Per la prima volta in vita mia ho sentito/ho letto: è un lallo delicato di testa,avviene/è avvenuto in un diario di una mia amica, per non personalizzare la cosa, apro sta discuscion perché il termine - forse - vuol dire con nova parola gientile, quello che noi dicevamo in altri termini... volete l'elenco?
Ora, nella mia piccola experientia non ho mai visto aggiustare completamente e sottolineo completamente un lallo delicato di testa, personalmente - ma credo che ogni uomo di lalli faccia lo stisso - tra un bellissimo lallo delicato di testa e un lallo non proprio ideale morfologicamente ma solido di testa scelgo il secondo.
Inoltre, dipenda da ciò che si vole, un lallo con qualche problematica fiisca incurabile - vedi la nostra Asia - può dare vive e vibranti soddisfationi al suo padrocino.
Se le esigentie addestrative e sottolineo addestrative sono diverse - più elevate - è una ragione di più per privilegiare il solido, vice e versa se si deve fare s.o. o ippica o cose del genere posso prendere in considerazione anche un lallo completamente fuori di testa... se mi fa i risultati.... of course!
Vero.
Ma nel caso specifico la bestiola non e', secondo me, delicata di testa. E' disgustata dal trattamento subito.
Ma se passeggia a redini lunghe, non.si agita per le novita' o la confusione mi sembrerebbe dotata di un buon equilibrio.
Diversi certi equini, anche nobili, che vanno in panico alla minima novita'.
A quella " delicatezza di testa" non c' e' , credo, rimedio.
Ps a me interesserebbe l' elenco dei termini. Me ne vengono in mente un.paio ma non si possono scrivere..
:horse-scared:
Raffaele SE tu avessi letto con attenzione quello che ho scritto avresti notato che ho specificato che l'ex proprietaria NON è italiana infatti, se non erro, il termine l'avevo messo stato messo tra virgolette.
Giusto per dare un contesto adeguato alla questione posta da Raffaele specifico che la cavalla in questione NON ha paura assolutamente di niente, NON scarta, NON sgroppa, NON si impenna, è perfetta nella gestione a terra, perfetta nel lavoro a corda, tranquillissima in passeggiata.
Solo è una cavalla che si scalda facilmente ed in tal caso la sua "delicatezza di testa" si manifesta col fatto di accelerare l'andatura. Basta però spostare un filo il peso in avanti che la cavalla si ferma immediatamente.
Può darsi che non sia adatta al mio livello, che si sia rivelata diversa rispetto al mese di prova, che non sia quello che volevo MA non credo che si possa definire una bestia matta, fuori di testa, inaffidabile, fetente o cos'altro sottintende Raffaele.
Che non si possa "aggiustare" completamente non lo so, può darsi.
Vorrei anche sapere come fa Raffaele a verificare che un lallo è "solido di testa". Evidentemente non basta che non si spaventi, non impenni, non sgroppi, non scarti, quindi?
Leggerò con interesse. :happy1:
Per favore non personaliziziaimo, non apriamo una succursale al diario, altrimenti - se avessi voluto - avrei partecipato alla allegra tarantella dicapaebice, il discorso - parte dal caso l'ho detto - ma vole essere generale.
Anni fa mi portarono a vedere un palio in centro Sardegna, c'erano le batterie, bene, indovinai il vincitore delle tre batterie - senza conoscere nessun lallo - scegliendo semplicemente il lallo più solido di testa, lovviamente nella finale non avrei avuto questa possibilità perché dalla selezione sarebbero venuti fuori tutti lalli solidi di testa o fuori di testa ma che andavano come treni.
Come si fa a riconoscerli?
Avendo un pò di experientia è facilissimo a farlo ma è difficilissimo a spiegarlo...
Allora, giustamente, non personalizziamo ma generalizziamo.
Requisito indispensabile è definire il lallo "solido di testa" e il lallo "delicato di testa".
Io sono ignorante quindi a te la parola.
