Non mi piace mettere in piazza i miei fatti personali, ma sono arrivata al punto in cui ho bisogno di un confronto diretto. Di uno sfogo.
Due mesetti fa ho preso un calcio in testa da un cavallo.
Per fortuna le conseguenze fisiche sono state minime: un taglio all'attaccatura dei capelli, una grattata sulla fronte e una diagnosi di trauma cranico lieve. Tutto è finito per il meglio.
Ma adesso sono divorata dalla paura.
Razionalizzare l'incidente serve a poco a nulla: è stata una mia leggerezza evitabile ma forse anche per questo difficile da accettare: è bastata una distrazione minima. E sarebbe potuta andare molto peggio. Sono stata fortunata.
Dall'incidente, per un motivo o per l'altro, sto montando poco. Questo ovviamente non mi aiuta.
Sto montando lo stesso cavallo, ovviamente sono spaventata da lui. Penso che ovviamente lui lo sappia, visto che mi manca di rispetto.
Non so cosa fare. C'è un altro cavallo che potrei montare, bravissimo, ben addestrato ma da scuola.
Dovrei chiedere di montare lui per avere più fiducia? Sarebbe comunque un rinunciare, ai miei occhi e a quelli dell'istruttore. Ed è comunque una situazione che non può durare.
Come affrontate una paura di questo tipo? Cosa può essere utile?
Mi sento bloccata.
E se ripenso alla preoccupazione e alla sofferenza che ho causato ai miei genitori, all'angoscia che provo quando devo andare a lezione, per la prima volta nella mia vita mi viene voglia di smettere.
Secondo me, oggi l'equitazione dev'essere un piacere e un divertimento, non una sfida nè un dovere. Non racconti, e non ha importanza, come l'incidente è successo; ma se l'equitazione non ti diverte più, perchè continuare?
Hai ragione alex, ho dimenticato di specificare una cosa.
L'equitazione mi piace. Mi appassiona, mi diverte. In teoria tenterei di fare dressage. Però questo incidente mi ha spaventato.
Se smettessi vivrei sicuramente più serena, ma non sarei altrettanto felice.
So che non potete fornirmi la soluzione su un piatto d'argento, vi sto raccontando in fondo di un circolo vizioso in cui sono incappata e da cui non riesco a uscire.
Fra mi spiace!!!!cavoli!!!immagino la paura!!!!
secondo me forse puo esserti utile montare l altro cavallo, giusto per riprendere fiducia.
e non viverla come una sconfitta ma come rispetto per te stessa e per la passione che hai.
poi ripresa fiduica nessuno ti vieta di tornare insieme a questo cavallo no?!
Chi pratica questo sport, certe disavventure le deve mettere in preventivo. Credo che qui dentro ci sia la collezione completa di cadute, calci e morsi. Io di fratture ne conto un paio, alla schiena e all' osso sacro, di calci due, allo stinco e in testa. Anch' io come te all' attaccatura dei capelli, 4 punti. La cavalla si voleva togliere una mosca mentre le pulivo i piedi e nella su traiettoria c' ero io. Non ho neanche sentito dolore inizialmente ma quando mi sono toccata si è aperto un fiume di sangue. La testa sanguina molto mi hanno detto poi, io credevo di avere il cranio spaccato in due. Da quella volta sono stata molto lontana dalla sua portata dei piedi. Col tempo si impara..
Un cavallo che non ti porta rispetto comunque non è una bella cosa ed è necessario valutare se siamo o meno all' altezza di gestire certi cavalli. Se non lo siamo è meglio fare un passo indietro senza per questo sentirsi sminuiti. Non c' è gara in questo e non devi dimostrare a nessuno di essere un super eroe.
Anch'io sono dispiaciuta, non è stata di sicuro una bella esperienza. Se davvero ti piace ancora montare e hai voglia di farlo, concordo con chi ha scritto prima di me: puoi fare tranquillamente un passo indietro e montare l'altro cavallo per trovare un po' di serenità e fiducia, finchè non provi non riesci comunque a capire se questo "passo indietro" (che non lo è in realtà) può aiutarti.
