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Club House => I cavalli..in generale => Topic aperto da: raffaele de martinis - Settembre 24, 2014, 07:16:24 PM

Titolo: Le squole
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 24, 2014, 07:16:24 PM
Lo spunto parte da questo simpatico topico: Stage Ecole de Légèrete con Sylvia Stoessel ottobre 2014.

Vi invito ad un simpatico gioco: facciamo un elenco delle varie associazioni, scuole, movimenti, gruppi, compagnie, dome italiane o estere, in attività o estinte che, rifacendosi ad un personaggio o ad una cultura, hanno fatto/fanno scuola?

Comincio io ?

Compagnia del Cavallo Ghibellino... ma che vor dì?
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: max - Settembre 25, 2014, 09:19:56 AM
Sarebbe un elenco infinito, manco me le ricorderei tutte.

Una volta me ne rammaricavo ma forse capisco il perché Oliveira non abbia seguito il trend, probabilmente ne era disgustato o vedendo il gran numero di queste non ha sentito affatto il bisogno di crearne un'altra.

Ciò non di meno, l'Ecole de Légèrete nonostante tutti i professoroni itaGliani che ne dubitano (la qual cosa mi fa un po' ridere) è diffusa in tutto il mondo, non potrei dire altrettanto di altri venditori di aria fritta che sgomitano per avere un po' di visibilità almeno nella loro provincia di residenza. Si è diffusa non certo perché Karl abbia spinto nel commercializzare qualcosa (difatti si trovano ben poche informazioni) ma a seguito di richieste che gli sono arrivate. Un motivo ci sarà: perché funziona? Io penso di sì. La si accomuna spesso alla molto più grande diffusione di Parelli, questa sì, decisamente più commerciale, perché? E' presto detto: perché anche Parelli piaccia o meno funziona!

Ciascuna scuola e ogni metodo incappa poi inevitabilmente in due cose: nell'abilità o meno dell'esecutore di turno e nella perdita dei valori originali per i più svariati motivi.
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 25, 2014, 01:50:13 PM
Infatti, ormai non c'è consesso equestre che non sia aggettivato proprio per marcare la propria specificità/superiorità rispetto agli altri.

Cavallo ghibellino sta per murgese, al quale acrobaticamente si dà nobile ascendenza medioevale, nella realtà, il murgese fino agli anni 50 del secolo scorso era denominato: cavallo agricolo delle murge di due tipologie: la grossa fino a 1.60 la piccola fino a 1.45/1.50 e - come dice il titulo - era un cavallo agricolo.

Dagli anni 60 in poi, è stato trasformato in lallo da carne... la Puglia è la regione più ippofagica d'Itaglia, dunque si sono immessi stalloni di razze pesanti dell'est Europa da cui la "testa di moro" oggi ammessa nello standard di razza.

Come che sia, colla riconversione a lallo da sella si è cancellata la vecchia denominazione... agricolo è un offessa! e si è costruito un lallo tenendo a mente i destrieri antichi e nobilitandoli facendoli discendere dai lalli di Stupor Mundi o dai lalli barocchi di Conversano (cavallo napolitano).

Se geograficamente l'areale di allevamento è quello, nella razza odierna, niente o quasi è rimasto di quegli antichi capostipiti.

Comunque nell'ottica di marquetingo ci può stare: La Perla Nera del Sud - Nero Luninoso sono senz'altro slogans efficaci ma quì si esagera un cicinin:

http://www.cavallomurgese.com/come_raggiungerci.asp

Cosa c'entra tutto questo collo lallo murgese solo Iddiolosa!

Titolo: Re:Le squole
Inserito da: Kimimela - Settembre 25, 2014, 01:55:53 PM
Ho notato anche che si va a mode...anni fa c'era la moda Parelli ora c'e' la moda della scuola della leggerezza.
A volte alcune, come quest'ultima, hanno dei nomi a dir poco ridicoli, che poi non e' detto che I pensieri lo siano anzi...ma dai come si fa a chiamare "scuola della leggerezza"....perche' c'e' anche la pesantezza?
ma quando mai ti insegnano ad essere pesante? :dontknow:
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: max - Settembre 25, 2014, 02:32:51 PM
Infatti sarebbe "Ecole de Légèreté" e in francese la légèreté mantiene tutto il suo significato equestre, solo che chi è ignorante non può saperlo. Italianizzandolo con leggerezza non avendo per noi quella parola alcun significato equestre sembra una stravaganza, ma non lo è. Il significato è ben preciso.
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 25, 2014, 02:57:30 PM
Hai ragione, secondo me indica qualcosa che è delicata, disinvolta e vivace allo stesso tiempo.

