014, 02:01:22 PM
Secondo me, bisogna guardare il lallo nel suo complesso et valutare l'andatura tenendo conto: del'impulso, della fluidità, della scioltessa dei movimenti.

Questi son pipponi da barefutti.

Mi sorprende, la schizofrenia di Alex che approfondisce (e segue) i ragionamenti di Runei e Baucr, ma diffida/dubita delle affermazioni di personaggiucci come L'Hotte e Fillis che non danno scientifiche pruove dell'evidenza delle loro osservationi.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 07, 2014, 02:40:36 PM
La questione è una questione di metodo. Esiste il metodo scientifico, che è collaudato da Galilei in poi, e il resto. Chi non segue il metodo scientifico o non lo conosce, o conoscendolo non lo segue. E' provato che l'autorevolezza di chi espone un'opinione di per sè non è sufficiente. L'esperienza di autorità riconosciute nel campo è considerata, in medicina, una evidenza debole (la più debole fra quelle accettabili).



Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 07, 2014, 02:54:12 PM
Sarà come tu dici, Lorenz il papà dell'etologia, prese un solenne abbaglio (divenuto un classico) definendo - secondo i suoi parametri sciscientifici - il comportamento di un cane, plobabilmente, se avesse chiesto al padrone del cane (chi cognosceva lo cane) gli avrebbe dato la spiegazione giusta.

Chiudo perché siamo ottì.

Nel tema: perché, per quanto mi ricordi, nessuno prestava attenzione all'atterramento di tacco o di punta e ora sembra cosa di vitalissima importantia ?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 08, 2014, 08:35:51 AM
Non so se è vero e se è vero non ho idea del perchè. Di certo, la navicolite veniva vista come "progressiva ed inguaribile" mentre oggi, sarà vero? si moltiplicano le segnalazioni di casi recuperati, "guariti"; e non solo con la sferratura, ma anche, semplicemente, con una ferratura migliore.

Quanto al problema di "riuscire a vedere" l'atterraggio di punta, suppongo che il consumo del ferro in punta dia elementi utili: dopo l'uso, ci sono dei ferri "arrotondati" e invece dei ferri "abrasi a piano inclinato", in punta; immagino che nel secondo caso l'angolo del "piano di abrasione" rappresenti l'angolo medio di atterraggio.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: carodubbio - Luglio 08, 2014, 01:01:12 PM
Un PSI che atterra in punta( patologia molto  studiata ) lo si piglia a 1000 euri.

Un PSI che atterra di tallone costa quanto un appartamento.

Nel mezzo ci trovi  solo le fregature .
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 08, 2014, 02:28:53 PM
Siamo al solito, due tesi completamente diverse...in primis  - perché ho il morto in casa - per me è praticamente impossibile distinguere l'atterraggio al galoppo, facile al passo, facile al trotto.

Bisogna poi considerare che l'atterraggio cambia a seconda della spinta, cambia a seconda della velocitè, cambia a seconda dell'inclinatione del terreno, cambia a seconda delle ferrature specializzate, cambia a seconda di chi lo vede.

Quello che riesco a fare discretamente è valutare: una zoppia, una marcatura, una contrattura, un raccorciamento...ma non è detto che ci azzecchi sempre, dunque diffido moltissimo delle ragasse che - con solo tre anni di pratica - valutano l'andatura del loro lallo appena sferrato...





Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: rhox - Luglio 08, 2014, 04:33:42 PM
infatti raffaele se si vuole comprendere l'argomento ci sono un sacco di filmati su internet in slow motion per cui si capisce cosa vedere. c'è da farsi esperienza e farsi aiutare molto dalle foto scattare al nostro lallo... dicono molto più di quanto si pensi e mostrano accuse molto peggiori di quello che si pensa.. :firuu:
dopo 3 anni puoi benissimo valutare se in alcuni casi il tuo cavallo atterra di punta escludendo gli estremi: non si valuta su dislivello, non si valuta al pascolo, non si valuta su andature svogliate e trascinate..
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 08, 2014, 06:14:30 PM
Nella mia - purtroppo - longa experienza, ho visto prendere delle sonore cantonate anche da vet. rinomati, ritenuti al toppo nella zona!

Valutare l'andatura di un lallo è difficile, ci si inganna...ho detto tre anni ma anche dopo trent'anni puoi fallare, e poi, può darsi che il lallo atterri di piatto e marchi, sia zoppo, sia legato, può darsi che sia drittogiuntato...ho avuto una cavalla così: consumava i ferri in punta ed era un pò cagnola, a 23/24 anni era ancora lei che  "tirava" la comitiva.

Nell'articolo postato da Max, il ploblema in essere è: atterrare di piatto o di tallone ?
L'autore dice : piatto, mentre Roney&C. dicono tacco comparando (sbagliando) l'andatura quadrupede con l'andar humano, bisognerebbe leggiere il seguito...

Ci vogliono secoli di esperientia per capire, ricordo che il Maestro ed io assistevamo alla compravendita di un lallo da salto, l'ippobabbo e la ragassa erano entusiasti: una montagna, grande genealogia, "cavallo a gettone"...il M/llo Canto disse: quel cavallo è zoppo, zoppo di spalla, tra qualche mese vedrai, per me era perfetto...vidi, vedemmo.

E' regola/era regola non scritta - se non direttamente interessati - di non intervenire mai in situazioni del genere, il perché - anche se non siete ragasse particolarmente vispe - potete immaginarlo.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: Ipparco - Luglio 10, 2014, 09:09:23 AM
Ho già avuto modo di commentare privatamente questo articolo alcuni mesi fa, riporto quelle che erano state le mie osservazioni di allora:
1) faccio notare che quanto descritto nell'articolo, l'autore lo attribuisce solo al cavallo al passo, mentre per le altre andature prende per buono anche lui l'atterraggio di talloni. Personalmente, se riesco a far atterrare di piatto, al passo, un cavallo che prima appoggiava di punta,  mi ritengo già abbastanza soddisfatto.
Come ho già scritto tante volte in giro per il web, è comunque un discorso "statistico": è bene che il piede appoggi prevalentemente di talloni, ma capiterà spesso che appoggi anche di punta, di quarti, solo al centro ecc, in funzione dei terreni, delle andature e via dicendo.
2) mentre può essere vero che distinguere il momento del contatto a terra di punta e talloni può essere difficile per i motivi spiegati nell'articolo, ciò non vale per la posizione dell'arto negli istanti immediatamente precedenti al contatto. Una completa distensione dell'arto, desiderabile per motivi prettamente meccanici/ingegneristici, è ben distinguibile, ha una definizione temporale di alcuni decimi di secondo ed è un'ottima premessa ad un appoggio di talloni.
3) tutto il discorso fatto sul baricentro e sulla cinematica si basa su fondamenta piuttosto friabili. Il metodo utilizzato per determinare il baricentro ha delle grosse lacune: l'assunto di densità uniforme a mio avviso è piuttosto avventato, inoltre non viene tenuto conto in nessun modo dello sviluppo del piede nella 3a dimensione. Personalmente ho motivo di credere che il baricentro del piede in foto si trovi più indietro di dove individuato di almeno 5 mm, forse di più. E' comunque un aspetto da investigare più a fondo e non si può liquidare con una semplificazione come quella dell'articolo.
4) anche ammettendo che il baricentro fosse dove dice lui, ciò porterebbe il piede verso un atterraggio di talloni. Provate a prendere un pezzo di catena e a farlo oscillare: all'estremità dell'oscillazione, l'ultimo anello sarà completamente "esteso", "dorsiflesso", per usare un termine anatomico. Se il piede fosse veramente libero dall'azione dei tendini, come ipotizza l'autore, e il baricentro fosse dove dice lui, appoggerebbe necessariamente di talloni.
5) in tutto il testo, l'arto viene trattato come un insieme inerte di oggetti concatenati. Non viene preso in esame in nessun momento l'aspetto propriocettivo o circolatorio. Solo nei commenti, dopo che gli viene fatto notare, dice che effettivamente se il cavallo ha male da qualche parte, può alterare il modo di appoggiare. Aggiungo che c'è un altro fattore, che a mio avviso fa propendere per l'atterraggio di talloni come "normale": le principali terminazioni sensoriali del piede sono nel fettone! E' importante che tocchino per prime, per avvisare il cavallo della natura del terreno! E' preventivo agli infortuni! Lo stesso dicasi per la circolazione. Vedere "Macroscopic and Microscopic Anatomy of the Ungual Cartilage: A Hemodynamic Flow Hypothesis of Energy Dissipation" di Bowker per i dettagli.
6) ingegneria inversa, un concetto poco utilizzato dai biologi "della domenica" ma molto usato da chi si occupa di evoluzione: risalire alla funzione a partire dall'anatomia. Per come è fatto il piede equino (e non solo quello equino), l'atterraggio di talloni è quello che offre il miglior assorbimento dell'energia cinetica del piede e riduce gli effetti distruttivi delle onde d'urto. Sarebbe "stupido" che il cavallo non sfruttasse questa caratteristica dei suoi piedi a tutte le andature. E la selezione naturale raramente fa cose "stupide". Allo stesso modo, la completa dorsiflessione delle falangi è quella disposizione delle strutture che offre la miglior capacità di ammortizzare, riducendo al minimo i traumatismi sulle articolazioni.
7) anatomia (e biomeccanica) comparata: checchè ne dica l'autore, la maggior parte degli animali, noi compresi, durante la normale deambulazione appoggia prima il cuscinetto plantare, qualunque sia la sua anatomia. Cani, gatti, plantigradi, pachidermi ecc. appoggiano prima il retro del piede, quello fatto per ammortizzare ed assorbire energia, e solo dopo fanno lavorare la punta, che fornisce grip e spinta. Non vedo perchè il cavallo dovrebbe esulare da questa "legge generale" del mondo animale.
8) pareggio corretto: quale sarebbe secondo costui il pareggio corretto? Mentre posso concordare che il piede della prima sequenza ha talloni molto alti (e forse proprio per questo riesce ad appoggiare di talloni?), quello della seconda sequenza non mi pare proprio un bel piede: punta lunga e talloni bassi, forse anche "underrun", una pendenza della muraglia decisamente bassa, porzione caudale del piede poco sviluppata se confrontata a quella rostrale.. L'estensione dell'arto è incompleta, e l'appoggio, più che di piatto, mi pare di punta.. Se devo scegliere, preferisco il piede della prima sequenza.
9) azione muscolare: siamo sicuri che non ci sia azione muscolare sul piede? Mai osservato un cavallo camminare su terreno insidioso? Il piede non penzola certo in modo inerte in fondo alla gamba. Viene posizionato con cura prima di appoggiarlo. Si possono addirittura vedere i tendini tendersi per ruotare il piede in avanti o indietro a seconda dei casi.
Riporto cosa scrive riguardo alle osservazioni di Rooney: "transecting the extensor and deep flexor tendons in the vicinity of the short pastern really had no significant effect on the orientation of the hoof as it landed."
Cosa indica quel significant? Abbiamo appena letto che la differenza tra un atterraggio di punta, di piatto o di talloni può essere ridotta ad una differenza temporale di pochi decimi o centesimi di secondo, e pochi gradi in più o in meno di estensione delle articolazioni. Abbiamo anche visto che se il piede fosse solo "appeso" alla sua articolazione sarebbe molto probabile che appoggiasse di talloni. Anche qui, le argomentazioni mi sembrano piuttosto farraginose..
10) il "modello" wild cosa dice? I mustang, come appoggiano? Se vogliamo "appoggiarci" a un modello esistente in natura, è inutile stare a discutere sul sesso degli angeli. Bisogna andare a vedere. Dai filmati presenti in rete e da quelli contenuti in "Under the Horse" si vede bene che anche al passo i mustang appoggiano spesso di talloni. Direi che già questo dovrebbe bastare a chiudere la discussione. Al limite, se uno avesse dei dubbi, dovrebbe andare a filmarli dotato di videocamere ad alta velocità e definizione. Tutto il resto è aria fritta..