Io credo che farsi male possa succedere ma che dovrebbe essere una cosa rarissima ed inusuale ( incidenti, per l' appunto).
Specie se fai lavoro in piano con un cavallo addestrato.
Contrariamente a quel che si sente dire, secondo me cadere non e' la norma. Farsi male tanto meno.
Puo' capitare l' imprevexibile,ma passarlo per un fatto normale no, qualcosa non torna.
Per me non ti devi forzare. Se ti va di smettere,smetti, lasciati un pò di fiato e poi riprendi quando ti va. Anche perchè montare tesi e con la paura non fa bene a nessuno, nè a te nè al cavallo.
Da Wikypedia:
"La paura è un'emozione dominata dall'istinto (cioè dall'impulso) che ha come obiettivo la sopravvivenza del soggetto "
se non ci fosse la paura , probabilmente , ci estingueremmo più velocemente.
Ma la paura , dopo i primi attimi è soprattutto una questione psicologica.
In primavera ho avuto un'incidente a cavallo , mi sono rotto 4 costole. Il mio pensiero era : Quando posso rimontare.
Dopo un mese ero in sella , ho provato in passeggiata un cavallo per un mio amico (un paio d'ore in montagna).
Ancora adesso però quando salgo sulla Lucy (la mia cavalla) sento un brivido lungo la schiena e quello che è successo non centra niente con lei.
Sto vendendo la mia sella perchè ogni volta che ci metto sopra le chiappe vedo i segni di quel giorno.
Quest'estate ho montato altri cavalli , ho fatto passeggiate e trek impegnativi , ma , alcune situazioni mi mettono ancora a disagio.
Ma la paura è una buona alleata , se l'ascolti ti impedirà di fare stupidaggini.
Quello che succede fà parte dell'esperienza e la paura è quello che ti ricorda cosa non dovresti fare.
Devi risalire a cavallo ?
Solo dentro di Te troverai la risposta.
Ma considera che a volte non siamo razionali , continuiamo a girare in auto anche se ci sono molti incidenti e tanti non viaggiano in aereo perchè pensano sia insicuro e le statistiche smentiscono http://viaggi.globopix.net/blogperviaggiatori/tutti-i-post/classifica-mezzi-di-trasporto-piu-sicuri (http://viaggi.globopix.net/blogperviaggiatori/tutti-i-post/classifica-mezzi-di-trasporto-piu-sicuri).
Concludendo: siediti , rilassati e prenditi il tempo che serve. La via ti sembrerà più chiara.
Buona giornata
Ciao Gigi
A me è stato insegnato a tenere sempre in mente di rispettare una certa procedura avendo a che fare con cavalli da corsa ( non per lavoro ma per passatempo), verso questo inconveniente che può causare danni molto gravi i calci.
Da principiante tanto era il timore che me ne guardavo bene di rischiare o di fare il pirla, diverse volte li ho schivati, presi solo da esperto un paio di striscio sul corpo, e uno bello pieno sul viso , mi è andata di lusso per il fatto che mi ha preso in pieno scaricando la forza in maniera uniforme e senza il ferro altrimenti non so se la raccontavo, dopo questo episodio il mio tempo di reazione è cambiato molto , dipende dal carattere che si ha, nel mio caso dopo un periodo di paura sono passato al fatto di essere molto più determinato nel maneggiare un cavallo a mano.