Oggi, quasi tutti i distruttori d'equitazione dicono/urlano: gambegambe, gli antichi maestri avevano differenti intercalari che erano expressione della loro filo sofia:

Baucher:  leger - leger!

Rousselet: aplomb - aplomb - del'aplomb!

D'Aure: en avant - en avant !

L'Hotte ha condezato questi tre dictat in: calmo, in avanti e dritto.

Qualsiasi squola, con qualsiasi aggettivatione - per essere buona - deve rispondere all'imperativo di L'Hotte.

Comunque, la fantasia dei guru equestri non ha limiti: Isodinamica e Mimo equestre è - secondo me - una delle inventioni più strabilianti in questo campo.


Titolo: Re:Le squole
Inserito da: PokerFace - Settembre 25, 2014, 03:32:54 PM
io una volta ho assistito a una lezione in cui un'istruttrice di dressage urlava "NUCA NUCA". non so cosa voglia dire ma vi giuro che urlava NUCA NUCA a tutto spiano, uno spasso.

a proposito di sQQuole e tempi che cambiano....

a chi di noi piacerebbe avere un cavallo come lo voleva Baucher, e cioè davanti alla gamba ma dietro la mano???
io (vabbè io sono un grezzo smanettone ostacolista) amo i cavalli davanti alla gamba ma pure un pò davanti alla mano. sevono essere sempre davanti a me. e la sensazione del cavallo che tira un pò le redini è una vera figata, facilita assai le cose.
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: max - Settembre 25, 2014, 04:20:47 PM
Probabilmente voleva che il cavallo desse di più la nuca, che fosse più rotondo...

Il cavallo ideale deve restare "teso" ma senza bisogno della mano, quando noi lo mettiamo e lo teniamo sulla mano in quel modo che ci piace, perché è più guidabile, perché la schiena ci porta meglio, perché ti dà un controllo fantastico, stiamo sopperendo a qualcosa che manca, stiamo creando e mantenendo una tensione e una connessione che il cavallo non manterrebbe da solo. La mano e la gamba alla fine NON dovrebbero esserci, bisogna agire e addestrare per fare in modo che il cavallo mantenga da solo quello che andiamo a creare usandole, per fare in modo che il cavallo capisca al volo quello che deve fare senza davvero più usarle (allungarsi, accorciarsi, girare, etc). Perché quando la mano o la gamba arrivano comunque vanno a disturbare. Sono indispensabili all'inizio, fastidiosi durante e inutili alla fine (anche se questa fine non arriva quasi mai).
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: PokerFace - Settembre 25, 2014, 04:35:42 PM
a parte che non sono daccordo, gli aiuti non disturbano (se no non si chiamerebbero aiuti ma, che ne so, disturbatori... molestatori... bo)
poi io non parlo di aiuti e cioè di cose che fa il cavaliere.
io parlo di atteggiamento del cavallo.  mica ce lo mandi tu a tendere le redini, il cavallo che piace a me ci va da solo. ti "porta". è un atteggiamento del cavallo nei confronti della mano.

che poi veramente avere cavalli dietro la mano cosa vuol dire??? ramener outrè? incappucciamento? staccati dal ferro?

boh. io mi faccio un pò portare e me amen ahahahahah
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: Luna di Primavera - Settembre 25, 2014, 05:00:17 PM
vi confondete amici.

il NUCA NUCA lo faceva la Carrà

:laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:

(scusate non ho resistito  :vergogna:)
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 25, 2014, 09:18:23 PM
Max parla di arance e P.F. di mele, tutti e due sono frutti commestibili e vengono venduti dall'ortofrutivendolo per il resto hanno niente in comune.

Titolo: Re:Le squole
Inserito da: max - Settembre 25, 2014, 10:59:20 PM
Premesso che un cavallo davanti alla mano è un cavallo che "tira", che anticipa le azioni di mano tirando, prendendo lui il contatto e cominciando ad andare, dico che:

Un cavaliere dovrebbe saper mettere il cavallo come vuole all'occorrenza, e non lasciare l'iniziativa al cavallo. Dunque sì, ce lo mando io a tendere le redini. Così come dovrebbe avere il controllo del contrario, cioè di dirgli basta, adesso ti stacchi dalla mano. Ma che l'iniziativa parta dal cavaliere o dal cavallo però ha poca importanza ai fini pratici. Se la condotta viene fatta su una tensione costante di redine è sempre una tensione e quindi uno sforzo extra.