Questo è quanto. Per mio conto, continuerò a tenermi buono l'atterraggio di talloni come obiettivo. Senza forzare o disperarmi se appoggia di piatto, ma sapendo che si può fare meglio..

Saluti
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: Ipparco - Luglio 10, 2014, 09:16:09 AM
Segnalo anche la seconda parte dell'articolo, a cui fanno riferimento alcuni dei miei commenti:
http://enlightenedequine.com/2014/03/16/the-myth-of-the-heel-first-landing-part-2/
Saluti
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2014, 03:12:05 PM
Pipponi, per principio non leggo i pipponi nel foro, siano essi dedicati alle gioconde avventure diaristiche che a scientifici et seriosi argomenta.

Leggo i linchi, grazie per aver postato la secunda parte del mito....
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 10, 2014, 04:52:24 PM
Commento alla parte 2: anch'io a naso avevo raggiunto la conclusione che il meccanismo dovrebbe essere passivo e inerziale-elastico. Qualcuno ricorderà un vecchio pippone in cui cercavo di quantificare le accelerazioni e decelerazioni - raggiungendo la conclusione che sono molto forti e che qualsiasi appesantimento periferico causa forti incrementi di forze che agiscono su articolazioni, legamenti e tendini. Il discorso è molto interessante, ha a che fare, secondo me, con la "fluidità" del movimento.

Comunque al passo - che è la mia andatura prediletta - grandi accelerazioni non ci sono, quindi mi "depipponizzo" e non ci penso più  :horse-wink:
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 17, 2014, 02:16:34 PM
Beccatevi sto video:

https://www.youtube.com/watch?v=_K3LJAb40y4&index=9&list=LLUDOtvd9Gui3nkrBHMDmGIg

Oltre al lallo in testa che va al passo di squola, guardate anche i lalli al seguito, tutti atterrano di piatto... son tutti difettati?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: PokerFace - Luglio 17, 2014, 03:57:37 PM
mi attacco qui per fare una domanda.

c'è un cavallo che conosco da mille anni. mi è sempre sembrato normale.
ora per problemi vari, è stato ferrato con dei rullanti di alluminio, molto spessi, con le due barbette.
ebbene mi sono accorto dal rumore che fa sul cemento che atterra... di punta.
non è che ne sono sicuro al 1000 per 1000 ma mi pare proprio così.
prima coi ferri normali non me ne sono mai accorto.
può essere dovuto ai ferri di alluminio?
o probabilmente lo faceva anche prima e io non me ne sono accorto?
e come mai la cosa risulta piu evidente con questi ferri?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 17, 2014, 10:13:17 PM
Comincio a credere che l'atterraggio di piatto sia la norma, quello di punta e quello di tallone l'eccezione...
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: rhox - Luglio 17, 2014, 10:30:29 PM
poker per me è possibile che non te ne fossi accorto.. non è che solitamente uno si mette a studiare come atterra il suo cavallo se non gli viene messa la pulce nell'orecchio o qualcosa cambia per cui concentri la tua attenzione sul particolare
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 18, 2014, 08:44:40 AM
Oppure - più semplicemente - è stato ferrato diversamente per causa dei "problemi vari" che comportavano, fra l'altro, l'atterraggio di punta: e quindi adesso l'atterraggio di punta si manifesta a causa di quei problemi e non a causa del nuovo ferro.  Non sempre il ragionamento "post hoc ergo propter hoc" funziona, anzi!
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 27, 2014, 06:47:10 PM
https://www.youtube.com/watch?v=cSgT_hS8FJU

https://www.youtube.com/watch?v=3wbJZ_kVhww

Vi ho fatto vedere atterraggi di piatto, mi fate vedere degli atterraggi di tallone ?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Luglio 27, 2014, 08:20:40 PM
In effetti sembra solo "apparente", l'ultima fase prima del touchdown il tallone è spinto verso il basso ma poi l'atterraggio, in quelli che ho trovato, è quasi sempre piatto. Forse nel secondo video il posteriore atterra davvero di tallone, ma li ho guardati di fretta, devo farmi una doccia veloce e uscire in pizzeria.... :ciao:

https://www.youtube.com/watch?v=Skje98ktZhI (https://www.youtube.com/watch?v=Skje98ktZhI)

https://www.youtube.com/watch?v=REReSZKMnkg (https://www.youtube.com/watch?v=REReSZKMnkg)
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 27, 2014, 11:04:48 PM
I videii che ho visto confermano che il lallo poggia i piedi di piatto, manondispero, qualcuno troverà un atterraggio di tallone, ma anche se fosse sarebbe l'eccezione che conferma la regola.

Secondo me il mito è nato dalle teorie barefutte che - spesso - contrastano con la realtà.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 28, 2014, 08:20:12 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 27, 2014, 11:04:48 PM
Secondo me il mito è nato dalle teorie barefutte che - spesso - contrastano con la realtà.

Anche le teorie non barefutte contrastano con la realtà; ne converrai. Il problema è proprio questo.... e non è che l'esperienza (nemmeno se basata su tradizioni secolari-millenarie) aiuti, anzi: da un certo punto di vista l'esperienza non è che lo strumento per formare e per rafforzare i propri pregiudizi. Solo chi non ha alcuna conoscenza e nessuna esperienza è libero da pregiudizi. E i pregiudizi degli esperti (che raramente sono umili in senso proprio) sono assai tenaci.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 28, 2014, 08:29:06 AM
Il plobema è che c'è gente che accumula pregiudizi di nuova/nuovissima generatione, almeno le ttradizioni - per esser diventate tali/per esser giunte fino a noi - funzionano/hanno funzionato o almeno hanno portato risultati pratici considerevoli.

Aspetto - fiducioso - esempi di atterraggi di tallone... :icon_rolleyes:

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 28, 2014, 06:28:05 PM
Cari colleghi barefutti, l'atterraggio di tallone è un pregiudizio, che si è creato accettando supinamente quello che dicono i guru americani, avete occhi per vedere ?

https://www.youtube.com/watch?v=3NPGqr6olrk

https://www.youtube.com/watch?v=UMMGYqlvdeY

https://www.youtube.com/watch?v=FLExqq9HNY8

https://www.youtube.com/watch?v=Tvqrdx3HT-8
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Luglio 28, 2014, 07:08:03 PM
Si ma è anche un po' come quello che i cavalli da dressage consumano di più i talloni nei posteriori perché lavorano riuniti.

Per consumare davvero di più i talloni dei posteriori dovrebbero praticamente tenere sempre e costantemente un angolo degli stessi tale per cui più che da dressage li chiamerei laminitici cronici.....
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: carodubbio - Luglio 28, 2014, 08:19:15 PM
Non riesco a caricare le foto di corse di G1 , ma si vede chiaramente che la migliore categoria di cavalli in circolazione lanciati alla massima velocità atterrano di piatto.

IO sono per questa versione visto che penso che per lavorare bene la superfice ridotta di uno zoccolo deve essere usata in maniera uniforme senza usare troppo ne il tallone ne la punta
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 28, 2014, 10:11:59 PM
OK: lo ammetto, forse la questione dell'atterraggio di tallone è un mito barefutto. Sostenuto dal fatto che la "prova contraria" non è facilissima da ottenere. Vorrei menzionare qui qualche mito della tradizione secolare della mascalcia di cui è molto, ma molto, ma molto più facile, volendo, ottenere la "falsificazione", ma non servirebbe a nulla e sarebbe pure OT quindi non lo farò.

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 28, 2014, 11:03:37 PM
Bene, vallo a dire ad Ipparco che due giorni fa affermava che il suo obiettivo era proprio quelo:

Questo è quanto. Per mio conto, continuerò a tenermi buono l'atterraggio di talloni come obiettivo. Senza forzare o disperarmi se appoggia di piatto, ma sapendo che si può fare meglio..

I salassi, gli impiastri fatti con ali di pipistrello, insetti, et erba miracolosa sono realtà bizzarre di ieri anco per l'humanae medicina; la comparatione deve essere contestuale.

Atterrare di tallone è praticamente impossibile sia per motivae dinamici sia per ragioni fisiologiche, i talloni e iglomi attaccati sono la parte più morbida, più indifessa dello zoccolo, sarebbe un controsenso deputarle una funzione di primo impatto; la punta - viceversa - è quella più dura perché è "concepita" per aggraffare e per proteggere, appunto.

Siamo a due, la prima: genetica 0% ambiente !00% è evidentemente un'altra ***ta.

Attenzione, state parlando con un cavallaro che se ne straimpipa della mascalcia, non faccio il tifo per i ferri o per le scarpelle, si limita ad osservare e a cercare di capire partendo da un assioma: i lalli moderni (da sollazzo) non lavorando potrebbero stare scalzi...a quali conditioni?

I dogmi di Strasser e Jack e Ramey non mi impressionano affatto, sono studiati per voi parvenus, semmai cerco di trovare qualcosa di valid (cen'é) nell'indecente marchetingo che voi non riuscite a vedere.


Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 28, 2014, 11:18:26 PM
CitazioneI dogmi di Strasser e Jack e Ramey non mi impressionano affatto, sono studiati per voi parvenus, semmai cerco di trovare qualcosa di valid (cen'é) nell'indecente marchetingo che voi non riuscite a vedere.

"Voi".... chi usa il "voi" generico in una discussione sottintende un "noi" (alle volte perfino un "io") contrapposto in una lotta fra fazioni, in una lotta "di parte".

Trovami una volta in cui io abbia detto "voi  [che sostenete la ferratura]". E sai perchè non lo dico? perchè non lo penso.  :horse-wink:

Con l'uso istintivo, quasi automatico del "voi" l'intento di contrapposizione polemica, di "competizione", si rende aimè evidente.... e il mio interesse per la discussione diminuisce di molto.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 28, 2014, 11:58:13 PM
Voi parvenus, voi giovini, questo è scritto e questo intendevo, voi che non avete un becgraund alle spalle.

Jack&C. ma anco Parrello&C. si rivolgono a voi, il loro targhet siete voi, i loro prodotti trovano sbocco da voi; sia i primi che i secondi non hanno inventato nulla, Xenophon&C. (fui io a fartelo leggere, ricordi?) li hanno preceduti di secula et seculorum.

Lovviamente si trova del buono anche in costoro... io cerco di individuarlo.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 29, 2014, 08:43:57 AM
Eccerto che si rivolgono a "noi" giovani, a "noi" senza esperienza; perchè, come ho già detto, la mancanza di esperienza è la precondizione per essere privi di pregiudizi; essendo l'esperienza null'altro che una progressiva costruzione di pregiudizi.

Conta poco che moltissimi di tali pregiudizi siano validi, spesso validissimi; sempre pregiudizi sono; e una volta che l'esperienza ha fatto il suo "lavoro", i pregiudizi validi si mescolano in modo indissolubile con i pregiudizi che non valgono nulla, e falsi, e l'esperto che non abbia una mentalità veramente scientifica (e sono pochissimi) difende testardamente gli uni e gli altri,
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: rhox - Luglio 29, 2014, 09:32:09 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 28, 2014, 11:58:13 PM
Voi parvenus, voi giovini, questo è scritto e questo intendevo, voi che non avete un becgraund alle spalle.

Jack&C. ma anco Parrello&C. si rivolgono a voi, il loro targhet siete voi, i loro prodotti trovano sbocco da voi; sia i primi che i secondi non hanno inventato nulla, Xenophon&C. (fui io a fartelo leggere, ricordi?) li hanno preceduti di secula et seculorum.

Lovviamente si trova del buono anche in costoro... io cerco di individuarlo.

quando ti lanci in questi interventi (che ultimamente sono sempre di più) mi dai proprio l'idea di un ignorante che non vuole ammetterlo..
e pensare che per me avresti molti più numeri per andare oltre i tuoi soliti confini mentali se solo avessi voglia di accettare che la tua esperienza non è sufficiente a considerarti arrivato nel mondo equestre...
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 29, 2014, 10:10:51 AM
Citazione da: alex - Luglio 29, 2014, 08:43:57 AM
Eccerto che si rivolgono a "noi" giovani, a "noi" senza esperienza; perchè, come ho già detto, la mancanza di esperienza è la precondizione per essere privi di pregiudizi; essendo l'esperienza null'altro che una progressiva costruzione di pregiudizi.

Conta poco che moltissimi di tali pregiudizi siano validi, spesso validissimi; sempre pregiudizi sono; e una volta che l'esperienza ha fatto il suo "lavoro", i pregiudizi validi si mescolano in modo indissolubile con i pregiudizi che non valgono nulla, e falsi, e l'esperto che non abbia una mentalità veramente scientifica (e sono pochissimi) difende testardamente gli uni e gli altri,

Non ho alcuna mentalità scientifica, mai detto di averla, ho solo qualche neurone che - ostinatamente - funziona ancora e un pochino di esperienza alle spalle.
Sto minchia di atterraggio è emblematico, tutti voi sicuri ad affermare qualcosa che non esiste non può esistere solo perché un tizio in California l'ha detto scientificamente, quì non si tratta di avere pregiudizio - che non si è potuto neanche formare - ma di passivo appecoronamento.

Normalmente non rispondo alle offesse, ma non ho difficoltà ad ammettere di essere ignorante e tutto sono tranne che arrivato nel mondo equestre, tant'è che cerco di sperimentare e di capire ancora.
Di tutte le novità (della minchia), la barefutteria è quella che mi sollazza di più, ma c'è da fare una cernita, una grossa cernita.

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 29, 2014, 10:38:31 AM
E facciamola, allora! Ma facciamola su tutto: sulla barefutteria e su altro. E che: solo i barefutti devono fare autocritica e ammettere qualche errore e qualche pregiudizio? E' questo che mi irrita: la critica a senso unico, la richiesta di cercare il proprio pel nell'uovo mentre gli altri non lo fanno e non gli viene chiesto di farlo. Questo è un atteggiamento polemista, non una discussione basata sul confronto di evidenze. 

Non mi ricordo di averti letto mentre elencavi o criticavi, con pari acredine e ostinazione, diffusi e dannosi luoghi comuni e pregiudizi della mascalcia; al massimo li hai accennati.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Luglio 29, 2014, 10:43:01 AM
Mi sfugge da chi è partita questa cosa dell'atterraggio di tallone. Jakson?
Che cosa ha detto esattamente?

Non credo che si sia alzato una mattina e se lo sia inventato. Avrà osservato qualcosa. Non sarà mica che stiamo correndo dietro a un fraintendimento o una errata traduzione?

Qualcuno può controllare l'origine dell'affermazione?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: rhox - Luglio 29, 2014, 11:13:59 AM
dimmi raffaele perchè non può esistere? non si tratta di metri di differenza, ma di mm.. dimmi come queste differenze siano percepibili da un filmato su youtube la cui qualità è discutibile (in cui invece io degli atterraggi tallone prima rispetto al piatto, atterraggi di piatto e di punta, li vedo.. quello sui trottatori mostra entrambi piatto e tallone, quello dell'arabo magro splendidi arrivi di punta)
qualsiasi materiale la gente ti porti tanto non è quello che tu vuoi perchè non capiamo niente e vogliamo vedere rose e fiori dove non ci sono..

del resto questo non potrà mai  essere un atterraggio di tallone, ma di piatto..
http://digilander.libero.it/fra2283/Immagini%20600X450/purosangue%20inglese.jpg
http://www.assarca.com/public/sicilia/img_4642_sicilia_sicily.jpg
http://www.ultimatehorsesite.com/images_breeds/mustang1.jpg

non lo saranno neanche questi
http://www.superedo.it/foto/immagini/Animali/mandria_di_cavalli_al_galoppo.jpg
http://www.torange-it.com/photo/1/13/stallone-nero-al-galoppo-1235566392_67.jpg
http://www.cavalliegare.it/images/immagini_articoli/Cavaliegare.it_il_cavallo_tra_simboloi_e_mitologia.jpg
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/sport/loredo/reuters86797231208094935_big.jpg
http://www.jessleephotos.com/photos/gallery/Wild_horse/Wild-horse-photos--15.jpg

meglio un sano atterraggio di punta.. su cavallo scalzo peraltro
http://static.groupon.it/80/22/1363959242280.png
su un brumby
http://www.savethebrumbies.org/wp-content/uploads/dressage.jpg
su un mustang
http://happyhavenfarm.org/images/T'Nani/T'Nani.JPG
http://3.bp.blogspot.com/-mwTcivscSDo/T9cbGdFOv0I/AAAAAAAABZ8/5ouZlaPso4Y/s400/American-Sorraia-Mustang_Horse.JPG

e andando suoi tuoi video...
(http://i59.tinypic.com/2w5smu1.jpg)
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 29, 2014, 11:22:22 AM
@Max: No, l'affermazione parte da Rooney (veterinario pubblicista, specialista nelle zoppie, autore di  "The lame horse"), se non sbaglio,  e dai suoi studi sui danni dell'atterraggio in punta come possibile fattore patogenetico della navicolite. Jackson e altri hanno abbracciato la sua ipotesi scientifica (forse trasformando quella che era una ipotesi scientifica, per sua natura provvisoria valevole "fino a prova contraria",  in un "assioma"; direi, un peccato veniale, sempre che sia un errore).

Ho trovato edizioni di The Lame Horse del 1975, quindi un bel po' di tempo rpima della "moda barefoot"; e forse l'idea è ancora precedente.

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Luglio 29, 2014, 12:02:24 PM
Grazie.
Resta il fatto che faccio fatica anche io a trovare video in cui si veda nettamente atterrare di tallone. Non capisco Rhox come faccia a vederlo così nettamente senza porsi dei dubbi. Le foto non fanno testo, basta una frazione di secondo e un piede che ti sembra di tallone atterra poi in effetti di piatto o viceversa.

Allora, un conto è osservare un cavallo che cammina in modo chiaramente difettoso verso uno che cammina sciolto e dire a seguito delle letture fatte che uno atterra di punta e l'altro di tallone, un'altro è dimostrarlo chiaramente senza ombra di dubbio, al rallenty. Io non lo trovo. Anzi ne ho trovato uno che nella descrizione aveva proprio "heel first landing" ma poi, di fatto, non si vede niente perché il piede sprofonda in soffice sabbia (https://www.youtube.com/watch?v=22dxUwBAj_w (https://www.youtube.com/watch?v=22dxUwBAj_w)), e anzi a me sembra atterri di piatto. Quindi mi domando: vediamo due cose diverse???
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 29, 2014, 12:15:46 PM
Penso che la risposta "giusta" la si possa leggere nelle belle foto delle impronte dei cavalli di Carodubbio sulla sabbia compatta. L'impressione che mi hanno dato è di un atterraggio piatto, seguito da una "sopra-pressione" in punta (verosimilmente nello stacco, piuttosto che nell'atterraggio). Nulla che faccia pensare a sforzi angolari marcati; danno quasi l'impressione che non solo l'atterraggio, ma gran parte della spinta avvengano a piede di piatto; il che sarebbe anche logico.

In suolo cedevole, sia asciutto che bagnato, penso che avvengano dei "disastri angolari", con serie conseguenze tendinee, ed in effetti a ogni galoppata in spiaggia qualche cavallo tornava mezzo stendinato.