Il solido di testa è un neologismo creato per pareggiare l'altra novaexpressione delicato di testa che vorrebbe dire - nella più benevola ipotesi: instabile.
Ora, l'equivalente di solido era saggio/equlibrato: dicesi lallo aggio quelo che malgrado le "novità" rimane saggiamente agli ordini del cavagliere... uddio, qualche rallegrata è concessa ma poi deve rientrare presto agli ordini.
Anticamente, si scieglievano - per l'alta squola - solo lalli interi o stalloni, infatti, per resistere alle terribili exigentie della squola napoletana, le femmine e i castroni sono inadatti, si avviliscono/vanno fuori di testa, tradotto per le anime belle: i lalli maschi resistevano/resistono meglio alle busse, ai morsi, ai pilieri, ai porcospini, ai lattarini, alle maise, ai gatti servaggi, ai pendini e contropendini... poi venne Baucher e niente fu come prima.
Se per lallo saggio/equilibrato intendesi lallo che, malgrado le novità, rimane saggiamente agli ordini del cavaliere che, tradotto, significa lallo che non si spaventa delle novità allora posso dormire tra quattro guanciali che ho una cavalla saggissima ed equilibratissima.
E lallo instabile che intendi? Lallo con Parkinson? Con disturbo bipolare,? Con labirintite?
Bene, allora la mia definizione delicata di testa è sbagliata, cosa vuol dire - allora - delicata di testa?
Raffaele evidentemente il punto di partenza del discorso è sbagliato perchè tu ti sei basato su un'espressione usata da una persona straniera che magari ha fatto una traduzione angionica di un termine che esiste nella sua lingua.
Da varie spiegazioni che mi ha dato la persona credo che con "delicato di testa" intendesse sensibile o cavallo che va in ansia se non capisce le richieste del cavaliere magari perchè il cavaliere non è coerente con gli aiuti punto.
Non intendeva un cavallo fuori di testa come pensi tu.
Mi dispiace tornare sul personale ma, visto che tu sei uomo di cavalli, magari con un esempio mi spiego meglio.
Un giorno volevo vedere se la lalla conosceva bene l'azione della gamba isolata e quanta pressione serviva quindi, per gioco eh, mentre la lalla era in box le ho appoggiato appena il palmo della mano sul fianco e lei subito si è spostata di lato, le ho detto brava e le ho dato uno zuccherino. Riprovo a destra dove è più rigida e lei invece di spostarsi di lato indietreggia e io dico, con voce tranquilla NO, riprovo un po' di volte e lei non capiva, poi ha capito, brava zuccherino.
La volta successiva come mi avvicinavo al suo fianco, ancor prima di averla toccata, lei si spostava di lato, io dicevo (sempre con voce molto tranquilla) NO perchè volevo che si spostasse solo con la pressione ecc.
Insomma ad un certo punto io l'avevo mandata in confusione, lei non capiva, io non ero capace di farle capire fatto sta che appena mi avvicinavo al fianco lei cominciava a girarmi intorno, sembrava facesse delle pirouettes.
La mia sensazione è esattamente quella di un cavallo che va in ansia se non capisce e tenta di dare una risposta a casaccio, hai presente quando a scuola la maestra ti chiede una cosa, tu non capisci cosa vuole sapere e cominci a sparare risposte a casaccio? Ecco la stessa cosa.
Poi ho letto degli articoli di McLean tradotti da Alex che hanno confermato la mia sensazione.
Quindi spero di aver spiegato cosa intendeva l'ex proprietaria con l'espressione "delicato di testa".
Se poi hai aperto il topic per parlare del modo di distinguere i cavalli fuori di testa da quelli equilibrati mi scuso per l'OT.