Se una scimmia ti avesse insegnato a correre standoti sulle spalle tirandoti in bocca, e continuasse a tirarti anche dopo che hai imparato a correre bene, ti sarebbe solo di impiccio. Magari all'inizio non sapevi correre e l'azione della scimmia ti ha aiutato a capire e a trovare le energie, ma poi la scimmia per fare bene deve lasciarti correre libero.

Ma se anche fossi TU, per tua indole, a decidere di correre usando il tuo collo per tirare le redini alla scimmietta a prescindere, la condizione di sforzo inutile extra sarebbe il medesimo.
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: PokerFace - Settembre 26, 2014, 09:05:33 AM
quello che tu dici è una bella teoria.

nella realtà per me non è così. il cavallo che tira le redini (e non intendo che sia pesante o che te le strappi, semplicemente è sempre davanti la mano) semplifica immensamente le cose. io faccio cose semplici, dell'equitazione di scuola (pirouette, piaffe, passage, arie alte ecc) non me ne importa assolutamente niente. stessa cosa in tema di riunione. a me non interessa. a me interessa il cavallo sempre davanti a me. è estemamente più facile condurre un percorso con un cavallo così. la teoria non ha senso se non si rispecchia nella pratica.

la cosa importante per me è fare un'equitazione semplice e funzionale. io faccio salto (benchè io salti cose piccoline) e il cavallo che va a saltare autonomamente semplifica tutto. in tal modo io mi limito ad allontanarlo un pò dai salti, in modo che la battuta venga corretta e che abbia spazio di saltare bene (poi chiaro, non ho difficoltà a staccarlo dal ferro mica pesa sull'imboccatura.... però a che pro? non serve alla mia elementare equitazione in cui le energie del cavallo sono proiettate in avanti e io devo solo controllarle e dirigerle... mettere qualcosa che non c'è è infinitamente piu complicato che togliere qualcosa che c'è. finchè il cavallo è davanti a me io posso facilmente fargli fare quello che voglio, qualunque cosa. nel momento in cui non è più davanti a me... le cose si compicano... invece che fare una azione semplice dovrei farne più di una e pure complicate)
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: max - Settembre 26, 2014, 10:11:22 AM
Allora, un cavallo davanti alla mano è una cosa diversa dal concetto del cavallo davanti a sè.

"Cavallo davanti alla mano" è una faccenda di mano/bocca/incollatura; "avere il cavallo davanti a sè" è un concetto, una condizione, più che altro che dipende dall'impostazione del cavaliere.

Io capisco quello che vuoi dire e sono d'accordo ma anche i termini e la teoria sono importanti.

Un cavallo che quando prendi le redini quello già parte tirando, è vistosamente davanti alla mano. Figo per qualcuno che gli va bene così, problemone per qualcun'altro. E poi c'è la faccenda della tensione delle redini costante tenuta per troppo tempo. Trovare il giusto compromesso è una questione di addestramento per chi è capace, oppure di cambiare cavallo fino a trovare quello che propone da solo la giusta via di mezzo.

Un cavallo che quando viaggia è generoso, non si ferma davanti a niente, si dice semplicemente un cavallo "avanti" e basta, ed esula dal comportamento che ha con le redini e la mano.

La condizione dell'avere il "cavallo davanti a sè" invece è data esclusivamente dal cavaliere, che resta sempre un filo dietro le azioni del cavallo, che si tratti di batter la sella o di saltare (ad esempio). Se non badi a restare sempre un po' dietro il cavallo (ossia se non ti tieni il cavallo quel giusto filo un po' avanti a te) quando batti la sella il tuo movimento lo mette sulle spalle, quando vai a saltare fai una precessa e quando vuoi girare ti sembra sempre che risponda in ritardo (esempi a caso). Quindi, guarda come funziona: non solo questo concetto vale per i cavalli già avanti di loro, ma vale ancora di più per quelli pigri che se non te li tieni sempre davanti si fermano!!!
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2014, 01:12:12 PM
Citazione da: PokerFace - Settembre 26, 2014, 09:05:33 AM
quello che tu dici è una bella teoria.