Invito a lasciar perdere i video ad alta velocità (di reperimento difficile e di interpretazione altrettanto difficile) e a studiare meglio modelli facilmente disponibili come quelli di Carodubbio.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: rhox - Luglio 29, 2014, 12:25:07 PM
non ho detto che si vede nettamente, ma che per me è percepibile la differenza.. dalle foto non si può capire, neanche dei video.
ci sono dei punti in cui è netto l'atterraggio di piatto, dei punti in cui è molto meno chiaro. contando i mm che si possono essere di differenza in base a cosa dici che quello non è atterraggio di tallone?
preso da davanti non puoi valutarlo, da dietro neppure. resta di fianco
https://www.youtube.com/watch?v=OOnd5t9k4VA
questo cavallo per me atterra di tallone dal 1.00 si vede anteriore e posteriore che arrivano con il tallone prima
(http://i61.tinypic.com/2hd2oi0.jpg)
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 29, 2014, 12:48:48 PM
Fra l'altro, le riprese di cavalli ferrati non servono a nulla, perchè nessuno contesta che l'atterraggio ideale di un cavallo ferrato sia di piatto.... la questione è se l'atterraggio di tallone esiste, e se sia buona cosa buona cosa, nel cavallo barefoot.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Luglio 29, 2014, 01:08:32 PM
Ok rhox, visto. Ma continuo a sostenere che l'apparente atterraggio di tallone sia solo lo slancio che si vede pochi attimi prima di toccare il suolo, il touchdown vero e proprio lo vedo verosimilmente di piatto la maggiorparte delle volte.

Purtroppo la maggiorparte delle riprese al rallentatore non sono delle vere riprese con fotocamere ad alta velocità ma semplici riprese rallentate in postproduzione, quindi non servono un gran ché. Mi ero informato per comprare una fotocamera che consentisse tali riprese ma costano un botto anche usate.

Io resto dell'idea che una ripresa video ben fatta sia certamente meglio di elucubrazioni su un'impronta.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 29, 2014, 01:11:02 PM
L'impronta però registra anche le forze... ma non insisto.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Luglio 29, 2014, 02:38:51 PM
Beh possiamo provare a filmare ad alta velocità il prodursi di un'impronta!
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 29, 2014, 03:17:54 PM
Ho invece apprezzato una cosa evidentissima nei filmati ad alta velocità: l'energica flessione dell'anteriore prima dell'appoggio, che corrisponde all'energico rallentamento del movimento dello zoccolo proiettato in avanti prima dell'atterraggio - ne parlavamo tempo fa, i filmati sembrano confermare che nel momento dell'appoggio la velocità del piede rispetto al terreno è praticamente zero. Questa sì che è una cosa interessante e documentabile (e "contro-intuitiva").

Fra l'altro avevo individuato questa "energica flessione" anche nella mia gamba, al passo, giusto qualche giorno fa: tenendo una mano sulla superficie posteriore della coscia si sente benissimo la contrazione dei muscoli flessori della gamba prima che il piede poggi a terra; perchè anche il nostro piede, proiettato in avanti nella fase di avanzamento della gamba, poi dev'essere rallentato per "appoggiarsi sul suolo da fermo".

Scusate l'OT.





Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 29, 2014, 11:07:35 PM
Ma come ? Voi non credete ai vostri occhi ma insistete a cercar di credere - alla faccia della scientificità - a quello che dice un guru della minchia?

Ora, chiunque abbia un minimo di experienza sa che in punta lo soccolo è duro/durissimo, ai talloni è mollo - relativamente mollo - anche solo al contatto con le mani si avverte la differenzia, dunque, sarebbe un controsenso offrire al primo violento impatto il ventre molle col quale preservare la testa d'ariete.

Tutti sti pipponi non esistevano, si guardava all'assieme del movimento e in base a quello si giudicava; lovviamente si vedevano andature  : cagnole, mancine, radenti, incrociate, saltellate, rilevate, ecc. a seconda della conformazione degli arti e della morfologia del lallo.

Il corretto atterraggio del piede del lallo è di piatto, se atterrasse di tallone - finora non ne ho mai visto ma di certo esisterà - sarebe una anomalia tal quale l'atterraggio di punta.











Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 29, 2014, 11:20:13 PM
E chi l'ha detto che l'impatto è violento? Le orme sulla sabbia fotografate da Carodubbio a tutto fanno pensare meno che a un impatto violento. Ma che razza di buco scaverebbe un impatto violento di un corpo pesante qualche quintale su una superficie così ridotta? Non può essere un impatto violento: lo esclude l'evidenza di quelle orme. Qualsiasi sia la nostra immaginazione, o la nostra percezione.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 29, 2014, 11:44:28 PM
Lo dico io: se l'impatto avviene contro una petra, un tronco, una rotaia, un macigno, un differenziale di auto o un tram semiseppellito l'impatto è violento e se il pede, non fosse adeguatamente protetto/adeguatamente tosto si maciullerebbe/si sfalderebbe come un pomodoro marcio lanciato sul palcoscenico.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Luglio 30, 2014, 08:39:38 AM
L'impatto è violento, certo, ma solo quando avviene dove e quando non dovrebbe avvenire.
Il normale contatto con il suolo, e i filmati al rallenty lo dimostrano, non è affatto violento, il "volo" del piede si ferma un attimo e si appoggia quasi da fermo, in questo sono d'accordo con Alex, dopodiché nella stragrande maggioranza dei casi lo vedo poggiarsi di piatto, e in questo concordo con Raffaele.

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 30, 2014, 09:46:44 AM
Velocità, forza di inerzia, peso, trazione si scaricano in pochi cmquadrati dello zoccolo, che dissipa la violenza dell'impatto su: -  terreno, sabbia, asfalto, su un plateau di ova fresche, su una soffice moquette, su una lastra di vetro di Murano.

La "violenza" è sempre la stessa, le conseguenza no... per quei fondi ma sopratutto per articolazioni, tendini e ossa dello lallo.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: old duck - Luglio 30, 2014, 09:53:19 AM
posso fare una domanda scema? Ma il famoso atterraggio di tallone dovrebbe essere appannaggio esclusivo dei cavalli barefoot? Perchè io, da quel famoso giorno di qualche anno fa in cui Rhox mi disse che il mio Leo atterrava di tallone, io ho sempre provato  a cercare di vedere come atterrassero i cavalli. Li ho guardati davanti, dietro, di lato, a tutte le andature e riesco sempre a vedere solo un atterraggio piatto. Vedo invece benissimo quando un cavallo atterra di punta e sono in genere quelli che hanno male ai piedi o che hanno qualche problema alle articolazioni. Io poi ho sempre sentito e visto che un cavallo si valuta dal movimento in generale, proprio come diceva Raffaele.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 30, 2014, 09:58:17 AM
@Max, Raffaele: Una cosa è un "impatto", un "colpo", una cosa del tutto diversa è "una forte, rapidamente progressiva pressione". Che ci siano "forti forze" nei rapporti fra suolo e piede equino mi pare evidente; si tratta di vedere se lo zoccolo "colpisce violentemente il suolo" oppure "si appoggia e spinge". Secondo me, filmati e impronte si accordano con l'idea "si appoggia e spinge".

L'idea che lo zoccolo sia quasi fermo quando tocca il suolo è così interessante, contro-intuitiva, eppure logica, se ci si pensa, che spero che venga "interiorizzata" piuttosto che diventare argomento di contesa; non ce n'è motivo.

@Old duck: sì, il ferro lo impedisce, secondo "la vulgata barefoot".
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: rhox - Luglio 30, 2014, 10:00:13 AM
cinzia anche i cavalli ferrati possono atterrare di tallone o punta se il lavoro è ben fatto e rispetta il piede. diciamo che i cavalli ferrati che atterrano bene sono una piccola parte ed è il motivo per cui si dice sia appannaggio dei cavalli scalzi (di cui ce n'è una minor parte che atterra di punta)
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 30, 2014, 02:24:37 PM
Bene, si appoggia e spinge... l'appoggio e spinta di un pede lanciato a 60km all'ora è di una violenza inaudita, prova a metterci la panza sotto e vedrai.

Ci sarà una cospirazione internazione, qualcuno ha fatto sparire tutti i videii degli atterraggi di tallone, me ne trovate uno ??

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: old duck - Luglio 30, 2014, 03:18:07 PM
ok capito Rhox! Allora deve essere una mia incapacità perchè giuro che tutte le volte che mi metto a bordo campo per seguire una lezione guardo come atterrano i cavalli: mi hai messo la mania...non sono mai stata capace di vederne uno che atterrasse di tallone. Anche Leo mi sembrava che atterrasse di piatto, come pure Zenit  :dontknow:
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 30, 2014, 06:47:43 PM
Nel iutiubo trovate migliaia di filmini che mostrano tutte le andature del lallo: scalzo ferrato alluniniato.

Scrivete: horse slow motion e ve ne propone una caterva, e trovate e fatemi vedere un atterraggio di taccone, io ne ho visti solo 8327 e non ne ho trovato, sono stufo.

Sono certo  :icon_rolleyes: che l'atterraggio di tacco esiste, come possono degli incliti scienziati della barefutteria aver scritto una simile fregniaccia facilmente verificabile?

E poi questo mitico movimento è "visto"  :icon_eek: , è confermato ed è pubblicizzato da tante ragasse barefutte come noi, dunque, l'atterraggio di tacco "deve" esistere.

Ad esempio, io posso confermare che Jim Morrison è ancora  vivo, l'ho incontrato a Londra nel 1994...

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: carodubbio - Luglio 30, 2014, 08:04:33 PM
Citazione da: alex - Luglio 29, 2014, 11:20:13 PM
E chi l'ha detto che l'impatto è violento? Le orme sulla sabbia fotografate da Carodubbio a tutto fanno pensare meno che a un impatto violento. Ma che razza di buco scaverebbe un impatto violento di un corpo pesante qualche quintale su una superficie così ridotta? Non può essere un impatto violento: lo esclude l'evidenza di quelle orme. Qualsiasi sia la nostra immaginazione, o la nostra percezione.

Nelle foto che ho postato scalzo andatura galoppo sostenuto, e vero che l'impronta lascia un segno solo superficiale senza profondità, ma la natura del terreno e la spiaggia tirata come un biliardo sono condizioni che permettono questo , su sabbia asciutta o terreno in erba bagnato , l'impronta lascia segni   molto diversi.