Prima o poi bisognerà discutere - senza eccessivi entusiasmi ma anche senza eccessivi disgusti preconcetti - lo schema delle personalità dei cavalli ideato da Parelli, con due assi "destro-sinistro" e "introverso-estroverso" e tutte le possibili combinazioni e sfumature. Non condivido la spiegazione neurofisiologica di Parelli sul destro/sinistro, ma penso che potrebbe essere uno schema utile per definire vari "profili psicologici". Quindi: in che quadrante delle personalità dei cavalli di Parelli cadono i cavalli "solidi di testa" e "delicati di testa"?
Lascio perdere il pipponcino di milla, il discorso è generalizzato, dovrei andare a riprendere la storia della bestia - ampiamente pubblicata - non mi va e non voglio farlo, invece, apprezzo l'entrata di Alex che riguardano i profili psicologici lallini.
Inconsciamente, ma non troppo, è la prima analisi che tento quando ho a che fare con un lallo nuovo, col quale ho un qualche interesse, ora, l'ultimo caso di lallo solido di testa mi è capitato di recente, il fatto che sia solido non vuol dire che sia facile, anzi, abbisogna di più delicatezza et "furbizia" ma una volta trovata la chiave si aprono praterie.
Io sono un modesto cavallaro igniorante, imparagonabile alle cape e alle bici :icon_eek: ma ho un certo oculo, dato che si cercava un lallo da portare ad un certo addestramento, per puro caso ci è capitato tra le mani Diamante: sanfratellano di 3 anni già domato (domato si fa per dire l'avevano viziato), bene, una volta capito che - malgrado le impennatone - era "solido di testa" si è proceduto all'acquisto, in un anno di lavoro forse meno: spalla in dentro, renvers e travers, appoggiate alle due mani, retromarcia sulla serpentina, galoppo rovescio, galoppo rovescio sul circolo, cambi di galoppo ogni 4 battute (forse3), iniziato al passo spagnulo, iniziato al piaffo, attenzione, sono intervenuto solo nella fase initiale, quando c'erano ploblemi da risolvere, il resto l'ha fatto Cimarosa.
Detto del lallo solido di testa, vi faro un esempio di lallo "delicato di testa" sempre con lo stesso personaggio e nello stesso periodo...
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 27, 2012, 03:52:33 PM
(http://img87.imageshack.us/img87/9573/quore.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/87/quore.jpg/)
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Oddo: - il lallo del quore.
(http://img607.imageshack.us/img607/4185/diamante7.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/607/diamante7.jpg/)
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Diamante: - il polledro del cervello.
premesso che tutti i cavalli sono imprevedibili (chi più chi meno), non sono sicura che "cavallo solido o saggio" equivalga a "cavallo che resta agli ordini".
il cavallo può essere saggissimo di per sé, ma poco addestrato. vorrei invece introdurre il concetto di "sicuro di sé" che mi parrebbe più vicino al punto.
un cavallo sicuro di sé non va in ansia a fronte di richieste confuse. magari non riesce a dare la risposta corretta, ma non per questo ciò gli crea tensione o timore o desiderio di fuga, al massimo si stufa di cercare di capire. un cavallo sicuro di sé si può spaventare, certamente, ma non perde la testa (è il caso di dirlo) e anzi passato il momento di spavento si calma subito ed è in grado di tornare sui suoi passi a osservare (a distanza di sicurezza s'intende) il motivo dello spavento.
e credo che, come per gli umani del resto, la sicurezza di sé si forma nell'infanzia, nella vita sociale (intendo di branco), nell'educazione giusta e nell'addestramento coerente. per questo un cavallo che ha avuto traversie, particolarmente da giovane, spesso rimane chiuso, timoroso, inaffidabile, ombroso e.. delicato di testa.
ecco, magari ho detto un mare di minkiate. a voi.
Bella questa cosa del cavallo sicuro di se'! :pollicesu:
Ed ora... il mio pippone :horse-embarrassed:
Una cosa mi ha fatto pensare per anni, ovvero quel che dicono iI gauchi " cattivo e' buono" ( ovvero se si ribella con.forza durante la doma, migliore sara' dopo)
L' archiviai, non avendola capita, come una " roba strana dei gauchos".
