Come alcuni di voi sanno già, da un po' di tempo faccio stallo a un'associazione che salva cavalli da corsa... Mi sono affezionata più o meno a tutti i cavalli che sono passati di qui e quando è arrivato il loro momento di partire inevitabilmente la lacrimuccia è scesa... Purtroppo questa è la 'maledizione' di chi fa stallo!
Ora però c'è da me una trotter di 15 anni e... ho perso la testa!! È brava, buona, sana e dolcissima. Va d'accordo con la mia mostriciattola ed è incredibile come si sia già attaccata a me. Ogni volta che si presenta un possibile adottante mi sento morire e spero con tutto il cuore che non venga ritenuto idoneo...
Le altre volontarie farebbero i salti di gioia se la potessi tenere io, anche a costo di perdere uno stallo, ma i miei genitori non hanno intenzione di mantenerne un altro, purtroppo li capisco.
Non avrei intenzione di farla addestrare a sella, mi interesserebbe solo farle passare l'ultima decina di anni in pace come si merita (dubito riesca a vivere di più visto il suo passato, ma spero di sbagliarmi).
Sto cercando il modo di riuscire a mantenerla da sola, visto che tengo i cavalli a casa non mi verrebbe a costare più di 50 euro al mese. Ma proprio non ho idee su cosa inventarmi!
Grazie mille a chi mi darà qualche suggerimento
Orbita.. purtroppo non c'è tanto da dire. Se i tuoi non la mantengono devi farlo tu, ossia ti serve un lavoro retribuito (cosa non scontata di questi tempi!).
50 euro però mi sembrano un po' pochini.. soprattutto se comincia a servire il veterinario!
Non potete fare 50% e 50%? gli abbuoni mezzo stallo e la tieni con te.
Comunque non so quanti anni hai, ma al ristorante o pizzerie qualcosa si trova sempre, dopo certo dovrai rinunciare al tempo libero che presumo ora dedichi ai cavalli.
una cifra del genere tutto sommato con un po' di impegno la puoi raggiungere..sul forum ci sono esempi di persone che si dilettano con targhe, gioielli, dipinti, ecc in vendita
oppure ripetizioni a qualcuno se sei brava, puoi accordarti con i tuoi per fare qualche lavoretto in cambio di una cifra..
penso che in realtà il problema più grosso non siano i 50 euro, ma i soldi nel momento in cui una o due cavalle avessero bisogno di cure..
Lux di solito spendo quasi sempre un po' meno di 50 euro al mese a dire la verità... Due cavalli mi costano circa 90 euro al mese :horse-embarrassed:
Per le spese extra del veterinario ci ho già pensato, nel caso comunque succedesse qualcosa i miei genitori non ci penserebbero due volte... Quello che li spaventa è l'impegno di un altro cavallo in questi tempi, anche se effettivamente possiamo permettercelo (un cavallo a casa non costa niente rispetto a uno in maneggio).
Il problema è che non ho così tanto tempo libero, tra l'università e occuparsi di due cavalli è andata a finire che non ho più nemmeno il tempo di montare...
Citazione da: Orbita di Azzurra - Marzo 24, 2015, 11:09:08 PM
Lux di solito spendo quasi sempre un po' meno di 50 euro al mese a dire la verità... Due cavalli mi costano circa 90 euro al mese :horse-embarrassed:
Mi fareste, a spanne, la suddivisione di questa cifra che mi sembra veramente bassa nelle varie voci? La cosa mi sorprende. :icon_eek:
ti posso dire quello che spendo io per il mio puledro che tengo a casa:
- fieno 35€ (perché mio padre compra i balloni o le presse grandi)
- mangime 32€ (2kg al giorno specifico per puledri)
- maniscalco 20€ (pareggio avanti e dietro)
- lettiera in paglia non la pago perché ne ho a casa altrimenti sarebbero circa 12€
- vermifugo 6.25€ (sarebbero 25€ ogni 4 mesi)
- vaccino non ricordo
- acqua e corrente per il paddock non so quantificare
- impegno giornaliero per il governo: 1 ora (me la prendo comoda :pollicesu:)
totale: 105
togli 30€ di mangime che puoi non darlo se la cavalla non necessita, ma sono sempre più di 70 euro..