I calci fanno parte dei rischi che si corrono avendo a che fare con i cavalli, ma ci sono cavalli ultra sicuri i quali vanno scelti, quelli rognosi meglio starne lontani :ciao:
forse son fortunata, o forse avendone paura son sempre molto attenta, ma non ho esperienza di calci o morsi o ginocchiate.
di paura però me ne intendo, e anche io mi unisco al coro di chi dice "prenditi una pausa, fai altro per un po', guardati un po' in giro... e poi con calma ritorna al maneggio". e comunque non c'è niente di male a montare un cavallo diverso che ti fa sentire più a tuo agio.
vorrei aggiungere una cosa:
Citazione da: Fra287 - Dicembre 16, 2014, 10:41:52 PM
Sto montando lo stesso cavallo, ovviamente sono spaventata da lui. Penso che ovviamente lui lo sappia, visto che mi manca di rispetto.
non so a cosa ti riferisci quando dice che lui "ti manca di rispetto".
se significa che si approfitta della tua insicurezza per farsi i fatti suoi, è abbastanza normale e la cosa rientrerà spontaneamente nel momento in cui tu tornerai a montarlo con serenità e determinazione, senza paure.
se invece significa che è aggressivo o maleducato, e questa è stata magari la causa dell'incidente, penso che invece vada corretto (non da te eh, dal proprietario).
FORZAAAAA ce la puoi fare!!
mi spiace per l'incidente :icon_neutral:
io ti consiglio di smettere e di capire se la mancanza dei cavalli e' piu forte della paura.
montare un altro cavallo per me serve a poco...tu hai paura ora ed e' normale...
staccati per un po' e rifletti
Grazie a tutti per i messaggi, siete molto gentili e d'aiuto.
Io non so quale sia la cosa giusta da fare. Se smettere, cambiare cavallo, continuare con questo. Vorrei solo ritrovare un po' di serenità che avevo appena riconquistato in questo maneggio. E' brutto quando non ti senti mai al sicuro.
Forse invece la soluzione giusta è montare con più frequenza. Montare poco non mi aiuta a prendere confidenza.
Concordo al 100%. Se si smette per paura, difficilmente tornerà la voglia o il coraggio di ricominciare. L' importante per come la vedo io è non smettere ma continuare con un altro cavallo, che sia alla tua portata. Un proverbio dice " chi si ferma è perduto". Si impara e si riflette sugli errori commessi e si prosegue..
Ti racconto la mia esperienza. Ho 37 anni, monto da meno di tre. A settembre mi offrono un cavallo abbastanza giovane, 9 anni, in mezza fida. Il mio istruttore non è convinto ma mi fa provare e all'inizio sembra andare tutto bene. Poi un primo problema, all'esterno, con il cavallo che spaventato da una moto sulla strada vicina parte al galoppo. Panico, poi lo riprendo. Qualche lezione quasi serena e poi qualcosa lo spaventa di nuovo: stavolta è totalmente oltre il mio controllo, accelera tantissimo e dopo un giro abbondante inchioda davanti alla staccionata. Ancora non so come sono rimasta su... non mi sono fatta nulla ma PANICO.... come te nn volevo arrendermi in parte anche per principio, ma andavo al maneggio con lo stomaco piccolo piccolo e montavo con la bocca asciutta dalla paura.
Mi sono fatta le tue stesse domande e le ho fatte agli istruttori: hanno detto che potevo continuare a provare ma che se diventava una sofferenza era meglio cambiare cavallo.
Be' per me è passata.
Ora per vari motivi monto un'altra cavalla (il primo mo manca...), continuo a essere una persona abbastanza ansiosa ma quel panico, quel dolore allo stomaco, sono spariti. Solo insistendo.
Vale quello che vale ma per me ha funzionato
In bocca al lupo
Secondo me non ci devi pensare.
Pensare, in questi casi è sbagliatissimo.
Voglio dire...
...a livello di logica, il nostro è uno sport deficiente: tutti sappiamo che corriamo rischi non necessari, rischi che non ci ha ordinato il dottore e che il 99% della popolazione mondiale sceglie saggiamente di evitare.
Quindi, che a livello razionale, siamo tutti da bollare come un branco di incoscienti e mezzi pirla, direi che è assodato.