Di sicuro un cavallo da corsa+ fantino =450-500kg, alla velocità di 700-900 metri al minuto,una certa forza la creano
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 30, 2014, 08:12:21 PM
Che ci sia una forza non lo metto in dubbio: metto invece in dubbio che ci sia un "impatto", una "percussione".

Fra l'altro, se parliamo di forze, la forza maggiore sul terreno non si produrrà nel momento della massima velocità (che è più o meno costante, visto che è la massima), ma nel momento della massima accelerazione: ossia, nelle prime falcate.

Domanda: le impronte delle prime falcate sono più o meno profonde di quelle che si producono a cavallo lanciato?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 30, 2014, 10:27:34 PM
Questo non c'entra nulla collo atterraggio.

Secondo me questo inclito foro ha la possibilità di dire (stabilire) a Chiara e a Lettera che l'atterraggio di tacco è un mito barefutto... una emerita ca**ta barefutta che non ha alcun riscontro nella realtà.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 30, 2014, 10:49:44 PM
Un'ipotesi scientifica di Rooney, Raffaele, non un mito barefutto; sta ai bravi barefutti (eventualmente) verificare se è stata scientificamente smentita. Per smentire un'ipotesi scientifica c'è una procedura precisa, bisogna pubblicare evidenze contrarie, non escludo che sia stato fatto già sulle riviste scientifiche veterinarie.... ma ti assicuro che la pubblicazione dell'evidenza su questo forum (per quanto prestigioso) non basta.  :horse-wink:

Io francamente non ci ho voglia di immergermi nello spulciamento della letteratura scientifica veterinaria alla ricerca di citazioni, conferme o smentite dell'ipotesi di Rooney; ma se qualcuno vuol farlo, ben venga.

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 30, 2014, 10:53:58 PM
Tagliamo corto: tu credi che il lallo normale atterri di tacco o di piatto ?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 30, 2014, 11:53:06 PM
Il lallo normale, su terreno normale, ad andatura normale: di piatto.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: carodubbio - Luglio 30, 2014, 11:54:23 PM
Da quando ho iniziato a dare i primi colpi di raspa, mai ho toccato la punta, invece sulla parte opposta SI.

Ergo cavalli con articolazioni che si infiammano atterrano di punta.

Se un cavallo sano atterra di tacco questo si consuma di più rispetto il resto dello zoccolo, per questo tendo a pensare che il cavallo deve usare tutta la superficie dello zoccolo senza nessuna inclinazione verso il terreno , se poi uno lo chiama atterraggio di piatto , penso che sia la più giusta.

Variante che non si può calcolare resta la velocità, un conto è camminare al passo altro trottare altro galoppare, e un cavallo che galoppa a tutto perché un predatore lo minaccia mi sa tanto che non sta a pensare come mette gli zoccoli in terra, pensa solo a fuggire il più velocemente possibile
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 31, 2014, 02:59:07 AM
Citazione da: alex - Luglio 30, 2014, 11:53:06 PM
Il lallo normale, su terreno normale, ad andatura normale: di piatto.

Vedi che poco a poco ci arriviamo?

Allora diciamo che tutte ste teorie: lallo ferrato non atterra buono (di piatto), lallo barefutto atterra buono (di tacco) sono delle emerite minchiate?

https://www.youtube.com/watch?v=BAB3XCKY34c

Lo vogliamo dire please?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 31, 2014, 07:16:08 AM
No.

IL cosiddetto "atterraggio di tallone" potrebbe una "cosa" percepita/percepibile a occhio nudo, una "impressione". Non facile da cogliere, come tante; ma con un po' di allenamento, potrebbe essere una percezione "riproducibile", la Smith insegna anche come allenarsi a percepirla, osservando il passo di un cavallo in salita (atterraggio di punta "normale") e in discesa (atterraggio di tallone "normale").

Ammettiamo che questa percezione esista e sia correlata a una "cosa", e sia in qualche modo riproducibile. Ebbene: non me ne importa nulla se quella cosa, che sembra un atterraggio di tallone, studiata con le riprese ad altissima velocità si dimostra essere cosa diversa, si dimstra "percezione ingannevole", un "artefatto". Mi interessa che esista "la cosa", che sia materialmente visibile, che due osservatori abili concordino nel dire che è presente o assente, e che lo stesso osservatore concordi con se stesso nel valutarla.

Se questa "cosa", sia quel che sia, è correlata al benessere del cavallo, e al buono stato del piede, mi interessa moltissimo e non è affatto una ca**ata.

Se invece non esiste ossia: nonostante un certo allenamento gli osservatori discordano fra di loro e con se stessi, sempre giudicando "ad occhio", allora le cose sono diverse.





Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Luglio 31, 2014, 07:34:14 AM
La "cosa" cosa sarebbe????
Una impressione di movimento migliore o peggiore non per forza legata all'effettivo atterraggio o meno di tallone????
Siamo quindi nel campo del soggettivo?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 31, 2014, 08:06:55 AM
Non so se condividi l'idea che il 95% circa dell'equitazione è nel campo del soggettivo.... perlomeno ho spesso questa netta percezione.

Nel mio lavoro di patologo, io, ad esempio, lavoro sugli artefatti. Le cellule che vedo sui preparati non sono affatto come sono vive; io "vedo" delle cose (la vitalità, la capacità di spostarsi nei tessuti, la "sofferenza") che sono puri artefatti determinati dalla tecnica di allestimento dei preparati; ma sono ottimi indicatori di "cose vere" che avvengono nei tessuti, mi danno spesso non solo la capacità di classificare una malattia, ma perfino di prevedere, con una buona approssimazione,  come quella malattia evolverà. Eppure quel che vedo, e che chiamo con termini descrittivi, probabilmente non esiste così come lo percepisco.... chissenefrega, se è una "falsa percezione" che però  è strettamente correlata a qualcosa di reale?

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 31, 2014, 08:18:12 AM
Tanto per chiarire: in equitazione si parla molto di "leggerezza". Smetteremmo di parlarne se la misurazione con una bilancia o con un dinamometro dimostrasse che la leggerezza è in sostanza un'impressione, e che il peso del cavallo + cavaliere rimane sempre quello?  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Luglio 31, 2014, 08:50:42 AM
Stai divagando però.
Nessun addestratore che ha parlato di leggerezza ha mai detto che il cavallo perda di peso O_o ma sono sempre stati chiari nell'associare a quel termine una definizione che ha a che fare con le risposte del cavallo agli aiuti o al massimo, il più tecnico di tutti, all'equilibrio ripartito in modo ottimale sulle 4 gambe a seconda del movimento cercato.

Non è evidentemente il caso dell'atterraggio di tallone. Per questo ti chiedevo dove avesse origine e di un possibile fraintendimento. L'atterraggio di tallone presuppone esattamente quello: l'atterraggio di tallone, cosa che sembra non avvenire.

Non c'è nessun problema, basta saperlo! Basta sostituire ad "atterraggio di tallone" un'altra definizione, tipo "gesto che richiama l'idea di un atterraggio di tallone", e siamo a posto.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Luglio 31, 2014, 10:00:55 AM
Citazione da: max - Luglio 31, 2014, 08:50:42 AM
Stai divagando però.

Hai ragione. Ne traggo le conseguenze.... e mi metto in ascolto della continuazione della discussione.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 31, 2014, 01:36:16 PM
Siccome sti guru barefutti non sono completamente decerebrati, bisogna cercar di capire il perché son caduti nell'equivoco... perché di questo si tratta, la cosa tragica è che - dall'equivoco - abbiano tratto conclusioni a dir poco azzardate: ... diciamo che i cavalli ferrati che atterrano bene sono una piccola parte ed è il motivo per cui si dice sia appannaggio (l'atterraggio di tallone) dei cavalli scalzi...

Come dissi, me ne straimpipo dell'atteraggio, guardo se il movimento è fluido, elastico e ben ritmato, ora, la quistione - portataci da Max - è in discussione anche in America e prima o poi si ammetterà che non esiste l'atterraggio di tallone ma l'illusione di esso.

Come si forma il miraggio?

Nella fase di massima distenzione e di altezza dal suolo, lo zoccolo è proiettato in avanti e - per effetto inerziale... fase colpo di frusta - il nodelllo si stende al massimo e, dunque, sembra mettersi in linea per atterrare di tacco, ma non è così, perché nella fase discendente lo zoccolo si riallinea e atterra di piatto o di punta, mai di tallone - se non per cause particolari - perché il tacco è "tenero" e dopo di lui ci sono i glomi che si tagliano con un grissino  :icon_eek: quindi mamma natura non vuole ciò, offre all'impatto suola e parete che - atterrando di piatto - si dividono da buone amiche lo scioc aiutate dalle barre e  dalla forchetta.

Di recente vidi un lallone olandese, un vecchio catenaccio arrugginito, ma al trotto allungato ancora steppava e spingeva meravigliosamente bene, infatti penzai: quello atterra di tallone come dice Alex, mi sbagliavo!

Caro Alex  :specchio: hai scritto cose incomprenzibili, perché difendere l'indifendibile alla faccia della scientificità e contro l'evidenza?

Tra un pò sentirai: contrordine compagni, tutti allineati e coperti.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 01, 2014, 04:08:37 AM
...la Smith insegna anche come allenarsi a percepirla, osservando il passo di un cavallo in salita (atterraggio di punta "normale") e in discesa (atterraggio di tallone "normale")...

I lalli che trainano grossi pesi afferrano di punta anche in pianura:

https://www.youtube.com/watch?v=lVTyaYyxwuI

Secondo me, anche in discesa, il lallo atterra di piatto, in altro tempo, ho fatto delle escursioni piuttosto toste con discese ripidissime/pericolose, lovviamente le facevo a piedi: il lallo davanti e io dietro, bene, ricordo perfettamente come il mio lallo si  sceglieva la strada e si "acculava", a volte - al richiamo della voce - mi aspettava, se avesse atterrato di tacco ricorderei l'anomalia, invece no.

Anche nello slaidingstop mi pare che il lallo si pianti di piatto e scivoli di piatto:

https://www.youtube.com/watch?v=Ny2uOFIZQlQ

Ci sarebbe da verificare, ma la logica e l'architettura dello zoccolo dicono che il tacco va sempre preservato

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Agosto 03, 2014, 10:41:59 PM
Cessato il periodaccio di pioggia battente mi son fatto fare un video su asfalto senza neppure crederci troppo ed al trotto è venuto fuori che.......