-Alimentazione: fieno sempre a disposizione, una rotoballa di quelle più grosse mi costa 30-35 euro. L'ultimo carico mi è costato 29 euro a rotoballa. Due cavalli ne consumano in totale due al mese quindi totale max 70
-Niente mangimi
-Acqua dell'antico pozzo costruito dal bisnonno, quindi non la pago e non è nemmeno necessaria energia per pomparla
-Terreno di mia proprietà
-Mi occupo solo io dei cavalli, non devo pagare nessuno
Salvo imprevisti, il vet lo vedo per i vermifughi e basta. Il pareggiatore viene 2/3 volte all'anno, più che altro per controllare perché la mia ha un buon pareggio naturale secondo la sua opinione.
Impegno giornaliero: tantissimo, molto più di un'ora ma perché me la prendo comoda anche io
D'estate l'anno scorso abbiamo fatto il fieno da soli A MANO io e mio babbo, quello che abbiamo fatto non è durato nemmeno un mese (avevo solo la mia ancora) perciò credo che quest'anno non ripeteremo l'esperienza
Ce la faccio benissimo con 50 euro!
Ci sta, vedo che trovi il fieno a ottimo prezzo. Rotoballe da 3 quintali circa, 10 kg di fieno/die per cavallo, se lavorano pochissimo o poco dovrebbero essere ben nutriti.
Immagino, cavalli in ampio recinto + capannina? La rotoballa come è sistemata, per evitare sprechi? Hai qualche foto?
Prima di perder la testa per un lallo, leggete quì sotto quello che sembra un pippone, ma pippone non è dato che chi scrive è un premio Nobel:
Citazione da: piciopacio - Agosto 02, 2012, 01:43:21 PM
http://www.filosofico.net/pirandellonovelle/unagiornata/undici.htm
Questo è uno dei più bei racconti sul lallo, è curioso il trovare i principi delle filosofie orientali in Pirandello.
Mi è tornato in mente parlando con Ipparco di zoccoli/sole/pioggia.
Cavalieri, lallisti, cavallerizzi, uomini di cavalli e cavaglieri dovrebbero leggerlo per legge.
Ma già s'è stancato di star ritto su le zampe e si piega con pena sui ginocchi per riposarsi a terra, sempre con la testa verso la porta.
Non può proprio pensare d'esser libero.
Ma già, un cavallo, anche quando l'abbia davvero, la libertà, gli è forse dato di farsene un'idea? L'ha, e ne gode senza pensarci. Quando gliela levano, dapprima per istinto si ribella; poi, addomesticato, si rassegna e adatta.
Forse quello, nato in qualche stalla, libero non è stato mai. Sì, da giovane in campagna probabilmente, lasciato a pascolare sui prati. Ma libertà per modo di dire: prati chiusi da staccionate. Se pure c'è stato, che ricordo può più averne?
Sta lì a terra finché la fame non lo spinge a rimettersi con maggiore stento in piedi; e poiché da quella porta, dopo una così lunga attesa, non spera più ajuto, volta la testa a guardar di lato, lungo la strada del sobborgo. Nitrisce. Raspa con uno zoccolo. Più di questo non sa fare. Ma dev'esser convinto che è inutile, perché poco dopo sbruffa e scuote il capo; poi, incerto, muove qualche passo.
C'è ormai più d'un curioso che sta a osservarlo.
Pure in campagna, dove sia coltivata, non s'ammette che un cavallo vada libero; figurarsi poi in mezzo a un abitato dove ci son donne e bambini.
Un cavallo non è come un cane che può restar senza padrone e, se va per via, nessun ci fa caso. Un cavallo è un cavallo: e se non lo sa, lo sanno gli altri che lo vedono, il corpo che ha, molto molto più grande di quello d'un cane, ingombrante; un corpo che non riesce mai a ispirare un'intera confidenza e da cui tutti ci si guarda perché tutt'a un tratto, non si sa mai, uno sfaglio imprevedibile; e poi con quegli occhi, con quel bianco che a volte si scopre feroce e insanguato; occhi così tutti specchianti, con un brio di guizzi e certi baleni, che nessuno comprende, d'una vita sempre in ansia, che può adombrarsi di nulla.
Non è per ingiustizia. Ma non sono gli occhi d'un cane, umani, che chiedono scusa o pietà, che sanno anche fingere, con certi sguardi a cui la nostra ipocrisia non ha più nulla da insegnare.
Gli occhi d'un cavallo, ci vedi tutto, ma non ci puoi legger nulla.
E' vero che questo, così mal ridotto com'è, non pare a nessuno che possa esser pericoloso. Ma, comunque, perché impicciarsene?