Fino a qui ci porta il pensiero.
Poi, si intende, entrano in gioco altri fattori...
E lì, buonanotte alla razionalità.
C'è stato un periodo in cui avevo deciso molto seriamente e definitivamente di vendere Mu.
Ricordo con lampante chiarezza che presi quella decisione mentre guardavo il soffitto, mezza intontita dai farmaci e dal dolore, costretta per due settimane immobile a letto.
Ricordo, dopo quel volo mostruoso, che mi dissero "Sei fortunata se torni a correre normalmente."
E ricordo di averci creduto profondamente.
Ricordo che nei due mesi successivi, zompettando sulle stampelle, ero molto convinta di volermi liberare una volta per tutte di quella cavalla dimmedda e non entrare mai più in un maneggio in vita mia.
...molto coerente, no?
:firuu:
Però ti giuro che, ancora adesso, non ho idea del perchè un giorno io abbia tirato fuori la cavalla e ci abbia rimesso sopra una sella.
Non mi ricordo niente di tutto quel periodo.
Ho memorie fantasma di qualche aneddoto che ho raccontato talmente tante volte da essersi fissato nei miei ricordi...
Ma non saprei dirti nel modo più assoluto che cosa cavolo avevo per la testa quando ho deciso di riprovarci.
All'opposto, mia madre ha guidato trekking per 10 anni... non monta da 28 precisi.
L'ho messa su Mu con grande fatica.
E ne ha avuto una paura tremenda.
Continua ad amare moltissimo i cavalli: mi chiede sempre notizie, mi ascolta per ore e viene in maneggio ogni volta che può...
Ma di tornare in sella non se ne parla proprio.
...probabilmente è così che va.
Ad un certo punto scatta qualcosa... una sorta di automatismo che, se non altro per mera abitudine, ci ributta in sella.
Oppure non scatta, e la cosa finisce lì.
E, probabilmente, si vive benissimo comunque.
Ogni incidente porta un trauma e ognuno, in base al proprio modo di essere, reagisce in modo diverso.
Non c'è una ricetta standard per tutti.
Fai quel che ti senti, quando ti senti di farlo. Senza farti"seghe" mentali con vincite-perdite-vittorie e sconfitte.
Ognuno ha i suoi tempi, inutile forzarli.
A marzo 2006 ho dovuto far abbattere il mio cavallo, Navar, in seguito ad incidente accaduto in passeggiata: il cavallo maleducato di un amico gli tiro' un calcio a piede singolo ad un posteriore, fratturandolo sopra al garretto. Unica soluzione...l'abbattimento.
Il cavallo nuovo arrivò un mese dopo...ma non era il "mio"...sei mesi dopo arrivò Willy...con lui ripresi ad uscire in trek e passeggiata...ma non ero mai tranquilla, mi bastava che qualcuno si avvicinasse un pò per scattare come una molla.
L'anno dopo finalmente arrivarono i Comtois...
Ma a me la voglia di uscire in passeggiata o trek è comunque passata...non mi diverte più e non mi fido di nessuno...voglio intorno solo i miei cavalli, che gli altri mi stiano ben bene a km di distanza...
La voglia di fare comunque non è passata: faccio altre cose che mi danno enormi soddisfazioni e piacere...perché dovrei accanirmi a fare trek e passeggiate se non le vivo più serenamente come un tempo?
Posso scegliere e scelgo quello che mi fa stare bene, il resto non mi manca.