Anni dopo conosco un ragazzo.chevaddestra e sistema cavalli, in particolate gli arrivavano le bestie piu' disperate ( e disparate..).
Anche qua, cavalli aggressivi che pero' in passeggiata sono rocce.
Boh.
Io son ottusa ma lui ha riassunto cosi' " questi.son troppo sicuri.di se' per aver paura di un trattore".
:icon_eek:
In realta' e' vero, son rospetti che testano il cavaliere ma hanno una " forza interiore" che permette loro di affrontare addestramento e novita' senza scomporsi
ma no dai, è un "pippino" :laughter-485:
poi io credo che c'è il sicuro di sé ma pacifico (una pacchia, il mio cavallo ha millemila altri difetti ma di base è così) e il sicuro di sé ma aggressivo (e qui son dolori mi sa).
Mi son impegnata e ho tagliato la descrizione dettagliata di tutti i cavalli mannari :firuu: :laughter-485:
La parola chiave per entrare nel mondo della classificazione parelliana delle personalità dei cavalli è horsenality (ovvio neologismo per "horse personality"). Non sarebbe male, se ancora non c'è, aprire un topico in cui prima si riassumano i concetti di base, poi con calma si litighi aspramente su tali concetti :horse-wink:
Psicologicamente le mie due cavalline non potrebbero essere più diverse, mi interessa il dissodamento della questione. Ovvio che chi è sentimentale :icon_rolleyes: lo capisce d'istinto; ma agli altri tocca studiare, pensare e provare.
:pollicesu:
Ogni pudru rumpi la capizza, quando è bonu dui n'i spezza (tuttti i polledri rompono la capezza, quando è buono ne rompe due), questo antico ploverbio fa pari e patta con quanto detto da Bubba riguardo i gauci, ma noi parliamo di una cosa diversa, della indole del lallo, perché con altre parole di questo stiamo trattando, ora, l'indole è una cosa innata che non si può cambiare ed esula in larga parte dalla doma e dall'addestramento.
Esempio uguale e contrario a quello di Diamante: Inventor lallo di (quando arrivò) 7 anni di pura raza spagnuola, baio dorato, pagato una bella cifra, moimenti bellissimi nel suo genere, ma assolutamente inadatto all'addestramento, Cimarosa l'ha tenuto oltre due anni, non c'ha cavato il ragno dal buco... dolcissimo, buonissimo, otttimmo in passeggiata, stallone, copriva la giumenta e poi andava a spasso cogli altri lalli, ma in maneggio, appena gli si chiedeva qualcosa al di fuori di ciò che sapeva fare (molto poco), andava in paranoia... anco per lui si è cercato di ricostruire la storia, ma, come che sia ormai : chista è a zita e chi a voli s'a marita infatti - per trovare uno "sposo" - il lallo è stato svenduto/è stato svendutissimo...
Mah secondo me siamo già al minestrone.
Raffaele parte dalla frase "lallo delicato di testa" pensando in realtà ad un lallo FUORI di testa.
Non ci intendiamo sui termini, dei quali non è stata data nessuna definizione perciò ciascuno li interpreta a suo modo.
Raffaele sul mio diario osservava che la lalla "delicata di testa" non era adatta a me, non lo dice esplicitamente ma è come se, poi fa l'esempio di Diamante e racconta di un puledro sdomo, impennatone e Cimarosa che è un cavaliere super esperto, allora mi domando: il concetto di lallo "solido" è estremamente soggettivo e relativo perchè il lallo solido di Raffaele se io me lo fossi trovato davanti l'avrei definito lallo fuori di testa.
Che poi Raffaè abbia l'occhio lungo e la palla di vetro e sappia prevedere che un cavallo sdomo, che si alza in piedi ecc. possa diventare un cavallo bravo beh :chapeau:
ma se Diamante fosse capitato in altre mani? Sarebbe diventato solido? Se rispondi di no significa che la solidità di un lallo in realtà è labile.