Vada pure; se qualcuno sarà molestato, ci penserà lui a scostarlo, a cacciarlo; o ci penseranno le guardie.
Ragazzi, non tirate sassi. Vedete che non ha più nulla addosso? Così libero e sciolto, se piglia la fuga, chi lo para?
Stiamo piuttosto a vedere tranquillamente dove va.
Ecco, prima da uno là che fabbrica pasta al tornio e la tiene stesa ad asciugare all'aperto su certi telaj di rete posati su cavalletti traballanti.
Oh Dio, se s'accosta, li fa cadere.
Ma il pastajo accorre in tempo a pararlo e lo spinge via. Sacr... di chi è questo cavallo?
I monelli non reggono più, gli corrono dietro, gridando, ridendo.
- Un cavallo scappato?
- No: abbandonato.
- Come, abbandonato?
- Ma così. Lasciato dal padrone. Libero.
- Ah sì? Allora un cavallo che se ne va a spasso per conto suo per le vie del paese?
Eh via, d'un uomo si vorrebbe sapere se non è pazzo. Ma d'un cavallo che volete sapere? Un cavallo sa soltanto che ha fame. Ora, più là, allunga il muso verso un bel cesto d'insalata esposto fra tanti altri davanti alla bottega d'un erbivendolo.
E' respinto malamente anche da lì.
Alle botte è avvezzo, e se le prenderebbe in pace, se poi con questo lo lasciassero mangiare. Ma proprio non vogliono che mangi. Più resiste per dimostrare che non gl'importa delle botte, e più gli storcono il collo per tenergli il muso lontano da quel bel cesto di insalata. E la sua ostinazione fa ridere. Ma ci vuol tanto a comprendere che quell'insalata è lì esposta per esser venduta a chi voglia mangiarsela? E' una cosa così semplice. E, perché il cavallo dimostra di non comprenderla, tutte quelle risa sguajate.
Bestia! non ha neppure un filo di paglia da mangiare, e vorrebbe l'insalata.
Nessuno s'immagina che una bestia, dal canto suo, può vedere in tutt'altro modo, veramente più semplice, la cosa. Ma nulla da fare.
E il cavallo se ne va, col seguito di tutti quei monelli, i quali, dopo la bella dimostrazione data, di sapersi pigliar le botte così in pace, chi li tiene più? Gli fanno attorno una gazzarra d'inferno. Tanto che il cavallo a un certo punto si ferma stordito, come per cercare il modo di farla finita. Accorre un vecchio ad ammonire i monelli che coi cavalli non si scherza.
- Ecco, vedete?
La prova giova per un momento. I monelli riprendono a seguire il cavallo tenendosi a distanza. Dove va?
Avanti. Senza più osare accostarsi ad altre botteghe, attraversa tutta la strada del sobborgo in cima al colle, e dove questa comincia a discendere, disabitata per un lungo tratto, si riferma indeciso.
E' chiaro che non sa più dove andare.
Spira, in quel tratto di strada, un po' di vento. E il cavallo alza la testa, come a berlo, e socchiude gli occhi, forse perché vi sente l'odore dell'erba lontana, dei campi.
Resta lì fermo a lungo, a lungo, così con gli occhi socchiusi e il ciuffo che, ai soffi di quel vento, gli si muove lieve sulla fronte dura.
Ma non commoviamoci. Non dimentichiamo la fortuna che ha quel cavallo, come ogni altro: la fortuna d'esser cavallo.
Se i primi monelli si sono alla fine stancati di starlo a guardare e se ne sono andati, altri e altri in più gran numero gli fanno allegro codazzo quando sul tardi, venendo chi sa di dove come nuovo, stranamente esaltato da una ebbra impazienza per la fame, ecco, a testa alta, si presenta in mezzo al corso principale del paese e si pianta lì grattando con uno zoccolo il duro lastricato, come per dire: comando che mi si porti subito da mangiare qua, qua, qua.
Fischi, applausi, risa, gridi d'ogni genere si levano a quel gesto imperioso; la gente accorre, lasciando i tavolini del Caffè, le botteghe; tutti vogliono sapere di quel cavallo - scappato - non scappato - abbandonato - finché due guardie si fanno largo tra la ressa; l'una afferra per la criniera il cavallo e lo trascina via, mentre l'altra impedisce ai monelli di seguirlo, ributtandoli indietro.
Condotto fuori dell'abitato, dopo le ultime case e le fabbriche, passato il ponte, il cavallo, che non s'è reso conto di nulla, una sola cosa avverte: l'odore dell'erba, questa volta vicina, là sulle prode della strada oltre il ponte, che conduce alla campagna.