Voi cosa vedete???

Il video è pessimo, lo so, intanto ho chiesto in giro se qualcuno ha una fotocamera con l'opzione high-speed per rifarne eventualmente un'altro...
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Agosto 03, 2014, 10:52:13 PM
Citazione da: max - Agosto 03, 2014, 10:41:59 PM
Voi cosa vedete???

Cliccando vedo uno schermo nero e una scritta: "Questo video è privato"  :blob3:
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Agosto 04, 2014, 12:42:47 AM
Ops
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 04, 2014, 01:27:30 AM
A me sembra che il frison atterri di piatto davanti e dietro parte di piatto poi si mette di tacco... il film è troppo breve e il fondo non pianeggiante ci son gobbe. Riprova.

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 04, 2014, 01:37:36 AM
Io trovo molto interessante questo filmino: più il lallo si riunisce, più atterra di punta, siamo a livello di Olimpiade, dubito che quel lallo sia difettato.

https://www.youtube.com/watch?v=ILyaMLacMqI
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: maxmoriano - Agosto 04, 2014, 09:21:13 AM
Un cavallo in salute per mia esperienza atterra di tallone se non è cosi dobbiamo individuare il perchè... In alcune condizioni precarie della superficie di appoggio spesso decide di non farlo ed atterra di punta per avere subito un maggiore grip. In salita atterra sempre di punta ed in discesa di tallone.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Agosto 04, 2014, 09:35:40 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 04, 2014, 01:37:36 AM
Io trovo molto interessante questo filmino: più il lallo si riunisce, più atterra di punta, siamo a livello di Olimpiade, dubito che quel lallo sia difettato.
https://www.youtube.com/watch?v=ILyaMLacMqI

Esatto, la stessa cosa la sospettavo anch'io e lo noto sul nostro. Il trotto da prendere in considerazione per togliersi la curiosità di vedere un atterraggio netto di tacco è quello medio. Al passo o al trotto riunito è sempre di piatto.

Io non starei a farmi troppe seghe sul fondo non ben in piano, se l'atterraggio è di tallone allora si deve vedere nettamente senza tanti dubbi. Il nostro frizon sembra che dietro atterri il più delle volte nettamente di tacco, mentre davanti potrebbe essere di tacco pure ma sia meno evidente.

Comunque, se trovo una cinepresa highspeed, vado sul marciapiede della zona industriale. Con le cineprese a buon mercato il gioco non vale lo sbattimento.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 04, 2014, 10:38:35 AM
Finora, l'unica "prova" visiva di alcuni atterraggi di tacco - per altro scoordinatissimi - sono del tuo buon frison. I videii di buona qualità e specifici alla quistione, in giro nel ueb, dimostrano inesorabilmente l'atterraggio di piatto e a volte di punta.

https://www.youtube.com/watch?v=vyCh5ylU7Ho

Il linco che hai offerto ha ragione: l'atterraggio di tallone è un mito, perchè sia nato ? Solo Iddio lo sa.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: carodubbio - Agosto 04, 2014, 10:58:07 AM
Il mio pensiero resta ( anche dal video di MAX si vede o alme sembra) che il cavallo nel portare in avanti l'anteriore la punta dello zoccolo è rivolta verso l'alto, ma quando avviene il contatto con il terreno lo zoccolo tocca con tutta la sua superficie ( di piatto).

Nell'ultimo video postato da Raffaele , stessa storia tranne che nel video di Max solo all'ultimo istante lo zoccolo diventa parallelo alla superficie, invece su video di Raffaele questo avviene uguale ma a circa 5 centimetri dal suolo , atterrando sempre di piatto .
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Agosto 04, 2014, 11:53:54 AM
Pare che più un'andatura è rimbalzosa più il contatto avviene di piatto/punta, più è radente più il tallone ha probabilità di toccare per primo.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 04, 2014, 02:14:41 PM
Finora non ho visto "andature di tacco", tranne quella abbastanza goffa del frison... mi mostrate un lallo che avanza atterrando di tallone fluido e regolare?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Agosto 04, 2014, 02:56:02 PM
Ora stai a vedere che il frison atterra di tacco perché..... è un goffo frison! Mah! Fedele allo stile del Colonnello Buttiglione, vedo!

Forse ho trovato in prestito una cam high speed, colla quale mi sbizzarrirò a videare tutti i cavalli scalzi che riesco...

Chiaramente, se e quando atterreranno di tacco, sarà solo perché il fondo non è piano l'andatura goffa la razza meticcia la latitudine troppo alta si ipotizzano persino influenze da dna alieno......

Beninteso il frizon ha stupito anche me, mi aspettavo atterraggi di piatto a tutte le andature, goffi fin che vuoi ma di piatto, con le quali liquidare la faccenda, invece la cosa ora mi sollazza... con la futura cam high speed voglio approfondire...
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 04, 2014, 05:40:36 PM
Benissimo!

Intanto beccatevi questa comparazione:
https://www.youtube.com/watch?v=Ghi4mhZgJvA
L'autore dell'opera dice: It lands on the front in stead of the back... ma io vedo che quello "giusto" atterra di piatto.

E in un altro video, questo commentatore dice: Nice heel-first landing!
https://www.youtube.com/watch?v=si7QUK4OY0o
ma dove lo vede l'atterraggio di tacco? Io vedo atterraggi di piatto!

Infine, questo barefutto ci invita a notare: horses land on back of foot.
https://www.youtube.com/watch?v=EHOqtCZOwkA
https://www.youtube.com/watch?v=WoSNHB4AXos
Per quanto mi sforzi vedo sempre piatto.

Allora ? Sono io che non ci vedo bene... deve essere così.

PS. Caro Max, niente di personale col tuo lallo, ho detto "goffo" perché "odio" i frison, sentimento che mi si è rafforzato da quando ne ho visti due o trecento assieme e ne ho conosciuti bene tre o quattro da vicino...

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Agosto 05, 2014, 11:17:58 AM
Il secondo e terzo video del tuo ultimo post sono gli unici che mostrano un atterraggio di tallone un pelo più evidente, soprattutto nei posteriori, e sembrano molto simili al mio frizo, anche nel mio mi aveva incuriosito la differenza posteriori-anteriori.

Quasi tutte le cam amatoriali ad alta velocità abbassano la qualità come puoi vedere ad immagini sfuocate, quasi inutili. Farò qualche esperimento accontentandomi dei 60 fps della cam in prestito, almeno saranno a risoluzione decente.

PS
Mi rendo ben conto che i frisoni sono assurdamente goffi in tutto, questo soprattutto, se gli chiedi il passo di squola quando rimette il piede a terra se lo rimette addosso perdendo l'equilibrio - o ci ridi o lo mandi a produrre bistecche - ma non credo che la goffaggine influenzi l'atterraggio. Piuttosto lo può fare il modo in cui utilizza schiena e addominali, voglio appunto provare a filmare tre trotti: uno completamente libero in vacca, uno medio e uno riunito. Dovrebbe produrre atterraggi di tacco, di piatto e di punta. Almeno nei posteriori.
Titolo: Da un incompetente
Inserito da: Fioravante Patrone - Agosto 05, 2014, 11:51:08 AM
Ho guardato con attenzione il video di max, e vi offro in pasto cosa ho visto io, incompetente di prima classe.

Ci sono 6 atterraggi degli anteriori. A me sembrano tutti di piatto, solo nel primo potrebbe esserci un "lieve" atterraggio di tallone. Noto che poco prima del contatto il tallone è più basso, ma al momento del toccare il piede si predispone orizzontale. Immagino sia questo tipo di movimento che rende difficile diagnosticare l'atterraggio su un filmato normale. Dopotutto un filmato è una successione di foto statiche, e potrebbe bastare una lieve differenza tra l'attimo del contatto (che poi non è un tempo di durata zero...) e l'attimo in cui la fotocamera scatta.

Ce ne sono 6 dei posteriori. A me il 1°, 2° e 4° sembrano di piatto, gli altri di tallone. Soprattutto l'ultimo mi sembra evidente.
Titolo: Da igniorante.
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 05, 2014, 01:00:11 PM
Da igniorante, ho visto più o meno quello che minuziosamente descrive Patrone, sempre da ignorante dico che me ne straimpipo dell'atterraggio in se, mi incuriosisce il perché è nato il mito dell'atterraggio di tacco; la logica, l'anatomia, l'evidenza del tubo dicono che un lallo normale atterra di piatto.

Seguendo sto ragionamiento, (Max fatti una forte grattatio di pallatio) il frison ha ploblemi ai posteriori.

Metti anche il lallo in movimiento a velocità normale, la mia ignoranza nel guardar le andature del lallo - viste nel complesso - è relativamente minore.


Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Agosto 05, 2014, 02:59:46 PM
Mi tocco volentieri ma ha solo una morfologia parecchio orrenda, una vecchia e grossa cicatrice trasversale (nel video si intravede il pelo bianco) che quasi sicuramente gli causa fastidio, e per il resto non ha problemi. E' abbastanza ben controllato. Se vuoi vederlo coprire al trotto (o comunque trottare da cavallo e non da cammello) devi faticare, ma è sempre stato così da che aveva tre anni... non credo abbia problemi oltre all'essere frisone...

In più anche dagli altri vari video di cavalli scalzi, vedo accentuata la tendenza ad atterrare di tallone nei posteriori, la cosa non può essere casuale... probabilmente l'ipotesi scientifica da cui è partito tutto non è così sbagliata...
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2014, 01:15:14 AM
https://www.youtube.com/watch?v=NPLQLUqB-fo

:icon_eek:
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Agosto 06, 2014, 10:31:53 AM
Abbiamo scoperto che anche il cammello atterra di piatto (oltre al fatto che ambia)!

Purtroppo neanche l'altra cam in prestito mi dà troppe soddisfazioni, non è poi tanto meglio della mia...

Diciamo che, dai primi video di prova, anche il puledro che ho filmato atterra saltuariamente di tacco solo coi posteriori, esattamente come il friso... curioso, no?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: Ipparco - Agosto 06, 2014, 11:05:31 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 28, 2014, 11:03:37 PM
Bene, vallo a dire ad Ipparco che due giorni fa affermava che il suo obiettivo era proprio quelo:

Questo è quanto. Per mio conto, continuerò a tenermi buono l'atterraggio di talloni come obiettivo. Senza forzare o disperarmi se appoggia di piatto, ma sapendo che si può fare meglio..