Il Diamante già era stato in altre mani, fosse stato delicato di testa non si sarebbe ripreso, Cimarosa è un ragazzo, un bravo cavaliere ma niente di particolarmente eccezionale.
Ebbene si, senza palla di vetro, sapevo che quel lallo era solido, come sapevo che quell'altro era delicato... infatti non ci misi mano, mi rifiutai di farlo.
Dico che in un anno di lavoro, un lallo con buone potenzialità sopratutto solido di testa raggiunge quei risultati, ho fatto nomi e cognomi, si pote verificare.
In qualsiasi mani capitassero Diamante e Inventor rimarrebbero sempre della stessa indole: solido l'uno delicato l'altro, che i risultati - in mani differenti - possano esser non gli stessi è lovvio!
Benissimo quindi solidità e delicatezza di testa sono qualità innate.
Ribadisco che prendere come riferimento Cimarosa non va bene perchè certamente come cavaliere è oltre la media, dubito che Diamante avrebbe manifestato tutta la sua solidità in altre mani...infatti prima di voi non è che si fosse comportato da cavallo solido a quel che dici.
Però ancora non mi hai dato una definizione.
Sul serio non capisco cosa intendi esattamente.
Senza intendersi esattamente sui termini la comprensione è ardua.
Secondo me il solido di Raffaele e' il " good mind" americano.
Da noi si dice " ha testa", per indicare un cavallo che reagisce bene ad eventi.stressanti ( ad esempio tra i cavalli che si.incastrano con le gambe da qualche parte ci son quelli che si ammazzano tentando.di libersrsi e quelli che capiscono e stan fermi. Idem quando si impigluano con la capezza )
A volte ci son quarter molto buoni, figli di re e molto portati per le manovre che pero' cascano perche' " non reggono.le pressioni".
Non so come spiegare, ma la forza per affrontare le avversita' non gliela si puo' insegnare, ci nascono.
Secondo il "mio amico che doma" un cavallo di testa lo vedi appena te lo portano, vedi.se urla, se si.agita o se invece si comporta come se fosse sempre stato li'.
Il suo stallone mannaro, nelle trasferte , si sdraiava tranquillo a dormire nel nuovo box.
Bubba chiama sempre :horse-scared: )
Poi lui guarda se stanno star legati senza storie e come li porti a mano, ma quello in.parte e' addestramento
( inutile dire che Bubba legato raspa come un disperato...)
Mi pare di aver detto "saggio", è il termine che si usava/si usa da queste parti che equivale a "aver testa" etc, etc. solido di testa è una mia invenzione estemporanea contrapposta alla strana espressione delicato di testa inventata da una straniera, non penzo si riferise al fatto che la lalla non è buona a far a testate... chissà cosa voleva dire?
Raffaele perchè fai finta di non capire? Definisci cos'è per te un cavallo saggio, che ha testa, solido, liquido, gassoso quel che ti pare, lascia perdere la palabra e andiamo alla sostanza, che fa il cavallo saggio? cosa invece non fa? come vedi se ha testa o no? un cavallo casinista, che sgroppa, che si mette in piedi ecc. è bravo per te? Un cavallo pauroso che scarta per ogni ombra è bravo o no?
Te lo chiedo perchè dalla descrizione che hai fatto di Diamante tutto pare tranne che un cavallo che ha testa come invece intendo io, semmai sembra una bestia di carattere, che impara rapidamente, ecco perchè penso che abbiamo idee diverse circa il concetto di saggio, bravo, solido ecc. e se ciascuno di noi ha in testa un'idea diversa è difficile poter andare avanti nella discussione che invece è interessante.