Perché tra le tante disgrazie che gli possono occorrere, capitando sotto gli uomini, un cavallo ha almeno sempre questa fortuna: che non pensa a nulla. Nemmeno d'esser libero. Né dove o come andrà a finire. Nulla. Lo cacceranno da per tutto? Lo butteranno a sfragellarsi in un burrone?
Ora, per il momento, mangia l'erba della proda. La sera è mite. Il cielo è stellato. Domani sarà quel che sarà.
Non ci pensa.
Si, cavalli in ampio recinto con capannina + più un altro campo che il vicino mi concede in cambio di tenerlo pulito.
D'estate distribuisco io il fieno a giro per il recinto, così sono obbligati a fare movimento; d'inverno invece metto la rotoballa per comodità. Per evitare sprechi mio babbo ha saldato insieme due reti di ferro e da una parte ha fatto una chiusura, così che possiamo aprirla e chiuderla per metterci la rotoballa. Adesso foto non ne ho, quando riesco te le mando per mp. Come metodo funziona, ne sciupano veramente poco e l'idea l'hanno copiata già un paio di adottanti :pollicesu:
Cavolo per me 30/35 euro a rotolone è un miraggio...
POsso chiederti che fieno dai e in che zona ti trovi?..sono molto sensibile all'argomento!!
Dove ho i cavalli coltivano solo medica e chiedono 50 a rotolone e sfiora i 4 ql,
Ma io non la do per rischio colica e laminite troppo alto,altrimenti lo chiamano fieno,ma è solo erba che cresce insieme a un po di trifoglio(molto poco) e qualche residuo di ciuffo di medica e erba di Prato te ne chiedono 40/45...
Io ormai me lo faccio portare da un'altra regione,spendo più di 60 euro a rotolone per caporosso e loietto...almeno i risultati li vedo..
Se tu ci stai dentro con le spese,lo spazio c'è e le strutture pre esistenti ti consentono di tenerne un altro, io lo farei...l'unica cosa su cui non concordo è il discorso di non montarlo...quello è un po' un peccato!!...non è che ci devi fare agonismo,ma se hai possibilità di uscire,per loro è solo che tutto di guadagnato...ho visto cavalli rifiorire perché portati fuori in passeggiata!!!..qualcuno l'ho ospitato anche da me e se in campo era completamente ingranato,fuori era un caterpillar!
Anche la mia cavalla,domata e messa in maneggio ha dato il peggio di se...poi fuori ha dimostrato la sua inclinazione ai trekking!
Ecco Scusa il post lunghissimo,non volevo intasarti il topic!
Non credo che la differenza di 10-15 euri faccia la differenza; la vera differenza IMHO sta nei trucchi per evitare gli sprechi.
Maya ti scrivo in mp... Per quanto riguarda la doma non mi interessa, è già stata usata anche troppo. Se voglio montare ho la mia, ma comunque le porto fuori almeno 3 volte a settimana con capezza e lunghina; lo svago ce l'hanno e di movimento ne fanno abbastanza da sole
Allora prova! :horse-wink:
Da qui sembra che tu abbia tutte le condizioni per provare questa convivenza! :ciao:
Citazione da: Orbita di Azzurra - Marzo 24, 2015, 11:09:08 PM
...
Il problema è che non ho così tanto tempo libero, tra l'università e occuparsi di due cavalli è andata a finire che non ho più nemmeno il tempo di montare...
Mi preoccupa un po' questo. Non è che rischi di mandare a remengo i tuoi studi universitari?
Può darsi Fioravante... Infatti penso che la cosa più fattibile sia quella di fare ripetizioni come ha detto Rhox :pollicesu:
Orbita, però così risolvi solo il problema economico e non di tempo :horse-embarrassed:
Se faccio un paio di ripetizioni a settimana penso di potercela fare... Ho una buona media comunque all'università quindi se si abbasserà un pochino pace :firuu:
Intanto comunque ci provo, poi decido se tenerla io oppure o no..
... da padre, da nonno se mia figlia/mia nipote dicesse: Ho una buona media comunque all'università quindi se si abbasserà un pochino pace :firuu: darei di piglio al ragioniere.
Se uno fa l'Università e ha una buona media deve cercare di alzarla, tentare di portarla all'eccellenza... secondo me tu non puoi perdere la capa per un lallo, per il semplice fatto che la capa non cel'hai.