I salassi, gli impiastri fatti con ali di pipistrello, insetti, et erba miracolosa sono realtà bizzarre di ieri anco per l'humanae medicina; la comparatione deve essere contestuale.

Atterrare di tallone è praticamente impossibile sia per motivae dinamici sia per ragioni fisiologiche, i talloni e iglomi attaccati sono la parte più morbida, più indifessa dello zoccolo, sarebbe un controsenso deputarle una funzione di primo impatto; la punta - viceversa - è quella più dura perché è "concepita" per aggraffare e per proteggere, appunto.

Siamo a due, la prima: genetica 0% ambiente !00% è evidentemente un'altra ***ta.

Attenzione, state parlando con un cavallaro che se ne straimpipa della mascalcia, non faccio il tifo per i ferri o per le scarpelle, si limita ad osservare e a cercare di capire partendo da un assioma: i lalli moderni (da sollazzo) non lavorando potrebbero stare scalzi...a quali conditioni?

I dogmi di Strasser e Jack e Ramey non mi impressionano affatto, sono studiati per voi parvenus, semmai cerco di trovare qualcosa di valid (cen'é) nell'indecente marchetingo che voi non riuscite a vedere.
Non sono stato a leggere tutte le 6 o 8 pagine seguenti di pipponi, come usa dire da queste parti. Mi limito a linkare qualcheduno dei numerosi video che mostrano atterraggi di tallone al passo, trotto e galoppo. Aggiungo che la maggior parte dei cavalli che seguo appoggiano di tallone a tutte le andature, e che ci sono precise ragioni BIOMECCANICHE, FISICHE, che rendono opportuno/preferibile l'atterraggio di talloni. Il retro del piede è flessibile per ammortizzare ed assorbire energia. Fisica. E' ciò che oggi si sta insegnando in molte università americane, per inciso.
https://www.youtube.com/watch?v=qtumluThPes
https://www.youtube.com/watch?v=OOnd5t9k4VA
https://www.youtube.com/watch?v=KD7G_LKlt0w
https://www.youtube.com/watch?v=msLtoRBspLA
https://www.youtube.com/watch?v=WfwZQXmI4Tg

Ricordatevi che il fatto che una cosa sia FREQUENTE non significa affatto che sia NORMALE o CORRETTA.
Saluti
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: carodubbio - Agosto 06, 2014, 12:19:03 PM
Tutti i cavalli con i quali ho fatto le mie esperienze provenivano dal macello, tutti ATTERRAVANO di punta.

Sono riuscito sempre a rimetterli in condizione fisica + mentale e a ottenere risultati positivi in pista, senza avere nessuna particolare attitudine nel settore solo quella di avere una testa dura e quando mi metto in testa di riuscire a fare una cosa ci metto impegno e sacrificio. Con il tempo osservando e toccando il meno possibile lo zoccolo di un cavallo , resto dell'idea che il cavallo si pareggia da solo , noi dobbiamo solo gestirlo in maniera giusta senza chiedergli troppo, tranne quando è in forma fisica ottimale
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2014, 01:07:34 PM
Caro Ipparco, premesso che io non ci vedo bene, gli atterraggi che hai postato sono di piatto tranne che nel primo, ma pare - secondo il linco postato da Max - che anche in Amerika stiano rivedendo questo mito dell'atterraggio di tacco...

... che ci sono precise ragioni BIOMECCANICHE, FISICHE, che rendono opportuno/preferibile l'atterraggio di talloni. Il retro del piede è flessibile per ammortizzare ed assorbire energia. /i]

Lovviamente quello che tu dici è vero, ma altrettanto lovviamente, una cosa è assorbire e ammortizzare energie, altra cosa è affrontare l'impatto: punta e sola sono anatomicamente predisposte a far ciò.

In omaggio a Carodubbio, beccatevi questo linco:

https://www.youtube.com/watch?v=TwMi462PUMs



Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Agosto 06, 2014, 05:03:54 PM
Penso che Ipparco, Raffaele, e moltissimi altri siano preda inconsapevole di un mito ben più pervasivo, e non se ne rendano conto: il mito dell'impatto.

Io ritengo - con Laidely e pochissimi altri - che in realtà normalmente non ci sia nessun impatto, nessun "urto", e soprattutto nessuna "percussione", ma un appoggio in un momento di velocità istantanea nulla o quasi, sia in senso orizzontale che in senso verticale; seguito, certo, da pressioni rapidamente crescenti, di entità notevolissima, ma un conto è un "urto" e un conto è una "pressione rapidamente crescente"; e lo dico perchè se veramente ci fosse, ad ogni passo, una "percussione" non vi è struttura al mondo che non si disintegrerebbe rapidamente; e perchè il rumore di Asia al galoppo, scalza, sull'asfalto, è del tutto insignificante, un leggero "suono di nacchere".

Vi invito a rivedere i filmati ad alta velocità per verificare se è vero, o è falso, che nell'attimo dell'appoggio il piede, rispetto al suolo, è pressochè immobile.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2014, 05:48:20 PM
Va bene chiamiamolo appoggio:

FASE DI APPOGGIO: E' la fase in cui il tallone viene a contatto con il suolo. Nel preciso momento dell'impatto con il terreno, si scarica sul piede una forza pari a circa tre volt il peso corporeo. In un solo passo un runner medio di 70 kg deve sopportare una shock di 210 kg. le vibrazioni si trasmettono di riflesso verso l'alto, interessando la muscolatura, i tendini e le ossa dell'intera gamba, del bacino e della colonna vertebrale. Ecco che "cushioning" e "stability" risultano determinanti al fine di attutire l'impatto col suolo e prevenire seri traumi a tendini, legamenti ed articolazioni.

... ecco perché la cosa più plobabile che possa accadere al rag. Fantozzi, costretto ad un furioso scatto di 50 metri, è una distorsione, uno stiramento, una fratturina.

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Agosto 06, 2014, 06:07:28 PM
Tu rispondi solo a una domanda "fisica" da cui partire con il ragionamento.

E' vero o non è vero che nel momento dell'appoggio il piede è quasi fermo, sia in senso orizzontale che in senso verticale, e che la forza si sviluppa solo negli attimi successivi, in modo progressivo? Non negare che questo "modello" è molto anti-intuitivo, sembra quasi assurdo.... ma forse è proprio per questo che non viene preso in considerazione e "interiorizzato".
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: Ipparco - Agosto 06, 2014, 09:14:38 PM
Mi sottovaluti, Alex ;)
E' mia personale convinzione che l'arto anteriore del cavallo lavori in maniera abbastanza simile ad una ruota. Di fatto, una volta terminata la fase di protrazione, quello che fa è proprio di "ruotare" attorno alla spalla. Come in ogni ruota, il punto di contatto a terra è fermo (salvo slittamenti). Tuttavia ci sono piccole differenze tra una ruota e una gamba: la ruota, idealmente, tocca terra solo in un punto, e ogni punto tocca terra solo per un istante, mentre l'arto, per forza di cose, deve toccare terra per un tempo più lungo. Questo lo può fare grazie al nodello che "accorcia" la gamba (l'equivalente dello schiacciamento del pneumatico, in parte). Tuttavia questa differenza implica che vi sia una componente di velocità verticale prima del contatto. Quindi di fatto un piccolo impatto c'è. A prescindere da questo, che sicuramente è trascurabile in termini di energia, una ruota deve anche ammortizzare l'energia cinetica di quello che ci sta sopra! Non per niente le automobili hanno gli pneumatici, non le ruote di ferro! Anche in assenza di impatto, avere una struttura in grado di assorbire le irregolarità del fondo, di adattarsi elasticamente ad esse e di RESTITUIRE energia è importante per un "rotolamento" privo di scossoni, vibrazioni e traumi ed efficiente da un punto di vista energetico.
Io vedo il cavallo un po' come una carriola, di fatto: una "ruota" davanti, e un bipede dietro che spinge. Però mi concederai che una carriola con una ruota pneumatica è più silenziosa, facile da usare e maneggevole di una con la ruota di legno. O di ferro. No?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2014, 09:58:45 PM
Uddio !! Siamo arrivati alla rota!

La ruota non esiste in natura, punto, l'infelicissimo paragone: lallo - carriola fu proposto da Dupaty de Clam 150 anni fa e fu spernacchiatissimo per questo.

Nell'Ottobre del 1879,  la scuola di Saumur  ospitava 189 cavalli di quella razza: dopo un scrupoloso esame dei loro arti,  fu compilato un dettagliato elenco delle tare riscontrate. Risultò che la giarda, se presente in uno solo dei garretti,  colpiva con frequenza doppia il garretto destro rispetto al sinistro,  mentre per lo spavenio  le percentuali si invertivano.
     Bisogna capire il motivo:  la causa  potrebbe trovarsi nelle curve dell'ippodromo che - facendosi sempre a mano destra - sollecitano soprattutto la parte esterna del garretto interno e la parte interna del garretto esterno, che sono quelle maggiormante sollecitate e caricate dall'inclinazione del cavallo assunta nelle curve.


Che sia fermo o meno il pede prima che impatti il suolo, l'appoggio  :icon_eek: produce uno sciocco che si ripercuote su tutto l'arto.

A parte l'esempio sopra citato, diecine di lalli - in tutte le attività equestri - si spaccano i pedi e le gambe proprio per questo: l'impatto o se preferisci l'appoggio collo terreno.

Se quello che dicono gli studiosi di dinamica umana è vero, un lallo lanciato in corsa sopporta su di un pede  - se scosso - 1500 kili, si avvicina ai duemila kg se montato...o no?
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Agosto 06, 2014, 10:07:09 PM
@Ipparco: Sono lietissimo di aver equivocato. E sono soddisfattissimo di annoverarti fra i (pochi) sostenitori dell'"ipotesi ruota". Il fatto è che anche tu avevi nominato il famoso "impatto", parola estremamente suggestiva di qualcosa che non esiste (secondo me). Nessuno direbbe che un pneumatico "impatta" sul terreno.... nemmeno in un autotreno da qualche decina di tonnellate, altro che i pochi quintali di un cavallo. E a ben vedere, la superficie d'appoggio di un pneumatico sull'asfalto è una striscia abbastanza sottile.... proprio come è piccola la superficie d'appoggio di uno zoccolo.