nella realtà per me non è così. il cavallo che tira le redini (e non intendo che sia pesante o che te le strappi, semplicemente è sempre davanti la mano) semplifica immensamente le cose. io faccio cose semplici, dell'equitazione di scuola (pirouette, piaffe, passage, arie alte ecc) non me ne importa assolutamente niente. stessa cosa in tema di riunione. a me non interessa. a me interessa il cavallo sempre davanti a me. è estemamente più facile condurre un percorso con un cavallo così. la teoria non ha senso se non si rispecchia nella pratica.

la cosa importante per me è fare un'equitazione semplice e funzionale. io faccio salto (benchè io salti cose piccoline) e il cavallo che va a saltare autonomamente semplifica tutto. in tal modo io mi limito ad allontanarlo un pò dai salti, in modo che la battuta venga corretta e che abbia spazio di saltare bene (poi chiaro, non ho difficoltà a staccarlo dal ferro mica pesa sull'imboccatura.... però a che pro? non serve alla mia elementare equitazione in cui le energie del cavallo sono proiettate in avanti e io devo solo controllarle e dirigerle... mettere qualcosa che non c'è è infinitamente piu complicato che togliere qualcosa che c'è. finchè il cavallo è davanti a me io posso facilmente fargli fare quello che voglio, qualunque cosa. nel momento in cui non è più davanti a me... le cose si compicano... invece che fare una azione semplice dovrei farne più di una e pure complicate)

Quello che dici - perfettamente legittimo - è la causa della decadenza della nostra equitatione ad alto livello: mancanza di cultura/di basi/di radici/di curiosità prima di tutto da parte dei gambegambe, figurarsi dei loro aglievi.

Cosa hanno fatto gli itagliani ai recenti weg in Normandia?

Io non ho seguito pochissimo, mi citate i risultati dei nostri compatrioti?
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: PokerFace - Settembre 26, 2014, 02:50:03 PM
ai weg Luca Moneta è andato benino, ha fatto 4 un giorno, 1 penalità per il tempo nella seconda qualifica.
Gli altri hanno chiuso i due percorsi con totali 8, 12.

Ma caprilli non centra proprio una mazza, dato che... Portogallo?? Spagna?? Austria?? paesi grandi depositari dell'equitazione classica... non si sono mica distinti...
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: zeus147 - Settembre 26, 2014, 02:54:31 PM
Concordo pienamente con quello che dice p.f., con i cavalli giovani nei primi percorsi, sopratutto se non sono dei talenti, averli che scappano un po' aiuta, questo perché il controllo spegne l'andatura e il cavallo non riesce a battere bene e rimane lontano dai salti.
Poi certo, se ci si occupa solo di addestramento si segue da subito il percorso descritto da max.
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: max - Settembre 26, 2014, 05:12:00 PM
Devo ancora capire bene se sia davvero il "controllo" (leggi: cavallo ben addestrato e rotondo) a "spegnere" il cavallo (leggi: a creare problemi nel saltare).

Praticando un po' mi sembra, ripeto mi sembra, che non sia il "controllo" di per se il problema, ma il controllo ottenuto credendo di dover stare sempre SEDUTI nella sella. Se rimango in sospensione il "controllo" cessa di essere un problema e diventa un plus.
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2014, 08:36:54 PM
Citazione da: PokerFace - Settembre 26, 2014, 02:50:03 PM
ai weg Luca Moneta è andato benino, ha fatto 4 un giorno, 1 penalità per il tempo nella seconda qualifica.
Gli altri hanno chiuso i due percorsi con totali 8, 12.

Ma caprilli non centra proprio una mazza, dato che... Portogallo?? Spagna?? Austria?? paesi grandi depositari dell'equitazione classica... non si sono mica distinti...

Io sono un modesto igniorante, ma cognosco un cicinin la storia.

Ai tempi, la Scuola di Pinerolo aveva pari dignità con quelle delle nationi da te citate colla aggiunta di Francia, Germania, Russia e Olanda, quelle che - in seguito - si dimostrarono più votate all'equitazione sportiva, sia per mentalità che per specifici lalli, gli iberici e i lipizzani son boni solo per gli attacchi e l'alta squola.

Ora, ci sono vicissitudini storiche non paragonabili ma sicuramente Caprilli ha dato una svolta nel modo di saltare gli ostacoli, lovviamente, tutti si adeguarono e Pinerolo diventò la Haward dell'equitazione, ci arrivavano per imparare da ogni parte del mondo.