Non ho capito come ti sei presa il calcio: il cavallo ti ha buttato giù e ti ha calciato mentre eri a terra (ci sono quelli che lo fanno)? Oppure gli stavi intorno e ti ha mollato un calcio? In entrambi i casi è un cavallo maleducato e pericoloso. Nel secondo caso forse tu hai fatto qualcosa che non dovevi, ma ugualmente non è ammissibile che un cavallo si comporti così. Se posso darti un consiglio, secondo me dovresti continuare a montare, ma scegliere un altro cavallo. A poco a poco ti rilasseresti, acquisteresti più esperienza e sicurezza e sono sicura che alla fine ti sentiresti in grado di montare anche il calciatore. La paura è una cosa molto strana. A me è capitato col mio primo cavallo, dopo una caduta mostruosa in concorso che mi ha mandato in ospedale. Ho ricominciato subito a montare tranquillamente, ma solo in casa: non riuscivo più a uscire in concorso. Entravo in campo, partivo, indirizzavo il cavallo all'ostacolo, facevo tutto quello che dovevo, ma evidentemente il cavallo sentiva che in realtà non volevo affatto saltare ed era fermo al primo ostacolo. Lui, un cavallo terribilmente in avanti, che facevo fatica a tenere e non aveva mai rifiutato una volta. Ho smesso con i concorsi, montavo solo a casa, ho risolto i problemi che avevo con lui cambiando radicalmente modo di montarlo, e dopo un paio d'anni (ce n'è voluto di tempo!) ho ricominciato a fare concorsi senza problemi. Per questo secondo me dovresti darti tempo, tornando a divertirti montando un altro cavallo che nello stesso tempo possa aiutarti a migliorare le tue capacità.
Riporto su questo topic perchè ho qualche aggiornamento da fare, e mi fa piacere condividerlo con voi che mi avevate dato, ai tempi, risposte molto gentili e utili. Inoltre, chissà, magari potrà tornare utile a qualcuno in futuro.
A dicembre 2014 vi scrivevo che, dopo un incidente, avevo sviluppato una certa paura del cavallo non solo in sella, ma anche da terra. Quella che era la mia sicurezza, il fatto che da terra potessi ancora godermi il contatto col cavallo, era svanita del tutto.
A fine gennaio, dopo un periodo in cui speravo che il giorno della lezione la pioggia rendesse inagibile il campo, decisi di darci un taglio.
Vivevo i giorni prima della lezione con angoscia, quando finivo ero contenta per il sollievo. Non aveva più alcun senso.
Sono stata ferma un anno e mezzo, pensando ogni tanto all'idea di ricominciare ma senza più aver voglia di imbarcarmi nella ricerca dell'ennesimo maneggio. Tutto sommato, comunque, stavo bene anche senza l'equitazione.
A settembre 2016, ho saputo della riapertura di un posto vicino a casa. Un posto meraviglioso, che già da solo comunica l'idea di relax e che, inoltre, associo a dei ricordi positivi dal momento che da piccola montavo lì.
Mi sono sentita pronta a ricominciare, senza pensarci troppo, in leggerezza. Con l'idea di andare a farmi solo una lezioncina a settimana, senza prendermela troppo e caricarla di tutte le ambizioni che avevo prima.
Beh, da settembre continuo con la mia lezioncina settimanale, mi rilasso, mi diverto, e magari intanto miglioro anche. La paura è diventata uno dei mille componenti dell'equitazione: è un ingrediente, c'è ma non avvelena la ricetta. Complici il posto, i cavalli e l'istruttrice sono tornata a una dimensione più spensierata dell'equitazione e del rapporto col cavallo.
Spero di terminare gli studi e iniziare a lavorare entro l'anno, e allora vedremo cosa il futuro mi riserverà... :horse-embarrassed:
Guarda così il futuro ti impone nella vita si scopre sempre tardi, Io ho 53 anni (35lavorati) è ancora non so cosa mi capiterà nella vita lavorativa, quella sentimentale o affettiva là si può gestire, ma la vita lavorativa resta un terno al lotto nell'epoca attuale
Ciao fra sono contenta di leggere che coi cavalli hai ritrovato la tua dimensione.
Hai fatto bene a smettere a suo tempo...avere paura e angoscia non va assolutamente bene e tu sei stata brava a capirlo e ad allontanarti nel momento giusto!!