Non ho trovato misurazioni quantitative, ma sono quasi certo che sull'asfalto un cerchione di ferro (tipo ruota di carro) si consumi più rapidamente di un cerchione di gomma, a parità di velocità e carico; il che avvalorerebbe quell'altra cosa assolutamente anti-intuitiva, l'ipotesi che la muraglia di uno zoccolo scalzo si consumi meno di un ferro di cavallo, nonostante sia meno "dura"; ma questo è un altro discorso.  :horse-wink:

@Raffaele: un martelletto leggero maneggiato da un bambino può lasciare un segno sul ferro, con un colpo; prova tu a lasciare lo stesso segno con una pressione: ti accorgerai della differenza fra "colpo" e "pressione". O prova a pensare all'effetto del rinculo di un fucile un po' potente sulla spalla di chi spara (una pressione rapidamente, molto rapidamente crescente, ma non un "impatto") e all'effetto dell'impatto del proiettile sul corpo di chi lo riceve....
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2014, 10:23:38 PM
Come che sia: impatto, pressione, appoggio o come minchia lo vuoi chiamare, in realtà il peso del lallo + accessori da qualche parte si deve scaricare: mettiti colla panza all'aria e aspetta che il lallo al galoppo faccia pressione sul tuo torace e poi ti vengo ad intervistare... io dico che ti trovo col torace sfondato, ma sono pronto a raccogliere l'intervista se ti alzi spolverandoti la camicetta...
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Agosto 06, 2014, 10:34:40 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2014, 10:23:38 PM
Come che sia: impatto, pressione, appoggio o come minchia lo vuoi chiamare, in realtà il peso del lallo + accessori da qualche parte si deve scaricare: mettiti colla panza all'aria e aspetta che il lallo al galoppo faccia pressione sul tuo torace e poi ti vengo ad intervistare... io dico che ti trovo col torace sfondato, ma sono pronto a raccogliere l'intervista se ti alzi spolverandoti la camicetta...

Parli a uno che è stato calpestato, e che si è tenuto il segno del ferro sull'addome (già, allora Asia, me stupid, era ferrata...) per vari mesi. La pressione si è scaricata attraverso gli organi addominali sulla spina dorsale, proprio dove corre l'aorta. Sono rimasto illeso, perchè era una forte pressione, non un impatto.

Ok, tu hai detto al galoppo, e Asia non era al galoppo; tu hai detto torace, e invece era addome; quindi hai buon gioco a dire "non vale"  :horse-wink: Ma vuoi vedere che si trovano, sul web, casi di calpestamento al galoppo, con calpestato illeso o perlomeno: non spappolato? Odio Youtube quasi quanto odio Facebook; ma se qualcuno vuole fare una ricerchina....
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: carodubbio - Agosto 07, 2014, 11:49:53 AM
Impatto si o no lo zoccolo è costruito per assorbirlo insieme al pastorale e nodello.

Sul fatto che il tallone sia costruito da una parte molle per attutire il contatto con il terreno mi ispira ma non convince del tutto visto che se un cavallo atterra di punta in questo caso dovrebbe avere molti d'anni non avendo nessun smorzamento dalla forza dell'impatto svolto dal tallone.

Il fettone è molle perché deve mettere in moto un meccanismo che faciliti la circolazione del  sangue, questo avendo un contatto con il terreno fa tipo un effetto ventosa favorendo la circolazione sanguinea, che sia costruito per attutire l'impatto mi convince poco
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 18, 2014, 10:57:53 PM
L'atterraggio di tacco, come abbiamo visto, esiste ma è una eccezione, la maggioranza dei lalli - scalzi o ferrati - atterra di piatto, malgrado ciò c'è gente - in questo inclito foro - che continua a sostenere che i cavalli buoni devono atterrare di tacco, come a Totò:

https://www.youtube.com/watch?v=pa1xx0qQkK4

gli avevan detto che a Milano fa freddo, dunque, a Milano non può fare caldo.

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Agosto 19, 2014, 04:32:12 PM
Non è vero, io mi sto ricredendo, ero scettico ma continuando a filmare vari cavalli (sia pure con la mia videocamera scrausa che fa solo 50 fps) l'atterraggio di tallone si vede spesso! Fino adesso credevo fosse più probabile coi posteriori invece ne ho uno abbastanza evidente che va di tacco agli anteriori. Sono frequenti gli atterraggi dove è chiaro che il piede incontra il terreno prima di tacco.

Insomma, i barefutti non sono del tutto scemi ;- )

Il problema piuttosto è avere una casistica uniforme, io stesso ho problemi a filmarne mentre vanno dritti e su terreno ideale piatto.
Se riesco ad ottenere una casistica che abbia senso (almeno tre o quattro su fondo piano) mi sbatto anche a editarli con qualche programma e pubblicare un video, altrimenti dovrete accontentarvi e fidarvi del mio occhio.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 19, 2014, 06:21:04 PM
Come già detto, distinguere - ad occhio bare - un atterraggio di piatto da uno di talone è praticamente impossibile, la stragrande maggioranza dei filmati al rallentatore messi in questo topico mostrano atterraggi di piatto a tutte le andature coi ferri et senza.

Dirò di più, in discesa - secondo me - il lallo punta la punta  :icon_eek:  tal quale che in salita per due opposte ragioni: tirare/frenare.

Comunque, la discussione parte dal "the myth of the heel first landing"; dall'altra parte dell'oceano si son posti per primi la questione, che non mi pare assolutamente campata in aria.

Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: max - Agosto 19, 2014, 07:40:02 PM
No no infatti la questione rimane, solo credevo fosse più difficile trovare/vedere un atterraggio netto di tallone, e invece con la cinepresa al rallenty l'ho visto: saltuariamente nel mio al trotto (che lo reputavo di piattissimo per la tipologia di cavallo), nei posteriori di un puledro al pascolo al passo (quasi abbandonato: autopareggio) e negli anteriori e posteriori di un'altro che ho filmato due giorni fa mentre era montato al trotto.

Dunque, se era così raro, difficilmente lo avrei trovato/visto filmando pochi cavalli scalzi a caso. Vuole dire che così raro NON E'. Vuole dire che esiste e non è così impossibile (nei cavalli scalzi, nei ferrati non so e non mi interessa).

Nel mio, l'atterraggio di tallone scompare del tutto nel trotto riunito, va sulle punte approcciando il piaffo e va sempre sulle punte nei passi in dietro (sempre visionando al rallenty).

La questione per me a sto punto si sposta dal fatto che esista, che sia possibile (mi pare che lo sia), al fatto se sia necessario perseguirlo con tutti, e su tutti e 4 i piedi, come sinonimo di buona salute.

Vale a dire, ammesso che uno sia allenato a percepire l'atterraggio anche senza cinepresa al rallenty: il tale cavallo atterra di piatto, magari atterra di tallone solo con un posteriore, deve preoccuparsi o no? Se atterra in quel modo sarà per via della morfologia/appiombi (e dunque è normale che resti sempre così) o un problema correggibile di piedi? Ci saranno contratture in giro che affliggono quei tre piedi o è normale che sia così? Come forse già si era detto, certamente solo l'atterraggio non è un indice univoco di un cavallo che si muove bene.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 20, 2014, 01:55:38 AM
Lo so, sono muli, ma non bisogna essere dei grandi esperti per vedere dei magnifici atterraggi di punta in discesissima, comunque è una occasione per ammirare il lavoro di questi magnifici animali,

https://www.youtube.com/watch?v=7_HTaduGt0U&list=LLUDOtvd9Gui3nkrBHMDmGIg&index=1
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: alex - Agosto 20, 2014, 08:15:29 AM
Ipotesi: l'atterraggio di punta non è "passivo", è "attivo", nel senso che è il risultato di una "volontà" del cavallo, dell'azione volontaria di qualche muscolo; se l'arto distale è totalmente rilassato (oppure, come nel caso sperimentale menzionato, entrambi i tendini flessore e estensore sono tagliati) il piede appoggia di piatto, e forse, ad andature energiche, per azione dell'inerzia, di tallone. Caso tipico, l'atterraggio di punta nell'indietreggiamento; ma anche un cavallo che ha male alla parte posteriore del piede di certo "fa qualcosa" per alleviare il fastidio, cerca di "camminare sulle punte", e lo fa attivamente.

Il fatto che l'atterraggio di punta richiede la presenza di una certa contrazione muscolare (e quindi una certa tensione del tendine flessore), e che questo possa causare una "sovratensione" nella puleggia del navicolare al momento del carico  si sposerebbe benissimo con l'ipotesi patogenetica di Rooney per la navicolite.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 20, 2014, 01:17:11 PM
Io penzo - da igniorante - che il lallo, come le manguste e i cercopitechi ecc. ecc., si comporta come noi homini, risponde automaticamente alle esigentie ambientali, che queste esigentie lo costringano ad andar di tacco o di punta o a bilanciarsi collo collo, è altro discorso.
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: rhox - Agosto 20, 2014, 01:19:35 PM
mi spiegate come farebbe, anatomicamente parlando, un cavallo ad atterrare di tallone nei passi indietro?
per atterrare di tallone dovrebbe piegare all'indietro l'arto o flettere la punta verso l'alto esageratamente
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: carodubbio - Ottobre 04, 2014, 01:07:04 PM
http://forum.chorse.it/forum/showthread.php?t=95249

Non riesco a caricare solo la foto metto il sito ( incalliti giocatori) .

Questo trottatore di 2 anni ha fatto il record del mondo per un 2 anni.

La foto è aerea e non si vede quando arriva il contatto con il suolo, ma il posteriore si vede che è parallelo al terreno anche se leggermente quasi con la punta verso l'alto,

invece l'anteriore si vede molto bene che la punta è rivolta verso l'alto.

Se questo cavallo ha fatto la massima velocita, si può smentire che il contatto con il suolo avviene di piatto con il posteriore , e leggermente di tallone con l'anteriore ( visto che la sua inclinazione quando toccherà terra penso che si riduca di molto). 
Titolo: Re:Il mito dell'atterraggio di tallone
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 04, 2014, 03:30:22 PM
Quello in fermo immagine è il "colpo di frusta", in realtà i lalli atterrano di piatto, non escludo che - col pareggio/ferratura adeguata o per conformazione naturale - le belve possano atterrare anche di tacco, ma non è la norma.
L'atterraggo di tallone è un mito, meglio un dogma barefutto, e ai dogmi - si sa - si crede per atto di fede.


https://www.youtube.com/watch?v=8YKpvpRR3IE
https://www.youtube.com/watch?v=o-XtgnnQKFw
https://www.youtube.com/watch?v=2PtpFYMxOps