Mentre Francia e Germania, (la Gran Bretagna merita un discorso a parte)  pur adottando il sistema continuarono nel dressage, in Itaglia, i caprillioni forti di una presunta superiorità abbandonarono completamente il dressage in nome del sistema naturale, furono più caprilliani di Caprilli.

Fino a quando le gloriose cariatidi militari resistettero la situazione venne camuffata, poi messi in penzione i D'Inzeo: il vuoto - colla sola luminosa eccezione di Mancinelli.

Oggi, in s.o. nessuno monta più come Caprilli c'è stata una evoluzione portata avanti proprio nelle nationi dove il dressage è stato coltivato anche per il fatto che i percorsi di Lequio e D'Inzeo non sono assolutamente confrontabili con quelli del WEG 2014.



Titolo: Re:Le squole
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 29, 2014, 03:38:06 PM
Ecco il programma di un'altra scola:

Materie:

• Psicologia Equina base
• Addestramento non violento (prima parte)
• Benessere e Gestione di Scuderia (base)
• Equitazione Naturale (Cenni di Biomeccanica e Saddle Fitting. In sella)
• Veterinaria (cenni di Anatomia e Fisiologia)
• Primo Soccorso
• Terapie alternative (cenni sulle tecniche alternative più conosciute: Fiori di Bach; Omeopatia; Reiki; Kiniesologia; Agopuntura; Massaggio)


Al superamento dei test e dopo la discussione della tesina finale, si ottiene la Qualifica di "Educatore ed Addestratore Equino non violento liv. 1".


Non è dato sapere quanti livelli ha il corso, nè se cìè - in alternativa - un corso di Addestratore Equino Violento.

Qualcuno ha frequentato/contattato questa scola?

http://www.theworldofthehorse.it/html/chi_siamo/chi_siamo.htm


Titolo: Re:Le squole
Inserito da: Nicola - Settembre 30, 2014, 08:58:12 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 29, 2014, 03:38:06 PM
Qualcuno ha frequentato/contattato questa scola?

http://www.theworldofthehorse.it/html/chi_siamo/chi_siamo.htm

Hai scoperto la Li Mandri! Ma lei non vale, sarà 20 anni che è su piazza! :blob3:

Vogliamo solo roba nuovizzima!
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 01, 2014, 04:08:27 AM
Bene, la Li Mandri per fare equitatione ci propone/ci proponeva: Fiori di Bach; Omeopatia; Reiki; Kiniesologia; Agopuntura; Massaggio eccone un altro che ci insegna a...
ragionare come un cavallo e' l'unica strada per migliorare il nostro rapporto con lui. Si puo' arrivare anche a effettuare una doma in due ore e a rieducare soggetti che sembravano irrecuperabili. :icon_eek:
chi è mai costui ? Ma l'aglievo di Kontrad Lorenz:  :icon_eek:

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=868.0

Titolo: Re:Le squole
Inserito da: alex - Ottobre 01, 2014, 08:46:25 AM
Chissà cosa avrebbe combinato Graeme Sims (https://en.wikipedia.org/wiki/Graeme_Sims) se si fosse occupato di cavalli invece che di cani. Avete letto il suo libro? Ne parlerò con qualche cinofilo. Fra cani e cavalli ci sono poche relazioni psicologiche, però.... c'è in comune quello che tutti gli animali superiori hanno in comune, l'esperanto degli animali superiori, che esiste.

Quale squola equestre, secondo voi, segue principi analoghi a quelli di Sims?
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 01, 2014, 02:05:24 PM
Esiste già un tentativo di omologazione tra cinoaddestramento et ippoaddestramento, il clikclak.

Tennica ottima per addestrare animala a distanza, ridicola quando l'animale è sotto le nostre chiappe, comunque valida per quelli che non vogliono fare equitazione collo lallo ma giuchetti in libertà, si ottiene lo stesso effetto col fischietto o colla vox.
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: alex - Ottobre 01, 2014, 10:35:29 PM
Scusami: ti riferisci alla "filosofia" di addestramento di Graeme Sims o parli in generale? Perchè se ti riferisci a quell'autore, non potrebbe essere più lontano dai "comportamentisti scientifici" che valorizzano la "ridicola" tecnica del cliccker.