Io non capisco cosa intende Raffaele, ma capisco benissimo di cosa parla Alex. L' horsenality è suddivisa da Parelli in due macro categorie, cervello sinistro e cervello destro, da cui si diramano altre due categorie di estroverso e introverso. Si ottengono quindi 4 categorie, I sinistri introversi, i destri introversi, i sinistri estroversi e i destri estroversi. Se si conosce il proprio cavallo si riesce subito ad individuare la personalità a cui appartiene. Gente di cavalli, come Raffaele, a prima vista saprà già catalogare un cavallo, che poi si voglia chiamare " delicato di testa" o cervello destro, il risultato è il medesimo. Per intenderci un cervello sinistro è meno pauroso di un destro. Il tratto caratteristico è la dominanza, un cavallo sicuro di sè, che non ha paura e conosce la sua forza quindi si prende troppa confidenza con le persone, tanto da essere molto fisico, quasi invadente. Nel lavoro è ostinato, se qualcosa non lo vuole fare ci vuole una montagna a smuoverlo, se è collaborativo è perfetto. In passeggiata è una macchina da guerra. Il cervello sinistro è un cavallo che muove poco i piedi, mentre il cervello corre. Il destro si muove molto, è in avanti e il suo istinto primario è la fuga. Scappare, scartare, travolgerti quando viene preso dal panico. Se si riesce a trovare la collaborazione con un cervello sinistro e non subentra la dominanza, credo che questo sia il cavallo " solido di testa" che descrive Raffaele. Altrimenti non ho capito un tubo...
Sono modesto et igniorante, le terorie parrellate sono al di là delle mie possibilità di comprendonio vi lascio volentieri a sollazzarvi nell'allegro dibattito.
Secondo me non mi leggiete, questo periodo diceva già tutto su come intendevano gli antichi il lallo "solido":
Anticamente, si scieglievano - per l'alta squola - solo lalli interi o stalloni, infatti, per resistere alle terribili exigentie della squola napoletana, le femmine e i castroni erano inadatti, si avviliscono/vanno fuori di testa, tradotto per le anime belle: i lalli maschi resistevano/resistono meglio alle busse, ai morsi, ai pilieri, ai porcospini, ai lattarini, alle maise, ai gatti servaggi, ai pendini e contropendini... poi venne Baucher e niente fu come prima.
Dunque, già agli albori della "bella equitatione" - riguardo la solidità di capa - si faceva una prima distinzione: maschi/femmine, distinzione parzialmente mantenuta nel dressage moderno, la quasi totalità dei top lalli sono/sono stati maschi con o senza ciondoli, le femmine ai vertici di questa specialità sono/sono state poche/pochissime, delle eccezioni.
Vice e versa, nel s.o. ci sono/ci sono state molte femmine eccellenti, alcune eccezziunali, due nomi storici per tutte: Halla e Touch of Class, ma anche la Molly Malone - che zompa ancora - non mi pare affatto malvagia... :icon_eek: ergo, per saltare ci vole meno solidità.
Detto questo, per modeste ambitioni (in qualsiasi campo), va bene qualsiasi lallo: maschio, femmina, di razza, comune, incrocio, bastardino...
Chi volesse, può andare a leggersi sto mio pippone - non completamente attinente - ma riguarda la "good mind" :horse-wink: lo faccio per ricordare a me stesso che: un soggetto poco attraente nell'aspetto - se ha la testa che funziona bene - il corpo si farà, rendendolo - col lavoro - muscoloso e ben equilibrato; esempi al contrario - finora - non ne ho mai visto.
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/12/i-cancelli-del-cielo.html
In effetti anche nel reining i fenomeni sono cavalli interi .
Nel cutting un addestratore del passato amava portare avanti solo cavalli interi e disse " molte femmine hanno talento e hanno cuore ma non reggono il lavoro quando si fa pesante".
Credevo fosse becero maschilismo anni 40 invece tocca rassegnarsi e prenderla per vera :icon_eek: :horse-smile:
Cavallo solido di testa : capacità di sopportazione oltre ai limiti senza perdere la ragione. Una sorta di cavallo da guerra. Per lo più i soggetti sono stalloni. Ho capito. Tutto questo però mi fà pensare e mi lascia perplessa.