Mi spiace, poi, che sottovaluti così profondamente quello che si può, e si dovrebbe fare, prima che il cavallo sia sotto le nostre chiappe ed è  invece a distanza; certo, quando non è sotto le chiappe non è equitazione; ma io vedo tutto quello che si fa col cavallo, chiappe o non chiappe, come una cosa sola, che fra l'altro dovrebbe avere una certa sua coerenza.

Quanto mi fanno tristezza, quelli che si sentono sicuri di controllare il cavallo solo dalla sella, e se devono scendere sono in profondo imbarazzo e pieni di preoccupazione....
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: alex - Ottobre 01, 2014, 10:40:12 PM
..... ma torniamo in tema e alla mia domanda, rivolta specificamente a chi ama anche i cani e conosce qualcosa dei principi di Graeme Sims. Esiste una squola equestre  che si ispiri, secondo voi, agli spessi principi?
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2014, 03:25:30 AM
Mi spiace, poi, che sottovaluti così profondamente quello che si può, e si dovrebbe fare, prima che il cavallo sia sotto le nostre chiappe ed è  invece a distanza; certo, quando non è sotto le chiappe non è equitazione; ma io vedo tutto quello che si fa col cavallo, chiappe o non chiappe, come una cosa sola, che fra l'altro dovrebbe avere una certa sua coerenza.
Quanto mi fanno tristezza, quelli che si sentono sicuri di controllare il cavallo solo dalla sella, e se devono scendere sono in profondo imbarazzo e pieni di preoccupazione...


Non sottovaluto... la nostra mancanza di comunicazione deriva dal fatto che io do per scontatissimo (sbagliando) il maneggio dei lalli/la confidenza coi lalli/la consuetudine coi lalli da terra, non è/non era una tennica da studiare/da imparare ma una normale attività famigliare come il cavalcare: si cominciava - per giuoco - quasi sempre a pelo cogli asini e coi muli... mi rendo conto che sono un reperto archeologico, ma non tanto, i miei figli così impararono e tanti bimbi - ancora oggi - imparano così.



Titolo: Re:Le squole
Inserito da: alex - Ottobre 02, 2014, 07:05:07 AM
Concordo; vediamo se concordi anche tu con un'affermazione forte, niente affatto OT: Parelli ha un successo meritato perchè non solo si è reso conto di questo serio, serissimo problema, ma ci ha "messo una pezza". Il che ne fa un gigante dell'equitazione, e spiega il successo della sua squola, nonostante le ironie sui giochi.

Personalmente non metto più le mie chiappe su un cavallo, se non l'ho capito conducendolo da terra, anche fuori maneggio.
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2014, 01:48:14 PM
Ecco, est l'occasione di parlare della squola parrellata di grande successo fino a qualche anno proprio per le ragioni dette nei due posti precedenti.

Se Parrelli è un gigante dell'equitazione io sono una suora carmelitana, certamente è un gigante del bisiniss ha individuato il nuovo gestore del lallo e gli ha venduto - a caro prezzo - dei giuochi che a volte possono essere pericolosi presi dalle tenniche di ammaestramento circenze.
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: alex - Ottobre 02, 2014, 02:07:47 PM
Sia Lodato sorella, ma guardi che dal velo sporge un po' di pelo (di barba).

Che Parelli e il suo metodo siano tutt'altro che insignificanti (per le miriadi di casi in cui hanno consentito di risolvere problemi fra proprietari e loro cavalli, che in cui i normali istruttori equestri che ci sono in giro, Baucher aimè è deceduto e giace in una fossa comune, non avevano risolto affatto anzi: avevano peggiorato, è un dato di fatto, una evidenza. Anche una persona di normale statura è un gigante, in una folla di nani. Fattene una ragione: l'equitazione che piace a te  praticamente non esiste; dell'equitazione che esiste, Parelli è assai meglio.
Titolo: Re:Le squole
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2014, 02:54:01 PM
Io dico che esiste, molti cavaglieri della Domenica la stanno riscoprendo a poco a poco, senza - però - andare agli estremismi mirabolanti di Baucher e i suoi epigoni, Karl ne è l'esempio più visibile ma ce ne sono molti altri che attraverso Oliveira si rifanno alla scuola di Baucher: leger - leger.

La leggerezza è il marchio del'equitazione superiore quali che siano i movimenti: semplici o complicati.

Baucher è stato il "Cristo" dell'equitazione di scuola, i maligni e i superbi lo hanno messo e continuano a metterlo in croce.